RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB
SEPTEMBER LIVE!
OSTERIA RIVE _VIA RIVE 14 _CARTIGLIANO INFO: 348.8265815
Mercoledì 2 Settembre ROSITA ZIROLDO [Trio guitar jazz, etnofolk] L'artista italo-americana presenterà i brani del nuovo cd che sta registrando a New York in collaborazione con Norah Jones.
Mercoledì 16 Settembre RODA VIVA BRASIL [Jazz Bossanova] Quintetto capeggiato dal contrabbassista Filippo Tantino dal repertorio allegro e spensierato Jazz bossanova
IN PARTNERSHIP CON
SOU
SION
AND VI D N
W E L C O M E
I N T O T H E S O U N D & V I S I O N A L T E R N A T I V E W O R L D
A n n o 5 N 째 6 6 S E T T E M B R E 2 0 0 9
A u t . T r i b . B a s s a n o d . G . N 째 8 / 0 3 d e l 3 . 0 9 . 2 0 0 3 S T E F A N O R O S S I D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L E : D A N I E L E P E N S A V A L L E ( d a n i e l e p @ s o u n d a n d v i s i o n . i t ) E D I T O R E : G r a f i c a : C o v e r : w w w . b l i t z s t u d i o . i t D J D A n d r e a B l i t z S t u d i o ( V R ) I c o n s C o v e r : w w w . O f f i c i n e V a n i l l a . c o m O s v a l d o C a s a n o v a ( V I ) R E D A Z I O N E / U F F I C I O S T A M P A : I L A R I A R E B E C C H I ( i l a r i a @ s o u n d a n d v i s i o n . i t )
R E D A Z I O N E :
S . R o s s i ( V I ) I l a r i a R e b e c c h i ( V I ) G . M a r i ( V I ) A . B a t t i s t a ( G l a s g o w ) A . L o G i u d i c e ( V I ) M . V i s e n t i n ( V I ) F . N i c o l l i ( V I ) A . R e b e c c h i ( V I ) M o n i c a B o s a r o ( V r ) T o b i a f i o r e s e ( V I ) L . S a r t o r ( T V ) F o x ( V I ) P a o l o B e r t o ( V I ) D e n i s e Z a n i n ( V I ) S t e p h a n i e D a r k ( T V ) L . L a g o ( V I ) C r i s t i a n C r i s t o f a r i ( V I ) M a t t e o P e o t t a ( V I ) A l b e r t o C a s a g r a n d e ( V R ) M a r c o C h e m e l l o ( V I ) M a x M a n e t t i ( V I )
S & V I N F O P O I N T :
R E D A Z I O N E : 0 4 2 4 . 5 2 7 9 9 5 D I R E T T O R E C O M M E R C I A L E D A N I E L E 3 4 9 . 1 9 7 0 2 6 3 V I C E N Z A / V E R O N A E P R O V . : M A T T E O 3 4 0 . 2 7 9 7 0 5 2 Z O N A P A D O V A E P R O V . : M A S S I M O 3 4 6 . 3 5 7 7 6 9 7 Z O N A V E N E Z I A / T R E V I S O E P R O V . : M A S S I M O 3 2 9 . 0 8 3 0 5 0 7
W E B :
W W W . S O U N D A N D V I S I O N . I T E M A I L : I N F O @ S O U N D A N D V I S I O N . I T M Y S P A C E : M Y S P A C E . C O M / S O U N D A N D V I S I O N Z I N E F A C E B O O K : W W W . F A C E B O O K . C O M / S O U N D A N D V I S I O N
SOMMARIO
SETTEMBRE 2009
PAG 8 : “STATE A SENTIRE” di I. Rebecchi [ i 3 dischi più belli per Settembre, Kasabian, The Cesarians e Ultimo Attuale Corpo Sonoro ] PAG 9 : “IN BRIT” di C. Cristofari & M. Peotta [ la scena indie-brit-rock made in Uk ] PAG 10/11/14/15 : “LIVE REPORT” di I. Rebecchi, M. Bosaro, A. Casagrande, T. Fiorese, D. Zannin [ i festival visti e vissuti dalla nostra crew ] PAG 18/19 : “ROCK ICONS” di I. Rebecchi [l’indispensabile MONO GUIDA alle rock icons di Sound &Vision ] PAG 21 : “WILD MAN FISHER” di Fox [ gli indimenticabili dimenticati, storia di geni incompresi ] PAG 22 : “INTERVISTA A MAX D. BLAS - ALTAVOZ” di M. Visentin [ electro-sapiens, dove l’elettronica non ha segreti ] PAG 24 : “IN CERTAIN PLACE” di M. Visentin [ live review : Chemical Brothers, Underworld, Prodigy ] PAG 25 : “THE HARDER THEY COME” di M. Manetti [ viaggio alla scoperta della Jamaica, l'isola del blue beat, tra talenti ed etichette memorabili ] PAG 27 : “12 TONAR : intervista esclusiva” di A. Lo Giudice [ intervista al producer dei Sigur Ros ] PAG 29 : “BIGGEST EVENTS CALENDAR” di I. Rebecchi [ calendario di tutti gli eventi più importanti in italia ] PAG 30/31 : “UNDERGROUND MAP” di DjD [ trova il tuo locale preferito! ] PAG 33/34/35 : “NIGHTCLUBBING” di S&V [ i migliori locali sostenuti da Sound & Vision! ] PAG 36 : “IL SOGNO DEL BOSS” di F. Nicolli [ report live del concerto di Bruce Springsteen a Udine ] PAG 37 : “MOBY in ROME” di F. Giangiolini [ report live del concerto di Moby a Roma ] PAG 38 : “EXCUSE ME IN MONACO” di GianMaria [ DJreport : i dj dell'Excuse Me nella trasferta tedesca ] PAG 39 : “DISCO_NNECT” di N. Machetti [ presentazione evento ] PAG 41 : “FESTIVAL NO DAL MOLIN” di S&V [ presentazione evento ] PAG 43 : “E ALLA FINE ARRIVA DANIEL ...” di L. Lago [ speciale su Daniel Merriweather, Love and War ] PAG 45 : “BEDROOM REVOLUTION : THE NORMAL ” di Sir Taylor [ storie di vinili da collezionare ] PAG 46 : “PARKLIFE FESTIVAL” di Marilù [ live-rece dal festival organizzato al magnolia (MI) ] PAG 48 : “LEONARD COHEN” di A. Rocca [ da venezia uno dei concerti più suggestivi dell’estate ] PAG 52 : “RARES GROOVES” di P. BERTO [ suoni rari ed introvabili ] PAG 55 : “EDWARD HOPPER” di A. Rebecchi [ L'arte del ritratto del non-luogo in mostra al Palazzo Reale di Milano ] PAG 56 : “66^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA” di I. Rebecchi [ presentazione evento ] PAG 57 : “SPECCHI E RIFLESSI DI LIBRI E DI OMBRE” di A. Lago & C. Mazzoni [ i libri del mese visti con occhi diversi ] PAG 58 : “S&V NEWS & UPDATES” di I. Rebecchi [ tutto sul mondo alternativo di Sound & Vision ] PAG 59 : “S&V OFFICIAL POINTS” [ il modo più semplice di trovare Sound & Vision nella tua città ]
indie panic in
COMING SOON IN OCTOBER
8
“State a Sentire...” by Ilaria Rebecchi
"WEST RIDER PAUPER LUNATIC ASYLUM" KASABIAN
"CESARIAN 1 – THE DEBUT ALBUM" THE CESARIANS
"MEMORIE E VIOLENZE DI SANT'ISABELLA" ULTIMO ATTUALE CORPO SONORO
Red Ink / Red Int 2009 genere: alternative rock
2009 genere: alternative
2009 Manzanilla Musica genere: post-rock
Si, un bel 9 se lo meritano tutto. I Kasabian attingono dall'esperienza Primal Scream, Oasis e stonesiana nell'esaltante tripudio psichedelico del terzo album, rock'n'roll '70s, rivoluzionario, sperimentale, geniale ed eretico del 21° secolo a favore della nostalgia post-moderna verso decenni migliori. Se il titolo dell'album riprende il nome di una clinica psichiatrica, e quello della band il cognome di un'adepta della Manson Family, non può stupire che le tracce di questo piccolo capolavoro si basino sull'incedere galoppante ed armonioso di echi capaci già con il singolone “Underdog” di spiazzare i più accaniti fan del rock alternativo made in Uk nell'accoppiata vincente-assodataesaltante Pizzorno/Meighan, per poi coinvolgere con l'elettronica postindustrial di “Swarfiga”, l'ipnotismo corale di “Where Did All The Love Go?” e la screamadelica “Fast Fuse”. E che dire dell'originale concentrato post-brit-rocksplatter di “Vlad The Impaler”, o di “Secret Alphabets” ballata nordica psichedelica che ritorna di prepotenza tra rimembranze cinematografiche sublimate dal singolo “Fire”? La vera rivelazione della musica contemporanea sono questi 4 inglesi (Pizzorno di origini italiane) che comunicano con il meraviglioso sunto sonoro di songwriting post-bukowskiano, nostalgie rock e miscele variopinte tra trionfo del brit-rock e dance-mood avido di danze. Non fermateli!
Loro sono i Cesarians, band londinese realmente alternativa, che spiazza in contenuti polimorfi dai toni cabarettistici ed incantati, in cui la teatralità indipendente convola a nozze con la sperimentazione rock-jazz-pop. E “Cesarian 1”, l'album di debutto sconvolge tutto ciò che è considerato musica nel mondo tangibile. Prodotto da Craig Leon, storico producer dei Ramones, lo straziante e cupo mix di rock, jazz, new wave, pop e teatro tra profumi alcolici e godimento, travolgenti liriche narratecantate tra il sadico e il folle, e decostruzione sonora si apre con “Q.M.S.D.”, che sa di bisca clandestina ed è sublimata dalla voce di Charlie Finke (frontman ed ex punk-rocker). “Flesh Is G ra s s ” t ra s u d a o n n i p o t e n z a cinematografica, mentre “Running Horse” è eleganza alla Leonard Cohen, “About She Goes” racconta di un profondo amore consumato, “Woman” è un post-rock jazzistico che rievoca gli Stones e Nick Cave, “Too Soon Is Never Again” è blues morboso nel pianoforte fuorioso ed inafferrabile, “Dethstar” è spensieratezza bizzarra, “Marlene” sofferente ballatona, e “Sour Ink” in fiati e tromboni maestosi regala la lode all'intero album. Geniale, contorto, retrò, profumato e viziato incontro di generi a cavallo tra i due secoli, splendidamente assemblati tra miscele goderecce di arti varie.
Di fronte a questo progetto ogni parola risulterebbe vana. Basterebbe pensare alla caratterizzazione del decadentismo musicale, ovvero dell'affresco sonoro di acrobatiche distorsioni melodiche, nel raffronto creativo e persuasivo tra società ed arte in bagliori letterari e teatrali e sonorità lisergiche e pure. "Memorie e Violenze di Sant'Isabella", degli Ultimo Attuale Corpo Sonoro, lacera l'animo nel titolo e nell'essenza. E' un album diviso in tre parti, che si apre con il commento commemorativo di Pier Paolo Pasolini, recitato e musicato in sbalzi post-rock di “Empirismo Eretico”, colpevole e straziante nell'eco "... io so ma non ho le prove…". Poi c'è la poetica di “Ultima Lettera al 1975”, che ricorda un passato rimpianto e tristemente distante, e “Le Ceneri Dell'Idroscalo” viziata di psichedelie postrock. “L'Esilio Del Canto”, recitata e blues, dipinge i tratti del secondo personaggio, Nazim Hikmet, definito in “Impossibile Dormire a Varna, Amore”, che rimembra la tematica amorosa cara al poeta. Infine il maledetto Arthur Rimbaud esplode nella title-track, nell'eco di Jack Keurac in "Poesie Beat", e dell'assolutismo profetico del più noto artista sacrilego e follemente poetico. Cultura e musica all'unisono nel richiamo al mito, alla storia, alla poesia, alla conoscenza. Tripudio sensoriale!
VOTO:
VOTO:
VOTO:
“IN BRIT” by Cristian Cristofari e Matteo Peotta
“HUMBUNG” – The Arctic Monkeys
Consacrazione?Forse. Parli di gruppi che lasciano il segno ad o g n i l o ro m o s s a , c h e s c o nvo l go n o ve c c h i e regole,certezze scontate. Ribaltano tutto. Sul palco e f u o r i . A p p a re n t e m e n t e s e m p l i c i . Mu s i c a l m e n t e fenomeni. Dalla rete ai maggiori fe s t iva l d ' o l t re m a n i c a , irrompono come mostri sacri,pur sempre ai margini di un sistema mediatico che prima innalza, poi rovina. Stracciano tutti i record di vendite UK con "Whatever People Say I Am,That's What I'm Not" (oltre 1 milione di copie ve n d u t e n e i p ri m i 8 giorni,meglio di Oasis e Beatles),il loro primo album datato 2006 sotto la Domino Records,stessa etichetta di
Fra n z Fe rd i n a n d , A n i m a l Collective,the Kills etc etc,che l'anno successivo li piazza nuovamente sugli scaffali dei negozi con un intenso ed elaborato "Favourite Worst Nightmare",secondo album,altro successo,altra storia. Chi sono? 4 ragazzi di Sheffield. O meglio, gli Arctic Monkeys. La band che infiamma le platee di mezzo mondo e non solo,da più di 3 anni a questa parte. E ora? Il 28 Agosto '09 è uscito "Humbug”. Terzo lavoro,10 brani e molti piu motivi per non farselo sfuggire. Un “viaggio” che parte da "My Propeller",apertura di un album che abbandona il garage punk dei primi Arctic,sostituisce plettri scheggiati e riff tiratissimi, rullate sconvolgenti
e muri di suono da provocare salti sul divano,con melodie fo rs e p i ù o re c c h i ab i l i , intime,rilassate a tratti. La voce è decisamente più calda,sospirata,sforzata. Un invito alla poesia lirica che il solo Alex Turner riesce a trasmettere con la sua dote naturale nello scrivere, narrare e interpretare. Persino uno come Josh Homme,leader dei Queen Of The Stone Age,nutre sconsiderata ammirazione per l'enorme talento del giovane c o m p o s i t o re, t a n t o d a presentarsi come co-produttore alla realizzazione di questo lavoro. Si passa poi per “Crying Lightning”, hit vera e propria, singolo apripista che già sta facendo il giro del mondo. Sound pieno, chitarre soffocate nei delay dilaganti e giri di basso power pop. Si entra nella parte centrale dell'album dove si presenta un ritmo vocale e strumentale a tratti incalzante come in”Dangerous Animals”e"Potion Approaching",a tratti soffuso e dolce come in "Secret
9 Door",dove la voce da il meglio passando dalla melodica pura a versi da scioglilingua, ritmici quanto la bacchetta del batterista Matt Helders,che imperversa di continuo sul rullante. Poi “Cornerstone” previsto secondo singolo in uscita,ballad indiscussa di tutto il lavoro,leggera spensierata, ”facile” nello stile Turner. Si arriva così a Pretty Visitors,altra song dal sapore tipico arctico,altro pezzo che entra subito nelle orecchie ed esplode in un ritornello da " c h i a m at a a l l e a r m i " , intervallato a parti folgoranti, per gli ultimi battiti cardiaci ad alta frequenza che suggellano in modo perfetto la chiusura del lavoro lasciandoci con “The Jeweller's Hands”.Un album pieno di contrasti ritmici amalgamati assieme come solo poche band riescono. Celebrati. C ap e l l o n i . D i s o rd i n at i . Maledetti. Con un album diverso dagli altri,diverso da tutto. Registrato un pò nel deserto del Mojave un pò a Los Angeles,con un anima dentro vecchia di almeno 30 anni,di quando la musica era un mezzo per diffondere sapere o p ro t e s t a re s c a n d a l i . Aspettiamoli sul palco di qualche infuocato locale italiano, appena risolti i loro impegni in terra statunitense. Intanto godiamoceli alzando il volume dello stereo al massimo,pensando che...le scimmie artiche sono tornate!
Live Report by M. Bosaro, A. Casagrande e Tobia Fiorese
ANIMAL COLLECTIVE + TV ON THE RADIO Ferrara | 21 luglio 2009
PH BY M. BOSARO
Non è certo il pubblico delle grandi occasioni a questa serata della rassegna “Ferrara Sotto Le Stelle”, nella quale si sono esibiti due gruppi a “stelle e strisce”. Gli Animal Collective costruiscono un'atmosfera spirituale ed ipnotica. Le voci di Avey Tare e Panda Bear sono acute e sembrano echi primordiali. Un'ora e mezza nella quale palpita la vena più psichedelico-pop di Merriweather post pavillon: gli echi di Brother Sport, le molleggianti ripetizioni di Lion in a cage e la dilatata My girl interpretata in pieno stile di rumoristica libertà tra la primitività di ritmi immediati e la ripetitività aleatoria del psychpop. I Tv on the radio, portabandiera del rinascimento newyorkese, sono intenti nel non
facile compito di rendere su un palco la limpidezza e gli arrangiamenti di Dear Science. Crying viene riarrangiata tra Prince e le filosofie post di Simon Reynolds, con il groove di una sezione ritmica che ben traduce le pulsazioni del disco, seppur non la cristallina produzione. Gli incastri delle voci talvolta risultano confusi e già in Love Dog sembrano perdersi in arrangiamenti di synth, chitarre e fiati. Ma il tiro rimane intatto, la grandeur di Halfway Home è imprescindibile: il Moog modula incalzante sui beats di Dancing Choose ed un dirompente fumoso pathos postpunk infiamma il gasolio della vecchia gloria Wolf like me. C'è spazio perfino per Young Liars; il resto è un immenso viaggio tra falsetti e chitarre. La toccante solennità di Family Tree regala un brivido extra per Starting at the sun con l'accelleratore pigiato su un piglio quasi-punk che fa schizzare l'intensità. Poco importano cifre e sbavature: il contatto è reale, la scrittura superiore. E c'è un cuore analogico che batte. Il resto non conta. (A. Casagrande) FIREWATER ROMA CLOSING PARTY 24lug09 con MISS KITTIN & THE HACKER+ ELLEN ALLIEN dj set @ SPAZIO ROMA Due al prezzo di una. Ho il piacere di intervistare non solo la splendida Ellen Allien, ma anche Miss Kittin and The
Hacker. La serata si tiene allo Spazio Roma, e il luogo dell'intervista è il parcheggio dei mezzi di servizio: luce del lampione e 5 minuti per chiedere a Caroline e Michel, come ci si senta a tornare insieme dopo 7 anni dall'uscita di First Album. Caroline sottolinea come oggi non serva trovarsi nella stessa stanza per fare musica, c'è anche la télépathie. Vorrei sapere se percepiscono delle differenze tra le varie città europee dell'elettronica (ispirandomi anche a Electronic City contenuta nel nuovo album Two) come Londra, Berlino,
10
PH BY T. FIORESE
Parigi e Barcellona. Mi assicurano che l'atmosfera è sempre molto energica e che i loro fan sono rockers e scuotono i live. Ma al concerto romano, l'energia andava e
11
Live Report by Denise Zanin
PH BY T. FIORESE
sorta di via d'uscita. Le piacciono le CocoRosie, segue un canale musicale francese di jazz, soul, funk e classica c o n t e m p o ra n e a . E l l e n infiamma con vinili e cd miscelati con molta a c c u rat e z z a , s e m p re concentrata. Suona nella notte romana ad oltranza, fino all'improvviso stop impostole dall'organizzazione. Sempre però con il sorriso sulle labbra. (di Tobia Fiorese) PH BY D. ZANIN
PAOLO TOFANI KRSNA PREMA DAS LA RICERCA DI UN EQUILIBRIO veniva per l'impianto ad @ GIARDINO MAGICO intermittenza. Ad Ellen Allien il 7/08/2009 compito di risollevare la serata. DUEVILLE - VICENZA In punta di piedi si è posizionata dietro ai piatti e ha iniziato il suo set. Avevamo chiacchierato Un autentico viaggio, un insieme poco prima. Le ho viaggio che ti solleva da terra e c h i e s t o c o m e è s t at o trasporta in un mondo che festeggiare i 10 anni della BPitch tisembra così lontano ma che in Control e lei ne ha dato un realtà è proprio li, dentro di te. bilancio molto positivo. Risultati consentiti grazie anche alla sua È ciò che è accaduto a chi ha città, Berlino, ricca di locali avuto la possibilità di senza limiti di orario che p a r t e c i p a r e a l l a permettono una libertà rappresentazione live di Paolo espressiva molto produttiva in Tofani al Giardino Magico di campo musicale. “Questa Dueville, venerdì 7 Agosto libertà che contrasta con la 2009. Un itinerario decorato da situazione globale di controllo suoni tipicamente indiani ma all'interno della quale viviamo, con una riuscita mescolanza di parlo di controllo politico” una approfondita ricerca precisa Ellen, riconosce nel elettronica, che ha reso lo diritto al party, come invocavano spettacolo un vero e proprio già i Beastie Boys nel 1986, una esperimento musicale. Il tutto
grazie alla sua esperienza artistica e spirituale che lo ha portato, nel 1979, ad un radicale cambiamento della sua vita, diventando un monaco Vaisnava (Krsna Prema das). Nelle sue performance, Paolo utilizza principalmente il Santoor (strumento percussivo melodico di origine persiana) e la sua Trikanta Veena, strumento unico al mondo che lui stesso ha ideato e concepito per incrementare l'aspetto mistico, che sta alla base delle sue progressioni musicali, e saziare l'esigenza di riunire l'aspetto sonoro Occidenatle con l'antichissima tradizione musicale Vedica. Forse difficile da comprendere, arduo da interpretare, ma di sicuro un suono che attira, penetra e non ti lascia indifferente. Paolo, dagli Area ad oggi, un lungo percorso.. “Che dire, un
percorso inevitabile, si va avanti, non si va indietro! Gli Area sono stati un momento meraviglioso, ma bisogna andare avanti, fo r t u n at a m e n t e q u e s t a esperienza di questi trent'anni mi hanno maturato, sia dal punto di vista umano, mi hanno dato maggior lucidità per affrontare la musica. Fare qualcosa dopo gli Area non era facile, forse perché eravamo avanti con l'età (credo sia questo che dice la gente), o forse perchè era inconcepibile continuare un percorso che era stato in qualche modo presentato da persone come gli Area, che avevano delle idee veramente rivoluzionarie dal punto di vista musicale. Credo quindi che questa faccenda dell'esperienza della coscienza mi abbia senza dubbio aiutato a trovare la chiave per andare oltre.” (di Denise Zanin)
O G N IF I N E S E T T I M A N A
D J S E T O R G A N I Z Z A Z I O N E
C E N E E C O M P L E A N N I S U P R E N O T A Z I O N E T E L 0 4 4 4 .8 3 4 8 5 6
V I A G A R I B A L D I2 6 L O N I G O ( V I )
14
Live Report by Ilaria Rebecchi
TORINO TRAFFIC FESTIVAL 9 Luglio : Nick Cave - 10 Luglio: Primal Scream & Ladytron 11 luglio: Underworld & Santigold + Electro Party
PH BY AMBRA
Trasformazione è mescolanza ordinata tra evoluzione e storia (musicale e non solo), con un occhio di riguardo verso le nuove forme di sperimentazione (in p ri m i s e l e t t ro n i c a ) . Trasformazione è un semplice cambio di location, l'accostamento azzardato e geniale di nomi di spicco, giornate piene di arte, tra mostre di pittura ed eventi collaterali in ogni angolo della città della Mole, ed un'intensa rassegna cinematografica, quest'anno, con protagonista Nick Cave. Sono gli occhi furenti del geniale maestro Nick Cave, t ra c a n t a u t o rat o e d intellighenzia musicale, e dei giovani cantautori torinesi, principi di un immenso foro di
fronte a loro. Trasformazione è la new wave moderna dei Ladytron, tripudio emozionale di oscurità ipnotica e sintetizzatori algidi in un elettroclash sospeso tra liriche in bulgaro e le voci inafferrabili di Mira ed Helen. E' il psichedelico rock dei Primal Scream, tripudio celestiale di storici brani (celeberrimo “Screamadelica” del '91) a metà tra dance e pop, in un acid rock incendiario in cui ogni brano è materia prima di luci e suoni streganti. Trasformazione è la fresca arte dei Did, in apertura l'11 Luglio, con il loro indieelectro-rock d'avanguardia, o Santigold, eroina americana, vicina a Pet Shop Boys e Coldplay, con il suo hip-hop elettronico, ora tribale ora rock. Trasformazione è la storia della dance internazionale '90s, con le sonorità post-Kraftwerk più concrete degli Underworld, in una performance memorabile fatta di effetti speciali e della sublimazione della vocalità moderna di Hyde a regnare su synth e potenza elettronica, dalla rinomata “Born Slippy” all'animoso coinvolgimento sonoro che è proseguito con i set degli italianissimi Crookers e The Bloody Beetroots, già un must d'esportazione per le nuove generazioni sperimentali. Trasformazione è Torino Traffic Festival. (Ilaria Rebecchi)
BANDS APART Piazza Castello (FE) 15 Luglio 2009 Bloc Party White Lies
PH BY MORRIS VINCENT
Il celeberrimo trecentesco Castello di Ferrara, nobile location del lungo festival e s t ivo fat t o d i gra n d i protagonisti della musica moderna e di sempre (da David Byrne agli Editors), quest'anno ha ospitato la rassegna Bands Apart, con l'intento di mettere sul piatto le migliori essenze sonore contemporanee della scena indipendente internazionale. Il 15 Luglio, ha ospitato due band attualmente regine della scena mondiale, della creatività a metà tra l'ombrosa new wave di oggi dei giovanissimi White Lies e il riverbero post-punk-postelectro-post-rock dei noti Bloc
Party. I primi, silenziosi, incoscienti del già importante ruolo di band internazionale, in fascinazioni dark ed '80s, tra richiami Echo & The Bunnymen, e il coinvolgimento vocale che rimembra band moderne (Interpol ed Editors), in liriche concentrate e mature che riflettono sul decadimento della società contemporanea per i brani del debutto di “To Lose My Life”, già campione di vendite ed ottimamente reso live. I Bloc Party (che regaleranno 2 ore di show a metà tra concentrato e divertente, in cui il loro coinvolgimento nei confronti del pubblico sarà padrone nella figura istrionica di Kele, frontman) imperatori di una piazza ipnotizzata dalla sperimentazione dell'eco indie-rock a metà tra Clash ed incandescenza alla Cure, in ballabili psichedelie electrodance. “Intimacy” è stato solo l'ultimo di 3 album-campionerivelazione, e la nuova “One More Chance”, vivacemente accolta dal pubblico, anticiperà un grande ulteriore successo per i 4 londinesi. Il meglio della scena indie contemporanea ha c a l c a t o q u e s t o p a l c o. E ha trionfato. (Ilaria Rebecchi)
15
Live Report by Ilaria Rebecchi
PLACEBO Villafranca 18 Luglio 2009
PH BY AMBRA
Commoventi, glam, dark, drammaticamente malinconici, sublimati da spasimi elettronici con influssi post-grunge nella sospensione malinconica di un post-rock alternativo e magnetico. Maestosi nell'aere profusa tra potenza sonora e brillante accostamento di ritmi vivaci con struggenti liriche persuasive, sprezzanti, morbose, viziate, sporche, geniali, stupefacenti e folgoranti. Non si p o s s o n o d e f i n i re c o s ì mestamente e brevemente i Placebo. E non risulta facile dipingere un live così sovrano e potente, seppur infestato da piccoli problemi tecnici da loro indipendenti (e facilmente dimenticabili). Brian Molko è l ' e ro e c o n t e m p o ra n e o dell'ambiziosa ascesa agli Dei, ora bizzoso e spregiudicato, ora riflessivo, padre ed artista a cavallo tra due secoli, varie
generazioni e numerosi generi, nell'accostamento naturale e studiato di uno spettacolo di cui è p ri m o ( m a n o n u n i c o ) protagonista e regista, tra la nota voce algida e penetrante in acuti strazianti, e le distorsioni sonore di immensi brani (sia passati che tratti dal nuovo “Battle For The Sun”), che ci cibano di sentimento e carne e si concretizzano nella vita. Fa gli onori di casa come il migliore attore di una compagnia, regala applausi ai suoi meravigliosi Stefen Olsdal (nostalgico e psichedelico nell'ammaliare il suo basso), e Steve Forrest (giovane e bravissimo, che suonerà anche in apertura della band in versione country-rock), propone i capolavori della sua nota discografia tra applausi e cori i p n o t i z z at i ( m e m o rab i l i “Soulmates” e “Special K”), elevando all'estasi la propria essenza di artista moderno e l'incombente incontro-scontro tra il mito e l'uomo. Chi lo osserva non può non subirne il fascino, lasciarsi andare al suo ego, interpretando, anch'egli, il ruolo di vittima sacrificale di una musica così maestosa ed unica.
SHERWOOD FESTIVAL 19 Giugno / 18 Luglio PD Un mese di musica tra incendi sonori di indipendenza contemporanea ed esaltazioni di folle in un tripudio dove la musica incontra la popolarità, la socialità,
l'attività, la coerenza, i grandi nomi e le nuove scoperte underground. In un inizio d'estate tra canicola e piogge, l'uomo incontra la comunità e ritrova sé stesso ascoltando le parole musicate dei grandi protagonisti italiani (e non solo) di oggi. L'apertura di Tonino Carotone ha stupefatto nell'ambizioso compito di salutare i mortali in un mondo difficile dove il noto artista spagnolo è supereroe in sviluppo tra ska e rock, tra poesia ed impegno sociale, Alborosie e la sua lunga chioma intricata hanno manifestato l'accorciare le distanze sociali in un mondo da temere, i Meganoidi, introspettivi e fieri, hanno disegnato un percorso musicale prossimo al cantautorato, la storica Bandabardò ha coinvolto con il classico folk-ska di sempre, orgoglioso nell'abito consumato e brioso della musica ironica per ridere per non piangere. Il lungo pomeriggio targato Altavoz de Dia, rassegna dance-elettronica, da tempo il nome più altisonante dell'ambiente rigoglioso ed in continua evoluzione, ha portato in scena artisti internazionali del calibro di Ellen Allien e Dim, coinvolgendo un pubblico amalgamato e bramoso di note elettroniche. Pochi giorni e i Marta sui Tubi hanno trascinato, nella miscela di modernità, cantautorato ed appiglio creativo per accostamento a strumenti folk originali e desueti, e ha spiazzato l'elettronica raffinata e ballabile dei Motel Connection, prossimi all'uscita di un nuovo album che unirà musica, fumetti e videogiochi, in un piatto di
PH BY S&V
muscolature sintetiche da brividi. Afterhours e Subsonica poi sono sinonimo di innovazione culturale, e se i primi, il 4 luglio, hanno eccitato nel violino lussurioso, nelle chitarre distorte, nei testi avidi di sentimento e verità, nell'eleganza composta e sicura, nell'incandescente assoluzione profetica in violenza musicale ed eroismo post-romantico di lacrime calde e poetica sanguinolenta, sublimati dalla presenza di Manuel Agnelli in racconti di vita, sogni, ambizioni e sesso, tra tormenti e tremori moderni, i torinesi hanno esaltato in istigazioni electro-pop-rock dal sapore di malinconia efficace, ritmi battenti, arguzia scenica e ballabilità permanente negli ampi spazi regalati ai brani-tormentone imperatori degli ultimi 15 anni di storia della musica italiana. A coronare il mese di Sherwood Festival la performance attesa, ambiziosa e dominante dei Prodigy, tra delirio dance ed echi nostalgici '90s, padroni di un palco imperiale tra tenebre e voracità sonora. Un mese di arte varia, che imita la vita, che pesca dall'arte la propria essenza.
BACK TO BLACK
THE BEST OF SOUL BLACK FUNK FROM 60/70 SOUND
VISION
DJ SET
GIO 10 + SAB 12 SETT ASOLO FREE MUSIC FESTIVAL VEN 11 SETT BAR ASTRA (VI) VEN 19 SETT SARTEA (VI) VEN 25 SETT ROKKAFE’ CASTELCUCCO (TV)
BLACK POWER
K
MOVE
NT ME
FU N
100% On
VEN 2 OTTOBRE PANIC JAZZ CLUB Marostica
18
Rock Icons by Ilaria Rebecchi
PATTI SMITH
La sacerdotessa del rock dalla voce dolente e passionale, Patricia Lee Smith, nasce a Chicago nel dicembre 1946, e sino da adolescente si appassiona all'arte e alla causa dei diritti umani. Studia allo State Teachers College e nel 1967 si trasferisce nella palpitante New York dove inizia a lavorare con il fotografo R o b e r t M a p p l e t h o r p e, coltivando l'amore per la pittura, la fotografia e la poesia. Si esibisce per la prima volta nel 1969, recitando nei panni di un uomo ne “La Famme Fatale”. Dotta e visionaria, si affaccia al creativo emisfero della musica con readings delle sue opere accompagnata dall'amico chitarrista Lenny Kaye. Le prime performances pasionarie profumarono di avanguardia ed
i m p rov v i s a z i o n i j a z z , saldamente ancorate ad influenze r'n'r dal sapore punk, nel periodo più florido ed attivista di una rivoluzione socio-culturale artistica e politica. Grande estimatrice dei grandi della musica, dalla Joplin a Morrison, Patti Smith, dopo anni passati a sognare la lirica, e a guadagnarsi da vivere lavorando come commessa in un negozio di libri, critica musicale e drammaturga, entrò ben presto nel giro della cultura newyorkese, frequentandone i salotti insieme a personaggi di spicco quali Andy Warhol e Sam Shepard, ammaliata da quella città, così viva e ricca di intellighenzia a ridosso degli anni '70.Contemporaneamente scrive testi per i Blue Oyster Cult di Allen Lanier, si innamora
di Tom Verlaine dei Television, e comunica scrivendo accompagnamenti musicali per le proprie recitazioni free, come da tradizione di NY. Nel 1974 a Patti e Lenny si affianca Richard Sohl, e il trio si esibisce regolarmente persino nello storico Max's Kansas City. Frequenta il Cbgb e l'Other End, recluta il chitarrista Ivan Kral e il batterista Jay Dee Daugherty, facendo musica basata su “tre accordi uniti dal potere della parola”. Ben presto verrà messa in contatto con Clives Davis, della Artista Records, dallo stesso Lou Reed. Arriva così il capolavoro di “Horses” (1975), prodotto da John Cale e da subito un must della cultura underground. “Horses” e le sue canzoni uniscono la recitazione free form cara a Patti al più coinvolgente punk-rock, riuscendo a ridonare luce sui testi, punto di partenza e veicolo lirico per il crescendo sonoro di cornice. Dall'incipit di Gloria, cover dei Them, poesia inedita sovrapposta e sposata con il blues primordiale, in cui la possente voce di Patti è ammaliante, alla lunga Birdland, il cui testo venne improvvisato in studio sulla base di un racconto di Peter Reich, che svela il visionario talento dell'artista; Free Money racconta di amore e denaro, e Kimberly è purezza new wave tra echi alla Velvet Underground ed organi suadenti. “Horses”, originalità post-punk ed
avanguardia, folgorò negli anni artisti tra cui Michael Stipe (REM), e sconvolse nelle p e r fo rm a n c e s d i Pat t i , sciamanica protagonista di un pubblico ammaliato dall'intensità della poesia, dalla voce e dai magnetici e dolenti m ov i m e n t i o n s t a g e. L'arte di Allen Ginsberg, di Jack Keurac e Williams Burroughs influenzano Patti nella sua intera produzione, ma è il leggendario Arthur Rimbaud a s c o nvo l ge rn e l ' e s s e n z a artistica, al punto che “Radio Ethiopia” ('76), gli fu dedicato nella cupezza punk della ferocità solenne di ballate dal sapore liturgico e sacrale. Lanny Kayne, fidato amico e chitarrista, sposò nell'album le proprie corde con la voce malinconica della sacerdotessa, tra Ask The Angels e Pumping My Heart, Pissng In A River e la compostezza di Distant Fingers. Nel 1978 esce “Easter”, trainato dall'appassionato rock di Because The Night (scritta insieme a Bruce Springsteen), trionfante nei decenni, da Ghost Dream, che riflette sul tema della resurrezione, e dalla chitarra di Rock'n'Roll Nigger a consacrazione di una grande rockstar mondiale, non più solo autrice di culto. L'anno dopo uscì “Wave”, memorabile nella psichedelica Dancing Barefoot e n e l l ' a m o ro s a b a l l at a Frederick, dedicata al marito Fred. Patti Smith nei primi 4
19
Rock Icons by Ilaria Rebecchi
album della propria carriera seppe fondere l'innata passione dell'improvvisazione e della recitazione, al fascino graffiante di una voce immortale e forte, e, soprattutto, al punk, aprendo al strada alla selvaggia incursione del mondo della new wave, nell'avanguardia comunicativa, sociale ed efficace del potere della musica. E delle persone. Così dopo 9 anni di silenzio torna con il popolare inno People Have The Power, canzone regina del nuovo album “Dream Of Life”, e dopo i capolavori delle decadi p re c e d e n t i , ri ap p a re nuovamente come sacrale visione d'arte nel 1996 con “Gone Away”, prodotto da Lenny Kaye e Malcom Burn, acclamata riflessione sulla transitorietà dell'essere umano,
forte della ballata My Madrigal. N o n s o n o p i ù i b ra n i entusiasmanti e sconvolgenti degli esordi, ma le performances live di Patti restano pregne di sciamanismo da guru della musica e della poesia, persino dopo l'elegiaco “Peace And Noise” ('97), prevalentemente pianistico, in cui si ripropone l'ambivalenza e lo sposalizio tra parlato e cantato, e in cui spicca 1959, canzone dedicata all'invasione cinese in Tibet. Festeggia il nuovo millennio con “Gung Ho” (che in cinese indica la voglia di continuare, ed è parallelamente omaggio ad Ho Chi Min), ottavo album per Artista Records, nella commistione tra tradizione ed avanguardia e nell'ispirazione dei più importanti leader spirituali e politici di sempre. Concitato nella copertina con il padre Grant, soldato nella Seconda Guerra Mondiale, classico e rock, struggente in One Voice, dedicata a Madre Teresa, nella coralità con Stipe in Glitter In Their Eyes e nel virtuosismo delle chitarre del fedele Lanny Kaye e di Tom Verlaine. Autrice di The Coral Sea (requiem postumo per l'amico scomparso Robert Mapplethorpe, opera nostalgica e straziante, basata sulla poesia americana della post-beat generation, divenuta nel 2005, al fianco di Kevin Shields dei My Bloody Valentine, performance t e at ra l e ) , B ab e l , Wo o l G at h e r i n g, C o m p l e t e,
composizioni drammaturgiche, poetiche e teatrali, fotografie ed illustrazioni, e di Auguries Of Innocence volume di poesie p u bbl i c at o n e l 2 0 0 5 . Patti partecipa all'inaugurazione della mostra William Blake alla Tate Gallery di Londra e si esibisce con Oliver Ray nella cattedrale di St. James a NY. Due anni dopo la raccolta “Land – 1975-2000”, presenta “Strange Messenger”, esposizione di disegni e pannelli che ricreano immagini raffiguranti ciò che resta del World Trade Center presso il Warhol Museum di Pittsburgh, e nel 2003 la stessa mostra viaggia da Tokyo a Monaco, Ferrara, Roma, Rotterdam, Houston e Glasgow. Nel 2004 esce “Trampin'”, che rievoca i '70s con Mother Rose, con la celebrativa Jubilee e nel pianoforte armonioso della
figlia Jesse nella title-track. Nel 2007 Patti viene finalmente accolta nella Rock And Roll Hall Of Fame e pubblica l'album di cover “Twelve”, in cui si accosta a miti della msuica come Nirvana, Jefferson Airplane e Neil Young, e nel 2008 esce il film documentario di Steven Sebring “Patti Smith: Dream Of Life”, retrospettiva dedicata alla storia dell'artista in un viaggio attraverso creatività e filosofia, tra il lirismo delle immagini e l'intimismo di Patti, tra ideali, racconti, sconfitte, musica e lotta per la pace. Di seguito la laurea ad honorem nel New Jersey, istallazioni sonore e mostre in giro per il mondo, ultimo tassello dell'esperienza artistica di un grande genio contemporaneo. Eroina della poesia e della musica, Patti Smith seppe credere nel sacro fuoco dell'arte, imponendosi nella propria geniale coerenza e differenza dal tessuto artistico precedente, nel surreale esempio di modernità e turbolenza di ogni vocalizzo recitato ed urlato, nelle liriche spigolose e vibranti del nuovo approccio artistico alla musica, all'arte e alla vita, dal fervore intellettuale della New York di fine anni '60 alla mondiale figura di rocker-poetessas a c e rd o t e s s a m a u d i t e, inebriata e sprezzante, impegnata e devota alla musica. Patti Smith has the power. (di Ilaria Rebecchi)
SOUND AND VISION1
WORLD
00%
BIOMUS IC
ULTURE
INFO ECO SORSMAZIONE TENIBILE
SOUND & VISION
SOUND & VISION
SOUND & VISION
E MAGAZIN
INTERNET
WEBTV
IL BELLO DI POTER SCEGLIERE! WWW.SOUNDANDVISION.IT
Negli anni della sperimentazione hippie e freak, dove tutti facevano tutto e tutto era ricerca, ci fu un posto anche per Larry Fischer, Ed in verità non fu uno spazio da poco. Scoperto da Frank Zappa, fu una delle poche produzioni che il Duca di Prugne realizzò. Il musicista era noto essere piuttosto restio nel seguire altri artisti e nella sua carriera questi momenti si ridussero a pochi attimi di purezza musicale (il violinista Shankar) oppure di totale follia, come nel caso del fenomenale Larry. Su di lui girano molte storie, comunque Larry era una persona che in pratica viveva sulla strada con qualche disagio, fattore questo che non era per niente raro alla fine degli anni sessanta. Ma su Larry si concentrò l'attenzione di Frank Zappa che lo volle in studio per una produzione, addirittura un doppio album!
Uscì nel 1968 con un titolo fantasmagorico: “An evening with Wild Man Fischer”, una sorta di avvertimento, come se lui volesse indicare a tutti che stava giungendo l'era di una nuova pop star. La copertina m a rc h i ò fe d e l m e n t e i l c o n t e n u t o d e l l ' o p e ra . Un'illustrazione ci donava un quadretto familiare con mamma Fischer vicina al nostro eroe dall' espressione tutt'altro che benevola mentre le punta un coltellaccio da cucina alla gola. Quando apri il disco ti trovi nel mondo zappiano di quel periodo, tra frasi, annotazioni e mosaici di frasi e parole surreali. Poi si comincia ad ascoltare il mega show di Larry, suddiviso in q u at t ro fa c c i at e b e n contraddistinte, dai brani cortissimi registrati in studio per sola voce sotto la direzione di Zappa, alle riprese dirette in strada, fino ai gustosi camei p o p c o m e T h e Ta s t e r, filastrocca freak dalle tinte paranoido-anarcoidi che portano nel finale il cantante ad una sorta di trance delirante. An evening with Wild Man Fischer diventa un disco cult. Larry torna sulla strada e come al solito verrà dimenticato. Solo nei primi anni ottanta, la Rhino lo “rispolvera”. Ed ecco uscire nuovi gioielli di pura follia.
ASTRA Bar
SETTEMBRE
Ven 4 - DJ PAROLIN + Guest Sab 5 - Carlo Appi Trio Ven 11 - Back To Black by S&V MAG Sab 12 - Lorenzo Conte Trio Ven 18 - Erik Skank Sab 19 - Mauro Baldassarre & Friends Ven 25 - Dj Paolo Berto Sab 26 - fm Liverpool : Stephanie Finegan
STATO DI FESTINA PERMANENTE
WILD MAN FISCHER
nuovo
Contra barche - VI
Domenica Aperto dalle ore 16.59
Gli Indimenticabili Dimenticati by FOX 21
ELECTRO SAPIENS Intervista a Max D. Blas “Altavoz” a cura di Matteo Visentin
ALTAVOZ WELCOME INTO THE NEW ELECTRONIC ERA
Una nuova stagione di Altavoz, evento internazionale di musica elettronica, è alle porte. Abbiamo incontrato Max D. Blas, una delle principali menti pensanti di un evento che si appresta a lasciare ancora una volta il segno nel panorama dance alternativo: Altavoz uguale costanza e innovazione. S&V: Siamo alla vigilia della terza edizione di Altavoz. Com'è nata questa innovativa idea? L'idea è nata già qualche anno prima che partissimo con Altavoz, dalla conoscenza di vari gruppi associazioni e organizzazioni che si occupavano di musica elettronica in Veneto. Avevamo pensato di mettere insieme le nostre forze e dopo un paio d'anni di assestamento siamo partiti ormai nell'ottobre 2007 ed è stata un'idea che ha avuto molto successo. S&V: Qual è il
segreto che ha portato questo evento ad essere considerato come vera e propria rivelazione p ri m a e c o m e t ap p a fondamentale poi nella scena elettronica italiana? Il fatto che Altavoz sia stata una rivelazione in ambito Veneto dipende dal fatto che la scena elettronica prima era molto più limitata con discoteche più o meno grandi o qualche party comunque di dimensioni non molto ampie. Altavoz è stato invece un party che coinvolge ogni mese più di tremila persone. Questo è dovuto al fatto che dietro c'è un grande lavoro con uno staff di oltre quaranta persone,tutte già introdotte nel settore, tutte che hanno portato un arricchimento. Come tappa fondamentale in Italia, forse perchè negli ultimi anni nella penisola non ci sono stati eventi particolarmente
innovativi e quei locali che proponevano una situazione nuova,penso al Link di Bologna, sono stai sfortunatamente chiusi. Altavoz è stata l'unica novità a livello italiano. S&V: Altavoz rimanda molto allo stile europeo della concezione di musica, discostandosi dallo stereotipo della discoteca fine a se stessa, sia per quanto riguarda i guests che per l'ambientazione. Concordi con me in questo? Sì assolutamente,sia per i dj, che hanno creato fenomeni come quello berlinese ma non solo,sia per l'ambientazione. Altavoz si svolge in un centro sociale e non nella solita discoteca, anche perchè in generale il modello di discoteca sta tramontando e non solo in Veneto. I giovani ora cercano un modo di accostarsi alla musica elettronica diverso da quello che era lo stereotipo tradizionale. S&V: Oltre a te, chi saranno gli altri dj resident quest'anno ad Altavoz? Oltre a me tornerà e sarà sempre presente Alex Picone che l'anno scorso si è dovuto assentare diverse volte per il successo che sta avendo in tutta Europa la sua hit uscita x Cadenza Records l'inverno scorso. Quest'anno siamo riusciti a strappargli la promessa che ci sarà a tutti gli eventi. Oltre a lui ci saranno gli Shadow Sync, un mitico duo che fa un live molto bello, i dj resident
22
del Fabbrika, storico locale della scena vicentina. Ci saranno gli Autre, che sono una delle nuove rivelazioni che usciranno ora su diverse etichette distribuiti in tutta Europa. S&V: Per la prossima edizione di Altavoz lo stile sarà quello degli anni scorsi, con ospiti di fama internazionale affiancati a nomi della scena locale e nazionale, live set, visual, installazioni multimediali? Qualche novità? Quello che contraddistingueva Altavoz era, oltre ai nomi che presenziavano, la parte dedicata alla musica sperimentale. Quest'anno questo settore verrà di molto implementato sia dedicando una sala alle performances e ai live sperimentali, sia costruendo per ogni Altavoz degli eventi correlati. S&V: Ospiti in particolare delle scorse edizioni che ti hanno colpito maggiormente per le loro doti umane e/o artistiche? Torneranno questi ospiti? Qualche nome “importante” in anteprima per la prossima stagione? I personaggi della stagione passata torneranno sicuramente. A me è piaciuto molto Guido Schneider, Sacha Dive, Marcel Dettman, Markus Fix. Questi nomi siamo sicuri che li avremo anche nella prossima stagione perchè si sono trovati molto bene a suonare ad Altavoz. Per i nomi nuovi preferisco non anticipare nulla, lo saprete nelle p ro s s i m e s e t t i m a n e.
graphic by S&V
MONTE CROCETTA bassano del grappa (vi)
LIVE REVIEW by M.Visentin
24
IN CERTAIN PLACES... ma con una massa enorme di gelosia, consapevoli di aver visto un gruppo dare tutto sul palco, senza interruzioni,senza sbavature. Immensi. A distanza di soli pochi giorni, nel ritmo caotico della produttiva Patavium, il fenomeno Prodigy è pronto per irrompere e distruggere: sì, di vera e propria distruzione si parla, di UNDERWORLD distruzione degli standard che PRODIGY vorrebbero appassiti dei ragazzi CHEMICAL BROTHERS che invece dopo la bellezza di 19 anni sono ancora più carichi ed In alcuni posti, sotto certe lune, esplosivi di prima. Una in riva ad un qualsiasi mare o in prestazione d'altri tempi, mezzo ad una pur qualsiasi impeccabile e coronata da un caotica città. In certe situazioni, continuo di emozioni senza la in certi momenti della vita, in concessione di alcuna pausa,in alcune prospettive sonore, in vero stile britannico, in perfetto analoghi stati mentali. In certi stile Prodigy. Anche in questa posti in questa estate che se ne circostanza il tempo si è va inesorabile il tempo del suono fermato, mandando segnali che si è fermato, la storia pure con la voglia di fare musica non ha lui, facendo assaporare ai più età. Spettacolari. Il mare, le fortunati (e più vogliosi di onde, la luce del faro... non si sbattersi) un insieme di note che poteva chiudere in maniera più difficilmente si ritroveranno per romantica ed esaltante questa strada nel prossimo decennio, storia della musica elettronica riempiendo il cuore alle migliaia che ha voluto invadere la nostra di persone che si sono lasciate sempre più sfigata penisola, trasportare dai ritmi elettronici di donandole quell'aspetto vitale tre colossi della scena mondiale. che si vorrebbe vedere più Sensazioni vere, uniche, spesso. La gente ha ancora immortali. Come immortali voglia di ballare e con i “fratelli” hanno ampiamente dato l'idea di anglosassoni l'ha chiaramente essere la sera dell'11 Luglio, sotto urlato in faccia a chiunque: lo sguardo di cinquantamila Chemical Brothers è sinonimo persone, niente meno che gli di continuità, di voglia di Underworld, autentici paladini esagerare. Così è stato, 25 mila della dancefloor, con i loro ritmi persone che ballano sotto la autentici, melodici e decisi, con luna non si scorderanno vocalità da pelle d'oca e facilmente. Non ci si ferma, non coinvolgimento del pubblico ci si fermerà. La corrente talmente totale da rimanere elettrica è passata, ha lasciato il estasiati. Una prestazione da segno, ha chiarito che si rifarà incorniciare e custodire nel sentire. In certi posti, in certi proprio baule non con un pizzico, momenti. (di Matteo Visentin)
“The Harder They Come” by Max Manetti
L'unico esempio nella storia di un isola che da sola è riuscita a creare ed elaborare un proprio inedito stile musicale. Partendo dalle prime orchestre di mento, poi calipso, blue beat, rocksteady, ska, comincia il viaggio verso the Land of wood and water :
JAMAICA. Preparate le valigie, la cinepresa super 8 Braun Nizo nello zaino, evitate accortamente di portare con voi ogni gadget della Jamaica carnevalesca post marleysta (spillette sul ritorno all'Etiopia, get up stand up, e varie immagini eroboristiche-floreali) e soprattutto sciogliete i gomitoli rasta, considerati irrispettosi dai nativi. Si parte. Arrivo previsto a Kingston ore 10 am. local time. Dai potentissimi woofer del primo sound system in cui ci imbattiamo si diffonde l'inconfondibile voce del “Great Originator of all Rap”, come lo stesso Joe Strummer lo titolò, Mr. U-Roy, the Pioneer of Toasting, nella meravigliosa “You keep on running” di Delroy Wilson.
I bassi tondi e precisi rimbombano nella cassa toracica, il pezzo sembra quasi un remix, ma sarebbe improprio parlare di remix di fronte a una voce che canta su pezzi rocksteady altrui. They call it DJ toasting : si lanciano le basi e via libera al ritmico free speech del toaster, un'arte di cui Mr. U Roy è un vero precursore, e di cui un brano come Stick Together rappresenta in uno il capolavoro e manifesto, una lezione di freestyle che farebbe impallidire i tanti aspiranti Frankies in circolazione, con tanto di rielaborazione delle basi, cori trattati con ampi echo, delays e bassi pompati per le esigenze dei sound system, sempre in competizione per chi
25 mostra i woofer più potenti. Comincia il viaggio nell'isola del blue beat, alla scoperta dei talenti e delle etichette che hanno lasciato una traccia indelebile nella gioventù d'albione, causando già a fine anni 60 importazioni di massa di 7 pollici blue beat e rocksteady. Da Trench town a Finsbury park, con influenze nella scena punk grazie a personaggi come Don Letts, recentemente autore di un'autorevole compilazione su Trojan. Prossime uscite : Dr. Alimantado, Keith Hudson, Lydon & Letts : 1978 Sheraton Kingston, Jah Wobble, “AAA: Sit tight and listen keenly, while i play for you a brand new musical biscuit...”
Exclusive Interview by Tony “The Judge” : 12TONAR (ovvero l’Islanda è alternativa!) 27
12 Tónar A 15 anni ero innamorato di Bjork. E non intendo innamorato della sua musica (all'epoca non ero così raffinato nei miei ascolti) ma proprio di lei, come donna. Mentre la stragrande maggioranza dei miei coetanei passava il primo pomeriggio in cameretta guardando “Non è la rai” sfregandosi i blue jeans, io facevo spola per ore tra MTV e la compianta Videomusic nella speranza che passasse il video di “Human Behaviour”, “Big Time Sensuality” o di “Violently Happy” (il mio preferito in assoluto: vederla ballare con i capelli arruffati e la camicia di forza mi provocava un potente mix di tenerezza e desiderio e, va da sé, erano pippe come se piovesse). In ogni caso, è da questo mio amore adolescenziale per gli occhi a mandorla e la bocca a cuore di Bjork che è nata la mia curiosità verso l'Islanda- vero e proprio tempio pagano del rock a l t e rn at ivo e u ro p e o ( è impossibile capire a fondo la musica dei Sigur Ros senza aver visitato gli spazi immensi, spogli e silenziosi dell'isola). La 12 Tonar di Reykjavik è forse l a p ri n c i p a l e e t i c h e t t a indipendente islandese ed è anche un negozio di dischi
come lo sogniamo noi feticisti. Un posto in cui un tizio come Johannes Agustsson (commesso / proprietario / produttore) ti accoglie chiedendoti che musica ascolti (ok, ho evitato di rispondere metal, e mi sono concentrato più sulla mia passione per la new wave e l'elettronica anni '70) e, dopo un'amena chiacchierata, sceglie due o tre dischi e ti fa accomodare su un divanetto per ascoltarli, mentre lui ti prepara e serve un caffè. Insomma, un idillio! Notevoli anche i due gruppi della loro scuderia che ho avuto modo di ascoltare: gli inquietanti Evil Madness sono figli di un menage a trois tra la musica dei nostri Goblin, i primi Motorpsycho ed un certo ru m o ri s m o d i m at ri c e elettronica (chissà come sarebbe un horror ambientato in Islanda- fottutamente inquietante credo!), mentre gli Apparat Organ Quartet offrono una divertentissima rielaborazione del krautrock in salsa più easy listen (oltre che un artwork strafico!). Finito l'ascolto, faccio qualche domanda a Johannes, che si dimostra disponibilissimo, al pari di tutti gli islandesi conosciuti in questa vacanza
(se anche le islandesi sono disponibili non saprei dirvelo. Ma mi sa che, lì nella city, il sabato sera si becca non poco!). S&V: “Parliamo della nascita della 12 Tonar e del momento in cui l'Islanda si è scoperta interessata alla musica a l t e rn at iva ” . Jo h a n n e s : “Abbiamo iniziato 11 anni fa. La nostra idea iniziale era quella di mettere su un negozio in cui la gente potesse ascoltare dischi comodamente seduta e discutere di musica con noi e con gli altri clienti. Successivamente abbiamo iniziato la nostra attività di etichetta discografica, con lo scopo di supportare la nuova musica islandese, proprio mentre la scena alternativa locale fioriva grazie nomi come i Sigur Ros, i Mum, Johan Johannsson e molti altri, che caratterizzano quello che ormai in tutto il mondo è famoso come “icelandic sound”- e di cui siamo parecchio orgogliosi!”. S&V: “Qual è la vostra filosofia nello scegliere i gruppi per la vostra scuderia?” (J) “La differenza di stili nei gruppi che produciamo riflette un po' la nostra varietà d i g u s t i . D i fat t o, c i interessiamo ad ogni genere musicale, dal punk fino alla musica classica”. S&V: “Credi che ci siano ancora possibilità di scoprire nuovi territori, musicalmente parlando, o il futuro ci porterà solo rielaborazioni di quanto già
ascoltato?” (J) “Credo ci siano possibilità infinite di far evolvere la musica in qualsiasi direzione. Chiaro, la storia ci insegna che è normale rielaborare e trarre ispirazione da artisti del passato- e i musicisti non devono certo aver paura di questo! Però non credo ci sia un rischio che si arrivi ad un punto morto nell'evoluzione musicale”. S&V: “Qual è l'influenza della cultura islandese suoi vostri artisti? (J) “La società islandese è piccola e così ogni cambiamento in essa si riflette velocemente nell'arte. In generale penso che le nostre tradizioni siano tutt'ora un'importante fonte di stimoli per i musicisti islandesi; basti pensare al lavoro dei Sigur Ros assieme a Steindor Andersen ispirato al poema Hrafnagaldur”.
SETTEMBRE 2009 - CONCERTI TR
O ISASOLO FREE MUSIC FESTIVAL EV 10 Sett: Elio E Le Storie Tese
11 Sett: Bandabardò – Mistonocivo – Selton 12 Sett: Bugo – New York Ska Jazz Ensemble – Yumma Re 12 Sett: Dinosaur Jr - New Age (roncade)
O N A L MILANO I M 2 Sett - Offspring - Alcatraz Milano
IA EZ DISCO_NNECT FESTIVAL (Forte Marghera) N 4 Sett: James Murphy And Pat Mahoney + A Certain Ratio VE + The Glimmers Present Disko Drunkards + Bugo .... & More
5 Sett: Royksopp + Fujiya & Miyagi + Ebony Bones + Little Dragon + Thank You For The Drum Machine + The Hacienda + The Records + I´ve Killed The Cat ... & More 26 Sett – Altavoz - C.s.o. Rivolta ZE
3 Sett - Pornoriviste - Bring The Fire Festival - Palasharp Milano EN R FIRENZE 10 Sett - Lacrimosa - Music Drome Milano 1 Ottobre - Peter Murphy - Viper FI 10 Sett – Sud Sound System - Festa Dell'unità Milano 11 Sett - Dinosaur Jr. - Music Drome-milano 18 Sett - Calibro 35 - Parco Sempione-milano 19 Sett - Micah P. Hinson - Salumeria Della Musica-milano A 19 Sett - Dente - Milano Film Festival-milano M 23 Sett - Malcolm Middleton - La Casa 139 Milano O R ROMA 24 Sett - Starsailor - Magazzini Generali-milano 8 Sett - Dinosaur Jr. - Circolo Degli Artisti 25 Sett - Star Dog - La Casa 139-milano 9 Sett - Dente - Circolo Degli Artisti MAGNOLIA PARADE 2/3/4/5 SETT 18 Sett – Delirious Luminal - Contestaccio 2 Sett: Fratelli Calafuria 19 Sett - Ln Ripley - Brancaleone 3 SETT: Peaches, Meg, Allo La Valigetta, Titan, Useless Wooden Toys, 30 Sett – Ludovico Einaudi- Auditorium Parco Della Musica Alex Lee Garnet, Congorock, Cècile, Moderat 20 Sett – Modern Age Slavery - Init 4 SETT: Utah Jazz, Damian Lazarus, Port Royal, Ln Ripley, Victeam, 21 Sett – Jesus Lizard - Circolo Degli Artisti Krakatoa, The Bloody Beetroots 26 Sett – Sick Tamburo - Circolo Degli Artisti 5 SETT: The Snipplers, Reset!, Shinichi Osawa, Bugo, Matthew Herbert 26 Sett - Jeff Mills - Brancaleone 30 Sett – Tori Amos- Auditorium Parco Della Musica
TO
BO
O IN R TORINO
5 Sett – Farmer Sea - Fnac 11 Sett – Misery Signals - Lapsus 11 Sett - Ryoji Ikeda - Cinema Massimo 11 Sett - Vittorio Cane - Arena Environment Park 12 Sett - Calibro 35 - El Barrio 19 Sett - Jesus Lizard - Spazio 211 27 Sett - Premiata Forneria Marconi - Piazza-stresa-novara
LO
A N G
BOLOGNA 3 Sett – Thy Will Be Done - Estragon 3 Sett - War Of Ages - Estragon 4 Sett - Africa Unite - Estragon 5 Sett - Peaches - Estragon 9 Sett - Cristiano De Andre' - Estragon 15 Sett - Warrior Soul + Remorse - Estragon 26 Sett - The Bloody Beetroots - Kindergarden
NIGHTCLUBBING LIVE Dj set disco
VICENZA BAR ASTRA
VICENZA SARTEA
VICENZA SABOTAGE
VICENZA VINTAGE KLUB
CONTRÀ BARCHE - VICENZA INFO :
C.so S. Felice 362 - VICENZA INFO : www.sartea.it
Viale dell’Industria 12 - VICENZA INFO : www.sabotagebar.eu
Via Savona 126 - T. di Quartesolo INFO : myspace.com/vintageklub
Il centro di Vicenza, al centro del mondo, nel centro della musica! “Nuovo Bar Astra” powered by his eclectic owner Mopi and his amazing staff. Music every day, music every night ,,, music inside. Taste us and you never forget us! Peace & Love!Da non perdere i mitici concerti e dj set aperitivo. Aperto tutte le Domenica dalle ore 16.59.
Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì
Stanchi degli innumerevoli baraperitivo, dei localini minimal, dei Jazzclub, della "birra a fiumi e bella gente", della musica a 360° e dei Discobar che affollano le notte della provincia? Allora il Sabotage è il vostro rifugio: Band e DJ Set R'n'R, Garage, Heavy Metal, Stoner, HardCore, HardRock e molto altro rumore a volume sostenuto: “Sabotage it's Louder than Loud!”
Il Vintage Club si trova nella zona del centro commerciale Le Piramidi. Entrando vi accorgerete che state vivendo in un nuovo mondo fatto da tenui colori e ricercato design vintage. La sera le luci tenui esaltano il Vintage Klub, sonorità elettroniche miscelate dai migliori Djs vi porteranno a vivere nuove emozioni. D’estate vi aspetta il giardino estivo per degustare cocktails e drinks sempre all’altezza delle aspettative.
VICENZA WINE ENOTECA
VICENZA SHINDY CLUB
VICENZA CONTRA’ GRANDA
VICENZA OSTERIA RIVE
VIA GARIBALDI - LONIGO INFO : 0444.834856
VIA S. GIORGIO - BASSANO D. G. INFO : 0424.500.000
VIA BARBIERI 25 - BASSANO D. G. INFO : 347.7597201
VIA RIVE 14 - CARTIGLIANO INFO : 348.8265815
Wine Enoteca quest’anno si fa in due! La parte “vecchia” è rimasta per gli amanti della degustazione vini e degli assaggi di formaggi francesi e delle ottime cruditè di pesce. La seconda e nuovissima sala è per gli amanti dai cocktails e della ottima musica proposta ogni ven, sab e dom da selezionati djs. Lo spazio esterno ricavato nella galleria vi sorprenderà! La qualità dai vini non si discute: sono cento le etichette in mescita. Passate una serata al Wine! Diventerà il vostro locale per sempre!
Lo Shindy Club da trent’anni è la discoteca dei bassanesi doc, informale ed “alternativa” offre serate di vario genere: il venerdì concerti live, il Sabato rock puro al primo piano, e musica elettronica nell’ Electric Ballroom. Avete presente la pubblicità “cosa sarebbe il mondo senza la Nutella?” Decisamente si abbina a “cosa sarebbe Bassano senza lo Shindy!”. Enjoy! . Aperto Venerdì e Sabato
Alla mattina ottime colazioni a base di spremute e centrifughe di frutta fresca, a mezzogiorno e sera a far compagnia agli aperitivi : gustosi tramezzini, stuzzichini e bruschette. Speciale il Venerdì e Sabato con ricercati cocktails e sangria accompagnati dalla selezione musicali dei djs. Disponibile per feste private. Chiuso Lunedì
Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni ’50-’70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!
VICENZA LA CORTE DEI RE
VERONA LA LOGGIA
TREVISO ZWEI BAR
TREVISO NEW AGE
Via Montello - MAROSTICA INFO : 393.3286262
C.so GUA’ - COLOGNA V.TA INFO : 0422.41041
PONTE PAGNANO - ASOLO INFO : 0423.952761
VIA TINTORETTO - RONCADE INFO : www.newageclub.it
Appena fuori dalle mura di Marostica nuovo locale wine bar slow food ispirazione anni ‘70. Alla mattina ottime colazioni, a mezzogiorno e sera aperitivi e gustosi pranzi veloci ... e per i languorini fuori orario ottimi tramezzini e stuzzichini. Per i più esigenti vasta scelta di ottimi vini accompagnati da formaggi ed affettati. Nei fine settimana anche musica dal vivo e Dj Set.
Situato nel centro storico di Cologna Veneta Il Loggia cafè è un perfetto punto di partenza per la vostra serata. Tutti i week-end con i migliori D.j. set. Chiuso il Lunedì
Zweibar Ist Wunderbar! Ristorante non convenzionale con menù che cambia spesso e accompagnato da ottimi vini. Cocktail fatti a regola d' arte e snack diversi dai soliti, in più...... la Nostra Musica (vedi Rock Cafe). Per l' Aperitivo.... dal cicchetto, all' affettato al coltello, fino al pesce crudo. Ai piedi di Asolo e fornito di comodo parcheggio Zweibar è aperto dal Mercoledi alla Domenica dalle 17.30 alle 2.00. Prenotazioni allo 0423/952761.
New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!
TREVISO ROKKAFE’
TREVISO CACAO
TREVISO PUNKY REGGAE PUB
PADOVA RICKY’S PUB
St. DEI COLLI - CASTELCUCCO INFO : www.rokkafe.com
VIA ROMA 7/A - CRESPANO D. G. INFO : 0423.538332
VIA BARBARIGO 15 LIEDOLO DI S. ZENONE (TV)
VIA COMMERCIALE 12 VILLA DEL CONTE/ABBAZIA PISANI
Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00 Info 3496027294 - 347737793
Locale storico reinventato dalla nuova gestione mantiene le caratteristiche che l'hanno reso famoso ; proponendo serate d a l l e s o n o ri t à ri c e rc at e contornate da un' atmosfera alternativa. Per tutte le info contattateci su www.myspace.com/cacao7 Chiuso il Lunedì
Juke boxe: va in continuazione. Pizza: ma dove la trovi fino alle 2?! Sala f u m at o ri : p a n o ra m i c a e arieggiata..Giochi da tavolo: tanti per chi ha le gambe “stracche”. Allegria: non si capisce se è di più questa o la birra! Staff: vedi nell'enciclopedia….e cani sciolti a 4 e 2 zampe. Se pensi che qualcosamanchi: vieni e vedi che ti sbagli!!
Hot spot per chi ama la musica live di qualità grazie ad una crew e ad un programma bilanciato,si conferma uno dei locali più gettonati. Il meglio delle rock cover band,dell'alternativo ed indipendente, i tributi più leggendari. Dal grunge al postrock, dall'acustico al metal, dall'indie alla new wave! OPENPARTY con i migliori djs in campo rock, crossover, indie, electro! Se cercate un'alternativa al solito music pub con karaoke e cotillons, l'avete trovata.Info: myspace.com/rickyspub
36
Live Review da Udine di Francesco Nicolli : “Il sogno del Boss a Udine”
album, “Outlaw Pete” e accompagnate dal boato del “Working on a dream”, ma il pubblico. L'adrenalina è al IL SOGNO DEL BOSS concerto potrebbe essere massimo, ma ora i toni si
Udine, 23 luglio 2009. Torno allo Stadio Friuli per un concerto dopo 15 anni. Allora assistetti al live dei Pink Floyd, in occasione di quello che è stato il loro ultimo tour; stavolta tocca a un'altra leggenda del rock, Bruce Springsteen. Non sono uno springsteeniano doc, lo ammetto subito, mi sono riavvicinato non troppo tempo fa alla sua musica e ai suoi testi, grazie ad un'iniziativa editoriale e alla passione per il Boss di mia moglie. A detta di molti fans, uno show di Springsteen dal vivo vale mille volte di più del migliore dei suoi album. E a bocce ferme non si può che essere d'accordo! Alla soglia dei sessant'anni il rocker più amato
d'America ha regalato ai 35.000 di Udine, terza tappa italiana del “Working on a dream tour”, uno spettacolo emozionante e indimenticabile. Quasi tre ore di musica, precedute da un saluto, “Mandi, Udin!”, che iniziano con “Sherry Darling”, subito seguita da due classici amatissimi del repertorio, il grido di rifiuto “Badlands” e “Hungry heart”, sulla quale parte il primo coro c o l l e t t ivo s p o n t a n e o. Accompagnato dalla storica EStreet Band, Springsteen è in forma smagliante e attacca un brano dopo l'altro, senza pause, senza breaks che rallentino ritmo ed emozioni: fanno capolino due brani dall'ultimo
benissimo considerato una sorta di greatest hits live, anche se la grande capacità del Boss è quella di cambiare sempre la scaletta degli show, in base (anche) ai cartelli dei fans, che prontamente il nostro raccoglie dalle file più vicine, con indicati i titoli delle canzoni desiderate. In un crescendo fantastico Bruce sforna magici accordi dalla sua Fender Telecaster, accompagnato in primis dai compagni di sempre, “Big man” Clarence Clemons al sax e Steve Van Zandt (Little Steven) alla chitarra: si susseguono l'inattesa “Murder incorporated”, “Johnny 99”, l'invito manifesto a non arrendersi mai “No surrender”, su su fino ai cavalli di battaglia “Streets of fire”, “The promised land”, “The rising” e “Born to ru n ” , c a n zo n e c o n c u i solitamente il Boss chiude la prima parte del concerto. Ma ormai Springsteen & Co. sono lanciati a tutta velocità, ed ecco la sorpresa, la canzone che mai ti saresti aspettato, uno dei brani più fraintesi del rock, che lungi dall'essere un inno è invece un atto di denuncia: Bruce raccoglie un cartello con scritto “Please, Boss, Born in the USA” e, dopo un momento di attesa (“maybe, maybe..”), partono le celebri note,
stemperano e si arriva alla conclusiva e romantica “Dancing in the dark”, prima del l u n go abb ra c c i o fi n a l e dell'artista ai suoi fans, con la cover di “Twist and shout”. Le luci si abbassano sul palco, ma l'applauso per un artista che ha messo tutto se stesso nel concerto è destinato a durare molto a lungo.
OCCASIONAL DISASTER BOOKING PRESENTA:
CLOAK DAGGER+ RADIO RIOT RIGHT NOW
Supergruppo targato USA, i Cloak Dagger sbarcano a Vicenza per un'unica data Giovedì 17 Settembre al Bar Sartea. Rinomato gruppo che fonde influenze punk-hardcore e rock, la band di Richmond, fresca del recente singolo Surf Song, sarà preceduta dal live degli italiani Radio Riot Right Now, attivi dal 2002 e forti di un punk-hc di stampo nordeuropeo. di Ilaria Rebecchi
Live Review da Roma di Francesco Giangiolini
MOBY live@Piazza del Popolo Roma 20/07/2009
PH di F. GIANGIOLINI
In una piazza del popolo gremita allo straripamento, tra fantastici giochi di luci ed un'atmosfera 'extraterrestre', Richard Melville Hall, alias Moby, ha portato in scena il suo spettacolo ricco di sensazioni ed emozioni. La serata è dedicata ai 40 anni dai primi passi dell'uomo sulla luna, ed un artista più consono alla situazione di lui non potevano sicuramente chiamare. Quando, infatti, parte Extreme ways, con il suo classico sibilo iniziale, solo
ed inconfondibile, quel sibilo che t u t t i r i c o n o s c e reb b e ro all'istante, la piazza esplode in un urlo d'eccitazione, mentre Moby e band entrano in scena. Lui si presenta carichissimo, extreme ways arriva dritta dritta al cuore come un missile facendo iniziare lo show come meglio non ci si poteva aspettare, mentre un'enorme 'luna', proprio sopra la sua testa, proietta immagini e luci psichedeliche che ipnotizzano
letteralmente la piazza. Moby passa con estrema disinvoltura dalla chitarra al bongo e incita la folla in continuazione, è un trascinatore e sembra sentirsi a perfetto agio in questa cornice speciale che è stasera Piazza del Popolo. E la volta di It's raining again, salta e balla per tutto il palco e si merita tutti gli applausi scroscianti della folla che sembra apprezzare molto. Introduce poi la corista Joy Malcolm che parte cantando una fantastica nonchè toccante In this world, la sua voce da brividi sembra far venire la pelle d'oca anche all'obelisco flaminio situato al centro della piazza. Porta poi Mistake ed una Porcelain superemotiva, sviolinata, impegnata, con i bassi a mille, che lo vede, serissimo, dare il meglio di se. Richiama Joy per cantare Pale Horses e Why does my heart feel so bad, coinvolgendo tutta la piazza nell' accompagnamento finale these open doors, theeese open doors….--, tutti, tutti ad urlare a squarciagola, per uno dei momenti piu emozionanti della serata. Un ringraziamento
37 veloce a Roma per l'invito a questa splendida serata e subito una doppietta con We are all made of stars e Natural Blues, allucinante, tutta la piazza ancora in coro ed il sound e veramente perfetto, poi Lift me up, la folla è letteralmente sopra le righe, le mani sono tutte alzate per il ritornello, e alla fine gli applausi scrosciano come pioggia. 30 secondi di pausa ed ancora sul palco, portando una cover di Lou Reed, Take a walk on the wild side, molto ben fatta e ancora tutti insieme in coro per il ritornello, sembra di essere tornati al tempo degli antichi romani, la folla vuole ancora musica, sempre più musica, solo musica, è arsa di musica, come una volta era per il sangue al Colosseo. L'ultima canzone è Honey, e mentre i violini suonano all'impazzata e la piazza esplode letteralmente per il finale, Moby saluta, un po' freddamente forse, visto l'accoglienza che Roma gli ha riservato e se ne và, in un mare di applausi, dopo un ora di splendido concerto, emozionante dall'inizio alla fine.
UNITED PEOPLE OF SOUND & VISION
CONNECT WITH US! WWW.SOUNDANDVISION.IT
CERCHIAMO COLLABORATORI A: TORINO, MILANO, BOLOGNA, FIRENZE, ROMA, NAPOLI
http://www.myspace.com/clubexcuseme 38
DJ REVIEW by EXCUSE ME
Excuse Me a Monaco per due date: Atomic Cafè (12/7) e Horses, Cars & Stars (13/7)
Ph. by G. Rodato
Partiti in auto da Asolo nel p o m e ri ggi o a rriv i a m o puntualissimi a Monaco per cena, fra lo stupore dei promoter che si aspettavano dei proverbiali ritardatari, mangiamo dei piatti tipici di cui non riusciremo mai a ripeterne il nome (eccezione per un indimenticabile strudel) e senza perdere tempo ci incamminiamo verso l'Atomic Cafè. Il locale è il punto di riferimento di tutta la Baviera per la musica indie, frequentatissimo anche durante la settimana grazie alle molte band inglesi e americane che vi fanno regolarmente tappa durante i loro tour Europei. Quando diciamo "indie" intendiamo proprio ... "indie"! Il pubblico ha un'età dai 18 ai 24 anni e non teme nessun confronto con i cugini londinesi che si possono trovare al KOKO o a l B a r f ly, q u e s t i s o n o sopravvissuti alla sbornia electro/fidget/blog house come
niente fosse, ballano e reclamano band inglesi che probabilmente anche in patria hanno i loro problemi ad emergere, e sono sempre molto attenti e aperti a quello che il DJ sta suonando. Non solo, quello che ci ha impressionato di più è la loro resistenza: queste piccole BMW ballano dalle 22 alle 6! Musicalmente, la sfida era riuscire a portare un Excuse Me pulsante e sostenuto ma pure ubriacato di chitarre e ritornelli, quindi avevamo bisogno di aiuto. Non volevamo un giovane DJ capace di backupparsi eMule in una settimana, nemmeno un mercenario e soprattutto volevamo completare la formazione con qualcuno che non bevesse the caldo in backstage, qualcuno con storie da bar da raccontare, che non facesse segreto dei suoi vizi, qualcuno con cui aver paura a varcare un confine, qualcuno di imprevedibile... Stavamo
ricercando Jim Jones. Lui soddisfava tutti questi requisiti e poi è uno dei DJ rock più bravi e ispirati che conosciamo, in altre parole uno che non metterebbe i Red Hot Chili Peppers nemmeno sotto tortura. Per il fotografo ci siamo rivolti ad un volenteroso debuttante: Gianandrea Rodato che è riuscito a dare il meglio, per le condizioni a cui l'abbiamo obbligato. La serata è andata benissimo, alternando sessioni electro ad altre di indie/rock più classiche siamo riusciti a portare a sfinimento fino all'alba quasi quattrocento paia di piedi tedeschi ... e altrettanto hanno fatto loro con
noi. Il giorno dopo eravamo di turno all'Horses, Cars & Stars per una data a sorpresa, nella cosiddetta Camden bavarese ossia Schwabing, il locale è aperto da poco ed è in pratica la pista dell'eticheta Gomma (ci passano regolarmente tutti, WhoMadeWho, Headman, Munk, Golden Bug, ...) dove abbiamo concluso il fine settimana suonando un'elettronica che forse sarebbe stata meglio in un locale incendiato da 2000 persone saltanti e non in un tranquillo bar da 200 bohemienne che ballavano eccitati dall'inaspettato assalto italiano.
39
DISCO_NNECT by Nicola Machetti DISCO_NNECT FESTIVAL 4/5 settembre, Forte Marghera (Ve)
Arriva in questo mese di settembre una novità, una vera e propria sorpresa all'interno del circuito musicale dei festival italiani, si chiama disco_nnect music festival e si svolgerà il 4 e 5 settembre prossimi negli spazi di Forte Marghera a Mestre Venezia. La filosofia sembra semplice: spostare nuovamente il più grande numero di persone possibile off-line, un ritorno a riti pagani e pre-storici? Non così lontano, quello che disco_nnect vuole fare è far riflettere sulla continua crescita ed il graduale, continuo ricorso a nuove identità digitali che siano questi profili su facebook, myspace, twitter e via dicendo. Tutto ciò è inevitabile e nessuno lo vuole evitare anzitutto, si tratta di un porto franco ad alto tasso di informatizzazione: Sound Art, Interaction design trasporteranno il pubblico in un
esperienza sensoriale ed estetica alquanto singolare, la selezione musicale ricorda più un festival Britannico che non una kermesse italiana, anche se rimane indubbiamente credibile che differenziare significhi delle volte essere originali. La selezione musicale sorprende, molte delle band sono alla loro unica data italiana ed alcuni si esibiranno per la prima volta nel nostro paese Matteo Braccialini e Giacomo Bracci sono i due organizzatori: Radical Diversity, abbiamo fatto loro alcune domande, per saperne un po di più: Come nasce questo progetto e cosa rappresenta per vo i u n f e s t i va l c o m e disco_nnect? Il progetto è nato quasi per caso, una serie di combinazioni ha reso possibile questa bella avventura. Un festival è sicuramente uno step importante, una prova del nove per tutti noi. Non è stato facile, ci crediamo e sinceramente speriamo che tutto riesca per il meglio alla luce anche dell'impegno e della passione che ci abbiamo messo. La scelta di svolgere il festival in una location come il Forte Marghera, a Mestre - Venezia, è casuale o c i s o n o d e l l e p re c i s e motivazioni? Sicuramente Forte Marghera rappresenta una delle cornici piu suggestive dove abbiamo mai organizzato eventi. In piu Venezia era spoglia dell'Heineken Jammin festival e il 4 - 5 settembre sono giorni fatidici per la città (mostra del
cinema e biennale biennale). L'evento intende inoltre utilizzare la musica come comune denominatore e promuovere - in concomitanza della Biennale di Venezia e della Mostra Internazionale di Arte C i n e m at o gra fi c a - l a contaminazione fra i vari paesi dell'area mediterranea. Il porto e la laguna non più visti come partenza e arrivo di merci fisiche, ma di risorse intangibili fondate dall'incontro di differenti culture per la creazione di una “Economia della conoscenza” nell'area veneziana rivalutando una zona depressa della citta' attraverso un'operazione di marketing
territoriale. Cosa rappresenta per voi qui l'unione di Arte e Musica? Arte e musica vivono da sempre in simbiosi. Non eravamo interessati ad un mero festival musicale, ma utilizzare il concetto disco_nnect per far disco_nnettere le persone dagli ambienti online e farli riconnettere, anche attraverso l'interaction design, in un ambiente unico, per due giorni. Quali sono i vostri “Piani” per il futuro? Speriamo in un'altra edizione disco_nnect il prossimo anno. Poi abbiamo progetti ponte con altri festival in nord europa e Londra per delle “One night” durante la stagione inverale.
SWINGING LONDON 66/70 NIGHT PARTY COMING SOON
WWW.SOUNDANDVISION.IT
Festival No Dal Molin by S&V
41
FESTIVAL NO DAL MOLIN 2-13 settembre 09 VICENZA
Oltre 10 giorni di musica, dibattiti workshop, spettacoli d'arte e comunicazione, iniziative culturali ed incontri con artisti e personalità italiane e non solo, presso gli spazi del presidio permanente di Via Madre Te re s a d i C a l c u t t a a Rettorgole (Vicenza). Dal 2 al 13 settembre, il Festival No Dal Molin vedrà la partecipazione illustre di personaggi di spicco della cultura, della cucina e dell'arte e della società, quali Roberto Vine, Valentina Rosset, Antonio Mazzeo, Amedeo Sandri, Michael Hardt, Andrea Segre, Beppino E n g l a ro, E rri d e L u c a , Piergiorgio Casaro, Jeff Halpert e Monica Di Sisto. Di notevole rilievo il cast artistico degli spettacoli serali che accompagneranno le giornate intense dell'intero Festival e che vedranno gli show di Herman Medrano e Piotta (2 settembre), degli
Africa Unite (3 settembre), del Folk-Premio Tenco 2008 la Banda Elastica Pellizza (il 4 settembre), di Vallanzaska (5 settembre), del giovane e già noto Vasco Brondi alias Le Luci Della Centrale Elettrica (domenica 6 settembre), dei celeberrimi Tre Allegri Ragazzi Morti (7 settembre) oramai icona storica della musica alternativa dell'underground nazionale, dello spettacoloomaggio a Fabrizio de Andrè con la Piccola Bottega Baltazar, Filippo Tognazzo e Guido Ostanel, e del t ra s c i n a n t e s p e t t a c o l o teatrale-musicale di Ascanio Celestini. Molti altri nomi di ospiti e protagonisti saranno annunciati in corso di Festival.
Festival No Dal Molin 2-13 settembre 2009 Vicenza www.nodalmolin.it
T-SHIRT FOR SCOOTERIST
GRANDI NOVITA’!
STAY TUNED! by Lara Lago
E ALLA FINE ARRIVA DANIEL
Che la soul music dal sapore vintage sia tornata di moda nessuno ne fa più mistero. Da Amy Winehouse alla meno carismatica Duffy passando per innumerevoli starlette finite presto nel dimenticatoio. Ma sembrava essere un fenomeno t i p i c a m e n t e fe m m i n i l e, coadiuvato dalla facilità nell'abbigliare a dive anni '60 signorine dagli eccessi di stile di vita già ben pronunciati. E alla fine arriva Daniel. Plasmato dalle sapienti mani dello stesso Pigmalione della Winehouse, Mark Ronson, Daniel Merriweather, un bianchissimo 27enne australiano dalla faccia pulita, canta come un incrocio tra Lenny Kravitz e Stevie Wonder che si metta in viaggio su una vecchia Mustang per at t rave rs a re p a e s i n i dell'entroterra americano e fermarsi a cantare in polverosi pub quasi folk. Quando invece il suo album d'esordio “Love and War” nasconde un sapiente lavoro di mercato: conosciuto dalla platea europea con
43
“Change”, nelle settimane di giugno ha ulteriormente anticipato il suo debutto discografico con “Red”, una delle canzoni più amate nel Regno Unito e presente pure nelle playlist delle radio italiane. Certo è che il signor Buontempo per ora resta ancora appannaggio dei palati più fini, che sanno intravedere in lui un potenziale che va ben oltre il singolo radiofonico, ascoltato chiedendosi chi fosse tale interprete, se Paolo Nutini o James Morrison. Quattordici tracce ben soppesate, con un grattato nella voce che ben ci riporta al clima Motown: ballad strazianti, come “Red”, espressività a mille in “Giving everything away for free”, fino ad arrivare ad uno dei featuring meglio riusciti per commistione vocale degli ultimi mesi. “Water and Flame” non a caso chiama in causa la partecipazione di Adele, altra voce dal sapore soul. Daniel Merriweather definisce “Love & War” una collezione di canzoni pop con inclinazioni folk e aggiunge: “Non penso alla percezione che la gente può avere di me. Ho sempre scritto e cantato canzoni. Ho sempre desiderato dare un senso alle cose che faccio”. La speranza è che questo esordio non sia che un primo passo di una carriera votata alla consapevolezza della propria vocalità, senza doverci ritrovare a dire un giorno: “Daniel Marri che?”.
... A DUE PASSI non solo scarpe ... ma anche TSHIRT - ACCESSORI - SPILLETTE
www.myspace.com/aduepassi_shop VIA GARIBALDI 48 - LONIGO (VI) - Tel 0444.436771
BedRoom Revolution “Storie di vinili da collezionare” by Sir Taylor
THE NORMAL:TVOP/WARM LETHERETTE CAT N : Mute 001 45PS UK 05/1978
Il collezionismo sappiamo talora può essere considerato male ma sempre presuppone amore per la musica, amore per la cultura. Così capita di leggere i soliti luoghi comuni che ormai sono ben radicati nel benpensare dell'uomo medio: ovvero la musica è un bene di tutti, deve essere gratuita, il copyright è un furto etc etc. Sono convinto che se dal web si potessero far uscire benzina, lavatrici, auto o diciamolo drogherie varie, la musica e i film da scaricare sarebbero l'ultimo dei pensieri per molti. Purtroppo ad oggi gli unici a cui si riesce a rubare a piene mani sono le figure coinvolte nel mondo dell'arte a vario titolo. La cosa è risaputo è ormai fuori controllo e personalmente penso senza
possibilità di ritorno. Se pensiamo che il grosso del fatturato (70%circa) per le stesse case discografiche viene dal download (illegale e legale visto che le multinazionali hanno saputo ben investire nell'elettronica) e che la gestione del diritto di autore (copyright) è materia mu l t i d i s c i p l i n a re a s s a i complessa, si capisce anche quanto poco importi risolverla. Non ho mai creduto nel fai da te e se i Radiohead hanno potuto regalare il cd via web è perchè i soldini li hanno fatti con gli album precedenti usciti guardacaso per una major. Il fatto poi che oggi si guadagna molto di più dal circo della musica dal vivo ha giustificato l'operazione (scarichi il cd gratis, paghi
100euro per vedere il mio live). Se una volta il disco serviva a r i p ro d u r re q u e l l o c h e succedeva dal vivo (anni 50/60) solo con la maggiore spesa dei giovani si è creata la premessa del grosso successo economico della industria discografica dai 60s fino ai primi anni 90. Le vendite colossali di star come i Beatles facevano del disco il progetto principale e lo spettacolo dal vivo ne era una approssimazione più o meno fe d e l e ( ve d i i m p i a n t i quadrofonici avveniristici per i live dei P. Floyd negli anni 70). Oggi si è tornati al punto di partenza in cui il live è il progetto finale per fare i soldi e permettere ai musicisti (e tutto il circo saprofitario intorno) di campare mentre le vendite dei dischi sono pressochè nulle. Non perchè i fruitori non hanno soldi ma perchè trovano comodo non pagare/rubare-potendolo comodamente fare nel segreto di casa loro- ed è la grossa differenza rispetto il punto di partenza nella storia del disco e del diritto d'autore. L'Italia abbiamo scoperto almeno in questo non è peggio di Svezia, Germania o altri paesi. Nei fatti poi chi ci rimette di più è chi ha un potenziale commerciale più basso. Andando al sodo parliamo di un 45 relativamente raro per altro
45
stampato più volte negli anni dalla Mute Rec. La stampa originale si distingue per la copertina rigida in carta opaca e la label con il bordo zigrinato. Dietro lo pseudonimo di Normal si cela Daniel Miller proprietario della Mute che (grazie al successo ottenuto: 20.000 copie il primo anno) da questo disco in avanti metterà sotto contratto fior di artisti quali Depeche Mode, Nick Cave, DAF. Questo 45 è considerato in assoluto il precursore minimal synth pop, un genere che sarebbe divenuto molto popolare negli anni a venire T.V.O.D. è un brano di facile impatto ma in realtà la vera botta la regala la Bside -Warm Letherette - con la ritmica sincopata e testi ispirati dalla novella di JC. Ballard "Crash" (la stessa del film di David Cronemberg). Ad oggi questa resta l'opera unica del geniale Miller sotto pseudonimo che comunque ha collaborato per un album con artisti quali Robert Rental. A questo signore va il merito di aver creato una etichetta che ha scovato infiniti grandi artisti, aver inventato con un singolo uno stile musicale e aver prodotto parecchi capolavori. Per i completisti consiglio l'acquisto del singolo in versione 12" stampa tedesca con cover leggermente diversa ma suono superlativo.
Live Report by Marilù (MI)
46
PARKLIFE 21/22 LUGLIO (MI)
Milano, quest'estate, ha un respiro europeo con un festival di nuova creazione, il Parklife, tenutosi il 21 e 22 luglio al Magnolia. La prima sera aprono i bravi This City, un gruppo post hardcore di Brighton. Dopo questa sferzata di energia, Gli Arboretum sono una piacevole e rilassante performance che ci accompagna all'esibizione dei Caribou, un progetto nato da Daniel Victor Snaith. Mr. Caribou alterna il cantato, la chitarra e le percussioni in un concerto coinvolgente ed emozionante. La prima sera chiude con una cocente delusione, ovvero gli Horrors, dove i cinque inglesi hanno suonato unicamente per dovere, come se stessero provando in studio e non d ava n t i a u n p u bbl i c o abbastanza numeroso, almeno per gli standard milanesi. La
seconda serata ha visto meno della metà delle presenze della prima, pur proponendo un buon programma. Sempre una buona conferma gli italiani A Classic Education. I Piano Magic sono tra quei gruppi che esprimono meglio le proprie potenzialità in un contesto più piccolo di un festival. Quando parliamo dei Monotonix, dobbiamo ridefinire il concetto di “fuori di testa” c h e – d ' o ra i n p o i – comprenderà il cantante che si presenta sul palco in mutande, ruba la birra dalle prime file per versarla in testa al batterista che ripaga questa doccia scendendo tra il pubblico debitamente munito di rullante. Il giudizio su questa prima edizione del Parklife è sicurametne positivo, e ci auguriamo di poter partecipare, l'anno prossimo, alla sua seconda edizione.
48
Live Report by Alessandro Rocca
LEONARD COHEN @ VENEZIA - 1 AGOSTO 2009
L'abbiamo sentita riecheggiare percorrendo la strada che da Piazza S.Marco porta alla nostra enoteca di fiducia in Santa Maria Formosa. Si è fatta largo tra un calle e l'altro, attraversando le insenature in cui il vento fa danzare i panni stesi. Era presente tra le dita, segnate dal lavoro e levigate dal mare, dei pescatori a cui la coscienza non ha mai negato il cichèto della buonanotte. All'una di notte, la voce di Leonard Cohen, seppur diversa nelle parole e nelle tonalità, sembra fuoriuscire ancora dalle ugole dei gondolieri, sommergendo la città della propria identica poesia. Come calce viva, è penetrata tra le nostre ossa scricchiolanti
s e n z a m o d i fi c a re l e caratteristiche di resistenza ed i m p e rm e ab i l i t à c h e l a contraddistinguono. Adesso, finalmente inebriati dalla forza positiva che troppo spesso vive in letargo dentro di noi, la speranza che ci ha portato fino qui si tramuta in certezza: ad un concerto del genere si assiste una manciata di volte nell'arco di una vita. Tutto è pressochè perfetto. Leonard Cohen, impeccabile dal borsalino alla punta delle scarpe, interpreta le canzoni che lo hanno consacrato come massimo cantautore mondiale, con l'apparente freschezza di c h i a n c o ra r i e s c e a d emozionarsi di fronte ad una platea. Elargisce sorrisi, inchini
ed applausi alla strepitosa band che lo accompagna, non manca di rivolgersi confidenzialmente al pubblico con altrettanti sorrisi e ringraziamenti. Esordisce con “Dance me to the end of love” e l'atmosfera d iv i e n e rap i d a m e n t e ipnotizzante facendo sì che già dalla seconda canzone, “The future”, si inizino a formare, nelle vicinanze del palco, due cordoni laterali di persone (tra cui noi), che nonostante gli sforzi dell'organizzazione, non riusciranno ad essere riportate a sedere. Con una prima parte di scaletta che include “Ain't no cure for love”,”Bird on a w i re ” , “ I n my s e c re t life”,“Everybody knows”,“Who by fire” e “Waiting for the miracle” le emozioni sono fortissime. Si ripercorre la carriera del poeta, diventato quasi casualmente cantautore, capace di ispirare i più grandi di sempre, da Dylan al nostro De Andrè. La seconda parte di spettacolo inizia con “Tower of song”. Il trittico “Suzanne”,“Sisters of mercy”,e soprattutto una emozionante “The Partisan” è da Hall of Fame. Si continua con “Boogie S t re e t ” , l ' i m m a n c ab i l e “Hallelujah” ,“Take this waltz”,“I'm your man”, “So long Marianne”,“First we take Manhattan”, “Famous blue raincoat”. Dopo due ore e
mezza il pubblico è estasiato, c'è chi ha cantato, chi ha sorriso, chi ha pianto, chi ha ricordato e chi non ha voluto ricordare. Tutti però sembrano capaci di sfidare ogni resistenza fisica per poter continuare. Cohen e la band rientrano per 3 bis :“If it be your will”, “Closing time” e una “I t ri e d t o l e ave yo u ” dall'approccio quasi ironico. Ora è davvero finita, la piazza si svuota e gli avventori di questa serata vengono risucchiati ognuno dal proprio calle di riferimento. Mi guardo intorno, fumo una sigaretta, guardo per terra, poi di nuovo in alto. La splendida tranquillità della Venezia notturna mi accerchia. Mi fermo di nuovo e rifletto: “Ma è davvero finita”? L'unico pensiero che riesco con esattezza a mettere insieme è di correre alla mia enoteca di fiducia e raccontare a perfetti sconosciuti quello a cui ho appena assistito. Di cercare di trasmettere quella strana sensazione che mi è rimasta dentro. Di farmi, perchè no, invidiare. Ora,mentre scrivo sono passate due settimane di pensieri confusionari che mi hanno assalito dalle viscere al cervello, ed hanno fatto nido in qualche angolo nascosto della cavità toracica per concentrarsi in un'unica risposta al momento plausibile: “No, non è finita”.
Via Prà Bordoni 43 Zanè (VI) Tel & Fax 0445315514
INFO@SACRUMCOR.COM WWW.SACRUMCOR.COM
52
RARE GROOVES by Paolo Berto
RARE GROOVES
BOBBY WOMACK - UNDERSTANDING
TRACK LIST : "I Can Understand It"/ "Woman's Gotta Have It"/"And I Love Her"/"Got To Get You Back" /"Simple Man"/"Ruby Dean"/"Thing Called Love"/"Sweet Caroline"/ ”Harry Hippie”
Bobby Womack, scoperto artisticamente da Sam Cooke, agli inizi degli anni '60, venne convinto da quest'ultimo a collaborare, assieme ai fratelli, con la casa di produzione di cui Cooke era proprietario, usando per la propria band lo pseudonimo di "Valentinos". Così, con una serie di brani commerciali, fra cui “It's All Over Now”- peraltro interpretata anche dai Rolling Stones-, raggiunse il successo. Womack, poco dopo la morte di Sam Cooke, avvenuta improvvisamente nel 1964, sposò la vedova di quest'ultimo,
Barbara, suscitando uno scandalo. Le cose per lui si complicarono quando il fratello più giovane, Cecil, sposò anche la figlia di Cooke, Linda. Da chitarrista, Womack lavorò con Chips Moman, incidendo alcuni pezzi con Joe Tex ed i Box Tops. Agli inizi degli anni '70, ha collaborato con il chitarrista Gabor Szabo alla creazione del brano "Breezin", canzone che più tardi diventerà un successo di George Benson. Deve inoltre la propria notorietà al gusto con cui ha saputo riarrangiare alcuni brani famosi come "Everybody's Talkin" di Harry Nilsson o "Fly Me to the Moon (In Other Words)" di Bart Howard, nonché "Fire and Rain" di James Taylor e "California Dreamin" dei Mama & Papas.Tra i lavori più noti di questo periodo è quello svolto come chitarrista in nell'album del 1971 degli Sly & the Family Stone, "There's a Riot Goin' On". "Understanding" è un album di R&B registrato a Memphis da Womack nel 1972 per la United Artist Records.Guidando una session composta dal batterista Roger Hawkins, dai chitarristi Jimmy Johnson e Tippy Armstrong, dal bassista David Hood e dal tastierista Barry Beckett, dà forma sonora ad un progetto destinato a diventare un
classico della musica soul. Bobby “the preacher” Womack esorta in questo disco i suoi fratelli e sorelle di colore a una riflessione sulla vita nell'America nera e la necessità di raggiungere qualcosa di più elevato. Dal disco sono stati estratti "Woman's Gotta Have it" (un messaggio rivolto agli uomini che danno per scontate le donne), una mid-tempo ballade alla Marvin Gaye per intenderci, composta da Womack, Darryl Carter e Linda Cooke (figlia di Sam). Side-b di questo 45 giri era stata inserita “Harry Hippie” che grazie ai djs di colore fece raggiungere al disco il primo posto nella Number One hit e ricevere le at t e n z i o n i d e l m o n d o pubblicitario dell'epoca (mercato gestito prevalentemente dai bianchi), ricevendo inoltre il prestigioso Golden Single. Le due cover che si trovano nell'album, ovvero “And I love her”dei Beatles e “Sweet Caroline” di Neil Diamond dimostrano la capacita di Womack di mescolare in un overflow di generi qualcosa che sarà poi definito “Southern Soul”. Tra gli artisti presenti nell'album spicca come vocalist Pam Grier, conosciuta ai più come eroina di blaxploitation-movie e di recente tornata in auge grazie al film “Jackie Brown” di Quentin Tarantino che peraltro ha utilizzato anche “Across 110th Street” dello stesso Womack.
MUSE “THE RESISTANCE” di I. Rebecchi
Prendete il furioso incedere di dissonanze costruttive tra la voce di Bellamy, Chopin, i Queen e i Radiohead. Condite il tutto con liriche veritiere che cantano maestosamente di scandali socio-politici, di “1984”di Orwell, di resistenza, del caso e di esogenesi. Mescolate con la produzione indipendente, il Lago di Como e il Devon e avrete il nuovo album dei Muse, “The Resistance”, in uscita l'11 settembre.
PEARL JAM “BACKSPACER” di I. Rebecchi
Prepotentemente post-grunge, con 11 brani schietti e semplici, il 18 settembre 2009 esce “Backspacer”, atteso ritorno anticipato dall'energico singolo The Fixer, per la geniale formazione di Eddie Vedder. Nono album, auto-prodotto, dall'artwork curato dall'artista Tom Tomorrow, energico, realizzato con Brendan O'Brien e presentato ad agosto tra Berlino, Rotterdam e Londra. Finalmente!
LIVE MUSIC!
D O M 1 3 S E T T o r e 1 8 . 0 0 B A A N G A [ A c o u s t i c T r i o ] D O M 1 1 O T T o r e 1 8 . 0 0 G H O S T W A Y T R I O [ p o p 7 0 / 8 0 ] D O M 2 2 N O V o r e 1 8 . 0 0 B A A N G A [ A c o u s t i c T r i o ] D O M 2 0 D I C o r e 1 8 . 0 0 G H O S T W A Y T R I O [ p o p 7 0 / 8 0 ]
Via Montello - MAROSTICA
“Edward Hopper” - Milano Palazzo Reale di Ambra Rebecchi
“..TUTTO QUELLO CHE VOLEVO FARE ERA DIPINGERE LA LUCE DEL SOLE SUL LATO DI UNA CASA..” E. Hopper
55
al periodo “noto” degli anni '30- del XX secolo: dalla spaventosa '50, oltre ai fondamenti del suo crisi economica di fine anni '20 o p e rat o, e s t re m a m e n t e all'insediamento di Kennedy nei complesso. Tra le varie opere primi '60, con le conseguenti presenti alla mostra curata da lotte contro la discriminazione 15/10/09 – 24/01/10 - Milano, Palazzo Reale un “maestro” dello sviluppo razziale, le tragedie sociali, i della coscienza artistica nel movimenti.. Dopo Milano la mondo contemporaneo come rassegna si sposterà a Roma (16 Carter Foster, lo splendido a Febbraio-13 Giugno 2010) ed Woman in the sun ( una donna infine a Losanna (24 Giugno-17 nuda appena alzata dal letto Ottobre 2010), per capire al che fuma in una stanza meglio un artista capace di adornata dal solo raggio di sole rendere visibile agli occhi di tutti che penetra dalla finestra e con il solo tratto del pennello illumina la totalità del corpo una sensazione che invade della protagonista) ; Cape Cod l'animo umano e lo divora piano Sunset e Second Story piano, definita dallo stesso Sunlight. Il tutto sarà arricchito Hopper un qualcosa che “se “nightawaks” di E. Hopper da un apparato biografico e potessi esprimerlo con le parole fotografico, nel quale verrà non ci sarebbe nessuna ragione Il celebre critico d'arte (nonché paesaggi urbani, le camere di ripercorsa la storia americana di dipingerlo”.(di A. Rebecchi) esponente del mondo politico albergo ospitanti viaggiatori italiano del secolo scorso) malinconici, i teatri vuoti….la Giulio Carlo Argan definì Edward solitudine dell'uomo: tutto ciò Hopper un " realista senza sarà presente nelle stanze di ideologia, un primitivo senza Palazzo Reale a Milano a partire falsi candori", capace di dal 15 Ottobre in occasione e s p r i m e r e a t t r a v e r s o della grande rassegna a lui l ' e l e m e n t o p i t t o ri c o l a d e d i c a t a . G ra z i e a l l a d e s o l a z i o n e t i p i c a d e l collaborazione con il Whitney paesaggio metropolitano Museum di New York, “culla” cultura artistica dell'America del dopoguerra, della orfana di quelle “certezze” americana del Novecento, morali ed etiche che avevano Arthemisia e la Fondation accompagnato il suo percorso Hermitage di Losanna sarà storico e sociale. Ed è proprio possibile assistere ad un evento g r a z i e a q u e s t a s u a senza precedenti: 170 opere ( straordinaria capacità che più del 90 per cento di esse è l'artista di Nyack, piccola inedito in Italia) suddivise in cittadina sulle rive dell'Hudson, sette sezioni attraverso le quali è stato giudicato senza alcun si avrà la possibilità di scoprire il dubbio il padre del realismo percorso storico di Hopper, dalla americano del Novecento. I suoi formazione accademica a Parigi “second story sunlight” di E. Hopper
56
Cinema Preview by Ilaria Rebecchi
66^ MOSTRA INTERNAZIONALE d'ARTE CINEMATOGRAFICA Venezia, 2/12 Settembre 2009
“Baaria” di Tornatore
Annunciato l'intero palinsesto della mostra più celebre d'Italia, il Presidente della Biennale Paolo Baratta e il Direttore del Settore Cinema Marco Muller preparano la 10 giorni più intensa del mondo del cinema nostrano ed internazionale, negli spazi liberty ma deliziosamente moderni del Lido di Venezia. Dal 2 al 12 Settembre si svolgerà la 66^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, tripudio di cinema e jet set, quello vero, quello internazionale. Il cartellone vedrà ampio spazio anche alle pellicole d'autore e d'avanguardia, tra la Settimana Internazionale della Critica e le Giornate degli Autori, mentre la cerimonia inaugurale vedrà la proiezione in anteprima di “Baaria” di Tornatore (con Placido, Bova e Lo Verso), in concorso, e la preapertura, l'uno settembre, con la proiezione de “La Grande Guerra” del genio di Monicelli. La giuria del Festival, presieduta dal pluri-premiato Ang Lee, sarà composta dall'attrice francese Sandrine Bonnaire, dalla regista
Jared Leto), “Al Mosafer” di Maher (con Omar Sharif), “36 vues du Pic Saint Loup” di Rivette (con Castellitto), “Life During Wartime” di Solondz con la Rampling, “White Material” di Claire Denie (con I. Huppert), “Soul Kitchen” di Faith Akin, “Y ingoi (Accident!)” di Cheang Pou Soi, “Persecution” di Patrice Chéreau, “Lourdes” di Jessica Hausner, “Ahasin Wetei” di Jayasundara, Zanan-e bedun-e mardan” di Neshat, “Survival od the Dead” di George Romero, “Tetsuo The Buller Man di Tsukamoto e “Prince of Tears” di Yonfan. E poi le meraviglie di Corto Cortissimo, le 24 prime mondiali di Orizzonti, le 7 di
Controcampo italiano, la retrospettiva di Questi Fantasmi (film italiani storici e da riscoprire) e le 20 pellicole in anteprima Fuori Concorso, tra cui spiccano “The Men Who Stare At Goals” con Clooney, Ewan Mc Gregor, Kevin Spacey e Jeff Bridges, “The Informant!” di Steven Soderbergh con Matt Demon, e Richard Gere e Ethan Hawke per “Brooklyn's Finest”. Aggiungeteci il Leone d'Oro alla Carriera ai registi Disney-Pixar Lasseter, Unkrich e B ra n n o n e p rova t e a scommettere sul vincitore, dopo i p re c e d e n t i “ B ro keb a ck Mountain”, “Still Life” e “The Wrestler”. Venezia non dorme a Settembre. (di Ilaria Rebecchi)
Liliana Cavani, Joe Dante, Anurag Kashyap e dal rocker italico Luciano Ligabue, già scrittore e regista. I film in concorso per gli ambiti premi del Leone d'Oro come miglior film, d'Argento come miglior regia, Premio Speciale della Giuria, Coppa Volpi ai migliori attori, Premio Marcello Mastroianni per gli emergenti e gli Osella a tecnici e sceneggiatori, saranno 24 lungometraggi, in prima mondiale: “La Doppia Ora” di Capotondi (con Filippo Timi), “A Single Man” di Tom Ford (con Colin Firth e Julianne Moore), “Bad Lieutenant: Port of Call New Felafel Orleans” di Werner Herzog (con Nicholas Cage, Val Kilmenr ed Eva Mendes), “The Road” di Hillcoat (con Charlize Theron, Viggo Mortensen e Guy Pearce), “Il Prenotazioni Grande Sogno” di Michele Placido (con Jasmine Trinca, Luca 329.7454577 Argentero e Laura Morante), “Lo Spazio Bianco” di Francesca Comencini (con Margherita Buy), il documentario “Capitalism: A Love Story” di Michael Moore, “Mr Nobody” di van Dormael (con Via Gamba 147b - Discesa Ponte Vecchio - Bassano d. G.
La Pappa kebab
fajitas
“Specchi e Riflessi di Libri e di Ombre” di C. Mazzoni e A. Lago
57
NEXTECH FESTIVAL 17-19 SETTEMBRE 2009 STAZIONE LEOPOLDA FIRENZE
BAMBINO 44 TOM ROB SMITH SPERLING & KUPFER RACCONTATO DA CARLO MAZZONI
COLAZIONE DA TIFFANY TRUMAN CAPOTE GARZANTI RACCONTATO DA ALICE LAGO
La Russia di Stalin è una terra di freddo e di mezzo. Il regime non è mai stato sconfitto, ha ucciso più di quanto il nazismo abbia potuto immaginare – un regime genocida giustificato da un'ideologia comunista che incredibilmente vive ancora, oggi, attraverso la quale viene ancora giustificato, oggi. Questo libro è un giallo storico perfettamente calibrato, in cui la trama segue bambini che muoiono come foglie a fine autunno. Gli indizi sono tracce di sangue sulla neve lungo una rotaia: il movente è la neve - la fame, l'abbandono e la sopravvivenza, la condanna a morte e l'esecuzione di chi ha detto soltanto una parola di troppo, e si ritrova un sospetto sulla testa - verrà ucciso. Leggere può fare paura, e forse proprio le prime pagine, il preambolo, sono quelle più indelebili, che rimarranno in testa come incubi. Da qui, veloce come il treno su cui viaggia l'assassino, la storia assalta e attacca, fra flashback ed intuizioni, superando la voce di un protagonista /investigatore in cerca di una ragione di vita, attraversando un'ambientazione storica precisa e davvero ammirevole, arrivando a un epilogo che definisce o deride il significato di famiglia.Tom Rob Smith avrà forse trent'anni oggi, e questo libro prova quanto la letteratura americana sia grande dei suoi nuovi, enormi, talenti.
Conoscere Holly Golightly non si sa ancora se si può considerare una fortuna, un evento pericoloso o un azzardo. Perchè Holly, eccentrica e bizzarra ragazza che per soffocare le sue “paturnie” si concede tappe alla diamantica gioielleria Tiffany, è l'esatta trasposizione di quello che tutti vorremmo essere. Sfrontati, un pizzico bugiardi, alla ricerca spasmodica dell'amore che riservi la ricchezza, sempre in bilico tra la sregolatezza e il mantenersi in equilibrio nella, noiosa e quantomai sorpassata, normalità. Holly è un vulcano, si circonda di uomini ricchi, di uomini che non ama, di un gatto che chiama semplicemente e meravigliosamente soltanto Gatto, conosce le persone più improbabili. Il protagonista, conosce e si imbatte nelle avventure sregolate della splendida ragazza, che, chiamandolo con il nome del fratello, null'altro può fare che renderlo un'altra pedina del gioco senza regole e istruzioni della sua vita. Scoperto il segreto che la pazza conserva, incastrato negli intrighi che essa sforna, complici Sally Tomato, un gangster ad appuntamento fisso in cella del giovedì, il gatto rosso, mariti figli e fratelli, scattato l'amore, il lieto fine sarebbe d'obbligo. Ma con Holly, la fortuna è che, nel suo eterno e bizzarro modo d'essere, si salvi in extremis. L'evento pericoloso è che qualcosa -non vi dico cosa- di brutto le accada. L'azzardo è che ne combini ancora tante, ma noi non lo sapremo mai.
Quarta edizione per l'ormai celeberrimo festival fiorentino dedicato alla musica elettronica ed all'ambiente visivo, mantenendo come location la sempre affascinante ed antica stazione ferroviaria Leopolda. Una tre giorni in cui la sperimentazione elettronica si congiungerà con la sua anima più globale, spaziando da esibizioni ricercate ad eventi di gran richiamo, trovando Mark Jones,Ocelot,Will White (Propellerheads), Dr. Lektroluv, il livornese Ilario Alicante e Masomenos a fronteggiarsi con mostri sacri quali Adam Beyer, Modern Deep Left Quartet e Troy Pierce. FIRENZE È INNOVAZIONE. di M. Visentin
58
SOUND AND VISION NEWS & UPDATES
LA FACCIA VIRTUALMENTE REALE DI SOUND&VISION SI SVELA SU WWW.SOUNDANDVISION.IT. ECCO I PIÙ FRESCHI CONTENUTI, LE PIÙ SOSTANZIOSE INIZIATIVE, I PROSSIMI APPUNTAMENTI E LA WEBTV.
WEBSITE
WEBTV
WWW.SOUNDANDVISION.IT
WWW.SOUNDANDVISION.IT/TV.PHP
LIVE REPORT DAL BLOG DEI REDATTORI DI SOUND & VISION Coldplay @ Udine Oasis + Kasabian + Kooks @ I-Day, Milano The Chemical Brothers @ Jesolo Marco Paolini @ Trento Firewater (Ellen Allien + Miss Kittin & The Hacker) @ Roma Lenny Kravitz @ Brescia Summer Festival Parklife Festival @ Milano Tv On The Radio + Animal Collective @ Bands Apart (Ferrara) Placebo @ Villafranca (Vr) Subsonica @ Sherwood Festival (Pd) The Prodigy @ Sherwood Festival (Pd) Bloc Party + White Lies @ Bands Apart (Ferrara) Torino Traffic Festival -> Underworld, Primal Scream, Ladytron etc. Motel Connection @ Sherwood Festival (Pd) Afterhours @ Sherwood Festival (Pd)
LIVE REPORT - LADYTRON: dal backstage del Torino Traffic Festival Mira e Reuben, rivoluzionari del synth pop ... - WHITE LIES: tre giovanissimi dall'atmosfera retrò e dalla voce impeccabile. Jack ci e si racconta ... - FRANKIE Hi Nrg: sulla socialità della musica contemporanea, sull'evoluzione nella scrittura dei suoi celebri testi, sulle passioni musicali inconfessabili e sul suo ultimo album "DelPrimoMaggio". - TONINO CAROTONE: l'amore per la cultura italiana, gli esordi della sua carriera in Spagna, la collaborazione ed amicizia con Vinicio Capossela e Manu Chao. - DENTE: il giovane poeta contemporaneo si racconta dalla sua ascesa nella musica italiana, al mondo dei cantautori ai giorni nostri .... - GIORGIO CANALI: una vita da musicista, i CCCP, CSI e PGR, la collaborazione con i RossoFuoco, e un ultimo album ...
INTERVISTE: le grandi promesse della musica indie-electro-rock : Cool Kids Can't Die, Pauline Etienne, The Snipplers, Did DISCHI: "Halo Inside" - Honeychild Coleman “E' crasez L'Infame!” - Visioni di Cody "Love Is The End" - Mercury Drops "Perchè Sorridere" - Devotcka e, in arrivo: “Romborama” – The Bloody Beetroots “The Resistance” - Muse PHOTO GALLERY - COLDPLAY @ Udine - OASIS + KASABIAN + KOOKS @ I-Day, Milano - PLACEBO @ Villafranca, Vr - TORINO TRAFFIC FESTIVAL 2009 (Underworld, Primal Scream, Ladytron, ...) - BANDS APART (Bloc Party, White Lies, Tv On The Radio ...) @ Ferrara - PARKLIFE (The Horrors, Caribou, A Classic Education ...) @ Milano e molto altro ...
COMING SOON ... Tutti i migliori eventi di Settembre: festival, concerti,video-interviste, eventi straordinari a cui Sound&Vision parteciperà attivamente come media-partner e redazione attiva. - 66 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica 2-13 settembre, Lido di Venezia. - Magnolia Parade 2-5 settembre @ Circolo Magnolia (Mi) 4 giorni, 40 ore di musica, 20 live set e 40 dj sets, 5 palchi. L'evento di inizio stagione. - Disco_nnect – 4-5 settembre @ Forte Marghera (Ve) Sinergia di musica ed arte, in contemporanea con la Mostra del Cinema di Venezia: Royksopp, A Certan Radio, Fujiga And Miyag, Bugo e The Glimmers Disko Drunkards. - Dinosaur Jr – 12 settembre @ New Age Club (Roncade, Tv) Il memorabile rock della band statunitense ai microfoni di Sound&Vision Tv. - Asolo Free Music Festival – 10-12 settembre @ Asolo (Tv) Con Elio e Le Storie Tese, Bandabardò, Mistonocivo, Bugo e New York Ska-Jazz Ensemble.
Punto Ufficiale
SOUND AND VISION OFFICIAL POINTS
Nuovo Punto Ufficiale
59
QUESTA È LA LISTA COMPLETA DEI DISTRIBUTORI UFFICIALI DI S&V. QUI TROVERETE SEMPRE LA VOSTRA COPIA OGNI MESE. SCEGLIETE LORO PER RITIRARE IL VOSTRO S&V! SUL SITO WWW.SOUNDANDVISION.IT TROVERETE ANCHE I PUNTI NON UFFICIALI
a Vicenza e Prov. BAR ASTRA Contrà Barche Vicenza PROSPORT - Via Zamenhof 821 - Vicenza (Tel 0444.301837) www.prosport.it SARTEA C.so San Felice 362 - Vicenza VINTAGE KLUB Via Savona 126 - Torri di Quartesolo (VI) ROOSTER HOUSE Via Brescia 167 - Torri di Quartesolo (VI) SABOTAGEBAR - V.le dell’Industria 12 - VI www.sabotagebar.eu S3 SURPLUS Via Ponticello - Molvena LA PAPPA FASTFOOD Via Gamba - Bassano d. G. MONTE CROCETTA Loc. Monte Crocetta - Bassano d. G.
DIESEL INDUSTRIES Via dell’Industria - Molvena LA CORTE DEI RE Via Montello - Marostica (VI) A DUE PASSI ... Via Garibaldi 22 - Lonigo (VI) ENOTECA WINEBAR Via Garibaldi - Lonigo (VI) MARACANA’ Via Pasubio 85 - Schio
OSTERIA RIVE Via Rive 14 - Cartigliano (VI)
DISCOVERY RECORDING STUDIO Via Monte Popera 12 - S. Donà di Piave (VE)
ZWEIBAR - Via Ponte Pagnano 3 Pagnano/Asolo - www.zweibar.tk (TV) REPLAY Via Marcoai 1 - Asolo (TV) www.replay.it
a Milano
RISTORANTE CAFE’ GARAGE CORSO VITTORIO EMANUELE 13/B - CONEGLIANO TV
LA CASA 139 (Circolo Arci) Via Ripamonti 139 - Milano
ROOSTER HOUSE Via F. Foscari 3 - Thiene (VI)
SETTIMO CIELO CORSO ROSSELLI - CONEGLIANO TV
ATOMIC BAR Via Casati 24 - Milano
a Padova e Prov. ALE SURF SHOP Via Cà Moro 121 - Cittadella (PD)
LIBRERIA PALAZZO ROBERTI Via J. da Ponte 34 Bassano d. G.
OGM TATTOO Via Sette Comuni - Valstagna (VI)
ROCK CAFE’ Strada dei Colli 2 - Castelcucco (TV)
SACRUM COR TATTOO Via Prà Bordoni - Zanè
RICKY’S PUB Via Commerciale 12 - Abbazia Pisani (PD)
BASSANO MUSICA Vicolo della Torre - Bassano del G.
NEW AGE Via Tintoretto 14 - Roncade (TV)
MOM CAFÈ Viale Montenero 51 - Milano
STREETS ON FIRE SKATESHOP Via Col Moschin 77 - Cittadella (PD)
PLAYLIFE Via Vittorelli - Bassano d. G.
a Venezia e Prov. PENNY LANE SHOP Via S. Croce 29 - VE
CACAO AMERICAN & WINE BAR Via Roma 7 Crespano del Grappa (TV)
SHINDY CLUB - Via S. Giorgio - Bassano d. G. (Tel 0424.500.000) www.shindy.it
CONTRA’ GRANDA Via Barbieri - Bassano d. G.
a Treviso e Prov.
3020 TREMILAEVENTI VIA MAGGIOR PIOVESANA - CONEGLIANO TV GEOGRAPHIC VIA CA DI VILLA 73 - CONEGLIANO TV RADIO GOLDEN VIA FRIULI 1 CONEGLIANO TV JUNGLE RECORDS VIA MATTEOTTI 31 - 31015 CONEGLIANO
SURFER'S DEN (circolo Arci) Via Mantova 13 - Milano
a Firenze PENNY LANE Via Verdi 53r - FIRENZE
FEN&KE VIA LIBERAZIONE - SAN VENDEMIANO FAIR PLAY EVENTI VIA GIUNTI 12/B - CONEGLIANO TV
a Verona e Prov. GULLIVER Via S. Vitale 7 (VR)
PIZZERIA MELIES CORSO MATTEOTTI 11 - CONEGLIANO SPAZIO MAVV Via Gelsolino 43 - 31029 Vittorio Veneto
JACK THE RIPPER Via Nuova 9 - (VR) LA LOGGIA Corso Guà 46 - Cologna Veneta (VR)
PANIC JAZZ CLUB P.zza degli Scacchi - Marostica (VI) RIVIERA’S - Via S. Antonio - Marostica (Tel 0424.72512) www.rivieras.it
vuoi diventare distributore ufficiale di Sound and Vision? WWW.SOUNDANDVISION.IT