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Aree a pericolosità idraulica, da frana e sismica

AREE A PERICOLOSITÀ IDRAULICA, DA FRANA E SISMICA

L’analisi delle superfici artificiali soggette a rischio idrogeologico in Italia è fornita dal confronto tra la cartografia del consumo di suolo e le nuove mosaicature nazionali ISPRA75 2021 realizzate sulla base dei Piani di Assetto Idrogeologico – PAI Frane (v. 4.0 – 2020-2021) e delle mappe di pericolosità idraulica redatte dalle Autorità di bacino distrettuali, secondo gli scenari del D. Lgs 49/2010 di recepimento della direttiva alluvioni (2007/60/CE),) che si propone di creare un quadro di riferimento omogeneo a scala europea per la gestione dei fenomeni alluvionali con l’obiettivo di ridurre i rischi. Per le aree a pericolosità sismica i dati SNPA sono confrontati con i dati di riferimento dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La percentuale delle aree occupate da superfici artificiali (suolo consumato) nelle aree a pericolosità idraulica76 è pari al 6,4% in aree a pericolosità elevata (HPH – High Probability Hazard) allagabili con tempo di ritorno tra 20 e 50 anni, 9,3% in aree a pericolosità media (MPH – Medium Probability Hazard) allagabili per eventi con tempo di ritorno tra 100 e 200 e al 11,1% per le aree a bassa pericolosità (LPH – Low Probability Hazard) allagabili con tempo di ritorno superiore a 200 anni (Tabella 90). La Regione con la percentuale maggiore di suolo consumato in aree a pericolosità idraulica è la Liguria, in cui, per i tre scenari di pericolosità si raggiunge un valore pari al 23% nelle aree HPH, con una punta del 33% nelle aree LPH. La regione Marche presenta il più alto valore pari al 38,4% della superficie a pericolosità idraulica elevata, ma si tratta di un’area limitata (circa 1.200 ettari) e, quindi, non significativa. Per le altre regioni i valori nelle aree a pericolosità media superano il 9% in Trentino-Alto Adige, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania e Sicilia.

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Tabella 90. Suolo consumato (2021) in aree a pericolosità idraulica (Scenari D.lgs. 49/2010). Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA e ISPRA

75 Rimangono comunque significative disomogeneità di mappatura e classificazione, dovute principalmente alle differenti metodologie utilizzate per la valutazione della pericolosità da frana (Trigila et al., 2018). 76 La copertura delle aree allagabili nei vari scenari di pericolosità di alluvione, nelle diverse Unità di Gestione - UoM (gli ambiti territoriali di

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Suolo consumato in aree a pericolosità idraulica (%) Elevata

HPH Media MPH Bassa LPH

3,6 5,8 9,5 3,1 4,6 9,4 4,4 6,7 10,9 4,7 17,8 17,8 9,6 10,1 12,3 5,8 7,4 10,0 23,2 29,1 33,1 8,0 11,9 12,3 7,1 11,0 14,3 6,1 7,5 9,3 38,4 15,7 17,7 8,5 10,1 13,2 8,9 10,8 15,7 2,8 4,0 4,2 8,7 11,0 11,7 5,5 5,6 6,4 2,0 2,4 2,5 4,3 4,5 4,9 10,4 10,4 10,0 4,1 5,0 6,0 6,4 9,3 11,1

riferimento ai fini dell’implementazione della Dir. 2007/60/CE) in cui si articolano i Distretti Idrografici in cui è suddiviso il territorio nazionale, non è uniforme (ad es. copertura assente per lo scenario HPH nella UoM Bacini regionali Marche, copertura parziale per lo scenario HPH nella UoM Adige).

In termini assoluti, a livello nazionale nell’ultimo anno, 991,9 ettari sono stati artificializzati in aree a pericolosità idraulica media (MPH), di cui 501,9 solo in EmiliaRomagna, 74,3 in Veneto e 69,1 in Piemonte (Tabella 91).

Tabella 91. Consumo di suolo annuale in ettari (2020-2021) in aree a pericolosità idraulica. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA e ISPRA

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Consumo di suolo (incremento ettari) in aree a pericolosità idraulica Elevata

HPH Media MPH Bassa LPH

33,7 69,1 127,8 0,5 1,2 3,9 16,3 34,3 115,4 0 10,3 10,3 65,0 74,3 202,5 4,0 15,3 36,6 4,2 4,9 6,5 78,6 501,9 548,3 29,3 62,2 164,4 4,6 5,9 7,5 0 18,8 28,7 33,2 42,4 63,5 10,0 24,3 44,6 1,6 3,2 3,4 4,9 28,5 34,3 19,3 30,8 35,0 2,1 3,8 3,8 18,8 19,3 19,8 31,4 32,8 34,3 3,9 8,0 25,7

361,9 991,9 1.517,3

Considerando l’incremento percentuale di suolo consumato registrato nell’ultimo anno in aree a pericolosità idraulica, l’Abruzzo è la regione con il valore più alto; infatti, tra il 2020 e il 2021 il suolo consumato è aumentato del 0,81% nella fascia HPH, 0,95% nella fascia MPH e 0,67% nella fascia LPH (Tabella 92). L’incremento percentuale nelle aree a pericolosità idraulica italiane risulta superiore a quello medio nazionale nelle aree HPH e MPH, arrivando allo 0,35%, ma attestandosi comunque allo 0,32% in aree LPH.

Tabella 92. Consumo di suolo annuale in percentuale (2020-2021) in aree a pericolosità idraulica. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA e ISPRA

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia

Consumo di suolo (incremento %) in aree a pericolosità idraulica Elevata

HPH Media MPH Bassa LPH

0,74 0,56 0,41 0,10 0,11 0,14 0,20 0,21 0,22 0,00 0,16 0,16 0,37 0,30 0,28 0,09 0,18 0,22 0,16 0,11 0,10 0,38 0,42 0,42 0,29 0,20 0,24 0,30 0,22 0,16 0,00 0,48 0,44 0,89 0,71 0,49 0,81 0,95 0,67 0,69 0,32 0,30 0,17 0,33 0,35 0,44 0,40 0,35 0,40 0,46 0,40 0,17 0,16 0,15 0,75 0,63 0,60 0,11 0,16 0,26 0,35 0,35 0,32

Figura 148. Suolo consumato in percentuale nelle aree a pericolosità idraulica media (MPH). Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA e ISPRA

Figura 149. Consumo di suolo di circa 7 ettari per la realizzazione di un nuovo polo logistico, a est dell'abitato di Alessandria. Con il supporto dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, si è ricostruito il quadro pianificatorio del nodo idraulico di Alessandria, particolarmente complesso a causa della realizzazione di opere di difesa e del susseguirsi di studi idraulici di approfondimento che ne hanno verificato l'efficacia e conseguentemente hanno consentito l'aggiornamento della perimetrazione delle fasce fluviali del PAI e delle aree allagabili del PGRA. L'area del polo logistico nel 2019, data di aggiornamento delle mappe del secondo ciclo del PGRA, ricadeva in aree caratterizzate in parte da elevata pericolosità idraulica di allagamento (area gialla) ed in parte da media pericolosità. Gli ultimi approfondimenti svolti hanno valutato che l'area in oggetto è potenzialmente allagabile a causa dell'inadeguatezza di alcuni tratti dell'argine, nel frattempo realizzato, che pertanto dovrà essere adeguato in quota coerentemente con quanto definito nel Progetto di aggiornamento del PAI in corso di approvazione (limite di progetto della fascia B). L'interpretazione delle disposizioni normative in corrispondenza dell'area del polo logistico è strettamente legata alla data di autorizzazione dell'intervento e alle disposizioni regionali e comunali a suo tempo vigenti, che hanno dato attuazione al PAI - PGRA in campo urbanistico

La percentuale delle aree a pericolosità da frana77 (P4+P3+P2+P1+AA) occupata da superfici artificiali (suolo consumato), è pari al 4%, con valori più elevati per aree a media (P2, 4,7%) e a moderata (P1, 5,8%) pericolosità (Tabella 93). La fascia a media pericolosità (P2) è la classe con la percentuale maggiore di suolo consumato in Lombardia (15,5%), Piemonte (15,4%) e in FriuliVenezia Giulia (12,8%); anche nella fascia a moderata pericolosità (P1) in alcune regioni il suolo consumato supera il 10% della superficie, come in Campania (10,4%) e in Calabria (10,6%).

Tabella 93. Suolo consumato (2021) in aree a pericolosità da frana. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia

Suolo consumato in aree a pericolosità da frana (%) Molto elevata P4 Elevata P3 Media P2 Moderata P1

2,7 2,7 15,4 1,9 0,4 1,0 6,6 0.0 1,1 2,1 15,5 0,1 2,0 0,9 1,6 2,5 2,9 3,9 9,2 6,2 2,6 5,6 12,8 8,5 4,5 4,7 6,1 9,3 2,5 3,7 4,8 8,3 2,7 2,6 6,6 5,5 7,4 1,9 8,5 9,3 2,7 2,0 3,2 2,1 3,5 2,8 3,6 5,6 1,9 2,0 4,5 2,3 1,7 1,8 2,2 2,1 3,7 3,9 7,4 10,4 4,7 3,2 3,2 1,5 2,5 2,3 1,7 2,9 5,5 4,7 6,8 10,6 3,5 4,8 1,4 3,3 1,7 1,4 1,8 5,2

2,4 2,5 4,7 5,8

Suolo consumato in aree di attenzione AA (%)

0,0 0,0 0,0 1,0 2,0 1,3 8,9 4,9 4,2 0,0 0,0 4,0 1,3 2,4 4,5 7,5 3,4 5,0 11,8 0,0

4,2

77 La pericolosità da frana rappresenta la probabilità di occorrenza di un fenomeno potenzialmente distruttivo, di una determinata intensità in un dato periodo e in una data area (Varnes, 1984).

Il confronto tra i dati 2020 e 2021 evidenzia che 370,8 ettari del consumo di suolo annuale si sono concentrati all’interno delle aree a pericolosità da frana, di cui 38,8 ettari sono stati consumati in aree a pericolosità molto elevata (P4) e 78,8 in aree a pericolosità elevata P3 (Tabella 94).

Tabella 94. Consumo di suolo annuale in ettari (2020-2021) in aree a pericolosità da frana. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Consumo di suolo in aree a pericolosità da frana (incr. ettari) Consumo di suolo in aree di Molto elevata P4 Elevata P3 Media P2 Moderata P1 attenzione AA (incr. ettari)

4,06 7,46 1,23 0 1,76 0,42 5,37 0 1,53 2,88 13,7 0 0,71 0,22 4,01 2,87 0,53 0,74 -0,02 0,22 0 0 0 0 0 0 0 0 0,35 0

0,54 0,86 3,15 3,39 2,57 8,57 0,54 0,11 4,49 14,19 13,16 20,2 0,09 2,37 11,33 6,88 -0,01 1,24 3,32 1,49 2,38 -0,27 0,54 0,31 8,21 23,95 0,3 10,96 0,2 1,93 0,05 0,84 7,39 8,27 9,84 25,69 1,1 3,6 20,53 0,07 0,33 0,08 0,46 0,23 1,43 0,23 1,08 0,12 1,51 0,67 3,67 1,53 0 1,39 6,75 29,47 38,82 78,8 99,01 104,38

0 1,01 0,25 0 0 5,77 1,26 2,62 25,39 0,32 6,58 0,63 5,67 0 49,85

L’incremento percentuale annuale nelle aree a pericolosità da frana è pari allo 0,16% (Tabella 95), in Abruzzo +1,16% in area P3 e +1,04% in area P1, nel Veneto +0,35% nelle aree P4 mentre in tutte le fasce l’incremento percentuale si mantiene sotto l’1% per tutte le regioni, con valori negativi per il Lazio (-0,05%) in P3. Considerando queste variazioni, nel 2020 la quota complessiva del suolo consumato nazionale che ricade in aree a pericolosità da frana è pari all’11,01%.

Tabella 95. Consumo di suolo annuale in percentuale (2020-2021) in aree a pericolosità da frana. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia

Consumo di suolo in aree a pericolosità da frana (%) Molto elevata P4 Elevata P3 Media P2 Moderata P1

0,21 0,31 0,06 0,00 0,30 0,03 0,19 0,00 0,16 0,20 0,16 0,00 0,25 0,02 0,15 0,09 0,35 0,26 -0,01 0,12 0,00 0,00 0,00 0,00 0,12 0,03 0,04 0,04 0,09 0,11 0,04 0,01 0,23 0,18 0,09 0,08 0,13 0,26 0,33 0,25 -0,01 0,10 0,18 0,22 0,09 -0,05 0,13 0,10 0,69 1,17 0,61 1,04 0,05 0,22 0,03 0,17 0,16 0,15 0,11 0,18 0,19 0,24 0,57 0,21 0,05 0,01 0,05 0,04 0,18 0,02 0,06 0,08 0,11 0,07 0,32 0,21 0,00 0,08 0,15 0,26 0,17 0,18 0,14 0,14

Consumo di suolo in aree di attenzione AA (%)

0,00 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,00 0,03 0,05 0,00 0,00 0,10 0,30 0,34 0,19 0,47 0,33 0,26 0,23 0,00 0,17

Figura 150. Suolo consumato in percentuale nelle aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata (P3 e P4). Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA

Figura 151. Consumo di suolo all’interno di un’area a pericolosità da frana (P3) nel comune di Neviano degli Arduini in provincia di Parma (immagini 2019, in alto, e 2021, in basso) Figura 152. Consumo di suolo all’interno di un’area a pericolosità da frana (P4 in rosso, P2 in arancione, P1 in giallo) nel comune di Cava dei Tirreni in provincia di Salerno (immagini 2020, in alto, e 2022, in basso)

Il suolo nelle aree a pericolosità sismica78 molto alta (Zona 1) è consumato con una percentuale del 4,6% e nelle aree a pericolosità alta (Zona 2) del 7% (Tabella 96) per un totale di 820.234 ettari di superficie consumata (raggiungendo il 38,1% del totale delle aree artificiali italiane), cresciuti di ulteriori 2.396 ettari rispetto al 2020. A livello regionale, Lombardia, Veneto e Campania presentano i valori più elevati di suolo consumato in aree a pericolosità sismica alta (rispettivamente con 13,5%, 12,3% e 10,6%), mentre Campania, Calabria e Sicilia hanno le percentuali di suolo consumato più elevate nelle aree a pericolosità sismica molto alta (rispettivamente con 7%, 5,8% e 5,9%). Confrontando i dati del 2021 con quelli del 2020, si può notare una differenza sostanziale tra l’incremento percentuale di suolo consumato in aree a pericolosità sismica alta e molto alta, rispettivamente con lo 0,30% (corrispondente a una crescita di 2.209 ettari) e con lo 0,22% (+186 ettari). Più nello specifico, l’incremento percentuale più elevato per la pericolosità sismica alta è stato registrato in Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia (con 0,99% per la Lombardia, 0,79% per l’Abruzzo, 0,40% per la Campania); mentre, l’incremento percentuale per la pericolosità sismica molto alta si attesta sotto allo 0,52% per tutte le regioni.

Tabella 96. Suolo consumato (2021) e consumo di suolo annuale (2020-2021) in aree a pericolosità sismica. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA

Regione

Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Italia Suolo consumato in aree a pericolosità sismica (%) alta molto alta Consumo di suolo in aree a pericolosità sismica (20202021) (ha)

alta molto alta Consumo di suolo in aree a pericolosità sismica (20202021) (incremento %) alta molto alta

0,1 0,0 13,5 2,6 12,3 7,9 3,5 8,8 4,7 5,7 7,0 7,7 5,4 3,6 10,6 4,1 3,4 4,5 7,9 0,0

7,0

0,0 0

0,0

0 0,0 137,5 0,0 1,39 2,9 285,4 4,0 45,9

0 0,00 0,00 0 0,00 0,00 0 0,99 0,00 0 0,20 0,00 0,2 0,36 0,06 6,7 0,12 0,15

0,0

0,7 0,0 411,36 0,0 64,3 2,1 101,9 1,9 137,9 0 0,02 0,00 0 0,30 0,00 0 0,20 0,00 0 0,26 0,00 0 0,21 0,00

2,2 78,2

2,3 0,17 0,10 3,0 226,6 58,7 0,79 0,52 3,8 28,6 14,9 0,28 0,33 7,0 265,0 39,7 0,40 0,30 0,0 102,0 0 0,34 0,00 3,5 43,5 11,8 0,25 0,28 5,8 55,1 26,7 0,15 0,08 5,9 223,5 25,3 0,26 0,32 0,0

4,6

0

2.209,6

0 0,00 0,00

186,6 0,30 0,22

78 La pericolosità sismica, intesa in senso probabilistico, è lo scuotimento del suolo atteso in un dato sito con una certa probabilità di eccedenza in un dato intervallo di tempo, ovvero la probabilità che un certo valore di scuotimento si verifichi in un dato intervallo di tempo.

Figura 153. Suolo consumato in percentuale nelle aree a pericolosità sismica alta e molto alta. Fonte: elaborazioni ISPRA su cartografia SNPA

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