S&V Nov 2012

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SOUND AND VISION

Novembre 2012

WILCO - TEATRO GEOX - PD

MATERIALE ALTAMENTE INFORMATIVO A COSTO ZERO - MANEGGIARE CON CURA


QUBO' Ristorante Music Bar Via Meucci 44 Costabissara - VI 0444 971845 - Seguici su fb (qubo' vicenza)



Sound and Vision Magazine Dir. Responsabile: Stefano Rossi - Editore: Daniele Pensavalle Anno 9 - N° 98 Novembre 2012 - Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003 QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO VOLONTARIO DI

Giorgio Mari (VI) - Antonio Lo Giudice (VI) - Francesco Nicolli (VI) - Luca. Sartor (VE) - Fox (VI) Fabrizio Consoli (MI) - Enrica Sampong (VI) - Emanuela Virago (TV) - Lara Lago (VI) - Laura. Moneta (PN) Chiara Fantinato (VI) - Alice Lago (VI) - Marika Zorzi (VI) - Daniele Pensavalle aka DJd (VI) Viola Serena Reginato (VI) - Davide Visentin (TV) - Annalisa Tonini (TV) - Marco Poles (PN) Stefania Bordignon (VI) & Stefano Mazzocchin (VI) - Matteo Gasparetto (TV) - Francesca Del Moro (BO) Alberto Visentin Casonato (PD) - Tobia Downass (VI)

FOTOGRAFI di S&V Mag

Daniele Pensavalle, Viola RE, Michela Del Forno, Luca Latini

Grafica: Daniele Pensavalle WebMaster: Massimo Fornasier - Web Marketing: Emanuele Femia

INFOLINE 349.1970263 www.soundandvision.it facebook: email: info@soundandvision.it

soundandvisionmagazine


SOUND AND VISION

DAVID BOWIE

WWW.SOUNDANDVISION.IT

BASH 2013 - Bar Borsa (VI) Gio 6 Dic Inaugurazione Mostra

“Future Legend” with Special Guest Sab 15 Dic

DE GUSTO (TV)

Bowie in Jazz - Magnetofono feat. Camilla - ore 22.30 Sab 22 Dic

BAR SARTEA (VI)

Bowie in Jazz - Magnetofono feat. Camilla - ore 22.30 Ven 28 Dic

RANDOM (VI)

Bowie in Jazz - Magnetofono feat. Camilla - ore 21.30

Sab 5 Gen 2012

VINILE CLUB (Rosà)

15°BOWIE BASH

Live: Piol - Restless Soul DjSet: DjD Lun 7 Gen 2013

PANIC JAZZ CLUB

“Morgan David Bowie” parla di

serata di parole e musica Solo su prenotazione. Posti limitati. Prenotazioni 0424.72707 Per tutte le info 349.1970263


Live Review

Foto e Testi di Fabrizio Consoli

M a x i m o P a r k 15 ottobre @Magazzini Generali, Milano

Al mattino basta veramente poco per rovinarti il risveglio. L'indulgenza del vicino col figlio sovraeccitato e zompettante, l'acqua della doccia che non ne vuole sapere di riscaldarsi: sacrosante ragioni per seppellire d'impulso il ricordo di un sonno ristoratore sotto un cumulo di parolacce smozzicate e grugniti irosi. Cosi' l'approdo al concerto di Maximo Park, unico appiglio in un lunedi' altrimenti livido quanto inutile. Seduti sotto il palco, ci saremmo volentieri goduti il tepore dell'attesa per scattare qualche foto: di parere evidentemente contrario le due (uniche) fan sfegatate, che ci martirizzano sotto il fuoco

incrociato degli acuti soprani cui affidano l'impazienza di vedere i loro idoli. Rintronati e mal disposti, ci vogliono un paio di pezzi perche' ci riprendiamo e iniziamo a goderci il concerto. I Maximo Park sono in tour per presentare il loro quarto album, The National Health, a quasi tre anni dal loro precedente lavoro Quicken Than Heart. Li ritroviamo pressoche' come li avevamo lasciati: una band solida e capace, con musicisti posati e lasciati un po' in ombra dall'esuberanza di Paul Smith, il frontman che si agita e balla con mimiche facciali degne del miglior Ben Stiller, come al solito britannicamente archetipico nel suo elegante abito


Foto e Testi di Fabrizio Consoli

alla Magritte. Li ritroviamo anche artisticamente: la linea disegnata da Maximo Park lungo i loro quattro album e' un rispettabile e coerente tragitto, a cavallo di un New Wave Revival ed attraverso il tempo – parecchio ne e' trascorso dagli esordi – sempre attenti ad evitare un conformismo di maniera in agguato. Ciononostante la questione rimane: stretti in un angolo tra prevedibili atteggiamenti nostalgici ed una - per quanto possibile - non preconcetta curiosita' verso il nuovo, il dubbio cocente che aleggia durante l'esibizione dei Maximo Park e' quanto a lungo potranno convincere il loro pubblico senza annoiarlo, in un difficile equilibrismo tra la fedelta' ad un movimento che conta oltre dieci anni, ed un cambiamento per certi aspetti doveroso, per altri semplicemente frutto della necessaria evoluzione che 'insidia' anche i piu' coerenti tra gli artisti. Sebbene dal vivo sia evidente come la band di Newcastle dia il meglio di se' nei pezzi upbeat dalle ritmiche serrate, lungo le quali Paul Smith riesce a districarsi tra testi a velocità al limite della lirica rap, questa volta sostengo volentieri gli slanci per cercare nuove vie. Cosi di fronte ad un quarto album tutto sommato piu' spurio, nonostante finiscano a volte in territori che troppo stridono con la natura stessa della band, come il quasi college-rock di This is what becomes of the brokenhearted, non riesco a non apprezzare brani in chiave piu' istituzionale, banale se volete, o semplicemente romantica. Dunque The Undercurrents, o Reluctant Love suonano come degli approdi soffici rispetto agli assalti sonori di pezzi piu' chiaramente riconducibili

all'eredita' della band, che a volte – confessiamolo battono in testa come un 33 giri che suona a 45. Cosi' anche il brano da cui prende nome l'album stesso: a ben sentire una sorta di motto politico, anatema in verita' non troppo convinto né convincente, ma di sicuro sufficiente a smarcarsi da quella categoria musicale contemporanea che lo stesso Smith denuncia definendola sarcasticamente “happy music”.



Live Review

REFUSED @ ESTRAGON (BOLOGNA) 07 OTTOBRE 2012 di Tobia Fiorese

di Tobia Fiorese continui di Dennis e le acrobazie con il microfono sono puro intrattenimento quasi da musical di Broadway. Un tutt'uno di grazia ed esplosione sonora. Ho voluto esserci e sono orgoglioso di esserci stato. Nessun rimpianto rimane a fine serata. A parte la rucola, ahimè finita, nella piadina con lo squacquerone... Aggiungo qui di seguito un paio di post scriptum:

“Rimanete affamati, rimanete curiosi, rimanete selvaggi”. Non è una frase di Steve Jobbs. E' l'augurio, se possiamo chiamarlo così, di Dennis Lyxzén ai fan italiani accorsi a Bologna per la data italiana dei Refused. Volevo tornare ad un concerto e scatenarmi per riassaporare il sudore dei live. E posso dire, io c'ero. Ho fatto il “nonno” per la prima parte, ascoltando molto concentrato le esecuzioni perfette dei brani in scaletta e lamentandomi di continuo per il volume troppo basso per un concerto del genere. Finchè non mi sono convinto di potermi ributtare nella mischia. E lì, non c'era discussione. New Noise vale da sola il viaggio, i costi (perché non c'è solo il biglietto quando si va ad un concerto) per essere lì davanti e la stanchezza del lunedì mattina già pronta ad assalirti. I Refused sono carichi e potenti dall'inizio alla fine, incredibilmente fedeli alla registrazioni in studio, ma senza essere mai freddi o distaccati. Vivono il concerto e sentono il pubblico. I balletti

- credo che un concerto non sia solo musica, ma sia ricordi, emozioni, vissuti e brividi - credo che all'Estragon debbano assolutamente alzare il volume e piuttosto dare dei tappi agli spettatori - credo che racconterò a mia figlia di questo concerto quando crescerà - credo che si possa sempre mantenere l'energia e lo spirito dell'essere stati vent'enni I Refused hanno suonato: 01. The Shape of Punk to Come 02. The Refused Party Program 03. Liberation Frequency 04. Rather Be Dead 05. Coup d'état 06. Summerholidays vs. Punkroutine 07. The Deadly Rhythm 08. Hook, Line and Sinker 09. Circle Pit 10. Refused Are Fucking Dead 11. Life Support Addiction 12. Worms of the Senses / Faculties of the Skull ----13. New Noise 14. Tannhäuser / Derivè


INTERVIEW L’Intervista ...

PALETTI

Quelli di Last Nite Party la sanno lunga: lui si chiama Paletti, Pietro all'anagrafe, ed è una delle più interessanti rivelazioni del 2012. E hanno pensato bene di farlo suonare durante uno dei loro riuscitissimi appuntamenti mensili al Vinile Club di Rosà. Occhiale da vista alla moda, viso simpatico, Paletti è un bresciano doc, bassista e produttore; oggi si presenta in versione solista con una formazione nuova e un cantautorato tutto italiano, fatto di testi dal sapore intimistico alternati a melodie frizzanti ben arrangiate: un mood familiare e casalingo, anche se lui sul palco non sta mai fermo. Sabato 20 Ottobre gli abbiamo fatto 3 domande per voi. Paletti. Raccontaci un po' della nuova formazione

Intervista di Emanuela Virago - Foto di Francesco Reffo che abbiamo sentito questa sera sul palco del Vinile. Questo è il mio nuovo progetto solista. Prima suonavo con i The R's (ex The Records nati alla fine del 2002), e adesso che ci siamo presi una breve pausa, avevo voglia di fare qualcosa di nuovo, quasi un esercizio di stile in italiano, una sorta di autoanalisi. Quali sono i prossimi progetti? E il nuovo album? Questa è stata la prima serata e sicuramente siamo ancora lontani dalla perfezione ma con la nuova band c'è una grande intesa; suonare mi fa stare bene e mi sembra di aver trasmesso qualcosa al pubblico. Ieri (19 ottobre) abbiamo fatto una data zero da un mio amico in Franciacorta che ha una casa molto grande, una cosa molto intima per 30 amici che ci ha aiutato a caricarci per il concerto di oggi. Ho voglia di portare in giro il mio nuovo progetto e da adesso a fine abbiamo anno abbiamo una serie di date al sud Italia che ci permetteranno di collaudare la nuova formazione. L'uscita invece del nuovo album è programmata per Marzo 2013 ed alcuni pezzi li abbiamo proprio anticipati questa sera. Mentre cantavi Tricerebrale stasera abbiamo visto anche un video. “Cos'e che fa di un uomo, un uomo?” La risposta non è facile ma forse la si può trovare proprio in questo pezzo. Che è anche per l'appunto il primo video del mio progetto solista. E' un brano intimo che fa emergere la mia personalità e in cui mi descrivo con molta ironia. Il video è diretto Matteo Cervati, fotografo indipendente bresciano, con la collaborazione di Matteo Giobini che ne ha curato riprese ed editing. E' stato realizzato alla periferia della mia città qualche tempo fa, coinvolgendo persone comuni incrociate per strada, e mi diverte riguardarlo ogni volta. Spero abbia fatto lo stesso effetto a voi.



SOUND AND VISION presenta

31 Dic 2012 RTS PARTY STA

H 00.1

3

SWINGIN’ LONDON Party Info @ Sartea - Vicenza - Tel 0444.563725 - Email bar_sartea@yahoo.it o tel 349.1970263



Live Review

TITO AND TARANTULA New Age Club 26.10.12

Nell'immaginario collettivo, il nome di Tito Larriva ed i suoi Tarantula è indissolubilmente legato al film “Dal Tramonto all'Alba” di Robert Rodriguez, in particolare alla parte girata nel Titty Twister (sono il gruppo che suona sul palco) e, ancora più nel dettaglio, alla scena della danza di Salma Hayek sulle note della loro “After Dark”. Se, a questo punto, qualcuno dei lettori ha esclamato “falla ballare sul mio cazzo!”, “lurido cane!” o, magari, entrambe in rapida successione, mi sta ufficialmente simpatico. Comunque sia, dovendo organizzare un concerto del gruppo, il New Age ha ben pensato di contestualizzarlo in un “Tarantino party” (vabbè… Larriva e sodali non hanno mai partecipato alla colonna sonora di film girati dallo zio Quentin, ma sono costante presenza in quelle del suo compare Rodriguez) in cui si offriva un giro a chiunque venisse vestito a tema. A riguardo, massimo rispetto al tizio barbuto che si è presentato inguainato nella tutina gialla di Uma Thurman in “Kill Bill”! Passando alla musica, il gruppo di supporto presentava, come biglietto da visita, la ragione sociale “El Cuento de la Chica y la Tequila”- ci si poteva aspettare solo del

di Antonio Lo Giudice - Foto Wilco di Daniele Pensavalle bene, ma, in realtà, è andata meglio. Geniale mix tra flamenco, (il chitarrista Stefano Silenzi che mi ha fatto riconsiderare il concetto di “musicista alpha”), devastante percussività di fondo e sonorità anni novanta (la voce di Massimo Artusato è più grunge di quella di Eddie Vedder), il gruppo ha presentato ottimi bravi autografi e un pugno di cover della madonna (“Billy Jean”! “Personal Jesus”!! “Thunderstruck”!!!!!) introdotte da una doverosa rilettura di “Morena de mi Corazon”, tanto per restare in tema. Meno estrosi, ma decisamente più solidi, Tito & Tarantula salgono sul palco alle 23.30. Il leader, che sfoggia un look alla Screamin' Jay Hawkins, è accompagnato da due bravi chitarristi e dalla sezione ritmica più sexy che ricordi: la bassista, deliziosa latina biondossigenata e inguainata in stretti pantaloni schizza-ormoni e la batterista, splendida lolita da barrio (a proposito, Tito, sposta quel tuo culo indio che non riesco vederla bene!). A dir la verità, l'ultimo loro album (“Back into Darkness”) mi era parso troppo poco graffiante, ma dal vivo anche brani moscetti vengono rivitalizzati a forza di distorsioni e intensità da palco. Come ci si poteva aspettare, il clou della loro performance sono stati i pezzi tratti dalle colonne sonore come i tex mex “Pistolero”, “Machete” e la minacciosa “Strange Face of Love”- e, ovviamente, il bis, dove il gruppo ha concentrato la romantica “Back to the House that Love Built”, la scatenata “Angry Cockroaches” e il supersensuale finale con la già citata “After Dark” in cui Tito ha invitato parte del pubblico (tra cui il sottoscritto) a salire sul palco a ballare ed il chitarrista del gruppo di supporto a jammare. Alla fine mi sarei divertito anche se metà degli astanti si fosse trasformata in una masnada di vampiri.


di Antonio Lo Giudice - Foto Wilco di Daniele Pensavalle

WILCO

Geox Theatre 10.10.12

Premesso che non sono uno di quelli che si strappano i capelli quando ascoltano “Yankee Hotel Foxtrot”, ho sempre considerato i Wilco uno dei dieci gruppi più importanti di questo scorcio di millennio più a ragion veduta che per gusti personali. Dopo aver assistito al loro concerto padovano, i miei gusti si sono decisamente ricreduti- ma andiamo con ordine… Due appunti per l'organizzazione: in primo luogo, si trattava della prima volta che andavo al Geox e non so quante volte sono entrato e uscito dalla tangenziale senza capire dove minchia infilarmi (aggiungete al tutto un attacco di cagotto fulminante mentre ero alla guida e avrete il quadro completo della situazione). Pertanto, piazzare un paio di indicazioni pare brutto? Inoltre…. 5 euro per il parcheggio!!! A parte che sono tanti, ma ci arriva in macchina cosa deve fare per non pagareabbandonare il mezzo in tangenziale?! Caricate questo

balzello direttamente sul biglietto ed evitateci l'ipocrisia! Insomma, entro nel locale con i marulanda roteanti, ma, per fortuna, il concerto è iniziato solo da qualche istante. Durerà altre due ore e mezza e perdersene anche un altro minuto sarebbe stato un peccato capitale. “One Sunday Morning” apre la scaletta con oltre dieci minuti di dilatazioni folk elettriche che mettono subito in chiaro tanto le qualità compositive di Jeff Tweedy (estremamente iconico, con la sua camicia nera, il suo cappello, la sua barbetta incolta e la sua panza da anti-divo) tanto quelle strumentali dei suoi cinque compagni (menzione doverosa per il mostruoso chitarrista Nels Cline- uno che lo strumento se lo scopa, poco ma sicuro). Il gruppo ha diverse anime: se la prima parte del concerto presenta brani lunghi e articolati, pieni di chiaroscuri, dolcezze acustiche e chitarre stridenti, successivamente a farla da padrone sono atmosfere accostabili ad un pop raffinato ed estremamente elaborato, mentre, nella conclusione (un bis e un tris), le chitarre tornano a ruggire in un rock sudato e polveroso che è pura “americana”. Impossibile dire quale di queste tre fasi sia stata la migliore, data la bravura del gruppo di cambiare stile mantenendo un'omogeneità di fondo e una qualità media altissima. Com'era immaginabile, il pubblico non ha resistito a stare seduto e, già dal secondo brano, un gran numero di astanti (tra cui il sottoscritto) si è fiondato sotto il palco. Qualcuno ballava, qualcuno canticchiava le canzoni, qualcuno semplicemente stava zitto ad ascoltare con gli occhi chiusi. Ma, alla fine, in rari casi ho visto un audience così entusiasta. Quando sono uscito dal Geox avevo dentro il senso di leggerezza che mi accompagna ogni volta che assisto ad un concerto davvero memorabile.


U F F N A

K

V

ore 22.00

VEN 30 NOV - H 22.00 KOLLETTIVO STESI (Funk)

C.so San Felice e Fortunato - Vicenza - Tel 0444.563725 - Email bar_sartea@yahoo.it


Breakfast at

sabato 10 THE JUNKTION indie rock from cittadella relesased party

venerdi 16 TURTLE BLUES Arianna Antinori's cool band

sabato 17 YOUTHTRAMP FESTIVAL whit SULTHAN BATTERY & PANDA KID, rock on our stage

giovedi 22 SEMANA GRANDA SUINA .. Maiali Inquinanti & Co. urlano Northern Soul,Funk e Boogaloo

venerdi 23 SABRINA TURRI in REGNO DI SCHIENA sabato 24 PINA BOLLA E GLI ALTRI 4 venerdi 30 VAFFUNK con KOLLETTIVO STESI

C.so San Felice e Fortunato - Vicenza - Tel 0444.563725 - Email bar_sartea@yahoo.it


Punk, HC e Dintorni

di Marika Zorzi

SEPTEMBER TO DISMEMBER 2012 - EXTREME NOISE.. E BASTA

Ogni volta che compio gli anni faccio il piccolo giochetto di immaginare, avendo tutte le possibilità economiche a disposizione, di organizzare il festival perfetto. I miei gruppi preferiti(tralasciando quelli con più di metà componenti defunti) sopra un palco con entrata gratuita e birre a pochi soldi. Quest'anno, un po' di mesi prima della fatidica data, mi era ritornato tra le mani un dischetto niente male chiamato "Phonofobia", di un gruppo che avevo visto nel 2006 al Dordoni di Cremona e di cui mi ero innamorata. Ecco, dunque, che nella lineup del Festival/hardcore/punk/utopico/per/eccellenza del 2012 erano entrati di diritto gli Extreme noise terror.

Sta di fatto che, o Grind Block ha un filo diretto con il mio cervello, e questo mi spaventa alquanto, oppure ho un gran culo, perché ho scoperto un mese dopo i miei 28, che gli inglesi avrebbero s u o n a t o a l September to Dismember, appuntamento annuale bolognese che porta in Italia le migliori realtà della scena hardcore punk underground. Sinceramente, anche se contenta, non sapevo proprio cosa aspettarmi. Di anni ne erano passati parecchi dal 2006 e gli Extreme noise terror si ritrovano ora senza Phil Vane, fondatore del gruppo morto nel febbraio 2011, e nelle mani di Dean Jones (soprannominato da me "il biondo smarso senza denti"). In ogni caso essendo quella del September l'unica data italiana del gruppo, il 22 settembre l'affluenza all'xm24 di Bologna (approposito su internet c'è una petizione per non farlo chiudere.firmatela) era decisamente tanta. Entrata a 5 euro, nel tipico stile che contraddistingue questi festival, per otto gruppi. Iniziano i xKatexMoshx,


di Marika Zorzi gruppo di ragazzi romani (composto da membri di Taste The Floor, Drive Tasty, Warpeace) che suonano un power violenze veramente ben eseguito. A seguirli i padovani Colony Collapse Disorder, gli Entrophia, i Black Temple Below, Public Disgrace e verso mezzanotte gli Extreme noise terrore, appunto. Il cantante sale barcollando sul palco e si regge a mala pena in piedi. Iniziano e già dai primi accordi si capisce che il concerto sarà un disastro totale. Certo l'acustica dell'xm24 non è delle migliori ma gli ENT con i Nasum, visti nello stesso stanzone pochi mesi prima, non hanno nulla a che fare. E' un casino di chitarre, basso e batteria ammassate insieme senza alcuna logica. Un ronzio impazzito di strumenti che sembrano in mano a bimbetti di sedici anni invece che a gente che dal doppio degli anni suona insieme. Per fortuna la serata si conclude con Mucopus e Humus che fanno la loro porca figura. Insomma, una delusione per gli inglesi che mi piace ricordare in quel dischetto che mi aveva fatto venir voglia di rivederli. Per fortuna che per quest'anno il concerto utopico è stato rimandato. Sti quattro stronzi avrebbero rovinato tutto.

Cioran. Demo 2012 Un mondo tortuoso, colmo di difficoltà da superare, cupo e senza uno spiraglio di luce. E' un' aria tagliente e orweliana quella che si respira ascoltando il primo lavoro dei Cioran, gruppo padovano di recente formazione. Il gruppo nasce nel 2010 dall'idea di Robert, Cesco, Richi e Lele, di mettere in musica passioni e frustrazioni ma soprattutto come valvola di sfogo per il niente opprimente. Dopo una partenza prettamente hardcore si spostano verso un certo tipo di hardcore screamo che non dimentica gli anni '90 e

che va ai festini dark. Nel 2011 arriva un altro chitarrista e registrano il demo. Questo lavoro comprende sette pezzi ben strutturati che contribuiscono a formare una prima registrazione di tutto rispetto. Il primo pezzo "Cobalto" ti accompagna attraverso queste sensazioni da scenario post nucleare (che non è altro che il nostro quotidiano visto con occhi disillusi) lentamente fino ad arrivare a "Discesa"(la mia preferita). Un gran bel pezzo che spazia da parti molto pesanti a sequenze grind. "Cool air" di colpisce come uno schiaffo per due minuti e mezzo e poi lascia spazio a "No glory for the damned", pezzo nevrotico e convulso, e a "I'm still acting". “Falsi bagliori" è un incubo che assale così veloce da togliere il fiato fino ad arrivare a "Black cathedral", canzone conclusiva di questo demo. Se l'aspetto musicale spacca, i testi non sono da meno e si rifanno al nome stesso del gruppo, che deriva da quello del filosofo Emil Cioran che fondava il suo pensiero su nichilismo e pessimismo. I suoi aforismi, basati su esperienze personali, erano pervasi da una profonda amarezza e misantropia; tutti concetti che si ritrovano nel demo dei Cioran. Un buon lavoro, quindi, per i padovani che vi consiglio di seguire. In attesa di nuovi pezzi scaricatevi il demo su http://www.reverbnation.com/cioran666.



DĂŠ Gusto - Villa Barbaro 4 Maser - Treviso - Tel 0423.565603


Live Review

CRANBERRIES @ Palafabris (PD) - 28.10.2012

Giornata fredda e piovosa al Palafabris di Padova quella di domenica 28 ottobre, eppure i più coraggiosi han sfidato vento e acqua per assistere allo show di Dolores e compagni. Data rinviata, cambio di location; ma ora sembra proprio che ci siamo, e che ci siano pure loro, pronti ad uscire dal backstage e fare la grande comparsa. Eccoci. tutti zuppi, ad aspettare i Cranberries; rock band irlandese che arrivò alla fama ed alle radio/televisioni negli anni novanta. I cinque, tuttora varcano le classifiche europee, seppure di classiconi come "Zombi" non ne abbian più sfornati. Nove e mezza puntuali. si accendono gli amplificator, si spengono le luci, e la band esce sul palco. Cellulari modalità video, si preme REC per non perdersi neanche un minuto dello spettacolo tramite lo schermo del telefonino, giustamente. Parte il riff… la prima donna aspetta un po', ci lascia sulle spine, ma finalmente fa la grande comparsa. L' impatto è quello di aver sbagliato posto... e di trovarsi al concerto di Madonna. Dolores sfoggia una nuova chioma bionda, un corpetto rosso e degli attillatissimi pantaloni in pelle nera e rosa. Ci sarebbe da chiedersi se la stylist non abbia rovistato nell'armadio sbagliato, ma la voce della

Foto e Testo di Serena Reginato

frontwoman aiuta ad andare oltre l'apparenza: non mancano i vocalizzi ed i giochi di voce che oramai contraddistinguono la band. Si parte con un vecchi classici: Animal instrinct, Just my immagination. s'infila e si sfila la diavoletto bianca. Il pubblico è caldo, ma non mostra entusiasmo, neppure coi nuovi pezzi. Manca un po' di energia, o per lo meno, manca la spinta che ti aspetteresti da un concerto rock. E' un lento cambiare di melodia in melodia, di abito in abito. Breve pausa e torna ad intrattenerci con un vestito degno di una gothic lolita, con tanto di guanti neri glitterati alle mani. Per un momento ho immaginato ci fosse una Kelly Osbourne bionda sul palco, non fosse che la nostra Dolores abbia delle corde vocali infallibili. Un pezzo strumentale e si riparte: l'aria ormai si è scaldata ma lo show sembra non ingranare. Sono canzoni come Salvation e Promises che scuoto veramente il pubblico, che animano lo spettacolo. Calano le luci, la band esce dal palco: si aspetta qualche minuto mentre vengono richiesti on stage a gran voce, e tornano per regalare i pezzi finali, senza farsi mancar neppur la ballad. Siamo ormai agli sgoccioli… i pick up han lasciato spazio alla cassa armonica, la voce si fa più sottile; il vestito non è più nero ma bianco. "Grazie, grazie Italy!" e la band abbandona il palco. Qualcuno resta sotto per poter racimolare qualche cimelio del gruppo, ma il ragazzo che smonta l'asta dei piatti… prima prende le bacchette in mano, poi se le mette in tasca. La gente si ferma per una birra al modico (?) prezzo di 5 euro per riguardar i video fatti con l'i-phone. Non è neanche mezzanotte. La musica che pompa ora nele casse del Palafabris è un mix degli ultimi successi radiofonici. Fuori piove, e anche i venditori di magliette hanno ormai abbandonato il gioco e se ne sono tornati a casa con scatoloni di t-shirt fradice. Ed io che credevo di essere andata ad un concerto rock.



BEDROOM REVOLUTION

di Sir Taylor

SONIC YOUTH DAYDREAM NATION USA 2LP g/fold cvr Blast First/Enigma Rec 775403-1 10/1988 'I Sonic youth sono stati la più impotante band americana degli anni 80. Uno tra i più avvincenti progetti di trasformazione dei linguaggi rock al di fuori delle etichette convenzionali' (da Sonic Life/ st. alternativa 92). Puoi condividere o meno questa osservazione, ma non puoi negare l'importanza e l'influenza nella scena rock americana degli anni 80 della 'gioventù sonica'. Perfino Cobain li cita in una delle prime inerviste fatte subito dopo l'uscita di Never Mind. Un punto di riferimento o una band con cui misurarsi per avere una idea di dove si era arrivati. E sul finire degli anni 80 inizi 90 c'era più di qualche band in predicato di immortale grandezza! Probabilmente Daydream Nation non rappresenta l'apice creativo della band o il miglior disco in assoluto che hanno registrato. Rappresenta però sicuramente il punto di svolta del loro suono e delle capacità compositive che ne permette il decollo dalla scena underground alle classifiche indie internazionali con l'addio alla SST etichetta underground americana per eccellenza per passare

ad una label più visibile come la Blast First etichetta inglese che decise di aprire un ufficio operativo a Little Italy/N.Y.C. (era solo una questione di quantità e distribuzione discografica alla fine dei conti: niente a che vedere con imposizioni e limiti sulla creatività). Questo è l'ottavo disco per i S.Y. se si conta anche il side project della band come Ciccone Youth (il disco con le cover di Madonna) dopo albums come Sister o Evol o ancora Bad Moon Rising che avevano molto colpito la critica e creato molta attenzione intorno alla band. Le session per Daydream Nation partono a primavera del 1988 con una formula consolidata che prevede prima la stesura e registrazione della parte musicale e poi la scrittura dei testi. La grossa differenza a questo punto la fà il lavoro in progress che i nostri organizzano provando e suonando dal vivo i brani, per lo più in forma strumentale durante i numerosi concerti negli States. Questo fa si che al momento di andare in studio una buona parte dei brani venga registrata di getto, tale è la sintonia creatasi. Và


evidenziato inoltre che una delle maggiori influenze musicali della band, nonché fonte di ispirazione per il nuovo lavoro sono i Dinosaur Jr. e il loro suono chitarristico - originale - molto saturo (riferimenti chiari a N. Young & Crazy Horse di Rust Never Sleep). Una parola la spenderei anche sul produttore assoldato da Blast First, un certo Nick Sansano esterno al mondo del rock ma che era il produttore di una band come i Public Enemy, al tempo headliners del genere rap black rock. Questi capì al volo i due elementi che facevano la differenza tra I S. Youth e le altre rock bands e li evidenziò al massimo in studio di registrazione: la potenza dei loro live e il lato sperimentale nei suoni. Brani come Tennage Riot / Hey Joni / Kissability /Candle o Eric's Trip e perfino un brano sperimentale come Providence, rimasero a lungo nell'elenco dei brani dei loro live fino alla fine della loro carriera. Dal punto di vista collezionistico le due stampe di riferimento sono quelle americana (dove la B.First era distribuita da Enigma Rec. che aggiunse il proprio logo nella cvr) e quella inglese dove invece la distribuzione era realizzata dalla Mute Rec. La stampa originale con il poster fotografico della band viaggia intorno ai 100$ con grosse oscillazioni. Il disco non è propriamente raro, soprattutto la stampa uk, ma è difficile da trovare completo ed in perfette condizioni. Segnale anche la bella stampa russa con copertina alterata, titoli in cirillico e soprattutto edizione lp singolo (alcuni brani sono epurati). Per i fan accaniti della band segnalo la confezione promo in 500 copie con singoli, tour poster persentazione album etc che arriva ai 350$ comodamente. Ci sarebbero poi i singoli originatesi

dal disco o pubblicati in quel periodo, come il 45giri subpop diviso con i Mudhoney o il promo di Providence per citarne alcuni. Tutti gli altri potrebbero ben considerare l'edizione in cd deluxe con libretto e materiale extra (brani da compilation non sempre reperibili, demos, e un bellissimo assemblaggio di live del tour promozionale).


Interview Intervista a

di Lara Lago

Luché (ex CoSang)

L'hanno chiamato “traditore” perché ha abbandonato i CoSang, gruppo che con due album distribuiti dalla Universal, "Chi more pe mme" e "Vita Bona", l'ha portato sotto i riflettori. Gli hanno dato del “commerciale”, quasi come fosse un insulto, perché nel suo album solista d'esordio, “L1” ospita tra gli altri anche Marracash, Emis Killa e i Club Dogo. Ma Luca Imprudente conosciuto come "Luché" lascia parlare la sua musica e risponde a tono perché “se non riesci a vedere che nei miei testi ci sono tanti contenuti, tanti quesiti, tante frasi di dolore che parlano ancora di ciò che ho vissuto, beh allora il problema è tuo io non posso farci niente.” Rappavi in napoletano, ora sei passato all'italiano ma vivi a Londra. Quanto conta musicalmente contaminare le tue origini con altre

influenze? Conta moltissimo, ho sempre cercato di mischiare delle storie prettamente napoletane con un sound che non sia quello della nostra tradizione classica bensì il jazz anni 50 o il soul anni 70 o anche la musica elettronica di oggi. Io mi sento di appartenere al mondo, non c'è una terra di preciso, di sicuro sono un napoletano al 100% , la mia mentalità è sempre stata influenzata dalla vita di Napoli ma allo stesso tempo mi sento a mio agio a Londra come a New York, città che sono fonte d'ispirazione per me, mi fanno sentire davvero a casa e libero di essere chi sono. Cosa pensi del nuovo corso dell'hip hop che sta sicuramente uscendo dall'underground per approdare a palchi più visti e mainstream avvicinando anche un pubblico molto giovane? Ne sono davvero felice. Credo che i rapper siano gli artisti più validi al momento nella scena italiana, nessun artista pop scrive un testo come un rapper ed il fatto che il pubblico sia giovane è una cosa positivissima perché vuol dire che l'hip hop italiano, anche se esploso con ritardo rispetto ad altre nazioni, ha lunga vita. Questo non vuol dire fare musica dozzinale, bisogna sempre trovare un buon compromesso tra mainstream e musica di spessore. Perché la scena underground è “contro” di te,


secondo te? Mi fa piacere che tu te ne sia accorta. Credo che la "scena" underground sia composta da una massa di frustrati, io non credo in una scena underground in Italia , non conosco un rapper che appena faccia qualche visita in più su youtube non si metta in prima fila per farsi fotografare ai live come la prima donna della situazione. Sono tutti finti professori del vero, che parlano di valori ma mirano al successo come tutti gli altri artisti mondiali, solo che non ammettendolo se ne fanno un vanto, prendendo per il culo quei pochi ascoltatori non dotati di un proprio cervello. Molta musica fatta da artisti autoproclamatisi underground è molto più commerciale della mia che è sempre stata di denuncia e dalle sonorità dark, la differenza sta nel look forse, io sono più sfrontato non ho paura di parlare di moda, di apparire con un look ricercato, di ammettere che i soldi sono importanti, e questo per la gente non dotata di cervello mi rende commerciale. Purtroppo siamo in Italia. Cosa hai risposto a chi ti ha chiamato “traditore” per il cambiamento di genere e di tematiche dai Co' sang ad oggi? Non ho nessun rimpianto ne rimorso. Ho sempre fatto il mio dovere, fatto grande musica che non ha ripagato l'impegno messoci. Chi mi chiama traditore non ha alcuna idea di quello che sta dicendo, come posso tradire quello di cui parlo se parlo di me e della mia vita? Posso mai tradire me stesso? O la gente vuole che continui a parlare di cose che non vivo più? La gente vuole un Luche falso allora? Oppure la gente vuole il mio male? Vuole che resti sempre nelle difficoltà in cui sono cresciuto nelle situazioni di merda che ho dovuto vivere sulla mia pelle mentre loro seduti comodi a casa scaricavano gratis i nostri dischi? In Italia la gente ha paura di assumersi le loro responsabilità, tendono a lamentarsi invece di migliorarsi, perché migliorarsi

comporta prendere rischi e a volte fallire durante il processo. Io di questa gente non so che farmene, preferisco perderlo un fan così. Quale sarà il futuro dell'hip hop? Si andrà sempre più verso la contaminazione con pop e rock oppure si ritornerà alle origini? Ho la sensazione che alcuni artisti andranno troppo nel pop e finiranno per inflazionare il nostro genere, questa forse è la paura che hanno le etichette discografiche di perdere il successo commerciale dell'ultimo anno e quindi spingeranno per far uscire pezzi sempre più pop che possano comunque mantenere un livello di vendite alto. Io spero che gli artisti italiani si impongano un pò e facciano valere le proprie idee, perché se siamo arrivati a un successo di massa, ci siamo arrivati da soli, le discografiche sono arrivate da poco, quando i gruppi già avevano fatto il grosso. Sono sempre stato favorevole alle contaminazioni, che ben vengano ma non vorrei mai che si perdesse il vero sound Hip Hop.




PROGRAMMAZIONE NOVEMBRE

16

8

GIOVEDI’

VENERDI’

4 HANGAR 1’ (Vicenza) - E. Kickstart (Scooter Sound) ²

9

VENERDI’

CONCERTI/DJSET/MOSTRE per inserire i tuoi eventi in questa sezione eventi@soundandvision.it

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Back To Black by DjD (Soul Funk) ² 4 NEW AGE (TV) - Live: The Rasmus± 4 DISCOFRISCO (TV) - Live: Garage Records (h 19.30) ± 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Djset: Edo Effe + Marc Van Couver² 4 VINILE MC (Rosà - VI) - Live: Maria Antonietta+ Le Furie ± 4 SARTEA (VI) - Live: Turtle Blues± 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Checco Fornarelli Trio (Jazz) ±

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Jack & Cenez (Rock 70/80) ² 4 NEW AGE (TV) - Wednesday 13 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 DISCOFRISCO (TV) - Live: Valentina Dorme (h 19.30) ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: DelirAudio (Pop Rock)± 4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Echoes (Opening Party) ² 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Blues Night ± 4 NEW AGE (TV) - Live: Soviet Soviet - Serpe In Seno± 4 VINILE MC (Rosà - VI) - Live: OJM+Mother of God+Abrahma (Stoner Night) ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Soyus Rock + Reese (Alternative Rock)² 4 VINILE MC (Rosà - VI) - Slumb present Limone Party ² 4 SARTEA (VI) - YouthTramp Festival)±

SABATO

10

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Claudio King P (Roots & Dubstep)² 4 GALA’ (Asolo - TV) - Desert Party by Italo Job² 4 NEW AGE (TV) - Dragon Force + Pogo Attack± 4 SARTEA (VI) - Live: The Junktion± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: One No One ± 4 VINILE MC (Rosà - VI) - Live: Ghemon+Kiave .... ±

SABATO

17

DOMENICA

18

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Zuki (Elettronica) ² 4 MARAKELLA (Grisignano d.Z. - VI) - Live: Camilla ± 4 BAR SMERALDO (VI) - Live: Rat Race ore 18± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Pink Groove DjSet (Deep Funky, Teck House)²

MARTEDI’

11

DOMENICA

GIOVEDI’

20 22

4 NEW AGE (TV) - Live: W.A.S.P.±

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Healing Force (healettronica) ² 4 BAR SMERALDO (VI) - Haru No Case ore 18± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: La Corrida Unusual Jam Session ±4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - CAMILLA Live ± 4 NEW AGE (TV) - Live: Archive± 4 HANGAR 1’ (Vicenza) - Cillio Dj (Indie Rock) ² 4 SARTEA (VI) - Semana Granda Suina²

14

MERCOLEDI’

4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live:

GIOVEDI’

Tria Corda (Acoustic Rock)±

15

4 HANGAR 1’ (Vicenza) - Back To Black by DjD ²

VENERDI’

23

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - DjSet: I Maledetti Dj Set (Soul/Funk) ² 4 NEW AGE (TV) - Live: The Fire ± 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Opera terza DjSet by R. Palma² 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Lino Brotto Trio (Bossanova Samba Swing) ± 4 VINILE MC (Rosà - VI) - Rock This Party² 4 SARTEA (VI) - Live: Sabrina Turri in Regno di Schiena±


PROGRAMMAZIONE NOVEMBRE SABATO

24

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - DjSet: Excuse Me (Edit&Re-Edit Nu Electro) ² 4 NEW AGE (TV) - Live: Dead By April ± 4 GALA (Asolo - TV) - Live: Open2Cat ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Hard Rock Celebration Night ± 4 VINILE MC (Rosà - VI) - Vadoinmessico (Uk)+Derby Sunshine(Uk) ± 4 BAR SMERALDO (VI) - Fusi di Festa & Never Arsi DjSet² 4 SARTEA (VI) - Live: Pina Bolla e gli altri 4±

DOMENICA

CONCERTI/DJSET/MOSTRE

B A C K T O B L A C K

THE BEST OF SOUL, MOD & FUNK FROM ‘60/’70

25

4 NEW AGE (TV) - Live: Luca Turilli’s Rhapsody ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Red Hot Chili Peppers Tribute± 4 BAR SMERALDO (VI) - Shots in concerto ore 18 ±

28

MERCOLEDI’

NOVEMBRE

4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Superstition (Acoustic Rock) ±

GIOVEDI’

29

4 HANGAR 1’ (Vicenza) - Alan Bedin (Beat &‘60) ²

VENERDI’

Gio 15 - HANGAR 1 (Vicenza) Ven 16 - ROCKAFE’ (Castelcucco - TV)

30

4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - DjSet: King Ale from Rip Tapes (Electro) ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 NEW AGE (TV) - Twist & Shout DjSet² 4 DISCOFRISCO (TV) - Live: No Sound (h 19.30) ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Losing Game (A. Winehouse trib.) ± 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Four Friend Fish + B. Belloni (Blues-Rock) ± 4 SARTEA (VI) - Live: Kollettivo Stesi (Funk)±

Ven 30 - SARTEA (Vicenza)

SABATO

1

DICEMBRE

4 NEW AGE (TV) - Club Dogo± 4 VINILE (Rosà - VI) - Live: Universal Sex Arena ±

info backtoblack djset 349.1970263


THE SOCIAL NOTEWORK QUANDO LA MUSICA E’ RIBELLE

Teddy Boys don't knit.

Re Edward VII aveva regnato nei primi del '900, dopo la leggendaria regina Vittoria. Il suo regno viene associato ad un periodo di grande prosperità e di frivolezza. Il sovrano ama la moda e detta i canoni dell' eleganza maschile. Ogni momento della giornata, ogni attività doveva essere accompagnata da un abito consono. Questa consuetudine contribuiva ad incrementare una distanza sempre maggiore tra i gentiluomini di sua maestà e i proletari della classe operaia che potevano vantare un abito extra, se si esclude quello del lavoro. Poi le guerre e le crisi finanziare, ridimensionano le felici abitudini dei privilegiati e al contrario, appassionano i figli degli operai ai loro status. Alla fine della seconda guerra mondiale, Londra è invasa da orde di Teddy boys,

di Annalisa Tonini

(…e nonostante il nomignolo coccoloso, non hanno nulla a che fare con gli orsetti!)

giovinastri di strada che si divertono a provocare i benpensanti profanando la loro preziosa idea di moda. L' appellativo "Teddy" deriva dal nome del "gran viveur" King Edward, in quanto i giovani operai avevano adottato come divisa per il tempo libero le lunghe giacche profilate dal velluto nero che il sovrano aveva lanciato a suo tempo. I Teddy Boys erano creature genuine ed incarnavano tra luci ed ombre, il cambiamento epocale che la nazione attraversava in quegli anni. Erano i custodi di una rabbia operaia covata da secoli nel loro ambiente, per cui la moda non era semplicemente moda. Era un codice, una simbologia propria degli aristocratici che per questo andava afferrata. Usavano giacche, camicie e cravattini, pantaloni stretti e corti, calzini bianchissimi


e ai piedi i "desert boots" scarpe militari usate per la campagna del nord Africa. Spesso i Teddy Boys le portavano dai calzolai e ne facevano alzare la suola fino al triplo dell'originale. Anche le giacche venivano pimpate. Erano soliti far aggiungere ai sarti, un numero esagerato di taschini che servivano a contenere fiaschette di whisky, coltelli, pettini… ed ami da pesca. Questi andavano cuciti sotto il colletto della giacca e diventavano un'arma letale durante le risse. ( Pensate al poveretto che afferrava un Teddy boy per la giacca! ) Nessuna differenza per le ragazze che si vestivano come i ragazzi ed erano dure allo stesso modo. Litigiose, aggressive ed attaccabrighe come i loro coetanei maschi. I capelli venivano cotonati sopra la fronte in un mirabolante ciuffo che somigliava alla prua di una nave. All' inizio i Teddy boys non si interessavano alla musica, si limitavano a spaventare la comunità con atti di vandalismo e di bullismo, facendo scrivere fiumi di parole a giornalisti allarmati, esperti di ogni genere, politici e sociologi. Poi arrivò il Rock'n Roll e diventarono i paladini dell' American style. Teddy e Rock formeranno una coppia inossidabile, ripresa anche negli anni '70 con la riscoperta del rockabilly. Ma una vena violenta e xenofoba macchia le pagine della loro storia. Londra dopo la seconda guerra mondiale era ridotta a macerie. Per questa ragione la corona aveva spalancato le porte del regno agli abitanti delle colonie: lo scopo era di ricostruire e per questo serviva tanta manodopera low cost. Migliaia di giamaicani sbarcarono a Londra, portando musica, colore, cannabis…ma nei docks non facevano i salti di gioia. Gli autoctoni vedevano negli immigrati il nemico, lo straniero che rubava il lavoro, lo scansafatiche, il delinquente, lo sfigato. Non bastasse, gli speculatori immobiliari decisero di sfrattare famiglie di operai bianchi dalle loro case-tugurio per riaffittarle al doppio del loro valore ai caraibici. Per loro era un miracolo

trovare un affitto dato che "nessuno voleva dei neri come vicini di casa" ( cito il leader del partito fascista britannico Owsley Mosley) e l'avrebbero pagato qualunque cifra. Questo meccanismo di ghettizzazione è storia per quartieri come Notting Hill, che è diventato teatro di scontri all' ultimo sangue tra Teddy e comunità caraibica. Londra in quegli anni era un enorme Melting Pot che rimescolava e reimpastava elementi che la tradizione aveva tenuto per secoli a debita distanza. Classi, razze, sesso, discriminazioni, guerre fra poveri e ricchi e guerre fra poveri. L' amalgama comprendeva tutti questi ingredienti inconciliabili all' apparenza e prevedeva tappe dolorose ma forse necessarie. I riots di Notting Hill durarono una settimana. Il pretesto fu una lite tra marito nero e moglie svedese nel bel mezzo della strada. I Teddy dicendo di voler difendere la donna, attaccarono l' uomo e i connazionali arrivati in sua difesa. Gli scontri furono durissimi e il quartiere devastato dalla furia razzista. Al termine del processo, nove Teddy boys furono condannati a quattro anni di carcere. L' anno dopo come risposta all' attacco, la comunità giamaicana ha dato vita al mitico carnevale di Notting Hill.


BACK TO BLACK

MANDRILL

Con la loro bizzarra miscela di ritmi africaneggianti, roventi riff rock, country funk, bop-jazz, riff latini e torturati assoli di chitarra su un solo accordo, i Mandrill furono fin dall’inizio un gruppo di quelli che mandarono l’ascoltatore fuori di cervello. Il gruppo era capitanato dai fratelli Louis “Dr. Ric” e Carlos Wilson, accompagnati da Omar Mesa alla chitarra, Claude “Coffee” Cave alle tastiere, Neftali Santiago alla batteria e Fudgie Kae al basso. Questo gruppo multietnico di capelloni era dal punto di vista visivo un’autentica festa e da quello musicale una vera e propria lezione di storia. Con la loro amalgama di accordi jazz, cori spiritual, ritmi caraibici i Mandrill rappresentavano la quintessenza stessa della band fusion: pesanti, martellanti groove carichi di frequenze basse

di DjD

come “Fencewolk”, “Hong Loose” e “Mango Meat” sono particolarmente rappresentativi del loro sound e li identificano come una band decisamente appartenente al funk. Col successo ottenuto dal loro omonimo LP d’esordio, uscito nel 1970 per la Polydor, e da quelli che ad esso fecero seguito: “Mandrill Is”, “Mandrilland” e “Just Outside Of Town”, i Mandrill sembravano proprio essere destinati a diventare delle autentiche superstar. Però col passare del tempo si dimostrarono incapaci di produrre hook e melodie che risultassero gradite ai programmatori radiofonici, e nonostante il loro trasferimento a Los Angeles nel 1975, i Mandrill finirono negli anni successivi nel dimenticatoio. Un loro brano “Echoes In My Mind”, piacque a tal punto, da essere inserito nella colonna sonora del celebre film di Walter Hill “I guerrieri della notte”. A livello collezionistico i Mandrill hanno diversi singoli di buon valore: Mandrill “Too Late!”su Arista 0375 (catalogato come brano Northern Soul) ha una valutazione di circa 130 dollari. Ben più raro un 12” Promo Only USA del 1975 la cui valutazione è di circa 200 dollari. Gli LP sono ben più abbordabili : “Beat Of The Beast” su Polydor viaggia sui 80 euro mentre “Mandrlland” ha una valutazione di circa 50 euro.

MANDRILL - PROMO ONLY MANDRILL MANDRILLAND USA - 1975

MANDRILL - Too Late! 7” Arista



Via Zamenhof, n째 821 - 36100 Vicenza - Tel 0444.301837 - prosport@.prosport.it



CD REVIEW

di Francesca Del Moro

B3 / I Know You Want To Stop / The Extra / I.K.W.Y.L / Time is Money

PLACEBO “B3”

Nonostante la musica dei Placebo non mi abbia mai delusa, mi sono accostata a questo EP con un certo timore. La buffonata dei concerti gratuiti sponsorizzati dalla Mercedes e una tournée estiva priva di novità non lasciavano presagire niente di buono. E invece, per l'ennesima volta, mi sono ritrovata tra le mani un disco splendido, da cui non riesco più a staccarmi. Gli elementi di interesse consistono nell'insolito risalto dato a voce e pianoforte ma a sorprendere sono soprattutto i testi, che virano con decisione verso tematiche politiche. Il disco sembra porre una domanda oggi cruciale: come reagire a una società iniqua e violenta? Con le

parole o con la rivolta? O piuttosto, mettendo la testa sotto la sabbia? Si comincia con la title-track, che si apre con un effetto noise creato da un riff di synth sporco che fa pensare all'avvio di una giostra da Luna Park. La giostra si libra sostenuta dalle chitarre e dagli effetti elettronici per poi atterrare nella strofa e girare bassa fino a impennarsi nel ritornello, che esplode in una sequenza di fuochi d'artificio. Il muro di chitarre tipico della band si presenta qui in una versione grunge stile Pearl Jam ma più larga ed elettronica mentre il riff di lead guitar chiude a scalare inserendo un elemento dissonante nel tripudio di energia positiva, una specie di smorfia che ricorda la nenia di Gaslini in “Profondo Rosso”. Il testo si incentra su una ricerca spirituale portata avanti con un linguaggio denso di richiami religiosi ed esoterici, in cui sembra insinuarsi una sfumatura ironica. Si finisce con lo stesso effetto iniziale, e la giostra si ferma. Ma è lecito aspettarsi che non sarà tutto un Luna Park. Infatti, dopo la seconda traccia, una cover abbastanza inutile di “I Know You Want to Stop” dei Minxus, arriva “The Extra”, il pezzo più innovativo del disco. Si tratta di una dark ballad onirica, con la voce in primo piano che porta avanti un monologo shakespeariano. La batteria, gli effetti ritmici rimbombanti e un giro di basso e basso elettrico, cui in seguito si aggiungono il piano e una voce di sottofondo, creano il contesto di una stanza in penombra. Qui l'individuo dialoga con se stesso, sospeso tra l'urgenza di trovare le parole giuste da dire e scene di devastazioni e massacri che si affacciano come incubi nella sua mente. L'apice viene raggiunto nel ponte armonico, con la voce quasi a


cappella che domanda: “Se sono una comparsa nel film della mia vita, allora chi diavolo è il regista? Se sono una comparsa nel film della mia vita, per favore qualcuno spenga la telecamera”. Letteralmente le ultime parole “si spengono” per riprendere corpo nel ritornello, addolcito dalla linea melodica del pianoforte e da synth che simulano campanellini celtici. “Insegnami a vivere”, ripete questa sorta di mantra-preghiera, e imparare sembra ancora possibile, non fosse che il pezzo termina con rimbombi grotteschi e un inquietante violino-sirena. Dunque è la violenza l'opzione che trionfa? Questo almeno sembra suggerire il brano successivo, “I Know Where You Live”. La penultima traccia dell'EP è un pezzo dark rock molto potente, che risente dell'influenza dei Cure e soprattutto dei Joy Division. È una sorta di “Insight” in versione accelerata, ansiogena, in cui la voce quasi ansimante si stabilizza nel ritornello che scandisce una discesa agli inferi. Il testo si scaglia contro potenti e attentatori, due facce della stessa entità annidata nel cuore di ogni uomo, comunicando un messaggio pacifista che nondimeno entra in cortocircuito con il ripetersi della frase minacciosa del titolo e con il torrente lavico di chitarre. Ma il disco si chiude su una nota positiva, così come era iniziato. La strepitosa “Time is Money” sorge infatti come una lenta alba da contemplare dopo la notte tempestosa di “I Know Where You Live”. Il brano avanza secondo una progressione a gradini, amplificando e arricchendo di volta in volta il giro iniziale di chitarra e batteria con l'aggiunta del pianoforte, il tamburello e un effetto tipo onde sulla spiaggia. Il tutto intervallato da ponti armonici in cui il leader dei Placebo dà il

meglio di sé partendo con una voce quasi impalpabile che aumenta a sua volta di intensità nei passaggi successivi. Questo crescendo e il ribattuto del pianoforte fanno pensare a una persona in marcia cui a poco a poco se ne aggiungono altre, fino a formare un corteo che affluisce in una piazza colorandola di bandiere. Un'apertura alla speranza, alla mobilitazione pacifica? Non è detto, e infatti il testo sembra contraddire la solarità della musica, invertendo quanto avveniva nel brano precedente. Qui ogni illusione sembra cadere: l'amore e la religione non valgono nulla, sono monetizzabili come il tempo che ci è dato da vivere. L'unica possibilità è ubriacarsi con una passione totalizzante, più erotica che sentimentale. Le tre risposte alla domanda cruciale rimangono dunque aperte e con questo dilemma, ma con lo stesso trionfo di colori con cui era iniziato, si chiude l'EP. B3, che per me significa: bellissimo, bellissimo, bellissimo.


Interview

IL CILE

"SI MUORE A VENT'ANNI PER RINASCERE” Intervista telefonica al giovane cantautore Lorenzo Cilembrini

Anzitutto, chi è Il Cile? Semplicemente sono un ragazzo di 30 anni che cerca di farsi conoscere e di far conoscere la sua musica. Il tuo primo album, "Siamo Morti a Vent'anni". Ascoltando le canzoni sembra quasi leggere un libro. E' molto autobiografico, o sbaglio? Decisamente, è autobiografico; credo che la musica serva proprio a canalizzare le emozioni di ognuno di noi. Per l'appunto in Cemento armato, è evidente un'esternazione personale, ma che credo rispecchi molto le situazioni e i pensieri dei giovani d'oggi. Cosa ti ha portato a scrivere tale

di Enrica Sampong

testo? Diciamo che è un frammento della mia vita, un momento non facile, un periodo in cui avevo dentro molta rabbia più che tristezza; ho cercato di trasmettere quello che avevo dentro me stesso per poi indirizzarlo più all'alto. So che hai collaborato con alcuni brani dell'album "Dannato vivere" dei Negrita. Com'è nata tale collaborazione? Grazie al mio produttore Fabrizio Barbacci che portò i miei lavori in studio, a loro son piaciuti e da lì è nata anche una grande amicizia. Cosa ti aspetti da questo tour che stai portando avanti da pochissimi giorni? Mi aspetto di far sentire la mia musica a chi è curioso, a chi mi vuole conoscere anche live e scoprire una nuova identità musicale. Infine, da giovane artista, come prospetti il futuro dell'Italia? Beh, io sono molto fiducioso, credo in un rialzarsi del Paese. Quindi non si è morti a vent'anni, vero? Assolutamente no! Si muore a vent'anni per rinascere, il titolo dell'album è una provocazione: dalle ceneri vi sarà sicuramente una rinascita!

1 DIC 2012 IL CILE LIVE

Bassano del Grappa (VI) Teatro Remondini


Exclusive Dinner and Live Music Sabato 24 Novembre Cena Musicale

OPEN2CAT ambient and lounge live Laura Balbinot violoncello elettrico Gabrielle Bruzzolo percussioni e laptop POSTI LIMITATI

per info e prenotazione : 340 9419433 gala.asolo@libero.it

GALA - Via Canova 288 - Asolo (TV)



UPCOMING

SECONDO ME’ FESTIVAL

Una maratona di grandi film, libri, musica, degustazioni, incontri ed esposizioni; torna il SecondoMé Fest, l'evento costruito attorno ai gusti, alle passioni e ai desideri dei protagonisti del cinema italiano. L'edizione 2012, dopo il successo dell'evento del 2011, dedicato a Pupi Avati, sarà organizzata “attorno” a Silvio Soldini, che condividerà con la città i suoi gusti e tutto ciò che l'ha ispirato nella sua opera e nella sua vita. Dal cinema alla letteratura, dalla musica all'enogastronomia: una specie di monografia a 360 gradi e in 4 giorni che quest'anno mette al centro uno dei più grandi registi italiani, impostosi a pubblico e critica con film come “Pane e tulipani”, “Agata e la tempesta” o “Giorni e nuvole”, e in sala con il nuovo lavoro “Il comandante e la cicogna”, premiato dal pubblico in queste settimane. L'edizione 2012 renderà omaggio anche ad un altro gigante del cinema italiano, Ettore Scola, ai cui gusti saranno riservati una serie di eventi, anche per costruire un ideale collegamento tra padri e figli della “commedia all'italiana”. Con una anteprima mercoledì 14 novembre, dedicata ai capolavori di Soldini e Scola, proiettati al Cinema Lux, da mercoledì a venerdì al Multisala MPX è in programma una maratona cinematografica di grandi classici scelti da Soldini. Film importanti, che hanno appassionato e ispirato il regista milanese, film che hanno fatto la storia del

Da mercoledì 21 a domenica 25 novembre 2011

cinema. Perché il cinema non è solo prime visioni, perché il cinema non si consuma. Tornano dunque sul grande schermo L'enigma di Kaspar Hauser di Herzog, Pickpoket di Bresson, Alice nelle città di Wenders, Au bout du souffle di Godard ed altri grandi capolavori in pellicola provenienti dalle maggiori cineteche nazionali. Silvio Soldini, prima di ogni film, spiegherà con una clip video il perché della sua scelta. E venerdì alle 21.00, Soldini sarà al MPX con uno dei suoi attori e lo sceneggiatore del suo ultimo film, il padovano Marco Pettenello, per rispondere a tutte le domande del pubblico e parlare di cinema, sempre “secondo lui”. A seguire, la proiezione di uno dei più importanti film, Pane e tulipani. Il cinema sarà protagonista, ma lo saranno anche la letteratura, la musica, il sociale, l'arte, il cibo. Una lezione all'Università dal titolo “Note di regia”, aperta a tutti, e poi viaggi tra i suoi libri e autori preferiti, incontri con critici che si sono occupati della sua opera, concerti con le musiche scelte da lui. Giovedì 22, un workshop riservato a chi vorrebbe fare del cinema il suo mestiere: Enrico Lando, regista tra le altre cose del “fenomeno” I Soliti idioti, Giacomo Gagliardo, organizzatore di produzione, Massimo Schiavon, direttore della fotografia, Gianmarco Tognazzi e alcune figure tecniche del cinema, come il manager o lo sceneggiatore, illustreranno, molto concretamente, come si arriva al film partendo dall'idea. Alle 19 aperitivo a tema “Pane mele e tulipani” presso la Mela di Newton, in collaborazione con Le Cornacchie della Moda. La Galleria del Sottopasso della Stua ospiterà una mostra di Fabio Govoni e Stefano Fioresi, che hanno creato un percorso espositivo dedicato proprio al cinema di Soldini e Scola. Insomma, un'occasione di approfondimento e conoscenza, di discussione e di scoperta, che vuole essere anche una forma di aggregazione per la città.


Via PrA’ Bordoni 43 - ZanE’ (VI) - Tel 0445.315514


RECE CD

di Davide Visentin

Sin4tr4: l'insostenibile leggerezza dell'essere (metal)

Quello che ho per le mani signori miei è un disco d'esordio ben strutturato, carico come un fucile a piombo, nel contempo semplice e complesso come ogni recente lavoro post-rock degno di nota. Il primo EP degli Australasia - 7 tracce per circa 20 minuti di buona musica - è un coinciso biglietto da visita che esprime con gran classe l'idea alla base del progetto: un duo strumentale di estrazione chiaramente metal - almeno per la parte ritmica - che sperimenta giocando a suon di basi synth e chitarre eteree, a creare nuove e

seducenti melodie capaci di trascinare la mente nei suoi stessi abissi più inquietanti. Se da una parte infatti la base sonora è in linea con gli stilemi del post-rock attuale - dai Mogwai ai Godspeed per intendersi - dall'altra la deriva metallica dona profondità e compattezza ad un sound che altrimenti risulterebbe ridondante. Ed è così che pezzi come "Antenna" o "Spine" ti trascinano sempre più nel buio pesto e nell'angoscia della notte, dove solo il canto etereo della sirena in "Apnea" ti può illuminare e riportare sul cammino della salvezza. La terza apprezzabile dimensione di questo disco è il gusto forse un po' retrò per la base sintetizzata e per sonorità tipiche di gruppi fantastici - nel senso di irreali - come Joy Division e Cure. "Fragile" ma soprattutto "Satellite" rispettano la falsariga del classico post-rock, riff di chitarra ad incastrare uno xilofono sedante, rilanciati spesso da fill di rullante; in "Retina" e "Scenario" infine rispunta la vena hardcore, che tra un eco incomprensibile e un paio di stop & go ben curati ti porta infondo al disco cavalcando il doppio pedale della batteria. Il risultato finale è un disco minimalista e sperimentale, spinto ma non cattivo. Post-rock ma non pedante, "simile" magari ma mai "uguale a": personalmente, e visto il mio rapporto di amore e odio con questo genere di musica, una bella scoperta ed una piacevole sorpresa, un gruppo assolutamente da vedere dal vivo. Stay tuned, stay rock!


RECE CD

di Luca Latini

Davide Matrisciano Traffico di pulsazioni (9 modi di intendere il frastuono) Label: Autoprodotto Anno: 2012 L'album d'esordio Traffico di pulsazioni (9 modi di intendere il frastuono) di Davide Matrisciano, è un disco complicato. Viene presentato dall'autore come un disco ambient e solitamente quella definizione mi fa venire in mente i classici dischi con la nota “musica da ascensore” o in casi più fortunati quelli che vengono utilizzati come sottofondo per cene od eventi mondani. Ma nessuna delle due fattispecie si adatta al contenuto di questo lavoro. La struttura dei singoli brani è troppo complessa per passare inosservata e l'uso sapiente di campionatori, software e strumenti crea dei brani quasi orchestrali che è impossibile non ascoltare con attenzione. Ci sono richiami ai Sigur Ros, a Brian Eno, ai Japan e anche se in qualche brano ogni tanto il giovane musicista si lascia un po' andare e talvolta esagera nelle composizioni e nell'uso degli effetti, ogni traccia racconta una storia e si adatta a un momento di vita vissuto. Spine inermi, Ho fermato la cascata, Noia e affanno e Corolle di grida sono i pezzi migliori e più riusciti. Non è un album che potrebbe essere utilizzato come colonna sonora di un film perchè ha

troppo carattere ed è troppo mutevole per adattarsi a un singolo momento di un lungometraggio. Sono musiche che potrebbero adattarsi senza problemi alla colonna sonora di una vita visto che spaziano da momenti di felicità a momenti di tristezza, dalla noia alla voglia di vivere, dall'apatia al malessere. E' un disco che ascolto dopo ascolto ti permette di scorgere nuovi elementi e sembra sempre diverso. E' difficile ormai trovare un album che ti comunica qualcosa di nuovo, ma questo forse lo fa. Si sente che è un debutto perchè alcuni brani peccano di una ricerca spasmodica di qualcosa di mai sentito, ma che ogni tanto invece che ottenere lo scopo, magari inficia quanto di buono era stato fatto fino a quel momento rovinando l'atmosfera che l'autore era riuscito a creare. Sono piccoli peccati di gioventù che non viziano in alcun modo un lavoro che mi ha appagato, ha catturato la mia attenzione e ha saputo darmi delle emozioni. E' un disco che consiglio e che spero avrà la giusta attenzione da parte di un vasto pubblico, perchè merita un ascolto anche se non si è appassionati del genere.


RECE CD

di Luca Latini

THE WHITE SCREAMED SHOUT “The Birth ep”

Per parlare del disco di debutto dei The White Screamed Shout non ci si può limitare alla parte musicale del progetto perchè il duo ha puntato molto anche su altri aspetti, il primo dei quali è sicuramente il packaging. Quando ho ricevuto il pacchetto contenente l'ep sono rimasto molto colpito e decisamente interdetto dal contenuto, visto che la copertina del cd era avvolta in una garza di tipo medico con inquietanti macchie rosso sangue rappreso e una spilla da balia conficcata. All'inizio l'ho quasi lanciato lontano perchè non mi aspettavo di trovarmi di fronte a una cosa simile, ma superato il primo impatto ho fatto scivolare fuori il disco e l'ho inserito nel lettore. La copertina riporta un umanoide pallido e terrorizzato che esce da uno squarcio urlando, esattamente quello che significa il nome scelto da Jack Mostro e Ginotonico, i due componenti del progetto. Il secondo aspetto su cui i due hanno puntato è proprio quello di costruire una storia legata a questo personaggio e per farlo si sono affidati alla prima traccia del disco, durante la quale si sente una giornalista della CNN che racconta la notizia dell'avvistamento del “mostro” a Brooklyn. Questi primi elementi creano una aspettativa piuttosto alta rispetto al prodotto e attendevo di essere investito da un momento all'altro da suoni violenti e grezzi. E infatti la seconda traccia omonima del gruppo inizia con una base elettronica

che ricorda quelle di un film dell'orrore e dopo pochi secondi si sente il titolo urlato con un effetto che ricorda gli Atari teenage riot, ma purtroppo il pezzo non decolla, anzi rallenta e la voce effettata del cantante si mischia a una base elettronica poco potente, che solo in alcuni tratti successivi riprende forza e vigore. I brani successivi sono sulla falsa riga del primo e il mash up tra elettronica e punk hardcore risulta sempre un po' troppo debole, in quanto la parte hardcore è troppo pulita e poco violenta, mentre la parte elettronica è troppo perfetta come base, ma non come struttura portante. Si sentono richiami ai Rammstein, ma senza la cattiveria e i riff aggressivi. Ogni canzone è formata da un momento elettronico, da uno punk rock e talvolta da qualche richiamo dubstep, ma senza mai far gridare al miracolo. E' una miscela già sentita e in anni come questi dove è molto più semplice per i musicisti arrivare all'ascoltatore finale, è invece molto più difficile riuscire a distinguersi dalla massa. Con questo non voglio dire che The Birth Ep sia un brutto disco o che non valga molto, anzi devo dire che l'ho ascoltato e riascoltato e sentito a volumi piuttosto elevati con i bassi pompati è sicuramente un disco che ha carattere, ma che secondo me fa intravedere delle grandi potenzialità inespresse, forse per paura di non accontentare qualcuno il duo ha cercato la strada più facile per non entrare in territori troppo di nicchia. Credo che un remix più ruvido e punk dei pezzi potrebbe dare un risultato di alto livello. Menzione particolare la merita la canzone finale Where's the monster in cui l'atmosfera cambia e abbandona la ricerca del mash up hardcore per concentrarsi invece su un brano che ricorda una colonna sonora ed è riuscita decisamente molto bene. Sono molto curioso di assistere a un live dei The White Screamed Shout perchè ho la netta sensazione che in quell'ambito sapranno darmi la giusta soddisfazione.


UPCOMING LA TEMPESTA AL RIVOLTA

I COWBOY JUNKIES IN ITALIA

Sabato 8 Dicembre a Marghera

Sabato 8 dicembre, si rinnova l'appuntamento itinerante con tutti i gruppi musicali de La Tempesta, casa di produzione discografica e vero e proprio collettivo di artisti. Sul palco del C.S. Rivolta di Marghera (Ve), molti dei principali interpreti dell'indie rock nostrano. Da segnalare due anteprime: i Tre Allegri Ragazzi Morti presentano dal vivo il loro nuovo disco “Nel Giardino dei Fantasmi”, in uscita venerdì 7 dicembre. Inoltre, Andrea Appino degli Zen Circus presenta in anteprima il suo disco solista, la cui uscita è prevista per febbraio 2013. Con lui, Giulio Favero e Franz Valente, bassista e batterista de Il Teatro degli Orrori.

La nota formazione folk-rock canadese dei Cowboy Junkies, con 25 anni di carriera alle spalle, verrà in Italia per tre date live a novembre, nel contesto del tour di presentazione dell'album “The Wilderness”. Il disco è l'atto conclusivo della serie “Nomad”, un cofanetto di 4 album usciti tutti nell'ultimo anno e mezzo. La ragione di questa longevità sta nella fedeltà a quella che è la loro vera e propria firma musicale: un'originale visione artistica ed una morbida introspettiva intensità. Il tour passerà da Milano venerdì 23 novembre, al Teatro Nuovo Ciak. Gli altri concerti italiani si terranno a Torino (21 novembre) e Vicenza (22 novembre).

MELLOW MOOD: nuovo singolo e tour

IMMANUEL CASTO presenta “Squillo”, nuovo gioco di carte provocatorio

autunnale per la reggae band pordenonese

I Mellow Mood, reggae band di Pordenone, quest'estate ha fatto il pieno di consensi. Dopo la pubblicazione del disco “Well well well”, accolto bene da pubblico e critica, hanno intrapreso un lungo e fortunato tour, culminato nell'esibizione sul main stage del Rototom Sunsplash (fra i più importanti reggae festival europei), davanti a 25.000 persone. Nel frattempo, il video del singolo “Dance Inna Babylon” ha superato 4 milioni di visualizzazioni. Ora, il gruppo che da molti è considerato il futuro erede degli Africa Unite, annuncia un lungo tour autunnale e l'arrivo di un nuovo video per il brano “Refugee”. La data lombarda del tour è in programma il 24 novembre, al Bloom di Mezzago (MB).

L'artista musicale Immanuel Casto, giunto alla ribalta del web con successi musicali come Anal Beat, Escort 25 e Zero Carboidrati, i cui video hanno registrato milioni di visite, inventa “Squillo”, il primo gioco di carte dedicato allo sfruttamento della prostituzione. Il gioco è di fatto una provocazione che parla della nostra società e del suo approccio strumentale al sesso ed ai giochi di potere. Per chi vuole maggiori informazioni, o per gli amanti dei giochi di ruolo, tutto ciò che volete sapere è online, sul sito www.squillogame.com

JETHRO TULL'S IAN ANDERSON IN ITALIA A 40 ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DI “THICK AS A BRICK” Nel quarantesimo anniversario dalla pubblicazione di Thick As A Brick, album che ha reso i Jethro Tull un'icona mondiale del prog rock, Ian Anderson e soci tornano in Italia presentando la riedizione di questo disco. Tutte le date del tour sono visibili sul sito www.blueskypromotion.it


KINOTERAPIA

di Matteo Gasparetto

Pleasantville Un film di Gary Ross. Con Jeff Daniels, J.T. Walsh, Joan Allen, William H. Macy, Tobey Maguire. Genere: Commedia Durata 124 min. USA 1998

California, ani novanta. David e Jennifer, grazie ad uno speciale telecomando, vengono catapultati nel mondo di Pleasantville, sitcom in bianco e nero ambientata negli anni cinquanta. A Pleasantville non piove mai, il termometro è sempre fermo sui ventitré gradi, il cibo ed i sorrisi abbondano. Il water non esiste perché non esistono bisogni così bassi. Tutto è perfetto... Finché Jennifer seduce Skip (capitano della squadra di basket) nel Viale degli Innamorati. Il ragazzo, inconsapevole (come tutti a Pleasantville) di cosa fosse il sesso, alla sua prima erezione crede di essere malato. Vinta la paura, all'amplesso una rosa si colora di rosso. I colori, nel film, rappresentano la vita, lo scorrere delle emozioni e l'umanità. Velocemente, la città inizia a colorarsi, così come i loro abitanti “liberati”. Il sesso, l'arte e le passioni dilagano, ma qualcuno teme il caos che deriva da queste manifestazioni

così inusitate. Ecco che cominciano i conflitti: da un lato i timorosi uomini in bianco e nero che auspicano un ritorno allo status quo ante, dall'altro i “colored”, già toccati dall'espressione del sé. Lo scontro è impari. Come dimostra abilmente David, le emozioni (i colori) sono dentro ciascun essere umano, ma spesso la via alla loro manifestazione è di difficile percorribilità. Nessuno vuol vivere in bianco e nero, una volta vinta la paura del cambiamento. Come Damiel, l'angelo de Il cielo sopra Berlino, anche gli irreali ed inumani protagonisti di Pleasantville rifiutano la loro perfezione per farsi uomini, accettando il dolore, l'imperfezione e la mortalità. Seduti su una panchina, i nuovi abitanti di Pleasantville, riflettono sul loro futuro, chiedendosi per la prima volta “e adesso che succederà?” Una domanda a cui gli esseri umani non possono rispondere con certezza.


ALLA RICERCA DI UN NUOVO INIZIO episodio 8: storia dell'italia contemporanea filtrata dal microcosmo dei ricordi di un amico… … il quale amico così mi racconta: “giovanni leone era presidente della repubblica da 2, 3 anni quando al cinema divampò la mania del poliziesco all'italiana. pellicole come 'milano calibro 9' o 'roma violenta' facevano il pieno ai botteghini e si affermavano registi come fernando di leo e attori come maurizio merli, che avrebbero trovato precisa collocazione nella storia del cinema una trentina d'anni dopo grazie ad una sorta di revisionismo cinematografico sdoganato dalle sperticate lodi dedicate loro da quentin tarantino. la foto incorniciata del presidente leone dominava dietro le scrivanie degli ispettori cinematografici nelle varie questure di cartongesso, rappresentando il collante fra un'epoca ed un genere. in quel clima, rubai le mie prime 1000 lire dal borsellino di mia madre. quando mi presentai al cospetto degli amichetti del campetto con il bottino, la gioia di tutti fu incontenibile. bibite e patatine furono acquistate con entusiasmo e grande fu la mia soddisfazione nel sentirmi il protagonista di questo effimero benessere sociale infantile e di averlo condiviso con i miei amichetti di allora. ero già socialista, ma ancora non lo sapevo. il mandato di leone volgeva verso la fine tra scandali personali quando rubai le mie prime 10.000 lire dal portafoglio di mio padre. gli amici del campetto non c'erano più, sostituiti da amici scelti per affinità e non più per vicinanza di residenza. il bottino ci permise di comprare sigarette e riviste pornografiche che ci regalarono un pomeriggio

di ste

gagliardo e giggione. il mio socialismo si stava concretizzando sempre più. leone non era più presidente della repubblica quando rubai 50.000 lire dal cassettone in camera dei miei genitori: aveva rassegnato in anticipo le sue dimissioni conseguenti ad un suo presunto coinvolgimento nello scandalo delle tangenti elargite dall'azienda aerospaziale lockeed. il periodo d'oro dei polizieschi all'italiana era tramontato assieme a leone. tornando alle 50.000 lire del cassettone, con quel bottino acquistai un discreto quantitativo di 'fumo' ed offrii pure una pizza (per sopire l'aggressività della fame chimica che ne derivò) ai miei nuovi amici, non più scelti solo per affinità di intenti, ma soprattutto per una simile visione di quello che avrebbe dovuto essere il futuro. il mio socialismo era oramai consapevole ed assodato. l'altro giorno ho avuto una seccatura: un buontempone mi ha sfilato il portafoglio da dietro i pantaloni: niente di grave, non avevo documenti, solamente una banconota da 50 euro. appena realizzato di essere stato derubato, sono corsi alla mia mente, come in un flashback, gli episodi narrati e mi sono chiesto cosa ne avrebbe fatto di quelle che un tempo furono le gloriose 100.000 lire, senza però trovare una risposta... presidente della repubblica è ora un provatissimo (dall'età e dalla storia) napolitano, i polizieschi all'italiana non si girano più da tempo ed il mio socialismo, almeno quello, tiene botta di fronte ad un presente che non ha nulla a che vedere con il futuro che ci prospettavamo”.

brano consigliato per la lettura: ‘milano calibro 9' - osanna (1972) http://youtu.be/edE53RAL1TQ

a cura di ste



Con questa rubrica S&V Mag vuole farvi conosce quelle osterie e ristoranti che hanno maggiore conoscenza delle produzioni del territorio di riferimento, che recuperano tradizioni culturali e gastronomiche. Locali che prediligono ed offrono prodotti a Km 0, e utilizzano prodotti scelti dalle coltivazioni biologiche. Una guida che vuole essere un “consiglio”, una indicazione come fosse stata data dal vostro migliore amico...

RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB

V E MANGIARE O D

Menu a base di Carne

Pesce

Prod. Stagione

Carta Vini

Solo Prini

Cene Musicali

Tet a Tet

Cani Ok

Vegetariano

20 €

Via Rive - Cartigliano Tel 348.8265815 www.rivejazzclub.it

Prezzo

Cucina Creativa Cucina Regionale

Via Canova 288 - Asolo (TV) Info: 0423.55288 E Mail: gala.asolo@libero.it

Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni ’50-’70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!

Gala, nuovo ed esclusivo locale, immerso nella splendida cornice asolana propone piatti tipici veneti abbinati ad una ricercata selezione di vini. Il buon gusto e la location regnano sovrani. Per info e prenotazioni gala.asolo@libero.it cell 340.9419433

€20/30

€10/20

antica osteria

PEDROCCHI

il vero sapore del pranzo e della cena

P.le Cadorna 16 Romano d’Ezz. Tel 0424.36493 www.osteriapedrocchi.com

L’ambiente offre un winebar di benvenuto, seguito da una sala intima e raffinata, con luci soffuse e tanti dipinti alle pareti, è anche disponibile anche una saletta riservata per piccoli gruppi. La cucina è seguita dallo chef Matteo che propone tutte preparazioni espresse, privilegiando la carne e gli ingredienti di qualità del territorio, con qualche piatto di pesce. Luca vi seguirà in sala e vi proporrà il miglior abbinamento con il vino da etichette selezionate venete. €20/30

Sp248 Marosticana - Monticello Conte Otto (Vi) Tel. 0444.1803583 www.cadeldiavolo.com La Cà del Diavolo, locale completamente rinnovato e ringiovanito, offre una ristorazione basata sulla qualità e sulla semplicità ed è in grado di accontentare anche chi vuole semplicemente stuzzicare qualcosa. La cusina del diavolo propone piatti unici composti che sostituiscono il classico menu' tradizionale. Le nostre emozioni musicali spaziano dal live ai suoni dei dj che accompagneranno le tue serate all'insegna della convivialità e dello star bene assieme! €20/30


SOUND AND VISION NIGHTCLUBBING

LA GUIDA AL VOSTRO DIVERTIMENTO NOTTURNO

I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta, originalità e qualità dei servizi offerti. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti.

Legenda Simboli Musica: LIVE MUSIC SOFT & JAZZ

LIVE MUSIC ROCK

DJ SET

DISCOTECA

BRUSCHETTE PANINI

PIATTI FREDDI

Tipologia Locale: COCKTAILS

WINEBAR

BIRRERIA

Altro: smoking area MOSTRE

WIRELESS

GIARDINO ESTIVO

AREA FUMATORI

CLUB CON TESSERA

MEGA SCHERMO

SERVITO MEZZI PUBBLICI

ACCESSO DISABILI

CERCACI SU FACEBOOK

AMICI DEGLI ANIMALI

DISCOTECHE DISCOBAR BIRRERIE WINE BAR


NIGHTCLUBBING a Vicenza

SARTEA

Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì C.so S. Felice 362 - VICENZA - Tel 0444.563725 www.sartea.it - www.facebook.com/bar- sartea

BARBIE MUSIC CLUB

NIGHTCLUBBING a Vicenza

l Barbie Music Bar è ormai punto di riferimento dell'ovest Vicentino per quanto riguarda la musica "live".Niente di banale, un continuo alternarsi di Band locali e non...con attenzione particolare alla musica d'autore,dj set molto vari nel genere variando dal hip hop all' house music...! Vasta gamma di birre Artigianali alla spina e in bottiglia, una grande varietà di cocktails , panini bruschette e molto altro ancora....wi-fi gratuito, mega schermo per seguire tutti gli sport..! Barbie Music Bar...non è la solita musica !

Via Bottego 20 - Arzignano - VICENZA Info FB. Barbie bar - Barbie music bar

MOC Montecrocetta

NIGHTCLUBBING a Vicenza

C'E' VITA SU MOC: immersi nella verde collina del Parco, prepariamo bruschette, piatti freddi ed insalatone con particolare attenzione alla qualità e freschezza dei prodotti...ampia scelta anche per una dieta vegetariana. Aperitivi in musica, iniziative culturali,serate DjSet...e concerti live domenica pomeriggio. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 02.00 Email: montecrocetta@gmail.com

Via Rivana 7 Bassano d. G. Info Tel. 377.4196772 - FB: moc_montecrocetta

VINILE

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Vinile classe 1976 punto di riferimento per artisti e promoter fuori dagli schemi della maggior parte dei locali presenti sul territorio. Recentemente rinnovato propone Live music & dj set con feste a tema o party di tendenza. Locale con sala fumatori disponibile per feste private & happening... smoking area

Via Capitano Alessio 94 - Rosà www.vinileclub.it - Tel 347.1601429


MARAKELLA

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Sulla statale che collega Vicenza a Padova esattamente a Grisignano si trova il Marakella. Nato dall’idea di unire il dolce e il salato in un unico ed accogliente ambiente. La ciliegina sulla torta? La musica! Che accompagna gli affollatissimi aperitivi domenicali dalle 18 in poi. Da provare a tutte le ore! Marakella vi aspetta!

Via Mazzini 6 - Grisignano di Zocco Info: Roberto 349.3198097 NEW

QUBO’

NIGHTCLUBBING a Vicenza

QUBO' ristorante, music bar. Aperto tutti i giorni dalle 7:30 alle 2:00, la domenica dalle 17:00 alle 2:00 Serate con musica: mercoledì, venerdì, sabato, Domenica. Cucina: internazionale e rivalutazione del territorio.

Via Meucci 44 Costabissara - VI Tel 0444 971845

BIRRERIA AL PEDON

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Nuova gestione e locale completamente rinnovato per lo storico Pedon di Marostica. Bruschette, panini, toast, insalatone e "spuncioti", Kebab e Tagliata al rosmarino con patate; 5 varietà di birra alla spina (Guinness compresa) e bottiglie di birra da tutto il mondo. Una birreria dal sapore sixties, dove ascoltare musica psichedelica e garage, senza tralasciare il nostro beat... I posters dei concerti di Bill Graham per il Fillmore (U.S.A.) sono in vendita e già incorniciati; come anche il juke box e i flipper perfettamente funzionanti!

Via S. Antonio 12 Marostica - VI Info Tel. 348 6070213 - Chiuso Dom Matt e Lun

BAR SMERALDO

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Nel centro storico di Vicenza, in Campo Marzo, il parco più malfamato del Veneto, un locale di grande atmosfera per cuori forti. Se i peggiori bar di Caracas vi fanno una pippa lo Smeraldo fa per voi!

Campo Marzo - VICENZA INFO - Facebook: barsmeraldo


NEW

HANGAR 1

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Il nuovo club sulle sponde della vecchia ferriera vicentina. Dalla prima colazione agli invitanti pranzi di lavoro con gli sfiziosi aperitivi musicali! Una nuova proposta per gli amanti della musica con rassegne di dj set e musica dal vivo. Divertimento ad alta quota!

Via Vecchia Ferriera 57/B Vicenza NEW

RANDOM PUB

NIGHTCLUBBING a Vicenza

Il nuovo pub vicentino per la musica dal vivo! Accogliente e perfetto per la degustazione di birre selezionate e ottima cucina. Tappa fissa per l' Happy hours dalle 17 alle 19 con 3 euro per la vostra birra preferita.

Strada Statale Pasubio 421/E Vicenza - info 348.3158069

CAFFE’ COLONNA

NIGHTCLUBBING a Padova

Nuova gestione e nuovo look per il Caffè Colonna di Piazzola sul Brenta, storico locale immerso nella splendida cornice di Piazza P. Camerini (fronte Villa Contarini).Moderno ed elegante punto d'incontro per colazioni, pranzi (primi piatti, panini, piadine, toast, tramezzini) e aperitivi, offre ottimi vini e cocktails. Ora INCOLONNATEVI all'ombra dei portici!!!!

48, Via Roma - 35016 Piazzola Sul Brenta (PD) tel: 049 5598120 - FB: caffecolonna

NEW AGE

NIGHTCLUBBING a Treviso

New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!

Via Tintoretto 14 - Roncade - TV Tel 0422.841052 www.newageclub.it


DE GUSTO

NIGHTCLUBBING a Treviso

It's kinda funk! La Gusteria tipica de'Gusto jezza, funkeggia e gioca al chilometro zero. Nella fantastica atmosfera di Villa Barbaro a Maser, Rosti, Giulio e Mc ti aspettano per farti rilassare, bere, mangiare e musicare. Il territorio messo in vetrina per essere gustato. Il de'Gusto è il locale per tutti e di tutti, dalla mattina alla sera escluso il lunedì allieta le tue giornate e si propone come l'alternativa alla noia del quotidiano. Il passato è passato, il presente è passato, ma il futuro deve ancora passare. Vieni a trovarci.

Villa Barbaro 4 - Maser - Treviso www.de-gusto.com - Tel 0423.565603

ROCK CAFE’

ROCK CAFE

NIGHTCLUBBING a Treviso

Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00

St. dei Colli - Castelcucco - Tel 349.6027294 www.rokkafe.com

Vi consigliamo inoltre... Via Fonderia 73 - TV tel. (+39) 0422 697086 www.homerockbar.com HOME è aperto dal 2008. è stato eletto per come miglior dj bar d'Italia per 4 anni consecutivi. Il locale è stato concepito per ricreare quella sensazione, quella vibrazione, quella emozione, quel mood, quel giusto mix di semplicità, accoglienza, comfort, tranquillità e spensieratezza che potete trovare nella vostra casa. Home è un punto di ritrovo, di ristoro e di intrattenimento. E' un luogo che ha come fondamenta la musica rock. Adesso dovete solo provarlo!

HOME ROCK BAR

DEPOSITO GIORDANI

Via Via Prasecco, 13 Pordenone www.depositogiordani.it

Via Commerciale 12 Villa del Conte/Abbazia Pisani - PD Info: www.rickyspub.com Hot spot per chi ama la musica live di qualità grazie ad una crew e ad un programma bilanciato,si conferma uno dei locali più gettonati. Il meglio delle rock cover band,dell'alternativo ed indipendente, i tributi più leggendari. Dal grunge al postrock, dall'acustico al metal, dall'indie alla new wave! OPENPARTY con i migliori djs in campo rock, crossover, indie, electro! Se cercate un'alternativa al solito music pub con karaoke e cotillons, l'avete trovata.

RICKYS PUB

CHALET DE LA MOT

Baselga di Pinè - Trento Tel 380.7325710

Il Deposito Giordani offre al vasto pubblico giovanile ed all'area degli organizzatori culturali, un'opportunità in più di utilizzo di un contenitore polivalente e polifunzionale. La divisione del sito in sale e la dotazione di impianti audio, video e luci residenti permettono un accesso facilitato per promuovere e produrre serate musicali, teatrali, conferenze, corsi, feste private ed altre iniziative.

Nuova anima per il Chalet de la Mot, oltre a riaprire come pub con 6 splendide spine di selezionata birra e ospitare numerosi live e dj set, vi delizierà con il ristorante aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24.

Via Alto Adige 164 Gardolo - TRENTO Tel 0461 993261 Oltre Trento verso nord in zona Gardolo troviamo un nuovo locale “Officina Gambrinus”. Locale a 360° che offre ottimi piatti sia a mezzogiorno sia alla sera. Potete gustare sia pizze che piatti tipici trentini. Una programmazione musicale di qualità, accompagnerà i vostri weekend con i djset al Venerdì e musica live al Sabato sera. Non vi resta che provare le emozioni dell’Officina Gambrinus!

JACK THE RIPPER

OFFICINA GAMBRINUS

Via Nuova 9 - Roncà - VR Tel 045.9971260 www.jacktheripper.it

Un vero tempio del rock! Un punto d’incontro obbligatorio per la buona musica. Da qui sono passate le migliori band underground del pianeta. E se Elvis fosse ancora vivo dopo Las Vegas avrebbe scelto questo posto per esibirsi. Il Jack the Ripper è alternativo, fuori da mucchio, inossidabile, una garanzia di qualità e continuità. Rochenrol!!!




RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB CENA CON CONCERTINI JAZZ AND WORLD MUSIC

WWW.RIVEJAZZCLUB.IT

VEN 9 NOV BLUES NIGHT VEN 16 NOV KEKKO FORNARELLI TRIO modern jazz italiano

VEN 23 NOV LINO BROTTO TRIO bossanova, samba & swing

VEN 30 NOV FOUR FRIEND FISH + B.BELLONI Blues, poesia e rock acustico VEN 7 DIC HAMMOND TRIO con

Matteo Titotto

OSTERIA RIVE - VIA RIVE 14 CARTIGLIANO - INFO: 348.8265815

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Capodan n o ag e Vin t


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