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Sport Life Quanto sei Grant
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Quanto sei Grant!
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GIAN PAOLO ZAFFANI
Tappe bruciate, una carriera in rampa di lancio. Ha solo 19 anni ma nel suo bagaglio non mancano esperienze sportive di gran livello. Stiamo parlando di Sasha Mattias Grant, ala della Tezenis Verona; quest’estate, nell’ambiente, di questo colpo di mercato ne parlavano tutti. Sì perché Sasha, a Verona, è arrivato direttamente dal Bayern
Monaco. Prima qualche campionato nelle giovanili, poi il passaggio in prima squadra fino all’esordio in Bundesliga e poi in Eurolega, anche da titolare. Ora il presente si chiama Verona. Un nuovo capitolo della giovane carriera, un nuovo presente per crescere e spiccare il volo. Nato in Sardegna, a Dolianova, da mamma sarda e papà anglo-giamaicano, conosce subito il mondo con il trasferimento prima in Svizzera e poi in Inghilterra assieme alla sua famiglia. La Sardegna rappresenta un punto fermo nella sua vita anche perché, all’isola, è particolarmente legato: lì iniziò a giocare a pallacanestro, dopo aver provato il calcio, il rugby, l’hockey. A 12 anni la prima esperienza sul campo da basket; un amore che nasce subito, un amore che diventa viscerale e in due anni ecco il primo volo. A notare Sasha Grant ci pensa Reggio Emilia, squadra di Serie A italiana; è il primo salto, il passaggio in un settore giovanile strutturato che può essere una vetrina speciale. A 15 anni arriva una chiamata ancora più importante, quella del Bayern Monaco. “Ho giocato principalmente due anni con il settore giovanile e altrettanti in prima squadra” – continua Sasha – “ho avuto l’occasione di dedicarmi al 100% alla pallacanestro con un anno di anticipo rispetto al programma, avendo finito un anno prima il percorso scolastico”. Racconta la sua esperienza, l’esordio in Eurolega, ma non dimentica da dove è partito: “Il basket mi piace perché è dinamico, perfetto per la mia struttura fisica e per questo mi ha appassionato subito. Le amicizie, le persone che mi sono vicine, mi hanno coinvolto e se sono qui è merito anche loro. Fin dal primo anno mi sono messo in testa di diventare un giocatore professionista. Quando mi chiamò Reggio Emilia, avevo capito che avevo in mano una grande opportunità, avevo davanti a me il primo passo”. L’esperienza in Germania, a Monaco, è stata unica: “Giocare al Bayern Monaco è stato qualcosa di incredibile, un’esperienza che tanti ragazzi sognano di fare”. Tanto lavoro, tante ore in palestra e tanto sacrificio fino a due momenti che Sasha ricorda con grande piacere.
“Il mio debutto in Bundesliga è stato strano. A causa di qualche infortunio mi hanno chiamato in prima squadra, quindi la mattina stessa avevo preso l’aereo per raggiungere la squadra. Proprio quella partita giocai gli ultimi minuti, un’emozione incredibile. Speciale quella in Eurolega. Voglio ricordare il debutto in quintetto contro la Stella Rossa, dopo qualche minuto giocato contro il Khimki Mosca. Sapevo da inizio settimana che dovevo giocare, era come avere un segreto con coach Trinchieri. È stata un’emozione incredibile, da tutta la settimana aspettavo quel momento, non lo dimenticherò mai”. Il passato è archiviato, ora la testa è sul presente e sull’avventura con la Tezenis Verona. Dall’Eurolega alla Serie A2 con un obiettivo ben preciso per un giovane di 19 anni. “A Verona sono venuto per l’ambiente e per coach Ramagli” – ha continuato Grant – “e ho deciso di accettare questa nuova sfida dopo aver parlato con lui, sicuramente mi ha trasmesso tanta fiducia e sincerità. Io apprezzo molto queste cose e lui mi ha detto le cose che gli piacciono del mio gioco e quelle che devo migliorare. Sono venuto a Verona per il percorso di crescita che devo avere e per avere un impatto speciale”. Ora la parola è passata al campo ma Verona ha già trovato un posto speciale nel cuore di Grant: “E’ una città bellissima, è la città dell’amore. Ci sono angoli bellissimi, la parte storica è davvero incredibile”. Infine, fuori dal campo, Sasha si racconta così: “Fuori dal campo mi piace stare in chill; con amici e compagni di squadra, oppure anche da solo, sto a casa ad imparare a cucinare qualcosa di nuovo. Cucinare un bel piatto mentre ascolti la musica mi piace tanto. Ascolto tanto R&B e musica old school. Ovviamente anche il rap americano, italiano e un po’ di reggaeton. Ho due piatti preferiti: le linguine allo scoglio con i frutti di mare e bottarga oppure le lasagne che fa mia nonna. Devo menzionare anche la bistecca di cavallo alla brace e la curry goat, piatto tradizionale giamaicano. In sintesi sono… un buon gustaio!”