SOUND AND VISION Novembre 2013

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SOUND AND VISION MAGAZINE

10 ANNI OTTOBRE

Dir. Responsabile: Stefano Rossi Editore: Daniele Pensavalle

Anno 9 - N° 109 NOVEMBRE 2013 Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003 PI 03259250243

2003/13

QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO VOLONTARIO DI

Giorgio Mari (VI) - Antonio Lo Giudice (VI) - Francesco Nicolli (VI) Luca. Sartor (VE) - Enrica Sampong (VI) - Emanuela Virago (TV) Lara Lago (VI) - Chiara Fantinato (VI) - Alice Lago (VI) Daniele Pensavalle aka DJd (VI) - Viola Serena Reginato (VI) Davide Visentin (TV) - Annalisa Tonini (TV) - Matteo Gasparetto (TV) Francesca Del Moro (BO) - Alberto Visentin Casonato (PD)

FOTOGRAFI di S&V Mag Daniele Pensavalle, Viola RE, Michela Del Forno, Luca Latini

INFOLINE facebook: 349.1970263

soundandvisionmagazine www.soundandvision.it email: info@soundandvision.it

Grafica: Daniele Pensavalle



Live Review

di Ilaria Tognon - Foto di Daniele Pensavalle

MILES KANE

2 Novembre @ Magazzini Generali (MI)

Dopo le due date estive di supporto agli Arctic Monkeys torna in Italia Miles Kane come headliner ai Magazzini Generali. Il concerto inizia presto rispetto gli standard italiani. Attorno alle ore 20 inizia a suonare The Heart And The Void un ragazzo italiano che propone dei pezzi acustici orecchiabili in inglese, scherza e coinvolge molto bene il pubblico che affluisce un po' alla volta ai Magazzini per una bella mezz'ora. Verso le ore 20.45 Miles e la sua band salgono sul palco. Lui vestito in gessato nero e camicia nera è molto carico e ha grosse aspettative sulla serata e sul pubblico italiano che risponde in modo carico ed euforico. È un susseguirsi di pezzi energici dove Miles salta e si muove dimostrando grossa p a d ro n a n za d e l p a l co e u n a p e r fetta dimestichezza con la chitarra e la voce. I pezzi ben bilanciati tra il primo e il secondo album vengo

spesso cantati in coro dal pubblico. Prima della pausa Miles prende le maracas proponendo Symphaty For The Devil dei Rolling Stones, in una versione pshyche/rock. Poi una pausa mentre il pubblico continua a intonare i cori di lalalalala proposti da Miles. Miles rientra da solo a luci accese e con la sua chitarra acustica ci propone Color of The Trap prima del gran finale. La band rientra e chiude la setlist proposta dove Miles invita il suo amico Jeff Wootton (come terzo chitarrista) sul palco dove esegue e chiude con Don’t Forget Who You Are. È stato decisamente un buon concerto dove Miles ha dimostrato che a solo 26 anni si può essere in grado di fare ottime cose su un palco. Dice che tornerà volentieri in Italia, visto il buon live speriamo presto! L’intervista esclusiva su www.soundandvision.it


VEN 08 TELO & THE BLUE EXPERIENCE / ROCK BLUES VEN 15 ONE SHOT '80 / POP ROCK ANNI '80 DOM 17 DAKAR AFFAIRES / AFROJAZZ VEN 22 MEXIDO POPULAR BRASILIRIO / SAMBA E BATUCADA DOM 24 MARCO CARLESSO QUARTET / ACID JAZZ VEN 29 DONNA MARGARIDA con Anna Contin alla Voce / SAMBA VEN 1/12 Doktor Funkenstein / Funky

SPECIAL NIGHT!!! 6 DICEMBRE

LINK QUARTET HAMMOND FUNK da Piacenza

Via Angarano , 2 36061 Bassano del Grappa (VI)



KEEP CALM A PLACE TO BURY STRANGERS Verona Interzona 26.10.2013

Quanta fica che c'era all'Interzona sabato seraproprio uno stravedere! Noto con piacere, poi, che sta ritornando di moda il rossetto abbinato ad abiti scuri… ah, ma voi volete che vi parli del concerto?! Guardate, meglio la topa- ci si deprime meno! Pffff, siete una massa di indie-finocchi! Allora…. faccio parte di quella categoria di persone che a solo sentir utilizzare termini come “noise” o “shoegaze” inarcano perplesse il sopracciglio. E questo perché, nonostante tutti i “Loveless” che mi potete portare ad esempio, sommergere le canzoni di distorsioni è il modo migliore per A) nascondere il vuoto pneumatico di idee compositive, B) soffocare canzoni, al contrario, valide. Oltre, che, dal vivo, scassare timpani e cabasisi. Ciò premesso, io adoro A Place to Bury Strangers! Exploding Head è un disco talmente bello da conquistare anche un irredimibile passatista come il sottoscritto. Perché i suoi brani

di Antonio Lo Giudice

reggerebbero benissimo solo voce e chitarra acustica e gli strati di rumore aggiunti con scientifica misura li rendono ancora più incisivi. Con queste premesse, mi aspettavo un concerto entusiasmante sabato sera all'Interzona di Verona (unica perplessità, l'acustica non proprio eccelsa dei nostri piccoli club), e, invece, sono uscito poco dopo la mezzanotte profondamente deluso e con le orecchie che fischiavano. Giuro che, salvo qualche pezzo qua e là, sono riuscito a seguire ben poco la scaletta, sotterrata da un unico pastone di rumore che, lungi dall'essere in alcun modo evocativo, procurava solo fastidio. Come in tutto, ci vuole equilibrio: qualche anno fa a Bolzano, fui deliziato dalle onde di feedback con le quali i Sonic Youth sommersero il pubblico senza coprire un solo passaggio melodico. Il concerto veronese degli A Place to Bury Strangers, invece, è stato caratterizzato da un pessimo lavoro di mixer che rendeva inintelligibile qualsiasi cosa che non fosse batteria e distorsioni. E, quando, invece, è emersa brevemente la voce stonata e afona del bassista, ho pensato che forse era meglio sotterrarla di nuovo. Un peccato mortale, perché le canzoni degli APTBS sono meravigliose e non meritano di essere così maltrattate dal vivo. Non vorrei che l'eccessiva saturazione del suono (così come la reiterazione di giochini ormai frusti, come maltrattare la chitarra o farla girare tenendola per il cavo) nasconda una scarsa capacità del gruppo sul palco. Insomma ero entrato all'Interzona entusiasta di sentire dal vivo capolavori come “I Live My Live to Stand in the Shadow of your Heart” o “You are the One” e sono uscito con la sensazione sgradevole che magari li hanno anche suonati, ma non me ne sono accorto.



SAB9 - Soyuz Live (Rock-VI) MERC 13 - JAZZ: Manzo, Marsico,Chiarella Trio VEN 15 - FUNKOFF : Crimea X Live Set + Granturismo DjSet SAB 16 - Psychotic Reaction #2 Captain Mantell + RipTapes (live) + DjSet Rock Psyco VEN 22 - Intercity presenta Wolter Goes Stranger + Indie DjSet SAB 23 - The Junction (Indie Rock DjSet) SAB 30 - Back To Black DjSet

C.SO SAN FELICE E FORTUNATO - VICENZA TEL 0444.563725 - EMAIL BAR_SARTEA@YAHOO.IT


BEDROOM REVOLUTION

di Sir Taylor

LOU REED TRANSFORMER US LP RCA rec. Nov 1972

Non doveva essere questo l'articolo è chiaro. Non doveva essere questa la fine maledizione, una domenica mattina a New York, come quella che aveva cantato ai tempi dei Velvet quando stanco ma contento rientrava con gli amici a casa, alle prime luci dell'alba dopo una performance di quelle che hanno lasciato il segno nella storia della musica. A parte il punk e i Beatles sono cresciuto al suono della divina triade Iggy Pop, Bowie e Lou. Divorando i testi delle canzoni, notizie sulla loro vita, discografie e bootleg. E' chiaro quindi che questa notizia mi ha molto scosso, perché certi musicisti/artisti sono come degli amici sempre presenti spiritualmente e pronti ad aiutarti con le loro opere immortali che sanno tirarti su o regalarti la colonna sonora per le tue meditazioni . Ho avuto la fortuna di vederlo anche un paio di volte in concerto e sono state sensazioni indimenticabili perché Lou era uno di quelli che proponeva i suoi brani storici ogni volta in versione diversa e sorprendente,

come Dylan o Young. Decisamente lontano dall'immagine di dinosauro del rock che magari la sua età poteva suggerire, con una innata voglia di mettersi sempre in gioco come hanno chiaramente dimostrato i suoi più recenti lavori (Lulu con i metallica o lo strepitoso the Raven, tra le cose migliori che abbia fatto). Avrete forse già letto i fiumi di articoli e commemorazioni sulla rete e sulla stampa. Il miglior modo che abbiamo di portarlo nel cuore è riascoltare ogni tanto i suoi capolavori - e sono proprio tanti - che ci ha lasciato. Capolavori non sempre apprezzati al tempo della pubblicazione ma che negli anni hanno saputo ricavarsi uno spazio gigantesco nel panorama della musica rock. Il primo album dei Velvet Underground non è stato certo uno dei dischi più venduti nella storia del rock, ma come ha detto B. Eno , chiunque abbia comprato quel disco ha poi formato una sua band e fatto della musica rock! Delle prime band di Lou Reed ho scritto in passato descrivendo


di Sir Taylor episodi curiosi riguardo il primo album dei V.U. e le sue rare edizioni come pure delle varie formazioni prevelvet raccolte poi in 'Everything you heard about..'. Della carriera solista postuma si fa veramente fatica a scegliere un album più bello di altri, anche se sicuramente alcuni sono più difficili da ascoltare, meno commerciali - ma non direi meno belli - di altri. Transformer rappresenta sicuramente il suo disco più collezionato assieme alla pletora di singoli originati soprattutto in Europa e Giappone, posizionato da Rolling Stone entro i 50 dischi più belli del millennio! La copertina nasce quasi per caso da una foto sfocata del grandissimo Mick Rock che decide comunque di proporla aggiungendo qualche effetto. Il retro copertina riporta le foto di due amici di Lou e sono frutto ancora una volta di qualche problema perché è ben visibile la banana infilata nei pantaloni di Ernie Thormahlen che ingrossa il pacco… e si traduce in una censura in molti paesi (la foto viene tagliata e coperta da una striscia che evidenzia la produzione di Bowie). Questo particolare differenzia di brutto le prime stampe dalle seconde seguite a breve con la retrocopertina ritoccata e ovviamente influisce sul valore del disco. Gli lp dopo le poco entusiasmanti critiche del precedente album Lou Reed si avvale come anticipato della produzione vincente di D. Bowie (da sempre un dichiarato fan dei Velvet) e del chitarrista degli spiders Mick Ronson che fanno un lavoro mostruoso di arrangiamento e rifinitura dei brani scritti da Reed rendendo notevole il gap dall'album precedente molto più scarno ed essenziale (caldamente raccomandato dal sottoscritto). In Trasformer come nel precedente lavoro ci sono parecchi brani scritti negli anni dei VU, in particolare Andy's Chest, Satellite Of Love, NY Telephone Conversation e Good Night Ladies (queste due ultime reperibili solo in rari nastri di registrazioni live del

periodo della residenza Newyorkese del Max Kansas City del 1970.) Dei nuovi brani svettano la stupenda Walk On The Wild Side e Vicious che diverranno al pari delle vecchie Sweet Jane o Waiting For My Man dei classici live eterni. Da notare che il brano Wagon Wheel un po' differente dallo stile compositivo di Reed vede un grosso aiuto da parte di Bowie che peraltro non è accreditato come co-autore. Transformer indubbiamente lancia Reed tra le star internazionali del jet set rock dandogli il primo vero successo commerciale (ed una completa visibilità internazionale) che era sempre sfuggito ai tempi dei VU. L'album non raggiunge cifre ragguardevoli nell'ambito dei vinili collezionabili. Siamo anni luce dai valori che raggiungono gli lp con la sua band originaria. Vanno cercate ovviamente le edizioni con cover non censurata, label arancio e scritte nere (RCA ed Rca Victor in particolare), senz'altro le stampe di riferimento sono quella americana e quella inglese visto che il disco fu registrato a Londra ai Trident Studios. Il disco è stato pubblicato in mezzo mondo quindi trovate edizioni brasiliane come spagnole o italiane ma che non offrono niente di più delle altre e spesso suonano meno bene. Il valore di riferimento per queste copie, se come nuove, varia intorno ai 40/50 euro. Molto interessanti le varianti grafiche dei singoli tratti dall'album, in particolare Walk On The Wild Side e Satellite Of Love e i singoli giapponesi che si discostano oltre che per la grafica per le tracce scelte da promuovere (Hanging Around/Perfect Day su tutti).




THE SOCIAL NOTEWORK QUANDO LA MUSICA E’ RIBELLE

di Annalisa Tonini

It's our right to party, this is the Rave New World! In un recente viaggio a Londra ho avuto la fortuna di visitare una mostra organizzata da un collettivo di artisti indipendenti e a dire il vero, poco pubblicizzata. Raccontava la storia dei mitici parties che avevano dominato Londra negli anni '80 attraverso un collage di foto, video, musica ed esposizioni di abiti, riviste e flyers d'epoca. Si è trattato di decennio indimenticabile per l'underground britannico, una golden age culturale fondata sul divertimento e su una forte vocazione sociale. Tutto ha avuto inizio al di là dell'Atlantico, a Chicago per la precisione, verso la metà degli anni '80. Alcuni dj del Warehouse Club hanno reinterpretato la disco music usando i neonati sintetizzatori, cominciando con il TB303 della Roland. Hanno creato dei pattern di basso, li hanno messi in loop e hanno cominciato a giocare con i tasti per elaborare il suono. Ne è uscito uno stile nuovo, acido, ipnotico destinato a conquistare il mondo: l'acid house. La tendenza arriva

ben presto nei club inglesi, dove si mescola con naturalezza alla creatività visiva di artisti molto esuberanti. Abbigliamento flashante, tessuti dalle grafiche psichedeliche ed accessori eccentrici e fluorescenti (per essere visti anche nel buio dei club), parrucche colorate, scarpe da basket, pantaloni oversize, riferimenti fumettistici...e piercing dappertutto. Il look seguiva uno stile ibrido: un pò street, un pò hippie, un pò da cartone animato, un po' personalizzato. La capitale acida per eccellenza è Manchester, da subito ribattezzata Madchester che diventa la meta del divertimento in Europa. Nel 1987 ospita la seconda Summer of Love e quando i club si rivelano insufficienti per contenere la massa di ballerini ecco che alcuni tecno imprenditori trasferiscono le feste in aree industriali in disuso. La stagione dei Raveparty ha ufficialmente inizio, l'anima tribale dell'essere umano torna ad esprimersi liberamente. E il


di Annalisa Tonini

devianti di divertimento dalle autorità che si impegnano a contrastare l'egemonia chimicodanzerina. Iniziano controlli severi, blocchi stradali, reppressioni e promulgazione di leggi antiassembramento. Solo che è tutto inutile, perchè la subcultura non molla, piuttosto si specializza. Bigliettini, rebus, parole in codice come nei libri di

tipo di raduni fa pensare ai riti degli antichi, durante i quali era permesso liberarsi dei propri tabù, si assumevano le pozioni degli sciamani e si danzava al ritmo dei tamburi. Il rito veniva intepretato come una valvola di sfogo necessaria, un'evasione dalla quotidianità sicura e socialmente accettabile. Rispetto le performance tribali, i rave non riscuotevano il consenso generale. Venivano considerate delle forme

spionaggio, le informazioni per raggiungere i parties vengono trasmesse clandestinamente e rendono il gioco ancora più divertente. L'energia festaiola inglese contamina tutta Europa tanto da convincere alcune amministrazioni cittadine, come Berlino o Zurigo, ad ospitare eventi come le Love Parade che ogni anno raccolgono raver provenienti da tutto il mondo. L'abitudine di spostarsi è legata al raggiungimento delle feste. I locali preferiti possono trovarsi a molti chilometri da casa, ma è normale viaggiare per essere presente ad una festa. In città ci si sposta da un club all'altro, dove è possibile sperimentare l'insolito, ammirare arredi inconsueti, ascoltare ritmi e suoni, conversare, assumere sostanze. Il club è un luogononluogo che segna la vita urbana, ma appena si può si viaggia. Il viaggio non serve a trovare o perdere se stessi, ma per soddisfare il proprio edonismo.


LIVE REVIEW

SELECTER

di Alberto Visentin Casonato

LABORATORIO CRASH BOLOGNA – 27/09/2013

Dopo l'ottima esibizione al Festival Onda d'Urto di Brescia, 2012, ricapita l'occasione di godersi i Selecter dal vivo e non me la lascio sfuggire. Il Laboratorio Crash è un centro occupato che sorge in una zona artigianale della periferia bolognese. Da una prima occhiata sembra bello ampio, e mentre mi ambiento mi accolgono i New Colour, nuova band bolognese orientata al suono soul/Motown, molto piacevole da ascoltare; il sassofonista, poi, sembra uscito da un raduno mod italiano del '83, quindi decisamente pollice alto. Dopo i New Colour tocca ai Radio Babylon, gruppo ska punk maceratese che intrattiene mezzoretta con la loro volenterosa proposta; io però comincio ad accorgermi che il problema del locale è che la gente ci fuma dentro; ok che ci sono le finestre aperte, però, mi accorgerò dopo, questo non basterà per far si che la serata sembri ambientata in un club

rock pre- divieto di fumo. I Selecter comunque salgono sul palco con il centro che è bello costipato: Pauline Black mi sembra in forma, e anche il resto della banda non scherza: tutti eleganti e precisi, come scuola Two Tone insegna. Partono con “Time Hard” e “They Make me mad”, classiconi legati al periodo iniziale della band. Dell'ultimo album “String T h e o r y ”, u s c i t o q u e s t ' a n n o , propongono live cinque canzoni, che raccolgono la loro sufficienza, anche se mia morosa dice di no. Nel frattempo un tizio vicino a me si accende un sigaro, che va ad aggiungersi alle cinquecento sigarette già accese in sala: oramai sembra di stare in una camera a gas, ad ogni modo mi entusiasmo se c'è da farlo, tipo quando i Selecter piazzano “Missing Words”, “On my Radio” e “Too Much Pressure”. Ripenso al festival di Onda d'Urto e concludo che era una lusso vederseli all'aria aperta rispetto a stasera: comunque loro meritano sempre, decisamente all'altezza della situazione con un suono classico che non teme lo scorrere del tempo.


presenta

) DIC @ MERCOLEDI’ 4 UMA CLUB (Marostica - VI KURC @ GIOVEDI’ 5 DICUSTO (Maser - TV) DE G @ G. - VI) VENERDI’ 6 DICRNA AL PONTE (Bassano d. TAVE @ SABATO 7 DIC EA (Vicenza) SART IC @ DOMENICA 8 DELLA (Grisignano - VI) MAK Attivo da più di 20 anni il Link Quartet è uno dei pochi gruppi italiani a poter vantare due tour americani coast to coast, l'ultimo dei quali nella primavera del 2004 per la promozione della colonna sonora dello spy movie Wilson Chance. In questi anni la band ha calcato palchi prestigiosi come il GO! Lleida '60 Festival in Spagna, il 100 Club di Londra, l'Our Way of Thinking di Chicago, il Club Au-go-go di Los Angeles e il Printemps de Bourges in Francia, dove i Link si sono esibiti con Melissa Auf Der Maur, Yeah Yeah Yeahs e Calexico; hanno aperto per gruppi del calibro di Manu Chao, James Taylor Quartet, Brian Auger's Oblivion Express, Downliners Sect, Chocolate Watch Band e Bonniwell Music Machine. Sono di casa a Londra dove, oltre a essere coccolati dalla Acid Jazz Records, che li ha voluti per la sua ultima compilation "Exile on Hammond Street vol.3", fanno apparizione fissa su radio BBC6 e BBC2 nei seguitissimi show di Craig Charles e Mark Radcliffe.

'70 Rock AND oast B K C RO st C te JAM3 A We Tribu NCE 02 11 LMAGOR rper EXPERIE A a 1 n 1 O e I O B B 08 N L A A L DJ TIL VAR 09 11 LECTROS EST con te E F 1 N 1 O Tribu I 5 1 tano CORP O e S a 1 G 1 BI 16 INO DJ AL CI R billy 22 11 IGLI UNI E Rocka F D 23 11 OGAN CO L 29 11 J ALBIO Ska D E 30 11 RATATUJ O 2 I .1 B 6 Dj AL 07.12

Fietta di Paderno Del Grappa - Tv




di Alessandro Brusa

BOOK PREVIEW

PLACEBO - 20YEARS La Rosa E La Corda I Placebo si apprestano a celebrare i venti anni di attività e come regalo di compleanno ci ritroviamo tra le mani questa accurata e potente biografia non autorizzata. Sono passati dieci anni dall’ultimo e unico volume monografico stampato in Italia (Placebo – 21st century boys – Arcana) e questo silenzio insostenibile viene ora interrotto da un lavoro che stupisce per la capacità di trasmettere l’amore per la band senza perdere la lucidità e il rigore che una seria monografia deve dimostrare.

Già nell’introduzione Francesca Del Moro riesce a dosare passione e accuratezza, con una poesia del poeta Massimiliano Chiamenti ad esergo di un capitolo che, immediatamente, ci dà la caratura del libro: incalzante, preciso, senza spazio a inutili fronzoli o inutili giochetti… insomma, un libro che sembra uno di quei pezzi di chitarra che i Placebo ci hanno regalato in abbondanza. Il volume segue fedelmente il percorso della band dagli esordi all’ultimo “Loud Like Love”. A ogni album e conseguentemente a ogni fase della carriera dei Placebo è dedicato un capitolo che ripercorre la genesi del disco stesso, utilizzando come controcanto all’analisi critica dei brani e della musica, le parole di Brian come quelle degli altri membri della band, riportando l’attenzione sui veri protagonisti senza scandagliare inutilmente la loro storia con pruderie più adatte a una giornalista


BOOK PREVIEW patinata che a un critico musicale. Grande attenzione è dimostrata non solo alla revisione dei brani, ma al progetto musicale completo, comprensivo quindi del packaging, della scelta e della realizzazione dei video che accompagnano i pezzi, fino alla costruzione e allo svolgimento del tour promozionale. L’analisi critica come detto è completa, ovvero ricerca non solo le fonti che si sono espresse positivamente nei confronti della band, ma anche le voci che negli anni hanno più aspramente criticato un progetto artistico ambizioso come quello dei Placebo. Interessante è infine l’aggiunta, in appendice, di un capitolo composto da frasi o brani o dichiarazioni di amore scritti appositamente dai fan: inserire le loro voci appare come un gesto nobile rivolto a coloro che, più dei critici, sono i veri fautori del successo della band. Questo libro è quindi raccomandato a tutti i fan dei Placebo e agli amanti della musica che desiderino approfondire la storia di questo gruppo concentrando l’attenzione sulla sua evoluzione artistica e la sua magia. L’INTERVISTA A:

Francesca Del Moro

Perché i Placebo? Perché ho ricevuto talmente tanto dalla loro arte, a livello emotivo, intellettuale ed esistenziale, che mi è venuta voglia di ricambiare. Una biografia italiana su di loro non esisteva (a parte quella di Arcana, ormai vecchia di dieci anni) e così ho pensato di scriverla io. Qual è il ruolo dei Placebo nella storia della musica Rock? La storia della musica, così come ci viene raccontata dalla stampa

di Alessandro di Francesca Del Moro - Foto di SerenaBrusa Rossi

più accreditata, è un avvicendarsi di mode. La forza dei Placebo sta proprio nell’impossibilità di posizionarli: sfuggono a tutte le etichette, andando per la loro strada e infischiandosene della moda del momento. Più che nella storia del rock, rivestono facilmente un ruolo nelle storie personali di chi li ascolta, grazie alla passione e alla vulnerabilità che sono i tratti salienti della loro musica. Da ex groupie di una rock band mi ha colpito molto la prefazione di Teho Teardo; credo che aggiunga al tuo libro l’adrenalina della dimensione backstage vissuta da qualcuno coinvolto sia emotivamente sia professionalmente. Era quello che ti aspettavi? Come hai fatto a coinvolgerlo in questo progetto? Anche la musica di Teho Teardo si è saldata al mio vissuto, cosa che capita raramente. L’ho contattato via facebook e lui si è sempre dimostrato gentile e disponibile. Ho scoperto in un secondo momento che aveva suonato insieme ai Placebo, così gli ho chiesto di scrivere la prefazione al libro, e lui mi ha dato quello che mi aspettavo: il racconto inedito di un’esperienza artistica e umana. Delle collaborazioni che hanno avuto (ricordo con particolare affetto quelle con David Bowie e con Kate Bush) quale pensi


CD REVIEW sia la più riuscita dal punto di vista musicale? Quella con il rapper Justin Warfield, che ha contribuito al brano “Spite & Malice” contenuto nell’album Black Market Music. Una riuscita commistione tra rap e rock, con un testo ipersofisticato e in cui brilla il contrasto tra le personalità dei due cantanti. Brian Molko ha una personalità sfaccettata e complessa che tu hai bene affrontato nel tuo libro anche senza entrare nei dettagli della sua vita privata; il suo impatto sul pubblico è più a livello cerebrale, viscerale o è una sapiente e naturale commistione dei due aspetti? Direi senz’altro viscerale. Quando canta è come se si rivolgesse a te direttamente (non sono la prima a dirlo), la sua voce si porta dietro la sua anima messa a nudo e in questo modo raggiunge la tua. Maschio, femmina, uomo, donna, forse tutt’e due, forse nessuno dei due, è questo che fa eccitare i fan di Brian Molko? La sua bellezza che varca con naturalezza il confine tra i due sessi ha avuto sicuramente un impatto sui fan, soprattutto agli esordi, quando sfruttava il suo aspetto androgino anche per lanciare un messaggio politico. Ma a risultare eccitante è soprattutto la voce, appassionata e sensuale, che non filtra in alcun modo le emozioni ma ne coglie appieno ogni minima sfumatura. PLACEBO – 20YEARS – La Rosa e la Corda Edito da: Sound and Vision Prefazione: Teho Teardo Testi: Francesca Del Moro Progetto grafico: Luigina Di Giampietro Immagine di copertina “Loud Like Your Eyes” di Daniele Duò Uscita 11 Novembre – ISBN 978-88-901520-6

di Francesca Del Moro - Foto di Serena Rossi

0 RE 19.0 B e EM or OVGNA s N u pl 22 O DI’ - BOL R NE M VE SEM @


Via PrA’ Bordoni 43 - ZanE’ (VI) - Tel 0445.315514



KINOTERAPIA

di Matteo Gasparetto

LA FINE DEL MONDO

Un film di Edgar Wright. Con Simon Pegg, Nick Frost, Paddy Considine, Martin Freeman, Eddie Marsan. Rosamund Pike, Julian Seager, Paul Kennington, Mark Fox - Azione, durata 109 min. - Gran Bretagna 2013

Inghilterra. 1990. Gary Knight e i suoi quattro amici cercano di entrare nella gloria del dio della birra attraversando il “miglio dorato”: dodici pub da assaltare uno dopo l'altro, in una sola notte. Dopo le prime pinte i ragazzi cominciano ad accusare la pesantezza della prova, tanto che l'impresa termina prima del previsto e i cinque, ubriachi, sporchi, ma felici, contemplano l'alba di un nuovo mattino dalla collina che sovrasta la loro città, Newton Heaven. Vent'anni dopo, Gary, quarant'enne nel corpo ma adolescente nell'animo, cerca di convincere i propri amici a riprendere l'impresa, per cercare di arrivare finalmente all'ultimo pub: “The world's end”. L'atmosfera non è più la stessa di anni prima. I rancori sopiti per decenni vengono a galla e dopo qualche pub l'avventura sembra finire a male parole. Fino a che Gary, nei bagni di uno dei locali, si scontra con un

giovane ragazzo che farà scoprire a tutti un'agghiacciante realtà… Strano questo film. Parte come commedia generazionale e si evolve in dramma esistenziale. Poi, senza che nessuno possa esserne avvisato, vira completamente e si trasforma in un action movie in cui i protagonisti lottano per la propria sopravvivenza! Anche il tema di fondo cambia. Gary non riesce ad inserirsi nella società, e per una buona parte del film questo sarà il fulcro attorno al quale si svolgeranno gli eventi e le relazioni tra i personaggi. Dalla (epica) scena nei bagni, il film diventa una sagace (e molto british) satira sulla società, contro il conformismo e l'omologazione degli esseri umani. Qui l'eterno adolescente è una figura eroica, di rottura rispetto al mondo progressista, connesso e ipercomunicativo odierno. Un continuo ribaltamento delle carte in tavola. Un film che sorprende. Merce rara.



CD REVIEW

CHARLI XCX

IL GARIBALDI - P.zza Terraglio - Bassano del Grappa (VI) presenta

E G N HA

di Emanuela Virago

Il numero di NME di metà ottobre l'ha consacrata tra i talenti più emergenti della 'nuova britannia' assieme a Chloe Howl, Peace, Drenge, Swim Deep, Jack Bugg e Palma Violets. Lei è Charli XCX, al secolo Charlotte Aitchinson. Classe 1992, ha cominciato a scrivere canzoni quando aveva quattordici anni. Co-autrice del tormentone dell'estate “I Love It” delle svedesi Icona Pop, le frequentazioni (e collaborazioni) con l'amica Marina & The Diamonds e riuscire ad aprire i concerti di Coldplay, Santigold ed Ellie Goulding, le hanno regalato senza dubbio il notevole l'hype che si è generato in questi due ultimi anni intorno a lei. “True Romance”, il suo album di debutto uscito a aprile, è un progetto tra rap e pop che gioca con guizzi dark e note di stile rubate al cinema e alle arti visive. Il disco è una cascata di synths glitterati anni '80, suonati da una mezza hipster e rivisitati in style bubblegum pop fine anni '90. Oggi sta lavorando ad un nuovo album e con l'ultimo singolo 'SuperLove', prodotto da Warner Music e girato per le strade di Tokyo da Ryan Andrews, ha già raggiunto 662.000 visualizzazioni in soli due mesi. E' lei la nuova principessa del pop? A noi sembra proprio di sì e probabilmente il tour americano – con ben 18 date di cui 3 sold out – di questo mese la consacrerà come tale. Charli XCX, forte di un retroterra di ascolti solido e variegato e un piede ben saldo nel mainstream, sul palco è carismatica e disinvolta: Girl Power!

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SOUND AND VISION NIGHTCLUBBING

LA GUIDA AL VOSTRO DIVERTIMENTO NOTTURNO

I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta, originalità e qualità dei servizi offerti. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti.

Legenda Simboli Musica: LIVE MUSIC SOFT & JAZZ

LIVE MUSIC ROCK

DJ SET

DISCOTECA

BRUSCHETTE PANINI

PIATTI FREDDI

Tipologia Locale: COCKTAILS

WINEBAR

BIRRERIA

Altro: smoking area MOSTRE

WIRELESS

GIARDINO ESTIVO

AREA FUMATORI

CLUB CON TESSERA

MEGA SCHERMO

SERVITO MEZZI PUBBLICI

ACCESSO DISABILI

CERCACI SU FACEBOOK

AMICI DEGLI ANIMALI

DISCOTECHE DISCOBAR BIRRERIE WINE BAR


NIGHTCLUBBING a Vicenza

SARTEA

Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì C.so S. Felice 362 - VICENZA - Tel 0444.563725 www.sartea.it - www.facebook.com/bar- sartea

MAMA L’OCA

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Il Mama L 'Oca é ormai un punto di riferimento per quanto riguarda la musica live e rock dj set.Vasta scelta tra aperitivi, birre artigianali alla spina e in bottiglia.Ottime bruschette, insalate e panini.Locale ufficiale Guinness.Wi-fi gratuito, Sky e Mediaset Premium.Aperto dalle 7.30 alle 02.00

Via S.Carlo 10 Costabissara Vicenza Facebook: Mamaloca Info 347.5035098 Cristiano

food music&drink

NEW KURKUMA

NIGHTCLUBBING a Vicenza

NEW KURKUMA Club è un rustico ristrutturato immerso nel verde, con un parco centenario, intimo ed assolutamente affascinate, unico nel suo genere, a due passi dal centro di Marostica. La cucina si fonda sulla tradizione, ma la creatività non manca! Cucina, arte, musica e spettacolo... tante iniziative, un menù in movimento, tanta passione e tanti concerti con le migliori band, provenienti da tutta Italia e non solo! Insomma lasciatevi guidare dalla curiosità e scegliete la vostra serata al new kurkuma per scoprire la nostra cucina artigianale e casalinga, per ascoltare buona musica dal vivo e perche' no! anche per fare due salti il Venerdì sera sorseggaindo il vostro drink preferito!

VIA VAL BELLA, 106 - MAROSTICA - VI 0424.72656

VINILE

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Vinile classe 1976 punto di riferimento per artisti e promoter fuori dagli schemi della maggior parte dei locali presenti sul territorio. Recentemente rinnovato propone Live music & dj set con feste a tema o party di tendenza. Locale con sala fumatori disponibile per feste private & happening... smoking area

Via Capitano Alessio 94 - Rosà www.vinileclub.it - Tel 347.1601429


MARAKELLA

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Sulla statale che collega Vicenza a Padova esattamente a Grisignano si trova il Marakella. Nato dall’idea di unire il dolce e il salato in un unico ed accogliente ambiente. La ciliegina sulla torta? La musica! Che accompagna gli affollatissimi aperitivi domenicali dalle 18 in poi. Da provare a tutte le ore! Marakella vi aspetta!

Via Mazzini 6 - Grisignano di Zocco Info: Roberto 349.3198097

RIVE JAZZ CLUB

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni 50/70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera di altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!

Via Rive - Cartigliano - Vicenza INFO - www.rivejazzclub.it

OSTERIA HOCH HÖLLE

NIGHTCLUBBING a Treviso

Specialisti nello spinaggio delle birre situata all'imbocco della val San Liberale questa storica osteria propone : concerti dal vivo nei fine settimana con le migliori banda del veneto e non. Club Sandwich, bruschette e panini speciali.

Fietta di Paderno Del Grappa Tv Info FB. michele barbazza

NEW AGE

NIGHTCLUBBING a Treviso

New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!

Via Tintoretto 14 - Roncade - TV Tel 0422.841052 www.newageclub.it


DE GUSTO

NIGHTCLUBBING a Treviso

It's kinda funk! La Gusteria tipica de'Gusto jezza, funkeggia e gioca al chilometro zero. Nella fantastica atmosfera di Villa Barbaro a Maser, Rosti, Giulio e Mc ti aspettano per farti rilassare, bere, mangiare e musicare. Il territorio messo in vetrina per essere gustato. Il de'Gusto è il locale per tutti e di tutti, dalla mattina alla sera escluso il lunedì allieta le tue giornate e si propone come l'alternativa alla noia del quotidiano. Il passato è passato, il presente è passato, ma il futuro deve ancora passare. Vieni a trovarci.

Villa Barbaro 4 - Maser - Treviso www.de-gusto.com - Tel 0423.565603

ROCK CAFE’

ROCK CAFE

NIGHTCLUBBING a Treviso

Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00

St. dei Colli - Castelcucco - Tel 349.6027294 www.rokkafe.com

Vi consigliamo inoltre... Via Fonderia 73 - TV tel. (+39) 0422 697086 www.homerockbar.com HOME è aperto dal 2008. è stato eletto per come miglior dj bar d'Italia per 4 anni consecutivi. Il locale è stato concepito per ricreare quella sensazione, quella vibrazione, quella emozione, quel mood, quel giusto mix di semplicità, accoglienza, comfort, tranquillità e spensieratezza che potete trovare nella vostra casa. Home è un punto di ritrovo, di ristoro e di intrattenimento. E' un luogo che ha come fondamenta la musica rock. Adesso dovete solo provarlo!

HOME ROCK BAR

DEPOSITO GIORDANI

Via Via Prasecco, 13 Pordenone www.depositogiordani.it

Via Commerciale 12 Villa del Conte/Abbazia Pisani - PD Info: www.rickyspub.com Hot spot per chi ama la musica live di qualità grazie ad una crew e ad un programma bilanciato,si conferma uno dei locali più gettonati. Il meglio delle rock cover band,dell'alternativo ed indipendente, i tributi più leggendari. Dal grunge al postrock, dall'acustico al metal, dall'indie alla new wave! OPENPARTY con i migliori djs in campo rock, crossover, indie, electro! Se cercate un'alternativa al solito music pub con karaoke e cotillons, l'avete trovata.

RICKYS PUB

CHALET DE LA MOT

Baselga di Pinè - Trento Tel 380.7325710

Il Deposito Giordani offre al vasto pubblico giovanile ed all'area degli organizzatori culturali, un'opportunità in più di utilizzo di un contenitore polivalente e polifunzionale. La divisione del sito in sale e la dotazione di impianti audio, video e luci residenti permettono un accesso facilitato per promuovere e produrre serate musicali, teatrali, conferenze, corsi, feste private ed altre iniziative.

Nuova anima per il Chalet de la Mot, oltre a riaprire come pub con 6 splendide spine di selezionata birra e ospitare numerosi live e dj set, vi delizierà con il ristorante aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24.

Via Alto Adige 164 Gardolo - TRENTO Tel 0461 993261 Oltre Trento verso nord in zona Gardolo troviamo un nuovo locale “Officina Gambrinus”. Locale a 360° che offre ottimi piatti sia a mezzogiorno sia alla sera. Potete gustare sia pizze che piatti tipici trentini. Una programmazione musicale di qualità, accompagnerà i vostri weekend con i djset al Venerdì e musica live al Sabato sera. Non vi resta che provare le emozioni dell’Officina Gambrinus!

JACK THE RIPPER

OFFICINA GAMBRINUS

Via Nuova 9 - Roncà - VR Tel 045.9971260 www.jacktheripper.it

Un vero tempio del rock! Un punto d’incontro obbligatorio per la buona musica. Da qui sono passate le migliori band underground del pianeta. E se Elvis fosse ancora vivo dopo Las Vegas avrebbe scelto questo posto per esibirsi. Il Jack the Ripper è alternativo, fuori da mucchio, inossidabile, una garanzia di qualità e continuità. Rochenrol!!!




RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB CENA CON CONCERTINI JAZZ AND WORLD MUSIC

WWW.RIVEJAZZCLUB.IT

e r b m e v No VEN 8 NOV

EDO Trio SAB 9 NOV

STUART O' CONNOR VEN 15 NOV

MARCO PARENTE Trio VEN 22 NOV

NICOLETTA NOE' trio VEN 29 NOV

Manhaus Blues Band VEN 13 DIC

Vero Trio Nordestino OSTERIA RIVE - VIA RIVE 14 CARTIGLIANO - INFO: 348.8265815


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