SportDi+ magazine 38_2015

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novembre dicembre anno 7 2015 COPIA GRATUITA

ANNO 7 - N. 38 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015 - Periodico - Copia gratuita - Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807 / 2008

Partner ufficiale

BOXE

intervista a

Valerio Gega

MORAS un campione un guerriero un uomo »inside

WATCH&FOCUS

UN MONDO OLTRE L’IMMAGINE

Tennis Sci Podismo


EVENT

NOI DI MEDIAEVENT SAPPIAMO FARE BENE “SOLO” 3 COSE: PROGRAMMARE, ORGANIZZARE, COMUNICARE. TUTTO IL RESTO LO LASCIAMO AGLI ALTRI.

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Via Brenta, 7 | 37057 San Giovanni Lupatoto (VR) | T. +39 045 9698045


Sommario

2015

Rubriche

07 08

EDITORIALE SportDi+ una realtà… che aumenta! DIOCESI VERONA Aspettando un Natale di tras-formazione

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IL CORNER DI TOMMASI Il tempo è finito?

30 32 34 36

ALPO BASKET Una serie A2 che parla (anche) straniero

VERONA BASKET Dica… Ventinove!

55 56 60 68 72 96

Interviste

24 46 64 70 78 86 90

STEFANO GNESATO Un 2015 da record per il Coni Verona

CALCIO Il Vangelis secondo Moras

W AT C H & F O C U S

PALLAMANO DOSSOBUONO Un anno di rivincite

SOFTBALL BUSSOLENGO Parola d’ordine: continuare a vincere!

RUGBY La stracittadina della palla ovale veronese

Sottotitolo

OPPEANO

SAN GIOVANNI LUPATOTO SANGUINETTO

SONA MONTEFORTE D’ALPONE

Eventi

26 38 40 42 50

TENNIS L’urlo dei campioni

LA DOMENICA SERA? Passala con “Quelli”!

ACSI VERONA Nel segno della Fondazione Save Moras

74 84

SCI Winter Cup 2016 CORRERE A VERONA dic 2015 - gen 2016

Feste di pace e di gioia nello sport che unisce nella passione nel rispetto nel cuore

100 C 80 M 0Y 10 K

PANTONE 286 C

0C 20 M 100 Y 0K

PANTONE 116 C

W AT C H & F O C U S

SPORTIVAMENTE A SCUOLA 3.0 Quando lo sport non è solo un gioco

#SAVEMORAS Una Fondazione ricordando Dimitris

Est e giovani

W AT C H & F O C U S

W AT C H & F O C U S

SCI Sciare nel parco naturale del Monte Baldo

Buone Feste volley

POVEGLIANO

POLISPORTIVA SAN PANCRAZIO Giovani del mondo venite a noi

CICLISMO Contri Autozai Patos

PAINTBALL Disciplina per i nuovi gladiatori

MINERBE

W AT C H & F O C U S

98 W AT C H & F O C U S

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BOSCO CHIESANUOVA LEGNAGO

W AT C H & F O C U S

HANDBIKE Andrea Conti, il cagnaccio rosa

CALCIO 5 I campionati MSP Verona AGSM VERONA The Champions Girl

W AT C H & F O C U S

PODISMO Max Bogdanic, 28 anni di corsa

BASKET Scaligera High School Cup

VOLLEY alzedonia Verona sbarca C (vincendo) in Europa

Passione Comune

VALERIO GEGA Associazione Pugilistica Scaligera

Sport Life

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InFORMAti

58 62 76 82

LIVIO SGARBI Il Mental Coach

STRETCHING Benessere che emoziona

PRESCIISTICA Pronti,attenti …Sci! LA POSTURA “ Porsi” bene per stare meglio

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LA VIGNETTA A mano libera… il rugby

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PUBBLIREDAZIONALE El.Med.Garda

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» Tifano per lo sport sostenendo chi lo pratica e chi lo racconta...

38|2015 Anno 7 - Numero 38 NOVEMBRE/DICEMBRE 2015 Testata giornalistica registrata al Tribunale di Verona n. 1807/2008 DIRETTORE RESPONSABILE Alberto Cristani DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA Maurilio Boldrini

Foto di: Emanuele Pennacchio, Mirko Barbieri, Simone Pizzini CAPOREDATTORE Andrea Etrari IN REDAZIONE Bruno Mostaffi, Don Andrea Giacomelli, Damiano Tommasi, Alessio Faccincani, Gian Paolo Zaffani, Alessia Bottone, Bernardo Calasanzio Borsellino CONTATTI redazione@sportdipiu.com www.sportdipiu.com PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE PAST di Fausto Pastorino Strada delle Trincee, 13M - 37135 Verona www.pastweb.net

COMUNE DI ALBAREDO D’ADIGE

COMUNE DI LEGNAGO

CITTÀ DI OPPEANO

COMUNE DI SAN MARTINO B/A

COMUNE DI BARDOLINO

COMUNE DI LAZISE

COMUNE DI PESCHIERA DEL GARDA

COMUNE DI SOAVE

COMUNE DI BOSCOCHIESANUOVA

COMUNE DI MARANO DI VALPOLICELLA

COMUNE DI POVEGLIANO V.SE

COMUNE DI SONA

COMUNE DI CALDIERO

COMUNE DI MINERBE

COMUNE DI CASTEL D’AZZANO

COMUNE DI ISOLA DELLA SCALA

CITTÀ DI RONCO ALL’ADIGE

COMUNE DI TREVENZUOLO

COMUNE DI CASTELNUOVO D/G

COMUNE DI ISOLA RIZZA

COMUNE DI ROVERCHIARA

COMUNE DI VERONELLA

COMUNE DI VILLAFRANCA

COMUNE DI CAVAION V.SE

COMUNE DI MONTECCHIA DI CROSARA

COMUNE DI SANGUINETTO

COMUNE DI ZEVIO

COMUNE DI CEREA

STAMPA E DISTRIBUZIONE Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Mobile: +39 345 566 5706 redazione@sportdipiu.com PUBBLICITÀ E SPEDIZIONI Mediaprint Srl Sede operativa di San Giovanni Lupatoto Via Brenta, 7 - 37057 Verona Mobile: +39 345 566 5706 info@sportdipiu.com

COMUNE DI MONTEFORTE D’ALPONE

COMUNE DI S. GIOVANNI LUPATOTO

COMUNE DI ZIMELLA

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Andrea Etrari, Marina Soave, Bruno Mostaffi, Don Andrea Giacomelli, Damiano Tommasi, Alessio Faccincani, Gian Paolo Zaffani, Alessia Bottone, Benny Calasanzio Borsellino, Alessandro Boggian, Monica Candeloro, Francesco Pigozzo, Marco Fontanesi, Michele Patuzzo, Eleonora Favazza, Enrica Girelli, Michela Saggioro, Enrico Miglioranzi, Guido Totti, Luciano Faccioli, Moreno Floriani, Andrea Sordelli, Lorenzo Osti, Enrico Mantovanelli, Davide Valerio, Alberto Cipriani. FOTO Archivio SportDi+, Ufficio Stampa Bluvolley, BPE agenzia fotografica, Coni Verona, Archivio Uffici stampa Comuni patrocinanti, Fotolia, BrentonicoSki, Chiara Longo, Contri Autozai Patos, Acsi Verona, MSP Verona, Opes Verona, Zeno Focus. IN COPERTINA Vangelis Moras (Foto Maurilio Boldrini)

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C alCio

femminile di Benny Calasanzio Borsellino

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Champ

GIRLS

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Lo stadio Bentegodi ha aperto nuovamente le porte al calcio europeo grazie alle ragazze dell’ AGSM Verona protagoniste in UEFA Women’s Champions League

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opo aver eliminato nei Sedicesimi di finale UEFA Women’s Champions League le austriache del St. Pölten (vittoria 5-4 in Austria e pareggio per 2-2 a Verona il 15 ottobre al Bentegodi) le ragazze dell’AGSM Verona tornano al allo stadio Bentegodi per gli Ottavi di finale. Ostacolo (e che ostacolo!) da superare il Rosengard Malmö, formazione svedese tra le più forti compagini a livello europeo, che vanta tra le proprie fila la giocatrice più forte del mondo ovvero

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AGSM VERONA ????

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UNmondoOLTRE

WATCH&FOCUS

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Marta Vieira da Silva al secolo “Marta”. AGSM Verona, senza capitan Gabbiadini, parte bene ma è il Malmö a passare in vantaggio grazie proprio a Marta, abile a trafiggere che non ci pensa due volte e conclude con palla deviata da Fuselli che spiazza Ohrstrom. Alla mezz’ora però le veronesi agguantano il pareggio con Valeria Pirone abile a ribadire in rete una respinta corta del portiere svedese. Nemmeno il tempo di esultare che il Rosengard torna in vantaggio: è il 37’ quando Marta (ancora lei…) crossa per l’impercettibile deviazione di testa della Pedersen. Il tris è servito nella ripresa da Gunnarsdottir che insacca a porta sguarnita. Per passare il turno avrebbe dovuto realizzare un miracolo sportivo nella partita di ritorno a Malmö, Cosa che purtroppo non è avvenuta. Il 19 novembre infatti il Rosengard, pur con qualche difficoltà soprattutto nel primo tempo, ha stravinto per 5-1. Le gialloblu erano pure passate in vantaggio con Gabbiadini al 19’ del primo tempo. P u r troppo per le veronesi ci ha pensato ancora la super star brasiliana Marta a ribaltare il risultato con giocate di alta classe e una tripletta che ha chiuso di

TABELLINO PARTITA Verona, 12 novembre 2015 – ore 20.30 Stadio Bentegodi

Andata Ottavi di finale UEFA Women’s Champions League AGSM VERONA-ROSENGARD MALMÖ: 1-3 Reti: Pt. 6’ Marta, 30’ Pirone, 36’ Pedersen, st. 31’ Gunnarsdottir Agsm Verona: Ohrstrom, Ledri, Carissimi, Pirone, Bonetti, Fuselli, Ramera, Squizzato, Maendly, Salvai, Belfanti (43’ st. Baldo). A disposizione: Harrison, Dal Molin, Gabbiadini, Ambrosi, Zangari, Baldo, Pavana. Allenatore: Renato Longega

discorsi. Il Rosengard vince 5-1 e vola ai quarti. Per l’AGSM Verona qualche rimpianto ma la consepevolezza di aver dato tutto. È evidente che il gap con le squadre big in Europa è ancora elevato. Ci vorrà ancora parecchio lavoro per alzare l’asticella ma la strada intrapresa è quella giusta. L’importante è continuare così.

Rosengard: Langert, Ilestedt, Berglund, Riley, Asante (27’ st. Andonova), Gunnarsdottir, Van de Ven, Marta (6’ st. Persson), Nilsson, Belanger, Junge Pedersen. A disposizione: Musovic, Roddik, Andonova, Persson, Wieder, Pennsater, Gunnarsson. Allenatore: Jack Majgaard Arbitro: Jana Adamkova- Assistenti: Gabriela Hanakova e Jana Zaplatilova Note: Terreno in perfette condizioni, serata umida ma senza nebbia. Spettatori circa 2500. Ammonite Pirone, Berlglund, Carissimi. Recupero 3+4.

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editoriale

W AT C H & F O C U S

SportDi+ una realtà… che aumenta!

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olitamente da metà novembre a fine dicembre si coglie l’occasione per fare un resoconto di quanto è stato fatto durante l’anno che sta per finire e, soprattutto, si programma il futuro al grido di “Anno nuovo, vita nuova”. La redazione di SportDi+ ha invece sovvertito questa tendenza puntando sullo slogan “Anno vecchio, vita nuova”. Abbiamo infatti deciso, in prossimità delle feste natalizie, di rinnovarci e di introdurre nel nostro progetto editoriale alcune novità che speriamo saranno gradite ai nostri affezionati lettori. La prima, quella che balza subito all’occhio, è la nuova grafica del magazine. Grazie alla collaborazione con il direttore della fotografia Maurilio Boldrini abbiamo fatto un notevole salto di qualità. Ma anche le foto belle, per rendere al meglio, devono essere inserite in “cornici” adeguate. E qui entra in gioco il Fausto Pastorino – grafico e titolare dell’agenzia Past – che ha studiato e confezionato il nuovo abito per SportDi+. Permetteteci, inoltre, di ringraziare – è assolutamente doveroso – Enrico Gastaldelli e l’agenzia Nexidia che tre anni fa per primi ringiovanirono e resero molto più accattivante SportDi+: se siamo arrivati fin qui è anche per merito loro. A livello di contenuti, invece, nulla è cambiato: si punterà come sempre a dare visibilità e spazio a chi, altrove, ne trova poco. Il tutto sempre con la preziosa collaborazione dei Comuni (ad oggi sono 34 quelli che ci patrocinano!) e del Coni di Verona. La seconda novità - di primo acchito meno appariscente ma senza dubbio più intrigante anche in prospettiva - si chiama realtà aumentata. Spiegare cosa sia concretamente questa tecnologia non credo sia utile scriverlo qui: chi vorrà approfondire il concetto di AR (Augmented Reality) lo potrà fare senza problemi online. In queste righe è importante spiegare in modo chiaro e sintetico come accedervi e soprattutto cosa “succederà” una volta capita la semplice procedura da seguire. Questi – schematicamente - gli step da seguire: 1) Scaricare sul vostro smartphone e/o tablet l’ap-

plicazione gratuita chiamata LAYAR. La potete trovare negli store Android, Apple e Blackberry. 2) S caricata l’app LAYAR sfogliate la rivista SportDi+ e cercate gli articoli contraddistinti con il simbolo “WATCH&FOCUS” (lo potete vedere chiaramente al centro di questa pagina) 3) Individuati gli articoli “WATCH&FOCUS”, lanciate dal vostro smartphone l’app LAYER e puntate la fotocamera sulle pagine contraddistinte dal logo “WATCH&FOCUS”. 4) A questo punto, dopo una veloce scansione, vedrete che le pagine si ANIMERANNO permettendovi di accedere a CONTENUTI ESCLUSIVI quali fotogallery, informazioni, video e bellissimi sfondi per il vostro smarphone. Il tutto, ovviamente, GRATIS. Si tratta di una novità assoluta che, sebbene per noi ancora in fase embrionale, con il passare dei mesi siamo convinti ci potrà dare grandi soddisfazioni. Con la realtà aumentata si potranno ricevere informazioni sempre più dettagliate su eventi sportivi, promozioni, scontistiche. Inoltre si potranno conoscere da vicino, con interviste video esclusive, i campioni dello sport veronese, interagire con la redazione inviando segnalazioni, articoli, foto. Insomma, alla faccia di chi continua ad affermare che i giornali sono destinati a scomparire, con la realtà aumentata e l’app LAYER “carta” e “online” non solo convivono ma si completano e si arricchiscono a vicenda. Per SportDi+ si tratta dell’ennesima sfida da affrontare con attenzione e determinazione, caratteristiche che ci hanno costantemente accompagnato in questi nostri (primi) sette anni di attività. Sette anni durante i quali, nel nostro piccolo, abbiamo aiutato lo sport veronese, specialmente quello “di nicchia”, ad uscire dall’anonimato e a farsi conoscere soprattutto tra i giovani. Chiudo questo editoriale augurando a tutti i veronesi un Natale sereno e un 2016 ricco di novità. Noi intanto, per quanto riguarda le novità, ci siamo già buttati avanti…

di Alberto Cristani

SportdipiuVr

@Sdpvr

sdpverona

a.cristani@sportdipiu.com

W AT C H & F

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diocesi di verona di Don Andrea Giacomelli

Trasformare la vita è un sogno che il Natale sostiene. Trasformare è assumere una forma altra. Vite formate o trasformate all’odio sono pericolose per sé e per gli altri. Vite formate o tras-formate all’amore sono belle per tutti.

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Aspettando un Natale di tras-formazione

N

el tempo in cui il Natale accendeva le sue prime luci, bollettini parigini comunicavano sgomento nel sentimento collettivo. Il “nostro” mondo non è per niente stanco di violenza. Bastano alcuni personaggi - che non sono solo quelli dell’ultima ora e neppure solo quelli di un gruppo o di una parte del globo - per peggiorare la vita di tutti. Trasformare la vita è un sogno che il Natale sostiene. Trasformare è assumere una forma altra. Vite formate o tras-formate all’odio sono pericolose per sé e per gli altri. Vite formate o tras-formate all’amore sono belle per sé e per gli altri. Violenza è effetto e causa, ma anche sintomo di un’idealità distorta nel profondo. Segnale di una pratica che ha perduto l’umano consegnandosi al dis-umano. Il fanatismo né è un indizio. Purtroppo le ragioni delle menti ci appaiono oscure e incomprensibili, seppure reali. Lo sport conosce tras-formazioni ingiustificabili all’umano nella corruzione, nel doping, nel razzismo. Sport e fedi smentiscono se stesse quando l’altra/o non è più persona e viene dismessa la dignità o il mistero che la compone. Del resto come può essere che dei genitori che accompagnano i loro bambini a una partita - che dovrebbe essere comunque festa e gioia - si trasformino in aggressivi urlatori e picchiatori insultando altri bambini per il colore della pelle? Siamo di fronte all’orrore. Non è terrore, ma ci chiediamo comunque “da dove esce … “, “quale scuola frequenta…”, “quale rete” può generare queste forme. La banca dati dello sport è tristemente ricca (e quindi miseramente povera) di episodi. La mente si prodiga elaborando e considerando responsabilità e colpe. Come in un talkshow, afferma e smentisce nel gioco delle parti. Essa prova a distinguere cautamente e correttamente “fra fatto e fatto” evidenziando gerarchie di male: dal peggio male al meno male - contorcendosi anche nelle parole - nella ricerca di una via per se stessi, prima ancora che per il mondo. I fatti che contraddicono la nostra fiducia e ci portano a dubitare, e a rivedere, quello che pensavamo sufficiente, adatto, consono, corretto. “Cambiare direzione … tutte le ragioni che ci hanno fatto fare gli errori, non sarebbe neanche naturale” canta Vasco. Potrebbe essere culturale? “Cambiare il mondo è quasi impossibile si può cambiare solo se stessi sembra poco ma se ci riuscissi …” Se penso allo sport e a tanti volti di atleti e società vicine, penso a come lo sport può trasformare in bellezza le vite. Formare la vita è un processo lento e quotidiano praticato con naturalità in mondi-ambienti, carichi di fiducia. Prendere consapevolezza della disumanità carica di ansia e d’incertezza il cammino, rendendo evidente, e urgente, il bisogno di tras-formare la vita con un di più di educazioni e di allena-menti . Prendere forma è radicare in noi stessi comportamenti stabili determinando nuovi obiettivi e nuovi tempi e allenamenti. Sia che si tratti di lavoro, di famiglia, di scuola e di social media. Lo sport ci dà più di quel che sembra. Per questo occorre occuparsene, curando le persone e gli ambienti dove si pratica. Ci sono momenti epocali nei quali ci accorgiamo quanto sia delicato e importante educare. Non ci sono ambienti garantiti, ma in essi possiamo creare la giusta fiducia, necessaria, per la crescita di persone. Lo sport ha bisogno di educatori che “facciano uscire” le persone non nascondendo ai ragazzi la realtà. Costa fatica? Si! C’è da rinunciare a qualcosa? Si! Migliora l’umore? Non sempre! Regala amici? Non è detto. Perché allora? Forse semplicemente perché fa star bene con se stessi! Forse perché è quello che vogliamo. Forse perché sentiamo che è la “nostra” vittoria, la “nostra” sconfitta, la “nostra” sfida o fatica da fare. Forse perché ci può rendere migliori. Forse. Il Natale incontra lo Sport e per formare alla vita. Lo sport racconta il Natale nel gioco e nel sudore di persone che crescono anche in campi e palestre, partecipando e animando la speranza di un’umanità trasformata.


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il corner di

TOMMASI

di Damiano Tommasi

Per il tempo del menefreghismo sportivo che fa coppia con interessi personali – se ancora si ha a cuore lo sport – è giunto il momento di un “triplice fischio” conclusivo

Il tempo è finito? D

iciamo che il mondo dirigenziale sportivo, non solo del calcio, sta vivendo un momento particolare. È un momento che se diventa cruciale avremo capito, se rimarrà la solita tempesta passeggera dovremo tenerci quel che rimane.

Lo sport, lo dico subito, non merita questi vertici. Partendo da Blatter per finire al doping russo, le gaffe (?) di Tavecchio e le accuse a Belloli (presidente della Lega Nazionale Dilettanti del calcio per presunte frasi omofobe), la corruzione in occasione dell’assegnazione dei Mondiali di calcio e lo scandalo IAAF (atletica mondiale); effettivamente è troppo per non essere preoccupati anche se il vero timore è che non succeda nulla. Della vicenda della Federazione Giuoco Calcio penso che sia sorprendente la sorpresa. Tavecchio aveva esordito in occasione della sua candidatura (luglio 2014) con gaffe e disagio nell’esprimersi pubblicamente, figurarsi in una chiacchierata privata, registrata e pubblicata con molti punti interrogativi. La mia perplessità, quindi, è che anche a livello internazionale ci si nasconda dietro uffici legali di alto profilo (la Bongiorno per il presidente Figc) per controbattere colpo su colpo alle accuse di inadeguatezza. La mia idea è supportata da questo particolare, ossia che la norma e i codici a supporto di tesi di adeguatezza stridono con il termine stesso di adeguatezza. La misura della tenuta di un ruolo non può seguire i commi di un articolo o l’interpretazione di uno Statuto. La reale consistenza di un incarico di responsabilità si misura, o meglio, dovrebbe misurarsi, semplicemente con il buonsenso. Se questo fosse il metro è certo che il tempo è finito, per i vertici mondiali e nazionali. Il tempo di danzare su comunicati stampa, rettifiche, atti giudiziari e inchieste insabbiate, il tempo di dribblare domande impertinenti e dichiarazioni contraddittorie, il tempo del menefreghismo sportivo che fa coppia con interessi personali deve essere finito. Per chi ha a cuore lo sport, per chi vuole ancora sperare per i suoi figli e per chi non si arrende è forte l’esigenza di un triplice fischio. Un fatto, però, degli ultimi giorni mi dice che per aspettarsi questo dobbiamo partire dal basso. La partita di calcio era dei pulcini a 7 (annate 2006 e 2007....9-10 anni), quella organizzata su 3 tempi con 3 risultati per ripartire ogni tempo dallo 0-0, quella che devono giocare tutti, quella che non fa classifica e non ci sono punti in palio, quella che i portieri non devono rinviare oltre la metà campo e gli arbitri devono stare fuori dal rettangolo verde....per capirsi. Ecco, sul finire del terzo tempo un genitore dagli spalti: “Arbitro fischia! Che è finita!” ovviamente la squadra del figlio stava ‘vincendo’. Ma davvero è questo fischio finale che vogliamo? Facciamo di tutto per non rendere il risultato lo scopo primo della crescita sportiva e poi noi adulti speriamo che i bambini smettano di giocare per portare a casa la vittoria. In effetti, per cambiare “lassù” dobbiamo iniziare a cambiare “quaggiù”.

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SCI CLUB BOSCO

passione

COMUNE BOSCOCHIESANUOVA

Eccellenza

di Marco Fontanesi

dello

sci scaligero Lo “SCB” è una delle maggiori realtà sportive di tutto l’altipiano della Lessinia ed è depositario della memoria sportiva di tutti gli appassionati dello sci di fondo

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L

e origini dello Sci Club Bosco risalgono al 1926 quando venne creato il “Gruppo Sciatori Gen. Zamboni” che trascorsa la crudele parentesi della II guerra mondiale cambiò denominazione in Sci Club Bosco affiliandosi alla nascente FISI (1946) ininterrottamente fino ai giorni nostri. Il nostro sodalizio vanta capacità organizzative di tutto rispetto e nell’ultimo ventennio, in particolare, ci siamo visti assegnare dalla Federazione Nazionale l’organizzazione di eventi di tutto rilievo tra cui i Campionati Italiani Assoluti nel 1999, nel 2002, 2007, 2009 e 2013 oltre ad annuali appuntamenti con manifestazioni regionali e nazionali del circuito giovani. Dalle leve giovanili dello sci club e con l’entusiasmo di moltissimi appassionati e sostenitori, negli anni 80 sono saliti alla ribalta internazionale dello sci nordico campioni come i Fratelli Fulvio e Sabina Valbusa (medaglie d’Oro Olimpiche) e la plurimedagliata d’Oro di Mountain-Bike Paola Pezzo. Nella passata stagione abbiamo raccolto 6 medaglie d’oro, 7 d’argento e 5 di bronzo. Grazie a questi e altri risultati siamo da anni ai vertici delle classifiche italiane e nella scorsa stagione risultiamo per graduatorie sesti a livello nazionale e primi a livello regionale.

Per la stagione in corso, i nostri atleti si cimenteranno nei circuiti provinciali, regionali , nazionali e anche internazionali per un totale di circa 45/50 competizioni. Lavoriamo con gli atleti per 11 mesi all’anno per portarli pronti ad affrontare al meglio la stagione agonistica. Tutti gli atleti sono seguiti con cura da maestri di sci con qualifica nazionale e da numerosi appassionati e volontari. Da quest’anno il nostro sci club insieme allo sci club Orsi Bianchi di Velo V.se allo Sci club Roverè ed allo Sci club Campofontana è entrato a far parte dello ski-team Lessinia. Questa società è nata per unire le forze e ottimizzare i costi, infatti pur mantenendo l’identità storica di ogni club gli atleti si allenano insieme e trovano un trasporto comune per raggiungere le piste da sci. A livello organizzativo oltre alle gare provinciali, ci sono stati assegnati i Campionati italiani Giovani e Assoluti, in programma il 30-31 gennaio 2016. Si sfideranno sulle nevi della Lessinia i migliori giovani del panorama nazionale oltre ai campioni che difendono i colori azzurri nelle competizioni mondiali. Vi aspettiamo quindi numerosi sulle nevi della Lessinia, per tifare i nostri atleti e per godervi le bellezze delle nostre montagne.


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LEGNAGO

passione

COMUNE di Michele Patuzzo

LEGNAGO SPORT FESTIVAL 2015

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Un grande successo

l 13 settembre 2015 il Parco comunale di Legnago è stato teatro della seconda edizione di “Legnago Sport Festival”. Fortemente voluta dalla Consulta dello Sport e dall’Amministrazione comunale, con l’importante patrocinio del CONI, memori del successo della passata edizione, la manifestazione ha raccolto l’adesione di oltre 40 Associazioni sportive iscritte all’albo, più della metà di tutte le Associazioni sportive di Legnago. Negli spazi espositivi allestiti all’interno del Parco, le Associazioni hanno regalato ai moltissimi visitatori non soltanto una dimostrazione concreta delle proprie discipline sportive e delle abilità dei loro iscritti, ma, soprattutto, hanno permesso a tutti coloro che si sono voluti cimentare, di provare personalmente a praticare i diversi sport presenti alla rassegna. Quest’anno, infatti, Legnago Sport Festival ha offerto al pubblico diverse tipologie di arti marziali, tennis, nuoto, calcio, basket, pallavolo, ciclismo, pugilato, atletica, rugby, golf, fitness, ginnastica ritmica, danza, pugilato, tiro con l’arco, alpinismo, soft air, equitazione e molto altro ancora. Ma scopo di Legnago Sport Festival è, prima di tutto quello di promuovere lo sport tra i più giovani.

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Per questo è stato creato il “Percorso del Super Atleta”, dove i bambini e ragazzi sino ai 13 anni che hanno praticato, nel corso dell’intera giornata, almeno dieci diverse discipline sportive, hanno conquistato il titolo di “Super Atleta”, aggiudicandosi così una borraccia griffata LSF2015. Apprezzata attrazione di questa seconda edizione è stata anche una vertiginosa palestra di arrampicata di 6 metri d’altezza, allestita all’interno del parco, che ha permesso, anche a chi non è mai stato in montagna, di provare il brivido di salire (in tutta sicurezza) con le sole proprie forze su di una parete verticale. E considerato che il Parco di Legnago costeggia il canale Bussè, Legnago Sport Festival è stata anche l’occasione per un giro in canoa accompagnati da istruttori qualificati. Ma poiché la rassegna è aperta a tutti, anche a chi non aveva alcuna intenzione di praticare sport, questa edizione di Legnago Sport Festival ha ospitato le “Fotografiadi”, invitando gli appassionati di fotografia - amatoriali e non - a immortalare il Festival. I migliori scatti saranno esposti presso i locali del parco e in una mostra fotografica che verrà allestita durante l’inverno. Nel corso di questa seconda edizione del Festival il pubblico amante di competizioni più “sedentarie”, ha anche potuto assistere a dimostrazioni di War Game. Legnago Sport Festival è stata anche l’occasione per assegnare il titolo di “Sportivo dell’anno” a Massimo Calzolari, fondatore, nel lontano 1982, della Compagnia Arcieri di Legnago, competitore di altissimo livello in gare nazionali e internazionali e allenatore della nazionale giovanile, maschile e femminile, per anni. La Consulta dello Sport e L’Amministrazione comunale ringraziano tutte le Associazioni sportive che hanno aderito alla manifestazione, il CONI, nonché tutti gli sponsor che, con il loro prezioso contributo, hanno reso possibile, anche quest’anno, la realizzazione di un evento che per Legnago significa punto di incontro tra persone, culture e stili di vita. In una parola, sport.


MINERBE

passione

COMUNE di Eleonora Favazza

CARDIOPROTEGGERE I PROPRI ATLETI

Un dovere morale!

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ovendo descrivere la società ASD polisportiva Minerbe la parola giusta da usare è senza alcun dubbio “GIOVANE”. Si tratta infatti di un gruppo nato nel 2009 da alcuni ragazzi, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, allo scopo di rilanciare e promuovere lo sport dilettantistico nel comune di Minerbe, soprattutto nelle fasce di età inferiori. Ad oggi, in soli 6 anni di attività, sono molteplici le discipline che il gruppo riesce ad offrire alla cittadinanza minerbese (e non solo), cercando di soddisfare le esigenze di qualsiasi età. Per l’anno sportivo 2015-2016 la polisportiva offre, tra le altre, la possibilità di praticare: pallavolo maschile, femminile e misto sia per under che per over 18, minibasket e basket under 16, danza classica, moderna e latino-americana, karate adulti e bambini, ginnastica dolce, psicomotricità relazionale per bambini e per genitori, burlesque e ballo liscio. I soci sono aumentati di anno in anno ponendo alla giovane Polisportiva anche nuove sfide, oltre alla necessità di adeguarsi alle normative vigenti. Il riferimento, nello specifico, riguarda il decreto Balduzzi (d.l. n. 169 del 2013) il quale prevede la dotazione di minimo un defibrillatore per ogni struttura gestita dalle società sportive, sia dilettantistiche che professionistiche. Si tratta di una strumentazione utilizzabile in caso di arresto cardiocircolatorio, che permette, utilizzato in maniera corretta e associato a manovre di rianimazione cardiopolmonare, di supportare i pazienti fino all’arrivo dei mezzi di soccorso, aumentando le probabilità di salvare loro la vita. L’obbligo di dotarsi di tale strumento, per le società dilettantistiche, ha come termine ultimo il mese di gennaio 2016 ma, grazie anche ad aiuti esterni, per la A.S.D. Polisportiva Minerbe è stato possibile adeguarsi alla normativa già a partire dal mese

di settembre 2015, collocando un defibrillatore in ognuna delle due palestre che la Polisportiva gestisce. Le palestre, entrambe comunali, sono utilizzate anche dalle scuole (una dalla scuola primaria e una dalla scuola secondaria di primo grado) permettendo così di mettere in sicurezza non solo i nostri soci e simpatizzanti, i quali utilizzano le palestre dalle 16.30 alle 23, ma anche gli studenti che le utilizzano durante il normale orario scolastico. Il primo defibrillatore è stato donato dalla Pro Loco e dalla Società di Mutuo Soccorso, mentre il secondo è stato acquistato con i fondi dell’associazione più un contributo comunale: entrambe le strutture in gestione alla società sono, quindi, da considerarsi “cardioprotette”. Questo mettersi in regola prima del tempo dimostra la volontà del gruppo di tutelare la salute e la sicurezza dei propri soci. Prima di essere un obbligo di legge è quindi un dovere morale. Speriamo in futuro di poter migliorare ulteriormente l’organizzazione e la varietà delle attività offerte, avvicinando sempre più persone alle pratiche sportive, distogliendole così o dalla TV o dai problemi che quotidianamente ci occupano i pensieri.

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In arrivo anche nuove aree verdi

Tra un

passione

COMUNE POVEGLIANO di Alberto Cristani

sorriso e un gol

P

eriodi di grandi novità e iniziative nel Comune di Povegliano Veronese. Si è svolta infatti nella mattinata dello scorso 13 novembre, presso il municipio, la cerimonia di consegna della ex base missilistica e contraerea HAWK 10, dismessa da circa 15 anni. Erano presenti il Sindaco Anna Maria Bigon e l’Amministrazione Comunale, il funzionario Giampietro De Pietro per l’Agenzia del Demanio, la dott.ssa Maria Carmela Pace per il V° reparto infrastrutture di Padova, il Maresciallo Pascale e Alessandro Ferro della sezione staccata di Verona dell’Amministrazione Militare. La base si trova nella parte sud del territorio, in località Torneghiso, è ampia 18 ha ed è compresa nel sito di interesse comunitario e zona di protezione speciale “Fontanili di Povegliano”. Insistono infatti nelle vicinanze i sei gorghi della Liona e la sorgente della fossa Draga. Al suo interno si trovano piccoli edifici adibiti a caserme, inagibili al momento, sei rampe per il lancio dei missili e grandi spazi verdi. “Oggi si conclude un iter molto importante” afferma con orgoglio e soddisfazione

il Sindaco Bigon e prosegue “faremo di quello spazio un museo naturale diffuso, in connessione con le risorgive e con il patrimonio storico-archeologico. Sarà dedicato allo sport, all’attività motoria e al tempo libero, tutte attività di qualità e a basso impatto ambientale. Si considererà l’elevato pregio ambientale dell’area“. La Hawk 10, presidio missilistico dedicato alla difesa antiaerea, si era insediata nelle campagne vicino a Povegliano sul finire degli anni 60 ed è stata operativa fino all’inizio degli anni 2000 impiegando anche fino a 50 militari. Sabato 14 novembre, presso il palasport in via colombo, si è svolto il torneo di calcio a 5, “Fai goal per un sorriso”. Hanno partecipato gli ex calciatori Hellas Verona, gli ex calciatori Internazionale F.C., una formazione di tifosi dell’Hellas e un capitanata dal presidente dell’AIC Damiano Tommasi. Durante la manifestazione sono stati raccolti fondi il cui ricavato è stato totalmente devoluto ad associazioni del territorio tra cui la Grande Sfida CSI Verona presieduta da Roberto Nicolis.

Da sx: L’Assessore allo sport Valentina Zuccher e il Sindaco di Poveglianio Anna Maria Bigon insieme a Damiano Tommasi

ASD Calciatori Hellas Verona

Alfonso Tommasi Team

Fai gol per un sorriso Team

GS i Bindun

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POLISPORTIVA di OPPEANO

passione

COMUNE di Michela Saggioro

Ai corsi di basket e pallavolo si affiancano ginnastica artistica, arti marziali, yoga, danza, ginnastica per adulti, minibasket, minivolley e minitennis Inoltre le scuole di calcio per bambini e ragazzi e ciclismo con G.S. Luc

I Tigrotti

Gli esordienti

I Cuccioli

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Il programma sportivo

stagione 2015/16

della

A

nche nell’anno sportivo 2015/16 la Polisportiva di Oppeano, storica associazione nata negli anni ’80 e il cui Presidente è Giacinto Purgato, propone varie attività sportive alla palestra della scuola media di via Aldo Moro a Oppeano e al palazzetto dello sport di via della Resurrezione a Vallese. La Polisportiva ha circa 350 iscritti. Tra i vari corsi proposti, tra i quali quelli gestiti direttamente dalla Polisportiva sono basket, pallavolo, minibasket e minivolley e yoga, vi sono: Basket: gli allenamenti di basket si tengono a Vallese nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì; sono presenti 35 esordienti e 18 allievi. L’attività prevede la partecipazione di circa 80 tra bambini e ragazzi di età tra i 4 e i 18 anni e viene gestita da Nicole Marocchio, Davide Trevisan ed Elisabetta Bighellini. Le gare si tengono il sabato pomeriggio e la domenica mattina. Per i bimbi più piccoli è in corso l’attività di psicomotricità propedeutica al basket, cioè minibasket; l’attività è rivolta ai bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola dell’infanzia e i primi anni della primaria. Tra le squadre ricordiamo anche quella dei veterani del basket, composta da 15 ragazzi; un responsabile è Costantino Meo. Per iscrizioni: Marco cell. 349/7819328. Pallavolo: si tiene al palazzetto dello sport di Vallese; la prima squadra da quest’anno vede 12 atlete, allieve di Giulia Gasparini, Anita Mancan ed Eleonora Paruta; Ginnastica artistica: per iscrizioni Arianna dell’Associazione Corpo In cell. 320/7280308; Arti marziali: a Vallese lunedì e mercoledì alle ore 16.15; la disciplina di arti marziali orientali e karate col Maestro Massi-

mo Rebonato; per iscrizioni Massimo cell. 328/4829106; Yoga: a Oppeano, mercoledì e venerdì dalle 91 alle 20; disciplina orientale che aiuta a rilassare ed allungare i muscoli e a ritrovare la concentrazione; l’insegnante Ornella Marchiori è reperibile al cell. 346/1836293; Danza: l’Associazione LG Danzando di Lucy Marangon e Graziana Giorio propone corsi di danza classica, jazz e Hip Hop alla palestra delle scuole medie di Oppeano il lunedì, mercoledì e giovedì; per iscrizioni Graziana cell. 349/4798315; Ginnastica per adulti: a Vallese nel pomeriggio con insegnante Nicole; Tennis: ai Circolo tennis di Oppeano, per iscrizioni Bar Fernando Tavella La Vela cell. 366 7480317; Minivolley: a Oppeano il martedì e giovedì, gestito da Giulia Gasparini e Sabrina Malvezzi e per iscrizioni Giulia cell. 320/7281207; Minitennis: per i bambini delle elementari, per iscrizioni Bar Fernando Tavella La Vela cell. 366 7480317; Si ricorda che è attivo il servizio di trasporto col pullmino per chi desidera usufruirne. Inoltre sul territorio comunale opera l’associazione ciclistica GS Luc Scapini, pres. Luc Scapini cell. 335/1260916. “Anche nel 2015 - spiega il sindaco Pierluigi Giarretta - il Comune di Oppeano supporta l’attività sportiva dei bambini e dei ragazzi con contributi alle associazioni sportive del territorio. Con il supporto della Polisportiva inoltre vengono organizzati nelle scuole primarie corsi di minivolley, minibasket e minitennis. Questo perché l’attività sportiva è importante per la corretta crescita psico-fisica dei giovani e il Comune intende continuare a sostenere le famiglie anche in questo settore”.


S. GIOVANNI LUPATOTO

Investire nello sport per

guadagnare in salute

“U

na Vetrina per lo Sport” , è stato il nome della rassegna e alla pagina www.negozidellupo. it e sui numeri precedenti di SportDi+, è possibile vedere tutte le bellissime vetrine che i negozianti e commercianti di San Giovanni Lupatoto hanno realizzato grazie alla collaborazione delle società sportive durante la Settimana dello Sport svoltasi lo scorso giugno. La collaborazione ora vuole continuare facendo in modo che i negozi e il sito www. negozidellupo.it possano essere di supporto per le iscrizioni di bambini, ragazzi ed adulti alle diverse società sportive offrendo una panoramica più ampia possibile ed i riferimenti di ogni società sportiva. Il motto che abbiamo preso a prestito da dal presidente Aces europe Gian Francesco Lupattelli che ha nominato San Giovanni Lupatoto “European City of Sports” 2016 dice: “Un euro speso nello sport sono tre euro risparmiati in sanità”. Un messaggio semplice e chiaro ma nello stesso mo-

mento dirompente e significativo. La collaborazione messa in atto tra società sportive e negozi ha l’obiettivo di consolidare il rapporto tra negozio di vicinato e società sportiva, in modo che si riesca a costruire un rapporto di fiducia, conoscenza e reciproca collaborazione, che fa bene ad entrambe le realtà. Una opportunità nata grazie alle collaborazioni e le conoscenze nate al momento della festa dello sport che poi sono continuate in tanti altri eventi sportivi quali: Corri con fidas contro la Sla, la Lupatotissima, La Stralupatoto. In queste competizioni i negozi hanno dato supporto allo sport e offrendo agli organizzatori dei premi, che hanno permesso di raccogliere dei fondi che sono poi stati destinati in beneficenza a 3 associazioni. Il ricevato è stato consegnato lo scorso 29 ottobre in municipio di San Giovanni Lupatoto alle associazioni. Presente alla consegna il Commissario delle società sportive Tortorella.

passione

COMUNE di Enrico Miglioranzi

Con l’occasione della Settimana dello Sport dello scorso giugno, i “Negozi del Lupo” hanno avuto occasione di ospitare nelle loro vetrine gli elementi di ciascuno sport delle società sportive che hanno voluto aderire

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SANGUINETTO

passione

COMUNE di Guido Totti

siamo nati e stiamo crescendo in un contesto meraviglioso perché sano e professionale ma guai fermarsi alle lodi… C’è un bel cammino da fare ma come la PALLAVOLO insegna… Tutti uniti si VINCE!!

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Bentornato L

Volley!

a pallavolo a Sanguinetto dopo qualche anno di inattività, è rinata principalmente dal semplice desiderio di alcuni genitori che determinati a non voler vedere finire tutto come stava inesorabilmente accadendo, hanno chiesto aiuto per ricostruire qualcosa di buono. È iniziata così l’attività del “Volley Sanguinetto” ed il motore principale risulta essere stata la grande passione per lo sport e per la gioventù. Siamo partiti da un piccolo gruppetto di dieci ragazzine da 13 ai 15 anni e si è sviluppato il tutto in modo quasi silenzioso andando a contagiare tutto il paese oltre che a paesi limitrofi: bambini, adolescenti, genitori e collaboratori, fino ad arrivare anche a formare vere e proprie squadre di categoria pur essendo una società relativamente giovane. In soli 5 anni di vita ad oggi la società conta un numero di circa 130 atleti di età fino ai 18 anni. L’entusiasmo è l’elemento che non manca mai nel settore minivolley dove si vanno a coinvolgere bambini di 4-5 anni in attività di baby volley organizzando giochi e feste a tema che aiutano a sviluppare i primi passi di coordinazione psicofisica. Vi è poi l’under 9 dove si sviluppano i primi approcci con la palla ma soprattutto tanti giochi per confrontarsi tra sé e l’altro ed una under 11 dove si imparano le vere e proprie basi della pallavolo con l’inserimento all’agonismo mediante un vero e proprio campionato. Per quanto riguarda il settore giovanile, grazie al forte aumento dei numeri di atleti iscritti, e grazie al contributo di esperti tecnici, abbiamo così nel 2014/2015 dato vita al progetto AlfaVol-

ley che punta a far crescere in modo organizzato e professionale la mentalità da disciplina agonistica e già dal primo anno abbiamo avuto le prime soddisfazioni con risultati molto positivi. Il settore giovanile che coinvolge ragazzine dagli 11-18 anni, qui si impara a giocare la vera pallavolo e soprattutto a sviluppare la passione per tale sport. La necessità di giocare all’interno di un gruppo unito dal sudore e dal sacrificio che porta a soddisfazioni e vittorie accompagna ed aiuta molto la delicata crescita della personalità in età adolescenziale. La nostra squadra di punta ovvero la “prima squadra” è formata da un gruppo di ragazze molto giovani che si cimentano in un campionato di divisione; risulta essere la squadra più vecchia della società anche se composta da ragazze giovanissime che hanno doti importanti e che hanno saputo imparare la determinazione e la voglia di mettersi alla prova e giocare palla su palla, punto su punto. La nostra pallavolo è riuscita a contagiare poi anche molti maschietti e per questo abbiamo formato la nostra under 15 maschile, che vede appassionati più che mai tanti ometti di età diverse fra i 12 e i 16 anni e che in campo sanno tirare fuori un’energia ed uno spirito di gruppo incredibile a molti. È nata anche, quasi per scherzo, una squadra amatoriale di genitori ed appassionati che non sanno mai dire di no ad una partita in compagnia e che anche nella semplicità dell’effetto contribuisce a far parlare.


Scuola Calcio Lugagnano

passione

Il calcio

“rivisitato e corretto”

(1ª parte)

A

lla Scuola Calcio dell’AC Lugagnano, da cinque anni a questa parte, ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di reimpostare e rivedere il modo di fare calcio con i bambini. Questa esigenza deriva da una parte dalla riflessione sulle oggettive finalità che dovrebbe avere una Scuola Calcio, e dall’altra da evidenze ed esperienze dirette maturate sui campi da calcio, sia di bambini e ragazzi che di adulti. Partendo da due evidenze dovremmo essere consapevoli dell’importanza che il movimento calcistico possiede a livello di impatto educativo e socio-culturale: una prima considerazione è data dal fatto che una società di calcio è a tutti gli effetti un’agenzia educativa; la seconda riflessione è legata alla constatazione che il calcio è lo sport più praticato al mondo. La logica conseguenza di questa equazione è che attraverso il calcio è possibile educare un cospicuo numero possibile di persone, un vero peccato non approfittarne. È su questo ragionamento che si innesta la nostra idea di calcio. Molti sono gli argomenti che girano intorno a questi concetti: necessità di non guardare al risultato delle partite, mantenere sempre come prioritario l’aspetto ludico ed educativo del gioco, curare la comunicazione affinchè emerga sempre l’aspetto costruttivo dell’attività sportiva, impostare uno stile di guida autorevole e supportante, favorire la partecipazione di tutti i bambini, usare una metodologia equilibrata tra apprendimento induttivo (esercitazioni in situazione) e deduttivo (esercizi analitici), dal punto squisitamente psicologico si parla anche di importanti aspetti che afferiscono alla crescita personale come: idea di sé, senso di autoefficacia, autostima, resilienza, gestione dei conflitti, motivazione. Tutte queste importanti sfere di intervento sono già ampiamente dibattute e reiterate da tutti gli addetti ai lavori attraverso incontri e corsi di formazione, stage, ecc. tenuti dalla FIGC o altri enti di promozione sportiva, come ad esempio il CSI, ma anche promossi dalle singole società. A nostro avviso in tutta questa costellazione di argomenti, spesso frammentati ed affrontati come fossero indipendenti l’uno dall’altro, manca quello che è il collante che li tiene uniti: la considerazione dello sviluppo cogni-

tivo dei bambini ed il suo adeguato potenziamento. Due piccoli esempi per capire di cosa stiamo parlando: - chiedere a bambini dai 6 agli 8 anni di passare la palla è un’attività che va in forte conflitto con il livello di sviluppo di quel momento perché il loro egocentrismo è ancora molto alto, ma soprattutto perché a livello cognitivo di elaborazione delle informazioni non sono in grado di elaborare velocemente molte informazioni contemporaneamente e si concentrano solo sull’azione che stanno svolgendo loro; - impostare situazioni tattiche collettive con bambini di 10-11 anni è in antitesi con il loro livello di sviluppo cognitivo, infatti a questa età la capacità di previsione astratta su due o più variabili non è ancora formata. Detto questo riconosciamo (e vediamo sui campi) che è possibile fare in modo che i bambini eseguano fin da piccoli fitte reti di passaggi senza mai provare a “scartare” i bambini dell’altra squadra o che bambini più grandicelli riescano ad eseguire passivamente schemi tattici preordinati, ma questo è frutto di addestramento e non di apprendimento, ma soprattutto è in netta antitesi con tutti i principi sopra esposti. Il nostro concetto di Scuola Calcio è quindi quello di uno spazio dove il bambino possa imparare a giocare a calcio, ma anche dove il bambino possa allenare quelle competenze cognitive di base che gli permettono, non solo di giocare meglio a calcio, ma anche di aumentare le sue possibilità di apprendimento e di adattamento generale, in special modo scolastico e relazionale. Questi obiettivi sono possibili e, lo ripetiamo, sarebbe un vero peccato non perseguirli vista la natura della Scuola Calcio; il segreto sta nelle funzioni esecutive. Ma di questo argomento parleremo sul numero di gennaio-febbraio.

COMUNE SONA

di Luciano Faccioli

Iniziamo su questo numero un percorso conoscitivo di una nuova metodologia di allenamento che è stata adottata dalla Scuola Calcio dell’AC Lugagnano. A presentarcelo è Luciano Faccioli, psicologo e allenatore

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MONTEFORTE D’ALPONE

passione

COMUNE di Moreno Floriani

Insieme a SPORT DI per uno sport

+

magazine

Tra l’Assessorato allo Sport e la rivista veronese “SportDi+ magazine” è iniziato un rapporto di collaborazione. Grazie a questo porteremo a conoscenza dei cittadini di Monteforte e di tutta la Provincia di Verona l’attività di alcuni giovani atleti montefortiani che hanno ottenuto buoni risultati nelle varie discipline sportive.

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“S

TOTALE

portDi+ magazine” è una rivista bimestrale con tiratura massima di 20/30 mila copie che viene distribuita in esclusiva nelle scuole di Verona e provincia, nei centri sportivi comunali e privati; un target quindi mirato su sportivi e famiglie. Lo scopo della rivista è quello di divulgare e far conoscere lo sport veronese, in particolare quelle discipline che in modo improprio vengono definite “minori”. La rivista è completamente gratuita e gli unici impegni che come Comune abbiamo sono quelli di dare il patrocinio ed inviare alla redazione articoli sulle attività sportive e gli atleti di Monteforte. Un’altra cosa che voglio evidenziare è che sabato 19 dicembre alle 20.30 presso il palazzetto dello sport del capoluogo per la prima volta si svolgerà il “Natale dello Sportivo”. Attraverso questa iniziativa l’Amministrazione Comunale intende dare dei riconoscimenti a quelle società sportive e a quei ragazzi che nel 2015 hanno raggiunto risultati importanti nelle varie discipline sportive. Noi abbiamo delle eccellenze a livello regionale, nazionale e internazionale che è giusto far conoscere ai cittadini: Filippo Zonta, un giovanissimo campione di motocross; Lisa Gregori, una giovanissima campionessa che sta ottenendo eccellenti risultati nel tennis; il Real BC Volley, che ha

condotto una squadra di pallavolo verso un traguardo importante; l’Asd Hellas Monteforte, che sta allevando piccoli campioni di mountain bike e che organizza corsi di insegnamento di un’antichissima arte marziale del Viet Vo Dao, la quale in pochissimi anni ha raccolto un numero alto di bambini e bambine fregiandosi come uno dei centri più numerosi in Italia; il gruppo Atletica Leggera Valdalpone capitanato dal coach prof. Pierluigi Padovan, che con i giovanissimi Rebecca Pavan, Martina Leorato e Alberto Stevanella ha raggiunto risultati sportivi importanti a livello nazionale. Da non dimenticare, infine, la 41a edizione della Montefortiana organizzata dal gruppo sportivo Valdalpone De Megni, che si svolgerà il 16 e 17 gennaio 2016. Due sono gli appuntamenti dedicati ai ragazzi da ricordare. Sabato mattina avrà luogo la tradizionale “Marcia per il Sorriso dei Bimbi”, una gara non competitiva di 6 km riservata ai ragazzi delle scuole elementari e medie di tutta la Provincia di Verona; domenica pomeriggio, invece, andrà in scena il “Gran Premio Pedrollo Giovani Promesse”, una gara competitiva che come mai prima avrà in questa manifestazione il forte obiettivo di promuovere ed incentivare la presenza dei giovani e della scuola nel mondo del podismo.


avesani

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CONI VERONA

intervista di Alberto Cristani

»

Intervista al Delegato del Coni Provinciale Verona Stefano Gnesato. Una panoramica sull’attività svolta dal Point veronese durante l’anno che va a chiudersi e le novità previste per il 2016.

Un 2015 da record per il

CONI Verona

G

nesato, che anno è stato il 2015 per il Coni Provinciale di Verona? È stato un anno entusiasmante, ricco di proposte realizzate con successo e quindi di grandi soddisfazioni. Ricordo le iniziative di promozione sportiva quali le Feste Intercomunali dello Sport, il Gioco Sport, i Laboratori Didattici di cultura sportiva, l’attività svolta in occasione della Giornata Nazionale dello Sport, il Camp estivo realizzato con l’Ufficio Pastorale Sport della Curia di Verona. Cito anche la manifestazione di Promozione Sportiva per eccellenza, Sport Expò, a cui siamo stati presenti non solo con il nostro stand ma quest’anno anche con il nostro Staff Tecnico, contribuendo alla realizzazione della

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Piazza dello Sport Scaligero. Molto frequentati i 4 corsi di aggiornamento proposti per dirigenti, tecnici e allenatori. Infine, ma non ultimo, le cerimonie “istituzionali” di Consegna delle Benemerenze Sportive a cui, nel mese di maggio, si è aggiunta, dopo 8 anni, la Festa dello Sport del Coni Regionale. Nel 2015 Verona risulta la Provincia del Veneto che dal Coni Nazionale e Veneto ha ricevuto il maggior numero di onorificenze.

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uali sono stati i maggiori successi?

Veramente le iniziative realizzate hanno ricevuto tutte grandi apprezzamenti. Se devo scegliere, per il significato della proposta direi il Camp Estivo e i Laboratori Didattici di cultura sportiva. Per questi ultimi già dal mese di Settembre riceviamo richieste per la loro realizzazione nel corso del prossimo anno.


L

a capillarità sul territorio è importante per il Coni?

È uno degli impegni che avevo pubblicamente preso ad inizio mandato e che vedo realizzarsi e consolidarsi sempre più. Per questo un particolare e sincero ringraziamento va a tutti i collaboratori: al Coordinatore Tecnico, allo Staff Tecnico e ai Fiduciari che, con passione, disponibilità e professionalità, si dedicano a questo delicato ed importante compito.

I

l Coni Verona ha consolidato i rapporti con gli altri “attori” in ambito sportivo presenti sul territorio veronese. Tra i più significativi quelli con Ufficio Scolastico e Università di Scienze Motorie... Si, il rapporto è ottimo, soprattutto perché alle belle parole seguono fatti concreti, ma questo non è merito solo del Coni ma anche degli “attori” che hai citato. Ottimi rapporti però li abbiamo anche con tante Amministrazioni Comunali, le Federazioni Sportive, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Associate e Associazioni Benemerite con le quali, oserei dire quasi quotidianamente, si collabora concretamente.

P

rogetti in cantiere per il nuovo anno?

Riproporremo tutte le iniziative di promozione sportiva realizzate nel 2015. Per la Giornata Nazionale dello Sport (prima domenica di giugno) coinvolgeremo le Am-

ministrazioni Comunali. In tal senso già abbiamo presentato l’iniziativa in una riunione loro dedicata nel mese di ottobre. Fra le novità, con diverse Federazioni, USP, CIP….proporremo un progetto che riguarda le Olimpiadi e i nostri atleti che vi hanno partecipato mentre un progetto riguardante l’alimentazione sarà proposto dal Coni Veneto.

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ltima domanda: lo sport è uno strumento educativo e di crescita per i nostri ragazzi oppure, in tal senso, abbiamo troppe aspettative?

È scientificamente dimostrato che l’attività sportiva, svolta in modo regolare, è un mezzo di prevenzione per diverse patologie: cardio-vascolari, cerebro-vascolari, diabete tipo 2, osteoporosi, ecc.. È altrettanto vero che il rapporto sport e turismo crea un aumento del Pil e della ricchezza di un territorio; anche se il Pil del comparto sportivo italiano è di 25 miliardi di euro, di cui 22.100 milioni spesi dalle famiglie; l’Italia è il Paese con la più bassa spesa procapite in Ue. Rispondendo sinteticamente alla domanda, sentiamo spesso dire che lo sport è uno strumento educativo e di crescita per i nostri ragazzi. Questa è un’affermazione errata. Lo sport non è uno strumento educativo! Cosa c’è di educativo nel lanciare, calciare, prendere una palla? Cosa c’è di educativo nel realizzare un punto, una meta, un goal? Sono tutte conseguenze di

un gesto atletico. Correttamente allora dobbiamo dire che lo sport non è uno strumento educativo e di crescita ma che può esserlo. Anzi, lo Sport può essere uno strumento educativo importantissimo. Dipende dagli adulti. Sono gli adulti che possono o meno rendere educativa l’esperienza sportiva. Per adulti intendo i genitori, i dirigenti e gli allenatori. Tutti coloro che “vivono a contatto” con i bambini, con i ragazzi, che lo vogliano o meno, sono degli educatori: lo sono i genitori, lo sono gli insegnanti nell’esercizio della loro professione, lo sono i catechisti, lo sono anche gli allenatori e i dirigenti sportivi. E siamo educatori non tanto facendo grandi discorsi, ma con l’esempio e la coerenza. È la coerenza la regola fondamentale dell’educazione. Se diciamo ai bambini che giocano tutti, che l’importante è il divertimento e poi si fanno giocare solo i presunti “più bravi”, si fa passare l’idea che l’ importante è vincere (per dirigenti e allenatori, attenzione, non per i bambini), che le regole sono elastiche (dico una cosa ne faccio un’altra).. E i bambini imparano ciò che vedono fare dagli adulti non ciò che si sentono dire. Mi rendo conto che lo spazio è limitato. Potrei continuare ma mi fermo qui anche perché all’ interno del Coni ci sono figure professionali che possono rispondere in modo esaustivo a questi argomenti. Siamo a disposizione.

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eventi di Alberto Cristani

QUANDO LA CLASSE NON È ACQUA

urlo

L’

dei campioni Gli immortali del tennis sono tornati in campo al PalaOlimpia di Verona in occasione della Grande Sfida 4. Con “The Genius” McEnroe anche Bruguera, Laconte e Wilander

Per uno spettacolo di livello assoluto

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I

l 20 novembre scorso il PalaOlimpia di Verona ha smesso per una sera gli abiti usuali di parquet pallavolisticocestistico per indossare quelli da campo da tennis per ospitare la Grande Sfida, evento sportivo giunto alla sua quarta edizione, grazie al quale ogni anno è possibile rivedere in campo tra i più grandi giocatori di tutti i tempi. Nel 2011 protagoniste furono le formidabili sorelle Williams

e le veterane azzurre Francesca Schiavone e Flavia Pennetta; nel 2012 Maria Sharapova, Ana Ivanovic, Sara Errani e Roberta Vinci; nel 2014 John McEnroe, Ivan Lendl, Michael Chang e Goran Ivanisevic.


W AT C H & F O C U S

Quest’anno hanno incrociato le racchetta l’americanissimo John McEnroe, il francesce Henri Leconte, lo svedese Mats Wilander e lo spagnolo Sergi Bruguera. Quattro campioni e quattro stili che nelle loro diversità hanno scritto la storia del tennis mondiale, quel tennis che si basava su classe, intuito, genio e intelligenza, merci che oggi - non ne abbiano a male i campioni attuali - sono sempre più rare. I duemila circa del palazzetto dello sport di Verona (ma potevano, anzi, dovevano essere di più…) hanno potuto godere di quasi tre ore di spettacolo vero, con scambi che hanno strappato applausi a scena aperta. La prima semifinale è stata quella tra Bruguera e il “guascone” Leconte.

John McEnroe

N

ato a Wiesbaden, in Germania, il 16 febbraio 1959, ma è cittadino statunitense. In carriera ha vinto 77 tornei ATP su un totale di 108 finali. Si è aggiudicato sette prove del Grande Slam (4 Us Open e 3 Wimbledon), vincendo per tre volte il Masters di fine anno. Miglior classifica ATP: 1 (mantenuta per 170 settimane) È uno dei giocatori più iconici nella storia del tennis, tra i pochi a varcare i confini della sua disciplina. Si è rivelato al mondo nel 1977, quando ha raggiunto le semifinali a Wimbledon partendo dalle qualificazioni, ad appena 18 anni. Ancora oggi, è la miglior performance di un qualificato in un torneo del Grande Slam. L’anno dopo ha vinto ben 27 titoli tra singolare e doppio, record imbattuto ancora oggi. Nel 1980 ha perso la finale di Wimbledon contro Bjorn Borg, uno dei match più belli nella storia del tennis, ma l’anno dopo si è preso la rivincita proprio contro Borg. Nel 1984 ha avuto la grande chance di vincere il Roland Garros, ma perse in cinque set contro Ivan Lendl dopo aver vinto i primi due. Una sconfitta che gli fa male ancora oggi, a distanza di 30 anni. Il 1984, tuttavia, resta la migliore annata della sua carriera, in cui vinse 17 tornei di singolare e perse appena 3 partite. Dopo un periodo sabbatico nel 1986, la sua carriera è andata avanti fino al 1992, quando vinse il doppio a Wimbledon in coppia con Michael Stich. Dopo il ritiro si è sposato con la cantante Patty Smith (secondo matrimonio dopo quello con Tatum O’Neal) e ha sei figli. Gioca nel Champions Tour ed è rimasto nell’ambiente, lavorando per network americani e britannici. Qualche anno fa ha pubblicato la sua autobiografia, intitolata “You Cannot be Serious”.

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N

ato a Lillers, in Francia, il 4 luglio 1963. Professionista dal 1980 al 1996, ha vinto 9 titoli ATP in singolare (su 16 finali) e 10 in doppio. Nel 1986 ha ottenuto la sua miglior classifica e vanta una finale al Roland Garros, raggiunta nel 1988 e persa contro Mats Wilander. È stato semifinalista a Wimbledon, si è qualificato tre volte per il Masters di fine anno ed è considerato uno dei giocatori più talentuosi dell’Era Open, uno dei più forti a non aver mai vinto uno Slam. Nel 1991 è stato decisivo nella vittoria in Coppa Davis della Francia. Miglior classifica ATP: 5. Il mondo si è accorto di lui nel 1981, quando ha vinto il Roland Garros junior. Grandi doti di intrattenitore, ha vissuto il suo anno d’oro nel 1986, quando ha raggiunto le semifinali a Roland Garros e Wimbledon. Nel 1988, nonostante il sostegno del pubblico francese, ha perso la finale di Parigi contro Mats Wilander. Nel 1991 ha battuto Pete Sampras nella finale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti, risultando decisivo anche nel doppio. A fine carriera ha infiammato di nuovo il pubblico di Parigi, raggiungendo le semifinali al Roland Garros nel 1992. Ha colto il suo ultimo titolo nel 1993 sull’erba di Halle e si è ritirato nel 1996.

Henri Leconte

Mats Wilander

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ato a Vaxjo, in Svezia, il 22 agosto 1964. In carriera ha vinto 33 titoli del circuito ATP su un totale di 59 finali, tra cui sette prove del Grande Slam. Contro John McEnroe ha dato vita a uno dei match più importanti del ventesimo secolo: un incontro di Coppa Davis a St. Louis, durato la bellezza di 6 ore e 32 minuti. Miglior classifica ATP: 1 (mantenuta per 20 settimane). Mats Wilander ha fatto irruzione nella scena mondiale nel 1982, un anno dopo essere passato professionista. Senza essere testa di serie, batté tutti i più forti al Roland Garros. La vittoria in finale su Guillermo Vilas lo ha reso il più giovane vincitore di sempre di una prova del Grande Slam, primato poi battuto da Michael Chang. La sua stagione d’oro è stata il 1988, quando ha vinto tre delle quattro prove del Grande Slam, perdendo soltanto nei quarti di finale di Wimbledon. Ha vinto tre edizioni della Coppa Davis con la sua Svezia. Nel 1984 dominò Jimmy Connors in un match molto delicato nella finale contro gli Stati Uniti, e l’anno dopo vinse singolari e doppio contro la Germania Ovest. Impresa ripetuta anche nel 1987. Per molti è stato l’erede di Bjorn Borg. Attualmente è apprezzato commentatore ed opinionista per Eurosport.

Il francese - felicemente in sovrappeso – gioca per puro divertimento, accattivandosi le simpatie del pubblico. Invita anche Nicola Pietrangeli - presente a bordo campo con Lea Pericoli - a scendere in campo al suo posto, dopo aver sbagliato una palla facile facile. Leconte perderà in due set (6-3. 7-6), contro un Bruguera un più concentrato e, nell’occasione, più tennista.

Nella seconda semifinale, la più attesa, McEnroe ha strapazzato un Wilander in splendida forma fisica ma che nulla ha potuto contro la classe – e l’incredibile determinazione – di “Big John”. McEnroe – che parla e gioca a tratti ancora da vero numero uno, agitandosi solo per qualche chiamata dubbia – vince agevolmente l’incontro con il risultato di 6-2, 6-4. A vincere è però Verona che ha accolto con grande calore, queste icone dello sport internazionale, campioni senza tempo, che per qualche ora hanno riportato indietro il tempo di trent’anni, facendo tornare giovane chi aveva già potuto apprezzare le loro gesta e facendo sognare ad occhi aperti chi, quando loro erano ai vertici delle classifiche mondiali, doveva ancora nascere.


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ato a Barcellona, il 16 gennaio 1971. Vincitore per due volte del Roland Garros, Come da tradizione iberica, aveva nella terra battuta la sua superficie preferita, tanto da fargli decidere non prendere parte a Wimbledon per molti anni (Bruguera, in 14 anni di attività, partecipò al torneo londinese solo nel 1989, 1990, 1994 e 2001). Nella sua lunga carriera Bruguera ha raggiunto come miglior ranking la posizione numero 3, ottenuta nel 1994. In totale ha vinto 447 partite su 718 disputate, per un insieme di 14 tornei vinti. Come già detto lo spagnolo ha fatto suo il prestigioso Roland Garros per ben due volte: nel 1993 sconfisse a sorpresa in cinque set il campione uscente Jim Courier mentre l’anno seguente si sbarazzò agevolmente in quattro set del connazionale Alberto Berasategui. Bruguera ha raggiunto la finale del torneo parigino anche nel 1997, ma in quell’occasione fu letteralmente distrutto dal giovane brasiliano Gustavo Kuerten, il quale vinse contro pronostico un match a senso unico. Tra i trofei di Bruguera va citata la medaglia d’argento conquistata ai Giochi olimpici di Atlanta del 1996. Nella finale per l’oro perse in tre set da Andre Agassi. Dopo il suo ritiro, avvenuto nel 2002, Bruguera ha comunque continuato a giocare, seppur nel Senior Tour (al quale partecipa tuttora).

Sergi Bruguera

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basket

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ALPO BASKET

di Andrea Etrari

Una serie A2 che parla (anche) STRANIERO Molte novità per la società presieduta da Renzo Soave: nuovi sponsor, nuovi innesti nella formazione di serie A2 e un settore giovanile che diventa linfa fondamentale per la prima squadra

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Alpo Basket ha iniziato lo scorso 10 ottobre il suo secondo campionato di serie A2. Due le novità principali di questa stagione: l’ingresso del secondo sponsor, Point (ditta che produce fabbricati antisismici del gruppo “Ecodem”) che ha affiancato lo storico marchio Ecodent e l’arrivo ad Alpo della prima straniera della storia della società, la bosniaca Marina Dzinic. Forse anche grazie a questa ventata di novità, la società biancoblù ha iniziato come meglio non avrebbe potuto il campionato: 3 vittorie nelle prime 4 giornate di campionato, due delle quali ottenute contro formazioni di fascia alta (Crema e Albino) che puntano a salire in A1. L’entusiasmo in casa Alpo Basket è decisamente salito di tono, anche se il Presidente Renzo Soave preferisce rimanere con i piedi ben piantati a terra. “Abbiamo voluto mantenere – spiega Soave -

il gruppo storico che ci ha permesso di salire in A2 due anni fa: quest’anno abbiamo inserito soltanto tre giocatrici, una per ruolo, ma di qualità. La lunga bosniaca Marina Dznic, l’ala Alice Richter e il play Francesca Santarelli. I risultati per ora ci stanno dando ragione, ma siamo soltanto all’inizio di stagione”. Quali sono gli obiettivi di questa annata sportiva? Il patron dell’Alpo basket ha le idee chiare: “Alla squadra ho detto soltanto che sono importanti lo spirito di gruppo, la determinazione e l’atteggiamento: queste tre cose le sto già vedendo in queste prime giornate di campionato e quindi dico che tutto il resto verrà da sè. Sono molto ottimista e affermo che questa squadra mi va veramente impressione in senso positivo”. L’Alpo Basket non è solo la prima squadra: per la prima volta nella sua storia, una formazione giovanile biancoblù partecipa ad un campionato giovanile d’Eccellenza. “Ci siamo iscritti al campionato Under 18 Elite conclude Soave - e puntiamo a far bene. Tre giocatrici della prima squadra, le ‘98 Bottazzi, Zanardelli e Toffali, giocano pure con l’U18 di cui sono i punti di forza, assieme a Petronio, Zambonini e Viviani. Anche queste tre si allenano stabilmente con le senior. Siamo molto soddisfatti e orgogliosi del nostro settore giovanile che sta cominciando a dare i primi frutti”.


pubbl

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basket di Andrea Etrari

VERONA BASKET

Il “percorso” Minibasket, Settore Giovanile, Prima Squadra

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artendo dal Minibasket, passando per il Settore Giovanile, l’ultimo step di crescita in cui Verona Basket crede moltissimo è l’inserimento e l’impiego effettivo in campo degli Under in Promozione Maschile. Infatti, la Prima Squadra è costituita quasi esclusivamente da giocatori di “marca VB”.

Promo 2015-2016

Dica… Under 13

Ventinove!

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ccanto al super capitano Andrea Guerra, troviamo i senior Luca Bertoni, Alessandro Tormene, Davide Palumbo, gli ormai consolidati nati nel 93/94 Marco Rudari, Andrija Radunkovic, Giovanni Miceli, il gradito inserimento di Davide Rocco, gli U20 Andrea Vantini, Lorenzo Bonafè, Matteo Mellone ed i babies sedicenni Matteo Bianchi, che ha già un importante minutaggio, e Lorenzo Facchin. Partecipano agli allenamenti della Prima Squadra anche i nati nel 2000, mentre si attende la ripresa effettiva di Davide Ederle dopo seconda operazione al ginocchio. «Una strada tracciata con chiarezza, con riferimenti e indicazioni da parte del preparato staff tecnico e dei Dirigenti – ci dice i presidente-factotum Fabio Celebrano – Una strada che richiede impegno, che offre divertimento in funzione della crescita personale, non certo facile ma che, per chi vuole impegnarsi, porta a raccogliere soddisfazioni nel tempo ed i risultati individuali e di squadra sono da anni ampia garanzia di questo progetto.

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Minibasket

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opo l’entusiasmante stagione 2014/15, Verona Basket ha iniziato la 29° stagione della sua storia. Come sempre, al “centro” della sua missione, il Settore Giovanile che qualifica i giovani atleti con un percorso d’istruzione e formazione ormai consolidato. Nel Settore Minibasket la mission è di “creare entusiasmo” da trasferire poi nelle “basi” numeriche fondamentali nel passaggio dal Minibasket al Basket. Le palestre dei 3 Centri Minibasket (“Giuliari” in Borgo Roma, “Europa Unita” a San Massimo, “Ferraris” in Centro) rimbombano delle urla e del rumore dei palloni dei minicestisti di VB che, sotto la qualificata ed esperta guida degli Istruttori, cominciano ad appassionarsi ed apprendere le

prime conoscenze tecniche e motorie, base da cui proseguire l’istruzione specifica negli anni successivi. Già a fine ottobre sono state raggiunte le iscrizioni degli anni precedenti, così come nei tre Corsi Promozionali Scolastici (I.C. 8 e I.C. 2) i micro-mini partecipanti hanno raggiunto i numeri dello scorso anno. Verona Basket partecipa a tutti i campionati giovanili, dagli Esordienti fino agli U18; le squadre U16, U15 e U14 sono chiamate a riconfermare gli ottimi risultati dell’annata precedente (U16 campione provinciale, U15 quarta classificata, U14 seconda classificata), ma anche U18, U13 ed Esordienti devono “scalare” le classifiche dimostrando


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basket di Andrea Sordelli

SCALIGERA HIGH SCHOOL CUP

Un torneo di basket… totale!

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Media partner dell’iniziativa SportDi+ magazine che racconterà questo torneo dando spazio agli articoli e alle foto dei “giovani inviati” sui campi del torneo

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na novità assoluta. È stato presentato lo scorso 28 settembre, nella Sala Arazzi del Comune di Verona il progetto “Scaligera High School Cup”, il primo torneo interscolastico di pallacanestro a Verona e fra i pochissimi in Italia riservato agli istituti superiori, ideato dalla Scaligera Basket, in collaborazione con Magic Summer 3D Camp, Agsm, Amia, Avis, Confesercenti e con il patrocinio del Comune di Verona. Presenti il direttore dell’area organizzative della Scaligera Basket Andrea Sordelli, il presidente di Agsm Fabio Venturi, la consigliera di amministrazione di Amia Benedetta Bonomo, la referente del Magic Summer 3D Camp Luisa Crestani, il presidente di Confesercenti Silvano Meneguzzo, la rappresentante di Avis Paola Silvestri, il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Verona Roberto Leoni, il fiduciario del Coni Federico Sboarina e,

in qualità di sponsor dell’iniziativa, il direttore di Inlingua Richard Collins e Stefano Saponaro della gelateria La Romana.

«È

un progetto che avevamo in testa da anni – ha evidenziato Sordelli – qualcosa che va al di là di un semplice torneo di basket. Il nostro obiettivo è di permettere agli studenti di capire e vivere attraverso un percorso di formazione il lavoro di una società in tutte le sue sfaccettature e che va oltre i quaranta minuti di partita». «Quando si parla di giovani e sport è necessario saper far squadra – ha detto Bozza – per questo l’Amministrazione comunale ha voluto sostenere l’iniziativa e ringrazia tutti gli organizzatori. Lo sport infatti non è solo sano esercizio per il benessere del fisico e della mente, ma è anche strumento di crescita e forma-


basket

zione, per questo coniugarlo ai giovani è sempre un’operazione sociale vincente». In tutto saranno 16 le scuole coinvolte e 200 circa gli studenti coinvolti. La finale si disputerà al PalaOlimpia prima di una partita di campionato della Tezenis. Il torneo avrà inizio a gennaio, dopo gli incontri di formazione previsti per novembre e dicembre, tenuti dai professionisti della Scaligera. Le fasi finali ad aprile. Ogni squadra dovrà essere formata da dieci giocatori, con almeno due ragazze e tre studenti del biennio, un allenatore, un team manager ed un addetto stampa che saranno tutti coinvolti nelle varie attività. Gli incontri

di qualificazione verranno disputati nelle scuole e saranno diretti da arbitri della Federazione Italiana Pallacanestro. L’iniziativa avrà il pieno coinvolgimento della Scaligera Basket, con una formazione diretta attraverso un confronto con le figure professionali della società. Le finalità sono quelle di divulgare i sani principi di lealtà sportiva, stimolare una sana competizione e accrescere la conoscenza del basket nelle scuole, oltre a valorizzare e promuovere l’aggregazione giovanile coinvolgendo gli studenti del territorio sia nell’ambito ludico-sportivo che sotto il profilo organizzativo.

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VOLLEY

di Gian Paolo Zaffani

Calzedonia Verona sbarca

(vincendo)

in Europa

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Partita storica quella a cui hanno assistito gli sportivi veronesi che ha di fatto “esportato” in Europa il brand BluVolley e, di conseguenza, l’immagine della città di Verona

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ebutto europeo con vittoria (netta) per la Calzedonia Verona lo scorso 11 novembre a PalaOlimpia di Verona. Nella gara di andata di Challenge Cup i gialloblu guidati da Andrea Giani vincono in tre set (25-21, 25-20, 25-13) contro i portoghesi del Fonte do Bastardo Azores. Il primo punto “europeo” della Calzedonia Verona lo firma Gitto, con il muro che apre di fatto il match. Nonostante l’evidente divario tra le due formazioni, l’avversario non era da sottovalutare. Infatti il Fonte Bastardo Azores è una formazione veterana della competizione alla quale partecipa conse-

cutivamente dalla stagione 2011/12 (miglior piazzamento nella competizione è stato ottenuto l’anno scorso, gli Ottavi di Finale, poi persi contro i cugini di Lisbona


I NUMERI DELLA “PRIMA” IN EUROPA DEI GIANI’S BOYS

W AT C H & F O C U S

PalaOlimpia Verona 11 novembre 2015 Challenge Cup 2015-2016 Calzedonia Verona - Fonte Bastardo Azores 3-0 (25-21, 25-20, 25-13) Calzedonia Verona: Zingel 4, Kovacevic 5, Pesaresi (L), Gitto 9, Lecat 9, Spirito 1, Baranowicz 1, Starovic 7, Bellei 5, Sander 6, Anzani 3, Bucko 1. All. Giani. Fonte Bastardo Azores: Pereira, Nilsson 6, Da Silva Violas, Tavares Simoes 2, Monteiro, Cheremisin 2, Jose 11, Oswaldo Ferreira Da Silva 10, Morais, Fidalgo (L), Moreira 4. All. Silva Alfonso. Arbitri: Valentar Bernard - Bensimon Roy. Durata set: 26’, 26’, 24’. Battute: Calzedonia Verona: errate 12, ace 6. Fonte Bastardo Azores: errate 11, ace 1.

L

A STRADA PER LA FINALE.

La Challenge Cup prevede all’inizio 3 turni a eliminazione diretta con andata e ritorno (1º, 2º e 3º turno). Le 16 squadre qualificate affronteranno le compagini provenienti dalla Coppa CEV, in altre partite di andata e ritorno. Stessa formula per i successivi quarti. Le squadre rimaste si contenderanno il trionfo nella Final Four.

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SPORTIVAMENTE A SCUOLA 3.0

evento di Marina Soave

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Quando lo sport NON È solo un gioco

La formula, giunta ormai al suo quarto anno, è finalizzata a diffondere i valori educativi dell’attività sportiva per coniugarli con l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, al rispetto, alla tolleranza e al vivere sano

H

a preso il via lunedì 16 novembre “Sportivamente a Scuola 3.0 – Quando lo sport non è solo gioco”, progetto edu-

cativo organizzato da SportDi+ magazine,

in collaborazione con l’Ufficio Scolastico XII – Ambito Educazione Fisica e Sportiva – di Verona, con il patrocinio del Comune di Verona e del Coni Provinciale di Verona. La formula, giunta ormai al suo quarto anno, è finalizzata a diffondere i valori educativi dell’attività sportiva per coniugarli con l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, al rispetto, alla tolleranza e al vivere sano. Le giornate informative, per l’anno scolastico 2015-2016, sono rivolte prevalentemente ai Licei con indirizzo sportivo di Verona e provincia:

”Leonardo da Vinci” - Cerea

n Istituto ”Leonardo da Vinci” - Cerea (VR) n Istituto “Sacra Famiglia” - Castelletto di Brenzone (VR) n Istituto “Seghetti” - Verona n Liceo “Cotta”- Legnago n Liceo Statale “Galileo Galilei” - Verona Rispetto le edizioni delle annate precedenti, quest’anno sono state introdotte alcune importanti novità: n coinvolgimento di esperti che tratteranno e approfondiranno con gli alunni argo-

Seghetti - Verona

menti legati al mondo della medicina in ambito sportivo (esempio alimentazione, screening visivo, ecc.). n ogni scuola sarà coinvolta con una serie di 4 incontri nell’arco di un mese, ognuno dei quali avrà le seguenti tematiche: n Campioni non si nasce ma si diventa: le esperienze degli atleti di serie A n Sport e alimentazione: come stare a tavola…sportivamente!

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Sacra Famiglia” - Castelletto di Brenzone

n Sport e vista: uno occhio (anzi due…) di riguardo verso lo sport n Verona olimpica: gli atleti olimpici di Verona si raccontano Hanno a oggi aderito al progetto ad oggi e garantito la presenza di atleti/testimonial le seguenti società sportive: Blu Volley Verona, Scaligera Basket, Valpolicella Calcio Femminile, Pallamano Dossobuono. Altre potrebbero aderire prossimamente. Alle giornate informative verrà abbinato un concorso che metterà in palio premi per gli studenti che scriveranno le migliori relazioni riepilogative del progetto. La premiazione degli studenti-scuole avverrà nell’ambito della “Festa Scuola e Sport”, organizzata dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Verona, che si svolgerà al termine dell’anno scolastico 2015-2016 alla presenza di insegnanti, alunni, autorità e società sportive. L’iniziativa verrà svolta in collaborazione con Federottica (screening visivo), Phytogarda (alimentazione), Acque Veronesi (proprietà alimentari dell’acqua). Il primo ciclo di appuntamenti è stato dedicato allo screening della vista, promosso e offerto da Federottica. “Il progetto – spiega Fabio Peloso, ottico-optometrista e consigliere di Federottica Verona - prevede la presenza del sottoscritto e della dott.ssa Rossella Fonte, dottore in Optometria e docente presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Verrà spiegata agli studenti l’importanza della vista e della visione nel quotidiano con particolare attenzione all’ambito sportivo e la possibilità di perfezionare le proprie capacità visive per migliorare le proprie prestazioni sportive, a seconda dello sport praticato. Agli studenti verrà data la possibilità di intervenire con domande e al termine sarà consegnato a ciascun ragazzo un invito a recarsi per uno screening sportivo gratuito presso un ottico-optometrista associato Federottica aderente al progetto“.


CANTIERE VERONA SUD

acque veronesi

CANTIERE VERONA SUD

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LA DOMENICA SERA?

evento di Bruno Mostaffi

Passala con “Quelli”!

» Poche novità per un format tv davvero vincente, divertente e che piace a tutti! Si parla di sport ma soprattutto… si ride!

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nche per la stagione 2015-2016 nel palinsesto di TeleArena non poteva mancare la trasmissione della domenica sera condotta da Gigi Vesentini. Dopo il successo di “Serie A” – appuntamento fisso per diversi anni – quest’anno, in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo studio di trasmissione di Corso Porta Nuova, è cambiato anche il titolo della trasmissione in “Quelli della domenica sera” . Il format, vincente, non ha subìto grossi cambiamenti. Detto della location, molto elegante e funzionale, lo staff è rimasto pressochè invariato con Gigi Vesentini sempre sul ponte di comando. Al suo fianco la bellissima Angela Booloni introduce gli ospiti e i temi della serata con grande eleganza. Confermatissima, per quanto riguarda la parte social network, Alessandra Marconi mentre, per aggiornamenti, curiosità e spassosissime imitazioni non poteva mancare il simpaticissimo e colto Nicolò Brenzoni. Una trasmissione davvero “a 360°” dove si parla di sport con la presenza di campioni e società sportive del territorio veronese, in collaborazione con il Coni Provinciale di Verona e la rivista SportDi+ magazine, ma non solo.

Tanti gli ospiti”non sportivi”, noti e meno noti, tutti uniti da un unico denominatore: il divertimento. Essenziale quindi diventa la musica di Alberto Salaorni (in arte Albi) che con la sua chitarra anima ulteriormente un parterre già molto effervescente. A rendere tutto “più bello” ci pensa Marino Marangoni, parrucchiere e look designer di grandissima esperienza ed eleganza, che con le sue mani magiche cura “trucco e parrucco” delle miss e non solo. Chi invece ha il compito di “fermare il tempo” con scatti d’autore è il mitico Zeno Focus che, durante la trasmissione, nella penombra, scatta foto che sanno cogliere gli attimi e le espressioni più divertenti. A coordinare questa “banda del sorriso” il regista Pablo Tarocco. Un mix davvero unico che, tra una battuta e un’intervista, aiuta a chiudere al meglio il weekend e a prepararsi alla nuova settimana con la giusta spensieratezza. Per Gigi Vesentini è sempre un weekend da doppio turno visto che il sabato pomeriggio conduce anche “Diretta Gialloblu”, la trasmissione dedicata esclusivamente al calcio veronese. Ospiti in studio allenatori, tecnici, giornalisti, ex arbitri che commentano in diretta le partite di Hellas e Chievo. A coadiuvare Vesentini nella conduzione del sabato calcistico oltre alla “social girl” Alessandra Marconi, Silvia Lavarini e Alessio Faccincani.


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evento

di Benny Calasanzio Borsellino

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SAVE


MORAS »

La fondazione “Save Moras” nasce in memoria di Dimitris Moras, scomparso lo scorso luglio dopo aver lottato per quasi un anno e mezzo contro una rara forma di leucemia che gli era stata diagnosticata nel marzo del 2014 durante una vacanza in Australia. La sua lotta, il suo coraggio, la sua forza e la sua positività hanno ispirato amici e conoscenti a dare vita a questa fondazione, trasformando il desiderio di Dimitris in realtà. La mission della Fondazione “Save Moras” è di sensibilizzare le persone nel tipizzarsi con l’obiettivo di diventare potenziali donatori di midollo osseo. I fondi raccolti dalle donazioni verranno utilizzati per programmare campagne di informazione sulle malattie leucemiche, finanziare progetti e aiutare materialmente i malati e le loro famiglie.

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Hellas Verona insieme al ChievoVerona. L’Agsm Femminile a fianco delle donne del Fimauto Valpollicella. Vecchi rancori e giusta “garra” sportiva per un giorno sono stati spazzati via da un hashtag: #SAVEMORAS. Che prima è stato un “trend topic” sui social, poi il nome di aste benefiche e infine il nome di una fondazione dedicata alla ricerca e alla sensibilizzazione in Grecia. A unire tutto ciò un nome, Dimitris, che di cognome fa Moras. Dimitris e Vangelis. Il primo va in Australia in vacanza e lì scopre di essere affetto da leucemia ad uno stadio così grave che gli impedisce anche di tornare in patria. L’altro, Lele, finito il mondiale brasiliano, vola da lui e cerca di donargli la vita tramite il midollo osseo. Ci prova, dio se ci prova, ma non riesce a salvarlo. Ora #SAVEMORAS è lo scopo della sua vita. E #SAVEMORAS il 20 ottobre ha unito le realtà sportive rivali nel footgolf show del Footgolfpark di San Martino Buon Albergo, un evento benefico che ha raccolto 4 mila euro che andranno a finanziare le prime attività della fondazione del difensore dell’Hellas Verona.

Pagina a fianco: Vangelis Moras insieme al “cugino” Riccardo Meggiorni Sopra: Le calciatrici veronesi Valentina Boni e Michela Ledri giocano a footgolf con il difensore dell’Hellas Verona

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foto sotto: Foto di gruppo con gli studenti delle scuole veronesi • Al centro: l’Assessore allo sport Alberto Bozza e il Sindaco di Verona Flavio Tosi testimonial d’eccezione della fondazione Save Moras • In basso: Sport e istituzioni unite per un grande e importante progetto solidale

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on lui e per lui c’erano l’attaccante clivense Riccardo Meggiorini e due nutrite delegazioni di Verona e Valpo: Stephanie Ohrstrom e Michela Ledri per le campionesse in carica, Valentina Boni, Debora e Daiana Mascanzoni, Nenè Bissoli, Beverly Leon per il Valpo. Con loro anche Martina Quintarelli e Marco Schiavone, atleti di Footgolf Villafranca, che una settimana dopo a Madrid si sono laureati campioni europei di questa disciplina.

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Folto anche il parterre delle autorità: il sindaco di Verona Flavio Tosi accompagnato dall’assessore allo Sport Alberto Bozza, il suo omologo del Comune di Lavagno, David Di Michele, e per il Comune di San Martino Buon Albergo Davide Brusco, assessore alle attività produttive. Presenti anche i Campioni d’Italia 1985 Pierino Fanna e Gigi Sacchetti. I calciatori e le calciatrici si sono sfidati in una dimostrazione di footgolf, questo nuovo sport che unisce il golf e il calcio. Al termine della sfida, SportDi+ Magazine e


Nella foto in basso: Cristiano Chesini, rappresentante dell’azienda veronese E-Time, consegna l’assegno a Vangelis Moras

l’azienda veronese E-time - sponsor dell’evento - hanno consegnato a Moras il tradizionale assegno gigante. Ma il momento più intenso, ça va sans dire, è stato il breve discorso di ringraziamento di Vangelis Moras: “Ringrazio tutti per il sostegno, voglio continuare a portare in giro il messaggio di mio fratello Dimitris e lo farò con la fondazione #SAVEMORAS. Donare è molto semplice e si può salvare la vita ad una persona. Io lo avevo promesso a Dimitris e voglio continuare il suo sogno”.

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intervista di Alberto Cristani

Il Vangelis secondo

» Intervista esclusiva di SportDi+ con il difensore dell’Hellas Verona e della nazionale greca, nella tranquillità del suo appartamento in centro a Verona, tra foto, ricordi, videogiochi e giocattoli della figlia. Benvenuti a casa Moras…

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intervista

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er il sottoscritto, che si è innamorato del calcio soprattutto grazie a giocatori come Zigoni, Fanna, ed Elkjaer e si è disinnamorato-disincantato quando Roberto Baggio ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla caccia, intervistare un calciatore è sempre stato difficile. O facile, dipende dai punti di vista. Non me ne voglia la categoria ma trovare un calciatore che sappia condividere pensieri ed emozioni che vadano oltre il rettangolo verde è davvero difficile. È per questo motivo che quando mi si è presentata l’occasione di intervistare Vangelis Moras, devo essere sincero, non mi sono preparato. Poco professionale, lo ammetto. Ma altrettanto onestamente non mi aspettavo di incontrare una persona così tosta. Vangelis è, per dirla nella sua lingua “Pita alla pita, retsina alla retsina”. Lui non deve dimostrare niente a nessuno e, allo stesso tempo, non vuole piacere a tutti i costi. La scomparsa del fratello lo ha reso ancora più forte. “Ho capito in questi giorni qual è il vero valore delle cose, che è inutile incazzarsi per stupidate o inseguire i soldi o l’ambizione quando poi è Dio a decidere il tuo destino, magari in pochi istanti. Giocherò con meno stress e dedicherò a Dimitris gli ultimi anni della mia carriera”. Queste le sue parole a pochi giorni dalla disgrazia. E il suo sguardo, grintosamente malinconico, testimoniano che questa sofferenza è diventata la sua forza. In campo e, soprattutto, nella vita.

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giochi e l’unico calcio “extra” che mi concedo è quello di Fifa…

angelis, una persona del tuo spessore come si trova nel calcio odierno? Beh, è il mio lavoro e come tale mi piace. Cerco di farlo al meglio delle mie potenzialità. Io parlo di allenamenti e partite. Il resto non fa per me.

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osa fai nel tuo tempo libero?

Sto con mia moglie Aphroditi e mia figlia Vasiliki Mora che sta imparando e parlando l’italiano meglio di me. Mi piace guardare lo sport in tv, escluso il calcio. Non guardo mai partite. Perché il calcio per me è un lavoro e uscito dal campo per me finisce. E poi mi piace giocare con la Play Station: ho tanti

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inito di giocare, quindi, non resterai nel mondo del calcio…

Non è detto, anzi, mi piacerebbe ritagliarmi un ruolo dirigenziale, alla Zanetti per intenderci, un vicepresidente attivo, che segue la squadra e dice la sua. Team manager? No, no, è un ruolo che non mi si addice. Non avrei la pazienza necessaria, soprattutto con i giocatori più giovani, sempre più esigenti e capricciosi. Ammiro Sandro (Mazzola) per la sua grande disponibilità e pazienza: io non ce la farei al suo posto! Allenare? Forse i giovani, i bambini. Ma se lo fai ad alti livelli è un ruolo troppo simile al calciatore e io, finito di giocare, non voglio più girovagare…


moras

T

erminata la tua carriera tornerai in Grecia?

L’idea è quella ma chi lo sa, dipende dalle opportunità. Se in Italia si apriranno spiragli interessanti magari resterò qui. E quando dico “qui” intendo a Verona.

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he popolo è quello Greco?

Molto chiuso. Ognuno pensa agli affari suoi. In Grecia chi ha avuto successo, come il sottoscritto, viene praticamente ignorato. Nella mia città (Larissa n.d.r.) per esempio, dopo quello che è successo a Dimistris, nessuno mi ha chiesto se avevo bisogno di aiuto, se volevo promuovere qualche iniziativa. La Fondazione SaveMoras è nata soprattutto per volontà degli amici di mio fratello, per ricordarlo.

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eglio il calcio italiano o quello greco?

In Grecia il calcio non sta vivendo un gran periodo. Senza dubbio meglio in Italia. Ci sono molte difficoltà nel mio paese e il campionato di serie A è veramente di livello medio-basso. Ad oggi c’è solo una squadra, l’ Olympiakos. Per il resto c’è davvero poco. Io ho preso la gestione della squadra della mia città che stava per sparire. Abbiamo una scuola calcio di oltre 100 bambini e li alleniamo seguendo il modello dell’Ajax. C’è anche una prima squadra, ma siamo a livello dilettantistico.

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uale partita ricordi maggiormente?

una semplicità disarmante. Ronaldo invece è un atleta vero: lui per essere sempre al top si allena con regolarità, si mantiene in forma e cerca sempre di migliorarsi.

A

Larissa hai aperto un ristorante: ti piace cucinare? Ma scherzi?

Mi sono cimentato con i fornelli solo quando ho abitato da solo. Ora che sono sposato ci pensa mia moglie! Mentre mangio mi piace bere un buon bicchiere di vino e qui a Verona c’è davvero l’imbarazzo della scelta!

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nsomma Verona ti piace proprio…

La città bellissima e gente che ti rispetta e ti vuole bene. È davvero rilassante camminare per le vie del centro storico, in Piazza Erbe, Piazza Bra. Verona è una città di cultura, di arte, di tradizioni, meta di turisti da tutto il mondo. Si, credo esista davvero il “rischio” – indipendentemente da dove giocherò che il mio futuro sia qua.

Mah, difficile dirlo. Ogni partita ti lascia qualcosa. Se devo dirne una forse quella giocata in nazionale ai Mondiali del 2010 contro l’Argentina allenata da Maradona. Perdemmo 2-0 nei minuti finali (gol di Demichelis al 78’ e Palermo al 89’ n.d.r.) ma uscimmo dal campo a testa altissima. In quella squadra militavano giocatori come Milito, Aguero, Palermo, Di Maria, Pastore, Veron e, ovviamente, Messi. Un fenomeno. Giocammo in cinque fissi in difesa più un per cercare di limitarlo ma era praticamente impossibile. Messi è un talento puro.

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eglio Messi o Ronaldo?

Due giocatori diversi, difficile dire chi è il migliore. Messi, come ho già detto, è un talento puro e le cose gli riescono con

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ACSI VERONA IN FESTA

evento di Enrico Mantovanelli

Nel segno della

Fondazione SaveMoras D

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Una giornata importante diretta splendidamente dal responsabile Acsi Verona Giampietro Mantovanelli durante la quale si sono vissuti momenti di forte emozione e di solidarietà

omenica 15 novembre è stata una straordinaria domenica di festa per l’Acsi Verona. Tantissimi sportivi e appassionati delle due ruote si sono infatti ritrovati per l’annuale conviviale presso il Ristorante Al Fiore di Peschiera. Ospiti d’onore il Responsabile Nazionale Emiliano Borgna, l’assessore allo sport del comune di Verona Alberto Bozza, il Vicepresidente del Panathlon International di Verona Antonio Roccioletti, il coordinatore regionale Acsi Riccardo Dal Ben, il responsabile Acsi Vicenza Riccardo Toniolo ed il presidente provinciale Fci Gianluca Liber. L’apertura della giornata è stata dedicata agli amici francesi dove tutti gli ospiti in piedi hanno ascoltato in piedi La Marisgliese in ricordo dei drammatici eventi accaduti a Parigi la sera prima. Grande attesa sia per le dichiarazione sia del responsabile Acsi ciclismo Borgna in merito alle importanti novità del 2016 in particolare per la tessera digitale ed il manifesto programmatico con la Fci , sia dell’assessore allo sport del Comune di Verona il quale ha sottolineato l’importanza del movimento amatoriale veronese e nel ringraziare tutti i presidenti di società e tutti i ciclisti per la loro attività di volontariato ha promesso una nuova importante tappa del giro d’Italia per il 2017 a Verona. La giornata ha avuto anche un importante momento di solidarietà. La famiglia Mantovanelli, colpita lo scorso agosto da un grave lutto famigliare, ha voluto sensibilizzare i presenti ad una iniziativa volta a promuovere la dona-

zione del midollo osseo ed al sostegno della ricerca per le malattie leucemiche. A tal fine è stata promossa una raccolta fondi in collaborazione con la fondazione “SAVE MORAS” , fondazione istituita dal giocatore di calcio greco dell’Hellas Verona che lo scorso anno ha perso il proprio fratello per una rara forma leucemica. Il ricavato di questa iniziativa è stato di 750 euro che verranno devoluti alla fondazione #SAVEMORAS. La festa è poi proseguita con le premiazioni dei campioni provinciali con le nuovissime maglie offerta dalla Ole’, quindi i campionati di cicloturismo, il Gs Sandrà e due atleti che si sono particolarmente distinti. Cristiane Koschier del Team Avesani per i successi ottenuti a livello europeo e mondiale, e Massimo Giacopuzzi reduce dalla massacrante prova al mondiale Ironman delle Hawaii dove si è classificato nei primi 300 su 3 mila partenti. “E’ stata una stagione impegnativa – ha dichiarato Giampietro Mantovanelli, motore da 35 anni del movimento veronese – con un calendario molto nutrito di manifestazione partito nel mese di febbraio e terminato ad ottobre. La nostra è una grande famiglia e la presenza così numerosa alla festa di fine anno dimostra il grande attaccamento che c’è nei confronti della nostra associazione che in questi anni ha vissuto importanti trasformazioni e tantissimi riconoscimenti”. Al termine della sempre entusiasmante lotteria la festa è proseguita con la grande musica di Gianni Roccia.


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I poster di


comune di

CAVAION

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RECORD DI PARTECIPANTI

calcio

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di Davide Valerio

Campionati MSP Verona La presentazione dei campionati si è svolta lo scorso 25 settembre presso la Sala Lucchi presso la Palazzina Masprone alla presenza dei rappresentanti delle squadre, degli sponsor e della tv locale.

C’è

mancato davvero poco per raggiungere l’obiettivo massimo che MSP Comitato Provinciale di Verona, presieduto da Marco Portale, nell’anno delle nozze d’argento, si era prefissato ovvero il raggiungimento della fatidica quota di 100 squadre. Sono infatti 97 le compagini che prenderanno parte ai campionati di futsal targati MSP. Un numero che è record storico per il calcio a 5 veronese e per MSP che ha di fatto aumentato di 7 squadre rispetto lo scorso anno. I campionati sono iniziati martedì 13 ottobre ed è stato subito grande successo. Una nuova stagione con tante novità e “vecchi” partner, quali Ostilio Mobili - a cui è dedicato il Trofeo - Air Dolomiti, AGSM Verona, Banca della Valpolicella, Kubitek, Diellesped e Phytogarda. Confermato anche il Format televisivo sul campionato “Msp: il pianeta del calcio a 5” che andrà in onda su Eos Network, Telearena Sport, Life Veneto Tv E Prime Free. Media partner ufficiale dei campionati SportDi+ magazine. Gli incontri si disputeranno su campi coperti: C. S. Junior Club, C.S. San Floriano, C.S. Tennis Alpo, C.S. De Stefani, C.S. Fumane, Sporting Club Arbizzano, del Palazzetto dello Sport di Verona e della Tensostruttura adiacente. Tutte le squadre verranno omaggiate delle nuove maglie e 2 palloni Errea. Le categorie saranno tre: A1, A2 e B, alla prima prenderanno parte venti squadre divise in due gironi da dieci formazioni ciascuno che si affronteranno all’italiana con partite di andata e di ritorno. Nella seconda saranno iscritte quaranta squadre con una formula di quattro gironi da dieci squadre. Alla terza parteciperanno trentasette squadre divise in quattro gironi, di cui uno da dieci e tre da nove formazioni ciascuno. Per le prime due categorie dopo la fase eliminatoria sono previsti mini campionati di play off e di play out che decideranno le eventuali promozioni o bocciature. Per l’ultima categoria previsto un mini torneo per determinare la squadra vincente dei gironi di B. Curiosità: ai campionati parteciperanno anche una squadra di ragazzi sordomuti, due squadre rumene e una di atleti marocchini. Le finali sono previste per il sabato 7 maggio 2016 presso il PalOlimpia di Verona. Come sempre le prime quattro formazioni classificate al XXV Campionato Provinciale, la vincente del Trofeo Air Dolomiti e la vincente del Torneo di B parteciperanno di diritto alle finali regionali 2016 che si disputeranno a Rosolina Mare nei giorni 27, 28 29 maggio 2016.

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calcio femminile di B runo

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Lo stadio Bentegodi ha aperto nuovamente le porte al calcio europeo grazie alle ragazze dell’ AGSM Verona protagoniste in UEFA Women’s Champions League

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opo aver eliminato nei Sedicesimi di finale UEFA Women’s Champions League le austriache del St. Pölten (vittoria 5-4 in Austria e pareggio per 2-2 a Verona il 15 ottobre al Bentegodi) le ragazze dell’AGSM Verona tornano al allo stadio Bentegodi per gli Ottavi di finale. Ostacolo (e che ostacolo!) da superare il Rosengard Malmö, formazione svedese tra le più forti compagini a livello europeo, che vanta tra le proprie fila la giocatrice più forte del mondo ovvero

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Foto in basso: Marta Vieira da Silva “Marta”, giustiziera dell’AGSM Verona in Champions

Marta Vieira da Silva al secolo “Marta”. AGSM Verona, senza capitan Gabbiadini, parte bene ma è il Malmö a passare in vantaggio grazie proprio a Marta, abile a trafiggere che non ci pensa due volte e conclude con palla deviata da Fuselli che spiazza Ohrstrom. Alla mezz’ora però le veronesi agguantano il pareggio con Valeria Pirone abile a ribadire in rete una respinta corta del portiere svedese. Nemmeno il tempo di esultare che il Rosengard torna in vantaggio: è il 37’ quando Marta (ancora lei…) crossa per l’impercettibile deviazione di testa della Pedersen. Il tris è servito nella ripresa da Gunnarsdottir che insacca a porta sguarnita. Per passare il turno avrebbe dovuto realizzare un miracolo sportivo nella partita di ritorno a Malmö, Cosa che purtroppo non è avvenuta. Il 19 novembre infatti il Rosengard, pur con qualche difficoltà soprattutto nel primo tempo, ha stravinto per 5-1. Le gialloblu erano pure passate in vantaggio con Gabbiadini al 19’ del primo tempo. P u r troppo per le veronesi ci ha pensato ancora la super star brasiliana Marta a ribaltare il risultato con giocate di alta classe e una tripletta che ha chiuso di

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TABELLINO PARTITA Verona, 12 novembre 2015 – ore 20.30 Stadio Bentegodi Andata Ottavi di finale UEFA Women’s Champions League AGSM VERONA-ROSENGARD MALMÖ: 1-3 Reti: Pt. 6’ Marta, 30’ Pirone, 36’ Pedersen, st. 31’ Gunnarsdottir Agsm Verona: Ohrstrom, Ledri, Carissimi, Pirone, Bonetti, Fuselli, Ramera, Squizzato, Maendly, Salvai, Belfanti (43’ st. Baldo). A disposizione: Harrison, Dal Molin, Gabbiadini, Ambrosi, Zangari, Baldo, Pavana. Allenatore: Renato Longega

discorsi. Il Rosengard vince 5-1 e vola ai quarti. Per l’AGSM Verona qualche rimpianto ma la consepevolezza di aver dato tutto. È evidente che il gap con le squadre big in Europa è ancora elevato. Ci vorrà ancora parecchio lavoro per alzare l’asticella ma la strada intrapresa è quella giusta. L’importante è continuare così.

Rosengard: Langert, Ilestedt, Berglund, Riley, Asante (27’ st. Andonova), Gunnarsdottir, Van de Ven, Marta (6’ st. Persson), Nilsson, Belanger, Junge Pedersen. A disposizione: Musovic, Roddik, Andonova, Persson, Wieder, Pennsater, Gunnarsson. Allenatore: Jack Majgaard Arbitro: Jana Adamkova- Assistenti: Gabriela Hanakova e Jana Zaplatilova Note: Terreno in perfette condizioni, serata umida ma senza nebbia. Spettatori circa 2500. Ammonite Pirone, Berlglund, Carissimi. Recupero 3+4.

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MENTAL COACH

in FORMA ti di A lessia

Bottone

Il successo? Inizia da te stesso! La figura del mental coach che da anni impazza oltreoceano sbarca anche in Italia. Livio Sgarbi, sport coach ci racconta i segreti del mestiere.

C

osa s’intende per mental coach e che funzione svolge in ambito sportivo? Il mental coaching è un’attività che prevede la figura di un coach che aiuta una o più persone a usare al meglio le proprie risorse personali al fine di raggiungere uno o più obiettivi. Nel primo caso si parla di personal coaching, nel secondo invece di team coaching. Per fare ciò si avvale di svariate tecniche e strategie che appartengono proprio alle competenze tipiche del coaching. Nello sport coaching nello specifico, si lavora principalmente sulla fiducia in se stessi, sull’autostima, sulle convinzioni personali, sulla capacità di concentrazione e focalizzazione.

C

hi si avvale della tua professionalità?

Livio Sgarbi è stato tra gli altri coach di Carlo Ancelotti, Igor Protti, Sebastien Frey, Vincenzo Iaquinta, Fabio Fognini, Dubravka Dacic e Giulia Sergas

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Ho iniziato ad occuparmi di coaching sportivo nel 1997 perché amo lo sport e lo ritengo una metafora di vita straordinaria, un valido metodo per allenare il carattere e la mente Ad oggi, mi contattano sia gli atleti che gli allenatori e, a volte,

anche le società sportive stesse. La motivazione principale è legata alla sensazione di non riuscire ad esprimere il meglio di sé, ossia di valere di più rispetto ai risultati che si stanno ottenendo. La maggior parte di questi casi, sono da imputare a questioni mentali ed emotive.

L

a tua più grande sfida?

Da un punto di vista tecnico le sfide più impegnative coinvolgono atleti che hanno una percezione di sé e delle proprie capacità molto superiori alla realtà oggettiva dei fatti e al talento di cui dispongono soprattutto quando puntano a obiettivi estremamente ambiziosi.

Q

uali sono gli ostacoli emotivi che potrebbero rendere difficoltosa la carriera dei giovani atleti?

Con i giovani, l’ostacolo più grande è spesso rappresentato dai genitori e dalla loro influenza emotiva e psicologica sui figli. Spesso le dinamiche che si creano sono davvero pazzesche e difficili da cambiare. In questi casi cerco di lavorare sulla capacità dei ragazzi di rendersi autonomi e indipendenti psicologicamente ed emotivamente aumentando il loro livello di autoconsapevolezza, di maturità e forza interiore.


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P allamano

di Alberto Cristani

PALLAMANO OLIMPICA DOSSOBUONO

Un anno di rivincite È stata presentata ufficialmente lo scorso 31 ottobre presso la sala consiliare del comune di Villafranca, la stagione 2015-2016 della Pallamano Olimpica Dossobuono. Ecco le principali novità per una stagione assai impegnativa

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L

a Pallamano Olimpica Dossobuono è ripartita anche per la stagione 20152016 con grande entusiasmo e importanti novità. Innanzitutto non ci sarà più la formazione senior maschile che affronterà il campionato di serie A2 con la società Povegliano. Le attenzioni nel maschile saranno quindi rivolte esclusivamente al settore giovanile con le Under 18, 16, 14 e 12 . Per quanto riguarda invece l’attività femminile si riparte dalla serie A2 (Seconda Divisione) e con un settore giovanile che prevede Under 16, 14 e 12. “La pallamano – spiega il presidente Marco Beghini - è ancora uno sport di nic-

chia, è inutile nasconderlo. Noi però vogliamo diffonderlo il più possibile e lavorare sui giovani. Ecco perché quest’anno con la prima squadra, dopo la retrocessione dello scorso campionato, siamo ripartiti con grandi motivazioni. Essere scesi in serie A2 non è un problema: abbiamo lo stesso gruppo dello scorso anno, fatta eccezione per due atlete, ma con molta più esperienza. Il gruppo è quindi più forte di prima. Il nostro obiettivo con la prima squadra è quindi uno soltanto: ritornare nella massima serie”. La formazione giallorossa è stata inserita nel girone C con altre quattro squadre: Guerriere Malo, Cellini Padova, Oderzo e Musile. Lo sviluppo del campionato prevede doppia andata e ritorno, la vincente del girone affronterà in gara di andata e ritorno quella del girone tosco-emiliano e la vincente di tale sfida accederà alla final-six. Le tre squadre migliori classificate saranno promosse in serie A. “Per quanto riguarda il settore giovanile – evidenzia Beghini – ci tengo a precisare che è sono la nostra grande risorsa. Questi giovani puntiamo a farli arrivare in prima squadra. Per ora in ambito femminile. Ma in fu-


W AT C H & F O C U S

turo, chissà…”. Per quanto riguarda il settore tecnico-dirigenziale riconfermata la storica figura di Stefano Cazzador come Direttore Tecnico, mentre nel settore ma-

schile Carlo Nordera e Stefano Filippi alleneranno rispettivamente Un-

der 18 e Under 16. Confermatissimo inoltre mister Escanciano Sanchez che per il quinto anno consecutivo guiderà la prima squadra femminile e gestirà la formazione Under 16, coadiuvato da Marisa Adami, allenatrice dei portieri. Importantissima e non ultima l’opera di promozione della pallamano nelle scuole del comprensorio, oltreché l’impegno sociale come promotori di associazioni volontarie come FIDAS e Fondazione Save Moras. Nota di colore: la nuova divisa da gioco non prevede non più gli storici colori giallo e rosso bensì si è passati ad abbinamento più grintoso nero-bianco. Infine, sulle nuove divise griffate Hummel, campeggiano gli sponsor Payexe, Venplast, Still4, Acqua Maniva, SportDi+ magazine e Maxima.

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in FORMA ti

STRETCHING

di Benny Calasanzio Borsellino

Benessere

che emoziona D Eravamo abituati a considerare lo stretching una serie di esercizi che coinvolgono muscoli, tendini, ossa e articolazioni ed in gran parte consistono in movimenti di allungamento muscolare. Ora a Verona nasce un’accademia che, partendo dal nostro corpo, migliora anche i nostri muscoli... interiori. A raccontarci questa nuova attività è la fondatrice, Daniela Trentini, operatrice Shiatsu e già ospite su Sportdi+ Magazine con il Nordic Walking, di cui è maestro della scuola italiana.

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aniela sul tuo sito (www. stretchingemozionale.it) dici che grazie al tuo stretching si “ritrova l’armonia delle funzioni vitali”. Cos’è di preciso questa attività? “È una pratica attraverso la quale ciò che si attiva immediatamente sono le “emozioni” ed in questo meraviglioso stato dell’Essere, per brevissimi momenti, frazioni di secondo, è sfiorata l’Estasi”.

S

embra quasi esoterismo!

“In realtà sono movimenti, allungamenti, momenti di riflessione che attivano, stimolano e muovono le forze che alimentano la vita; va dentro, in profondità, e praticato con costanza e profonda consapevolezza ti riavvicina ai cicli della natura”.

C

hi può farlo? Si può abbinare al Nordic Walking?

“Certo. Lo stretching dei meridiani energetici è adatto a tutti e a tutte le età e permette di raggiungere, insieme ad una pratica corretta e consapevole anche del

Nordic Walking, un buon equilibrio psico-fisico e soprattutto emozionale”.

M

a esattamente cosa si fa durante una seduta?

“Attraverso questi esercizi di allungamento vengono stimolati ed attivati i meridiani o canali energetici, percorsi formati da un complesso disegno di punti, canali primari e rami secondari, in cui l’energia può fluire collegando insieme tutte le parti del corpo fino ad influenzare piani più sottili come la mente e lo spirito”.

E

così hai deciso di aprire una vera e propria accademia...

“Sì, è un progetto rivolto a chiunque fosse interessato ad apprendere questa pratica antica e a trasmetterla con il cuore, come personalmente l’ho imparata dal mio Maestro, sperimentata ed integrata delle mie ultime conoscenze. L’intento del percorso di formazione sarà quello di fare acquisire la tecnica corretta per trasmettere la passione della pratica giornaliera degli esercizi di stretching dei meridiani energetici.


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boxe

di Alberto Cristani

L’ASSOCIAZIONE PUGILISTICA SCALIGERA

presenta

Valerio Gega

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W AT C H & F O C U S

Iniziamo con questo numero di SportDi+ un viaggio nel mondo della boxe veronese e in particolare andiamo a conoscere i giovani e promettenti talenti dell’Associazione Pugilistica Scaligera. Iniziamo con Valerio Gega

L’

Associazione Pugilistica Scaligera è nata nel 2006 da un’intuizione di Francesco Manni e Matteo Bertani a cui hanno immediatamente aderito i tecnici Luca Mori (pluri campione italiano), Massimo Berti e Said Tadger.

“L

a nostra – spiega il presidente Antonio Lanza – è un’associazione vera, dove ogni partecipante ha un ruolo e collabora alla vita dell’associazione con il tempo e le energie che può dedicare dopo il proprio lavoro. Non solo tecnici quindi ma anche numerosi amici e sostenitori dell’associazione, che di fatto l’hanno aiutata a resistere e crescere negli anni bui in cui il centro Consolini, oggi a buon titolo casa dell’Associazione, era inagibile. Tra questi voglio ricordare Antonio Nicodemo, Vitaliano Visconti, Stefano Mondo, Nicola Bonomini, Simone Vesentini”.

“Q

uanto all’attività sportiva - prosegue Lanza - oltre ad essere la principale fucina di agonisti della provincia di Verona, l’associazione svolge un eccellente servizio di avvicinamento alla boxe anche per atleti che non vogliano svolgere attività agonistica, usufruendo però dell’indubbia completezza della preparazione fisica che la disciplina comporta, ed agli atleti che, seppure non più in età per il ring, continuino ad apprezzare il lato ludico di questo sport. E in un’ottica di promozione e diffusione di questa bellissima disciplina abbiamo deciso di collaborare con il magazine SportDi+, veicolo a nostro avviso ideale per andare a parlare con i giovani. Credo che insieme potremmo fare un bel percorso di crescita che potrebbe concludersi con uno o più eventi ai quali parteciperanno, questo è il nostro auspicio, nomi di fama mondiale”.

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Da sinistra: Valerio Gega, il presidente Associazione Pugilistica Scaligera Antonio Lanza e il tecnico, ex campione italiano Luca Mori

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opo questa breve e doverosa introduzione del presidente dell’Associazione Pugilistica Scaligera, lasciamo la parola a Valerio Gega, campioncino veronese, che a soli sedici anni mostra già di avere la giusta grinta e determinazione per puntare in alto.

Q

uando hai iniziato a tirare di boxe e come mai hai scelto questo sport? Ho iniziato a quasi 10 anni per curiosità. Prima giocavo a calcio ma, per problemi ai piedi, ho dovuto smettere. Giocavo difensore e non ero malaccio. Ma quando ho iniziato a tirare, beh ho capito che questo era ed è il mio sport.

C

osa ti piace di più della boxe?

Tutto è bello! Allenarsi, sudare, fare fatica, imparare… Ma la cosa che mi entusiasma di più è che quando tiro il pugno sento tutta l’adrenalina nella mano. È una sensazione difficile da spiega ma bellissima!

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boxe

Q

H

uante volte alla settimana?

ai un campione del presente o del passato a cui ti ispiri?

Mi alleno con Luca Mori tre volte alla settimana. Poi quando c’è la possibilità combatto. Ma già l’allenamento è un bell’impegno.

C’è n’è più d’uno. Innanzitutto Mike Tyson per la sua aggressività, poi Muhammad Ali per la sua tecnica e infine Roy Jones per la sua spettacolarità. Anche Floyd Mayweather mi piaceva molto.

C

he scuola frequenti? È difficile fare sport e studiare?

Frequento l’Istituto Professionale “Giorgi” di Verona. Studiare e fare sport è impegnativo perché bisogna essere bravi a gestire al meglio il tempo che si ha a disposizione. Io ci provo anche se a volte non ci riesco proprio benissimo (ride..).

T

i piacciono e segui altri sport?

Si, mi piace seguire altri sport come il calcio (Valerio tifa Milan n.d.r.), football americano, basket e in particolare quello NBA. E poi gli sport motoristici come Moto GP, Formula 1 e rally.

C

he obiettivi ti poni per il futuro? Dove ti piacerebbe arrivare?

Beh, per ora il mio obiettivo primario è finire la scuola. E poi, ovviamente, proseguire con la boxe! Dove vorrei arrivare? Non saprei, davvero. Solo allenandomi con costanza potrò capirlo strada facendo.

P

erché un ragazzo della tua età dovrebbe fare boxe? Invita i tuoi coetanei a venire in palestra a provare… Beh, io non mi sento di invitare o consigliare nessuno perché ogni persona ha il suo sogno ed è giusto che lo segua e se possibile lo raggiunga. Certo che se devo spezzare una lancia in favore dello sport che pratico mi sento di dire che la boxe è una disciplina bellissima, che di da molte soddisfazioni ma è molto impegnativa. Quando si è sul ring si provano sensazioni molto intense. Scaricare tensioni e aggressività durante il combattimento ti porta a uno stato psicofisico fantastico che poi si ripercuote positivamente sulla quotidianità. Beh, però, visto che ci siete …venite a provare: vi divertirete!

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STAGIONE IN ARCHIVIO

ciclismo di Alessio Faccincani

CONTRI AUTOZAI PATOS

“ » C

i sono i numeri. Ci sono soprattutto le emozioni. Si è appena chiuso un nuovo anno magico per i colori Contri Autozai Patos. La squadra ciclistica veronese infatti ha conseguito 35 successi per la seconda stagione consecutiva, laureandosi così miglior società d’Italia per la categoria Juniores. A questo dato numerico però se ne accompagnano molti altri e tutti di egual valore. Gli juniores Contri Autozai Patos sono saliti per 46 volte sul podio, chiudendo inoltre fra i primi cinque in 66 occasioni. Ciò che stupisce però è lo straordinario assortimento della squadra. Non c’è stato un unico solista. Il gruppo è stato compatto ed unito in tutte le circostanze. Il risultato finale? «Sette uomini Contri su nove hanno vinto almeno una corsa in questo 2015», esordisce il direttore sportivo Mauro Bissoli. « Questo è il dato che mi inorgoglisce di più. Il lavoro di una squadra si misura soprattutto nei progressi dei singoli. Tutto lo staff Contri ha lavorato per migliorare le prestazioni di

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ciascuno dei nostri atleti. Evidentemente ci siamo riusciti. Anche ragazzi meno baciati dal talento hanno assaporato il dolce gusto della vittoria. Voglio condividere questo merito anche con gli altri direttori sportivi Emiliano Donadello e Giuseppe Cusini. Il lavoro ha pagato». Il grande segreto comunque sono stati i reali protagonisti di questa stagione. I ciclisti Contri Autozai Patos meriterebbero lunghi minuti di applausi, soprattutto per la disponibilità e la predisposizione all’allenamento e al sacrificio. « Voglio fare tutti i nomi», comincia l’elenco Mauro Bissoli. «Un applauso a Nicolò Cordioli, Riccardo Cenghialta, Alberto Campagnolo, Davide Casarotto, Riccardo Gallo, Luca Mozzato, Dennis Lovato, Riccardo Verza e Alberto Zanoni. Insieme hanno formato un gruppo straordinario. Uno dei migliori della storia recente della Contri. Hanno vinto corse che la società non aveva mai conquistato come Sovilla. Hanno bissato i titoli di campioni italiani e regionali

Che SQUADRÒN

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di cronometro a squadre. Infine hanno conquistato per il secondo anno consecutivo il titolo regionale in linea. La società quindi non può che essere orgogliosa di loro. Il prossimo anno alcuni di questi correranno nella categoria Under 23. Gareggeranno in blocco nel Team Brilla. Questo sicuramente li aiuterà nell’inserimento nella nuova categoria. Auguro a tutti loro il meglio per il futuro». Riccardo Gallo, Luca Mozzato, Dennis Lovato e Alberto Zanoni invece rimarranno e disputeranno in maglia Contri il loro ultimo anno da juniores. La società sta già programmando il 2016. «E la nuova stagione si aprirà con una grande novità», conclude il direttore sportivo Mauro Bissoli. «Cambierà infatti dopo trent’anni la storica presidenza di Giovanni Tebaldo. Giovanni ricoprirà il ruolo di presidente onorario. Il numero uno di casa Contri invece sarà Roberto Valalta, dirigente illuminato che sicuramente ricoprirà il ruolo con impegno e capacità. Questo cambio non


ciclismo

Riccardo Verza Contri Autozai azzurro juniores ai mondiali di Richmond 2015

scuoterà sicuramente il mondo Contri Autozai Patos. La struttura è solida e ben ramificata. C’è una dirigenza prestigiosa, con figure imprescindibili come il dottor Lucio Cordioli. Ci sono però soprattutto sponsor che accompagnano l’attività con entusiasmo e partecipazione. Desidero, in tal senso, ringraziare Spumanti Contri, la famiglia Vighini con Opel Autozai, Ekoi, Patos, Bianchi e tutte le altre realtà che sostengono il percorso Contri Autozai nel ciclismo giovanile. Adesso la concentrazione deve già virare necessariamente sul 2016. Le sfide saranno sempre impegnative. Sarà ancora sport. Saranno semplicemente emozioni».

Il neo presidente Roberto Valalta con il corridore Contri Luca Mozzato

Nella foto sopra: Gli uomini Contri sempre in testa al Gruppo

Tutta la società Contri in festa per il tricolore 2015 di cronometro a squadre

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handbike

di Alberto Cristani

foto di Chiara Longo

Il cagnaccio rosa Andrea Conti

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A

Il Giro d’Italia di Handbike si è concluso lo scorso 19 ottobre a Milano. Tutto è stato semplicemente sensazionale, una vera e propria festa con 110 atleti iscritti. Tra i protagonisti assoluti anche il veronese Andrea Conti, vincitore della categoria H1.

ndrea Conti non è una persona come tante. La sua tenacia e la sua costanza lo rendono davvero speciale, come sportivo ma soprattutto come uomo. Andrea lo conosco da molto tempo. Lavoravamo insieme presso la banca dati di una nota testata giornalistica. Ed è stato proprio tra un’archiviazione e l’altra che ad Andrea venne in mente (era il 2003…) di creare un gruppo sportivo di handbike. Ricordo la reazione quando me lo disse: “Hand…che?!”. Già, handbike, parola che ancora oggi viene erroneamente associata ad atleti portatori di handicap. A tal proposito cerchiamo di chiarire la questione una volta per tutte: 1) si scrive handbike e non handybike, handbike, and bike… 2) la parola hand non è l’abbreviazione di handicap bensì è la parola inglese che tradotta in italiano significa mano. Quindi l’handbike è semplicemente una bici che si muove con la spinta delle mani. 3) andare con una handbike è una esperienza non solo per gli sportivi disabili ma per tutti coloro che vogliono provare – e hanno il coraggio ma soprattutto la forza - ad andare in bicicletta pedalando con le mani. Fatta questa doverosa precisazione torniamo ad Andrea e al suo progetto sportivo che mese dopo mese stava prendendo sempre più forma: divise, sito, sponsor (e ovviamente bici) stavano riempiendo le caselle del suo mosaico. Fu così che, non senza difficoltà, nel 2004 nacque la squadra di handbike chiamata GSC Giambenini P. Da allora Andrea, insieme ai suoi compagni,

di strada ne ha fatta parecchia. “Beh, non saprei quantificarla – ci spiega – ma qualche decina di migliaia di chilometri li ho precorsi sicuramente. Sulla mia bici ci sto proprio bene. Mi sento uno sportivo tale e quale agli altri. Con le mie caratteristiche, la mia adrenalina, le mie incazzature e soprattutto con i miei obiettivi da raggiungere. A proposito di bici, tra un po’ finalmente la cambio e passo a un modello supertecnologico, con materiali di ultima generazione. Mi faccio un regalo. Me lo merito no?”. Di motivi Andrea per farsi un regalo ne ha certamente più di uno ma l’ultimo in ordine di tempo, si Giro d’Italia 2015. “Eh si, sono arrivato primo nella mia categoria, la H1 (i ciclisti H1 sono più gravemente colpiti dalla loro disabilità nello sport e gareggiano praticamente sdraiati n.d.r.). È stato un successo meritato anche se, ad essere sincero, non programmato. A inizio stagione si puntata a vincere il Giro d’Italia come squadra. Ma poi, dopo le prime tappe, mi sono reso conto che le cose stavano andando bene, non solo per la squadra, ma anche a me. Dopo le prime tappe ero tra i primi e quindi ho iniziato a prenderci gusto…”. Prosegue Andrea: “Piergiorgio Giambenini, il mio presidente, mi ha incitato a proseguire e lottare per il titolo. Ci ho pensato un po’ perché le tappe non erano così semplici da affrontare a livello logistico ed economico. Sai, quando cominci ad andare a L’Aquila, Albenga e San Marino il sacrifico non indifferente. Ma, fatti due calcoli e recuperato qualche euro per pagare le trasferte, mi sono lanciato!”. “È stata dura – prosegue Andrea - e l’ho spuntata matematicamente solo dopo l’ultima tappa di Milano. A dire il vero avevo già messo una


IN UNA LACRIMA

N

on sarà un calcio ad un pallone che non potrò più dare,

non sarà una moto che non potrò più guidare,

buon ipoteca dopo la penultima tappa, ma finchè non c’era la matematica tutto poteva accadere. È stata un’emozione unica! La maglia rosa regala sensazioni inimmaginabili. È una maglia speciale. Solo a parlarne mi viene ancora la pelledoca!”. Una vittoria figlia di cocciutaggine, grinta, volontà e conoscenza dei propri limiti. “Non sono un velocista e tecnicamente forse non sono tra i migliori. Ma mi hanno soprannominato il cagnaccio, perché non mollo mai e se l’avversario mi scappa, alla lunga, lo riprendo! Sono un diesel; parto piano e gestisco al meglio le energie in vista del rush finale, momento in cui molti finiscono la benzina. Ecco, io le gare le vinco li. Mi capita spesso, soprattutto alla partenza, di essere superato da tanti e di accumulare parecchi metri di distac-

co dai primi. Poi però quando conta, e cioè all’arrivo, quello davanti sono io (ride)!”. Per l’atleta di Cerro Veronese (cugino di un altro celebre “roseo” che risponde al nome di Damiano Cunego..) è ora giunto il momento di ricaricare le batterie in vista della stagione 2016. “La stagione 2015 va in archivio - conclude Andrea – con parecchie soddisfazioni. Oltre al Giro ho infatti vinto la medaglia d’argento dei Campionati Europei a Verolanuova (BS, il titolo di Campione Veneto ad Abano Terme e il titolo di Campione Italiano a Pergine Valsugana. Nei prossimi mesi dovrei limitare le uscite, ma so che quando arriverà la nuova bici dovrò fare parecchi test e settarla in modo ottimale. Quindi si preannuncia un inverno tutt’altro che riposante! Ma va bene così. Io senza bici non ci so stare. Mia moglie Elena e mia figlia Veronica se ne sono fatte una ragione e mi sostengono sempre. Corro anche per loro che sono le mie prime tifose. Con l’anno nuovo voglio alzare l’asticella e vincere ancora. Ce la metterò tutta, come sempre!”. Attenzione, il cagnaccio sta solo riposando. A breve tornerà a mordere, statene certi!

non sarà una montagna che non potrò più scalare, non sarà tutto questo ad impedirmi di sognare e di amare, perché c’é ancora tanto che si muove dentro me, anche se a volte sembra che tutto svanisca in una lacrima... Quella lacrima però che si liberò quel giorno, rivedendo quel prato dove la mia voglia di correre più di un paio di scarpe ha stracciato, scese lentamente e inesorabilmente solcando il mio viso come l’aratro il campo, ma giunta al suolo, bagnando un pezzettino di terra arido, fece nascere una piantina. (Andrea Conti)

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BRENTONICOSKI

sci pubbliredazionale

Sciare nel

parco naturale del Monte Baldo… a prezzi incredibili! Sciare bene, sciare in sicurezza, sciare in allegria. Tutto questo è possibile a pochi chilometri da Verona, nel comprensorio di Polsa e San Valentino, area particolarmente adatti ai “baby” sciatori!

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B

rentonicoski promuove anche quest’anno un inizio di stagione all’insegna della neve e della convenienza. Le piste del comprensorio di Polsa e San Valentino risultano perfettamente innevate grazie al nuovo impianto di innevamento programmato di ultima generazione che permette di soddisfare le migliaia di sciatori che decidono di trascorrere le loro giornate sulle nostre piste. La società prosegue la sua politica di convenienza proponendo abbonamenti e skipass a prezzi imbattibili, offerte vantaggiose per le famiglie che potranno far sciare i loro figli, fino ad 8 anni, gratis! Grande successo della campagna di prevendita dello stagionale che il 18 novembre 2015 si è conclusa con ben più di 2600 abbonati al prezzo incredibile di 199€. Le svariate offerte sono visibile sul sito www.brentonicoski.com Formula risparmio anche per il noleggio dell’attrezzatura da sci: noleggi completi a partire da 79€ (centro snowboard Polsa).

Gli sciatori che quest’anno si avvicineranno al nostro splendido comprensorio avranno l’onore di poter sciare all’interno del Parco Naturale del Monte Baldo, nato ed inaugurato a giugno 2013, che rende finalmente giustizia allo straordinario esempio di coesistenza delle attività antropiche tradizionali con l’ambiente naturale. Tra gli altri vantaggi che rendono il comprensorio particolarmente consigliabile vi è la disponibilità di parcheggi gratuiti e la stessa posizione geografica della stazione: raggiungibile in breve tempo dai maggiori centri urbani situati tra Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, permette agli sciatori di tutto il Nord Italia di arrivare sulle piste in poche ore, risparmiando tempo e abbattendo non di poco il costo dei carburanti. Naturalmente, la convenienza non è l’unica variabile per una vacanza in montagna riuscita: fattore imprescindibile per gli amanti dello sci è anche il meteo. Brentonicoski è riuscito ad eliminare totalmente il proble-


NOVITÀ 2015/16

Polsa-San Valentino

ma della mancanza di neve dotando le sue stazioni di impianto di innevamento programmato di ultima generazione attraverso l’acquisto di ben 60 cannoni Technoalpin di ultimissima generazione. Precauzioni necessarie che hanno permesso di scongiurare il rischio presentato da inverni particolarmente scarsi di precipitazioni nevose come questo, preservando la sciabilità delle piste, ad oggi sempre innevate. Per la felicità di tutti gli operatori turistici, hotel e rifugi, che sono riusciti a soddisfare le esigenze di clienti provenienti da tutt’Europa.

OPERAZIONE PISTE SICURE La sicurezza dello sciatore è la priorità di Brentonicoski che mette in campo una serie di accorgimenti indirizzati alla sicurezza degli sciatori, delle loro famiglie e dei loro figli. Si tratta di un nuovo avventuroso progetto che innalza il livello di sicurezza oltre le normali prescrizioni. Interventi strutturali direttamente sull’area sciabile: n installati oltre 500 metri di nuove reti di protezione fisse (tipo A) ; n posizionati oltre 2 chilometri di reti mobili a protezione (tipo B) a protezione dell’uscita di pista nei confronti di tutti gli ostacoli; n si stanno testando alcuni dispositivi forniti dai maggiori costruttori di impianti di risalita sulle seggiovie che consentiranno ai bambini di essere saldamente ancorati alle seggiole; n si stanno testando alcuni dispositivi per rendere le paline bordo pista più visibili in caso di scarsa visibilità, dotati di luce led lampeggiante per delimitare le piste. Lo sciatore verrà maggiormente informato sulle reali condizioni che troverà in pista grazie a nuove tecnologie e accorgimenti. Verranno infatti installati: - portali d’accesso agli impianti di risalita riportanti la cartellonistica prescritta; - giornali luminosi a led sempre aggiornati sullo stato delle piste, e sulle condizioni della neve sui portali d’accesso agli impianti di risalita. - videocamere di sicurezza sugli impianti di risalita e sulle piste principali. Infine si stanno verificando, con aziende del settore, la messa in rete di tutta l’area sciabile.

n Happy Snow San Valentino: asilo sulla neve: parco giochi sulla neve con giochi gonfiabili e personale qualificato n Polsa Primi Passi: pista attrezzata per la didattica dello sci dei bambini, con componenti morbidi e colorati per imparare divertendosi. n Corsi per bambini: www.brentonicoskiteam.it/Web/VisualizzaNews/4 www.scuolascimontebaldo.it/it-it/p/48/scuola n Malganeve: facili escursioni con le ciaspole al chiaro di luna, per conoscere la natura, paesaggio e proditto del parco naturale del Monte Baldo: http://www.visitrovereto.it/ vivi/eventi/malganeve/ n Piste di pattinaggio: www.brentonicoski. com/it/ski_area/pattinaggio.asp n Area Bob e slittini. Sia a Polsa che a San Valentino, nei pressi dei campi scuola e servite da tapis roulant, sono riservate agli amanti di bob e slittini delle aree dove poter dare libero sfogo alla propria voglia di neve. Presso i noleggi sarà possibile attrezzarsi con bob, slittini e gommoni. - Skipass da 20 punti 8,00€, - Skipass da 50 punti 18,00€ - Skipass da 100 punti 32,00€ Tutti utilizzabili da più persone contemporaneamente! n Noleggio FAT BIKE elettriche (bici che ti consentono la salita e/o discesa sulla neve) con organizzazione tours accompagnati e no. Presso n Noleggio di Polsa: http://www.centrosnowboardpolsa.it/it-it/p/1 n Piste sci di fondo: presso località San Gacomo (anello 5 km) e presso Campeggio di Polsa (loc.Montagnola). Inoltre anche quest’anno Brentonico sarà la sede Wintercup 2015/16 (vedi articolo pagina 74).

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evento di Alberto Cipriani

TUTTO PRONTO PER LA

WINTERCUP 2016

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opo il grande successo dell’edizione 2015 che per la prima volta si è svolta sulle nevi di Polsa di Brentonco, Sci Club e Sponsors hanno confermato con entusiasmo il sostegno alla manifestazione che si stà affermando come la più seguita in Italia nell’ambito Master con un aumento del numero di iscritti rispetto alla media delle gare della scorsa stagione agonistica. Riservata agli atleti Mater delle categorie A-B-C-D prevede un circuito di 12 prove tecniche (8 GS - 2 SL - 2 SG ) suddivise in 6 giorni di gara. Skipass gratuito per il primo giorno, sci , scarponi e caschi per i primi classificati, bellissimi premi offerti dagli sponsor agli iscritti, attenzione alla logistica ed ai servizi per gli atleti sono gli elementi che hanno decretato il pieno successo della scorsa edizione e che s o n o

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www.wintercup.eu www.facebook.com/ wintercup2015?ref=profile (o wintercup)

confermati anche per il 2016 con ulteriori novità quali il rilevamento dell’intertempo nel cronometraggio, unica manifestazione non professionistica con questo servizio, premi in natura per i primi sci club classificati. A chiusura della manifestazione il Golden Day con la possibilità per gli atleti di testare gli sci messi a disposizione dagli sponsor direttamente sul tracciato di gara, a seguire le premiazione ancora una volta ospiti delle Cantine Mori Colli Zugna di Mori Tutto pronto dunque per la WINTERCUP 2016, sulle pagine di SportD+ gli aggiornamenti ed i risultati delle gare

Calendario data

prove

organizzatore

15 gennaio

GS – GS

Sci Club Grezzana

16 gennaio

GS – SL

Sci Club Grezzana

19 febbraio

GS – GS

Ski Club Verona

20 febbraio GS – SL

Ski Club Verona

26 febbraio SG – SG

Sci Club Sporting Verona

27 febbraio

GS – GS

Sci Club Sporting Verona

06 marzo

GS – GS

Golden Gala – Centro Agonistico Patavium


Tel. 045 8921048

www.kmzerovr.it Via San Michele, 9 Montorio (VR)

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PRESCIISTICA

in FORMA ti di Lorenzo Osti Preparatore Atletico Professionista e Trainer Area E

Pronti, attenti… SCI Come prepararsi al meglio all’attività sportiva invernale

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Lo sci e lo snowboard sono tra gli sport più amati e attesi durante tutto l’arco dell’anno, ma come è risaputo possono essere causa di diverse tipologie di infortuni, talvolta molto seri e che in alcuni casi possono rivelarsi anche irreversibili.


sci

A

lcune tra le principali cause di infortunio negli sport invernali sono la preparazione fisica inadeguata ad affrontare gli stress che il corpo subisce e la poca resistenza cardiovascolare, che si traduce in veloce esaurimento delle energie. Trovarsi ad affrontare ripetuti stress fisici, quando il nostro organismo non è pronto ottimalmente a sostenerli, può avere effetti che facilmente si intuiscono. Ecco dunque l’importanza della Presciistica o più precisamente “ginnastica presciistica”, che rappresenta la soluzione ideale per permettere a tutti di godersi al meglio la stagione fredda, praticando in sicurezza il proprio sport preferito.

Questi però non sono gli unici vantaggi, infatti viene migliorata anche la resistenza cardiovascolare, che ricopre come sappiamo un ruolo assai importante. Un adeguato allenamento aerobico permetterà di sviluppare la giusta resistenza agli sforzi, evitando che la stanchezza accumulata aumenti il rischio di cadute. In definitiva, come è ormai consolidato, tutte le attività sportive necessitano di una preparazione fisica per essere praticate in sicurezza. Gli sport invernali non fanno eccezione a questo, anzi avendo una caratteristica di stagionalità tale, è più comune trovarsi ad affrontare i mesi invernali senza un fisico preparato in modo opportuno.

M

Q

a di cosa si tratta nello specifico?

Essa rappresenta una sequenza graduale di allenamenti formati da diversi esercizi che hanno l’obiettivo di tonificare in breve tempo la muscolatura e rendere più fluida l’azione delle articolazioni come quella del ginocchio, dell’anca e della caviglia.

uando è consigliato svolgere questo tipo di preparazione?

Partendo dal presupposto che il nostro organismo ha bisogno di determinati stimoli e tempi di recupero per adattarsi al meglio, è consigliato iniziare almeno un paio di mesi prima. Non attendiamo di vedere la neve sulle

montagne per cominciare a far ginnastica presciistica; se siamo fuori allenamento è necessario iniziare per tempo. Per i più sedentari può essere idoneo iniziare anche tre mesi prima, in modo da abituare gradualmente il proprio fisico, senza stimoli eccessivi.

D

ove è possibile svolgere questa attività?

Con l’abbassamento repentino delle temperature nel periodo autunnale è vivamente consigliato iniziare questa preparazione al coperto, ad esempio in palestra, in modo da mantenere con più facilità una costanza settimanale di 2 -3 sedute. È essenziale e prioritario essere seguiti e guidati da istruttori specializzati, che offrono un percorso di allenamento individuale e graduale basato sulle proprie caratteristiche muscolari e cardiovascolari.

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BUSSOLENGO SOFTBALL

intervista di Alessia Bottone

Parola d’ordine: continuare a vincere!

» 78

Angelo Scardino, Presidente del Softball Bussolengo ci porta dietro le quinte della squadra che ha conquistato la Coppa dei campioni di Praga edizione 2015.

P

residente, parliamo un po’ della squadra: quanta strada avete fatto per arrivare alla finale di Coppa Campioni di Praga?

T

anta, tantissima. La squadra è nata nel 1977, ed è stata fondata da me e da un altro socio, due neofiti che con molta umiltà hanno deciso di mettersi in gioco imparando dagli altri. Nel 1993 abbiamo vinto il nostro primo scudetto, così come nel 1994 e nel 1995. Sempre nel biennio 94-95 abbiamo partecipato alle coppe europee arrivando secondi. Nel 2002 siamo arrivati alla finale scudetto. Infine quest’anno, la più grande soddisfazione: battere la Loggia di Torino e vincere la Coppa dei Campioni!

O

biettivi futuri?

Continuare a vincere. Noi scendiamo in campo per questo e non per far divertire gli altri. Ci tengo a fare sì che le ragazze sviluppino una mentalità vincente perché ciò che si impara nello sport ha delle conseguenze molto positive nella vita di tutti i giorni. La nostra squadra vuole essere una sorta di scuola di vita dove si impara che nessuno ti regala niente e che bisogna guadagnarsi ciò che si ha senza mai darlo per scontato. Cerchiamo di trasmettere grinta, determinazione e voglia di superare l’avversario restando nei canoni del rispetto e della correttezza, un insegnamento che accompagnerà il giocatore per sempre.


S

i è mai ispirato a qualcuno in particolare?

No, sinceramente no. Ho un carattere deciso e mi sono sempre basato su me stesso e sulla mia opera. Voglio vincere, ecco tutto. Tutti i giorni esorto le ragazze ad andare avanti così e a dare sempre il meglio. Ci tengo a dire che in campo noi non vogliamo mettere in atto uno show. Punto. E vi posso assicurare che quando una ragazza vince sta bene e sorride sempre. E non c’è cosa più bella di vedere una ragazza sorridere.

Q

ual è stato il peggior momento per la squadra?

Otto anni fa. Non lo scorderò mai. Avevo esaurito le batterie e non avevo né le energie mentali e né le forze per seguire il gruppo e così, ho dovuto cedere la gestione delle ragazze a un gruppo di genitori per poter staccare momentaneamente. Ovviamente sono tornato l’anno dopo e ho ricominciato da capo. Ho formato un nuovo gruppo e alla fine abbiamo vinto. Questa per me resterà la mia delusione più grande perché l’esperienza mi ha insegnato che genitori e sport devono viaggiare su binari diversi. Certo, il tifo ci piace, gli spalti pieni e gli incoraggiamenti fanno bene ai giocatori, ma l’allenamento deve assolutamente essere gestito da esterni. È stato difficile, ma a volte, cadere serve per rialzarsi e fare meglio di prima con più esperienza e grinta.

A volte cadere serve per rialzarsi e fare meglio di prima. Con più esperienza e grinta

W AT C H & F O C U S

in vacanza. Ovviamente le nostre ragazze rinunciano ad andare al mare per la loro passione, ma lo fanno con gioia e si vede.

A

quanti anni si può cominciare a giocare?

Normalmente ci si avvicina a questa disciplina a tre anni, parlo dei Paesi dove il softball è molto diffuso, come ad esempio negli Stati Uniti o nei Paesi dell’Est. Ovviamente non c’è un’età

Q

uali sono le motivazioni che spingono una ragazza a iscriversi a softball?

Diciamo che spesso le ragazze arrivano qui perché hanno sentito parlare di softball per caso o hanno un fratello che gioca a baseball. Potrebbe essere un’amica o un professore ad aver messo la pulce nell’orecchio delle future giocatrici. Certo è che vengono qui perché cariche e desiderose di darsi da fare e divertirsi.

R

inunce e allenamenti, cose da sapere prima di iscriversi...

Gli allenamenti cominciano a gennaio, si tengono tre volte a settimana più un doppio incontro che si svolge di sabato. Il nostro è uno sport estivo che richiede forse uno sforzo maggiore rispetto alle altre discipline perché è fatto di rinunce. I tornei si svolgono quando il resto dei giocatori è

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indicata, si tratta di una scelta soggettiva. Ad esempio, nella nostra squadra l’età media è di 21 anni, ma la più giovane ne ha 15 e la più adulta, la capitana, ne ha 44.

P

allavolo e calcio sono gli sport più praticati dai giovani italiani. Per quale motivo le altre discipline non ottengono la stessa considerazione? Si tratta di una consuetudine e non di un pregiudizio. Da sempre i mass media preferiscono parlare di un calciatore piuttosto che di un rugbista o di una giocatrice di softball e questo perché il bacino di utenza del calcio è molto più ampio rispetto a quello di altri sport. È un vero peccato perché tutti dimenticano che lo sport è educativo e i mass media in primis dovrebbero incentivare questa cultura. Poi, diciamoci la verità, fino a quando si considereranno i centri sportivi come aree di parcheggio sarà difficile che in paesi come l’ Italia lo sport possa essere considerato tale. Noi, nel nostro piccolo, ci diamo da fare per farci conoscere. Da sempre il nostro impegno richiama l’attenzione dei media che ci si seguono. Questo permette di allargare il bacino degli iscritti e dei tifosi e di incuriosire la gente.

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P ”

LA POSTURA

in FORMA ti

di Francesco Pigozzo

orsi” bene

per stare

»

Il termine postura deriva dal latino positura che vuol dire “posizione derivato da ponere, cioè porre, sistemare”. Ecco alcuni suggerimenti per evitare fastidiose problematiche psicomotorie

P

er postura si intendono l’integrazione e la sinergia con cui le varie parti del corpo concorrono all’attivazione di qualsiasi movimento o gesto. Errori nella postura posso derivare da: 1) la bocca: una chiusura non corretta inserisce un programma da “mordere in una direzione” quindi attiva il programma “vado in quella direzione”. Il corpo si predispone al passo avvitandosi in un movimento elicoidale che mantiene a tempo indeterminato. 2) gli occhi: errori nella convergenza oculare causano lo stesso problema, bocca ed occhi lavorano insieme. 3) esiti di traumi, soprattutto vertebrali come i colpi di frusta o le ricadute sul coccige, ma anche distorsioni alla caviglia e in genere gli arti inferiori. 4) cicatrici 5) disfunzioni di organi interni. La radioestesia è la lettura delle percezioni del nostro subconscio per mezzo di strumenti che amplificano i movimenti volontari. Queste sensazioni hanno una influenza precisa sulla postura, quando stiamo bene con una persona o in un ambiente ci raddrizziamo, quando stiamo male ci curviamo.

POSTURE E MAL DI SCHIENA. Lo stile di vita moderno porta una sorta di scompensi posturali che sono endemici e colpiscono almeno una volta nella vita la quasi totalità della popolazione. Per lombalgia si intende un quadro algico che parte da D12 e che arriva alla piega delle natiche. Si parla di lombosciatalgia se il dolore interessa anche l’arto inferiore. Dorsalgia è un quadro algico che interessa le vertebre dorsali D1-D12 Considerata l’alta percentuale di soggetti interessati dal mal di schiena i costi sociali che il problema determina sono enormi.

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meglio

L’eziopatogenesi è molto vasta ed altrettanto numerose sono le metodiche di trattamento. Il diaframma ha un ruolo chiave nel mal di schiena. La sua retrazione può, a causa di stress, traumi psicofisici, asma ecc. costringendo il soggetto ad una espirazione sempre frenata e ad un atto di inspirazione forzata e prolungata. La retrazione di questo muscolo può innescare molte patologie. Una volta contratto esercita una forza costante tra origine e inserzione distale provocando una compressione delle vertebre lombari che può sfociare in lombosciatalgie, discopatie e protusioni discali. Non usando a dovere il diaframma si innesca a riposto un iperutilizzo della muscolatura accessoria composto da sternocleidomastoideo, piccolo pettorale, succlavio, trapezio, elevatore della scapola, gran dorsale, gran dentato, causando possibili cervicalgie.

PSICHE E POSTURA Sono collegati, il filo che unisce questi due elementi è il diaframma. Possiamo dire di avere quattro fasi nelle algie vertebrali: 1) riduzione del movimento 2) dolore e riduzione della mobilità 3) deformazione anatomica 4) blocco funzionale totale con scomparsa dell’anatomia.

TERAPIA DEGLI SQUILIBRI POSTURALI. Ha come obiettivo finale il ripristino globale dell’equilibrio statico e dinamico del corpo compromesso per l’intervento di spontanei meccanismi di difesa con aggressioni esterne. Il trattamento è qualitativo basato su posture di stiramento progressivo dei muscoli antigravitari unitamente gestite dal terapeuta con la partecipazione attiva del paziente.


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di Enrica Girelli podistica di xxx

Correre a Verona

»

Dicembre 2015

» Gennaio 2016

DICEMBRE 2015 Domenica 6 n 17^ Caminada nel Contado dei Canossa DOVE: Grezzano di Mozzecane PERCORSI: 7 km E 13 km pianeggianti

Martedì 8 n 37^ Marcia del Giocattolo DOVE: Verona - piazza Bra PERCORSI: 5 km pianeggianti e 10 km ondulati

Domenica 13 n 37^ Caminada fra i Campi del Cason DOVE: Chievo PERCORSI: 6 km - 9 km - 16 km pianeggianti

Domenica 20 n 17^ Corsa di San Michele DOVE: Monzambano (MN) PERCORSI: 7 km - 12,5km - 17km ondulati n V erona Christmas Run - La corsa dei Babbi Natale DOVE: Verona - piazza Bra PERCORSI: 5 km e 10 km pianeggianti

Sabato 26 n 15^ Marcia di Custoza (detta anche “the day after”) DOVE: Custoza PERCORSI: 6 km e 12 km ondulati

Domenica 27 n 7^ Tra le Mura di Lazise DOVE: Lazise PERCORSI: 7 km e 14 km ondulati

GENNAIO 2016 Domenica 3 n Caminada de le tre frazion DOVE: Prova di San Bonifacio (VR) PERCORSI: 7 – 12 – 21 km

Sabato 16 n Per il sorriso dei bimbi DOVE: Monteforte d’Alpone PEROCRSI: 5 – 10 km

Domenica 17 n Montefortiana

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DOVE: Monteforte d’Alpone PERCORSI: non competitiva: 9 - 14 - 21 – 28 km Maratonina competitiva: 21,097 km Ecorun: 26 km D+900 Ecomaratona: 42,195 km D+1500


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intervista di Alessia Bottone

BOGDANICH: 28 ANNI DI CORSA

Sempre di corsa sempre al

MAX M

assimiliano Bogdanich, maratoneta veronese meglio conosciuto come Max, aggiunge un nuovo successo alla sua carriera, classificandosi campione italiano master di Maratona. Ventotto anni di corsa agonistica raccontanti in un’intervista esclusiva per i lettori di SportDi+.

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Pagina a fianco: Max Bogdanich “in action” Sotto: Max festeggia insieme agli amici Matteo e Luciano (che indossano la maglia dell’Associazione Corriamo da Dio) la conquista del titolo 2015

M

ax, innanzitutto complimenti per il tuo successo e per la tua determinazione. Arrivare fino qui non deve essere stato facile. Perché e quando hai scelto di iniziare a correre? Il perché non saprei dirlo ma credo di aver imparato a correre ancor prima di imparare a camminare. La mia passione è nata quando ero poco più che un ragazzo anche se ho cominciato a praticare la corsa a livello agonistico all’età di ventun anni.

C

’è qualcosa che avresti voluto fare ma non hai mai osato fare o non hai mai potuto fare?

Avrei dovuto credere di più nelle mie capacità. Se avessi preso un anno di aspettativa per dedicarmi completamente allo sport forse le cose sarebbero andate in modo diverso, o forse no. Chi può dirlo?

V

olere è potere è il tuo motto. Ne hai mai dubitato?

No mai. È il mio mantra anche quando le cose si fanno difficili, anzi, è soprattutto in queste occasioni che ricordo a me stesso che la costanza e la perseveranza daranno presto o tardi i loro frutti.

Q

ual è la tua colazione dei campioni?

Premesso che, come dicono anche i nutrizionisti, la colazione è il pasto principale della giornata si comincia con un “must” il miele, il mio alleato prezioso. E poi fette biscottate in abbondanza accompagnate da marmellata. Infine una bella tazza di tè, giusto per stare leggeri.

C

ome ti alleni?

I miei allenamenti sono specifici e cambiano a seconda della prestazione che devo a preparare. Alterno ripetute per migliorare la velocità, talvolta in salita per aumentare la potenza muscolare, e corse di fondo per mantenere la resistenza. Ma, la cosa fondamentale, è un ottimo riscaldamento e stretching in abbondanza a fine allenamento.

L

a tua vittoria più importante?

Ho vinto tante volte, ma negli anni ho capito che la vittoria più preziosa è la mia famiglia. Sono sposato da ventisei anni, sono padre di tre figli e da sempre lavoro a pieno ritmo al mio lavoro. Sapere di essere riuscito a vincere tante volte conciliando famiglia, lavoro e sport è davvero una grande soddisfazione per me. Ovviamente ho potuto dedicare poco tempo alla corsa per tutte queste ragioni ottenendo comunque prestazioni notevoli. Questo mi ha fatto davvero capire che il sostegno di chi ci vuole davvero bene è la spinta più importante.

L

a tua delusione più grande?

In realtà le mie delusioni più grandi sono due. La prima è di non essere sceso sotto il muro delle 2h 20’ in maratona, visto che il mio personale è di 2h 21’ 29”. La seconda è di aver perso a un chilometro dall’arrivo la vittoria assoluta della maratona del Custoza di qualche anno fa.

O

biettivi sportivi futuri?

Poter continuare a correre per molto tempo e, perché no, partecipare ai vari campionati Master che sono in programma.

C

onsigli per giovani amatori della corsa?

Non abbiate sempre fretta di bruciare le tappe. La corsa, come tutte le cose, ha le sue regole. Prima di tutto bisogna rispettare e amare il proprio corpo per far sì che non si logori. E poi, devo proprio dirlo, mi fa un certo che vedere che molti corridori utilizzano Mp3, I-pod e chi più ne ha più ne metta per distrarsi dalla fatica. La corsa dovrebbe essere invece un momento per riflettere ma soprattutto per ascoltare i messaggi che il nostro corpo ci dà.

D

ulcis in fundo: reazioni a freddo dopo la tua vittoria. Te lo aspettavi? Quale risultato speravi di portare a casa? Sinceramente, la vittoria non me l’aspettavo proprio, anche se ci ho sperato e creduto fino in fondo. La preparazione dei mesi precedenti era finalizzata alla conquista del titolo e alla fine devo dire che è andata bene così!

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15.11.2015 - veronamarathon.it

20 DIcEMBRE 2015: PALUAnI cHRISTMAS RUn Per promuovere lo sport tutto l’anno, Veronamarathon - in collaborazione con il Comune di Verona - festeggia il Natale con una corsa benefica, una manifestazione non competitiva di 5 o 10 km a passo libero adatta a tutta la famiglia.

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Partecipando darai un reale sostegno a chi ha bisogno in quanto parte del ricavato sarà devoluto in solidarietà. Corri per una buona causa! Trasforma la tua partecipazione in un concreto aiuto per gli altri. Il pacco gara sarà disponibile per 5.000 iscritti. Ti aspettiamo domenica 20 dicembre a Verona.

PALUANI CHRISTMAS RUN - INFO GENERALI Data: domenica 20 dicembre 2015 Ritrovo: ore 9:00 Piazza Bra – Verona Partenza: ore 10:00 Piazza Bra – Verona Arrivo: Piazza Bra – Verona Percorsi: km 5 o km 10. Manifestazione non competitiva a passo libero per le vie di Verona.

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QUOTA DI ISCRIZIONE - € 5,00 (solo pettorale e prodotti gastronomici)* (per gli adulti che possiedono già il vestito da Babbo Natale) - € 10,00 (pettorale, vestito da Babbo Natale e pacco con prodotti gastronomici)

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Per i bambini fino ai 10 anni accompagnati da un genitore l’iscrizione è gratuita e comprende un cappellino da Babbo Natale. - I pettorali e i vestiti sono disponibili fino a ESAURIMENTO SCORTE. MODALITÀ DI ISCRIZIONE - Le iscrizioni si ricevono dal 16 novembre al 13 dicembre da Decathlon in via Monte Cristallo a S.Giovanni Lupatoto (Vr) - Sabato 19 (dalle ore 10:00 alle ore 18:00) e Domenica 20 (dalle ore 7:30 alle ore 9:00) ultime iscrizioni in Piazza Bra e ritiro costumi Babbo Natale e pettorale di partecipazione. *Il pacco con i prodotti gastronomici delle aziende sostenitrici - disponibile solo per i primi 3000 iscritti - potrà essere ritirato post gara presso lo stand apposito in piazza Bra, semplicemente presentando il pettorale di gara. Info cell. 333.8840402 info@veronamarathon.it

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rugby di Bruno Mostaffi

VITTORIA PER IL CUS VERONA

La stracittadina della palla ovale veronese Partita dura, intensa, sportivamente parlando “cattiva”, come deve essere un vero derby. Alla fine la vittoria è andata ai padroni di casa ma gli applausi – come da tradizione rugbistica - hanno accumunato vincitori e vinti

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W AT C H & F O C U S

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o scorso 25 ottobre il campionato di serie A di rugby ha messo in scena il derby veronese. Franklin & Marshall Cus Verona Rugby e Santamargherita Valpolicella si sono infatti affrontate nella sfida valevole per la seconda giornata del Pool 2. La partita – intensa e ben giocata da entrambe le squadre - ha premiato i verdeblu che, sul campo di Parona, si sono imposti con il risultato di 20-8. La partita, vera e giocata con la prevedibile cattiveria, ha divertito il numerosissimo pubblico accorso. I punti sono arrivati con equilibrio fra primo e secondo tempo, con il piazzato di Share e la meta di Ryan Neethling,

trasformata sempre da Share, che fermano il risultato sul 10-0 al 40. Nel secondo tempo un altro piazzato e la meta di Leso nel secondo hanno di fatto chiuso il match. In mezzo ci sono le meta non trasformata e la punizione del Santamargherita, che servono solo a rendere meno amara la sconfitta alla squadra di pàtron Ruzzenente. La vittoria è andata alla squadra complessivamente più lucida e più cinica nell’arco del match. I verdeblù hanno così festeggiato l’ennesimo successo casalingo nei derby, portando a casa anche l’ambitissimo trofeo Carli Cup, trofeo dedicato alla memoria di Carlo “Carli” Ranzato indimenticato maestro di sport, di scuola e di vita, scomparso nel 2007.

IL TABELLINO DEL DERBY SCALIGERO DI RUGBY 25 OTTOBRE 2015 – CAMPIONATO SERIE A RUGBY – POOL 2 Campi di Via della Diga (Vr), 25 ottobre 2015

Franklin & Marshall Cus Verona Rugby-Santamargherita Valpolicella: 20-8 (pt. 4-0) Marcatori: p.t. 22’ cp. Share (3-0); 32’ m. Neethling R. tr. Share (10-0); s.t. 13’ cp. Share (13-0); 15’ meta Failla (13-5); cp Thomsen (13-8); 39’ m. Leso tr. Share (20-8) Cus Verona: Mariani; Innocenti, Corso, Neethling M., Laryea (38’ st Bellini); Share, Leso; Badocchi, Bergamin (19’ st Mazzi), Paghera (1’st Pauletti); Olivieri (33’ D’Antuono), Braghi (cap); Girelli (19’ st Munteanu), Neethling R (11’ st Russo), D’Agostino (38’ st Balistreri). All. Zanichelli

Valpolicella: Failla; Saccomani, Disetti, Magrulli (2’ st De Leo), Pacchera (38’ pt Baldi); Thomsen, Musso (18’ pt Righetti); Cimetti (5’ st Plano Canova), Mozzato, Previato (cap); Filippini, Nicolis (33’ Filippini); Momi, Savoia (5’ st Ferraro), Carraro (5’ st Ferrari). All. Bresciani Arbitro: Palladino Man of the match: Girelli (F&M Cus Verona)

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I NUMERI DEL RUGBY 1823 È l’anno in cui la leggenda attribuisce a William Webb Ellis - studente della città di Rugby nella contea del Warwickshire, in Inghilterra - l’invenzione dell’omonimo gioco

A mano libera

1863 In quest’anno avvenne la prima scissione del rugby. Da una parte alcuni club inglesi che fondarono la Football Association (successivamente Association Football o soccer), dall’altra I club che mantennero le Regole di Rugby che fondarono, a loro volta, nel 1871, la Rugby Football Union 1895 Durante quest’anno avvenne un’altra scissione che diede vita alla Northern Rugby Football Union, divenuta in seguito la Rugby Football League 7, 9, 10, 13, 15 Varianti del rugby (numero di giocatori) 6 Come le Nazioni partecipanti all’omonimo Trofeo fondato nel 1883. Partecipano da sempre Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia. Nel 1910 ne entrò a far parte la Francia mentre l’Italia fu ammessa solamente nel 2000 1928 Anno di fondazione Federazione Italiana Rugby 1984 Quest’anno l’International Rugby Board varò la Coppa del Mondo 1995 l’Italia vinse quest’anno per la prima volta un test match contro una squadra del Cinque Nazioni e precisamente contro l’Irlanda 1997 Anno storico per la nazionale italiana che per la prima volta sconfisse la Francia (40-32) a Grenoble in occasione della finale di Coppa FIRA 1995-1997, laureandosi campione d’Europa

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il rugby disegnato da Monica Candeloro


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SICUREZZA

in FORMA ti pubbliredazionale

El.Med.Garda qualità al servizio della sicurezza

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L’Azienda di Costermano da oltre vent’anni lavora nell’ambito della commercializzazione, assistenza e manutenzione di apparecchiature elettromedicali e sanitarie.

N

ata nel 1994 El.Med. Garda è diventata, attraverso continui e costanti step di crescita e innovamento, leader di settore delle apparecchiature elettromedicali e sanitarie. Negli ultimi anni l’azienda ha concentrato i suoi obiettivi aprendo una linea dedicata alla riabilitazione di disabili e anziani, con un occhio di riguardo alla cardio-protezione. Per la riabilitazione di disabili e anziani, l’azienda dal 2012 ha aperto una nuova linea di prodotti, chiamata MediCare, dedicata a case di riposo e privati. Si è puntato su prodotti come sollevatori per persone sia fissi, da soffitto o parete, oppure mobili, offrendo anche accessori indispensabili come le imbragature per il trasporto e la deambulazione, e per eventuali operazioni igieniche in situazioni dove sono presenti anziani e disabili con difficoltà motorie. Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.medicarevr.it La cardio-protezione è un altro obiettivo di El.Med.Garda, infatti oltre essere assistenza nazionale di Zoll Italia, commercializza defibrillatori semiautomatici, corsi di formazione BLSD, per arrivare a soddisfare quei progetti di cardio protezione come possono essere: città cardioprotetta, azienda cardio-protetta e sport cardioprotetto. Per ulteriori informazioni visitare il sito: www. venetodae.it


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ASD VERONA PAINTBALL

paintball di Alessandro Boggian

Il Paintball per i nuovi gladiatori

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Secondo una leggenda, venne ideato nel 1976 dai boscalioli Hayes Noel, Bob Gurnsey e Charles Gaines quando, usando una pistola a vernice per segnare gli alberi malati da abbattere, iniziarono a colpirsi scherzosamente con la vernice e a nascondersi tra gli alberi.

I

n questo sport lo scopo è eliminare l’avversario colpendolo con delle palline di gelatina riempite di composto macchiante (biodegradabile ed atossico) vivacemente colorato, sparate mediante appositi strumenti ad aria compressa. Una volta contrassegnato da un “paintball”, un giocatore è eliminato e per rientrare deve attendere un tempo prestabilito o l’inizio della partita successiva. Come spiega Matteo Valesella, Presidente del Verona Paintball, il paintball non è un gioco di simulazione bellica. Diventato rapidamente popolare, soprattutto negli USA, viene giocato nel mondo anche a livello agonistico, in competizioni, campionati e tornei. Esistono tre varianti. Lo speedball rappresenta lo standard sportivo/competitivo e viene praticato in arene con dimensioni, caratteristiche e regole dettate dalle varie federazioni nazionali, europee ed internazionali. Il campo viene allestito con dei ripari gonfiabili, posti simmetricamente da metà campo fino alle basi di partenza delle squadre. S co p o

generico del gioco è conquistare la base nemica o marcare completamente la squadra avversaria. Il tutto con precise regole e sotto la supervisione di arbitri. I campi inoltre rispondono a precisi requisiti: oltre a dover essere completamente pianeggianti, possono essere in erba naturale o erba sintetica, ma non di ghiaia, sabbia, ecc.; devono essere recintati con apposita rete da paintball e rispettare gli standard ASTM. Nel rental viene rappresentato uno scenario con gomme, ostacoli, trincee ecc.. dove i partecipanti tentano di raggiungere gli obiettivi decisi di volta in volta (cattura di ostaggi, raggiungimento della base avversaria, cattura della bandierina). Il woodsball, invece, viene praticato in ambiente boschivo. L’attrezzatura usata varia in base al tipo di gioco. Tuttavia ogni giocatore deve avere la maschera, il marcatore (“marker” ovvero il “fucile” ad aria compressa) ed il vestiario (la maglia, i pantaloni e i guanti presentano rinforzi e protezioni in diversi punti). L’ASD Verona Paintball, affiliata ad OPES Verona, fornisce le protezioni necessarie, il marcatore e le paintballs necessari per la pratica del paintball nei propri campi. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.veronapaintball.it.


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POLISPORTIVA SAN PANCRAZIO

intervista di Alessia Bottone

Giovani del mondo

venite a noi

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residente, innanzitutto quando è stata fondata la Polisportiva San Pancrazio? La società è nata nel 1970 grazie all’impegno di alcuni abitanti del quartiere e in particolare del primo presidente Dott. Previdi. Al momento la Polisportiva comprende due discipline, il calcio e il tennis da tavolo.

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chi vi rivolgete?

La Polisportiva San Pancrazio - presieduta da Marco Bersani sta avviando importanti progetti di integrazione e impegno sociale per una stagione all’insegna dello sport e dell’internazionalità. Scopriamo come con questa intervista

Attualmente contiamo circa duecento tesserati. Ci occupiamo principalmente di bambini e ragazzi provenienti dal quartiere anche se sono previste ulteriori attività per gli adulti. Per il calcio, ad esempio, abbiamo squadre che militano in tornei CSI di amatori sia a undici che a sette e una squadra amatori nel TT.

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ove si svolgono gli allenamenti?

Per quanto riguarda il calcio, le attività hanno luogo sia nell’impianto comunale di via Asiago sia nel centro sportivo Area Poggi di nostra gestione; per il tennis da tavolo, il ritrovo è previsto nella palestra delle scuole medie Fava.

U

n aneddoto sulla sua esperienza di presidente?

Più che altro ci tengo a ringraziare tutte quelle persone che collaborano con noi e ci aiutano nella gestione delle iscrizioni, delle visite medico e quant’altro pagate

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solo dal piacere di vedere la felicità dei ragazzi che coltivano la loro passione.

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rogetti di integrazione in corso della Polisportiva?

Collaboriamo con il centro Don Calabria per aiutare i ragazzi ad inserirsi tramite lo sport. Nel 2013 abbiamo vinto un premio istituito dalla FIGC in collaborazione con TIM e i comuni d’ Italia denominato “Tim together” per il grande impegno sociale e per i progetti d’integrazione, inoltre la nostra candidatura presentata per il progetto “Diritto allo sport. Senza distinzioni” quale Buona Pratica in tema di sport e integrazione, è stata ammessa tra le iniziative ricevute.

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ovità e progetti in cantiere?

Abbiamo rinnovato un’importante collaborazione con il Chievo Calcio e, da quest’anno, anche una collaborazione con Virtus. A fine mese ospiteremo un college inglese con tre squadre di calcio, circa ottanta ragazzi e, infine, siamo già all’opera per organizzare il nostro torneo di primavera per la categoria dei pulcini che si terrà ad aprile.

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QualitĂ

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VOLLEY

Sottotitolo

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aborro con porestiorem ressus derum rehenduci temporecus autem fugiaes nitioriatis earibusant. Us, solut odipis ut iliantia volenda sequi ut od est voloreptatem que paruptam aribusam ipit, sunto quam, inihic tet, et labo. Bustias non nobiti beatur accum nam que similit atibea cuptae sed et earum nihitatur, nimagnihitas as que militat iisinveribus aut eum hilicipsam arcidera nus, to officid quam fugit, ullutem poreper rorissit ad estibus. Obites as inihitate pro vereperio cus molum sam ate et, que veles et fuga. Nam, veribuste odi cum exceatur? Ratecere nobis recabo. Aquatus, ut as

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num rempos expernam hariamus et et maximil icidele ndanimus que volo optatiis est offici quias dolestis re excepe officil id quis dolore nis nonsequatet omnist esti dolor solestium eum volorep udandipsam aut prendanda nis si con Rum aliquam untibus. Uga. Sandis ditae pedist quis et abo. Geni voloribus dolor sequo eturio. Nam re paruptati temolorpore, quiae debis sitias venis alitiur? Quia nonecep erspicit es ex et et fugit aces nate vollabore, voluptatur alitius. Offici dolendae etur aperum, odit velibustisci ut remollat. Ellanditio eum quis escipsunt. Hiciatus. Olorum ut labo. Et in et, cus mo


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