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INTERVISTA Vincenzo Rossi

I gallidella Laguna

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Foto: ASD Muranese

JACOPO PELLEGRINI

Ha sede legale a Murano e uno staff tutto muranese doc. Il nome e lo stemma (il gallo) sono quelli storici, così come i colori sociali, il nero e l’azzurro. Molti ragazzi sono nati e vivono sulla più grande isola della Laguna (dopo Venezia…). Stiamo parlando della ASD Muranese, società che partecipa al campionato di terza cetegoria e che, con lo stop dei campionati dilettantistici causa Covid-19, in questo momento sta riordinando le idee in vista di una possibile ripresa. Vicenzo Rossi, giocatore e Ds, ci racconta quali sono gli obiettivi della squadra, grazie anche alla visione d’insieme che può avere dal suo doppio ruolo nella società.

Vincenzo, spiegaci com’è iniziata la tua avventura con la Muranese…

«Beh, ricoprire il doppio ruolo di Giocatore e Direttore Sportivo è stata un’idea nata dal nostro Presidente Massimo Gasparini, fratello di Ferdinando Gasparini (ex giocatore di Serie A degli Anni Novanta che ha vestito, tra le altre, le maglie di Hellas Verona e Vicenza n.d.r.). Ho conosciuto Massimo militando nel Venezia 1907 e da lì è nata l’idea di fare un qualcosa di nostro, un progetto che coinvolgesse la nostra isola, Murano, e noi appassionati di calcio. Abbiamo coinvolto Riccardo Zecchin, mio compagno di squadra, e Ferdinando. Noi quattro, spinti soprattutto dalle motivazioni e dalle risorse del presidente, ci siamo avventurati in questa sfida e abbiamo rifondato nel 2017 questa nuova società. La vecchia era fallita nel 2011. Anche a Riccardo è stato dato il doppio ruolo di Giocatore e Team Manager. Massimo Gasparini era il Presidente e

Vincenzo Rossi

Preparatore Atletico, mentre Ferdinando il nostro Allenatore, nonché VicePresidente».

Com’è strutturata oggi la società?

«Siamo arrivati alla terza stagione e io e Riccardo abbiamo mantenuto i ruoli invariati. Ferdinando è ancora il nostro allenatore, sempre con il supporto di Massimo che ha fatto il preparatore atletico per molti anni arrivando anche in categorie buone come la Promozione. Poi abbiamo degli accompagnatori eccezionali che ci seguono ovunque e mettono l’anima per questa società: Salvo

Massimo Gasparini Massimo, Gastone Gasparini (papà di Massimo e Ferdinando n.d.r.) e Giuliano Santi. Infine abbiamo un’altra eccellenza del calcio, questa volta femminile, che è Elena Bon. Elena ha giocato come portiere tantissimi anni in Serie A e ha anche un paio di presenze in Nazionale ed è la nostra Preparatrice dei Portieri. Da lei e Ferdinando dobbiamo prendere esempio: possono trasmettere i loro vissuti e raccontare il calcio vero».

Quali sono i vostri obiettivi?

«Abbiamo obiettivi diversi da quelli che hanno abitualmente le altre società. Qui a Murano c’è una società di Prima Categoria, che a volte non può dare la possibilità a tutti i giocatori delle giovanili di arrivare in prima squadra. Noi quindi vogliamo dare un’occasione a quei ragazzi in età da prima squadra di divertirsi e trovare un ambiente sano dove crescere e confrontarsi con altre persone, imparare da chi ha vissuto in prima persona il calcio professionistico e di giocare in un ambiente senza pressioni».

Quali sono le difficoltà che

da giugno state avendo causa Ferdinando Nando Gasparini Covid-19? festeggia un gol della Muranese «A mio parere si vede, leggendo il protocollo, che non è stato fatto da gente di campo ma da gente Nel caso in cui si dovesse riprendere, d’ufficio. Noi comunque abbiamo sempre quale sarà l’obiettivo di questa stagione? adottato tutte le misure che bisognava «Si parla di riprendere, forse, a febbraio/ prendere, tra cui il gel all’ingresso degli marzo 2021. Alla riunione in delegazione spogliatoi e le distanze di sicurezza. si parlava di un piano B, ossia fare solo Abbiamo messo addirittura i nomi sugli il girone d’andata. Penso che ciò verrà attaccapanni negli spogliatoi per garantire attuato, ma sto solo facendo delle ipotesi la sicurezza dei ragazzi. Abbiamo sempre dovute al poco tempo che avremo a sanificato, stampato le autocertificazioni e disposizione. Comunque andrà quello misurato la febbre a tutti. Purtroppo tutto che faremo, quando ce lo permetteranno, questo non è servito a nulla e ora siamo sarà di tornare in campo per divertirci, qua in pausa forzata…». perché la Muranese è divertimento!».

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