SD+ magazine 34/2015

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ANNO 6 - N. 34 - MARZO/APRILE 2015 - Periodico - Copia gratuita - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008

ANNO 7 - N. 34 MARZO/APRILE 2015

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I L A I C E P S I Z Z A RAG si parla anche di

BOCCE TAMBURELLO PALLAMANO BASKET

SPECIALE VOLLEY Trofeo Internazionale Olivieri

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SOMMARIO

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SPECIALE TROFEO OLIVIERI 2015

Editoriale 7 Fratelli (oriundi) d’Italia Centri Giovanili Don Mazzi 8 L’Abecedario dello Sportivo Diocesi Verona 10 A guardar bene c’è un terzo tempo per tutti nello Sport Il corner di Tommasi 11 E alla fine #Parmastaisereno Coni Verona 12 Feste intercomunali 2015, il Coni Verona… c’è! Comune di San Giovanni Lupatoto 14 Al via i preparativi per la Settimana dello Sport Comune di Legnago 15 Pattinaggio Legnago dedizione e tanta passione Comune di Zimella 16 34a marcia di San Floriano Comune di Castelnuovo del Garda 17 A Castelnuovo del Garda lo sport torna in piazza Comune Bosco Chiesanuova 18 A Bosco resiste la passione per l’hockey Città di Oppeano 19 OppeanoBike, la nuova squadra di ciclisti oppeanesi Sportivamente a scuola 21 Confronto tra protagonisti dello sport e i ragazzi Calcio 22 Alla Virtus Borgo Venezia giocare a calcio è una cosa… normale! Calcio 25 ABEODay, che sorrisi insieme a Toni & C. Tiro a segno 26 Argento per Maurina ai Campionati Europei Pallacanestro 28 Giorgio Boscagin cuore di capitano Pallacanestro 30 Spettacolo assicurato con i “giramondo” di Harlem! Pallacanestro 31 In Valpolicella il basket fa le… FU.SA! Speciale Trofeo Internazionale “A&P Olivieri” 32 Verona caput Volley! Pallavolo 40 Calzedonia “blinda” Giani in gialloblu fino al 2017 Eventi 42 Sportivamente a Sport Expo: campioni a confronto

LEGENDA

Redazione / Speciali Istituzioni / Rubriche Eventi / Associazioni / Medicina Uomini di sport

TAMBURELLO

A mano libera Lo sport disegnato Preparazione atletica Ready to summer-fit? Speciale Special Olimpics 2015 Ragazzi fortissimi! Football Americano Nel velodromo di Pescantina ringhiano i Mastini! Escursionismo 12 marzo 1875: nasce il CAI di Verona MTB Team Bussola Mud&Rock School pedalare fa rima con ambiente MTB OrtlerBike a Marathon in Heaven Podismo Correre a Verona – Rainbow Young Run 2015 Podismo Che bello correre intorno al Lago di Resia! Campionissimi Gianni Morandi un podista con la valigia Triathlon La promessa Marco Corrà: tre sport is megl che one! Triathlon Il campione Francesco Fiori “nonno volante” del triathlon Scherma VeronaScherma protagonista a Sport Expo 2015 Vela Allo Yacht Club Verona piace… l’altura! Pallamano Olimpica Dossobuono fucina di giovani talenti Bocce A maggio Verona capitale italiana delle bocce Guida sicura Chirone, un seminario carico di umanità Tamburello Cavaion-Monte Peroni nuova stagione da protagonisti Calcio a 5 Chirone, un seminario carico di umanità Opes Verona Perché aprire un’associazione sportiva dilettantistica?

Donne di sport Sport individuali / Montagna / Outdoor Sport di squadra Sport invernali / Volo

82 43 44 47 52 54 56 58 60 62 64 66 68 70 72 74 78 81 82 86 88

Sport acquatici Sport paralimpici Motori Servizi speciali


ALOE VERA PG PURO SUCCO DI ALOE GEL

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PER FAVORIRE IL SOSTEGNO METABOLICO


SD+ 34.2015

In questo numero scendono in campo comune di BARDOLINO

comune di lazise

comune di ROVERCHIARA

comune di legnago

comune di s. giovanni lupatoto

Anno 7 - Numero 34 MARZO/APRILE 2015 Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008 Direttore responsabile Alberto Cristani Caporedattore Andrea Etrari In Redazione Marina Soave, Federico Vaccari, Bruno Mostaffi, Elena Benaglia, Don Andrea Giacomelli, Damiano Tommasi, Alessio Faccincani, Roberto Pintore, Gian Paolo Zaffani, Alessia Bottone Contatti redazione@sportdipiu.com www.sportdipiu.com

comune di MARANO DI VALPOLICELLA

comune di boscochiesanuova

comune di isola della scala

comune di san martino b/a

comune di SOAVE

Grafica e impaginazione Nexidia Srl 37139 Verona Loc. Basson Via Gardesane 212 Stampa e distribuzione Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com Pubblicità e spedizioni Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Tel. 345 5665706 marketing@sportdipiu.com

comune di castel d’azzano

comune di castelnuovo d/g

comune di CAVAION V.SE

comune di cerea

comune di isola rizza

CITTà di oppeano

comune di povegliano v.se

CITTà di ronco all’adige

comune di veronella

comune di villafranca

comune di zevio

comune di ZIMELLA

Hanno collaborato per questo numero Don Andrea Giacomelli, Damiano Tommasi, Elena Benaglia, Ufficio Stampa Città di Oppeano, Ufficio Stampa Comune di Legnago, Ufficio Stampa Comune di San Giovanni Lupatoto, Adriana Vallisari, Ufficio Stampa Comune di Castelnuovo del Garda, Emanuele Pezzo, Andrea Scamperle, Davide Valerio, Luca Corradi, Enrico Gastaldelli, Monica Candeloro, Alessandro Boggian, Luciano Brunelli, Alberto Lorenzetto, Roberto Pintore, Alessandro Corsi, Cesare Monetti, Giorgio Pelosato, Sergio Fedrigoli Foto Archivio Sportdi+, Archivio Nexidia Srl, Ufficio Stampa Comune di San Giovanni Lupatoto, Ufficio Stampa Città

di Oppeano, Ufficio Stampa Bluvolley Verona, Grigolini Foto Express Verona, Foto Liborio Verona, Maurilio Boldrini Agenzia BPE, Simone Menegoni, Zeno Focus Verona, AreaE, VeronaScherma, Opes Verona, Polizia Stradale di Verona, Tiro a segno Verona Foto copertina Special Olimpics – San Giovanni Lupatoto - Verona

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BCC

Valpolicella Benaco BANCA

Radici diverse... valori comuni Sant’Anna d’Alfaedo

Caprino Veronese Costermano Garda

Marano di Valpolicella

Albarè

Bardolino

Valgatara Sant’Ambrogio di Valpolicella

Negrar

S. Pietro in Cariano Arbizzano Pescantina

Colà Sandrà Verona


EDITORIALE

Fratelli (oriundi) d’Italia La convocazione da parte del CT della Nazionale italiana Antonio Conte degli attaccanti Eder della Sampdoria e Vazquez del Palermo - in vista del doppio impegno con Bulgaria e Inghilterra – ha riaperto la discussione, a tratti stucchevole, in merito ai giocatori oriundi in azzurro. L’oriundo è colui che, pur essendo nato all’estero e originariamente non cittadino italiano, lo è diventato grazie alla cittadinanza italiana di uno o entrambi i loro genitori, oppure per via della cittadinanza italiana di un loro ascendente diretto. Il primo a sollevare la questione, prendendo una posizione chiara e irremovibile, è stato il tecnico dell’Inter Roberto Mancini che ha dichiarato: “Penso che un giocatore italiano meriti di giocare in nazionale, mentre chi non è nato in Italia, anche se ha dei parenti, non lo merita...”. La riposta di Antonio Conte è stata, ovviamente, salomonica: “Io li ho convocati perché c’è un regolamento che me lo consente. Non sono il primo e non sarò l’ultimo a farlo”. Il presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio, dal canto suo ha ricordato che ‘’… con l’oriundo Camoranesi abbiamo vinto il mondiale del 2006, mi pare! Se uno ha la cittadinanza può giocare, è cittadino italiano e quindi il discorso è chiuso”. Con buon pace di tutti. Peccato perche Opti Pobà ci aveva fatto un pensierino... A parte le battuta, c’è invece come Marcello Lippi, ha inquadrato la questione mettendola sul piano dei risultati. Dall’alto della sua esperienza internazionale l’ex CT campione del mondo ha provocato: “Forse se gli oriundi oggi si chiamassero Messi o Cristiano Ronaldo nessuno avrebbe nulla da dire’’. Un politico italiano (eh già, perché quando ci sono queste querelle la politica ci si butta a capofitto…) ha detto una grande - forse senza volerlo - verità :“Vedere giocatori che vestono la maglia azzurra solo perché hanno la nonna nata in Italia fa molta tristezza”. Ecco, questo è a mio avviso il punto della questione. Ok, è vero, fa molta tristezza perché in questo modo si decide di puntare su giocatori già “pronti” senza avere la pazienza e soprattutto la voglia investire sui giovani dei vivai. Non facciamone una questioni di origini, patriottismo, colore della pelle e radici, suvvia! Siamo sempre alla solita (triste) storia: i giovani sono una risorsa d’inestimabile valore sulla quale puntare e costruire un futuro solo quando fa comodo. In pratica non si ha la pazienza di accompagnarli nel loro percorso di crescita. E questo, ahimè, vale nello sport come nella vita di tutti i giorni.

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Avanti quindi la “scorciatoia oriunda” che, sia chiaro, rispettando le regole permette di avere subito il prodotto (giocatore) finito. I giovani? Massì, devono crescere, fare tanta panchina, la gavetta! Se poi saranno dei fenomeni (forse) arriveranno lassù mentre, per gli altri l’oblio. Questa è la pochezza del calcio italiano, specchio di una società che gira le spalle ai giovani e che li usa solo in occasioni politically correct. Ah, la rosa dell’Inter allenata dal signor Mancini è formata da 30 giocatori di cui la “bellezza” di 6 sono italiani… Alberto Cristani a.cristani@sportdipiu.com

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FONDAZIONE CENTRI GIOVANILI DON MAZZI

L’Abecedario

dello Sportivo Un libro che…non si sa definire! Non è una grammatica, non è una raccolta di ricette educative, Don Antonio Mazzi, l’autore, lo definisce “una roba strana, genuina” un libretto curioso..che addirittura crede che lo sport sia un possibile terreno educativo! “Assurdo... in Italia si gioca per vincere!”. Don Antonio in questo abecedario, oltre a provocare, fulmina e sogna. Dichiara il campo di calcio, la palestra, la pista ciclabile meravigliosi terreni di sperimentazioni e di crescita umana. Propone riflessioni e suggerimenti per chi, come lui e come noi, crede fermamente che lo sport sia una ruota fondamentale e imprescindibile dell’educazione. Ci regala una sintesi di regole dedicate non solo agli sportivi, una serie di consigli per vivere bene! Come le dieci regole anti-stress, da leggere prima di addormentarsi , o il decalogo dei padri, vere e proprie riflessioni che sono un inno alla vita! Compreso il decalogo della felicità semplice, cioè a costo zero, perché “basta molto meno per vivere meglio!”. Questo libro è un invito a riflettere, ma anche e soprattutto un invito a sorridere, perché “chi impara a sorridere colora la vita!”. Ridere di più non vuol dire essere superficiali, ma saper cogliere le sfumature e le cose lievi e soprattutto sapere che si può sempre migliorare. L’ottimismo è importantissimo anche nel training delle squadre sportive, con qualche piccola controindicazione in caso di eccesso, ben illustrata nel libro. è un invito a liberare le emozioni, a essere sempre capaci di meravigliarsi, cosa spesso difficile nel mondo dello sport “malato” che ci presentano i media, e di trasformare il quotidiano in avventura. La formula del decalogo, da leggere lentamente e fare proprio, rende il volume concreto e comprensibile. Si può aprire a caso, a qualsiasi pagina, oppure

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cercare il consiglio che si cerca in una determinata situazione, è dedicato a ragazzi, adulti, genitori, insegnanti, allenatori di società sportive, educatori. Ricordiamoci che “basta un minuto per fare un campione olimpico, non basta una vita per fare un uomo o una donna”. Ci si può rivolgere alla Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi per richieste di incontri di presentazione del libro in associazioni sportive, oratori, etc. tel. 0376 1690043- infocgdonmazzi.org La Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi, costituitasi nel dicembre 2012, opera nel settore della prevenzione al disagio giovanile attraverso le 4 ruote educative di Exodus: musica e danza, sport, teatro e volontariato. La Fondazione intende promuovere la costruzione di una forte e radicata rete di soggetti del territorio, quali: istituzioni, enti, scuole, associazioni culturali, associazioni sportive, parrocchie.. e tutti coloro che intendono unirsi per collaborare e fare squadra. I Centri Giovanili sono luoghi di aggregazione e sano protagonismo giovanile, per dare un’alternativa agli adolescenti di oggi, arrivare prima del disagio e liberare una tremenda voglia di vivere. www.fcgdonmazzi.org

Elena Benaglia Referente comunicazione Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi


Poliambulatorio Specialistico

MEDICINA DEL LAVORO E DELLO SPORT GALENO VENETA s.r.l.

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Viawww.poliambulatoriogaleno.it StrĂ , 164 37030 Colognola Ai Colli (VR) tel. 045 7112567 Cell. 348 8237768 Fax 045 7044814 www.galenoveneta.it www.sportdipiu.com

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DIOCESI DI VERONA

A guardar bene c’è un terzo tempo per tutti nello Sport A guardar bene c’è un terzo tempo per tutti nello Sport: il tempo importante per accorgersi, accogliere, gustare, condividere, riconciliare, tesaurizzare un’esperienza sportiva; il tempo dove dirigenti, genitori e amici entrano in campo. Dopo una partita o una gara potremmo ritrovarci sia festanti e sia un po’ svuotati dalle energie mentali e psichiche profuse. E mentre la tensione svanisce, ritorniamo “al mondo reale”. Solitamente non prima di qualche scambio di parole, anche confidenze, sulla soglia dello spogliatoio che può essere anche una rete o un angolo di piazza o una panchina, che ricordiamo con nostalgia. Sicuramente mi ripeto, ma è d’obbligo rammentarlo in questa riflessione: lo sport vissuto con passione è luogo “non luogo” della vita, frammento intenso e denso di: relazioni, emozioni, insegnamenti; entro tempi, spazi e ruoli assegnati e accolti. Giocatori, allenatori, accompagnatori, spettatori tutti partecipano a un gioco che può curare e spingere la vita. Un luogo che, nel tempo dedicato insieme a preparare una gara o nell’investimento, fianco a fianco, per un obiettivo sportivo comune, si crea un’atmosfera unica e magica per parole e gesti veri oltre le maschere della sopravvivenza quotidiana. Vi è una sincerità possibile, un ascolto inaspettato che filtra sottotraccia rispetto a parole convenzionali o le battute di rito. L’intensità e la qualità dello sport praticato insieme (anche gli sport individuali non sono in isole deserte) crea “non luoghi” spontanei, vitali, frequentati e diffusi per la crescita della personalità.

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Zone conosciute dagli adepti, poco pubblicizzate spesso solo interiormente avvertite. Aree di vita non necessariamente “educate”, ma vere. Piccole stanze, più gustose e interessanti di quelle dei “grandi fratelli”, dove è bello sentirsi solidali anche solo assaporando nel racconto di altri una bibita bevuta insieme. Se si è giocato insieme, si ritorna facilmente all’amicizia e lo sport fatto insieme è spesso premessa virtuosa di impegno sociale comune. Un buon terzo tempo esiste tuttavia unicamente e proporzionalmente all’intensità del vissuto sportivo, dove anche le nostre relazioni e affetti entrano in gioco. Ogni partita per essere sport esige ruoli da rispettare distanziando simbolicamente prima che fisicamente gli attori in campo: giocatori – allenatori – dirigenti – preparatori – medici – spettatori entro una relazionalità nuova e propria del gioco. Il genitore che non riesce ad accettarlo rischia di impedire il gioco che fa crescere come persone. Dev’essere molto faticoso per un genitore rimanere spettatore e gustare la scena come altro e trattenere l’istinto di protezione e difesa con sguardo mirato al “mia/o”... Staccarsi per un po’ è invece favorire percorsi di crescita della personalità. Accettare il temporaneo distacco come necessità del gioco e della crescita. A che età iniziare lo sport? Non è solo un problema fisico del bambino, ma anche psicologico di un genitore: quando è pronto per allontanarsi un po’. Lo sport è esperienza di esplorazione, di conoscenza, di attivazione delle risorse nascoste nella “relazione” con compagni, allenatori, giudici, con se stessi. Prendere o lasciare: questa occasione unica e speciale? La gioia di ritornare agli amici, di raccontare la gara dopo dipende anche da

questo distacco che riguarda genitori e amici. Uno stacco è necessario alla competizione, ma sarà anche fruttuoso per l’amicizia e per gli affetti cercati e ritrovati dopo una gara, come dopo il ritorno da un’esperienza lontana. Il dopo partita è premessa simbolica di una ripartenza migliore nel mondo reale degli affetti e degli impegni. È necessario anche mettersi in parte talvolta per crescere nelle relazioni affettive. Il gioco è un mondo da rispettare, con le sue regole e i suoi protagonisti. Troppa premura o invadenza potrebbe sembrare dovuta, in realtà spesso impedisce a se stessi di essere importante dopo per un abbraccio intenso o per “raccogliere i cocci”. Il fischio che dà un inizio e una fine al gioco è un segnale spesso sottovalutato. Segna un tempo, uno spazio entro il quale si modificano regole e riferimenti. Non è facile, né scontato educare, insegnare, accompagnare nello sport. Lo sport è una straordinaria finestra sulla vita. Realizzare e promuovere ambienti e iniziative dove la cura e l’attenzione predispongono a esperienze che liberino le potenzialità educative dello sport, non è solo un sogno ma anche pratica in molte società e centri sportivi. Nell’estate vi è poi speciale possibilità per giovani e ragazzi di vivere un allargato terzo tempo per ricaricare la vita attraverso la pratica sportiva, l’amicizia e la vita insieme. Penso ai camp estivi che con diverse modalità e programmi si offrono in anticipo alla nostra attenzione. Settimane di Calcio, Basket o Multisport sono tutte opportunità originali e speciali da vivere in allegre combinazioni di divertimento e impegno per rafforzare vita e personalità. Don Andrea Giacomelli


Il Corner di Tommasi

E alla fine #Parmastaisereno Richiamo l’ormai noto motto renziano perché potrebbe essere stato tranquillamente un tweet dei vari Ghirardi, Leonardi, Taci, Manenti e di quanti si sono avvicendati in ruoli dirigenziali nella società del Parma Calcio negli ultimi mesi. Dallo scorso mese di novembre, infatti, quando il Parma Calcio non ha rispettato i controlli federali relativi agli emolumenti del trimestre Luglio-Settembre, é iniziato il suo surreale campionato. Le promesse non mantenute hanno fatto da sfondo ai mesi successivi ma soprattutto sono state il filo conduttore che ha legato i vari presidenti, proprietari e amministratori della squadra di serie A. Tralasciando in questo spazio le domande relative alla genesi di tanta inefficienza vorrei sottolineare come a Parma e attraverso il Parma ci si sia accorti, se mai ci fosse stato bisogno, della valenza sociale e mediatica sul territorio di una società calcistica. Ho già detto in molte sedi come la proprietà privata e quindi la libera gestione aziendale di un ‘prodotto’ che ha tanta ricaduta sul territorio dove opera é un anello debole del nostro sistema. Uno scriteriato, uno sprovveduto, un delinquente, un pazzo... un Manenti qualunque può (spero ‘poteva’) tenere in scacco una città, una tifoseria, una squadra e un movimento calcistico di valenza internazionale. Con troppa facilità si é presentato un personaggio, ha rilevato le quote, ha iniziato a promettere e ad annunciare bonifici in arrivo. Non ha pagato mai nulla, ha lasciato che il problema lo risolvessero altri limitandosi all’inattività. L’entrata in campo delle istituzioni calcistiche Figc e Lega, preoccupate forse più delle partite di campionato e del rischio commissariamento che delle sorti del Parma Calcio, insieme al sindaco doverosamente coinvolto e attivato per difendere il nome della città e per la reputazione dei suoi concittadini, é stata la conferma che una società di calcio, a maggior ragione di serie A, non é e non può essere ‘cosa’ privata. Un secondo crac dopo le vicende Parmalat sicuramente non fanno buona pubblicità ad una realtà imprenditoriale importante e nemmeno ad una città che non merita di essere messa alla berlina da sedicenti imprenditori internazionali. In tutto questo ci sono gli ‘eroi’ moderni, quelli che ‘siete tutti noi’, quelli che ‘fategli vedere! Rompetegli il giocattolo!’, quelli che se si fermano perdono lavoro almeno altre 200 persone. Hanno anche loro un ruolo sociale che va oltre il risultato sul campo, va oltre la propria professione e coinvolge tutto ciò che ti sta attorno. La passione, le emozioni, il lavoro di più di 200 famiglie ed é per questo che la demagogia in questi momenti irrita e banalizza scelte che sono invece molto delicate. Andrà avanti la stagione del Parma? Si continuerà a tenere alta l’attenzione e si cambieranno le norme? Qualcuno salverà il Parma dall’esclusione dei campionati? Non so cosa potrà accadere nei prossimi mesi, probabilmente il Parma riuscirà a finire la stagione, molto probabilmente non riuscirà a recuperare i punti persi e quasi sicuramente non si troverà chi vorrà rilevare la società per iscriversi alla serie B. Parma ripartirà, quindi, dal mondo dilettantistico che non deve far vergognare ma deve senz’altro far crescere quegli anticorpi necessari per pretendere responsabilità sociale, onestà imprenditoriale e amore per lo sport da parte di chiunque voglia tornare con i colori gialloblu nei piani alti del calcio italiano.

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Feste intercomunali 2015, il Coni Verona… c’è! Un calendario di eventi e iniziative che coinvolgerà migliaia di studenti delle scuole veronesi che, da aprile ad ottobre, avranno la possibilità di provare e conoscere le discipline sportive Negli ultimi decenni sovrappeso e obesità sono diventati un problema di salute pubblica di proporzioni epidemiche nei Paesi occidentali. Accanto all’alimentazione sregolata, uno dei fattori che li favorisce maggiormente è la sedentarietà che caratterizza lo stile di vita nel mondo adulto e nei bambini. Per far fronte al problema l’OMS ha recentemente sviluppato una strategia globale su dieta, attività fisica e salute con una serie di raccomandazioni per i governi e le diverse parti coinvolte. Tra questi punti, oltre agli aspetti legati all’alimentazione, è raccomandata l’attività fisica giornaliera. L’attività sportiva non riveste solo un ruolo fondamentale nello sviluppo psico-fisico e di cura delle malattie sopra menzionate, ma può essere anche uno strumento di prevenzione contro il disagio giovanile e le sue devianze: un possibile strumento educativo per i nostri ragazzi. Durante il periodo delle Feste Intercomunali dello Sport (da aprile ad ottobre 2015) verranno svolte una serie di serate informative e di prevenzione rivolte al mondo degli adulti. Le iniziative saranno tenute con la Fondazione Centri Giovanili don Mazzi e saranno organizzate con l’aiuto della Prof.ssa Raffaella Sgalambro per la Scuola Regionale dello Sport. Allo scopo di dare il più completo sviluppo a questa iniziativa il Coni Verona coinvolgerà un’equipe di più persone tra educatori professionali, insegnanti e volontari i quali, attraverso un lavoro coordinato e mirato, lavoreranno al conseguimento degli obiettivi sopraindicati. In particolare saranno coinvolti: • 1 responsabile del progetto • 1 insegnate per ogni classe e livello d’istituto (elementare e media) • 15 componenti Staff Tecnico Coni Point Provinciale • educatori volontari qualificati delle associazioni sportive Continuano inoltre le serate di sensibilizzazione alle tematiche sportive curate dal dott. Giovanni Battocchio. Queste iniziate di approfondimento prendono origine dall’indagine conoscitiva svolta alcuni anni orsono e rivolta ai ragazzi delle scuole elementari e medie della provincia di Verona e loro genitori. In ogni serata verranno approfonditi anche aspetti psicologici e sociali come il bullismo. Per avere ogni tipo di informazione a riguardo scrivere a coni@verona.it

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CONI

NR 01 02 03 04 05 06

DATA 23.05 23.05 22/24. 05 30.05 30.05 06.06

SEDE SAN MARTINO BUON ALBERGO CEREA CAVAION VERONESE SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA LEGNAGO SAN GIOVANNI LUPATOTO

COMUNI/SCUOLE COINVOLTI IN OCCASIONE DELLA RAINBOW YOUNG RUN ANGIARI, CASALEONE, CEREA, SANGUINETTO, SAN PIETRO DI MORUBIO

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07-06

VERONA

GIORNATA NAZIONALE DELLO SPORT

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05.07

BOSCO CHIESANUOVA

BOSCO CHIESANUOVA

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05.09

BOSCO CHIESANUOVA

ICE OPEN DAY – UNA PROVINCIA SUL GHIACCIO

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12.09

POVEGLIANO

BUTTAPIETRA, CASTEL D’AZZANO, ERBÈ, GAZZO VERONESE,ISOLA DELLA SCALA, MOZZECANE, NOGARA, NOGAROLE ROCCA, POVEGLIANO VERONESE, SALIZZOLE, SORGÀ, TREVENZUOLO, VIGASIO

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19.09

CALDIERO

BADIA CALAVENA, BELFIORE, CALDIERO, COLOGNOLA AI COLLI, ILLASI, LAVAGNO, MEZZANE DI SOTTO, SELVA DI PROGNO, TREGNAGO

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26.09

COLOGNA VENETA

ALBAREDO D’ADIGE, ARCOLE, COLOGNA VENETA, ISOLA RIZZA, OPPEANO, PALÙ, PRESSANA, RONCO ALL’ADIGE, ROVERCHIARA, ROVEREDO DI GUÀ, VERONELLA, ZEVIO, ZIMELLA

NR

FUMANE, NEGRAR, SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA BEVILACQUA, BOSCHI SANT’ANNA, CASTAGNARO, LEGNAGO, TERRAZZO, VILLABARTOLOMEA IN OCCASIONE DELLA SETTIMANA DELLO SPORT

LE FESTE INTECOMUNALI 2015 Saranno coinvolti 9000 bambini delle scuole dell’obbligo 200 società sportive 16.000/17.000 le presenze dei visitatori stimate 58 Comuni della Provincia di Verona. Ente promotore CONI, Delegazione Provinciale di Verona Gruppo organizzatore CONI, Delegazione Provinciale di Verona Ufficio Scolastico Provinciale Istituti Scolastici Amministrazioni Comunali Associazioni e Società Sportive Fondazione Centri Giovanili don Mazzi Media partner SportD+magazine TeleArena Segreteria organizzativa Coni Verona, via Forte Tomba 7/a Cà di David. Tel. 045803060

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COMUNE DI san giovanni lupatoto

Al via i preparativi per la Settimana dello Sport Entrano nel vivo i preparativi per la Settimana dello sport di San Giovanni Lupatoto, prevista dal 5 al 14 giugno Tante novità per l’edizione 2015 della “Notte bianca dello sport” che si svilupperà in tre momenti. La “Notte bianca dello sport”: sabato 6 giugno, una grande fiera dello sport all’aperto, a cui parteciperanno associazioni sportive del territorio e non con stand, esibizioni e attività in piazza Umberto I e negli spazi limitrofi, dove tutti potranno provare tanti sport più o meno conosciuti. Il “Pomeriggio verde” al Parco all’Adige: domenica 7 giugno dove verrà dato ampio spazio agli sport in ambiente naturali, come la canoa e il rafting nell’Adige, partendo da Villa Buri e arrivando fino a San Giovanni Lupatoto. La “Notte blu” al Giò Club il 13 giugno, con spettacoli di pallanuoto, nuoto sincronizzato, acqua fitness e fitness spinning. La manifestazione sarà coronata dalla “Sangio Run” del 14 giugno, a cui intendiamo far partecipare una rapprentanza delle 42 associazioni sportive, allargando inoltre l’invito a mamme e papà con passeggini, ai pattinatori in linea e alle hand bike, che avranno un percorso dedicato. Durante la Settimana dello sport sarà presentato ufficialmente il logo di Città Europea dello Sport, che verrà realizzato dai ragazzi del liceo artistico Nani di Verona. Tra i nuovi appuntamenti legati alla salute, ci sarà quello realizzato in collaborazione con Federottica, che proporrà uno screening gratuito della vista per gli atleti e una specifica ginnastica per gli occhi. Ci saranno poi alcuni convegni con il Coni point Verona, mentre con le scuole lupatotine si sta attivando il progetto “Gioco sport”, che prevede degli interventi di attività motoria nelle scuole primarie, a cui seguirà anche un progetto specifico con le scuole secondarie. Media partner ufficiale dell’evento Sportdi+ magazine. Adriana Vallisari

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COMUNE DI LEGNAGO

Pattinaggio Legnago dedizione e tanta passione ll Gruppo Sportivo Sime Pattinaggio Legnago società dilettantistica è nato nel 1974 presso il quartiere Casette di Legnago Fondata dal Dott. Bruno Menini, proprietario della Sime, azienda leader nel settore della climatizzazione, con l’obiettivo di dare vita ad una squadra sportive e promuovere la partecipazione sportiva, il GS Sime Pattinaggio Legnago persegue i suoi obiettivi con lo stesso entusiasmo e determinazione di un tempo dedicandosi a pieno ritmo all’organizzazione di campionai provinciali che si terranno a Verona e Rovigo dal 18 aprile e i campionati regionali per gli esordienti e giovanissimi previsti per il 25 aprile. Sportdi+ ha intervistato Graziano Bovolon, vicepresidente e allenatore federale della squadra. Dedizione e amore, la ricetta per gestire tanti ragazzi e i loro sogni. Quanto tempo dedica alla società? La gestione della società mi impegna cinque giorni a settimana per undici mesi all’anno. Giorno e sera. Mi occupo dei tesseramenti e delle gare, la ricerca di sponsor e all’allenamento ovviamente. È una responsabilità a tempo pieno che ha portato i suoi risultati. Ma non sono solo. Più di venti genitori si adoperano per promuovere al meglio le nostre attività. Oggi i tesserati sono trenta e hanno un’età compresa tra gli otto e i dieci anni. Consigli per chi desidera avvicinarsi al pattinaggio e per i genitori? Consiglio innanzitutto di avvicinarsi verso i quattro, cinque anni al pattinaggio, prima no, perché è troppo presto, in quanto i bambini non hanno un’idea chiara di cosa vuol dire seguire una direzione, per loro andare a destra o a sinistra è la stessa cosa. In ogni caso ci tengo a sottolineare che siamo riusciti a far pattinare anche bambini di dieci anni portandoli a fare gare nazionali. Si tratta di uno sport a tutto tondo, che permette di muovere quasi tutti i muscoli del corpo e che prevede un allenamento propedeutico olistico, che comprende uscite in bicicletta, esercizi in palestra, corsa. Non abbiate paura di tentare anche se siete adulti, certo, si può cadere, farsi male, ma consiglio comunque di provare a fare questa esperienza, non ve ne pentirete. Quali sono i vostri obiettivi per il futuro? Da noi sono passati Luca Saggiorato, che vanta sei titoli mondiali conquistati tra il 2004 e il 2008 e Andrea Andreotti campione mondiale nel 2008 a soli 18 anni. Mi auguro che nella nostra storia possano esservi altri campioni nazionali. Sarà nostro compito darci da fare anche per questo! Alessia Bottone

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comune di ZIMELLA

34a marcia di San Floriano Ritorna domenica 26 aprile 2015 il tradizionale appuntamento podistico intitolato al Santo Patrono della parrocchia di Zimella La 34a Marcia podistica di San Floriano promossa e organizzata dalla Polisportiva Gemina è una delle attività ludico motorie che maggiormente richiamano gli appassionati dello sport sano e rispettoso dell’ambiente. La novità per l’anno 2015 è rappresen- tata dall’inserimento nell’itinerario breve di 7 Km di un tratto del nuovo Percorso Ciclo-turistico del Colognese che congiunge Zimella a Cologna Veneta e che si sviluppa sull’argine sinistro del fiume Guà. Inaugurata nell’autunno 2014, la nuova pista ciclo-pedonale, suggestiva e sicura, è quotidianamente frequentata da molte persone di tutte le età. Il percorso breve, contrassegnato con indicazioni di colore verde, assieme all’altro di 11 Km, segnalato con il colore azzurro, sono interamente pianeggianti e particolarmente indicati per le famiglie con bambini al seguito. Gli altri due tracciati predisposti su terreno misto pianeggiante-collinare si addicono a podisti più allenati e con maggior resistenza. Il percorso di Km 16 è indicato con frecce di colore giallo mentre il colore rosso segna il tracciato dei 24 Km, il più impegnativo e panoramico che porta il podista ad immergersi tra i vigneti e gli uliveti nei quali è possibile avere qualche incontro ravvicinato con caprioli e selvaggina stanziale. La partenza della manifestazione, che si svolge con qualsiasi tempo, è fissata dalle ore 8.00 alle ore 9.00 dalla sede della Polisportiva Gemina in via Castellaro. La buona riuscita della Marcia è affidata agli oltre 70 volontari che sorvegliano tutto il percorso con particolare attenzione agli attraversamenti stradali. Un buon numero di ristori distribuiti nei vari percorsi e un’ambulanza medicalizzata garantiranno a tutti i partecipanti una mattinata di sport in sicurezza e tranquillità. Federico Vaccari

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comune di castelnuovo del garda

A Castelnuovo del Garda lo sport torna in piazza L’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda, in collaborazione con l’associazione Sport in Piazza, dall’11 al 14 giugno proporrà gare, tornei, esibizioni di danza e dei più diversi sport Torna a Castelnuovo del Garda Sport in Piazza, la manifestazione nata dall’idea di alcuni amici di far provare diverse attività sportive ai giovani. Da giovedì 11 a domenica 14 giugno, in piazza della Libertà, si alterneranno gare, tornei, esibizioni di danza e dei più diversi sport, con la partecipazione di gruppi provenienti da tutta la provincia. La manifestazione, organizzata dall’associazione Sport in Piazza in collaborazione con l’Amministrazione comunale e vari sponsor, vede protagonisti numerosi volontari, associazioni e gruppi sportivi. Insieme a volley, basket, rugby, mountain bike, scherma, calcio, ginnastica artistica, arti marziali e orientali, tennis, running, hockey, football americano, freccette, tamburello, tiro a segno, agility dog, spinning, skating, parkour, la manifestazione offrirà anche l’occasione di scoprire un gioco semisconosciuto: il panarinton. Praticato a Castelnuovo del Garda ai tempi della seconda guerra mondiale, ha qualche familiarità con il badminton anche se presenta caratteristiche diverse. Completano l’offerta ricchi stand enogastronomici e serate musicali. «Con questa quattro giorni di sport, intrattenimento e musica, vogliamo offrire un’occasione di festa e di coinvolgimento per giovani e famiglie - spiega l’assessore

allo Sport Davide Sandrini - Mi preme sottolineare il positivo clima di collaborazione instaurato con gli organizzatori e ringrazio quanti stanno lavorando senza risparmio per realizzare un evento di questa portata». L’edizione 2015 ricalcherà il programma dell’anno scorso con qualche importante ritocco per arricchire lo spettacolo. A questo proposito è atteso un ospite davvero speciale: il celebre campione di bike trial Vittorio Brumotti che, impegni televisivi permettendo, regalerà al pubblico una delle sue straordinarie esibizioni. Inoltre, compatibilmente con gli impegni motoristici del campionato mondiale e italiano, si prevede la partecipazione del team superbike Pedercini e del team rally Skoda Italia con il campione veronese Umberto Scandola. Grande attenzione verrà riservata ai più piccoli, che avranno l’opportunità di provare diverse discipline. Una grande festa dello sport all’insegna del divertimento dunque, che vedrà succedersi appassionanti tornei, gare tra i gruppi sportivi e spettacolari finali per aggiudicarsi una coppa o una medaglia, o più semplicemente, un’affettuosa “pacca sulle spalla”. Programma completo sul sito del Comune www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it nei giorni precedenti la manifestazione.

Già sulla “buona strada” per diventare delle campionesse sono le atlete della Asd Ritmica and Artistica di Castelnuovo del Garda che hanno partecipato al primo torneo di Santa Lucia di ginnastica ritmica alla palestra Bentegodi di Verona. Per la prima volta le ginnaste più piccole della scuola sono salite sul podio nella categoria Junior meritando il primo posto con Sara Avesani ed il terzo con Giulia Emanuele, ma anche le altre ginnaste sono state premiate con una medaglia. Il gruppo delle ragazze più grandi si è invece esibito nella prova a squadre con attrezzo cerchio ed anche in questo caso si è classificato ai primi posti. Asd Ritmica and Artistica di Castelnuovo del Garda si è così fatta conoscere ed apprezzare anche fuori dai confini del paese. L’Amministrazione comunale di Castelnuovo del Garda, in collaborazione con l’associazione Sport in Piazza, intende valorizzare i campioni sportivi castelnovesi con l’istituzione di un “Albo dei Campioni”. Chi lo desidera, può segnalare atleti di Castelnuovo del Garda che si sono distinti in ambito internazionale, nazionale o regionale inviando una mail a: ufficiostampa@castelnuovodg.it oppure comunicando il nominativo allo www.sportdipiu.com Sportello Associazioni in municipio entro il 10 maggio.

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comune di bosco chiesanuova

A Bosco resiste la passione per l’hockey Come tanti sport sanno fare, l’hockey su ghiaccio è una disciplina in grado di generare un grande entusiasmo, sia in chi lo guarda dall’esterno che in chi lo vive dall’interno. E anche i Falchi riescono a sopravvivere... Oltre allo slogan, piuttosto abusato per la verità, di “sport di squadra più veloce al mondo”, quello che l’hockey sa dare è un insieme di ingredienti difficilmente riscontrabili in altre ambiti sportivi. Non per nulla chi smette di giocare, prima o poi, se ne ha l’occasione ritorna. Lo sanno bene a Bosco Chiesanuova, dove dagli anni Ottanta si sono susseguite più società sportive che ne hanno permesso la pratica, senza soluzione di continuità, fino ad oggi. Dopo il boom di iscrizioni all’apertura dell’impianto, l’affiancamento a grossi sponsor come Nordimmobiliare, Gardaland e Skoda e le grosse difficoltà degli anni Novanta che hanno fatto chiudere i battenti alle società del periodo, nel 1996 è nata l’A.S.D. Falchi Hockey Bosco Chiesanuova. Nonostante la particolarità della struttura, una pista all’aperto come ormai ne sopravvivono pochissime in Italia, ed il fatto di essere in un piccolo comune montano, il club è sempre stato in grado di tener vivo l’interesse su di sé, con i propri risultati e l’attività della prima squadra. Da due stagioni i Falchi partecipano alla Prifa CCM Cup: il torneo, classificabile come terza categoria nazionale (nonostante non vi siano precise disposizioni da parte della federazione), ospita team di buon livello, con giocatori passati anche dalla serie A e dalla B. Proprio in questi ultimi campionati i Falchi stanno ricevendo i frutti del “Progetto Rinascita”, partito a febbraio 2006 con l’intento di ricreare da zero le giovanili. I giovani atleti cresciuti delle squadre junior stanno pian piano entrando nella rosa della prima squadra, rigenerando con entusiasmo e freschezza l’organico, oltre a qualche talento che ha preso addirittura strade più importanti. Segno che, anche parendo da un piccolo club di montagna, col buon lavoro e la passione questo sport può portare a bei traguardi e ad un’importante crescita dal punto di vista umano. Emanuele Pezzo

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città di OPPEANO

OppeanoBike, la nuova squadra di ciclisti oppeanesi Si riuniscono in un clima d’amicizia per lunghe pedalate in compagnia; ma tra essi vi è anche qualche eccellenze sportivo che partecipa alle GranFondo Questa in sintesi la mission dell’ OppeanoBike, un gruppo di atleti-amici che ha alle spalle una storia giovane, dato che è nato da 8 mesi, coinvolgendo ciclisti e simpatizzanti della bicicletta del territorio comunale di Oppeano. Le radici di OppeanoBike affondano nella decisione di Massimo Marchi e Luca Bottura, due giovani oppeanesi che nel 1997 iniziano a girare per il territorio veronese in bicicletta, utilizzando quale punto di ritrovo un bar del Comune di Oppeano. Nel 2008 si aggiunge al gruppo Roberto Taddei, poi nel 2010 Urs Stalder, svizzero di origine e oppeanese di adozione – e papà della campionessa di vela Alexandra Stalder - e nel 2012 Paolo Soave. Nel gruppo ultimamente è entrato Michele Feroni, che coinvolge un’altra decina di sportivi e si occupa di trovare sponsor per la squadra. A tutt’oggi il gruppo conta una ventina di atleti, Sindaco di Oppeano Pierluigi Giaretta compreso. Il gruppo sarà presto rappresentato dalla Polisportiva di Oppeano, al fine di incentivare gli appassionati di ciclismo e le attività correlate, con l’obiettivo di coinvolgere più persone possibili. “La linea guida che segue il gruppo - spiega Michele Feroni - rimane quella delle origini: condividere assieme tra amici la passione per uno sport come il ciclismo molto impegnativo ma gratificante allo stesso tempo. I componenti del gruppo ad oggi sono, oltre al sottoscritto: Massimo Marchi, Luca Bottura, Dario Gasparini, Andrea De Battisti, Giovanni Bottari, Marco Corso, Roberto Taddei, Paolo Soave, Urs Stalder, Michele Pirani, Francesco Fochi, Giovanni Feroni, Roberto Soave, Claudio Turri, Roberto Inglese, Pierluigi Giaretta, Luca Donella, Massimiliano Cavaliere, Giacomo Contro, Massimiliano Garfi, Mauro Ferrigato e Maurizio Battaglia. A loro va un ringraziamento per la condivisione e il buon clima di amicizia che si sta costruendo all’interno del gruppo”. Tra essi molti ragazzi partecipano anche alle Granfondo: Feroni Michele e Giovanni, Roberto Taddei, Roberto Inglese, Andrea Debattisti, e Massimo Marchi. Certamente altri componenti del gruppo non appena avranno il giusto “fiato” e allenamento si uniranno nella gare agonistiche. Tra loro due atleti partecipano ad un circuito di gare su lunghissime distanze per acquisire il brevetto per poter partecipare alle famosissima Randonee Parigi-Brest-Parigi di 1200 Km in bicicletta. Il gruppo OppeanoBike si è dotato in questo mese anche di divise proprie con logo della Città di Oppeano. Chi volesse unirsi al gruppo può contattare il Sig. Michele Feroni via mail scrivendo a: f.michele@feroni.it


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SPORTIVAMENTE A SCUOLA

Confronto tra protagonisti dello sport e i ragazzi Una serie di incontri che portano lo sport, e i loro protagonisti, nelle scuole. Tra domande curiose e risposte mai banali due ore “volano via” in allegria Ha preso il via con il mese di febbraio “Sportivamente a scuola” ciclo di incontri organizzati dalla rivista SportDi+ magazine in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale di Verona, Coni Provinciale di Verona, Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi e Ufficio Sport e Turismo della Curia di Verona. Protagoniste fisse degli incontri cinque delle società sportive più importanti di Verona: Bluvolley, Olimpica Dossobuono Pallamano, Scaligera Basket, Valpolicella Calcio Femminile e Yacht Club Verona. Il confronto tra studenti e ospiti è stato moderato dal giornalista Alberto Cristani, direttore della rivista SportDi+. Il primo incontro si è tenuto il 20 febbraio presso l’Educandato Statale “Agli Angeli” di Verona. Erano presenti all’incontro: - Giovanni Mazzi, presidente Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi - Don Andrea Giacomelli, responsabile dell’Ufficio Sport e tempo libero della Curia di Verona - Raffaella Sgalambro, Responsabile Staff Tecnico Coni Verona

- Matteo De Cecco, 2° allenatore Calzedonia BluVolley Verona - Cristiano Zanus Forte, Team Manager Tezenis Scaligera Basket - Roberto Escanciano Sanchez (allenatore) e Ivan Della Gatta (dirigente), Pallamano Olimpica Dossobuono - Giulia Semenzin (vicepresidente), Giulia Cordioli e Sara Zanotti (giocatrici), Fimauto Valpolicella Calcio Femminile - Claudio Perina, Direttore sportivo Yacht Club Verona Il secondo momento di confronto si è svolto venerdì 20 marzo presso l’Istituto Tusini di Bardolino alla presenza di: - Giovanni Mazzi, presidente Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi - Don Andrea Giacomelli, responsabile dell’Ufficio Sport e tempo libero della Curia di Verona - Gian Andrea Marchesi, Team Manager Calzedonia BluVolley Verona - Cristiano Zanus Forte, Team Manager Tezenis Scaligera Basket - Elisa Ferrari, giocatrice Pallamano Olimpica Dossobuono - Giulia Semenzin (vicepresidente) e Valentina Boni (giocatrici) Fimauto Valpolicella Calcio Femminile - Claudio Perina, Direttore sportivo Yacht Club Verona

Durante le mattinate vengono proiettate (e commentate dagli intervenuti) brevi clip video e affrontate tematiche legate al mondo. Lo sport – inteso come momento di aggregazione e gioco – diventa quindi strumento di crescita psicofisica e intellettuale dei giovani. Gli atleti e i dirigenti presenti portano la loro esperienza, raccontano la loro storia sportiva e come questa ha influito nella loro vita. I protagonisti sono però gli studenti che con le loro domande e interventi rendono gli incontri divertenti, interessanti e imprevedibili.

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CALCIO di Alberto Cristani

Alla Virtus Borgo Venezia giocare a calcio è una cosa normale La società presieduta da Gigi Fresco mette in primo piano l’atleta non solo come componente di una squadra, ma principalmente come individuo sano e attento a ‘volersi bene’ Mauro Zanotti, 48 anni, allenatore della Virtus Borgo Venezia dal 2007, quest’anno è il responsabile della formazione giovanissimi provinciali annata 2001, ci illustra la tipologia di allenamento adottata e i risultati raggiunti non solo in campo. Mauro, alla Virtus avete adottato un nuovo modo di intendere la figura del giovane calciatore. Me ne vuoi parlare? Beh, innanzitutto è bene chiarire che non si tratta di un nuovo modo ma stiamo semplicemente guardando il ragazzo nella sua globalità, non solo come calciatore. Quello che dico potrà sembrare banale o scontato ma siamo convinti che i ragazzi, per quanto giovani, siano delle persone e come tali debbano essere trattati, responsabilizzandoli e coinvolgendoli. Stiamo quindi dedicando attenzione alla formazione non solo del giocatore/ calciatore ma anche della persona, ben consci delle peculiarità connesse all’età dei ragazzi che, nel mio caso, compiranno nel corso dell’anno i 14 anni. Si lavora perciò anche sull’autodisciplina, sull’atteggiamento con cui approcciano l’attività settimanale,

cercando di ridurre al minimo l’influenza delle mode e/o dei fronzoli che spostano l’attenzione dal focus reale: lavorare bene. Giusto per fare un esempio, se la preoccupazione di un ragazzo è di avere sempre i calzettoni tirati ben sopra il ginocchio, fino a metà coscia ad imitazione di Cristiano Ronaldo, è evidente che la sua attenzione non sarà interamente rivolta a lavorare bene. Cerchiamo di responsabilizzarli ad essere calciatori e persone di sostanza, non di apparenza. Quindi non solo allenamento fisico finalizzato alla partita ma anche - e soprattutto - ad una vita sana… Mi riaggancio a quanto appena detto perché anche questo aspetto rientra nella formazione del ragazzo inteso come persona. Con i ragazzi si parla di cura della persona in tutte le varie sfaccettature, dall’igiene personale all’alimentazione al riposo. Anche qui faccio alcuni esempi: utilizzare gli slip o altro intimo contenitivo invece dei boxer, avere cura dei piedi e in particolar modo delle unghie, l’importanza fondamentale del riposo e del sonno, scegliere le scarpe non solo in base alla moda ma conciliarla con modelli che assicurino il benessere del piede, la pulizia stessa delle scarpe. Tutto sempre spiegando loro i motivi che stanno alla base di questi consigli in modo da renderli persone consapevoli e partecipi delle scelte che faranno. È utopia pensare che lo sport possa essere uno strumento di crescita e di istruzione? Decisamente no, anzi, credo che lo sport possa e debba contribuire alla crescita ed all’istruzione. Il nostro direttore tecnico del settore agonismo, Olindo Filippi sostiene che bisognerebbe “fare sport nella scuola e scuola nello sport”. L’attività che facciamo sul campo offre infiniti spunti per fornire nozioni ai ragazzi. Spiegare


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CALCIO

i segmenti corporei coinvolti in un esercizio di mobilità significa aumentare la loro cultura, così come parlare del livello di idratazione ottimale o spiegare gli adattamenti che intervengono nel loro corpo a seconda della frequenza cardiaca, ovviamente semplificando al massimo i concetti. I ragazzi, contrariamente a quanto potrebbe pensare qualcuno, sono curiosi e molto interessati e rispondono benissimo a queste sollecitazioni. Senza presunzione o voler essere autoreferenziale, cito un episodio. In occasione delle feste natalizie abbiamo proposto ai ragazzi, come idea regalo dal costo ormai molto contenuto, il cardiofrequenzimetro. è stato un suggerimento, non un’imposizione, ma ha riscosso un grande successo ed ora tutti lo indossano con orgoglio. Gli abbiamo insegnato a usarlo e spiegato cosa significa il numero che vedono visualizzato. Il nostro scopo non è certo quello di testarli, catalogarli o raccogliere dati ma semplicemente di renderli partecipi del lavoro che stanno facendo, aprirgli la mente facendogli capire che l’allenamento va oltre il semplice calciare la palla. Vederli buttare un occhio sul cardiofrequenzimetro alla fine di un esercizio o cercare il nostro sguardo per comunicarci il dato ci riempie di orgoglio. Riguardo alla crescita, riteniamo lo sport una metafora della vita e in questo senso la Virtus spinge affinché gli atleti abbiano comportamenti corretti e consoni. Non chiediamo nulla di nuovo rispetto a valori che dovrebbero essere patrimonio acquisito: rispetto degli impegni e degli orari, dei compagni e degli avversari, delle strutture nostre o che ci ospitano, impegno massimo negli allenamenti, pur nella consapevolezza che ognuno può avere una giornata o un periodo no, allenatori compresi. Riagganciandomi all’autodisciplina, all’inizio dell’anno sportivo i tre allenamenti settimanali nella mia categoria erano visti con un po’ di timore dai genitori, quasi un possibile ostacolo all’attività scolastica. Noi invece pensiamo, confortati anche da quanto succede in altre discipline sportive, che siano perfettamente e pienamente compatibili e abbiamo invitato i ragazzi ad ottimizzare il tempo libero. Il tempo ci ha dato ragione perché, pur con una presenza agli allenamenti vicina al 90%, le pagelle che stiamo vedendo in questi giorni mostrano generalmente voti buoni. La società si dimostra attenta sotto questo profilo e da anni ha indetto la “pagella d’oro”. Tutti i ragazzi devono portare la pagella al loro allenatore e

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la migliore di ogni fascia di età, elementari, medie e superiori, è premiata in occasione della festa di Natale. In tutto questo progetto che ruolo hanno i genitori? I genitori sono una risorsa fondamentale e fondamentale è la loro collaborazione nell’avvalorare il nostro lavoro. Nel corso degli anni devo dire che ho sempre trovato una buona collaborazione. Bisogna però essere consapevoli che ci possono essere le normali eccezioni di chi tende ad essere iper-protettivo verso il ragazzo e gli concede, a casa, comportamenti contrari al quel minimo di autodisciplina di cui si parlava prima. In questo caso, dal momento che ognuno è libero di educare il figlio come meglio crede, è necessario far capire che nell’attività sportiva le regole ci sono e devono essere rispettate.

ragazzi prima di tutto Mirko Zanotti, in alto, e Olindo Filippi, sopra, sono tra i fautori di un metodo di allenamento che mette in primo piano il benessere dei giovani calciatori

E l’allenatore come deve prepararsi per poter sostenere un ruolo così articolato e, in un certo senso, innovativo? L’allenatore del settore giovanile deve fondamentalmente avere una mente aperta per poter cogliere gli infiniti messaggi e stimoli che i ragazzi trasmettono; deve essere preparato non solo sotto l’aspetto strettamente calcistico, ma anche di conoscenza dei meccanismi fisici e psicologici connessi alla crescita dei ragazzi. Dobbiamo sforzarci di essere più autorevoli che autoritari. A volte noi adulti pecchiamo di presunzione nei loro confronti e pensiamo di poterli raggirare facilmente o imporci con il comando. Niente di più sbagliato! I giovani hanno una straordinaria sensibilità e capacità di valutazione e se intuiscono che non sei credibile perdi ogni ascendente. Viceversa, se riesci ad entrare in empatia e riconoscono in te una figura autorevole e, quando serve, autoritaria, ti danno anima e cuore e si affidano senza limiti nelle tue mani. E’ una responsabilità enorme che ci deve spronare a non “sederci” mai, a non abbassare mai la guardia e a cercare di sbagliare il meno possibile. Pensi che il progetto che state attuando possa essere un modello da seguire per altre società? Tutto ciò di cui abbiamo parlato, valori ed idee, mi sembrano talmente normali che non voglio nemmeno pensare che debbano o possano essere un modello per altre società. Dovrebbero già far parte del patrimonio comune. Anche se riconosco che, a volte, sembra che l’eccezionalità stia nell’essere, appunto, “normali”.


SOLIDARIETà di Uff. stampa Hellas Verona

foto di Alberto Bagnani

ABEODay, che sorrisi insieme a Toni & C. L’abbraccio di quelle piccole mani i giocatori dell’Hellas Verona non lo scorderanno mai. Foto, autografi e allegria per alleviare un po’ le sofferenze dei piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Borgo Roma Luca Toni, insieme ai compagni di squadra Francesco Benussi, Leandro Greco, Evangelos Moras, Jacopo Sala e Guillermo Rodriguez, ha visitato lo scorso 19 marzo, Festa del papà, il reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico “G. B. Rossi” di Borgo Roma per regalare una mattinata speciale ai bambini di ABEO, Associazione Bambino Emopatico Oncologico. Applausi e bandiere per i campioni gialloblù, che sono stati abbracciati dai bambini e dallo staff sanitario dell’ospedale, felici di poter sorridere insieme ai loro idoli. Gioia in corsia, dove i gialloblù hanno firmato autografi e consegnato le maglie con dediche personalizzate ai bambini. Emozionato il capitano,

Luca Toni: “Abbiamo vissuto emozioni diverse rispetto a quelle che ti trasmette un campo da calcio. Una bella mattinata: abbiamo cercato di portare un bel sorriso a dei bambini che non stanno attraversando un bel momento. Queste sono le cose belle del calcio”. Chiara Bovo, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, non nasconde la propria soddisfazione: “Un giorno bellissimo, ringrazio l’Hellas Verona per aver portato gioia e sorrisi ai bambini meno fortunati. Oltre alla società gialloblù, ringrazio anche ABEO per aver permesso lo svolgimento di questa giornata”. Anche Simone Cesaro, primario del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Borgo Roma, ha commentato: “Questa è stata una giornata importante, sono venuti i campioni dell’Hellas Verona come Luca Toni, che ha vinto una Coppa del Mondo e sta facendo molti gol con i gialloblù. Anche qui abbiamo i nostri piccoli campioni della vita, ed è importante che ci sia stato questo incontro perché anche noi abbiamo da vincere le nostre battaglie e gli sportivi ci sono molto vicini”. Una mattinata in cui a vincere è stata anche la solidarietà. Grazie alla sensibilità dei tifosi gialloblù, dalla vendita delle magliette celebrative #MengaPoc (realizzata da Luca Toni per i suoi 300 gol, in collaborazione con la società gialloblù) sono stati ricavati 15mila euro, che verranno interamente devoluti ad ABEO.

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TIRO A SEGNO di Luciano Brunelli

Argento per Maurina ai Campionati Europei Era stato invitato a partecipare a questa importantissima gara dalla Federazione Italiana di tiro a segno, UITS, ed è tornato con una medaglia d’Argento al collo: non e cosa da tutti i giorni! Giacomo Maurina è tornato a Verona molto soddisfatto della sua prima gara ad altissimo livello: sfoggiare una medaglia d’Argento non è cosa da tutti i giorni. Lo è ancora meno se si considera che è stata conquistata al Campionato Europeo svoltosi ad Arnhem in Olanda. Giacomo era stato invitato a partecipare a questa importantissima gara dalla Federazione Italiana di tiro a segno (UITS) dopo essersi messo in luce vincendo l’oro nella sua categoria (carabina ad aria compressa Juniores con il bersaglio a 10 metri, C10 JU) al Grand Prix di Plzen in Repubblica Ceca lo scorso febbraio. E sempre nella stessa specialità Giacomo ha gareggiato anche agli Europei in Olanda con la squadra Italiana insieme ai compagni Giuseppe Pio Capano (Forestale) e da Alessio Barcucci di Siena. La squadra azzurra ha disputato un’ottima gara vincendo l’argento, dietro alla fortissima Russia ma davanti ai temibili tedeschi e lasciandosi alle spalle tante altre formazioni che puntavano al podio. Maurina, veronese de “soca”, si è espresso a

livelli altissimi, dando vita ad una gara strepitosa, andando nelle prime posizioni fin dai primi colpi e conquistando il 6° posto nella gara finale con 618,1 punti. In finale Giacomo si è posizionato, grazie a colpi davvero magnifici al 2° posto fino a metà dell’ eliminatoria per poi concludere al 4° posto, perdendo il bronzo individuale per un solo decimo di punto. La sua splendida prestazione, però, ha letteralmente trascinato la squadra sul podio per sua grande soddisfazione e di tutto lo staff tecnico, tra cui Marianna Frasson, che lo seguiva. Giacomo ha 18 anni e quindi molto giovane e con poca esperienza nelle competizioni internazionali. Sta però crescendo a vista d’occhio e, ne siamo certi, ci riserverà in un futuro non troppo lontano, molte altre sorprese, partendo dalle imminenti competizioni con le specialità a fuoco e anche ai 50 metri. Prima del suo rientro in Italia Giacomo ha partecipato al Trofeo Air 50 in coppia con un’altra bravissima atleta veronese Martina Ziviani, di Cerea, con la quale – sempre al poligono di Arnhem – ha centrato un altro 2° posto. Risultati importanti potranno garantirli altri giovani tiratori di pistola come la giovanissima Giulia Campostrini (già entrata in Nazionale dopo il battesimo ad un Trofeo a Monaco) e il bravo Matteo Bertaiola. Entrambi saranno seguiti da vicino dal responsabile tecnico UITS per le armi corte, ovvero l’ex campione olimpico Roberto Di Donna.

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PALLACANESTRO di Alessia Bottone

Giorgio Boscagin cuore di capitano Coppa Italia A2, un primo passo verso la promozione in Serie A. Un trofeo così mancava da 17 anni per la Scaligera Basket. Un tripudio di gioia per la squadra ma soprattutto per il capitano Giorgio Boscagin Giorgio “Bosca” Boscagin, un mix di grinta e carisma che con le sue 165 presenze con la maglia scaligera e con i suoi ‘occhi lucidi’ ha fatto impazzire i tifosi. Sportdi+ lo ha intervistato per voi.

significa per lei questa vittoria? Mi è passata davanti agli occhi tutta la mia vita, il nastro si è riavvolto quasi d’istinto. Ho incrociato lo sguardo della mia ragazza in tribuna, ho visto i tifosi esultare e ho ricordato le mie domeniche in curva anni a sostenere la Scaligera come hanno fatto loro a Rimini. Ero un ragazzino all’epoca della vittoria della Coppa Korac a Belgrado, giocavo nelle giovanili ed uno dei miei riferimenti era Dalla Vecchia, il capitano per eccellenza come nel mio piccolo capitano sono io ora. Per me la Coppa Italia significa aver raggiunto un obiettivo importante, voluto, un primo passo verso un traguardo più importante, la promozione in Serie A, che dovremo invece sudarci fino in fondo fra il finale della regular season e i playoff.

Giorgio, cosa hai provato in quel momento e cosa

Ci credevi in questo risultato prima della partita? Quando arrivi in finale devi crederci per forza. Siamo sempre stati consapevoli del nostro valore e lo eravamo anche a Rimini, ma Ferentino è stata un’avversaria di valore all’inizio anche più brillante di noi nonostante avessero giocato anche una terza partita e noi due. Nel terzo quarto però abbiamo dato alla gara lo strappo che serviva, rimontando in fretta e giocandocela poi punto a punto. E nel supplementare abbiamo meritato di portarla a casa.

CAPITANO SCALIGERO DOC Giorgio Boscagin è nato a Tregnago il 18 aprile 1983. Alto 196 cm, il “Bosca” è cresciuto nella Scaligera Verona

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Capitano, a breve compirai 32 anni. Una vita dedicata allo sport e all’agonismo. Se ti guardi indietro, e ripensi agli albori della tua esperienza di cestista, cosa vedi? Pensavi di riuscire a farcela? Penso al treno che andavo a prendere a Caldiero la mattina presto perché ci metteva meno dell’autobus per arrivare fino a Verona, alla scuola fino alle 13.30, all’allenamento con la mia squadra alle 15 e quello con la Serie A dalle 17 alle 19, alla pazienza di mio padre che veniva a prendermi alla sera. Mi


sono sempre allenato al massimo, lo sport è anche selezione. Magari qualche merito ce l’ho, qualche qualità anche, di sicuro però ho sempre dato tutto per la pallacanestro e per i colori che adesso ho la fortuna di rappresentare. Il momento più brutto dalla tua carriera? I due infortuni. Uno al ginocchio sinistro ed uno al destro, uno nel 2000 ed uno nel 2006. Sono stati momenti difficili, in quei casi non sai mai se riuscirai a tornare quello di una volta. Certi infortuni sono difficili da riassorbire del tutto. Il rischio c’era, per fortuna è andato tutto bene. Fermarsi a doversi curare ed aspettare guardando gli altri giocare non è affatto una bella sensazione. Cosa ti auguri per il futuro della tua squadra? Vorrò sempre il meglio per la società che mi ha cresciuto, fatto diventare gioca-

tore e fatto maturare anche fuori dal campo. Vado avanti per gradi, dopo la Coppa Italia ci siamo concentrati sul campionato per raggiungere il traguardo che ci siamo prefissati ad inizio di stagione. Non sarà facile, ma abbiamo tutto per poterlo centrare. Quanto incide in una partita la dedizione e la passione dei tifosi che vi seguono dagli spalti?

Tanto, soprattutto in momenti difficili. Andavo al PalaOlimpia da tifoso quando non entrava uno spillo, adesso dico che la soddisfazione più bella è stata quella di vedere quasi cinquemila spettatori con Brescia, quattromilaottocento con Torino, quattromila con Mantova, una media di presenze sempre molto alta e soprattutto un feeling forte fra la squadra e il nostro pubblico. Molto, molto

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PALLACANESTRO di Andrea Etrari

Spettacolo assicurato con i “giramondo” di Harlem! Nati nel 1927 negli Stati Uniti da un’idea di Abe Saperstein, gli “HG”nel corso degli anni hanno giocato in oltre 100 nazioni in tutto il mondo, disputando più di 20.000 partite, record assoluto per una singola squadra Tornano a Verona a distanza di sei anni i mitici Harlem Globetrotters! Il grande show della squadra di basket più famosa del mondo si svolgerà giovedì 7 maggio alle ore 20.30 al PalaOlimpia. Sarà l’unica

tappa del Triveneto del tour italiano 2015 degli Harlem Globetrotters che si esibiranno, oltre che a Verona, a Milano, Cremona, Pistoia, Pesaro, Roma, Bologna e Cuneo. L’evento è organizzato da EDSport ed AMC Eventi e Comunicazione, in collaborazione con il Comune di Verona. I biglietti sono già in vendita sul circuito Geticket-Unicredit (www.geticket.it), in tutte le filiali abilitate del Veneto, oltre che nei punti vendita TicketOne (www. ticketone.it). Prezzi speciali per società sportive, gruppi, Cral aziendali (Call Center Ufficio Gruppi: 336.1961503, email: ufficiogruppi@harlemglobetrotters.it). Una tournée, quella 2015, all’insegna dello sport e del divertimento, nel solco di una tradizione internazionale che prosegue ininterrotta dal lontano 1926. Una magia senza tempo capace di incantare il mondo intero al ritmo di un basket artistico e visionario, tra grandi acrobazie, mirabolanti schiacciate, numeri da circo e gag indimenticabili. Lo spettacolo degli Harlem Globetrotters ha fatto in tutti questi anni 57 volte il giro del pianeta, sbarcando in più di 120 Paesi e stregando milioni di persone. Bambini, famiglie e fan appassionati da ogni dove ma anche papi, re, regine, capi di Stato e presidenti: tutti hanno ammirato lo straordinario talento di questi atleti formidabili che nella loro storia hanno disputato la bellezza di oltre 25 mila partite perdendone soltanto 300. Divertimento assicurato con Derick Grant, Tay Fisher e degli altri giocatori che compongono la formazione, che permette agli spettatori di poter notare come il basket giocato da questi atleti sia leggermente differente, e di come questi riescano a rendere spettacolare e unico anche un semplice tiro da tre punti. Acrobazie e nuovi metodi di fare canestro, dunque dato che la compagine degli Harlem Globetrotters riesce sempre a mettere in campo uno stile completamente differente nel basket, cercando dunque di compiacere e deliziare il pubblico con il loro stile di gioco.

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di Andrea Etrari

In Valpolicella il basket fa le… FU.SA! L’attività della società presieduta da Flavio Mascanzoni si svolge tra Fumane e Sant’Ambrogio di Valpolicella coinvolgendo quasi 250 atleti

L’ASD Basket FU.SA è giunta al suo 13° anno di attività: la società di Fumane e Sant’Ambrogio di Valpolicella opera sia nel campo maschile, che in quello femminile. Nei maschi la prima squadra disputa il campionato provinciale di Prima Divisione, mentre il fiore all’occhiello è la squadra “in gonnella” che milita nel torneo regionale di serie C. La formazione guidata da Alessandra Giardini e Christian Leso è una neopromossa in C, dove si sta ben comportando. “Sicuramente un bell’anno – afferma il Presidente del FU.SA Flavio Mascanzoni – soprattutto per l’attività del basket rosa. Abbiamo ripreso quest’anno con il settore giovanile femminile, con un gruppo numeroso di ragazzine del 2002/03/04. E poi perché dopo la promozione in Serie C Regionale con la prima squadra, stiamo disputando un ottimo campionato”. Un traguardo storico, che costa non pochi sacrifici. “Beh, affrontare una serie C – spiega Mascanzoni significa avere trasferte lunghe, più attenzioni dai giornali e dal pubblico, ma anche più difficoltà e

ambizioni: se l’anno scorso abbiamo vinto la maggior parte delle partite, quest’anno siamo la cenerentola”. Una stagione un po’ in salita, soprattutto nelle prime partite. “L’inizio della stagione è stato difficile – puntualizza il presidente FU.SA – con 7 partite perse. Non eravamo abituati alla categoria, allo stile di arbitraggio, ad un livello tecnico delle avversarie. Poi da dicembre abbiamo trovato la nostra dimensione, siamo usciti dal guscio e ci prepariamo ora ad affrontare il finale sicuri dei nostri mezzi, puntando a restare fuori dai play-out”. “Ad oggi la società – evidenzia Mascanzoni – conta circa 250 tesserati. Tra Fumane e Sant’Ambrogio abbiamo un centinaio di bambini delle sole scuole elementari. Siamo contenti anche per le altre squadre giovanili maschili e miste e per la prima squadra maschile, militante in Prima Divisione e in zona play-off. Ottimi i rapporti con le amministrazioni comunali di Sant’Ambrogio e Fumane, con le scuole del territorio e con la Polisportiva Fumane. Abbiamo una squadra amatoriale di Over 40 e siamo tra le pochissime società a Verona a puntare da 13 anni sia sul settore maschile che sul femminile. Possiamo proprio ammettere che finora è una stagione ricca di soddisfazioni!”.

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VOLLEY TROFEO OLIVIERI

Trofeo Internazionale A&P Olivieri, Verona caput Volley!

a cura di Luca Corradi Ufficio stapa Pallavolo Antares

Una edizione destinata a rimanere nella storia della pallavolo giovanile veronese la numero 6 del Trofeo Internazionale di Pasqua “A&P Olivieri”. Organizzato da ASD Pallavolo Antares e patrocinato dal Comune di Verona, si svolgerà in varie palestre di Verona e provincia dal 2 al 4 aprile prossimi I NUMERI Oltre alle confermate 4 categorie femminili (Under 18, 16, 14 e 13), la manifestazione ne accoglie per la prima volta anche 2 maschili, Under 17 e 15. Ben 6 quindi i trofei in palio, contesi da 67 squadre (55 femminili e 12 maschili). Circa 700 gli atleti coinvolti, più 200 tra tecnici e dirigenti accompagnatori. Sterminato il raggio geografico coperto tra Verona e Provincia: 18 campi, divisi in 15 palestre tra cui Palaolimpia, Poiano, Novaglie, Quinto, Palazzina, Buttapietra, Consolini, Don Bosco, Parona, Zevio e San Giovanni Lupatoto). Ben 5, invece, gli alberghi: l’Alliance di San Michele, il CTC di San Giovanni, il BEB e l’Ibis in Zai, più un altro ancora da definire al momento della stampa.

LE STRANIERE Sono 8, da ogni parte del mondo. Oltre a chi ripete la felice esperienza dell’anno scorso (Stati Uniti e Slovenia), ci sarà anche chi viene da Francia, Turchia e addirittura Uganda. Contatti erano stati intrapresi anche con società tedesche, austriache, svizzere, bulgare e montenegrine, che facilmente troveranno spazio nelle prossime edizioni. Un’organizzazione davvero mostruosa – dice il direttore sportivo Antares Massimo Corradi, nella foto – impossibile senza l’aiuto di tante persone e tanti dirigenti, in particolare i segretari Fausto Giulioni e Rino Piacenza. Basti dire che le squadre sono più che raddoppiate rispetto all’anno scorso, triplicate rispetto a due anni fa. Qualcuno purtroppo è anche rimasto fuori e dispiace, ma saremo felici di accoglierlo in futuro. Un torneo che cresce ogni anno di più per prestigio e partecipazione, come dimostrano le due grandi novità 2015, il patrocinio del Comune e l’allargamento al maschile. Nel 2013, a trionfare in Under16 fu la Rappresentativa Israeliana, seguita l’anno dopo da Antares Igevo (u18), Bassa Vallagarina Ala (u16), Legionovia Polonia (u14) e Segrate (u13). Da segnalare infine che, dalla scorsa edizione, il torneo è co-intitolato ai compianti Danilo Olivieri, fondatore del main-sponsor, e Ruggero Tommasini, ex presidente di Volley Sommacampagna. Finali e premiazioni sabato 4 aprile al Palaolimpia. Tutti i dettagli su www.pallavoloantares.it, dove si potranno anche seguire in tempo reale risultati e aggiornamenti delle partite di tutte le categorie.

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TORNEO DI PASQUA 2015 - UNDER 13

VOLLEY TROFEO OLIVIERI

GIRONE A 1301 GIO 1302 GIO 1303 GIO 1304 GIO 1305 GIO 1306 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

GIRONE B 1307 GIO 1308 GIO 1309 GIO 1310 GIO 1311 GIO 1312 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

QUARTI DI FINALE 1313 VEN 3 09:30 1314 VEN 3 09:30 1315 VEN 3 11:30 1316 VEN 3 11:30

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12.30 15:00 16:30 18:00

GIRONE B 1407 GIO 1408 GIO 1409 GIO 1410 GIO 1411 GIO 1412 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12.30 15:00 16:30 18:00

GIRONE C 1413 GIO 1414 GIO 1415 GIO 1416 GIO 1417 GIO 1418 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12.30 15:00 16:30 18:00

GIRONE 9 - 12 POSTO 1419 VEN 3 09:30 1420 VEN 3 11:30 1421 VEN 3 15:30 1422 VEN 3 17:30 1423 SAB 4 09:00 1424 SAB 4 10:30

Zevio Tenso

A A A A A A

Antares Verona Pallavolo Fabbrico (RE) Antares Verona Virtus Verona Antares Verona Virtus Verona

B VTV River Verona B Polisportiva R. Mori Roverbella (MN) San Giovanni B VTV River Verona B Griffon Volley Legnago (VR) Lupatoto B VTV River Verona B Griffon Volley Legnago (VR)

Pink Volley Verona A.S.D Blue Team - Udine A.S.D Blue Team - Udine VTV Albea Verona Pink Volley Verona A.S.D Blue Team - Udine

TENSOSTRUTTURA 1 TENSOSTRUTTURA 2 TENSOSTRUTTURA 1 TENSOSTRUTTURA 2

Q Q Q Q

1° GIRONE A 2° GIRONA A 3° GIRONE A 4° GIRONE A

4° GIRONE B 3° GIRONE B 2° GIRONE B 1° GIRONE B

perdente 1316 perdente 1315

SEMIFINALI 1°- 4° POSTO 1319 VEN 3 17:30 TENSOSTRUTTURA 1 1320 VEN 3 17:30 TENSOSTRUTTURA 2

S1-4 S1-4

vincente 1313 vincente 1314

vincente 1316 vincente 1315

4 4 4 4

09:00 10:30 12:00 14:00

TENSOSTRUTTURA 2

Virtus Verona Volley Group Valdarno (FI) Pallavolo Fabbrico (RE) Volley Group Valdarno (FI) Volley Group Valdarno (FI) Pallavolo Fabbrico (RE)

Griffon Volley Legnago (VR) Volley Uberetsch A. Bolzano Polisportiva R. Mori Roverbella (MN) Volley Uberetsch A. Bolzano Volley Uberetsch A. Bolzano Polisportiva R. Mori Roverbella (MN)

Zevio Palazzetto

PALLAVOLO ZEVIO (VR) VOLANO VOLLEY TRENTO PALLAVOLO ZEVIO (VR) PALLAVOLO ARBIZZANO (VR) PALLAVOLO ZEVIO (VR) PALLAVOLO ARBIZZANO (VR)

PALLAVOLO ARBIZZANO (VR) KIRO NDEEBA (UGANDA) VOLANO VOLLEY TRENTO KIRO NDEEBA (UGANDA) KIRO NDEEBA (UGANDA) VOLANO VOLLEY TRENTO

SAN GIOVANNI LUPATOTO

G G G G G G

4° GIRONE A 4° GIRONE C 4° GIRONE A 4° GIRONE B 4° GIRONE A 4° GIRONE C

4° GIRONE B PEGGIORE 3° GIRONI A-B-C 4° GIRONE C PEGGIORE 3° GIRONI A-B-C PEGGIORE 3° GIRONI A-B-C 4° GIRONE B

SEMIFINALI 5°- 8° POSTO 1429 VEN 3 15:00 Zevio Palazzetto 1430 VEN 3 17:30

S 5-8 S 5-8

perdente 1425 perdente 1426

perdente 1427 perdente 1428

SEMIFINALI 5°- 8° POSTO 1431 VEN 3 15:00 Zevio Tenso 1432 VEN 3 17:30

S 1-4 S 1-4

vincente 1425 vincente 1426

vincente 1427 vincente 1428

FINALI 1433 SAB 1434 SAB 1435 SAB 1436 SAB

F 7-8 F 5-6 ZEVIO PALAZZETTO F 1-2

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VTV Albea Verona VTV Albea Verona Pink Volley Verona Yesilbahar Volleyball Team (TUR) Yesilbahar Volleyball Team (TUR) Yesilbahar Volleyball Team (TUR)

perdente 1313 perdente 1314

Q 1-8 1 Q 1-8 2 Q 1-8 3 Q 1-8 4

09:30 11:30 10:30 14:00

TENSOSTRUTTURA 2

B B B B B B

C C C C C C

ZEVIO TENSO

1° GIRONE A 1° GIRONE B 1° GIRONE C 2° GIRONE A

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Valpo Volley Verona OK Val Arcobaleno Mavrica (GO) OK Val Arcobaleno Mavrica (GO) Antares Verona Valpo Volley Verona OK Val Arcobaleno Mavrica (GO)

S5-8 S5-8

QUARTI DI FINALE 1° - 8° POSTO 1425 VEN 3 09:30 ZEVIO PALAZZETTO 1426 VEN 3 11:00 1427 VEN 3 09:30 ZEVIO TENSO 1428 VEN 3 11:00

4 4 4 4

antares verona antares verona valpo volley verona melehat safizade volleyball team (tur) melehat safizade volleyball team (tur) melehat safizade volleyball team (tur)

SEMIFINALI 5°- 8° POSTO 1317 VEN 3 15:30 TENSOSTRUTTURA 1 1318 VEN 3 15:30 TENSOSTRUTTURA 2

FINALI 1321 SAB 1322 SAB 1323 SAB 1324 SAB

GIRONE A 1401 GIO 1402 GIO 1403 GIO 1404 GIO 1405 GIO 1406 GIO

TENSOSTRUTTURA 1

A A A A A A

1° MIGLIORE 3° GIRONI A-B-C 2° GIRONE C 2° MIGLIORE 3° GIRONI A-B-C 2° GIRONE B

PERDENTE GARA 1429 VINCENTE GARA 1429 F 3-4 VINCENTE GARA 1431

PERDENTE GARA 1430 VINCENTE GARA 1430 PERDENTE GARA 1431 VINCENTE GARA 1432

F7-8 F5-6 F3-4 F1-2

PERDENTE GARA 1317 VINCENTE GARA 1317 PERDENTE GARA 1319 VINCENTE GARA 1319

PERDENTE GARA 1318 VINCENTE GARA 1318 PERDENTE GARA 1320 VINCENTE GARA 1320

TORNEO DI PASQUA 2015 - UNDER 14


TORNEO DI PASQUA 2015 - UNDER 15 GIRONE A 1501 GIO 1502 GIO 1503 GIO 1504 GIO 1505 GIO 1506 GIO

2 2 2 2 2 2

09:00 10:30 12:00 14:00 15:30 17:00

1507 GIO

2

18:30

1508 VEN

3

09:00

1509 VEN

3

10:30

1510 VEN

3

1511

VEN

VOLLEY TROFEO OLIVIERI

CALZEDONIA VERONA GIALLA C9 ARCO RIVA (TN) CALZEDONIA VERONA BLU CALZEDONIA VERONA GIALLA SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR) XXXXX

SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR) XXXXX BASSANO VOLLEY (VI) XXXXX CALZEDONIA VERONA BLU BASSANO VOLLEY (VI)

CALZEDONIA VERONA GIALLA

C9 ARCO RIVA (TN)

CALZEDONIA VERONA GIALLA

BASSANO VOLLEY (VI)

XXXXX

CALZEDONIA VERONA BLU

12:00

SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR)

C9 ARCO RIVA (TN)

3

14:00

CALZEDONIA VERONA GIALLA

CALZEDONIA VERONA BLU

1512 VEN

3

15:30

C9 ARCO RIVA (TN)

BASSANO VOLLEY (VI)

1513 VEN

3

17:00

SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR)

XXXXX

1514 VEN

3

18:30

C9 ARCO RIVA (TN)

CALZEDONIA VERONA BLU

1515 SAB

4

09:00

SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR)

BASSANO VOLLEY (VI)

FINALI 1° - 6° POSTO 1516 SAB 4 10:30 1517 SAB 4 12:00 1518 SAB

4

14:00

ISTITUTO DON BOSCO CAMPO B

ISTITUTO DON BOSCO CAMPO B

F5-6 F3-4

5° CALSSIFICATA GIRONE 3° CALSSIFICATA GIRONE

6° CLASSIFICATA GIRONE 4° CLASSIFICATA GIRONE

ISTITUTO DON BOSCO CAMPO A

F1-2

1° CLASSIFICATA GIRONE

2° CLASSIFICATA GIRONE

TORNEO DI PASQUA 2015 - UNDER 16 GIRONE A 1601 GIO 1602 GIO 1603 GIO 1604 GIO 1605 GIO 1606 GIO 1607 VEN 1608 VEN 1609 VEN 1610 VEN

2 2 2 2 2 2 3 3 3 3

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00 09:30 11:00 09:30 11:00

GIRONE B 1611 GIO 1612 GIO 1613 GIO 1614 GIO 1615 GIO 1616 GIO 1617 VEN 1618 VEN 1619 VEN 1620 VEN

2 2 2 2 2 2 3 3 3 3

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00 09:30 11:00 09:30 11:00

GIRONE C 1621 GIO 1622 GIO 1623 GIO 1624 GIO 1625 GIO 1626 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

CONSOLINI

GIRONE D 1627 GIO 1628 GIO 1629 GIO 1630 GIO 1631 GIO 1632 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

D D D BUTTAPIETRA D D D

PALAZZINA

BUTTAPIETRA

PARONA

MAFFEI (VIA VENIER 6)

QUARTI DI FINALE 1° - 8° POSTO 1633 VEN 3 12:30 1634 VEN 3 12:30 1635 VEN 3 12:30 1636 VEN 3 12:30 SEMIFINALI 1°- 4° POSTO 1637 VEN 3 14:30 1638 VEN 3 17:00

C C C C C C

A A A A A A A A A A

ANTARES A&P GROUP VERONA A.S.D BLUE TEAM - UDINE ANTARES A&P GROUP VERONA A.S.D BLUE TEAM - UDINE VOLLEY TEAM NOVARA ANTARES A&P GROUP VERONA VOLLEY ROVERETO (TN) ANTARES A&P GROUP VERONA VOLLEY ROVERETO (TN)

VOLLEY ROVERETO (TN) VOLLEY TEAM NOVARA VOLLEY TEAM NOVARA ERENKOY A.K.L. VOLLEYBALL TEAM (TUR) VOLLEY ROVERETO (TN) ERENKOY A.K.L. VOLLEYBALL TEAM (TUR) A.S.D BLUE TEAM - UDINE A.S.D BLUE TEAM - UDINE ERENKOY A.K.L. VOLLEYBALL TEAM (TUR) ERENKOY A.K.L. VOLLEYBALL TEAM (TUR)

B B B B B B B B B B

VALPO VOLLEY VERONA VALDOBBIADENE VOLLEY (TV) VALPO VOLLEY VERONA VBC CASSANO MAGNAGO (VA) VALDOBBIADENE VOLLEY (TV) VALPO VOLLEY VERONA VOLLEY DAVIS MANTOVA VALPO VOLLEY VERONA VBC CASSANO MAGNAGO (VA) VOLLEY DAVIS MANTOVA

VOLLEY DAVIS MANTOVA VBC CASSANO MAGNAGO (VA) LUPI ANTINCENDI - SAN MINIATO (PI) VOLLEY DAVIS MANTOVA LUPI ANTINCENDI - SAN MINIATO (PI) VBC CASSANO MAGNAGO (VA) VALDOBBIADENE VOLLEY (TV) VALDOBBIADENE VOLLEY (TV) LUPI ANTINCENDI - SAN MINIATO (PI) LUPI ANTINCENDI - SAN MINIATO (PI)

VTV WOLNET VERONA VOLANO VOLLEY TRENTO VTV WOLNET VERONA TRIGLAV VOLLEY KRANJ (SLOVENIA) VTV WOLNET VERONA VOLANO VOLLEY TRENTO

VOLLEY BARBARANO (VI) SCUOLA PALLAVOLO ANDERLINI MODENA VOLLEY BARBARANO (VI) A.D. BASTIA VOLLEY (PG) VOLLEY BARBARANO (VI) A.D. BASTIA VOLLEY (PG)

PALAZZINA CONSOLINI PARONA BUTTAOIETRA

Q Q Q Q

1° GIRONE A 1° GIRONA B 1° GIRONE C 1° GIRONE D

VOLANO VOLLEY TRENTO PALLAVOLO MONTALTO DORA (TO) TRIGLAV VOLLEY KRANJ (SLOVENIA) PALLAVOLO MONTALTO DORA (TO) PALLAVOLO MONTALTO DORA (TO) TRIGLAV VOLLEY KRANJ (SLOVENIA)

A.D. BASTIA VOLLEY (PG) A.S.D. PALLAVOLO ACQUI TERME (AL) SCUOLA PALLAVOLO ANDERLINI MODENA A.S.D. PALLAVOLO ACQUI TERME (AL) A.S.D. PALLAVOLO ACQUI TERME (AL) SCUOLA PALLAVOLO ANDERLINI MODENA

2° GIRONE D 2° GIRONE C 2° GIRONE B 2° GIRONE A

S 1-5 S 1-5

vincente gara 1633 vincente gara 1634

vincente gara 1636 vincente gara 1635

SEMIFINALI 5°- 8° POSTO 1639 VEN 3 14:30 Buttapietra 1640 VEN 3 17:00

S 5-8 S 5-8

perdente gara 1633 perdente gara 1634

perdente gara 1636 perdente gara 1635

SEMIFINALI 9°- 12° POSTO 1641 VEN 3 14:30 Consolini 1642 VEN 3 17:00

S 9-12 S 9-12

3° girone A 3° girone C

Palazzina

2° girone C

3° girone B 3° girone D

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VOLLEY TROFEO OLIVIERI

SEMIFINALI 13°- 16° POSTO 1643 VEN 3 14:30 1644 VEN 3 17:00 FINALE 17° - 18° POSTO 1645 VEN 3 16:30 1646 SAB 4 09:00 FINALI 1° - 16° POSTO 1647 SAB 4 09:30 1648 SAB 4 11:00 1649 SAB 4 09:30 1650 SAB 4 11:00 1651 SAB 4 09:30 1652 SAB 4 11:00 1653 SAB 4 11:00 1654 SAB 4 14:00

Parona

Maffei (via Venier 6)

PARONA

CONSOLINI BUTTAPIETRA PALAZZINA

S 13-16 S 13-16

4° girone A 4° girone C

4° girone B 4° girone D

F 17-18 Palazzina

5° girone A F 17-18

5° girone B 5° girone B

F 15-16 F 13-14 F 11-12 F 9-10 F7-8 F5-6 F3-4 F1-2

PERDENTE GARA 1643 VINCENTE GARA 1643 PERDENTE GARA 1641 VINCENTE GARA 1641 PERDENTE GARA 1639 VINCENTE CARA 1639 PERDENTE GARA 1637 VINCENTE GARA 1637

1701 GIO

2

09:00

CALZEDONIA VERONA

SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR)

1702 GIO

2

10:30

MONTEVOLLEY (TV)

SCANZOROSCIATE VOLLEY (BG)

1703 1704 1705 1706 1707 1708 1709 1710 1711 1712 1713 1714 1715

2 2 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 4

12:00 14:00 15:30 17:00 18:30 09:00 10:30 12:00 14:00 15:30 17:00 18:30 09:00

PALLAVOLO BELLUNO CALZEDONIA VERONA SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR) SCANZOROSCIATE VOLLEY (BG) CALZEDONIA VERONA CALZEDONIA VERONA SCANZOROSCIATE VOLLEY (BG) SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR) CALZEDONIA VERONA MONTEVOLLEY (TV) SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR) MONTEVOLLEY (TV) SAN GIORGIO VILLAFRANCA (VR)

PALLAVOLO SARONNO (VA) SCANZOROSCIATE VOLLEY (BG) PALLAVOLO BELLUNO PALLAVOLO SARONNO (VA) MONTEVOLLEY (TV) PALLAVOLO SARONNO (VA) PALLAVOLO BELLUNO MONTEVOLLEY (TV) PALLAVOLO BELLUNO PALLAVOLO SARONNO (VA) SCANZOROSCIATE VOLLEY (BG) PALLAVOLO BELLUNO PALLAVOLO SARONNO (VA)

GIO GIO GIO GIO GIO VEN VEN VEN VEN VEN VEN VEN SAB

FINALI 1° - 6° POSTO 1716 SAB 4 10:30 1717 SAB 4 12:00 1718 SAB 4 14:00

ISTITUTO DON BOSCO

ISTITUTO DON BOSCO PALAOLIMPIA

F5-6 F3-4 F1-2

5° calssificata girone 3° calssificata girone 1° classificata girone

TORNEO DI PASQUA 2015 - UNDER 17

6° classificata girone 4° classificata girone 2° classificata girone

TORNEO DI PASQUA 2015 - UNDER 18

GIRONE A 1801 GIO 1802 GIO 1803 GIO 1804 GIO 1805 GIO 1806 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

GIRONE B 1807 GIO 1808 GIO 1809 GIO 1810 GIO 1811 GIO 1812 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

GIRONE C 1813 GIO 1814 GIO 1815 GIO 1816 GIO 1817 GIO 1818 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

GIRONE D 1819 GIO 1820 GIO 1821 GIO 1822 GIO 1823 GIO 1824 GIO

2 2 2 2 2 2

09:30 11:00 12:30 15:00 16:30 18:00

Poiano

A A A A A A

Antares IGEVO Verona Antares IGEVO Verona San Paolo Volley Cantù (CO) TRIGLAV VOLLEY KRANJ (Slovenia) San Paolo Volley Cantù (CO) Antares IGEVO Verona

SaN Paolo Volley Cantù (CO) A.S.D. Volley Codognè (TV) TRIGLAV VOLLEY KRANJ (Slovenia) A.S.D. Volley Codognè (TV) A.S.D. Volley Codognè (TV) TRIGLAV VOLLEY KRANJ (Slovenia)

Novaglie

B B B B B B

VTV ABS Computer Verona Pallavolo Susegana (TV) VTV ABS Computer Verona Solteri Volley Trento VTV ABS Computer Verona Solteri Volley Trento

Solteri Volley Trento DLF Udine Pallavolo Susegana (TV) DLF Udine DLF Udine Pallavolo Susegana (TV)

QUINTO 1

C C C C C C

VTV BLUES PARADISE VERONA MC DONALD'S NOLA (NA) VTV BLUES PARADISE VERONA NORTHERN LIGHTS - MINNESOTA VTV BLUES PARADISE VERONA MC DONALD'S NOLA (NA)

MC DONALD'S NOLA (NA) GRAFICHE MPS CASTRONNO (VA) NORTHERN LIGHTS - MINNESOTA (U.S.A.) GRAFICHE MPS CASTRONNO (VA) GRAFICHE MPS CASTRONNO (VA) NORTHERN LIGHTS - MINNESOTA (U.S.A.)

QUINTO 2

D D D D D D

BASSA VALLAGARINA VOLLEY - ALA ANTARES PAYEXE VERONA BASSA VALLAGARINA VOLLEY - ALA ALLIANCE NORD 77 PARIS (FRANCIA) BASSA VALLAGARINA VOLLEY - ALA ANTARES PAYEXE VERONA

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ANTARES PAYEXE VERONA VOLLEY GENOVA VGP ALLIANCE NORD 77 PARIS (FRANCIA) VOLLEY GENOVA VGP VOLLEY GENOVA VGP ALLIANCE NORD 77 PARIS (FRANCIA)

OTTAVI DI FINALE 1825 VEN 3 1826 VEN 3 1827 VEN 3 1828 VEN 3

09:30 09:30 09:30 09:30

POIANO NOVAGLIE QUINTO 1 QUINTO 2

O1 O2 O3 O4

2° CLASSIFICATA GIRONE A 2° CLASSIFICATA GIRONE C 2° CLASSIFICATA GIRONE B 2° CLASSIFICATA GIRONE D

3° CLASSIFICATA GIRINE C 3° CLASSIFICATA GIRONE A 3° CLASSIFICATA GIRONE D 3° CLASSIFCATA GIRONE B

OTTAVI DI FINALE 1829 VEN 3 1830 VEN 3 1831 VEN 3 1832 VEN 3

11:00 11:00 11:00 11:00

POIANO NOVAGLIE QUINTO 1 QUINTO 2

O5 O6 O7 O8

1° CLASSIFICATA GIRONE A 1° CLASSIFICATA GIRONE B 1° CLASSIFICATA GIRONE C 1° CLASSIFICATA GIRONE D

4° CLASSIFICATA GIRINE D 4° CLASSIFICATA GIRONE C 4° CLASSIFICATA GIRONE A 4° CLASSIFCATA GIRONE B

Q Q Q Q

PERDENTE 1825 PERDENTE 1826 PERDENTE 1827 PERDENTE 1828

PERDENTE 1829 PERDENTE 1830 PERDENTE 1831 PERDENTE 1832

QUARTI DI FINALE 9° - 16° POSTO 1833 VEN 3 12:30 POIANO 1834 VEN 3 12:30 NOVAGLIE 1835 VEN 3 12:30 QUINTO 1 1836 VEN 3 12:30 QUINTO 2

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PERDENTE GARA 1644 VINCENTE GARA 1644 PERDENTE GARA 1642 VINCENTE GARA 1642 PERDENTE GARA 1640 VINCENTE GARA 1640 PERDENTE GARA 1638 VINCENTE GARA 1638


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VOLLEY TROFEO OLIVIERI

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QUARTI DI FINALE 1° - 8° POSTO 1837 VEN 3 15:00 POIANO 1838 VEN 3 15:00 NOVAGLIE 1839 VEN 3 15:00 QUINTO 1 1840 VEN 3 15:00 QUINTO 2

Q 1-8 1 Q 1-8 2 Q 1-8 3 Q 1-8 4

VINCENTE 1825 VINCENTE 1826 VINCENTE 1827 VINCENTE 1828

VINCENTE 1829 VINCENTE 1830 VINCENTE 1831 VINCENTE 1832

SEMIFINALI 13° - 16° POSTO 1841 VEN 3 16:30 Poiano 1842 VEN 3 16:30 Novaglie

S 13-16 S 13-16

perdente 1833 perdente 1834

perdente 1835 perdente 1836

SEMIFINALI 9° - 12° POSTO 1843 VEN 3 16:30 Quinto 1 1844 VEN 3 16:30 Quinto 2

S 9-12 S 9-12

vincente 1833 vincente 1834

vincente 1835 vincente 1836

SEMIFINALI 5°- 8° POSTO 1845 VEN 3 18:00 1846 VEN 3 18:00

Poiano Novaglie

S 5-8 S 5-8

perdente 1837 perdente 1838

perdente 1839 perdente 1840

SEMIFINALI 1°- 4° POSTO 1847 VEN 3 18:00 1848 VEN 3 18:00

Quinto 1 Quinto 2

S 1-4 S 1-4

vincente 1837 vincente 1838

vincente 1839 vincente 1840

FINALI 1849 SAB 1850 SAB 1851 SAB 1852 SAB 1853 SAB 1854 SAB 1855 SAB 1856 SAB

QUINTO 1 QUINTO 1 NOVAGLIE NOVAGLIE QUINTO 2 QUINTO 2 POIANO PALAOLIMPIA

F 15-16 F 13-16 F 11-12 F 9-10 F 7-8 F 5-6 F 3-4 F 1-2

PERDENTE GARA 1841 VINCENTE GARA 1841 PERDENTE GARA 1843 VINCENTE GARA 1843 PERDENTE GARA 1845 VINCENTE GARA 1845 PERDENTE GARA 1847 VINCENTE GARA 1847

PERDENTE GARA 1842 VINCENTE GARA 1842 PERDENTE GARA 1844 VINCENTE GARA 1844 PERDENTE GARA 1846 VINCENTE GARA 1846 PERDENTE GARA 1848 VINCENTE GARA 1848

4 4 4 4 4 4 4 4

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PALLAVOLO di Gian Paolo Zaffani

Calzedonia “blinda” Giani in gialloblu fino al 2017 Investire sui giovani, entusiasmare l’ambiente, ottenere risultati. Quando alle spalle c’è una società solida come BluVolley e ad allenare c’è un tecnico come Giani beh, allora tutto è possibile…

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Altri due anni assieme, altri due anni sulla panchina della Calzedonia Verona. Andrea Giani e BluVolley Verona hanno comunicato il prolungamento del contratto in scadenza al termine di questa stagione sportiva. Un rinnovo annunciato per tempo perché la Calzedonia Verona punta molto sul proprio allenatore. Quindi ancora due stagioni assieme - fino al 2017 - ad Andrea Giani, che guiderà il progetto sportivo di sviluppo del club, con un grande obiettivo: arrivare a giocare una finale importante. Salire nel ranking della pallavolo italiana è il primo passo da fare, poi arriveranno i palcoscenici più importanti come quelli che possono offrire le coppe Europee. Quindici giorni dopo l’annuncio, Giani è stato nominato anche CT della Slovenia per un doppio incarico che lo terrà lontano da Verona solamente nei momenti di pausa estiva del campionato.

La proprietà ha lavorato intensamente in questi anni per costruire una società solida e i risultati sportivi sono sempre il frutto e il riflesso della società. Stiamo condividendo un percorso e un progetto, giorno dopo giorno. In quest’anno abbiamo creato un gruppo di giocatori giovani e forti con un grande potenziale ancora da migliorare ma già da questa stagione lo stiamo sfruttando al meglio. Si sta formando un ambiente bello attorno alla squadra, fatto di un’attenzione sempre maggiore da parte di tutta la città”.

MATRIMONIO EUROPEO Bluvolley e Giani puntano a risultati importanti e ad “esportare” in Europa i colori gialloblu di Verona

“Quello con Calzedonia Verona è un progetto nato due anni fa – ha esordito Giani – e stiamo costruendo qualcosa di importante. Quando c’è una progettualità così si è ancora più orgogliosi di quello che si sta facendo. Con la società di Verona si sta creando un legame forte che ci sta portando a raggiungere risultati di assoluto prestigio. Dopo due anni trascorsi nel migliore dei modi era naturale proseguire sulla stessa strada. Questa squadra è la nostra creatura e nei prossimi anni vogliamo arrivare a giocare una finale”. Questo è quello che il popolo sportivo di Verona sogna. Questo è l’obiettivo di una Società, di una squadra, che vuole fare sognare la propria città. “Voglio ringraziare - ha continuato Giani - i soci di questa società per la fiducia che ripongono in me.

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EVENTI di Alberto Cristani

Sportivamente a Sport Expo campioni a confronto Non solo “sport giocato” a Sport Expo. Presso La Piazza dello Sport Scaligero allestito nel padiglione 9 della Fiera di Verona si è svolto sabato 28 febbraio un momento di incontro con atleti e atlete dello sport veronese e non Sportivamente a Sport Expo stato organizzato dal Coni Provinciale Verona in collaborazione con Sportdi+ magazine. Sono intervenuti al talk show moderato dal giornalista Alberto Cristani: - Davide Formolo, ciclista su strada italiano che corre per il Team CannondaleGarmin- Valentina Boni una calciatrice del Fimauto Valpolicella - Giulia Semenzin, vice presidente Fimauto Valpolicella - Lorena Zocca, campionessa MTB - Veronica Ceradini, Verona Rugby Ragazze - Marco Corrà, triatleta - Graziano Bovolon, dirigente responsabile Pattiaggio Sime Legnago Aneddoti, curiosità, esperienze sono stati raccontati in un’ora di confronto molto apprezzato dal numeroso pubblico presente.

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A MANO LIBERA lo sport disegnato da Monica Candeloro

2 numero di Campionati Europei (2007, 2009) e di Campionati di Mondo (2007, 2011) conquistati dalla Nazionale femminile di pallavolo

8 numero di successi della Nazionale maschile di pallavolo nelle World League

(1990, 1991, 1992, 1994, 1995, 1997, 1999, 2000)

9 larghezza campo da gioco 18 lunghezza campo da gioco 45 record di marcature italiano nella stessa partita (Josè Matheus campionato serie A2 2000-2001, Asti-Telephonica Volley)

65–67 centimetri di circonferenza del pallone da pallavolo 243-224 centimetri di altezza della rete (parte superiore) gare maschili - femminili

260-280 peso in grammi del pallone da pallavolo 474 presenze in Nazionale di Andrea Giani. Record ancora imbattuto 524 presenze in Nazionale di Eleonora Lo Bianco. Record ancora

imbattuto

1895 anno in cui fu inventata la pallavolo moderna da William Morgan,

istruttore di educazione fisica nel Massachusetts (Stati Uniti)

1938 anno in cui fu introdotto il ‘muro’ 1946 anno di fondazione della Federazione italiana Pallavolo (FIPAV) 1947 anno fondazione della Fédération Internationale de Volleyball (FIVB) 1986 anno in cui venne trasmesso in Italia il cartone animato “Mila e Shiro due cuori nella pallavolo”

8608 i punti messi a segno da Andrea Giani nella sua carriera

I NUMERI DEL VOLLEY

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PREPRAZIONE ATLETICA di Alberto Lorenzetto

Ready to summer-fit? Con l’arrivo della bella stagione aumenta anche la voglia di uscire e cimentarsi in attività sportive. Ma il nostro fisico non è una macchina e prima di essere sollecitato deve essere preparato. Ecco alcuni preziosi consigli Arriva l’estate ed i primi caldi, si allungano le giornate e viene voglia di stare all’aria aperta; inizia la stagione sportiva più attesa, quella che prepara alle ferie, quella che prepara alla “prova costume”. Dopo un inverno che ci ha costretto a casa e a limitare l’attività sportiva, non per tutti per fortuna, è giunto il momento di rimettersi in forma. La parola d’ordine è programmazione, non possiamo pretendere di fare una maratona senza prendere in considerazione tutti i vari step che ci permettono di svolgere l’attività in piena saluta e prevenire gli infortuni. Questa piccola regola vale per tutti gli sport, che siano il jogging settimanale, o che sia la giornata di windsurf con 20

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nodi di vento alle Hawaii. Focalizziamo un obiettivo e lavoriamo per raggiungerlo. Come possiamo iniziare? Abbiamo bisogno di una riattivazione muscolare, anche le nostre fibre necessitano di “riossigenarsi” dopo il letargo invernale. Quale modo migliore se non una bella camminata all’aria aperta? Un paio d’ore in montagna o al parco possono fare la differenza. Ma non è tutto, per ottimizzare dobbiamo aggiungere una buona seduta di stretching, dove andiamo ad allungare tutta la nostra muscolatura, non solo quella utilizzata durante l’allenamento.


La fase successiva prevede un aumento d’intensità e soprattutto un lavoro più mirato sulle nostre capacità motorie, prendendo in esame forza, resistenza e velocità (capacità condizionali), e mobilità articolare (flessibilità). Queste vengono dette allenabili perché possono essere migliorate grazie ad un lavoro specifico come ad esempio con l’utilizzo di sovraccarichi (pesi, elastici, ecc.). Durante questa fase il consiglio è di munirvi di un cardiofrequenzimetro e monitorare costantemente il battito cardiaco e il consumo di calorie. Adesso siete pronti per approcciarvi al vostro sport

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preferito partendo da una buona base di preparazione, ricordando che per prevenire infortuni, bisogna iniziare gradualmente l’attività aggiungendo qualche seduta cardio (bici, camminata, corsa, ecc.), almeno due volete a settimana superiore ai 30 minuti, e soprattutto di stretching prima e dopo l’esercizio fisico. Ma non è finita qui, è utile aggiungere l’allenamento core stability, (dall’inglese centro cioè tutti quei muscoli che ricoprono la fascia centrale del nostro corpo, addome e lombari) che aiuta a mantenere una postura idonea allo sport che andrete a praticare, che vedremo in seguito.

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SPECIAL OLYMPICS 2015 2015

! fortissimi

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SPECIAL OLYMPICS 2015

a cura della Redazione

SAN GIOVANNI LUPATOTO OSPITA IL TORNEO NAZIONALE DI TENNIS SPECIAL OLYMPICS. UNA MANIFESTAZIONE TUTTA DA SCOPRIRE...

Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva. Nel mondo sono oltre 170 i paesi che adottano il programma Special Olympics.

Il giuramento dell’Atleta Special Olympics è: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze”. In Italia Special Olympics è stato inserito nell’ambito dell’attività della Federazione italiana Sport Disabili (FISD) per circa 15 anni. Dal 1° Ottobre 2003, Special Olympics ha raggiunto una maggiore autonomia approvando anche un nuovo statuto con il proposito di dare un maggior risalto a tutto il movimento ed una maggiore diffusione del suo messaggio di gioia e di speranza. Ogni anno una rappresentativa italiana viene chiamata a partecipare alternativamente ai Giochi Mondiali (Invernali o Estivi) o a quelli Europei. i suoi programmi sono adottati in più di 170 Paesi. Si calcola che nel mondo ci siano 4.427.447 Atleti più di

4.000.000 i membri di famiglie e 1.364.144 i volontari che ogni anno collaborano alla riuscita di 81.129 grandi eventi nel mondo. Special Olympics Inc è riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale, così come il Comitato Paralimpico. Le due sono organizzazioni separate e distinte. Diverse le premesse, diversa la filosofia che muove le due organizzazioni. Mentre il Comitato Paralimpico opera coerentemente con i criteri dei Giochi Olimpici con gare competitive riservate ai migliori, Special Olympics ovunque nel mondo e ad ogni livello (locale, nazionale ed internazionale), è un Programma educativo, che propone ed organizza allenamenti ed eventi solo per persone con disabilità intellettiva e per ogni livello di abilità. Le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti, sulla base di regolamenti internazionali continuamente testati e aggiornati.

Play the Games Quest’anno i Giochi Nazionali Estivi Special Olympics Italia si rinnovano trasformandosi nei “Play The Games”. Un lungo appuntamento con lo sport, costituito da 27 Eventi programmati in vari week-end da marzo a giugno, che prevede diverse tappe su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un unico grande evento che attraversa l’Italia, diventando un prezioso strumento per sensibilizzare vari territori, diffondere la conoscenza sulla disabilità intellettiva ed educare i più giovani alla comprensione e alla valorizzazione

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SPECIAL OLYMPICS 2015

della diversità in ogni sua più ampia espressione. I vari Comitati Organizzatori che ospiteranno i Play The Games, stanno già da tempo lavorando per assicurare ai nostri Atleti un’accoglienza e un’atmosfera straordinaria e per far vivere loro dei giorni indimenticabili all’insegna dello sport e dell’inclusione sociale. Vi ricordo che la partecipazione ai Play The Games sarà ritenuta un passaggio indispensabile per la identificazione degli Atleti che faranno parte delle future Delegazioni che parteciperanno ad eventi internazionali.

Il “Lupo” con la racchetta San Giovanni Lupatoto sarà la capitale dei Giochi nazionali di tennis Special Olympics Play the Games nei giorni 22-23-24 maggio. Saranno circa 300 gli atleti con disabilità intellettiva provenienti da tutta Italia si sfideranno presso i circoli tennis di San Giovanni e Raldon. La macchina organizzativa si è messa in moto già dal 14 febbraio scorso presso il circolo tennis di San Giovanni alla presenza del Direttore regionale di

Special Olympics Elisabetta Busiol, del responsabile tecnico regionale del tennis Stefano Barausse, della professoressa di Scienze Motorie Donatella Donati, del responsabile tecnico del circolo lupatotino Alessandro Caloi ed del direttore provinciale Special Olympics Enrico Mantovanelli. Al fine di proseguire al meglio nell’organizzazione dell’evento e far sentire agli atleti ospiti di Special Olympics la nostra vicinanza, è importante che tutto il movimento sportivo, culturale, associativo e sociale lupatotino partecipi all’iniziativa. Altra tappa importante dell’evento si è svolta il 24 marzo 2015 quando, presso il centro culturale di San Giovanni Lupatoto, si è tenuto un incontro aperto a tutti, e in particolar modo alle associazioni del paese, per proporre l’importante esperienza dei volontari. Si stima infatti che saranno almeno 40 i volontari che durante i 3 giorni di gare saranno a stretto contatto con i ragazzi Special per assicurare ai nostri Atleti un’accoglienza e un’atmosfera straordinaria e per far vivere loro dei giorni indimenticabili all’insegna dello sport e dell’inclusione sociale.

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SPECIAL OLYMPICS 2015

Il supporto dei volontari è vitale, ogni contributo è prezioso e ci aiuta a realizzare delle bellissime manifestazioni per i nostri Atleti. Special Olympics offre la possibilità di conoscere la disabilità in modo gioioso, proprio perché gli Atleti e i volontari si trovano a condividere momenti emozionanti e divertenti. Tutti possono avvicinarsi al programma volontari, anche coloro che non hanno mai avuto esperienza e che guardano la disabilità con timore e diffidenza. Partecipare come volontari a contatto con i ragazzi special, ad esempio accompagnandoli nel campo di gara, incoraggiandoli, tranquillizzandoli, sarà una importante esperienza di crescita personale, vivendo in prima persona i veri valori dello sport e della vita. Enrico Mantovanelli, direttore provinciale Special Olympics e coordinatore del COL, esprime il proprio entusiasmo: “Siamo sicuri che la nostra città, così ricca di volontari che offrono il proprio sostegno in modo assolutamente gratuito, vorrà come sempre far parte di questo momento speciale. Si tratterà infatti di un grandissimo evento, che per la prima volta approda nella provincia di Verona, un momento attraverso il quale potremmo ancora una volta toccare i veri valori dello sport e dell’importanza che ricopre per questi ragazzi. Molti ricordano ancora i bellissimi giochi regionali del 2013 grazie ai quali

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GLI APPUNTAMENTI Venerdì 22 maggio Apertura dei giochi Cerimoniale Olimpico con l’accensione del tripode alla presenza delle massime autorità sportive, politiche, religiose, militari e del mondo dell’associazionismo

oggi San Giovanni Lupatoto è in grado di poter fornire un’offerta sportiva completa.... lo sport per tutti è realtà”. I giochi godono dell’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica oltre a quello della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Difesa e dell’Interno, Regione Veneto, Provincia di Verona, Coni e della Fit. Ai giochi sarà anche presente il Vescovo Mons. Zenti, oltre al Panatlon, forze dell’ordine e Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona. Sportdi+ magazine sarà media partenr ufficiale.

Venerdì 22, Sabato 23 e Domenica 24 maggio Gare Dalle ore 10 alle ore 18 gli atleti disputeranno tornei singoli e doppi misti Domenica 24 maggio Chiusura giochI Premiazione e cerimoniale conclusivo presso il circolo tennis di San Giovanni Lupatoto


L’energia a portata di mano www.agsm.it


FOOTBALL AMERICANO di Roberto Pintore

I Mastini ringhiano nel velodromo di Pescantina Ne hanno fatto di strada i simpatici “ragazzacci” dell’ AGSM Mastini Verona, impegnati a giocarsi tutte le proprie ambizioni sportive nel campionato di seconda divisione di Football Americano nale italiana. Quest’anno la squadra si è iscritta al campionato di seconda divisione per il sesto anno consecutivo. Il Presidente Simone De Martin tra i fondatori del club afferma: “Vogliamo dire la nostra anche in questa stagione. Abbiamo finora battuto formazioni quotate. Il nostro obiettivo rimane quello di far divertire i ragazzi che amano come noi questo sport. La voglia di continuare a vincere non ci manca!”. Il campo di allenamento è il San Domenico Savio di Via Basso Acquar a Verona. Per le gare interne invece, grazie alla concessione della giunta comunale, i “bauboys” giocheranno (ingresso alle partite gratuito) sul campo del Velodromo S.Lorenzo di Corso S.Lorenzo a Pescantina, costruito nel 1952. Non tutti sanno che proprio sulla pista del velodromo di Pescantina, in una magica serata, gareggiarono gli indimenticabili campioni Bartali e Coppi. Chiude Simone: “Per noi giocare al Velodromo di Pescantina è bellissimo. Abbiamo già notato una buona cornice di pubblico sugli spalti: ci auguriamo di proseguire così!”.

Era il lontano 2005 quando tre appassionati e brillanti amici - di ritorno da una partita di Coppa dei Campioni dei Lions - si trovano davanti ad una pizza fumante. Tra una “ciàcola” e un boccale di birra stava nascendo nella loro testa l’idea di fondare un sodalizio di football americano. Detto, fatto! Messo nero su bianco il primo statuto nasceva così la società Mastini Verona American Football. Il nome Mastini calzava a pennello, intriso storia e di antiche gesta. Solo il nome Mastino Primo suonava benissimo. Celebre capostipite della Signoria veronese degli Scaligeri, celebre in tutto lo stivale e destinata a incutere timore ai regni vicini. Con il passare degli anni la squadra ha scritto importanti pagine di storia regalando suggestive emozioni al pubblico sempre più affezionato. Tanti i ragazzi che hanno indossato la maglia dei Mastini in questi dieci anni di storia. Una storia che continua con tanta voglia per far conoscere e promuovere questo sport tra i giovani e anche a chi, solo per curiosità e da spettatore, si avvicina al football americano. I giovani Mastini in queste stagioni hanno regalato alla società soddisfazioni inebrianti, indossando anche la maglia della nazio-

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Fonte: etichette 2014


Escursionismo di Andrea Etrari

12 marzo 1875 nasce il CAI di Verona La Sezione cittadina fu costituita 140 anni fa ad opera del prof. di fisica e storia Agostino Goiran, un nizzardo giunto a Verona nel 1869 per insegnare fisica e storia naturale al Reggio liceo Scipione Maffei... «Oggi, 12 del mese di marzo milleottocentosettantacinque, alle ore otto pomeridiane, in Verona, sia noto a chi spetta...». È con quest’austera forma che, 140 anni fa, si dava inizio a un’attività sportivo-culturale non ancora ben conosciuta, di sicuro piena di remore e d’incognite. Nasceva la Sezione di Verona del Club alpino italiano. Una formula che sa di proclama e che oggi fa forse sorridere, ma denota la serietà dell’intento. Lo Statuto formulato e pubblicato recita, al punto primo, che scopo della nuova Sezione è di promuovere le escursioni sulle montagne, specialmente quelle del territorio veronese, e di farne conoscere le particolarità così dal lato scientifico, come dal lato storico-artistico e industriale. Merito di questa iniziativa si deve al professore Agostino Goiran: un nizzardo giunto a Verona nel 1869 per insegnare fisica e storia naturale al Reggio liceo Scipione Maffei, e al Reggio Collegio femminile degli Angeli. Gli interessi scientifici di Goiran furono rivolti alla sismologia, ma anche alla botanica, dedicandosi soprattutto allo studio e alla conoscenza della flora veronese. L’eclettico personaggio non si accontentò dei suoi studi, ma percependo la validità di quanto dodici anni prima Quintino Sella aveva proposto a Torino con la fondazione del Club Alpino, costituì anche a Verona, città di pianura ma con vocazione montanara, una Sezione del Sodalizio nazionale. La città da poco tempo si era liberata del gioco austriaco (1866) e i suoi 68.000 abitanti vivevano finalmente un’esistenza pacifica. Tuttavia, le condizioni economiche non erano, per i più, certamente floride, tanto da pensare che non fossero ancora maturi i tempi per proporre a una cittadinanza, in tutt’altre faccende affaccendata l’avvento di un’associazione che poteva interessare solo ceti culturalmente e socialmente più elevati. E furono proprio questi che colsero con entusiasmo la proposta di Goiran: L’Arena di Verona del 26 marzo 1875 riporta un ampio resoconto sull’avvenimento. Iniziava così il lungo cammino del

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neonato Sodalizio, che parve subito robusto tanto da annoverare ben 119 soci. Il primo periodo fu caratterizzato da un’intensa attività scientifica e intellettuale, più che da una vera e propria attività alpinistica, evolvendosi solo più tardi verso una forma meno scientifica ma un po’ più ricreativa, pur rimanendo ristretta, salvo alcune eccezioni, a facili gite sui Lessini e sul Monte Baldo. Ecco che allora, con l’aumentare del numero di persone che partecipavano alle «alpinate», ci si rese conto che era necessario nominare apposite guide debitamente istruite e patentate. Per lo stesso motivo si pensò di costruire un rifugio sul Monte Baldo: sarà la prima impegnativa opera della Sezione. L’inaugurazione avvenne il 26 settembre 1897 alla presenza di un folto gruppo di soci. Lo si dedicò ai due primi esploratori del

massiccio: Francesco Calzolari e Giovanni Pona. Negli anni seguenti, grande risonanza ebbe il 40 Congresso nazionale del Cai svoltosi a Verona, sui Lessini e sul Baldo nel 1909. La Grande guerra portò lutti e distruzioni: molti furono i soci che persero la vita nell’inutile strage. La devastazione del territorio e la distruzione di opere alpine completarono lo scempio. Non senza fatica la Sezione riprese le sue attività che evolsero anche verso la pratica dello sci, della speleologia e dell’alpinismo su roccia e ghiaccio. La mancanza di spazio non ci consente di elencare protagonisti e imprese, che furono molte e di alto livello. La Seconda guerra mondiale rallentò le iniziative che però ripresero subito dopo il conflitto: l’istituzione della Scuola di alpinismo (1952) consentì a migliaia di neofiti, succedutisi fino ai giorni nostri, l’apprendimento della corretta, sicura e responsabile fruizione della montagna. Anche le tante vicende, positive e negative che hanno contrassegnato i rifugi veronesi meriterebbero una lunga esposizione, come la meriterebbe l’avvento del Soccorso alpino (1972), portando sicurezza e aiuto non solo a chi va per monti. Le sottosezioni Giovane Montagna, Famiglia Alpinistica, GASV, Gem, Geaz hanno contribuito all’affermarsi del Sodalizio. Centoquaranta anni di vita sono tanti e portano con sé il segno di una maturità raggiunta attraverso sacrifici, realizzazioni, distruzioni e ricostruzioni, vittorie e sconfitte. Eppure nonostante quest’alternanza di gioie e sofferenze, peraltro connaturate nel normale svolgersi della vita, il Sodalizio veronese non perse lo slancio vitale, il fervore d’iniziative e l’entusiasmo delle prime fasi costitutive. Fin da allora ha saputo tradurre in pensieri e opere l’assunto dei padri fondatori: unire il gusto dell’andar per monti con l’illuministica passione scientifica. Ai nostri giorni l’alpinismo in tutte le sue accezioni è divenuto sempre più un antidoto alle distorsioni dei moderni stili di vita. La Sezione di Verona è orgogliosa di poter mettere a disposizione della cittadinanza la sua esperienza e le sue attività. Com’è orgogliosa d’esser stata d’esempio a numerosi altri gruppi alpinistici nel frattempo sorti nel veronese. Excelsior, allora!

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MTB di Alessandro Corsi

Team Bussola Mud&Rock School pedalare fa rima con ambiente Il team nasce nel 2013 da un’idea di Elisa Vecerina, Vincenzo Pugliese e Marco Zini. Obiettivi? Tanti, ma uno su tutti: completare e rendere sempre più funzionale il nuovo bike park Il sogno era quello di promuovere l’uso consapevole della bicicletta, far acquisire le capacità tecniche per una guida sicura su strada e fuoristrada ad adulti e bambini, inoltre far conoscere il territorio attraverso un mezzo ecologico quale la mountainbike. In breve tempo il sogno è diventato realtà anche grazie all’appoggio dato da Nicola Bussola, proprietario del negozio Bussola Cicli, il quale ha creduto fin da subito nel progetto diventando primo sponsor e sostenitore delle attività della scuola. Ad oggi il team vanta circa 40 iscritti, ragazzi dai 5 ai 18 anni, l’attività si svolge nel comune di Pescantina in un’area concessa dal comune sulla quale sta nascendo un vero e proprio bikepark per poter far imparare la tecnica in totale sicurezza sotto l’occhio vigile dei maestri. Ai tre soci fondatori tutti diplomati “maestri di mountainbike e guida fuoristrada” della Federazione Ciclistica Italiana in breve tempo si sono uniti altri componenti allo staff, si è cercato di mantenere il livello qualitativo dei docenti sempre alto e si è deciso di avere solo personale certificato dalla FCI. A Elisa, Vincenzo (unico per ora con la qualifica di maestro di secondo livello per la formazione degli allievi ed esordienti) e Marco si sono uniti Alessandro Corsi e Paolo Dal Ben anche loro già diplomati maestri, le porte sono sempre aperte a chi ha voglia di fare e così spinto dall’entusiasmo del gruppo e dal desiderio di partecipare attivamente si è unito anche Giorgio Turina non ancora maestro, ma già iscritto al primo corso utile per diventarlo. In un solo anno di attività il team Bussola mud&rock si è classificato al terzo posto come squadra nel circuito veronese “Verona Cup Kids”

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patrocinato dalla Federciclismo Verona, circuito composto da sette gare e del quale ha fatto parte anche la gara organizzata dal team denominata “1° trofeo bussola mud&rock school” svolta il 24 maggio 2014 a Settimo di Pescantina. L’attività della scuola si svolge per buona parte dell’anno, fermandosi solo per brevi periodi durante le feste e nel periodo estivo a cavallo di ferragosto. Nel periodo invernale vengono svolte delle lezioni di multilateralità in palestra. In queste ore ai ragazzi vengono fatti fare degli esercizi sotto forma di gioco per preparare il loro fisico in modo da esser pronto al momento di risalire in bicicletta. La scuola non è solo allenamento e preparazione alle gare, si dà molta importanza alle famiglie organizzando momenti di convivialità sotto forma di gite in bicicletta aperte a tutti; genitori e ragazzi insieme ai maestri partecipano a facili escursioni prevalentemente sul territorio della Valpolicella. Molteplici sono state le attività che Mud&rock propone: - Corso di MTB presso Fumane (8 lezioni con esame finale) - Giornata dello sport per le scuole medie di Fumane - ”Conoscere la mountainbike” solo per le classi V scuole di Settimo di Pescantina - Family by bike con la parrocchia di Settimo di Pescantina - Bottega della MTB, Centro estivo della parrocchia di Settimo di Pescantina - Pinocchio in bicicletta, progetto educativo e formativo promosso dalla FCI presso le scuole di Pescantina La scuola non ha nessuna intenzione di fermarsi nè di accontentarsi, molti progetti ancora sono in fase di studio e realizzazione. L’obbiettivo primario è innanzi tutto confermare tutto quello che è stato fatto finora. Completare e rendere sempre più funzionale il nuovo bike park, si sta lavorando per farlo diventare centro federale, lo spazio e l’organigramma danno la potenzialità per diventarlo presentando una domanda alla FCI non appena fossero terminati i lavori. Ultimo ma non per importanza ci si pone l’obbiettivo di far conoscere e amare a più ragazzi possibili e alle loro famiglie questa bellissima attività che non è solo uno sport ma un vero e proprio modo di vivere.

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MTB a cura della Redazione

OrtlerBike a Marathon in Heaven La OrtlerBike Marathon avrà partenza e arrivo sabato 6 giugno dal centro di Glorenza, bellissimo comune di quasi 1000 abitanti, situato lungo la strada verso il Passo del Forno, nell’Alta Val Venosta Da quest’anno i patiti di MTB avranno a disposizione un nuovo spettacolare evento per dare sfogo alla propria passione: la OrtlerBike Marathon che sabato 6 giugno debutterà nella splendida cornice di Glorenza e sugli off road dell’Alta Val Venosta, dominati dalle cime immacolate del Gruppo dell’Ortles. La gara accompagnerà i bikers sugli itinerari “classic” e “marathon” da 51 e 90 km, dove si potranno ammirare alcune fra le innumerevoli attrattive turistiche che la Val Venosta offre ai propri visitatori. I due tracciati, infatti, lambiscono luoghi come Castel Coira, l’Abbazia di Monte Maria, i laghi di San Valentino e Resia, con il quartier generale della Ortler Bike Marathon che troverà spazio all’interno delle mura di Glorenza, vera e propria perla medievale della vallata altoatesina. Il week end del 6 e 7 giugno diventa quindi un’opportunità da non perdere per godersi i paesaggi e le bellezze storico culturali di quest’angolo di Alto Adige, dove i bikers possono trovare anche una fitta rete di percorsi e piste ciclabili in cui pedalare è un vero piacere. La bike marathon avrà partenza e arrivo dal centro di Glorenza, dove, all’ombra delle mura medievali, verrà allestito anche il tendone che ospiterà gli eventi di contorno in programma nel fine settimana della manifestazione. L’intrattenimento comincerà sin dalla serata di venerdì 5 giugno con la sfilata di moda seguita dal party con musica dal vivo, mentre il giorno successivo nel dopogara il tendone ospiterà l’immancabile pasta party, le premiazioni e la grande festa conclusiva

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con le note di altre band ad allietare la serata di bikers, familiari e accompagnatori al seguito. Nel centro storico non mancheranno gli stand del bike expo, mentre presso gli impianti sportivi di Glorenza saranno dislocati i servizi dedicati ai partecipanti come docce, deposito e lavaggio bici e i lettini per massaggi. Le iscrizioni alla Ortler Bike Marathon sono aperte e oltre 1000 atleti italiani e stranieri si sono già prenotati un posto in griglia per la gara. Per chi vuole godersi i percorsi da 51 e 90 km senza l’assillo di tempi e classifiche c’è la Just forFun. Info: www.ortler-bikemarathon.it


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APPUNTAMENTI | PODISMO a cura di Enrica Girelli

Correre a Verona ad aprile lunedi 6 (Pasquetta) Grezzano di Mozzecane (VR) Caminada di Pasquetta km 6 13 – ore 8:30 info 340.0795518 – UMV San Giovanni Ilarione (VR) Marcia tra i ciliegi km 7 13 21 – ore 8:30 9:00 info 347.4420071 – FIASP

domenica 12 Affi (VR) Giro sul Moscal km 7 15 – ore 8:30 info 348.9553307 – UMV Legnago (VR) Marcia ANGET km 2 5 12 17 – ore 8:30 9:00 info 339.4299164 – FIASP Villafranca (VR) Marcia del Tamburino Sardo km 7 10 15 – ore 8:30 info 340.8265981 – UMV Verona, Ponte Crencano 4 passi in primavera km 12 21 – ore 9:00 10:00 info 348.2946933 – FIASP

domenica 19 Bardolino (VR) La 10 di Bardolino FIDAL

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Verona, via Banchette Sei ville km 7 12,5 18,5 ore 8:30 info 346.4181539 UMV

sabato 25 Cà di Cozzi (VR) In allegria sui tre colli km 6 10 18 ore 8:30 9:00 info 347.4978051 FIASP Palù (VR) Caminada fra i pomari km 5 11,5 18 ore 8:30 info 338.6614159 UMV

domenica 26 Zimella (VR) Marcia di San Floriano km 7 11 16 24 ore 8:00 9:00 info 339.3892925 FIASP


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podismo a cura della Redazione

Che bello correre intorno al Lago di Resia! Il percorso lungo 15,3 km si snoderà lungo il lago di Resia e diventerà un’esperienza particolare per ogni singolo partecipante. Provare per credere! Dal 15 gennaio sono aperte le iscrizioni alla 16esima edizione del Giro del Lago di Resia, evento podistico tra i più affascinanti e suggestivi del panorama podistico nazionale. La gara, che quest’anno si terrà il sabato 18 luglio, si corre principalmente lungo la pista ciclabile che si snoda lungo il perimetro del Lago di Resia. La partenza avrà luogo a Curon presso il campanile storico che è situato a 1.450 metri. Gli appassionati avranno la possibilitá di una splendida vista sull´Ortles, il più alto ghiacciaio dell’Alto Adige (3.905 metri). Il percorso. La lunghezza del percorso è di 15,3 km (ca. 80% asfalto – ca. 20% sterrato). L’altimetria percorso prevede 90 metri di dislivello. I punti di ristoro saranno presenti ai chilometri: 5 - 8 - 11 - 13 - 14 . Posti di rinfresco lungo il percorso e all’arrivo con tutto il necessario per rifocillarsi.

Gara principale. Gli atleti residenti in Italia che sono iscritti alla corsa principale del Giro Lago di Resia, secondo le norme vigenti FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera), devono essere tesserati FIDAL o con un ente di promozione sportiva convenzionata con la Fidal e in possesso di un certificato medico di idoneitá agonistica all`atletica leggera rilasciato da un medico dello sport valido alla data del 18 luglio 2015. Il modulo é da inviare per fax +39 0473 421251 oppure per e-mail fax@ reschenseelauf.it entro il 10 luglio 2015. Senza certificato medico non si é ammessi alla gara. Chiusura iscrizioni. Le iscrizioni si chiudono venerdí, 10 luglio 2015 alle ore 24.00. Le iscrizione rimangono chiuse dal 11.07.2015 sino al 17.07.2015. Iscrizioni tardive. Le iscrizioni tardive si possono effettuare venerdí (17 luglio ) dalle ore 18.00 alle ore 20.00 e nella giornata di gara (18 luglio) dalle ore 8.00 alle ore 16.00 nella zona di partenza/arrivo al ritiro pettorali. Ritiro pettorali. Il ritiro del pettorale si può effettuare venerdí, 17.07.2015, dalle ore 18.00 alle ore 20.00 e nella giornata della gara,18.07.2015, dalle ore 8.00 alle ore 16.00 presso l’area di partenza/arrivi. Pacco gara. Ad ogni partecipante verrà consegnato un pacchetto speciale di gara che contiene pettorale stampato con il nome personale (iscrizione entro il 10.07.2015), zaino, prodotti sponsorizzati, massaggio gratuito, accesso gratuito agli spogliatoi e docce, ristoro durante e dopo la gara, diploma (download), parcheggio, cronometraggio con Real Time e chip inserito nel pettorale, sms con tempo. Il costo dell’iscrizione alla gara principale è di 32 euro entro il 10 luglio. L’iscrizione tardiva invece costa 42 euro e si potrà effettuare nei giorni 17 e 18 luglio. Info: www.girolagodiresia.it

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16 Giro Lago di Resia o

Sabato, 18.07.2015 路 ore 17.00 路 15,3 km con corsa JUST FOR FUN, Nordic Walking e corsa delle mele per Bambini

Training Holidays con Fulvio Massini


campionissimi di Cesare Monetti

Gianni Morandi un podista con la valigia Protagonista alla Giulietta&Romeo Halfmarathon dello scorso febbraio, l’eterno ragazzo di Monghidoro si racconta in questa intervista. Perché anche correndo “si può dare di più!” anche un piatto di pasta in più senza sentirmi in colpa, un bello scarico mentale. Penso di essere in un bel peso forma, essere abbastanza asciutto per l’età che ho. Poi ci sono gli acciacchi da runner, come tutti. Ma si affronta tutto con tanta voglia. è anche una scusa per viaggiare? Una bellissima scusa, per conoscere tante città, per avere un valido motivo per andare dove forse non penseremmo mai di andare. Spesso viene anche mia moglie, corse anche lei una volta a New York. Ora siamo pronti per Gerusalemme, giovedì mattina si parte. Vedo se usare le Glycerin nuove.

“Ho le scarpe sempre in valigia, ovunque vado voglio uscire a correre” ammette subito Gianni Morandi al di là del telefono. E la valigia anche questa volta è già pronta, direzione Gerusalemme Half Marathon in programma dopo domani venerdì 13 Marzo. E da qualche mese le sue calzature non possono che essere Brooks, Glycerin 12 per l’esattezza, come visto nel bagno di folla alla Giulietta&Romeo half Marathon di un mese fa. In partenza e in arrivo esaltò tutti accennando un classico come ‘Uno su mille ce la fa…”. Gianni, come ha iniziato a correre? Giocavo solo a calcio, poi a metà degli anni ’90 con l’amica Laura Fogli ci preparammo e andammo a correre la mia prima maratona di New York nel ’98. Mi appassionai molto, sono come tanti, un dilettante amatore che sogna traguardi. Cosa le da la corsa? Mi da buon umore, salute, mi tiene in forma e in linea. Sento che posso mangiare

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Nel suo lavoro di cantante, serve una buona preparazione atletica? Si, perché mi scarica la tensione di un concerto importante nei giorni precedenti, mi tiene in forma per poter cantare quasi tre ore e inoltre fa bene alla voce, nessuna controindicazione.

UNITI DALLA CORSA Gianni Morandi intervistato da Dario Bergamini prima del via della mezza maratona veronese

Quante maratone ha corso? Sono 12 maratone di cui 4 volte a New York, la migliore un 3h36’ fatta a 57 anni nell’ultima maratona organizzata a Cesano Boscone, prima che nascesse quella di Milano. Nel mezzo oltre 50 mezzemaratone, con un primato personale di 1h36’30” fatto in anni più recenti. Dove preferisce allenarsi? Ovunque io sia. Qui in campagna da me o nei parchi in città a Bologna, sul lungo mare di Palermo, al Sempione di Milano, a Villa Pamphili a Roma. E’ ormai un’abitudine consolidata, seguo le tabelle di Laura Fogli e alla fine esco sempre almeno 4-5 volte la settimana, 40-50-60km settimanali, a seconda di cosa stiamo preparando. Perché la mezza proprio a Gerusalemme? Sono più


di trent’anni che non ci vado, curioso di vedere come è cambiata la città. Vado con il mio fraterno amico e medico siriano, Ismat Mohamud. C’è sempre una bella battaglia tra noi, una sana competizione. L’altro compagno di corse è Stefano Soverini, organizzatore della Run Tune Up di Bologna. Ci vuole tanto spirito competitivo per correre? A me piace, per me dunque si. Mi piace rivaleggiare con gli amici, mi piace fare le ripetute da 3000 e 5000 metri per capire quanto sono in forma. In gara poi siamo tutti uguali, dal musicista all’operaio, dal muratore al grande dirigente. Nella fatica tutto si azzera. Cosa ne pensi del podismo in Italia in questi anni? Trovo che come numeri sia cresciuto molto in questi anni, vedo ora c’è una forte crescita, è quasi una moda ormai correre. Non è molto ricco ma c’è da dire che la Fidal investe davvero poco, si vive sulla grande passione degli organizzatori che ammiro per gli sforzi che fanno. Come possiamo definire ‘la corsa’? Una grande passione che unisce tutti, dai ventenni agli ultra ottantenni, una continua sfida con te stesso, è l’unico sport che permette questo.

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TRIATHLON di Alberto Cristani

La promessa Marco Corrà tre sport is megl che one! Giovane, ambizioso, forte. Questo è Marco Corrà, “baby terribile” del triathlon italiano che - tra i tanti obiettivi – ne ha uno molto ambizioso: sbarcare a Tokyo nel 2020. Per le Olimpiadi! Vent’anni il 4 aprile, Marco Corrà è attualmente una delle promesse - anzi, qualcosa di più - del trialthlon nazionale. Il riconoscimento di miglior atleta nazionale categoria Under 20 ricevuto a fine gennaio ne è la testimonianza. Tesserato per Minerva Roma, ma tornerebbe a Verona di corsa (e a nuoto e in bici…), in questa intervista Marco si racconta e spiega, ai lettori di SD+, cosa significa essere triatleta. Marco, innanzitutto spiega a chi non lo sapesse cos’è il triathlon? Il triathlon come si intuisce dal nome é una disciplina che comprende tre sport, il nuoto il ciclismo e la corsa. Questo sport é nato da una sfida tra soldati americani nelle isole Hawaii che volevano cimentarsi in un nuovo sport, il più difficile del mondo. Perchè hai deciso di cimentarti in questa “tripla” disciplina? Mi sono avvicinato al triathlon tramite mio papà Paolo, anche lui malato di triathlon, che mi portava spesso ad assistere alle sue gare. Come si articola e cosa prevede il tuo allenamento? In una settimana svolgo circa 16/17 allenamenti quindi più di due allenamenti al giorno. Negli allenamenti si cerca sempre si combinare insieme le discipline che compongono il triathlon in modo da abituare il corpo e i muscoli a questa combinazione di sport. Dove e con chi ti alleni? Mi alleno con un gruppo di sei ragazzi, tutti seguiti da mio papà che è il nostro coach. Devo dire che le zone del veronese in particolare la Valpolicella, dove vivo, é un luogo ideale dove allenarsi perché ci sono tutte le caratteristiche: pianura, salita, sterrato, asfalto. Inoltre ho la disponibilità della piscina di Fumane, dove mi alleno tutti

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i giorni, e sono vicino alle acque libere del lago di Garda. Perfetto! Quando non ti alleni cosa fai? quando non mi alleno, cerco di uscire con i miei amici anche per staccare un po’ la testa dallo sport. Che calendario di gare prevede il 2015? A marzo sono a Torino per i campionati italiani assoluti di duathlon e il week end successivo a Povegliano per i campionati di duathlon, però di categoria. Poi in seguito ho in programma una trasferta a Melilla dove avrò una gara di coppa Europa. Qual è la difficoltà maggiore del triathlon? La difficoltà del triathlon sta nel combinare appunto le tre discipline e insegnare al corpo e hai muscoli il combinare i tre diversi sport. Quali altri sport ti piace seguire? Mi piacciono molto ciclismo, basket, atletica e automobilismo. Se non fossi diventato triatleta quale altra disciplina ti sarebbe piaciuto praticare? Probabilmente sarei “più calmo” e avrei scelto una sola disciplina, la pallacanestro. Verona non si è “accorta” delle tue potenzialità e sei dovuto emigrare, sportivamente parlando, a Roma. Come ti trovi nella Capitale? Beh, la capitale é la capitale, però devo dire che se una squadra veronese dovesse dimostrare un interesse forte nei miei confronti sarei davvero orgoglioso di poter gareggiare per una squadra della mia città! Il 31 gennaio di quest’anno è arrivato un riconoscimento importante per te... Si, ho ricevuto l’Oscar del triathlon, un riconoscimento che viene rilasciato ai migliori atleti italiani di tutte le categorie. Io mi sono aggiudicato la categoria under 20 come atleta dell’anno. Un’ emozione unica! I tuoi obiettivi per il 2015? Gli obbiettivi sono molti, ma sicuramente il più importante e significativo è quello di riuscire a gareggiare un’olimpiade, nel mio caso punto su Tokyo 2020.

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TRIATHLON di Alberto Cristani

Il campione Francesco Fiori “nonno volante” del triathlon Fisico atletico, lucidità e battuta pronta. Un vero atleta, un vero uomo, vecchio stampo, di “quelli che non ne fanno più”. Fior è un esempio da imitare, soprattutto dai più giovani Tra i tanti sportivi che TeleArena Serie A - trasmissione della domenica sera magistralmente condotta dal giornalista Gigi Vesentini - ospita settimanalmente, Francesco Fiori merita un particolare approfondimento. Stiamo parlando di un atleta veronese plurimedagliato, più volte campione Mondiale, Europeo, Italiano nelle specialità triathlon olimpico e duathlon. Cosa c’è di strano? Nulla se si esclude la sua data di nascita: 25/11/1938. Già, avete letto bene, 1938. E per evitarvi calcoli e tabelline vi diciamo subito l’età: 77 anni! Si dice che lo sport mantenga in forma e giovani. Beh, guardando Francesco se ne ha subito un riscontro tangibile. Ma quando o e perché ha iniziato a cimentarsi nel triahlon nonno Fiori? “Ho sempre fatto sport - ci spiega il campione veronese - variando dal calcio, allo sci, all’atletica leggera. Un giorno, era il 1993, un mio amico mi propose di partecipare ad triathlon breve, ovvero 250 metri di nuoto, 10 chilometri di bici e 3 corsa. Subito declinai gentilmente l’invio. Poi la voglia di mettermi in gioco ebbe il sopravvento e accettai. Ero però senza bici da corsa. Fu così che andai da mio cognato che l’aveva e lo convinsi a prestarmela. Mi insegnò come usarla, soprattutto il cambio, visto che non ero mai andato su una bici da corsa. Quando fu il momento di tornare a casa, in bici ovviamente, all’altezza di Ponte Florio (vicinanze di Montorio n.d.r.) fui travolto da una macchina e finì all’ospedale con una serie di fratture. Ecco, questo fu il mio primo triathlon... virtuale! L’anno dopo però, alla faccia dell’incidente e di chi mi diceva di lasciare perdere, mi ripresentai e questa volta realizzai l’impresa di terminare il mio primo triathlon a coppia. Da allora non mi sono più fermato…”. “Non riesco a smettere - sottolinea Fiori - è più

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forte di me e... dell’età! Cosa mi spinge a proseguire? Beh, di sicuro la passione e il fare parte del Verona Triathlon SCV, una squadra di ragazzi eccezionale. E poi anche perché continuo a vincere! Conquistare titoli e medaglie aiuta e ti da la carica per fare sempre meglio. Ma non è questo il mio obiettivo principale. Per me stare bene è fondamentale ed è la migliore gratificazione che posso avere!”. Quest’anno è il ventesimo anno di triathlon per Francesco, anni e stagioni tutte diverse tra loro. “Ogni anno - evidenzia Francesco – regala gioie e dolori. Ma il bello è che si può sempre rimettersi in gioco. Se devo però fare un graduatoria, il mio anno migliore è senza

loro un consiglio: praticate uno sport, non importa quale, l’importante è che siate sportivi! Vi cambia la vita e vi rende più dinamici e reattivi. Vi tiene la mente sempre attiva e sveglia. E vi aiuta a scaricare le tensioni che accumulate tra i banchi. Più bello di cosi…”. “Fare sport – conclude Francesco - è importante a qualsiasi età purché lo si pratichi in modo intelligente. Io mi alleno con i giovani ma non penso minimamente a confrontarmi con loro o tenere i loro ritmi. Sarebbe da incoscienti! Quando si fa sport, qualunque esso sia, bisogna per prima cosa ascoltare il proprio corpo e le sensazioni che ci trasmette. Solo così si può mantenere il giusto equilibrio psicofisico. Una volta conosciute le proprie sensazioni si potrà iniziare ad aumentare il ritmo, sempre però usando la testa. Tempi, record, medaglie, trofei contano, è innegabile, ma non devono condizionarvi. Altrimenti le emozioni svaniscono. E uno sport senza emozioni non ha motivo di esistere”. dubbio il 2013. è stato un anno fantastico durante il quale ho vinto i Campionati italiani sul lago d’Iseo, Europeo in Turchia, al World Master Game a Torino primo posto nel triathlon e secondo nel duathlon e a Londra vittoria nello sprint e nell’olimpico. Quest’ultimo successo lo reputo tra i più importanti visto che mi sono preso la rivincita sull’americano Donald Ardell che mi aveva sconfitto nel 1999 a Montreal. Gli ho fatto vedere chi è il più forte!”. Fa specie vedere un, seppur in splendida forma, anziano cimentarsi in una disciplina così dura e, dall’altra parte, assistere ad una vera e propria emorragia di giovani che abbandonano lo sport. Nonno Francesco vuol dire qualcosa ai ragazzi? “Cosa dire ai più giovani? Mi permetto solo - sussurra Fiori - di dare

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SCHERMA di Alessio Faccincani

VeronaScherma protagonista assoluta a Sport Expo Durante i tre giorni presso la Fiera di Verona lo stand di VeronaScherma è stato probabilmente fra i più visitati: papà e mamme sono stati “obbligati” a fermarsi e a far provare la scherma ai loro figli! Una rivoluzione silenziosa. Verona se ne sta lentamente accorgendo. La scherma sta raccogliendo sempre più apprezzamenti. In occasione dell’ultimo Sport Expo, la fiera dello sport veronese svoltasi dal 28 Febbraio al 2 Marzo a Verona Fiere, sono arrivati in tal senso segnali inequivocabili. Lo stand di VeronaScherma è stato probabilmente fra i più visitati. Bambini di ogni età e di ogni estrazione hanno costretto papà e mamme ad una sosta obbligata. VeronaScherma infatti aveva preparato per loro un ricco menù di divertimento. All’interno dello stand tutto lo staff era a loro disposizione. C’erano percorsi guidati propedeutici ed infine una pedana pronta all’uso. Qui i bambini potevano cimentarsi con spadine di plastica ed affrontare i propri coetanei già iscritti alla scuola. Alla fine delle 3 giornate di Sport Expo lo stand ha riscosso così un elevato successo. I numeri sono stati benaugurati. “Sono state giornate straordinarie – racconta Cristiano Magnani, presidente di VeronaScherma, - e personalmente mi ha stupito l’affluenza di pubblico. Sport Expo è un volano eccezionale per lo sport veronese. La nostra associazione schermistica ne ha sicuramente beneficiato. In quei giorni abbiamo sicuramente veicolato la nostra disciplina a moltissime persone. La visibilità è stata enorme”. Che vetrina. La vetrina è stata sicuramente da ricordare. I padiglioni fieristici di Sport Expo hanno ospitato durante la kermesse circa 58000 visitatori. VeronaScherma ha avuto perciò la grande occasione di intercettare un’ ampia fetta di pubblico. “E l’occasione - si sbilancia Magnani - è stata sfruttata. Credo che presto arriveranno frutti copiosi. I sorrisi dei bambini non mentono mai. Tutti si sono divertiti. Personalmente sono rimasto affascinato da quel sano divertimento. Ringrazio, in tal senso, tutto il mio

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staff e pure i ragazzi che si sono messi in gioco. Tutti hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento. Da presidente sono orgoglioso della mia associazione. è una famiglia allargata, dove tutti collaborano. Sport Expo per tutte queste motivazioni merita una votazione altissima. Si è creata tanta positività”. I risultati. VeronaScherma comunque nell’ultimo periodo non è stata solo Sport Expo. L’associazione veronese ha migliorato anche la propria resa agonistica. Da registrare, ad esempio, la buona partecipazione di Matteo Pontieri a Bratislava, sulle pedane del circuito europeo Cadetti di spada. Adesso il mirino comunque è già fissato sui prossimi appuntamenti. “Sarà un finale di stagione esaltante - conclude il presidente di VeronaScherma – perché tutto il nostro settore di agonismo dovrà affrontare appuntamenti di spessore. Il 25 Aprile toccherà alla spada. Ad Adria infatti le squadre maschili e femminili dell’associazione affronteranno il campionato a squadre di specialità, categoria C1. A Riccione invece, ad inizio Maggio, le giovani leve del fioretto difenderanno i colori della scuola in una prova dal valore nazionale. Personalmente sono fiducioso per i risultati finali. Nel prossimo numero di SportDi+ racconteremo nel dettaglio cosa è successo. Spero di aver azzeccato con la previsione. A presto ed un saluto a tutti i lettori”.


VELA di Marina Soave

Allo Yacht Club Verona piace… l’altura! Claudio Perina, Direttore sportivo dello YCV, e inviato speciale di Sportdi+ magazine, ci racconta come è nato questo trofeo e a chi è rivolto. Location ideale, neanche a dirlo, il nostro magnifico Lago di Garda Lo Yacht Club Verona ha avuto negli anni una continua crescita sul piano delle attività organizzative in acqua, sopratutto per quanto concerne l’organizzazione di Regate, compatibilmente sempre in rapporto alla scarsa disponibilità di sbocchi al Lago. Nell’ultimo decennio, grazie anche alla spinta data dal Comitato di Zona della Federazione Italiana Vela negli anni in cui la carica di Presidente era ricoperta dal nostro Presidente del Club, siè sviluppata ed ultimamente si sta sempre più rafforzando, una attività per le imbarcazione d’altura, basata sulla formula ORC che consente ad imbarcazioni di diversa tipologia di confrontarsi ad armi pari (o quasi... per i più scettici ). In questa attività lo Yacht Cub Verona è sempre stato presente con una manifestazione nell’ambito del Campionato Zonale ORC, che si svolge lungo l’arco della stagione, in più prove.

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Questo evento prende il nome di East Cost Reace e si svolge nel medio-alto lago. Su di un percorso molto attraente di circa 20 miglia. “Ultimamente - puntualizza Claudio Perina, Direttore Sportivo dello Yatch Club Verona - non eravamo del tutto soddisfatti di ciò perchè la nostra vocazione alla vela d’altura era un po’ soffocato da questi percorsi tutto sommato brevi. Ecco quindi l’idea di creare un nuovo evento che viene a riproporre sul Garda una regata lunga che impegni le imbarcazioni per più di 24 ore”.


La scorsa stagione si è disputata l’edizione cosi detta Zero, in quanto si doveva verificare la bontà dell’idea. “Fatti i debiti aggiustamenti – prosegue il DS Yatch Club Verona - quest’anno siamo alla prima edizione e siamo convinti che questa manifestazione, nel giro di pochi anni, si affermerà tra le più interessanti sul Garda”. I parametri della manifestazione sono: - 90 miglia: la lunghezza del percorso in linea retta, che si svolge così : partenza da Torri del Benaco , prima boa a Riva del Garda, discesa verso la seconda boa posta a Peschiera, risalita verso la terza boa di nuovo a Riva e ritorno a Torri con arrivo. - 24: indica che l’impegno sarà diurno e notturno. - x 2: significa che sono ammessi, con classifica

dedicata, equipaggi di soli due membri, come nelle grandi regate oceaniche. - per tutti: significa che tutti sono ammessi alla prova con equipaggi completi. Oggi questa è la regata più lunga che di disputa sul Garda. “Naturalmente – spiega Perina - non potevamo non stringere l’occhio alla tecnologia e così tutte le barche partecipanti vengono dotate di un GPS che ne rileva costantemente la posizione, cosiddetto “tracker”. Questo permette anche a chi non è in regata di seguirla attraverso un pc”. Il Comitato di Zona della FIV ha prontamente capito l’importanza della manifestazione ha istituito un Trofeo dell’Altura, che comprende tre prove : - East Cost Reace - la Trans Benaco Cruise Race - la Centomiglia del Garda Lo Yacht Club Verona, unitamente allo Yachting Club Torri, dà appuntamento a tutti i lettori di SportDi+ per il giorno 15 Maggio 2015.

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PALLAMANO di Bruno Mostaffi

Pallamano Dossobuono fucina di giovani talenti Due formazioni nel massimo campionato non sono un punto di arrivo per la societĂ , anzi. I giovani sono il valore aggiunto per una realtĂ ormai radicata sul territorio.Ne abbiamo parlato con uno dei soci fondatori: Ivan Della Gatta

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Non solo serie A per la Pallamano Dossobuono: conosciamo meglio i segreti della società giallorossa. Ivan Della Gatta, uno dei dirigenti fondatori dell’Olimpica Dossobuono. Come è nata questa idea? Abbiamo pensato di costruire una nuova società quando la “vecchia” Pallamano Dossobuono si trasferì a Vigasio per motivi logistici. Qui rimanevano le ragazze di Dossobuono giovani appena vincitrici del titolo nazionale Under 18 e una quindicina di ragazzine dell’Under 14. Fondammo così una squadra senior per fare una serie A2 e continuare con le nostre piccoline dell’Under 14. Da lì è cominciata la nuova avventura. Una stagione, quella attuale, che al di là delle formazioni di serie A sta dando buone soddisfazioni anche nelle formazioni giovanili. Com’è strutturato il settore giovanile e chi sono i tecnici delle varie formazioni? Normalmente le formazioni giovanili si cercano di costruire in gruppi omogenei per anno di nascita o per strutture fisiche. A volte questo, per diversi motivi, non è possibile e bisogna adattare la forma della squadra alle risorse disponibili. Questo disagevole adattamento è successo a tre delle quattro squadre giovanili a disposizione della società. L’unica squadra che non ha avuto questo disagio è l’under 18 maschile, anche se, a onor del vero, si sono aggregati all’ultimo minuto, cinque ragazzi della vicina Povegliano società impossibilitata ad iscriversi a questo campionato. Questo ha inciso sul rendimento di tutti in quanto saper giocare a pallamano è un conto amalgamare un gruppo e metterlo sul campo di gioco è decisamente più difficile e complesso. Questo duro lavoro è toccato a Carlo Nordera - veterano nonostante la giovane età - che dopo quasi due terzi di campionato, sta incominciando a vedere un po’ di luce. Da tenere presente che a questa squadra fanno parte anche due elementi come Melegatti e Ballardini che giocano all’occorrenza in serie A1. L’Under 16, attualmente seguita da Stefano Filippi, è un bel gruppo di ragazzi, ma è una formazione composta da “grandi” anni 1999 e 2000 che sono coloro che guidano il gruppo e “piccoli” anni 2001 e 2002, che si affacciano per la prima volta su un campo di pallamano. Ovviamente le difficoltà più grandi sono gli allenamenti dove la differenza tecnica è notevole, anche se i piccoli incominciano a far sentire la loro voce. Nel femminile

l’ Under 18 è composta da 6 ragazze che si allenano solo con la serie A1 e quattro delle quali ne fanno parte in pianta stabile. Le altre 7 ragazze non hanno l’esperienza necessaria per poter giocare questa categoria. Questo stravolge i piani di allenamento e può succedere che le più esperte non si allenino con le meno esperte. Roberto Escanciano Sanchez (allenatore anche della serie A n.d.r.) nonostante tutto questo disagio, sta facendo crescere questo gruppo tanto da stare in classifica solo dietro il forte Mestrino. C’è poi l’Under 14 annate 2001 e 2002 che è un gruppo molto compatto allenato da Marika Manfredini, giocatrice della serie A. Per concludere ci sono una quindicina di piccolini che chiamiamo Under 10 seguiti da Alessia De Marchi, anche lei una atleta della serie A, alla quale spetta il compito più difficile di tutti gli allenatori: far innamorare i piccoli atleti di questo sport.

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PALLAMANO

Come da filosofia della società i risultati vengono al secondo posto. Su cosa puntate principalmente? La filosofia della società è quella di formare atleti… il Dossobuono! Molte società di A1 sia maschile che femminile hanno nella loro rosa molti atleti stranieri o italianizzati. Noi invece puntiamo sul “costruirci” in casa i giocatori e le giocatrici. Percorso più lungo e complicato ma che da grosse soddisfazioni. Bisogna avere pazienza. E noi ce l’abbiamo. Forse non vinceremo mai uno scudetto, ma se dovesse mai succedere sarebbe credo la soddisfazione e l’orgoglio più grande di tutto il paese di Dossobuono. Particolare attenzione la società mette anche nella formazione-educazione in campo e fuori dal campo. Certamente. Come molte altre società sportive cerchiamo con e attraverso lo sport di dare ai giovani una formazione educativa basata soprattutto sul rispetto. Rispetto per tutte le persone che sono in qualche modo coinvolte con la società, rispetto delle regole dettate dalla Federazione, rispetto delle cose, cioè della struttura che ci ospita, del materiale con cui i ragazzi e le ragazze si allenano, rispetto dei compagni. In prima linea sotto questo aspetto ci sono gli allenatori e in seconda battuta i collaboratori responsabili delle varie squadre che operano e vigilano sia in campo durante la gara, sia fuori dal campo nella fase organizzativa. Ovviamente, nemmeno a dirlo, è una cosa difficilissima da ottenere ma se l’esempio degli adulti è buono, gli atleti si comportano di conseguenza. Si parla spesso di “genitori ultras”, specialmente nel calcio. Che genitori/tifosi sono quelli della pallamano? Argomento scottante. In merito ai genitori-ultras mi piace ricordare la frase del grande professor Mauro Marchionni: “La migliore squadra di giovani è quella composta da orfani”. Il problema c’è ed è di non facile soluzione, anche nella pallamano. Spesso capita di dover discutere per tranquillizzare gli animi e il più delle volte non si risolve il problema. Secondo me la risoluzione di questa problematica sta nella cultura sportiva che ognuno di noi si costruisce nel corso della propria vita sportiva, influenzata anche dal proprio carattere e dalla propria educazione. Io spero di dare un forte contributo da questo punto di vista perché amo lo sport con tutto me stesso e sarebbe per me una sconfitta morale se andassi contro i principi sportivi.

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LAURA GUADAGNINI TORNA IN NAZIONALE La Nazionale femminile chiude nel migliore dei modi il Torneo Internazionale di Leiria (Portogallo), battendo la Finlandia col risultato di 23-17 (p.t. 11-8) e aggiudicandosi il 3° posto finale nella manifestazione, dopo le belle prestazioni dei due giorni precedenti contro Norvegia e Portogallo, che erano comunque coincise con due stop di misura (21-20 e 23-20). Nelle fila azzurre si è rivista, dopo un lungo periodo di assenza, Laura Guadagnini, ala della Pallamano Olimpica Dossobuono. Laura è stata impiegata con il contagocce dal CT Trespidi in vista della partita di sabato prossimo quando il Dossobuono andrà a fare visita al Casalgrande nella partita di ritorno dei play out salvezza. Ma i segnali “azzurri” sono chiari e positivi: se gli infortuni la lasceranno finalmente in pace, Guadagnini in futuro troverà ancora spazio in Nazionale. Il quadro delle gare: 20 Marzo Norvegia – Italia 21-20 Portogallo – Finlandia 32-24 21 Marzo Norvegia – Finlandia 38-15 Portogallo – Italia 23-20 22 Marzo Italia – Finlandia 23-17 Portogallo – Norvegia 23-28

Come volete migliorarvi e quali sono gli obiettivi, non solo in campo? Ricordiamo che la Pallamano Dossobuono è presente nelle scuole veronesi ed è testimoniale della Fondazione di Don Mazzi... Il futuro sportivo quando si parla di associazioni giovanili non è mai pronosticabile, in quanto le fasi di crescita possono portare cambiamenti di situazioni e indirizzare gli interessi verso altre attività. Sicuramente continueremo il connubio sport-scuola base essenziale per la sopravvivenza della stessa società. Proseguiremo a collaborare con la Fondazione Don Mazzi, che mi ha sorpreso positivamente per il lavoro.



BOCCE di Giorgio Pelosato

A maggio Verona capitale delle bocce italiane Le due competizioni - che si svolgeranno a Verona il 2 e 3 maggio - sono organizzate della bocciofile di Vigasio e Villafranca Trhilling e suspance si stanno diffondendo tra gli appassionati del mondo bocciofilo veronese. Motivo di questo generale e piacevole stato febbrile, è dovuto al fatto che il 2 e 3 maggio a Verona affronteranno in due competizioni nazionali ravvicinate il top degli atleti di Alto Livello. Si inizia sabato 2 maggio con la gara nazionale organizzata dalla bocciofila Vigasio del vulcanico presidente Franco Pighi. Si tratta di un’unica manifestazione divisa in due gare : una riservata ad atleti di alto livello categorie A1-A e in contemporanea l’altra gara riservata ad atleti di categoria B-C-D. Si prosegue domenica 3 maggio con la gara del Circuito FIB riservata ad atleti di alto livello di categoria A1-A, organizzata

dalla frizzante bocciofila Villafranca Luciano Nicolis. Inutile sottolineare che in questo weekend tutte le manifestazioni provinciali sono sospese per dar la possibilità a tutti gli atleti ed appassionati di essere presenti al meeting nel corso del quale potranno gioire delle prodezze che scaturiscono dalle giocate di questi veri talenti dello sport delle bocce. Al fine di rendere meglio l’idea della portata degli avvenimenti sopra descritti, di seguito presentiamo alcuni, dei tanti, gioielli e patrimonio degli italiani che con le loro prestazioni fanno si che la Federazione Ita-

PALLINO SENZA FRONTIERE Fra i tanti campioni che scenderanno in campo durante i due eventi veronesi saranno presenti anche, da sinistra: Andrea Mazzoni, Mirko Savoretti e Gianluca Formicone

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I CAMPIONI DELLA DUE GIORNI VERONESE Mirko Savoretti (24/11/1977) Società: Virtus L’Aquila Palmares: Campionato Europeo (2), Campionato Italiano (8), Campionato Mondiale (4) Gianluca Formicone (15/10/1971 - nella foto a sinistra) Società: Virtus LAquila Palmares: Campionato Europeo (6), Campionato Italiano (9), Campionato Mondiale (7), Giochi Del Mediterraneo (1), World Games (1) Daniele Alessi (09/11/1974) Società: Villafranca Luciano Nicolis Palmares: Campionato Italiano (1) Andrea Mazzoni (14/05/1984) Società: Villafranca Luciano Nicolis Palmares: Campionato Italiano U18 (1), Campionato Italiano U23 (2), Campionato Italiano A (1) Giuliano Di Nicola (22/04/1984) Società: Boville Palmares: Campionato Europeo (1), Campionato Italiano (3), Campionato Mondiale (1), World Games (3) Pasquale D’Alterio (10/07/1972) Società: Monastier Palmares: Campionato Europeo (3), Campionato Italiano (4), Campionato Mondiale (1), Giochi Del Mediterraneo (2), World Games (1) Manuelli Gianluca (12/07/1977) Società: Ancona 2000 Palmares: Campionato Italiano (4), Campionato Mondiale (1) Andrea Bagnoli (20/09/1962) Società: Montecatini Palmares: Campionato Europeo (3), Campionato Italiano (4), Campionato Mondiale (4)

liana Bocce sia la Number One In The World! Gli atleti citati sono solo una rappresentanza del patrimonio umano di Campioni che hanno reso la Federazione Italiana Bocce quale punto di riferimento per tutte le federazioni mondiali. In attesa di vivere “accosti” e ”bocciate” da campioni, considerato che nulla viene per caso, ma i risultati sono frutto della determinazione e volontà Macchiavelli ci svela il segreto del successo : “Dove c’è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà”.

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GUIDA SICURA di Andrea Scamperle

Tutor di educazione stradale Polizia Stradale di Verona

Chirone, un seminario carico di umanità Nel leggere questo breve articolo qualcuno di voi potrebbe avvertire qualche disagio perché non molte persone sono disposte a spendere qualche minuto del proprio tempo per sentire il racconto di situazioni drammaticamente dolorose Sono convinto che nel parlare di sicurezza stradale sia fondamentale conoscerne ogni aspetto, tanto più se esso rischia di rimanere impresso nel solo inchiostro di un avviso appeso ad una bacheca di polizia. Il 2, 3 e 4 marzo eravamo poco meno di un centinaio di poliziotti seduti in piccoli gruppi sparsi nell’ampia aula magna della Scuola di polizia di Cesena, dove solamente il colore azzurro delle comode poltroncine aiutava a scordare l’austerità del luogo sulla cui parete di fondo, alle spalle del tavolo dei relatori, puntavano immobili al soffitto le bandiere dei vari stati europei. L’ambiente era illuminato dalla luce, tanto bianca quanto impersonale, dei freddi tubi al neon che, tra l’altro, contribuiscono ad ingessare ogni cosa dentro la cornice delle tradizioni e della continuità. Per carità, non che ciò sia un demerito, anzi, la memoria storica contribuisce alla crescita, ma talvolta è necessario guardare oltre i confini per aprire la via a nuove esperienze.

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Che questo seminario uscisse dagli schemi era chiaro sin dall’inizio e ciò non tanto perché l’età media dei 348 2530883 partecipanti era a ridosso dei cinquant’anni, bensì perché i convenuti erano, chi più e chi meno, poliziotti anielesport.com abituati a confrontarsi con l’altrui sofferenza scaturita dalla notizia del decesso di un proprio caro, di un proprio familiare. Un compito, quello della comunicazione ferale, che produce quasi sempre immenso dolore nella persona che riceve la notizia, ma che ferisce profondamente anche chi se ne è fatto carico, ossia il poliziotto. Sin dall’apertura dei lavori, l’attenzione era concentrata sul tavolo dei relatori tra cui professori universitari, familiari di vittime, testimonials e colleghi con importanti esperienze professionali. In sala ogni movimento del corpo lo possiamo pensare proteso a condividere pensieri - anche attraverso l’intimo silenzio - sul proprio vissuto, con la memoria solcata da ricordi che puntualmente riaffiorano in

volo pindarico. Eravamo tutti lì, in silenzio, seduti nella nostra macchina del tempo che ci portava sul margine dei buchi neri a guardar dentro al dolore profondo dell’uomo che qualcuno di noi si era illuso di poter dimenticare, di demonizzare, come se i sentimenti provati fossero polvere di stelle lontane da noi anni luce. Ma ahimè non è così, la macchina del tempo, come la traiettoria tracciata da un boomerang, torna nell’esatto punto di partenza e l’aver viaggiato attorno ai buchi neri ha senso solo se si traduce nella virtuosa condivisione delle esperienze per poter così aiutare altri poliziotti e familiari a superare l’impatto della comunicazione ferale, che costituisce l’inizio della complessa elaborazione del lutto. Ci sono aspetti del servizio di polizia che sono talmente articolati da richiedere in chi li affronta una straordinaria sensibilità e proprio in virtù di questo i lavori, durati tre giorni, ci hanno visti gomito a gomito sui banchi di scuola a confrontarci su come e cosa è giusto fare per aiutare le persone colpite eventi tragici. Un brainstorming durato molte ore e terminato solamente a sera inoltrata, stanchi ma consci dell’importanza del servizio svolto. Ne è uscita una bozza di linee guida più che di regole, che vuole colmare la distanza tra soccorritori, poliziotti e famiglie affinché il dolore non debba conoscere altre difficoltà. Il seminario Chirone ha visto la partecipazione della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria, della Polizia delle Comunicazioni e della Polizia Municipale delle città di Milano, Bari, Torino, Bologna, Firenze e Verona. I poliziotti hanno lavorato al fianco dell’Università Sapienza di Roma, di ANIA, di ANCI, di Stefano Guarnieri dell’Associazione Lorenzo Guarnieri e di Andrea Conti del G.S.C. Giambenini di Pescantina (VR).


TAMBURELLO di Sergio Fedrigoli e Alberto Cristani

Cavaion Monte Peroni nuova stagione da protagonisti La formazione campione d’Italia in carica giocherà quest’anno a Cavaion Veronese, location che offre più visibilità alle già forti e radicate tradizioni nello sport del tamburello, grazie ad ottime strutture e ad un pubblico appassionato per dare maggior visibilità alle aziende del suo gruppo che operano a poca distanza, comunque nel Comune di Cavaion Veronese. Altri partner della stagione saranno A.l.m.a. Service S.r.l., La Simeoni, Sportdi + magazine (che sarà anche ufficio stampa della società), cantine Delibori, Tipolitografia Essepi Snc, Giardini Claudio Marcolini, Guadagnini Diego Remo.

è stata presentata sabato 28 febbraio la nuova stagione agonistica 2015 dell’ A.S.D.T. Cavaion-Monte Peroni Marmi. La bellissima serata si è svolta presso l’Hotel Caesius Terme & SPA Resort di Cisano di Bardolino. L’A.S.D.T. CavaionMonte Peroni Marmi, che si è costituita il 31 ottobre 2014 dalla fusione fra A.T. Monte Peroni e la ASD Cavaion, è presieduta da Giorgio Cristoforetti e conta su ben 21 i soci fondatori. Il passaggio da Monte a Cavaion garantisce ancora più vigore e visibilità alle già forti e radicate tradizioni nello sport del tamburello grazie ad ottime le strutture, centrale la posizione- tra il Garda e la Valpolicella – e non da ultimo un pubblico numeroso, attento e qualificato. Sponsor principale – oltre che patron e responsabile tecnico – resta quel Guido Peroni che ancora investe su questa disciplina sportiva

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Presenti alla serata il Sindaco di Cavaion Veronese Sabrina Tramonte, con l’assessore allo sport Angelo Indelicato ed il consigliere Enrico Gastaldelli, Luigi Baruffi, presidente del Comitato Provinciale della F.I.P.T., Emilio Crosato, presidente nazionale della F.I.P.T. e il giornalista Alvaro Joppi, grande esperto di tamburello e cronista del quotidiano locale L’Arena. L’A.S.D.T. Cavaion-Monte Peroni Marmi è campione d’Italia in carica e, sempre nel 2014, ha conquistato la Coppa Europa e la Supercoppa. Unico trofeo “sfuggito” è quella Coppa Italia che diventa, quindi, uno degli obiettivi dichiarati della nuova stagione. Durante la serata sono stati inoltre presentati i giocatori che dovranno difendere i colori Cavaion-Monte Peroni Marmi nella stagione 2015. Questa la rosa: - Yohan Pierron: viene riconfermato, per i terzo anno, capitano il campione del mondo in carica con la nazionale francese, il vincitore di 5 scudetti italiani, campione anche di costanza, tenacia e bravura, nato in Francia ma ormai trapiantato in Italia. - Luca Festi: trentino di Noarna, è anche lui riconfermato per il terzo anno consecutivo. è uno dei più forti mezzovolo d’Italia . - Stefano Previtali: bergamasco, anche se non più giovanissimo, è uno dei terzini più scudettati d’Italia, sempre in gran forma. Anche lui riconfermato per la terza stagione consecutiva.


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- Federico Gasperetti: di ritorno all’A.S.D.T. CavaionMonte Peroni Marmi - dopo la parentesi a Solferino nel 2014 – è un altro grande terzino, giovane e forte, titolare nella nazionale italiana. Viene dalla Val di Non. - Alessio Monzeglio: piemontese e fisico da corazziere, nel ruolo di battitore affiancherà Pierron nel fondo campo, con il compito di dare continuità al gioco aggressivo e vivace del francese. - Saverio Bottero: anche lui viene dal Piemonte. Ricoprirà il ruolo di Jolly: abile e versatile, sempre pronto a sostituire i compagni nel momento del bisogno. L’incarico di direttore tecnico – allenatore è stato riconfermato Edoardo Facchetti. Al suo fianco, nel ruolo di vice allenatore, Edoardo Peroni. Conferma anche per quanto riguarda la preparazione atletica affidata ad Agostino Scaroni. Al cambio tamburina Paolo Spezie. Per quanto riguarda il campionato, la stagione 2015 il Cavaion-Monte Peroni Marmi ha esordito il 22 marzo scorso con una vittoria per 13-6 nel match casalingo contro il Cremolino.

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CALCIO A 5 di Davide Valerio

MSP Verona il punto sui campionati di calcio 5 Dopo settimane di calcoli, previsioni e chi più ne ha più ne metta, finalmente il campionato provinciale MSP è arrivato alla conclusione della propria fase a gironi A1 Girone A Iniziando con la serie A1, l’Ass. Invest non è riuscita a fare punti nemmeno all’ultima gara, nella quale risiedevano le ultime speranze di salvezza. Con la Sampierdarenese la partita è finita sul punteggio di 3 a 1. Il girone è stato meritatamente vinto dal Noi Team Banca Di Verona, che si è imposto 2 a 0 sulla Corte S.Benedetto. Al secondo posto abbiamo il riposante Agriturismo Cà Del Pea, che è stato raggiunto da El Borgo Bussolengo, vincitore per 5 a 2 contro la Clexidra.com. Per finire hanno corso un grandissimo rischio il Ristorante Meridiana Sandrà e le Piere Confin, che hanno pareggiato il loro incontro per 1 a 1, raggiungendo i rispettivi obiettivi. A1 Girone B C’era ancora poco da decidere nel secondo girone di serie A1. Le prime due squadre ad esser scese in campo sono state quelle dell’Euroelectra Fantoni e degli Arditi, due compagini che hanno già la testa alla seconda parte di stagione con obiettivi diversi. Infatti l’Euroelectra si appresta ad affrontare gli ennesimi playoff della propria storia con una vittoria per 5 a 3. Subito dopo l’Olimpica non ha avuto eccessivi problemi nel superare con il punteggio tennistico di 6 a 1 i Butei. L’ultima squadra ad essersi qualificata per i playoff è il Colletta che ha battuto 9 a 2 il fanalino di coda Baloos. Infine i campioni in carica della Trinacria hanno superato 6 a 3 la Pizzeria Parolin Alpo. A2 Girone A Tutto come previsto, o quasi. Questo è il primo commento a come è terminato il primo girone di serie A2, quello più bello e combattuto di tutta la categoria. A vincerlo è la Elio Porte Blindate VR91, che ha legittimato la propria posizione con la strepitosa vittoria per 7 a 0 contro la Pizzeria Mameli, nel big match di giornata. Questo risultato ha reso quasi ininfluente la gara tra i Pumas-Farmacia Venturini ed il Valpolichellas, anche se quest’ultima, con il successo per 7 a 4 ha raggiunto addirittura la seconda posizione. Dopo il riposante S.Lucia Team, in sesta posizione abbiamo i Quinti, che però non sono riusciti a vincere contro l’Atletic Bigbabol, che invece si è imposto 4 a 1. Infine i Bacardini Boys si sono tolti la gratificazione di vincere la prima partita della stagione: le Riserve sono state battute 4 a 2. A2 Girone B Con la vittoria della settimana scorsa sull’Ospedaletto, l’AC ’98 si era già messa in tasca il primato del girone. In quest’ultima giornata la squadra di Briani ha dovuto affrontare uno Splash Bar decisamente più motivato,

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ma che comunque non è andato oltre al pareggio per 3 a 3. Chi sapeva da tempo di essere retrocesso era l’Atletico la Filanda, che però ha onorato il campionato sino in fondo, andando a battere 7 a 6 il Real Schzzetta. Il Caffè Perla non ce l’ha fatta a qualificarsi per i playout. Le speranze erano poche, ma sono definitivamente scemate con la vittoria per 5 a 3 del Conan Povegliano. Infine i Polemici hanno mantenuto la quarta posizione grazie al 7 a 2 rifilato alla Soccer Ambro Five. A2 Girone C Ancora una vittoria (la dodicesima stagionale) per l’Almarò Villafranca, che non si è lasciato intimidire


che hanno battuto rispettivamente per 9 a 5 e 2 a 1 il Luganao e il Baetta.

ALCUNI DEI PROTAGONISTI Nell’altra pagina: Carrozzeria Bertucco e Conan Povegliano. A sinistra: SC Busa. A destra: FC Colletta e Le Aquile di Balconi

B Girone C Esattamente come nel precedente, anche nel terzo girone si doveva ancora decidere quale fosse la seconda squadra che vedremo nella seconda parte della stagione. Di sicuro vedremo il Tecnocasa S.Lucia, che inaspettatamente è uscita sconfitta per 3 a 2 dal testa-coda con l’Affi. Chi non vedremo fino all’anno prossimo in A2 sono il Lokomotiv Bure e il Caffè Galà, che hanno terminato la loro gara sull’8 a 2. Ce l’ha fatta il Bure Doc, che ha facilmente sbrigato la pratica Risto Pizza Il Grillo per 4 a 1 Per una squadra che ride, ce n’è una che piange: il Real Pearà infatti non è andato oltre al terzo posto, nonostante la vittoria per 3 a 2 sul Terzo Tempo. B Girone D L’ultimo girone di serie B era già stato deciso, con

dalla Pizzeria Al Taglio Il Girasole, squadra già retrocessa dopo una serie infinita di risultati negativi. In questo ultimo turno, la gara è terminata sul punteggio di 6 a 3. Al secondo posto troviamo il Quinzan Calor, che si è fatto ancora meno problemi nel battere il fanalino di coda Avis United per 11 a 2. È scivolata al terzo posto la Busa, che è riuscita ad abbattere gli attacchi dei Bomboneros, andando a vincere per 6 a 3. Infine il THC ha battuto 5 a 4 l’AC Ghè, correndo quasi il rischio di salire in quarta posizione. A2 Girone D Ancora una vittoria per le Aquile di Balconi, che hanno agevolmente superato con il punteggio di 6 a 3 i Red Devils. Al secondo posto troviamo tre squadre, ovvero i Goo Goo Goals ed il Malacarne ed il Sona Nazione. Le prime due compagini si sono proprio affrontate in questo turno e ne è venuto fuori un pareggio per 5 a 5. Alla fine la seconda posizione, solo per un discorso di differenza reti, è andata ai Goo Goo Goals. A nulla è servita la vittoria per 11 a 2 del Sona Nazione contro la Lac Computer. Per la cronaca citiamo anche la vittoria per 6 a 4 dell’Enogas sul Borgo Roma. B Girone A Il primo girone di serie B è sicuramente stato il più equilibrato, con ben tre squadre che si giocavano all’ultima giornata la promozione in serie A2. A vincere il girone è stata la Carrozzeria Bertucco, che ha battuto 5 a 3 gli East Green Boots. Al secondo posto abbiamo il riposante New Team, che aveva già la qualificazione in mano. Terzi sono i Goderecci, ai quali non è bastata la vittoria per 4 a 2 con l’Idroagrifer per salire in serie A2. Questa sconfitta è costata anche l’ottava posizione all’Idroagrifer, poiché la Jolanda Hurs ha ottenuto il primo e unico successo stagionale per 8 a 5 contro il Proforma. Infine in un clima decisamente disteso, l’Agrati ha battuto 4 a 2 il Valpo.

l’Ikikos ed il Real Samba già promossi. In quest’ultimo turno si è definito il primato dell’Ikikos, che ha superato 7 a 3 il Real Faccio. Rimane così a bocca asciutta lo Sporting Ardan, addirittura ridicolizzato dal M5L. La gara è terminata sul punteggio di 12 a 5, segno che ormai lo Sporting ha mollato, avendo dato maggiormente spazio a chi ha giocato meno durante l’anno. È finalmente tornato alla vittoria il Novaglie, che però ha dovuto sudare le fatidiche sette camicie per battere 2 a 1 il Valpo Galaxy. Infine l’Ei Team ha battuto 6 a 4 con la Braga Elettroimpianti, lasciandole anche l’ultima posizione.

B Girone B Il secondo raggruppamento di serie B è stato decisamente meno avvincente del primo, con il Ri.Av.El. che ha dominato per tutta la stagione. In questo ultimo turno questa squadra si è presa una piccola pausa, poiché non è andata oltre ad un pareggio per 4 a 4 con un Blackboard. Tutto l’interesse era per la seconda posizione, per la quale erano in lizza ben tre squadre. In definitiva, la classifica non è cambiata rispetto alla settimana scorsa, poiché tutte le interessate hanno raccolto i tre punti. Ecco che quindi che la Matteo Acconciature può finalmente festeggiare la propria prima promozione in serie A2. La consacrazione è arrivata con il 6 a 3 rifilato al San Marco. A nulla quindi sono servite le vittorie dei 7 Nani e del Tiki Taka, www.sportdipiu.com

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OPES VERONA di Alessandro Boggian

Perché aprire un’associazione sportiva dilettantistica? Un’associazione sportiva dilettantistica è un ente associativo che ha come scopo la promozione dell’attività sportiva svolta da persone che non la praticano professionalmente. Fondamentale è quindi la didattica e l’istruzione Al di là delle ragioni ovvie di passione e interesse nei confronti della promozione della didattica sportiva a livello amatoriale, le ASD godono di un regime fiscale agevolato. Si possono definire associazioni sportive dilettantistiche quelle associazioni che svolgono attività sportive ritenute dilettantistiche dai regolamenti del CONI, e che vengono registrate nell’apposito albo tenuto dal Coni stesso. Infatti, per beneficiare della legislazione fiscale di favore prevista per tali enti, è necessaria l’iscrizione alla Federazione Sportiva di riferimento o, in alternativa, ad un Ente di Promozione Sportiva, e successivamente all’albo del CONI.

(*) Si precisa che il presente articolo è da considerarsi come un mero riassunto. Per gli affiliati OPES Italia, è possibile ricevere assistenza e richiedere una consulenza sui servizi offerti e qualsiasi altra informazione visitando la pagina www.opes.italia.it, la pagina facebook (Opes Verona) o contattando il Comitato Provinciale di Verona via e-mail all’indirizzo opesverona@gmail.com

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La principale agevolazione riguarda la non tassabilità dei corrispettivi ricevuti dai soci per frequentare i corsi sportivi organizzati dall’associazione. In pratica, l’attività sportiva nei confronti dei soci è considerata non commerciale e per svolgerla non è necessario aprire Partita Iva. L’associazione potrà, quindi, ricevere tali corrispettivi senza alcun obbligo fiscale, e con il solo dovere di rendicontazione tramite il bilancio annuale. Altro importante beneficio fiscale riguarda la possibilità di corrispondere ai soci istruttori compensi per la loro attività che, fino ad un certo limite, non sono soggetti ad alcuna tassazione: secondo la normativa le stesse indennità, i rimborsi forfetari, i premi e i compensi non concorrono a formare il reddito per un importo non superiore nel periodo d’imposta a complessivi 7.500 euro. Non concorrono altresì a formare il reddito i rimborsi di spese documentati relative al vitto, alloggio, al viaggio e ai trasporti sostenuti in occasioni di prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale. I passi per costituire una ASD (*) Per costituire una associazione sportiva dilettanti-

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stica, queta è la procedura prevista: 1) stabilire gli scopi dell’associazione e l’attività sportiva praticata. In base alla tipologia di associazione che si vuole costituire, le procedure di registrazione sono differenti: - associazioni che come introiti per il funzionamento hanno solo le quote sociali - in questo caso è sufficiente presentare una copia dello Statuto firmata presso l’Agenzia delle Entrate della provincia dove ha sede l’ASD e fare richiesta del codice fiscale (gratuito); - associazioni che hanno introiti da iscrizioni ad attività e corsi e pagamenti relativi ad istruttori a contratto sportivo - per questa seconda opzione, oltre a fare richiesta del codice fiscale è necessario registrare lo Statuto dell’ASD. A tal fine, dunque, bisogna compilare un modulo F23 ed effettuare il pagamento, quindi recarsi all’Agenzia delle Entrate con Atto Costitutivo e Statuto in doppia copia con firme originali e marca da bollo da 14.62 euro ogni 4 facciate uso bollo e il suddetto modello F23; - associazioni che hanno sponsor per l’attività o svolgono servizi a pagamento verso terzi non associati, per cui devono emettere fattura - in quest’ultimo caso bisogna fare richiesta di codice fiscale e registrare lo Statuto, oltre che aprire Partita IVA; occorrerà gestire una contabilità semplificata ed effettuare la dichiarazione dei redditi. 2) È necessario prevedere almeno 3 soci fondatori, che formeranno il primo Consiglio Direttivo. Saranno quindi previsti il presidente, che coordina la vita associativa; il consiglio direttivo, che è l’organo esecutivo; l’assemblea dei soci, che approva il bilancio annuale e nomina gli organi associativi. 3) Chiedere l’iscrizione al registro della Federazione


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Sportiva nazionale di riferimento o affiliarsi ad un Ente di promozione sportiva operante a livello nazionale, quale OPES Italia. Successivamente iscrivere l’associazione al registro telematico del CONI. Solo con questa iscrizione l’associazione sportiva dilettantistica è validamente costituita e potrà beneficiare delle agevolazioni fiscali. Per fondare un’associazione sportiva dilettantistica non è necessario un atto notarile, e non è nemmeno necessario il riconoscimento governativo, che implica una procedura lunga e costosa. Infatti, la maggior parte delle associazioni e degli altri enti no profit non è riconosciuta. La procedura descritta è necessaria sia per ottenere i benefici fiscali previsti dalle leggi tributarie, sia per tutelare civilmente l’associazione e i suoi soci. Nello statuto e nell’atto costitutivo dell’associazione devono essere riconoscibili alcuni elementi, considerati indispensabili: la denominazione dell’ente, lo scopo, la sede legale, il patrimonio, l’organizzazione, le norme sull’ordinamento e sull’amministrazione, i diritti e gli obblighi degli associati e le condizioni per la loro ammissione, la rappresentanza conferita al presidente o amministratore dell’ente. Inoltre devono contenere tutti i requisiti previsti dalla Codice Civile, dalla legge fiscale (TUIR) e dalla legge 289/2002, art. 90. Nello statuto di un’associazione sportiva dilettantistica devono essere recepite anche le seguenti regole: 1. obbligo di inserire nella denominazione sociale la finalità sportiva e la dizione “associazione sportiva dilettantistica”

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2. rispetto del principio di democrazia interna, con la previsione dell’elettività delle cariche sociali, fatte salve le società sportive dilettantistiche che assumono la forma di società per capitali o cooperative per le quali si applicano le disposizioni del codice civile; 3. prevedere l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche, con relative attività didattiche e di aggiornamento 4. divieto per gli amministratori di ricoprire cariche sociali in altre associazioni sportive nell’ambito della medesima disciplina sportiva; 5. obbligo di redazione dei rendiconti economicofinanziari, nonché la modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statuari 6. l’assenza di fini di lucro e la previsione che i proventi delle attività non possano essere divisi fra gli associati, anche in forme indirette (n.b.: i soci istruttori possono comunque essere remunerati) 7. modalità di scioglimento dell’associazione o della società 8. devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento 9. obbligo di conformarsi alle norme e alle direttive del CONI, nonché agli statuti e regolamenti delle Federazioni Sportive Nazionali e dell’Ente di Promozione Sportiva a cui ci si affilia È fondamentale una corretta redazione dello statuto e dell’atto costitutivo perché in mancanza di tali elementi l’iscrizione alla Federazione Sportiva o all’Associazione di Promozione Sportiva potrà essere rifiutata.


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Villafranca Via dei Cipressi, 2 Lun - Mar - Mer - Ven dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Lun - Mer - Gio dalle ore 14.30 alle ore 16.00

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