SPORT CLUB AGOSTO/SETTEMBRE 2009

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Alessia Filippi_foto Grazia Neri

Agosto/Settembre 2009

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Sommario

sommario agosto_settembre 2009 6 8 10 12 14 20 22 24 28 30 34 36

Editoriale di Paolo Barelli Focus - di Alessandro Cochi - di Piero Marrazzo Formazione di Tommaso Mandato Cultura sportiva di Paolo Del Bene Focus di Daniele Popolizio Roma09 17 giorni di gare, passione, sudore e lacrime Intervista Ci siamo! Intervista Va... in onda Roma09 Baseball Ma che Mondiale! Rugby All’inferno senza scottarsi Boxe A Milano suona il gong della boxe mondiale Fiamme Gialle In grande spolvero ai Giochi del Mediterraneo Motori Pensieri su due ruote

40 Sport&finanza 44 Vela I Miti del Mare 46 Surf Ritorna Italia Surf Expò 50 Taekwondo Uno sport a cinque cerchi

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Sport Club Editori srl

via Morlupo, 51 00191 Roma tel. 06 97600342 fax 06 97277879 www.sportclubmagazine.it info@sportclubmagazine.it

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Direttore editoriale Luigi Capasso Direttore commerciale Davide Campanella

www.sportclubmagazine.it

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Sport Club Anno VII - n. 51 - agosto_settembre 2009 Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004 Direttore responsabile Luigi Capasso l.capasso@sportclubmagazine.it Presidente Onorario Giuseppe Capelli Consiglio di amministrazione Sport Club Editori Luigi Capasso, Giuseppe Capelli e Donatella Fedeli

Editorialisti Paolo Barelli, Piero Marrazzo, Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Pino Capua, Alessandro Cochi, Paolo Del Bene, Daniele Popolizio, Tommaso Mandato, Sabrina Rondinelli

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Hanno collaborato a questo numero Matteo Cirelli, Fabio Onnis, Carlo Stigliano, Silvia Pittelli, Gianluca Scarlata, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Roberto Cundari, Andrea Tranquilli, Anna Tina Mirra, Alexia Amaricci, Andrea Cecinelli, Daniela Perrone, Gianni Boninsegna, Pietro Malato, Luigia Latteri, Andrea Friedrich, Mattia Morandi Golf Simone Selli Motori Matteo Cirelli Sport&Finanza Marcel Vulpis Rugby Andrea Cimbrico Progetto grafico e Impaginazione Marta Centra grafica@sportclubmagazine.it Pubblicità

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advertising@sportclubmagazine.it

d.campanella@sportclubmagazine.it Redazione Napoli Sportform - Centro Direzionale Is. B/3 - Napoli tel. 081 19562785 - fax 081 19562657 info@sportform.it

56 Golf -Intervista a Franco Chimenti -il Circuito Pilsner Urquell Pro Tour -La “nouvelle vague” del golf -Swing e put per tutti -Coordinazione e timing

Fotografie Grazia Neri Stampa Plus Group Srl - Roma Finito di stampare nel mese di luglio 2009

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È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Editrice Capasso srl

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Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.

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Editoriale

di Paolo Barelli Presidente FIN - Federazione Italiana Nuoto

L’Italia unita

nel segno dei mondiali a 13esima edizione dei Mondiale di nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere nasce all’indomani delle Olimpiadi di Atene 2004, quando la Federazione Italiana Nuoto, che ho l’onore di presiedere, avanza la candidatura per organizzare la rassegna iridata con l’obiettivo di creare un evento unico, che accrescesse l'interesse per le specialità acquatiche, favorisse ulteriormente l'aumento del numero di praticanti e lasciasse un’eredità permanente sul territorio con una serie di impianti nuovi e rinnovati. Il fine virtuoso della candidatura, e il supporto del Governo e degli enti locali, ci consentirono nel luglio 2005, ai Mondiali di Montreal, di superare la concorrenza di Atene, Yokohama, Mosca e Dubai e di porre le basi concrete per realizzare l’ambizioso progetto che oggi è realtà. Lo dimostrano gli impianti di Pietralata, Valco San Paolo ed Ostia (Comune di Roma), Frosinone, Tivoli, Anguillara e Monterotondo (Regione Lazio) ed Anzio (Provincia); oltre a numerose strutture private, la cui costruzione o ampliamento, sono stati resi pos-

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sibili grazie alla passione e alle disponibilità economiche dei circoli che si sono fatti carico di tutte le spese. Colgo l’occasione per ringraziare sentitamente i Governi Prodi e Berlusconi, le Giunte Comunali Veltroni ed Alemanno, le Giunte Provinciali Gasbarra e Zingaretti e la Giunta Regionale Marrazzo per l’impegno bipartisan che hanno garantito al Mondiale all'insegna dello sport e della trasparenza. E che sia un evento “mondiale” lo rivendicano i numeri: 4000 tra atleti e tecnici

in rappresentanza di 183 Paesi, 2500 volontari, 1500 operatori della comunicazione per 1400 ore di copertura televisiva attraverso l'impegno della RAI, host broadcaster della rassegna iridata, che catalizzerà l'attenzione di 2.000.000.000 di telespettatori e 200.000 presenze in tribuna. Numeri che genereranno un notevole impatto economico: come evidenziato da studi dell'Istituto Piepoli e della Camera di Commercio che stimano il valore aggiunto sull’incidenza del

PIL per il 2009 in percentuali di 2.2 punti sul Comune di Roma, di 2.0 sulla Provincia di Roma, di 1.5 sulla Regione Lazio e di 0.2 sul Paese e un incremento sul segmento turistico della Capitale pari al 12% e a770 milioni di euro. Abbiamo lavorato affinché i Mondiali di Roma restassero nella memoria degli appassionati e a disposizione dei cittadini anche dopo la cerimonia di chiusura. Ne siamo orgogliosi. Vi aspettiamo al Parco del Foro Italico!


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Focus

di Alessandro Cochi Delegato allo Sport del Comune di Roma

di Piero Marrazzo Presidente della Regione Lazio

...e adesso arriva a Roma dopo 15 anni il Baseball Campionati Mondiali di Nuoto

Dal 17 luglio al 2 agosto la città di Roma ancora sotto i riflettori per i FINA World Championships opo la magica serata del Golden Gala, competizione internazionale di atletica leggera che ha scaldato gli spettatori dello Stadio Olimpico il 10 luglio, il Foro Italico aprirà le porte alle stelle dell’acqua provenienti da tutto il mondo per incoronare Roma, ancora una volta, Capitale dello Sport. A conclusione di un anno sportivo ricco di soddisfazioni per la nostra città, voglio rivolgere un personale “in bocca al lupo” a tutti gli atleti nazionali che si “batteranno” per rendere onore al medagliere italiano e che sono sicuro regaleranno molti successi all’intera penisola. Fin dal giorno del suo insediamento, la Giunta Alemanno ha creduto in questo progetto e collaborato con il Comitato Organizzatore, formatosi nel 2005, affinché la Capitale maturasse tutte le caratteristiche indispensabili per vivere al meglio questo importante avvenimento e, in virtù di un forte senso di responsabilità, ha accantonato le polemiche per pensare produttivamente a quella che sarà non solo una splendida festa di sport ma un’illustre vetrina per la Capitale. I Mondiali, infatti, renderanno l’intera cittadinanza spettatrice di un appuntamento che mancava dal 1994 ma, al tempo stesso, lasceranno in dote alla città di Roma un’eccezionale eredità impiantistica. Sport di vertice, dunque, in grado di riversare i propri effetti benefici sullo sport di base: l’organizzazione dei grandi

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eventi, non smetteremo mai di dirlo, deve poter favorire il raggiungimento di obiettivi sociali e lasciare una traccia positiva permanente sull’intera comunità, con particolare attenzione ai giovani dediti alla disciplina. Precedentemente ai lavori intrapresi per questi tredicesimi Campionati, la Capitale disponeva di un’unica piscina olimpionica coperta, costruita nel 1936 nel Complesso del Foro Italico, mentre ora, grazie alle sinergie sviluppate con le istituzioni e all’impegno dei privati, lasceremo in dote al territorio una rilevante quantità di strutture pubbliche, private e comunali, che, attrezzate e potenziate, andranno a riqualificare aree da anni rimaste nel degrado. E’ il momento di dare il meritato spazio alla competizione sportiva e allo spettacolo, che certamente non deluderanno il numeroso pubblico internazionale accorso per assistere alle gare. In conclusione voglio rivolgere un plauso anche a tutto lo staff organizzativo del 36esimo “Campionato di Calcio Iustitia”, sotto l’egida del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in collaborazione con Alleanza Sportiva Italiana. Il prestigioso torneo di calcio amatoriale, che si svolge tra ottobre e giugno all’interno di circoli sportivi, continua a confermarsi nel tempo una manifestazione di indubbio successo dello sport romano e quest’anno è tornato a disputare, dopo oltre dieci edizioni, la finale allo Stadio Flaminio.

La Regione Lazio è pronta a ospitare nel mese di settembre la fase finale dei Mondiali di Baseball n evento a cui siamo orgogliosi di partecipare, soprattutto in questa edizione che vede protagonista l’Europa unita: il Lazio fa parte infatti dei territori europei scelti per la fase finale dei Mondiali. Sarà un grande evento sportivo, ma anche un’importante occasione politica e culturale per costruire un continente unito. Nel nostro Paese il baseball ha iniziato la sua attività ufficiale circa sessanta anni fa, ha solide basi in diverse aree territoriali e oggi è uno sport in forte crescita in termini di tesserati, spettatori e d’interesse dei mass media. L’edizione 2009 vedrà la partecipazione di 22 squadre nazionali, sarà disputata in 7 diversi paesi e, in particolare in Italia, in un numero di città mai visto prima: 20 sedi in 10 regioni. Come teatro della finale del 27 settembre è stato prescelto lo stadio “Steno Borghese” di Nettuno, che è un esempio dello sviluppo quantitativo e qualitativo dell’impiantistica italiana dedicata al baseball, essendo un impianto di eccellenza a livello europeo. La Regione Lazio non solo si trova al centro di un evento sportivo di portata internazionale, ma è anche coinvolta in un progetto parallelo promosso dal comitato organizzatore e intitolato “Mondiale a cinque basi”, come i punti chiave che segnano il campo da baseball. Le cinque iniziative sono volte alla promozione della pratica sportiva nel territorio e alla sua valorizzazione. La Re-

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gione Lazio è particolarmente felice per l’attenzione riservata al tema dell’ambiente: la Coppa del Mondo di baseball sarà certificata dalla definizione “Green Event” con la certificazione ISO 14001 e avrà l’impegno ad essere un evento ad “emissioni zero”. Sarà utilizzata energia prodotta da fonti rinnovabili, si sosterranno iniziative sull’eco-mobilità, ci sarà contenimento e raccolta differenziata e verranno utilizzati materiali riciclati. Tutto questo, con lo scopo di arrecare un impatto ambientale minimo alle località sedi delle gare dove si svolgeranno gli incontri più importanti, con la più alta partecipazione di pubblico. Le Finali italiane saranno promosse negli altri sei Paesi che hanno organizzato il Mondiale anche attraverso l’eccellenza tipica e dell’enogastronomia. A Nettuno si disputeranno cinque di questi incontri dell’agroalimentare, tra cui la finalissima del 27 settembre: una vetrina qualificata e una straordinaria opportunità di contatto internazionale per i prodotti tipici della nostra regione. Infine, anche i più giovani non sono stati dimenticati dalla Regione e dal Comitato Organizzatore. Migliaia di alunni delle scuole medie inferiori del Lazio saranno infatti portati nei cinema in cui sarà proiettato un grande film dedicato al baseball. Un’occasione in più per i nostri ragazzi di entrare in contatto con sport che non si vedono spesso in televisione e che impropriamente vengono catalogati come “minori”.


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Formazione

a cura dell’Avv. Tommaso Mandato Presidente Sport Form

sempre più ricorrente sentir parlare della figura del personal trainer. Sino a pochi anni fa era considerato un servizio riservato solo ad individui facoltosi. I tempi cambiano ed oggi richiedere i servizi di un personal trainer sta diventando sempre più una consuetudine. Il personal trainer è una figura professionale altamente qualificata in grado di seguire passo passo l’allenamento di un soggetto e, prima ancora, valutarne lo stato di forma ed efficienza fisica e determinare gli obiettivi da raggiungere. In Italia la figura del Personal Trainer è relativamente recente, tuttavia in discreta espansione, specialmente al centro-nord del Paese. Se i primi Personal Trainer erano per lo più appassionati del settore, con alle spalle diversi anni di allenamento, attualmente ci si affida spesso a Personal Trainer con formazione universitaria. Il Personal Trainer non è una vera e propria “novità” dei nostri giorni. Già negli Antichi Giochi Olimpici, e più precisamente dal 776 a.C. al 393 d.C. (quando l’imperatore Teodosio decise di abolirli n.d.r.) si affacciava sul panorama sportivo una figura professionale che si chiamava Pedotribo. In genere i Pedotribi possedevano una palestra privata e provvedevano a tutti i bisogni degli atleti prima e dopo le competizioni, inclusi i massaggi e gli esercizi di rilassamento, ma erano anche esperti in medicina pratica e stilavano programmi di grandi razio-

Il Personal Trainer: una figura sempre più ricercata e qualificata nel mondo dello sport

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ni alimentari per lottatori e pugili. A metà del Novecento ritroviamo finalmente questa figura professionale, che già negli anni ’40 a Hollywood collaborava nella creazione e nel mantenimento della forma fisica. Divi come Maryliyn Monroe, Harold Flynn e Clark Gable, tanto per citarne qualcuno, si sono affidati al più famoso Personal Trainer della storia moderna: Bob Delmonteque. Un personaggio straordinario, grandissimo esperto di forma fisica e alimentazione, tanto da essere incaricato dal Governo degli Stati Uniti alla cura della preparazione atletica degli astronauti impegnati con la prima missione Apollo. Per arrivare ai giorni nostri, l’attività fisica ormai già dagli anni ’80 non è più finalizzata esclusivamente all’aspetto fisico puramente estetico, ma è diventata la componente basilare per un miglioramento nel benessere fisico e psichico. Con questa nuova ottica, si abbinano programmi di attività fisica, frutto di una ricerca scientifica, a una programmazione alimentare equilibrata. Oggi non c’è professionista che non si affidi al pro-

prio “manager corporeo polivalente”. Il Personal Trainer non è solo un ricercatore scientifico personale ed un compagno di allenamento, ma è soprattutto il gestore del menu giornaliero e del preciso momento in cui deve essere assunto. Come si diceva in precedenza, oggi, il Personal Trainer deve avere una formazione universitaria: nel corso di laurea in scienze motorie (ex ISEF), vengono insegnate materie medico-scienifiche come l'anatomia umana, la biochimica e la fisiologia, la fisiologia dell'esercizio, la biomeccanica del movimento e i fondamenti della nutrizione. Chi non sceglie il percorso accademico deve districarsi tra le tante federazioni, associazioni o enti che svolgono corsi di formazione per poter operare in tale settore. Un personal trainer laureato in una disciplina inerente il fitness, o addirittura laureato in più discipline che abbiano ruoli complementari nella pratica sportiva, che segue regolarmente corsi e master di aggiornamento, seminari di settore, convegni ecc. è certamente quanto di meglio si possa chiedere. Queste cono-

scenze rappresentano la base di partenza da arricchire ogni giorno con costante aggiornamento ed una buona dose di “pratica”. La pratica è indispensabile al pari della teoria. Non si potrà mai essere dei bravi professionisti se, per primi, non si conosce e pratica la disciplina che si pretende di insegnare. Il buon Personal Trainer comunque ed in ogni caso, deve sempre restare all’interno delle proprie competenze. Capita di frequente che le persone che si rivolgono al PT chiedano informazioni e consigli sia da un punto di vista sanitario sia da un punto di vista dell’alimentazione. Il professionista competente è in grado di dare consigli alimentari, ma non può certo prescrivere una dieta personalizzata, compito di altre figure professionali, così come non può curare le patologie, pur conoscendole al fine di evitare complicazioni con esercizi eventualmente errati. La figura del personal trainer può essere dipendente o autonomo. Per concludere in considerazione del dato che oramai il fitness ha raggiunto il primato di sport più praticato dagli italiani, scalzando il dominio finora indiscusso del calcio, attestandosi su un numero di praticanti che supera abbondantemente i 4 milioni (pari al 25% degli sportivi), le opportunità di impiego per la figura del Personal Trainer crescono continuamente, richiedendo nel contempo però, proporzionalmente sempre più preparazione e professionalità.


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Cultura sportiva

di Paolo Del Bene Docente del Corso di Laurea di Scienze Motorie Università Tor Vergata

L’Italia è agli ultimi posti in Europa per l’attività motoria e sportiva. Dalla consapevolezza di questo dato il Presidente del Coni Giovanni Petrucci ha inviato una lettera al Ministro Gelmini per prendere provvedimenti e collaborare per risolvere questa situazione

Caro Ministro... ella lettera sono subito chiare le ragioni di questa mobilitazione: “Lo sport non è mai riuscito ad entrare concretamente e stabilmente nella Scuola. La partita dello sport nella Scuola non solo non si è vinta, ma non si è riusciti neanche a giocarla, e la delusione è grande perché nonostante tutti i tentativi fatti nel corso degli anni, il nostro Paese - che eccelle in molti settori - purtroppo nella classifica della presenza dell’attività motoria e sportiva nell’ambito scolastico è tristemente agli ultimi posti in Europa”. Il Presidente, con spirito di collaborazione e di disponibilità, parla al Ministro dei primi obiettivi che gli organi del Coni, appena rinnovati, si sono posti per il programma del nuovo quadriennio scolastico. Petrucci sottolinea anzitutto i valori principali dell’attività sportiva, affermando che nella pratica sportiva si imparano molte cose: non solo uno stile di vita sano, ma anche il rispetto delle regole e degli avversari, il sacrificio degli allenamenti e lo spirito di squadra. A partire da queste considerazioni condivisibili da tutti, il Coni ha intenzione di rafforzare la cosiddetta cultura sportiva. Lo sport ormai è un fe-

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nomeno sociale praticato da oltre 34 milioni di italiani, e sarebbe dannoso ignorarne l’importanza. “Per far sì che la “cultura” dello sport in Italia possa crescere ed essere diffusa in modo capillare si richiedono interventi di ampia portata su tutta la popolazione, e non solo tra coloro che già riconoscono il valore dello sport, frequentando una società sportiva. Occorre pertanto operare sin dalla più ampia tenera età e nel contesto della scuola dell’obbligo” afferma Petrucci, delineando il progetto che ha intenzione di solidificare. Petrucci ricorda che è passato esattamente un secolo dall’ultima fondamentale legge approvata per dare valore all’attività sportiva nelle scuole. Nel 1909 la legge Daneo stabiliva l’obbligatorietà per gli alunni a prendere parte ad un corso di educazione fisica. Obbligo che riguardava ogni scuola pubblica, primaria o media, maschile o femminile. 100 anni dopo, lo sport non è ancora riuscito ad entrare concretamente e stabilmente nella scuola. La chiusura della lettera di Petrucci conferma il tono collaborativo con cui il Coni guarda al futuro dello sport: “Abbiamo fiducia in Lei, siamo certi che saprà attivare i percorsi giusti per portare il no-

stro Paese al passo degli altri e che non passeranno invano altri cento anni -conclude-. Il mondo dello sport, nella sua interezza, con le Federazioni sportive, le Discipline associate, gli Enti di promozione sportiva e tutte le società sportive, vuole partecipare a questa sfida ed è

pronto ad offrire tutto il suo contributo di competenza ed esperienza, anche con sacrifici sul piano finanziario. Restiamo in attesa di un Suo segnale” Anch’io spero fortemente che il progetto riesca a crescere, e soprattutto, spero in un futuro in cui si possa crescere con lo sport. Presidente del Coni Giovanni Petrucci



Focus

del prof. Daniele Popolizio Resp.le "Progetto Europeo sullo Sport", Direttore Generale CENPIS

I meccanismi mentali della riuscita T

ifosi, tecnici, dirigenti, gli atleti stessi…tutti si chiedono quali sono i meccanismi della mente che garantiscono la riuscita, che stimolano la performance. Tutti cercano di trovare i “tasti giusti della mente” di uno sportivo o di un team al fine di fargli dare il massimo. È nata così un’esigenza nuova: la preparazione mentale dell’atleta di alto livello, nella ricerca di quel “qualcosa in più” che faccia la differenza. E che lo faccia nel momento in cui serve davvero. L’apertura degli allenatori di nuoto alla tematica psicologica e alla nuova figura del “coach mentale”, predispone lo sport tutto ad uno scenario nuovo, ad una sorta di “rivoluzione scientifica”: lo sviluppo della sinergia fra coach mentale e tecnico. Con la conseguente ridefinizione e integrazione di tutte le metodiche di preparazione dell’atleta, che si “tareranno” man mano sullo specifico polo mente-corpo di quel singolo individuo. Federica Pellegrini e Alessia Filippi, Filippo Magnini e Luca Marin, e ancora Edoardo Giorgetti e Damiano Lestingi talenti emergenti della rana e del dorso, Beatrice Adelizzi e Giulia Lapi del sincro, tutti atleti che hanno scelto di prepararsi dal punto di vista mentale per, come dicono i manager, “accre-

Luca Marin

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scere il vantaggio competitivo” su tutti gli altri, primeggiare ai massimi livelli e per lungo tempo. Che cosa significa? che gli atleti stessi e i loro allenatori sono ormai alla ricerca di un nuovo equilibrio psico-fisico che permetta di esprimere tutto il potenziale a disposizione nel momento giusto. Un equilibrio vincente che, miscelando gli ingredienti indicati negli articoli precedenti (resilienza, continuità, leadership, coesione del team di lavoro), permetta di esprimersi al massimo tirando fuori tutto il proprio talento. I meccanismi mentali inconsci, i processi decisionali, la gestione dello stress emotivo, le variabili extra sportive e il rapporto con il proprio allenatore, sono tutte dimensioni che è ormai indispensabile monitorare e gestire per costruire la migliore performance. E il tutto va reso possibile sotto la pressione di un evento come quello dei Mondiali di Roma, evento di punta di tutta la stagione. Sono oltre cinque anni che con lo staff della nostra società, il Cenpis, e grazie al mio incarico di Resp.le Internazionale del Progetto Europeo sullo Sport, studiamo e trattiamo i meccanismi scientifici che sono alla base di tutti i fenomeni di “peak performance” (cioè della prestazione di picco, dell’ “andare al massimo”) del campo umano, da quelli sportivi a quelli manageriali - professionali, fino ad osservarne il collegamento con lo sviluppo di patologie psicosomatiche o le crisi di diversa natura. Abbiamo così costruito una preparazione psicologica, un addestramento mirato a conoscere ed esprimere il proprio potenziale psico-attitudinale per favorire una “attivazione speciale”: una sorta di equilibrio psico-fisico ideale (assolutamente soggettivo) che predispone l’individuo alla massima espressione di se stesso. L’interruttore di questo delicato meccanismo è quasi sempre una situazione altamente stressante e “pericolosa” (percepita come tale o realmente pericolosa) per l’individuo, che mette sotto pressione l’idea di sé e ne stimola di conseguenza la riuscita. Lo stress non è un elemento necessariamente negativo: senza dubbio “consuma” energie nervose e ci ostacola, ma è dalla tenuta nei momenti di stress che impariamo a contare su noi stessi e ad esprimere tutto il nostro potenziale, il nostro talento. Cavalcare lo stress o perfino indurlo e modularlo nell’atleta serve proprio a questo: a mettere a fuoco ciò che l’individuo vuole veramente da se stesso e stimolare le sue risposte più forti ed efficaci. Senza commettere errori nel momento che conta!

“Grazie a questa nuova metodologia di preparazione psicologica ho potuto esprimere tutto il mio talento al momento giusto, ottenendo al 100% quello che volevo: l’oro olimpico con il record del mondo. Nel tempo ho acquisito la capacità di rispondere subito con forza interiore a qualsiasi cosa accada, trasformando le energie negative in positive. Puoi avere tutte le qualità di questo mondo, ma se non sei serena con te stessa e non credi in te, tutto sfuma”. Federica Pellegrini

“Con questa nuova preparazione mentale ho scoperto diverse qualità inespresse del mio talento, sono cresciuta come atleta ed ho imparato a gestire lo stress della competizione in modo ottimale, modulandolo in funzione dei miei obiettivi. Molte volte ci capitano occasioni particolari nella vita, cose a cui teniamo che non sempre siamo pronti a cogliere, ma con un’adeguata consapevolezza di sé possiamo toglierci soddisfazioni di gran lunga superiori a quelle che ci aspettiamo”. Alessia Filippi

“Da quando ho commesso l’errore alle olimpiadi è camiato qualcosa in me, avevo perso voglia e convinzione, ma poi ho iniziato la metodologia di preparazione mentale che tuttora porto avanti e in poche sessioni ho potuto comprendere quali meccanismi mentali negativi erano scattati nella mia mente e ritrovare gli stimoli giusti. E ora voglio confermare il titolo ai prossimi campionati del Mondo” Filippo Magnini

“Con l’arrivo dei Mondiali di Roma ho voluto assolutamente iniziare anche io questa innovativa preparazione finalizzata all’incremento della performance e ne ho tratto subito giovamento; di sicuro non avevo capito tutto il mio potenziale e sto lavorando da mesi per provare finalmente ad esprimerlo tutto.” Luca Marin

Addestrare a gestire questo meccanismo di stress-risposta ottimale è fondamentale perché nello sport di alto livello di oggi il talento non è più sufficiente. Prepararsi mentalmente all’attività di alto livello non è solo risolvere crisi, ma è preparare la propria mente a dare il massimo, a tirare fuori tutto quello che c’è nel momento giusto, a costruire ed allenare alcune caratteristiche psicologiche indispensabili e fondamentali. In sintesi evitare gli autogoal ed esprimere tutto il potenziale di cui si dispone, ma riuscendo a contenere, gestire e modulare il meccanismo dello stress. Noi vogliamo allora sbilanciarci in occasione di questi Mondiali e fare delle piccole previsioni di riuscita per ognuno dei campioni da noi preparati: - Federica Pellegrini e Alessia Filippi sono le nuotatrici dalle quali ci aspettiamo di più, abbiamo preparato una doppietta per la veneta

(200 e 400 sl) e una tripletta per la romana (1500, 800 sl e 400 misti), più ovviamente un esito positivo dale staffette: - Filippo Magnini e Luca Marin punteranno secondo noi al Titolo il primo e ad un posto sul podio il secondo, mentre abbiamo l’ambizione di una finale per i due talenti emergenti Giorgetti e Lestingi - per il sincro abbiamo preparato le atlete Adelizzi e Lapi ad un podio, che sarebbe un grosso passo in avanti per la nostra nazionale Io credo che la nostra squadra possa davvero sorprendere in questi Mondiali e se le nostre previsioni saranno confermate…beh sarebbe anche una definitva conferma non solo per le nostre innovative metodologie ma anche per l’efficacia di un supporto psicologico oggi nello sport di alto livello. Perché la mente va sempre più…preparata a vincere.

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Alessandro Campagna

Federica Pellegrini

Mondiali di Nuoto

17 giorni di gare, passione, sudore e lacrime

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Alessia Filippi

La nazionale spagnola di sincro


Valerio Cleri

Michael Phelps

I 13th FINA World Championships – Mondiali di Nuoto Roma09, un condensato di emozioni e momenti memorabili che appare impossibile stilare una classifica degli eventi che lasceranno un segno. Abbiamo provato a mettere insieme dieci eventi che, a nostro personalissimo giudizio, potrebbero racchiudere l’essenza della kermesse iridata:

1 CERIMONIA DI APERTURA

18 LUGLIO: Stadio dei Marmi, Giovanni Allevi, Claudio Baglioni, l’Accademia di danza. Basterebbero questi quattro nomi per rendere la cerimonia di apertura un evento di per sé unico. Come già nel 1994 con “Acqua nell’acqua”, l’Artista di “Questo Piccolo Grande Amore” si rituffa nel Mondiale di Nuoto con un nuovo brano, “Un Solo Mondo”, che sarà la colonna sonora portante dei campionati;

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TRAMPOLINO 3 METRI DONNE 21 LUGLIO: Tania Cagnotto contro la Cina. Il duello per le medaglie dovrebbe esser questo con l’atleta azzurra che punta non solo a confermare i due bronzi mondiali di Montreal e Melbourne ma proverà a migliorarsi spinta dal pubblico di casa;

3 NUOTO IN ACQUE LIBERE

10 KM UOMINI 22 LUGLIO: potrebbe essere il grande giorno di Valerio Cleri. L’atleta di Palestrina ha una grande voglia di riscatto dopo la cocente delusione di Pechino dove la medaglia olimpica gli sfuggì di un niente. Il mare di Ostia è il suo mare e lui non vorrà fallire;

4 SINCRONIZZATO TEAM LIBERO

25 LUGLIO: con i primi due gradini del podio virtualmente assegnati, Russia e Spagna sono di un

altro pianeta, la lotta per il bronzo dovrebbe coinvolgere Stati Uniti e Cina. L’Italia proverà ad entrare nell’elite mondiale ma inserirsi in zona medaglia appare davvero molto difficile;

5 200 STILE LIBERO FEMMINILE

29 LUGLIO: LA GARA. Quella che tutta Italia aspetta. Federica Pellegrini, primatista mondiale della distanza, tenterà di bissare l’oro olimpico. Sara Isakovic e Coralie Balmy proveranno a metterle i bastoni fra le ruote ma stare dietro a questa Federica, oggi, è impresa davvero difficile;

6 100 STILE LIBERO UOMINI

30 LUGLIO: Bernard, Bousquets, Schoeman, Cielo e Hayden. La sfida per eccellenza del nuoto presenta il top della velocità mondiale. E Filippo Magnini? Il due volte iridato proverà a centrare un prestigioso e difficilissimo tris. Ma nella piscina di casa potrebbe accadere di tutto;

7 PALLANUOTO DONNE FINALE

31 LUGLIO: Olanda, Stati Uniti ed Australia davanti a tutte, desiderose di confermare le medaglie olimpiche. Il Setterosa di Roberto Fiori, eliminato nei quarti a Pechino proprio dalle eterne rivali orange, cercherà un posto almeno nei quarti: poi, con l’obiettivo di una medaglia, Tania Di Mario e compagne tenteranno il colpo gobbo; PALLANUOTO UOMINI FINALE

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01 AGOSTO: L’Ungheria, campione olimpica, ha perso la sua guida, Tibor Benedek ma continua ad essere avversario molto temibile. Al suo livello sono Stati Uniti, Serbia, Montenegro e Croazia che proveranno a strappare lo scettro ai magiari. Il Settebello guidato da Sandro Campagna non appare tra i candidati all’oro: ma proprio qui il CT azzurro trionfò da giocatore nel 1994 e lui che è l’uomo delle missioni impossibili sogna di ripetersi da tecnico;

9 800 STILE LIBERO DONNE

01 AGOSTO: si dice che non si possa esser profeti in patria ma Alessia Filippi cercherà, con tutte le sue forze, di ribaltare questo luogo comune. Sarà un duello tra lei e Rebecca Adlington, l’inglese che a Pechino la privò della gioia dell’oro olimpico. Stavolta però Alessia giocherà in casa e lei, romana e romanista, non si accontenterà di qualcosa di meno dell’oro;

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100 FARFALLA UOMINI 01 AGOSTO: 350 giorni sono passati da quella mattina al Water Cube di Pechino dove Michael Phelps toccò in maniera più decisa rispetto a Milorad Cavic. Il fenomeno di Baltimora ha avuto un anno difficile ma parte coi favori del pronostico; il serbo però ha tanta di quella rabbia in corpo che stavolta, dovessero arrivare in volata, la piastra la frantumerebbe.


Miolard Cavic, in basso Bernard

Lo Stadio dei Marmi scenario della cerimonia di apertura dei Mondiali

Tania Cagnotto, in basso Roberto Fiori

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Mondiali di Nuoto Roma09: Calendario delle competizioni



Intervista

Ci Siamo! Con l'inaugurazione delle piscine di Valco S. Paolo e Ostia tutti gli impianti sono stati consegnati. E il Commissario delegato per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto Claudio Rinaldi può finalmente dire di aver vinto il suo Mondiale. Ora la palla passa ai nostri atleti. di Matteo Cirelli

ra che i lavori sono finiti, l'Ing. Claudio Rinaldi ci scherza su e si dà del folle. Ma nei suoi dodici mesi da Commissario delegato per lo svolgimento dei Mondiali di Nuoto, di periodi bui ne ha passati parecchi. Un percorso ad ostacoli quello della realizzazione delle strutture natatorie adibite alle gare della Manifestazione internazionale. Una sfida difficile che finalmente l'ingegnere romano può dire di aver vinto. Di concerto con il Comitato Organizzatore, le Istituzioni e gli oltre 5000 operai che per un anno hanno lavorato ininterrottamente per rendere possibile l'evento, Claudio Rinaldi può dirsi soddisfatto del lavoro svolto. Togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe, e ribattendo con i fatti a chi con le parole, fino a qualche mese fa, non credeva possibile l'impresa.

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Gli impianti sono stati consegnati. È tutto pronto il grande evento? Finalmente possiamo dire che abbiamo termi-

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nato i lavori. Con l'inaugurazione delle due piscine comunali di Ostia e Valco San Paolo la grande macchina organizzativa ha terminato la sua corsa. In questo anno ci sono stati degli intoppi, ma siamo fieri di aver realizzato tutti gli impianti che un evento come il Mondiale di Nuoto richiede. Oltre ai tre impianti comunali di Roma (Ostia, Pietralata e San Paolo), sono state consegnate anche le cinque piscine pubbliche di Anzio, Tivoli, Monterotondo, Frosinone e Anguillara. Insieme alle diciotto strutture frutto di investimenti privati sono ventisei gli impianti che verranno utilizzati durante la manifestazione. Lei è stato designato circa un anno fa a Commissario delegato per lo Svolgimento dei Mondiali di Nuoto Roma 2009. C'è stato un momento in cui ha pensato che i lavori non sarebbero stati completati? Non ho mai pensato a una cosa del genere. Certo, ci sono stati dei momenti di scoramento e non posso dire che sia stato un compito

semplice, ma non ho mai dubitato. Negli ultimi mesi poi siamo stati oggetto di una certa campagna pubblicitaria sfavorevole, che ha avuto anche ripercussioni sul piano internazionale. Per quanto mi riguarda però, l'obiettivo non è mai stato a rischio. Le sono stati concessi dal Governo dei poteri di deroga, per snellire soprattutto i vari iter burocratici. Ha beneficiato di queste possibilità? In realtà no. Potevano esserci delle situazioni straordinarie, ma di fatto è stato un efficiente lavoro ordinario. Quelli che per alcuni sono stati presi per dei ritardi cronici, in realtà erano i tempi che servivano per trovare un accordo e una conciliazione di intenti fra la Federazione, le Istituzioni e le altre realtà che gravitano intorno all'evento. Tutte le strutture sono state realizzate con un'impronta architettonica ben definita, curata nei volumi e nei dettagli tecnici, per assicurarne le massime prestazioni e durata. A questo proposito


“Ci voleva la determinazione di un folle per credere nel completamento di tutte le opere” colgo l'occasione per ringraziare i 5000 operai che in questo anno hanno duramente lavorato per costruire tutti gli impianti. Gli impianti natatori sorti a Roma e nel resto del Lazio sono stati resi possibili anche grazie al grande sforzo, economico e di coordinazione, delle Istituzioni. È vero, le Istituzioni sono state eccezionali. Ma d'altronde gli impianti sono sì stati completati in occasione dei Mondiali di luglio, ma il loro utilizzo sarà molto più importante dopo la fine della manifestazione. Le piscine pubbliche saranno naturalmente a disposizione di tutti i cittadini, ma anche quelle che sono gestite da enti privati potranno accogliere, grazie alla convenzione stipulata fra le società e gli Enti locali, un utilizzo pubblico. Inoltre i Mondiali hanno anche dato l'abbrivio per la costruzione di strutture in zone dove prima non c'era niente. Il nuoto è uno sport praticato da tutte le fasce d'età, e ora finalmente l'offerta di piscine eguaglia la richiesta del pubblico. Bisogna anche ricordare che tutte le piscine hanno superato il test dell'omologazione da parte della Fin. È una precisazione importante. Dagli anni Settanta in poi infatti praticamente l'omologazione di un impianto natatorio in Italia non è mai avvenuto. Nel nostro Paese ci sono migliaia di piscine, ma pochissime rispondono agli standard che la Federazione impone. Negli ultimi 12 mesi invece, sono state omologati 26 impianti, e questo ci rende orgogliosi. Ha dichiarato di aver vinto il suo Mondiale. Sarà così anche per la folta rappresentanza azzurra? Come ho già detto, ci sono stati dei momenti bui, ma ne siamo usciti fuori. Ci voleva determinazione, un po' di fortuna, un pizzico di follia e il lavoro di gente capace. Spero che anche i nostri atleti possano vincere il loro Mondiale. Di recente ho assistito agli allenamenti sia della Pellegrini che della Filippi. Le ho viste molto caparbie, e sono molto fiducioso.

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Intervista

Va... in onda Roma09 I Mondiali di Nuoto raccontati dal caporedattore di RDS di Gloria Gargano

opo ben 19 anni si tiene a Roma il piu grande evento dei mondiali di nuoto. Dal 17 luglio al 2 agosto, Il Foro Italico sarà il cuore dei Campionati del Mondo di nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e pallanuoto.Quattro piscine permanenti e due provvisorie costituiranno il teatro di gara per le Quattro discipline agonistiche, e tutta l’area si trasformerà in un villaggio che accoglierà e intratterrà fino a notte fonda oltre 400.000 persone nel corso dei 17 giorni di competizioni. Le avvincenti sfide del nuoto in acque libere si disputeranno invece nel mare di Ostia, dove sarà possibile seguire in diretta le competizioni e vivere appieno le emozioni insieme ai grandi campioni. Il Village Roma09, all’interno del Foro Italico - gestito dalla società Jumbo Grandi Eventi leader in Italia nell’organizzazione e gestione di eventi istituzionali, sportivi e congressuali – sarà il cuore del Watertainment: un’area dal respiro internazionale che supera il concetto classico di villaggio e che rappresenta una finestra sul mondo dello sport e dello “Stile italiano”; un luogo dove conciliare le esigenze di relax, incontro, relazioni e divertimento; un’inaspettata sorpresa per i 400.000 visitatori attesi per il Mondiale. Du-

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rante questi giorni di grande competizione saranno presenti: 200 nazioni in gara, 2800 atleti, 2000 friends e 1500 giornalisti! Un evento imperdibile! Chiediamo ora a Gianluca Teodori, Caporedattore di Radio Dimensione Suono S.p.a, qualche interessante informazione in merito all’evento sportivo tanto atteso. Gianluca, sappiamo che RDS è partner ufficiale del più grande evento dei mondiali di nuoto dopo il 90, ci puoi dire come la Radio copre l’evento a livello giornalistico, e quindi la sessione dello sport in generale? Si, certo. In primo luogo, lo sport su RDS ha 18 appuntamenti quotidiani nei quali vengono considerate le principali notizie relative allo sport a carattere nazionale. Nello specifico, considerando l’importanza dei mondiali di nuoto come primo grande evento dopo 19 anni, l’evento viene preso in grande considerazione. Una cosa interessante da dire è che i campioni del nuoto, come fino a qualche tempo fa altri campioni sportivi, venivano visti quasi solo come dei Robot, come uomini senza emozioni , il cui unico scopo era quello di raggiungere la vittoria nel minor tempo possibile. Ultimamente però molti campioni sportivi di nuoto, quali Fede-

rica Pellegrini, Luca Marin, Laure Manaudou sono diventati più conosciuti grazie al gossip che ci permette di identificarli non solo come campioni quanto anche come individui con vite ed emozioni proprie. RDS per questo cercherà di raccontare non solo notizie prettamente sportive, quanto anche notizie interessanti come ad esempio l'utilizzo delle combinazioni di costumi interamente in poliuretano, tra i quali anche il famoso J01 della Jaked, utilizzato in occasione di record del mondo e indossato da molti campioni (tra i quali Federica Pellegrini, Alessia Filippi, Alain Bernard, Frederick Bousquet). Sappiamo che ai mondiali saranno presenti piu di 1500 giornalisti, RDS sicuramente ne manderà un buon numero in rappresentanza, ma dicci, la radio seguirà tutte le discipline o concentrerà l’attenzione su qualcosa in particolare? Indubbiamente l’evento necessita un attenzione particolare nella seconda parte dei mondiali, nella quale verranno svolte le finali di velocità, le gare più spettacolari e degne di interesse. Vedremo susseguirsi gare di 100 - 200 mt stile libero, staffette, tutte che puntano ad ottenere e stringere fra le mani la mediaglia d’oro che fino ad ora è sta-

ta assegnata a Federica Pellegrini e Filippo Magnini. Sarebbe piacevole tuttavia, che anche la pallanuoto emergesse fino a sfidarsi con tutte le rivali altrettanto potenti. Grazie Gianluca per la tua disponibilità, l’ultima domanda è richiesta dai numerosissimi ascoltatori di RDS, vorrebbero sapere, quando potranno ascoltare in Radio le ultime news sull’evento e rimanere così aggiornati? Gli ascoltatori potranno ascoltare le notizie durante tutto l’arco della giornata. In particolare mentre le batterie, ovvero le qualificazioni avverranno di mattina, le finali si svolgeranno nel corso del pomeriggio. Consiglio così di rimanere sintonizzati tutto il giorno e fare attenzione al 40’ e 57’ minuto delle news sportive.

Gianluca Teodori Caporedattore di RDS

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Baseball

Baseball World Cup:

ma che Mondiale!

di Andrea Abodi, Direttore Generale 2009 Baseball World Cup

l G8 dell’Aquila si è appena concluso con un grande successo organizzativo e politico dell’Italia e di questo successo è stata testimone e piccola protagonista anche la Coppa del Mondo di baseball, un’opera in oro massiccio prodotta da mani italiane trent’anni fa, esposta proprio durante il summit internazionale e ammirata dai grandi della terra e dalle migliaia di visitatori della Scuola della Guardia di Finanza di Coppito. La Coppa del Mondo che tra qual-

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che settimana si giocherà anche nello stadio del baseball di Chieti, a testimonianza della volontà di mettere ancora l’Abruzzo, dopo i Giochi del Mediterraneo, al centro dell’attenzione della platea sportiva internazionale. Iniziamo così a raccontare il Mondiale di Baseball che l’Italia si appresta a ospitare, dedicando questo spazio a una breve storia della “fabbrica” nella quale un piccolo esercito di professionisti sta componendo il puzzle della edizione più grande della storia della Baseball

World Cup. La più grande perché vedrà scendere in campo dal 9 al 27 settembre prossimi ben 22 nazionali, che giocheranno in 24 città di 7 nazioni europee – Spagna, Germania, Russia, Svezia, Repubblica Ceca, Olanda e Italia – anche la rassegna iridata sarà baricentrica sul nostro Paese che ospiterà in 16 sedi le 48 delle 106 partite previste nel programma, inclusa tutta la fase finale. Quando si costituì il Comitato Organizzatore, poco più di otto mesi fa, questo Mondiale era un libro bianco, con una intri-


gante prefazione rappresentata dal fascino internazionale del baseball, dalle tre edizioni che l’Italia aveva già organizzato della World Cup (1978, ’88 e ’98) e dalla lucida passione che il presidente della Federazione Italiana Baseball e Softball, Riccardo Fraccari, ci ha testimoniato fin dal primo incontro. Queste le premesse di una storia tutta da scrivere. Volevamo raggiungere due obiettivi principali: il primo nella fase di preparazione, ovvero costruire questo Evento in modo da permetterne più “porte di accesso” per il pubblico, i media e le aziende, cercando di andare oltre il patrimonio acquisito; l’altro, a consuntivo, di lasciare una serie di eredità positive sulle quali fare leva per far crescere ulteriormente il baseball in Italia. Eredità di carattere infrastrutturale, organizzative, promozionali e, perché no, anche finanziarie. E da qui siamo partiti, posando la “prima pietra” proprio occupandoci delle infra-

strutture e facendo siglare alla Federazione una convenzione con l’Istituto per il Credito Sportivo finalizzata all’ammodernamento degli impianti esistenti e alla costruzione di nuovi impianti dedicati al baseball. Al tavolo del Comitato si sono ritrovate professionalità e sensibilità diverse e compatibili al tempo stesso, e questi elementi hanno consentito la elaborazione di un modello di marketing diverso dal tradizionale modo di “costruire” un evento. Abbiamo lasciato al centro, naturalmente, la componente sportiva, affidandola organizzativamente ai professionisti della Federazione che garantivano un livello qualitativo che difficilmente abbiamo riscontrato in altri ambiti sportivi. Attorno al baseball giocato, abbiamo costruito quello che impropriamente avevamo battezzato il “Mondiale a cinque basi”. Impropriamente perché in effetti il campo di baseball di basi ne ha quattro. Ma nella imper-

fezione della nostra sintesi, includendo forzatamente come quinto elemento il monte di lancio, abbiamo elaborato un progetto che ci ha consentito di coniugare il baseball con cinque elementi di stretta attualità: la diplomazia, l’ambiente, l’arte, la tipicità dei territori e la cinematografia. Su questa piattaforma multitematica abbiamo come prima cosa costruito il consenso e l’adesione delle figure istituzionali che sono entrate a far parte del Comitato Promotore del Mondiale: i Ministri Frattini, Prestigiacomo, La Russa e Zaia, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Letta e quello con delega allo Sport Crimi e il Sindaco Alemanno. Ognuna di queste personalità con un ruolo e una funzione nella costruzione della World Cup italiana. Partendo da pochi e semplici spunti, tema per tema, abbiamo sviluppato i progetti che ormai sono in “rampa di lancio”. La diplomazia del baseball si svilupperà sull’asse del dialogo e del confronto. Il Ministro Frattini riunirà in una serie di incontri gli Ambasciatori in Italia dei paesi che parteciperanno al Mondiale. Tra alcuni di questi Paesi spesso si avverte proprio la carenza di dialogo – basti pensare a Stati Uniti, Cuba, Nicaragua, Venezuela e poi Cina, Taiwan – e ci auguriamo di poter offrire con il baseball un piccolissimo contributo alla riduzione delle distanze nelle relazioni diplomatiche. Ma il confronto lo porteremo anche in campo, organizzando sul diamante del Centro di Preparazione Olimpica CONI dell’Acqua Acetosa, con la preziosa collabora-

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Baseball

zione del Ministero degli Esteri, un torneo denominato “Il Diamante dell’Ambasciatore”. Il tema ambientale è fin dai primi passi del Comitato fortemente presente in tutta l’organizzazione del Mondiale che è il primo evento a caratterizzarsi nel suo logo come "Green Event". A questo proposito abbiamo elaborato, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, un format che implica un'assunzione di responsabilità in ambito ambientale da parte nostra, con l’impegno ad adottare “buone pratiche” nella raccolta e nel contenimento dei rifiuti, nell’utilizzo di materiali riciclati e di energia prodotta da fonti rinnovabili, nello sviluppo di iniziative di mobilità compatibile. E siamo andati oltre. Siamo stati i primi in ambito sportivo anche ad avere ottenuto la certificazione ambientale UNI EN ISO 14001/2004 e il patrocinio della Campagna sulla Sostenibilità Energetica Europea promossa dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Ambiente. Il progetto dedicato all’arte lo abbiamo denominato “Diamanti e Diamanti”, prendendo spunto proprio dalla forma del campo di baseball e col-

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legandola con la forma d’arte più preziosa della natura. Su questi elementi abbiamo costruito una serie di iniziative che vedranno i diamanti di una prestigiosa casa italiana, leader a livello mondiale, associarsi al Mondiale e alla Coppa del Mondo. Ma andando oltre, abbiamo previsto durante il Mondiale nella suggestiva location del San Michele a Roma una rassegna denominata “Battiti” per “legare” le emozioni dell’arte e quelle del baseball che ha proprio nella battuta uno dei suoi gesti caratterizzanti. Una serie di giovani artisti già affermati esporranno, accompagnati da una mostra di diamanti, delle istallazioni realizzate ad hoc e ispirate al baseball, alle sue forme e ai suoi movimenti, opere che saranno battute all’asta per destinare il ricavato a progetti di Solidarietà che verranno scelti dal Comitato Organizzatore e Promotore. Un Mondiale giocato in 16 città del nostro Paese non avrebbe potuto non “giocare” sulla tipicità e sulla qualità dei territori in chiave enogastronomica e agroalimentare; e noi non ci siamo sottratti al gioco, sviluppando un progetto che abbiamo denominato “I gusti del Baseball”.

In collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e con un gruppo di aziende italiane, abbiamo costruito un percorso che ci porterà a promuovere le finali mondiali nelle altre città europee che organizzeranno la fase iniziale della competizione iridata, attraverso i tesori della nostra terra e della nostra tavola. Tesori che saranno ben presenti anche negli stadi del baseball che ospiteranno in Italia la Coppa del Mondo. Ultimo, ma certamente non in ordine di importanza, il cinema. Cinema e baseball si sono dati molto reciprocamente, garantendosi meravigliosi spunti e ispirazioni, con fantastiche storie interpretate da artisti straordinari da un lato e grande promozione e diffusione della disciplina sportiva dall’altro. Noi abbiamo pensato di recuperare tutto questo valore e collegarlo al Mondiale programmando di portare migliaia di ragazzi delle scuole medie inferiori delle città “mondiali” al cinema nella prima decade di settembre, a vedere una serie di film dedicati al baseball. E poi abbiamo istituito, in collaborazione con la Federazione Mondiale, un premio speciale, una specie di Oscar del Baseball che consegneremo all’attore e all’attrice che con le loro interpretazioni hanno contribuito alla diffusione del baseball nel mondo e che inviteremo a Roma per la Finale e la festa di chiusura del Mondiale. Come dicevamo all’inizio, questo Mondiale è un libro che stiamo appunto scrivendo a più mani, con il prezioso e laborioso contributo di tanti soggetti qualificati e con la collaborazione insostituibile e volontaria degli appassionati del baseball che fanno parte dei 16 Comitati Organizzatori Locali delle città italiane nelle quali si giocherà la World Cup. Per rimanere in tema, siamo quasi alla correzione delle bozze di questo libro e alla sua pubblicazione. Siamo pronti a scendere in campo e a battere, confidando in un fantastico fuoricampo.



Rugby

Andare all’inferno per un mese, e tornare senza essersi scottati. Ci riesce l’Italia di Nick Mallett, a cui è toccato in sorte il tour forse più duro in ottantuno anni di rugby azzurro, quattro settimane down-under, nel mondo capovolto.

All’inferno senza scottarsi di Anderea Cimbrico

on i Lions impegnati nella campagna sudafricana, Francia e Italia hanno il compito di colmare il calendario di Wallabies ed All Blacks. Compito non facile per nessuno, due partite contro l’Australia ed una contro i neozelandesi che occupano la vetta del ranking IRB. Compito tanto più difficile per un’Italia uscita nel peggiore dei modi dal suo decimo Sei Nazioni, cinque sconfitte e tante critiche a cui i nostri non erano abituati. Rialzare la testa dopo un inverno durissimo, e farlo contro due delle squadre migliori al mondo, non era da tutti. Farlo con un’infornata di giovani e giovanissimi alle loro prime uscite sul grande palcoscenico internazionale (per la prima volta, sono stati due gli atleti dell’Accademia FIR, Favaro e Quartaroli, scesi in campo contemporaneamente) tanto meno.

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Eppure, ancora una volta, con il baratro spalancato davanti, l’Italia ha saputo ritrovare se stessa e, perché no, iniziare proprio da questo mese passato a ventimila chilometri da casa il lungo cammino che la riporterà in Nuova Zelanda tra due anni, per la settima edizione della Rugby World Cup. L’Italia che Nick Mallett riporta a casa dall’altro capo del globo è un’Italia diversa, un’Italia che sa di dover ancora lavorare sul proprio gioco, ma che ha mosso un importante passo nel futuro e ha ritrovato fiducia in se stessa, nei propri mezzi, nel proprio lavoro. Di questo gruppo azzurro colpiscono ed impressionano la solidità mentale, la voglia di dimostrare il proprio valore, quella capacità di non mollare e di alzare incredibili argini difensivi di cui l’ultimo Torneo delle Sei Nazioni aveva fatto dubitare più

di un addetto ai lavori. Craig Gower, l’ex star della rugby league australiana convocato tra i mugugni di tanti, è il numero dieci che in azzurro non si era abituati a vedere da tempo. A 31 anni, può e deve essere l’uomo giusto per contribuire a traghettare l’Italia ai quarti di finale nel 2011 e per fare da chioccia a qualche giovane di formazione nazionale. Inevitabili i riflettori che la stampa aussie e quella kiwi gli hanno puntato sopra, ma non è l’ex capitano di Penrith Panthers e Kangaroos l’unica nota di ventotto giorni che hanno mostrato come i giovani italiani di qualità ci siano, e non aspettino altro che venga data loro fiducia. Quartaroli, già visto al 6 Nazioni, ha avuto meno spazio (settantatre minuti nel secondo test contro i Wallabies): rimane un suo placcaggio da applausi sull’ex “tredi-

cista” Cross ed una grande attitudine al lavoro in allenamento. Lui e Favaro sono la conferma che, a Tirrenia, si lavora sulla qualità. E proprio il flanker trevigiano del Femi CZ Rovigo è uno dei più brillanti esponenti del nuovo corso azzurro che avanza. In tribuna a Canberra, titolare a Melbourne quando Nick Mallett ha dato ampio spazio ai giovani convocati, ha affrontato il suo primo palcoscenico internazionale con un atteggiamento indiavolato. Mallett gli aveva chiesto di placcare, lui non si è tirato indietro offrendo una prestazione al di sopra di qualunque standard: ventun placcaggi messi a segno quando la media per un numero sette, in test-match, si aggira sui dodici e tanta pressione su Mauro Bergamasco che, di quella maglia, è titolare da quasi un decennio.


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Boxe

A Milano suona il gong della boxe mondiale L’appuntamento dal 1 al 12 settembre al Mediolanum Forum di Alessandro Morucci, foto F. Bozzani

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opo 40 anni la capitale meneghina torna al centro del ring ospitando il “XV AIBA World Boxing Championships Milan 2009. Un evento preparato da una ricca e articolata “Road to…” con eventi, momenti istituzionali, iniziative di marketing e sei prestigiosi Dual Match con un acuto unico nel tributo a G. “Flash” Parisi tenutosi domenica 12 luglio 2009, segno tangibile del legame tra sport, cultura e solidarietà. Si sono persi nelle nebbie della memoria i memorabili incontri di Musso, Benvenuti e De Piccoli a Milano e bisogna fare uno sforzo non da poco per ricordare i 2 argenti e il bronzo iridato delle Olimpiadi di Roma 1960. I lampi di Chicago 2007 con le vittorie di Russo e Cammarelle sono stati però un importante preludio all’acuto finale di Beijing 2008 che ha visto lo stesso Cammarelle chiudere nella boxe olimpica con una vittoria esaltante. Adesso però la grande boxe torna nuovamente in Italia e sarà proprio Milano ad aprire la porte ad un appuntamento di valore mondiale come i “XV AIBA World Boxing Championships Milan 2009 (1?12 settembre). Nei 12 giorni di competizione le migliori nazionali del mondo di boxe (in tutto 1200 persone tra atleti e staff tecnici) si sfideranno sui ring meneghini sotto lo sguardo attento di tecnici e selezionatori mondiali con oltre 120 Paesi coinvolti per l’evento. Nel ticketing gli organizzatori sono convinti di superare complessivamente i 50.000 spettatori con una media di 4.000 al giorno, compito non facile ma obiettivo importante. L’Italia Boxing Team si presenta con un gruppo di pugili di alto valore agonistico i cui nomi più importanti sono quelli di Cammarelle, Russo, Picardi e Valentino, ma sotto la guida del tecnico Raffaele Bergamasco ci saranno anche diversi giovani di belle speranze quali Di Savino, Parrinello e altri, tutti “reduci” da importanti risultati nei tornei internazionali e ai recenti Giochi de Mediterraneo. Il percorso organizzativo per mettere in piedi un evento così importante non è stato agevole. Il Comitato organizzatore locale Milano 2009 (MILOC) guidato dal presidente Andrea Locatelli e dal Direttore Generale Paolo Taveggia – ma coadiuvato sotto l’aspetto della comunicazione dal network Havas Sports Entertainment, guidato in Italia dal a.d. Stephane Allio ? ha iniziato a lavorare sin dal giugno 2008 quando all’Arena di Mi-

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lano ha lanciato il logo ufficiale del XV AIBA World Boxing Championships Milan 2009. Lo sforzo del MILOC sostenuto con il patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia e degli enti sportivi CONI, Federazione Pugilistica Italiana e AIBA (Associazione Internazionale Boxe Amatori) è stato alla fine premiato. In particolare il MILOC si è impegnato in un percorso premondiale composito e trasversale fra eventi sportivi e momenti istituzionali. Ogni mese, a partire dallo scorso febbraio, il MILOC ha dato vita a sei Dual Matches tra la nazionale olimpica azzurra e alcune tra le nazionali, le più prestigiose al mondo: Cina,Brasile, Russia, Cuba, Germania e Stati Uniti d’America. I risultati in termini di pubblico (oltre 4.000 persone di media per evento, grazie a una politica dei prezzi segmentata) sono stati confortanti, segno che questa disciplina è ancora presente nell’immaginario collettivo come importante binomio tra arte e sport. Ma l’enfasi sportiva intorno alla “noble art” è stata arricchita anche da momenti istituzionali importanti come l’Executive Committee Meeting tenutosi dalla AIBA nel mese di Febbraio e le numerose conferenze stampa previste ad ogni incontro per creare e sostenere sempre nuove opportunità di pubbliche relazioni. Inoltre questa “Road to…” premondiale, è stata costellata da un importante processo di fidelizzazione dei vari clubs, associazioni spor-

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tive e palestre che oggi vivono l’evento anche con il ruolo di “promoter” mondiali. L’evento iridato che, avrà luogo al Mediolanum Forum con una cerimonia inaugurale in programma il giorno 31 agosto, sarà ulteriormente sostenuto da altri eventi “collaterali” quali la Boxing Town (con eventi cittadini nei principali luoghi di richiamo turistico della capitale meneghina) e la Boxe Experience (che vedrà il coinvolgimento diretto del pubblico, vivendo il dietro le quinte della boxe). E’ stato anche creato un portale web dedicato: (www.worldboxingmilano.com) e un carnet on?line affidato al sistema di web ticke-

ting ( www.ticketone.it) oltre alla vendita dei diritti televisivi che hanno avuto Sky Sport quale commento ufficiale premondiale. Il sostegno di media partners importanti quali Il Giornale, la Gazzetta dello Sport e della free press Metro hanno contribuito alla visibilità dell’evento e la successione di oltre 400 incontri da 9 minuti l’uno devono essere considerati come l’élite meneghina della boxe mondiale. Un evento da non perdere, un evento che trasmette passione e che gli organizzatori locali hanno fiducia possa diventare sinonimo di successo e rilancio per la “nobile arte”.


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13-05-2009

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Fiamme Gialle

24 medaglie per i colori gialloverdi conquistate da 23 atleti. Se i Giochi di Pescara 2009 sono stati considerati una festa del Popolo, le Fiamme Gialle hanno contribuito a renderla meravigliosa ed a portare l’Italia in testa al medagliere con 176 medaglie.

Fiamme Gialle

in grande spolvero

ai Giochi del Mediterraneo di Fabrizio Morganti

om' era accaduto in occasione della cerimonia d’apertura, la pioggia ha provato a rovinare la festa di Pescara 2009, ma alla fine hanno vinto gli organizzatori. Sono state migliaia le persone presenti in Piazza Primo Maggo, sulla spiaggia nei pressi della Nave di Cascella, per salutare a ritmo di musica e divertimento gli atleti in un ideale abbraccio fra culture e popoli diversi all'insegna della pace. Tante le emozioni per un evento indimenticabile con-

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segnato alla storia sportiva attraverso i discorsi del Presidente del Comitato Internazionale dei Giochi, l’algerino Amar Addadi, del Commissario Straordinario del Governo, Mario Pescante, e delle istituzioni locali che hanno fatto da cornice al passaggio di consegne a Volos, in Grecia, per i prossimi Giochi del 2013. Un’edizione dei Giochi che rimarrà nella storia anche per la ricchezza del medagliere dell’Italia che, con 176 medaglie (64 oro, 49 argento, 63 bronzo), ha distanziano i cugi-

ni transalpini francesi fermatisi a 140 medaglie davanti alla Spagna, terza nel medagliere con 83 medaglie. Un successo di tutta la squadra, quindi, che ha dimostrato come l’Italia sia la Nazione più forte a livello sportivo di quelle che si affacciano sul Mediterraneo. Ed è in questo contesto che lo sport militare, in genere, e quello delle Fiamme Gialle, in particolare, si è dimostrato una fucina di medaglie vincendo oltre il 50% delle medaglie e contribuendo, in ben 15 discipline sportive, a far

salire il più in alto possibile la posizione dell’Italia nel medagliere finale. Le Fiamme Gialle, con un totale di 36 atleti in squadra – 28 uomini e 8 donne – di medaglie ne ha vinte ben 24 (10 oro, 8 argento, 6 bronzo) posizionandosi prima nell’ipotetico medagliere per società. Pescara 2009, insomma, è stato un successo sia per l’Italia, sotto l’aspetto organizzativo e sportivo, che per i Giochi del Mediterraneo che hanno avuto un notevole rilancio come ha sottolineato Il commissario straordi-


Le 10 società più medagliate

Nella foto grande Alessandro Terrin oro Europei 2006. A sinistra Libania Grenot. In alto Nicola Vizzoni.

Società

ORO

ARG

BRO

TOT

Fiamme Gialle Esercito CC Aniene Fiamme Oro Aeronautica Forestale Ispra Swim Planet Aurelia Nuoto Marina Militare DDS Nuoto

10 8 8 7 5 4 4 4 4 3

8 3 3 2 6 4 2 1 2

6 7 6 11 1 4 2 1 1

24 18 17 20 12 12 8 5 5 6

Le medaglie delle Fiamme Gialle

nario dei Giochi del Mediterraneo, Mario Pescante: "E' stata una festa di popolo. La gente d'Abruzzo ha prima adottato e poi amato questi Giochi, e credo che un giorno non troppo lontano li rimpiangerà. Portare gli atleti dalla gente e non il contrario è stata una scelta credo vincente. Una manifestazione commovente. Io ho assistito nella mia vita a 12 Giochi Olimpici e credo di poter dire che quella di 'Pescara 2009' è stata davvero eccellente sotto tutti i punti di vista".

Medaglia

Atleta

Disciplina

Specialità

Oro Oro Oro Oro Oro Oro Oro Oro

Francesca Segat Ivano Brugnetti Marco De Nicolo Michele Giuliani Alessandro Terrin Libania Grenot Nicola Vizzoni Simone Collio Fabio Cerutti Giovanni Di Cristo Antonietta Di Martino Christian Galenda Laura Milani Elisabetta Sancassani Francesca Segat Giorgio Rubino Matteo Galvan Salvatore Loria Rosaria Console Marco De Nicolo Matteo Stefanini Simone Raineri Romano Battisti Fabio Cerutti Stefano Maniscalco Antonio Ciano

Nuoto Atletica Tiro a Segno Karate Nuoto Atletica Atletica Atletica

100 farfalla marcia 20 km carabina 3 pos. 50m Kg. 60 50 rana 400 metri martello 4x100

Judo Atletica Nuoto Canottaggio Canottaggio Nuoto Atletica Atletica Karate Atletica Tiro a Segno Canottaggio

kg. 73 alto 4x100 sl singolo pesi leggeri singolo 400 misti marcia 20 km 200 metri Kg. 84 mezza maratona carabina m.50 a terra doppio

Canottaggio Atletica Karate Judo

singolo 100 metri kg. +84 kg.81

Oro Oro Argento Argento Argento Argento Argento Argento Argento Argento Bronzo Bronzo Bronzo Bronzo Bronzo Bronzo

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Motori

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Pensieri su due ruote di Paolo Cecinelli

eno ne capite e più vi sembrerà tutto chiaro. Le differenze sono evidenti. La prima è che nella Superbike ci sono molti più piloti rispetto alla MotoGp. E non è un particolare. Le due categorie del motociclismo mondiale, per chi non è stato ancora contagiato dalla folle passione per le corse, sembrano due sorelle gemelle. La seconda differenza la fa, invece, il casco più popolare d’Italia, quello di Valentino Rossi che corre ovviamente nella Motogp anche se la Superbike – per stessa ammissione di Valentino – è molto più divertente. I piloti non se la tirano e quelli dei team non ufficiali con una tuta ci fanno un’intera stagione. Un look quasi da Indiana Jones, eroi

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epici che cadono, si rialzano e continuano a correre senza lamentarsi mai. In Sbk si corre con moto derivate dalla serie, uguali a quelle che potete acquistare dal concessionario ma debitamente preparate per la pista. E’ forse questo particolare tecnico che rende il mondo della sbk più umano e caldo rispetto alla motogp. Negli ultimi anni i piloti sono passati da un campionato all’altro, dimostrando che non ci sono più differenze tra le due categorie. Chi vince da una parte, può farlo anche dall’altra e viceversa. Max Biaggi per esempio è approdato nella Superbike dopo una lunga e onorata carriera nella MotoGp. L’australiano della Ducati Troy Bayliss, un vero eroe della superbike, qualche stagione fa è stato chiamato a sostituire un pilota, sempre Ducati ma nella MotoGp. Bayliss conquistò la pole, vinse la gara e tornò senza fiatare nella sua sbk. Il confronto è inevitabile ma nella stessa maniera impossibile. Era più bravo Maradona o Pelè, Ali o Tyson. Giacomo Agostini o Valentino Rossi? Impossibile dare una risposta. Il paddock è il villaggio dei team, il mondo della Sbk l’ha trasformato in una grande casa aperta anche e sopratutto al pubblico che riesce a vivere la tre giorni di un gran premio a stretto contatto con i piloti. Nella Motogp il paddock invece è chiuso. Nel box della Yamaha, inoltre, è stato eretto un muro tra lo spazio riservato a Jorge Lorenzo e quello al nostro Valentino Rossi. Sono gli aneddoti a fare la differenza, le storie incredibili, umane ed a volte anche un po’ naif. Come quella del Leone di Jesi. Giancarlo Falappa, pilota Ducati negli anni’80, che a Magny Cours vinse arrivando sul traguardo senza uno dei mezzi-manubri, poggiando la mano sinistra sullo stelo della forcella. La sua prima gara fu però nel Motocross. Aveva una grande voglia di vincere ed in parten-

Max Biaggi, Aprilia RSV4 Factory.

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Motori

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3

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1. Il fenomeno delle Superpole Ben Spies Yamaha YZF R1, lo vogliono in MotoGp. 2-3. Le Ducati del romano Michel Fabrizio (84) e Nori Haga (41) 4 Paolo Flammini, amm.delegato di Infront Motorsports, organizzatore del Mondiale Sbk. 4 Le Ducati del romano Michel Fabrizio (84) e Nori Haga (41). 5 Lorenzo Lanzi del team DFX Ducati con una ragazza ombrellino

za travolse due suoi compagni di squadra. Si rialzò e cominciò ad inseguire gli avversari. Al primo passaggio era 20-esimo, alla fine concluse con un incredibile sesto posto ma venne squalificato perché nella fretta aveva preso la moto di uno dei suoi compagni di squadra. Non ci sarebbe Moto Gp senza Superbike mentre non è proprio vero il contrario, nel senso che la

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Superbike esprime la grande comunità dei motociclisti praticanti, lo zoccolo duro che nessun riuscirà mai a scoraggiare. E’ una questione di passione, di come si vive il rapporto con la propria moto. I motociclisti sono chiamati “centauri”, una figura mitologica dell’antica Grecia. Metà uomo e metà cavallo. Per sentirsi tali bisogna avere una grande passione, bisogna amare quel pezzo di ferro che si doma come un cavallo e a volte anche parlarci con il rischio di essere scambiati per pazzi. “Era nera, come una locomotiva. E profumava d’olio, di chilometri. Il calore che emanava lo potevi sentire a dieci passi. Fango e sporco testimoniavano di strade lontane”… Così Carlo Talamo raccontava la sua passione per la motocicletta.



Sport&Finanza

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S&F presenta i “Paperoni dello sport” Guida la “Tigre nera” con 90 mln di euro di ricavi. Nel calcio continua il predominio di David Beckham di Massimo Lucchese

n questa torrida estate, che non sembra mai finire, tutti si affannano a capire quanto possano valere, nei prossimi mesi, le “azioni” di Cristiano Ronaldo (il Real Madrid l’ha strappato al Manchester United per 94 mln di euro), il nuovo “golden boy” del football mondiale, o del brasiliano Ricardo Kakà (dall’alto di un trasferimento di 63.5 mln via Milan). Due delle nuove stelle di Florentino Pérez, presidente del Real. Conti alla mano, se si vuole capire, secondo quanto riporta l’annuale indagine di Sports Illustrated (la “bibbia” dei magazine sportivi americani), chi è il più ricco/pagato al mondo bisogna però passare dai campi di calcio ai green del golf. Ancora una volta, il re dei “Paperoni dello sport” è il golfista nero Tiger Woods, con 90.38 mln di euro di entrate. In questa classifica vengono considerati non solo gli ingaggi, ma anche i cosiddetti “invitation” (contratti speciali stipulati dai promoter dell’evento per potersi assicurare il campione di turno), molto diffusi nel golf e nel tennis, i bonus/premi, i ricavi da sfruttamento dell’immagine in ambito pubblicitario (spot, sponsorizzazioni individuali, royalties sul merchandising, ecc.) e le attività di pr/impreditoriali. Se Tiger Woods è una conferma per gli addetti ai lavori, lo stesso non si può dire del “collega”, sempre americano, Phil Mickelson. E’ un campione assoluto nel mondo del golf, ma al di fuori di questo ambiente può risultare per molti un perfetto “carneade”. E, invece, Mickelson può guardare tutti dall’alto dei suoi 44.10 mln di guadagni annui. Una montagna d’oro, anche se è meno della me-

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tà di quanto incassa lo stesso Woods, praticamente stella di un altro pianeta. Questa differenza abissale (oltre 46 mln di euro) serve a capire quale può essere il “gap” tra un bravissimo campione e un’icona mediatica come la “tigre nera”. Woods, insieme con Ronaldinho e Michael Jordan (oggi in pensione), è uno dei pochi atleti Nike ad avere una linea di abbigliamento co-gestita con il colosso dell’abbigliamento sportivo. Se il calcio, ancora oggi, è sinonimo di Ronaldinho (con “R10”) e nel basket si pensa immadiatamente ai gesti funambolici di “Air Jordan”, il golf è il territorio indisturbato del giovane golfista. Grazie a Tiger (da diversi anni testimonial del gruppo di consulenza mondiale Accenture) è nata la disione “Nike Golf”, praticamente una industria nell’industria. Il calcio, a sorpresa, è solo al terzo posto, gra-

zie a un’altra icona, che trascende, ormai, il suo reale valore in campo. Parliamo del giocatore inglese David Beckham, che, grazie al contratto con i Los Angeles Galaxy, alla partnership storica con Adidas e al vasto numero di contratti pubblicitari (di recente ha girato a Milano il nuovo soggetto pubblicitario per la linea intimo di Armani) oggi vale 34 mln di euro. Per trovare un altro calciatore bisogna scedere all’ottavo (Ronaldinho: 26.5 mln) e al nono posto (Lionel Messi: 25.3 mln). Conferme importanti infine per il basket e la F.1. La pallacanestro si affida a due campioni di assoluto spessore: Lebron James e Kobe Bryant. La F.1 a Kimi Raikkonen e a Fernando Alonso. In mezzo il pugile americano, ex medaglia olimpica ai Giochi del 1996, Floyd Mayweather Jr., ribattezzato nel settore “Money Floyd”.

La top ten degli atleti più pagati al mondo 1 TIGER WOODS - GOLF 127.9 mln Usd/90.38 mln di Euro 2 PHIL MICKELSON - GOLF 62.4 mln/44.10 3 DAVID BECKHAM - CALCIO - 48.2/34.06 4 KIMI RAIKKONEN - F.1 - 46 mln/32.50 5 LEBRON JAMES - BASKET - 40.5 mln/28.62 6 FLOYD MAYWEATHER JR. - BOXE 40.3 mln/28.48 7 FERNANDO ALONSO - F.1 – 40 mln/28.26 8 RONALDINHO - CALCIO - 37.5 mln/26.50 9 LIONEL MESSI - CALCIO - 35.8 mln/25.30 10 KOBE BRYANT - BASKET - 35.5 mln/25.09 Elaborazione dati Sporteconomyit su indagine Sports Illustrated (su dati ingaggi/bonus 2007/2008) (cambio Usd/Eur 1.415)

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Sport&Finanza

Zero9, un centro sportivo dedicato al nuoto Il debutto della struttura in occasione del Mondiale di Roma 2009 Ha rubato lo sguardo di chiunque passasse al Torrino, il centro sportivo Zero9, intitolato alcuni anni fa a Maurizio Melli - figlio del giornalista Franco, strappato alla famiglia da un male incurabile - e rimodellato ad hoc in vista del Mondiale di nuoto di Roma2009 di Massimiliano Morelli

entimila metri cubi di spazi coperti con cinque palestre, una piscina di cinquanta metri, un'area commerciale e una struttura ricettiva dotata di trentadue stanze per gli atleti. Uno spettacolo della tecnologia quasi da sembrare un'idea “british”, un progetto all'avanguardia, grandi e piccoli spazi “cucinati” in maniera perfetta, il centro è posizionato nel cuore del XII Municipio. “La nostra è una grande sfida, una scommessa sul territorio e partecipiamo all’avventura del Mondiale di nuoto Roma 2009, perché crediamo che lo sport sia un grande volano di trasformazione dei territori”, ha spiegato Maurizio Perazzolo, deus ex machina di Zero9. Poi ha aggiunto: “Questo comprensorio nasce da un progetto sportivo globale, in cui all’attività natatoria si affianca anche l’insegnamento delle discipline sportive”. Perazzolo, uno dei titolari del centro – ma anche presidente nazionale della Fidis, la Federazione nazionale dei dirigenti sportivi – è consapevole dell'opportunità offerta alla capitale dall'evento acquatico più atteso del pianeta. “Inevitabile – spiega – mi viene da ringraziare lo staff che ha saputo presentare a livello mondiale Roma 2009 e che è stato in grado di convincere chi di dovere a organizzare la rassegna iri-

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data proprio nella nostra città”. Per la cronaca, Zero9 ospiterà tutte le squadre della pallanuoto. E poi – domanda lecita – una volta scavalcato il Mondiale? Schietta la risposta di uno dei papà del centro sportivo. “Roma si ritroverà quindici, venti impianti sportivi di eccellenza a livello nazionale”, sintetizza lo stesso Perazzolo”. Zero9 ospita anche aree per il fitness, una sala pesi di milleseicento metri quadri, una piscina di venticinque metri e due vasche per trattamenti. Istantanea finale del presidente del Municipio locale, Pasquale Calzetta: “Il nostro municipio è già all’avanguardia nello sport, ma con questo centro diventerà una punta d’eccellenza per la città”.


Grafica e tecnologia innovative per le divise di gara 2009/2010

La nuova maglia della Lazio “vola” con Puma

di Massimo Lucchese

ernice di assoluto livello a Parco Leonardo, lo scorso 8 luglio, per la presentazione ufficiale della maglia S.s. Lazio 2009/2010. Puma (partner tecnico), che ha iniziato la collaborazione con il club biancoceleste nel 1998 e nel corso di questi anni ha fornito ai calciatori maglie sempre all’avanguardia, anche nel prossimo campionato proseguirà su questa strada, dove si mixa perfettamente tradizione, storia, tecnologia e il design più moderno. La nuova divisa debutterà in occasione della gara di SuperCoppa italiana a Pechino (il prossimo 8 agosto). Ver-

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rà introdotta la tecnologia v-Konstrukt di Puma su tutto il completo di gioco (t-shirt, short e calzettoni). La maglia per le partite casalinghe viene arricchita della grafica v-Konstrukt intorno al collo. Ispirati ai dettagli delle chiodature che spesso si vedono su apparati metallici, come gli aeroplani, queste grafiche insieme ai tagli della maglia, mettono in risalto i muscoli del torace e delle spalle dei giocatori. La casacca utilizzata nelle trasferte interpreta lo stesso design e grafiche nella colorazione ribattezzata “new navy”. Novità anche sotto il profilo della tecnologia. Si chiama “invi-bonding” ed è un’al-

ternativa alla classica cucitura delle divise da gara. La presentazione è avvenuta all’interno del “Lazio Style 1900” di Parco Leonardo (nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino) ed era rivolta esclusivamente alla stampa sportiva romana. Il giorno successivo i vertici del club, accompagnati da una rappresentanza di giocatori, hanno presentato la jersey Puma 2009/2010 all’interno del centro di Valmontone, il primo Lazio Style inaugurato dal marketing della S.s. Lazio. Questi store ufficiali (attualmente cinque considerando Frosinone, Soratte e Roma) diventeranno sempre più vetrine importanti per lo sviluppo della comunicazione e del merchandising del club biancoceleste. Tra le curiosità di questa “vernice” c’è sicuramente la somiglianza della divisa biancoceleste a quella del Bordeaux, club della Orange Ligue1 francese, anch’esso non a caso legato al brand Puma. La Lazio, quest’anno, ha rafforzato il rapporto con il marketing della società tedesca di abbigliamento sportivo, come nel caso del derby di aprile, quando ha presentato la prima divisa con i nomi/cognomi dei tifosi serigrafati sul tessuto. Un’iniziativa che ha incontrato il forte interesse dei supporter. Questi ultimi, infatti, già diversi mesi prima dell’evento, hanno aderito al progetto della maglia speciale. Secondo quanto risulta a Sporteconomy.it non si può escludere (anche in questo campionato) un intervento similare in occasione di partite di grande richiamo sportivo.

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Sport d’estate

I velieri senza tempo: glamour allo stato puro Le navi a vela hanno sempre rappresentato la sfida dell’uomo agli elementi della natura e le loro forme sono state una prova dell’ingegno umano per sfruttare al meglio la potenza del vento e solcare le onde. di Daniela Stanco

in dai tempi più lontani le barche erano dotate di una attrezzatura che le rendeva complesse, difficili da governare, hi-tech diremmo oggi. “Alberi”, “bozzelli”, “paranchi” e “paterazzi”, “drizze” e “pazienze” sono solo alcune delle centinaia di componenti, tutti definiti in un vocabolario di termini assolutamente sconosciuti alla gente comune. Sì, perché da sempre gli uomini di mare hanno evocato un fascino particolare anche per il loro incomprensibile linguaggio. I velieri militari per l’esigenza di imbarcare cannoni e molti uomini erano più pesanti, lenti, ma sicuramente dotati anch’essi di un fascino. Ne sa qualcosa il vanto della nostra

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Italia, il veliero Amerigo Vespucci, non è armato, ma richiama in maniera imponente masse di visitatori in ogni porto in quanto è una replica di questi vascelli nati nella seconda metà dell’800. Nell’800 chi arrivava primo in porto dopo una lunga traversata oceanica otteneva il prezzo più alto per il suo carico di spezie e forse in quegli anni nasce l’amore per le competizioni. Cantieri di grande prestigio sorgono così in Scozia, Inghilterra, Germania, Scandinavia ed Italia. Grandi artisti della costruzione, maestri d’ascia abilissimi che sono anche progettisti geniali, uomini che amano il mare e sono essi stessi ottimi navigatori, danno vita a costruzioni navali e yachts favolosi, macchi-

ne fascinose per uomini facoltosi. Bellissimi a vedersi, slanciati, eleganti come levrieri, grandi come navi, hanno dato vita a quella che fu la stagione dei reali in competizione sul mare. Alcuni di questi splendidi yachts sopravvissuti saranno presenti a Civitavecchia dal 21 al 26 luglio, dove i grandi velieri capitanati dall’Amerigo Vespucci, faranno scalo assieme ad Orion, Lulworth, Royono, Meltemi ed altro, per dar vita alla I^ edizione dei Miti del Mare. In contrapposizione si potranno ammirare le più ardite costruzioni moderne della cantieristica italiana, prima assoluta nel mondo. Il Campionato Offshore “classe C3” ed “Endurance” riempirà di gioia gli amanti della velocità pura.


febbraio 2009

20-01-2009

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Surf

Ritorna Italia Surf Expo

ITALIA ITAALIA LIAA SURF SSU URRF EXPO EXXP X PO

The The surf sur f culture culture & & lifestyle liifestyle e festival festtiival

Dal 31 luglio al 2 agosto a Santa Severa riparte con la sua XI edizione, l’evento dedicato agli amanti del surf. di Enrico Morucci

Evento in Italia dedicato alla moda e all’equipaggiamento degli sport più di tendenza, in particolare il surf, che finalmente anche in Italia, si sta sempre più diffondendo, non solo tra i giovanissimi, ma tra persone di ogni età, creando un fenomeno di costumeun vero e proprio stile di vita e un modo di vestire assolutamente innovativo: SURF = LIFESTYLE!

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a manifestazione nata nel 1999 a Santa Marinella è ormai il punto d’incontro tra gli appassionati di tutta la penisola con ospiti internazionali come i campioni del mondo delle varie discipline “board sport”. La presentazione dei nuovi prodotti in termini di: abbigliamento, accessori ed equipaggiamento sportivo. In particolare le nuovissime tavole da SUP (Stand Up Paddle Board), la grande novità dell’estate 2009 presentate in anteprima all’ISE09 dalle migliori marche del settore. Poi ancora mute super elastiche, occhiali da sole ultra protettivi, infradito per i surfisti, splendide biciclette custom, ultimi modelli delle tavole da surf e tante altre novità. Tantissime attività caratterizzeranno

L

l’edizione del Surf Expo 2009 e una su tutte è la scuola di surf gratuita della Rip Curl con la tappa europea del Girls Tour, esclusivamente riservata alle ragazze di tutta Italia. L’adrenalina salirà alle stelle grazie alla mega rampa di 15 metri della Red Bull e ai campioni di windsurf che si esibiranno con salti spettacolari e incredibili nelle immediate vicinanze del numeroso pubblico che potrà incitare gli atleti direttamente dalla spiaggia. Ma il villaggio del Surf Expo verrà composto da una serie di gazebo, in partner con la leader HBS tedesca, allestiti in modo fantasioso dai migliori surf shop pronti a offrire una serie di prodotti a prezzi incredibili con un’ampia scelta. Ma la “mission” del Surf Expo è il coinvolgimento at-


tivo del pubblico con tante iniziative divertenti come la parete di arrampicata dell’Esercito Italiano alta ben 10 metri, la rampa da skate posizionata ai piedi del Castello dove molti skaters del centro Italia si sfideranno in un contest a sorpresa. Oltre 20 tavole da SUP a disposizione di chiunque voglia provare questa disciplina hawaiiana antichissima, ritornata in auge solo di recente diffondendosi in tutto il mondo. Le feste serali del venerdi e del sabato con i migliori Dj’s della capitale con giochi di luce sullo specchio di mare dove si svolge l’evento. Grande risalto anche per la “surf art” con l’esposizione di alcuni artisti sia di quadri sia di sculture a tema. Uno spazio sempre gradito quello dell’arte che ha visto negli anni un crescente numero di appassionati. Con lo sfondo del Castello Odescalchi, la spiaggia di Santa Severa ospiterà ISE 2009 coinvolgendo pubblico, visitatori, atleti e tutti quelli che avranno voglia di divertirsi e scoprire la beach culture e il lifestyle dei surfisti! Sono attese oltre 15.000 presenze... per tre giorni di puro divertimento sulle onde! Tutte le info su: www.italiasurfexpo.it. Il notevole successo riscosso nelle edizioni precedenti ha portato ad allargare il raggio d’azione della manifestazione, mettendo in calendario nuovi appuntamenti spettacolari e ad alto coinvolgimento di pubblico. Un evento a 360° promotore di puro divertimento, attivo su una delle spiagge più belle del litorale laziale. Un cornice fantastica, quella del Castello Odescalchi. Alessandro Marcianò con l’Hummer concessa per la manifestazione da Autostemac

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Club news

Dott.ssa Maria Teresa Pereira Medico Chirurgo Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

Top Physio Network: Nuotare e star bene! Muoversi nell’acqua rappresenta un esercizio straordinario, per il benessere del corpo nell’elemento liquido, per lo sviluppo armonico di tutta la massa muscolare e come sport agonistico per gli appassionati.

ott.ssa Pereira, il nuoto è uno sport adatto a tutte le età? Certamente, è uno sport completo che favorisce lo sviluppo di tutti gli organi. Abitua il cuore e il sistema cardiovascolare ad essere sollecitato in modo non violento. Aumenta la resistenza, la coordinazione e la capacità pol-

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monare. Migliora il lavoro fisiologico delle articolazioni, poiché nuotando ci si trova in assenza di carichi e di pressioni elevate. La resistenza, opposta dall'acqua al movimento, costringe i muscoli a un maggiore impegno permettendo di ottenere un miglior tono muscolare. Se praticato a livello agonistico, però, anche il nuoto può pro-

curare dei traumi. Quali sono le patologie più comuni che affliggono il nuotatore? La spalla, il ginocchio e colonna vertebrale sia a livello cervicale che lombare. Quali sono le cause principali? Ore ed ore di allenamento ogni giorno, centinaia di vasche avanti e indietro, migliaia di li-


sportivo e del fisiatra, due figure professionali specializzate proprio nella prevenzione, si può approntare un programma di allenamento da adottare per prevenire i traumi e le patologie usuranti delle articolazioni interessate. Nei nostri centri, sono molti gli atleti che trattiamo, nuotatori e non solo. Cicli di fisioterapia preventiva personalizzati aiutano a preservare più a lungo nel tempo tendini, legamenti e colonna vertebrale. Invece in caso di trauma, come consiglia di intervenire? Senza dubbio con un buon programma fisioterapico personalizzato. In caso di lesione alla spalla o al ginocchio si abbina anche la terapia dei Fattori di Crescita, che ridu-

tri d' acqua spostati! Se si considera che in ogni allenamento un atleta percorre circa 3 km, per 2 volte al giorno, con un rapido calcolo, diciamo che la spalla di un nuotatore di questo livello,compie in media circa 500.000 circonduzioni l’anno. E’ quindi facile immaginare come fenomeni di usura possano interessare la cuffia dei rotatori della spalla. Questa sindrome, spesso associata ai nuotatori, si verifica anche in altri sport come il tennis o la pallavolo, cioè in tutti quei sport in cui la spalla viene spesso sollevata oltre i 90°. La stessa cosa vale per il ginocchio, dove le numerose rotazioni interne, durante la rana o il dorso, a

lungo andare possono provocare delle lesioni ai legamenti. Le rotazioni del tratto lombare e cervicale possono, invece, causare dei danni alla colonna vertebrale. D’altra parte l’attività sportiva, spingendo l’atleta al massimo delle sue capacità provoca delle sollecitazioni molto elevate. Un cattivo riscaldamento e la ripetizione di errori tecnici contribuiscono all’insorgere di queste patologie. Si è notato che la maggioranza dei vizi e difetti tecnici compaiono alla fine dell’allenamento quando il nuotatore è più stanco. Prevenire tali patologie è possibile? Certamente. Con l’aiuto del medico

ce notevolmente i tempi di guarigione. Questa terapia rappresenta una nuova frontiera della medicina per il mondo dello sport, perché facilita i percorsi rigenerativi e di guarigione, ripristinando lo stato prelesionale dell’atleta. E’ una tecnica rapida e non invasiva. Consiste nell’ effettuare al paziente un normale prelievo di sangue. Questo viene inserito in una centrifuga, un dispositivo digitale che in pochi minuti è in grado di separarne le componenti. In seguito a questa elaborazione si preleva lo strato ricco di Fattori di Crescita, che si applica sulla zona da trattare attraverso una semplice infiltrazione. Il tutto eseguito dal centro trasfusionale ematologico.

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Taekwondo

La disciplina nata in Corea si afferma come attività spettacolare e dall’elevato carattere formativo

Taekwondo sulla cresta dell’onda dopo Pechino 2008

Uno sport a cinque cerchi di Federici Leoni

al 4 settembre 1994 il taekwondo entra a far parte nel programma delle Olimpiadi previste a Sydney nel 2000, pronto cominciare la sua avventura a cinque cerchi. Il taekwondo è molto diffuso in tutto il mondo e in costante crescita. In Italia il numero dei praticanti aumenta in maniera esponenziale e il livello tecnico e agonistico si fa sempre più

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elevato. Il vero punto forte del taekwondo è la grande spettacolarità di questa disciplina. Alle ultime Olimpiadi, disputate a Pechino, gli atleti in dobok erano fra i più seguiti nei palazzetti e sulle emittenti televisive di tutto il mondo. La passione per il combattimento è radicata nella natura stessa degli esseri umani. Il fascino di un duello equilibrato fra avversari costretti a contare solo sulle proprie forze e

sulla propria abilità è indescrivibile, ma risulta evidente scrutando gli occhi rapiti degli spettatori che sugli spalti seguono i loro beniamini. Il valore del taekwondo è stato riconosciuto recentemente dallo stesso Presidente del Coni, Gianni Petrucci, vero e proprio “fanatico” di questa disciplina: "sono da sempre affascinato dalla filosofia del taekwondo, che ha come fondamento l'etica, la


morale, le norme spirituali attraverso le quali gli uomini possano convivere armoniosamente. Queste sono le regole basilari dettate dai fondatori e credo rispondano a una visione di crescita, da attuare mediante l'applicazione agonistica. Il taekwondo rappresenta poi una sintesi perfetta di tecnica e capacità agonistica, credo sia riduttivo ridurlo a un mero confronto impostato sulla forza fisica. Mi piace pensare che dietro ci sia una preparazione certosina, finalizzata alla migliore espressione possibile dell'arte marziale, nel pieno rispetto delle regole dettate dalla tradizione. Credo sia sempre affascinante assistere a un incontro, che simboleggia l'espressione di due culture diverse, di due impostazioni opposte a livello di tattica e di approccio alla sfida". Sono proprio l’importanza dell’autodisciplina e il rispetto delle regole a fare del taekwondo un’attività sportiva dall’elevato valore educativo. Ormai anche in Italia sono tanti i bambini, anche piccolissimi, che scelgono di praticare l’arte marziale coreana: i più timidi imparano a tirare fuori grinta e carattere, i più vivaci scoprono l’importanza della disciplina e del rispetto degli altri. La Federazione asseconda con il massimo dell’impegno questa tendenza, allevando con grande cura i campioni in erba e dedicando loro un gran numero di iniziative

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Taekwondo

italiano. “Il taekwondo”, racconta Mauro, “è uno sport che aiuta a crescere e diventare forte. Io personalmente con il taekwondo sono cambiato, sono diventato una persona caratterialmente più robusta, so come muovermi in qualsiasi situazione. Questo perché nel nostro sport si incontrano avversari sempre diversi e quindi si impara a cambiare a modificare la propria tecnica. Il taekwondo aiuta a crescere e a socializzare, e insegna quanto sia importante il rispetto per gli altri”.

ed eventi: il più noto è forse il torneo Kim e Liù, che ogni anno riunisce genitori, maestri e allievi in una grande festa dello sport all’insegna del divertimento e dell’agonismo. Il taekwondo allena corpo e mente, con una preparazione atletica completa e per nulla traumatica per il corpo ancora malleabile dei più giovani. L’incolumità dei piccoli praticanti è assi-

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curata da protezioni complete che la Federazione esige in ogni palestra e in ogni torneo. Più di qualsiasi parola, a testimoniare il valore del taekwondo è la storia di un ragazzo nato nel 1983 a Casoria, in provincia di Napoli. Quel ragazzo si chiama Mauro Sarmiento e a 25 anni è stato il primo atleta a regalare una medaglia olimpica al taekwondo



Club News

L’odontoiatria olistica nello sport Spesso dalla bocca derivano ricorrenti infortuni muscolari, deficit durante la performance, perdita di forza esplosiva e cattivo recupero dopo un allenamento er cercare di spiegarlo nel migliore dei modi ai nostri lettori, abbiamo incontrato il Dott. Daniele Puzzilli, odontoiatra che da sempre si occupa di postura e di medicina olistica e che ha dato vita, per la prima volta in Italia, ad uno Studio di Odontoiatria Olistica a Roma, nella zona dell’Eur. Seguendo un approccio olistico, le patologie di origine odontoiatrica vengono valutate attraverso un’analisi globale del paziente e molto spesso possono risultare come la causa di altri disturbi.

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I disturbi più comuni, quali mal di testa e mal di schiena, che spesso eliminiamo assumendo degli analgesici, spesso non dipendono direttamente dalla zona infiammata e dolente, ma è necessario che il medico esamini a fondo la situazione clinica del paziente per individuare la causa del sintomo.Solo curando la causa si può eliminare definitivamente la sintomatologia. L’approccio dell’odontoiatria olistica permette al medico di effettuare una diagnosi basata sulla conoscenza e l’approfondimento della meccanica del corpo, attraverso un esame

clinico e computerizzato per individuare la terapia eziologia risolutiva per ogni paziente. Spesso un problema occlusale o una parafunzione, come il vizio di arrotare o serrare i denti, oppure un lavoro odontoiatrico mal eseguito, possono causare dolori lombo-sacrali e cervicalgie, dolori al ginocchio, pubalgie, tendinite achillea o rotulea, continui infortuni muscolari e molto altro. Secondo il Dott. Puzzilli è molto frequente ad esempio che un cattivo appoggio del piede possa causare dolori cervicali, mal di testa o rigidità nella zona dorsale.


Un’immagine dello studio di odontoiatria olistica Puzzilli. Un lavoro di equipe permette di tenere sempre sott’occhio la situazione clinica globale del paziente. L’obiettivo non è quello di eliminare il sintomo del malessere, ma la causa che ne è alla base

Questo dimostra il fatto che la causa di una patologia può anche essere più lontana di quanto si immagini. Ciò che caratterizza il suo studio è che al suo interno viene svolto un lavoro di equipe tra i vari specialisti, sia per quanto riguarda la parte odontoiatrica sia per quanto riguarda la parte olistica, la quale si occupa di posturologia, omeopatia,osteopatia, riprogrammazione posturale globale, posturologia plantare, terapia craniosacrale, fisioterapia cranio-mandibolare. Il Dott. Puzzilli collabora da anni

con molte federazioni e società sportive, dal tennis al calcio, dal basket all’atletica, dal golf al volley. Il lavoro che viene svolto sugli atleti, più o meno professionisti, risulta importante sia per risolvere problemi e patologie che li limitano nello svolgimento delle loro attività, ma anche e soprattutto a livello preventivo per evitare eventuali infortuni e per migliorare le loro performances sportive, ottimizzando la condizione globale. Proprio durante un gesto sportivo si ha la necessità di ottenere dal proprio fisico il massimo risultato con il minimo sforzo. Molto spesso invece un deficit posturale mai diagnosticato ci porta ad un continuo adattamento, fino a quando l’insorgenza di uno dei sintomi sopra citati ci inserisce in un circolo vizioso che purtroppo molto spesso si caratterizza per l’utilizzo di antidolorifici o terapie atte solo alla momentanea eliminazione del dolore. Il problema o la patologia deve essere risolta alla base senza però che vi siano ripercussioni su altri organi. Proprio per questo l’odontoiatria olistica riserva una particolare attenzione anche ai materiali che vengono utilizzati, eseguendo sempre un test di biocompatibilità preventivo. Per le otturazioni non vengono più utilizzate amalgame ma materiali bio-compatibili, mentre per le protesi si utilizza zirconioceramica, tecnica nuovissima che prevede l’assenza di qualsiasi tipo di metallo a sostegno della ceramica. Per un impatto meno invasivo, vengono svolte direttamente in studio delle ortopanoramiche digitali che riducono notevolmente le radiazioni e non richiedono sviluppo ma vengono stampate su CD. Viene utilizzato inol-

tre il laser per lo sbiancamento dentale, per piccola chirurgia, per la cura di herpes o afte e per la ipersensibilità dentale. Qualunque sia la cura o il trattamento cui il paziente è sottoposto, è fondamentale non perdere mai la visione d’insieme della situazione clinica del paziente: questo è ciò che il Dott.Puzzilli pone alla base del suo lavoro e ha voluto mettere a disposizione dei nostri lettori. Studio di Odontoiatria Olistica Dott. Daniele Puzzilli Infoline 065925129 www.olisticsmile.com

Il dott. Daniele Puzzilli con Fabrizio Donato

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Golf

Abbiamo intervistato il Presidente della Federazione Italiana Golf Franco Chimenti che ci ha aggiornato sulla situazione del golf italiano, sia dal punto di vista sportivo che organizzativo

La campionessa italiana Diana Luna

Colloquio col Presidente di Matteo Cirelli_foto di Flavio Palazzo

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programmi promozionali devono sicuramente occupare un posto di primo piano nella gestione e il raggiungimento del prossimo obiettivo dei centomila tesserati è la riprova più evidente dell'attenzione che la FIG riserva all'argomento, ma una federazione sportiva non può prescindere dai risultati sul campo. Otto vittorie a metà della stagione, sette ottenute dai professionisti e una di grandissima caratura dal dilettante Matteo Manassero nell'Amateur Championship, un major della categoria, indicano che anche in questo settore si sta operando nel modo giusto. “I numeri - dice Franco Chimenti, presidente della FIG - testimoniano il cambio di passo: dal 2002 le vittorie dei pro italiani sono state 51, con una punta di dieci

nel 2007, tra le quali vanno ricordate quelle di Emanuele Canonica e Francesco Molinari nell'European Tour, le altre nel LET firmate da Diana Luna, Veronica Zorzi, Federica Dassù e Federica Piovano, e quella assolutamente storica di Silvia Cavalieri, prima italiana a imporsi nel circuito femminile americano. A queste 51 vanno aggiunte il titolo di Manassero e l'altro altrettanto prestigioso di Edoardo Molinari (US Amateur del 2005), nel contesto di alcuni successi di rilievo dei nostri dilettanti". - Non si può negare la mano federale... “Tutto ciò nasce dal talento dei protagonisti, ma premia anche la struttura che la Federazione Italiana Golf ha costruito alle spalle. C'è uno staff tecnico di prima qualità che cura il settore dilettanti, mentre la

Squadra Nazionale Professionisti si è rivelata il sostegno ideale e vincente soprattutto per i giovani che entrano nel difficile mondo dei tour continentali. Ovviamente la FIG investe su tali progetti, perché è convinzione che i risultati sportivi siano il veicolo di promozione più efficiente, stimolando sopratutto lo spirito di emulazione". - Da ricordare anche l'opera del Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti... "Nata solamente nel 2006 e affidata a Donato Di Ponziano, questa struttura ha fatto in breve tempo passi da gigante. Gestisce tutta l'attività italiana, allestendo nel corso dell'anno il BMW Italian Open e il Pilsner Urquell Pro Tour, che si compone di una decina di eventi. Il Comitato ha garantito un minimo di attività sia nel nostro Paese che all'estero, grazie ai programmi

di scambio, a tutti i pro e soprattutto a chi, appena cambiata categoria, non ha 'carta' per i circuiti. In sostanza la FIG ha creato una sinergia tra varie componenti, dilettanti e pro, che lavorano in stretto rapporto, con un unico fine e i cui risultati sono eloquenti".

Franco Chimenti Presidente FIG

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Golf

Ecco il Circuito Pilsner Urquell Pro Tour In ogni tappa del tour ci sarà una gara di putting green o di driving contest per raccogliere fondi a favore dei terremotati dell’Abruzzo, grazie alla collaborazione dell’Associazione Un Birdie per la Vita Onlus di Matteo Cirelli

ilsner Urquell, fornitore ufficiale del BMW Italian Open 2009, sarà quest’anno il Title Sponsor del Pro Tour 2009. Ogni tappa del torneo prevederà una competizione aperta a giocatori professionisti e amatori, il cui ricavato finanzierà un progetto a favore dell’Abruzzo promosso dall’Associazione Un Birdie per la Vita Onlus, il cui fondatore è il famoso golfista Costantino Rocca. “La nostra scelta di diventare Title Sponsor del Pro Tour riflette la strategia internazio-

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nale che vede Pilsner Urquell posizionarsi come birra Ufficiale dell’Open Championship”, che quest’anno si svolgerà a Turnberry in Scozia, l'originario ed il più importante campionato di golf al mondo che ispirò e fissò le regole di tutti i tornei di golf da allora giocati”, ha dichiarato Tristan Van Strien, Direttore Marketing di Pilsner Urquell Italia. “Condividiamo inoltre i valori su cui si basa uno sport nobile come il golf: “Eccellenza”, “Qualità”, “Purezza”, “Autenticità”, tutti elementi che Pilsner Urquell sostiene”. Da aprile a novembre quindi, per tutte

le tappe del Pro Tour, Pilsner Urquell sarà presente con la tenda hospitality “Pilsner Urquell Club 19a buca”, punto d’incontro per celebrare la vittoria a fine gara, oltre che momento di relax dove poter vivere l’esperienza originale di Pilsner Urquell. In ogni tappa verrà organizzata la gara di putting green o di driving contest, coinvolgendo pubblico e giocatori che potranno effettuare le donazioni in aiuto ai terremotati dell’Abruzzo attraverso Un Birdie per la Vita Onlus, l’Associazione di volontari co-


Tristan Van Strien, Marketing Director Birra Peroni

Pilsner Urquell Grazie al successo e all’innovazione che Pilsner Urquell ha rappresentato nella storia della birra, i termini “pilsner” e “pils” vengono oggi usati in tutto il mondo per indicare un’intera categoria: la birra chiara a bassa fermentazione. Pilsner Urquell rimane però l'originale pilsner di Plzen e conserva intatta dal 1842 tutta la purezza di un tempo. Il termine Pilsner deriva dal luogo in cui la Pilsner Urquell nacque, la città di Plzen (Pilsen) in Boemia. Oggi Pilsner Urquell, prodotta dalla Plzensky Pradzroj (gruppo SABmiller) è la birra più prestigiosa della Repubblica Ceca, esportata in tutto il mondo, compresa l’Italia e distribuita in 40 paesi. Grazie al suo gusto unico, Pilsner Urquell ha collezionato un gran numero di importanti premi internazionali e continua ad essere annoverata dai critici tra le migliori birre del mondo. Ultimo in ordine di tempo è il punteggio assegnatole dal Beverage Testing Institute: 93/100, il più alto mai conferito a una birra pilsner dal prestigioso istituto americano. Data l'eccellenza di questa birra, non ci meraviglia inoltre che Pilsner Urquell abbia scelto di sostenere “Master of Food” dell’associazione internazionale Slowfood, il progetto di educazione alimentare che ha lo scopo di formare consumatori consapevoli ed in grado di apprezzare un prodotto di qualità.

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Golf

Giluilia Pagliani, Sponsorship Manager Peroni

stituita il 23 febbraio 1999, che oggi ha delegazioni e rappresentanti in diverse parti del mondo. Fondatore dell’Associazione è il famoso golfista Costantino Rocca che, insieme ad amici e conoscenti, cerca di trasformare quello che per molti altrimenti rimarrebbe un sogno, ovvero aiutare il prossimo, dando un appoggio materiale e morale a quei popoli e a quelle persone che sono state colpite da tragedie. Per tutta la durata dell’evento, Pilsner Urquell si proporrà al pubblico con il suo gusto puro ed originale, la cui unicità deriva dalla qualità dei suoi ingredienti: il malto chiaro per esempio, prodotto all’interno della fabbrica di Plzen con il miglior orzo boemo e moravo, i fiori di luppolo Saaz, che danno alla Pilsner Urquell il suo aroma profumato e l’acqua, estratta ancora oggi dalle falde acquifere sottostanti al bacino di Plzen, oltre al lievito segreto Pilsner H, che secondo la leggenda fu rubato in un monastero da un monaco in fuga e venduto a Josef Groll nel 1842. Tutte le gare sono gestite dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della FIG, con Donato Di Ponziano Presidente e Alessandro Rogato alla regia sul campo.

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Golf

Il Dott. Antonio Melidoni, Responsabile Marketing di Mercedes Benz Roma

Smart Golf Forense Più:

La “nouvelle vague” del golf di Andrea Cecinelli_foto di Damiano Rosa

na nuova onda si agita da qualche anno nel mare magnum delle gare di golf. E’ un onda che cresce, che si ingrossa, che monta con il passare del tempo. E’ un onda che ha un nome ed un cognome. Si chiama Smart Golf Forense Più e, per chi ancora non lo sapesse, è la manifestazione golfistica, targata Mercedes Benz Roma, riservata agli operatori del mondo del diritto ed ai professionisti della medicina che si cimentano sui migliori green della Capitale. Le due tappe disputate nella prima parte del 2009 evidenziano dati sorprendenti: 276 iscritti complessivamente; un title sponsor esclusivo, Mercedes Benz Roma, che con il brand Smart da il nome alla mani-

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festazione; una lunga serie di partner e di patrocini degni di un Open; una comunicazione difficilmente riscontrabile in altre kermesse golfistiche. Quelle del Golf Forense, inoltre, sono le uniche gare a cui la Federazione Italiana Golf Lazio ha concesso il proprio patrocinio tecnico. L’adesione poi del Presidente della Repubblica ed i patrocini istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Giustizia, oltre a quelli del Tribunale Ordinario di Roma, dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dell’Ordine dei Medici di Roma completano il quadro della situazione. Un prodotto di eccellenza quello del Golf Forense dove tutto funziona e nulla è lasciato al caso. L’Avvocato Nicola Colavita – grazie anche Sopra l’Avv. Nicola Colavita con l’attore Stefano Masciarelli. Sotto l'Avv. Nicola Colavita con Francesco Corinaldesi e Francesca La Rosa di Smart Roma.


La Dott.ssa Cristina Rotili, dirigente di BNL Gruppo BNP Paribas

Alessandro Piscioneri

La FIG Lazio ed il Golf Forense: Il Dott. Carlo Scatena con l'Avv. Nicola Colavita

Il Dott. Andrea Ceccarelli, l'Avv. Antonio Caliò e l'Avv. Carlo Priolo con le ragazze del Golf Forense vestite con gli abiti realizzati dalla stilista Serena De Fiore

alla preziosa consulenza di Mauro Antonelli di MorOrg che nel corso di questi anni ha dato la sua

Un poker di bellezze del Golf Forense con i gioielli di Brusco Roma

impronta al torneo con la realizzazione dell’area ospitalità - è riuscito in poco tempo a creare qualcosa di unico, qualcosa che in tanti anni di gare di golf non si era mai visto. Ha dato un’identità inconfondibile alla manifestazione, riuscendo a creare un vero e proprio format, un contenitore di sinergie, una vetrina dove le Aziende fanno di tutto per esserci. Anche il dopo gara, il “Terzo Tempo”, per mutuare un termine rugbistico, si distingue a differenza di altre gare, oltre che per il gran numero di persone che vi prendono parte, per una regola particolare, anche impopolare se vogliamo tra i giocatori di golf: i

la Dott.ssa Francesca Mercantini durante un cerimoniale di premiazione

Il Dott. Andrea Paci

Mauro Antonelli di MorOrg Srl

Un'affascinante Golfista Forense

vincitori della gara che non sono presenti alla cerimonia di premiazione – malcostume imperante in quasi tutte le gare di golf – non hanno più diritto a ritirare il relativo premio. “La premiazione e' una vera e propria festa sopratutto per chi ha partecipato al torneo”, osserva l’Avv. Colavita. “Essere presenti è un segno di rispetto verso gli avversari, verso le Aziende che hanno investito nel torneo, verso i numerosi ospiti ed i mezzi di informazione che di volta in volta intervengono nel dopo gara e, perché no, verso tutti coloro che lavorano e si prodigano per la riuscita dell’evento. I golfisti forensi hanno capito il mes-

saggio e partecipano al cocktail di premiazione nella stragrande maggioranza. E’ il momento dove i vincitori della gara devono essere giustamente celebrati e dove gli assenti, salvo qualche rara eccezione, non sono giustificati”. Un’altra peculiarità che differenzia questo circuito dalle altre gare. Tre gare ancora da disputare dopo l’estate: il 12 settembre al Golf Roma Acquasanta, il 3 ottobre al Parco di Roma Golf Club ed il 17 ottobre all’Olgiata Golf Club, circolo che, come da tradizione, ospiterà l’ultimo atto della stagione. Lo Smart Golf Forense Più va in vacanza, la “nuova onda” del Golf prosegue nella sua corsa.

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Nella foto I primi classificat per le tre categorie

Golf

Lo scenario delle grandi occasioni, sponsor di prestigio, un’organizzazione impeccabile e oltre 200 golfisti pronti a sfidarsi sull’erba del Parco dei Medici Golf Club di Roma, dove si è svolto il II Trofeo FPE.

Swing e put per tutti di Matteo Cirelli

Gabriele Caricato, I Juniores e II Assoluto

opo il successo del primo, il secondo appuntamento che la Ferrari Pubblicità Esterna spa di Milano, società operante nel settore promo pubblicitario, ha voluto fissare per il 2009 era intriso di aspettative che non potevano essere tradite, e così è stato. Gli sponsor che hanno accompagnato l’evento, Q8 in testa seguita da Brusco Gioielli, Suomy, DKB, Groupama, Cariparma, Harley Davidson ed altri ancora, hanno dato lo slancio per un Trofeo che anche quest’anno è stato apprezzato e riconosciuto dal Presidente Rebecchini come la migliore manifestazione dell’anno. Ogni partecipante, da chi gareggiava per la vittoria a chi invece era in giornata “di flappe”, ha avuto il piacere di vedersi omaggiato di alcune immagini fotografiche delle proprie performance che tre fotografi sguinzagliati sui campi hanno “rubato” senza arrecare disturbo coadiuvati da 2 cameraman che hanno permesso a Press Time Group di realizzare un apprezzato video della manifestazione. Ma soprattutto tutti, giocatori ed ospiti, hanno avuto la possibilità di parteci-

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pare al sorteggio di ricchi premi messi in palio dagli sponsor ( Tv lcd 42‘’, diamanti, mountain bike, etc..). La festa così non si è limitata a chi, con swing e put, si è imposto sul campo, ma a tutti i partecipanti che dopo la premiazione si sono ritrovati al buffet a commentare il filmato della gara proiettato in sala. Sorrisi ironici , oppure plausi nel vedere all’opera chi nel Golf ha trovato un modo raffinato e rilassante per tenersi in forma. Certo che vedere certi swing…ha spinto molti a ripromettere maggiore impegno negli allenamenti ed altri invece hanno trovato la giusta soddisfazione a tante ore dedicate ad esercitarsi. Un trofeo di Golf come quello dell’FPE si è caratterizzato sia per la bravura dei golfisti e per il loro impegno ma anche per quell’atmosfera che trasforma anche la gara più combattuta in una occasione di collegialità sportiva. Il Caffè Zero offerto ai giocatori accaldati dopo la gara, il ritrovarsi a bere un 9 buche con gli altri giocatori commentando la giornata, il commentare le foto a volte impietose: tutti modi per trascorrere una bellissima giornata di sport. Andrea e

Paolo Ferrari, titolari della FPE, toscani di nascita, milanesi d’adozione ma con un pezzetto di cuore e di business a Roma, hanno voluto ringraziare con poche parole tutti gli sponsor e Carlo Di Felice, loro collaboratore, golfista e promotore di questa manifestazione. Una giornata ricca di emozioni e distrazioni gradevoli che ha portato tutti i partecipanti ad informarsi della data fissata per l’edizione 2010, ma quella è ancora da definire, come ancora da assegnare è il Trofeo FPE che andrà in modo definitivo a chi lo vincerà per tre volte.


Pagina_GruppoTER

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Una sola risposta ad ogni esigenza.

Affrontare e risolvere le problematiche operative nella comunicazione dei nostri clienti sul punto vendita: questa la mission delle realtà che compongono il Gruppo fpe. Abbiamo rivolto la nostra attenzione al mondo sportivo perché comunicazione e divertimento sono per noi inscindibili. Il secondo Trofeo di golf fpe ha confermato la sua affermazione per organizzazione e risultati.

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FPE Ferrari Pubblicità Esterna spa Sede e stabilimento: Via Buonarroti 34 – 20090 Trezzano s/N (MI) - Tel 02 484841 ra Sede di Roma: Via Veio 52 – 00183 Roma - Tel 06 77202819


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Golf

Coordinazione

e timing di Simone Selli

l giocatore di golf sente spesso parlare di timing dello swing, immaginandosi quei meravigliosi movimenti apparentemente lenti e senza il minimo sforzo dei professionisti della TV. In linea di massima il dilettante, generalmente alto di hcp vede il timing come una chimera irraggiungibile che o si ha oppure è inutile ricercare. Errore; uno swing dotato di timing è il risultato di una sequenza di movimenti corretti messi nel giusto ordine. Normalmente infatti ci imbattiamo in giocatori concentrati nella ricerca della potenza e del tiro lungo, invece di ricercare la coordinazione del gesto e la consistenza intesa come ripetitività. Basta affacciarsi al campo pratica per vedere swing scomposti quanto acerbi, dove il corpo si muve avventandosi sulla pallina togliendo la possibilità alle braccia e al bastone di prendere velocità su una traiettoria corretta, perdendo così distanza e precisione. La pratica deve indirizzarsi nella ricerca di uno gesto corretto, ripetitivo, dove le grandi fasce muscolari, motore del meccanismo si muovono in sintonia e relazione con i piccoli musco-

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li braccia e mani; “insieme”. Tutti potrebbero tirare più forte soprattutto in campo, ma a golf potenza e precisione obbligano il giocatore, professionisti compresi a scendere ad un compromesso che consenta di colpire con solidità e mettere la pallina in fairway. A molti giovani giocatori faccio l'esempio di come una ferrari con ruote lisce sia in costante pericolo di finire fuori strada. La tecnica del golf, quindi un buon movimento ed un buon timing, sono i nostri copertoni che ci tengono saldamente ancorati al cenro della pista e più spesso sul green. Per swing organizzato in timing, intendiamo quel gesto tecnico in cui le azioni che mettono il corpo in tensione (spalle, fianchi, gambe) risultano armonizzate con il libero e rilassato movimento di braccia, polsi, mani, che porteranno la faccia del bastone più spesso square, con la massima velocità ed il minor impegno fisico. Pensate a quando si colpisce la palla “perfetta”; non si sente l'impatto, il corpo si è mosso leggero quasi inconsapevole e il tutto termina in un finish da copertina in equilibrio perfetto. Quello è timing, quello è il golf da scoprire. Buona pratica!

Tiger Woods il campione più pagato al mondo


TUTTINCIRCO news dal circoli di golf

a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile del Golf Forense

PARCO DI ROMA GOLF CLUB Smart Golf Forense Più 2009 Si svolgerà sabato 3 Ottobre la IV tappa dello Smart Golf Forense Più

2009, evento organizzato dall’ Avvocato Nicola Colavita per gli operatori del diritto e, da questo anno aperto anche alla classe medica romana. Sarà una gara bella e tecnica quella che si svolgerà nel circolo di Roma Nord, alla fine della quale vi sarà come di consueto il cocktail di premiazione sempre affollato dai vip dello spettacolo e della politica italiana.

PARCO DEI MEDICI GOLF CLUB Finale Mercedes Trophy Lo scorso 10 e 11 Luglio, i migliori golfisti del Mercedes Trophy si sono ritrovati nel circolo dell’Eur

per disputare la finale nazionale del 2009. Dopo aver fatto il giro d’Italia passando per tutti i migliori circoli di golf, il circuito è giunto al suo appuntamento conclusivo nella Capitale. La formula di gara è sempre la stessa: 18 buche stableford, disputata in due categorie riservate. I premi sono andati ai primi tre classificati “netti” per ciascuna categoria ed il primo Lordo assoluto.

CIRCOLO DEL GOLF ACQUASANTA Gara Audi Autocentri Balduina Domenica 7 giugno si è giocata sul green del circolo che raccoglie i golfisti di Roma Sud, la gara Audi Autocentri Balduina. I 144 giocatori si sono sfidati su un campo perfetto e in una bella giornata di sole. Prima coppia netta è stata quella formata da Alessandro Calicchio e Rossano Sacconi; mentre la prima coppia lordo era composta da Antonio e Antonella Raco. La giornata si è conclusa con un ricco buffet ed un brindisi ai vincitori che si sono aggiudicati l’accesso alla finale nazionale che si disputerà il prossimo 26 settembre sul percorso Brindisino del San Domenico Golf.

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Roma tuttincircolo

TUTTINCIRC news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

a cura di Matteo Cirelli

L’attività sportiva patrocinata dal Club dei Circoli Sportivi Storici ha visto la luce quest’anno con il Trofeo dei Circoli Storici

Club deiCircoli Sportivi Storici

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

l torneo, organizzato dal Reale Circolo Tevere Remo presso la propria struttura sul Tevere ha visto protagoniste le squadre rappresentative dei sette Circoli fondatori del sodalizio con le quattro categorie Assoluti, over 40, over 50 e over 60. La Coppa, destinata al Circolo con il miglior risultato complessivo, è stata trasferita dal precedente detentore (CT EUR) ai padroni di casa, risultati vincitori di questa edizione. Il vero vincitore è stato, però, il “fair play” tra i partecipanti che ha prevalso sempre ed in ogni contesto. A giugno è seguito poi, presso il Circolo Tennis EUR il Torneo Claudio De Paolis, riservato ai giovani giocatori di Calcio a 5 dei Circoli Storici della Capitale, e che si è svolto sotto il patrocinio del Comune di Roma a dimostrazione della sensibilità della Amministrazione per l’attività sportiva giovanile. E’ poi in corso di svolgimento la 45ma edizione del torneo di calcetto per eccellenza della Capitale, la Coppa Canottieri organizzata come

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sempre in modo impeccabile dal CC Lazio e caratterizzata quest’anno dal ritorno alla sua storicità e tradizione e dalla valorizzazione della partecipazione dei Circoli storici, ai quali è riservata. Storia , tra-

dizione ed etica sono i principi ispiratori degli eventi non solo sportivi sostenuti dal Club, quale portavoce e amalgama dei Circoli storici, da sempre impegnati per la cultura e la diffusione dello sport nel-

la sua accezione più pura, di attività dilettantistica, senza contaminazioni commerciali, con una particolare attenzione e impegno alla funzione formativa ed etica in favore soprattutto dei giovani.


COLO

news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

Club Circoli Sportivi Storici

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CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE

CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO

Giochi del Mediterraneo ottimo il bilancio dell’Aniene!

Un ricco fine stagione

Conquistate sei medaglie d’oro, tre d’argento e tre di bronzo, oltre un record del Mondo sei record della Manifestazione e un primato italiano assoluto. L’acuto di Caterina Giacchetti nei 200 farfalla chiude nel migliore dei modi l’ultima giornata della XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo di Pescara. Caterina bissa poi l’oro individuale anche nella staffetta 4x100 mista, contribuendo, con l’ottimo crono di 58”84 nella frazione a farfalla, ad acciuffare la vittoria finale (De Nardi, Panara, Giacchetti, Travaglini - 4’04”57). Un’altra staffetta, la 4x200 stile libero maschile, aveva infiammato Pescara in occasione della quarta giornata: Marco Belotti e’ stato autore di un’ottima seconda frazione (1’47”05) che ha “lanciato” la squadra alla vittoria finale (Brembilla, Belotti, Maglia, Magnini – 7’09”44).

Federica Pellegrini “consegna alla storia” la prima giornata della XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo di Pescara andando a riconquistare il Record del Mondo dei 400 stile libero. Per l’atleta del Circolo Canottieri Aniene si tratta del settimo record del Mondo abbassato in carriera, il sesto in vasca olimpica ed il secondo nei 400 stile libero. Una giornata davvero da incorniciare in casa Aniene, ulteriormente impreziosita dalla medaglia d’oro (la prima del nuoto italiano a Pescara) di Elena Gemo nei 50 dorso – con un crono di 28”60 che vale anche il nuovo primato italiano (precedente 28”63, Riccione 2009) – e dalla splendida ultima frazione della stessa Pellegrini (53”03) nella 4x100 stile libero che porta alla vittoria finale davanti alla Francia (3’40”63). Bronzo anche per il nostro Alessio Boggiatto nei 200 misti.

Meravigliosa Federica... è ancora record! Nella prima giornata dei Giochi del Mediterraneo Federica Pellegrini si riprende il primato iridato dei 400 stile libero.

CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO Progetto futuro Con la stagione agonistica al palo, il remo nerazzurro sull'asse D'Elia - Tri-

vini - Tenderini si lavora per programmare il prossimo futuro, gettando le basi sul reclutamento dei ragazzi nelle scuole e sul riassetto interno. Le medaglie tricolori ottenute nella categoria ragazzi e under 23, e il ritorno di tre pedine della stagione 2008, le quali 10 mesi fa migrarono

alla Lazio insieme all'ex allenatore Sorrentino, hanno dato gli stimoli per puntellare la squadra 2010. All'inizio di settembre partirà la flotta master alla volta di Vienna per il Mondiale master, dove verranno schierati equipaggi in molte discipline, donne comprese. Ma dopo l'estate il Tirrenia sa-

È iniziata l’estate romana, proprio così, c’è chi dice che sia la Coppa dei Canottieri ad annunciarla, un po’ come le rondini con la primavera. Gli spalti delle “Fossa” tornano a riempirsi come accade da 45 anni. Nessuna novità di rilievo per il torneo di calcetto più antico di Roma. Le regole restano le stesse, falli laterali e corner battuti con le mani, ma un novità in realtà c’è, il Presidente Rossi, con l’approvazione del Club dei Circoli Storici, ha organizzato, con il Direttore della Coppa l’Avv. Vicerè, una competizione riservata solo ai circoli storici. Le squadre A del C.C. Lazio si stanno comportando bene nelle varie categorie, stentano invece le seconde squadre.

rà proiettato soprattutto all'organizzazione della Coppa Tevere, poichè detentore, e già si inizia a fare la conta sulla possibile formazione, la quale come da copione rimarrà top-secret fino alla settimana prima dell'evento. Quindi appuntamento al 18 ottobre per la più che ventennale classica.

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Roma tuttincircolo

TUTTINCIR news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

EUR SPORTING CLUB A tutta birra! Si respira aria di festa al circolo di via di Vigna Murata. con l’arrivo dell’estate il circolo si appresta, come tutti gli anni, a partecipare alle varie manifestazioni sportive che si alternano tra calcetto e tennis. Già‚ lo scorso anno, ci dice il presidente Bruno Albani, avevamo messo in cantiere un progetto che ci avrebbe portato nel corso degli anni a venire dei risultati sportivi. Nello specifico,

CIRCOLO CANOTTIERI ROMA Ancora cultura al Circolo Ancora una volta il Circolo canottieri Roma si rende protagonista di serate dedicate alla cultura. Per questo inizio d’estate il prestigioso club di Lungotevere Flaminio 39 ha infatti organizzato varie manifestazioni, l’ultima delle quali “Racchette e Forchette”, una sfida iniziata sui campi da tennis e

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per quanto riguarda il calcetto, l’inserimento dei soci più‚ giovani che nel frattempo sono maturati,ha fatto sì che arrivassero le prime soddisfazioni. Abbiamo vinto con la categoria assoluti il torneo Bottai all’Aniene. Siamo chiaramente tutti orgogliosi di questo risultato che ci dà la spinta per guardare avanti con fiducia, coscienti di poter contare su un gruppo di ragazzi bravi che non possono fare altro che migliorare. Insomma abbiamo cominciato nel modo migliore la stagione e speriamo che altri risultati arrivino presto per poter mettere in bacheca altri trofei. Roberto Cundari

finita in allegria davanti ai fornelli. Dopo aver disputato la finale del Torneo di tennis a squadre – che ha visto la vittoria della squadra battezzata Esquilino - alcuni soci si sono sfidati in una appassionante gara culinaria a bordo piscina. Fra chi si esibiva in un risotto agli scampi e chi proponeva una amatriciana di Anzio, il gradino più alto del podio è stato conquistato da Sandro Ferrone con un piatto di calamaretti dalla ricetta segreta. Lo stilista è stato anche protagonista – durante

TENNIS CLUB PARIOLI Insieme per l’Abruzzo Serata di beneficienza lo scorso 9 giugno al Cinema Embassy di Roma in occasione dell’anteprima nazionale del film “Un estate ai Caraibi” di Carlo Vanzina. Il Tennis Club Parioli e il Circolo Canottieri Aniene, in collaborazione con la Medusa Film, si sono impegnati in favore del popolo d’Abruzzo colpito dal terremoto con una raccolta fondi per la ricostruzione della scuola materna dell’Orfanotrofio di

la manifestazione - di una vendita di suoi abiti il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, il tutto con una madrina d’eccezione come Manuela Arcuri. Pochi giorni prima, sempre nei Saloni del Circolo, sono state organizzate due presentazioni di libri. La prima per il libro di Edmondo Mingione dal titolo "Falsa Partenza", che oltre alla partecipazione di Michele Placido che ha letto alcuni brani del libro stesso, ha visto la presenza di

San Gregorio. Presenti all’evento, oltre alla promoter Rossana Ridolfi Letta, i presidenti dei rispettivi Circoli Maurizio Romeo e Giovanni Malagò, l’Amministratore delegato di Medusa Film Giampaolo Letta e l’intero cast del film composto da Carlo ed Enrico Vanzina, Gigi Proietti, Enrico Brignano, Carlo Buccirosso, Maurizio Mattioli, Paolo Ruffini, Biagio Izzo, Enrico Bertolino, Martina Stella ed Alena Seredova. Tutti i proventi della serata sono stati consegnati a Maria Teresa Letta, Commissario ad acta della Croce Rossa Italiana per il sisma in Abruzzo nonché Presidente regionale della CRI. Fabio Onnis

molti nomi illustri fra cui Daniele Masala, Nicola Pietrangeli, il presidente della Rai Paolo Galimberti e Livia Azzariti, La seconda presentazione è stata invece quella riservata al libro di Olga Bisera "Ho sedotto il Potere", a cui hanno preso parte Gabriella Carlucci, Nino Benvenuti, Alda D’Eusanio, Italo Moscati, Carla Pilolli, e Antonella Salvucci nelle vesti di moderatore. Anche qui molti gli ospiti d’eccezione fra cui il neo presidente del Circolo Canottieri Roma Andrea Tinarelli.



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TENNIS ROMA Trionfo Trilussa Si è concluso il 6 luglio il torneo di calcio a 5 organizzato presso il Tennis Roma. Dopo oltre tre mesi di partite, che hanno visto coinvolte 14 squadre per oltre 150 atleti, a spuntarla è stato l'Atletico Trilussa, vincente in finale contro i Tetta's Team. Nella finale di consolazione invece sono stati i ragazzi dell'AS'Ghi ha prevalere contro il Warren Buffet, ,mentre capocannoniere del torneo si è laureato Stefano Martone degli Schiacciasassi (30 gol in 8 partite). Oltre al trofeo, per le compagini prime tre classificate, era previsto come

SANT’AGNESE TENNIS CLUB Buone vacanze E’ tempo di vacanza, sì… ma al Sant’Agnese Tennis Club i maestri stan-

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premio l'iscrizione a soci atleti presso il circolo di Via Ipponio. Intervenuto per le premiazioni, il Presidente Martino si è detto soddisfatto della buona riuscita della manifestazione: “Il Tennis Roma è un club prevalentemente tennistico, ma ha anche un'ottima tradizione calcettara. Il torneo è andato molto bene, e si sono viste delle ottime squadre e ottimi elementi. Con queste premesse, il torneo di calcio 5 diventerà negli anni un appuntamento sempre più importante per il nostro circolo”. Nel tennis invece la squadra femminile del club biancorosso è giunta in finale al Trofeo dei Gabbiani, che disputerà contro il T5. In semifinale Nicoletta Rocco, Soledad Franchi e Sara Acquaviva hanno battuto per 2 a 1 il Circolo Ferratella.

no già lavorando per la prossima stagione, stanno mettendo a punto i nuovi programmi sportivi sia per la scuola tennis, che inizierà a fine settembre, sia per tutte le altre attività del Circolo, che sono molte e che mirano a soddisfare le esigenze di tutti, dai più piccoli ai più grandi, sia sui campi da tennis che in palestra. Giugno e

Il socio del mese Nome: Fabio Giovannetti

FUTBOLCLUB La finalissima del Social Eleven La finalissima del Social Eleven, torneo di calcio a 11 del Futbolclub, ha visto opposte le squadre dei presidenti Giovannetti ed Impara. Ad avere la meglio il team del “socio del mese” che però, solo dopo i tempi supplementari, ha superato i giallo neri del capitano Gallo. Coppa alzata ed appuntamento al prossimo anno. Nel frattempo è entrata nel vivo la Coppa Smeralda, il torneo estivo di calcio a 5 che mette in palio un fine settimana a Porto Cervo presso il Pevero Hotel della catena Iti-Hotels. Sedici squadre divise in quattro gironi sono in lotta per accedere ai play off e quindi alla finale del 29 luglio. Novità del torneo, che caratterizzerà probabilmente tutti i prossimi del circolo di Via degli

Olimpionici, è la composizione delle squadre in base ad una valutazione, definita in “Fantamilioni” attribuita a ciascun socio da una commissione preposta. I giocatori schierati in campo non possono quindi superare la quota di Fantamilioni imposta dal regolamento. Già dalle prime giornate le squadre che sembrano meglio attrezzate per arrivare fino in fondo sembrano quelle dei presidenti Giovannetti, Gallo, Delli Muti e Caselli.

luglio sono stati mesi di grandi festeggiamenti al Sant’Agnese. A fine giugno un grande party ha salutato l’arrivo dell’estate, si sono tutti scatenati al ritmo di musica per tutta la notte, nella bellissima cornice del circolo. Nei primi giorni di luglio invece, davanti a un pubblico numeroso, si è concluso il torneo sociale maschile

che ha visto Domenico Sarracino imporsi su Alessandro Savarese dopo una bellissima partita. E’ iniziata anche la trasferta americana dei nostri ragazzi che sono andati ad allenarsi alla prestigiosa accademia di Nick Bollettieri in Florida, in vista dei prossimi tornei. Buone Vacanze a tutti dal Sant’Agnese Tennis Club.

Detto: il Patron Ruolo: “il Presidente” Piede preferito: Quello della sua punta che gli fa vincere i tornei Pezzo forte del repertorio: Le trattative di calcio mercato Squadra del cuore: AS Roma


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SALARIA SPORT VILLAGE Calcio a cinque stelle Ancora un’annata positiva, per il calcio a 5 del Salaria Sport Village. La compagine di Mister Ripesi ha messo a segno il terzo passaggio di categoria, in tre anni di attività ed ha conquistato il palcoscenico nazionale della Serie B. E’ stata dura, questa stagione; Penna e compagni hanno lottato fino alla fine fine, ed hanno dovuto attendere i play off, per festeggiare. Tutto è bene quel che finisce bene; la grande vittoria passa attraverso le tre battaglie vinte contro l’Unicentro Montesilvano, la Promoservice Cimauno Campobasso e la CB life; il campionato è stato duro, con una lotta corpo a corpo con la Cogianco, vincitrice del campionato, che non ha quasi sbagliato un colpo. I bianco verdi hanno avuto, inve-

ce, qualche momento di esitazione, ed hanno lasciato qualche punto di troppo nel corso della stagione, vissuta con l’impegno in contemporanea della Coppa Italia. Anche in questa competizione i ragazzi di Settebagni hanno dato prova delle loro capacità e delle loro doti, tecniche e tattiche portando al Circolo sul Tevere a casa la Coppa regionale, poi, nella fase nazionale, la doccia fredda ai rigori contro il Poggiomarino. Proprio quella sconfitta è servita, paradossalmente, a scuotere i ragazzi, a ricompattare il gruppo e soprattutto a risvegliare la determinazione, la voglia di dimostrare le vere capacità di una compagine pensata e costruita per vincere ancora. Così, Penna, Tavano, Ripesi, Gaucci, Galasso, Barberini, Ciaralli, Marinelli, Giannotti, Furlam, Luchetti, Anzidei, Barberini, Perla, Arnaldi, si sono rimboccati le maniche ed hanno macinato allenamenti e partite fino a Giugno, conquistando la tanto desiderata Serie B.

Si lavora già al prossimo anno e la squadra si arricchisce di nuovi elementi ( già arrivati, il colombiano Luis Salcedo, classe ’76, e Rissi Deyvison Sergio, laterale brasiliano, classe ’82) e inizia a pren-

dere la nuova forma, quella che sarà la migliore per affrontare un nuovo anno in una categoria superiore e con l’obiettivo, solito ormai, di battersi fino alla fine per il traguardo più importante.

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DUE PONTI SPORTING CLUB Tante discipline, tanti successi Vicino alla pausa estiva, si tirano le somme della stagione sportiva, decisamente positiva per il Due Ponti Sporting Club, circolo che tutti gli anni riesce a confermare di essere una realtà sportiva di successo in tutte le discipline praticate nella struttura. Molto intensa è stata l’attività podistica, cominciata con la trasferta autunnale a New York per la Maratona della Grande Mela e costellata da grandi soddisfazioni colte anche nelle gare nazionali più importanti come la Corsa di Miguel, la Mezza Maratona Roma Ostia e la Maratona di Roma, gare fondamentali per rientrare nel contest “Criterium”, che proprio a fine maggio ha sancito i vincitori: tra le donne Eleonora Checherita e tra gli uomini Romano Ramin Ghermezian. Mentre si avvia a conclusione il Campionato Sociale di Calciotto, si registra la vittoria della selezione di calcio di Pino Mosconi e Riccardo Teodori nell’Adidas League. Notevole anche il

CASSIA ANTICA SPORTING FITNESS Memorabile finale di calcetto Dopo tutta una stagione di sfide finalmente si è giunti all’ultimo confronto tra il Real Fleming, che in semifinale ha eliminato lo staff del circolo, il Real Cassiantica, e l’A.S. Longobarda, che in semifinale è riuscita a battere i vincitori della scorsa stagione, l’Olimpic Mirto. Finale che ha visto innalzare la tanto agogna-

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lavoro della scuola calcio, da cui è uscita la squadra Pulcini 2000 che ha conquistato il Torneo Giovanile Parco di Vejo Categoria Champions. Nel nuoto si segnala il terzo posto di Società nei Campionati Regionali Masters, nel Circuito Gran Prix del CSI Propaganda e nelle Finali Regionali Confsport Propaganda, in cui sono stati ottenuti 3 record italiani (Carolina Grossi nei 50 dorso esordienti A femm., Fabrizio Del Zoppo nei 200 misti cadetti masch. e Clizia Durazzo nei 50 SL cadetti femm.) e 2 record regionali (Emanuele Forti nei 200 misti Junior masch. e con Forti, Durazzo, Del Zoppo e Ippoliti nella staffetta 4X50 SL cadetti). Nel tennis, stagione molto positiva di Federico Teodori, che oltre a ottenere importanti risultati a livello individuale anche in tornei internazionali, ha vinto, insieme a Cristiano Compagnone, il titolo Regionale Under 16. Ancora una conferma a livello giovanile da parte di Thomas Riggi, vincitore del Torneo di Macro Area Under 10. Approdano ai quarti di finale del Campionato Nazionale Over 60 a squadre Emanuele Testa, Natalino Fiore e Danilo Serrani, dopo aver vinto nelle impegnative trasferte di Lecce e Napoli.

ta coppa dalla l’A.S. Longobarda guidata dal capitano, giocatore e allenatore Daniele Desoindre, che per tutto il corso della partita non ha smesso un attimo di incitare, spronare ed elargire consigli a tutti i suoi compagni. Match molto combattuto che si è concluso con un finale che ci ha riportato alla memoria la storica vittoria dell’Italia contro la Germania nei mondiali del 1970: l’A.S. Longobarda 4 – Real Fleming 3 . Inoltre si è conclusa la stagione della scuola tennis adulte guidata dalla maestra Silvia Storari con un torneo doppio giallo agguerrito fino all’ultimo 15.


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CIRCOLO MAGISTRATI CORTE DEI CONTI Il mese del tennis Salutiamo la stagione sportiva 2007-2008 con gli ultimi due risultati di rilievo: il 5° posto a livello nazionale delle squadre u.14 maschile (Saloli, Tessier) e u.12 maschile (Berrettini M, Cedrone). Si completa cosi’ un altro anno ricco di soddisfazioni per il nostro Circolo; solo per ricordarne le vittorie assolute, era iniziato con Jacopo Berrettini e Matteo Berrettini rispettivamente vincitore e semifinalista dei titoli u.10 e u.12 nel prestigio-

so torneo nazionale a partecipazione straniera “ Lemon Bowl”, e Filippo Saloli, Gianmarco Tessier e Marco Mammoli vincitori del titolo regionale a squadre u.14 maschile.In mezzo, tanti buoni risultati sia nei tornei internazionali, sia nazionali che regionali dei nostri giovani atleti, la maggior parte dei quali ha migliorato la propria classifica ( da segnalare Giacomo Bergamo,Alessandro Fariello, Matteo Berrettini, Riccardo Cedrone, Lavinia Tropiano, Valentina Tommasi, Lodovica Giannini, Alessandro Procopio). E’ ripresa l’attività sociale con la disputa del ranking ( sfide continue tra soci) di cui è attualmente leader Gianmarco Amore. Infine, sono ricominciate tutte le attività della nostra scuola tennis.

CEN TRO SPOR TIVO VILLA FLAMI NIA Holiday sport È partita la stagione

estiva con l’ormai classica iniziativa che riuscirà a mettere d’accordo figli e genitori: stiamo parlando di “ Holiday

Sport “, letteralmente “vacanze sportive”. Un abbinamento che da tanti anni rappresenta la soluzione ideale per tutte quelle famiglie che intendono regalare ai

propri figli una vera vacanza estiva che li aiuti a crescere e a vivere a contatto con gli altri nel segno del rispetto e della lealtà e al tempo stesso gradita dai ragazzi che


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La “Fossa” è pronta al gran finale Club deiCircoli Sportivi Storici

di Roberto Canocci

a sempre più caldo, non solo a livello meteorologico, nella Fossa. Il mitico campo del Canottieri Lazio si prepara a ospitare le fasi decisive dell'edizione numero 45 della Coppa Canottieri, che nelle prime tre settimane

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di gioco ha già regalato gol e spettacolo. Ma il 20 luglio, giorno delle finali, è vicino e ora ogni partita è decisiva. Se ne accorge anche il pubblico, che più passa il tempo e più riempie la tribuna. Ogni circolo ci tiene a vincere anche la sfida sugli spalti e chi non gio-


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ca non perde occasione per fare un salto al Lungotevere Flaminio e tifare per il proprio sodalizio. E nulla finisce con il triplice fischio dell'arbitro: le discussioni, come sempre, proseguono quando ci si incontra il giorno dopo e anche in internet: su Facebook, il social network del momento, sono nati due gruppo dedicati al torneo che ospitano le opinioni dei protagonisti. Nessuno regala niente e anche le squadre più forti hanno dovuto sudare fin dall'inizio. Negli Assoluti, ad esempio, i campioni in carica del Cc Lazio A sono stati fermati sul 5-5 dalla Tevere Remo B nella prima giornata, per poi cominciare a fare la voce grossa con tutti, compreso il Parioli, che era stata una delle formazioni più brillanti nelle prime due

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gare ma che è stato sconfitto 4-0 da Tavano e compagni. Con 12 gol all'attivo e nessuno al passivo, anche il Cc Aniene A ha dimostrato di puntare decisamente al successo finale, che per i colori gialloblu sarebbe il decimo, quello della stella. Lazio e Aniene hanno ben impressionato anche nell'Over40, dove però chiunque ambisce a vincere dovrà guardarsi dal Cc Roma A. Proprio la partita tra i giallorossi e l'Aniene, terminata 3-3, è stata probabilmente una delle più belle di tutta la prima fase. Non meno accesi l'Over50, dove Malagò e Boniek trascinano a suon di gol Aniene e Parioli, ma la formazione più solida sembra il Tevere Remo A, e l'Over60, con Sporting Eur e Ct Eur che sembrano destinati a giocarsi il titolo.

Ci tengono tutti, come testimonia la grande partecipazione dei presidenti, schierati in prima linea: Malagò (Cc Aniene), Romeo (Tc Parioli) e Tinarelli (Cc Roma) in campo, Rossi (Cc Lazio) e Grimaldi (Ct Eur) in panchina, Albani (Sporting Eur), Barone (Rcc Tevere Remo) e Gatti (Cc Tirrenia Todaro) in tribuna, dove non mancano ospiti illustri. Il nuotatore Alessio Boggiatto, campione del mondo nei 400 misti nel 2001, non si perde una partita dell'Aniene. Zibì Boniek, da parte sua, dimostra di prendere molto sul serio il suo ruolo di direttore sportivo del Parioli ed è sempre presente quando giocano i colori biancoverdi. Piacevole novità, dopo 4 anni, il ritorno di un arbitro donna alla Coppa. Si tratta di Emanuela Rea, anche lei fe-


lice di esserci: “Ero già stata alla Coppa Canottieri da spettatrice, arbitrarla è ancora più bello perché si tratta di un torneo prestigioso. Le rimesse laterali con le mani semplificano il gioco, il pallone senza rimbalzo controllato lo rende più imprevedibile ma, dopo qualche minuto, è stato facile adattarvisi. Spero di tornarci”. Altre curiosità, il gol realizzato da Fioranelli (Davide, Tevere Remo A, e non Vinicio...) contro la Roma e la rete più veloce della storia del torneo: l'ha realizzata Paolo Minicucci del Cc Lazio, che nella partita contro il Cc Roma dopo il fischio d'inizio ha tirato in porta, segnando dal cerchio di centrocampo. Alla Coppa Canottieri non ci si può distrarre nemmeno un secondo.

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a cura di SPORTFORM

CIRCOLO RARI NANTES Una storia che è già leggenda Il 15 febbraio 1905 sei “cape pazze", come si autodefinirono, fondarono un nuovo circolo nautico a Napoli che ebbe come sede una baracca di legno, passata alla storia come “elegante chalet", al di sotto della curva dove finisce via Partenope e comincia via Nazario Sauro. Gli diedero il titolo di Rari Nantes Napoli nel 1927. I fondatori comprendeva Cesare Cancelli, Gennaro Cangiullo emerito tuffatore, Ferdinando Olia esperto in bagni notturni e invernali, Carlo Cunimberti, Remo Bozza ed Ector Bayon. Sulla poltrona di presidente fecero sedere Luigi Salsi. Una secca descrizione dell'avvocato Grimaldi fotografò l'evento: "Quatte segge arremeriate, nu bigliardo, nu salotto, ciento socie sfrantumate, venti scuoglie e 'o mare a sotto". Questa fu la prima Rari Nantes, un covo di goliardici nuotatori. Sport preferito la "guerra a mare". I rarinantini si tuffavano in acqua per azzuffarsi sportivamente fra lo sdegno dei Circoli aristocratici del Borgo Marinari e la dispera-

CIRCOLO CANOTTIERI NAPOLI All’insegna dell’agonismo Il Circolo Canottieri ha brindato al suo 95esimo anno di vita con una serie di eventi che hanno fatto da cornice alla serata di gala che si è svolta sulle terrazze del Molosiglio il primo luglio, giorno dell´anniversario della fondazione del circolo. Per l´occasione si sono svolte le Olimpiadi Giallorosse, giunte alla quarta edizione, che hanno visto andare in scena la doppia sfida soci-giornalisti nel corso di una partita di pallanuoto e di un torneo di tennis. Il primo luglio alle ore 12 nella piscina del circolo, l´ormai tradizionale partita di pallanuoto è

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zione del noleggiatore di barche Naso 'e Cane che vedeva perennemente intralciato il suo traffico. Ma quelle "guerre" furono la palestra di autentici atleti. Un calciatore svizzero del Naples, Steinegger, portò un pallone da calcio e propose tenzoni più sportive. Il pallone lanciato in acqua dette vita alla pallanuoto che diventò il fiore all'occhiello degli scatenati soci del sodalizio. La squadra della Rari, assunti i colori biancocelesti, diventò imbattibile per l'arrivo di un mitico pallanuotista ungherese, Bandy Zolyomy, che ne fu il maestro e il trascinatore. E' bene dirlo: la pallanuoto napoletana è nata alla Rari. Fu subito una squadra di assi che vinse cinque scudetti: 1939, 1941, 1942, 1949, 1950. Un'egemonia. Una squadra di matti e di virtuosi d'acqua che dette alla rappresentativa nazionale tre impareggiabili campioni: Pasquale Buonocore, portiere e uomo di mondo; Emilio Bulgarelli, difensore insuperabile; Gildo Arena, il luciano che inventò la "beduina", il gesto atletico che nel calcio equivale alla rovesciata, e che diventò il più forte pallanuotista del mondo. I tre rarinantini concorsero in maniera deter-

minante alla vittoria olimpica della nazionale italiana ai Giochi olimpici del 1948 a Londra. Completavano il primo "settebello" della storia Giovanni de Silva, ala in acqua e prefetto in terra; Enrico Fortunati, Mimì Grimaldi e lo stesso Zolyomy, giocatore e allenatore. Alla squadra si aggiunse, negli ultimi anni, il milanese Cesare Rubini, indifferentemente campione di pallacanestro e di pallanuoto, eletto ai vertici dello sport mondiale. Negli anni Sessanta, la squadra di pallanuoto della Rari Nantes tornò in auge con Geppino D'Altrui, Rosario Parmegiani e Amedeo Ambron, campioni olimpici ai Giochi di Roma. Nel 1978, il rarinantino Sante Marsili, selezionato per la squadra nazionale, vinse l'oro mondiale a Berlino. Il Circolo divenne il ritrovo di Faruk e di Vittorio De Sica, quand'erano di passaggio per Napoli, pokeristi impenitenti. Alla Rari, Totò ormeggiava la sua "lanzetella". Nuoto e tuffi furono gli altri sport in cui la Rari Nantes colse brillanti affermazioni sino a collezionare 50 titoli italiani di nuoto e 20 titoli nazionali di tuffi. Il nuotatore più sensazionale della Rari fu Carlo Pedersoli,

il luciano che sarebbe diventato sullo schermo Bud Spencer. Il primo tuffatore mitico fu Ciccio Ferraris, selezionato per l'Olimpiade del 1936 a Berlino. In quegli anni, le donne battagliere del Circolo incantavano di sera e nuotavano forsennatamente di giorno. Lella Cutolo, Maria Rosaria Tricarico e Sandra Valle furono grandi nuotatrici. La Rari Nantes è sopravvissuta a due mareggiate, quelle del 1966 e del 1977, che ne devastarono la sede disperdendo trofei e preziosi ricordi. Oggi, l'interno del club sembra quello di una nave con arredamento in legno, oblò, lampade marinare e grandi stampe di vascelli alle pareti. Sulla splendida terrazza a mare, i soci si raccontano una storia più che centenaria. I personaggi e le vicende sono stati tantissimi e lo spensierato periodo dell'ultimo dopoguerra fa luccicare gli occhi di nostalgia ai soci più anziani.

stata affidata alla direzione dell´arbitro internazionale, Rino Merola. In acqua si sono tuffati, fra gli altri, Ottavio Lucarelli di Repubblica e presidente dell´Ordine dei Giornalisti della Campania, Antonio Sasso, direttore del Roma, Toni Iavarone responsabile della redazione sportiva del Mattino, Mario Fabbroni responsabile della redazione napoletana di Leggo e Carlo Franco del Corriere del Mezzogiorno. Paolo Trapanese, ex portiere della nazionale azzurra e attuale presidente del comitato regionale della FIN, ha difeso la porta della formazione dei giornalisti mentre in panchina si è seduto ancora una volta Pino Porzio, l´allenatore della Pro Recco. I giornalisti hanno sfidato

una formazione di campioni giallorossi allestita da Mario Morelli e Poppy Tartaro, con campioni del calibro di Davide Rummolo, Davide Natullo, Lello Avagnano, Fofò Buonocore, Mario Vivace, Paolo Zizza, Enzo Massa e Dario Monizio. In serata c'è stata la parte mondana dell´evento con il presidente Curzio Buonaiuto che in compagnia della moglie Giovanna ha dato il benvenuto ai circa 250 invitati. Aperitivo sulla terrazza Acton dotata di una tendo struttura appena realizzata e cena di gala sulla terrazza lato piscina. Prima della cena un momento molto suggestivo con l’esibizione della squadra di nuoto sincronizzato dell´Aurelia di Roma. A mezzanotte, i tradiziona-

li fuochi a mare e il taglio della torta, tutta giallorossa, preparata dal maestro pasticciere Sabatino Sirica. L´altra sfida giornalisti-soci si è svolta invece, sulla terra rossa, il 3 luglio con il torneo di tennis di doppio. Sono scesi in campo il pastpresident Adriano Gaito, il vice presidente amministrativo Vittorio Lemmo, i consiglieri Giuseppe Canale, Gino de Laurentiis, Antonio Giuffré e Michele Raccuglia, i soci Enzo Palmieri ed Eduardo Sabatino. Per i giornalisti: Gianfranco Coppola della Rai, Giovanni Marino e Ferruccio Fabrizio di Repubblica, Marco Lobasso di Leggo, Armando Petretta dell´Ansa, Marcello Milone e Bruno Pezzullo dell´Ufficio Stampa della Regione.

Carlo Pedersoli alias Bud Spencer


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CIRCOLO NAUTICO POSILLIPO Pallanuoto da amare Si è svolta nei giorni scorsi la terza edizione della “Beach Waterpolo”. La rassegna, organizzata dall’associazione Pallanuoto Sempre, in collaborazione con l'azienda di Chaeter nautico Bluestar del gruppo Interfin, è approdata quest’anno in Russia. Dopo Croazia e Ungheria, la tappa di Mosca ha visto quest’anno trionfare la formazione italiana, composta da tante conoscenze partenopee: Mimmo Mattiello, Andrea Scotti Galletta e Fabio Gambacorta del Posillipo hanno ritrovato in squadra amici come Violetti della Lazio, Galasso del-

la Promogest Cagliari, Pagliarini del Civitavecchia e Riccardo Scotti Galletta della Basilicata 2000, formazione di Potenza che gioca a Napoli, allenata da Ninni Silipo, fratello di Carlo. La Bluestar Italia ha sconfitto 2-1 il Central Sporting Club of Navy di Mosca, 2-0 l’Electric Ray di Mosca e sempre 2-0 il Moscow State University. Un mini torneo che, in due giorni, ha visto sfidarsi ben 15 formazioni provenienti da Romania, Ucraina, Russia e Italia. “Un’esperienza bellissima - affermano in coro i ragazzi del Posillipo -, un modo per confrontarsi con altri paesi in questo sport giovane. Siamo orgogliosi di rappresentare l’Italia in questa disciplina”.

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CIRCOLO DEL REMO E DELLA VELA ITALIA Il CRV Italia impegnato nella Test Event Quattro equipaggi del Circolo del Remo e della Vela Italia, hanno preso parte alla Regata Nazionale Test Event per i Giochi del Mediterraneo 2009. Questa la composizione delle barche: Andrea di Lorenzo-Stefano Moretti Camilla Marino-Claudia Soricelli Edoardo Conterdi-Gianluca Montella Marianna Cicala con Eugenia De Giacomo (C.d.V. Sicilia) I quattro equipaggi hanno ognuno

R.Y.C.C. SAVOIA Peter s’impone nel Trofeo Banca Aletti Vince Peter. Domina il Trofeo Banca Aletti dall'alto delle 6 ore e 36 minuti impiegate per coprire il totale delle prove. Peter è un raffinatissimo sloop Marconi varato nel 1939. Fu progettato da Jarv Lindblom, oggi appartiene a Claudio Mealli. Ha vinto precedendo di poco più di un quarto d'ora totale Chaplin della Marina Militare, la barca d'epoca più forte di questa stagione, che pure ha fatto sua la prova della quarta giornata del Trofeo Banca Aletti. Con un bel vento teso e regolare, la prova finale s'è svolta immediatamente dopo la parata mattutina partita da Castel dell'Ovo. Davanti a tutti, le imbarcazioni della nostra Marina, poi a seguire hanno sfilato, al cospetto della barca giuria posizionata all'altezza della Rotonda Diaz, tutte le altre Vele d'Epoca di questa splendida edizione 2009. Nelle prime ore del pomeriggio, Pippo Dalla Vecchia, presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia che organizza il raduno, ha premiato i vincitori. Non solo Peter, che ha ovviamente intascato il più importante dei trofei, ma i tanti altri che hanno ottenuto piazza-

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una particolarità: di Lorenzo-Moretti un equipaggio con un curriculum notevole, Marino-Soricelli all’esordio nella classe 470, Contardi-Montella campioni del Mondo master in carica e De Giacomo-Cicala convocate nella squadra italiana. Le classi partecipanti all’evento erano 470, laser e tavole a vela. Giuria e Comitato d’eccezione per organizzare il test event dei Giochi del Mediterraneo 2009. Il cattivo tempo ha imperversato nelle giornate di regate, vento forte da ponente con mare grosso e pioggia. Addirittura il venerdì non si è scesi in acqua, men-

tre il sabato è andata peggio perchè ha diluviato. La domenica finalmente si è potuto regatare con 15 nodi di vento e onda formata. La difficoltà più grande, era uscire dal porto. Il venerdì un gommone del Comitato era uscito a vedere la situazione, nel rientrare si è capovolto gettando in mare i quattro componenti dell’equipaggio. Comunque, tranne qualcuno che è rimasto a terra, tutti gli equipaggi che sono usciti hanno iniziato la regata, qualcuno ha dovuto ritirarsi, ma gli equipaggi rossoblu hanno collezionato ottimi piazzamenti. L’equipaggio esordien-

te Marino-Soricelli ha avuto grande padronanza del mezzo concludendo le due regate svolte, girando la prima boa di bolina nei primi dieci equipaggi e portando a casa un quarto posto in generale.

menti in questi giorni di regate e che, soprattutto, hanno voluto condurre nel mare napoletano le loro meravigliose barche d'epoca. Tra i premi consegnati, anche uno per l’imbarcazione che si è distinta durante la parata ed uno destinato alla prima barca tra quelle dello Sport Velico Marina Militare. L'edizione dei grandi primati (ventotto barche iscritte) è un grande

successo organizzativo (ed è stato decisivo il lavoro di Mediasail, l'agenzia napoletana che ha curato i dettagli dell'allestimento) ed una opportunità per il domani. S'è costruita in questi anni la possibilità concreta di dar luogo a raduni di Vele d'Epoca, a partire dal prossimo anno, ancor più affollati e prestigiosi. Ciascuno degli armatori giunti nel Golfo napoletano

quest'anno ha già prenotato un posto per sé nell'edizione 2010. La stessa Marina Militare ha ormai eletto il Trofeo Banca Aletti di Pippo Dalla Vecchia e del Circolo Savoia a propria dimora preferita. Aver pian piano condotto a Napoli il più frequentato e importante raduno di Vele d'Epoca del Mediterraneo non è più un sogno. Ora è una prospettiva autentica.



Diritto e Rovescio

di Avv. Sabrina Rondinelli Specializzata in diritto dello sport Dottoranda di ricerca Fac.Giurisprudenza “La Sapienza”

Lo steward presso le società di calcio l Decreto Ministeriale 8 Agosto 2007, emanato dal Ministro dell’Interno, in attuazione della legge n. 41 del 4 Aprile 2007, offre lo spunto per una riflessione generale sulle nuove figure, quelle degli “steward” che, negli impianti di calcio, sono destinati a svolgere un’attività di controllo dei biglietti, di rispetto del regolamento d’uso dell’impianto sportivo, senza armi ed altri oggetti atti “potenzialmente” ad offendere, non avendo, al contempo, pubbliche funzioni, riservate agli organi di polizia dello Stato. Gli Steward debbono essere in possesso dei requisiti personali, fisici, culturali e psico-attitudinali, acquisibili anche attraverso corsi di formazione (età tra i 18 ed i 55 anni). La società sportiva (art.3) sottopone, altresì, i candidati alle prove preliminari ed ai test attitudinali previsti, segnalando al Prefetto i nominativi dei lavoratori che si intendono avviare alla formazione per l’espletamento dell’attività di

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steward. L’art.1 definisce il campo di applicazione: esso riguarda i complessi e gli impianti sportivi, con una capienza superiore a 7.500 posti, nei quali si svolgono partite ufficiali delle squadre di calcio professionistiche. Le società di calcio dovranno impiegare per ciascuna gara calcistica, un numero di steward non inferiore al rapporto di 1 ogni 150 spettatori effettivi, o di 1 ogni 250 spettatori in base alla capienza dell’impianto prevedendo un’adeguata aliquota di personale femminile. Il loro impiego dovrà essere effettuato sulla base di un piano approvato dal Gos (gruppo operativo sicurezza), almeno tre giorni prima della gara. Gli addetti, durante lo svolgimento delle loro mansioni, indosseranno una casacca fluorescente di colore giallo o arancione,con la scritta “steward” ed un numero progressivo associato al nominativo dell’operatore, ed uno o più asterischi per individuare i compiti di “capo unità”, “coordinatore” e “responsabile di funzione”. Alessandro Rossi, Steward presso l'AS Roma

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Cultura sportiva

di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

Lo sport contro la depressione a molti anni mi occupo di psicologia clinica, di gruppi e di psicologia applicata allo sport, seguendo in particolare, da qualche anno, un progetto terapeutico-riabilitativo con un gruppo di pazienti psichiatrici che riguarda proprio uno sport di gruppo, il calcio. Una parte della psicologia si rivolge, da numerosi anni, allo studio del rapporto che intercorre tra sport e salute mentale, con particolare interesse per la relazione tra alcuni disturbi psicologici clinici e di personalità e l’esercizio sportivo di alcune discipline psicomotorie. In questo contesto di studi rientrano le ricerche che si sono concentrate sull’analisi dei contributi che alcune pratiche sportive possono fornire nella lotta ad alcuni tipi di disagio psicologico, se adeguatamente organizzate e gestite in relazione a specifici obiettivi e in collaborazione con figure professionali che tutelano la salute mentale ( psichiatri, psicologi, operatori sociali). Uno dei disturbi psichici rispetto al quale sono stati maggiormente studiati i contributi che può fornire lo sport, è la depressione.

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Tra le ricerche più note sulla lotta alla depressione attraverso lo sport ne esistono alcune che hanno studiato l’adozione di programmi di allenamento sportivo disegnati per sostenere la cura psicologica di questo tipo di problema. La depressione, infatti, quando si protrae per lungo tempo, comporta anche dei cambiamenti neuroendocrini nelle secrezioni ormonali che regolano l’umore e le attività quotidiane; a ciò sono connessi alcuni sintomi più comuni tra cui l’astenia, l’abulia o i disturbi del sonno. Per far fronte a tali cambiamenti fisiologici spesso, insieme ad opportune terapie e supporti psicologici, vengono somministrati dei farmaci, volti a ripristinare l’originario stato della chimica cerebrale. Allo stesso modo dei farmaci, ma secondo una stimolazione naturale della chimica cerebrale, sembrano agire alcune attività fisiche praticate secondo programmi specifici e integrati alla cura psicologica. Lo mostrano i risultati di studi compiuti sia presso l’Università di Durham, che quelli effettuati presso l’Università dell’Illinois e presso il Dipartimento per la Salute Pubblica del-

la California-Berkeley School. Nel primo degli studi citati, sono stati studiati 156 pazienti depressi ultracinquantenni, che si sono sottoposti volontariamente al programma di aiuto differenziato che prevedeva un confronto fra tre gruppi di trattamento. Il primo gruppo riceveva solo il trattamento farmacologico. Il secondo gruppo eseguiva solo un programma di esercizio fisico Infine, il terzo gruppo seguiva entrambe le prescrizioni. I risultati alla fine dei primi quattro mesi di studio hanno mostrato forte decremento o totale scomparsa dei sintomi depressivi in tutti e tre i gruppi, risultato a cui è seguita la sospensione di ogni trattamento farmacologico. Ma ciò che sorprende sono i risultati del follow up eseguito a dieci mesi dalla sospensione dei farmaci. Il gruppo che ha eseguito solo i programmi di esercizio fisico, infatti, ha mostrato il tasso più basso di ricadute, un fattore che sembra spiegabile grazie alla naturale riattivazione della chimica cerebrale, stimolata dall’attività fisica piuttosto che da sostanze artificiali che poi, una volta sospese, possono compor-

tare fisiologiche e talvolta più gravi ricadute, a causa del cosiddetto "effetto rebound" legato alla sospensione dei farmaci. Altre ricerche scientifiche degli ultimi anni, hanno fatto maggiore luce sui meccanismi attraverso i quali lo sport esercita un’azione positiva per la ripresa dalla depressione. L’esercizio fisico regolare di alcuni sport contrasta gli effetti fisiologici dannosi prodotti dallo stress negativo (distress) accumulato che, se protratto nel tempo, è in grado si stimolare cambiamenti endogeni che sostengono lo sviluppo neuro-chimico della depressione, legato a bassi livelli di alcuni neurotrasmettitori. Durante una pratica moderata di sport di resistenza, invece, il cervello subisce un “eustress”, ossia uno stress positivo; in tal modo si attiva la produzione di una molecola complessa che, in seguito, genera la produzione di due importanti tipi di neuromediatori: l’acetilcolina e le endorfine. Ma la mia esperienza di gruppoanalista mi insegna inoltre che lo sport di gruppo, quindi”attraverso il gruppo”, è ancora più efficace e stimolante.


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