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Sportiva-Mente
SPORTIVA-MENTE Psicologia sportiva Dr. Tommaso Franzoso Psicologo dello Sport - Sport Mental Trainer Venezia Soccer Academy e Venezia FC in collaborazione con Riccardo Oboe, Alirio Riccardo Bonetti, Francesco Minio La psiche che sta dietro all'istinto: la preparazione mentale nell'MMA
E’ ormai una concezione assodata che la preparazione mentale sia un elemento imprescindibile per il raggiungimento di performance eccellenti nello sport. È da diversi anni che studiosi e professionisti della psicologia, delle neuroscienze e delle scienze motorie stanno dedicando gran parte della loro ricerca allo studio di tecniche di ottimizzazione delle prestazioni sportive attraverso la preparazione mentale. Numerosi sono i fattori che spingono gli atleti a fissarsi obiettivi sempre più alti e a raggiungere risultati sempre migliori e questa è la realtà che domina gli sport agonistici al giorno d’oggi: conseguentemente alla professionalizzazione e alla commercializzazione delle discipline agonistiche, i livelli di preparazione e di prestazioni eccellenti richiesti sono più elevati e maggiore è anche la pressione esercitata e sentita dagli atleti. Questi sono i motivi per cui la psicologia dello sport deve essere parte integrante delle discipline sportive.
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Le tecniche di preparazione mentale (più tecnicamente mental training) sono state utilizzate nel tempo negli sport di combattimento e in particolare nell’MMA, acronimo di mixed martial arts. Con preparazione mentale si intende l’apprendimento di specifiche abilità mentali e cognitive grazie alle quali è possibile ottimizzare la prestazione atletica e ottenere risultati positivi nella pratica sportiva agonistica e non. La soddisfazione raggiunta dal successo della performance, induce l’atleta a memorizzare tali tecniche di preparazione mentali al fine di applicarle anche in momenti successivi, caratterizzati anche da stress. Per capire come tali tecniche possa essere applicate ad uno sport di combattimento come l’MMA, è necessario comprende a che tipologia di disciplina si sta facendo riferimento. Anche se durante gli allenamenti il fighter è circondato sia da professionisti che lo aiutano nella preparazione atletica e mentale sia dai compagni di team, l’MMA è uno sport individuale, soprattutto per il fatto che quando l’atleta entra nella gabbia si trova da solo contro con il suo avversario e anche contro le proprie insicurezze. È anche uno sport di contatto, nel quale la combinazione dell’uso della forza e di una giusta dose di cattiveria agonistica è necessaria e ma non completamente sufficiente, poiché l’atleta, per poter svolgere un buon incontro, deve essere correttamente attivato ed essere consapevole di dove si trova e per tale motivo non basta la preparazione fisica ma vi deve essere anche quella mentale. È vero che si tratta di uno sport in cui due individui si scontrano fisicamente, ma gli elementi della “forza bruta” e della cattiveria agonistica richiesti non devono far pensare che si tratti di una disciplina violenta, poiché essi vengono compensati con l’equilibrio mentale dell’atleta che deve essere allenato anche grazie alle tecniche studiate dalla psicologia dello sport. Vi è infatti differenza tra aggressività e violenza: “La violenza può essere definita
come un atto contro l’altro con l’intenzione di provocare una sofferenza e/o una ferita. L’aggressività, invece, è un impulso spontaneo, una manifestazione della forza vitale. Può trasformarsi in violenza oppure in grinta. C’è un’aggressività sana, creativa, appassionata, che consente di fare le cose, di fronteggiare le situazioni, di sentirsi vivi e partecipi.” (A. Oliverio Ferraris Piccoli bulli crescono. BUR 2006). Il fighter deve quindi cercare sempre un costante stato di equilibrio tra l’aggressività e la calma, in modo da non cedere alla violenza e oltrepassare i limiti consentiti dalla disciplina stessa. Quando si vedono i grandi incontri negli schermi televisivi o negli stadi gli atleti sembrano sempre molto concentrati e lucidi durante i combattimenti, tutto questo per via del notevole allenamento fisico, tecnico e mentale che fanno durante le lunghe sedute di allenamento. L’MMA è inoltre uno sport open skill (ad abilità “aperta”), termine che indica che il contesto in cui la prestazione atletica viene svolta non è prevedibile e può mutare nel corso dell’evento. Per gli atleti dotati di preparazione e forza mentale è più facile ottenere un maggior numero di risultati positivi nel corso della carriera rispetto ad atleti che sono dal punto di vista fisico e tecnico più forti, ma che non hanno le capacità richieste per controllare la propria psiche. Le componenti mentali più importanti negli sport di combattimento sono tre: la prima è la gestione dell’ansia, che serve a mantenere uno stato di calma tale da poter analizzare correttamente le situazioni e prendere le giuste decisioni; la seconda è la concentrazione, senza la quale non è possibile rimanere in costante contatto con il compito da svolgere e che permette da una parte di evitare gli errori e dall’altra di approfittare di quelli dell’avversario in modo da poter applicare le competenze apprese; e infine la terza è l’attivazione psicofisiologica, ossia l’“arousal”, che nel caso dello sport di combattimento può essere intesa come capacità di mantenere uno stato di vigilanza estrema che permette di avere grande reattività, aumento della potenza e dell’esplosività. In particolare, gli atleti di MMA si trovano ad affrontare due tipi di emozioni. In primis, vi è la paura, causata dalle situazioni di pericolo che si creano durante i match, che altro non è che una reazione primaria di difesa. La seconda, collegata alla precedente e sua diretta conseguenza, è l’ansia, che si manifesta generalmente prima degli incontri. Gli atleti che non sono in grado di controllarla rischiano di compromettere l’intenso lavoro svolto in preparazione della gara. Quali sono dunque le abilità mentali che deve possedere un atleta di MMA? Egli deve allenare il controllo dei processi attentivi, la gestione delle emozioni, il self talk (dialogo interno), la decision making (capacità di prendere decisioni in breve tempo), la capacità di adattamento e la capacità di modificare lo stato di attivazione psicofisiologica. Per imparare a gestire le emozioni della gara e allenare le abilità necessarie a combatterla, può risultare efficace un intervento di mental training da parte dello psicologo. Si tratta di un insieme di strategie mirate a incrementare le proprie abilità mentali utili al miglioramento della performance, attraverso un programma che interviene su specifici fattori psicologici e che permette di apportare miglioramenti nel modo di allenarsi, affrontare le gare e di gestire lo stress. Chi vede o segue in modo superficiale l’MMA o gli sport di combattimento in generale vede solo la punta dell’iceberg, poichè dietro a questi atleti c’è una preparazione a trecentosessanta gradi che comprende non solo un importante allenamento fisico, ma anche un duro allenamento mentale.