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Dopo il lockdown... tutti pazzi per la bicicletta!

Si dice che ci si accorga di cosa si ha solo quando lo si perde: ed è proprio quello che abbiamo realizzato durante questi mesi di lockdown. Il clima euforico della ripresa, fomentato anche dagli allettanti incentivi bici, ha dato il via a una vera propria “corsa alla bicicletta” in stile Far West con negozi presi d’assalto alla ricerca del modello perfetto. Questa situazione imprevedibile ha visto registrarsi il quasi tutto esaurito non solo per le bici di fascia più economica, ma anche per le due ruote di media e alta gamma. Mountainbike, citybike, trekking bike, modelli da corsa, gravel, e-bike. Insomma, dopo il lockdown tutti pazzi per la bici!

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La Bike Industry post quarantena

L’esplosione del mercato bici degli ultimi mesi sta mettendo a dura prova la Bike Industry che si trova a fronteggiare una crescita vertiginosa della domanda nonostante il fermo produttivo di numerose aziende della filiera. Ecco che, data l’offerta nettamente inferiore rispetto a questo imprevedibile aumento della domanda, molti appassionati non sono riusciti ad acquistare la bicicletta dei loro sogni. "In un solo mese, a livello nazionale e internazionale abbiamo venduto tutto lo stock che generalmente impieghiamo fino a settembre, con un trend di vendita che non ha precedenti" commenta Raimund Algrang - Category Manager Bike di Sportler (www.sportler.com). Agli occhi di un non addetto ai lavori, la situazione in store potrebbe sembrare ingiustificata. Per sopperire alla mancanza di biciclette in negozio, però, un colpo di telefono alla casa madre di uno dei nostri top brand non è sufficiente. La questione è di gran lunga più complessa e, per comprenderla, è interessante capire quali sono le diverse fasi della filiera produttiva che un qualsiasi modello di bici intraprende prima di arrivare nei nostri store e su sportler.com Per capire meglio il punto di vista dell’industry bike, Sportler ha interpellato direttamente Donatella Suardi, General Manager di Scott Sports SA, azienda svizzera fondata nel 1958 da Ed Scott, produttrice di biciclette, equipaggiamento invernale, attrezzature per motociclismo e abbigliamento sportivo.

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La nascita della collezione

Ad agosto, circa 13 mesi prima dell’arrivo in negozio delle novità dell’anno successivo, ha inizio il brainstorming sulla nuova collezione. Ciò significa che, quando ad agosto 2019 in negozio usciva la collezione 2020, in Scott si cominciava già a discutere delle future line-up per l’anno 2021 previste in negozio per agosto/settembre 2020.

Previsioni di vendita

Questa fase avviene verso novembre, circa 10 mesi prima dell’arrivo in negozio delle bici, e rappresenta un passo fondamentale per la pianificazione di produzione e gestione dei nuovi modelli e delle collezioni. I dati di vendita degli anni precedenti vengono analizzati con attenzione attraverso strumenti informatici e statistici per prevedere i numeri necessari a soddisfare l’ipotetica domanda dell’anno successivo. “Indovinare” le bici che saranno in tendenza non è affatto facile! L’esperienza nel settore gioca un ruolo fondamentale e di certo questa a Scott non manca. Ecco dove tutto ha inizio: la sede globale di Scott Sports inaugurata nella primavera del 2019 a Givisiez, Svizzera.

Produzione

Dopo aver stilato le previsioni riguardo agli ordini, ecco che in inverno viene lanciata la produzione su scala mondiale.

Presentazione della nuova collezione ai rivenditori

Questo è senza dubbio il momento più atteso. Tra giugno e luglio ecco che solitamente si apre il sipario sulla nuova collezione e i nostri Buyer Bike possono finalmente toccare con mano tutte le novità Scott e selezionare il meglio del meglio per gli store come www.sportler.com I nostri Buyer Bike alle prese con un divertentissimo test prodotto Scott presso il Bike Park di Lenzerheide in Svizzera.

Arrivo in store

Tra agosto e settembre circa, la nuova collezione Scott varca finalmente la soglia dei nostri store ed entra a far parte delle disponibilità di www.sportler.com

Covid-19: Le conseguenze sulla filiera produttiva

Per far fronte al boom di vendite bici post pandemia, Scott avrebbe dovuto prevedere già a novembre 2018 l’arrivo del Covid-19, il lockdown e il conseguente aumento della domanda, mettendo così in produzione più biciclette della collezione 2020. Impossibile! Ma, purtroppo, non è finita qui! Con il lockdown molti anelli della catena produttiva illustrata in precedenza si sono spezzati. Una bicicletta, infatti, è come un puzzle: un insieme di pezzi che combaciano alla perfezione. Se anche una sola fabbrica dedicata a una determinata componente interrompe la produzione, ecco che il meccanismo si blocca e il puzzle non può essere completato. Il lockdown ha provocato rallentamenti di questo tipo su scala mondiale, facendo slittare i processi e provocando ritardi a cascata su montaggio e consegna dei modelli 2021 previsti per fine estate 2020. Ecco spiegata in breve la situazione relativa all’assortimento bici un po’ sparuto.

Conclusioni

Non solo Scott, ma anche altri grandi marchi del mondo bike si trovano nelle stesse condizioni. Si tratta di una situazione fuori da ogni previsione ma, senza dubbio, passeggera quindi… niente panico! Stiamo lavorando per voi e siamo pronti a fare di tutto per darvi la possibilità di stringere fra le mani il manubrio del vostro modello di bici preferito il prima possibile.

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