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Tabella 23: Indicazioni operative sulle attività da effettuare anche ai fini della messa in sicurezza
Tabella 23: Indicazioni operative sulle attività da effettuare anche ai fini della messa in sicurezza
INDICAZIONI OPERATIVE PER LE OPERAZIONI DA EFFETTUARE E PER LE OPERAZIONI DI MESSA IN SICUREZZA NOTE TECNICHE DI AZIONE - CRITERI GENERALI
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Individuazione e eliminazione della causa: Identificato il punto di versamento, ricercare la causa al fine di identificare la sorgente e, quindi, bloccarla/rimuoverla o, se non è possibile, deviarla verso sistemi di contenimento Predisporre barriera di contenimento in materiale inerte (sabbia, o prodotti specifici intorno all’area di scarico sul suolo, al fine di evitare il ruscellamento verso eventuali corsi d'acqua di qualsiasi dimensione Se possibile, versare materiale assorbente inerte sul prodotto stesso - Non usare acqua per la pulizia delle superfici, se non strettamente necessario, per motivi di sicurezza Messa in sicurezza e rimozione: Rimuovere il materiale il prima possibile o, in caso ciò non possa essere possibile nell’immediatezza, coprire possibilmente l’area di interesse al fine di evitare oltre lo sviluppo di polveri, o odori, anche di proteggere il suolo da dilavamento dovuto ad eventi atmosferici La rimozione deve essere eseguita utilizzando contenitori adatti al tipo di sostanza o in caso di sostanza non nota preferibilmente materiale adatto a qualsiasi prodotto. ll rifiuto deve essere smaltito in relazione al codice CER da ditta autorizzata. Fondamentale nel caso la sostanza non sia nota l’esito delle analisi. L’attività in post emergenza è finalizzata al ripristino dei luoghi con procedure ed attività diverse: rimozione dello strato di suolo, applicazione di sistemi di bonifica in sito, pulizia delle parti vegetali interessate
SVERSAMENTO AL SUOLO CON POSSIBILE INTERESSAMENTO DI ACQUA SOTTERRANEA
L’individuazione dell’interessamento della falda a meno che non sia evidente il versamento del prodotto all’interno di pozzi o piezometri presenti nell’area in interesse, non è di immediata identificazione come invece nei casi di interessamento di fognatura o corpi idrici superficiali. L’interessamento sarà tanto più certo quanto più la falda è superficiale, quanto più è mobile nel terreno la sostanza in esame, quanta più è la sostanza in gioco e, soprattutto, quanto maggiore è stato l’eventuale apporto idrico dal momento dell’evento al momento della messa in sicurezza. Apporto idrico solubilizzante o comunque trascinante del prodotto, dovuto ad esempio agli eventi atmosferici ma anche ad acqua utilizzata in maniera non opportuna per la pulizia o soprattutto per lo spegnimento di eventuali incendi. Va quindi ricercata la presenza di pozzi pubblici e privati in zona; nell’immediatezza dell’evento va richiesto di cessare momentaneamente l’uso dei pozzi e quindi va eseguito un monitoraggio i cui risultati permetteranno di valutare l’entità di un eventuale inquinamento e le azioni di bonifica più opportune. Nel caso la contaminazione sia immediatamente evidente, oltre far cessare l’uso del pozzo a valle idrogeologica è opportuno valutare di mettere in emungimento continuo i pozzi interessati, con relativo scarico in fognatura, al fine di evitare per quanto possibile la migrazione dell’inquinante.
SVERSAMENTO AL SUOLO CON INTERESSAMENTO DI ACQUA SUPERFICIALE (CORSO D’ACQUA/INVASO)
Scheda 1.1 per sversamenti in CIS
SVERSAMENTO AL SUOLO CON INTERESSAMENTO SECONDARIO IN FOGNATURA
Scheda 1.1 per sversamenti in CIS
C – ATTIVITÀ DI POST EMERGENZA
Dopo la rimozione del materiale contaminante, al fine di verificare l’efficacia delle operazioni eseguite, in funzione della sostanza coinvolta, dell’ampiezza della contaminazione e delle matrici coinvolte, potrà rendersi necessario effettuare campionamenti e analisi, a carico del responsabile della contaminazione, nei seguenti casi: sul terreno di fondo scavo, per valutare l'efficacia della messa in sicurezza di emergenza; sulle acque sotterranee, per definire anche in questo caso l'eventuale presenza o persistenza di contaminazione; sui sedimenti e sul terreno delle sponde del corso d'acqua, qualora interessato, per valutare eventuali contaminazioni.
Nel caso siano state utilizzate barriere, dopo l’allontanamento del materiale trattenuto e delle medesime barriere, è necessario provvedere alle operazioni di pulizia e valutare il completamento delle azioni di ripristino dei luoghi.
Qualora sia evidenziato il superamento delle CSC per terreno e acque sotterranee, dovrà essere comunicata all’Autorità competente la necessità di ulteriori interventi nell'ambito di un procedimento di bonifica, mentre valori elevati di contaminazione riscontrati nei sedimenti, rispetto a postazioni a monte dell'evento, potranno essere utilizzati per richiedere attività di ripulitura straordinaria dell'alveo.