4 minute read
Intervista
INTERVISTA Massimiliano Maculan Foto: Verona Strada Sicura VSS, insieme per educare i conducenti di domani
JACOPO PELLEGRINI
Advertisement
Massimiliano Maculan, responsabile 118, presenta ai lettori di SportdiPiù magazine, Verona Strada Sicura Associazione fondata nel 2016 e di cui è il presidente. L’obiettivo principale di VSS è raggiungere il maggior numero di persone possibile soprattutto tra i più giovani, al fine di farli riflettere i ragazzi, di ‘fargli accendere il cervello’ per cambiare loro la cultura della sicurezza stradale, tematica troppo spesso al centro di tragedie.
Massimiliano, raccontaci di te…
«Sono un infermiere del SUEM (Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica, n.d.r.) 118 di Verona. Prima di essere infermiere avevo iniziato come volontario in associazioni sempre nell’ambito dell’emergenza: Croce Europa, Croce Verde e Croce Bianca. Una vita, la mia, dai 18 anni in poi dedicata al soccorso, all’emergenza e soprattutto alle persone che hanno difficoltà e bisogno. Ho iniziato a lavorare nel SUEM nel 2002. Nel 2003 ho conosciuto Andrea Scamperle, poliziotto capoufficio incidenti della questura di Verona. Andrea si presentò da noi dicendo che secondo lui andava fatto un lavoro di prevenzione in ambito di sicurezza stradale in quanto
la Polizia, e lui in particolare, veniva troppo spesso chiamata per rilevamenti di incidenti stradali mortali. Ha chiesto la collaborazione del 118 e da allora ci siamo messi a disposizione. Io in particolare mi sono fatto carico di questa tematica e ciò ha portato, dopo anni di attività di prevenzione, alla fondazione, nel 2016, dell’Associazione Verona Strada Sicura della quale sono presidente».
Quali sono i vostri obiettivi?
«Amiamo definire Verona Strada Sicura una seconda famiglia. Durante il suo percorso di crescita abbiamo visto l’associazione diventare un collante tra enti istituzionali come Polizia, 118, Vigili del Fuoco e genitori di ragazzi che hanno perso la vita sulla strada a seguito di incidenti stradali, che sono la nostra componente più importante. Importanti poi sono le testimonianze degli atleti di handbike della squadra della GSC Giambenini, uomini e donne che, sempre a causa di incidenti stradali, sono diventate disabili. A tutti questi si sono aggiunti negli anni vari partner e testimonial come gli ausiliari del traffico dell’Autostrada A4. La nostra attività di prevenzione avviene principalmente nelle scuole con le classi quarte e quinte superiori».
Un legame forte, quindi, con sport e giovani…
«Si, una sinergia che si è rafforzata molto in questi anni. L’Associazione cerca di cambiare la cultura della sicurezza stradale e per fare ciò ha bisogno di una cassa di risonanza importante per arrivare soprattutto al modo ai giovani. E il veicolo più efficacie è senza dubbio lo sport. Tutti, chi più chi meno, praticano un po’ di sport; ecco perché ho pensato che, oltre la scuola, sia uno dei settori su cui far leva. Ecco quindi le collaborazioni con SportdiPiù Magazine, con l’Hellas Verona, con la BluVolley, con la Man e con altre realtà importanti. Stavamo perfezionando le collaborazioni con Falconeri Ski Team, Scaligera Basket e Ducati ma con il Covid per ora ha fermato tutto...».
Legame con il territorio e le scuole?
«Il legame con il territorio è stato sempre molto forte. Esiste da sempre una grandissima collaborazione con tutte Forze dell’Ordine, con il Comune di Verona e con la Regione Veneto. L’anno scorso per il progetto delle scuole siamo riusciti ad avere il patrocinio dalla Prefettura. Prefetto che ci ha accolto con grande intensità ed è venuto alla presentazione della nostra sede. Poi mi ha convocato direttamente in prefettura e dopo avergli parlato dei nostri progetti (25 incontri nelle scuole e un concorso a premi in collaborazione con Gardaland n.d.r.) non ha esitato a patrocinarli entrambi e addirittura ci ha ospitato per la presentazione dei progetti. Il collegamento con il tessuto sociale e con i mass media è imprescindibile. Io dico che dobbiamo ‘vendere cultura’ non un prodotto. VSS non fa concorrenza a nessuno. Il messaggio deve essere raccolto e condiviso da tutti».
Cosa ci dici della partnership con SportdiPiù Magazine?
«Questa partnership secondo me è fondamentale e ne sono orgoglioso. Innanzitutto perché all’interno della redazione ci sono degli amici e poi perché SportdiPiù è una realtà importante, un magazine di spessore con articoli interessanti sia per come sono scritti, sia per il taglio che per i temi che affronta. Parla di sport e ciò che lo circonda. Lo ripeto: lo sport è un veicolo importantissimo nel mondo sociale e noi, in quel mondo, ad oggi, abbiamo veramente bisogno di valori che abbiamo perso. I nostri ragazzi devono ritrovare certi valori, ma li devono ritrovare tramite noi adulti. SportDiPiù a mio avviso è un mezzo per trasportare questi valori. Dal 2021 inizieremo una rubrica nella quale racconteremo l’attività, le storie e le iniziative di VSS. Sarà un altro importante passo che ci permetterà di ampliare il nostro messaggio anche fuori Verona. Se il nostro progetto dovesse trovare terreno fertile anche nelle altre province del Veneto, noi siamo pronti a metterci in gioco. Perché la sicurezza stradale è una tematica che non ha confini».
Chi volesse contattarvi?
«Sul nostro sito www.veronastradasicura.org si possono trovare tutte le informazioni, i report della nostra attività e i riferimenti per contattarci. Inoltre abbiamo la pagina Facebook @strada.sicura sulla quale pubblichiamo foto, video e la nostra rassegna stampa. Un modo ‘virtuale’ che ci permette di arrivare in tempo reale ad una platea molto ampia e smart, un target che a noi interessa molto».