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La meglio gioventÚ I canottieri dell’Aniene di Roma in vetta al Mondo
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FANALCOMUNICAZIONE
mulino 460 x 260
T I R I A M O L’ A C Q U A A L T U O M U L I N O .
Acea Nuove Energie attraverso la società del Gruppo Acea Ecogena S.p.A. offre la propria partnership e competenza, acquisita nel campo della produzione combinata di energia termica ed elettrica, dando l’opportunità di ottenere una sensibile riduzione dei costi energetici. Con una serie di importanti benefici. Anzitutto un risparmio di circa il 40% di energia primaria e un sensibile risparmio sulle tariffe di energia elettrica e termica; nessun onere per il Cliente: tutto è compreso nelle tariffe. E poi riduzione sui costi d’esercizio, abbattimento delle emissioni di CO2, autonomia energetica e garanzie dei rendimenti. In breve, più benessere e più serenità oggi e domani.
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FANALCOMUNICAZIONE
mulino 460 x 260
T I R I A M O L’ A C Q U A A L T U O M U L I N O .
Acea Nuove Energie attraverso la società del Gruppo Acea Ecogena S.p.A. offre la propria partnership e competenza, acquisita nel campo della produzione combinata di energia termica ed elettrica, dando l’opportunità di ottenere una sensibile riduzione dei costi energetici. Con una serie di importanti benefici. Anzitutto un risparmio di circa il 40% di energia primaria e un sensibile risparmio sulle tariffe di energia elettrica e termica; nessun onere per il Cliente: tutto è compreso nelle tariffe. E poi riduzione sui costi d’esercizio, abbattimento delle emissioni di CO2, autonomia energetica e garanzie dei rendimenti. In breve, più benessere e più serenità oggi e domani.
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Sommario
sommario Ottobre 2010
Editoriale Che sia il sogno di tutti...
10 Focus Guardando al passato pensiamo al futuro 12 Psicologia
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Il talento per raggiungere i propri obiettivi
Sport Club srl via Morlupo, 51 00191 Roma tel. 06 97600342 fax 06 97277879 www.sportclubmagazine.it info@sportclubmagazine.it Direttore editoriale Luigi Capasso
13 Diritto e rovescio
Sport Club Anno VIII - n. 63 - Ottobre 2010
La Newco della A.S. Roma
Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30-12-2004
14 Cultura sportiva È tempo di amichevoli 15 Focus Muoviamoci di più Il movimento genera benessere 18 Cover “La forza di una barca è l’amicizia” 24 L’obbiettivo Meeting di Rieti 2010 26 Eventi Cinquant’anni e non sentirli 30 Calcio L’altra metà del cielo 36 Pallavolo Al via i Mondiali di volley 40 Solidarietà La “Race” sbarca anche a Napoli 42 Orienteering Orientarsi in bicicletta 46 Esercito Un’estate ricca di successi
Direttore responsabile Luigi Capasso l.capasso@sportclubmagazine.it
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56 58 60 62 66 68 76 82 86 88
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Ciclismo Rugby Riflessioni Taekwondo Ippica Golf Tuttincircolo Roma tornei Psicologia Fitness
Hanno collaborato a questo numero Lorenzo Arduini, Matteo Cirelli, Carlo Stigliano, Marco Trozzi, Alessandro Morucci, Enrico Morucci, Andrea Tranquilli, Andrea Cecinelli, Luigia Latteri Golf Simone Selli Sport&Finanza Marcel Vulpis Rugby Andrea Cimbrico Progetto grafico e Impaginazione Adversign s.r.l. grafica@sportclubmagazine.it
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48 Etica sportiva La Coscienza Imprenditoriale nello sport 50 Pattinaggio Axel la nuova pista di pattinaggio di Roma 52 Fiamme Gialle Fiamme Gialle da primato sulle acque del lago di Bomba
Editorialisti Paolo Cecinelli, Franco Chimenti, Alessandro Cochi, Paolo Del Bene, Daniele Popolizio
Presidente Onorario Giuseppe Capelli Pubblicità Adversign s.r.l. Davide Campanella Via Morlupo, 51 - 00191 Roma tel. 06 97600342 cell. 335 7574074
d.campanella@sportclubmagazine.it Redazione Napoli Sportform - Centro Direzionale Is. B/3 - Napoli tel. 081 19562785 - fax 081 19562657 info@sportform.it
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Stampa Plus Group s.r.l. - Roma Finito di stampare nel mese di Settembre 2010
www.sportclubmagazine.it
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Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dalla Editrice Capasso s.r.l.
Sport Club è anche su
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Editoriale
di Luigi Capasso
Che sia il sogno
di tutti… n Paese fondato sul pallone. Due amori eterni: la mamma ed il calcio. Un’intera nazione che gestisce le proprie emozioni con il risultato della domenica. Io sono il primo: quando sono giù di tono penso al rigore sbagliato da Trezeguet nella finale Mondiale del 2006 e mi torna il sorriso. E nonostante questo sono trent’anni che non riusciamo ad ospitare un Europeo di Calcio. Vedo una cartina geografica e mi faccio mille domande che purtroppo non trovano risposta. Ma ci sono tanti Paesi migliori di noi? Abbiamo amaramente già perso l’assegnazione dell’Europeo del 2016, potremmo riprovarci nel 2020, ma dubito se ci assegneranno le celeberrime Olimpiadi, allora se ne riparlerà nel 2024. Magari chi c’ha un occhio si dice dalle nostre parti. Quindi 44 anni senza la seconda competizione di calcio più importante al mondo: è infatti dal lontano 1980 che non ospitiamo il campionato; da quando c’era la mascotte di Pinocchio ed era ancora italiana visto che dopo ci siamo venduti tutti i diritti alle major straniere. Non può essere. E’ un chiaro segnale che qualcosa non va. Come organizzatori di eventi sportivi siamo bravissimi e, senza sviolinate di merito, siamo i migliori al mondo, ma con le infra-
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strutture, la logistica, le sane lobby politiche sportive siamo indietro anni luce dal resto del Vecchio Continente. Perché questa morale? Perché Roma ed il Palazzo sono in estasi mediatica per l’assegnazione delle Olimpiadi con delle affermazioni sui giornali che danno quasi per sicuro che i cinque cerchi nel 2020 faranno capolinea nella Città Eterna. Facciamo un bel bagno di umiltà, fermiamoci un attimo e riflettiamoci sopra prendendo ad esempio al-
cuni fatti degli ultimi giorni. Pensiamo all’Atletico Roma, la terza forza di calcio della Capitale che, per una semplice esibizione di moto allo Stadio Flaminio, non ha un campo dove può giocare la Prima Divisione e ha dovuto annullare da capolista addirittura due gare di campionato, pensiamo all’Olimpico perennemente mezzo vuoto senza alcun servizio degno di tale nome, e riflettiamo intensamente sulla querelle Aquaniene che vede chiuso un impianto nuovo di
zecca che ci invidia il mondo intero. Quindi apprezziamo e facciamo nostro l’accorato discorso del Presidente Giorgio Napolitano che, rifacendosi alla storica frase di Martin Luther King, auspica e sogna di avere una città Olimpica, ma ricordiamoci che i desideri non si avverano mai da soli: ci vuole testa, cuore e forza. Ma il valore aggiunto sarà la coesione tra le parti ed un organizzazione meritocratica: che sia il sogno di tutti e non dei soliti noti…
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Focus
di Alessandro Cochi Delegato allo Sport del Comune di Roma
Guardando al passato pensiamo al futuro estate è ormai passata e le nostre vacanze d’agosto sono state una febbrile preparazione per rivivere con emozione la vera e prima estate romana; l’estate dei giochi olimpici di Roma del 1960. Per noi è stato un momento indimenticabile, sia per chi l’ha vissuta e sia per chi ha raccolto le testimonianze dalla viva voce dei protagonisti dell’epoca, ancora avvinti al ricordo di quel magico momento, tracciando un segnavia che ancora oggi stiamo vivendo. Raccogliamo con immenso piacere il testimone che ci ha lasciato quella manifestazione. La città di Roma ha sentito le Olimpiadi come un occasione romantica e allo stesso tempo si è distinta per la professionalità, per l’efficienza riuscendo a coniugare quello che è stata la storia della Capitale con la contemporaneità storica del momento. Oggi siamo pronti a raccogliere quel testimone che fu Roma 1960, pronti a ricreare quella continuità storica che ci proietta inevitabilmente verso il futuro, ereditando quello che ci ha dato la storia con le sue strutture che vanno dal Foro Italico, iniziato negli anni '30 e terminato proprio alla vigilia dell'appuntamento olimpico da sempre punto di riferimento per lo
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sport italiano e mondiale; lo stadio Flaminio (realizzato allora su quello intitolato al Partito nazionale prima, e al Grande Torino poi), oggi patria del rugby e di altri grandi eventi; il Palazzo dello Sport all’Eur e quello di viale Tiziano, l’Acquacetosa, le Tre Fontane, Tor di Quinto. Tutto questo si va innestare con quello che sarà per l’occasione per potenziare le periferie con palestre, centri sportivi polivalenti e attrezzati, impianti multidisciplinari da utilizzare in chiave olimpica e non solo. In poche parole realizzare un sogno: quello Olimpico. Le Olimpiadi oltre che ad essere un
evento sportivo sono un evento culturale, infatti per l’occasione si è voluto inaugurare “Il percorso museale di Roma 1960” al Foro Italico arricchito con immagini, francobolli quello che fu la XVII° edizione. Inoltre sempre al Maxxi è stato dedicato una monografia a Luigi Moretti, uno degli architetti del Foro Italico e del Villaggio Olimpico, il tutto arricchito con gli straordinari “Rapporti Ufficiali di Roma 1960”. Ringrazio la “Fondazione Giulio Onesti” per la partecipazione alle iniziative che si sono prese per l’occasione, rispondendo appieno al suo mandato che quello di assecondarne in
Italia le attività volte a diffondere le conoscenze sulla storia, le origini e i valori dell'olimpismo antico e contemporaneo. Lo sport non si ferma solo alla celebrazione, va avanti con il suo lavoro concreto di tutti i giorni, fatto di cose pratiche e di problemi d’affrontare quotidianamente come è stato per l’hockey, campioni italiani sia nel settore maschile e femminile, che grazie all’accordo tra la Federhockey, il Cip e il Comune per l’impianto del Tre Fontane si è riusciti a trovare una casa, dal 2011 all’Eur sorgerà un impianto a dedicato a questa disciplina. Inoltre i lavori di rinnovamento per gli stadi di atletica leggera, Terme di Caracolla, Stella Polare e il Paolo Rosi, continuano ad andare avanti e a progredire rapidamente pronti ad accogliere i suoi appassionati. Infine si è aperta della Solidarietà con le sue corse su strada, come quella Futurista, Blood Runner e la 12x1 ora a altre ancora, testimoniando ancora una volta la sensibilità degli sportivi romani verso chi ha veramente bisogno. Lo sport continua il suo cammino e deve essere promosso in ogni sua forma e divulgare i principi sani dell'attività sportiva agonistica di vertice e quella amatoriale di base. Avanti sempre, indietro mai…
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Psicologia
del prof. Daniele Popolizio Mental Coach Resp.le “Progetto Europeo sullo Sport”, Direttore Generale CENPIS
Il talento per raggiungere i propri obiettivi uperare il limite, accrescere se stessi. Gli esseri umani sono per loro natura esseri limitati che devono fare i conti ed adattarsi alle limitazioni con cui si scontrano in tutte le tappe della loro vita. Ognuno è portatore di un proprio limite, sia esso visibile che non. Ciascuno si trova ogni giorno a “combattere” con i propri limiti, come ad esempio nel non riuscire bene in qualcosa, nel lavoro, nei rapporti interpersonali, in famiglia, nel carattere, nello sport. Quando non si riesce a raggiungere la meta prefissata, si aumentano gli sforzi, l’impegno, ma a volte nonostante tutto ciò non si riesce ad arrivare all’obiettivo tanto desiderato, provando così un senso di vuoto, frustrazione, sofferenza, portando a riconsiderare la strada fino a quel momento percorsa. Lavorare sui propri limiti, accettarli e migliorarli giornalmente, può essere l’inizio verso il compimento: lo sviluppo del potenziale personale. Ma per far questo occorre avviare un procedimento inverso: scoprire il proprio Talento. Già…ma come? Ciascuno può trovare la propria strada: professionale, artistica, sentimentale, il fatto è che essa può essere chiara sin da giovani oppure, come più spesso accade, capita o scoperta solo in età adulta e dopo numerosi tentativi. Qualcuno addirittura non la trova
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mai. Il compito in effetti è difficile, spesso ho notato nella mia professione come in realtà le persone sembrino “sbattere” per caso di fronte al proprio talento, scoprendolo quasi senza volerlo fare dav-
vero. Esiste come una parte nascosta di noi che spinge a volte a fuggire dal proprio talento. Il talento è in effetti qualcosa di speciale nell’immaginario collettivo, qualcosa che se posseduto dovrebbe magi-
camente portarci alla riuscita e al conseguimento di importanti vantaggi. Ma non è così, la musica non è questa. Per riuscire bisogna avere talento, questo è indubbio. Ma occorrono anche altre virtù quali resilienza (o forza d’animo), coraggio, intelligenza (in varie forme), ideale da perseguire, la scaltrezza e l’esperienza, l’allenamento-addestramento adeguato,…e una mente e una personalità sgombere, pronte, preparate a tradurre in azioni efficaci i nostri desideri e intenzioni. Mettere a frutto un talento assomiglia dunque più ad un progetto e ad una missione che non al risultato di una “dote magica”. Abbiamo in realtà degli strumenti naturali a nostra disposizione, da utilizzare per iniziare questo lungo processo, primo fra tutti il potenziale di apprendimento. Si tratta di una naturale propensione dell’uomo ad apprendere e integrare dentro di sé tutte le nuove conoscenze ed esperienze con cui interagisce, per integrarle nel proprio sistema psicologico, nella propria mente, dentro di sé. Nel tempo portiamo dentro di noi tutta una serie di apprendimenti nuovi e adattati a noi che utilizziamo per progredire, per superare i nostri limiti, sviluppandoci. Ebbene questa abilità innata è regolata da un potente meccanismo psico-fisiologico: l’imitazione. (continua nel prossimo numero)
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Diritto e Rovescio
dell’Avv. Sabrina Rondinelli Specializzata in diritto dello sport Dottoranda di ricerca Fac. Giurisprudenza “La Sapienza” sabrina.rondinelli@uniroma1.it
La Newco della A.S. Roma alla fine del campionato, tutti i tifosi della Roma, sono stati spettatori delle varie vicende arbitrali della società e dei vari incontri,per radio e sui giornali si usavano i termini Newco e leverage buy out,come se tutti avessero ben chiaro che stava succedendo,a distanza di due mesi,credo o almeno ci provo a spiegarvi cosa è avvenuto in un procedimento societario di non facile attuazione. Allora l’accordo stipulato prevede che l’As Roma continui a far capo all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società denominata Newco Roma, partecipata sia dalla Famiglia Sensi e da Unicredit secondo le attuali quote di partecipazione in Compagnia Italpetroli (rispettivamente 51% e 49%),il consiglio di amministrazione di Newco Roma sarà composto da tre consiglieri, di cui uno indicato da Unicredit ed il terzo, con funzioni di presidente,nominato di fiducia da entrambe le parti. Newco in base agli accordi,deve avere l’obiettivo prioritario di procedere alla “valorizzazione e alla vendita,avvalendosi di primario advisor del pacchetto As Roma”società che conserverà l’attuale governance e continuerà ad essere guidata dalla Dott.ssa Rosella Sensi. La Newco (abbreviazione di New Company) è un azienda costituita
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ad hoc, in questo caso ed acquista (l’atto è detto buyout) la partecipazione totalitaria o il controllo di un’altra società (Italpetroli) definita società target. Successivamente all’acquisizione, il patrimonio della società target verrà impiegato dall’azienda acquirente per garantire e contemporaneamente rimborsare l’esposizione debitoria contratta e procedere, successivamente all’acquisto della società.Questa particolare tecnica di acquisizione è definita “leverage buy out”. La stessa procedura è stata usata per l’affare Alitalia,costituendo la Compagnia Aerea Italiana. L’espressione Leveraged by out,la cui traduzione significa “acquisizione attraverso il debito”,costituisce una particolare tecnica di ristrutturazione industriale e finanziaria spesso finalizzata a favorire le ac-
quisizioni aziendali,nata negli Stati Uniti d’America agli inizi degli anni 60 e poi diffusasi anche da noi. Il Leveraged buy out entra in pieno titolo nel nostro ordinamento in forza della disciplina dettata dall’articolo 2501 bis del Codice civile.L’art 2501 c.c bis prevede una serie di obblighi di informazione quando,per effetto della fusione,il patrimonio della società acquisita venga a costituire garanzia generica o fonte di rimborso dei debiti contratti per acquisire il controllo della Target. L’art 2501 bis prevede una serie di obblighi d’informazione quando,per effetto della fusione,il patrimonio della società acquisita venga a costituire garanzia generica o fonte di rimborso dei debiti contratti per acquisire il controllo della Target. La procedura societaria è articolata in:1)progetto di fusione dove si in-
dicano le risorse finanziarie previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dalla fusione.2)La relazione dell’organo amministrativo che illustra il progetto di fusione e deve indicare le ragioni che giustificano l’operazione e contenere un piano economico e finanziario con l’indicazione della fonte delle risorse finanziarie e la descrizione degli obiettivi che s’intendono raggiungere.3)la relazione degli esperti. Delineati i passaggi principali dell’operazione che porterà alla nascita della Newco Roma,non possono in questo momento attuale societario della AS Roma, non concludere con una breve riflessione personale. Nel momento della chiusura dell’articolo ancora è un po’ tutto incerto,la vendita e in caso il nome dell’acquirente,ma quello che è certo che spero che si continuerà,in caso di cessione, con la stessa passione di Rosella e della sua Famiglia per questa squadra ,indimenticabile quello che ha fatto il Presidente Franco Sensi per la società.Nel calcio,si i soldi danno garanzie di stabilità, ma a questo bisogna metterci la passione di lavorare non solo per la società ma per una città intera e per i propri tifosi.È questo,qualsiasi cosa accada spero che continui. Dedico l’articolo alla mia amica Dott.ssa Rosella Sensi
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Cultura sportiva
di Paolo Del Bene Direttore Sportivo A.S. Università Luiss Guido Carli
È tempo di amichevoli o sapevi che l’Italia ha perso 1 a 0 contro la Costa d’Avorio? Si, ma l’Italia è una squadra completamente stravolta, che deve costruirsi un gioco, i giocatori devono abituarsi a giocare insieme, probabilmente non era in condizione dopo i lunghi ritiri estivi. E lo sapevi che il Togo ha perso 3 a 0 contro il Bahrain? Si, ma forse anche loro mancavano di condizione, forse mancava il grande Adebayor. No, semplicemente la nazionale di calcio del Togo è stata sostituita da una squadra finta! Mi spiego meglio: Il 7 Settembre 2010, è stata disputata un’amichevole tra il Togo e il Bahrein. La squadra di casa si è imposta sugli africani con tale facilità, ed imbarazzante forza, da portare la Federcalcio locale ad effettuare delle verifiche. Qualcosa nel tasso tecnico della nazionale avversaria, quella del Togo, aveva indotto il ct del Bahrain, squadra di casa, l'austriaco Josef Hickersberger, a confessare che il livello degli avversari era bassissimo. La soddisfazione e la gioia dei giocatori per aver vinto contro i più quotati avversari del Togo, seppur in amichevole, è quindi durata poco. È saltato fuori che quella non era affatto la nazionale del Togo, ma un gruppo di
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ragazzi ingaggiati chissà dove, da un fantomatico impresario. La squadra, munita di divise e di inno nazionale, è stata mandata in campo allo sbaraglio; e ha perso rovinosamente sotto gli occhi sbigottiti del pubblico. Logicamente l’episodio ha fatto il giro del mondo. La nazionale togolese, ha espresso incredulità e sdegno. La vicenda, riferita dal sito della televisione satellitare Al Arabiyya, ha contorni grotteschi, perchè la vera nazionale togolese aveva disputato il giorno prima una partita ufficiale contro il Botswana nell'ambito della fase di qualificazione alla Coppa d'Africa e i calciatori, dopo l'incontro, avevano fatto rientro nei rispettivi club di appartenenza. Dal canto suo, la federazione del Bahrain ha dovuto ammettere che in effetti la nazionale che si era presentata come quella del Togo non era in effetti tale. Il ct del Togo, Thierry Froger, ha dichiarato: "Il mio gruppo è composto interamente da calciatori che giocano in Europa, e dopo l'amichevole con il Botswana del 4 settembre sono tutti rientrati nei loro rispettivi club”. L’allenatore non riesce a spiegarsi l’accaduto e informa che è in corso un’inchiesta su richiesta del Ministro dello Sport togolese Christophe Tchao. Si giustifica spie-
gando che il match era stato organizzato con l’intermediazione di un agente accreditato presso la Fifa. L’indagine ha portato alla squalifica per tre anni dell'ex ct del Togo, Bana TchanilÈ, decisa il 20 settembre dalla commissione incaricata dell’indagine. Dall’altra parte il Bahrein, che voleva offrire ai suoi giocatori l'occasione di preparare il torneo dell'Asia occidentale, in Giordania, la Coppa del Golfo (dal 22 novembre nello Yemen) e la Coppa delle Nazioni Asiatiche (in gennaio, in Qatar), è rimesto evidentemente imbarazzato e sconcertato. Pare comunque che l’ingenuità della Federcalcio del Bahrein, non sia nuova a truffe del genere. Già nel 2006, in pre-
parazione delle qualificazioni al Mondiale, gli asiatici avevano giocato un incontro contro quella che si riteneva essere la nazionale di Panama e che, invece, come fu accertato successivamente, era una selezione di giocatori di secondo piano del Paese centroamericano. In conclusione possiamo dire che da una parte la farsa è stata svelata, ma dall’altra il mistero rimane. Chi erano questi ragazzi? Da dove venivano? Chi li ha ingaggiati? Al momento possiamo dire poco. L’unica cosa che invece viene in mente a molti maligni è la seguente: se una squadra finta avesse sostituito l’Italia ai mondiali in Sudafrica, lo avremmo passato il girone?
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Focus
di Prof. Roberto Serdoz Primario di cardiologia ospedale San Pietro Roma
Muoviamoci di più Il movimento genera benessere e malattie cardiovascolari rappresentano la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale: in Europa sono la causa di oltre 4 milioni di morti all’anno (circa 48% di tutte le cause di morte: 54% nelle donne e 43% negli uomini) e l’ischemia cardiaca ne è la forma più frequente (circa il 50%). Il rischio cardiovascolare globale è rappresentato dalla presenza di alcuni fattori predisponenti all’infarto di cuore e all’ictus cerebrale chiamati fattori di rischio cardiovascolari: familiarità, colesterolo elevato, pressione arteriosa alta, fumo, sovrappeso, obesità, diabete e sedentarietà. Se è presente uno solo di questi fattori, il rischio di essere colpiti da una malattia cardiovascolare aumenta, se poi sono presenti contemporaneamente diversi fattori il rischio si moltiplica. Per fortuna però tutti questi fattori, tranne ovviamente la familiarità, possono essere corretti riducendo di conseguenza le probabilità di insorgenza di una malattia cardiovascolare. Svolgendo un’attività fisica regolare si riduce il rischio di eventi cardiovascolari controllando più facilmente i fattori di rischio come diabete, obesità ed ipertensione. Perché è importante un’attività fisica regolare? L’attività fisica riduce il rischio di infarto cardiaco e di ictus cerebri in quanto migliora: la circolazione del
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sangue in tutto il corpo, l’apporto di ossigeno a tutti i tessuti, il controllo della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo e di trigliceridi nel sangue; riduce il rischio di diabete e di osteoporosi, aumenta la capacità di compiere attività fisiche anche impegnative e facilita lo smettere di fumare. Inoltre l’attività fisica apporta evidenti vantaggi anche per la mente, migliorando il controllo dello stress e favorendo il sonno regolare, l’autostima e la socializzazione. Quale attività fisica è consigliabile? È dimostrato che un’attività fisica moderata, e quindi non necessariamente intensa, se eseguita regolarmente, comporta benefici sia a breve che a lungo termine. Attività semplici come camminare, nuotare, andare in bicicletta, danzare, ginnastica, se compiute regolarmente limitano il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari. Queste attività devono essere svolte però per almeno 30 minuti almeno 3-4 giorni alla settimana. Qundi non è necessario essere un atleta per essere informa. È comunque prudente iniziare l’attività fisica in maniera progressiva e così pure non interromperla bruscamente. Come iniziare un programma di attività fisica continua? Per le persone abituate ad uno stile di vita sedentario, il problema è iniziare! Ecco qualche suggerimento: inizio graduale con passeggiate di 10-15 minuti per poi riuscire a pia-
nificare almeno 30 minuti di esercizi 3-4 volte alla settimana. Iniziare con una fase di riscaldamento per fare aumentare gradualmente l’attività respiratoria, il flusso di sangue e la temperatura corporea. Alla fase di riscaldamento, deve seguire la fase di allenamento vero e proprio, con un’attività fisica più intensa per migliorare l’efficienza cardiovascolare; in questa fase il battito cardiaco e la frequenza del respiro aumentano decisamente. Dopo l’attività fisica non ci si dovrebbe sentire eccessivamente stanchi e si dovrebbero recuperare subito le forze, dopo una fase di “raffreddamento”, della durata di pochi minuti, in cui la frequenza del battito cardiaco e della respirazione si riducono gradualmente. È opportuno bere sufficienti quantità di ac-
qua prima, durante e dopo la sessione degli esercizi fisici. Non svolgere l’attività fisica in condizioni ambientali di troppo caldo o troppo freddo. Un esercizio fisico regolare fa bene anche a chi ha problemi cardiovascolari? L’attività fisica regolare riduce la possibilità che i pazienti affetti da malattie cardiovascolari possano andare incontro ad un peggioramento delle proprie condizioni di salute o ad una ripresa della malattia e migliora la qualità della vita. I benefici si possono osservare sia in pazienti con pregresso infarto del cuore, sia in pazienti con scompenso cardiaco e arteriopatia degli arti inferiori. Per questo tipo di soggetti il tipo e l’intensità del programma deve essere consigliato e valutato presso un centro di riabilitazione cardiologica.
Il prof. Roberto Serdoz con la sua equipe
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foto Luca d’Ambrosio
Meeting di Rieti 2010. Il record del Mondo degli 800 realizzato dal kenyota Rudisha
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“La forza di una barca è l’amicizia” Abbiamo incontrato Vincenzo Capelli e Andrea Palmisano, campioni del Mondo Under 23 di canottaggio, specialità 4 senza. di Lorenzo Arduini
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o sport, in particolare il canottaggio, mi ha dato tantissimo: mi ha insegnato ad affrontare situazioni diverse e a comprendere l’importanza della coesione con le persone che ti stanno vicino. Mi ha insegnato poi a pormi degli obiettivi ed a capire il modo migliore per raggiungerli, anche nella vita di tutti i giorni”. Queste le parole di Vincenzo Capelli, canottiere ventiduenne del Circolo Aniene, nato a Roma, tifoso della Lazio e studente della LUISS. Nel canottaggio Vincenzo ha vinto due titoli mondiali, categoria Under 23: il primo nella specialità 4 Con nel 2007 a Strathclyde (Scozia), ad appena 19 anni, il secondo nel 4 Senza quest’anno a Brest, in Bielorus-
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“E’ stata un’emozione fortissima, che non mi aspettavo di provare. Per me era la prima volta in Nazionale e, alla vigilia, ero fuori squadra. Ho passato le selezioni con l’obiettivo di partecipare, poi, con il passare dei giorni, mi sono reso conto che avevo i mezzi per provarci
”
sia. Inoltre ha ottenuto la medaglia d’argento, sempre nei Mondiali Under 23, nel 2009 a Racice (Repubblica Ceca), categoria Quattro Con. Vincenzo Capelli ha ereditato la passione per il canottaggio dal padre, un passato come
Vincenzo Capelli
atleta dell’Aniene che ancora oggi gareggia nella categoria Master. “Ho frequentato il circolo fin da molto piccolo, per seguire le gare di papà, anche se ho cominciato a praticare il canottaggio piuttosto tardi, quando avevo 17 anni, dopo aver provato diversi sport”.
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Tuo padre è stato un modello per te? “Innanzitutto devo dire che non ha mai rappresentato un peso per me il fatto di avere un padre che è stato canottiere. Inizialmente magari avevo uno stimolo a superarlo, ora, dopo aver ottenuto risultati importanti, mi sono posto altri obiettivi: sto pensando naturalmente alla partecipazione alle Olimpiadi di Londra nel 2012, che rappresenterebbe il coronamento di tanti sogni e tanti sacrifici”. Che emozione hai provato nel 2007, quando sei salito sul gradino più alto del podio così giovane? “E’ stata un’emozione fortissima, che non mi aspettavo di provare. Per me era la prima volta in Nazionale e, alla vigilia, ero fuori
squadra. Ho passato le selezioni con l’obiettivo di partecipare, poi, con il passare dei giorni, mi sono reso conto che avevo i mezzi per provarci”. Quali sono i tuoi orari di allenamento? “Quando andavo a scuola mi allenavo la mattina molto presto, prima del suono della campanella. Ora, che frequento l’Università, mi alleno tutti i giorni due volte, dalle 8 alle 11 alla mattina e dalle 18 alle 20,30 al pomeriggio”. Hai mai avuto difficoltà a coniugare lo studio con i tuoi impegni sportivi? “A scuola non ho mai avuto problemi, mentre ora, che sono iscritto ad un corso triennale alla Luiss, purtroppo non sempre riesco ad essere presente alle lezioni. Con gli esami comunque non ho grosse difficoltà, penso di ri-
uscire a laurearmi con un lieve ritardo, come del resto accade a tanti ragazzi che non praticano sport”. Hai dovuto fare molte rinunce, in termini di vita, a causa dell’attività sportiva? “Quando si fa una scelta bisogna sempre esserne convinti ed io lo sono sempre stato per quanto riguarda il canottaggio. Naturalmente mi è successo di avere qualche rimpianto, soprattutto durante i momenti difficili. Per esempio, quando si pratica questo sport ad alti livelli, l’estate per il canottiere praticamente non esiste, dato che a luglio e ad agosto ci sono le competizioni più importanti. Oppure spessissimo il fine settimana non posso uscire con i miei amici perché il giorno dopo mi devo allenare la mattina presto.
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“Il feeling umano è importantissimo, la vera forza di un equipaggio è l’amicizia, lo riscopro in ogni gara. Soprattutto nelle situazioni di crisi ognuno si appoggia ai compagni per ripartire, è sufficiente una parola, un incoraggiamento.
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Andrea Palmisano
Però sono sempre stato consapevole che il canottaggio è stata una scelta esclusivamente mia e, con il sacrificio e l’impegno, i risultati prima o poi arrivano: in questi casi, poi, la vittoria ha un sapore ancora più bello”. Che tipo di relazioni umane ci sono tra voi canottieri? “Nel canottaggio nascono amicizie molto forti, in quanto si passa moltissimo tempo insieme ai propri compagni. In gara poi è fondamentale il feeling umano tra di noi, bisogna essere grandi amici per vincere e si deve tirare sia per sé stessi sia per i compagni.Io e gli altri canottieri dell’Aniene mettiamo molta serietà ed impegno quando siamo in barca, mentre dopo tra di noi partono battute e sfottò che contribuiscono a cementare il gruppo e ad aumentare le motivazioni di tutti noi”. Londra 2012: visti i tuoi risultati, conti di partecipare?
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“Le Olimpiadi sono sempre un argomento molto delicato da affrontare. Bisogna innanzitutto qualificare le diverse barche, dalle quali naturalmente dipende il numero di posti disponibili per gli atleti, poi bisogna ben figurare in occasione delle selezioni. E’ complicato raggiungere questo grande obiettivo, ma io ho grande fiducia in quello che posso dare ed intendo provarci”. In conclusione per te lo sport ha un alto valore formativo ed educativo. “Lo sport mi ha posto in situazioni tali da capire qual è il sacrificio che occorre per raggiungere un obiettivo, anche nella vita di tutti i giorni. Mi ha permesso poi di far nascere amicizie e relazioni sociali importanti, che mi hanno permesso di conoscere cose nuove. Infine lo sport è in grado di allargare i tuoi orizzonti, facendoti scoprire interessi nuovi”.
Andrea Palmisano è compagno di squadra di Vincenzo all’Aniene e anche lui faceva parte dell’equipaggio del 4 Senza under 23 campione del mondo 2010. “E’ stata una vittoria inaspettata, dato che la barca è stata formata in soli 10 giorni. Di solito, per una barca di alto livello, ne occorrono almeno trenta ma, in questo caso, eravamo tutti ragazzi che avevano già gareggiato insieme in precedenza in Nazionale. E’stata la prima volta che una barca italiana ha vinto l’oro mondiale nel 4 Senza under 23”. Andrea ha cominciato a vogare un anno prima di Vincenzo, è stato campione del mondo nel 4 Con under 23 nel 2007 e nel 2008 ed è d’accordo sull’importanza del rapporto umano tra i componenti di una barca. “Il feeling umano è importantissimo, la vera forza di un equipaggio è l’amicizia, lo riscopro in ogni gara. Soprattutto nelle situazioni di crisi ognuno si appoggia ai compagni per ripartire, è sufficiente una parola, un incoraggiamento. Per vincere bisogna essere in sintonia, se ci sono attriti tra di noi fuori, questi si ripercuotono esponenzialmente in gara”. Che rapporto hai con Vincenzo? “Vincenzo è uno dei miei più cari amici, ci siamo conosciuti qui all’Aniene negli anni degli Junior. Nel 2007, per esempio, per una serie di motivi avevo deciso di abbandonare il canottaggio, non mi sono allenato per cinque mesi, poi ci ho ripensato anche grazie a lui”.
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L’obbiettivo
Luca d’Ambrosio
Meeting di Rieti 2010
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Luca d’Ambrosio con Ryan Bayley
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Eventi
A distanza di mezzo secolo i Giochi della XVII Olimpiade – Roma 1960 dimostrano di non aver perso il loro fascino,non solo all’interno dei confini nazionali ma in ogni Nazione che, in quell’estate indimenticabile,diede vita all’ultima olimpiade dal volto umano. di Gianluca Boserman
Cinquant’anni e n 26
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Giochi capitolini segnarono uno spartiacque sia per l’Italia che per il mondo: furono le prime olimpiadi trasmesse in televisione, nonché le prime per cui furono comprati dei diritti televisivi; ci fu, per gli Stati Uniti, il primo portabandiera di colore, quel Rafer Johnson che avrebbe poi conquistato la medaglia d’oro nel decathlon; gli stessi Stati Uniti sconfitti nelle gare di velocità pura da due bianchi, un tedesco ed un italiano; o ancora la nascita della leggenda del più grande pugile della storia, il diciottenne Cassius Clay, ancora lontano dal diventare Muhammad Alì. Grandi storie che quest’anno sono state rivissute nella Città Eterna che, nello stesso periodo di allora, 25 agosto – 11 settembre, ha rievocato i fasti di quell’estate a Cinque Cerchi con la speranza, neanche troppo nascosta, che tra dieci anni si possa realizzare, nuovamente, un’esperienza simile. La Fondazione Giulio Onesti, il Coni, il Comune di Roma hanno dato vita a celebrazioni di ogni tipo, facendo riassaporare ai romani, grandi e piccoli, ed anche a tutti i turisti intervenuti, emozioni uniche che solo una Fiaccola Olimpica può regalare. Le Celebrazioni son iniziate la sera del 25 agosto quando, in piazza del Campidoglio, si è rivissuta la Cerimonia di apertura con tanto di accensione da parte del Tripode. Oggi come allora a portare il Fuoco di Olimpia è stato Giancarlo Peris che, cinquant’anni dopo, non ha perso lo spirito e la corsa di un tempo. Visibilmente emozionato, Peris è stato accompagnato nella sua corsa da cinque bambini in rappresentanza dei cinque continenti: un ideale passaggio di consegne tra passato e futuro. Alla celebrazione hanno preso parte, oltre le più importanti cariche istituzionali e sportive, dal Sindaco Alemanno al Presidente del Coni Petrucci, dal Presidente della Fondazione Giulio Onesti Franco Carraro, al vicepresidente del CIO Mario Pescante, dal Presidente del Comitato Paralimpico Luca Pancalli al Ministro Giorgia Meloni al Segretario Generale del Coni Raffaele Pagnozzi, anche alcuni atleti che fecero grande Roma in quei giorni: Nino Benvenuti, Don Bragg, David Theile e Ferenc Nemeth tra gli altri. La serata è proseguita con la visione del film di Romolo Marcellini, “La grande Olimpiade”: un capolavoro, che ottenne tra l’altro la no-
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Eventi
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mination all’Oscar, da riscoprire ed ammirare. Venerdì 27 agosto, il delegato allo Sport del Comune di Roma, Alessandro Cochi, alla presenza di rappresentanti della Fondazione Onesti e del Coni, ha inaugurato l’Esposizione di Filatelia, Numismatica e Memorabilia dedicata ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma 1960, tagliando il nastro Tricolore. Alessandro Cochi ha salutato i numerosi atleti medagliati presenti e giunti da 14 Paesi per assistere alle celebrazioni, sottolineando le numerose iniziative organizzate per celebrare la ricorrenza della Grande Olimpiade complimentandosi con i promotori della Mostra ed in particolare con i curatori Maurizio Tecardi e Alfiero Ronsisvalle. La Mostra è composta da 100 pannelli contenenti francobolli, timbri speciali,medaglie, giornali, distintivi, libri, diplomi, fotografie, autografi di campioni, e 20 teche alcune delle quali contengono i guanti di Francesco Musso, la medaglia di Nino Benvenuti, le scarpe di Livio Berruti.Inoltre si possono ammirare il tandem di Sergio Bianchetto e Giuseppe Beghetto ed il corsetto di Edoardo Man-
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giarotti. Particolarmente interessante è l’esposizione dedicata ai cronometristi che presentano i blocchi di partenza utilizzati da Berruti, il filo di lana che fermò il record del mondo nei 200 metri dell’atleta azzurro; il cronometro da tavolo per il pugilato, il fotofinish Omega ed altre memorabilia. Sempre all’interno dell’esposizione è stato presentato il francobollo celebrativo del cinquantenario delle Olimpiadi di Roma. La Mostra, a ingresso libero, all’interno del
Circolo del Tennis rimarrà aperta fino al 26 settembre 2010, dalle ore 14 alle 20. Splendida la serata organizzata da Giovanni Malagò presso il Circolo Aniene per celebrare l’oro del Settebello di pallanuoto ed alla quale hanno preso parte leggende dello sport italiano di ieri e di oggi. Ovviamente parlando di Olimpiadi non son mancati gli eventi sportivi. Si è iniziato con la scherma a Piazza Navona: una staffetta con protagonisti i migliori schermidori 14enni di
tutta Italia. In un’atmosfera fatta di curiosità, fascino ed emozione sportiva, dodici ragazzi (i primi due classificati al Campionato Italiano di ogni singola arma, categoria Allievi) hanno incrociato le lame, dando vita ad uno spettacolo unico, spettacolo che ha riportato alla mente le imprese dei nostri schermidori i quali, mezzo secolo fa, conquistarono ben sei medaglie: due ori, un argento e tre bronzi. Il torneo di calcio giovanile, riservato a ragazzi tra i 10 e gli 11 anni, disputato allo Stadio dei Marmi sabato 4 settembre ha richiamato dieci squadre laziali che, dalla mattina alla sera, si son date battaglia nello splendido impianto del Foro Italico. A prevalere, alla fine, son stati i ragazzi del Tor di Quinto che in una finale tiratissima hanno piegato la Lodigiani. Emozionante e spettacolare è stato l’incontro ITALIA – USA di boxe svoltosi al Palazzetto dello Sport. Una kermesse quasi dovuta alla “noble art” visto che ai Giochi del 60, italiani ed americani la fecero da padroni con tre ori a testa: Musso, De Piccoli e Benvenuti tra gli azzurri, Crook, Mcclure e Clay tra gli statunitensi. I tre ori olimpici di Roma erano a bordo ring e si son visibilmente emozionati al momento di ricevere una targa commemorativa visto l’affetto che il pubblico gli ha dimostrato. Sempre al Palazzetto dello Sport è andata in scena una manifestazione di ginnastica giovanile che ha visto come spettatori d’eccezione Pasquale Carminucci, Gianfranco Marzolla, Orlando Polmonari e Franco Menichelli, vincitori del bronzo a squadre a Roma 1960. Il 10 settembre, è stata una giornata piena di avvenimenti. La mattina infatti è stata posta presso l’Arco di Costantino, una targa in ricordo di Abebe Bikila. Nel pomeriggio invece tutti i medagliati della storia olimpica azzurra, olimpiadi estive, invernali e paralimpiche, e la squadra italiana di Roma 1960 sono stati ricevuti prima dal Presidente del Coni Petrucci e successivamente dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il quale si è augurato che Roma possa rivivere tra dieci anni le stesse emozioni che 50 anni fa ci seppero regalare Berruti, Benvenuti, i fratelli D’Inzeo, Mangiarotti, Gaiardoni, Pizzo ed il Settebello. Il Presidente Napolitano ha ringraziato tutti gli atleti presenti ed ha salutato la platea con un messaggio che non può che esser di buon augurio per il prossimo futuro: “We Have A Dream”. Anche noi Presidente e si chiama Roma 2020.
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L’altra metà
del cielo Le seconde squadre di calcio nelle grandi città europee
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di Marco Trozzi
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Il calcio, si sa, è pura passione; uno sport che entusiasma da decenni milioni di persone, una disciplina che ormai la fa da padrona praticamente in tutto il mondo. L’amore che lega un tifoso ad una squadra di calcio è qualcosa che va oltre i risultati sportivi, un ardore che racchiude in sé un’importante componente campanilistica. Essere il supporter di una una formazione significa appartenere a una famiglia, un clan, una comunità ben precisa all’interno della quale esistono regole non scritte, principi comuni che caratterizzano ogni singola tifoseria che come tale a volte ha degli alleati e, molto più spesso, dei rivali. Il caso più emblematico è quello dei “cugini”, tifosi della formazione della stessa città che sono il bersaglio principale, i primi contro i quali accanirsi durante l’arco della stagione, soprattutto negli appuntamenti cruciali: i derby. In Italia come nel resto d’Europa la rivalità tra le squadre dei grandi centri urbani è una peculiarità che fa parte dell’essenza stessa de calcio: la fede incondizionata.
Inghilterra Il campionato d’oltremanica è ormai considerato da molti il migliore in assoluto, sia per il livello tecnico, sia per la sua attuale caratteristica principale: l’essere diventato l’espressione più emblematica della sintesi tra l’antico spirito del calcio inglese tutto agonismo e grinta e investimenti economici notevoli da parte di magnati stranieri, soprattutto russi, mediorientali e orientali. Questo ha permesso a molte squadre “secondarie” di poter competere, almeno sulla carta, con quelle che da sempre sono le dominatrici del panorama calcistico britannico.
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Calcio
A Manchester, ad esempio, lo United la fa da padrone da sempre, ma dall’anno scorso il City sta effettuando una serie di importanti investimenti grazie all’Abu Dhabi United Group che lo ha reso il club più ricco del mondo: Roberto Mancini in panchina, Adebayor, Silva, Balotelli e numerosi altri buoni giocatori, tanto per citarne qualcuno; una pioggia di milioni di sterline che ne fanno, al momento, una delle candidate alla conquista della Premier League. Anche a Liverpool sono due le formazioni che si contendono il primato cittadino: il Liverpool , appunto, e l’Everton. A dir la verità nella città dove nacquero i Beatles, i “Reds” (questo il soprannome della formazione allenata dall’ex interista Roy Hogson) sono una vera e
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di grandi talenti come Rio Ferdinand, Fank Lampard, Joe Cole, ma che da troppo tempo non compete per traguardi importanti.
Germania
propria leggenda, una squadra che ha un notevole palmarès arricchito anche negli ultimi anni da importanti successi internazionali. Il più recente scudetto vinto dai Blues di Goodison Park (sono nove in totale i titoli nazionali), invece, risale alla stagione 19861987, per non parlare poi della F.A. Cup (cinque in bacheca) conquistata per l’ultima volta nel 1995. Spostandosi verso sud è impossibile non analizzare il caso di Londra, città nella quale sono numerosissime le squadre che militano nella Premier: a parte i casi di Chelsea e Arsenal, tra le protagoniste del panorama nazionale e internazionale nell’ultimo decennio di storia calcistica, ci sono anche Fulham, Tottenham e West Ham United.
La prima è la più antica formazione della capitale d’Inghilterra. Nata nel 1879, però, non ha mai vinto il titolo nazionale nè tanto meno la F.A Cup. Quest’anno Mark Hughes ha raccolto l’eredità di Roy Hogson, passato durante l’estate sulla panchina del Liverpool, che lo scorso anno è riuscito a portare la squadra di Craven Cottage in finale di Europa League contro l’Atletico di Madrid (1-2 per gli iberici il risultato finale). Il Tottenham, invece, ha vinto due titoli nazionali, otto F.A. Cup, diversi titoli internazionali e quest’anno punta tornare nell’èlite del calcio europeo grazie anche ad investimenti importanti come quello di van der Vaart. Storia simile quella del West Ham United, storico club londinese da sempre fucina
Nella Bundesliga sono diverse le “seconde squadre” nelle grandi città: a Berlino, per esempio, oltre al più noto Hertha, c’è anche l’Union; formazione attualmente invischiata nei bassifondi della serie B tedesca. L’Union è stata una delle principali squadre della capitale tedesca durante il primo conflitto mondiale vincendo regolarmente il campionato locale e competendo anche a livello nazionale; nel suo palmarés annovera una coppa DDR, ma dal 1906 (anno di fondazione) ad oggi non ha mai vinto nulla di veramente importante. A contendersi il primato di Amburgo, ci sono l’Amburgo, appunto, e il St. Pauli, formazione dell’omonimo quartiere delle città anseatica. Il St. Pauli, nato ufficialmente il 5 maggio 1910, non ha mai ottenuto successi degni di nota, ma al club è riconosciuta una cultura unica, motivo per cui la compagine gode di un notevole seguito in Germania ed è riconosciuta come una delle squadre di culto della nazione. Monaco di Baviera, oltre che per l’Oktoberfest, è famosa per essere la città del Bayern, la squadra più titolata in Germania; ma la formazione più antica del capoluogo della Baviera è il Monaco 1860 che, come dice il nome stesso è nato nel 1860. In realtà quella è la data di fondazione della polisportiva, mentre la squadra di calcio ha visto la luce solo tre anni dopo. Il club in questo momento milita nella serie B tedesca, dopo aver vissuto fortune alterne nel corso della sua storia. Nel suo palmarés vanta un solo campionato nazionale e 2 coppe di Germania. Nel Monaco 1860 hanno giocato nel recente passato, campioni del calibro di Rudi Voeller e Thomas Hässler, giocatori che hanno militato anche nel campionato italiano con la maglia della Roma.
Spagna Passando alla penisola iberica, è necessario parlare di tre squadre che militano, rispettivamente, a Barcellona, Madrid e Valencia: si tratta dell’Espanyol, l’Atlético e il Levante. L’Espanyol, nel quale in passato ha giocato anche Moreno Torricelli, è un club fondato nel 1900, una formazione da sempre penalizzata dall’“ingombrante” presenza dei cugini del Bar-
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cellona, team che fa parte dell’elite spagnola e mondiale. Nella sua bacheca ci sono quattro Coppe del Re, ma nessun titolo nazionale. A livello europeo ha disputato due finali di Coppa Uefa (1988 e 2007) perse entrambe contro Bayer Leverkusen e Siviglia. A Madrid oltre a quelli che giocano con la “camiseta blanca” ci sono anche i “colchoneros”, i materassai dell’Atlético (a metà del secolo le magliette assomigliavano alla tela dei materassi usati all’epoca di colore rosso e bianco). Il club, fondato nel 1903, è il terzo del Paese per titoli vinti, con nove scudetti ed altrettante Coppe del Re. In campo internazionale la società vanta diversi titoli (Coppa delle Coppe, una Coppa Intercontinentale, una Europa League e una Supercoppa Europea). L'Atlético Madrid, inoltre, detiene un particolare primato: è l’unica squadra ad aver vinto la Coppa Intercontinentale senza aver vinto la Coppa dei Campioni (disputò la partita in sostituzione del Bayern Monaco che lo aveva sconfitto nella finale della Coppa Campioni), cosa riuscita anche ai brasiliani del Corinthias vincitori nel 2000 della prima edizione del Campionato del Mondo per Club senza aver conquistato la Coppa Libertadores. Spostandosi in Andalusia, a Valencia, gioca il Levante Union Deportiva, società fondata nel 1909 e per questo la più antica della città. Dal punto di vista dei risultati sportivi, però, è la seconda squadra della città dopo il Valencia CF. Nel Levante, che attualmente milita nella serie A iberica, hanno giocato gli italiani Tommasi, Cirillo, Storari e Riganò ed è stata allenata da Gianni De Biasi nella stgione 2007-2008.
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L'EVENTO: L'OPPORTUNITA CHE NON POTETE LASCIARVI SFUGGIRE. Hummer H3 L'unico nato per la vita selvaggia, ma che sa vivere anche in città. 3.7 litri con 245 cavalli. 4 anni (100.000 Km) di garanzia. A partire da
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Pallavolo
Al via i Mondiali di volley C Dopo tanta attesa parte la rassegna iridata tanto attesa. Tante le iniziative collaterali, tra le quali i Villaggi della Gioventù a Roma, Milano e Catania di Lorenzo Arduini
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i siamo. Il 24 settembre sono stati inaugurati ufficialmente i Campionati del Mondo di Pallavolo Maschile Italia 2010, con la Cerimonia di Apertura che si è tenuta al Castello Sforzesco di Milano. Dodici giornate di gara da seguire tutte d’un fiato, con 104 paesi che saranno collegati e con l’Italia che sarà l’ombelico della pallavolo internazionale. Circa 700 i media accreditati, con oltre 250 provenienti da tutto il globo. Oltre 200 gli eventi fin qui organizzati in tutto il Paese per promuovere il Mondiale, con più di 320mila gadget distribuiti e con “Volly”, la rondine mascotte iridata, protagonista indiscussa e già punto di riferimento per i più piccoli e non solo. Più di 480 le scuole coinvolte in tutta Italia e 1.500 i palloni che rimbalzeranno sui parquet
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La Formula Il Mondiale maschile 2010, che vedrà in campo 24 nazionali si articolerà in quattro fasi, coinvolgendo complessivamente dieci città. GIRONE A GIRONE B GIRONE C GIRONE D GIRONE E GIRONE F
Milano: Italia, Giappone, Egitto, Iran Verona: Brasile, Spagna, Cuba, Tunisia Modena: Russia, Portorico, Australia, Camerun Reggio Calabria: Usa, Argentina,Venezuela, Messico Torino: Bulgaria, Cina, Francia, Rep. Ceca Trieste: Serbia, Polonia, Germania, Canada
Prima fase Nella prima fase le 24 squadra partecipanti sono suddivise in 6 gironi da 4 (si giocherà in sei sedi). La formazione dei gironi avverrà in parte in base al ranking mondiale Fivb (teste di serie suddivise nella varie pool con il sistema della serpentina), in parte attraverso un sorteggio con le rimanenti 12 squadre divise in due gruppi. Al termine della prima fase verranno eliminate 6 formazioni, passeranno alla fase successiva le prime 3 di ogni pool. Seconda fase Le 18 nazionali rimaste in gara verranno suddivise (in base ai piazzamenti della prima fase) nuovamente in 6 gironi da 3 squadre. Si giocherà in tre sedi. Al termine della seconda fase verranno eliminate 6 formazioni, passeranno alla terza fase le prime 2 di ogni pool. Terza fase Le dodici squadre rimaste in gara saranno divise in 4 gironi da 3. Si giocherà in due sedi. Al termine della terza fase le vincenti di ogni raggruppamento giocheranno per i primi quattro posti, le seconde classificate per i piazzamenti dal 5 all’8; le terze classificate per quelli dal 9 al 12mo. Fase finale Si giocherà in tre città diverse: attraverso semifinali e finali che serviranno ad assegnare il titolo mondiale ed a stilare la classifica dal 1 al12 posto.
dei dieci palazzetti dove oltre 2.000 volontari, il motore inesauribile di ogni grande evento, sono pronti ad accogliere pubblico e addetti ai lavori. “È stato un grande impegno organizzare un Mondiale in 10 sedi – ha detto il Presidente del Comitato Organizzatore Carlo Salvatori in occasione della conferenza stampa di presentazione – Sono oltre 60mila i biglietti già venduti per un successo assicurato. Abbiamo un Inno ufficiale composto dai Subsonica con la loro musica ricercatissima – ha proseguito Salvatori – abbiamo il manifesto realizzato da un grande artista come Arnaldo Pomodoro, la partnership con ‘Operation Smile Italia’ per un “Mondiale dei Sorrisi”. Il ‘Green Volley’ per un Mondiale ha impatto ambientale zero e le bellissime medaglie commemorative realizzate dall’Istituto Poligrafico Zec-
ca dello Stato. Tutto questo è stato possibile grazie anche al grande lavoro dei Comitati Organizzatori Locali che da tempo stanno facendo un grandissimo lavoro su tutto il territorio”. “Ci siamo meritati l’organizzazione di questo Mondiale. – ha spiegato il Presidente della Federazione Italiana Pallavolo Carlo Magri – In 50 anni di storia siamo riusciti a fare cose che richiederebbero secoli. È vero questi campionati sono stati organizzati in tante città ma se il successo ci sarà, vorrà dire che rischiare premia. Credo che questo Mondiale ci servirà anche per il futuro, la pallavolo è uno sport importante per l’Italia”. Tra le tante iniziative portate avanti in questi mesi dal Comitato Organizzatore dei Mondiali di Pallavolo 2010 è sicuramente degno di nota il progetto “I Villaggi della Gioventù ai
Mondiali di Pallavolo 2010”, nato dalla collaborazione fra il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri ED il COL, Comitato Organizzatore Locale, dei Mondiali di Pallavolo di Roma. L’iniziativa si propone come obiettivo, in occasione dei Mondiali di Pallavolo, di veicolare fra i giovani i valori positivi della pallavolo e dello sport in genere, promuovendo interscambi culturali tra i giovani tifosi dei paesi stranieri che parteciperanno ai mondiali attraverso attività ludico-formative. Oltre alla Capitale, sede delle finali, i Villaggi della Gioventù toccheranno anche Milano e Catania. “Le iniziative che il Ministero della Gioventù ha realizzato con la preziosa collaborazione della Federazione Italiana Pallavolo e del Comitato Organizzatore Locale dei mondiali di
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Pallavolo
“Volly”, la rondine mascotte Si chiama “Volly” la mascotte dei Campionati del Mondo di Pallavolo Maschile Italia 2010 che ha girato l’Italia da Nord a Sud promuovendo la rassegna iridata.Il nome della mascotte fu scelto attraverso dei sondaggi online e votazioni nelle scuole delle dieci città sedi di gara Ancona, Catania, Firenze, Milano, Modena, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste e Verona - e alla fine “Volly” l’ha spuntata su “Fly”, l’altro nome più gettonato per la rondine che volerà alta sul cielo del Mondiale. È stato un lungo viaggio quello di “Volly” verso il Mondiale. Un volo che ha visto la mascotte giocare con i bambini, regalare gadget, farsi immortalare con i tifosi e, perché no, schiacciare sotto rete approfittando delle sue lunghe ali azzurre. È possibile seguire tutte le “avventure” vissute dalla mascotte sul sito internet dei Mondiali www.volley2010.com e diventando amici della simpatica rondine su Facebook cercando “Volly mascotte”.
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Volley 2010 hanno innanzitutto l’obiettivo di raccogliere i giovani italiani attorno ai valori positivi dello sport, promuovendo attraverso questo importante evento internazionale una partecipazione attiva di ragazze e ragazzi, non semplici spettatori ma in qualche modo protagonisti di questi campionati mondiali – ha dichiarato il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni – Ma, nel dare vita a questa iniziativa di sport, formazione e sensibilizzazione abbiamo deciso di comune accordo con i nostri partner che il nostro lavoro avrebbe dovuto lasciare un segno tangibile anche dopo la conclusione del Mondiale. Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare, in specifiche aree disagiate individuate nelle tre città, campi permanenti di pallavolo all’aperto, all’interno di altrettante scuole pubbliche. Ogni struttura, sarà consegnata al termine della kermesse sportiva ad una scuola individuata in un’area urbana disagiata, con l’obiettivo istituire un’opera permanente in favore dell’educazione allo sport di ragazze e ragazzi”. Barbara Pescatori, direttore generale del Comitato Organizzatore Locale di Roma, ha così dichiarato: «Il Progetto “Villaggi della Gioventù” è volto soprattutto a finalità sociali. Negli ultimi mesi ho girato molto il territorio laziale, e l’esigenza più grande degli operatori sportivi è quella di avere più strutture e maggiori servizi: credo che questa iniziativa lascerà risultati tangibili proprio con la creazione di nuovi campi nelle scuole».
Il sound dei Subsonica per l’Inno dei Mondiali Le note che accompagneranno la XVII edizione del Mondiali maschili saranno quelle della canzone “Volleyball” composta dai Subsonica, il gruppo rock elettronico torinese dal sound potente, giovane e ricercato, una bella e positiva realtà della musica italiana. Dal 1996 Samuel (cantante), Max (chitarrista), Boosta (tastierista e dj), Ninja (batterista) e Vicio (bassista che ha preso il posto di PierFunk nel 1999) hanno scalato le classifiche italiane partendo dai club di Torino e componendo finora cinque album che hanno venduto complessivamente più di 400mila copie. Un percorso che ha portato il complesso a raccogliere premi e riconoscimenti. Il sound dei Subsonica – contaminato dalle esperienze hip hop, rock, dance dei suoi componenti – è istantaneamente riconoscibile pur essendo sempre una nuova e originale esperienza, nella continua ricerca dei suoi nella raffinatezza delle atmosfere.
Arnaldo Pomodoro: sul Mondiale le mani di un artista Le mani protese verso il pallone con la scritta “Italia 2010”. Ecco il Poster ufficiale dei Campionati del Mondo di Pallavolo Maschile 2010. Un’opera che porta una firma prestigiosa, quella del maestro Arnaldo Pomodoro, con il progetto grafico di Andrea Lancellotti e l’illustrazione di Olimpia Zagnoli. L’idea percorsa dal maestro è quella di evocare il campo da gioco con una palla fissa al centro che diventa mobile sullo sfondo. Ai lati opposti del manifesto, le mani protese nell’atto del gioco che riprendono i colori delle Nazionali che daranno vita al grande evento Mondiale. Il Poster è stato la “cartolina” del Mondiale che ammireremo girando l’Italia e che volerà anche oltreconfine grazie alla prestigiosa firma dell’opera.
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Solidarietà
La “Race” sbarca anche a Napoli Dopo i successi di Roma, Bari e Bologna, arriva finalmente anche a Napoli domenica 10 ottobre a Piazza del Plebiscito, la “Race for the Cure – di corsa contro i tumori del seno”! di Gabriele Cosmelli
a manifestazione, che si svolge con successo da 11 anni a Roma (oltre 52.000 iscritti nel 2010), e dal 2007 anche a Bari e Bologna, è una corsa di 5 km o una passeggiata di 2 km, aperta a tutti, per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione, raccogliere fondi ed esprimere solidarietà alle “Donne in Rosa”, donne che si confrontano con questa malattia e che partecipano all’evento rendendosi visibili indossando una maglietta e un cappellino rosa per dimostrare un atteggiamento culturale più coraggioso e più positivo nei confronti del tumore del seno. Organizzata dalla Susan G. Komen Italia (organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno) sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio della Regione Campania, del Comune di Napoli, della Provincia di Napoli, del CONI, della FIDAL e del Ministero della Salute e con la collaborazione dell’IPASVI, la Race for the Cure prenderà il via alle ore 10 alla presenza della madrina della Komen Italia, Maria Grazia Cucinotta, e di Rosanna Banfi, testimonial delle “Donne in Rosa”. Oltre a loro, molti altri vip hanno già dato la propria adesione alla manifestazione scegliendo di partecipare con i propri fans. Tra questi, gli attori Enzo De Caro, Maurizio Casagrande e Maurizio Aiello; il portiere del Napoli Gennaro Iezzo con le “voci” più amate del tifo azzurro, Carlo Alvino e Gianluca Gifuni; la campionessa paralimpica di nuoto Imma Cerasuolo e l’indimenticabile campione di boxe Patrizio Oliva. Sponsor nazionali dell’evento sono Johnson & Johnson e Samsung, ai quali si affiancano a livello locale altre generose aziende come Sanofi Aventis, Gioco del Lotto, Purina ONE e Figurella. Neutrogena è sponsor delle “Donne in Rosa”, Lete il fornitore ufficiale di acqua, New Ba-
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nelle foto Rosanna Banfi e Maria Grazia Cucinotta
lance sponsor tecnico e Internazionali BNL d’Italia partner ufficiale. Hallmark Channel e Radio Marte sono i media partner dell’evento, mentre l’organizzazione tecnica è a cura della Sportform, che attraverso l’instancabile operato dell’Avv. Tommaso Mandato e dei suoi collaboratori sta facendo conoscere la manifestazione in ogni angolo della città. Le iscrizioni alla Race for the Cure di Napoli sono già aperte, e con una donazione minima di 8 ? si potrà ricevere la borsa gara con la t-shirt da collezione e il pettorale della Race. Per scoprire le altre modalità di iscrizione visitare il sito www.raceforthecure.it o contattare il Comitato Campania della Komen Italia al numero 081.195.627.84 Previsto, con l’occasione, anche un “Villaggio Race”, che sarà allestito in Piazza del Plebiscito e che sarà aperto già da venerdì 8 ottobre. Negli stand si svolgeranno attività sportive ed altri appuntamenti per grandi e bambini, ritiro borse gara, intrattenimento e sarà ovviamente possibile effettuare anche le iscrizioni dell’ultima ora. Inoltre, sabato 9 ottobre l’area si trasformerà in un “Villaggio della Salute”, dove si potranno ricevere informazioni inerenti all’educazione e alla prevenzione dei tumori del seno. In particolare sono previsti alcuni momenti didattici legati all’alimentazione corretta per prevenire le neoplasie. Inoltre, alcune donne
disagiate potranno effettuare gratuitamente una mammografia nelle apposite strutture mobili. Anche Poste Italiane sarà presente alla Race con uno stand, sabato 9 e domenica 10 ottobre, dove si potrà acquistare il nuovo francobollo dedicato alla professione infermieristica con sovrapprezzo di 30 centesimi in favore della lotta ai tumori del seno. Per questo motivo, una folta squadra di infermieri-podisti dell’IPASVI parteciperà anche alla Race di Napoli, così come avvenuto a Roma, Bari e Bologna. ll week end della “Race for the Cure” è quindi un evento che abbraccia sport, salute e impegno sociale, rivolto a tutta la famiglia in un’atmosfera festosa. Uomini, donne, bambini, agonisti, “sportivi della domenica” e sedentari potranno trascorrere una mattina di relax e benessere visitando gli stand degli sponsor, ascoltando l’intrattenimento musicale o semplicemente prendendo il sole a passeggio in Piazza del Plebiscito. Tutti con un unico obiettivo: rendere il tumore del seno una malattia sempre più curabile.
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Orienteering
Orientarsi
in bicicletta
Per i pedalatori con bussola e cartina è il sogno di una carriera, quello che da sempre speri di raggiungere e per di più davanti al tuo pubblico. di Pietro Illarietti
occasione non è mai stata tanto a portata di mano come questa volta e per di più divisa in 2 atti. Si tratta del doppio appuntamento della Mountain bike Orienteering a settembre a Padova, sui Colli Euganei, e il prossimo anno a Vicenza, dove andranno in scena: la Coppa del Mondo nel 2010 e la rassegna iridata nel 2011. Un’occasione unica dicevamo, perché infatti mai come in questo momento il movimento
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ha dato segni di vitalità con atleti in grado di competere anche a livello internazionale con buone speranze. A questo si può aggiungere il fattore campo, dato che l’aria di casa potrebbe fare bene agli azzurri. In particolare, sulla carta i nomi da annotare sono quello del brianzolo Giaime Origgi, nel 2010 pluricampione italiano e vincitore della prova di carattere internazionale in Francia dove ha saputo piegare avversari di valore assoluto. Laura Scaravonati, leader del movimento femmini-
le e unica professionista in Italia (Forestale), è l’altra freccia a disposizione del CT Daniele Sacchet, assieme all’astro nascente Stella Varotti, cremonese, tesserata per il Cs Parma. La Coppa del Mondo del prossimo 17-20 settembre è il primo grande appuntamento. Un modo per rompere il ghiaccio in test importanti in Italia. I luoghi scelti sono Vò Euganeo, per la Middle Distance, e Teolo (PD) per Long e Staffetta. Un vero peccato non vedere al via Laura Sca-
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ravonati, che però ci sarà il prossimo anno. La campionessa e leader del movimento azzurro si è infatti infortunata durante un training camp in Portogallo ed è da pochi giorni tornata in sella. Difficile, per non dire impossibile, un suo recupero in tempi così brevi, vista anche la delicatezza dell’inconveniente. La prognosi infatti è stata piuttosto impietosa: lacerazione dei legamenti e del muscolo della spalla destra. Per lei una lunghissima riabilitazione ed una ripresa molto cauta viste le forti sollecitazioni a cui poi la mountain bike la sottoporrebbe. Nel padovano dunque l’esperienza sarà molto utile soprattutto per Origgi e Varotti, recenti vincitori della prova Sprint in Gargano, che si troveranno ad assaporare quelle tensioni tipiche del grande evento. Gli azzurri hanno lavorato molto sugli aspetti psicologici e di gestione dello stress come testimoniato dall’ultimo stage di allenamento sostenuto in Toscana, a Castel Fiorentino, con il supporto della psicologa della squadra Nazionale, Chiara Sergenti. La Coppa del Mondo in Italia non sarà solo un momento di grande agonismo per il movimento italiano ma rap-
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Orienteering
presenterà anche l’opportunità per sviluppare dei progetti volti alla crescita dello sport dell’Orienteering non solo in chiave turistica ma anche naturalistica. Infatti, oltre ad accogliere 500 atleti da 15 differenti nazioni, la zona dei Colli Euganei sarà interessata dai progetti Oriturist, in collaborazione con la Croazia, e Oripark, che offrono la possibilità di fare sport in aree generalmente poco accessibili come i Parchi. La stagione 2010 sta dunque vivendo una fase di trepidante attesa dopo un inizio molto intenso che ha segnalato diversi protagonisti. Uno di questi è Michele Mogno, veneziano che nonostante le oltre 40 primavere alle spalle è stato in grado di aggiudicarsi matematicamente la Coppa Italia, challenge nazionale distribuita su 6 prove. Ma questo non vuol dire che dietro di lui il movimento non abbia basi solide, infatti sono parecchi i giovani interessanti che si stanno facendo avanti come il trentino Luca Dallavalle (Monte Giner) e l’emiliano Marco Guizzardi (Marconi), poco più che ventenni ma già in grado di salire più volte sul podio nella categoria Elite. Fra le donne invece un’atleta sempre presente e con regolarità fra le prime 3 posizioni delle classifiche è Milena Cipriani. La trentina, tesserata Panda Valsugana, ha dalla sua una grande capacità tecnica nella lettura della mappa ed una voglia di agonismo senza eguali. Al momento solo il lavoro ha saputo frenarla, infatti, non essendo una professionista ha dovuto modificare più volte i suoi piani agonistici e di allenamento, rinunciando a molte trasferte importanti. Ma i Mondiali 2011 sullo sfondo rappresentano per tutti gli azzurri uno stimolo extra che sicuramente li porterà ad affrontare ulteriori sacrifici pur di riuscire a ben figurare. L’evento iridato si preannuncia imponente ed il territorio vicentino si sta preparando nel migliore dei modi alla rassegna. Basti pensare che la conferenza stampa di presentazione, dello scorso settembre, ha visto l’adesione massiccia di tutte le istituzioni del territorio. È stata messa in moto una rete collaborativa importante che ha visto coinvolte le società di base, le istituzioni locali, la Fiso ed il Comitato organizzatore. Sono previsti circa 500 atleti da 40 nazioni, una vera e propria festa dell’Orienteering su 2 ruote.
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Esercito
Un’estate ricca di successi Gli atleti dell’Esercito riempiono di medaglie la bacheca del Corpo Militare di Stefano Nappa
Nella foto grande Fabio Scozzoli, di lato dall’alto Mara Navarria, Francesca Dallapè e Tania Cagnotto, Niccolò Campriani; Nella pagina accanto Daniele Meucci e Valerio Cleri
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un estate da incorniciare densa di risultati agonistici di altissimo profilo internazionale quella vissuta dall’Esercito, che dal 2005 ha avviato una profonda riorganizzazione del comparto sportivo. Il viale di Via degli Arditi, appena fuori della Città Militare Ceccignola di Roma, ci accompagna all'ingresso della storica sede del Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito. Qui, da ben 50 anni, se ne sono visti passare di volti noti: campioni del calibro di Francesco Loy, Nedo Dadi, Angelo De Martini, Francesco De Piccoli, Cosimo Pinto, Livio Trapè, Francesco Totti, Gennaro Gattuso, che hanno passato il testimone ai 180 atleti militari, suddivisi fra 16 discipline olimpiche (atletica leggera, ciclismo, ginnastica, lotta, judo, karate, , nuoto, pentathlon moderno, pugilato, scherma, sollevamento pesi, taekwondo, tiro a segno, tiro a volo,
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triathlon e tuffi) che con impegno e passione tengono alti i colori del Centro. Ad inaugurare questa splendida stagione ci ha pensato un giovanotto toscano: si tratta del 22enne caporale maggiore Niccolò Campriani che nel tiro a segno ha dimostrato talento da vendere. Il giovane caporale maggiore, dopo le vittorie della Coppa del Mondo di Fort Benning (USA) lo scorso 30 maggio che lo ha visto protagonista di un oro nella carabina 3 posizioni uomini e di un bronzo nella carabina libera a terra, ha conquistato, in occasione dei campionati mondiali svoltisi dal 29 luglio al 11 agosto a Monaco di Baviera, una preziosissima medaglia d'oro nella carabina a 10 metri ed il primo “pass” al mondo per la partecipazione ai Giochi Olimpici di Londra 2012. Dal tiro al nuoto il passo è breve ed i risultati non cambiano. Sulla scia di Campriani, un altro campione dell’Esercito ha fatto parlare di se e di un movimento che da alcuni anni porta medaglie e titoli di primissimo valore. Parliamo del caporale maggiore Valerio Cleri, ribattezzato “lo squalo di Palestrina”, piccola cittadina alle porte di Roma; l’atleta della sezione nuoto dell’Esercito, nel giro di circa venti giorni, ha conquistato ben quattro medaglie. Lo scorso 18 luglio, ai campionati del mondo di nuoto in acque libere disputatisi a St. Jean Roberval in Canada, Valerio si è reso protagonista di un memorabile oro nella prova olimpica dei 10 km e di un brillante argento sulla distanza più congeniale alle sue potenzialità di fondista, quella dei 25 km. Ma la sua voglia di vincere non si ferma alle sole medaglie canadesi, perché, due settimane dopo, Valerio conferma la sua supremazia con due eccellenti risultati ai campionati Europei di nuoto in acque libere disputatisi nel lago di Balaton in Ungheria, dal 4 al 9 di agosto. Stesse distanze però risultati inversi: il giorno 5 agosto conquista l’argento nella 10 Km e due giorni dopo, l’oro nei 25 Km, consacrandolo, dopo gli ori conquistati nel biennio 2008-2009, rispettivamente, agli europei di Doubrovnic ed ai mondiali di Roma, tra i big del nuoto di fondo di tutti i tempi. Gli Europei ungheresi 2010 di nuoto hanno visto trionfare anche il caporalmaggiore Rachele Bruni, argento, nel “Model event” sui 5 chilometri ed altri tre atleti dell’Esercito nelle specialità dei tuffi e del nuoto in vasca. Tra questi è doveroso citare l’oro del caporal maggiore Francesca Dallapè nel trampo-
Valerio Cleri, ribattezzato “lo squalo di Palestrina”, piccola cittadina alle porte di Roma; l’atleta della sezione nuoto dell’Esercito, nel giro di circa venti giorni, ha conquistato ben quattro medaglie. lino da tre metri in coppia con Tania Cagnotto, l’argento di Noemi Batki dalla piattaforma dei 10 metri e le due splendide medaglie conquistate dall’astro nascente del nuoto italiano, il caporale Fabio Scozzoli oro e campione d’Europa dei 50 rana e terzo sulla distanza dei 100. Ai successi della bella estate si aggiungono anche altri importanti risultati conseguiti a livello continentale: storica è infatti la medaglia d’argento conquistata ai Campionati Europei dalla squadra femminile di spada sulle pedane dell’EM- Arena di Lipsia, nella quale figurava il caporale maggiore Mara Navarria. L’atleta dell’Esercito, grazie al primo posto ai campionati italiani 2010 ed alle ottime prestazioni individuali conseguite nelle prove di coppa del mondo, si è guadagnata un posto da titolare nel forte quartetto azzurro, cogliendo un risultato che è storico per l’Esercito Italiano dei “tempi moderni”. È doveroso infatti ricordare che la prima me-
daglia d’oro conquistata da un italiano nella scherma, risale alle Olimpiadi di Anversa del 1900 con Antonio Conte. Brillano anche le medaglie da Barcellona... memorabile l'argento europeo del caporalmaggiore Roberto Donati che, nella staffetta 4x100, riscrive un'importante pagina dell'atletica tricolore: il quartetto segna il nuovo record italiano che non veniva battuto dal 10 agosto 1983, quando a correre erano le stelle Tilli, Simonato, Pavoni e Mennea. Infine, un'altra pregiatissima medaglia ce la regala il caporale maggiore Daniele Meucci che toglie al fotofinish il bronzo all'inglese Thompson nella finale dei 10.000 metri,coronando così l'album di questi giovani campioni con le stellette. Un'estate da ricordare quella del Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito, anche se gli sguardi sono rivolti al futuro e ad un anno agonistico dal quale ci si aspettano ancora molte altre soddisfazioni!
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Etica sportiva
La Coscienza Imprenditoriale nello sport Il Movimento per l’Etica e Cultura nello Sport, organizza il prossimo 25 ottobre alla Luiss, un convegno insieme alla testata giornalistica on-line www.coscienzaimprenditoriale.it di Rossella Rizzi
el suo Messaggio in occasione della ventesima edizione dei Giochi Olimpici invernali, Benedetto XVI ha affermato che il Verbo incarnato, luce del mondo, “illumina l’uomo in ogni sua dimensione, compresa quella sportiva. Non vi è nulla di umano, eccetto il peccato, che il Figlio di Dio, incarnandosi, non abbia valorizzato [...] Tra le varie attività umane vi è quella sportiva, che attende anch’essa di essere illuminata da Dio
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mediante Cristo perché i valori che esprime siano purificati ed elevati sia a livello individuale che collettivo”. Le parole del Santo Padre rimarcano l’importanza del contatto tra l’etica e lo sport al fine di promuovere il ruolo sociale e morale intrinseco alla stessa attività sportiva. Oggi, lo sport è divenuto un fenomeno “globale” che unisce e interessa persone di tutte le culture e di tutte le età. A volte, questa notorietà viene tradotta in mero sfruttamento economico ed affaristi-
co. Fortunatamente però, esistono ancora ambienti sani e persone che si adoperano con generosità per richiamare l’idea di sport come scuola e palestra di vita e di umanità. Parlare di coscienza etica nello sport vuol dire promuovere attraverso la pratica sportiva, un progetto educativo che tenga conto sia dei risultati dal punto di vista atletico, ma anche e soprattutto della crescita e dello sviluppo della persona come membro di una comunità. Lo sport rappresenta il ter-
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reno in cui il singolo impara il rispetto delle regole, la lealtà verso se stessi e verso gli altri, impara l’importanza dell’onestà ed il valore degli altri nel raggiungere gli obiettivi. La responsabilità di diffusione e promozione della coscienza etica nello sport spetta da un lato alle Istituzioni e agli enti sportivi (Società, Circoli, Associazioni, etc.) che devono offrire occasioni e modalità adatte a favorire la pratica sportiva, e dall’altra ai campioni dello sport che rappresentano un esempio per tutti i ragazzi che si avvicinano all’attività sportiva e non solo. Far si che lo sport sia veicolo e promotore di valori positivi e di una reale coscienza etica è un impegno che parte dal singolo e coinvolge l’intera comunità. La Home Page della testata giornalistica on-line
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Pattinaggio
Il 9 ottobre l’inaugurazione della pista olimpionica di Piazza Mancini, nel centro di Roma, che sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 23
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La nuova pista di pattinaggio di Roma di Lorenzo Arduini
l 9 Ottobre inaugura a Piazza Mancini, al centro di Roma, una grande struttura dedicata al pattinaggio sul ghiaccio. Uno spazio tematico di 3.000 metri quadrati coperti, con pista olimpionica, tecnologie audiovideo all’avanguardia, grande foyer per il pubblico, ristorante tematico, negozio specializzato. Il giorno dopo, il 10/10/10 alle ore 10 la struttura sarà finalmente aperta al pubblico. Il progetto prende il nome Axel dal Pinguino, Mascotte Ufficiale che sarà onnipresente in ogni fase della comunicazione e negli allestimenti scenografici. Un super Axel gonfiabile di 10 metri di altezza campeggerà sul fronte d’ingresso sul Lungotevere Thaon de Revel. Proprio la straordinaria centralità e visibilità della location rappresenta il primo presupposto per l’importanza dell’iniziativa destinata a realizzare un riferimento nella vita sociale della città, in grado di far passare agli avventori momenti di benessere praticando sport e non solo. Da subito
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prenderanno il via i corsi di pattinaggio artistico che prevedono di integrare l’attività in pista con quella integrativa di danza e ginnastica nella sala palestra dell’impianto. A partire dai 4 anni di età sarà possibile iscriversi ai corsi stagionali dai principianti fino a livello agonistico gestiti da uno staff tecnico di grande qualità e comprovata esperienza. Il corso di agonismo è suddiviso in 2 tipologie di attività: corso Agonismo per coloro che provengono dal Corso di PreAgonismo o dal Corso Propaganda dopo aver superato i test previsti dalla scuola di pattinaggio e corso Agonismo Avanzato per coloro che hanno già svolto attività agonistica nella precedente stagione. AI corsi di avviamento potranno partecipare bambini dai 4 anni ai 14 anni di età. I corsi sono collettivi con gruppi formati da massimo 10 elementi. Le lezioni sono tenute da Insegnanti Tesserati presso la F.I.S.G. Saranno organizzati anche specifici corsi di avviamento per mamme, papà e nonni che potranno così praticare una piacevole attività sportiva e svagarsi mentre i loro bambini saranno impegnati con i pattini ai piedi. Sono previsti anche naturalmente corsi di preagonistica, perfezionamento e propaganda al Pattinaggio su ghiaccio e corsi di sincronizza-
to al Pattinaggio su ghiaccio La ASD AXEL Roma è infatti un’associazione iscritta al CONI, affiliata alla Federazione Italiana Sport Ghiaccio (F.I.S.G.) ed al Centro Sportivo Italiano (CSI) che oltre a preparare pattinatori e pattinatrici per i campionati ed eventi agonistici, organizza anche corsi di pattinaggio su ghiaccio offrendo ai bambini ragazzi ed adulti, esperti o principianti, l’opportunità di imparare, di divertirsi con gli amici e di trascorrere giornate piacevoli in compagnia di esperti pattinatori e pattinatrici.La pista sarà aperta tutti i giorni dalle 9 del mattino alle 23 della sera, con turni di pattinaggio di due ore. Nel pomeriggio dei giorni feriali l’accesso al pubblico potrà essere limitato dall’attività dei corsi. Per il Venerdì e il Sabato sera si prevede un’estensione serale dell’orario. I prezzi sono di cinque Euro per l’ingresso all’impianto, cinque per l’ingresso in pista e cinque per l’affitto del pattino. Saranno inoltre proposte formule di abbonamento molto convenienti per i pattinatori più assidui. Sul sito ufficiale www.axelroma.it, oltre a trovare ogni utile informazione, sarà possibile effettuare la prenotazione per l’accesso alla pista, consigliabile nei giorni e negli orari più affollati.
I numeri di pattinaggio di dimensioni 1 pista regolamentari a Roma piste scoperte stagionali lo scorso 9 leinverno a Roma 300 mila presenze annuali previste 8 mesi di apertura stagionale previsti 3 mila mq di superficie coperta affissioni 4X3 in 3 500 grandi campagne massimo di presenze 400 numero in pista boards a led di 6 mq bordo 2 stadium pista e promo in programma1000 spot zione su radio locali di special ticket personalizzati 1 milione distribuiti dai partner di scenografia esterna sul 300 mq fronte del Lungotevere
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Fiamme Gialle
Fiamme Gialle da primato sulle acque del lago di Bomba di Alessandro Morucci
La canoa gialloverde chiude il 2010 con un successo plateale durante i tricolori disputatesi sul Lago di Bomba, in provincia di Chieti, lo stesso bacino in cui si sono svolti i Giochi del Mediterraneo 2009
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uesto è il responso per lo squadrone delle Fiamme Gialle al termine dell’ultima giornata dei campionati italiani di velocità sul Lago di Bomba. 11 Titoli di Campione d’Italia 2010 nelle categorie senior (4), junior (4) e ragazzi (3). Un successo che mitiga, in qualche maniera, i podi mancati ai mondiali assoluti e di categoria 2010. Conferme, quindi, soprattutto nelle gare degli equipaggi multipli dove le medaglie di bronzo a Pechino 2008 Andrea Facchin e Antonio Scaduto, insieme a Samuel Pierotti e Alberto Ricchetti, hanno vinto il K4 500 e 1000 lasciando soltanto al quarto e al quinto posto, rispettivamente, la barca della Canottieri Padova. Un successo che conferma l’ottima scuola canoistica che le Fiamme Gialle sviluppano con l’ausilio dei tecnici
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Claudio Ghelardini e Massimo Mesiano. Ottime anche le prove negli junior col K4 1000 di Giuseppe Ceglia, Piergiorgio Badanai, Andrea Tovo, Gabriele Calderan che ha letteralmente dominato le gare. Ceglia e Badanai, ancora prima di salire sul K4, si sono presi il lusso di conquistare due titoli nel K2 500 e 200 metri quasi a voler significare che, da specialisti quali sono, riescono a cambiare ritmo e condotta di gare in base alla specialità in cui si trovano a pagaiare. Per quanto riguarda i ragazzi, va sottolineata la splendida prestazione di Miglenov Tsekov Georgi che ha vinto il titolo ragazzi nel K1 200 e quelli nel K4 200 e 500 a conferma delle sue ottime doti tecnico agonistiche.
I Campioni d’Italia Senior K4 200 e 500 Franco Benedini, Antonio Scaduto, Andrea Facchin, Alberto Ricchetti; K2 1000 Samuel Pierotti, Riccardo Gualazzi; K4 1000 Samuel Pierotti, Antonio Scaduto, Andrea Facchin, Alberto Ricchetti.
Risultati Campionato Italiano di Velocità di canoa lago di Bomba (CH) 17/19 settembre 2010 Under 23 - Ragazzi - Senior - Junior Senior 1° Classificato K4 Senior m. mt. 200 Andrea Facchin, Franco Benedini, Antonio Scaduto, Alberto Ricchetti, 1° Classificato K4 Senior m. mt. 500 Andrea Facchin, Franco Benedini, Antonio Scaduto, Alberto Ricchetti, 1° Classificato K4 Senior m. mt. 1000 Andrea Facchin, Samuel Pierotti, Antonio Scaduto, Alberto Ricchetti, 1° Classificato K2 Senior m. mt. 1000 Samuel Pierotti e Riccardo Gualazzi, 2° Classificato K1 Senior m. mt. 1000 Andrea Ramella. Under 23 2° Classificato K1 Under 23 m. mt. 1000 Samuel Pierotti, 3° Classificata K1 Under 23 F mt. 500 Denise Di Matteo, 3° Classificato K2 Under 23 m. mt. 1000 Stefano Pacchiarini e Francesco Prenna Junior 1° Classificato K4 Junior m. mt. 200 Giuseppe Ceglia, Piergiorgio Badanai, Gabriele Calderan, Miglenov Tsekov Georgi, 1° Classificato K4 Junior m. mt. 1000 Giuseppe Ceglia, Piergiorgio Badanai, Andrea Tovo, Gabriele Calderan, 1° Classificato K2 Junior m. mt. 200 Giuseppe Ceglia e Piergiorgio Badanai, 1° Classificato K2 Junior m. mt. 500 Giuseppe Ceglia e Piergiorgio Badanai, 2° Classificato K1 Junior m. mt. 200 Gabriele Calderan, 2° Classificato K4 Junior m. mt. 500 Gabriele Calderan, Simone Tiberi, Antonio Di Caterino, Andrea Tovo. Ragazzi
I Campioni d’Italia Junior K4 1000 Giuseppe Ceglia, Piergiorgio Badanai, Andrea Tovo, Gabriele Calderan; K2 500 e 200 Giuseppe Ceglia, Piergiorgio Badanai; K4 200 Giuseppe Ceglia, Gabriele Calderan, Miglenov Tsekov Georgi, Piergiorgio Badanai.
1° Classificato K4 Ragazzi m. mt. 200 Jonathan Gennari, Miglenov Tsekov Georgi, Antonio Di Caterino, Simone Tiberi, 1° Classificato K4 Ragazzi m. mt. 500 Jonathan Gennari, Miglenov Tsekov Georgi, Antonio Di Caterino,Simone Tiberi, 1° Classificato K1 Ragazzi m. mt. 200 Miglenov Tsekov Georgi, 2° Classificato K4 Ragazzi m. mt. 1000 Jonathan Gennari, Simone Tiberi, Antonio Di Caterino, Miglenov Tsekov Georgi, 3° Classificato K2 Ragazzi m. mt. 1000 Simone Tiberi e Antonio Di Caterino.
Tutti gli altri risultati I Campioni d’Italia Ragazzi K4 200 e 500 Miglenov Tsekov Georgi, Jonathan Gennari, Antonio Di Caterino, Simone Tiberi; K1 200 Miglenov Tsekov Georgi.
Senior: 2° K1 1000 (Andrea Ramella). Under 23 uomini: 2° K1 1000 (Samuel Pierotti). 3° K2 1000 (Stefano Pacchiarini, Francesco Prenna). Under 23 donne: 3° K1 500 (Denise Di Matteo). Junior: 2° K1 200 (Gabriele Calderan), 2° K4 500 (Gabriele Calderan, Simone Tiberi, Antonio Di Caterino, Andrea Tovo) Ragazzi: 2° K4 Ragazzi 1000 (Jonathan Gennari, Simone Tiberi, Antonio Di Caterino, Miglenov Tsekov Georgi), 3° K2 1000 (Simone Tiberi, Antonio Di Caterino).
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Calciatori: recupero in campo, recupero-lampo Riabilitazione sul campo di Villa Stuart per i calciatori. Inaugurato il nuovo impianto sportivo in erba sintetica. Palestra, piscina e terreno di gioco: protocollo accelerato per i professionisti A. Kravets, I.Dragunov e Federico Masi Di Paolo Brandimarte
ecupero in campo, recupero-lampo. Uno slogan in rima baciata che racchiude senso e filosofia del protocollo riabilitativo messo in atto da Villa Stuart Sport Clinic nella gestione dei calciatori, professionisti e semplici appassionati. Difatti, una cospicua parte del
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programma di riabilitazione si sviluppa sul campo da calcio, costruito proprio a ridosso della clinica in modo da facilitarne l’accesso. L’ impianto sportivo in erba sintetica costituisce una sorta di continuum tra palestra e piscina. L’obiettivo conclamato è quello di restituire l’atleta alla squadra in tempi relativamente ristretControllo di palla e conetti per Federico Masi (A.C. Fiorentina)
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Il difensore viola impegnato in una seduta di riabilitazione sul campo di Villa Stuart
ti, attraverso una preparazione decisamente personalizzata. In questo modo, l’esigenza di riprendere confidenza con campo e palla, si coniuga con la necessità di ridurre notevolmente i tempi di recupero. La riabilitazione coinvolge in maniera sinergica fisiatra, terapista e preparatore atletico. Per i calciatori professionisti vige un protocollo accelerato, fondato essenzialmente sulla doppia seduta. Inizialmente, si divide tra la piscina al mattino e la palestra nel pomeriggio. In seguito, l’idrokinesiterapia lascia il posto alla riabili-
tazione sul campo (a distanza di due mesi dall’intervento chirurgico ndr). Nella prima fase, si predilige la rieducazione, per mezzo di attività monopodaliche, esercizi con conetti di passo e di corsa, movimenti brevilinei: un impegno mediamente compreso tra i 10 ed i 15 minuti, scandito da pause funzionali al recupero. Grande enfasi viene posta anche sul gesto specifico, modulando il carico di lavoro sulla base delle caratteristiche fisiche del calciatore (ruolo ricoperto, esigenze specifiche, tipo di infortunio). Si passa poi alla fase avanzata, votata al recupero delle capacità propriocettive, aerobiche e tecniche, mediante l’alternanza di corsa lenta e corsa veloce, controllo di palla e dribbling. A quattro me-
si dall’operazione, il calciatore può prodursi in mini-partitelle e tiri in porta. Professionisti e dilettanti, lavorano anche in funzione del recupero della forza e del tono muscolare, grazie all’ausilio di ostacoli e macchinari isocinetici. Artem Kravets (Dinamo Kiev), Igor Dragunov (Cska Mosca) e Federi-
co Masi (A.C. Fiorentina), sono alcuni dei calciatori che hanno saggiato il manto sintetico del terreno di gioco targato Villa Stuart. Menzione speciale per il giovane difensore viola, 5 convocazioni con la prima squadra e due panchine (Napoli e Bari), con tanto di debutto nel prestigioso palcoscenico della Champions League, con la Fiorentina dell’allora tecnico Prandelli impegnata a Bucarest, sponda Steaua. Il centrale gigliato (classe ’90), cresciuto nelle giovanili dell’Atletico 2000 ed infortunatosi lo scorso 23 maggio, si è sottoposto ad intervento di revisione del legamento crociato anteriore destro con il Prof. Pierpaolo Mariani. Stop di cinque mesi. Federico sembra ora essersi lasciato alle spalle un brutto periodo di inattività, avendo ritrovato la piena efficienza fisica. Spetta ora al medico viola valutarne le condizioni. Tra un mese potrebbe tornare a disposizione di mister Sinisa Mihajlovic. Un recupero-lampo. Sognando l’esordio nella massima serie.
IL MEDICO RISPONDE linea diretta con specialisti in or topedia • fisiatria reumatologia • medicina dello sport • radiologia scienza dell'alimentazione
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L'Istituto di Medicina dello Sport di Roma (Villa Stuart Sport Clinic) Via Trionfale 5952 (Balduina) PER APPUNTAMENTI ED INFORMAZIONI: 06.35528393 - 06.35528394
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Ciclismo
La Toscana corre per conquistare il Mondo di Enrico Morucci
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Assegnati il 29 settembre scorso i Mondiali di ciclismo 2013.
l 29 settembre 2010 rimarrà una data storica per il ciclismo italiano rappresentando, con l’assegnazione dei Mondiali 2013, la realizzazione di un progetto innanzitutto umano e poi sportivo dalle radici storicamente profonde. “Come Presidente del Comitato Organizzatore – afferma Claudio Rossi, Presidente del Comitato di Candidatura – mi sento in dovere di ringraziare le Istituzioni che mi hanno permesso di lavorare per un grandissimo evento. Dopo aver diretto come Presidente del Comitato Organizzatore il Campionato del mondo di Equitazione (WEG) di Roma nel 1998, dopo aver realizzato i Mondiali di Ciclismo a Verona nel 1999 e dopo aver contribuito alla realizzazione dei Mondiali di Ciclismo di Madrid, Lisbona e Strasburgo, oggi avere la possibilità di lavorare alla realizzazione di un sogno proprio nella mia regione e nelle mie città è una grande soddisfazione resa possibile grazie alle Istituzioni coinvolte. La candidatura congiunta di Firenze, Lucca, Montecatini Terme e Pistoia rappresenta l'interfaccia della sensibilità a una cultura ciclistica straordinaria - continua Claudio Rossi - Questi mesi frenetici di lavoro in comune verso il possibile obiettivo iridato, hanno innescato uno straordinario circolo virtuoso tra le città coinvolte. Quattro realtà dal potenziale indiscusso che si sono armonizzate nel catalizzare energie di imprese ed enti locali con il corollario del dovuto pathos da parte del pubblico, desideroso di assaporare per la prima volta in Toscana un campionato del mondo. Per gli sponsor il circuito breve che abbiamo ideato sarebbe poi una ''location'' perfetta per promozionare i propri marchi con ritorni inferiori, in assoluto, soltanto alla Coppa del Mondo di calcio. L'eventualità di un nostro successo darebbe la spinta a una diffusione dell'uso della bicicletta come stile di vita eco-
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compatibile - prosegue Rossi, stimolato nel suo attuale ruolo dall'esperienza vincente dei Mondiali 1999 a Verona - I bimbi delle scuole della regione gareggerebbero per disegnare il miglior Pinocchio come mascotte dell'evento e troverebbero altresi' il miglior approccio al piacere di pedalare. L'aumento dell'estensione delle piste ciclabili significherebbe, a cascata, crescita del cicloturismo in tutta sicurezza e recupero delle famiglie come target centrale della nostra offerta che si snoderà anche su un rafforzamento del legame con le ferrovie per il trasporto delle bici. A nome del Comitato Organizzatore posso assicurare – conclude Rossi – che è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto”. “Quando come in questo caso gli obiettivi sono ambiziosi i toscani riescono a mettere da parte rivalità e campanilismi e riescono a fare squadra, con grande entusiasmo, coesione e condivisione di un progetto per centrare un obiettivo storico – afferma Dario Nardella, Presidente del Comitato Promotore dei Mondiali di Ciclismo – Il Comitato promotore che ho l’onore di presiedere – continua Nardella – ha lavorato in questi mesi ad una candidatura ambiziosa e forte per un evento che inizi a coinvolgere il nostro territorio sin da ora, organizzato secondo i migliori standard gestionali, che lasci un’eredità positiva, in termini di valorizzazione e promozione turistica. Un grazie va al Comitato d’Onore presieduto da Alfredo Martini, così come al Comi-
tato Organizzatore per l’impegno dimostrato. E grazie a tutte le istituzioni pubbliche e private e agli istituti di credito per il loro supporto”. ''La Toscana è la terra di Gino Bartali, Fiorenzo Magni, Gastone Nencini e, a seguire, di tanti altri campioni che anche recentemente hanno scritto le pagine più intense di uno sport ineguagliabile - aggiunge Alfredo Martini, leggendario commissario tecnico azzurro ora ''disegnatore'' dei possibili tracciati iridati 2013 - Abbracciare quattro grandi città è un tributo ideale per valorizzare le qualità altimetriche del territorio. La partenza della gara professionisti da Lucca, con tratto in linea iniziale e circuito fiorentino conclusivo alle Cascine, rappresenta il terreno adatto allo spettacolo garantito da corridori con indiscusse doti di fondo''. In un 2010 zeppo di ricorrenze -.al decennale della scomparsa di Bartali si uniscono il novantesimo compleanno di Magni e il mezzo secolo del successo al Tour de France di Nencini - anche Martini, 89 anni, festeggia con gioia misurata i sessant'anni dal suo successo nella tappa di Firenze del Giro d'Italia 1950, competizione in cui vesti' inoltre per un giorno la maglia rosa, a Brescia, prima di chiudere sul terzo gradino del podio in classifica finale: ''Parliamo di date e cifre e allora lasciatemi aggiungere anche il 70% di possibilità che tra pochi giorni dall'Australia arrivi la notizia che l'Uci ha approvato la candidatura toscana''.
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Rugby
Tre grandi stadi tre grandi partite di Andrea Cimbrico_foto di Giorgio Perottino - LaPresse
Italia di Nick Mallett entra nella lunga stagione che porterà sino ai Mondiali neozelandesi del settembre 2011 con un trittico internazionale che riporta gli Azzurri a calcare palcoscenici solitamente dedicati al calcio di Serie A. Dopo gli ottantamila di San Siro dell’anno passato per la partita contro gli All Blacks, la FIR continua a puntare su grandi arene per le sfide d’autunno della Nazionale e, nel prossimo novembre, l’Italia sbarcherà in tre città che mai hanno ospitato un test-
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match internazionale in precedenza. Si comincia al “Bentegodi” di Verona, il 13 di novembre, contro un’Argentina capace in giugno di infliggere una dura lezione alla Francia, fresca dominatrice dell’ultimo Sei Nazioni. L’ultimo precedente contro i Pumas nel 2008, all’Olimpico di Torino, quando i sudamericani si presero la rivincita sul successo colto da Parisse e compagni solo pochi mesi prima a Cordoba: una sconfitta che l’Italia vuole vendicare, un risultato che gli Azzurri vogliono portare a casa anche per addentrarsi con la maggiore con-
fidenza possibile nella preparazione degli altri due Cariparma Test Match che li attendono in autunno. Una settimana dopo, in quello stadio Franchi solo sfiorato nel 2009, il XV di Mallett troverà sulla propria strada l’Australia, che ha chiuso alle spalle degli All Blacks il Tri-Nations 2010, superando il Sudafrica campione del mondo e vedendo sfumare solo nel finale, nell’ultima giornata, il successo sui tuttineri neozelandesi. Senza nulla togliere al derby latino contro i Pumas, la sfida di Firenze è la gara di cartello del
novembre internazionale di Azzurra, la partita che può più di ogni altra imprimere una svolta alla stagione dell’Italia: insieme ad All Blacks, Sudafrica ed Inghilterra, i Wallabies allenati da Robbie Deans sono una delle quattro squadre (ci sarebbero anche le Isole Cook, ma questa è un’altra storia…) che l’Italrugby non è mai riuscita a superare in uno scontro diretto. Riuscire nell’impresa, davanti ad oltre quarantamila persone, potrebbe valere un balzo in avanti nel ranking IRB e, al tempo stesso, regalare nuove certezze agli italia-
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Info biglietti Punti Vendita LIS elenco disponibile su www.listicket.it sito internet di Lottomatica Italia Servizi, pagamento con carta di credito Call Center Lottomatica: 892.982. Pagamento con carta di credito. Esclusivamente per i gruppi privati di min 13 listicket.gruppi@teamservicesrl.com tel. 892.982 – Fax +39 06 51962400 Ufficio Gruppi per Rugby Club Esclusivamente per i gruppi di minimo 13 c/o Biglietteria centrale sede FIR, Stadio Olimpico, Curva Nord Info su www.federugby.it area biglietti-ticketing. Italia vs Argentina
sabato 13 novembre 2010 Verona Stadio “Marcantonio Bentegodi” ore 15.00 Poltronissima Ovest Intero € 80,00 ridotto U14/O65 € 64,00 Poltrona Ovest Intero € 80,00 ridotto U14/O65 € 64,00 Tribuna Superiore Ovest Intero € 65,00 ridotto U14/O65 € 52,00 Poltronissima est Intero € 60,00 ridotto U14/O65 € 48,00 Poltrona Est Intero € 60,00 ridotto U14/O65 € 48,00 Tribuna Superiore Est Intero € 45,00 ridotto U14/O65 € 36,00 Parterre Est Intero € 10,00 ridotto U14/O65 € 8,00 Poltronissima Sud Intero € 35,00 ridotto U14/O65 € 28,00 Curva Sud Inferiore Intero € 30,00 ridotto U14/O65 € 24,00 Curva Sud Superiore Intero € 20,00 ridotto U14/O65 € 16,00 Parterre Sud Intero € 10,00 ridotto U14/O65 € 8,00 Poltronissima Nord Intero € 35,00 ridotto U14/O65 € 28,00 Curva Nord Inferiore Intero € 30,00 ridotto U14/O65 € 24,00 Curva Nord Superiore Intero € 20,00 ridotto U14/O65 € 16,00 Parterre Nord Intero € 10,00 ridotto U14/O65 € 8,00 Italia vs Australia
ni in vista del 6 Nazioni e di quei Mondiali dove proprio l’Australia sarà la prima avversaria degli Azzurri. Da Firenze a Modena, Stadio “Alberto Braglia”, per il terzo ed ultimo Cariparma Test Match novembrino, ultima tappa prima dell’RBS 6 Nazioni 2011. Avversario di giornata, il 27 novembre, le Isole Fiji battute l’ultima volta nel 2005, sotto la neve di Monza quando il capitano degli isolani, nella conferenza post-gara, ammise che alcuni compagni mai avevano avuto a che fare nella propria vita con quella sostanza bianca e un po’
fredda. Sembra ieri ma per il rugby italiano sono cambiate tante cose e vincere in casa, contro le Fiji, per gli Azzurri è pressoché un obbligo. L’altra partita da vincere a tutti i costi, per la FIR, è quella organizzativa: da quest’anno i grandi eventi internazionali sono organizzati internamente dalla Federazione e l’obiettivo è riempire gli spalti di Verona, di Firenze, di Modena. Come recita la campagna di comunicazione dei Cariparma Test Match, “L’Italia s’è desta”. Ora non resta che attendere il responso del campo.
Tribuna Coperta (poltrona e poltroncina) Tribuna Coperta Laterale Tribuna Coperta Parterre Tribuna Maratona Tribuna Maratona Parterre Curva Fiesole (nord) Curva Fiesole Parterre Curva Ferrovia (sud) Curva Ferrovia Parterre Curva Ospiti Curva Ospiti Parterre Italia vs Isole Fiji
sabato 20 novembre 2010 Firenze, Stadio “Artemio Franchi” ore 15.00 Intero € 80,00 ridottoU14/O65 Intero € 60,00 ridotto U14/O65 Intero € 20,00 ridotto U14/O65 Intero € 40,00 ridotto U14/O65 Intero € 16,00 ridotto U14/O65 Intero € 30,00 ridotto U14/O65 Intero € 10,00 ridotto U14/O65 Intero € 30,00 ridotto U14/O65 Intero € 10,00 ridotto U14/O65 Intero € 30,00 ridotto U14/O65 Intero € 10,00 ridotto U14/O65
€ 64,00 € 48,00 € 16,00 € 32,00 € 13,00 € 24,00 € 8,00 € 24,00 € 8,00 € 24,00 € 8,00
sabato 27 novembre 2010 Modena Stadio “Alberto Braglia” – ore 15.00 Intero € 55,00 ridotto U14/O65 € 44,00
Tribuna Ovest (Tribunissima, Tribuna Coperta, Tribuna Scoperta)
Tribuna Est Intero € 40,00 ridotto U14/O65 € 32,00 (Poltronissima, Gradinata Scoperta, Distinti) Curva Sud Coperta Montagnani
Intero € 20,00 ridotto U14/O65 € 16,00
Curva Nord Ospiti
Intero € 15,00 ridotto U14/O65 € 12,00
Curvetta Nord Piscina/Ferrovia
Intero € 15,00 ridotto U14/O65 € 12,00
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Riflessioni
di Paolo Cecinelli Caporedattore centrale La7 Sport
Rugby via con la Celtic League Bisogna cominciare a saper riconoscere anche le maglie delle franchigie del rugby. Aironi, Benetton, Scarlets, Blues, Leinster, Munster, etc…Troppo difficile? Non sapete cosa siano? e franchigie sono delle rappresentative interregionali, formazioni in cui sono presenti i migliori giocatori di una zona geografica. Nord-Est e Lombardia-Emilia, per il momento, Centro e Sud speriamo presto. Selezioni che partecipano da questa stagione al campionato della Magners League, meglio conosciuto come Celtic League, riservato esclusivamente a club gallesi, scozzesi, irlandesi ed appunto italiani. Quest’estate la Federazione Italiana Rugby ha designato due squadre a rappresentare il movimento italiano nella Celtic League, campionato internazionale ad invito per club professionistici. L’obiettivo del progetto è molto ambizioso, grazie a questa esperien-
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za il rugby italiano dovrebbe diventare più competitivo in Europa. Il periodo in cui i nostri grandi talenti emigravano singolarmente all’estero sembra essere finito. Tutte le risorse verranno impiegate in Italia senza dispersioni. Il cambiamento è epocale e significa una crescita sopratutto in termini organizzativi. La Magners League è dunque la nuova sfida del rugby italiano. Aironi Viadana e Benetton Treviso hanno iniziato questa loro avventura con alterne fortune. Il Treviso ha vinto le prime due partite interne sorprendendo anche le squadre più titolate, mentre gli Aironi hanno faticato più del previsto a prendere il volo. Il fenomeno delle franchigie nel rugby europeo nasce qualche anno dopo l’avvento
del professionismo (1995), quando il business esasperato di alcune nuove realtà sportive schiacciò crudelmente i più piccoli ma storici club della provincia, meno ricchi e meno capaci di trovare sponsor. Era il 1999. Il rugby italiano era in procinto di entrare timidamente nel Torneo delle Cinque Nazioni mentre nello stesso momento le federazioni gallese e scozzese unificavano le forze, dando vita coraggiosamente alla prima forma di un campionato internazionale, chiamato in seguito Celtico. Le federazioni incoraggiarono anche l’unificazione dei club, una vera rivoluzione ovale per contrastare lo strapotere delle squadre inglesi e francesi. Gallesi, scozzesi ed irlandesi erano pronti a pagare qualunque sacrifi-
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cio pur di tornare a battere su di un campo di rugby gli odiati “cugini”. Per riuscire nella titanica impresa bisognava stringere amicizie, allearsi. Accordi che spesso significavano l’annullamento di alcune società. Due anni più tardi Galles, e Scozia decisero di creare una nuova competizione che avrebbere incluso anche le quattro province irlandesi. Nacque così la Celtic League. A seguito di questi cambiamenti, in Galles è scomparso dalla scena internazionale il Llaneli, una delle società più gloriose fondata nel 1871 in cui giocò il grande Phil Bennett. Il club è stato ora inglobato negli Scarlets e lo storico nome viene utilizzato soltanto per i campionati minori. Discorso diverso invece per gli irlandesi del
Munster che sono riusciti a sopravvivere alla ristrutturazione e che ora rappresentano tutta la provincia irlandese. Il 31 ottobre 1978, quando erano un semplice club, sconfissero gli All Blacks. Una partita diventata leggendaria che ha ispirato anche un’opera teatrale ed un libro di grandissimo successo “Stand up and fight” (alzati e combatti). Il Munster è conosciuto anche per l’educazione del proprio pubblico. Nello stadio di Thomson Park a Limerick, quando ci sono i calci di punizione, sul campo scende il silenzio assoluto. Nessuno si muove, impossibile sentire alcun rumore. Come se si stesse giocando una partita di tennis a Wimbledon. Quando il rugby era un sport provinciale e.. amatoriale.
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Taekwondo
Leonardo Basile
Taekwondo
uno sport a gonfie vele La disciplina è sempre più sotto i riflettori, e con le medaglie azzurre cresce il numero dei praticanti di Eraldo Marcelli
ndovinello. Qual è quello sport che allena e scioglie il fisico, favorisce la concentrazione, può essere praticato in tutta sicurezza a qualsiasi età e in campo agonistico sta dando grandi soddisfazioni al nostro paese? Se non lo sapete ve lo diciamo noi: è il taekwondo. Questa disciplina, le cui origini coreane risalgono a circa due millenni fa, vive in Italia un momento di grande sviluppo. Le palestre dove può essere praticata spuntano come funghi, il numero
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degli appassionati cresce in maniera esponenziale e i nostri atleti sono diventati ormai degli habitué del podio nelle competizioni internazionali. Lo sviluppo del taekwondo italiano ha avuto alcuni momenti chiave. Andando indietro nel tempo bisogna sicuramente ricordare gli Europei organizzati a Roma nel 2008 e la prima medaglia olimpica di sempre, l’argento conquistato nello stesso anno da Mauro Sarmiento ai Giochi di Pechino. La kermesse capitolina, e soprattutto la sua organizzazione ben olia-
ta, hanno garantito alla Federazione italiana il plauso delle istituzioni sportive internazionali, e lo spettacolo incredibile visto a Roma ha conquistato un mucchio di spettatori, dando a molti la possibilità di conoscere uno sport entusiasmante anche per chi lo “pratica” solo dagli spalti. L’argento olimpico ha confermato il ruolo dell’Italia a livello internazionale, ricavandole un posto fra le nazionali più rispettate e temute nel mondo. Il taekwondo ha contribuito ad arricchire il medagliere olimpico azzurro,
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Mauro Sarmiento
Carlo Molfetta
è uno sport che dà lustro al nostro paese, e questo per la Fita è un grande motivo d’orgoglio. Al podio di Pechino si è arrivati grazie allo sforzo di tanti atleti, tecnici, dirigenti e allenatori, uno sforzo che dopo le Olimpiadi è andato avanti garantendo agli azzurri tante altre soddisfazioni. Negli ultimi mesi l’Italia del taekwondo ha esultato in Danimarca, in Russia, in Canada e di nuovo a Pechino. Prima ci sono stati i Mondiali di Copenaghen, con la medaglia d’argento di Carlo Molfetta e Veronica Calabrese, poi gli Europei di San Pietroburgo, dove Molfetta ha messo le mani sull’oro e Veronica ha ottenuto il bronzo. Più recente la trionfante trasferta in Quebec, dove i nostri hanno conquistato ben cinque medaglie, quattro delle quali d’oro, ai Mondiali militari. Splendido anche il primo posto di Leonardo Basile, altro atleta di punta della Federazione, che in Cina è salito sul gradino più alto del podio ai Combat Games, una kermesse di grande prestigio riservata alle arti marziali. Ora si pensa già alle prossime Olimpiadi, e in particolare alle qualificazioni del 2011. Le soddisfazioni del passato servono alla Fita come fondamenta per costruire un futuro altrettanto appagante, e la Federazione sa che il miglior modo per prepa-
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Ippica
L’ippodromo Capannelle “capitale” del galoppo nell’autunno dei grandi premi di Luca Protettì
autunno all’ippodromo di Roma Capannelle è davvero un appuntamento da non perdere. Dopo la sosta dei mesi estivi il verde sarà il colore dominante sulla via Appia con le piste rimesse a nuovo pronte ad essere teatro delle grandi classiche della stagione. L’autunno dà il via ad una lunga cavalcata che vedrà il tempio romano del galoppo al centro
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della scena nazionale ed internazionale da settembre fino a giugno. Saranno tappe obbligate la riunione invernale in ostacoli, senza vacanze di Natale, e le grandi classiche di primavera. Il lucido palpitare dei cavalli di due anni sarà il denominatore comune di tutte, o quasi, le giornate di corsa. L’autunno è la stagione della scoperta e della valorizzazione dei “giovani” che cercano la maturazione per pre-
sentarsi da protagonisti nelle classiche della primavera. Il loro momento è fissato per il primo novembre, quando andrà in scena il Premio Berardelli, summit dei maschi di due anni sui 1800 metri. Tra loro potrebbe nascondersi il campione del futuro. Dagli ambiziosi due anni ai muscolati tre anni, cavalli nel pieno della maturità, chiamati a giocarsi le loro chance nelle prestigiose cor-
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Il “Premio Lydia - Tesio le Signore dell’ippica” compie 10 anni L’autunno è la stagione al femminile per eccellenza, in pista e fuori. Le migliori femmine europee sono chiamate a misurare il loro valore sui 2.000 metri del Premio Lydia Tesio e HippoGroup Roma Capannelle celebra orami da dieci anni questo importante appuntamento dedicato alla First Lady del galoppo italiano, collegando alla corsa il premio “Le signore dell’ippica”. Un riconoscimento per quelle personalità che rappresentano l’eccellenza al femminile dell’universo cavallo. Il premio è un felice connubio tra arte e femminilità volto ad esaltare il legame tra quelle attività come l'ippica, l'equitazione ma anche la letteratura, la politica e la cultura, che vedono il cavallo al centro della scena. L’evento, come tradizione, anticiperà di pochi giorni il prestigioso appuntamento autunnale (domenica 24 ottobre) con una cerimonia di premiazione (20 ottobre) che, dopo essere stata ospitata nelle sedi museali di Palazzo Venezia (2009) e Villa Medici (2008), anche quest’anno godrà di un palcoscenico di grande spessore come Palazzo Wedekind, sede del quotidiano Il Tempo a Piazza Colonna. Nell’occasione verrà anche quest’anno presentata l’opera di una pittrice realizzata ad hoc e dedicata al tema Lydia Tesio. La collezione delle opere, tutte caratterizzate dalla presenza della croce rossa che contraddistingue la giubba della Scuderia Dormello Olgiata - quella del grande Ribot - era è stata inaugurata con la prima edizione del premio nel 2001 a firma di Giosetta Fioroni. In dieci anni di storia del Premio Lydia Tesio - Le Signore dell’Ippica, si sono avvicendate sul palco delle premiazioni scrittrici, allevatrici, veterinarie, fotografe, allenatrici, fantine, amazzoni dell’equitazione e del galoppo, dirigenti, giornaliste e donne della politica. Un corposo elenco di “first lady” che ha ormai superato il traguardo delle sessanta premiate ed è destinato ad allungarsi.
se di selezione che cadenzano la stagione. Il primo dei grandi appuntamenti autunnali è fissato, tradizionalmente, nell'ultima domenica di ottobre, il 24, ed è dedicato alle migliori femmine di tre anni ed oltre impegnate sui selettivi 2.000 metri del Premio Lydia Tesio (Gruppo 1). La corsa è intitolata alla “first lady” del galoppo italiano, allevatrice del mitico Ribot, ed è ormai una prova di primo piano per le femmine europee. L’altra giornata clou della stagione è in calendario domenica 7 novembre. Sarà un momento di intensa selezione in pista con la disputa del Premio Roma e del Premio Ribot, ma anche un appuntamento di grande mondani-
tà in un contesto come sempre esclusivo. Il Premio Roma è l'altra grande corsa su cui è imperniata tutta la stagione autunnale. Si tratta di una prova dedicata ai maschi e alle femmine di 3 anni ed oltre che si daranno battaglia sui 2.000 metri della pista in erba. Si tratta di una corsa di levatura internazionale da oltre cinquant’ anni e costituisce per il galoppo europeo uno degli ultimi grandi appuntamenti del calendario autunnale. Riflettori puntati anche sull'altra grande corsa che animerà il pomeriggio: il Premio Ribot, prova sul miglio (1.600 metri) per cavalli di tre anni ed oltre. Domenica 14, con il Premio Aloisi sarà ancora il momento dei cavalli di due anni che
dovranno ingaggiare il confronto con i tre anni e gli anziani sulla distanza dei veloci 1.200 metri. Durante la stagione si susseguiranno anche le corse “listed” che sono un importante momento di selezione. L’ippodromo Capannelle si conferma anche a portata di bimbo con le innumerevoli attività della ludoteca (feste a tema, giochi, attività creative), i simpatici spettacoli dell’HippoTeatro durante la giornate festive e l’ambio parco giochi dedicato ai piccoli ospiti. Mentre sulla via Appia le tinte autunnali prenderanno il sopravvento, il verde della pista diventerà sempre più intenso, così come lo spettacolo delle corse che fanno di Roma la “capitale” del galoppo.
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Golf
Stop al fumo sui campi da golf el 2016 il golf tornerà, dopo oltre un secolo, nel programma dei Giochi Olimpici, che si svolgeranno a Rio de Janeiro. Un evento che premia uno sport tra i più praticati e seguiti al mondo e che sicuramente non poteva più mancare sul palcoscenico a cinque cerchi. In questa ottica Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf, ha inviato una lettera ai presidenti di tutti i circoli, ai presidenti dei Comitati Regionali e ai Delegati Regionali della FIG, per rivolgere loro un appello “affinché si possa adottare un codice di autoregolamentazione che impegni i giocatori a non fumare più in campo”. Il golf, infatti, ha una prerogativa curiosa: è l’unica disciplina in cui gli atleti (dai professionisti ai dilettanti di club, non tutti ovviamente) fumano durante la loro
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prestazione agonistica. Ci sono campioni come lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e l’irlandese Darren Clarke, che passano da un tee all’altro ostentando un grosso sigaro, altri che ricorrono alla sigaretta probabilmente per stemperare la tensione oppure solo perché non ne possono farne a meno. In ogni caso, inutile nasconderlo, non è qualcosa di bello né di educativo a vedersi in sede di evento sportivo. Le prime reazioni all’iniziativa, all’interno dell’ambiente, sono state generalmente di consenso e di approvazione. L’obiettivo è quello di arrivare all’abolizione del fumo in campo prima delle Olimpiadi. Ci sarà insomma tempo per verificare in concreto l’impegno dei golfisti italiani all’autodisciplina. “In caso contrario – ha annunciato il presidente - sarà eventualmente la Federazione a valutare l’opportunità di for-
malizzare questa nuova regola, nel rispetto di quello “Spirit of the Game” che presiede alla pratica del golf”. Chimenti ha poi sottolineato il contrasto fra sport e fumo, richiamando i danni che ne possono derivare. “So bene che questa abitudine - ha poi aggiunto - appartiene perfino a una certa iconografia tradizionale del golf. Ma, a parte i fondamentali motivi di salute, c’è anche una questione di etichetta da considerare, ossia la cattiva tendenza a spegnere la sigaretta sui “tee” delle buche, spargendo i mozziconi sull’erba intorno ai “battitori”, che rappresenta uno spettacolo assai poco edificante dal punto di vista estetico”. Infine il Presidente ha fatto appello al senso di responsabilità dei tesserati: “Tutto ciò non giova certamente all’immagine del golf come sport olimpico. Nuoce senz’altro ai giocatori e agli appassiona-
ti, compresi quelli che non fumano. E infine, sul piano mediatico, non rappresenta evidentemente un modello di comportamento da proporre a tanti ragazzi e ragazze che si affacciano sempre più numerosi sui nostri campi”.
Franco Chimenti Presidente FIG
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TUTTINCIRCO news dal circoli di golf
a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile comunicazione del Golf Forense ACQUA SANTA GOLF CLUB
Golf e burraco per raccolta fondi
ARCO DI COSTANTINO Alessandro Trillini e la sua squadra vince lo “Space lab Trophy” Doveva iniziare dall’Arco di Costantino ma un acquazzone pazzesco in aprile costrinse gli organizzatori dello “Space lab Trophy” a spostarlo a tempi migliori. Ecco che la decisione ha avuto successo e ritroviamo la tappa dell’Arco con un clima diametralmente diverso, caldo e afa, seppur mitigata dal solito venticello che non manca mai sullo stupendo campo sulla Via Flaminia, già di per sè in condizioni splendenti. E così, infatti, come è stato riconosciuto da Carlo Scatena, presidente della Fig Lazio, che ha presieduto la premiazione giunta a fine giornata alla presenza prima dell’ospitale cena. Proprio Scatena ha voluto ricordare quanto il Comune di Roma creda nello sviluppo del golf come veicolo promozionale per i golfisti che aumentano sempre più anche grazie ai recenti successi dei fratelli Molinari e le beneauguranti prove di Matteo Manassero. E anche verso i turisti stranieri per i quali è un motivo valido per allungare il soggiorno nella Capitale. I complimenti al percorso, avvenuti dopo un inverno impietoso, sono stati molto graditi dalla Sig.ra Anna Maria Teofili, presidente del Circolo, mentre è stato Riccardo Vaira, Presidente dell’Associazione Golf R e coach al circolo golf Arco di Costantino, che ha tenuto a ringraziare tutte le aziende che han-
no permesso la disputa delle Pro-Am in programma. Vi hanno partecipato qualificati sponsors come Treemme Tempesta, Allianz Bank, Financial Advisors, StudioImpresa, Si.Ar. Global Service, Gemino, Argenteria Bertino, Hertz, HonerooM, Technicair Group,Valle Grande, AssSocial med center, Termo Italia, M.C. Mascot Club, Hotel Cani & Gatti, Satollo, l’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù e la Baxi Spa (che ha messo in palio un pannello solare rimasto però non aggiudicato) azienda commercializzata dalla Treemme Tempesta è stato possibile allestire un tavolo di premiazione con bei premi in argento. “Ma non solo premi in argento – ha detto Vaira - : è stato infatti possibile diversificare nei premi speciali con noleggi gratuiti Hertz, cene al ristorante giapponese Rokko, e buoni acquisto al negozio Roma Golf Center in via Flaminia”. È stato il bravissimo Michele Cola dell’Arco di Costantino a leggere i nomi dei premiati. Prima squadra classificata il team capitanato da Alessandro Trillini, valido maestro all’Olgiata, che ha giocato con Davide Carnevale, Cristiano ed Edoardo Bianchi e con la allieva prediletta Eleonora Costanzo. Alle spalle la squadra di Alessandro Bandini, maestro al Parco di Roma, che aveva in squadra il giovane e promettente Gregorio Miceli, reduce da una clinic all’Acaya vicino a Lecce, Claudio Amendola, Francesco Vatrella e Leonardo Licci. Terza la squadra di Romolo Giglione, quarta quella di Pierguido Caneo, e quinta di Rolfe Passagrilli.
Lo scorso giugno si è svolto presso il Circolo del Golf Acqua Santa, che generosamente ha messo a disposizione i locali del Circolo stesso, il green e le proprie strutture, il secondo torneo di golf organizzato dalla Delegazione romana dell'Ordine di Malta. Al tradizionale appuntamento di beneficenza si è aggiunto, quest’anno, un torneo di burraco. Golf, burraco e tanta solidarietà. Questi gli ingredienti per assistere 5000 persone indigenti che a Roma ricevono aiuti dall'Ordine di Malta. Circa 1.500 famiglie, in gran parte italiane, vengono assistite ogni anno nei dieci centri sociali e nei quattro consultori familiari aperti da più di vent’anni dal Gran Priorato di Roma in varie parrocchie romane. Nel 2009 sono stati distribuiti oltre 9.000 pacchi viveri. Parte dei fondi raccolti sabato 19 sono stati devoluti al servizio del Gruppo “ABC” ovvero “Assistenza, Beneficenza, Carità”, svolto
OLGIATA GOLF CLUB Torna la Roma Federation Cup che lanciò l’anno scorso Edoardo Molinari L’Olgiata torna prepotentemente alla ribalta del golf nazionale con la disputa della tappa romana della Federation Cup che vedrà impegnati tra i migliori giocatori europei. Da mercoledì 13 ottobre a domenica 17 i green del Circolo sulla via Cassia sarà sede di uno degli eventi più importanti della stagione che si chiuderà a dicembre. La scorsa edizione, la n. 1, voluta fermamente dal Comune di Roma che crede fermamente sullo sviluppo promozionale del golf, come più volte ha ricordato Carlo Scatena, presidente della FIG Lazio, fu una edizione magnifica, terminata con la vittoria di Edoardo Molinari che, proprio
da 65 volontari dell’Ordine di Malta che due sere a settimana offrono circa 180 pasti caldi ai senzatetto nelle stazioni Termini e Tiburtina per un totale di oltre 20.000 pasti in un anno ( dati 2009). Una formula che è riuscita a coinvolgere circa 350 partecipanti accolti dai tantissimi giovani volontari della Delegazione che hanno prestato servizio nel Circolo, sul green ed all’interno delle sale. A prevalere sui perfetti gremì sono stati nella 1° Categoria 1°Netto Nicola Pedevilla, 1°Lordo Marcello Grabau; nella 2° Categoria 1°Netto Marcello Fortunato mentre il vincitore della 3° Categoria 1°Netto è stato Giulio Pica.
da quella vittoria iniziò ad inanellare una prestazione meglio dell’altra, guadagnandosi, assieme al fratello Francesco il posto nella squadra Europea della Ryder Cup. Quest’anno ancora il field dell’European Tour non è uscito nel momento in cui stiamo scrivendo queste righe. Di sicuro parteciperanno Alessandro Tadini, Lorenzo Gagli, ederico Colombo, Andrea Perrino. Il Circolo dell’Olgiata, (percorso prescelto in caso di svolgimento delle Olimpiadi romane nel 2020) presieduto da Andrea Pischiutta e diretto dallo staff di Mauro Guerrini, sarà come sempre pronto ad ospitare questa grande manifestazione, entrata di forza nel panorama golfistico nazionale ed internazionale. La regia internazionale di Donato Di Ponziano con il validissimo apporto di Alessandro Rogato fa dormire sonni tranquilli al Presidente della Fig Franco Chimenti.
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a cura di Andrea Cecinelli - Responsabile comunicazione del Golf Forense
PARCO DI ROMA Golf, moda e spettacolo Venerdì 17 settembre al Parco di Roma Golf Club si è svolto l’evento GOLF, MODA&SPETTACOLO, una giornata memorabile organizzata con cura ed originalità da Sabina Garsia e Sabrina Zappia. Il mattino ha donato il benvenuto soleggiante agli sportivi partecipanti del Torneo di Golf Romana Auto Cup 2010, svoltosi dalle 12.30 alle 18.30 nello scenario naturale e bellissimo dei prati del Golf Club, situato nell’area dei Due ponti. La sera ha accolto gl’intervenuti alla cena di gala, trascorsa all’insegna dell’alta moda e dello spettacolo, nell'elegante cornice di musiche, luci e immagini realizzati per l’evento. A presentare con brio e professionalità gli avvenimenti della serata la bellissima Janet De Nardis, apparsa nei magnifici abiti di alta sartoria, firmati dal grande stilista Peter Langner intervenuto di persona ad assistere da dietro le quinte le sublimi indossatrici che indossavano i suoi preziosi modelli Sera e Sposa. Abiti da sposa come opere d’arte, ar-
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chitetture sartoriali e geometriche che si fondono con la poesia e la leggerezza per un risultato finale di eleganza impareggiabile. Questo è l’indiscutibile talento di Peter Langner, lo stilista tedesco, romano d’adozione, che da 20 anni a questa parte incanta il mondo con le sue creazioni. La passerella della Moda è stata intercalata con le uscite di elegantissimi abiti di alta sartoria uomo della linea della Gios Brun. Le sfilate hanno incantato tutto il pubblico presente, anche grazie alla partecipazione dello Staff Alta Moda Compagnia della Bellezza, intervenuto per l’occasione. Ma
anche le interviste collaterali con personaggi di altri settori, quale quello della sfera economica e finanziaria, hanno reso interessante l’evento, quale la presentazione sul palco del responsabile delle Risorse Umane della BNL Paribas, Stefano Colasanti, che ha illustrato al pubblico la crescente presenza - “in un mondo che cambia” - del proprio Istituto di Credito nelle cui prospettive c’è quella di assumere sempre più giovani nelle proprie file. La musica leggera non poteva mancare con l’avvento canoro di una Star quale la scintillante Zaira Montico, lanciata nel firma-
mento artistico dalle perfomance del Bagaglino, interprete per l’occasione di brani trascinanti e movimentati. Nel circuito delle attrazioni visibili durante tutto il tempo di questa giornata speciale, due aziende si sono sfarzosamente esibite nella presentazione di modelli automobilistici, quali: Maggiore Extra, interprete della favolosa esposizione di auto di lusso arrivate direttamente dalla Maggiore Extra sui green, e la Romana Auto Center, sempre partecipe quale sponsor del Torneo di Golf, svoltosi nella mattinata, che ha esposto i nuovi SUV arrivati direttamente dal Giappone, assieme all’italianissima nuova Fiat 500. La chiusura in bellezza di uno splendido giorno, merita infine una speciale menzione l’esibizione spettacolare dei Lunaif direttamente dal Cirque du Soleil, che hanno deliziato la serata con danze e giochi di luci cromatiche veramente straordinari.
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A scuola di golf sostegno ci saranno le collaborazioni interistituzionali tra Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, CONI, Federgolf e Regioni. Con il Progetto Scuola, voluto dal presidente Franco Chimenti e dal Consiglio Federale, la FIG fissa alcuni importanti obiettivi: collaborare con Miur e Coni al fine di migliorare l’offerta delle attività sportive nelle scuole; integrare la pratica del golf nel percorso formativo giovanile e soprattutto dar vita a un movimento golfistico all’interno del mondo dell’istruzione in grado di avvicinare un numero sempre maggiore di ragazzi alla disciplina.
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Verranno anche coinvolti circa 200 docenti, che seguiranno un percorso parallelo di formazione specifica, con lezioni di base ed altre supplementari qualora volessero ulteriormente approfondire la loro conoscenza della disciplina. I Tecnici Federali saranno aggiornati sulle le tematiche riguardanti l’attività scolastica e la pratica motoria in età scolare. I club effettueranno un gemellaggio con le scuole del loro comprensorio per un programma che verrà ripetuto ogni anno per i prossimi tre anni. Potranno partecipare alle lezioni di golf gli allievi frequentanti le classi 4ª e 5ª delle scuole primarie statali e paritarie, quelli di tutte le classi del-
le scuole secondarie di primo grado e istituti comprensivi e quelli del biennio di scuola secondaria di secondo grado. Tre le fasi operative: la prima, articolata in 6 ore per classe (ognuna composta da 20/25 allievi), prevede un immediato approccio sul campo con istruttori di golf. La seconda sarà rivolta a “Gruppi Sportivi Scolastici” di 15 ragazzi interessati a proseguire l’attività, con un pacchetto di 20 ore di lezioni con Maestri Federali. Nella terza verrà istituito un Osservatorio Talenti dei Gruppi Sportivi Scolastici in diretto collegamento con i responsabili dell’Attività Giovanile Federale, che lavoreranno al fine di migliorare e perfezionare le ca-
La Federazione Italiana Golf, nell’ambito di una politica sempre più mirata verso i giovani, ha varato recentemente un programma dedicato specificamente agli studenti di età tra gli 8 e i 16 anni e al quale hanno già aderito 135 circoli: il “Progetto Scuola/Kinder+Sport” di Alessandro Morucci
pacità tecniche dimostrate dagli studenti nel corso delle prime due fasi. Il progetto prevede, inoltre, l’organizzazione e la gestione dei Giochi Sportivi Studenteschi e la proposta di Campus estivi per docenti e allievi. Il tutto coordinato tramite il Miur che ha inviato una circolare alle scuole limitrofe ai club aderenti all’iniziativa. Il “Progetto Scuola/Kinder+Sport” è partito con il piede giusto. Infatti l’obiettivo del primo anno era quello di far provare il gioco ad almeno 4.000 studenti coinvolgendo circa 200 classi, ma sono state superate tutte le più rosse previsioni con l’adesione di 321 classi per una partecipazione stimata di quasi 8.000 studenti.
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Ryder Cup 2010 Dopo Costantino Rocca, 2 italiani faranno parte del team europeo Francesco ed Edoardo Molinari di Simone Selli
embra davvero incredibile. Per la prima volta 2 giocatori italiani, i campioni del mondo, stanno per prendere parte ad una delle competizioni più ambite e prestigiose del mondo del golf. È un momento d'oro che tutti speravamo, sognavamo intimamente ma in pochi pensavano potesse realizzarsi così, con tanto, giovane, dirompente, sfrontato talento. Di colpo infatti una nazione come l'Italia, con ancora pochi “acciaccati” tesserati, testimonial di uno sport visto erroneamente ritenuto ancora per vecchi e per ricchi, si ritrova due fenomeni sul tetto del mondo che tutti ci invidiano. Direi anche tranquillamente 3 fenomeni, visto che il diciassettenne Manassero sembra ormai pronto per un grande successo internazionale. Costantino Rocca (la roccia) partecipò a 3 edizioni della Ryder Cup battendo anche Tiger in terra di spagna. Abbiamo tutti pensato sarebbe stato lui come Thoni per lo sci e Panatta per il tennis, il giocatore che avrebbe moltiplicato il numero dei tesserati anche più dei Pani e dei Pesci... Ma così non è stato purtroppo, Costantino è rimasto nel cuore di tutti i giocatori che cgrazie a lui per la prima volta hanno potuto gridare e tifare seguendo una gara di golf. L'occasione si sta ripetendo oggi, in una maniera quasi incontrollabile tale e tanta è la portanza di un' onda di gioventù e successi abbattutasi sul golf mondiale nell'ultimo anno. Chicco e Dodo sembra abbiano un passo in più e camminino dritti nel-
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la storia, nella favola. Ogni loro passo, ogni abbraccio, i loro sguardi, le complicità di fratelli inseparabili, sono uno spot allo sport, al golf e questo sembra uscire dallo schermo con la forza di un pugno di Tyson, dritto allo stomaco di chi gioca e nella mente di migliaia di ragazzini che già sognano un tiro alla Molinari. Al campo pratica dove svolgo il lavoro di insegnante, quasi ogni giorno si presentano ragazzi incuriositi e desiderosi di provare dopo aver visto gli ultimi successi dei fratelli terribili... Si, Stavolta è diverso, mi sembra di sentire il rumore del mare in movimento, dell'aumentare delle onde e della loro grandezza, aspettando quella grande, quella perfetta che porterà il golf ad esse-
re finalmente uno sport apprezzato e praticato da molti. Sarei tentato di scommettere quota 200.000 giocatori, (il doppio di oggi) nei prossimi 2/3 anni grazie all'immagine che questi ragazzi stanno diffondendo nel mondo. Magari con l'aiuto di qualche media meno miope e ingolfato di articoli sul calcio chissà... potremmo farcela davvero... Ricordo di essermi appassionato al golf alla fine degli anni 70 vedendo le gare di golf trasmesse da canale 5 ad orari da metronotte... eppure, molti ragazzi di allora furono attratti da questo meraviglioso sport proprio in questo modo. Oggi con le tv a pagamento la risonanza è probabilmente ridotta ma l'eco è par-
tita, il tam tam sembra abbattere anche quei muri atavici che hanno da sempre relegato il golf nelle pagine del gossip e della bella vita. È l'occasione per spargere il seme del golf, trasmettendo le sensazioni uniche e l'etica che incorpora, il divertimento ed un benessere mentale e fisico inimmaginabile. Allora, tutti davanti alla tv dal 1 ottobre. Organizzate serate, invitate amici non golfisti a sognare e tifare Italia nella gara a squadre più prestigiosa al mondo, l'unica con un tifo da stadio dove il fair play a volte lascia il posto all'urlo sanguigno di chi oggi vuole vincere per la squadra, per la gloria e un po' meno per i soldi... Grazie Edo, grazie Dodo, forza Italia...
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Il Golf è sempre più Forense di Andrea Cecinelli_foto di Silvia Apice
a gara – patrocinata tra gli altri dal Presidente della Repubblica, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Giustizia – minacciata dalle plumbee nubi, si è svolta con il regolare successo all'insegna del tutto esaurito. Nella 1^ CATEGORIA NETTO successo della coppia formata da Francesco Paolo Pelino e da Federico D'Alberto. La coppia composta dall’Avv. Luca Nicolao e Giacomo Dussoni si è imposta nella 1° CATEGORIA LORDO. La 2^ CATEGORIA NETTO ha visto vincitori la coppia formata da Roberto Fioretti e dall’Avv. Federico Zanardelli. Tra le signore, nella CATEGORIA LADIES, meritata vittoria della coppia formata da Cinzia Pal-
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laro e dalla baronessa Danielle D’hokussein, mentre nella categoria Seniores trionfo per l’Avv. Paolo Vitali de Bonda in coppia con il Senatore Egidio Pedrini. Anche in questa tappa il Golf Forense e
Il Presidente della FIG Lazio Dott. Carlo Scatena con l'Avv. Nicola Colavita
Sotto l’attenta regia dell’Avv. Nicola Colavita, 124 golfisti si sono affrontati al Golf Club Arco di Costantino, ospiti della Presidente Annamaria Teofili, per la terza tappa del “SMART GOLF FORENSE Più 2010”, circuito golfistico, riservato agli operatori del diritto ed ai medici.
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Acqua Filette, fornitore ufficiale del Golf Forense
Gruppo De Montis sponsor partner del Golf Forense
l'Avv. Giandomenico Magrone
L'Avv. Luca Nicolao esulta dopo il colpo vincente
L'Avv. Nicola Colavita con l'attore Stefano Masciarelli
Raffella Cappiello di Cappiello Design, nuovo partner del Golf Forense
Annalisa Romano
Riccardo Barra e Alessandro Cerqua premiati come II^ Coppia Netto
Antonio Melidoni e Valeria Brenuani, precedente ed attuale Responsabile Marketing di Mercedes Benz Roma
Danielle D'Hokussein e Cinzia Pallaro, vincitrici nella Categoria Lady
Alessandro Piscioneri
Marcello e Lucilla Quaglia trionfatori nella Categoria Giornalisti
Gli Avv. Livia Rossi e Paolo Berruti vincitori del Premio Cappiello Design
l’Avv. Nicola Colavita hanno voluto confermare il proprio sostegno all’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, dimostrando ancora una volta di avere un occhio di attenzione verso il sociale. Al consueto cocktail di premiazione hanno preso parte anche il Dott. Carlo Scatena, Presidente della F.I.G. Lazio, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma e legale della AS Roma, l’Avv. Antonio Conte, il Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Roma Avv. Rodolfo Murra, i noti giuristi Paolo Berruti e Giandomenico Magrone, il Dott. Fabrizio Poltronieri della banca dati giuridica Sistema Informazioni,il Presidente della Fon-
dazione Bioparco Dott. Paolo Giuntarelli, il Dott. Antonio Melidoni, responsabile per i Rapporti Istituzionali di Mercedes Benz Italia, accompagnato dal Direttore Commerciale di Mercedes Benz Roma, Ing. Gianni Bicchierai e dalla Responsabile Marketing di Mercedes Benz Roma, Dott.ssa Valeria Brenuani e l’attore Stefano Masciarelli. Di grande impatto l’Area Ospitalità del Golf Forense, arredata in modo impeccabile da Raffella Cappiello, nuovo Sponsor Partner del Golf Forense con Cappiello Design. Appuntamento per la finale del Smart Golf Forense Più il 23 e il 24 Ottobre all'Olgiata Golf Club.
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news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici
a cura di Lorenzo Arduini
Club deiCircoli Sportivi Storici
Agostino De Zordo, Segretario Generale del Club Circoli Sportivi Storici
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2010 CIRCOLIAMO S CO L I SP OR T I VI
ta per iniziare la quinta edizione del “Circoliamo”, storica mini-olimpiade tra i prestigiosi Circoli appartenenti al Club dei Circoli Sportivi Storici, che si articolerà nell’arco di tre settimane sino alla metà di ottobre.Si tratta di un importante ed impegnativo evento non solo per il coinvolgimento di centinaia di soci dei Circoli partecipanti (Circolo Canottieri Aniene, Circolo Canottieri Lazio, Circolo Canottieri Roma, Circolo Canottieri Tirrena Todaro, Circolo Tennis EUR, Reale Circolo Canottieri Tevere Remo, Sporting Club EUR, Tennis Club Parioli), ma soprattutto quale ponte collegamento tra le celebrazioni del Cinquantenario delle Olimpiadi di Roma e la sua candidatura quale sito delle prossime
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Ritorna Circoliamo Olimpiadi 2020. Particolare valore assume in questa edizione il patrocinio del Comune di Roma, anche per l’accennato aspetto celebrativo dell’evento e della Fondazione Telethon, con la quale il Club ha sottoscritto un impegno di condivisione e collaborazione a sostegno della attività svolta a livelli di assoluta eccellenza da Telethon nel campo della ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche. Lo sport non è solo sinonimo di benessere fisico e di buona salute migliorando la qualità della vita ma contribuisce alla formazione ed educazione dei giovani al rispetto delle regole e degli altri, alla partecipazione e al sacrificio in vista sempre obiettivi e scopi, valori fondanti e irrinunciabili per la costruzione e mantenimento di una società civile.
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news dal Club dei Circoli Sportivi Storici news dal Club dei Circoli Sportivi Storici
Club Circoli Sportivi Storici
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CIRCOLO ANTICO TIRO A VOLO
ANTICO TIRO A VOLO EUR SPORTING CLUB RICOMINCIA L'AVVENTURA TENNISTICA Terminata la stagione agonistica 2010 il Circolo Antico Tiro A Volo si prepara ad affrontare con impegno il nuovo anno. Dopo la riconferma del Campionato di Serie B maschile di tennis la squadra, capitanata da Marco Fanano, dovrà lottare per raggiungere l’ambizioso traguardo della Serie A. La partecipazione delle squadre del Circolo ai campionati Under 12-14-16-18 e nel settore veterani Over 35 e Over 40 maschile,
AL VIA L’ATTIVITÀ 2010/2011
dimostrano la volontà del Presidente Michele Anastasio Pugliese di essere presenti e gareggiare con impegno nelle manifestazioni agonistiche della Capitale e non solo. Lavori in corso nell’ambito del Torneo Internazionale Femminile giunto alla VI
edizione . Gli obiettivi del Comitato Organizzatore composto da Fausto Gullo, Claudio Mazzoni e Giuseppe Centro sono di aumentare il montepremi, abbellire ulteriormente le strutture e di avvalersi di tecnologie innovative per gli eventi sportivi.
Cosa hai provato? Una grandissima soddisfazione e tanta gioia perché il titolo è arrivato in maniera inaspettata, uscivo da un infortunio muscolare e non ero al meglio della condizione fisica. E pensare che i miei genitori volevano lasciarmi a casa, ma il mio maestro Bobo Meneschincheri ha creduto tanto in me e nelle mie possibilità... e siamo partiti!! Sei cresciuto al TC Parioli, cosa rap-
presenta per te il circolo? E’ un grande privilegio potermi allenare al Parioli. Qui sono cresciuti tanti campioni. C’è uno staff di grandi maestri che mi seguono con entusiasmo e costanza, da Bobo a Chicco Meneschincheri, Vittorio Magnelli e il preparatore Luca Biagini. Un ringraziamento anche alla famiglia Palombelli che quest’anno mi ha sostenuto in parte nella mia attività. E il tennis? Per me è divertimento anche se ci sono dei miei “colleghi” tennisti che giocano solo per “sbattere in faccia la vittoria agli avversari”! Cosa vuoi fare da grande? Rimanere nell’ambiente del tennis e magari diventare un professionista, anche se il mio sogno dopo aver smesso di giocare è di creare una linea di abbigliamento per il tennis. Ultima cosa. Da grande appassionato di cucina, abbiamo saputo che prima degli incontri mangi le linguine all’astice, lo hai fatto anche questa volta? Si ma ho aggiunto le ostriche!
TENNIS CLUB PARIOLI MORONI È CAMPIONE D’ITALIA UNDER 12 Appassionato di sport e della sua città, Gian Marco è una delle giovani promesse del tennis italiano. Nato il 13 febbraio del 1998, ha iniziato a giocare a tennis all’età di 5 anni. Nel 2006 il passaggio al TC Parioli, sotto la guida tecnica degli storici fratelli Meneschincheri, e Vittorio Magnelli, segna l’inizio di una crescita che lo ha portato a vincere i campionati italiani under 11 nel 2009 e quest’anno, dopo la conquista dei Campionati Internazionali BNL under 12, la coppa "Lambertenghi" riservata alla categoria under 12. Lo abbiamo incontrato per fargli qualche domanda: Gian Marco ti sei laureato campione d’Italia under 12, dopo il tricolore conquistato lo scorso anno nell’under 11, un traguardo molto importante.
Come ogni anno ricomincia, con la fine dell’estate, l'attività dell’Eur Sporting Club: fitness, karate, tango argentino, salsa cubana, balli di gruppo, hip hop, aikido, spinning, kick boxing e balli caraibici completano l'offerta di servizi che il centro è in grado di offrire per l'anno sportivo 2010/2011. Tutte queste discipline vedranno protagonisti gli atleti del circolo nelle rispettive gare ed incontri: Marianna Gammacurta, vice campionessa mondiale di Pro Fitness IFBB, sarà alle prese con un nuovo anno ricco di aspettative, Ivan Peciccia, campione italiano di Aerobica Competitiva, sarà di nuovo in corsa, come il maestro di salsa Artur Melillo, campione lo scorso anno con i suoi allievi. Inoltre il Maestro Nazionale di karate, con il suo gruppo plurititolato, dovrà ripetere i successi della passata stagione ed il maestro di Aikido dovrà difendere il titolo europeo. Per quanto riguarda l'hip hop Gianluca Colonnelli si sta preparando per il campionato del mondo 2011 e, novità assoluta, l'attività di tango argentino consentirà di fare competizioni anche nelle discipline di danza. Molte novità si potranno trovare all'Eur Sporting Club, come la realizzazione dell'area fitness, effettuata grazie alla collaborazione con Ivan Peciccia e la sua società di managment,in modo da offrire una serie completa ed innovativa di attività da svolgere piacevolmente all'interno del circolo, dallo svago fino all’agonismo.
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CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE CANOA: È RECORD Si sono svolti sul lago di Bomba (Chieti) i Campionati Italiani di velocità sulle distanze di 200, 500 e 1000 mt per le categorie ragazzi, junior, debuttanti, under
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23, senior e adaptive. Diciotto i titoli conquistati dai nostri canoisti da aggiungere a sei argenti e due bronzi. Ecco i protagonisti di questo straordinario successo che vede l'Aniene la prima società in Italia per titoli assoluti (6) e in campo femminile: Josefa Idem (K1 500), Cristina Petracca (K4 assoluto 200, 500, 1000 mt - K4 under 23 200, 500, 1000 mt - k2 under 23 1000 mt e argento nel K1 200 mt), Norma
Murabito (K4 assoluto 200, 500, 1000 mt - K4 under 23 200, 500, 1000 mt - K2 under 23 1000 mt) Roberta Fiorini (K4 assoluto 200, 500, 1000 mt - K4 under 23 200, 500, 1000 mt - bronzo nel k1 under 23 1000 mt) Elisabetta Introini (K4 assoluto 200, 500, 1000 mt), Carolina Acucella (K4 under 23 200, 500, 1000 mt). La squadra maschile guidata da Maximilian Benassi (K1 500 e 1000 mt) conquista il K1 mt 500 under 23 con Matteo Galligani e il K2 under 23 mt 1000 insieme alla giovane promessa Matteo Brillo. Gli stessi conquistano un grande argento nel K2 senior dietro le Fiamme Gialle. Nella categoria junior (under 18) la coppia composta da Federico Elena e Nicolae Craciun si aggudica il titolo nella canadese biposto 1000 mt e due splendidi argenti nei 200 e 500 mt. Passando alla categoria debuttanti sem-
pre protagonista Nicolae Craciun con tre ori, insieme all'altra giovane promessa Julia Daffinà che conquista un argento nel K1 200 mt ed un bronzo nel 500 mt. Sfortunati ma bravi i giovani della Scuola di Sport Alessandro Zampetti, Daniele Franco, Renato Borromeo, Arturo Buzzetti e Ruggero Ponz de Leon che nel K4 mt 1000 e 200 si piazzano al sesto posto (su 18 imbarcazioni) confermando un netto miglioramento rispetto alla stagione 2009. In ultimo un grande e primo oro conquistato nella categoria Adaptive grazie al consocio Massimo Romiti che si aggiudica il K1 1000 mt categoria TA e un argento nel K1 500 mt. Questi risultati, insieme ai 6 titoli conquistati nelle specialità del fondo e della maratona ad aprile, portano l'Aniene ad essere prima nel medagliere della categoria assoluti per il 2010.
Eleonora Trivella e l'atleta bianco celeste Erika Bello che costringono la Danimarca a incassare un pesante distacco al traguardo. Il 28 settembre è stato inaugura-
to il nuovo galleggiante per l'attività agonistica e non del sodalizio, nell'occasione è stato presentato il programma dei vari corsi della stagione remiera entrante 2010/2011.
MONTEMOR-O-VELHO (POR) 11 settembre 2010 Sette medaglie per l’Italia nelle gare internazionali riservate alle specialità non olimpiche e abbinate agli Europei di Montemoro-Velho (Portogallo). Bella vittoria del quattro di coppia leggero di Enrica Marasca, Giulia Pollini,
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DUE PONTI SPORTING CLUB La Notte degli Oscar La Notte degli Oscar chiude, ogni anno, la stagione sportiva del Due Ponti: una bellissima serata, in un teatro naturale, qual è il circolo dei fratelli Tornaboni, per premiare i soci che si sono distinti nelle categorie sportive, come fitness, nuoto, tennis, running, calciotto, ma anche in impegno e costanza, bellezza, simpatia, sorriso, eleganza. Tra fiaccole, musica e fuochi d’artificio, la festa del Due Ponti, divenuta appuntamento imperdibile dell’estate romana, quest’anno ha avuto due ospiti d’eccezione: Samantha de Grenet, madrina dell’evento, che ha presentato a fianco di Emanuele Tornaboni, e Michele Zarrillo, che ha tenuto un concerto subito dopo la premiazione. Ecco i soci insigniti della statuetta più celebre al mondo, adottata da Emanuele e Pietro Tornaboni per caratterizzare la festa sociale del Due Ponti: Carriera Lauro Iacobelli Anna Corradini Amedeo Vasselli Gianluigi D’Orazio Gianluca Latino Stefano Angeloni Giuliano Angeloni Bellezza Claudia Amabile Gabriele Rocco Arena Sorriso Giorgia Di Vella Personaggio dell’anno Salvatore Russo
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Cassiantica: Rady El Sawy Flavia Frazzi Eleganza Donatella Gava Marco Rossolino Simpatia Paola Maraga Impegno e Costanza Roberta Alasia Pierluigi Mariani Cassiantica: Edoardo Pontecorvo Luciana Fabrizi Master Fitness Francesca Campagna Luisa Falconi Antonio Pellegrino Master Tennis Paola Verdini Daniela Cosmelli Fabio Camilloni Master Nuoto Livia Lo Turco Fabrizio Fabbri Master Running Andrea Redaelli Alessandra Pizzi “Old Boys” Irriducibili Fitness Luciana Bonetti “Old Boys” Irriducibili Tennis Aristide Zenari “Old Boys” Irriducibili Nuoto Vincenzo Corvino Presidente Calciotto Ermanno Nicoletti Stefano Angelini Atleta dell’anno Andrea Lo Cicero Istruttore dell’anno Katia Maucci Federico Franzè Anna Pichierri Cassiantica: Giuseppe Carlucci Giuliana Marongiu Sala Carte Alfredo Belli Premio Speciale alla coppia dell’anno Samatha Degrenet e Gabriele Rocco Arena
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FUTBOLCLUB FUTBOLCLUB: UNA STAGIONE DI FEDE ASSOLUTA! Vecchie competizioni e nuove emozioni, alla ricerca della perfezione
Dopo lo stop estivo, il Futbolclub, rimesso a nuovo e restaurato nelle parti principali, usurate da migliaia di ore di calci e pallonate, ha riaperto la nuova stagione calcistica. A breve ricomincerà la Futbol League, il torneo sociale di Calcio a 8 tanto atteso. L'anno scorso Impara non ha avuto rivali. Quest'anno, ai nastri di partenza, sarà più difficile e competitivo per tutti: 18 squadre con i nomi dei Club più
blasonati del pianeta: Milan, Chelsea, Bayern Monaco, River Plate. Poi a seguire la Futbol Cup. La Coppa Italia del circolo, attesa da vincitori in cerca di doppiette e da vinti in cerca di riscatto. A Natale, invece, una novità sotto l'albero. Al posto della classica partita dei “Babbi Natale” quest'anno entrerà in campo una nuova disciplina: il Calcio Tennis. E in più, i nuovi campi di soccer jam, che durante l'estate ha fatto furore, e il sempreverde Jorky Ball. E per i più tifosi quest'anno ci sarà da seguire l'avventura in serie C2 della rappresentativa di Calcio a 5 di Mister Budoni che l'anno scorso ha conquistato sul campo il passaggio. In più, ad impreziosire una splendida annata, i tornei che hanno dato lustro e storia al Circolo: l'Adidas League, l'ormai famoso Torneo di Calcio a 8 dei Circoli romani, dove tradizione (i circoli storici) e innovazione (i così detti circoli commerciali) si incontrano in una kermesse davvero unica che vede di fronte realtà calcistiche e sociali completamente diverse e dove eccellere non è solo una questione morale. Di pari passo con l'Adidas League partiranno quest'anno le tre competizioni della Coppa Veterani, ri-
Il socio del mese Nome: Massimo Maniccia
Detto: Capua Ruolo: ex centrocampista di quantità Piede preferito: destro...sinistro? Pezzo forte del repertorio: Rovesciata e poi... all’ospedale! Squadra del cuore: SS Lazio
servata alle categorie Over 40, Over 50 e Over 60. In più, nella sede di Via del Baiardo, teatro d'allenamento dell'Atletico Roma, delle giovanili e della prima squadra del Futbolclub, tornerà la nuova edizione del Caravella Tricolore, leggendario torneo di Calcio a 11 la cui memoria si è persa nella notte dei tempi e che Asitec, in collaborazione con il Circolo Futbolclub, ha voluto far riemergere per dare continuità e gloria a un torneo tra i più importanti della storia calcistica amatoriale d'Italia.
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Roma tornei Coppa Canottieri
Ancora Lazio di Gianmatteo Colla
er la quarta volta consecutiva il circolo organizzatore della Coppa dei Canottieri ha portato a casa il trofeo nella categoria Assoluti e lo ha fatto al termine di un torneo più avvincente che mai, che ha avuto la sua degna conclusione in una finale per il primo posto incerta fino all'ultimo contro il Ct Eur, rivelazione dell'edizione numero 46 del torneo di calcio a 5 più antico e prestigioso d'Europa. A 10 minuti dal termine, infatti, il circolo del presidente Grimaldi, trascinato da un grande Manzetti, era in vantaggio per 4-2, prima che Tavano e Minicucci portassero la partita ai sup-
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plementari, dove era ancora Minicucci a far esplodere la Fossa e a regalare il successo ai biancocelesti. Alla fine applausi ai vincitori e ai vinti, vera novità di questa edizione che nelle altre categorie ha riproposto le stesse finali del 2009. Nell'Over60 il Ct Eur battendo 2-1 il Rcc Tevere Remo (doppietta di Ceccano) si è confermato campione, così come ha fatto nell'Over50 il Cc Aniene, che ha superato ancora il Rcc Tevere Remo per 7-4. Ad aprire le marcature è stato Riccardo Barra, che oltre ad essere premiato come miglior giocatore della categoria, vanta un invidiabile primato: è riuscito infatti ad andare in gol almeno una volta in
ben tre categorie di questa edizione, dato che ha segnato sia negli Assoluti sia nell'Over40. Lì, però, il Cc Aniene non è riuscito a difendere il titolo dall'assalto del Cc Lazio, che si è così preso una rivincita della finale della scorsa stagione in maniera piuttosto rocambolesca: sotto 2-4, in 10' una tripletta di Alessandro Mola ha ribaltato il punteggio. Curiosità statistica: solamente 4 circoli (Cc Lazio, Cc Aniene, Ct Eur e Rcc Tevere Remo) hanno raggiunto le finali, ognuno con due rappresentative. Va così in archivio un'edizione decisamente spettacolare, che ancora una volta ha attirato sugli spalti della Fossa tantissimi appassionati e che
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ha catalizzato l'interesse non solo per il valore tecnico, ma anche come evento mondano. Decisamente suggestivo, ad esempio, il “River Party” che è stato organizzato dal Cc Lazio come serata inaugurale di una manifestazione che ha fatto il pieno di sponsor: a quelli dello scorso anno, tutti confermati, se ne sono aggiunti di nuovi, per un totale di circa 200.000 euro raccolti. E così mentre il presidente del circolo Alfonso Rossi, il responsabile tecnico Riccardo Vicerè e il responsabile delle relazioni esterne del Cc Lazio Alfonso Meomartini si godono il meritato successo, già pregustano la prossima edizione, che promette scintille. Chi vincerà il torneo nel 2011, infatti, disputerà un quadrangolare a livello nazionale sfidando Canottieri Posillipo, Canottieri Milano e Canottieri Palermo, per quello che si potrà a tutti gli effetti definire uno “scudetto” dei circoli. “L'edizione di quest'anno – dice il presidente del Cc Lazio Alfonso Rossi – ci ha dato grandi soddisfazioni, in campo e fuori. Ma dall'anno prossimo siamo pronti ad offrirne di nuove”. La Coppa dei Canottieri stupisce sempre, come nei suoi primi 46 anni di vita e come si prepara a fare anche per l'edizione numero 47.
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Roma tornei Pezzana
Il Torneo Pezzana tocca quota edizioni
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di Enrico Morucci
Passano gli anni, ma il Torneo Pezzana non perde mai il suo fascino, anzi. Infatti da quest’anno oltre alle categorie Assoluti e Over40 ci sarà, dopo l’entusiasmante esperimento estivo, anche la categoria over50!
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assano gli anni, ma non perde mai il suo fascino. Come una bella donna, matura con le stagioni, tirando fuori il meglio di sé. La prossima stagione sarà la numero 34 per il Torneo Pezzana, storico torneo della Capitale di calcio a 8. Anche quest’anno è tanta la voglia di giocare a calciotto da parte delle centinaia di giocatori, amici ed ex calciatori. Quella che sta per iniziare sarà una stagione da vivere con grande partecipazione per le molte squadre di Roma che hanno deciso di partecipare alla grande kermesse. C’è un filo che lega via Pezzana, dove tutto nacque, al circolo della Polizia in via delle Fonaci di Tor di Quinto, sede dell’attuale competizione. Il Torneo Pezzana ha instaurato già da tre anni a questa parte una proficua collaborazione con la Polizia di Stato, il Fondo Assistenza della Pubblica Sicurezza il Ministero degli Interni. Questo ha fatto si che il rinnovato Circolo della Polizia di Stato diventasse di fatto la casa ufficiale del Torneo Pezzana. Tutti gli incontri saranno disputati proprio sui due splendidi campi di Tor di Quinto.
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Si partirà giovedì 23 settembre con grande entusiasmo, tutti cercheranno di battere il Racing Santander, vincitore nella categoria Assoluti e Roma nella categoria Over40. Nella passata stagione il Racing si è ritagliato uno spazio importante durante la stagione, arrivando a disputare la sua prima finale, vinta per 2-1 contro il River Plate. Il successo in Coppa Campioni è stato firmato dal Chelsea di Di Biagio e Pluto Aldair, che nella finalissima hanno sconfitto per 4-2 il River Plate di Dell’Anno. Nell’Over 40 c’è stato un autentico dominio assoluto della Roma che ha vinto sia il campionato (in finale contro il Flamengo 4-3) sia la Coppa Campioni (battuto il Porto 2-1). Una double d’autore. Quest’anno al via nella categoria “Assoluti” troviamo 18 squadre, 22 squadre nella categoria degli Over 40. Durante la Summer Edition 2010 l’esperimento dell’Over 50 è andato benissimo, tanto da indurre gli organizzatori a lanciarlo anche nella stagione invernale che sta per iniziare: 12 le squadre al via. Insomma il Torneo Pezzana si arricchisce, allargando così la sua già numerosa famiglia. Il lunedì e giovedì si giocheranno le gare degli Assoluti, mentre gli Over 40 scenderanno
in campo il venerdì sera e il sabato mattina. L’Over 50, invece, il martedì e sabato. L'organizzazione del settore arbitrale è ancora affidata all'U.S. Acli. Tutti lotteranno per aggiudicarsi le classifiche speciali di miglior portiere, difensore, centrocampisti, laterali, attaccante. Di anno in anno riscontra sempre più successo il sito web www.torneopezzana.com. e presto sarà completamente ripensato. Online sarà possibile seguire molte partite delle TRE categorie, ma all’interno oltre alle cronache dal campo si potranno trovare comunicati ufficiali e stampa, foto, news, risultati, classifiche, rassegna stampa. AI confermati media partner DEL Corriere dello Sport e Sport Club si aggiunge da quest’anno IES RADIO e TV. Confermati anche I partner storici Gentilini, Premiazioni Gioielleria Bezzi, MarcoPoloShop.it al quale si aggiunge Mikonos Sport fornitore dei nuovi speciali palloni Molten. Approfondimenti delle squadre e monografie si potranno leggere nei vari numeri del “Pezzana Magazine”. Il 34esimo Torneo Pezzana è pronto a scaldare i motori, un evento che non è solo agonismo, ma correttezza, lealtà, fair play e grande sportività.
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Psicologia
di Andrea Ceccarelli Psicologo dello sport, Psicoterapeuta, Gruppoanalista
ggi si usa frequentemente il termine “Navigare” solo per solcare il cyberspazio attraverso l’uso smodato di Internet, Facebook, chat, ecc. Navigazioni notturne, solitarie, che molto spesso durano ore, giorni, mesi ma che non portano da nessuna parte, su nessuna rotta da “attraversare”, da rischiare. Come il viaggio di “Ulisse” dell’Odissea di Omero, diretto verso la sua Itaca con i suoi prodi compagni, il suo gruppo, non senza aver incontrato mille difficoltà. Andar per mare, apprendere quindi le nozioni della vela e della navigazione, possono diventare per il singolo- e per il gruppo in particolare- una vera e propria scuola di vita, di psicologia, di gestione aziendale, familiare, ecc….. La barca a vela infatti è un’attività estremamente indicata per sperimentare la propria leadership diffusa, la propria competenza nel gestire il gruppo e per imparare a risolvere i problemi al momento (problem solving). C’è infatti una perfetta analogia tra il parlare in pubblico di fronte ad una platea e il farlo dietro un timone per dare ordini precisi all’equipaggio. Chi guida l’imbarcazione deve saper affrontare l’imprevisto, vincere l’ansia e il timore, deve avere polso deciso, voce chiara e squillante. Deve diventare il leader del proprio equipaggio per spingerlo all’azione e mostrare un atteggiamento sicuro e determinato. Il parlare in pubblico richiede le stesse abilità: sicurezza e determinazione per catturare l’attenzione della platea. Così il bravo oratore è colui che sa scegliere le parole e conosce il modo di usarle per far
Scuola di vela: scuola di vita
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si che il suo pubblico lo segua, senza mai staccare le orecchie da lui. È colui che non si fa sorprendere dalle tempeste, conosce i “trucchi” per gestire gli imprevisti. Mantenendo la calma. Mostrando sicurezza e passione. Nel campo della psicologia, ad esempio, alcune scuole di vela, in collaborazione con il team MeteoSport, dell’U.O. di Psicologia dello Sport di Torino, utilizzano la vela per l’attività di “Team building”, specifico per le formazioni aziendali, poiché offre degli interessanti spunti di lavoro su: gestione dell’imprevisto e di elementi sconosciuti (mare, vento, correnti…); definizione dei ruoli; collaborazione e gestione dello spazio interpersonale; gestione dell’ansia; definizione della strategia; collaborazione e competizione.L’esperienza di team building in barca a vela deve essere condotta da tecnici esperti della disciplina che, insieme al team di psicologi, conducono il gruppo a vivere momenti particolarmente emozionanti, utilizzabili come metafo-
ra del lavoro di gruppo in azienda. Si naviga e ci si mette in gioco tutti insieme, in sincronia, tra una virata e un’andatura di bolina, sperimentando una vera e propria “coesione” di gruppo, come una squadra di calcio affiatata dove l’elemento primo, e forse più imprevedibile, non è il terreno di gioco ma il mare, con tutto il rispetto che merita. A tal proposito, un altro interessante progetto formativo riguardante sempre la formazione dei team buiding per le aziende è quello dell’Outdoor Training che vede protagonisti un gruppo di ricercatori, docenti e studenti della facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, salpati il 27 maggio scorso dal porto di Livorno. (In collaborazione con il Cus Roma, laYachtLine di Livorno e il patrocinio dell’Ordine degli psicologi del Lazio). In questo caso si utilizza il mare come metafora e come “percorso suggestivo” per affinare le capacità di gestire l’imprevisto. Doti indispensabili per chi deve gestire gruppi di lavoro. Diventare protagonisti di se
stessi, per agire e non subire. Aumentare la conoscenza fra le persone che compongono l’equipaggio fa aumentare la fiducia nei propri colleghi; fa migliorar il clima del gruppo e il livello di collaborazione. Questo processo di condivisione trova un terreno ancora più fertile se lo si inizia da giovani, da bambini! Come l’esempio di Shanti, Andrea e coll. a Roma, con la loro scuola vela “Amitiè”, i quali basano il metodo d’insegnamento sul gioco, sul divertimento. Perché solo attraverso questi metodi si può trovare la vera coesione e la giusta rotta per “apprendere e condividere il mare” divertendosi. Oppure come l’esempio di “For Sailing” a Milano che utilizza la flottiglia ( ovvero la crociera a vela con molte barche ) per imparare la vela in un contesto di socializzazione ampia, tra persone che si conoscono per la prima volta in una vacanza e che hanno la possibilità di scoprire nuovi luoghi e nuove parti di sé attraverso l’opportunità del “gruppo-flottiglia.”
adv sport club Lug010
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T B R U O L P C S ne uzio no b i r t a is in d che amriale o v o ti to por ti color e ama s e t o tu zin aga voce a ionistic m ss dà imo Il pr ita che t pr ofe u or grat lo sp
gby u r i ni tdalia p o i z a d’I n Cu omadi Golf N i Se Giroratioà di Rpen e itt n O hy ur Fed a CItaliaf Tropge To Italiana n o t n a W ol d’ ie Mar BMdes GChalleionazlai di S az az w ce se MeFroren Inteorndi Poir Sho o Golf BoNLIppica MoStevtelenticai calcvi olo m ma di a le d palla ors RoR c o la dia di n y a on le Co b G Ruogldenato Mondia0 G pion to M 201 y gna b a o m l s g n a s o u C pio ipa h r i B Cam Stkmatchow d Tes otor S M
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Fitness
di Fabio Ingargiola Personal Trainer fabioingargiola@yahoo.it
La scarpa giusta per correre Sia per il neofita che per il professionista, la scelta della scarpa giusta per correre ha un ruolo fondamentale. Districarsi tra le molt eplici offerte puo risultare piu difficile del previsto, e talvolta ci ritroviamo ai piedi una scarpa assolutamente inappropriata alle nostre esigenze. ome ripeto spesso alle mie lezioni di gruppo, le scarpe sono l’unica vera spesa della corsa, e io suggerisco sempre di rivolgersi a negozi tecnici, e non a grandi magazzini dove forse risparmieremo qualche euro, ma la conseguenze potrebbero essere molto sgradevoli. Una buona scarpa ci permette di evitare traumi articolari, problemi di natura distorsiva alla caviglia o alle ginocchia, e di ammortizzare i contraccolpi di un appoggio errato o di una superficie troppo dura salvaguardando bacino e schiena. È molto importante dunque lasciarsi consigliare, non dal compagno di allenamento o dal vicino di casa, ma da un istruttore qualificato che ci indicherà il negozio o la marca piu appropriata. Le variabili da considerare sono principalmente: 1) il peso corporeo 2) la frequenza e l’intensità dell‘allenamento 3) l’appoggio a terra 4) la superficie dove si corre.
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L’analisi dell’appoggio esame baropodometrico oppure valutazione dinamica delle biomeccanica di corsa Il nome suona difficile, ma in realtà e una cosa molto semplice, non invasiva, che richiede meno di 5 minuti. Si tratta di salire su una piccola pedana o tapis roulant, i quali ci permettono di avere una chiara e istantanea visione della distribuzione dei carichi esercitati, per capire come il nostro piede appoggia a terra. Si definisce pronatore colui il quale tende a spostare il peso del corpo verso l’interno, supinatore viceversa colui il quale ha un appoggio verso l’esterno. Neutro invece, colui che ha un appoggio senza rilevanti spostamenti ne interni ne esterni. Dove farlo? Sia in un centro ortopedico, ma anche in negozi tecnici specializzati nel running, dove generalmente dispongono o di un tread mill più sistema di acquisizione immagini oppure di una pedana baropodometrica (statica o dinamica).
Una buona scarpa dunque deve avere: 1) un buon sistema di ammortizzamento, in grado di adattarsi immediatamente al piede a seconda della velocita e del peso corporeo, in modo tale da ricever maggiore o minore ammortizzazione ed energia restituita dal suolo 2) deve lasciare traspirare il piede ed essere costruita con materiali di qualità 3) un sistema di allacciatura che consenta il bloccagio della linguetta per evitare che questa, così come le cuciture interne, provochi fasitidi e/o vesciche. Non è assolutamento detto che una buona scarpa non possa avere anche design accattivante, ma attenzione a non farsi ingannare dalla pubblicità: le famose scarpe con le molle, ad esempio, non sono affatto le piu adatte per correre. Esistono invece altre marche meno conosciute, specializzate nel running, che offrono una serie di modelli con un ottimo rapporto qualità prezzo.
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