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Lo sport che unisce Verona, Firenze e Modena. La Nazionale di Rugby in tour per il Belpaese


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Sommario

sommario Novembre 2010

Editoriale Sono Premonitori Questi Ragazzi

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Focus Roma sempre protagonista Cultura sportiva

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Una giornata da dimenticare

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I tifosi vanno educati

Sport Club Anno VIII - n. 64 - Novembre 2010

13 Diritto e Rovescio Il rimorso di un padre e la colpa di essere figlio 14 Riflessioni Argentini e rugby

38 Calcio Ritorno al calcio di una volta 42 Club News Prodigio Miccoli: recupero a tempo recordo 44 Marketing Un evento indimenticabile

Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004 Direttore responsabile Luigi Capasso l.capasso@sportclubmagazine.it

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Etica Sportiva Motori Golf Tuttincircolo AQUANIENE Circoliamo Roma tornei Fitness Sport slyle Psicologia

Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Alessandro Cochi, Paolo Del Bene, Daniele Popolizio Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Arduini, Matteo Cirelli, Carlo Stigliano, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, Andrea Cecinelli, Luigia Latteri Golf Simone Selli Sport&Finanza Marcel Vulpis Rugby Andrea Cimbrico Progetto grafico e Impaginazione Adversign s.r.l. grafica@sportclubmagazine.it

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46 Maratona La martona di Roma nell’elite delle corse mondiali 48 Fiamme Gialle Agli Under 23 atletica FIamme Gialle da applausi 50 Marketing Dalla società sportiva all’impresa sportiva

via Morlupo, 51 00191 Roma tel. 06 97600342 fax 06 97277879 www.sportclubmagazine.it info@sportclubmagazine.it Direttore editoriale Luigi Capasso

12 Focus

16 Cover Novembre ispido da vivere tutto d’un fiato 22 Focus Fratelli di sport 26 L’obbiettivo Cinquant’anni e non sentirli 28 Badminton Donne ai vertici 32 Nautica Parte da Genova la nuova stagione della nautica

Sport Club srl

Presidente Onorario Giuseppe Capelli Pubblicità Adversign s.r.l. Davide Campanella Via Morlupo, 51 - 00191 Roma tel. 06 97600342 cell. 335 7574074

d.campanella@sportclubmagazine.it Redazione Napoli Sportform - Centro Direzionale Is. B/3 - Napoli tel. 081 19562785 - fax 081 19562657 info@sportform.it

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Stampa Arti Grafiche Agostini s.r.l. - Roma Finito di stampare nel mese di Ottobre 2010

www.sportclubmagazine.it

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Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Editrice Capasso s.r.l.

Sport Club è anche su


www.aams.gov.it

Aams. Il governo dei giochi.

Il gioco è bello quando è responsabile. Responsabilità è giocare senza perdersi. Responsabilità è non consentire il gioco ai minori. Quando giochi segui la rotta giusta. Quella della responsabilità e dell’intelligenza, della legalità e della sicurezza. Solo così sarai sicuro di divertirti senza perderti. Aams. Regole chiare, massima trasparenza, sicurezza per tutti.

D’intesa con

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Editoriale

di Luigi Capasso

Sono Premonitori Questi Ragazzi asterebbe ascoltare attentamente una canzone per riavvicinare due popoli offesi. Il “romano de Roma” Alex Britti che in una splendido testo “Milano” racchiude il pensiero capitolino sulla città meneghina. Ed è una lirica tanto riflessiva quanto romantica che brilla di amore per un popolo che sventola lo stesso Tricolore. Basterebbe una palla, ovale o rotonda, che si tenga in un palmo di mano o con due mani, per riavvicinare il pensiero e la cultura di due città così lontane ma che splendono sotto lo stesso sole. Niente pagliacciate per la tv con pajate e rigatoni, polenta e panettone, niente manifesti affissi per le strade, basterebbe spogliarsi di odiosi luoghi comuni e guardare al nord Europa dove i, comprensibili ma non condivisibili, steccati culturali che nascono tra secolari campanilismi di uno stesso Paese trovano la medicina di tutti i mali con lo sport. Le chiamano Match Race, sono sfide secche tra compagini di due città rivali nello sport del canottaggio, ma ormai il termine simboleggia tutte le discipline. Le più famose nacquero in Gran Bretagna, ma hanno trovato un forte feedback in Germania ed in Spagna. Da noi le hanno adottate gli

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studenti, e più precisamente quelli della LUISS e della Bocconi che ormai da due anni si sfidano in agguerriti e spettacolari incontri di rugby sui campi verdi della Capitolina. Ed è bello rivederli la sera a cena e sentirli cantare e sghignazzare sulle battute cult delle rivalità storica. “L’unica cosa bella di Milano? Er treno pè Roma”, “Roma ladrona la Lega non perdo-

na” e tutti a ridere. E’ questo il contesto per ripartire, per far sentire i nostri politici in forte imbarazzo quando con un Europa Unita che corre a mille e con una recessione allarmante, invece di pensare al bene comune ed al popolo sovrano, si perdono in fastidiosi teatrini su un odioso anacronistico campanilismo che ricorda i migliori film di Giovannino Guareschi. Ripartiamo dai

giovani, dallo sport, dove c’è tanta pulizia e siamo ancora in tempo perché nessuno ha avuto un percorso lavorativo così lungo per diventare Grande e rischiare di sporcarsi. Speriamo che i Palazzi dello Sport pensino meno al cemento e comincino ad organizzare eventi che possano riavvicinare le due città e dimostrare a tutti che lo sport unisce e non divide. Mai.


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Focus

di Alessandro Cochi Delegato allo Sport del Comune di Roma

Roma sempre protagonista o sport nella Capitale è ormai una realtà consolidata nella sua storia passata, presente e futura, infatti è stata ancora una volta protagonista indiscussa di prestigiosi eventi sportivi come i mondiali di Volley e il campionato del mondo di bocce. Il campionato mondiale di pallavolo ci ha regalato delle fortissime emozioni e ci ha fatto sperare in un successo che non è arrivato, comunque ci ha fatto salire nel ranking mondiale. Il pubblico si è comportato in maniera splendida, testimoniando una maturità e una sportività degna dell’evento in questione. Anche i mondiali di bocce ci ha visto interpreti di rilievo con ben due medaglie d’oro conquistate. Questi i titoli di coda del grande film del campionato del mondo individuale della specialità raffa che ha avuto per scenario il Centro Tecnico Federale di Roma. L’ Italia, da sempre numero uno al mondo nel gioco delle bocce sintetiche, questa volta ha dovuto cedere il trono all’ Austria che si è regalata il primo titolo iridato nella sua storia. Inoltre allo Stadio Flaminio stiamo continuando con le fasi progettuali che sono a carico dell'amministrazione capitolina, in virtù dei circa 10 milioni di euro stanziati precedentemente, che ci permettono di curare i lavori di ri-

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strutturazione interna che partiranno al termine del 6 nazioni 2011 e si concluderanno entro la fine dello stesso anno, per acconsentire il pieno svolgimento del 6 Nazioni del 2012 . Uno dei grandi patrimoni della città di Roma che è il palazzetto dello Sport di piazza Apollodoro è restituito ai suoi cittadini e a tutte quelle attività come possono essre il basket, la pallavolo e quei sport di combattimento che possono essere la boxe, il kickboxing e via di seguito, si è venuto a creare un al-

tro tassello per poter praticare lo sport nella Nostra città. Non possiamo dimenticare che l'amministrazione capitolina sta lavorando con un estremo impegno per riuscire a portare nella Capitale le Olimpiadi, evento di grande ed prestigio. Possiamo sicuramente dire rappresenta una grande opportunità di sviluppo e un forte investimento per il futuro della città, per creare quelle infrastrutture necessarie a farci entrare a pieno titolo in Europa, cercando di diven-

tare punto di riferimento. Quindi confermiamo ancora una volta che l'intento di tutti è quello di portare avanti un percorso condiviso e partecipato, volto a costituire la squadra migliore per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Il lavoro richiesto e rivolto a tutto il mondo sportivo, non solo a quello di vertice ma anche a quello di base, come testimoniano le tante e nuove manifestazioni che siamo riusciti a creare a Roma in questi ultimi anni.


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Cultura sportiva

di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli

Una giornata da dimenticare l 12 Ottobre chi ha acceso il televisore per guardarsi la partita ha avuto una brutta sorpresa. Italia – Serbia è stata interrotta a causa delle violente proteste del tifo serbo, che voleva irrompere in campo. Mentre lanci di oggetti mettevano a repentaglio l’incolumità del pubblico e dei giocatori. Quella partita ha avuto un impatto scioccante e ha rimesso in discussione tante cose. Io penso non sia possibile cercare di risolvere i problemi esclusivamente nell’immediato, quando la “bomba” è già esplosa. In questo modo, molto spesso, si cerca solo di ricucire i pezzi sperando che la volta seguente tenga di più. Per affrontare il problema alla radice bisognerebbe lavorare tanto sull’educazione, sull’etica, nelle scuole, sui modelli di riferimento, in televisione. Riportare lo sport al gioco che è. Investire più seriamente su questo versante, che sembra così astratto, è sicuramente il modo migliore per PENSARE lo sport in modo diverso. Dopo i fatti di Genova naturalmente si è riaperto questo dibattito su violenza e sport. In questo caso specifico la violenza è scaturita da una delle tifoserie più cruente e pericolose d’Europa. La sua storia è temibile ed è molto lontana dallo sport. Anzi, da mol-

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te testimonianze, si sa che l’interesse di questi ultras non sia assolutamente rivolto allo sport, il quale è lo sfondo per le loro “guerre”, e la scusa per sfogare una rabbia cieca. a Belgrado ci sono due squadre: la Stella Rossa e il Partizan. Le relative tifoserie, in gran parte composte da nazionalisti di estrema destra, sono dei veri e propri commando paramilitari. Durante gli anni ’90 molti di essi presero parte alla guerra di Jugoslavia partecipando alla lotta armata con le “Tigri di Arkan”, ovvero con dei criminali di guerra ricercati dall’ONU per genocidi e atti di pulizia etnica. Realtà come que-

ste “usano” lo sport. Approfittano della sua funzione, e la distorcono. Purtroppo anche da noi, spesso, esplosioni di violenza come questa si concentrano nei palcoscenici sportivi. La partita diventa una scusa per sfogare la rabbia e per sfoggiare il razzismo. Fatti del genere hanno due conseguenze principali: la prima è che la gente abbandona lo sport, gli stadi e le competizioni. L’altra è che in qualche modo queste realtà diventino un modello per i ragazzi più giovani. La testimonianza riguardante la partita del 12 ottobre che mi ha colpito di più è stata l’indignazio-

ne di un padre che ha portato i propri figli allo stadio e si è trovato di fronte ad una esplosione di violenza e di inciviltà. Riporto di seguito una parte della sua lettera: “Non porterò mai più i miei figli a vedere la nazionale perché tutto ciò che rappresenta non merita più, e da un sacco di tempo, il rispetto della gente per bene come noi, e che se la vadano a vedere solo quelli che mettono a ferro e fuoco una città…”. Questa testimonianza è agghiacciante e fotografa precisamente il momento di caos in cui ci troviamo. In particolare la frase in cui dice che quello che rappresenta la nazionale non merita più rispetto, io lo leggo in modo più ampio: oggi quello che dovrebbe rappresentare lo sport ha perso tanto, ha perso troppo. Le persone non ci si rispecchiano e lo sentono lontano. Dobbiamo recuperare questo legame, e dobbiamo ricominciare dalla base. La violenza allo stadio è prima di tutto un fallimento educativo. Al di là del caso particolare che riguarda i serbi, questa è una situazione che spesso ci siamo trovati ad affrontare in casa nostra. La povertà di valori, l’isolamento e l’ignoranza sono i primi sintomi dell’individuo violento. Dobbiamo affrontarli sul nascere, trasmettendo la ricchezza di valori che, ne sono convinto, abbiamo ancora.

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Focus

di Pino Capua Consulente per il Sindaco per le politiche sportive del Comune di Roma

I tifosi vanno

educati uesto mese vorrei soffermare la mia attenzione su un fatto che mi ha particolarmente colpito, mi riferisco all'ormai tristemente nota serata di Genova del 12 ottobre scorso. Doveva essere soltanto la giornata di Italia – Serbia, gara valevole per le qualificazioni ai prossimi Europei di calcio e, invece, si è trasformata in una notte contraddistinta da inciviltà, follia e violenza. Un avvenimento che ha di nuovo posto pressanti interrogativi sulla sicurezza degli stadi. Dopo gli scontri di Marassi, il Ministro Maroni ha difeso l'operato del Questore e del Prefetto di Genova, dicendosi convinto, sebbene non tutto sia andato per il verso giusto, che sia stata evitata una nuova Haysel. Da Belgrado non sono mancate accuse alla disorganizzazione dell'apparato di sicurezza italiano e in effetti il sorprendente armamentario introdotto nello stadio dai tifosi serbi potrebbe alimentare qualche dubbio. Immediatamente è iniziata la diatriba tra i rappresentanti del Governo italiano e quello serbo. In particolare l'Ambasciatore serbo in Italia Sanda Raskovic-Ilic, ha sostenuto che i personaggi resisi protagonisti degli incidenti di Genova erano già stati segnalati dalla Polizia serba alle autorità italiane, nei giorni precedenti l'incontro. Anche il Ministro dell'Interno serbo ha puntato il dito contro l'Italia accusata di aver

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usato metodi troppo leggeri nei confronti dei teppisti. Un dato è certo, gli scontri di Belgrado in occasione del Gay Pride e, poi, i gravissimi fatti di Genova, hanno messo a rischio le chance della Serbia di poter aderire all'Unione Europea, ma soprattutto hanno offuscato il futuro democratico di questo tormentato Paese. Comprendo l'amarezza dello sconsolatissimo Prandelli all'annuncio che la gara Italia-Serbia era sta-

ta sospesa: “Non si gioca, mai vista una roba del genere!”. Mi vengono in mente a questo punto i discordanti pareri che hanno accompagnato la nascita della tessera del tifoso: avrebbe potuto la tanta criticata tessera, se estesa a tutta l'Europa, evitare un episodio di violenza così grave? Da più parti si afferma che per arrivare ad una politica della sicurezza, bisogna porre attenzione ai tifosi che rispettano le regole e ap-

prezzano i valori della legalità, promuovendo un modello che preveda la formazione, da parte delle società calcistiche, di una tifoseria-clientela della quale potersi rendere garante. Nascerà, dunque, un tifoso protagonista della propria sicurezza? Ai posteri l'ardua sentenza.



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Diritto e Rovescio

dell’Avv. Sabrina Rondinelli Specializzata in diritto dello sport Dottoranda di ricerca Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” sabrina.rondinelli@uniroma1.it

Il rimorso di un padre e la colpa di essere il figlio ra le tante storie che mi vengono sottoposte a studio,interessati ad avere “giustizia”, vi voglio portare a conoscenza della storia di un giovane calciatore Marco Alaimo, una promessa del calcio, che ha nel 2009/2010, giocato nella squadra giovanile della Juventina Palermo. Durante una partita di Torneo,quei tornei che dalle scuole calcio a tutti i settori giovanili si aspettano con entusiasmo, sia perché è una sorta di saggio finale che i ragazzi aspettano per farsi vedere dalle famiglie, e sia perché molti agenti interessati al “cartellino”, del giocatore, sono presenti come osservatori,ed è in uno di questi tornei, precisamente il torneo “Ninni Cassarà” a Giugno di quest’anno, dove era prevista la partita tra Calcio Sicilia e la Juventina Palermo, come tutte le partite, ci sono stati gli episodi ritenuti “ingiusti”,”non visti” etc,di solito quando vado ad assistere alle partite, a fine gara ci sono sempre i soliti scontenti,che sia giustamente che ingiustamente evidenziano gli episodi che hanno dato adito a polemiche o ingiustizie. Sicuramente a Marco e alla sua società sarà capitato qualche episodio che non hanno ritenuto giusto subire, un gol annullato, un rigore non dato etc durante quel torneo, ma sicuramente,Marco non aveva ancora sentore, che quella sarebbe stata

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la partita più dura della sua carriera. A fine partita,il padre che aveva anche un ruolo dirigenziale nella società, dove giocava il figlio, si è lasciato coinvolgere in un acceso dibattito verbale con l’arbitro, per episodi ritenuti da lui ingiusti, avvenuti durante la partita, a questo scontro verbale, non partecipava Marco. Sicuramente il padre di Marco, si era risentito sia come dirigente della società, sia come padre di un calciatore protagonista di quella squadra,Marco era il capitano e quindi il simbolo della squadra. L’arbitro di quest’episodio ha redatto verbale, inviando il tutto alla Commissione disciplinare, riportando inesattamente i fatti da come so-

no realmente andati,l’arbitro ha riportato in modo abbastanza esagerato non solo lo scontro verbale con il padre, ma ha riportato che anche Marco, ha avuto gesti aggressivi e violenti nei suoi confronti.La Federcalcio (sede di Palermo) sia in prima istanza che in appello, ha sanzionato il padre con l’inibizione dall’attività fino a giugno del 2015 e Marco fino al giugno del 2014. E’ venuto da me a studio il padre, dopo aver avuto queste condanne,la cosa che mi ha subito colpito di questa storia, e il dolore del padre,pronto ad incatenarsi alla Figc di aver forse, per quel episodio,aver distrutto la carriera del figlio. Aveva sentito parlare di me,come l’unica che forse può fare un miracolo,ossia far tornare a gio-

care Marco. Ovviamente, ho subito constatato la crudeltà e accanimento verso questo ragazzo, che da tante testimonianze che ho sentito, non ha partecipato alla discussione tra il padre e l’arbitro. Mi sono subito mossa sia in Federazione che al Coni, ovviamente da avvocato,spero di far tornare Marco a giocare, ma quello che voglio di piu e fargli ritornare il sorriso, che da mesi non ha più, perdendo lo stimolo alla scuola e ai suoi interessi. Il rimorso di un padre, disperato, nelle tante conversazioni che ha avuto con me, rimorso per aver forse bruciato la carriera al figlio, può trovare tutela un rimorso? Non sempre purtroppo, il diritto lascia fuori le emozioni e le sensazioni che uno ha, a volte troviamo condanne a persone che neanche sono state sentite o con prova certa, quello che possiamo fare noi avvocati e difenderli,come in questo caso, soprattutto dando fiducia a chi si trova ingiustificatamente in situazioni non volute o create. Non so come andrà a finire la storia di Marco,un giovane giocatore, voluto da tante società,da avvocato sto facendo il possibile nelle sedi opportune per ridare il sorriso ad un ragazzo che ingiustamente si trova fermo, e aiutare un padre che in esito negativo del ricorso,avrebbe il rimorso per tutta la vita.



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Riflessioni

di Paolo Cecinelli Caporedattore centrale La7 Sport

L’orgoglio dei

Pumas La storia del rugby argentino. Una storia di gente povera e orgogliosa sopravvissuta a mille crisi economiche e politiche, con grande senso patriottico. e radici sono antichissime. La prima partita si giocò nel lontano 1873 promossa ed organizzata a fatica dagli emigrati irlandesi e inglesi. Circa cinquanta anni prima dell’Italia. Il primo campionato si disputò invece 26 anni più tardi quando i quattro club della capitale si unirono per formare la River Plate Union de Rugby. Un organismo ufficializzato dal Comitato Olimpico locale nel 1951 a patto di rispettare due sole condizioni. Assumere la denominazione di “Argentina Union de Rugby” e limitare le proprie competenze esclusivamente al territorio argentino evitando ogni contaminazione dai paesi confinanti come l’Uruguay che qualche anno prima aveva inglobato la fortissima squadra di Cricket di Montevideo. Protezione ad ogni costo dunque delle proprie risorse umane. Negli anni ’70 il rugby argentino si ribellò anche al regime dei generali. Il rugby era praticato dai ragazzi della borghesia, studenti universitari che non avevano paura di protestare contro i metodi dei militari. Il rugby argen-

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tino venne identificato come una sorta di partito politico della rivoluzione mentre i calciatori non entrano mai in conflitto con il potere. Un giorno una ragazza ritrovò il corpo di uno dei diciassette ragazzi della squadra di Bueos Aires dichiarati improvvisamente desaparecidos in fondo al fiume Rio Lujan , con le braccia legate dietro la schiena. Dopo il ritrovamento, i compagni di squadra chiesero di osservare un minuto di silenzio prima della partita per ricordare l’amico ucciso. La partita però non iniziò mai, perché i giocatori rimasero immobili sul campo per dieci minuti e poi abbandonarono il terreno di gioco. La Polizia Militare accusò i giocatori di “grave comportamento di provocazione da tenere nella considerazione dovuta”. Nel 1995 quando nel resto del mondo il rugby diventava sport professionistico la Federazione Argentina decise di rimanere con lo status di sport amatoriale. Più che una scelta un obbligo. Non c’erano soldi ma nella crisi economica la squadra rafforzò ancora di più il suo senso di appartenenza. I migliori giocatori emigrarono in Europa per giocare con i più prestigiosi club ma non abbandonarono mai la nazionale. Non c’è traccia di nessun giocatore che abbia mai tradito o polemizzato con la linea adottata dalla federazione. Umiltà ed unità. Due concetti che fanno parte della cultura rugby-

sta. Ai mondiali di Francia 2007, gli argentini conquistarono a sorpresa il terzo posto battendo per due volte la Francia, l’Irlanda e la Scozia, sconfitti soltanto in semifinale dal Sud Africa. Gli argentini della nazionale di rugby sono chiamati “Pumas” ma in verità sulle maglie è ricamato un giaguaro. A commettere l’errore furono i giornalisti sudafricani durante la tournee del 1965. Anche la nazionale della Nuova Zelanda fu vittima di un refuso di stampa. Da all backs (tutti trequarti, il reparto dei giocatori più veloci) ad All Blacks. “Non pretendiamo di vedere un campo da rugby in ogni villaggio argentino. Conosciamo i pericoli legati alla diffusione esagerata di uno sport ma se si potessero costituire dei club, la cui attività principale sia il rugby, come succede nella capitale, allora il rugby non sarebbe più uno sporto secondario. Se tutto questo si realizzasse, l’Argentina potrebbe avere il suo posto nella gerarchia del rugby internazionale”. (Ernesto “Che” Guevara) “Con i Pumas si gioca per la maglia, per l’onore, per la patria. Anche perché soldi non se ne vedono mai. Stiamo ancora discutendo sui premi da ricevere, tanto una volta che siamo d’accordo i soldi non arrivano”. (Mario Ledesma, Ct Argentina a Francia 2007).

“Juan Martin Hernandez, mediano di apertura dei Pumas, quando giocava con lo Stade Francais di Parigi ha posato nudo per il celebre calendario “Dieux du Stade”. Ha giocato anche in Sud Africa ed ora è tornato a Parigi ma con il Racing di Pierre Berbizier.


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Pumas,Wallabies e Omoni del Pacifico così grossi che paiono usciti dalle pagine dei Viaggi di Gulliver: se a Lilliput erano tutti piccini, a Brobdignagg erano tutti giganti, proprio come alle Fiji. Felini argentini, marsupiali australiani e robustoni oceanici riempiono il carnet azzurro per i giri di valzer di novembre, una festa mobile che, una dopo l’altra, nei sabati che vanno dal 13 al 27, investe Verona, Firenze e Modena. di Giorgio Cimbrico

l primo passo d’avvicinamento a una Coppa del Mondo che ormai dista meno di un anno. Il tempo vola e le lacrime di St Etienne si sono asciugate. Per entrare tra le otto più forti del mondo, l’Italia ha un appuntamento nell’estremo sud del mondo, a Dunedin. Se tre anni fa l’ostacolo era la Scozia, ora è l’Irlanda, da qualche tempo, una delle nostre sorelle celtiche.

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Un mese di Novembre affascinante quanto quello dello scorso anno, quando a Milano arrivarono gli All Blacks trascinando a San Siro 81.000 spettatori, quando Udine fu visitata dagli Springboks campioni del mondo, quando a Ascoli l’Italia (che aveva retto con i Tutti Neri e messo in imbarazzo almeno per metà partita i Gazzelloni sudafricani) piegò

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Cover Samoa interrompendo una lunga sequela di sconfitte. Capita quando sulla propria strada ci si imbatte solo e soltanto con le forze assolute del mondo ovale. Già, sarebbe bello ogni tanto far metada (la goleada del rugby…) incontrando paesi che valgono le Faer Oer o l’Estonia, che occupano la poszione di una Slovacchia o di Nuova Zelanda in formato sferico, ma non è proprio possibile: dieci anni fa l’Italia ha fatto il salto e quando ha raccolto il paracadute si è accorta di esser finita in un mondo ostile, dove nulla è agevole, dove lo scontro è sempre definitivo.

Rugby Test Match, Italia - Argentina, nella foto Sergio Parisse - ©Daniele Badolato - LaPresse

Rugby Test Match, allo Stadio Olimpico di Torino, Italia - Argentina, nella foto Bortolami, Nieto, Ongaro e Aguero - © Giorgio Perottino - LaPresse

Il mese che sta arrivando è l’ennesima esperienza totale, senza dolci premesse o agevoli introduzioni: per cominciare, l’Argentina, un avversario che più che a un puma assomiglia a un’istrice, la squadra che a giugno ha saputo cancellare le perplessità nate dopo la sconfitta con la Scozia spazzando dal campo la meravigliosa Francia del Grande Slam. D’accordo, non è la prima volta che i Pumas spennano e arrostiscono i Galli (a Francia 2007, due incontri ravvicinati e due vittorie dei sudamericani, alla fine finiti sul podio) ma questa volta modalità e risultato finale, quasi trenta punti di margine, hanno confermato la potenza di una macchina da guerra che alla spettacolarità preferisce l’efficienza e la capacità di trasformare un pallone di recupero in una mina in grado di far saltare in aria la linea di difesa avversaria. Negli ultimi cinque anni l’Italia è andata a far due volte risultato laggiù, in entrambe le occasioni espugnando il bastione di Cordoba, fabbrica di molti talenti che hanno vestito l’albiceleste e l’azzurro. I Pumas si sono rifatti con tre visite (a Roma, Genova e Torino) e altrettanti successi. C’è quasi aria di spareggio e, insieme, la sensazione di un match che mette in palio un trofeo che un tempo aveva la sua importanza, la Coppa Latina. L’Australia non è uscita bene dal Tri Nations, dominato da una Nuova Zelanda così bella da scatenar in patria un desiderio di energici scongiuri: saranno così meravigliosi e spietati anche tra un anno? Cancelleranno, sui prati di casa, la serie di delusioni mondiali dipinte con il loro colore nazionale? Il primo contatto di stagione tra Wallabies e Blacks ha dato alla luce un’umiliante titolo di giornale aussie: Boys 28-Men 49. Ma gli australiani, oltre ad essere gente tosta, sono anche sperimentatori e la fa-

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ma di rivoluzionari, nata con la loro prima affermazione mondiale, vecchia quasi vent’anni, non li ha abbandonati. Nick Mallett, ct azzurro, giudica che nessuna squadra al mondo sia più abile nel campo della creatività, in quel dispiegarsi rapido, effervescente, del gioco dei backs. In Australia il rugby union è da sempre superato, a livello di praticanti, dalla rugby league e dal football mutuato dal calcio gaelico, ma i talenti continuano ad affacciarsi. Oggi il nome di riferimento è quello di Quade Cooper, in grado di offrire magie nel furore della battaglia. Gli ultimi contatti costringono a riesumare l’amarezza padovana di due anni fa quando il tabellone dell’Euganeo segnava 20-20 a 6’ dalla fine: una meta di Cooper, propiziata da un’ostruzione non rilevata, spazzò il sogno di iscrivere anche quell’8 novembre 2008 nel repertorio delle date da ricordare. Quanto alle due visite azzurre dell’estate del 2009, non furono marchiate dai passivi mostruosi che la banda delle Cassandre avevano messo nel loro ferale preventivo. Le Fiji non vengono in Italia da cinque anni e quell’ultimo contatto finisce difilato nella categoria delle giornate particolari: la prima neve dell’anno per Monza fu, per la maggior parte degli isolani, la prima neve vista e provata nella loro vita. I panchinari chiesero e ottenero caldi plaid e salutarono gli avvicendamenti con sommo piacere: anche sotto le coperte, stavano gelando. Fu la partita dai calci precisi di Ramiro Pez, delle mete di Fabio Ongaro e di Mirco Bergamasco, confezionatori del 238 finale. Meno di un anno dopo, in ben altro clima, tra le palme di Lautoka, i Guerrieri avrebbero saldato il conto piegando 29-18 l’Italia di Pierre Berbizier. Il rugby cambia ma il loro gioco, istintivo e generoso, continua a rimaner discosto da arroccamenti strategici, da calcoli. E la palla al largo rimane il primo postulato.

Calendario sabato 13 novembre Italia v Argentina – Verona, Stadio Bentegodi

elenco è disponibile su www.listicket.it o direttamente su quest’ultimo tramite carta di credito.

sabato 20 novembre Italia v Australia – Firenze, Stadio Franchi

Prezzi

sabato 27 novembre Italia v Fiji – Modena, Stadio Braglia I biglietti per i Cariparma Test Match di novembre sono disponibili sul sito ufficiale della FIR nell’area biglietteria http://ticket.federugby.it, in tutti i punti vendita Lottomatica Italia Servizi un cui

dai 10 € agli 80 € e sconti dal 15% al 20% per chi acquista tutte e tre le partite della Nazionale. Sono attive promozioni e prezzi speciali per le scuole primarie e secondarie e per i rugby club, con sconti sino al 20%. Tutte le informazioni su ticket.federugby.it

Rugby Test Match, Italia vs Australia, nella foto: azioni di gioco - ©Stefano Novelli - LaPresse

Quel che in Celtic League è stato raccolto dai Leoni del Benetton Treviso, quel che gli Aironi della Bassa non hanno raccolto ma hanno fatto intravvedere, vanno a formare una non esigua collezione di elementi incoraggianti. La svolta storica (per la prima volta due entità italiane non svolgono attività in patria, e non stiamo parlando solo di rugby…) è un inseguimento, è una ricerca, è un sottoporsi a un impegno continuo, a una pressione che non at-

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Cover

Italia vs Argentina I precedenti Giocate 16 Italia - Argentina Argentina - Italia Argentina - Italia Italia - Argentina Italia - Argentina Argentina - Italia Argentina - Italia Italia - Argentina Argentina - Italia Italia - Argentina Italia - Argentina Argentina - Italia Italia - Argentina Argentina - Italia Argentina - Italia Italia - Argentina

Vittorie Italia 5 14-22 12-13 24-6 16-23 22-39 29-30 35-21 6-36 38-17 23-19 18-18 26-6 31-25 21-16 25-16 19-6

Pareggi 1 Torino Cordoba Mendoza Roma Genova Cordoba Salta Roma Buenos Aires Piacenza Lourdes Tucuman East London Buenos Aires Christchurch Rovigo

Vittorie Argentina 10 15.11.2008 TM 28.06.2008 TM 09.06.2007 TM 18.11.2006 TM 19.11.2005 TM 17.06.2005 TM 11.06.2005 TM 16.11.2002 TM 14.07.2001 TM 07.11.1998 TM 22.10.1997 Coppa Latina 17.10.1995 Coppa Latina 04.06.1995 RWC '95 24.06.1989 TM 28.05.1987 RWC '87 24.10.1978 TM

Italia vs Australia I precedenti

tenua e non allarga mai la morsa, è la modalità più dura per scalare ancora la struttura monumentale del rugby, non costruita a gradini ma a gradoni impervi come la piramide di Cheope. L’Italia che si avvicina al triplice impegno d’autunno è in larga parte incernierata sulla forza delle due franchigie, può contare sulla pattuglia dei “francesi” guidata da capitan Parisse e sul tiger Castrogiovanni, sul ritorno in scena dei veterani Andrea Lo Cicero e Santiago Dellapé, può mettere in vetrina il talento freschissimo di Tommaso Benvenuti, frutto giovane e maturo della “politica accademica” che la federazione ha voluto per continuare a scrivere la parola “domani” senza provare apprensioni. “Vedremo presto progressi”, dice Nick Mallett. Novembre è alle porte, per una prima misurazione dei passi compiuti, della dolce febbre da misurare al pubblico che ha già scelto (o sta per scegliere) di essere al Bentegodi, al Franchi, al Braglia. L’Italia s’è desta è lo slogan scelto. Breve, eloquente.

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Giocate 14 Australia - Italia Australia - Italia Italia - Australia Italia - Australia Australia - Italia Italia - Australia Italia - Australia Australia - Italia Australia - Italia Italia - Australia Australia - Italia Italia - Australia Italia - Australia Italia - Australia

Vittorie Italia 0 34-12 31-8 20-30 18-25 69-21 3-34 18-40 20-7 23-20 6-55 39-18 7-29 15-16 21-59

Pareggi 0 Melbourne Canberra Padova Roma Melbourne Genova Padova Melbourne Brisbane Roma Brisbane Rovigo Milano L'Aquila

Vittorie Australia 14 20.06.2009 13.06.2009 08.11.2008 11.11.2006 25.06.2005 23.11.2002 23.10.1996 25.06.1994 18.06.1994 03.12.1988 01.06.1986 22.10.1983 04.11.1976 21.11.1973

TM TM TM TM TM TM TM TM TM TM TM TM TM TM

Italia vs Isole Fiji I precedenti Giocate 7 Isole Fiji - Italia Italia - Isole Fiji Italia - Isole Fiji Isole Fiji - Italia Italia - Isole Fiji Italia - Isole Fiji Isole Fiji - Italia

Vittorie Italia 3 29-18 23-8 66-10 43-9 32-50 18-15 16-3

Pareggi 0 Lautoka Monza Treviso Lautoka L'Aquila Dunedin Suva

Vittorie Isole Fiji 4 17.06.2006 TM 26.11.2005 TM 10.11.2001 TM 15.07.2000 TM 28.08.1999 TM 31.05.1987 RWC '87 14.06.1980 TM



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Fratelli di sport di Marco Trozzi

o sport è fatica e sudore, passione e ardore. Un impeto da condividere con i propri compagni che in alcuni casi sono anche qualcosa di più: fratelli. Molte sono le storie di sport che narrano di imprese di consaguinei che insieme hanno scritto pagine importanti delle varie discipline, gesta rimaste negli annali rese ancora più belle proprio dal fatto di avere come protagonisti uomini legati da vincoli strettissimi.

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Canottaggio: Abbagnale Exemplum di una coppia di fratelli vincenti nello sport è quello di Carmine e Giuseppe Abbagnale, che, insieme a Giuseppe di Capua, hanno reso l’Italia una delle più importanti realtà a livello mondiale nella categoria “due con”. Gli Abbagnale da sempre sono uno dei simboli dello sport nazionale. Il loro incredibile palmarés comprende due allori olimpici e sette titoli mondiali, conquistati tra il 1981 e il 1991. Da non dimenticare, però, che anche il loro terzo fratello, Agostino, ha conquistato due ori olimpici e mondiali nel “quattro di coppia”, uno olimpico nel “due di coppia”, ai quali si aggiungono un argento in quest’ultima disciplina ed uno nell’“otto con” ai mondiali.

cente del golf nostrano che sta conquistando una sempre maggiore visibilità mediatica anche grazie a recenti e importanti risultati. I due ragazzi di Torino, infatti, hanno fatto parte e contribuito alla vittoria della squadra europea che il 4 ottobre, in Galles, ha conquistato la Ryder Cup (38esima edizione) contro gli Stati Uniti, detentori del titolo. Edoardo, in particolare, in estate si era imposto anche nello Scottish Open e nel Johnnie Walker Championship, altra classica tappa dell’European Tour. Francesco, invece, recentemente ha sfiorato la grande impresa nel Portugal Masters dove ha chiuso al secondo posto.

Marcia: Damilano Maurizio e Giorgio Damilano sono stati tra i più grandi interpreti azzurri nella specialità della marcia. Maurizio ha partecipato a quattro Olimpiadi, vincendo l’oro a Mosca nel 1980, il bronzo a Los Angeles nel 1984 e Seoul nel 1988; è stato due volte campione del mondo (1987 e 1991) e ha vinto l’argento agli Europei del 1986. Il gemello Giorgio ha partecipato all’Olimpiade del 1980, vinto una Coppa del Mondo a squadre (1981) e vestito 23 volte la maglia azzurra.

Tuffi: Marconi

Tra i personaggi emergenti ci sono Francesco ed Edoardo Molinari, immagine nuova e vin-

Il nuoto è croce e delizia dello sport italiano, un alternarsi di grandi prestazioni a prove deludenti. Nei tuffi da diversi anni sono i fratelli Marconi a regalare alterne gioie ai colo-

I fratelli Molinari

I Fratelli Abbagnale

Golf: Molinari

ri nostrani. Nicola e suo fratello minore Tommaso, infatti, hanno conquistato tre medaglie ai Campionati Europei dal trampolino dei 3 metri: un oro a Madrid nel 2004 e due bronzi, il primo a Berlino (2002) e il secondo a Budapest (2006). Ai Campionati mondiali di Melbourne 2007 la coppia si è classificata al quinto posto mentre a quelli del 2009 a Roma hanno chiuso al quarto posto nel sincro da 3 m a soli 9 centesimi dalla coppia canadese Alexandre Despatie e Reuben Ross.

Pallanuoto: Porzio Altro sport in vasca che ha regalato all’Italia innumerevoli soddisfazioni è la pallanuoto. Della famigerata squadra del “settebello” hanno fatto parte anche i fratelli Porzio: Francesco e Giuseppe. I due hanno reso il Circolo Nautico Posillipo uno dei più prestigiosi al mondo vincendo insieme otto titoli italiani e due Coppe dei Campioni, ma soprattutto in calotta azzurra hanno conquistato l’oro olimpico a Barcellona nel 1992, un Campionato Europeo nel 1993 e una rassegna iridata nel 1994.

Rugby: Bergamasco Mauro e Mirco Bergamasco sono tra i giocatori più rappresentativi della nazionale italiana che ormai da qualche anno fa parte dell’élite mondiale di questa disciplina. I due hanno giocato a lungo assieme nello Stade Français vincendo anche due titoli transalpini nel 2004 e nel 2007. A livello di nazionale

I Fratelli Inzaghi


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Focus i fratelli padovani non vantano alcun successo con la maglia azzurra, ma sono sicuramente due giocatori di assoluto valore, molto apprezzati sia in Italia sia all’estero dove godono di grande stima. Proprio su di loro e su altri elementi, il commissario tecnico Nick Mallett punta per tentare il definitivo salto di qualità del rugby italiano.

Equitazione: D’Inzeo Raimondo e Piero D’Inzeo sono meglio conosciuti come “i fratelli invincibili” dell’equitazione italiana. Entrambi ufficiali dell’Arma dei carabinieri sono stati, forse, i più importanti rappresentanti di questa disciplina. Hanno partecipato vittoriosamente a numerose gare in Italia e all'estero. Ai Giochi Olimpici di Roma

I fratelli Marconi

I fratelli Cannavaro

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I fratelli Ingrosso

nel 1960 Raimondo conquistò la medaglia d'oro e Piero quella d’argento nel Gran Premio di salto ostacoli. Raimondo e Pietro, inoltre, son stati i primi a partecipare a otto edizioni consecutive delle Olimpiadi, dal 1948 al 1976.

ne che hanno collezionato un titolo di campioni nazionali questa estate, un bronzo ai Campionati del Mondo U19 (2006), un bronzo a quelli U21 (2008), un argento ai Campionati Europei U23 (2008) e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo del 2009.

Sci di Fondo:Valbusa

Calcio

Sabina e Fulvio Valbusa sono due grandi interpreti dello sci di fondo italiano. Insieme hanno collezionato numerosi successi a livello mondiale. Fulvio, ad esempio, ai Giochi Olimpici invernali ha vinto un argento a Nagano 1998 e un oro a Torino nel 2006. Sabina, invece, due medaglie di bronzo nella staffetta 4x5 km alle Olimpiadi di Albertville (1992) e Torino (2006).

Nel calcio italiano sono numerose le storie di fratelli che si sono cimentati in questa disciplina anche se è praticamente impossibile trovare casi in cui i valori siano stati gli stessi. I fratelli Baggio, ad esempio, hanno avuto due carriere molto differenti tra loro, con Roberto che rimane tutt’ora uno dei giocatori più amati della storia del nostro calcio e il fratello Eddy che, invece, non ha avuto la stessa importante carriera del “divin codino”. Roberto ha collezionato un secondo e terzo posto ai Mondiali negli Stati Uniti (1994) e in Italia (1990), mentre il fratello ha sempre giocato nelle serie minori.

Beach volley: Ingrosso Tra gli sport emergenti che stanno prendendo piede nel nostro Paese c’è il beach volley, una disciplina olimpica che grazie alla sua naturale spettacolarità sta incuriosendo un numero sempre maggiore di spettatori. A tal riguardo sarà molto importante il Campionato del Mondo che si disputerà proprio in Italia dal 14 al 26 giugno 2011. La nazionale italiana maschile è composta da alcuni atleti molto interessanti che hanno già conquistato diverse medaglie a livello internazionale. In maglia azzurra giocano già da qualche anno Paolo e Matteo Ingrosso, due gemelli brasiliani di nascita, ma salentini di adozio-

Storia simile quella dei fratelli Baresi: Franco è stata una leggenda del Milan e del calcio nazionale, il fratello Giuseppe in maglia nerazzurra ha vinto due scudetti, due Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana, ma le due carriere non possono essere equiparate. Ancora in attività sono i fratelli Cannavaro. Fabio, che detiene il record di presenze con la nazionale italiana della quale è stato capitano per otto anni e con la quale ha vinto i Mondiali nel 2006, sta chiudendo la carriera negli Emirati Arabi Uniti dopo aver giocato nel Napoli, Juventus, Inter e Real Madrid. Fabio ha anche vinto il Pallone d’Oro nel 2006. Paolo, invece, che gioca nel Napoli non può vantare il palmarès del fratello. Stessa sorte per i fratelli Inzaghi, entrambi attaccanti, ma con carriere molto differenti: Filippo gioca nel Milan con un passato nella Juventus con le quali ha vinto praticamente tutto. Simone, invece, è stato considerato per diverso tempo una promessa del calcio nazionale, ma non è mai riuscito a ripetere le gesta del fratello. Altro caso emblematico è quello dei fratelli Maldera: Attilio, Luigi e Aldo. I tre sono cresciuti nelle giovanili del Milan. Luigi in rossonero ha vinto una Coppa dei Campioni e una Intercontinentale, mentre Aldo si è aggiudicato due scudetti (uno con il Milan, uno in maglia giallorossa) e due Coppe Italia (sempre con il Milan e la Roma).

I fratelli Valbusa

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Mondiali di Volley 2010 Luca d’Ambrosio


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Luca d’Ambrosio con Ryan Bayley


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Badminton

Abbiamo incontrato Cecilia D’Angelo, Segretario Generale della Federazione Italiana Badminton, che ci ha spiegato le difficoltà e le opportunità delle donne nel mondo dello sport.

Donne ai vertici di Lorenzo Arduini

a difficoltà principale per una donna con un ruolo dirigenziale nel mondo dello sport ma in generale nel mondo del lavoro è conciliare la vita professionale con quella familiare. E’ necessario avere la capacità di concentrarsi su più fronti nello stesso momento”. Queste le parole di Cecilia D’Angelo, Segretario Generale della Federazione Italiana Badminton e Presidente dell’Associazione

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D@Sport, associazione che si occupa di promuovere “azioni positive” per sviluppare strategie pubbliche atte a favorire il ruolo delle donne, nei diversi livelli del settore sportivo, da quelli elettivi a quelli gestionali passando per quelli tecnici. Cecilia D’Angelo è insegnante di educazione fisica, ed ha maturato un’esperienza importante nel ricoprire ruoli manageriali nell’ambito dello sport: è stata Consulen-

te del Sindaco per lo Sport presso il comune di Roma, Direttore dell’Agenzia per lo Sport della Regione Lazio e, da qualche mese, ricopre il ruolo di Segretario Generale della Federazione Italiana Badminton. “Il badminton è uno sport olimpico con alta percentuale di praticanti donne. In Italia il numero di agonisti uomini e quello delle donne si equivalgono, mentre, per quanto riguarda i Gruppi Sportivi (che comprendono i praticanti all’interno delle scuole), il nu-


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Il badminton in Italia I tesserati sono oltre 5.500 di cui il 59 % maschi ed il 41% femmine mentre sono circa 109.000 quelli che svolgono attività a livello provinciale, provenienti dai GS - Gruppi Sportivi. Complessivamente si supera il numero di 114.000 tra atleti/e agonisti e amatori. E’ stata una donna a rappresentare l'Italia per la prima volta alle olimpiadi di Pechino 2008. Storicamente il Badminton è fortemente radicato in Sicilia e nel nord d'Italia, soprattutto nelle regioni Lombardia e Trentino Alto Adige, mentre per quanto riguarda i GS, i dati riflettono uno sviluppo più omogeneo su tutto il territorio nazionale, con piena affermazione del Badminton nelle regioni Sicilia , Lombardia , Sardegna, Puglia, Campania, Lazio e Calabria e nelle emergenti Marche ed Emilia Romagna. La federazione è impegnata con molto successo nella promozione del badminton all'interno del mondo scolastico come è attestato dalle statistiche pubblicate dal Ministero della Pubblica Istruzione e Ricerca MIUR che colloca il Badminton tra le cinque discipline sportive più praticate nelle scuole italiane. Per raggiungere questo obbiettivo la FIBa d'alcuni anni è presente nelle scuole italiane articolando diverse iniziative: dalla presentazione del badminton come attività ludico sportiva, esibizioni dimostrative, organizzazione di percorsi formativi riservato ai docenti, sostegno tecnico e didattico. inoltre fornisce attrezzatura sportiva e promuove la creazione dei Gruppi Sportivi. La Federazione organizza infine i Giochi Sportivi Studenteschi - GSS ( di I grado per le scuole medie inferiori ed il II grado per quelle superiori).

Il badminton nel Lazio

mero delle donne è addirittura superiore a quello dei maschi”. Secondo te quali sono le cause di questa alta percentuale femminile nel badminton? “Innanzitutto una caratteristica peculiare di questo sport è che donne e uomini possono giocare assieme. Sono previste infatti cinque specialità: Individuale maschile e femminile, Doppio maschile e femminile e Doppio misto. Anche a livello internazionale il badminton è uno sport misto: i Mondiali, per esempio, vengono disputati in un’unica edizione sia per i maschi che per le femmine, cosa che non avviene negli altri sport. Inoltre il montepremi messo in palio è di uguale entità per ambo i sessi. In questo sport poi è fondamentale il pensiero strategico in campo e so-

no convinta che anche per questo motivo le donne riescono a conquistarsi uno spazio importante.” Qual è la proporzione tra uomini e donne all’interno della Federazione Italiana Badminton? “A parte il Presidente Alberto Miglietta ed il Consiglio federale dove è presente una sola donna, la struttura operativa della Federazione è composta quasi da tutte donne: l’organico è composto da undici persone, di cui due uomini e nove donne, me compresa”. Qual è la situazione delle donne nel mondo dello sport? “Per le donne è difficile affermarsi a livello dirigenziale nel mondo dello sport. Ai vertici lo sport è ancora poco rappresentato dal-

Sono 6 i centri tecnici regionali della FIBa in tutta Italia, di cui uno ha sede a Roma (Complesso sportivo Pzza Mancini), vivaio di giovani praticanti e futuri atleti di eccellenza. Il Lazio è una delle regioni in costante crescita soprattutto per la valorizzazione delle attività presso le scuole, infatti le finali nazionali di I grado dei GSS 2009/2010 si sono svolte a Bracciano. Per quanto riguarda l'agonismo saranno due le squadre laziali (SS.Lazio e BC Bracciano) che parteciperanno Campionati a Squadre di serie B. Quest'anno il Badminton è stato promosso come attività di intrattenimento nell’ambito delle iniziative dell'Estate Romana: gli istruttori e allieve delle palestre romane sono stati coinvolti in un torneo promozionale presso la manifestazione Mondo Fitness. Nell'ambito promozionale la Federazione ha puntato anche sul Beach Badminton , organizzando il primo trofeo "Beach Badminton Foro Italico" nell'ambito della celebrazione delle Olimpiadi del 1960. Infine, dal 14 al 17 dicembre 2010 si terrà la X edizione degli Italian International torneo del circuito europeo che assegna punti per il ranking mondiale. La manifestazione si svolgerà a Bracciano (presso il Centro Sportivo dell'Aeronautica Militare) coinvolgendo anche Roma, città ponte per l'organizzazione dell'evento.

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Badminton

le donne: in Italia su 45 Federazioni solo 7 hanno una donna come Segretario Generale e nessuna come Presidente”. A tuo giudizio per quali motivi? “Le donne nello sport hanno una difficoltà in più rispetto ad altri ambiti: questo è un mondo nel quale ha molto peso l’attività su base volontaria e, naturalmente, per una donna è più complicato avere impegni extra lavorativi, a causa principalmente della famiglia. Quando questo impegno diventa una professione, come nel caso del ruolo di Segretario Generale di una Federazione, da un lato l’accesso è potenzialmente più semplice, però paradossalmente crescono anche gli ostacoli”. Di quale natura? “Quando l’impegno diventa manageriale richiede naturalmente più tempo e qui cresce la difficoltà a conciliarlo con gli impegni familiari. Questo a causa principalmente del

A dicembre gli Italian International di Badminton: il commento del Presidente Federale Alberto Miglietta L'importanza dell'evento a livello internazionale, dopo nove edizioni. Anche per quanto riguarda la visibilità sui media locale e nazionali. "L'importanza dell'evento dopo nove edizioni è misurata dal riconoscimento degli Italian International come uno tra i dieci maggiori tornei europei. La manifestazione nasce anche come una esigenza di comunicazione e promozione, un'opportunità da creare, strutturare e sviluppare per la conoscenza del badminton, come disciplina da affermare in Italia, e che allo stesso tempo presentasse la Federazione Italiana a livello internazionale. Il nostro impegno organizzativo è gratificato sostanzialmente dall'elevato numero di partecipanti, molti dei quali atleti e atleti nei vertici del ranking mondiale, caratteristica che assicura un elevatissimo livello tecnico alla manifestazione. Inoltre, il nostro torneo è stato sempre sostenuto dagli Enti Locali e ha rappresentato per la RAI e per la stampa una preziosa occasione per diffondere e far conoscere il badminton.

Le difficoltà di organizzare un evento di questa portata. "Organizzare un evento che coinvolge centinaia e centinaia di atleti provenienti da tutta Europa e da numerose altre nazioni extraeuropee non è

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semplice. Soprattutto perché l'alto livello dei partecipanti richiede massima professionalità da parte degli organizzatori e una significativa quantità di risorse umane ed economiche da mettere a disposizione. Per essere poi al "top" continentale dobbiamo sempre proiettarci in avanti, davanti agli altri. Da qui l'idea, rivelatasi assolutamente vincente, di organizzare il nostro torneo nel corso della settimana e non occupando così i fine settimana. Questa decisione ci permette di utilizzare impianti sportivi nelle giornate in cui sono meno occupati, e quindi agevoliamo la mul-

tifunzionalità degli stessi, soprattutto permettiamo così agli atleti di elite di partecipare al torneo ed essere liberi durante i fine settimana per dedicarsi ai Campionati ed a i circuiti in programma nelle proprie nazioni. Altra difficoltà è quella di organizzare un evento in una metropoli quale Roma: difficile e complessa la logistica, ma il fascino della Capitale ripaga ogni sforzo! Insomma, su successo sotto tutti i punti di vista, conclamato dal continuo costante aumento di partecipanti, di nazioni rappresentate e del livello tecnico di prim'ordine degli atleti."


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fatto che in Italia mancano politiche assistenziali per la famiglia. In qualche caso essere donna in un mondo composto principalmente da uomini è un vantaggio, ma riuscire a diventare una dirigente è un passo più complicato: tempi e modalità di un lavoro di questo tipo non si conciliano spesso con la vita di una donna”. Parlaci della tua esperienza personale. “Io negli ultimi anni ho conquistato una flessibilità nel lavoro che mi consente di occuparmi anche della famiglia, di seguire le mie due figlie che sono entrate nella delicata fase dell’adolescenza. Però nell’arco di una giornata non ho mai un minuto in cui non faccio niente o non penso a niente. Insomma non ho tempo di annoiarmi”. Che qualità sono necessari in questi casi? “Oltre alla capacità di concentrarsi su più fronti è indispensabile darsi un’organizzazione che consenta di ripartire le diverse attività nell’arco della giornata. Il possesso di queste doti si ripercuote poi favorevolmente sul lavoro stesso: ti consente di ottimizzare i tempi e ti da una forma mentis vincente. Personalmente io non voglio rinunciare a niente, per esempio la pratica sportiva di cui non potrei fare a meno.”

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Parte da la nuova stagione della di Lorenzo Arduini

Si è svolta la 50^ edizione del Salone Nautico di Genova. Più di 500 imbarcazioni presentate in anteprima assoluta

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on 260.300 presenze il Salone Nautico Internazionale di Genova consolida la sua autorevolezza e la sua leadership internazionale. Il risultato (-7,2% rispetto alle 280.500 presenze del 2009) è giudicato estremamente positivo dagli organizzatori, Fiera di Genova e UCINA, in considerazione del contesto economico generale e di quanto avvenuto nei primi giorni. In uno scenario economico dove la ripresa

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mondiale è ancora fragile, la nautica dimostra vitalità e le qualità commerciali e espositive del Salone sono state messe in particolare evidenza. 1.400 espositori da 36 Paesi hanno costituito per i visitatori un’offerta merceologica di grande completezza. Genova si conferma la sede privilegiata dalle imprese per presentare i propri prodotti in anteprima: su 2.300 imbarcazioni esposte, più di 500 sono state novità assolute. Il clima tra gli espositori è sostanzialmente


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positivo, gli investimenti compiuti da molte aziende del comparto nautico in innovazione e ricerca e sviluppo del prodotto hanno trovato riscontro in un rinnovato interesse da parte della clientela anche se con differenziazioni marcate a seconda del posizionamento aziendale. Visitatori motivati, competenti e pi첫 qualificati sono stati il tratto distintivo di questa cinquantesima edizione della manifestazione. Di assoluto rilievo le presenze internazionali tra


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Nautica

il pubblico e gli addetti ai lavori; 700 gli incontri b2b organizzati nell’ambito della missione organizzata da Ice e Ucina cui hanno partecipato operatori provenienti da Argentina, Brasile, Cina, India, Regno Unito, Stati Uniti, Vietnam, Emirati Arabi Uniti. Molti organizzatori di Saloni Nautici internazionali si sono dati appuntamento a Genova che hanno visitato il Salone: il comitato esecutivo dell’IFBSO con il segretario Tom Willis, il presidente Andrew Williams, in rappresentanza dei saloni di Londra e Southampton, Ben Wold di NMMA Boat Shows, Jordi Freixas e Luis Conde Moller del Salone Nautico di Barcellona, Goetz-Ulf Jungmichel della Boot di Dusseldorf, Bengt Wallin del Goteborg Boat Show e ancora Heike Schlimbach della Fiera di Amburgo e i vertici del Kintex Complex, l’ente fieristico di Seul. Ottantuno gli eventi collaterali svoltisi al Teatro del Mare, in Sala Stampa al Fieracongressi e nella sala Mezzanino del nuovo padiglione B, tra convegni, dibattiti, presentazioni e conferenze. Cinque i convegni organizzati da UCINA: “La nautica in cifre. Analisi del mercato per l’anno 2009”, “Dall’Italia all’Europa, le politiche per la competitività”, “Dal presente al futuro, la nautica guarda avanti”, “Il Gpl per la nautica: un esempio di propulsione a basso impatto”, “Dallo Stato alle Regioni, sostenere la crescita”.

Alcune novità presentate in anteprima motore Ferretti 620 Il nuovo Ferretti 620, con quasi 19 metri di lunghezza e oltre 5 metri di larghezza rappresenta un'evoluzione del celebre modello Ferretti 592 Ferretti 620 monta come motorizzazione standard due MAN V 8-900 con potenza di 900 mhp oppure, su richiesta, due MAN V10-1100 con potenza di 1100 mhp. Con la motorizzazione maggiore Ferretti 620 può raggiungere la velocità di crociera di 30 nodi e una velocità massima di 33 nodi.

vela Fivea,45 metri in acciaio di Perini Navi Group presenta alcune differenze rispetto alle precedenti imbarcazioni della serie 45 metri: la doppia motorizzazione CAT C18 Acert

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situato nella sala macchine centrale e la sovrastruttura in alluminio con profilo più snello e aerodinamico. I circa 1200 metri quadrati che compongono il piano velico sono sostenuti da un albero in alluminio la cui altezza supera i 51 metri su cui è montato un boma realizzato in fibra di carbonio. Gli interni si ispirano alla tradizione classica marinara e sono realizzati essenzialmente mediante l’utilizzo di Teak.

pneumatiche Tempest 700 Work Cantieri Capelli sceglie di allargare la gamma della storica linea WORK introducendo il nuovo Tempest 700 Work. Questo nuovo 7 metri è stato concepito per essere lo strumento di diverse attività in mare: dalla pesca al diving,, dal noleggio all’assistenza. La versione STD di questo battello comprende: scaletta, serbatoio benzina di 220 lt,timoneria idraulica,pannello elettrico,pompa di sentina. Dettagli tecnici: lunghezza f.t.: 6,95 m.; baglio max.:2,80 m.;dislocamento:750 Kg.;diametro tubolari:0,60 m.; prezzo: n.p.


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Calcio

Ritorno al Calcio di una volta Abbiamo incontrato Fabio Betulli, Presidente della Polisportiva Quadraro Cinecittà. “Il calcio, se non ritorna a vivere nei quartieri, è destinato ad esaurire quella spinta di benessere e di barriera contro le devianze giovanili” di Lorenzo Arduini

l nostro obiettivo è insegnare il calcio in maniera professionale, ma con lo spirito che, soprattutto una volta, si respirava negli oratori, nelle strade e nelle piazze. Queste le parole Fabio Betulli, Presidente della Polisportiva Quadraro Cinecittà, da lui fondata nel 2008 insieme a Massimo Macchione, attualmente Vicepresidente. Entrambi sono insegnanti di educazione fisica con tanti anni alle spalle passati nel mondo nel calcio romano nelle vesti di allenatore e di preparatore atletico. Betulli ha lavorato, tra le altre, in società come il Bettini, l’Almas Roma, Romulea e Savio ed è stato anche allenatore nella Scuola Calcio della SS Lazio, fino alla categoria Esordienti. Anche Macchione ha lavorato alla Lazio come preparatore atletico per 8 anni, seguendo anche giocatori della Prima Squadra. “Dopo tanti anni vissuti nel calcio, con Mas-

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I bambini della Polisportiva

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“Il Quadraro Cinecittà quest’anno conta 300 calciatori tesserati, dalla Prima Squadra (che milita in 3^ Categoria) fino ai Piccoli Amici. L’attività viene svolta in tre strutture” simo negli anni Novanta abbiamo iniziato un percorso di attività all’interno delle scuole di questo quadrante di Roma, fondando l’Associazione World Sport”, racconta Fabio Betulli. “Oggi lavoriamo in 14 scuole, nella zona compresa tra la Tiburtina e Cinecittà. Nel 2000 abbiamo aperto anche una piccola Scuola Calcio, che abbiamo chiamato AS World Sport. Nel 2008, anche per la spinta della gente della zona, abbiamo cambiato la denominazione in Polisportiva Quadraro Cinecittà. Da quest’anno collabora con noi in qualità di Team Manager un ragazzo di vent’anni, Federico Bisbocci”. Il Quadraro Cinecittà quest’anno conta 300 calciatori tesserati, dalla Prima Squadra (che milita in 3^ Categoria) fino ai Piccoli Amici. L’attività viene svolta in tre strutture: lo storico campo Gerini, che si trova a fianco dell’Acquedotto Claudio, dove si svolge il calcio a 11, il Centro Sportivo Airone, sempre al Quadraro, dove si svolge l’attività di base, e la scuola elementare Don Filippo Rinaldi, nella quale la Polisportiva gestisce anche un corso di mini volley. “Il nostro obiettivo è di espandere l’attività”, spiega Betulli. “Vogliamo creare un consorzio con altre associazioni sportive che non fanno calcio. Il problema sono gli spazi di attività, quest’anno abbiamo già chiuso le iscrizioni, nonostante la domanda, in quanto abbiamo esaurito gli spazi disponibili”.

Un’immagine del Campo Gerini

Come mai tanto successo? “Noi vogliamo insegnare lo spirito autentico dello sport, che purtroppo è andato scemando in questi ultimi anni. Siamo una delI bambini della Polisportiva

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Calcio

La dirigenza in occasione del torneo “Per non dimenticare” a L’Aquila

le poche società dilettantistiche ad avere solo insegnanti di educazione fisica tra i propri dirigenti, in grado quindi parlare di sport nel senso più puro del termine. Per esempio ai più piccoli insegnamo come si gioca a calcio lasciando da parte schemi tattici esasperati e competitività tra compagni. Naturalmente, in occasione delle partite, il capitano lo fanno tutti a turno”. Per questo motivo ritiene molto importante il calcio di una volta. “Quando dico che oggi nella gestione di un’associazione che insegna il calcio bisogna guardare innanzitutto al calcio di strada e di oratori è innanzitutto per un motivo: se i bambini fin da molto piccoli vengono imbrigliati in eccessivi schemi tattici possono diventare dei fenomeni se hanno grandi doti naturali. In caso contrario, nella stragrande maggioranza dei casi falliscono, si deprimono e smettono, ricordando l’esperienza della pratica sportiva in maniera estremamente negativa”.

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“Se i bambini fin da

molto piccoli vengono imbrigliati in eccessivi schemi tattici possono diventare dei fenomeni o deprimesi e abbandonare. ” Quali sono le caratteristiche da non dimenticare del calcio di una volta? “Esistevano meno schemi, come ho già detto, e soprattutto non esisteva lo stress del risultato, soprattutto nelle categorie giovanili. In secondo luogo bisogna ricordare che trenta o quarant’anni fa si cominciava a giocare più tardi, a dodici, tredici e quattordici anni. Prima si giocava sotto casa senza alcun tipo di stress. E’ per questo motivo che

le società devono ricreare quell’atmosfera, soprattutto con i bambini più piccoli, che devono vivere la loro esperienza essenzialmente come un gioco ed un divertimento. Una scuola calcio che vuole essere qualificata e, contemporaneamente, fonte di benessere psicologico per i piccoli calciatori deve puntare innanzitutto sull’aspetto tecnico, deve insegnare a praticare questo sport in un ambiente sano, senza tatticismi. Bisogna tenere conto poi del lato umano e sociale di una squadra, soprattutto per quanto riguarda i più piccoli”. Organizzate manifestazioni che veicolano significati particolari? “Ogni anno organizziamo un torneo rivolti ai bambini denominato “Il calcio di una volta”. Nell’ultima edizione hanno partecipato anche i piccoli della società Grifone L’Aquila, con la quale siamo gemellati. A nostra volta noi siamo andati in Abruzzo per partecipare al torneo Per non dimenticare, dedicato alla popolazione terremotata”.



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Club news

Prodigio Miccoli: recupero a tempo di record Foto Tedeschi/Roma

Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro ed intervento artroscopico con il Prof.Mariani. A quattro mesi di distanza dal terribile infortunio, l’attaccante rosanero torna a disposizione di mister Delio Rossi Di Paolo Brandimarte

omenica 9 maggio. Stadio “Renzo Barbera”. Minuto 68 della ripresa. Sampdoria e Palermo si contendono un posto nell’Europa che conta. I blucerchiati conducono di misura nel fortino rosanero. Decide Pazzini. A questo punto, sale in cattedra Fabrizio Miccoli. Il “Romario del

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Salento” si procura e realizza il penalty che vale l’1-1. Dagli undici metri passano sensazioni ed umori contrastanti: gioia per il pareggio, disperazione per l’infortunio. Sofferente entusiasmo, ossimoro in salsa rosanero. Galeotto fu il dischetto: il genietto pugliese alza bandiera bianca.

Il Prof.Pierpaolo Mariani


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Si procede con la riabilitazione. Per un calciatore professionista, viene preferito un protocollo accelerato, condito da doppia seduta giornaliera: piscina al mattino e palestra nel pomeriggio. Il tutto, con una tempistica assolutamente ridotta rispetto all’ordinario: si inizia a lavorare a distanza di due settimane dal trattamento chirurgico, con esercizi tesi al recupero delle funzionalità aerobiche, delle capacità propriocettive e del tono muscolare, grazie anche all’ausilio di macchinari isocinetici. Nel caso di Miccoli, il percorso fisioterapico è stato notevolmente agevolato dall’abitudine allo sforzo propria dell’asso salentino: il ginocchio ha risposto benissimo. La preparazione atletica, anticamera del ritorno alla piena attività agonistica, è stata approntata direttamente dallo staff della società siciliana.

Recupero-sprint, considerata l’entità del trauma. Esattamente 120 giorni dopo l’incidente della “Favorita”, il funambolico attaccante torna a calcare il terreno di gioco: doppietta nel match Palermo-Roma (30), valido per la seconda giornata del campionato Primavera. Un indurimento al polpaccio in occasione della sfida di Europa League con gli svizzeri del Losanna, retaggio di una preparazione atletica ancora incompleta, costringe il numero 10 del Palermo ad abbandonare la scena anzitempo. Volontà e spirito di sacrificio del calciatore hanno fatto la differenza in questo percorso di rinascita sportiva. Al resto, ha pensato l’esperienza del prof. Mariani, abbinata all’assoluta professionalità dei fisioterapisti che lo hanno seguito in questi mesi. Una miscela che ci restituisce un atleta integro. Ed un campione ritrovato.

Fabrizio Miccoli in azione

La diagnosi è inesorabile: lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Inizia il calvario dell’ex Juve, Perugia, Benfica e Fiorentina, che il 13 maggio viene visitato a Vil-

la Stuart dal Prof. Pierpaolo Mariani. L’indomani, si procede ad intervento chirurgico in artroscopia di regolarizzazione della lesione LCA. Operazione perfettamente riuscita e prognosi di quattro mesi confermata dal “signore dei crociati” (Mariani ndr), così definito dai media all’epoca dell’affaire Totti.

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maratona

La maratona di Roma nell’elite delle corse mondiali Conferito il titolo “Iaaf Gold Label”, il massimo riconoscimento internazionale ad una corsa su strada di Lorenzo Arduini

La partenza della Maratona di Roma 2010

gni anno nel mondo si svolgono oltre mille maratone. Solo 14, sino al 2010, si fregiano del titolo “Iaaf Gold Label”, il massimo riconoscimento internazionale ad una corsa su strada. A partire dalla 17^ edizione, in programma il 20 marzo 2011, la Maratona di Roma rientrerà nel ristretto gruppo “d’oro” delle 42 chilometri. La IAAF, Federazione Internazionale dell’atletica leggera, ha comunicato tale certificazione agli organizzatori della Maratona di Roma: è in assoluto la prima volta per una corsa su strada italiana. La prova capitolina è risultata meritevole dell’assegnazione sulla base di 21 criteri. I cinque, fondamentali, sono: presenza di atleti di èlite, uomini e donne, provenienti da almeno 5 nazioni; prestazione degli stessi al di sotto di 2:10.30 per la prova maschile e di 2:28.00 per quella femminile; promozione co-

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municazione a livello internazionale; copertura televisiva in almeno 5 Paesi esteri; accuratezza nell’organizzazione tale da garantire la regolarità di svolgimento della gara. L’evento romano ha soddisfatto i 21 criteri. Le 15 maratone assegnatarie del riconoscimento sono le seguenti. Sei europee: Parigi (Francia), Londra (Inghilterra), Berlino, Francoforte (Germania), Atene (Grecia) e Roma. Sei asiatiche: Xiamen, Pechino (Cina), Tokyo, Otsu (Giappone), Seoul (Corea del Sud) e Mumbai (India). Tre statunitensi: Boston, Chicago e New York. Il Sindaco di Roma Gianni Alemanno ha commentato con soddisfazione il riconoscimento dell'atletica mondiale alla maratona della città. «Il prestigioso riconoscimento che la Federazione internazionale di atletica leggera ha assegnato alla Maratona di Roma rappresenta un traguardo storico per la città di Roma e per gli organizzatori dell'evento, ai quali rivolgo

le mie più vive congratulazioni». Il presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci ha visto così coronati anni di impegno per un costante miglioramento dell’evento "E' un premio per il nostro lavoro - le parole di Castrucci - ma credo sia anche un riconoscimento al valore complessivo del fenomeno maratona in Italia: le nostre corse di vertice sono molto ben organizzate, e dall'estero le si guarda con attenzione crescente". L'attribuzione a Roma della qualifica ha probabilmente un rilievo anche nell'ottica della candidatura olimpica lanciata dalla capitale per il 2020: con Parigi, Londra, e New York, la città eterna è infatti l'unica al mondo ad essere inclusa nei massimi circuiti IAAF dell'atletica, sia nella pista (con il Golden Gala, tappa della Diamond League), sia, ora, nella strada, con la sua maratona. Un bel biglietto da visita da presentare al CIO.


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Marketing

Un evento indimenticabile per vivere un’esperienza da calciatore di serie A! di Alessandro Morucci

a realizzazione di eventi, meeting, incentive, press tour, team building, feste di laurea, compleanni e feste per bambini, comporta la dettagliata cura di ogni singolo passaggio organizzativo. La necessità primaria è quella di individuare un format di sicuro successo, che non sia mai banale bensì innovativo e partecipativo. ma soprattutto efficace ed originale in ogni suo aspetto. Per ogni azienda la costruzione del gruppo è una necessità primaria e la fidelizzazione dei propri clienti un obiettivo ed asset irrinunciabile.Per ogni festeggiato, l’importante è far star bene gli amici e lasciargli un ricordo memorabile della giornata. E per diffondere questo spirito cosa c’è di

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meglio di una vera e propria squadra di calcio e di un evento speciale nel club più esclusivo in Italia? Un binomio innovativo, originale e coinvolgente per far vivere a tutti i partecipanti un’esperienza da calciatore di Serie A. Un successo assicurato anche grazie ad una location vincente…il Futbolclub, location situata a Roma che costituisce un punto fondamentale per i veri “maniaci” di calcio di tutta Italia. È per questo che un “meeting calcistico” ha bisogno di una location come questa ed una serie di servizi su misura da costruire ed implementare insieme ai clienti. Ma entriamo nel vivo del vostro prossimo evento! • Avete mai pensato di giocare una partita o

un torneo di calcetto o calciotto con le divise Adidas personalizzate con il logo dell’azienda ed i nomi dei giocatori? • E perché non coinvolgere ex calciatori professionisti per rendere i match ancora più entusiasmanti, dopo aver fatto visita medica, preparazione atletica, tecnica e tattica, prima di affrontare la gara… il tutto con esperti a livello nazionale? • Vi piace l’idea di rivedere gli highlights o la partita intera appena giocata sui plasma del ristorante durante la cena di fine evento, con all’interno le vostre interviste post partita fatte negli spogliatoi? • Che ne dite di tornare a casa con la propria figurina sull’album dell’evento? • Ed avere il proprio nome e foto sulla prima pagina del Daily Futbolclub come protagoni-


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sta e stella della partita o leggere le pagelle della partita redatte da esperti di settore? Questo e molto altro da studiare ad hoc, vi aspetta al Futbolclub, il primo ed unico impianto in Italia realmente pensato per chi vive di solo calcio. “Un format pensato per stupire i partecipanti con una serie di servizi esclusivi ed emozioni che solo presso questa struttura possono essere esaudite in Italia” ha dichiarato Massimiliano Magnante, Partner di Marketingxpression di Roma (www.mktgx.com) agenzia ideatrice del format e consulente per le relazioni esterne del Club. “La nostra agenzia di marketing e comunicazione – prosegue Magnante – è da anni al fianco di importanti aziende multinazionali che spesso pensano che bisogna necessariamente mettere in campo degli “effetti speciali” per raggiungere il risultato, mentre in questo caso ci siamo semplicemente limitati a trasformare un evento b2b o b2c o una semplice riunione di lavoro, in qualcosa che possa essere ricordato dai partecipanti o dal festeggiato in caso di ricorrenze e compleanni, come una vera esperienza da poter raccontare”. “Come spesso accade – conclude Magnante – alcune idee sono più semplici di quello che sembrano e basta condirle con piccoli ma importanti dettagli per renderle uniche, questa è la mission della nostra agenzia che spazia dall’organizzazione di eventi, fino alla realizzazione chiavi in mano di piani marketing e progetti speciali per aziende che intendono colpire target specifici e non essere mai scontati o banali verso l’esterno”. “ Analizzando e valutando ogni giorno tutte l’idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza” A. Einstein. Questa è la filosofia di Marketingxpression! Info: info@mktgx.com

La struttura del Futbolclub • 2 campi da calcio a 8 • 6 campi da calcio a 5 • 1 campo da soccer jam (3 vs 3) • 1 da jorky ball (2 vs 2) • 1 sala meeting • 1 palestra • 1 centro di fisioterapia • 1 futbolstore • 1 bar • 1 ristorante • una superficie complessiva di gioco di 11.000 mq • standard qualitativo ai massimi livelli

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Fiamme Gialle

Agli Under 23 atletica Fiamme Gialle da applausi di Alessandro Morucci

Le Fiamme Gialle “Gaetano Simoni” conquistano a Modena, all'ombra della nuova tribuna del campo scuola di Via Piazza, nuovo fiore all'occhiello dell'impiantistica dello sport modenese, lo scudetto Under 23 di atletica leggera. uello di Modena è stato un campionato che sì è risolto al fotofinish con gare che hanno visto gli atleti delle migliori 12 società italiane in campo maschile e le rispettive 12 in campo femminile giocarsi il titolo di campione d'Italia Under 23. Dopo la prima giornata di gare la società padrona di casa, La Fratellanza 1874, teneva la classifica provvisoria ma in casa modenese si sapeva che sarebbe stato difficile mantenere la prima posizione anche nella giornata conclusiva di gare. Ma i

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pronostici iniziali che davano le Fiamme Gialle vincitrici non hanno disatteso e il miracolo della Fratellanza Modena non si è avverato poiché la compagine gialloverde, con 153 punti, ha vinto la classifica maschile davanti alla squadra padrona di casa che ha totalizzato 146 punti. Al terzo, a solo un punto di distacco dalla Fratellanza, si è piazzata la Riccardi Milano (145). Ma la sintesi dell’evento, che ha visto la vittoria delle Fiamme Gialle “Simoni”, va anticipata anche dalla cronaca delle giornate di gara. La prima giornata era

stata aperta osservando un minuto di silenzio in cui sono stati ricordati gli alpini italiani caduti in Afghanistan, più di un migliaio tra atleti tecnici e accompagnatori, uniti agli spettatori assiepati sulla nuova tribuna, hanno salutato con cordoglio il sacrificio dei nostri soldati morti. La seconda giornata di gare è stata caratterizzata dalla cerimonia d'inaugurazione della nuova tribuna alla presenza del Sindaco di Modena Giorgio Pighi, dell'Assessore Antonino Marino, e di Paola Francia, responsabile servizio sport. Le gare


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La gara degli 800m con Emiliano Nerli Ballati nr. 1

Il pesista Daniele Secci

non sono mancate di valore tecnico e, per quanto riguarda le Fiamme Gialle, a livello individuale va sottolineata la straordinaria doppietta per il finanziere Emanuele Catania che ha vinto il salto triplo ed il salto in lungo il quale, con un salto ottenuto al secondo tentativo, ha archiviato una strepitosa medaglia d'oro. Successo anche per Daniele Secci, nel getto del peso, cha ha lanciato l’attrezzo alla distanza di 17 metri e 44. La conquista dello scudetto under 23 ha permesso di coronare un’annata irripetibile poiché tutti gli appuntamenti a squadre a livello nazionale, in cui la compagine delle Fiamme Gialle “Gaetano Simoni” si è presentata ai nastri di partenza, sono stati coronati da fantastiche vittorie: a fine febbraio la conquista dello scudetto assoluto indoor, lo scudetto allievi a giugno e, dopo undici anni di digiuno, e arrivato pure il successo con la squadra under 23. Una messe di risultati che conferma l’ottimo lavoro svolto dai tecnici della sezione giovanile, Andrea Matarazzo, Orazio Romanzi, Andrea Ceccarelli, Andrea Pagliarini, Emanuel Margesin, Tommaso Mattei e Luca Menicocci. Per questi prestigiosi risultati la Guar-

dia di Finanza ha voluto esprimere la propria profonda soddisfazione poiché tale affermazione acquista un valore ancora maggiore perché arriva proprio dopo il successo ottenuto a giugno, sempre nell'atletica leggera, nel campionato di società allievi: uno storico doppio scudetto che mai, nello stesso anno, le Fiamme Gialle “Simoni” avevano nella loro storia saputo conquistare. Due squadre, quella allievi e quella under 23, composte da atleti provenienti tutti dal vivaio della Guardia di Finanza, cresciuti sin da giovanissimi in un ambiente dove lo sport viene vissuto all’insegna dei valori e degli ideali più sani. Tale successo conferma il grande impegno dei dirigenti e dei tecnici del Corpo, tutti ex atleti delle Fiam-

me Gialle, nei confronti dei giovani e giovanissimi avviati allo sport e progressivamente portati ai vertici nazionali. Le Sezioni Giovanili rappresentano una delle principali forme di impegno sociale del Corpo nei confronti della collettività e in particolare dei giovanissimi che desiderano far parte del favoloso mondo dello sport praticato. Lo sport con le sezioni giovanili “Fiamme Gialle" diventa un'alternativa di aggregazione sociale offerta ai giovani e diviene tutor nei confronti del disagio adolescenziale. Per quanto riguarda lo scudetto femminile, lo scudetto è stato vinto dall'Italgest Athletic Club con 175 punti seguita dall'Atletico Brescia 1950 Ispa Group con 161 punti.

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Marketing

Dalla società sportiva all’impresa sportiva Convegno Federprofessional a Genova di Lorenzo Arduini

i è tenuto il 5 ottobre scorso a Genova presso l’auditorium della Confindustria, organizzato da Federprofessional, l’associazione delle alte professionalità indipendenti (www.federprofessional.com), un interessante convegno avente per titolo “Dalla Società Sportiva all’Impresa Sportiva”. Nel convegno patrocinato, fra gli altri, dalla Regione Liguria, dalla Provincia e dal Comune di Genova, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova e da CARIGE, nonché dal quotidiano Il Secolo XIX, sono stati affrontati i temi legati all’evoluzione imprenditoriale nello sport, con particolare riferimento al patrimonio giocatori e al patrimonio immobiliare e immateriale delle società sportive. I relatori hanno affrontato anche argomenti di assoluta attualità, come la partecipazione dei “supporter” nelle Società sportive professionistiche, nonché aspetti giuslavoristici e fiscali. In particolare, sono stati trattati temi di grande complessità, spesso trascurati nelle società sportive, come quello dei modelli organizzativi da adottare nelle società sportive, ai sensi della legge n. 231/2001 (avv. Gian Paolo Maraini) e quello della natura e delle connotazioni del rapporto di lavoro degli sportivi professionisti (avv. Massimo Rossetti). L’avv. Roberto Betti ha esaminato alcune problematiche ed aspetti di criticità nei rapporti tra il fisco e le società sportive, con riguardo, in particolare, alle triangolazioni reddituali tra società, agenti e sportivi professionisti, all’interposizione, spesso fittizia, di società estere nella gestione dei diritti di immagine e di prestazioni pubblicitarie e all’applicazione dell’IRAP sulle plusvalenze derivanti dalla cessione dei contratti.

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Il dott. Antonello Amato, dirigente di CARIGE, ha rilevato il ruolo spesso decisivo delle sponsorizzazioni nello sport sia professionistico che dilettantistico e del forte impegno, in termini di investimenti, che la banca ligure pone in tale settore. L’evoluzione del ruolo dei tifosi, intesi ormai come consumatori di un prodotto dello spettacolo, e le tematiche che tale evoluzione comporta, sono state illustrate dal dott. Luca Barabino, consigliere d’amministrazione del Genoa Calcio, mentre il dott. Alfredo Parisi, presidente di Criteria Ricerche, ha illustrato le nuove modalità ed esigenze di aggregazione dei tifosi e di tutela dei loro diritti, illustrando la nascita di una nuova organizzazione, Federsupporter (www.federsupporter.it), che si propone appunto il perseguimento di tali obiettivi. Il prof. Andrea D’Angelo, reggente della Fondazione Genoa, ha affrontato il tema della partecipazione dei tifosi nelle società sportive ed

ha evidenziato lo scarso successo dell’azionariato popolare, rispetto ad altre esperienze, come appunto quella della Fondazione Genoa, che ha avuto un più ampio riscontro partecipativo e organizzativo. L’avv. Felice Pulici, già notissimo portiere della s.s. Lazio degli anni ’70, ha trattato il tema delle leve e dei vivai giovanili, da intendere come risorsa strategica di assoluta rilevanza, purtroppo scarsamente coltivata nel nostro paese. Infine, è intervenuto il dott. Davide Scapini, che ha affrontato il tema dei rapporti tra società, agenti e giocatori, con particolare riguardo alla normativa FIFA, attualmente in evoluzione. Non è mancato il dibattito sull’attualissimo problema della tessera del tifoso; a tale riguardo, molti degli intervenuti hanno convenuto sulla sua scarsissima utilità e sulla sua configurazione più come elemento di business, che come strumento di tutela della sicurezza negli stadi.


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Etica Sportiva

MECS: Presentazione attività

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Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport e Workshop “La Coscienza Imprenditoriale nello sport” di Lorenzo Arduini

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unedì 25 ottobre alle ore 10, presso la Sala delle Colonne dell’università LUISS Guido Carli, il Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport, presieduto da Gianni Rivera con la presidenza onoraria di Pier Luigi Celli, ha presentato alla stampa le attività per il 2010/ 2011. Dopo il saluto di Giovanni Lo Storto, Vice Direttore Generale dell’Università LUISS, le prossime iniziative del Movimento per l’Etica e la Cultura per lo Sport sono state introdotte dal Presidente Gianni Rivera e presentate da Paolo Del Bene - Direttore Sportivo Associazione Sportiva Luiss. Presente in sala anche Luigi Capasso, editore di SPORTCLUB Magazine e co-

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fondatore del MECS. Per l’occasione, è stata illustrata l’edizione 2010/11 de “La Giornata della Cultura Sportiva e SegnalEtica”, il concorso dedicato agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado che vedrà aumentare il numero delle Regioni italiane coinvolte. Alle 4 – Lazio, Abruzzo, Marche e Campania – che hanno partecipato alla prima edizione dello scorso anno si aggiungeranno Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Calabria. Saranno otto dunque quest’anno le regioni coinvolte in un progetto che si vuole estendere a livello nazionale. Agli alunni delle scuole verrà chiesto di realizzare un elaborato sul concetto di Etica nello Sport, che sarà esaminato e valutato da una Commissione formata da rappresentanti del mondo della cultura e dello sport e presieduta dal prof. Antonio Lombardo, Università Tor Vergata. Il concorso sarà presentato agli alunni delle scuole partecipanti attraverso “La Giornata della Cultura Sportiva”, che si svolgerà tra novembre e dicembre in ogni regione coinvolta. Le scuole partecipanti saranno poi invitate a Roma alla “Festa Nazionale dell’Etica nello Sport”, che si terrà a primavera 2011 presso il Centro Sportivo Giulio Onesti dell’Acqua Acetosa. Qui gli alunni si cimenteranno in diversi sport seguiti da istruttori federali. I punteggi ot-

tenuti nelle gare e nel concorso decreteranno “Campione dell’Etica nello Sport” una scuola per ogni regione. E’ stata presentata inoltre la seconda edizione di Eticamp, il camp socio – pedagogico - sportivo rivolto ai bambini dai 7 ai 14 anni che si svolgerà a Chianciano Terme a luglio 2011. A seguire si è tenuto il Workshop, organizzato in collaborazione con l’UCID, “La Coscienza Imprenditoriale nello sport”, dove importanti dirigenti sportivi ed imprenditori, che hanno creduto molto ed investito nello sport, racconteranno la loro esperienza. Sono intervenuti: Giancarlo Abete – Presidente Federazione Italiana Giuoco Calcio, Germano Bertin - Istituto Etica e Sport - Esicert , Alessandro Ciarlo - Presidente ASD Università Bocconi, Giuseppe Di Paola – Direttore Generale Banca del Fucino, Giovanni Malagò Presidente C. C. Aniene, Massimo Mezzaroma - Presidente Siena Calcio, David Williams – Osservatore in Italia del Manchester United, Pierluigi Sassi - Direttore Testata Giornalistica “Coscienza Imprenditoriale.it”, Antonio Lombardo – Preside della Facoltà di Scienze Motorie Università Tor Vergata. Ha moderato l’incontro Paolo Cecinelli – giornalista LA7. In occasione della conferenza è stata firmata una convenzione tra il Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport e ESICERT – Istituto di

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Etica Sportiva

Certificazione Etica dello Sport. ESICERT, presieduto dal Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, è impegnato nella diffusione dei valori genuini dello sport ed ha come scopo primario la diffusione di un proprio “Standard di Certificazione Etica nello

Il concorso sarà presentato agli alunni delle scuole partecipanti attraverso “La Giornata della Cultura Sportiva” Sport” utilizzando metodologie proprie dei meccanismi di certificazione riferite alla globalizzazione delle attività economiche. La convenzione stabilisce che le parti, ciascuna nel proprio ambito e in una logica di riferimento reciproco, intraprendano un cammino di proficua collaborazione nell’interesse collettivo. L’evento, patrocinato dal CONI e promosso dal CIP e dall’Istituto per il Credito Sportivo, è organizzato presso la sede di Viale Pola della LUISS Guido Carli – Sala delle Colonne, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio.

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Dichiarazioni degli intervenuti Giovanni Lo Storto: “L’attività del MECS è sovrapponibile a quello che Luiss, come gli altri Atenei d’Italia fanno o dovrebbero fare in questi ambiti. Tentiamo di importare dallo sport i valori migliori affinché i nostri studenti possano comprendere l’importanza della sana competizione e del lavoro svolto in gruppo”. Paolo Del Bene: “L’elemento che sentiamo maggiormente nel portare avanti i nostri progetti è senza dubbio il calore che i ragazzi ci dimostrano in ogni occasione. Non bisogna fare solo convegni, ma anche e soprattutto fatti. In questo particolare momento storico l’etica non brilla nel nostro Paese e lo sport può senza dubbio aiutare a riavvicinare i ragazzi ai giusti valori”. Gianni Rivera: Dopo aver ricevuto l’incarico che attualmente ricopro in Federcalcio pensavo di dovermi dimettere dalla presidenza del MECS per una sorta di conflitto d’interessi. Alla fine mi hanno convinto a restare. Questi progetti mi stanno appassionando, stiamo coinvolgendo Università ed imprenditori. Il nostro obiettivo è riuscire a coinvolgere anche la classe politica: se si praticasse un’ora al giorno di attività sportiva, nelle scuole come negli uffici, sono convinto che si migliorerebbe la vita di tutti”.

Pierluigi Sassi: Coscienza Imprenditoriale si occupa da più di 60 anni di etica nell’economia e nel lavoro. La finanza nasce come supporto all’attività dell’imprenditore ma oggi, a causa soprattutto della globalizzazione, ha perso la sua funzione originaria, deve tornare ai suoi valori reali. Ci occupiamo anche di sport in quanto si tratta di un ambito ideale dove trasmettere la nostra mission”. Giancarlo Abete: “In un contesto complesso come in quello in cui viviamo c’è la necessità di insegnare l’etica, anche se non è facile. Fortunatamente ci sono attori come il MECS e Coscienza Imprenditoriale che cercano di proporre i giusti valori nei diversi ambiti in cui operano. Lo sport è uno strumento educativo fondamentale in questo momento di carenza del sistema educativo stesso”. Germano Bertin: “Lo sport non sarebbe tale se non è etico, non sarebbe tale se non è leale, rispettoso e collaborativo. Il nostro progetto vuole mettere a fuoco un percorso, uno standard per comportarsi in maniera corretta”. Massimo Mezzaroma: “Vivo lo sport quotidianamente, sia da imprenditore, sia da appassionato. Lo sport di squadra insegna fin da bambini che non si può fare nulla da soli, contrariamente a quanto ci trasmette la società di oggi”. Giuseppe Di Paola: “Ho cercato di diffondere valori etici a tutti i livelli della mia banca, la quale può crescere puntando su valori di questo genere”. Giovanni Malagò: “La burocrazia spesso soffoca le iniziative nel mondo dello sport. Il Circolo Aniene il 22 novembre nominerà un nuovo consigliere che si occupi specificatamente di cultura e solidarietà”. Alessandro Ciarlo: “L’organizzazione dello sport a livello universitario deve essere ripensata. Forse, per suscitare maggior interesse, la chiave sarebbe la valorizzazione dei campionati universitari, che creano maggior senso di appartenenza negli studenti”. Antonio Lombardo: “Abbiamo bisogno di parlare di etica nello sport. Lo sport deve essere praticato come gioco e divertimento prima di tutto nella scuola”.

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Mercedes SLS AMG La nuova icona di casa Mercedes combina alla perfezione l'esperienza sportiva di AMG e la competenza di Mercedes di L.A.

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ercedes SLS AMG si propone fin da subito come nuova icona di casa Mercedes, stabilendo una unione ideale con l'amato modello 300 SL

Gullwing. Classe SLS combina alla perfezione l'esperienza sportiva di AMG e la competenza di Mercedes, dando vita ad una tecnologia ad alte prestazioni. Telaio e carrozzeria sono stati realizzati, per la prima volta in casa Mercedes, completamente in alluminio, per rendere la struttura il più possibile leggera. Il baricentro ribassa-

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to permette una ripartizione ideale del peso. Il design avveniristico e purista della SLS AMG è stato ispirato dalle proporzioni delle classiche vetture sportive Mercedes-Benz. Con le porte ad ali di gabbiano aperte, appare subito evidente la caratteristica forma alata con un ampio angolo di apertura. Il cofano motore allungato, l’incisivo frontale con la forma marcatamente a freccia e le grandi prese d’aria, come pure la cellula dell’abitacolo ribassata e fortemente arretrata, con la coda lievemente digradante, esprimono il design sportivo per eccellenza con

tutto il carattere delle competizioni automobilistiche. I fari bixeno di nuova concezione con luci diurne e indicatori di direzione a LED non si limitano ad illuminare la strada, ma caratterizzano decisamente l’immagine della supersportiva. Per la prima volta Mercedes-Benz e AMG presentano una vettura con châssis e carrozzeria realizzati in alluminio. Rispetto alla tradizionale struttura in acciaio perciò il risparmio di peso è significativo, basti pensare all’effettiva massa a vuoto DIN di soli 1.620 chilogrammi senza guidatore.


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La nuova “Ali di gabbiano” è la migliore supersportiva del mondo

La scocca di nuova concezione è costituita da un telaio spaceframe in alluminio del peso di appena 241 chilogrammi. Questa esclusiva costruzione coniuga un'intelligente struttura leggera con un'altissima resistenza, consentendo una dinamica di marcia senza compromessi. La carrozzeria della coupé tedesca si modella così attorno alle rinnovate esigenze aerodinamiche previste dai tecnici della FAB Design, che hanno voluto raggiungere un incremento della deportanza sulle ruote posteriori garantendo un corretto “matching” con la direzionalità dell’avantreno alle alte velocità. L’obiettivo è stato raggiunto adottando un pronunciato spoiler sul cofano posteriore, integrato con l’ala mobile della SLS standard, che guida il distacco di vena fluida dell'aria e combina il suo effetto

Con un netto distacco sulle altre vetture concorrenti, la Mercedes-Benz SLS AMG è stata eletta nel 2009 “migliore supersportiva del mondo” da più di 250.000 lettori di “Bild am Sonntag”, “Auto Bild” ed altre 25 riviste specializzate europee. SLS AMG ha conquistato così il “Golden Steering Wheel”, uno dei più importanti riconoscimenti automobilistici a livello internazionale. L'ambito premio è stato consegnato ufficialmente al Dott. Dieter Zetsche, Presidente di Daimler AG e CEO di Mercedes-Benz Cars. Undici supersportive hanno partecipato all’importante sondaggio per assegnare il “Golden Steering Wheel 2009”, che “Bild am Sonntag”, la rivista automobilistica specializzata “Auto Bild” ed altre 25 testate hanno esteso a tutta Europa. Quasi un terzo dei voti è andato alla nuova Mercedes-Benz SLS AMG, che ha così conquistato nettamente la preferenza dei lettori nella categoria delle supersportive, con un ampio distacco dalla seconda classificata.

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Motori con la canalizzazione del flusso uscente dall’estrattore posto nel sottoscocca Dalla strada alla pista: nella primavera del 2011 debutterà una nuova vettura da corsa firmata Mercedes, la SLS AMG GT3, progettata per rispettare il regolamento GT3 della FIA. Il suo programma di sviluppo e collaudo è tuttora in corso, ma da Stoccarda lanciano la promessa che la nuova "Ali di gabbiano" per la pista verrà consegnata in tempo per l'inizio della prossima stagione di corse, a partire da febbraio 2011. Bernd Schneider, pilota Mercedes-Benz e campione del DTM, sta svolgendo la maggior parte delle prove. "Con la SLS AMG GT3 inizia una nuova era per il settore Motorsport Mercedes-Benz - ha commentato Norbert Haug, Responsabile della divisione Motorsport - questa sportiva 'purosanguè è stata concepita per team e piloti privati. Gli ordini al momento superano la nostra capacità produttiva, il volume di produzione verrà progressivamente aumentato per accontentare tutti i clienti interessati".

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Le concorrenti Ferrari 458 Italia Inedita berlina della Ferrari, la Ferrari 458 Italia esibisce un design particolarmente riuscito, espressione del talento inimitabile di Pininfarina. Il progetto ha beneficiato anche dell’apporto di Michael Schumacher. La vettura esibisce una forma compatta e filante ed un frontale con prese d'aria laterali. Le sezioni dei profili sono state studiate per convogliare l'aria verso i radiatori del motore. La 458 Italia si caratterizza per una nuova impostazione di guida. I comandi principali tutti concentrati sul volante. L’unità propulsiva è rappresentata dal V8 4.499 cc, montato in posizione posteriore-centrale.

Aston Martin V12 Vantage La Aston Martin V12 Vantage è la versione sportiva ad alte prestazioni della V8 Vantage che ha debuttato nel 2010. E’ disponibile solo nella variante di carrozzeria Coupé ed è riconoscibile per le vistose prese d’aria sul cofano. La V12 Vantage è equipaggiata con il motore a dodici cilindri di 6.0 litri da 517 CV, abbinato esclusivamente al cambio manuale a 6 marce. La supercar britannica raggiunge i 305 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 in 4,2 secondi.

Porsche 911 Turbo S Basata sulla meccanica della 911 Turbo arricchita da soluzioni tecnologiche mutuate dalla sorella maggiore 911 GT3, la nuova Turbo S monta un propulsore Boxer a 6 cilindri con due turbocompressori a geometria variabile, uno per bancata, capace di una potenza massima di 530 Cv (390 kW) ed una incredibile coppia di 700 Nm. Nel rispetto dei nuovi regolamenti, i tecnici Porsche hanno dato il meglio di loro stessi riuscendo a lasciare invariati i livelli di consumo medio rispetto alla Turbo da 500 Cv, 11,4 l/100 km, regalando alla 911 Turbo S il record di auto più efficiente della categoria.


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Il boom del golf coinvolge pubblicità, sponsor e media n un momento in cui il golf italiano sta avendo visibilità in tutto il mondo per le prodezze dei suoi campioni, la Federazione Italiana Golf ha commissionato insieme all’UPA (Utenti Pubblicità Associati) una ricerca sul tema “Il Golf come metafora pubblicitaria”. Il principale obiettivo dello studio è far comprendere ai media che comunicare il golf significa dare spazio a uno sport a elevati standard formativi. Allo stesso modo, si tratta di una disciplina che ha le carte giuste per conquistare e potenziare il mercato pubblicitario, in quanto strumento e veicolo di buone pratiche e di benefici evidenti. Il lavoro è stato presentato presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione, all’Università La Sapienza di Roma, nel corso di un

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convegno, coordinato da Giovanni Valentini, al quale sono intervenuti Franco Chimenti (presidente FIG), Lorenzo Sassoli de Bianchi (residente UPA), Mario Morcellini (preside della facoltà), Mario Mele (presidente “Mario Mele & Partners”), Giuliano Adreani (presidente e AD Publitalia), Gianni Oliosi (responsabile relazioni esterne BMW Italia), Gianpiero Vietto (marketing Ferrero), Donato Di Ponziano (responsabile ufficio marketing FIG), Ruggiero Palombo (vicedirettore Gazzetta dello Sport), Francesco Volpe (Corriere dello Sport) e Lorenzo Dallari (vicedirettore di SKY Sport). I dati raccolti nello studio, e illustrati dalle professoresse Barbara Mazza e Paola Panarese, hanno documentato le straordinarie potenzialità di questo sport – riammesso ora alle Olimpiadi - anche

come strumento di comunicazione promozionale e pubblicitaria. Al di là della sua dimensione agonistica, il golf riassume infatti una tradizione, una cultura, uno “stile di vita” che offre, appunto, una rappresentazione simbolica per gli sponsor e gli investitori: vita all’aria aperta, benessere pisco-fisico, fair play, etichetta, rispetto per l’avversario e per l’ambiente. E ciò non riguarda solo i prodotti che attengono più direttamente alla sua pratica, come l’abbigliamento o gli attrezzi, ma anche beni e servizi che puntano su un’immagine di qualità: dalle banche alle finanziarie, dai tour operator alle marche automobilistiche o agli orologi. I rappresentanti dei mass media hanno poi sottolineato l’importanza dei risultati agonistici ai fini dell’audience sui giornali e sulle televisioni, mentre Andreani ha

evidenziato che “con la moltiplicazione dei canali digitali, ora anche la tv generalista potrà occuparsi di più del golf e favorirne ulteriormente la crescita in Italia”.

Franco Chimenti Presidente FIG


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TUTTINCIRCO news dal circoli di golf

a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile comunicazione del Golf Forense

PARCO DI ROMA Space lab Trophy: vince il team di Alessandro Bandini Una stupenda giornata ha ospitato la tappa dello Space lab Trophy che ha così registrato la ripresa del torneo dopo la pausa estiva. Teatro della gioiosa gara il sempre accogliente Parco di Roma. Trenta le squadre in gara, formate da un “pro” e quattro dilettanti, che hanno occupato il percorso da mattina a sera inoltrata, appena in tempo per una premiazione con la solita sapiente regia dell’ideatore della manifestazione, il Presidente della FIG Lazio Carlo Scatena, con a fianco l’operativo Riccardo Vaira, Presidente dell’Associazione Golf Roma e coach al circolo golf Arco di Costantino. La gara ha visto il successo della squadra capitanata dal maestro di casa Alessandro Bandini, fresco campione “pro” del Lazio, che ha giocato con i dilettanti Giovanni Passarelli, Romano Vatrella, Massimiliano Musso e Luigi Janari, tutti vincitori con il complessivo punteggio di 48. Al secondo posto la formazione del pro Stefano Pietrobono (Marco De Domini-

ACQUA SANTA GOLF CLUB

22° edizione del trofeo IBM Si è disputata Domenica 3 Ottobre, sui prestigiosi green dell'acquasanta golf club, la 22° edizione del trofeo IBM. La gara si è disputata in un clima primaverile caldo e soleggiato.

cis, Maria Teresa Scullica, Marcello Caselli, Domenico Bulgherini) con 49, terzo il team di Maurizio Veloccia che aveva come compagni di gioco Massimiliano D’Ajello, il giornalista Giovanni Valentini, Francesco Cappa Del Prete e Luca Valentini che hanno siglato uno score di 50, come la quarta squadra classificata quella di Gianluca Pietrobono e la quinta di Massimo Daveri di Tarquinia che aveva con se Emilio Scaglione, Benedetta Cancellieri che ha ripreso a giocare assieme alle due socie del circolo ospitante Elena Fontana e Matilde Azzacconi (51). Alla gara hanno partecipato, tra gli amateur personaggi famosi in altri campi, uno per tutti l’attore Claudio Amendola, uno che è stato “contaminato” dal virus del golf: tutte le mattine libere è in campo pratica! A tramonto avvenuto la simpatica premiazione con il nutrito tavolo, dove con i padroni di casa Luca Valerio e Giuseppe Miliè, c’era Carlo Scatena che ha invitato tutti a vedere il grande golf nella prossima grande manifestazione internazionale all’Olgiata, la Roma Golf Open 2010. A fianco di Scatena, Riccardo Vaira, il braccio operativo dello Space lab Trophy, manifestazione voluta fermamente dal Comune di Roma.

Ad aggiudicarsi il 1° Netto nella 1° Categoria è stato Fabio Massimo Bombacci mentre il 1°Lordo è andato a Marcello Grabau. A prevalere nella 2° Categoria è stato Fabrizio Privitera mentre primo classificato nella 3° Categoria è stato Giuseppe Cornetti. Prima tra le signore è stata Marzia Grabau.

OLGIATA GOLF CLUB Golf - Roma Open by Rezza al giovane danese Andreas Harto Andreas Harto ha vinto con 265 colpi (66 65 65 69), diciannove sotto par, il Roma Golf Open 2010 presented by Rezza disputato sul selettivo percorso dell’Olgiata Golf Club (par 71). Il torneo del Challenge Tour europeo era inserito anche nel Pilsner Urquell Pro Tour, il circuito delle gare nazionali allestito dal Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti della FIG. Il 21enne danese ha superato, dopo aver concluso le 72 buche regolamentari alla pari, il 25enne svedese Joel Sjoholm (68 65 67 65),superandolo con un birdie alla prima buca di spareggio. Si sono classificati al terzo posto con 270 lo svedese Steven Jeppesen e gli inglesi Matt Haines e Andrew Marshall, al sesto con 271 lo svizzero Julien Clement e lo spagnolo Carlos Del Moral e all’ottavo con 272 nove concorrenti tra i quali l’australiano Daniel Gaunt, l’inglese Stuart Davis e il francese Michael Lorenzo Vera. Primo degli italiani Marco Crespi, 17° con 273 (69 64 69 71), che nel finale non ha mantenuto la brillantezza dei giri precedenti. La manifestazione ha

avuto quale title sponsor Rezza spa, azienda attiva nel campo della intermediazione immobiliare e finanziaria in tutta Italia e particolarmente a Roma. Sponsor altre importanti aziende quali Intesa Sanpaolo Private Banking, IBM e AAMS. Patrocinio di Roma Capitale, con la collaborazione del Comitato Regionale FIG del Lazio e del circolo ospitante. Roma Capitale considera il golf un ottimo volano per il rilancio del turismo. Per questo ha da tempo messo in atto una politica di promozione del golf nel rispetto del principio di accessibilità dello sport. Harto, che ad agosto aveva vinto il Tour Championship nello status di dilettante, ora si è reso protagonista di una vera chicca, avendo ottenuto due successi nel Challenge Tour nello stesso anno in due categorie diverse. A poche buche dalla fine sembrava avere già il titolo in tasca con tre colpi di vantaggio, ma Sjoholm è rinvenuto addirittura con due eagle e poi ha guadagnato lo spareggio su un putt sfortunato del danese, con palla che gli si è fermata proprio sul bordo della buca per il bogey. Nel supplemento di gara però Harto ha piantato la palla in bandiera con il secondo colpo e per lo svedese non c’è stato nulla da fare.

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Come praticare Non ruoti le spalle? Usa la sacca di Simone Selli

l giocatore principiante spesso pensa di ruotare le spalle ma in realtà non lo fa. Soprattutto all’inizio, la tendenza istintiva è infatti quella di sollevare il bastone con le mani rimanendo di fronte alla pallina. In questo modo l’azione motore delle spalle nel caricamento si perde, il colpo sarà affidato quasi esclusivamente alle braccia che produrranno colpi poco potenti e quasi

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Provatelo un po’ di volte prima di iniziare a praticare, acquisirete la netta sensazione di come ruota correttamente il tronco e l’asse che lo sostiene, migliorando al contempo anche il timing che affidato a muscoli grandi diventerà più lento, potente e affidabile. mai dritti alla bandiera. Il corpo senza la naturale necessaria rotazione diventa quasi un ostacolo per le braccia che spingono in alto il bastone alla ricerca dello slancio. Questo sforzo innaturale, comunica al giocatore un senso di caricamento che in realtà non è avvenuto. Proprio la fa-

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tica che si avverte quando la spalla sinistra cerca di spingere in alto le mani, con la spalla destra solitamente ferma, è il segnale di una finta rotazione. Per migliorare e sentire un reale effetto molla dei grandi muscoli, provate degli swing a vuoto con la sacca sulle spalle. Il peso e la tracolla che aderisce alla schiena vi darà la netta sensazione di una rotazione più naturale e efficiente. Cercate di sentire la sacca che ruota di 90 gradi verso la bandiera. Invertendo poi il meccanismo, ruotate senza strattoni, fino a girarla dalla parte opposta. Vi troverete in posizione di finish, con il corpo completamente rivolto al bersaglio, con la schiena dritta e ben sostenuta. Provatelo un po’ di volte prima di iniziare a praticare, acquisirete la netta sensazione di come ruota correttamente il tronco e l’asse che lo sostiene, migliorando al contempo anche il timing che affidato a muscoli grandi diventerà più lento, potente e affidabile. Buona pratica…

Attenzione! Virus del golf on line contagio attivo… Sta per arrivare sul web, il nuovo sito del gruppo GOLFPROGRAM L’empatia, l’entusiasmo e l’amore per il golf hanno contraddistinto negli anni i maestri di questa scuola che attraverso il web cercherà di “contagiare” di golf curiosi navigatori, futuri golfisti. Lo spirito di appartenenza creato, l’amicizia e la condivisione di una passione hanno in questi anni formato un fantastico gruppo di giocatori, espressione di un modo di vivere, partecipare e diffondere il gioco più bello del mondo. Sarà un sito di golf, rivolto a chi vuole avvicinarsi e al giocatore coinvolto e smaliziato. Infettare il web con un virus potentissimo anche alla luce dei successi dei nuovi campioni come i Molinari e Manassero, è l’obiettivo. Con i primi click navigherete tra i sorrisi ed i volti felici di giocatori allievi che vivono già questa meravigliosa esperienza con serenità e soddisfazione, senza dimenticare mai il privilegio che li accomuna, sarà uno spot al golf vissuto nel modo GP, con il divertimento e il piacere di chi ha scoperto con un gioco, molto della qualità della vita. Spesso è difficile raccontare e spiegare cosa incorpora questo sport, “Come posso raccontarti di un tramonto, del profumo dell’erba tagliata, della brina che si avvolge attorno alla palla mentre rotola in buca…” Si racconterà di questo e tanto altro, non mancheranno consigli di tecnica facili da applicare, e tante informazioni per il principiante che si vuole avvicinare ed è desideroso di imparare e capire, ottenendo indicazioni utili, in maniera semplice e comunicativa. Tanti video, immagini in questo nuovo sito di golf che già sta creando un clima di grande attesa. Passione, tecnica, entusiasmo, slogan simbolo della GOLFPROGRAM, attraverserà il filo dei mouse di chiunque oserà il primo click, vi aprirà gli occhi ed il cuore su un mondo ed una passione che vi accompagnerà per tutta la vita. Attenzione al virus quindi, è on line, non cliccate o sarete contagiati… Auguri a questa nuova iniziativa e a presto...



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Smart Golf Forense più 2010: Game Over di Andrea Cecinelli_foto di Silvia Apice

Si è chiusa come meglio non sarebbe stato legittimo attendersi la stagione dello Smart Golf Forense Più 2010, circuito riservato ai professionisti del diritto ed ai medici, targato Mercedes Benz Roma, giunto quest’anno alla sesta stagione. ue giornate di gara, 23 e 24 Ottobre, come sempre all'insegna del tutto esaurito. I numeri sono impressionanti, degni di un Open. L'Olgiata Golf Club ha fatto da cornice a questo happening golfistico, organizzato in maniera sontuosa dall’Avv. Nicola Colavita, affiancato come sempre dal collaudassimo staff del Golf Forense - unica manifestazione, ricordiamolo, a fregiarsi del patrocinio tecnico della F.I.G. Lazio. La presenza poi dei patrocini istituzionali del Presidente della Repubblica, della Presidenza del Consiglio

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dei Ministri, del Ministero della Giustizia, del Tribunale Ordinario di Roma, del Comune di Roma, dell'Ordine degli Avvocati di Roma e dell'Ordine dei Medici di Roma, rendono questa competizione sempre più esclusiva e affascinante. Veniamo alla gara: nella 1^ categoria netto successo della coppia formata da Massimo Paragallo e Marta Dolce. 1^ Lordo per gli avvocati Alessio Gattamelata e Tullio Foresta. nella 2^ Categoria si è imposta la coppia formata dal commercialista Bruno Vanni e da Daniela Corazza. Per la classifica generale della Golf Forense Top si è imposta la coppia composta dagli Avvocati Mario Ferri e Fabio De Lorenzi. Al di là dell’eco positivo e della forte comunicazione che ormai riscuote questa manifestazione, sono i numeri i veri “testimonial” del Golf Forense: 112 partecipanti per la prima giornata dedicata alla I^ categoria, 128 iscritti nella seconda giornata per la II^ categoria, che si vanno ad aggiungere ai 230 ospiti del cocktail di premiazione. Come sempre, tantissime le personalità intervenute al circolo del Presidente Andrea Pischiutta: erano

L'Avv. Nicola Colavita intervistato dal TGR Lazio

Alessandro Straulino

presenti il Presidente della F.I.G. Lazio Carlo Scatena, l'Avv. Giandomenico Magrone, il Consigliere Nazionale Forense Avv. Paolo Berruti, il legale della AS Roma e Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Antonio Conte, il Caporedattore di LA7 Sport Paolo Cecinelli, il Dott. Dario Marco Perrone, i giornalisti sportivi Giacomo Crosa, Pietro Pasquetti e Stefano Orsini, l'Avv.


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Le ragazze del Golf Forense

Valeria Brenuani responsabile marketing di Mercedes Benz Roma ai microfoni di High Life TV

Dario Marco Perrone

Giacomo Crosa mentre stringe la mano al suo avversario

Il proprietario di Acqua Filette Pietro Ricci intervistato dal Tg 5

Carlo Priolo, il Dott. Andrea Paci, il Prof. Mario Zama, il re delle acque di lusso Pietro Ricci, fornitore ufficiale del Golf Forense con l'esclusivo brand Acqua Filette, Raffaella Cappiello che ha personalizzato l'area ospitalità della manifestazione sempre all'insegna del lusso con gli arredi di Fendi Casa, il Dott. Alessandro De Montis, i fratelli Giuseppe e Marcella Angeletti titolari di Ora Acciaio, azienda leader nel settore office e contract, il maestro di taglio Ilario, il vice pre-

sidente del Polo Roma Club Avv. Elio Blasio, il Dott. Francesco Fanti, Responsabile dell’Area Centro di MPS e tante altre personalità del mondo del diritto. Per raccontare le due giornate di gara erano presenti anche le telecamere del Tg3 , del TG5 e di High Life Tv. L' appuntamento con la gara di golf più amata dai golfisti della Capitale è rinviato al prossimo anno: scorrono per quest’anno i titoli di coda. Game Over.

Il Dott. Francesco Fanti Responsabile dell'Area Centro del Monte Paschi di Siena ai microfoni del Tg 5

Raffaella Cappiello ai microfoni di High Life TV

Il Dott. Alessandro De Montis, il Maestro di Tagio Ilario e Francesca Mercantini nella zona launge del Golf Forense

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TUTTINCIRCOL Roma tuttincircolo

news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

a cura di Lorenzo Arduini

Club deiCircoli Sportivi Storici

Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici

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TO RI C I

2010 CIRCOLIAMO S CO L I SP OR T I VI

i è conclusa Circoliamo 2010, quinta edizione della storica mini-olimpiade tra i sodalizi della Capitale appartenenti al Club dei Circoli Sportivi Storici che si è svolta dal 30 settembre al 17 ottobre, vedendo i partecipanti impegnati in diversi sport ed attività. L’edizione di quest’anno è stata presentata ufficialmente il 28 settembre presso la prestigiosa Sala degli Arazzi in Campidoglio. Presenti all’evento l’Assessore del Comune di Roma con delega allo Sport Dr. Alessandro Cochi, il Dr. Filippo Degli Uberti e il Dr. Fulvio Bruno in rappresentanza di Telethon, nonché i Presidenti del Club dr. Antonio Buccioni ed i Presidenti dei Circoli partecipanti Dr. Giovanni Malagò del CC Aniene, Dott. Alfonso Rossi del il CC La-

Conclusa la sfida tra i Circoli Storici

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zio, Dr. Andrea Tinarelli del CC Roma, Avv. Massimo Grimaldi del CT EUR, Dr. Luigi Barone del RCC Tevere Remo, Dr. Bruno Albani dello Sporting EUR, Dr. Maurizio Romeo del TC Parioli e Avv. Cataldo D’Andria del Polo Club, appena entrato a far parte del Club

dei Circoli Sportivi Storici. I presenti hanno sottolineato il valore anche simbolico della manifestazione nel momento in cui la città di Roma ha concluso le celebrazioni di Cinquantenario delle Olimpiadi di Roma e ha proposto la sua candidatura quale sito del-

le prossime Olimpiadi 2020. La sfida tra i Circoli è durata tre settimane e si è conclusa con la serata di premiazione il 18 ottobre 2010 che è stata ospitata dal Polo Club, nella sua storica casina immersa nel verde degli impianti dell’Acqua Acetosa.


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news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

Club Circoli Sportivi Storici

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CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE TENNIS: INIZIA BENE IL CAMPIONATO DI SERIE A1 E' iniziato domenica 10 ottobre il Campionato di Serie A1 ed è subito vittoria per il Circolo Canottieri Aniene che ha vinto in trasferta contro il T.C. Cagliari con il punteggio di 2-4 grazie a Vincenzo Santopadre, Gregorz Panfil e Flavio Cipolla nel singolo e Alessio di Mauro con Flavio Cipolla nel doppio. Nonostante la sconfitta in singolare, da segnalare l'ottima prestazione di Alessio di Mauro che su una superficie a lui non congeniale è arrivato ad un soffio dalla vittoria, dopo una battaglia durata 3 ore.

VELA HANDY…AMO A VELA: UN BUON MOTIVO PER USCIRE IN MARE Si è disputata il 2 e 3 ottobre presso la sede velica di Santa Marinella HANDY…AMO A VELA, la prima manifestazione velica organizzata per i ragazzi diversamente abili il cui scopo è quello di condividere con loro l’esperienza del mare, della vela e della squadra: “Non dobbiamo parlare di abilità o disabilità - spiega Giancarlo Gianni, Dirigente Sezione Vela del C.C. Aniene – noi ci concentriamo sulla determinazione e sulla passione: è il nostro modo di vedere lo sport da sempre”. Il progetto vuole aggregare e condividere le diverse abilità; la vela infatti permette di vivere il mare in perfetta armonia e rende l’equipaggio un organismo unico nel quale tutti sono ugualmente essenziali, indipendentemente dalle proprie abi-

lità: “La regata farà provare a questi ragazzi le emozioni della competizione e del gioco di squadra - precisa Roberto de Felice, consocio ed organizzatore dell’evento - non si troveranno nel solito ambiente rassicurante e tranquillo ma in una situazione che richiederà loro responsabilità, azione e il coraggio di mettersi alla prova”. HANDY…AMO A VELA vuole raggiungere obiettivi reali che ci facciano impegnare, imparare e divertire. Come testimonianza di tutto ciò, le parole di Salvatore Cimmino, atleta diversamente abile del Circolo Canottieri Aniene: “Lo sport è fondamentale non solo perché ammortizza le parti mancanti del nostro corpo, ma ci avvicina alle persone. Sono qui per dimostrare che non importa l’abilità, io stesso ho attraversato la Manica a nuoto con il miglior record di tutti i tempi quindi tutti possono raggiungere quello che vogliono”. La seconda finalità è quella di sperimentare le diverse capacità dei ragazzi nella vela. Crediamo che una

metodologia di lavoro che riesca a coinvolgerli in prima persona riesca a stimolare schemi comportamentali adatti ed efficaci per la buona riuscita della regata. Il tutto è stato possibile grazie alla perfetta organizzazione della Cooperativa Sociale Stella Polare, e l'Associazione di Volontariato Nucleo Sommozzatori di Santa Marinella, che fanno curato ogni aspetto tecnico dell'evento.

CANOTTAGGIO: AMBO E SORRISI AI TRICOLORI DI MANTOVA 2010 Conclusi i Campionati Italiani Assoluti Pesi Leggeri e Juniores (25-26 settembre) disputati nelle acque del Lago Superiore di Mantova: il Circolo Canottieri Aniene porta a casa due titoli italiani grazie al Quattro con senior di Vincenzo Capelli, Niccolò Mornati, Raffaello Leonardo e Andrea Palmisano (tim. Gaetano Iannuzzi) e al doppio senior di Elia Luini e Pierpaolo Frattini, vittoria dedicata al Presi-

dente Giovanni Malagò:"Quest'anno mi sono cimentato nei pesi pesanti, diciamo così. - parla Elia Luini. Con Pierpaolo ho cominciato questa avventura e sono molto felice del regalo che abbiamo fatto alla nostra società che non sta passando un periodo felice". Il suo compagno di barca Pierpaolo aggiunge: "Elia è un modello per me e sono davvero felice di aver fatto questa esperienza con lui." Ed ora tutti concentrati sui Mondiali di Karapiro (Nuova Zelanda) che si disputeranno a novembre. I convocati per questa nuova avventura sono: Vincenzo Capelli, Andrea Palmisano, Niccolò Mornati, Elia Luini, Pierpaolo Frattini. A loro vanno gli auguri di tutto il Circolo.

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news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici

CIRCOLO CANOTTIERI ROMA AL VIA LE ATTIVITÀ REMIERE Dopo aver archiviato un ottimo 4°posto nella gara Circoliamo2010, parte la nuova stagione agonistica del Circolo Canottieri Roma. Il direttore sportivo Massimo Londei schiera come lo scorso anno l’ormai affermato allenatore Luca Migliaccio (3°posto ai mondiali di Lucerna ’82), coadiuvato da Michele Petracci (campione del mondo nel 2005 e ancora militante coi colori giallorossi ad alti livelli) e infine Mario Sartini (ex atleta plurititolato). Londei afferma: “ vogliamo il massimo in tutte le attività remiere del nostro circolo; puntiamo ad avere una squadra agonistica competitiva, che ci dia numeri importanti non solo

CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO IL FOOTVOLLEY: LA NOVITÀ DI CIRCOLIAMO La quinta edizione di circoliamo, le olimpiadi dei circoli storici , ha vi-

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dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo per poter primeggiare nel posto che ci spetta, tra i migliori circoli della capitale.” Il CC Roma presieduto da Andrea Tinarelli, da due anni a questa parte sta dando un forte impulso al reclutamento di allievi e cadetti direttamente dalle scuole.Come ci spiega Migliaccio: “le nuove leve sono la base su cui poggia tutto il nostro progetto. Li prendiamo da piccoli per farli crescere nello sport in un

ambiente sano come il nostro circolo. Ci adoperiamo al massimo affinché si forgino nel giro di pochi anni dei veri e propri atleti,togliendoci anche noi delle belle soddisfazioni.” Ma lo storico sodalizio non ferma qui le sue attività; si organizzano infatti corsi stagionali per donne di qualunque età che vogliano praticare il canottaggio a livello amatoriale; i master possono sbizzarrirsi con allenamenti trisettimanali seguiti dagli stessi allenatori

sto anche quest'anno migliaia di atleti confrontarsi con entusiasmo nelle varie discipline. Ma la vera novità di questa edizione è stata la competizione dimostrativa del Footvolley, su suggerimento del CC Lazio. Il circolo di Lungotevere Flaminio 67 ha infatti creato una sezione agonistica a parte: la SS lazio Footvolley,con la quale

partecipa al campionato italiano. Presso il campo in sabbia posizionato sotto il ponte Risorgimento, si è tenuto un mini torneo dimostrativo cui hanno partecipato alcune coppie di Cc Roma , Tevere Remo, CC Aniene e naturalmente CC Lazio. Grande entusiasmo tra i "calcettari", molti dei quali non conoscevano questo gioco nato in Brasile oltre 25 anni fa. Le regole sono quelle del beach volley , ma si possono usare tutte le parti del corpo, a parte mani e braccia. Un calcio tennis con la rete alta come la pallavolo femminile. Il torneo è stato vinto dalla coppia Lenoardi/Civita contro la coppia Ieradi/Corsi, entrambe del CC Lazio. Il fatto importante è comunque che si sono poste le basi per un nuovo fantastico mondo ove confrontarsi nel divertimento tra i vari circoli romani.

dell’agonistica. Come Petracci dice: ”Il galleggiante è un punto di ritrovo e socializzazione, il posto ideale per fare sport immersi nella natura. Alcuni dei nostri consoci vengono in barca per rilassarsi e trascorrere la pausa dal lavoro con gli amici. Altri scendono in acqua con spirito atletico, competitivo e agguerrito . La cosa che più ci fa piacere è veder aumentare nel tempo i soci che si riaffacciano sulle sponde del Tevere.” Le attuali gare di livello che vedranno impegnato il Circolo romano, sono i Mondiali Assoluti in Nuova Zelanda con l’atleta Bruno Mascarenhas, la SilverSkiff a Torino con i ragazzi dell’agonistica e in programma anche il Campionato Italiano di Fondo a tappe per master. I prossimi appuntamenti remieri nazionali e internazionali non potranno che vedere in prima fila schierati i colori giallo-rossi del Circolo Canottieri Roma pronti a dar battaglia per il podio.


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proprio vivaio o che comunque si allenano e frequentano il Circolo. La novità di questa stagione è Simone Vagnozzi, un giocatore molto valido che sicuramente potrà darci una mano, a completare un organico già collaudato.

TENNIS CLUB PARIOLI IN A1 DOPO UN ANNO DI PURGATORIO Il 10 ottobre è partito ufficialmente il campionato maschile di serie A1 di tennis: il Tennis Club Parioli è stato in campo sui propri campi domenica 17 ottobre per l'esordio contro il TC Castellazzo. Al via 13 squadre divise in due gironi (uno da sei ed uno da sette) che, almeno sulla carta, si presentano molto equilibrati. Il Tennis Club Parioli, dopo il turno di riposo scontato nella prima giornata, ha esordito in casa contro il TC Castellazzo, reduce dalla vittoria contro l'Udinese, con un pareggio per 3 a 3. Il TC Parioli si presenta, dopo la promozione ottenuta lo scorso anno, con una squadra giovane e ben organizzata dal direttore sportivo Zibi Boniek e dal suo staff tecnico formato dal direttore tecnico Vittorio Magnelli, dal capitano della squadra di A1 maschile Ugo Biagianti e dai maestri Roberto e Stefano Meneschincheri. La novità della stagione 2010 è Simone Vagnozzi, marchigiano di Ascoli Pice-

CIRCOLIAMO 2010 SECONDO POSTO PER IL TC PARIOLI Si è conclusa domenica 17 ottobre la quinta edizione di Circoliamo 2010, l'olimpiade dei Circoli storici della capitale. Sette i circoli partecipanti, impegnati in sedici discipline sportive: biliardo all'italiana, boccette, pool 815, tennis, calcio a 5 e calcio a 8, tennis da tavolo, basket, volley, bridge, canottaggio, corsa, golf, nuoto, burraco e gin rummy e fra gli sport dimostrativi calcio a 5 dedicata ai bambini, la gara per Diversamente Abili e il Footvolley.

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dei

no, 27 anni professionista dal 1999, numero 172 delle classifiche mondiali; un giocatore che si adatta a tutte le superfici. Simone va ad arricchire una squadra già ben organizzata e composta sia da giovani cresciuti al Tennis Club Parioli che da giocatori di esperienza. Tutti sotto la guida dello storico capitano Ugo Biagianti nato e cresciuto tennisticamente al TC Parioli, per il quale ha disputando tutte le competizioni nazionali, da quelle giovanili fino alla serie A. Lo abbiamo incontrato per fargli qualche domanda: Nel 2008 il TC Parioli, proprio durante una delle ultime gare di serie A, fu colpito dalla tragica scomparsa di Federico Luzzi; Quanto è sta-

to difficile ricostruire una squadra e riportarla nella massima serie? Una tragica scomparsa per noi e per il tennis italiano, che ci ha sicuramente segnati. Dal 25 ottobre 2008 giochiamo con Federico nel cuore che rappresenta per noi il vero trascinatore! Dopo l’inevitabile retrocessione in A2 nel 2008, il Parioli ha conquistato la promozione nel 2009 vincendo il girone e il play off contro il TC Crema. Ora si ripresenta nel posto che le compete per storia e tradizione. Una squadra giovane che conferma la linea verde scelta diversi anni fa dal TC Parioli? Il Parioli ha sempre cercato di schierare squadre per la maggior parte composte da giocatori cresciuti nel

Il TC Parioli è finito in un girone competitivo, lo vedete alla vostra portata? Il CC Aniene è fra le squadre più solide e compatte del girone e forse dell’intero campionato. Un gradino sotto il Castellazzo di Parma, il TC Udinese e il Rovereto. Grande incognita del campionato è rappresentata dal fatto che avendo una lista chiusa a 4 giocatori, una squadra sulla carta molto forte, in caso di assenza di un titolare, non ha la possibilità di trovare una valida alternativa; sarà quindi un campionato incerto. Quali sono i vostri obiettivi in questa competizione? Il Parioli ha cercato di costruire una squadra con l’obiettivo di valorizzare i giocatori cresciuti nel vivaio. L’obiettivo è la salvezza, da conquistare in tranquillità pur ritenendo di avere le potenzialità di tentare di conquistare i play off.

Il Tennis Club Parioli si è classificato al secondo posto con 80 punti, dietro al CC Aniene con 126. Il Parioli ha conquistato complessivamente 2 ori (boccette e calcio a 8), 5 argenti (golf, bridge, pool 8/15, calcio a 5 e tennis) 1 bronzo nella corsa. Positiva la partecipazione con un ottimo secondo posto nella graduatoria finale e un medagliere abbastanza ricco, ma la nota positiva viene sicuramente dal fatto che questa edizione di Circoliamo ha contribuito a consolidare l'attaccamento ai colori sociali e lo spirito sportivo con cui i soci del TC Parioli sono scesi in campo, nel rispetto delle regole e del sano agonismo.

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CIRCOLO CANOTTIERI TIRRENIA TODARO LA COPPA TEVERE RITORNA AL CIRCOLO Il CC Tirrenia Todaro ha meravigliato il folto pubblico di appassionati con una vittoria netta. Adriano Seghetti, Matteo Rampioni, Andrea Gorgoni, Simone Carloni, Alessandro Iacoangeli, Davide Cignarella, Tiziano Rossi, Giacomo Rossitto ed il timoniere Giacomo Bardi si sono imposti sugli avversari da subito, interpretando al

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massimo la fase eliminatoria e vincendo in modo chiaro sugli altri candidati la gara per l’accesso alla fase finale. La mattinata del 10 ottobre non poteva andare meglio per i nerazzurri del Tirrenia: partenza perentoria su un tratto di fiume che teoricamente doveva favorire gli avversari della Tevere Remo e dell’Aniene, che qui hanno i loro galleggianti e frequentano quindi abitualmente queste acque per gli allenamenti. Invece nella fase eliminatoria il team blucerchiato si è posizionato alle spalle dei neroazzurri, pur riuscendo a conquistare la finale. In questa fase l’equipaggio del CC

Aniene si imposto sulla canottieri Lazio, giunta quarta, ma ha perso l’accesso alla finale per il primo e secondo posto. Definite le griglie di partenza per il primo - secondo posto e per il terzo - quarto, la seconda parte della mattinata ha offerto la parte più emozionante delle regate: quelle in linea a corsie invertite. La finale di questa edizione ha ricordato quella dello scorso anno: di nuovo Tirrenia Todaro e Tevere Remo a contendersi la Coppa più ambita, questa volta, però, su un percorso perfettamente conosciuto dai blucerchiati. La corrente a favore poteva essere

l’arma vincente, ma la sorpresa alla fine della regata è stato il distacco netto che l’equipaggio del capovoga Adriano Seghetti ha inflitto a Luigi Palmieri & C. Nella prima delle due manches vittoria con notevole vantaggio, 6 secondi, per i neroazzurri, nella seconda arrivo punta a punta con il Tirrenia che ha recuperato negli ultimi 400 metri una barca di distacco: non c’è stato bisogno neanche del responso dei cronometristi tanto era evidente il verdetto. La consueta esplosione di gioia dei vincitori ha concluso una splendida mattinata di sport e di ottobrata romana.


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T B R U O L P C S ne uzio no b i r t a is in d che amriale o v o ti to por ti color e ama s e t o tu zin aga voce a ionistic m ss dà imo Il pr ita che t pr ofe u or grat lo sp

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TENNIS ROMA Ultima Tappa del trofeo Città di Roma All'insegna della grande vivacità organizzativa che sta riproponendo il Tennis Roma al centro dell'attività agonistica del territorio romano, dal 10 al 25 settembre il club del quartiere San Giovanni ha ospitato l'ultima tappa del Trofeo

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Città di Roma. Dedicata ai tennisti della Capitale e della provincia romana, la manifestazione nel corso degli anni ha accresciuto la sua importanza e ha visto sempre aumentare la partecipazione di atleti delle varie categorie Over. Il circolo di Porta Metronia è stato teatro dell'ultimo appuntamento del Trofeo, prima del Masters finale disputatosi al CT Eur. Più di 200 i tennisti che si sono affrontati sui campi “rossi” del club, tutti molto agguerriti e ancora in grado di esprimere un tennis valido dal punto di vista tecnico e agonistico, unito ad una sostanziale cor-

rettezza che ha contraddistinto i 15 giorni di gare. I vincitori sono stati poi festeggiati nel corso di un rinfresco tenutosi nella casina sociale.A lla premiazione hanno partecipato Gianvittorio Martino, Presidente del Tennis Roma, Giorgio Gramellini, storico organizzatore dell'evento (i due si sono anche incontrati in campo per l'Over 70, con la vittoria di Martino) e Giorgio Graziotti, responsabile del settore Over del Comitato Federale Lazio. A riprova delle tante attività che si svolgono nel circolo di San Giovanni l 9 ottobre il Tennis Roma

ha organizzato una serata musicale dedicata al cantautore Fabrizio De Andrè. Il gruppo Progetto De Andrè, proveniente dalla Calabria e guidato dalla voce e dalla chitarra del leader Gregorio Tino, ha deliziato il numerosissimo pubblico accorso all'evento con i più grandi classici del poeta genovese. Avvenuta con il patrocinio della Provincia di Roma e del IX Municipio, alla serata hanno preso parte anche il consigliere provinciale Massimiliano Massimiliani e il presidente della commissione Sport e Spettacolo del IX Municipio Antonello Ciancio.


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campo per la Coppa di Natale, il torneo che si svolge in un solo giorno, di solito un fine settimana prima delle festività omonime. Rispetto agli ultimi anni in questa edizione c’è la grande novità del calcio tennis, dove si affronteranno i circoli nella specialità del due contro due. Insomma come sempre per chi ama il calcio non c’è posto migliore del Futbolclub per giocare e divertirsi correndo dietro a un pallone: se poi si aggiunge la possibilità di confrontarsi con grandi campioni del recente passato, la cosa diventa davvero irresistibile.

FUTBOLCLUB Un mese e sarà di nuovo grande calcio al circolo Cominciano a scaldarsi i motori per i tornei intercircoli che inizieranno tra poco più di un mese: i circoli stanno ultimando le loro liste per essere pronti a sollevare al cielo almeno un trofeo. Come da tradizione infatti, il bellissimo impianto del Futbolclub ospiterà tutte le competizioni, divise nelle specialità del calcio a 5, del calcio a 8 e del calcio a 11. Per il secondo c’è l’Adidas League, giunto all’ottava edizione, ad oggi il più importante torneo intercircoli, in questa disciplina, a Roma. Ancora una volta in campo ci saranno diversi ex calciatori professionisti che si ci-

Il socio del mese Nome: Massimo Cimino

Detto: pernambucano Ruolo: centrocampista centrale Piede preferito: destro Pezzo forte del repertorio: il tiro dalla distanza Squadra del cuore: As Roma

menteranno per sconfiggere l’Olgiata, ancora una volta la grande favorita, che può contare a centrocampo su l’ex metronomo della mediana giallorosa Gigi Di Biagio e sul baluardo difensivo, sempre dei capitolini, Pluto Aldair . Attenzione come al solito al Due Ponti, l’altra grande favorita e poi via via le altre squadre, con il Futbolclub che può contare sull’apporto di Angelo Di Livio, in attesa di conoscere i nuovi circoli che quest’anno parteciperanno alla competizione. Nel calcio a 11, che si svolge al Futbol Campus, la propaggine calcistica del Futbolclub, ci sarà, per il secondo anno di fila, la Caravella Tricolore, che inizierà a fine marzo per avere migliori condizioni atmosferiche e fare del torneo una manifestazione raccolta e stimolante. Nel calcio a 5 solita grande attesa per la Coppa Veterani, che come ogni anno riguarderà tre fasce d’età: l’over 40, l’over 50 e l’over 60. Un cenno anche al torneo Jorky Ball, che riprende dopo un anno di stop, e che sarà portato avanti in contemporanea con l’Adidas League. Infine, come da tradizione ormai, sempre nel calcio a 5, tutti in

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DUE PONTI SPORTING CLUB Campione d’Italia Il Due Ponti Sporting Club si è laureato Campione d’Italia di tennis Under 16 a squadre, vincendo a punteggio pieno la Final Four, giocata a Livorno dall’1 al 3 ottobre tra le prime quattro squadre d’Italia. Federico Teodori e Cristiano Compagnone, dopo essersi aggiudicati il titolo di Campioni Regionali a metà maggio per il secondo anno consecutivo, hanno battuto, negli ottavi e nei quarti del tabellone nazionale, il CT ATA Battista di Trento e il CT D Zavaglia di Ravenna. A Livorno, il Due Ponti alla prima giornata, ha affrontato, nel

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derby tutto romano, il T.C. Parioli, battuto 3 a 0, quindi ha conquistato la seconda giornata contro il C.T.Bologna al doppio di spareggio; l’ultimo incontro con la Coop Tennis Livorno, circolo ospitante il concentramento nazionale, è stata decisa al tie break del terzo set del doppio. Emanuele e Pietro Tornaboni hanno puntato molto sul vivaio della scuola tennis e questa vittoria è la testimonianza che la

strada intrapresa è quella giusta: dietro il duro lavoro svolto da Teodori e Compagnone c’è uno staff tecnico di grande competenza diretto da Alessio Palladino che coordina il maestro Alessio Varriale e il preparatore atletico Fabio Ingargiola. Molto importante anche l’apporto dato dagli sponsor che, da un anno, seguono i due tennisti: Enel e Yoga come Main Sponsor e Prestige Immobiliare di Galimi & Co.

e Isoltubi come Official Sponsor. La stagione di Federico Teodori e Cristiano Compagnone è stata molto impegnativa perché hanno preso parte a molti tornei italiani di categoria Under 16 e 18 e Open, ma anche molti tornei internazionali per guadagnare punti nella classifica ETA, oltre a fare le prime esperienze nei tornei ATP, come il Due Ponti Cup, dove hanno giocato il tabellone di qualificazione.


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AQUANIENE, riparte di slancio! Riprende l’attività sportiva all’AQUANIENE di Alessandro Morucci

uesta volta definitivamente, senza ulteriori rinvii. Quella che sembrava essere divenuta una moderna Odissea, una vicenda giuridica che tanto sarebbe piaciuta a Kafka non ha più motivo di turbare i sonni dei suoi dirigenti, dei suoi dipendenti, dei suoi atleti e delle migliaia di utenti che in questa struttura sportiva avevano trovato la giusta dimensione. Una autentica “quarantena”, quaranta i giorni di chiusura, che

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hanno rischiato di mettere in crisi un modello sportivo sicuramente vincente. Eppure mai è venuta meno la fiducia nella giustizia, anche nei momenti più critici. Ed ora si ricomincia! Con ancora più entusiasmo, forza di volontà e determinazione. È bellissimo vedere gente di tutte le età riaffacciarsi in palestra o in piscina ed abbracciare i propri istruttori, le segretarie e tutti gli altri dipendenti. Segno che in un solo anno di vi-


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ta tanto è stato seminato e che tanto potrà essere ancora fatto, in un clima di amicizia,, cordialità ed efficienza. La macchina è pronta per ripartire con tutte le sue attività. Il mondo del fitness riapre i battenti in una delle più belle ed attrezzate sale cardioisotoniche della capitale, dove gli iscritti saranno stregati anche dal mondo kinesis, innovativa disciplina eseguita con i cavi. Tornando si ritroveranno gli straordinari allenamenti di prepugilistica con Giorgio Natalizi, l’affascinante mondo del true power yoga con Max Grossi e a seguire m.e.t., toning zone e le più

svariate discipline. Tra le splendide novità gli inserimenti dello strike zone con Enrico Olivieri e la scuola di danza diretta da Maura Paparo ( ex prof.ssa di “Amici”) con i corsi di hip-hop, modern e break dance. Senza dimenticare tutte le attività in acqua per neonati, bambini, giovani, adulti, master,anziani e naturalmente l’attività agonistica, massima espressione del nuoto nazionale grazie ai suoi tanti campioni che potrete ammirare durante la vostra piacevole attività sportiva. Pertanto rituffiamoci con gioia all’Aquaniene!!!

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Circoli Amo: prove di olimpiadi a Roma Il grande romanzo sportivo dei Circoli: il C.C. Aniene “penta campeon” di Gianmatteo Colla

uestione di punti. Punti di vista, per esempio. “Credo che, oggettivamente, noi siamo favoriti come Circolo in una competizione come Circoliamo. Il nostro non è solo un Circolo, è a tutti gli effetti una polisportiva”. Con queste parole Giovanni Malagò, presidente del C.C. Aniene, chiosava la serata finale della quinta edizione di Circoliamo, l’Olimpiade dei circoli capitolini. Con sincerità “giustificava” un primato quasi assoluto del

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suo Circolo in quelle che, da molti, sono state definite le prove generali per il sogno di Roma 2020. Un'onda iniziale, quella di Circoliamo, appoggiata con attenzione e stima anche dal Comune di Roma, che si speri porti all'anelato lido di Roma 2020 un importante “ritorno olimpico” per la Città Eterna. Al Circolo Polo Club di Roma, scelto come location per le premiazioni finali, anche per inaugurare il suo ingresso ufficiale nel Club dei Circoli Storici, dopo un'interessante esibizione di polo, gioco tanto affascinante

quanto sconosciuto ai più nei suoi dettagli, oltre alla cena si è anche consumata la serata che ha incoronato il C.C. Aniene “Re” di Circoliamo per la quinta volta consecutiva. In una sola edizione, la precedente, il Circolo Aniene ha condiviso la vittoria proprio con l'unico circolo che, per struttura, quantità di soci e predisposizione, era l'unico sulla carta che avrebbe potuto mettere in crisi la corazzata gialloblu: il Tennis Club Parioli. Questione di punti. Punti in classifica. 136 quelli dell'Aniene, 88 quelli del T.C. Pa-


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rioli secondo classificato. La differenza non l'ha fatta il Parioli, l'ha fatta solo l'Aniene. Ha vinto dove non si sarebbe aspettato di vincere, ovvero dove non ce l’aveva fatta nella scorsa edizione. E si è riconfermato in tutte le specialità che aveva già dominato nelle precedenti edizioni. Nessun mistero, semplicemente punteggio. Delle sedici discipline ufficiali, l'Aniene ne ha vinte dodici, considerando poi che nel biliardo un risultato andava comunque eliminato. Le statistiche però hanno sempre un'al-

tra lettura. Devono averla, altrimenti sarebbero solo numeri in fila. Il T.C. Parioli è stato comunque degno antagonista: finalista in due specialità del biliardo (e una vittoria nelle boccette), vittoria nel calcio a 8, finale nel calcio a 5, secondo posto nel golf e nel bridge (sport dove la scorsa edizione aveva fatto punteggio pieno), terzo posto nella corsa. La differenza l'hanno fatta gli altri Circoli. Lo Sporting Eur, che ha regalato un grande exploit nel tennis, vincendo in finale contro il T.C. Parioli, ha ce-

duto il passo nelle carte, dove la scorsa edizione aveva fatto quasi punteggio pieno nelle tre specialità. Il C.T Eur, pur migliorando nel tennis tavolo, ha ottenuto peggiori risultati sia nel tennis che nel biliardo. Il C.C. Lazio avrebbe mandato all'aria tutti i pronostici dei bookmakers, uscendo in 3 delle specialità in cui era più favorito: pallavolo, calcio a 8 e calcio a 5, ma ottenendo risultati notevoli in altri, come il primo posto nel pool e il secondo nella corsa, che l'hanno portata ad un ottimo 3° posto nella classifica finale.

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Più coerente con i risultati delle passate edizioni la Tevere Remo che, più o meno, ha mantenuto i bioritmi sportivi del passato, scivolando però dal terzo al quarto posto in classifica generale. Il C.C. Roma, invece, ha cambiato completamente volto. Tre secondi posti: pallavolo, boccette e gin rummy, dove nella scorsa edizione non aveva brillato, e in più ottimi piazzamenti in sport dove non era certamente quotato.

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Questione di punti? Non solo. Anche di racconti, storie. Come quella del Presidente del T.C. Parioli, Maurizio Romeo, detto “Rambo”, che nel calcio a 8, sul nuovo campo del suo circolo, ha regalato la vittoria al Parioli con una incredibile doppietta, proprio sui rivali dell'Aniene. O le tante storie del nuoto, da sempre sport particolarmente sentito qui a Circoliamo. Quella di Daniele Masala, gloria del pentathlon italiano (oro alle

Olimpiadi di Los Angeles 1984), secondo frazionista con il Circolo Tevere Remo, o quella dei tanti atleti olimpici del C.C. Aniene: Roberto Pangaro, classe 1950, bronzo ai Mondiali di Calì (1975) nella 4 x 100 maschile, Christian Minotti (argento nei 1500 sl agli europei del 2002) e Domenico Fioravanti (oro nei 100 e 200 rana ai Giochi di Sydney 2000). Ma è anche la storia di Davide Spoletini, ultimo frazionista dello Sporting Eur, che ha fatto il miglior tem-


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CLASSIFICA FINALE 1. C.C. ANIENE 136 punti 2. T.C. PARIOLI 88 punti 3. C.C. LAZIO 73 punti 4. R.C.C. TEVERE REMO 67 punti 5. C.C. ROMA 59 punti 6. SPORTING EUR 56 7. C.T. EUR 50 SINGOLE DISCIPLINE Biliardo al'Italiana: C.C. ANIENE Boccette: T.C. PARIOLI Pool 8/15: C.C. LAZIO Bridge: C.C. ANIENE Calcio a 5: C.C. ANIENE Calcio a 8: T.C. PARIOLI Canottaggio: C.C. ANIENE Corsa: C.C. ANIENE Burraco: C.C. ANIENE Gin Rummy: C.C. ANIENE Tennistavolo: C.C. ANIENE Golf: C.C. ANIENE Nuoto: C.C. ANIENE Pallacanestro: C.C. ANIENE Pallavolo: C.C. ANIENE Tennis: SPORTING EUR

po in assoluto, battendo nel crono persino Fioravanti. E c'è la storia di Saverio Coltellacci, guardia di 2.02 metri della Virtus Roma nella stagione 1997-98, che nella finale della pallacanestro ha fatto 12 punti. E quella, invece, di Giovanni Ticca, un quasi decatleta per la sua propensione agli sport, che nella stessa finale di punti ne ha fatti 13. E poi c'è la storia di Fabrizio Maffei, noto gior-

nalista sportivo, che ha messo la sua esperienza sul tavolo del burraco contribuendo a portare l'Aniene alla vittoria. E la storia di Anna Pinto e Valentina Limata, le due socie del T.C. Parioli nell'equipaggio del canottaggio (sport “rudemente” maschile), che per questioni di secondi non hanno strappato il quarto posto al Canottieri Roma. Per ultima, ma forse proprio per questo più importante, la storia dei ragazzi della Tevere Remo diversamente abili. Ragaz-

zi che si sono confrontati nel remoergometro con divertimento e spirito agonistico: loro ci hanno regalato la sfida più bella, anche perché non ci sono stati vinti, ma solo vincitori. Circoliamo è stato questo. È come il grande romanzo dei Circoli. Fatto di storie, passioni, piccole scaramucce, sfide senza tempo, trionfi e cocenti sconfitte. Il tutto sotto il segno della passione per lo Sport, quello con la “s” maiuscola.

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34° Torneo Pezzana ne vedremo delle belle! di Alessandro Grassetti – foto di Matteo Ciambelli

i eravamo salutati con le vincitrici delle tre categorie che alzavano al cielo la coppa del mondo. Passate le vacanze estive il torneo Pezzana ha riaperto i battenti, come succede da ben 34 stagioni. Il più antico torneo di calciotto di Roma. Un istituzione che è ripartita alla grande, con la novità dell’Over 50. Dopo l’esperimento estivo, ecco il primo campionato invernale per questa categoria. Un modo per ritrovare degli amici di ieri, che dopo aver visto nascere il torneo decidono che è ora di ritornare a calcare i campi. In questo inizio Real Madrid (Centro Asfalti) e i campioni dell’estivo, l’Arsenal (Antico Tiro al Volo) veleggiano al primo posto. Due compagini di sicuro valore che ritroveremo con il passare dei mesi. Il Pezzana rappresenta anche una passerella di campioni del calcio, che finita l’attività si divertono e si incontrano in questo torneo, nascono amicizie con giocatori dilettanti e poi tutti a mangiare una pizza.

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Tanti i nomi che già nel primo mese di Pezzana, si sono succeduti. I nuovi sono l’ex attaccante della Roma Marco Del Vecchio e Max Tonetto, in attività fino a ieri. Due volti che hanno impreziosito la bellezza ed il fascino di un campionato che diventa sempre più avvincente. Nella categoria Assoluti il Milan (Studio Legale Spadafora – De Rosa) ha deciso di fare sul serio. L’obiettivo è quello di continuare così, per cercare, in primavera, di portare a casa qualche trofeo. La rivelazione è il Boca Junior (Tempio del Cinema), all’esordio nel Pezzana. Una partenza lanciata che dovrà essere riconfermata nel tempo. E poi le tradizionali squadre del Fondo Assistenza della Polizia di Stato, la mitica squadra dell’avvocato Francesco Paolo Traisci e i campioni in carica della New Car: il Racing Santander. Oltre alle new entry anche altri volti hanno deciso di ritornare a giocare il Pezzana: Gigi Di Biagio, Oberdan Biagioni ed Alessandro Romano fanno parte della stessa compagine, quel Barcellona (Multienergy&Service) che vanta anche altri grandi nomi in lista. Con loro ha anche esordito l’ex Catania Cristian Silvestri, in attesa dei vari Andrea Silenzi, Guerino Gottardi e quel Giancarlo Fisichella che riecheggia nella lista. E’ anche questo il torneo Pezzana, un ritrovarsi per campioni del passato che decidono di divertirsi insieme. L’Over 40 invece sembra essere più consolidato, con Ajax (The Fans) e Flamengo (Gruppo Siri) sempre abbracciati in vetta. Però attenzione ai terzi incomodi, l’Arsenal (Antico Tiro al Volo) e i campioni della Roma che non molleranno la presa. La concorrenza è agguerrita e nei prossimi mesi ne vedremo delle belle.

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di Fabio Ingargiola Personal Trainer fabioingargiola@yahoo.it

Fitball: quando viene rotolando

la Salute

La Fitball, conosciuta anche come Swissball è stata inventata in Italia nel 1963, e non è altro che una palla gonfiabile di gomma morbida con un diametro che può variare da 35 a 85 cm

o ritengo che la preparazione fisica e muscolare debba avere un’ottica di globalità: il cervello conosce movimenti, non muscoli. È evidente come tutti i piccoli aggiustamenti che il corpo deve compiere per mantenere l'equilibrio su una palla contraendo tutta la catena muscolare, permette di ottenere una risposta più intensa, più efficace, più focalizzata e dunque più allenante. In particolare il semplice stare seduti sulla fitball (prova alzando una gamba cosa succede!) permette di attivare i muscoli stabilizzatori (addominali e lombari) evitando di assumere posizioni e posture scorrette. Per questo in Svizzera, nel 2001, una campagna del ministero della salute fece mandare gratuitamente una fitball a casa di tutti gli over 60, e fece sostituire le normali sedie con piccole fitball nelle scuole materne. Io personalmente consiglio spes-

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so il suo utilizzo al posto della sedia in casa o in ufficio davanti al computer. Servendosi della fitball si possono eseguire esercizi di tonificazione muscolare senza affaticare le articolazioni, migliorando anche postura, equilibrio e coordinazione. L’esaltazione di queste caratteristiche non è utile solo in caso di riabilitazione, yoga o pilates. L’uso della fitball (che rientra nella sfera dell’allenamento funzionale) è consigliata ad ogni individuo, al fine di ristabilire o migliorare la corretta percezione che l’organismo ha, nei confronti del mondo esterno (propriocettività). La fitball è molto utilizzata anche per la preparazione atletica di vari sport agonistici. Non bisogna dimenticare infatti che…la forza e nulla senza controllo! Chi svolge uno sport di situazione anche a livello amatoriale (come calcio o tennis per esempio) lo sa molto bene.

A chi è rivolto l’uso della fitball • A chi vuole eseguire esercizi di potenziamento e muscolazione senza affaticare la colonna vertebrale. • Agli sportivi come supporto per migliorare le prestazioni atletiche (calcio, basket, tennis, sci, rugby ecc.) • In fase di riabilitazione per chi ha subito un trauma o soffre di patalogie articolari • A tutti quelli che vogliono provare una allenamento nuovo, divertente che non sovraccarica il sistema scheletrico. • Ai soggetti in sovrappeso che hanno la necessità di allenarsi ma allo stesso tempo non possono appesantire muscoli e strutture articolari. • Ai bambini, sotto forma di gioco.


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Perché è efficace • Migliora la stabilizzazione, la postura e l’equilbrio • Permette di attivare più gruppi muscolari simultaneamente • Maggiore sinergia muscolare nell’esecuzione degli esercizi con risultati evidenti • È utilissimo nel recupero dopo un trauma articolare • Aiuta e supporta nell’allungamento muscolare

Come si usa La fitball permette di essere utilizzata in moltissimi ambiti e con una grande versatilità. L’unico vero limite è la creatività e la competenza dell’istruttore o fisioterapista che propone gli esercizi.

Principalmente può essere usata •

come una panca, sedia o base di appoggio instabile per tutti gli esercizi classici di muscolazione e una grandissima varietà di esercizi specifici (squatt monopodalici, alzalte laterali, spinte, aperture ecc).

Come base di appoggio per esercizi di allungamento e stretching. A loro volta queste modalità possono essere usate con: • occhi aperti, occhi chiusi; • con un solo arto o con entrambi gli arti; • con l’ausilio di pesi, elastici o palle mediche.


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SPORT STYLE SP Sport style

oggetti dei desideri e novità che fanno tendenza oggetti dei desideri e novità che fanno tendenza

DA SANYO TRE NUOVE COMPATTE PER FOTOGRAFI ALLE PRIME ARMI Risoluzione da 14 megapixel, display touch screen e semplicità d’uso per un divertimento senza limiti Versatilità ed estrema semplicità sono le caratteristiche chiave delle tre nuove fotocamere digitali di SANYO. Con una risoluzione di 14 megapixel, E1500TP, T1495 e S1414 non assicurano semplicemente immagini brillanti. Lo zoom ottico 5x (T1495) e 4x (E1500TP e S1414), infatti, consente di catturare anche i dettagli più piccoli. I fotografi meno esperti possono avvalersi delle differenti modalità che

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utilizzare. In questo modo, anche i principianti possono impostare correttamente la fotografia, in modo semplice e veloce. Le fotocamere hanno anche altre funzioni aggiuntive, come quella di riconoscimento volti e sorriso, correzione di occhi rossi e lo stabilizzatore digitale d’immagine. Lo schermo touch da 3 pollici consente di selezionare i comandi direttamente dal display LCD. T1495 presenta

un design nero classico ed è in grado di catturare senza problemi anche paesaggi di grandi dimensioni, grazie a un obiettivo grandangolare di 26mm. Il modello S1414 si distingue, invece, per il design ergonomico e, grazie alla sua forma curvata, si adatta perfettamente al palmo della mano, anche in movimento Le fotografie vengono salvate su memorie SD o SDHC. La capacità delle batterie agli ioni di litio dei modelli E1500TP e T1495 fornisce alimentazione a sufficienza per scattare rispettivamente fino a 160 e 180 fotografie. S1414, alimentata da batterie alcaline, viene facilmente ricaricata ed è subito pronta per una nuova sessione di scatti. Le ultime arrivate in casa SANYO possono essere collegate a un computer tramite un cavo USB.

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assicurano la luce ottimale in qualsiasi situazione. La E1500TP è dotata, inoltre, di uno schermo touch da 3 pollici che consente di selezionare i comandi direttamente dal display LCD. Con le nuove fotocamere SANYO è anche possibile registrare immagini in movimento in HD, con una risoluzione video di 720p. Grazie alle dimensioni compatte, queste fotocamere digitali possono essere tenute sempre a portata di mano, pronte a catturare i

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momenti migliori. Oltre ai settaggi più classici, come “Sport” e “Notte”, E1500TP e S1414 sono dotate anche di impostazioni creative, quali la modalità “Fisheye”, che produce un divertente effetto semicircolare, o la funzione “Lomo”, che regala alle immagini quel tocco in più, con colori supersaturi e bordi oscurati. La novità più importante: le miniature (E1500TP) o il breve testo esplicativo (T1495) indicano qual è la modalità ideale da

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SPORT STYLE oggetti dei desideri e novità che fanno tendenza oggetti dei desideri e novità che fanno tendenza

OLYMPIA FLAVIA Olympia FLAVIA è la bici ideale per donne che vogliono muoversi in libertà in giro per la città, evitando il traffico, ma che non rinunciano all’eleganza. FLAVIA, bicicletta che richiama le linee degli anni Settanta, è pratica e leggerissima. Pratica, perché con il portapacchi posteriore in lega è possibile trasportare borse o ventiquattrore con facilità; Leggera, perché rivisitata con materiali attuali, come il telaio in lega leggera d’alluminio. Dotata di un pratico faretto a LED con batteria, utile per essere ben visibili tra le macchine, FLAVIA dispone di cambio Shimano 21V con comandi grip-shift. Le manopole sono ergonomiche e realizzate in mescola morbida, per una presa sicura e confortevole del manubrio.

BREATH THERMO

GRAND CINEMA™ MICO50

I capi realizzati con Breath Thermo sono l'abbigliamento ideale per gli sportivi che praticano attività in outdoor ma sono anche la soluzione ottimale per chi d'inverno trascorre molto tempo all'aria aperta. BREATH THERMO® è un materiale termico che assorbe l’umidità prodotta dal corpo trasformandola in calore. Nelle nuove collezioni è stata ulteriormente migliorata la capacità di assorbimento dell’umidità: in alcuni capi, oltre al BRETH THERMO®, è stata introdotta la tecnologia DryScience®, un brevetto Mizuno che ottimizza il controllo della traspirazione. In questo modo il corpo si mantiene asciutto, a tutto vantaggio del comfort.

Il proiettore Grand Cinema™ MICO50 di SIM2 è basato sulla tecnologia di SIM2 PureLED che combina LED ad alta potenza, chip DLP, un avanzato processamento video e un nuovo engine luminoso. Grazie al sistema di raffreddamento a liquido, MICO50 riduce il rumore di funzionamento a livelli molto bassi. Inoltre, il raffreddamento diretto dei LED Platlight contribuisce ad aumentare la loro durata, oltre a mantenere una riproduzione dei colori costante attraverso gli anni. La tecnologia di illuminazione a LED è l'unica realmente amica dell'ambiente, facendo del nuovo modello SIM2 un proiettore veramente "verde": i consumi in stand by sono inferiori ad 1W, le lampade non contengono mercurio e piombo.

DUAL CAMERA XACTI VPC-CG100

CAPPOTTO GEORGE TUCANO URBANO

La dual camera Xacti VPC-CG100, per immortalare ogni istante della magica atmosfera natalizia in video Full HD 1080i (1.920 x 1.080 pixel). Con una risoluzione di 14 megapixel che garantisce foto nitidissime, può essere considerata una macchina fotografica a pieno titolo. Lo zoom double range 12x consente di scattarre immagini straordinarie sia che si tratti di un suggestivo paesaggio innevato sia di un soggetto individuale. Il pratico design verticale rende la Xacti CG100 perfettamente adattabile al palmo della mano. Grazie a una tecnologia estremamente innovativa, Xacti CG100 offre una grande flessibilità nella realizzazione dei video. Lo zoom double-range 12x espande lo zoom ottico della videocamera senza sacrificare la qualità delle immagini e mette a disposizione due diverse gamme di zoom.

Combina le proprietà termiche dell’imbottitura sintetica high-loft con un cappotto impermeabile pensato per scooteristi e motociclisti, quindi comodo e funzionale, ma al tempo stesso adatto nello stile a tutti gli appuntamenti più formali. Dietro al taglio classico ed elegante si cela, infatti, la tecnicità che diversifica il capospalla e lo rende adeguato alle due ruote: disponibile in blu o in nero, È realizzato in nylon Oxford antiabrasione traspirante e impermeabile, ed è dotato di imbottitura termica in poliestere e di un gilet interno reversibile imbottito antivento, in poliestere traspirante, utilizzabile anche come capo a sé. www.tucanourbano.com


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Psicologia

di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista

Il “Tucano” si aggiudica la quarta edizione di “Matti per il calcio” re giorni di calcio non stop, 35 partite giocate, 16 squadre dei centri di salute mentale e ASL di tutta Italia, 500 giocatori in campo tra infermieri, medici e pazienti: il risultato di matti per il calcio UISP è in questi numeri, difficile da raccontare, soprattutto per le forti emozioni provate. Abbiamo chiesto ad Adolfo Nardini e Misseritti Colombo, allenatori e operatori della squadra del Tucano di Roma, (ASL RME) vincitrice di questa edizione che si è svolta come ogni anno nello Stadio Comunale di Montalto di Castro, un commento sulle emozioni provate da loro e dal “gruppo”. I due operatori ci hanno detto che non sanno spiegare a parole l’immensa felicità che hanno provato, frutto del loro intenso lavoro che dura da circa quindici anni, coadiuvati inoltre dal supporto mio e del dott. Codognotto, entrambi psicologi clinici e gruppoanalisti. I ragazzi erano molto tesi prima della partita, nervosi e con la tipica ansia da prestazione proprio come accade nel calcio professionistico. Adolfo Nardini ci dice inoltre: “ Noi giochiamo a calcio, ci confrontiamo con altre squadre e non siamo così diversi, anche se spesso capita che i media enfatizzano solo l’a-

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spetto legato alle patologie degli utenti che alleno, non focalizzandosi invece sugli aspetti qualitativi, umani e tecnici legati al gioco e al loro impegno costante frutto di un duro lavoro, di allenamenti settimanali, nonostante l’assunzione di farmaci e l’età non giovanissima dei giocatori. In un ASL o in una struttura li possiamo chiamare pazienti o malati. Qui sono i miei giocatori che si battono con onore”. La manifestazione “Matti per il calcio” ha goduto infatti di una massiccia copertura da parte di giornali ed emittenti televisive; di questo ne siamo contentissimi, ma spesso nei servizi o negli articoli questi ragazzi sono stati “etichettati” come “gravi malati mentali”. Ma come? Noi lottiamo con loro contro l’ignoranza e l’esclusione che esiste nella società attraverso la stigmatizzazione e poi la riproponiamo? I ragazzi che con ansia attendevano di gustare quei filmati su “Dribbling” e sul TG2”, quando hanno

ascoltato quelle parole alla televisione, si sono sentiti delusi, offesi, umiliati. Il loro e il nostro duro lavoro, i gruppi di discussione, gli allenamenti, i sacrifici di molti anni per uscire dalla solitudine e dalla sofferenza, il lungo e doloroso percorso che li aveva portati a raggiungere degli ottimi risultati, non erano presi in considerazione. Uno di loro ci ha detto: “Ho sofferto molto per la mia malattia, ma ora ho un lavoro, una compagna, mi alleno, gioco a calcio, faccio enormi sacrifici per continuare a farlo e a venire a questi tornei. Noi conosciamo i loro problemi, le loro vite, sappiamo quanto tengono a ciò che fanno. Come alzarsi la mattina presto e prendere ben otto farmaci prima di affrontare la giornata e una partita di calcio. Questi ragazzi sono un esempio, sono leggenda. E che dire di Giampiero, lo storico capitano del Tucano, che il gior-

no della finale, con la caviglia e il ginocchio gonfio dal dolore per una distorsione, ha sostenuto e caricato emotivamente noi operatori e i compagni, portandoci alla vittoria con ben due gol? Con tutto ciò vogliamo dire che questi ragazzi, grazie a terapie stabilizzate, al “gruppo” come fattore terapeutico fondamentale, a noi psicologi e operatori e, perché no, anche grazie allo sport, hanno raggiunto risultati impensabili. Oggi hanno una vita “normale” ed è per queste ragioni che preferirebbero avere un riconoscimento diverso, magari legato al calcio, alla loro passione, al loro sacrificio. Un ringraziamento doveroso da parte nostra va sicuramente all’eccelsa organizzazione, per quel che riguarda le squadre romane, a Francesco Bianconi e Orlando Giovannetti, che sono stati i primi a dare enfasi e a credere a queste attività, nonché a sostenere i ragazzi prima e dopo le partite. Il comitato di Roma saluta i campioni d’Italia del Tucano, una delle squadre storiche dei centri di salute mentale della capitale, che quest’anno ha vinto la rassegna nazionale “Matti per il calcio a Montalto di Castro, portando così per la prima volta il trofeo a Roma.


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