S&V Magazine Gennaio 2011

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SOUND AND VISION MAGAZINE Anno 7 - N° 79 - DICEMBRE 2010 Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003 DIRETTORE RESPONSABILE: STEFANO ROSSI EDITORE: DANIELE PENSAVALLE

Grafica: Daniele Pensavalle Cover by Andrea Blitz Studio (VR) - www.blitzstudio.it

Questo numero è stato realizzato grazie al contributo volontario di S. Rossi (VI) - G. Mari (VI) - A. Lo Giudice (VI) - F. Nicolli (VI) - T. Fiorese (VI) L. Sartor (VE) - Fox (VI) - F. Consoli (TV) - E. Sampong (VI) Stephanie Dark (TV) - D. Zanin (VI) - E. Virago (TV) - L. Lago (VI) - R. Crisafi (VI) A. Lago (VI) - E. Zazzara (Roma) - D. Pensavalle aka DJd (VI) C. Lo Giudice (VI) - J. Andreucci (PE)

WWW.SOUNDANDVISION.IT Info : 349.1970263 - info@soundandvision.it


GAME OVER di Dj D

TUTTI I CONTI TORNANO

La Padania: "La palude romana risponde con il terrorismo". La Padania: "Due ordigni contro la Libertà". La Padania: "Il Carroccio in coro, non ci fermeranno!". Corriere della Sera: "La sigla Antifa e la pista degli antagonisti". Sole 24 Ore: "Non sottovalutare i petardi dell'idiozia". Il Giornale: "Arriva la bomba (quella vera), ma è per Bossi. Perché la Lega fa paura". Libero: "Boato nella notte. Violenza targata estrema sinistra. Bombe contro la Lega per intimidire Maroni". Libero: "Clima d'odio. Sono gli stessi che hanno devastato Roma". Libero, lettera di Gasparri: "Violenti e bugiardi: i compagni non cambiano mai". Umberto Bossi, Lega Nord: "Per la degenerazione di questo clima politico c'è un mandante ben

preciso. E cioè quegli ambienti che non vogliono che il Paese cambi e ora si affidano al terrorismo per spaventare la gente. È la palude romana che manda segnali". Fabrizio Cicchitto, Pdl: "Fatti di questo tipo devono far riflettere sulla necessità di non sottovalutare i rischi connessi alla violenza di matrice terroristica". Flavio To s i , L e g a N o r d : “ è responsabilità degli "utili idioti dei poteri forti che non vogliono il cambiamento ... La classe politica e burocratica che è campata grazie a sprechi, assistenzialismo, corruttele e magari connivenze con la criminalità ... “. Ma Bossi non è certo il tipo che si fa intimidire dalla violenza di gruppi eversivi pericolosi quanto stupidi". Luca Zaia, Lega Nord: "Da

tempo sostengo che in questo Paese ha iniziato a tirare una brutta aria". Dario Galli, Lega Nord: "Non voglio dire che siano professionisti del crimine, ma persone che sicuramente hanno l'abitudine a fare queste cose ... Abbiamo dimostrato concretamente di essere il baluardo della democrazia contro la criminalità organizzata e questi gruppi violenti". Roberto Maroni, Lega Nord: "Noi della Lega siamo abituati da sempre ad attacchi di questo tipo, fatti da intolleranti che agiscono vigliaccamente e nell'anonimato ... Non ci faremo intimidire e abbiamo già una pista precisa". Marco Reguzzoni, Lega Nord: "La mamma degli stupidi è sempre incinta". ... Ehm ... la mamma è leghista. BUON 2011 A TUTTI.




BACK TO BLACK

THE BEST OF MOD/SOUL/FUNK from 60/70

Ven 14 Gen - Punto d’Incontro (Bassano d. G. VI) Ven 21 Gen - RoKKafè (Castelcucco TV) Ven 28 Gen - Sartea (Vicenza) Ven 4 Feb - Bar Astra (Vicenza)

SOUND

VISION

DJSET

SUPPORTED MONTHLY BY BAR

VICENZA

CAFE’ CASTELCUCCO - TREVISO

ASTRA

VICENZA


LIVE REVIEW di EMANUELA VIRAGO - www.viragoentertainment.it

M A C Y G R A Y Lavorare nel mondo della moda ha i suoi innegabili vantaggi. Tra viaggi in giro per il mondo, modelle bellissime, stilisti dall'umore altalenante e abiti glamour, non ci si annoia facilmente. E quando si ha la fortuna di organizzare eventi, coinvolgendo anche artisti di fama mondiale che tutti sognano di vedere almeno una volta nella vita, è il top. Macy Gray l'abbiamo incontrata in un freddo pomeriggio di fine Novembre 2010 a Parigi, in occasione dell'evento di inaugurazione organizzato dal marchio Replay per il restyling del loro negozio di Rue Etienne Marcel, dove Macy si esibiva come ospite a sorpresa. Alta 1.82m, n. 43 di scarpe, un casco di capelli afro in testa dai toni rossicci, denti bianchi perfetti: Macy Gray è arrivata in negozio per il sound check in tuta da ginnastica e scarpe sportive ma nonostante il look casual, la sua figura imponente metteva quasi soggezione. Lontana dal dimostrare i suoi 43 anni, si è rivelata invece un personaggio mite e sornione, quasi timido, che probabilmente tira fuori tutta la sua grinta solo quando è sul palco. Esplosa negli anni '90, 4 album all'attivo, 2 Grammy Awards e 15 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Macy Gray è tornata dopo 3 anni di silenzio (e un ultimo disco considerato un flop commerciale) con un nuovo album intitolato “The Sellout”: a caratterizzare i dodici brani, la voce roca ed inconfondibile con cui Macy si è fatta conoscere ed apprezzare e con cui spera di ritornare nelle top charts mondiali. Il live in negozio è piacevole e a tratti emozionante e ad accompagnare la venere nera del neo soul sul palco quella sera, c'erano Maiya Syres, formosa corista di colore, un'altra splendida voce di nome Honey Larochelle - a cui Macy ha lasciato spazio (e palco) per un paio di singoli - e una squinternata band tutta di Los Angeles che abbiamo seguito successivamente tramite facebook e twitter nelle tappe del tour europeo che li ha portati in Belgio, Germania ed Inghilterra fino a metà Dicembre. 'I Try' rimane ad oggi la sua canzone più famosa, lo spettro perenne ancora difficile da sconfiggere. Ce la farà la nuova 'Beauty In The World'?


LIVE REVIEW di ROSARITA CRISAFI - photo by D. pensavalle

THE SONICS Il rock’n'roll non sembra essere un paese per vecchi. O meglio, é un luogo ove vi hanno cittadinanza solo poche icone contemporanee che sono riuscite a sopravvivere con decenza al passaggio del tempo non solo nello spirito ma anche nel corpo. C’era molta attesa al New Age Club lo scorso 8 dicembre per il ritorno in Italia dei Sonics, una delle band più influenti e seminali del garage rock statunitense, considerati i tra fondatori della scena musicale di Seattle che, nel corso dei successivi quarant’anni consegnerà alla storia gruppi del calibro di Nirvana e Pearl Jam. Una band che ha influenzato l’immaginario collettivo underground di una generazione non solo per il sound ma anche per l’immagine e lo stile. Un pubblico trasversale formato da giovani mods, rockers e vecchi nostalgici che hanno da tempo appeso il parka o il giubbo di pelle al chiodo, attendeva nel locale del trevigiano di sentire la seconda giovinezza del gruppo, protagonista di una inaspettata reunion nel 2007

NEW AGE 8.12.2010

con l’uscita di un nuovo album ed un tour internazionale. La formazione conserva tre quinti della line up originaria con il tastierista e cantante Gerry Roslie, il chitarrista Larry Parypa e Rob Lind al sax tenore, con l’aggiunta degli ottimi Ricky Lynn Johnson alla batteria e Don Wilhelm al basso e alla voce. Conserva il sound aggressivo e trascinante di un tempo, sia nei vecchi successi che in alcuni interessanti pezzi del loro più recente album. Che dire dell’immagine e dello spirito? Che forse non avremmo voluto sentire e vedere un anziano Gerry Roslie in difficoltà dopo un’ora di concerto, e non avremmo voluto veder assomigliare Larry Parypa e Rob Lind più a dei ferrovieri in pensione che a dei vecchi rocker. Certo, rivederli assieme sul palco é stata una bella emozione, ma preferiamo conservare il ricordo dei fasti passati, consolarci guardando le copertine dei vecchi dischi che li ritraevano ribelli, giovani e con sguardo arrabbiato, immaginando che non siano mai cambiati.


Via Zamenhof, n째 821 - 36100 Vicenza - Tel 0444.301837 - prosport@.prosport.it


LIVE REVIEW di ANTONIO LO GIUDICE - foto di D. PENSAVALLE

WELLCOMEBACK

MINISTRI Per la quarta volta i Ministri salirono sul palco del New Age. E io mi trovavo lì sotto come tutte le altre volte- ognuna, va detto, con sempre più gente attorno: potere di MTV! Grazie ai loro video in rotazione selvaggia, martedì sera c'è il triplo della gente che qualche anno fa si esaltò con la loro oretta scarsa di musica in apertura al concerto dei dEUS (mica pippe!) e il doppio del concerto a promozione di “Tempi Bui”. Buon per loro, ma per me mica tanto, tenuto conto che non sono riuscito a stare vicino al palco causa del pogo selvaggio di un gruppetto di energumeni, tra i quali un tizio (un po' meno grosso degli altri, fortunatamente!) che ha continuato a spingere per cercare di passarmi davanti, finchè non mi sono girato a chiedergli: “Ma stai cercando di incularmi?!”. Non so se ha capito, ma, almeno, ha smesso subito- se volete pogare, fatelo tra voi, e non scassate il cazzo a chi vuole godersi il concerto in santa pace! Nel frattempo, il quartetto ha iniziato con “Il Sole”. Il copione è il loro solito: Federico capelli unti sul viso e bocca spalancata a menar fendenti alla chitarra, Davide occhi spiritati e panza da birra dietro a basso e m i c ro fo n o, M i c h e l i n o m a c i n a chilometri alla batteria e il maestro F., ministro senza portafogli, che si


LIVE REVIEW di ANTONIO LO GIUDICE - foto di D. PENSAVALLE

occupa di tastiere e chitarra. Solita pure la potenza sprigionata dal quartetto- i Ministri s o n o u n a s o m m a d i d i fe t t i e d approssimazioni che insieme riescono incredibilmente a quadrare, specie dal vivo. Novità, tuttavia, c'è ne sono state, negli arrangiamenti un po' più danzerecci (DJD ha parlato di una loro “subsonicizzazione”) e nella sempre più accennata teatralità del frontman, che si è permesso lo stagediving durante l'esecuzione della ballata “Belcanto” (quella con il meraviglioso “ci meritiamo le stragi / altro che Alberto Sordi”) proposta solo con voce e chitarra. Però l'apoteosi l'abbiamo avuta con la lunghissima “Non Mi Conviene Puntare in Alto” estenuante delirio a base di urla, basso funk e chitarre distorte, pari merito con “Il Mio Compagno di Stanza” (inutile che vi chiediate in quale album si trovi- non è mai stata registrata in studio) parecchio brutale. La stessa ferocia si trova nel crescendo di “Una Questione Politica” (J'accuse verso l'opposizione italiana e i suoi troppi compromessi con il tumore affaristicomafioso che oggi governa questo sfortunato paese) e nella liberatoria “Noi Fuori”. “La Piazza” è, al solito, così bella da far commuovere, piena com'è di sentita disperazione civile. Ovviamente non potevano mancare “I Nostri Uomini Ti Vedono”, “Tempi Bui” e “Diritto al Tetto”, prima della conclusiva “Abituarsi alla Fine”, nella quale il basso di Davide viene prima strapazzato dalla prima fila del pubblico, per poi finire a terra frustrato sulle corde dalla casacca del suo padrone. Un meraviglioso bordello!


GENNAIO 2011 S 1 DJ RICHY SIXCHIC www.myspace.com/richysixchic MERCOLEDI' 5 - LOGGIA CAFE' goes to "SHIBUYA MUZIK CLUB" GUEST DJ BORIS WERNER www.myspace.com/touchmeonenight V 7 DJ CONF www.myspace.com/djconf S 8 DJ ANDREA VIER V 14 DJ OMAR R. www.myspace.com/rdjomar S 15 DJ DEPA V 21 DJ RICHY SIXCHIC S 22 DJ CONF V 28 DJ OMAR R. S 29 DJ RICHY SIXCHIC


live review di fabrizio consoli (mi)

KLAXONS Milano Magazzini generali 2 – 12 – 2010

Se con Alta Fedelta' ci eravamo illusi di poter comprendere più da vicino quell'animale strano che e' il mondo degli appassionati maniaci di musica, allora ci sono brutte notizie: l'evoluzione appartiene anche alle perversioni. E' così che chissà come di recente mi sono trovato imbrigliato in una annosa discussione sulla condizione ideale per godere di un concerto. Vengo dunque a sapere da alcuni (amici) che non ci si impossessa intimamente di uno show se non si conoscono gli antefatti, la band ed i pezzi, magari a memoria. L'apologia di quello che nella ressa ti strilla i suoi acuti nell'orecchio, cantando assieme al cantante, con buona pace della distribuzione ahimè' non democratica delle qualità canore. Un po' come anticipare quello che sta per avvenire al vicino di poltrona al cinema, una pratica odiosa quando la si subisce, ma confesso, una tentazione fortissima ogniqualvolta mi trovo nella condizione di poterlo fare. Fatto sta che ho conosciuto i Klaxons proprio ad un loro concerto qualche anno fa in un club vicino Treviso, invitato da un amico la cui band avrebbe fatto da gruppo spalla. Un bel concerto, e molto divertente, o per lo meno cosi' mi era parso. Era il 2007, e la serata una tappa del tour promozionale per il

loro primo album “Myths of the Near Future”, acclamatissimo e vincitore del prestigioso Mercury Prize, che ha elevato i Klaxons a nuovo fenomeno internazionale. Ci sono voluti tre anni abbondanti per rivedere il trio londinese calcare le scene con un nuovo progetto. Il secondo album si intitola “Surfing the Void”, e gia' la lunghezza della gestazione rivela un lavoro meno facile del primo. In effetti l'impressione che abbiamo dalla serata e' proprio che questo ultima fatica del gruppo soffra della sindrome del secondogenito quando il fratello grande va benissimo a scuola: anche se fa il suo dovere, e nella fattispecie diverte e fa ballare il pubblico, lascia tutto sommato tiepidi e solo sporadicamente raggiunge gli entusiasmi del primo. Allo stesso tempo i Klaxons con l'esibizione di Milano ci confermano che l'etichetta di new-rave che spesso li accompagna rende poca giustizia ad un progetto che in realta' ha una matrice ben piu' marcatamente rock, forse travisata dai plurisuonati singoli riempi-pista di cui probabilmente solo Echoes nel secondo album raccoglie l'eredita'. Buone notizie comunque: per Natale la band mettera' in download gratuito il nuovo EP “Landmarks of Lunacy”, cinque brani tra cui alcuni composti nel 2008 con James Ford di Simian Mobile Disco. E per una volta anche noi ci sentiremo piu' buoni, scaricando finalmente qualcosa col beneplacito del music biz.Li trovate qui: www.klaxons.net.


Dé Gusto, Villa Barbaro 4 - Maser Aperto Tutti i Giorni 9.30>>2.00 Chiuso Lunedì - Info 0423.565603

VENERDI' 07 ore 22.00 Reverendo Paul djset. SABATO 08 ore 19.00 "Il Vernissage"!! Mostra personale di Chiara Franceschi "Amniotica" con live performance e "Supamix" djset. VENERDI' 14 ore 22.00 Dottor Funko and his troubles. SABATO 15 ore 22.00 Your Blues night!! "Fieldmen of Blues" live show. VENERDI' 21 ore 22.00 Dottor Funko and his troubles. SABATO 22 ore 22.30 Ginotonico in "Funkytonic". VENERDI' 28 ore 22.00 Dottor Funko and his troubles. SABATO 29 ore 21.30 Your Vintage night!! "Piccola Orchestra Vagante" live show + Reverendo Paul dj set. Ogni domenica sera aperitivo all'italiana dalle ore 18.00


ASTRA V S V S

7 - Dj Loba-Lo 8 - Dj Erik Skank 14 - Dj Giuno 15 - Live “Ilaria Pastore” + Dj Mr Nice M 19 - Cabarastra V 21 - Dj Papu S 22 - Live “Mange Tout” + Dj G. Campagnolo V 28 - Dj Leonida S 29 - Live “Soyuz” + Dj Ale Rock Tutti i concerti dalle 19 alle 21

Domenica Aperto dalle ore 16.59


SOUND & VISION MAGAZINE presenta

PHOTOS AROUND THE ROCK David Bowie Iggy Pop Nick Cave Ramones Oasis Placebo Deus Madonna & others ...

DAL 5 AL 27 FEBBRAIO @ ZWEI BAR ASOLO (TV) ITALY

FOTOGRAFI: Francesco Zanet (Ud) - Alessio Furlan (Ve) Michela Del Forno (Si) Henry Ruggeri (Mc) - Daniele Pensavalle (VI) DJ SET by S&V CREW & VISUAL by Rosarita INFO : WWW.SOUNDANDVISION.IT - INFO@SOUNDANDVISION.IT



EXCLUSIVE INTERVIEW BY luca sartor

DUE PAROLE

con

Marcos Valle

S+V: Allora Marcos,cosa ci puoi del nuovo disco uscito a fine settembre per Farout “Estatica”? L'ultima volta che ci siamo visti mi avevi accennato che volevi dedicarti ad un nuovo album, ma non c'era nulla di definito! M.V.:Sì,è passato parecchio tempo da quando è uscito”Contrasts”,poi ho registrato”Jet samba”,una raccolta di mie composizioni rivisitate in chiave prettamente jazz strumentale con piano eletrrico ed acustico.Era tuttavia una specie di raccolta di brani che ho composto anche con altri musicisti in versioni diverse o mai registrati da me.Una specie di ritorno al classico trio jazz brasiliano dei primi 60s quando ho iniziato a suonare a 16anni. L'album ha preso forma da tre brani che avevano colpito Joe Davis (boss della farout rec.) per la loro qualità.Per il resto

avevo un sacco di piccoli perfetti. Spevo che era in musicista attento a quello frammenti che andavano gamba e che aveva lavorato che succede intorno a te e sistemati e messi insieme. con Sabrina Malheiros, la negli anni 70 sei stato tra i S+V: un lavoro in figlia del bassista degli primi a parlare di progressione ? Azimuth, ma si è rivelato un politica,ambiente e temi grande sociali. M.V.; indubbiamente ma professionista.Eravamo un M.V.: grazie,ma come ti ho quando siamo andati in raccontato in passato per i ottimo gruppo al lavoro! studio,anche se con pochi S+V: dove avete registrato, testi ho spesso lavorato con brani già pronti,le idee avete usato molta altre persone.Tantissimo con erano chiare.Tutto è filato elettronica? Mi sembra che mio fratello Paolo Sergiu; qui liscio e veloce. ho collaborato con Sabrina Sentivo che sarebbe venuto suoni diverso dagli altri dischi che sono usciti per Malheiros,Wanda Sa, Joyce, un bel disco, e guarda, ed un bravo compositore penso che Estatica sia uno farout. brasiliano che ha un gruppo dei miei album migliori! Un M.V.: Abbiamo usato uno chiamato Los Hermanos. punto importante per la studio nuovo a Rio e mia carriere da quando ho registrato quasi tutto in S+V: e il titolo dell'album ripreso a registrare negli presa diretta. In questo “Estatica” da dove viene? E anni 80. nuovo studio ognuno suona ci dici qualcosa sulla S+V: la critica a livello in un box di fronte e vicino bellissima copertina che mi mondiale ne ha parlato agli altri musicisti.Si è ricorda un tuo disco del benissimo ed in forma disposti in modo circolare 71,“vento sul”; è forse un entusiastica! Inatteso e per cui ci si vede. Il risultato richiamo voluto alla tua benvenuto capolavoro per finale è come una grande musica del tempo? M.Valle ! session degli anni 70,avendo M.V.; oh ,Estatica in brasiliano M.V.:Devo dire comunque che poi la possibilità-avendo le significa dinamico, in movimento.Ma è anche una moltissimo del risultato finale tracce isolate-di fare gli parola che ha una assonanza lo debbo a Daniel Maunick editing risparmiando un con Estetica, il senso della (figlio neppure trentenne del sacco di tempo! leader degli Incognito/n.d.r.), S+V:veramente i brani sono bellezza. tutti molto belli e vari; ma Dinamica e bellezza! Credo veramente bravo.Con lui che il nuovo mio disco abbiamo trovato degli ottimi c'è un messaggio oltre la musica? Sei sempre stato un sintetizzi bene questi due arrangiamenti e suoni


EXCLUSIVE INTERVIEW BY luca sartor

concetti. Per quanto riguarda la copertina, qualcun altro mi ha detto questo. Ti posso dire che non mi ero accorto della rassomiglianza.E' stato Joe Davis che ha seguito la cosa;è venuto da me un giorno con questo disegno molto bello e due varianti di colore( azzurro/grigio e marrone/oro). A me è piaciuto subito questo. Sai che a metà degli anni 70 era divenuta una moda avere queste grafiche fatte da artisti famosi così un giorno mi ha contattato questo Roberto Souza che voleva fare la cover di un mio disco! Gli ho lasciato libertà d'azione e fece un buon lavoro! Una copertina metafisica (ricorda dalì o De Chirico ndr) e poi lui è diventato un pittore molto famoso ! Il tempo vola e si avvicina il momento del concerto, facciamo ancora due parole sulla sua permanenza negli states e le avventure musicali del tempo. Le collaborazioni con i Chicago, Sara Vaughan, Leon Ware, i party folli a Hollywood. Giusto il tempo per una indiscrezione sul prossimo album che sarà una raccolta di brani elaborati assieme al mitico L.Ware dal'74 ad oggi, per adesso c'è Estatica da consumare lentamente! Video intervista www.soundandvision.it


LIVE REVIEW di fabrizio consoli

MICAH P. HINSON 5 Dicembre -Salumeria della Musica, Milano

Mai come nella musica i nomi possono creare confusioni ed incomprensioni, a volte imbarazzi. Difficile da spiegare ad una nonna - ed ammesso che gliene freghi qualcosa, certo che Bryan Adams e Ryan Adams sono due persone distinte, con personalita' musicali distanti; o che Sebastian Bach oltre ad un compianto compositore tedesco di fine settecento e'anche il leader capellone canottiera e tatuaggi di una band metal anni novanta. Nessuno stupore dunque quando dobbiamo spiegare a piu' di una persona che il nostro Micah non e' il ricciolino con la voce acuta ed i pantaloni chiassosi ed attillati che canta la sigla dello spot di (quasi tutte) le compagnie telefoniche. O meglio, i pantaloni attillati li porta anche lui, probabilmente pero' e' l'unica cosa che ha in comune col suo quasi-omonimo. Il nostro Micah ci da' appuntamento alla Salumeria della Musica una domenica sera tardi, in un'atmosfera densa e

prenatalizia per un set senza clamore, ma coinvolgente e partecipato, attesissimo dai pur pochi presenti. Il primo contatto con l'autore texano e' inaspettatamente in bagno, dove entro canticchiando gagliardo, ma immediatamente zittito dallo sguardo severo di una ragazza che mi avverte che al di la di un separé di metallo proprio lui sta tenendo un'intervista: viva gli spazi promiscui, croce e delizia delle piccole venue urbane. Sul palco c'e' solo un amplificatore, le nostre attese a riempire gli spazi rimasti vuoti. Un minimalismo da cantastorie itinerante piu' che da musicista in tournée. Chitarra ascellare, bretelle, camiciola a scacchi con cravattino, occhialoni da nerd. E perdipiu' si muove goffamente Micah, aggirandosi per il palco a passi troppo lunghi. Ma fin dalle prime note si rivela totalmente ipnotico, voce e chitarra emettono un calore che ci tiene tutti raccolti attorno al suo focolare sonoro. Un artista consapevole, a suo agio anche a dispetto dell'essenzialità' del set, o forse ci trafigge proprio grazie alla raffinatezza delle semplicità. La voce profonda a tratti roca ed il suono delle sue ballate evocano cantautori emeriti, nobilitati dalla persistenza alla patina del tempo. Dylan, Cohen, Drake: la musica di Hinson si aggira nei pressi di figure monumentali della melanconia cantautoriale, che viene naturale scomodare se non per dei confronti, quantomeno per dei richiami. Micah e' giovane ma ne ha viste parecchie, dagli abusi (i suoi), alla galera, perfino il matrimonio. E ci tiene a mostrarci tutto il suo viatico vitale, partendo dalla moglie Ashley, la fantomatica ragazza della porta accanto, con la cui timidezza duetta verso meta' concerto. Lei e' bella ed innamorata, e noi li ascoltiamo rapiti dal pezzo che cantano assieme, poco importa se lei ondeggia e poco piu'. Lo segue trasognata con gli occhi, ebbra della poetica romantica e decadente come solo chi ha conosciuto la galera. Ma quella di Micah e' una decadenza con beneficio di inventario, con possibilità di redenzione: dopotutto ha solo ventinove anni. Verso fine concerto Micah annuncia che ha scritto anche un libro, in spagnolo: “No voy a salir de aqui” - non voglio uscire da qui. E ancora una volta noi ci scopriamo a condividere il suo pensiero.


SARTEA merc 5 TONI LA MUERTE- ONE MAN BAND ven 14 ROSSAJA' ZZ - trio jazz da vicenza mar 18 JND 2011 The Analgos Cops (Sabotage Recods,Appointment/ Berlin) ven 21 SARTEA A MANO ARMATA JND 2011 Claudio Fabrianesi (Còclea Music, Mule Electronic /Rome) ven 28 BACK TO BLACK The best of mod/soul/funk sab 29 GIULIO CAMPAGNOLO QUINTET

SPECIAL NIGHT VEN 21 GEN SARTEA A MANO ARMATA "The main tracks of the most VIOLENT season of Italian Cinema" Quando nel 1973 l'Italia versava in uno stato di guerriglia urbana perpetua, i registi nostrani si impegnavano a raccontare la situazione sociale che stavano vivendo filtrando con l'occhio mentore della cinepresa una realtà nient'affatto scontata, nient'affatto risolvibile da superuomini ligi e devoti ad una giustizia assai distante dalle coscienze dei cittadini. Anche Sartea doveva combattere contro tutti, non poteva avere nessun alleato. Selezione musicale a cura di Alan Bedin, Visual e Cinevox di Rosarita Crisafi. Al posto di blocco la Sound & Vision con il brigatiere Nicola della Squadra Blu.

GENNAIO 2156


da riscoprire LIMELIGHT adischi cura di Eugenio Zazzara (Roma)

SUFJAN STEVENS - ILLINOIS Anno: 2005 Etichetta: Asthmatic Kitty / Rough Trade

Pensate a un genere musicale, il più saturo e ritrito che vi venga in mente. Pensate a una legione di finti creativi. Pensate a un tempio abbandonato al bivacco dei mercanti. Pensate a questo disco. Ecco, 'Illinois' è stato per il folk americano come l'irruzione di Gesù nel tempio. Metafora azzeccata per il cattolicissimo Stevens,

assurto agli onori della cronaca per aver sconvolto lo scena musicale con una manciata di dischi di ottima qualità: questo qui è invece semplicemente meraviglioso. Un classico di tutti i tempi, ormai. Sufjan Stevens, ragazzo della porta accanto, riservato giovane qualunque del Midwest americano, esempio dell'americano

medio; Sufjan Stevens, genio fuori dagli schemi, polistrumentista, arrangiatore, lirico. Sembrano due identità irriducibili, eppure... 'Illinois' è folk, lo-fi, p o p b a ro c c o, mu s i c a classica, progressive, easy listening, Steve Reich, Jeff Buckley, Neil Young e molto altro ancora. Si tratta del secondo capitolo di un folle

progetto basato sulla scrittura di un disco per ciascuno stato americano, progetto definito "gimmick" (trovata, trucco) dallo stesso Stevens. Ma è anche un perfetto concept album, costruito su storie, eventi e personaggi relativi allo Stato americano: una piccolagrande epopea fatta di UFO, assassini, paesini sperduti, fiere, Superman, storie di vita e di morte. Prendete, ad esempio, 'Come On! Feel The Illinoise!', brano simbolo del disco: passa dai 4/4 ai 5/4 e di nuovo ai 4/4 con un'agilità sconcertante, contiene un profluvio di strumenti (in gran parte suonati da lui), è un costante, magmatico movimento, un corpo unico. Un capolavoro di equilibrismo ed eclettismo. E le liriche non sono da meno: una rievocazione della World Fair di Chicago del 1893, condita da una riflessione su progresso, capitalismo e consumismo. L'artista del Michigan è invece toccante e commovente negli episodi


LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW - LIVE REVIEW

intimisti: 'Casimir Pulaski Day' sembra semplicemente malinconica e innocua. Se però si fa attenzione al testo, strappa il cuore: una struggente perla di folk d'autore. Oppure 'John

Wayne Gacy, Jr.', dedicata a un feroce serial killer, in cui Sufjan riesce però, al di là della natura del personaggio, a far scaturire una considerazione sulla nostra natura umana e sul fatto che anche noi "buoni" teniamo nascosto qualcosa sotto le "floorboards". Nonostante la durata, l ' a l bu m è va ri o e multiforme: 'The Man Of Metropolis Steals Our Hearts' è energica e delicata allo stesso tempo; 'Jacksonville' e 'Decatur', quest'ultima giocata su una

curiosa ricerca della rima in "-ur", sono leggere e carezzevoli; 'They Are Night Z o m b i e s. . . ' è i nve c e drammatica e funkeggiante, ma il modo di inserirvi un coro da cheerleaders ("I-L-LI-N-O-I-S") lo si trova sempre; 'The Tallest Man...' riprende il trasformismo di '...Feel The Illinoise!', con un pizzico di progressive in più. Ah! Dimenticavo di parlarvi della canzone pop perfetta: orchestrale, ma pur sempre di brano pop si sta parlando. Lo troverete in corrispondenza della traccia

6. Il pezzo che porta il nome della capitale è un esempio illuminante di quali possano essere i risultati quando melodia, orecchiabilità, originalità e arrangiamento uniscono le forze per realizzare un miracolo che solo raramente accade: ovvero, un'inestimabile gemma pop. 'Illinois' è un calderone senza fondo in cui entra di tutto e vi si incontra di tutto, ma ogni cosa è calibrata e somministrata con orecchio sapiente e attento. Niente da dire se non: procuratevi questo capolavoro, ora!


13째 BOWIE BASH SAB 8 GEN 2011 INFO: WWW.SOUNDANDVISION.IT


LIVE REVIEW - ROSARITA crisafi - foto di monica bosaro

IMMANUEL CASTO Unwound (PD) 10.122010 Immanuel Casto è una web celebrity, una star consacrata dalla rete. Non troverete i suoi dischi nei negozi né li sentirete in radio, e di certo non sarà mai ospitato allo show televisivo del sabato sera. Perché le canzoni di Casto sono totalmente indecenti ma sublimi allo stesso tempo. L'artista si definisce inventore di un genere, il porno groove, con contenuti talmente espliciti da rientrare nell'area della pornografia. Non c'é erotismo nei suoi testi ma c'é pura volgarità, talmente oscena e provocatoria da essere sublime. Lo scorso 10 dicembre era star attesissima all'Unwound Club di Padova. Una lunga coda di fans attendevano pazienti l'apertura delle porte del locale e sgomitavano per guadagnarsi la prima fila. Sembra incredibile per uno come lui, conosciuto solo grazie ad alcuni video video virali sul web e al passaparola. Dopo una lunga attesa Casto sale sul palco accompagnato da tre ballerine in tutina glam di lycra. Propone uno show povero ma pretenzioso, in

cui sfoggia tre cambi d'abito ed inscena una presa in giro di tutti gli stilemi estetici dell'electro pop anni ottanta. Casto non pretende certo di essere un cantante, ma si propone con una serietà ed una convinzione tali da rendere lo spettacolo grottesco e assolutamente irresistibile. Una serie di allusioni triviali di stampo omosessuale del tipo “Siete lubrificati a sufficienza?” ed un repertorio di mossette da boy band ad inizio carriera completano l'opera. Apice del concerto é uno dei suoi cavalli di battaglia, "Com'é bella la cappella", al cui recitativo scorrono in un video le immagini di tutti i Papi del 900 con tanto di finale con madonna piangente lacrime di sangue. I ventenni lo adorano, lo riprendono con il cellulare, e sono letteralmente in delirio quando, nel finale, ammicca sensuale al pubblico all'incessante ritmo di “Anal Beat – Battito Anale”, uno dei suoi hit più famosi. Casto si congeda dal pubblico dell'Unwound dopo quasi due ore di spettacolo e un doppio bis richiesto a gran voce. Un concerto che sancisce la sua consacrazione definitiva a star del genere.


giovedi’ 13

- Jack The Ripper (vr) - Live: Antenna Trash (Electro Wave)

GENNAIO 2011 Venerdì 14 mercoledi’ 5

Sabato 8

- Plettro (bl) - Dj Set Rock - Plettro (bl) - Live: Maci’s Mobile (Reggae) + Dj Set - PopCorn (ve) - Live: The Tunas - New Age (tv) - Suonica Live: Radio DAF - Rocketz (tv) - Live: Schiele + Guest - De Gusto (tv) - Mostra Personale di C. Franceschi “Amniotica) - Vinile (vi) - Night Breeze: Black Celebration Rocketz (tv) - Live: Horrible Porno Stuntmen + Dj Set - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set by Esh - PopCorn (ve) - Does It Offend You, Yeah? live + CSK Dj - Sartea (vi) - Live: Toni La Muerte (One man band) - Evaos (vr) - Dj Set by Boris Werner - Vinile (vi) - Last Night Party : Live- Space Barena - La Loggia (vr) - Dj Set by Boris Werner - Shindy (vi) - 13° BOWIE BASH (Live + Dj + Visual) - Jack The Ripper (vr) - Live: Thee John Bones (Punk Rock) - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set By King P - Bar Astra (vi) - Dj Erik Skank giovedi’ 6 - La Loggia (vr) - Dj Andrea Vier - Rocketz (tv) - Live: Trees Of Mint & more + DjSet - Evaos (vr) - Richy Six Chic - ZweiBar (tv) - Drumless - Jack The Ripper (vr) - Live: Stiliti (Ska) - Rockcafé (tv) - Rastabefana DjSet - Jack The Ripper (vr) - Live: Gruppo Sanguigno (Rock) Domenica 9 venerdi’ 7

- Plettro (bl) - Metal Night Live - New Age (tv) - Suonica Live: Melody Fall - De Gusto (tv) - DjSet by Reverendo Paul - Rocketz (tv) - R Project - RiveJazzClub (vi) - Una vez (Jazz) - Vinile (vi) - Dance or Die ( Special Guest Dj Doc Trashz) - Bar Astra (vi) - Dj Loba-Lo - La Loggia (vr) - Dj Conf - Evaos (vr) - Dj Depa

- Punto d’Incontri (vi) - Live: Combo Caracas (Acoustic)

- Plettro (bl) - Live: Ground Sounds Heroes & others - De Gusto (tv) - Dj Set: Dr. Funko & His Troubles - Rocketz (tv) - Live: The RnR Kamikazes - PopCorn (ve) - La Nuit Folle 40’/50’ Burlesque - Punto d’Incontro (vi) - Back To Black Dj Set - CSC (vi) - Live: Mombu (tribale -ZU project) - Vinile (vi) - Stardust Dj Whole BX - RiveJazzClub (vi) - Tribossa: Sabrina Turri Trio - Sartea (vi) - Rossaya ZZ (Live jazz) - Bar Astra (vi) - Dj Giuno - La Loggia (vr) - Dj Omar R. - Evaos (vr) - Dj Conf


giovedi’ 27

Sabato 15 venerdi’ 21

- Plettro (bl) - Live Di Maggio Connection (Rockabilly Night) - New Age (tv) - Suonica Live: Bologna Violenta - Plettro (bl) - Metal Night 2 (Live) - De Gusto (tv) - Live: Fieldmen of Blues - Rockcafé (tv) - Back To Black Dj Set - Rocketz (tv) - Jamming high (Reggae party) - New Age (tv) - Live: Le Luci della Centrale Elettrica - PopCorn (ve) - PopCorn New Look + Captain Mantell Live - De Gusto (tv) - Dj Set: Dr. Funko & His Troubles - Vinile (vi) - Bacini & Rock n Roll : Live Public + F. Cerchiaro - Rocketz (tv) - Scapigliati Party - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set By Maick - PopCorn (ve) - SpreadMag Party - Sartea (vi) - Live: Ilaria Pastore + Dj mr Nice - Vinile (vi) - Festa a Sorpresa by Vinile - La Loggia (vr) - Dj Depa - RiveJazzClub (vi) - Kikka & Intrigo - Evaos (vr) - Dj Soul Alliance - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set By Esh - Jack The Ripper (vr) - Live: legendary kid Combo (Folk n Roll) - Sartea (vi) - Sartea a Mano Armata (Dj & Visual) - Bar Astra (vi) - Dj Papu Domenica 16 - La Loggia (vr) - Dj Richy SixChic - Evaos (vr) - Dj Ale Dem - Chalet De La Mot (tn) - Holidays Closing Party

SABATO 22 martedi’ 18 - Rocketz (tv) - Live: Demons (SWE) - Vinile (vi) - Black Box party - Sartea (vi) - JND 2011: The Analgos Cops

Mercoledì 19 - Bar Astra (vi) - Cabarastra (serata di cabaret)

giovedi’ 20 - Rocketz (tv) - Live: Cowboy Prostitutes - Jack The Ripper (vr) -Live: Raffaello Seltz (Rocksteady)

- Jack The Ripper (vr) - Live: Banca del Genesio (Folk)

venerdi’ 28 - Plettro (bl) - Sottozero reunion Live - New Age (tv) - Live: Nile + Melechesh - De Gusto (tv) - Dj Set: Dr. Funko & His Troubles - Rocketz (tv) - Live: Margaret - PopCorn (ve) - Dusty Donuts by Lobster Clothing - Vinile (vi) - Festa a Sorpresa - CSC (vi) - Live: Cut + Schiele - RiveJazzClub (vi) - Bebop Trio + F. Gaudino - Sartea (vi) - Back To Black Dj Set - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set By Tobia DownAss - Bar Astra (vi) - Dj Leonida - La Loggia (vr) - Dj Omar R. - Evaos (vr) - Dj Depa

- Plettro (bl) - Live: Frak Antoni (Skiantos) - New Age (tv) - Live: Rumatera Sabato 29 - De Gusto (tv) - DjSet by GinoTonico - Rocketz (tv) - New Wave Party 4 - Plettro (bl) - Live: Lightyear - PopCorn (ve) - Live with Goose - De Gusto (tv) - Vintage Night: Piccola Orchestra Vagante - CSC (vi) - Live: Bob Corn + Comaneci - Rocketz (tv) - Live: Bud Mc Muffin + Wasted Pido - Vinile (vi) - Trash Dance: Live The Junction - PopCorn (ve) - Pull in Up an italian story - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set By LRST Donato - Vinile (vi) - Lamette Party - Bar Astra (vi) - Live: Mange Tout + Dj Campagnolo - Punto d’Incontro (vi) - Dj Set By Gino Tonico - La Loggia (vr) - Dj Conf - Sartea (vi) - Live: Giulio Campagnolo (Jazz) - Evaos (vr) - Dj Omar R. - Bar Astra (vi) - Live Soyuz + Dj Ale Rock - Jack The Ripper (vr) - Live: Cowboy Prostitutes (Glam Punk) - La Loggia (vr) - Dj Richy SixChic - Evaos (vr) - Dj Conf Domenica 23 - Jack The Ripper (vr) - Live: H. Medrano (Rap Dialettale) - Punto d’Incontro (vi) - Live: A. Carinato & F. Bertazzo (jazz)

Martedì 25 - Sartea (vi) - JND 2011: Claudio Fabrianesi

mercoledi’ 26 - Rocketz (tv) - Live: Birthday Suits (USA/JAP)





Live REVIEW di OSVALDO CASANOVA

CARLITO

Di s a s t e r W e e k Fes t i va l - B a r S a r t e a 3 1.1 0.20 1 0

I Carlito sono un gruppo ignorante, ignorante come solo il punk sa essere. Del resto nascono dalle ceneri dei C. S. C. H . , i l gru p p o mentalmente più punk della storia recente a Vicenza e dintorni. L'affluenza al Sartea è bu o n a n o n o s t a n t e i l maltempo, con tutti i contorni del punk: pubblico ignorante, amici ignoranti in prima fila che scroccano le birre direttamente dal palco, principi di rissa che si trasformano in un attimo da scariche di insulti in bevute in compagnia. Presentano il loro disco che però ancora non è disponibile e non è disponibile il merchandising, è o non è punk questo? L'attacco è potente: Bagnara sbrega e strepita,

Baila batte, Cesare asfalta tutto con un tappeto rumoroso di chitarra, così si presentano i Carlito al Sartea per il loro concerto pre alluvione, anche se è domenica sera e nessuno ancora lo sa. La track list è inutile citarla, i pezzi sono tutti nu ov i p e r l a m a s s a , conosciutissimi per gli aficionados: “Maledetto Benedetto” fa venir giù le malte alle chiese del circondario, i Santissimi Felice e Fortunato guardano dall'alto con terrore (il loro Capo con molto più compiacimento, opinione del tutto personale) m e n t re i l B u l ga ro acrobaticamente salta tra il pubblico in preda ai fumi dell'alcool. Completano il set alcuni pezzi tardo C.S.C.H. Giusto per non dimenticare. Hanno una bella presenza scenica i Carlito, sono credibili, hanno lineamenti dolci che sul palco si trasfigurano e i segni in faccia di centinaia di concerti fatti nei peggiori bar di Caracas con le varie formazioni in cui militano o hanno militato. Il concerto finisce di botto, così come è iniziato, niente bis, quelli sono per le rockstar tutte lustrini, jet privati e MTV, qua si va a rosso da pasto e birre in lattina, questo è punk. Che non è morto, un po' invecchiato magari, ma non di certo morto.

mer 5 ESH electro sab 8 KING P Dubstep/Dancehall dom 9 Kombo Caracas Acoustic live ven 14 BACK TO BLACK by Dj D sab 15 Dj Maick Hip Hop ven 21 Esh Electro sab 22 LRST Donato dj dotato dom 23- Jazz Live A. Carinato - F. Bertazzo ven 28 Tobia Downass Indie rock sab 29 Gino Tonico Funky Tonic P.ZZA GARIBALDI, 21 BASSANO DEL GRAPPA TEL 347 7597201


CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION - CHILDREN OF THE REVOLUTION

REVIEW

di Jessica Andreucci

Anche quest'anno il Polo fieristico di Faenza, si prepara ad ospitare il tradizionale appuntamento della musica italiana indipendente, il MEI. Nato quasi accidentalmente gra z i e a u n gr u p p o modenese che organizzava fiere del disco, il meeting oggi coinvolge attraverso i locali della fiera e gli spazi urbani di Faenza, centinaia di artisti e di espositori, f u n ge n d o d a ve t ri n a internazionale del Made in Italy. Anche quest'anno sono tantissime le iniziative che colorano il week end del 27e 28 novembre. Un meeting che si interroga sulle nuove tendenze del mercato

globale e sulla capacità della scena italiana di sapersi adattare, per il bene della sua cultura musicale. Non mancano dibattiti sull'impatto del download sulla produzione indipendente e strategie per le etichette nello scenario del digitale. Particolare attenzione al rapporto tra Mu s i c a e Web, a l l e evoluzioni all'interno della p ro d u z i o n e e d e l l a distribuzione musicale, dovuta alle nuove strategie d i c o mu n i c a z i o n e e marketing, e sulla sempre più pesante dipendenza da internet. Si parla di costituzione di un primo

“Codice etico della Musica”, a favore degli artisti indipendenti, (senza casa discografica e/o distribuzione), e dell'interazione tra Live e web, festival e reti locali di musica. Si affronta anche il tema dell'eco -sostenibilità e delle nuove responsabilità nel tentativo di consolidare il binomio musica – rispetto dell'ambiente. Un incontro per fornire indicazioni tecniche per chi voglia creare un festival musicale a impatto zero, e assegnare un riconoscimento speciale come miglior festival di energia pulita, a VRBAN Hi Five (9-10-11 luglio a Verona), interamente eco-sostenibile. All'interno della fiera, non solo musica ma anche i m p o r t a n t i i n i z i at i ve editoriali:uno spazio dedicato ai 30 anni di” Frigidaire”,con una fantastica esposizione(almeno per me,accanita lettrice della rivista) di poster e immagini originali, disegnati dagli autori Andrea Pazienza, Massimo Mattioli, Stefano Tamburini e tanti altri. Viene presentato anche il nuovo Frigidaire “mensile popolare d'elite”, insieme al direttore Vincenzo Sparagna. Al Mei viene inoltre presentato e premiato “Eighties Colours”, edito Coniglio Editore, lo

stesso di “All'ombra di Sgt. Pepper”, volume dedicato alla scena psichedelica underground inglese, a mio parere autentico capolavoro dell'editoria musicale italiana. “Eighties Colour” è la sua evoluzione e sviscera la scena Garage Beat psichedelica degli anni Ottanta. Da segnalare a n c h e u n t avo l o d i discussione a cura dell' Arci, sulla situazione del Live in Italia. Situazione grave, come si è giustamente segnalato in questa sede, che spinge gli addetti al lavoro a interrogarsi su responsabilità e nuove soluzioni per il futuro. Il bisogno di una politica economica e culturale organica a favore del live, viene sottolineata dai numerosi intervenuti tra cui Paolo Marcolini (Presidente Arci Emilia Romagna), Giancarlo Pressenda (Ufficio Musica – Direzione Generale Siae e Alessandro Ceccarelli (Estragon Club/Lab, Agenzia concerti). Altre interessanti iniziative: “Aie d' Italia”, dibattitosul rapporto tra musica e dialetto; un i n c o n t ro t ra ra d i o u n i ve r s i t a r i e, re a l t à fo n d a m e n t a l e n e l l a espansione della musica emergente,ed operatori vari del panorama indipendente


CHILDREN OF THE REVOLUTION

PHOTOS AROUND THE ROCK di Enrica Sampong

TEATRO DEGLI ORRORI

(etichette, agenzie di promozione, distributori) e “Musica contro le Mafie”, in collaborazione con il Festival Politicamente Scorretto. Durante il convegno è stato presentato “Terra in Bocca”, opera rock dei Giganti, censurata nel 1971, perchè già osava parlare di mafia, e “La cretina Commedia” dei Talco sul grandissimo Peppino Impastato. Ottima iniziativa anche “Mani in alto! Musica in LIS” (linguaggio dei segni) a cui prende parte la direzione artistica del Ephebia Festival, che quest'anno ha presentato un interno concerto tradotto in lingua LIS. Musica per tutti dunque, patrimonio culturale vivo ed accessibile. Il Mei è una realtà consolidata:nel nostro paese, ahimè, resta l'unico punto d'incontro non solo per gli addetti al lavoro, ma

anche per i semplici appassionati che possono imparare come supportare la s c e n a u n d e rgro u n d indipendente. Si rivela fo n d a m e n t a l e i l s u o attivismo per continuare a va l o ri z z a re l a re a l t à underground del nostro stivale, a fornire informazioni utili alle indies che vogliano combattere il mercato globale e le sue logiche esclusive e omologanti. Per questo motivo è importante che questo meeting preservi la caratteristica fondamentale di apertura a tutte le realtà artistiche nel tentativo di sviluppare TUTTA la musica italiana, (con unica discriminante il fatto che questa sia indipendente) in TUTTI i suoi generi. Perché chi non va ai concerti forse non lo sa, ma il panorama underground nel nostro pullula di buona musica.

“Scrivere con la luce”, sarebbe questo letteralmente il significato di fotografia; ma non è solo questo ciò che ci propone Photos Around the Rock, titolo della mostra che ha avuto il suo primo debutto sabato 18 Dicembre al Sartea, locale storico di Vicenza; ci viene proposto di andare oltre, di immergerci in un vero e proprio mondo basato sul rock, basato sui grandi autori del rock. La mostra gira attorno a cinque fotografi, Francesco Zanet, Alessio Furlan, Michela Del Forno, Henry Ruggeri e Daniele Pensavalle, e ci vengono proposte le loro storie e i loro miti, quali David Bowie, Iggy Pop, Ramones, Oasis, Placebo e tanti altri artisti. Più di cinquanta scatti, più di cinquanta emozioni racchiuse in una tela, emozioni degli artisti, ma pure sensazioni degli stessi fotografi al momento dello scatto; si è cercato di mettere in evidenza le migliori foto, le più rappresentative per i fotografi, quelle che a loro esprimono qualcosa e che a loro fanno rivivere quel determinato momento, quel concerto, incorniciato in un attento scatto che può dire di tutto e di più. Il Sartea, locale oramai a livelli internazionali, con una storia ben portante alle spalle per quanto riguarda il rock, si è presentato il luogo adatto dove poter inaugurare la mostra, che è stata aperta dallo staff caloroso di Sound & Vision, ma a renderla magica sono stati sicuramente i numerosi curiosi che venivano ad osservare, ad interpretare, a chiedere. Purtroppo a causa del mal tempo e di vari inconvenienti, non tutti i fotografi son riusciti ad essere presenti, ma le loro vibrazioni si percepivano osservando foto per foto, che, apparentemente semplici, si sono rivelate dei veri e propri racconti, lasciando a noi l'immaginazione di rielaborare a nostro piacimento quel preciso momento, quello scatto parlante. Per gli amanti del rock, per gli amanti dell'arte, o semplicemente per chi ama scoprire, è una mostra interessante e necessaria e si terrà al Sartea fino al 10 Gennaio, per trasferirsi dal 3 Febbraio ad Asolo, presso lo ZweiBar.


GLI INDIMENTICABILI DIMENTICATI A CURA DI FOX

TIM BUCKLEY “starsailor” Ci sono dischi che diventano pietre miliari e si auto alimentano con il tempo, tramite miti, racconti e leggende spesso strumenti del loro “mantenersi in vita”, altri invece oltrepassano il confine dell'universo conosciuto, prima mescolando l'esistente con una forte identità ed un chiaro obiettivo per poi catapultarsi nell'innovazione. Nel 1971 Tim Buckley spiazzò l'intero mondo musicale americano con il disco di frontiera per eccezione. Starsailor fu un fiasco clamoroso dal punto di vista commerciale e ancora oggi sembra sia difficile da reperire anche in compact disc; si dice che la delusione per la risposta negativa del pubblico fece smettere all'artista di scrivere per ben due anni, in effetti chi all'epoca aveva amato le ballate sognanti e tristi di un menestrello così introspettivo ed intellettualmente già oltre alla media che in Happy Sad sembrava avesse raggiunto il

suo apice, fu spiazzato già dal successivo e ostico Lorca, ma Starsailor non può essere paragonato a nessuna opera del periodo, va oltre a tutto ciò che si era ascoltato fino a quel momento. Il primo importante colpo al passato viene dato con l'utilizzo della voce che chiude con i testi definiti per lanciarsi in una ricerca radicale sullo strumento vocale stesso. Chi ha modo di ascoltare ancora oggi l'album, troverà dentro tutte le premesse che porteranno, soprattutto in Europa, alla sperimentazione della voce ed allo studio della stessa, in particolar modo in Italia, con Demetrio Stratos

che ne svilupperà le potenzialità. Starsailor inizia questo percorso in un fragore sonoro molto spezzato, con tante incursioni nelle terre del jazz libero e dell'aridità sonora tipica del suono di confine. Se la voce di Buckley è un razzo spedito in altri mondi non è di meno l'impianto strutturale delle composizioni, ricco di improvvisazioni e di complessità armoniche, con quella chitarra pungente che lascia sempre una forte tensione. Alla fine del disco sembra di essersi immersi in una grande fuga immaginaria, in una visione unica di movimento.


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BEDROOM REVOLUTION “storie di dischi da collezione” di SIR TAYLOR

KRISMA Non sono molte le band italiane che godono di un grosso seguito all'estero. I Krisma/Chrisma sono sicuramente una di queste e altrettanto certamente tra le band italiane più importanti della scena new wave nostrana. Il nome della band deriva dalla unione dei due nomi dei membri fondatori (Cristina/Maurizio) e ha come motore trainante la figura del p o l i e d ri c o M a u ri z i o A rc e ri proveniente dai New Dada (band beat 60s) che aveva già avviato una carriera come solista dopo il 1970 con buon successo. L'incontro a Milano con il fratello di Vangelis nel 76 crea le basi per il futuro s u c c e s s o. G l i e s o rd i s o n o abbastanza ambigui con una musica funky ben condita di proto elettronica orientata alla italodisco (vedi il 45 giri “U pt 1/2”). Ben presto p e r ò l ' i n fat u a z i o n e p e r i l movimento punk inglese ed il crescente interesse per la musica elettronica li portano alla ribalta della cronaca musicale nostrana, famoso l'episodio del dito tagliato durante i concerti che in realtà era un trucco cinematografico, su cui la

“Clandestine Anticipation” CGD 20296 LP IT


s t a m p a s i s o f fe rm ò lungamente. La band ha i m m e d i at a m e n t e u n ottimo contratto con la polygram (peraltro la vecchia etichetta di M.Arceri) per cui sfornano una serie di singoli di buon riscontro commerciale, su tutti “Lola/ black silk stocking” del 77 e “Gott gott electron/Vetra platz” del 79 e tre album che marcano una progressione mu s i c a l e n o t evo l e ( C h i n e s e re s t u ra n t , Hibernation, Cathode mama). Nel'80 la band, che ha lasciato l'asfittica italia e vive tra Londra e N.York, cambia nome in Krisma e trova un nuovo contratto con la CGD. La musica è sempre di più orientata verso l'elettronica pura, cupa (in stile anglosassone direi) con grande sforzo di ricerca per suoni originali e t e s t i r i c e rc at i e concettuali. Arrivano anche ad ideare uno dei primi minisequencer (battezzato Krismino) che contraddistingue il suono del nuovo lp. Esce proprio nel 1981 “Clandestine Anticipation” che reputo il punto più alto della loro c o p i o s a d i s c o gra fi a . L'album è una sorta di concept in cui si parla

dell'acqua nelle sue diverse forme (neve, ghiaccio, vapore, pioggia etc.). Brani come “Miami”, ”Water”, ” S i l ly E u ro p e a n s ” o d ”Opposite” sono veri capolavori che non hanno nulla da invidiare alle produzioni dei contemporanei UltravoxJ.Foxx, Simple Minds, D. Mode etc. Un album molto importante nel panorama musicale del tempo e quindi altamente collezionabile. Sottolineo poi l'attenzione dei krisma per la nascente arte dei videoclips- da vedere su youtube- che furono trasmessi spesso da Massarini durante “Mr Fa n t a s y ” n e l l a re t e nazionale. L'album è uscito in varie edizioni, la più collezionabile è sicuramente quella con la gimmick cover di plastica con i profili dei due Krisma che varia a seconda della posizione. La label originale CGD è quella verde con logo blu. Il disco non è rarissimo n e l l a ve r s i o n e b a s e (20/30€) si sale molto per la versione in tiratura limitata con gimmick cvr (almeno 60€) e per i mix promozionali che accompagnarono l'album. Qualcosa è uscito in cd alla fine dei 90 ma senza inediti addizionali che io sappia.


IO A N GEN

Party hany H? p i h p A U, YE ion E nerzt FFEND YO e G t r O A live live Sma DOES IT h VACC nds M 4: he TUNAS NICE wit ve Ba E i T V L ' : B 5 'n LU M sque ME C live Burle S 8: N 0 5 ' TELL " 0 N K A O '4 , O M E L N LL "NEW h CAPTAI IT FO it LA NU ORN CLUB : w 4 1 RING V C ATHE POP : G 5 T 1 S S EA RTH h NO live t i w Y OOSE PART MAG B with G D thing A E U CL SPR R Clo : H E 1 T A 2 S V B HW by LO : WA ry S 22 NUTS lian sto O D a Y t T i S ve P an : DU RS li V 28 ULL IN U GHTE + CSK Dj I P F : L 9 A S2 RYST ith C w E C VENI CLUB E M N .: 5 feb

POP CORN CLUB via della pila 103 Marghera VE info: www.popcornclub.it - 393.7573462 facebook: POP CORN CLUB Venezia comunicazione ed ingresso riservati ai Soci ARCI



live review di davide visentin - photo di michele spinnato

MELISSA AUF DER MAUR @ New Age di Davide Visentin

11.12.10 I festeggiamenti per il quindicesimo anno di attività del New Age vedono sul palco Melissa Auf Der Maur, splendida ninfa del rock d'oltreoceano. La serata inizia con la proiezione del corto "Out of our mind" diretto dalla stessa Melissa, che completa così il percorso artistico i n t rap re s o c o n l a pubblicazione d e l l ' o m o n i m o a l bu m uscito qualche mese fa; seguono gli apripista di casa, i Grand Sound Heroes, capaci di scaldare il pubblico anche con l'aiuto di qualche genere di

infiammabile, con cui il cantante Vanni Joe inscena un inaspettato quanto fuori luogo rogo dell'asta durante l'ultimo pezzo. Sono le 11.30 e Melissa finalmente si concede; entra e soffia nell'aria la sua polvere magica ed il pubblico, specialmente quello maschile, è ai suoi piedi. Un viaggio musicale tra pezzi del nuovo album - che nonostante non brilli per eccentricità, dal vivo regge il confronto e "spacca" abbastanza - e canzoni che hanno segnato l'inizio della sua carriera solista dopo Hole e Smashing Pumpkins 7 anni fa; Alle sue spalle i

chitarristi Michael Tymn e Christopher Sorensen - di quest'ultimo degno di nota il ciuffo ribelle che pare quello di Cameron Diaz in "Tutti pazzi per Mary" (speriamo non abbia usato lo stesso gel) - e il batterista Patrick Sayers, musicisti scatenati e più che degni, seppur abbiano visto molti meno inverni innevati di Dea Melissa. Dopo qualche canzone è lei stessa a chiedere al suo pubblico di muoversi di più, un sorriso malizioso, le mani tra i rossissimi capelli, e si riparte, "real a lie": la gente li sotto inizia timidamente a saltare, ma la Dea non sembra a suo agio. Il pubblico non risponde come potrebbe nemmeno sui riff spettrali di "my foggy notion" e lo spettacolo si ammoscia tra cellulari a mille megapixel e fotocamere digitali; colpo di grazia ad uno show che già langue lo dà l'infausta scelta di mettere in scaletta "father's grave" splendida collaborazione dell'ultimo album tra Melissa e Glenn Danzig, fondatore dei Misfits - che tuttavia dal vivo viene cantata da lei, sola sul palco, sopra la base sparata a zero sulla folla: il pezzo non è scatenato, il risultato sono cinque minuti di noia, una sosta evitabile dopo la quale

recuperare un pubblico già di suo poco animato, risulterebbe complicato anche con l'ausilio della bionda e formosa modella dietro le quinte, assunta dal New Age come "tavola" da bodypainting per il dopoconcerto. Siamo agli ultimi, la cover di "Paranoid" dei Sabbath suona malinconica, il pubblico segue ammaliato ma quieto, in un incantesimo scagliato, forse involontariamente, dalla rossa strega sul palco. Melissa saluta il suo pubblico con la hit "follow the waves" e per pochi minuti, forse troppo tardi, la folla si riprende e si scatena davvero. Il gruppo esce di scena. Ci si aspetterebbe per lo meno un bis, vista l'oretta e poco più di concerto ufficiale, ma la Dea è seccata e il suo pubblico non la chiama abbastanza: finisce così un concerto strano, caratterizzato da una performance che seppur non deluda lascia comunque con l'amaro in bocca quanti, come il sottoscritto, erano li perchè memori di una Melissa forse p i ù gi ova n e o semplicemente più affamata di gloria di cui si e ra n o p e rd u t a m e n t e innamorati solo qualche anno fa. Il tempo e la fame passano per tutti; per alcuni, evidentemente, di più.



EVENTS REVIEW di Lara lago

SO AFRICAN, SOWETO Si accendono le luci in sala. Il Gran Teatro Geox di Padova viene illuminato dalla sua luce fredda e chiara: il Soweto Gospel Choir ha cantato appena mezz'ora poi si è fermato per una pausa. Qualcuno se ne va, raccoglie giacca e borsa e abbandona il concerto. Questo perché i Soweto non sono all'altezza delle aspettative? No. Perché uno degli ensemble più quotati al mondo non sa cantare? No di certo. Per il loro repertorio singolare? Ecco, forse. Iniziare a parlare del concerto dell'11 dicembre partendo proprio dalla sua pausa serve a scandire che i Soweto non sono per tutti. In tempo

natalizio, dove gospel fa rima con panettone, i tanti che avevano pensato di passare un sabato alternativo con canti sì africani, ma pur sempre gospel, si è annoiato di brutto, ingoiato e fagocitato da incalzanti ritmi tribali, sonorità da profonda Africa, danze popolari e venature folk. Se il gospel è la musica delle Chiese d'America nata in Africa e farcita con gli anni di ritmi pop e svisi a volontà allora i Soweto stanno al gospel come Alicia Keys sta al metal. Se il gospel è invece il ripartire dalle origini, dalla matrice della Madre Africa, da dove tutto iniziò, e alla quale far pur sempre riferimento, allora i Soweto

sono sì l'esempio più autentico dello spirito dei cori religiosi, delle tradizioni, dell'emozione, delle voci che scompigliano chi le ascolta. La consapevolezza fa parte dei Soweto, infatti, dopo una prima parte composta dai brani del loro ultimo disco “Grace” e molto tradizionale, il coro ha proposto brani più orecchiabili e conosciuti dal grande pubblico, primo tra tutti “Swing low, sweet chariot”. Impeccabile l'ensemble vocale, che si esibisce in otto lingue sudafricane che, sotto la direzione di David Mulovhedzi e Beverly Bryer, attira i migliori talenti delle chiese di Soweto e dintorni. Se nel precedente spettacolo “African Spirit”, il Soweto Gospel Choir era

stato premiato due volte con il Grammy Award, anche con “Grace” esegue un repertorio che riflette aspetti della storia della Rainbow Nation, catturandone la bellezza e la passione e celebrandone la forza dello spirito umano. Il ritmo vivace, la danza, la ricerca vocale, portano in scena canzoni che rievocano il passato. Con una trentina di artisti in scena, tra cantanti, ballerini e percussionisti, i Soweto scuotono le anime, trasmettendo al pubblico la bellezza e la passione che caratterizzano l'Africa. Dimentichiamoci il gospel, apriamo le porte alla world music: questa è una tribù. Una tribù così africana da portare addosso, come marchio di fabbrica, proprio il nome della loro terra.



o t t e r a B

ia tter e f f Ca ria -i Sky e t t he nt rusc ca - Eve B i a us ri irrenack - M B Bar eca - S Enot

OKE A R KA I D E GIOV I N OG ERA S O T A e SAB Y ’ i d ener iTO PART v I I TUTT ET + MOJ DJ S


EXCLUSIVE INTERVIEW “MAGNETOFONO” di d. zanin

IL MAGNETOFONO

astutamente sostituita dal battito di mani a tempo di 4500 persone (tra italiani, 60s italian jazz & STEVE VAI - live @ Bucarest rumeni e americani ), quasi a dimostrazione dell'apprezzamento e della partecipazione tutt'altro che passiva all'esibizione. La teatralità dei tre “manetofonici” è stata ampliamente premiata dal pieno registrato nei due club in calendario. L'Art Jazz Cub di Bucarest ha accolto con entusiasmo il trio, che ha portato all'estero un concerto acustico basato sulla rivisitazione in chiave jazz di diverse personalità che hanno colmato gli anni Sessanta italiani: dal noir genovese di Tenco al romanticismo di Punta l'indice nella grande nuovo progetto accompagnato mappa degli artisti rock e dall'Evolution Tempo Orchestra lascia che il destino ti affidi (la pregiata filarmonica di un chitarrista di fama Bucarest), mentre il compito mondiale, per intraprendere del trio vicentino, composto con esso un meraviglioso dal raffinato Emmanuele viaggio caratterizzato dalla Gardin al piano, il diligente mescolanza di folklore Marco Penzo al basso e il italiano e hard rock melodico Alan Bedin alla voce, “zappiano”. L'incontro, si è dimostrato una meticolosa organizzato da Music c o m p e t e n z a d ' e s s e re Contamination e che ha testimoni di un genere avuto luogo lo scorso 8 musicale tutto italiano. Dicembre 2010 nella Sala “Il Magnetofono” è un progetto P o l i v a l e n t e d'alta classe, che nasce (Bucharest/Romania), ha dall'alleanza di fini idee avuto come protagonisti il musicali che sfociano nella celebre Steve Vai supportato ricerca di un suono minimale dal nostrano trio “Il caratterizzato dall'ottima Magnetofono”. Un connubio sintonia dei componenti particolarmente attento ai mescolato al sarcasmo e valori di una musica da l'ironia disegnati n un contesto t e m p o ab b a n d o n at a . orchestrale, aggravato dalla Steve ha presentato il suo mancanza della batteria,

Sergio Endrigo, dal Beat melodico del Clan di Adriano Celentano al mood ritmico di Caterina Caselli, il soul di Lucio Dalla, e gruppi come I Ribelli. L'istronico vocalist del trio italiano ha affermato al suo rientro in patria: “Nonostante la lingua, il p u bbl i c o s i s e n t iva estremamente coinvolto dal nostro sound e dalla purezza delle nostre melodie. E' stata una grande soddisfazione per noi e la collaborazione con Steve Vai ci ha portato in un contesto orchestrale del tutto nuovo. Si dimostra comunque inconfondibile il suo stile musicale: la collaborazione con Frank Zappa lo ha profondamente segnato!”


Rock Café & Zweibar

2011 LA SFIDA CONTINUA!

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Not

tar

u t b a ’ n s hi

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LE RECENSIONI

a cura di A, Lo Giudice & Luca Sartor

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MINISTRI “Fuori” Arduo da recensire- e, infatti, lo faccio con ritardo. Per molti “Fuori” non è altro che maniera (già al terzo disco, ohibò!), altri puntano il dito sulla somma di difetti del gruppo- primo tra tutti il cantato non esattamente d'accademia. Ma sapete che vi dico?! “Fuori” è davvero un gran lavoro, anche se non per tutti. Manca il singolo d'impatto, è vero, però la compattezza d'insieme del trio ha fatto passi da gigante dall'esordio minimalista de “I Soldi Sono Finiti”. Fortunatamente la rabbia (che è un dono, come ci dicevano i Rage Against the Machine) è rimasta quella dei primi due album e ce lo ricorda il crescendo feroce di “Una Questione Politica” e la sberla scomposta di “Che cosa ti Manca”, mentre dai loro esperimenti cantautoriali vengono generate perline come “Vestirsi Male” e “Le Città senza Fiumi”. Pura novità, invece, il flirt con l'elettronica di “Tutta Roba Nostra”. Comunque, citare i singoli brani ha poco senso: “Fuori”, più degli altri dischi dei milanesi, va ascoltato nel suo complesso, in modo che i tasselli (che magari da soli dicono poco) compongano un grigio ritratto di amarezza che, però, non lascia mai il posto alla resa. E, per fortuna, c'è ancora chi resiste al nulla.

PHINX “Login” Giovanilistici? Basta vedere le loro foto. Sintetici come le tette di un viado? Sarebbe difficile da negare. Ma anche parecchio divertenti ed originali. E, poi, sono almeno dieci anni che il mondo rock non considera più parolacce “Elettronica” o “Dance”, per non parlare del semplice “Pop”, quindi… Ecco i Phinx fanno pop da anni zero, ruffiano il giusto e con l'obbiettivo, centrato in pieno, di animarvi il culo. Se “Login” fosse uscito in qualunque altro paese occidentale, le radio li trasmetterebbero alla nausea. Dato che sono italiani, e, per giunta, bassanesi, promuoverli diventa quasi un punto d'onore Non ho ancora avuto modo di ascoltarli dal vivo, ma la loro prova su disco mi fa immaginare che riescano senza troppi patemi a far ballare pure le sedie. Tra l'altro, la struttura dei loro brani è tutt'altro che banale (le brevi “Noizcut” e “Anorexic Madonnas” sono estremamente originali) e, al meglio della loro forma, regalano brani di presa ferrea come “Italian Job” o “The Gamer”. Difficile cavarseli dalla testa dopo averli ascoltati.

UNITED VIBRATIONS “RA! ....” Ho potuto vedere il concerto di questo giovanissimo quartetto londinese (20 anni di media) all'Asha di tv ed è stato folgorante.Di loro mi aveva parlato Sam Paglia e avevo letto qualcosa di Giles Piterson(BBC) che li adora.Posso solo confermare tutto il bene che si dice e caldamente cosigliarvi i due cds usciti ad oggi(esiste anche un 12”mix di Ra!) come pure l'album in uscita.Il loro afro jazz spirituale è ricco di eredità importanti da Pharoah Sanders,A. Scheep, Coltrane a Sun Ra orch per citare il versante jazz classico ma i gruv ritmici sono pieni di echi reggae,afro funk,drum and bass, e perfino punk sapientemente dosati per creare un suono unico e originale.L'uso del campionatore ed effetti e la grande competenza tecnica mostrata in toto dal vivo (2 fiati, basso batteria e voci) hanno creato un impatto sonico stupefacente.CDs illimitatamente consigliati a chi và avanti e non si accontenta mai.


Di alice lago

Alice nel Paese delle Meraviglie, un classico intramontabile della letteratura mondiale, ha la strana potenza di girare vorticosamente nelle teste, mentre lo si legge, e anche quando lo si posa sul comodino o lo si mette in borsa, e di lasciare storditi, quasi smarriti, quando, chiudendo l'ultima pagina, non ci si rende conto appieno (anzi, non ci si rende conto affatto) della storia che si è letta, e che, inconsapevolmente, si è vissuta. Uno dei pregi maggiori di quest'opera è la capacità di presentarsi sotto molteplici forme, la possibilità cioè di essere letta con diverse chiavi di interpretazione. Può Lewis Carrol essere uno stupendo libro per (edizioni varie ragazzi, una arguta satira sociale, un testo di puro divertimento e svago, illustrate una parabola di vita, un gioco assurdo, un sogno reale. e non) Ogni volta che si sfoglia, ha un nuovo senso, dà nuove possibilità di scelta, e riesce a divertire, a far ridere delle nostre fissazioni, e al contempo è riflessivo e armonioso. Certo, non neghiamo che a tratti Sarà che chiamandomi Alice, hanno risulta difficile, forse troppo surreale, sempre avuto tutti quanti la di significati aldilà di una malaugurata idea di ribattere “quella pregno mente bambina. del paese delle meraviglie?” e io da Ma, nel suo complesso, è una perla ormai quasi 26 anni, tra film e libro, sa prendere il cuore dei piccoli, non ne ho mai voluto sapere nulla di eche che affascina ininterrottamente gli una storia che rasenta l'assurdo, ma adulti. allo stesso tempo è pregna di una Uno di quei volumi, magari illustrati, psicologia spicciola, che fa che non devono mancare nella rabbrividire anche grandi professori? propria libreria. Sarà che da un po' di tempo, mi coccolo addosso questa parola nelle E credetemi, detto da una Alice che vive nel paese delle meraviglie, ma sue varie derivazioni (meraviglia, che di quest'opera non voleva meraviglioso, meravigliosamente, proprio saperne, fino a qualche mese meravigliarsi) e non posso far altro fa, è davvero un consiglio da non che ringraziare un mondo prendere sottogamba! sconvolgente uscito dalla testa di Buona lettura, bianconigli! Lewis Carrol?

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE


LIVE REVIEW di antonella campigotto

LIVE REPORT PRIMO + SQUARTA @ PIEFFE FACTORY (LUCINICO-GO) 04/12/2010 “Ma ce l'hai il Chupa Chups al gusto caffè macchiato freddo?” Notte. Cielo terso e stellato. Al nord, a dicembre, quest'accoppiata garantisce un'unica cosa: freddo bastardo! Quel freddo maledetto che ti congela anche i pensieri. Quello che ghiaccia a mezz'aria le parole, come in un fumetto. Quello che ti fa comunicare solo con gli occhi, sempre che tu riesca a tenerli aperti. A Gorizia ci troviamo in pochi valorosi, sparuti esemplari che se ne fregano del tempo, di letterine/veline/gieffine, dei locali “di tendenza” e che alzano volentieri il culo dal divano quando c'è QUALITA' in programma. E questa notte abbiamo di che abbuffarci! Il menu prevede, infatti, Primo + Squarta, “spin-off” dei Cor Veleno, che in questo periodo stanno gironzolando per l'Italia prima dell'uscita del loro nuovo disco (“Qui è selvaggio”), prevista per l'inizio del 2011. La serata parte fiacca, con un djset poco convincente e con la gran parte del pubblico che resta a chiacchierare-berefumare fuori, al freddo (non che la temperatura interna sia di gran lunga superiore, si intende…). Verso le 23.30 salgono sul palco King & AP,

duo di Nova Gorica, a cui è affidato l'ingrato compito di “scaldare gli animi” prima della botta decisiva. Ora, sono convinta quanto te dell'onere gravoso che pesa su qualsiasi “gruppo spalla”, ma – e che diamine! – cerchiamo per una volta, una almeno, di cogliere l'occasione e tirar fuori le palle, non ti pare? Ecco, forse a questi due simpatici sloveni proprio non pare… D'accordo che l'audience non è da stadio; vi posso concedere il fatto che siate poco conosciuti e che, magari, fare rap nella vostra lingua madre non sia semplicissimo (neanche da ascoltare); posso darvi anche buona l'emozione di fare da “apripista” a due elementi di “un certo livello”…ma un po' di energia in più certo non guasta, eccheccazzo! Ad onor del vero, c'è anche da dire che questi baldi giovani sono parecchio autoironici, al punto tale che spesso ti chiedi se stiano scherzando o facendo sul serio, come quando presentano i pezzi con lo stesso entusiasmo di Marina Massironi-Anatolia ne “I Bulgari” (te lo ricordi “Rabbrividiamo. Brrr”?) o quando fanno i cori inneggiando ai cevapcici. In

definitiva: i ragazzi hanno buone capacità, ma possono fare sicuramente di più. Ma eccoci finalmente al piatto forte della serata. Squarta prende furtivamente posizione alla consolle già sul finire del live del gruppo precedente, mentre Primo è pronto col microfono a bordo palco. Da lì in avanti è la svolta, il giro di 180 gradi che stavo aspettando, una botta di colore dopo tanto grigio, la QUALITA' che stasera mi ha portata a fare un sacco di chilometri! Quello che mi incuriosisce di più quando mi trovo in situazioni come questa, in locali piccoli, dove la

gente ti sembra lì quasi per caso, è osservare il pubblico, i comportamenti, le espressioni sulle facce, le reazioni rispetto a ciò che sta capitando a pochi metri di distanza. E allora c'è chi stava sonnecchiando su un divano (prestando attenzione solo allo schermo del cellulare) che si desta dal torpore e si alza in piedi; chi prima era relegato al buio, nelle retrovie, si avvicina timidamente al palco; chi era interessato solo alla birra e alla barista, ora inizia anche a ballare un po' (e ti sfido a rimanere fermo!). E poi vedi chi si lascia


trasportare dagli eventi e si gode al massimo la serata, anche se non ha ben chiaro di cosa si stia trattando. Si parte quasi in sordina con “La gente dice” (anticipazione dal prossimo disco), ma la situazione diventa subito molesta quando i nostri eroi sparano, una dietro l'altra, “Sotto shock”, “Mamma mia” e “La sveglia”. È palpabile la sintonia tra Primo e Squarta e si viene a creare un'atmosfera strana, in cui non capisci se sei ad un concerto, ad una serata tra amici o a condurre il tuo programma preferito alla radio. C'è uno scambio biunivoco di energie tra chi è sotto e chi sta sopra il palco, un flusso continuo senza barriere, filtri o transenne. E infatti c'è chi porta direttamente le birre ai ragazzi o chi, durante uno stop (voluto) di Primo, gli urla “ C a n t a , s t ro n zo ! ” , fomentandolo ancora di più a sfornare rime ad una velocità sbalorditiva! C'è da dire che i due “animatori venuti dalla lontana Roma” ci danno dentro di brutto, mettendo in scaletta brani ancora freschi di ascolto (come “Falso”, “Sto Cor Veleno” – e qui memorabile il balletto di Squarta sulle note di Raffaella

Carrà – o “Pensami forte”), alternandoli a pezzi “vintage”, tipo “Potente in culo”, “Non mentirmi mai” e “Pimp”, spingendo continuamente il pubblico a partecipare. E ti accorgi di chi conosce i pezzi a memoria che canta fiero sotto il palco, al pari di chi non li ha mai sentiti e “improvvisa” sui cori con la stessa passione. I romani si stanno divertendo da matti, la gente pure e parecchio (era ora!), ma, dopo 24 pezzi (sì, hai letto bene, 24!) è ora di staccare tutto (finendo alla grande con “21 Tyson”, “Le guardie, i pompieri e l'ambulanza” e “Cor Veleno”) e lasciare spazio, di nuovo, al dj-set. Ma Squarta non se ne vuole andare dalla consolle, come un bimbo affezionato al suo giocattolo preferito! Primo riprende pian piano possesso di qualche suo vestito sparso per il palco ed anche per il suo compare è giunto il momento di arrendersi e di tornare in camerino. Ma giusto il tempo di cambiarsi e sono tra il pubblico, a stringere mani, a

ricevere demo di gruppi esordienti, a chiacchierare con amici di lunga data o con nuove conoscenze con la medesima partecipazione. È stato un concerto onesto, senza suonini sterili, pose o falsi sorrisi, come se ne vedono troppi in giro. Un live

schietto, sincero, cinico, brutale, ma anche con una punta di romanticismo, come sono loro. Mannaggia a te, che te lo sei perso! Fuori fa sempre più freddo e le stelle nel cielo sembrano essersi moltiplicate. “Certo che un cielo così…quando lo vedi a Roma?”


SOUND & VISION NIGHT CLUBBING QUANTE VOLTE VI SIETE RECATI IN UN LOCALE CHE NON HA SODDISFATTO A PIENO LE VOSTRE ASPETTATIVE? NIGHTCLUBBING VI VIENE IN AIUTO!

I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta, originalità e qualità dei servizi offerti. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti. SOUND AND VISION AWARD

Questo simbolo è stato assegnato a quei locali che da oltre 4 anni hanno scelto Sound & Vision. E’ così doveroso e giusto rivolgere loro un nostro ringraziamento, con questo piccolo riconoscimento. Possiamo così garantirvi che la loro passione e coerenza nel gestire il proprio locale si riflette ampiamente sulla soddisfazione dei clienti che lo frequentano.

SARTEA

VI

C.so S. Felice 362 - VICENZA - Tel 0444.563725 www.sartea.it - www.facebook.com/bar- sartea

BAR ASTRA

VI

Contrà Barche - VICENZA www.facebook.com/barastra

Ecco i simboli delle caratteristiche dei locali L E G E N D A

LIVE MUSIC

Mostre Foto e Quadri

JAZZ

Wireless

Dj Set

Giardino Estivo

Cocktails Bar

Birreria

Club Privato

Vegetarian Food

Ristorante

WineBar

S&V AWARD

Eventi SKY

VINILE

VI

Via Capitano Alessio 94 - Rosà www.vinileclub.it - Tel 347.1601429 smoking area

Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì

Il centro di Vicenza, al centro del mondo, nel centro della musica! “Nuovo Bar Astra” powered by his eclectic owner Mopi and his amazing staff. Music every day, music every night ,,, music inside. Taste us and you never forget us! Peace & Love!Da non perdere i mitici concerti e dj set aperitivo. Aperto tutte le Domenica dalle ore 16.59

Vinile classe 1976 punto di riferimento per artisti e promoter fuori dagli schemi della maggior parte dei locali presenti sul territorio. Recentemente rinnovato propone Live music & dj set con feste a tema o party di tendenza. Locale con sala fumatori disponibile per feste private & happening...


BARETTO

SHINDY CLUB VI

CSC

Contrà S. Giorgio - Bassano d. G. - Tel 0424.500000 www.shindy.it

Via Leogra, S.P. 46 al km 21 - San Vito di Leguzzano (VI) Info Tel. 349.294328

Via Ponticello 40 - Molvena - Tel 345.2758203

Lo Shindy Club da trent’anni è la discoteca dei bassanesi doc, informale ed “alternativa” offre serate di vario genere: il venerdì concerti live, il Sabato rock puro al primo piano, e musica elettronica nell’ Electric Ballroom. Avete presente la pubblicità “cosa sarebbe il mondo senza la Nutella?” Decisamente si abbina a “cosa sarebbe Bassano senza lo Shindy!”. Enjoy! . Aperto Venerdì e Sabato

Dal 1999, in totale libertà e senza deleghe ad agenzie, organizza e diffonde musica ed arte in un mix eterogeneo di generi e di provenienze internazionali. Tutte le info su www.centrostabile.it

Posizionato sulla statale che va da Breganze a Marostica, con un ampio parcheggio sia di fronte che a lato, e arredato in modo un po' kitsch è particolarmente gradito ai giovani per i suoi colori vivaci e l'atmosfera sempre allegra, ravvivata dalle bellissime ragazze che vi aspettano sette giorni su sette dalle 06 del mattino fino alle 02 di notte. Oltre alle ottime birre facciamo delle Bruschette speciali, Panini, Insalatone e snack veloci adatti a tutti i gusti.

OSTERIA RIVE VI

PUNTO D’INCONTRO VI

LA LOGGIA

Via Rive - Cartigliano - Tel 348.8265815 www.rivejazzclub.it

P.zza Garibaldi - Bassano d. G. - VICENZA Tel Roberto 347 7597201

C.so Guà - Cologna V.ta - Tel 0442.41041

Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni ’50-’70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!

Aperto tutti i giorni dalle ore 07,00 del mattino con orario continuato. Dal mercoledì alla domenica, dalle 18,00 alle 02,00, diventa punto d'incontro by night. sorge sulle ceneri ancora calde del Contrà Granda e ne acquisisce modi, abitudini e spirito. Cocktail internazionali, selezioni di vini, birre, distillati e tanta buona musica con dj set e live. Disponibile per feste private.

Loggia Cafè è il punto di partenza ideale per la vostra serata, tutti i week-end con i migliori DJ Set della zona offrono divertenti serate dall'orario aperitivo in poi, sempre con nuove situazioni da vivere. Situato nel centro storico di Cologna Veneta. Chiuso il Lunedì

Centro Stabile di Cultura

VI

VI

VR


JACK THE RIPPER VR EVAOS

VR

ROKKAFE’

TV

Via Nuova 9 - Roncà - Tel 045.9971260 www.jacktheripper.it

Via del Commercio 40/a - Soave Tel 045.9586178 - evaos@hotmail.it

St. dei Colli - Castelcucco - Tel 349.6027294 www.rokkafe.com

Un vero tempio del rock! Un punto d’incontro obbligatorio per la buona musica. Da qui sono passate le migliori band underground del pianeta. E se Elvis fosse ancora vivo dopo Las Vegas avrebbe scelto questo posto per esibirsi. Il Jack the Ripper è alternativo, fuori da mucchio, inossidabile, una garanzia di qualità e continuità. Rochenrol!!!

Evaos dove bere e mangiare, non è solo un gioco di parole ma un nuovo concetto di ristorante a 360° nell'arco della giornata, partendo dall'aperitivo con particolari Band e DJ Set arrivando ad eleganti cene e ottime degustazioni di vino. Nato con l'idea di rivoluzionare le vostre serate EVAOS si distingue fin da subito per eleganza e stile. Aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 02:00 chiuso la Domenica.

Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00

ROCKETZ

NEW AGE

ZWEIBAR

TV

TV

TV

Via Piave 29 - Cavasagra di Vedelago (TV) Info ; Gruppo Facebook

Via Tintoretto - Roncade - Treviso www.newageclub.it

Ponte Pagnano - Asolo - Tel 347.737793 www.zweibar.tk

Rocketz Music Hall è la nuova locatin del rock con la R maiuscola! Locale dai sapori 50es che ospita ogni week end grandi bands italiane ed estere e dj set tutti da ballare! Rocketz sa essere il semplice bar per aperitivi, ma anche una birreria e ristorantino che propone sfiziosi piatti e snaks, nonchè cocktail bar! Dispone di una sala gioco e biliardo al piano superiore e di un'ampia area esterna e parcheggio. Rocketz si accende dal Mercoledì alla Domenica dalle 18.30 alle 02.00!

New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!

Zweibar Ist Wunderbar! Ristorante non convenzionale con menù che cambia spesso e accompagnato da ottimi vini. Cocktail fatti a regola d' arte e snack diversi dai soliti, in più...... la Nostra Musica (vedi Rock Cafe). Per l' Aperitivo.... dal cicchetto, all' affettato al coltello, fino al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito di comodo parcheggio Zweibar è aperto dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30 alle 2.00.


DE’ GUSTO

TV

POPCORN

VE

MOON CLUB

VE

Via Barbaro 4 - Maser -

Via della Pila - Marghera - Tel 393.7573462

Via Villafranca 28/D - Mirano Tel 346.7173166

It's kinda funk! La Gusteria tipica de'Gusto jezza, funkeggia e gioca al chilometro zero. Nella fantastica atmosfera di Villa Barbaro a Maser, Rosti, Giulio e Mc ti aspettano per farti rilassare, bere, mangiare e musicare. Il territorio messo in vetrina per essere gustato. Il de'Gusto è il locale per tutti e di tutti, dalla mattina alla sera escluso il lunedì allieta le tue giornate e si propone come l'alternativa alla noia del quotidiano. Il passato è passato, il presente è passato, ma il futuro deve ancora passare. Vieni a trovarci.

Il nuovo Club nato come conseguenza e principale sede del WAH WAH CLUB, con lo scopo di portare a Venezia un CLUB che ora come ora manca. Un loft dove andare a bere una birra, dove organizzare la tua festa, dove sentire i concerti delle band piu fighe della scena indie rock e rock n roll ed i djs piu cool del momento, proiezioni, esposizioni, coinvolgimento, proposta, questi sono i segni particolare del POP CORN Club

Una nuova alternativa per pochi. Selezioni internazionali, dall'escape al burlesque, dai concerti live al dj set. Moon Club: la nuova era. All'entrata e' preferibile un dresscode a tema. Seguiteci su facebook.

PLETTRO

CHALET DEL LA MOT TN

BL

Via Feltrina (BL) - Adiacente alla Pizzerie La Rotonda - Tel 349.7446240 (Rudy)

Baselga di Pinè (TN) - Tel 380.7325710

SCEGLI PER IL TUO LOCALE IL NIGHTCLUBBING DI SOUND & VISION!!! A Quero (Bl) in via feltrina nasce "Plettro Alternative Sound" una nuova realta' musicale tutta da scoprire! Ogni venerdi' & sabato Plettro propone strepitosi live seguiti da dj set a tema tutti da ballare! Plettro alternative sound e' aperto tutti i venerdi' & sabato dalle 22.00 alle 4.00 e tutti i giovedi' & le domeniche dalle 18.00 con buffet gratuito e dj style rock! Amanti della musica vi aspettiamo!!!

Nuova anima per il Chalet de la Mot, oltre a riaprire come pub con 6 splendide spine di selezionata birra e ospitare numerosi live e dj set, vi delizierà con il ristorante aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24.




RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB CENA CON CONCERTINI JAZZ AND WORLD MUSIC

WWW.RIVEJAZZCLUB.IT

La felicità sta nel gusto e non nelle cose; si è felici quando si ha ciò che ci piace .... una cena con concerto alle Rive ... OSTERIA RIVE _VIA RIVE 14 _CARTIGLIANO - INFO: 348.8265815


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