ANNO 4 -- N. 15 - GENNAIO-FEBBRAIO 2012 - Periodico - Copia gratuita. - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008
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PRESCIISTICA e inoltre...
SEMPLICI CONSIGLI PER AFFRONTARE AL MEGLIO LE PISTE
ALIMENTAZIONE CICLISMO BASEBALL HOCKEY
A TUTTO SCI! 0U JVWLY[PUH! Michele Cortella Gruppo Sportivo Forestale Campionati Italiani Assoluti 2011
IL PUNTO
di Luciano Marangon
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L’editoriale Buon «sano e folle» 2012! Ufficio Scolastico Verona Incontri di stile Sport a scuola Aleardo Aleardi e il rugby Diocesi Verona Buon 2012. Un minuto al giorno... Concorso Scatta lo sport...a scuola! Calcio Intervista a Ricardo Cazzola Baseball 27^ Italian Coach Convention Hockey Villafranca Femminile Il punto Luciano chiama Verona Medicina dello sport Le lesioni muscolari
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Sci di fondo FunPark Lessinia Presciistica Come affrontare le piste Sci Autodrive Ski Cup Pesisitica Campaldini ok a Parigi Pallavolo Marmi Lanza e solidarietà Pallavolo Volley 88 Pescantina Pallacanestro Alpo Femminile Pallacanestro 25 anni di Verona Basket Giochi olimpici 1^puntata - Olimpia 776 a.c. Speciale guida sicura 2^puntata - Il gelo
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Sport acrobatici Art Du Déplacement Danza Progetto Outline Associazioni DMSA per gli over 70 Tennis Tennis Scaligero Associazioni AVPP Verona Foto e sport Action sport Arti marziali Lok Yiu Wing Chun Brevi www.sportdipiu.com 2.0
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Ciclismo MCipollini-Giambenini-Gauss Scherma Nuova sede per VeronaScherma Podismo Montefortiana 2012 Speciale golf 3^ puntata - Il dizionario Associazioni FIDA Verona Alimentazione Mangiare bene Pattinaggio artistico CUS Verona pattinaggio Psicomotricità Viaggio nello spazio
Sportdipiù rispetta l’ambiente! La rivista, infatti, è stampata su carta ecologica 100% riciclata, prodotta senza uso di cloro e certificata. Un piccolo contributo per tutelare il nostro pianeta.
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a cura della redazione
(UUV 5\TLYV NLUUHPV MLIIYHPV Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008 7YVWYPL[HYPV LK LKP[VYL! CGM communication s.a.s. di Matteo Cristani & C. :LKL SLNHSL! Via Vaghetto, 11 37030 Lavagno - Verona 9LKHaPVUL! Via Scuderlando, 350 37135 Verona
ANNO 4 -- N. 15 - GENNAIO-FEBBRAIO 2012 - Periodico - Copia gratuita. - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008
ANNO 4 - N. 15 GENNAIO-FEBBRAIO 2012
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di Luciano Marangon
+PYL[[VYL LKP[VYPHSL Piergiorgio Giambenini +PYL[[VYL YLZWVUZHIPSL Alberto Cristani =PJL +PYL[[VYL Alessandra Rutili *HWVYLKH[[VYL Marco Hrabar 9LKHaPVUL Alberto Cristani, Alessandra Rutili, Luca Mazzara, Marco Hrabar, Elena Bazzoni, Andrea Etrari .YHĂ„JH L PTWHNPUHaPVUL CGM communication s.a.s. di Matteo Cristani & C. :[HTWH *VU[H[[H[P! redazione@sportdipiu.com info@sportdipiu.com ww.sportdipiu.com - facebook /HUUV JVSSHIVYH[V WLY X\LZ[V U\TLYV don Andrea Giacomelli, Monica Magnone, Marina Soave, Benedetta Sartori, Francesca Paradiso, Giorgio Pasetto, Marco Trettene, Monica Magnone, Andrea Costa, Claudia Bartocci, Bruno Mostaffi, Mirko Simonaio, Roberto Poccetti, Emanuele Arbetti -V[V Archivio SportdipiĂš, Centri Bernstein Verona, Time Foto Verona, Ufficio stampa Alpo Basket, Ufficio stampa Marmi Lanza, Foto Liborio Verona, Andrea Costa, Fibs Veneto, Ufficio Stampa MCipollini-Giambenini-Gauss, Ufficio Stampa Hockey Villafranca, Antonio Gargiulo S.S. Juve Stabia
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l 2012 è da poco iniziato, tra novitĂ , dubbi, e speranze. Tutti - dai piĂš giovani ai piĂš “maturiâ€? - speriamo che il nuovo anno porti soddisfazioni, benessere, rivincite ecc. Purtroppo viviamo in un periodo non semplice. Questo è innegabile. Quindi cosa possiamo fare? SportdipiĂš magazine forse non è la voce piĂš indicata per dare suggerimenti o direttive. E allora perchè questo Editoriale? Beh, semplicemente per dare una piccola “scossaâ€? ai nostri lettori, specialmente a quelli che ci leggono dai banchi di scuola. Quante volte si sente dire dagli adulti “Eh, quando ero giovane io queste cose non succedevanoâ€? oppure “La gioventĂš di oggi non ha piĂš regole e rispetto per nessunoâ€?. Certo, i tempi sono cambiati, questo non lo si può negare. Ma chi insegna le regole e l’educazione ai nostri ragazzi? Chi insegna loro “a stare al mondoâ€?? Noi, gli adulti. E allora, prima di colpevolizzare e puntare il dito contro i nostri ragazzi, poniamoci qualche domanda. Siamo dei buoni educatori? Sappiamo comunicare con i giovani? Sappiamo capire le loro esigenze? E voi, ragazzi, siate curiosi, evitate le banalitĂ e la standardizzazione. Siate critici e attenti. Perchè voi avete gli strumenti per capire e cambiare - in meglio - il mondo. Accettate i consigli degli adulti e parlate con loro. Non abbiate timore di “chiedereâ€?: perchè è Žƒ ˆƒÂ?‡ †‹ …‘Â?‘•…‡Â?œƒ …Š‡ ˆƒ Žƒ ˜‡”ƒ †‹ƥ‡”‡Â?œƒǤ Non abbiate fretta di diventare grandi perchè ogni giorno è una scoperta, una sorpresa, un mattone unico per il vostro futuro. E noi adulti rispettiamo la gioventĂš e non invidiamola! Responsabilizziamo i ragazzi senza però aver fretta di farli diventare grandi.
Buon ÂŤsano e folleÂť 2012 ! Chiudiamo questo Editoriale con uno stralcio del famoso discorso di Steve Jobs, il fondatore della Apple, agli studenti della Stanford University nel 2005. Forse l’avrete giĂ sentito o letto da qualche parte. Non importa. Leggetelo ancora. Perchè essere folli - nel senso positivo del termine - aiuta a vivere. Bene. -----------------------------------------------------------------------------ÂŤ...Certamente non era possibile all’epoca ‘unire i puntini’ e avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventò molto chiaro guardandosi alle spalle dieci anni dopo. Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere Ć¤Â†Â—Â…Â‹Âƒ …Š‡ǥ Â?‡Ž ÂˆÂ—Â–Â—Â”Â‘ÇĄ ‹ ’—Â?–‹Â?‹ …Š‡ ‘”ƒ ˜‹ paiono senza senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, chiamatelo come volete... E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. E, come le grandi storie d’amore, diventerĂ sempre meglio col passare †‡‰Ž‹ ƒÂ?Â?‹Ǥ —‹Â?†‹ …‘Â?–‹Â?—ƒ–‡ ƒ …‡”…ƒ”‡ ƤÂ?…Š¹ non lo trovate. Non accontentatevi. Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: “Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi c’avrai azzeccatoâ€?. Mi fece una gran impressione, e da quel momento, per i successivi trentatrè anni, mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?.... ‹ƒ–‡ ÂƒĆĄÂƒÂ?ƒ–‹Ǥ ‹ƒ–‡ ÂˆÂ‘ÂŽÂŽÂ‹Ç¨Âť.
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Terza edizione
Incontri di Stile 2011-2012: studenti e campioni a confronto Interessanti momenti di dialogo tra i campioni dello sport e gli alunni veronesi. Senza mai cadere nella banalità
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nche per l’anno scolastico 2011-2012 l’Assesso-
Scolastico XII - Ambito Educazione Fisica e Sportiva - di Verona, hanno riportato nelle scuole - dopo il grande successo delle prime due edizioni - “Incontri di Stile”, un progetto che ha come obiettivo la promoziotiva trasmette, sia a chi pratica e sia a chi si limita ad “assistere”. Una serie di valori che trovano poi riscontro e applicazione nella vita di tutti i giorni e che sono alla base dell’educazione alla cittadinanza. Gli appuntamenti coinvolgono studenti insegnati e gli atleti delle formazioni veronesi di eccellenza e delle diverse discipline olimpiche e paralimpiche. “Attraverso questi interventi - spiega la professoressa
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Monica Magnone - si vuole evidenziare e valorizzare la diversa abilità di ogni atleta, la capacità e il coraggio di condividendo nell’eventualità un progetto e un obiettivo di squadra”. Prosegue la professoressa Magnone: “Ogni anno il progetto si arricchisce di nuove idee e di spunti interessanti grazie soprattutto a testimonianze uniche. Gli alunni poi riescono sempre a stupire positivamente con i loro interventi semplici ma nello stesso tempo mai banali”. “Incontri di stile” è rivolto ai ragazzi delle Scuole secondarie di secondo grado di Verona. “Portare i campioni dello sport nelle scuole veronesi spiega l’Assessore allo sport Federico Sboarina - è senza dubbio un’esperienza importante, non solo per gli studenti. Il confronto tra studenti, insegnanti e sportivi
ufficio scolastico verona
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è sempre interessante e mai banale. Le domande e le risposte danno vita ad un botta e risposta molto coinvolgente. Credo che questo tipo di iniziativa potrĂ ulteriormente migliorare nel corso degli anni e coinvolgere •‡Â?’”‡ ’‹Î ‹•–‹–—–‹Ǥ ‹ ’”‡Â?‡ ‹Â?ƤÂ?‡ •‘––‘Ž‹Â?‡ƒ”‡ …‘Â?‡ Ž‡ •‘…‹‡–Â? •’‘”–‹˜‡ ˜‡”‘Â?‡•‹ǥ Â?‘Â?‘•–ƒÂ?–‡ Ž‡ †‹Ƽ…‘Ž–Â?ÇĄ rispondono sempre presente alla nostra richiesta di inviare un loro atleta. E questo è un’ulteriore conferma della bontĂ del progetto.â€? Grande successo (quasi un migliaio gli studenti presenti...) per i primi due appuntamenti tenutisi venerdĂŹ 11 novembre 2011 all’ Istituto Aleardo Aleardi e venerdĂŹ 16 †‹…‡Â?„”‡ ͖͔͕͕ ƒŽ ‹…‡‘ …‹‡Â?–‹Ƥ…‘ ‘’‡”Â?‹…‘Ǥ ‹…‘”†‹ƒÂ?‘ ‹Â?ƤÂ?‡ Ž‡ †ƒ–‡ †‡‰Ž‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ †‡Ž ͖͔͕͖ǣ venerdĂŹ 20 gennaio – Istituto San Giuseppe venerdĂŹ 10 febbraio – Istituto Cangrande sabato 17 marzo – Istituto Seghetti Marina Soave
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ Š––’ǣȀȀŽÂ?šǤ‹•–”—œ‹‘Â?‡˜‡”‘Â?ÂƒÇ¤Â‹Â–Č€Â‡Â†Â—Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?Â‡Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ Nelle foto (da sinistra): Incontri di Stile all’Istituto Aleardo Aleardi con Marco Meoni, Melania Gabbiadini, Elena Scandola, Thomas Pichlmann e Claudio Caorsi. Incontri di Stile all’Istituto Niccolò Copernico con Alberto Limatore, Luciano Marangon, Fabiana Comin, Carlo Ferrari e Federico Castagnini.
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ufficio scolastico sport a verona scuola
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Progetto che proseguirà anche nel 2012
All’Aleardi piace la palla ovale Gli atleti del Valpolicella protagonisti di vere e proprie lezioni di rugby agli studenti dell’Istituto veronese
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resso l’istituto Aleardo Aleardi di Verona si sono svolti lo scorso novembre una serie di incontri che hanno portato gli alunni dell scuola elementare e media a conoscere e praticare il rugby. Tale opportunità si è resa possibile grazie alla bella collaborazione che la scuola veronese ha attivato con il Valpolicella Rugby, società al vertice del movimento rugbistico veronese. La società presieduta da Sergio Ruzzenente si sta impegnando al massimo per divulgare tale disciplina nel mondo scolastico e giovanile, cercando di insegnare i valori tipici di uno sport che sta vedendo crescere, anno dopo anno e in modo esponenziale, il numero degli iscritti e praticanti. La scelta della preside Maria Grazia Nalin e della direttrice Lucia Nalin di avviare i giovani alunni alla conoscenza del rugby, risponde alla filosofia dell’Istituto dove il rispetto delle regole, dei compagni, la collaborazione ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati anche attraverso il sacrificio sono fattori imprescindibili e alla base dell’istruzione. Il progetto, che si è sviluppato nel 2011 ed ha visto una vivace ed interessata partecipazione da parte degli studenti coinvolti, ha portato alla costituzione di una vera e propria formazione Aleardina. Gran parte del merito di tale successo è da attribuire senza dubbio agli allenatori Giovanni Musso (mediano di mischia) e Jeronimo Lavanna Etcheverry (esterno della veronese e della nazionale Uruguaiana) che con grande professionalità e disponibilità hanno saputo catturare l’attenzione dei ragazzi, godendo così di rispetto e simpatia.
Le esercitazioni proposte hanno permesso a tutti gli alunni coinvolti di conoscere meglio e più approfonditamente la disciplina, le regole e a sperimentarne i vari aspetti di coordinazione e miglioramento di tutte le capacità condizionali. Molto soddisfatti dell’iniziativa anche i professori Roberto Poccetti e Tiziano Manzini, insegnanti di scienze Motorie dell’Istituto, che hanno così potuto ulteriormente ampliare la già notevole offerta formativa scolastica dell’Aleardi. Questa esperienza testimonia ulteriormente come la collaborazione tra gli istituti scolastici e le società di eccellenza dello sport veronese sia un ottimo veicolo per far conoscere ai ragazzi tutti gli sport, non solo quelli più “famosi” per indurli spesso a praticarli. Il Valpolicella Rugby - con il responsabile scuole Giordano Massalongo - si è dimostrata in questo senso una società lungimirante, trovando nell’Aleardo Aleardi un ottimo partner, un istituto dove lo sport è da sempre considerato elemento di grande significato educativo e formativo. Aleardo Aleardi che, di fatto, è al vertice dello sport scolastico veronese. Terminata l’esperienza scolastica il progetto prosegue presso gli impianti sportivi dello Sporting Verona di Via Prima Traversa Spianà dove, gli alunni che desiderano proseguire nella pratica del rugby, lo possono fare acquisendo così ulteriore esperienza e abilità. I ragazzi potranno così proseguire nell’allenamento e potranno essere eventualmente inseriti nelle formazioni della società veronese. r.b.
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ufficio scolastico diocesi di verona verona diocesi verona
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Buon 2012. Un minuto al giorno... Lettera aperta di Don Andrea Giacomelli ai lettori di Sportdipiù magazine. Un anno nuovo è iniziato, un diario ancora intonso è pronto per essere riempito di impegni. Ma con la giusta lentezza...
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uon anno ragazze! Buon anno ragazzi! Buon anno a tutti!! La particolare sensazione di scorrere un calendario ancora pulito d’impegni si combina con la remota ma piacevole percezione di un tempo come occasione buona da vivere. In sintonia con la luce, che “un minuto” al giorno prende lentamente posto alla notte. Meno lentamente invece i nostri impegni ci reclamano ad a un agonismo non solo sportivo. Difficile saper quanto l’orologio solare influisca sulla nostro organismo e sui nostri umori. È facile invece profetizzare che le poco allegre voci di mercato influiscano negativamente su ciascuno. Così capita che oltre alla purtroppo difficile - quanto non lo sappiamo ma andiamo imparando - contingenza economica, ci portiamo dentro anche l’umore nero della crisi. Si può fare diversamente? Confidiamo in un sì. I volti di tante crisi e di tante povertà nel mondo ci testimoniano sovente speranza e solidarietà anche nei drammi. Ci appare così che proprio in questi tempi cresce il bisogno di persone e associazioni capaci di difendere il prezioso essenziale. Anche lo sport insegna a non darsi vinti e a riconoscere dentro e fuori motivazioni importanti che ribaltano risultati che parevano scontati. Come per il “sole” anche per noi può diventare allora possibile “vincere” lentamente sulla notte. Un minuto al giorno. Un cambiamento lento e costante, ma concreto. Nascosto all’attenzione del distratto mercato del mondo. La festa del Natale ha celebrato il sorgere di un nuovo giorno. Delicato e potente. Va accompagnato con la cura appropriata nella notte economica. Sono piccoli quotidiani allenamenti a trasformare le attitudini in abilita sportive, ma anche ad irraggiare di luce e calore i giorni la vita. In un dinamismo che coinvolge fisico e mente, esteriorità e interiorità, testa e cuore è l’esercizio anche lento, costante e ripetuto che genera atleti e campioni. Anche se ogni volta ci lasciamo sorprendere dallo stupore di immaginare solo doti naturali o performance fortunate.
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Un minuto al giorno possiamo lasciare che una fessura del nuovo giorno invada la cultura dello Sport. Un minuto al giorno…per far vincere la fantasia, la creatività, l’allegria, l’ironia nell’accompagnare e nel sostenere i “nostri”, vincendo ogni dì secondi di luce preziosa sulla notte del tifo contro, degli insulti, delle violenze sempre perdenti. Un minuto al giorno…lo sport si compone di piccoli gesti ripetuti come riti. Allacciare una scarpa, chiudere una visiera, attendere in pedana, entrare nello spogliatoio, salutare prima della gara, preparare la sacca, presentarsi all’arbitro… Tanti eppure unici momenti che ogni atleta interpreta e conosce in modo originale. Un minuto al giorno…per imparare a vedere oltre i cattivi esempi e gli illeciti, ricordarci e raccontarci che migliaia di ragazze e ragazzi fanno genuinamente sport in campi e palestre delle nostre città. Che ci sono tanti allenatori, dirigenti e altre “prodigiose” e concrete presenze che volontariamente e con passione disarmante accompagnano, educano, inventano tempi e spazi per crescere con lo Sport. Un minuto al giorno…è una sfida radiosa da affrontare vegliando con astuta pazienza le notti che incombono. Piccoli ma costanti raggi di luce orientano nel viaggio di diventare umani. Gesti di amicizia e di sport danno leggerezza alla vita in tempi di preoccupazione e ansia economica e di transizione culturale. Un minuto al giorno...regalarci gli uni gli altri un buon anno. don Andrea Giacomelli
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ORGANIZZANO IL CONCORSO FOTOGRAFICO
Hanno aderito al concorso: Scuole PRIMARIE Istituto Provolo, I.C. 16 Valpantena, I.C. VR 7 Stadio, I.C. Dossobuono, I.C. VR 15 Forti, C.D. Legnago 2, I.C.Minerbe (Roverchiara), I.C.Minerbe( Bevilacqua) Scuole 1° GRADO I.C. VR 15 Fincato-Rosani, I.C. VR 8 Centro Storico, I.C.VR 04, I.C.Valeggio s/m Scuole 2° GRADO Istituto Seghetti, Nicolò Copernico, Giorgi, Messedaglia, Fracastoro, Lavinia Mondin, Anti Villafranca, Don Calabria, Minghetti I PREMI ƒ FODVVLĂ€FDWR 0DFFKLQD IRWRJUDĂ€FD GLJLWDOH %XRQR GL ½ per acquisto materiale sportivo presso il negozio Decathlon di S. Giovanni Lupatoto ƒ FODVVLĂ€FDWR %XRQR GL ½ per acquisto materiale sportivo presso il negozio Decathlon di S. Giovanni Lupatoto ƒ FODVVLĂ€FDWR %XRQR GL ½ per acquisto materiale sportivo presso il negozio Decathlon di S. Giovanni Lupatoto Una commissione di esperti appositamente costituita procederĂ alla valutazione degli elaborati secondo i seguenti criteri: attinenza al tema del concorso creativitĂ livello tecnico realizzativo originalitĂ . *OL VFDWWL SL VLJQLĂ€FDWLYL H OH IRWR YLQFLWULFL VDUDQQR SXEEOLFDWL - sulla rivista SportdiPiĂš e su www.sportpiu.com KWWS OQ[ LVWUX]LRQHYHURQD LW HGXFD]LRQHĂ€VLFD - http://paluani.tv/paluanilife in collaborazione con
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calcio
Un esempio dentro e fuori dal campo
Il gladiatore dal cuore gialloblù Intervista a Riccardo Cazzola, giocatore veronese simbolo della Juve Stabia. Un esempio non solo in campo
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n combattente. Un mediano tutto cuore e polmoni. Un guerriero. Questo è Riccardo Cazzola, centrocampista classe 1985 nato a Verona e cresciuto
dei pezzi pregiati della Juve Stabia. Le sirene della serie A si fanno sentire. Riccardo però non si scompone e, anzi, città che lo ha idealmente adottato ed eletto condottiero delle “vespe”. Direi che è stata una cosa reciproca. Anche se, ad essere sinceri, quando sono arrivato da Crema qui due anni fa, qualche dubbio lo avevo. Dopo aver girovagato in lungo e in largo per mezza Italia, quando arrivai a Crema mi ritornò “voglia” della mia Verona. Poi decisero di ri-
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mandarmi al Sud e io ci rimasi un po’ male perchè speravo di avvicinarmi ulteriormente a casa. Allo stato attuale delle cose però posso dire che mai scelta fu più felice e, sinceramente, non farei cambio con nessun’altra squadra. Beh, sarei un bugiardo se dicessi che a prescindere non la valuterei. La serie A è il sogno, l’obiettivo di qualsiasi calciatore. A Castellamare però sto davvero bene: mi sento ben voluto dalla gente e ho un ottimo rapporto con tutti. La tifoseria è esigente, come è giusto che sia; questo ti fa scendere in campo sempre con la massima concentrazione e carica. Insomma qui c’è l’ambiente che ti mette in condizione di rendere sempre al 110%. Per questi motivi, prima di togliere la maglia della Juve Stabia, farò le mie ponderate valutazioni.
l’iniziativa calcio ǯ ǤǤǤ È vero. Stiamo giocando molto bene, ci divertiamo e di conseguenza arrivano anche i risultati. Questo è il frutto del lavoro svolto da un gruppo molto unito, con alcune ottime individualità e allenato da un tecnico preparato. ƥ Ƥ Ǥ
ǣ ǯ° ǡ î ǫ Ǥ ǡ ° ơ Ǥ non lo dico tanto per dire. Una nostra dote è l’umiltà. la Ƥ che conta. Fino a qualche anno fa la Juve Stabia militava nelle serie dilettantistiche. Questo nessuno lo dimentica Ǥ ° Ƥ Ǥ ǡ ǡ ǯ° ơ (Erpen n.d.r.) ma è altrettanto vero che le individualità si esaltano quando è il gruppo che “traina”. ° Dz dzǤǤǤ Diciamo che c’è un ottimo feeling. Credo, e questo mi riempie di orgoglio, di essere ben voluto non solo per come mi comporto in campo. Sono apprezzato come uomo è questo quello che conta. T ǯ° ° ƥ ǤǤ Aiutare chi sta peggio è una cosa in cui credo e che fa parte della mia indole. Il mondo del calcio è un ottimo Ƥ
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dell’opinione pubblica e credo sia giusto “sfruttarlo” quando serve. Quando, durante la conferenza stampa di presentazione della partita contro il Benevento dello scorso anno, dichiarai che la squadra sarebbe scesa in campo anche per gli operai di Fincantieri (la fabbrica di Castellammare stava chiudendo e molti rischiavano il posto lavoro n.d.r.) lo feci spontaneamente, senza secondi Ƥ Ǥ ǡ ǡ può risolvere problemi così importanti ma almeno può regalare un sorriso e fare da cassa di risonanza a livello mediatico. ǣ ǡ Ǥ ǯ ǫ Mamma mia, essere paragonato a Tommasi è un grande onore! Mi è sempre piaciuto come uomo e come giocatore. È un grande esempio da seguire, senza dubbio. Ma paragonarmi a lui mi sembra eccessivo, anche se mi fa molto piacere. Non mi sono mai ispirato a nessun calciatore in particolare perchè ho sempre inteso il calcio come passione e divertimento. Ho apprezzato e apprezzo tutt’ora diversi giocatori ma nessuno è mai stato il mio idolo. Certo è che sarebbe bello poter lasciare un segno e un bel ricordo come ha fatto Damiano. ǡ ǯ ǤǤǤ Direi che stanno andando molto bene. Il Chievo è una realtà importante e consolidata del panorama calcistico di serie A, una società modello da cui tutti dovrebbero prendere spunto. Per quanto riguarda l’Hellas devo dire che nel 2011 ha ottenuto risultati importanti e attualmente è una delle formazioni in lizza per puntare alla massima serie. Il Verona merita di ritornare in serie A per ǡ Ƥ presidente Martinelli.
Ƥ Sportdipiù magazineǤǤǤ Certo! Buon 2012 a tutti all’insegna dello sport: non importa che sport praticate. L’importante è che siate felici e vi divertiate a farlo! Alberto Cristani www.sportdipiu.com r 15
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baseball
Il 20, 21 e 22 gennaio
Italian Coach Convention 2012 Si svolgerà al Parc Hotel di Castelnuovo del Garda la 27^ edizione del meeting internazionale di baseball
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l 20-21-22 gennaio 2012 il Parc Hotel di Castelnuovo del Garda sarà la location della ventisettesima edizione dell’Italian Coach Convention durante la quale i tecnici di Stati Uniti, Europa ed Italia daranno vita ad un confronto sui temi più attuali del baseball e softball. Il Presidente Regionale della Federazione Italiana Baseball Softball del Veneto Roberto Culicchi ha collaborato in prima persona con la Federazione Nazionale per l’organizzazione dell’evento. Un orgoglio e un onore portare in Veneto questo importante evento internazionale. “Siamo certi - sottolinea Culicchi - di aver individuato e proposto al Presidente Nazionale dei Tecnici Giorgio Moretti una location che saprà soddisfare anche i tecnici più esigenti. Il Parc Hotel è infatti una struttura immersa nel verde dove i partecipanti potranno godere uno dei
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panorami più belli del nord d’Italia. È un regalo che ho voluto fare al mondo del baseball e softball del Veneto per il grande impegno dimostrato nella promozione di questo bellissimo sport”. Prosegue Culicchi: “Abbiamo inoltre organizzato iniziative di contorno alla manifestazione. Oltre ad essere presenti gli ormai collaudati stand riguardanti il materiale da gioco, saranno allestiti corner e aree dedicate alla
promozione dei prodotti tipici del territorio con degustazioni di prodotti. Inoltre sarà allestita una Mostra fotografica del Mondiale di baseball che si è tenuto in Veneto nel 2009, una Mostra Filatelica con un annullo Postale dedicato a Castelnuovo del Garda e tante altre iniziative”. Saranno presenti alla convention alcuni grandi nomi del baseball e softball internazionale. Per il baseball i coach di Major League dei Tampa Bay Devil Rays, Jim Hickey, pitching coach e Derek Shelton hitting coach. A loro supporto (di lusso) Ron Maestri e Pete Caliendo che tratteranno argomenti legati ai settori giovanili. Per quanto riguarda il softball i protagonisti saranno Greg Riddoch, ex manager dei San Diego Padres, e Carig Montvidas manager Usa della Nazionale Softball olandese campione d’Europa. Per l’Italia saranno presenti Marco Mazzieri manager della Nazionale Italiana Seniores e Bill Holmberg pitch coach della Nazionale Italiana Seniores mentre per il Softball Marina Centrone, Paola Marfoglia della nazionale Italiana Softball Seniores e Enrico Obletter manager team Caserta Softball. Bruno Mostaffi
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hockey
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Hockey Club Villafranca: nuove sfide, vecchie tradizioni Nel 1956 la nascita della prima squadra di hockey maschile. Nel 1971 l’esordio della compagine femminile. Da allora tanti successi e grandi affermazioni. E nel 2011 nuova svolta con la nascita della nuova società
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nnanzitutto un pò di storia. è il 1956 quando nasce la prima società di hockey maschile a Villafranca mentre biso Ƥ ͕͕͛͝ nile, grazie alla collaborazione con l’Istituto per segretarie “ Carlo Anti “ la formazione Villafranchese ha da subito partecipato al campionato unico italiano , che si svolgeva su base interregionale. Determinante fu il primo sponsor il Lloyd Adriatico che permise, grazie a salde basi economiche, di partire con il piede giusto e di divenire nel tempo una delle attuali realtà femminili più vincenti in Italia. Il movimento femminile era appena iniziato a Villafranca, ma subito contribuiva al rinforzo della nazionale con la forte Iwona Baldassari (più di 50 presenze), Maria Luisa Pozzerle (14) e ilportiere Manuela Stocchini (10). Attorno a queste giocatrici di grande talento si sono distinte altre atlete che a loro volta hanno indossato i colori azzurri come Fiorenza Carli e Fabiana Pulgani. Con atlete di questo calibro non si sono fatti attendere I primi titoli a livello di club come la conquista del Campionato Indoor Foto: Arcieri del Cangrande nel 1981 (vittoria a Bolognacontro il club Lorenzoni di Bra, società in quel momento assoluta dominatrice dell’attività
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femminile). L’anno successivo la squadra si sarebbe potuta Ƥ Catania. Dopo un cambio generazionale, a supporto della “stellina villafranchese” Federica Padovani, più volte nazionale e della esperta Danzi Gigliola, sono arrivate a Villafranca le Italo–argentine gemelle Sandra e Cecilia Stizzoli che oltre alla bravura ed alla grinta hanno portato quella ventata di novità ed euforia utile a risvegliare il movimento che ơ Ǥ ƥ economiche del momento portarono la dirigenza, a prendere la decisione di continuare l’attività solo a livello giovanile e di collaborare con la società U.S. Villazzano Trento, gestita dall’ex Iwona Baldassari. La collaborazione ha portato a buoni risultati come il terzo posto assoluto nel 1995 guidate dal tecnico Marco Saviatesta. Molte le atlete che hanno vestito la maglia azzurra in quel periodo: le gemelle Sandra e Cecilia Stizzoli, Federica Padovani, Alessandra Gervasi. L’asse Villafranca Trento si rinnova di anno in anno portando buoni risultati ed appare inevitabile che le realtà di Villafranca e Mori (TN) si uniscano. La conquista del titolo Italiano a livello giovanile da parte
hockey
della formazione Under 18 segna il primo passo verso la costituzione di un’unica squadra (Mori Villafranca) che per un decennio ha dominato in Italia. Alle trentine Arianna Bassetti, Erika Boniolo, Elisa Gazzini, Alessia Turella ed alle villafranchesi Silvia Grandelli, Valentina Giagulli, Silvia Debortoli, Cecilia Benedetti, Debora Cremonesi, Ludmilla Bazzoni, si aggiungono nel corso degli anni varie atlete provenienti da altre paesi: la bielorussa Laptsevich Yuliya e l’argentina Agostina Said, Martina Arcostanzo, la russa Elena Apelganets, l’ucraina Petrenko Svetlana e le altre bielorusse Olha Apalaika e Iryna Tymul. Fondamentali però sono stati gli arrivi delle due fuoriclasse italo-argentine Ana Laura Scarone e Matilde Canavosio. A loro si sono poi aggiunte le atlete provenienti dal Cus Brescia (che nel frattempo aveva chiuso la sezione hockey) Chiara Tobia, Michela Riva, Paola Lombardi, Gaia Gaeta, Barbara Facchinetti. Tutte atlete che hanno fatto la storia di questa squadra. Le giocatrici professioniste hanno portato al gruppo la giusta mentalità e migliorato il tasso tecnico collettivo e a differenza del passato si sono raccolti cinque anni di successi: tre titoli prato assoluti, tre titoli indoor, due Coppa Italia, cinque partecipazioni alla Coppa di Campioni per club con una vittoria, una Coppa delle Coppe. Quando la squadra non ha vinto è arrivata seconda e questo rende l’idea di quello che rappresenta oggi la squadra fem Ǥ Ƥ rimanere ad alto livello e per poter dare la disponibilità alla Nazionale, anche in virtù del fatto che queste atlete sono “donne normali”, cioè impegnate nello studio, nel lavoro e con la famiglia. Nel 2010, dopo tanti successi, la perdita dello storico sponsor Scardoni Srl e i minori contributi provenienti dalla Provincia di Trento hanno fatto al presidente Gilberto Giagulli (vero e proprio deus ex machina dell’hockey villafranchese) ed al vice-presidente Antonio Marchiori di chiudere l’attività. La passione per questo sport ha però spinto Marco Saviatesta, diventato nel frattempo Consigliere Federale della
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ǡ ơ e collaboratori che di fatto hanno permesso alla società di compiere il miracolo e di proseguire il campionato. Rilevate dalle ceneri del Cus Torino cinque atlete - tra cui la fuoriclas Ǧ ǡ ƥ economiche, si sono piazzate al secondo posto sia nel campionato prato che nell’indoor, dimostrando grande professionalità ed attaccamento ai colori sociali. Nel 2011 è la volta di Miodrag Vujovic che ha di fatto sancito la rinascita della società, rilevando insieme Paolo Malvezzi la squadra, l’anzianità, i diritti sportivi e la Presidenza . Venendo meno la disponibilità delle atlete trentine non ave î ƥ ǯ ne e quindi la nuova dirigenza ha optato per un taglio netto con il passato. Ha preso così vita l’attuale società: l’Hockey Club Femminile Villafranca guidata dal nuovo Presidente Miodrag Vujovic (meglio noto come “Migo”) e da un nuovo Consiglio Direttivo. L’obiettivo è quello di rimanere ai vertici ma soprattutto di lavorare con le giovani del vivaio per creare un modello nuovo, che possa garantire una lunga permanenza della attuale società nella storia dell’hockey italiano. Il 13 novembre 2011 si è conclusa la prima parte del campionato di serie A 2011-2012 e l’Hockey club femminile Villafranca è al secondo posto con 16 punti a 6 lunghezze dalla prima. Riprenderà a marzo la seconda parte del campionato per dare spazio, nel fratempo, al campionato indoor e alla preparazione delle atlete della nazionale in vista delle qualiƤ Ǥ
. Inizialmente nel ‘56 il primo campo per l’hockey a Villafranca era al castello di Villafranca “casa “ Ǥ ͕͔͜͝ Ƥ ri dell’impianto sportivo in Località Siena hanno permesso che anche l’hockey villafranchese avesse un proprio campo in erba naturale. Il campo era bellissimo, ma arrivava l’erba a Villafranca quando nelle altre località anche meno blasonate, iniziava l’era del sintetico. Ovunque nel mondo con le Olimpiadi di Montreal nel 1980 prendeva piede il sintetico per la pratica dell’hockey. Dopo dodici anni anche a Villafranca è arrivato il primo sintetico a sabbia che è stato uno dei migliori in Italia tra quelli realizzati con quel sistema, ma anche in questo caso l’adeguamento infrastrutturale a Villafranca è arrivato fuori tempo perchè altrove si giocava già con i primi campi in erba sintetica in acqua. Nell’estate del 2011 il rifacimento del manto permette all’hockey villa Ƥnalmente di prima categoria ad acqua costruito dalla ditta tedesca Polytan . Ora il campo realizzato grazie alla sinergia di Comune, Regione e Federazione Italiana Hockey, mette ai vertici Villafranca come una delle migliori infrastrutture d’Italia inserita in un impianto sportivo di ottimo livello e che può ospitare ora incontri di hockey anche di livello internazionale. Mirko Simonaio ǣ ƥ
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Luciano chiama Verona L’ex terzino del Verona commenta in esclusiva per Sportdipiù magazine gli eventi dello sport scaligero
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en trovati amici di Verona! Inizio su questo numero SportdiPiù, pieno di entusiasmo, la mia nuova rubrica grazie alla quale cercherò di raccontarvi ciò che puntualmente avviene, a livello sportivo, nella nostra splendida città e provincia. Voglio iniziare la mia nuova avventura giornalistica presentandovi l’Associazione Sportiva Dilettantistica-Ex Calciatori Hellas Verona, costituita nel 2009 e divenuta Onlus nel Marzo 2011, di cui anch’io faccio - con orgoglio - parte. L’Associazione, capitanata dal nostro Presidente, il grande Franco Nanni, nasce dalla volontà di prestare sostegno a tutti coloro che hanno lavorato nel mitico Hellas, non solo i giocatori ma anche la dirigenza, il personale tecnico…e tutti coloro che hanno contribuito a creare la storia di questa grande squadra. In realtà la raccolta dei fondi destinati all’assistenza si allarga anche a persone non direttamente collegate alla storia dell’Hellas Verona ma che vivono in uno stato di necessità e comunque enti, strutture e quant’altro operi nell’ambito assistenzialesanitario. ± ǫ ǡ mente al periodo glorioso, hanno riscontrato notevoli difƤ ǡ recenti statistiche hanno purtroppo rilevato.
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Il 20/30% di queste dignitosissime persone versano in stato di solitudine che spesso ha condotto loro alla depressione. Vorremmo, assieme al nostro presidente Franco Nanni, promotore e fautore di questa iniziativa, dare nuova luce ǡ ǯ ơ to che meritano oltre che il sostegno economico. In questo piccolo impegno ci siamo gemellati con la società più forte al mondo, il grande Barcellona che ormai Ƥ Ƥ sociale. Tra il 2010 e il 2011 siamo riusciti a donare oltre 70.000 euro e siamo convinti che, grazie al supporto e alla sensibilità di tutta la provincia di Verona, saremo in grado di sostenere altre importanti iniziative. Vogliamo diventare un esempio nazionale: partendo dalla passione per lo sport che ci unisce e arrivando alla condivisione degli aspetti meno fortunati della vita ma che necessitano di essere considerati.
Ƥ ǯ ǡ cronologico, iniziativa organizzata da noi ex gialloblù. Sto parlando della Festa Gialloblù 2012 che si è svolta lo scorso 3 gennaio al Palazzetto dello Sport di Verona: oltre 2000 persone sono accorse ad applaudire i campioni veronesi, di ieri e di oggi, impegnati in una partita beneƤ Ǥ ° Ƥ ǯ denti Onlus sezione di Verona e Voci e volti Onlus. E dopo la Festa Gialloblù 2012 siamo pronti per organizzare altre bellissime iniziative. Mi raccomando: seguiteci! Vi abbraccio e a presto! Luciano Marangon Foto: Ennevi Foto Verona
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medicina dello sport
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Le lesioni muscolari Crampo, contrattura, distrazione. Questi alcuni termini con i quali vengono classificate le lesioni muscolari.
ÂŽ Â?‡……ƒÂ?‹•Â?‘ †‡ŽŽ‡ Ž‡•‹‘Â?‹ Â?—•…‘Žƒ”‹ di tessuto connettivo, Le lesioni muscolari sono una delle lesioni piĂš comuni cosĂŹ come la prolifeche accadono negli sport, con un’incidenza che varia dal razione capillare nella 10% al 55% di tutti gli infortuni. zona danneggiata; Le lesioni muscolari possono essere causate da contu- fase di rimodellamensioni, stiramenti o strappi del muscolo. Gli strappi muto del muscolo, è un scolari sono le meno frequenti delle lesioni muscolari periodo durante il quache accadono negli sport, poichè piĂš del 90% di tutte le le avviene la maturalesioni sono o contusioni o stiramenti. œ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘Ƥ„”‹ŽŽ‡ Â?ƒ …‘Â?–—•‹‘Â?‡ •‹ Â˜Â‡Â”Â‹Ć¤Â…Âƒ “—ƒÂ?†‘ —Â? Â?—•…‘Ž‘ ° •‘––‘rigenerate, la contraposto ad una forza di compressione improvvisa e pesanzione e la riorganizzate, quale un colpo diretto al muscolo, questo genere di zione del tessuto cicatrauma del muscolo avviene tipicamente negli sport di triziale ed il recupero contatto, mentre negli sport dove si attuano degli scatti della capacitĂ funzioe dei salti, sono piĂš comuni gli stiramenti muscolari. nale del muscolo. Negli stiramenti, una forza di tensione eccessiva sottoLe ultime 2 fasi – ripa’‘•–ƒ •—Ž Â?—•…‘Ž‘ …‘Â?†—…‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒĆĄÂƒÂ–Â‹Â…ÂƒÂ?‡Â?–‘ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘razione e rimodellaƤ„”‹ŽŽ‡ ‡ …‘Â?•‡‰—‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ Ġ —Â?ƒ Ž‡•‹‘Â?‡ ˜‹…‹Â?‘ ƒŽŽƒ mento – sono solitagiunzione miotendinea (MTJs). mente associate e/o Le lesioni muscolari interessano tipicamente i muscoli sovrapposte. biarticolari, in particolare il retto femorale, gli ischiocrurali ed il gastrocnemio. ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽƒ Ž‡•‹‘Â?‡ Â?—•…‘Žƒ”‡ Â? ’”‹Â?‘ ‡Ž‡Â?‡Â?–‘ †ƒ …‘Â?•‹†‡”ƒ”‡ Â?‡ŽŽ‡ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‹ ° ‹‘Ž‘‰‹ƒ ’ƒ–‘Ž‘‰‹…ƒ †‡ŽŽƒ Ž‡•‹‘Â?‡ Â?—•…‘Žƒ”‡ rappresentato dalla natura diretta o indiretta del trauma Quello che distingue un processo di guarigione di un mu- (Craig, 1973). scolo scheletrico da un processo di guarigione di un osso In tal senso si possono distinguere in: è che nel muscolo scheletrico la guarigione è un proces- - lesioni muscolari da trauma diretto che, secondo l’inso di riparazione, mentre nell’osso la guarigione è un terpretazione classica, implicano l’esistenza di una forza processo di rigenerazione. La maggior parte dei tessuti agente direttamente dall’esterno; nel corpo, quando sono lesionati, guariscono con una ci- - lesioni muscolari da trauma indiretto, che presupponÂ…ÂƒÂ–Â”Â‹Â…Â‡ÇĄ …Š‡ ° —Â? –‡••—–‘ †‹ƥ‡”‡Â?–‡ ”‹•’‡––‘ ƒŽ ’”‡…‡†‡Â?- gono l’azione di meccanismi piĂš complessi, e chiamate, mentre quando un osso è rotto, il tessuto riparato è no in causa forze lesive intrinseche, che si sviluppano identico al tessuto originale. Il processo di guarigione di nell’ambito del muscolo stesso o dell’apparato locomoun muscolo scheletrico danneggiato segue un modello tore. pressochè costante indipendentemente dal tipo di trau- Andiamo ad analizzarle in modo piĂš approfondito. ma (contusione, stiramento o strappo). ‡•‹‘Â?‹ †ƒ –”ƒ—Â?ƒ †‹”‡––‘ ”‡ ˆƒ•‹ •‘Â?‘ •–ƒ–‡ ‹†‡Â?Â–Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ–Â‡ ‹Â? “—‡•–‘ ’”‘…‡••‘ǣ Le lesioni muscolari da trauma diretto sono di natura ÇŚ ˆƒ•‡ ‹Â?Ć¤ÂƒÂ?Â?ÂƒÂ–Â‘Â”Â‹ÂƒÇĄ …ƒ”ƒ––‡”‹œœƒ–ƒ †ƒŽŽƒ ”‘––—”ƒ ‡ †ƒŽŽƒ contusiva. Spesso queste lesioni sono considerate come Â?‡…”‘•‹ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘Ƥ„”‹ŽŽ‡ǥ †ƒŽŽƒ ˆ‘”Â?ƒœ‹‘Â?‡ †‹ —Â? ‡Â?ƒ–‘- condizioni patologiche di secondaria importanza, destima fra i monconi rotti del muscolo e dalla reazione in- nate a guarire in tempi brevi, senza lasciare reliquati. Ć¤ÂƒÂ?Â?ƒ–‘”‹ƒ Â…Â‡ÂŽÂŽÂ—ÂŽÂƒÂ”Â‡Ç˘ Tuttavia dal punto di vista anatomo-patologico, la rottu- fase di rigenerazione, consistente nella fagocitosi del ”ƒ Â?—•…‘Žƒ”‡ ’”‘†‘––ƒ †ƒ –ƒŽ‹ –”ƒ—Â?‹ Â?‘Â? †‹ƥ‡”‹•…‡ •‘–‡••—–‘ Â?Â‡Â…Â”Â‘Â–Â‹ÂœÂœÂƒÂ–Â‘ÇĄ †ƒŽŽƒ ”‹‰‡Â?‡”ƒœ‹‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘Ƥ- stanzialmente da una lesione muscolare dovuta ad altro brille e dalla produzione concomitante di una cicatrice Â?‡……ƒÂ?‹•Â?‘Ǥ ‘‹…Š¹ǥ †ƒŽ ’—Â?–‘ †‹ ˜‹•–ƒ ˆ—Â?œ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Ž‘
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medicina dello l’iniziativa sport stato di contrazione muscolare conseguente al trauma provoca una limitazione dell’escursione articolare, dovuta ad una ridotta estensibilitĂ muscolare, in accordo …‘Â? ‡‹† Č‹Í•Í?Í?Í–ČŒÇĄ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂŠÂ‹ÂƒÂ?‘ Ž‡ Ž‡•‹‘Â?‹ Â?—•…‘Žƒ”‹ †ƒ trauma diretto, in tre gradi, secondo la gravitĂ , indiret–ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Â?†‹…ƒ–ƒ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â…Â‘ †‹ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‘ Â‡ĆĄÂ‡Â–Â–Â—ÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‡ÇŁ - lesione muscolare di grado lieve: è consentita oltre la metĂ dello spettro di movimento; - lesione muscolare di grado moderato: è concessa meno della metĂ , ma piĂš di 1/3 dello spettro di movimento; - lesione muscolare di grado severo: è permesso uno spettro di movimento inferiore ad 1/3. ‡•‹‘Â?‹ †ƒ –”ƒ—Â?ƒ ‹Â?†‹”‡––‘ —”–”‘’’‘ …ǯ° —Â?ƒ …‡”–ƒ …‘Â?ˆ—•‹‘Â?‡ Â?‡ŽŽƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ delle lesioni muscolari da trauma indiretto, soprattutto a causa dei diversi termini utilizzati dai vari autori anche come sinonimi. Si parla infatti di: contrattura, elongazione, stiramento, distrazione, strappo, rottura, lacerazione. Tali termini si riferiscono, in ogni caso a gradi diversi †‹ ‰”ƒ˜‹–Â?ÇĄ ‹†‡Â?Â–Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ„Â‹ÂŽÂ‹ †ƒŽŽ‡ †‹˜‡”•‡ Â?ƒÂ?‹ˆ‡•–ƒœ‹‘Â?‹ ƒÂ?ƒtomo-patologiche e cliniche della lesione. Il Gruppo Bernstein ha deciso nel 2004 di produrre una ’”‘’”‹ƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡ŽŽ‡ Ž‡•‹‘Â?‹ Â?—•…‘Žƒ”‹ †ƒ –”ƒ—Â?ƒ indiretto. Infatti nella pratica quotidiana le lesioni mu•…‘Žƒ”‹ ˜‡Â?‰‘Â?‘ •’‡••‘ •‘––‘•–‹Â?ÂƒÂ–Â‡ÇŁ •‹ Â˜Â‡Â”Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ?‘ ‹Â?ˆƒ––‹ frequentemente episodi di ricadute semplicemente per…Š¹ Â?‘Â? •‹ •‘Â?‘ ”‹•’‡––ƒ–‹ ‹ –‡Â?’‹ „‹‘Ž‘‰‹…‹ †‹ ‰—ƒ”‹‰‹‘Â?‡Ǥ —‡•–‘ •‹ Â˜Â‡Â”Â‹Ć¤Â…Âƒ •‘’”ƒ––—––‘ Â?‡Ž …ƒ•‘ †‹ Ž‡•‹‘Â?‹ †‹ ‡Â?–‹–Â?
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modesta. ƒ Â?‘•–”ƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ǥ †ƒ Â?‘‹ †‡ƤÂ?‹–ƒ Ç˛ÂˆÂ—Â?œ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‡ÇłÇĄ ° quindi la seguente: - crampo muscolare - contrattura muscolare - distrazione muscolare di I° grado - distrazione muscolare di II° grado - distrazione muscolare di III° grado. ”ƒÂ?’‘Ǥ –ƒ–‘ †‹ ÂƒĆĄÂƒÂ–Â‹Â…ÂƒÂ?‡Â?–‘ …Š‡ ’—Ö –”ƒ””‡ ‘”‹‰‹Â?‡ †ƒ —Â?‘ •“—‹Ž‹„”‹‘ ‹†”‘nj‡Ž‡––”‘Ž‹–‹…‘ ‘ †ƒ —Â? †‡Ƥ…‹– ‡Â?‡”‰‡–‹…‘ …Š‡ ˜ƒÂ?Â?‘ Ġ ‹Â?ƪ—‡Â?œƒ”‡ Žƒ •–ƒ„‹Ž‹–Â? †‡ŽŽƒ Â?‡Â?brana del motoneurone alfa. Baldissera (1994) sostiene che la membrana del motoneurone possiede due livelli di equilibrio: un primo livello in corrispondenza del potenziale di riposo ed un secondo livello ad un potenziale piĂš elevato che però implica la contrazione tetanica del muscolo. Uno stato di fatica acuta determina un’alterazione del turnover del calcio, ponendo la membrana del motoneurone in un nuovo livello di equilibrio in corrispondenza di un potenziale ben piĂš elevato di quello di riposo. ‘Â?–”ƒ––—”ƒǤ Si manifesta con dolore muscolare che insorge a distanza dalla prestazione (qualche ora o il giorno dopo), mal localizzato dovuto ad una alterazione Â†Â‹ĆĄÂ—Â•Âƒ †‡Ž –‘Â?‘ Â?Â—Â•Â…Â‘ÂŽÂƒÂ”Â‡ÇĄ ‹Â?’—–ƒ„‹Ž‡ Ġ —Â?‘ •–ƒ–‘ †‹ ÂƒĆĄÂƒÂ–Â‹Â…ÂƒÂ?‡Â?–‘ †‡Ž Â?—•…‘Ž‘ǥ ‹Â? ƒ••‡Â?œƒ †‹ Ž‡•‹‘Â?‹ ƒÂ?ƒ–‘miche. ‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ †‹ Ρ ‰”ƒ†‘Ǥ Episodio doloroso acuto, insorto durante la prestazione. Non si evidenziano lesioni ma…”‘•…‘’‹…Š‡ †‡ŽŽ‡ Ƥ„”‡ǥ Â?ƒ Ž‡•‹‘Â?‹ Â?‹…”‘•…‘’‹…Š‡ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘Ƥ„”‹ŽŽ‡Ǥ Ž‹Â?‹…ƒÂ?‡Â?–‡ ‹’‡”–‘Â?‘ Â?—•…‘Žƒ”‡ ƒ••‘…‹ƒ–‘ ƒ dolore. ‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ †‹
Ρ ‰”ƒ†‘Ǥ Episodio doloroso acuto, insorto †—”ƒÂ?–‡ Žƒ ’”‡•–ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ‹ ‡˜‹†‡Â?œ‹ƒÂ?‘ Â‡Â…Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤Â…ÂƒÂ?‡Â?–‡ Ž‡•‹‘Â?‹ Â?ƒ…”‘•…‘’‹…Š‡ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘Ƥ„”‹ŽŽ‡Ǥ Ž‹Â?‹…ƒÂ?‡Â?–‡ǥ ipertono muscolare associato a dolore. Non ematoma evidente sulla cute nelle 24-36 ore successive al trauma. ‹•–”ƒœ‹‘Â?‡ †‹
Ρ ‰”ƒ†‘Ǥ Episodio doloroso acuto, in•‘”–‘ †—”ƒÂ?–‡ Žƒ ’”‡•–ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ‹ ‡˜‹†‡Â?œ‹ƒÂ?‘ Â‡Â…Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤Â…ÂƒÂ?‡Â?–‡ Ž‡•‹‘Â?‹ Â?ƒ…”‘’‹…Š‡ †‡ŽŽ‡ Â?‹‘Ƥ„”‹ŽŽ‡Ǥ Ž‹Â?‹…ƒÂ?‡Â?te, impotenza funzionale associata a dolore. Ematoma evidente sulla cute nelle 24-36 ore successive al trauma. Giorgio Pasetto Roberto Filippini
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ www.centrobernstein.it Errata corrige: pubblichiamo di seguito il sottotitolo corretto dell’articolo di pagina 21 del numero 14/2011. Ci scusiamo per l’imprecisione. “La chinesiterapia), i trattamenti osteopatici e le strumentali sono metodiche molto importanti per trattare il mal di schienaâ€?
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sci di fondo
Grande tradizione da tramandare
FunPark Lessinia: il divertimento corre sugli sci da fondo Intervista con Alessandro Leso, ex campione di sci, oggi impegnato nello sviluppo di un progetto che ha come obiettivo insegnare, giocando, lo sci di fondo ai bambini
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orriso coinvolgente, faccia pulita e sguardo attento. Alessandro Leso è un giovane ex tecnico della squadra Nazionale di Coppa del Mondo, specialitĂ Telemark. Oltre allo sci Alessandro è un grande appassionato dello sport in generale, soprattutto per quelli all’aria aperta. E proprio partendo da questi presupposti che Alessandro, insieme ad un gruppo di giovani sportivi, hanno deciso di sviluppare un progetto dedicato ai piccoli sportivi. Ma non solo. Capiamo meglio di cosa si tratta. Ž‡••ƒÂ?†”‘ †ƒ …Š‹ ° Â?ƒ–ƒ ÂŽÇŻÂ‹Â†Â‡Âƒ †‡Ž —Â? ƒ”Â? ‡••‹Â?Â‹ÂƒÇŤ L’idea nasce da un gruppo di giovani maestri di sci fondo della Lessinia, amici nella vita, avversari in gioventĂš sulle piste da sci, che hanno deciso di dedicarsi all’insegnamento del loro sport preferito. ƒ “—ƒÂ?–‘ ‡ ’‡”…Š° ƒ˜‡–‡ ‹Â?‹œ‹ƒ–‘ “—‡•–‘ ’”‘‰‡––‘Ǎ L’attivitĂ d’insegnamento, con questo “gruppoâ€? di giovani maestri dello sci di fondo è una realtĂ presente giĂ da alcuni anni, e si fonda su una lunga tradizione dello sci di fondo presente in Lessinia con la massima espressione che si individua nei fratelli Fulvio e Sabina Valbusa (il
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primo allenatore dello S.C Bosco e la seconda maestra di sci ma ancora agonista attiva nella Coppa del Mondo Lunghe Distanze n.d.r.) e in precedenza delle sorelle Renata e Bruna Tinazzi entrambe nazionali di sci nordico e successivamente anch’esse divenute maestre di sci. ‘˜‡ Â?ƒ•…‡”Â? Žƒ Â?—‘˜ƒ ’‹•–ƒ ‡ …Š‡ …ƒ”ƒ––‡”‹•–‹…Š‡ ƒ˜”Â?ÇŤ La nuova stagione invernale porterĂ come novitĂ di rilievo la creazione di un nuovo campo scuola dedicato all’insegnamento di questo bellissimo sport, che non è solo fatica e sudore come nell’immaginario collettivo, ma è anche divertimento, benessere e contatto con la natura …Š‹ ° ”‹˜‘Ž–ƒ “—‡•–ƒ ‹Â?Â‹ÂœÂ‹ÂƒÂ–Â‹Â˜ÂƒÇŤ Si rivolge a tutti coloro che desiderano apprendere o migliorare la pratica dello sci di fondo, ma in particolare ai bambini e ragazzi coniugando l’insegnamento al divertimento ed al gioco. ‘Â?‡ •‹ ’—Ö ”ƒ‰‰‹—Â?‰‡”‡ ‹Ž Â?—‘˜‘ …ƒÂ?’‘ Â•Â…Â—Â‘ÂŽÂƒÇŤ Il nuovo campo è giĂ attivo. I maestri sono a completa disposizione per lezioni individuali o collettive, siano esse di tecnica classica (alternato) o libera (passo pat-
sci di fondo tinaggio). Per informazioni su costi e prenotazioni è necessario rivolgersi alla Scuola Sci di S.Giorgio. Per chi volesse calzare ai piedi, anzichè gli sci, le ciaspole i maestri sono a vostra disposizione per accompagnarvi lungo indimenticabili percorsi naturalistici.
zioni, con il loro impegno costante promettono di mantenere alto il nome delle nostre montagne nel mondo intero. Ăˆ anche per mantenere viva questa tradizione che invitiamo tutti voi appassionati della neve, e non solo, a venire a conoscere e godere delle bellezze naturali e ’ƒ‡•ƒ‰‰‹•–‹…Š‡ …Š‡ ‘ƥ”‡ ÂŽÇŻ Ž–‘’‹ƒÂ?‘ †‡ŽŽƒ ‡••‹Â?Â‹ÂƒÇĄ …‘Â?pletando l’esperienza in uno dei tanti locali dove poter assaporare un’altro dei piaceri della Lessinia e cioè la sua cucina tradizionale.
‘Â?‡ ’”‘Â?—‘˜‡”‡–‡ “—‡•–ƒ ‹Â?–‡”‡••ƒÂ?–‹••‹Â?ƒ Â‹Â†Â‡ÂƒÇŤ Il gruppo maestri di sci nordico si è impegnato attivamente nella promozione di questa iniziativa presso gli Istituti Scolastici di Verona e provincia, attraverso il web e i normali canali pubblicitari. Inoltre, grazie a SportdipiĂš magazine e all’Azienda Paluani - attraverso il loro progetto “Paluani Lifeâ€? - si conta di arrivare a promuovere ulteriormente la realtĂ dello sci di fondo in Lessinia e i Â’Â‹ÂƒÂ…Â‡Â”Â‹ÇĄ Ƥ•‹…‹ ‡ Â?‡Â?Â–ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ …Š‡ “—‡•–‘ •’‘”– …‹ ’—Ö ”‡‰ƒŽƒ”‡Ǥ Lo sci nordico in Lessinia, come ricordato in precedenza, vanta un’importante tradizione fatta di successi sportivi a livelli italiani, mondiali ed olimpici, ma le nuove genera-
‡” ˆƒ” …”‡•…‡”‡ “—‡•–‘ ’”‘‰‡––‘ …Š‹‡†‡–‡ ÂŽÇŻÂƒÂ‹Â—Â–Â‘ ‡ ‹Ž •‘•‘•–‡‰Â?‘ —Â? Â’Ă– ƒ –—––‹ǤǤǤ Questa iniziativa, che ha giĂ riscosso un notevole apprezzamento da parte dei futuri fruitori, è stata supportata con entusiasmo anche da buon numero di aziende locali, oltre che dagli enti presenti sul territorio, che hanno creduto nel progetto investendo economicamente per dare vita al nuovo FunPark, oltre naturalmente al fondamentale appoggio del Centro Fondo Alta Lessinia.
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Alberto Cristani
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presciistica
Alcuni utili suggerimenti
Presciistica: come affrontare la neve in modo “intelligente” Con un pò di attenzione e una buona preparazione fisica si possono evitare incidenti e infortuni sulla neve
C
on l’aiuto del professor Roberto Poccetti e del professor Alfredo Mitolo (Studio Kinesis di Dossobuono) andiamo a scoprire e a co ơ stagione sciistica nel modo migliore, soprattutto per evitare spiacevoli infortuni.
Con l’arrivo dell’inverno, delle basse temperature e della neve per molti sportivi inizia la nuova stagione sciistica. Iniziano gli investimenti in abbigliamento tecnico, materiali di ultima generazione, ma pochi dedicano ơ ǡ Ƥ camente. Sarebbe - per fare un esempio pratico - come riempire la propria auto di accessori styling, senza veriƤ La mancanza di allenamento assieme a materiali sempre più tecnici e performanti, espongono quindi gli sciatori non solo ad una minor prestazione sportiva, ma anche e soprattutto ad un alto rischio di infortuni, che spesso possono essere anche gravi. Secondo i dati raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità e come spesso ricordato dal professor Mitolo ȋ ǦƤ ǡ zionale Juniores di sci alpino) più di un terzo degli incidenti avviene durante il weekend (37,3%), in particolare la domenica e nelle fasce orarie di mag ƫ Ǥ Quasi un intervento di soccorso su 5, precisamente il 18,5%, viene praticato nelle sole due settimane a cavallo di capodanno, mentre la fascia oraria in cui Ƥ ° ͕͕ le 13, orario in cui si registra circa 1/3 degli incidenti. In generale è da rilevare che circa l’86,5% degli inci Ƥ ͕͔ ͕͚Ǥ Nel 32,8% dei casi l’intervento di soccorso sulle pi26 r www.sportdipiu.com
° ơ ǡ tutti, si parla del 94,2% a carico degli arti inferiori. “Proprio per questo - spiega il prof. Poccetti - e per le nostre esperienze professionali, riteniamo che un’adeguata preparazione atletica, e presciistica in particolare, sia fondamentale prima di tutto per prevenire gli infortuni e salvaguardare le strutture muscolo scheletriche e poi per aumentare il divertimento riuscendo ad esprimere migliori performance”. “Molteplici sono le proposte di allenamento che possono rispondere a quanto precedentemente espresso - prosegue Poccetti - ma secondo il nostro protocollo di preparazione, il giusto mix prevede un serie di esercitazioni che contemplino stretching, potenziamento a corpo libero o con ǯ Ƥ ǡ mente lucida”. Vediamo quindi le giuste “tappe” per rendere le
presciistica nostre sciate sicure e, di conseguenza, divertenti. ‘ •–”‡–…Š‹Â?‰ Gli esercizi di stretching coinvolgono muscoli, tendini, ossa e articolazioni ed in gran parte consistono in movimenti di allungamento muscolare, riducendo la tensione, migliorando la coordinazione e la consapevolezza del proprio corpo. Per molti è un’esperienza di riappropriazione di sensazioni da tempo dimenticate. Previene traumi muscolari e tendinei, e migliora l’escursione articolare. Secondo uno studio dell’esercito statunitense, però, gli •’‘”–‹˜‹ Â?‘Ž–‘ ƪ‡••‹„‹Ž‹ ‡ “—‡ŽŽ‹ •…ƒ”•ƒÂ?‡Â?–‡ ƪ‡••‹bili hanno una probabilitĂ piĂš che doppia di incorre”‡ ‹Â? ‹Â?ˆ‘”–—Â?‹ ”‹•’‡––‘ ƒ …Š‹ Šƒ —Â?ƒ ƪ‡••‹„‹Ž‹–Â? Â?‡ŽŽƒ Â?‡†‹ƒǤ —‡•–‘ •’‘•ƒ Žƒ Â?‘•–”ƒ Ć¤ÂŽÂ‘Â•Â‘Ć¤Âƒ …Š‡ Â?‡––‡ al centro l’individuo come entitĂ speciale e che
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come tale deve essere trattata, adeguando ogni proposta alle singole capacitĂ , senza esagerare nelle richieste sia nel troppo che nel troppo poco. ‘ •–”‡–…Š‹Â?‰ †‡˜‡ ‡••‡”‡ Â‡ĆĄÂ‡Â–Â–Â—ÂƒÂ–Â‘ ‹Â?˜‹–ƒÂ?†‘ ‹Ž nostro atleta, agonista od amatore, a calibrare le tensioni, in modo da riconoscere le parti del proprio corpo e coinvolgerle con progressione e rispetto. Con l’aiuto di immagini, presentiamo alcuni esercizi facilmente eseguibili, che permettono, secondo i nostri principi, un’adeguata preparazione alla fase propriamente atletica. Ogni posizione deve essere mantenuta per circa un minuto, evitando di molleggiare e respirando con regolaritĂ . La maggior parte di questi esercizi può ‡••‡”‡ Â‡ĆĄÂ‡Â–Â–Â—ÂƒÂ–Âƒ ƒÂ?…Š‡ •—ŽŽ‡ ’‹•–‡ †‹ •…‹ǥ ’”‹Â?ƒ †‹ iniziare le discese.
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triathlon presciistica
Ƥ In un corso di presciistica - una vota “riscaldato” il nostro motore - anche con esercizi aerobici come la Ö ǯ ơ Ƥ Ǥ Ƥ Ƥ ǡ salvaguardia delle strutture ed il rispetto delle individualità, gli esercizi non saranno mai massimali e con durate medie di un minuto e mezzo due, per i lavori a tempo, e di 15 ripetizioni per i lavori in serie. Spesso risultano piacevoli e motivanti le sedute organizzate con esercizi che riproducono il gesto tecnico atletico dello sci. Fondamentali gli esercizi per i muscoli addominali, alla ricerca del “core stability”, per un controllo completo della postura e della sciata. Ƥ Ǥ
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presciistica ƒ ’”‘’”‹‘…‡––‹˜‹–Â? ‘ •–—†‹‘ ‹Â?‡•‹•ǥ Šƒ †ƒ •‡Â?’”‡ ƒ„„”ƒ……‹ƒ–‘ Žƒ Ć¤ÂŽÂ‘Â•Â‘Ć¤ÂƒÇĄ †‡ŽŽǯ‹Â?’‘”–ƒÂ?œƒ †‡ŽŽ‡ ‡•‡”…‹–ƒœ‹‘Â?‹ ’”‘’”‹‘cettive, intese come tutte quelle situazioni, in cui corpo e sistema nervoso sono coinvolti a 360°, ed il controllo e lo sforzo richiesto sono globali. Il coinvolgimento è totale, e secondo studi ed esperienze in altre discipline sportive sperimentate dal Prof. Poccetti, si crea quello stato di necessitĂ che costringe l’individuo ad attivare tutti i sensi, i quali ricevono ed inviano segnali all’interno ed all’esterno, creando quelle condizioni che permetteranno durante le discese di adattarsi alle mutevoli condizioni generali, rispondendo alle varianze •’‡…‹Ƥ…Š‡ǥ Ž‹Â?‹–ƒÂ?†‘ …‘•¿ ‹Ž ”‹•…Š‹‘ †‹ ‹Â?ˆ‘”–—Â?‹ǥ ‡† —–‹Ž‹œœƒÂ?†‘ ƒŽ Â?‡‰Ž‹‘ Ž‡ ‡Â?‡”‰‹‡ •‹ƒ Ƥ•‹…Š‡ …Š‡ Â?‡Â?–ƒŽ‹Ǥ ’‡••‘ –ƒŽ‹ ’”‘’‘•–‡ ˜‡Â?‰‘Â?‘ Â‡ĆĄÂ‡Â–Â–Â—ÂƒÂ–Â‡ indossando anche gli scarponi da sci, per cercare di ricreare anche solo in parte, alcune sensazioni •’‡…‹Ƥ…Š‡Ǥ
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‡Â?–‡ Ž—…‹†ƒ Molte volte, i corsi di presciistica, si concentrano esclusivamente su quella che è la ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡ Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ Â?ÂƒÇĄ Â?‘‹ dello Studio Kinesis, riteniamo che anche l’aspetto mentale debba essere allenato ed educato. Questo •‹‰Â?Â‹Ć¤Â…Âƒ …Š‡ „‹•‘‰Â?ƒ †‡†‹care anche del tempo alla consapevolezza dei propri Â?‡œœ‹ Ƥ•‹…‹Ǥ ‹ †‡˜‡ ‡••‡”‡ in grado di gestire le proprie forze e le proprie capacitĂ .Quando si è troppo stanchi o poco preparati bisogna saper fermarsi. Quando la pista è troppo impegnativa, bisogna aver il coraggio di rinviare ‘ ”‹Â?—Â?…‹ƒ”‡ ƒŽŽƒ Â•Ć¤Â†ÂƒÇ¤ ÇŻ Â?‡…‡••ƒ”‹‘ †‡†‹…ƒ”‡ †‡Ž tempo alla conoscenza dei materiali che si utilizzano ed alla loro risposta in base alle mutevoli …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ ƒÂ?„‹‡Â?–ƒŽ‹ ‡ …Ž‹Â?ÂƒÂ–Â‹Â…ÂŠÂ‡ÇĄ ÂƒĆĽÂ†ÂƒÂ?†‘•‹ ƒ ’‡”•‘Â?ƒŽ‡ Â“Â—ÂƒÂŽÂ‹Ć¤Â…ÂƒÂ–Â‘Ç¤ ‹ †‡˜‘Â?‘ …‘Â?‘•…‡”‡ ‹ ”‡‰‘lamenti vigenti sulle piste, dedicando alcuni minuti alle prescrizioni presenti e riconoscere i vari cartelli oramai ovunque presenti, rispettando gli altri sciatori, ma anche pretendere il rispetto dagli altri, per poter sciare in massima sicurezza. Quanto descrit–‘ ƤÂ?‘ Ġ Â‘Â”ÂƒÇĄ •‘Â?‘ •‘Ž‘ ƒŽ…—Â?‹ †‡‰Ž‹ ƒ•’‡––‹ …Š‡ vengono trattati presso lo studio Kinesis, durante i corsi di presciistica, riconoscendo che non possono rispondere a tutte le esigenze, ma convinti che comunque possano contribuire a limitare il rischio di infortuni ed aumentare il divertimento sulle piste innevate. Per chi volesse visionare alcuni degli esercizi proposti, lo potrĂ fare collegandosi al sito dell’azienda dolciaria Paluani, al link Paluani life, sport invernali, allenamento presciistico, dove i ’”‘ƥǤ ‘……‡––‹ ‡ ‹–‘Ž‘ǥ ‹ŽŽ—•–”ƒÂ?‘ …‘Â?‡ ’”‡’ƒ”ƒ”•‹ adeguatamente. Prof. Roberto Poccetti
Chinesiologo UNC – Diplomato ISEF - Prepratore atletico
Prof. Alfredo Mitolo
Osteopata ROI – Fisioterapista
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ roberto.poccetti@gmail.com - alfmitol@libero.it www.sportdipiu.com r 29
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sci
A Folgaria e Colere
Autodrive Ski Cup: dieci anni a tutta neve! Snow4All Disabled ski Cup 2012, il circuito italiano di sci dove tutti - ma prorio tutti - possono vivere la neve
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opo la bella esperienza dello Short Slalom svol–‘•‹ •—ŽŽƒ ’‹•–ƒ ÂƒÂ”Â–Â‹Ć¤Â…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ †‹ ƒÂ? ƒ”‹Â?‘ǥ ‹Ž Â?‘•–”‘ Â–ÂƒĆĄ •‹ ° …‹Â?‡Â?–ƒ–‘ ‹Â? —Â?ƒ •‡”‹‡ †‹ ”‹—Â?‹‘Â?‹ ‘”‰ƒnizzative per preparare al meglio le gare della stagione 2011-2012. ‹Ƽ…‹Ž‡ ‹Â?˜‡Â?–ƒ”‡ “—ƒŽ…‘•ƒ †‹ Â?Â—Â‘Â˜Â‘ÇĄ Â?ƒ ƒÂ?…Š‡ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂ?Â?‘ ‹ Í™ …‘Â?’‘Â?‡Â?–‹ †‡ŽŽ‘ Â•Â–ÂƒĆĄ …‡ ÂŽÇŻÂŠÂƒÂ?Â?‘ ˆƒ––ƒǤ Autodrive Ski Cup assieme All’Associazione Scie di Passione presenta Snow4All Disabled ski Cup 2012, l’unico circuito italiano open di gare di sci alpino per atleti disabili di qualsiasi livello e disabilitĂ . Snow4all è un circuito appositamente pensato per far vivere l’ebbrezza della gara e il brivido della vittoria a chiunque ne senta il desiderio. All’interno del circuito Autodrive Ski Cup, per normodotati, si è creata una speciale realtĂ , lo Snow4all Disabled Ski Cup, per atleti disabili di qualsiasi livello e disabilitĂ . Le localitĂ hanno superato il controllo del Comitato ScientiƤ…‘ †‹ …‹‡ †‹ ƒ••‹‘Â?‡ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ…Â…Â‡Â•Â•Â‹Â„Â‹ÂŽÂ‹Â–Â? †‡ŽŽ‡ •–”—––—”‡ (impianti di risalita, bar, spogliatoi) e le gare avverranno in concomitanza con quelle del circuito nazionale. Per gli atleti disabili giĂ esperti c’è la Pro Cup, mentre per chi è alle prime armi è stata pensata la New Cup, per un approccio piĂš sereno al mondo dell’agonismo. ‘ Â•Â–ÂƒĆĄ †‹ …‹‡ †‹ ƒ••‹‘Â?‡ •ƒ”Â? ‹Â?‘Ž–”‡ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‡ ƒ ƒ••‘ ‘‡ ’‡” •’‡…‹Ƥ…Š‡ ’”‘˜‡ †‹ ƒŽŽ‡Â?ƒÂ?‡Â?–‘ …Š‡ •ƒ”ƒÂ?Â?‘ organizzate durante tutto il periodo invernale 2011-2012. L’attesa è tanta e lo è anche la voglia di essere ai cancelli di partenza: moltissime le mail che sono giunte agli organizzatori di informazioni e di richieste di partecipazione. Per qualsiasi informazione visitate i siti web di Scie di Passione e di Autodrive Ski Cup: ™™™Ǥ•…‹‡†‹’ƒ••‹‘Â?‡Ǥ…‘Â? e ™™™Ǥƒ—–‘†”‹˜‡Ǥ‘”‰ Per capire e conoscere meglio questo spettacolare 10° ƒÂ?Â?‘ †‹ ˜‹–ƒ †‡Ž ‹”…—‹–‘ǥ ’ƒ”‘Žƒ ƒ‹ …‘Â?’‘Â?‡Â?–‹ †‡ŽŽ‘ Â•Â–ÂƒĆĄÇ¤ “Quest’anno in calendario - spiega Vittorio Sovilla - ci sono alcune novitĂ . Le nuove localitĂ confermate che ospiteranno il Circuito sono Folgaria per il Trentino e Colere per la Lombardia. Come tipologie di gare invece abbiamo alcune interessanti varianti delle competizioni classiche.
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Nella nostra storia il nostro futuro. Ti aspetta un 10° Anniversario ricco di sorprese. *** Seguici su Facebook: autodrive ski cup
Oltre alla Disabile Ski Cup abbinata al Circuito avremo uno slalom in notturna abbinato allo slalom pomeridiaÂ?‘ ƒ ‘Ž†‘ǥ ‘”‰ƒÂ?‹œœƒ–‹ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻ Ǥ Ǥ Ǥ Ǥ ”‡˜‹•‘Ǥ Ž–”ƒ Â?‘˜‹–Â? sarĂ la doppietta gigante e slalom in notturna a Passo Broccon organizzata dallo Sci Club Playlife. L’evento di apertura del Circuito sarĂ invece il 26 Dicembre a Col verde San Martino di Castrozza con una gara di gigante promozionale in notturna organizzata dall’Agonistica Sportmarketâ€?. Prosegue Sovilla: “All’interno della competizione vi saranno oltre alle categorie classiche che corrono per il circuito anche la partecipazione di ragazzi
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e allievi e inoltre come apripista d’eccezione avremo gli atleti disabili. Durante la serata di gara sarĂ abbinato un evento organizzato dalla CittĂ della Speranza che organizzerĂ un concerto in piazza a San Martino per rallegrare tutti i partecipanti e il pubblico della localitĂ . Per tutte le altre informazioni sul calendario e gli eventi vi invito a visitare il nostro sito internetâ€?. “Quest’anno per il 10° anniversario - racconta Maico Gallina - mi sono preso l’impegno personale di riportare alle ’”‡Â?‹ƒœ‹‘Â?‹ ƤÂ?ƒŽ‹ ƒ Â?ƒ‰‰‹‘ ͖͔͕͖ ‹Ž Â?‹–‹…‘ Œ‡–‹Ž Â?†”¹ ƒmodt. Questa è una scommessa che voglio vincere dopo l’episodio del vulcano islandese che aveva bloccato la sua venuta in una precedente occasione. Aamodt ci è affezionato e noi lo consideriamo un po’ come il nostro migliore amico nell’ambito degli ex-atleti che condividono con noi la passione per questo meraviglioso sport. Ribadisco anche il fatto che io e i miei amici siamo ancora in 5 e che ci facciamo - passetemi il termine - un mazzo tanto, sicuramente per guadagnarci come ha detto qualcuno, ma non in termini di soldi, ma di soddisfazione, passione e amicizia: valori che da sempre contraddistinguono l’organizzazione di Autodrive Ski Cupâ€?. ‘Â?…Ž—†‡ ‹Ž˜‹ƒ ƒÂ?‹Â?‹ǥ ”‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‡ †‡ŽŽƒ …‘Â?—Â?‹…ƒœ‹‘ne del circuito: “Le novitĂ sono tante ed emozionanti Â?ƒ Žƒ Ć¤ÂŽÂ‘Â•Â‘Ć¤Âƒ †‹ ˜‹–ƒ †‡Ž ‹”…—‹–‘ ”‹Â?ƒÂ?‡ •‡Â?’”‡ Žƒ •–‡•sa, quella da cui è nato tutto, quella che si alimenta di due importanti sostanze: Passione ed Amicizia. Perchè, come recita il nostro slogan di quest’anno: Nella nostra storia il nostro futuroâ€?. sil. zan.
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ƒ‹…‘ ƒŽŽ‹Â?ƒ Responsabile tecnico e pubbliche relazioni Cell 339.338.76.53.113 -maico@autodrive.org Â?†”‡ƒ ƒŽŽ‹Â?ƒ ‡•’‘Â?•ƒ„‹Ž‡ ‰‡•–‹‘Â?‡ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…ÂŠÂ‡ Cell. 328.65.11.729 - info@autodrive.org ‹––‘”‹‘ ‘˜‹ŽŽƒ Responsabile tecnico e calendario Cell. 335.73.09.794 - info@autodrive.org ƒÂ?‹‡Žƒ ”•‹‡ Responsabile regolamenti Cell. 347.27.82.716 - daniela@autodrive.org ‹Ž˜‹ƒ ƒÂ?‹Â?‹ Responsabile comunicazione Cell. 347.15.12.501 - silvia@autodrive.org
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pesistica
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Ottima prestazione ai Mondiali Record italiani migliorati e prima pesista italiana ad abbattere e superare la soglia dei100 kg. nello strappo
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ra una gara molto attesa e molto impegnativa, preparata alla Bentegodi nei minimi particolari, quella che attendeva Annarosa Campaldini a Parigi, in occasione dei Campionati del Mondo di Pesistica, valevoli come gara di quaÂŽÂ‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ‘Ž‹Â?’‹…ƒǤ ŽŽƒ •—ƒ “—ƒ”–ƒ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ ‹Â? …‘Â?’‡–‹œ‹‘Â?‹ iridate l’atleta bentegodina era chiamata a gareggiare nella categoria dei +75 kg. - con atlete fortissime - molte delle quali irraggiungibili, per le loro prestazioni addirittura “stratosfericheâ€?. Per Annarosa l’obiettivo gara era quello di continuare nella tabella di marcia delle sue ultime presenze internazionali, che l’ha vista in costante e continuo progresso nelle prestazioni, con sempre nuovi primati italiani, alternativamente raggiunti nello strappo, slancio o totale olimpico. Accompagnata e seguita da Fausto Tosi, grande gloria della pesistica veronese, scelto ed indicato dalla Sezione Pesistica, per questo delicato incarico e convocato della FIPE (Federazione Italiana Pesistica), come tecnico federale nella squadra azzurra, Annarosa ha realizzato un vero e proprio capolavoro. Tre prove valide su tre a disposizione, nello strappo, con 94, 99 e 101 kg. sollevati con estrema sicurezza e tranquillitĂ , migliorando per due volte e di 3 chili il record italiano assoluto, da lei detenuto, fermo a 98 kg. Altrettanto sicura la prova di slancio, con 118 kg. facilmente sollevati in prima prova e con un passaggio a 124 kg., falliti al primo tentativo, per una leggera incertezza nella fase di spinta, ma letteralmente fulminati al secondo tentativo, portando il record italiano assoluto da 121 kg. a quella misura.
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Anche il totale realizzato, di 225 kg., costituisce il nuovo primato italiano assoluto, correggendo il precedente, fermo a 121 chili. Complessivamente dunque quattro record italiani consecutivi, due negli strappi, uno negli slanci ed uno nel totale, con 8 kg. di miglioramento nelle 5 prove valide realizzate. Altro record storico per Annarosa è quello di essere la prima donna pesista italiana ad abbattere e superare il “muroâ€? dei 100 kg. nell’esercizio di strappo e crediamo sia dura per altre ƒ–Ž‡–‡ —‰—ƒ‰Ž‹ƒ”‡ Â“Â—Â‡Â•Â–ÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Âƒ ‰”ƒÂ?†‡ ÂƒĆĄÂ‡Â”Â?ƒœ‹‘Â?‡Ǥ Grande merito per la Campaldini, ma anche grandissimo merito per Fausto Tosi, che ha tirato fuori tutta la sua abilitĂ ed esperienza per architettare e realizzare strategicamente una gara cosĂŹ importante e cosĂŹ perfetta in tutta la sua composizioÂ?‡Ǥ ƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…Âƒ ’—”–”‘’’‘ Žƒ ”‡Ž‡‰ƒ Â?‘Â? ’”‹Â?ƒ †‡Ž ͖͔Ρ ’‘•–‘ǥ tra i “mostri sacriâ€? della pesistica mondiale, ma il suo risultato è da considerarsi il migliore tra le azzurre in gara, dopo la prestazione della siciliana Genny Pagliaro, medaglia d’argento nella sola prova di strappo e poi fuori gara nello slancio e nel totale. Entusiasmo alle stelle in casa Bentegodi, con i dirigenti Ž„‡”–‘ —˜‘Žƒ”‹ ‡ –‡ˆƒÂ?‘ ‹ƒÂ?…Š‹Â?‹ ‡ Ž‘ Â•Â–ÂƒĆĄ –‡…Â?‹…‘ †‡ŽŽƒ ‡zione Pesistica, Claudio e Bruno Toninel, Nicola Agnolini ed Elena Fava, pronti a festeggiare Annarosa e Fausto al loro ritorno †ƒŽŽƒ –”‹‘Â?ˆƒŽ‡ –”ƒ•ˆ‡”–ƒ ’ƒ”‹‰‹Â?ƒǤ ‡” Žƒ Â“Â—ÂƒÂŽÂ‹Ć¤Â…ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ ‘Ž‹Â?’‹…ƒ purtroppo se ne parlerĂ solo nel prossimo marzo 2012, agli Europei assoluti di Antalya (Turchia), dove l’Italia si giocherĂ le ultime carte a disposizione. Claudio Toninel
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pallavolo
Una tradizione ormai consolidata
Marmi Lanza da sempre sinonimo di solidarietà La società veronese protagonista non solo in campo ma anche dove c’è bisogno di aiutare i meno fortunati
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l mese di stop del Campionato ha visto la Marmi Lan Ƥche, grazie ai numerosi appuntamenti con il progetto “Porte Aperte alla Solidarietà”. Il 19 novembre la formazione di coach Bagnoli ha disputato un match amichevole al Palazzetto di Valeggio contro la Fidia Padova, in quell’occasione il ricavato dell’incasso (1500 euro) è stato destinato alla SOS Valeggio per l’acquisto di una nuova e tecnologica ambulanza attrez ƥ sanitaria. Grandissima pallavolo e tanta solidarietà è l’atmosfera che si è respirata a San Bonifacio domenica 27 novembre in occasione del VOLLEY4LIGURIA, il PalaFerroli ha aperto le sue porte per accogliere il mondo del volley riunitosi per la raccolta fondi a favore della Liguria, già dal mattino sul parquet dell’impianto veronese si sono ơ ͕͘ ͕͗
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Ƥ Ƥ Ǥ 15.30 il Palasport si è presentato gremito in ogni ordine di posto (1500 spettatori) per ospitare il vero e proprio Volley4Liguria con Marmi Lanza Verona, Sisley Belluno e l’Itas Diatec Trentino. Il pubblico ha potuto apprezzare tre gare di alto livello agonistico con in campo le due formazioni venete di Serie A1 e i Campioni del Mondo dell’Itas Diatec Trentino, vincitrice del Torneo. Al termine della seconda gara tutte e tre le formazioni si sono schierate al centro del campo (nella foto) con le autorità delle Società e il Presidente del Comitato Provinciale Stefano Bianchini per la consegna dell’assegno del valore di ottomila euro avvenuta ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Brugnato, epicentro dell’alluvione. In occasione del match casalingo tra Verona e Roma ha ǯ Ƥ ǯ
pallavolo di Voci e Volti Onlus -progetti Mtoto Mzuri. Per la nona stagione consecutiva Marmi Lanza ha devoluto tutto Žǯ‹Â?…ƒ••‘ †‡ŽŽƒ ‰ƒ”ƒ ‹Â? „‡Â?‡Ƥ…‡Â?œƒ ƒ‹ ’”‘‰‡––‹ ‹Â? ‘œƒÂ?bico e Tanzania dedicati ai giovani piĂš bisognosi (www. vocievolti.it). Domenica 26 gennaio Gabbia-no Onlus ha portato al PalaOlimpia Babbo Natale ƒ Â?‘Â? ƤÂ?‹•…‡ “—‹ ’‡”…Š¹ ‡‘Â?‹ǥ ”‘Â?Â? ‡ ƒ•’ƒ”‹Â?‹ per una sera si sono trasformati da pallavolisti a uomini volanti del basket partecipando con grande entusiasmo alla Festa dello Sport GialloblĂš 2011. La serata di sport e solidarietĂ , giunta alla seconda edizione, si è svolta martedĂŹ 3 gennaio 2012 al PalaOlimpia di Verona. la Festa organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Ex Calciatori Hellas Verona presieduta da Franco Nanni ha destinato il proprio incasso alle associazioni “Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus sezione di Veronaâ€? e “Voci e volti Onlus.
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tra la nuovissima maglia azzurra e la maglia gialla. Il costo è di 70 euro cadauna giĂ personalizzate. ‘Â?‘ ‹Â?‘Ž–”‡ †‹•’‘Â?‹„‹Ž‹ Ž‡ Â?ƒ‰Ž‹‡ Â—ĆĽÂ…Â‹ÂƒÂŽÂ‹ †‡‹ ‰‹‘…ƒ–‘”‹ †‹ colore giallo utilizzate nella prima parte del campionato al prezzo di euro 50 cadauna. Ăˆ ’‘••‹„‹Ž‡ ”‹…Š‹‡†‡”‡ ƒÂ?…Š‡ ‹ ’ƒÂ?–ƒŽ‘Â?…‹Â?‹ Â—ĆĽÂ…Â‹ÂƒÂŽÂ‹ †‡ŽŽƒ divisa gialla ad euro 15.
Francesca Paradiso
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ www.bluvolleyverona.it
‡”‘Â?ƒ ’”‡•‡Â?–ƒ Žƒ Â?—‘˜ƒ Â?ƒ‰Ž‹ƒ ƒœœ—””ƒ Da oltre dieci anni la Marmi Lanza Verona indossa durante le gare e durante gli allenamenti l’abbigliamento Ƥ”Â?ƒ–‘ ‹Â?ƒ•ƒ ‡ †‹•–”‹„—‹–‘ ‹Â? –ƒŽ‹ƒ †ƒ ĆŹ Ǥ ‹Â?ƒ•ƒ •’‘Â?•‘” –‡…Â?‹…‘ †‡ŽŽƒ ƒ”Â?‹ ƒÂ?œƒ ‡”‘Â?ƒ ‘ƥ”‡ ƒŽ …Ž—„ scaligero l’abbigliamento tecnico da gara, da allenamen–‘ ‘Ž–”‡ ƒ –—––‘ ‹Ž Â?‡…‡••ƒ”‹‘ ’‡” ‰Ž‹ ƒ–Ž‡–‹ ‡ Ž‘ Â•Â–ÂƒĆĄ –‡…Â?‹…‘ ’‡” ÂƒĆĄÂ”Â‘Â?–ƒ”‡ ƒŽ Â?‡‰Ž‹‘ Žƒ •–ƒ‰‹‘Â?‡ †‹ ‡”‹‡ ͕Ǥ ‡‘Â?‹ e compagni nella gara casalinga dell’8 dicembre hanno ‹Â?†‘••ƒ–‘ Žƒ Â?—‘˜ƒ Â?ƒ‰Ž‹ƒ Â—ĆĽÂ…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ ‹Â?ÂƒÂ•ÂƒÇĄ ”‹Â?Â?‘˜ƒ–ƒ Â?‡‹ Â?ƒ–‡”‹ƒŽ‹ †‹ “—ƒŽ‹–Â? •‡Â?’”‡ ’‹Î Â‡ÂŽÂ‡Â˜ÂƒÂ–ÂƒÇĄ Â?‡ŽŽƒ Â‰Â”ÂƒĆ¤Â…Âƒ ‡ Â?‡‹ colori. Per la prima volta infatti la maglia è stata prodotta nel colore azzurro invece che blu e nella tradizionale versione gialla, i pantaloncini per entrambi i modelli sono di colore blu scuro con inserti colorati uguali alla maglia stessa. La maglia potrĂ essere personalizzata con il tuo nome o con nome e numero del tuo campione preferito. Scegli
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pallavolo
Presieduta da Massimo Proietti
Volley 88 Pescantina: dove la vera protagonista è (ancora) la pallavolo Intervista a Marco Nicolini, allenatore della società di Pescantina. In palestra ci sono tante regole da rispettare ma solo due quelle fondamentali: divertirmento e “fare gruppo”
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l Volley 88 di Pescantina è una delle società più attive ed organizzate del panorama pallavolistico veronese. La società, con sede in Via Risorgimento a Pescantina e presieduta da Massimo Proietti, da poco fa parte del progetto Volley Team Verona, un vero e proprio pool costituito da Pallavolo Bussolengo, Pallavolo Gaiga e Volley 88, che si prefigge di creare vari livelli di pallavolo a seconda delle capacità di ogni singola atleta. Volley 88 si è presentata ai nastri di partenza della stagione 2011-2012 con ben 14 formazioni iscritte nei vari campionati: Auchan serie C, Tecnovap 1^ divisione, ABS Computers 2^ divisione, Under 18, Under 16 blue, Under 16 white, Under 14, Under 13 blue, Under 13 white, Under 12, Mini Volley 88 Under 11, Mini Volley 88 Under 10, Mini Volley 88 Under 9, CSI - Open femminile. Per conoscere meglio il modus operandi di questa bella realtà, abbiamo intervistato in esclusiva coach Marco Nicolini, giovane ed appassionato tecnico che, dopo aver ben lavorato ed aver ottenuto buoni risultati nel Povegliano, da quest’anno è passato alla società biancoblu. ǡ ǡ ǫ In primis senza dubbio l’organizzazione, l’importanza che viene data ai giovani e soprattutto il volontariato. Vengono coinvolte, e fatte sentire importanti, tantissime persone: dagli atleti, ai genitori, agli amici. Il tutto con un unico obiettivo: far funzionare tutto sempre al meglio. ͜͜ǫ Dopo una sfiorata promozione in serie D con il Povegliano sono stato contattato dalla dirigenza del Pescantina. Mi è piaciuto fin da subito il loro progetto: un coordinamento tecnico dalla serie C all’under 10, sia per far crescere le singole atlete sia per avere sempre degli standard qualitativi all’interno di tutte e tre le società del Volley Team Verona. Queste tre società si sono infatti unite in consorzio - dopo l’esperienza tra luci e ombre con 36 r www.sportdipiu.com
pallavolo
il Verona Volley Femminile - per creare la scuola di pallavolo giovanile più importante di Verona. Una realtà che a livello femminile è la più importante della provincia come numero di tesserati e di presenze. Dopo una carriera da giocatore cosa ti ha spinto a diventare allenatore? Ho sempre pensato che la pallavolo oltre che uno sport sia una scuola di vita. Mi piace quindi molto l’idea di poter trasferire alle giovani atlete gli stessi valori che io ho imparato da ragazzo, tra cui il rispetto del gruppo e dello stare insieme. È sicuramente più difficile adesso che qualche anno fa, ma le ragazze apprezzano la buona volontà, basta solo dare gli stimoli giusti. Il sogno di un allenatore? Per me è senza dubbio quello di riuscire a lasciare qualcosa di duraturo nel tempo nella persona, non solo nell’atleta. Qual è uno dei segreti per allenare in modo intenso e allo stesso modo coinvolgente? Importantissimo mantenere alta la motivazione e la voglia di stare insieme in palestra, solo così si riescono ad ottenere ottimi risultati. L’allenamento deve essere anche un momento di confronto e di crescita, non solo sotto il punto di vista sportivo ma anche umanamente.
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Raccontaci un po’ la tua squadra... La Tecnovap 1^ divisione è una squadra giovanissima: il 90% delle atlete è degli anni 90. Il sestetto base mette in campo complessivamente meno di 120 anni! L’obbiettivo primario di quest’anno è principalmente divertirsi cercando di prendendersi qualche bella soddisfazione. Il girone in cui stiamo giocando è abbastanza equilibrato anche se ci sono squadre con atlete di esperienza che potranno sicuramente puntare più in alto di noi. Guardando oltre la realtà Volley 88, secondo te cosa manca alla pallavolo femminile veronese per fare un ulteriore salto di qualità? Quest’anno manca senza dubbio la pallavolo femminile d’eccellenza. Infatti oltre alla “partenza” della serie A2 con destinazione Montichiari è stata persa anche una serie B. Attualmente la squadra di categoria più alta è la serie B1 di Cerea. Un pò poco per una città come la nostra che può contare un numero incredibile di tesserate e praticanti. Credo quindi che per riportare una seria A femminile a Verona e per fare il salto di qualità, bisognerebbe iniziare a ragionare in modo coordinato e programmato partendo dal vivaio giovanile. Solo così si possono raggiungere le categorie “che contano” e, soprattutto, mantenerle nel tempo.
Marina Soave Info: www.volley88pescantina.it www.sportdipiu.com r 37
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pallacanestro
Dopo la sosta natalizia
Alpo: obiettivo stagione perfetta Le ragazze guidate da coach Carretti quest’anno non si nascondono e puntano decise verso la serie A2
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’Alpo Basket non può più nascondersi: al sesto anno di permanenza in serie B/Eccellenza (da questa stagione B Nazionale), la formazione del presidente Renzo Soave punta decisamente al salto di categoria. Le biancoblù stanno dominando il proprio gi ǡ ¿ Ƥ ȋ con San Bonifacio) ed hanno conquistato il platonico titolo di campione d’inverno.
͖͔͕͖ Ƥ ǡ gramma dal 6 all’8 gennaio a Santa Marinella (Roma): ǯ Ƥ Ǧ ǯ Ƥ le padrone di casa di casa di Santa Marinella e Reggio Emilia. Il campionato invece riprenderà domenica 15 con l’inedito derby con il Lugagnano, neopromosso in B Nazionale. Per il secondo anno consecutivo, la società alpense può Ƥ ǣ ǯ dent, storico marchio dell’impresa veronese di Marco Dall’Oca e Marco Mangia, e della MEP (Pellegrini Marine Equipment) capeggiata dall’appassionato direttore commerciale Giuliano Moretti. Pure l’allenatore, Claudio Carretti, è al secondo anno ǯ ǡ Ƥ mozione in A2 nel maggio scorso: il coach modenese
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° ƥ Ǥ I “motori” della società, oltre al presidente Renzo Soave, sono il dirigente responsabile Giuseppe Dotto e il direttore sportivo Nicola Soave. Da sottolineare inoltre il grosso lavoro che l’Ecodent MEP Alpo ha intrapreso nel settore giovanile, grazie all’opera del responsabile del settore giovanile Silvia Martinello, che ha chiuso lo scorso anno, vestendo proprio la maglia biancoblù, la
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sua gloriosa carriera. Tornando alla prima squadra, c’è da segnalare l’importante ritorno di Cecilia Sartori, neocapitana, che è rientrata a ‘tempo pieno’ dopo la maternità: le altre new entries sono il play Laura Frusca (altro dejà vu...), l’ala Laura Fumagalli e la lunga Simona Monici. Completano il roster Anna Rossi, Silvia Franciosi, Sonia Savi, Alice Pizzolato, Cinzia Boschetti e Simona Antonelli: «L’organico messomi a disposizione dalla società è di assoluto Ȃ ơ Ȃ meglio possibile quest’anno soprattutto nel rispetto del presidente Renzo Soave e degli sponsor che tanto ci tengono a salire di categoria. Noi ce la stiamo mettendo tutta, lo scorso anno la fortuna ci ha girato le spalle e, pur avendo avuto qualche intoppo iniziale, ci auguriamo proprio che questa sia la stagione giusta». ȋ ƥ Ȍ ǣ Coach Claudio Carretti, Cecilia Sartori, Anna Rossi, Laura Frusca, Laura Fumagalli, Simona Monaci
Andrea Etrari
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Un quarto di secolo per la società veronese
Tanti auguri Verona Basket! Il Presidente Celebrano: «Il lavoro di squadra ha portato negli anni ottimi risultati e grandi soddisfazioni»
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987-2012: compie 25 anni Verona Basket, la gloriosa società gialloblù che ha dato lustro alla pallacanestro veronese nell’ultimo quarto di secolo. La ricorrenza è stata festeggiata al Pala Scienze Motorie: ed è stata principalmente la festa di Fabio Celebrano, il fondatore e l’attuale presidente di Verona Basket. L’unica persona sempre presente in prima persona in questi 25 anni di vita della società. «È così - ricorda il “Cele” - gli anni passano! Nella stagio ͕͛͜͝Ȁ͕͜͜͝ǡ ơ primo anno di attività con 3 squadre giovanili e 2 gruppi minibasket. Confrontando le vecchie foto di allora, ci si accorge di quanta strada è stata fatta. Il “percorso” in questi 25 anni è stato ricco di soddisfazioni sia di squa ǡ Ǥ ơ da Verona Basket sono il palmares dei campionati vinti ma, ancor di più, il numero di ragazzi e ragazze nati nella nostra società che hanno giocato o giocano in Campionati di Divisione Nazionale ed hanno fatto parte di
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rappresentative giovanili Provinciali, Regionali ed in alcuni casi anche Nazionali. Non solo giocatori, ma anche allenatori ed istruttori che, cresciuti in Verona Basket, hanno potuto sviluppare le loro carriere in altre Società». Conclude Celebrano: «ll “gioco di squadra” di dirigenti, tecnici, ragazzi e famiglie è stata l’arma vincente che ci ha consentito di raggiungere questi importanti obiettivi». Venendo ai giorni nostri, ci si rende conto che i “numeri” dell’attività dell’anno sportivo 2011/2012 sono incredibili ma soprattutto veri: - settore Basket: 110 atleti suddivisi in 6 squadre giovanili più la prima squadra nel Campionato di Promozione; - settore minibasket: oltre 180 iscritti nei 4 centri di Mini Verona Basket: Borgo Roma, Centro, San Massimo, Saval; - corsi scolastici in collaborazione con Istituti Comprensivi: 55 partecipanti; Ǧ ơ ǣ ͖͙ Ǥ
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Alla festa del venticinquesimo hanno partecipato atleti e tecnici di oggi e di ieri: gli spalti del Pala Scienze Motorie erano gremiti di genitori e minicestisti che hanno Ƥ Ǥ Ospiti della rentrèe, oltre ai presidenti regionali e provinciali della F.I.P., l’assessore allo sport del Comune di Verona Federico Sboarina e il vice sindaco Vito Giacino che ha consegnato a Fabio Celebrano una targa ricordo del Comune di Verona. «Questo riconoscimento è di tutto Verona Basket – ha commentato un emozionato Celebrano – di chi ha dato e di chi ci è legato come giocatore, tecnico o dirigente, dal minibasket alla prima squadra». Andrea Etrari
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giochi olimpici
In cammino verso Londra 2012
Olimpia 776 a.C. - Londra 2012 d.C. Le Olimpiadi, la vera, grande celebrazione dello sport. Le prime edizioni dei Giochi venivano istituite ogni quattro anni nel bosco sacro di Olimpia
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nizia con questo numero di SportdipiĂš magazine il nostro viaggio di avvicinamento alle prossime Olimpiadi che si terranno a Londra 2012. Un interessante excursus tra la storia, la tradizione e le curiositĂ che hanno contraddistinto i giochi olimpici nel corso dei secoli.
ÇŻÂ‡Â”Âƒ —Â?ƒ ˜‘Ž–ƒ Ž‹Â?’‹ƒ Olimpia, situata nel Peloponneso, era un’antica cittĂ , ‘”Â?ƒ–ƒ †‹ •’Ž‡Â?†‹†‹ –‡Â?’Ž‹ ‡† ‡†‹Ƥ…‹ Â?ÂƒÂ‡Â•Â–Â‘Â•Â‹ÇĄ ‹Â?’‘”tante luogo di culto per la religione greca. Il suo nome era infatti legato al monte Olimpo, mitica sede degli dei: un’aura di sacralitĂ pervadeva dunque la cittĂ solitamente tranquilla. Ma il suo aspetto, durante i giorni dedicati ai Giochi che lĂŹ si svolgevano, cambiava completamente: in breve tempo lo spazio intorno al bosco sacro si riempiva, si trasformava in una grande tendopoli che ospitava gente proveniente da ogni luogo. Bancarelle, chioschi, visitatori di ogni sorta: tutto prendeva vita. Centro dell’attenzione erano proprio le gare sportive. Lo sport era giĂ una realtĂ nel periodo della guerra di Troia (intorno al XIII sec. a.C.), come sappiamo anche da Omero, che, sia nell’Iliade sia nell’Odissea, parla di giochi atletici veri e propri. Ma le prime notazioni sui Giochi Olimpici risalgono al 776 a.C., anno a partire dal quale si comincia a scrivere il nome dell’atleta vincitore, e si fa iniziare la cronolo‰‹ƒ Â—ĆĽÂ…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ ‰”‡…ƒ ȋ—Â?ÇŻ Ž‹Â?’‹ƒ†‡ ‡“—‹˜ƒŽ‡˜ƒ Ġ —Â? ’‡riodo di quattro anni). Le edizioni dei Giochi venivano istituite ogni quattro anni nel bosco sacro di Olimpia. Il 23 o 24 luglio del 776 a.C. si disputò solo una gara: la corsa dello stadio (poco meno di 200 m), praticata su una pista naturale. Tale carattere scarno e dimesso si conservò per tutta l’etĂ arcaica. Solo a partire dalla XIV Olimpiade il programma sportivo cominciò ad essere ampliato, con l’aggiunta di nuove discipline. Una riorganizzazione fondamentale dei Giochi Olimpici avvenne poi nel 472 a.C., quando il tempo ad essi dedicato fu portato almeno a cinque giornate, di cui tre
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riservate alle gare, mentre la prima e l’ultima dedicate ai riti di apertura e chiusura, alle cerimonie religiose e alla premiazione dei vincitori. Circa un mese prima dell’inizio dei Giochi gli atleti dovevano presentarsi davanti ai giudici, i quali avevano il compito di ammettere i concorrenti e di accertare poi, sulla base degli allenamenti obbligatori ai quali erano sottoposti nel corso delle settimane successive, la loro idoneitĂ a gareggiare bene. I vincitori delle varie gare ricevevano come premio una semplice corona di foglie dell’ulivo sacro, ma in realtĂ la vittoria comportava il raggiungimento di fama, gloria, prestigio sociale ed eventualmente anche successo politico, oltre che denaro e potere. ƒ •–‘”‹ƒ †‡ŽŽ‡ Ž‹Â?’‹ƒ†‹ ƒÂ?–‹…Š‡ †—”Ö ƤÂ?‘ ƒŽ Í—Í?Í— †Ǥ Ǥǥ con la proibizione dei giochi pagani da parte dell’imperatore Teodosio. Dal 6 al 15 aprile 1896, ad Atene, si disputarono i Giochi della prima Olimpiade dell’era moderna, dopo 1503 anni dalla celebrazione dell’ultima Olimpiade antica. Nonostante le Olimpiadi degli anni 1916, 1940 e 1944 non siano state disputate, il loro conteggio non si è mai interrotto; perciò i Giochi Olimpici che avranno luogo a Londra quest’estate corrispondono a quelli della XXX Olimpiade.
giochi olimpici Rimane, nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi moderne, un collegamento con quelle dell’antica Grecia: è proprio ad Olimpia infatti che si svolge la cerimonia di accensione del fuoco sacro da parte di alcune sacerdotesse.
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Londra 2012 Dopo aver ospitato 2 volte, nel 1908 e nel 1948, le Olimpiadi, Londra batte ogni record e diventa la prima città che ha ospitato tre olimpiadi estive. I giochi della XXX Olimpiade inizieranno il 27 luglio 2012 e termineranno il 12 agosto 2012. I Giochi verranno ospitati nei 33 impianti dell “Olympic Village”, situato a est di Londra. Ma non verranno svolti solo a Londra. Sono infatti tre le principali aree interessate da questo ° ȋ Ȍǡ ȋ Ȍ ȋ ȌǤ Benedetta Sartori
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speciale guida sicura
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Neve e gelo sulla strada? Buon senso e...sangue freddo! Prosegue in compagnia di Emanuele Arbetti, pilota veronese di rally, il nostro viaggio nel mondo dei motori. Ecco alcune semplice ma efficaci regole per guidare sicuri durante il periodo invernale
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ari lettori e amici di Sportdipiù, ben ritrovati. Proseguiamo il nostro viaggio nel mondo dei motori con la rubrica dedicata alla sicurezza stadale. In questo secondo appun ơ argomento molto attuale in questo periodo dell’anno e cioè la guida d’inverno. Con l’arrivo della stagione invernale gli automobilisti si trovano a fronteggiare i tradizionali problemi di viabilità legati alla presenza di neve o ghiaccio sulle strade. Fenomeni che richiedono maggiore prudenza alla guida ± ° ǡ za, perdere il controllo della vettura con conseguenze poco piacevoli per l’incolumità propria, altrui e...dei portafogli!
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In questo periodo dell’anno più che mai è bene quindi adottare una corretta tecnica di guida con la consapevolezza che gli spazi di frenata sono inevitabilmente più lunghi. Innanzitutto montate per tempo gli pneumatici inver ǡ Ƥ con disegno speciale, permettono di ridurre gli spazi di arresto quando si guida su una strada innevata e, in generale, quando la temperatura è inferiore ai 7 gradi centigradi. Fate controllare lo stato dei tergicristallo, degli spruzzatori, del lava-vetro, della batteria, delle luci e dell’antigelo. In linea generale, evitate di frenare, di cambiare e di sterzare bruscamente su strade innevate. î ƪ te, mantenendo sempre una distanza di sicurezza dal veicolo che vi precede superiore a quella prevista dal codice della strada.
speciale guida l’iniziativa sicura Quando partite, sollevate lentamente il piede dal pedale della frizione in modo da evitare che le ruote possano girare a vuoto, mentre sulle auto con cambio automatico accelerate meno possibile. È importante guidare con particolare attenzione su ponti e strade innevate (per esempio all’interno di un Ȍǡ ± Ƥ libera da neve e da ghiaccio, d’inverno possono essere presenti lastre ghiacciate, anche se la temperatura non è sotto lo zero. Nelle località di montagna, può succedere che cada una tale quantità di neve che neppure i migliori pneumatici ƥ Ǥ In questi casi possono esserci di grande aiuto le catene da neve. Le cose importanti da ricordare sono essenzialmente: Ǧ ơ - toglierle non appena la strada torna ad essere libera dalla neve (in caso contrario, le catene si logorerebbero rapidamente, riducendo drasticamente la sicurezza di guida). Un’altra cosa importante - consigliata dagli esperti - è quella di provare a montare le catene almeno una volta prima del necessario. Un’operazione semplice che ci permetterà di essere “pronti” e “abili” in caso di emergenza.
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te che utilizzando il climatizzatore nella stagione fredda è possibile evitare l’appannamento del parabrezza. Questi semplici consigli, se tenuti a mente, possono rivelarsi molto utili in caso di necessità e vi permette ơ stagione invernale. Emanuele Arbetti
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Nel caso in cui l’auto dovesse sbandare su una strada innevata, evitate di frenate all’improvviso. Premete invece la frizione (in modo da dare alle ruote ơ Ȍǡ ǡ necessario, frenate leggermente. Prima di mettervi in movimento, togliete la neve caduta ȋ ± scivolare in avanti quando frenate e compromettere la visuale) ed il ghiaccio presente sul parabrezza e ricorda-
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sport acrobatici
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Spostiamoci con l’arte dell’ADD
Art Du Deplacement ovvero l’Arte dello Spostamento. Passione, sport o stile di vita? Ce lo spiega Laurent Piemontesi, uno dei più conosciuti rappresentanti di questa particolare disciplina
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ell’ultimo decennio abbiamo visto il nascere e il confermarsi di molte discipline sportive. Molte di queste erano di totale nuova concezione, altre invece hanno preso forma facendo propri i concetti di altre che non venivano però considerate sotto il punto di vista sportivo. Chi da piccolo non ha mai provato a salire su un muretto , ad arrampicarsi su un albero o a scavalcare la ringhiera del giardino? Quasi tutti, diciamo la verità. E prendendo spunto proprio da questi movimenti si sono sviluppate discipline come il Parkour, il Freerun ǯ ± Ǧ (che nel corso dell’articolo chiameremo ADD n.d.r.). Tutte hanno come base il superamento di ostacoli, sia Ƥ ǡ ǡ insicurezze. Queste attività hanno preso vita prevalentemente in Francia e hanno tutte lo stesso denominatore comune: il movimento. All’inizio si trattava di un gruppo di amici che praticava liberamente questi movimenti in varie zone della propria città, come fosse un gioco. Successivamente ° Ƥ discipline sopra citate, diverse nel nome ma molto simili nel concetto. Sul sito www.add-italia.com si può leggere: “Tutto è partito da una storia di amicizia, non c’erano nomi o metodi, solo il piacere di essere insieme e muover-
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si per strada. Poi in maniera autodidatta abbiamo dovuto sviluppare metodi, soprattutto quando il gioco è diventato piu serio e le nostre motivazioni sempre più profonde. Ricerca della forza, dell’ autenticità o difesa dei valori come il rispetto, il coraggio, la condivisone. Abbiamo provato tutto su noi stessi, esercizi più o meno fortunati. Essere forti da soli per essere più forti insieme. Dopo 10 anni di pratica abbiamo iniziato la trasmissione, abbiamo cercato in libri, parlato con dottori, artisti, sportivi... per raggiungere il miglior metodo possibile. Anno dopo anno abbiamo fatto crescere la nostra conoscenza e continu ƥ ° sopravviva a noi. Starà ad ogni praticante mettere la propria pietra, Art Du Déplacement, Parkour... appartiene a tutti e a nessuno. Saranno le radici e tutta la nostra esperienza che condivideremo insieme durante il workshop. Con semplicità e un profondo rispetto delle persone.” In Italia vive Laurent Piemontesi, uno dei più conosciuti rappresentanti dell’ADD. Laurent, oltre che essere membro del gruppo Yamakasi, è anche attore (Yamakasi 1 e 2, regia di Luc Besson n.d.r.) e fondatore dell’ADD. L’ADD ha al suo interno un’Academy, che organizza corsi di ottimo livello, e il Majestic Force ovvero la parte attiva. Ecco il parere di Laurent, in esclusiva per Sportdipiù, su ADD e le altre discipline emergenti.
sport l’iniziativa acrobatici
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Innanzitutto ƒ—”‡Â?–ǥ …‘Â?‡ Â•Â–ÂƒÂ‹ÇŤ Tutto bene come sempre. Questa è la regola di base... ‘Â?‡ •–ƒ ƒÂ?†ƒÂ?†‘ Žƒ –—ƒ ‡•’‡”‹‡Â?œƒ –ƒŽ‹ƒÂ?ÂƒÇŤ Direi bene. Abito a Milano e lavoro in una scuola di danza chiamata “Forma in Arteâ€?. Insegno l’ADD come l’ho imparata all’origine, nel profondo rispetto delle persone. Sviluppiamo inoltre progetti a vocazione educativa, sportiva, culturale e artistica. “Forma in Arteâ€? inizia ad essere riconosciuta a livello internazionale. Abbiamo iniziato solo un anno fa, senza l’aiuto di nessuno, e grazie alla determinazione della direttrice della scuola Elsa Gardi stiamo facendo gradi cose. ƒ……‘Â?–ƒ ƒ‹ Ž‡––‘”‹ †‹ SportdipiĂš …‘•ǯ° ’‡” –‡ ÂŽÇŻ ‡ …‘Â?‡ Ž‘ Â˜Â‹Â˜Â‹ÇĄ Ć¤Â•Â‹Â…ÂƒÂ?‡Â?–‡ ‡ ’•‹…‘Ž‘‰‹…ƒÂ?‡Â?–‡ǤǤǤ ÇŻ ”– — ÂąÂ’ÂŽÂƒÂ…Â‡Â?‡Â?– ° —Â?ƒ ’ƒ••‹‘Â?‡ ’”‹Â?ƒ †‹ –—––‘Ǥ ‘Â? ’‡Â?•‘ ’‹Î ƒ‹ „‡Â?‡Ƥ…‹ …Š‡ Â?‹ ’‘”–ƒ “—‡•–ƒ †‹•…‹’Ž‹na. Tutto è diventato naturale da tanto tempo e ormai fa parte integrante della mia vita. —ƒÂ?†‘ ‡”‹ ‰‹‘˜ƒÂ?‡ ÂŽÇŻ Â?‘Â? ‡•‹•–‡˜ƒǤ ‘Â?ÇŻ ° Â?ƒ–‘ “—‡•–‘ –—‘ Dz•–‹Ž‡ †‹ ƒŽŽ‡Â?ƒÂ?‡Â?–‘dzǍ
‘ ‹Â?˜‡…‡ ’‡Â?•‘ …Š‡ ÂŽÇŻ ”– — ÂąÂ’ÂŽÂƒÂ…Â‡Â?‡Â?– •‹ƒ •‡Â?’”‡ esistita! I preistorici, per esempio, lo facevano per sopravvivenza, no? Noi l’abbiamo solo riscoperto, sviluppato metodi, comprensione del movimento e meccanismi della mente. Questo è avvenuto prima come autodidatti, poi abbiamo studiato su libri, successivamente ci siamo confrontati con altri sportivi, artisti ‡ Ć¤Â•Â‹Â‘Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹Â•Â–Â‹Ç¤ —––‡ “—‡•–‡ ‡•’‡”‹‡Â?œ‡ ŠƒÂ?Â?‘ ’‡”Â?‡•so di sviluppare nel tempo quello che è oggi la nostra disciplina. —ƒŽ‹ •‘Â?‘ Ž‡ ”‡‰‘Ž‡ „ƒ•‡ ’‡” …Š‹ ’”ƒ–‹…ƒ ‘ ˜—‘Ž‡ ƒ˜˜‹…‹Â?ƒ”•‹ ƒ “—‡•–‘ •’‘”–Ǎ Innanzitutto a mio avviso è importante preparare bene ‹Ž …‘”’‘Ǥ —‹Â?†‹ ’”‡•‡”˜ƒ”‡ Žǯ‹Â?–‡‰”‹–Â? Ć¤Â•Â‹Â…ÂƒÇĄ •˜‹Ž—’’ƒ”‡
‹Ž ’‘–‡Â?œ‹ƒŽ‡ Ƥ•‹…‘ ‡ …”‡ƒ–‹˜‘Ǥ Â?ƤÂ?‡ ° ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‡ rispettare le persone. Sempre. Š‹ ° ’‹Î ƒ†ƒ––‘ ƒŽŽƒ ’”ƒ–‹…ƒ †‹ “—‡•–ƒ †‹•…‹’Ž‹Â?ÂƒÇŤ L’ADD può essere praticato da tutti. Il modo per me piĂš corretto? Quello che ha come obiettivo il miglioramento, cercando di sviluppare sempre le proprie capacitĂ e il proprio potenziale. Il miglioramento comprende ovviamente anche la tecnica e la mente. Nel complesso l’ADD è una vera disciplina di benessere. ÇŻ ƒ••‘Â?‹‰Ž‹ƒ ƒ “—ƒŽ…Š‡ ƒŽ–”‘ •’‘”–Ǎ Tutti gli sport sono connessi. Dipende solo da chi allena, non tanto dalla disciplina. Tutti noi che pratichiamo ADD prima abbiamo iniziato con altri sport “classiciâ€? come basket, atletica, danza. Non abbiamo creato l’ADD dal nulla. Abbiamo attinto esperienza da altre –‹’‘Ž‘‰‹‡ †‹ ƒŽŽ‡Â?ƒÂ?‡Â?–‘Ǥ Žƒ †‹ƥ‡”‡Â?ÂœÂƒÇĄ ˜‹‡Â?‡ •‡Â?’”‡ fatta dal metodo, dal “comeâ€? ci si allena. —ƒŽ‹ •‘Â?‘ Ž‡ †‹ƥ‡”‡Â?œ‡ –”ƒ ˜‘‹ Dz’‹‘Â?‹‡”‹dz ‡ …Š‹ ’”ƒ–‹…ƒ ÂŽÇŻ ‘‰‰‹Ǎ ‹ƥ‡”‡Â?ÂœÂƒÇŤ ‘Â? •ƒ’”‡‹ †‹”‡Ǥ ‘”•‡ ‘‰‰‹ …‹ •‘Â?‘ ’‹Î Â?‡œzi e possibilitĂ per allenarsi, piĂš informazioni, piĂš video per mostrare e mostrarsi. In comune invece direi che abbiamo sogni e dolori. E una speranza. — ’ƒ”–‡…‹’‹ ƒ †‹˜‡”•‹ ™‘”Â?•Š‘’• ‹Â? ‰‹”‘ ’‡” ÂŽÇŻÂ‹Â–ÂƒÂŽÂ‹Âƒ ‡ ’‡” ‹Ž Â?‘Â?†‘Ǥ ‡””ƒ‹ ƒÂ?…Š‡ ƒ ‡”‘Â?ÂƒÇŤ Certo che faremo un workshop a Verona, una cittĂ che mi piace e che si presta molto a questo tipo di attivitĂ . Ci sarò io insieme ad altri mie amici. ”‹Â?ƒ †‹ …‘Â?…Ž—†‡”‡ ˜—‘‹ †‹”‡ “—ƒŽ…‘•ƒ ƒ‹ Ž‡––‘”‹ †‹ SportdipiÚǍ Non abbiate paura di credere in voi stessi e cercate ogni modo per raggiungere gli obbiettivi. Fino a prova contaria tutto è possibile! Andrea Costa
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ www.add-italia.com www.sportdipiu.com r 47
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triathlon danza
Dall’idea di otto giovani
Progetto Outline: dove l’arte non conosce confini Esplosione di colori ed energia: questo è Outline, un nuovo progetto che lega alla danza svariate forme d’arte
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dolfo Arena, Anita Maggio, Efren Bressan, Eleonora Barbacini (unica cantante), Elisa Galli, Giampaolo Vinco, Riccardo Orlando e la new entry Elettra Polacco. Questi i nomi degli otto membri Outline. Grinta ed entusiasmo allo stato puro. Con questa intervista esclusiva a Efren, Elisa ed Anita, Sportdipiù vi fa conoscere da vicino questa bellissima e particolare realtà. ǫ L’idea nasce nel 2009, ma si concretizza solo nel 2010, con la vittoria di un concorso. Diciamo che alla base del progetto c’è una forte amicizia, condizione per cui abbiamo deciso, di comune accordo, di intraprendere una strada ignota verso la sperimentazione di nuove forme di show.
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ǡ ° Ǥ ǡ ǫ Assolutamente no, il gruppo è eterogeneo ma con un ơ Ǥ apparteniamo al mondo della danza, ma con trascorsi diversi. C’è chi arriva dalla ritmica, chi dalla breakdance, chi dall’old school o dal jazz. Outline non è altro che la centrifuga delle varie provenienze, un contorno alle nostre storie.
ǣ ǡ ǡ Ǥ ǯ Ƥ Ƥ ǫ L’hip hop in particolare è una danza in continua evolu ǡ ± Ƥ
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abbiamo anche molte attivitĂ didattiche nelle scuole, o laboratori estivi nelle scuole di danza. —–Ž‹Â?‡ ’”‘ ‹ƒ’’‘Â?‡ǣ “—ƒÂ?†‘ •‹ †‹…‡ Dz„‡Â?‡Ƥ…‹‡Â?ÂœÂƒÇłÇ¤ Un obbiettivo molto importante per tutto il gruppo. Attraverso una serie di stage abbiamo raccolto e devoluto piĂš di mille euro a favore della Croce Rossa giapponese. SarĂ anche una piccola goccia in un mare, ma ci fa sentire davvero bene.
Elena Bazzoni non conosce barriere. E’ una contaminazione di stili che ƒÂ?†ƒÂ?†‘ ‘Ž–”‡ Ž‡ †‹Â?ƒÂ?‹…Š‡ Ƥ••‡ ’—Ö ‰‹—Â?‰‡”‡ ‘˜—Â?“—‡ǥ Â?ÂˆÂ‘ÇŁ http://outlinedancers.weebly.com come un linguaggio del mondo. Il concetto centra in pieÂ?‘ Žƒ Â?‘•–”ƒ Ć¤ÂŽÂ‘Â•Â‘Ć¤ÂƒÇ¤ ƒÂ?œƒ ‡ ÂƒÂ”Â–Â‡ÇŁ —Â? …‘Â?Â?—„‹‘ ‹Â? …‘Â?–‹Â?—ƒ ”‹…‡”…ƒǤ GiĂ da molti anni in ambito artistico ci si può imbattere in performance artistiche dove arte, danza e musica si incontrano. Tutto sta nel trovare il giusto connubio che si intende sviluppare attraverso l’approfondimento. La relazione fra le varie forme d’arte è molto forte, e questo è il nostro punto di forza. Â?‘œ‹‘Â?‹ǥ ƒÂ?Â‹Â…Â‹ÂœÂ‹ÂƒÇĄ ‹Â?…‘Â?’”‡Â?•‹‘Â?‹ ‡ –ƒÂ?–‘ •—†‘”‡ǣ …‘Â?‡ ˜‹˜‡–‡ ‡ …‘Â?˜‹˜‡–‡ –”ƒ •ƒŽƒ ’”‘˜‡ ‡ Â?‘Â?‡Â?–‘ •Š‘™ •—Ž ’ƒŽ…‘•…‡Â?‹…‘Ǎ La sala prove è assolutamente goliardica, il luogo ideale per scaricare tensioni e ansie. Certo, capita pure a noi di litigare, ma è come fosse un battibecco tra fratelŽ‹ǥ ’‡”…Š¹ Žƒ ”‹…‘Â?…‹Ž‹ƒœ‹‘Â?‡ ƒ””‹˜ƒ †‘’‘ ’‘…‘Ǥ —––‹ Â?‘‹ …‡”…Š‹ƒÂ?‘ †‹ Žƒ•…‹ƒ”‡ ˆ—‘”‹ ‹ ’”‘„Ž‡Â?‹ ’‡”•‘Â?ÂƒÂŽÂ‹ÇĄ ’‡”…Š¹ possono aumentare la tensione nel gruppo. Durante lo show, invece, vigono la massima concentrazione e professionalitĂ . E poi, un abbraccio è il gesto piĂš importante per appianare momenti di tensione: il contatto, seppur silenzioso, risolve ogni malinteso. ƒ ”‡ƒŽ–Â? Â?‘Â? •‡Â?’”‡ ° ÂˆÂƒÂ…Â‹ÂŽÂ‡ÇŁ “—ƒŽ‹ •–”ƒ†‡ ˜‹ ’‡”Â?‡––‘Â?‘ †‹ …‘Â?–‹Â?—ƒ”‡ Ġ ‹Â?˜‡•–‹”‡ ‹Â? “—‡•–‘ •‘‰Â?‘Ǎ L’ambiente commerciale è fondamentale, siamo in perenne attivitĂ promozionale e sempre alla ricerca di nuovi sponsor. I social network ci aiutano molto , per la †‹ƥ—•‹‘Â?‡ ‡ ‹Ž Â?ƒ”Â?‡–‹Â?‰Ǥ ”ƒœ‹‡ ƒ “—‡•–‹ …ƒÂ?ƒŽ‹ •‹ƒÂ?‘ ”‹usciti a proporre momenti di show in alcune discoteche Č‹ Â‡Â”Ć¤ÇŻÂ•ČŒÇĄ ‘ †‹ …ƒŽƒ”…‹ Â?‡Ž ”—‘Ž‘ †‹ Â?ƒÂ?‹…Š‹Â?‹ ˜‹˜‡Â?–‹ …‘Â?‡ al Detour o al Thost. Abbiamo da poco intrapreso in progetto collettivo con “ La Peluqueriaâ€?, che ci entusiasma Â?‘Ž–‘ ’‡”…Š¹ ˜ƒ ‹Â? †‹˜‡”•‡ †‹”‡œ‹‘Â?‹Ǥ ƒ †—”ƒÂ?–‡ ÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘
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Iniziativa per gli over 70
Invecchiare? Si, sportivamente! DMSA, con il patrocinio del Comune di Verona, propone una iniziativa dedicata a chi non ha fretta di...invecchiare
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stato presentato in Sala Arazzi del Comune di Verona, alla presenza dell’Assessore allo Sport del Comune di Verona Federico Sboarina, il progetto “Se non hai fretta di invecchiare, muovitiâ€?. L’iniziativa è organizzata dall’ Associazione Dottori in Scienze Motorie D.M.S.A. Per l’Associazione promotrice erano presenti alla conferenza stampa Giorgio Pasetto Dottore in Scienze Motorie e segretario nazionale ÇĄ ‹•ƒ ƒÂ?„‘Â?‹ ‘––‘”‡ ‹Â? …‹‡Â?œ‡ ‘–‘”‹‡ ‡ ‹Ž†‡ Tonetta Dottore in Scienze Motorie e Fisioterapista. Il progetto, a cui possono aderire tutte le palestre di Verona, è rivolto a tutti gli adulti over 70 per la prevenzione di malattie croniche. Previa visita con il proprio medico di medicina generale, il soggetto verrĂ successivamente valutato da un dottore in scienze motorie per il fabbisogno di attivitĂ . Gli istruttori delle palestre che parteciperanno al progetto •‡‰—‹”ƒÂ?Â?‘ —Â? „”‡˜‡ …‘”•‘ ƤÂ?ƒŽ‹œœƒ–‘ ƒ †ƒ”‡ †‡ŽŽ‡ Ž‹Â?‡‡ ‰—‹†ƒ •’‡…‹Ƥ…Š‡ •—‹ ’”‘‰”ƒÂ?Â?‹ ’‡”•‘Â?ƒŽ‹œœƒ–‹ …Š‡ †‘˜”ƒÂ?Â?‘ •‡‰—‹”‡ ‰Ž‹ ‘˜‡” ͔͛Ǥ ÂŽ …‘•–‘ Ƥ••‘ Â?‡Â?•‹Ž‡ ’‡” ‘‰Â?‹ ƒÂ?œ‹ƒÂ?‘ che decide di aderire al progetto è di â‚Ź 45,00 (per 2 sedute •‡––‹Â?ƒÂ?ÂƒÂŽÂ‹ČŒ …‘Â? ‘”ƒ”‹ •’‡…‹Ƥ…‹ †‹ ƒ……‡••‘ ƒŽŽ‡ ’ƒŽ‡•–”‡ †ƒŽŽ‡ Í? alle 12 oppure dalle 15 alle 18. “Il progetto - spiega Pasetto - ha lo scopo di coinvolgere gli ‘˜‡” ͔͛ †‡Ž ‘Â?—Â?‡ †‹ ‡”‘Â?ƒǤ Ž‹ ‡ƥ‡––‹ ’‘•‹–‹˜‹ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ •—‰Ž‹ ‘˜‡” ͔͛ ° „‡Â? †‘…—Â?‡Â?–ƒ–ƒǤ ÇŻ Â?‘–‘ ‹Â?‘Ž–”‡ …Š‡ ‹Â? –—––‡ Ž‡ ’ƒ–‘Ž‘‰‹‡ …”‘Â?‹…‘nj†‡‰‡Â?‡”ƒ–‹˜‡ ÂŽÇŻÂ‡Â•Â‡Â”Â…Â‹ÂœÂ‹Â‘ Ƥ•‹…‘ǥ al pari della terapia farmacologica, deve essere “assuntoâ€? per tutta la vita. Sulla base di queste semplici premesse, D.M.S.A. ha deciso di elaborare un progetto per la promoœ‹‘Â?‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ •‡…‘Â?†‘ Ž‡ ‹Â?†‹…ƒœ‹‘Â?‹ †‡ŽŽǯ Â?‹‘Â?‡ Europea e dell’OMS e secondo una direttrice lungo la quale si è giĂ instradato il nostro Paese, come può ben dedursi sia dai Piani regionali sia dalle indicazioni del vigente Piano sanitario nazionale che esprime la necessitĂ che, nell’ambito della promozione della salute, particolare rilievo sia rivolto all’attivitĂ
motoria, sia ancora dal programma “Guadagnare saluteâ€? di cui al DPCM del 4 maggio 2007, che tra gli interventi prioritari prevede la promozione di azioni volte a favorire l’attivitĂ Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ ‹Â? –—––‡ Ž‡ ˆƒ•‹ ‡ –—––‹ ‰Ž‹ ƒÂ?„‹–‹ †‡ŽŽƒ ˜‹–ƒ ‡ …Š‡ ‡•’”‡•samente richiama il ruolo dei professionisti della salute in ”‡Žƒœ‹‘Â?‡ ƒŽŽ‘ •˜‘Ž‰‹Â?‡Â?–‘ †‹ ƒ––‹˜‹–Â? Ć¤Â•Â‹Â…ÂƒÇłÇ¤ “Il progetto proposto da D.M.S.A. - evidenzia l’Assessore Sboarina - ha una valenza importantissima per quanto riguarda la cittadinanza. Ăˆ vero che come assessorato allo sport promuoviamo molto l’attivitĂ sportiva giovanile, ma è altrettanto evidente che siamo sempre attenti alle necessitĂ e alle iniziative che coinvolgano in modo attivo gli amanti dello sport. La popolazione over 70 è molto attiva sul nostro territorio, sportivamente parlando: tennis, ciclismo, podismo, nuoto sono alcune delle discipline che coinvolgono da vicino questa fascia d’etĂ . Purtroppo a volte senza una giusta ’”‡’ƒ”ƒœ‹‘Â?‡Ǥ ÇŻÂ‡Â•Â‡Â”Â…Â‹ÂœÂ‹Â‘ Ƥ•‹…‘ ’—Ö ƒ‹—–ƒ”‡ ƒ ’”‡˜‡Â?‹”‡ Â?—merose malattie e aiuta a rimanere attivi e di buon umore. Si può fare attivitĂ motoria ad ogni etĂ , anche quando si hanno malattie croniche. Ăˆ però importante che ognuno svolga ‹Ž –‹’‘ †‹ ƒ––‹˜‹–Â? Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ ’‹Î ƒ†ƒ––ƒ ƒŽŽ‡ ’”‘’”‹‡ …‘Â?†‹œ‹‘Â?‹ †‹ salute e di etĂ . Oltre ad uno sport preferito o ad una attivitĂ Â?‘–‘”‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂ”Â‹Âƒ ÂƒÂ’Â‡Â”Â–ÂƒÇĄ —Â?ƒ ”‡‰‘Žƒ”‡ ƒ––‹˜‹–Â? Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ ’—Ö ‡••‡”‡ •˜‘Ž–ƒ ‹Â? ’ƒŽ‡•–”ƒ •‡…‘Â?†‘ ’”‘‰”ƒÂ?Â?‹ „‡Â? †‡ƤÂ?‹–‹Ǥ ‡” “—‡•–‹ motivi sono convinto che questo progetto possa rappresentare un’ottima opportunitĂ per mantenersi in forma e ’”‡’ƒ”ƒ”‡ ƒŽ Â?‡‰Ž‹‘ ‹Ž Ƥ•‹…‘ †‡‰Ž‹ ‘˜‡” ͔͛ Ġ ƒŽ–”‡ †‹•…‹’Ž‹Â?‡ sportiveâ€?. Giorgio Pasetto segretario nazionale DMSA
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Attiva anche con una Fondazione Onlus
Just e sport: insieme per passione
L’azienda veronese, leader nella cosmesi naturale, condivide con gli atleti l’impegno e i valori: qualità, lealtà e trasparenza che garantisce nei prodotti e verso i consumatori
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d accomunare un’azienda in continua crescita e un mondo fatto di passione, traguardi, spirito di gruppo e impegno personale, è una sintonia di valori e di obiettivi: la tensione all’eccellenza e il miglio ±ǡ ǡ zione e attenzione a tutto ciò che è nuovo. E poi, fondamentali, il valore della relazione (che siano clienti, compagni di squadra o sostenitori) e il benessere che nasce dall’attività sportiva e viene favorito da prodotti rispettosi del corpo. Just Italia, che da quasi 30 anni porta in Italia, attraverso la sede nazionale di Grezzana (Verona), la gamma di ǡ Ƥ cia dei clienti grazie a rigore e naturalezza. Forte di una tradizione che risale al 1930, Just è oggi un punto di riferimento nella cosmesi naturale, adotta gli ingredienti più adatti e tecniche accurate, si prende cura dei clienti e mantiene la propria promessa di ǡ ± ƥ ǡ ƥ Ǥ Una condotta premiata dal mercato: anche nel 2011 Just Italia ha confermato un trend in crescita costante. 52 r www.sportdipiu.com
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Oggi conta su 70 dipendenti diretti, 17 mila incaricati alla vendita e un fatturato in progressivo incremento ǯ ƥ ǯ vinata formula distributiva del Party. Just vende i propri prodotti solo a domicilio, nelle case dei consumatori: un metodo che permette al cliente di risparmiare tempo, scegliere in modo consapevole, provare i prodotti, ricevere consigli da persone qualiƤ ǡ Ǥ Just “fa squadra” con i propri clienti: ed è il valore della relazione che emerge proprio da questa formula. «Just Italia e lo sport sono gli alleati giusti per generare energia ed equilibrio», sottolinea l’azienda veronese. «Come impresa siamo impegnati nel proporre prodotti naturali, adatti a varie situazioni, in una condivisione di passioni e principi che ci rende partner degli atleti impegnati in qualsiasi disciplina». Un’azienda dinamica, vitale, positiva, attenta ai valori ǡ Ƥ aperto. Ideali cui Just Italia aderisce e che sostiene con decisione. Attraverso lo sport si trovano poi spesso occasioni di impegno sociale, un valore per Just fondamentale nel quotidiano come nelle iniziative a favore della solidarietà e dell’ambiente intraprese tramite Fondazione Just Italia Onlus. Lo sport infatti genera ricchezza interiore e permette di stare insieme, condividere le passioni e ơ Ǥ
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triathlon tennis
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Tennis Scaligero: storia di trofei, soddisfazioni e futuri campioni Conosciamo l’attività del Tennis Scaligero con questa intervista al presidente Dalle Grave e al maestro Messora
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uando a Verona si parla di Tennis non si può fare a meno di parlare del Circolo Tennis Scaligero che nel 2009 ha celebrato i suoi primi sessanta anni di
storia. E Di questi primi 62 anni ne abbiamo parlato con l’attuale presidente Riccardo Dalle Grave che dal 2006 ha rilevato il timone dall’ex presidente Giancarlo Merzi. “Il Circolo - spiega Dalle Grave - è stato inaugurato nel 1949 da un gruppo di giovani che, tassandosi della somma allora considerevole di 5000 lire, formarono il primo gruppo di lavoro presieduto da Luigi Poggi. Da allora si sono succeduti 16 presidenti che, coadiuvati dai soci, hanno progressivamente migliorato la struttura del nostro Circolo portandolo a standard qualitativi riconosciuti a livello nazionale. Da un singolo campo costruito nel 1949 siamo progressivamente arrivati ad avere 8 campi di cui 5 coperti (l’ultimo lo abbiamo coperto lo scorso anno), una bellissima piscina, un campo da beach volley e numerose altre strutture che rendono piacevole la qualità del tempo che noi soci passiamo nel nostro circolo.” “Tutto questo successo - prosegue il presidente Scaligero - lo si deve grazie al prezioso contributo di maestri di alta professionalità e di numerosi tennisti di elevata qualità tecnica e agonistica. Il Circolo Tennis Scaligero ha avuto una lunga storia di successi sportivi che lo hanno portato ad essere una delle realtà più importanti nel panorama tennisti-
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co veneto e italiano”. ǡ ǡ Ƥ ǦƤ ǯ ganismo di uno sportivo. E il Dottor Dalle Greve, in qualita di medico, evidenzia: “Il tennis è uno sport che Ƥ lute agli individui di tutte le età. Una recente revisione della letteratura sul rapporto tra tennis e salute pubblicata dalla prestigiosa rivista americana Physician and Sportmedicine ha concluso che praticare regolarmente il tennis è una delle strategie migliori per stare in salute e in forma. Nel corso di una partita di tennis un tennista può percorrere da 5 a 11 km, con una durata media di ogni punto che varia da 3 a 7 secondi (ma nei pallettari può anche durare più di 1 minuto). Il tennis è tra 5 sport che bruciano più calorie in assoluto, molte più del nuoto, del canottaggio, delle escursioni a piedi e del Ǥ Ƥ e psicologici agli individui di tutte le età. Questi vanno dal Ƥ ǯ bambini e negli adolescenti, al ridurre lo stress e al mantenere le abilità cognitive negli adulti. Il tennis aiuta anche a mantenere abitudini che richiedono autodisciplina, abilità di prendere le decisioni e responsabilità”. “Il tennis - conclude Dalle Grave - in un’epoca caratterizza-
tennis ta dalla costruzione di città che non prevedono piste ciclabili o zone pedonali e da uno stile di vita che predilige la pratica di attività sedentarie o di attività sportive eseguite da soli, ǡ ơ l’opportunità di praticare una sana pratica sportiva in città e di favorire lo sviluppo di positivi rapporti interpersonali. Fattori che contribuiscono a mi Ƥ ǡ e sociale”. Dopo aver sentito la voce della massima espressione dal punto di vista strettamente dirigenziale, passiamo ora a sentire uno dei maestri che quotidianamente opera tutti i giorni sui campi da tennis del Circolo Tennis Scaligero di Verona, vale a dire il Maestro Santi Messora. ǡ ǡ Ƥ ǫ Prima di rispondere credo che sia più giusto parlare di me ± ± l’allenamento inizia attorno ai 15 anni. Detto questo dagli Ƥ sono molto cambiate. In quegli anni si utilizzava il così detto “modo analitico”, cioè si insegnava ogni colpo separatamente, concentrando l’attenzione soltanto sulla tecnica e tralasciando l’aspetto tattico per quando tutti i colpi fossero stati imparati perfettamente. Così, per poter giocare una partita di tennis, una persona poteva metterci da sei mesi ad un anno, a seconda delle sue capacità. Il “modo globale”, che è quello utilizzato oggi invece, ha alla base l’imparare giocando. Quando un bambino inizia i nostri corsi il nostro obiettivo principale è quello di fargli capire il gioco, diamo la stessa importanza sia alla tecnica che alla tattica. In questo modo, se le loro capacità glielo permettono, il Ö Ƥ giocato a tennis e non solo avendo colpito la palla. Oggi possiamo dire che l’utilizzo di questo metodo di insegnamento, dei nuovi materiali che si trovano in commercio e delle misure ridotte dei campi a seconda dell’età, facilitano l’apprendimento e aumentano la passione per questo stupendo sport. ƥ ǫ Oggi i giovani hanno tantissime cose da fare e spesso per ƥ Ǥ
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come tutti gli sport ha bisogno di una grande dedizione e bisogna dedicarle del tempo per poter raggiungere dei ri ǡ ¿ǡ ƥ ǡ re. Noi come maestri cerchiamo di stimolare il più possibile i ragazzi a continuare a giocare e ad andare avanti di fronte ƥ Ǥ ǯ ǫ La “Scaligero Academy” ha un’agonistica di 50 ragazzi circa, tutti di buon livello e che hanno giocato diversi tipi di ͖͔͕͕Ǥ ơ sione e il tempo che i ragazzi dedicano a questo sport. Poi di conseguenza arrivano anche i risultati. Per questo motivo più che promesse posso nominare alcuni dei ragazzi che durante il 2011 si sono impegnati molto e che hanno avuto degli ottimi risultati: Moratelli Angelica 800 WTA, Cillo Michelle tra le 8 in Italia dell’anno 98 , Rebecchini Federico tra i 16 in Italia dell’anno 99, Sartori Carlotta, Lizzeri Linda, Pozzi Riccardo, Lucini Alessandro e Tortora Davide tutti quanti con ottimi risultati nei tornei regionali ed italiani Ö ǫ ǯ° ǯ ǡ Ƥ ogni singolo bambino. Diciamo comunque che si può iniziare a frequentare i corsi a partire dai 4- 5 anni di età. ͖͔͕͖ǫ Gli obiettivi sono tanti, uno dei più importanti, sul quale ci lavoriamo ormai da qualche anno è quello di avere una scuola che funzioni tutto l’anno, non solo i mesi di calendario scolastico. In questo modo cerchiamo di avere una continuità e cosi una miglior crescita dei ragazzi. Un altro obiettivo per noi molto importante è quello di funzionare bene come gruppo di lavoro, abbiamo una scuola molto numerosa e di conseguenza anche il gruppo di lavoro è composto di parecchie persone, perciò, per noi, è molto ơ ǡ degli obiettivi e un modo di lavorare comune.
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Salvatore Mercurio
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associazioni
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AVPP Verona a servizio dello sport L’associazione organizza seminari, convegni e momenti di confronto su tematiche legate alla psicoanalisi
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resentiamo l’Associazione Veronese di Psicote ǡ ǯ Ƥ lucro, attiva sul territorio dal 2006, che conta oggi un centinaio di soci tra psicologi, psichiatri e psicoterapeuti. Nata per iniziativa di un gruppo di professionisti, che hanno deciso di costituire a Verona un nuovo spazio di ǡ ơ ǡ ǯ zione rappresenta un centro d’incontro e confronto, in grado di immettere nel tessuto culturale gli stimoli î Ƥ ǡ internazionale. Gli obiettivi più importanti dell’associazione sono: - la promozione di momenti di formazione e aggiorna Ƥ Ǣ - la ricerca nel campo della teoria e della clinica psicoanalitica; - lo sviluppo nella popolazione di una corretta conoscenza della psicoanalisi. Inoltre, particolare attenzione è rivolta ai rapporti cultu Ƥ Ǥ
Ƥ ǡ ricordare il Convegno alla Gran Guardia su “Psicologia dello Sport”, organizzato con l’Assessorato allo Sport, e il ciclo di Seminari (sette) svoltosi quest’anno presso la Sala Farinati della Biblioteca Civica; incontri che, considerato il successo ottenuto, saranno riproposti anche nel 2012. Tra coloro che prestano, come volontari, la loro attività ǯ ǯ ǡ Ƥ nisti e operatori di strutture istituzionali dislocate sul territorio. L’associazione può dunque contare su di un elevato Ƥ ǡ grado di fornire indicazioni adeguate sui diversi aspetti della salute mentale, oltre che informazioni utili a chi volesse avvicinarsi in modo corretto alla teoria e alla clinica psicoanalitica. Alberto Cristani
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triathlon foto&sport
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Action sport e lo scatto è servito! Ecco alcuni semplici suggerimenti di Andrea Costa, giovane, promettente e appassionato fotografo veronese per chi volesse avvicinarsi all’affascinante mondo della fotografia sportiva
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hi ama, come me, fotografare gli sport action, necessita di un’ottima conoscenza dell’apparecchiatura che utilizza. Lo “scattareâ€? con questo genere di sport diventa molto impegnativo a causa delle diverse condizioni in cui ci si trova. Queste condizioni variano anche in tempi brevissimi e bisogna essere pronti a cambiare rapidamente le impostazioni della propria apparecchiatura per portare a casa uno scatto buono. Qui ci si gioca tutto in pochi attimi! Altra cosa molto importante è conoscere gli sport che si ritraggono. Questo aiuta ad anticipare un’azione o ad immortalare il momento “clouâ€? di una particolare disciplina. Se non riusciamo a fare questo, potremmo avere un’ottima foto, ma scarso apprezzamento da parte degli addetti del settore che siano atleti, squadre oppure sponsor. Occorre “—‹Â?†‹ ƒ„„‹Â?ƒ”‡ —Â?ƒ „—‘Â?ƒ …‘Â?’‘•‹œ‹‘Â?‡ ÂˆÂ‘Â–Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤Â…Âƒ alla particolaritĂ di un gesto sportivo. Se il saper utilizzare la propria apparecchiatura e conoscere lo sport ritratto non sono un grosso problema, ricordiamoci che ogni situazione di ripresa è diversa dall’altra. ‹Ö ’—Ö Â?ƒÂ?†ƒ”‡ ‹Â? …”‹•‹ ƒÂ?…Š‡ ÂˆÂ‘Â–Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤ ‡•’‡”–‹ ‡ …ƒ’ƒ…‹Ǥ Uno dei problemi principali è quindi trovare il giusto abbinamento tra la location dove scattare la foto e come cogliere l’attimo giusto. Ci si può trovare in un ottimo punto, con un fantastico sfondo, in una posizione dove l’atleta può permettersi una grande evoluzione ma avere - per esempio - di avere l’atleta in ombra oppure ostacoli davanti all’obbiettivo. ‹ ÂˆÂƒÂ–Â–Â‘ÇĄ ’‡” …Š‹ •‹ ƒ˜˜‹…‹Â?ƒ ƒ “—‡•–‘ ‰‡Â?‡”‡ †‹ ÂˆÂ‘Â–Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤Âƒ non deve esistere la paura di...sporcarsi. Eh si perchè spesso ci si deve sdraiare per terra, nella polvere o nel fango anche per diverso tempo. Il tutto per portare a casa lo “scatto buonoâ€?. E la possibilitĂ per lo scatto buono può esserci una volta sola! GiĂ , perchè, per esempio, non si può chiedere ad un rider intento a vincere una gara, di tornare indietro perchè la foto è venuta mossa o sottoesposta! C’è solo quell’attimo, l’attimo giusto. E quell’attimo va portato a casa ad ogni costo! Carpe diem... ÇŻÂƒÂ…Â–Â‹Â‘Â? •’‘”– ° —Â? ‰‡Â?‡”‡ Â?‘Ž–‘ †‹Ƽ…‹Ž‡ †ƒ ˆ‘–‘‰”ƒˆƒ”‡
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e per questo motivo - come per molti altri generi - ci si deve allenare costantemente, possibilmente facendosi consigliare da chi ha piĂš esperienza. Uno degli aspetti principali è valorizzare il gesto dell’atleta ottenendo nel contempo una bella composizione ÂˆÂ‘Â–Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤Â…ÂƒÇ¤ Per quanto mi riguarda, quello che mi ha attratto di questo lavoro-passione è senza dubbio il contatto con la natura e le persone. Un genere di contatto molto informale e piacevole. Solitamente, a parte casi sporadici, trovo sempre molta disponibilitĂ da parte degli atleti con cui lavoro. Il soggetto è senza dubbio un grande aiuto: infatti sono gli atleti che molte volte ti sanno indicare con precisione dove ci sono dei punti in cui si possono
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ammirare (e immortalare...) evoluzioni speciali e particolari. Quindi è molto importante interagire con loro ascoltando sempre i consigli e le indicazioni che hanno da darci. Una volta ascoltati e valutati tutti i suggerimenti saranno le capacità organizzative del fotografo a fare ơ Ǥ Discorso simile vale anche per gli scatti sul set. Se dobbiamo eseguire uno shooting (servizio) fotograƤ ǡ ǯ ritratto. In questo caso però sta al fotografo “impostare” l’azione nel modo più corretto: chiedere all’atleta di fare un determinato movimento piuttosto di un altro, farglielo fare in un determinato punto, metterlo a favo ǡ ƪ ǤǤǤ ° Ƥ Ǥ ǡ ǡ no scuse: tutta colpa del fotografo! Bene, spero di avervi dato qualche utile consiglio. Chiunque fosse interessato ad approfondire tematiche Ƥ Ö indirizzo mail: Ǥ ̷ Ǥ Vi potrò anche tenere aggiornati sui prossimi workshop Ƥ Dz dz Ǥ Buon “click” a tutti! Andrea Costa
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triathlon arti marziali
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Lok Yiu Wing Chun: uno stile del Kung Fu tradizionale cinese Alberto Storari ci presenta una particolare e affacinante disciplina. Da conoscere e praticare con molta calma...
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ok Yiu Wing Chun è un’arte marziale cinese, uno stile di Kung Fu che prende il nome (Lok Yiu) dal nostro caposcuola che fu uno dei primi e più importanti allievi del Maestro Yip Man. Praticabile da chiunque, femmine o maschi, senza limiti di età. Wing Chun significa “eterna primavera” e in questa sua traduzione sta anche uno dei suoi significati più belli, la primavera è infatti una stagione di “lavoro”, di fioritura, dove dall’inverno si passa ai primi germogli e frutti. Per apprendere davvero questa arte marziale non si deve aver fretta di arrivare all’estate ma gioire giorno per giorno il lavoro e l’apprendimento di una “eterna primavera”. É uno stile applicativo, non è da esibizione ne agonistico. Ciò significa che il praticante di Wing Chun si allena per sè stesso, non per vincere tornei o esibirsi. La sua applicabilità in situazioni reali e di autodifesa ne fa uno stile particolarmente adatto a chiunque desideri sentirsi più sicuro e più consapevole delle potenzialità del proprio fisico. Il Centro Studi Lok Yiu Wing Chun è la prima scuola con sede a Verona interamente dedicata allo
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studio del Lok Yiu Wing Chun, uno stile del KungFu nato in Cina circa 400 anni fa e la cui storia, non ufficialmente dimostrabile, lascia spazio alla leggenda. Studiare questo stile di Kung-Fu non significa limitarsi a imparare dei movimenti o delle tecniche alla perfezione, bensì capire profondamente dei principi e delle idee che possono essere utili in situazioni di reale pericolo. É molto importante tenere a mente che per imparare quest’arte marziale si devono avere pazienza, impegno ed una grande costanza che porta nel tempo non solo ad un miglioramento delle proprie capacità fisiche, ma anche ad una vera crescita interiore. Io e Stefano Milani abbiamo la fortuna di essere allievi diretti dell’unico occidentale (Si-Fu Wilhelm Blech) che è stato accettato all’interno della famiglia del Maestro Lok Yiu di Hong Kong. Da anni seguiamo il nostro Si-Fu con passione ed entusiasmo e grazie ad alcuni viaggi fatti con Lui ad Hong Kong abbiamo potuto vedere con i nostri occhi come quest’arte venga tramandata in modo autentico.
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La grande Riconoscenza che abbiamo verso il nostro Si-Fu ci porta a continuare questa tradizione marziale impegnandoci al massimo per trasmettere la nostra esperienza agli studenti di Verona. Una volta al mese ci rechiamo in Germania dove ha sede la scuola madre dell’E.L.Y.W.C.I.M.A.A. (European Lok Yiu Wing Chun International Martial Art Association) e dove il nostro Si-Fu ci dà la possibilità di continuare la nostra formazione, che in questa famiglia di Kung-Fu non finisce praticamente mai. Ho conosciuto il mondo delle arti marziali quando avevo quindici anni, praticando uno stile del Kung-Fu classico del Nord. Con il mio primo viaggio in Cina nel 1991, a vent’anni, ho potuto avere una chiara idea di cosa fosse il mondo dell’arte marziale cinese e, dopo anni di dura ricerca, nel 1997 ho conosciuto il mio attuale Si-Fu. Adesso che ho quarant’anni posso dire che quell’incontro è stato, nella mia vita, una delle più grandi fortune che abbia mai avuto. Chiunque desideri imparare il Kung-Fu giorno dopo giorno e sarà disposto a mettersi in discussione sarà il benvenuto nella mia scuola. Alberto Storari
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giornalismo sportivo sport in pillole
SPORTDIPIĂ™ MAGAZINE TORNA A SCUOLA ‘Â?–‹Â?—ƒ ƒÂ?…Š‡ ’‡” ÂŽÇŻÂƒÂ?Â?‘ •…‘Žƒ•–‹…‘ ͖͔͕͕Ȁ ͖͔͕͖ Žƒ ’”‘Ƥcua collaborazione tra SportdipiĂš magazine e l’Istituto Seghetti nell’organizzare dei brevi corsi di giornalismo agli studenti. Il progetto, rivolto agli alunni del Liceo, era iniziato nel 2010 con l’intento di fornire percorsi formativi di approfondimento. Il corso di giornalismo sportivo ha visto “salire in cattedraâ€? i giornalisti Alberto Cristani e Alessandra Rutili, grazie alla collaborazione del Preside Mauro Pavoni e dei Foto: Photofortina Novara - Andrea e Luca Fortina ’”‘ˆ‡••‘”‹ †‹ ‡†—…ƒœ‹‘Â?‡ Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ Â?†”‡ƒ ‘–‘Ž‘ ‡ ƒ……ƒ”‹ƒ Tommasi. Ma non solo. Ospiti dell’evento alcuni importanti testimonial come Germano Mosconi (giĂ presente lo scorso anno) e Nicola Minali, ex campione di ciclismo veronese. Il successo riscosso lo scorso anno tra gli studenti ha dato l’input per proporre un ciclo di 3 incontri nel mese di dicembre 2011 e altrettanti nel mese di marzo. Nella prima lezione i ragazzi di III e IV superiore hanno •‡‰—‹–‘ —Â?ƒ Ž‡œ‹‘Â?‡ †‹ †‹†ƒ––‹…ƒ ˜‘Ž–ƒ ƒ …ƒ’‹”‡ Ž‡ ƤÂ?ƒŽ‹tĂ del progetto e ad apprendere le basi necessarie per produrre l’articolo che sarĂ poi pubblicato su SportdipiĂš magazine. PiĂš che una lezione è stato un confronto con gli studen–‹ǥ —Â?‘ •…ƒÂ?„‹‘ †‹ ‘’‹Â?‹‘Â?‹ ‡ †‹ ”‹ƪ‡••‹‘Â?‹ ”‡Žƒ–‹˜‡ ƒŽ Â?‘Â?do dello sport, del lavoro, della scuola e del giornalismo. Alberto ed Alessandra hanno concordato con i docen–‹ —Â? Â?‹Â?‹ ’‡”…‘”•‘ †‹†ƒ––‹…‘ …Š‡ ‘ƥ”‹••‡ ƒ‹ ”ƒ‰ƒœœ‹ —Â?ƒ chiave di apprendimento nuova mirata al far capire come leggere con piĂš attenzione un giornale e come si ‹Â?’‘•–ƒ ‡ •‹ •…”‹˜‡ —Â? ƒ”–‹…‘Ž‘Ǥ ‘Â?‘ •–ƒ–‹ ÂƒĆĄÂ”Â‘Â?–ƒ–‹ ƒÂ?che i mezzi di comunicazione tecnologici come internet e i blog. Nel secondo e terzo incontro, invece, spazio ai protagonisti, sportivi e del mondo del giornalismo, che raccontandosi agli attenti e partecipi uditori hanno regalato agli studenti l’ebbrezza di essere per una volta protagonisti del mondo della stampa. Sul prossimo numero di SportdipiĂš magazine verrĂ pubblicato l’articolo piĂš interessante, curioso e originale redatto dagli studenti. Martina Venturi
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Ǥ Ǥ ͖Ǥ͔ A tre anni dal suo “esordioâ€? informatico, SportdipiĂš magazine rinnova il suo portale. Ăˆ infatti online dallo scorso 25 novembre la versione 2.0 di ™™™Ǥ•’‘”–†‹’‹—Ǥ…‘Â? (senza accento).
ÂŽ •‹–‘ǥ ”‡ƒŽ‹œœƒ–‘ Â†ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‡Â?†ƒ ˜‡”‘Â?‡•‡ ‹‘ŽŽ‹Ə —––‡”ǥ cambia completamente veste grafica, risultando molto piĂš intuitivo e di facile consultazione. Nella prima colonna - a sinistra - trovano spazio le news del giorno, quelle che i lettori, le societĂ e gli sportivi in generale inviano alla Redazione. Un evento può rimanere “in evidenzaâ€? per piĂš di un giorno a seconda dell’impotanza e della durata. Nella colonna centrale del sito possiamo consultare diverse sezioni tra le quali l’archivio storico febbraio 2009-novembre 2011 (sito versione 1.0), l’archivio delle news mensile e quello organizzato per tipologia di sport. In evidenza la copertina del magazine cliccando sulla quale si può sfogliare la rivista in formato digitale. Nella colonna a destra, infine, spazio alle sezioni multimediali con video e foto gallery esclusive. Il sito è ancora “work in progressâ€? in quanto nuove sezioni verranno aggiunte nei prossimi mesi. Ricordiamo inoltre il nostro profilo Facebook (SportdipiĂš Verona) che ormai viaggia verso il limite massimo delle 5000 amicizie! Proprio per questo motivo è stata creata la pagina Facebook di SportdipiĂš magazine, una “vetrinaâ€? senza limiti che permetterĂ alla Redazione di comunicare ed informare in modo sempre piĂš immediato.
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triathlon ciclismo
Nuova società, nuova squadra
Cin cin per le ragazze della “CGG” Una settimana di lavoro tra le colline gardesane per le ragazze della MCipollini-Giambenini-Gauss in preparazione della stagione 2012, quella che porta anche alle Olimpiadi di Londra...
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nizia da Verona, e precisamente dalla Tenuta La Cà di Bardolino, la nuova stagione della squadra di ciclismo femminile professionistica MCipollini-Giambenini-Gauss. Le atlete, coordinate dal Direttore Sportivo Luisiana Pegoraro, hanno svolto la settimana prima di Natale, un collegiale durante il quale si sono allenate e si sono di fatto conosciute. “La squadra e la società – spiega il DS Pegoraro – sono nuove e quindi ci sembrava utile se non doveroso, tra Ƥ ma soprattutto per iniziare a fare gruppo. E’ stata allestita a mio avviso un’ottima formazione, un giusto mix tra atlete di esperienza e giovani di grande avvenire. In totale il gruppo è composto da 14 atlete di cui solo una straniera, la polacca Jasinska”. “Il gruppo ha grandi potenzialità – prosegue Luisiana Pegoraro - e sono convinta che se saprà essere unito e compatto, potrà fare molto bene. Le atlete d’altro canto non le scopro di certo io: la MCipollini-Giambeni Ǧ Ö ƥ atlete italiane e mondiali. Non voglio passare per presuntuosa ma questa squadra, non solo sulla carta, è la migliore a livello nazionale”. I ritiri servono senza dubbio per lavorare (doppia seduta giornaliera con bici alla mattina e palestra il pomeriggio n.d.r.) ma ancor di più per gettare le basi per la nuova stagione. “In queste occasioni – sottolinea Pegoraro - si lavora sodo ma principalmente le atlete iniziano a conoscersi tra loro. Io, essendo nel mondo del ciclismo da quasi trent’anni, le conosco già tutte. Il mio ruolo è perciò quello di creare la giusta armonia e di motivarle, cercando di ottenere dalla singola e dalla squadra, possibilmente sempre il massimo. Le ragazze, una volta terminato il ritiro, torneranno ad allenarsi ognuna con i propri preparatori. Il mio lavoro sarà quindi quello di Ƥ Ǥ Al prossimo ritiro di squadra (Ladies Tour of Qatar Giro del Qatar femminile - corsa a tappe femminile di ciclismo su strada che si disputa in Qatar nel mese di febbraio. È la gara di apertura del Calendario internazionale femminile UCI, categoria 2.1 che coinciderà
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ǯ ƥ ͖͔͕͖ Ǥ Ǥ ǤȌ qualche indicazione in più. Nel frattempo, dopo il ritiro di Bardolino, alcune nostre atlete saranno impegnate in ǡ pa del Mondo in Cina. Dopo il Qatar saremo impegnate Ƥ Ǥ lungo ed impegnativo ma abbiamo mezzi e qualità per Ǥ Ƥ ci sono anche le Olimpiadi, obiettivo di alcune nostre ragazze…”. In ogni squadra c’è sempre un leader, una “punta di diamante”. Nella MCipollini-Giambeni Ǧ Ƥ Ƥ sembra però essere diversa. “L’individualità conta poco – conclude Pegora Ȃ ± delle 14 tesserate ơ renza. Io credo nel gruppo e nel lavoro. Se la squadra saprà esprimersi sempre al massimo – infor-
ciclismo
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CMCipollini-Giambenini-Gauss 2012 tuni e sfortuna permettendo – anche le individualità verranno esaltate. Non mi piace quindi fare nomi, anche ǡ ǡ ǡ quel qualcosa in più, sia tecnicamente sia a livello di esperienza”.
Tatiana Guderzo, Marta Bastianelli, Monia Baccaille, Marta Tagliaferro, Elisa Frisoni, Elena Cecchini, Valentina Carretta, Alessandra Borchi, Malgorzata Jasinska, Jessica Paganelli, Giulia Pironato, ǡ ǡ
Alberto Cristani
ǣ www.mcipollinigiordanateam.com ȋ ƥ Ǧ Ǧ Ȍ da sinistra: in alto): Monia Baccaile, il Presidente Alessia Piccolo, la squadra 2012 al completo insieme allo sponsor Piergiorgio Giambenini ospiti della Tenuta La Cà di Bardolino, Tatiana Guderzo
Presidente: Alessia Piccolo Team Manager: Luigi Castelli Direttore Sportivo: Luisiana Pegoraro Responsabile comunicazione: Francesco Pelosi www.sportdipiu.com r 65
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triathlon scherma
Grande soddisfazione per la società scaligera
VeronaScherma presenta il suo nuovo quartier generale Un intervento di recupero che ha trasformato un’area in disuso in una bellissima e attrezzata palestra per la scherma
È
stata inaugurata lo scorso 7 dicembre la palestra sede dell’Associazione Sportiva VeronaScherma, sita presso la palestra delle scuola media Aldo Fedeli in via Abruzzo 26a (traversa di C.so Milano) a Verona. L’inaugurazione è avvenuta al termine dei lavori di ristrutturazione eseguiti dall’Associazione VeronaScherma. Gli interventi di manutenzione e di adeguamento sono avvenuti in una struttura inutilizzata con l’obiettivo di realizzare un impianto di scherma. I lavori hanno riguardato la sistemazione dell’impianto elettrico, la tinteggiatura delle pareti, lo spogliatoio, che è stato suddiviso in maschi e femmine, e la tinteggiatura del pavimento per un costo complessivo di 20.000 euro. VeronaScherma ASD è un associazione sportiva dilettantistica che si propone di creare un movimento schermistico di alto livello Verona. L’obiettivo principale della società resta sempre lo stesso: formare atleti di ogni età che gareggino nei circuiti nazionali e internazionali,senza trascurare chiunque si voglia avvicinare a questo sport anche senza ambi Ǥ ơ bambini,ai quali da possibilità di imparare questo meraviglioso sport divertendosi.
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Presenti all’inaugurazione gli assessori al Patrimonio Daniele Polato, allo Sport Federico Sboarina e all’Istruzione Alberto Benetti, il consigliere della 3^ Circoscrizione Lorenzo Antonini, il presidente dell’Associazione VeronaScherma, che nella palestra ha la sede, Andrea Piubello, il vicepresidente Cristiano Magnani e il dirigente della società Marco Troaini, il vicepresidente della Federazione Italiana di Scherma Andrea Cipressa e il Ƥ Ǥ “È una soddisfazione per l’Amministrazione comunale - ha detto Polato - aver recuperato uno spazio in disuso grazie all’impegno dell’Associazione sportiva VeronaScherma che, con le proprie risorse, ha saputo valorizzare un patrimonio comunale, consentendo ai ragazzi di ơ dzǤ “La presenza di un grande campione come Cassarà – ha aggiunto Sboarina – nobilita ancora di più questo intervento, che dà la possibilità a tanti ragazzini di cimentarsi in una disciplina fantastica che ci vede ai primi posti nel mondo e di far crescere tanti campioni in erba nella nostra città.” ƥ
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podismo
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Trentasettesima edizione
Alla Montefortiana 2012 c’è “Ecoâ€? Appuntamento imperdibile per tutti - dagli amatori ai top runner - sabato 21 e domenica 22 gennaio sdp l GSD Valdalpone De Megni organizza la 37° edizione della A seguire alle ore 9:30 partenza della 18° Maratonina Dem-
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Montefortiana, appuntamento classico invernale del podismo veronese. Da 36 anni, il piccolo paese del veronese ai piedi delle colline del Soave accoglie circa 20.000 podisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, riservando a tutti loro una calorosa ospitalitĂ . Anche in questa edizione non mancheranno le novitĂ , su tutte la 1^ ECOMARATONA CLIVUS presentata il 6 novembre alla maratona di New York, alla presenza dei responsabili della Montefortiana (Giovanni Pressi e Gianluigi Pasetto), del Presidente della Cantina di Monteforte Massimino Stizzoli e dell’ospite Stefano Baldini. Il ricevimento, sponsorizzato e voluto dalla Cantina di Monteforte, si è tenuto al ristorante “Cento Lireâ€? dove si è potuto evidenziare lo stretto legame che unisce la prima Ecomaratona veronese con il proprio territorio, in particolare con il Soave Clivus, vino simbolo di Cantina di Monteforte, accompagnato dal riso della riseria Cremonesi. Un appuntamento da non perdere per tutti gli appassionati, dagli amatori ai top runner, sabato 21 e domenica 22 gennaio 2012 a Monteforte d’Alpone. La classica invernale si ripresenta anche quest’anno con un programma ricco e percorsi avvincenti tra le caratteristiche colline dell’est veronese, che regalaÂ?‘ ’ƒÂ?‘”ƒÂ?‹ Â?Â‘ÂœÂœÂƒĆ¤ÂƒÂ–Â‘ ‡ –”ƒ……‹ƒ–‹ —Â?‹…‹Ǥ ƒ ‘Â?–‡ˆ‘”–‹ƒÂ?ƒ ‹Â?‹œ‹ƒ …‘Â? ‹Ž •‘””‹•‘Ǥ ’‡”–—”ƒ Â—ĆĽÂ…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ ƒŽŽ‡ ‘”‡ 10:00 di sabato con la 17° marcia “Per il sorriso dei bimbiâ€?, una non competitiva su circuito ripetibile di km 5 per i ragazzi delle scuole di tutta la provincia di Verona e di km 10 per gli adulti. Alle ore 13:30 in programma l’altra non competitiva, la 5° “Passi nel Tempoâ€?, una marcia guidata di km 10 tra Soave e Monteforte d’Alpone alla scoperta di luoghi intrisi di storia e fascino. La domenica si entra nel vivo con 3 gare competitive e una non competitiva che corrisponde al 37° Trofeo S.Antonio Abate De Megni, una marcia a passo libero tra i vigneti del Soave, con possibilitĂ di scegliere tra i 4 percorsi proposti: quello per famiglie da km 9 e i piĂš impegnativi da km 14 – 21 – 28. Partenza prevista alle ore 8:30. In occasione della 37° edizione, oltre ai classici riconoscimenti in natura, si vuole omaggiare i partecipanti con un premio speciale, un artistico centro tavola in vetro personalizzato. Ma la domenica montefortiana apre alle ore 8:00 con la grande novitĂ del 2012, la 1^ Ecomaratona Clivus, un percorso completamente sterrato di km 42 con un dislivello positivo di 1.500 mt, che si snoda tra le colline della Val d’Alpone e Val d’Illasi, Castelcerino, Montecchia, Cazzano e Soave.
my, la mezza maratona del “Soaveâ€? competitiva FIDAL, di km 21,097 su strada. Nel pomeriggio si conclude in bellezza con la gara dei top runner, la 31° Montefortiana TurĂ alle ore 14:15, la competitiva dei grandi atleti nel circuito del centro storico di Monteforte nelle tradizionali classiche distanze di km 6,060 al femminile e di km 10,605 al maschile. Gara esclusiva con partecipazione solo su invito. La TurĂ sarĂ preceduta dal Trofeo giovani promesse Groupama, competitiva CSI su strada riservata a tutte le categorie under 18, dove magari si cela qualche nuovo campione. Â? ’”‘‰”ƒÂ?Â?ƒ “—‹Â?†‹ Ƥ––‘ †‹ ƒ’’—Â?–ƒÂ?‡Â?–‹ ’‘†‹•–‹…‹ Â?ƒ ƒÂ?che con tante attivitĂ collaterali che l’Organizzazione sta m –‡Â?†‘ ƒ ’—Â?–‘ ’‡” ‘ƥ”‹”‡ —Â?ƒ †—‡ ‰‹‘”Â?‹ †‹ •’‘”–ǥ †‹˜‡”–‹Â?‡Â?–‘ e festa. E’ possibile iscriversi presso il GSD Valdalpone De Megni, telefonando allo 045 9586408 oppure allo 338 2663474, o scrivendo a info@montefortiana.org
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triathlon golf speciale
Terza puntata
Il dizionario del golf Par, green, swing, draw sono alcune delle parole utilizzate dai golfisti. Veronica Zorzi ci spiega il loro significato
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ÇŁ situazione di gioco che vede il giocatore completare una buca con un colpo meno del par della buca (es. 4 colpi in un par 5). ÇŁ quando il giocatore completa una buca con un colpo in piĂš del par della buca stessa (es. 6 colpi ad un par 5). BUNKER è il classico ostacolo di sabbia che si trova sul ÇŁ situazione di gioco durante la quale si chiu- campo da golf. de una buca con 3 colpi meno del par della buca (es. 2 ÇŁ è il nome con cui viene chiamato il collaboratore che accompagna il giocatore portandogli la sacca e colpi in un par 5). BACKSPINÇŁ ° Žǯ‡ƥ‡––‘ ‹Â?’”‡••‘ ƒŽŽƒ ’ƒŽŽƒ …Š‡ Žƒ ˆƒ ‰‹”ƒ”‡ consigliadolo sulla strategia di gioco in sento anti-orario. Quando si imprime una buona dose di backspin la palla atterra e torna un po’ indietro: usato nei colpi al green. BASTONI: ogni giocatore ha la possibilitĂ di portare nella sacca un massimo di 14 bastoni, riconoscibile ciascuno per un proprio numero o lettera stampati sopra. Ogni bastone permette un colpo con distanza del volo diversa, variabile anche da giocatore a giocatore secondo il Ž‹˜‡ŽŽ‘ –‡…Â?‹…‘ ‡ Žƒ ’‘–‡Â?œƒ Ć¤Â•Â‹Â…ÂƒÇ¤ arissimi lettori di SportdipiĂš magazine, in questa puntata del nostro speciale vi farò conoscere alcuni dei termini che spesso si usano sul green. Un breve vademecum capire sempre di piĂš il mondo del golf. Buona lettura e buon golf a tutti!
ÇŁ è la conformazione di una buca che lungo il percorso gira a gomito a destra (dogleg a destra) o a sinistra (dogleg a sinistra). ÇŁ quando il giocatore conclude una buca con due colpi in piĂš rispetto al par della buca (es. 7 colpi ad un par 5. Con lo stesso concetto, triplo bogey, quadruplo bogey, ecc.) ÇŁ ° Žǯ‡ƥ‡––‘ ‹Â?’”‡••‘ ƒŽŽƒ ’ƒŽŽƒ …Š‡ Žƒ ˆƒ ‰‹”ƒ”‡ †ƒ desta a sinistra. Molto utilizzato col drive perchè permette di ottenere piĂš distanza di rotolo. ÇŁ ° ‹Ž „ƒ•–‘Â?‡ ’‹Î Ç˛Â‰Â”ÂƒÂ?†‡dz ‡ ˜‹‡Â?‡ —•ƒ–‘ ’‡” ‡ƥ‡–tuare solitamente il colpo di partenza dal tee. ÇŁ quando si chiude una buca con due colpi meno del par della buca (es. 3 colpi ad un par 5). ÇŁ ‡ƥ‡––‘ ‹Â?’”‡••‘ ƒŽŽƒ ’ƒŽŽƒ ’‡” ˆƒ”Žƒ ‰‹”ƒ”‡ †ƒ •‹Â?‹stra a destra. La palla fa poco rotolo e si ferma subito. Particolarmente usato per gli approcci al green.
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speciale golf
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penba fuori dal fairway, nel raf. PAR: termine con il quale si indica il numero di colpi prestabilito per completare una buca e dipende dalla sua lunghezza. Le buche piĂš corte sono par 3 (si dovrebbero chiudere in 3 colpi), quelle medio-lunghe par 4 (da chiudere in 4 colpi) e quelle piĂš lunghe par 5 (da chiudere in 5 colpi). PULLÇŁ ° ‹Ž …‘Ž’‘ •„ƒ‰Ž‹ƒ–‘ …‘Â? ’ƒŽŽ‹Â?ƒ …Š‡ ƤÂ?‹•…‡ •—ŽŽƒ •‹nistra dell’obiettivo. PUSHÇŁ ° ‹Ž …‘Ž’‘ •„ƒ‰Ž‹ƒ–‘ …‘Â? ’ƒŽŽ‹Â?ƒ …Š‡ ƤÂ?‹•…‡ •—ŽŽƒ †‡stra dell’obiettivo. ÇŁ (pron. raf) La zona non rasata sempre presente ai lati del fairway. ÇŁ è il movimento compiuto dal giocatore di golf quando va a colpire la pallina Veronica Zorzi
ǣ è la zona piÚ rasata del percorso che va dalla piazzuola di partenza al green (che a sua volta è ancora piÚ rasato e curato).
ÇŁ è la zona piĂš rasata del percorso dove c’è la buca in cui bisogna far cadere la pallina. Nella buca è inserita l’asta. GRIP: è la parte in cui si impugna il bastone da golf . ÇŁ termine con il quale si indicano i colpi che un giocatore riceve dal campo, massimo 36. Meno colpi di ŠƒÂ?†‹…ƒ’ Šƒ —Â? Â‰Â‘ÂŽĆ¤Â•Â–Âƒ ‡ Â?‹‰Ž‹‘”‡ ° ‹Ž •—‘ Ž‹˜‡ŽŽ‘ †‹ ‰‹‘…‘Ǥ IBRIDO: è il bastone con forma particolare che viene —•ƒ–‘ ’‡” …‘Ž’‹”‡ Žƒ ’ƒŽŽƒ •‘’”ƒ––—––‘ “—ƒÂ?†‘ ° ƤÂ?‹–ƒ ƒ’-
Š‹ ° ‡”‘Â?‹…ƒ ‘”œ‹ ‡”‘Â?‹…ƒ ‘”œ‹ Č‹ ‡”‘Â?ÂƒÇĄ 20 ottobre 1980) è una Â‰Â‘ÂŽĆ¤Â•Â–Âƒ ‹–ƒŽ‹ƒÂ?ƒǤ Inizia la pratica sportiva a 12 anni sotto le guida †‡Ž ’ƒ†”‡ †”‹ƒÂ?‘ Â‘Â”ÂœÂ‹ÇĄ uno dei piĂš famosi maestri di golf del veronese. Dai 15 ai 20 anni gioca nella squadra nazionale italiana, vincendo 6 titoli nazionali, 5 internazionali e un campionato d’Europa juniores. Nel 2000 passa al professionismo, vincendo con la squadra nazionale il campionato del mondo e posizionandosi al quarto po•–‘ Â?‡ŽŽƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…Âƒ ‹Â?†‹˜‹†—ƒŽ‡Ǥ Negli ultimi cinque anni è leader azzurra del ranking ‡—”‘’‡‘ ‡ •–ƒœ‹‘Â?ƒ Â?‡ŽŽ‡ ’‹Î ƒŽ–‡ ˜‡––‡ †‡ŽŽƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…Âƒ nazionale e internazionale. Ha partecipato ai piĂš grandi eventi mondiali ed è fra le pro sul Ladies European Tour (LET). Ha vinto l’Open di Francia 2005 e 2006. ‡Ž ͖͔͔͛ •‹ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…Âƒ ƒŽ –‡”œ‘ ’‘•–‘ Â?‡ŽŽƒ ‘Žˆ ‘”Ž† Cup. ‡Ž ͖͔͔͜ •‹ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…Âƒ •‡…‘Â?†ƒ ƒŽ —„ƒ‹ ƒ†‹‡• ƒ•–‡”Ǥ Ad aprile 2009 gareggia in coppia con Giulia Sergas nella Comunitat Valenciana European Nations Cup, svoltasi sul percorso del La Sella Resort di Alicante. Qui ottiene il secondo posto. A luglio 2009 ha ottenuto il terzo posto nel SAS Masters di Norvegia. A settembre 2009 ha ottenuto il sesto posto nell’UNIQA Ladies Golf Open (LET), migliore fra le italiane in gara. Nel 2009 è stata madrina dell’edizione internazionale †‡Ž Dz ƒŽ‘Â?‡ –ƒŽ‹ƒÂ?‘ †‡Ž Â‘ÂŽÂˆÇł ƒŽŽƒ Ć¤Â‡Â”Âƒ †‹ ‡”‘Â?ƒǤ
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triathlon associazioni
Patologie da non sottovalutare
Come affrontare i disturbi del comportamento alimentare Federazione Italiana Disturbi Alimentari di Verona, un aiuto per chi soffre di patologie legate all’alimentazione
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disturbi del comportamento alimentare sono patologie psichiche complesse che incidono negativamente sul corpo e sulla vita relazionale. La volontà e il buon senso non bastano per uscirne! Spesso l’isolamento e il silenzio sembrano le uniche
re il proprio disagio. Attualmente sono coinvolte fasce di età maturità. I disturbi alimentari colpiscono in primo luogo la popolazione femminile, ma riguardano anche quella maschile. forme articolate e spesso estreme. Negli ultimi decenni ad anoressia, bulimia alimentazione incontrollata, vigoressia, anoressia atletica. Patologie frequentemente associate ad altre manipolazioni del corpo o a situazioni mediche e psichiatriche quali depressione, ansia, attacchi di panico e pluridipendenze. La Federazione Italiana Disturbi Alimentari rappresenta unitariamente associazioni attive in gran parte del territorio nazionale costituite da psicoterapeuti, medici e psichiatri con lunga esperienza nell’ambito di ricerca, prevenzione, formazione e cura dei disturbi alimentari. dere un modello di cura caratterizzato da un approccio integrato e multidisciplinare. cati profondi espressi dai sintomi alimentari, sulla riorganizzazione dell’identità, sullo sviluppo delle potenzialità del soggetto e sul cambiamento nel suo rapporto con il corpo e il cibo. FIDA svolge sul territorio attività d’informazione e prevenzione rivolte alle famiglie, alle scuole e all’associazionismo.
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La sede Fida di Verona si trova in Via Val Verde 50 ed è contattabile telefonicamente (0458013574) o via mail .it -
Dott.ssa Claudia Bartocci Responsabile di FIDA - Verona
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alimentazione
Il parere di un esperto in collaborazione con Paluani Life
Per uno stile di vita corretto
Mangiare bene, per vivere meglio Stile di vita corretto, alimentazione equilibrata e dieta sono sinonimo di benessere. A volte però si rischia di fare confusione. Ecco alcuni utili consigli del Dottor Landi
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olte volte una corretta alimentazione viene associata alla parola dieta. Erroneamente. Con questa intervista al Dr. Luca Landi, odonÂ–Â‘Â‹ÂƒÂ–Â”ÂƒÇĄ ÂƒĆĄÂ”Â‘Â?–‹ƒÂ?‘ ÂŽÇŻÂƒÂ”Â‰Â‘Â?‡Â?–‘ ‹Â? Â?‘†‘ ’‹Î ƒ’’”‘fondito.
Â?Â?ƒÂ?œ‹–—––‘ ‘––‘” ƒÂ?†‹ ° ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‡ …Š‹ƒ”‹”‡ …Š‡ …—”ƒ”‡ ÂŽÇŻÂƒÂŽÂ‹Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ Â?‘Â? ° —Â?ƒ ’”‹‘”‹–Â? •‘Ž‘ ’‡” Ž‘ •’‘”–‹˜‘ǤǤǤ Lo sportivo rappresenta senza dubbio l’individuo che per eccellenza deve osservare uno stile di vita corretto in modo da poter ottenere delle performance ottimali e durature nel tempo. Il concetto di stile di vita corretto è però fondamentale anche per individui non sportivi di ogni etĂ , dal giovane adolescente all’anziano, che †‡˜‘Â?‘ ‹Â?•‡”‹”‡ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ ‘ ÂŽÇŻÂ‡Â•Â‡Â”Â…Â‹ÂœÂ‹Â‘ Ƥ•‹…‘ Â?‡Žla loro routine quotidiana. Recentemente una serie di •–—†‹ ŠƒÂ?Â?‘ †‹Â?‘•–”ƒ–‘ …Š‡ ‹Ž •‘Ž‘ ‡•‡”…‹œ‹‘ Ƥ•‹…‘ ’—Ö essere in grado di prevenire molte malattie sistemiche croniche, come l’ipertensione, il diabete o l’arterioscle”‘•‹ǥ …Š‡ ”‹…‘Â?‘•…‘Â?‘ —Â?ƒ …‘Â?—Â?‡ ‘”‹‰‹Â?‡ ‹Â?Ć¤ÂƒÂ?Â?ƒ–‘”‹ƒǤ ÇŻÂ‡Â•Â‡Â”Â…Â‹ÂœÂ‹Â‘ Ƥ•‹…‘ ’—Ö ‡••‡”‡ …‘Â?•‹†‡”ƒ–‘ ‹Â?ˆƒ––‹ …‘Â?‡ —Â? ’‘–‡Â?–‡ ƒ‰‡Â?–‡ ƒÂ?–‹nj‹Â?Ć¤ÂƒÂ?Â?ƒ–‘”‹‘ ‹Â? ‰”ƒ†‘ ‹Â? ƒŽ…—Â?‡ •‹–—ƒœ‹‘Â?‹ †‹ ‡••‡”‡ ’‹Î Â‡ĆĽÂ…ÂƒÂ…Â‡ ƒÂ?…Š‡ †‹ –‡”ƒ’‹‡ farmacologiche. —ƒŽ‹ •‘Â?‘ ‰Ž‹ ‡Ž‡Â?‡Â?–‹ ˆ‘Â?†ƒÂ?‡Â?–ƒŽ‹ ’‡” —Â? …‘””‡––‘ •–‹Ž‡ †‹ Â˜Â‹Â–ÂƒÇŤ Esistono alcuni principi base che sono facilmente ricordabili: Seguire una corretta alimentazione, evitare abitudini viziate come il fumo di sigaretta, condurre una ˜‹–ƒ Ć¤Â•Â‹Â…ÂƒÂ?‡Â?–‡ ƒ––‹˜ƒ ‡ …‘Â?–”‘ŽŽƒ”‡ Ž‘ •–ƒ–‘ †‹ •ƒŽ—–‡ generale attraverso visite periodiche per monitorare
alcune spie delle condizioni di salute generale come la pressione, la glicemia (gli zuccheri nel sangue) e i livelli di grassi (colesterolo e trigliceridi). Queste indicazioni dovrebbero essere comprese e messe in pratica all’interno del nucleo familiare e della scuola che rappresentano i modelli di riferimento per il giovane che diventerĂ adulto. Correggere stili di vita poco salutari può essere molto piĂš complicato ri•’‡––‘ Ġ ƒ†‘––ƒ”Ž‹ ‹Â? Â?‘†‘ Â?ƒ–—”ƒŽ‡ ƤÂ? †ƒ ‰‹‘˜ƒÂ?‹Ǥ ‡Â?siamo all’importanza dello sport come elemento non solo di crescita psico-motoria ma come prevenzione rispetto ad abitudini viziate (fumo) o a comportamenti sedentari (TV, computer) e poco corretti (bevande zuccherate e grassi). Fare attivitĂ motoria aiuta a smaltire le calorie che assumiamo con la dieta. Per esempio una merendina farcita con marmellata che apporta mediamente 125 Kcal, può essere smaltita pedalando per 10 minuti o camminando una mezz’ora abbondante. Ma se si sceglie di consumare la stessa merendina senza abbinare alcun movimento ecco che per consumarne le calorie ci vogliono ben due ore. Mi piace ricordare che secondo un recente studio le probabilitĂ di vivere oltre i 90 anni sono molto alte (58%) se non sono presenti fattori di rischio come diabete, ipertensione, fumo di sigaretta, obesitĂ , iperlipidemia e si conduce una vita Ć¤Â•Â‹Â…ÂƒÂ?‡Â?–‡ ƒ––‹˜ƒ Â?‡Â?–”‡ •‹ ”‹†—…‘Â?‘ †”ƒ•–‹…ƒÂ?‡Â?–‡ (4%) nel caso in cui tutti questi fattori sono presenti contemporaneamente. Â?ƒ …‘””‡––ƒ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒœ‹‘Â?‡ Â?‘Â? •‹‰Â?Â‹Ć¤Â…Âƒ †‹‡–ƒǤǤǤ Una dieta corretta è un modello di alimentazione in grado di provvedere in modo equilibrato al fabbisogno energetico di ciascun individuo in base alle sue caratteristiche individuali come sesso, etĂ , condizioni di salu–‡ ‰‡Â?Â‡Â”ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ ‰”ƒ†‘ †‹ ƒ––‹˜‹–Â? Ć¤Â•Â‹Â…Âƒ ‡ …‘•¿ ˜‹ƒǤ ÇŻÂƒÂŽÂŽÂƒÂ”Â?‡ obesitĂ , specialmente nelle etĂ infantile, è una realtĂ in forte crescita, non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa e in Italia. E’ necessario e urgente educare la popolazione a conoscere i principi base di una alimen-
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alimentazione
sdp
e densità (barrette etc.) possono essere devastanti per l’insorgere di carie destruenti. E’ quindi indispensabile che l’individuo che adotta questi schemi alimentari Ƥ abitudini di igiene orale quotidiana e di controllare periodicamente la salute del cavo orale attraverso visite specialistiche.
tazione corretta, saper riconoscere quei cibi qualitativamente migliori e ad adottare un conseguente modello alimentare corretto. Il buonsenso e l’equilibrio è molto spesso l’ingrediente che manca ad una corretta alimentazione. ǯ° ǫ Questa è una domanda a cui rispondo volentieri. Recenti dati ISTAT hanno indicato che l’odontoiatra è, tra i vari medici specialistici, quello che vede il maggior numero di pazienti (circa il 29% di tutte le visite specialistiche) molto di più rispetto al ginecologo o all’ortopedico. Questo rende l’odontoiatra in grado non solo di osservare una grande fetta della popolazione, di tutte le fasce di età ma, anche di poter trasmettere messaggi virtuosi come quello su un corretto stile di vita. Questo concetto si lega perfettamente con una corretta igiene orale. Questo è particolarmente importante se Ƥ (diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari) han Ƥ del cavo orale come ad esempio la parodontite (detta anche piorrea). La forte associazione della parodontite con il diabete e con malattie cardiovascolari mette al centro dell’attenzione la necessità di correggere abitudini viziate e di attuare modelli preventivi adeguati. In questo senso la Società Italiana di Parodontologia ha appena concluso un imponente progetto educativo su questi temi con lo scopo di educare odontoiatri, igienisti dentali e medici generalisti a comunicare ai propri pazienti questi importanti ma semplici concetti per uno stile di vita corretto. Un altro motivo di interesse dell’odontoiatra per una corretta alimentazione riguarda, oltre alla composizione della dieta, la frequenza dei pasti. Molte diete prevedono numerosi spuntini durante le 24 ore con un costante abbassamento del pH orale. L’aumento dell’acidità in bocca si accompagna ad un aumento della cario recettività che combinata con una predisposizione individuale e con il consumo di preparazioni energetiche con alta viscosità
ǫ La famiglia è l’ambiente ideale ove questi messaggi ƥ cia. Il compito dei genitori è fondamentale ma allo stesso tempo impegnativo. Al di là delle parole e dei buoni propositi, ciò che più conta per il giovane ed il bambino, è l’esempio concreto nel vedere comportamen ° Ƥ da emulare. Esistono passi concreti da fare in questa direzione ad esempio scegliere alimenti sani e con un corretto apporto nutritivo, variare spesso i cibi privilegiando la frutta e la verdura di stagione, selezionare quei prodotti che hanno ingredienti naturali. Inoltre è Ƥ Ƥ attività sportiva ma cercando quando possibile di privilegiare attività di svago condotte all’aria aperta e non all’interno di ambienti chiusi. In ultimo ma non per importanza è necessario pensare di eliminare quei comportamenti o abitudini nocive, come il fumo di sigaretta, che sono universalmente riconosciuti come i fattori predisponenti ed in alcuni casi determinanti non solo di patologie croniche ma anche di un malattie mortali. ǤǤǤ Più che dare delle regole che a volte si dimostrano un ƥ pi guida: varia spesso i cibi (non mangiare sempre le stesse cose), mangia con regolarità (pasti principali, colazione, pranzo e cena e fai meno spuntini durante la giornata), riduci (ma non eliminare) i cibi grassi e quelli con alto contenuto di zucchero, mangia molta frutta e verdura di stagione, cerca di consumare soprattutto carni magre, pesce e carboidrati complessi. Alberto Cristani
ǣ www.dentalgroupverona.it Dr. Luca Landi - Odontoiatra - C.so Milano 127 - Verona Per chiarimenti e domande scrivete a
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pattinaggio artistico
Dopo una pausa forzata
Il Cus Verona torna sulle rotelle Il Cus Verona pattinaggio ha formato nel corso degli anni campionesse europee e mondiali
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rande ritorno al Centro Universitario Sportivo di Verona. Dal 2011, al CUS Verona, già affermata per l’intensa attività e i successi nel settore dell’Hockey in Linea, si è riaperta la sezione Pattinaggio Artistico a rotelle che finalmente, dopo anni di riposo, si risveglia più forte che mai. Già dalla sua apertura il CUS Verona ha incrementato esponenzialmente il numero di iscritti che sono già più di cinquanta solo per il settore Artistico. Anche i risultati non mancano! L’anno scorso la Società ha portato in pista numerose delle sue atlete, classificatesi nei primi posti ai Giochi Giovanili Provinciali di Giugno. Questo risultato ha permesso la qualificazione di tre piccole promesse, Michela Chizzola, Veronica Rinaldi ed Ester Angheben, alle fasi Regionali, svoltisi a Sandrigo (VI), lo scorso Novembre. A rafforzare e dar maggior risalto alla Società sono presenti anche due Quartetti di Pattinaggio Artistico Gruppi Spettacolo formato da atlete, ex pluricampionesse, che collaborano attivamente nel programma della Società, allenando in prima persona le giovani leve e creando per loro dei programmi specifici stagionali relativamente al loro grado di preparazione ed esperienza. La Società vanta così ben sei categorie distinte per difficoltà ed età delle atlete: Psicomotricità – Avviamento – Preagonismo – Agonismo – Ama-
tori e Quartetti Spettacolo. Tale suddivisione permette alle atlete di iniziare fin dai 3 anni e mezzo l’attività sviluppando il senso dell’equilibrio, fino al livello amatoriale riservato a genitori e ragazzi adulti che vogliono avvicinarsi a questo mondo con serenità e divertimento, prediligendo un’ora di pattinata alla classica ora in palestra. ll Pattinaggio Artistico a rotelle è infatti un’attività sportiva completa, molto simile a quella sul ghiaccio, dove danza, musica ed armonia si uniscono tra loro. Le principali caratteristiche che l’atleta acquisisce sono equilibrio, potenza muscolare e sincronia dei movimenti. Ma non solo, il Pattinaggio artistico a rotelle forma anche il carattere dell’in ǡ î ± di affrontare e superare al meglio le proprie paure. Tutte le informazioni sui Corsi, Campionati, foto e news, le potrete trovare sulla nostra pagina Facebook “Cus Verona Pattinaggio” e sul sito dedicato. A breve anche all’interno del sito ufficiale Cus Verona Hockey Sorci Verdi, alla sezione “Artistico”. Incrociamo quindi le dita e facciamo un grande in bocca al lupo alle atlete e alla Società CUS Verona Hockey e Pattinaggio per un futuro sempre più brillante! Stella Mazza
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Federazione Italiana Psicomotricisti
Viaggio nello spazio Lo spazio è tutto ciò che mi circonda ma anche quello che è interno a me e mi distingue dagli altri (Anonimo)
C
ome precedentemente accennato, per proseguire la descrizione e l’approfondimento relativo all’Alfabeto del corpo, sono molti gli elementi che contribuiscono ‡ ƒŽ‹Â?‡Â?–ƒÂ?‘ ÂŽÇŻÂƒÂ–Â–Â‡Â?œ‹‘Â?‡ǥ ÂŽÇŻÂƒÂ?ƒŽ‹•‹ ’‡” Žƒ Ć¤Â‰Â—Â”Âƒ ’”‘ˆ‡••‹‘nale dello psicomotricista; sono indicatori che ci consentono interventi mirati indirizzati alla lettura di ciò che il corpo ci consente di vedere e che ci permettono di valutare l’ im’‘”–ƒÂ?ÂœÂƒÇĄ †ƒÂ?†‘ •’‡…‹Ƥ…‹–Â? •—……‡••‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂ‹Â?–‡”˜‡Â?–‘ stesso. Tutto il lavoro prodotto si concretizza nella capacitĂ di saper leggere attentamente il linguaggio corporeo, consentendo conseguentemente di incidere, attraverso le attivitĂ ludiche, sui vissuti, sulle reazioni comunicative che vengono messe in gioco. Tono, postura, gesto, voce, sguardo, tempo, ritmo, spazio •‘Â?‘ ‰Ž‹ ‹Â?†‹…ƒ–‘”‹ ƤÂ? “—‹ Â–Â”ÂƒÂ–Â–ÂƒÂ–Â‹Ç˘ Ž‘ •’ƒœ‹‘ …‘Â?‡ ƒ”‰‘Â?‡Â?to si presta ad essere ulteriormente approfondito. ‰‹”‡ Â?‡ŽŽ‘ •’ƒœ‹‘ L’agire permette la percezione del movimento, l’espansione della persona al di lĂ dei suoi limiti corporei dando la possibilitĂ al soggetto di proiettarsi nel mondo esterno. Nello spazio, attraverso l’azione, quindi, il bambino esterÂ?ƒ ƒŽ…—Â?‡ †‹Â?‡Â?•‹‘Â?‹ †‡Ž ’”‘’”‹‘ •¹Ǥ —‡•–‘ ’”‘…‡••‘ ° …‘Â?–‡Â?’‘”ƒÂ?‡ƒÂ?‡Â?–‡ …‘‰Â?‹–‹˜‘ ‡† ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘Ç¤ ƒ’’”‡•‡Â?–ƒ un’evoluzione continua in cui l’espressione razionale pren†‡ ’”‘‰”‡••‹˜ƒÂ?‡Â?–‡ ‹Ž ’‘•–‘ †‡ŽŽǯ‡•’”‡••‹‘Â?‡ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜ÂƒÇŁ “—‡•–‹ ’‹ƒÂ?‹ •‘Â?‘ †‹ƥ‡”‡Â?œ‹ƒ–‹ Â?ƒ Â?ƒ‹ Â•Â‡Â’ÂƒÂ”ÂƒÂ–Â‹ÇĄ ‹Â? “—ƒÂ?–‘
in alcune situazioni risulterĂ privilegiata la parte razionale, ‹Â? ƒŽ–”‡ ’”‡†‘Â?‹Â?‡”Â? ‹Ž Žƒ–‘ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘Ç¤ ‘ •’ƒœ‹‘ Â?‡‹ ’”‹Â?‹ Â?‡•‹ †‹ ˜‹–ƒ ° ‹Â?†‹ƥ‡”‡Â?ÂœÂ‹ÂƒÂ–Â‘ÇŁ ‹Ž „ƒÂ?„‹Â?‘ Â?‘Â? †‹•–‹Â?‰—‡ Ž‡ dimensioni e la loro misurazione. Con il passare del tem’‘ ˜‹ ° —Â?ƒ ’”‘‰”‡••‹˜ƒ †‹ƥ‡”‡Â?œ‹ƒœ‹‘Â?‡ †‡‰Ž‹ •’ƒœ‹Ǥ ŽŽ‡ ƒ––‹˜‹–Â? –‘Â?‹…Š‡ ‹Â?‹œ‹ƒŽ‹ •‹ •‘˜”ƒ’’‘Â?‰‘Â?‘ Ž‡ ƒ––‹˜‹–Â? Ƥ•‹…Š‡ǥ che, attraverso la componente tonica, vengono vissute a livello emozionale. Il bambino scopre il suo corpo partendo dal movimento volontario e con l’azione motoria conosce ed investe lo spazio. La relazione nello spazio è, il piĂš delle volte, mediata dall’oggetto.â€?La rappresentazione dello spazio del bambino si costituirĂ e si formerĂ appoggian†‘•‹ •— ‘‰‰‡––‹ Ƥ••‹ ’”‡•‹ …‘Â?‡ ”‹ˆ‡”‹Â?‡Â?–‹ ‡ “—‡•–‘ǥ Â?‘Žto probabilmente, prima della costituzione di uno schema corporeo distaccabile dall’organismo stesso... La comparsa del linguaggio, con la formazione dei concetti, presuppone la possibilitĂ di scindere lo schema corporeo dal corpo per proiettarlo sugli oggetti come principio d’individuazione: ogni oggetto, sin da quando è concettualizzato (ossia nominato) struttura lo spazio che lo circondaâ€?. (1) Gli oggetti sono inizialmente utilizzati nell’azione dinamica in virtĂš del movimento che viene loro impresso: questo movimento, prolungamento dell’Io ci aiuta ad investire lo spazio, a rassicurarci nello spazio stesso. Il corpo e l’azione sono per l’individuo il migliore strumento per l’analisi e la sintesi della realtĂ interna ed esterna. La presa di coscienza dell’orientamento spaziale del corpo è legata ad un corpo che si vede, si sente ed agisce ed è indissolubilmente legata all’immagine del corpo vissuto ed alla sua rappresentazione. Lo spazio viene cosĂŹ esplorato e conosciuto dal corpo che Ž‘ †‡Ž‹Â?‡ƒ ‡ Ž‘ …‘Â?–‘”Â?ÂƒÇĄ •‹ Â?—‘˜‡ ‹Â? ‡••‘ ƤÂ?‘ ƒ ’‘••‡†‡”Ž‘Ǥ L’evoluzione delle acquisizioni spaziali si inserisce nel processo dell’intelligenza infantile come parte fondamentale, in quanto ogni attivitĂ mentale utilizza nozioni di spazio sempre piĂš elaborate e complesse. L’investimento dello spazio, inoltre, è legato al processo comunicativo. La prima comunicazione del bambino è una comunicazione di contatto diretto con la madre, attraverso i messaggi tonici che egli riceve e trasmette. E’ la fase del dialogo corporeo, fondamento della comunicazione con il mondo. A partire da qui si crea una distanza progressiva nella comunicazione, distanza che passa attraverso l’oggetto transizionale, attraverso il contatto e l’allontanamento dell’oggetto, il …‘Â?–ƒ––‘ ‡ ÂŽÇŻÂƒÂŽÂŽÂ‘Â?–ƒÂ?ƒÂ?‡Â?–‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Â‘ÇĄ ƤÂ?‘ ƒŽŽƒ Â?‘œ‹‘Â?‡ †‹ permanenza che, attraverso il simbolo dell’oggetto assente, porta al linguaggio e alla comunicazione astratta. www.sportdipiu.com r 79
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triathlon psicomotricitĂ Â˜Â‘ÂŽÂ—ÂœÂ‹Â‘Â?‡ †‡Ž …‘Â?…‡––‘ †‹ •’ƒœ‹‘ Spazi percettivi iniziali Nei primissimi mesi di vita nel bambino è presente uno “spazio oraleâ€?, la bocca, collegato all’apparato percetti˜‘ ‹Â? “—‡•–‘ ’‡”‹‘†‘ ’‹Î •‹‰Â?Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘Ç¤ ‡Ž Â?‘Â?‡Â?–‘ ‹Â? …—‹ il bambino acquisisce la posizione seduta e la capacitĂ di prensione volontaria lo spazio di manipolazione viene detto “prossimaleâ€?. In queste fasi, data la scarsa maturazione del sistema nervoso, vengono eseguiti schemi motori molto semplici (succhiare, toccare, etc.). Gli spazi tattili, visivi, —†‹–‹˜‹ Â?‘Â? •‘Â?‘ ƒÂ?…‘”ƒ —Â?Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ–Â‹Ç¤ Ž‹ ‘‰‰‡––‹ ŠƒÂ?Â?‘ †‡ŽŽ‡ …ƒ”ƒ––‡”‹•–‹…Š‡ ’ƒ”œ‹ƒŽ‹ ‡† ‹Ž „ƒÂ?„‹Â?‘ Ž‹ ‹Â?‰Ž‘„ƒ ‹Â? •¹ Â?‘Â? ’‡”…‡pendo che hanno esistenza propria. A 6 mesi il bambino lo…ƒŽ‹œœƒ Žƒ ’”‘˜‡Â?‹‡Â?œƒ †‹ —Â? •—‘Â?‘ǥ Â˜Â‡Â”Â‹Ć¤Â…Âƒ Ž‘ •’‘•–ƒÂ?‡Â?–‘ del proprio corpo nello spazio ed inizia a superare la distanza che lo separa dagli oggetti. Lo spazio esterno è esplorato e percepito come distanza dall’Io e come direzione in rapporto all’Io. Attraverso il canale propriocettivo riceve le informazioni necessarie a stabilire la posizione del proprio …‘”’‘ Â?‡ŽŽ‘ Â•Â’ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇĄ ‡ ƒ––”ƒ˜‡”•‘ “—‡ŽŽ‘ ˜‹•‹˜‘ ÂƒĆĄÂ‡Â”Â”Âƒ Žƒ †‹stanza e la direzione. A queste informazioni si aggiunge, in seguito, quella uditiva. Con l’inizio della deambulazione lo •’ƒœ‹‘ •‹ †‹Žƒ–ƒ ‡† ‹Â? “—‡•–‘ •’ƒœ‹‘ †‡ƤÂ?‹–‘ Dz…‘Â?–‹Â?—‘dz ‹Ž bambino sperimenta lo spostamento degli oggetti ed il loro sparire/comparire. ’ƒœ‹ ”‡Žƒœ‹‘Â?ƒŽ‹ ÇŚ ‹•–ƒÂ?œƒ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Âƒ ‡† ‘‰‰‡––‘ –”ƒÂ?•‹œ‹‘Â?ƒŽ‡ Per acquisire una certa indipendenza, una certa autonomia ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Âƒ ° Â?‡…‡••ƒ”‹‘ …Š‡ ‹Ž „ƒÂ?„‹Â?‘ •‹ †‹•–ƒÂ?œ‹ †ƒŽŽƒ Â?ƒ†”‡Ǥ Il bambino, quindi, inizia a conoscere la realtĂ esterna ed a prenderne progressiva conoscenza nel momento in cui inizia la separazione dalla madre. Per superare l’angoscia generata da questo distacco il bambino utilizza degli og‰‡––‹ …Š‡ǥ ‹Â?˜‡•–‹–‹ †‹ …ƒ”‹…Š‡ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Â‡ÇĄ †‹˜‡Â?–ƒÂ?‘ ‹Ž •‹Â?„‘Ž‘ •–‡••‘ †‡ŽŽƒ Â?ƒ†”‡Ǥ —‡•–‹ ‘‰‰‡––‹ †‡ƤÂ?‹–‹ Ç˛Â–Â”ÂƒÂ?•‹œ‹‘Â?ÂƒÂŽÂ‹Çł sono rivissuti molto spesso dal bambino in maniera simbolica e sembrano assumere maggiore importanza della madre stessa, in quanto autonomamente gestiti e soggetti ad —Â?ƒ …‘Â?–‹Â?—ƒ Â?Â‘Â†Â‹Ć¤Â…Âƒ ’‡” ‹Ž ”‹†‹Â?‡Â?•‹‘Â?ƒÂ?‡Â?–‘ †‡Ž †‹˜ƒ”‹‘ –”ƒ ‹Ž •¹ ‡ Žƒ ”‡ƒŽ–Â? ‡•–‡”Â?ƒǤ ǯ‘‰‰‡––‘ –”ƒÂ?•‹œ‹‘Â?ƒŽ‡ …‘Â?’ƒre e viene usato per una progressione evolutiva quando il „ƒÂ?„‹Â?‘ ’‘••‹‡†‡ —Â?ƒ …ƒ”‹…ƒ •—Ƽ…‹‡Â?–‡Â?‡Â?–‡ Â’Â‘Â•Â‹Â–Â‹Â˜ÂƒÇĄ determinata e sostenuta da un valido rapporto d’amore e di sostegno da parte della madre. In questa fase, tramite l’oggetto relazionale, il bambino comincia a manipolare la realtĂ inserendosi in un’area intermedia di gioco. Il gioco è investito nell’azione. L’azione svolge una funzione intermedia tra l’interno e l’esterno, tra la rappresentazione mentale e la realtĂ . Spazio proiettivo e gestuale Il lancio di oggetti è la prima conquista dello spazio che il bambino non può materialmente raggiungere. La traietto-
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”‹ƒ ° ‹Ž ’”‘Ž—Â?‰ƒÂ?‡Â?–‘ †‡Ž •—‘ Â?‘˜‹Â?‡Â?–‘ ƤÂ?ÂƒÂŽÂ‹ÂœÂœÂƒÂ–Â‘ÇĄ †‡Ž suo gesto, è l’ingrandimento dello spazio di azione. L’oggetto nello spazio diventa poi l’oggetto dato all’altro e sarĂ anche il grido, la parola, il pensiero, espresso sotto le sue †‹ƥ‡”‡Â?–‹ ˆ‘”Â?‡ǣ Â‰Â‡Â•Â–Â—ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ Â’ÂŽÂƒÂ•Â–Â‹Â…ÂƒÇĄ ˜‡”„ƒŽ‡Ǥ ƒ ’”‘‹‡œ‹‘Â?‡ al di fuori di sè è la fase fondamentale di ogni desiderio d’espressione e di comunicazione. Quando l’oggetto diventa inutile si arriva alla proiezione astratta, simbolo del gesto nello spazio. E’ l’oggetto, quindi, che materializza la posizione simbolica dell’Io nello spazio. Spazio fusionale ƒ ’”‡•ƒ †‹ †‹•–ƒÂ?œƒ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Âƒ †ƒŽ …‘”’‘ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒÂŽÂ–Â”Â‘ ”ƒ’’”‡•‡Â?ta uno spazio di incontro, che è allo stesso tempo luogo del bambino e luogo dell’altro. In questa fase c’è un passaggio dall’immaginario al simbolico. E’ uno spazio di azione comune dove l’agire del bambino incontra l’agire dell’adulto. Questa comunicazione è sempre mediata dai gesti, dallo sguardo, dalla voce, dalla mimica, dagli oggetti. In questo spazio relazionale nasce un linguaggio simbolico comune, dapprima infraverbale, poi verbale. E’ la perdita della fusione corporea, la perdita del corpo dell’altro, che permette l’accesso al simbolico ed in particolare al linguaggio. La frustrazione generata dalla rottura della relazione corporea con la madre è sopportata e strutturata se c’è la nascita di uno spazio fusionale sostitutivo. Spazio simbolico I processi di simbolizzazione sono molto complessi e diverÂ•Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ–Â‹Ç¤ ƒŽ Â?‘Â?‡Â?–‘ ‹Â? …—‹ ‹Ž „ƒÂ?„‹Â?‘ ‹Â?‹œ‹ƒ ƒ …‘Â?•‹†‡”ƒ”‡ l’oggetto come costantemente presente e con degli attributi suoi propri, e riconosce allo specchio il suo corpo come unitĂ , prende anche avvio il processo di interiorizzazione delle condotte motorie. I dati percettivi spaziali vengono colti nella loro unitĂ ; i rapporti spaziali immaginati e gli
psicomotricitĂ spostamenti anticipati: da qui nasce il pensiero simbolico e la conseguente capacitĂ di rappresentazione. Verso i due anni il bambino inizia ad utilizzare i rapporti di vicinanza e separazione e le nozioni di alto-bassi, sopra-sotto, davantidietro per costruire lo spazio topologico che gli permetterĂ , in seguito, di cogliere i rapporti spaziali esistenti tra le varie parti del proprio corpo e ulteriori evoluzioni. Spazio rappresentativo Verso i sette/otto anni lo spazio diventa sempre piĂš duttile: il bambino riesce a dislocarsi mentalmente al posto di altre persone od oggetti. Grazie alla reversibilitĂ del pensiero e all’ingresso nel pensiero operatorio concreto, il bambino scopre che un oggetto si mantiene inalterato anche se varia la sua forma. In questo periodo la rappresentazione simbolica spaziale diventa operativa: il bambino può compiere …‹‘° †‡ŽŽ‡ ‘’‡”ƒœ‹‘Â?‹ Â?‡Â?–ƒŽ‹ Â”Â‡Â˜Â‡Â”Â•Â‹Â„Â‹ÂŽÂ‹ÇĄ …‘Â?‡ Žƒ Â…ÂŽÂƒÂ•Â•Â‹Ć¤Â…Âƒzione, la seriazione, la numerazione: la rappresentazione degli oggetti può essere fatta senza riferimento al proprio corpo. A questa etĂ il bambino stabilisce le relazioni ‡•‹•–‡Â?–‹ –”ƒ Ž‡ †‹˜‡”•‡ …‘Â?Ć¤Â‰Â—Â”ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‹ ‡ …‘•–”—‹•…‡ •‹•–‡Â?‹ spaziali di insiemi composti da rette, angoli, curve, etc. La rappresentazione dello spazio è ora d’insieme in base a sistemi di riferimento. Questo processo presuppone un’attivitĂ motoria regolare ed un sistema che trasmetta ai centri corticali informazioni circa posizioni e rapporti dei segmenti corporei nello spazio, movimenti oculari che esplorano, recezione di stimoli sonori che danno la percezione della profonditĂ e delle distanze. Tutte queste percezioni vengono composte e correlate in modo da cogliere relazioni e rapporti nell’ambito dell’esperienza. Spazio vissuto Una situazione, una relazione, una persona prima di cono•…‡”Žƒ •—Ž ’‹ƒÂ?‘ …‘Â?…‡––—ƒŽ‡ Žƒ •‹ ˜‹˜‡ •— —Â? ’‹ƒÂ?‘ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Â‘ ‡ senso-motorio. Ognuno conosce le cose, gli avvenimenti, le persone in base al modo in cui le ha “vissuteâ€?. Il “vissutoâ€? °ǥ †—Â?“—‡ǥ Žƒ ’ƒ”–‡ ‡•’‡”‹‡Â?œ‹ƒŽ‡ Â†Â‡ÂŽÂŽÇŻÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Â‹Â–Â? ‡ †‡ŽŽǯ‡Â?‘zionalitĂ . Questo vissuto emozionale si ritrova inizialmente nelle situazioni spontanee, che sono tutte determinate alla ricerca del piacere di sentire il proprio corpo in relazione con il mondo, lo spazio, gli oggetti, gli altri. Il vissuto ha, quindi, una dimensione essenziale di spontaneitĂ e di emozionalitĂ . Per il bambino il vissuto ha senso nell’azione (movimento) e nelle sensazioni corporee prodotte dall’azione. Vivere lo spazio, in una situazione emozionale di piacere, porta all’integrazione delle sue varie dimensioni. Le nozioni •’ƒœ‹ƒŽ‹ •‹ ‹•…”‹˜‘Â?‘ǥ ‹Â? Â?‘†‘ †—”‡˜‘Ž‡ ‡ Â?‘Â? Â•Â—Â’Â‡Â”Ć¤Â…Â‹ÂƒÂŽÂ‡ÇĄ nell’organizzazione mentale dell’individuo nella misura in cui sono vissute, a livello inconscio, con la loro connotaœ‹‘Â?‡ ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Âƒ †‹ ’‹ƒ…‡”‡ ‡ †‹ †‹•’‹ƒ…‡”‡Ǥ ÂŽ ’‘–‡” ˜‹˜‡”‡ ‹Â? Â?ƒÂ?‹‡”ƒ Â‰Â”ÂƒÂ–Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ?–‡ Ž‡ †‹•–ƒÂ?œ‡ ’‡”Â?‡––‡ ƒŽ –‡Â?’‘ •–‡••‘ il dominio dello spazio e l’estensione della comunicazione.
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Spazio d’intervento E’ il luogo dove si instaura il rapporto, basato su una richiesta d’aiuto, tra lo psicomotricista ed il soggetto. E’ costituito dalla stanza di psicomotricitĂ e dallo psicomotricista, che, professionalmente, esiste solo all’interno di questo luogo e ne diventa il simbolo. Questo spazio (organizzato strutturalmente anche in base al materiale a disposizione) viene suddiviso in spazio di prestazioni senso-motorie, spazio di prestazioni simboliche (immaginarie) e spaziodi prestazioni cognitive (operatorie). Per il soggetto è il luogo del piacere senso-motorio, dell’espressivitĂ motoria, quello della comunicazione e del desiderio che si può concretizzare. Lo spazio della sala di psicomotricitĂ viene investito progressivamente nella misura in cui si acquisiscono la sicu”‡œœƒ Â?‘–‘”‹ƒ ‡† ÂƒĆĄÂ‡Â–Â–Â‹Â˜Âƒ Â?‡…‡••ƒ”‹ƒ ÂƒÂŽÂŽÇŻÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡Ǥ ‘ ’•‹…‘motricista dovrebbe far evolvere le situazioni facendo at–‡Â?œ‹‘Â?‡ Ġ ‘‰Â?‹ ’”‘’‘•–ƒ †‡Ž „ƒÂ?„‹Â?‘ ƒ––ƒ ƒ Â?Â‘Â†Â‹Ć¤Â…ÂƒÂ”Â‡ Ž‘ spazio creando un luogo rassicurante per l’attivitĂ . Lo psicomotricista è lo specialista fornito di una competenza particolare a far nascere, mobilizzare e far evolvere il piacere senso-motorio del bambino verso le forme creative piĂš diverse. Questo spazio diventa, nell’evoluzione del rapporto relazionale, spazio di piacere condiviso e rappresenta una situazione intermedia nel raggiungimento dell’autonomia.
Â?ÂˆÂ‘ÇŁ ™™™ǤƤ’Â?Ǥ…‘Â? ÇŚ ÂƒĆ¤Â’Â?̡–‹Â?Ǥ‹– ÇŚ ÂƒĆ¤Â’Â?ĚˇÂ˜Â‘Â†ÂƒÂˆÂ‘Â?‡Ǥ‹– Centro di psicomotricitĂ e rilassamento Lo spazio creativo
ÇĄ ˜‹ƒ Â‡Â‹ÂŽÂƒÇĄ Í˜Č€Âƒ ͕͕͗͛͗ ‡”‘Â?ƒ –‡Ž Ǥ Í”Í˜Í™Č€Í?͖͚͙͖͛ Emanuela Caliari: psicomotricista - formatore AIFP ‡Â?ƒÂ?Â—Â‡ÂŽÂƒÇ¤Â…ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÂ”Â‹ĚťĆ¤Â’Â?Ǥ…‘Â? –‡ŽǤ Í›Í›Í›ÍšÍĄÍ›Í ÍžÍšÍ› Marco Trettene: psicomotricista Â?ƒ”…‘–”‡––‡Â?Â‡ĚťÂƒÂŽÂ‹Â…Â‡Ç¤Â‹Â– –‡ŽǤ Í›ÍœÍ Í&#x;ÍžÍœÍžÍĄÍ˜Íš Rispettivamente Presidente Nazionale e socio della FIPm FederazioÂ?‡ –ƒŽ‹ƒÂ?ƒ •‹…‘Â?‘–”‹…‹•–‹ ÇŚ ‡ŽǤ ͘͜Í?Í&#x;Í Í&#x;Í˜Í˜ÍœÍ˜ÍĄ FIPm. ÇŻ —Â?ÇŻÂƒÂ•Â•Â‘Â…Â‹ÂƒÂœÂ‹Â‘Â?‡ •…‹‡Â?Â–Â‹Ć¤Â…Â‘ÇŚÂ’Â”Â‘ÂˆÂ‡Â•Â•Â‹Â‘Â?ƒŽ‡ †‹ …ƒ–‡‰‘”‹ƒ …Š‡ Â?‘Â? Šƒ ƤÂ?‹ †‹ Ž—…”‘ ‡ ’‡”•‡‰—‡ Ž‡ •‡‰—‡Â?–‹ ˆ‘”Â?ƒŽ‹–Â?ÇŁ ’”‘Â?—‘˜‡”‡ iniziative atte a far conoscere la professione dello psicomotricista nell’ambito del territorio nazionale; ottenere il riconoscimento giuridico del ruolo professionale dello psicomotricista; costituire, attraverso i suoi organi e le sue iniziative il punto di riferimento delle istanze degli psicomotricisti per quanto concerne gli aspetti scien–‹Ƥ…‹ǥ Â?‡–‘†‘Ž‘‰‹…‹ ‡ †‡‘Â?–‘Ž‘‰‹…‹ †‡ŽŽƒ ’”‘ˆ‡••‹‘Â?‡Ǣ ‰‡•–‹”‡ ÂŽÇŻ Ž„‘ degli Psicomotricisti, controllando titoli ed aggiornamenti per salvaguardare l’utenza. ƒ”–‡ †‹ Â„Â‹Â„ÂŽÂ‹Â‘Â‰Â”ÂƒĆ¤Âƒ Č‹Í™ČŒ Ǥǥ ÂŽ „ƒÂ?„‹Â?‘ ‡ Ž‘ Â•Â’ÂƒÂœÂ‹Â‘ÇĄ ƒ —‘˜ƒ Â–ÂƒÂŽÂ‹ÂƒÇĄ ‹”‡Â?ÂœÂ‡ÇĄ Í™ÍĄÍ Í˜ÇĄ p.11 (2) cfr, BOSCAINI F., Approccio psicomotorio e intervento educativoÂ”Â‹Â‡Â†Â—Â…ÂƒÂ–Â‹Â˜Â‘ÇĄ ‹„”‡”‹ƒ Â?‹˜‡”•‹–ƒ”‹ƒ †Ǥǥ ‡”‘Â?ÂƒÇĄ Í™ÍĄÍ Í&#x; Č‹Í›ČŒ Â…ÂˆÂ”ÇĄ Ǥ ÇŚ Ǥǥ ÂŽ …‘”’‘ ‡ Žǯ‹Â?…‘Â?•…‹‘ ‹Â? ‡†—…ƒœ‹‘Â?‡ ‡ Â–Â‡Â”ÂƒÂ’Â‹ÂƒÇĄ ”Â?ƒÂ?†‘ †Ǥǥ ‘Â?ÂƒÇĄ Í™ÍĄÍ Íš
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