SOLLEVARE - Febbraio/Marzo 2021

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 7 - Febbraio/Marzo 2021

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

COMET UNICA PIATTAFORMA 16MT JIB SU PICK UP

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8a Edizione

Patrocini Istituzionali GIS 2021

Associazioni THE EUROPEAN ASSOCIATION FOR THE ABNORMAL ROAD TRANSPORT AND MOBILE CRANE RENTAL INDUSTRY

Dal 1946

Giornate Italiane Sollevame Giornate Italiane deldel Sollevame

ANNA

Associazione Nazionale Noleggi Autogru, P.L.E. e Trasporti Eccezionali

The Lifting, Industrial & Port Han

The Lifting, Industrial & Port Han Piacenza, 7-9 Piacenza, 7-9

Piacenza, Italy 3

ESPOSITORI CONFERM CONFIRMED EXHIBITOR

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ndling and Heavy Transport Show Ottobre 20212021 Ottobre

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CONFINDUSTRIA PIACENZA

dal

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3-5 October 2019

MATI AL 6 APRILE 2021 RS UP TO APRIL 6th 2021

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Editoriale

Fabio Potestà

Alberto Finotto

La maratona dell’Italia migliore

Cari Lettori, se la primavera 2021 può servire come metafora di una stagione di rinascita, fateci commentare due fatti estremamente positivi che vogliamo dedicarvi, in vista di mesi decisivi per il nostro settore e per l’intera industria italiana. Prima di tutto, le statistiche. L’Istat, dopo aver calcolato un calo globale del fatturato produttivo che riguarda il nostro Paese nell’ordine dell’11,5% nel primo semestre - valore negativo che richiama gli albori funesti della grande crisi finanziaria, nel 2009 - rileva comunque che, al netto della stagionalità, nel secondo semestre l’incremento dei ricavi rispetto al primo è del 19,4% per il fatturato interno e del 12,6% per quello estero “mentre al netto della componente di prezzo il fatturato manifatturiero corretto per gli effetti di calendario segna, nella media annua, una diminuzione meno ampia, di 0,7 punti percentuali, rispetto a quella nominale”. A dicembre, il fatturato dell’industria è aumentato dell’1% e nel quarto trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,8% rispetto a quello precedente. Anche gli ordinativi hanno registrato a dicembre un incremento congiunturale (+1,7%) e nell’ultimo trimestre del 2020 sono aumentati del 2,6% rispetto a quello precedente. La dinamica congiunturale del fatturato è il risultato “di una crescita del mercato interno del 2% (…) con un sostenuto aumento delle commesse nell’ordine del 6,5%”. I settori trainanti della ripresa, nel mercato manifatturiero, sono quelli dei mezzi di trasporto (+38,9%), seguito dall’industria metallurgica (+7,1%). “In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi cresce del 7%, con aumenti su entrambi i mercati - interno, +7,8%, ed estero, + 5,8% - con un impulso straordinario che deriva dall’industria dei macchinari e delle attrezzature (+12,6%). Dobbiamo essere felici? Vediamo; dopo le statistiche, affidiamoci ai sentimenti diffusi tra le imprese. Quelle che abbiamo incontrato di persona, in questi mesi

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di ulteriore resistenza anti-Covid, hanno il morale alto. Spesso molto alto. “I mesi che verranno, saranno di risorgimento completo. Sarà un autentico boom”, sentiamo con frequenza dalla voce viva delle aziende che vendono e comprano gru, piattaforme aeree, macchine portuali, attrezzature per il sollevamento di materiali, veicoli allestiti per il trasporto eccezionale. Troppo ottimismo? Noi pensiamo di no. A parlare sono persone concrete, scevre da illusioni e facili entusiasmi. Sono persone che navigano spesso in acque perigliose, combattendo contro le povertà morali, tecnologiche e burocratiche di un Paese che spesso viene dato in decadenza endemica. Combattendo e riuscendo a vincere, però, quando un solo spiraglio di crescita si manifesta in questa steppa troppo arida e avara di buone notizie. Un’ultima novità rivela, alla ripresa della nostra industria, l’efficienza di uomini dello Stato come il generale Francesco Figliuolo, dal primo marzo commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19. La Difesa e la Protezione Civile stanno facendo miracoli, sul fronte della campagna vaccinale, e il migliore apparato statale, con i rappresentanti d’Arma dell’Esercito, i funzionari dei vari dipartimenti, i volontari e le risorse sanitarie stanno compiendo uno sforzo straordinario di cui tutti noi saremo grati negli anni a venire. Sarà quindi una primavera felice? Noi crediamo di sì e questa fiducia vogliamo condividerla con voi. Con il morale alto di tanti costruttori e protagonisti del sollevamento italiano e di tutti coloro che vedono una strada nuova da percorrere, già nei prossimi mesi. Una strada, che fa venire tanta, ma tanta voglia di correre. Buona lettura!

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AL SERVIZIO DELLE GRANDI OPERE INGEGNERIA, TRASPORTI E SOLLEVAMENTI AD ALTO VALORE AGGIUNTO PER LE COSTRUZIONI PONTI

EDIFICI 1.350 ton

Trasporto e installazione di sezioni (fino a 10,000 ton) del nuovo ponte Storstrøm in Danimarca, lungo 3.5 km, con un catamarano costruito appositamente da Fagioli

Sollevamento e Installazione di 10 piani completi di due edifici INTEL in India con l’ausilio di strand jacks

STADI

GALLERIE 216 Jacks

Sollevamento e Installazione del tetto in tenso­struttura del nuovo stadio del TOTTENHAM con l’ausilio di 216 strand jacks in simultanea

486 ton

Rilocazione, Trasporto e Installazione di talpe meccaniche (TBM): trasporto con carrelli modulari, SPMT; sollevamento e installazione con sollevatori idraulici e strand jacks

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Periodico associato a

Sommario

Febbraio/Marzo 2021 - Anno 7

Rivista partner

Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 7 - Febbraio/Marzo 2021

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Responsabile Editoriale Alberto Finotto Collaboratori Roberto Ambra Francesco Bottino COMET UNICA PIATTAFORMA 16MT JIB SU PICK UP

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In copertina:

Attualità, p.8 Cover Story Comet, p.24

Movimentazione Industriale e Portuale

Gru e Autogrù

Clark, p.64 Aisem, p.68 Sicurlive, p.72 Cimolai Technology, p.74 Demag Cranes & Components, p.76 PMP, p.80

Grove/Vernazza Autogru, p.28

Gru Edili Potain, p.34

Ple

Haulotte, p.40 Imer, p.44 JLG, p.48 Genie, p.52 Palazzani, p.54

Sollevatori Telescopici

Kramer/Niederstätter, p.56

Attrezzature & Componenti Duplomatic, p.58 Brigade Elettronica, p.60 Servomech, p.62

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Nella storia di Comet, la ricerca della versatilità ha sempre contraddistinto il progetto, la realizzazione e l’allestimento di un’ampia, diversificata gamma piattaforme aeree autocarrate. Oggi la New Eurosky 16 HQ Jib è il vertice delle PLE internazionali su veicolo pick-up e rappresenta mirabilmente la continuità della sfida creativa perseguita dal costruttore emiliano.

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Noleggio e distribuzione Era Report 2020, p.102 CEM, p.104

Parole di Scienza Usciremo dal tunnel del Coronavirus, p.106

Fotografia Archivio Sollevare Ufficio traffico Daniela Chiusa daniela.chiusa@mediapointsrl.it Direzione e redazione MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, 8/7 16129 Genova - Italy tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 redazione@sollevare.it Pubblicità Italia ed estero tel. +39-010-5704948 fax +39-010-5530088 info@sollevare.it

Registrazioni Tribunale di Genova n.27/2011. Camera Commercio di Genova, R.I. N.O 395768 del 5 novembre 2001 Registro operatori di comunicazione N.O 022258 del 20 gennaio 2012

CTS, p.84 Volvo, p.88 Nemea Sistemi, p.92 Faymonville, p.96

Mammoet, p.100

Grafica e impaginazione Romina Testino grafica@mediapointsrl.it

Pre-stampa e stampa Euro Grafica - Genova

Trasporti Eccezionali

Merchandising

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Direttore Responsabile Fabio Potestà

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Comunicazione agli abbonati Art. 10 Legge 675/96. I dati personali contenuti negli archivi della casa editrice “Mediapoint & Exhibitions Srl” sono utilizzati solo dalla casa editrice e solo per perfezionare gli obblighi derivanti dagli abbonamenti. Tutti gli abbonati possono chiedere in qualsiasi momento l’aggiornamento o la cancellazione dei propri dati. Responsabile: Fabio Potestà Testi e foto a riproduzione vietata senza consenso della casa editrice. Legge 1396/42, art. 7, Reg. 18 © Copyright 2021

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News PLE

Una squadra di 176 Socage per Mollo L’ordine è di quelli che rimarcano l’importanza di un rapporto e di una condivisione di fiducia al massimo grado. Mollo Noleggio ha ordinato a Socage la fornitura di ben 176 unità di piattaforme aeree autocarrate della gamma ForSte, secondo un range di altezze operative dai 14 ai 28 metri. La notizia straordinaria rimarca la grande strategia di investimenti seguita anche in questi primi mesi del 2021 dalla società di Alba, con l’apertura di un nuovo centro noleggio a Brugherio, in provincia di Milano e la previsione di altre aperture nel corso dell’anno. “Abbiamo concordato con Socage questo massiccio piano di approvvigionamento per piattaforme aeree allestite su autocarri patente B, da 3,5 ton, per due ragioni principali – ci spiega Marco Messa, Purchasing and Sales Manager per Mollo Noleggio – La prima è quella che attiene ai programmi di rinnovamento periodico del nostro parco macchine, soprattutto per tipologie e altezze operative molto richieste come quelle in allestimento su mezzi patente B. La seconda riguarda le necessità incrementate la fornitura ai centri noleggio di recente e prossima apertura. Il parco macchine ha necessità di espansione e con Socage abbiamo la garanzia di una qualità comprovata dei prodotti, di una versatilità negli allestimenti proposti e di una reattività ottimale nelle modalità e nelle tempistiche di consegna delle macchine”. “Soddisfazione e orgoglio” si evincono dalle prime dichiarazioni di Alessandro Flisi, Test Manager e Production Director di Socage. “Si tratta di una conferma importante di affinità e fedeltà con l’attore più importante del noleggio italiano – sottolinea Flisi – L’alta qualità, l’innovazione, la varietà di modelli e le grandi prestazioni dell’attuale gamma Socage non temono confronti con l’offerta internazionale di mercato per le tipologie di PLE su autocarro. Il futuro degli investimenti di Mollo Noleggio ne ha tenuto conto in massimo grado e l’importanza straordinaria di questo ordine per 176 unità è una dichiarazione di totale sinergia tecnica e fiduciaria che coinvolge due protagonisti del sollevamento Made in Italy”.

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TRASPORTI ECCEZIONALI

Potenza di trazione Astra per Fagioli Due HD9, in versione trattore eccezionale biuso omologati a 250 ton, per una capacità di traino totale fino a 500 ton (se usati in coppia). Li ha consegnati a Fagioli un fornitore ormai di lungo corso come Astra. I due veicoli, in configurazione 8×6 da 560 cv, sono equipaggiati con un cambio Allison 4700 completamente automatico a sette rapporti con rallentatore idraulico integrato, ideale per le prestazioni di traino eccezionale. Grazie al convertitore di coppia infatti, il motore e il cambio vengono collegati direttamente anche durante i cambi marcia e la potenza generata dal motore viene trasmessa senza interruzioni alle ruote, garantendo una guida e cambi di marcia fluidi e un controllo preciso della trazione. Completano la driveline un potente trasferitore inseribile, che consente di passare da una configurazione 8×4 a 8×6 garantendo l’estrema mobilità di una trazione integrale qualora la situazione lo renda necessario, e il nuovo motoassale rinforzato con freni a disco. Grazie alla spiccata versatilità dei mezzi Astra, i veicoli sono stati customizzati con accorgimenti dedicati specificatamente alla mission del trasporto eccezionale: il retrocabina è dotato di un traliccio per l’alloggiamento del sistema di raffreddamento addizionale per acqua motore e olio cambio e di un serbatoio gasolio aggiuntivo. La configurazione biuso prevede traverse rinforzate con due ganci di traino da 250 ton anteriormente e posteriormente e sistemi di collegamento tra le motrici e il rimorchio. Ogni dettaglio è stato studiato e progettato per garantire il massimo delle prestazioni e dell’affidabilità per le situazioni più impegnative in termini di capacità di carico.

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News GRU E AUTOGRÙ

Pick & Carry in UK Può essere il mercato del Regno Unito la terra d’elezione per le gru pick & carry italiane, nonostante la Brexit? Dalle ultime notizie che arrivano dai professionisti UK, sembra proprio di sì. La società Lifting Projects UK ha acquistato due modelli Galizia – rispettivamente con capacità da 2 e 15 tonnellate – dal concessionario britannico GGR. Il primo esemplare appartiene al modello G20, uno dei cavalli di battaglia del costruttore piemontese (con sede storica a Castello di Annone, in provincia di Asti). Si tratta di una gru compatta della capacità, come dicevamo, di 2 ton, con braccio a tre sezioni per un’altezza al gancio di 5,3 m (con carico movimentatile, a questa quota, fino a 300 kg). La portata massima, a sbraccio anteriore orizzontale di 3,5 metri arriva ai 250 kg. La larghezza complessiva di soli 928 mm e la sterzata di 180° su ponte posteriore a mezzo timone, sono altrettante prerogative di massima agilità operativa. La seconda macchina acquistata dallo specialista inglese appartiene al modello G150 da 15 tonnellate, dotato delle funzionalità già apprezzate per tutte le pick & Carry elettriche Galizia – tra cui, la dinamica di movimentazione affidata a controlli elettronici a microprocessore programmabile – per un’altezza di sollevamento massima a 8,5 metri e sbraccio anteriore di 5,5 metri.

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ASSOCIAZIONI

CargoBeamer entra in Alis Il presidente di Alis (Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile), Guido Grimaldi, ha annunciato l’ingresso nell’associazione di CargoBeamer, la grande società di trasporto tedesca (con sede a Lipsia) attiva nell’ambito intermodale e protagonista di investimenti importanti con l’obiettivo di creare una rete europea innovativa che comprenda i più importanti e strategici hub logistici europei e internazionali. “Annunciamo con piacere e orgoglio questa importante adesione ad Alis che riguarda il gruppo CargoBeamer, attivo nei servizi logistici per il segmento del trasporto combinato strada-rotaia – ha commentato Grimaldi - Con l’ingresso di CargoBeamer cresce ulteriormente l’impegno della nostra Associazione nell’intermodalità e nel settore del trasporto ferroviario sostenibile e sempre più digitalizzato, puntando alla riduzione delle emissioni inquinanti e all’utilizzo di software logistici innovativi. Alis e CargoBeamer condividono inoltre la seria volontà di contribuire alla costruzione di un futuro competitivo per le aziende e gli operatori del comparto. In questo senso, apprezziamo molto il progetto di investimento negli scali intermodali promosso da CargoBeamer, che prevede entro il 2022 la realizzazione e il potenziamento di tre nuovi terminal merci ferroviari, a Calais, in Francia), a Domodossola, in Italia, e a Kaldenkirchen, in Germania”. “Siamo orgogliosi di far parte di Alis e di poter entrare in contatto diretto con tutti gli imprenditori del cluster che quotidianamente lavorano nel settore del trasporto stradale e intermodale – dichiara Alexander Gieren, Sales Manager del gruppo CargoBeamer – La nostra azienda prevede da oggi e per i prossimi anni importanti progetti di espansione che riguardano terminal di proprietà, offrendo un servizio innovativo e specializzato nel caricare lateralmente, sui nostri vagoni CargoBeamer, camion e semirimorchi non movimentatili con gru. Con l’adesione ad Alis potremo contare sulla mutua collaborazione con un’associazione competente, dinamica e di ampia visione su tutto il territorio italiano”.

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News TRASPORTI ECCEZIONALI

Una gru a cavallo di 36 assi Quando si tratta di caricare parti pesanti di gru, lo specialista tedesco Krebs Korrosionsschutz GmbH è pronto ad ogni sfida. La cospicua flotta di semoventi modulari Cometto della flotta aziendale gioca un ruolo centrale, in questa versatilità di alto profilo. Il fulcro dell’intervento esemplare nella sede operativa Liebherr di Rostock riguardava il trasporto della parte inferiore di una piattaforma girevole da 1.200 tonnellate di una gru per navi offshore, all’interno dello stesso stabilimento del costruttore tedesco. L’imponente carico è stato movimentato da 36 linee di assi di Cometto MSPE e da una coppia di powerpack dalla potenza di 202 kW ciascuno. I veicoli modulari semoventi sono stati disposti in due convogli da 18 assi collegati a distanza. Il gruppo Krebs possiede 36 linee d’assi di semoventi modulari Cometto MSPE. La flotta è composta da sei moduli a sei assi, ciascuno con un carico per linea d’asse di 48 ton e due powerpack con una potenza di 202 kW ciascuno. Inoltre, la flotta societaria dispone ancora di 12 linee di assi per semoventi ModulMAX SP-E con larghezza di 3 m e powerpack da 372 kW. Entrambi i sistemi possono essere accoppiati meccanicamente o elettronicamente.

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EVENTI/SOLLEVATORI TELESCOPICI

Cuori in alto al Gaslini Un supereroe per i bambini ricoverati nel reparto di Oncologia dell’Ospedale Gaslini di Genova. Lo è stato, e non solo per i piccoli pazienti, Vanni Oddera, il noto e funambolico motociclista ligure dal cuore d’oro. Campione di motocross freestyle – affetto dalla rara e grave sindrome di Kartagener – Oddera dedica da anni un tempo molto prezioso alle iniziative di sostegno più motivazionali dedicate alle persone più fragili. L’altroieri, accompagnato dal suo collega motociclista Maurizio Gerini e da Mattia Villardita (impiegato terminalisfta di Vado Ligure, ex sportivo e fondatore di Supereroincorsia) nei panni di Spiderman, Oddera ha dato spettacolo davanti alle finestre dei reparti di Clinica pediatrica, Nefrologia, Ematologia e Oncologia. Dall’inizio della pandemia l’ospedale è stato costretto a sospendere le visite di intrattenimento che allietavano i piccoli ricoverati. Così, l’idea di uno spettacolo inaspettato e coinvolgente per i bambini ha fatto breccia nei pensieri degli organizzatori, che hanno contattato per il supporto fisico fondamentale dell’iniziativa nientemeno che un campione dei sollevatori telescopici come Magni TH. Il costruttore di Castelfranco Emilia – attraverso il proprio ufficio marketing, guidato da Maria Benassi – ha aderito immediatamente all’iniziativa, coinvolgendo la divisione Service e il proprio concessionario d’area Novital. Sotto le finestre del Gaslini è arrivato quindi un altro supereroe, nelle vesti del sollevatore rotativo RTH 5.25 SH che ha portato in alto le evoluzioni (Foto di Lorenzo Refrigeri) dei magnifici tre per la gioia dei giovanissimi pazienti. Vanni Oddera ha inventato la Mototerapia nel 2009 lungo i corridoi dei reparti di Ematologia e Oncologia dell’ospedale pediatrico genovese e da allora, ogni anno ha organizzato visite, esibizioni di salti acrobatici con la sua moto, feste, donazioni e molte altre iniziative per sostenere il cammino dei piccoli malati oncologici. Dal 2012 è nata una vera e propria collaborazione con l’ospedale Gaslini, con un progetto dal nome Freestyle Hospital, che ha portato le moto all’interno dei reparti pediatrici-oncologici. La disponibilità dell’ospedale gli ha permesso di realizzare questa passione, esportata in 80 ospedali italiani e in due nosocomi a Londra. Nell’aprile del 2020, in pieno lockdown, Oddera ha pensato a tutte le famiglie con ragazzi disabili e insieme a un team di esperti ha inventato una nuova formula della sua attività, la Mototerapia Take-away che permette di portare le moto direttamente a casa dei ragazzi; in un anno, oltre 50.000 disabili riceveranno la visita del campione del mondo con attività sempre più coinvolgenti. Grazie ai grandi sportivi per questa giornata che rimarrà nel cuore di tutti i bambini, grazie allo staff di Vanni Oddera, e un grazie ai161528109817_pag tc13s_sollevare_A5_marzo21.pdf 1 09/03/2021 10:11:41 la realizzazione dell’evento e alla Direzione Marketing e al Service di Magni. speciale al Concessionario Novital che ha permesso

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News PLE

Trio scandinavo Il mondo di CMC amplia i suoi confini e posiziona una nuova bandierina in Scandinavia. Con Jysk Lift Service, distributore esclusivo per la Danimarca, CMC aggiunge un nuovo dealer all’elenco dei suoi concessionari in Europa nord-orientale. Jysk Lift è una società fondata nel 2005 che opera nel settore del sollevamento sia come venditore sia come noleggiatore. Il suo focus è concentrato sul service istantaneo e sul rapporto di business partnership che l’azienda è capace di instaurare fin da subito con ogni suo cliente. “Il 2020 ci è servito da palestra per superare sfide che mai avremmo pensato di dover affrontare dal punto di vista del business e dello sviluppo commerciale - ha dichiarato Alessandro Mastrogiacomo, direttore commerciale Estero di CMC - Oggi abbiamo nuovo dealer, il terzo, in un’area geografica cruciale per le nostre politiche di espansione sul mercato europeo. Il Vecchio continente, dove contiamo di aggiungere sempre nuovi partner, sarà un punto focale anche per il 2021. Quanto al mercato nord-americano, stiamo puntando a entrare con nuovi prodotti in diverse aree continentali”.

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TRASPORTI ECCEZIONALI

Scarrabili a prova ADR

Uno dei marchi più apprezzati al mondo nel settore degli scarrabili come Multilift (parte strategica della galassia Hiab) oggi è in grado di offrire agli operatori una serie di modelli che soddisfano i requisiti della certificazione ADR per il trasporto dei materiali classificati come pericolosi secondo l’ultima normativa vigente. Nello sviluppo dei prodotti scarrabili Multilift si mette in primo piano la sicurezza, che concorre direttamente alla crescita ed espansione dei servizi che le imprese specializzate possano offrire al proprio portafoglio clienti, anche nel far fronte alle necessità di movimentare materiali di più ampia tipologia per la loro stessa attività. Le varianti ADR della gamma sono opportunamente modificate tecnicamente per rispondere appieno ai criteri delle classificazioni seguenti: Classi FL-AT = per trasporto di sostanze pericolose in cisterna; Classi EX/ II – EX/III = per trasporto di esplosivi. Le modifiche principali al prodotto coinvolgono i cablaggi, che sono protetti mediante tubi corrugati in poliammide con una scatola separata oppure mediante un altro sistema equivalente (esistono varie alternative). I cavi di collegamento hanno i connettori jumper M12-M12 e cavi CAN che sono dotati di doppio rivestimento a treccia metallica tra i due rivestimenti. Gli scarrabili sono inoltre dotati del bloccaggio idraulico anteriore per la cassa. Un ulteriore supporto al cliente è la possibilità di ottenere direttamente dalla casa madre Multilift il certificato, eliminando ulteriori passaggi amministrativi. I modelli scarrabili Multilift che possono essere ordinati nelle varianti ADR sono quelli della gamma più grande, con le prestazioni dalle 14 alle 30 t di portata. La rete di concessionari Multilift sul territorio italiano è già opportunamente formata e a disposizione dei clienti per effettuare il processo di ordinazione e certificazione.

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News EVENTI/ASSOCIAZIONI

L’Italia di Hinowa trionfa agli IAPA’s 2021 Gli ultimi International Powered Access Awards (IAPA’s), i riconoscimenti attribuiti dopo l’annuale Summit di Ipaf (International Powered Access Federation) – quest’anno in svolgimento virtuale, da remoto – sono stati annunciati nella giornata di oggi, con un accento di orgoglio eccezionale per l’Italia. Il premio per le Tecnologia più Innovativa è stato attribuito a Hinowa per la piattaforma semovente telescopica TeleCrawler13 e costituisce il riconoscimento più importante nelle categorie previste dagli IAPA’s. Di seguito gli altri vincitori Ipaf ha attribuito l’Access International Lifetime Achievement Award, postumo a Roger Wickens, tragicamente scomparso nel 2019. Il Prodotto dell’anno nella categoria Piattaforme di lavoro autosollevanti l’ha ottenuto Scanclimber, per la nuova PLE Heavy Duty (MCWP- HD). Prodotto dell’anno per le Piattaforme di lavoro elevabili a pantografo e verticali è risultato lo scissor S3019E da 5,8 metri operativi di Snorkel. Nelle PLE semoventi e da interni, riconoscimento a Niftylft per la piattaforma full electric HR17NE da 15 metri operativi. Per le PLE autocarrate, affermazione di Ruthmann con il modello TB 300 da 30 metri operativi. Società di noleggio dell’anno è stata eletta la lussemburghese Mateco. Nella categoria Contributo al lavoro sicuro in quota ha vinto Outriggerpads, per il sistema di calcolo funzionale online degli stabilizzatori. Premio per lo Sviluppo digitale in azienda a Riwal, a seguito dell’impegno in molteplici iniziative improntate all’innovazione. Centro di formazione Ipaf dell’anno è, per il 2021, lo svizzero Kompetenzzentrum für Arbeitssicherheit. Il premio di Istruttore di formazione IPAF dell’anno va a Andrew Williams (UTN Training). Per la Foto dell’anno, i colori dell’Italia sono ancora presenti. L’immagine di Guillaume Thorel di Loxam ritrae la vista spettacolare offerta dall’alto da una piattaforma Multitel Pagliero.

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GRU E AUTOGRÙ

Una multistrada per l’impresa La storica società italiana di costruzioni Moretti (fondata nel 1967) ha aggiunto una terza autogrù multistrada Grove alla propria flotta, Si tratta della GMK4100L-1 (nella foto, Roberto Zucchi, Sales Area Manager and Export Sales Manager Mobile Cranes per Manitowoc Crane Group Italy consegna la chiave-simbolo a Evangelista Zampatti, amministratore delegato dell’impresa), modello a quattro assi da 100 ton con un braccio di 60 m a sette sezioni realizzato con tecnologia Megaform - che ne potenzia forza e stabilità, ottimizzandone il peso e offrendo le migliori tabelle di carico della categoria pur avendo un formato estremamente compatto.

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News FIERE

Per la mostra internazionale Lamiera, dedicata all’industria delle macchine utensili per la deformazione della lamiera e delle tecnologie cifiche,legate e in caso di difficoltà, ovunque a innovative al comparto, in programma fieramilano Rhoildal 26 al 29Point maggio rinvio ci si trovi, Service di 2021, Efferil può di un anno è ormai ufficiale. Le nuove date della verificare istantaneamente il problema manifestazione promossa UCIMU-Sistemi per e intervenire subitoda con la risoluzione produrre e organizzata da CEU-Centro esposizioni da remoto dell’anomalia. Race consente UCIMU sono già indicate: dal 25 al 28 maggio 2022. di raccogliere una gran mole di dati che sulle gru equipaggiate con il sistema zioni personali. Dotato di un display TFT permettono il monitoraggio e una miglior Sense. A ben guardare, inoltre, Steady da 3,5”, Steady garantisce infine un alto gestione della macchina: si può visualizè molto più chedel unquarantesimo radiocomando: è un livello di qualità dell’immagine, offrendo zare il tragitto della gru dal pannello di In occasione anniversario sua fondazione, CTEaffianca dedica aifeedback dettagliati e precisi. Un altro verodella e proprio “partner” che controllo, monitorare il tempo effettivo di propri per clienti #ioelamiaCTE, iniziativagioiello della tecnologia è RACE – Remol’operatore facilitare la sua giornata lavoro e misurare la percentuale di utilizspeciale estremamente comprensivo diergonomico, un programmate Assistant Control Effer – il nuovo silavorativa, zo delle attrezzature quali il jib, il cestello di “Estensione di Garanzia” che copre finostema di connettività per le gru Effer che perché lascia braccia e mani in posizione o le forche. Ma si può anche visualizzaa cinque anni la macchina acquistata. Il naturale, riducendo la tensione postupermette di rimanere sempre connessi re le performance di più unità, per un programma #ioelamiaCTE prevede inoltre rale. Inoltre è facile da usare grazie alle alla gru, con la possibilità di accedere a miglior controllo della flotta. Un partiuna serie di vantaggi esclusivi pensati per icone particolarmente intuitive, mentre tutti i dati necessari. Fondamentale per colare sicuramente molto utile anche al far vivere ancora più da vicino il mondo la retroilluminazione permette di lavopianificare il lavoro e per intervenire noleggiatore. Senza contare i vantaggi di opportunità e vantaggi legato alla raregamma anche nelle ore in cui la luce comintempestivamente in caso di necessità. in termini di manutenzione preventiva, CTE. Il programma di estensione cia adiscarseggiare. Copre, infine, tutti dal momento che dal pannello è possibile garanzia è previsto inizialmente soloi perCon Race è possibile monitorare da recanali di frequenza al mondo e dispone moto la gru da qualsiasi device mobile sapere quanto manca alla manutenzione il mercato italiano. di una scheda di memoria rimovibile in o fisso: basta accedere al portale, senza della gru e si possono quindi predisporre cui è possibile salvare le proprie impostadover scaricare programmi o app spein anticipo gli interventi.

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Cinque anni di garanzia

Lamiera, arrivederci al 2022

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GRU EDILI

Diego Borgna per le nuove strategie di Raimondi La notizia è arrivata, clamorosa, poche settimane fa ed è senz’altro destinata a risvegliare l’interesse internazionale nei confronti della scena italiana che riguarda l’industria delle gru edili. L’ingegner Diego Borgna, il grande fautore del successo produttivo di Manitowoc nel nostro Paese – prima come direttore dello stabilimento di Niella Tanaro (divenuto punto di riferimento mondiale per il gruppo americano), in seguito come Managing Director Lean Projects EMEA e come vicepresidente senior globale per la divisione Gru a Torre – è stato nominato Operations Manager e Deputy Managing Director dal CEO di Raimondi Cranes, l’ingegner Domenico Ciano. I rumours si sono ricorsi nelle ultime settimane, quando l’impegno dell’ingegner Borgna come consulente di direzione e organizzazione aziendale si diceva avesse incontrato la volontà di Raimondi in una fase i cui si richiedeva un salto di livello nella strategia produttiva del gruppo. L’acquisizione di una vasta area industriale ad Arluno, nella prima provincia a nord-ovest di Milano (sede in passato delle operazioni logistiche di un’altra azienda primaria) e l’avvio di importanti operazioni di adeguamento strutturale e funzionale dei capannoni e degli impianti, beneficeranno dell’importante supporto proprio dell’ex manager di Manitowoc Group (dove Borgna ha svolto una carriera straordinaria per oltre 21 anni, fino al commiato nel luglio del 2018). Ad Arluno sorgerà il nuovo futuro di Raimondi Cranes, con una sede adeguata alla produzione su larga scala delle grandi gru a torre per il mercato mondiale. “Dopo alcuni mesi di consulenza aziendale, l’interesse dimostrato da Raimondi Cranes per un mio contributo professionale in primo piano nell’azienda si è perfezionato nell’incarico di Deputy Managing Director e Operations Manager dell’attuale stabilimento e di quello in via di strutturazione e adeguamento ad Arluno – ci ha spiegato in anteprima Diego Borgna – L’esigenza di adeguare in modo opportuno la produzione di gru a torre, soprattutto nei modelli ad alte prestazioni, e un’ambizione rinnovata di crescere in modo importante nella penetrazione sul mercato europeo e internazionale, hanno spinto i vertici Raimondi ad affidarmi l’incarico di sovrintendere questo progetto. Stiamo compiendo i primi passi proprio in queste settimane e in questa fase le idee e i piani d’azione si stanno sviluppando con grande attenzione, progressivamente ma in modo molto chiaro e deciso”.

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News TRASPORTI ECCEZIONALI

Reazione a catena Una delle ultime imprese compiute da Marraffa, specialista di primo piano nei trasporti eccezionali e nell’heavy lifting, riguarda la movimentazione e il sollevamento di tre reattori. Le complesse operazioni di trasferimento dei moduli dalla centrale elettrica Terna di Erchie (Br) aveva come meta tre destinazioni differenti: una in Brianza, una in provincia di Torino e la terza a Roma. Si tratta di apparecchi dal peso di 69 tonnellate, sollevati da un’autogrù da 400 ton e caricati su un sistema di SPMT composto da sei assi di moduli semoventi per il trasferimento in un piazzale logistico appositamente allestito a pochi chilometri di distanza dalla centrale elettrica, per il trasbordo successivo sui mezzi di trasporto. Con l’ausilio di una seconda autogrù da 300 ton, infatti, i reattori sono stati trasferiti dall’SPMT a un gruppo composto da semirimorchi modulari e motrice per la successiva tappa al porto di Brindisi e il successivo imbarco su nave. Da Brindisi, due di questi reattori hanno raggiunto il porto di Ravenna per poi proseguire su strada per la destinazione finale, in provincia di Monza e in provincia di Torino. Il terzo reattore, invece, da Brindisi ha raggiunto il porto di Salerno per poi proseguire verso Roma.

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FIERE

Ipaf Anch’io rinviato all’anno prossimo L’evento annuale Ipaf Anch’io, organizzato in Italia dalla rappresentanza nazionale dell’International Powered Access Federation, è rinviato al 2022. Ne dà comunicazione lo stesso responsabile di Ipaf per l’Italia, Maurizio Quaranta, prendendo atto della “situazione di incertezza e di preoccupazione in cui versiamo a causa del Covid. Una situazione che ci ha costretto a ripensare al nostro evento Ipaf Anch’io, inizialmente programmato per il 26 maggio di quest’anno”. Così lo staff italiano di Ipaf “è giunto alla decisione di rimandare l’appuntamento al maggio 2022 - conferma ancora Quaranta - Tra l’altro, lo spirito, il nome e il format aggregativo con cui nacque l’evento nell’ormai lontano autunno 2017 non ci permette neppure di prevederne una versione digitale. Ipaf Anch’io è e rimarrà un evento dalla forte connotazione ‘fisica’ e proprio per questo vi rimandiamo a un’edizione che ci auguriamo finalmente in presenza, il prossimo anno”.

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News

ASSOCIAZIONI

Passaggio di testimone Enrico Prandini ha dato le dimissioni da vicepresidente e da consigliere di Unacea in vista della conclusione della sua attività professionale presso Komatsu Italia Manufactoring. Il nuovo consigliere designato dall’azienda di Este (PD) è David Bazzi, attuale amministratore delegato. Il consiglio direttivo dell’Unione italiana macchine per costruzioni ha inoltre chiamato Ruggero Riva (Cgt) a ricoprire una delle due vicepresidenze dell’associazione, mentre la delega a rappresentare l’associazione nello Steering Group della federazione europea di settore Cece passa all’altro vicepresidente: Nicola D’Arpino (Case Construction Equipment).

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MOVIMENTAZIONE INDUSTRIALE E PORTUALE

Guida al terminal container efficiente Incentrata sui problemi informatici dei gestori di porti e terminal container, la terza guida pubblicata da JLT Mobile Computers individua cinque fattori chiave che determinano l’efficienza di un porto e fornisce ai responsabili IT e al personale operativo consigli pratici per trasformare queste problematiche in nuove opportunità e risorse per la loro infrastruttura. A disposizione dei clienti (scaricabile gratuitamente dal proprio sito web) JLT offre una guida per creare ambienti IT “rugged” in porti e terminal container, allo scopo di garantire la massima efficienza ed economicità possibile dei flussi di merci. “Porti e terminal container svolgono un ruolo chiave nella Supply Chain globale, dove il successo dipende dalla velocità e dall’efficienza dei trasporti o, nel caso dei porti, dalla capacità di movimentazione. Questo concetto è diventato ancora più chiaro con il verificarsi della pandemia COVID-19 – afferma Per Holmberg, CEO, JLT Mobile Computers Group – Le tecnologie informatiche devono aiutare i terminal a raggiungere i loro obiettivi di produttività; purtroppo non è sempre così, e in molti porti i device finiscono per causare più problemi che altro. Sfruttando la nostra esperienza ventennale nella realizzazione di soluzioni IT per terminal portuali, con numerosi clienti soddisfatti fra i quali Exolgan in Argentina, Basra Gateway Terminal in Iraq, DCT Gdansk in Polonia e OPCSA a Las Palmas, è per noi un piacere e motivo di orgoglio presentare questa nuova guida gratuita nella quale condividiamo le conoscenze acquisite nel corso degli anni, relativamente alle esigenze specifiche di questo settore, per aiutare gli operatori a risolvere le loro problematiche IT”.

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Cover Story COMET

Nel cielo infinito Ricerca, pensiero continuo per allestimenti sempre geniali ed efficienti, confronto con il cliente e creatività declinata nei settori più diversificati. L’azienda di San Giovanni in Persiceto (Bo) oggi trova un simbolo nella New Eurosky 16 HQ Jib ma la passioni di inventare soluzioni in quota non si ferma mai

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e un costruttore di rango è identificato dal flusso continuo delle idee che caratterizzano la propria produzione, allora l’autorevolezza di mercato che contraddistingue Comet è davvero ben riposta. Il marchio di Bologna (la sede storica si trova nell’immediata cintura metropolitana, a San Giovanni in Persiceto) è da sempre un’autentica fucina di idee nel mondo delle piattaforme aeree su autocarro, con linee che hanno conquistato l’attenzione degli operatori internazionali, soprattutto sul fronte della versatilità di allestimento e della notevolissima inventiva sul fronte delle soluzioni più inedite per il lavoro in quota.

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Le serie che compongono la gamma attuale di Comet comprendono la linea di PLE telescopiche New Eurosfilo - in allestimento su veicoli da 3,5 a 8 ton, per altezze operative dai 13 ai 24 m - seguita dalla schiera delle articolate New Eurosky - nelle installazioni più diversificate su mezzi da 3,5 a 10 ton (per quote di lavoro da 14 a 33 m) - ed Eurosky-T, le versioni heavy duty articolate-doppio telescopiche su carri da 16 a 26 ton, con altezze da 38 a 45 m. Il caleidoscopio Comet poi si sviluppa in direzioni polivalenti, con le serie delle X Van (PLE allestite su van, con piattaforma articolata compatta insediata in posizione retrocabina, da 12 a 14 m, e Van Mounted, con piattaforma di derivazione New Eurosfilo di 14 m) e le ultracompatte articolate Mini Trucks

(su minicamion da 2,2 ton, da 12 a 16 m operativi). Se pensate che la ricchezza dell’offerta Comet si esaurisca a questo punto, vi sbagliate di grosso. Il cuore dell’attuale offerta di gamma risiede infatti nelle Pick-Up Solutions, allestimenti agili su veicoli pick-up per modelli articolati retrocabina (da 12 a 14 m) e per PLE New Eurosky (da 14 a 16 m). Proprio in questo segmento si colloca la proposta più recente e completa di Comet, rivelata dalla piattaforma New Eurosky 16 HQ Jib, unico modello internazionale allestito su veicolo pick-up (3,2 ton) a doppio pantografo e jib per lavorare anche in modalità “a scavalco” con estrema precisione e naturalmente con la massima agilità di movimentazione in quota.

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Cover Story L’altezza di lavoro a 16 m e lo sbraccio laterale fino a 7,5 m - con 200 kg di portata in cesta - ne fa uno strumento ideale per un ventaglio ampio di applicazioni, nella manutenzione del verde pubblico e nel giardinaggio come nei servizi di ripristino e installazione di linee elettriche, utenze, telecomunicazioni e per molti altri interventi diversificati in ambito industriale. Soprattutto, la

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capacità di accesso su qualsiasi tipo di terreno, grazie all’insediamento della piattaforma su un veicolo off-road - con un assetto che non contempla ingombri laterali, in virtù della struttura di sollevamento a doppio pantografo “Z” con doppia articolazione - ne elegge il profilo a campione multifunzionale in una lunga serie di lavorazioni complesse e fuori dagli standard.

Disponibile anche nella versione con navicella in vetroresina e insulated boom per garantire totale isolamento e sicurezza nel caso di lavori alle linee elettriche - la New Eurosky 16 vanta oggi il primato della più alta piattaforma con jib installata su pick-up 4x4 - con il beneficio di un allestimento alternativo su altre tipologie di veicoli a trazione integrale come i midi Ford Transit (4x4 e 4x2), l’Iveco Daily, il

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Mitsubishi Fuso, le serie Man e Mercedes, oltre a miniveicoli come Piaggio Porter, DFSK e Giotti Victoria e perfino dumper cingolati e veicoli speciali. Con queste credenziali, la Comet New Eurosky 16 non può non meritare il primo piano sulla scena delle piattaforme patente B più sofisticate e flessibili, a misura di ogni operatore in quota che richiede alla propria macchina un vertice di soluzioni senza limiti.

Modelli inesauribili, dalle PLE isolate al Solar per gallerie Parlavamo, poco sopra, di una gamma inesauribile riguardo alla disponibilità di soluzioni prevista dalle linee di prodotto Comet. Il nostro elenco quindi non può dirsi completo se non si menzionano i segmenti più di nicchia a cui sono dedicati alcune specialità implementate dal costruttore emiliano. Parliamo, per cominciare, delle piattaforme trainate X Trailer, per altezze da 12 a 14 m (con 200 kg di portata), installate su carrello monoasse e scevre dalla necessità di un limitatore di sbraccio laterale. A seguire, la geniale (e apprezzata in ogni fiera internazionale) Xiraffe, con piattaforma articolata da 12 m allestita su un minitrattore 4X4 di realizzazione originale XTrux (società del gruppo Comet con sede produttiva in Umbria) per 150 kg di portata e sbraccio da 4,5 m. Citiamo, inoltre, l’ampia disponibilità di piattaforme isolate (Insulated Series) adatte al lavoro su impianti elettrici a linea viva. Le declinazioni valgono per diverse tipologie di gamma, dal Van Mounted Eurosfilo-I all’Eurosfilo-I su carro da 9 ton, dall’allestimento sempre con Eurosfilo-I - su carro cingolato, all’Eurosky-I su autocarro da 3,5, 5 e 9 ton. Postazione d’onore finale al richiestissimo Solar, modello di PLE con ampia piattaforma di lavoro da 3,5 x 2 m, per una capacità di 400 kg, elevazione a pantografo e doppio movimento in quota (traslazione laterale e rotazione 90+90°). Si tratta di un best-seller dedicato alle manutenzioni in galleria, tra i rari modelli adatti alle lavorazioni stradali e autostradali in totale efficacia e sicurezza.

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Gru e Autogrù GROVE/VERNAZZA AUTOGRU

Vento di passioni ALLA CONSEGNA DELLA PRIMA GMK5250XL-1 NOI C’ERAVAMO. INSIEME AI “MAGNIFICI SETTE” CHE HANNO SALUTATO A NIELLA TANARO L’ARRIVO DELLA NUOVA MULTISTRADA A CINQUE ASSI NELLA FLOTTA DEL GRANDE NOLEGGIATORE GENOVESE

C

i sono momenti che portano in una fabbrica l’aria della solennità. A Niella Tanaro, negli spazi dello stabilimento di Manitowoc Crane Group Italy, la presenza della delegazione di Vernazza Autogru per la consegna della multistrada Grove GMK5250XL-1, il vento che spira - in una giornata quasi primaverile - è quello dell’evento assoluto. Non solo perché si tratta della prima vendita in Italia di questo modello d’eccezione su cinque assi, ma per altri motivi intrinseci sottolineati dalla presenza dell’amministratore delegato di MCG Italy, Giorgio Angelino.

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La cronaca in sintesi della giornata - per la precisione, quella del 26 febbraio - riporta la presa in carico effettiva di un’autogrù di ultima generazione destinata alla flotta di Vernazza Autogru SASU, la filiale francese del grande noleggiatore di Genova guidata da Paolo Delfino. Ma la GMK5250XL-1, innanzitutto, non è un’autogrù come le altre; e come potrebbe esserlo, con un braccio Twin-Lock da 78,5 metri effettivi allestito su un carro a cinque assi e il valore dinamico delle sospensioni indipendenti (Megatrak) dotate di un sistema di sterzata integrale? Senza contare il vantaggio logistico del braccio ricoverato sopra la parte anteriore della gru e dell’integrazione del jib (da 18 metri a riposo) nel braccio stesso della gru. Queste particolarità tecniche, insieme ad altre caratteristiche notevoli di compattezza e versatilità, avevano già conquistato Diego Vernazza - presidente e amministratore delegato di Vernazza Autogru - nel 2019, in occasione dell’ul-

timo Bauma a Monaco di Baviera. Partiamo da qui, allora, per disegnare la particolarità di un acquisto che diventa eccezionale proprio per l’attualità che

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lo contraddistingue. Diego Vernazza è seduto, con la sua squadra, nella sala riunioni della sede MCG Italy di Niella Tanaro. L’aspetto rivela un’emozione

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Gru e Autogrù

speciale, condivisa con il General Director di Vernazza SASU, Paolo Delfino, e con Massimo Mastrorilli, direttore tecnico e Purchasing Manager del gruppo genovese. “Con la memoria ritorno a due anni fa - rivela Diego Vernazza - A quel Bauma 2019 in cui ci siamo innamorati, subito, della GMK5250XL-1. Probabilmente non siamo stati i soli, dal

momento che molti clienti specializzati, appena hanno saputo dell’acquisto, già ce l’hanno richiesta, prima ancora che si perfezionasse questa consegna; ora, per dire, è già attesa per due interventi a Genova e a Ventimiglia, vicino al confine di Stato. Le ragioni di un entusiasmo così grande? Senz’altro la compattezza di questa autogrù da 250 tonnellate,

dalle prestazioni superiori favorite dalla lunghezza particolare del braccio. Un’autogrù telescopica di questa categoria, con un braccio da 78,5 metri, per noi rappresenta una dotazione straordinaria. Si tratta di una lunghezza che sarebbe tipica per una macchina a sei assi. Implementato in modo così puntuale e calibrato su un carro a cinque assi, un

Giorgio Angelino, AD di MCG Italy: “La crescita del Gruppo parte dal valore delle persone” “In un momento così difficile per le attività produttive, a causa del lungo periodo della pandemia, Manitowoc Crane Group Italy sta raccogliendo ovunque risultati soddisfacenti”. Le parole di Giorgio Angelino, amministratore delegato della realtà italiana di MCG e Senior Vice President Mobile Business, dichiarano tutta la sicurezza conferita da un rapporto interno solido e sinergico. “Stiamo crescendo molto bene sul mercato italiano, con una buona tenuta a livello mondiale e un progresso importante in aree strategiche come quella del Middle East - specifica l’ingegnere piemontese - Parlando del ruolo fondamentale di Niella Tanaro, all’interno delle sedi trainanti del gruppo, negli anni abbiamo osservato lo sviluppo straordinario di una filiale che ha messo al centro l’attenzione al cliente come punto nodale di crescita tecnica e commerciale. Siamo al fianco di clienti prestigiosi e di alto profilo nella posizione di mercato come nelle competenze tecniche e la fedeltà di un protagonista come Vernazza Autogru dimostra tutta l’autorevolezza della nostra posizione attuale, in Italia e in Europa”. Nel confronto tecnico con Vernazza e con altre realtà di primo piano, i requisiti dell’affidabilità e della fiducia nelle macchine Grove e nei servizi offerti da MCG Italy sono ormai storici e consolidati. “La differenza, qui a Niella, mi preme sottolinearlo, la fanno le persone, in termini di capacità tecniche e di relazione con il cliente stesso - dichiara con orgoglio Angelino - Insieme a loro, la ricerca e sviluppo di supporti tecnologici fondamentali alle dinamiche di assistenza, come la telemetria e le conseguenti facoltà di intervento da remoto, acquisiscono un punto di valore in più. La tecnologia non sostituisce le persone, le spinge semplicemente verso obiettivi più alti”.

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braccio simile estende enormemente le possibilità di impiego dell’autogrù”. Il dibattito, al tavolo degli ospiti, si scalda e Paolo Delfino, guida maestra della filiale francese di Vernazza Autogru, condivide l’entusiasmo dell’amministratore delegato. “In Francia, lavoriamo con le nostre autogrù in diversi settori - spiega il direttore generale di Vernazza Autogru SASU - Con questa nuova GMK5250XL-1, si ampliano per noi le possibilità di operare in ambito portuale, nella manutenzione e nell’allestimento delle navi ad esempio; abbiamo a disposizione, in sostanza, otto metri di braccio in più rispetto al modello Grove precedente da 220 ton (ancora operativo in flotta, ndr.). Anche le possibilità di configurazione sono aumentate rispetto al passato, senza la necessità, in molti casi, di impiegare il jib. Molti inter-

venti richiedono poi l’impiego del secondo argano e per noi, sotto il profilo tecnico, il runner integrato nella sezione jib rappresenta una soluzione ideale. Altri settori importanti di impiego per una gru come questa, sul territorio francese, riguardano l’ambito dell’energia nucleare - con sollevamenti di moduli d’impianto anche da 70-80 tonnellate -, oppure quello delle costruzioni (per il montaggio e lo smontaggio delle gru edili, ad esempio) e ancora quello dell’industria di processo in generale, che dal 2011 richiede, per questi mezzi d’opera, dotazioni di sicurezza attive e passive supplementari e all’avanguardia in modo da consentirne un accesso a rischio limitatissimo nei siti produttivi”. L’entusiasmo dello staff di Vernazza Autogru si estende al gruppo di lavoro in

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forza a Niella Tanaro. “In questa sede di MCG Italy troviamo da sempre un centro di assistenza e manutenzione con cui riusciamo a dialogare in modo perfetto - aggiunge con impeto Massimo Mastrorilli - La presa in carico in tempo reale e la disponibilità, la reattività di intervento in qualsiasi momento, per qualsiasi caso di emergenza, sono encomiabili. Riguardo alla nuova GMK5250XL-1, vorrei aggiungere, alle qualità già evidenziate da Paolo, una caratteristica fondamentale. Quella di una componentistica uniforme riguardo, ad esempio, alla dotazione delle stesse valvole e bobine utilizzate per il carro e per la torretta. Questa omogeneità è oltremodo utile e opportuna per risolvere in emergenza eventuali rotture improvvise e far rientrare il braccio, ad esempio, per riportare la macchina a

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Gru e Autogrù riposo in attesa dell’intervento di ripristino risolutivo. Un’altra caratteristica d’eccezione riguarda la dinamica di rotazione della gru, particolarmente fluida ed efficiente nel confronto con altri modelli comparabili sul mercato odierno. Senza contare l’importanza del sistema Megatrak, la sospensione a doppio effetto, un elemento di forza ulteriore nel confronto con la concorrenza”. L’elenco delle prerogative non si arresta e Diego Vernazza interviene per rimarcare ancora “il design del braccio, la forma sagomata delle sezioni, con modalità di saldatura particolarmente efficienti e materiali ultraresistenti e ultraleggeri. Sono dettagli che riferiscono le caratteristiche di una macchi-

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na adatta alle prestazioni più elevate”. Lasciamo la sala riunioni e ci trasferiamo negli spazi esterni di Niella Tanaro. La Grove GMK5250XL-1 è già firmata con la livrea e le insegne di Vernazza Autogru. Al momento clou di estensione massima del braccio Twin-Lock, Matteo Bagnasco, giovane ingegnere addetto alla flotta autogrù Vernazza, considera puntualmente che “la meccanica delle gru di un tempo non poteva contare su sistemi tecnologici ‘predittivi’ di anomalie e guasti. Oggi, anche in virtù della sensoristica implementata su queste macchine, ogni previsione di malfunzionamento può essere individuata in anticipo, sempre con l’ausilio di un gruista esperto e attento naturalmente. Questo progresso si abbina, come ho potuto constatare nel mio rapporto con Manitowoc Italy, alla grande qualità del servizio di assistenza. Prontezza di intervento e capacità di confronto puntuale con il cliente, nello scambio proficuo di idee e opinioni, sono un elemento umano indispensabile, a supporto di un progresso tecnologico notevole”. Anche Roberto Zucchi, Sales Area Manager e Export Sales Manager Mobile Cranes per MCG Italy - autore della vendita a Vernazza della nuova autogrù a cinque assi - concorda con l’opinione di Bagnasco sull’importanza preventiva della connettività applicata alle autogrù di ultima generazione. “L’acquisto della GMK5250XL-1 da parte di Vernazza è stato

abbinato alla dotazione del nostro kit Industria 4.0 - rimarca il responsabile vendite di MCG Italy - La scelta non è stata considerata per il vantaggio contributivo statale (l’acquisto della gru è stato realizzato direttamente dalla filiale francese di Vernazza, ndr.) ma nella prospettiva di una gestione puntuale delle manutenzioni e di una tracciabilità in tempo reale della posizione e dell’utilizzo della gru stessa, con una capacità molto opportuna di anticipazione degli allestimenti e delle configurazioni, sulla base dei dati di intervento forniti dal cliente stesso. Parlando della versatilità di allestimento richiesta da Vernazza Autogru, la necessità era quella di ottenere una configurazione che si mantenesse al di sotto delle 44 tonnellate complessive, per facilitare il trasferimento senza problemi della gru nel passaggio attraverso infrastrutture sensibili al peso degli automezzi come ponti e viadotti a tonnellaggio limitato. Questa prerogativa siamo riusciti a ottenerla in virtù del sistema di smontaggio rapido del braccio e della facoltà - introdotta di recente sulle autogrù Grove della rotazione della torretta fino ad allocarsi sul posteriore del veicolo (dopo la rimozione del braccio), fissando il cilindro di sollevamento con funi di sicurezza e con la fune del primo argano. In questo modo, si ottiene una distribuzione calibrata dei pesi sugli assali - per un totale di 42 tonnellate complessive - ottenuta nel modo più rapido e flessibile”.

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Gru Edili POTAIN

Una Sanità vista dall’alto IL NUOVO OSPEDALE DI PORDENONE, CON L’ADIACENTE CITTADELLA DELLA SALUTE, RAPPRESENTA UNA DELLE GRANDI OPERE DI RINASCITA NAZIONALE DEL SISTEMA DEI NOSOCOMI E DEI SERVIZI AL PAZIENTE. LE GRU A TORRE DI CMB CI HANNO SVELATO ANCHE UN PANORAMA NUOVO. FATTO DI OPERE E CANTIERI CHE CORRONO FINALMENTE VERSO IL FUTURO

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a sanità italiana ha fame di investimenti e di nuove prospettive, soprattutto nelle opere che riguardano i territori. Per colmare le falle di un sistema nazionale che ha mostrato - nell’emergenza legata alla pandemia da Covid-19 e purtroppo non solo - tutta la sua fragilità tecnica e organizzativa, serve un piano generale di

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rilancio per nuovi progetti ambiziosi e, naturalmente, a fronte di servizi di rete efficienti e reattivi. Sul fronte delle grandi opere ospedaliere in corso di realizzazione lungo l’intera penisola, un protagonista d’eccezione può ergersi a simbolo di questo piano Marshall di rinascita. Il suo nome è CMB Carpi e la storia di questa realtà impren-

ditoriale straordinaria oggi si declina proprio nel settore della costruzione, dell’ampliamento e della ristrutturazione integrale dei grandi nosocomi che costituiranno la spina dorsale della sanità nei territori regionali. Con la guida preziosa di Sabino Riefoli, Export Sales & Key Account Manager di Potain - fornitore delle gru a torre che presiedono alle lavorazioni - e del geometra Daniele Carboni, responsabile del cantiere, abbiamo visitato l’opera che riguarda il nuovo Ospedale di Pordenone. Si tratta di una struttura all’avanguardia che costituirà il fiore all’occhiello del sistema sanitario in Friuli Venezia Giulia, con una ricaduta importante sull’intero Triveneto e sul progresso del patrimonio ospedaliero italiano. L’area in cui sorgerà il nuovo ospedale si sovrappone parzialmente a quella


Sabino Riefoli (a sinistra), con Daniele Carboni

già occupata dalla struttura sanitaria già esistente, ma alle costruzioni pregresse sono stati annessi spazi ulteriori ricavati dalla ex Caserma Martelli. “La struttura principale è costituita da un nucleo di quattro corpi principali interconnessi da un corpo trasversale di collegamento, mentre due corpi ulteriori sono occupati, qui vicino, dalla Cittadella della Salute (ormai in corso di completamento definitivo, ndr.) - ci spiega Daniele Carboni - I livelli inferiori presentano una configurazione a piastra, per il ricevimento degli utenti e l’insediamento di servizi ad alta tecnologia. Le quattro torri - per un’altezza di cinque livelli fuori terra nel punto massimo, ospiteranno invece i reparti e i servizi di ricovero. Le funzioni d’emergenza e ordinarie, saranno collocate lungo il corpo di collegamento, che si sviluppa su due livelli. La Cittadella della Salute, dedicata ai servizi ambulatoriali di comunità, come dicevo, è situata all’estremo opposto dello stesso lotto ed è realizzata in due corpi di fab-

brica ulteriori, per un’altezza massima di quattro piani fuori terra. Un ampio parcheggio interrato servirà gli utenti e il personale sanitario”. Mentre percorriamo i piani dell’edificio, in corso di allestimento per servizi di erogazione energetica, pareti e controsoffitti, arriviamo nel cuore del nuovo ospedale. Si tratta, come ci mostra ancora il responsabile CMB “del Polo tecnologico che comprende tutta l’impiantistica, con i gruppi elettrogeni e le altre attrezzature di alimentazione elettrica che ‘faranno vi-

Opera straordinaria, anche nella sostenibilità Il nuovo ospedale di Pordenone è una struttura studiata pensando al risparmio energetico e CMB ha messo tutte le sue competenze per massimizzare il risultato. Lampadine a led, impianti fotovoltaici e di trigenerazione, che consentono di utilizzare l’energia recuperata per la produzione congiunta di energia elettrica, termica e frigorifera rendono la struttura un progetto green. Pensando alla sostenibilità dell’opera sono stati ottimizzati gli spazi e gli allestimenti, adottati principi di durabilità dei materiali, di facilità di manutenzione e di semplicità di sanificazione. I lavori del nuovo Ospedale di Pordenone, iniziati ufficialmente nel marzo del 2017 per le parti accessorie, dovrebbero concludersi entro la primavera-estate del 2022. La superficie calpestabile ottenuta per l’intero lotto (sei blocchi, compresi i due corpi di fabbrica della Cittadella della Salute) è di 97.000 metri quadrati complessivi. Per l’Ospedale sono stati realizzati otto corpi scale (quattro nella parte est e quattro a ovest). Attualmente le maestranze CMB al lavoro nel lotto sono di 350 addetti, impegnati quotidianamente in cantiere (280 circa nell’Ospedale e 70 nell’area della Cittadella).

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vere’ l’ospedale”. Il lavoro prosegue, febbrile e ordinato, con una popolazione di 350 operai effettivi impegnati ogni giorno tra l’Ospedale e la Cittadella. Per il prossimo Natale forse il nosocomio sarà pronto, mentre la Cittadella potrebbe essere inaugurata già in autunno. L’ottimismo è quello dell’Italia che vuole rialzarsi, dopo un periodo terribile e la sensazione di non potercela fare. Oggi questo cantiere è la dimostrazione pratica che una Nazione del fare, rinnovata e viva, è ancora possibile”. Sabino Riefoli intanto scruta verso l’alto le torri Potain che ben rappresentano una visione generale e coordinata del cantiere di via Montereale. “Sono state allestite quattro gru a torre in tutto - riassume Riefoli, parlando del ciclo generale delle lavorazioni, con due unità già smontate dopo aver esaurito il proprio compito nelle scorse settimane - La ‘regina’ è qui davanti a noi ed è identificata dal profilo inconfondibile della Potain Topless MDT 319, dotata di un braccio da 70 metri e con una portata in punta di 3,2 ton. La capacità massima è notevole e arriva alle 12 ton, a 22 metri di sbraccio. Il motore di sollevamento è un modulo da 75 cv, a variazione di frequenza”. La definizione di regina per la Potain MDT 319 non è casuale. Insediata all’interno del secondo corpo di fabbrica, ha la fun-

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Gru Edili

zione di un autentico ‘regista in cantiere’, leader anche nelle dotazioni tecnologiche implementate. “Questo modello è equipaggiato con il sistema Top-Tracing III che mette in comunicazione il computer di bordo con la moderna rete di comunicazione, la tecnologia digitale e lo schermo grafico - specifica Riefoli - Questa integrazione offre un aiuto prezioso alla gestione della gru, limitandone le

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aree di lavoro e controllando eventuali interferenze con le altre gru in cantiere. Il sistema Top-Tracing III può controllare fino a 16 gru in contemporanea al lavoro in sinergia sullo stesso sito. Va detto, comunque, che Il sistema coadiuva una manovra più efficace e precisa della gru ma non si sostituisce all’operatore, naturalmente. L’indipendenza e la capacità professionale, oltre all’esperienza del

gruista restano fondamentali”. Il gruista, in persona, è davanti a noi e si chiama Silvio Da Silva; nonostante l’impegno quotidiano che non ammette pause, la soddisfazione per il lavoro compiuto con la MDT 319 è evidente. La spiegazione è rivelata ancora da Sabino Riefoli. “La MDT 319, come le altre gru a torre Potain di ultima generazione, comprende diversi contenuti tecnologici importanti - aggiunge il manager Potain - La soluzione LVF Optima, ad esempio, è un altro dispositivo avanzato che risulta fondamentale nell’adeguare la velocità della gru in base al carico sollevato, consentendo all’operatore sensibili incrementi di produttività. Possiamo ben capirlo, perché sarà sempre possibile, in qualsiasi situazione e fase di lavoro, impiegare la massima potenza del motore, a conferimento di un aumento medio della velocità (comprovato nel corso di molti cantieri, non solo in Italia) nell’ordine del 25%”. Le gru della gamma MDT CCS City sono dotate anche di un sistema integrato di ausilio all’assistenza predittiva. Questo sistema di manutenzione consente di eseguire la diagnostica della gru e di centra-

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Silvio Da Silva

lizzare gli interventi necessari. Si tratta di una funzionalità che può essere attivata anche da remoto, con il conseguente abbattimento dei costi operativi in cantiere. Gli stessi dati di manutenzione sono disponibili in tempo reale e possono essere visionati su qualsiasi computer, mentre l’operatore è in grado di monitorare la schermata di manutenzione anche dalla cabina stessa della gru. Le altre gru a torre montate in cantiere nel lungo corso di svolgimento dei lavori - inaugurati ufficialmente, con le prime opere preliminari, nella primavera del 2017 - appartengono al modello MD208A di vecchia generazione e fanno parte del

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Gru Edili vasto parco di gru Potain in dotazione alla stessa CMB, con estensioni del braccio fino a 62,5 metri, portate in punta a 2 ton (massime a 10 ton, per 15 m di sbraccio) e motori da 50 cv a variazione di frequenza. Oggi quelle stesse torri sono un simbolo per la nuova Sanità d’Italia e possiamo scommettere - sulle ali di un cauto ottimismo - che lo stesso futuro del sistema Paese potrebbe, finalmente e con buona e rinnovata volontà, decollare dalle basi di quelle stesse gru che alimentano le speranze di un’altra ricostruzione nazionale.

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Ple HAULOTTE

Sapienza connettiva SECONDO CAPITOLO DEDICATO AI SERVIZI TELEMATICI OFFERTI DAL COSTRUTTORE FRANCESE. LA DISAMINA ATTUALE RIGUARDA LA NUOVA SOLUZIONE SHERPAL PER LA GESTIONE TOTALE DI MACCHINE E FLOTTE

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alla telematica Haulotte al servizio delle macchine, arriva per tutti i clienti la soluzione Sherpal per gestire dati e informazioni relativi alla preparazione per gli interventi tecnici, all’identificazione di comportamenti non sicuri in cantiere, alla gestione proattiva dell’energia di propulsione e a molte altre dinamiche funzionali. Si tratta di un sistema facile da usare, dedicato alla gestione della flotta di piattaforme aeree Haulotte. Sherpal, in buona sostanza, fornisce alle società di noleggio, ai proprietari di mezzi e ai responsabili dell’assistenza l’accesso remoto ai dati della macchina, rivelando una panoramica completa del suo stato funzionale. “Sherpal è progettato per gestire le flotte di piattaforme aeree nel modo più efficiente - spiega Christophe Lacaze, responsabile del Marketing Operativo Haulotte Il sistema mette a disposizione dell’utente dati mirati e significativi, utili per rendere le macchine più produttive. Collegando le PLE della propria flotta alle soluzioni telematiche Sherpal, si è sicuri di aumentarne i tempi di attività, riducendo i costi operativi”. Sherpal utilizza un sistema GPS per localizzare istantaneamente le macchine in attività. La mappa interattiva permette di avere una visione d’insieme del parco

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macchine o di tracciare un asset specifico. Monitorando costantemente ogni momento sulla rete di comunicazione CANbus della macchina, Sherpal può gestire e trasmettere un’ampia gamma di dati. Molto più della semplice posizione GPS, mostra informazioni cruciali per eseguire in remoto una diagnostica efficiente e avanzata. Tra queste: lo stato operativo delle macchine in tempo reale (con un semplice codice colore), il contaore di utilizzo e le scadenze di manutenzione imminenti, lo stato funzionale del motore e della batteria, i codici di errore, le cause principali del guasto e le istruzioni di risoluzione delle problematiche. Con il modulo Energy Management, monitorando il rispetto delle buone pratiche di manutenzione (carica della batteria, rabbocco dell’acqua, rigenerazione del filtro antiparticolato e così via), Sherpal consente di prolungare, ad esempio, la durata delle batterie e dei componenti del motore e, in generale, le funzionalità di sicurezza del sistema aiutano a proteggere la “salute” funzionale delle macchine. È possibile inoltre impostare confini “geofence” nei cantieri per evitare il furto della macchina: se un macchinario oltrepassa il perimetro fissato, scatta automaticamente un allarme. Sherpal identifica

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inoltre manovre rischiose da parte dell’operatore e ne registra la frequenza; invia un

avviso in caso di intrappolamento o nelle situazioni di sovraccarico. Il monitoraggio dell’utilizzo e degli eventi pericolosi delle macchine semplifica l’implementazione di politiche di sicurezza appropriate in cantiere.

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Ple Grazie alla funzionalità “timefence”, gli utenti del noleggio possono definire fasce orarie di utilizzo delle piattaforme e quindi rilevare più facilmente eventuali impieghi extracontrattuali delle macchine. Viene inviato un avviso se l’apparecchiatura funziona al di fuori dell’intervallo di tempo definito, consentendo al proprietario del mezzo di fatturare il nolo delle attrezzature secondo l’effettivo utilizzo. Il centro notifiche consente l’ordinamento e la personalizzazione degli avvisi Sherpal in modo che vengano visualizzati solo i dati aziendali rilevanti o scelti dal gestore. In questo modo, gli utenti non saranno sopraffatti da troppe informazioni e terranno d’occhio gli indicatori più utili. Gli avvisi mirati consentono di identificare rapidamente quale azione deve essere intrapresa per gestire in modo proattivo la flotta. Dotato di un’antenna 4G, il robusto dispositivo telematico offre una connettività stabile e affidabile. I dati vengono trasmessi regolarmente e in modo sicuro

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ai server tramite tecnologia cellulare: la comparsa e la scomparsa di eventuali codici di guasto vengono segnalate in pochi secondi. Il software di Sherpal può essere aggiornato a distanza, senza alcun intervento. In questo modo si otterranno automaticamente gli aggiornamenti del sistema per beneficiare rapidamente di migliorie e nuove funzionalità. Ideato per funzionare negli ambienti più difficili, il device Sherpal include componenti e tecnologie innovative, che permetteranno in futuro di integrare ulteriori funzionalità.

Due le modalità di accesso ai dati telematici: i clienti possono usufruire del portale di assistenza MyHaulotte.com o, in alternativa, integrare i dati nel loro sistema proprietario. È anche possibile raccogliere dati e utilizzarli all’interno del proprio sistema aziendale utilizzando un’API (Application Programming Interface) standard. Le informazioni e le funzioni sono organizzate per argomento per facilitare l’integrazione e, una volta connessi, i server invieranno i dati con efficienza e nel modo più dinamico.

Abbonamento smart Per Sherpal sono disponibili tre livelli di abbonamento e questa soluzione sarà offerta come opzione su tutte le nuove macchine Haulotte. La maggior parte delle macchine con sistema CAN-bus più datato potrà anche essere ricondizionata con sistemi telematici da tecnici Haulotte o personale qualificato. I kit di aggiornamento sono disponibili nel negozio di ricambi originali su MyHaulotte.com. La soluzione Sherpal è già disponibile in Europa e nei paesi EFTA (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein), negli USA, in Canada, Australia e Nuova Zelanda.

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Ple IMER

Strategia di cura NELLA PRIMAVERA DEL GRUPPO DI POGGIBONSI (SI) SBOCCIA UN MONDO DI SERVIZI DIFFERENZIATI DEDICATO ALL’ASSISTENZA PUNTUALE E DIVERSIFICATA. TRA LE NOVITÀ, PER CLIENTI FINALI E NOLEGGIATORI, IL MODULO IMERVIEW PER IL CONTROLLO TOTALE DELLE MACCHINE DA REMOTO

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uale elemento di modernità può costituire la differenza tra produttori consolidati e apprezzati da anni sul territorio? L’autorevolezza e la tradizione non bastano, serve un servizio Customer Care completamente rinnovato e all’avanguardia. Con questo elemento ha costruito una nuova strategia di mercato la Divisione Access di Imer Group. Il piano di attività che si è avviato dal mese di marzo, con l’attivazione di una serie di nuovi servizi di assistenza post-vendita, ha l’obiettivo di seguire il proprietario della macchina in tutte le sue necessità, dal periodo di garanzia al termine della vita utile della piattaforma aerea. L’offerta che Imer mette a disposizione riguarda specifici piani di manutenzione programmata per clienti finali e noleggiatori, strumenti di connessione remota per facilitare l’assistenza sulle macchine a distanza e canali a pagamento dedicati all’assistenza per clienti Imer non diretti e clienti finali. Vediamo nel dettaglio le singole attività di questo rinnovato piano Customer Care. Iniziamo dal programma manutenzione dedicato ai clienti finali. L’azienda o il professionista che acquista una piattaforma Imer potrà aderire a un piano di manutenzione programmata attraverso la rete dei Centri di assistenza autorizzati Imer. Durante gli interventi di controllo, in queste sedi sarà riservato al cliente

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Un portale per i ricambi Con la nuova strategia Customer Care per il potenziamento di tutte le attività Imer legate ai servizi post-vendita, il gruppo toscano ha avviato nei mesi scorsi un percorso che ha compreso anche l’attivazione del portale Imer dedicato ai ricambi per la stessa Divisione Access. Il sito www.imerglobalcustomercare.com permette di ordinare facilmente gli item che servono al cliente, consultare e scaricare i manuali delle macchine e richiedere assistenza per tutte le piattaforme aeree prodotte dal 2007 a oggi.

uno sconto speciale sui ricambi utilizzati. Inoltre sarà applicato uno sconto speciale sui ricambi utilizzati negli interventi di manutenzione straordinaria. Ai clienti che attivano il piano manutenzione programmata - avendo già sottoscritto il programma di estensione di garanzia - sarà riservato uno sconto speciale sul costo del controllo annuale obbligatorio, oltre all’eliminazione della quota di deprezza-

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mento standard sui ricambi prevista dal contratto di estensione garanzia. Distinto dal primo, è il programma service per noleggiatori, con gli specialisti di questo settore che potranno aderire a un piano di manutenzione programmata per il proprio parco macchine Imer. Il piano prevede uno o più interventi nell’arco dell’anno, in base alle necessità del noleggiatore stesso, per il controllo e la ripara-

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Ple zione, presso la sede indicata, delle PLE in avaria. L’attività sarà gestita direttamente da Imer, che per gli interventi si avvarrà dei propri Centri Assistenza Autorizzati o del proprio personale tecnico diretto. I noleggiatori che aderiscono a questo piano possono beneficiare di uno sconto speciale sui ricambi utilizzati durante gli interventi e sulle tariffe di assistenza. La terza dinamica riguarda il controllo Remoto con ImerView Nell’ambito dell’utilizzo di sistemi tecnologici innovativi implementati da Imer per fornire il miglior

supporto ai propri clienti, questo modulo di controllo remoto - sviluppato dalla stessa divisione del gruppo di Poggibonsi (Si) - permette di interagire con la piattaforma aerea e di monitorarne vari parametri a distanza. Il dispositivo ImerView è offerto con tre diverse configurazioni a scelta del cliente: Base, Standard e Professional. Ognuno di questi kit prevede l’attivazione di funzioni di tipo più avanzato. Il kit Standard, oltre alle funzioni incluse nel kit Base riguardo a visualizzazione informazioni base di tutte le macchine del-

la flotta, report sui dati gestiti, geolocalizzazione e delimitazione area di lavoro della macchina, prevede la possibilità di impostazione orari di lavoro e l’utilizzo di comandi interattivi come update istantaneo, comandi di limitazione e switch in modalità realtime. Il cliente che dispone invece della versione Professional, oltre a quanto incluso nel kit Standard, può utilizzare funzioni avanzate mirate alla manutenzione, come la capacità di interfaccia completa con la scheda madre della piattaforma e quindi la possibilità di gestione di tutte le impostazioni funzionali e gli interventi di assistenza da remoto. Una volta installato questo kit, il Service Imer può accedere direttamente alla macchina del cliente operativa in un determinato cantiere per avviare attività di ricerca guasto, aggiornamento software e parametrizzazione. In questo caso l’attività di assistenza sulla macchina sarà gestita completamente a distanza, eliminando quindi i costi di intervento dei tecnici Imer sul posto.

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L’installazione del kit ImerView Standard o Professional sulle piattaforme Imer Access permette di accedere alle agevolazioni fiscali previste per i beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0. Il sistema di controllo remoto ImerView può

essere oggi installato, oltre che su tutte le nuove piattaforme Imer Access, anche su tutte le piattaforme del marchio prodotte da marzo 2015. Veniamo ora alla modalità del servizio di assistenza e-mail Imer, che mette a disposizione un indirizzo di posta elettronica dedicato, per l’Italia e per l’estero, fornendo supporto tecnico e documentale in caso di necessità. Si tratta di un servizio a pagamento attivabile per tutti i clienti Imer non diretti e clienti finali. Il cliente può scegliere se utilizzare il servizio con costo a singola transazione oppure con formula di canone annuale per transazioni illimitate. Il servizio di assistenza telefonica Imer invece prevede un numero di telefono dedicato disponibile solo per l’Italia e attivo dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 8-12.00/ 13,30-17,30. Il cliente potrà parlare con un tecnico specializzato Imer che lo aiuterà nelle attività di ricerca guasti e riparazione della macchina. Si tratta di un servizio a pagamento attivabile da tutti i clienti Imer non diretti e dai clienti finali; prevede una formula di tariffazione al minuto con costo massimo fisso per ogni chiamata e durata massima di 10 minuti.

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Ple JLG

Creatività totale ARRIVA FINALMENTE ANCHE DA NOI IL PRODIGIO ELETTRICO PER UN NUOVO RINASCIMENTO ECO-SOSTENIBILE NEL MONDO DELLE PIATTAFORME AEREE. SI CHIAMA DAVINCI E DEL GENIO ITALIANO SEMBRA AVER MUTUATO LA PIÙ AMPIA INTERDISCIPLINARITÀ OPERATIVA

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ulla rampa di lancio della sostenibilità operativa e ambientale secondo JLG, arriva anche dalle nostre parti - in Italia e in Europa - la novità elettrica a pantografo che si staglia a tutta altezza sul fronte della trasversalità di applicazione.

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Si tratta della piattaforma a pantografo DaVinci AE1932, scissor full electric dai 5,79 metri operativi che non contempla alcun elemento idraulico nell’impianto funzionale. La componentistica ottimizzata – dai comandi al meccanismo di salita, dalla trasmissione allo sterzo – e

una riduzione dei consumi energetici fino al 70% in virtù dell’implementazione di un’unica batteria agli ioni di litio, costituiscono la prima carta d’identità di una Ple unica sul mercato delle tipologie semoventi. “Il modello DaVinci AE1932 rappresenta in pieno il valore della nuo-

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va generazione di scissor elettrici JLG – spiega Shashank Bhatia, senior director del comparto AWP (Aerial Work Platforms) di JLG – Sul mercato non mancano certo macchine a batteria o elettriche, ma nessuna fa a meno di una funzionalità idraulica che richiede l’utilizzo di olio, con il conseguente rischio di perdite, a inibizione dell’utilizzo in certi ambienti sensibili. Il DaVinci, completamente elettrico, apre ogni porta all’impiego nei contesti operativi più stringenti sotto il profilo ambientale”. Analizziamone i contenuti, allora, di questo modello polivalente in ogni contesto di intervento, dalla logistica alle manutenzioni, fino agli interventi di ripristino e di installazione impiantistica negli interni. I sollevatori DaVinci sono concepiti in modo che ogni funzione (di sollevamento, trasmissione, sterzatura e così via) sia delegata a circuiti indipendenti, in modo da ridurre cali di tensione e interruzioni operative; allo stesso modo, il sistema di controllo elettronico della macchina può connettersi e gestire direttamente ogni singola funzione. La completa connessione del sistema di controllo con le varie funzioni permette di inviare i dati agli operatori, ai responsabili di flotta e ai tecnici dell’assistenza tramite Bluetooth e reti telefoniche. Lo sviluppo della connettività ha portato alla creazione di strumenti operativi efficaci, come la App DaVinciGo che fornisce informazioni in tempo reale sullo stato della macchina e permette diagnosi a distanza e aggiornamenti del software da remoto. Il sistema di trasmissione totalmente elettrico dello scissor DaVinci, a magnete permanente, incrementa l’efficienza del motore in media del 20-30%, procrastinandone la vita utile, in assenza di manutenzione. Il controllo indipendente del sistema di sterzatura del modello DaVinci, poi, è concepito per ridurre l’impatto degli pneumatici sul terreno,

con notevole riduzione dell’usura agli pneumatici stessi e dei danni a pavimentazioni sensibili. Grazie a comandi intuitivi, gli operatori possono manovrare agevolmente la piattaforma anche in presenza di accessi ristretti o spazi ridotti. Consideriamo ora il sistema di sollevamento del nuovo DaVinci. Si basa su un attuatore elettromeccanico che sostituisce i cilindri idraulici delle PLE elettriche

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tradizionali. “La struttura semplificata dell’AE1932 fa una notevole differenza quando si lavora in altezza – sottolinea Jan-Willem van Wier, senior product manager del settore AWP a pantografo e verticali di JLG – Le macchine a batteria tradizionali prevedono tubazioni che salgono lungo il pantografo; l’assenza dell’idraulica nel DaVinci ne rende la struttura più agile e scevra da manutenzione e interventi di assistenza”. Il sistema di solle-

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Ple vamento è concepito per recuperare energia durante la discesa della piattaforma; energia che viene reinviata alla batteria, ottimizzando i tempi di utilizzo tra una ricarica e l’altra. I sollevatori DaVinci possono essere ricaricati in sole tre ore e mezza. La produttività della piattaforma è ulteriormente favorita dal fatto che la stessa batteria può essere ricaricata per soli cinque minuti allo scopo di percorrere 30,48 m e ottenere sufficiente coppia per innescare l’energia di carica. La batteria a ioni di litio può durare fino a dieci anni, senza necessità di sostituzioni, e non richiede manutenzione per l’intero ciclo di vita della macchina. Lo scissor DaVinci si caratterizza inoltre per un sistema di gestione della batteria avanzato, che ne monitora la carica e l’utilizzo, oltre a fornire informazioni diagnostiche dettagliate sul suo stato tramite la App DavinciGo.

DaVinci in numeri La piattaforma a pantografo elettrica DaVinci AE1932, come abbiamo già anticipato, presenta un’altezza operativa di 5,79 m e una capacità di carico di 275 kg. Con una velocità di 6,44 km/h, è due volte più rapida in cantiere degli scissor tradizionali. Un altro punto di forza è la velocità progressiva in elevazione. Il DaVinci ha un ingombro ridotto, pesa 1.564,89 kg e può superare pendenze del 25%. È inoltre conforme ai più recenti standard ANSI e CSA, grazie al sistema di rilevamento carico, al cancelletto a chiusura automatica e al sistema QuikFold JLG. È compatibile con il JLG Mobile Control e può essere quindi guidato e caricato con qualsiasi dispositivo mobile iOS o Android.

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il made in Italy per eccellenza Qualità, affidabilità ed efficienza: queste sono le caratteristiche che rendono il marchio FMGru apprezzato in tutto il mondo.

Transizione 4.0: Innovazione e benefit con Tutte le nostre gru possono essere dotate di un sistema di interconnessione che le rende idonee all’iperammortamento previsto dal piano nazionale Transizione 4.0: questo sistema consente di creare un collegamento tra la gru e i sistemi informativi del cliente, di monitorare da remoto i mezzi e di ricavare dati sullo stato e sull’utilizzo della macchina.

www.fmgru.it

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Ple GENIE

Sorveglianza telematica A DISTANZA, IN MODO IRREPRENSIBILE. QUESTO SIGNIFICA MONITORARE E CONTROLLARE L’ACCESSO ALLE PIATTAFORME AEREE DEL PARCO MACCHINE CON ACCESS MANAGER. IN SINERGIA CON LIFT CONNECT, LA NUOVA FRONTIERA DELLA SICUREZZA D’USO PER I GESTORI DELLE FLOTTE DI PLE

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e società di noleggio d’ora in avanti avranno la possibilità di gestire a distanza l’accesso alla loro flotta – migliorando la sicurezza delle loro macchine in cantiere – utilizzando Access Manager, una nuova funzionalità aggiuntiva che opera in sinergia con il sistema telematico Genie Lift Connect. Oggi qualsiasi unità dotata di questo modulo tecnologico può essere adattata per includere Access Manager, permettendo alle società di noleggio di espandere i vantaggi del proprio sistema Lift Connect. “Quando un’unità è equipaggiata con Access Manager, un operatore deve inserire un codice prima di poter avviare l’unità,

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garantendo che solo gli operatori autorizzati possano utilizzare la macchina - è il commento di Christine Zeznick, direttore Genie-Terex AWP per la Telematica, Prodotti e Sviluppo Commerciale - Non solo questa procedura offre una maggiore sicurezza per le macchine, ma può anche funzionare da garanzia esclusiva che solo gli operatori formati siano in possesso effettivo dei codici”. Access Manager funziona assegnando un codice unico – che può essere generato casualmente o selezionato personalmente, proprio come il codice pin di un bancomat – a un singolo operatore attraverso il portale Lift Connect. Quell’operatore, poi, può essere assegnato a una

specifica macchina della flotta. L’unità può essere avviata solamente quando un operatore inserisce un codice autorizzato sulla tastiera di Access Manager, o quando utilizza una scheda autorizzata RFID di Access Manager, che può essere acquistata separatamente. Poiché Access Manager è progettato per l’uso in cantiere, la tastiera è stata intenzionalmente costruita con pulsanti robusti e altamente tattili che vengono premuti facilmente anche se l’utente indossa guanti da lavoro. In concomitanza con il lancio di Access Manager, qualsiasi macchina che abbia attualmente un abbonamento attivo a Lift Connect e un sistema di controllo CAN

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avrà la possibilità di utilizzare la nuova funzionalità di Disabilitazione Remota. Quest’ultima, che è separata da Access Manager, permetterà al proprietario della macchina di disabilitarne o abilitarne a distanza il funzionamento attraverso il portale Lift Connect, fornendo ai proprietari

di macchine ulteriori opportunità di gestire e proteggere a distanza le loro flotte. Access Manager sarà disponibile a partire dalla prossima primavera in Europa e nei principali paesi del Medio Oriente, Asia-Pacifico e Americhe.

Lift Connect, il passo decisivo Riprendiamo, come in un appunto doveroso, una descrizione sommaria di Genie Lift Connect. Si tratta di una soluzione telematica che fornisce informazioni operative fondamentali al monitoraggio e alla gestione di una flotta di piattaforme aeree. Flessibile e trasparente, questo sistema permette ai clienti di accedere ai dati e di utilizzarli con facilità. Indipendentemente dalla dimensione della flotta, la gestione delle macchine è un’attività a cui ci si dedica ogni giorno. La soluzione telematica Genie Lift Connect, con la sua tecnologia all’avanguardia, permette di identificare velocemente gli interventi da effettuare, per ottimizzare l’efficienza e ridurre al minimo i tempi di inattività. Per poter approfittare subito dei dati forniti dal sistema telematico Genie Lift Connect, i clienti devono creare un account, fornendo al rappresentante commerciale Genie l’indirizzo email della figura aziendale individuata come amministratore del sistema. Una volta connesso all’account, il responsabile per la flotta del sistema Lift Connect potrà raccogliere e interpretare i dati forniti dal sistema stesso, semplificando nel modo più avanzato la gestione della flotta di PLE.

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Ple PALAZZANI

Serie ascendente CULMINA A 25 METRI LA QUOTA DELLA LINEA DI RAGNI TZX, CON IL NUOVO MODELLO 250. COMPATTO E IDEALE PER L’INTERVENTO IN AREE DI LAVORO RISTRETTE, È IMPLEMENTABILE CON LA FUNZIONE AUTOMATICA (OPTIONAL) RETURN TO HOME

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a quota sale e gli aficionados della gamma Palazzani più versatile non possono che applaudire. Il nuovo ragno TZX 250 si inserisce come new entry nella famiglia TZX - da 17 metri agli attuali 25 del nuovo modello - e conferisce un interesse rinnovato al diagramma di lavoro tipico dei modelli a due sezioni-braccio articolate e telescopiche del costruttore bresciano. Questo sistema dinamico del braccio, in effetti, è molto apprezzato dagli operatori perché migliora esponenzialmente l’agilità di movimento in quota, conferendo una reale sensazione di stabilità in cesta - anche grazie alla struttura in alluminio a sezioni sovradimensionate. Il ragno TZX 250 offre 25 m di altezza massima di lavoro - senza limitazioni - e uno sbraccio massimo di 10,6 m, per un peso della macchina estremamente contenuto di soli 2.660 kg. Progettato per la compattezza più utile in fase di trasporto - 5.123 mm di lunghezza, 980 mm di larghezza e soli 1.921 mm di al-

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tezza - anche in fase operativa vanta solo 2.840 mm di ingombro in larghezza, con la facoltà di accedere alle aree di intervento più difficili e confinate. Il nuovo ragno TZX di Palazzani contempla un’estensione degli stabilizzatori effettuabile con sistema manuale o automatico e, a seconda delle necessità, è prevista la possibilità di un doppio piazzamento (largo e stretto) in condizioni di suolo con pendenza fino al 19%. Il baricentro abbassato offre un’eccellente stabilità anche negli spostamenti sui terreni irregolari e su pendenze (fino al 23% nella versione cingolata e al 21% in quella su ruote). Il cestello standard di 1.400 x 700 mm è in alluminio, con portata di per uno o due operatori (120 o 200 kg), facilmente smontabile all’occorrenza per lo spostamento della macchina in ambienti angusti. Il TZX è dotato inoltre di comandi idraulici fissi e di una presa 230 V per l’utilizzo di utensili in quota. La disponibilità del tubo aria/acqua come optional permette di svolgere anche il ciclo completo di attività nella pulizia di facciate. Grazie alla funzione optional Return to home l’operatore può far rientrare totalmente il braccio in assetto di trasporto, premendo un solo pulsante. Inoltre, come per tutti i ragni Palazzani, anche nel mo-

La “prima linea” della gamma Le piattaforme ragno articolate e doppio-telescopiche TZX compongono la prima linea della gamma generale Palazzani e comprendono quattro modelli: TZX 170 (17 m operativi), TZX 190 (19 m), TZX 225 (22,5 m) e il suo TZX 250 (25 m).

dello TZX 250 il cestello può essere dotato di un sistema di anticollisione avanzato, con laser e ultrasuoni su tutti i lati per evitare urti o incidenti per schiacciamento in ambienti dove la presenza di ostacoli può presentare un problema sensibile di sicurezza. Il nuovo Ragno TZX 250 - che estende loricordiamo, l’ampia gamma generale Palazzani, che oggi vanta modelli da 17 a 52 m di altezza, è disponibile in versione cingolata e su ruote, con motorizzazioni Bi-energy (Diesel+AC) ed ECO (AC+DC) con batterie al piombo acido o al litio.

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Sollevatori Telescopici KRAMER/NIEDERSTÄTTER

Un manager per il riciclo

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e isole e i centri di riciclaggio, le piattaforme e i punti di raccolta di materiali riciclabili e di rifiuti pericolosi, richiedono macchine da lavoro estremamente potenti, dotate di grande capacità di sollevamento e prestazioni d’eccezione per trasportare, impilare e gestire in modo efficiente i vari materiali conferiti.

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L’OFFERTA DI SOLUZIONI DI UNO SPECIALISTA DEI SERVIZI CONSTRUCTION E INDUSTRIALI COME IL GRUPPO DI BOLZANO PUNTA SUI MODELLI DEL MARCHIO TEDESCO PER L’OPERATIVITÀ PIÙ CONTINUATIVA E AFFIDABILE

Lo sa bene uno specialista come Niederstätter che da sempre, partendo dal proprio quartier generale di Bolzano, con i propri centri di noleggio e distribuzione per macchine e attrezzature, serve una platea di operatori nel campo della gestione RSU sempre più numerosa ed esigente. I tre modelli di macchine da lavoro ideali per le aziende che operano nell’industria

del riciclaggio, prescelti con frequenza dalle imprese del Waste Management, si possono identificare con certezza nella pala telescopica 5509 e 8145 T e, soprattutto, nel sollevatore telescopico 5509, tutti campioni della gamma Kramer (gruppo Wacker Neuson) Le prime due macchine si distinguono per le elevate prestazioni di lavoro, la considerevole potenza di sol-

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levamento e una grande affidabilità abbinata a un comfort operativo di alto livello. Il sollevatore telescopico Kramer 5509 invece è proprio la macchina straordinaria più adatta all’impiego giornaliero nei siti di riciclaggio e conferimento RSU, grazie a numerosi e innovativi sistemi di assistenza automatica all’operatore. Questa macchina presenta una cabina innovativa, estremamente funzionale ed ergonomica, con soluzioni che riducono al minimo lo stress durante i lunghi turni di lavoro (da menzionare anche le ampie superfici vetrate che conferiscono una visibilità al vertice della categoria su tutti i lati). Le diverse funzioni del sistema di sovraccarico Smart Handling offrono inoltre sicurezza e comodità all’utilizzatore, durante le varie fasi di lavorazione. La facile commutazione delle tre modalità di sterzata. Il braccio telescopico consente un’altezza di sollevamento fino a 8,75 m e la cinematica Z dell’impianto di carico del sollevatore telescopico rende possibile lo scarico rapido dei materiali. L’utilizzo della macchina è intuitivo per tutte le funzioni grazie all’implementazione del joystick all-in-one.

Carico di potenza La pala telescopica 8145T ha un carico ribaltabile di 5.500 kg, un carico utile di accatastamento di 3.900 kg e un notevole peso operativo di 11.170 kg. Grazie alla struttura compatta dell’unità di carico, la visuale dei diversi attrezzi è eccezionale. La cinematica Z consente elevate forze di strappo e uno scarico particolarmente rapido. Enorme potenza è conferita dal motore Deutz TCD 3.6 L4 da 100 kW (136 cv). Innovativa anche in questo caso la progettazione della cabina con disposizione ergonomica degli elementi di comando. Il cambio idrostatico della pala telescopica è a regolazione continua con ecospeedPRO - per l’intervallo della velocità fino a 40 km/h. Il potente sistema idraulico Load Sensing (150 l/min, oppure, come optional, 180 l/min) consente cicli di lavoro rapidi. L’elevata potenza di raffreddamento è conferita dal flusso dell’aria calibrato in modalità intelligente e dalla ventola reversibile.

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Attrezzature & Componenti DUPLOMATIC

Laurea oleodinamica RIPARTONO I CORSI DELL’ACADEMY, CON L’ACCENTO SULLA FORMAZIONE DIGITALE. UN LABORATORIO UNICO E STRAORDINARIO NEL CAMPO DEL MOTION CONTROL PER L’INDUSTRIA

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l flusso della formazione non smette di scorrere nelle vene di Duplomatic. Il gruppo di Parabiago (Mi) guarda al futuro della competenza oleodinamica e riprende le attività dell’Academy aziendale per partner, clienti e collaboratori con un ampio programma di corsi in digitale, pensato per offrire training di eccellenza per l’aggiornamento delle competenze richieste dall’evoluzione dell’oleodinamica e dalle nuove frontiere dell’innovazione. I corsi si rivolgono a operatori del settore, che necessitano di formazione di base o di approfondimenti specifici. La prima iniziativa è il corso di Oleodinamica avanzata, tenuto da un team qualificato di docenti ed esperti Duplomatic, a partire dallo scorso gennaio e in programma anche nei prossimi mesi. Duplomatic Academy è il cuore dell’azienda per la formazione del capitale umano, il suo sviluppo professionale e la condivisione delle conoscenze. È un luogo d’incontro e di confronto che ha un ruolo decisivo nell’assicurare la capacità

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competitiva che il mercato riconosce a Duplomatic. L’Academy promuove gratuitamente percorsi di formazione, con l’obiettivo di rendere immediatamente applicabili metodologie e soluzioni operative nel campo del motion control.

“Le aziende nostre clienti trovano oggi in Duplomatic Academy una risposta al gap delle competenze - spiega Giancarlo Scagliotti, responsabile di Duplomatic Academy - L’oleodinamica non viene insegnata nelle scuole superiori e, spes-

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so mancano professionalità adeguate. Per Duplomatic le persone sono l’asset principale e così è per le imprese nostre clienti. Per questo la formazione è una delle leve sulle quali abbiamo puntato, in uno scenario completamente trasformato dalla complessa situazione attuale. Il nostro obiettivo è offrire supporto a partire dalle competenze del Gruppo nel campo

dell’oleodinamica, dell’elettromeccanica e dell’IO-Link”. Come Competence Center IO-Link per l’Italia, Duplomatic prosegue anche la propria attività divulgativa sul protocollo per l’Industria 4.0, con webinar e interventi, anche in eventi tematici, in stretta collaborazione con il Consorzio Profibus Profinet.

Nei prossimi mesi partiranno altre iniziative dell’Academy, in collaborazione con partner qualificati come Federtec – Assofluid, associazione dei costruttori ed operatori del settore oleodinamico e pneumatico, con l’obiettivo di cogliere le esigenze specifiche dei professionisti del settore e offrire alle imprese l’opportunità di migliorare la qualità del capitale umano.

Duplomatic Academy in cifre I corsi di formazione organizzati da Duplomatic Academy hanno visto finora la partecipazione di oltre 400 partecipanti, per un totale di adesioni che fanno capo a più di 300 aziende. Le ore formative erogate sono state oltre 1.600. Il gruppo milanese ha raggiunto un’autorevolezza su scala globale di primo pano ed è attivo sul mercato con tre marchi: Duplomatic Motion Solutions per applicazioni industriali, Hydreco per applicazioni mobili e Continental Hydraulics per il Nord America. Il gruppo è presente a livello internazionale, con propri stabilimenti produttivi in USA, Cina, India, Australia, Italia, Gran Bretagna e uffici commerciali nelle diverse aree di mercato mondiali.

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Attrezzature & Componenti BRIGADE ELETTRONICA

Zona Sicura

IL NUOVO MODULO CON TECNOLOGIA DI IDENTIFICAZIONE A RADIOFREQUENZA RFID È IN GRADO DI SEGNALARE TEMPESTIVAMENTE LA PRESENZA DI PERSONE NEI PRESSI DELLE MACCHINE

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n nuovo dispositivo è entrato a far parte dell’ampia gamma Brigade Elettronica, leader da oltre quarant’anni in sistemi di sicurezza veicolare per mezzi commerciali e macchine operatrici. Si tratta di ZoneSafe, un sistema di rilevamento macchina-uomo, con tecnologia di identificazione a radiofrequenza RFID, in grado di segnalare tempestivamente la presenza di persone nei pressi delle macchine. ZoneSafe si compone di un’unità di controllo con memoria interna ed interfaccia wi-fi; di una o più antenne – anche collegate in sequenza - montate sul mezzo;

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di una Vibratag Driver portata dal conducente e di altre Vibratag indossate dai pedoni. Ogni tag ha un identificatore univoco ed è relata ad individui specifici. Quando una persona, dotata di tag, entra nella zona di rilevamento dell’antenna, un allarme visivo e sonoro avvisa l’operatore alla guida. A sua volta, la vibrazione della Vibratag segnala al pedone il veicolo in avvicinamento. Un doppio avvertimento per la massima allerta. L’area di rilevamento dell’antenna è programmabile, con un raggio variabile da 3 a 10 metri, anche attraverso muri ed impedimenti: le tag, infatti, non richiedono


un contatto visivo e vengono intercettate indipendentemente da ostacoli, angoli ciechi, meteo avverso o scarsa visibilità. ZoneSafe ha anche delle AssetTag, ovvero tag per oggetti, che possono essere montate in coni di sicurezza con un’apertura superiore di diametro compreso tra i 39 e i 44 mm, per creare circoscritte zone di esclusione, agevolmente variabili. Le AssetTag sono robuste, resistenti agli urti ed alle condizioni ambientali più ostili, con batterie sostituibili che durano fino a tre anni. Le tag di ZoneSafe, oltre a tutelare maggiormente chi opera vicino alle macchine, sono utili pure per verificare gli accessi del personale e sapere in ogni momento chi è presente, ad esempio, in piazzali o zone di movimentazione. Un’ulteriore sicurezza, perché, anche da remoto, è possibile controllare che non vi sia nessuno in aree pericolose. Il sistema è di facile settaggio ed impiego, tramite l’apposita applicazione e il dashboard, che, via wi-fi, monitora le diverse tag, genera report automatici e condivide dati. ZoneSafe consente uno scambio di informazioni veloce, affidabile e preciso senza restrizioni sul numero di tag o antenne in funzione. Una soluzione a salvaguardia degli operatori, che, volendo,

si integra con le automazioni aziendali; attraverso una Gateway intelligente montata su pareti o strutture permanenti, ZoneSafe può, difatti, attivare allarmi, aprire saracinesche o barriere e altri ingressi, permettendo l’accesso a una determinata area solo a veicoli autorizzati. Si tratta, in sosanza, di un sistema modulare smart, totalmente calibrabile e personalizzabile, in grado anche di escludere aree sicure, quali uffici o vani protetti, dove sarebbe

inutile, fastidioso e perfino controindicato il rilevamento di ZoneSafe. Più precisamente, un’antenna zona di oscuramento, collocata su muri o strutture fisse, rende invisibili le tag entro una zona definita, regolabile da un minimo di 3 metri a un massimo di 10 metri. In tal modo si evita il rischio di “falsi allarmi” che potrebbero confondere gli operatori, portandoli a non distinguere gli avvertimenti di reale pericolo.

Un kit a norma UK e Ue contro gli angoli ciechi In seguito all’introduzione del decreto London’s Direct Vision Standard nel Regno Unito, entrato in vigore lo scorso ottobre, anche la Francia ha ora varato una legislazione a livello nazionale che interesserà tutti i veicoli di peso superiore alle 3,5 tonnellate. La nuova normativa stipula che sul retro e su entrambe le fiancate di qualunque veicolo utilizzato per il trasporto di merci o di passeggeri devono essere affissi adesivi che segnalino chiaramente agli altri utenti della strada vulnerabili gli angoli ciechi del veicolo. I veicoli motorizzati devono inoltre essere dotati di uno o più dispositivi per la visione indiretta, installati in fabbrica o montati successivamente. Brigade, con il kit DVS (Direct Vision Standard) Safe System - disponibile in due versioni, per i veicoli rigidi e per quelli autoarticolati - prevede la dotazione di telecamere laterali, sensori a ultrasuoni per il lato passeggero e un allarme di avvertimento che si attiva quando il veicolo svolta. Entrambi i kit sono conformi alla normativa Direct Vision Standard e a tutte le analoghe legislazioni nazionali in vigore nell’Unione europea.

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Attrezzature & Componenti SERVOMECH

Tecnologia in circolo LA NUOVA GENERAZIONE DI SISTEMI DI SOLLEVAMENTO UTILIZZA MARTINETTI AD ALTO RENDIMENTO CON VITE A SFERE, MOTORIZZAZIONI BRUSHLESS E AZIONAMENTI DI CONTROLLO AVANZATI

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a capacità di innovare e precorrere i tempi è una caratteristica costante per il gruppo Servomech, dal 1989 player di riferimento internazionale nella progettazione e costruzione di attuatori lineari meccanici a vite

trapezoidale e a ricircolo di sfere, martinetti meccanici a vite a ricircolo di sfere, martinetti meccanici a vite trapezoidale, rinvii angolari e viti e madreviti a ricircolo di sfere. Innovazione nel segno del più eccelso Made in Italy, flessibilità, customizzazione, progettazione e produzione interna con controlli sistematici in linea durante tutte le fasi, e un non comune supporto tecnico-commerciale sono solo alcuni del plus dell’azienda bolognese. Così come

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non sono dettagli l’offerta di vantaggi e plusvalenze di cui il mercato attuale sente l’esigenza: riduzione dei costi grazie a un’efficiente ottimizzazione di prodotto e prestazioni, minori consumi energetici, maggiore capacità di carico a parità di grandezza, maggiore rigidità della struttura, affidabilità e servizio. In un contesto industriale evoluto, dove è frequente la necessità di alte velocità e un utilizzo sempre più elevato in termini di intermittenza carico e precisione, Servomech promuove una nuova concezione dei sistemi di sollevamento, suggerendo un innovativo approccio, incentrato sull’applicazione dei propri martinetti meccanici ad alto rendimen-

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to con vite a ricircolo di sfere, in accoppiamento con motorizzazioni brushless e relativi azionamenti di controllo, lasciando la libertà di scelta ai progettisti nella scelta di motori e azionamenti da utilizzare. La nuova generazione di sistemi di sollevamento proposta da Servomech consente di raggiungere alte velocità lineari, cicliche a elevata dinamica, con significative accelerazioni e decelerazioni, elevata precisione di posizionamento, esatta ripetibilità della posizione e utilizzo anche con funzionamento continuo. Il sincronismo tra i vari punti di sollevamento viene realizzato in asse elettrico, con il controllo in posizione o in posizione e coppia. L’utilizzo di martinetti con vite a sfere equipaggiati con servomotori, encoder assoluti multigiro e azionamenti in grado di gestire le leggi di moto dei motori e il controllo della corrente richiesta consentono di ottenere prestazioni ad alta velocità, precisione e ripetibilità.

La nuova generazione di sistemi di sollevamento proposta garantisce maggiori prestazioni in termini di efficienza, capacità di carico, durata e rigidità grazie ai martinetti meccanici con vite a sfere traslante serie MA BS modello A, caratterizzati da un design brevettato e depositato che, a distanza di un decennio, si dimostra ancora innovativo, affermandosi sul mercato per unicità e competitività. L’integrazione nativa dei componenti del riduttore e della madrevite a sfere, progettati e costruiti all’interno di Servomech, assicurano, in sinergia con l’evoluto design, una riduzione del peso, eliminando il materiale superfluo a vantaggio dei costi. Ne derivano non solo prestazioni superiori e maggiore precisione di posizionamento, ma anche maggiore rigidità con ingombri compatti nelle dimensioni. La capacità di performance supera così i limiti applicativi dei tradizionali martinetti a vite trapezia, aumentando i vantaggi di cui il mercato attuale sente l’esigenza.

Varietà di applicazione Disponibili in otto grandezze – capacità di carico da 5 a 350 kN, diametro vite a sfere da 16 a 120 mm, velocità di entrata fino a 3.000 giri/min, lubrificazione a olio con fattore di utilizzo anche continuo – Servomech ne suggerisce l’impiego anche nell’esecuzione con vite a sfere rotante. Tre grandi famiglie, ognuna progettata e sviluppata con caratteristiche peculiari e con una vasta gamma di grandezze adeguatamente distribuite, in modo da facilitare un’ottimale selezione sia dal punto di vista tecnico che economico. Vocata a questa nuova concezione è anche la serie SJ BS, realizzata per applicazioni con un funzionamento intermittente (fino al 70%). La scatola riduttore monoblocco si presenta molto robusta e compatta. La lubrificazione del riduttore in questo caso è a vita con grasso sintetico. Con una velocità di rotazione in ingresso fino a 1.500 giri/ min questi martinetti hanno un azionamento lineare con vite a ricircolo di sfere da diametro 16 mm a 140 mm, con capacità di carico da 5 kN a 800 kN. Sono disponibili 11 grandezze standard a catalogo. Amplia le opportunità la serie HS, acronimo di High Speed che si caratterizza per la trasmissione con riduttore a coppia conica con dentatura Gleason. Ciò consente di ottenere un funzionamento a basso livello di rumore ed elevato rendimento. Particolarmente indicati per applicazioni con utilizzo anche continuo ed elevate velocità lineari. La velocità di rotazione in ingresso fino a 3.000 giri/min li rende idonei all’utilizzo con motorizzazioni brushless. La lubrificazione del riduttore è a olio sintetico. Sono disponibili in 6 grandezze standard a catalogo, con capacità di carico da 10 kN a 200 kN e vite a ricircolo di sfere da diametro 25 mm a 80 mm, velocità lineare fino a 2 m/s.

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Movimentazione Industriale e Portuale CLARK

Un treno senza fermate CON UN SISTEMA “TUTTO IN UNO”, IL COSTRUTTORE AMERICANO PROPONE LA MASSIMA VERSATILITÀ NELLA COMBINAZIONE MODULARE DI TRATTORE E RIMORCHI. NEL SOLCO DI UN’ERGONOMIA CHE MIGLIORA SICUREZZA E PRODUTTIVITÀ NELLA LOGISTICA MODERNA E NELLA SUPPLY CHAIN

I

treni rimorchiatori e l’approvvigionamento sincronizzato dei materiali sono una componente importante della logistica di produzione. Seguendo una strategia di prodotto improntata all’efficienza e al valore aggiunto – sotto il duplice profilo dell’in-

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novazione tecnologica e dell’ergonomia di utilizzo – Clark ha introdotto sul mercato un sistema di treni rimorchiatori che si rivolge specificamente alle esigenze dei clienti industriali, secondo dinamiche di estrema sicurezza e flessibilità di impiego.

Il treno rimorchiatore Clark è disponibile come una soluzione “tutto in uno” ed è composto dal trattore Clark CTX40-70 (con una capacità di traino di 4 o 7 t) e dai rimorchi CTR01 e CTR02. Il rimorchio CTR01, progettato come un unico telaio a U, è destinato ai clienti che de-

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vono principalmente trasportare euro pallet. Può ospitare un carrello mobile su cui possono essere trasportati europallet (1.200 x 800 mm) con un carico massimo di 1.200 kg. Il rimorchio a doppia U CTR02 può accogliere sia gli europallet che altri tipi di pallet comunemente usati nell’industria manifatturiera. Tramite un profilato interno mobile, l’operatore può scegliere in modo flessibile tra un carrello con una dimensione di 1.600 x 1.000 mm e un carico utile fino a 1.600 kg o due carrelli per il trasporto di europallet con un peso di carico di 800 kg ciascuno. I rimorchi Clark permettono un carico ergonomico da entrambi i lati fino a un’altezza totale di 1.400 mm per carrel-

A rimorchio del cliente, una fonte di progetto L’idea del rimorchiatore Clark è nata dopo il completamento con successo di un progetto di un cliente e la conoscenza acquisita da esso. Un grande produttore di automobili nella Federazione Russa ha richiesto un rimorchiatore per una fornitura più efficiente di materiale alla produzione, che è ugualmente progettato per il trasporto di euro pallet e altre dimensioni di pallet. Nell’impianto, i grandi motori pesanti che pesano 1.600 kg e altre parti del fornitore dovevano essere consegnati alla linea di produzione just-in-time. Dato che la zona di traffico è critica dal punto di vista dello spazio, si è voluto che i rimorchi potessero essere caricati da entrambi i lati. Inoltre, il treno rimorchiatore doveva essere in grado di mantenere esattamente la corsia specificata. Da questo profilo di esigenze è nato il rimorchio a doppio telaio a U CTR02. Oggi il cliente può trasportare pezzi di diverse dimensioni e pesi alle stazioni di montaggio con un “milk-run”, aumentando così il valore aggiunto.

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lo. Non importa da quale lato, l’operatore può spingere i carrelli scorrevoli nel sistema di sollevamento del telaio con il minimo sforzo, per un innesto che si realizza in modo automatico; altro vantaggio, l’operatore può camminare attraverso il telaio per raggiungere l’altro lato del rimorchio. Il sistema di sollevamento elettrico del rimorchio richiede poca manutenzione e ha un’altezza di sollevamento di 60 mm. Un meccanismo di bloccaggio assicura che i carrelli siano saldamente fissati nel telaio. Un immobilizzatore impedisce l’avviamento del rimorchiatore quando il sollevatore

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Movimentazione Industriale e Portuale è abbassato. Per agganciare e sganciare i rimorchi, oltre al gancio di traino standard, è disponibile un gancio con sblocco a distanza. Questo porta come vantaggio la possibilità del trattore di agganciare e sganciare automaticamente altri rimorchi; il trattore può, ad esempio, disaccoppiare i rimorchi e accoppiare automaticamente i rimorchi vuoti, dopo aver depositato il carico a destinazione, in attesa del prossimo “milk-run”. Il treno di rimorchiatori può quindi essere integrato in modo flessibile in altri processi di produzione. I rimorchi Clark sono progettati per essere molto sottili nell’impianto e robusti nella struttura. Queste prerogative rende il treno rimorchiatore estremamente compatto e l’operatore ha una buona visione d’insieme. Particolarmente degna di nota è la perfetta stabilità direzionale del treno di rimorchiatori. Questa peculiarità è garantita dalle ruote sterzanti elettricamente nel modulo dell’asse posteriore: Un rimorchio segue esattamente l’altro in una corsia, sia in rettilineo che in curva. Di conseguenza, il rimorchiatore richiede una piccola area di manovra e può essere

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utilizzato in modo sicuro anche negli spazi più ristretti. Il CTR01 richiede una larghezza di corridoio di soli 2.000 mm per una curva a 90° (con smussatura degli angoli di 2 x 45°/500 mm e senza incontrare il traf-

fico). Per il CTR02, la larghezza minima del corridoio richiesta per una curva a 90° nelle stesse condizioni è di 2.500 mm. La larghezza del corridoio per una curva a 180° (U-turn) è di 4500 mm per il CTR01 e di 5500 mm per il CTR02.

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Il cuore del sistema modulare del rimorchiatore è il sistema di guida elettrico autonomo. Questo modulo non solo non richiede manutenzione, ma offre anche il vantaggio di utilizzare le informazioni dei sensori misurate direttamente sull’asse. Le informazioni sullo sterzo meccanico, idraulico o elettrico non vengono trasmesse attraverso i rimorchi e quindi non devono essere prese in considerazione nella progettazione dei moduli di carico. Il sistema modulare permette una libera configurabilità senza quasi nessuna restrizione di design. Il cliente può scambiare facilmente i rimorchi attraverso un’interfaccia standardizzata, con il vantaggio di rimorchi combinati a formare un treno di rimorchiatori. Il treno della linea è guidato dai trattori Clark della serie CTX. In virtù del loro design compatto e di una buona mano-

vrabilità, si tratta di trattori ideali per i sistemi di traino stradale, con un’ottima potenza di trazione e – grazie a potenti motori a corrente alternata da 48 volt – spinta elevata. Il sistema di trasmissione a bassa manutenzione è stato progettato per le applicazioni più difficili con un funzionamento silenzioso. La postazione ergonomica del conducente consente all’operatore stesso di salire e scendere facilmente dal trattore da entrambi i lati. L’insediamento offre molto spazio per le gambe, una disposizione dei pedali in stile automobilistico e generosi vani portaoggetti. Bassi livelli di vibrazione e un livello di rumore minimo durante il funzionamento garantiscono una guida confortevole e sicura. Sul CTX si possono programmare individualmente fino a 20 parametri di prestazione, tra cui l’accelerazione, la

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funzione creep e la frenata rigenerativa, per adattare il comportamento di guida alle esigenze dell’operatore. Numerose opzioni, come la staffa con luce di avvertimento, una comoda cabina di guida o l’aiuto per l’aggancio/sgancio, assicurano che il veicolo possa essere adattato in modo ottimale al profilo delle esigenze dell’applicazione. Il sistema del rimorchiatore Clark può essere ampliato a seconda delle esigenze e offre ai clienti molti vantaggi: Oltre alla consegna orientata alla domanda ed efficiente alla linea di produzione secondo il cosiddetto principio del milk-run, l’operatore risparmia spazio logistico con il rimorchiatore Clark e può ridurre sia le sue scorte che il suo consumo energetico. Anche il rischio di incidenti può essere ridotto grazie a un minor volume di traffico nell’impianto.

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Movimentazione Industriale e Portuale AISEM

Transizione 4.0, il sollevamento da seguire L’ASSOCIAZIONE, IN PARTNERSHIP CON ICIM, FORNISCE UNA GUIDA PER FORNIRE INDICAZIONI E STRUMENTI CHIARI PER FOCALIZZARE GLI ACQUISTI MIRATI ALLE STRATEGIE AZIENDALI, IN ACCORDO CON IL PIANO DI INVESTIMENTI TECNOLOGICI VARATO DAL GOVERNO

N

ella categoria delle macchine e apparecchi per sollevamento, con eventuali accessori per il sollevamento incorporati, raggruppiamo una grande varietà di macchine e prodotti, presenti trasversalmente in molteplici settori produttivi oltre che di logistica pura (…). Le principali macchine per sollevamento possono essere classificate come segue: Paranchi elettrici (a catena ed a fune) e argani - gru a bandiera su colonna e a mensola o scorrevoli a parete; Sistemi leggeri di gru a ponte e monorotaie; Gru a ponte; Gru a cavalletto; Gru per sollevamento di processo o speciale; Accessori di sollevamento, a corredo delle macchine sopra elencate.

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Modalità di soddisfacimento dei requisiti Le macchine e gli apparecchi per sollevamento e relativi accessori di sollevamento incorporati sono classificabili nella categoria macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione e meccatronici) citata

nell’Allegato A della legge 11 dicembre 2016, n. 232. La circolare Agenzia delle Entrate n. 4/E del 30 marzo 2017 fornisce alcuni esempi che permettono di meglio individuare la categoria sopra citata: macchine, anche motrici e operatrici (…), strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi (es. carrelli elevatori, sollevatori, carriponte, gru mobili, gru a portale), dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati (es. manipolatori industriali, sistemi di pallettizzazione e dispositivi pick and place), AGV e sistemi di convogliamento

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e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio sistemi attivi come RFID, sistemi passivi come ad esempio QR code, visori e sistemi di visione e meccatronici). Si precisa che l’espressione “macchine motrici” non include i veicoli ai sensi della definizione di cui all’art. 1 della Direttiva 70/156/CEE. Al fine dell’applicazione dell’incentivo fiscale i beni devono obbligatoriamente soddisfare tutte le seguenti cinque caratteristiche: 1. controllo per mezzo di CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic Controller); 2. interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program; 3. integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo; 4. interfaccia tra uomo e macchina semplice e intuitiva; 5. rispondenza ai più recenti parametri di sicurezza, salute e igiene del lavoro. Inoltre, devono essere dotati di almeno due tra le seguenti ulteriori caratteristiche per renderle assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici: 1. sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto; 2. monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori e adattività alle derive di processo; 3. caratteristiche di integrazione tra macchina fisica e/o impianto con la modellizzazione e/o la simula- zione del proprio comportamento nello svolgimento del processo (sistema cyberfisico).

Relativamente al requisito di interconnessione, la circolare n. 4/E precisa: “(…) La caratteristica dell’interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program è soddisfatta se il bene scambia informazioni con sistemi interni (es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (esempi: TCPIP, HTTP, MQTT, ecc.). Inoltre, il bene deve essere identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es.: indirizzo IP) (…)”. La circolare precisa inoltre che: “(…) nel caso di macchine motrici od operatrici, che operano in ambiente esterno (tipicamente macchine utilizzate in agricoltura e nelle costruzioni), si deve intendere la caratteristica assolta se le stesse siano a guida automatica (senza operatore a bordo) o semiautomatica (o assistita - con operatore che controlla in remoto) e in grado di ricevere dati relativi al compito da svolgere da un sistema centrale remoto (in questo caso ricadono anche i droni) situato nell’ambiente di fabbrica (…)”. La circolare MISE 23 maggio 2018, n. 177355 precisa inoltre che: “(…) al fine di eliminare possibili incertezze applicative, è opportuno anzitutto evidenziare che la caratteristica in questione (guida automatica o semiautomatica, ndr.) deve

intendersi necessaria non per tutti i beni ricompresi nel citato punto 11 del primo gruppo dell’allegato A, ma solo per quelli qualificabili come ‘macchine mobili’, ai sensi della Direttiva 46/2007/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio. In base a tale documento – cd. direttiva quadro per le disposizioni in materia di ‘omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli’, nella quale è stata rifusa la precedente direttiva 70/156/CE – si definisce ‘macchina mobile [...] ogni veicolo semovente specificamente progettato e fabbricato per eseguire lavori e, per le sue caratteristiche costruttive, non idoneo al trasporto di passeggeri o di merci; le macchine montate su un telaio di veicolo a motore non sono considerate macchine mobili”. La guida automatica e semiautomatica è richiesta, dunque, a titolo esemplificativo: per i trattori agricoli, per le pale gommate o i dumpers utilizzati nei cantieri edili e nelle attività di costruzioni in genere, per i carrelli utilizzati in ambito portuale per la movimentazione dei containers (anche da parte delle imprese la cui attività consista nella manutenzione/riparazione dei containers stessi). Mentre, non è richiesta per le altre macchine operatrici diverse da quelle ‘mobili’ nell’accezione sopra speci-

La domanda frequente Un sistema di sollevamento dotato unicamente di telediagnosi o telemanutenzione può accedere alle agevolazioni fiscali 4.0? No, la categoria delle macchine e apparecchi di sollevamento può accedere al credito d’imposta 4.0 solo se rispetta i 5 requisiti obbligatori e 2 dei 3 requisiti aggiuntivi. In particolare, la macchina deve essere interconnessa e poter ricevere istruzioni da un sistema di fabbrica, e deve essere integrata in modo automatizzato con il sistema logistico.

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Movimentazione Industriale e Portuale ficata, come ad esempio per le gru a torre o per i carriponte. La stessa circolare definisce cosa si intenda con guida semi-automatica: “(…) agli effetti della disciplina dell’iper ammortamento, possono intendersi ‘macchine mobili’ a guida semi- automatica quelle dotate di sistemi di guida in grado di controllare almeno una funzione di spostamento: ad esempio, sterzata, velocità, arresto (…)”. E infine specifica che la guida automatica o semiautomatica non costituisce un autonomo e ulteriore requisito rispetto a quelli richiesti dalla disciplina agevolativa, bensì una caratteristica tecnologica

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o, in altri termini, una modalità attraverso la quale per le “macchine mobili” in questione si considerano realizzati i requisiti della interconnessione e dell’integrazione automatizzata. Questa precisazione deve tuttavia essere letta congiuntamente con quanto riportato nella circolare 4/E. Si sottolinea che “ricevere dati relativi al compito da svolgere” è un sottoinsieme molto specifico rispetto alla più ampia definizione di istruzioni riportata dalla medesima circolare 4/E: “(…) per istruzioni si può intendere anche indicazioni, che dal sistema informativo di fabbrica vengano inviate alla macchina, legate alla pianifi-

cazione, alla schedulazione o al controllo avanzamento della produzione (…)”. Le macchine e gli apparecchi per sollevamento possono soddisfare il requisito di interconnessione in vari modi, in funzione della tipologia e delle caratteristiche. Le istruzioni inviate alla macchina di sollevamento possono riguardare per esempio:

• il compito da svolgere, nel caso in cui

la macchina disponga di funzioni automatiche che le permettano per esempio di individuare il materiale da sollevare e la posizione in cui collocarlo. Si sottolinea che assegnare il compito alla mac-

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china non significa inviare l’istruzione su un pannello/display per l’operatore, ma stabilire una interconnessione diretta tra il sistema gestionale di fabbrica/cantiere e la logica di controllo della macchina di sollevamento. Da ricordare che la circolare 4/E precisa che l’istruzione non deve necessariamente avere caratteristiche di attuazione o avvio della macchina. E’ quindi sempre ammesso che il consenso all’avvio sia dato dall’operatore, per motivi legati al processo (approntamento del carico) o di sicurezza. accessi e limitazioni, se tramite un appo• sito programma di gestione sia possibile definire limitazioni all’utilizzo per determinati utenti, oppure limitazioni riguardanti particolari aree (es. evitare il sorvolo di specifiche zone con il carico sospeso), oppure inibizioni all’utilizzo per necessità di manutenzione o altri eventi. Con riferimento alla Circolare 01 agosto 2018, n. 295485 si ritiene che solo in casi estremamente rari e circoscritti le macchine e gli apparecchi per sollevamento possano ricadere nella casistica descritta di macchine che, in quanto progettate per un unico ciclo di lavoro o per un’unica lavorazione comple- tamente standardizzata, non necessitano di ricevere istruzioni operative né in relazione alla sequenza (temporale e/o logica) delle attività o delle azioni da eseguire, né in relazione ai parametri o alle variabili di processo. Di norma, infatti, la movimentazione del carico richiede una determinata sequenza logica e la definizione di alcune coordinate geometriche (punto di prelievo, altezza di sollevamento, punto di appoggio). La caratteristica di Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo può essere realizzata con diverse modalità, in funzione delle caratteristiche tecnologiche della macchina e del sistema di fabbrica/cantie-

re/impresa all’interno del quale la macchina di sollevamento è inserita. Si può realizzare una integrazione di tipo informativo con il sistema logistico della fabbrica nel caso in cui sussista la tracciabilità dei prodotti/lotti realizzati mediante appositi sistemi di tracciamento automatizzati (p.e. codici a barre, tag RFID, ecc.) che permettano al sistema di gestione della logistica di fabbrica di registrare la movimentazione del carico. Altri sistemi utilizzati per soddisfare il requisito di Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo devono sempre essere valutati con estrema attenzione ed esaminati nel reale contesto di utilizzo. Si ricorda infatti quanto riportato nella circolare 4/E: “(…) Le macchine che possono fruire della maggiorazione in esame sono agevolabili solo nella misura in cui siano utilizzate secondo il paradigma di “Industria 4.0” e non soltanto per le loro caratteristiche intrinseche (…)”. Il medesimo concetto viene ulteriormente ribadito con la Circolare 23 maggio 2018, n. 177355: “(…) Come più volte ricordato, per la fruizione dell’iper ammortamento non è sufficiente l’acquisizione e la semplice messa in funzione di un bene strumentale

(nuovo) rientrante per caratteristiche tecnologiche tra quelli elencati negli allegati A e B della legge n. 232 del 2016, essendo necessario che il bene oggetto d’investimento soddisfi anche il requisito della c.d. “interconnessione”: requisito che, è appena il caso di osservare, ai fini del mantenimento del diritto al beneficio, dovrà essere presente, evidentemente, anche nei periodi d’imposta successivi a quello in cui il bene viene interconnesso (…)”. Qualunque sia la modalità di soddisfacimento del requisito questo deve quindi essere normalmente utilizzata nella reale operatività aziendale, con continuità e avendo cura chiarirne l’effettivo valore aggiunto in termini di qualità/efficacia/ efficienza/produttività dei processi. La trasmissione di dati che l’azienda non utilizzi in termini pratici potrebbe evidentemente dare luogo ad una contestazione in sede di eventuale controllo da parte delle amministrazioni preposte. Si sottolinea inoltre che le informazioni riguardanti lo stato della macchina e la diagnosi di eventuali mal- funzionamenti soddisfano i requisiti di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e di presenza di sistemi di telediagnosi, ma non possono essere ritenute adeguate a soddisfare il requisito di integrazione automatizzata.

(* Sintesi dal Position Paper n. 1/2021 di Aisem (disponibile integralmente sul sito anima.it) dal titolo “Le novità del piano Transizione 4.0 per logistica, sollevamento e movimentazione).

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Movimentazione Industriale e Portuale SICURLIVE

Carroponte, la manutenzione senza rischi IL PRIMO DISPOSITIVO ANTICADUTA A SISTEMA RETRATTILE INSTALLABILE SUL GANCIO DI UN CARROPONTE, CONSISTE IN UN’ATTREZZATURA CHE IMPLEMENTA UN SISTEMA RADIO A INIBIZIONE FUNZIONALE DEL CARROPONTE DURANTE IL SUO UTILIZZO

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no specialista della sicurezza nel lavoro in fune per l’industria e l’edilizia ha concepito di recente un modulo unico denominato Sicuremote e dedicato al persona-

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le che effettua la manutenzione e il ripristino funzionale dei carriponte. Per le attività lavorative di riparazione effettuate in quota, la normativa vigente impone l’obbligo di utilizzare dispositivi

anticaduta idonei e che rispettino determinati requisiti per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori. Pochi mesi fa, il team tecnico di Sicurlive Group ha effettuato alcuni test nella sede operativa di Gozio Transfer - azienda specializzata nella costruzione di macchine transfer in svariate versioni - per provare sul campo proprio la soluzione Sicurmote, uno dei sistemi anticaduta esclusivi progettati dalla Divisione Engineering. Le imprese come Gozio Transfer possono incorrere nella necessità di effettuare operazioni di manutenzione sui propri carriponte; lavorazioni durante le quali gli operatori devono raggiungere in altezza punti poco accessibili. Per provvedere a un’adeguata messa in sicurezza dei tecnici durante le attività che contemplano un alto rischio di caduta dall’alto e trovare una soluzione alternativa alle modalità attualmente utilizzate, Sicurlive Group ha ideato questo prodotto unico nel suo genere. Si tratta di un dispositivo anticaduta a sistema retrattile installabile sul gancio di un carroponte. In

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Il kit della sicurezza Le caratteristiche del sistema Sicuremote si applicano alla gestione - con un solo dispositivo - da uno a 14 carriponte. Il sistema è marcato CE, certificato UNI EN 360 (lunghezza del cavo di 10 m e rientra tra i dispositivi Radio PLe SIL3 con frequenza 2,4 GHz. L’attivazione di Sicuremote si realizza con radiocomando, attraverso un codice personale che lo rende utilizzabile da un solo operatore. Dotato di batteria al litio intercambiabile (due batterie in dotazione), è compatibile con tutti i carriponte. Il livello di sicurezza si applica fino alle categorie 3-4. Per il trasporto dell’attrezzatura-kit, è disponibile una valigia trolley IP67 (optional).

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pratica, un’attrezzatura che implementa un sistema radio a inibizione funzionale del carroponte durante il suo utilizzo. Proprio il collegamento radio è in grado di garantire una categoria di sicurezza 4, o comunque la medesima garantita dal carroponte stesso. L’innovativo sistema di Sicuremote offre la possibilità di effettuare lavori di manutenzione collegando il dispositivo arresto caduta direttamente al carroponte e raggiungendo così punti precedentemente inaccessibili, in totale sicurezza. Il dispositivo ideato e prodotto da Sicurlive Group garantisce un’applicazione rapida grazie al sistema plug and play e permette agli operatori di effettuare gli accessi sempre in sicurezza. Un solo Sicuremote può inoltre essere collegato ad un numero di carriponte che va da 1 a 14. Il dispositivo è alimentato a batteria ricaricabile grazie all’apposito caricabatterie in dotazione, mentre le sue dimensioni ridotte e l’apposita valigia protettiva IP67 lo rendono ideale per essere trasportato in tutta comodità.

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Movimentazione Industriale e Portuale CIMOLAI TECHNOLOGY

La lunga linea azzurra NEI PROGETTI SPECIALI DELLO SPECIALISTA NELL’ENGINEERING DEI GRANDI SOLLEVAMENTI, I SISTEMI DI VARO DEI CONCI PREFABBRICATI RAPPRESENTANO IL VERTICE DEDICATO ALLE GRANDI INFRASTRUTTURE. OGGI SICUREZZA E PRESTAZIONI RADDOPPIANO CON IL NUOVO CARROVARO CONCI PROGETTATO PER IL FOOTSCRAY ROAD DI MELBOURNE

P

er alcune aziende tecnologiche il progresso non si ferma mai. Nei progetti speciali di Cimolai Technology, il campo di confronto ideale è quello delle grandi infrastrutture internazionali, soprattutto per progetti che riguardano ponti e viadotti di portata e dimensioni straordinarie. Lo scorso novembre 2020 il costruttore veneto ha completato con successo i test finali per il Carrovaro Conci d’avanguardia che verrà

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impiegato nella costruzione della nuova strada sopraelevata lungo la Footscray Road a Melbourne. La costruzione di questo viadotto ha come obiettivo il miglioramento dei collegamenti automobilistici da e per le aree occidentali di Melbourne. Il Carrovaro Conci sarà utilizzato per il progetto West Gate Tunnel (WGTP), un’infrastruttura di importanza strategica per l’Australia, dove è previsto il rispetto di procedure di qualità molto rigorose per quanto riguarda la fabbricazione e i materiali. La costruzione del viadotto è stata inaugurata proprio nelle prime settimane del 2021.

Che cos’è un Carrovaro Il Carrovaro per la posa di conci prefabbricati consiste in un sistema di varo composto essenzialmente da un traliccio portante - dotato alle estremità e nella parte centrale di insediamenti di appoggio (di cui solitamente l’anteriore prevede un funzionamento pendolare), e dall’argano di sollevamento che scorre sopra la trave. L’attrezzatura viene collocata con l’insediamento centrale sul concio di testapila e la fase dinamica di prelievo dei conci avviene dalla parte posteriore, mediante l’argano che provvede al trasporto lungo il traliccio e al collegamento del concio alternativamente da un lato e dall’altro del concio di testapila, mantenendo bilanciato il peso.

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Questa macchina sofisticata di posa delle strutture in calcestruzzo rappresenta la prima del suo genere grazie alle attrezzature e alla tecnologia utilizzate per garantire un funzionamento altamente efficiente e sicuro nella posa dei conci prefabbricati, come richiesto dalle norme dello Stato del Victoria e dagli standard australiani. Il West Gate Tunnel Project, nello specifico, è composto da circa 90 campate, la maggior parte delle quali pesa 1.280 tonnellate. Le campate corrono essenzialmente su due viadotti paralleli e il Carrovaro Conci dovrà spostarsi in modo scuro ed efficiente da un viadotto all’altro. La particolarità di questo Carrovaro Conci è rappresentata dal sistema di sospensione automatico per il sollevamento della campata, che non necessita più della presenza di personale sui conci di calcestruzzo sospesi durante il posizionamento della campata. Questa dinamica rivela senza dubbio un significativo miglioramento sotto l’aspetto della sicurezza. Il nuovo Carrovaro Conci di Cimolai Technology è senza dubbio il perfetto esempio di una soluzione innovativa che si sposa perfettamente con le esigenze del cliente in termini di personalizzazione e performance. L’alto livello di studi ingegneristici alla base del Carrovaro Conci di Cimolai per il progetto australiano consente la realizzazione di viadotti di diversa natura. Inoltre, è stato progettato per il riutilizzo, in linea con un approccio di protezione ambientale.

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DEMAG CRANES & COMPONENTS

Un tandem “smart” BASTA PREMERE UN TASTO PER CONTROLLARE DUE CARRIPONTE UNIVERSALI IN COMPLETA SINCRONIA, OPPURE GENTIRE FINO A QUATTRO GANCI CON UN SOLO RADIOCOMANDO. COSÌ UNA MOVIMENTAZIONE SICURA SI UNISCE ALL’EFFICIENZA E ALLA PRECISIONE, SECONDO UN MONITORAGGIO TECNOLOGICO A PROVA DI ERRORE

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olete un esempio d’avanguardia applicato al settore più tradizionale dell’industria del sollevamento? Ve la offriamo senza indugio: è la scheda elettronica di sicurezza Demag SafeControl implementata dalla ricerca e sviluppo di Demag Cranes & Components. Si tratta di un sistema che consente una flessibilità mai ottenuta prima nell’utilizzo del carroponte. Rappresenta infatti il presupposto per gestire due carriponte universali (e fino a quattro carrelli paranco) con un unico radiocomando. In questo modo, si ottiene un utilizzo in tandem comodo, ergonomico e sicuro, in qualsiasi modalità di funzionamento.

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A volte, nelle movimentazioni più complesse, servono proprio due carriponte, quando bisogna maneggiare elementi voluminosi o molto lunghi, ad esempio, e i carriponte devono essere utilizzati in tandem. La scheda di controllo di sicurezza, sviluppata internamente da Demag Cranes & Components, non solo sorveglia tutti i movimenti relativi a uno specifico carroponte ma risponde anche ad altre funzioni; quella che permette di gestire tutti i movimenti di due carriponte utilizzando un unico comando è la più notevole. Se è necessario che i due carriponte lavorino insieme, l’operatore può utilizzare uno solo dei due radiocomandi per gestire entrambi i carriponte e fino a quattro carrelli paranco. Si può scegliere se utilizzare separatamente uno dei due carriponte (A o B) oppure entrambi in parallelo (A e B). Per passare da una modalità all’altra, basta usare il selettore sullo stesso radiocomando. Daal momento che il controllo di sicurezza può rilevare e analizzare anche i movimenti sovrapposti di due carriponte, si ritengono conformemente soddisfatti tutti i requisiti di sicurezza previsti per il carroponte in servizio (Performance Level c o d e categoria 2 come da norma EN ISO 13849). Ma la funzionalità dell’utilizzo in tandem va addirittura oltre: nell’utilizzo in tandem smart è possibile (sempre con

L’opzione utile Il sistema antipendolamento è disponibile come opzione per tutti i carriponte universali Demag dotati di scheda di controllo di sicurezza SafeControl. Grazie al radiocomando, è facile attivare e disattivare lo stesso sistema antipendolamento, un sistema che, per i carriponte universali, costituisce un’opzione particolarmente utile per cicli di carico più rapidi e posizionamenti più preciso in completa sicurezza.

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un unico radiocomando) controllare in sincronia due carriponte e fino a quattro carrelli paranco, per spostare carichi particolarmente ingombranti e lunghi. La perfetta sincronizzazione dei movimenti in termini di comando permette un posizionamento precisissimo nel contesto di una gestione ergonomica e focalizzata del carroponte, quindi la movimentazione sicura del carico. Consideriamo ora un’altra opzione funzionale importante ottenibile con il modulo Demag SafeControl. Consiste nel sistema antipendolamento per i carriponte universali che semplifica la gestione del carico per gli operatori addetti ai carriponte. Grazie a una combinazione intelligente fra controllo di sicurezza, sistema di sensori e radiocomando, l’operatore può

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movimentare il carico più velocemente, con precisione e con maggiore sicurezza. Non importa che si tratti della movimentazione rapida dei materiali caricando o scaricando i camion oppure dello spostamento preciso al millimetro dei componenti pesanti necessari per montare un macchinario: il pendolamento del carico sui carriponte è una caratteristica che costa tempo, riduce la produttività, genera rischio e può causare danni al materiale o addirittura collisioni. Prima, questa funzione si poteva ottenere nei carriponte, ma solo con una certa difficoltà. Oggi invece è semplicissimo; i carriponte universali Demag possono essere dotati del sistema antipendolamento come opzione standard e la presenza della scheda elettronica Demag SafeControl è il requisi-

to base che deve avere il carroponte per gestire questa funzione. Il dispositivo Demag SafeControl controlla tutti i movimenti interessati dall’operazione in corso e consente inoltre di integrare anche altri sensori e funzioni di sicurezza. In questo caso, un sensore angolare della fune rileva i movimenti oscillatori e inoltra al SafeControl i segnali necessari per il “controcomando” attivo, ovvero per i movimenti necessari alla correzione autonoma degli assi di movimento. Grazie a questo accorgimento, non solo si può riconoscere e attenuare con la massima affidabilità quell’oscillazione omogenea del carico che si genera in conseguenza all’accelerazione e alla frenata, ma il sistema si attiva immediatamente anche in caso di anomalie o irregolarità improvvise.

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Movimentazione Industriale e Portuale PMP

Un moto perpetuo di soluzioni LA CAPACITÀ DI INVENTARE FA PARTE DELLA TRADIZIONE E DEL DNA DELL’AZIENDA DI DAIRAGO (MI). DALLE DIVISIONI DEDICATE ALLA MOVIMENTAZIONE NEI SETTORI DELLA NAUTICA E DELL’AERONAUTICA, OGGI DERIVANO APPLICAZIONI E MODELLI ADATTABILI A OGNI AMBITO INDUSTRIALE

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alla gnoseologia del mito già sappiamo che la volontà può spostare le montagne. Nell’orizzonte industriale italiano non mancano certo le conferme a questo assunto universale ma

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esistono casi che ancora oggi possono sorprendere anche l’addetto ai lavori e l’osservatore più smaliziato. È il caso di un’azienda come PMP, realtà specialistica di Dairago (Mi) nata nel 1980 con una prima vocazione a progettare

attrezzature per la manutenzione del verde come le biocippatrici e gli aspiratori di foglie. Oggi questa tradizione dura da quarant’anni ma a questa produzione originaria si sono aggiunte negli anni due straordinarie divisioni

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dedicate alla movimentazione elettrica e radiocomandata di natanti (PMP Nautica) e aeromobili (PMP Avio). Giuseppe Olgiati è il fondatore e la guida di PMP e rivela, nelle parole discrete e parche di descrizione della propria attività, tutto l’orgoglio che deriva da un portafoglio di soluzioni uniche per il trasferimento di yacht in fase di varo - dal cantiere alle banchine - e di trasporto dei velivoli e degli elicotteri dagli hangar alle piste di decollo. “Per il settore nautico PMP progetta e realizza in sostanza una gamma di martinetti elettro-idraulici su ruote o su cingoli - ci spiega Olgiati - Queste macchine hanno una capacità di sollevamento da 3 a 15 tonnellate e posso spostare natanti e velivoli del peso da

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12 a 40 tonnellate. Il settore aeronautico è caratterizzato da trainatori a trazione elettrica adatti allo spostamento di piccoli velivoli fino a 7.000 kg e di elicotteri fino a 1.800 kg, mentre al comparto della nautica dedichiamo la nostra serie di rimorchiatori potenti e maneggevoli per imbarcazioni, roulotte e carrelli in genere. Tutte macchine affidabili e di estrema efficienza per il varo e l’alaggio di imbarcazioni tramite verricello”. Il catalogo attuale di PMP Nautica è quello più numeroso - a testimonianza della folta schiera di clienti già conquistata dal costruttore milanese - e comprende specialità di capacità e tecnologia molto diversificata. Si parte dal martinetto idraulico EP60 per invasi, in grado di sollevare 6 tonnellate (con l’ausilio di una pompa integrata idraulica manuale o di una pompa idraulica sul mezzo di traino) e si passa a modelli via via più

sofisticati come il movimentatore-trainatore elettrico Formula 2 (a controllo elettronico, con la facoltà di una diagnostica integrata di individuazione dei guasti) in grado di spostare natanti fino alle 10 tonnellate di peso. Il top di gamma della linea PMP Nautica oggi è rappresentato dal movimentatore-trainatore elettrico Formula 1 T40 radiocomandato, con una capacità di traino da 40 tonnellate e un

Le specialità della divisione Avio Una menzione ala famiglia di prodotti della divisione PMP Avio è doverosa. La serie di movimentatori, oltre ai prodotti Tug, Micro Tug e Formula 2, mutuati dal settore nautico, comprendono specialità dedicate come il Mini Tug Avio per elicotteri Robinson - estremamente compatto e manovrabile, adatto a movimentare i velivoli entro spazi ristretti, dotato di una barra di traino elettrica e con una capacità fino a 1.800 kg - e la barra di traino, sempre per elicotteri, collegabile a qualsiasi mezzo dotato di gancio a sfera, per una capacità fino agli 800 kg.

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braccio di sollevamento in grado di alzare fino a 15 tonnellate. Questo modulo de luxe è dotato di sterzo elettronico e di un radiocomando in grado di controllare la movimentazione del trainatore fino a un raggio di 80 m. Tra gli altri modelli, poi, trovano posto tipologie su ruote (Mini Tug e MTO) adatti per l’utilizzo in officina - dotati anche di un piccolo compressore con tubo e pistola per soffiaggio - oppure cingolate (TC e Tug), anche con canopy per le più varie esigenze di rimorchio delle imbarcazioni. “Abbiamo cominciato a pensare, sempre traendo spunto dalla gamma nautica, a modelli di movimentato radiocomandati adatti alle applicazioni industriali, all’interno di capannoni, magazzini o nei processi di produzione - ci rivela Massimo Edoardo Garavaglia, Marketing & Sales Manager di PMP - Uno dei macchinari più recenti è stato progettato, ad esem-

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pio, per un’azienda che produce grandi bobine di carta; si tratta di un movimentatore radiocomandato (con sensori di contatto laterali e anteriori) destinato a conferire gli scarti di produzione in un apposito cunicolo, impiegando una pala installata nella parte anteriore. Un’altra realtà industriale importante - nella produzione di rivetti a strappo e inserti filettati - come la Sariv di Fontaniva (Pd)

ci ha ordinato invece due movimentatori elettrici Mini Tug per lo spostamento di un carrello dotato di estrattore d’olio insediato nella parte superiore. Come possiamo ben capire, le declinazioni d’uso dei nostri prodotti ormai sono destinate a un’espansione diffusa in molti settori”. Il merito di PMP è quello della capacità di adattamento progettuale e di ascolto del cliente, nella consapevo-

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lezza che l’ingegno della movimentazione non ha confini. Dal mare al cielo, la prossima conquista e la sfida del domani è quella della terra e delle innumerevoli prospettive che PMP sta già cogliendo sul fronte più vasto e promettente della supply chain e della grande filiera distributiva che attiene, nel più ampio senso funzionale, ai magazzini e alla logistica.

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Trasporti Eccezionali CTS

L’Energia in viaggio

NELLE OPERAZIONI DI TRASPORTO E INSEDIAMENTO DI DUE TRASFORMATORI DA 198 TON, C’È TUTTA L’IMPORTANZA STRATEGICA DEL PONTE ELETTRICO TRA ITALIA E MONTENEGRO CHE FA TAPPA NELLE SOTTOSTAZIONI DI PODGORICA E LASTVA GRBALJSKA

L

e stazioni elettriche montenegrine stanno vivendo una fase di importanti interventi di aggiornamento delle loro centrali. Il volano per questi investimenti è sicuramente la infrastruttura di interconnessione Italia-Montenegro, inaugurata da Terna nel 2019 e che consente ai due Paesi di scambiarsi elettricità in modalità bidirezio-

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nale. Il “ponte elettrico” completamente invisibile - nello sviluppo sottomarino e interrato - permette di diversificare gli approvvigionamenti, rafforzare l’affidabilità, l’efficienza, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la resilienza delle reti elettriche delle due sponde adriatiche e consentirà di sfruttare pienamente il potenziale di produzione da fonti rinnova-

bili, svolgendo il ruolo di piattaforma di scambio di elettricità tra paesi dell’est e dell’ovest. In questo contesto, uno specialista italiano d’eccezione nell’heavy lifting & transportation come CTS ha accettato la sfida di un impegno straordinario, su incarico di Comark, società con sede in Croazia. L’impresa riguardava le operazioni di

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trasporto e posizionamento per insediare due trasformatori dal peso di 198 ton l’uno, rispettivamente nelle sottostazioni di Podgorica e Lastva grbaljska. Il progetto, allo studio da inizio 2020, ha subito notevoli rallentamenti a causa della pandemia di Covid-19 e ha visto finalmente la sua realizzazione all’inizio di quest’anno. I trasformatori, prodotti in Cina, sono arrivati in Montenegro via mare, approdando al Porto di Bar. Da lì il primo trasformatore è stato caricato e trasferito via strada, su viabilità ordinaria, fino alla Centrale di Podgorica. Per questo trasporto sono stati utilizzati carrelli semoventi SPMT e una speciale attrezzatura, progettata e realizzata da CTS, allo scopo di contenere gli ingombri in altezza entro la sagoma consentita nelle viabilità stradali percorse, ma soprattutto entro dimensioni che consentissero il passaggio attraverso alcune gallerie. Il trasporto del secondo trasformatore ha richiesto una progettazione più complessa, dal momento che si è reso necessario l’utilizzo di una chiatta marittima. Il convoglio eccezionale con a bordo il trasformatore è stato imbarcato al porto di Bar e, dopo un percorso

lungo la costa di circa 46 miglia, ha attraversato le bocche di Cattaro e ha proseguito la navigazione fino alla località di Opatovo. Da qui il convoglio è stato sbarcato ed ha proseguito via terra fino alla Stazione di Lastva grbaljska, dove il trasformatore è stato

posizionato sul basamento finale pronto per essere messo in funzione. CTS ha impegnato le sue competenze specifiche nel compimento di questo progetto, mettendo in risalto le capacità del proprio ufficio tecnico, che ha sviluppato tutta l’ingegneria necessaria alla re-

Professionalità d’eccezione per un grande progetto L’intero progetto, che ha richiesto 40 giorni di lavoro per essere completato, ha visto impegnati quattro operatori specializzati CTS, con l’attenzione costante da parte dei vertici della società. “Sono state davvero notevoli le problematiche incontrate durante le varie fasi - rimarca il presidente di CTS, Daniele Sansavini - Tuttavia le difficoltà sono state sempre analizzate scrupolosamente e risolte in modo brillante grazie all’alta professionalità del nostro staff, che dimostra sempre grande determinazione. Ancora di più nelle situazioni difficili”. Ampio risalto è stato dedicato alle operazioni di trasporto, movimentazione e insediamento degli impianti, da parte della stampa locale. Una dimostrazione evidente dell’importanza di un intervento che consente alla regione montenegrina di aumentare la propria indipendenza energetica e di avanzare nella realizzazione di un’infrastruttura strategica, inserita nei progetti di interesse comune della Commissione Europea.

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Trasporti Eccezionali alizzazione delle attrezzature e lo studio di fattibilità complessivo. Tutti i mezzi e le attrezzature necessarie per la realizzazione delle varie fasi di progetto dal sollevamento, al trasporto, alla installazione in opera finale, sono stati trasferiti dalla sede CTS di Roncalceci di Ravenna al Porto Montenegrino. Il convoglio eccezionale, dal peso complessivo di 350 tonnellate, era composto da due carrelli SPMT da 11 assi, per una lunghezza di 45 metri totali. Il committente croato si è occupato del trasporto marittimo dalla Cina, del trasporto con la chiatta lungo la costa montenegrina, della organizzazione dei vari trasporti (più di 60 in totale, fra parti dei trasformatori e attrezzature), delle pratiche doganali, dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie e del coordinamento con le autorità Montenegrine.

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Trasporti Eccezionali VOLVO

I-Shift, rivoluzione continua L’INNOVAZIONE PORTATA DAL CAMBIO MANUALE AUTOMATIZZATO (AMT) INTELLIGENTE CONTINUA A ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE, GRAZIE AGLI IMPATTI POSITIVI SU CONSUMI DI CARBURANTE, PRESTAZIONI DEL VEICOLO, SICUREZZA E COMFORT PER IL CONDUCENTE

L’

avanguardia è un valore che a volte accresce la propria rilevanza nel corso degli anni. Il sistema I-Shift di Volvo Trucks è stato lanciato per la prima volta nel 2001, a conferma della forte convinzione di Volvo Trucks che un sistema di trasmissione a frizione sia la soluzione più efficiente per il cambio automatico delle marce. Da allora, in tutto il mondo sono stati venduti più di un milione di camion con tecnologia I-Shift. Oggi, tutti i modelli Volvo FH, FH16, FM e FMX sono equipaggiati di serie con il cambio I-Shift. I-Shift è un sistema automatizzato che contribuisce alla riduzione dei consumi di carburante - e quindi a un minor impatto ambientale - e che offre inoltre maggiori vantaggi in termini di sicurezza e guidabilità, con meno rumore, meno vibrazioni e meno stress fisico per il con-

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ducente. “I-Shift era, e rimane, una tecnologia rivoluzionaria, oggi venduta in tutto il mondo - dichiara Pär Bergstrand, responsabile trasmissioni veicoli pesanti

di Volvo Trucks - Nel 2007, in Nord America, i camion Volvo Trucks equipaggiati con cambio I-Shift erano meno del 10% del totale. Oggi sono più del 90%. Questo incredibile sviluppo riflette chiaramente

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sia la sua maggior efficienza che il grado di soddisfazione raggiunto tra i conducenti”. Sviluppato da Volvo, I-Shift è completamente sincronizzato con il resto del veicolo: la trasmissione sfrutta le informazioni rese disponibili dal motore e dal veicolo per lavorare in maniera ottimale, indipendentemente dagli utilizzi o dal modello del veicolo. “Questa sincronizzazione è il motivo per cui I-Shift è così speciale e versatile - spiega Pär Bergstrand - I-Shift è il risultato di molti anni di duro lavoro dei nostri ingegneri, del feedback dei clienti nei test di collaudo e sviluppo e dall’accesso di Volvo Trucks ai progressi tecnologici dell’intero gruppo Volvo”. Il successo di I-Shift dipende dalla capacità di interagire con tutti gli organi di trasmissione, dato che il sistema viene adattato al motore e ai componenti del veicolo già dalle fasi di sviluppo. Grazie alle migliorie apportate nel corso degli anni, I-Shift è stato in grado di rispondere alle esigenze di un’ampia gamma di applicazioni di trasporto, non solo per le elevate prestazioni ed efficienza, ma anche per guidabilità e comfort ottimali. Nel corso degli anni, Volvo Trucks ha

I-Save, generazione a consumo ridotto

continuato a introdurre una serie di nuove funzionalità intelligenti, apprezzate da conducenti e trasportatori. Eccone alcuni esempi. Nel 2014 Volvo Trucks ha presentato I-Shift Dual Clutch, una doppia frizione per veicoli pesanti ispirata ai cambi di velocità delle auto da corsa, in grado di offrire una sensazione di potenza istantanea e immediata, anche durante il cambio marcia. Un altro notevole passo in avanti arriva nel 2016, rivolto agli

utilizzi pesanti che richiedono potenza e massima capacità di spunto. I-Shift con primini consente a un veicolo di partire da fermo, su strade pianeggianti, con carichi fino a 325 tonnellate. Il rapporto di trasmissione consente al veicolo di avanzare alla velocità di 0,5 km/h. Questa caratteristica è particolarmente utile quando si eseguono manovre di precisione, per esempio nei cantieri, per la pavimentazione delle strade o il trasporto di legname.

La differenza nel consumo di carburante viene calcolata confrontando i costi del diesel e di AdBlue per la versione I-Save - la nuova generazione di veicoli Volvo FH con motore D13TC Euro 6 Step D, con pacchetto carburante “Lungo raggio”, con il classico modello Volvo FH con motore D13 e SCR Euro 6 Step D, senza il pacchetto carburante “Lungo raggio”. L’effettivo risparmio di carburante dipende da più fattori, come ad esempio il livello di esperienza del conducente, l’utilizzo del cruise control, le specifiche del veicolo, il carico trasportato, il tipo di percorso e le condizioni atmosferiche.

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Trasporti Eccezionali L’avanguardia Volvo è contenuta anche in I-See, un sistema separato che può essere aggiunto a I-Shift, progettato per analizzare le caratteristiche topografiche del percorso e sfruttare tali dati per tenere inserito il rapporto più efficiente dal punto di vista dei consumi. Aggiornato nel 2017, I-See consente al veicolo di mantenere una velocità media costante analizzando i dati cartografici del percorso sul cloud, indicando a I-Shift il momento più adatto per il cambiare marcia e risparmiare quindi energia e carburante. Il lancio della nuova gamma di veicoli pesanti Volvo Trucks nel 2020 vede l’introduzione di un’altra funzionalità innovativa: I-Shift con cambio direzione. Questa nuova funzionalità consente al veicolo di cambiare direzione senza che il conducente debba azionare il pedale del freno, una caratteristica particolarmente utile nei cantieri, nei boschi o nelle miniere, in cui è più produttivo ripetere manovre avanti e indietro a velocità ri-

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dotta. L’ultima generazione di camion Volvo riesce a contenere ulteriormente i consumi di carburante. Per esempio, il nuovo Volvo FH con tecnologia I-Save - il camion Volvo a lungo raggio attualmente più efficiente dal punto di vista dei consumi - offre consumi ridotti fino al 10%. Guardando al futuro, gli sviluppi e le innovazioni non si fermano certo qui. “I-Shift continuerà ad essere migliorato per i veicoli con motore diesel - assicura Pär Bergstrand - Avrà inoltre un ruolo molto importante nel nostro percorso di avvicinamento alla mobilità elettrica. Come tecnologia di automazione avanzata, I-Shift presenta delle peculiarità uniche per contribuire alle soluzioni di trasporto completamente autonome di Volvo nel futuro”.

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Trasporti Eccezionali NEMEA SISTEMI

Trucks, il permesso nel cloud FORNITO DALL’AZIENDA TECNOLOGICA DI ALGHERO (SS) ALLA PROVINCIA DI FROSINONE, ALL’ESORDIO IL PORTALE TECNOLOGICO CHE ELIMINA LA BUROCRAZIA DELLE AUTORIZZAZIONI DI TRANSITO

I

trasporti eccezionali e i permessi di transito. Questione eterna e sempre spinosa, anche in tempi recenti contraddistinti drammaticamente da ponti che crollano e strade che cedono sotto il peso - eccessivo, non previsto, non adeguato alle infrastrutture esistenti e obsolete? - dei mezzi che portano manufatti e impianti a destinazione, nei siti industriali come nei porti e nelle centrali di energia. Trasporti eccezionali bloccati dalla macchina burocratica, frenata a sua volta dal terrore, da parte di funzionari delle amministrazioni pubbliche, di finire nei guai in caso di un nuovo crollo. Ora a far ripar-

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tire i permessi di trasporto eccezionale ci prova la tecnologia. Per la precisione una gestione informatizzata per governare l’iter autorizzativo per il transito dei mezzi eccezionali, dalla richiesta fino al rilascio del permesso. Si chiama Trucks ed è un portale in cloud fornito da Nemea Sistemi alla Provincia di Frosinone, che semplificherà e renderà più accurato il processo di istruttoria legato alle autorizzazioni al transito dei trasporti eccezionali e costituirà un valido aiuto anche per la tutela della sicurezza delle persone e delle infrastrutture interessate al transito stesso. Il nuovo strumento è accessibile

a tutti i soggetti interessati, attraverso un link sul sito della stessa Provincia e sarà l’unica modalità per formulare richieste per l’autorizzazione ai trasporti eccezionali. Inoltre, per dare indicazione in tempo reale agli utenti, tutte le imprese che eseguiranno lavori che riguardano il piano viario, come ad esempio la manutenzione delle condotte, avranno le credenziali per accedere al sistema e inserire sulla mappa le informazioni relative ai cantieri, indicando l’inizio e la fine degli interventi. L’amministrazione provinciale di Frosinone, con questo portale, si propone di

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semplificare e rendere più sicura ogni pratica per le autorizzazioni al transito dei trasporti, analizzando le informazioni sulle infrastrutture e gli eventuali

vincoli che le interessano (dalla portata dei ponti alle larghezze delle carreggiate), quelle riguardanti eventuali incidenti, cantieri, condizioni meteo avverse,

e comparandole con le caratteristiche riguardanti il mezzo in programma di transito e il carico, per scoprire se quel carico eccezionale potrà passare davvero da

Piattaforma dinamica I prodotti che Nemea Sistemi offre ai clienti - dalla sede di Alghero, in provincia di Sassari - sono diversi: alcuni sono piattaforme GIS standard conosciute ed installate in tutto il mondo; altri fanno parte di un ecosistema di applicazioni GIS che consentono di personalizzare in maniera user friendly e specifica il proprio GIS desktop GeoMedia; altri ancora costituiscono la famiglia degli WebGIS che hanno caratteristiche particolari appositamente studiate per divulgare geo informazioni su browser web. A questa categoria di prodotti appartiene Trucks, una piattaforma in sezioni modulari e in configurazione differente a seconda della tipologia di utenza che accede (Accesso Ente, per il Rilascio di autorizzazioni; Accesso Ditta, per la Richiesta autorizzazioni; Accesso Soggetti Terzi, per l’Inserimento della Vincolistica Dinamica). L’accesso riservato all’Ente che deve gestire l’istruttoria di autorizzazione permette di interagire con tutte le sezioni del processo: amministrativa, contabile e territoriale. In questa fase dopo le varie fasi di controllo, l’Ente proposto accetterà, negherà la richiesta o eventualmente segnalerà inadeguatezze alla ditta trasportatrice. L’intero processo di richiesta è “guidato”, classificato per tipologia di trasporto e per sezioni di informazioni necessarie. L’innovazione sta nell’integrazione nel processo di inserimento dei vari dati, del calcolo del percorso ottenuto da una componente territoriale che permetterà di individuare il percorso ottimale in relazione alla conformazione del mezzo e ai vincoli statici e dinamici (interruzioni, incidenti, cantieri e così via) che la rete stradale presenta.

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Trasporti Eccezionali

quel percorso o dovrà cambiare strada. L’accesso al portale riguarderà ovviamente anche tutte le imprese chiamate

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a eseguire lavori nei cantieri stradali e alle quali verranno fornite le password per accedere al sistema e inserire sulla

mappa le informazioni relative ai siti di intervento, indicando l’inizio e la fine dei lavori.

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Trasporti Eccezionali FAYMONVILLE

Lowbed, sulla strada senza limiti LA PIÙ AMPIA GAMMA DI SEMIRIMORCHI ULTRA-RIBASSATI PER LE SERIE MEGAMAX, GIGAMAX E VARIOMAX. UN’OFFERTA DI GAMMA COMPLETA, OLTRE OGNI OSTACOLO

L’

altezza del carico si rivela spesso una grande sfida nel trasporto quotidiano, soprattutto nelle dinamiche legate ai trasporti eccezionali. I requisiti legali e un profilo del percorso proibitivo sono spesso un rompicapo per la maggior parte degli operatori. Quando ogni millimetro conta, un creatore di soluzioni all’avanguardia come Faymonville offre la risposta esatta al problema; e oggi lo fa mettendo a di-

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sposizione dei clienti la più ampia gamma di semirimorchi ultra-ribassati. I veicoli delle serie MegaMAX, GigaMAX e VarioMAX, infatti, permettono di rispettare i limiti di legge in termini di altezza anche nel caso di carichi molto alti. Grazie all’altezza di marcia ridotta, i pianali a vasca possono attraversare sottopassaggi, ponti e linee ad alta tensione, permettendo anche ai trasporti più difficili di raggiungere la loro destinazione.

Tre serie di veicoli per compiti diversi Il semirimorchio ultra-ribassato MegaMAX - con un carico utile da 20 a 80 tonnellate - è caratterizzato da un collo di cigno smontabile, un pianale super ribassato e un modulo da uno a cinque assi. Per una maggiore capacità di carico e una distribuzione ottimale del peso, all’occorrenza è possibile integrare un dolly a uno o due assi tra il trattore e il collo di cigno.

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Un vantaggio anche in condizioni estreme Un nuovo semirimorchio a pianale ultraribassato a quattro assi è il più efficace ausilio alle operazioni di trasporto eccezionale della società finlandese Kosken Autokeskus Oy. Con il modello MegaMAX, il fedele cliente Faymonville ha caricato una macchina forestale lunga 12,5 metri per trasferirla al porto di Helsinki. A temperature intorno a -30°, il guidatore e ilveicolo sono esposti a forti sollecitazioni. Ma il freddo glaciale non rappresenta un problema, in questo caso. Il semirimorchio a pianale ultra-ribassato MegaMAX assume un ruolo centrale nell’assolvimento delle mansioni di trasporto più complesse degli operatori finlandesi come Kosken Autokeskus. Il veicolo Faymonville può accogliere, nello specifico, fino a 52 tonnellate di carico utile e, con permesso speciale, culminare addirittura a 67 tonnellate.

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Trasporti Eccezionali

Il semirimorchio con pianale a vasca GigaMAX ( carico utile da 30 a 70 tonnellate) si contraddistingue, sotto il profilo del design funzionale, per il fatto che uno o due assi oscillanti sono integrati in modo fisso nel collo di cigno. In questo modo si crea una lunghezza totale del veicolo ridotta al massimo e una lunghezza di carico utile maggiorata. In questo modo, gli assi oscillanti integrati aumentano le capacità di carico utile nella parte anteriore del veicolo. Il super-ribassato VarioMAX, per un carico utile in questa tipologia da 30 a 135

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tonnellate, rivela un dolly ad assi oscillanti removibile tra il collo di cigno e il pianale a vasca. Un sistema costruttivo robusto e ben congegnato assicura che questa soluzione presenti il rapporto ottimale tra il carico utile e la tara per le portate più pesanti.

Sette ribassati tra cui scegliere Un’ampia offerta di colli di cigno Faymonville permette di trovare il modulo adatto a qualsiasi trattore. I pianali ultra-ribassati sono disponibili in molte varianti e categorie di portata.

La vasta gamma Faymonville consente possibilità d’impiego universali. I pianali extra ribassati sono divisi in pianale per escavatore, pianale per veicoli agricoli, supporti esterni con pianale fisso, supporti esterni con pianale asportabile, supporti esterni allargabili, pianale per “cisterne” con allargamento idraulico e pianale piatto. La tecnologia operativa estremamente intuitiva dà a tutti i semirimorchi a vasca delle tre serie di prodotti Faymonville il vantaggio di essere facilmente gestibile, indipendentemente dal tipo di trasporto.

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Merchandising MAMMOET

Sotto il segno della Forza UNO SPECIALISTA GLOBALE CHE HA PORTATO L’EXPERTISING DEI GRANDI SOLLEVAMENTI IN TUTTO IL MONDO, DEVE PER FORZA AVERE UNO STILE INCONFONDIBILE. COSÌ È, DA SEMPRE, PER IL “MARCHIO DEL MAMMUT”, CON UNO STORE CHE COMPRENDE ABBIGLIAMENTO TECNICO E RICERCATO, OLTRE A NUMEROSI ITEM E CURIOSITÀ PER GLI APPASSIONATI DI MODELLISMO

S

e parliamo di un campione dell’heavy lifting & transportation come Mammoet, possiamo già immaginare la grande versatilità di un equipaggiamento professionale di prim’ordine, anche per il personale addetto alle operazioni sul campo. Forse non tutti sanno però che lo stesso equipaggiamento - abiti e accessori di alta qualità - è stato declinato anche alla disponibilità di usufruirne da parte di un pubblico generico di appassionati del marchio o di semplici sportivi che cercano capi sofisticati e a prova di resistenza per le proprie attività all’aria aperta. La presentazione del Mammoet Store (store.mammoet.com) non può che essere in grande stile, come da tradizione del gruppo olandese - che da anni porta nelle esposizioni e negli eventi internazionali un proprio stand di merchandising ricco di proposte e di item estremamente accattivanti. Le sezioni più interessanti riguardano ovviamente l’abbigliamento per il tempo libero (Clothing), quello da lavoro (Workwear) e le specialità da indossare per chi pratica lo sport automobilistico (Rallysport). Per chi ama un look ricercato e sobrio anche durante il lavoro, la linea Workwear propone, ad esempio, un’attraente giacca imbottita in pile (Inherent FR/AS Fleece Jacket) di fattura decisamente slim, oppure un giaccone da pronto intervento nei colori blu navy e giallo, resistente al calo-

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Vintage, la PTC Jacket del 2011.

re e ignifugo (Inherent FR Jacket yellow/ navy). Guardiamo all’abbigliamento per tutti i giorni (Clothing). In questa sezione, Mammoet Store presenta (al femminile) una pratica ed elegante giacca impermeabile e antivento (Mammoet Softshell Black Woman), di taglio sciancrato e dal tipico color antracite (che caratterizza molti articoli del marchio). Un must, certamente, per le attività sportive all’aria aperta, in particolare per il mountain-biking e il cross-jogging. Sempre con un occhio di riguardo al guardaroba femminile, molto d’impatto anche la Newman Polo Ladies,

con dettagli bianchi e rossi nelle scritte disegnate e nei tre bottoni. Polo con le stesse caratteristiche si trovano anche nella sezione Rallysport, con una menzione speciale comunque a capi impegnativi come il maglione con zip (novità 2021) Sweater Mammoet Rallysport e la giacca trapuntata (Mammoet Rallysport Jacket), offerta con uno sconto del 25% sul prezzo di partenza. Uno sguardo alla sezione Must Haves ci porta nell’antro di un vero e proprio bazar delle meraviglie. Il merchandising Mammoet qui si sbizzarrisce in decine di

accessori (dalle chiavette USB da 16 GB, anche in forma di autogrù, ai boxer sportivi, e poi tazze, ombrelli, carte da gioco), con un accento particolare su attraenti borse e zaini da viaggio (Traveller bag Black, Mammoet Cave 80 Liter, Mammoet Waterproof Backpack II). E per i più piccoli? La sezione Toys offre giocattoli per tutti i gusti, in forma di escavatori in miniatura, camioncini, piccoli veicoli, gruette a torre e flotte lillipuziane di mezzi per intervenire in ogni occasione. Per gioco, imparando la meraviglia di sognare in grande.

Un paradiso per il collezionista Collezionisti di tutto il mondo, unitevi! Mammoet non è certo avara di produzioni in miniatura che riguardano mezzi e sistemi di sollevamento. Tutti disponibili in scala 1:50 o 1:87. I brand contemplati sono ovviamente i migliori. Oltre alla produzione originale targata Mammoet, gli specialisti blasonato portano il nome di Brekina, Conrad, Emek, Herpa, IMC e molti altri. I must più ricercati? La gru tralicciata Mammoet CC 8800 Boom Booster (dal prezzo rilevante, com’è ovvio) e la splendida multistrada Grove GMK 7450 a sette assi. Tra gli altri item di rilievo, la gru cingolata Liebherr LR 1750 e, sempre da Liebherr, una versione speciale della LTM 11200. Disponibili anche numerosi pezzi dedicati ai mezzi allestiti per la Dakar, alle serie di autogrù Demag con kit di attrezzature (AC 700), trattori con rimorchi e semirimorchi e altri veicoli stradali.

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Noleggio e Distribuzione ERA REPORT 2020

Eppur si muove LE CONSEGUENZE DELLA PANDEMIA DA CORONAVIRUS NON HANNO INFLUITO NELLO STESSO MODO SUI DIVERSI MERCATI EUROPEI. I DATI DELL’INDAGINE ANNUALE DELL’EUROPEAN RENTAL ASSOCIATION MOSTRA SIGNIFICATIVI MARGINI DI RISALITA. L’AREA MEDITERRANEA? POCO REATTIVA

L’

ERA (European Rental Association) ha riportato in questi giorni un aggiornamento del proprio Report 2020 sullo stato del noleggio nel Vecchio continente. Sebbene il settore europeo del noleggio di attrezzature sia stato gravemente colpito

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dalla pandemia nel 2020, secondo la disamina degli analisti le aziende sono state agili nell’adeguare i propri costi e adattarsi alle sfide. L’impatto complessivo della pandemia nel 2020, quindi, si è rivelato meno significativo di quanto previsto a settembre dello scorso anno.

Guardando al futuro, la relativa inerzia nel settore delle costruzioni e le politiche procicliche attese dai governi quest’anno si tradurranno in una prospettiva migliore del previsto per il settore del noleggio di attrezzature. L’aspettativa è che qualsiasi shock agli investimenti del settore

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privato sarà compensato da segmenti più resilienti, come infrastrutture e ristrutturazioni. È probabile che anche l’incertezza economica e gli investimenti in Capex limitati supportino i contratti di locazione. Michel Petitjean, segretario generale dell’ERA, ha dichiarato che “l’impatto della prima ondata della pandemia variava in modo significativo nelle diverse parti d’Europa e si riferiva direttamente alle risposte di ciascun paese alla crisi sanitaria, in particolare alle misure di blocco. Sebbene la seconda parte dell’anno abbia visto una ripresa nella maggior parte dei paesi, stimare l’intero 2020 è stato difficile. Questo aggiornamento fornisce un quadro molto più chiaro dell’impatto della pandemia sul settore degli affitti e di come si collega sia all’attività di costruzione che alle politiche governative. “ ERA ha stimato nel giugno 2020 che le regioni dell’Europa settentrionale e centrale erano state più resilienti della regione meridionale e del Regno Unito, ma questo aggiornamento mostra che il divario tra le diverse regioni dell’Europa è in realtà maggiore del previsto. Europa settentrionale: Si stima che l’attività locativa in Danimarca (-2,3% rispetto a -5,5%) e Svezia (‑2,2% rispetto a ‑4,2%) sia stata ora molto più forte nel 2020 a causa di una migliore performance del settore delle costruzioni (-0,7% rispetto al -5,1% in Danimarca e al -1,5% rispetto al -4,5% della Svezia). In Finlandia, una migliore valutazione per l’attività di noleggio nel 2020 (-4% rispetto a -5,3%) è dovuta a una stima

Michel Petitjean, segretario generale di ERA

migliore per il PIL (-4,8% rispetto a -6,8%). Europa occidentale e centrale (escluso il Regno Unito): In questa regione, due paesi hanno ottenuto risultati migliori del previsto. A causa di una migliore performance del settore delle costruzioni, ora stimato in -0,9% (precedentemente -5,3%), i Paesi Bassi mostrano un’attività di locazione del -2,3% rispetto alla precedente stima del -5,3%. Allo stesso modo, l’attività locativa in Germania è stimata al -3,1%, rispetto al precedente -4,7% con l’attività di costruzione ora al + 1,7% rispetto alla precedente stima del -2,8%. Per il Sud Europa, c’è poca variazione nelle stime dell’attività locativa in Italia e Spagna, con l‘Italia che mostra un aumento di 1 punto percentuale e la Spagna una diminuzione di 0,3 punti percentuali. La Francia rappresenta uno scenario speciale in quanto l’unico grande mercato degli affitti che mostra un’attività di noleggio inferiore a quella stimata in precedenza, -15% rispetto al -14,3%. Ciò è dovuto principal-

mente alla revisione dell’attività di costruzione al ribasso da -7,6% a -10,1%. Come conseguenza di questa forte diminuzione dell’attività di noleggio nel 2020, questo aggiornamento fornisce alla Francia la crescita più forte nel 2021 con un + 9,5%. Regno Unito: Considerando il Regno Unito come un caso speciale a causa della Brexit, la stima per l’attività di noleggio nel 2020 mostra un miglioramento, a -14,8% rispetto al precedente -16,3%. Ciò è causato da un miglioramento simile dell’attività di costruzione in questo aggiornamento, da -9% a -5,6%. Stime simili sono riportate in questo aggiornamento del SER per gli anni 2021 e 2022, sebbene siano molto più difficili da stabilire e, quindi, meno affidabili. Il settore delle costruzioni europeo dovrebbe riprendersi lentamente nel 2021 dopo un crollo nel 2020 causato dalla pandemia. La ripresa sarà, in parte, dovuta ad un effetto base meccanico oltre che alla ripresa dell’attività. I consumi e gli scambi dovrebbero migliorare nel corso del 2021.

Italia, un mercato ancora da scoprire In italia, secondo la Camera di commercio, sono operative oltre 5.000 aziende di noleggio. Il calcolo si basa sul metodo del codice Ateco. In realtà le aziende sono molte di più perchè tantissimi noleggiatori svolgono l’attività di noleggio, pur rientrando nella categoria dei codici Ateco relativi alla vendita. Smartland, il centro studi che collabora con Assodimi (l’associazione nazionale che rappresenta i noleggiatori italiani di macchine e attrezzature per le costruzioni e l’industria), ha disegnato una mappa del territorio nazionale, incrociando varie banche dati e realizzando uno studio specifico dei singoli siti web delle aziende. Il risultato ottenuto è stato inserito su una mappa Google disponibile in abbonamento, su richiesta, per i soci Assodimi (assodimi.it) che ne fanno richiesta. Lo studio divide il settore in 10 macrocategorie rintracciando circa 6.900 imprese. La suddivisione merceologica è riportata nel grafico che segue.

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Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

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Noleggio e Distribuzione CEM

Un’autoscala in cima al mondo ANTEPRIMA ASSOLUTA AD ASSAGO (MI) PER LA NUOVA HORYONG PE720, MODELLO DA GUINNESS NELLA FLOTTA DA TRASLOCHI DELLA GRILLO ANTONINO. 72 METRI DI ALTEZZA PER 400 CHILOGRAMMI DI CAPACITÀ E PRESTAZIONI MAI VISTE TRA I MODELLI DI SETTORE

L

a diretta alle 15 in punto, nella giornata del 30 marzo 2021, ha segnato una tappa storica nel mondo dei traslochi internazionali e nella. Dalla sede operativa della Grillo Antonino, ad Assago (Mi), è stata presentata in streaming l’autoscala più alta del mondo, la PE720, progettata e realizzata dal costruttore sudcoreano Horyong su richiesta e supervisione dello staff di CEM, importatore per l’Italia e l’Europa della gamma prodotta a Jeollabuk-do. Ad accogliere l’autoscala dei record, l’amministratore delegato Fortunato Grillo

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Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

che ha dichiarato ai microfoni di Sollevare “l’emozione e la profonda soddisfazione per aver raggiunto, a due anni di distanza dal primo progetto d’ordine – con il supporto fondamentale di CEM – il risultato di

avere nella nostra flotta questa macchina straordinaria, dalle prestazioni eccezionali e con le dotazioni di controllo e connettività più avanzate secondo le prescrizioni dettate dall’Industria 4.0“. Grillo Antoni-

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no accoglie la nuova autoscala PE720 di Horyong proprio nell’anno del Sessantesimo anniversario dalla fondazione. Una ricorrenza speciale per un protagonista assoluto dei servizi di trasloco in ambito nazionale ed europeo, salutata da una serie importante di investimenti in macchinari e veicoli di ultima generazione di cui la Horyong PE720 è il culmine tecnologico. “L’arrivo proprio in Italia dell’autoscala Horyong PE720, oggi la più alta al mondo – con i suoi 72 metri di altezza raggiungibili in piattaforma, per una capacità di 400 kg in punta, a elevazione completa – è

un evento che conferma l’impegno e l’autorevolezza tecnologica di CEM sul mercato italiano – considera Loris Manocchia, amministratore delegato dell’azienda di Settimo Milanese – Abbiamo seguito questo progetto con grande determinazione e siamo riusciti a ottenere la realizzazione di un’autoscala dalle prestazioni mai viste prima per questa tipologia di macchine da sollevamento. Merito anche dalle sinergia con i responsabili tecnici Horyong, in grado di dialogare e confrontarsi con noi nella maniera più flessibile e aperta”. Il risultato è quello di un’autoscala dalle

Pianoplan, progetto con CTE nel Nord-Ovest Per l’attività inarrestabile di CEM Group non c’è riposo, anche sul fronte delle attrezzature di sollevamento e movimentazione alternative, sempre dedicate al mondo dei traslochi. L’azienda condivide ora un importante progetto di distribuzione con CTE per la distribuzione della linea di trasportatori su scala Pianoplan in Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Lanciato sul mercato nel 1995, questi moduli cingolati a batteria - dalla capacità di carico fino a 600 kg - hanno da subito conquistato i traslocatori nazionali e internazionali per la sua facilità di utilizzo e la sicurezza garantita all’operatore nel movimentare pianoforti, opere d’arte e altri manufatti sensibili e ingombranti di vario tipo. Con una capacità di carico di 600 kg. “Non posso che esprimere una mia speciale soddisfazione per l’avvio di questo progetto commerciale che porteremo avanti da oggi insieme a un costruttore storico e sempre all’avanguardia come CTE – commenta Loris Manocchia – La serie dei trasportatori su scala Pianoplan rappresenta pienamente la qualità di prodotto e la versatilità di impiego che cerchiamo da sempre di proporre ai nostri clienti”.

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performance di vertice assoluto, con i 72 metri di quota raggiungibile già menzionati, un modulo di doppia stabilizzazione (con gli stabilizzatori principali “a granchio” e quelli di supporto ad H, verticali) in prossimità dei due assi posteriori del veicolo di allestimento – un modello MAN TGX a tre assi -, la modalità di gestione elettro-idraulica indipendente della cesta-piattaforma e il controllo di ogni operazione in modalità CAN bus avanzata dal quadro comandi in ralla, oppure tramite radiocomando. Sono solo alcune delle meraviglie rivelate dalla nuova Horyong PE720, durante un evento che ha portato ad Assago, dalla Spagna, anche Rafa Cerezo, direttore commerciale di CEM Elevadores, la filiale in terra iberica dell’azienda milanese. Ora la colossale autoscala di Grillo Antonino è pronta per l’esordio in campo e – come ci conferma lo stesso AD Fortunato Grillo – “le richieste sul nastro di partenza si stanno affollando. D’altra parte, in un’area metropolitana come quella di Milano, con edifici di altezza considerevole e spazi di manovra estremamente ridotti, la capacità di sterzata e di piazzamento in spazi contenuti della Horyong PE720, unita alla velocità di elevazione (sempre controllabile e regolabile) del pacco scala, fanno la differenza. Il successo di questo progetto ambizioso, diciamo che ha premiato il coraggio di osare, nostro, del costruttore coreano e, naturalmente di uno specialista innovativo come CEM”.

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Parole di Scienza

Usciremo dal tunnel del Coronavirus DA QUESTO NUMERO, SOLLEVARE PROPONE IN ESCLUSIVA AI SUOI LETTORI UNA RUBRICA SPECIALE CHE NASCE DALL’IDEA E DAL CONTRIBUTO STRAORDINARIO DEL PROFESSOR ROBERTO VACCA. IN QUESTO PRIMO ARTICOLO, UNA PREVISIONE BASATA SU EQUAZIONI MATEMATICHE CI FA PREDIRE UN ARRESTO DEI DECESSI DOPO LA FINE DI MAGGIO

C

ome molti di voi già sapranno, l’ingegner Roberto Vacca è una personalità di rilevanza assoluta nel mondo del sapere, inteso nella sua più ampia accezione. Matematico e grande divulgatore scientifico, consulente in previsione tecnologica e nell’ingegneria dei sistemi (nell’ambito dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni), autore di numerose pubblicazioni scientifiche, oltre che di libri di successo che hanno aperto al grande pubblico l’accesso alla comprensione della tecnologia e dei modelli matematici. Modelli che ci aiutano a capire il rapporto tra la scienza dei numeri e le questioni epocali che riguardano energie alternative, cambiamento climatico, fisica terrestre. Quello che segue è il primo contributo che il professor Roberto Vacca ci offre in relazione all’andamento della pandemia

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da Coronavirus, rivelando meccanismi importanti per una lettura previsionale attendibile (con la fine dei decessi da Covid-19 indicata dopo la fine del mese di maggio). Crediamo con forza che una voce autorevole su questioni scientifiche, sociali ed economiche fondamentali possa ampliare in modo straordinario lo spazio di informazione e dibattito che ci proponiamo di arricchire con il nostro portale. Buona lettura.

Covid 19, l’andamento previsto con le equazioni di Volterra di Roberto Vacca (10 marzo 2021) Descrivere l’andamento dell’epidemia di COVID riportando il numero di contagi

al giorno è significativo se sono accurate le diagnosi relative. È meno opinabile considerare, come farò in queste pagine, il numero di decessi. In tal modo si tiene conto implicito anche della letalità del virus. L’andamento dell’epidemia dipende da molti fattori, che variano nel tempo. Essi sono: l’evoluzione genetica del virus; la distribuzione del patrimonio genetico nella popolazione umana (genomi diversi sono vulnerabili in misura difforme); il comportamento (mobilità, precauzioni prese, assembramenti) della popolazione; gli effetti sul virus dell’ambiente (temperatura, umidità e così via); gli effetti del virus diversi sulla popolazione maschile e femminile. Oltre ai fattori citati, e ad altri incogniti, le stesse cause delle epidemie sono ardue da valutare e da monitorare. Però molti tipi di processi di sviluppo o declino si pos-

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sono descrivere (producendo proiezioni plausibili e spesso molto accurate) con le equazioni di Volterra. Esse descrivono anche l’evoluzione di epidemie. Nel caso della diffusione di una malattia infettiva, il numero di nuovi malati per ogni intervallo di tempo è proporzionale al prodotto del numero di malati per il numero di persone sane non immuni. Nella fase iniziale il numero di malati è piccolo e, quindi, i contagi sono lenti. Il numero totale di malati cresce. Se nella popolazione è piccolo il numero di coloro che sono immuni per ragione genetiche, la malattia si diffonde a velocità crescente, che si comincia a ridurre quando, in numero adeguato, alcuni malati decedono e altri guariscono e non sono più contagiosi. Il numero totale dei malati varia quindi secondo una curva logistica a S. Dai valori minimi iniziali, accelera sempre più fino a sembrare esponenziale. Quindi rallenta gradatamente quando gli infettanti sono sempre di meno e, infine, raggiunge un valore massimo costante A, detto asintoto: non si ammala più nessuno. All’inizio del secolo scorso il fisico Vito Volterra trovò equazioni differenziali che definiscono queste curve. Detto x il numero dei malati, tali equazioni esprimono l’uguaglianza

della derivata di x rispetto al tempo (pendenza della curva malati in funzione del tempo) al prodotto x (A – x) moltiplicato per una costante K. A e K non sono noti. dx/dt = K x (A-x), la cui soluzione è x = A/(1 + e – (Bt +C)), dove anche le costanti B e C non sono note. Il fisico Cesare Marchetti (cesaremarchetti.altervista.org) ha individuato metodi brillanti per individuare i parametri delle equazioni. Io ne ho trovato uno semplice e ho definito una procedura iterativa, con il software relativo, che permette di calcolare i parametri incogniti in funzione delle coordinate: numero di malati al tempo t, se è disponibile una serie storica dell’epidemia che sia abbastanza lunga. Le equazioni citate valgono anche per analizzare il numero di decessi, con x che rappresenta il numero di decessi giornalieri ed A il numero totale di decessi alla fine dell’epidemia. Le ho applicate con successo a: peste di Londra del 1665, mortalità per AIDS dal 1982 in Italia e vari tipi di influenza – come ho raccontato nel libro “La misura del virus” (coautore M. Malvaldi, Mondadori 2020).

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Nello stesso libro nella prima metà del 2020, avevo analizzato i decessi dovuti a Covid-19 in Italia. Previdi correttamente che sarebbero finiti entro Giugno, ma sottostimai l’asintoto in 32.288 – mentre il numero totale dei morti nella prima ondata fu di circa 36.000. La seconda ondata è iniziata a ottobre e ha raggiunto il massimo dei decessi giornalieri (887) il 10/12/2020: a tale data calcolavo l’asintoto (totale dei decessi nella seconda ondata) a 31.140. Però, nelle settimane precedenti, la procedura ne aveva indicato valori molto più bassi e crescenti gradualmente, mentre nei giorni precedenti si notava una discontinuità notevole nell’andamento della curva. Applicavo, allora la procedura con equazioni di Volterra ai dati dal 16/12/2020 e ottenevo un’equazione che, di nuovo, di giorno in giorno si modificava leggermente e indicava valori dell’asintoto crescenti molto lentamente. Il diagramma seguente mostra la curva calcolata in base all’equazione per i dati dal 25/12/2020 al 6/3/2021. A tale data l’asintoto calcolato risultava di 70.885 unità. Si nota come i valori cumulativi giornalieri [crocette + ] mostrino scostamenti minimi rispetto a quelli definiti dalla curva.

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Parole di Scienza Tuttavia le morti da Covid-19 crescono e mostrano uno scarto apprezzabile della curva dai punti dell’ultimo mese. Forse si dovrà ricalcolare l’equazione della curva per tenere conto della nuova tendenza. In relazione all’evoluzione più recente, l’asintoto calcolato in base alla serie

storica 16/12/2020-12/3/2021(con 380 decessi del 12/3 e decessi cumulativi 1/10/2020 – 12/3/2021 = 65.103) cresce dai 72.220 dell’11/03/2021 ai 72.660 di ieri, 12/03/2021, cioè del 6 per mille. Il 26/12/2020 si nota una discontinuità. Applicando la procedura con equazio-

ni di Volterra ai dati dal 16/12/2020 al 12/3/2021, ottengo un’equazione di Volterra con costante di tempo di 149 giorni, cioè un asintoto (morti totali della Seconda ondata) di 72.660, con un arresto dei decessi presumibile oltre la fine di maggio.

Con un errore standard di 0,00155, l’equazione che otteniamo è la seguente:

prossimità. Potrà essere più basso, se le vaccinazioni si diffonderanno e i comportamenti saranno prudenti. Dovremo continuare a registrare i valori delle variabili analizzate e misurare gli scostamenti fra di essi e i valori previsti dalla procedura. Un buon accordo fra proiezioni e dati rilevati conferma la validità dell’equazione prodotta. Se invece i valori successivi divergono dalle previsioni, ciò può indicare che si sono presentati nuovi fattori a influenzare la situazione o che fattori noti hanno subito variazioni inaspettate. In tali casi è consigliabile analizzare

di nuovo il processo e formulare nuove previsioni. Le equazioni di Volterra descrivono l’evoluzione, oltre che delle epidemie, anche di popolazioni umane e animali, di artifatti umani e mercati relativi, di variabili come: consumi elettrici, mobilità (in passeggeri, km e così via). Tali equazioni possono anche fornire modelli delle variazioni di popolazioni di animali predatori e di quelle delle loro prede. Modelli analoghi possono descrivere l’andamento delle quote di mercato detenute da aziende concorrenti in una certa nazione o regione.

x = 72.660/1 + e-(2,94 t – 5,37)), meno vicina a quella di ieri. Da quanto appare nel grafico sopra, è ragionevole stimare il probabile numero totale (2020-2021) dei morti da Covid in circa 110.000 od oltre. Questo numero potrà essere più alto se appariranno varianti del virus più letali e infettive o se il pubblico non osserverà le norme igieniche (lavaggio mani con acqua calda) e anti

Bibliografia [1] Volterra, V. – Principes de biologie mathematique, Acta Biotheoretica, 1937 [2] Franchina, V., Vacca, R. – Logistic Curves Construction, Fit and Unicity – Int’national Conference on Diffusion of Technologies and Social Behavior, Laxenburg, Austria, 14-16 June 1989

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Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


24 MARZO - 9 APRILE 2021

2 0 1 2 ® G iornate i taliane Giornate italianedel CalCestruzzo

italian ConCrete days del CalCestruzzo Gli organizzatori ringraziano i D 216 espositori e gli oltre 1.200 visitatori ItalIan ConCrete ays a della fiera virtuale, dando appuntamento alla 4 edizione in presenza Piacenza, 29-31 Ottobre 2020 del GIC che si terrà a Piacenza Expo dal 27 al 29 Ottobre 2022

ITALIAN CONCRETE LIFTING AND DRILLING SHOWS

LIFTI

GRUPPO BASSANETTI RASCHIATORI PULITORI PER NASTRI TRASPORTATORI

2018

2018

GEOFLUID - The International Trade Show for Well Drilling and Soil Investigation Drilling, Special Foundations, Underground Works, Geotechnical Engineering and Geology

GEOFLUID registered in 2016 the participation of 10,490 qualified visitors (including 2,575 foreign operators from 80 countries), making this trade show and conference the most authoritative international showcase for the industry. 265 direct exhibitors were presented on 23,000 square meters of exhibition space. GEOFLUID is in fact recognised as the most specialized international exhibition related to underground fluids drilling, exploration, extraction and conveying, ground and geotechnical investigation, special foundations an piling, No-Dig and tunnel building technologies, geotechnical engineering and environmental protection. The 2016 edition of GEOFLUID included also a “Geothermal Focus” (exhibiting and conference section), with a particular emphasis on geothermal wells used for heating (and also cooling) of residential and industrial buildings.

3-6/10 Piacenza Italy

2022

®

Giornate italiane CalCestruzzo

del

ItalIan ConCrete Days Piacenza, 29-31 Ottobre 2020

3-6/10 Pi

www.geofluid.it

GIC - Italian Concrete Days

GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO ITALIAN CONCRETE DAYS

The première edition of GIC – Italian Concrete Days took place in Piacenza from 10 to 12 November 2016. The first Italian exhibition and conference exclusively dedicated to the operators of concrete technology & production, concrete construction, precast concrete, concrete rehabilitation & maintenance will highlighted Italian manufacturers and distributors of machines, equipment and products, whose technology is appreciated worldwide. A rich conference programme was held alongside the GIC exhibition, as well as a gala evening in one of the beautiful historical buildings of Piacenza, during which awards were given to those firms and Italian industry professionals who have distinguished themselves during the previous 18 months (ICTA - Italian Concrete Technology Awards).

www.gic-expo.it www.italianconcretedays.org www.icta.it

8-10 November 2018 - Piacenza Italy

GIORNAT DEL CAL ITALIAN CO

Sollevamento | Trasporti Eccezionali Movimentazione Industriale e Portuale

8-10 November

R

Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show Piacenza, 7-9 Ottobre 2021

GIS - The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show & Conference

Tecnologia del Calcestruzzo Cellulare Cellular Concrete Technology

® The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show 3-5 October 2019 - Piacenza Italy

The 6th edition of the GIS show closed with a clear positive sign: with over 308 exhibitors, it was visited by over 9,000 skilled professionals coming from Italy and abroad, confirming the highly specialized format of the event dedicated to the users of cranes, aerial platforms, industrial and port handling equipment and heavy transport vehicles. There were also several participants to the rich programme of conferences and workshops held collaterally to GIS, relating to the issues of port and intermodal logistics, periodic inspection of machines and equipment and the safety of workers. GIS was not only “exhibition & conferences”: we must spend a few words on the three very popular Gala Dinners held in the Hall of Tapestries of the Alberoni Gallery in Piacenza, the first edition of ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards (www.italplatform.org) and the now traditional ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards (www.italawards.it), and ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards (www.ilta.biz), all events aimed to award lots of operators who this year distinguished themselves by investment, innovation and professionalism.

Fondazioni | Perforazione| Pozzi | Gallerie | Geotecnica | Industria Estrattiva-Mineraria Fondazioni Perforazione pozzi | Gallerie

The Lifting, Ind and Heav 3-5 October

www.gisexpo.it www.italawards.it www.ilta.biz www.italplatform.org

ASOCIACION ESPANOLA DE ;

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PAVIMENTOS CONTINUOS

MEDIAPOINT & EXHIBITIONS SRL

MEDIAPOINT&COMMUNICATIONS SRL Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale

Corso Buenos Aires 8 - Corte Lambruschini, 5° piano, interno 7 - 16129 Genova

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

Tel. (+39)Buenos 010.5704948 (3Aires linee r.a.) 8 Fax-(+39) 010.5530088 - info@mediapointsrl.it 5° piano, interno 7 - 16129 Genova, Italy Corso Corte Lambruschini, www.mediapointsrl.it Tel. (+39) 010.5704948 - Fax (+39) 010.5530088 - info@mediapointsrl.it

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Visitate www.sollevare.it, il Portale Italiano per il Sollevamento, la Movimentazione Industriale e Portuale e il Trasporto Pesante The Leading Italian Magazine and Website for the Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Markets Anno 7 - Febbraio/Marzo 2021

In questo numero

La Rivista “Sollevare” è edita da Mediapoint & Exhibitions s.r.l. di Genova

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

COMET UNICA PIATTAFORMA 16MT JIB SU PICK UP

16

Inserzionisti

43 Apex 79 Baumann 39 Boman 18 CEM I Comet 33 CTE 23 Demac 5 Fagioli 20 Fassi 86 Faymonville 51 FM Gru

109 GIC Online 12 Goldhofer 17 Haulotte 14 Hawe 13 Hinowa 91 Hydrogen Expo IV Idrogru 95 International Tower Cranes 22 Jekko 21 JLG 87 JMG

3 Liebherr 99 Mantall 47 Merlo 10 Nooteboom 11 Ormig II Palazzani III PGEXPO Online 15 Platform Basket 9 Socage 7 Tigieffe 8 Tii Group

Aziende citate A Aisem ........................ 68 Alis ............................ 11 Astra ............................ 9 B Brigade ...................... 60 C CargoBeamer ........... 11 CEM ........................104 Cimolai ..................... 74 Clark .......................... 64 CMC .......................... 14 Comet ........................ 24 Cometto .................... 12 CTE ...................18, 105 CTS ............................ 84 D Demag Cranes & Components ......... 76 Duplomatic .............. 58

110

Sollevamento | Trasporti Eccezionali | Movimentazione Industriale e Portuale

E ERA .........................102 F Fagioli ......................... 9 Faymonville ............. 96 G Galizia ....................... 10 Genie ......................... 52 Grillo Antonino .....104 Grove .................. 17, 28

J JLG 48 JLT Mobile Computers .................................... 23 K Kramer ...................... 56

H Haulotte .................... 40 Hiab ........................... 15 Hinowa ..................... 16

M Magni ........................ 13 Mammoet ...............100 Manitowoc ........ 17, 28 Marraffa .................... 20 Mollo ........................... 8 Moretti Costruzioni .17 Multilift ..................... 15 Multitel Pagliero ...... 16

I Imer ........................... 44 Ipaf 16, ...................... 21

N Nemea Sistemi ......... 92 Niederstätter ............ 56

P Palazzani .................. 54 PMP ........................... 80 Potain ........................ 34 R Raimondi .................. 19 Ruthmann ................. 16 S Servomech ................ 62 Sicurlive .................... 72 T Tecno Gru ................... 8 Terex Cranes ............... 8 Teufelberger ............. 15 Time Versalift ........... 16 U Unacea ...................... 22 V Vernazza Autogru ... 28 Volvo Trucks ............. 88

Sollevamento, Trasporti Eccezionali, Movimentazione Industriale e Portuale


Per informazioni sull’evento online 2021 Tel. 010 5704948 – info@pgexpo-online.eu

THE UTILITY ITALIAN CONCRETE CONSTRUCTION From 8th to 22nd June 2021 VIRTUAL SHOW LIFTING AND DRILLING SHOWS LIFTI

2018

GEOFLUID - The International Trade Show for Well Drilling and Soil Investigation Drilling, Special Foundations, Underground Works, Geotechnical Engineering and Geology

2018

www.pgexpo-online.eu

operators from 80scorso countries), making this trade impedito show and conference the most authoritative international Il DPCM del 24 Ottobre ha il regolare svolgimento showcase for the industry. 265 direct exhibitors were presented on 23,000 square meters of exhibition space.edizione del PIPELINE & GAS EXPO della 1ª GEOFLUID is in fact recognised as the most specialized international exhibition related to underground fluids drilling, extraction and conveying, giorni ground and geotechnical investigation, quando la fiera eraexploration, a pochissimi dalla suaspecial apertura. foundations an piling, No-Dig and tunnel building technologies, geotechnical engineering and environmental protection. Al fine di poter consentire utili contatti commerciali The 2016 edition of GEOFLUID included also a “Geothermal Focus” (exhibiting and conference section), with a particular emphasis on geothermal wells used for heating (and also cooling) of residential and agli oltreindustrial 160 espositori della mostra piacentina buildings. 3-6/10 Piacenza Italy 3-6/10 Pi www.geofluid.it è stata creata la piattaforma digitale PGEXPO ONLINE 2021 che sarà resa operativa nel Giugno 2021. GEOFLUID registered in 2016 the participation of 10,490 qualified visitors (including 2,575 foreign

GIC - Italian Concrete Days

GIORNATE ITALIANE DEL CALCESTRUZZO ITALIAN CONCRETE DAYS 8-10 November 2018 - Piacenza Italy

The première edition of GIC – Italian Concrete Days took place in Piacenza from 10 to 12 November 2016. The first Italian exhibition and conference exclusively dedicated to the operators of concrete technology & production, concrete construction, precast concrete, concrete rehabilitation & maintenance will highlighted Italian manufacturers and distributors of machines, equipment and products, whose technology is appreciated worldwide. A rich conference programme was held alongside the GIC exhibition, as well as a gala evening in one of the beautiful historical buildings of Piacenza, during which awards were given to those firms and Italian industry professionals who have distinguished themselves during the previous 18 months (ICTA - Italian Concrete Technology Awards).

www.gic-expo.it www.italianconcretedays.org www.icta.it

GIORNA DEL CAL ITALIAN CO

8-10 November

GIS - The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show & Conference

® The Lifting, Industrial & Port Handling and Heavy Transport Show 3-5 October 2019 - Piacenza Italy

The 6th edition of the GIS show closed with a clear positive sign: with over 308 exhibitors, it was visited by over 9,000 skilled professionals coming from Italy and abroad, confirming the highly specialized format of the event dedicated to the users of cranes, aerial platforms, industrial and port handling equipment and heavy transport vehicles. There were also several participants to the rich programme of conferences and workshops held collaterally to GIS, relating to the issues of port and intermodal logistics, periodic inspection of machines and equipment and the safety of workers. GIS was not only “exhibition & conferences”: we must spend a few words on the three very popular Gala Dinners held in the Hall of Tapestries of the Alberoni Gallery in Piacenza, the first edition of ITALPLATFORM-Italian Access Platform Awards (www.italplatform.org) and the now traditional ITALA-Italian Terminal And Logistic Awards (www.italawards.it), and ILTA-Italian Lifting and Transportation Awards (www.ilta.biz), all events aimed to award lots of operators who this year distinguished themselves by investment, innovation and professionalism.

www.gisexpo.it www.italawards.it www.ilta.biz www.italplatform.org

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The Lifting, Ind and Heav 3-5 October



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