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SCENARIO 3.2 – RILASCIO IN MARE DI SOSTANZE CHIMICHE CON INTERESSAMENTO DELLA COSTA
Figura 9: Nave portacontainer con sostanze chimiche pericolose affondata in mare dopo incendio (ISPRA) Lo scenario emergenziale in esame riguarda il rilascio in mare di sostanze chimiche pericolose (Hazardous Noxious Substances – HNS) causato da eventi non intenzionali (perdite di carico incidentale da navi, malfunzionamenti o rotture di impianti, condotte) o deliberati (quali ad esempio il lavaggio di cisterne). Il trasporto marittimo degli HNS è regolamentato da convenzioni e codici internazionali che forniscono anch’essi informazioni utili alla definizione dei rischi determinati dalla fuoriuscita delle sostanze in ambiente marino. Altre tipologie di potenziali fonti di inquinamento accidentale sono i depositi o impianti dislocati sulla costa e le condotte sottomarine. Nel presente scenario emergenziale si ricorre ai termini “HNS”, “sostanze”, “prodotti chimici”, “chimici” come sinonimi che indicano le sostanze chimiche pericolose e nocive (Hazardous Noxious Substances) così come definite
dall’OPRC-HNS 200023: “Tutte le sostanze, oltre al petrolio, che, se introdotte nell’ambiente marino, determinano un pericolo per la salute umana, possono nuocere agli ecosistemi marini, danneggiare beni pubblici o interferire con gli usi legittimi del mare”. I materiali biologici o radioattivi non costituiscono elementi di studio della presente scheda.
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A livello internazionale esistono dei riferimenti tecnico-scientifici e regolatori, a cui attingere per acquisire informazioni e dati organizzati in documenti e database disponibili sul web (es. le valutazioni del Gesamp24 e del MEPC25 che agiscono in seno all’International Maritime Organization - IMO). Inoltre, nell’ambito della cooperazione internazionale, in caso di emergenze, le Istituzioni italiane possono avvalersi del supporto da remoto o in campo di esperti internazionali coordinati dal REMPEC (operante in tutto il bacino del Mediterraneo) e del supporto dello European Maritime Safety Agency (EMSA), che fornisce database, sistemi informativi e supporto in fase di emergenza. In particolare, l’EMSA mette a disposizione degli Stati membri dell’EU il network di chimici esperti “MAR-ICE” raggiungibili dai contact point nazionali, oltre ad altri supporti di sorveglianza (rif. 20, 21, 22). Nella sezione dedicata ai riferimenti è disponibile un elenco di siti web e database ai quali attingere. La tipologia di eventi accidentali all’origine di uno sversamento di prodotti chimici (HNS spill) sono riportati in Tabella 38 e gli effetti ad esso riconducibili sono elencati in Tabella 39. Casi particolarmente complessi possono essere rappresentati dal rilascio in mare contemporaneo di più sostanze, inclusi prodotti di origine petrolifera. Lo sversamento accidentale in mare di HNS può essere anche conseguenza di una contaminazione indiretta, come quella a seguito di uno sversamento su CIS, sul suolo, o a seguito di una contaminazione di una falda prospiciente la linea di costa che defluisce in mare, piuttosto che risultante dalla fuoriuscita da impianti industriali costieri. Inoltre, lo sversamento può essere conseguente ad un incendio e/o esplosione di un impianto costiero. Pertanto, lo scenario in esame può essere correlato ad altri eventi e richiedere la contestuale attivazione di interventi per: sversamento in CIS (scheda…) sversamento al suolo e/o in falda (scheda…) Di seguito alcune considerazioni sulle peculiarità dell’emergenza da sversamento di HNS, con particolare riferimento ai processi ai quali tali prodotti sono soggetti da tenere in considerazione nell’ottica dell’intervento (rif. 15): I possibili comportamenti in mare (e in generale in acqua) degli HNS sono stati codificati nel SEBC Code (Standard European Behaviour Classification Code)26, in base alla densità, solubilità, tensione di vapore (G/E: Gas/Evaporator; F: Floater, D: Dissolver; S: Sinker). Ma anche viscosità, persistenza, reattività, che ne condizionano il destino nell’ambiente marino, in funzione anche delle condizioni al contorno (Figura 10: Diagramma di Flusso SEBC Code in Allegato 2).
23 Protocol on Preparendness, Response and Cooperation to Pollution Incidents by Hazardous Noxious Substances (HNS). Per la classificazione “normativa” delle sostanze HNS si rimanda al documento OPRC-HNS. 24 Group of Experts on the Scientific Aspects of Marine Environmental Protection”. Il GESAMP è un corpo delle Nazioni Unite istituito nel 1969 che collabora strettamente con l’IMO, composto da esperti di un ampio spettro di discipline, necessarie a comprendere i fenomeni che interessano l’ambiente marino in caso di inquinamento. 25 Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (Marine Environment Protection Committe), è un organo ausiliario del Consiglio dell’IMO con potere di esaminare qualsiasi questione, nell’ambito IMO, relativa a prevenzione e controllo dell’inquinamento provocato dalle navi, con particolare riguardo all’adozione e alla modifica di Convenzioni e di altre norme e misure a garanzia della loro applicazione. 26 Il SEBC Code è sistema di riferimento adottato a livello europeo per la classificazione delle fuoriuscite di sostanze chimiche in acqua allo stato solido, liquido e gassoso, e della perdita di colli in mare. Classifica i prodotti chimici in: gassosi ed evaporanti (G/E), solubili (D), che galleggiano (F), che affondano (S). Sono, inoltre individuati 7 dei comportamenti intermedi (Figura 10: Diagramma di Flusso SEBC Code).