Sport Club Magazine Giugno 2011

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giugno 2011

GENERAZIONE DI FENOMENI Il golf italiano vive un momento d’oro con Manassero & Co.




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sommario

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Sport Club giugno 2011

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PSICOLOGIA

L’astro nascente del golf italiano

La carica dei seicento

FOCUS

Il golf, uno sport in rampa di lancio

COVER

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La festa dell’Etica nello Sport

SPORT ESTREMI

ETICA

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Isole Laccadive paradiso dello snorkeling

GOLF

SPORT&TURISMO

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86 FITNESS Sport Club srl via Morlupo, 51 00191 Roma tel. 06 97600342 fax 06 97277879 www.sportclubmagazine.it info@sportclubmagazine.it Direttore editoriale Luigi Capasso Sport Club Anno VIII - n. 71 - Giugno 2011 Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Alessandro Cochi, Paolo Del Bene, Pino Capua, Sabrina Rondonelli, Roberto Serdoz, Fabio Ingargiola Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Arduini, Matteo Cirelli, Gianmatteo Colla, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, Andrea Cecinelli, Luigia Latteri, Roberto Cundari, Valentina Altavilla, Andrea Cimbrico, Giorgio Cimbrico

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FIAMME GIALLE

OWG 2011 Fuell your instinct... again!

Quando smetto gioco a golf

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100 anni di sport Fiamme Gialle

GOLF

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L’attacco di panico e lo sport

editoriale

CLUB STYLE

Progetto grafico e Impaginazione Adversign srl grafica@sportclubmagazine.it Presidente Onorario Giuseppe Capelli Pubblicità Adversign s.r.l. Davide Campanella Via Morlupo, 51 - 00191 Roma tel. 06 97600342 cell. 335 7574074

Stampa Arti GRafiche Agostini Srl - Roma Finito di stampare nel mese di giugno 2011 Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione.

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Golf Simone Selli Direttore responsabile Luigi Capasso l.capasso@sportclubmagazine.it

Rugby Andrea Cimbrico



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editoriale

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di Luigi Capasso

Quando i bambini fanno OOH… L’impor tanza di coinvolgere i bambini nello spor t, sia come atleti che come spettatori olden Gala. Dopo 28 anni a luglio, lo scorso anno a giugno, finalmente questa edizione è stata anticipata a maggio. Ed è bastato un cambiamento di date compatibile con le esigenze scolastiche e voilà, abbiamo assistito ad un vero spettacolo. Uno show in piena regola vedere l’Olimpico stracolmo di bimbi che esprimevano la sana passione sportiva. Uno stadio gremito di piccoli tifosi entusiasti ed urlanti per uno sport che, finalmente, non sia solo il calcio. Famiglie con figli di ogni età a tifare ed emozionarsi nell’assistere alle gare di atletica. Poco importa se non sanno chi sono gli atleti, tranne il missile Usain Bolt, e poco influisce se di quei fulmini che gli sfrecciano davanti a tutto gas non si conoscono il palmarès ed i migliori tempi : quello che è veramente importante è essere lì, in quel momento a vivere un evento in allegria ed armonia. Dovremmo prendere esempio ed auspicare che un domani anche il calcio sia vissuto così. E ci possiamo arrivare. Ho avuto la fortuna di assistere a Wembley alla finale di Champions League e il Tempio del football era stracolmo di under 14. I ragazzi di fede catalana si mischia-

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vano allegramente con i Diavoli Rossi ed al fischio finale, il bello, che è tutto finito lì. I blaugrana festeggiavano e gli inglesi applaudivano. E se devo riportare una sensazione è sicuramente quella che sembrava di assistere ad uno pièce teatrale. Si va a vedere uno spettacolo, se si vince ci si diverte, se si perde un po’ meno. Tutto qui. E se si è arrivati a questo risultato è perché si è voluto investire nella formazione e nella divulgazione dei principi della cultura sportiva sin da età scolastica. Si è valorizzata la didattica delle rego-

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le dello sport nei college e nelle high school, si è seguito un rigido protocollo e promossa una vera e propria “Guida al senso civico dello sport come valore di vita” (letteralmente) e poco a poco i tifosi di domani hanno cominciato a vedere nello sfidante un semplice avversario e non più un nemico. Questo è quello che vorremmo, che il Governo Sportivo capisse che non c’è futuro se non si investe nell’educazione dei più piccoli. So bene che i sogni li abbiamo già spesi tutti… ma ci crediamo comunque.



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diritto e rovescio

dell’Avv. Sabrina Rondinelli Specializzata in diritto dello sport Dottore di ricerca Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” sabrina.rondinelli@uniroma1.it

Il diritto sportivo piace ai nostri giovani Cresce sempre di più l’interesse dei neolaureati nelle discipline giuridiche per il diritto sportivo

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avendo un rapido sviluppo. Il suo compito è quello di procacciare e negoziare contratti per l’atleta assistito in cambio di una percentuale dello stipendio dello stesso che si può considerare indicativamente tra il 4% e il 10%. Questa figura professionale richiede una buona conoscenza riguardo alla legge ed alla negoziazione dei contratti e per questo motivo è molto indicata per i laureati in giurisprudenza o economia. La bravura dell’agente deve essere quella di individuare un potenziale campione prima degli altri e ciò richiede, oltre ad intuito, anche grandi sacrifici e numerosi viaggi. Per diventare procuratori spor tivi bisogna frequentare un corso e successivamente superare la prova d’esame che si svolge due volte l’anno ottenendo la qualifica che permette di lavorare nel settore in tutto il mondo. Il Consulente Legale è qualcosa di diverso , è un Avvocato che offre la sua consulenza nel settore sportivo e quindi ha come riferimento i Tribunali dello Spor t. Sarà sufficiente consultare un repertorio di giurisprudenza per constatare la enorme dilatazione della super ficie nella quale

gni giorno ricevo nella mia posta tante mail di giovani che si vogliono approcciare al diritto spor tivo. L’interesse è talmente alto che a Roma e non solo vi sono molti corsi e master dedicati a tale materia con sempre grande affluenza di numero. Nelle mail che leggo mi chiedono come si diventa Procuratore o Consulente Legale. Sono due figure differenti l’Agente dei Calciatore è una figura professionale non certo usuale e tradizionale che sta

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è andato a spaziare il fenomeno sportivo. Né deve trascurarsi, sempre esemplificando, la stratificazione giurisprudenziale in corso in materia di doping e dei relativi reati . Dalla vicenda di Calciopoli del 2006, anche la Giustizia Sportiva ha avuto un aumento di interesse e di produzione normativa. Può ritenersi poi che si sia pervenuti ad un definitivo approdo della Cassazione e del Consiglio di Stato su un accettabile criterio di riparto delle giurisdizioni. Ovviamente è confermato che le controversie sono sempre devolute alla competenza inderogabile del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio con sede a Roma. Il Consulente che si approccia con tutto questo non è altro che un avvocato, il quale ha scelto il settore spor tivo legale. Non mi sento di dare consigli a chi voglia iniziare ad intraprendere questo settore se non quello di capire che lo sport necessita di persone che siano motivate a lavorarci e soprattutto di metterci tanta passione, il resto con un po’ di fortuna verrà da sè! Segnalo infine la nascita del mio nuovo sito www.giustiziasportiva.com


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psicologia

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di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

L’attacco di panico e lo sport Una sfida che si può vincere Una corretta attività sportiva, seguita da tecnici preparati, può contribuire a far diminuire gli attacchi di panico tra gli atleti, di vertice e non.

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e può conferire ad ogni individuo autostima, sicurezza dei propri mezzi e serenità psicologica. Gli sport di squadra, invece, possono essere fonti involontarie di stress, soprattutto in soggetti di età compresa tra gli 8 e i 18 anni. La competizione, l’assegnazione dei ruoli e le inevitabili pressioni delle partite possono contribuire ad accrescere le preoccupazioni, piuttosto che fungere da valvola di sfogo. Spiega il prof. Maurizio Mondoni dell’Università Cattolica di Milano che «praticare l’attività sportiva è certamente più impegnativo rispetto al passato. Il non rispettare le tappe evolutive, l’avere sempre troppa

’attacco di panico è un forte stato di ansia o paura che colpisce un individuo senza che ciò possa essere previsto. Si tratta di un disturbo che colpisce una persona su 75 e che può dipendere da stress, stanchezza, depressione, una vita troppo frenetica. Secondo i dati forniti dalla Lidap, associazione Onlus di aiuto a quanti soffrono del disturbo, la fascia d’età più coinvolta è quella che va dai 30 ai 45 anni; tuttavia è stata registrata una sempre maggiore diffusione tra gli adolescenti. La pericolosità dell’attacco di panico sta nella paura di subirne un altro. Come scrive il sito specializzato www.disturbodipanico.it «il rischio più facilmente connesso al disturbo da attacchi di panico sono le fobie». Senza l’aiuto di uno specialista, di un amico, di un familiare, il paziente è più incline alla depressione, all’abuso di droghe e alcol, alla paura della vita. L’attività sportiva è una metafora che imita le modalità di relazionarsi con il mondo e che fa riferimento al proprio Sé. Il ruolo dello sport, come per la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, una delle poche ad aver fatto“outing,” è importante in questo tipo di terapia; l’attività fisica permette all’organismo di scaricarsi e stare bene fisicamente

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fretta, il provocare ansia e stress, il voler vincere a tutti i costi determina una mistificazione del rapporto con lo sport, che non produce altro che abbandoni e fallimenti. Oggi più che mai, chi si occupa di attività sportiva e in particolare di quella giovanile, deve possedere uno spiccato senso della responsabilità e la preparazione dell’allenatore deve essere supportata da una base pedagogica e psicologica idonea al compito che andrà a svolgere, in funzione della possibilità di utilizzare lo stimolo "sport" e nel nostro caso "sport di gruppo" in un’ottica corretta ed efficace.


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focus

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di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli

Giocando si impara. Imparando si gioca Con l’arrivo dell’estate iniziano i campi estivi, settimane nelle quali far praticare sport ai bambini, con un occhio di riguardo al divertimento ed alla socializzazione

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Ogni momento della giornata è prezioso, perdere tempo non è produttivo. Il progetto nasce da una filosofia di spor t americana infatti, da un’attenta analisi si evince che negli Stati Uniti dieci milioni di bambini ogni anno partecipano a camp estivi in circa 12 mila campi su tutto il territorio. Anche nel Regno Unito, già negli anni ’60 è cresciuto l’interessamento verso i Summer Camp sulla scia del modello francese, nazione in cui ogni anno il 25% dei bambini par tecipa ad un camp estivo. Proprio gli inglesi sono stati i primi ad organizzare corsi per i propri istruttori, inizialmente volontari, al fine di mantenere sempre un alta professionalità. In India il concetto di campo estivo è molto profondo non si limita all’insegnamento delle discipline ma si considera il camp il mezzo ideale per liberare il talento e la creatività dei bambini, un contesto sicuro in cui non si ha paura di fare domande e dove il bambino impara a conoscere se stesso. Tante attività differenti, tanti sport e incontri coinvolgono tutti i ragazzi durante il giorno, permettendogli di imparare spor t per loro nuovi, ma soprattutto mettendoli in contatto con molti compagni.

ra che l’estate si avvicina a grandi falcate vorrei parlar vi di come, secondo me, dovrebbe essere organizzato un buon Camp estivo. Prima di tutto deve essere divertente, i ragazzi devono stare insieme e stare bene. Par tendo da queste basi la priorità di un camp estivo è quella di veicolare attraverso lo spor t una serie di valori positivi che i ragazzi assimileranno naturalmente, giocando.

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La pulsione socializzante dei camp è molto for te, aiuta a stringere amicizie, a solidarizzare con gli altri. Permette a un ragazzo di capire cosa significa il gioco di squadra, che è l’essenza della lealtà e del rispetto per gli altri, perché lì ognuno ha un suo compito e deve sentirsi utile al funzionamento dell’insieme. Di pari passo all’attività che svolgo con il MECS in giro per l’Italia cercando di diffondere l’etica sportiva, quest’anno per il secondo anno, organizzeremo sul modello anglosassone gli Eticamp, delle settimane spor tive all’insegna della cultura del movimento, avendo sempre in mente l’idea che quando si è così giovani, alcuni tipi di esperienza rimangono profondamente impressi nella memoria. Momenti emotivamente e fisicamente forti come queste settimane intere passate a giocare con gli altri, assumono la forma di eventi formativi per la personalità. Un ragazzo se si diverte, ricorderà per sempre questi momenti. Io non mi posso permettere di affrontare con superficialità un’occasione come questa, devo cercare di trasmettere attraverso l’organizzazione dettagliata del camp estivo, tutti i valori positivi che per me rappresentano lo sport.


Irish’s Institute Summer Camp Who

Girls and Boys ages 6 to 12

When

June 13 - July 1, 2011 Monday - Friday 9:00 -4:00pm

Where

Irish Institute

EXPLORE YOUR WORLD AND EXPAND YOUR TALENTS AT IRISH INSTITUTE’S ENGLISH SUMMER CAMP! At Irish Institute, we pride ourselves in providing rich and creative learning environments. Summers provide us with a unique opportunity to help our children continue to explore their worlds and to expand their talents. During this yearʼs English Summer Camp, students will be immersed in exciting, creative and fun learning activities all in English!

Camp Fees € 200 per week, includes

Program Activities • Creative Arts and Crafts • Fun Performing Arts • Character Building Team Sports • Inspirational Story Telling • Exciting Fun-filled Excursions • Building Lasting Friendships • Creating Memorable Memories

€ 25

(snacks, materials and day trip) registration fee (non-refundable)

Family discounts available

HURRY AND REGISTER SEATING IS LIMITED Please call for registration details

Irish Institute Via della Giustiniana 1200, 00189 Roma

- Tel: 06 30333405 - Fax: 0630333440 - Mail: irishinstitute@inteducators.org


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focus

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di Paolo Cecinelli Caporedattore centrale La7 Spor t

La Carica dei Seicento el bellissimo salone di Casa Fise, in mezzo al verde di Villa Borghese, la presenza di un supertecnologico monitor strideva un pò, direi che non c’entrava proprio niente. Nessuna paura però perchè nello schermo scorrevano le coinvolgenti immagini bianco e nero di un film epico: “La Carica dei Seicento” (1936, con Errol Flynn). La pellicola è la storia romanzata di un fatto realmente accaduto. Nel 1854 durante la Guerra di Crimea

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nella guarnigione inglese di stanza in India due cugini Geoffrey e Perry Vickers, entrambi ufficiali a cavallo, sono innamorati della stessa donna. Ovviamente la figlia del colonello. La ragazza è fidanzata con Geof frey ma in verità ama Perr y. All’insaputa dei superiori, Geoffry prima fa allontanare dalla guarnigione il cugino e poi comanda una carica sulle linee nemiche dell’emiro Surat Khan, colpevole di diversi massacri.

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Nell’attacco i lancieri del 27esimo battaglione muoiono tutti ma la missione suicida appor ta gravi perdite al nemico spianando la strada per la vittoria. Eroismo e amore, una storia d’altri tempi. Dal vir tualismo cinematografico alla realtà. Guardando fuori dalla terrazzo di casa Fise, sul campo di gara, duecento carabinieri a cavallo davano vita alla rievocazione della sto-


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focus

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Il Presidente della FISE Avv. Andrea Paulgross

rica Carica di Pastrengo con la quale nel 1848 duecentottanta cavalieri dello squadrone dei Carabinieri salvarono la vita al Re Carlo Alber to di Savoia grazie ad una coraggiosa impresa comandata dal maggiore Alessandro Negri di Sanfront contro gli austriaci. L’episodio viene fatto riviere ogni anno durante il tradizionale Carosello dei Carabienieri che chiude l’appuntamento spor tive più elegante della Capitale, il Concorso di Piazza di Siena. La Federazione Italiana Spor t Equestri ha raggiunto uno standard organizzativo dif ficilmente eguagliabile. Andare ad assistere alle gare è qualcosa di molto esclusivo ma nella stessa maniera è di grande accessibilità. Il fascino dei cavalli è incomparabile e la travolgente carica dei carabinieri rappresenta il coraggio e la fede di chi crede in qualcosa, di chi è disposto a perdere tutto ma non l’onore ed il rispetto. Terrazza casa FISE

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rugby

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IL PETRARCA PADOVA TORNA SUL TETTO D’ITALIA Nella finale-scudetto Femi-CZ Rovigo rimontata e battuta 14-18. Dopo ventiquattro anni il titolo torna a Padova. di Andrea Cimbrico o fa nel modo più inatteso, battendo per 14-18 al “Battaglini” di Rovigo i padroni di casa della Femi-CZ – in serie positiva da sedici par tite. E’ stata fatale la diciassettesima, lasciando annichilita un’intera città accorsa in forze allo stadio per festeggiare uno scudetto che in Polesine non arriva dal 1990. La finale di Rovigo ha regalato ottanta minuti di rugby vibrante, con contrattacchi e capovolgimenti di fronte, più di un ricorso al TMO, qualche colpo proibito nel finale ad animi surriscaldati. Pronti via, e la Femi-CZ Rovigo al sesto minuto apre le marcature con capitan Mahoney. Trasformazione di Bustos, 7-0 e festa che sembra iniziare sugli spalti di un “Bat-

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taglini” mai così colorato di rossoblù. Sei minuti dopo l’estremo padovano Mercier accorcia dalla piazzola, ma Rovigo dà l’impressione di avere il controllo del match. Dopo ventitre minuti, la par tita sembra destinata a chiudersi quando l’ala rodigina Bacchetti, chiude la sua corsa al di là della linea di meta: Bustos non fallisce e Rovigo conduce 14-3. Saranno gli ultimi punti segnati da Rovigo, perché da quel momento in avanti Padova mette ogni goccia d’energia nel match ed al trentunesimo Costa-Repetto raccoglie palla da raggruppamento e tocca in meta il 14-8, con Mercier che poi trasforma il 14-10. E’ ancora il Petrarca ad attaccare, ed a tre minuti dalla fine ancora Mercier su punizione ricuce sino al 14-13. Per Rovigo è tutto da rifare, ma è ancora il

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Petrarca ad essere padrone del campo ed è ancora Costa Repetto a finalizzare l’enorme mole di lavoro del pack petrarchino por tando l’ovale oltre la linea. E’ 14-18, ed il “Battaglini” gela. Nella mezzora che rimane da giocare c’è spazio per un susseguirsi di emozioni e cambiamenti di fronte con Rovigo che arriva in più occasioni ad un passo dalla marcatura del nuovo vantaggio Gli ultimi dieci minuti sono un continuo capovolgimento di campo: non c’è nulla da fare, però, per i Bersaglieri e, quando Pennè fischia la fine, è il Petrarca a sollevare lo scudo di Campione d’Italia. E’ il dodicesimo scudetto del Petrarca, il primo conquistato in un derby di finale contro i rivali storici del Rovigo, e sollevarlo per Rober to Berretti deve sembrare il più lieve degli sforzi.



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L’ASTRO NASCENTE DEL GOLF ITALIANO Matteo Manassero ormai non è più soltanto una giovane conferma, ma un’affermata realtà. Il diciottenne veronese agli Open d’Italia cercherà la definitiva consacrazione di Lorenzo Arduini

nato il 19 aprile 1993 e a soli 16 anni, 11 mesi e 22 giorni si è qualificato per i due giri finali del master di Augusta di golf strappando al sudafricano Bobby Cole il record di più giovane professionista di sempre. Si chiama Matteo Manassero, ha 18 anni ed è del il giocatore di golf più chiacchierato d’Italia. Un talento puro, primo classificato al “The Amateur Championship” in Gran Bretagna nel 2009 e al debutto tra i professionisti nel torneo Major The Open Championship, un giovane predestinato a diventare personaggio sportivo e anche ad aumentare i riflettori su uno sport che in Italia si sta affermando anche grazie alle sue gesta. Al termine del “The Masters” 2010 il quo-

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tidiano inglese Telegraph intitolava Matteo Manassero riesce a farci dimenticare Tiger Woods: prima che iniziasse il torneo, l’unico argomento di discussione era il rientro del campione americano sul green dopo lo scandalo sessuale che l’aveva coinvolto. Dopo, invece, tutti parlavano solo di un (allora quasi sconosciuto) golfista italiano Manassero, portabandiera tricolore di questo sport insieme ad un altro talento azzurro, Francesco Molinari, ha colpito tutti gli esperti del settore anche per la sua simpatia, anche dopo che la sua vita ha subito un cambiamento epocale. Manassero punta in alto, soprattutto alla luce di quella che è la sua grande esperienza sul campo nonostante la giovane età. Basti pensare che la prima partita di golf risale a quando aveva circa quattro anni, un’amore sbocciato al circolo Gardagolf che negli anni successi-

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vi lo ha visto protagonista di numerosi allenamenti. Un successo sportivo che sta facendo anche la fortuna della Federazione Italiana Golf, una realtà con sempre più iscritti. I personaggi vincenti creano un seguito che vuole imitarli e Manassero ha tutte le carte in regola per continuare a far parlare di sé e del golf. Matteo Manassero a soli 18 anni ha già vinto due tornei dell'European Tour di golf, oltre che essere approdato alle soglie dei primi 30 del ranking mondiale. Dopo un anno, il 2010, nel quale ha polverizzato una serie interminabile di record nel golf professionistico, Matteo ha festeggiato infatti la maggiore età vincendo il Maybank Malaysian Open, due giorni prima del compleanno. Per il giovanissimo talento veronese si è trattato, come accennato sopra, del secondo successo nello European Tour, dopo la


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] I risultati più importanti 2009, Amateur Championship, 1° posto 2009, The Open Championship, 13° posto 2010, The Masters, 36° posto 2010, Castello Masters, 1° posto 2011, Malaysian Open, 1° posto

vittoria lo scorso anno nel Castello Masters, in soli 28 tornei giocati da quando, un anno fa, è passato al professionismo. Quella di Manassero a Kuala Lampur è stata la 16ª vittoria italiana nella storia dell’European Tour ed ha consentito al veronese di avere l’esenzione nel circuito fino al 2013 e di disputare gli ultimi due tornei stagionali del WGC, il Bridgestone Invitational e l’HSBC Champions. “E’ tutto meraviglioso – disse Matteo Manassero dopo la vittoria – è un gran giorno. Essere riuscito a chiudere con due colpi di vantaggio su McIlroy è motivo di grande soddisfazione”. La stampa internazionale, sin dai suoi esordi, è rimasta stupefatta da questo ragazzo veneto, indicato quale possibile successore di Tiger Woods, tigre ormai in declino da un paio di stagioni. Manassero, effettivamente, per doti caratteriali (freddo e tranquillo) e tecniche (ottimo negli approcci al green, abile nel putt) a prima vista potrebbe definirsi un veterano di questo sport. Sebbene i fratelli Molinari abbiano già conquistato una Coppa del Mondo, oltre ad altri numerosi trofei di prestigio (con la ciliegina sulla torta della Ryder Cup), l'impressione è che il teen-ager di Negrar possa in breve tempo diventare il primo azzurro nella storia a vincere un torneo del Grande Slam. Nel complesso, tuttavia, risulta complesso fissare degli obiettivi per una carriera di cui non si intravedono i limiti. Lo scorso 29 maggio Matteo Manassero, nel BMW PGA Championship, importante torneo dell'European Tour svoltosi sul percorso del Wentworth Club, a Virginia Water in Inghilterra, si è comportato alla grande chiudendo al 7° posto con 283 colpi (66 70 72 75). La bella notizia è stata questa, la sua conferma, la cattiva è che questo torneo avrebbe anche potuto vincerlo dato che per buona parte della manifestazione è rimasto al comando, cedendo il passo solo nell’ultimo giro al vincitore, l'inglese Luke Donald. Ora il talento del golf italiano si prepara ad affrontare l’Open d’Italia, in programma dal 9 al 13 giugno al Golf Club Royal Park i Roveri di Torino, per consacrarsi definitivamente ai vertici del golf mondiale. Matteo dovrà dimostrare di non sentire le pressioni, ora che è passato da atleta outsider ad una delle stelle più attese, addirittura tra i favoriti. Tutto il golf italiano tifa per lui.

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AI BMW ITALIAN OPEN 2011 DUE ITALIANI TRA LE STELLE Matteo Manassero e Francesco Molinari i golfisti più attesi a Torino, dimostrazione della crescita del golf di casa nostra

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aranno due campioni di casa, Francesco Molinari e Matteo Manassero, le ‘stelle’ del BMW Italian Open presented by CartaSi a conferma che le cose nel golf nazionale sono decisamente cambiate. I due azzurri saranno i giocatori più in alto nella graduatoria mondiale, dove stazionano stabilmente tra i primi trenta, un evento che si verifica già da due anni, perché lo scorso anno tale prerogativa era stata di Edoardo Molinari, assente nell’occasione. Italiani star e favoriti: non poteva chiedere di più il pubblico che sicuramente non farà mancare il proprio sostegno sul percorso del Royal Park I Roveri G&CC, dove la massima manifestazione golfistica italiana si disputerà per il terzo anno di fila.

Sarà anche la terza stagione consecutiva di BMW quale title sponsor in un torneo che presenta novità importanti. Dopo otto anni di gestione congiunta tra la Federazione Italiana Golf e l’European Tour, la gara ha visto l’ingresso di RCS Sport, come Promoter, nel Comitato Organizzatore che si occuperà dell’allestimento, gestione e commercializzazione dei diritti di marketing e pubblicitari dall’edizione 2011 fino al 2016. Il montepremi è salito da 1.300.000 euro a 1.500.000, con 250.000 euro di prima moneta, contro i 216.660 dello scorso anno. Naturalmente Molinari e Manassero non saranno i soli favoriti in un field molto qualificato che comprende lo scozzese Colin Montgomerie, capitano della vittoriosa squadra europea di Ryder Cup, e tre vice capitani, Darren

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Clarke, Thomas Bjorn, e Paul McGinley. Un quartetto che assomma insieme ben 58 vittorie nell’European Tour. Vi saranno altri elementi di peso, tutti vincitori stagionali: il sudafricano Thomas Aiken, l’indiano S.S.P. Chowrasia, lo spagnolo Pablo Martin, il francese Raphael Jacquelin, che ha fatto suo il Sicilian Open a marzo, l’inglese David Horsey e il belga Nicolas Colsaerts. Difenderà il titolo lo svedese Fredrik Andersson Hed che, dopo il successo dello scorso anno, ha ottenuto buoni risultati nel circuito. Dall’Oriente, con Chowrasia, arriveranno anche l’indiano Jeev Milkha Singh (3 titoli) e l’ex paracadutista dell’esercito thailandese Thongchai Jaidee (4 vittorie), primo giocatore della sua nazione a imporsi nel tour continentale. Insieme a BMW sostengono l’evento altre pre-


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] 102,5; partner media quotidiani sportivi: Gazzetta dello Spor t; par tner media quotidiani: La Stampa. Patrocinio della Città di Torino e della Provincia di Torino. Il percorso del Royal Park I Roveri, inaugurato nel 1971 e dove saranno in campo 156 concorrenti, è opera di Robert Trent Jones Senior. L’autore si è attenuto alla mor fologia del Parco Naturale La Mandria, mantenendo comunque le prerogative dei suoi progetti che sollecitano varie strategie di gioco e che premiano i giocatori più audaci. Il BMW Italian Open presented by CartaSi sarà teletrasmesso in esclusiva dalla TV satellitare Sky, sul canale Sky Sport 2 HD, con dirette di quattro ore nelle giornate di gara, oltre a interventi da studio e a numerose repliche. Andrà anche in onda, attraverso i network collegati all’European Tour, in almeno 40 Paesi di tutti il mondo con dirette e differite. 9 – 13 Giugno 2011 Royal Park I Roveri – Venaria Reale – Torino www.bmwitalianopen.com www.royalparkgolf.it Ingresso gratuito Montepremi: 1.500.000 Euro, di cui 250.000 Euro al vincitore

stigiose aziende. Presenting sponsor del 68° Open d’Italia sarà Car taSi, alla sua seconda presenza nel torneo, dopo un’esperienza come title sponsor nell’Open femminile (2009). Prezioso il suppor to della Regione Piemonte, in qualità di partner istituzionale, che da tempo segue una politica di investimenti nel golf, ritenuto uno strumento di promozione per lo sviluppo turistico del territorio anche per effetto della grande “audience” televisiva internazionale. Major sponsor: NH Resorts. Sponsor: Rolex, Nespresso e Celadrin, mentre la tradizionale Pro Amateur d’aper tura sarò firmata da Etihad Airways. Fornitori Ufficiali: Colmar, Pilsner Urquell, Follador Spumanti, Acqua San Pellegrino/Acqua Panna, Kinder + Spor t, Antica Gelateria del Corso, Ricoh, Fratelli Lajolo e Titleist. Par tner media: Sky, RTL

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IL GOLF, UNO SPORT IN RAMPA DI LANCIO Intervista al Presidente della Federgolf Franco Chimenti, che ci parla del momento magico del golf italiano, sfatando i luoghi comuni che si attribuiscono a questo ambiente di Lorenzo Arduini ’è uno sport in Italia in grande crescita in questi ultimi anni, sia a livello di risultati agonistici, sia come numero di tesserati, sia a livello di coinvolgimento degli alunni delle scuole. Stiamo parlando del golf, una disciplina che sta attraversando un grande momento anche a livello internazionale: è infatti tornato nel novero delle discipline olimpiche, a partire dall’edizione 2016 dei Giochi a Rio de Janerio. Abbiamo parlato di tutto questo con Franco Chimenti, ex Presidente della Lazio dopo Chinaglia, ora alla guida della Federazione Italiana Golf.

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Qual è la situazione oggi del golf italiano? “E’ una situazione ottimale, non ci sono disfunzioni. Al vertice abbiamo tre atleti straordinari, sto parlando naturalmente dei fratelli Molinari e del giovane Manassero. In questi ultimi tempi tutti e tre ci stanno regalando grandi soddisfazioni, per questo sono molto ottimista

per la prossima edizione della Ryder Cup. Magari non brillano in ogni gara, ma il golf è così, il rendimento a tratti ondulatorio degli atleti fa parte del dna di questo sport”. Quindi è ottimista per il prossimo futuro di questa disciplina. “Sono molto ottimista, il fatto di poter vantare oggi la presenza di tre azzurri nella graduatoria dei primi 35 giocatori al mondo mi riempie di soddisfazione e di orgoglio. Inoltre il vivaio sta sfornando atleti molto promettenti, garantendo così le soluzioni di ricambio per i prossimi anni”. A giugno sono in programma a Torino gli Italian Open. Cosa si aspetta da questo evento? “L’edizione 2011 dei BMW Italian Open si presenta ancor più ricca e attraente in seguito all’accordo di collaborazione sottoscritto tra la FIG e la RCS Sport per l’organizzazione, gestione e commercializzazione dell’evento. La professionalità e l’esperienza di questo nuovo part-

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ner offriranno senz’altro un valido contributo al successo della manifestazione, promovendo ulteriormente l’immagine del golf sul piano sportivo e mediatico. Il golf nel 2016 tornerà ad essere una disciplina olimpica: che ruolo ha avuto in questo il golf italiano? “La Federazione ha lavorato molto per raggiungere questo obiettivo. Nella Commissione che ha studiato le candidature era presente infatti un italiano, Franco Carraro. Carraro è un golfista, crede molto nel golf ed ha avuto molti meriti per riportare il nostro sport alle Olimpiadi. Tutto il golf mondiale deve essere assolutamente grato a Franco Carraro”. Il golf forse è l’unico sport dove ancora si possono vedere gli atleti che fumano durante le gare. Cosa ne pensa a proposito? “Tempo fa ho mandato una circolare nella quale ho invitato tutti i golfisti ad evitare di fumare nel green, una circolare che ha ricevuto molti consensi da parte di tutti gli addetti ai lavori. Le garantisco poi che è molto tempo che non vedo un giocatore che fuma durante le gare. Naturalmente non esiste una regola che impedisca specificatamente di fumare, ma questo vale anche per tutti gli altri sport. Nel golf si è

golf

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però diffusa l’abitudine di fumare il sigaro in quanto si tratta di uno sport che prevede molte pause, ma oggi questa tendenza si è invertita ed un golfista di vertice che fumasse nel green verrebbe messo all’indice”. Tradizionalmente il golfista classico è ricco ed abbastanza attempato. Qual è oggi il profilo del praticante medio? “Il golf si è popolarizzato moltissimo in questi ultimi anni. E’ stata mia volontà quella di introdurre il tesseramento libero: questo vuol dire che per tesserarsi e per accedere ad un circolo per praticare il golf non è obbligatorio essere soci del circolo stesso. Tutto l’esclusivismo che permeava il nostro mondo fino a qualche tempo fa, che è stato oggetto anche di qualche critica, oggi è praticamente scom-

parso. Naturalmente esiste ancora qualche circolo d’elite tra i 400 circoli di golf italiani, ma si tratta a mio giudizio di una cosa intrinseca a tutto il mondo dello spor t: anche nelle altre discipline infatti esistono ambienti più esclusivi ed altri meno”. Il golf e i giovani: che tipo di azioni state intraprendendo per promuovere la pratica anche tra i bambini? “Stiamo lavorando molto al progetto scuola, ed i risultati si vedono: è in crescita costante, infatti, il numero di bambini che pratica il golf. Nei nostri progetti coinvolgiamo i distretti scolastici che si trovano nelle vicinanze dei circoli: attraverso la collaborazione degli insegnanti di educazione fisica facciamo venire le scolaresche direttamente nei circoli per permettere loro di provare”.

I prossimi eventi • 9-12 giugno (08 Pro Am) BMW Italian Open European Challenge Tour ROYAL PARK TORINO • 17-19 giugno (16 Pro Am) Feudo D’Asti Circuito Alps Tour FEUDO D’ASTI • 29 giugno -1 luglio (28 Pro Am) Zoate Open Circuito Alps Tour ZOATE • 7- 10 luglio (06 Pro Am) Acaya Open Circuito Challenge ACAYA • 20-22 luglio (19 Pro Am) Le Fonti Open Circuito Alps Tour LE FONTI • 25-28 agosto (24 Pro Am) Ladies Italian Open Ladies European Tour (SEDE DA CONFERMARE)

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C’è chi pensa che il golf non sia un vero e proprio sport. Cosa si sente di dire a riguardo? “Il golf è uno sport vero, ed è adatto anche ai bambini. Chi pensa che nel golf si fa poco movimento deve sapere che, per percorrere le diciotto buche, i golfisti ogni partita fanno una passeggiata di circa 9 chilometri. E’ vero, non si corre, però queste passeggiate fanno benissimo se, per esempio, si vuole dimagrire: in altri sport dove lo sforzo fisico è più intenso gli atleti immettono nel proprio corpo un’ingente quantità di liquidi al termine della prestazione, la quale vanifica i benefici acquisiti grazie all’attività sportiva. Nel golf tutto questo non avviene. Tornando ai più giovani il golf è poi in grado di trasmettere loro una serie di valori importanti, come il rispetto dell’avversario e dell’ambiente che li circonda”.

La FIG al servizio dell’ambiente “Impegnati nel verde” è un progetto di promozione e comunicazione delle tematiche ambientali per tutti i percorsi di golf. Le principali finalità di INV sono: l’accrescimento della sostenibilità ambientale della pianificazione e manutenzione dei percorsi di golf, la riduzione ed ottimizzazione del consumo di risorse naturali e il miglioramento dell’immagine del golf verso il mondo esterno. Le novità introdotte dal 2009 sono due: la cer tificazione INV viene sostituita dalla Cer tificazione Ambientale europea di GEO (Golf Environment Organisation); vengono poi assegnati annualmente dei Riconoscimenti Ambientali ai Circoli che realizzano singoli ma significativi inter venti ecologici. INV vuole premiare i Circoli di golf che propongono tecnologie, metodologie, progettazioni e gestioni in grado di sviluppare un netto miglioramento della sostenibilità ambientale del percorso e un approccio responsabile nell’utilizzo delle risorse naturali.

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Fiamme Gialle

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Il 2011 è un anno importante per lo sport gialloverde poiché è l’anno in cui la Guardia di Finanza compie un secolo di impegno nello sport. Un impegno che nasce nel 1911 quando il Corpo partecipò alle manifestazioni ginniche indette a Torino in occasione della celebrazione del Cinquantenario dell’Unità d’Italia

100 ANNI DI SPORT

FIAMME GIALLE di Andrea Tranquilli

rattare l’attività del Centro Sportivo della Guardia Finanza significa parlare di cento anni di impegno nello sport della Guardia di Finanza. Un impegno che ha fatto scaturire l’istituzione, nel 1994, del Centro Sportivo diretto, fino allo scorso anno, dal Generale Gianni Gola ed oggi comandato dal Generale Domenico Campione. Il Centro Sportivo della Guardia di Finanza è, infatti, l’Ente dal quale dipende il Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle, comandato dal Colonnello Vincenzo Parrinello, che ha, a sua volta, alle dipendenze i vari Nuclei dislocati nella Penisola: nel Lazio, a Roma-Castelporziano (atletica, nuoto, judo, karate, tiro, scherma), a Sabaudia (canoa, canottaggio), a Gaeta (vela), ed in Trentino a Predazzo (sport invernali, pattinaggio). Gli atleti, ed i tecnici che operano con l'obiettivo

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del risultato di vertice, hanno a disposizione strutture all'avanguardia in ogni disciplina sportiva e sono in grado di svolgere la preparazione e gli allenamenti in ogni periodo dell'anno. Subito dopo i Giochi Olimpici di Roma ‘60 le Fiamme Gialle iniziano ad occuparsi, attraverso le Sezioni Giovanili, anche di giovani. Un impegno che rappresenta una delle principali forme di responsabilità sociale del Corpo nei confronti della collettività e in particolare dei giovanissimi che desiderano entrare a far parte del favoloso mondo dello sport praticato. Lo sport con le Sezioni Giovanili Fiamme Gialle", negli anni, è diventato un'alternativa di aggregazione sociale offerta ai giovani divenendo, contestualmente, un punto di riferimento nei confronti del disagio adolescenziale. Ma entriamo nel contesto gialloverde attraverso un sintetico excursus storico che ci porta ad evidenziare che la Guardia di Finanza fece la

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sua apparizione nello sport militare agli inizi di questo secolo. Nel 1911, infatti, una squadra di finanzieri prese parte per la prima volta alle grandi manifestazioni ginniche indette a Torino in occasione della celebrazione del Cinquantenario dell’Unità d’Italia, ottenendo il miglior punteggio tra le squadre militari. I pionieri furono dunque i ginnasti i quali, guidati dal Tenente Onofrio Costa, conquistarono a Genova, nel 1914, la Coppa d’Argento, un monumentale trofeo messo in palio da “Sua Maestà il Re”. L’agonismo vero e proprio arrivò, però, nel 1921 con l’atletica leggera, partecipando con una squadra di finanzieri ad una gara di marcia denominata “Trofeo Scudo Nelli” il quale, dopo le tre vittorie parziali ottenute negli anni 1922, 1925 e 1928, fu conquistato definitivamente dal Corpo. Nel 1925 venne istituito a Predazzo presso l’allora “Scuola Sciatori della Regia Guardia di Finanza”, oggi “Scuola Alpina della Guardia di Finanza”, il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle. Nel 1930, grazie all’accordo con la Federazione Italiana di Atletica Leggera, venne creato il Gruppo Atletico Fiamme Gialle. A Gaeta, negli anni 1953 e 1954 nacquero rispettivamente il canottaggio e la canoa. Le due attività confluirono nel 1960 nel Centro Nautico Sportivo, trasferito nell’attuale sede di Sabaudia. Agli inizi degli anni ‘50 la Guardia di Finanza si accostò al judo quale naturale derivazione dell’addestramento professionale dei militari del Corpo. Con l’affiliazione alla FILPJ, nel 1965, il Judo divenne poi pratica agonistica vera e propria. Nel 1970 venne ufficializzata l’istituzione del Gruppo Tiratori anch’esso, come il Judo, sorto inizialmente con funzio-

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ni didattiche-addestrative. Il karate entrò nella Guardia di Finanza nel 1974 e, nel 1976, con l’affiliazione alla Federazione Italiana fu istituito il Gruppo Karate. Per aderire a specifiche raccomandazioni del CONI intese ad attivare e ad incrementare altri sport nei Corpi militari, nel 1982 sorse il Gruppo Nuoto e alcuni anni più tardi, precisamente nel 1985, la Sezione Vela. Ma l’allargamento verso le discipline olimpiche è proseguito anche nel terzo Millennio con il pattinaggio e la scherma entrate a far parte del novero delle discipline Fiamme Gialle nel 2005.

I grandi campioni che hanno fatto la storia delle Fiamme Gialle Parlare degli atleti che, durante l’arco di un secolo di storia, hanno scritto pagine indelebili di grande impegno sportivo non basterebbe un libro e, quindi, non è possibile farlo nelle pagine di un magazine. È possibile, però, evidenziare quanti hanno calcato le scene olimpiche e sono saliti sul podio dei Giochi Invernali ed Estivi. Una sequela di nomi che leggendoli fa ritornare alla memoria le gesta più mirabolanti dello sport italiano come, ad esempio, i big della valanga azzurra che negli anni ’70 dominavano le nevi mondiali.

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FIAMME GIALLE

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MEDAGLIE OLIMPICHE DELLE FIAMME GIALLE ORO (17) 1968 1972 1976 1992 1994 1996 1996 1996 1996 2000 2000 2000

Grenoble Sapporo Innsbruck Albertville Lillehammer Atlanta Atlanta Atlanta Atlanta Sydney Sydney Sydney

sci di fondo sci alpino sci alpino sci alpino sci di fondo tiro a segno canottaggio canoa canoa nuoto nuoto canoa

2000

Sydney

canottaggio

2004 2006 2006 2008

Atene Torino Torino Pechino

atletica leggera sci di fondo pattinaggio pista lunga judo

ARGENTO (11) 1972 1976 1992

Sapporo Innsbruck Albertville

sci alpino sci alpino sci di fondo

1996 1996 1996 2000 2002 2002 2004

Atlanta Atlanta Atlanta Sydney Salt Lake City Salt Lake City Atene

canoa canoa judo atletica leggera sci di fondo sci alpino canoa

2008

Pechino

canottaggio

BRONZO (21) 1948 1972 1976 1984 1988 1992 1992 1992

Londra Sapporo Montreal Los Angeles Calgary Albertville Albertville Barcellona

atletica leggera sci alpino judo atletica leggera biathlon sci di fondo sci di fondo canoa

1996 2000 2002 2004 2004 2004 2004 2004 2006 2008 2008

Atlanta Sydney Salt Lake City Atene Atene Atene Atene Atene Torino Pechino Pechino

tiro a segno judo sci di fondo atletica leggera judo canottaggio canottaggio canottaggio short track atletica leggera canoa

2010 2010

Vancouver Vancouver

combinata nordica short track

Franco Nones Gustavo Thoeni Piero Gros Joseph Polig Giorgio Vanzetta Roberto Di Donna Agostino Abbagnale Antonio Rossi Antonio Rossi Domenico Fioravanti Domenico Fioravanti Beniamino Bonomi Antonio Rossi Agostino Abbagnale Simone Rainei Alessio Sartori Ivano Brugnetti Cristian Zorzi Matteo Anesi Giulia Quintavalle Gustavo Thoeni Gustavo Thoeni Giorgio Vanzetta Giuseppe PuliĂŠ Beniamino Bonomi Beniamino Bonomi Girolamo Giovinazzo Nicola Vizzoni Cristian Zorzi Isolde Kostner Beniamino Bonomi Antonio Rossi Simone Raineri Luca Agamennon Simone Venier Michele Tito Rolando Thoeni Felice Mariani Sandro Bellucci Gottlieb Taschler Giorgio Vanzetta Giorgio Vanzetta Bruno Dreossi Antonio Rossi Roberto Di Donna Girolamo Giovinazzo Cristian Zorzi Giuseppe Gibilisco Lucia Morico Alessio Sartori Luca Agamennoni Catello Amarante Marta Capurso Elisa Rigaudo Antonio Scaduto Andrea Facchin Alessandro Pittin Arianna Fontana

fondo km. 30 slalom gigante slalom speciale combinata staffetta 4x10 km pistola m. 10 due di coppia K1 m. 500 K2 m. 1.000 m. 100 rana m. 200 rana K2 m. 1.000 quattro di coppia marcia km. 20 staffetta 4x10 km inseguimento a squadre Kg. -57 slalom speciale slalom speciale staffetta 4x10 km K1 m. 1.000 K2 m. 500 Kg. 60 lancio del martello staffetta 4x10 km discesa libera K2 m. 1.000 quattro di coppia

4x100 m slalom speciale kg. 60 marcia km. 50 Staffetta 4x7,5 km combinata fondo km. 30 K2 m. 500 pistola libera Kg. 66 fondo sprint km. 1,5 salto con l’asta Kg. 78 due di coppia quattro senza quattro senza p.l. staffetta 3.000 marcia km. 20 K2 m. 1.000 NH/10 km 500 m


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beach volley

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I CAMPIONATI DEL MONDO DI BEACH VOLLEY PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA Il Parco del Foro Italico dal 13 al 19 giugno ospiterà la rassegna iridata, settima tappa dello Swatch FIVB World Tour. di Marco Trozzi

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Campionati del Mondo di beach volley arrivano per la prima volta in Italia. Roma è dunque pronta ad ospitare i grandi campioni della specialità olimpica nella splendida cornice del Parco del Foro Italico dal 13 al 19 giugno. Giunge quindi al suo appun-

tamento clou il progetto quadriennale iniziato nel 2009 e promosso in joint venture tra Coni Servizi e Federazione Italiana Pallavolo. Dopo l’Open maschile del 2009 e il Grand Slam dello scorso anno, la Capitale si appresta a organizzare il più importante evento di beach volley al mondo (secondo solo al torneo olimpico)

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che, come detto, arriva per la prima volta in Italia dopo le precedenti sette edizioni. La rassegna iridata rappresenta la settima tappa del circuito mondiale organizzato dalla Federazione Internazionale (FIVB), lo Swatch FIVB World Tour che quest’anno è composto da sei Grand Slam, cinque Open maschili e femmini-


Formula del torneo La formula di gara del Campionato del Mondo combina sempre i programmi femminili e maschili. Al Main Draw, sia maschile che femminile, par teciperanno 48 coppie provenienti da tutti i continenti che giocheranno utilizzando una formula mista: una prima fase con 12 pool (A-M) composte da 4 coppie ciascuno e una fase finale con un tabellone di 32 coppie a singola eliminazione con tre turni prima delle semifinali e finali in programma il 18 e 19 giugno.

li, due Open esclusivamente maschili, tre femminili e un mondiale, appunto; per un circuito della durata di circa otto mesi che farà tappa in sedici differenti Paesi di quattro continenti. Quello che andrà in scena al Foro Italico, dove saranno allestiti cinque campi di gioco, sarà un torneo maschile e femminile con un montepremi complessivo di un milione di dollari e una vera e propria parata di stelle per un totale di 96 atleti (48 tra gli uomini e 48 tra le donne) provenienti da oltre trenta Paesi. Le semifinali e le finali si giocheranno tutte nel Nuovo Centrale del Tennis. L’ingresso sarà gratuito, dal lunedì al venerdì, mentre il sabato e la domenica, giorno di semifinali e finali, il prezzo dei biglietti sarà di 5 e 10 euro. Le giornate sportive inoltre, come accade per gli Internazionali di Tennis, si concluderanno nel Villaggio che diverrà il cuore delle notti romane. Tra i beachers che solcheranno la sabbia del

Foro Italico ci saranno le bicampionesse olimpiche statunitensi Misty-May Treanor e Kerri Walsh, tornate a giocare assieme proprio quest’anno dopo la maternità della Walsh, le connazionali Aprile Ross e Jennifer Kessy, campionesse del mondo in carica. Proprio le verdi oro sono state le protagoniste di questo avvio di stagione assieme alle olandesi Keiser - Van Iersel con due vittorie a testa. Di altissimo livello tecnico anche il torneo maschile, dove, a difendere il titolo di campioni del mondo ci sarà la coppia tedesca Brink Reckermann. A dar loro battaglia ci saranno gli olimpionici Todd Rogers e Philip Dalhausser, i brasiliani Emanuel – Alison (già vincitori di due tappe quest’anno) e Ricardo-Marcio Araujo. Tra questi campioni sperano di ben figurare davanti al pubblico di casa gli atleti italiani. Nel tabellone femminile ci saranno le due azzurre dell’Aeronautica Militare Greta Cicolari e

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Marta Menegatti che nell’ultimo Open disputato a Myslovice in Polonia hanno conquistato un eccellente secondo posto, miglior risultato di sempre del beach volley italiano. Con loro le altre due coppie azzurre composte da Valeria Rosso, Laura Giombini e le giovanissime Viktoria Orsi Toth e Giada Benazzi che beneficeranno di una wild card. A scendere sulla sabbia del Foro Italico anche le esperte Daniela Gioria e Giulia Momoli chiamate alla stagione del riscatto dopo la sfortunata scorsa annata fortemente condizionata dall’infortunio di Gioria. Tra gli uomini, le speranze italiane sono riposte negli azzurri Paolo Nicolai che giocherà in coppia con Matteo Martino, i gemelli Matteo e Paolo Ingrosso, Daniele Lupo e Alex Ranghieri (anche loro con wild card) ultimo arrivato in casa azzurra dopo la buona stagione disputata lo scorso anno nel circuito nazionale.


OWG 2011 FUELL YOUR INSTINCT... AGAIN! Conclusa la 4^ edizione dei Water Games, la pioggia non ha saputo fermare l’entusiasmo e lo spirito degli organizzatori e degli atleti. on l’Inserimento del SUP nella programmazione, le due giornate sono state ricche di appuntamenti che, immortalati da Daniele Mei con la sua creativa fotografia aerea, sono diventate cult del movimento ozone che ad oggi cresce con il suppor to di Hobie Sup e Hot Buttered Sur f Con l’aper tura delle iscrizioni per la gara regionale di Sup, sabato 14 maggio è par tita la saga dei giochi all’Ocean Sur f di Campo di Mare, location famosa per sur fisti storici e windsur fisti incalliti. Paradiso per i kiters e da questa stagione star t-up per i neo “sup-

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per” grazie alla passione che Ciccio e Pallino, proprietari dello stabilimento e del negozio di sur f, investono nelle novità in cui credono! All’interno dello stabilimento è stato allestito un Villaggio di Stand con tutti i Prodotti Ozone Kite e Hobie Sup da vedere, toccare e provare. In collaborazione con Redbull è stato anche allestito il mega Ragno proprio fronte spiaggia, con distribuzione di gelide lattine di Redbull per rianimare le anime stanche della lunga Race Sup. Le previsioni metereologiche, sebbene ostili con un po’ di vento sostenuto, non hanno impedito lo svolgimento della regata o forse era più il diver timento e la tenacia dei par tecipanti a volere chiamare la gara.

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Il Percorso rachiudeva diverse difficoltà tecniche, fra cui la lunghezza, il Downwind e l’upwind: par tenza dalla spiaggia, prima boa a 300m dalla riva si lascia a dx e giù in downwind per 2,5km; seconda boa di nuovo a dx e via per l’upwind con 14knt e 50cm di onda per altri 2,5km; terza boa a sx e via dritto verso il traguardo in spiaggia! Grazie al suppor to di Sur fing Italia con Alessandro Marcianò che è inter venuto alla manifestazione come direttore di Gara e rappresentante per il tesseramento promozionale S.I. la gara è stata ufficializzata come 1° Tappa Regionale SUP Lazio. La giornata di sabato si è conclusa con una grigliata di carne gentilmente of fer ta da


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sport estremi

Ocean Sur f, degustata sullo sfondo di uno splendido tramonto, relax e risate in amicizia sono stati i “must” della serata. Come da previsioni il giorno successivo il vento di scirocco ha iniziato a soffiare sin dalle prime ore del mattino e per non perdere nemmeno un minuto di tempo le iscrizioni per la race di kite sono state prese direttamente all’interno dell’area Kite gentilmente concessa dall’amministrazione comunale di Cer veteri. Si è trattato di una regata puramente amatoriale, per coinvolgere gli appassionati di tale spor t e per promuovere il litorale di Campo di Mare come location ideale per la pratica del kitesur f. 20 knt di scirocco, nuvoloni in avvicinamen-

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to, moto ondoso crescente non hanno fermato l’entusiasmo. Cer ti dell’acqua in arrivo, è stato prontamente posizionato il campo di regata per permettere a tutti di cimentarsi in una gara amatoriale dimostrativa di fronte ad un autorevole pubblico, Capitaneria di Por to, Carabinieri e suppor to della Protezione Civile di Cer veteri: il vento improvvisamente cala sotto i 10 knt nonostante i par tecipanti erano tutti pronti a par tire, mezzora in stand by ed incomincia la regata che ha visto in classifica: primo Giovanni Santostefano, secondo Andrea Beverino, entrambi con le Race Kite, terzo Stefano Gigli, quar to Andrea Sterbini, quinto Mar tina Camerini con i serafini. Ma non solo loro anzi, tutti i ragazzi che animano l’area kite di Campo di Mare hanno partecipato per dare un’impor tante segnale di positività alle amministrazioni che ci hanno permesso di realizzare questa manifestazione. La pioggia ha chiuso in anticipo la giornata, premiazione bagnata premiazione for tunata, premi ai vincitori nello stabilimento

sportgolf estremi

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Ocean Sur f tra coloratissimi palloncini gonfiati e, anche qui, ricchi premi per i classificati e omaggi degli sponsor per tutti i par tecipanti. Reginetta della premiazione è stata la mitica Cecilia Benini ! Si ringrazia il comune di Cerveteri e Campo di Mare, l’amministrazione locale, Il Sindaco ed il Vicesindaco, la Capitaneria di Porto, La protezione Civile ed, il negozio/stabilimento Ocean Surf, Il presidente dell’asso balneari di Campo di Mare, tutto lo staff Sportfun e tutti i partecipanti di questi giochi, nonché il grande supporto di Surfing Italia e Alessandro Marcianò. Infine le scuole W.O.Z con Emanuele Guglielmetti che ha conferito preziosi consigli a tutti coloro che si sono voluti avvicinare alla disciplina del Sup e alla scuola centro Hobie Italia Sporting Club Sabazia che ci ospiterà nuovamente il 5 Giugno sul Lago di Bracciano per la 2° Tappa del Regionale Surfing Italia di Bracciano. Il Suppor to di Spor tfun per questo evento e per questa località sono stati e saranno sempre consistenti per permettere di salvaguar-

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dare, tutelare e far rispettare le aree concesse per lo svolgimento di questi spor t acquatici che pur troppo vedono un grande limite e divieto in molte aree del Litorale. Il messaggio non è politico, ma è semplicemente turistico e promozionale, la benzina di ogni sport.

Classifica Overall Maschili Pro 1° Fabrizio Gasbarro 2° Giordano Bruno Capparella 3° Pietro Fazioli

Classifica Overall Femminili 1° Corinna Betti 2° Martina Camerini 3° Roberta Mariani

Classifica Amatori maschili 1° Emanuele Guglielmetti 2° Niccolò Violati 3° Paolo Spinelli



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esercito

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LA CORSA E L’UMILTÀ Intervista a Daniele Meucci, atleta dell’Esercito, che ha dimostrato come, usando sacrificio ed umiltà, si possa arrivare lontano di Stefano Mappa l 1° caporal maggiore Daniele Meucci nasce a Pisa il 7 ottobre 1985, si arruola nell’Esercito nel dicembre del 2004 e nello stesso anno viene tesserato nella sezione di atletica leggera del Centro Sportivo Esercito. Il giovane atleta toscano ha conquistato nove titoli italiani mentre, tra campionati europei e varie edizioni della Coppa Europa, altrettanti podi internazionali. La sua specialità è il mezzofondo, anche se a marzo del 2010 ha esordito alla Maratona di Roma ottenendo il brillante tempo, di 2h13’49. L’attuale tecnico è Massimo Magnani.

Tra un allenamento ed un altro come e quanto tempo riesci a dedicare al tempo libero? “Il tempo tra gli allenamenti lo dedico agli studi e quindi il tempo libero è quasi nullo”. Quali sono gli obiettivi che ti sei posto a breve e medio termine? “Mi piace molto vivere alla giornata per non avere stress aggiuntivo, gli obiettivi in atletica li lascio scegliere al mio allenatore”. Ti vedi tra i protagonisti di Londra 2012? “Ad oggi no, perché, per essere tra i convocati, devo fare un ulteriore salto di qualità”.

all’Università. Quindi la scuola è iniziata prima e comunque ho scelto ingegneria perché mi piace molto la matematica e soprattutto perché sin da piccolo è sempre stato uno dei miei sogni diventare ingegnere”.

Daniele, com’è nata la passione per l’atletica? “Questa passione è nata quando frequentavo il terzo o quar to anno delle superiori, in occasione dei giochi studenteschi, disputando la gara dei 1000 metri, che vinsi con grande entusiasmo”.

Hai una dedica personale da inviare alla persone che professionalmente ti sono vicine? “Per l’immensa comprensione e pazienza, devo ringraziare la mia compagna che mi capisce e mi sopporta, soprattutto perché la vita di un atleta è diversa dagli altri; per i risultati raggiunti il mio allenatore Massimo Magnani mentre per la costante tranquillità che mi infonde e per l’ efficace azione di supporto tecnico che mi riserva in ogni istante della mia attività, l’Esercito Italiano”.

Quali sono i valori che lo sport ti ha insegnato? “Lealtà, sacrificio, impegno, voglia di emergere”. Se dovessi inviare un messaggio pieno di significato ai giovani di oggi, cosa diresti loro? “Non perdete tempo negli anni migliori andando ogni fine settimana a ballare ed a ubriacarsi ma ponetevi degli obiettivi che vi facciano sentire in qualche modo realizzati o soddisfatti di voi stessi; la vita è una sola e passa in fretta”.

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Quando hai capito di avere le potenzialità per diventare un campione? “La parola “campione” a me personalmente non piace usarla, ma penso che debbano essere le persone che mi seguono ad usarla, chiaramente se pensano questo di me. Io ho sempre cercato in ogni competizione”. Questa consapevolezza di essere, al momento, in Italia il numero uno del mezzofondo, è un fattore che gioca a tuo vantaggio oppure ti carica di eccessiva responsabilità? “In alcuni momenti mi esalta e mi fa dare di più di quello che magari avrei in corpo ma in altri casi, si trasforma in eccessivo stress fisico”. Come vivi i giorni che anticipano un grande evento sportivo? “In totale tranquillità, tanto che, se sono a casa, porto in giro i miei cani”.

A causa dei continui impegni sportivi, c’e qualcosa che al momento rimpiangi di non aver avuto l’opportunità di fare? “No, perché quando fai una cosa con passione non senti il sacrificio e non ti rendi neanche conto delle rinunce che stai facendo”. Dividi la tua vita sentimentale con qualcuno? Se sì, quanto ti aiuta? “Sì, mi aiuta molto nei momenti di crisi e mi stimola a non mollare mai”. Quali motivazioni ti hanno spinto ad iscriverti alla facoltà di Ingegneria Robotica? “Prima di iniziare l’atletica mi sono iscritto

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Cosa pensi della piaga dilagante del doping? “Non ci penso perché mi verrebbe di smettere anche se la soddisfazione più grossa è “battere” un dopato!” Pensi che le preposte istituzioni nazionali ed internazionali pongono la giusta attenzione al problema? “Credo che commettono un errore nel modo in cui lo combattano; io non farei l’antidoping al termine delle competizioni, bensì 15/20 giorni, anche un mese prima della competizione cioè, durante la preparazione perché è lì che un atleta, per sopportare dei carichi di lavoro che il corpo umano non è in grado di sopportare in modo naturale, può doparsi”.


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IL TROFEO SETTE COLLI TORNA A ROMA Dal 17 al 19 giugno la classica kermesse internazionale di nuoto, che torna nella capitale dopo un anno a Pescara di Lorenzo Arduini _Foto Deepbluemedia.eu ono alle porte gli VIII INTERNAZIONALI D’ITALIA- 48° Trofeo Internazionale Sette Colli di nuoto, in programma a Roma, presso gli impianti del Foro Italico, dal 17 al 19 giugno prossimi. L’ormai classica kermesse internazionale torna nella capitale, dopo che nel 2010 era stata spostata per la prima volta lontano dalla capitale, a Pescara, e le premesse sono quelle di un evento da non perdere per gli appassionati di questa disciplina. A lottare per conquistare una medaglia ci saranno infatti oltre 500 atleti, di cui circa 200 stranieri provenienti da venti nazioni. Federica Pellegrini ha già confermato la propria presenza e sarà sicuramente l’attrazione principale per il pubblico romano. Oltre a lei la campionessa olimpica Kirsty Coventry, specialista nel dorso: la nuotatrice dello Zimbabwe di etnia caucasica ha vinto infatti la medaglia d’oro nei 200 metri dorso alle ultime Olimpiadi

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di Pechino ed è detentrice del primato del mondo dei 200 m dorso in vasca lunga. Lo ha stabilito al Missouri Grand Prix nel febbraio 2008, togliendolo dopo quasi diciassette anni a Krisztina Egerszegi. Poi sarà presente Ranomi Kromowidjojo, olandese classe 1990 specializzata nello stile libero, campionessa olimpica nel 2008 nella staffetta 4x100m stile libero ad appena diciotto anni. Un’altra stella sarà Cameron Van Der Burgh nuotatore sudafricano laureatosi campione mondiale nei 50 metri rana ai Mondiali di Roma 2009, dove ha stabilito anche un nuovo record del mondo con 26"67. Per i nuotatori azzurri si tratta di un appuntamento assolutamente importante in quanto dà la possibilità di qualificarsi alla prossima edizione dei Mondiali. Oltre agli atleti direttamente convocati nell’interesse dell’attività internazionale assoluta o di categoria saranno ammessi a partecipare nuotatori e nuotatrici in possesso dei requisiti per la partecipazione ai Campionati Primaverili del 13-17 apri-

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le 2011 o vincitori di medaglie individuali nelle categorie juniores e cadetti nei Criteria 2011. In base ai risultati di tutte le gare del Trofeo Sette Colli verrà stilata una classifica per nazioni, per l’assegnazione annuale e definitiva di un Trofeo intitolato a Mario Saini. In ogni gara saranno infatti assegnati dei punteggi ai primi sei atleti classificati, punteggi che variano da un massimo di 7 punti per chi si è classificato primo, per arrivare all’unico punto assegnato al sesto. Ad ogni atleta verranno naturalmente accreditati tutti i punteggi conseguiti con i propri piazzamenti e,per ogni nazione, si terrà conto dei nuotatori con i maggiori punteggi complessivi fino ad un massimo di 5 atleti,indifferentemente uomini o donne). Alla nazione che, secondo queste modalità, si sarà classificata prima, verrà assegnato il Trofeo “Mario Saini”. Nel caso la nazione vincitrice sia l’Italia, il Trofeo sarà assegnato alla Società che avrà concorso alla classifica finale con la maggior frazione di punteggio.



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taekwondo

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IL TAEKWONDO DEI PIÙ PICCOLI AL “GIULIO ONESTI” Kim&Liù il segreto che è riuscito ad avvicinare i giovanissimi al taekwondo testo di Marco Alcini_foto di Roberto Zazzara mmagini, che valgono più di tante parole. Quelle negli album dei ricordi, che trovate pubblicate in queste pagine. Ma anche l’immagine creata ancora prima, pochi anni fa, quando tutto ebbe inizio. L’idea di inventare qualcosa di nuovo, di originale per l’intero mondo sportivo. Un’idea che Enrico Galli trasformò in un disegno. Dalla sua matita nacquero due fratellini, appassio-

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nati di taekwondo. Piccoli e simpatici a prima vista, grazie anche ai loro nomi: Kim e Liù. Dal disegno un fumetto. E poi i cappellini. E poi i quaderni per la scuola. E poi... E poi... Tanti passaggi, tante idee fino ad arrivare all’organizzazione di un appuntamento che ormai ogni anno richiama oltre mille giovanissimi appassionati di taekwondo e che per la terza volta consecutiva si è voluto organizzare proprio a Roma nel Centro di

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Preparazione Olimpica del CONI Giulio Onesti sede del raduno permanente della nazionale Olimpica di Taekwondo. I piccoli atleti saranno con le loro famiglie e i loro tecnici alla scoperta di questo moderno sport Olimpico. Il mix è davvero ben riuscito. Ci sono loro, i protagonisti della giornata, i ragazzi. O se preferite i bambini, visto che parliamo di giovani di età compresa tra i 10 e i 12 anni. Ma anche i più piccoli, a cui saranno de-


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taekwondo

“Il torneo Kim&Liù ha anche prodotto l’effetto che la Federazione cercava, quello di contribuire a far conoscere sempre più la disciplina e ad allargare il numero di sostenitori e iscritti.” dicati appositi spazi per un attività ludica che servirà comunque a fargli respirare l’aria del taekwondo. In realtà di sport sotto forma di gioco si vuole parlare anche per i più grandicelli. Molti di loro si troveranno per la prima volta alle prese con un vero incontro, con tanto di arbitro e corpetto elettronico (sperimentato per la prima volta lo scorso anno). Ma intorno a quella che è una gara, una sfida, il clima sarà per tutti quello di

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[ una giornata di festa. La Fita è stata tra le prime federazioni a pensare, a credere che servisse anche un appuntamento nazionale, utile a capire la strada da intraprendere. Un appuntamento non fine a se stesso, che non si esaurisce nella giornata romana dell’Acqua Acetosa ma mantenuto vivo sul sito della stessa Fita dove ormai Kim e Liù “abitano” costantemente. Per capire se si tratta di un’idea vincente è sufficiente guardare al recente passato, citando qualche numero. Quasi 1.500 sono stati i bambini che hanno partecipato all’edizione dello scorso anno. E insieme a loro da moltissime regioni italiane si sono mosse le famiglie e naturalmente le società. L’area riservata del Centro Giulio Onesti si presentava come una grandissima massa gialla, il colore simbolo dell’appuntamento. E forse tra tanti bambini c’era, o ci sarà quest’anno, il campione di domani. Sicuramente c’erano quelli di oggi, Veronica Calabrese, Federica Mastrantoni, Mauro Sarmiento e Carlo Molfetta, che ancora ricordano quella giornata, trascorsa tra tante foto, autografi e strette di mano: <La mia impressione - ricorda Mauro - quella di una festa, una vera festa di sport. Davvero bellissimo vedere tanti bambini che si impegnavano, che per la prima volta salivano su un podio. O che piangevano, consolati dai loro parenti, perché non era andata come si aspettavano. In quel senso crescendo le cose non cambiano molto... Grandi gioie ma anche qualche sofferenza>. Ma l’appuntamento con il torneo Kim&Liù ha anche prodotto l’effetto che la Federazione cercava, quello di contribuire a far conoscere sempre più la disciplina e ad allargare il numero di sostenitori e iscritti. Una crescita importante quella maturata negli ultimi anni riassunta nelle cifre, 20.000 tesserati con un incremento annuale del 10%. Numeri destinati ancora a crescere. Una promessa che Kim&Liù fanno. Ricordando che, comunque andrà a finire, ad attendere le centinaia e centinaia di bambini ci sono diplomi, medaglie, premi e gadget in ricordo di una giornata davvero unica.

taekwondo

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canottaggio

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CANOTTAGGIO: UNO STILE DI VITA Abbiamo incontrato Simone Venier, uno dei più forti canottieri italiani, che ci ha spiegato la passione, il sacrificio e le motivazioni necessari per diventare grandi. di Andrea Gabrielli

imone Venier, ventiseienne di Latina in forza alle Fiamme Gialle in questo momento è uno dei più validi canottieri italiani. Recentemente, dopo lo splendido argento nel Quattro di Coppia alle Olimpiadi di Pechino 2008, si è posizionato al secondo posto, sempre nel quattro di coppia, ai Mondiali Assoluti 2010 di Lake Karapiro, candidandosi per un’Olimpiade 2012 da protagonista. Abbiamo parlato con lui per comprendere gli aspetti del

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carattere di una stella di una disciplina considerata ingiustamente minore.

tamente, l’amore per una disciplina che nella vita mi ha regalato tanto”.

Da cosa è nata la passione per il canottaggio e la motivazione a praticarlo. Che ruolo ha avuto in questo l’influenza di tuo padre, anche lui canottiere? “Il canottaggio per me è una “questione di famiglia”. Ho avuto la fortuna di avere un padre che è stato un valido atleta e, successivamente, anche un ottimo allenatore. Devo molto a papà Annibale, che ha saputo infondermi, incondiziona-

Quando ti sei convinto di poter raggiungere grandi traguardi nel canottaggio? “Ho iniziato a credere seriamente in qualcosa di concreto, di molto concreto, nel 2001 quando all’età di 17 anni, a Duisburg in Germania, ho conquistato il bronzo ai Mondiali juniores. Quando nel 2002 a Trakai, in Lituania, ho sentito per la prima volta intonare l’inno di Mameli in mio onore per il primo posto ottenuto, ho visto i miei sfor-

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canottaggio

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zi concretizzarsi nell’oro di quella medaglia. E’ stata un’emozione fortissima, sembrava che ogni nota mi toccasse il cuore”. La tua vittoria più bella. “La mia vittoria più bella è stata, sicuramente, quella alle Olimpiadi di Pechino 2008, appena dietro la Polonia. E’ stato un argento che vale mille ori!” L’atmosfera olimpica: parlaci della tua esperienza personale. “Alle Olimpiadi si respira un’atmosfera meta temporale e metaspaziale. Le emozioni sono amplificate. La gloria a cui si aspira è eccelsa, solo per pochi, pochissimi eletti. Tagliare quel traguardo ed esser cinti dall’estasi dell’argento olimpico è una tappa che ti segna a vita. Abitare il villaggio Olimpico con la consapevolezza di essere un mattone di quella grandiosa struttura, vuol dire aver scritto una pagina di storia”. Quanto è importante l’affiatamento umano tra compagni per vincere. “In un equipaggio multiplo, come il 4 di coppia, l’affiatamento umano è importante quanto tutta la preparazione. Si è membri dello stesso equipaggio sulla barca, come nella vita: bisogna fidarsi incondizionatamente dei propri compagni, bisogna fondersi in un unico corpo ed un’unica mente”.

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Il ruolo delle Fiamme Gialle nella tua carriera. “Nelle mie esperienze, molto ha contribuito il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, di cui sono parte da sempre. Per me le Fiamme Gialle sono una seconda famiglia faccio parte del settore giovanile dall’età di 10 anni: sono nato e cresciuto con questo gruppo, con cui ho ottenuto prestigiosi risultati. All’età di 19 anni mi sono arruolato nella Guardia di Finanza, entrando nella “forma mentis” di corpo militare anche nel mio animo di atleta”. La tua vita fuori dal “campo”: i tuoi impegni sportivi quanti sacrifici impongono alla tua vita privata? “La mia vita privata è una “ funzione” dello sport che pratico. I miei impegni primari sono quelli di atleta, ma questo non è per me sinonimo di sacrificio: amo il mio sport e sono consapevole che nella vita non avrei potuto fare altro o desiderare di meglio. E poi ho la grande fortuna di avere accanto a me degli amanti del settore, quali la mia famiglia e la mia fidanzata, che mi sostengono e mi seguono in ogni mia impresa”. I tuoi prossimi obiettivi. L’obiettivo più importante per la stagione 2011 è il Mondiale che si disputerà la prima settimana di settembre a Bled, in Slovenia, valido come qualifica alle prossime Olimpiadi di Londra 2012, oltre che foriero del titolo Mondiale”.


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aeronautica

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UN'ECCELLENZA SPORTIVA NAZIONALE Nel segno dei 150 anni dell'unità d'Italia, gli arcieri italiani sono uno dei simboli sportivi nazionali nel mondo di Francesco Carboni riflettori sulle Olimpiadi di Londra si accenderanno il prossimo luglio a Torino per quanto riguarda il tiro con l'arco. La rassegna iridata dei Campionati Mondiali che investirà tutta la città dal 3 al 17 luglio assegnerà le prime importanti “carte olimpiche”, oltre ad assegnare i titoli iridati para-archery nel torneo che segue la rassegna riservata ai normodotati.

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Saranno 76 le nazioni par tecipanti con 570 arcieri in gara divisi tra tutte le diverse specialità, tra questi: 199 uomini e 162 donne nella specialità olimpica dell'arco ricur vo che si daranno battaglia per aggiudicarsi oltre a un prestigioso piazzamento nella massima competizione mondiale la qualificazione in anticipo ai giochi olimpici londinesi. Marco Galiazzo, medaglia d'oro individuale

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ad Atene 2004 e medaglia d'Argento a squadre a Pechino 2008, taglia subito cor to: “a Torino dobbiamo fare bene per tanti fattori, in primis per la tranquillità con la quale potremmo poi affrontare la preparazione olimpica, poi perché un titolo in casa sarebbe un grande regalo all'Italia, a Torino e al nostro movimento”. Michele Frangilli, classe 1976, di medaglie


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pesanti ed impor tanti ne ha vinte tante ma: “avver to la responsabilità e la necessità di fare bene, meglio di tante altre volte dove abbiamo comunque fatto centro, ser virà tenere i ner vi saldi; io sogno Piazza Castello, una medaglia, e poi un viaggio da fare verso la fine di luglio 2012” sorride e scherza Michele pronosticando uno scontro all'ultima freccia nella piazza centrale di Torino (Piazza Castello) dove si svolgeranno tutte le prove finali. Con il suo arco e con il cuore ha grandi speranze anche Maria Pia Lionetti: “con l'arco perché spero di esserci e di fare bene io, con il cuore perché nella gara della specialità arco compound ci sarà Sergio Pagni, il mio fidanzato...”; e i pronostici danno entrambi “i fidanzati” ben quotati nelle loro rispettive specialità”. A confermare quanto dice Pia Lionetti ci pensa Elena Tonetta: “è vero, già da prima delle Olimpiadi di Pechino con la Federazione Tiro con l'Arco e con l'Aeronautica Militare con il suppor to di tutti i nostri rispettivi al-

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lenatori abbiamo iniziato un percorso di crescita, visto che siamo tutti giovanissimi, di altissimo livello, e sembra come che Torino e poi Londra saranno due prove determinanti per capire se quanto è stato fatto, ci ha fatto bene”. “Fin da quando sono tornato a casa dopo Pechino, non ho atteso altro momento che questo” sorride Mauro Nespoli, ricordando quell'ultima fatidica freccia che a Pechino consegnò la medaglia d'oro alla nazionale sud coreana, “ho ovviamente superato l'episodio, sono errori che fanno par te del nostro sport e sono forse quelli che lo rendono spettacolare”. Chiude il giro di inter viste tra una freccia e l'altra, Amedeo Tonelli, che a Pechino era la riser va del trio Galiazzo, Nespoli e Di Buò, “per me il periodo che si sta aprendo sarà molto intenso, mi piace preparare a lungo gli appuntamenti e poi concretizzare al meglio, non nego che sogno un posto da titolare e che farò il possibile per meritarmelo”.

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Gli arcieri dell'Aeronautica Militare rappresentano un'eccellenza dello spor t olimpico italiano, tutti giovanissimi nati tra il 1987 e 1988, a loro si sono aggiunti nel post Pechino altri due inserimenti: Luca Melotto, classe 1991 e Gloria Filippi, classe 1992. Il veterano del gruppo è Michele Frangilli, come detto classe 1976, in azzurro dal 1990, nel suo palmares manca praticamente solo una medaglia d'oro olimpica e la speranza è proprio che Londra possa coronare un sogno e un curriculum inarrivabile. Giovani arcieri che sotto il sole dei campi di tiro di tutta Italia sono cresciuti e si sono affermati: “siamo un po' come i grandi fondisti keniani, solo che noi siamo italiani e facciamo tiro con l'arco” dice soddisfatto Marco Galiazzo. “Loro sono un eccellenza che tutti riconoscono, perché sicuramente l'atletica è uno sport che ha tutta un'altra visibilità, ma ci siamo anche noi, con il nostro arco e il nostro tricolore, batterci non sarà mai facile”.


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golf forense

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MERCEDES BENZ ROMA GOLF FORENSE PIU’: IL CLUB DEL GOLF di Andrea Cecinelli _ Foto di Silvia Apice e Yulya Galycheva ripartita nel modo migliore la manifestazione golfistica più amata dai professionisti della Capitale. Sotto l’attenta regia dell’Avv. Nicola Colavita, con l’alta adesione del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Giustizia, del Tribunale Ordinario di Roma, del Consiglio Regionale del Lazio, della FederGolf Lazio, dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dell’Ordine Provinciale di Roma dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri il 30 aprile/1 maggio al Parco di Roma Golf Club e il 21 maggio al Marco Simone Golf Club si sono disputate le prime due tappe del Mercedes Benz Roma Golf Forense Più, happening golfistico per i professionisti del diritto ed i medici, giunto quest’anno

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alla settima edizione. Sono i numeri e la risonanza mediatica i migliori “testimonial” di questa manifestazione unica nel suo genere: nelle prime due tappe 380 golfisti in gara e altrettanti ospiti per i cocktail di premiazione, vero e proprio terzo tempo a cui hanno preso parte tra gli altri il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma Dott. Paolo De Fiore, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma e legale della AS Roma, l’Avv. Antonio Conte, il Presidente della F.I.G. Lazio Dott. Carlo Scatena, il CNF del Lazio Avv. Paolo Beruti, i giornalisti Attilio Romita, Anna La Rosa e Lucilla Quaglia, l’attore Roberto Ciufoli, l’Avv. Carlo Priolo, il Presidente del BioParco Dott. Paolo Giuntarelli, il Senatore Egidio Pedrini, il Dott. Maurizio Dieghi, Responsabile delle Relazioni Esterne del Gruppo 24 Ore, il Presidente di Vallecchi Dott. Fernando Corona e la

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L’Avv. Nicola Colavita


La DJ del Golf Forense Margherita Ramacciotti

Il Dott. Maurizio Dieghi del Gruppo 24 Ore

Il Prof. Mario Zama

Il giornalista Rai Attilio Romita e l’attore Roberto Ciufoli

l'Avv. Nicola Colavita con l’attore Claudio Amendola

Il Presidente del Tribunale di Roma Dott. Paolo De Fiore premiato dal Presidente di Vallecchi Fernando Corona

Il Presidente della FIG Lazio Dott. Carlo Scatena

La show girl Valentina Pace ai microfoni del TG5

Zibì Boniek

Giacomo Crosa e Francesca Mercantini

L'Avv. Antonio Conte intervistato da Grazia Maria Biccari per High Life TV

La Responsabile Marketing di Mercedes Benz Roma Valeria Brenuani

show girl Valentina Pace. Le due gare - a cui hanno preso parte anche l’ex calciatore Zibì Boniek, indimenticato fuoriclasse di Roma e Juve, il giornalista sportivo Giacomo Crosa e l’attore Claudio Amendola - hanno visto il successo nella 1° CATEGORIA NETTO delle coppie formate da Alfredo Puca/Francesco Mancini Caterini e da Luciano Di Camillo/Medardo Borja Flores. Le coppie composte da Andrea Corati/Stefano Moruzzi e da Alberto Gommellini/Camilla Guglielmotti si sono imposte nella 1° CATEGORIA LORDO. La 2° CATEGORIA NETTO ha visto vincitori la coppia formata da Cinzia Palla-

ro/Tatiana Sourmatch e Luca Cherubini/Marco Di Cencio. Tra le signore, nella CATEGORIA LADIES, meritata vittoria della coppia formata da Paola Capuano/Alessandra Giovagnoli e bis della coppia Pallaro/Sourmatch. Anche quest’anno il Golf Forense ha voluto confermare l’impegno che da 4 anni caratterizza questo torneo sostenendo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù mediante la promozione della devoluzione del 5 X mille della dichiarazione dei redditi in favore dell’Ospedale stesso. Appuntamento per la terza tappa del circuito il 17 settembre al Golf Roma Acqua Santa.

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golf tuttincircolo

a cura di Andrea Cecinelli Responsabile comunicazione del Golf Forense

OLGIATA GOLF CLUB Una terza tappa del Franco Biondi Santi da record

Grande successo della tappa Olgiatina del 3° Trofeo Franco Biondi Santi, favorita da una giornata che più bella non la si poteva desiderare. La partecipazione è stata da record, con 140 golfisti a contendersi i prestigiosi premi messi in palio dalla più famosa casa vinicola di Montal-

ADRIATIC GOLF CLUB Svolta la Mercedes-Benz Golf Cup Il 22 Maggio 2011, presso l'Adriatic Golf Club di Cervia, si è svolto il Mercedes-Benz Golf Cup by De Stefani. Una gara aperta ai giocatori non professionisti disputata sulle 18 buche nella splendida cornice del Golf Club di Milano Marittima (Ravenna). L’evento, ormai divenuto un appuntamento tradizionale dell’Adriatic Golf Club, è stato realizzato in collaborazione con

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news dai circoli di golf PARCO DI ROMA

cino, nota in tutto il mondo per il suo delizioso Brunello. Molti i nomi noti che hanno partecipato alla terza tappa del Trofeo Franco Biondi Santi – Il Greppo, tra questi lo stesso presidente del Circolo Olgiata Andrea Pischiutta e il giornalista Massimo Caputi. Ha vinto in Prima Categoria con 42 punti Emanuele Roma, primo netto davanti ad Aloisia Menegazza (40), mentre il Primo Lordo è risultato Angelo Profeta con il punteggio di 33. In Seconda Categoria vittoria di Massimo Del Monte (41) davanti a Jacopo Confaloni (40). In Terza Categoria il successo ha arriso aad Ad Assia Dalla Vedova, (41) che ha preceduto Giorgio Iacobelli (38). Come detto, molti i premi speciali. Oltre ai tradizionali 1° Lady, vinto da Ersilia Pagni (39) e al 1° Senior Carlo Capi (39), sono stati premiati il tiro di potenza (Driiving Contest) vinto da Edoardo Capi, il Nearest to the pin vinto da Giovanni Castiglioni (con 3,46 mt.). Ora il Circuito del Franco Biondi Santi, si sposta sul meraviglioso percorso del Golf Club Argentario a Porto Ercole con la gara in programma il 18 giugno.

“Space Lab Roma”: brillante esordio al circolo E’ iniziata sotto i migliori auspici di successo, la seconda edizione del trofeo “Space Lab Roma”. Dopo le vicissitudini legate al tempo, finalmente il via avvenuto al Parco di Roma, confor tato da una stupenda giornata illuminata dal più caldo sole primaverile. “Quando si va a rimescolare il programma e il calendario della manifestazione – dice Riccardo Vaira braccio destro operativo del Presidente della FIG Lazio Carlo Scatena ideatore dell’evento – non è facile trovare date, perché ormai i calendari sono completi e solo i rapporti interpersonali permettono spazi liberi”. E il nostro Vaira, per la simpatia che ispira e per le capacità organizzative da tutti riconosciutegli, è riuscito nell’impresa di trovare lo spazio per le quattro prove del trofeo Space Lab Roma. La gara d’esordio, disputata sul perfetto ed impegnativo percorso del Golf Club Parco di Roma, ha visto la robusta partecipazione di circa 120 giocatori, attratti

Il Moro di Venezia ed ha visto la partecipazione di numerosi appassionati provenienti dall’Emilia Romagna e non. Una meravigliosa giornata di sole ha accompagnato i partecipanti al trofeo, premiati prima del cocktail serale dal Responsabile Commerciale della De Stefani Massimo Galli. Premiati: 1° CATEGORIA: 1°Netto Luigi D'Amico; 1° Lordo Daniele Pirazzini 2° CATEGORIA: 1°Netto Mauro Mengoli 3° CATEGORIA: 1° Netto Isabella Ricci

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anche dai premi messi in palio dai tantissimi sponsor. I premi hanno visto in 1° categoria il primo netto Roberto Antonelli (36) e il secondo netto Federico D’Alberto (34), e il Primo Lordo Emanuele Puca (31). In Seconda Categoria vittoria del giocatore tesserato al G.C. Rovedine Stefano Melone (45), davanti a Daniele Gabrielli (39), mentre in 3^ Categoria, successo di Gianluca Brugnoli (45) che ha preceduto Isacco Giorgio Giustiniani (39). Alla premiazione presente al tavolo Vaira con il Delegato del Sindaco Alemanno alla comunicazione istituzionale, on. Antonio Gazzellone che ha ribadito la ferma volontà di promuovere il golf quale veicolo turistico, facente parte del secondo polo turistico. Per questo è doveroso nominare gli sponsor che hanno reso possibile questa seconda edizione: Treemme Tempesta, Valle Grande, Banca delle Marche, Hertz, Technicar, il rinomato Ristorante giapponese Rokko a Passeggiata di Ripetta 15 che attua ai golfisti prezzi particolari, Slal Global Service, Giemme Carni, Volpini, Punto Casa, Terma Italia, Satollo, Associal Group, Hosteria Menenio Agribba.



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news dai circoli sportivi storici news dai circoli sportivi storici a cura di Lorenzo Arduini

Club deiCircoli Sportivi Storici

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

Successo per il V “Torneo dei Club dei Circoli Sportivi Storici” i è svolto presso il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, nella nuova struttura ISA sulle sponde del fiume, il V “Torneo del Club dei Circoli Spor tivi Storici” di Calcio a 5, riser vato ai Circoli associati (Circolo Canottieri Aniene, Circolo Canottieri Lazio, Circolo Canottieri Roma, Circolo Tennis EUR, EUR Spor ting Club, Reale

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40 quella del CC Roma sul CC Aniene. Infine negli Assoluti di nuovo i padroni di casa hanno sconfitto la compagine del CC Aniene. Alle premiazioni hanno presenziato Antonio Boccioni, Presidente del Club, Claudio Pallotta, Consigliere alle attività spor tive del RCC Tevere Remo, e Andrea Granzotto, organizzatore del Torneo. Il Trofeo del Club è stato assegnato al RCC Tevere Remo quale Circolo che meritatamente ha ot-

Circolo Canottieri Tevere Remo, Tennis Club Parioli). Il Torneo ha avuto inizio a maggio ed è la terza manifestazione in ordine temporale tra quelle organizzate dal Club nel corso dell’anno. Le finali, svoltesi sotto uno splendido sole primaverile, hanno visto vincitrici nella categoria over 60 la squadra padrona di casa sul Circolo Canottieri Lazio. Negli over 50 si è distinta quella del CT Eur sul “vicino” di casa Spor ting Eur, mentre negli over

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tenuto, nelle quattro categorie, la migliore prestazione complessiva e che avrà “l’onore” di esporlo nella propria bacheca sino alla prossima edizione 2012 del Torneo. Un sentito ringraziamento va rivolto al Circolo ospitante per aver organizzato in modo eccellente un Torneo di par ticolare valore e simbolico della condivisione di intenti tra i Circoli aderenti al Club, quali por tatori storici della tradizione spor tiva, sociale e culturale di Roma


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news dai circoli sportivi storici news dai circoli sportivi storici

CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE EUROLYMP GARDA 2011: CONTI, MICOL E SENSINI VERSO LONDRA 2012 Strepitosi risultati per il Circolo Canottieri Aniene all’Eurolymp 2011 sul lago di Garda, ultima prova indicata dalla FIV per la selezione della squadra che rappresenterà l’Italia ai Mondiali di Perth a dicembre, valida per la qualifica delle nazioni alle Olimpiadi di Londra 2012. Giulia Conti e Giovanna Micol si sono aggiudicate la Medal Race nel 470 femminile e l'oro con 18 punti e 29 di distacco dalle seconde, le slovene Mrak-Cerne. Al terzo posto le russe Ilienko-Khrukina a 56 punti. "Eravamo già selezionate dopo il risultato di Hyeres e

CIRCOLO CANOTTIERI ROMA TUTTO PRONTO PER IL NUOVO STAGE ESTIVO Avrà inizio il 13 giugno e durerà tre settimane lo stage estivo 2011 organizzato dal Circolo Canottieri Roma e dedicato ai figli dei soci di età compresa tra i 6 e i 13 anni. I ragazzi, seguiti da un numeroso staff di tecnici qualificati e animatori, potranno usufruire di moltissime strutture che il Circolo metterà a loro disposizione. Alle 8,30 circa avranno inizio le molteplici attività spor tive e ricreative che dureranno per tutto l'arco della giornata fino alle 17,30; tennis, calcetto, canottaggio (in acqua con i più grandi e a terra con i simula-

quindi eravamo più tranquille. Regatare con gli uomini come abbiamo fatto qui è stato utile per mettere a punto la velocità, ma molto impegnativo tatticamente. Dopo qualche giorno di riposo studieremo a fondo il campo di regata di Weymouth. Abbiamo in programma sessioni di allenamento in Gran Bretagna e poi parteciperemo a Sail for Gold e alle preolimpiche", ha raccontato Giovanna Micol. Un'ulteriore conferma per la coppia d'oro Conti-Micol che è attualmente al secondo posto della ranking list mondiale, nonchè primo equipaggio italiano assoluto in ranking. Ma non finisce qui per il Circolo Canottieri Aniene. Grandioso successo anche per Alessandra Sensini che svetta in classifica RS:X femminile aggiudicandosi l'oro con 22 punti e a ben 25 punti di distacco dalla cinese Li Ling (47 punti) e da Laura Linares (CV Marina Militare) a 50 punti. “Un traguardo già bellissimo, ma ora inizia la preparazione per Londra 2012, sarebbe

la mia sesta Olimpiade. E’ stata dura: l’avversario più difficile sono stata io stessa perché sono entrata in questa fase di selezione con uno stato emotivo non bello ed ho dovuto lavorare molto su me stessa per ritrovare la serenità: per questo sono molto soddisfatta. Più ne fai di Olimpiadi è più senti la responsabilità: le aspettative non solo degli altri ma sei tu stessa che ti metti sotto pressione. Già aver ottenuto di partecipare alla sesta olimpiade è una bella sfi-

tori per i più piccoli) e diversi giochi sportivi occuperanno le giornate dei ragazzi in un clima dove la parola chiave sarà il divertimento. Immancabile a metà giornata il bagno nella splendida piscina del Circolo dove i piccoli potranno sbizzarrirsi nuotando e giocando in completa tranquillità. Verranno organizzati dei mini tornei a squadre per ogni disciplina e a fine stage si svolgeranno le premiazioni con coppe e medaglie, in presenza di tutti i genitori e dei consiglieri allo sport. E' il nono anno che la Canottieri Roma organizza questa grande manifestazione e sempre più folta e numerosa è la partecipazione dei figli dei soci tanto che in questi ultimi anni si è dovuto scegliere un tetto massimo di partecipanti per evitare inconvenienti e affinchè tutto possa essere organizzato nel migliore dei modi. Michele Petracci

Club Circoli Sportivi Storici

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da vinta e questo mi aiuterà ad arrivare a Londra nella migliore forma possibile", confida Alessandra Sensini. Molto soddisfatto l'arch. Giancarlo Gianni, Dirigente Sezione Vela del C. C. Aniene, che dichiara: "Sono felice per i risultati delle nostre atlete, hanno raccolto quanto il loro talento ed impegno meritava. Ritengo che Alessandra sia degna e meritevole di portare la bandiera dell'Italia nella cerimonia inaugurale delle prossime Olimpiadi".

CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO CORSI FEMMINILI DI CANOTTAGGIO Esame di fine corso per le par tecipanti al corso di canottaggio femminile del C.C. Tirrenia Todaro che hanno per la prima volta gareggiato in una regata sulle acque di Sabaudia in occasione del Campionato regionale. Timonate dal loro allenatore Dario Fogo si sono schierate alla par tenza su un otto fuori scalmo por tando a termine la loro gara contro equipaggi di maggiore esperienza. Complimenti a tutte le atlete per la volontà e gioia con cui hanno vissuto questa prima esperienza e per la voglia di riprovare. Il C.C.

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Tirrenia Todaro anche per la prossima stagione organizzerà corsi femminili per iniziazione alla voga chi volesse avere informazioni può inviare una e-mail a: stampa@canottieritirreniatodaro.it


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CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO I CANOTTIERI IN EVIDENZA IL 22 MAGGIO A SABAUDIA Il 22 maggio 2011 si è tenuta la Regata Regionale Valida Montù e D’Aloja a Sabaudia. Gli equipaggi del CC Lazio si è messa in evidenza. Ecco i risultati: 3°Classificato Singolo Maschile Master: Flavio Aicardi;

I TENNISTI IN CORSA SU TUTTI I FRONTI Un grandissimo fine settimana per le racchette biancocelesti che hanno portato a casa la vittoria su più fronti. Sono partiti molto bene sabato 21 maggio gli over 35 Cantagalli e Fidanza che hanno sbaragliato il TC gli Ulivi per 2 a 0 conquistando le Final Four e la possibilità di raggiungere le fasi nazio-

3°Classificati Due Senza Senior Maschile: Massimiliano Rocchi e Mauro Acerra 1°Classificati Quattro di Coppia Master Maschile: Negrini - Loriato - Sorrentino - Paolucci 2°Classificato Allievi Maschile: Edoardo Maerelli 2°Classificato Singolo Ragazzi Maschile: Andrei Nitu 2° Classificati Doppio Senior Maschile: Andrea Cereda e Nikolas Tenaglia 2°Classificato Singolo Cadetti Maschile: Edoardo Marchionni 1°Classificato Singolo Cadetti: Michele Frasca

nali. Capolavoro in casa domenica 22 anche della prima squadra di tennis del CC Lazio che sconfiggendo per 4 a 2 il TC Samaritano di Caserta ha raggiunto il terzo posto in classifica nel girone, rimanendo quindi in corsa per i playoff validi per la promozione in serie A 2. Complimenti agli atleti: Van Ingen, Amorico, De Vecchis, Cantagalli, Gherardi e Della Porta.

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ANTICO TIRO A VOLO IL MEGLIO DEL TENNIS FEMMINILE IN SCENA AL CIRCOLO Sabato 28 Maggio il Circolo del Presidente Pugliese ha aperto il sipario per l'entrata in scena della sesta edizione degli internazionali di tennis Femminili con 50.000$ di montepremio. Nelle passate stagioni il torneo ha visto vincitrici diverse, atlete che si sono poi qualificate in posizioni eccellenti del ranking mondiale. Nel 2005, a conquistare il piatto d'argento è stata Romina Oprandi, nel 2006 Anna Floris, nel 2007 Caroline Maes, nel 2008 Tathiana Garbin e per finire nel 2010 la spagnola Dominguez-Lino. L'organizzazione delle precedenti edizioni è stata perfetta e il gioco mostrato è stato spumeggiante e ricco di col-

pi di scena, il tutto da associare alla bellissima location di cui godono i campi del circolo dominante la capitale. Tutti elementi di un unica formula che dal 2005 trasmette sempre forti emozioni. Tante le giovanissime anche quest'anno, conferma del fatto che questo torneo viene ormai considerato un trampolino di lancio nel tennis che conta, ma tante anche le ragazze che possono già considerarsi "svezzate" come l'italiana Camerin, N°119, la testa di serie del torneo Christina Machale N° 79 del mondo, Kurumi Nara, N°132, Sophie Ferguson, Corinna Dentoni e la vincitrice della seconda edizione del trofeo Tiro al Volo, Anna Floris. Il comitato organizzatore composto dal Dott. Luca D'Agostino, all'Avv. Claudio Mazzoni, dall'Avv. Fausto Gullo e dal Dott. Giuseppe Centro, coadiuvati dal direttore del torneo maestro Marco Fanano è stato molto attivo trovando sponsor di alto livello che hanno dato ancora più lustro al torneo.

EUR SPORTING CLUB RICOMINCIA LA STAGIONE SPORTIVA “Il circolo è pronto ad affrontare con il solito entusiasmo la stagione spor tiva estiva che è oramai alle porte e come tutti gli anni si aspetta dagli atleti dei buoni risultati”. Queste le parole del presidente Bruno Albani, con le quali intende dare coraggio e ottimismo a tutti i soci che si apprestano ad affrontare le numerose sfide sportive che li aspettano in questi mesi estivi. “Lo scorso anno abbiamo avuto delle belle soddi-

Club Circoli Sportivi Storici

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sfazioni nel calcetto e nel tennis ma spero di raccogliere altri risultati prestigiosi. Il nostro circolo è in continua evoluzione sia per quanto riguarda le attività sportive e sia per una modernizzazione delle strutture. Esse infatti sono ormai indispensabili ai soci per svolgere al meglio le molteplici attività sportive che il circolo offre loro. La convinzione è che stiamo lavorando in maniera sempre più costruttiva per il futuro e tutto ciò dà a me e ai soci la forza per guardare avanti con sempre maggiore ottimismo. Ora ci aspettiamo da tutti i nostri atleti dei buoni risultati sportivi ricordando loro che la cosa più importante è tenere alta l'immagine del circolo che orgogliosamente rappresentiamo. Rober to Cundari

CT EUR FRANCESCA SCHIAVONE AL CIRCOLO Quest’anno Francesca Schiavone, la tennista n. 4 della classifica WTA e campionessa in carica degli Internazionali di Francia, ha scelto il CT EUR per la propria preparazione ai Tornei internazionali in calendario. Dal 25 a 29 aprile la bravissima tennista si è allenata con i maestri del Circolo sotto gli occhi attenti di Corrado Barazzutti che ne segue la preparazione. Negli intervalli della preparazione Francesca Schiavone si è simpaticamente intrattenuta con i soci e in particolare i bambini della scuola tennis di Corrado Barazzutti che tra i numerosi impegni tra cui quello di capitano della squadra maschile e femminile, ha avviato pro-

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prio al CT EUR un progetto denominato “Officina del Tennis” che ha riscosso un grandissimo successo tra i piccoli e i giovani (e anche i meno giovani dell’affollato corso adulti) che hanno frequentato la scuola. Una settimana di grande tennis nel suggestivo scenario del Circolo Tennis EUR, grazie anche al bel tempo primaverile che ha favorito la affluenza di pubblico numeroso e appassionato.


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REALE CIRCOLO CANOTTIERI TEVERE REMO VITTORIA NEL TORNEO DEL CLUB DEI CIRCOLI SPORTIVI STORICI ln una splendida giornata di sole, sabato 14 maggio, si sono svolte presso gli Impianti Sportivi dell’Acqua Acetosa le finali della V edizione del Torneo del Club dei Circoli Spor tivi Storici di Calcio a 5, iniziato sin dalla metà di aprile e riser vato esclusivamente ai Circoli associati (CC Aniene, CC Lazio, CC Roma, CC Tirrenia Todaro, CT EUR, RCC Tevere Remo, Spor ting Club EUR, TC Parioli). Il primo incontro è stato disputato, nella Categoria Over 60 dai padroni di casa del RCC Tevere Remo e dai pari età del CC Lazio ed

TENNIS CLUB PARIOLI DISPUTATO IL TORNEO INTERNAZIONALE UNDER 14 "FRIMM" Ancora una conferma per la seconda edizione del Torneo Internazionale under 14 "Frimm" che si è giocato sui campi in terra rossa del Tennis Club Parioli dal 7 al 14 maggio tra i migliori atleti under 14 nazionali ed internazionali. Il Parioli ha dimostrato ancora una volta con questo torneo il proprio impegno ad investire nel tennis e nella formazione sportiva dei giovani talenti, un riconoscimento ottenuto anche dall'ETA (l’associa-

è terminato con una sofferta quanto meritata vittoria (3 a 2) dei primi, sapientemente guidati dal Mister Sansoni, in vir tù soprattutto della tripletta del “sempreverde bomber” Gino Gazzellone. E’ stato quindi il turno degli Over 40 e, un po’ a sorpresa, ma anche in questa occasione con pieno merito, la vittoria ha arriso ai por tabandiera del CC Roma che hanno sconfitto per 4 a 1 la quotata compagine del CC Aniene. Negli Over 50 combattutissimo match tra le rappresentative del CT Eur e dell’Eur Spor ting Club, con successo dei primi (5 a 3) solo al termine di vibranti tempi supplementari. Da ultimo, “derby” nella categoria Assoluti tra il RCC Tevere Remo ed il CC Aniene con vittoria (2 a 0) dei padroni di casa del duo FraduscoSanti grazie alle reti di Claudio Castroni e di Paolo Signorelli. In vir tù dei risultati delle finali, il Trofeo “complessivo” di questa V edizione è stato vinto proprio dai

padroni di casa del RCC Tevere Remo, quale sodalizio che ottenuto, nelle quattro categorie, la migliore prestazione complessiva e che avrà “l’onore” di esporlo nella propria bacheca sino alla prossima edizione dell’aprile 2012. È stata anco-

ra una volta una manifestazione di par ticolare valore che intende rafforzare la condivisione di intenti tra i Circoli aderenti, por tavoce storici dell’ impegno spor tivo, sociale e culturale nella capitale. Valerio Celesti

zione europea che organizza i tornei giovanili) che ha nuovamente assegnato al circolo romano questa manifestazione internazionale. A conclusione di una settimana in cui si sono potuti ammirare gare di altissimo livello tecnico: Enrico Semprebon e Maria Mafutina sono saliti sul podio più alto. Nel derby azzurro, il veneto Semprebon, che in semifinale ha eliminato l'atleta di casa Gian Marco Moroni, ha superato con un doppio 6/2 il favorito Mosciatti. Nel Femminile la russa Marfutina , numero 2 del seeding, ha battuto la svizzera Teichmann con il punteggio di 7/5 6/3. Straordinarie anche le iniziative che si sono svolte durante il torneo: è stato presentato "TooBe", il braccialetto realizzato da Boccadamo per Tiziana Rocca Comunications, il cui ricavato andrà a favore della Fondazione Rava per

costruire un ospedale per i bambini di Haiti; un tocco di spettacolo anche con le protagoniste del film "Faccio un salto all'Avana", Aurora Cossio e Isabelle Adriani protagoniste dell'ultimo film di Enrico Brignano "Faccio un salto all'Avana". Ed infine il TC Parioli è stato il circolo ufficiale per gli allenamenti degli atleti del Foro Italico: anche quest’anno sui campi da tennis del glorioso circolo romano hanno giocato i campioni del tennis, venuti a Roma per giocare i 100esimi Campionati Internazionali d’Italia targati Bnl. "Penso che sia un meritato riconoscimento che la FIT ha voluto rinnovare al TC Parioli per la sua centenaria attività di promozione del tennis” commenta soddisfatto il presidente Maurizio Romeo da pochi giorni rieletto insieme al Consiglio Direttivo alla guida del Circolo. Soddisfatti naturalmente anche i soci del cir-

colo, che hanno potuto godersi da vicino gli allenamenti dei propri beniamini: da Nadal a Fededer, Djokovic, Murray, senza dimenticare i nostri 6 italiani in gara: Starace, Cipolla, Volandri, Seppi, Fognini e Bolleli. Anche le stelle del tabellone femminile hanno calcato i campi in terra rossa del TC Parioli: la Sharapova, La Azarenka, la Dulko, e per le italiane Schiavone, Pennetta, Brianti ed Oprandi.

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Roma tuttincircolo

DUE PONTI SPORTING CLUB CONQUISTATO IL TITOLO REGIONALE DI SERIE C DI TENNIS Il Due Ponti Sporting Club si è laureato Campione Regionale di Serie C maschile di tennis, domenica 22 maggio, sui campi in terra rossa del circolo dei fratelli Tornaboni, che ha ospitato, a partire da sabato 21, il girone finale a quattro tra T.C. Garden, Veio S.C., C.T. Viterbo e Due Ponti. Il Due Ponti ha guadagnato il diritto a giocare la finale, battendo il Veio S.C. con il punteggio secco di 4 a 0: Teodori/Pesoni 6/2 – 6/2; Carbone/Bazzardi 6/3 – 3/6 – 7/6; Tarallo/Nasoni 6/4 – 6/4; Compagnone/ Spinnato 6/2 – 6/4. Il T.C. Garden ha battuto il T.C. Viterbo al doppio di spareggio. Quindi, domenica alle ore 9, è iniziata la sfida per aggiudicarsi il titolo regionale, di fronte al pubblico di casa, accorso numeroso come sempre quando c’è da sostenere le proprie squadre e quando il programma prevede un bello spettacolo. E le attese non vengono deluse: molto equilibrati i primi due incontri, con Teodori che ha battuto Gargaro al tie break del terzo set e Carbone che ha avuto la meglio di Comito con il punteggio di 6/4 – 7/6. Più facile il compito di Stefano Tarallo (ex 150 della classifica atp) che ha “liquidato” Giallanzo 6/0 – 6/1. A questo punto tutta la squadra e il pubblico hanno concentrato la propria attenzione su Cristiano Compagnone, che aveva, nel frattempo, già vinto il primo set 6/4, e con grande sicurezza ha poi tolto ogni speranza agli avversari di andare ai doppi, chiudendo l’incontro al secondo set con il punteggio di 6/2.

Alla conclusione dell’incontro, caratterizzato da grande correttezza, si è svolta la cerimonia di premiazione, durante la quale Ettore Marte, responsabile dei giudici arbitri, in rappresentanza della Federazione, ha consegnato la targa al presidente Emanuele Tornaboni che ha festeggiato insieme ai giocatori Federico Teodori, Salvatore Carbone, Stefano Tarallo, Cristiano Compagnone, Dario Berrettini e Andrea Palmieri, al capitano Alessio Palladino e al coach Alessio Varriale. Appuntamento al 19 giugno per il primo turno del tabellone nazionale, in cui, oltre a giocare per il titolo nazionale, è in palio il passaggio alla serie B.

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Roma tuttincircolo

Il socio del mese Nome: Giuseppe Patacconi

FUTBOLCLUB IL FUTBOLCLUB AI PIEDI DEL TEAM PARNASI: FANTASTICO DOUBLE Annata straordinaria per il Milan di Parnasi che, senza sorprese, ha alzato anche la Futbol Cup dopo aver conquistato, quasi un mese fa, la Futbol League al termine dei playoff. Una coppa in cui si sono affrontate le migliori 14 del campionato, con da una parte il Milan che ha demolito, via via e a suon di gol, tutte le avversarie (Troiani, Cola e Palma) mentre dall’altra parte del cartellone si sono affrontate Liverpool, Lione, Bayern Monaco e Ajax per determinare la possibile outsider del torneo. Ancora una volta il team Impara ha steccato nel momento chiave della stagione, così come accaduto nei playoff della regular season mentre Pellicelli non ha ripetuto la cavalcata che lo aveva portato nella finale degli stessi playoff. Così, un po’ a sorpresa, ne è uscito vincitore il Bayern di Perazza che, però, non ha avuto scampo in finale contro la corazzata guidata in panchina dal duo CancellieriGiannini: 3-1 il punteggio finale con le firme di Salvati, Conforto e Gregucci, mentre la rete della bandiera è stata realizzata da Claudio Dell’Ali che in precedenza, sull’1-0 per i rossoneri, aveva sbagliato una clamorosa chance che avrebbe potuto cambiare l’esito della partita. Se in campo il Milan dà spettacolo, lo stesso avviene sulle tribune dove se la godono Odoacre Chierico e Alessandro Cucciari amici del Presidente Parnasi (si vocifera che possa entrare nella cordata per l’acquisto dell’AS Roma). Per un torneo che finisce, la Futbol Cup, uno che inizia, il Torneo Socia-

Detto: bomber Ruolo: punta Piede Preferito: destro-sinistro Pezzo Forte: si può dire che spacca veramente la porta Squadra del Cuore: la magica

le di Calcio a 5 “Trofeo Newcode” per il quale, onde evitare gli squilibri venutisi a creare durante l’anno nel Torneo di Calciotto, è stata studiata una formula apposita. La strategia che verrà adottata è quella di

tenere altra la media età dei vari giocatori (in totale si parla di 190 anni in campo) e al massimo si potrà schierare solo un tesserato (max Serie C del Calcio a 5 e Promozione del Calco a 11). Al nastro di par-

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tenza ci saranno 24 squadre che, suddivise in sei gironi da quattro, daranno vita al Torneo Sociale Estivo, realizzato per dare equilibrio, spettacolo e divertimento in campo e fuori. Gianmatteo Colla


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etica

La festa dell’Etica

nello Sport

Il 24 maggio atto finale del Concorso SegnalEtica: il MECS ha portato all’Acqua Acetosa oltre 1000 alunni da otto regioni di Lorenzo Arduini_foto di Giulio Ciamillo e Giulia Capasso stata un successo la Festa Nazionale dell’Etica nello sport, organizzata dal Movimento per l’Etica e la cultura nello Sport il 24 maggio scorso presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” all’Acqua Acetosa. Si è trattato dell’atto conclusivo del Concorso SegnalEtica, al quale hanno partecipato oltre 1000 alunni delle scuole secondarie di primo grado provenienti da otto regioni italiane. Gli alunni si sono cimentati in quattro sport – calcio, pallavolo, pallacanestro e rugby – seguiti dai tecnici del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, della Virtus Roma, dell’M Roma Volley e della Primavera Rugby. Ad aggiudicarsi il titolo di Campione nazionale Etica nello Sport 2011 è

È

stato l’Istituto Comprensivo di Montegranaro, paese marchigiano in provincia di Fermo, al secondo posto l’IC via Cassia 1694 di Roma, al terzo l’IC Guido Pitocco di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma. I punteggi finali sono stati assegnati tenendo in considerazione quanto fatto dalle scuole durante l’anno per il concorso, oltre ai punteggi delle gare sportive. Al MECS in questi mesi sono arrivati tantissimi pensieri disegni, cartelloni e video, tutti sul tema dell’etica, che sono stati esposti all’ingresso dell’Aula magna. Inutile descrivere la felicità dei ragazzini nel rivedere i propri lavori al loro arrivo. Il filo conduttore di questa splendida giornata è stato la gioia e l’entusiasmo degli alunni provenienti da tante parti d’Italia che hanno praticato i quattro sport per divertirsi, senza l’ansia del risultato, recepen-

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do in pieno i valori che il MECS intende veicolare pressoi giovani. Durante la mattinata il Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, accompagnato dal Presidente del MECS Gianni Rivera, ha fatto un giro dei campi nei quali stavano gareggiando i giovanissimi, per portare il proprio messaggio tra foto ricordo e tanti autografi.Al loro arrivo i partecipanti hanno ricevuto in regalo la maglietta azzurra del Settore Giovanile e Scolastico FIGC, oltre ad una serie di gadget e merendine dei partner del MECS. I soci fondatori del MECS Paolo Del Bene e Luigi Capasso hanno poi spiegato loro il senso della Festa e le modalità di svolgimento. Graditissimi ospiti della giornata sono stati i DJ di Radio 105 Mitch&Squalo che hanno intrattenuto con la loro musica e la loro animazione i ragazzini prima delle premiazioni. I DJ milanesi hanno scatenato un autentico delirio, tra salti, balli e qualche gavettone, anche tra i ragazzini partiti in pulmann in piena notte per non mancare alla Festa, davvero instancabili.

Convegno “L’Imprenditoria e l’Etica nello Sport” A margine della Festa, presso l’Aula Magna del centro, si è tenuto il convegno “L’imprenditoria e l’Etica nello Sport”, nel quale personaggi del mondo dello sport e non hanno illustrato i vantaggi di utilizzare l’etica come valore aggiunto nella propria attività. Sono intervenuti, oltre a Gianni Rivera, Luca Pancalli, Presidente del CIP, Claudio Barbaro, Presidente ASI, Nicola Dambra, Responsabile CSR & Sustainability Alitalia Giancarlo Abete, Presidente Federcalcio, Pino Capua, Commissione Antidoping Federcalcio Alberto Acciari, Acciari Consulting, Pierfilippo Crucitti, Un Respiro per la Vita, l’ex calciatore Giancarlo De Sisti e gli atleti Pantano (scherma) Paolucci e Portuondo (pallavolo). Gli intervenuti hanno parlato del valore aggiunto che l’etica sportiva può dare ad ogni tipologia di attività, valore che si trova sia nella diffusione di importanti valori presso il pubblico, ma anche come immagine positiva da offrire agli sponsor.

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etica

Ore 7:00

Ore 7:30

Ore 8:00

Arrivo dello staff del MECS e dei volontari al Centro “Giulio Onesti” dell’Acqua Acetosa

Inizia l’allestimento dei campi

Nell’Aula Magna vengono effettuate le prove video e audio

Ore 8:30

Ore 9:00

Ore 9:45

Lo staff sistema gli ultimi dettagli prima dell’arrivo dei bambini

Arriva la prima scuola: si tratta dell’IC Gravante di Grazzanise, in provincia di Caserta

All’ingresso dell’Aula Magna gli alunni ricevono merendine e gadget dei partner del MECS

Ore 10:00

Ore 10:15

Ore 10:30

Gli alunni dell’Istituto Asisium di Roma entrano nell’Aula Magna. L’entusiasmo è già alto.

Continua la turnazione delle scuole. Gli alunni prima di vedere i video si mettono la maglietta del Settore Giovanile della FIGC da indossare durante le gare.

Gli alunni hanno cominciato le attività sportive: una di queste è il calcio

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] festa dell’etica [ etica festa dell’etica festa dell’etica dell’etica festa dell’et esta dell’etica festa dell’etica tica clubstyle

etica

Ore 10:45

Ore 11:15

Ore 10:45

Il Presidente della Federcalcio Abete ed il Presidente MECS Gianni Rivera fanno un giro sui campi per salutare i ragazzi.

I ragazzini della scuola Ilaria Alpi, istituto del quartiere romano di Tor Bella Monaca, affrontano le prove di pallacanestro

Gli alunni dell’IC Giovanni XXIII di Terni si cimentano nelle prove di rugby

Ore 12:00

Ore 12:15

Ore 13:00

Gli alunni marchigiani sono impegnati nella pallavolo

Dopo tanto sport è tempo di qualche minuto di relax per bere un thè

Arrivano i DJ di Radio 105 Mitch&Squalo che iniziano ad intrattenere i ragazzi che hanno finito le gare in attesa delle premiazioni.

Ore 13:45

Ore 14:00

Ore 14:15

Siamo al clou della performance di Mitch&Squalo: i ragazzini sembrano non sentire la stanchezza e si scatenano.

Arriva Gianni Rivera, è il momento delle premiazioni: l’emozione sale

La gioia degli alunni dell’IC Montegranaro, scuola marchigiana Campione dell’Etica nello Sport 2011

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solidarietà

Vince la solidarietà agli Internazionali BNL al Foro Italico Due giocatori del circuito ATP, Andreas Seppi e Guillermo Garcia-Lopez, si sono sfidati in un match di beach tennis organizzato dalla Corona Extra per la salvaguardia delle spiagge europee di Andrea Cecinelli ndreas Seppi e Guillermo GarciaLopez sono i due campioni del circuito ATP, che hanno offerto al pubblico romano una partita davvero singolare. I due assi della racchetta, infatti, si sono sfidati in un incontro di beach tennis rappresentando uno la spiaggia italiana dei litorali di Augusta, in Sicilia,

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e l'altro la spiaggia spagnola di puerto de Sagunto, a Valencia. Queste due spiagge sono state segnalate dagli utenti di internet sul sito www.coronasavethebeach.org, come i due casi più urgenti da salvare per questo 2011. "Corona Save the Beach è nato nel 2008 con l'intento proprio di salvare le spiagge europee, da quest'anno a fianco dell'organizzazione combatte anche il "Charity Program dell'ATP"

cui aderiscono tutti i giocatori professionisti di tennis. Il progetto ha l'obiettivo di recuperare ogni anno una spiaggia degradata. Il Match sulla sabbia del Foro Italico si è concluso con la vittoria di Andreas Seppi, che ha così assicurato l'immediato recupero della spiaggia di Augusta pianificato da Corona Save The Beach per questo mese di giugno. Andreas ha confessato: "Purtroppo a causa degli allenamenti non sem-

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pre ho la possibilità di andare al mare,lo amo e sono perciò felice di partecipare a questa iniziativa e di contribuire al recupero di uno dei nostri meravigliosi territori". Tra gli spettatori erano presenti anche alcuni giovani cittadini di Augusta, che hanno salutato con estremo entusiasmo la vittoria del campione italiano. La Corona inoltre ha consegnato un diploma ai rappresentanti della spiaggia vincitrice.


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solidarietà

In gara con il triciclo Il 16 giugno al Parco Happy Family si terrà Green Race, la gara di tricicli per bambini da uno a cinque anni. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. di Lorenzo Arduini

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iovedì 16 giugno, presso l’area giochi del Parco Happy Family in via Cortina d’Ampezzo 385 a Roma, si terrà un evento sportivo molto particolare: andrà infatti in scena Green Race, la prima corsa di tricicli riser vata ai bambini da uno a cinque anni mai organizzata nella capitale. Si tratta di una corsa organizzata da Happy Family Onlus il cui ricavato andrà interamente a sostenere l’attività dell’associazione. Si an-

nuncia una giornata molto interessante, all’insegna dell’allegria, del gioco e del diver timento nel senso più puro e genuino del termine: i piccoli par tecipanti gareggeranno su tricicli messi a disposizione dalla Onlus in una corsa assolutamente non competitiva, che prevede premi e medaglie per tutti. L’idea è nata dal concetto che impegnare i bambini nella costruzione di un grande “gioco spor tivo” li sensibilizza all’attività fisica intesa come puro diver timento. Una delle storiche prerogative del Parco Happy Family è appunto quel-

la di avvicinare le famiglie alla natura e allo sport. Gli organizzatori prevedono di coinvolgere più di un centinaio di bambini, grazie anche alla collaborazione del Salaria Sport Village, che porterà i piccoli della scuola nuoto, e degli asili nido della zona che saranno presenti per far vivere ai bambini una giornata diversa dalle altre. Happy Familiy Onlus intende destinare il ricavato di questa iniziativa all’allestimento della ludoteca all’interno dell’Ospedale Pediatrico di Larino, ludoteca che prevede, oltre ai giocattoli ed ai materiali tradizionali,

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anche l’installazione di televisori al plasma per permettere ai piccoli pazienti di fruire anche di cartoni animati e programmi televisivi per bambini. In occasione della gara sarà presente Mar tyna Ball, una delle fotografe di bambini più famosa al mondo, le cui foto saranno donate ad un partecipante estratto a sorte. Infine durante la manifestazione saranno preparate delle marmellate con gusti speciali che potranno essere assaggiate da grandi e piccini. Info: tel. 06/3052772 maria.agresti@happy-family.it.


Dott. Giovanni Tarasconi Medico Chirurgo - Doctor of Chiropratic

Sport e chiropratica di Paolo Brandimarte

La chiropratica è la scienza che si occupa degli squilibri del sistema muscolo – scheletrico. Curare gli infortuni sportivi con le “manipolazioni”. Il parere del Dott. Giovanni Tarasconi, Medico Chirurgo Doctor of Chiropratic: “Eliminare i fattori di squilibrio dell’apparato locomotore significa favorire lo sviluppo delle potenzialità sportive”

ott. Tarasconi, che cos’è la chiropratica e quali sono i suoi obiettivi? “La chiropratica è una scienza che si occupa dell’analisi e della cura degli squilibri a carico della colonna ver tebrale e del sistema locomotore (ner vi,

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ossa e muscoli, ndr). Si tratta di una metodica naturale e non invasiva: i trattamenti, condotti da un Medico Chirurgo Doctor of Chiropratic, si basano su manovre precise chiamate “manipolazioni”. L’obiettivo della chiropratica è quello di individuare e risolvere le affezioni del sistema muscolo – scheletrico”.


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salute

Come spiega il massiccio ricorso alla chiropratica da parte degli atleti professionisti e dilettanti? “Effettivamente, sono molte le società spor tive e gli atleti che ricorrono abitualmente alla chiropratica. Le ragioni vanno ricercate nell’ottimo contributo offer to agli spor tivi in genere. Difatti, questa tecnica previene e corregge eventuali alterazioni mor fologiche, migliora la prestazione neurologica, ar ticolare e muscolare, ottimizza la per formance spor tiva ed al contempo, garantisce maggiore funzionalità del sistema ner voso”. Prevenzione in primis, ma anche cura e trattamento degli infortuni sportivi. “Il sovraccarico funzionale ed una preparazione inadeguata espongono gli spor tivi al rischio di infor tuni e situazioni invalidanti. La lista delle patologie a cui va incontro l’atleta è piuttosto corposa: strappi, distorsioni, borsiti, tendiniti , epicondiliti, mal di schiena, problematiche di spalla e bacino. In questo quadro, si inserisce la chiropratica, con un contributo ragguardevole in termini di cura delle disfunzioni ar ticolari. In sintesi: eliminare i fattori di squilibrio dell’apparato locomotore significa favorire lo sviluppo delle potenzialità spor tive”.

filano in merito al rapporto tra chiropratica e sport? “L’avvento della chiropratica nello spor t è testimoniato dal fatto che, nel corso delle Olimpiadi di Pechino (2008, ndr), erano molti i chiropratici a suppor to di atleti e società spor tive. In Italia, la figura del medico chiropratico è stata sdoganata in diverse discipline (snowboard, canottaggio, nuoto, tennis e golf); società spor tive e federazioni si avvalgono di

tale professionalità, inserita a pieno nello staff sanitario. Tutto ciò, avvalora i risultati conseguiti dalla chiropratica in fatto di riduzione delle patologie che affliggono gli spor tivi”.

IL MEDICO RISPONDE

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linea diretta con specialisti in or topedia • fisiatria reumatologia • medicina dello sport • radiologia scienza dell'alimentazione

Scrivete a:

Consensi da parte di società sportive, medici sociali e addetti ai lavori. Quali scenari si pro-

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energia

Impianti sportivi fotovoltaici un trend in crescita Risparmio energetico e rispetto per l’ambiente sono i motivi che stanno spingendo molti gestori a dotare di pannelli fotovoltaici il proprio centro sportivo di Lorenzo Arduini

’attenzione verso la sostenibilità in edilizia ha raggiunto da tempo anche il mondo dello sport. Le strutture all’avanguardia che vengono realizzate oggi, non possono non tenere conto della sostenibilità ambientale, in particolare nel mondo dello sport, dove si spendono milioni di euro bisogna considerare tale aspetto. Non stiamo par-

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lando solamente degli impianti più grandi ed imponenti, dove si svologono i grandi eventi sportivi, ma anche dei centri sportivi più piccoli e dei circoli, dove si pratica il cosiddetto sport di base. Una scelta del genere, a fronte di un investimento iniziale, consente infatti di abbattere i costi di gestione nel tempo e, contemporaneamente, di “vendere” un’immagine positiva e rispettosa dell’ambiente ad utenti, clienti e potenziali

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sponsor. Una fonte d'energia inesauribile e non inquinante, il sole, con l'ausilio dei pannelli solari consente di trasformare un centro sportivo in una piccola centrale elettrica. Numerose applicazioni, una costante ed approfondita ricerca e significativi progressi tecnologici, rendono possibile la progettazione e la realizzazione di impianti sicuri, affidabili e convenienti, in grado di convertire la luce solare in energia.


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energia

Installare in un centro sportivo un impianto fotovoltaico ha molteplici vantaggi: dal fatto di produrre energia ad impatto zero alla possibilità di usufruire degli incentivi del Conto Energia, un contributo statale a fondo perduto sotto forma di tariffa incentivante per ogni Kw/h prodotto nell'arco dell'anno. Con il regime di "scambio sul posto" l'utente potrà utilizzare l'energia autoprodotta per soddisfare il fabbisogno energetico del proprio centro sportivo con notevole risparmio sui costi energetici. Sono state le amministrazioni comunali le prime ad intraprendere investimenti di questo tipo: in questi casi ai vantaggi di natura economica si sono sommati quelli di immagine da spendere poi in campagna elettorale. Gli esempi sono numerosi: negli ultimi mesi è stato realizzato un impianto fotovoltaico sull’impianto sportivo destinato al basket di proprietà del Comune di Firenze denominato “PalaCoverciano”. “Si tratta di un’opera molto importante per lo sport fiorentino - ha detto il Vicesindaco e Assessore allo Sport Dario Nardella -. “Il ‘PalaCoverciano’ diventa così il più significativo impianto sportivo fotovoltaico della città”. Anche il Comune di Tollo (Chieti) ha deciso di convertire all'energia rinnovabile le proprie sedi. Sul tetto dell’edificio che ospita il municipio e su quelli degli impianti sportivi comunali sono ufficialmente in funzione due impianti fotovoltaici. Una tappa importante nella storia di Tollo se si pensa che a produrre l’energia che annualmente viene consumata negli edifici in questione non sarà più il combustibile, ma l’energia solare. Torraca, Viadana, Grosseto, Vicenza, Campello sul Clitunno sono Comuni dove gli impianti natatori hanno raggiunto l'autosufficienza energetica dotandosi di impianti fotovoltaici e illuminazione a tecnologia led. Ad esempio il Comune di Torraca nel 2007 ha realizzato 4 impianti fotovoltaici per un totale di 63.000 kW/anno che provvedono al fabbisogno energetico Comunale e al fabbisogno di una piscina olimpionica Comunale per un risparmio di 144.000 euro l'anno. Questi impianti quindi oltre ad abbattere le immissioni di CO2 garantiscono un notevole risparmio economico a beneficio del Comune e del Cittadino, qualsiasi grande impianto sportivo potrebbe essere dotato di questa tecnologia dai Campi da Tennis allo Stadio al Palazzetto dello Sport consentendo abbattimento dei costi di Gestione. Da tempo anche i gestori di impianti sportivi privati si sono accorti dei tanti benefici di un investimento del genere, particolarmente adatto per esempio ai circoli sportivi dove abbondano le superfici adatte a collocare i pannelli fotovoltaici.

La Global Service Tlc Ravano Green Power è l’azienda che realizza su tutto il territorio nazionale impianti fotovoltaici "chiavi in mano", mentre la Global Service Tlc è l’azienda con mandato nazionale per la commercializzazione dei suddetti impianti. La Global Service Tlc ha sede a Roma, in via dei Santi Pietro e Paolo 56, CAP 00144. Per chi fosse interessato agli impianti fotovoltaici Global Service telefonare allo 0683087738 oppure inviare una e mail all’indirizzo info@globalservicetlc.com.

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golf

Quando smetto

gioco a golf Sono molti gli atleti di vertice di vari sport che si sono dedicati al golf al termine della carriera agonistica di Marco Trozzi

l golf è uno degli spor t più in voga del momento, una disciplina che sta riscuotendo un enorme successo anche grazie a Matteo Manassero, giovane stella emergente del panorama nazionale e internazionale. Quello che fa del golf uno degli spor t più amati sono le sue stesse caratteristiche: possibilità di trascorrere qualche ora all’aria aperta a contatto con la natura, massimo relax e silenzio, lunghe

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passeggiate, ma anche perché può essere praticato in età avanzata senza la necessità di par ticolari caratteristiche fisiche. In molti ritengono quindi che sia un buon viatico contro lo stress quotidiano date le sue peculiarità. È forse questo il motivo per il quale molti ex spor tivi vi si dedicano. D’altronde passare qualche ora sul green è un’attività con delle caratteristiche diametralmente opposte a quelle di altre discipline che fanno della fisi-

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cità una componente fondamentale; per avere conferma di ciò basta pensare a tutti coloro che vi si sono appassionati una volta terminata la carriera agonistica. Innumerevoli sono infatti gli ex calciatori amanti di questa disciplina che fa della concentrazione, silenzio e calma alcune delle caratteristiche principali: Dino Zoff, Rober to Donadoni, Marco Van Basten, Gianluca Vialli, Massimo Mauro (che insieme organizzano anche tornei di benefi-


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golf

cenza in collaborazione con la loro fondazione omonima), Gianfranco Zola, Andriy Shevchenko, Zbigniew Boniek, Alessandro Del Piero, Mauro German Camoranesi, Gigi Riva, Mauro Tassotti e Kakà ai quali si aggiungono Cesare Prandelli e Fabio Capello. Non solo calcio però: sono amanti del golf anche Michael Jordan, ex stella Nba che si è cimentato anche con il fuoriclasse Tiger Woods, il motociclista Kenny Rober ts e l’ex ferrarista Michael

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golf

Uno sport in continua ascesa Il golf è una disciplina in continua ascesa in Italia, i dati del tesseramento (fonte federgolf.it) d’altronde parlano chiaro: negli ultimi dieci anni il numero dei tesserati è praticamente raddoppiato passando dai 58946 del 2000 ai 100548 della scorsa stagione, così come i circoli sono passati da 222 a 265. Dati inconfutabili che sottolineano la crescita del movimento nazionale che mai come in questa fase sta avendo una buona visibilità anche grazie ai risultati di giovani di notevole livello come il già citato Matteo Manassero.

Schumacher, grandi campioni che dopo splendide carriere hanno deciso di dedicarsi a qualcosa di più rilassante. Tutti a più riprese, infatti, hanno dichiarato che la bellezza di questo sport sta proprio nel poter giocare in tranquillità, senza la paura di infor tuni o rischi che altre discipline, come il calcio appunto, possono comportare. Alcuni di loro, come Marco Van Basten, lo praticano a buoni livelli, di-

mostrando anno dopo anno di anno di migliorare il loro “handicap”: in sostanza più un giocatore è bravo, meno colpi gli sono concessi per chiudere ogni buca. Il massimo di colpi in più a buca in Italia è due, quindi in un giro convenzionale di 18 buche si possono avere al massimo 36 colpi di vantaggio, tutto ciò per permettere anche ai giocatori meno esperti di confrontarsi con quelli più abili.

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Le regole Il golf ha numerose regole: dovendo prevedere varie situazioni di gioco, su cui influiscono morfologia dei campi, situazioni ambientali, vantaggi assegnati ai giocatori (i cosiddetti handicap), materiali a disposizione, tipi di competizione, le regole del golf sono aggiornate e pubblicate con cadenza quadriennale a cura degli enti preposti, Governing Body. La regola fondamentale è citata sul retro del libro delle Regole del Golf: Gioca la palla come si trova. Gioca il campo come lo trovi. E se non puoi fare l'una o l'altra cosa fai quel che è giusto, ma per fare ciò che è giusto devi conoscere le Regole del Golf. Si tratta probabilmente dell’unico sport in cui ognuno è arbitro di sé stesso, e quindi onestà e rispetto devono far parte del bagaglio di ogni golfista. Inoltre, esistono procedure da seguire per non incorrere in penalità o semplicemente per sfruttare a proprio favore determinate situazioni. Ecco perché è richiesto un esame delle regole, da sostenere presso uno dei circoli riconosciuti dalla Federazione. Durante lo svolgimento delle gare ufficiali, più che dei veri e propri arbitri ci sono degli osservatori. Ogni concorrente è tenuto in pratica ad auto controllarsi. In caso di controversie ci si appella ad un apposito comitato, il cui scopo principale è quello di far sapere ai giocatori cosa prevedono le regole nel caso specifico. La maggior parte delle regole indica come comportarsi nei casi particolari, ma non mancano regole destinate a scoraggiare il gioco lento, che anzi si vanno man mano inasprendo con l’aumentare del numero di giocatori. Principalmente si distinguono due tipi di gioco. Nel gioco “a buche” (Match Play), si affrontano due giocatori: si assegna un punto al giocatore che conclude la buca nel minor numero di colpi (tenuto conto dell'handicap e delle penalità) e il vincitore è colui che al termine del percorso ha vinto più buche. Nel gioco “a colpi” (Stroke Play) il vincitore è il concorrente che ha percorso l’intero campo nel minor numero di colpi (sempre tenendo conto dell’handicap e delle penalità).


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cinema

Ciak, si gioca! Viaggio nel mondo del golf visto attraverso il grande schermo, tra commedia, storie di grandi campioni ed ambientazioni da urlo di Lorenzo Arduini e pubblicazioni sul mondo del golf spaziano in tutti i campi dei media, dalla car ta stampata ai video, dai programmi ai videogiochi, dalle console al computer, e comprendono diversi generi: libri e giornali di golf per leggere come praticare, che sensazioni provare durante i colpi, come affrontare il campo o il torneo. O ancora i dvd didattici, molto di moda in America, che stanno prendendo piede anche in Italia con alcuni maestri che offrono dei loro video/dvd: non saranno certamente paragonabili a delle lezioni vere e proprie

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ma sono sempre utili per capire quale sensazione dobbiamo provare per un colpo o quale esercizio dover praticare in campo per migliorare o allungare il proprio gioco. Per non dimenticare poi i videogiochi, che sia su computer, Playstation, Wii, Nintendo DS o Xbox, offrono una scelta di giochi di golf veramente ampia. Anche il cinema, malgrado non siano tante le pellicole, presenta degli spunti interessanti con i suoi film sul golf: spesso non si parla di film tecnici ma di golf e amore, altre volte di golf applicato alla vita o ancora di golf visto in modo ironico. Questo però ha l’indubbio vantaggio di poter

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avvicinare anche i non intenditori a questo spor t, magari incuriositi dalle vittorie dei fratelli Molinari e del giovane Manassero e, perchĂŠ no, anche i bambini: essi sono stati considerati per molto tempo non par ticolarmente adatti alla pratica di questo spor t, tendenza che la Federazione sta inver tendo in questi ultimi tempi con grande successo. Abbiamo selezionato tre film che intersecano il golf con i temi menzionati sopra, film di generi diversi che possono essere apprezzati sia da appassionati ed intenditori, sia da chi non ha mai preso in mano una mazza da golf in vita sua.


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cinema

HAPPY GILMORE In italiano il titolo è tradotto in “Un tipo imprevedibile“. Nel cast Adam Sadler, Christopher Mcdonald, Julie Bowen e Dennis Dugan. Il giovane Happy Gilmore ha una grande passione per l'hockey su ghiaccio ed è deciso a diventare un campione in questo spor t. La squadra della scuola però lo rifiuta, e, mentre sfoga la propria rabbia, Happy scaglia con forza alcuni oggetti lontanissimo. Quel gesto casuale lo fa approdare ad un'altro spor t completamente diverso, il golf. Un film del 1996 davvero esilarante che ha avuto un grande successo soprattutto perché può piacere anche a chi di golf non capisce nulla.

THE LEGEND OF BAGGER VANCE In italiano “La leggenda di Bagger Vance“, diretto da Robert Redford: Will Smith, il saggio caddy, Matt Damon, il talentuoso giocatore di golf, Charlize Theron, la bella da conquistare sono i protagonisti di questa pellicola che piacerà moltissimo soprattutto ai golfisti. Il riscatto di un ex promessa del golf che dopo aver preso parte alla guerra ha perso ogni motivazione (oltre allo swing) ma che grazie ai preziosi consigli del fedele caddy Bagger Vance tornerà di nuovo a vincere: sarà proprio lui a fargli comprendere come attraverso il gioco si può capire e dare un senso alla vita. Il film è del 2000 e si trova facilmente in videoteca.

IL PIÙ BEL GIOCO DELLA MIA VITA Sapete chi fu Francis Ouimet? Fu un dilettante che realizzò una impresa clamorosa: nel 1913 par tecipò al U.S. Open contro i migliori campioni del mondo tra cui il grande Harr y Vardon. Ouimet si avvicinò al golf por tando la sacca nel golf club accanto alla sua casa e, diventato for te, venne invitato a par tecipare al torneo che si svolgeva sul campo di casa. Non aggiungiamo altro se non l'invito a vedere questo film che appassionerà e commuoverà anche chi di golf non conosce ancora nulla. Il film poi è un must per gli appassionati di golf che possono godere di una regia e fotografia davvero eccellente.: ambientazioni e colori di grande suggestione per una storia troppo bella per sembrare vera.

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sponsoring

Quando la pallina fa centro negli sponsor Uno sport in forte crescita. Tantissimi gli appassionati ed impressionante la macchina delle sponsorizzazioni messa in moto attorno al golf. E gli atleti sono sempre pi첫 testimonial ed immagini di successo, anche e soprattutto fuori dal green! di Valentina Altavilla

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sponsoring

ltro che sport da circolo, elitario e aristocratico. Il golf ormai è uno degli spor t più popolari non solo nel mondo, ma anche in Italia. Una popolarità che è diventata ben presto un vero e proprio business, con un giro di affari che in Europa è di circa 50 miliardi di euro, mentre in Italia si aggira sui 350 milioni per introiti diretti, ossia per quelli relativi unicamente alle attività del circolo golfistico. Naturale che con queste cifre, i golfisti diventino immediatamente delle star, con una immagine richiestissima dagli sponsor. È il caso ad esempio di Tiger Woods, dei fratelli Molinari e del giovane talento made in Italy Matteo Manassero, solo per citarne alcuni. Par tiamo da Tiger. Il golfista statunitense, conosciuto dai più per le sue scappatelle extraconiugali, è ancora il numero 1 del golf mondiale. Scandali e avventure sessuali però, che, se da un lato hanno offer to al campione tantissima visibilità e attenzione (seppur negativa) da par te dei media, dall’altro hanno prodotto anche una fuga in massa degli sponsor dalla sua immagine poco “pulita”. Fra questi la Gatorade che ha ritirato la bevanda a lui dedicata e la Pepsi Cola. Altri brand, con un ragionamento diametralmente opposto, hanno invece continuato a sostenere l’immagine di Tiger, magari ricorrendo a un cambiamento delle strategie di marketing. Il campione continua cosi ad essere il testimonial della Nike Golf e della EA Sports, marchio leader nella produzione di videogiochi. Il motivo? La nuova serie del videogioco basato su Tiger Woods è in sviluppo ormai da tempo e l’immagine del campione è legata a doppio filo al brand. Per questa ragione il perdono è consigliato più che altro da una collaborazione di lunga durata e obbligato da un lauto investimento già profuso. Per fortuna però ci sono anche atleti che conquistano gli sponsor e le pubblicità grazie semplicemente ai successi ottenuti sul green e ad un volto pulito e vincente. Come non ricordare infatti i fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo che da soli rappresentano un bellissimo spot per il golf italiano. Un successo dietro l’altro per i Fratelli d’Italia che hanno definitivamente consacrato questo spor t a livello internazionale grazie alla conquista nel 2010 della World Cup, trionfo mai avvenuto nel nostro Paese. Tanti gli sponsor legati a Dodo, il maggiore dei Molinari: TaylorMade, Rudy Project, Colmar e Kia. I due ragazzi sono anche molto at-

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“La nuova serie del videogioco basato su Tiger Woods è in sviluppo ormai da tempo e l’immagine del campione è legata a doppio filo al brand. Per questa ragione il perdono è consigliato più che altro da una collaborazione di lunga durata e obbligato da un lauto investimento già profuso.” 75


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sponsoring

tivi nelle attività benefiche, tra cui quelle riguardanti la ricerca sul cancro e i bambini del Burkina Faso. L’ultimo baby campione italiano che sta già facendo impazzire i tifosi del golf è invece Matteo Manassero, un teenager da record, il piu' giovane golfista di sempre a passare il taglio al Masters di Augusta. Non solo. Matteo infatti è già diventata una faccia da coper tina che può valere addirittura fino a a un milione di euro. A soli 18 anni, il campioncino fa già gola a tante aziende che per lui sono pronte a mettere subito mano al por tafoglio. Secondo l’esper to di marketing spor tivo Alber to Acciari, Matteo rappresenta “l'immagine dell'Italia che avanza, dell'Italia che vince; il target di sponsor a cui Manassero può interessare e' vario: direi prodotti giovani adatti a essere veicolati da un ragazzo della sua età, da una bevanda, all'abbigliamento, a una moto. Non una macchina, almeno fino al prossimo anno'', secondo Acciari. Il talento veneto è testimonial di tantissimi brand, tra cui Carpisa (da pochissimo tempo), l’azienda napoletana leader nel settore borse e pelletteria, che ha puntato su di lui per il prossimo biennio. Ed ancora. Il giovane golfista, tra i 35 del Golf World Ranking, ha siglato anche un'altra impor tante sponsorizzazione, quella con Kinder+Sport che conferma la sua crescente presenza nel golf. Matteo è il volto anche del marchio di orologi di lusso Rolex affiancandosi cosi a leggende di ieri e di oggi, tra cui spiccano Arnold Palmer e Jack Nicklaus. È inoltre il testimonial dell’Abu Dhabi Tourism Authority, diventando cosi l’ ambasciatore del paese asiatico in giro per il mondo. Come abbiamo visto insomma, il golf si sta rilevando negli ultimi tempi uno sport in grande ascesa. Basta dare un’occhiata alle cifre degli ascolti su Sky per la Ryder Cup l’anno scorso, che ha visto trionfare la squadra europea dei fratelli Molinari. Ben 1 milione e 150 mila i telespettatori su Sky. Numeri da capogiro, soprattutto se si pensa che il tempo medio di visione per le dirette è stato di ben 70 minuti pro capite e che in genere le gare di golf raccolgono in tv poco piu' di un decimo di quest' ascolto. Non solo gioco quindi, ma un business stellare che in Italia ha portato ad una forte valorizzazione turistico – immobiliare dei territori, oltre che un considerevole aumento dei tesserati negli ultimi anni. E poi, ovviamente, ci sono loro, i campioni a rappresentare con la loro immagine la ciliegina sulla tor ta del golf e... degli sponsor!

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tendenze

Capelli rasati il nuovo trend di sportivi e non Radersi i capelli è comodo e conveniente per chi pratica sport e piace alle donne di Lorenzo Arduini

avigando nel mare sconfinato di Internet, tra le tante community e i mille forum con voce al femminile, emerge una realtà insindacabile quanto evidente: la donna di oggi, preferisce l’uomo rasato. L’uomo rasato è sexy, virile, forte, insomma è l’oggetto del desiderio che conquista il gentil sesso. Inoltra dà un’immagine di sé più attiva, dinamica e sportiva. È un po’ di tempo che questo taglio di capelli ha preso piede nelle teste degli uomini. Sarà soltanto l’effetto di una moda?! Noi crediamo di no. Certo è fuori dubbio che ormai la testa rasata è un look di tendenza. Uno dei motivi di questo successo sono le immagini proposte dal mondo della moda e del cinema e dello sport. Quest’ultimo, con i tanti esempi di campioni rasati, ha convinto gli ultimi scettici. I capelli rasati sono estremamente comodi: l’uomo di oggi, sportivo, dinamico e molto attento al suo aspetto fisico preferisce un look pratico che gli permette di mostrarsi impeccabile giorno e notte. La community del rasato è formata quindi da tanti ‘rasati per scelta’ ma anche dai tanti, tantissimi, rasati per necessità. Quando la calvizie, o un considerevole diradamento dei capelli incombe, molti uomini determinano il loro cambiamento! Le donne, a quanto pare, apprez-

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zano molto ed è molto comodo e pratico anche per chi pratica sport. Nel mondo della cosmetica specializzata, c’è chi si è accorto di questo trend e ha deciso di investire in questa nicchia di mercato, prestando la propria esperienza e professionalità al servizio della cura di viso e testa. Parliamo di Filgi Cosmetics, che ha creato la linea ZERO – Head Skin Care, dedicata agli uomini calvi e rasati. Extra delicati, sebo regolatori, anti lucidità, protettivi, ipoallergenici e anti irritazione. I prodotti di ZERO conoscono perfettamente le problematiche dell’uomo calvo o rasato e rispondono ad ogni esigenza. Gel rasatura, idratanti post rasatura e detergenti, distribuiti in 4 linee specifiche, studiate appositamente per chi si rade viso e testa con la lametta. E per chi alla lametta preferisce il rasoio elettrico, da giugno sarà in vendita anche la linea E-Razor: gel rasatura ad assorbimento ultra rapido e siero post rasatura con effetto ritardante sulla ricrescita del pelo. Una rivoluzione nel mondo della rasatura elettrica. Tutti i prodotti Zero Head skin care rappresentano una vera novità nella cosmetica maschile specializzata. In vendita in tutti i supermercati e nelle migliori profumerie d’Italia. Segui la community di Zero sulla pagina Facebook e sul sito www.zerofilgi.it.


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sport&turismo

Isole Laccadive paradiso dello snorkeling Viaggio in uno dei luoghi più esotici ed incontaminati del mondo, un vero paradiso per gli amanti dell’attività subacquea. di Lorenzo Arduini

el mondo esiste un numero molto alto dei cosiddetti paradisi tropicali, luoghi che i più identificano con lunghe spiagge dalla sabbia bianca contornate da palme affacciate su mari dall’acqua cristallina, spesso situate su isole ed isolette. Questi luoghi si trovano in molte par ti del mondo, lungo i due tropici, quello del Cancro e quello del Capricorno. Queste spiagge sono il must per gli amanti dello snorkeling: con il termine snorkeling si intende il nuotare in superficie utilizzando il boccaglio o aeratore (in inglese: Snorkel). Oggi lo snorkeling è un’attività fisica molto dif-

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fusa per finalità turistiche, svolto per osservare fondali evocativi, barriere coralline ed i pesci che li popolano. In alcune di queste mete è diffuso ormai da parecchi anni il turismo di massa, come per esempio alle Maldive o in molte isole e coste affacciate sul Mar dei Carabi. Qui il viaggiatore può trovare tutti i ser vizi e i comfor t necessari per una vacanza all’insegna del completo relax, ma forse, con il passare degli anni, questi luoghi stanno perdendo l’autenticità e l’esotismo che li ha sempre caratterizzati: questo a causa del proliferare di resor t e grandi alberghi di stampo internazionale, con annessi bar, ristoranti e discoteche che hanno ricreato, forse un po’ troppo

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l’atmosfera che tutti noi viviamo ogni giorno a casa nostra. Di contro esistono un’infinità di luoghi ancora quasi totalmente incontaminati, dove è difficile anche accedere ad una televisione, dove non è comodo arrivare e non si può pretendere di essere ser viti e riveriti, ma che garantiscono la scoper ta dell’autenticità della natura e della cultura tipici di quelle località. In questo ar ticolo chi scrive vuole parlare di una meta di quest’ultima tipologia, meta sconosciuta ai più ma in grado di regalare agli appassionati di snorkeling, e non solo, un’esperienza indimenticabile: le Isole Laccadive. Le Laccadive costituiscono il più piccolo territorio dell’India: situate nel Mar Arabico, con-


sistono di dodici atolli corallini e numerose isolette che si trovano a 200/300 km al largo della costa di Kerala. La super ficie totale del territorio è di soli 32 km² e undici delle isole sono disabitate. Le isole sono tutte di origine corallina, la popolazione parla la lingua Malayalam e le donne ed i bambini vestono come gli abitanti Moplams della terraferma. Le Laccadive rappresentano un paradiso incontaminato ed offrono fondali mozzafiato e lagune interne dove il bianco della sabbia contrasta meravigliosamente con il blu del mare. Le acque delle Laccadive sono un paradiso per i subacquei e per chi pratica snorkeling. La vita sotto il mare pullula di pesci e coralli coloratissimi. Le spiagge, ricche di conchiglie e costeggiate da palme, garantiscono frescura anche nei mesi più caldi. Il periodo migliore per fare una vacanza alle Laccadive rimane comunque da novembre a giugno, ma bisogna tenere presente che l’accesso alle isole è consentito ad un numero limitato di turisti e pertanto occorre prenotare con largo anticipo. Inoltre, visto che vi aspettano numerosi scali e dovrete ottenere un permesso per visitare le tre isole aperte ai turisti, è preferibile rivolgersi ad un tour operator specializzato per l’organizzazione del viaggio. Il clima di queste isole è tropicale, umido e monsonico. Il tasso di umidità si aggira generalmente attorno al 70 – 75% e la temperatura media annuale è compresa tra i 27,3°C e i 27,9°C. I periodi di clima secco sono compresi tra novembre e aprile. Alle Laccadive sono solo tre le isole dove possono soggiornare i turisti non indiani: Agatti, Bangaram e Kadamat. Tutte le isole sono egualmente belle per le lunghe spiagge e per il mare cristallino, l’unica differenza riguarda il prezzo dei resor t. Agatti è l’isola principale ed anche la più grande, dove c’è l’aeropor to, un villaggio indiano con negozi, le auto ed i resor t: i fondali brulicano di tar tarughe. Bangaram è un’isola privata, più piccola, con un resor t esclusivo di stampo internazionale. L’isola è un piccolo paradiso tropicale adornato da un’interrotta spiaggia argentea e circondato da una laguna lunga 10 chilometri e larga 6, per un’area di circa 40 chilometri quadrati. Infine Kadmat, la più piccola, è lunga 12 Km e larga appena 800 metri. E’ presente un’unica strada, un villaggio indiano con auto ed un unico resort di gestione governativa indiana. Per il nostro viaggio abbiamo scelto quest’ultima, in quanto è la più esotica ed incontamina-


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sport&turismo

Il viaggio alle Laccadive • Posizione geografica: Mar Arabico, al largo della costa di Kerala • Clima: tropicale, umido e monsonico. • Periodi consigliati: da novembre ad aprile • Volo: da Roma a Milano per Agatti con scalo a Kochi • Pernottamenti: resort e alberghetti. • Trasporti: aereo, barche. • Pasti: in resort e ristorantini

Lo snorkeling • Si intende il nuotare in superficie utilizzando il boccaglio o aeratore • Attività nata per la pesca in apnea • Attività oggi diffusa per finalità turistiche, svolt per osservare fondali evocativi e i pesci che li popolano

ta: ipotizzando una vacanza della durata di 10 giorni, si parte dall’Italia (Roma o Milano) il venerdì pomeriggio, con destinazione Kochi (Cochin), dove l’arrivo è previsto per il sabato mattina. In giornata, di solito a mezzogiorno, attende il volo per Agatti: il panorama delle Laccadive dall’alto è spettacolare. Una volta arrivati la sala d’attesa degli arrivi è accanto ad una spiaggia meravigliosa, che invita a fare un bagno nell’acqua cristallina. Da qui ci si trasferisce al porto dove attende la barca che porta a Kadmat: la navigazione è piacevole e si vedono bei paesaggi di isole. Allo sbarco a Kadmat è a disposizione un bus governativo che accompagna al resort. Nella spiaggia del resort, oltre a godersi il sole ed il mare è possibile fare snorkeling nel reef di fronte alla spiaggia stessa, ma anche diving nel centro sub del resort. Oltre ai fondali marini sono assolutamente consigliabili le passeggiate nelle lunghissime e solitarie spiagge ed il giro dell’isola con le biciclette messe a disposizione dal resort. Per quanto riguarda i pasti, la cucina del resort, essendo quest’ultimo frequentato solo ed esclusivamente da indiani, è vegetariana, ma, su richiesta, viene cucinato anche il pesce.

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T B R U O L P C S e zion o u b i r n dist e ama le n i h a i o c r or tiv coloro amato p s ti e azin ce a tut istico e g a m à vo sion s d imo Il pr ita che r t profe u grat lo spo

a i Golf m p o u liaion C di Rpen d a t I d’ rat ittà n O y GiroFedteona CItaliaf Tropihtuf fi na e i d l a W S i o y r Ma BMdes Guropei rugbzza di cenati e oni d i Pia r e M pio Nazi co d howven i Cam Seiso Ipp otormSa tSieca oatle all cor oma bMy R n i o C R Rugala d Baseb a G li di n ogn l e a s i o d s l d B a Go Mon ki P w di S Sho r o t o M


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golf

Il bastone prolungamento della mano di Simone Selli

olto spesso il giocatore principiante pensa che il movimento del golf sia del tutto innaturale. La spiegazione sta nel fatto che l'enorme quantità di informazioni che di solito si cerca di applicare, rende il meccanismo troppo pensato e volontario. Il tiro di golf è un lancio, gestito da formule di biomeccanica elementare, usate istintivamente nel quotidiano, da ognuno di noi. La mattina lanciamo il bustone dell'immondizia spesso da lontano, centrando la bocca spalancata del cassonetto, a lavoro lanciamo palline di car ta centrando il cestino nell'angolo e quando saliamo sul treno siamo spesso costretti a lanciare la borsa sul terzo gradino di una passerella troppo stret-

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ta. L'uomo sa lanciare dunque e lo fa da sempre e nello stesso modo. Una leggera rincorsa del braccio, aiutata dalla schiena con gli oggetti più pesanti, la mano che guida un movimento naturale e rilassato, verso l'obiettivo da raggiungere. L'oggetto viene scagliato nella direzione voluta, la stessa traiettoria sarà seguita dal braccio e dal peso del corpo trasferito sulla gamba d'appoggio. Tutto questo succede normalmente anche in un corretto swing di golf. Solo una cosa rende il compito più difficile: un attrezzo che prolunga le braccia e ci allontana dalla pallina. Quindi il bastone è il prolungamento delle braccia e la mano destra è la testa del ferro. Se lanciamo un sasso verso un bersaglio, lo indirizzeremo proprio di fronte ad esso. Provate con dei piccoli swing, muovete il bastone por tando la testa del fer-

ro (la vostra mano destra) in direzione della bandierina, insieme al peso del corpo che seguirà il senso del lancio. Con il polso sinistro ben fermo, le mani all'impatto si troveranno DAVANTI alla testa del bastone. Il corpo incomincerà a muoversi con fluidità ed armonia. Quello che di solito altera questo equilibrio innato è la solita ricerca della distanza e della forza bruta. Spintoni, movimenti con la schiena e rotazioni inutili por tano a gesti innaturali che compromettono drasticamente l'efficienza delo swing . Provate con convinzione a tirare por tando il bastone verso l'obiettivo, attraversando la pallina come se il il ferro fosse il prolungamento del vostro braccio. Corpo braccia e bastone gestiranno una nuova armonia con una semplicità ancestrale ritrovata. Buona pratica...

LaRepubblica.it apre una sezione sul golf Il mondo del golf sta vivendo qualcosa di magico e irripetibile e l'interesse verso questo sport sta crescendo di giorno in giorno. I risultati dei fratelli Molinari e di Manassero sono il fantastico propulsore di questo movimento. I Media sono più presenti che mai, con la pubblicazione di articoli, servizi e inserti sul golf. Anche la TV non è da meno. Ultimamente la Rai ha inserito un bellissimo programma in chiaro, che porterà i maggiori tornei americani nelle case veramente di tutti anche il Web segue questa poderosa tendenza. Repubblica.it, il secondo sito più cliccato dell'etere, con i suoi 2 milioni di contatti giornalieri apre una sezione sul golf che si chiamerà “campo pratica”. Conterrà molto materiale utile al giocatore e per chi ha deciso di avvicinarsi a questo fantastico mondo. All'interno, si parlerà di tecnica, alimentazione, medicina, vacanze gare del tour e tanto altro ancora. In oltre troverete una rubrica di Piero Sabellico (Docente di tecnica al Centro Federale di Sutri) che risponderà alle mail degli appassionati. Auguriamo un grande successo a questa bella iniziativa, dando appuntamento a tutti i golfisti del web su Repubblica.it/sport/golf

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fitness

di Fabio Ingargiola Personal Trainer_fabioingargiola@yahoo.it

Come si corre? Correre non è una specialità particolarmente tecnica. Ci sono però alcuni aspetti importanti per rendere più economica ed efficiente l'azione di corsa. orrei soffermami in quest’articolo soprattutto sugli errori tipici di chi apporoccia alla corsa, non rivolgendomi al chi corre per diletto o gareggia su strada in distanze medie o lunghe.

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APPOGGIO DEL PIEDE: PUNTA O TALLONE? Esistono due tipi di appoggio sul terreno: con il tallone e sull'avampiede. Come distinguerlo? Solitamente è il rumore dell'impatto con il terreno a farti capire se appartieni alla prima o alla seconda categoria. Se l'impatto con il terreno è rumoroso, ciò indica che atterri prevalentemente sul tallone e che la tua corsa è poco elastica e poco efficace. Se invece c'è solamente, un minimo rumore, allora la tua corsa è particolarmente reattiva, e sebbene sia sicuramente più efficace, non è particolarmente indicata per il neofita o chi corre lunghe distanze. Chi atterra prevalentemente sul tallone lo fa perché corre con le ginocchia bloccate, oppure perché fa un passo troppo lungo. Il modo migliore di correre è quello di effettuare una specie di "rullata" tra la parte mediana e l'avampiede, in questo modo si ottimizza la spinta e si riducono i traumi.

valutare l'impor tanza dell'azione delle spalle e delle braccia: il loro movimento ser ve a controbilanciare gli spostamenti del corpo nella fase di spinta e di volo della corsa. Chi corre con i gomiti molto piegati solitamente ha anche le spalle contratte e rigide. Le spalle invece devono sempre rimanere rilassate ed avere un leggero movimento in equilibrio con il ritmo di corsa: quanto

L’AZIONE DELLE BRACCIA. Anche nella posizione delle braccia si distinguono due tipi di comportamenti. Alcuni corrono con l’angolo gomito molto chiuso e le mani che quasi toccano il mento, quasi come i pugili. Altri invece hanno le braccia quasi abbandonate lungo il corpo, i gomiti rivolti all'esterno e con le dita delle mani che puntano il terreno. Una posizione intermedia tra queste due è l'ottimale. Non sotto-

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più veloce è l'andatura tanto maggiore è il loro movimento. E’ buona norma ogni tanto lasciare andare giù le braccia per un paio di secondi e poi riprendere l’azione di corsa per rilassare spalle e braccia ma anche i muscoli del collo e del trapezio. BUSTO E TESTA. Evita le spalle incur vate in avanti, collo incassato e sguardo fis-


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fitness

so per terra a guardare i piedi. Devi invece avere il busto eretto e le spalle aper te in modo da poter espandere al meglio il torace per favorire la respirazione. In questo modo il bacino non è troppo inclinato in avanti ed il movimento delle anche è più ampio e di conseguenza la falcata più aperta e lunga. La testa è in linea con il busto e lo sguardo diretto in avanti e non verso il basso.

LA RESPIRAZIONE: NASO O BOCCA? Fino a pochi anni fa il consiglio era quello di respirare sempre con il naso perché era credenza che arrivasse più aria, che fosse più pulita ed anche ad una temperatura ideale per non danneggiare le vie respiratorie e i polmoni. Ma se questo suggerimento è valido per gli ultimi due aspetti, non lo è invece per il primo: re-

spirando con il naso entra meno aria rispetto a quando si respira con la bocca. E’ vero invece che la respirazione nasale rende l’aria più pulita perché i peli e le ciglia delle cellule epiteliali del naso depurano l’aria da eventuali polveri. Per quanto riguarda invece la temperatura dell’aria inspirata, respirare con il naso è certamente consigliabile quando fa molto freddo, di solito quando la

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temperatura si avvicina a 0°. In definitiva si può tranquillamente respirare con il naso se lo sforzo fisico da sostenere è piuttosto blando, ma con l’aumentare dell’intensità i muscoli hanno bisogno di maggior ossigeno e diviene naturale spalancare la bocca alla ricerca di tanta aria. In pratica inspirare naso – bocca ed espirare solo bocca. Buona corsa a tutti!


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Ritorna il celebre Expander 90, lo storico modello Sector. Si tratta di orologi riconoscibili per la loro cassa in resina, per lo più nera, e gli inconfondibili cinturini con inserti colorati in materiale tecnico. I nuovi Sector Expander 90 sono disponibili in sette diverse colorazioni (giallo, arancio, verde e blu) e si distinguono per uno spiccato plus sulla funzionalità e garantiscono resistenza ed impermeabilità straordinarie, grazie all’uso combinato di acciaio e tecno resina. Disponibili in due versioni: quella cronografo e 3H, entrambi resistenti all’acqua fino a 100 mt.

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EDIZIONE SPECIALE KASK VERTIGO

Belkin ha lanciato una gamma di soluzioni innovative per l’iPad 2 tra cui spicca il “FlipBlade Adjust” e le Super sottile. Il FlipBlade Adjust è un supporto compatto che permette di mantenere l'iPad sia in posizione orizzontale che verticale. Con un semplice movimento, si potrà passare dalla visione di video alla scrittura di e-mail, mantenendo sempre una posizione ergonomica ottimale e un eccellente angolo di visualizzazione. Belkin ha anche introdotto la nuova linea di eleganti custodie “Folio” con supporto per passare velocemente dalla fruizione di contenuti alla scrittura. Oltre a garantire la massima protezione, permettono di posizionare il tablet verticalmente, per leggere libri o giocare ai videogame in qualsiasi momento.

In occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia KASK ha ideato con il team Sky una versione speciale del Vertigo, modello utilizzato dai ciclisti della squadra britannica per le loro performance nonché top di gamma della collezione KASK. L’azienda italiana in collaborazione con il team ha infatti ideato per l’occasione una versione che vede l’aggiunta di un logo raffigurante il tricolore e la scritta “150 Italia” durante tutte le tappe italiane. La Milano - Sanremo è stata la prima occasione in cui il team Sky ha sfoggiato la variante “Vertigo 150 Italia”. Il casco K 10 Italia, 100% made in Italy, ha tra le caratteristiche una tecnologia in moulding che prevede l’unione della calotta interna in polistirene alla calotta esterna in policarbonato e che garantisce una maggiore capacità di assorbimento degli urti. Disponibile nei colori nero, tricolore verde, bianco, carbonio, iride,tricolore blu, rosso, blue e lime.

BASTONE DA GOLF CALLAWAY

PALLA DA GOLF 20XI NIKE

Ecco il nuovo Big Easy Driver FT-IZ della Callaway. Si tratta di una mazza super tecnologica in grado di aiutare i giocatori a rompere la barriera della distanza. Permette una distribuzione del peso polare, un feel incredibile e una maggiore velocità (accelerazione lineare) grazie ad una pesante sorgente di potenza allineata sul retro del bastone per localizzare il peso nella parte anteriore e posteriore del driver. Inoltre, per ottenere una combinazione ottimale di performance e feel con un look ad effetto, si è sfruttata la tecnologia Fusion utilizzando titanio fuso, fibra di carbonio vulcanizzata, alluminio laminato e acciaio fuso. Il tutto è completato da un design aerodinamico del corpo che riduce l’attrito nel downswing per velocità d’impatto più elevate.

Novità in casa Nike per il golf. È nata infatti la nuova palla da golf, la 20XI, che nasce da una collaborazione con gli esper ti in materiali della DuPont. Il nucleo in gomma della pallina è stato sostituito da una par ticolare resina che rende la pallina più leggera, più veloce e più facile da controllare. La 20XI migliorerà tre aspetti fondamentali del gioco: maggior distanza, miglior traiettoria e maggior controllo sul green. Due sono le versioni commercializzate, la 20XI-S (tour level spin) e la 20XI-X che, per avendo tutte le qualità sopra descritte, massimizza la distanza del tiro.

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