SOUND AND VISION Settembre 2012
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MATERIALE ALTAMENTE INFORMATIVO A COSTO ZERO - MANEGGIARE CON CURA
Sound and Vision Magazine Dir. Responsabile: Stefano Rossi - Editore: Daniele Pensavalle Anno 8 - N° 96 Settembre 2012 - Aut. Trib. Bassano d. G. N° 8/03 del 3.09.2003 QUESTO NUMERO È STATO REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO VOLONTARIO DI
Giorgio Mari (VI) - Antonio Lo Giudice (VI) - Francesco Nicolli (VI) - Luca. Sartor (VE) - Fox (VI) Fabrizio Consoli (MI) - Enrica Sampong (VI) - Emanuela Virago (TV) - Lara Lago (VI) - Laura. Moneta (PN) Chiara Fantinato (VI) - Alice Lago (VI) - Marika Zorzi (VI) - Daniele Pensavalle aka DJd (VI) Viola Serena Reginato (VI) - Davide Visentin (TV) - Annalisa Tonini (TV) - Marco Poles (PN) Stefania Bordignon (VI) & Stefano Mazzocchin (VI) - Matteo Gasparetto (TV) - Francesca Del Moro (BO) Alberto Visentin Casonato (PD)
FOTOGRAFI di S&V Mag
Daniele Pensavalle, Viola HCPH, Michela Del Forno, Luca Latini
Grafica: Daniele Pensavalle WebMaster: Massimo Fornasier - Web Marketing: Emanuele Femia
Sommario
Pag 5 S&V Television (DjD) Pag 6/7 Frequency Festival (E. Virago) Pag 10/11 Placebo (F. Del Moro) Pag 14/15 My Brightest Diamond (M. Poles) Pag 18/19 Foo Fighters (D. Visentin) Pag 22/23 Iggy Pop & Stooges (L. Moneta) Pag 25 Back To Black (DjD) Pag 28/29 Flaming Lips (A. Lo Giudice) Pag 30/31 Calendario Eventi Pag 36/37 Social Network (A. Tonini) Pag 40 Back To Black (DjD) Pag 46/47 BedRoom Revolution (Sir Taylor) Pag 50 Kinoterapia (M. Gasparetto) Pag 52 Dove Mangiare Pag 53/57 NightClubbing Pag 58/59 Underground Map
INFOLINE 349.1970263 www.soundandvision.it facebook: email: info@soundandvision.it
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Sound & Vision
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SOUND AND VISION TV COMING
SOON!!!
Una “nuova” avventura comincia! Sound & Vision Magazine rimette in piedi la sua web tv. L’idea nasce da molteplici fattori: il mondo della comunicazione è in continua evoluzione, la televisione non ha più quell’appeal di una volta così come i giornali stampati, al contraio, i canali web tematici iniziano così ad avere un loro ruolo concreto nel mondo virtuale. Le persone sono sempre di più indirizzate a ricercare e scegliere prodotti qualitativamente alti (o pessimi ...), e l’enorme scelta che internet ci offre ci indirizza verso “programmi” creati ad hoc come un vestito su misura. Con questa web tv S&V vuole poter dare il proprio supporto alla formazione delle nuove generazioni, approfondendo temi legati alla storia della musica, intervistando ed intervenendo ai vari eventi. Facendo conoscere il nuovo senza dimenticare la storia dei grandi artisti e gruppi. Lo faremo con chiavi di lettura nuove, cercando di offrire cultura senza tralasciare la creatività. E’ una bella scommessa! Ma le sfide ci piacciono. Adesso tocca a voi! S&V TV ricerca ragazzi/e capaci di mettersi in gioco, di voler tramite una web tv costruire un nuovo modo di comunicare. Per tutte le info seguiteci su Facebook o sul nostro sito www.soundandvision.it. E’ proprio il caso di dire STAY TUNED!
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Live Review
Foto e Testi di Emanuela Virago
FM4 FREQUENCY FESTIVAL
Se penso all'Austria che conosco mi vengono in mente, organizzazione, pulizia ed efficienza. Se ripenso ai 4 giorni passati a FM4 Frequency Festival credo di essere stata per un attimo in un paese diverso. L'avventura a St. Pölten comincia con un viaggio notturno in treno che da Conegliano ci porta nella ridente città austriaca di prima mattina. In stazione ci sono due amici ad accoglierci, reduci da una prima notte in tenda a FM4 Frequency Festival, la nostra meta di ferragosto. Nasce nel 2001 per iniziativa di FM4, la radio austriaca di rock alternativo ed musica elettronica più seguita dai giovani. Non deve stupire dunque se anche il target
St. Pölten - Austria 15-19 Agosto 2012
del festival oscilla tra sedicenni (sedicenti) e dignitosi pensionati tatuati (tutti accorsi per vedere The Cure, headliner del sabato di questa edizione). Il panorama che si apre al nostro arrivo è sorprendente: nell'area campeggio sono quasi in 40.000 sparsi selvaggiamente in ogni dove, chi con mezzi di fortuna, chi con attrezzature di ultima generazione e viveri di ogni genere. Noi alloggiamo in quello che sul sito veniva chiamato "Tent Hotel" e che si presenta così al nostro arrivo: 800 tende nuove di zecca, tutte uguali, distanti 80cm l'una dall'altra, giá montate e pronte ad accogliere chi come noi - vuole ritornare boy scout solo per
piaciute particolarmente in quei giorni. Anche se ad essere onesti a fare da vere padrone sul palco di Frequency sono band teutoniche come Sportfreunde Stiller, nome quest'ultimo poco sconosciuto al di quà delle Alpi, ma visceralmente seguito in Austria. Dopo Sziget e Frequency, stiamo già pensando a quale festival partecipare il prossimo ferragosto. qualche giorno. Le tende sono talmente piccole che va deciso se siano gli zaini o le persone a doverci stare dentro. La zona bagni e docce è poco distante ma forse meriterebbe un paragrafo a parte che non sarà probabilmente mai pubblicato da questo editore. Per fortuna il VIP pass di turno e una comoda 'Comfort Area' nel main stage salvano le situazioni di emergenza e non solo. La location è potenzialmente bella, a fianco del fiume Traisen e con una lunga pista ciclabile immersa nel verde. Peccato che proprio sopra ci passi anche il cavalcavia di un'autostrada. Che dopo un solo giorno di concerti ci sia immondizia ovunque e una carestia di cestini mai vista. Che non ci sia una sola informazione in inglese. E che il Festival, nonostante la dicitura Green Park St. Pölten, sia dislocato nell'adiacente - e un po' triste - area industriale. Ma la musica come al solito salva tutto e il Festival non ha davvero nulla da invidiare alle blasonate kermesse inglesi vista la ricchissima lineup 2012 con The Killers, The Black Keys, The Cure, Korn, Bush, The Dandy Warhols, Hot Chip, Bloc Party, Wilco, Paul Kalkbrenner, Magnetic Man, Vitalic e nuove band emergenti come Friends, We Are Augustines, Alt-J e Miike Snow che ci sono
Live Review
PLACEBO
di Francesca Del Moro - Foto di Daniele Pensavalle
Castello Scaligero - Villafranca VR 3.08.2012
Villafranca, 3 agosto 2012, ore 21.30. I bravi Aucan hanno da poco terminato la loro esibizione e nell'incantevole cornice del Castello Scaligero circa 6000 persone aspettano i Placebo. Con i musicisti ancora assenti, si propagano le note ipnotiche di Leeloo che, accompagnate da un parlato da ricetrasmittente, avvolgono l'audience in una sorta di sospensione dalla realtà, come un atterraggio su un altro pianeta. Al suo spegnersi, la musica viene squarciata dalle prime note taglienti di Kitty Litter, che imposta il tono dominante della serata: un susseguirsi di pezzi tiratissimi, un'imponente parete di suoni il cui impatto è amplificato da sapienti effetti luminosi. Sul palco, insieme ai due membri fondatori – il geniale
frontman Brian Molko e il talentuoso bassista Stefan Olsdal – ci sono l'ultimo componente del trio, il batterista Steve Forrest, e la violinista Fiona Brice, due elementi chiave che dal 2008 hanno contribuito a rinnovare il sound della band, oltre allo “storico” bassista Bill Lloyd e al chitarrista Nick Gavrilovic. I pezzi, diciotto in tutto, sono tratti prevalentemente dagli ultimi due album. Battle For The Sun contribuisce con il rock potente della title-track, della già citata Kitty Litter e For What Is Worth, e con i momenti più pop di Bright Lights e della bellissima Speak In Tongues, che, nelle parole di Molko, inizia come un sottofondo da aperitivo per tracimare in un inno da stadio. Meds costringe il pubblico a una dolorosa introspezione con
la title-track e Song To Say Goodbye e poi lo sferza con le travolgenti Post Blue e Infra-Red. Procedendo a ritroso nella discografia della band, Sleeping With Ghosts fa sognare con Special Needs e toglie il fiato con The Bitter End mentre Black Market Music regala Slave To The Wage e Black-Eyed, due pezzi pop-rock impostati su un cortocircuito semantico che unisce testi densi e graffianti a una musica energica e spensierata. L'unico brano del secondo album è la hit Every You Every Me, un gioiello che intreccia un ritmo elettrizzante e un testo sofisticato impreziosito da giochi di parole. L'omonimo disco d'esordio è presente con il classico Teenage Angst, ripensato in un nuovo accattivante arrangiamento, mentre il punto forse più alto del concerto viene toccato dalla meravigliosa I Know, con il suo testo accorato e le sue note
malinconiche di chitarra acustica, imperniata sul verso memorabile “The past will catch you up as you run faster”. L'encore si apre con la cover Running Up That Hill, che vira in chiave intimista il celeberrimo brano di Kate Bush, e porta con sé l'unico inedito: B3, con un ritornello sbalorditivo in cui Molko vomita l'anima su un tappeto di sonorità electro rock dal sapore circense. Il concerto finisce dopo appena un'ora e mezza. Nessun effetto speciale, salvo i giochi di luci, non una parola agli spettatori a parte “grazie” e “ciao”. Peccato “darsi” così poco a un pubblico accorso numeroso (anche in assenza di un nuovo disco) e in buona parte composto da fan innamoratissimi, che salutano con gioia brani vecchi e nuovi cantando in coro ogni verso. Ma un concerto dei Placebo è sempre un evento memorabile: la loro musica crea assuefazione, i loro testi sono lo specchio della condizione umana. L'affascinante cantante non ha bisogno di fare il mattatore: bastano la sua voce e il suo viso a pietrificarti come fosse una gorgone. Una volta Molko spiegò che i concerti dei Placebo durano poco per lasciare alle persone la voglia di averne ancora. È furbo. Ma ha ragione. Non vediamo l'ora che ritornino.
21/23
SETTEMBRE
MAXLAINER FEST
Ven 21 - Live Gibierfest Ban: d Sab 22 - Live : Kapuziner Bie rB Dom 23 - Live and Ghostway Ban : d
Birra Cucina e Musica Bavarese
Birreria Tipica Bavarese - Rossano Veneto Via Monsignor Don Sante Miotto 8 - Info : 349.2140190
Live Review
di Marco Poles - Foto di Laura Moneta
MY BRIGHTEST DIAMOND
Sesto al Reghena - Sexto N’Plugged 28.07.2012
FOTO:SIMONE DI LUCA/AZALEA PROMOTION
…Piazza Castello a Sesto al Reghena (PN) offre una cornice deliziosa, il cielo non si è ancora riaperto ma decide di concedere una tregua, niente pioggia, solo “quel po’ di umidità che fa bene alla voce ma non agli strumenti”. Shara Worden (aka My Brightest Diamond) fa la sua apparizione, mascherata, e l’immagine e le movenze rimandano al teatro Kabuki, movenze da burattino che suggeriscono l’iniziale “We added it up” (parla proprio di un burattinaio..), canzone che apre anche l’ultimo album “All things will
unwind“, e viene subito cercata l’interazione con il pubblico. Solare, divertente e divertita, gioiosa, coinvolgente, eclettica, attenta ai minimi dettagli, sia che si parli di scelta degli strumenti che di accessori d’abbigliamento che accentuano ancor di più la teatralità dell’esibizione. Una voce di formazione lirica che le conferisce una potenza che Shara è riuscita ad adattare a strutture pop, una voce sì potente ma anche delicata e angelica (..diciamo un po’ Kate Bush???) e che ha sicuramente assorbito le lezioni
delle grandi cantanti jazz (il singolo “High Low Middle”). Lo show è basato sull’ultimo lavoro registrato con il sestetto classico Ymusic, qui egregiamente sostituito da un gruppo di musicisti italiani diretti dal maestro Giorgio Tortora, e per questo anche i pezzi dei due album precedenti subiscono dei riarrangiamenti. In un paio di pezzi sul palco rimangono solo Shara e il batterista (…bravissimo…) e l’energia è quella riscontrabile ad un concerto dei Kills. Che dire, ottimo spettacolo, anche il cielo, ora stellato, sembra essere d’accordo.
Quando si suona della buona musica la gente non ascolta, e quando si suona della cattiva musica la gente non parla C.so San Felice e Fortunato - Vicenza - Tel 0444.563725 - Email bar_sartea@yahoo.it
V
K
U F F N A
VEN 28 SETT - H 22.00 THE MATCHES GROOVE BAND (Psychedelic Funk) VEN 26 OTT - H 22.00 GLINCOLTI (Prog-Rock Funk) VEN 30 NOV - H 22.00 KOLLETTIVO STESI (Funk) C.so San Felice e Fortunato - Vicenza - Tel 0444.563725 - Email bar_sartea@yahoo.it
Live Review
di Davide Visentin - Foto di Simone Di Luca
FOO FIGHTERS
Inizia col dire che erano anni che aspettavi di vedere un concerto rock nella meravigliosa cornice del colonnato di villa Manin; aggiungici poi uno dei gruppi rock più influenti degli ultimi 20 anni, con cui sei cresciuto, che hai imparato ad ascoltare e ad amare senza troppa nostalgia della precedente band di Dave Grohl: l'evento è unico e merita decisamente un piccolo slittamento delle ferie di ferragosto. Sono passate da poco le cinque e sulle prime note dei “The Gaslight Anthem” – i cui brani ricordano vagamente scene a caso di un qualsiasi college movie - il pubblico inizia a popolare l'arena davanti al palco: encomiabile
VILLA MANIN - CODROIPO (UD) 13.08.2012
la scelta di non chiudere il fronte palco con pass o braccialettini di sorta, lasciando libero accesso dai lati anche agli ultimi arrivati. Alle 19 Bob Mould guadagna il palco: il cantante, ex chitarrista e fondatore degli Hüsker Dü, è in splendida forma e regala a tutti un'ora abbondante di buon rock d'autore, un sollievo dopo l'opening a dir poco “leggero” dei Gaslight, un ottimo aperitivo per il super live di Grohl e soci, che poco dopo le nove calcano finalmente il mega palco e sulle note di “All my life” danno il via alla bolgia infernale destinata a placarsi solo poco prima di mezzanotte. Per più di
due ore scorrono infatti pezzi storici come “This is a call” – la prima canzone mai composta dai FF, dice Dave quasi commosso – la scatenata “Monkey Wrech”, “Learn to fly” e “My hero”, alternate dai gran pezzi dell'ultimo album “Wasting light” come “White limo” – pezzo violento su disco, una cannonata in faccia dal vivo – “Rope” e “Arlandria” – e la terra del parco trema sotto i salti della folla: impossibile stare fermi. La band è scatenata, ma Grohl è a dir poco assatanato: corre e salta come un giovanotto lungo la pedana che spacca il fronte palco a metà, non perde un accordo e raramente è calante nella parte vocale. Un frontman e un musicista eccezionale, secondo in carisma nella mia personale classifica dei cantanti visti solo a Skin degli Skunk Anansie – ma quella è una bestia da palco, e si sa. Prima di “The pretender” Dave si prende un momento per le presentazioni di rito: grandi applausi per tutti – un'esecuzione veramente con poche sbavature- e ovazione per il vecchio Taylor Hawkins, per l'occasione rinominato “fatchee di catsoo” dal suo cantante nell'ilarità generale. Alle 11.15 “Best of you” pone fine al concerto e alle corde vocali del sottoscritto, ma il pubblico è caldo e i FF non si negano: dopo pochi minuti il gruppo rientra per le ultime granate, da “Times like these” a “Dear Rosmarine” – gran assolo di chitarra passando per la cover di Tom Petty “Break down”, fino all'ultimo emozionante classico “Everlong” che chiude questa volta per davvero un concerto memorabile, unica data italiana del tour europeo di quest'anno. La grandezza dei Foo Fighter sta nell'aver sempre saputo andare avanti senza guardarsi troppo indietro, dalla fondazione della
band a pochi mesi dal triste 8 Aprile '94, fino all'ultimo disco pubblicato, che si distacca nettamente dai precedenti lavori. Non importa che tu abbia iniziato a sentirli con “The colour and the shape” come il sottoscritto o con “In your honor” come molte “spine” presenti al concerto: la forza di questa band è quella di raccoglierti sotto il manto avvolgente del grande rock e di non lasciarti andare mai. Sottocutanei. Stay tuned, stay rock! D.V.
Live Review
di Lady Stardust - Foto di Daniele Pensavalle
IGGY POP & THE STOOGES
Fa caldo. Ancor più all’interno delle mura del Castello Scaligero di Villafranca Veronese. L’aria afosa e pesante rallenta le azioni e dà vita ad un’atmosfera che sembra quasi sospesa. Qualche ora prima dell’inizio dello spettacolo la magnifica location che ospita la serie di concerti di questa estate 2012 è ancora semideserta . Un’aria flemmatica intride i volti e le movenze di chi si aggira in attesa che la musica inizi. Gruppi di ragazzi bivaccano in compagnia di birre, acqua e panini sul prato antistante il palco. C’è chi si rolla l’ennesima sigaretta, chi sfoglia un libro, chi è intento a giocare col suo iPhone. Qualcuno ha l’aria
Castello Scaligero - Villafranca VR 27.07.2012
sorpresa per l’esiguo numero di persone, altri invece hanno scritta sul volto la certezza che il castello si riempirà. È il nocciolo duro dei fan, quello che ha occupato i posti davanti alle transenne a ridosso del palco. Da quella fila trasuda un’energia che fa presagire come evolverà la serata. I concerti iniziano. Il primo gruppo ad anticipare Iggy & The Stooges sono i torinesi Movie Star Junkies, il loro suono arrabbiato e melanconico compatta le presenze e inizia a scaldare gli animi. Seguono i bolognesi Cut, una rock band che colpisce non solo per le loro sonorità post punk, ma anche per la curiosa distonia tra forma e sostanza:
quelle facce tutt’altro che rock entusiasmano il giovane pubblico che diventa sempre più adrenalinico. Il prato incomincia ad infittirsi sempre di più e le prime file si serrano. È il momento degli Orange, il gruppo di Francesco Mandelli ed Enrico Buttafuoco. La quiete di qualche ora prima si è completamente trasformata, i corpi ballano e si assiepano davanti al palco. L’attesa sale. Il lungo sound-check e la precisione meticolosa che tutto sia perfetto non fa che aumentare la trepidazione di chi ha scelto di essere lì. Quando si spengono le luci e il fumo inizia a invadere il palco, alle 22.15, un unico grande grido accoglie l’Iguana, che sulle note di “Raw power” dà inizio al suo sferzante spettacolo. È energia pura, vibrante, potente. I suoi salti e la mimica esasperata emanano una vibrazione che esalta il pubblico. Le prime file sono un delirio di corpi che pogano e saltano in un tripudio di braccia, urla e sudore. E lui è generoso con chi è lì, senza arrestarsi mai, offre il suo petto nudo e nervoso mentre gli Stooges, dietro di lui, suonano a ritmo incalzante. Scott Asheton è alla batteria, Steve MacKay al sassofono, James Williamson alla chitarra e Mike Watt al basso. Dopo “Search and destroy” e “Gimme danger”, Iggy si rivolge direttamente al pubblico: “Dai, venite su!”. Chi lo segue da tempo sa che questa è una prassi, e non a caso si è messo in prima fila. È una gara a chi riesce a raggiungere il
palco. La volontà di essere lì con lui fa fare acrobazie corpo su corpo e alla fine il gruppo di chi ce l’ha fatta balla e canta insieme all’Iguana “Shake appeal”. Si continua poi con “I got nothing” e “1970” per arrivare a “Fun house” che travolge e fa schizzare ancora di più gli animi. Ci sono tutti i pezzi forti “Beyond the law”, “I got a right”, “I wanna be your dog”, “Kill city”. Prima di continuare con “Open up and bleed” Iggy intervalla con un breve graffiante discorso su giovinezza, bellezza e odio. (continua...)
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Live Review
di Alberto Visentin Casonato
THE STONE ROSES
Nella serie di reunion a cui si ha assistito nel corso di questo decennio e poco più dall’inizio del nuovo secolo, quella degli Stone Roses è apparsa oggettivamente come una delle più inaspettate (visto che solamente nell’estate del 2011 il chitarrista John Squire rilasciava dichiarazioni che non prospettavano certamente l’annuncio dell’effettiva riunificazione esternato solamente pochi mesi dopo) e soggettivamente come una delle reunion più gradite, se non la più gradita per il sottoscritto. Oddio, il rischio che una band del calibro dei Roses corre in questi casi è che presentarsi palesemente fuori forma o, peggio, fuori tempo massimo, come accade a qualche band
Venice Sherwood Festival 2012 31.07.2012
che ritorna sulle scene, potrebbe essere una parentesi evitabilissima per quello che di buono la band in questione ha costruito durante la propria carriera, ma fortunatamente questo non si è rivelato essere il caso dei mancuniani. La storia degli Stone Roses appare decisamente curiosa: un album, omonimo, stratosferico nell’anno di grazia 1989, summa ed anticipazione di quello che sarà poi noto come Britpop nel corso dei 90’s, una pausa discografica, dovuta a problemi di carattere contrattuale, durata ben cinque anni, e la pubblicazione di un secondo album, “Second Coming”, da molti bollato come poco riuscito e sicuramente inferiore al debutto (si poteva forse
fare meglio?) ma pieno zeppo di buone canzoni anch’esso. Stop. Lo scioglimento del 1996 metteva la parola fine ad una delle esperienze più influenti della scena britrock tutta, però quello che la band aveva prodotto bastava sicuramente per inserirla di diritto nel club esclusivo delle cose più riuscite a livello musicale. Il 17 luglio era insomma un giorno che aspettavo da tempo: a marzo, il primo giorno della prevendita, avevo già il mio bel biglietto in tasca per paura di un utopico “tutto esaurito” che ora mi rendo conto aver ingenuamente presupposto solamente nella mia mente; certo, gente ce né all’Ippodromo di Milano, ma siamo molto lontani dai numeri record registrati, per dire un nome, a Manchester nelle prime date inglesi di questo tour. Poco prima delle 22.00 i quattro di Manchester salgono sul palco e senza tante parole attaccano con l’intro strumentale di “I wanna be adored”, che è solo la prima tra le ottime cose prodotte dal gruppo che mi sarà dato modo di sentire nel corso dell’esibizione. Durante il concerto, infatti, mi ritrovo diverse volte a pensare tra me e me che razza di repertorio si può permettere una band come gli Stone Roses; praticamente tutta roba ad alto, se non altissimo, livello di qualità. Non c’è nulla fuori posto: dalle melodie pure di canzoni come
“Sally Cinnamon” o “This is the One”, al groove dance virato Madchester di “Fools Gold” si tratta di un’ora che scorre via liscia che è un piacere. Da segnalare il “mood” molto tranquillo della band sul palco che si amalgama bene al tiro “pigro” e sognante di molti pezzi della band. La conclusione affidata a “I am the resurrection” è il perfetto sigillo sulla serata. Ora, probabilmente vedere un gruppo nel proprio naturale contesto storico, come poteva essere assistere ad un concerto degli Stone Roses a fine anni ’80, resterà sempre di maggior rilievo che non assistere ad un concerto della stessa 20 anni dopo; però c’è da dire che l’ottima esibizione fa si che si esca tutti ben contenti dall’Ippodromo e ci si immerga a piedi in una Milano calda e quasi deserta con le proprie aspettative pienamente ripagate.
Live Review
di Davide Visentin - Foto di Francesca Pillon
ELIO E LE STORIE TESE
Il recupero infrasettimanale per via del possibile uragano - che evidentemente evoca nelle menti degli organizzatori immagini di jamminghiana memoria, gente che vola, maxischermi che si schiantano al suolo e acqua che arriva da tutte le parti: si, quella volta c'ero anch'io – non spaventa i fedelissimi della band rock demenziale per eccellenza, che con il suo“Enlarge your Penis tour” viaggia su e giù per lo stivale a scaldare quella che già di suo è un'estate torrida e sudata. Il concerto si apre sulle note di “Baba o Riley” degli Who, eseguita neanche a dirlo in maniera esemplare da tutta la band, a sostenere prima la voce di un Rocco Tanica in gran forma, e poi
Venice Sherwood Festival 2012 31.07.2012
sul finale l'ugola d'oro della grandissima Paola Folli: l'ultima arrivata della band è l'ennesimo ritocco al rialzo ad una ensemble di musicisti di altissimo livello, che assodata la classe in composizione ed esecuzione si è sempre imposta nella scena italiana con un genere proto-demenziale che a ben guardare in realtà trasuda genialità anche nella scrittura dei testi – con gran plauso al Maestro Belisari. Alla splendida intro seguono “Burattino senza fichi”, “Gargaroz” e la versione inglese di “Omosessualità”: i temi dell'attualità dice Elio, che sottolinea poi come quest'ultimo tema sembri particolarmente caro al pubblico mestrino. Da amare, poi odiare e poi
apprezzare anche la sottile critica ai Soliti Idioti, ai quali Elio ricorda che certi temi veniva trattati dalla band oltre 15 anni fa, 16 per la precisione. La canzone accompagna il trionfale ingresso di Mangoni, che schiavizzato da un'avvenente biondina viene condotto alla sua gabbia di sicurezza posta tra Meyer e Rocco. Dopo un nuovo inedito tributo agli Area , è il momento della canzone che da il titolo al tour: “Enlarge your penis” è una critica irriverente al mondo del web, risata assicurate soprattutto grazie all'esilarante intro del professor Tanica sul WWW. Ma gli Elii sanno anche regalare qualche chicca ai vecchi aficionados: tra le altre canzoni spiccano allora la vecchia “Abecedario”, inno alla difficoltà dell'essere venditori, “La canzone di una volta” e “Parco Sempione” dedicate ai temi sociali del capoluogo meneghino – “Formigoni pare sia nei guai; tra l'altro… godo...” dice Elio sornione, sui temi caldi della politica – Non può poi mancare una versione semi acustica di “Rock n' roll”, che inizia con Elio alla chitarra e finisce con il solito delirio dello sgargiante Cesareo, con la “bestia del rock” Mangoni senza briglie finalmente domato dal cantante sul finire del brano. Il concerto si chiude dopo circa un'ora e mezza sulle note del classico “Born to be Abramo”, ma il pubblico è caldo e le zanzare del San Giuliano iniziano a dare tregua. La band allora esce generosa, prima sulle note di “Saturday night it's all right” di Elton John, ancora una volta eseguita alla perfezione dalla Folli e poi con la closer per eccellenza, quella “Tapparella” su cui tutti vogliono perdere la voce. E tra un'assolazzo di chitarra e un “forza panino” infinito si chiude il
solito fantastico live degli Elii, che divertono sempre e non deludono mai, ma soprattutto che fanno sentire ogni musicista tra il pubblico in imbarazzo per il livello di eccellenza del live a cui ha appena assistito. Non smetterò mai di dirlo: gli “Elio e le storie Tese” sono i veri eredi della tradizione musicale italiana, “Alfieri” del rock - e dell'uomo del Giappone. Stay tuned, stay rock. D.V.
di Antonio Lo Giudice - Foto di Michele Spinnato Live Review Sherwood Festival - Padova THE FLAMING LIPS + VERDENA 10.07.2012
E poi dicono che drogarsi fa male! Non se ti chiami Wayne Coyne e se hai imparato a suonare su strumenti rubati in una chiesa, per dio! In tal caso, diventerai uno splendido uomo di mezz'età magro come un chiodo, atletico e con barba e zazzerona in testa brizzolate. Ed ogni tuo concerto sarà una meravigliosa festa, con tanto di coriandoli, esplosioni, pupazzi che si gonfiano, stelle filanti e gente in costume che balla sul palco. In tal caso sei più che giustificato a farti come un caimano e a scrivere canzoni in cui esalti questa tua condizione. Ma andiamo con ordine: in primo luogo, tutto il mio
rispetto per i Verdena, che avrebbero potuto tranquillamente riempire il parcheggio dell'Euganeo anche se si fossero presentati da soli, ma che si sono adattati con bell'umiltà a fare da supporto, nonostante le vagonate di copie vendute con il loro ultimo album ed il successo di ogni loro concerto. L'ora di musica che ci hanno regalato martedì, conferma quanto di buono ho già scritto sulle melodie ricercate (e sempre meno nascoste da strati di distorsioni) delle loro canzoni e sull'ottima tecnica del quartetto. Ormai non è più il caso di definirli “i nipotini di Bent Saether”, dato che si sono decisamente
emancipati dal loro primo modello di riferimento- al quale si richiamavano in maniera quasi imbarazzante ai tempi dei loro traballanti esordi. Stanno pure sviluppando un atteggiamento scherzoso sul palco che riesce a stemperare l'eccessiva seriosità dei loro brani. Ma che il concerto dei Flaming Lips sarebbe stato un altro paio di maniche lo si intuiva già dal maxischermo collegato ad una telecamera infilata nel microfono (!!!) che lo stesso frontman della band di Oklahoma City, con atteggiamento decisamente antidivistico, è salito sul palco a provare mentre venivano accordati gli strumenti. Quando poi partono le note dell'orchestrale “Race of the Prize”, sul palco si scatena un gioioso putiferio persino superiore a quello, già notevole, del pubblico. Pare quasi che Wayne ci sfidi a fare di meglio (o peggio) di quello che il gruppo e i roadie stanno combinando. L'atmosfera da party selvaggio viene aumentata esponenzialmente dall'irresistibile rock da cartone animato di “The Yeah Yeah Yeah Song”, al termine della quale il frontman si infila dentro un pallone di plastica per farsi una passeggiata sopra la folla, mentre gli altri musicisti coverizzano “On the Run” dei Pink Floyd. Va detto che, dopo questo attacco ipercinetico, i “Flips” diminuiscono decisamente i giri regalandoci un'altra ora e più di rumorismi catatonici (“Is David Bowie Dying?”- Daniele, questa te la
dedico!) ballate dilatate (“I'm working at NASA on Acid”,“What is the light?”) e psichedelia debordante ( “ L a s e r H a n d s ”,“ D r u g C h a r t ” ) . N u l l a d i eccessivamente straniante, intendiamoci: parliamo pur sempre di un gruppo capace di uscirsene con un brano dalla durata di tre ore o con un album costituito da quattro cd, ognuno dei quali con singoli strumenti registrati, da far suonare contemporaneamente. Per cui sono grato ai ragazzi di avermi regalato uno splendido concerto “normale”, concluso con la deliziosa “Do you realize?” (accompagnata visivamente da un primo piano gigantesco del faccione di Wayne) che, quasi, non voleva finire.
PROGRAMMAZIONE SETTEMBRE MERCOLEDI’
CONCERTI/DJSET/MOSTRE per inserire i tuoi eventi in questa sezione eventi@soundandvision.it
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VENERDI’
4 MOC (Bassano d. G. - VI) - Back To Black Dj Set (Soul/Funk) ²
GIOVEDI’
6
IN PRIMO PIANO OGGI:
VENERDI’
7
IN PRIMO PIANO OGGI:
Live: Rumatera, O. Skardy, Radiofiera @ Home Festival (TV)
IN PRIMO PIANO OGGI:
Live: Pete Best + Jennifer Gentle @ Asolo Free Music Festival
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Jay Osai (Nu Era Disco Wave) ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 DISCOFRISCO (TV) - Live: Love & Lovers Crimes - Monica Chinazzo (h 19.30) ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Djset: R. Palma & P. Misquared (pop-rock)² 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Diego Ritz (Electro/Deep House) ² 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: di.PLES ± 4 CAFFE’ COLONNA (Piazzola s. B. - PD) - Live: The Ghostway ±
15
Live: Africa Unite, Roy Paci @ Home Festival (TV) IN PRIMO PIANO OGGI: Giuliano Palma & BlueBeaters @ Toga Party (Bassano d. G.) SABATO Live: Lion D + Brusco @ Asolo Free Music Festival 4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Claudio King P (Reggae/Dubstep) ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Lady Gisa (Broken Beat) ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Rock Journey (pop-rock)± 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Funkool Live: Kollettivo Stesi (Funk) ² 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Diego Ritz (Electro/Deep House)²4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Emanuele Femia (Rare Groove)² 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Bossamba ± 4 CAFFE’ COLONNA (Piazzola s. B. - PD) - Live: Lake District ±
DOMENICA
8
SABATO
IN PRIMO PIANO OGGI:
Live: Afterhours, Il Teatro degli Orrori @ Home Festival (TV)
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Diego Ritz (Drum & Bass) ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Live: I Mannachi (Funk) ² 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Emanuele Femia (Rare Groove)²
9 LUNEDI’ 10 MERCOLEDI’ 12
DOMENICA
IN PRIMO PIANO OGGI:
16
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Live: MP &TBW (rockblues)±
LUNEDI’
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4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Barbara Belloni ±
Live: Subsonica, Rezophonic, Anansi @ Home Festival (TV)
19
MERCOLEDI’
4 MOC (Bassano d. G. - VI) - Back To Black Dj Set (Soul/Funk) ²
4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Fielmen of Blues ±
IN PRIMO PIANO OGGI:
Live: The Rock n Roll Kamikaze @ Asolo Free Music Festival
VENERDI’
21
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - DjSet: Back To Black by DjD (Soul/Funk) ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: Sovrap(p)ensiero (AfterHour Tribute)± 4 DISCOFRISCO (TV) - Live: Autumns Rain - Rock Showcase (h 19.30) ± 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - Back To Black Dj Set (Soul/Funk) ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - DjSet: E. Effe & M Van Couver (pop-rock)² IN PRIMO PIANO OGGI: 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Diego Ritz (Electro/Deep House) ² Live: Piotta + Meganoidi @ Asolo Free Music Festival 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - La Dolce Vita Party - Live: Il Magnetofono ± 4 PRINCIPE DI BAVIERA (Rossano V.to - VI) - Live: Gibierfest Band ±
13
GIOVEDI’
PROGRAMMAZIONE SETTEMBRE SABATO
CONCERTI/DJSET/MOSTRE
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SOUND AND VISION
presents
4 NEW AGE (TV) - Opening Party - Live: I Mostri ± ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - DjSet: Energie Rinnovabilik ² 4 CAFFE’ COLONNA (Piazzola s. B. - PD) - DjSet: Back To Black (Soul/Funk) ² 4 PRINCIPE DI BAVIERA (Rossano V.to - VI) - Live: Kapuziner Bier Band ± 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Emanuele Femia (Rare Groove)²
DOMENICA
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IN PRIMO PIANO OGGI:
NEW AGE (TV) - Live: SOULFLY ± ²
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Summer Never End Party ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Serata Pink Groove (Deep/Funky/TeckHouse)² 4 PRINCIPE DI BAVIERA (Rossano V.to - VI) - Live: Ghostway Band ±
26
MERCOLEDI’
IN PRIMO PIANO OGGI:
Live: RadioHead @ Villa Manin - Codroipo (UD)
4 MOC (Bassano d. G. - VI) - Back To Black Dj Set (Soul/Funk) ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: The Jars (Acoustic Rock)±
VENERDI’
28
IN PRIMO PIANO OGGI:
SARTEA (VI) - LIVE: The Matches Groove (Funk) ²
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - DjSet: I Maledetti (Sixties Rock) ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Dottor Funko and His Troubles (Funk) ² 4 NEW AGE (TV) - Live: Shadowplay ± ² 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: EightBall (Rock n Roll)± 4 VINILE (Rosà - VI) - Live: Gazebo Penguins ± ² 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Diego Ritz (Electro/Deep House) ² 4 RIVE JAZZ (Bassano d. G. - VI) - Live: Apolide Qet (Jazz) ±
SABATO
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4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - DjSet: Jack & Cenez (Rock 70-80) ² 4 NEW AGE (TV) - Live: The Mojomatics + Gli Sportivi ± ² 4 DE’ GUSTO (Maser - TV) - Live: Salabanda (Acoustic Folk) ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: UB Dolls (Rock n Roll)± 4 MOC (Bassano d. G. - VI) - DjSet by Emanuele Femia (Rare Groove)² 4 VINILE (Rosà - VI) - Slumb Opening ± ² 4 CAFFE’ COLONNA (Piazzola s. B. - PD) - DjSet: Dj Rioma (Soul/Funk) ²
DOMENICA
30
chi: radis Ai Gi , Ivor
Dj D Taylor op P & SBierat-PsychyeS oul- V ideo: b sy o gy R T wig
THE SWINGIN’ LONDON PARTY
4 ROCK CAFE’ (Castelcucco - TV) - Live: Discovery (Westcoast rock blues) ± 4 BARBIE MC (Arzignano - VI) - Live: La Corrida (unusual jam session)± H 22.00 - Dress Code Required - Info FB: theswinginlondonparty
Live Review MADNESS
di Luca Sartor
Fiera della Musica - Azzano X - PN 14.07.2012
A vedere bene cosa succede sul versante musica dal vivo da giugno in poi sembra che in Italia succeda qualcosa solo di estate...e non è detto che sia sempre qualcosa di buono. Lo hanno capito quelli che hanno investito una piccola fortuna per andare a Milano per Rock in hydrho, e si sono visti annullare il concerto dopo mezz'ora dall'inizio per una specie di tempesta (siamo diventati un paese tropicale e del terzo mondo dove non si riesce a programmare e prevenire nulla, figurarsi a provvedere !) In un'epoca dove la musica sta toccando i suoi minimi storici: sti poveri cristi di
musicisti ormai prendono due soldi solo in turnee, i dischi si regalano o si scaricano gratuitamente ovviamente. Ma se le case discografiche le freghi col download alla robin hood ( cosi' si giustificano i furbetti del diritto d'autore) ai concerti puoi fare poco : paghi il parcheggio extra( a Milano erano 15 euro secchi ), paghi le bibite e i panini a prezzo taroccato, paghi cari i bigletti.e ......magia alla fine i conti tornano ! Sono cambiati alcuni attori ma alla fine restano al verde sempre i soliti ( quelli a cui piace la musica veramente). Gran revival comunque, perfino chi si era lasciato con scazzi vari
alla fine mette le proprie ragioni nel sacco e via ! Questa estate a parte il mitico sempreverde Iggy coi suoi Stooges si sono riunite band come Rancid, e Pulp per fare due nomi illustri un Morrissey in forma strepitosa che ripropone una bella sequenza di classici degli Smiths... chissà che di questo passo non tornino gli Oasis per la prossima estate magari ! E veniamo ai nostri. Come sempre ben organizata ,la due giorni di Azzano, tra le cose più appetibili, visto la proposta musicale , la vicinanza e il costo della benza. I Madness li avevo incontrati nel 1980 a Padova, erano dei pimpanti Nutty boys che correvano senza sosta sul palco. Dopo trentadue anni le cose sono cambiate drasticamente : molto più pop e meno ska (ma quello vero dei rude boys non lo hanno mai suonato) con dei geniali inserimenti reggae.Del resto sono sempre stati dei gran musicisti che la critica ha spesso avvicinato al talento compositivo dei migliori kinks. Aprire con One step beyond è stata una gran furbata , ma proporre brani come 'don't quote me on that' o 'embarassment' li ha un po' riscattati e poi tutte le hits da 'my girl' a 'swan lake' a 'nite boat to Cairo' al classico degli skatalites Madness la bellissima grey day . Indubbiamente dei gran professionisti. Ma niente di più : dovendo fare un confronto gli Specials o i Selecters sono anni luce oltre e se ripasseranno in italia vi consiglio di non perderli. Sul palco mettono l'anima. E come tutte le grandi band non negano mai un piccolo spazio ai propri fan per autografi e pacca sulle spalle. Saranno gli anni , saranno i concert di adesso ma penso sempre più spesso che è meglio stare a casa ad ascoltarsi i dischi comodi comodi....casomai ci sono i dvd.
Via Zamenhof, n째 821 - 36100 Vicenza - Tel 0444.301837 - prosport@.prosport.it
THE SOCIAL NETWORKS QUANDO LA MUSICA E’ RIBELLE
di Annalisa Tonini
BRILLANTINA OLTRE LA CORTINA
Dopo la seconda guerra mondiale, il jazz con un ritardo di 20 anni circa, entra in Russia. Dopo la vittoria contro la Germania le truppe sovietiche tornano in patria una buona scorta di prodotti tedeschi che vanno da pezzi di fabbriche smontate, a prototipi di tecnologia militare avanzata, da opere d'arte alle scorte di film e di registrazioni musicali. Le commissioni governative passano al setaccio tutto quel materiale, eliminando con cura la produzione propagandistica del Reich. Al contrario, conservano tutto ciò che il nazismo aveva condannato facendo riemergere dagli abissi la musica jazz degli anni '20.
Dopo i patimenti del conflitto, lo scopo del governo russo era di dare un po' di respiro e di svago alle masse. Un' arma a doppio taglio che mina il sistema iconico sovietico fatto di abiti rozzi, fabbriche e patria. Il jazz è una forma culturale dubbiosa e arrischiata per la dirigenza russa che nutre un atteggiamento schizofrenico per quella musica e si altalena tra approvazione e negazione. Questa attitudine dipende dalle fasi di apertura/chiusura che attraversano il Partito e che possono incoraggiare il jazz come popolare oppure osteggiarlo con l'etichetta di "congiura capitalista". Questa definizione ha la meglio. Stalin proibisce il jazz in tutta l' Unione Sovietica e mette al bando la parola stessa, si finisce in galera solo per averla pronunciata, se si possiede un sassofono la Siberia è assicurata, con un biglietto di sola andata. Come era avvenuto in America, in Francia e in Germania negli anni '20 e '30, il jazz genera una subcultura dissidente che non vuol saperne di rinunciare a quel ritmo e che dà vita a mondi paralleli, dove si aspira alla libertà e si proietta il desiderio di esprimere sé stessi con la musica, le parole, la moda. I giovani sovietici colpiti dall' ondata jazz, imitano gli American boys in pieno regime staliniano. Che fegato ragazzi! Che coraggio! Sono convinti che il comunismo non abbia una morale o una cultura superiore e anche se non esprimono una dissidenza di tipo politico, infastidiscono con il loro
atteggiamento fuori dagli schemi. Vengono soprannominati Stilyagi che significa " cacciatori di stile", cosa che per altro erano in senso letterale. Immaginate la Russia degli anni '50. Il grigiore e la paranoia del regime. La penuria dei beni di prima necessità , la Siberia, le distanze, la minaccia atomica, l' educazione comunista, il mito del lavoro ( per carità!), l' arte asservita al Partito (orrore!), la liturgia dell' operaio, l' esistenza dell'individuo decisa a priori da chi comanda: dall' asilo alla bara ( una bestemmia!). La musica e i film occidentali per quei ragazzi erano prede irrinunciabili e rappresentavano ben più che semplici beni di consumo. Erano una valvola di sfogo, una boccata d'aria fresca in quel mondo opprimente, il sogno di essere da un' altra parte, di essere fautori del proprio destino. Di nascosto si danno dei nomi americani e ribattezzano le vie delle loro città con i nomi delle vie americane. Rinunciano alla vodka a favore di cocktail improvabili, fatti in qualche modo perché nessuno conosceva le ricette o le dosi precise. Era una questione di immagine, un' illusione anche quella. Vestono giacche zootie e pantaloni a tubo. Maglioni di lana, fatti a maglia hanno la pretesa di imitare le felpe anni '30 delle università americane. I colletti delle camicie sono fermati da spilloni. Cravatte lunghe e dipinte a mano (perché le stoffe colorate in Unione Sovietica non c'erano) in cui dominano cactus e donnine hawaiane. Il surrogato del chewing gum era la paraffina. Tutto questo era fatto per somigliare di più agli eroi del jazz, pur non trovando in commercio beni di consumo, né negozi di abbigliamento, tantomeno di musica. Un' arte primitiva la loro, del riciclo e del riuso, insomma un'
arte che fa di necessità virtù! La trasmissione radiofonica " The Voice of America" è l' unica che viene intercettata oltre cortina e che gli stilyagi ascoltano di nascosto s'intende! Al mercato nero, venivano venduti per un rublo i dischi d'osso dichiarati illegali dal 1958. Quando sembrava ormai impossibile procurarsi la musica che amavano, riuscirono ad inventare un sistema di riproduzione straordinario, grazie alle lastre dei raggi x. In gran segreto venivano organizzate spedizioni verso i conservatori di rieducazione musicale della Repubblica socialista di Tataria. L' ignoranza delle autorità permetteva ai jazzisti di continuare ad esibirsi e ai ragazzi di effettuare le loro registrazioni clandestine. Negli anni '60, l' occidente sottovaluta il movimento degli stilyagi definendoli "zootie fuori dal tempo" che “attirano le vendette del regime”. Isolati in una bolla spazio-temporale, di sicuro, apparivano penosamente fuori moda rispetto agli standard americani che fagocitano e macinano sempre nuove tendenze, ma non si può negare l'importanza della loro attitudine. Hanno aperto uno spiraglio, che con l'arrivo del rock ( ben più letale) si trasformerà uno sfondamento.(di Annalisa Tonini)
BACK TO BLACK
TAMMI TERRELL
Le storie più belle ed importanti legate ad un artista si rivelano spesso anche le più tragiche. Il nome di Thomasina “tammi" Montgomery a molti di voi non dirà molto, ma è stata nell’arco della sua breve esistenza una delle cantanti di spicco della soul black music. Nata a Philadelphia nel 1945 (predestinata?) ebbe il suo prima contratto discografico all’età di 14 anni. Cominciò la propria carriera da adolescente, lavorando per le etichette Scepter Records, Wand Records, Try Me Records e Checker Records. A 17 anni si trovò faccia a faccia con il padrino della black music Mr. James Brown che produsse, facendole incidere il suo primo singolo di rilievo, “I Cried”. Nel
Artist & Records of Black Music narrates by DjD
1965 la grande svolta. Conosce Berry Gordy capo della Motown che la mette sotto contratto . Al suo fianco un giovane ma già affermato Marvin Gaye con il quale registra il pezzo più popolare che arriverà al terzo posto nelle charts dell’epoca: “Aint No Mountain High Enough” seguito subito dopo da “Your Precious Love”. Ironia della sorte, l’amore nella sua vita non era come le storie d'amore delle sue canzoni, causa partner spesso violenti come: James Brown e David Ruffin. Con la strada ormai in discesa e con mille progetti da sviluppare Tammi durante un concerto sviene tra le braccia di Marvin. Le fu diagnosticato un tumore al cervello. Dopo otto interventi chirurgici si arrese al male che l’aveva colpita. Morì nel 1974. Marvin Gaye sospsese ogni attività discografica live e in studio per 2 anni. La sua vita fu breve, ma con la sua passione, la sua arte, e il suo coraggio, ci ha trasmesso e lasciato emozioni infinite ed ancora oggi con le sue canzoni sicuramente vibranti.
B A C K T O B L A C K THE BEST OF SOUL, MOD & FUNK FROM ‘60/’70 SETTEMBRE Mer 5 - MOC (Bassano d. G.) Mer 12 - MOC (Bassano d. G.) Ven 21 - ROCKAFE’ (Castelcucco - TV) Sab 22 - CAFFE’(Piazzola COLONNA sul Brenta - PD) Ven 28 - SARTEA (Vicenza)
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BEDROOM REVOLUTION
di Sir Taylor
SMASHING PUMPKINS Mellon Collie And The Infinite Sadness Uk lp Huttlp 030 Edizione Numerata 01/5000 (stampa inglese Virgin rec) 10/1995
Scrivere un bel brano musicale puo' essere anche una vera maledizione, sopratutto se devi dare un seguito ad una buona prova. Riuscire a catturare l'anima di migliaia di ascoltatori che si riconoscono nella poesia delle parole e nella musica che scrivi è qualcosa di magico che nessun 'mestiere' può garantirti. Così ci sono degli esordi che tolgono il fiato per la loro perfezione, un disco che ovviamente rappresenta un concentrato dei lunghi anni di gavetta e preparazione che lo hanno preceduto. Più spesso alla maturità e al capolavoro ci si arriva dopo essersi cimentati in qualche prova (che magari ci ha regalato qualche gioiellino anicipatore del talento della band. E' questo il caso degli Smashing Pumpkins, formazione americana di Chicago che negli anni 90 ha regalato una seguenza di album e brani assolutamente memorabili. La critica musicale li ha spesso collegati con l'esplosione del grounge rock, a bands
come Pearl Jam, Nirvana o Jane's Addiction ovvero al ritorno del rock alternativo in USA ma benchè gli S. Pumpkins abbiano pubblicato un 45 per subpop (Tristessa , che vale la pena di cercare) il loro suono e stile è rimasto originale e lontano da quello delle bands menzionate. Billy Corgan è stato il motore centrale della band in cui ha spesso suonato tutti gli strumenti (chitarre e basso) oltre che composto i brani. Questo alla lunga ha finito per creare una grossa crepa e tensioni continue nel gruppo tra i vari membri, ma come diceva qualcuno senza contraddizioni e tensioni non si arriva ai capolavori nella musica. 'mellon Collie And The Infinite Sadness' nasce dalla profonda depressione di Corgan e dai grandi successi colti in festival importanti del 95, il Lollapalooza in USA e il Reading festival in UK. 28 brani per due ore di musica sono una grossa sfida che il triplo album in vinile (o la più accessibile versione in cd) superano molto bene
Piuttosto che copiare ed assemblare idee dai dischi rock anni 70 da cui Corgan chiaramente trae ispirazione gli Smashing Pumpkins tendono ad espandere queste intuizioni creando delle sequenze musicali che oscillano dall'eletrricità esplosiva di Zero o JellyBelly alla delicata poesia della title track o di 1979. Nonostante qualche piccola caduta l'insieme regge tanto bene da essere considerato una delle pietre miliari del rock, non solo degli anni 90! L'idea originale era quella di un concept album che aveva l'intento di descrive il ciclo della vita e della morte, quindi decisamente tematiche non superficiali; a dispetto di questo e della superficiale generazione x a cui era rivolto il disco vendette quasi 20 milioni di copie (riproponendo a qualcuno il solito dilemma nell'essere alternativi e il successo commerciale che dovrebbe escluderlo). Molte delle 56 composizioni di partenza, 28 delle quali inserite nel triplo album /cd, fecero la comparsa come tracce aggiuntive nei singoli estratti dall'album (notare che il vinile ha 2 brani non inclusi nel cd e una sequenza differente) : Bullett with butterfly wings/1979/Zero/tonight tonight/ thirty three (quasi tutti top 40 mondiali). Queste tracce inedite sono poi finite nel box set Aeroplanes flies high o in un promo cd per radio, per buona pace dei completisti. Il tour promozionale dell'album fu un successo funestato da tragedie (morte di una ragazza nel concerto di Dublino, morte per o.d. del tastierista della band e allontanamento del batterista per evidenti problemi con le droghe) e segnò un punto di svolta nella carriera della band
oltre che il non più raggiunto apice creativo secondo alcuni. Mellon collie è riuscito a coalizzare magicamente le anime di milioni di giovani e non solo in un momento in cui la musica rock sembrava aver finito tutte le munizioni disponibili. Venendo alle dolenti note : il vinile come anticipato è estremamente collezionabile. Una vera icona musicale degli anni 90, stampato dalla Virgin inglese in tiratura limitata, 5000 copie numerate copertina apribile, libretto e tre vinili. Oggi per avere il feticcio vi ci vogliono almento 350 euro e temo che nonostante la crisi il prezzo sia destinato a salire ulteriormente (sempre per copie nuove). Molta attenzione a cosa comprate: il disco è stato bootlegato in Germania, la maggior parte delle ristampe non ha numero della tiratura, qualcuna ha lo stesso ripetuto in tutte le copie. Verificate bene l'edizione e ovviamente le condizioni del vinile, purtroppo alle fiere o mercatini del disco ci sono anche venditori che non sanno distinguere ristampe da originali e 300 euro fanno gola!
ALLA RICERCA DI UN NUOVO INIZIO episodio 6: una vita scandita in musica tempo fa discutevo con un'amica sui brani musicali che ci sono più cari, quelli che riportano a galla sensazioni e ricordi sepolti nella memoria. ovviamente, avendo io superato abbondantemente la cinquantina, ho avuto qualche difficoltà nello scegliere 'la canzone da salvare': è come scavare in una miniera, le gemme pullulano. ed infatti ero indeciso fra 'whole lotta love' dei led zeppelin, che da adolescente sentivo nei juke box, e l'armonica di 'the wizard' dei black sabbath, che ascoltavo con gli amici in un piccolo appartamento che avevamo affittato e dove facevamo le prime esperienze, alcune delle quali ci avrebbero cambiato la vita, e non propriamente in meglio. riflettendo un po' ho avuto l'illuminazione: sono tornato indietro ancora di qualche anno e ho trovato il mio brano: nonostante il tempo passato, è come se mi rivedessi là. corre l'estate del '69, ho appena concluso le medie e prima di iniziare una scuola professionale che avrei abbandonato di lì a poco (scelta sbagliata), mio padre mi manda a lavorare da un conoscente che gestisce una piccola fabbrica di ceramica. il primo giorno è traumatico, il mio temperamento introverso mi rende difficile interagire con il prossimo e l'ambiente. vengo sistemato in una stanzetta con un altro operaio che mi inizia al lavoro. lo chiamano john,avrà sui 25 anni, ma a me sembra un vecchio; in ogni caso una brava persona. su una mensola c'è una radiolina accesa, stanno trasmettendo la hit parade (credo si trattasse della
di ste
trasmissione 'per voi giovani' della rai) e dopo tommy james and the shondells di cui mi è rimasto impresso solo il nome, arriva la bomba. un traditional già rivisitato da altri e passato più o meno inosservato. ma lui lo rende una canzone 'sua', e sto parlando di jimi hendrix che fa uscire 'hey joe' da quella radiolina come se prima non ci fosse stato nessun altro. è arrivato il messia della stratocaster e non ce n'è più per nessuno. perfino john, che sembra più un tipo da camaleonti, si gasa e mi dice: 'senti che canzone, questo dice che ha ammazzato la sua donna che lo tradiva ed è scappato in messico… hey joe, hey man, i'm goin' way down south to mexico way'. ora anche l'incubo del lavoro impostomi sembra più sopportabile; e poi ho tredici anni, che cazzo, ho la vita davanti e tutti non fanno che ripetere che questa è l'era dell'abbondanza. a distanza di decenni, con gli attuali chiari di luna dell'economia, posso proprio dire di aver visto di tutto nella vita... tornando alla musica, in seguito la mia canzone preferita di hendrix sarebbe diventata 'all along the watchtower', ma 'hey joe' è come il primo amore, ti inizia alla vita. come diceva hendrix stesso, al di là dei grandi impianti stereo, che peraltro non ho mai avuto, per capire se una canzone 'spacca' la devi ascoltare sulla radio della macchina.
brano consigliato per la lettura:
jimi hendrix - 'hey joe' (1967) - http://youtu.be/-vsNQE-I6E4
a cura di ste
KINOTERAPIA
di Matteo Gasparetto
LA GUERRA E’ DICHIARATA
Questo piccolo film francese (dal budget di poco più di un milione di Euro) racconta la storia di una giovane e felice coppia alle prese con un figlio di diciotto mesi a cui è stato diagnosticato un tumore al cervello in forma grave. I due giovani genitori, dai nomi shakesperiani di Romeo e Giulietta, sono così costretti a rinunciare ad una vita normale passando le proprie giornate all'interno di cliniche ospedaliere per star vicino al piccolo Adam. Dramma, malattia, amore, passione, sono gli ingredienti di uno dei più bei film francesi degli ultimi anni, che ha monopolizzato Cannes 2011 e che solo a giugno di quest'anno è uscito in Italia. La guerra è dichiarata ha nell'umanità la propria dote principale; è un film che parla di emozioni, conduce lo spettatore attraverso la felicità dell'innamoramento, per portarlo al dramma della
di Valérie Donzelli. Con Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, Gabriel Elkaïm, Brigitte Sy, Elina Lowensohn. Michèle Moretti, Philippe Laudenbach, Bastien Bouillon. Titolo originale “La Guerre Est Déclarée”. Commedia drammatica Durata 100 min. Francia 2011
malattia. Nessuna dicotomia però tra le due situazioni, il tutto viene rappresentato in modo passionale, quasi viscerale. Il punto fermo del film sembra essere la voglia di vivere, la forza d'animo, l'amore, anche quando tutto sembra puntare alla morte, alla fine e all'abbandono. Non pensiate però che questo significhi che la regista (e protagonista), Valérie Donzelli, abbia costruito un'opera stupidamente ottimistica. L'intera vicenda è raccontata in modo molto reale, quasi documentaristico, per far sì che si percepisca ancor più la grandezza del caso e la forza dell'essere umano. (Non tanto) Piccola curiosità: Valérie Donzelli e Jérémie Elkaïm, il Romeo del film, sono una coppia anche nella vita reale e la vicenda narrata è un'esperienza veramente vissuta dai due. Se questo non è garanzia di autenticità...
Con questa rubrica S&V Mag vuole farvi conosce quelle osterie e ristoranti che hanno maggiore conoscenza delle produzioni del territorio di riferimento, che recuperano tradizioni culturali e gastronomiche. Locali che prediligono ed offrono prodotti a Km 0, e utilizzano prodotti scelti dalle coltivazioni biologiche. Una guida che vuole essere un “consiglio”, una indicazione come fosse stata data dal vostro migliore amico...
RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB
V E MANGIARE O D
Via Rive - Cartigliano Tel 348.8265815 www.rivejazzclub.it
€20/30
PEDROCCHI
il vero sapore del pranzo e della cena
Carne
Pesce
Prod. Stagione
Carta Vini
Solo Prini
Cene Musicali
Tet a Tet
Cani Ok
Vegetariano
20 €
Tra un mix perfetto di pezzi di design vintage anni ’50-’70 e di elementi tradizionali, Giovanna ha creato un locale unico nel suo genere, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Pensare di essere arrivati in un esclusivo jazz club in una grande metropoli non è un azzardo! Cucina creativa, arte, musica il mix perfetto per un locale che vi darà mille emozioni tutte indimenticabili!
antica osteria
Menu a base di
OSTERIA
Prezzo
Cucina Creativa Cucina Regionale
OSTERIA LA STAFFA Via Rovai n° 6 - 31020 S. Zenone (TV) Tel 339.6833406
In uno splendido scenario tra le colline asolane ai piedi del monte Grappa in una antica casa colonica stupendamente ristrutturata si propongono piatti tipicamente veneti con prodotti a km 0, maestralmente interpretati dallo chef Elvis. L’ospitalità ed il servizio in sala ed in giardino sono garantiti dalla cordialità e simpatia di Fabrizio. Con il quale potrete organizzare i vostri piccoli o grandi eventi musicali e non solo. €20/30
P.le Cadorna 16 Romano d’Ezz. Tel 0424.36493 www.osteriapedrocchi.com
L’ambiente offre un winebar di benvenuto, seguito da una sala intima e raffinata, con luci soffuse e tanti dipinti alle pareti, è anche disponibile anche una saletta riservata per piccoli gruppi. La cucina è seguita dallo chef Matteo che propone tutte preparazioni espresse, privilegiando la carne e gli ingredienti di qualità del territorio, con qualche piatto di pesce. Luca vi seguirà in sala e vi proporrà il miglior abbinamento con il vino da etichette selezionate venete. €20/30
COMING SOON
SOUND AND VISION NIGHTCLUBBING
LA GUIDA AL VOSTRO DIVERTIMENTO NOTTURNO
I locali che trovate in questa sezione sono stati scelti e selezionati grazie ad una attenta valutazione che considera: ambiente, programmazione proposta, originalità e qualità dei servizi offerti. Tutti i locali sono stati selezionati e visitati dal nostro staff. Vi invitiamo quindi a frequentarli e fare di questi i vostri locali preferiti.
Legenda Simboli Musica: LIVE MUSIC SOFT & JAZZ
LIVE MUSIC ROCK
DJ SET
DISCOTECA
BRUSCHETTE PANINI
PIATTI FREDDI
Tipologia Locale: COCKTAILS
WINEBAR
BIRRERIA
Altro: smoking area MOSTRE
WIRELESS
GIARDINO ESTIVO
AREA FUMATORI
CLUB CON TESSERA
MEGA SCHERMO
SERVITO MEZZI PUBBLICI
ACCESSO DISABILI
CERCACI SU FACEBOOK
AMICI DEGLI ANIMALI
DISCOTECHE DISCOBAR BIRRERIE WINE BAR
NIGHTCLUBBING a Vicenza
SARTEA
Locale storico di Vicenza che da anni allieta e propone importanti novità. JND Festival Electronic Music, che ha portato il Sartea a livelli internazionali grazie ad una selezione ricercata di djs di ottimo livello provenienti dai Clubs di Berlino, New York e Londra. Ambiente liberty, affascinante e ricercato che risalta la qualità del servizio. Chiuso Lunedì C.so S. Felice 362 - VICENZA - Tel 0444.563725 www.sartea.it - www.facebook.com/bar- sartea
BARBIE MUSIC CLUB
NIGHTCLUBBING a Vicenza
l Barbie Music Bar è ormai punto di riferimento dell'ovest Vicentino per quanto riguarda la musica "live".Niente di banale, un continuo alternarsi di Band locali e non...con attenzione particolare alla musica d'autore,dj set molto vari nel genere variando dal hip hop all' house music...! Vasta gamma di birre Artigianali alla spina e in bottiglia, una grande varietà di cocktails , panini bruschette e molto altro ancora....wi-fi gratuito, mega schermo per seguire tutti gli sport..! Barbie Music Bar...non è la solita musica !
Via Bottego 20 - Arzignano - VICENZA Info FB. Barbie bar - Barbie music bar
MOC Montecrocetta
NIGHTCLUBBING a Vicenza
C'E' VITA SU MOC: immersi nella verde collina del Parco, prepariamo bruschette, piatti freddi ed insalatone con particolare attenzione alla qualità e freschezza dei prodotti...ampia scelta anche per una dieta vegetariana. Aperitivi in musica, iniziative culturali,serate DjSet...e concerti live domenica pomeriggio. Aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 02.00 Email: montecrocetta@gmail.com
Via Rivana 7 Bassano d. G. Info Tel. 377.4196772 - FB: moc_montecrocetta
VINILE
NIGHTCLUBBING a Vicenza
Vinile classe 1976 punto di riferimento per artisti e promoter fuori dagli schemi della maggior parte dei locali presenti sul territorio. Recentemente rinnovato propone Live music & dj set con feste a tema o party di tendenza. Locale con sala fumatori disponibile per feste private & happening... smoking area
Via Capitano Alessio 94 - Rosà www.vinileclub.it - Tel 347.1601429
MARAKELLA
NIGHTCLUBBING a Vicenza
Sulla statale che collega Vicenza a Padova esattamente a Grisignano si trova il Marakella. Nato dall’idea di unire il dolce e il salato in un unico ed accogliente ambiente. La ciliegina sulla torta? La musica! Che accompagna gli affollatissimi aperitivi domenicali dalle 18 in poi. Da provare a tutte le ore! Marakella vi aspetta!
Via Mazzini 6 - Grisignano di Zocco Info: Roberto 349.3198097 NEW
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WHY NOT
WHY NOT? CAFE’
NIGHTCLUBBING a Vicenza
Nuova location per il Why Not?! Chi non rimane ipnotizzato dal birillio di un cocktail appena versato in un bicchiere? Prima o dopo cena il Why Not? è un porto franco per la gioventù alternativa bassanese. La nuova location a due passi dal famoso Ponte Vecchio aggiungerà brio alle tue serate grazie anche alla selezione musicale dei vari Dj. Non vi resta altro che venire a trovarci!
Angolo Via Gamba/ Via Bricito - Bassano d. G.
BIRRERIA AL PEDON
NIGHTCLUBBING a Vicenza
Nuova gestione e locale completamente rinnovato per lo storico Pedon di Marostica. Bruschette, panini, toast, insalatone e "spuncioti", Kebab e Tagliata al rosmarino con patate; 5 varietà di birra alla spina (Guinness compresa) e bottiglie di birra da tutto il mondo. Una birreria dal sapore sixties, dove ascoltare musica psichedelica e garage, senza tralasciare il nostro beat... I posters dei concerti di Bill Graham per il Fillmore (U.S.A.) sono in vendita e già incorniciati; come anche il juke box e i flipper perfettamente funzionanti!
Via S. Antonio 12 Marostica - VI Info Tel. 348 6070213 - Chiuso Dom Matt e Lun
BAR SMERALDO
NIGHTCLUBBING a Vicenza
Nel centro storico di Vicenza, in Campo Marzo, il parco più malfamato del Veneto, un locale di grande atmosfera per cuori forti. Se i peggiori bar di Caracas vi fanno una pippa lo Smeraldo fa per voi!
Campo Marzo - VICENZA INFO - Facebook: barsmeraldo
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PRINCIPE DI BAVIERA
NIGHTCLUBBING a Vicenza
Classica birreria bavarese con cucina tipica abbinata. Grande varietà nel reparto snackeria. Intrattenimento serale con musica live di qualità. Vasta gamma di birre alla spinaed in bottiglia. La nostra birra artigianale “Maxirainer” ha ricevuto la medaglia d’oro: massima onorificenza in Germania e premiato inoltre come miglior birrificio della nazione, sinonimo di grande qualità ed attenzione che riserviamo alla nostra clientela. Vi aspettiamo per brindare in compagnia. Prosit!
Via Monsignor Don Sante Miotto 8 Rossano Veneto - Info : 320.35451820 Loris
CAFFE’ COLONNA
NIGHTCLUBBING a Padova
Nuova gestione e nuovo look per il Caffè Colonna di Piazzola sul Brenta, storico locale immerso nella splendida cornice di Piazza P. Camerini (fronte Villa Contarini).Moderno ed elegante punto d'incontro per colazioni, pranzi (primi piatti, panini, piadine, toast, tramezzini) e aperitivi, offre ottimi vini e cocktails. Ora INCOLONNATEVI all'ombra dei portici!!!!
48, Via Roma - 35016 Piazzola Sul Brenta (PD) tel: 049 5598120 - FB: caffecolonna NEW
GALA
NIGHTCLUBBING a Treviso
Ispirazioni d'autunno mi hanno portato a costruire ipotetiche chimere goderecce immerse all'interno di scorci poetici Asolani. I sensi possono cosi espandersi appieno: i colori allietano i nostri occhi, i sapori saziano le nostre fauci , la musica allieta i nostri cuori e l'arte ci rende liberi di approdare in isole sconosciute. Realtà o finzione ? chissà...ma se pensate che tutto questo non sia vero, camminate con leggerezza perchè state entrando nei miei sogni.
Via Canova 288 - Asolo (TV) Info: 0423.55288
NEW AGE
NIGHTCLUBBING a Treviso
New Age Club è il rock club più esclusivo della parte nord-orientale della penisola. new age club è totale garanzia di professionalità e visibilità per gli artisti affermati da tutto il mondo. new age club è trampolino di lancio per le nuove realtà musicali. new age club è lo spazio di divertimento notturno senza vincoli anagrafici. lo staff del new age club vi dà il benvenuto per una nuova elettrizzante stagione di live allo stato puro!
Via Tintoretto 14 - Roncade - TV Tel 0422.841052 www.newageclub.it
DE GUSTO
NIGHTCLUBBING a Treviso
It's kinda funk! La Gusteria tipica de'Gusto jezza, funkeggia e gioca al chilometro zero. Nella fantastica atmosfera di Villa Barbaro a Maser, Rosti, Giulio e Mc ti aspettano per farti rilassare, bere, mangiare e musicare. Il territorio messo in vetrina per essere gustato. Il de'Gusto è il locale per tutti e di tutti, dalla mattina alla sera escluso il lunedì allieta le tue giornate e si propone come l'alternativa alla noia del quotidiano. Il passato è passato, il presente è passato, ma il futuro deve ancora passare. Vieni a trovarci.
Villa Barbaro 4 - Maser - Treviso www.de-gusto.com - Tel 0423.565603
ROCK CAFE’
ROCK CAFE
NIGHTCLUBBING a Treviso
Dal '91 il "ROCK" è indiscusso punto di riferimento per tutti quelli che (scusate lo snobbismo) la musica la sentono un po' di più. Precursori della DJ CULTURE i due fratellini preparano con i loro super collaboratori anche ottimi drink. Ricerca e coerenza sono alla base del bel connubio tra passato, presente e futuro che ha vita in questo posto. Dal Martedi alla Domenica dalle 17.30 alle 01.00
St. dei Colli - Castelcucco - Tel 349.6027294 www.rokkafe.com
Vi consigliamo inoltre... Via Fonderia 73 - TV tel. (+39) 0422 697086 www.homerockbar.com HOME è aperto dal 2008. è stato eletto per come miglior dj bar d'Italia per 4 anni consecutivi. Il locale è stato concepito per ricreare quella sensazione, quella vibrazione, quella emozione, quel mood, quel giusto mix di semplicità, accoglienza, comfort, tranquillità e spensieratezza che potete trovare nella vostra casa. Home è un punto di ritrovo, di ristoro e di intrattenimento. E' un luogo che ha come fondamenta la musica rock. Adesso dovete solo provarlo!
HOME ROCK BAR
DEPOSITO GIORDANI
Via Via Prasecco, 13 Pordenone www.depositogiordani.it
Via Commerciale 12 Villa del Conte/Abbazia Pisani - PD Info: www.rickyspub.com Hot spot per chi ama la musica live di qualità grazie ad una crew e ad un programma bilanciato,si conferma uno dei locali più gettonati. Il meglio delle rock cover band,dell'alternativo ed indipendente, i tributi più leggendari. Dal grunge al postrock, dall'acustico al metal, dall'indie alla new wave! OPENPARTY con i migliori djs in campo rock, crossover, indie, electro! Se cercate un'alternativa al solito music pub con karaoke e cotillons, l'avete trovata.
RICKYS PUB
CHALET DE LA MOT
Baselga di Pinè - Trento Tel 380.7325710
Il Deposito Giordani offre al vasto pubblico giovanile ed all'area degli organizzatori culturali, un'opportunità in più di utilizzo di un contenitore polivalente e polifunzionale. La divisione del sito in sale e la dotazione di impianti audio, video e luci residenti permettono un accesso facilitato per promuovere e produrre serate musicali, teatrali, conferenze, corsi, feste private ed altre iniziative.
Nuova anima per il Chalet de la Mot, oltre a riaprire come pub con 6 splendide spine di selezionata birra e ospitare numerosi live e dj set, vi delizierà con il ristorante aperto dal martedì alla domenica dalle 18 alle 24.
Via Alto Adige 164 Gardolo - TRENTO Tel 0461 993261 Oltre Trento verso nord in zona Gardolo troviamo un nuovo locale “Officina Gambrinus”. Locale a 360° che offre ottimi piatti sia a mezzogiorno sia alla sera. Potete gustare sia pizze che piatti tipici trentini. Una programmazione musicale di qualità, accompagnerà i vostri weekend con i djset al Venerdì e musica live al Sabato sera. Non vi resta che provare le emozioni dell’Officina Gambrinus!
JACK THE RIPPER
OFFICINA GAMBRINUS
Via Nuova 9 - Roncà - VR Tel 045.9971260 www.jacktheripper.it
Un vero tempio del rock! Un punto d’incontro obbligatorio per la buona musica. Da qui sono passate le migliori band underground del pianeta. E se Elvis fosse ancora vivo dopo Las Vegas avrebbe scelto questo posto per esibirsi. Il Jack the Ripper è alternativo, fuori da mucchio, inossidabile, una garanzia di qualità e continuità. Rochenrol!!!
RISTORANTINO_WINE BAR_JAZZ CLUB CENA CON CONCERTINI JAZZ AND WORLD MUSIC
WWW.RIVEJAZZCLUB.IT LUN 3 SETT SANDRO BONFANTI Trio VEN 7 SETT BOSSAMBA Bossanova LUN 10 SETT FIELMEN OF BLUES Blues VEN 14 SETT di.PLES Balkan Music LUN 17 SETT BARBARA BELLONI + 4 FRIEND FISH
VINT VERY AGE PART Y
VEN 21 SETT LA DOLCE VITA Evento Vintage dress code 50-60 Con IL MAGNETOFONO
VEN 28 SETT APOLIDE 4et con Beppe Calamosca Jazz OSTERIA RIVE - VIA RIVE 14 CARTIGLIANO - INFO: 348.8265815
LA D OLCE VITA VEN 21 S ETT