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Tabella 98: Supporto specialistico attivabile in caso di incendio con coinvolgimento di sorgente radioattiva

B.2.3 CAMPIONAMENTO E ANALISI

VALUTAZIONE DELLA DEFINIZIONE DI UN PIANO DI CAMPIONAMENTO Nel caso venga accertata dispersione nell’ambiente, soprattutto nei casi in cui è stata coinvolta una sorgente che, in relazione alle sue caratteristiche, può avere subito un processo di evaporazione con conseguente coinvolgimento degli effluenti aeriformi, è opportuno stabilire un piano di campionamento di varie matrici. Per la definizione del piano di campionamento, va ricordato che, in relazione alla tipologia dell’evento incidentale e del territorio interessato dalla contaminazione, le matrici ambientali e alimentari che possono risultare di maggiore interesse sono:  il particolato atmosferico,  la deposizione umida e secca (campionamento diretto del fall-out, bioaccumulatori, campioni superficiali di suolo e di vegetazione erbosa)  l’acqua potabile  le acque superficiali  i sedimenti e il detrito minerale organico sedimentabile  le matrici alimentari (latte, vegetali eduli a foglia larga, foraggio, frutta di stagione). Il piano di campionamento dovrà tener conto necessariamente anche delle caratteristiche fisiche del sito in cui è avvenuto l’incidente (presenza di corsi d’acqua, siti sensibili nelle vicinanze, ecc), nonché delle condizioni meteorologiche (calma o direzione preferenziale del vento, ecc).

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B.3 VALUTAZIONE DELLA NECESSITÀ DI ATTIVAZIONE DI ALTRE STRUTTURE DI SUPPORTO SPECIALISTICO A seguito delle risultanze dei sopralluoghi, delle informazioni acquisite e del primo confronto con gli operatori presenti in campo, il Responsabile dell’Intervento dell’Agenzia valuta la necessità di attivazione, in campo o da remoto, di ulteriori strutture di supporto specialistico, per la cui attivazione occorre fare riferimento alle modalità previste dalle singole Agenzie.

Nella tabella seguente sono indicati i casi nei quali è comunque necessario attivare i Gruppi di Supporto Specialistico (GS).

Tabella 98: Supporto specialistico attivabile in caso di incendio con coinvolgimento di sorgente radioattiva

ATTIVAZIONE GRUPPI DI SUPPORTO SPECIALISTICO

IPOTESI GRUPPO DI SUPPORTO SPECIALISTICO

Radionuclidi che possano dar luogo a dispersione in aria ambiente in quantità elevata Modellistica previsionale Servizio Meteo

C – ATTIVITÀ DI POST EMERGENZA

Terminata la fase di emergenza con la messa in sicurezza del sito luogo interessato dall’incidente è possibile intervenire in un secondo momento per la verifica della avvenuta completa bonifica e per la caratterizzazione dei materiali contaminati, anche al fine di determinare il percorso più corretto dello smaltimento degli stessi. In caso di accertata dispersione in ambiente di materiale radioattivo, le attività di campionamento e misura devono continuare anche una volta conclusa l’attività in emergenza, secondo modalità adeguate all’entità della contaminazione stessa.

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