SD+ magazine 21/2013

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ANNO 5 - N. 21 - gennaio-febbraio 2013 - Periodico - Copia gratuita - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008

ANNO 5 - N. 21 GENNAIO/FEBBRAIO 2013

FINALMENTE NEVE! Speciale Sport invernali in Lessina

si parla anche di

Calcio Pallacanestro Scherma Sicurezza stradale

sfoglia online questo numero!


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Là fuori è sempre una lotta. Ascolta chi risponde con la buona comunicazione.


SD+ 21.2013

In questo numero scendono in campo 58

TIRO CON L’ARCO

60

CICLISMO MASCHILE

SPECIALE LESSINIA 21-52

66 76

CALCIO FEMMINILE

CALCIO A 5

70

78

GUIDA SICURA

SCHERMA

... e molto altro, gira la pagina!



SOMMARIO LEGENDA

Redazione Istituzioni / Rubriche Eventi / Associazioni / Medicina Uomini di sport

Editoriale SD+ si rifà il look…ma senza trucchi! Scuola Attività motoria e prevenzione Diocesi Verona Sport fa colori Provincia di Verona Verona Giovani una community, tante opportunity! Impianti sportivi Anche Verona è una città on ice! Letture C’era una volta la maglia gialloblù Il doping e le sostanze dopanti Speciale Sport invernali in Lessinia

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21-52

Basket Cestistica e Paluani: perché quest’incontro Basket Giganti e bambini insieme a canestro Hockey Tutti a scuola di hockey su prato Ciclismo maschile Fabrizio Macchi un campione speciale

Anno 5 - Numero 21 gennaio-febbraio 2013 Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008 Editore GMC communication s.a.s. Direttore responsabile Alberto Cristani Caporedattore Dino Guerrini In Redazione Luca Mazzara, Elena Bazzoni, Andrea Etrari, Marina Soave Art director Enrico Gastaldelli Grafica e impaginazione Unit Editrice Srl Viale del Lavoro, 22/d San Martino Buon Albergo (VR)

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55 56 58 60

Donne di sport Sport individuali / Montagna / Outdoor Sport di squadra Sport invernali / Volo

Sport acquatici Sport paralimpici Motori Servizi speciali

Il ricordo 62 Ciao Doriano! Tiro con l’arco 64 Con Arcieri Cangrande i piccoli Robin Hood vanno a bersaglio Esclusiva Calcio femminile 66 La roccia della Lessina Dino da Sandrà 69 La vignetta di… RonalDino Scherma 70 I segreti della scherma L’assalto, uno sguardo oltre la gara Viaggi e sport 72 Amsterdam città a misura di bici Benessere 74 Evoluti per muoversi, muoversi per stare bene Calcio a 5 76 Verona, nuovi rinforzi per centrare la salvezza 78 Polstrada Verona Educazione stradale tra individualismo e gioco di squadra Fiscalità 80 Novità fiscali sui compensi agli sportivi dilettanti Pillole 82 A Castel d’Azzano lo sport è sempre protagonista Hellas Live: l’app dei tifosi gialloblù

Stampa e distribuzione Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Pubblicità e spedizioni Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Contatti redazione@sportdipiu.com www.sportdipiu.com Hanno collaborato per questo numero don Andrea Giacomelli, Monica Magnone, Mirko Simonaio, Alberto Fabbri, Massimo Cussotto, Paolo Morana, Lorenzo Fabiano, Moreno Ortolani,

Michela Toninel, Andrea Sartori, Emanuele Pezzo, Matteo Zanon, Claudio Toninel, Stefano Biasia, Matteo Sambugaro, Alessio Faccincani, Andrea Brunelli, Dario Meneghini, Andrea Scamperle, Giuliano Zocca Foto Archivio Sportdipiù magazine, Archivio Unit Editrice Srl, Centri Bernstein Verona, Foto Liborio Verona, TimeFoto Verona, Ufficio Stampa Hockey Villafranca Foto copertina XMountain Verona

Stampata su carta ecologica 100% riciclata con inchiostri a base vegetale prodotta senza uso di cloro


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EDITORIALE

SD+ si rifà il look … ma senza trucchi! Su questo primo numero del 2013 di SD+ presentiamo la seconda edizione di Scatta lo sport a scuola concorso fotografico che, durante lo scorso anno scolastico, ha regalato tantissimi premi e materiale sportivo a 9 istituti della provincia scaligera. Quest’anno molte, moltissime novità e ancora più premi, comprese due borse di studio!

Beh, credo sia giunto il momento di lasciarvi alla lettura e alla scoperta del nuovo SD+. Già perché preferiamo conquistarvi con i fatti. Che sono poi, alla fine, quelli che contano…

Cinque anni non sono pochi ma nemmeno un’eternità. Di sicuro sono un traguardo importante per la redazione di SD+, un momento di riflessione e di inevitabile rinnovamento. Sembra ieri, ma allo stesso tempo un secolo fa, quando pubblicammo il fatidico “numero 1”, punto di partenza di un progetto che a detta di molti (gufi?) avrebbe dovuto scomparire in brevissimo tempo. SD+ ha effettivamente rischiato più volte di sparire per una serie di motivi e situazioni che giustamente al lettore non devono interessare. è però grazie ai lettori che le difficoltà (molte) sono state archiviate, i problemi (alcuni) risolti, le incertezze (tutte) superate. Sappiamo benissimo che la nostra testata non può (ma nemmeno vuole) competere con altre realtà molto più “forti” e radicate sul territorio: sarebbe presuntuoso e ci condurrebbe inesorabilmente verso il dimenticatoio. Profilo basso è quindi la nostra parola d’ordine. Questo però non significa sminuire il nostro lavoro. Anzi. In un momento economico – ahimè – non felicissimo abbiamo deciso di investire e di rinnovarci puntando su nuova grafica, nuovi progetti, nuove iniziative sempre e unicamente rivolte allo sport con un occhio di riguardo per gli alunni delle scuole veronesi. Scuola quindi sempre più punto fermo per SD+. Ad oggi sono 120 gli istituti scaligeri che ricevono regolarmente il magazine e altri lo riceveranno prossimamente. Ma non solo: grazie alla sensibilità e al supporto della Provincia e del Comune di Verona siamo presenti anche presso impianti sportivi e info point di grande interesse. Lo Speciale Lessinia di questo numero sancisce inoltre una nuova e stimolante collaborazione con una delle zone più affascinanti, ricche e sportivamente attive del nostro territorio. Non solo contenuti però sul D+: servizi, consigli e tutto quello che si cerca e – giustamente – si deve trovare su un magazine che comunica con i giovani. Tecnologia, applicazioni, recensioni di libri, curiosità. Per esempio mirate con il vostro smartphone i numerosi QrCode che trovate sulle pagine e... il gioco è fatto! Insomma tra un “click” e un “download” non ci resta che augurare a tutti una buona e stimolante lettura!”

ALBERTO CRISTANI Ideatore e dal 2010 direttore responsabile di Sportdipiù magazine

Alberto Cristani a.cristani@sportdipiu.com facebook.com/sportdipiu.verona

vai al sito www.sportdipiu.com

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Attività motoria e prevenzione L’importanza di fare sport nella Scuola Primaria e dell’Infanzia. Le strategie adottate a Verona e provincia. Perché è meglio cominciare sin da piccoli

Proprio nei primi anni scolastici, l’attività motoria e sportiva ha il compito di “gettare i semi” per la formazione della persona. È strumento facilitatore di approcci trasversali per trasmettere il valore delle regole, della cooperazione, dell’altruismo e della solidarietà, che ciascun bambino potrà utilizzare in contesti differenti, nel corso della propria esperienza. Le direttive e gli orientamenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea sono sempre più concordi nella promozione dell’attività motoria fin dalla più giovane età. I risultati delle ricerche più recenti in campo alimentare, preventivo e sociale indicano l’aumento della quantità e della qualità delle esperienze motorie come uno dei fattori di sviluppo della salute a tutte le età. È comunemente riconosciuto che il bambino ha bisogno di molto movimento per svilupparsi bene dal punto di vista fisico, psichico e sociale. Ma se per gli adulti questo è dimostrato, per i bambini e i giovani non si è ancora riusciti a quantificare nella stessa misura gli effetti salutari dello sport e del movimento. Perché? I metodi di analisi delle abitudini dei bambini nei confronti del movimento sono stati sviluppati solo di recente. Inoltre, l’inattività fisica favorisce piuttosto l’insorgere di malattie croniche che si manifesteranno solo in età adulta. Le conquiste della tecnica, ed il conseguente sviluppo della civiltà e della società, hanno trasformato la nostra quotidianità in uno spazio povero di movimento. Il nostro organismo ha bisogno, ancora oggi, di fare un certo sforzo per funzionare bene e per restare in salute. Dieci o vent’anni fa l’attività di ricerca era interessata ai vantaggi salutari del movimento cercando di definire la dose necessaria di attività fisica. Nel frattempo questa visione è andata ampliandosi, ed ora al centro vi sono altri interrogativi: quali sono i fattori che influenzano le nostre abitudini di movimento? Quali provvedimenti devono essere adottati per prevenire sedentarietà e inattività fisica? Le esperienze fatte, in Italia e all’estero, mostrano che i provvedimenti vanno indirizzati verso vaste fasce della popolazione, tra queste: i ragazzi in età scolare. La promozione dell’attività fisica va programmata in funzione del gruppo di popolazione. Questa visione globale dell’attività fisica implica che i vari attori del settore cooperino tra loro, creando sinergie tra organismi nazionali e locali.

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UFFICIO SCOLASTICO DI VERONA

Nelle Linee Guida – MIUR 2009 si afferma che “Allo sport scolastico viene affidato il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva nonché di contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione, e, non da ultimo, ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile, dal momento che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale”. Concetto che trova la sua massima espressione nell’affermazione afferente i soggetti con disabilità, nei confronti dei quali si afferma: “Va posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l’attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana”. In riferimento alle considerazioni sopra esposte quali sono le strategie in atto nella Provincia di Verona? Relativamente all’anno scolastico 201213, grazie alle preziose ed imprescindibili collaborazioni scuola-territorio, i progetti previsti sono cinque. Per la Scuola Primaria: “Alfabetizzazione Motoria”, “PiùSport@Scuola”, “In Acqua per crescere”, “GiocoSport”. Per la Scuola dell’Infanzia: “Affy fiutapericolo”. Di seguito una descrizione sintetica di ciascuno.

Alfabetizzazione Motoria È un progetto rivolto a

tutti gli alunni e gli insegnanti della scuola primaria, attuato su tutto il territorio nazionale, congiuntamente dal Miur e dal Coni con l’obiettivo di promuovere e trasmettere il valore della pratica sportiva nel tessuto sociale, quale fattore di benessere individuale, coesione e sviluppo culturale ed economico. L’insegnante titolare è affiancato da un consulente esperto qualificato che in orario curri-

culare (due ore a settimana) propone attività didattiche semplici e divertenti diversificate per ciascuna classe. Le attività sono finalizzate all’acquisizione delle competenze motorie e di stili di vita attivi, nel rispetto delle Indicazioni Ministeriali per il Curricolo. Attraverso il movimento, infatti, il bambino può esplorare lo spazio, conoscere il suo corpo, comunicare e relazionarsi con gli altri; l’educazione motoria – vissuta in forma ludica e divertente – diviene, dunque, l’occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali ed affettive. Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo: http://www. alfabetizzazionemotoria.it/.

PiùSport@Scuola

La Regione del Veneto, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, ha attivato fin dal 2004, il progetto “Più sport @ scuola” al fine di incrementare le attività motorie e sportive nelle scuole attraverso il contatto diretto dei giovani con gli organismi sportivi del territorio. Il progetto, che la Regione intende riproporre anche per l’anno scolastico 2012/2013, si sviluppa avvalendosi degli insegnanti di educazione fisica, dei laureati in scienze motorie e dei diplomati Isef, in sinergia con federazioni sportive, enti di promozione sportiva, società ed associazioni loro affiliate, Amministrazioni Locali e altri Enti interessati all’educazione dei giovani e alla prevenzione. L’intento è quello di realizzare una concreta azione di avviamento allo sport e di diffusione dei suoi valori positivi affinché la pratica sportiva diventi stile di vita da iniziare in età scolare e da mantenere lungo l’arco della vita. Nell’ambito del progetto sono coinvolti a pieno titolo le associazioni sportive, incentivate ad offrire le proprie esperienze formative in collaborazione con la scuola e gli Enti Locali, sollecitati a sostenere le associazioni affinché questa maggior attività sportiva, più diffusamen-

te praticata sul territorio, si sviluppi in modo coerente. Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo: http://www.regione. veneto.it/Servizi+alla+Persona/Sport/Progetti/homePage.htm.

In acqua per crescere

Grazie all’intervento del Comune di Verona – Assessorato allo Sport - in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per l’Educazione Fisica e Sportiva, il sostegno delle attività fisiche e sportive delle persone con diversa abilità, ha assunto per le scuole della Città, particolare rilievo a partire dal 2003, grazie all’avvio di questo progetto, ambientato nelle piscine della città (Belvedere, Centro Federale Castagnetti, Golosine, Grazie, Montebianco e Santini), allo scopo favorire l’integrazione e la socializzazione attraverso esperienze ed attività ludico-motorie in ambiente acquatico. Il progetto comprende inoltre attività di formazione rivolta sia ai docenti che agli istruttori di nuoto, al fine di condividere obiettivi e metodologie per favorire l’interazione tra compagni attraverso l’elemento acqua, includendo alunni con abilità diverse ed alunni in situazione di disagio per provenienze culturali e sociali multietniche di non facile inserimento. L’attività dei docenti consiste nella conduzione di un percorso didattico in classe sul tema dell’”acqua” da svolgere nella prima parte dell’anno scolastico, in preparazione alla successiva serie di lezioni in piscina, guidate dagli istruttori. Gli insegnanti coinvolgeranno gli alunni nella produzione di elaborati legati a “esperienze d’acqua”. Le migliori opere concorreranno ad una speciale premiazione in data 22 marzo 2013 “Giornata mondiale dell’Acqua” , in collaborazione con Gardaland SeaLife Aquarium. Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo: http://lnx.istruzioneverona.it/educazionefisica/?page_id=8373.

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UFFICIO SCOLASTICO DI VERONA

GiocoSport

Gioco Sport è realizzato a livello territoriale dal CONI provinciale di Verona in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per l’Educazione Fisica e Sportiva. L’idea guida che anima il progetto è quella di coinvolgere ed interessare tutti i bambini della classe, nessuno escluso, nel pieno rispetto dei loro naturali ritmi di maturazione di crescita e di apprendimento, valorizzando le competenze individuali e privilegiando soprattutto il divertimento e la socializzazione. Il gioco attivo e coinvolgente costituisce l’elemento fondamentale che attira l’attenzione e motiva la partecipazione attiva del bambino, portandolo ad acquisire abilità e stili di vita attivi in modo naturale e inconsapevole, ma duraturo. Il Progetto è costituito da tre fasi (corso di formazione, inserimenti esperti e festa finale) e per poter avere gli inserimenti degli esperti esterni (totale 16, max 8 ore per classe salvo cambiamenti) è obbligatorio per le insegnanti prendere parte al corso di aggiornamento. Al termine

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dell’anno scolastico, gli esperti offriranno consulenza anche nella progettazione e pianificazione di feste scolastiche di Giocosport che sottolineino il valore dell’impegno di tutti i bambini e ne gratifichino i risultati. Ulteriori informazioni sono reperibili all’indirizzo: http://www.verona.coni.it/.

Affy Fiutapericolo

Per il secondo anno, al fine di promuovere una cultura della prevenzione e dell’attenzione all’infanzia rispetto agli incidenti domestici, che rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica specie nell’età infantile, nell’ambito del Programma Regionale per la Prevenzione degli Incidenti Domestici, si ripropone il progetto chiamato “Affy Fiutapericolo” , che affronta il problema della sicurezza in casa e negli ambienti dove vivono i bambini. Questo programma, fra le varie linee progettuali, prevede un’attività sinergica tra Azienda Ulss e Scuole dell’Infanzia che a dato vita nello scorso anno scolastico ad un Accor-

do di Collaborazione tra Aziende Ulss 20, Ulss 22, Ufficio Scolastico XII di Verona e il Coordinamento Intersettoriale Servizi Educativi del Comune di Verona. L’Accordo prevede la proposta agli insegnanti di partecipare ad un progetto che promuove la sicurezza dei bambini in età prescolare (3-6 anni), non limitandosi alla sorveglianza o all’eliminazione dall’ambiente dei fattori che possono rappresentare un pericolo per i piccoli, ma coinvolgendo il bambino stesso in una dimensione dinamica, che passa attraverso il livello cognitivo, emotivo e motorio, affrontandola nella sua globalità con la necessità quindi di un approccio di tipo educativo/formativo oltre che tecnico/ strutturale. Il progetto prevede l’invito agli insegnanti opportunamente formati, ad utilizzare il kit gratuito “La valigia di Affy Fiutapericolo” finalizzato alla promozione della sicurezza in casa con un attento coinvolgimento anche dei genitori. Il materiale didattico proposto è visionale sul sito www. affyfiutapericolo.eclectica.it. Monica Magnone


La redazione della testata giornalistica SportdiPiù magazine e l’Ufficio Scolastico XII di Verona - Settore Educazione fisica e Sportiva

presentano

2a edizione del concorso fotografico

SCATTA LO SPORT A SCUOLA Foto di Eleonora Marchetti - Ist. Minghetti (Legnago)

- 1° Premio individuale assoluto 2012

La partecipazione può essere indifferentemente individuale o collettiva (gruppi o classi).

Gli scatti più significativi e le foto vincitrici saranno pubblicati: ∞ sulla rivista e sul portale web della rivista SportdiPiù www.sportdipiu.com ∞ sul sito dell’Ufficio Scolastico XII inx.istruzioneverona.it/ educazionefisica / ∞ sul sito di Paluani Life paluani.tv/paluanilife

I PREMI La premiazione dei vincitori per ciascuna categoria verrà effettuata entro la conclusione dell’anno scolastico in sede che verrà successivamente comunicata. Una commissione di esperti appositamente costituita procederà alla valutazione degli elaborati secondo i seguenti criteri: attinenza al tema del concorso creatività livello tecnico realizzativo originalità.

MODALITÀ DI ADESIONE Le domande di partecipazione, su carta intestata dell’Istituto, indicanti il nominativo ed il recapito telefonico del docente referente d’Istituto per detta iniziativa, dovranno essere indirizzate all’Ufficio Scolastico di Verona entro il 10 marzo 2013 con le seguenti modalità: ∞ fax 045/8086581 ∞ mail uffedfisicavr@istruzioneverona.it ∞ mail redazione@sportdipiu.com

Il concorso prevede 3 sezioni SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO Novità dell’edizione 2012-2013 Oltre alle scuole/classi verranno premiati singolarmente gli autori degli scatti

San Giovanni Lupatoto

DOPO IL SUCCESSO DELL’EDIZIONE DELLO SCORSO ANNO SCOLASTICO, TORNA IL CONCORSO FOTOGRAFICO VOLTO A PROMUOVERE IL VALORE EDUCATIVO I DELLO SPORT PRATICATO A SCUOLA


DIOCESI DI VERONA

Sport fa colori Bolle colorate ruotano su se stesse nello schermo buio fino a formare quattro rettangoli ondulati. Sorry per il “mondo mela”, qui apre “Windows”. La vecchia “finestra” è un logo-bandiera con colori finemente sfumati, risultato di ripetuti ed elaborati studi per diventare prodotto semplice, accattivante, immediato. Come lo sono tanti spot di successo sullo schermo. Ma per quanto fascino possano avere immagini e video che ci scorrono davanti, la realtà è solo abbozzata nei 1280 x 1024 pixel o più a disposizione della macchina.

CON ZENTI Il Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti e Don Andrea a Natale Sport 2012

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Novità dell’era informatica è scoprirsi tutti un po’ figli e un po’padri. Una società dove esperti ed esordienti non si raggruppano necessariamente per età o scuole. C’è una reciprocità nuova dove ruoli e competenze possono essere scavalcate e non sempre il più esperto è l’adulto di turno. Un dato nuovo del nostro tempo, prorompente e fragile, di cui piace riconoscere la faccia buona. Cresciamo nella necessità di scambiare informazioni con linguaggi e conoscenze complesse sempre nuove e da imparare. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Lo stesso mondo ci unisce nella diversità e ci divide nella somiglianza. La semplicità del saper vivere è a portata di mano e tuttavia contemporaneamente ci sfugge. Più tech uguale più vita, più socialità, più felicità? Occorre sempre una mente e cuore anche per un touch. Lo sappiamo ma non sempre ce ne ricordiamo. Talvolta ci sentiamo forti e sicuri digitando parole e invii. Ci aspettiamo che il mondo ci giri intorno. Abbiamo strumenti potenti per il nostro desiderio di comunicare, di incontrare. Ma sempre strumenti. Come, e non solo, qualche filosofo c’insegna, i colori stanno anche nel nostro “sguardo”. Uno “sguardo” che possiamo curare e affinare nelle relazioni della vita: nell’amicizia, in coppia, nel gruppo, nello sport. Anche lo sport è linguaggio per scoprirci e ascoltarci. Spesso nello sport raccontiamo di noi con molta più verità e in modo inedito anche per i più vicini e gli amici che “ci tengono in tasca”.

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Uffa, il computer sta ancora caricando programmi e dati. Lento lui, fretta io: di scrivere, di leggere, di connettermi. Da dove iniziare con i colori? Non basta il “mi piace”, “non mi piace” dei sondaggi. Ci sono colori autentici e inediti che nascono nel cuore al ritmo delle emozioni, delle paure, delle nostalgie… vive e profonde che si muovono sotto. Talvolta ci mancano i colori, le terre non trovano acqua, rimangono strette nelle mani chiuse a pugno, in attesa del nostro coraggio o di un’occasione giusta. Un gol mancato, una parata fortunosa, un canestro da non credere, ancora una volta hanno liberato passione ed emozione. Passione che è anche la fatica nella preparazione, della palestra del training. Come sulla tavolozza, ricca di storia per l’artista e solo dettaglio curioso per il cliente, nella fatica dell’allenamento i colori prendono vita. Ci sono gesti sportivi straordinari sbocciati nella “privacy” dell’allenamento, che rimangono incisi come clip vivi nella mente che li amplifica e migliora ad ogni racconto per gli amici o per noi stessi. Mercoledì 19 dicembre 2012 al Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona il vescovo Giuseppe Zenti ha incontrato tanti atleti dello sport veronese. Nell’augurio natalizio il vescovo ha voluto riconoscere e incoraggiare un importante messaggio di vita dello sport. Un dono da curare perché l’esperienza sportiva attivi corpi e menti e susciti colori genuini che dalle nostre mani e dai nostri occhi possano infondere qualità e vivacità ad un mondo spesso distratto o superficiale. Ancora un rigurgito del personal. Il “pezzo di ferro” è in silenzio ora e attende istruzioni. Incredibile come l’ansia da attesa possa trasformarsi in un istante infinitamente piccolo in ansia di essere in campo. Così anche per un nuovo anno. Tocca a noi, le “finestre”, non solo del personal, sono aperte e tutte da scrivere e… dipingere. Buon 2013. don Andrea Giacomelli



PROVINCIA DI VERONA di Alberto Cristani

Verona Giovani una community, tante opportunity! Intervista a Marco Luciani, Assessore alle politiche per l’istruzione e giovanili della Provincia di Verona, alla scoperta di un progetto che mira ad agevolare e a soddisfare le esigenze dei giovani veronesi richiesta la tessera? La Verona Giovani Card è disponibile per tutti i ragazzi di età compresa tra i 14 e i 27 anni, quindi dalla terza media in poi. Ha durata triennale e deve essere vidimata annualmente. Può essere richiesta presso il comune di residenza e gli uffici di accoglienza turistica della provincia; mediante alcune iniziative dedicate può essere rilasciata dalla scuola di appartenenza o in occasione di manifestazioni quali ad esempio Job&Orienta. Richiederla è semplicissimo: basta compilare un modulo che, nel caso dei ragazzi minorenni, deve essere sottoscritto da un genitore.

L’ ASSESSORE Marco Luciani è nato a Verona l’11/05/1972. Dal 2009 è in carica presso la Provincia di Verona

Assessore Luciani, qual è l’idea promotrice del progetto Verona Giovani e quali sono gli strumenti messi in atto per la sua realizzazione? Verona Giovani Card nasce come strumento di aggregazione, di appartenenza ad una comunità: la comunità giovanile veronese. Risponde altresì all’esigenza dei comuni della provincia di avere uno strumento, un mezzo di comunicazione, con cui dialogare con i ragazzi residenti sul loro territorio, per tenerli aggiornati sulle iniziative a loro dedicate e coinvolgerli in attività per i giovani. Chi sono gli utilizzatori della Verona Giovani Card e dove può essere

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Quali sono le opportunità di avere in tasca la Verona Giovani Card? La cosa più allentante è quella relativa alle scontistiche: a chi non piacerebbe andare ad un concerto o a teatro con un biglietto a prezzo ridotto? Questo è possibile solo per i possessori di Verona Giovani Card. Ma non solo: la Provincia ha individuato alcune “grandi convenzioni” con partner “appetibili” a tutti i ragazzi veronesi, ma anche i comuni hanno implementato l’offerta con gli esercizi commerciali del loro territorio. Una grande varietà di offerta che va dal bar alla cartoleria, dalla pizzeria all’informatica e tecnologia. Un grande progetto tra Provincia di Verona e Comuni Veronesi per i giovani, un’opportunità per fare politica giovanile attiva. Come si entra nella community Verona Giovani? Tutte le procedure per richiedere la Verona Giovani Card sono semplicissime e gratuite. Per tutti i giovani con i requisiti sopra indicati basterà entrare nel sito dedicato www. veronagiovani.it e compilare il modulo di richiesta della Card, fatto questo si dovranno recare presso il loro Comune se attivo o presso il Verona Giovani Point a loro più vicino e ritirare la loro tessera. Ricordo che per i minorenni serve la firma di un genitore. Anche per i Comuni veronesi è facile diventare parte attiva del progetto. Il processo di apertura di un punto di distribuzione delle Verona Giovani Card prevede che i Comuni individuino un luogo e una persona atta a rilasciare le tessere e venga contattato il coordinamento provinciale del


progetto (info@veronagiovani.it) per attivare il servizio tramite un incontro dedicato. Guardiamo al futuro: quali sono i prossimi passi che riguardano il progetto? Lo spirito che muove il progetto è quello di dare a tutti i giovani uno strumento di forte aggregazione ed è per questo motivo che i primi passi del nuovo anno andranno nella direzione del coordinamento di un capillare servizio di attivazione. Andremo ad interpellare nuovamente tutti i comuni veronesi che non hanno aderito al progetto per aumentare il bacino di utilizzo di Verona Giovani Card, con un occhio di riguardo per le grandi realtà che interessano particolarmente ai giovani e che i giovani ci chiedono “ad alta voce”. Intendiamo utilizzare sempre più i canali comunicativi offerti dai social network (Facebook, Twitter e molti altri) per dialogare con i giovani e farli dialogare tra loro. Sono infatti convinto che solo dal confronto di esperienze ed esigenze possano nascere progetti dedicati ai ragazzi. In conclusione, quali obiettivi si pone Verona Giovani? Il progetto nasce con un respiro triennale, per arrivare con la massima visibilità nel 2014 e la creazione di una rete tra Provincia e Comuni veronesi sul tema delle politiche giovanili. Visto dalla parte dei ragazzi, il progetto vorrebbe diventare uno strumento veramente utile per far nascere e crescere una comunità di giovani veronesi. L’ob-

biettivo per la Provincia di Verona e per i Comuni vuole essere il cambiamento delle modalità di comunicare con i giovani ponendosi come una guida ed un aiuto nell’età della gioventù. E’ un progetto che vuole aiutare i giovani a crescere confrontandosi e che vede nella Verona Giovani Card solo un primo strumento per far nascere da loro grandi progetti per il futuro.

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IMPIANTI SPORTIVI di Alberto Cristani

Anche Verona è una città on ice! Importante progetto dell’amministrazione Comunale scaligera che metterà a disposizione dei cittadini un nuovissimo centro dedicato agli sport su ghiaccio

Importante novità nell’ambito dell’impiantistica sportiva veronese: nel 2013 verrà infatti costruito nella nostra città un nuovo palaghiaccio, un impianto completamente coperto da circa 3000 posti a sedere, destinato all’hockey e al pattinaggio su ghiaccio. Ma non solo. “Il palaghiaccio – spiega l’assessore allo sport Marco Giorlo – sorgerà alla Spianà, un’area da anni abbandonata e ricettacolo di criminalità, compresa tra lo Stadio e San Massimo. I precedenti assessorati avevano deciso di costruire in questa zona un bocciodromo che sarebbe costato 1,5 milioni di euro. La nuova amministrazione ha invece deciso di cambiare destinazione dell’area, creando una struttura unica per la città. Ad agosto del 2012 il presidente dell’Accademia del ghiac-

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cio Alberto Marinelli ha illustrato il progetto che ha subito riscosso il consenso oltre che del sottoscritto, anche del Sindaco Tosi, del vicesindaco e assessore all’urbanistica Vito Giacino e dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Casali. Da quel momento si è attivato l’iter per la realizzazione dell’opera”. “La struttura – prosegue Giorlo – è composta da 14 chilometri di acciaio già pronti per essere assemblati. Il costo di realizzazione, a carico interamente di privati, è di 2,5 milioni di euro. L’unico onere del Comune di Verona sarà la concessione gratuita dell’area su cui sorgerà il palaghiaccio il quale, dopo 25 anni di gestione privata, diventerà impianto comunale”. Qualche numero. Il centro sorgerà su un’area di circa 12000 mq di cui 5000 per la struttura, 5000 per il


GHIACCIO BOLLENTE Nelle foto in alto, da sinistra, Giancarlo Bolognini, presidente della Federazione Italiana Sport Ghiaccio, l’assessore allo sport Marco Giorlo e Tommaso Teofoli, presidente della Lega Italiana Hockey Ghiaccio. Nelle altre immagini, i rendering del futuro Palaghiaccio di Verona

parcheggio e 2000 per una pista esterna per lo snowboard. All’interno del palaghiaccio verrà allestita una palestra di 200 mq, una pista per lo sci di fondo oltre ad una zona ristorazione. Inoltre la struttura potrà ospitare, soprattutto nel periodo invernale, eventi come concerti, spettacoli e manifestazioni. Infatti, grazie a una speciale copertura, il ghiaccio lascerà spazio ad una platea completamente calpestabile, portando la capienza a quasi 5000 persone. “Il palaghiaccio di Verona – evidenzia l’assessore allo sport Giorlo – non farà concorrenza a Bosco Chiesanuova, anzi. Ci sarà sicuramente la possibilità di collaborare, magari ospitando la locale squadra di hockey (Falchi n.d.r.). La struttura interamente coperta permette infatti di giocare con qualsiasi condizione meteo

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IMPIANTI SPORTIVI

a differenza di quelle outdoor”. Gli incontri con il veronese Tommaso Teofoli, presidente della Lega Italiana Hockey Ghiaccio, e con Giancarlo Bolognini presidente della Federazione Italiana Sport Ghiaccio, hanno ulteriormente avvalorato la nostra decisione, aprendo già le porte ad eventi di primissimo ordine come ad esempio la finale di Coppa Italia in programma il prossimo settembre e il campionato di hockey di serie A, coinvolgendo industriali veronesi che si sono già detti pronti ad investire”. Manca quindi davvero poco al via dei lavori per il nuovo pala ghiaccio scaligero, un intervento a costo zero per le casse del Comune che darà la possibilità ai veronesi di avvicinarsi e di provare gli sport “on ice”. “Si – conclude Giorlo – manca davvero poco. Il palaghiaccio sarà solo il primo di una serie di interventi volti al miglioramento della dotazione di impianti sportivi sul territorio. Punteremo a creare strutture innovative, all’avanguardia e soprattutto dedicate a sport alternativi, sport che a torto non trovano spazio dove poter crescere e diffondersi”.

ALLA SPIANà Altre due viste dell’impianto che sorgerà alla Spianà, zona da anni indicata per ospitare impianti di interesse sportivo (si è parlato anche del futuro stadio)

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LETTURE

C’era una volta la maglia gialloblù

Costa 33 Euro Per acquistare il libro è possibile contattare direttamente gli autori all’indirizzo lamagliagialloblu@ gmail.com, oppure lo potete trovate in numerose librerie e negozi a Verona e provincia

In questo volume la storia della maglia dell’Hellas dalla prima bianco-nera del 1903 fino ai giorni nostRi Un’opera unica. Nel genere e nella forma. E’ il lavoro meticoloso e attento di quattro tifosi che hanno voluto realizzare, per i 110 anni dell’Hellas Verona, un libro sulla prima squadra di Verona. Un libro che vive di storia, riprodotta tramite le maglie che dal 1903 hanno indossato i giocatori dell’Hellas. Il titolo infatti non lascia spazio a tante interpretazioni

Steroidi, anabolizzanti, ormoni della crescita. Ma anche doping genetico. Gli elenchi delle sostanze e delle pratiche proibite nello sport stilati dal Ministero della Salute e dal Wada, l’agenzia mondiale anti-doping, si allungano ogni anno di più, e con essi la lista degli escamotages messi in atto per eludere i controlli. Come spiegano gli esperti ne Il doping e le sostanze dopanti, il volume redatto da giornalisti, farmacisti, medici specialisti del settore edito da Mayaidee Edizioni sulla storia e lo stato dell’arte della lotta

“La maglia gialloblù – storia dell’Hellas Verona attraverso le sue casacche” e dalla sua uscita ha riscontrato grande successo non solo nella città scaligera. Gli autori sono il giornalista Matteo Fontana, insieme al fotografo Gianluigi Rossi e ai super tifosi William Sembenini e Massimiliano Tezza. Alla presentazione, in una sala Lucchi gremita in ogni ordine

Il doping e le sostanze dopanti Edito da Maya Idee, il volume presenta un’accurata analisi delle pratiche e dei farmaci dopanti, dei loro meccanismi d’azione e dei loro effetti

di posto, i protagonisti sono stati loro insieme ai campioni di ieri dell’Hellas Verona: da Bagnoli a Tricella, da Volpati a Battistini, da Savoia a Maioli, da Fanna a Scapini e tanti altri ancora, una serata rigorosamente a tinte gialle e blu, che ha raccolto tantissimi tifosi per celebrare, come merita, questa opera. Tantissime le foto inedite, dalla maglia bianco-

nera del 1903, al campo di Borgo Venezia a quello di piazza Cittadella, sino ad arrivare allo schizzo di Alberto Mazzi per la divisa della stagione della promozione 1995/96, insieme a tante altre curiosità e scatti che solo grazie alla passione dei quattro e all’amore verso questa maglia si sono trasformati in un “vangelo” per i tifosi dell’Hellas Verona.

anti-doping, il desiderio di spingersi oltre i propri limiti nasce insieme all’uomo. Il libro presenta un’accurata analisi delle pratiche e dei farmaci dopanti (farmaci del sistema simpatico, psicostimolanti, cannabinoidi, alcol e benzodiazepine, analgesici oppioidi, antinfiammatori sterodidei e non steroidei, steroidi anabolizzanti androgeni, ormoni, doping ematico, diuretici, supplementi, integratori e infine doping genico), dei loro meccanismi d’azione, effetti e reazioni avverse, per concludere con un capitolo sui

progetti di promozione alla salute e all’etica dello sport. Federica Schiavon

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BCC

Valpolicella Benaco BANCA

Radici diverse... valori comuni Sant’Anna d’Alfaedo

Caprino Veronese Costermano Garda

Marano di Valpolicella

Albarè

Bardolino

Valgatara Sant’Ambrogio di Valpolicella

Negrar

S. Pietro in Cariano Arbizzano Pescantina

Colà Sandrà Verona

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SportdipiÚ magazine dedica uno Speciale alla Lessinia, un focus dettagliato sulle bellezze paesaggistiche e sulle proposte sportive per l’inverno 2013

SPECIALE LESSINIA

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L’inverno è il benvenuto in Lessinia di Marina Soave

Il Parco naturale regionale della Lessinia è stato istituito con la legge regionale n. 12, del 30 gennaio 1990 con lo scopo di tutelare il ricco patrimonio naturalistico, ambientale, storico ed etnico del territorio veronese. È situato nella parte più settentrionale della Lessinia, tra i 1.200 e 1.800 metri di altezza e si sviluppa nella parte settentrionale della provincia di Verona in un corpo territoriale che si estende anche in due comuni della provincia di Vicenza e che comprende luoghi di bellezza naturale davvero straordinaria. In inverno le possibilità di esplorare I’altopiano sono praticamente infinite: per gli appassionati del fondo, imperdibili sono la Translessinia - che si snoda per 19 Km sull’altopiano dalla località sciistica di San Giorgio a Passo Fittanze - e il moderno Centro Fondo “Parpari” di Roveré Veronese, con i suoi ampi anelli che garantiscono scorci di grande bellezza. Chi ama il trekking, invece, potrà scegliere tra numerosi e suggestivi percorsi, quali il bellissimo tratto del “Sentiero europeo E5” o le vie ferrate del Carega, meglio in compagnia di una guida esperta.

SAN GIORGIO LA STORICA STAZIONE SCI DI VERONA A soli a soli 40 minuti dal centro città c’è la stazione sciistica di Bosco Chiesanuova dove, da ormai 3 anni, si lavora per dare nuova vita a “Malga San Giorgio”. Questo comprensorio offre neve stupenda, professionisti del settore e l’occasione per tutti di sperimentare varie discipline sciistiche come snowboard, sci da fondo, telemark e sci nordico, in tutte le sue molteplici evoluzioni, quali freeride e new school. Questa località è vicina, molto adatta alle famiglie e economica (l’ora di lezione singola è la più economica del Veneto e una delle più basse d’Italia). segue a pag. 28 >


SPECIALE LESSINIA

Sci alpino

e snowboard San Giorgio di Bosco Chiesanuova 1.505 - 1.806 m.

INFO

Biglietteria: Tel. 045 6784001 www.malgasangiorgio.it info@malgasangiorgio.it Per tutti coloro che vogliono cimentarsi con pendii di neve immacolata vivendo la montagna nel modo più naturale ed affascinante.

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Corsi Base - CAI sez. Bosco Chiesanuova - Tel. 045 7050972 boscochiesanuova@cai.it

Sci nordico

San Giorgio di Bosco C/N 1.505 m. 
 Bocca di Selva 1.551 m. 
 Passo Fittanze 1.393 m. Moderna seggiovia biposto ‘Gaibana’, con tappeto per l’imbarco.Pista illuminata per lo sci in notturna, omologata F.I.S.I aperta 2 sere la settimana. Campo Slitte con nastro trasportatore. Pista Bar ‘Apres sci’ per completare la giornata sulle piste ed iniziare il divertimento. Nuova pista ‘Slalom Stadio’ omologata F.I.S.I. Impianto di innevamento che garantisce la neve programmata su tutte le piste. Possibilità di sciare con lo skypass da 2, 3 o 4 ore. Il tempo di utilizzo comincia dall’ora di ingresso agli impianti. In località San Giorgio, noleggio attrezzature per lo sci alpino, snowboard, slittini, ciaspole. Malga San Giorgio di Bosco Chiesanuova, m 1.505: 3 impianti di risalita (1 seggiovia e 2 sciovie). Pista illuminata: il mercoledì sera dalle 20.00 alle 23.00 è possibile sciare su pista illuminata, presso lo stadio del fondo Loc. San Giogio di Bosco Chiesanuova.

rifugi. Garantiti sono l’innevamento, la manutenzione ed il soccorso; presso lo Stadio del Fondo è inoltre possibile usufruire degli spogliatoi riscaldati. Lo Stadio del Fondo di Conca dei Parpari offre tre interessanti anelli per lo sci di fondo omologati F.I.S.I. di 10, 7.5, e 5 kmdi lunghezzacon un comodo centro servizi predisposto per riunioni di giuria, ufficio gare e sale premiazioni. Malga San Giorgio – Loc. Passo Fittanze di Erbezzo, 35 km di circuiti e tracciati. Conca dei Parpari – Loc. Dosso Alto di Roverè Veronese, 45 km di circuiti e tracciati. Campofontana di Selva di Progno, 7 km di circuiti e tracciati, di cui 800 m illuminati. In località San Giorgio e Passo Fittanze noleggio attrezzature per lo sci da fondo.

INFO

Biglietteria Tel. 347 1232233 www.leturispo.it info@leturispo.it www.concadeiparpari.com info@concadeiparpari.com

Per gli amanti degli sci stretti, il comprensorio di Malga San Giorgio offre più di 50 Km. di piste che si snodano sul magnifico altopiano tra San Giorgio, Bocca di Selva e Passo Fittanze, toccando quote che vanno dai 1370 ai 1750 m., con possibilità di partire da tutti e tre i punti. Un percorso che permette sia agli escursionisti che agli agonisti di ammirare panorami ed incantevoli paesaggi per tutta la lunghezza del famoso anello della ‘Translessinia’, dell’anello agonistico ‘Galbana’ e di tutti glia ltri percorsi, godendosi un momento di ristoro presso i vari

Kitesnow

Malga Lessinia è la base della scuola – loc. Fittanze di Erbezzo

Ciaspole

Per chiunque voglia vivere un’avventura emozionante a stretto contatto con la natura, immerso nel silenzio dei boschi e circondato dagli splendidi panorami dell’altopiano innevato. Escursioni invernali nel Parco della Lessinia sia con la tecnica del Nordic Walking su sentieri tracciati sia con le ciaspole per dossi e

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SPECIALE LESSINIA

L’inverno è il benvenuto in Lessinia

Pattinaggio

Lessiland

e hockey su ghiaccio Bosco Chiesanuova 1.106 m.

valli,tra suggestivi ed incantevoli paesaggi. Organizzazione Lessinia Turistsport prenotazione Iat di Bosco Chiesanuova.

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Noleggio attrezzatura in località San Giorgio

Passo Fittanze - Erbezzo 1.393 m.

L’affascinante struttura del Palaghiaccio, con la sua pista all’aperto, offre l’opportunità di trascorrere magiche ore sulle lame, tra un momento di ristoro al bar ed una pausa sul solarium; per i più appassionati, la possibilità di calarsi nel pattinaggio artistico e nell’hockey su ghiaccio con le lezioni dei maestri. Palaghiaccio a Bosco Chiesanuova, località Concaverde.

INFO

Biglietteria Tel. 045 7050698 www.boscochiesanuova.net info@boscochiesanuova.net

Il parco divertimento sulla neve a due passi da casa tua! Ideato e pensato per il divertimento dei bambini, ragazzi e famiglie con tante fantastiche attrazioni da provare! Gommoni per la discesa con tapis roulant per la risalita, bob grandi e piccoli, castelli gonfiabili e tanti altri giochi per trascorrere una giornata all’insegna del divertimento sulla neve. Parco divertimenti sulla neve - in loc. Fittanze – Erbezzo. Apertura: da dicembre a marzo tutti i sabati e domeniche dalle 9.00 – alle 17.00. Durante le feste natalizie aperto tutti i giorni.

INFO

Tel. 347 0798593 www.lessiland.it - info@lessiland.it

IL PARCO è situato nella parte più settentrionale della Lessinia, tra i 1.200 e 1.800 metri di altezza

tutte le piste da sci a pag. 48-49

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< segue da pag. 24

Con il progetto “In classe sulla neve” la scuola, la stazione e le strutture di Malga San Giorgio ospitano i ragazzi delle scuole veronesi con un pacchetto tutto compreso da 42€ che comprende: trasporto in bus dalla scuola, ski pass giornaliero, noleggio attrezzatura (compreso il casco obbligatorio sotto i 14 anni), 2 ore scuola sci, pasto caldo all’Hotel Sporting, lezione pomeridiana sulle piste con le guardie forestali (riguardante le 10 regole di sicurezza da rispettare per vivere questo sport in totale tranquillità) ed eventuale incontro in aula con i maestri di sci sulle novità in fatto di materiali e sicurezza sulla neve. Per i docenti corsi gratuiti di formazione sulle piste con sciata notturna. malgasangiorgio.net www.scuolascibosco.it

EDELWEISS A QUOTA 60 Il Club Alpino Edelweiss ha celebrato i sessant’anni di attività con una cerimonia in Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, Verona

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Lo sci veronese gode di ottima salute di Lorenzo Fabiano

Lo sci veronese si prepara a vivere la nuova stagione con l’obiettivo

di confermarsi il più prolifico vivaio cittadino italiano. Sulle scie di Enrica Cipriani si sta mettendo in luce un folto gruppo di giovani talenti in cerca di un futuro altrettanto radioso. La scorsa stagione si è rivelata per lo Sci Club Gore-Tex Drago ricca di successi e soddisfazioni. Quest’anno non ci sarà Pietro Cipriani, argento ai Campionati italiani Aspiranti in discesa, campione italiano Cittadini in gigante. Convocato in Leva 95 è entrato a far parte del Corpo Forestale dove troverà “Le Freccia del Garda” Nicolò

Menegalli, unico atleta veneto a far parte del programma FuturFisi. Non ci saranno nemmeno i fratelli Valdesalici: Andrea è passato al 2000 Mason e la sorella Alice allo Ski Team Tezenis in Trentino. Il Super Team Giovani del G.S.Drago, guidato anche quest’anno dall’ex azzurro Walter Girardi, che si avvale della collaborazione del preparatore atletico Stefano Fumagalli e del fisioterapista Sebastiano Diamante, ha trovato il patrocinio di Gore-Tex e punta a proseguire il cammino intrapreso lo scorso anno. Purtroppo le cose non sono iniziate nel migliore dei modi: Tiberio Guidolin, argento in Gigante


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ai Campionati Italiani Aspiranti e fresco di convocazione in Leva 95 dovrà saltare la stagione a causa della rottura le legamento crociato riportato nella prima gara della stagione a Bormio.

Alice Galante vogliosa di tornare ai livelli che le competono dopo il brutto infortunio, è stata nuovamente bersagliata dalla cattiva sorte riportando in allenamento a Madesimo anche lei la rottura del legamento crociato anteriore, con interessamento del collaterale, e del menisco. Stagione finita per entrambi. Li rivedremo in ghiacciaio la prossima estate. Le speranze del Drago sono così riposte in Massimiliano Boselli, che tanto bene ha fatto la scorsa stagione con ottimi piazzamenti.

I venti atleti che compongono la formazione degli Allievi/Ragazzi, verranno seguiti dal duo Elia Pagani e Stefania Bergamasco. Un 2013 importante anche per il Club Alpino Edelweiss che pochi giorni fa ha celebrato i sessant’anni di attività con una cerimonia in Sala Arazzi di Palazzo Barbieri. Un traguardo storico con tanto di targa consegnata dal Presidente della FISI Veneto Bortoluzzi alla famiglia Ballini: infatti solo una trentina di società venete hanno

varcato la soglia dei cinquant’anni. Giovanni Lazzarini, lo scorso anno alla guida dei Giovani, ha intrapreso una nuova avventura e si è trasferito sul Caucaso a seguire la squadra nazionale della Georgia. La novità più significativa in casa Edelweiss è il lancio del nuovo Progetto Giovani in collaborazione con “Scie di Passione”, l’associazione di maestri specializzati nell’insegnamento a sciatori disabili e normodotati con base sulle nevi di Folgaria. Sotto la guida dell’Istruttore Nazionale Stefano Belingheri, coadiuvato da Stefano Carbone e Vito Molignoni, si punta all’affinamento della tecnica con allenamenti in tracciato, campo libero e freeride per condurre i ragazzi nelle migliori

della categoria Ragazzi, sarà chiamato alla conferma, sotto la guida tecnica di Alberto Montresor. Dopo il passaggio del promettente Michele Gasparini, risultato quest’anno il miglior veneto alla fase nazionale del Trofeo Topolino, al Tezenis Ski Team, il presidente dello Sci Club Ambrosiano Renato Ballarini punta tutto sui Cuccioli/Baby seguiti dal duo Giovanni Poli e Anna Ballarini. Al via anche la stagione dei Masters con un velo di tristezza. La tragica scomparsa di Giampaolo “Cencio” Vincenzi ha lasciato un vuoto immenso. A tutti un grande in bocca al lupo dalla nostra redazione.

condizioni alle Selezioni Maestri. Gli Allievi /Ragazzi saranno allenati da Mario Lovato e Francesco Gennari. Per quanto riguarda la categoria Cuccioli/ Baby anche quest’anno l’Edelweiss si presenta ai cancelletti di partenza nelle vesti di squadra leader con ben 40 piccoli atleti seguiti da Nicola Ballini e Cristiano Braga. Ricordiamo che lo scorso anno Gaia Palamara ha colto una splendida medaglia d’oro alle finale interregionale del Trofeo Lattebusche. Giacomo Stizzoli dell’U.S.Grezzana, detentore del titolo regionale

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Club Alpino Italiano Una storia lunga 150 anni di Andrea Etrari

La Presidenza del Consiglio dei Ministri patrocinerà le

manifestazioni celebrative del centocinquantenario della fondazione del Club Alpino Italiano (1863-2013). La presentazione del programma celebrativo è avvenuta a Roma il 26 ottobre scorso. E’ questo un riconoscimento importante per l’attività del CAI che testimonia il prestigio dell’Associazione: un anno di festa che nel 2013 attraverserà tutta la penisola. Era il 12 agosto 1863 quando quattro personaggi che rappresentavano l’Italia finalmente unita (1861) salivano la bella piramide del

IN VETTA DAL 1863 Il 12 agosto 1863 Quintino Sella, sopra, saliva con tre compagni d’avventura la bella piramide del Monviso

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Monviso. Essi erano guidati da Quintino Sella, Ministro delle Finanze del nuovo Regno d’Italia. Intorno al Sella gravitava un piccolo mondo di persone agiate, scienziati, professionisti, che evadevano dalle consuetudini cittadine, percorrendo le Alpi, per lo più con la copertura scientifica mediante la quale potevano giustificare a se stessi, a parenti ed amici quella loro strana smania che li spingeva fuori dalle comodità, a sudare, a faticare, a dormire in fienili, a mangiare polenta e latte. Per effettuare quella non facile ascensione, il Sella aveva voluto con sè Giovanni Baracco “onde venisse


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a rappresentare l’estrema Calabria, di cui è oriundo e deputato”. Facevano inoltre parte della comitiva i fratelli Paolo e Giacinto di Saint Robert. E fu proprio durante quella memorabile salita che in essi maturò l’idea di fondare anche in Italia un Club Alpino, analogamente a quanto avevano fatto in Inghilterra Matthews e Jacomb che il 30 agosto 1861 avevano conquistato il Monviso. Naturalmente il Club Alpino Italiano non nacque d’improvviso dalla mente di Quintino Sella, tutto intero come Minerva dalla mente di Giove, ma è ovvio che i quattro personaggi pensavano in quel momento ad un certo nucleo di persone, a un ambienti di alpinisti praticanti, dei quali essi erano l’espressione. E fu così che, ritornati a Torino, riuscirono a coinvolgere alcuni personaggi attraverso i quali fu possibile raccogliere numerose adesioni, tanto che il 23 ottobre 1863 venne convocata, in una sala del

castello del Valentino, l‘assemblea costituente alla quale parteciparono circa 180 persone. Era quindi nato anche in Italia un Club Alpino come già avvenne in Inghilterra, Austria, e Svizzera. Fu proprio in quel periodo storico e politico in rapida evoluzione, in cui le aspirazioni risorgimentali si erano concretate nell’unità della nazione, che il CAI in breve si diffuse in tutta Italia. Infatti, l’iniziale Club Alpino divenne, nel 1866, Club Alpino Italiano. In pochi anni si formarono delle sezioni in molte città: a Verona il CAI arrivò nel 1875. Il progredire del sodalizio fu lento ma sicuro, e l’alpinismo italiano che fino allora era rimasto quasi del tutto assente, cominciò ad affermarsi non solo sulle Alpi, ma anche in tutto il mondo. Ora il CAI ha oltre 320.000 soci distribuiti in 490 sezioni e 300 sottosezioni, nelle quali si cura

non solo l’alpinismo, ma tutto ciò che fa parte di quel mondo: quindi cultura della montagna in ogni sua espressione, con particolare riguardo alla prevenzione degli incidenti. Le celebrazioni per i 150 anni del CAI si svolgeranno in tutta Italia, e in tutto il territorio veronese: in particolare in città nei giorni 9-10-11 febbraio 2013, presso la Gran Guardia. Nel mese di ottobre, poi, presso la protomoteca della Biblioteca Comunale, avrà luogo una mostra foto-bibliografica che porrà termine alle manifestazioni celebrative.

P&M EVENTI All’interno del variegato panorama degli eventi organizzati in Lessinia per la stagione invernale 2012-2013, troviamo due importanti iniziative organizzate dalla P&M Eventi, associazione attiva dal 2009 sul territorio della Lessinia, dedita all’organizzazione di manifestazioni sportive, naturalistiche e culturali per la promozione della zona: si tratta della 4° edizione della San Giorgio in Pista, gara amatoriale di sci alpino e snowboard aperta a tutti e del terzo anno di CiaspoLess – Percorsi con le ciaspole in notturna nell’alta Lessinia. Il trofeo di sci alpino e snowboard si svolgerà domenica 24 febbraio 2013 sulle nevi di Malga San Giorgio, in particolare sulla pista “Slalom”: un bel tracciato di Slalom Gigante adatto a chiunque si voglia cimentare per un giorno in una vera gara con tempi e podio! Il clima completamente amatoriale della manifestazione la rende adatta a grandi e piccini, famiglie e snowboard che vogliano fare una sciata “diversa” dalle solite. I due percorsi con le ciaspole in notturna, sabato 5 gennaio e sabato 19 gennaio, permettono di scoprire la Lessinia a piedi, grazie a questo e di degustare i prodotti tipici nei rifugi PER TUTTI più caratteristici dell’altopiano. www.pmeventi.com eventipm@gmail.com

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Club Alpino Italiano

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Tradizione naturale, metodo e sapienza.


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Le emozioni nascono... in movimento di Moreno Ortolani

nei trekking, che per la realizzazione di corsi e di attività sportive dilettantistiche. Oltre alla prevalente attività per i propri soci, per cui

Che cosa hanno in comune due guide ambientali, due vigili del fuoco, un’amante delle antiche tradizioni, un gestore di un rifugio, due esperti tecnici che riparano e vendono biciclette e attrezzature per la neve? Emozioni in Movimento. EiM è un’associazione sportiva

dilettantistica di promozione sociale nata nel 2009 a Verona dalla volontà di queste otto persone, tutti istruttori di Nordic Walking, di promuovere l’ambiente e il territorio, attraverso iniziative innovative e divertenti, che si distinguono per originalità e particolare attenzione nell’organizzazione. EiM progetta, cura e propone eventi, corsi, escursioni e viaggi sia sul territorio nazionale che estero, approfondendo gli aspetti culturali, naturalistici e ambientali dei luoghi in cui vengono svolte le attività, avvalendosi di personale qualificato sia per la conduzione negli itinerari e

vengono ideati programmi stagionali ricchi di interessanti appuntamenti, EiM opera con scuole di ogni ordine e grado, proponendo escursioni sulla neve con le ciaspole e laboratori per l’osservazione dei cristalli di neve e del manto nevoso, corsi di Nordic Walking per migliorare la capacità di coordinazione e concentrazione di bambini e ragazzi, laboratori per la lavorazione della lana per riscoprire i segreti di questo antico e affascinante mestiere. Dal 2010 EiM collabora con alcune realtà sociali per poter permettere a tutti di godere di emozioni e sensazioni uniche, convinta del fatto che un po’ tutti siamo “normalmente diversi”. Ecco che un’uscita sulla neve con la luna piena o l’ascolto di un musicista al tramonto con panorami mozzafiato che fanno da sipario, diventano esperienze uniche ed emozionanti per tutti. A tale proposito con la GAV (Società cooperativa sociale onlus) è nata una collaborazione per ideare e realizzare iniziative per gruppi di persone con disagio psichico, sempre molto richieste ed apprezzate dagli stessi partecipanti.

organizzato attività sulla neve per i ragazzi minori stranieri ospiti dell’Istituto Don Calabria a San Zeno in Monte a Verona e per escursioni sulla neve con l’Unione Italiana Ciechi, sezione di Verona.E per l’anno associativo in corso, EiM sta progettando nuove emozioni per tutti voi, definendo nuove collaborazioni, ricercando luoghi speciali, che vi permetteranno di conoscere sempre più e meglio il nostro splendido territorio, apprezzandone le peculiarità e le suggestioni. Vi aspettiamo numerosi!

Tra il 2011 e il 2012 EiM ha inoltre

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CHE COSA FA UNA GUIDA ALPINA?

La “Guida Alpina-Maestro d’alpinismo” è la figura professionale riconosciuta a livello nazionale ed internazionale che garantisce a tutti gli amanti della montagna, indipendentemente dal livello sportivo o dall’età, una corretta frequentazione dell’ambiente alpino, grazie alle competenze e conoscenze tecniche, scientifiche e didattiche. Questa professione è regolamentata dalla Legge n. 6 del 2 gennaio 1989 “Ordinamento della professione di Guida Alpina” che stabilisce che la Guida Alpina è l’unica figura professionale abilitata all’accompagnamento in qualsiasi terreno montano e all’insegnamento delle tecniche alpinistiche. Le Guide hanno il compito di accompagnare e far conoscere la montagna nei suoi vari aspetti e anche di insegnare le tecniche dell’alpinismo, dello scialpinismo, dell’arrampicata su roccia e su ghiaccio, della discesa dei canyon, del camminare e muoversi su terreni impervi sia estivi che invernali. Muovendosi in ogni terreno e in ogni stagione, la Guida ottiene una certa esperienza e familiarità con l’ambiente alpino. Questa conoscenza rappresenta il grande valore che la Guida Alpina è in grado di trasmettere, al di là degli aspetti tecnici.

COME SI

DIVENTA GUIDE ALPINE? Il percorso formativo per diventare “Guida Alpina-Maestro d’alpinismo” è lungo e complesso e per prendere questo titolo occorre prima di tutto

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FOCUS avere un appropriato curriculum di attività in campo alpinistico. Il primo passo è quello di diventare Aspirante Guida Alpina superando 10 moduli, da 10 giorni ciascuno, di formazione ed esame su tutto l’arco alpino e in tutte le stagioni. L’Aspirante è un tirocinante della professione, ma ha autonomia organizzativa e gestionale. Dopo 2 anni di pratica e il superamento di altri 20 giorni di esame di discipline quali alpinismo, scialpinismo e arrampicata si diventa Guida AlpinaMaestro d’Alpinismo Internazionale riconosciuto dall’Unione Internazionale delle Associazioni Guide di Montagna (UIAGM). La formazione non finisce mai, infatti un aggiornamento continuo è necessario per tenere alto il livello di competenza e preparazione.

INFO

www.guidealpineveneto.it

DOVE TROVARE ANCHE CORSI DI SCIALPINISMO E USCITE DI FREERIDE

La montagna veronese offre un terreno ideale nella stagione invernale per muovere il primi passi nello scialpinismo, cioè la disciplina sciistica/alpinistica che prevede l’uso di particolari sci e pelli di foca (una volta naturali, ora soppiantate da prodotti sintetici) per muoversi sulla neve sia in risalita che in discesa. La scuola delle Guide Alpine XMountain propone un corso per approcciarsi a questa disciplina di 6 giornate pratiche (sul Baldo e in Lessinia) più 2 teoriche. Le uscite outdoor prevedono

di Michela Toninel

approfondimenti sulla tecnica di sci in neve fresca; utilizzo di Artva, pala e sonda per l’autosoccorso in caso di incidente in valanga (a Prealpesina/ Malcesine-Monte Baldo); lezione sulla tecnica base di salita con sci e pelli di foca (da Prada a cima CostabellaMonte Baldo); visita a Cima Carega e/o al Monte Plische (con partenza dal rifugio Revolto, sopra al paese cimbro di Giazza). La nostra montagna offre anche ai i più esperti ed amanti del freeride molte opportunità. Nel veronese è possibile metter in pratica queste tecniche che permettono di affrontare la montagna in inverno in modo divertente usando gli impianti di risalita per poter poi scendere in fantasiosi e avventurosi fuoripista. Freeride in scurezza lo si può fare con le Guide Alpine sui ripidi pendii del Monte Baldo o lungo i Vaji del Carega.

INFO

www.xmountain.it


Ciaspolata al chiar di Luna 2013 Prossime uscite sabato 26 gennaio sul Monte Baldo sabato 23 febbraio in Lessinia sabato 23 marzo in Lessinia

Iscrizioni info@mountain.it – 3481463700

www.mountain.it

Corso di Scialpinismo 2013 Pratica 17 e 24 febbraio - 3, 10, 17 e 24 marzo Teoria 22 febbraio e 1 marzo


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SPECIALE LESSINIA

ALPINISMO INVERNALE E ARRAMPICATE SU CASCATE DI GHIACCIO

“Il monte Baldo in veste invernale ha un fascino completamente diverso” spiega Nicola Tondini Presidente delle Guide Alpine XMountain “raggiungere la cima del Telegrafo, quanto la montagna è tutta coperta di neve e ghiaccio è un’avventura molto diversa rispetto alle camminate estive e noi siamo spesso in questi posti ad accompagnare ragazzi ed adulti che vogliono vivere un’avventura alpina diversa dal solito”. Infatti per praticare l’alpinismo in inverno servono piccozza e ramponi e spesso anche la corda, per affrontare in sicurezza i ripidi pendii di canaloni (come ad esempio l’Osanna) e alte cime (come quelle della Valdritta). “Nella nostra provincia, sul Carega, nella zona sopra il lago Secco in alta Val d’Illasi” continua Tondini “si nascondono anche bellissime colate ghiacciate che permettono di provare l’attività di arrampicata sul ghiaccio sia ad esperti che a principianti e a Ferrara di Monte Baldo, c’è uno dei più bei siti di dry-tooling del Veneto”. Il drytooling è una derivazione dell’arrampicata su cascate di ghiaccio, in cui lo sviluppo delle tecniche, dei materiali e della preparazione degli alpinisti ha permesso di salire con piccozze e ramponi pareti anche strapiombanti con strati sottilissimi di ghiaccio. Non resta che provare!

GLI ANGELI

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di Michela Toninel

DELLA MONTAGNA

Si dice molte volte di fare attenzione in montagna, di avere l’abbigliamento adeguato e di non fare mai cose azzardate. Ma se qualcosa dovesse andare storto e se si avesse bisogno di aiuto? Come o chi si può chiamare? Sono 28 tra tecnici, medici e infermieri professionali e tutti volontari! Sono loro che si attivano in caso di pericolo in montagna e che compongono la squadra della stazione di Verona del Soccorso del CNSAS, cioè del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico che ha competenza nell’intera provincia veronese. I volontari, tutti alpinisti di provata esperienza, operano gratuitamente in tutti i luoghi in cui vengono chiamati e con ogni condizione di tempo e vengono continuamente aggiornati ed addestrati. I compiti della squadra della stazione veronese sono vari: prevenire infortuni nell’esercizio delle attività montane e speleologiche, intervenire in caso di incidenti e infortuni e, in caso di calamità, cooperare con le strutture della Protezione Civile. “Le prime nevicate sono già cadute” spiega il Capo Stazione Roberto Morandi “ma sui nostri monti intorno a Verona, Baldo specialmente, per ora la quantità è piuttosto scarsa e ben sventata. Raccomandiamo sempre la massima attenzione nel frequentare posti che in questa stagione si trasformano e diventano più pericolosi rispetto a come sono d’estate”.

INFO

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FOCUS

www.cnsasvr.it

COME CHIAMARE SOCCORSO IN MONTAGNA?

In caso di emergenza il numero da fare è quello del 118 e si devono comunicare una serie di informazioni all’operatore di soccorso. Prima di tutto si deve dire da dove si sta chiamando e da quale numero (il telefono non deve mai essere abbandonato e se la chiamata dovesse interrompersi è importante che il telefono venga lasciato libero per consentire alla Centrale Operativa di richiamare). Poi specificare la propria posizione, spiegare cosa è successo, quando e quante persone sono state coinvolte nell’incidente e dare le proprie generalità (fondamentali). È molto importante anche descrivere le condizioni del o dei feriti e la loro esatta posizione (se seduto, disteso, appeso, ecc). Per i soccorsi in montagna si può usare l’elicottero o no, dunque sono preziose anche le informazioni su: tempo impiegato a piedi dall’automezzo al luogo dell’evento, condizioni meteo sul posto e del terreno, presenza di vento, visibilità sul posto e presenza nell’area dell’evento di fili a sbalzo, funivie, linee elettriche, ecc.


Una tra le più importanti mezze maratone di tutta Italia presenta la sua VIa edizione per il 2013

Verona, 17 febbraio 2013

Quel brivido...

passando per l’Arena! CUORE - Per correre ci vuole cuore. Facile trovarlo a Verona, nella città di Giulietta&Romeo e dell’amore, patrimonio dell’umanità Unesco. 21,097 km da perderci il fiato, sentirai come batterà. EMOZIONI - Correre con altri 5000 partecipanti che hanno la tua stessa passione. Percorso piatto e veloce, tutto in città, per fare il tuo primato personale. Libera le emozioni sul rettilineo d’arrivo in piazza Bra. BRIVIDI - Quel brivido che si prova passando per l’Arena prima del traguardo te lo ricorderai per sempre. È l’anfiteatro romano unico al mondo per stato di conservazione, lo attraverserai, lo calpesterai. E volerai verso il tuo traguardo. Le iscrizioni alla “Giulietta&Romeo Half Marathon” 2013 potranno essere effettuate solo ed esclusivamente on-line attraverso il portale: www.enternow.it (tel. 041.8020213)

Evento nell’evento: DUO HALFMARATHON

Primo frazionista km 15 - Secondo frazionista km 6.

www.giuliettaeromeohalfmarathon.it


SPECIALE LESSINIA

Winter Cup 2013 a San Giorgio Una località, molte gare di Massimo Cussotto e Paolo Morana

Dall’11 gennaio al 2 marzo si svolgerà la prima edizione della gara “Winter Cup” per atleti master tesserati FISI. Si tratta di 6 gare di slalom gigante, 2 di super gigante e 2 di slalom speciale articolate in 3 week end, tutte sulle nevi di San Giorgio. Questo trofeo sportivo, unico nel suo genere, collegherà tra loro le competizioni già organizzate dai singoli sci club creando un circuito con classifica speciale, oltre a grandi premi e lotteria finale! L’iniziativa potrà essere seguita in tempo reale tramite vari canali: sul

portale www.malgasangiorgio.net, con un apposita applicazione per iPad “Cloud Catalog” scariabile da App Store (login: winter password: cup), o iscrivendosi alla newsletter sul sito di malga San Giorgio per vedere video e foto. Numerosi gli sponsor che hanno aderito all’iniziativa come Sodexo, Tecnica e Blizzard e i partner tecnici Extreme e Turnover, Okkio e Frantoi Redoro e i media partner Pegasus, CloudCatalog e Mailing Report.

INFO

SL GS SG 3 SPECIALITÀ Malga S.Giorgio Lessinia, Verona PER I PRIMI CLASSIFICATI SMART TV - HD TABLET VIDEOCAMERE Per tutti i partecipanti: SKIPASS valido 4 ore + LOTTERIA con GRANDI PREMI pubblicata su internet

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11 gennaio / 2 marzo 2013

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BOSCO CHIESANUOVA HOT SKI TOUR E NOTTURNA

29/10/12 07:40

La terza settimana di Gennaio “Hot Ski Tour” con il culturale “Giro della Grande Guerra“sulle montagne da giovedì sera a domenica sera: Sellaronda e cime delle Dolomiti, pranzi in rifugi tipici e notti nelle migliori strutture alberghiere dell’Alto Adige. Le macchine saranno lasciate presso l’hotel, spostandosi unicamente con gli sci fino a domenica. I bagagli saranno trasportati da un albergo all’altro da un nostro responsabile di fiducia, ritrovandoli puntualmente al nostro arrivo sulle piste. Il mercoledì e giovedì sera, dalle 19.30 alle 22.30, serate all’insegna del divertimento e dello sport con la pista notturna illuminata. Lo speciale pacchetto offre a 20€: skipass e cena con piatto unico all’hotel Sporting (bevande escluse).


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SPECIALE LESSINIA

CS Monti Lessini Tutto lo sport che vuoi Il Centro Sportivo Monti Lessini, situato a Bosco Chiesanuova, è un centro polivalente per la pratica dello sport. Al suo interno si possono trovare la piscina semi olimpionica da 25 mt, la vasca didattica, la palestra per il fitness e la muscolazione attrezzata Technogym oltre al campo polifunzionale per il calcio a 5, la pallavolo e pallacanestro. L’impianto ha recentemente cambiato gestione. La nuova associazione sportiva, asd Sporting club Lessinia, che

ha preso in carico l’impianto è composta da un team di giovani professionisti con competenze tecniche nell’ambito sportivo. L’obiettivo primario della nuova gestione è di far diventare il cst monti lessini un centro di aggregazione e di educazione alla pratica dello sport per gli abitanti di Bosco Chiesanuova e di tutta la Lessinia. Le attività proposte dal centro sono pensate anche per gli utenti occasionali particolarmente presenti nei periodi di maggior afflusso

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turistico (orario continuato, attrazioni per bambini, lezioni individuali…). Il centro offre un ampia gamma di attività didattiche: corsi di nuoto ragazzi, adulti, cuccioli (3-36 mesi), acquafitness, pre e post parto. I corsi si svolgono su base trimestrale ma vi è la possibilità di inserirsi in ogni momento. Il centro collabora con le scuole del territorio offrendo corsi di nuoto in orario scolastico. Inoltre sono già state attivate collaborazioni con altre associazioni sportive per incentivare la pratica dello sport. Dal mese di febbraio, il centro, offrirà diverse nuove attività: zumba, acquazumba, pilates e hydrobike. Per tali attività sono previste lezioni di prova. L’impianto è aperto 7 giorni su 7 con orario continuato ( lun-ven 8.30-22.00; sab e dom 9.00-19.30). In tali orario è sempre possibile effettuare l’accesso per nuoto libero e per la palestra. Per quest’ultima è disponibile la figura del personal trainer che guiderà gli utenti durante l’allenamento. Il centro offre diverse tipologie di abbonamento: 10 ingressi, mensile, trimestrale e annuale. Tali abbonamenti permettono massima flessibilità.


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SPECIALE LESSINIA

FUNIVIA MALCESINE - MONTE BALDO Il Monte Baldo è una vera e propria palestra all’aria aperta che si affaccia sul lago di Garda, la pianura Padana, le Prealpi venete e lombarde. Qui da Natale a tutto marzo la neve è normalmente di casa e alimenta una vivace stagione sciistica e gli sportivi, dai meno esperti ai più impegnati, possono esercitare il loro sport preferito. Si possono usare vari impianti di risalita come la seggiovia di Prà Alpesina (1430-1830m), raggiungibile da Malcesine con la funivia Lago di Garda o in auto dal casello Ala-Avio dell’ Autobrennero, la sciovia La Colma, Pozza della Stella, Falco ecc. Questa serve 2 piste, una rossa ed una nera che ospitano regolarmente gare, organizzate anche dal locale sci club e sono all’altezza di altre più blasonate piste di Coppa Europa. Altre piste più facili e campi scuola si offrono alle famiglie per il divertimento di mamme e bambini e degli sciatori “tranquilli”. Qui la panoramica è mozzafiato e i visitatori sono proiettati sullo sfondo blu del lago di Garda, sulla splendida terrazza del Monte Baldo che dà la sensazione di essere sospesi tra terra e cielo.

INFO

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www.funiviedelbaldo.it




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CACCIA AL TESORO SULLA NEVE e vinci LA NUOVA ZELANDA!

E LA SERA IN IGLOO!

Siete appassionati della neve, di sci, snowboard o telemark? Siete proti per partecipare alle gare multisport “Rewoolution Raid Winter 2013”? A Livigno (26/27 Gennaio) e nelle Dolomiti (16/17 Marzo) team, composti da 3 persone, affronteranno un percorso sulla neve che includerà diverse prove speciali come slalom gigante, skicorss, freeride, freestyle, chilometro lanciato, ciaspole, photo contest, salto su materasso gonfiabile e gobbe. Si potrà gareggiare come “Professionisti” o “Amatori” iscrivendosi sul sito ufficiale dell’evento. Le squadre che parteciperanno sia alla gara di Gennaio che a quella di Marzo potranno vincere un viaggio in Nuova Zelanda alla scoperta del mondo della lana. I 2 team che partiranno saranno quello con punteggio maggiore e uno estratto a sorte. Il premio finale è offerto dal consorzio Zque in collaborazione con l’azienda di abbigliamento Rewoolution, innovativo marchio italiano che produce abbigliamento tecnico sportivo in pura lana Merino.

In Austria nella vallata tirolese Ötztal a pochi passi dall’Italia c’è una località dove di giorno si scia e la sera, quando gli impianti di risalita vengono chiusi e gli sciatori scendono a valle, si accendono le candele di un autentico villaggio di igloo. Questo capolavoro di neve e ghiaccio, a quota 2000 metri, è un capolavoro artistico di architettura ed è composto da 6 igloo che possono ospitare fino a 4 persone ciascuno. Il villaggio di neve si costruisce in sole 4 settimane, grazie all’ausilio di pale e mezzi sgombraneve, ed è aperto a partire da metà dicembre. Gli amanti della neve e della natura incontaminata potranno abbinare al pernottamento varie esperienze come camminate notturne tra le distese innevate e serate

INFO

www.rewoolution.it

romantiche a lume di candela. Per tutti coloro che scelgono di pernottare, viene organizzata un seduta nella sauna (tra le più alte d’Europa) dove tra le gettate di vapore i più duri e coraggiosi potranno rotolarsi nella neve sotto le stelle. Il pacchetto base prevede un pernottamento in igloo, drink caldo di benvenuto, cena con fonduta di formaggio, colazione al buffet, sacco a pelo e assistenza in loco. www.schneedorf.com

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Scuola sci fondo Alta Lessinia di Alberto Cristani

Intervista a Giulia Scardoni, presidente della Scuola sci fondo Alta Lessinia, nuova realtà legata alla promozione della Lessinia e all’insegnamento dello sci da fondo. Una scuola che va bene… per tutte le età!

MAESTRI A TUTTO FONDO Oltre a Giulia Scardoni, a destra, gli altri insegnanti sono ritratti nell’ordine nella pagina a fianco: Federica Campedelli, Marco Fiorentini, Marco Leso, Cesare Pezzo e Carlo Vito Scandola

Giulia, innanzitutto spiega ai Lettori di SD+ come nasce il nuovo progetto Scuola sci fondo Alta Lessinia? Nasce da un’idea di un gruppo di amici maestri di sci - con un passato recente di successi a livello regionale e nazionale - ovviamente appassionati dello sci di fondo. L’obiettivo principale che ci siamo posti è quello di promuovere lo sci di fondo in un contesto unico come la Lessinia. Dove si sviluppa l’attività della scuola e a chi è rivolta? L’attività si svolge a San Giorgio di Bosco Chiesanuova ed è rivolta praticamente a tutte le età e a chi ha voglia di imparare questo bellissimo sport. Come è composto il team responsabile? Il team è composto da 6 maestri diplomati, tutti cresciuti nel team Scuola Sci Bosco. Oltre alla sottoscritta ci sono Cesare Pezzo, Marco Leso, Marco Campedelli, Carlo Vito Scandola e Federica Campedelli.

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Una nuova iniziativa che ha ricevuto appoggio e consensi da tutta la comunità della Lessinia... Si, abbiamo riscontrato molti consensi e numerose presenze che ci fanno ben sperare per il proseguo della stagione. Ovviamente molto dipenderà dalle condizioni metereologi che e dalla neve! Però noi ce la metteremo tutta. E questo credo sia una buona premessa… Importante anche il supporto e l’aiuto degli sponsor... Che dire se non “evviva gli sponsor. A tutti va la nostra riconoscenza in quanto senza il loro aiuto non


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avremo mai potuto realizzare questo progetto. La Lessinia è finalmente pronta per fare il tanto auspicato “salto di qualità” sia a livello sportivo che turistico? Il progetto Scuola sci fondo Alta Lessinia nasce proprio aiutare la nostra tanto amata Lessinia a svilupparsi e a offrire nuove opportunità. La Lessinia non ha cime imponenti o maestosi ghiacciai, ma le viste che si possono scorgere sono uniche. Nelle giornate terse possiamo con lo sguardo scavalcare le distese della Pianura Padana e scorgere le cime dell’Appennino Emiliano! La nota pista

Translessinia costituisce un terreno ideale senso dell’equilibrio ed il coordinamento muscolare. per qualsiasi esigenza escursionistica ed agonistica. Il fondo è uno sci per tutte le età? Assolutamente. Per praticare lo sci Perchè indossare gli “sci stretti”? di fondo non esistono limiti di età Perchè sono ideali per chi ama la natura ed è sicuramente adatto sia per gli ed il silenzio, per chi vuol passare uomini che per le donne. Partecipare qualche ora da solo, per chi è arrivato a piccole escursioni è possibile anche all’età adulta senza aver mai indossato per bambini a partire dai 5-6 anni. un paio di sci e per chi vuole far sport Oltre ad essere praticabile molto in montagna con tutta la famiglia a lungo, questo sport permette di senza preoccupazioni. Inoltre benefici ottenere buone soddisfazioni anche per la salute sono molteplici: il moto a chi lo avvicina verso i quarant’anni: fatto nell’aria fresca e pura, anche alle l’importante è sempre usare prudenza basse temperature dell’inverno, rinforza l’organismo rendendolo più resistente alle e preparasi fisicamente in maniera adeguata. Insomma, chi sa camminare malattie ed inoltre vengono potenziati il può facilmente imparare a scivolare sulla neve senza alcun bisogno di alcun requisito particolare. Una cosa è però fondamentale: amare la montagna!

INFO

La Scuola Italia Sci fondo Alta Lessinia si trova presso Malga S. Giorgio di Bosco Chiesanuova (VR) e per qualsiasi informazione ci potete contattare tramite mail all’indirizzo: scuolasci@altalessinia.it o telefonicamente al 320 22 10 488

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BOCCA DI SELVA

Pista turistica - km 3,5 difficoltà facile è il punto di partenza più in quota e perciò particolarmente indicato per i turisti meno preparati. Nelle adiacenze del Rifugio Bocca di Selva è allestito un piccolo noleggio sci e ciaspole. 1

località km Bocca di Selva 0,0 Bivio Podesteria 2 3,5

quota 1.551 1.707

Translessinia

Pista turistica - km 13,8 difficoltà medio-facile Alla partenza di S.Giorgio, diacente il parcheggio, sono disponibili bagni, spogliatoi riscaldati e noleggio sci. La piana di S.Giorgio è particolarmente indicata per coloro che si avvicinano per la prima volta allo sci di fondo e ove operano i maestri della Scuola Sci Bosco Chiesanuova. 2

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località km San Giorgio 0,0 Pozza Morta 1 5,5 Bivio Podesteria 2 6,0 Bivio Castelberto 4 12,0 Malga Lessinia 5 13,8

quota 1.500 1.715 1.707 1.701 1.610

Variante Calstelberto

Pista turistica - km 1,5 difficoltà media Castelberto è il punto più alto toccato dalle piste del comprensorio. Il panorama che si può godere spazia a 360°, con una vista mozzafiato sulla Valle dell’Adige. 5

località km Bivio Calstelberto 4 0,0 Castelberto 6 1,5

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quota 1.701 1.765

Piste sci e pedonali della Lessinia


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Variante Cordoni

Pista turistica - km 3,0 difficoltà alta Tratto che costeggia il confine Trentino, offre una amplia visione della

Val d’Adige e del Gruppo del Brenta. Per i suoi impegnativi saliscendi è sconsigliato ai turisti tecnicamente meno preparati.

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località km Podesteria 3 0,0 Bivio Calstelberto 4 3,0

quota 1.670 1.701

Cima Mezzogiorno

Pista turistica - km 1,5 difficoltà facile La variante Cima Mezzogiorno è una piccola deviazione al tragitto della Translessinia. Passando per Malga Gasparine di Dietro si spinge fino alla cima da dove si gode un panorama imperdibile. 7

località km Pozza Morta 1 0,0 Cima Mezzog. 7 3,0

quota 1.701 1.670

Pista Gaibana

Pista agonistica Omologata FISI difficolta medio-difficile Due anelli da 5 e 7,5 chilometri. 6

Anello 5 km Quota di partenza e arrivo Dislivello totale Dislivello massimo salita Differenza di quota Sviluppo lineare totale

1.498 168 40 79 5.062

Anello 7,5 km Quota di partenza e arrivo Dislivello totale Dislivello massimo salita Differenza di quota Sviluppo lineare totale

1.498 240 40 98 7.501

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Hockey in Lessinia con i Falchi di Emanuele Pezzo

Dal 1996, sul ghiaccio di Bosco Chiesanuova, si svolge l’attività che coinvolge atleti differenti fasce di età, dalla prima squadra fino ai “falchetti” e “falchette” Under 12 In Nordamerica è definito “lo sport di squadra più veloce del mondo”: l’hockey su ghiaccio, nel pantheon olimpico da Anversa 1920, è popolarissimo Oltreoceano ed in gran parte del Vecchio Continente. In Italia è storicamente legato all’ambiente alpino, con una diffusione praticamente capillare in Alto Adige. Anche la provincia di Verona ha la sua isola felice per questo sport. Dal 1996 l’ASD Falchi Hockey Bosco Chiesanuova prosegue la tradizione hockeistica delle società precedenti, dando la possibilità a grandi e bambini di avvicinarsi ad uno sport che, a detta di molti, “ti entra dentro”. Sfrecciare sui pattini da ghiaccio, manovrare un duro disco di gomma con il famoso bastone ricurvo e prendere decisioni in pochi istanti sono le componenti che rendono l’hockey uno degli sport più completi. Se a questo si aggiunge il bassissimo tasso di infortunio, al contrario dell’ormai obsoleto cliché che lo dipinge come sport violento per antonomasia, si capisce perché l’hockey in varie parti del mondo sia praticato addirittura più del calcio. I Falchi di Bosco Chiesanuova suddividono la loro attività tra la prima squadra, attiva

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sin dalla nascita dell’associazione, e le giovanili ripartite col “Progetto rinascita”, voluto nel febbraio 2006 dall’allora presidente Scandolara. Il settore junior ha come riferimento la squadra Under 16, allenata dal coach Alessandro Corso e nella quale giocano diversi ragazzi già convocati in rappresentative regionali e nazionali. Poi c’è una schiera di atleti Under 12 che partecipa all’attività promozionale del comitato veneto FISG. Specialmente per i più piccoli, cioè maschi e femmine tra i 5 e gli 11 anni, sono sempre aperte le iscrizioni. L’associazione concede in uso gratuito tutta l’attrezzatura necessaria, gli istruttori seguono chi deve imparare a pattinare e, dopo un periodo di avviamento, si può venire inseriti nei gruppi di allenamento per migliorare la tecnica ma, soprattutto, giocare e divertirsi praticando uno sport unico.


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Un’estate magica tra i monti della Lessinia di Andrea Etrari

Magic Summer, il fortunato camp di basket e volley per ragazzi e ragazze dei 9 ai 18 anni, dal 2013 diventerà MAGIC SUMMER 3D CAMP: la novità è che si svolgerà sulle montagne veronesi e precisamente presso l’Hotel Lessinia e lo Sporting Club Lessinia di Bosco Chiesanuova. Sono previsti due turni: dal 23 al 29 giugno e dal 30 giugno al 6 luglio prossimi. E’ possibile scegliere tra due opzioni: l’high performance camp (sudore & tecnica, due allenamenti al giorno) e il basic camp (sport & relax, un allenamento al giorno più piscina e svago, come l’uscita al “Bosco Park”). Lo storico staff Magic Summer sarà capeggiato da due personaggi che non hanno bisogno di presentazioni: Roberto Dalla Vecchia e Christian Di Giuliomaria, che saranno i responsabili della parte basket. Per il volley, il “big man” sarà Matteo “Tex” De Cecco, ex giocatore di seria A e attuale vice allenatore della Marmi Lanza. Durante i due turni del camp sono attesi diversi giocatori della massima serie di entrambi gli sport; per informazioni ed iscrizioni è possibile consultare il rinnovato sito www.magicsummer.it

Pallacanestro ma non solo al Magic Summer Camp 3D di Boscochiesanuova organizzato da grandi (in tutti i sensI) ex del basket scaligero

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«Ho sposato con piacere l’idea di Luisa e Roby Dalla Vecchia – ci confida Christian Di Giuliomaria – Partecipo al Summer Camp con lo spirito di un ragazzo fortunato che da 17 anni calca i campi della serie A con impegno e passione che vorrei trasmettere ai ragazzi che si iscriveranno. Non vedo l’ora di vivere questa esperienza e di coinvolgere i ragazzini nel lavoro sui campi, ma anche nelle numerose attività extracestistiche che verranno proposte a Bosco Chiesanuova. Il ragazzo deve essere al centro del progetto e deve tornare a casa arricchito da questa esperienza a contatto con i giocatori di serie A».

INFO

www.magicsummer.it


Una Montagna di BontĂ

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BASKET di Andrea Sartori

Cestistica e Paluani perché quest’incontro A dicembre la società ha presentato l’importante collaborazione all’interno di un progetto che coinvolge sport, alimentazione e comunicazione Nell’ambito dello sviluppo della società nata nel 1961 dal pioniere del basket a Verona, Andrea Piotto (cui è dedicata una sala al Palaolimpia), i dirigenti hanno ottenuto da Paluani un sostegno per lo sviluppo di un progetto che riguarda l’intero movimento giovanile della ASD Cestistica. La società di basket ha inteso procedere con un nuovo progetto di sviluppo del senso di interpretazione dello Sport e del Basket in particolare, proponendo non l’attività finalizzata all’agonismo puro, ma coinvolgendo nello sviluppo dei giovani anche le famiglie e responsabilizzando gli atleti piccoli e grandi con un Codice Etico di Comportamento che presupponga la condivisioni di obiettivi di rispetto e di fratellanza sportiva anche nella vita di tutti i giorni. Questo progetto di elevazione del significato della partecipazione allo Sport è stato condiviso da Paluani che crede nei valori di rispetto e di pratica corretta dell’attività sportiva coniugata anche con una corretta e sana alimentazione. La Cestistica crede nello sviluppo del movimento della pallacanestro nel territorio veronese e la ripetuta partecipazione alla vetrina dello SportExpo ha portato adesioni. Il coinvolgimento delle famiglie nella gestione della società passa dalla semplice disponibilità a portare gli atleti piccoli e grandi puntuali agli appuntamenti sia di allenamento che di partita, alla partecipazione attiva al tavolo degli Ufficiali di Campo per refertare le partite ed assistere

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gli arbitri designati. Alcuni sia tra i giovani agonisti che tra i genitori oltre a svolgere mansioni di aiuto allenatore sia per gli allenamenti che per le partite, hanno partecipato a corsi di Arbitro CIA per poter sostenere l’organico degli arbitri e arbitrare in “casa” in caso di mancanza o impossibilità dell’arbitro designato. Ci si augura che la FIP sia a livello provinciale che regionale possa monitorare attentamente tutte le società e che possa, finalmente, procedere con le liquidazioni agli arbitri che ad oggi si trovano ad aver partecipato professionalmente a tutte le partite cui sono stati designati pur non avendo da diversi mesi ricevuto i rimborsi.

La Cestistica ritiene che per un corretto sviluppo del movimento della pallacanestro sia necessario che tutte le componenti lavorino in sinergia e con rispetto dei propri ruoli e competenze. In questo progetto di “elevazione” del movimento il progetto Cestistica – Paluani comporta anche una diffusione del pensiero che un’attività sportiva seguita e costante si coniuga con una alimentazione controllata e corretta con ingredienti sani. Gli ingredienti del basket li mette la Cestistica, quelli dell’alimentazione li mette Paluani. A voi la prova!

INFO

ascestistica.jimdo.com


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ACQUA PER LA TUA SALUTE, BENESSERE E RELAX PROPRIETA’ E BENEFICI DELL’ACQUA TERMALE DI AQUARDENS L’acqua minerale naturale del Parco Termale Aquardens ha caratteristiche terapeutiche riconosciute dal Ministero della Salute con decreto del 27 giugno 2005, che ne autorizza la balneoterapia. L’acqua salso bromo iodica (ricca di cloruro di sodio, bromo e iodio, ma anche di calcio, magnesio e ferro) sgorga microbiologicamente pura, da una profondità di 130 metri, dalla roccia fessurata della fonte Aquardens, a una temperatura di 47°C. Tutte le vasche e lagune Aquardens sono alimentate dall’acqua termale salso bromo iodica. ACQUA TERMALE E BALNEOTERAPIA L’acqua termale salso bromo iodica è utilizzata per le proprietà: -antinfiammatoria -antisettica -antiedemigena (riduzione dei gonfiori e perdita di peso) -stimolante del sistema immunitario. Viene utilizzata per “balneoterapia” indicata nelle malattie artro-reumatiche (artrosi, lombalgia cronica, periartriti e tendinite), dermatologiche e vascolari (es. varici venose arti inferiori). E’ indicata anche a chi svolge attività sportiva -agonistica e amatoriale- per le proprietà decontratturanti e defatiganti. La balneoterapia propriamente detta viene prescritta dal medico termale e prevede una precisa tabella che ne indica numero di cicli e frequenza. I benefici, generali e preventivi, dell’acqua termale si esplicano anche nel normale utilizzo non terapeutico e sono correlati alla frequenza delle immersioni. Per favorire l’efficacia dei benefici termali, sono stati studiati e vengono consigliati i seguenti percorsi Aquardens: Rilassante, Riequilibrante, Sportivo, Gravidanza.

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BASKET di Andrea Etrari

foto Liborio (VR)

Giganti e bambini insieme a canestro Intervista a Roberto Rugo, responsabile del settore giovanile della Scaligera basket La Scaligera Basket targata Tezenis non è solo la prima squadra che milita in Legadue: alle spalle dei giganti di Ramagli, stanno nascendo i campioni di domani. Il responsabile del settore giovanile della Scaligera, per il secondo anno di fila, è Roberto Rugo. Padovano, 39 anni, ha iniziato ad allenare nel 1993 a Cadoneghe nel minibasket; dal 1994 al 2001 ha allenato alla Virtus Padova facendo la trafila dalle giovanili sino alla squadra senior in C1 e dal 2002 al 2010 ha guidato la Pallacanestro Marostica (4 anni da assistente e altrettanti da capo allenatore in B2). è stato più volte selezionatore dei gruppi regionali giovanili e inoltre ricopre la carica di responsabile tecnico del Folgaria Basketball Camp, uno dei più prestigiosi basket camp in Italia. Roberto, com’è messo il settore giovanile della Tezenis? Dopo un primo anno di studio, nella stagione corrente abbiamo messo mano alle nostre squadre, tenendo conto che la situazione di partenza non era eccellente. Stiamo cercando di curare le categorie più piccole perché hanno più futuro davanti e abbiamo impostato un lavoro per ottenere una certa crescita cestistica. Nei gruppi più grandi teniamo più sotto occhio il singolo, cioè ragazzi di interesse sia tecnico che fisico. Qual è il vostro obiettivo a lungo termine? Sicuramente non quello di primeggiare in città, né quello di ottenere risultati di squadra. L’obiettivo è di costruire giocatori per le categorie senior: dalla Legadue ai campionati regionali. La problematica maggiore oggi è che i ragazzi che escono dalle giovanili, non sono pronti per le categorie senior: sia come impegno, che come approccio mentale.

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Che legame c’è tra la prima squadra e il settore giovanile della Tezenis? Esiste un rapporto eccellente tra queste due componenti: uno dei vice di Ramagli, Francesco Benedetti, lavora pure nel nostro settore giovanile; alcuni nostri giovani si allenano stabilmente con la prima squadra mentre altri a rotazione, in modo che il coach possa continuamente monitorarli e vedere i loro miglioramenti. Lo scorso anno Scaligera e Buster si sono messe assieme per formare un settore giovanile di livello: qualcosa però non ha funzionato. Perché? Per diversi motivi: si sono messe insieme due società con finalità e obiettivi diversi, con anime differenti ed è stato impossibile coesistere. Ci sono state problematiche di tutti i tipi e queste due realtà, che potevano dare un’impronta al basket cittadino, sono tornate com’erano e cioè a camminare ognuna con le proprie gambe. Cosa ti ha chiesto la proprietà per il futuro? Di costruire un settore giovanile degno di questo nome: ciò richiede però un lavoro quinquennale. A breve inizieremo a dialogare con le società del territorio per far sì che l’impianto Scaligera sia riconosciuto in tutta la provincia. Dobbiamo diventare la rappresentanza del basket veronese: tutti i ragazzi di Verona che si affacciano al basket devono covare il sogno Tezenis, cioè ambire a giocare un giorno nella squadra della propria città.

INFO

www.scaligerabasket.it


SOGNANDO I CAMPIONI I ragazzi delle giovanili, nelle immagini Under 15 e Under 17, si allenano con la prima squadra, stabilmente o a rotazione, in modo che il coach possa continuamente monitorarli per vedere i progressi

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HOCKEY di Mirko Simonaio

Tutti a scuola di hockey su prato Uno sport “totale” per far crescere i bambini con un occhio di riguardo alla crescita psico-fisica e al divertimento Anche a Verona nasce la scuola di hockey su prato in collaborazione con la scuola elementare “Dall’Oca”. Prima di addentrarci sugli effetti benefici che l’hockey ha sullo sviluppo dei bambini vogliamo ricordare ai lettori cosa deve conoscere un adulto che pratica questa attività con i minori. Il modo di giocare di un bambino dà molte informazioni sull’affettività, intelligenza e capacità di rapportarsi con il mondo esterno. Il gioco è l’espressione dei suoi sentimenti: conflitti, paure, desideri. È anche una vera ed autentica valvola di sfogo per superare ogni frustrazione derivante dal mondo esterno.

Facciamo finta che sappiamo volare, che abbiamo i super poteri. Questa dimensione stimola l’intelligenza e la fantasia . L’attività ludica è assolutamente fondamentale per una crescita armonica. Giocare pertanto diventa per il cucciolo d’uomo un bisogno primario come mangiare, bere e dormire. Vien da sé che per i più piccoli lo sport deve rimanere un gioco e va scelto in base agli interessi e al temperamento del bambino. In particolare lo sport deve essere inteso come uno dei tanti modi per giocare permettendo di scaricare positivamente le energie e di raggiungere il massimo dello sviluppo a cui è predestinato. Lo

Il gioco è un momento di libertà durante il quale va contro i divieti, la razionalità che gli adulti devono necessariamente imporre lungo il cammino della sua crescita. Nel momento in cui il bambino si cala nella sua dimensione “virtuale” tutto gli appare più facile.

sport abitua a rispettare le regole senza discuterle, insegna il valore della disciplina non fine a se stesso ma mirato a un obiettivo. L’hockey su prato oltre a soddisfare appieno il bisogno di muoversi divertendosi, favorisce la prontezza di riflessi, favorisce la rapidità di movimento, l’agilità, la destrezza grazie all’attrezzo, insegna a lavorare armoniosamente in

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squadra, stimola la ricerca di rapide soluzioni, diverte , coinvolge. Inoltre essendo uno sport di squadra aiuta il bambino a comprendere il valore della solidarietà, della collaborazione facendogli cogliere quanto sia emozionante lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune. Timidezza, scarsa sicurezza nei propri mezzi possono essere gradualmente allontanate per fare posto al coraggio di aprirsi. L’aggressività grazie all’atteggiamento censorio dei compagni lentamente gli fa capire la necessità di controllare i gesti eccessivi. L’hockey a ragion veduta aiuta a sentirsi parte integrante di un gruppo e grazie al confronto permette di prendere consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti.

INFO

GIOCANDO SI CRESCE Il modo di giocare di un bambino dà molte informazioni sull’affettività, intelligenza e capacità di rapportarsi con il mondo esterno

Hockey school Verona - Tel. 347 9353034

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CICLISMO di Matteo Zanon

Fabrizio Macchi un campione speciale L’atleta varesino ci racconta come si può superare ogni ostacolo e diventare campioni nello sport. Ma soprattutto nella vita Fabrizio Macchi, nato a Varese il 26 luglio 1970, vive ad Arzo in Svizzera con la sua famiglia. Fabrizio lo si può definire un atleta speciale. La sua vita è stata caratterizzata da due periodi significativi. Il primo lo ha vissuto da bambino, quando all’età di 13 anni un forte colpo al ginocchio e un dolore acuto e persistente lo portano a sottoporsi ad una serie di visite mediche di accertamenti che culminano con la terribile diagnosi: osteosarcoma al ginocchio sinistro. Fabrizio entra in ospedale il 23 settembre del 1983 e ne esce all’inizio del 1987. Un calvario durato tre anni e mezzo, nel quale si sono susseguiti una serie infinita di interventi chirurgici, fino all’amputazione

Ho perso un’Olimpiade per una cosa di cui non avevo colpe. È stato drammatico perché avrei potuto vincere due medaglie. Io mi assumo le mie responsabilità e lo dovranno fare pure gli altri FABRIZIO MACCHI

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della gamba sinistra e, subito dopo, l’asportazione del lobo inferiore del polmone destro per via di una metastasi. Nel periodo di degenza, Fabrizio ha avuto la forza di continuare a studiare e in ospedale è riuscito a prendere il diploma di licenza media. Uscito dall’ospedale, inizia il secondo periodo della sua vita. Il suo unico pensiero è ritornare in forma per riprendersi la vita. Inizia ad impegnarsi seriamente con l’attività fisioterapica e di riabilitazione, ma soprattutto si butta nello sport e in tutto ciò che può aiutarlo a recuperare le forze. Lo sport dove ha raccolto i maggiori successi è il ciclismo: 27 titoli italiani, il record dell’ora disabili (38 km 574m), un bronzo alle Paralimpiadi di Atene nel 2004 nella gara ad inseguimento su pista, 6 medaglie ai Campionati Europei (3 argento e 3 bronzo) e 11 medaglie ai Mondiali (2 ori 5 argenti e 4 bronzi). Nel palmares di Fabrizio manca solo l’oro olimpico, che voleva conquistare a Londra lo scorso agosto. Fabrizio, però, poco prima del suo approdo all’Olimpiade è accusato di aver frequentato il medico Michele Ferrari (inibito dal 2002 dalla Federciclismo). Accusa da cui è stato assolto a inizio ottobre dal Tribunale nazionale antidoping del Coni. Fabrizio non l’ha presa comunque bene: “Ho perso un’Olimpiade per una cosa di cui non avevo colpe afferma -. È stato drammatico perché avrei potuto vincere due medaglie. Non so se ci sono delle colpe, ma io mi assumo le mie responsabilità e lo dovranno fare pure gli altri”. Il ciclista varesino in una intervista rilasciata sul suo sito (www.fabriziomacchi.it) svela il segreto per diventare campioni: “Non esiste una


GENTE IN GAMBA Fabrizio Macchi, col mitico Alex Zanardi e Vittorio Podestà, rappresenta il top del movimento Handbike in Italia. Il Blu Team Barilla, dopo i trionfi di Zanardi a Londra, punta compatto a Rio 2016, dove Macchi potrà rincorrere finalmente il proprio sogno olimpico

vera e propria ricetta per diventare campioni, ma esistono delle capacità che ognuno di noi possiede che concorrono per diventare campioni, bisogna trovarle. Ecco questo è il segreto: trovare dentro di noi la giusta strada, le giuste motivazioni per perseguire un obiettivo che ci porti ad essere campioni nella nostra vita. Nel mio caso la malattia ha avuto un ruolo fondamentale per trovare in me le motivazioni per riemergere e trovare la strada per costruirmi una seconda vita. Le doti sportive non te le regala nessuno. La mente poi fa la differenza. La mente la puoi allenare lavorando con tenacia e voglia di arrivare sempre più lontano, mettendosi in discussione per

migliorare ogni nano secondo. La forza dell’uomo sta proprio li nel perseverare l’obiettivo fino in fondo. Le cose che rendono importanti la nostra vita sono amore, rispetto e dedizione, cosi si riesce ad essere orgogliosi di noi stessi realizzando i propri sogni”. Uno spirito da guerriero, una tenacia e una determinazione che lo renderanno capace di superare ogni difficoltà, anche la delusione per la mancata partecipazione alle Paralimpiadi di Londra. Saprà ripartire verso nuovi traguardi, verso nuove vittorie che lo porteranno a vivere e a far vivere emozioni uniche, che solo lo sport sa dare.

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IL RICORDO di Claudio Toninel

Ciao Doriano!

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Il mondo della pesistica veronese piange la scomparsa di Doriano Cristani, una grande promessa del sollevamento pesi che, solo a causa di un grave infortunio, non ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal ‘76 Nel mese di novembre 2012, un grave lutto ha colpito la grande famiglia della pesistica veronese, con la scomparsa, a soli 57 anni, di Doriano Cristani, da alcuni anni sofferente per un male incurabile. Doriano, nato nel ‘55 ed in attività, dal 1970, seguendo le orme del fratello maggiore Loris, dal quale era allenato, in collaborazione con il tecnico Enzo Marella, a soli 15 anni faceva già parlare di sé, come una grande promessa del sollevamento pesi nazionale, con i colori della società veronese Arax’s, che tra gli anni ‘70 e ‘90, ha svolto intensa e qualificata attività di pesistica e cultura fisica, ottenendo importanti risultati individuali e di squadra a livello regionale, nazionale ed internazionale.

15 RECORD ITALIANI Negli anni ’73 e ’74, Cristani aveva messo insieme ben 15 record italiani allievi e juniores, con primati personali di kg. 102,500 nello strappo e di kg. 130 nello slancio, misure di tutto rispetto e di assoluto valore nazionale ed europeo

Allora le discipline olimpiche della pesistica erano tre: strappo, slancio e distensione lenta, quest’ultima attiva fino alla fine del 1972, dopo i Giochi Olimpici tedeschi, di Monaco di Baviera. Doriano gareggiava nella categoria fino ai 60 kg. di peso personale, allora chiamata “piuma” e negli anni ‘73 e ‘74, aveva messo insieme ben 15 record italiani allievi e juniores, con primati personali di kg. 102,500 nello strappo e di kg. 130 nello slancio, misure di tutto rispetto e di assoluto valore nazionale ed europeo. è stato campione italiano allievi e juniores e secondo e terzo classificato ai due campionati italiani assoluti ai quali ha partecipato, nel ‘73 e nel ‘74. Ha anche vestito la maglia azzurra della nazionale italiana, in gare internazionali, in particolare alla Coppa del MEC, l’allora Mercato Comune Europeo, a Udine, classificandosi al secondo posto e conquistando una scintillante medaglia d’argento, nella competizione che, a quei tempi, rappresentava un vero e proprio Campionato dell’Europa occidentale.

Le sue prestazioni l’avevano fatto inserire nella rosa dei P.O. (Probabili Olimpici) per le Olimpiadi canadesi di Montreal, del 1976 e per lui si prospettava un avvenire da grande campione, quando un grave infortunio, per un incidente stradale, gli ha inesorabilmente stroncato la carriera sportiva, per le gravi fratture subite, soprattutto agli arti inferiori. Lo scorso anno, gli era stata personalmente dedicata la tradizionale Festa della Pesistica veronese e gli era stato assegnato un premio speciale, per i prestigiosi risultati ottenuti nella sua breve ma brillante carriera pesistica. Ora tutto l’ambiente veronese e veneto del sollevamento pesi lo ricorda e lo rimpiange, come grande atleta, ma anche come uomo buono, mite e generoso.

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TIRO CON L’ARCO di Stefano Biasia

Con Arcieri Cangrande i piccoli Robin Hood vanno a bersaglio Tra le novità della società scaligera spiccano i dodici atleti della nuova squadra dei Giovanissimi importanti vittorie alle spalle, mentre altri sono dei neofiti di questo bellissimo e impegnativo sport. L’entusiasmo e la dedizione sono importanti quanto la costanza nell’allenamento, senza sottovalutare lo spirito di squadra e di appartenenza. Luca, Enrico, Arianna, i due Mattia, Francesco, Davide, Tommaso, Ruben, Ginevra, Damiano, Enrico, continueranno a portare soddisfazioni alla società anche in altri impegni futuri quali la fase finale provinciale estiva del trofeo Pinocchio di Verona 0che si svolgerà l’1 maggio.

La società arcieri del Cangrande ha cominciato ad allenare e formare una nuova squadra di ragazzi della categoria Giovanissimi, vere promesse per il futuro dell’arcieria veronese. I tecnici dedicano il loro tempo a questa iniziativa che prevede di accompagnare i ragazzi al primo traguardo: la fase finale provinciale del Trofeo Pinocchio prevista per il prossimo 2 marzo proprio a Verona, organizzata dagli stessi arcieri del Cangrande. Tra questi ragazzi, alcuni possiedono già una buona dose di esperienza e hanno alcune

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Oltre a tutti questi ragazzi la società schiera anche atleti Juniores, Seniores e Master. Questi ultimi sono già classificati per i prossimi campionati italiani indoor, che si terranno a Rimini a febbraio. Ricordo inoltre un secondo posto assoluto di Fabio Girardi nella categoria Senior maschile compound, con 700 punti ai campionati italiani outdoor che si sono svolti a Cherasco lo scorso settembre.

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ESCLUSIVA CALCIO FEMMINILE di Matteo Sambugaro

foto Liborio (VR)

La roccia della Lessinia

THE WALL Michela (nata a Negrar il 12/05/1992) è un punto fermo del Verona C.F. e della Nazionale Italiana guidata da Antonio Cabrini

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Intervista esclusiva per SD+ a Michela Ledri, giovane campionessa del calcio femminile veronese. Una bella chiacchierata tra presente e futuro, dentro e fuori dal rettangolo verde Michela Ledri va al massimo. Davvero a gonfie vele. Sulle note della celebre canzone di Vasco Rossi, l’autore che non potrebbe mai mancare nella sua compilation musicale preferita, il difensore del Verona calcio femminile si racconta. Vent’anni compiuti a maggio, sempre con il pallone tra i piedi fin da bambina, l’Hellas Verona nel cuore, la Nazionale maggiore appena conquistata e quell’infortunio ai legamenti crociati del ginocchio sinistro, subito a settembre, che ha solo interrotto la scalata ai vertici. La “roccia” di Sant’Anna d’Alfaedo scalpita, desidera tornare il prima possibile. Proprio per vedere come va a finire. Michela, questa doveva essere la sua stagione di maturità ma l’infortunio ha rimandato tutto… Già. Questo imprevisto non ci voleva. Sto facendo tanti sacrifici e spero di riprendermi presto perché ho ancora molte soddisfazioni da togliermi. La riabilitazione? Procede bene. Vado in piscina e in palestra cinque giorni alla settimana. A fine gennaio inizierò ad allenarmi in campo. Dovrei recuperare per marzo. Tornerò più forte di prima. Quanto è stata dura guardare la Champions League dalla tribuna? Un sacco. Ci tenevo parecchio a giocare in Europa, in particolare al Bentegodi, lo stadio della mia squadra del cuore. Rimanere ferma è stato difficile ma le mie compagne hanno dato il 200% sia contro il Birmingham che contro il Malmo. E dire che in settembre avevi esordito con la Nazionale maggiore... Infatti. La convocazione non me l’aspettavo anche se confesso che un

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ESCLUSIVA CALCIO FEMMINILE

po’ ci speravo. Indossare la maglia azzurra regala sensazioni indescrivibili a parole. Desidero riconquistare la Nazionale. Partecipare al Mondiale under 20 in Giappone che sapore ha avuto? Fantastico. Incontri formazioni e ragazze di altri Paesi con abitudini e stili di gioco differenti. E poi scendere in campo davanti a tanta gente è stupendo. Io una delle migliori? Sono orgogliosa del Mondiale che ho disputato ma lascio giudicare agli altri. Peccato aver sbagliato il gol contro il Brasile… Il Giappone ti è piaciuto? Purtroppo abbiamo girato solo per Saitama, visitando qualche tempio buddista. È completamente un altro mondo. Inoltre

le persone sono gentilissime e sempre con il sorriso. Il calciatore e la calciatrice che preferisci? Ho sempre stimato Alex Del Piero e Javier Zanetti. Nel femminile, invece, dico Alice Parisi e Melania Gabbiadini. Ieri promessa, oggi realtà. Come ci si sente? Sono contenta. Sapevo di avere le potenzialità per fare strada e l’anno scorso ho compiuto il primo passo verso la maturità, diventando un punto fermo della squadra. Adesso vorrei vincere qualche trofeo da protagonista con il Verona. La partita indimenticabile? Naturalmente BardolinoFrancoforte (semifinale di Champions League del 2008, ndr). Nonostante la sconfitta, è stata un’emozione pazzesca giocare al Bentegodi davanti a 14.000 persone! Pratichi altri sport oltre al calcio? Sì, sono una sportiva a 360°. Seguo quasi tutte la discipline, dalla pallavolo al tennis. Mi piace Damiano Cunego perché porta in alto il nome della Lessinia. Da tifosa dell’Hellas Verona cosa pensi: sarà promosso in serie A? Speriamo. L’Hellas è molto forte e deve credere nei propri mezzi fino in fondo. Nella passata stagione ci siamo illusi, ora è il momento di prenderci la rivincita”. Al Bentegodi: Curva sud o tribuna?

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Se potessi, andrei in curva insieme ai tifosi di Sant’Anna. Siamo un bel gruppo. La famiglia ti sta vicino? Sì. I miei genitori non si perdono una nostra partita in casa. Li ringrazio perché se sono arrivata a certi livelli, il merito è pure del loro sostegno e dei loro sacrifici. Michela nel Verona, tuo fratello Alessandro nel Sant’Anna d’Alfaedo. La vostra è proprio una famiglia nel pallone… Esattamente (ride). E non solo: mio padre giocava nella squadra di amatori del paese e mia madre si divertiva nei tornei estivi di calcio a 5. Siamo davvero innamorati di calcio. Fuori dal campo? Sono una persona solare, generosa, che sta volentieri in compagnia. Mi piace ascoltare musica, in particolare quella italiana, mentre guardo pochissima televisione. Ho finito la scuola nel 2011 e mi sono presa un paio di anni sabbatici. A settembre voglio cominciare l’Università o trovarmi un’occupazione: sarebbe bello un giorno lavorare in uno studio di geometri. Se un’amica venisse a trovarti a Verona dove la porteresti? In centro a fare shopping e a vedere l’Arena, Castelvecchio e altri monumenti. La nostra è una città storica, bellissima che non è seconda a nessuno. Meglio una passeggiata sul lago di Garda o una camminata in Lessinia? “Scelgo la Lessinia. Senza dubbio (sorride).


DINO DA SANDRĂ Tutte le puntate su www.dinodasandra.it/dino/ronaldino-su-telearena

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SCHERMA di Alessio Faccincani

foto Timefoto (VR)

I segreti della scherma L’assalto, uno sguardo oltre la gara La scherma vive di attimi. La scherma vive di assalti. Tre riprese da tre minuti ciascuna, in cui gli atleti si giocano il proprio destino Esiste un filo sottile tra vittoria e sconfitta. Esiste una storia dentro ogni gara/assalto di scherma. Una storia cadenzata da luci che si accendono. La gara di scherma vive di propri rituali. Dall’entrata in pedana all’uscita dal palazzetto ospitante la gara. Addentriamoci nel racconto, cari lettori, soffermandoci sulla realtà veronese più vicina a noi: Veronascherma. Nell’ultima gara dell’anno, svoltasi a Ravenna (1416 dicembre), tre gli alfieri di Veronascherma sulla pedana (Cristiano Magnani, Caterina Panattoni e Marta Pontieri). L’occasione perfetta per studiare da vicino atteggiamenti e paure degli schermitori. Partendo dal riscaldamento, la prima fase di ogni assalto. Tra yoga e jogging. Diverse e talvolta singolari le modalità di approccio di un atleta ad un assalto. C’è chi fa yoga ( anzi solo uno, Cristiano Magnani, atleta e cofondatore di Veronascherma). “Quando manca tempo per gli allenamenti - spiega Magnani - bisogna avvalersi di una soluzione alternativa per mantenere un adeguato standard fisico. La pratica dello yoga ti permette di salvaguardare nel migliore dei modi il tono muscolare”. Poi c’è il jogging: la corsetta lenta è la più gettonata tra gli schermitori. “La maniera più rilassante per avvicinarsi ad un incontro, sostiene la sedicenne Caterina Panattoni. Infine, il modo più curioso: la chiacchierata con l’armiere. È consuetudine, infatti, prima di ogni gara controllare le proprie lame. Così l’armiere, durante la verifica della loro correttezza, si trasforma in una sorta di amico o confidente. Una sua parola di conforto aiuta a stemperare la tensione. Modi diversi e strategie personali, con il medesimo obiettivo: ottenere il massimo in pedana. Si accendono le luci. In gara diventano le star del

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palcoscenico. Le luci, a cui si fa fede per giudicare la validità delle stoccate, diventano indiscusse protagoniste. Pubblico e addetti ai lavori pendono dal loro suono e dalle loro frequenti apparizioni (alla quindicesima di uno dei due contendenti termina l’assalto). A bordo pedana, intanto, fremono tifosi ed allenatori degli schermitori. Si rincorrono frasi e suggerimenti. L’allenatore consiglia il da farsi: “Porta le stoccate con più aggressività, scrollati il nervosismo di dosso,colpi decisi e mai banali”. Il pubblico, invece, incita e sostiene: “Sei ad un passo dalla vittoria, forza non mollare”. Fino al quindicesimo punto. Poi, il calore inevitabilmente si spegne. Gli atleti lasciano la pedana e arriva il momento delle recriminazioni o dell’euforia. Per alcuni minuti adrenalina o sconforto si impadronisco degli atleti e del proprio seguito. Minuti di commenti e di analisi.

In nove minuti l’adrenalina o lo sconforto. Dipende dall’esito. Dipende dalla gestione delle stoccate. Esiste un filo sottile tra vittoria e sconfitta. Esiste una storia dentro ogni gara/assalto di scherma


Poi, la bolla di statistiche si dissolve. Arriva il postgara. Tutti amici. Il momento più puro e affascinante di questo mondo. Il popolo della scherma si riunisce e si pacifica, in una sorta di rituale non scritto. “È piacevole avere un dialogo con chi condivide i nostri sacrifici e la nostra passione”, commenta il 17enne Marta Pontieri. Una passione unilaterale: fattibile ad ogni età. Senza età è pure il valore che rappresenta questa disciplina: l’amicizia fuori dalla pedana. Un aspetto da cogliere e da divulgare. Tutto questo è scherma.

DOVE SI IMPARA La sede di Veronascherma è presso le scuole “Fedeli” in via Abruzzo 26/A

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VIAGGI E SPORT di Elena Bazzoni

Amsterdam cittĂ a misura di bici Le strette vie che costeggiano i canali sono piĂš adatte a chi si muove a piedi e in bicicletta. Se ad esse si aggiungono anche i 400 chilometri di piste ciclabili, tutte pianeggianti...

TRA I CANALI Le strade del centro di Amsterdam non sono state concepite per il traffico automobilistico

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Per chi arriva ad Amsterdam dall’estero, ciò potrebbe risultare incomprensibile, ma per i suoi cittadini le due ruote sono il modo più logico di spostarsi da un punto all’altro della città. Strano vero? Quando da noi funziona esattamente al contrario: da noi le bici sono il mezzo più pericoloso per spostarsi da una zona ad un’altra della città. La viabilità di gran parte delle città italiane non consente sicurezza in sella a questo mezzo, e le piste ciclabili progettate per i ciclisti sono scarse o inesistenti. Le strade del centro di Amsterdam, invece, non sono state progettate per il traffico in automobile. Nessun mezzo di trasporto consente di muoversi così liberamente attraverso

la strade ed i ponti del centro come la bici. Se ci si aggira a piedi per la città e si sentono dei campanelli suonare fate attenzione: probabilmente si sta bloccando una pista ciclabile! Nessun mezzo di trasporto dà la stessa libertà ed agilità: la bicicletta consente infatti di recarsi ovunque in modo rapido e confortevole. La bicicletta rappresenta ancora oggi senza dubbio il mezzo di trasporto più pratico per spostarsi ad Amsterdam: chi utilizza le due ruote non dovrà vedersi confrontato con il problema di trovare un parcheggio e con i disagi provocati dal traffico in coda. Ad Amsterdam praticamente tutti posseggono una bicicletta. Per i 750.000 abitanti della città esistono in tutto circa 600.000 biciclette. Non deve quindi stupire che siano dovunque: ragazzi che vanno a scuola, gente che fa la spesa o va in ufficio, postini, forze dell’ordine, aziende di trasporti e consegne, tutti rigorosamente in sella alle due ruote. Attrezzata per ogni esigenza: i cestini per chi fa la spesa, le sacche laterali per chi si reca in ufficio o si occupa di spedizioni e i “carrettini”posteriori per il trasporto dei più piccoli, che a volte siedono tranquilli in compagnia di un amico a quattro zampe. L’Olanda è infatti conosciuta nel mondo come il paese delle biciclette per eccellenza e, naturalmente, anche ad Amsterdam le due ruote sono molto popolari, anzi si potrebbe dire che nessuna città al mondo può vantare un numero così elevato di ciclisti - basti pensare che circa il 40% di tutti gli spostamenti cittadini avviene in bicicletta. Se volete integrarvi in questa città noleggiate una bici e vivrete la città come un autentico abitante di Amsterdam. Ve lo dico per esperienza, io ci sono stata da poco, e vi assicuro che per i turisti la bicicletta rappresenta un modo accattivante e al medesimo tempo avventuroso di scoprire Amsterdam e dintorni. La bici è sicuramente più rapida e conveniente rispetto ad altri mezzi di trasporto pubblici, con l’ulteriore vantaggio di poter vedere tutte le strade della città, anche le più nascoste. E poi, la cosa divertente è che, seppur turisti, in sella ad una bici ci si sente un pochino abitante di Amsterdam. In qualsiasi quartiere della città si possono noleggiare biciclette, e la spesa è davvero a portata di tutti. Consiglio importante: quando pedalate prestate attenzione a non rimanere bloccati con le ruote nei binari del tram, perché è possibile perdere il controllo del manubrio e cadere a terra.

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BENESSERE di Andrea Brunelli Dario Meneghini

Evoluti per muoversi muoversi per star bene L’attività fisica è salutare, tuttavia è la sedentarietà ad essere davvero dannosa! L’uomo e la donna sono nati per muoversi! Sembrerebbe lo slogan di un centro fitness o la pubblicità di un nuovo modello di scarpa da running e invece sono le conclusioni di alcune recenti teorie che, ancora una volta, confermano e danno una spiegazione di tipo evolutivo, del perché fare attività motoria sia di benefico per la nostra salute, mentre un stile di vita sedentario sia oltremodo dannoso. La sedentarietà, ovvero l’ innaturale tendenza dell’essere umano al non-muoversi è diventata infatti una seria problematica sociale, che sta portando milioni di persone in tutto il mondo, anche in Italia, a compromettere il loro stato di salute e di conseguenza a contribuire a rendere ormai insostenibili i costi del servizio sanitario pubblico. L’ultimo rapporto ISTAT ci ricorda che, nel 2011, solo una persona su tre ha praticato un’ attività fisica o sportiva in maniera regolare e continuativa e questa percentuale cala significativamente se si prende in esame solo la popolazione femminile; sebbene sembra che rispetto a qualche anno fa ci sia un trend in crescita, è ancora troppo poco. è risaputo infatti che il nostro codice genetico, ovvero il programma biologico che determina le caratteristiche anatomiche e fisiologiche di noi essere umani, si è selezionato circa 40.000 anni fa, ai tempi in cui le condizioni di vita degli ominidi raccoglitori-cacciatori erano caratterizzate da un’elevata quantità di attività motoria per far fronte alle necessità di sopravvivenza di tutti i giorni, quali il procacciamento di cibo e la difesa. Un recente studio

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pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Nature’ propone ad esempio che alcune caratteristiche fisiche che erano di beneficio alla corsa di lunga distanza, quali l’arco plantare e il tendine d’Achille particolarmente sviluppati e la presenza di numerose ghiandole sudoripare, permettevano un vantaggio evolutivo (ovvero sopravvivenza) rispetto a coloro che invece non avevano queste caratteristiche. Questo perché gli uomini-cacciatori più “atletici” erano in grado di rincorrere le loro prede nella savana fino allo svenimento e cattura delle stesse, permettendo abbondanza di cibo altamente proteico per sé e le loro famiglie (dott. Bramben, 2004). In parole più semplici e riviste nell’ottica della famosa teoria della ‘Selezione Naturale’ di Darwin, coloro che avevano delle particolari caratteristiche genetiche (e quindi fisiche) che li rendevano più performanti atleticamente, riuscivano a procacciarsi più cibo, difendersi meglio e riprodursi maggiormente, tramandando poi di generazione in generazione, fino ai giorni nostri, quelle caratteristiche biologiche che hanno garantito il loro stesso adattamento e sopravvivenza. Il problema che riscontriamo oggi, nell’epoca della comodità tecnologica, è che nell’ arco di una generazione ci siamo trasformati da persone regolarmente attive (pensiamo ai nonni nelle campagne) a sedentari cronici. Persone che non si muovono abbastanza racchiuse in un corpo biologicamente programmato per essere invece regolarmente in esercizio. Quasi potremmo sbilanciarci nel dire, che lo stile di vita attivo dei nostri nonni era probabilmente più simile a quello dell’ ominide di 40.000 anni fa che a quello


del nipote impiegato del giorno d’oggi. Ed ecco quindi che questo crea uno squilibrio, o in termini più specifici un “mal-adattamento”, perché quelle caratteristiche genetiche che sarebbero di beneficio in un corpo attivo diventano invece dannose in un individuo che non si muove e continua a nutrirsi senza un reale bisogno energetico. L’insorgenza delle disfunzioni metaboliche quali sovrappeso, colesterolo e pressione arteriosa elevati che portano a temute patologie quali il diabete o malattie cardio-vascolari, spesso non sono altro che una manifestazione clinica di questo mal-adattamento evolutivo dovuto all’improvvisa assenza di movimento e sovra-abbondanza di cibo nelle nostre vite (prof. Booth, 2002) La conclusione e la riflessione che viene posta è pertanto la seguente: è vero che l’attività motoria è

INVOLUZIONE La sedentarietà dell’essere umano è ormai diventato un problema sociale

salutare tuttavia è la sedentarietà ad essere davvero dannosa! La prossima volta che vorrete convincere i vostri amici o famigliari a “fare un po’ di sport” provate a spiegare loro non solo che l’attività fisica gli fa bene, ma che è la loro pigrizia è assai rischiosa! Andrea Brunelli, PhD Dario Meneghini Dottori in Scienze Motorie Attività Fisica Preventiva e Adattata Staff Centro Bernstein - Progetto Medical Fitness

INFO gpasetto@centrobernstein.it abrunelli@centrobernstein.it dmeneghini@centrobernstein.it www.centrobernstein.it www.sportdipiu.com

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CALCIO A 5 di Luca Mazzara

Verona, nuovi rinforzi per centrare la salvezza Nonostante la classifica non sorrida la società della famiglia Gianmoena non getta la spugna, anzi. Restare in serie A1 è ancora un obiettivo raggiungibile Speranze per il futuro, con uno sguardo al passato e tanti pensieri sulla loro creatura. Luigi e Massimo Gianmoena hanno regalato con l’Agsm Verona Calcio a 5 il grande futsal alla città, portando la squadra nella massima serie del calcio a5 italiano dopo una cavalcata straordinaria nella scorsa stagione. Non senza difficoltà, economiche in primis vista la crisi generale che attanaglia il paese. Ma la passione di padre e figlio, rispettivamente presidente e vicepresidente oltre che direttore sportivo, è sempre fortissima anche in un campionato complicato come quello della serie A1. Dimostrata dalla volontà di provarci fino alla fine intervenendo sul mercato in maniera decisa per dare a mister Langè nuove soluzioni e provare a risalire in classifica. Quindi via Moris, Matheus e nei giorni scorsi anche Pedrinho con cui la società ha rescisso consensualmente il contratto, per dare il benvenuto a quattro nuovi elementi come Peruzzi, Campagnaro, Rotondo e Mielo già schierati nelle ultime partite. “Con qualche risultato buono abbiamo mosso un po’ la classifica, ma c’è ancora tantissima strada da fare, e tutta in salita” sorride il vicepresidente Massimo Gianmoena, “se siamo usciti rinforzati dal calciomercato ce lo dirà il campo, speriamo sia così. Vogliamo comunque ringraziare tutti gli altri giocatori che sono passati da Verona e che sono stati qui nella nostra società, a loro va un augurio per la carriera e per i prossimi risultati che riusciranno

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ad ottenere”. Di fianco a lui nella scrivania del loro ufficio a Verona il padre Luigi, presidente del sodalizio scaligero da tanti anni e legato da un affetto fortissimo per questi colori. “La risalita sarà difficile, di sicuro vogliamo metterci dietro il Venezia ed evitare la retrocessione diretta, evitare i playout sarebbe l’ideale ma la classifica dice che il distacco è comunque pesante. Voglio però vedere una squadra che lotta sempre”. Provando a restare agganciati alla speranza di salvezza, anche se il progetto Agsm Verona Calcio a 5 va avanti comunque a 360 gradi. “Penso che la società stia facendo dei passi in avanti anche come struttura e organizzazione, vogliamo crescere e migliorare. Questo anche ai nostri nuovi sponsor e partner che si sono avvicinati a noi nell’ultimo periodo, come Aquardens, Sorelle Ramonda, Buon Gusto Veneto, Paolo da Ponte pelletteria, Xacus Camicie e Eli.ca consulenze aziendali. Questo affetto e questa vicinanza ci una ulteriore carica. Perché la serie A1 dobbiamo tenercela stretta. Verona lo vuole, Verona lo merita!“.

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GUIDA SICURA di Andrea Scamperle

Educazione stradale tra individualismo e gioco di squadra Che senso ha parlare di rispetto delle regole stradali ai giorni nostri? L’intervento della Polstrada di Verona fa luce sull’importanza di rispettare le regole L’individualismo sregolato, che qualcuno in malafede intellettuale vorrebbe far passare come “tutela della libertà personale”, scatena nell’automobilista che lo subisce una più o meno massiccia dose di stress che poi a sua volta egli riversa sugli altri, creando un circolo vizioso da cui nessuno può sfuggire. Ma allora come possiamo circuitare questo sistema che si autoalimenta, forte del nostro egocentrismo? Può sembrare una contraddizione, ma la risposta può giungere da un’altra manifestazione d’individualismo, questa volta in positivo. Gli automobilisti meno in erba ricorderanno certamente che fino a pochi anni fa le corsie di sorpasso delle autostrade e delle tangenziali del Belpaese erano preda di convulsi flash “sparati” dai fari abbaglianti di qualche potente autovettura che, sopraggiungendo a velocità elevata, li impiegava come fotoelettriche in tempo di guerra per “taggare” lo sfortunato automobilista di turno sulla bacheca, per nulla virtuale, di uno stile di guida arrogantemente individualista. Diciamoci la verità, chi di noi non si è mai sentito predatore o preda di questa odiosa pratica? Ebbene, il malcostume era giunto ad un punto tale per cui – complice anche il sistema di controllo della velocità Tutor e qualche sonora zuffa a bordo strada - ogni automobilista ha iniziato a rispettare quella norma del codice stradale che regola l’uso dei fanali. Oggi, infatti, raramente il fenomeno si manifesta, segno che la rinuncia da parte di ogni individuo, perdonateci l’asettico aggettivo, di reiterare l’illecito comportamento ha dato i suoi frutti. Questo elo-

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quente esempio dimostra che cambiare è possibile e che il cambiamento, se lo vogliamo veramente, inizia da ognuno di noi che a sua volta “contagia” il vicino sino ad arrivare ad isolare gli irriducibili dal pedale facile, per i quali e solamente per loro, ci dovrà essere la presenza costante di una paletta, di un occhio elettronico oppure di un etilometro pronto ad immortalarne le gesta per applicare la pena prevista, auspicabilmente non esagerata, ma semplicemente certa. In questi processi evolutivi del comportamento assume un ruolo persuasivo molto importante l’educazione alla sicurezza stradale, ma chi e in quale forma essa deve essere praticata? Noi pensiamo che il ruolo istituzionale in questo campo sia insostituibile. Esso è difatti avulso da interessi corporativistici di questa o quella parte e che, alla resa dei conti, rischiano di creare un effetto boomerang che azzera il messaggio educativo proposto. Non vogliamo però sottacere il difficile momento in cui il nostro Paese versa ed allora ben vengano anche le iniziative private, ma sempre sotto l’attenta e partecipe regia istituzionale. Nel campo della prevenzione degli incidenti stradali, oltre al metodo utilizzato per attuarla, su cui vi diamo sin d’ora appuntamento in un prossimo articolo, gioca un ruolo centrale la “costanza degli allenamenti”, ossia la ripetizione dei messaggi di sensibilizzazione che, pena la graduale perdita d’efficacia, debbono essere puntualmente riproposti. Su questo argomento il legislatore ha scritto un importante articolo del codice stradale, il 230, che recita testualmente: “Allo scopo di promuovere la formazione dei giovani in materia di comportamento stradale e di sicurezza del traffico e della circolazione, nonché per promuovere ed incentivare l’uso della


A SCUOLA La Polstrada di Verona presente nelle scuole del territorio con un programma di sensibilizzazione

bicicletta come mezzo di trasporto, il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con proprio decreto, da emanare di concerto con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell’interno e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, avvalendosi dell’Automobile Club d’Italia, predispone appositi programmi, corredati dal relativo piano finanziario, da svolgere come attività obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado, ivi compresi gli istituti di istruzione artistica e le scuole materne, che concernano la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la condotta dei veicoli, con particolare riferimento all’uso della bicicletta, e delle regole di comportamento degli utenti, con particolare riferimento all’informazione sui rischi conseguenti all’assunzione di sostanze psicotrope, stupefacenti e di bevande alcoliche.” Partendo dall’assunto di questo articolo, i Ministeri dell’Istruzione e dell’Interno, hanno pubblicato tre portali Internet: www.lges.cueim-stage. it www.webicarus.eu e www.webicaro.it a supporto delle realtà territoriali che sono poi destinate a pianificare ed attuare i programmi di educazione stradale. In prima linea periferica si trovano l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Corpi di Polizia Municipale e la Polizia Stradale che, nella realtà veronese, sono affiancati dalla Prefettura, dalla Provincia e dal Comune di Verona,

dall’A.C.I., dalle Ulss 20, 21 e 22, dal S.U.E.M.118, dagli atleti di handbike del G.S.C.Giambenini e da un gruppo di familiari di ragazzi vittime d’incidente. Concludendo, non possiamo non prender atto che questa importante mission educativa ha subito un ridimensionamento di risorse, legato anche alla scomparsa del “patentino conseguito a scuola”, con ripercussioni sull’offerta formativa rivolta non solo agli studenti. Quest’ultimo aspetto non può, e non deve, essere un punto d’arrivo ma deve costituire una fucina d’idee e proposte per superare le difficoltà. Un esempio di un progetto dai costi risibili e dai contenuti apprezzati dagli stessi studenti è scaricabile dal sito della Provincia di Verona (fotografa il QRcode qui a fianco). A presto con fiducia e buon 2013! Andrea Scamperle Tutor di educazione stradale della Polstrada di Verona andrea.scamperle@poliziadistato.it Francesca Montereali Dirigente della Sezione Polstrada di Verona francesca.montereali@poliziadistato.it

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FISCALITà di Giuliano Zocca

Novità fiscali sui compensi agli sportivi dilettanti Ritenute sui compensi eccedenti i 7.500 euro: una nuova e sorprendente risoluzione dell’Agenzia delle Entrate

NOVITà Continui gli aggiornamenti nella gestione della fiscalità per le società sportive

Una delle regole più note ai Legali Rappresentanti dei sodalizi sportivi e agli Addetti alla loro amministrazione è quella in virtù della quale sui compensi eccedenti la soglia dei 7.500,00 euro, deve essere operata una ritenuta Irpef del 23% “maggiorata delle addizionali di compartecipazione all’imposta sul reddito delle persone fisiche” (art. 25, comma 1, legge 133/99). Altrettanto pacifico, alle Federazioni e agli Enti di Promozione Sportiva, alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, agli Studi Professionali e ai loro Clienti, era il fatto che: - l’unica ritenuta da operare, oltre a quella del 23%, fosse quella per l’addizionale regionale (pari allo 0,90% indipendentemente dalle eventuali diverse aliquote stabilite dalle singole regioni), non essendo mai stati emanati decreti in tema di addizionale comunale;

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- in sede di verifica, sia da parte dell’Agenzia delle Entrate, sia da parte degli Ispettori del Lavoro, mai è stato contestato un comportamento difforme da quanto descritto al punto a). A seguito di un interpello presentato da un Contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la Risoluzione n. 106 dell’11/12/2012, che finirà sicuramente per mettere in crisi le Associazioni Sportive e i loro Consulenti e aggiungere ulteriore incertezza in un settore nel quale non se ne avvertiva proprio la necessità. Nella risposta all’interpello, l’Agenzia con un’interpretazione pro domo sua, sentenzia che parlando di addizionale di partecipazione la norma non faccia riferimento a una specifica componente dell’addizionale regionale, ovvero alla quota di compartecipazione ma all’addizionale regionale strictu


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sensu, nelle molteplici aliquote stabilite dalle varie regioni. Per completare il quadro, in relazione alla seconda addizionale, quella comunale, l’Agenzia prosegue affermando che “la mancata emanazione dei decreti interministeriali, previsti dal comma 2, dell’art. 1, del D.Lgs. 28/9/1998, n. 360, con i quali si sarebbe dovuta stabilire l’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale all’IRPEF, non impedisce in alcun modo l’applicazione del tributo in questione...”, e che dunque “la deliberazione può essere adottata dai Comuni anche in mancanza dei decreti di cui al comma 2”. Premesso quanto sopra, la gestione degli Sportivi Dilettanti, diverrà, per i sodalizi sportivi un vero e proprio rompicapo, che metterà a dura prova le loro amministrazioni e i loro Consulenti, stante la molteplicità delle aliquote applicate dalle Regioni e dai Comuni, tenuto altresì conto degli altri elementi e parametri da considerare nella determinazione dell’aliquota che in questa sede si omettono per cristiana pietas di chi ci legge. Appare arduo pensare che le Associazioni e le Società Sportive Dilettantistiche siano attrezzate per far fronte alle nuove disposizioni; consola il fatto che la modestia degli importi in questione non daranno comunque vita a contenziosi milionari; resta comunque innegabile il fatto che ancora una volta il Legislatore e nella fattispecie il Fisco non abbia contemplato i buoni propositi annunciati dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, il quale, con la Circolare interna prot. 2011/65230 del 5 maggio 2011, diretta “Al Personale dell’Agenzia” raccomandava... Insomma, se il contribuente ha dato prova sostanziale di buona fede e di lealtà nel suo rapporto con il Fisco, ripagarlo con la moneta dell’accanimento formalistico significa venir meno a un obbligo morale di reciprocità, ed essere perciò gravemente scorretti nei suoi confronti”.

Il nuovo sistema di numerazione delle fatture emesse La Finanziaria 2013, nel recepire la Direttiva n. 2010/45/UE, così come modificata dalla Direttiva 2006/112/UE, inserisce una serie di disposizioni, in materia di fatturazione, che riscrivono l’art. 21 del D.P.R. 633/72, adeguandola alla normativa comunitaria. Il nuovo elemento caratterizzante e fondamentale della fattura è rappresentato dal “numero” univoco di emissione. La normativa vigente fino al 31/12/2012 e quella in vigore dall’01/01/2013 dispongono che: Art. 21, comma 2, D.P.R. 633/72 - Fino al 31/12/2012: “La fattura è datata e numerata in ordine progressivo per anno solare”. - Dall’01/01/2013: “La fattura contiene le seguenti indicazioni: numero progressivo che la identifichi in modo univoco”. Non è più prevista la numerazione “per anno solare”, ovvero la numerazione delle fatture inizia ogni anno dal numero 1. La nuova disposizione, in base alla quale il numero progressivo deve identificare la fattura in modo univoco deve perciò trovare applicazione dall’01/01/2013 nella realtà quotidiana di tutti i soggetti che, a diverso titolo, emettono fatture di vendita o comunque di prestazione di servizi. Sono interessati, pertanto, al provvedimento, tutti gli Enti non Profit, qualsiasi sia la forma giuridica adottata, che emettano fatture (esempio per sponsorizzazioni, raccolta pubblicitaria, vendita prodotti, ecc.). Non pare più possibile, di conseguenza, che due fatture abbiano lo stesso numero, sebbene emesse in anni diversi. Inoltre, l’art. 226 della Direttiva n. 2006/112/CE, denominato “Contenuto delle fatture” prevede l’indicazione di “un numero sequenziale, con una o più serie, che identifichi la fattura in modo unico”.

In attesa di chiarimenti che dovranno pervenire dall’Agenzia delle Entrate, in sede di una prima interpretazione della norma, si suggeriscono tre diverse soluzioni: - proseguire nel 2013 con la numerazione del 2012. Così, se l’ultima fattura emessa nel 2012 è la n. 60, la prima del 2013 sarà la n. 61, la seconda la n. 62 e così via; - iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva partendo da 1, senza ulteriori elementi distintivi, proseguendo con la numerazione anche negli anni successivi. Ciò non apparirebbe conforme alle nuove direttive in quanto il numero 1 è stato attribuito già in precedenza ad una fattura anche prima del 2013; tuttavia questa soluzione appare percorribile in quanto le nuove regole sono applicabili alle operazioni effettuate dall’01/01/2013; - iniziare dal 2013 con la numerazione progressiva in ciascun anno, inserendo nel numero della fattura l’anno di emissione della stessa, ad esempio, la prima fattura avrà il n. 1/2013, la seconda il n. 2/2013 e così via. E’ pure possibile invertire l’anno con il numero e pertanto avere la fattura n. 2013/1, n. 2013/2, e così via. La scelta del sistema adottato avrà, come conseguenza, effetti anche sulla stampa dei registri IVA. Considerato infatti che in base all’art. 23, comma 2, D.P.R. n. 633/72, per ciascuna fattura deve essere riportato il numero progressivo, sul registro delle fatture emesse dovrà essere riportato quanto indicato sul documento. Parimenti, di quanto sopra se ne dovrà tenere conto anche con riferimento alla stampa del registro IVA degli acquisti ex art. 25 del D.P.R. n. 633/72.

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PILLOLE di Alberto Fabbri

A Castel d’Azzano lo sport è sempre protagonista Una giornata ricca di sport e di solidarietà. Sabato 15 dicembre si è svolta a Castel d’Azzano la quinta edizione de “Il Natale dello Sportivo” evento organizzato dall’assessore Massimiliano Liuzzi. Il teatro dell’evento, appuntamento tradizionale ormai per tutta la cittadinanza, è stata la baita degli Alpini di Castel d’Azzano, luogo ideale per celebrare una giornata così importante. Un’iniziativa resa possibile grazie all’assessorato allo sport, al gruppo alpini, all’Avis ed al Comitato Genitori. Ciliegina sulla torta gli splendidi mercatini di Natale all’interno del parco Raziol che hanno attirato tanti curiosi. La manifestazione ha aperto i battenti sabato mattina quando una cinquantina di alunni delle scuole medie Cesari si sono potuti confrontare con i campioni del ciclismo e del nuoto di ieri e di oggi, grazie all’intervento di Lino Carletto, Anna Farina e Michele Ferrarin, dibattito dove si sono toccati temi importanti come l’etica il fair play e il doping nel mondo dello sport, grazie al moderatore Alberto Fabbri. Nel tardo pomeriggio è andata in scena invece la quinta edizione de “Il Natale dello Sportivo”,

un evento dove sono state premiate tutte le società sportive locali, dal calcio al ciclismo, dal podismo alle arti marziali, al basket e tante altre. A fare gli onori di casa, l’assessore Massimiliano Liuzzi. “Il Natale dello Sportivo è un appuntamento tradizionale – spiega l’assessore Liuzzi - che celebriamo ogni anno. Dopo la bellissima esperienza vissuta gli anni scorsi nelle varie frazioni, quest’anno ho deciso, in collaborazione con il Gruppo Alpini e il Comitato Genitori, di organizzare l’evento all’interno della Baita, che già in passato ha ospitato appuntamenti sportivi, come “I 100 anni della Maglia Azzurra” e due “Serate Gialloblu” dedicate al calcio e al Ciclismo. Motivo principale di questo momento di festa è valorizzare un settore fondamentale nel nostro territorio, qual è lo sport e tutto il mondo di volontari che giorno dopo giorno lo fanno vivere”. Insieme ai Presidenti delle numerose società presenti sul territorio, si è fatto un bilancio della stagione sportiva passata e in corso, e allo stesso tempo sono stati proiettati in sala filmati e immagini degli avvenimenti sportivi che si sono svolti durante l’anno. In conclusione di giornata, sono stati estratti i biglietti della lotteria venduti dalle stesse società, ricavato che è stato poi devoluto all’Avis e ai vari gruppi sportivi. Un evento che ha riscontrato grande successo e che è stato allietato dal Gruppo Jupiter Singers.

Hellas Live, l’app dei tifosi gialloblù Il 7 settembre 2012 è una data importante per i tifosi dell’Hellas Verona. A Cupertino è stata lanciata la prima app sul mondo gialloblù, marchiato rigorosamente Hellas. Un’idea unica nel suo genere. Si chiama HELLAS LIVE, un progetto del giornalista Alberto Fabbri, realizzato insieme al programmatore Alessandro Maroldi e al grafico, Daniele Esposito. Hellas Live si può scaricare gratuitamente sull’app store e in pochi

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mesi, in tutto il mondo, ha raggiunto più di 3000 persone. Hellas Live si può trovare anche su Facebook (clicca su mi piace per rimanere sempre aggiornato), Twitter, Youtube e Flickr, cinque gallerie che permettono ai tifosi dell’Hellas Verona di rimanere sempre a contatto con la prima squadra di Verona. Tante le sezioni, tra cui Ma le sorprese non sono finite perché ad video, foto, stadio, calendario. Nei credits inizio 2013, Hellas Live vi stupirà ancora infine, trovate una breve descrizione con numerose novità. Buona navigazione dell’ideatore di Hellas Live, Alberto Fabbri. a tutti e… forza Hellas Verona.




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