febbraio 2012
cover feb 2012:Layout 1 03/02/12 17:22 Pagina 1
TAEKWONDO: LONDON CALLING Carlo Molfetta raggiunge Mauro Sarmiento alle Olimpiadi
sommario
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 06/02/12 17.29 Pagina 4
[
sommario
]
Sport Club febbraio 2012
4 L’uomo con il pallone in mano
CULTURA SPORTIVA
14
22
Taekwondo: l’Italia conquista i giochi
RUGBY
Romaostia 2012: 38 edizioni e non sentirle
COVER
32
In marcia verso Londra
MARATONA
A scuola di calcio. Per davvero
A 50 metri sotto l’acqua...
66
Correre la maratona di Roma
ATLETICA
SPORT&TURISMO
88
86 FITNESS
Direttore editoriale Luigi Capasso Sport Club Anno IX - n. 78 - Febbraio 2012 Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004
Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Alessandro Cochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, Sabrina Rondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Arduini, Matteo Cirelli, Gianmatteo Colla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, Andrea Cecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari, Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico
70 82
TRAIL RUNNING
76
Sport Club srl via Morlupo, 51 00191 Roma tel. 06 97600342 fax 06 97277879 www.sportclubmagazine.it info@sportclubmagazine.it
CLUB STYLE
Progetto grafico e Impaginazione Adversign srl grafica@sportclubmagazine.it Presidente Onorario Giuseppe Capelli Pubblicità Adversign s.r.l. Davide Campanella Via Morlupo, 51 - 00191 Roma tel. 06 97600342 cell. 335 7574074
Stampa Valerio Scambelluri Comunicazione Finito di stampare nel mese di febbraio 2012 Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.
d.campanella@sportclubmagazine.it
È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Adversign srl
Redazione Napoli Sportform - Napoli tel. 081 19562785 - fax 081 19562657 info@sportform.it
seguici anche su
Golf Simone Selli Direttore responsabile Luigi Capasso l.capasso@sportclubmagazine.it
Rugby Andrea Cimbrico
40
ESERCITO
JUNIOR CLUB
Perù: il piacere della mountain bike
10
Mister Ranieri, un signore nel calcio
editoriale
www.sportclubmagazine.it
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 6
[
editoriale
]
di Luigi Capasso
Amor ch’a nullo amato amar perdona…
F
orse è giusto scomodare un Cantico dell’Inferno… Claudio Toti ha alzato bandiera bianca. L’enorme passione profusa in più di un decennio per la Virtus Roma non è bastata per gettare il cuore oltre l’ostacolo e mettere in secondo piano la crisi economica che sta colpendo il nostro paese e, suo malgrado, il mondo dell’imprenditoria. Infatti, non è stata certo una sorpresa la notizia che a fine stagione il Patron del basket capitolino saluterà tutti e passerà il testimone ad un nuovo proprietario. Si, ma quale nuovo proprietario. All’orizzonte non si vede nessuno. Ancora non si è palesato alcun mecenate che è disposto a portare la croce per un anno. Perché bisogna essere chiari, al momento la pallacanestro a Roma è un progetto di cuore destinato sicuramente ad un grosso investimento di start-up a fondo perduto. E Toti lo sa bene. Ha dato tutto, forse anche di più in questi anni. Ma esser sempre i primi della classe a volte stanca. Squadroni da Eurolega, ingaggi da NBA, dirigenti da Dream Team e nonostante questo si è sempre ritrovato in trincea a respingere le critiche di chi lo accusava di non aver vinto niente di importante. Come se fosse stato lui a scendere in campo, a fare quel magico tiro da Tre che avrebbe portato tanti sorrisi ed un mare di felicità alla famiglia del costruttore. Le vere
stoppate, ai tanti quaquaraquà dell’informazione perennemente nostalgici della Roma di Larry Wright, l’ha fatte sempre e solo lui. I veri rimbalzi li hanno fatti i tanti amministratori locali che in tutti questi anni non sono riusciti a dare risposte concrete ed un supporto vero e programmatico alla costruzione di un programma forte. Gli mancherà sicuramente la Virtus, il suo grande amore. Ci avrà pensato mille notti e cento canestri prima di diramare l’ormai famoso comunicato stampa che chiudeva le porte al suo futuro nel basket. Ma la cosa più malinconica è che il mondo dello sport il giorno dopo si è mostrato freddo e distaccato, un silenzio assordante che am-
[] 6
micca più all’ indifferenza che alla polemica. Qualcuno potrà pensare che, conoscendo la passione di Toti, sia solamente un grido d’allarme per fare luce sui problemi che vivono le società professionistiche. Altri, gli hanno voltato le spalle. Male, molto male. Perché se pure ci fosse stato un barlume di possibilità che il Presidente ci ripensasse, dopo questi ultimi accadimenti non ci potrà essere alcun dietrofront. La speranza per il domani è che questa città capisca seriamente che non ci si può presentare alla candidatura dell’Olimpiadi del 2020 avendo perso Rugby, Pallanuoto e Basket in una sola stagione. Ci riderebbero dietro. Anche per questo.
Con Easy Parking il parcheggio in aeroporto è vantaggioso, comodo e veloce.
Accedi alle migliori tariffe on-line prenotando il parcheggio al L. da Vinci di Fiumicino e al G.B. Pastine di Ciampino su www.adr.it. Se possiedi un apparato Telepass potrai accedere nei parcheggi Easy Parking di Fiumicino abbinando le vantaggiose tariffe on-line al tuo apparato e ricevere direttamente l’addebito sul tuo conto Telepass.
Per informazioni e prenotazioni:
www.adr.it
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 8
[
]
focus
di Alessandro Cochi Delegato alle politiche sportive di Roma Capitale
L’eccellenza romana in Campidoglio Tanti campioni a testimoniare la forza dello sport nella Capitale
A
ranno di certo anche in futuro. Dal calcio alla pallavolo, dall’atletica al ciclismo, dal nuoto al tennis, dal pugilato al golf, l’anno appena trascorso ha visto i nostri atleti primeggiare e distinguersi in campo nazionale ed internazionale a testimonianza di un’effervescenza e di un talento che non si spegne neanche in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando. Roma Capitale, proiettata verso una difficile ma possibile candidatura olimpica, si coccola i suoi campioni nella speranza che il loro esempio sia seguito da altri, iniziando dai giovani che si affacciano ora allo sport agonistico. Particolarmente gradita, fra tanti atleti, la presenza di Raul Bova, nuotatore di buon talento, che nel cinema ed in televisione ha dato lustro allo sport soprattutto con la fiction “Come un Delfino” che ha riscosso un notevole gradimento da parte del pubblico. Fra i premiati di quest’anno atleti del calibro dei due bomber delle squadre romane di calcio Miroslaw “panzer” Klose, match winner dell’ultimo derby giunto in Campidoglio con la febbre pur di non mancare e di Pablo Daniel “mitraglia” Osvaldo, centravanti della Roma convocato nella nazionale di Prandelli. Ma con loro gli atleti Giorgio Calcaterra, campione mondiale dell’ultramaratona 100 chilometri e Sergio Agnoli, ottanta-
ncora una volta Roma Capitale ha chiamato a raccolta il mondo sportivo romano in occasione della III Edizione del Premio “Atleta dell’Anno 2011”. Al cospetto del Sindaco On.Gianni Alemanno, e del sottoscritto con gli amici Riccardo Viola e Federico Mollicone sono sfilati alcuni dei campioni che hanno regalato lustro alla nostra città nella stagione appena trascorso. La gremitissima e prestigiosa sala della Protomoteca ha decretato il successo di questa iniziativa che cresce di edizione in edizione. E’ stato un importante momento di incontro fra tutti coloro che, nel presente e nel passato, hanno regalato emozioni e soddisfazioni allo sport cittadino. E ne regale-
[] 8
seienne capace di correre come chi cinquanta anni più giovanei; del libero della nazionale femminile di pallavolo Paola Croce vincitrice dell’ultima World Cup in Giappone; del tecnico della MRoma Volley Andrea Giani, uno dei tre pallavolisti italiani inseriti nell’ Hall of Fame del volley; dei pugili Emanuele “Sioux” Blandamura detentore del titolo dei pesi medi WBC del Meditterraneo e Davide Dieli campione italiano dei pesi piuma; del ciclista dilettante Valerio Conti il più promettente juniores italiano vincitore nel 2011 di 11 gare; della golfista Diana Luna prima donna della storia a vincere un torneo sulle 72 buche; dell’atleta paralimpico Alberto Andrea Pellegrini che, dopo le nove medaglie nella scherma, è riuscito a far qualificare la nazionale italiana di basket in carrozzina alle ParaOlimpiadi di Londra; dell’arbitro di calcio Paolo Valeri diventato quest’anno Internazionale proprio nel centenario dell’ Aia; il Tennis Parioli, oggi unico circolo italiano ad aver vinto 19 titoli italiani da sempre un punto di riferimento dei circoli storici sportivi; la Elecom di Basket in carrozzina che nel 2011 ha vinto Supercoppa Italiana e Coppa Italia. Il direttore Alessandro Vocalelli per saper raccontare di sport e Diego Nepi nel gestire ed organizzare a grandi livelli gli eventi al Foro Italico.
11 FEBBRAIO ore 17.00
17 MARZO ore 13.30
ITALIA vs INGHILTERRA
ITALIA vs SCOZIA
ALL’OLIMPICO
ATTERRA IL GRANDE RUGBY . PUNTI VENDITA LIS: elenco disponibile su www.listicket.it, www.federugby.it - Call Center 892.982
Fir_23x26_.indd 1
31/01/12 12.30
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 10
[
cultura sportiva
]
di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli
Mister Ranieri, un signore nel calcio La vita dell’allenatore è una vita strana, fatta di sudore giorni interminabili sui campi a convincere qualcuno che ce la può fare
A
volte si sa ci sono tecnici e tecnici, soprattutto sport e sport, ma il principio è lo stesso: non arrendersi, non far intravedere lo stato d’animo, dimostrare sempre sicurezza, anche se a volte la strada è in salita. Un po’ questa è anche la storia di Mister Claudio Ranieri che ci sta dimostrando che ogni qual volta gli viene affidata una squadra in difficoltà, spenta, spompata, sa rimetterla in piedi, caricarla e piazzarla in campo in maniera straordinaria. E’ nota anche la sua capacità di far rendere al
massimo determinati giocatori, lavorando con intelligenza sull’aspetto psicologico dell’atleta. La sua storia ci dimostra l’impatto che ha sulle squadre di cui diventa allenatore. Dalle sue esperienze al Valencia, all’Atletico Madrid e al Chelsea, fino al ritorno in Italia, che gli ha dato modo di produrre prestazioni incredibili. Prima la salvezza insperata con il Parma nel 2007, poi la grande scalata in zona Champions con la Juve. Recentemente ci ricordiamo l’incredibile risalita con una Roma lasciata da Luciano Spalletti nelle ultime posizioni di classifica, mangiando punti su punti e raggiungendo l’Inter di Mourinho e lottando per vincere lo scudetto fino all’ultima giornata. Quest’anno sta dimostrando lo stesso approccio anche con l’Inter, andando a sostituire un inizio disastroso di Gasperini e riportando clamorosamente i neroazzurri verso le primissime posizioni. Uno dei difetti che spesso viene imputato ha Ranieri è l’assenza di un gioco vero e proprio nelle sue squadre. Le caratteristiche della cosiddetta “cura Ranieri”, sono apparentemente molto semplici. Per prima cosa trovare lo schema ideale per i giocatori che si hanno a disposizione, evitare forzature sul ruolo dei giocatori, ma mettere ognuno nella sua porzione di campo più congeniale, una difesa solida e roc-
[] 10
ciosa da cui ripartire velocemente verso la porta avversaria, cattiveria, determinazione e una solidità mentale che non lascia mai la partita, permettendo spesso rimonte e ribaltamenti di risultato. Potremmo definire il suo gioco molto grezzo, ma è impossibile non ammettere che produca sempre risultati. “Scordatevi il bel gioco” disse quando arrivò a Roma, poiché quelli che servivano erano i punti, e mantenne la promessa. Con queste caratteristiche Ranieri si è guadagnato la fama dolce e amara di “aggiusta squadre”, con risultati eccezionali il primo anno, ma in difficoltà nello stabilizzarsi in un vero e proprio corso, costringendolo ad una carriera raminga. Certo è che i tifosi delle squadre che allena difficilmente dimenticano gli incredibili momenti di rinascita e di lotta, le partite vinte negli ultimi minuti, e la personalità della squadra. In conclusione mi sento di sottolineare un ulteriore dato che va a favore di Mister Ranieri. Un dato che ha conquistato anche i tifosi più puristi, gli amanti del “calcio champagne”. Nella sua intera carriera di allenatore Ranieri non ha mai perso un derby. Questo significa che quando si giocano partite di tale tensione emotiva, in fondo, è l’allenatore che ogni tifoso vorrebbe.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 11
[
focus
]
di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista
Il genitore «utile allo sport» La famiglia deve essere coinvolta nella “carriera” del figlio
bambini che praticano regolarmente un’attività sportiva guidata possono trarre insegnamenti sociali molto utili da questa esperienza, a patto però che nel progetto di formazione spor tiva i genitori occupino uno spazio adeguato. Nelle pubblicazioni di psicologia dello sport il genitore «utile allo sport» è definito nel modo seguente: a) è presente, si impegna a conoscere e capire il proprio figlio per le qualità, i limiti, le intenzioni, i desideri, i bisogni, gli errori ed i successi; b) stima il figlio nonostante gli errori e i limiti; c) rispetta le regole, gli avversari,
I
gli allenatori e gli istruttori e le decisioni arbitrali; d) fa critiche costruttive utilizzando messaggi chiari; e) incoraggia a competere sulla base delle proprie capacità; f) rispetta il ruolo dei tecnici (allenatori e istruttori) e collabora con loro, evitando di esprimere rimostranze o critiche in presenza dei figli; g) chiede, se lo ritiene opportuno, chiarimenti ai tecnici evitando così di alimentare pettegolezzi che creare tensioni tra gli atleti. Tutto ciò parte sicuramente da buoni propositi, perché i genitori sono automaticamente orientati a desiderare il meglio per i figli e a evitare di commettere con loro gli errori subiti. Ma occorre anche evitare di perdere il contatto con la realtà. Un bambino di undici anni che frequenta una scuola calcio in Svizzera, ha così espresso il proprio pensiero: «Il mio papà e la mia mamma mi fanno sempre i complimenti alla fine di ogni partita. Anche quando la mia squadra ha perso. Mi dicono che l’importante è partecipare e che il risultato finale non conta. E io penso che abbiano proprio ragione, perché… non siamo dei calciatori veri come Kakà.» Da vari studi condotti sul rapporto fra gli atteggiamenti dei genitori e le attività sportive dei figli emerge che spesso, le famiglie dei ragazzi mol-
[] 11
to dotati tecnicamente, sono particolarmente coese e al loro interno intrattengono relazioni piuttosto chiuse, esclusive. Queste ricerche tendono ad evidenziare come in queste famiglie aleggi una forma di focalizzazione sul bambino (child-centeredness), una sorta di ipervalorizzazione del figlio che in seguito potrebbe portare, pericolosamente, a gonfiare l’ego del bambino, trasfoemandolo in un adulto “solo”. Ciò significa che molti genitori attribuiscono valori più elevati al successo, alla vittoria, alla produttività, all’eccellenza e molto spesso anche all’aggressività, vista come arma di crescita per non farsi mettere i “piedi in testa”. Dei valori che spingono molto spesso padri e madri a controllare in modo ossessivo e troppo invasivo, i compiti scolastici dei loro figli, gli impegni di allenamento spor tivo, ad assistere alle lezioni di piano, agli incontri di nuoto, alle partite di basket. Genitori orientati alla sola produttività che inizialmente iscrivono il bambino alle attività per cui è dotato, fungendo in seguito da primi insegnanti e allenatori rigidi, partecipando direttamente e quindi a volte consapevolmente, al blocco emotivo del proprio figlio, scaricando poi sull’allenatore o insegnante tutte le responsabilità.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 12
[
]
diritto e rovescio
dell’Avv. Sabrina Rondinelli Specializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” sabrina.rondinelli@uniroma1.it
La responsabilità di chi gestisce un evento sportivo L’organizzatore di un evento sportivo, in quanto titolare della licenza ex art.119 Reg. T.U.L.P.S, è chiamato a rispondere dei danni subiti ei confronti degli atleti l’organizzatore risponderà: -per l’inadeguatezza dei mezzi adoperati per la gara, anche quando siano strumenti personali; -dell’atleta, per l’insicurezza dei luoghi e degli impianti; -per l’inidoneità fisica e psichica degli stessi atleti. Quanto alla responsabilità dell’organizzatore nei confronti degli spettatori deve ritenersi che sia disciplinata , ordinariamente, dalle regole che presiedono la responsabi-
N
lità contrattuale. Di recente è accaduto che una spettatrice, mentre si trovava all’interno dello stadio comunale della sua città per assistere ad un incontro di calcio,a causa del suo comportamento della tifoseria avversaria, che aveva organizzato uno spettacolo per salutare in forma più solenne l’ingresso delle due squadre in campo, era stata colpita al volto da una sorta di petardo che le provocava gravissimi danni alla persona. L’adito Tribunale, dopo affermato che sussiste un obbligo di protezione a carico dell’organizzatore della gara nei confronti degli spettatori è passato a stabilire se il titolo di imputazione della responsabilità al medesimo fosse individuale nel generico obbligo del neminem laedere (sancito dall’art.2043.c.c.) ovvero nella fattispecie di responsabilità oggettiva prevista dall’art.2050 c.c. E sul punto ha affermato espressamente che è “vero che il gioco del calcio in sé non può considerarsi pericoloso, trattandosi di disciplina che privilegia l’aspetto ludico, pur consentendo, con la pratica, l’esercizio atletico: tanto vero che esso è normalmente praticato nelle scuole di tutti i livelli, come attività di agonismo non programmatico, finalizzata a dare esecuzione ad un
[] 12
determinato esercizio fisico”. La prospettiva cambia radicalmente, invece, quando si fa riferimento all’organizzazione di un incontro di calcio professionistico, atteso che in siffatta ipotesi il quadro d’insieme, pur avendo il suo nucleo nel gioco sportivo, si sviluppa e si amplifica ben oltre tale ambito. Non fosse altro che per la necessità di considerare la notevole quantità di persone che vengono a trovarsi ristrette in uno spazio limitato,seppure di notevole ampiezza, nonché di tenere conto della spiccata conflittualità che si viene, pur troppo spesso anche con effetti drammatici - a creare tra i tifosi delle due squadre in competizione. Va dunque, decisamente rimarcata la differenza sostanziale che intercorre tra i rischi ordinari cui gli atleti e gli spettatori sono esposti, per gli accadimenti che possono derivare dallo stesso svolgimento dell’attività agonistica (errori tecnici degli atleti), o da evenienze del tutto accidentali o legate alle stesse persone degli spettatori (malori dovuti ad agorafobia, o all’attesa per entrare, cadute accidentali, o altro), e le conseguenze più gravi cui atleti e spettatori possono essere esposti per le specifiche modalità organizzative della gara.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 13
[
focus
]
di Pino Capua Consulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma
Continua inesorabile la lotta contro il doping In questi giorni, un’equipe di psicologi guidata dal dott. Aldo Grauso, ha avviato la Ricerca – Inter vento “Calcio 2000” n progetto che ha lo scopo di verificare se la promozione e il miglioramento dell’aspetto relazionale comunicativo e quello cognitivo all’interno di una squadra di calcio, abbia effetti positivi sulle prestazioni, favorendo il benessere della squadra ed il raggiungimento dei risultati. La ricerca coinvolge due società calcistiche di Promozione, la SSD Futbolclub e l’ASD Real Tor Bella Monaca e l’A.S. Roma calcio a 5. L’obiettivo della Ricerca – Intervento, quindi, è quello di arrivare ad un potenziamento relazionalecomunicativo del gruppo, oltre che psicomotorio, che porti ad un conseguente miglioramento anche a livello di per formance, incrementando la media punti rispetto a quella ottenuta nella fase pre-intervento. Avere talento nello sport è certamente un dono, ma questo può andare sprecato se non si è in grado di sfruttarlo al meglio. Alcuni atleti, per incrementare le proprie prestazioni, infatti, ricorrono al cosiddetto “aiutino”. Pur troppo il doping è un cancro che nel corso degli anni si è ben radicato nel mondo dello spor t, specialmente in alcune discipline. Le persone che fanno uso di sostanze proibite, anche a livello amatoriale, mol-
U
te volte non sanno quel che rischiano. Per questo, da anni ormai, sto cercando di diffondere tra gli studenti delle varie scuole di Roma, grazie anche all’aiuto dell’AICS e di alcuni testimonial dello spor t pulito, una sana cultura spor tiva che sia in grado di dire no al doping. Ritengo il progetto “Calcio 2000”, che vuole mettere in evidenza come le potenzialità fisiche possano non essere sufficienti per il successo agonistico, un’iniziativa propedeutica anche a
[] 13
scoraggiare gli atleti a ricorrere al doping. La ricerca, infatti, vuole sottolineare come il potenziamento delle competenze emotive, cognitive e relazionali degli atleti, sia il vero fattore determinante per il successo in ambito spor tivo. E’ necessario che si comprenda che l’atleta, per rendere al massimo, non deve essere ben allenato solo nei suoi muscoli, ma che anche la sua mente deve essere in grado di dare il massimo nel momento della competizione.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 14
[
rugby
] di Paolo Cecinelli Caporedattore centrale La7 Spor t RugbyLa7
L’uomo con il pallone in mano Il rugby italiano è nelle sue mani. Lo stringe stretto come fosse un pallone e non lo molla mai
D
urante l’allenamento si muove sul campo tra gli azzurri impartendo ordini, correggendo posizioni senza mai alzare la voce. Autoritario. Infonde sicurezza. Ho visto gli azzurri seguirlo come discepoli. Jacques Brunel è fatto così. Passionale ma schivo, un duro verrebbe da dire. Molto diverso però dal suo predecessore. Ha 57 anni, ma non li dimostra. Baffo ovviamente francese. Elegante. Fisico asciutto. Un amore viscerale per la pallaovale. La tiene in mano come se facesse parte di lui. Se la passa da una mano all’altra, la mette sotto braccio. La palla ovale con lui respira. Sono sicuro che a volte ci parla anche, nessuno potrà mai smentire questa mia sensazioni. Nello sport ci sono alcuni momenti intimi e sacri. Bisogna rispettarli. Viene dai Midi-Pirenei, una regione ai piedi della grande catena montuosa che divide geograficamente la Spagna dalla Francia. Un confine segnato solo sulle
carte perché in questa zona i due paesi mischiano le loro anime culturali nella Catalogna. Un po’ spagnoli, un po’ francesi ma non andate a dirglielo. Loro innanzi tutto si sentono, e sono, catalani. Quando l’identificazione con il territorio è così forte significa che ci sono tutti i presupposti per giocare a rugby. Ed è proprio quello che è successo nella catalogna francese. E’ nato a Courrensan, un comune di appena 375 abitanti nel dipartimento di Gers. In auto ci si passa senza quasi accorgersene. Brunel sembra aver ereditato il modo di fare e pensare dal suo paese di origine. Non vuole apparire più di tanto. “accorgetevi del mio lavoro e non di me”, sembra dire. Courrensan è un crocevia con due vie laterali. Gente dura che non conosce compromessi. Qui le cose sono bianche o nere, uno più uno fa sempre due. Niente a che vedere con Parigi… Giocava estremo Jacques Brunel, nei club della provincia del sudovest. Anni ’70: Grenoble, Carcassone e Auch dove cominciò anche la sua carriera da allenatore. Una delle zone più prolifiche di talenti.
[] 14
E’ proprio qui che, all’inizio del ‘900, il rugby francese mise le radici grazie ad un tessuto sociale perfetto per i valori di questo sport. Tolosa, Tolone, Castres, Clermont, Perpignan, Beziers, Biarritz ma anche Lourdes. Città, paesi, piccoli centri di provincia con una voglia matta di mettersi a confronto uno con l’altro. In una parola campanilismo. Quello che accadde in Italia tra Treviso, Rovigo e Padova, tra L’Aquila e Roma, tra Milano e Brescia. Più fitta è la rete, più vicini sono i centri, migliore è la competizione, più forti diventano le squadre. Un’equazione algebrica oltre che una questione sociale. Jacques Brunel ha allenato per sei anni la mischia della nazionale francese e poi è stato chiamato nel club del Perpignan. Una squadra che non vinceva il campionato da 54 anni. Lui c’è riuscito. Quando i suoi ragazzi, allo Stade de France, salirono sul podio per ricevere il trofeo lui li accompagnò sul palco rimanendo però in disparte. Sulla tribuna, tra i tifosi del Perpignan, c’era uno striscione molto chiaro: “Grazie, Signor Brunel!”.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 15
[
rugby
[] 15
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 16
[
cover
[] 16
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 17
[
cover
]
ITALRUGBY, ORA TOCCA A TE! L'imponente cornice dello Stadio Olimpico sarà lo sfondo delle due sfide casalinghe dell'Italia nella XIII edizione dell'RBS Sei Nazioni. I senatori di sempre e nuovi giovani innesti sono pronti a seguire le direttive del nuovo ct Jacques Brunel di Matteo Cirelli
un'Italia colma di novità quella che sta per cominciare la sua avventura nella tredicesima edizione dell'RBS Sei Nazioni. Dopo l'amara esperienza del mondiale neozelandese – in cui sono mancati più i risultati che il gioco – le chiavi della nazionale sono passate dalle mani di Nick Mallett, giunto a fine mandato, a quelle di Jacques Brunel, nello staff tecnico della Francia fino al 2007 e poi tecnico del Perpignano, con cui ha vinto il campionato transalpino nella stagione 2008/09. Alla sua prima uscita ufficiale da allenatore dell'Italrugby, il nuovo ct sarà subito chiamato a scontrarsi con il suo recente passato, sfidando nella suggestiva cornice dello Stade de France i galletti allenati da Philippe
È
[] 17
Saint-André. Oltre all'aria di derby che sicuramente respirerà il nuovo commissario tecnico nella tana dei “blues” ci sarà un'atmosfera tesissima, soprattutto dopo l'inaspettata e romantica vittoria dell'Italia contro i “cugini d'oltralpe” dello scorso anno allo Stadio Flaminio. Passando proprio alla dimora degli azzurri del rugby, l'altra novità del 2012 sarà lo stadio utilizzato dalla nazionale nelle due partite casalinghe contro Inghilterra e Scozia. Di fatto congedatosi con quella splendida vittoria contro la Francia, lo Stadio Flaminio passerà il testimone al suo fratello maggiore, lo Stadio Olimpico, capace di ospitare più di 70mila spettatori, circa 50mila in più rispetto all'impianto di viale Tiziano. Un bel “gap” di capienza, in pratica colmato già nelle prevendite dell'ultimo mese, che fanno registrare il tutto esaurito per la
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 18
[
cover
Il programma del Sei Nazioni 2012 I giornata Francia - Italia (4/2) Scozia – Inghilterra (4/2) Irlanda – Galles (5/2) II Giornata Italia – Inghilterra (11/2) Francia – Irlanda (11/2) Galles – Scozia (12/2) III Giornata Irlanda – Italia (25/2) Inghilterra – Galles (25/2) Scozia – Francia (26/2) IV Giornata Galles – Italia (10/3) Irlanda – Scozia (10/3) Francia – Inghilterra (11/3) V Giornata Italia – Scozia (17/3) Galles – Francia (17/3) Inghilterra – Irlanda (17/3)
[] 18
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 19
[
cover
]
partita dell'11 febbraio contro i campioni in carica dell'Inghilterra, e solo un 20% di invenduto per quanto riguarda la sfida con gli scozzesi. Non c'erano dubbi sulla risposta dell'appassionato pubblico della palla ovale, ma i dati hanno comunque benevolmente colpito il presidente del Coni Gianni Petrucci, che ha dichiarato: “quando lo spettacolo è importante l'Olimpico si riempie. Quest'anno neanche Lazio e Roma hanno fatto registrare un'affluenza simile”. Entusiasta anche il segretario Raffaele Pagnozzi, che ha parlato di “ricavi per 3,7 milioni a fronte di meno di un milioni di spesa”. Ma le novità per il Sei Nazioni 2012 non sono finite qui. Oltre ad un nuovo allenatore, che finora ha convinto giocatori e critica con i suoi metodi di allenamento, e alla carica che può regalare agli azzurri il supporto dell'Olimpico stracolmo, l'Italrugby potrà entrare nelle case italiane grazie alla presenza di Sky Sport 2, che ha comprato i diritti per le 15 partite del Sei Nazioni, trasmesse tutte in Alta Definizione e con il supporto della Spider Cam, per non perdersi nessun particolare di gioco. Anche l'emittente La7 continuerà a seguire la nazionale, mandando in differita serale i cinque incontri di Parisse e compagni. Ai contorni benauguranti si affiancano i 30 convocati azzurri, in realtà le pietanze principali che hanno il compito di sfamare la voglia di esultare del sempre più coinvolto – ed esigente – mondo del rugby nostrano. Seppur non stravolgendo gli equilibri della squadra, Jacques Brunel ha portato una ventata d'aria nuova anche nella formazione, chiamando per il torneo continentale un folto numero di esordienti e giocatori finora poco utilizzati, fra i quali spiccano i talenti di Luca Morisi (centro di 21 anni) e di Angelo Esposito, 18enne ala che, se impiegato, diventerà il più giovane rugbysta di sempre a vestire la maglia azzurra. I nuovi innesti avranno il compito di integrarsi nei nuovi schemi del ct francese (finora l'Italia ha poggiato troppo sui suoi avanti. Spingerò i ragazzi ad osare di più, ha dichiarato Brunel nella conferenza stampa di presentazione della spedizione azzurra), supportati dall'esperienza e dal carisma degli inossidabili Martin Castrogio-
[] 19
vanni, Andrea Lo Cicero, Mauro Bergamasco e ovviamente il capitano Sergio Parisse, nomi forti di una squadra determinata a togliersi tante soddisfazion
RBS 6 Nazioni 2012 Il weekend del 4 e 5 febbraio comincia la tredicesima edizione dell'RBS Sei Nazioni, il torneo rugbystico più importante dell'emisfero settentrionale. Nato nel 1883 (al tempo aveva il nome di Home Championship) fino al 1910 era riservato alle nazionali della Gran Bretagna. Dalla seconda decade del secolo scorso a Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda si affiancò la Francia (Cinque Nazioni), mentre nel 2000 venne inserita l'Italia. Il campionato, che si svolge di norma fra febbraio e marzo (talvolta aprile), viene vinto dalla squadra che si assicura il massimo dei punti durante la stagione, con due punti in palio per ogni vittoria e un punto per ogni pareggio. Se una squadra vince i cinque incontri, ottiene anche il trofeo “Grande Slam”. Nella particolare sfida fra le quattro nazionali britanniche viene poi assegnato il titolo di Triplice Corona alla squadra che vince tutti i confronti con le altre. Il trofeo della competizione è in argento massiccio e pesa quasi 5,7 kg. Originariamente la parte interna della coppa era in argento ma, a causa dello champagne con cui veniva riempita ogni volta che una squadra vinceva il torneo, è stata in seguito rivestita in oro a 22 carati. Il trofeo ha quindici lati, come i giocatori di ogni squadra, e ha tre maniglie che rappresentano l'arbitro e i due giudici di linea. Intorno alla base di legno ci sono gli emblemi delle sei Federazioni Nazionali. Da quando è diventato un evento a sei partecipanti, è stata la Francia a imporsi per il maggior numero di volte (5), seguita da Inghilterra (4), Galles (2) e Irlanda (1). Nelle sue dodici apparizioni, l'Italia ha disputato 60 partite, con un bilancio di 8 vittorie, 1 pareggio e 51 sconfitte. La vittoria più schiacciante rimane quella del 2007 contro la Scozia (37-17) e il numero totale di punti segnati è 907 (1982 subiti), con 73 mete, 52 conversioni, 119 calci di punizione e 11 drop segnati.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 20
[
cover
]
Kris Burton, il canguro d'Italia Nasce a Brisbane il 4 agosto del 1980, e durante l'adolescenza si diletta in vari spor t, fra i quali il football australiano, quasi sconosciuto a noi europei ma a quelle latitudini disciplina nazional-popolare. Poi si innamora così tanto di placcaggi, touche e mete dal lasciare la sua terra e trasferirsi in Europa per giocare a rugby. Durante le sedute mattutine al Centro Sportivo Giulio Onesti, ammette, soffre le temperature rigide dell'inverno romano (“in Australia fa decisamente più caldo”), ma Kristopher Burton ci mette poco a scaldare muscoli e mente. Perché, come tutta la nazionale italiana, la concentrazione è e deve rimanere alta in vista degli imminenti impegni del Sei Nazioni. Il “canguro” di madre abruzzese è carico per la nuova avventura e desideroso di ripagare la fiducia del nuovo commissario tecnico Brunel, che l'ha convocato dopo un periodo di assenza dal giro della nazionale. Finora con la maglia azzurra il mediano di apertura della Benetton Treviso ha collezionato nove presenze, ma c'è da scommettere che diventeranno presto molte di più, perché dietro quel sorriso gentile il 31enne che ha giocato anche con Benevento, Leonessa, I Cavalieri e ha avuto un'esperienza francese con l'Orleans ha uno sguardo determinato. E una visione del rugby in linea con le aspettative di allenatore e compagni. “Stiamo lavorando bene – racconta Bur ton alla vigilia dell'impegno con la Francia – e io sto seguendo i consigli e le direttive dell'allenatore. Che Sei Nazioni sarà per me? Spero positivo, ma come tutti penso al bene del gruppo e io, come tutti, farò quello di cui la squadra ha bisogno”. Sono tante le novità per l'Italia nell'RBS Sei Nazioni 2012. A cominciare dal nuovo allenatore.
Che impressione ti sei fatto in questi primi allenamenti con lui? Ogni allenatore gestisce in modo personale il suo lavoro, e con Brunel stiamo trovando grande equilibrio e motivazione. Ci stiamo allenando duramente, cercando di crescere nei nostri punti di forza e migliorare dove ci sentiamo più vulnerabili. A testa bassa, concentrandoci, sappiamo qual è il nostro obiettivo e lo vogliamo raggiungere. La prima partita sarà fuoricasa contro i francesi, che sicuramente hanno ben impressa la sconfitta subita lo scorso anno al Flaminio. Pensi che affronteranno il match con una dose di rabbia ulteriore? Non mi interessa, né la loro rabbia né dove giochiamo. L'importante è come si gioca. Certo lo Stade de France è uno stadio importante e loro sono un'ottima squadra, ma noi vogliamo partire alla grande, far subito capire che ci siamo.
Ci stiamo allenando duramente, cercando di crescere nei nostri punti di forza e migliorare dove ci sentiamo più vulnerabili.
[] 20
Con la Benetton Treviso giochi la Celtic League, nella quale affrontate franchigie europee estremamente competitive. Confrontarsi a livello europeo sta facendo crescere la tua esperienza sul campo? Certamente. La Magners League è un torneo tostissimo, dove bisogna mantenere alta la concentrazione in ogni partita. Non ti puoi rilassare. E credo che questo stia aiutando me e tutti i miei compagni che la disputano a crescere e capire sempre meglio ogni situazione di gioco. Che aria si respira nello spogliatoio dell'Italrugby? Siamo molto compatti, stiamo sempre insieme. Ci alleniamo con grande intensità, e fuori dal campo ci divertiamo insieme. Non vi posso raccontare le scaramanzie dei miei compagni, altrimenti non funzionano più. Però nello spogliatoio ognuno ha i suoi riti personali. Aiutano a trovare la concentrazione. Ne abbiamo bisogno.
pomodorino ok:Layout 1 03/02/12 19.18 Pagina 1
Rilassati, lasciati guidare dai tuoi sensi Respira il profumo della cucina italiana Guarda le creazioni dei nostri chef Ascolta il vino che viene versato nel tuo bicchiere Assaggia i nostri semplici ma impeccabili piatti
A great place to enjoy the authentic italian food and wine Pizza - Wood Oven - Meat
il pomodorino A pochi passi da
via Veneto, in via Campania
angolo via Toscana, ha aperto ormai da il
10 anni
Pomodorino, un ristorante che non è solo ristorante, ma anche pizzeria e punto di approdo per tutti coloro che vogliono assaggiare la vera cucina italiana e in particolar modo quella romana
SEGUICI ANCHE SU
pizzeria forno a legna specialitĂ alla brace pasta fatta in casa specialitĂ di pesce
via Campania, 45/e 00187 Roma tel. 06 42011356 ilpomodorino@fastwebnet.it www.ilpomodorino.org
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 22
[
cover
]
TAEKWONDO, L’ITALIA CONQUISTA I GIOCHI
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 23
[
cover
] Due gli atleti qualificati per Londra 2012. Mauro Sarmiento e Carlo Molfetta, una coppia di campioni con il vizio del podio di Luigi Fattizzo
“O
gni incontro sarà una finale”, Mauro Sarmiento la pensa così. Le Olimpiadi non fanno sconti a nessuno, e lui lo sa bene. A Pechino 2008, infatti, ha conquistato la prima medaglia olimpica del taekwondo italiano, un argento. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quei Giochi di Cina, e il taekwondo italiano ha fatto molta strada, tanto che adesso guarda a Londra 2012 con la fierezza e l’orgoglio di chi sa di aver fatto il proprio dovere per presentarsi al meglio a un appuntamento importante. La Federazione italiana porta in Gran Bretagna due alfieri d’eccezione: Sarmiento, qualificatosi questa estate alle selezioni di Baku, e Carlo Molfetta, che ha staccato il biglietto per i Giochi piazzandosi secondo al recente torneo continentale di Kazan, in Russia. Con le Olimpiadi di Beijing Mauro è diventato un volto piuttosto noto anche per gli sportivi digiuni di taekwondo, ma Carlo oro agli Europei del 2010 e bronzo ai Mondiali 2011 – ha un curriculum non da meno. Molfetta ha ottenuto il pass per i Giochi sfruttando l’ultima possibilità a disposizione, tanto che dopo le gare di Kazan ha indossato una maglietta con la scritta inequivocabile “scusate il ritardo”. Un
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.45 Pagina 24
[
cover
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 25
[
cover
]
allenamento fatto negli ultimi tempi”. riferimento a Totti? Gli chiediamo, memori di un’aEstroverso e festaiolo, Carlo Molfetta è l’esatto naloga maglietta sfoggiata a suo tempo dal cacontrario di Mauro Sarmiento, più timido e tranpitano giallorosso. “No!” replica perentorio, da quillo, ma tra i due il feeling non manca: “con bravo interista, “mi riferivo a Valentino Rossi, che Mauro c’è affetto e un grande rispetto reciprousò una t-shirt come la mia per festeggiare il tico”, dice Carlo parlantolo mondiale arrivado del compagno di to dopo una lunga atsquadra, e Sarmiento tesa”. risponde usando paroMolfetta è più che le di elogio: “si è merisoddisfatto, perché tato la qualificazione. aveva una gran voglia Io ho visto i suoi di rifarsi: “Ho partecimatch, è sempre stapato ad Atene 2004, to tranquillissimo e ma non è andata benon ha mai dato l’imne, mentre a Pechino pressione che qualcunon c’ero per via di Carlo Molfetta no potesse batterlo: un infortunio, per cui non mi resta che fargli la mia febbre olimpiun in bocca al lupo”. ca è altissima!”. Recentemente, poi, Carlo ha La grinta c’è, questo è certo, ma a Londra non cambiato categoria, passando ai pesi massimi: sarà facile, e Sarmiento lo sa bene: “bisogna ra“all’inizio ho avuto qualche difficoltà, ma in Rusgionare match dopo match, perché alle Olimpiasia ho cominciato a raccogliere i frutti del duro
“Ho partecipato ad Atene 2004, ma non è andata bene, mentre a Pechino non c’ero per via di un infortunio, per cui la mia febbre olimpica è altissima!”.
[] 25
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 26
[
cover
] di non ci sono avversari <materasso>. Se mi chiedono quali siano gli atleti più temibili nella mia categoria, la -80 chilogrammi, rispondo sempre che scenderò sul quadrato senza temere nessuno e rispettando tutti. Perché ai Giochi è così: sei sempre in finale”. Per Mauro, poi, c’è un ostacolo in più, se vogliamo chiamarlo così, e si tratta dell’argento conquistato quattro anni fa. Quello che è sicuramente un orgoglio rappresenta infatti anche un traguardo rispetto al quale si sente il dovere di non indietreggiare. “Tutti si aspettano il podio”, conferma Sarmiento, “ma nello sport niente è scontato. Il segreto in questi casi è liberare la testa dai pensieri e concentrarsi solo sull’avversario che si ha davanti. Io affronterò una gara dopo l’altra, e alla fine parlerà il campo”. D’altronde il taekwondo italiano ha già conquistato il suo oro, perché gli sforzi e i successi inanellati negli ultimi anni valgono sicuramente quanto un podio alle Olimpiadi. Il Taekwondo Olimpico ha attecchito molto bene in Italia, mettendo radici forti che stanno dando buoni frutti. Gli appassionati crescono giorno dopo giorno, le palestre specializzate spuntano come funghi e gli atleti della nazionale azzurra sono sempre più temuti a livello internazionale.
“Alle Olimpiadi bisogna ragionare match dopo match, perché alle Olimpiadi non ci sono avversari ‘materasso’”. Mauro Sarmiento
Non è un caso se l’Italia è all’avanguardia anche dal punto di vista delle tecnologia: il taekwondo, infatti, sta sperimentando sempre più intensamente le meraviglie dell’hi-tech, gioiellini che riducono le possibilità di errore umano nell’arbitraggio e trasformano in un vero e proprio show quello che è già uno degli sport olimpici più spettacolari. I Giochi di Londra saranno i primi disputati con le corazze elettroniche, dispositivi computerizzati per l’assegnazione automatica dei punti che gli azzurri utilizzano fin dagli Europei di Roma. I nostri atleti, d’altronde, non si fanno spaventare da nulla, tanto meno da un nuovo corpetto. “Corazze o no per me cambia poco”, dice Sarmiento “l’unica cosa che mi interessa è il risultato e farò di tutto per raggiungere il mio obiettivo”.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 28
FINAL EIGHT DI LEGA A. I PRIMI VERDETTI DI STAGIONE
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 29
[
basket
]
E' febbraio e quindi, per il basket italiano, è tempo di Coppa Italia di Filippo Calabria
a formula sarà quella degli ultimi dodici anni, la così detta Final Eight, le migliori otto squadre del girone di andata si sfideranno da giovedì 16 a domenica 19 in partite ad eliminazione diretta. La location sarà, per il secondo anno consecutivo, il Palaolimpico di Torino che, costruito in occasione dei XX Giochi Olimpici invernali con progetto a firma congiunta degli architetti Arata Isozaki e Pier Paolo Maggiora, è il più grande palasport italiano con i suoi 14.350 posti a sedere. I quarti di finale di questa Final Eight vedranno da una parte del tabellone Sassari affrontare Siena, in quella che fino alla scorsa stagione sarebbe sembrata un partita impossibile ma che oggi si annuncia come una gara “giocabile”, e
L
[] 29
Milano opposta alla Virtus Bologna, per tradizione, storia, valori in campo e situazione di classifica forse la sfida sulla carta più interessante dei primi due giorni. Venerdì 17, data non esattamente ben augurante per gli scaramantici, si disputeranno gli altri due quarti di finale, Pesaro troverà Venezia, neopromossa in Serie A e con tantissima voglia di fare e Cantù se la vedrà con Avellino, avversario difficile per gli uomini di coach Andrea Trinchieri soprattutto in singola partita. La chiave di questa competizione sarà sicuramente nell'approccio emotivo alle partite prima ancora che tattico, i giocatori dovranno avere ben presente che giocando gare “secche” non ci sarà tempo di adattarsi troppo, bisognerà dare tutto in campo da subito. La classifica molto corta del Campionato lascia presupporre che si potrà as-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 30
sistere a una quattro giorni di partite emozionanti come, per la maggior parte, è stato negli anni passati. Nelle ultime edizioni della Final Eight c'è sempre stato molto equilibrio, anche in finale. Certamente complice di questo equilibrio è stato il fatto che la Virtus Bologna, finalista mai vincente dal 2007 al 2010, di fatto abbia giocato in casa, alla Futurshow Station, le prime tre delle quattro finali disputate dal 2007. La formula della Coppa Italia come evento a otto squa-
[
basket
]
dre è nata nel 2000 quando vinse la Benetton Treviso in finale sulla Kinder Bologna per 7859 a Reggio Calabria. E' proprio la Benetton Treviso, che quest'anno per motivi di classifica le Final Eight le guarderà da casa, ad aver vinto più edizioni di questo mini torneo, 5 (sono 8 invece se si considerano anche le vittorie negli anni precedenti quando la formula prevedeva la finale a quattro squadre). Ne ha vinte 3 invece, negli ultimi tre anni, Siena che parte ancora da grande favorita anche se il Cam-
[] 30
pionato ha dimostrato come, almeno sulla singola gara, sia in casa che in trasferta, la squadra allenata da coach Simone Pianigiani non sia più così imbattibile come nelle stagioni precedenti. Fuori da questa Coppa Italia è anche la Virtus Roma che mai ha messo le mani su questo trofeo nella sua storia anche se, in tempi relativamente recenti, c'è andata molto vicino, nel 2006 fu sconfitta in finale contro la allora Carpisa Napoli per 85-83 dopo un tempo supplementare. Alla fine di quella partita Da-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 31
[
basket
vid Hawkins, nominato MVP, consegnò il trofeo appena ricevuto all'amico Lynn Greer, “point guard” della squadra napoletana. La programmazione televisiva, molto discussa, vedrà la trasmissione in diretta su La7d dei quarti di finale previsti per le 17.45 e la differita degli altri due in orario notturno su La7. Le semifinali saranno una in diretta su La7, quella delle 17.45 e l'altra in diretta su La7d, alle 20.30. Per la finalissima, in programma alle 17 di domenica 19 è prevista la diretta su La7.
[] 31
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 32
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 33
[ ] ROMAOSTIA 2012: 38 EDIZIONI E NON SENTIRLE maratona
Domenica 26 febbraio si “celebrerà” la trentottesima edizione della RomaOstia, la mezzamaratona più partecipata d’Italia, uno degli eventi sportivi di cui la Capitale è cuore, anima e corpo di Francesco Carboni
el 1974, anno della prima edizione, il patron Luciano Duchi, insieme ai suoi primi collaboratori del Circolo della Banca di Roma, volle partire dal Circo Massimo con una gara che prevedeva ben due traguardi di cui uno per la gara “breve”, e non competitiva, posto dentro lo stadio delle Tre Fontane dell’Eur e un altro dentro lo Stadio delle Stella Polare dove si sarebbe applaudito il vincitore della prova agonistica di 28 chilometri e 630 metri. Non era una maratona, non era una mezzamaratona, era una splendida festa popolare alla quale oltre a tanti podisti “doc” si univano altrettanti “corridori” improvvisati, tanti studenti e pro-
N
[] 33
fessionisti di ogni tipo, giornalisti, operai, dirigenti, pensionati e si correva lungo quella via Cristoforo Colombo che da Roma ha sempre condotto al mare di Ostia. Tante storie, tanti nomi e tante novità hanno sempre caratterizzato ogni edizione della gara, che dal 1987 si è “standardizzata” sulla misura di 21 chilometri e 97 metri, che rappresentano la metà esatta di una maratona, e oggi ne fanno un punto di riferimento organizzativo in Italia e in Europa per gli eventi di atletica leggera che non coinvolgono solo l’elite di questo sport ma portano in strada chi la corsa la fa come “dopo lavoro” e come attività per il proprio benessere e con la voglia di ritrovarsi ogni tanto a competere contro il cronometro e divertirsi. L’edizione dello scorso anno, con un
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 34
drastico cambio del percorso, ha aperto un nuovo capitolo nella storia della manifestazione. Il dato evidente è che il nuovo tracciato della RomaOstia è più lineare, veloce e performante. Lo conferma la classifica “stellare” dell’edizione 2011 che ha visto i primi 2 uomini sul traguardo migliorare il primato della manifestazione abbassandolo per la prima volta nella sua storia sotto i 60 minuti. Beyu Tujuba, etiope classe 1987, ha corso i 21,097 km della RomaOstia in 59 minuti e 58 secondi trascinato anche dalla coppia composta da Kimurer Kemboi e Abhram Chebii che hanno chiuso con un distacco rispettivamente di 7 e 8 secondi da Tujuba. Il vecchio primato registrato nell’edizione 2002 apparteneva al keniota Robert Cheruiyot, il quale sul percorso che prevedeva l’arrivo dentro la “Caserma Italia” della Guardia di Finanza, impiegò 1h00’06’’, il giovane Cheruiyot dopo quella RomaOstia inizio una carriera che lo ha visto inanellare delle vittorie straordinarie come quelle alla Maratona di Boston e di Chicago. Lo conferma anche la gara femminile che lo scorso 27 febbraio 2011 ha offerto uno spettacolo sportivo e agonistico che ha avuto pochi paragoni durante tutta la stagione sportiva in Italia. Anna Incerti, maratoneta siciliana tesserata per il GS Fiamme Azzurre, ha vinto la gara e registrato il nuovo primato della manifestazione in rosa con
[
maratona
]
il suo nuovo personal best di 1h09’06’’ battendo una spietata e giovanissima Jessica Augusto che è venuta a Roma dal Portogallo con la convinzione e la determinazione di dover correre forte per vincere la RomaOstia. La siciliana delle Fiamme Azzurre ha tirato fuori tutta la sua esperienza e determinazione di maratoneta esperta, medaglia di bronzo agli Europei 2010 di Barcellona, restando “attenta e coperta” da tutti gli attacchi che la Augusto, specialista della pista ed esordiente sulle lunghe distanze, ha cercato di sferrarle sin dalle prime battute di gara. Proprio su uno degli ultimi tentativi della Augusto, Anna Incerti ha allungato e stretto i denti fino all’arrivo, mettendosi al riparto dalle temibili volate della portoghese e offrendo la bellezza, a tutti gli stupiti spettatori che affollavano la rotonda di Ostia, di un’emozionante volata con l’atleta portoghese stremata e fuori dai giochi. GARA NON COMPETITIVA – Euroma2Run Ma di “storie della RomaOstia” ce ne sono tantissime. Tante, e forse quelle più belle, si sentono ogni giorno in tutti “i luoghi di corsa” di Roma. E le racconta chi vive l’atletica, il podismo e lo spirito sportivo. Ascoltando i “vecchi” o i “saggi” del nostro sport alcune di queste storie sono raccontante da chi ha corso, nelle storiche prime edizioni, la gara non com-
[] 34
petitiva che, come detto, segnava il suo traguardo dentro lo stadio delle Tre Fontane. Era una “non competitiva” che veniva animata da tanti professori di educazione fisica che facevano a gara a chi riusciva a por tare sul traguardo più studenti. Tutte le scuole “storiche” di Roma partecipavano in una vera sfida che poi si risolveva su via Cristoforo Colombo. I padri portavano i loro figli, c’era chi arrivava in autobus e chi in bicicletta. Non mancavano animali domestici e divertenti siparietti. Tutti correvano insieme. Oggi torna la “non competitiva” con una distanza più breve e alla portata di tutti e per tutti. Cinque semplici chilometri, che ricalcano esattamente il tracciato iniziale della mezzamaratona all’interno del quartiere Eur, con una partenza ad-hoc insieme alla gara competitiva ma dopo aver potuto ammirare lo spettacolo della par tenza di tutte le prime “onde”. Si parte dal PalaLottomatica e si arriva dentro il Centro Commerciale Euroma2 con l’obiettivo, per chi oggi si cimenta in una gara di 5 chilometri, di spostare il traguardo alla Rotonda di Ostia il prossimo anno. La gara non competitiva Euroma2Run è infatti l’occasione di toccare con mano la RomaOstia, alzare l’entusiasmo e salvare sul calendario la data dell’edizione 2013 della mezzamaratona più par tecipata d’Italia per
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 35
[
maratona
correrla tutta dal primo al ventunesimo chilometro. IAAF SILVER LABEL La RomaOstia 2012 potrà fregiarsi anche della IAAF Silver Label, la cosiddetta “etichetta d’argento” che la federazione internazionale di atletica leggera concede solo a quegli eventi che garantiscono alcuni standard organizzativi e qualitativi. Per tutto Comitato Organizzatore che lavora 365 giorni all’anno alla messa a punto di ogni singolo momento della gara è stata una grande soddisfazione: “Non nascondo che ricevere questo riconoscimento dalla IAAF era uno dei miei sogni nel cassetto legati alla RomaOstia” dichiara soddisfatto Luciano Duchi, “Da qualche anno eravamo ad un passo dall’ottenerlo ma in fase di valutazione venivamo purtroppo rimandati. Abbiamo sperato che alla RomaOstia venisse riconosciuto qualcosa che meritava non solo per l’aspetto esclusivamente legato al numero degli atleti classificati o alle undicimila iscrizioni, ma soprattutto come premio alla macchina organizzativa che in tutti i settori ha sempre ricercato e puntato al massimo del risultato”. “Da tempo alcuni dati statistici e tecnici della nostra manifestazione sono in linea con quelli delle grandi mezzemaratone nel mondo e di alcune tra le più prestigiose maratone” dice Laura Duchi, coordinatrice generale dell’evento e figlia del patron Luciano Duchi, “Se si prende la lista delle manifestazioni a cui viene riconosciuta dalla IAAF la Label, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno”. CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO DI MEZZAMARATONA Infine, non per ordine di importanza ne per merito, per i grandi appassionati di atletica è assicurato tutto lo spettacolo del Campionato Italiano Assoluto di mezzamaratona che sarà assegnato il 26 febbraio al termine dei 21,097km della RomaOstia. Sono attesi infatti i migliori specialisti italiani per dare vita a una sfida che sarà bello seguire sia per scoprire chi sarà il vincitore del titolo tricolore sia per chi sarà in grado di competere con i talentuosi atleti stranieri che in questi giorni stanno ufficializzando le loro presenze. Non è la prima volta che la RomaOstia ospita una rassegna tricolore, la prima fu nel 1978 quando con partenza dalle Terme di Caracalla e arrivo allo stadio della Stella Polare, la RomaOstia assegnò il Campionato Italiano di maratona, ma mai come quest’anno c’è lo splendido rischio che la gara sia l’espressione della passione per la corsa di tutta l’Italia. Ebbene, potrebbe essere la RomaOstia più bella di sempre, come lo è da 38 edizioni a questa parte.
[] 35
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 36
[
fiamme gialle
]
A ROMA LA FINALE COMUNALE DEI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI DI CAMPESTRE Lo scorso 24 gennaio 2012, a Roma in Piazza di Siena, si è svolta la Finale comunale di corsa campestre dei Giochi Sportivi Studenteschi 2011/2012
[] 36
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 37
a manifestazione ha coinvolto ben 1350 studenti in rappresentanza di circa 250 istituti, tra scuole secondarie di primo e secondo grado. L’evento podistico è stato introdotto dall’Inno Nazionale suonato dal Complesso Bandistico della Guardia di Finanza che ha accompagnato, sotto gli occhi attenti dei numerosi spettatori presenti, l’alza bandiera. Come avvenuto lo scorso anno l’organizzazione ha visto impegnate in prima linea le Fiamme Gialle, accanto agli Enti normalmen-
L
[
fiamme gialle
]
te preposti quali l’Ufficio Scolastico di Coordinamento di Educazione Motoria, Fisica e Spor tiva e la Fidal Provinciale Roma. Presenti alla manifestazione anche il Presidente del CONI Provinciale Riccardo Viola, il Presidente del Comitato Provinciale FIDAL Mario Biagini, il Coordinatore Regionale di Educazione Fisica dell’USR Lazio Antonino Mancuso e il Comandante del Centro Spor tivo della Guardia di Finanza, il Gen.B. Domenico Campione. Speaker d’eccezione il Campione del Mondo dei 400 hs ora tecnico delle Fiamme Gialle, Fabrizio Mori. Gli organiz-
RISULTATI DI CATEGORIA Categoria Ragazze (m. 1.000): 1ª Beatrice MALLOZZI (Esopo), 2ª Arianna FERRETTI (Balabanoff), 3ª Giulia TRAINITO (Settembrini). Categoria Ragazzi (m. 1.000): 1º Mattia MANNA (Deledda), 2° Ettore LALLI (Esopo), Federico RIVA (Alessandro Magno). Categoria Cadette (m. 1.500): 1ª Martina TOZZI (Alessandro Magno), 2ª Elena MICHELI (Alfieri), 3ª Martina POMPEI (Toniolo). Categoria Cadetti (m. 2.000): 1º Edoardo LERARIO (Alberto Sordi), 2º Andrea BARONE (Winkelman), 3º Riccardo DE STEFANO (Fanelli). Categoria Allieve (m. 2.000): 1ª Silvia SAVERA (Avogadro), 2ª Lara POVERINI (Tullio Levi Civita), 3ª Silvia CAVALIERE (Amaldi). Categoria Juniores F (m. 2.000): 1ª Francesca ASSOGNA (Tullio Levi Civita), 2ª Laura TUFANO (J.F. Kennedy), 3ª Sonia ROMAGNOLI (Toscanelli). Categoria Allievi (m. 2.500): 1º Riccardo SALVINO (Farnesina), 2º Alessio MENGARELLI (Enriques), 3º Cristiano RONZONI (Primo Levi). Categoria Juniores M (m. 2.500): 1º Delian STATEFF (Farnesina), 2º Giulio PUGLIESE (Maiorana), 3º Riccardo DE PALMA (Gullace).
zatori hanno riser vato ai giovani atleti tutte le attenzioni che normalmente vengono garantite nelle gare di alto livello (efficiente servizio segreteria, ser vizio ristoro, premi per i primi sei classificati), il tutto grazie anche al sostegno di par tners impor tanti quali Nike, Kinder e Gatorade. Otto le gare in programma per l’assegnazione dei titoli comunali: categoria Ragazze (m. 1.000), Ragazzi (m. 1.000), Cadette (m. 1.500), Cadetti (m. 2.000), Allieve (m. 2.000), Allievi (m. 2.500), Juniores femminili (m. 2.000) e Juniores maschili (m. 2.500).
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 38
[ ] L’ITALIA PREPARA L’APPUNTAMENTO IRIDATO ciclismo
di Massimiliano Morelli
[] 38
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 39
[
ciclismo
]
Si mobilita l’intera Toscana per l’organizzazione del Mondiale di Ciclismo del 2013 port nobile, così come veniva definito un tempo. Sport che divise l’Italia ai tempi di Fausto Coppi e Gino Bartali prima e Giuseppe Saronni e Francesco Moser poi; che ha regalato sorrisi azzurri grazie a gente come Binda, Guerra, Nencini, Gimondi, Bugno, Chiappucci e Pantani, così, tanto per citare i primi che affiorano alla mente, senza bisogno d’andare a spulciare qualche almanacco o wikipedia in Rete. Due ruote, passione, sudore, amarcord, la felicità di chi vince una gara, chessò un Giro d’Italia, e lo sconfor to degli sfor tunati perdenti. Così, viene alla mente l’istantanea del mondiale vinto da Maurizio Fondriest che taglia il traguardo per primo mentre i favoriti Criquelion e Bauer si scontrano a quattrocento metri dal traguardo. Ricordo italico che nasce mentre ci si appresta a lavorare al Mondiale di ciclismo in programma nel 2013, teadella Federciclismo Renato Di Rocco, il direttro la Toscana. tore generale del Comitato organizzatore ClauManiche rimboccate e teste pensanti pronte dio Rossi e il suo vice Antonio De Virgilis. a raccogliere idee da sviluppare in vista della E c’era anche Alfredo kermesse che porrà Mar tini, ex commisil nostro Paese al sario tecnico azzurro centro delle attenzioal quale è stato dedini di un popolo, quelcato un saluto specialo appassionato, le. Da parte delle istipronto ad applaudire tuzioni locali grandi spor tivi sani e diriattenzioni rivolte al genza per fetta. territorio (il vice sinCosì è stato presendaco Nardella per tato il Comitato orgaesempio ha voluto nizzatore del Mondiaesprimere «il più granle “Toscana 2013”, de in bocca al lupo afpresenti fra gli altri finché la Toscana sia l'Assessore al BilanClaudio Rossi protagonista mondiacio della Regione Tole in questo evento di scana (e Presidente spor t»), mentre da del Comitato istituziopar te del presidente della Fci Renato Di Rocnale dei Mondiali) Riccardo Nencini, il vice sinco c’è stato l’atteso input dedicato al bilandaco di Firenze e vice presidente del Comitacio: «Oscilla tra i 12 ed i 13 milioni di euro, to istituzionale, Dario Nardella, il Presidente
S
“La sinergia tra Comitato istituzionale e organizzatore è visibile e sta operando in funzione della valorizzazione di una Regione che saprà regalarci bellezze e palcoscenici unici nel suo genere”
[] 39
di cui 6 di diritti spettanti ad UciI, compresi i relativi interessi passivi. Oltretutto, è positivo che gli impianti di arrivo siano concentrati in un’unica area a Firenze tra il Mandela Forum e lo Stadio Ar temio Franchi: questo permetterà significativi risparmi di risorse economiche». Di Rocco ha inoltre sottolineato come «la par te di organizzazione tecnica regala ampie garanzie» così come il Team operativo al lavoro «è composto da volontari di grandi qualità e da professionisti di innegabili competenze, legati da un giusto mix che regala piena af fidabilità all'organizzazione dell'evento». Infine Claudio Rossi, Direttore generale del Comitato organizzatore, pronto a confermare che «siamo ufficialmente al lavoro. Sono fiero di una squadra che renderà l'evento memorabile». Poi ha aggiunto: «La sinergia tra Comitato istituzionale e organizzatore è visibile e sta operando in funzione della valorizzazione di una Regione che saprà regalarci bellezze e palcoscenici unici nel suo genere».
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 40
[
esercito
[] 40
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 41
[
esercito
]
IN MARCIA VERSO LONDRA C’è grande fermento presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, l’anno olimpico è ormai iniziato ed il lavoro per tecnici ed atleti è in pieno svolgimento di Marta Centra
a se da una par te si pensa già al grande evento estivo, dall’altra non si possono dimenticare i numerosi successi che hanno visto coinvolti gli atleti dell’Esercito nell’anno appena trascorso. L’anno pre-olimpico risulta essere un passaggio di fondamentale impor tanza per tutto il movimento dello spor t nazionale e soprattutto per il Centro Spor tivo Esercito che ha voluto fortemente un numero maggiore di convocazioni per la prossima manifestazione di Londra. Se si vuol fare un paragone con il quadriennio passato, il Centro è riuscito a riconfermare i buoni risultati con i convocati di Pechino e investire nello stesso tempo su nuovi giovani che hanno dimostrato grande talento; infatti sono stati numerosi nel 2011 gli spor tivi dell’Esercito che hanno ottenuto il pass per i giochi olimpici; tra i primi a conquistare il tanto ambito risultato è stata Noemi Batki, la 24enne italo-ungherese che nella prima giornata dei Campionati Europei di tuffi tenuti a Torino, ha visto avverare il suo sogno nella
M
[] 41
piattaforma da 10 metri, conquistando inoltre il primo posto con il punteggio di 346,35 suo record personale. Rimanendo in ambiente acquatico, si parla ormai da qualche tempo della rivelazione del nuoto internazionale e quindi spostandoci ai Campionati Mondiali di Shanghai ecco il caporale Fabio Scozzoli che dopo i successi dei campionati Europei di nuoto, ha saputo conquistare la medaglia d’argento nei 50 rana e quindi l’accesso per Londra 2012. Sempre in Cina la nuotatrice torinese Chiara Boggiatto ha ottenuto insieme alle sue compagne di squadra la qualificazione per la staffetta mista femminile 4x100. A luglio 2011 è la volta di Mauro Sarmiento, l'argento olimpico di Pechino 2008, che nella seconda giornata del Torneo di Qualificazione Mondiale di Taekwondo svoltasi a Baku, ha conquistato il pass olimpico classificandosi al terzo posto. Stessa felice sor te anche per Vittorio Parrinello, campione del pugilato italiano, anch’egli qualificato per Londra 2012, in vir tù dei risultati maturati ai Mondiali di Baku entrambi proveranno ad entrare nei big dell’evento. L'Italia ottiene poi la quindicesima carta olimpica grazie a Giuseppe Giordano, ti-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 42
ratore napoletano dell'Esercito, che ha conquistato il prezioso pass grazie al terzo posto nel tiro a segno, specialità pistola libera, nella Coppa del Mondo di Monaco di Baviera. Sulla scia dei successi, Luigi Agostino Lodde si è piazzato quar to nella prova di Coppa del Mondo di Sidney e ha por tato a casa la Car ta olimpica per Londra 2012. Il tiratore dell’Esercito ha imbracciato il fucile e ha piazzato un punteggio di 147/150 nella specialità skeet di tiro a volo che gli ha regalato il passapor to per l'Olimpo dello spor t. Grandi risultati anche per la ginnastica, dove nella prova di qualificazione olimpica su base mondiale, svoltasi a Londra, la formazione femminile è riuscita a staccare il pass per i Giochi Olimpici. Vanessa Ferrari, Elisabetta Preziosa, e compagne hanno interpretato al meglio la gara vincendo il torneo con 224.621 punti totali, davanti a Canada (221.913), Francia (220.744) e Brasile (217.985) tutte formazioni qualificate per i Giochi 2012. Anche il trampolino elastico azzurro sarà presente ai Giochi Olimpici per la terza volta consecutiva grazie a Flavio Cannone con il 9° posto in classifica generale, ma 5° nel ranking del torneo di qualificazione mondiale che si è disputato a Londra, assicurando così il posto all'Italia in questa specialità introdotta nel programma olimpico nel 2000 a Sydney. Altra car ta olimpica conquistata dal C.S.O.E è arrivata dal ciclocross con l’atleta trentina Eva Lechner che ad agosto ha conquistato il terzo posto ai campionati mondiali in Svizzera. Qualificazioni olimpiche a parte il Centro Sportivo dell’Esercito ha comunque ottenuto mol-
[
esercito
]
ti altri ottimi risultati nell’anno appena trascorso. Tra tutti è doveroso citare il caporal maggiore Valerio Cleri, ribattezzato lo squalo di Palestrina, piccola cittadina alle por te di Roma, che la scorsa estate nella disciplina del nuoto di fondo ha conquistato ben 4 medaglie nel giro di circa 20 giorni. Ricordiamo inoltre per la scherma Paola Guarnieri, con la medaglia d’oro ai Campionati europei e Mara Navarria medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali; per il nuoto, Simone Ruffini e Rachele Bruni che alle Universiadi tenutesi in Cina hanno ottenuto entrambi il primo posto nei 10 km; Mar tin De Matteis che nel Campionato mondiale di corsa in montagna tenutosi nello scorso settembre a Tirana, ha ottenuto la medaglia di bronzo; il caporal Maggiore Genny Pagliaro che ai Campionati mondiali di sollevamento pesi ha conquistato l’argento nello strappo. Ultima ma non meno importante è stata la 5° edizione dei giochi mondiali militari svoltasi a luglio 2011 a Rio de Janeiro. Ottimi risultati sono infatti stati ottenuti nel nuoto con Martina De Memme negli 800 stile libero, Niccolò Beni e Federcio Bocchia nella staf fetta 4x200 tutti saliti sul gradino più alto del podio. Inter vistando gli addetti ai lavori del Centro Spor tivo si percepisce un grande entusiasmo e serietà nella preparazione degli atleti per i prossimi eventi, si lavora costantemente con la speranza di regalare altre medaglie alla Forza Armata e all’Italia. Un anno da ricordare quello del Centro Sportivo dell’Esercito, con lo sguardo rivolto al futuro e ad un 2012 pieno di soddisfazioni!
[] 42
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 44
AZZURRI SI RITORNA A SOGNARE [] 44
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 45
[
tennis
]
Grande attesa per il ritorno dell’Italia in serie A di Coppa Davis di Marco Trozzi
i sono voluti ben undici anni per vedere tornare i ragazzi del tennis azzurro nel World Group di Coppa Davis, la serie A della competizione. Correva l’anno 2000 quando, infatti, un Belgio non certo irresistibile condannò l’Italia ad un purgatorio finito solo il 17 settembre del 2011, giorno in cui l’Italia chiudeva la pratica contro il Cile e riconquistava un posto al sole nel tennis che conta. Il gruppo capitanato da Corrado Barazzutti e composto da Potito Sta-
C
race, Fabio Fognini e Simone Bolelli con un tris di vittorie (3-0) ha avuto la meglio sui sudamericani che si sono dovuti arrendere agli azzurri bravi a non lasciare scampo agli avversari, probabilmente consapevoli che la posta in palio era davvero troppo alta. Dopo i successi in singolare di Starace contro Capdeville (63 63 26 76) e di Fognini su Gonzalez (62 46 21 ritiro), la coppia composta da Simone Bolelli e lo stesso Fognini si è imposta in tre set, con il punteggio di 64 64 64, su Jorge Aguilar e Nicolas Massu, regalando all’Italia una promozione molto attesa.
[] 45
Il World Group 2012 Grazie al successo del settembre scorso l’Italia ha così riconquistato un posto tra le migliori sedici nazioni al mondo. Gli azzurri nel 2012, dunque, avranno la possibilità di competere con i grandi campioni della disciplina. Del World Group fanno par te Argentina, Austria, Canada, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Kazakistan, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e, appunto, l’Italia. L’urna del sor teggio effettuato il 21 settembre a Bangkok ha decretato che sarà la Re-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 46
[
tennis
] pubblica Ceca l’avversaria degli azzurri nel primo turno che si giocherà a Ostrava dal 10 al 12 febbraio. Nel bilancio dei confronti diretti, la Repubblica Ceca - che nel 1980 con Ivan Lendl in squadra ha vinto la sua unica “Insalatiera d’Argento” proprio contro l’Italia par tecipando però al torneo come Cecoslovacchia - è in vantaggio per 7-3. L’ultima sfida tra i due Paesi si è giocata nel febbraio del 1995 a Napoli (anche in quel caso si trattava di un primo turno del World Group) e nell’occasione si imposero gli azzurri per 4-1. Il tabellone del primo round propone, tra le altre, l’affascinante sfida tra Stati Uniti e Svizzera, questi gli altri incontri: Spagna - Kazakistan; Austria - Russia; Canada - Francia; Serbia - Svezia; Giappone - Croazia; Germania - Argentina.
Cile terra di vittorie azzurre Proprio al Cile e all’impianto di Santiago, l’Estadio Nacional, sono legati meravigliosi ricordi per il tennis italiano che sul campo centrale dello stadio della capitale sudamericana conquistò nel lontano 1976 la sua unica Coppa Davis grazie al team guidato da Nicola Pietrangeli e composto da Panatta, Ber tolucci, Zugarelli e Barazzutti, quest’ultimo attuale capitano della formazione azzurra alla quale ha saputo trasmettere la determinazione che, da giocatore, lo por tò a scalare i primi posti delle classifiche.
L’Italia in Coppa Davis Successi: 1976 contro il Cile Finali perse: 1960, 1961 e 1977 contro l’Australia, 1979 contro gli Stati Uniti, 1980 contro la Cecoslovacchia, 1998 a Milano contro la Svezia.
La Coppa Davis La Coppa Davis è il più antico campionato a squadre nazionali di ogni disciplina spor tiva e la massima competizione mondiale a squadre del tennis maschile. Organizzata dalla Federazione Internazionale Tennis, ha cadenza annuale e si disputa con la formula dell’eliminazione diretta. Il World Group è composto da 16 nazioni e prevede quattro turni di gare distribuiti in altrettanti week end. Ogni sfida tra due nazioni consiste di cinque incontri disputati nell’arco di tre giorni. Il primo è dedicato ai singoli, solitamente tra i due migliori giocatori di ogni nazione. Il secondo giorno si disputa il doppio, mentre nel terzo gli ultimi due incontri sono ancora dei singoli, nei quali i giocatori del primo giorno si scambiano gli avversari. Se la sfida si è già risolta a favore di una delle due squadre è comune che gli in-
[] 46
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 47
[
tennis
contri restanti vengano disputati dalle riserve (più giovani e meno quotate), che acquisiscono così esperienza in Coppa Davis. Il capitano di ogni nazionale può convocare una squadra di quattro giocatori per ogni sfida e decide quali di questi competeranno nei primi tre incontri. Il giovedì precedente agli incontri viene sor teggiato l’ordine e l’accoppiamento dei giocatori dei primi due singoli. In passato le squadre potevano sostituire i giocatori dei singoli dell’ultimo giorno solo se il risultato era già determinato, ma attualmente le regole permettono alle squadre di selezionare qualsiasi giocatore per gli ultimi due singoli, a patto di non ripetere l’accoppiamento di uno degli incontri del primo giorno. Non esistono limitazioni su quali membri della squadra possano disputare il doppio: i due giocatori del singolo, altri due giocatori (solitamente specialisti di doppio) o una combinazione delle due.
[] 47
]
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 48
[
golf
]
I NOSTRI BRAVI RAGAZZI Il golf tricolore continua a darci tante soddisfazioni di Marta Centra a stagione italiana è iniziata con buone promesse dettate dal sesto posto di Matteo Manassero e dall’ottavo di Francesco Molinari nell’Abu Dhabi Championship. Naturalmente non è la prima volta che i due azzurri si classificano tra i top ten, ma in questa circostanza la loro prestazione è stata particolarmente significativa perché il torneo aveva un field qualificatissimo per la presenza dei primi quattro giocatori del world ranking, nell’ordine Luke Donald, Lee Westwood, Rory McIlroy e Martin Kaymer, di altri due tra i primi dieci, Charl Schwartzel e Jason Day, e di Tiger Woods. E non erano i soli campioni, perché c’erano tante altre stelle di prima grandezza del firmamento europeo. La prestazione di Manassero e Molinari non è stata la sola nota positiva, perché sono andati a premio anche Lorenzo Gagli, che lo scorso anno ha fatto cose egregie nel circuito, e Andrea Pavan, che è entrato all’ultimo momento nel field essendo tra le riserve. Il romano ha superato il taglio, cosa non trascurabile in un simile contesto per un giocatore alla quarta gara sul tour maggiore, dopo aver conquistato la ‘carta’ attraverso il Challenge Tour. Tra l’altro Pavan ha dalla sua anche un settimo posto nel Dunhill Championship, il primo evento ha cui ha preso parte nella sua nuova veste di membro del circuito alla fine del 2011. Ad Abu Dhabi è rimasto fuori dopo 36 buche Edoardo Molinari, che da qualche tempo è tormentato da un problema fisico, ma il torinese sembra comunque avviato alla completa guarigione e dovrebbe tornare a breve in ottima condizione. Non hanno giocato Federico Colombo e Alessandro Tadini, gli altri due italiani sull’European Tour, dove l’Italia concorre con la presenza record di sette giocatori, a testimonianza di una crescita che è supportata non solo sui gran-
L
di talenti, ma anche su una solida base. Ovviamente gli obiettivi di ciascuno sono diversi. Francesco Molinari, unico al momento ed essere tra i primi cinquanta della classifica mondiale (44°) che hanno diritto a disputare praticamente tutti i grandi eventi stagionali, mira a risalire verso posizioni più sicure. Manassero ed Edoardo Molinari, che sono usciti fuori nella fase finale dello scorso anno, puntano a rientrare rapidamente. Per tutti è c’è anche l’aspirazione a cogliere almeno il terzo titolo in carriera, avendone vinti già due per ciascuno, e di entrare nella squadra europea di Ryder Cup, che affronterà la selezione statunitense in Illinois a fine settembre. Peraltro i due Molinari sono stati brillanti protagonisti dell’edizione precedente vinta dai giocatori continentali. Per gli altri quattro sarà un’annata di consolidamento, Lorenzo Gagli, dopo un 2011 in cui gli è mancata solo la vittoria (e ci è
[] 48
andato vicinissimo a Madrid), deve confermare i progressi di gioco e di mentalità che sono stati alla base delle sue performances nel 2011. Andrea Pavan e Federico Colombo, entrambi molto giovani e al debutto sulla grande platea internazionale, devono fare innanzi tutto la necessaria esperienza e non avere fretta. Il loro primo traguardo deve essere la conferma della ‘carta’, ma hanno sicuramente i numeri per guardare oltre: l’importante è che lo facciano senza eccessivi assilli e senza la voglia di strafare. Alessandro Tadini è tornato sul tour, dove in carriera è stato già altre volte. A lui sicuramente l’esperienza non manca, ma ha l’handicap di una ‘carta’ che gli concede poche presenze. Saranno dunque fondamentali i primi tornei a cui parteciperà e dove dovrà subito cercare risultati di peso per crearsi ulteriori opportunità di gioco. Non è semplice, ma può farcela.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 07/02/12 10.47 Pagina 49
[
golf tuttincircolo
a cura di Andrea Cecinelli Responsabile comunicazione del Golf Forense
OASI GOLF CLUB Si replicherà il binomio golf-tennis All’Oasi Golf Club si è svolta la prima tappa del calendario gare del 2012 dell’AIT golf, che prevederà una successiva tappa sabato 9 giugno. Inoltre, vista la calorosa accoglienza che il club riserva sempre a questa associazione, durante l’esta-
te si svolgeranno altri due eventi legati al binomio golf-tennis. Nonostante le condizioni climatiche incerte, l’affluenza è stata molto numerosa, coinvolgendo quasi tutti i circoli della capitale in questa che si configura come una delle prime gare importanti dell’anno 2012. Tra i numerosi imprenditori e professionisti presenti alla competizione, segnaliamo la sempre gradita presenza del fa-
]
news dai circoli di golf moso allenatore Zednek Zeman, socio onorario e ospite abituale alle gare del club. Al tavolo della premiazione, sul quale sono stati esposti dieci originali trofei di artigianato di Tiffany Boutique, hanno preso posto oltre al presidente del circolo, il presidente dell’AIT Golf Antonio Rasicci ed il vicepresidente Gino Serva, ai quali si deve il successo che circonda tutte le gare dell’AIT golf.
DIANA LUNA“ATLETA DELL’ANNO 2011” La stagione agonistica 2012 del Ladies European Tour non è ancora ripresa, ma il talento di Diana Luna è già tornato a brillare. In attesa di festeggiare nuovi successi in campo, la golfista romana ha ricevuto dal sindaco di Roma Gianni Alemanno il titolo di “Atleta dell’Anno 2011”. E’ stata la terza edizione del premio istituito da Roma Capitale per gli sportivi romani, le società e i dirigenti che più si sono distinti durante l’anno solare. Alla cerimonia ha par tecipato il Presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti, che ha salutato con par ticolare soddisfazione il prestigioso riconoscimento assegnato alla Luna: “Devo dire grazie al sindaco Alemanno per l’attenzione e il sostegno che tutta l’amministrazione capitolina riserva al golf. Le qualità tecniche di Diana e degli altri campioni azzurri si sposano alla per fezione con la loro immagine bella e pulita di ragazzi vincenti”. Per la FIG erano presenti anche il Segretario Generale, Stefano Manca e il Presidente del Comitato Regionale Lazio, Carlo Scatena. Diana Luna, nata e cresciuta a Ro-
ma, non ha nascosto la sua soddisfazione per un premio di grande significato: “Questo titolo mi riempie di orgoglio e rende merito al grandissimo lavoro portato avanti dalla Federazione Italiana Golf. Il presidente Chimenti ha fatto sì che il golf divenisse sempre più accessibile e grazie anche al contributo di vittorie offerto da tanti golfisti italiani il numero di appassionati e praticanti è destinato a crescere ancora”. Diana è già proiettata sulla nuova stagione agonistica e non fa mistero dei suoi obiettivi: “Mi sto preparando per il debutto in Australia, ma non sono ancora in grado di stabilire il mio calendario di gare. Sto pianificando la stagione e nella scelta dei tornei da giocare dovrò considerare anche il desiderio di misurarmi in qualche competizione negli Stati Uniti. La prossima Solheim Cup e le Olimpiadi di Rio de Janeiro non sono così lontane, perciò è opportuno mantenere uno standard elevato per arrivare al top della forma a questi grandi eventi”. Nel 2011, grazie alle affermazioni nel German Open e nel Deutsche Bank Swiss Open, la Luna
è stata l’unica italiana a fregiarsi di due vittorie nello stesso anno. Il successo in Germania ha assunto ancora più rilevanza, perché accompagnato da un record prestigioso: 72 buche di seguito senza bogey. In totale, il suo “score” ha registrato 264 colpi, 24 sotto par con 24 birdie e sette colpi di distacco inflitti alla seconda classificata, la finlandese Minea Blomqvist. Nella scorsa stagione, Diana Luna ha conquistato anche un secondo posto nell’Open de France, oltre a diversi piazzamenti tra le top ten: quarta nel Portugal Open;
[] 49
ACQUASANTA GOLF CLUB Ennesimo successo il giorno della Befana Si è svolto presso il circolo più antico d’Italia il tradizionale trofeo Epifania. La gara a squadre, si è svolta in una giornata per fetta, con una temperatura mite e uno scenario da fare invidia a qualsiasi altro circolo.
quinta nel Deloitte Dutch Open, nel Turkish Open e nell’Open de España Feminino; settima nel New Zealand Open. La terza edizione del Premio “Atleta dell’Anno” è stata presentata dai giornalisti Marco Mazzocchi e Federica Afflitto. Hanno partecipato alla manifestazione il Delegato comunale alle Politiche Sportive, Alessandro Cochi; il Presidente della Commissione Cultura e Sport, Federico Mollicone e il Presidente del CONI Provinciale di Roma, Riccardo Viola. Il titolo di “Atleta dell’anno 2011” è stato assegnato anche ai pugili Davide Dieli e Emanuele Blandamura; ai calciatori Miroslav Klose e Pablo Daniel Osvaldo; all’arbitro di calcio Paolo Valeri; ai podisti Sergio Agnoli e Giorgio Calcaterra; al ciclista Valerio Conti; alla pallavolista Paola Croce; ad Andrea Giani, allenatore della Mezzaroma Volley; allo schermidore e cestista diversamente abile Alberto Andrea Pellegrini; al Tennis Club Parioli e alla Elecom Lottomatica Roma. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche alcuni premi speciali al Direttore del “Corriere dello Sport-Stadio”, Alessandro Vocalelli; al dirigente della CONI Servizi, Diego Nepi Molineris; e all’attore Raoul Bova.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 06/02/12 17.27 Pagina 50
[
golf forense
]
GLI AMICI DEL GOLF FORENSE di Andrea Cecinelli_ foto di Silvia Apice e Yulyia Galycheva L'Avv. Nicola Colavita
L'attore Claudio Amendola
Il conduttore del Tg1 Attilio Romita con l'attore Roberto Ciufoli
[] 50
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 06/02/12 17.28 Pagina 51
Il tecnico del Pescara Zdenek Zeman
Il pilone della Nazionale Italiana di Rugby Ancdrea Lo Cicero
Il giornalista sportivo Giacomo Crosa
Il campione olimpionico di scherma Aldo Montano intervistato da Susanna Galeazzi
“C
he sport meraviglioso! Devo dire che il golf è l’unico momento in cui un uomo è felice di prendere una buca!” Questa è solo una delle tante battute che l’attore comico Roberto Ciufoli, ha fatto durante il cocktail di premiazione di una delle tappe del Golf Forense. Dal 2005 hanno partecipato agli appuntamenti del Golf Forense diversi volti noti del cinema, dello sport, della televisione e della politica italiana. Tutti attratti dalla bellissima “movida” golfistica che si crea intorno alla manifestazione. Prima dello storico rientro sulle panchine del grande calcio, il tecnico del Pescara, ed ex di Roma e Lazio, Zdenek Zeman metteva in pratica le sue tattiche di gioco attaccando le buche delle gare targate Golf Forense. Nel mondo del calcio Zeman non è stato l’unico a sfidare i golfisti forensi. Anche l’ex Presidente della F.I.G.C. Franco Carraro si è cimentato nel circuito del Golf Forense. Ma il pallone non è solo rotondo! Direttamente dal Sei Nazioni di rugby, anche il “Barone” della Nazionale Italiana Andrea Lo Cicero, è riuscito tra un placcaggio e una meta a partecipare alla kermesse golfistica più amata della capitale. E se
un evento è di livello non può mancare l’irruzione dell’inviato per eccellenza: durante la tappa di chiusura del 2008 l’inviato di Striscia la Notizia Jimmy Ghione è riuscito a farsi largo tra un parterre molto affollato per consegnare l’ambitissimo Tapiro d’Oro all’ex Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Avv. Alessandro Cassiani. Anche gli attori Claudio Amendola e Stefano Masciarelli si sono lasciati contagiare dal clima irresistibile che si respira durante le gare del Golf Forense. Abituè della manifestazione sono i giornalisti sportivi Giacomo Crosa – fortissimo golfista - e Paolo Cecinelli che partecipano regolarmente alle tappe del circuito. Altro giornalista amico del Golf Forense è il conduttore del TG1 Attilio Romita che quando può non fa mancare la sua simpaticissima e sempre elegante presenza ai cocktail di premiazione di fine gara. E al Golf Forense non poteva mancare una testimonianza della bellezza femminile, del presente e del passato: la splendida “madre natura” Vanessa Kelly, la bellissima cantante italocanadese Valentina Parisse, la bellissima show girl Valentina Pace e l’intramontabile Ellen Kessler hanno illuminato in diverse occasioni la manifestazione con la loro bellezza.
L'inviato di striscia la notizia Jimmy Ghione con il Presidente della FIG Lazio Dott. Carlo Scatena
La show girl Valentina Pace
[] 51
La cantante italo-canadese Valentina Parisse
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 52
] [ TUTTINCIRCOL Roma tuttincircolo
news dai circoli sportivi storici news dai circoli sportivi storici a cura di Lorenzo Arduini
Club deiCircoli Sportivi Storici
Agostino De Zordo, Consigliere del Club Circoli Sportivi Storici
Coppa di Natale e molto di più… l termine di un anno ricco di avvenimenti lo scorso dicembre scorso si sono svolte le finali dell’ultimo evento sportivo del 2011 tra i Circoli associati al Club dei Circoli Sportivi Storici. Organizzatore il TC Parioli, il cui direttore sportivo e noto giocatore di calcio Zibi Boniek ha ideato il Torneo “Coppa di Natale”, sfida di calcio a 5 nelle categorie Assoluti, over 40, over 50 e over 60 con la formula dell’unico vincitore, determinato in base ai punti conseguiti sommando i risultati degli incontri delle varie categorie. Questa prima edizione del Torneo
A
ha visto assegnare la Coppa allo Sporting Eur, che ha riportato i migliori risultati delle partite e quindi il maggior punteggio. La Coppa di Natale sarà rimessa in palio il prossimo dicembre e prima di allora saranno numerose le occasioni di incontro tra i Circoli del Club (Circolo Canottieri Aniene, Circolo Canottieri Lazio, Circolo Canottieri Roma, Circolo Canottieri Tirrenia Todaro, Circolo Tennis Eur, Eur Sporting Club, Reale Circolo Canottieri Tevere Remo Roma Polo Club, TC Parioli) che vedranno impegnati i loro soci in un nutrito calendario di gare all’insegna dell’amicizia e dei valori etici e sportivi dello sport dilettantistico, rappresentato dai Circoli storici della Capitale. Zibi Boniek
[] 52
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 53
LO
] [ TUTTINCIR Roma tuttincircolo
news dai circoli sportivi storici news dai circoli sportivi storici
Club Circoli Sportivi Storici
dei
Elena Gemo, Silvia Di Pietro, Elena Di Liddo e Valentina Panunzi in quello femminile.
CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE COPPA BREMA, FASE REGIONALE: L’ANIENE SEMPRE IN EVIDENZA Chiusi i Campionati Assoluti ‘Open d’Italia’ a Riccione, il Circolo Canottieri Aniene torna in vasca in occasione della fase regionale della Coppa Brema. Il palcoscenico è lo splendido impianto AQUANIENE, che fu già teatro, nel 2009, della vittoria del terzo Scudetto consecutivo. La squadra del Presidente Giovanni Malagò ottiene il migliore risultato del concentramento Aquaniene (caratterizzato dalle presenze della Larus Roma e del Forum Sport Center) tanto nel settore femminile che in quello maschile. Da segnalare le affermazioni individuali di Alex Di Giorgio, Marco Belotti, Edoardo Giorgetti, Luca Marin, Matteo Pelizzari e Federico Vanelli in campo maschile, nonchè di Giulia De Ascentis, Federica Pellegrini, Ombretta Plos,
La fase regionale (che terminerà entro il 23 dicembre in vasca da 25 metri) determinerà la classifica nazionale, con consequenziale ammissione alla finale delle otto società, del settore maschile e di quello femminile, con punteggio maggiore. La finalissima, valida per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia, si svolgerà il 14 aprile in vasca da 50 metri. CLASSIFICA FEMMINILE 1^ CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE 12.433 punti 2^ LARUS ROMA 11.116 punti 3^ FORUM SPORT CENTER 11.008 punti CLASSIFICA MASCHILE 1^ CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE 12.734 punti 2^ LARUS ROMA 12.291 punti 3^ FORUM SPORT CENTER 11.815 punti
REALE CIRCOLO CANOTTIERI TEVERE REMO LA SQUADRA SPECIAL OLYMPICS Che la Tevere Remo abbia una squadra di canottaggio ad alto livello sia per quanto concerne l'agonismo sia per quanto riguarda l'avviamento allo spor t, è un dato di fatto. In pochi sanno che esiste un'altra squadra che svolge un'intensa attività remiera, partecipando con i colori del Circolo a molte gare su tutto il territorio na-
zionale: sono gli Special Olympics. Come spiega Paolo Ramoni che coordina e organizza tutto il movimento “Special Olympics è un programma di allenamento sportivo e competizioni atletiche per ragazzi e adulti con disabilità intellettiva. Spesso si fa confusio-
ne con i paraolimpici, ma l'attività che si svolge con gli Special Olympics è del tutto diversa. La filosofia non è quella di competere per vincere; non esiste un solo campione italiano, come non esiste un campione mondiale. La promozione spor tiva è ciò che in-
[] 53
teressa, infatti alle gare c'è sì una classifica generale, ma alla fine ogni atleta viene premiato per aver partecipato ed essersi impegnato”. Lo spor t per tutti dunque che viene visto sotto un altro punto di vista che non mira all'attività di ver tice, ma viene sfruttato per aiutare, migliorare e accrescere l'autonomia di persone che hanno delle difficoltà intellettive. Special Olimpics Inc è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale e dal 2003 ha un suo Statuto con il proposito di dare maggiore risalto a tutto il movimento ed una maggiore dif fusione del suo messaggio di gioia e di speranza. Michele Petracci
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 54
] [ TUTTINCIRCOL Roma tuttincircolo
news dai circoli sportivi storici news dai circoli sportivi storici
luti il gol del bomber Marenghi non è bastato per completare la (meritata) rimonta ed il tiro libero finale sbagliato da pur bravo Mattia Battistella ha decretato la fine della gara. Per gli Over 40 da sottolineare il grande goal di Gianluca Morgagni nella finalissima, senza dimenticare i vari Pozzi,Sarti,Amato, Ferrazza e Ricci in porta. Da segnalare nel corso del torneo la grande prestazione del portiere Alberto Di Segni (over 60) schierato per necessita con la squadra degli assoluti, rivelandosi fondamentale parando líimpossibile nella semifinale disputata al CC Roma, una prestazione eccezionale, incredibile. Complimenti Alberto!!! Emanuele Morgagni
EUR SPORTING CLUB GLI OVER 40 SI FANNO VALERE Il nostro circolo Ë orgoglioso e onorato di aver partecipato e vinto la prima edizione della Coppa di Natale organizzata questíanno dal circolo TC Parioli nello splendido scenario di Villa Ada. Il torneo alla sua prima edizione si Ë svolto con la nuova formula composta da una prima fase a gironi con partite di andata e ritorno da giocarsi nei rispettivi Circoli storici, con le finali di categoria disputate in un'unica giornata proprio nel magnifico circolo Pariolino. Lo Sporting Club Eur ha vinto la categoria Over 40 ed è arrivata seconda con la categoria Assoluti e questo le ha permesso di vincere (con la somma dei punti acquisiti) líambito trofeo di Natale. La squadra Over 40 allenata dal nuovo Mister Stefano Malfetta ha vinto facilmente contro la Tevere Remo in finale per 5 a 1, mentre gli assoluti allenati dal Mister Massimo Amato ha perso per 2 a 1 in finale una vera battaglia contro i padroni di casa. Una giornata fredda, molto fredda, non ha fermato la squadra degli Over 40 forti pretendenti questíanno per tutti i tornei a venire, mentre la prestazione del portiere capitano Di Casimiro del Parioli, migliore in campo in assoluto, ha permesso alla squadra del presidente Boniek di vincere il trofeo di categoria. La partita degli assoluti è stata di ottimo livello, senza nessun tipo di risparmio o di regalo la squadra bianco verde si è aggiudicata la coppa anche grazie allíottimo Triglia. Per gli asso-
[] 54
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 55
LO
] [ TUTTINCIR Roma tuttincircolo
news dai circoli sportivi storici news dai circoli sportivi storici
CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO IL CIRCOLO ALLA VESTA VETARANS'HEAD OF THE RIVER E' diventata una tradizione irrinunciabile per il C.C. Tirrenia Todaro partecipare alla famosa regata che si svolge sulle acque del Tamigi, ed anche questa volta l'entusiasmo ha portato a raddoppiare da due a quattro il numero di armi che, con i colori nero azzurri, prenderanno il via il 18 Marzo dal famoso ponte di Chiswick per raggiungere l'arrivo sotto il ponte di Putney. A far parte della trasferta vecchi rematori e novizi delle regate uniti dal medesimo entusiasmo per essere protagonisti di una delle pi첫 belle regate di canottaggio che porta in acqua pi첫 di 400 otto fuori scalmo in uno spettacolo unico nel suo genere.
[] 55
Club Circoli Sportivi Storici
dei
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 56
] [ TUTTINCIRCOL news dai circoli sportivi news dai circoli sportivi
Roma tuttincircolo
DUE PONTI SPORTING CLUB ALTRA FESTA, ALTRO SUCCESSO Una bellissima festa dello sport, “La Corsa di Miguel”, gara che apre l’anno podistico richiamando, con un percorso pianeggiante di 10 Km., sempre un elevatissimo numero di partecipanti. E tanti, ben 70, sono stati gli atleti del Due Ponti che hanno tagliato il traguardo allo Stadio Paolo Rosi, ottenendo così la palma di primo circolo capitolino. Tantissimi i soci che ogni anno amano unirsi al gruppo running soprattutto per questa gara, che appassiona fino al punto da far decidere di intraprendere la “carriera” podistica. La gara ha dato inizio al contest societario “Criterium” che ogni anno premia le atlete e gli atleti più forti, che totalizzano i punti validi per la classifica partecipando a una serie di gare romane, ma anche a una mezza maratona e a una maratona. Nel giro dei ponti, hanno fatto da padroni i soliti Nicola De Luca (1° di categoria), Sergio Cocozza (2° di categoria e Campione Italiano Insegnanti), Saul Guerra e Andrea Cuneo. Tra le donne, da segnalare la prestazione di Camilla Monteduro, Elisabetta Mastrocesare e Annalisa Vitale.
DE LUCA NICOLA 00:33:57 COCOZZA SERGIO 00:35:29 GUERRA SAUL 00:37:22 CUNEO ANDREA 00:38:31 MARIANI PIERLUIGI 00:38:41 NAPOLI CONSOLATO MARIO 00:39:14 CORSINI STEFANO 00:40:30 RUGGERI RICCARDO 00:40:41 SALCICCIA VALERIANO 00:40:46 D'ORMEA LUCA 00:40:46 GALLERINI ROBERTO 00:40:54 CAPPETTA DIEGO 00:41:00 REALMUTO FRANCESCO 00:41:09 TODI MAURO 00:41:30 REDAELLI ANDREA 00:42:14 BRASILI LUIGINO 00:42:43 MAISANI ANDREA 00:43:03 COLUCCI FABIO 00:43:08
PUGLIESE GIUSEPPE 00:43:24 SALCI PAOLO 00:43:41 PAGLIONE MAURIZIO 00:43:57 PACINI DANIELE 00:44:36 ATZENI STEFANO 00:44:40 MONTEDURO CAMILLA 00:44:43 ZENARI FEDERICO 00:44:44 RESTANTE FABRIZIO 00:44:58 TOROSANTUCCI MARCO 00:45:08 PEZZUTO GIOVANNI 00:45:14 MASTROCESARE ELISABETTA 00:45:34 LADO GIANNI 00:45:38 VITALE ANNALISA 00:45:53 TORTORA GIANFRANCO 00:45:57 BRIZZI SIMONE 00:46:14 VINCENZI FRANCECO 00:46:17 MODESTI GIANLUCA 00:46:39 NATILI MARCELLO MARIO 00:47:39
[] 56
TUCCI MARIO 00:48:24 BIANCO ROBERTO 00:48:35 PALONI CRISTINA 00:48:36 DREW GREGG ALLAN 00:48:47 VALENTI PAOLO 00:48:47 GRENGA EMMA 00:48:49 TRIMELITI ANNA RITA 00:49:16 PELLINO FABIO 00:49:16 GAGLIANO MAURIZIO 00:49:16 MANNO ALESSIA 00:49:43 RICCI CURBASTRO FRANCESCO 00:50:38 DE SANTIS LORENZO 00:51:24 BERNARDINI MAURIZIO 00:51:58 MARINO STEFANO 00:52:09 MORANTI GIULIA 00:52:29 MARINO SILVIO 00:52:47 STEFANO NARDI 00:53:05
SICILIA GIOVANNI MAURO 00:53:26 MAGINI MASSIMO 00:53:33 VALENTE RITA 00:54:25 PASCARELLA PAOLO 00:54:29 CIAVATTA LINA 00:55:10 TACCONI MARIA VITTORIA 00:55:53 CELAIA LAMBERTO 00:56:07 FAUSTI FABRIZIA 00:56:08 MONTI STEFANO 00:56:37 FARABOLINI MARCO 00:56:47 D'ANTONA GIOVANNI 00:56:49 PERRI GABRIELE 00:57:47 ROSSI GIANLUCA 01:00:21 CLEMENTI PATRIZIA 01:00:54 D'ASERO CARMELO 01:02:12 NICOLOSI DANIELA 01:03:43 FIORE PASQUALE 01:04:35
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 58
] [ TUTTINCIRCOL news dai circoli sportivi
Roma tuttincircolo
Il socio del mese FUTBOLCLUB FUTBOL LEAGUE, QUESTIONE A DUE: IMPARA VS GIANNINI La Futbol League 2011-2012 non sta deludendo le attese, sia in termini di spettacolo che di risultati: avevamo lasciato la vecchia edizione della passata stagione con un dominio Impara-Parnasi e ritroviamo lo stesso duo (Parnasi, nel frattempo, ha cambiato nome in Giannini) al comando della classifica. Otto gare, 24 punti: solo successi per le candidate numero uno alla vittoria finale. Ma se il Chelsea di Impara ha all’attivo 23 reti (una media di quasi tre gol a partita), il Real Madrid dell’ex principe giallorosso ne ha messi a segno ben 30 (quasi 4 a gara). Alle spalle delle capolista ci sono le altre tre “grandi” storiche del torneo: Palma, che è al terzo posto con 18 punti, Giovannetti, al quar to con 16 e Pellicelli al quinto con 14. Dopo un buon inizio, invece, si sono un po’ perse per strada le possibili outsider, Stigliano su tutte: il suo Bayer Leverkusen, composto dei mister della scuola calcio, sta incontrando più difficoltà del previsto nel mantenere una continuità di risultati che, invece, aveva trovato in autunno. In fondo con Nussbaum e Salluzzo ormai molto distanti, da Iorio a Noli ci sono ben sette squadre racchiuse in 3 punti che si lottano l’accesso a playof f e Futbol Cup. Il calendario presenta entro la fine della regular season ancora diversi big match, con Impara leggermente favorito. Infatti Giannini dovrà incontrare, da qui alla fine di febbraio, Palma e Giovannetti mentre Impara se la vedrà anche lui contro Palma e contro Pellicelli. Due avversari, per
Nome: Alessandro Cognome: Alessandrini Detto: El Tractor Ruolo: Difensore Piede Preferito: Quello dell’avversario Pezzo Forte: Takle Squadra del Cuore: AS Roma
sea e Dario Marcolin per il Real Madrid. La supersfida, invece, su cui sono puntati tutti i fari del Futbolclub, andrà in onda il 13 febbraio: per molti si tratta di una finale anticipata. Poi via, dopo la 13° giornata, ai playoff, in cui saranno ammesse solo le prime dieci: a poche giornate dal termine Chelsea e Real Madrid sono quasi sicure di avere un po’ di riposo prima di riscendere in campo nelle semifinali. Infine, ma in contemporanea con i playof f, sarà la
entrambi i leader, da non sottovalutare, soprattutto in avanti: infatti il Milan di Palma ha in rosa il capocannoniere del torneo in corso, il “solito” Matteo Materazzi, autore finora di 14 reti. Bene anche l’attacco di Giovannetti che addirittura ne presenta due nelle primissime posizioni dei bomber: Ricardo Ferrari con 10 gol e Francesco Matera con 8. Stupisce trovare con 8 reti all’attivo il massimo marcatore delle due squadre di vertice: Gianluca Carrettucci e Alessandro Crudi per il Chel-
[] 58
volta della Futbol Cup, con ben 12 squadre par tecipanti e solo le ultime due eliminate. Insomma il torneo è ancora molto lungo, dato che terminerà in tarda primavera e di sorprese ce ne possono sempre essere, anche se quest’anno più che mai la sfida sembra ristretta a Blues e Blancos anche se il calcio(otto) piace perché non è una scienza esatta e può succedere di tutto. Basta che non manchi lo spettacolo! Gianmatteo Colla
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.46 Pagina 60
Una coppa dedicata
a Maurizio Maestrelli
Questa è la stagione che porterà agli Europei di Ucraina e Polonia, a Roma però il 35esimo Torneo Pezzana continua a tenere banco in tutti gli appassionati di calcio a 8. di Alessandro Grassetti_foto Matteo Ciambelli
re generazioni si scontrano sul manto erboso del Circolo della Polizia e del Circolo La Mirage, per arrivare a conquistare il titolo nelle tre categorie. Negli Assoluti la corsa è oramai lanciata, con almeno cinque squadre che possono conquistare il trofeo. La copertina è per il Vasco da Gama (CasinoVenice.it) che oltre a comandare il gruppo in campionato insieme al Milan, è fresco vincitore della Coppa Maurizio Maestrelli. Un successo maturato contro l'antagonista Milan (Stu-
T
dio Legale Spadafora – De Rosa). Per il gruppo di Gigi Di Biagio e Alessandro Romano un riconoscimento importante, grazie al contribuito dei tanti campioni presenti in squadra. Ad aggiungersi anche Tonetto, Iannuzzi, Candela e Del Vecchio. Un gruppo di ex calciatori di Roma e Lazio che sono tra i possibili vincitori anche del torneo. Dietro di loro, oltre al Milan, attenzione al Flamengo (Studio Legale Traisci), il Cagliari (BlitzTre), la Sampdoria (MazzaFactory), la Roma ed al solito Racing Santander (Nice Car). La Coppa Maurizio Maestrelli è stata la grande protagonista di inizio 2012. Con il Vasco da Ga-
[] 60
ma vincitore nella categoria Assoluti, nell'Over 40 è stato invece il Manchester United (Studio Bozzi) ha conquistare la Coppa. Una coppa dedicata al grande amico del Pezzana Mautizio Maestrelli, scomparso prematuramente qualche mese fa. Protagonista della manifestazione l'Ajax (Studio Tributario Mazza), la squadra che è stata e sarà per sempre di Maurizio. Per loro un cammino bellissimo culminata nella finale persa contro lo United. Nella mente di tutti rimarrà il ricordo più bello, la cavalcata di una compagine che non ha mai mollato proprio per il loro amico Maurizio. In campionato la grande protagoni-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 61
[
]
clubstyle
torneo Pezzana
sta Over40 è il Flamengo (Gruppo Siri) che sta comandando la competizione. Nell'Over 50 vola l'Arsenal (Antico Tiro al Volo) che mantiene il comando della categoria. Dietro di loro Barcellona, Chelsea (Alitalia Calcio), Manchester City e Genoa (Frollan Pesca). Da ricordare infine la serata del derby Roma-Lazio Assoluti, nella stessa settimana del derby allo Stadio Olimpico, che ha avuto come testimonial della Lazio Cristian Brocchi, e per la Roma Francesco Perrotta. La strada verso le finali del 13 Aprile è cominciata, vedremo chi trionferà nella 35° edizione del Torneo Pezzana.
[] 61
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 62
[
]
clubstyle
golf
Nasce a Verona la Borsa del turismo golfistico Questa la grande novità della 6.a edizione del Salone Italiano del Golf dal 24 al 27 febbraio, con oltre 100 industrie e il programma promozionale per i giovani della Federazione di Marta Centra l traguardo è diventare la… 19.a buca. Affiancato il golf nella sua fortunata crescita, nel 2012 il Salone Italiano del Golf dal 24 al 27 febbraio a Verona apre la Borsa ufficiale del golf italiano dedicata agli operatori per sviluppare l’enorme potenzialità turistica. Operazione di carattere internazionale vista di buon occhio dalla Federazione che ha rinnovato il suo patrocinio. Vinta la scommessa, sulla strada per imporsi come una delle grandi rassegne europee come Parigi, Londra e Madrid, il SIG raddoppia per promuovere su scala mondiale un prodotto “first class” che fa leva su circoli prestigiosi, ormai resort dotati di centri benessere e relax, sul patrimonio delle città d’arte, la tradizione della buona tavola, il paesaggio e il clima mediterraneo. Un’offer ta senza pari per realizzare la destagionalizzazione del turismo e richiamare ospiti stranieri, recuperare il terreno perduto in questo settore e battere una concorrenza sempre più agguerrita. La prossima edizione registra già un interessante turn-over del 30 per cento di nuove azien-
I
de. Il cuore verde della rassegna, di proprietà della Fiera di Verona e con la gestione di Golftown, sarà ancora il putting green teatro di gare originali con personaggi e sportivi appassionati. Verrà ampliato il driving range per dare la possibilità ai visitatori di colpire per la prima volta una pallina da golf e sperimentare le migliori marche mondiali dell’attrezzo, e quest’anno non c’è la concorrenza con la data di Orlando. Il golf tecnologico o virtual-golf propone invece simulatori sempre più avanzati con un software che consente di giocare sui più prestigiosi campi mondiali e misurare la propria crescita tecnica. Grande attenzione viene dedicata all’avviamento e alla promozione del golf. La Federazione Italiana Golf offre il suo contributo sotto forma di un patrocinio dinamico, intende sviluppare il suo progetto-pilota dedicato ai giovani del quale sono testimonial Diana Luna e Matteo Manassero mettendo in campo i maestri, la sua task force veneta, e con la puntuale presenza motivazionale del presidente prof. Franco Chimenti per richiamare l’attenzione sul progetto del golf azzurro mirato alle Olimpiadi di
[] 62
Rio de Janeiro. E proprio a Verona la Gitex Point scoprirà il nuovo look delle divise ufficiali delle squadre azzurre. A Verona Golf Academy Company ha dato appuntamento ai suoi 15 mila iscritti che seguono i corsi sulla rete (www.golfacademy.it) offrendo un clinic aperto gratuitamente anche ai visitatori e che offre la possibilità del primo approccio al golf, e andare sul driving range per capire se questo è lo sport per la vita. Andrea Zanardelli terrà due clinic di un’ora dedicati al putting e allo swing alternati a sessioni di Fitting sul campo pratica con vari test per capire il proprio gioco e scegliere il proprio set di bastoni su misura “un servizio – spiega il guru della rete – molto esclusivo e richiesto”. In parallelo “Invideo Golf” esplora, con incontri giornalieri di circa due ore, quanto la mente possa incidere sui miglioramenti del giocatore attraverso tecniche specifiche. Anche per il 2012 Eleonora Daniele sarà la madrina e nel corso del gala benefica per “Life Inside” la popolare conduttrice televisiva passata a “Linea Verde” curerà la premiazione dei Golftown Award, gli oscar del Golf.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 64
[
]
clubstyle
salute
Prof. Alessandro Caprio Medico Chirurgo Specializzato in Ortopedia e Traumatologia Specializzato in Medicina dello Sport
rof. Caprio, nel calcio quali sono le patologie più frequenti a carico del piede? “Nel calcio, disciplina caratterizzata da corsa, salti, frequenti contatti e cambi di direzione, la caviglia ed il piede sono par ticolarmente esposti a patologie da sovraccarico. Da questo punto di vista, annoveriamo talalgie, metatarsalgie, fasciti plantari, tendiniti e distorsioni: situazioni invalidanti che costringono l’atleta a lunghi periodi di stop. Nello specifico, l’alterazione del piede non consente un normale avvolgimento e svolgimento del piede, con conseguente patologia da sovraccarico”.
LE PATOLOGIE P DEL PIEDE NEL CALCIATORE Il Prof. Alessandro Caprio illustra le principali patologie del piede a danno dei calciatori: talalgie, metatarsalgie, fasciti plantari e fenomeni distorsivi
Quali le cause? “I traumi del piede possono di-
di Paolo Brandimarte
[] 64
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 65
[
]
clubstyle
salute
pendere da fattori quali una condizione atletica scadente, terreni accidentati, squilibri muscolari, lassità legamentosa, deformità strutturali ed alterazioni dell’appoggio plantare. A questi, si aggiungono le par ticolari calzature usate dai calciatori: le scarpe con i tacchetti fanno sì che il piede, non stabile, vada incontro a possibili distorsioni”. Quali differenze intercorrono tra piede pronato e supinato? “Innanzitutto, il piede alterna pronazione e supinazione durante le fasi di passo e corsa. Un piede pronato o “valgo”incontra difficoltà nella fase di spinta, con limiti oggettivi nella velocità e nel salto. Il piede supinato o “varo”è predisposto al gesto atletico (corsa e salto, ndr) ma paga dazio con un eccesso di instabilità”. Da un punto di vista clinico - diagnostico, quali sono gli esami consigliati? “Occorre prima di tutto individuare il tipo e l’intensità di lesione. Una corretta diagnosi poggia inevitabilmente su ecografia ed approfondimenti tramite RX. Non va poi dimenticata l’utilità di esami di natura qualititativa e quantitativa. In questo senso, la baropodometria è indicata in fase pre e post trattamento ma anche in chiave prevenzione: permette, difatti, di individuare eventuali de-
ficit di passo e quindi la possibilità di por tare correzioni”. Che genere di trattamento si predilige? “Nella maggioranza dei casi, le terapie somministrate sono conservative (terapia manuale, terapia fisica, ecc.). Molti problemi possono essere poi risolti con l’ausilio di plantari personalizzati, in grado di ristabilire i rappor ti ar ticolari, eliminando la sintomatologia dolorosa. Ancora, l’uso di plantari migliora la per formance spor tiva. In presenza di traumi par ticolarmente acuti, la terapia conservativa potrebbe non bastare, rendendo necessario un trattamento di tipo chirurgico”. Come deve comportarsi l’atleta nel momento in cui ravvisa segnali preoccupanti? “È fondamentale prestare attenzione ai campanelli d’allarme, al fine di evitare l’abbandono dell’attività spor tiva in genere. Quando il calciatore avver te dolore alle strutture tendinee e capsulo – legamentose del piede, fasciti plantari, metatarsalgie ed episodi distorsivi deve rivolgersi prontamente ad uno specialista in grado di indagare sulle possibili cause”.
IL MEDICO RISPONDE
@
linea diretta con specialisti in or topedia • fisiatria reumatologia • medicina dello sport • radiologia scienza dell'alimentazione
Scrivete a:
mtpereira.villastuart@eurosanita.it
L'Istituto di Medicina dello Sport di Roma (Villa Stuart Sport Clinic) Via Trionfale, 5952 (Balduina) PER APPUNTAMENTI E INFORMAZIONI: 06. 35528393 06. 35528394
[] 65
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 66
[
]
clubstyle
junior club
A scuola di calcio. Per davvero [] 66
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 67
[
]
clubstyle
junior club
C'è una sola cosa che differenzia un torneo qualunque dallo Junior Club: il ricordo. Se vi sembra azzardato definirlo indimenticabile, allora non avete ancora incontrato nessuno dei 960 ragazzi che lo stanno vivendo da protagonisti di Giorgio Burreddu_ph Maura Cesolini
anno a scuola, per qualcuno è l'ultimo anno, quello della maturità, ma per tutti è la prima vera possibilità non soltanto di giocare con i compagni di istituto, ma anche di farlo da professionisti, o quasi. Con tanto di highlights, di interviste nel dopo-gara (in mixed-zone, o giù di lì), con il pullman che ti porta dalla scuola al campo, le divise personalizzate e gli arbitri federali. Tutto rigorosamente gratis. E fin qui? Basterebbero
V
una telecamera o un telefonino di ultima generazione, almeno per soddisfare la parte multimediale. Quello che davvero fa la differenza è il timbro del Corriere dello Sport, che ha organizzato l'evento per le scuole della capitale e che lo segue giorno per giorno come se fosse un mondiale in miniatura. E in effetti ne ha i tratti e le caratteristiche. Basta leggere i numeri: 48 squadre, 12 gironi, 2 categorie (Allievi e Juniores). Nella durata assomiglia di più a un vero e proprio campionato: 5 mesi di road to cup, per un totale di 102 incontri. E anche nel-
le strutture lo Junior Club non si è fatto mancare nulla. Wellness Town, mai nome fu più azzeccato per il centro sportivo polifunzionale messo in piedi da Mario Casali. Lì, a via Francesco Giangiacomo, quartiere Ardeatino-Tormarancio, si stanno giocando gli incontri che porteranno alla finalissima (il prossimo 19 maggio) di scena allo stadio Flaminio, ultima chicca di un percorso lungo un sogno. Ma il campo di pozzolana un po' retro, un po' vintage se paragonato ai sintetici di quarta generazione, è più di un semplice comprimario. L'ex campo Omi è rima-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 68
[
]
clubstyle
junior club
sto lo stesso su cui Agostino Di Bartolomei, Gianni Rivera, Sandro Mazzola e Lionello Manfredonia, ancora ragazzi si presentavano al grande pubblico. Lo stesso campo che negli Anni 70 dava al quartiere di Roma Sud un senso di internazionalità, l'arena ideale per il trofeo Nistri. Fatto risorgere da Casali, il Nistri è stato fino allo scorso anno l'evento a matrice studentesca più seguito di Roma e dintorni. Il connubio con il Corriere dello Sport l'ha esaltato. Ma
sarebbe ingeneroso dimenticare le tante partnership che hanno scelto di sostenere lo Junior Club e la sua riuscita. Le istituzioni: Roma Capitale, la Provincia e la Regione. Il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca). Il Senato. Le sponsorizzazioni. E poi la Lega di Serie B, la Figc, il Coni. Anche le società SS Lazio e As Roma hanno garantito il loro appoggio, così come il Movimento per l'Etnica nello Sport. Perché l'attenzione al comporta-
[] 68
mento dei ragazzi è uno degli aspetti più sentiti. Tant'è che prima di ogni partita i due capitani sono invitati a leggere (e rispettare) il Patto Etico. Che non è un semplice slogan del fairplay, ma una vera e propria promessa a mantenere un comportamento rispettoso nei confronti degli avversari e dei compagni stessi. Attenzione anche all'aspetto medico: a bordocampo un dottore e un massaggiatore sono pronti all'intervento in caso di necessità. E come sem-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 69
[
]
clubstyle
junior club
pre avviene dietro una manifestazione di questa portata, non mancano figure di spicco. Come quella di Gildo Giannini, ex osservatore della Roma, che ne ha assunto la direzione tecnica. Ma anche Massimo Macagni, direttore organizzativo, e Alessandra Bacchetti, punto di raccordo tra le scuole e i vari enti coinvolti. I vincitori di ogni categoria alzeranno al cielo una coppa dalle grandi orecchie, simile a quella della Champions League ma con il Colos-
seo inciso sopra. In palio ci sono computer per le scuole vincitrici e cellulari di ultima generazioni. Ma Junior Club è anche interattività . Nell'era di internet e dei social network, la scelta di rendere possibile un'interazione tra gli stessi studenti che vi partecipano appare vincente, decisiva. Dal sito internet, juniorclub.corrieredellosport.it, i protagonisti possono votare i loro gol attraverso sondaggi sempre nuovi, ma anche leggere le cronache della parti-
[] 69
te, spedire foto, video, articoli poi inseriti nell'apposita sezione "Giornalisti per un giorno". E se non basta, ecco la pagina facebook: http://www.facebook.com/CorrieredelloSport.J uniorClub. Con un semplice "like" i ragazzi diventano par te attiva di un mondo creato ad hoc per loro. Che va oltre la Serie A, i campioni e l'emulazione del giĂ visto. Arriva ad essere qualcosa di unico, il miglior torneo giovanile per gli studenti di Roma.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 70
[
]
clubstyle
sub
A 50 metri sotto l’acqua… Intervista a Stefano Makula, apnesista con ventotto titoli mondiali di Andrea Cecinelli n tutti questi anni, noi di Sport Club, siamo stati i portavoce di storie, successi ed emozioni dei grandi sportivi che hanno rappresentato l’Italia nelle maggiori competizioni internazionali. Abbiamo raccontato le vittorie di ragazzi impegnati nelle manifestazioni amatoriali e in quelle giovanili. In questo numero invece vi racconteremo della storia dell’apneista numero uno d’Italia. Il suo nome è Stefano Makula. Nato a Roma e classe 1954 è stato per 28 volte primatista mondiale nelle varie specialità di apnea. Solo quattro anni fa è riuscito a stupire tutti i suoi fan, calandosi per 50 metri nel Pozzo del Merro, la località allagata più profonda al mondo che si apre nella campagna romana a 20 km dalla Capitale. Lo abbiamo incontrato assieme al suo staff medico, composto dal Dott. Adolfo Panfili presidente dell’Associazione Medicina Ortomolecolare e dallo Psicofisiologo Dott. Marco Rampolli, che cercherà di aiutarlo a battere tanti altri record.
I
Stefano, quando è iniziata la tua storia d’amore con il mondo sottomarino? Ho iniziato ad accostarmi a questa disciplina accompagnando un giorno, a 13 anni, un mio amico, che faceva immersioni, al lago di Bracciano. Ci fermammo con il nostro gommoncino in mezzo alle acque, mi sporsi per vedere il fondale e da quel momento iniziò il mio romanzo d’amore con i fondali siano essi del mare o del lago. Da quel giorno mi allenai costantemente per cercare di migliorarmi, fino ad arrivare al 3 Settembre 1978 dove all’isola del Giglio dove ho stabilito il mio primo record del mondo, riuscendo a scendere in profondità per 50 metri in assetto costante.
[] 70
Cosa significa “apnea” e quali emozioni suscita mentre la si pratica? È innanzitutto una ricerca di se stessi, cercare le nostre motivazioni interiori. Poi, dato che l’apnea è anche il risultato della massima efficienza psico-fisica, ho passato quasi tutta la vita a cercare un metodo per permettere al nostro organismo di massimizzare il rendimento. E da due anni, assieme alla scuola dello spor t , ho trovato nel “tranning autogeno” la soluzione migliore per aumentare la sicurezza psicofisica durante l’apnea, evitando così il pericolo di una sincope inaspettata, rischio per tutti gli apneisti. È in poche parole una sor ta di yoga, applicata al nostro metodo occidentale ovvero non si arriva allo stato necessario di concentrazione attraverso i sette livelli di stati mentali ma attraverso degli esercizi di respirazione. Dove va la tua mente quando sei sott’acqua? Prima di tutto quado si fa apnea, occorre eliminare dalla mente tutti i pensieri e le preoccupazioni che ci attanagliano. Occorre, diciamo, assumere una mentalità acquatica. Tutto quello che riguarda il mondo terrestre, rimane sul mondo terrestre. Inoltre con lo scendere in profondità, la pressione è tale da non farci sentire più il nostro corpo rendendoci così un tutt’uno con l’acqua. Come si prepara una gara di apnea? Si prepara con mesi e mesi di allenamento, con le tecniche di respirazione e concentrazione. La preparazione di una gara di apnea è molto simile a quella di una gara di atletica leggera. Infatti gran parte dei miei allenamenti si svolgono sulle piste dei 100 metri. Di grande importanza però è anche una corretta alimen-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 71
[
]
clubstyle
sub
Stefano Makula indossa la maschera ipossica con il Dott Marco Rampolli
Professor Panfili, in cosa consiste la medicina Ortomolecolare? È l’utilizzo di amminoacidi, minerali e vitamine per rendere ottimale la prestazione della macchina umana. In questi mesi, stiamo proprio preparando l’atleta Stefano Makula, con una scheda personale che tiene conto di alcuni valori come l’età e i gruppi sanguigni che poi unitamente ad una corretta dieta e all’assunzione mirata di minerali, amminoacidi e vitamine, riesce a determinare nell’atleta una condizione fisica ottimale tale da permettergli di affrontare sforzi fisici importanti.
guigno di Stefano Makula abbiamo individuato esattamente il tipo di carburante adatto alle esigenze della macchina corporea del nostro atleta. Inoltre abbiamo lavorato anche sui movimenti posturali e sul suo nuovo metodo di allenamento ipossico con un brevetto realizzato in collaborazione con il centro aereospaziale di Pratica di Mare, coadiuvati dal maresciallo Marco Rampolli che è uno dei migliori tecnici ipobarici in Italia. Questo allenamento consiste nel fare indossare una apposita maschera ipossica, capace di desaturare l’ossigeno, nella miscela che è stata respirata, e creare le condizioni di anaerobiosi, cioè di estrema carenza di ossigeno. Condizioni ottimali per un perfetto allenamento di Makula.
Cosa accomuna l’apnea alla medicina Ortomolecolare? Per fare una apnea il corpo deve funzionare perfettamente perciò in questo centro di adattamento estremo della clinica Nuova villa Claudia di cui io sono il Responsabile, abbiamo costituito un gruppo di specialisti altamente qualificati e studiando il gruppo san-
Dott. Rampolli ci può spiegare il funzionamento della maschera ipossica? L’obiettivo della maschera Ipossica è realizzare la condizione di un uomo in alta quota. Un allenamento effettuato in ospedale o in una clinica specializzata. molto più sicuro quindi di un allenamento effettuato in alta quota. Infatti in qualsiasi momento è possi-
tazione collegata anche ad uno studio mirato dei gruppi sanguigni, campo questo che il Prof. Panfili saprà spiegarvi meglio.
[] 71
bile togliersi questo strumento per ritornare in 15 secondi alle condizioni di normalità. Pur facendo un allenamento di par ticolare intensità, il cervello si autorigenera, si riposa mentre il sistema cardiocircolatorio si trova in una situazione estrema tale da poter sviluppare l’ossido nitrico, una sostanza vasodilatatore che noi produciamo naturalmente. Questo metodo di allenamento è comunque molto par ticolare e per questo deve essere seguito costantemente da tecnici esper ti perché por ta proprio l’indebolimento di ossigeno nel sangue. Quanto può durare un allenamento con questa particolare maschera? È un allenamento che deve essere circoscritto nel tempo e non deve durare molto, perché se portato all’eccesso determina stress. Il nostro obiettivo non è quello di fare stress ma di por tare benessere, per cui un allenamento dura 45 minuti massimo un’ora e in questa maniera non si ha nemmeno l’aumento dell’ematocrito, quel valore che alcuni sportivi cercano di aumentare con l’ipossia, vietato perché considerato doping.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 72
[
]
clubstyle
motori
Infiniti M35h La rivista mensile CAR ha provato lâ&#x20AC;&#x2122;ibrida della casa giapponese di Riccardo Cacace
[] 72
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 73
[
]
clubstyle
motori
Un vero e proprio salotto su cui viaggiare, ma un salasso per le tasche. In teoria dovrebbe essere più attenta ai consumi con quel bagde “h”, ma non lo è…
a M35h è la prima auto della casa giapponese a sfruttare il sistema Dyrect Response Hybrid, grazie al quale, almeno sulla carta, sarebbe possibile spingersi fino a 100 km/h sfruttando il solo motore elettrico. Nella realtà tutto ciò è quantomeno arduo. Infatti, basta anche solo una pressione leggermente maggiore sul pedale dell'acceleratore per far sì che il poderoso V6 entri in gioco. Il piccolo motore elettrico la fa da padrone nell'utilizzo prettamente cittadino, nel quale, soprattutto percorrendo tratti molto trafficati, si viaggia ad emissioni e consumi zero. Il connubio tra il motore a benzina e quello elettrico permette a questa Infiniti di sviluppa-
L
[] 73
re la ragguardevole potenza di 364 cavalli, il che si traduce in un'accelerazione 0-100 km/h bruciata in soli 5,5 secondi. E questo non è l'unico primato della M35h, che è infatti anche più ecologica e parsimoniosa di qualsiasi altra con motore V6 a benzina e potenza analoga, se non superiore. I consumi dichiarati sono di 14,2 km/l nel ciclo combinato, ma in realtà, nell'utilizzo quotidiano i valori andrebbero rivisti verso l'alto, e non di poco. La nuova M35h rappresenta la terza generazione del modello, che in Europa è arrivato solo nel 2010. Il design punta molto sull'aerodinamicità, uno dei fattori che hanno contribuito all'abbattimento di consumi ed emissioni, sfruttando linee curve e morbide. La versione ibrida, al contrario di quanto sempre più spesso
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 74
[
]
clubstyle
motori
avviene, non si discosta dal design delle versioni con motorizzazioni convenzionali, ed è riconoscibile solo grazie ai piccoli badge che la contraddistinguono. Un punto forte della M35h sono gli interni, dal gusto classico ma con l'occhio rivolto al futuro. Convivono, in perfetta sinergia, elementi in radica, inserti satinati ed istallazioni tecnologiche di ultima generazione. Lo spazio a disposizione è abbondante. Il comportamento su strada, in condizioni di guida quotidiane, è di livello. Grazie al manettino posto al centro della console, è possibile scegliere tra le modalità Eco, Normal, Sport e Snow, che si riflettono principalmente in una diversa risposta dell'acceleratore, mentre il cambio automatico a sette marce e doppia frizione assicura una progressione senza strappi né interruzioni di coppia. Quando il V6 ed il piccolo motore elettrico cominciano a girare a regime la M35h non si rivela all'altezza della situazione, mostrando una forte propensione al sovrasterzo nelle curve più strette, complice anche il peso non di certo contenuto. Inoltre i freni, che sfruttano il sistema Electric Driven Intelligent Brake che dovrebbe aiutare a mantenere una pressione costante sulle pastiglie, nelle frenate più decise si rivelano pastosi e poco modulabili nonostante le generose dimensioni dei dischi. Ma, effettivamente, ben pochi vorranno spingere al limite questo bestione di oltre cinque metri, accontentandosi invece di una guida ecologica e rilassata.
INFINITI M35h GT Premium Scheda tecnica Prezzo 65.920 Euro Motore Benzina 3.498 cc, 306 cv a 6.800 giri/min, 350 Nm a 5.000 giri/min Elettrico 68 cv a 1.770 giri/min, 270 Nm a 1.770 giri/min Trasmissione Cambio automatico a 7 marce, doppia frizione, trazione posteriore Prestazioni 0-100 km/h in 5,5 sec, 250 km/h, 14,2 km/l, 162 g/km Peso 2.400 kg In vendita ora
A SOLI EURO
3,50
Lâ&#x20AC;&#x2122;emozione dal sedile di guida delle auto piĂš belle del mondo pub car 230X260.indd 1
22-09-2011 9:46:54
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 76
[
]
clubstyle
sport&turismo
PerĂš: il piacere della mountain bike Tra montagne e altopiani per i turisti si sviluppa la possibilitĂ di effettuare delle escursioni in mountain bike, hobby molto praticato, tra strade e percorsi costruite dal vecchio popolo Inca con la magnificenza della natura a fare da panorama durante le gite di Luca Parmigiani
[] 76
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 77
[
]
clubstyle
sport&turismo
IL VIAGGIO Durata almeno due settimane Periodo consigliato maggio-giugno Avvertenza 1-2 giorni di ambientamento al clima Livello di difficoltà medio
uando si parla del Perù non si può non fare riferimento alla civiltà degli Inca, che a cavallo del XIII e del XVI secolo diedero vita a uno dei più vasti imperi del Sud America, che par tiva dall’attuale Ecuador fino ad arrivare alle coste del Cile. Il tesoro di questa civiltà è ancora del tutto inesplorato se si considera che alla luce è emerso solo il 20% del totale; la bellezza e il fascino della storia, coniugata al panorama costituito da una fascia costiera, la catena montuosa delle Ande e la foresta amazzonica, rappresentano uno stimolo per i turisti per visitare questo Paese. Il Perù si può dividere immaginariamente in una linea tra Nord e Sud; un Nord molto più modernizzato, con la capitale Lima fotografia di questo cambiamento grazie al suo imponente sviluppo ne-
Q
gli ultimi venti anni, e un Sud invece legato ancora alla terra e alle tradizioni. Tra montagne e altopiani per i turisti si sviluppa la possibilità di effettuare delle escursioni in mountain bike (hobby molto praticato in Perù), tra strade e percorsi costruite dal vecchio popolo Inca con la magnificenza della natura a fare da panorama durante le gite. Sono diverse le alternative per un tour organizzato, anche se ci sono gruppi di persone che pianificano autonomamente il proprio percorso da svolgere. Il trait d’union è rappresentato, tuttavia, nella maggior par te dei casi dal fatto di passare per Cusco, storica capitale dell’Impero Inca; situata a 3399 s.l.m. (sopra il livello del mare) a Sud del Paese, questa città è senza dubbio il luogo più visitato dai turisti. Cattedrali, chiese e santuari fanno da cornice ad una città legata indissolubilmente al passato come Plaza de Armas, che fu teatro della proclamazione dello spagnolo
[] 77
Francisco Pizarro della presa di Cusco. Dichiarata patrimonio dell’Unesco nel 1983, la via più visitata dai turisti è Calle Hatun Rumiyuq dove si può apprezzare il palazzo Arzobispal. Continuando il percorso, attraverso la Valle del Rio Urubamba, considerata sacra dagli Inca, possiamo ammirare le antiche rovine circolari fino ad arrivare a Chinchero, poco distante da Maras, molto famosa per le sue miniere di sale. A pochi chilometri sorge lo splendido santuario di Machu Picchu, impossibile da non vedere quando si è in questo Paese: a circa 2430 metri sopra il livello del mare, il nome deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (montagna). Considerata una delle sette meraviglie del mondo moderno, Machu Picchu (la cui visita è molto costosa tra mezzi di traspor to e biglietto d’ingresso) non può essere raggiunta attraverso la mountain bike, quindi sono due le vie da scegliere: o facendo trekking oppu-
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 78
[
]
clubstyle
sport&turismo
ESEMPIO DI ITINERARIO Ore 8: Partenza da Cusco Ore 9.30: dopo un briefing tecnico inizio della discesa Ore 12.30-13: Pranzo Ore 14: Continuo della discesa verso le miniere di sale di Maras e il fiume Urubamba
re prendendo il treno dalla stazione di Ollataytambo, cittadina non distante da Maras. Una volta preso il treno che vi por terà ad Aguas Calientes, resteranno ancora 20 minuti d’autobus prima di arrivare al luogo desiderato, che si trasformerà in un’esperienza indimenticabile. La ricchezza però del panorama del Perù fa sì però che gli itinerari da scegliere siano moltissimi e variegati. Il nostro tour può anche iniziare da Huaraz, che si trova nella par te settentrionale del Paese e dalla quale par tono diversi tour d’avventura in mountain bike o trekking, per continuare poi in un tragitto che costeggia tutta la riva che si affaccia sull’Oceano Pacifico fino ad arrivare ai suggestivi altopiani delle Ande. Ma non è tutto, perché i veri appassionati possono scegliere anche la vacanza fai-da-te; non pochi, infatti, hanno scelto come itinerario la par tenza da La Paz, capitale della confinante Bolivia, per passare poi per il maestoso lago Titicaca, noto per essere il lago navigabile più alto del mondo (3812 s.l.m) fino a giungere
[] 78
alla già citata Cusco. La bellezza di queste escursioni per gli appassionati di mountain bike sono dettate principalmente dalle discese mozzafiato e da tratti di sentieri molto tecnici. Ovviamente chi decide di fare un’escursione del genere dovrà prendere tutte le premure del caso; il periodo indicato, soprattutto se si vuole passare per Cusco, è maggiogiugno in modo da evitare il periodo delle piogge che caratterizza per mesi il clima del Paese peruviano. Le escursioni in mountain bike tramite le montagne aldine, oltre alla bellezza dei sentieri di marca Inca, presuppongono un grande sforzo fisico (si pedala quasi esclusivamente in quota) e prima di iniziare il percorso è necessario un periodo d’ambientamento di uno-due giorni dall’arrivo in Perù per abituarsi al clima e soprattutto alle alture, che potrebbero provocare sensazioni di mancanza d’aria. Per le escursioni in mountain bike sarà necessario portare tutto il materiale adatto, che comprenderà anche tende e sacchi a pelo per dormire.
autostemac aveo 23x26:Layout 2
13-09-2011
16:57
Pagina 1
NUOVA CHEVROLET AVEO
5 PORTE, CLIMA. SPECIALE LANCIO 9.950€ DI SERIE: RADIO CD/MP3, CRUISE CONTROL, ESC, 6 AIRBAG. www.chevrolet.it | Call Center Clienti 800.011.943 AUTOSTEMAC Tivoli (RM) - Via Tiburtina km 25,5 - Tel. 0774.326126 www.autostemac.it AUTOCELON Frosinone - Via dei Monti Lepini km 1.300 - Tel. 0775.1880310 • Cassino (FR) - Via Casilina Nord, 85 - Tel. 0776.21646 www.autocelon.it Aveo 1.2 LS 70cv speciale lancio 9.950€, chiavi in mano, IPT esclusa. Offerta dei concessionari aderenti valida fino al 30/06/11. Immagine inserita a scopo illustrativo. Consumi (ciclo combinato l/100km) da 5,5 a 6,8. Emissioni CO 2 (g/km) da 129 a 159.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 80
[
]
clubstyle
golf
Ciao Mario “The Voice” del golf italiano di Simone Selli
difficile raccontare in poche righe un personaggio poliedrico come Mario. Ancor più difficile è riuscire a farlo senza scendere nella tristezza e nella commozione, cosa che Mario non soppor terebbe di cer to. Uomo simpatico, dal sorriso accattivante, dalla battuta sempre pronta con una rara competenza acquisita in anni di esperienze. Mario Camicia è stato il primo commentatore del golf in chiaro di fine anni 70. Con competenza e ironia ha por tato il golf nelle case di migliaia di italiani, molti giocatori di oggi. Mediaset infatti in quegli anni trasmetteva le più importanti gare di golf del circuito ad un pubblico prevalentemente digiuno di golf. Con un linguaggio semplice ed informale, the Voice, raccontava colpi mirabolanti di campioni, su campi da sogno, contagiando di fatto una intera generazione di futuri golfisti, me compreso. Nomi come: l’Or-
È
so d’oro, lo Squalo Bianco, Severiano, Rocca la roccia, entrarono magicamente nel linguaggio comune di tanti italiani che scoprivano il golf. Ancora oggi al campo pratica si presentano persone, incuriosite dalle trasmissioni di quegli anni. Famose le sue battute, gli incoraggiamenti, il modo di tifare. E ancora i consigli, i racconti, che hanno insegnato anche un modo di vivere il golf, con amore, conoscenza, passione, ironia, sfaccettature di un gioco meraviglioso incomprensibili a chi non si sia realmente aper to a questo spor t con anima e cuore. Possiamo dire senza tanti timori che se oggi il golf italiano conta più di 100.000 giocatori, lo si deve anche a lui. Tanta personalità e professionalità, condita dal coraggio delle idee spesso innovatrici, per vivere una vita che desiderava vivere, senza tanti protocolli ne inutili formalismi le sua arma vincente. Sperando di non turbare il pudore di qualcuno, mi è rimasta impressa la sua risposta ad un inter vistatore che gli chie-
[] 80
deva quale fosse il vantaggio di chiamarsi Camicia. La replica dai tempi comici per fetti fu geniale. “il vantaggio è…che culo… è sempre l’altro”… Amico sincero, sempre pronto a sorreggere e incoraggiare chi volesse raccontare il golf , magari con humor e simpatia. Tengo personalmente nel cuore le parole della prefazione scritta per un libricino di vignette ironiche disegnato insieme a mio padre Sergio Selli (pittore di professione) che lo diver tiva molto e una mail di affettuosi saluti di pochi mesi fa, poco prima del suo inter vento. Grazie Mario, per averci fatto conoscere uno spor t meraviglioso che per molti è diventato una componente impor tante della vita, grazie da tutti quelli che hai tenuto davanti al televisore fino ad orari da metronotte e che si sono addormentati magari alla buca 18, con la tua voce che annunciava: “ed ora qualche colpo di pubblicità”. So che ora mi diresti: “e basta Simò…” Bè, perdonami, voglio ancora pensarla così...
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 82
[
]
clubstyle
atletica
del Prof. Sergio Cocozza Insegnante di Educazione Fisica e Tecnico della Nazionale di atletica leggera
Correre la maratona di Roma Tutti i consigli utili per prepararsi adeguatamente a correre la maratona che attraversa la nostra Capitale erché tutti vogliono correre una maratona? In effetti è una gara che ha tantissimo fascino, è la distanza a fare la differenza, a fare paura. Questa tendenza a correre questa gara si associa molto al concetto di sfida con se stessi, con l’andare oltre i limiti psicofisici di ogni persona. Come arrivare a correrla? Grossolanamente tutti cominciano con l’aumentare la quantità di km percorsi a settimana che non è sbagliato ma che non può
P
tare di 2/3 km a seduta) 2) Potenza-Capacità. Fondo medio. Da 18 a 26/28 km ad una frequenza cardiaca intorno ai 150 battiti al minuto (aumentare di 2 km a seduta) 3) Potenza aerobica. Ripetute e variazioni su distanze da 1000 a 5000 mt (es. 6x3000 rec. 500 mt correndo piano) (4x5000 rec. 1000) (3000-2000-1000-x3 serie rec. 2 correndo piano) (16x1000 mt rec.500 di corsa) etc. 4) Capacità lattacida e resistenza alla forza. Sallite. 6x 60 mt molto ripide + salite 200x4 + 400x4 rec. tornando correndo piano + correre in piano 2000/3000 mt a velocità sostenuta. 5) Potenziamento muscolare. Esercizii, andature e tecnica di corsa con schemi somministrati da un tecnico di atletica leggera. Ricordiamoci che i grandi campioni da cui comunque prendiamo esempio, si allenano sempre curando anche la preparazione muscolare ed atletica più in generale. Utilizzare solo il criterio quantitativo per allenare la maratona è un principio riduttivo, sbagliato ed anche pericoloso in quanto può causare
restare l’unico parametro a cui fare riferimento. Occorrerà soffermarsi sul miglioramento di alcuni punti metodologici che qui di seguito accennerò brevemente. L’allenamento ha come obiettivo la maratona nella nostra città che quest’anno si corre il 18 Marzo. Ecco gli strumenti di allenamento in ordine di importanza di utilizzo per correre una maratona. Il programma prevede da 8 a 10 settimane di allenamento più specifico. 1) Capacità aerobica. Fondo lungo. Correre da 16 a 32/34 km con una frequenza cardiaca intorno 130/140 battiti al minuto (aumen-
[] 82
sovrallenamento funzionale sull’intero scheletro in particolare su tendini, ossa e legamenti. Occuparsi di allenare anche la componente muscolare,metabolica e contrattile in termini di velocità e rapidità è garanzia di miglioramento e di tutela della salute dell’atleta. A seconda delle sedute di allenamento che si fanno a settimana (si consiglia di correre come minimo 4 volte la settimana) alterneremo i mezzi di allenamento tenendo conto delle priorità che la gara richiede. L’allenamento è un processo continuo e scientifico e va gestito da professionisti come insegnanti di ed.fisica e tecnici Fidal. Spesso assistiamo a tabelle proposte da persone impreparate e senza titoli per esercitare la professione di allenatore e ciò rende estremamente pericoloso praticare i programmi allenamento. Inoltre ricordiamo che occorre usare scarpe tecniche e protettive, mangiare con accuratezza cibi sani e poco grassi. Bere molta acqua e reintegrare i liquidi dispersi. Integrare l’alimentazione con integratori naturali e completi. Divertirsi dovrebbe essere sempre la priorità di chi si avvicina alla distanza dei 42 km!
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 06/02/12 17.27 Pagina 84
[
]
clubstyle
nutrizione
a cura della Dott.ssa Maria Cassano Nutrizionista
Basta lo sport per sentirsi
in buona salute? Numerosi studi internazionali dimostrano che non basta la sola pratica dello sport “per sentirsi meglio”, ma bisogna adottare uno stile di vita che comprende sia l’attività fisica sia il cibo che assumiamo urtroppo, la manipolazione dei regimi alimentari è normalmente basata sulla testimonianza di atleti con buone prestazioni, su ricerche scientifiche mal concepite, su messaggi pubblicitari senza riscontro e su interpretazioni scorrette delle ricerche sulla nutrizione. Il campo della nutrizione è infestato da mode passeggere come pochi altri nell’ambito della scienza dello sport che spesso portano ad abitudini alimentari infondate. In molti sono a pensare a linea e forma fisica soltanto con l’arrivo dell’estate. La gran parte delle donne teme, infatti, il momento in cui dovrà mostrarsi in costume, terrorizzate da glutei mollicci e cellulite mentre gli uomini sentono come punto debole la pancia e il girovita. Per correre ai ripari, si entra nel tunnel delle diete scegliendo regimi alimentari scorretti, degli sforzi fisici disuma-
P
Per gli sport di forza, come il sollevamento pesi, è importante l'apporto proteico, che favorisce lo sviluppo della massa muscolare; ovviamente, non deve mancare una buona percentuale di carboidrati, che forniranno il necessario apporto di energia, senza il quale l'organismo sarebbe costretto a intaccare le riserve di proteine. L'apporto di grassi deve essere invece moderato, per consentire un ottimale consumo delle proprie energie. Una corretta proporzione di macronutrienti può essere così suddivisa: 55 percento carboidrati, 20 percento proteine, 25 percento grassi. Infine, per gli sportivi che praticano attività di velocità e scatto (gare di sprint, salto in lungo, 100 metri, nuoto sulle brevi distanze) sarà importantissimo un giusto apporto di carboidrati, l'unico nutrimento che garantisce energia immediata con il minor dispendio di ossigeno. Altrettanto importanti sono le vitamine ed i sali minerali, quindi la dieta deve prevedere mol-
ni e delle rinunce da eremita, con l’errore di aspettarsi risultati immediati, già dopo 2 o 3 settimane. Per chi fa attività sportiva, l'alimentazione riveste un ruolo determinante ed è importante che lo sportivo sappia quali sono gli alimenti che lo possono aiutare nella propria attività e in quali quantità e modalità deve assumerli per poterne trarre tutti i benefici possibili. Esistono, infatti, differenze nell'alimentazione da seguire, in funzione del tipo di attività che si pratica. Chi svolge sport di resistenza (maratona, fondo e mezzofondo, gli sciatori, i ciclisti), necessita di una grande scorta di carboidrati che garantisca loro un apporto di glicogeno sufficiente a fornire energia durante gli sforzi prolungati. L'appor to di macronutrienti per questi spor tivi dovrebbe essere suddiviso in: 60 percento carboidrati, 25 percento grassi, 15 percento proteine. Via libera, quindi, a pasta, riso, patate, pane, muesli, verdura, frutta fresca e secca.
[] 84
ta frutta e verdura fresca, carne magra, pesce, alimenti integrali. Bisogna ricordare che più i cibi sono grassi, maggiore è la loro permanenza nello stomaco, che i cibi ben masticati hanno permanenza più breve rispetto ai cibi interi e che gli alimenti liquidi, le minestre e le bevande sono in assoluto gli alimenti più digeribili e lasciano lo stomaco nel tempo più breve rispetto a tutti gli altri. Ad esempio, le bevande contenenti carboidrati in varie concentrazioni lasciano lo stomaco in 15-30 minuti; frutta, latte scremato, yogurt, muesli, fiocchi d'avena necessitano di 1-2 ore; i pasti leggeri (riso con verdure, pesce, minestra con pasta in brodo, pasta con sugo di pomodoro leggero) lasciano lo stomaco in 2-3 ore; pasti normali variati (carne, patate, verdura, pasta al ragù) necessitano di 3-4 ore; infine, alimenti ricchi di grassi e i piatti ricchi di fibre (legumi, carni grasse) necessitano di 4 e più ore per lasciare lo stomaco.
adv sport club feb2011:Layout 1 05/04/11 22:43 Pagina 1
T B R U O L P C S e zion o u b i r n a st n di che amriale i o v to ro r ti spo tti colo e ama e n azi ico a tu mag à voce sionist o s d im Il pr ita che r t profe u grat lo spo
a i Golf m p o u alitaion Ctà di ORpen d t I ’ d ra it n y GiroFedteona CItaliaf Tropihtuf fi na e i d l a W S i o y r Ma BMdes Guropei rugbzza di cenati e oni d i Pia r e M pio Nazi co d howven i Cam Seiso Ipp otormSa tSieca oatle all cor oma bMy R n i o d g C R Ru ala Baseb a G li di gn n o l e a s i o d s Gol Mondki Paw di B S Sho or Mot
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 86
[
]
clubstyle
fitness
di Fabio Ingargiola Personal Trainer fabioingargiola@yahoo.it
Preparazione per la settimana bianca Spesso si affrontano le piste da sci dopo un lungo periodo di inattività fisica, ma lo sci è un vero e proprio sport e come tale va affrontato orza, resistenza, coordinazione, flessibilità, sono molte le doti necessarie ad affrontare al meglio e con soddisfazione la stagione sciistica. Per sciare in sicurezza, come ho scritto nel mio ar ticolo precedente, e’ necessario perlomeno un mese di preparazione atletica. Se ancora non ti sei rivolto ad una struttura specializzata o ad un personal trainer, ti consiglio questa semplice routine di allenamento che puoi svolgere anche a casa, senza bisogno di nessun attrezzo.
F 1
1) Burpees laterali: migliorano l’ elasticità. ESECUZIONE: con le mani a terra esegui dei saltelli laterali a destra e sinistra. 20 ripetizioni ERRORI DA EVITARE: non sbattere i piedi a terra e mantieni la testa allineata alla schiena.
2
2) Squat monopodalico con rotazio-
[] 86
ne del busto: per maggiore forza, equilibrio e flessibilità. ESECUZIONE: in equilibrio su una gamba esegui un piegamento sulla stessa gamba e una rotazione del busto verso l’esterno. 10 ripetizioni per gamba ERRORI DA EVITARE: il ginocchio non deve superare la linea del piede, e il corpo deve ruotare in direzione della gamba che fa il piegamento. 3) Piegamenti tricipiti: accresci la forza nelle braccia. ESECUZIONE: seduto mani a terra, bacino alto, piega le braccia mantenendo una gamba distesa e sollevata. 15 ripetizioni ERRORI: le mani sono in direzione dei piedi e la gamba ben distesa. Il sedere sfiora ma non tocca terra. 4) Piegamento hindu : sviluppa pettorali e flessibilità. ESECUZIONE: pancia a terra, piedi puntati, fai un classico piegamento sulle braccia, ma quando risali tieni il sedere verso l'alto e le gambe il più distese possibile.
Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 07/02/12 10.48 Pagina 87
[
]
clubstyle
fitness
4
3 La schiena e’ piatta. 12 ripetizioni ERRORI: nel piegamento rimani con il corpo allineato e parallelo al terreno senza alzare il sedere. Quando ti alzi mantieni le gambe più distese possibile. 5) Affondi laterali con rotazione del busto: potenza e scioltezza. ESECUZIONE: esegui un affondo laterale della gamba destra, mentre la sinistra si distende. Il busto ruota in direzione della gamba destra, le braccia sono distese all’altezza delle spalle. Senza pausa fai la stessa cosa con la gamba opposta. 10 ripetizioni per gamba ERRORI: anche qui abbi cura che il ginocchio della gamba che si piega non superi la linea del piede. Ruota il busto senza piegare la schiena e mantieni le braccia all’altezza delle spalle. 6) Addominali con gambe a squadra: per irrobustire i muscoli. ESECUZIONE: schiena a terra gambe a squadra, con le mani tocca le punte dei piedi. ERRORI: non tenere in tensione il collo e rimani con la parte bassa della schiena aderente al terreno. Cerca di mantenere le gambe più dritte possibile. 7) Skip sul posto: aumenta la resistenza.
ESECUZIONE: Corri sul posto alzando le ginocchia all’altezza del petto. 20 secondi ERRORI: sali bene con le ginocchia e coordina il movimento delle braccia, non sbattere i piedi a terra. ORGANIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO Le sedute di allenamento sono 3 a settimana per almeno un mese prima della partenza per la montagna. Nella prima seduta di allenamento esegui tutti gli esercizi descritti sopra, di seguito per 3 volte. Alla fine di ogni circuito un minuto di pausa. Il secondo allenamento prevede un lavoro aerobico tra i 20 e i 40 minuti di corsa. Si tratta di un fartlek da eseguire in questo modo: 2 minuti di corsa lenta e 1minuto di corsa più sostenuta. Nell’ ultima seduta esegui di nuovo il circuito ma in maniera differente: ripeti ogni esercizio 3 volte, con le ripetizioni indicate, e poi passi al successivo esercizio. Il recupero tra le serie e’ di 20 secondi. Per esempio fai la prima serie da 15 saltelli, recuperi 20 secondi e fai altri 15 saltelli, ancora 20 secondi e fai la terza serie, e poi passi all'esercizio successivo. Ogni seduta di allenamento deve essere preceduta da un piccolo riscaldamento e da una fase di stretching finale. Buon allenamento e buona vacanza a tutti.
[] 87
5
6
7
novità ] mode [ tendenza desideri mode tendenza novità esideri Febbraio 2012 Pa:sport club novembre 2011 03/02/12 18.47 Pagina 88
clubstyle clubstyle
novità
Calciatori 2012:
Tornano le “bisvalide” E’ uscito da un mese in edicola “Calciatori 2011-2012”, la 51esima edizione della collezione di figurine di Andrea Cecinelli
a collezione “Calciatori 20112012” questa stagione il grande concorso “Strappa e vinci con Panini”, un vero tuffo nei ricordi per i collezionisti più fedeli: tornano infatti le mitiche figurine “valide”, “bisvalide” e “pentavalide”, grazie alle quali si potranno vincere istantaneamente “Almanacchi del Calcio 2012”, orologi esclusivi “TerraCieloMare per Panini”, speciali “collection pack” con tante figurine per tutta la famiglia e addirittura alcune visite-premio guidate allo storico stabilimento dell’Azienda modenese. Il lancio della nuova collezione prevede una grande campagna di comunicazione su tutti
L
i media. Saranno anche sviluppate una serie di attività multimediali: dal sito internet dedicato www.calciatoripanini.it alla pagina Facebook Calciatori Panini, dal canale YouTube al feed Twitter, dall’applicazione per smartphone - iPhone, iPad e quest’anno anche per Android - agli appuntamenti su FourSquare. Verrà poi organizzato il “Panini Tour 2012”: tra metà gennaio e metà aprile, le strutture itineranti Panini raggiungeranno le principali piazze ed i grandi centri commerciali di una cinquantina di città italiane, per presentare al pubblico le novità della nuova collezione e favorire l’incontro tra i collezionisti e con l’Azienda attraverso attività e giochi a premio. “Questa nuova collezione rappresenta per noi
[] 88
un punto di partenza, un vero e proprio ‘anno uno’ dopo la celebrazione del cinquantenario di Calciatori”, ha dichiarato Antonio Allegra, Direttore Mercato Italia Figurine e Card di Panini. “Alcune delle innovazioni contenute nella raccolta Calciatori 2011-2012 prendono spunto dal passato, ma sono state reinterpretate ed attualizzate in modo da integrarsi al ricco sistema di comunicazione che gravita attorno alla collezione e che presta particolare attenzione ai social network ed all’interazione tra gli appassionati. Saranno possibili sia momenti di incontro fisici che virtuali, in modo da facilitare l’attività di scambio e creare un’esperienza sempre più completa ed al passo coi tempi”.