SD+ magazine 32/2014

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ANNO 6 - N. 32 - novembre/dicembre 2014 - Periodico - Copia gratuita - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008

ANNO 6 - N. 32 NOVEMBRE/DICEMBRE 2014 COPIA GRATUITA

Buon Natale e Fel ice 201 5

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SOMMARIO

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PALLAVOLO

SCHERMA

Editoriale Un anno di soddisfazioni da condividere con tutti voi! Centri Giovanili Don Mazzi Al Moe’s l’errore si corregge con un abbraccio Diocesi Verona Una cometa grigia per un Natale d’oro Il corner di Tommasi Sport, sport minori e... calcio Comune di Isola Rizza Bambini, giochiamo a fare sport Città di Oppeano Alexandra Stalder da Oppeano a gonfie vele! Comune di Cavano Veronese Tamburello... a tutto gas! CONI Coni Verona “tanta roba” per lo sport scaligero Calcio a 5 MSP Verona quando la passione fa 90! Iniziative Con Opes Verona si festeggia la vita! Iniziative Inverno+neve= P&M Eventi! Pallacanestro Un 2014 da incorniciare per il Basket Est Veronese Pallacanestro Verona Basket 28 anni di grande pallacanestro Iniziative Amia partner ufficiale dello sport veronese Pallavolo Calzedonia Verona la parola a Capitan Gasparini Pallavolo femminile La isla Bonitta

LEGENDA

Redazione / Speciali Istituzioni / Rubriche Eventi / Associazioni / Medicina Uomini di sport

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IL RICORDO Lassù qualcuno ci ama

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Calcio C’era una volta (e c’è ancora) l’AC Cavaion Calcio femminile Il Valpolicella Femminile nelle mani di Luca e Paolo! Ciclismo La Roccia della Valpolicella Scherma VeronaScherma ha riaperto i battenti! Vela Navigare in internet? No! Navigare è una cosa seria! Vela Alla scoperta della vela insieme allo Yacht Club Verona Podismo Correre a Verona a novembre e dicembre Podismo Duo Half Marathon accende la sfida... e l’amore Tamburello Verona capitale (e campione) del tamburello italiano Bocce Le bocce, concentrazione mentale e gesto tecnico Fiscalità L’utilizzo condiviso dell’impianto sportivo tra più associazioni Salute Funzione linguale e deglutizione fondamentali nello sport Guida sicura Ragazzi, attenzione: sulle 2 ruote non si scherza!

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Donne di sport Sport individuali / Montagna / Outdoor Sport di squadra Sport invernali / Volo

Sport acquatici Sport paralimpici Motori Servizi speciali


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SD+ 32.2014

In questo numero scendono in campo COMUNE DI BARDOLINO

COMUNE DI BOSCOCHIESANUOVA

COMUNE DI CASTEL D’AZZANO

COMUNE DI CASTELNUOVO D/G

COMUNE DI CAVAION VERONESE

COMUNE DI LAZISE

COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA

COMUNE DI ISOLA DELLA SCALA

COMUNE DI ISOLA RIZZA

CITTÀ DI OPPEANO

CITTÀ DI RONCO ALL’ADIGE

COMUNE DI ROVERCHIARA

COMUNE DI S. GIOVANNI LUPATOTO

COMUNE DI SAN MARTINO B/A

COMUNE DI SOAVE

COMUNE DI VERONELLA

COMUNE DI VILLAFRANCA

COMUNE DI ZEVIO

COMUNE DI ZIMELLA

Anno 6 - Numero 32 novembre/dicembre 2014 Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008 Direttore responsabile Alberto Cristani Caporedattore Andrea Etrari In Redazione Marina Soave, Giulia Sambo, Federico Vaccari, Bruno Mostaffi Art director Enrico Gastaldelli Grafica e impaginazione Unit Editrice Srl Viale del Lavoro, 22/d San Martino Buon Albergo (VR)

Stampa e distribuzione Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Pubblicità e spedizioni Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Contatti redazione@sportdipiu.com www.sportdipiu.com Hanno collaborato per questo numero Don Andrea Giacomelli, Damiano Tommasi,

Elena Benaglia, Ufficio Stampa Comune di Castel D’Azzano, Ufficio Stampa Città di Oppeano, Ufficio Stampa Comune di Cavaion Veronese, Andrea Scamperle, Federica Vilio, Cesare Monetti, Enrica Girelli, Dott. Vittorio Antonino, Giuliano Zocca, Studio Leonardo Ambrosi Verona, Davide Valerio,

Foto Archivio Sportdi+, Archivio Unit Editrice Srl, Ufficio Stampa Comune di Castel D’Azzano, Ufficio Stampa Città di Oppeano, Ufficio Stampa Comune di Cavaion Veronese, Ufficio Stampa Bluvolley Verona, Grigolini Foto Express – Verona, Archivio Coni Verona, Ufficio Stampa Amia Verona, Valpolicella Calcio Femminile, MSP Verona, Verona Marathon, Studio Viso Sorriso Verona,

Foto copertina Elia Lefas Photo

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EDITORIALE

Un anno di soddisfazioni da condividere con tutti voi! Tante cose sono accadute nel 2014 che cercare di elencarle tutte sarebbe per chi scrive quasi impossibile oltre che noioso per chi legge. Dodici mesi importanti per lo sport veronese che ha regalato soddisfazioni a tutti gli sportivi, praticanti e non. Molte novità e avvenimenti hanno coinvolto anche Sportdi+ che nel febbraio del 2015, lo ricordiamo, compirà 8 anni (!!!). Si è innanzitutto rafforzata la collaborazione con il Coni Provinciale di Verona. La sinergia instaurata con il Delegato Provinciale Stefano Gnesato e i fiduciari dei singoli comuni veronesi ha portato alla realizzazione di eventi come la Festa Intercomunale dello sport di Ronco all’Adige tenutasi il 20 settembre presso gli impianti sportivi di Via Mazzini del Comune di Ronco all’Adige, un vero successo di sport e divertimento per 45 società sportive presenti e oltre 1000 i bambini. Un successo che ha dato il via, di fatto, a confronti sempre più frequenti che hanno permesso a Sportdi+ l’allestimento, da inizio novembre, una vera e propria postazione operativa presso la sede Coni Verona in Via Forte Tomba, a Ca’ di David. Inutile sottolineare l’importanza di questa opportunità non solo per la nostra testata ma anche - ci auguriamo - per federazioni, società, enti di promozione sportiva e assessorati allo sport. A proposito di comuni ad oggi sono ben 20 i patrocini concessi a Sportdi+ dagli assessorati allo sport veronesi. Nel ringraziarli ancora per la fiducia accordataci, li ricordiamo velocemente (in ordine alfabetico): Bardolino, Bosco Chiesanuova, Castel D’Azzano, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza, Lazise, Marano di Valpolicella, Città di Oppeano, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, Soave, Ronco all’Adige, Roverchiara, Verona, Veronella, Villafranca, Zevio, Zimella. Una squadra, restando in ambito sportivo, che è destinata a crescere ancora e creare ancor più “rete” tra territorio e sportivi con, ovviamente, il nostro supporto. Anche Federazioni ed Enti di promozione sportiva “non sono state a guardare”

e, in modo sempre più attivo, hanno deciso di utilizzare le nostre pagine per promuovere le loro attività. Anche in questo caso è doveroso ricordare i patrocini: Associazione Italiana Calciatori, Federazione Italiana Bocce Verona, Federazione Italiana Gioco Calcio Verona, Federazione Italiana Hockey, Federazione Italiana Palla Tamburello Verona, Federazione Italiana Pallavolo di Verona, Fondazione Bentegodi Verona, MSP Verona, Opes Verona. Con noi anche – importantissimo il loro aiuto e supporto specialmente per le attività di promozione dello sport tra gli studenti – l’Ufficio Sport della Diocesi di Verona nella persona di Don Andrea Giacomelli e la Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi presieduta da Giovanni Mazzi. Un GRAZIE va infine al mondo della scuola, ormai la nostra vera e propria “casa”, il luogo dove il nostro magazine trova la sua più completa e tangibile realizzazione. Purtroppo lo sport scolastico sta vivendo un momento non facile: tanta confusione, poca chiarezza e moltissima incertezza. Le risorse sono sempre meno e chi ne pagherà le conseguenze saranno, come al solito, i nostri ragazzi ovvero coloro che, anche grazie allo sport, saranno tra qualche anno i nuovi adulti. Tante, anzi troppe, parole si gettano al vento quando si parla di sport giovanile ma di azioni concrete, ahimè, se ne vedono gran poche. Sportdi+, nel suo piccolo cercherà di essere sempre vicino e di supportare - insieme a tutti i suoi partner e sponsor - l’attività sportiva nelle scuole. Perché crediamo che lo sport, al di la di tutte le pagliacciate che si dicono e si leggono, sia ancora ER VOI! UATTRO P utile ai ragazzi. Non per vincere ma te SI FA IN Q TA everai la tua copia direttamen RIVbiIS per crescere. Diceva Pierre de Couestre ric Ogni m a scuola! tu presso la bertin: “Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, SCUOLA n COmbrNeTveRrremI Ao nellaaptupua scntuoamlaencoti dedicati la difficoltà per vincerla”. Ecco, l’auguIN TE MENLA Da nove UOLA, ENTE A SC SCUO ORTIVAM sport giovanile rio che voglio fare a tutti voi lettori di 2014 SP dello al mondo 5 1 0 2 Sportdi+ è di poter sostituire la parola AFICO O FalOviaTlaOteGrzRa edizionpreemi S sport con la parola vita e di ottenere le R O C N O e C pre da novembr UOLA, concorso a Sem ti T A SC medesime, se non maggiori, LO SPOR insegnan di SCATTA udenti, scuole e st dedicato soddisfazioni. Buon Natale D e buon 2015! TAY TUNE ortdi+ Alberto Cristani a.cristani@sportdipiu.com

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FONDAZIONE CENTRI GIOVANILI DON MAZZI

Al Moe’s l’errore si corregge con un abbraccio Un incoraggiamento vale più di 89 rimproveri: la nostra Tremenda voglia di educare e prevenire! Oltre 450 insegnanti, provenienti da diverse parti d’Italia, hanno partecipato al convegno tenutosi il 2 ottobre scorso al salone Moe’s di Cavriana, dal titolo “L’intelligenza numerica: i processi di base”, organizzato dall’Associazione Educare Oggi di Volta Mantovana. Relatrice d’eccezione la dottoressa Daniela Lucangeli, ordinaria di Psicologia dello sviluppo presso l’Università di Padova, che ha coinvolto il numeroso pubblico con spunti di riflessione e proposte concrete per rendere accattivante lo studio della matematica a tutti gli studenti, anche a quelli con difficoltà. La dott.ssa Lucangeli ha evidenziato quanto il nostro sistema educativo inizi a porre attenzione sistematica allo sviluppo delle competenze numeriche solo verso i 6 anni, mentre la ricerca ha dimostrato che i meccanismi cognitivi di base sono innati e hanno bisogno di attenzione educativa al loro sviluppo fin dal primo anno di vita, così come già normalmente si fa per le abilità motorie e linguistiche. Sviluppando le abilità numeriche (innate) già dalla scuola materna o nei nidi si riduce del 76% il rischio di una successiva difficoltà di apprendimento negli studenti. Poiché ogni apprendimento è portatore di un’emozione, la relatrice ha esortato gli insegnanti a dare più potere alle emozioni positive, poiché sono quelle che stimolano e costruiscono, quindi incoraggiare e non rimproverare, dare fiducia, infondere ottimismo ai ragazzi, non creare meccanismi di paura che portano all’insuccesso e alla ripetizione degli errori. Bisogna creare un rapporto di alleanza con l’alunno ed elaborare insieme una strategia “contro” l’errore, non essere, quindi, giudici e valutatori, ma imparare a guardare il bambino negli occhi, chinarsi (fisicamente) alla sua altezza per diventare suoi alleati, accompagnarlo, stringerlo in un abbraccio empatico.

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Il compito degli insegnanti è, pertanto, importantissimo, e altrettanto fondamentale è la loro preparazione e formazione, per arrivare prima dell’insuccesso, dell’emarginazione, del disagio, della ribellione, della devianza. La Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi, costituitasi nel dicembre 2012, opera nel settore della prevenzione al disagio giovanile attraverso le 4 ruote educative di Exodus: musica e danza, sport, teatro e volontariato. La Fondazione intende promuovere la costruzione di una forte e radicata rete di soggetti del territorio, quali: istituzioni, enti, scuole, associazioni culturali, associazioni sportive, parrocchie.. e tutti coloro che intendono unirsi per collaborare e fare squadra. I Centri Giovanili sono luoghi di aggregazione e sano protagonismo giovanile, per dare un’alternativa agli adolescenti di oggi, arrivare prima del disagio e liberare una tremenda voglia di vivere. www.fcgdonmazzi.org Elena Benaglia Referente comunicazione Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi


NATALEdello SPORTIVO

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DIOCESI DI VERONA

Una cometa grigia per un Natale d’oro La cometa … grigia ... ma che spettacolo... e che viaggio lunghissimo! La notizia ha mosso interesse e simpatia per un “ragnetto” (il lander della sonda Rosetta n.d.r.) aggrappato a una massa nodosa nello spazio “uni”- verso incredibilmente raggiunto, ma in ogni caso infinito. Immagini ed emozioni viste al computer o su un altro display hanno anticipato la cometa sulla via di Natale. Cometa inedita la 67P/ Churyumov-Gerasimenko, se confrontata alle più consuete raffigurazioni di stelle e code giallo luminose. Dieci anni di attesa. Un tempo lungo, lunghissimo prima del ”goal”planetario. Un tempo infinitesimale... nella scansione cosmica. Chiedo “QuantoCosa” questo insegni: attendere anni la risposta sulla giustezza di calcoli e previsioni con milioni di variabili prima di una conferma. Un incontro pensato a 500 milioni di chilometri… Eppure si potrebbe adattare a un ragazzo che inizia un nuovo percorso scolastico, secondario o universitario. Oppure all’inizio di un’esperienza lavorativa. Startup della vita con orizzonti lontani che i nostri giorni anticipano. Attendere un evento: prepararlo, studiarlo, anticiparlo dentro cuore muscoli cervello... A impieghi alterni. Riprogettarlo una, due, tre, dieci volte ipotizzando scenari possibili e impossibili, futuri aperti e chiusi per noi è per altri nella vicenda della vita. Vale per la scuola che un bambino, un ragazzo, inizia e cammina senza guardare il domani, fiducioso che ci sarà comunque una meta. Con un “calcolo” non matematico ben più complesso dentro le piccole e grandi conquiste miste a delusioni sulla scena della crescita. Anche per chi guarda dalle finestre dei ricordi riconosce attese riassunte nella memoria di persone, stanze, banchi e pareti. Soggetti e oggetti concreti ancora sullo sfondo dei giorni. Vale per lo sport di chi prepara una stagione agonistica e immagina partite e gare. Nasce tutto prima, uguale e differente, nella mente di un dirigente, un allenatore. Il tempo denso dell’attesa, il tempo prima... che vorremmo scorresse veloce e che poi coccoliamo quando cerchiamo i ricordi. Forse non siamo la società del tutto e subito. La nostra esperienza ci parla continuamente di lunghe attese. L’attesa prepara anticipa, ma il racconto viene solo dopo... Anche quando si dice: “il gol era nell’aria”. Vale per il Natale e il suo Avvento che sbiadisce se i suoi riti sono solo “scontati” e stanchi. Cresce invece nei cuori se immaginiamo un incontro di speranza per il nostro oggi personale e sociale. Sarà bello viverlo fotografarlo insieme agli atleti delle società sportive cittadine e provinciali veronesi delle massime serie, accogliendo il messaggio augurale e natalizio del Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti giovedì 11 dicembre presso l’Istituto salesiano di Via Provolo. Nell’occasione incontreremo campioni-persone-vite, storie, famiglie, progetti, sogni di tante differenti provenienze unite nella stella del Natale a Verona. Il “suono” elettromagnetico registrato da Rosetta, che ha risvegliato dentro di noi un cosmo lontano, possa risvegliare l’esplorazione di mondi vicini altrettanto misteriosi e affascinanti da riscoprire e abbracciare. Buon Natale a tutti! Don Andrea Giacomelli

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IL CORNER DI TOMMASI

Sport, sport minori e... calcio Il 2015 sarà ricordato dal calcio come l’anno in cui… si è persa la memoria! I nuovi criteri di distribuzione delle risorse Coni allo sport italiano attraverso le contribuzioni alle Federazioni, alle Discipline Associate e agli Enti di Promozione vedono il calcio ancora una volta ‘finanziatore’ dello sport. Un passo indietro di qualche decennio vede il Totocalcio principale volano di risorse per l’intero movimento sportivo italiano fino agli anni Novanta del secolo scorso. Un accordo preso a suo tempo con il passaggio ai Monopoli della gestione delle scommesse aveva stabilito una percentuale fissa dei contributi girati al Coni da destinare al calcio. Era il 18% arrivato al 15% nel 2014 che verrà spazzato via nel 2015 quando anche la Figc rientrerà nei criteri di ripartizione che fino ad oggi non le riguardavano. Morale, il calcio ‘perde’ più del 25% delle risorse pubbliche a vantaggio di tutto il mondo dello sport. Il principio di fondo non è sbagliato, chi ne ha di più mette a servizio di chi deve emergere e che a livello olimpico ha più possibilità di portare medaglie. Ma un drastico cambio di direzione fa male a qualsiasi economia sana. Si poteva, si può ancora a dire il vero, ammorbidire il passaggio da calcio fuori dagli schemi di ripartizione a calcio uguale a tutti. Da appassionato di tamburello non posso non vivere sulla mia pelle la sensazione molto diffusa del calcio “viziato” e che la vuole fare da padrone dappertutto. “Si è giocato a tamburello” aveva detto Conte all’indomani della partita persa dalla Juventus in Champions League a Istanbul che aveva visto i bianconeri uscire anzitempo dalla competizione. Il senso sembrava spregiativo e poco elegante nei confronti di uno sport con una storia importante e una tradizione tutta italiana da far invidia a tante discipline più valorizzate. Credo che il concetto di mandare la palla in avanti senza due passaggi fosse alla base di quell’affermazione ma è passato comunque il messaggio di come il calcio si senta più dignitoso di altra disciplina. Alla base di questo nuovo modo di ‘accogliere’ il calcio all’interno del Coni c’è proprio questo eterno contrasto tra chi, il calcio, erroneamente si sente troppo diverso e chi, gli altri sport, erroneamente si sente troppo uguale. La campagna elettorale di Malagò si era basata tutta su questa dinamica, una testa un voto e sono molte di più le teste contro il calcio per non seguire quella linea. Ora però, da veronese che ha gioito per il ritorno in provincia dello scudetto (vinto la scorsa estate dal Monte peroni Marmi, ndr), vedo il lato buono del taglio dei contributi al calcio da parte del Coni. Chissà, infatti, che le risorse ridistribuite non aiutino anche il tamburello nella sua crescita nazionale e internazionale!

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COMUNE DI ISOLA RIZZA

Bambini, giochiamo a fare sport Domenica 21 settembre 2014, davanti ad un pubblico di circa 500 persone, si sono tenute le premiazioni dei bambini che hanno partecipato al 1° progetto di orientamento sportivo “Giochiamo a fare Sport” Svoltasi in concomitanza con la sagra settembrina di Isola Rizza e organizzata dall’amministrazione comunale con il patrocinio del Coni Veneto e Coni Provinciale, “Giochiamo a fare Sport” ha dato la possibilità ai bambini della scuola primaria di far conoscere e provare, gratuitamente, gli sport presenti nel territorio di Isola Rizza, affinché poi potessero scegliere in piena libertà e tranquillità quale attività svolgere durante l’anno. Molti sono stati i bambini che hanno aderito a questa iniziativa, andando ben oltre le aspettative dell’amministrazione e non solo, riscontrando un enorme entusiasmo sia da parte dei genitori che delle società sportive partecipanti. In queste tre settimane, dove si sono alternati sport quali Pallavolo- Karate- Calcio- Atletica e Tennis, i bambini si sono divertiti a giocare e ad interagire con i vari istruttori presenti, hanno potuto imparare e vedere da vicino ciò che ogni singolo sport poteva offrire loro. Gli istruttori, grazie alla loro esperienza e professionalità, sono riusciti a rendere particolarmente travolgente questa iniziativa, coinvolgendo ogni singolo bambino e insegnandogli le regole fondamentali dello sport: divertimento, disciplina, impegno e rispetto. Durante la serata si sono tenute anche le premiazioni degli atleti residenti a Isola Rizza che nel corso dell’anno 2013/2014 si sono distinti per meriti sportivi a livello internazionale. I riconoscimenti sono andati agli atleti: SCANDOLA STEFANO, campione del Mondo, Atene 2013, di Karate, Kata, Weapons e freestyle STRAZZER PAMELA, campionessa Mondiale Atene 2013 di Weapons GHELLERE ELENA, campionessa Mondiale Atene 2013 e Londra 2014 di Karate, Kata e Weapons LIMAROVA MARIANNA, campionessa Italiana 2013 - 2014 di Tiro Dinamico (ipsc) A questi atleti va un ringraziamento speciale da parte di tutta L’amministrazione Comunale per aver portato così in alto il nome di Isola Rizza. Non da ultimo si ringraziano le associazioni sportive che hanno aderito al I° progetto di orientamento sportivo “Giochiamo a fare Sport”: Aiki Team di Isola Rizza, ACD Isola Rizza, Associazione Tennis di Isola Rizza, Volley Nettuno di Ronco All’Adige e Atletica Selva di Bovolone. Devi Riboni Assessore allo Sport di Isola Rizza

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CITTÀ DI OPPEANO

Alexandra Stalder da Oppeano a gonfie vele! Nel 2013, all’età di 14 anni, Alexandra vinse il Meeting del Garda Optimist Fu la quarta ragazza, dopo 31 edizioni, a conquistare il prestigioso trofeo. E oggi è una delle giovani promesse italiane della vela La giovane promessa della vela italiana, Alexandra Stalder, è una oppeanese di 16 anni piena di talento e di grinta. Dopo essere arrivata 5^ lo scorso anno sul podio del Meeting Garda Optimist, manifestazione con oltre 1.000 iscritti, inserita nella prima settimana mondiale della vela giovanile, Alexandra ha trionfato anche nella competizione internazionale organizzata dal circolo vela di Torbole. Il suo allenamento costante e la disciplina l’hanno infine portata nello scorso mese di ottobre a partecipare all’esibizione internazionale di vela alle Bermuda, quale portabandiera del nostro tricolore. Per arrivare a questo importante traguardo la giovane campionessa aveva in precedenza già preso parte e superato le tre dure selezioni per accedere al Campionato euopeo di Optimist singolo e a squadre. Al campionato europeo è arrivata al 4° posto in assoluto e prima tra gli italiani. “Proprio per essersi distinta per la sua bravura e aver conseguito questo risultato, Alexandra è stata invitata a rappresentare l’Italia alla Renaissance Re Junior Gold Cup delle Bermuda: si tratta di una regata per adulti di grande importanza a livello internazionale”, spiega la mamma di Alexandra, Alice, che la segue con orgoglio in ogni campionato e gara. Tra l’altro nella Argo Group Gold Cup, che ha visto la partecipazione del Team Italiano Prada Luna Rossa con il timoniere Francesco Bruni, la giovane oppeanese si è distinta proprio per l’impegno e per l’ottima tattica agonistica. Il Sindaco e l’Amministrazione comunale colgono l’occasione per augurare ad Alexandra Stalder un “in bocca la lupo” per il futuro! Ufficio stampa Città di Oppeano

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COMUNE DI CAVAION VERONESE

Tamburello... a tutto gas! Chiusura d’anno coi fuochi d’artificio! Da Monte si trasferisce a Cavaion la squadra neo-Campione d’Italia di tamburello, e come ciliegina, una serata speciale con uno dei campioni più amati di sempre: Giacomo Agostini Andiamo con ordine. Da questo numero SportDi+ annovera tra i patrocini anche la Federazione Provinciale di Tamburello, orgogliosa di aver riportato dopo 28 anni lo Scudetto a Verona. Il maggior artefice di questo risultato è un imprenditore che opera a Cavaion e che ha fortemente voluto portare nel paese gardesano la sua squadra e parte del suo staff, ancora freschi di Tricolore. Si chiama Guido Peroni ed una persona seria e concreta “che crede molto in questo sport e soprattutto nel messaggio di sportività che deve trasmettere: l’ospitalità per gli avversari viene prima di tutto – ci racconta – e il terzo tempo non è un riempitivo ma una fase irrinunciabile dell’incontro”. Lo spirito è positivo, la voglia di fare molta, la fame ancora tanta, nonostante una stagione in cui ha conquistato a Monte un fantastico ‘Triplete’: titolo italiano, Supercoppa e Coppa Europa. “Sì, ma abbiamo perso la Coppa Italia, battuti dal Castellaro – ci ricorda con fermezza – e quest’anno sarebbe proprio bello portarla a

casa”. Non è ingordigia, ma consapevolezza dei propri mezzi, in primis delle persone che compongono la squadra e lo staff. Gente di valore, come l’allenatore Edoardo Facchetti, che sa che la parola ‘passione’ fa rima con ‘sacrificio’. Prendiamo la punta di diamante della formazione, il francese Yohan Pierron: di giorno lavora il marmo, la sera si allena e il fine settimana gioca talmente bene da essere stato ribattezzato ‘il Messi del tamburello’. Assieme a lui altri atleti di spessore come Luca Festi, Stefano Previtali, Federico Gasperetti (appena rientrato dal Solferino) e Saverio Bottero. Peroni ci racconta perché il suo percorso l’ha portato ora a Cavaion. “A Monte il ciclo era terminato: dalla serie D nel 2008 al 2014 la crescita è stata costante, ma la struttura era logisticamente carente. A Cavaion ho trovato un campo più attrezzato, un gruppo di amici pronti a collaborare e, soprattutto, sono nel posto in cui lavoro e quindi punto ad avere un maggiore ritorno d’immagine”. L’ASD Cavaion – Monte Peroni Marmi giocherà nell’impianto di località

COPPIA DEI CAMPIONI Yohan Pierron, francese, è attualmente considerato il più grande giocatore internazionale di tamburello.

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L’indimenticabile Giacomo Agostini è stato il più grande motociclista di tutti i tempi. Entrambi hanno Cavaion nel destino...

Montean, che ospita anche una seconda società di tamburello, sport che a Cavaion è sempre stato di casa. Importante per Peroni anche il ruolo del settore giovanile, con ben due squadre composte da ragazzi dai 10 ai 18 anni, che saranno seguite dallo staff del Tamburello Bardolino. ‘Ago’ punge ancora. Quindici titoli mondiali nelle classi 350 e 500, 18 titoli, 311 vittorie di cui 123 con validità mondiale e 10 affermazioni nel mitico TT. Questo è l’incredibile palmarès messo assieme da Giacomo Agostini, il più grande motociclista della storia, che il 5 dicembre sarà ospite in Corte Torcolo a Cavaion per presentare la sua autobiografia fotografica “GIACOMO AGOSTINI IMMAGINI DI UNA VITA” (Giorgio Nada Editore). Un appuntamento eccezionale fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, che vedrà il campione lombardo raccontare la sua vita a tutta velocità non solo come sportivo, sia in moto che in automobile (ha pure sfiorato la Formula 1!), ma anche come manager, attore e… protagonista di fotoromanzi! L’appuntamento è in Sala Turri presso Corte Torcolo a Cavaion, in via Vittorio Veneto 1, alle ore 20.00, con ingresso libero e la possibilità di acquistare l’opera autografata da Agostini. Angelo Indelicato Assessore allo Sport del Comune di Cavaion V.se


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Acque Veronesi S.c.a r.l. Lungadige Galtarossa, 8 37133 Verona

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(solo da rete fissa) Per chiamate da rete mobile a pagamento 199 127 171 Entrambi i numeri sono disponibili negli orari: 8,00- 20,00 da lunedì a venerdì 8,00-13,00 il sabato

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(sia da rete fissa da mobile Attivo 24 ore su 24)

Verona Ingresso Via Campo Marzo c/o AGSM Verona s.p.a. Lun - Mar - Mer - Gio dalle ore 7.45 alle ore 16.00 Ven dalle ore 7.45 alle ore 13.00

Legnago Via Ragazzi del ’99, 9 Lun - Mar - Mer - Ven dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Lun - Mer - Gio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

Bovolone Via Vescovado, 16 Lun - Mar - Gio - Ven dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Mar - Mer - Gio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

Nogara Via Labriola, 1 Lun - Mer - Gio - Ven dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Lun - Mar dalle ore 14.30 alle ore 16.00

Bussolengo Piazza della Vittoria, 20 Lun - Mar - Gio - Ven dalle ore 8.30 alle ore 11.00 Mar - Gio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

San Bonifacio Corso Venezia, 6/c Lun - Mer - Ven dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Mar - Mer - Gio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

Grezzana Via Roma,1 - c/o Uffici comunali Mercoledi dalle ore 9.00 alle ore 12.00 3° venerdi del mese dalle ore 9.00 alle ore 12.00

San Giovanni Lupatoto

Tregnago Piazza Massalongo, 13/A Mar - Gio dalle ore 8.30 alle ore 11.00

solo per pratiche del Comune

Via San Sebastiano, 6 c/o Lupatotina Gas Lun - Mer - Gio - Ven - Sab dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Mar dalle ore 9.00 alle ore 16.00

Villafranca Via dei Cipressi, 2 Lun - Mar - Mer - Ven dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Lun - Mer - Gio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

SPORTELLI DI CORTESIA:

solo per il supporto delle pratiche amministrative del singolo Comune

Caldiero Piazza Marcolongo, 19 - c/o Municipio Lun dalle 8.30 alle 10.00 Mer - Ven dalle 10.00 alle 12.30 Cerea Via XXV Aprile, 52 - c/o Municipio Gio dalle 9.30 alle 12.30 Colognola ai Colli Piazzale Trento, 2 - c/o Municipio Mar - Gio dalle 9.30 alle 12.30 Isola della Scala Via V. Veneto, 4 - c/o Municipio Ven dalle ore 10.00 alle ore 12.00

Tabellare Rev. 16-10-2014


Coni Verona “tanta roba” per lo sport scaligero Una sintesi delle attività svolte durante il 2014 del Coni Provinciale Verona. Tante le collaborazioni compresa quella con SportDi+ che, da novembre, ha trovato uno spazio esecutivo presso la sede di Cadidavid SPORTDI+ MAgAzIne La rivista sportiva che da più di sette anni viene distribuita nelle scuole di Verona e provincia. L’obiettivo del periodico bimestrale è creare un minimo di formazione e di cultura sportiva. È a disposizione in 120 scuole della provincia e può essere fatta la richiesta di patrocinio da parte delle amministrazioni comunali. Con il patrocinio si può distribuire la rivista sia all’interno del municipio che in tutti gli Istituti Scolastici di appartenenza. Inoltre, per le società sportive del territorio, c’è la possibilità di inviare segnalazioni e articoli per interventi o promuovere le proprie attività. Le società sportive del territorio possono farlo attraverso l’ausilio degli assessorati. Già diversi comuni inviano regolarmente ogni due mesi un articolo per lo sviluppo delle attività. Il magazine è possibile consultarlo anche al sito www.sportdipiu.net Da novembre il Coni Verona ha messo a disposizione di SportDi+ un ufficio presso la sede propria sede di Via Forte Tomba Tomba 7/a a Cadidavid. Una vicinanza che renderà la sinergia ancor più attiva e tangibile. Per info: 345.5665706 - redazione@sportdipiu.com

FACCE DA SPORT Stefano Gnesato, con l’aiuto dei fiduciari, ha avuto il merito di riportare il Coni Verona al centro dell’attività sportiva veronse, un punto di riferimento per Federazioni, Enti di promozione, Comuni

TeLeARenA Durante il programma condotto da Gigi Vesentini, Serie A e Diretta Gialloblù, sono già molti gli spazi che vengono dedicati al Coni. Prossimamente verrà sottoscritto un accordo con TeleArena che andrà a favore delle società sportive che vorranno partecipare alla trasmissione. Per info: coni@verona.it o redazione@sportdipiu.com

FOnDAzIOne CenTRI gIOVAnILI DOn MAzzI I Centri Giovanili Don Mazzi sono luoghi di aggregazione e sano protagonismo giovanile, per offrire una mentalità alternativa agli adolescenti di oggi: centri di divertimento sano, di confronto, formazione e sensibilizzazione sui temi giovanili aperti a tutti. Con la Fondazione si collaborerà durante le varie Feste Intercomunali che si svolgeranno nel territorio. Sono già stati individuati dei territori per ampliare le Feste dedicate alla promozione e alla iniziazione sportiva. La Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi intende “fare squadra” a livello nazionale e propone progetti ed eventi di sport, musica, teatro, volontariato e molto altro rivolti a chi crede ancora nella parte sana dei giovani. Per info: coni@verona.it oppure a info@fcgdonmazzi.org

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CONI

PIAzzA DeLLO SPORT SCALIgeRO Con DNA SPORT c’è stata la realizzazione della Piazza dello Sport Scaligero all’interno di Sport Expo. Come ogni anno Sport Expo cerca di portare qualcosa di nuovo, qualche elemento innovativo che possa arricchire sempre di più il grande contenitore di sport e divertimento. Per l’edizione 2014 la novità è stata la Piazza dello Sport Scaligero, progetto nato dall’idea di coinvolgere tutti i Comuni della Provincia di Verona, invitandoli a partecipare attivamente a Sport Expo. Ogni Comune ha così la possibilità di presentare le proprie proposte sportive, gli eventi e le attività del proprio territorio, un’occasione unica per tutti i visitatori di scoprire la ricchezza e le peculiarità delle singole realtà locali. Un progetto reso possibile dal prezioso supporto del Coni Point di Verona, che ha contribuito in questi mesi a promuovere l’iniziativa in tutta la Provincia di Verona. In allegato come fare per iscriversi e tutte le informazioni.

EVENTI SeTTeMBRe In SPORT - Venerdì 12 settembre a Verona, MENNEA DAY. L’evento è stato organizzato dal comitato provinciale di Verona in ricordo del record del grande indimenticato campione. - Sabato 13 settembre a Bosco Chiesanuova, ICE OPEN DAY – una Provincia sul ghiaccio. Seconda edizione di questa iniziativa che ha promosso la disciplina del pattinaggio su ghiaccio. - Domenica 14 settembre presso il parco dell’Azienda Speciale Terme di Giunone del Comune di Caldiero, Fiera dello Sport. - Sabato 20 settembre presso il Comune di Ronco all’Adige, 7^Festa Intercomunale dello Sport e presso l’istituto comprensivo scolastico di Illasi la Festa dello Sport. LO SPORT è UnA FAVOLA FeSTA nAzIOnALe DeLLO SPORT In occasione della Giornata Nazionale dello Sport – 100 anni di CONI, si è tenuto domenica 8 Giugno presso la facoltà di Scienze Motorie con la collaborazione del Panathlon “Gianni Brera – Università di Verona” il progetto LO SPORT E’ UNA FAVOLA, progetto didattico, culturale e sportivo per i ragazzi d’età compresa fra gli 8 e i 11 anni. CORSO AggIORnAMenTO Il corso di aggiornamento per tecnici ed istruttori organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport Veneto lunedì 13 e mercoledì 15 ottobre da tutto esaurito (più di 130 iscrizioni) verrà riproposto più avanti per tutti coloro che non sono riusciti a partecipare. I

corsi, così come i convegni o le serate informative che vengono realizzate in tutto il territorio, sono servizi programmati grazie alla collaborazione di docenti ed esperti di settore. Già a Verona, nel primo semestre del 2014, la SRdS aveva organizzato alcuni convegni relativi all’ impiantistica sportiva, alla gestione fiscale per le società sportive e alle metodologie sul corretto avviamento sportivo. Sul territorio per la possibilità di organizzare convegni o serate di sensibilizzazione sportiva, culturale e formativa. Già stati programmati nel 2014 nei comuni di Grezzana, Bosco Chiesa Nuova, Casteldazzano, Buttapietra, Isola della Scala, San Giovanni Lupatoto, Cologna Veneta (Liceo Scientifico). Per info: a coni@verona.it

PROSSIMI APPUNTAMENTI BeneMeRenze Martedì 2 dicembre alle ore 17,30 si svolgerà la cerimonia delle benemerenze sportive a Verona. Alla cerimonia vi parteciperanno le federazioni sportive, gli enti associati e di promozione sportiva. Il Coni assegnerà due premi all’allenatore e società sportiva che si sono distinti nella promozione sportiva e attenzione ai ragazzi. Saranno assegnati anche due premi speciali in collaborazione con SportDi+ magazine. gRAn gALà SAn gIOVAnnI LUPATOTO Il Coni collaborerà con il comune di San Giovanni Lupatoto al GranGalà dello Sport in cui si assegneranno due premi. Il Galà dello Sport si realizzerà sabato 6 dicembre e non si limiterà a premiare gli atleti del territorio di San Giovanni ma spazierà in tutta la provincia mediante le candidature presentate attraverso il bando. PROMOzIOne SPORTIVA neL TeRRITORIO Il Coni ha suddiviso il territorio provinciale in 12 zone che sono coordinate da Fiduciari Periferici. Come si sta lavorando in alcune zone è importante creare un rete collaborativa fra gli assessorati dei comuni coinvolti. Ecco perché nasce l’idea del Coordinamento Intercomunale allo Sport. Il Coordinamento è una realtà di unione dei vari comuni che si impegnano a collaborare assieme per realizzare progetti, manifestazioni ed eventi sportivi. Il tutto viene coordinato dal Fiduciario periferico. Tra gli eventi che maggiormente riguardano il Coordinamento c’è la Festa Intercomunale dello Sport e il Natale Intercomunale dello Sport. FeSTe InTeRCOMUnALI DeLLO SPORT Hanno già aderito nel mese di settembre 12 Comuni, 40 società sportive, oltre 1100 scolari della scuola primaria di primo grado.

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CONI

La mattinata è stata interamente riservata alle scuole mentre nel pomeriggio gli spazi sportivi sono stati a disposizione per tutti coloro che volevano continuare a provare le attività sportive. La manifestazione è stata organizzata dal Coni Verona, dal Coordinamento Intercomunale per lo Sport - Zona 12, Ufficio Scolastico Provinciale, Dna Sport Consulting, SportDi+ magazine, Panathlon Club – Università di Verona ed è stata Patrocinata dalle Federazioni Sportive, Accademia Sky Skett e Fondazione Don Mazzi. Il lavoro ha coinvolto le amministrazioni, gli istituti scolastici e tutte le società sportive del territorio. L’intenzione è quella di creare un equipe che aiuti l’avviamento alle Feste. Per info: coni@verona.it oppure telefona al numero 3400624572.

AnnUARIO DeLLO SPORT Si realizzerà entro il 2015 un annuario dello sport legato a tutte le società sportive grazie al supporto di Claudio Toninel, coordinatore dei fiduciari periferici. L’annuario verrà realizzato in collaborazione con SportDi+ magazine. L’aggiunta è quella di realizzare un annuario degli assessorati allo sport della provincia di Verona. Questo servirà per mettere in rete tutti gli assessorati. DALLA CARTA DeI DIRITTI ALLA CARTA DeI DOVeRI Si tratta di un’iniziativa del CONI Verona che vuole essere proposta e condivisa con tutti coloro che a vario titolo si occupano di formazione, promozione e divulgazione dell’attività sportiva. Il progetto vuole coinvolgere tutti gli Enti e i soggetti suddetti per creare, partendo dalla carta dei diritti dello sportivo (redatta dalla commissione tempo libero dell’ O.N.U.), la carta dei doveri degli atleti, dei genitori, delle società sportive e degli Assessorati allo Sport. La proposta è creare uno stretto contatto tra il territorio, il mondo sportivo, gli Enti Locali e la Scuola; oltre all’aspetto agonistico lo Sport ha delle valenze formative e sociali. LO SPORT è CULTURA, eDUCAzIOne e VALORIzzAzIOne DeL TeMPO LIBeRO La realizzazione di questo progetto si propone una diffusione di una cultura sportiva caratterizzata non solo dal rispetto degli avversari e delle regole ma anche della condivisione e dell’assunzione di doveri reciproci. Il progetto che viene proposto si compone di quattro momenti: - Il lavoro sul territorio della Provincia - Il lavoro di confronto e sintesi - Presentazione del progetto - Tavolo di confronto per le verifica e revisione del progetto Il lavoro deve essere coordinato tra fiduciari, Amministrazioni Comunali, Scuole e tutti gli Enti che si occupano di educazione e formazione. Si inizia analizzando la Carta dei Diritti dei ragazzi allo Sport stilata nel 2013 (chiedere al fiduciario) per proseguire

100 ANNI DEL CONI: LA FESTA DEL VENETO A VICENZA Il Veneto ha voluto festeggiare il centenario del Coni nazionale con grandi eventi ed iniziative di assoluto prestigio. Venerdì 17 ottobre al Teatro Comunale di Vicenza il libro “Olimpiadi – Gli eroi veneti” di Alberto Zuccato. Frutto di anni di ricerche del giornalista sportivo che ha raccolto le storie, le schede e le vicende degli atleti veneti alle Olimpiadi. A presentare l’opera accanto al presidente del Coni Giovanni Malagò, al presidente Coni Veneto Gianfranco Bardelle e a Luca Pancalli presidente del Comitato Paralimpico Italiano. Dopo la presentazione della pubblicazione a seguire sono stati premiati tutti i 107 atleti della veneti che hanno conquistato una medaglia ai Giochi Olimpici estivi, invernali e Paralimpici. Protagonisti dell’evento anche i atleti olimpici veronese che hanno ricevuto il riconoscimento. Questi gli “scaligeri”premiati a Vicenza: Severino Andreoli, Luciano Dalla Bona, Pietro Guerra, Eros Poli, Paola Pezzo, Tatiana Guderzo (ciclismo), Fabio Albarelli (vela), Sara Simeoni (atletica), Luca Devoti, Roberto Di Donna (tiro a segno), Sabina Valbusa e Fulvio Valbusa (giochi invernali), Stefano Giovanetti, Paola Fantato, Paolo Martini, Milena Balsamo, Carlo Piccoli, Michela Brunelli, Sandro Filipozzi (giochi paralimpici). Successivamente sabato 18 ottobre al Teatro Olimpico dalle 9.30 si è tenuto il forum “Sport & Scuola”, tappa del progetto “Il ruolo dello sport veneto nel panorama nazionale”. A presentare il programma degli eventi c’erano in sala Stucchi a palazzo Trissino il sindaco Achille Variati, l’assessore alla formazione Umberto Nicolai e Gianfranco Bardelle presidente del Coni Veneto. Presenti alla due giorni di Vicenza anche il Delegato Provinciale Stefano Gnesato e una nutrita delegazione del Coni Provinciale di Verona.

stilando una Carta dei Doveri della Amministrazioni Comunali, delle Società Sportive, dei Genitori e degli Atleti. Dopodiché si procederà alla raccolta dei lavori e al confronto di essi. Infine, in occasione della Giornata Nazionale dello Sport 2015 verrà la presentazione della Carta dei Doveri e di tutti coloro che l’ hanno preparata. Per info: Coni Point Verona – Tel. 045.8030601 - Fax 045.8030646

Federico Vaccari

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CALCIO A 5 di Davide Valerio

MSP Verona quando la passione fa 90! Da qualche settimana è iniziata la XXIV edizione del Campionato Provinciale MSP di Calcio a 5, organizzato come tutti gli anni dal Comitato Provinciale di Verona, che ad ogni stagione è sempre riuscito a superarsi Abbiamo avuto la fortuna di aver posto qualche domanda a due delle “menti” di spicco di MSP, ovvero Marco Portale (presidente del Comitato Provinciale di Verona) e Antonio Portale (presidente Regionale Veneto). Marco, racconta ai lettori di SportDi+ come si articolerà questo nuovo ed entusiasmante campionato. Il campionato è composto da ben 90 squadre, tutte racchiuse in gironi da nove. Sono confermate le tre categorie di A1 (due gironi), A2 e B (quattro ciascuna). Dopo la classica fase del girone all’italiana, le prime sei squadre di A1 e le vincitrici di ogni raggruppamento di A2, si sfideranno nel torneo dei playoff, dal quale ne uscirà soltanto una. Discorso diverso va fatto per le settime e le ottave di A1 e le seconde, terze e quarte di A2, le quali si sfideranno nel trofeo dei Playout, utile sia alla promozione/salvezza, sia per accaparrarsi un posto per i campionati regionali. Posto che verrà guadagnato anche dalla miglior squadra di serie B. Si giocherà da ottobre 2014 a maggio 2015. Detta così, sembra che si continui nella solita vincente direzione... Esatto, in questi tempi confermarsi con una formula collaudata è sempre più difficile e lo è ancora di più ogni anno che passa. Posso dire che rimane sempre una grandissima soddisfazione: ricordiamoci infatti che al nostro torneo partecipano ben novanta squadre che, unite allo staff organizzativo, agli arbitri, vogliono dire migliaia di persone. Tutte unite dallo spirito dello sport amatoriale, divertente e sano. L’ideale sarebbe arrivare a 100? Esatto, ci abbiamo anche pensato, ma abbiamo preferito rimanere a quota novanta, ce l’avremmo anche fatta, ma bisogna sempre contare le solite “indecise” che ritirano l’iscrizione a pochi giorni dall’inizio del torneo. Comunque nessun problema, già confermarsi, di questi tempi, è più che abbastanza e quindi sinonimo di successo. Dove si disputeranno le gare? Un po’ in tutta la provincia: uno dei campi principali è il Moss di San Floriano, ma poco distante

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troviamo lo Sporting Club di Arbizzano, il Centro Sportivo di Fumane e quello dell’Alpo. Nel comune di Verona troviamo il Centro Sportivo Junior, il Centro Sportivo De Stefani e soprattutto il Palaolimpia, il non plus ultra dello sport indoor veronese. Volevo aggiungere anche un’altra cosa: tutte, e dico tutte, le gare del nostro campionato si disputano al chiuso, un dato da non sottovalutare, vedendo anche i primi freddi di questo novembre. e dove potremo vedere sintesi, interviste, statistiche ecc? Praticamente ovunque. In TV la trasmissione “MSP IL PIANETA DEL CALCIO A CINQUE” è trasmessa da Telearena, Telearena Sport, Life Veneto TV, Prime Free e Challenger SKY 922. Non dimentichiamoci della carta stampata: del bimestrale Sportdi+, del quindicinale Verona Sette e de L’Arena dove tutti i giovedì potrete trovare tutti gli aggiornamenti del nostro campionato. E infine è giusto menzionare il sito www.mspverona.it, aggiornato praticamente in tempo reale con risultati, classifiche e marcatori e che presenta una sezione “videogallery”, per chi si fosse perso la puntata in televisione Aggiornamenti anche su www.sportdipiu.net C’è qualcuno che vuoi ringraziare? Oltre a tutti i miei collaboratori, grazie ai quali riusciamo ogni anno a proporre un prodotto vincente, non posso non salutare gli sponsor, che ogni anno ci sostengono. Ringrazio in modo particolare Ostilio Mobili con Giuseppe Cesari, Air Dolomiti, Kubitek, Diellesped, Trinacria C5. Antonio (che oltre ad essere presidente Regionale è anche responsabile del calcio a 5 a livello nazionale n.d.r.) ci puoi dare qualche piccola anticipazione sui campionati estivi regionali e nazionale? Come

nel Campionato Provinciale, anche con le fasi successive andiamo avanti nel segno della continuità. Confermate le sedi che ci stanno facendo compagnia da diversi anni, per il Campionato Regionale Rosolina Mare, nella cornice del villaggio Tizè, ormai destinazione storica di questa importante manifestazione. E Rimini per il Campionato Nazionale (nel quale Verona negli ultimi anni ha fatto passi da gigante con un primo ed un secondo posto), dove puntiamo a confermare le 20 squadre della passata edizione, che sono già state il record per un torneo nazionale amatoriale-dilettantistico che richiama squadre che provengono dal Piemonte alla Sardegna. Tornando al Veneto, sappiamo benissimo come lavora bene Verona. Ma le altre province? Sono assolutamente soddisfatto dal lavoro dei colleghi veneti: nelle ultime stagioni il numero di attività proposte sono in continuo aumento e, di conseguenza, lo sono anche i tesserati, che si sono incrementati su tutto il territorio del Veneto.

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INIZIATIVE di Alessandro Boggian

Con Opes Verona si festeggia la vita! Il 24 gennaio è in programma la manifestazione “Una festa per la vita”, con il patrocinio del Coni e in collaborazione con il portale Verona.Net e con Sport Di+. Una serata di sensibilizzazione, beneficenza e festa “Ci prefiggiamo di promuovere l’attività sportiva amatoriale in molteplici discipline sportive - ci racconta il vicepresidente Alessandro Boggian - sensibilizzando con appositi programmi e tecnici già i ragazzi delle scuole primarie e operiamo anche nel campo della formazione, realizzando in collaborazione con le Federazioni Sportive nazionali e svariate istituzioni locali, corsi di formazione”.

Opes è un ente nazionale di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal Coni, presente in tutta Italia con oltre 3.000 associazioni sportive affiliate. Nella nostra provincia è presente con un proprio Comitato Provinciale, guidato dal presidente Giampaolo Beschin e dal vicepresidente Alessandro Boggian, che è responsabile eventi sportivi, gare e della promozione. Ad Opes Verona sono affiliate una quarantina di associazioni sportive attive in vari sport tra cui calcio, pallavolo, equitazione, karting, biliardo, soft air, paintball, fitness, danza, trekking, barca a vela, nuoto, tennis, boxe e arti marziali. Il loro obiettivo è quello di aumentare la quantità e di migliorare la qualità dei servizi sportivi amatoriali e agonistici per tutte le componenti sociali, senza distinzioni politiche, sociali o di razza, promuovendo ed organizzando, senza scopo di lucro, numerose iniziative atletiche e ricreative, a carattere locale, provinciale e nazionale. Per loro lo sport è una palestra di vita che insegna a socializzare e crescere, che insegna ad impegnarsi e confrontarsi nella convinzione che l’importante è partecipare e dare sempre il massimo di se stessi.

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Per dare attuazione concreta a livello locale ai loro obiettivi hanno realizzato negli anni varie iniziative, tra cui la partecipazione alla Notte Bianca di Villafranca di Verona lo scorso mese di settembre, e altre sono in cantiere. Il prossimo 24 gennaio presso la discoteca Dorian Gray di Cadidavid è in programma la manifestazione denominata “Una festa per la vita”, realizzata da Opes Verona con il patrocinio del Coni ed in collaborazione con la rivista Sport Di+ magazine, il portale Verona.Net e le varie A.S.D. operanti sul territorio provinciale affiliate con Opes. Una serata di sensibilizzazione, beneficenza e festa. Di sensibilizzazione sull’importanza di una corretta conoscenza delle tecniche di primo soccorso nei luoghi dove viene praticata l’attività sportiva dilettantistica. Di beneficenza, perché una parte dell’incasso sarà destinata ad acquistare attrezzature di primo soccorso che saranno donate alle associazioni sportive del territorio. Di festa, con la musica dei migliori deejay e la presenza di atleti famosi veronesi. Opes Verona sarà inoltre presente con un proprio info point anche a Sport Expo 2015.

INFO Pagina facebook (Opes Verona) o contatta il Comitato Provinciale via e-mail all’indirizzo opesverona@gmail.com


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INIZIATIVE di Paolo Morana e Massimo Cussotto

Inverno+neve= P&M Eventi! L’estate 2014 verrà certamente ricordata come una tra le più fredde degli ultimi 20 anni… e se questo fosse un parametro per gli amanti della neve allora anche la P&M si attende un grande inverno 2014-2015! Per il sesto anno consecutivo proseguono infatti gli eventi della nostra associazione, che opera per la scoperta e la valorizzazione turistica della montagna veronese. Quest’anno la proposta è concentrata in due eventi per tutte le età da non perdere, entrambi con l’ormai classico utilizzo dello strumento più di moda in queste ultime stagioni invernali: le ciaspole. Sabato 14 gennaio 2015 ci sarà la CIASPOLESS 2015, un percorso in notturna con le ciaspole, seguiti dalle guide naturalistiche di Emozioni In Movimento, cena in rifugio tipico, servizio foto e tanto, tanto divertimento. Novità assoluta il percorso rinnovato, e il rifugio tipico per la cena ristoratrice dopo aver tracciato le proprie orme nella neve.

Ritrovo ore 18,00 alla casetta P&M a San Giorgio. Domenica 25 gennaio andrà in scena invece una novità assoluta: CIASCOLAZIONE, una camminata al primo sole con le ciaspole, per godersi il bello della neve mattutina. Al termine del percorso colazione alpina presso il rifugio Malga Malera, dopo aver esplorato il Vallone del Malera. Avventura per veri appassionati, viste le temperature glaciali delle mattine di fine gennaio, con partenza ore 9,00 dalla casetta P&M. I posti sono limitati per entrambi gli eventi, dunque è necessaria la prenotazione. Per chi volesse partecipare a entrambi gli eventi è previsto anche un pacchetto ICE, che comprende il pernotto al Rifugio Branchetto e un prezzo scontato per entrambi gli eventi. Ultima novità riguarda la linea P&M Shop, l’eshop collegato al sito www.pmeventi.com dove da questa stagione si possono trovare tantissimi vestiti, abbigliamento tecnico e attrezzatura da montagna rigorosamente marchiata P&M. La P&M vi aspetta prestissimo in Lessinia e vi augura buon inverno!

INFO P&M Eventi – www.pmeventi.com – info@ pmeventi.com – tel. 340 5351121 – pagina facebook: P&M San Giorgio Events

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PALLACANESTRO di Andrea Etrari

Un 2014 da incorniciare per il Basket Est Veronese Nato dall’integrazione dei settori giovanili del Soave Basket e della Pallacanestro San Bonifacio, il Basket Est Veronese, al suo primo anno di attività ha già raggiunto ottimi risultati, specialmente nel settore giovanile Stagione molto positiva quella che ha visto debuttare il Basket Est Veronese. Il progetto già al primo anno ha ottenuto risultati lusinghieri sia sotto l’aspetto tecnico, sia per la crescita dei singoli giocatori e per l’incremento dell’attività. Il fiore all’occhiello è rappresentato dalla squadra Under 17 che ha conquistato il titolo di campione provinciale, storico traguardo per la pallacanestro a Soave. Il gruppo allenato da Francesco Benedetti e formato da ragazzi nati nel 1997 e 1998 ha chiuso la stagione con un bilancio di 23 vittorie su 24 partite, vincendo il “scudetto” veronese della categoria nella final four organizzate proprio al PalaSoave in un’avvincente finale decisa all’ultimo secondo del tempo supplementare. La squadra Under 14, allenata sempre da Francesco Benedetti, si è imposta nel Trofeo “Città di Verona Gold”, riservato alle formazioni rimaste escluse dalle finali provinciali. “Un risultato importante - spiega il presidente del Basket Est Veronese, Mario Poli - perché è la testimonianza della crescita di tutto il gruppo, formato anche da giocatori del 2001, quindi un anno più giovani della categoria. Complessivamente l’attività ha ottenuto obiettivi oltre le aspettative, tutte le squadre si sono qualificate per le final four o per i playoff. Soddisfazione anche per i progressi dei giocatori, che hanno anche meritato l’attenzione dei responsabili Cna del Veneto, come Matteo Quadrelli ed Emanuele Ambrosi, chiamati per allenarsi con le selezioni regionali”. Proprio a Matteo Quadrelli è stato assegnato il premio di “Giocatore dell’anno 2014” in occasione della festa di fine stagione ospitata a giugno al PalaSoave. Durante la stagione il Basket Est Veronese ha schierato cinque squadre giovanili, una senior nel campionato di Prima Divisione (partecipando ai playoff) e due di minibasket. Oltre alle final four provinciali Under 17 sono state organizzate anche le finali Under 19, ospitate

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UNDER... OVER THE TOP Fiore all’occhiello della stagione e l’Under 17 che ha conquistato il titolo di campione provinciale, storico traguardo per la pallacanestro a Soave guidata dal presidente Mario Poli, l’ultimo a destra nella foto

al Palaferroli in tandem con la Pallacanestro San Bonifacio, e l’8° Trofeo “Città di Soave-Quadrangolare delle città murate” per Under 17, vinto dal Basket Est Veronese sugli sloneli del Kk Jesenice. Poi altri eventi come un allenamento della selezione femminile “Azzurrina” del Veneto ed Giochi Interregionali di basket unificato. Quest’ultima manifestazione, organizzata in collaborazione con l’Assessorato allo sport, ha accolto quattro squadre formate da giocatori e giocatrici con disabilità mentali: Pianeta Handicap Rovigo, Step Abano Terme e due formazioni della Grande Sfida Verona. “La presenza dell’amministrazione comunale conclude il presidente - è davvero straordinaria e abbiamo potuto contare su un sostegno costante a tutte le iniziative. Siamo grati al sindaco Lino Gambaretto, al vice Gaetano Tebaldi e all’assessore allo sport Vittorio Iannotta. Adesso il nostro progetto prosegue con l’obiettivo di coinvolgere altre realtà del territorio e quindi migliorare e allargare l’offerta per i ragazzi e le ragazze che vogliono giocare a basket tra Soave e San Bonifacio”.


Verona Basket 28 anni di grande pallacanestro Società tra le più attive del territorio veronese, il Verona Basket è anche attento a tematiche extra sportive come il “Sostegno a Distanza” di 4 bambini promosso da Save the Children Verona Basket, dopo l’ottima stagione 2013/2014, culminata con la vittoria nel Campionato Under 15, si presenta per il 28° anno di attività agguerrita nei vari campionati di Settore Giovanile e Prima Squadra. La società del Presidente Fabio Celebrano partecipa in questa stagione a 6 campionati: Promozione, U17, U15, U14, U13 e Esordienti. L’organizzazione esperta, attenta e puntuale opera secondo un programma che mira allo sviluppo personale e tecnico dei ragazzi, con uno staff molto professionale. Nelle prime fasce del settore Basket (dall’Under 13 all’Under 15) si cerca di aumentare le conoscenze tecniche ed ampliare le capacità psicofisiche dei ragazzi, ponendo attenzione sia alle caratteristiche individuali che cercando di costruire dei gruppi che abbiano la possibilità di ottenere risultati come squadra. Nella seconda parte delle categorie giovanili (Under 17 e Under 19), ai ragazzi viene proposto di “assaggiare” anche cosa vuol dire partecipare ad un campionato Senior. L’obiettivo quindi è quello di “far provare il campo” nel Campionato di Promozione al maggior numero di ragazzi, prima del termine del percorso nelle squadre giovanili La prima squadra è costituita per metà da senior (per lo più di formazione Verona Basket) e metà tra Under 19 ed Under 17, con Claudio Gastaldo come esperto coach e Paolo Gollin come dirigente responsabile. Il resto del Settore Giovanile è nelle mani di Davide Palumbo, con l’ausilio di Luca Bertoni e Mirco Giovannoni.

consenta ai partecipanti di conoscere i primi rudimenti di questo bellissimo gioco e, col passare delle annate, di prepararsi al passaggio da gioco-sport minibasket al basket delle prime fasce giovanili. Già 140 gli iscritti nei centri di Borgo Roma e di San Massimo, cui si aggiungono i 40 dei due corsi di avviamento al Minibasket organizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo VIII di Verona. Verona Basket aderisce al “Sostegno a Distanza” di Save the Children sostenendo 4 bambini. Inoltre, presso i propri tesserati, continua l’operazione Fair Play. Oltre a sviluppare l’attività nelle proprie squadre giovanili, Verona Basket forma ragazzi che proseguono poi l’attività in altre società, a seconda delle loro capacità e motivazioni. Il caso più recente è rappresentato da Alberto Elio che è approdato alla Reyer Venezia dove disputerà il campionato Under 15 Eccellenza.

Ancora più importante è l’attenzione che Verona Basket pone al serbatoio di formazione delle squadre giovanili e cioè il Minibasket (tutti gli Istruttori sono laureati o laureandi della Facoltà di Scienze Motorie e abilitati dai Corsi della Federazione) per offrire un programma adattato alle varie età dei partecipanti che, tramite un percorso di insegnamento specifico,

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VERONA, UNA PROVINCIA CHE FA LA DIFFERENZA

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VERONA, UNA CITTÀ CHE FA LA DIFFERENZA www.amiavr.it

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INIZIATIVE di Marina Soave

Amia partner ufficiale dello sport veronese È una delle aziende partecipate di Verona che più si adopera nel sostegno dello sport e delle iniziative legate alla scuola. Il presidente Andrea Miglioranzi fa un resoconto dell’attività e ci anticipa i progetti per il 2015

Presidente, Amia e sport sono di fatto un binomio consolidato... Quando dici Amia dici sport, dici solidarietà ma dici anche cultura, situazioni e momenti che spesso si incontrano. Lo sport è uno stile di vita, è una ragione di vita, e come tale va sostenuto, soprattutto per quelle fasce che hanno pochi mezzi di sostentamento, come ad esempio l’attività giovanile. Nelle aziende partecipate abbiamo un budget che riesce ad aiutare, con la politica di “un po’ per tutti”, quelle società che sono rimaste senza i contributi che purtroppo, a causa della spending rewiev, il Comune non riesce più a elargire. In un’ottica sinergica tra Comune e Aziende Partecipate riusciamo quindi a far fronte anche a queste esigenze.

Amia è partita con finanziamenti le eccellenze dello sport veronese per poi passare alle società dilettantistiche e alle giovanili… Abbiamo, se così si può dire, girato la piramide perchè ci siamo resi conto che le eccellenze hanno esigenze contributive che sono eccessive anche per noi. Le società dilettantistiche, che si fondano prevalentemente sul volontariato, hanno esigenze ovviamente più contenute. Ed è li che come Amia riusciamo a intervenire e ad essere, con cifre contenute, importanti per il sostentamento di queste realtà. Amia e scuola: un’altra sinergia importante. Certo. Abbiamo intrapreso un percorso di sensibilizzazione e di informazione diretta agli alunni. Gli stessi alunni che diventano, a loro volta, un veicolo per stimolare e rendere virtuosi genitori e famiglie. Lo stile di vita è fondamentale: da un lato c’è lo sport dall’altro c’è la salute. Tutto questo è il nostro core business e la nostra mission unitamente al rispetto della natura e dell’ambiente. Amia non l’unica azienda ad intraprendere questo percorso, sia chiaro. Noi, magari, lo facciamo meglio. Insegniamo ai ragazzi i corretti comportamenti: c’è chi li insegna nello sport, c’è chi nell’alimentazione, chi, come ad esempio

come Acque Veronesi, nel risparmio della gestione idrica. Noi promuoviamo il rispetto dell’ambiente, il riutilizzo dello scarto e del rifiuto differenziato, azione fondamentale per avere un risparmio alla base della catena alimentare. Questo è un nostro vanto ma lo è anche per la città di Verona, visto che siamo chiamati sovente, anche all’estero, a presentare il nostro modello di gestione aziendale e dell’ambiente. Come si è chiuso il 2014 e quali sono i progetti e prospettive per il nuovo anno? Il 2014 potrebbe divenire l’anno record per Amia per i suoi bilanci, per cui io sono estremamente soddisfatto. Questo ci consentirà di poter investire ancora di più sul territorio, sempre con oculatezza, perché vale sempre la regola vincente del “un po’ per tutti”. Alla fine del mio mandato, cioè a metà 2015, si coronerà, come amante del golf, un mio piccolo grande sogno. Amia sarà infatti main sponsor, insieme probabilmente ad AGSM, del City Golf, manifestazione molto bella che si svolge nel centro storico delle città. In Italia si svolgerà solo a Firenze e a Verona. L’evento ha una risonanza mediatica a livello mondiale per cui è una vetrina importantissima per la nostra città. Questo sarà il grande evento a cui Amia, se tutto verrà confermato, darà il suo supporto. Per il resto, come già detto c’è la volontà di stare vicini e sostenere tutte le società guida di qualsiasi tipologia di sport, con particolare occhio di riguardo a chi lavora e lavorerà nell’ambito giovanile.

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PALLAVOLO di Giulia Sambo

Calzedonia Verona la parola a Capitan Gasparini L’opposto sloveno classe 1984, al secondo anno consecutivo nelle fila del club gialloblù, è il punto di riferimento di un gruppo che ha le carte in regola per diventare la squadra rivelazione di questa stagione Messi in archivio i primi turni di andata del 70° campionato di SuperLega UnipolSai, il primo giocatore della Calzedonia Verona a prendere la parola sulle nostre pagine è il capitano Mitja Gasparini. L’opposto sloveno, premiato dalla Lega Pallavolo come “Best server” del campionato 2013-14 – con 47 ace è risultato infatti il migliore della scorsa Regular Season – ed eletto MVP del PalaOlimpia 2013-14 dal pubblico del volley veronese, ci racconta come è partita la stagione. Questa squadra è grintosa e determinata, basta pensare alla vittoria netta contro Trento conquistata dopo la difficile trasferta a Piacenza. Qual è il segreto di una reazione così vivace? Dentro di noi sappiamo di essere una squadra con grandi potenzialità. Ne eravamo convinti anche dopo la sconfitta a Piacenza. Volevamo riscattarci e la prima occasione era appunto la partita contro Trento, in programma tre giorni dopo. C’è stata una bella reazione che ha mostrato a tutti il vero volto del gruppo, quello che conosciamo anche noi. Il campionato è appena iniziato e la Calzedonia Verona ha già regalato belle emozioni. Ma il viaggio è ancora lungo… Abbiamo ancora tante sfide di fronte a noi, abbiamo già giocato contro squadre importanti. Eravamo consapevoli delle difficoltà iniziali, anche perché giocare in casa o in trasferta fa la differenza. Stiamo lavorando per migliorarci quando non siamo sul campo del PalaOlimpia e raccogliere più punti possibili anche altrove. In quale posizione della classifica finale vedi la Calzedonia Verona? Sicuramente dobbiamo dimostrare a noi stessi per primi che valiamo tanto. Ci vedo senza dubbio nelle posizioni di alta classifica: il

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VOLLEY E BASKET SALGONO IN CATTEDRA È stato presentato lo scorso 5 novembre al PalaGavagnin di Verona questo progetto dell’Università degli Studi di Verona in collaborazione con BluVolley Verona e Scaligera Basket

campionato è lungo e ogni domenica abbiamo l’opportunità di far fruttare il lavoro svolto in palestra. Quali doti e caratteristiche deve avere un capitano? Credo che un capitano debba avere prima di tutto fiducia nei mezzi del proprio gruppo. I miei compagni mi danno sicurezza, credo in quello che possono fare e dove possono arrivare. Dall’altra parte è fondamentale che la squadra appoggi il proprio capitano e abbia fiducia in lui. Nei momenti difficili io sono la persona ad entrare in ballo per invertire la situazione e renderla favorevole.

Interessante progetto dell’Università degli Studi di Verona in collaborazione con Bluvolley Verona e Scaligera Basket. Stiamo parlando di “Volley e Basket salgono in cattedra”, questo il nome dell’iniziativa che ha come finalità la piena integrazione tra la didattica accademica e la pratica sportiva di alto livello, in uno scambio proficuo che avvicina sempre di più l’Ateneo alle realtà sportive veronesi. In questo caso la pallavolo e la pallacanestro. Dallo scorso mese di ottobre la Calzedonia e la Tezenis si allenano a settimane alterne, ogni mercoledì pomeriggio dalla 14.30 alle 17.00, al PalaGavagnin (via Montelungo 3, Verona). Gli studenti e le studentesse dei corsi di laurea triennale e magistrale possono assistere agli allenamenti, nonchè interagire con lo staff tecnico e i collaboratori delle rispettive compagini. Un’opportunità molto significativa per gli studenti di Scienze Motorie che possono trasferire le informazioni dall’aula alla palestra, analizzare i programmi di allenamento atletico-tecnico, mettere a punto strumenti per prevenire gli infortuni per un recupero funzionale delle prestazioni, arricchire le loro esperienze con ricadute efficaci dal punto di vista accademico e professionale.

Sei il re degli ace del campionato italiano in carica. Riuscirai a mantenere il primato anche quest’anno? Si, ci proverò anche quest’anno. Si può fare!

«Oggi gli studenti hanno a che fare con numerose difficoltà per entrare nel mondo del lavoro – ha commentato il dott. Federico Schena, responsabile dei corsi di laurea di Scienze Motorie – Spesso manca la specializzazione: questa è un iniziativa che favorisce questo aspetto nella formazione. Si tratta anche di una bella opportunità per capire come due squadre di alto livello gestiscono vittorie e sconfitte. Solo vedendo in prima persona come si allena una squadra sul campo si può avere una preparazione sufficiente per provare ad aver un futuro. E’ un’iniziativa innovativa, unica in Italia. Studiare sui libri è importante, ma toccare con mano, interagendo con dei professionisti, è sicuramente un aiuto importante per il futuro». (Andrea Etrari)

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IL RICORDO di Michela Toninel

LASSÙ QUALCUNO CI AMA

Un toccante e dolce ricordo del giovane alpinista ANDREA ZAMBALDI, scomparso a soli 32 anni, mentre si accingeva a raggiungere la vetta del monte Shisha Pangma in Tibet

C

alore, colore, dolore, amore sono solo alcuni degli aggettivi che si possono usare per descrivere la lunga fila di luci apparse all’improvviso sul crinale Costabella la notte di sabato 11 ottobre. Il monte Baldo ha accolto una danza di fiaccole e luci frontali senza precedenti. Una lunga scia di caldi puntini colorati che hanno illuminato la cima della montagna e salutato il lago di Garda al ricordo, intenso e sempre vivace, dell’alpinista Andrea Zambaldi. Nonostante la pioggia e le nuvole grigie, che per tutto il pomeriggio hanno coperto il cielo, amici, colleghi, compagni di avventura e, in generale, amanti della montagna hanno raccolto l’invito a salire al rifugio Chierego per festeggiare il compleanno di Zambaldi: “Buon compleanno Andrea… da 8000 metri sopra il cielo”. Il sorriso di Andrea e il suo ricordo, di persona gioiosa e positiva, hanno accompagnato tutta la serata. Un compleanno speciale che purtroppo Andrea non ha potuto vivere di persona ma che ha di certo visto da lassù, dall’alto della vetta di 8000 metri del monte Shisha Pangma in Tibet. La salita di circa un’ora a piedi, dai punti di parcheggio dal sentiero Ottaviani o da Le Pozze, non ha scoraggiato nessuno. I primi a salire hanno potuto anche godere di un tramonto striato e fatto di linee arancio e rosso fuoco mentre, sul calare della notte, ha iniziato a scendere un leggera ma incessante pioggerellina. Incuranti del tempo, in più di 100 si sono organizzati per essere presenti ai festeggiamenti. Perché è stata proprio una festa! Un festeggiamento intenso e a tratti amaro,

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UN TRAGICO E BEFFARDO DESTINO Andrea Zambaldi è rimasto travolto da una valanga sullo Shisha Pangma assieme al suo compagno di cordata, il tedesco Sebastian Haag

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IL RICORDO

UNA VITA PER LO SPORT, UNA VITA DA SPORTIVO di Alberto Cristani

dovuto alla motivazione che ha spinto ad organizzare tutto questo, una timida tristezza che ha fatto da sottofondo e accompagnato i presenti fino a notte inoltrata. Sensazioni altalenanti con risa miste a ricordi, occhi lucidi e narrazioni di fatti esilaranti, racconti personali o scambi di battute tramite cui ognuno ha ricordato l’alpinista veronese Andrea Zambaldi. entrando in rifugio si capiva subito che qualcosa di magico e particolare stava succedendo. E l’atmosfera si e mantenuta, anzi, è aumentata dopo cena quando, accese le fiaccole, la cresta si è illuminata. La cima infuocata è stato un messaggio, per salutare Andrea dal monte Baldo, da un logo che lui amava e in cui spesso si recava per correre ed allenarsi. Arrivava qui appositamente da Bolzano, dove lavorava come marketing manager per Dynafit, o ci si fermava tra un viaggio e l’altro in andata o ritorno dalle note località montane italiane. La fiaccolata è stata anche una sorpresa e un saluto alla famiglia di Andrea che dal basso, dal paese di San Zeno, ha potuto godere dell’inaspettato e accorato spettacolo. Due scoppi (a ricordo di Andrea Zambadi e Sebastian Haag) e un fascio di luce rosa di un razzo da segnalazione hanno segnato la fine della fiaccolata tra l’emozione e l’energia positiva che ognuno dei presenti ha contribuito a creare. I puntini in vetta si sono visiti da lontano da Ferrara e da alcuni quartieri a ridosso della città di Verona. L’abbraccio per Andrea è arri-

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vato in lungo, in largo e di certo in alto! Questa serata, che nell’insieme è risultata essere gioiosa e serena, è legata ad un fatto triste, a una tragedia. Un evento complicato da spiegare perché difficile è solo immaginare cosa sia successo lassù. Sicuramente doloroso è il solo fatto di ricordarlo. Tutto ruota attorno alla figura, tanto carismatica quanto particolarmente solare, di Andrea Zambaldi. Andrea era un giovane alpinista di 32 anni, nato a Milano e cresciuto nella grande famiglia alpinistica veronese, appassionato di sport e di tutto quello che riguardava la montagna. Una passione nata grazie ad un corso base di speleologia (scienza che analizza e studia grotte e caverne), maturata con la pratica di attività come l’arrampicata sportiva, lo scialpinismo, il free ride, la corsa in montagna e sfociata in lavoro, professionalità ed esperienza. La notte tra il 23 e 24 settembre Andrea era sulla cima del monte Shisha Pangma in Tibet, assieme ad altri 4 alpinisiti (Benedikt Böhm, Sebastian Haag, Martin Maier e Ueli Steck), a poche decine di metri dalla vetta. Il team era carico e convinto di riuscire ad arrivare nella parte più alta della montagna a 8.027 metri. All’improvviso una valanga ha sorpreso il gruppo. Andrea e Sebastian sono scivolati sul pendio, tra la neve, e lì sono ancora oggi. A chi ha conosciuto Andrea, a chi ha condiviso con lui anche un solo piccolo pezzettino della propria strada, resta un ricordo: un pensiero felice fatto di mille immagini colorate accompagnate da un sorriso cordiale e due occhi azzurro cielo!

Doveva essere una grande sfida. Preparata nei minimi particolari da parte di chi, come lui, nei particolari trovava la perfezione. Andrea Zambaldi quel maledetto 24 settembre non aveva lasciato nulla al caso, ne siamo sicuri. Unica cosa che non “aveva sotto controllo” era la natura, quella compagna che ha sempre ispirato e dato un senso alle sue spedizioni. Andrea amava definirsi “uno sportivo polivalente” questo perché lo sport era per lui, oltre che ad un lavoro, anche uno stile di vita. Corsa, sci, bici, arrampicata con un unico denominatore: la montagna. Avevo personalmente conosciuto Andrea durante la conferenza stampa di presentazione della spedizione “due 8000 metri in 7 giorni” tenutasi in Sala Arazzi del Comune di Verona il 12 agosto. Fino all’ultimo ero stato in forse nel partecipare o meno. Un po’ per altri impegni, un po’ - sono sincero - perché pensavo si trattasse semplicemente di un’iniziativa pubblicitaria. Poi, alla fine, ho deciso di andare. Sono arrivato giusto in tempo per assistere alla conferenza, per scambiare due parole con l’amica Michela Toninel e per conoscere Andrea. Non posso dire di essere diventato suo amico,

questo no. Però in quell’occasione ho capito due cose: in primis che mi sbagliavo in merito alla spedizione ma soprattutto che Andrea era una bella persona, un ragazzo che trasmetteva positività, allegria e grande energia. Uno sguardo solare, una parlata a mitraglietta, tipica di chi non ha tempo da perdere ma che, non per questo, evita o liquida velocemente l’interlocutore. Prima di augurare a lui e ai suoi amici, il classico in bocca al lupo, ho proposto ad Andrea, una volta tornato dalla spedizione, di partecipare a una serie di incontri nelle scuole veronesi e di condividere con gli studenti la sua esperienza. Avremmo dovuto definire la cosa al suo ritorno. Avremmo… Non abbiamo potuto organizzare nulla insieme caro “Zamba” e ciò mi dispiace soprattutto perché sono convinto che avresti potuto comunicare con i ragazzi in modo coinvolgente, trasmettendo loro sensazioni uniche. Io nelle scuole ci andrò ugualmente ma sappi che anche tu sarai con noi e sarai ricordato ad ogni incontro - per quello che eri: un amante dello sport, della montagna, della natura. Un amante della vita. Ciao campione!


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16 Giro Lago di Resia o

Sabato, 18.07.2015 路 ore 17.00 路 15,3 km con corsa JUST FOR FUN, Nordic Walking e corsa delle mele per Bambini

Training Holidays con Fulvio Massini


A N O R A E T V S A I T R V O P I S D LO I I I T T T N U T U O P T T SO


BATTE

O V I T R O P S E R O UN CU

E T S E F E ON IONE

BUTUTTA LA REDAZ DA


PALLAVOLO FEMMINILE di Roberto Pintore

La isla Bonitta al coach della Nazionale di pallavolo Marco Bonitta. Un resoconto sui Mondiali svoltisi nel nostro Paese e che hanno visto le azzurre sfiorare l’impresa del podio (dopo il tracollo della Nazionale maschile) INTERVISTA ESCLUSIVA

Il traguardo dei Mondiali nel nostro paese, poteva essere la prova del nove per la nazionale di Piccinini e compagne. E così è stato. Un gruppo coeso e solidale di 14 terribili girls, tutte potenziali titolari, che si è subito dato da fare. Tutto bene, anche oltre ogni più rosea aspettativa, fino alla semifinale contro la Cina dove, complice anche un calo psicofisico, le azzurre hanno ceduto per 3-1. Addio finalissima. E successivamente addio anche al bronzo: infatti nella finale per il terzo e quarto posto Piccinini & C. hanno perso 3-2 contro il Brasile. “Il Mondiale Italiano – spiega Bonitta – è stata una vetrina internazionale strepitosa, per spettacolo e talenti visti in campo. La formula delle tre fasi è stata divertente e molto indovinata. Alla fine sono arrivate in fondo le 6 squadre più titolate. Le compagini che hanno disputato le due finali a mio parere erano davvero le più forti. Le altre, tra cui l’Italia, si sono battute con il massimo impegno. Anche Germania, Repubblica Domenica e Germania non mi sono dispiaciute. “L’Italia - prosegue il coach azzurro - ha sfiorato l’impresa. Le ragazze mi hanno impressionato per carattere, grinta e voglia di stupire. Con il passare del Mondiale sono state in forte crescita. Peccato aver bucato con il Brasile al tie-break! Siamo calati di forma, eravamo

molti stanchi. Tutta l’Italia - pallavolistica e non - è stata incollata davanti al piccolo schermo segno che il volley sta riscoprendo la sua vera essenza. E poi i 12.600 spettatori presenti al Forum nelle ultime nostre partite: davvero incredibile! Non dimentichiamo che nel cammino pre mondiale abbiamo subìto diversi infortuni che ci hanno un po’ condizionato la preparazione. Poi però è filato tutto per il verso giusto. Siamo partiti a fari spenti e siamo arrivati all’apoteosi”. C’è un segreto nell’Italia di Marco Bonitta? Il tecnico ravennate ha le idee chiare in merito: “Sembra una frase fatta ma, credetemi, il nostro segreto è stato il gruppo! Unito, tosto, determinato! Ogni componente della squadra ha sempre dato il massimo aiutandosi luna con l’altra. Le giovani come Chirichella e Diouf sono esplose. Ma tutte le altre hanno dato spessore. Un plauso va quindi all’intera rosa. Siamo ritornati a giocare a grandissimi livelli. Ora ci aspettano gli Europei 2015, ma ripartiamo da nuove certezze. Per il futuro sono molto fiducioso perché abbiamo un gruppo che vuole tornare a vincere. La concorrenza è tanta, come sempre, ma le giovani che abbiamo mi hanno fatto vedere grandissimi progressi. L’intelaiatura è ottima. Bisogna continuare su questa strada se vogliamo continuare a volare!”.


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CALCIO di Sabina Gandini

C’era una volta (e c’è ancora) l’AC Cavaion La società, fondata nel 1975, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 ha intrapreso un profondo cambiamento, inserendo nuovi associati e definendo in modo chiaro i ruoli gestionali Domenica 5 ottobre 2014 nella suggestiva cornice dell’Arena Torcolo di Cavaion, la società AC Cavaion insieme alle amministrazioni comunali, ha presentato ai numerosi partecipanti la stagione sportiva 2014/2015. Si è illustrato il progetto di sviluppo della società specialmente le collaborazioni che la uniscono ormai da cinque anni con la Montebaldina e l’Albarè Consolini e, per quanto riguarda il settore giovanile, da due anni con il Bardolino. Ad oggi i tesserati dell’AC Cavaion sono circa 180, a testimonianza che il lavoro degli ultimi anni sta portando i suoi frutti. Ma, per arrivare a questo risultato la strada è stata lunga e non priva di difficoltà. La società AC Cavaion nasce nel lontano 1975 su iniziativa di alcuni appassionati di calcio del paese (tra cui il presidente Silvio Lonardi) che volevano dare vita ad un centro di aggregazione sociale per i giovani del paese e delle zone limitrofe. Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 la società intraprende un profondo cambiamento, inserendo nuovi associati e definendo in modo chiaro i ruoli gestionali. Dal 2010 inizia la collaborazione con la Montebaldina per il settore giovanile. Questo si è rivelato un aiuto molto importante in quanto l’AC Cavaion non aveva tesserati a sufficienza per il proseguimento dell’attività dopo la categoria Esordienti. Ad oggi il rapporto tra AC Cavaion e Montebaldina è basato sul reciproco supporto. Questo comporta l’utilizzo degli impianti sportivi di Cavaion, Caprino, Costermano ed Albarè visto l’elevato numero di ragazzi che, negli ultimi 3 anni, è aumentato in maniera esponenziale fino a toccare quasi quota 400. Sempre dal 2010, grazie al lavoro di dirigenti e collaboratori, la società è ripartita dalla Scuola Calcio, alla quale dedica grande importanza e attenzione. Da marzo 2011 Il Vice presidente Stefano Giacomelli inizia i

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A guidare le due squadre Esordienti 2002 c’è Pietro Chiesa (in possesso di patentino UEFA B) che fa da supervisore a tutta la categoria Esordienti. Responsabile tecnica di tutta l’attività di base è Sabina Gandini la quale, oltre a coordinare tutto il lavoro degli allenatori, è a sua volta anche allenatrice dei Pulcini 2004 e dei Piccoli 2007. Sabina - in possesso di patentino per istruttori di Scuola Calcio - ha iniziato a giocare a calcio a Cavaion allenata da Diego Zampini, uno dei primi che ha iniziato un percorso di valorizzazione dei giovani e figura di grande riferimento per tutto il movimento. Alessia Bertoldi con le collaboratrici Sabrina e Antonella, da quest’anno gestiscono egregiamente il servizio di segreteria, svolgendo tutta la parte burocratica delle squadre, in collaborazione a Giacomelli che cura anche i bilanci societari, Gianfranco Pachera, dirigente della società, responsabile degli acquisti di abbigliamento, materiale tecnico, dotazioni delle squadre, allenatori e giocatori. Altre colonne portanti e essenziali per la società, sono Michele Ruzzenenti, Giuseppe Polinari e Dino Tramonte, insieme ad vari collaboratori “storici”, si occupano quotidianamente della gestione e manutenzione degli impianti.

colloqui con le amministrazioni comunali di Affi e Cavaion al fine di ottenere la gestione degli impianti sportivi. L’accordo viene siglato a fine 2012 a dimostrazione di un nuovo modo di collaborare tra settore pubblico e privato. La collaborazione positiva che si è instaurata con i due comuni ha portato a Cavaion la Nazionale Cantanti, sia a giocare ma, soprattutto, ad avere la sede sociale. A tale proposito, in attesa che il nuovo campo sintetico venga completato, l’obiettivo futuro dell’AC Cavaion è quello di ospitare squadre straniere e organizzare tornei internazionali. Coinvolgendo le realtà commerciali ed imprenditoriali (alberghi, ristoranti, cantine, ecc.) del territorio si potrà realizzare un interessante binomio sport-territorio che porterà visibilità e lustro a Cavaion e a tutte le zone adiacenti. 2014: stagione di grande cambiamento Il 2014 è la stagione del cambiamento. Tutto il lavoro iniziato nel 2010 sta finalmente concretizzandosi. Tutto il percorso svolto fino ad oggi è servito all’AC Cavaion per iniziare un nuovo capitolo della sua ormai quarantennale storia. Marino Gaiardoni, dirigente responsabile del settore giovanile, oltre ad essere impegnato nella sua attività lavorativa, dedica quotidianamente tempo e risorse per cercare di valorizzare i ragazzi e per creare nuove sinergie con altri comuni. Grazie a lui, a Moreno Battisti (Montebaldina) e Nicola Baietta (Bardolino), quest’anno sono stati individuati e scelti istruttori giovani, capaci e soprattutto qualificati. A loro tre spetta la gestione delle varie squadre della scuola calcio e l’insegnamento della nuova metodologia di allenamento, con il totale appoggio delle rispettive società, e dei loro team del settore giovanile: Cristian Comencini, Massimo Albrigo, Valter Rizzi, Mauro Maffei,Martinelli Vincenzo, Rizzi Claudio e Pachera Gianfranco.

40 ANNI E NON SENTIRLI Dal 1975 l’A.C. cavaion svolge la sua attività coinvolgendo centinaia di giovani ma anche un gran numero di adulti volontari e tecnici qualificati

Un ringraziamento speciale va genitori e sostenitori, che credono in noi e che con i loro piccoli gesti quotidiani ci permettono di portare avanti questa grande “famiglia” e ai nostri allenatori, che con la loro passione seguono tutti i nostri ragazzi in maniera eccezionale: Chieregato Simone, Banterla Mattia, Tomè Francesco, Doss Niklas,Nassi Dario, Boni Emanuele, Gandini Raffaele, Pighi Alessandro, Rizzi Claudio, Danielli Cristian, Giacomelli Stefano, Convertino Enrico, Martinelli Vincenzo, Giacopuzzi Riccardo, Aldrighetti Enrico,Venturi Enrico, Sabbadini Tiziano, Giannachi Samanta, Santoro Enrico, Tramonte Matteo, Simone Donato e Gianluca, Zampini Francesco, Dalle Vedove Andrea,e Peretti Alberto. La filosofia dell’AC Cavaion è quindi quella di valorizzare bambini, bambine e ragazzi, dando a tutti la possibilità di esprimersi al meglio e di sviluppare le proprie responsabilità. Non esiste selezione: a Cavaion tutti giocano e l’importante è divertirsi. Lo sport deve essere educativo e trasmettere in primis valori come amicizia, sacrificio, lealtà, unione. Valori che poi trovano riscontro nella vita di tutti i giorni, fuori dal rettangolo verde. Per vincere c’è sempre tempo…

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BU NE FESTE DALL’A.C. CAVAION 1975 / 2015

DA 40 ANNI TUTTA LA PASSIONE PER IL CALCIO


CALCIO FEMMINILE di Alberto Cristani

Il Valpolicella Femminile nelle mani di Luca e Paolo! La società presieduta da Flora Bonafini punta sulle “quote rosa” ma per la guida tecnica si affida alla coppia Fracassetti-Bittante, due tecnici preparati e di assoluto affidamento Paolo Fracassetti e Luca Bittante sono rispettivamente allenatore e preparatore dei portieri del nuovo Fimauto Valpolicella. Luca è all’esordio nel mondo del calcio femminile mentre Paolo ha già una buona esperienza, dopo aver guidato il Mozzanica in serie A. Luca e Paolo, una coppia nuova ma ben affiatata, che vuole guidare il “Valpo” verso traguardi ambiziosi. Sd+ magazine li ha intervisti in esclusiva. Cosa ti ha spinto ad allenare nel calcio femminile e da quanto sei in questo mondo? Paolo: Sono approdato al calcio femminile grazie al direttore sportivo del Mozzanica Giulio Brivio che mi ha contattato 3 anni fa per propormi la panchina della squadra bergamasca perchè stavano attraversando un momento difficile ed avevano optato per il cambio di allenatore. Ho accettato con entusiasmo questo incarico perchè era una nuova esperienza ed ero attratto da questo mondo in quanto ne avevo sentito solo parlare ma non ne conoscevo tutte le dinamiche. Ho fatto 3 anni al Mozzanica con ottimi risultati e sono rimasto con rinnovato entusiasmo nel calcio femminile nonostante alcune buone proposte ricevute dal maschile. Luca: Quando a luglio sono stato contattato dal direttore della Firmauto Valpollicella ho visto la possibilità di entrare in un mondo che non conoscevo. Visto che mi piacciono le sfide ho preso con grande onore questa occasione. É la mia prima esperienza nel calcio femminile e sono molto contento di quest amia scelta. Che differenze ci sono nell’allenare le ragazze invece dei ragazzi? P: Le differenze principali sono ovviamente i carichi di lavoro perchè la conformazione fisica è diversa e quindi vanno privilegiati alcuni aspetti rispetto ad altri. Sicuramente le donne mettono più disponibilità

DA PAOLO... Dopo 3 anni in serie A con il Mozzanica, Paolo Fracassetti ha deciso di “indossare” i colori rossoblù del Valpolicella

al lavoro e al sacrificio e sono desiderose di migliorare sempre. L: Io mi occupo dei portieri. È palese che a livello fisico ci sono differenze tra donne e uomini. Per questo nei mesi precedenti alla preparazione mi sono dedicato alla lettura di libri di anatomia. Credo i portieri siamo “una famiglia” dove fiducia e rispetto sono fondamentali. A livello tecnico-tattico non c’è differenza. Quest’anno il Valpolicella Femminile: quali sono le tue impressioni ad oggi? P: Con i dirigenti del Valpolicella c’è stato subito al primo incontro un feeling speciale perchè ho trovato

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CALCIO FEMMINILE

in loro ( in particolare nella presidentessa Flora Bonafini) dei valori umani che vanno oltre il calcio, ed una filosofia che ho apprezzato molto. È una dirigenza nuova, molto giovane ed affiatata, che è ripartita dopo la retrocessione con entusiasmo e con un programma ben chiaro ed auguro a loro di raggiungere gli obiettivi prefissati. La squadra è molto competitiva con ragazze di valore sia tecnico che umano per cui credo che possa far bene in questo campionato con delle buone basi anche per il futuro. L: Mi trovo in una società competente e con idee chiare determinate nel lavoro e un gruppo di dirigenti fantastici. Meglio di cosi! Che obiettivi vi siete posti per questa stagione, sia singolarmente sia a livello di squadra? P: L’obiettivo prefissato per quest’anno è quello di far bene e riscattare la retrocessione immeritata dello scorso anno. Le premesse ci sono tutte e la squadra sta lavorando nel migliore dei modi. L: Il mio obbiettivo è quello di trasmettere ai portieri la personale esperienza maturata in questi anni. Per me il portiere è il ruolo più bello! Il calcio femminile è purtroppo bistrattato. Secondo voi quali sono i motivi? P: Purtroppo il calcio femminile non è mai decollato perchè, mentre in altri paesi vengono fatti investimenti e promozioni, in Italia persiste una mentalità maschilista dove la donna che gioca a calcio non è per niente considerata, anzi viene etichettata con i soliti luoghi comuni di basso profilo. Bisognerebbe partire dalle istiuzioni e dalle scuole, sono cose che si ripetono da anni ma di concreto si è visto ben poco. L: Dal mio punto di vista mi viene da pensare alla discriminazione nei confronti delle calciatrici. Spesso si sente dire: “Sono donne che fanno un sport da uomini”. Niente di più sbagliato!

P: Gestire uno spogliatoio di donne è sicuramente molto più difficile perchè sono molto più complesse le dinamiche che si sviluppano in un gruppo di ragazze rispetto agli uomini. Credo che si debba lavorare di più a livello psicologico ma, una volta trovato il giusto equilibrio, dia anche maggiori soddisfazioni. L: Onestamente non posso rispondere a questa domanda perché ho ancora poca esperienza in ambito femminile. Devo fare la “gavetta”. Magari ne riparliamo l’anno prossimo… A livello di calcio giocato che esperienze hai avuto? P: Come calciatore ho giocato nella Brembillese a Bergamo, nel Lecco , nel Crotone, nel Savona sempre tra serie D e serie C. L: Ho giocato in quasi tutte le categorie fino in promozione con esordio a16 anni in prima squadra. Pregi e difetti l’uno dell’altro… P: Premesso che Luca lo conosco da poco, non riesco a trovargli difetti. Forse è troppo istintivo, mentre come pregio credo possa essere la passione con la quale lavora sul campo. L: Paolo è una gran persona sia umanamente sia sul campo ed ha grandi valori. Difetti? Forse parla un po’…troppo! (ride n.d.r.). Cosa ti aspetti dal 2015? P: Per quanto riguarda il 2015 vorrei contribuire a portare questo gruppo nella categoria che si merita. L: Personalmente tanta salute e calcisticamente tante soddisfazioni per il Fimauto Valpolicella!

... A LUCA! Alla prima esperienza nel calcio femminile, Bittante si è subito dimostrato tecnico preparato, determinato e molto motivato

Cosa vi piace di più del calcio femminile? P: Nel calcio femminile, rispetto al maschile, apprezzo la disponibilità al sacrificio e la voglia di apprendere e di migliorarsi che è molto sentite nelle ragazze. Inoltre una passione fortissima che consente di fare enormi sacrifici per stare a certi livelli. L: Sicuramente si impegnano molto ed hanno una gran voglia di imparare, con molta umiltà. È difficile gestire uno spogliatoio femminile?

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CICLISMO di Enrica Girelli

La Roccia della Valpolicella Nello scorso numero abbiamo conosciuto da vicino il promettente Edoardo Zardini, che dopo un’ottima prova al Tour of Britain è stato convocato tra gli Azzuri Elite insieme al giovane compaesano Davide Formolo. Ecco l’intervista In barba a tutte le probabilità! Solo così si può definire il fatto che nella rosa nella Nazionale Italiana di ciclismo quest’anno ci siano due atleti provenienti dalla nostra Marano di Valpolicella, un comune di appena tremila abitanti! In attesa che facciano una ricerca per verificare se nei veronesi scorra un particolare “gene del ciclismo”, accontentiamoci di definire Davide Formolo un vero talento dei pedali. Cito un solo fatto per tutti: quest’anno ai Campionati Italiani Davide, a soli ventun’anni, è arrivato al secondo posto, battuto in volata nientemeno che da…Vincenzo Nibali. Se queste sono le premesse, dove vedremo Davide Formolo tra qualche anno? Ho conosciuto Davide in occasione del primo raduno del suo Fan Club, che ha festeggiato il giovane campione nella piazza di Marano con un pranzo di beneficenza: un viso quasi ancora da bambino, dietro il quale però si nasconde un’atleta di enorme tenacia, tanto che viene soprannominato Roccia dai suoi fans. Davide, con la bici è stato subito amore sin da bambino oppure hai provato altri sport? Assolutamente amore a prima vista. Ho iniziato ad usare la bicicletta a sei anni e…non ho mai messo le rotelline! Avevo provato a giocare a calcio, come tanti miei compagni, ma vedevo mio fratello andare in bici e il mio interesse andava in quella direzione. A sette anni ero già iscritto alle mie prime gare. Qui in Valpolicella, come sai, il ciclismo, assieme al tamburello e al calcio, è uno sport molto sentito, e quindi ho avuto la fortuna di avere vicino a casa una squadra in grado di seguire gli atleti sin da bambini. Si può dire che tu nel ciclismo abbia davvero

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DEDICA SULLA ROCCIA Il giovane e talentuoso ciclista veronese ha voluto salutare i lettori di SD+ con una dedica speciale

“bruciato le tappe”, o sbaglio? Un pochino sì... Dopo tante stagioni di vittorie in Ausonia Pescantina, a diciannove anni sono stato contattato dal team Petroli Firenze per essere inserito nella selezione Under 23. Ho accettato senza alcuna esitazione e mi sono trasferito a Barberino del Mugello dove ha sede la squadra. In quel momento ho capito che dentro di me avevo scelto: il ciclismo sarebbe stato il mio futuro ed ero intenzionato a dare corpo ed anima in quello sport. E la scelta è stata davvero quella giusta, dato che negli under 23 ci sono rimasto ben poco: l’anno scorso, a 21 anni, il team Cannondale mi ha voluto nella sua rosa e sono passato tra i professionisti, molto prima del previsto! Raccontaci del tuo primo anno da giovanissimo “pro”. Quali sono stati i momenti più emozionanti e quali i più difficili? Credo che emozioni e difficoltà


BCC

Valpolicella Benaco BANCA

Radici diverse... valori comuni Sant’Anna d’Alfaedo

Caprino Veronese Costermano Garda

Marano di Valpolicella

Albarè

Bardolino

Valgatara Sant’Ambrogio di Valpolicella

Negrar

S. Pietro in Cariano Arbizzano Pescantina

Colà Sandrà Verona


CICLISMO

siano andate di pari passo. La Cannondale è una squadra che fa parte dell’UCI World Tour, quindi nel giro di poco sono stato catapultato ai massimi livelli del ciclismo mondiale. Questo primo anno doveva essere un periodo di “scuola”, dove avrei dovuto solamente imparare dai compagni e crescere personalmente. Invece sin da subito mi sono trovato di fronte a prove impegnative, nelle quali non ho voluto risparmiarmi: Stati Uniti, Canada, Tour de Suisse e poi il Campionato Italiano, dove sono arrivato secondo dopo Nibali. Ho cercato di dare il massimo sempre, volevo dimostrare a me stesso e alla mia squadra quanto valevo e quanto potevo dare. Dopo mesi di adrenalina alle stelle, sono arrivato ad agosto stanchissimo e quasi sconfortato dal troppo sforzo. Sto imparando a mie spese a dosare le forze e a scegliere degli obiettivi rispetto ad altri. Non c’è miglior scuola dell’esperienza.

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DA MARANO CON FURORE Davide Formolo è stato festeggiato dai tifosi durante l’innaugurazione del su Fan Club

Com’è il tuo rapporto con edo zardini, compaesano e avversario? Compaesano certamente, avversario solo in gara! Tra me ed Edo c’è grande amicizia e tanta, tantissima stima reciproca. Quando possiamo, ci alleniamo insieme sulle salite nella nostra Lessinia, e ci divertiamo un sacco. Puoi immaginare quanto sia stato emozionante sapere di essere stati convocati entrambi per i campionati mondiali di Ponferrada, a rappresentare con la maglia della Nazionale la nostra Valpolicella e Verona!


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SCHERMA di Alessio Faccincani

VeronaScherma ha riaperto i battenti! Nuova stagione e nuovi obiettivi all’orizzonte. Quest’anno infatti per la società veronese è atteso il definitivo salto di qualità Da cinque anni VeronaScherma produce interessanti talenti per il mondo delle lame. Adesso però è il momento di raccogliere realmente i frutti di tanto lavoro. L’interesse della scuola comunque non è esclusivamente rivolto agli agonisti. Dalla sua nascita VeronaScherma si è soprattutto imposta una missione chiara e definita: divulgare nella città scaligera il verbo della disciplina. Anche per queste motivazioni all’alba di questa stagione è stato rinforzato lo staff tecnico, con personale qualificato e di prim’ordine. Ecco nel dettaglio le principali novità dell’annata sportiva 2014-2015. Arriva Yegor. Una delle principali novità dell’annata ha un volto e un curriculum di assoluta rilevanza: lo spadista ucraino Yegor Putyatin. Yegor infatti nella sua precedente esperienza a Ravenna ha raccolto importanti gratificazioni. Convincerlo a trasferirsi a Verona è stata un’idea del fondatore della scuola Cristiano Magnani, pronto a scommettere sull’esperienza e sulle capacità educative di Yegor. « E’ un innesto importante per noi», assicura il fondatore di VeronaScherma. «Yegor curerà i talenti di spada della scuola, dalle più giovani leve sino ad un ruolo di supporto anche con gli agonisti. Personalmente sono estremamente contento di questa scelta. Il livello tecnico di Yegor può aiutare lo sviluppo di una nuova generazione di talenti scaligeri. Io ne sono certo». Uniamo le famiglie. Le novità in ogni caso non si fermano qui. VeronaScherma per questa annata propone anche innovative metodologie d’allenamento. Una, in particolare, è assolutamente speciale? «Abbiamo deciso di riunire le famiglie con la scherma», spiega Magnani. « Nello specifico stiamo già organizzando dei corsi di Yoga,propedeutici alla pratica

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LA GRANDE SCHERMA TORNA A VERONA VeronaScherma ha organizzato per il prossimo 21 dicembre presso la palestra Gavagnin una gara di qualificazione regionale di spada

della scherma, aperti ad un pubblico eterogeneo. Il nostro intento in definitiva sarà quello di riunire intere famiglie per la medesima pratica sportiva. Alcuni genitori dei nostri ragazzi hanno già accettato di buon grado la proposta. VeronaScherma ne è incredibilmente felice. Trasmettere determinati valori è un elemento basilare della nostra scuola. Speriamo che tale progetto si espanda a macchia d’olio». Ritorna l’agonismo in città. L’ultimo progetto di VeronaScherma poi è stato ufficializzato appena pochi giorni fa. La scuola veronese si è conquistata infatti il diritto di organizzare una gara di qualificazione regionale di spada allo storico palazzetto “Gavagnin”. Verona il prossimo 21 Dicembre ritornerà dunque ad ospitare una competizione sotto l’egida federale. «Sono ovviamente emozionato per questo», il comprensibile orgoglio di Cristiano Magnani, già proiettato su questa importante giornata. « Domenica 21 Dicembre Verona ospiterà finalmente un agonismo di alto livello. Sono felice che la nostra scuola abbia ricevuto questo attestato di stima. La Federazione ha mostrato grande fiducia nelle nostre capacità organizzative. Io e il mio staff adesso lavoreremo alacremente per evitare ogni possibile criticità. Tutto dovrà svolgersi nel migliore dei modi». Il 21 Dicembre, infine, VeronaScherma ha già programmato alcune attività collaterali alla competizione agonistica. «Quel giorno dovrà essere la festa della scherma veronese», conclude Magnani. «Per questa serie di motivazioni la nostra scuola ha in mente alcune attività collaterali. Ne svelo una, in anteprima, per le colonne di SportdiPiù: il 21 Dicembre al Gavagnin organizzeremo il Battesimo della Scherma, un’attività che consentirà a ciascun bambino di avvicinarsi in maniera ludica alla disciplina. Speriamo che Verona raccolga questa opportunità. Vi aspettiamo».

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VELA di Mimmo Palmieri

Navigare in internet? No! Navigare è una cosa seria! Da quando un uomo per la prima volta vide galleggiare un tronco e pensò che aggrappandosi avrebbe potuto raggiungere luoghi lontani, allora la storia cominciò a correre velocemente, aggiungendo capitoli su capitoli. Fino ad oggi “navigare” non è, come si divulga per tv, una connessione alla rete telematica di dati. Navigare è molto di più!! Navigare è curiosità, spirito di avventura, coraggio e noi di Est Garda Vela lo insegnamo oramai da 17 anni sul Lago di Garda. Proponiamo la navigazione a vela non come sport, ma come filosofia di vita: I valori dei grandi uomini di mare, per essere grandi uomini di terra. Lo diciamo ogni giorno ai ragazzi che si imbarcano con noi: essere leali, forti e coraggiosi sono valori importanti sempre, e seguire questi principi significa osservare una morale che purtroppo stiamo per dimenticare. Il “Progetto Vela Etica di Est Garda” viene riconosciuto sempre con maggiore valenza educativa, In particolare quest’anno, il 2014, è stato un anno da record, con oltre 2000 ragazzi imbarcati! Istituti e scuole superiori Italiane del Veneto, Lombardia, Trentino,

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Emilia Romagna ... e poi da Berlino, Monaco, Londra, Bristol gli insegnanti hanno portato i loro allievi per provare l’esperienza della “Vela Etica”. Fare in modo che i ragazzi si facciano delle domande, indurli a riflettere su temi importanti come il rispetto, l’alterità, il valore della vita, l’amicizia, ci riempie di entusiasmo e gioia. Usiamo le barche a vela come strumento per arrivare al cuore dei nostri allievi, per stimolarli a compiere emotivamente i passi indispensabili alla crescita della persona. Formiamo gli equipaggi che diventano organismi complessi e perfetti, in cui ognuno ha un ruolo importante in rapporto a se stessi e agli altri, considerando il “gruppo come risorsa”. La “magia” della navigazione in equipaggio insegna moltissime cose, la condivisione, per esempio, delle emozioni, creando un vissuto esperienziale di rilevante spessore. Il nostro metodo

coinvolge gli allievi per risvegliare il desiderio di avventura, la curiosità di conoscenza, la voglia di mettersi alla prova fronteggiando situazioni sconosciute fino a quel momento. In circa 18 anni di lavoro con i ragazziEst Garda Vela ha sviluppato una didattica volta soprattutto all’individuo come persona non solo come sportivo: durante l’esperienza “Vela Etica” gli allievi sono tenuti a eseguire delle prove durante la navigazione, che noi amiamo definire “di coraggio e di forza”: il recupero di un naufrago, il salvataggio ed il soccorso di un compagno in difficoltà, l’immersione sotto le barche in caso di bisogno. Si tratta di azioni apparentemente facili, ma che per i ragazzi invece rappresentano un problema, fronteggiando paure talvolta innate, ataviche, ancestrali, talvolta ingiustificate. Portiamo i ragazzi a vincere questi timori accrescendo la percezione di cosa significa limite nella realtà, e nella vita. Cerchiamo di fare in modo che si formulino poi delle domande accrescendo la consapevolezza e la coscienza del sè e l’alterità, non rimanendo mai indifferenti a cosa succede attorno e soprattutto alle richieste di aiuto. Venite a trovarci: saremo lieti di farvi diventare “Marinai per un giorno”!

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VELA di Claudio Perina

foto Guidone / Yacht Club Verona

Alla scoperta della vela insieme allo Yacht Club Verona Il risultato più importante per la storia della vela fu nel 1907 alla conferenza di Parigi quando furono poste le basi per l’istituzione dell’ IYRU Verona ha dato i natali a campioni vincitori di medaglie Olimpiche e titoli continentali e non c’è da stupirsi se una fra le piu belle case editrici di mare ha sede nella nostra città, se fra le più quotate velerie al mondo ha sede qui perché da oltre mezzo secolo i punti di riferimento per gli appassionati di vela sono le molte associazioni veliche presenti in Provincia ed in città, fra queste lo Yacht Club Verona. Da dove nasce il termine Yacht? Nel lessico comune “Yacht” (articolo determinativo) è spesso associato per lo più a costose imbarcazioni di ricchi personaggi. Nulla di più sbagliato anche se ogni imbarcazione ha la sua personalità ricca di charme esattamente come un’imbarcazione di lusso, lo yacht è il termine oggi largamente diffuso per indicare imbarcazioni a vela e trae origini antiche e, direi, poco nobili in quanto la storia della moderna vela sportiva affonda le sue origini nella lotta contro ma pirateria marina. A cavallo dell’settecento le rotte delle Indie Orientali erano infestate da pirati e, fra le principali prede, c’erano i navigli olandesi che spostavano le merci di valore fra l’Olanda e le colonie. Per rispondere ai continui assalti dei veloci vascelli dei pirati si svilupparono velieri veloci ed agili chiamati “jachtschip” (dall’Olandese JACHT che significa cercare, cacciare ) i quali avevano il compito di inseguire e catturare le navi pirata. Gli jachtschip erano cosi veloci e divertenti che sin da subito furono largamente usati anche a fini sportivi. La storia poi dice che gli Inglesi se ne siano impossessati restaurandoli e che il termine originale Olandese fu anglicizzato in Yacht per indicare definitivamente imbarcazioni a vela molto ma molto veloci. Gli archivi ci dicono che la prima manifestazione a vela fu la Cumberland Regata inaugurata nel 1720 e da li in poi si siano sviluppati regolamenti e manifestazioni

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spesso fatti ad arte per battere l’avversario di turno. Il risultato più importante per la storia della vela fu nel 1907 alla conferenza di Parigi quando furono poste le basi per l’istituzione dell’ IYRU e l’adozione di un regolamento Internazionale di Regata poi rifondato nel 1996 in ISAF. Sin da subito l’obiettivo principale fu la necessità di far capire che la vela sportiva non era uno sport elitario. L’attuale Presidente dell’ISAF in carica è il Dottor Carlo Croce a dimostrazione di quanto la vela Italiana sia considerata in ambito internazionale, un meritato premio per il sacrifico e la professionalità di tutto un movimento il cui valore è misurato in termini sportivi e numero di praticanti. Dal 1900 al 2012 le medaglie conquistate da atleti Italiani ai Giochi Olimpici sono 14 (3 oro, 3 argento, 8 bronzo) ma d’importanza notevole sono anche le vittorie e


partecipazioni ottenute a manifestazioni che non rientrano nel programma Olimpico ma non meno prestigiose come: l’Admiral’s Cup, Coppa America, Fstnet race, Sydney –hobart, Route de Rhum, Mini Transat, Middle Sea Race, Vendee Globe, Volvo Ocean Race, Giraglia e la Solitaire du Figaro dove il premio piu importante è portare a casa la vita! Nel 1973 quando 4 amici decidono di fondare l’associazione velica non hanno dubbi, i colori sociali saranno quelli della città - gialloblu - che con Sirio ( la stella più luminosa) formeranno il guidone sotto i quali passeranno migliaia di associati che rappresenteranno la nostra città nelle manifestazione organizzate nei mari più importanti al mondo. giuseppe Montemezzi, Giorgio Bighignoli, Marco Castelli e Giancarlo Piazzi per ovviare allo stop estivo dello Sky Club (mancanza di neve) fondano il Vela Club Verona che, dopo soli 4 anni, ottiene dalla Federazione Italiana Vela l’affiliazione e prende il nome di Yacht Club Verona iniziando attività. La prima sede in Piazza Cittadella, la seconda in via Stebb (Valverde), la terza in Via Albere e di questi giorni la nuovissima sede - interamente ristrutturata - nei locali interni allo stadio Marcantonio Bentegodi; un luogo insolito... si potrebbe pensare, in realtà il luogo più adatto per comodità, parcheggio e blasone in quanto molte associazioni sportive hanno proprio li la loro casa; vedere poi che un edificio cosi imponente trova vita anche quando non ci sono le partite di calcio è un vero spettacolo. La sede è stata assegnata dal Comune di Verona in virtù della regolarità di parametri richiesti - storia, attività sportiva, divulgazione, impegno sociale,

bilancio in ordine e solvibilità del canone d’affitto – e ci consentirà lo svolgimento di un programma fitto di didattica sia in autonomia che in sinergia con le altri associazioni veliche per il bene comune a favore dello sport della vela. È doveroso perciò ringraziare le persone del Settore Sport del Comune di Verona. Le componenti che partecipano alla realizzazione ed al successo di un’associazione sportiva sono molte e tutte hanno un’importanza notevole ma, innanzitutto, non vanno mai dimenticati i principi fondamentali per cui nascono e che sono: la divulgazione dello sport ed i suoi valori. Gli obiettivi che ci si prefigge devono essere raggiunti con puntualità e la vita sociale che si svolge nella sede vuole essere un punto di riferimento per tutta la città. Da quest’anno lo Yacht Club Verona e Sportdi+ saranno nelle scuole (assieme ad altri sport) per trasmettere ai giovani le esperienze di mare e di amore per la vela, parlare di ecologia ed Olimpiadi. Molto spesso ci si sente dire: “ Vai a vela? Beato te”, insomma chi sa veleggiare è oggetto di invidia ma non deve essere cosi perché’ avvicinarsi al nostro mondo non è difficile, basta scegliere uno degli innumerevoli circoli presenti nella provincia di Verona ed il gioco è fatto. Anche allo Yacht Club Verona c’è un intenso programma sportivo ed agonistico oltre che una buona attività invernale con i protagonisti del mare ed i loro racconti. Spero di essere riuscito a far comprendere che l’andare a vela è si uno sport; ma è anche, oltre uno sport, “way of life”, un modo di vita. Ulisse navigò per dieci anni. In lui è stato ravvisato il simbolo dell’uomo moderno e rappresenta l’allegoria della vita, lo si è detto tante volte. Alla prossima puntata con mondo della vela!

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APPUNTAMENTI | PODISMO a cura di Enrica Girelli

STRAVERONA RUNNING A BOURIFA Nato a Casablanca il 31 gennaio 1969 e allenato dall’ex-maratoneta ferrarese Massimo Magnani, Bourifa è stato ospite della neonata squadra podistica veronese per un momento di confronto e di allenamento

Correre a Verona a novembre e dicembre DOMENICA 23/11

LUNEDÌ 8/12

Corte Molon XC running 5^ tappa circuito duathlon MTB + corsa

DOMENICA 14/12

Caselle di Sommacampagna Marcia della Polisportiva Caselle km 5 - 9 - 16

SABATO 29/11

Monteforte d’Alpone XC running 10 Capitelli 6^ tappa circuito duathlon MTB km 17+corsa km 8,5

DOMENICA 30/11

Villafontana di Bovolone Caminada par le sette rive m 6 - 10 - 16

DOMENICA 7/12

Grezzano di Mozzecane Caminada nel contado dei Canossa km 6,7 - 13,1 Palesella di Cerea Marcia dei tre capitei km 6 - 12 - 19

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Piazza Bra, Verona Marcia del giocattolo km 6 - 12

Chievo Baita Alpina Caminada fra i campi del Cason km 5 - 9 - 16 Cologna Veneta Marcia del mandorlato km 6 - 10 - 18 Piazza Bra, Verona Paluani Christmas Run la corsa dei Babbi natale km 5 - 10

DOMENICA 21/12

Verona Borgo Santa Croce Marcia della Solidarietà km 6 - 11 - 17

VENERDI 26/12

Custoza Marcia di Custoza km 6 - 12

Straverona Running, nuova squadra podistica nata all’interno dell’associazione Straverona, in poco tempo ha creato un gruppo di atleti affiatati che partecipa numeroso alle principali gare del territorio e che organizza spesso momenti di incontro per correre in compagnia e in allegria. Un evento particolarmente speciale ed emozionante è stato l’allenamento che gli atleti hanno svolto lunedi 27 ottobre presso la pista di atletica “Gavagnin” di Scienze Motorie, facoltà con cui la Straverona Running collabora attraverso il Centro Preparazione alla Maratona. Per una sera, infatti, il preparatore tecnico della squadra è stato nientemeno che Migidio Bourifa, atleta di spicco della nazionale, 4 volte vincitore del campionato italiano di maratona e recentemente piazzatosi secondo alla 100km del Sahara. L’incontro era aperto anche ai rappresentanti di altre squadre podistiche veronesi, perchè la corsa deve essere in primis uno sport di condivisione. Bourifa si è dimostrato un atleta simpatico, di grande umanità e davvero molto disponibile, e ha fornito ai presenti numerosi consigli sull’alimentazione, la concentrazione, l’abbigliamento, la preparazione alla competizione. Il campione ha sottolineato più volte come lo sport, e in particolare la corsa, siano una grandissima scuola di vita, che ci insegna a non cedere mai di fronte alle difficoltà che inevitabilmente si incontrano. Al termine dell’allenamento è seguito un momento conviviale in cui Migidio ha raccontato alcune delle sue esperienze, tra cui quella nel Sahara, e ha ricevuto in dono la maglia di Straverona Running in ricordo della simpatica serata, che magari potrà essere ripetuta ancora il prossimo anno!



PODISMO di Cesare Monetti

Duo Half Marathon accende la sfida... e l’amore Torna l’appuntamento il prossimo 15 febbraio con la Giulietta&Romeo Half Marathon, ormai una grande tradizione per la nostra città di Verona. E per i lettori di SD+ un’offerta...speciale! Ottava edizione, sempre in crescendo, sempre migliore, sempre più partecipata tanto da aver avuto l’anno scorso più di 8mila podisti al via. Seconda mezza maratona in Italia, la più attesa della stagione e soprattutto il giorno dopo San Valentino, nella settimana di Verona in Love. Questa è in sintesi la Giulietta&Romeo Half Marathon 2015. È la gara degli innamorati, che si può correre anche in coppia con la speciale formula DUO HALF MARATHON, corsa a staffetta: 8km per il primo frazionista più altri 13km per il secondo componente del team. La formula è semplice quanto efficace: una corsa, due runner, un tempo cronometrato. È una manifestazione non competitiva libera a tutti, non vi è alcun obbligo di visita medica agonistica e ancora più bello e suggestivo…ogni prestazione sarà cronometrata con chip attivo così che vi sarà una veritiera classifica finale. Chi avere come compagno di squadra? Scegli tu perché potrebbe essere un tuo amico o amica, oppure la tua compagna d’allenamento o di vita. Vuoi rendere tutto ancora più elettrizzante? Forma con i tuoi amici diversi Team e…sfidatevi. “SportDi+ è letto da molti appassionati di sport che non hanno ancora avuto l’occasione per partecipare ad una manifestazione di corsa su strada divertente e emozionante - conferma Claudio Arduini direttore tencico di Veronamarathon - La Duo Half Marathon è la manifestazione giusta per iniziare a correre! I meno preparati possono fare la frazione di 8 km e chi ha già fatto qualche corsetta la frazione da 13km. Noi vi aspettiamo numerosi!”. “SportDi+ non è solo media partner della Giulietta&Romeo Half Marathon – spiega il direttore responsabile Alberto Cristani – ma anche parte attiva nella promozione della manifestazione. Uno

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degli obiettivi della nostra rivista quello di creare cultura sportiva: quale modo migliore per farlo se non invitare i nostri lettori a provare eventi come la Giulietta&Romeo Duo Half Marathon? Non contano le classifiche, conta divertirsi, stare in compagnia e soprattutto…stare bene!”. Per i lettori di SportDi + gli amici organizzatori della Giulietta&Romeo Half Marathon hanno riservato una piacevole promozione, bloccando il costo d’iscrizione a 35 euro fino al 31 gennaio. E’ sufficiente iscriversi online dal sito ufficiale www.giuliettaeromeohalfmarathon.it utilizzando il codice speciale che trovate qui nel coupon nella pagina in fianco.

LA DUO HALF MARATHON IN BREVE CODICe DA UTILIzzARe - GRDUOSPORTDPIU15 PARTenzA - Ore 10.00 dal Palazzetto dello Sport di Verona per il primo frazionista. Cambio al Palazzetto dello Sport con il secondo frazionista e arrivo dopo l’attraversamento dell’Anfiteatro Arena in Piazza Bra nel cuore di Verona.

MODALITà D’ISCRIzIOne - Le iscrizioni potranno essere effettuate solo ed esclusivamente online attraverso il portale www.enternow.it. QUOTA ISCRIzIOne Speciale…fino al 31 gennaio 2015: € 35,00 alla coppia (Risparmio 10 euro) Dal 1 al 10 febbraio 2015: € 45,00 alla coppia MeDAgLIA UFFICIALe eD. 2015 Ogni finisher riceverà in zona arrivo la medaglia ufficiale dell’edizione 2015.

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TAMBURELLO di Alberto Cristani

Verona capitale (e campione) del tamburello italiano Il gioco del tamburello potrebbe sembrare uno sport semplice, ma in realtà richiede una grande forza e soprattutto riflessi sempre pronti. E a quanto pare i veronesi hanno ripreso ad interpretarlo molto, molto bene Verona è attualmente una delle province con più squadre di tamburello a livello nazionale. A Verona, e precisamente a Monte, è arrivato lo scudetto del campionato di serie A 2014. Abbiamo intervistato il presidente della Federtamburello Verona Luigi Baruffi il quale ci ha spiegato dove e come si articola questa disciplina sul territorio scaligero. Presidente Baruffi, come si sviluppa il tamburello a Verona? Il Tamburello veronese era in una fase di decrescita. Il nuovo Comitato Provinciale insediatosi il primo gennaio 2013, ha dato un forte stimolo per farlo uscire dalle secche, con diverse iniziative attraverso: manifestazioni sportive provinciali e nazionali, corsi preparatori, incontri vari con le Società. Continua tuttora la spinta propulsiva, ma siamo in un momento difficile a causa della crisi. Non ci scoraggiamo, attuiamo continuamente nuove azioni idonee allo sviluppo del nostro Sport.

Quante Società sono presenti nella nostra provincia? Nella nostra Provincia sono iscritte ventidue Società con sessantasei squadre, di cui: trentatré di serie A-B-C-D, e trentatré Giovanili: Pulcini, Esordienti, Giovanissimi, Allievi, Juniores. Quali sono le élite veronesi? Qui dobbiamo fare una distinzione. Abbiamo delle élite sportive come il Monte fresco Campione d’Italia serie A, PAROLA DI il Sommacampagna eccellente squadra di serie A, Il Palazzolo femminile sempre di serie A e l’Arbizzano PRESIDENTE femminile di serie B. Ma anche nelle altre Serie si Luigi Baruffi, distinguono. Per la serie B il Fumane, neo promosso bergamasco, è in serie A; per la C Negarine e Mazzurega promosse presidente in B il Mazzurega; per la D Villafranca, Fumane CaFIPT Verona valcaselle e Povegliano tutte promosse in C . Anche da dicembre i Master hanno vinto di nuovo il Campionato Italiano. dello scorso anno. Abbiamo delle élite societarie che oltre all’impegno Sotto, festa per il Monte Peroni Marmi che dedicano alle squadre superiori, si prodigano con grande capacità e volontà al settore giovanile, campione d’Italia sviluppandolo in maniera egregia. Il tamburello veronese come si pone a livello nazionale. Se guardiamo l’albo d’oro, Verona è la Provincia numero uno con 25 Campionati Italiani di serie A vinti, seconda Genova con 18, terza Asti con 13, quarta Alessandria con 10. Quest’anno abbiamo vinto il 25° con il Monte Peroni Marmi. Siamo molto competitivi anche con le squadre di serie B, C, D. Questo ci conforta e ci sprona a fare sempre meglio. Tamburello giovanile: quali prospettive? È un settore, che per quanto ci riguarda va sviluppato. Non solo dal punto di vista numerico come squadre, ma anche da quello tecnico. Infatti ci riesce difficile contrastare le province più forti. Stiamo lavorando molto nel settore Giovanile; possiamo affermare che

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TAMBURELLO

l’ottanta per cento delle nostre iniziative è dedicato ai giovani. Alcune nostre Società stanno lavorando intensamente nel settore. Come Comitato promuoviamo il Tamburello in Piazza in alcuni comuni dove una volta si giocava, e ora non più. Partecipiamo da due anni al Expo Sport e al Tocatì. Stiamo ora ripartendo dalle scuole; abbiamo appena concluso un corso di Tamburello a docenti di Educazione Fisica. Dal 9 novembre iniziano i Campionati Provinciali Indoor al Palasport di Fumane. A giorni faremo un corso ad una ventina di nuovi Giudici di Gara. Carne al fuoco ne mettiamo, siamo convinti che riusciremo ad ottenere i risultati sperati.

è ciò che la Federazione sta facendo con il massimo sforzo . Oltretutto servono più tecnici preparati, che stiamo addestrando. Abbiamo molta fiducia e volontà di riuscire a far crescere il nostro Sport, stiamo già rilevando un aumento di interesse e di partecipazione verso il Tamburello. Continuiamo così.

MONTE TRICOLORE Ancora un’immagine della festa scudetto per la società di Monte che dalla prossima stagione giocherà a Cavaion

nella squadra del Cavaion Monte Peroni gioca il “Messi” del Tamburello, giusto? Giusto, è francese si chiama Yoan Pierron, ventottenne: Campione del Mondo open, cinque volte Campione d’Italia, una volta di Francia. Oltre alle notevoli capacità atletiche, esprime uno stile di gioco impeccabile, ed è un gran piacere vederlo giocare. Cosa si può fare, non solo a livello di Federazione, per far crescere ulteriormente e in parte rilanciare questo glorioso e storico Sport? Non è facile. Oggi crescono notevolmente gli sport televisibili, il Tamburello lo è poco. Una pallina grossa come quella del tennis su un campo di 80 metri di lunghezza, a fondo campo televisivamente è difficoltoso individuarla. E’ uno Sport povero, ma certamente molto bello ed accattivante per chi lo prova. È caduto un po’ in disuso, va ravvivato, svecchiato ed internazionalizzato;

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BOCCE di Giorgio Pelosato

Le bocce, concentrazione mentale e gesto tecnico Il Comitato Provinciale di Verona ha sede in Via Montelungo, 3 in Borgo Venezia ed è l’organo che rappresenta le numerose società bocciofile presenti in città e provincia Il gioco delle bocce ha una tradizione antichissima: in Turchia sono state ritrovate alcune sfere in pietra antenate delle attuali bocce, che risalgono circa al .7000 a.C.; anche in Egitto sono stati trovati degli oggetti simili in una tomba, risalenti al II millennio a.C..Nel gioco “moderno” le bocce erano realizzate in avorio, risultavano quindi molto costose soprattutto perché l’omogeneità delle zanne di elefante, da cui erano ricavate, è variabile per cui in media era idonea una zanna su cinquanta. Il gioco continuò a evolversi fino alla versione attuale in Italia, per poi diffondersi nel mondo grazie agli emigranti italiani. Attualmente le bocce sono costruite con sofisticate resine, praticamente sono indistruttibili e i costi sono molto contenuti. Con € 200,00 (4 bocce e un paio di scarpe apposite) e un costo di circa € 4,00 ora per utilizzo campo da gioco (1 euro a giocatore se in campo giocano due coppie) un neofita può iniziare l’attività bocciofila. La Federazione Italiana Bocce è considerata la più prestigiosa e punto di riferimento per tutte le federazioni nazionali di bocce nel mondo, è ciò è dovuto al fatto che ancor oggi è la più titolata ed ogni anno con i suoi atleti conquista titoli mondiali nelle varie specialità. La Federazione ha sede a Roma ed è presente sul territorio in modo capillare rappresentata da Comitati Regionali e Comitati Provinciali. Il Comitato Provinciale di Verona ha sede in Via Montelungo,3 (Borgo Venezia) ed è l’organo che rappresenta le numerose società bocciofile presenti in città e provincia. Compiti del Comitato è quello di favorire l’aggregazione sociale tramite la pratica del gioco delle bocce e far si che i bocciodromi diventino punto di riferimento per la vita sociale di tutte le fasce di età presenti sul territorio. Il Comitato Provinciale attualmente è costituito dal

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presidente Giorgio Pelosato, vicepresidente Francesco Busato, consigliere settore Arbitri Sandro Sartori, consigliere settore Femminile e Giovanile Elodia Vedovelli, consigliere settore Volo Rinaldo Fasoli, consiglieri settori Tecnici e Atleti Daniele Alessi e Luigi Bertamè. Il Comitato Provinciale di Verona è tra i più prestigiosi d’Italia per quanto concerne l’organizzazione, e l’ospitalità. Con la presidenza di Mario Barosso e di Lorenzo Gasparato – e con la collaborazione del loro staff - negli anni scorsi si sono

CAMPIONE D’ITALIA Il veronese Medardino Pinelli (nella foto, con Rizzoli a sinistra e Viola) si è preso la corona di campione nazionale degli over 60 di categoria A raffa


BORSE DI STUDIO PER GLI STUDENTI Al fine di favorire la diffusione e la pratica dello Sport delle Bocce tra i giovani nell’ambito della Provincia di Verona, la Federazione Italiana Bocce Comitato Provinciale di Verona istituisce n. 4 Borse di Studio del valore di € 300,00 ciascuna per ragazzi e ragazze iscritti alla scuola Secondaria di Primo Grado (Prima, Seconda e Terza Media). Agli iscritti sarà richiesta la partecipazione a un corso atto all’apprendimento delle modalità, della pratica e del regolamento di Gioco dello Sport delle Bocce. E’ prevista una competizione finale. Le borse di studio saranno ripartite una per società e alle prime quattro che ne faranno richiesta. Qualora il Comitato in questa iniziativa sia supportato da uno sponsor le borse di studio potranno essere aumentate di numero ed estese ad altre società richiedenti. Per attivare la Borsa di Studio TORNEO DI BOCCE deve essere raggiunto il quorum di 12 iscritti alla società. Qualora una società bocciofila abbia 26 iscrit“andiamo a punto insieme” ti al concorso, i ragazzi e ragazze IVa EDIZIONE aderenti saranno suddivisi in due gruppi e ciascun gruppo concorrerà dalle ore 17 alle ore19 per una borsa di studio. In pratica se presso uno stesso istituto scolastico preCSI BOCCIOFILA BORGO ROMA Centro Sportivo “AVANZI” - Via F.Gioia, 3 - Verona senta 26 iscritti, saranno assegnate con la partecipazione degli atleti con disabilità del Progetto “Handicap & Sport - La Grande Sfida” 2 borse di studio. • “CABIANCA” VERONA • “AVANZI” VERONA

con il patrocinio di:

CSI Verona - Progetto “La Grande Sfida” tel. 045.8204031 int.4 - fax. 045.974198 e-mail: lagrandesfida@tiscali.it www.csiverona.it/lagrandesfida

Assessorato allo Sport V° CIRCOSCRIZIONE

LaGrandeSfidaCsi

“LA GRAnde sfida”

svolti nella nostra città i Campionati Italiani, la Coppa Italia ed altre manifestazioni di livello nazionale. Le società bocciofile affiliate alle FIB di Verona sono 28 e gli atleti iscritti sono diverse centinaia. Attualmente le gare sono settimanali , serali a coppie o individuali , ma il mondo bocciofilo veronese negli ultimi tempi ha lanciato iniziative, recepite anche su scala nazionale, rivolte allo svolgimento di gare più moderne ed accessibili anche a coloro che vuoi per motivi di studio, vuoi per motivi di lavoro non possono permettersi di praticare questo sport causa orari incompatibili con le proprie attività. La FIB Verona, per favorire l’approccio a questa disciplina, ha istituito 4 borse di studio del valore di € 300,00 cadauna indirizzate a gruppi di studenti (vedi BOX). Due di queste borse di studio sono state già assegnate all’associazione veronese LA GRANDE SFIDA… Continua, guidata dall’entusiasmante Roberto coadiuvato dalle collaboratrici Alessandra e Patrizia. I dettagli del programma sono in fase di definizione ma a larghi linee si può anticipare che una borsa di studio sarà destinata ai portatori di handicap mentre l’altra sarà destinata a ragazzi-studenti loro accompagnatori. Il Comitato Provinciale FIB di Verona, per questa opportunità che gli viene offerta, deve ringraziare Stefano Gnesato delegato provinciale CONI, Alberto Cristani direttore di Sportdi+ e Gigi Vesentini conduttore del format TeleArena Serie A. Un grazie di cuore a questi amici per aver creato i presupposti per questa bellissima partnership tra federazione Bocce e LA GRANDE SFIDA… Continua. Cari lettori rimanete sempre sintonizzati perché vi daremo altri aggiornamenti sui nostri cari fratelli de LA GRANDE SFIDA… Continua considerato che dopo alcuni allenamenti si intravedono già dei Campione quindi con le loro imprese ci stupiranno. I veri Campioni sono coloro che accettano la grande sfida che la vita ci propone e questi amici l’affrontano con grande gioia e determinazione. Infine ringraziamo tutti coloro che vorranno affiancare i nostri fratelli per condividere con loro e vincere... la grande sfida.

BOCCIABILE

MERCOLEDI 3 DICEMBRE

con la partecipazione degli atleti delle bocciofile del

COMITATO PROVINCIALE DI VERONA

Requisiti necessari per il conseguimento della Borsa di Studio. - Essere iscritti a una scuola Secondaria di primo Grado ( Prima ,Seconda e Terza Media ) nell’ambito del comune cui ha sede la società bocciofila o comuni limitrofi; - Conseguire la promozione con una media non inferiore a 7/10, oltre a questa soglia avrà diritto alla Borsa di Studio lo/la studente che partecipa all’iniziativa ed avrà conseguito i voti migliori - Tesserarsi o essere tesserati presso una società bocciofila F.I.B. affiliata al Comitato Provinciale di Verona - Partecipare a un minimo di 15 lezioni presso la società di appartenenza, allo scopo di apprendere il Regolamento di Gioco, le modalità e la pratica dello Sport delle Bocce - Partecipare alla competizione finale, composta da tre partecipanti per scuola, un Individualista e una Coppia. Per designare i finalisti ogni scuola dovrà disputare delle eliminatorie La competizione finale avrà il fine di proclamare i Campioni Individuale e Coppia, e avrà dei premi appositi. Sede e modalità dello svolgimento della competizione finale saranno definite nel corso della stagione. Modalità d’iscrizione: recarsi presso la società dove ci si intende tesserare dando le proprie generalità. Il costo della tessera è a carico del Comitato Provinciale di Verona. Per i minorenni è necessario il consenso dei genitori. Raccolte le adesioni sarà diramato Regolamento di Patecipazione. Per info federbocce-comitati-verona o contattarci all’ indirizzo mail : verona@federbocce.it

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FISCALITÀ di Giuliano Zocca

L’utilizzo condiviso dell’impianto sportivo tra più associazioni Accade frequentemente che associazioni sportive che gestiscono impianti pubblici o privati concedano ad altri sodalizi sportivi l’uso dell’immobile, anche parziale, in alcune fasce orarie. Ecco il corretto inquadramento fiscale C.S.I.), seppur praticanti la medesima attività (calcio), non è possibile godere dell’esenzione IVA e IRES.

È importante porre la massima l’attenzione sull’inquadramento fiscale delle prestazioni relative all’utilizzo degli spazi in condivisione, visto che considerare istituzionali ricavi che sono commerciali può comportare gravi conseguenze di carattere fiscale, quali l’omesso versamento di IVA e imposte dirette e il superamento della soglia di 250.000 euro stabilita dalla legge 398/91. La disposizione dell’art. 148, comma 3, TUIR ai fini IRES e analogamente l’art. 4, comma 4, DPR n. 633/72 ai fini IVA, stabiliscono che i corrispettivi specifici sono istituzionali e quindi de-commercializzati, solo se resi nei confronti di associazioni che svolgano la medesima attività e che per legge, regolamento o statuto facciano parte di un’unica organizzazione locale o nazionale. Quindi, se le prestazioni avvengono tra soggetti appartenenti alla medesima organizzazione (esempio F.I.G.C.) e praticanti la medesima attività (esempio calcio) è possibile godere delle predette agevolazioni fiscali. Viceversa, se le prestazioni avvengono tra soggetti appartenenti a organizzazioni diverse (esempio un’associazione affiliata alla F.I.G.C. e l’altra al

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È bene precisare, che qualora la prestazione avvenga tra enti aderenti alla medesima organizzazione, il corrispettivo pagato dall’associazione utilizzatrice all’associazione che gestisce l’impianto sportivo si può considerare non commerciale solo se l’attività è svolta “in diretta attuazione degli scopi istituzionali” ai fini IRES (art. 148 comma 3 TUIR) e “in conformità alla finalità istituzionali” ai fini IVA (art. 4 DPR n. 633/72). Inoltre, va evidenziato che tali proventi sono irrilevanti ai fini del calcolo del limite di 250.000 euro. Seppur l’utilizzazione del campo da gioco finalizzata alla pratica della disciplina sportiva dilettantistica sia certamente una prestazione rientrante tra le attività istituzionali, è opportuno stipulare un apposito accordo di collaborazione. Si tratta di un contratto atipico non disciplinato dal codice civile nel quale vengono fissate clausole essenziali quali l’orario di disponibilità dell’impianto, la durata dell’accordo e il corrispettivo da versare. Inoltre, è opportuno che dal contratto emerga che tra i due sodalizi sportivi si instaura un progetto di promozione e valorizzazione dell’attività sportiva. Tale accordo è utile ai fini probatori sia in caso di verifica fiscale che relativamente alle specifiche obbligazioni assunte dalle parti. Infine, per completezza di esposizione, è bene ricordare che in caso di prestazione tra soggetti non appartenenti alla medesima organizzazione, qualora vi sia una precisa corrispondenza tra i costi sostenuti dall’associazione che gestisce l’impianto e il riaddebito di tale spese all’associazione che utilizza la struttura, tale importo può considerarsi esente ai fini IVA e IRES, purché alla ricevuta vengano allegati i relativi documenti giustificativi.


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SALUTE di Vittorio Antonino

Funzione linguale e deglutizione fondamentali nello sport Vi spieghiamo come l’abbinamento di una corretta terapia miofunzionale associata ad un byte per le funzioni sportive può essere una mossa vincente per dare maggiore spessore alle attività agonistiche Fino a pochi anni orsono parlare di funzione linguale o di deglutizione era pura utopia. Non appena si cominciava a proporre l’argomento, l’interlocutore perdeva attenzione per il discorso o, addirittura, compariva sul suo volto una risatina trattenuta. Il motivo è semplice: nessuno ci ha mai parlato, durante il corso di studi medici, dell’importanza della funzione linguale. La svolta nella conoscenza e nell’accettazione della classe medica è avvenuta soltanto con la scoperta che l’emergenza nel palato del nervo naso-palatino è ricchissima di esterocettori, cioè dei recettori coinvolti nel meccanismo della informazione posturale. In effetti da tempo ci chiedevamo come fosse possibile che ogni volta che, durante una visita fatta sul baropodometro o sullo scoliosometro, si faceva posizionare la lingua in un punto ben preciso del palato, il paziente cambiava la sua situazione posturale, riducendo gli squilibri, riprogrammando l’appoggio plantare, variando l’atteggiamento della colonna. Leggere lo studio di Halata e Bauman, ricercatori dell’Università di Hamburg, fu per noi l’illuminazione! Era chiaro il motivo dei cambiamenti. La lingua schiacciava i recettori trigeminali e riprogrammava l’individuo. Nel frattempo il coordinatore scientifico del Master stesso, il prof. Fabio Scoppa, tra i primi a credere nella lingua, individuava addirittura due atteggiamenti classici del paziente con disfunzione della deglutizione, le Sindromi Glosso-posturali tipo I e II. Senza saperlo indubbiamente è stato tra i maggiori artefici, insieme con il Direttore del Master, Prof. Amabile, della crescita della ricerca in campo della funzione generale della lingua. Si è così sviluppato lo studio della rieducazione linguale come

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valido supporto alle varie tipologie di fisioterapia; si è valutata la capacità della lingua di influenzare il funzionamento dei recettori posturali primari dall’occhio al piede, all’apparato vestibolare, alla mandibola. Ma si è anche evidenziato il ruolo insostituibile della stimolazione dei recettori palatini nel trattamento riabilitativo di pazienti affetti dalle più svariate patologie, dal Parkinson alla distrofia muscolare, etc. grazie a questo lavoro, frutto di una forte e costante curiosità culturale, si sono condotti studi attraverso i quali si è apprezzato l’effetto miorilassante generale e l’effetto riequilibrante sulla muscolatura di tutto il corpo determinato dalla stimolazione palatina.


Ciò ha permesso di approfondire alcune tematiche importanti e controverse come, ad esempio, quella del Bruxismo. L’effetto della stimolazione linguale del recettore palatino, sempre assente nel paziente bruxista, il progressivo interrompersi di questa deleteria parafunzione a mano a mano che la lingua riprende la sua postura ideale, fino alla scomparsa dello stesso, trovano la loro spiegazione proprio nella stimolazione del rilassamento muscolare. Ma cerchiamo allora di spiegare, per i non addetti ai lavori, come la lingua possa essere in grado di influenzare il comportamento dell’organismo intero in ambito sportivo. Lo sportivo per poter effettuare esercizi muscolari mette in funzione due appartati: l’apparato stomatognatico e l’apparato scheletrico/muscolare. Cercherò di spiegare con più semplicità questo concetto fisiologico. L’atleta per effettuare uno sforzo deve necessariamente dare contatto alla dentizione. Questo gli permette di rinforzare tutta la catena muscolare che gli premette di avere un risultato atletico maggiore. Succede che, ad esempio un giocatore di calcio che deve fare uno sforzo per un movimento atletico, nel momento culmine interagisce l’aspetto psicologico e interviene come input a chiudere la masticazione dei denti per dare maggior intensità al suo movimento atletico. Ecco perché molti atleti, dal rugby al sollevamento pesi, si può notare che solitamente usano copri denti chiamati byte. Qual è il problema che si presenta nel mondo sportivo per chi non conosce la terapia miofunzionale e non la applica? Fare uso di questi byte molte volte ingombranti sia dal lato respiratorio e anche per l’ingombro che può creare come corpo estraneo durante l’attività sportiva. Per questi motivi ho

ESPERTO IN MIOFUNZIONALITÀ Il Dottor Antonino ha seguito i corsi del Prof. Galinier e si è specializzato presso l’Institute for Myofunctional Therapy di Coral Gables di Miami

cercato di individuare due punti: 1) Imparare a tenere la lingua nella posizione alta della papilla retroincisale come da disegno. Questa posizione permetterà all’atleta oltre che stimolare i recettori posturali che gli daranno equilibrio alla sua catena muscolare, anche di avere più respirazione perché contemporaneamente devono tenere le labbra chiuse e quindi respirare con il naso. 2) Con questa tecnica che cercherò di spiegare si và ad ovviare ad un inconveniente che è caratteristico degli atleti professionisti. I loro continui allenamenti e il loro stress da agonismo crea nel loro appartato stomatognatico (dentale) dei cambiamenti morfologici (bruxsismo –riduzione della verticale naso/mento – spina nasale punta del mento) con conseguente afflosciamento dei tessuti cutanei e rotondità del viso e invecchiamento (estetica). Il cambiamento più importante è certamente il rapporto della cavità glenoidea con i condili mandibolari con conseguenti alterazioni cartilaginei e alterazione del posizionamento del condilo (A.T.M ). Ne consegue che l’abbinamento di una corretta terapia miofunzionale associata ad un byte per le funzioni sportive può essere una mossa vincente per dare maggiore spessore alle attività agonistiche. Questo non vuole essere un trattato medico ma dei consigli pratici per poter ovviare a questi inconvenienti che abbiamo sopracitato. Nel prossimo numero ci occuperemo ancora di terapia miofunzionale.

INFO Studio Viso Sorriso – Verona Tel. 0458902764 Direttore Sanitario Dott. Vittorio Antonino www.sportdipiu.com

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GUIDA SICURA di Andrea Scamperle

Ragazzi, attenzione: sulle 2 ruote non si scherza! Su 47 incidenti stradali mortali che si sono verificati durante l’estate 2014 si annoverano 9 ciclisti, 2 ciclomotoristi e ben 17 motociclisti. Un dato che fa sicuramente riflettere… Siamo ormai giunti alla fine di questo 2014 e possiamo trarre un bilancio di quest’estate che, sebbene sul fronte meteorologico non sia mai decollata veramente, altrettanto non possiamo affermare sul fronte degli incidenti stradali mortali che hanno visto i conducenti dei veicoli a due ruote aver decisamente la peggio. Non che sia necessario raccogliere chissà quanti e quali dati per sapere che le potenziali vittime della strada sono coloro che appartengono alle cosiddette categorie deboli, ossia pedoni, ciclisti, ciclomotoristi e motociclisti. Analizzando i dati estivi scopriamo che gli attuali 47 incidenti stradali mortali - con 49 vittime che semplificando significano 1 decesso ogni 5 giorni circa - si annoverano 9 ciclisti, 2 ciclomotoristi e ben 17 motociclisti. Il che significa che circa il 57% delle vittime della strada di questi primi 9 mesi dell’anno erano persone sedute in sella ad un veicolo a due ruote. Questo dato percentuale segna il principale obiettivo su cui dobbiamo focalizzare la nostra attenzione in tema di sensibilizzazione alla sicurezza stradale e ciò per fornire una maggiore conoscenza sui fattori di rischio a cui incorrono i motociclisti. Iniziando per esempio dal fine settimana, quando viene più spesso acceso e dato gas al motore e la curva della sinistrosità sale. Ma perché sale? È solo una questione di numeri oppure ci sono anche altre ragioni? Queste sono alcune delle domande a cui proveranno a rispondere i poliziotti della Stradale del team Icaro, la Polizia Municipale di Verona, la Provincia di Verona, le tre ULSS 20, 21 e 22, gli infermieri del SUEM 118, i Vigili del Fuoco, i familiari dei 5 ragazzi di Lugagnano, gli atleti disabili di handbike del gruppo sportivo GSC Giambenini, perché anche quest’anno,

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sotto la regia dell’Ufficio Scolastico Provinciale, sono al blocco di partenza i cicli d’incontri scolastici in tutti gli istituti di ordine e grado di Verona rivolti a limitare il numero degli incidenti stradali mortali che, se sono in costante calo negli ultimi anni, lo si deve attribuire anche ai numerosi interventi di sensibilizzazione pianificati sul territorio. nella nostra memoria sono ormai lontani i tempi in cui le attività erano perlopiù relegate ai soli alunni di scuola primaria (elementare) e peraltro da parte della sola Polizia Municipale. Ora la prevenzione la si fa a 360°, coscienti che la sola attività di repressione, sempre più remotizzata ( uso di telecamere, lettori di targhe, ecc.), non potrà mai raggiungere i risultati che si registrano in tandem con la sensibilizzazione e questo attraverso i racconti di coloro che la strada la vivono ogni giorno a bordo di un auto della Polizia, di un’ambulanza o di un’autobotte dei VV.FF., affrontando le richieste di soccorso per incidente e, purtroppo, anche il gravoso compito di portare a genitori o parenti la notizia dei drammi stradali che sono spesso il risultato di una semplice distrazione alla guida di un auto la quale fa si che mentre si esegue una manovra di svolta a sinistra non ci si accorga che sulla corsia opposta giunge una moto, magari non sempre a velocità moderata.




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