SD+ magazine 22/2013

Page 1

ANNO 5 - N. 22 - marzo/aprile 2013 - Periodico - Copia gratuita - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008

ANNO 5 - N. 22 MARZO/APRILE 2013

LA PALLA è MIA! Speciale SportExpo la fiera dello sport giovanile si parla anche di

CANOA EQUITAZIONE RUGBY TANGO

sfoglia online questo numero!



SD+ 22.2013

In questo numero scendono in campo 20

CALCIO

34

ARRAMPICATA

SPECIALE SPORT EXPO 25-31

45 54

ATLETICA LEGGERA

WINDSURF

58 ... e molto altro, gira la pagina!

INFO: 335 1360554 - www.sportexpoverona.it

68 SCIENZE MOTORIE

Green Partner

Partner

SCHERMA

Media Partner

Enti Sportivi verona

R

CL

O

NA

AE

O

UB DI VE

R

FOOTBALL AMERICANO


BCC

Valpolicella Benaco BANCA

Radici diverse... valori comuni Sant’Anna d’Alfaedo

Caprino Veronese Costermano Garda

Marano di Valpolicella

Albarè

Bardolino

Valgatara Sant’Ambrogio di Valpolicella

Negrar

S. Pietro in Cariano Arbizzano Pescantina

Colà Sandrà Verona


SOMMARIO LEGENDA

Redazione Istituzioni / Rubriche Eventi / Associazioni / Medicina Uomini di sport

Editoriale Mio figlio? In assoluto il più forte di tutti Scuola I ‘GSS’: tappa fondamentale per la crescita degli studenti Diocesi Verona La Serie A passa anche dall’oratorio Provincia di Verona Un assessore sulla cresta dell’onda Calcio femminile Rachele Perobello Dino da Sandrà La vignetta di… RonalDino Sport e solidarietà Ex Calciatori Hellas Verona, aiutamoli... ad aiutare Donne di sport Barbara Zampini, la regina del calcio veronese Danza La matematica a ritmo di tango

7 8 12 14 16 19 20 21 22

Speciale 26-31 Sport Expo 2013 Arrampicata A Boscopark avventura e divertimento per tutti! 32 Arrampicata sportiva, istruzioni per l’uso 34 Pattinaggio 36 Cus Verona Pattinaggio nuovo anno, nuove vittorie Ciclismo maschile 38 Elia Viviani e un futuro targato Cannondale Procycling Tennis 40 Divertirsi col tennis a Villafranca

Anno 5 - Numero 22 marzo-aprile 2013 Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008 Editore GMC communication s.a.s. Direttore responsabile Alberto Cristani Caporedattore Dino Guerrini In Redazione Luca Mazzara, Elena Bazzoni, Andrea Etrari, Marina Soave Art director Enrico Gastaldelli Grafica e impaginazione Unit Editrice Srl Viale del Lavoro, 22/d San Martino Buon Albergo (VR)

Donne di sport Sport individuali / Montagna / Outdoor Sport di squadra

Sport invernali / Volo Sport acquatici Sport paralimpici Motori

Atletica 45 Fidal Verona un nuovo presidente per andare più veloci Basket Gli Amici del Basket segnano il punto più bello 49 Ferroli San Bonifacio dove il canestro sorride 50 Brunico Camp il divertimento prima di tutto 50 Windsurf 54 Le regole essenziali per divertirsi Medicina dello sport 56 Lower Crossed Syndrome Football americano 58 Mastini Verona vamos a ganar! Rugby 60 Con Cus Verona e Valpolicella il rugby veronese vola Hockey in linea 62 Sorci Verdi un sogno è diventato realtà! Hockey su prato 64 A Verona ci sarà un futuro Equitazione 66 Silvia Ciarocchi l’amazzone veronese che sogna Rio Scherma 68 Da Zorro in Uruguay a maestro di spada a Verona Canoa 70 Nozze d’oro per il Canoa Club di Verona Guida sicura 74 Icaro mostra i risultati del grande impegno per la sicurezza stradale ULSS 20 76 Chi cammina studia meglio Fiscalità 78 Assemblea dei soci istruzioni per l’uso Tutela dei minori 82

Stampa e distribuzione Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Pubblicità e spedizioni Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Contatti redazione@sportdipiu.com www.sportdipiu.com Hanno collaborato per questo numero don Andrea Giacomelli, Monica Magnone, Mirko Simonaio, Alberto Fabbri, Michela Toninel, Emanuele Pezzo, Matteo Zanon,

Matteo Sambugaro, Alessio Faccincani, Andrea Scamperle, Giorgio Pasetto, Giuliano Zocca, Davide Zonaro, Stella Mazza, Susanna Morgante, Francesco Mendini Foto Archivio Sportdipiù magazine, Archivio Unit Editrice Srl, Centri Bernstein Verona, Foto Liborio Verona, TimeFoto Verona, Ufficio Stampa Hockey Villafranca, Foto Mauri, King Rock Verona, Boscopark, Sport Expo, Cannondale Pro Cycling, Canoa Club Verona, Ferroli San Bonifacio, Surf Segnana, Mastini Verona, Polstrada Verona Foto copertina Foto Mauri - Verona Stampata su carta ecologica 100% riciclata con inchiostri a base vegetale prodotta senza uso di cloro



EDITORIALE

Mio figlio? In assoluto il più forte di tutti Scatta lo sport a scuola Il concorso fotografico che, durante lo scorso anno scolastico, ha regalato tantissimi premi e materiale sportivo a 9 istituti della provincia scaligera. Quest’anno molte, moltissime novità e ancora più premi, comprese due borse di studio!

Anche quest’anno – con quasi un paio di mesi di anticipo rispetto alle edizioni passate – torna Sport Expo, la fiera che presenta, spiega e soprattutto fa avvicinare in modo tangibile i bambini e i ragazzi veronesi agli sport meno conosciuti. Un’idea vincente che riscuote successi e consensi sempre maggiori nonostante sia svanito “l’effetto novità” della prima edizione, andata in scena ormai sette anni fa. Gioco e divertimento tornano ad essere per tre giorni i valori principali dello sport, quello stesso sport che ormai è sempre più sinonimo di vittoria, purtroppo anche tra i più piccoli. Un percorso che sembra sempre più e ormai irreversibilmente compromesso.

vai alla pagina di SD+

Ma è davvero così o possiamo sperare di ricondurre l’attività sportiva su binari meno esasperati ed esasperanti? Una domanda che non sembra, ahimè, trovare risposta positiva se prendiamo come riferimento quello che accade nei fine settimana durante le partite dei campionati (non solo calcio, attenzione…) giovanili. Non è infatti una rarità – purtroppo – vedere i piccoli atleti diventare pedine loro malgrado di teatrini dove genitori e, in alcun casi, allenatori si ergono a patetici protagonisti. Che fare? Formule magiche non ce ne sono, questo è chiaro, soprattutto quando si deve cercare di modificare una mentalità e una cultura radicata come quella degli adulti. Come è altrettanto chiaro che, con certi tristi esempi, i nostri ragazzi non possono certamente ritrovare e mettere a frutto valori fondamentali come rispetto, sacrificio, onestà e rispetto delle regole. Valori che sono la base - ricordiamocelo - di una società civile e responsabile e non solo dello sport. Ecco perché eventi come Sport Expo sono da considerarsi veri e propri momenti di “reset”, specialmente per noi adulti. Un reset che ci riporta ad apprezzare lo spirito spensierato e allegro del gioco sportivo, un momento di vera aggregazione che mette in secondo piano, se non addirittura lo annulla, il concetto di vittoria intesa come primeggiare a tutti i costi sull’avversario. Le regole vanno rispettate è vero. Nessuno poi va in campo per perdere, ci mancherebbe. Ma non dimentichiamoci che l’unica cosa che va esaltata quando si parla di sport giovanile, è il divertimento. Per il resto – e per diventare “i più forti del mondo” – c’è sempre tempo… Alberto Cristani a.cristani@sportdipiu.com

vai al sito www.sportdipiu.com

7


I ‘GSS’: tappa fondamentale per la crescita degli studenti Nonostante le difficoltà oggettive che sta attraversando l’Istruzione italiana, hanno preso il via i Giochi Sportivi Studenteschi (GSS), tappa formativa per l’anno scolastico 2012-2013

I GSS sono promossi ed organizzati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), in collaborazione con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e d’intesa con le Federazioni Sportive Nazionali (FSN), le Discipline Associate riconosciute dal CONI, le Regioni e gli Enti locali.

CHI PUò PARTECIPARE I GSS sono riservati agli studenti delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo (limitatamente alla scuola secondaria di primo grado) e del secondo ciclo di istruzione, regolarmente iscritti e frequentanti. I Giochi, per i giovani che vi partecipano, si pongono in logica prosecuzione e sviluppo del lavoro che i docenti di educazione fisica svolgono nell’insegnamento presso gli istituti. I momenti di avvicinamento alla pratica sportiva, realizzati al di fuori delle mura scolastiche, contribuiscono alla crescita degli alunni a 360°. Sarà fondamentale che lo sviluppo della pratica sportiva nella scuola si fondi sull’ampliamento delle esperienze attive svolte dagli studenti, in una molteplicità di discipline e che i docenti svolgano un’efficace azione orientativa con un’attenta rilevazione delle attitudini e delle vocazioni individuali. I GSS, pertanto, coinvolgeranno studenti e studentesse delle scuole del primo e secondo ciclo, in un’attività sportiva strutturata attraverso i Centri Sportivi Scolastici, tenendo presente che la partecipazione delle Istituzioni scolastiche avviene per rappresentative d’Istituto ed individuali, ed è deliberata dai competenti Organi Collegiali, previa presentazione di un progetto inserito nel POF, certificando il lavoro svolto dagli alunni nel quadro delle competenze definite al termine della frequenza dei cicli scolastici.

LE CATEGORIE Il Primo Ciclo è riservato alla scuola secondaria di primo grado. La categoria è unica Cadetti/e nati/e 1999–2000–2001 (2002 nei casi di studenti in anticipo scolastico).

8

www.sportdipiu.com


UFFICIO SCOLASTICO DI VERONA

Le discipline svolte sono: Corsa Campestre, Atletica Leggera e Corsa Orientamento e prevedono la categoria Ragazzi/e ( studenti nati negli 2001 - 2002). È lasciata discrezione ad ogni realtà territoriale (Regionale e Provinciale) di attivare manifestazioni promozionali a carattere locale riservate alla categoria Ragazzi/e (anni 2001-2002) sia per le discipline individuali che per quelle di squadra. Il Secondo Ciclo è per la categoria Allievi/e nati negli anni 1996 - 1997 -1998 – (1999 nei casi di studenti in anticipo scolastico) e Juniores m/f nati negli anni 1994 – 1995. È lasciata discrezione ad ogni realtà territoriale (Regionale e Provinciale) di attivare manifestazioni promozionali volte a stimolare una maggiore partecipazione degli studenti. Le modalità di partecipazione degli alunni/e in ritardo scolastico o in anticipo sono deliberate dalle competenti Commissioni territoriali fino alle fasi provinciali.

ARTICOLAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI Attività d’istituto.
La preparazione si esplica nel corso dell’intero anno scolastico e nel quadro della programmazione educativa, sotto la guida degli insegnanti di educazione fisica per la scuola secondaria e degli insegnanti elementari per la scuola primaria. Manifestazioni di istituto.
I tornei interni sono di fatto da considerarsi come preparatori all’attività; il monte ore complessivo da dedicare ai tornei non può superare un terzo delle ore complessive destinate all’attività extracurricolare. Le manifestazioni interne saranno ovviamente segnalate sull’apposito registro, la cui normativa resta in vigore. Manifestazioni Comunali e/o Distrettuali.
Le Scuole iscrivono le squadre rappresentative di istituto nel numero stabilito annualmente dalle Commissioni

Organizzatrici. Al termine delle manifestazioni vengono compilate classifiche per rappresentative di istituto, secondo le modalità stabilite per le singole discipline. Manifestazioni Provinciali. Alle Manifestazioni Provinciali sono ammesse le rappresentative di istituto nel numero stabilito dalla competente Commissione. Le Commissioni Provinciali, ove necessario, possono stabilire l’effettuazione di manifestazioni intermedie ai fini della qualificazione alle fase provinciale. Quest’ultima dovranno esprimere la rappresentativa campione provinciale nelle singole discipline sportive secondo

le indicazioni riportate negli specifici regolamenti tecnici. Anche nella prospettiva della razionalizzazione degli Istituti, ogni realtà scolastica, soprattutto se coincidente con il territorio comunale, avrà il diritto ad una propria rappresentativa. A seguito delle gare relative alla Fase Provinciale potrà qualificarsi per la fase successiva una sola rappresentativa (squadra o individualista) per ogni Scuola o istituto, comprensivi anche degli alunni delle sedi distaccate. Manifestazioni interprovinciali, Regionali e/o interregionali. Sono programmate cosi come previsto nei regolamenti specifici.

Manifestazione Nazionale. Le modalità di ammissione alla Manifestazione Nazionale sono riportate nell’allegato al presente regolamento. Manifestazione Internazionale. Per uniformare la partecipazione all’attività internazionale , per la quale partecipanti ed accompagnatori verranno designati d’intesa tra Coni e MPI, saranno emanate disposizioni conformi alle norme dell’ISF. Monica Magnone

www.sportdipiu.com

9


DIOCESI DI VERONA

La Serie A passa anche dall’oratorio Lo Sport può diventare luogo se spogliatoio, terreno, pavimento, stanze, attrezzatura… persone si compongono in un originale Ambiente. Ci sono luoghi speciali per lo sport, fatti apposta, pensati progettati ad hoc. Il dilettante e il professionista li vorrebbero allo stesso modo: adeguati, attrezzati, luminosi, partecipati,… Ma cos’è che rende speciale “un posto di sport”? Le grandi società sportive vantano luoghi di preparazione che annunciano come habitat non solo tecnicamente ideali. Anche il successo sportivo necessita uno star bene insieme, un sentirsi a casa. I “nostri” luoghi, quelli che frequentiamo abitualmente come stanno? Sono anch’essi “lab” “cantera”. Perché un angolo di cortile per due ragazzi potrebbe valere un campo di calcio? Come si sa è un classico affermare che lo sport sia nato nella Grecia antica dove sport e attività fisica erano strettamente connessi alla vita sociale, alla guerra, alla sacro. Le gare più importanti, infatti, si svolgevano in santuari ed erano dedicate alle grandi divinità mitologiche, secondo un calendario di competizioni cicliche: quadriennali a Olimpia (Zeus) e a Delfi (Apollo) e biennali nell’Istmo di Corinto (Poseidone) e a Nemea (Zeus). Luoghi di sport. Fra i luoghi di sport ve n’è uno che si chiama Oratorio. Il nome – come ci ricorda il vocabolario – ha almeno tre significati. Anticamente segnalava un luogo di preghiera e successivamente

10

www.sportdipiu.com

anche un genere musicale. Ma il significato per noi interessante è quello che un giovane prete piemontese, Giovanni Bosco nell’800, utilizzò animando vivaci luoghi di aggregazione vincendo disagio e dispersione giovanile. L’oratorio è anche sinonimo di ambiente parrocchiale nella sua dimensione di aggregazione e di sport: non è così raro un campetto di calcio, calcetto o pallavolo nel recinto parrocchiale. Un investimento ancora visibile in molte strutture del territorio veronese. Purtroppo molte strutture mancano di cura e di persone che creino ambiente. In molte parrocchie l’attività sportiva è avvertita come disturbo, che arriva puntuale nelle grandi occasioni di un ritiro, una cresima che coincide con l’appuntamento sportivo. I calendari delle Federazioni se pur casualmente sembrano giocarci a interferire con gli appuntamenti parrocchiali. La concorrenza è impari e solo talvolta se ne ricava un’occasione positiva di dialogo formativo che dia la giusta rilevanza a dimensioni diversamente importanti della vita. Il binomio sport e parrocchia non è del tutto spento tuttavia. Molti campi sono a ridosso della chiesa e se pur con mille problemi ci sono animatori e educatori che avvertono la pratica sportiva come occasione di accompagnamento nei passi della crescita i ragazzi. Le parole di un allenatore possono tal volta essere adatte e vicine in momenti topici e rimanere positivamente indelebili nel cuore di un

ragazzo più di quelle di una catechista. La notizia di questi tempi è che anche la serie A sta pensando agli oratori. è iniziato, infatti, a gennaio 2013 un torneo ideato da Centro Sportivo Italiano (che anima e gestisce in tantissime parrocchia d’Italia Oratori parrocchiali) TIM e Lega Serie A, nell’ambito del progetto “Il calcio è di chi lo ama”. è finalizzato a promuovere i valori autentici dello sport e avrà anche uno sponsor speciale: le multe inflitte dal Giudice Sportivo ai calciatori e alle società della massima serie calcistica. Così debolezze e eccessi dei giocatori professionisti si trasformeranno in possibilità per giovani calciatori di oratorio di vivere l’esperienza dello spogliatoio, del campo di gioco e di tutto ciò che comprende il mondo dello sport. Il torneo, denominato “Junior Tim Cup”, ha già preso avvio nelle 16 città delle squadre di serie A calcio. La competizione sta coinvolgendo migliaia di giovani atleti in tutta Italia. Così anche a Verona il 5 maggio due oratori si sfideranno allo stadio Bentegodi prima della partita Ac Chievo - Cagliari. Esse avranno onore e compito di ricordare a tutti che spontaneità, semplicità e passione nascono in semplici ambienti di sport che occorre sostenere e mantenere anche quando lo sport diventa professionale. Accogliamo questa iniziativa come un piccolo segno che i giganti del calcio hanno han voluto, ricordando anche loro che per formare nuove generazioni di campioni servono ambienti belli e genuini dove si possa fare sport e crescere alla vita. don Andrea Giacomelli


La redazione della testata giornalistica SportdiPiù magazine e l’Ufficio Scolastico XII di Verona - Settore Educazione fisica e Sportiva

presentano

2a edizione del concorso fotografico

SCATTA LO SPORT A SCUOLA Foto di Eleonora Marchetti - Ist. Minghetti (Legnago)

DOPO IL SUCCESSO DELL’EDIZIONE DELLO SCORSO ANNO SCOLASTICO, TORNA IL CONCORSO FOTOGRAFICO VOLTO A PROMUOVERE IL VALORE EDUCATIVO I DELLO SPORT PRATICATO A SCUOLA

- 1° Premio individuale assoluto 2012

La partecipazione può essere indifferentemente individuale o collettiva (gruppi o classi).

Gli scatti più significativi e le foto vincitrici saranno pubblicati: ∞ sulla rivista e sul portale web della rivista SportdiPiù www.sportdipiu.com ∞ sul sito dell’Ufficio Scolastico XII inx.istruzioneverona.it/ educazionefisica / ∞ sul sito di Paluani Life paluani.tv/paluanilife

I PREMI La premiazione dei vincitori per ciascuna categoria verrà effettuata entro la conclusione dell’anno scolastico in sede che verrà successivamente comunicata. Una commissione di esperti appositamente costituita procederà alla valutazione degli elaborati secondo i seguenti criteri: attinenza al tema del concorso creatività livello tecnico realizzativo originalità.

MODALITÀ DI ADESIONE Le domande di partecipazione, su carta intestata dell’Istituto, indicanti il nominativo ed il recapito telefonico del docente referente d’Istituto per detta iniziativa, dovranno essere indirizzate all’Ufficio Scolastico di Verona entro il 15 maggio 2013 con le seguenti modalità: ∞ fax 045/8086581 ∞ mail uffedfisicavr@istruzioneverona.it ∞ mail scattalosportvr@gmail.com

Il concorso prevede 3 sezioni SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO Novità dell’edizione 2012-2013 Oltre alle scuole/classi verranno premiati singolarmente gli autori degli scatti

INFO: 335 1360554 - www.sportexpoverona.it

Verona InForma

SCIENZE MOTORIE

Green Partner

Partner

Media Partner

M A G A Z I N E

Enti Sportivi verona

CL

O

R

O

NA

AE

San Giovanni Lupatoto

UB DI VE

R

D I

M E D I C I N A ,

P S I C O L O G I A ,

S A L U T E

E

B E N E S S E R E


Un assessore sulla cresta dell’onda In questa intervista il giovane - classe 1981 Assessore della Provincia di Verona Ruggero Pozzani spiega la sua idea di sport e svela, ai lettori di SD+, il suo grande sogno nel cassetto…

Ruggero Pozzani Dal 2009 è Assessore al Turismo e Sport della Provincia di Verona guidata dal Presidente Giovanni Miozzi. originario di Garda, ha partecipato anche a 7 campionati di Bisse del Garda, vedi foto nella pagina a fianco

12

Assessore partiamo subito dal tuo legame con lo sport: se questo incarico provinciale non un caso… Direi di no. La mia vita è legata a filo doppio con lo sport. Il mio legame con lo sport nasce da bambino. Ho praticato per anni canottaggio a livello agonistico. Sono poi passato alla vela - disciplina che pratico tuttora - e alle Bisse del Garda, è partecipando a 7 campionati di bisse (le bisse sono imbarcazioni lacustri, affusolate e dalle estremità a punta composte da 4 rematori che vogano alla veneta, in piedi, un tempo utilizzate per la pesca. Il campionato delle Bisse Bandiera del lago è tradizione e folklore: tutti i paesi rivieraschi sono coinvolti. Dopo le gare le Bisse vengono mostrate come trofei sui porticcioli e si possono ammirare in tutta la loro bellezza n.d.r.). Inoltre sono dirigente sportivo in una associazione locale a Bardolino di canottaggio e vela, attraverso la quale si cerca anche di trasmettere la passione tramandataci dai nostri genitori ai giovani che si affacciano al panorama sportivo. Oggi ho il privilegio di essere assessore allo Sport della provincia di Verona, un territorio effervescente da questo punto di vista perché ci sono oltre 2000 associazioni sportive, tantissime discipline, olimpiche e non. Per il territorio della provincia di Verona lo sport oltre a essere un collante sociale è anche un importante moltiplicatore turistico. Un plauso in questo senso va anche alle numerose associazioni che coniugano al meglio l’attività sportiva e la promozione turistica. Sport: uno strumento di crescita per i nostri ragazzi all’interno di un sistema sociale sempre più complesso… Credo che in un panorama come quello che vanno ad affrontare oggi i giovani le possibilità di distrazione sono molte di più rispetto al passato e soprattutto molto più pericolose. Credo che l’attività sportiva sia importante dal punto di vista di crescita fisica, perché lo sport fa bene. Poi riesce a dare anche quell’educazione, quella formazione morale che è sempre più indispensabile man mano che gli anni vanno avanti. Sono contento di tutte le associazioni sportive veronesi perché fanno un ruolo educativo molto importante, con i vari ricreatori parrocchiali ma anche le scuole, i professori delle scuole sono sempre più preparati e sempre più sensibili all’attività sportiva, lo sport è giusto che abbia un maggior riconoscimento dal punto di vista sociale.

www.sportdipiu.com


PROVINCIA DI VERONA

Cosa si può dare di ulteriore supporto alle società sportive per avere questo ruolo di guida verso una crescita a 360 gradi? Le famiglie magari oggi affrontano l’attività sportiva dei propri figli in maniera diversa rispetto al passato, non si possono imputare colpe, ma con la vita frenetica del giorno d’oggi e gli impegni del lavoro la pratica sportiva aiuta a risolvere problemi di tempistica all’interno degli orari di lavoro. Le associazioni sportive si trovano sempre più in difficoltà economiche, soprattutto quelle medio-piccole: mancano i piccoli sponsor a causa della crisi economica, le piccole aziende che contribuivano magari con magliette o attrezzature si trovano in difficoltà e spesso le prime spese che tagliano sono queste. Ma non è solo questo il problema. Gestire lo sport anche a livello amatoriale è sempre più complicato soprattutto a livello tecnico e gestionale. In questo senso il Coni sta facendo un ottimo lavoro per la nostra provincia e la nostra regione attraverso la scuola regionale dello sport organizzando corsi di formazione tecnico-sportivo e di anatomia per istruttori e allenatori. Organizza inoltre corsi di formazione fiscali con i quali si danno direttive chiare ed esaustive al fine di rendere la contabilità delle società sempre più in linea con i canoni richiesti. Da parte nostra, come amministratori pubblici, dobbiamo garantire la massima disponibilità a collaborare ove ce ne sia la richiesta. Richiesta che in alcuni casi, purtroppo, non sempre trova riscontro tangibile. Perché lo sport viene colpito in modo così importante dai “tagli”? Io partirei subito da un presupposto: lo sport - insieme all’istruzione - deve assumere maggiore valore all’interno della struttura di bilancio di qualsiasi ente e quindi non venire penalizzato in partenza. Molte volte quando si parla di tagli allo sport si fa riferimento ai contributi, aiuti che una volta venivano elargiti con criteri diciamo “poco oculati”. Oggi si fa più attenzione, cercando di investire dove veramente ce n’è bisogno, previa verifiche e controlli. Perciò più che di “tagli” parlerei di ottimizzazione delle risorse che comunque, è innegabile, sono diminuite. Dare un po’ a tutti per non scontentare nessuno? Io sono contrario a questa ideologia. Credo piuttosto che sia giusto “dare” a chi se lo merita. Non dimenticando che lo sport “fa bene”. Certamente. Lo sport è un veicolo importantissimo per

combattere patologie e per far crescere sani i nostri ragazzi. Un sondaggio rivela che ogni singolo euro investito nello sport ne fa risparmiare 5 nella Sanità. Su questo dobbiamo riflettere seriamente e impegnarci per rafforzare, soprattutto nei più giovani, la cultura vera sportiva. La promozione del territorio passa anche attraverso gli eventi sportivi. A questo proposito faccio un esempio: lo scorso febbraio si è corsa la Giulietta& Romeo Marathon, un evento che ha portato a Verona migliaia di sportivi. Ma non solo. Al loro seguito c’erano anche le famiglie. Tutto questo ha creato un indotto notevole per quanto riguarda strutture alberghiere e

ristorazione, oltre ad aver fatto conoscere e scoprire le bellezze storiche e culturali della nostra meravigliosa Verona. Ho citato la Giulietta& Romeo Marathon, ma potrei fare molti altri esempi. Se riusciamo a capire fino in fondo l’importanza di questi eventi ne trarranno beneficio tutti i comparti della nostra provincia. Il doping nello sport. Una piaga che rovina la singola disciplina e in primis l’atleta, anche a livelli amatoriali. Come debellarlo? Non è facile. Credo che si debba ricreare una cultura sportiva, promuovendo le discipline meno conosciute e soprattutto dando la giusta importanza a quello che è il valore della

www.sportdipiu.com

13


PROVINCIA DI VERONA

vittoria. I nostri ragazzi devono praticare sport per divertirsi e per stare bene. Se poi ci sono le capacità e le doti poi arriveranno anche i risultati. Ma se non arrivano, nessun dramma. Dobbiamo rivedere anche il ruolo degli allenatori e tecnici, veri e propri punti di riferimento per gli atleti. è da loro che deve partire il primo segnale “pulito”. Assessore, un campione che ti ha ispirato nella tua crescita sportiva? Più che un campione in particolare mi hanno sempre attratto le regate in solitaria,

una vera e propria sfida confronto la natura e contro se stessi. Fin da piccolo l’acqua mi ha sempre dato una sensazione di pace e libertà, emozioni che rivivo ogni volta che veleggio. Non escludiamo quindi una tua “solitaria”… Mi piacerebbe proprio affrontare un’avventura così. Si, direi che un giorno, prima o poi, coronerò questo mio grande sogno. Alberto Cristani

LOVE BOAT Un’imbarcazione sul Lago di Garda. La vela è la grande passione sportiva del giovane assessore provinciale

14

www.sportdipiu.com



CALCIO FEMMINILE di Matteo Sambugaro

Rachele Perobello il bomber che sogna ad occhi aperti Il calcio? Una grande passione. Ma non è tutto. Lavoro, studio e un futuro tutto da costruire con passione e coraggio. L’attaccante della Fortitudo Mozzecane si racconta in questa intervista esclusiva a SportdiPiù «Fortitudo non mollare», «In Italia i giovani non sono tutelati», «La Nazionale? Non è un’ossessione». Disinvolta, sicura di sé. Rachele Perobello si racconta. Passioni, gioie, ma anche qualche rammarico. Dal calcio all’attualità. Dalla politica alla musica. L’attaccante della Fortitudo Mozzecane, 24 anni, ha trascinato l’anno scorso le gialloblù in serie A. E oggi è determinata a salvare la squadra dalla retrocessione. Il San Martino l’ha forgiata, il Bardolino le ha fatto assaggiare la serie A e la Champions League nella stagione 2007/08. Una parentesi al Frutta Più in serie B e poi eccola alla Fortitudo dove è sbocciata definitivamente. Una vita divisa tra il pallone e il lavoro quella di Rachele: alzataccia ogni mattina dal lunedì al sabato alle 5 o 5.30, l’impiego al mercato ortofrutticolo di Sommacampagna dalle 6.30 alle 12.30. Dopodiché corso di tedesco due pomeriggi a settimana e allenamento il lunedì, il martedì e il giovedì sera. Perobello, ma come concilia tutto questo? Con sacrificio. Negli ultimi mesi sono un po’ in difficoltà perché il lavoro mi impegna maggiormente. Nella passata stagione poi la Fortitudo giocava di domenica e avevo più tempo per recuperare le fatiche della settimana. La serie A, invece, occupa il sabato pomeriggio e, così, finito di lavorare devo precipitarmi subito al campo. La disoccupazione in Italia cresce di giorno in giorno. Lei si sente fortunata? Parecchio. A scuola ho studiato grafica ma ho colto al volo questa occasione e mi sono inserita nel mondo del lavoro. Non solo: il mio titolare è un appassionato di calcio e segue pure il calcio femminile, pertanto mi concede i permessi per andare in trasferta.

16

www.sportdipiu.com


Le lingue straniere la attirano? Sì, anche perché adoro viaggiare. Con l’inglese me la cavo abbastanza bene e sto imparando il tedesco. Trascorrerò maggio e giugno in Germania per lavoro e in settembre farò tappa a Mosca. La città che mi ha colpito di più? Berlino: i tedeschi hanno un’altra cultura, un’altra mentalità e sono cento passi avanti a noi. Hai mai pensato di abbandonare il mondo del pallone? Più di una volta, non lo nego. Conciliare tutto è pesante. Purtroppo le donne non possono vivere solo con il calcio. Io mi mantengo con il mercato ortofrutticolo e so che prima o poi dovrò riflettere sulla situazione. Cos’è il calcio per Rachele Perobello? È una passione e una soddisfazione. Vedere i miei genitori gioire quando segno o vinco è stupendo: ricordo che il giorno della conquista della serie A mia madre mi è corsa incontro e mi ha abbracciato, nonostante io fossi completamente fradicia. Un’emozione indimenticabile. l ricordi migliori? In primis la promozione in A con la Fortitudo perché vissuta da protagonista. Poi l’esperienza trascorsa al Bardolino. La delusione più cocente? Il secondo anno al Frutta Più. L’allenatore, Leonardo Donella, mi aveva detto di credere in me e così ho rinunciato a trasferirmi al Venezia in A. Alla fine sono rimasta tutta la stagione in panchina: il tecnico sosteneva che non mi allenassi bene e che tenermi fuori fosse un modo per spronarmi. Al contrario, io mi sono sempre impegnata al massimo. Quella stagione mi ha rovinato: ho impiegato mesi e mesi per tornare in forma. Ero sul punto di smettere.

CAMPIONESSA CON DEDICA Nata a Zevio il 6 settembre 1988, Rachele ha esordito in Serie A con la maglia del Bardolino

Un tuo pregio e un tuo difetto… Riesco a tenere separati i valori fondamentali come l’amicizia dal lavoro e dallo sport: se sono amica di una persona, le incomprensioni che nascono in un particolare ambito non intaccano il nostro rapporto. Purtroppo però sono troppo istintiva e testarda. In casa Perobello il pallone è l’argomento principale? Con mia sorella Elena sì, visto che giochiamo entrambe a calcio. Invece con mio padre parlo spesso di lavoro. La politica la interessa? Fino a un certo punto. L’Italia in questo senso non trasmette esempi positivi. I giovani poi non sono tutelati e farebbero bene a trasferirsi all’estero. Se non avessi trovato lavoro, io stessa ci avrei riflettuto seriamente». Hai seguito Sanremo? Sì ma solo l’ultima serata. Marco Mengoni mi piace e si è meritato la vittoria. “È finita l’epoca delle vallette” ha sottolineato Luciana Littizzetto. La sua opinione? È vero. Chi ha guardato Sanremo quest’anno, l’ha fatto perché era davvero interessato alla musica. Nel 2012 l’attenzione era più concentrata sulla farfalla di Belen Rodriguez. Preferisco una donna come la Littizzetto che dice ciò che pensa senza peli sulla lingua. Roberto Baggio ha consigliato alle nuove generazioni di inseguire i propri sogni mettendo passione, coraggio e sacrificio… Ha ragione. Le opportunità sono poche e i giovani possono comportarsi solo così. Sono state parole importanti. Raggiungere la promozione in A con la Fortitudo grazie alle tue 27 reti è ancora più bello? Natu-

www.sportdipiu.com

17


CALCIO FEMMINILE

rale. Il 2012 è stata un anno incredibile. Ero sempre al posto giusto e al momento giusto. Facevo gol da ogni posizione, anche con tiri assurdi. Mister Antonella Formisano? Un punto di riferimento indispensabile, sia tecnico che umano. Lei ha sempre creduto in me fin dal primo giorno. Se oggi sono arrivata a certi livelli lo devo a lei. Mi dispiace che non alleni più la Fortitudo. Io e Anto abbiamo un bel rapporto pure fuori dal campo. Come si trova ad affrontare la serie A da protagonista? Molto bene. Era quello che volevo: qui sono al centro del progetto. A Bardolino ho vinto uno scudetto ma ero più giovane e non lo sento mio. Anzi, proverei maggiore soddisfazione mantenendo la categoria con il Mozzecane. A proposito, la salvezza è possibile? Noi ce la metteremo tutta e ci proveremo fino alla fine. Certo, non sarà un compito facile. L’esperienza al Bardolino? Significativa. Mi ha mo-

18

www.sportdipiu.com

strato il calcio sotto un altro punto di vista: non solo come passione e divertimento ma anche come lavoro. Ho acquisito una mentalità da professionista e sono cresciuta tantissimo. Allenarsi con campionesse quali Melania Gabbiadini, Patrizia Panico e Valentina Boni è stato fantastico. Le notti di Champions League che emozioni regalano? Indescrivibili. Incontri squadre preparate e davvero forti. Vedere in azione l’Arsenal o il Francoforte dalla panchina mi ha lasciato a bocca aperta. Ho giocato qualche minuto anche al Bentegodi contro il Brondby: quella sera me la ricorderò per sempre. Infine un pensiero alla Nazionale: le manca non vestire la maglia azzurra? Diciamo che non è un’ossessione. In passato ho partecipato a due raduni con l’Under 19 e mi ritengo fortunata. Essere convocata sarebbe strepitoso però non potrei garantire una presenza costante. Il lavoro non lo permetterebbe. Alla Nazionale servono calciatrici che dedichino tempo, anima e corpo per la maglia azzurra.

PERò, BELLA! Nella sua esperienza in riva al Lago di Garda, ha giocato al fianco di ‘mostri sacri’ come Panico, Boni e Gabbiadini


DINO DA SANDRĂ Tutte le puntate su www.dinodasandra.it/dino/ronaldino-su-telearena

www.sportdipiu.com

19


SPORT E SOLIDARIETà di Alberto Cristani

Ex Calciatori Hellas Verona aiutamoli... ad aiutare Tempo di bilancio per l’Associazione Sportiva Dilettantistica Ex Calciatori Hellas Verona. L’Associazione, costituita nell’autunno 2009 e ideale continuazione storica del sodalizio denominato “Gialloblu 70, mantiene vivo lo spirito di appartenenza all’Hellas Verona ritrovandosi ancora per giocare partite di calcio. Tali incontri hanno, in particolare, finalità benefiche e di solidarietà sociale. Infatti, l’Associazione è impegnata nella raccolta dei fondi destinati all’assistenza, non solo di associati o soggetti che abbiano contribuito alla storia dell’Hellas Verona, ma anche di persone in stato di necessità e comunque enti, strutture e quant’altro operi nell’ambito assistenziale-sanitario. Propulsore di questa iniziativa deve considerarsi Franco Nanni, che, stimolato dall’amicizia con Ramon Alfonseda, giocatore e capitano dell’F.C. Barcellona e sull’esempio di quanto costituito nella città catalana, decise di dar corpo anche a Verona a questa realtà, prima fra tutte in ambito nazionale. Franco ha trovato terreno fertile negli amici di sempre, Osvaldo Bagnoli, Sergio Maddè, Ciccio Mascetti e tanti altri ex calciatori, tecnici e diri-

5 SEMPLICI CONSIGLI PER AIUTARE l’A.S.D. Ex Calciatori Hellas 1)
Dona il tuo 5 x Mille c.f.: 03894430234 2) Diventa socio sostenitore 3) Diventa sponsor 4) Segnala situazioni di difficoltà 5) Fai conoscere l’associazione Ulteriori info su www.asdexcalciatorihellasverona.it asd.exverona@libero.it

20

www.sportdipiu.com

genti dell’Hellas Verona, i quali, con passione e spontanea dedizione, hanno dato vita ad una organizzata struttura, concretamente operante nell’ambito sociale e assistenziale. Con orgoglio e soddisfazione, possiamo dire che, tra gli altri, tutti gli ex calciatori dell’Hellas Verona, che tutt’ora risiedono o comunque gravitano nella realtà cittadina, hanno aderito con entusiasmo all’Associazione, contribuendo ognuno a dar corpo alle iniziative intraprese. Il “servire disinteressatamente” è l’animo che caratterizza tutti gli associati, ognuno proporzionalmente alle proprie possibilità, capacità e tempo libero; tra l’altro l’ASD Ex Calciatori Hellas Verona si avvale anche della collaborazione di liberi professionisti e medici in particolare, che, compatibilmente con le proprie esigenze lavorative, mettono a disposizione di chi ne può avere necessità, le proprie energie e conoscenze professionali. Lo spirito che già si è venuto a creare in seno all’Associazione, ha dato vita, tra i componenti, ad efficaci sinergie, che rendono semplice e naturale il raggiungimento degli scopi prefissi. Dal 1 di Marzo 2011 l’A.S.D. Ex Calciatori Hellas Verona è diventata ONLUS. Donazioni anni 2010/2011/2012 Noi per lorenzo € 5.000,00 - Cerris materiale didattico € 3.000,00 - Abeo, apparecchi medicali € 10.000,00 - Albero delle mele, progetto € 6.550,00 - Mus-e VR Onlus prog. Triennale 1° anno € 3.000,00 - Persone fisiche € 20.800,00 - Comune di Soave zone alluvionate € 15.000,00 - Servizi sociali Negrar (Derby del Cuore) € 2.000,00 - Mus-e VR Onlus prog.Triennale 2° anno € 3.000,00 - Albero delle mele, materiale scuola calcio € 2.500,00 Unione italiana ciechi di verona € 3.100,00 - Scuola mat. Don Adani di Mirandola, zone terremotate € 12.000,00 - Mus-e VR Onlus porg. Triennale 3° anno € 3.000,00 - Cerris, materiale tecnico € 3.000,00 - Totale 2010/2011/2012 € 91.950,00 Sportdipiù ha accettato con grande soddisfazione di diventare veicolo ufficiale dell’ associazione sportiva dilettantistica ex calciatori hellas verona mettendo a disposizione i proprio strumenti per la promozione e la diffusione delle informazioni e degli eventi organizzati da franco nanni e soci.


DONNE DI SPORT di Matteo Sambugaro

Barbara Zampini la regina del calcio veronese Il calcio scaligero si tinge di rosa: Barbara Zampini succede a Carlo Franchi alla guida della Figc provinciale. Una prima assoluta per il panorama calcistico nazionale Una donna al vertice della Figc provinciale. In Italia non era mai successo. Barbara Zampini è il nuovo Delegato della Federcalcio scaligera. Un calcio ai luoghi comuni e ai pregiudizi. È proprio il caso di dirlo. Il segretario della Delegazione sale così di grado, prendendo il posto di Carlo Franchi, nominato recentemente consigliere regionale veronese e vicepresidente del Comitato Regionale Veneto. Una svolta “rosa” che non ha precedenti nel nostro Paese. «È una soddisfazione – confessa Zampini - però mi auguro di non rimanere un caso isolato: certi tabù sulle donne inserite nel calcio dovrebbero essere sfatati. In ogni caso, nella mia esperienza non ho incontrato particolari difficoltà a rapportarmi con il mondo maschile. Magari non conoscerò a menadito il regolamento o gli aspetti tecnici del calcio ma ho sempre cercato di curare le relazioni con i club. Alla fine, questo è il mio compito. Noi rappresentiamo un servizio per le società». Le cose da fare sono mille. Gli appuntamenti sono finiscono mai. Fuori dalla Figc, Barbara è sposata, ha tre figli (Nicholas 21 anni, Michael 17 anni e Simone 6 anni, ndr.) e lavora come cuoca in una scuola materna. In cucina dal lunedì al venerdì fino alle 15, dopodiché eccola entrare negli uffici della Delegazione. «Non è semplice conciliare ogni cosa - conferma Zampini -. Per fortuna mio marito Mauro è davvero bravo e ho i miei genitori che mi aiutano. Quando Franchi mi chiese di prendere il suo posto non accettai subito: non me la sentivo di prendermi ulteriori impegni. Poi, consultandomi con gli altri dirigenti, che mi hanno promesso la loro disponibilità e il loro supporto, ho cambiato idea. Non solo: ho detto sì anche per dare continuità al cammino e agli obiettivi che da qualche anno stiamo percorrendo e perseguendo,

dai Post Campionati alla Coppa Verona, agli incontri con i club alla formazione. La Figc è un’esperienza gratificante: appena sono stata nominata Delegato ho ricevuto parecchi sms, e-mail e telefonate di congratulazioni da parte delle società. Sono felice perché vuol dire che l’impegno quotidiano viene riconosciuto. In Federazione siamo volontari gli apprezzamenti sono il nostro stipendio. L’emozione è grande: dovrò rimboccarmi le maniche e mettercela tutta per affrontare al meglio questa sfida».

SUCCEDE A FRANCHI Barbara Zampini, madre di tre figli, è il nuono delegato della FIGC veronese

La storia d’amore con il calcio è sbocciata fin subito. I primi passi nel mondo del pallone Barbara li muove negli anni ‘90 al Borgo Nuovo «quando preparavo il the per la squadra dove giocava mio figlio e davo una mano a gestire le distinte di gara e i tesseramenti». Nel 2003, con la fusione tra Borgo Nuovo e A.N.S.P.I. Chievo e la nascita del BNC Noi, Zampini viene nominata segretaria tuttofare. Cominciano così i giri in Delegazione Figc per chiedere informazioni o ritirare i cartellini dei propri tesserati. «Nel 2009 ricevetti la proposta di entrare nella Federcalcio veronese e accettai, iniziando a svolgere compiti organizzativi» ricorda Barbara. La svolta arriva nel 2010. Zampini diventa segretario provinciale: è la donna numero uno in Italia a riuscirci. E adesso si ritrova seduta dietro alla scrivania da Delegato. Un’altra prima assoluta.

www.sportdipiu.com

21


DANZA di Marina Soave

La matematica a ritmo di tango Andare a scuola e mettersi a ballare il tango con la propria insegnante di matematica non è cosa di tutti i giorni. Invece alla scuola Bettelloni di Montorio gli studenti imparano passi, cultura e storia del ballo argentino Recarsi a scuola e trovarsi ballare il tango con la propria insegnante di matematica: forse qualche genitore potrebbe avere qualche perplessità sul metodo di insegnamento e sul programma di insegnamento scolastico. Succede invece che, grazie a un progetto presentato da una associazione sportiva, approvato e fatto proprio dall’Ufficio Educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale di Verona, 34 allievi delle classi 5B e 5C della scuola primaria “Betteloni” di Montorio, siano stati i primi a frequentare per quattro mattine nell’arco di due mesi, un ciclo di lezioni dedicate a questa danza. La proposta è partita dal professor Graziano Fenzi, per 36 anni insegnante di educazione fisica nella scuola media “Paolo Caliari” di Verona, grande estimatore e praticante di tango e fondatore di Ocho Adelante Asd, associazione sportiva operante nelle provincie di Verona e Mantova. Nei primi due incontri di due ore ciascuno, Fenzi ha illustrato e condiviso con i ragazzi - 17 maschi e 17 femmine - l’origine, la struttura, la storia e le dinamiche di movimento proprie del tango, il tutto in forma giocosa, a gruppi e in coppia. Le camminate, le andature, i cambi di peso e di direzione, tipici dell’educazione motoria, inseriti in un contesto ritmico, prima prodotto attraverso percussioni, poi con brani di tango tradizionale, elettronico o con musica rock. È stata anche l’occasione per accennare alla geografia, alla lingua, e perché no, anche alla geometria, se si considerano le figure disegnate al suolo, come percorsi di ballo. Linee, circonferenze, la guida, l’ascolto, la postura, questi i temi delle lezioni sviluppate attraverso la conoscenza del ballo argentino. Negli altri due incontri a Fenzi si sono affiancati due insegnanti di livello internazionale, Federico Rodriguez Moreno, insegnante argentino di educazione fisica, diplomato maestro di tango per bambini, e Catherine Berbessou, coreografa

22

www.sportdipiu.com

francese della compagnia Zefhiro Theatre di Parigi. Questa esperienza, la prima del genere, ha dato modo ai ragazzi di proseguire il percorso di apprendimento del tango con due insegnanti di caratura mondiale, di vivere l’atmosfera con due pedagogisti unici nel settore ed assistere dal vivo ad una esibizione tutta per loro, nella palestra che usano abitualmente per l’educazione motoria. L’insegnante Isabella Avesani, referente dell’educazione motoria e vicepreside dell’I-

Il tango non è maschio; è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l’ “otto”, che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l’improvvisazione Miguel Ángel Zotto

Primi approcci in coppia A destra, Catherine Berbessou con le ragazze delle Betteloni


Tango, un ballo oltre la danza L’associazione sportiva dilettantistica e culturale Reflorecer è articolata in diverse distinte aree, ciascuna assegnataria di un ruolo progettuale di forte identità e portatrice di funzioni, compiti, caratteri, colori e aspirazioni differenti. Ciascuna, tuttavia, nasce dalla volontà di divenire e ispirare nell’anima una nuova rifioritura. Il primo comune inchiostro versato nei nostri progetti è quello rosso e indelebile del tango argentino legato all’impegno sociale.

stituto comprensivo 17, di cui fa parte la scuola primaria “Betteloni” è stata l’artefice di questo avvenimento. Professor Graziano Fenzi, perché portare il tango nelle palestre scolastiche? Io rispondo con una domanda: perché no? Il tango è un ballo in cui la relazione tra le persone, con le sue dinamiche, nel bene e nel male viene amplificata grazie ad un rapporto molto stretto che si crea tra i due partner. Si tratta di un ballo di coppia e in una fase della crescita in cui i ragazzi sono spesso “connessi con gli amici”, ma soli con una tastiera tra le dita, la proposta di una attività che coinvolga la relazione tra i “corpi”, tra la parte fisica ed emozionale delle persone, può solamente portare beneficio. Nella scuola, oltre alla parte teorica e pratica delle discipline di studio, si trova l’educazione fisica, o scienze motorie, come unica proposta di educazione che coinvolge il corpo, e parte di tutte le ore in palestra viene dedicato dai docenti per far muovere in modo coordinato ed efficiente gli allievi, anche con pratiche di avviamento allo sport e il tango, come altre forme di

col partner ed il gruppo nel “salòn”. La tango-terapia è proposta dal mondo scientifico quale tecnica terapeutica catalizzatrice dello sviluppo personale, quale metodo di esplorazione e di potenziamento delle risorse e capacità di ogni persona.

In particolare si utilizza il tango argentino con valenza terapeutica per malattie caratterizzate dal disturbo del movimento: la riabilitazione utilizza il ritmo e le emozioni della musica per dare una cadenza e un ritmo alla L’ambizioso progetto Abilitango nostra attività mentale e ai conseguenti è fondamentalmente un percorso movimenti muscolari, e benessere: come attività “Reflorecer”, questa non è che Abilitango è anzitutto allineato al una piccola benessere psicofisico e a un’idea di parte del crescita e rifioritura delle persone percorso. che si misura in termini di fantasia, Il sistema consapevolezza corporea, sviluppo didattico della creatività e delle capacità motorie, adoperato espressive ed artistiche, animazione col metodo e divertimento. Come percorso Abilitango, musicale-espressivo-comunicativoinfatti, è creativo, Abilitango è specificamente un sistema articolato sul tango argentino e mirato ben integrato di al recupero e alla compensazione degli strumenti composti dal “ballo del tango automatismi motori perduti a causa di argentino”, dai suoi testi e poesie, dalla malattie degenerative del movimento, sua musicalità, e da altri momenti di in particolare ideato e scientificamente dialogo, anche ludici e musico-terapici. testato su anziani, pazienti infartuati, Abilitango è stato specificamente e parkinsoniani, ma divertente e studiato con l’intento di produrre valido per la crescita, l’integrazione, vivenze motivanti (istanti vissuti il benessere e la rifioritura interiore intensamente nel presente) che ci di tutte le persone. Come terapia, avvicinino alla conoscenza del nostro infine, Abilitango è a tutti gli effetti Io profondo, consentendo elaborazioni un percorso di tango-terapia mirato a creative, in alcuni casi diagnostiche e guidare e abilitare le persone al ballo terapeutiche. del tango argentino considerando prioritari gli effetti ludici, creativi ed espressivi che si acquisiscono INFO Associazione Reflorecer danzando in un ascolto intimo con la Tel. 331 7272400 - www.reflorecer.it nostra interiorità, in comunicazione

www.sportdipiu.com

23


DANZA

danza o ballo può far parte della danza sportiva, prevista come tante altre discipline sportive. Nel primo periodo del ciclo scolastico, quando i bambini incontrano la scuola, l’attività motoria è spesso legata alla musica, col canto, il ballo, la drammatizzazione, anche con recite di fine anno. Attività coreutico/espressive che hanno una grande importanza nel costruire relazioni, provocare sensazioni ed emozioni, che aiutano la crescita della persona e intervengono nell’apprendimento anche di aspetti teorici. Perché ballare il tango nelle ore di lezione invece, per esempio, di una partita di basket? Nel tango ci sono i ruoli, uno conduce e l’altro segue, uno propone e l’altro risponde alla proposta. Inoltre i movimenti sono condizionati dal partner. Insomma si deve cercare di essere un corpo solo in movimento ritmico. Ma anche nello sport troviamo i ruoli, troviamo il gesto, il movimento in relazione agli spostamenti dell’altro, possiamo trovare elementi di connessione e dinamiche di movimento legate a un’altra persona, un compagno, un avversario da marcare. Gli insegnanti e gli allenatori conoscono molto bene tutte le espressioni motorie legate al ritmo o alla variazione del ritmo nel movimento e l’educazione al ritmo, e il rapporto con l’altro, sviluppata attraverso il tango può diventare mezzo di formazione, oltre che essere finalizzato al divertimento. Quando ha cominciato a pensare di portare il tango a scuola? Già durante l’insegnamento curriculare ho utilizzato la musica nelle fasi di riscaldamento, riproponendo gli abituali esercizi a ritmo di hip hop per rendere più dinamica e piacevole una fase della lezione in cui i ragazzi tendono a chiedere subito il gioco. Nel gennaio del 2012, mi sono ritrovato a fare un ciclo di lezioni di tango al una quinta del liceo Don Mazza di Verona, su espressa richiesta del rappresentante degli studenti, poi la cosa si è estesa ad altre tre classi dello stesso liceo che non vollero essere da meno. E quindi a giugno ho cominciato a pensare a questo, contattando la professoressa Monica Magnone dell’Ufficio scolastico provinciale che ne è rimasta folgorata, dandomi il massimo appoggio e proponendomi l’educational per gli insegnanti: vi hanno preso parte sedici insegnanti. E gli Istituti come hanno risposto all’iniziativa? Bene direi. Hanno aderito al progetto il liceo “Montanari” e liceo “Messedaglia” di Verona, il liceo “Medi” di Villafranca, il liceo “Calabrese-Levi” di San Pietro Incariano, il liceo “Maria Curie” di Bussolengo e poi la primaria “Betteloni” dell’Istituto comprensivo 17 da dove ho cominciato e dove mi riprometto di tornare per completare il lavoro. Il tutto da solo? Certamente no. Già dal Don Mazza e nell’educational sono stato coadiuvato dalla professoressa Marina Bertoldi, diplomata Isef e ballerina di tango, oltre che mia ex giocatrice

24

www.sportdipiu.com

FOTO DI GRUPPO CON TANGO 5B e 5C Betteloni Montorio con Graziano Fenzi, Catherine Berbessou e Federico Rodriguez Moreno

di pallavolo: la persona giusta per entrare in sintonia nell’insegnamento in palestra con i ragazzi delle scuole. Poi ho avuto la “pazzia” di utilizzare i miei maestri di tango, che ospito in occasione degli stage di perfezionamento. Ma ci sono altri colleghi, insegnanti di educazione fisica praticanti, pronti a dare il loro contributo. E tutto a Verona? In realtà ci sono le premesse per fare le stesse cose nelle provincie limitrofe, i contatti erano stati già avviati, ma poi il Ministero ha di fatto azzerato l’attività sportiva scolastica, sostenuta attualmente solamente dalla Regione Veneto col progetto PiùSport@Scuola e dal Coni , ma solo per la scuola primaria. Gli insegnanti di educazione fisica della scuola secondaria non hanno ancora potuto far niente, è tutto fermo, bloccato, non esiste più un campionato, una gara, e quando c’è è frutto del volontariato dei docenti. Il Tango avrebbe potuto rientrare a pieno titolo nell’attività di danza sportiva prevista per la scuola, e gli insegnanti che avessero voluto proporlo avrebbero avuto tutto il mio sostegno ed aiuto. Attualmente, come prosecuzione dell’educational, ogni venti giorni ci ritroviamo con alcuni insegnanti di educazione fisica nella palestra del liceo Messedaglia di Verona, messa a disposizione dal dirigente, per un autoaggiornamento disciplinare sul tango, a cui potrebbero aderire gratuitamente anche altri insegnanti che volessero far proprio il progetto. Ormai siamo in ballo, e non ci resta che ballare!


INFO: 335 1360554 - www.sportexpoverona.it SCIENZE MOTORIE

Green Partner

Partner SoccerďŹ eld

Partner

Media Partner

Enti Sportivi verona

R

CL

O

NA

AE

O

UB DI VE

R


SPECIALE SPORT EXPO

A Sport Expo lo sport vince sempre di Davide Zonaro

Lo sport ed i ragazzi, un binomio da valorizzare e da promuovere affinché i giovani possano trarre i migliori benefici da una pratica sana dell’attività sportiva. E’ con questo spirito e mosso da questo intento che Sport Expo, manifestazione organizzata dall’Assessorato allo Sport del Comune di Verona, da sette anni consegna ai ragazzi e alle loro famiglie una due giorni all’insegna del divertimento e della scoperta del mondo-sport a 360 gradi. L’edizione del 2013 è in programma sabato 16, domenica 17 e, novità di quest’anno, anche nella mattina di lunedì 18 marzo sempre presso la Fiera di Verona. Al tradizionale weekend, quest’anno si aggiunge anche la mattina del lunedì, dedicato in particolar modo alle scuole elementari, presenti con 2.500 bambini. I piccoli alunni scopriranno i tanti sport attraverso un tour guidato, divertente e istruttivo che li porterà a vivere un’esperienza sportiva unica..

Torna il 16, 17 e 18 marzo presso i padiglioni 8 e 9 della Fiera di Verona la festa dello sport dedicata ai ragazzi. Come sempre molte discipline sportive da provare e tante attività nella nuovissima ‘Arena Eventi’

INFO: 335 1360554 - www.sportexpoverona.it SCIENZE MOTORIE

26

Green Partner

Partner

Media Partner

www.sportdipiu.com Enti Sportivi verona


SPECIALE SPORT EXPO

DAL 2007 Sport Expo nasce nel 2007 dall’idea di Stefano Bianchini, presidente della FIPAV Verona e direttore della Fondazione Bentegodi. L’evento ha come target bambini dai 6 ai 14 anni e si presenta come una rassegna di discipline sportive tramite la partecipazione di diverse Federazioni e Società che ogni anno accorrono sempre più numerose. La prima edizione dell’evento ha visto il coinvolgimento di 9.000 bambini che si sono destreggiati tra una decina di sport con tornei ed esibizioni. Un buon esordio per la kermesse sportiva veronese, che fin dall’inizio si è proposta di valorizzare il binomio sport e giovani al fine di promuovere

la pratica sportiva come ottimo strumento di formazione e palestra di vita. Sulla base dell’esperienza maturata, le edizioni successive della manifestazione hanno riproposto l’iniziativa colmando le inevitabili e comprensibili lacune del primo anno, garantendo edizione dopo edizione continue novità.

I NUMERI Il successo dell’evento è sotto gli occhi di tutti: più di 15.000 ragazzi si sono lanciati tra ben 15 discipline sportive diverse nel 2008, passando a 27.000 con circa 30 discipline nell’edizione successiva, la terza, e arrivando nell’edizione 2010 a quota 32.000 ragazzi con ben 40 sport

www.sportdipiu.com

27


SPECIALE SPORT EXPO

presenti. Nella quinta edizione, quella del 2011, confermate le 40 discipline con un incremento sensibile del numero delle visite che hanno toccato oltre 38.000 presenze. La sesta edizione, quella dello scorso anno, ha visto superare il tetto dei 40.000 visitatori. Quest’anno si attendono circa 50.000 visitatori provenienti da tutto il Nord Italia.

I PARTNER Il coinvolgimento delle istituzioni, degli enti di promozione sportiva, delle federazioni e delle scuole continua ad essere quindi l’ingrediente fondamentale del successo di Sport Expo che diventa sempre più un punto di riferimento per la promozione sportiva anche a livello nazionale. è da ricordare che l’edizione 2011 è stata patrocinata dal Ministero della Gioventù, a testimonianza del valore acquisito da questa vera e proprio “festa dello sport per ragazzi”. Tornando all’edizione 2013, sempre molte (circa 40) le discipline sportive presenti, dalle più note alle meno conosciute, da quelle individuali a quelle di squadra. Il tutto sempre arricchito dalle varie iniziative volte a regalare a tutti i bambini dai 6 ai 14 anni la possibilità di affacciarsi ad una vetrina di sport diversi.

28

www.sportdipiu.com


verona: una cittĂ che fa la differenza


SPECIALE SPORT EXPO

Tutti gli sport per tutti i gusti di Davide Zonaro

Calcio, pallavolo, basket ma anche ginnastica artistica, ciclismo, tennis, scherma, piuttosto che le arti marziali, kite con simulazioni di kite surf, fresbee, tamburello, baseball con tunnel di battuta, e hockey.

Davvero tutto all’interno di questa fiera dinamica dove è possibile anche provare in prima persona gli sport e non semplicemente guardarli dall’esterno. Un’opportunità unica per conoscere e confrontare da vicino così tante discipline sportive, un evento unico in Italia nel suo genere. Grazie all’Ufficio Scolastico Provinciale di Verona anche molte scuole aderiscono all’iniziativa con il fine di utilizzare lo sport come mezzo per educare, una palestra di vita all’insegna dei valori sani. Un ruolo di primo piano è assunto anche da Scienze Motorie di Verona, che mette a disposizione i propri studenti e le proprie competenze per seguire da vicino i bambini che si affacciano a Sport Expo. Sarà una festa di grande sport, con un programma vasto e ricco di tornei, con gli sport suddivisi in aree tematiche. Centro nevralgico di Sport Expo 2013 sarà l’Arena Eventi dove si svolgeranno molti tornei e le principali attività sportive in programma. La Pallavolo sarà sempre protagonista con l’attesa Festa Provinciale Minivolley e avvincenti tornei con ben 50 squadre coinvolte. Anche l’area Basket sarà molto attiva con importanti novità quali una partita tra ragazzi in carrozzina e il Festa Basket in Rosa rivolto alle ragazze. Molto attiva anche l’area Calcio, con tornei FIGC e Luna Park con tiri al bersaglio e soccer golf, oltre che all’area arti marziali molto ricca con 10 discipline differenti. In evidenza anche la sezione atletica, che quest’anno organizzerà una gara di corsa coinvolgendo circa 1.000 piccoli podisti. Sport Expo è un evento reso possibile anche dal supporto di importanti Aziende che credono nei valori del progetto. Lidl Italia è oramai parte integrante di Sport Expo, confermandosi per il quinto anno consecutivo Presenter Partner dell’iniziativa, riconoscendosi nei valori quali salute, benessere e qualità della vita, propri anche della manifestazione. A fianco di Sport Expo 2013 ci saranno anche Ringo, Amia, Banca Popolare di Verona, Perfetti, Editrice Giochi e il media partner Nickelodeon, per dare il loro contributo ad un evento di successo. Inoltre anche Sportdipiù – quest’anno con la nuova veste grafica – rinnova la sua partnership con l’evento, confermandosi media partner ufficiale. Insomma, le premesse ci sono tutte per assistere, ma soprattutto vivere da vicino, una kermesse che riserverà tante sorprese ma anche tante piacevoli conferme. La Festa dello sport è pronta ad iniziare, tutti i ragazzi sono invitati!

INFO

30

www.sportdipiu.com

www.sportexpoverona.it


SPECIALE SPORT EXPO

L’INGRESSO è GRATUITO PER TUTTI!

www.sportdipiu.com

31


ARRAMPICATA a cura della Redazione

A Boscopark avventura e divertimento per tutti! Il parco-avventura si snoda all’interno di uno splendido bosco di faggi, carpini e abeti di 6.000 metri quadrati A pochi passi dal centro di Bosco Chiesanuova, Boscopark vi aspetta per una giornata all’insegna del divertimento e dell’avventura. Per tutti coloro che vogliono mettere alla prova il proprio coraggio e le proprie abilità, Boscopark mette a disposizione 6 percorsi di diverso livello con oltre 70 passaggi attrezzati adatti a persone di tutte le età ed a tutti i livelli di agilità; ponti tibetani, carrucole, passerelle sui tronchi, tunnel sospesi, liane, sono solo alcuni dei passaggi mozzafiato a disposizione dei temerari più o meno giovani. Tutto ciò avviene nella massima sicurezza, attrezzati con casco e imbragatura forniti all’ingresso del Parco e seguiti passo per passo da personale competente.

Il Parco rappresenta anche un’ottima proposta per uscite di gruppo: prezzi speciali sono riservati a grest e centri estivi, nonché a gruppi scout, scolaresche e aziende. Tramite il nostro sito web e la pagina dedicata su facebook è possibile avere tutte le informazioni sul parco e rimanere aggiornati sulle novità e le varie proposte ed eventi che verranno organizzati.

INFO www.boscopark.it info@boscopark.it Tel. 348 8984881 Cell. 349 0766915

32

www.sportdipiu.com



ARRAMPICATA di Michela Toninel

ANCHE ALL’APERTO L’attività può essere svolta sia su pareti naturali che in palestra

ARRAMPICATA SPORTIVA istruzioni per l’uso 34

www.sportdipiu.com


Ami “attacarti via”? Ti piace vivere la natura “adrenalinicamente”? Allora l’arrampicata potrebbe fare per te. Ecco alcune indicazioni per dove e come iniziare È lo sport che permette di salire su una superficie verticale senza l’aiuto di mezzi artificiali per la progressione per scopi agonistici o amatoriali. La sfida dell’arrampicata si compie nel superare i propri limiti fisici e mentali. La collaborazione è importante e si è sempre accompagnati da un’altra persona, entrambi legati da una corda che in caso di scivolamento o caduta sorregge e protegge la vita. Ne abbiamo parlato con Nicola Tondini di XMountain.

Dove? L’attività può essere svolta sia su pareti

naturali (roccia), lungo itinerari, in ambiente artificiale, tipo palestre, e anche su blocchi appositamente attrezzati.

Quando? Nelle strutture di arrampicata inter-

ne tutto l’anno, infatti i centri più moderni, come quelli di Verona, sono dotati di impianto di condizionamento o riscaldamento per avere sempre una temperature confortevole. Anche all’aria aperta si può arrampicare tutto l’anno, avendo l’attenzione di scegliere falesie esposte al sole in inverno e all’ombra in estate.

All’aperto cosa si può fare legato all’ar-

rampicata? Il gesto motorio di salire in alto lo si può sperimentare in altre attività: i sentieri attrezzati, o ferrate, sono percorsi alpinistici facilitati che, con un’adeguata istruzione, possono essere percorsi da adulti, famiglie, bambini, ragazzi. La montagna Veronese offre molto anche da questo punto di vista: 2 ferrate sul Monte Baldo e 3 sul Carega. Un altro modo divertente di arrampicare è quello giocare nei parchi avventura sugli alberi, come ad esempio il Bosco Park, un’esperienza divertente e alla portata di tutti.

A Verona

dove si può arrampicare? Nella nostra provincia ci sono quasi 30 falesie attrezzate. Le più frequentate sono: Alcenago (sopra il paese di Stallavena) in Val Pantena, Ceredo in Lessinia, le torri sotto Montecchio di Negrar, Ca’ Verde a Domegliara, Ceraino in Val D’adige (vicino a Caprino), Marciaga sul Lago di Garda e il Sengio Rosso sul Monte Baldo. Per la pratica indoor, a Verona a San Giovanni Lupatoto, c’è una tra le più importanti ed ampie strutture d’Italia: il King Rock, che offre varie possibilità per principianti e atleti, bambini piccoli o adulti di qualsiasi età, comprese classi di scuole primarie e secondarie.

Come è nata l’idea della palestra di

Verona? “L’idea di creare un centro di arrampicata sportiva nel cuore di Verona nasce dalla passione di un gruppo di persone e da una attenta analisi su questo sport e sul territorio veronese” spiega Nicola Tondini (guida alpina, socio della scuola XMountain, e ingegnere gestionale) che ha visto nascere questa realtà. A questo progetto hanno aderito 30 appassionati arrampicatori veronesi dando vita a Verona Climb Srl. La struttura King Rock offre svariati spazi: dal verticale allo strapiombante, dal facile al difficilissimo, adatti per tutte le età sia per corsi principianti che per allenamenti e prestazioni dei top climbers. Il centro è anche un punto di riferimento per importanti competizioni

www.sportdipiu.com

35


PATTINAGGIO di Stella Mazza

Cus Verona Pattinaggio nuovo anno, nuove vittorie La società cussina ottiene subito risultati prestigiosi con i suoi giovani pattinatori È cominciata alla grande la stagione sportiva della società di pattinaggio Cus Verona, con vittorie e soddisfazioni già alla prima gara. Il 23 e 24 febbraio scorso la società veronese ha portato in pista per i campionati provinciali di Federazione otto atlete cussine, cinque delle quali alla loro prima gara agonistica. Beda Giulia Petronela (classe 2005), alla sua prima esperienza in Federazione ha già fatto battere i cuori delle sue allenatrici conquistando nella categoria Giovanissimi A l’argento negli esercizi obbligatori, il bronzo nel libero e sempre il terzo posto in combinata. Michele Filipozzi (classe 2003), nuovo “acquisto” della società, con impegno e determinazione nella categoria Esordienti A maschile, si è meritato il primo posto sia negli esercizi obbligatori che nel libero e quindi anche in combinata. Nella categoria Esordienti regionali femminile (classe 2003), hanno debuttato negli esercizi obbligatori Elena Saccani, che ha conquistato con grande gioia e sorpresa delle allenatrici un meritatissimo sesto posto, Elisa Pagani (decima classificata), Arianna Rossettini (quattordicesima classificata) e Benedetta Rasconi 8quindicesima). Elisa Pagani ha poi affrontato anche gli esercizi liberi posizionandosi al sesto posto, migliorando nettamente il risultato del precedente anno. Nella categoria Allievi regionali femminile grande soddisfazione per Alice Antonini che, alla sua prima gara di obbligatori si è piazzata al quindicesimo posto, preceduta da Giulia Filipozzi, che ha partecipato anche alla specialità di libero migliorando di netto il risultato dell’anno scorso, posizionandosi al nono posto. Fiore all’occhiello è stata la conquista dell’argento del quartetto spettacolo “Bliss Art”, formato da Martina Maiutto, Elisa Petrini, Silvia Piazza e Martina Burato, ai campionati provinciali dei gruppi a cui hanno partecipato il 16 e 17 febbraio scorso.

36

www.sportdipiu.com

UNA SQUADRA FORTISSIMA Il Cus Verona è una delle realtà più attive per quanto riguarda il ‘baby pattinaggio’

“Siamo veramente fiere dei risultati ottenuti dalle nostre atlete in soli due mesi dall’inizio dell’anno”, commentano le allenatrici Stella Mazza, Silvia Piazza e Serena Mazza. “L’impegno e la costanza stanno finalmente dando i loro frutti. Siamo certe che questo è solo l’inizio di un brillante anno sportivo all’insegna di soddisfazioni, crescita interiore e, perché no, tante altre vittorie”. I prossimi appuntamenti saranno la prima tappa del Gran Prix giovani il 23 e 24 Marzo a Silea (Treviso) per Elisa Pagani e Beda Giulia Petronela, il trofeo internazionale dei gruppi spettacolo a Udine per il quartetto “Bliss Art” e la preparazione dei giochi giovanili (fase provinciale) organizzati con orgoglio dalla stessa Società Cus Verona Pattinaggio, che si svolgeranno il 25 e 26 Maggio al Centro Polisportivo Avesani. Complimenti quindi e un grande in bocca al lupo alle atlete e alla Società Cus Verona Pattinaggio!


Scopri tutti i prodotti che Volkswagen Financial Services ha ideato per te.

UN SECONDO

IN L’UOMO È IN GRADO DI ELABORARE SOLO SEI PAROLE. MA UN’IMMAGINE COMPLETA.

www.nuova-golf.it

Nuova Golf. L’infotaimnent nella sua massima espressione. Nuova gamma di sistemi di infotainment. Display touchscreen a colori da 5 a 8 pollici con sensori di prossimità che anticipano la funzione prescelta all’avvicinarsi della mano e comandi vocali. Interfaccia Bluetooth, AUX-IN e USB. Navigazione cartografica 3D. Nuova Golf, un unico obiettivo: adattarsi perfettamente alle esigenze di chi la guida.

Devi conoscere le persone per costruire la loro auto. Nuova Golf. Ancora da 17.800 euro.

Vicentini S.p.A. VERONA - Via Gardesane, 49 - Tel. 045/2085111 - USATO - Via Bresciana, 37 - Tel. 045/2085611 MANTOVA - Via Novellara,4 - Tel. 0376/391337 - LEGNAGO - Via Mantova, 1 - Tel. 0442/606400 vicentini.it

Prezzo riferito a Golf 1.2 TSI Trendline BlueMotion Technology 77 kW/105 CV (IPT escl.). La vettura raffigurata è puramente indicativa.

Valori massimi: consumo di carburante, ciclo comb. 5,3 l/100 km - CO2 123 g/km. www.sportdipiu.com

37


CICLISMO MASCHILE di Elena Bazzoni

Elia Viviani e un futuro targato Cannondale Procycling Piedi a terra, il ragazzo. Nonostante il successo, continua a volare basso. Basso, si, ma veloce, visto che gli appassionati si aspettano ancora grandi cose da lui. E pure il suo Team conta molto sul talento veronese… Rientrato da pochi giorni in Italia, reduce da un febbraio pieno zeppo di gare, un premio Cangrande che da non molto brilla nella sua casa, un’Olimpiade sulle spalle, duri allenamenti in vista di un marzo che lo attende carico e in formissima, Elia Viviani si racconta in previsione di nuovi banchi di prova. Elia Viviani è sempre più un ciclista di qualità: alimentazione e allenamento di un atleta del tuo livello? Nessuna dieta, solo una corretta alimentazione. La giornata inizia sempre con una colazione abbondante: in vista dell’allenamento è il pasto più importante. A pranzo generalmente carboidrati, quindi una pasta in bianco o al pomodoro, mentre per la cena alterno carni bianche, rosse o pesce, sempre accompagnati da verdure. L’alimentazione corretta è di fondamentale importanza per sostenere allenamenti giornalieri. Ogni giorno le ore in sella sono molte, e generalmente nell’arco di una settimana abbiamo un solo giorno di recupero. La Cannondale ProCycling è una squadra molto giovane, fresca, che guarda al futuro. Vero, fra compagni di squadra siamo quasi coetanei, vedi Sagan e Moser, quindi riesce facile fare gruppo anche al di fuori del contesto gara. Il tempo che si trascorre assieme è molto, e l’età ci unisce negli interessi, che spesso condividiamo. Non è inusuale trovarci a giocare alla playstation tutti assieme. Cosa ti ha insegnato correre con, e per, punte di diamante del calibro di Basso e Nibali? Ivan e Vincenzo hanno davvero molto da insegnare, non solo da un punto di vista professionale. Sanno essere due grandi uomini anche fuori prestazione, corridori nella vita di ogni giorno. Nibali ha un talento incredibile, Ivan invece è un ragazzo molto determinato.

38

www.sportdipiu.com

SEMPRE IN SELLA Elia Viviani è nato ad Isola della Scala il 7 febbraio 1989. Ha vinto un Campionato Europeo, 10 italiani e un Argento ai Mondiali su pista

Ora sta a noi fare nostro tutto quello che loro ci hanno insegnato. Uno sguardo al futuro: quali i tuoi prossimi obiettivi? Le classiche in calendario, in particolare la GandWevelgem, su cui punto molto. E poi la partecipazione al Giro d’Italia, dove non escludo di riuscire a portarmi a casa almeno una tappa. Alla luce di fatti di attualità e di polemiche che sempre più spesso si rincorrono, come nel caso


di Armstrong e Cipollini, qual è la tua posizione rispetto al doping? Io credo che la nuova generazione non abbia nulla a che fare con quanto accadeva dieci/quindici anni fa. Il ciclismo di oggi sta cambiando, ma quanto successo non può azzerare la sua memoria, può solo insegnarci che con fiducia dobbiamo smettere di giocare sporco, per tornare ad un ciclismo più pulito. Vuoi lanciare un messaggio, attraverso le nostre pagine, a tutti quei giovani ciclisti in erba che in

LADRI DI BICICLETTE

Credo che la nuova generazione non abbia nulla a che fare con quanto accadeva dieci/quindici anni fa. Il ciclismo di oggi sta cambiando, ma quanto successo non può azzerare la sua memoria

Il rifermento cinematografico è d’obbligo visto che Elia e i suoi compagni di Team, nel tondo, sono in compagnia di due star di Hollywood: Joe Mantegna e Shemar Moore, protagonisti della serie ‘Criminal Minds’

te vedono un idolo? Come sottrarsi? Il ciclismo è uno sport di fatica, di sudore, di delusioni e di vittorie. Valorizza le caratteristiche del singolo, ma incide altresì sul team. Lo sport in generale è un aiuto importante per la crescita dell’individuo, i valori che ne conseguono ci permettono di diventare uomini. Per la cronaca, gli ho strappato una promessa: quando sarà in zona vorrei fargli strada ma, credo d’aver esagerato: non mi rimarrà che stargli al gancio. Alla prossima, sempre che sopravviva all’ambiziosa avventura.

www.sportdipiu.com

39


TENNIS di Matteo Zanon

Divertirsi col tennis a Villafranca In Località Siena molte le attività distribuite su sei campi: due coperti e quattro all’aperto L’Asd Tennis Villafranca nasce nel lontano 1961, grazie alla costruzione di un campo all’interno del Castello Scaligero. Sin dai primi tempi, l’impegno è sempre stato quello di divulgare il gioco del tennis organizzando tornei e partecipando alle competizioni a squadre della Federazione (Fit). Dal 1988, con l’introduzione della scuola di addestramento (Sat), molti ragazzi si sono avvicinati al tennis grazie a questa attività didattica diretta dal maestro Salvatore Da Campo, che è tutt’ora il responsabile della scuola. Anche quest’anno, la scuola è attiva e presenta 64 ragazzi dai 5 ai 18 anni che durante la settimana si divertono giocando sui campi del circolo. Oltre al già citato maestro nazionale Da Campo, l’associazione dispone di altri quattro istruttori: Davide Garzotti istruttore di secondo grado, Matteo Zanon istruttore di primo grado, Cristian Previdi istruttore di primo grado e laureato ISEF e Giorgio De Togni istruttore di primo grado, preparatore atletico e laureato ISEF. La scuola (riconosciuta dalla Fit) cerca di offrire il massimo della qualità, in modo tale da consegnare ai ragazzi le nozioni che servono per imparare e migliorare il gioco del tennis. Il percorso formativo prevede la fase del Minitennis (apprendere giocando) per i bambini dai 5 ai 10 anni, la fase di perfezionamento (imparare ad allenarsi) per i ragazzi dai 10 ai 13 anni e infine la fase di specializzazione (allenarsi per competere) per i ragazzi dai 13 ai 18 anni. Sono presenti, inoltre, sei squadre giovanili impegnate nei vari campionati agonistici a squadre: Under 8, Under 10, Under 12, Under 14, D3 Femminile e D4 Maschile. In estate, la scuola tennis non va in vacanza: organizza per tutti i ragazzi esperti e non (dai 5 ai 18 anni), dal 10 giugno al 31

luglio i centri estivi dove oltre al tennis, i ragazzi si divertono con giochi e discipline sportive di vario genere grazie all’ampio spazio verde che offre la struttura del club. Durante l’anno scolastico vengono effettuati anche dei corsi con le scuole del Villafranchese, sia Medie che Superiori. Un’iniziativa che dà la possibilità ai ragazzi di provare una disciplina sportiva nuova durante le ore scolastiche e inoltre permette di far conoscere la struttura e il circolo. Oltre a quelle giovanili sono presenti anche altre squadre impegnate nei vari tornei agonistici di categoria: serie C Maschile, D1 Femminile, D3 Maschile. Il circolo conta attualmente 210 soci e da qualche mese presenta un nuovo direttivo con a capo Marco Borrelli (presidente) oltre ad altri sei componenti: Rossella Bettellini (vice presidente), Pino Cappelletti (segretario), Salvatore Da Campo e Alessandro Sganzerla (responsabili dell’attività sportiva e amatoriale) Raffaele Frusciante (direttore del circolo), Corrado Cordioli (responsabile delle comunicazioni con l’amministrazione comunale). Al centro del progetto ci sono due tornei che vengono svolti nell’arco della stagione: - Torneo di quarta categoria (ad aprile) - Prestigioso torneo nazionale di seconda categoria limitato al terzo gruppo (a giugno) Infine, troviamo altre attività ricreativo-sociali come “Pasquetta con noi” e il “Torneo sociale”che coinvolgonotutti i soci. Un insieme di attività che offrono ai soci la possibilità di divertirsi e di impiegare del tempo all’interno del circolo e dell’associazione.

INFO Tel. 045 7901966 Maestro Salvatore Da Campo - 366 1745633

40

www.sportdipiu.com


URO E 0 9,5 7 A* N A A D TTIM E S A

MAIN SPONSOR

Dal 10 giugno al 5 luglio 2013 in queste località: QUARTIERE BORGO MILANO - VR - Impianti Concordia Calcio QUARTIERE BORGO ROMA - VR - Impianti “Montresor” Alba Calcio QUARTIERE BORGO TRIESTE - VR - Impianti Atlas Calcio QUARTIERE SAN ZENO - VR - Impianti Crazy Colombo Calcio COLOGNA VENETA - VR - Impianti Cologna Veneta Calcio GARDA - VR - Impianti Calcio Garda LAZISE - VR - Impianti Lazise Calcio

LAVAGNO - VR - Impianti Scaligera Sport Club MALCESINE - VR - Impianti Malcesine Calcio MONTEFORTE - VR - Impianti Real Monteforte Calcio SANT’AMBROGIO DI V.LLA -VR - Impianti Ambrosiana Calcio VILLAFRANCA V.SE - VR - Impianti Villafranca Calcio PERGINE - TN - Impianti Fersina Calcio Lista completa delle località sul sito www.calciocamp.com

41 www.calciocamp.com - info-line 348 2227130 www.sportdipiu.com


SOPRANNOME

ANNO di NAScitA

POSTAZIONE DI GIOCO 01•BASKET FOOTBALL: PALLONE NORMALE 02•BASKET FOOTBALL: PALLONE TRAINGOLARE 03•TIRO DI PRECISIONE: PORTA GONFIABILE 04•CALCOLA LA POTENZA DEL TUO TIRO 05•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: PALLONE NORMALE 06•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: PALLONE TRIANGOLARE 07•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: CON OSTACOLO 08•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: DAL BIRILLO 09•PALLEGGI CON PALLONE NORMALE 10•PALLEGGI CON PALLONE TRIANGOLARE 11•PALLEGGI DI TESTA 12•TIRO DI PRECISIONE: PORTA CON RETE 13•COLPISCI LA TRAVERSA 14•ABBATTI 5 BARATTOLI CON 5 TIRI: PALLONE NORMALE 15•ABBATTI 5 BARATTOLI CON 5 TIRI: PALLONE TRIANGOLARE 16•TIRO A CUCCHIAIO: CENTRA I BIDONI 17•FOOTBALL AMERICANO: QUARTERBACK CENTRA IL BIDONE 18•BASEBALL: LANCIO AL BATTITORE 19•FOOTBALL AMERICANO: QUARTERBACK LANCIO AL RICEVITORE 20•LUNA PARK: COLPISCI I BERSAGLI 21•PALLEGGI CON ROTOLO DI CALZE 22•PALLEGGI CON PALLINA DA TENNIS 23•PALLEGGI CON LATTINA 24•GOLF FOOTBALL: PERCORSO SEMPLICE 25•GOLF FOOTBALL: PERCORSO AD OSTACOLI 26•BOWLING FOOTBALL: SEMPLICE 27•BOWLING FOOTBALL: CON OSTACOLO 28•DOPPIA SFIDA DRIBLING CON PALLONI TRAINGOLARI 29•30•MEGA PERCORSO MI COACH ADIDAS 31•32•33•CALCOLA LA TUA VELOCITA PALLA AL PIEDE CON MI COACH ADIDAS 34•SUPER DRIBLING A TEMPO CON PALLONE TRIANGOLARE 35•SUPER42 DRIBLING Awww.sportdipiu.com TEMPO CON PALLONE NORMALE

SEGNA QUI I TUOI PUNTEGGI 1

VINTE

2

3

PERSE

4

5

6


COME COMPILARE LA SCHEDA DI GIOCO. Indica un soprannome che ti permetta di distinuguerti in mezzo agli altri (ad esempio “Miglioz 03” o “ Gambo 99”) e l’anno di nascità. Annota i punteggi che otterrai nelle varie prove seguendo i regolamenti per ogni postazione di gioco. Potrai provare e riprovare tutte le volte che vuoi, scrivendo sulla scheda i punti, i tempi e i risultati che otterrai di volta in volta. Al termine consegna la scheda nell’urna che troverai all’uscità. Da mercoledi 20 marzo dalle ore 20 collegati a www.calciocamp.com e potrai controllare le classifiche dei punteggi di tutti i ragazzi partecipanti divise per età. Buon divertimento e GIOCA LEALE!! GIOCA LEALE. I punteggi ottenuti nelle varie postazioni di gioco non saranno controllati dai nostri addetti ma sarai tu ad annotare nella tua scheda personale i risultati effettivamente ed abilmente conquistati, rispettando il regolamento che troverai qui sotto. Hai tutto il tempo e il numero di tentativi che vuoi per provare a migliorare i tuoi risultati e quindi non assegnarti punteggi più alti di quelli che avrai effettivamente ottenuto perchè sarebbe scorretto, antisportivo e non ne avresti nessuna soddisfazione: ricorda che GIOCARE LEALE è importante e se tu stesso lo farai avrai la possibilità di richiedere questo comportamento ai tuoi amici avversari. Al termine della tua prova riposiziona i bersagli e i palloni per far giocare gli altri ragazzi. Buon divertimento e GIOCA LEALE!! REGOLAMENTO 1•BASKET FOOTBALL: PALLONE NORMALE. Hai disposizione 5 tiri con i piedi, tenendo il pallone in mano, dal punto stabilito, per riuscire ad insaccare il maggior numero di canestri possibili. Ogni canestro vale 2 punti ma se calci da dietro i birilli il canestro vale 4 punti. Esempio: 3 canestri da dietro i birilli gialli e 1 da dietro i birilli rossi = 2+2+2+4= 10 punti 2•BASKET FOOTBALL: PALLONE TRIANGOLARE. Hai disposizione 5 tiri con i piedi, tenendo il pallone in mano, dal punto stabilito, per riuscire ad insaccare il maggior numero di canestri possibili. Ogni canestro vale 2 punti ma se calci da dietro i birilli il canestro vale 4 punti. Esempio: 3 canestri da due punti e 1 da dietro i birilli rossi = 2+2+2+4= 10 punti. 3•TIRO DI PRECISIONE: PORTA GONFIABILE. Hai a disposizione 5 tiri per cercare di ottenere più punti possibili. Centrando i fori otterrai i punti corrispondentri: Incrocio dei pali di sx = 10 - Incrocio dei pali di dx = 8 - Angolo in basso a dx = 6 - Angolo in basso a sx = 4 - Centro alto = 2 - Centro basso = 1. Al termine della tua prova dovrai raccogliere i palloni e riposizionarli in ordine nel punto di di tiro per far giocare gli altri ragazzi. Esempio: Un incrocio dei pali di sx (10 punti) e un angolo basso a dx (6 punti ) = totale 16 punti. 4•CALCOLA LA POTENZA DEL TUO TIRO: Calcia il pallone più forte che puoi e vedrai sul display la velocità alla quale hai calciato. Esempio: Se vedrai sul display il numero 65 vorrà dire che hai calciato il pallone a 65KM all’ora e quindi dovrai segnare 65 come punteggio. 5•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: PALLONE NORMALE. Hai a disposizione tre tiri dal punto stabilito per abbattere più barattoli possibili. Se al primo tiro colpisci solamente quello rosso in alto otterrai 15 punti che è il massimo dei punti che si può ottenere (ma solo se colpisci al primo tiro esclusivamente quello rosso senza abbatterne nessun altro) e nn dovrai effettuare gli altri due tiri, altrimenti il tuo punteggio sarà dato semplicemente dal numero di barattoli abbattuti con i tre tiri. Esempio: se abbatti il barattolo rosso (solo quello rosso senza colpire gli altri barattoli)avrai 15 punti se invece abbatti 4 bidoni totali avrai realizzato 4 punti. 6•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: PALLONE TRIANGOLARE. Hai a disposizione tre tiri dal punto stabilito per abbattere più barattoli possibili. Se al primo tiro colpisci solamente quello rosso in alto otterrai 15 punti che è il massimo dei punti che si può ottenere (ma solo se colpisci al primo tiro esclusivamente quello rosso senza abbatterne nessun altro) e nn dovrai effettuare gli altri due tiri, altrimenti il tuo punteggio sarà dato semplicemente dal numero di barattoli abbattuti con i tre tiri. Esempio: se abbatti il barattolo rosso (solo quello rosso senza colpire gli altri barattoli)avrai 15 punti se invece abbatti 4 bidoni totali avrai realizzato 4 punti. 7•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: CON OSTACOLO. Hai a disposizione tre tiri dal punto stabilito per abbattere più barattoli possibili. Se al primo tiro colpisci solamente quello rosso in alto otterrai 15 punti che è il massimo dei punti che si può ottenere (ma solo se colpisci al primo tiro esclusivamente quello rosso senza abbatterne nessun altro) e nn dovrai effettuare gli altri due tiri, altrimenti il tuo punteggio sarà dato semplicemente dal numero di barattoli abbattuti con i tre tiri. Esempio: se abbatti il barattolo rosso (solo quello rosso senza colpire gli altri barattoli)avrai 15 punti se invece abbatti 4 bidoni totali avrai realizzato 4 punti. 8•ABBATTI 10 BARATTOLI CON 3 TIRI: DAL BIRILLO: Hai a disposizione tre tiri dal punto stabilito per abbattere più barattoli possibili. Se al primo tiro colpisci solamente quello rosso in alto otterrai 15 punti che è il massimo dei punti che si può ottenere (ma solo se colpisci al primo tiro esclusivamente quello rosso senza abbatterne nessun altro) e nn dovrai effettuare gli altri due tiri, altrimenti il tuo punteggio sarà dato semplicemente dal numero di barattoli abbattuti con i tre tiri. Esempio: se abbatti il barattolo rosso (solo quello rosso senza colpire gli altri barattoli)avrai 15 punti se invece abbatti 4 bidoni totali avrai realizzato 4 punti. 9•PALLEGGI CON PALLONE NORMALE. Hai a disposizione 60” (un minuto) per effettuare il maggior numero di palleggi possibili. Si inizia con il pallone tra le mani e il segnale di inizio e fine della prova saranno dati dal nostro addetto. Devi tener conto solo dei palleggi dal momento del via all’esatto momento dello stop. Considera un palleggio solo ogni tocco con qualsiasi parte del corpo che indirizza il pallone verso l’alto, anche di poco. Esempio: se al momento in cui il nostro addestto dirà “STOP” avrai effettuato 45 palleggi dovrai scrivere 45. 10•PALLEGGI CON PALLONE TRINGOLARE. Hai a disposizione 60” (un minuto) per effettuare il maggior numero di palleggi possibili. Si inizia con il pallone tra le mani e il segnale di inizio e fine della prova saranno dati dal nostro addetto. Devi tener conto solo dei palleggi dal momento del via all’esatto momento dello stop. Con sidera un palleggio solo ogni tocco con qualsiasi parte del corpo che indirizza il pallone verso l’alto, anche di poco. Esempio: se al momento in cui il nostro addestto dirà “STOP” avrai effettuato 45 palleggi dovrai scrivere 45. 11•PALLEGGI DI TESTA. Hai a disposizione 60” (un minuto) per effettuare il maggior numero di palleggi possibili di testa. Si inizia con il pallone tra le mani e il segnale di inizio e fine della prova saranno dati dal nostro addetto. Devi tener conto solo dei palleggi dal momento del via all’esatto momento dello stop. Considera un palleggio solo i tocchi con la testa che indirizzano il pallone verso l’alto, anche di poco. Esempio: se al momento in cui il nostro addestto dirà “STOP” avrai effettuato 45 palleggi dovrai scrivere 45. 12•TIRO DI PRECISIONE: PORTA CON RETE. Hai a disposizione 5 tiri per cercare di ottenere più punti possibili. Centrando i fori otterrai i punti corrispondentri: Incrocio dei pali di sx = 10 - Incrocio dei pali di dx = 8 - Angolo in basso a dx = 6 - Angolo in basso a sx = 4 - Centro alto = 2 - Centro basso = 1. Esempio: Un incrocio dei pali di sx (10 punti) e un angolo basso a dx (6 punti ) = totale 16 punti. 13 - COLPISCI LA TRAVERSA. Hai 5 tiri dal punto stabilito per colpire la traversa o i pali il maggior numero di volte possibile. La traversa vale 5 punti mentre i pali 2 punti. Esempio: se colpisci la traversa una volta e i pali due volte otterrai 5+2+2= 9 punti. 14•ABBATTI 5 BARATTOLI CON 5 TIRI: PALLONE NORMALE. Hai a disposizione 5 tiri dal punto stabilito per abbattere più barattoli possibili. Ogni barattolo abbattuto vale 3 punti. Esempio: se abbatti 3 barattoli avrai ottenuto 9 punti. 15•ABBATTI 5 BARATTOLI CON 5 TIRI: PALLONE TRIANGOLARE. Hai a disposizione 5 tiri dal punto stabilito per abbattere più barattoli possibili. Ogni barattolo abbattuto vale 3 punti. Esempio: se abbatti 3 barattoli avrai ottenuto 9 punti. 16•TIRO A CUCCHIAIO: CENTRA I BIDONI. Hai a disposizione 5 tiri dal punto stabilito per ottenere il maggior numero di centri possibili. Il bidone rosso vale 5 punti mentre tutti gli altri valgono sempre 1 punto. Esempio: Un centro in un bidone rosso (5 punti) + 2 centri negli altri bidoni (1 punto cad) = 7 punti da segnare sul tuo tabellino. 17•FOOTBALL AMERICANO: QUARTERBACK CENTRA IL BIDONE. Hai a disposizione 5 tiri dal punto stabilito per ottenere il maggior numero di centri possibili. Il bidone rosso vale 5 punti mentre tutti gli altri valgono sempre 1 punto. Esempio: Un centro in un bidone rosso (5 punti) + 2 centri negli altri bidoni (1 punto cad) = 7 punti da segnare sul tuo tabellino. 18•BASEBALL: LANCIO AL BATTITORE. Hai a disposizione 5 tiri per cercare di ottenere più punti possibili. Centrando i fori otterrai i punti corrispondentri: Incrocio dei pali di sx = 10 - Incrocio dei pali di dx = 8 - Angolo in basso a dx = 6 - Angolo in basso a sx = 4 - Centro alto = 2 - Centro basso = 1. Esempio: Un incrocio dei pali di sx (10 punti) e un angolo basso a dx (6 punti ) = totale 16 punti. 19•FOOTBALL AMERICANO: QUARTERBAK LANCIO AL RICEVITORE. Hai a disposizione 5 tiri per cercare di ottenere più punti possibili. Centrando i fori otterrai i punti corrispondentri: Incrocio dei pali di sx = 10 - Incrocio dei pali di dx = 8 - Angolo in basso a dx = 6 - Angolo in basso a sx = 4 - Centro alto = 2 - Centro basso = 1. Esempio: Un incrocio dei pali di sx (10 punti) e un angolo basso a dx (6 punti ) = totale 16 punti. 20•LUNA PARK: COLPISCI I BERSAGLI. Hai a disposizione 5 tiri per cercare di ottenere più punti possibili. Centrando i fori otterrai i punti corrispondentri: Incrocio dei pali di sx = 10 - Incrocio dei pali di dx = 8 - Angolo in basso a dx = 6 - Angolo in basso a sx = 4 - Centro alto = 2 - Centro basso = 1. Al termine della tua prova dovrai raccogliere i palloni e riposizionarli in ordine nel punto di di tiro per far giocare gli altri ragazzi. Esempio: Un incrocio dei pali di sx (10 punti) e un angolo basso a dx (6 punti ) = totale 16 punti. 21•PALLEGGI CON ROTOLO DI CALZE. Hai a disposizione 60” (un minuto) per effettuare il maggior numero di palleggi possibili. Si inizia con il rotolo di calze tra le mani e il segnale di inizio e fine della prova saranno dati dal nostro addetto. Devi tener conto solo dei palleggi dal momento del via all’esatto momento dello stop. Considera un palleggio solo ogni tocco con qualsiasi parte del corpo che indirizza il rotolo di calze verso l’alto, anche di poco. Esempio: se al momento in cui il nostro addestto dirà “STOP” avrai effettuato 45 palleggi dovrai scrivere 45. 22•PALLEGGI CON PALLINA DA TENNIS. Hai a disposizione 60” (un minuto) per effettuare il maggior numero di palleggi possibili. Si inizia con la pallina da tennis tra le mani e il segnale di inizio e fine della prova saranno dati dal nostro addetto. Devi tener conto solo dei palleggi dal momento del via all’esatto momento dello stop. Considera un palleggio solo ogni tocco con qualsiasi parte del corpo che indirizza la pallina da tennis verso l’alto, anche di poco. Esempio: se al momento in cui il nostro addestto dirà “STOP” avrai effettuato 45 palleggi dovrai scrivere 45. 23•PALLEGGI CON LATTINA. Hai a disposizione 60” (un minuto) per effettuare il maggior numero di palleggi possibili. Si inizia con la lattina tra le mani e il segnale di inizio e fine della prova saranno dati dal nostro addetto. Devi tener conto solo dei palleggi dal momento del via all’esatto momento dello stop. Considera un palleggio solo ogni tocco con qualsiasi parte del corpo che indirizza la lattina verso l’alto, anche di poco. Esempio: se al momento in cui il nostro addestto dirà “STOP” avrai effettuato 45 palleggi dovrai scrivere 45. 24•GOLF FOOTBALL: PERCORSO SEMPLICE Devi tentare di mettere il pallone in buca, nel minor numero di tiri possibili. Ogni tiro è da considerarsi un punto. Devi aspettare che il pallone sia fermo prima di effettuare il tiro successivo. Se entro 60” non sarai riuscito a mettere il pallone in buca dovrai lasciare il posto agli altri ragazzi e ritentare più tardi. Esempio: Se riuscirari a mettere la palla in buca con 6 tiri dovrai scrivere 6. 25•GOLF FOOTBALL: PERCORSO AD OSTACOLI. Devi tentare di mettere il pallone in buca, nel minor numero di tiri possibili. Ogni tiro è da considerarsi un punto. Devi aspettare che il pallone sia fermo prima di effettuare il tiro successivo. Se entro 60” non sarai riuscito a mettere il pallone in buca dovrai lasciare il posto agli altri ragazzi e ritentare più tardi. Esempio: Se riuscirari a mettere la palla in buca con 6 tiri dovrai scrivere 6. 26•BOWLING FOOTBALL SEMPLICE. Hai a disposizione due tiri per tentare di abbattere, battendo dal punto indicato, il maggior numero di birilli possibile. Prima di effettuare il secondo tiro dovrai aspettare che tutti i birilli si siano fermati. Esempio: Se abbatterai 8 birilli avrai ottenuto 8 punti. 27•BOWLING FOOTBALL CON OSTACOLO. Hai a disposizione due tiri per tentare di abbattere, battendo dal punto indicato, il maggior numero di birilli possibile. Prima di effettuare il secondo tiro dovrai aspettare che tutti i birilli si siano fermati. Esempio: Se abbatterai 8 birilli avrai ottenuto 8 punti. 28•DOPPIA SFIDA DRIBLING SFIDA CON PALLONE TRIANGOLARE. ORARI: SABATO E LUNEDI 8.30-13.00 - DOMENICA 8.30 -19.00. Parti al segnale del nostro addetto e tenta di effettuare il percorso dribling nel modo corretto, senza tagli o errori, nel minor tempo possibile, prima del tuo avversario. Vincerà chi metterai il pallone in rete nella mini-porta per primo. Se avrai tagliato o sbagliato termina pure la prova ma non ritenerla valida: dovrai ritenerla come una sconfitta anche se il tuo avversario sbaglia a sua volta. Prima di consegnare la scheda dovrai scrivere quante sfide hai vinto e quante perse. Esempio: Vinte 3 e perse 1. 29-30 - MEGA PERCORSO DRIBLING Mi Coach adidas. Aggancia il trasmettitore MiCoach adidas sui lacci della scarpa e lanciati, palla al piede, in un FANTASTICO PERCORSO creato per testare le tue doti e capacità. Al termine potrai valutare la tua prestazione consultando i risultati ottenuti che ti daranno, tempo della prova, velocità massima, velocità media e intensità. Ricorda...Lionel Messi corre a 27 KM all’ora...Tu saprai fare meglio? Esempio: se ti verrà comunicata una velocità massima di 25 KM all’ora scrivi 25. 31-32-33 - CALCOLA LA TUA VELOCITA’ PALLA AL PIEDE CON Mi-Coach adidas. Aggancia il trasmettitore Mi-Coach adidas sui lacci della scarpa e lanciati in uno sprint palla al piede per misurare la tua velocità massima. Lionel Messi corre a 27 KM all’ora...Tu saprai fare meglio? Esempio: se ti verrà comunicata una velocità di 25 KM all’ora scrivi 25. 34•SUPER DRIBLING A TEMPO LUNGO CON PALLONE NORMALE. Parti al segnale del nostro addetto e tenta di effettuare il percorso dribling nel modo corretto, senza tagli o errori, nel minor tempo possibile. Alla fine del percorso il tempo sarà fermato quando metterai il pallone in rete nella mini-porta. Se avrai tagliato o sbagliato termina pure la prova ma il tuo tempo non sarà valido ma potrai ritentare più tardi. Esempio: Se otterrai un tempo di 1’26” dovrai scrivere 1,26. 35•SUPER DRIBLING A TEMPO MEDIO CON PALLONE TRIANGOLARE. Parti al segnale del nostro addetto e tenta di effettuare il percorso dribling nel modo corretto, senza tagli o errori, nel minor tempo possibile. Alla fine del percorso il tempo sarà fermato quando metterai il pallone in rete nella mini-porta. Se avrai tagliato o sbagliato termina pure la prova ma il tuo tempo non sarà valido ma potrai ritentare più tardi. Esempio: Se otterrai un tempo di 1’26” dovrai scrivere 1,26

www.sportdipiu.com

43


main sponsor

44

www.sportdipiu.com


ATLETICA di Luca Mazzara

Fidal Verona un nuovo presidente per andare più veloci Con l’insediamento del neo presidente Stefano Stanzial inzia un nuovo corso che ha come obiettivo far crescere e diffondere l’atletica leggera specialmente tra i giovani L’hanno votato quasi tutti. Convinti che sia lui l’uomo giusto per guidare l’atletica veronese e riportare in alto un settore che tante soddisfazioni ha dato e può ancora dare allo sport scaligero. E’ stata un’approvazione quasi unanime quella che ha consegnato a Stefano Stanzial la presidenza del comitato provinciale della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Un vero e proprio plebiscito con quasi tutti i voti degli aventi diritto conquistati dall’ex atleta professionista veronese, che si è preso ben 797 voti su 913 ed ha già iniziato alla grande la sua nuova avventura per guidare la delegazione provinciale della Fidal per i prossimi quattro anni. Un garanzia per tutti vista l’esperienza da atleta ma soprattutto da tecnico e come organizzatore di grandi eventi che hanno portato Verona ad essere il centro di corse e manifestazioni podistiche di interesse nazionale. Qual è il primo pensiero da neo presidente? Va al gruppo di lavoro che si è creato e che è stato indispensabile per arrivare a questa elezione. C’era e c’è tanto entusiasmo, probabilmente la maggior parte delle persone l’ha capito; sicuramente aver preso tutti questi voti dà una grande carica ma anche una bella responsabilità nei confronti delle società veronesi e di tutti quelli che amano questo sport. Io devo e voglio essere il presidente di chiunque voglia darsi da fare per sostenere l’atletica di Verona e provincia. Il programma è interessante, da dove si inizia? Il primo punto è la necessità sia da parte mia che del nuovo direttivo di ascoltare le esigenze delle varie società e fare da contatto e punto di riferimento per le diverse realtà del territorio; ma anche saper farsi anche carico della denuncia della situazione

di scarsa manutenzione degli impianti dedicati a Verona e provincia, nelle sedi e con gli enti preposti. Per coordinare meglio l’attività della federazione proporrò che vengano individuati responsabili per i vari settori, sia per quello promozionale che riguarda le categorie esordienti, ragazzi e master, sia per il settore agonistico e per la formazione, mi riferisco all’aggiornamento continuo di tecnici dirigenti.

CHE NUMERI! La Fidal di Veorna conta un grande numero di tesserati, soprattutto in provincia

Spesso l’atletica fatica a “comunicare”… è uno degli aspetti da migliorare per primo, perché è innegabile che un buon lavoro deve anche poter essere divulgato e conosciuto, altrimenti perde gran parte della sua efficacia. E’ indispensabile promuovere un’ immagine positiva e va migliorata la comunicazione di Fidal Verona: nel nostro programma c’è quello di sviluppare un sito internet adeguato, ben organizzato ed aggiornato con gare, risultati e circolari, ed una rete di comunicazione diretta con le società di città e provincia e con i tesserati. Ci organizzeremo con un ufficio stampa che promuova le notizie dell’atletica e degli atleti veronesi ai vari media per riuscire a dedicare più spazio al nostro sport. Penso che sarà importante riuscire a trovare spazi televisivi e su altri media dedicati, la promozione di quanto viene fatto può aiutare la Fidal Verona oltre che a trovare nuovi appassionati, anche ad interessare aziende alla sponsorizzazione delle attività. Cosa si può dire della situazione attuale? Ci sono condizioni molto diverse: in provincia si viaggia veloci, società come Bovolone, Bussolengo e Valpolicella fanno registrare numeri elevati e grande interesse. La città invece è il punto critico su cui puntare l’attenzione, ci sono pochi ragazzini e praticanti e dovremo lavorare per reclutarne di nuovi, offrendo

www.sportdipiu.com

45


ATLETICA di Luca Mazzara

Fidal Verona un nuovo presidente per andare più veloci Con l’insediamento del neo presidente Stefano Stanzial inzia un nuovo corso che ha come obiettivo far crescere e diffondere l’atletica leggera specialmente tra i giovani L’hanno votato quasi tutti. Convinti che sia lui l’uomo giusto per guidare l’atletica veronese e riportare in alto un settore che tante soddisfazioni ha dato e può ancora dare allo sport scaligero. E’ stata un’approvazione quasi unanime quella che ha consegnato a Stefano Stanzial la presidenza del comitato provinciale della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Un vero e proprio plebiscito con quasi tutti i voti degli aventi diritto conquistati dall’ex atleta professionista veronese, che si è preso ben 797 voti su 913 ed ha già iniziato alla grande la sua nuova avventura per guidare la delegazione provinciale della Fidal per i prossimi quattro anni. Un garanzia per tutti vista l’esperienza da atleta ma soprattutto da tecnico e come organizzatore di grandi eventi che hanno portato Verona ad essere il centro di corse e manifestazioni podistiche di interesse nazionale. Qual è il primo pensiero da neo presidente? Va al gruppo di lavoro che si è creato e che è stato indispensabile per arrivare a questa elezione. C’era e c’è tanto entusiasmo, probabilmente la maggior parte delle persone l’ha capito; sicuramente aver preso tutti questi voti dà una grande carica ma anche una bella responsabilità nei confronti delle società veronesi e di tutti quelli che amano questo sport. Io devo e voglio essere il presidente di chiunque voglia darsi da fare per sostenere l’atletica di Verona e provincia. Il programma è interessante, da dove si inizia? Il primo punto è la necessità sia da parte mia che del nuovo direttivo di ascoltare le esigenze delle varie società e fare da contatto e punto di riferimento per le diverse realtà del territorio; ma anche saper farsi anche carico della denuncia della situazione di scarsa manutenzione degli impianti dedicati a

46

www.sportdipiu.com

Verona e provincia, nelle sedi e con gli enti preposti. Per coordinare meglio l’attività della federazione proporrò che vengano individuati responsabili per i vari settori, sia per quello promozionale che riguarda le categorie esordienti, ragazzi e master, sia per il settore agonistico e per la formazione, mi riferisco all’aggiornamento continuo di tecnici dirigenti.

CHE NUMERI! La Fidal di Veorna conta un grande numero di tesserati, soprattutto in provincia

Spesso l’atletica fatica a “comunicare”… è uno degli aspetti da migliorare per primo, perché è innegabile che un buon lavoro deve anche poter essere divulgato e conosciuto, altrimenti perde gran parte della sua efficacia. E’ indispensabile promuovere un’ immagine positiva e va migliorata la comunicazione di Fidal Verona: nel nostro programma c’è quello di sviluppare un sito internet adeguato, ben organizzato ed aggiornato con gare, risultati e circolari, ed una rete di comunicazione diretta con le società di città e provincia e con i tesserati. Ci organizzeremo con un ufficio stampa che promuova le notizie dell’atletica e degli atleti veronesi ai vari media per riuscire a dedicare più spazio al nostro sport. Penso che sarà importante riuscire a trovare spazi televisivi e su altri media dedicati, la promozione di quanto viene fatto può aiutare la Fidal Verona oltre che a trovare nuovi appassionati, anche ad interessare aziende alla sponsorizzazione delle attività. Cosa si può dire della situazione attuale? Ci sono condizioni molto diverse: in provincia si viaggia veloci, società come Bovolone, Bussolengo e Valpolicella fanno registrare numeri elevati e grande interesse. La città invece è il punto critico su cui puntare l’attenzione, ci sono pochi ragazzini e praticanti e dovremo lavorare per reclutarne di nuovi, offrendo però servizi adeguati. Intendo sia dal punto di vista


ATLETICA

delle strutture che di tecnici e istruttori qualificati. Nel nostro territorio ci sono tante persone capaci, dovremo utilizzarle e riuscire anche a far capire alla gente quanto importante sia l’atletica nello sviluppo motorio del bambino, a prescindere poi che continui con l’attività nell’atletica o in qualsiasi altro sport. è ovvio che bisognerà anche sistemare alcune strutture, ma bisogna anche creare la possibilità di farlo, fornendo numeri più importanti di quelli attuali. Altre proposte per il futuro? Dobbiamo puntare l’attenzione sul settore giovanile, che è la fucina dei campioni domani. Abbiamo in mente alcune iniziative per provare a rilanciarlo, come l’idea di

portare anche a Verona il progetto di alfabetizzazione motoria costruito dal Coni insieme al Miur, per poter poi potenziare i vivai delle società. è troppo importante spingere la presenza di tecnici o dirigenti alle gare studentesche per recuperare giovani per l’atletica, bisognerà poi ridurre le gare esordienti coinvolgendoli in attività più ludiche in particolare per le due categorie inferiori; per quanto riguarda gli esordienti A si dovrà passare quindi ad un approccio all’ attività specialistica.

INFO

fidalverona.blogspot.it

IDENTIKIT Stefano Stanzial è nato a Verona nel 1966, ed il suo primo tesseramento è all’età di 10 anni con l’Atletica Bentegodi. Diventa in seguito un atleta professionista presso le Fiamme Oro - Sezione Sci Nordico, dal 1984 al 1988. Vanta alcuni primati di grande valore nell’atletica leggera: 8’38” sui 3 mila metri, 14’58” sui 5 mila, 30’58” nei 10 mila, quindi i tempi di 1 ora 06’58” nella mezza maratona e di 2 ore 21’13” nella maratona.

è stato prima tecnico giovanile per l’U.S.Pindemonte, poi per l’Atletica Insieme. Dal 2007 è dirigente GaacVeronaMarathon, e oggi è anche il responsabile della gestione eventi per la Fondazione Bentegodi, organizzatore di VeronaMarathon, Giulietta & Romeo HalfMarathon, GardalandHalfMarathon, Verona Boscochiesanuova ed infine
ideatore del circuito Verona con la Corsa e dell’HalfMarathon Tour.

www.sportdipiu.com

47



BASKET di Andrea Etrari

Gli Amici del Basket segnano il punto più bello Grazie alla passione del presidente Achille De Angelis l’associazione diventa anche un veicolo per promuovere iniziative rivolte a chi è meno fortunato Compie quest’anno 7 anni l’associazione “Amici del Basket Verona”, fondata nel 2006 e presieduta da Achille De Angelis. Ma chi sono gli Amici del Basket? Sono persone che amano la pallacanestro: il loro intento è quello di diffonderla sempre di più e soprattutto farne conoscere le grandi qualità educative, sportive e spettacolari. In particolare, essendo un’associazione veronese, l’aspirazione è quella di rendere sempre più grande e più forte il movimento del basket a Verona, sia facilitando l’attività cestistica dei giovani ai vari livelli, sia organizzando manifestazioni o tornei di grande richiamo.

Il fiore all’occhiello degli Amici del Basket è l’ormai celebre torneo estivo “Quartieri e fair play a canestro”, giunto alla 7^ edizione: si tratta di un torneo aperto a tutti (maschi e femmine) e senza limiti di età, che si disputa su diversi playgrond della città. L’idea è nata proprio per valorizzare i campetti all’aperto di Verona e lo spirito è giocoforza quello da “playground”, cioè partite auto-arbitrate e all’insegna del fair play. Nelle passate edizioni il clou è stato, naturalmente, l’atto conclusivo del torneo e cioè le finali che hanno avuto come sede la suggestiva cornice di Piazza San Zeno.

Un’altra iniziativa portata a termine dagli operosi Amici del Basket è stata la realizzazione di un campo all’aperto a Gericho, in Palestina: grazie al lavoro di Achille De Angelis e di Paola Dalla Longa (ex giocatrice di serie A e della Nazionale), è stato possibile costruire un playground in una delle zone più difficili del Medio Oriente, dove mussulmani e cristiani hanno ora la possibilità di giocare a basket assieme. Da non dimenticare infine il premio consegnato a Dino Meneghin “primo grande amico del basket” e all’organizzazione del Galà del basket veronese. Ma non è finita qui, perché qualcosa “bolle in pentola” anche per questo duemilatredici: «Stiamo studiando un’iniziativa nel sociale per coinvolgere i meno fortunati – ci confida De Angelis – Queste persone possono essere aiutate anche attraverso la pallacanestro, sul modello di coach Marco Calamai e del suo “basket integrato”, che si occupa dei giovani con handicap psichici».

www.sportdipiu.com

49


BASKET di Andrea Etrari

Ferroli San Bonifacio dove il canestro sorride “Fare il meglio possibile” è il semplice ma efficace motto della società presieduta da Andrea Boschetti. I play off sono il presente. Il futuro? Tutto da costruire. Con intelligenza

50

www.sportdipiu.com


DREAM TEAM Leader della squadra allenata da Ugo Schiavo, a destra, è Andrea Camata, a centro pagina, che ha vestito per quattro anni la maglia della Scaligera giocando anche in Eurolega

San Bonifacio si conferma l’isola felice del basket: oltre alla Pregis, che milita nel campionato di A3 femminile, il fiore all’occhiello del capoluogo dell’est veronese è rappresentato dalla Ferroli, storica società che nel lontano 1976 sfiorò la promozione in A2, con in panchina Franco Giuliani (papà di Alessandro, attuale giemme della Tezenis). Oggi la Ferroli milita nel campionato di Divisione Nazionale C per il quarto anno consecutivo e ha già centrato, con due mesi di anticipo, la qualificazione ai play off: l’obiettivo ora è quello di conquistare il secondo posto nella regular season, dopo essere stata anche al comando della classifica del proprio girone. La società, presieduta da Andrea Boschetti (vice presidente Mario Poli) ha puntato su giocatori del territorio, con un occhio al budget, tra i più bassi del campionato. La continuità è assicurata dal coach Ugo Schiavo, all’undicesima stagione sulla panchina sambonifacese, e da Lorenzo Biasi, “bandiera” della squadra, pescato in Promozione da ragazzino, ed anche lui oltre i due lustri di militanza in maglia biancoazzurra. Il leader della squadra è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni: Andrea Camata, centro per quattro anni nella Scaligera Müller che giocò in Eurolega, ed anche ex nazionale (in maglia azzurra disputò gli Europei 2001). Miglior rimbalzista del campionato e primo nella valutazione, il gigante di San Donà di Piave (215 cm. di altezza per 132 kg. di peso) ha scelto di vivere nel veronese e, a quasi 40 anni, fa ancora la differenza. Sull’asse play-centro, la Ferroli si affida a Michele Pistorelli, regista fino in B2 con la Sanzeno, mentre gli esterni sono il 30enne Mattia

Zanini e Andrea Crestanello, classe ‘91, uscito dal vivaio di San Bonifacio come il capitano Matteo Maran, di un anno più giovane. A dare man forte a Camata nell’area colorata ci sono Cesare Monzardo, 24 anni, colognese che ha giocato nelle giovanili della Benetton vincendo uno scudetto Under 18, ed il vicentino Dario Mussolin, 30enne, unico non veronese della squadra. Il roster è completato da Gianmarco Pacione, 21 anni, play figlio di Marco, ex bomber del Verona e da molti anni team manager del Chievo. Il valore aggiunto della società sambonifacese è sicuramente il Palaferroli, il più grande impianto di tutta la provincia di Verona dopo il PalaOlimpia: realizzato dal main sponsor del club che poi lo ha donato all’amministrazione comunale, ha una capienza di 1300 posti a sedere ed è stato inaugurato nell’ottobre 2010. Oltre allo storico abbinamento con il colosso termomeccanico guidato dal cavalier Dante Ferroli, la Pallacanestro San Bonifacio può contare anche sul sostegno di Agsm, la grande multitutility veronese molto sensibile alle esigenze dello sport scaligero. La società ha investito anche sul settore giovanile e tutte le squadre, dall’Under 19 all’Under 14, sono in corsa per le final four provinciali. «L’obiettivo - spiega il presidente Andrea Boschetti - è di fare meglio possibile, rispettando rigorosamente i conti che in questo periodo non ci consentono di fare spese esagerate. E’ noto a tutti che la situazione è difficile, ma speriamo di riuscire a trovare ulteriore sostegno per continuare il nostro progetto e rafforzarlo».

www.sportdipiu.com

51


BASKET di Andrea Etrari

Brunico Camp il divertimento prima di tutto Il camp, diretto da Fabio Celebrano di Verona Basket, offre da 29 anni momenti indimenticabili a tanti giovani cestiti Ventinove anni di esperienza, basket, divertimento in una località ideale per clima, strutture sportive, organizzazione, accoglienza: sono gli “ingredienti” delle due settimane del 29° Brunico Camp 2013, organizzato da Verona Basket. Le proposte del camp diretto da Fabio Celebrano sono identiche, ma profondamente diverse, per soddisfare le esigenze dei bambini del Minibasket nel 1° turno e dei ragazzi del basket nel 2° turno. Due settimane di basket e divertimento, ma anche di “crescita personale”, insieme a vecchi e nuovi amici provenienti da diverse città del Nord Italia, seguiti dal uno Staff esperto, attento e disponibile, con la possibilità di utilizzare palestre tutte con parquet. Entriamo nel dettaglio dei due turni.

23 - 29 giugno: Minibasket Camp, dedicato ai “minibaskettari”, con tanto basket, ma anche roccia, arco, escursione, piscina, rafting, animazione, seguiti 24 ore su 24 da uno Staff di Istruttori Minibasket. Una settimana per vivere l’indimenticabile esperienza di soggiorno sportivo “fuori di casa” con tanti vecchi e nuovi amici di Verona e altre città del Nord Italia. 30 giugno - 6 luglio: Camp Tecnico dedicato ai ragazzi che vogliono tanto basket, tecnica individuale, gare e tornei individuali e di squadra ma anche gare sportive extra basket, piscina, rafting, seguiti da un capace ed esperto Staff di Settore Giovanile, coordinati da un coach professionista e con la possibilità di confrontarsi con un giocatore/dimostratore di serie A. A tutti i partecipanti: diploma e foto, gadget e premi per le varie gare ed il bellissimo kit Campers (completo da allenamento, zainetto, cappellino, t-shirt).

INFO www.brunicocamp.it info@brunicocamp.it

52

www.sportdipiu.com


E-Time s.r.l. Vicolo Ghiaia, 7 - 37122 Verona tel. +39 045 8014185 – www.e-time.it

Progettazione Sviluppo Integrazione

Studio, Ricerca Sviluppo Open Source

Servizi Outsourcing

Consulenza


WINDSURF di Alberto Fabbri

Le regole essenziali per divertirsi facendo windsurf Tre regole per avvicinarsi col giusto spirito allo sport della ‘tavola velata’

La prima impressione è quella che conta. Questo detto vale anche per il windsurf. Mettiti quindi nelle migliori condizioni possibili, perché al primo approccio ne seguiranno altri. In questa fase, il materiale a tua disposizione riveste un’importanza fondamentale. Può far crescere in te la voglia di continuare o quella di smettere immediatamente! Capita di frequente di vedere ragazze che apprendono i primi rudimenti del windsurf utilizzando l’attrezzatura del fratello o dell’amico. Dopo goffi tentativi si arrendono, convinte di non abbastanza forza per questo sport. Sbagliato! Possono imparare anche i bambini di 5 o 6 anni. Ognuno però deve provare con un attrezzatura adatta al proprio peso e alla propria forza. Anche la muta e il salvagente devono essere della taglia giusta. Soffrire il freddo e avere paura di cadere in acqua influisce negativamente sulle nostre prestazioni. Se il primo approccio avviene in un centro specializzato, il problema ovviamente non si pone. Ma se decidi di provare con l’attrezzatura di un amico, ricordati sempre: tavola grande e vela piccola.

54

www.sportdipiu.com

1


2

Non avere problemi di equilibrio e non faticare nel sollevare la vela dall’acqua ti permetterà di concentrarti meglio sulle manovre da effettuare. Orientati su una tavola lunga 330 centimetri. E ricordati che la vela come caratteristiche deve avere la leggerezza e la maneggevolezza. Non tutte le attrezzature, anche se di egual misura, sono adatte

ai principianti. Il luogo ideale per iniziare è sicuramente un bacino riparato, uno specchio d’acqua calmo, esposto a un vento regolare. Possibilmente entrate in acqua quando il vento soffia da destra o da sinistra rispetto la costa (traverso) o di fronte a te, questo ti permette di tornare con più facilità al punto di partenza.

3 VOLO SICURO Una corretta preparazione fisica e il rispetto di alcune semplici regole permettono di divertirsi in assoluta sicurezza

La sicurezza del tuo ritorno deve essere la prima preoccupazione prima di entra in acqua. Non navigare mai con il vento che soffia da terra, il vento e le onde crescono al largo potresti avere difficolta a rientrare. Considera sempre prima di navigare che non sei da solo in acqua ed esistono tanti reali pericoli, scogli, imbarcazioni, correnti ecc ecc. Evita di provare a uscire nelle zone riservate ai bagnanti e nelle vicinanze dei porti. Comunque sia è buona regola affidarsi a professionisti del settore e dopo aver seguito questi piccoli preziosi consigli sarete pronti a cavalcare le onde più grandi e sono sicuro che vi innamorerete di questo meraviglioso e adrenalinico sport!

Vi aspetto per la prima lezione, ci si vede in acqua. Aloha!

www.sportdipiu.com

55


MEDICINA DELLO SPORT di Giorgio Pasetto

Lower Crossed Syndrome

sindrome della catena muscolare inferiore

IN SINTESI La Lower Crossed Syndrome rappresenta un gruppo di muscoli deboli combinato con un gruppo di muscoli iperattivi o accorciati (contratti)

La scarsa mobilità articolare porta a squilibri muscolari per tre ragioni fondamentali: 1) Inibizione reciproca - È la risposta neuromuscolare che accade quando un muscolo teso riduce l’impulso nervoso verso il suo antagonista funzionale. Questo efffetto conduce gradualmente a modelli di compensazione e a probabili alterazioni; 2) Dominio sinergico - È la risposta neuromuscolare che avviene quando i muscoli sinergici, stabilizzatori e neutralizzatori si fanno carico del lavoro dei muscoli principali deboli o inibiti; 3) Inibizione artrocinetica - È l’effetto neuromuscolare che avviene quando un muscolo è inibito da qualche disfunzione delle articolazioni o delle capsule articolari.

crea nella zona lombare uno schema prevedibile di movimento che sarà causa di problemi articolari. (Janda V.) Quando un muscolo è contratto o accorciato per un periodo prolungato provoca di riflesso una inibizione o un indebolimento dei muscoli del lato opposto (inibizione reciproca). Per fare un esempio pratico, se una persona rimane otto ore seduta tutti i giorni su una scrivania, gradualmente i flessori dell’anca (ileopsoas) si accorceranno, il sistema nervoso automaticamente spegnerà gli impulsi sui glutei ed andrà ad inibire la muscolatura. I glutei così di conseguenza non lavoreranno in maniera idonea e di conseguenza il SNC demanderà il compito ai muscoli sinergici come gli ischiocrurali e quelli della zona lombare (erettori del rachide) per aiutare i glutei nella estensione dell’anca. In sintesi si andranno a creare degli schemi motori non idonei. Il modello muscolare più comunemente osservato da Janda ha preso il nome della sindrome della catena muscolare inferiore. Questa sindrome rappresenta la combinazione dell’accorciamento dei flessori dell’anca, dei muscoli lombari, associato ad addominali e glutei deboli. Questa situazione porta ad una iperlordosi lombare, ipotonia addominale, glutei “appiattiti” e ipotrofici e il conseguente dolore lombare.

SQUILIBRI MUSCOLARI Gli squilibri muscolari sono prevalentemente causati da uno stile di vita sedentario che determina una mancanza di varietà di movimenti o da prolungate posture statiche o stressanti (banalmente troppo tempo passato seduti, in piedi o per aver camminato a lungo su superfici lineari). Queste situazioni conducono a muscoli tonici accorciati e a indebolimento e inibizione dei muscoli fasici. Il riflesso neuromotorio di accorciamento di un muscolo (ileopsoas) porta alla inibizione neuromotoria dei muscoli antagonisti (grande gluteo).

MUSCOLI ACCORCIATI E CONTRATTI Ileopsoas, erettori del rachide lombare, tensore della fascia lata, quadrato dei lombi.

LOWER CROSSED SYNDROME La Lower Crossed Syndrome rappresenta un gruppo di muscoli deboli combinato con un gruppo di muscoli iperattivi o accorciati (contratti). Questa situazione

56

www.sportdipiu.com

MUSCOLI DEBOLI Grande gluteo, retti addominali, medio gluteo. Giorgio Pasetto Dottore in scienze motorie Dottore in osteopatia

INFO www.centrobernstein.it www.giorgiopasetto.it gpasetto@centrobernstein.it Tel. 045 8300454



FOOTBALL AMERICANO di Alberto Cristani

Mastini Verona vamos a ganar! La società della famiglia De Martin si presentano ai nastri di partenza del campionato 2013 più agguerriti che mai. Conosciamo dalle parole dell’head coach Michele gli obiettivi stagionali del “Bau-boys” Michele, da dove iniziare se non dal numero 7... Beh, direi che per me è un numero magico… il numero che ho portato sulla maglia per tanti anni nella mia carriera da quarterback a Verona e ai Frogs nella stagione 1997. Un numero che mi ha sempre portato fortuna anche nella vita extra sportiva e che spero possa continuare a farlo anche in questa imminente stagione che mi vede, così per fatalità del caso, a capo dei miei Mastini. Quest’anno grandi novità per quanto riguarda lo staff tecnico. La società ha lavorato molto bene in off season con l’acquisizione di un offensive coordinator importante come Umberto Maggini. Umberto la scorsa stagione ha lavorato in serie A1 con i Giants Bolzano, sfiorando il Super Bowl. Nonostante ciò lui ha sposato il progetto Mastini scegliendoci per costruire insieme qualcosa di importante. Davide Imperato “offensive quality coach” e Gianluca Ottenio, per la difesa, completano il trio di tecnici altamente preparati che ci potranno fare il salto di qualità. In veste di head coach posso davvero considerarmi fortunato per la qualità e la passione di un gruppo di tecnici che si completa con i veterani Emanuele Santini, Luca Massella e Fabio Sebastiani.

AMERICAN STYLE Parte integrante dello spettacolo dei Mastini Veorna sono le cheerleaders dirette da Cecilia Quarella

58

www.sportdipiu.com

Per quanto riguarda il roster players cosa ci puoi dire? Il buon lavoro che la società ha fatto in questi anni ha fatto si che molti giocatori di città vicine si avvicinassero alla nostra squadra. Abbiamo così inserito in un roster già molto valido, giocatori di altissimo livello provenienti da Padova, Brescia e Reggio Emilia. Una squadra che sfiora ormai le cinquanta unità, con individualità importanti e con uno spirito di gruppo fantastico che lascia trapelare sensazioni davvero positive.


premiandoci per gli sforzi fatti in questi sette anni di storia gialloblù. Prima squadra ma non solo: grandi soddisfazioni, anche a tinte “azzurre” sono arrivate dalle giovanili. Sono arrivate due nuove maglie azzurre, che portano a quattro il palmare, dopo quelle di Marcello Mutascio e Roberto Sebastiani arrivate nel 2009 e 2010. Filippo Tomelleri, free safety (ultimo baluardo difensivo per intenderci) ed Elia Viviani, defensive tackle, sono infatti stati convocati nella nazionale italiana Under 19 per le qualificazioni valide per i campionati europei di categoria. Una grande soddisfazione per il coaching staff perché ambedue nati sportivamente nel nostro vivaio, acquisendo tra l’altro esperienze in squadra senior nelle ultime due stagioni nonostante la giovane età. Michele, non ti chiediamo pronostici ma cosa ti senti di garantire ai tifosi - e in generale allo sport veronese - in merito ala campionato 2013? Lo scorso campionato play off sfuggiti per un soffio: dalle ceneri di questa delusione state costruendo un nuovo progetto... Diciamo che è stata una bellissima stagione quella dello scorso anno. I play off non sono voluti arrivare. La delusione c’è stata, ma la sensazione che abbiamo avuto è quella che forse non era ancora il momento per il grande salto. Arrivare ai play off dopo una lunga regular season con le pile scariche può far più male che bene. La delusione è servita a tutti noi, e ai ragazzi principalmente, per credere ancor di più in questa stagione 2013, come quella giusta. Importanti sono stati gli attestati di stima e di partecipazione da parte di sponsor e non solo. Insomma il progetto Mastini funziona, alla grande. Sicuramente! AGSM è già da quattro stagioni al nostro fianco come main sponsor, e gli altri partner come Dimex, Melegatti, BCC Valpolicella Benaco Banca, Vecchini, Macpresse Europa, Spinetta & Partners continuano a supportare il nostro progetto. La FIDAF, la federazione italiana di american football ci ha poi recentemente inviato attestati di stima che ci hanno riempito di orgoglio. Per una società giovane come i Mastini sentirsi valutare dalla federazione tra le prime dieci società d’Italia, in termini di organizzazione e promozione, ci ha fatto un immenso piacere,

OGNI MALEDETTA DOMENICA La formazione gialloblu, in sette anni di attività, ha fatto passo da gigante diventando un esempio a livello nazionale

Sono molto sereno, perché sono convinto che sia stato fatto un grande lavoro. I ragazzi si sono presto adeguati ai nuovi sistemi di gioco e hanno capito l’importanza degli sforzi fatti dalla società per poter permettere loro di diventare dei buoni giocatori di football. La squadra c’è, supportata da un gruppo fantastico. Il lavoro paga sempre e sono convinto che i sacrifici fatti dalla dirigenza, dallo staff e dai ragazzi in questi sei mesi di preparazione a questo campionato, portino sicuramente ottimi risultati. Gli addetti ai lavori ci inseriscono tra le favorite del campionato, ma le partite dovremo vincerle sul campo, una dopo l’altra, con la convinzione di essere una squadra con tutte le carte in regola per farlo.

www.sportdipiu.com

59


RUGBY di Dino Guerrini

foto Mauri (per Cus Verona)

Con Cus Verona e Valpolicella il rugby veronese vola Analizziamo il magic moment delle due principali squadre veronesi, in lotta per le prime posizioni nei campionati di serie A1 e A2

Franklin&Marshall Cus Verona Squadra rivoluzionata sia negli interpreti in campo (i giocatori), sia nei suoi direttori (lo staff tecnico), eppure nessun contraccolpo sportivo, anzi. La Franklin&Marshall Cus Verona si gode il suo anno di gloria con un terzo posto in classifica nel campionato di serie A1 e serie possibilità di disputare i playoff per la promozione in Eccellenza. Quella che fino a poco tempo fa era la provincia veneta più povera dal punto di vista rugbystico, ora comincia a fare la voce grossa. “Noi andiamo avanti per piccoli passi – commenta Mirco Bresciani, tecnico della F&M Cus Verona – una partita alla volta, perché scivolare è facilissimo. È una lotta tra quattro squadre per conquistarsi i primi tre posti in classifica che valgono l’accesso ai playoff. Eravamo partiti per salvarci, ma siamo stati bravi a crescere in allenamento e in partita”. La Franklin&Marshall potrà contare sul fattore campo nei due scontri diretti al vertice. “Contro Capitolina e Lyons Piacenza giocheremo in casa – conferma Bresciani – e dovremo essere bravi a sfruttare il fattore campo. Allo stesso modo, però, dovremo fare bene anche nelle partite che precederanno queste sfide. La classifica è molto corta, ce la giocheremo fino alla fine”.

TUTTI CASA E RUGBY Franklin&Marshall punta molto sul pubblico e sul fattore campo per ottenere i risultati che le servono

60

www.sportdipiu.com


A SAN PIETRO SI PENSA IN GRANDE A stagione inoltrata, possibilità di promozione in A1 intatte per la compagine del Santamargherita Valpolicella

Santamargherita Valpolicella Se c’è una squadra rivelazione del campionato di serie A2, questa è il Santamargherita Valpolicella. Terzo posto in classifica (che potrebbe diventare secondo tra poche settimane) e possibilità di promozione in A1 ad un passo. I risultati parlano chiaro: dopo le prime tre sconfitte a inizio campionato, a San Pietro in Cariano sono arrivate dieci vittorie. Risultati ottenuti con un gruppo di ragazzi prodotti dal vivaio del Valpolicella, che ormai giocano insieme da cinque anni. “La scorsa estate abbiamo costruito una squadra con l’obiettivo di salvarci – rivela Sergio Ruzzenente, presidente del Santamargherita Valpolicella – e ai nostri giovani abbiamo affiancato due giocatori uruguayani per completare la rosa. Nessuno di noi si aspettava un cammino di questo genere, adesso possiamo giocarci la possibilità della promozione”. Ci va più cauto coach Alessandro Zanella: “Non voglio illudermi – commenta il tecnico – ma i ragazzi che ho a disposizione mi stanno mostrando una dedizione e uno spirito di sacrificio che potrebbero portarci alla serie A1”. L’anno prossimo si potrebbe profilare un derby con i cugini della Franklin&Marshall in A1. “Sarebbe una bella sfida – commenta Ruzzenente – perché tra di noi c’è una sana rivalità sportiva”.

www.sportdipiu.com

61


HOCKEY IN LINEA di Emanuele Pezzo

Sorci Verdi un sogno è diventato realtà! La società di hockey in linea del Cus Verona raggiunge incredibilmente, ma meritatamente, la serie A1. Un traguardo raggiunto grazie ad un giusto mix tra giocatori esperti e giovani talentuosi

UNO PER TUTTI TUTTI PER UNO Il mix tra giovani ed esperti ha reso possibile il raggiungimento di un sogno chiamato Serie A

Sembra non finire più il momento d’oro dei Sorci Verdi: la formazione di hockey in linea del CUS Verona, alla prima stagione in serie A2, ha subito conquistato la promozione nella massima divisione nazionale. Un incredibile doppio salto di categoria, totalmente impensabile soltanto un anno fa, quando i Sorci sgomitavano negli infuocati gironi interregionali della serie B. Da metà degli anni Novanta la squadra del presidente Dario Perusi è una delle due realtà veronesi (l’altra è il Montorio Bludogs) a praticare questa disciplina, relativamente recente su questa sponda dell’Atlantico. L’hockey in linea infatti, sviluppatosi negli Stati Uniti come propaggine di quello a rotelle, soltanto negli ultimi vent’anni si è affacciato in Europa. Mutuate molte regole dalla più famosa variante su ghiaccio per coglierne appieno la spettacolarità e differenziandosi

62

www.sportdipiu.com

per l’assenza di contatto fisico volontario, attualmente la Federazione Italiana Hockey Pista e la Lega deputata organizzano campionati di serie A1, A2 e B. E ci sono anche altre divisioni amatoriali. L’exploit dei Sorci Verdi è tutto tranne che casuale. L’associazione veronese infatti sta cogliendo i frutti del progetto partito qualche stagione fa con l’ingaggio del tecnico Ion Zaharia. L’allenatore romeno, exolimpionico su ghiaccio, ha preso in mano le squadre giovanili e la Prima squadra in un disegno di crescita centrato sui giovani atleti di casa propria. Già nel maggio 2011 è arrivato un risultato notevole, con la squadra Under 20 qualificata alle finali nazionali e ad un soffio dalle migliori quattro d’Italia. A giugno la prima squadra, in cui militano tanti di quei ragazzi, è


riuscita nell’impresa solo sfiorata nelle annate precedenti. Un’entusiasmante stagione regolare ha portato i Sorci al secondo posto nel proprio girone di serie B. Il piazzamento, al termine di un’indicibile serie di vicissitudini federali, è valso ai veronesi la meritata promozione in A2, massimo risultato storico del club. Una saggia campagna di rafforzamento ha fatto il resto: partendo con l’obiettivo salvezza, il mix di giovani della propria “cantera” e giocatori esperti ha invece da subito messo i Sorci, pur con modeste risorse, in condizione di dare filo da torcere alle favorite per la salita in A1. Giusto per confermare che, sebbene qualche innesto fosse necessario, gran parte di questi risultati il club di Perusi se li è costruiti con le proprie mani.

www.sportdipiu.com

63


HOCKEY SU PRATO di Mirko Simonaio

A Verona ci sarà un futuro anche per l’hockey su prato Su questo numero di SD+ siamo andati alla ricerca del significato della parola hockey cercando di capire anche quali siano le origini di questo sport del quale vi abbiamo parlato ormai in più riprese. Scoprendo che...

ALLA SCOPERTA DELL’HOCKEY L’origine del termine “hockey” risulta essere incerta, così come lo sono il luogo e la data di nascita. Nel 1527 in Irlanda a Galway nello statuto cittadino è presente la pratica di un gioco dal nome simile (“hockie”), ma si trattava di una versione antica dello sport chiamato in hurling o hurley. Solamente nel 1838 il termine hockey venne utilizzato per indicare lo sport moderno. Riguardo all’etimologia di questo termine esistono diverse ipotesi, ma le più accreditate sono due. Secondo la prima, “hockey” deriverebbe da “hook”, che significa “gancio” nell’inglese moderno. Per la seconda, invece, “hockey” deriverebbe dall’antico francese “hoquet” che significa “bastone di legno ricurvo” o “bastone del pastore”. La forma del bastone e della pipa (la parte terminale, con la quale si colpisce la palla) hanno quindi determinato il nome di

64

www.sportdipiu.com

questo sport. I bastoni sono storicamente costituiti da legno, ma oggi si trovano anche in composito (generalmente combinazioni di fibra di vetro e fibra di carbonio). La palla regolamentare ha una forma sferica e una superficie liscia, anche se spesso può presentare delle rientranze per ridurre i fenomeni di aquaplaning che possono avvenire su campi sintetici saturi d’acqua. Deve essere dura e può essere realizzata con qualsiasi materiale (generalmente di plastica). Deve essere di colore bianco, o comunque di un colore che contrasti con la superficie di gioco.La circonferenza è di circa 230 mm e il suo peso è di circa 160 g. Esistono anche una serie di giochi che derivano dall’hockey e sono: Bandy: giocato su ghiaccio con una

palla, su un campo delle dimensioni di quello da calcio, tipicamente all’aperto. Unihockey o Floorball: viene giocato nei palazzetti dello sport. Hockey in line: variante dell’hockey su ghiaccio giocata su cemento o asfalto con dei pattini in linea. Streethockey: altra variante dell’hockey su ghiaccio, giocata lontano dal ghiaccio. Hockey subacqueo: giocato sul fondo di una piscina. Sledge hockey: specialità paralimpica giocata su slitte. Indoor hockey: giocato su un campo di pallamano (parquet o linoleum)con sponde laterali in legno da due squadre di 6 giocatori. Broomball: giocato su un campo ghiacciato, ma senza pattini e con un attrezzo simile a una scopa.


Ok per lA DISCIPLINA aNCHE A Verona Negli uffici comunali di Piazza Bra a Verona si stringe un accordo importante tra l’assessore allo Sport Marco Giorlo e il consigliere federale Marco Saviatesta. L’assessore si impegna a trovare gli spazi per portare a Verona l’hockey su prato e il consigliere Saviatesta forte della sua esperienza trentennale, si impegna a dare forza e sostanza alla neonata Hockey school Verona e di creare i presupposti per avere presto una società che militi nella massima divisione. Queste le parole dell’assessore Giorlo: “Verona è una città che vanta nei massimi campionati di varie discipline la presenza di almeno una società. Penso a calcio, pallavolo, basket, calcio femminile, calcio a 5, hockey su pista, rugby e mi auguro possa vantare presto di averne una anche nell’hockey su prato”.

INFO I lettori di SportdiPiù potranno iscriversi o iscrivere i propri figli all’Hockey School Verona chiamando al 347 9353034

L’assessore Giorlo e il consigliere Saviatesta non hanno dubbi: il progetto Hockey School Verona va supportato

e k yn c o h

el

Il consigliere federale Saviatesta ha aggiunto: “Sono davvero onorato di poter cominciare questa avventura in Veneto nella città di Verona a me cara visto che sono originario di Villafranca. Mi auguro di poter accorciare i tempi trovando presto altri collaboratori validi e sponsor adeguati visto e considerato che i tempi di realizzazione del progetto si dilatano se vengono a mancare i fondi. Nelle scuole dove già è avviata l’attività dell’hockey, all’elementare Dall’Oca e alle medie e superiori Don Mazza l’entusiasmo dei ragazzi e delle ragazze ci fa ben sperare per l’avvio di un promettente settore giovanile”. I due hanno dialogato toccando vari temi sportivi senza tralasciare l’attenzione per lo sport femminile e per i disabili visto e considerato che Saviatesta nella Federazione Hockey Italia si occupa anche del settore disabili e che nel 2011 la Nazionale italiana da lui accompagnata ha vinto il titolo europeo.In merito a questo l’assessore Marco Giorlo ha sottolineato che presto il Comune di Verona realizzerà nella terza circoscrizione il polo sportivo per disabili, una struttura che porterà Verona all’avanguardia in Italia.

TUTTO OK PER L’HOCKEY

FEDERAZ

IONE ITA

HOCKEYLIANA www.sportdipiu.com

65


EQUITAZIONE di Alessio Faccincani

Silvia Ciarocchi l’amazzone veronese che sogna Rio Passione e determinazione hanno fatto di Silvia Ciarocchi una delle atlete più forti nel panorama equestre nazionale ed internazionale. Obiettivo? Le Paralimpiadi del 2016 Aggredisce l’orizzonte Silvia Ciarrocchi. Sulla sella ha trovato il proprio habitat naturale. Il luogo dove i sogni diventano realtà. Il luogo dove le storie si possono riscrivere. Anche quando sono presenti alcune evidenti difficoltà. “La mia storia insegna anche questo - si confessa l’amazzone Silvia Ciarrocchi -.Io sapevo che, prima o poi, sarei salita su un cavallo ed avrei iniziato a gareggiare. Era una convinzione ferrea, nonostante alcune mie problematiche fisiche”. Sapeva già tutto la ventisettenne Silvia Ciarrocchi, residente a Santa Maria di Negrar. Ha solo aspettato un po’ prima di rivelarsi al mondo. Ascoltando ed obbedendo a consigli e raccomandazioni dei medici. “Il mio primo sport a dodici anni - continua Silvia - è stato il nuoto che mi ha permesso di superare alcuni problemi alla schiena. Appena mi è stato possibile, poi, ho iniziato la mia carriera come amazzone. L’amore per il mondo dell’equitazione è finalmente sbocciato”. Un feeling particolare a giudicare dai risultati conseguiti nella disciplina del dressage? Soprattutto negli ultimi due anni è definitivamente decollata la mia carriera di atleta paralimpica. Soffro, fin dalla nascita, di agenesia del radio. In sintesi il mio arto destro è più corto rispetto a quello sinistro. Ciò non mi ha comunque impedito di raggiungere importanti traguardi. Sono felice ed orgogliosa dei miei successi. Successi che ti rendono la stella nascente del dressage paralimpico italiano… Ho vinto due campionati italiani consecutivi, laureandomi campionessa tricolore nel 2011 e nel 2012. Soltanto da due anni ho deciso di dedicarmi completamente al dressage: la scelta, a giudicare dai risultati, è stata sicuramente azzeccata. Nel periodo precedente mi

66

www.sportdipiu.com


ero avvicinata anche al mondo del salto ad ostacoli non agonistico. Nessuna gara, soltanto un assaggio di equitazione. Con il dressage ho trovato la mia dimensione: la disciplina adatta alle mie caratteristiche.

CAMPIONESSA ITALIANA DI DRESSAGE Silvia Ciarocchi ha vinto i titoli nazionali nel 2011 e nel 2012 sempre in sella al fido Rollet

Caratteristiche che ti hanno anche permesso degli ottimi piazzamenti nella categoria E dei normodotati? Un premio per me ed il mio cavallo Rollet. Il nostro binomio, ai campionati regionali di dressage svoltisi a Sommacampagna, ha dimostrato di funzionare e di avere degli ampi margini di miglioramento. Ho conquistato un bronzo regionale assoluto nella categoria E. Il mio 2012 è stato, perciò, assolutamente da incorniciare. Ora l’obiettivo è quello di ripetersi nel 2013. Realisticamente quali sono le ambizioni di Silvia Ciarrocchi nel 2013? Nel mio 2013 deve esserci spazio per un appuntamento internazionale. Compatibilmente con i miei impegni professionali,(Silvia lavora come tecnico di radiologia presso il Policlinico Giambattista Rossi di Borgo Roma),voglio disputare gare di dressage paralimpico anche all’estero. L’obiettivo deve essere raggiunto: soltanto in questo modo posso qualificarmi agli europei danesi di specialità(19-25 Agosto 2013). Anche il tecnico azzurro di dressage, Laura Conz, ritiene fondamentale la partecipazione a gare di respiro internazionale. Spero di essere competitiva anche fuori dai confini nazionali.

Con il dressage ho trovato la mia dimensione: la disciplina adatta alle mie caratteristiche. Il mio 2012 è stato da incorniciare, ma ora l’obiettivo è quello di ripetersi nel 2013 sempre in sella al mio Rollet

serve anche il sostegno e lo sforzo di istituzioni ed aziende private veronesi. Il dressage ha bisogno di fondi e di aiuti. Insieme ad Andrea Vigon (atleta valdostano, quarto alle Paralimpiadi di Pechino 2008 nel dressage) stiamo provando ad unire le forze, per aumentare la popolarità di questa disciplina. Speriamo che il nostro messaggio trovi dei potenziali interlocutori.

Dalle tue parole emerge prepotente il sogno azzurro. Lavoro sodo per agguantare un posto nella selezionale nazionale di dressage paralimpico. Il sogno è quello di partecipare alle Paralimpiadi di Rio 2016. Per riuscirci, oltre alla mia buona volontà,

www.sportdipiu.com

67


SCHERMA di Alessio Faccincani

foto Timefoto (VR)

Da Zorro in Uruguay a maestro di spada a Verona Martin Barreto sognava di imitare Don Diego De La Vega. Nel tempo libero amava raffigurare cavalieri medievali pronti al duello. La spada era fonte di ispirazione, di vita, di un sogno da rincorrere in giro per il mondo A Punta del Este, località marittima dell’Uruguay, non esisteva la scherma. Martin non aveva nemmeno idea di cosa fosse. Amava le spade, i cavalieri, ma non conosceva lo sport che gli avrebbe permesso di trasformare i suoi sogni in realtà. “Ho scoperto la scherma a 13 anni, prima avevo praticato con scarsi risultati il nuoto”, la confessione di Martin Barretto, spadista della nazionale uruguaiana e istruttore da settembre 2012 di Verona Scherma. “Mio fratello in vasca volava, mentre io arrancavo e terminavo la maggior parte delle mie gare con dei desolanti ultimi posti. Ero un pesce fuor d’acqua, nel vero senso della parola”. Serviva una svolta. Serviva la terraferma in primis. Serviva la spada nella vita di Martin Barreto. Sogno e passione d’infanzia. “Ricordo con assoluta certezza che nel mio paese di Punta del Este spuntò un poster raffigurante due schermitori che impugnavano le proprie spade”, prosegue nel racconto l’atleta uruguaiano, oggi trentunenne. “Il messaggio del poster era prossimamente scherma. Una vera manna dal cielo per il sottoscritto. Un momento importante per la mia vita e per il mio destino. Da lì è iniziata la mia avventura schermistica”. Inizi pioneristici nella palestra di Punta del Este. Soltanto due le armi a disposizione: troppo poco per il totale degli iscritti. “Avevamo a disposizione soltanto due sciabole e per l’aggiunta adatte ai tiratori mancini”, il ricordo di Barreto. “Per me e gli altri ragazzi iscritti l’approccio alla scherma non fu dunque dei migliori. Quelle difficoltà, però, non mi scoraggiarono ed anzi aumentarono paradossalmente la mia passione verso questa disciplina. La sentivo mia. Ritenevo la pedana il mio habitat naturale”. Intanto a Punta del Este sbarca l’Europa.

68

www.sportdipiu.com

L’ex ct della nazionale femminile di scherma elvetica, Giorgio Castelli, sposa una donna uruguaiana. La fortuna bussa alla porta di Martin Barretto. “Giorgio Castelli è stato una sorta di mentore sportivo. Con lui è iniziata definitivamente la mia ascesa come spadista. Mi ha permesso di raggiungere un livello tale per competere con atleti di fama internazionale. Mi ha insegnato l’etica e la professionalità nella pratica sportiva. È stato mio allenatore dal 1997 al 2005, gli devo molto, sotto la sua supervisione ho conseguito anche dei buoni risultati”. Partecipazioni a gare nel continente sudamericano e le prime opportunità nel continente europeo: la culla della disciplina schermistica. “Mi sono classificato al terzo posto al campionato del Mercosur, una manifestazione aperta ai migliori spadisti del Sudamerica. Inoltre ho maturato le prime esperienze anche in campo internazionale. Ho gareggiato in Russia, in Spagna e negli

Da ragazzo le difficoltà non mi scoraggiarono, anzi, aumentarono paradossalmente la mia passione verso questa disciplina. La sentivo mia. Ritenevo la pedana il mio habitat naturale


Stati Uniti. La scherma mi ha permesso di viaggiare per il mondo e di conoscere una vasta gamma di culture. Mi ha permesso anche di trasferirmi in Europa, il sogno di ogni schermitore sudamericano”. La prima tappa di Martin Barreto è la Spagna: scherma ed un lavoro come cameriere. Poi, l’Italia per coronare il proprio sogno. “In Uruguay Giorgio Castelli continuava a ripetermi di andare in Italia per migliorare la mia scherma. Nel 2007, dopo qualche mese in Spagna, ho finalmente raggiunto questo

traguardo. Mi sono trasferito a Milano e ho avuto la fortuna di intraprendere una collaborazione con Alfredo Fantoni, una leggenda fra gli allenatori di scherma”. Nuovi metodi di lavoro. Cura maniacale dei particolari ed una grinta che porta Martin lassù, nell’olimpo degli schermitori. “Mi sono qualificato per due mondiali assoluti di spada. Ho partecipato alle rassegne iridate di Parigi 2010 e Catania 2011. Due grandi traguardi, due sogni che ho avuto la fortuna di realizzare. Giornate impreziosite anche da aneddoti impossibili da dimenticare. Il più significativo? L’amicizia instauratasi con Alfredo Rota,spadista italiano e vincitore anche di medaglie olimpiche. Durante quelle giornate mi sono reso conto di averne fatta di strada. Dalla palestra pionieristica di Punta del Este ai palazzetti di un campionato mondiale. Sono orgoglioso di tutto questo”. Infine l’ultima tappa di questo percorso: Verona e la nuova veste di istruttore presso Verona Scherma. “Da settembre sono istruttore di spada presso Verona Scherma. Poter allenare le nuove generazioni è un grosso privilegio. Ringrazio di questa opportunità Cristiano Magnani, responsabile di spada della scuola. Spero di trasmettere ai ragazzi la mia passione e il mio amore verso questa disciplina. Un amore che spero mi porti a raggiungere i mondiali di spada di Budapest 2013. All’edizione iridata ungherese conto di difendere i colori del mio Uruguay”.

DOVE SI IMPARA La sede di Veronascherma è presso le scuole “Fedeli” in via Abruzzo 26/A

www.sportdipiu.com

69


CANOA di Elena Bazzoni

Nozze d’oro per il Canoa Club di Verona Alla scoperta del CCV, vera e propria istituzione per quanto riguarda la canoa veronese e italiana. Fucina di campioni passati, presenti e, sicuramente, futuri La storia del Canoa Club Verona nasce intorno alla metà degli anni Cinquanta, quando un gruppo di studenti veronesi avvicinatosi alla canoa, decide di promuovere questo sport nella nostra città. Dieci anni dopo il gruppo è cresciuto, tanto da costituire una vera e propria associazione: il 18 maggio 1963 nasce ufficialmente il sodalizio scaligero che darà vita al Canoa Club Verona, associazione sportiva con lo scopo di promuovere gli sport della pagaia. In pochi anni il Club si mette in luce e il Comune di Verona concede la sede in corte Dogana 6 diventata, negli anni, la base per l’attività sul fiume Adige ma anche un punto di ritrovo per formare ed allenare nuovi appassionati. Non solo attività agonistica al Canoa Club, ma anche promozione della canoa in ogni sua specialità, tanto da spingersi fuori dalle mura cittadine per andare alla scoperta di nuovi fiumi e di nuove realtà. I mezzi in tela e legno di cinquant’anni fa vengono via via sostituiti da imbarcazioni più leggere e decisamente più resistenti, tanto da permettere discese più ambiziose lungo torrenti alpini come il Noce, il Cellina e l’Avisio. Il Canoa Club Verona diventa un vero e proprio riferimento della canoa in Italia e fucina di campioni. L’apice si ha nel 1989 quando a rappresentare l’Italia ai campionati del mondo sul fiume Savage, nello stato del Maryland, Stati Uniti, ci sono ben sette atleti su nove che compongono la squadra azzurra. Non solo agonismo, dicevamo. Il Canoa Club Verona è da sempre impegnato nell’organizzazione di grandi eventi sportivi: dalle gare regionali ai campionati italiani e mondiali. Nel 1993 ha infatti collaborato attivamente all’organizzazione del Campionato del Mondo di Canoa Slalom e Discesa in Val di Sole.

70

www.sportdipiu.com


50 ANNI DI RISULTATI 176 titoli di campione italiano 250 campionati regionali 27 atleti nelle squadre nazionali 1 argento ai campionati del mondo slalom assoluti 1989 1 bronzo ai campionati del mondo slalom assoluti 1993 1 argento iridato ai mondiali Junior discesa 2004 1 oro ai campionati europei Junior 2009 1 bronzo ai campionati mondiali Junior 2010 15 ori a campionati nazionali 1 oro ai campionati mondiali 2012 1 argento ai campionati italiani junior 2012 1 oro C1 campionato italiano master C 1 oro C2 campionato italiano master C 1 argento C2 campionato italiano master A 1 argento K1 campionato italiano master A 1 bronzo K1 campionato italiano master A 1 oro campionato italiano master A gara a squadre C1

www.sportdipiu.com

71


CANOA

PER INIZIARE

Nel 2005 ha organizzato il Campionato del Mondo Junior Discesa sempre in Trentino. In collaborazione con il Touring Club Italia ha dato vita a molte iniziative e dal 2004, con il Canoa Club Pescantina e Canoa Club Borghetto, ha dato luce ad uno degli eventi più spettacolari di Verona, l’Adigemarathon, tra le più rinomate a livello europeo. Il Canoa Club Verona collabora per la formazione di istruttori, allenatori e guide rafting con le rispettive Federazioni Nazionali. Il Canoa Club Verona, inoltre, dal 2003 sta portando avanti il trasferimento di sede dall’attuale Dogana Vecchia alla nuova sede al Chievo, per dar vita ad un “Centro di Eccellenza per gli sport fluviali”.

72

www.sportdipiu.com

DOVE SI IMPARA La sede nautica del Canoa Club Verona è in Corte Dogana 6, vicino al Ponte Navi

Fabrizio Faettini, istruttore allievi del Canoa Club di Verona, risponde alle nostre domande, per fornirvi una guida completa su tutto quello che vorreste sapere per affrontare una discesa in canoa. Innanzitutto qual è il requisito fondamentale per affrontare questo sport? Saper nuotare e non temere l’acqua. Come sono strutturati corsi del Canoa Club di Verona? Abbiamo corsi per adulti, per un massimo di 5 partecipanti, corsi per allievi dagli 8 ai 16 anni, e attività collaterali che proponiamo ai ragazzi diversamente abili, per avvicinarli allo sport e all’ambiente naturale del fiume. Non mi dire, anche d’inverno? No, l’attività di formazione è sospesa nei mesi più rigidi. Le lezioni si affrontano da marzo alla fine di ottobre, per due giorni la settimana. L’inverno invece ci si sposta in un centro natatorio, dove si lavora sull’approccio all’acqua. Qualcosa per chi non ha lo spirito agonistico? Ogni settimana organizziamo due uscite classiche che ci permettono, navigando lungo l’Adige, di avere una prospettiva diversa della nostra città. Tanta pubblicità o solo passaparola? È stato fondamentale, nel corso degli anni, il passaparola, ma non nego che una buona campagna promozionale potrebbe abbattere molte barriere e portare a nuove collaborazioni in ambito didattico. Costi proibitivi o alla portata di tutti? La canoa è uno sport per tutte le tasche, nulla di proibitivo, tassa d’iscrizione e quota mensile irrisoria, servono solo voglia e determinazione. Come Canoa Club organizzate anche dei Campi Estivi, dove? I campi estivi li organizziamo in Val di Sole, sulle acque del fiume Noce, per circa 15 iscrizioni e proponiamo, oltre alla canoa, anche rafting e hydrospeed. Ci avviciniamo all’estate, periodo di gare giusto? Abbiamo in programma un ricco calendario sia per chi è alle prime esperienze, sia per i veterani della canoa, che possono misurarsi in prove sempre più impegnative. Ieri campioni come Barzon e Faettini, oggi, le punte di diamante del Canoa Club di Verona? I fratelli Ivaldi, Zeno e Raffaello.


te en

ra

lm

u Lievitate Nat

www.sportdipiu.com

73


GUIDA SICURA di Andrea Scamperle

Icaro mostra i risultati del grande impegno per la sicurezza stradale Dalla campagna nazionale di educazione stradale molto apprezzata nel mondo scolastico, “Icaro”, ai dati del recente monitoraggio condotto dal personale del dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma Il dipartimento di Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, da molti anni, si occupa di stilare i moduli educativi e seguire la formazione del “corpo docente” della polizia stradale nell’ambito delle attività di comunicazione e prevenzione degli incidenti stradali presso le scuole di ogni ordine e grado. Il monitoraggio si è svolto nel corso del 2012 e ha abbracciato dieci città italiane equamente suddivise nelle tre principali aree geografiche del Belpaese. Hanno partecipato esclusivamente le scuole secondarie di secondo grado con un campione totale di 1.756 giovani (il 52,3% erano maschi) d’età media di 19 anni. Gli istituti coinvolti sono stati suddivisi tra scuole che hanno seguito le attività di “Icaro” e scuole che non vi hanno preso parte. A tutti gli studenti sono stati somministrati dei questionari che spaziavano dal gradimento del progetto alla percezione del rischio, passando attraverso gli atteggiamenti verso il codice della strada e il self control per prevenire gli incidenti. Una serie di domande alle quali i ragazzi hanno risposto punto su punto consentendo al dipartimento di Psicologia di trarre le conclusioni (*) che andremo ora a esporre e riferite specificatamente alla guida di autoveicoli. • Gli studenti che hanno partecipato alle attività di “Icaro”, mostrano una più generale tendenza ad assumere atteggiamenti improntati al rispetto del codice della strada e ad evitare comportamenti di rischio legati anche a una minore tolleranza della velocità. • I giovani che hanno partecipato alle attività di “Ica-

74

www.sportdipiu.com

ro” mostrano una minore tendenza al “fatalismo”. Questo sta a significare una minore convinzione che gli incidenti possano essere il risultato di condizioni esterne. • Il gruppo che ha partecipato alle attività di “Icaro” mostra una maggiore percezione dei rischi connessi alla guida, significativamente diversa da quella dei ragazzi che non hanno partecipato ad altre attività sulla sicurezza stradale, inoltre è maggiore anche la preoccupazione avvertita rispetto alla possibilità di avere un incidente. • Per quanto riguarda le aspettative dei ragazzi sugli effetti dell’alcol sulla guida, i due gruppi (“Icaro” vs “no Icaro”) non mostrano differenze statisticamente rilevanti, anche se i ragazzi che hanno seguito i corsi di formazione “Icaro” dichiarano con una minore frequenza di aver guidato dopo aver assunto alcolici. • Il gruppo “Icaro” dichiara di aver preso un numero di multe significativamente minore rispetto al gruppo “no Icaro”. Volendo trarre delle conclusioni, possiamo affermare che gli interventi proposti nell’ambito della campagna “Icaro” sono efficaci per i diversi livelli considerati ed evidenzia cambiamenti anche nella percezione del rischio e nei comportamenti effettivi di guida. La formazione è tanto più efficace quanto più reiterata nel tempo per consentire un’utile assimilazione dei contenuti e un vero e duraturo cambiamento delle convinzioni e dei comportamenti. Sulla costante offerta formativa la sezione polizia stradale di Verona, il Suem 118 e un gruppo di genitori hanno incentrato un proprio obiettivo e infatti, in oltre un decennio, sono state raggiunte la quasi totalità delle scuole secondarie di secondo grado di Verona e provincia con interventi mirati nelle classi IV e V. L’intervento, della durata di


A SCUOLA quattro ore, termina con la somministrazione di un questionario di gradimento che, nel decorso anno scolastico 2011/12 (1.403 schede elaborate) ha espresso i seguenti risultati. Domande n.1: Complessivamente ritengo utile l’esperienza fatta in questi incontri.
 Domanda n.3: I contenuti trattati mi hanno fatto riflettere.
 Domanda n.5: Ritengo che gli strumenti e il materiale (video, spot, slides, diapositive, etc. ) utilizzato negli incontri siano idonei. Queste tre domande hanno registrato il maggior consenso da parte degli studenti.
La maggior parte dei ragazzi ritiene utile gli incontri (98%); il numero dei non d’accordo o dei dubbiosi (non saprei) è irrilevante. Gli incontri sono anche un’occasione di riflessione sull’argomento per il 98% dei ragazzi e il materiale utilizzato nei seminari è considerato idoneo.

La Polstrada di Verona presente nelle scuole del territorio con un programma di sensibilizzazione chiamato ‘Icaro’

Domanda n. 2: Da questi incontri ho ricevuto informazioni nuove che non conoscevo La domanda sull’apprendimento di nuove informazioni registra un 88% di risposte positive; il 5 % dei ragazzi ritiene di non aver aggiunto nulla o quasi alle proprie conoscenze e il 7 % è incerto. Domanda n. 4: Ritengo che incontri come questi possano contribuire a ridurre gli incidenti stradali. L’88% dei ragazzi è d’accordo sull’efficacia degli incontri ai fini della riduzione dell’incidentalità stradale: i dubbiosi sono il 9% e i non d’accordo il 2%. Andrea Scamperle Tutor di educazione stradale della Polstrada di Verona andrea.scamperle@poliziadistato.it Francesca Montereali Dirigente della Sezione Polstrada di Verona francesca.montereali@poliziadistato.it

www.sportdipiu.com

75


ULSS 20 di Susanna Morgante

Chi cammina studia meglio Lo afferma un recente studio danese effettuato su quasi 20 mila studenti tra i 5 e i 19 anni, che ha rilevato una miglior concentrazione tra i ragazzi che vanno a scuola a piedi o in bicicletta rispetto a quelli che si muovono con l’auto Camminare o andare in bici a scuola migliora la performance scolastica. Non è che un’ulteriore conferma del fatto che muoversi nella vita quotidiana fa bene sia ai bambini che agli adolescenti. Il movimento infatti è fondamentale per crescere: favorisce l’agilità, migliora la coordinazione, riduce il rischio di obesità e previene le malattie dell’adulto. Educa anche al controllo emotivo, migliora l’autostima e le capacità di socializzazione e di autonomia ed è divertente: favorisce cioè un benessere completo. Ecco che muoversi in bicicletta, camminare e anche giocare e correre all’aria aperta dovrebbe diventare un’attività quotidiana per tutti i bambini, per divertirsi, conoscere il proprio corpo ed entrare in relazione con l’ambiente. Un bambino attivo diventerà quasi sicuramente un adulto attivo e sano. Esiste addirittura una legge, il DPCM Guadagnare Salute del 2007, che prendendo atto della crescente rilevanza dell’obesità e di altre malattie anche molto gravi causate da abitudini inadeguate, ha previsto il coinvolgimento di tutti (la scuola e la sanità ma anche le istituzioni che si occupano dei trasporti, delle politiche della famiglia e molte altre) nella promozione del movimento e degli stili di vita sani. Su questo versante la nostra città è all’avanguardia da sempre, fin da quando il problema della sedentarietà ha cominciato ad assumere una rilevanza preoccupante. Dal 2002 la ULSS 20 di Verona è capofila di un programma regionale (che coinvolge tutte le aziende sanitarie del Veneto) per la promozione dell’attività fisica, nei giovani ma anche nelle altre fasce d’età. Il programma ha prodotto numerose iniziative, poi esportate in Veneto ma anche in molte altre regioni italiane: dal progetto Piccoli cittadini per grandi strade, che ha coinvolto i ragazzini nella progettazione urbana “a misura di bambino”, alla pro-

76

www.sportdipiu.com

IL PEDIBUS è UNA FELICE REALTà A Verona e in alcuni comuni della provincia, questo servizio di accompagnamento dei ragazzi è una delle risposte più intelligenti per la mobilità scolastica

mozione del Pedibus alla realizzazione di numerosi materiali informativi per i ragazzi e le loro famiglie. Tutti i materiali (manifesti per promuovere l’uso della bicicletta o l’abitudine di fare le scale a piedi, pieghevoli e volantini vari, gioco dell’oca multilingue, quaderni e molti altri) possono essere richiesti al Servizio Promozione Salute ULSS 20 e sono anche scaricabili liberamente dal sito. Il consiglio per i genitori, quindi, è informarsi attentamente sugli stili di vita sani e soprattutto fare attenzione a fornire ai propri figli non solo occasioni di sport, ma anche di movimento nella vita di tutti i giorni, incoraggiandoli ad andare a scuola a piedi, ad usare la bicicletta, a giocare all’aperto, ad organizzare passeggiate, biciclettate o nuotate nel tempo libero e regalare loro palloni o pattini invece di videogiochi.

INFO Dott.ssa Susanna Morgante Servizio Promozione Salute ULSS 20 Tel. 045 8076034 - mail lvalenari@ulss20.verona.it prevenzione.ulss20.verona.it/att_motoria.html


L’ambiente ha già scelto Gielle. E tu?

Servizi specializzati - Spurgo pozzi neri - Pulizia delle caditoie - Raccolta e smaltimento rifiuti speciali delle aziende - Iscrizione mezzi all’Albo Regionale per il trasporto in conto proprio dei rifiuti e gestione dei formulari

Gielle Ambiente Srl Via Labriola, 1 Nogara - VR Tel. 0442 511045 - Fax 0442 513563 gielleambientesrlnogara@pec.it Unico Socio ESA-Com SpA - in esecuzione all’art. 2497 bis C.C.


FISCALITà di Giuliano Zocca

Assemblea dei soci istruzioni per l’uso Adempimenti connessi all’approvazione del rendiconto annuale

Per poter usufruire dei benefici fiscali previsti dall’art. 148 T.U.I.R. e dall’art. 90, l. 289/2002, è necessario che gli statuti delle Associazioni Sportive Dilettantistiche prevedano “l’obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie”. Il rendiconto annuale delle Associazioni Sportive Dilettantistiche è il risultato finale della gestione amministrativa e contabile dell’esercizio di riferimento. Deve essere approvato secondo le disposizioni statutarie che regolamentano ciascuna Associazione, di norma entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio associativo, con le seguenti modalità: • redazione, da parte del Consiglio Direttivo, del rendiconto economico e finanziario; • approvazione, da parte dell’Assemblea ordinaria

78

www.sportdipiu.com

degli associati, del rendiconto medesimo. Si evidenzia, pertanto, che prima di sottoporlo all’esame dell’Assemblea dei soci, il rendiconto annuale deve essere approvato dal Consiglio Direttivo. Qualora l’anno sociale e l’esercizio finanziario abbiano inizio il primo gennaio e si concludano il trentuno dicembre, le Associazioni devono convocare l’Assemblea dei soci entro la fine del mese di aprile per: • discutere e approvare la relazione morale e sportiva dell’anno precedente; • discutere e approvare il rendiconto economico e finanziario (consuntivo) ed eventualmente il bilancio preventivo; • discutere e deliberare su eventuali altre questioni. I documenti da predisporre perciò sono: A) avviso di convocazione da affiggere nella bacheca


Leonardo Ambrosi & Partners Via Caprera, 1 - 37126 - Verona - Tel. 045 8350518 Fax 045 8301408 - info@ambrosiepartners.it

dell’Associazione rispettando i giorni di preavviso previsti dallo statuto sociale; B) relazione morale e sportiva dell’anno precedente; C) rendiconto economico e finanziario (consuntivo) al 31 dicembre 2012 ed eventuale bilancio preventivo 2013. A. Per quanto riguarda il punto a) (avviso di convocazione) si raccomanda: affissione presso il/i locale/i ove si svolge l’attività sportiva, invio di e-mail agli associati ed eventuale pubblicazione sul sito internet dell’Associazione. In ogni caso, ci si deve accertare che i soci ne vengano a conoscenza. Ove possibile, è il caso di predisporre un foglio di presa visione dell’avvenuta convocazione, da far firmare ai soci. N.B.: è necessario fornire, in caso di verifiche fiscali, prova dell’avvenuta convocazione, evitando prevedibili contestazioni che potrebbero sorgere qualora la convocazione avvenisse a mezzo di semplice esposizione dell’avviso in bacheca. B. La relazione morale e sportiva dovrà essere predisposta, a cura del Presidente dell’Associazione, anteriormente alla data fissata per l’Assemblea ordinaria dei soci. Nelle Associazioni non è sufficiente dare conto dell’equilibrio economico-finanziario dell’ente tramite il bilancio di esercizio, ma occorre dare adeguate informazioni circa la dimensione sociale della gestione. Scopo della relazione morale o relazione di missione è quello di dare una rappresentazione completa e più adeguata dell’Associazione, integrando i dati monetari con indicatori non monetari su attività e progetti. N.B.: quanto più la relazione sarà completa ed esauriente, tanto più si eviterà il rischio di vedersi contestare l’esistenza di una entità commerciale in caso di verifica. C. Contestualmente alla relazione morale occorrerà predisporre il rendiconto economico e finanziario (consuntivo) al 31 dicembre 2012 e se richiesto dallo statuto il bilancio preventivo 2013. Il rendiconto economico e finanziario altro non è che un raggruppamento sistematico di voci contabili che illustrano, con chiarezza e precisione, la situazione economica, finanziaria, gestionale dell’Associazione, le spese, i costi sostenuti, l’entità dei contributi ricevuti, le entrate istituzionali e commerciali, l’avanzo o disavanzo di gestione.

Non vi sono regole predeterminate, norme legislative, regole giurisprudenziali o fiscali che ci dettino il contenuto che il rendiconto economico deve possedere. è bene ricordare che in caso di esercizio di attività commerciali è necessario predisporre un bilancio separato dell’attività commerciale. Per le nostre esigenze è fondamentale che il rendiconto rappresenti in modo chiaro il risultato economico

Per poter usufruire dei benefici fiscali è necessario che gli statuti delle Associazioni Sportive Dilettantistiche prevedano l’obbligo di redigere ed approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie

della gestione (positivo o negativo) del periodo e informi in maniera trasparente sulle modalità con cui le risorse sono state acquisite e sono state impiegate nel periodo di riferimento (anno sociale). Infine, se richiesto dallo statuto, occorre predisporre e presentare all’Assemblea dei soci, anche il bilancio preventivo. Dai verbali dovranno risultare con chiarezza la corretta convocazione, il raggiungimento del quorum costitutivo (l’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti in seconda convocazione), il numero degli intervenuti e, possibilmente, i nomi dei soci partecipanti (mediante un allegato foglio presenze). I verbali devono riportare fedelmente, ancorché sinteticamente, lo svolgimento delle riunioni. N.B.: vanno evitate frasi uguali a quelle utilizzate nelle precedenti assemblee.

www.sportdipiu.com

79


FISCALITà

CORSI DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SPORTIVI ED OPERATORI AMMINISTRATIVI Lo Studio Leonardo Ambrosi & Partners organizza Corsi di Formazione per Dirigenti ed Operatori Amministrativi di Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche finalizzati all’approfondimento delle principali tematiche che interessano, in questo particolare momento, tutti coloro che, a diverso titolo, si trovano a doversi confrontare, quotidianamente, con l’amministrazione del proprio Ente Sportivo, amministrazione divenuta con il tempo sempre più complessa a causa di una farraginosa normativa fiscale che non di rado provoca verifiche fiscali dalle conseguenze spesso e volentieri pesanti. I Corsi verteranno, principalmente, sui seguenti argomenti: - La corretta gestione amministrativa delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche: dalla prima nota al bilancio di esercizio - La gestione degli Sportivi Dilettanti e degli altri Collaboratori: inquadramenti corretti ed “a rischio” - I principali regimi contabili ed adempimenti connessi: vantaggi e svantaggi - La gestione delle Assemblee dei Soci e delle Adunanze del Consiglio: dalla convocazione alla stesura dei verbali; - Le verifiche fiscali: come prevenirle e come affrontarle Calendario dei corsi I Corsi si terranno a Verona, Via Caprera, 1 (Borgo Trento – Zona Ospedale Civile) nei mesi di aprile e maggio, secondo il seguente calendario: Mese di aprile Venerdi 5 aprile Sabato 6 aprile Venerdi 12 aprile

80

www.sportdipiu.com

Sabato 13 aprile Venerdi 19 aprile Sabato 20 aprile Venerdi 26 aprile Sabato 27 aprile Mese di maggio Venerdi 3 maggio Sabato 4 maggio Venerdi 10 maggio Sabato 11 maggio Venerdi 17 maggio Sabato 18 maggio Venerdi 24 maggio Sabato 25 maggio Corsi del venerdì dalle ore 14.30 alle ore 18.30 con un intervallo di 15 minuti alle ore 16.30 Corsi del sabato dalle ore 09.00 alle ore 13.00 con un intervallo di 15 minuti alle ore 11.00 Iscrizioni I Corsi prevedono, per ogni seduta, la partecipazione di un massimo di 6 (sei) Associazioni/Società Sportive

ognuna delle quali potrà presenziare con un massimo di 2 (due) persone. Per iscriversi, è necessario compilare il form predisposto nella sezione “ISCRIZIONE ai CORSI” all’interno del sito internet www.ambrosiepartners.it. Il programma aggiornerà automaticamente le iscrizioni e pertanto sarà possibile, sino ad esaurimento dei posti disponibili, scegliere il giorno di partecipazione al Corso. Quota di iscrizione La quota di partecipazione al Corso è fissata in euro 100,00 più IVA per Associazione/Società Sportiva con un singolo partecipante, in euro 120,00 più IVA per due partecipanti, e comprende: - Materiale didattico (CD comprendente modulistica e guida operativa) - Coffee break - Attestato di partecipazione Informazioni Per informazioni si può telefonare, in orari di Ufficio, al numero 045/8350518, o scrivere all’indirizzo di posta elettronica: info@ambrosiepartners.it


Se Vuoi Distinguerti!

Scarica l’applicazione con gli orari del negozio più vicino a te

WWW.SORELLERAMONDA.COM

58 NEGOZI IN ITALIA E 3 IN AUSTRIA PER DARTI LA MODA CHE VUOI I negozi più vicini: BUSSOLENGO - CEREA ABBIGLIAMENTO UOMO-DONNA-BAMBINO-CASUAL-UNDERWEAR-ACCESSORI-BIANCHERIA PER LA CASA

www.sportdipiu.com

81


TUTELA DEI MINORI di Francesco Mendini

La responsabilità dei gestori degli impianti sciistici Come comportarsi in caso di incidenti sulle piste innevate? Ecco alcune importanti indicazioni Lo sci negli ultimi anni è diventato uno sport di massa, non più appannaggio esclusivo di pochi appassionati specialisti. Questa disciplina è diventata un passatempo turistico, anche per l’avvento degli sci “carving” e di alternative come lo snowboard, che attraggono diversi generi di pubblico. L’alta affluenza agli impianti di risalita ha di fatto provocato una crescente istanza di giustizia nei confronti dei gestori degli impianti per gli incidenti che inevitabilmente accadono sulle piste. Si verificano cioè sempre più casi di sciatori infortunati che chiedono di essere risarciti dei danni subiti Ma se ci si infortuna sulle piste da sci, chi ne risponde? La casistica, come sempre, è potenzialmente sterminata e la legge dà risposte poco chiare a riguardo. È però possibile tracciare una linea di tendenza sulla base delle più recenti decisioni dei Tribunali. Se il sinistro avviene nella fase di risalita, la questione è da tempo chiarita. Con l’acquisto dello skipass, infatti, lo sciatore ed il gestore degli impianti concludono un contratto di trasporto. Conseguentemente si applica l’art. 1681 del Codice Civile, in base al quale il gestore degli impianti è sempre responsabile dei danni patiti dal trasportato, salvo che provi di aver adottato ogni misura idonea ad evitare il danno. Fin qui tutto chiaro. Le cose si complicano una volta scesi incolumi dagli

82

www.sportdipiu.com

impianti di risalita! Infatti non esiste norma che precisi quale sia l’estensione e la natura degli obblighi che il gestore degli impianti assume con la vendita dello skipass. Il più recente intervento legislativo è la L. 363/2003 rubricata “Norme in materie di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e fondo”. La legge pone a carico dei gestori l’obbligo di: mettere in sicurezza le piste; curarne la manutenzione ordinaria e straordinaria; protezione degli utenti dagli ostacoli lungo le piste mediante l’utilizzo di adeguate protezioni sugli stessi e segnalazioni della situazione di pericolo; soccorso e trasporto degli infortunati in luoghi accessibili dai più vicini centri di assistenza sanitaria o di pronto soccorso. Infine i gestori “sono civilmente responsabili della regolarità e della sicurezza dell’esercizio delle piste e non possono consentirne l’apertura al pubblico senza avere previamente stipulato apposito contratto di assicurazione ai fini della responsabilità civile per danni derivabili agli utenti e ai terzi per fatti derivanti da responsabilità del gestore in relazione all’uso di dette aree”. “Carta canta!” grida di gioia il profano lettore! In realtà così non è. Infatti la legge non si spinge a spiegare a che titolo i gestori siano responsabili e quale sia il regime probatorio (cioè cosa debba pro-

vare il danneggiato per ottenere il risarcimento ed i gestori per evitare di pagare). Secondo la giurisprudenza più recente la compravendita dello skipass non sottenderebbe un mero contratto di trasporto per la risalita, ma un contratto più complesso con il quale il gestore di impianti e piste si obbliga a mantenere in funzione il tutto assumendo conseguentemente diversi obblighi nei confronti dell’utente sciatore. Inoltre il gestore avrebbe la custodia delle piste e degli impianti, applicandosi altresì l’art. 2051 del codice civile (Trib. L’Aquila 21.04.2012; Trib. Trento 5.01.2011; Trib. Napoli 25.01.2011; Trib. Cuneo 14.01.2009; Cass. n. 2563/2007). Questa opinione giurisprudenziale, che appare in via di consolidamento, implica che il gestore degli impianti e delle piste sia sempre tenuto a rispondere delle conseguenze a pregiudizio dell’utente, salvo che riesca a provare di aver posto in essere tutti i comportamenti idonei ad evitare il danno o che l’evento dannoso sia stato provocato da caso fortuito. Per fare degli esempi concreti? Il gestore degli impianti sarà responsabile qualora un evento dannoso sia causato dalla scarsa manutenzione delle piste o dall’assenza di segnalazioni di ostacoli o pericoli. Contrariamente non vi sarà responsabilità in caso di comportamento imprudente dello sciatore. Avv. Francesco Mendini Camera Minorile di Verona


PLACA LA

TUA

SETE DI SPORT

RTIVA O P S A I R EDITO E SSIONAL E F O R P STAMPA ITARIA C I L B B U P ACCOLTA

R

S.G. Lupatoto - Verona - Italy Tel. +39 0459250920 - www.mediaprint.org

Là fuori è sempre una lotta. Ascolta chi risponde con la buona comunicazione.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.