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Il Piano per la transizione ecologica

IL PIANO PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

Sulla Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 202219 è stata pubblicata la delibera del Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE) con l’approvazione del Piano per la transizione ecologica (PTE). Il PTE prevede di agire su cinque macro-obiettivi condivisi a livello europeo (Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, 2022): - neutralità climatica; - azzeramento dell’inquinamento; - adattamento ai cambiamenti climatici; - ripristino della biodiversità e degli ecosistemi; - transizione verso l’economia circolare e la bioeconomia. Nell’ambito di tali macro-obiettivi, il Piano interviene su otto ambiti: - la decarbonizzazione; - la mobilità sostenibile; - il miglioramento della qualità dell’aria; - il contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico; - il miglioramento delle risorse idriche e delle relative infrastrutture; - il ripristino e il rafforzamento della biodiversità; - la tutela del mare; - la promozione dell’economia circolare, della bioeconomia e dell’agricoltura sostenibile. Il contrasto al consumo di suolo è, quindi, presente tra gli ambiti prioritari che il nostro Paese ha posto alla base del processo di transizione ecologica della nostra economia. L’obiettivo del Piano è arrivare a un consumo netto pari a zero entro il 2030, ovvero anticipando di vent’anni l’obiettivo europeo e allineandosi alla data fissata dall’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile. L’azzeramento del consumo di suolo, riporta il PTE, dovrà avvenire sia minimizzando gli interventi di artificializzazione, sia aumentando il ripristino naturale delle aree più compromesse, quali gli ambiti urbani e le coste ed è considerato una misura chiave anche per l’adattamento ai cambiamenti climatici, da normare attraverso un’apposita legge nazionale, come già richiamato anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)20 . Il PTE rappresenta uno strumento dinamico, da aggiornare e adattare nel tempo, e il CITE è già al lavoro per la redazione della nuova edizione del Piano, che farà leva sulle competenze e sulle metodologie già presenti all’interno di istituzioni e centri di ricerca e che si doterà di analisi di scenario di natura climatica, ambientale, sociale ed economica al fine di garantire un adeguato supporto quantitativo al processo di identificazione delle scelte politiche. Per questo sono stati istituiti otto gruppi di lavoro istituzionali con il compito di definire lo scenario di riferimento rispetto al settore di competenza e gli obiettivi di transizione al 2030 e al 2050, assicurare analisi e contributi delle politiche e degli strumenti attuali e proponendo politiche e azioni coerenti con gli obiettivi di transizione.

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19 https://www.gazzettaufficiale.it/do/gazzetta/downloadPdf?dataPubblicazioneGazzetta=20220615&numeroGazzetta=138&tipoSerie=SG&tipoSupplemento=GU&numeroSupplemento=0&progressivo= 0&estensione=pdf&edizione=0&home=true 20 https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR.pdf (cfr. pag 87: “[…] in conformità agli obiettivi europei, il Governo si impegna ad approvare una legge sul consumo di suolo, che affermi i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo dello stesso, sostenendo con misure positive il futuro dell’edilizia e la tutela e la valorizzazione dell’attività agricola.” (Governo, 2021)

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