impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano
anno XL - NOVEMBRE DICEMBRE 2015 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 13,00
ISSN 1121-6913
international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing
with english abstract
sommario contents
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ANNO/YEAR XL - NOVEMBRE-DICEMBRE / NOVEMBER-DECEMBER 2015
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BRUNO GRILLINI OPINIONE / JE SUIS AU STADE Opinion / Je suis au Stade
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BEA RISPOLI PALAZZETTI E PALESTRE / CAMPUS UNIVERSITARIO A BIZZOZERO (VARESE)
(Studio Redaelli)
Halls and gyms / University campus in Bizzozero (Varese)
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JOSEPH WOLFE STADI E CAMPI DI CALCIO / IL CENTRO VIDEOTRON A QUEBEC CITY, CANADA
(Populous; ABCP Architecture; GLCRM & Associates)
Stadiums and soccer fields / Centre Videotron in Quebec City, Canada
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MARIA CARBONE IMPIANTI PER IL NUOTO / CENTRO NATATORIO A CUNEO
(Alessandra Raso, Matteo Raso, CLIOSTRAAT)
Swimming Centres / Swimming Center in Cuneo
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PIETRO CHIANCHIANO ATLETICA LEGGERA / RINNOVAMENTO DELLA PISTA DI ATLETICA LEGGERA A CHIURO (SONDRIO)
(geom. Piergiovnni Bruga)
Athletics / Renewal of the athletic track in Chiuro (Sondrio)
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JOSEPH WOLFE REPORTAGE / XVII GIOCHI PANAMERICANI 2015: IL WELLAND FLATWATER CENTRE
(NORR Ltd.)
Reportage / 2015 Panamerican Games: the Welland Flatwater Centre
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MARY KATE RUSSO STADI E CAMPI DI CALCIO / CAMPO DI CALCIO IN ERBA SINTETICA A FALCONARA (ANCONA)
(Studio Marchetti)
Stadiums and soccer fields / Football field with artificial turf in Falconara (Ancona)
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CESARE LINO STADI E CAMPI DI CALCIO / CENTRO SPORTIVO A MIRANDOLA (MODENA) Stadiums and soccer fields / Sports center in Mirandola (Modena)
(ing. Luca Ruggero Pulga)
.com
opinione Je suis au Stade Je suis au Stade Situato a Saint-Denis, nei sobborghi a nord di Parigi, è il più grande stadio di Francia (81.000 posti), aperto a competizioni di calcio e di rugby, nonché – grazie a un sistema di arretramento del primo anello – anche di atletica leggera. Lo scorso 13 novembre, le immagini dello Stade de France, con il parterre invaso da spettatori smarriti e angosciati hanno fatto il giro del mondo e sono diventate una delle icone dei tragici eventi che hanno colpito la capitale francese ad opera di terroristi. La visione inusuale del campo di gioco occupato dagli spettatori rappresenta l’esito di una decisione saggiamente presa dalle autorità e dai commissari tecnici delle due squadre in campo (le nazionali francese e tedesca), Didier Deschamps e Joachim Löw, che, avvisati di quanto stava accadendo all’esterno, decidevano di non dire nulla ai giocatori e continuare la partita. Come è noto un primo attentatore aveva tentato di entrare nell’arena a partita iniziata, ma era stato fermato ai cancelli: un errore di strategia aveva impedito il compimento di un’ennesima strage, all’interno dello Stadio, dove era presente anche il Presidente francese. L’attentatore si è fatto saltare in aria fuori dallo Stadio, ma l’esplosione è stata scambiata dagli spettatori per un petardo, così che – mentre il Presidente Hollande veniva fatto rapidamente allontanare – nulla veniva detto al pubblico ed ai giocatori, evitando così il rischio di scene di panico. Solo a partita conclusa - impedito per sicurezza lo sfollamento degli spettatori e degli atleti fino a tarda notte - hanno cominciato a diffondersi le notizie su quanto avveniva in altre parti della città. Allo Stadio sono state prese sagge decisioni e non ci sono state conseguenze: l’immagine resta però nella storia per una data che non potrà essere dimenticata.
Located in Saint-Denis, in the suburbs north of Paris, is the largest stadium in France (81,000 seats), open to football and rugby, as well as thanks to the retraction of the first ring - also athletics competitions. Last November 13, the images of the Stade de France, with the parterre flooded with spectators stray and anguish have gone round the world and have become one of the icons of the tragic events that struck the French capital by terrorists. The unusual sight of the playing field occupied by the spectators is the outcome of a decision wisely taken by the authorities and by the national coaches of the two teams in the field (the national French and German teams), Didier Deschamps and Joachim Löw, who, informed of what was happening outside, decided not to say anything to the players and continue the game. As it is known, first bomber tried to enter the arena on game started, but was stopped at the gates: a strategic error had prevented the fulfillment of yet another massacre inside the stadium, where he was also the President French. The bomber blew himself up out of the stadium, but the explosion was exchanged by the fans for a firecracker, so that - while President Hollande was done quickly away - nothing was said to the public and players, thus avoiding the risk of panic scenes. Only once concluded the game - prevented for safety the displacement of spectators and athletes until late at night - the news about what was happening in other parts of the city began to spread. At the Stadium were taken wise decisions and there have been no consequences: the image, however, remains in history for a date that will not be forgotten.
(Foto: Afp-Corriere della Sera)
Bruno Grillini
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PALAZZETTI E PALESTRE
Campus universitario a Bizzozero (Varese) di Bea Rispoli
Nell’ambito dello sviluppo del Campus universitario di Bizzozero, a Varese, l’Università degli Studi dell’Insubria ha realizzato un impianto sportivo coperto e campi da gioco polivalenti in prossimità della via Monte Generoso. La scelta del sedime da dedicare agli impianti sportivi evidenzia la strategia di delimitare il perimetro est dello stesso Campus e di collocarsi in una posizione
facilmente raggiungibile anche dagli utenti esterni in quanto la zona è ben servita dai mezzi pubblici posta in vicinanza della fermata dell’autobus. Gli impianti sono collegati alle altre strutture universitarie mediante percorsi pedonali che riducono le distanze di accesso ai padiglioni della didattica e della ricerca rispecchiando la volontà di lasciare all’esterno del
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Vista del palazzetto e, sotto, del campus. View of the gymnasium and, below, of the campus.
Campus le autovetture alle quali sono dedicati i parcheggi in prossimità del padiglione Monte Generoso e del collegio.
Sotto, lay-out e planimetria generale del campus. In basso e nelle foto in alto della pagina seguente, altre viste del palazzetto. A destra in basso, la palestra polivalente. Below, lay-out and general plan of the Campus. Bottom, and top in the next page, other views of the gymnasium. Bottom right, interior of the gym hall.
Il palazzetto Il palazzetto sportivo è stato pensato per soddisfare le esigenze della popolazione universitaria nonché della popolazione che gravita in questa zona della città e non solo, che ne usufruirà per attività programmate. I lavori sono iniziati il 7 maggio 2013 e sono stati ultimati il 25 ottobre 2014 dopo aver effettuato una variante che prevedeva il raddoppio degli spogliatoi per permettere di effettuare nella struttura tornei sportivi. Dalla data di ultimazione lavori si è proceduto all’esperimento di tutte le pratiche necessarie per ottenere le autorizzazione di legge necessarie per la messa in funzione della struttura. Il fabbricato è strato concepito con un corpo centrale e due corpi laterali più bassi. Nel corpo centrale, avente un manto di copertura ad onda in lastre di alluminio è
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ubicato il nuovo campo da gioco principale con annessi 4 gruppi di spogliatoi, destinato alla pratica delle seguenti attività agonistiche a livello locale: pallacanestro, pallavolo, calcio a 5. In prossimità dell’ingresso del pubblico sono collocate due tribune telescopiche dimensionate per 82 posti a sedere ciascuna (166 posti in totale) + 2 posti per disabili. Nella progettazione della palestra, oltre all’attenzione alla rispondenza dei materiali utilizzati alle prescrizioni del CONI, è stato eseguito lo studio dell’acustica che ha portato ad effettuare una correzione acustica del campo da gioco mediante pannelli in resina melaminica espansa sulla parte alta delle pareti di testata (a partire dalla quota 6.95) ed all’intradosso della copertura lignea. Nel corpo basso, collocato a sud, trovano collocazione: al piano terreno gli spogliatoi ed i servizi per gli utenti del campo, e al piano primo gli uffici del Comitato
Universitario Sportivo e una sala riunioni ed un locale ricreativo. Nel blocco a nord del campo è invece prevista a piano terra la realizzazione della piccola palestra destinata alla pratica sportiva complementare, mentre al piano primo si collocano la centrale termica ed il locale con gli impianti di trattamento aria. Il campo da gioco ha una copertura curva con struttura portante in legno lamellare a vista. Sotto le travi in legno lamellare le altezze sono variabili e più precisamente: in prossimità del campo da gioco l’altezza massima è di metri 9,70, mentre, lungo le linee di out e le tribune l’altezza minima è di metri 7,40 (in corrispondenza dell’imposta delle travi). Le altezze libere, in ottemperanza alla normativa vigente, non sono pertanto mai inferiori a 7,00 metri. In pianta il fabbricato (corpo centrale) ha dimensioni nette interne pari a m 26,40 x 34,11. Tali misure permettono la possibilità di tracciare i campi da gioco come di seguito
riportato: per la pallacanestro m 28,10 di lunghezza x m 15,10 di larghezza (comprensive delle linee di delimitazione) con spazi di out minimi di m 2,00; per la pallavolo m 18,00 di lunghezza x m 9,00 di larghezza (comprensive delle linee di delimitazione) con spazi di out di m 5,00 laterali ed 8,00 di fondo; per il calcio a cinque m 30,00 di lunghezza x m 16,00 di larghezza (comprensive delle linee di delimitazione) con spazi di out minimi di m 1,00. Gli ambienti adibiti a spogliatoi degli atleti sono quattro, dimensionati per un numero di 20 giocatori ciascuno. Attraverso un antibagno si accede da un lato al gruppo servizi e dall’altro lato al gruppo docce. Delle cinque docce previste una è del tipo a sedile ribaltabile con accessori conformi alla normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche. La superficie dei locali spogliatoio dei giudici di gara misura mq 12,08 mentre il locale infermeria ha dimensione di mq 10,20. In
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Sotto, dettaglio della copertura ondulata e dei campi polifunzionali in superficie sintetica. In basso, pianta del palazzetto. Nella pagina a lato, un altro scorcio della palestra e, in basso, sezioni longitudinale e trasversale. Below, detail of the ondulating roof and of the multipurpose fields with synthetic surface. Bottom, plan of the gymnasium. Next page, another view of the gym hall and, below, longitudinal and cross sections.
prossimità del campo di gioco trovano collocazione due locali destinati a deposito delle attrezzature, aventi in pianta una superficie di mq 8,63. Tutti i pavimenti sono realizzati in gres porcellanato antiscivolo, mentre le pareti di bagni, antibagni e locali docce sono rivestite con piastrelle di ceramica monocottura posate fino ad altezza minima di m 2,00. Per le pareti dei locali spogliatoi si è invece prevista la tinteggiatura con materiale lavabile. Al primo piano del corpo nord sono invece ubicati i locali tecnici a servizio del complesso: una centrale termica di circa 50 mq ed un locale U.T.A. di circa 185 mq. L’accesso al piano avviene attraverso una scala in ferro esterna della larghezza di cm 120. Al piano primo dell’edificio sud sono ubicati gli uffici del Comitato Universitario Sportivo ed un locale ricreativo. Il piano è collegato a quello sottostante da un corpo scala e da un ascensore avente le caratteristiche minime per il superamento delle barriere architettoniche.
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Al piano terreno dell’edificio nord è stata realizzata una piccola palestra con pavimento vinilico, di mq 147,42, con annessi due blocchi spogliatoi suddivisi per sesso ed i relativi servizi. Campi sportivi e percorsi ciclo-pedonali L’Amministrazione ha sviluppato l’impianto sportivo, migliorandolo dal punto di vista funzionale e attrattivo, implementando le attrezzature a disposizione con due campi scoperti polivalenti e un campo da beach volley. L’obiettivo è quello di creare un patrimonio sportivo innovativo così da raccogliere la crescente domanda di servizi degli utenti finali, assicurandone la continua vivibilità. Il completamento dell’area adibita a campus all’interno di un ambito dedicato alla formazione didattica ed allo sport diventa il luogo dotato di grandi potenzialità e particolarmente indicato per la crescita dei giovani. Inoltre, è stato elaborato un progetto che, nell’ambito di un sistema viabilistico unitario
ed organico dell’assetto del Campus di Bizzozero ed in considerazione della esigenza di garantire un adeguato livello di sicurezza per i fruitori dei servizi offerti dall’Ateneo nelle aree di propria gestione, ha previsto la realizzazione di percorsi ciclopedonali piantumati e dotati di impianto di illuminazione e segnaletica, e la sistemazione dell’area a verde, che verrà presto attrezzata. L’intervento ha previsto: la realizzazione di campi sportivi scoperti da utilizzarsi per diverse attività, quali: pallavolo, calcetto e tennis. Lo spazio per il gioco è costituito da un doppio parterre con finitura a resine sintetiche e segnature di diversa colorazione onde consentire una facile individuazione dei differenti campi, l’ingombro totale di ogni campo è di 44 x 21 m ed è recintato con rete di 6 m di altezza; la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali, identificabili in tre tratti distinti quali il collegamento tra il Collegio Universitario e gli Impianti Sportivi, quello tra gli Impianti Sportivi e il Padiglione
Colonia Agricola e il collegamento tra quest’ultimo e il Padiglione Monte Generoso, per un totale di 450 m di camminamenti, che con il tratto realizzato lo scorso anno forma un circuito di 600 m circa; la realizzazione di un impianto di illuminazione per i percorsi ciclo-pedonali, realizzato con lampioni di 2 m di altezza con pali zincati e luci a led ad accensione crepuscolare; la realizzazione di un sistema di segnaletica per i percorsi ciclo-pedonali, realizzato con pali di 2,50 m di altezza e pannelli sagomati a freccia con l’indicazione delle strutture universitarie raggiungibili a piedi all’interno del Campus. La sistemazione dell’area verde verrà attrezzata con tavoli e panche per lo studio all’aria aperta.
Halls and gyms University campus in Bizzozero (Varese) Within the development of the Campus of
Campus Universitario Bizzozero (Varese) Impianti Sportivi Committente: Università degli Studi dell’Insubria, Varese-Como PALAZZETTO SPORTIVO Responsabile Unico del Procedimento: arch. Roberta Nuzzo (Università degli Studi dell’Insubria) Progettista e direttore lavori opere edili: Studio Redaelli (ing. Lorenzo Redaelli, arch. Leandro Redaelli) Progettista e direttore operativo impianti: Vitali Engineering Group (ing. Angelo Vitali) Collaudatore: ing. Cristiano Tenti Inizio lavori: maggio 2013 Fine lavori: ottobre 2014 Importo lavori palazzetto: euro 2.079.989 Importo arredi: euro 79.125 Importo realizzazione strada di accesso al palazzetto: euro 108.820 Importo complessivo di investimento: euro 2.267.934 (al netto del ribasso d’asta e dell’iva). Fornitura arredi sportivi: Bertelè Enzo (vedi pag. 10) CAMPI POLIFUNZIONALI E PERCORSI CICLO-PEDONALI Responsabile Unico del Procedimento: ing. Gianmarco Gatti (Università degli Studi dell’Insubria) Progettista e direttore lavori: arch. Leila Sassi (Università degli Studi dell’Insubria) Inizio lavori: luglio 2015 Fine lavori: settembre 2015 Importo lavori campi sportivi: euro 300.000 circa Importo lavori percorsi ciclo-pedonali: euro 110.000 circa Importo lavori per illuminazione, segnaletica, area verde: euro 90.000 circa.
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Sotto, un dettaglio costruttivo della parete e sovrastante trave lamellare, illustrato nella foto a destra. In basso, il campo da beach volley e le tribune retrattili in palestra. Below, a building detail of the wall and the overlaid laminated beam, shown in the photo to the right. Bottom, the beach volley field and the retractable stands in the gym.
Bizzozero, in Varese, the University of Insubria has built an indoor sports facility and polyvalent playing fields. The choice of the abutments to be dedicated to the sporting highlights the strategy to define the perimeter of the same East Campus and placed in a location easily accessible by external users since the area is well served by public transport. The sports hall has been designed with a central body and two lateral lower. In the main building, with a roof covering wave in aluminum plates lies the new main playing field with attached dressing rooms, intended for the practice of basketball, volleyball, football-a-five. Near the entrance of the public are placed two telescopic stands dimensioned for 82 seats each. The Administration has developed the sports facility, improving it in terms of functional and attractive, by implementing the equipment available with two multi-purpose outdoor courts and a beach volleyball court.
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STADI E CAMPI DI CALCIO
Il Centro Videotron a Quebec City, Canada di Joseph Wolfe
I progettisti hanno accolto la sfida di cogliere lo spirito di Quebec City nel progetto della Quebecor Arena, rispondendo nello stesso tempo alla necessità di una sede polifunzionale all'interno della città, progettata secondo gli standard della NHL, che potesse anche efficacemente ospitare una molteplicità di eventi. Adiacente a ExpoCité (il settore urbano di quasi 40 ettari che ospita fiere, eventi e incontri di lavoro), il sito dell'arena è stata l'occasione per creare uno spazio flessibile,
iconico e accessibile in grado di caratterizzare il quartiere. Il design dell’arena fa un uso elegante di geometrie semplici per creare una forma che ha lo scopo di evocare sentori di inverno nella città e di neve che ammanta il paesaggio. La hall d'ingresso principale fronteggia una grande piazza pubblica con la sua facciata traslucida, confondendo i confini tra interno ed esterno e proponendo degli invitanti scorci sull'interno. La massa dell’arena diventa un cumulo di
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L’arena (o Centro Videotron) sullo sfondo della città. The Arena (or Videotron Centre) on the city background.
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Nella tripla pagina precedente, in alto: planimetria generale del quartiere; allée d’ingresso; vista esterna; in basso: distribuzione funzionale a due livelli; vista notturna dell’ala servizi complementari; prospetto e sezione longitudinale. In questa doppia pagina: ai lati, piante dell’Arena a due livelli significativi; al centro, particolari architettonici dell’esterno e di uno spazio connettivo interno. In the triple previous page, top: general plan of the district; entrance allée; exterior view; bottom: functional distribution at two levels; night view of the wing complementary services; elevation and longitudinal sections. In this double page: on the sides, plants of the Arena at two significant levels; middle, architectural details of the exterior and an interior corridor.
neve essa stessa, con molteplici nastri di vetro che scendono a cascata tutto intorno alla facciata, creando scorci di luce tra l’interno e l’esterno. Pragmaticamente, l’arena è stata progettata per la massima flessibilità, consentendo di creare molte diverse configurazioni per spettacoli e concerti, variabili da 3.700 posti per eventi teatrali più intimi a circa 20.000 per concerti a centro stadio. Sono previsti anche due spazi bar, accessibili a tutti gli spettatori, e una serie di ambienti premium. Le varie opzioni per spazi e sedute riservati a diverse fasce di utenti e spettatori, dai settori per tifosi a suites di alta fascia, consentono di rivolgersi a una base diversificata massimizzando le opportunità di creare reddito. Il Centro Videotron ha avuto alla sua apertura quest’anno un immediato impatto sull’ambiente sportivo a Quebec City, avendo già attirato i Quebec Remparts della
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Quebec Major Junior Hockey League, primi inquilini del nuovo impianto. L’elegante design dell’arena e l’offerta di multifunzionalità degli spazi, delle configurazioni e delle sedute di alta qualità dovrebbe assicurare la redditività dell’arena per decenni a venire.
Stadiums and soccer fields Centre Videotron in Quebec City, Canada The design teams were challenged to capture Quebec City’s culture in the design of Quebecor Arena, while addressing the need for a multi-functional venue within the city that could be designed to NHL standards while still effectively accommodating an array of events. Adjacent to ExpoCite – the city’s 4 million square foot site that hosts trade shows, events and business gatherings – the arena’s site was an opportunity to create a flexible, iconic and accessible
s T p e a t p r a a m d v m m P m o i r c C o
space that would come to define the district. The arena design makes elegant use of simple geometry to create a form that is intended to evoke notions of winters in Quebec City and drifting snow on the landscape. The rectilinear main entry hall addresses a grand public plaza with a translucent façade, blurring the lines between interior and exterior and providing inviting glimpses inside. The arena mass becomes a “drift” itself, with multiple ribbons of glazing cascading 360 degrees around the façade, providing crevasses of light and views for patrons as they move throughout the two public and two premium concourses. Pragmatically, the arena was designed for maximum flexibility, allowing for a multitude of concert and show configurations – ranging from 3,700 for an intimate theater experience to nearly 20,000 for a center stage concert. Centre Videotron had an immediate impact on Quebec City’s entertainment landscape
when it opened in 2015, as the team has attracted the Quebec Remparts of the Quebec Major Junior Hockey League, who were the first tenants of the new venue. The arena’s elegant design and multi-functionality of spaces, configurations and premium seating offerings will ensure the viability of the arena for decades to come.
Centro Videotron a Quebec City, Canada Progetto: Populous; ABCP Architecture; GLCRM & Associates Ingegnere strutturista: Thorton Tomasetti Inizio lavori: settembre 2912 Fine lavori: settembre 2015
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PROGETTISTI
Kansas City, Missouri (USA)
Populous www.populous.com NICHOLAS REYNOLDS, Senior Principal e Direttore dell’ufficio londinese di Populous, siede nel Global Strategic Board; SIMON BORG, Associate Principal, guida l’ufficio londinese di Populous Activate; BRIAN MIRAKIAN, dirige l’Activate team in America ed è Principal di Populous.
Uno Studio con uffici in tutti i Continenti, specializzato in grandi impianti sportivi. Fino al 2008, faceva parte del gruppo Hok ed era noto come Hok Sport; dal gennaio 2009 con un’operazione di “management buyout” è diventato uno Studio indipendente. Le sedi principali, oltre quella originaria di Kansas City, sono a Denver, Boston, New York, San Francisco e Knoxville per quanto riguarda gli USA; nel mondo, Populous ha sedi a Londra, Brisbane, Rio de Janeiro, Nuova Delhi, e Hong Kong. Ecco come si descrivono gli architetti di Populous: “Siamo un gruppo di innovatori, sperimentatori e visionari. Siamo un collettivo globale di architetti, designer, esperti tecnici e veterani del settore. Noi siamo le persone che creano i luoghi dove milioni di altre persone si uniscono. Ogni progetto che intraprendiamo presenta una serie di sfide che devono essere affrontate. Attraverso l'ascolto, l'osservazione e collaborando a stretto contatto con i nostri clienti scopriamo la possibilità di amplificare il carattere di un luogo o di una comunità. La prospettiva internazionale del nostro team mette insieme idee provenienti dalle più diverse culture, attività, tipologie edilizie, eventi e paesaggi per realizzare una visione che mette in contatto gli esperti l’uno con l'altro attraverso le loro passioni condivise. In oltre tre decenni, e più di 2.000 progetti, il nostro team, con un gioco di parole, “has built a business on building businesses”. Con la nostra profonda conoscenza del settore, noi sfruttiamo questa esperienza per creare luoghi e situazioni che hanno un impatto forte e duraturo sulle comunità. Noi sblocchiamo le potenzialità e generiamo flussi di reddito durevoli. Noi progettiamo con in mente il futuro.”
A Company with offices in all continents, specialized in large sports facilities. Until 2008, he was part of the Hok group and was known as Hok Sport; in January 2009 with an operation of "management buyout" he has become one Independent Study. The headquarters, over the original one in Kansas City, are in Denver, Boston, New York, San Francisco and Knoxville as regards the USA; throughout the world, Populous has seats in London, Brisbane, Rio de Janeiro, New Delhi, and Hong Kong. Here's how the Populous architects describe themselves; “ We are a group of innovators, groundbreakers and visionaries. We are a global collective of architects, designers, technical experts and industry veterans. We are the people who create the places where millions unite. Each project we undertake has a set of unique challenges it faces. Through listening, observing and collaborating closely with our clients we discover opportunities to amplify the character of a place or community. Our team’s international perspective brings together ideas from across cultures, activities, building types, events, and landscapes to realize a vision that connects fans with each other through their shared passions. Over three decades and more than 2,000 projects, our team has built a business on building businesses. With our keen understanding of the industry, we harness that knowledge to create places and experiences that have a strong and lasting impact on communities. We unlock potential and generate durable revenue streams. We design with futures in mind.”
Tsport ha pubblicato, con la firma Hok Sport: - Stadio di calcio a Londra (Tsport 254) - Centro sportivo a Ravenscraig (Tsport 270)
Come Populous, sono stati pubblicati: - Stadio di baseball a Minneapolis (Tsport 274) - Autodromo a Silverstone (Tsport 277) - Stadio multifunzionale a Dublino (Tsport 291) - Arena di basket a Louisville (Tsport 292) - Centro preparazione basket a Kansas City (Tsport 296)
Fra i lavori più noti, ricordiamo gli impianti per le Olimpiadi di Londra 2012, il nuovo Stadio di Wembley (2007) e, di prossima apertura, la Las Vegas Arena, la Bristol Arena, lo Stadio del Tottenham a Londra.
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IMPIANTI PER IL NUOTO
Centro natatorio a Cuneo di Maria Carbone
Il 26 settembre la Città di Cuneo e il suo territorio hanno inaugurato il nuovo Stadio del Nuoto, una struttura d’eccellenza per il nuoto a livello nazionale capace di coniugare funzionalità e basso impatto ambientale, accessibilità ed attenzione per il contesto paesaggistico, comfort ed efficienza energetica. Si tratta del completamento del primo lotto del nuovo grande impianto sportivo polifunzionale del Complesso Sportivo Parco della Gioventù, nella cornice del Parco fluviale Gesso e Stura a forte vocazione sportiva e ricreativa, e sarà completato a fine 2016 dalla nuova vasca polivalente (ex 25 metri) ludica, wellness e acquaticità -, dal nuovo Centro Fitness e dal Centro Estetico con area Hammam, offrendo complessivamente 60.000 mq al servizio dello sport e del benessere. L’intervento ha coinvolto, con la costruzione ex novo dello Stadio del Nuoto e con opere di rifunzionalizzazione dell'esistente, un’area di 14.000 mq ed è stato realizzato grazie alla concorde volontà istituzionale e
alla fattiva collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. A seguito del bando di Project Financing promosso dal Comune di Cuneo nel giugno 2011 per assegnare i finanziamenti stanziati dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, nel febbraio 2012 il gruppo promotore si è aggiudicato la gara per la costruzione e futura gestione trentennale dell'impianto. A due anni dall’apertura del cantiere, si è così concluso il primo lotto funzionale con un costo di costruzione pari a circa il 74% dell'importo stanziato per i lavori. La realizzazione del secondo lotto dei lavori completerà l’intervento con un'offerta diversificata di attività ricreative, ludiche e natatorie. Accanto al nuovo Stadio – una piscina olimpica coperta con tutti i servizi (ingressi, accoglienza, tribuna e spogliatoi) il progetto complessivo comprende infatti la radicale riqualificazione dell’impianto preesistente - fisicamente e funzionalmente connesso al nuovo
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Vista della sala vasca con la copertura in travi reticolari lamellari sbiancate. View of the pool hall with roofing in lamellar trusses bleached.
stadio - e dotato di due vasche esterne, impianti del tennis, ciclismo, sci nordico e beach volley. La nuova vasca dello Stadio del Nuoto è omologata per manifestazioni sportive anche di livello internazionale.
I questa pagina, un prospetto laterale e una vista a volo d’uccello. Nella pagina di fronte, dall’alto: dettagli architettonici, due prospetti e due sezioni. In this page, a side elevation and a bird-eye view. Next page, from above: architectural details, two elevations, and two sections.
Il progetto Lo Stadio del Nuoto è stato costruito ex novo e comprende il fabbricato della nuova vasca, il sistema edilizio degli ingressi e il corpo degli spogliatoi. Complessivamente 6350 mq di nuova costruzione (ad esclusione dei piani tecnici e delle aree esterne di pertinenza) realizzati a partire da settembre 2013. ll fabbricato della nuova vasca è realizzato con copertura in travi di legno lamellare a campata unica di 40 metri su struttura in c.a, tamponamenti laterali in pannelli prefabbricati in calcestruzzo tonalizzato realizzati ad hoc in tinta mimetica al contesto e parete vetrata di 430 mq rivolta a Sud. Al suo interno ospita la nuova piscina coperta ad 8 corsie – dimensioni 51,50 x 21m, pro-
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fondità da 1,20 a 1,80 m – dotata di due testate fisse e di un pontone mobile, la tribuna per il pubblico – capienza fino a 616 persone – e la caffetteria che si affaccia direttamente sul piano vasca con una vetrata a tutta altezza che si sviluppa per ben 40 metri lineari. Lo Stadio è dotato di più ingressi, a differenti livelli, ricavati tra i setti strutturali di raccordo tra il nuovo edificio e la ripa inclinata della via Porta Mondovì, lato “a monte”, verso la Città. In particolare è possibile accedere alla struttura da un ingresso posto di fronte allo sbarcodell'ascensore urbano, per consentire un avvicinamento del tutto pedonale a partire dal centro della Città. Da questo ingresso è possibile raggiungere la Reception dello Stadio con una spettacolare scalinata o per mezzo di un ascensore che ne garantisce l'accessibilità. Gli altri ingressi, in quota con il piano vasche, sono normalmente raggiungibili dalle aree a parcheggio. Il terzo corpo è completamente destinato agli spogliatoi e relativi servizi - di cui 100 mq
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In questa pagina, dettaglio della vasca, piante ai livelli terra e primo. Nella pagina di fronte, altri due scorci della vasca, un particolare della tribuna, e dettagli dei rivestimenti ceramici. In this page, detail of the swimming pool, and plans at two levels.
destinati a giudici ed istruttori e 660 mq destinati agli utenti - progettati per garantire anche zone dedicate ad uso esclusivo di scuole, famiglie, ecc. Il Progetto dello Stadio del Nuoto ha posto al centro l'obiettivo della valorizzazione dell’esistente e della sua integrazione con le nuove costruzioni e con il contesto ambientale. Principi di efficienza energetica e metodologie all'avanguardia di gestione dei consumi hanno guidato le scelte progettuali compositive architettoniche ed impiantistiche. Il volume del grande spazio che ospita il sistema nuova vasca-tribuna deriva così dall'equilibrio tra le esigenze di un involucro architettonico di così ampie dimensioni (oltre 30.000 mc) e la soddisfazione dei requisiti di fattibilità gestionale, rivolti al contenimento dei consumi energetici della struttura (minor volume d'aria) e all’ottimizzazione degli apporti di energie rinnovabili offerti dal contesto (criteri di esposizione e conformazione della falda di copertura per installazione di campo fotovoltaico previsto per fine 2015).
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La composizione dei fabbricati di nuova realizzazione, la distribuzione degli spazi e lo sviluppo dei percorsi sono stati definiti con l'obiettivo di una fruizione razionale e semplificata, per garantire la massima accessibilità e favorire l'orientamento all'interno di un impianto di così grandi dimensioni, coniugando inoltre l’esigenza di integrazione con le strutture esistenti e l’ottimizzazione della gestione. Così, la progettazione degli interni ha dato vita ad un unico grande piano vasca sotto la tribuna “sospesa”, sviluppando un'unica soluzione di percorsi per permettere l'utilizzo di tutte le vasche - comprese quelle esterne - senza il raddoppio dei presidi e dei servizi di base. Tutto ciò si riflette in un ambiente di ampio respiro che permette la visibilità tra le diverse funzioni, con spazi interni luminosi e permeabili al contesto esterno. L'obiettivo della razionalità dei percorsi è soddisfatto anche dal sistema di ingressi, caratterizzato da un unico nodo centrale, la hall di ingresso – Reception - dal quale si dipartono tutti i percorsi - sia orizzontali sia verticali -
verso le attività. Lo Stadio del Nuoto si inserisce armonicamente nel contesto del Parco fluviale, mutuandone i colori bruni e le finiture materiche nei materiali utilizzati per definire l'involucro esterno. Viceversa la scelta delle finiture interne è rivolta verso toni chiari e luminosi (bianco, avorio, grigio chiaro). Le zone di confine tra esterno - interno (pensilina Sud, fenditure tra i pannelli di ingresso, ecc) e le varie forometrie (finestre, vetrate continue, ecc) manifestano con chiarezza questo forte contrasto, suggerendo la presenza di un interno rinnovato e contemporaneo. L'obiettivo di efficienza energetica è decisamente rafforzato dalla progettazione degli impianti. Attenti studi sul contesto locale hanno permesso di individuare sorgenti di ultima generazione (Unità Trattamento Aria) consone al miglior sfruttamento delle specifiche condizioni ambientali di clima secco. Tali sorgenti, alimentate elettricamente, vengono interamente supportate dalla produzione di energia
elettrica derivante dall'impianto fotovoltaico previsto in copertura (circa 800mq di pannelli) e calibrato sulla necessità di consumo delle macchine, pari a circa 100kwatt. In questo modo l'impianto di trattamento aria – che rappresenta la voce di maggior dispendio energetico per la gestione - risulta energeticamente autonomo. Anche la progettazione dell'impianto di illuminazione offre contributi preziosi, nell'ottica di una gestione improntata al risparmio energetico: un sistema domotico comanda infatti l'accensione dei corpi illuminanti secondo le effettive necessità dell'utenza grazie all'installazione di una fitta rete di sensori di prossimità. Inoltre tutti gli apparecchi illuminanti sono di tipologia a LED che consente risparmio energetico e di manutenzione. Per assicurare il comfort termico, requisito fondamentale, è stata prevista l'installazione di estese aree di pannelli radianti a pavimento. In particolare l'intero piano vasca e gli spogliatoi – zone con presenza di acqua – sfruttano questa scelta per offrire al pubblico
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Complesso Sportivo Parco della Gioventù Stadio del nuoto - Città di Cuneo Committente: Comune di Cuneo (opera in project financing) realizzazione: Barberis Aldo Impresa Costruzioni spa (vedi pag. 31) gestione impianto: Centro Sportivo Roero srl ssd Progettazione e Direzione Lavori: progetto architettonico Alessandra Raso, Matteo Raso, CLIOSTRAAT con Sarah Fronduti, Claudio Gerenzani, Marco Valerio Conti progetto impianti: Studio Ingegneria Forte con Marco Perrone, Mauro Dematteis, Paola Bolla, Roberto Binello progetto strutture: Giuseppe Gobino con Enrico Balbo piano sicurezza e coordinamento: Luca Garbaccio
ambienti più gradevoli e sicuri. Infine, la produzione di acqua calda per il riscaldamento e per l'impianto idrico sanitario avviene mediante la gestione informatica di fonti attivate in cascata secondo le effettive necessità dell'utenza, ottimizzando in ogni istante il consumo.
Swimming Centres Swimming Center in Cuneo On September 26, the City of Cuneo has opened the new Swimming Stadium, a venue of excellence for swimming at the national level which combines functionality and low environmental impact, accessibility and attention to the landscape, comfort and energy efficiency. The new pool of the Swimming Stadium is approved for sports events also internationally. The building is made of laminated wood beams covering single-span of 40 meters.
inizio lavori: settembre 2013 fine lavori (1° lotto): settembre 2015 costo di costruzione complessivo: euro 8.142.900 (al netto degli oneri accessori e delle spese tecniche) arredo spogliatoi: Sinko srl (vedi pag. 24)
Particolari degli arredi e attrezzature negli spogliatoi, e una vista della piscina con il pontone mobile. Two other views of the pool, a detail of the grandstand, and details of the ceramic wall tiles.
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Inside, there is the new indoor pool with 8 lanes and café that overlooks the pool deck with a full height glass. The third body is completely bound to the dressing rooms and related services, designed to ensure even areas dedicated for the exclusive use of schools, families, etc. The composition of the new construction, the distribution of the spaces and the development of the paths have been defined with the objective of a rational utilization and simplified, to ensure maximum accessibility and facilitate orientation within a plant so large size, combining also the need for integration with existing structures and optimizing management.
ATLETICA LEGGERA
Rinnovamento della pista di atletica leggera a Chiuro (Sondrio) di Piero Chianchiano
Il comune di Chiuro ha dato corso, nel tempo, alla realizzazione di un centro sportivo comunale, dotato delle seguenti strutture: pista per l’atletica leggera ad otto corsie, omologata Fidal; campo da calcio regolamentare; campo da calcio a 7 con manto sintetico; campo all’aperto per il basket e la
pallavolo; campo per il gioco delle bocce; palestra per il gioco del calcetto, basket e pallavolo; palazzina spogliatoi, punto bar/ristoro e uffici associazione sportiva; due tribune esterne di cui una coperta con magazzini e spogliatoi atleti; costituendo, nel suo insieme, una struttura completa e
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La pista di Chiuro ai piedi delle vigne terrazzate della Valtellina. The track at the foot of Valtellina’s terraced vineyards
In questa pagina, planimetria della pista con indicazioni costruttive, e inserimento nel contesto territoriale. Nella pagina a lato, vista zenitale e altri due scorci del tracciato. In this page, plan of the track with construction instructions, and insertion in the local context. Next page, zenith view and two other views of the track.
funzionale di grande livello. L’investimento ha superato, complessivamente, i 3 milioni di euro che in parte sono stati finanziati con fondi comunali mediante la contrazione di mutui ed in parte con contributi a fondo perso. Particolarmente significativa e qualificante è la presenza della pista di atletica leggera ad otto corsie, unica in provincia, ed una delle migliori dal punto di vista tecnico a livello nazionale, che ha ottenuto, nel 2001, l’omologazione da parte della Fidal, necessaria per consentire l’effettuazione di manifestazioni sportive ufficiali nazionali ed internazionali. L’impianto sportivo è centro federale Fidal, presso il quale si svolgono raduni per la preparazione atletica da parte dei migliori atleti della regione e luogo per l’effettuazione di ritiro per altri comitati regionali del nord d’Italia. Il Comune di Chiuro è parte del progetto Pentacom, associazione che raggruppa anche le amministrazioni comunali limitrofe, con lo scopo di organizzare un’attività col-
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lettiva ed incentivare la pratica sportiva specialmente fra i giovani; il bacino servito è così ampliato fino a raggiungere i 30.000 residenti con un grande beneficio in termini di offerta per gli utenti, di razionalizzazione dell'attività e di contenimento dei costi di gestione delle strutture. In quest’ottica lo sport viene a rappresentare un momento importante di aggregazione e di socializzazione fra i giovani provenienti da realtà e comunità diverse e la cooperazione che si crea può costituire un’occasione di crescita sociale e civile di cui si sente fortemente il bisogno. L’utilizzo dell’impianto sportivo è molteplice e, oltre alle società sportive locali, vede anche la presenza di società e delegazioni sportive provenienti da altre provincie e regioni che effettuano stages d’allenamento estivi in una struttura polivalente inserita in un contesto ambientale ottimale; altrettanto frequente è l’utilizzo da parte delle scuole presenti nel territorio provinciale, alle quali è garantito l’uso gratuito delle struttu-
re, per effettuare corsi, gare ed i giochi della gioventù tramite il Coni provinciale. La presenza della struttura ha consentito la crescita e lo sviluppo di un significativo movimento sportivo che vede la presenza di un attivo ed ampio gruppo di giovani che praticano l’atletica leggera con risultati di rilievo: alcuni di questi hanno conseguito prestazioni che li hanno portati a partecipare ai rispettivi campionati italiani di categoria. Innumerevoli sono state le gare che si sono svolte sulla pista di Chiuro sia a livello provinciale che regionale con la presenza delle più qualificate società sportive nazionali, contribuendo, in tal modo, ad una concreta promozione dell’atletica leggera fra i giovani. Per una ancor più incisiva espansione dell’attività è ora in previsione l’avvio di un progetto di rilancio della pratica dell’atletica leggera in tutte le sue discipline (corse, lanci e salti) che coinvolgerà un’area ancora più vasta rispetto a quella mandamenta-
le, per il tramite delle scuole dell’obbligo, che vedrà la pista di Chiuro al centro dell’attività sportiva. Durante questi ultimi dieci anni di vita la struttura è stata teatro di importanti manifestazioni legate non solo all’attività locale: sulla pista di atletica leggera si sono svolte, più volte, rilevanti gare di livello regionale, nazionale ed internazionale, che hanno visto la presenza delle migliori delegazioni Fidal delle regioni di Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Liguria, Trentino Alto Adige oltre alla Lombardia, alla rappresentativa regionale francese di Rhone Alpes e delle nazionali di Francia, Slovenia, Spagna, Polonia oltre all’Italia, impegnate in meeting di atletica leggera di altissimo livello e prestigio. I riscontri sono sempre stati molto positivi sia fra le delegazioni presenti ed i tecnici del settore, sia tra le principali testate giornalistiche e reti televisive sportive dei Paesi interessati che, oltreché per le prestazioni tecniche ottenute sulla pista, hanno rimar-
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IMPIANTO e LAVORI
In questa pagina, momenti di lavorazione. Nella pagina a lato, dettagli del manto e fasi di colatura e levigatura. In this page, moments of working. Next page, details of the surface, and phases of sewing and polishing.
L’intervento di rifacimento mediante “retopping” della pavimentazione della pista di atletica a 8 corsie di Chiuro (SO) si è reso necessario a causa dell’usura e dell’invecchiamento raggiunti dall’esistente manto prefabbricato posto in opera parecchi anni fa. Un’opera di grande rilievo, se si tiene conto che questo centro sportivo ha una notevole importanza a livello regionale in quanto si tratta di un impianto di atletica leggera di Classe A. Prima dell’inizio lavori, sono state preventivamente verificate le condizioni della pavimentazione esistente mediante prove tese a conseguire i valori di Riduzione della Forza (KA) e Deformazione Verticale (VD); si è successivamente dato corso a un intervento di ricostruzione con il sistema “Conipur Retop”, omologato IAAF, consistente in un “retopping” realizzato mediante colata in opera, direttamente sul manto prefabbricato, di resina poliuretanica bicomponente precolorata con finitura superficiale in granuli di gomma EPDM colorati. Questa tecnologia segna una strada significativa nel campo delle manutenzioni straordinarie degli impianti di atletica leggera perché consente da un lato di evitare interventi di demolizione della pavimentazione e del sottofondo esistenti con ulteriori costi e oneri di discarica facilmente immaginabili, e dall’altro di recuperare quanto di buono è rimasto nella pavimentazione deteriorata dal tempo e dall’usura. Insomma, possiamo sicuramente definirlo un intervento “ecologico”. I lavori L’intervento si è articolato in diverse fasi, che hanno riguardato in special modo la planarità, le caratteristiche dimensionali dell’impianto e, ovviamente, l’ancoraggio del nuovo manto e la sua perfetta realizzazione. I lavori si sono susseguiti con il seguente ordine: - In primis è stata effettuata una pulizia della pavimentazione della pista e delle pedane esistenti mediante lavaggio ad alta pressione con idropulitrice e prodotti al cloro antimuschio, con ripetuti passaggi di spazzolatrice e motoscopa aspirante per la raccolta del materiale asportato. Al fine di rendere la superficie idonea per il successivo trattamento si è intervenuti con speciale macchina a dischi abrasivi per levigare ove necessario e in modo adeguato il rilievo del profilo superficiale. - Si è poi proceduto con la saturazione e la sigillatura delle fessurazioni e delle crepe formatasi nella pavimentazione nel corso degli anni. Questa operazione ha comportato l’asportazione manuale del manto esistente per una larghezza di circa 20 cm a cavallo delle fessure, la perfetta pulizia del sottofondo, la distribuzione di diserbante specifico ad alta concentrazione, la stesa di primer poliuretano per l’ancoraggio al sottofondo con successiva colata di resine poliuretaniche bicomponenti fino al raggiungimento delle giuste quote. Ove necessario, è stato impiegato speciale granulo in EPDM colorato. - A completamento della fase di preparazione, si è verificata la planarità del manto esistente e si è provveduto alla eliminazione degli avvallamenti presenti mediante ricariche di spessore adeguato con resine poliuretaniche bicomponenti autolivellanti colorate nella massa. - La formazione del nuovo manto “Conipur Retop”, oggetto del “retopping” ha comportato diversi momenti realizzativi. • Il primo è stata la formazione della mano di ancoraggio costituita da specifico primer poliuretanico; • Il secondo momento ha visto la realizzazione del primo strato di rasatura in colata continua, con apposite spatole dentate, di resina poliuretanica bicomponente autolivellante colorata nella massa in RAL 5015 (azzurro), con semina di granuli di gomma nera di opportuna granulometria e raccolta della parte non ancorata. • Il momento finale è consistito nella formazione dello strato superficiale di usura, formato da colata continua di resina poliuretanica bicomponente autolivellante colorata nella massa in RAL 5015 (azzurro), posta in opera in unico strato di idoneo spessore con apposite spatole dentate, con successiva semina manuale di granuli di terpolimero EPDM di colore RAL 5012 e di opportuna granulometria, in modo tale da ottenere il parziale inglobamento degli stessi nella resina; successivamente è stata effettuata l’aspirazione meccanica dei granuli non perfettamente ancorati. Il risultato finale è un manto monolitico antisdrucciolo e antiriflesso, ad alta resistenza ai raggi UV, agli agenti atmosferici e all’azione meccanica delle scarpette chiodate. - Ai fini dell’omologazione dell’impianto si è poi proceduto alla posa in opera di una nuova cordolatura interna in alluminio anodizzato, alla formazione della segnaletica regolamentare (corsie, linee di arrivo e di partenza, ostacoli e cambi delle staffette) con vernice poliuretanica bianca e colorata, alla posa in opera di targhette segnaletiche in alluminio sulle cordolature interne ed esterne della pista e alla sistemazione di altre attrezzature fisse.
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cato ed elogiato l’ottima qualità delle strutture, dell’organizzazione degli eventi, dell’ospitalità e del contesto ambientale di grande valore. Dopo dieci anni di intensa attività sportiva, la pista di atletica del Centro Sportivo Comunale necessitava di radicali interventi di manutenzione straordinaria, atti a ricostituirne il manto sintetico che con l’usura del tempo non era più in grado di garantire le normali condizioni di usabilità.
Athletics Renewal of the athletic track in Chiuro (Sondrio) The renovation through "retopping" of the 8lanes athletics track paving, has become necessary due to wear and aging suffered from the existing mantle prefabricated put in place several years ago. A work of great importance, if we consider that this sports center has considerable regional importance
because it is a Class A Athletics venue. Before the start of work, have been previously determined the conditions of the existing pavement by tests aimed at achieving the values of the Force Reduction (KA) and Vertical Deformation (VD); it is subsequently given course to an intervention of reconstruction with the system "CONIPUR Retop", consisting in a "retopping" realized by casting in work, directly on the mantle prefabricated, pre-colored two-component polyurethane resin with a surface finish in EPDM rubber granules colored. This technology marks a significant way in the field of extraordinary maintenance of the installations of athletics because it allows on one hand to avoid demolition interventions of the flooring and the subfloor existing with additional costs and charges of landfill easily imaginable, and secondly to recover as of good is left in the pavement deteriorated by time and wear. In short, we can definitely call it an action "ecological".
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Rifacimento del manto della pista di atletica nel centro sportivo di via Gera a Chiuro (Sondrio) Committente: Comune di Chiuro Progettista e Direttore lavori: geom. Piergiovnni Bruga (UTC) Importo dei lavori: euro 216.701 Inizio lavori: giugno 2014 Fine lavori: agosto 2014 Impresa esecutrice: Tipiesse srl (vedi pag. 32)
REPORTAGE
XVII Giochi panamericani 2015: il Welland Flatwater Centre di Joseph Wolfe
Abbiamo visto, nel n. 304 di Tsport, uno degli impianti più grandi, fra quelli realizzati a Toronto in occasione dei Giochi Panamericani che si sono svolti nello scorso mese di luglio: l’Aquatics Centre and Field House. I Giochi Panamericani – giunti alla diciassettesima edizione – costituiscono uno degli eventi multisportivi internazionali più importanti, cadenzati ogni 4 anni per gli atleti dei 41 paesi membri del PASO (Pan American Sports Organization). Le gare comprendono tutti i giochi delle Olimpiadi estive, oltre a giochi tradizionalmente ospitati dall’Organizzazione panamericana. I giochi di questa estate a Toronto hanno visto gareggiare 10.000 atleti dal 10 al 26 luglio, e vi hanno fatto seguito i gliochi paralimpici dal 7 al 14 agosto.
Fra gli impianti di minor impatto architettonico ma di particolare interesse, vogliamo dare oggi uno sguardo al Welland International Flatwater Centre, diventato per l’occasione Welland Pan American, il sito ufficiale di canoa e kayak per i Giochi di Toronto 2015. Si tratta di un bacino di quasi otto chilometri di profonda acqua tranquilla, ideale per ospitare gli sport di rematura veloce, non lontano dalle Cascarte del Niagara. Il nome “Welland” deriva da un vocabolo celtico che significa appunto “fiume buono”. In vista dei Giochi, è stata ampliata una sezione del canale per soddisfare gli standard sportivi internazionali, sono stati realizzati due nuovi edifici, comprendenti una torre per le segnalazioni cronometriche e il centro atleti,
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oltre a una piazza, i torrini di partenza, e sedute permanenti per 500 spettatori. Inoltre, è stato previsto, all’interno del centro atleti, un moderno ambiente di allenamento multi sport, che consentirà sia ai professionisti dei team canadesi, che ai canoisti locali alle prime armi, di perfezionare le proprie performances fuori stagione in condizioni test-controlled contro una corrente variabile. In quanto principale superficie di acqua calma nel cuore della penisola del Niagara, il WFC ha già ospitato diverse competizioni di livello internazionale prima di Toronto 2015, come l’ ICF Junior and U23 Canoe Sprint World Championships nel 2013. Il significativo investimento del Governo per oltre 500 milioni di dollari canadesi nei Giochi Panamericani è mirato ad avere effetti non solo sulla prosperità economica della regione della Grande Toronto, ma anche a lasciare una
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duratura eredità sportiva al Canada per gli anni a venire. In particolare, sono stati erogati finanziamenti fino a 6.700.000 dollari canadesi (pari a circa 4,5 milioni di euro) per coprire il 56 per cento dei costi per gli adeguamenti e imiglioramenti al Welland International Flatwater Center. Le opere di ammodernamento e implementazione del centro WFC sono stati affidati a gli architetti Rounthwaite, Dick and Hadley dopo un procedimento concorsuale, aperto e trasparente, svolto nel 2011 dalla Città di Welland; i lavori si sono svolti tra il 2012 e il 2013.
Reportage 2015 Panamerican Games: the Welland Flatwater Centre The Pan American Games are one of the
world’s largest international multi-sport events, held every four years for athletes of the 41 member nations of the Pan American Sports Organization (PASO). The Games comprise all Olympic Summer Games sports, as well as traditional Pan American sports. The Toronto 2015 Pan/Parapan American Games hosted 10,000 athletes and officials and featured 48 sports in municipalities across the Greater Golden Horseshoe area. The Toronto 2015 Pan American Games have taken place July 10–26 and the Parapan American Games August 7–14. As the premier calm water surface in the heart of the Niag ara peninsula, the WIFC have hosted many international level competitions leading up to Toronto 2015, including the ICF Junior and U23 Canoe Sprint World Championships in 2013.
The Government’s significant investment of up to $500 million in the 2015 Pan and Parapan American Games for sport infrastructure, legacy, and essential federal services will not only result in economic prosperity for the Greater Toronto Area, but will also leave a lasting sport legacy here in Canada for years to come. As part of our commitment to the Games, are provided funding of up to $6.7 million to cover 56 per cent of capital costs for upgrades and improvements to the Welland International Flatwater Centre. The improvements and upgrades have been overseen by TO2015 with Rounthwaite, Dick and Hadley Architects, awarded the contract in October 2011 through a fair, open, transparent and competitive public tendering process led by the City of Welland. Construction started in fall 2012.
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In apertura, scorcio del sito. Nella pagina a sinistra, vista dell’impianto durante le gare; in alto, cartografia dell’area del Niagara, e ortofoto del tratto di canale interessato. Qui sopra, due immagini del canale e un rendering di progetto. In the opening page, view of the site. In the left page, view of the venue during the games; above, map of the Niagara region, and zenithal photo of the canal. Here above, two views of the canal and a project rendering.
STADI E CAMPI DI CALCIO
Campo di calcio in erba sintetica a Falconara (Ancona) di Mary Kate Russo
Sotto, azione di gioco sul nuovo manto in erba sintetica. Nella pagina a lato, vista degli spogliatoi e due scorci del campo. Below, gaming action on the new synthetic turf. Next page, view of the changing rooms building, and two views of the field.
L’intervento descritto in queste pagine riguarda l’ampliamento di un campo da calcio (m 96 x 48,55) preesistente per renderlo idoneo a disputare partite di categoria superiore fino alla prima categoria ed il rifacimento del manto di erba sintetica esistente. Oltre le linee laterali viene lasciato uno spazio libero di m 2,50 mentre oltre le linee di fondo campo viene lasciato uno spazio libero di m 3,50. È stata inoltre ese-
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guita la predisposizione per una futura istallazione dell’impianto di illuminazione notturna del campo di calcio ed eseguito l’impianto di irrigazione del tipo a cannoncino. A causa della presenza degli spogliatoi da un lato e di una muretta di confine (che delimita la proprietà Comunale) posta in diagonale rispetto alla linea di fondo del nuovo campo, per ottenere l’ampliamento del campo di gioco si è stati costretti, pena la
mancata possibilità di avere le misure necessarie all’omologazione, a rinunciare ad una piccola parte dello spigolo creato dalle fasce di rispetto per potervi alloggiare parte della palificata che altrimenti sarebbe andata quasi a toccare la suddetta mura di confine. Comunque il rispetto dei m 3,50 dalla linea di fondo e dei m 2,50 dalle linee laterali è garantito alla fine delle stesse linee. Per quanto detto sopra, le scelte progettuali adottate (paratia di pali a monte da un lato e platea su pali a valle dall’altro) sono conseguenti sia al tipo di intervento, sia alla morfologia del terreno, sia allo stato del sito ove si intendeva intervenire, già in larga parte urbanizzato. La scelta della sostituzione dell’esistente manto erboso sintetico con un altro sempre di tipo sintetico si è basata sia su criteri di funzionalità che di economia di gestione; in particolare: la funzionalità del manto erboso sintetico è stata accertata dall’Amministrazione in seguito alla buona riuscita del vecchio manto artifi-
ciale in dodici anni di utilizzo; la manutenzione di un campo in erba sintetica è più economica di quella di un campo in erba naturale. Nel dettaglio, i lavori realizzati hanno comportato: una palificata a monte per ampliamento campo, a contenimento del terreno con realizzazione di murette tra gli spazi vuoti e recinzione di sicurezza e realizzazione di murette in c.a. su parte lato a valle per contenimento terreno ai piedi della scarpata adiacente l’area del campo di gioco; una piattaforma su pali lato valle verso Senigallia per ampliamento terreno necessario per nuovo campo da gioco e realizzazione di cordolo su palificata lato via Puglie per contenimento terreno. Quindi, lo smontaggio dei 4 pali di illuminazione per modifica posizionamento con rifacimento fondazioni in c.a. su palo e predisposizione per futuro impianto di illuminazione del campo. Successivamente, è stata effettuata la rimozione del manto di erba sintetica esi-
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Sotto, planimetria del campo. Nella pagina a lato, insieme a immagini delle attrezzature del campo, alcuni momenti della cerimonia di inaugurazione, il 26 aprile scorso, alla presenza del sindaco di Falconara Goffredo Brandoni e di altre autorità. Below, plano f the venue. Nexxt page, along with images of the field equipment, some moments of the opening ceremony, on April 26, attended by the Mayor Goffredo Brandoni and other authorities.
stente, la sistemazione del terreno previo sbancamento del terreno eccedente lato a monte e riporto materiale arido nel lato a valle. È stato quindi realizzato un idoneo sistema fognario per lo smaltimento delle acque provenienti dal campo da gioco e le relative canalette con possibilità di accumulo delle acque su un apposito serbatoio interrato. La nuova superficie in erba artificiale è parte di un sistema omologato dalla LND, e comprende una fibra primaria in monofilo tricolore alto 60 mm, un intaso di stabilizzazione in sabbia quarzifera, e un intaso prestazionale in granuli di gomma elastomerica vulcanizzata nobilitata. La pavimentazione delle fasce esterne al campo per destinazione è realizzata con massetto di calcestruzzo ed erba artificiale decorativa. Il nuovo impianto di irrigazione del campo da gioco è del tipo a cannoncino. con possibilità di prelievo dal serbatoio di accumulo.
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Il nuovo campo sportivo risponde oggi ai requisiti prestazionali e di sicurezza stabiliti dalla Lega Nazionale Dilettanti per i campi in erba artificiale destinati ad ospitare campionati fino alla prima categoria.
Stadiums and soccer fields Football field with artificial turf in Falconara (Ancona) The work described in these pages concerns the enlargement of an existing football field to make it suitable to play games up to the first category and the resurfacing of the existing artificial turf. The choice of replacing the existing synthetic grass with another synthetic type is always based on both criteria of functionality that economy of management; in particular, the functionality of the synthetic-grass flooring has been ascertained by the Administration following the success of the old artificial turf in twelve years of use; the maintenance of a field with synthetic grass
is cheaper than that of a natural grass field. The new artificial grass surfaces is part of a system approved by the National Amateur League, and includes a primary fiber monofilament tricolor 60 mm high, an infill stabilization in quartz sand, and a performance infill granules of elastomeric rubber vulcanized. The new sports field today responds to the requirements of performance and safety requirements established by the National Amateur League for artificial turf fields to house leagues to the first category.
Rifacimento del campo sportivo “Marcello Neri” in erba sintetica con ampliamento ed adeguamento dello stesso alla nuova normativa “LND Standard”, in Falconara Marittima (Ancona) Proprietà: Comune di Falconara Marittima Responsabile del Procedimento: geom. Claudio Massi Progettazione: Studio Marchetti (ing. Erica Marchetti, ing Alberto Marchetti) Direttore dei lavori: ing. Luca Arabi Fine lavori: aprile 2015 Importo dei lavori (Iva esclusa): euro 425.645 Ditta appaltatrice: Tipiesse srl (vedi pag. 32) Erba sintetica: Italgreen spa (vedi IV cop.) Intaso prestazionale: Promix srl (vedi pag. 10)
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by Tsport mktg & adv
SEICOM srl sede operativa: via Stelvio, 3 23100 Sondrio
tel. +39 0342 512573 fax +39 0342 571875 info@seicom-italy.com www.seicom-italy.com
STADI E CAMPI DI CALCIO
Centro sportivo a Mirandola (Modena) di Cesare Lino
L'intervento consiste nella ricostruzione e riqualificazione di un centro sportivo-sociale polivalente sul modello di un moderno palaeventi, sulle ceneri del centro sportivo della frazione di San Martino in Spino. Un nuovo volume, dimensionato per accogliere le attivitĂ sportive prevalenti, si affianca agli spogliatoi esistenti, disponendosi lungo il margine della strada. Sul medesimo allineamento, proseguendo lungo la strada,
è collocata la tribuna coperta a servizio del campo sportivo. Il progetto dichiara esplicitamente la propria natura strutturale, evidenziando le sette costole che ne scandiscono il fianco principale, cinque delle quali si ergono al di sopra del profilo ambientale a costituire un punto di riferimento visivo nel paesaggio. I pilastri-puntoni, irrigiditi da un sistema di controventi metallici, costituiscono un telaio geometrico astratto che sma-
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Vista del nuovo centro sportivo e, sotto, prospetto laterale del palaeventi con la particolare struttura a tiranti. View of the new sports centre, and, below, side elevation of the events palace with the particular structure with tie rods.
Nella foto grande, il campo da calcetto a sette in erba sintetica. Nella pagina a lato, in alto planimetria del centro sportivo; in basso, gli impianti termici e la struttura portante del palazzetto. In the larger photo, the soccer-a- seven field with synthetic turf. Next page, above, plan of the sports centre; below, heating systems and the structure of the building.
terializza verso l'alto il sottostante volume funzionale. La medesima iterazione strutturale caratterizza lo sviluppo delle tribune coperte. Le nervature strutturali, sia nel palaeventi sia nelle tribune, si staccano cromaticamente a dichiarare la propria identitĂ statica. I tamponamenti di facciata del palazzetto si allineano alle medesime cromĂŹe, disegnando superfici elementari solcate soltanto dai tagli necessari all'illuminazione degli ambienti. Le aperture di ingresso verso strada sono protette da strutture secondarie in forma di pensiline, rivestite in vetro. Il prospetto verso sud, invece, si protende nel vuoto in forma di portale, ad incorniciare il passaggio dagli spogliatoi al campo sportivo, anch'esso protetto da una leggera pensilina aerea. Una nota cromatica fa da contrappunto alle strutture: le gradonate verso il campo, infatti, sono rivestite in pannelli di lamiera sagomata microforata di un colore rosso-bruno. Seppure massivo nel dover rispondere a
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precise esigenze dimensionali legate alle attivitĂ sportive e sociali al coperto, il nuovo edificio trova nella sua concezione strutturale pretesto per smaterializzarsi e dialogare discretamente con il paesaggio circostante, senza esserne soffocato ed al tempo stesso senza stravolgerlo. La realizzazione Il primo stralcio funzionale ha riguardato la costruzione del palaeventi di mq 870 con annessa cucina e servizi e la messa in opera delle tribune coperte con opere di manutenzione e ripristino del campo principale e della copertura degli spogliatoi. Il secondo stralcio prevede la realizzazione del campo da calcetto a sette con erba artificiale ed il completamento degli impianti termici ed elettrici. L'edificio palaeventi si articola in sette campate strutturali di asse 6,00 metri, tra loro controventate. I pilastri - puntoni cui sono vincolati i tiranti a sostegno della copertura
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Il tornado di San Martino in Spino
Sotto, particolari della torre-faro. In basso a destra, il campo visto dall’alto. Nella pagina a lato, tre scorci della tribuna. Below, details of the lighting tower. Bottom right, the field seen from above. Next page, three views of the grandstand.
Ad un anno di distanza dai devastanti eventi sismici del maggio 2012, la frazione di San Martino Spino il 3 maggio 2013 è stata di nuovo bersaglio di una fatale calamità: un rovinoso tornado ha riportato la distruzione falcidiando abitazioni, attività produttive, barriere naturali e tutto quanto si trovava sulla sua rotta. Ai soccorritori giunti sul posto dopo il passaggio della tromba d’aria, si sono presentate 60 case scoperchiate, e danni al centro sportivo dove anche i 14 container che avrebbero dovuto essere adibiti a uffici comunali e sedi delle locali associazioni, donati al Comune di Mirandola in seguito al sisma del 2012, sono stati spazzati via. Danneggiato gravemente anche il tetto dell’edificio che ospita la scuola elementare e media della frazione, che aveva resistito al sisma; alberi e macerie sono stati scaraventati ad oltre un chilometro e mezzo di distanza. Lo spirito di ricostruzione, già ampiamente collaudato a seguito del sisma, ha operato a vari livelli: dalla necessità di riparare le abitazioni private fino alla volontà, così repentinamente interpretata dall'Amministrazione Comunale, di ricostruire i simboli del ritrovo collettivo; e fra questi il centro sportivo lungo via Zanzur, pressochè distrutto dal tornado, pubblicato in queste pagine, ricostruito con il contributo della Società A.S.D. Sammartinese, del Circolo Politeama, del Comitato Sagra del Cocomero, e con la supervisione della Municipalità di Mirandola.
Nella foto, il tornado ripreso in uno dei tanti video amatoriali postati in rete.
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sono alti complessivamente 30 metri. La struttura di fondazione prevede una platea superficiale in calcestruzzo armato dello spessore di 28 cm. Le strutture in elevazione sono realizzate con un telaio di acciaio controventato, zincato e verniciato, e sono tamponate all'esterno con pannelli di alluminio coibentati piani. La pensilina a copertura dell'ingresso sul lato nord-ovest prevede una carpenteria metallica, anch'essa verniciata, coperta con lastre di vetro stratificato e temperato. La pensilina a protezione dell'uscita dagli spogliatoi, anch'essa con struttura in carpenteria metallica, è piana e rivestita in pannelli coibenti; su un lato è vincolata direttamente al piedritto di sezione circolare, sull'altro è pendinata alla travatura reticolare piana che prolunga la fascia cieca del rispettivo prospetto. Le strutture metalliche ed i tamponamenti sono di colore bianco. L'altezza interna del palaeventi è variabile da 7.00 a 7.70 metri, ed è dimensionata sulla base delle possibili attività sportive
prevalenti da svolgersi all'interno. Nel lato verso gli spogliatoi esistenti la struttura si articola in una pensilina di sezione mistilinea, ad orditura portante in carpenteria metallica a copertura della cucina e dei servizi annessi. La copertura del palaeventi è tamponata in pannelli coibenti rivestiti in lamiera di acciaio verniciata; è altresì prevista la dotazione di linee vita per la manutenzione del manto di copertura e la messa in opera di fotovoltaico. In posizione baricentrica è previsto un lucernario continuo a shed per l'illuminazione zenitale degli ambienti. Le tribune del capo sportivo presentano 10 campate di 2 metri ciascuna per una lunghezza di metri 20 ed una profondità di circa 6 metri costituita da sette gradinate adatta ad ospitare circa 200 persone. Le costolonature principali seguono un disegno a sezione curva a formare la copertura delle gradinate, rivestita in pannelli coibenti rivestiti in lamiera di acciaio verniciata.Le gradinate sono realizzate in
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pannelli di lamiera microforata zincata e verniciata di un colore rosso-bruno.
Sotto, due prospetti della tribuna; in basso, impiantistica all’interno del palaeventi. Below, two elevations of the grandstand; bottom, technical plants in the sports palace.
Centro sportivo a San Martino in Spino, frazione di Mirandola (Mo) Committente: Comune di Mirandola in accordo con l’Associazione Politeama e la Polisportiva ASD Sammartinese Progetto: ing. Luca Ruggero Pulga Fine lavori: primo stralcio (pala eventi) 2013 secondo stralcio (tribuna e campetto) 2014 Importo dei lavori euro 1.000.000 circa
Stadiums and soccer fields Sports center in Mirandola (Modena) The project involves the rebuilding and redevelopment of a multipurpose sports and social center, on the ashes of the sports center of the village of San Martino in Spino. A new volume, sized to accommodate the prevailing sports, joins the existing changing rooms, arranging these along the side of the road. On the same alignment, there is the covered stand at service of the sports field. The project explicitly declared its structural nature, highlighting the seven ribs that punctuate the main side, five of which rise above the environmental profile to be a visual landmark in the landscape. The inlet openings towards the road are protected by secondary structures in form of shelters, coated glass. The façade facing
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south, however, extends into space in the form of a portal, to frame the passage from the locker rooms to the football field, which is also protected by a lightweight canopy overhead. Although massive due the specific dimensional requirements related to sports and social activities indoors, the new building is in its structural design a pretext to dematerialize and converse discreetly with its surroundings, without being muffled and at the same time without distorting it.
“maestri”dei tappeti erbosi
Erminio Sinigaglia
Alessandro Bertolini
Fulvio Bani
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PATTINAGGIO E SKATE
Skatepark in Piazza d’Armi a L’Aquila di Vincenzo Magnifico
Da un’indagine svolta tra i giovani di L’Aquila emerge con forza la richiesta di spazi, sia all’aperto che al chiuso, dove aggregarsi, riunirsi per confrontare le loro idee, crescere assieme. Luoghi in cui avere la possibilità di esprimersi nelle diverse espressioni dell’arte, della cultura e dello sport, in diverse discipline sportive, anche quelle impropriamente denominate “minori”. In questo progetto si cerca di dare una risposta ad una di queste motivazioni, in particolare alla richiesta, in conformità con i trend internazionali delle nuove discipline sportive emergenti, di installare strutture atte a garantire la pratica dello Skate, sport che dalle olimpiadi del 2020 sarà inserito nel novero delle discipline olimpiche. Esiste, infatti, anche a L’Aquila un movimento, una cultura giovanile che si riconduce a quella che genericamente viene definita “cultura di strada”. Essa si esprime in diverse forme d’arte: dai Writers, da non confondere con coloro che sporcano i muri della città con inutili scritte, ai musicisti hip-hop, a tutti coloro che praticano skate, rollerblade e bici bmx. L’Aquila però, è una città che si sta riprendendo dopo il grande sisma del 06 aprile 2009 che l’ha distrutta e che attualmente offre ben pochi spazi a questa popolazione di giovani
che, o rinunciano a praticare questo sport o utilizzano aree non predisposte, poco adatte ed insicure. Le attività sportive, quali che siano, inducono i giovani ad imparare e seguire scrupolosamente le rispettive regole, per ottenere anzitutto la stima ed il rispetto degli altri partecipanti e dei supervisori. Oltre a ciò, consentono di sviluppare il naturale e sano istinto di competizione, che viene vissuto positivamente dagli atleti nello svolgimento delle loro attività preferite. Dare una pista a disposizione degli skaters anche nei centri urbani come L’Aquila consente una migliore conservazione di scale, muretti, ringhiere e rampe che solitamente costituiscono la pista ideale per i giovani che praticano questa attività; avendo a disposizione attrezzature appositamente create, infatti, gli skaters possono lanciarsi in sfide ed attività ricreative senza ledere l’arredo urbano dei loro quartieri e senza arrecare disturbo alle persone che magari, nello stesso momento, stanno passeggiando o si stanno godendo dei momenti all’aria aperta. La struttura realizzata dunque, è quella di uno Skatepark vero e proprio, ovvero una struttura polifunzionale pensata e realizzata per i ragazzi di questa città e del suo comprensorio. Si, perché, data la carenza di strutture simili in Abruzzo, la realizzazione di uno Skatepark a
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Uno scorcio dell’impianto. A view of the venue.
Qui sotto, alcuni dettagli della struttura. A destra, planimetria generale dell’area sportiva e, in particolare, dello skate park. Nella pagina a lato, schizzi di progetto e vista dal park verso la città. Nell’ultima pagina, altri particolari dello skate park, e due foto nella fase di costruzione. Below here, details of the surface. Right, general plan of the sports area and, detailed, of the skate park. Next page, project sketches and a view from the park towards the town. In the final page, other details of the skate park, and two views under construction.
Piazza d’Armi, area destinata alla realizzazione di nuovi impianti sportivi del Capoluogo, rappresenterebbe un’attrattiva per tutti i praticanti di skate, e non solo di skate, dell’intera Regione. Oltretutto, L’Aquila è situata in un zona strategica, dal punto di vista autostradale e nazionale, può accogliere, quindi, un largo bacino di utenza provinciale e regionale e potrebbe essere punto di incontro tra praticanti provenienti sia dal Nord Italia che dal Sud. Molto importante, da evidenziare, il carattere multifunzionale dello Skatepark: progettare e realizzare un luogo ben strutturato fa sì che gli eventi che si possono organizzare siano molteplici (ad esempio musicali e di graffiti) quante sono le esigenze giovanili. Lo skate è uno sport che non può essere paragonato ad altre attività più tradizionali, giacché spesso gli skateboarder stessi lo considerano una sorta di attività individuale a tratti artistica, più che uno sport vero e proprio. Anche per questo motivo, per stimolare la diffusione di questa attività molto impegnativa ma decisamente soddisfacente, si è cercato di svi-
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luppare un’apposita area a verde pubblico attrezzato con attività di Skatepark, con il contributo economico e le proposte assorbite nell’ambito della progettazione, dal gruppo Ultras L’Aquila “Red Blue Eagles” e dalla ONLUS San Gregorio Rinasce. Quest’opera, opportunamente concepita, sarà a disposizione dei giovani appassionati per svolgere gli allenamenti e per consentire loro di sfidarsi e crescere nel confronto reciproco. L'opera è stata realizzata in due mesi ed inaugurata il 18 luglio 2015 con il nome di “Area Ultras d'Italia - Skatepark "Maurane Fraty" ed è dedicata ad una bambina francese di 6 anni che ha perso la vita durante il sisma del 2009. L’area dove è sorta tale opera, dopo il sisma, versava in uno stato di degrado, con erba incolta e lievi avvallamenti dovuti all’occupazione della più grande tendopoli della città realizzata dalla Protezione Civile come primo campo di accoglienza. Si accede all’area attraverso un ingresso carrabile posto a est di piazza D’Armi, in comune con l’ingresso della nuova pista di atletica leg-
gera ultimata nel 2014 e da un ingresso di servizio posto sul lato nord dell’intera area. L’intervento realizzato L’impianto realizzato formerà delle unità autonome con tratti centrali pianeggianti, i cosiddetti flats, con due o più tratti curvi ai lati e spesso anche con dei pianali, detti tables. Questi impianti, adatti anche per i principianti, sono molto ben considerati soprattutto dagli skateboarders di livello avanzato, giacché danno loro la possibilità di esibirsi in fantasiosi tricks, cioè numeri ed acrobazie dagli effetti straordinari. Le dimensioni previste per l’area skate sono all’incirca di mq. 500 di forma trapezoidale, a cui si aggiungeranno ulteriori 600 mq circa di area attrezzata a verde pubblico, dove sarà realizzato un percorso pedonale accompagnato da un’attenta architettura paesaggistica. Gli elementi da utilizzare per la realizzazione della pista per lo skate sono stati realizzati in opera con calcestruzzo resinato e successivo strato di fibrorinforzo a base quarzata il quale,
una volta indurito, è divenuto completamente impermeabile e di conseguenza assolutamente resistente alle intemperie ed all’usura causata dai naturali sbalzi termici. Le rampe di partenza sono dotate di lamiera in acciaio V2A che consente lo smusso degli spigoli e lo stesso dicasi per i passaggi dalle curve ai pianali, che sono altresì dotati di tubi in acciaio V2A di forma circolare. Il perimetro dell’area è stato realizzato con vere e proprie dune in terreno compattato e idroseminato in modo da assorbire gli urti e le cadute all’esterno dell’area, mentre i bordi superiori a quota superiore a 2 metri sono protetti da profili in alluminio. Tutti gli elementi utilizzati sono conformi alla normativa DIN 33943. L’intera area è aperta al pubblico tutti i giorni ed è dotata di un impianto di illuminazione notturna che garantisce sempre un livello minimo di visibilità anche per eventuali riprese televisive. E’ stata inoltre realizzata una recinzione a confine dell’area skate, costituita da staccionate in legno di pino trattato in autoclave ed impre-
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gnato, opportunamente ancorato a terra e dotato di spigoli arrotondati, al fine di evitare ogni ingresso all’area di mezzi e motocicli vari. Conclusioni L’impianto skate realizzato è costruito nel rispetto di molteplici canoni di sicurezza, al fine di contenere al massimo il pericolo di lesioni. Naturalmente non sarà mai possibile eliminare completamente questi pericoli, ma grazie all’utilizzo dei materiali utilizzati, essi potranno essere quantomeno ridotti al minimo. Fondamentale in fase di progettazione è stata la riduzione dei raggi di curvatura per ridurre l’impatto di caduta, anche se a questo proposito non esistono ancora rilevazioni concrete. L’utilizzo del calcestruzzo polimero a finitura quarzata, seppur con spessori variabili, apporta notevoli vantaggi, quindi questa riduzione è appena percepibile. Anche il tipo di superficie che è stata utilizzata può essere determinante nella riduzione del pericolo di lesioni. Tale superficie, naturalmente, è priva di elementi di fissaggio (viteria e
Area Ultras d’Italia con attività di Skatepark intitolata a “Maurane Fraty” in piazza d’Armi a L’Aquila Committenti: Comune dell’Aquila Red Blue Eagles – Associazione Onlus “San Gregorio Rinasce” Responsabile Unico del Procedimento: geom. Berardino Tarquini Progettazione e Direzione Lavori: arch. Vincenzo Magnifico (Settore Ricostruzione Pubblica, Comune de L’Aquila) Team di collaborazione alla progettazione: arch. Daniele Lamanna, Marco Dukic, Paolo Olivieri, Giuseppe Orzoro, Cody Lockwood (skater U.S.A.) Inizio lavori: 26 maggio 2015 Fine lavori: 17 luglio 2015 Costo totale dell’intervento: euro 150.000 Materiali per la pavimentazione: Mapei spa (vedi II cop.)
simili), resistente alle intemperie ed immutabile nel tempo nonostante l’uso. Essa sarà più liscia di quella del calcestruzzo normale (infatti vi è l’aggiunta di polvere di quarzo) e di conseguenza lo sportivo che vi svolge la propria attività riuscirebbe a scivolare in modo fluido in caso di caduta, subendo meno attrito con la superficie di contatto. L’utilizzo di tali materiali costituisce dunque la soluzione ottimale, dato che, grazie alle caratteristiche di estrema resistenza, mantiene la propria qualità a lungo negli anni.
Skating Skate park in Piazza d'Armi in L'Aquila The structure is that of a real skatepark or a multipurpose facility designed and built for the children of this city and its surroundings. The system created will form self-contained units with the central sections flatter, the socalled “flats”, with two or more curved sections at the sides and often also with the flatbed,
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said “tables”. The estimated size of the skate area are roughly square m 500 of trapezoidal shape, which will add an additional 600 square meters of public green equipped area, where it will be built a walkway with a careful landscaping. The elements to be used for the construction of the track for the skate were made in work with concrete resin and the next layer of fiber reinforcement in the base crystal controlled, which, once hardened, has become completely waterproof and therefore wear- caused by natural changes in temperature. The ramps departure feature sheet steel V2A that allows the bevel of the edges and the same applies to the steps from the curves to the platforms, which are also equipped with a V2A steel pipe of circular shape. The perimeter of the area has been realized with real dunes in compacted soil and idroseeded so as to absorb shock and falls outside of the area, while the upper edges at a height exceeding 2 meters are protected by aluminum profiles .
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Tecnica
Rapporto dalle giornate di Assoverde di Erminio Sinigaglia
Il 28 e 29 ottobre presso l’hotel Ramada Encore di Bologna si sono tenute due importanti giornate organizzate da Assoverde, Associazione Italiana Costruttori del Verde. La prima giornata è stata dedicata alla sezione Assoverde Sport che riunisce i professionisti operanti nella costruzione e gestione delle superfici sportive in erba naturale e sintetica. Dopo il saluto del presidente dott. Antonio Maisto, che ha presentato l’Associazione, i lavori sono stati introdotti dal vicepresidente dott. Pasquale Gervasini che ha posto in evidenza gli obbiettivi di Assoverde Sport che vuole riunire gli operatori del settore e valorizzare la professionalità di chi lavora nel verde sportivo, fornendo ai propri associati formazione specialistica che deve essere riconosciuta e definita. Questo al fine di dare agli utenti finali quali Club, Società Sportive ed Enti Pubblici risposte certe e dirette alle loro necessità in ambito tecnico e gestionale. Al convegno hanno partecipato il dott. Valeriano Bernardini responsabile Agronomi di CONI Servizi, il dott. Giovanni Castelli responsabile della F.I.G.C. e Lega Nazionale Professionisti per i campi di Serie A e B e Damiano Tommasi Presidente della Associazione Italiana Calciatori. Oltre ad affrontare le problematiche attuali relati-
ve alla gestione dei tappeti erbosi sportivi, il programma ha visto un intervento del dott. Massimiliano Del Viva che ha presentato la certificazione che Assoverde Sport propone per i propri associati, basata su un punteggio assegnato alle aziende in base alla storicità e alla specificità dell’azienda stessa integrato da un programma di formazione composto da convegni e giornate studio, podcast scaricabili dal sito e field day organizzati da aziende partners, che dà diritto all’acquisizione di punteggi la cui somma porrà le aziende nella condizione di essere certificate. Lo stesso ha poi presentato i capitolati costruttivi e manutentivi per tappeti erbosi sportivi che il panel tecnico di Assoverde Sport composto dallo stesso Del Viva, Erminio Sinigaglia, Pasquale Gervasini e Giuseppe Traini sta preparando e che saranno ultimati nel 2016. La sessione pomeridiana ha visto un corso di formazione sull’uso dei prodotti chimici nei campi sportivi. La prima parte è stata presentata dal dott. Massimo Mocioni patologo e ricercatore all’Università di Torino, che ha affrontato il tema dell’utilizzo dei pesticidi in base al Piano di Azione Nazionale (PAN) che prevede l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, con l’obbligo
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per gli operatori di adottare tecniche colturali integrate e approcci alternativi alla difesa chimica. Il Piano prevede una serie d’interventi da attuare su più fronti, quali formazione e prescrizioni per gli utilizzatori, i distributori e i consulenti agronomi, informazione e sensibilizzazione, controlli delle attrezzature per l'applicazione dei prodotti fitosanitari, misure specifiche per la tutela dell'ambiente acquatico e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari in aree specifiche, manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze, difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari. Un aspetto importante del Piano riguarda la formazione, infatti dal 26 novembre 2013 è istituito un sistema di formazione obbligatoria e certificata per utilizzatori professionali, distributori e consulenti. Il sistema riguarda sia la formazione di base che l'aggiornamento periodico. Per quanto attiene, in particolare alla consulenza agronomica, il possesso del relativo certificato di abilitazione costituisce la condizione necessaria per lo svolgimento dell’attività. Nella seconda parte, il dott. Alessandro Bertolini fitopatologo della ditta AGEC Service, ha illustrato le possibilità di approccio integrato nella gestione dei tappeti erbosi sportivi. Ha evidenziato come sia necessario spostare l’attenzione dall’uso di fitofarmaci alla gestione agronomica in senso lato e in particolare all’utilizzo di prodotti fitosanitari e altri mezzi di controllo delle avversità a basso impatto ambientale. Diviene imprescindibile in questo contesto la conoscenza delle caratteristiche fisico-chimico-organiche e microbiologiche del terreno di gioco attraverso delle analisi mirate su cui basare l’impostazione del piano di gestione agronomica. Il piano contiene un protocollo che prevede prodotti per il contenimento delle malattie e dei parassiti del tappeto erboso, di origine naturale, nonché fitoregolatori e stimolanti naturali della nutrizione, che tendono a prevenirne nel tempo la ricomparsa dei sintomi, perché le essenze erbacee migliorano il normale stato fisiologico. Questo permette di utilizzare una miscela di prodotti biologici in grado di stimolare l’aspetto fisiologico della pianta e prodotti pesticidi in basso dosaggio, creando una sinergia capace di risolvere la problematica degli attacchi fungini. La giornata del 28 ottobre è stata l'occasione per conoscere al meglio il nuovo Piano di Azione
Nella pagina di fronte, in senso orario, apertura del convegno Assoverde, dott. Valeriano Bernardini, dott. Giovanni Castelli e Damiano Tommasi. In questa pagina dott. Massimo Mocioni, dott. Alessandro Bertolini, Senatore Gianluca Susta e dott.ssa Lo Palco Next page, clockwise, opening of the Assoverde meeting, Valeriano Bernardini, Giovanni Castelli and Damiano Tommasi. In this page, Massimo Mocioni, Alessandro Bertolini, Senator Gianluca Susta and Lo Palco.
toriale. Ci piace pensare che dal Convegno di Assoverde si siano dipanate nuove vie da percorrere, nella consapevolezza di poter essere protagonisti dell’imprenditoria del verde, e che momenti come questi rappresentano occasioni fondamentali di focus circa gli strumenti giusti per crescere.
Technics Report on the Assoverde Convention
Nazionale, un incontro per discutere delle problematiche, delle criticità ma anche delle opportunità per tutti gli operatori del settore. I lavori sono proseguiti nella giornata del 29 con un intervento del Senatore Gianluca Susta che ha presentato la Proposta di Legge (DDL) sulla defiscalizzazione degli Spazi Verdi in ambito privato, un’importante iniziativa che al pari delle defiscalizzazioni sulle ristrutturazioni edilizie, contribuirà alla ripresa del settore consentendo di usufruire dei bonus solo a chi si rivolgerà ad aziende del settore specializzate. È intervenuto poi l’avvocato Francesco Lilli che ha affrontato il tema della responsabilità delle persone giuridiche secondo il D.Lgs. 231/2001, con il quale è stata introdotta per la prima volta nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa/penale delle persone giuridiche per i reati commessi dai soggetti che operano nel contesto operativo delle stesse. L’azienda sarà ritenuta non imputabile del reato commesso dal proprio lavoratore solo nel caso in cui all’interno dell’organizzazione aziendale siano stati predisposti dei modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire i reati. Il dott. Wolfango Aldo Viti ha invece presentato La Carta Qualità, sistema di certificazione che Assoverde sta preparando per tutti gli associati che vorranno aderire basata su parametri di qualificazione aziendale con lo scopo di mettere in evidenza le eccellenze di ogni singola azienda, mediante un processo di studio e selezione, consentendo al committente una scelta ragionata e selezionata dei propri partner. Le aziende così certificate daranno garanzia di competenza e si distingueranno come le migliori del settore. Dopo la pausa, i lavori sono ripresi con la presentazione dell’Avv.to Caponi di Confagricoltura del Nuovo CCNL nel quale è stata inserita una
sezione specifica per gli operatori del verde con importanti novità basate sulle specifiche esigenze del settore. Di seguito, il Segretario generale dell’associazione, Federico Ospitali, ha presentato la nuova edizione dell’Elenco prezzi informativi per opere a Verde. La giornata è poi proseguita con la dottoressa Lo Palco della Scuola Agraria Del Parco di Monza, Centro di Formazione Professionale di riferimento su scala regionale e nazionale per l'erogazione di corsi di formazione specialistica, riqualificazione e aggiornamento per tecnici e operatori del verde, che ha presentato la convenzione tra la Scuola e Assoverde, con un ricco programma di attività di formazione che prevede corsi sia di lunga durata sia di aggiornamento fino a 80 ore a cui gli associati potranno partecipare con sconti a loro dedicati. In conclusione il Presidente, dott. Antonio Maisto, ha ringraziato tutti i partecipanti per il loro impegno e li ha invitati a continuare la collaborazione iniziata con l’Associazione. Professionalità, qualità e sono state tra le principali parole chiave che hanno fatto da filo conduttore per il confronto che abbiamo avuto con ospiti del mondo politico, scientifico e imprendi-
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Last October in Bologna, there were two important days organized by Assoverde, Italian Association of Manufacturers of Green. The first day was devoted to Assoverde Sports that brings together professionals working in the construction and management of sports surfaces with natural and synthetic grass. The meeting was introduced by Vice President Dr. Pasquale Gervasini that has highlighted the objectives of Assoverde Sports that wants to unite the industry and enhance the professionalism of those who work in green sports, providing its members with specialized training that must be recognized and defined. The conference was attended Dr. Valeriano Bernardini responsible of CONI Services Agronomists, Dr. John Castles responsible F.I.G.C. and National Professional League for the fields of A and B Series and Damiano Tommasi President of the Italian Footballers' Association. The afternoon session saw a training course on the use of chemicals in sports. Among other interventions, Dr. Alessandro Bertolini plant pathologist of the Agec Service, explained the possibilities of integrated approach in the management of sports turf. Work continued on the 29th with topics about legal and tax.
meetings
servizio fotografico a cura di B. Grillini © Tsport
Fiere
FSB 2015: italiani a Colonia, e non solo FSB, la fiera settoriale per l’impiantistica sportive, ricreativa ed acquatica, si è chiusa il 30 ottobre scorso dopo quattro giornate positive all’insegna di una rinnovata internazionalità. Cifre alla mano, 26.600 visitatori provenienti da 117 Paesi hanno visitato i padiglioni di FSB in contemporanea con Aquanale, il salone internazionale specializzato per i settori saune, piscine, SPA e centri benessere, segnando un incremento del 7% rispetto alla scorsa edizione. I visitatori dall’estero sono risultati pari al 58%, e in particolare l’incremento più significativo si è registrato per gli operatori provenienti dall’Asia (+19%) e dal Medio Oriente (+12,5%).
Nuova la disposizione dei padiglioni, che per la prima volta sono stati allestiti nel settore nord della Fiera, più funzionali come sistemazione anche se più distanti dalla stazione ferroviaria dedicata. Nell’ambito della manifestazione fieristica, come ogni volta si è svolto il congresso IAKS (Associazione Internazionale per gli impianti sportivi e ricreativi), che festeggiava quest’anno il cinquantenario della fondazione: nei quattro giorni di congresso, sono stati ospitati 51 oratori provenienti da 17 Paesi che hanno presentato progetti e soluzioni architettoniche e operative nell’ambito dell’impiantistica sportiva, con un uditorio di circa 900 partecipanti di 52 paesi diversi. In parallelo, si è svolto un forum sul tema
degli impianti sportivi all’aperto, con approfondimenti circa le normative e le tecniche per l’erba sintetica e i granulati, oltre a conferenze su temi quali il riciclaggio di sistemi per prati sintetici, l’approccio manageriale alla gestione degli impianti sportivi, o la gestione della sicurezza. Una cinquantina gli espositori provenienti dall’Italia; come sempre, in queste pagine facciamo una carrellata su alcuni degli stand delle aziende nostrane. La prossima edizione, nel 2017, sarà spostata di qualche giorno in avanti rispetto alla tradizione, e si svolgerà dal 7 al 10 novembre: giusto il giorno prima della inaugurazione del Carnevale di Colonia che, tradizionalmente, si apre l’11 novembre alle ore 11:11… Photograph:Koelnmesse
Photograph:Koelnmesse
FSB 2015: Italians in Cologne, and more FSB, the trade fair for the sports facilities, recreation and aquatic, ended on 30 October after four good days in the name of a renewed internationalism. Facts and figures, 26,600 visitors hailing from 117 countries have visited the pavilions of FSB simultaneously with Aquanale, the international fair specialized for saunas, swimming pools, spas and fitness centers, with an increase of 7% compared to last year. Visitors from abroad amounted to 58%, and particularly the most significant increase was recorded for workers from Asia
(+ 19%) and the Middle East (+ 12.5%). The new hall layout, which for the first time were set in the north of the Fair, was more functional as accommodation run if more distant from the train station dedicated. As part of the fair, as every time there was the Congress IAKS (International Association for sports and recreational facilities), which this year celebrated the fiftieth anniversary of the foundation: in the four days of the congress, were hosted 51 speakers from 17 countries that submitted projects and architectural solutions and operational context of sports, with an audience of about 900 participants from 52 different countries. 63
In parallel, there was a forum on the topic of sports facilities outdoors, with emphasis on regulations and techniques for the synthetic grass and filling, as well as lectures on topics such as recycling systems for synthetic surfaces, the management of sports facilities, or security management. Fifty exhibitors from Italy; as always, in these pages we do a rundown on some of the stands of our companies. The next edition, in 2017, will be moved a few days ahead of the tradition, and will be held November 7 to 10: just the day before the opening of the Cologne Carnival which traditionally opens on 11 November at 11:11 am...
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progettare l’accessibilità
Il Principio 4 dell'Universal Design
1. Considerazioni generali Sono diversi anni che tra le definizioni si sta cercando di sostituire, per indicare la piena fruibilità di ambienti e spazi, il termine “eliminazione delle barriere architettoniche” (che connota negativamente gli oggetti e le situazioni che devono essere “eliminati” o “abbattuti”), con la parola “univeral design” ed i relativi 7 principi (che fanno assumere requisiti positivi agli stessi oggetti e situazioni, che devono possedere intrinsecamente alcune caratteristiche per poter essere utilizzati da tutti). In questa sede si vuole analizzare il Principio 4 dell'Universal Design, che riguarda la percepibilità, la modalità con cui il progetto comunica le necessarie ed effettive informazioni all’utilizzatore, in modo indifferente rispetto alle condizioni dell’ambiente o alle capacità sensoriali dell’utilizzatore. Le linee guida sono costituite da: - uso di differenti modalità (pittoriche, verbali, tattili) per una presentazione ridondante dell’informazione essenziale; - prevedere un adeguato contrasto tra l’informazione essenziale e il suo intorno; - massimizzare la leggibilità dell’informazione essenziale; - differenziare gli elementi nei modi che possono essere descritti (ad esempio rendere facile dare informazioni o disposizioni); - prevedere compatibilità con una varietà di tecniche o strumenti usati da persone con limitazioni sensoriali. Tra le informazioni sensoriali 2 sono tra loro complementari: la vista ed il tatto. G. Antolini, nei Principi di Architettura di Francesco Milizia (1847) scrive: “la vista è una specie di tatto, benchè assai diverso dal tatto ordinario. Per toccare qualche cosa con corpo o colle mani, bisogna che ci avviciniamo a quella cosa, o che essa si avvici a noi tanto da
di Tommaso Empler
Qui sotto in senso orario: ambienti con frontiere trasparenti consentono una agevole percezione di quanto avviene all'esterno; creazioni di informazioni visive per comunicare i percorsi all'interno di una stazione ferroviaria; superfici vetrate consentono un allargamento del campo visivo.
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poterla toccare. Ma non possiamo toccarla cogli occhi in qualunque distanza sia, se ella non è in istato di rimandarci si gran quantità di luce da farci impressione su quest'organo, o per dipingervisi sotto un angolo sensibile”. Più di un secolo dopo J.M. Hull, nel suo lavoro Il dono oscuro (1992) esprime il seguente pensiero: “il senso del tatto non è la stessa cosa per chi è cieco e per chi non lo è. Eliminare la facoltà della visione lasciando però immutato il tatto crea un'impressione erronea della condizione della cecità, poiché la perdita della vista chiama in causa il senso del tatto. In altre parole, il cieco vede con le dita”. Le situazioni in cui vengono enfatizzate la percepibilità tramite la vista o il tatto sono collegate alle disabilità sensoriali, che riguardano direttamente i non udenti ed i non vedenti: i primi hanno bisogno che gli ambienti comunichino visivamente e facilmente quanto in essi è contenuto; gli altri hanno la necessità che gli oggetti e gli spazi possano essere esplorati con l'uso del senso tattile, nelle sue forme di senso tattile plantare (uso dei piedi) ed esplorazione aptica (uso attivo delle mani). Altro esempio di superfici vetrate che consentono un allargamento del campo visivo; moltiplicazione delle possibilità di informazione grazie all'uso del senso tattile plantare e dell'esplorazione aptica; percorsi tattili in un ufficio postale; informazione visiva/tattile posta sul piano di calpestio.
2. Spazi con requisiti per i non udenti Il problema che una persona non udente riscontra nel relazionarsi con l’ambiente circostante è costituito dalla impossibilità di rice-
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vere con il canale uditivo le informazioni in esso presenti. Per un sordo la comunicazione avviene principalmente attraverso il canale visivo, pertanto, una porta, una superficie opaca, il buio di un ambiente o semplicemente il voltare le spalle all’interlocutore impediscono di ricevere un’informazione o un messaggio. Tuttavia il disabile uditivo, pur non avendo una percezione visiva superiore alla media, sviluppa una particolare capacità ad analizzare e selezionare le informazioni visive. Poiché la difficoltà creata dalla sordità è di tipo invisibile, si è portati a pensare che tali individui non abbiano particolari problemi a vivere gli ambienti, cosa che non risponde affatto al vero, perché il disagio che può essere causato dal non comprendere quanto accade nell’ambiente in cui ci si trova è assolutamente equiparabile a quello dei disabili visivi, che hanno una limitazione sensoriale più facilmente riconoscibile. Per favorire la ricezione delle informazioni da parte di persone non udenti/ipoudenti, bisogna prendere in considerazione alcuni importanti fattori, nella progettazione degli spazi e della segnaletica, iscrivibili al Principio 4 dell'UD: - la trasformazione delle informazioni sonore in informazioni visive; - la moltiplicazione delle possibilità di informa-
zione e di comunicazione grazie all’allargamento del campo visivo; - la creazione di uno specifico sistema di informazioni visive attraverso l’installazione di particolari dispositivi; - più in generale, la creazione di ambienti confortevoli dal punto di vista funzionale e psicologico. Le soluzioni che possono essere adottate per rendere un ambiente in questo senso più fruibile, sono, distinguibili in: soluzioni di tipo architettonico (attraverso una particolare organizzazione degli spazi); soluzioni di tipo tecnologico (attraverso l’uso di particolari dispositivi che possono o meno richiedere una modifica dell’ambiente in cui vengono collocati).
3. Spazi con requisiti per i non vedenti La vista presenta una modalità di percezione globale. Il campo visivo è presente contemporaneamente tutto assieme allo spettatore e anche se tale contemporaneità è dovuta a impercettibili, rapidissimi movimenti oculari, il risultato in termini percettivi è la globalità del vedere. Per tale motivo la vista può essere definita sincronica. Il tatto, al contrario, è puntuale e sequenziale: esso recepisce cioè, in successione, una sequenza di stimoli, che, dopo esser stati recepiti, svaniscono per fare spazio allo sti-
molo successivo (che consiste comunque sempre in un oggetto da toccare), caduco a sua volta. Per tale motivo il tatto può essere definito diacronico. La percezione tattile o aptica fornisce informazioni sulla posizione dell'uomo nell'ambiente quando si determina un contatto diretto con gli oggetti con le mani, con i piedi o con l'uso del bastone bianco. Un aspetto particolare dell'ambiente, con il quale l'individuo rimane in contatto muovendosi, è la superficie della pavimentazione. Attraverso il senso tattile plantare è possibile ottenere informazioni sulla texture della superficie del suolo, sulla sua rugosità, levigatezza, regolarità e sulla pendenza. La percezione aptica dei piedi fornisce anche informazioni sulla posizione attraverso la direzione dei piedi, e la pressione dei vestiti sul corpo. La percezione aptica delle mani, canalizzata sui polpastrelli delle dita, consente di riconoscere materiali e tessiture e di “leggere” lettere a rilievo “in nero” o il braille. Le soluzioni di orientamento riferite al Principio 4 dell'UD, riguardano: - la trasformazione delle informazioni visive in tattili; - la moltiplicazione delle possibilità di informazione e di comunicazione grazie all’uso di segnali ed informazioni percepibili con i piedi o con le mani;
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- la creazione di uno specifico sistema d'informazioni tattili attraverso l’installazione di percorsi e mappe tattili. Le soluzioni che possono essere adottate per rendere un ambiente in questo senso più fruibile, sono, distinguibili in: soluzioni di tipo architettonico (attraverso la stimolazione di tutti i sensi); soluzioni di tipo guidato (attraverso l’uso di “guide natuali” e “guide artificiali”, supportate da una segnaletica di tipo tattile).
Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi
Osservare, comprendere, replicare Gentili lettori, qualche settimana fa mentre passeggiavo fra gli stimolanti stand dell’ultima edizione dell’FSB di Colonia, mi sono imbattuto fra i progetti vincitori degli IOC/IAKS Award 2015; due in particolare sono quelli che mi
hanno fatto particolarmente riflettere, l’”Athletics Exploratorium” di Odensa in Danimarca, progettato dallo studio Keingart di Copenaghen ed il “Naturbad Riehen” a Riehen in Svizzera, progettato dallo studio Herzog & de Meuron che non ha bisogno di
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presentazioni. Il primo mi ha colpito in quanto, quale omologatore di piste di atletica leggera, costituisce un sorprendente stravolgimento delle usuali caratteristiche di un complesso sportivo atletico: infatti, un impianto tradizionale esistente è stato completamente stravolto da linee, forme e contenuti approcciando con una divertente indifferenza le norme, i regolamenti e le consuetudini che sono alla base di tutti gli impianti tradizionali. Nell’ambito del Campus Universitario di Odensa un variegato team di committenti quali la Fondazione danese per le strutture culturali e sportive, l’Istituto di Clinica Biomeccanica e Scienza sportiva e il Comune di Odensa hanno concepito attraverso l’intervento dei progettisti una nuova idea di sperimentazione del movimento: attraverso lo stravolgimento dei canonici riscontri dimensionali dell’anello atletico sono state create divagazioni planimetriche, inconsueti rialzi del manto sportivo, gibbosità diffuse, curve, vasche ludiche, etc. allo scopo di creare un vero e proprio
Sitografia http://keingart.com/portfolio/athletics-exploratorium/ www.riehen.ch http://www.archdaily.com/357585/herzog-and-de-meuron-breaks-ground-on-public-bathinglake-in-riehen percorso dinamico dove il fine dell’atleta non è esclusivamente la trasposizione di una prestazione fisica in un tempo od in una misura ma piuttosto il riscontro sensoriale agli stimoli biomeccanici del proprio corpo. Il risultato complessivo è una riuscitissima combinazione di linee, colori e forme che attraggono, incuriosiscono e creano il forte desiderio di mettersi alla prova. Ma se l’intervento si limitasse ad una pur ben riuscita composizione materica e cromatica, probabilmente non avrebbe il sorprendente riscontro che gli si deve riconoscere: l’intervento è infatti concepito con una grande ricchezza di contenuti tecnici specifici quali ostacoli fissi, percorsi sensoriali, cambi di pendenza e direzione, elementi di potenziamento, etc. Alcuni ambiti poi sono davvero sorprendenti: l’audacia con cui si sono sfidati i più classici canoni dell’impiantistica dell’atletica leggera ha del temerario infatti concepire ad esempio la grande vasca dei salti con una specifica superficie d’impatto morbida fa comprendere come il concept dell’intervento sia stato contaminato positivamente dal training degli altri sport (vedi l’approccio agli esercizi acrobatici della ginnastica). Spetta solamente al tempo fornire le risposte più interessanti: questa realizzazione sarà davvero funzionale per gli atleti di vertice? Costituirà davvero un’originalità di cui i nostri trainer non attendevano che la realizzazione? Il tempo sarà galantuomo. Il secondo esempio proviene da quei maestri dello studio Herzog & de Meuron che si sono cimentati in un tema della loro vastissima produzione ancora inesplorato: una piscina naturale realizzata secondo i canoni
dell’architettura naturalistica a Riehen in Svizzera. Il tema mi ha colpito particolarmente in quanto, se ricordate, trattammo il caso delle piscine naturali in un altro recente articolo proprio per dimostrarne la loro efficacia funzionale ed ambientale. Le piscine, come sappiamo, sono fra gli impianti sportivi più energivori ed anche quando si tratta di concepire spazi per utilizzo estivo, il sistema tecnologico di filtraggio, pompaggio, gestione del controllo della qualità dell’acqua etc rappresenta pur sempre una importante voce di consumo energetico. In questo caso tuttavia si fa tesoro di tutte le specifiche conoscenze riguardanti il potere filtrante e purificante di alcune alghe acquatiche ed in generale di alcuni microrganismi antipatogeni mutuamente utilizzati al fine della bonifica complessiva. L’aspetto semmai più interessante è quello legato alla decisione della committenza di affidare nuovamente l’incarico di ristrutturare la piscina già oggetto di uno dei primi concorsi vinti dallo studio nel 1979 ad inizio carriera e di ripensarla in chiave completamente nuova. Il risultato ottenuto nell’elaborazione di questo incarico tutto sommato modesto, per uno studio dalle credenziali planetarie, nella sua sobria eleganza non ha certo tradito le attese. La struttura colpisce per la presenza, in ogni ambito funzionale, di materia naturale: lo spazio funzionale della piscina non è circoscritto da delimitazioni fisiche nette ma anzi le sponde “sfumano” degradando verso la riva in modo naturale la quale è essa stessa funzionale alla residenza ed al lavoro dei microrganismi. Gli spogliatoi, gli uffici, i locali tecnici, etc sono completamente realizzati in legno naturale il quale
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In questa pagina, il “Naturbad Riehen” a Riehen in Svizzera (courtesy Hezog & De Meuron). Nella pagina di fronte, l’”Athletics Exploratorium” di Odensa in Danimarca.
costituisce esso stesso l’elemento visivo predominante. I camminamenti, i locali interni, le scale, gli atrii sono tutti rivestiti di un bel colore naturale di legno sezionato color miele, non esistono materiali artificiali che non appartengano a pietre fluviali, manto erboso, acqua e legno. Gli esempi sopradescritti costituiscono, a mio avviso, un diverso approccio di concepire spazi che per consuetudine siamo abituati ad attenderci in un certo modo; questa è la grande novità compositiva; alla fine, se ci pensiamo bene, il concept degli architetti non si limita ad ottenere un ottimo risultato compositivo ed estetico ma soprattutto garantire solide risposte funzionali ed ambientali. Probabilmente questa è la vera sfida del futuro per noi tutti.
Notizie Stadio olimpico di Berlino, premio “All Time Award” IAKS (International Association for Spor ts and Leisure Facilities) ha insignito lo stadio di Berlino del premio “All Time Award”, riconoscimento speciale istituito da IAKS per premiare opere e architetti che hanno grande influenza sullo sviluppo di architetture spor tive e sui prodotti relativi alla costruzione degli impianti. Tale riconoscimento è stato consegnato alla società che gestisce lo stadio di Berlino, Olimpiastadion Berlin GmbH, e al gruppo di progettisti GMP – Architects von Gerkan, Marg and Par tners, che ha eseguito il rinnovamento dello stadio tra il 2000 e il 2004. Lo stadio è par te dell’Olympic Park di Berlino, uno dei più impor tanti complessi spor tivi di tutto il mondo; costruito nel 1936, viene parzialmente coper to in occasione della Fifa World Cup del 1974; nella successiva ristrutturazione del 2000 il tetto è stato rimpiazzato da uno nuovo, in preparazione per la Fifa World Cup 2006. GMP – Architects von Gerkan, Marg and Par tners ha dovuto ripensare in modo intelligente lo stadio, che è individuato come edificio storico, modernizzandolo in un’arena multifunzionale, in accordo con i più moderni standard. La costruzione e la progettazione del tetto costitui-
news scono un elemento chiave nel design complessivo: i progettisti hanno deciso di non realizzare un “anello chiuso”. Una struttura in acciaio copre i 75 mila posti a sedere: con la sua costruzione delicata e la scelta dei
materiali – leggere membrane traslucide - il tetto è in contrasto (deliberato) con il resto della struttura, molto solida, di questo edificio storico. L’anello spettatori più basso è stato completamente rinnovato, e sono sta-
ti aggiunti dei Vip box. Lo stadio, grazie alla lounge e alla cucina che sono state aggiunte nel 2012, non è sede di soli eventi spor tivi, concer ti e riunioni religiose, ma è anche una struttura che ospita centinaia di eventi all’anno, incluse produzioni tv; è anche possibile celebrare matrimoni nello stadio. Gli aspetti ecologici giocano un ruolo impor tante nello stadio: infatti, Olimpiastadion Berlin GmbH, gestore dello stadio, ottiene ogni anno un risparmio di circa 1,5 milioni di kilowatt di elettricità, 600 kilowatt all’ora di energia termale e 20 mila metri cubi di acqua, consentendo la riduzione di emissioni dannose per l’ambiente. Sport e periferie: l’iniziativa del governo Una somma di 100 milioni di euro è stata stanziata per la realizzazione di impianti spor tivi nelle periferie delle città italiane. Spetterà al Coni stabilire le priorità d’inter vento, anche se è il governo ad avere stanziato la somma e a dirigerne le coordinate. Non mancheranno, tra gli inter venti, quelli su Roma, per la candidatura alle Olimpiadi 2024, ma per la maggior par te i fondi saranno destinati alle periferie, nell’ottica per la quale favorire lo spor t sul territorio in periferia aiuta a tenere lontani i giovani da droghe, alcool e delinquenza.
Berlino, Stadio Olimpico. ©GMP
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Milton Velodrome, attivo anche dopo Toronto 2015 Il Milton Velodrome ha ospitato i Giochi di Toronto 2015 con una pista da 250 metri, progettata con criteri precisi, per andare incontro alle richieste molto restrittive dell’Unione ciclistica internazionale. Il velodromo è pienamente accessibile, si snoda su tre piani ed è di forma ovale. Attualmente è l’unica struttura del genere in Canada e la seconda che riesce a soddisfare gli stan-
news
Notizie
Toronto, Milton Velodrome.
dard internazionali degli USA e in Canada. Il velodromo è stato progettato per essere in funzione tutto l’anno, e fornisce oggi una struttura di allenamento per i ciclisti canadesi che nei decenni precedenti hanno dovuto allenarsi sempre all’esterno del Paese. È inoltre una struttura multi spor tiva: durante gli allenamenti di ciclismo in pista, la struttura multifunzionale interna può essere usata per basket e pallavolo, mentre chi corre può usare la pista dislocata a livello degli spettatori. Il tutto contemporanea-
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mente! Inoltre questa struttura dopo i Giochi è diventata anche un centro adatto a ospitare eventi ricreativi. Dentro il velodromo sono infine ospitati gli uf fici di Cycling Canada e Cycling Ontario, un centro allenamenti e un centro fitness, uno spazio multifunzionale, un deposito biciclette, un centro riparazioni e vendita di biciclette. FIFA e la strategia anti-doping Uno dei pilastri della strategia anti-doping della FIFA è la prevenzione attraverso
Notizie
l’educazione. Per sostenere gli sforzi nel liberare il calcio dal doping la FIFA ha lanciato un’iniziativa per spiegare ai giocatori per quali motivi bisogna rimanere liberi dal doping e come ciascuno di essi può farlo. Le 11 regole per prevenire il doping sono proprio orientate a far crescere la consapevolezza prima di tutto tra i giovani atleti e anche tra dottori, allenatori e famigliari, ponendo l’accento sulle conseguenze del doping. 11 i semplici messaggi selezionati da esper ti in gestione anti-doping in collaborazione con WADA, World Anti-Doping Agency. Questi messaggi introducono consigli di base, ma sempre importanti, come controllare la lista delle sostanze proibite, evitare le cosiddette “droghe ricreative”, fare attenzione ai supplementi alimentari. La FIFA ha fatto appello a tutte le associazioni affiliate, per distribuire i poster nei quali sono elencati gli 11 consigli, da consegnare a club e associazioni a tutti i livelli ma in par ticolar modo da far conoscere ai giovani atleti. La FIFA sta inoltre cercando di raggiungere direttamente i fan e i giocatori di tutto il mondo con i social e i media digitali: i poster possono essere infatti tranquillamente scaricati e condivisi per creare maggiore consapevolezza riguardo al doping. Per ogni giocatore che impara a conoscere i rischi del doping, si abbassa il rischio di calciatori che si dopano per “mancanza di informazione”. I finalisti della UEFA U17 World Cup Chile 2015 – che comprendono i migliori giovani giocatori di tutto il mondo – si sono uniti all’iniziativa.
news Liverpool, l’utilizzo dello stadio durante la ristrutturazione Per non compromettere l’esperienza di ospitalità per i suoi ospiti, il Liverpool FC ha commissionato una serie di spazi temporanei per accogliere i fan durante la costruzione della tribuna principale. Sono stati disegnati dallo studio 20.20 sei spazi temporanei, che riutilizzano alcuni impianti già esistenti delle precedenti tribune per assicurare alti standard di qualità e integrazione con quanto c’era di precedente. Gli spazi sono stati realizzati in tempo per la stagione 15-16 of frendo un’esperienza di prim’ordine per i fan: si tratta di 600 posti a sedere che possono accogliere gli spettatori durante i lavori di rifacimento. Qatar: Al Bayt Stadium, lavori in corso Inizia a prendere piede lo stadio Al Bayt, uno dei più impor tanti per la 2022 FIFA World Cup Qatar, che ne ospiterà le competizioni in fase semifinale. Il design è basato su una sorta di tenda che evolve per incorporare materiali durevoli: lo stadio sta iniziando a vedere forma su
una speciale collina che assomiglia alle aree tradizionali scelte per rendere queste tipologie di tende più visibili per i visitatori. Lo stadio avrà una capacità di 60 mila posti a sedere e sarà completato entro la fine del 2018 da una joint venture tra Galfar Al Misnad, Salini Impregilo Group e Cimolai. Contemporaneamente alla costruzione, anche il progetto viene man mano implementato, in par ticolare per la facciata esterna, ispirata alle tradizionali tende beduine. Lo stadio sarà realizzato con PTFE, Polytetrafluoroethylene, tipo di plastica bianca a lunga durata. Sono ancora in corso i test necessari per verificare la resistenza del prodotto nell’ambiente del Qatar. Tale materiale è stato usato già per altri stadi molto conosciuti come Allianz Arena a Monaco e il tetto dello stadio Mario Filho di Rio de Janeiro. Altro punto in espansione, le aree verdi esterne, che includeranno percorsi per fare jogging e per camminare, piste per cavalli, piste per bicilette e aree per le famiglie con parchi giochi. Il parcheggio sarà sul perimetro esterno.
Qatar, Al Bayt Stadium. © Supreme Committee for Delivery and Legacy
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Rimini, proposte per il Parco del Mare Il Comune di Rimini, tramite una richiesta di presentazione di manifestazioni di interesse, intende procedere alla realizzazione del cosiddetto “Parco del Mare” secondo quanto già previsto dal Piano Strategico e dal Masterplan Strategico, attraverso il ri-disegno del lungomare al fine di trasformarlo in un grande Parco urbano che comprende la fascia dell’arenile, il lungomare ed, eventualmente, le cosiddette “aree in fregio”. L’iniziativa si propone di perseguire una complessiva riqualificazione di tutto il fronte mare, con la creazione di un sistema continuo tra il lungomare e la spiaggia e la complessiva riorganizzazione delle attività esistenti e il nuovo insediamento al fine di sostenere l’innovazione di prodotto e incrementare l’attrattività turistico-ricettiva, favorendo la de-stagionalizzazione. L’obiettivo del Parco del Mare prevede, infatti, il disegno unitario del lungomare e dell’arenile, al fine di creare piena integrazione e continuità di spazi senza elementi di separazione garantendo, al contempo, la continuità dei percorsi ciclo-pedonali e degli spazi pubblici. L’idea è quella di creare un ambiente che evolve gradualmente verso il territorio urbanizzato, collegando la spiaggia direttamente al Parco del Mare, pensato come un’area verde attrezzata, di alto livello qualitativo, idonea a soddisfare le esigenze della popolazione sia in termini di residenti che di turisti. Il Parco del Mare dovrà essere quindi facilmente accessibile, pienamente fruibile da tutti senza distinzione d’età e condizione e al contempo dovrà garantire semplicità ed economicità di gestione. È prevista la pedonalizzazione di tutta la fascia litoranea con conseguente spostamento a monte della viabili-
news Rimini, plastici e rendering proposti per il nuovo Parco del Mare.
tà carrabile e la ri-collocazione in interrato dei parcheggi. Non è previsto il reperimento di nuovo standard a parcheggio, né per i volumi trasferiti né per le nuove super-
fici, che verrà invece destinato interamente a verde pubblico (per la realizzazione del Parco del Mare), in quanto l’obiettivo della trasformazione è quello di ridurre la pressione del siste-
ma insediativo sull’ambiente naturale al fine di migliorare la salubrità dell’ambiente urbano. Per tale motivo è stato previsto di disincentivare l’uso dell’auto verso mezzi meno inquinanti (bi-
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Notizie cicletta e mezzi pubblici) al fine di limitare il consumo delle risorse non rinnovabili e abbattere l’inquinamento atmosferico. Nell’ottica di migliorare il comfort urbano del Parco del Mare, sullo stesso è previsto lo sviluppo di attività private, che dovranno rispondere a requisiti di fruibilità collettiva e che concorreranno, in tal modo, ad ampliare e articolare l’offerta dei ser vizi alla collettività ovvero ad elevare i livelli qualitativi dei ser vizi stessi. Il risultato finale di questo processo restituirà a Rimini uno spazio unico: 15 chilometri da Torre Pedrera a Miramare dove l’estetica dell’insieme, la natura e le funzioni dedicate all’attività fisica e all’intrattenimento culturale riposizioneranno l’immagine e la desiderabilità di Rimini. Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 20/12/2015.
regioni, province, comuni a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico
Teramo: sono stati aggiudicati quattro di cinque impianti spor tivi comunali per cui l'amministrazione ha deciso di esternalizzare la gestione per i prossimi 10 anni. Il campo spor tivo Cona e la palestra San Gabriele sono stati affidati al Basketball Teramo. Al contrario resteranno nella gestione del comune, almeno per il momento, sia il campo spor tivo Dino Besso di San Nicolò che il Palasannicolò: nessuno ha manifestato interesse per la gestione. Il Csi ha presentato l’offer ta per il campo di calcio Colleatterrato e palestra Molinari; per l’undicesimo anno par tecipa alla gestione del campo scuola il gruppo podistico Amatori Teramo mentre la palestra Liber tas è stata aggiudicata all’unica offer ta per venuta per la palestra di Villa Pavone. Roseto degli Abruzzi (Te): il tennis club Roseto rinnova le sue già imponenti strutture. L’ultimo inter vento riguarda il campo polivalente da tennis e calcetto in erba sintetica; il
campo è dotato di illuminazione e por te di calcetto ed è pronto per essere utilizzato anche dagli appassionati di calcio a 5. Si tratta del secondo investimento in un anno, che si aggiunge al campo coper to in struttura lamellare con super ficie in terra rossa, inaugurato lo scorso ottobre: oggi il Circolo Tennis Roseto si presenta con un impianto composto di 8 campi da tennis di cui 7 illuminati e 3 al coper to, palestra, sauna, club house e ampi spazi all’aper to.
Civitavecchia (Rm), lo stadio Fattori.
Civitavecchia (Rm): è stato pubblicato il bando per la gestione e la manutenzione dello stadio G. Fattori. La gestione durerà un anno e per tutta la durata l’affidatario deve occuparsi della pulizia e della custodia dell’impianto; il progetto da presentare deve dettagliare le attività spor tive da svolgere, l’organizzazione del personale, le modalità di manutenzione, la conduzione generale dell’impianto. L’amministrazione comunale potrà utilizzare l’impianto per almeno cinque giornate annue per
l’organizzazione di eventi spor tivi patrocinati o organizzati dal Comune. Dovrà essere dato inoltre l’accesso a scuole, centri sociali, associazioni per disabili autorizzati dall’amministrazione comunale. Sono stati ammessi alla gara società, federazioni spor tive, enti di promozione spor tiva. Il bando di gara ha scadenza 4 dicembre 2015.
Roseto degli Abruzzi (Te), il campo in terra rossa con copertura lamellare inaugurato in ottobre.
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Piedimonte Matese (Ce): da alcune settimane sono par titi i lavori allo stadio Pasqualino Ferrante della frazione di Sepicciano, per il rifacimento del manto erboso, sostituito con una super ficie in erba sintetica, che risolverà definitivamente i problemi di usura. Dotato di un impianto di irrigazione adeguato, il nuovo manto sarà omologato dal Coni e permetterà alla struttura di ospitare gare ufficiali di campionati anche professionistici. «Siamo molto contenti – ha affermato l’assessore ai Lavori Pubblici Costantino Leuci – di poter avviare il completamento di tutti questi inter venti programmati già da anni, gra-
zie anche all’impegno dell’allora assessore Antonio Ferrante. Sono inter venti che consentiranno di mettere a disposizione dei cittadini, soprattutto dei più giovani, strutture moderne, sicure e funzionali, che potranno essere fruite da tutti e non solo da chi ha la possibilità di sostenere spese a volte esorbitanti per praticare lo spor t». San Miniato (Pi): gli impianti spor tivi di Ponte a Egola e Corazzano sono stati oggetto di inter venti di manutenzione straordinaria e bonifica da elementi contenenti amianto. A Ponte a Egola, in par ticolare, sono state eseguite le manutenzioni ai vecchi spogliatoi con demolizione e nuova realizzazione di intonaci nei bagni, demolizione e nuova realizzazione del rivestimento, tinteggiature interne, oltre allo smontaggio e smaltimento delle lastre di cemento amianto e realizzazione di un nuovo manto di coper tura in lastre di lamiera grecata coibentata, che coprivano il piccolo locale biglietteria. A Corazzano gli inter venti hanno invece
riguardato la demolizione e nuova realizzazione di intonaci nei bagni, demolizione e nuova realizzazione del rivestimento, tinteggiature interne, oltre a lavori sull’impianto di riscaldamento e idrosanitario. Gli inter venti sono stati realizzati grazie al contributo di 20mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. Laives (Bz): un piccolo gioiello a disposizione dei ragazzi di San Giacomo. Così è stato definito il nuovo campo da calcio della zona Grizzly di San Giacomo nel corso della consegna ufficiale da par te dell'amministrazione
comunale alle società spor tive che operano nella frazione. Il campetto, di proprietà della Cassa di Risparmio, ma assegnato al comune di Laives attraverso un contratto di comodato d'uso della durata di 12 anni, è infatti stato rimesso a nuovo e dotato di un fondo sintetico di ultimissima generazione. «È sempre molto bello quando si consegna una nuova struttura alla cittadinanza e lo è ancora di più quando questa è destinata soprattutto ai bambini e ai ragazzi - ha detto il sindaco Christian Bianchi aprendo la piccola cerimonia di consegna del campo - questa è una struttura molto impor tante per la
Laives (Bz), l’inaugurazione del campo di San Giacomo.
frazione di San Giacomo e qui i ragazzi potranno finalmente giocare a calcio in condizioni ideali durante tutto l'anno,
anche nella brutta stagione». Il rifacimento del campo con il fondo sintetico è costato 75 mila euro. Ma si tratta di
regioni, province, comuni un buon investimento per il futuro visto che questo tipo di impianto necessita di molta meno manutenzione rispetto ai campi tradizionali in erba. Il progetto per il rifacimento del fondo sintetico è stato curato direttamente dall'ufficio lavori pubblici del comune di Laives, quindi senza ulteriori costi per l'am-
ministrazione. «Il campo - ha spiegato il progettista Christian Straudi - è stato realizzato da un’azienda leader in Italia del settore, Spor tbau, che ha utilizzato materiali di prima qualità. Il vecchio campetto aveva moltissimi problemi, soprattutto in caso di pioggia. Il nuovo campo sintetico ha
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una leggerissima pendenza e un canale di scolo che consente di giocare in condizioni ideali anche con tantissima acqua». Giarre (Ct): sorgerà tra Corso Europa e via Abruzzi, nel cuore del quar tiere residenziale "Jungo", un nuovo impianto spor tivo polifunzionale che
verrà finanziato attraverso l'adesione del comune di Giarre al piano nazionale “1000 cantieri per lo spor t”, nato dalla collaborazione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Istituto per il Credito spor tivo. Nello specifico, l'amministrazione ha aderito all'iniziativa, avviata nell'ambito del piano, "500 impianti spor tivi di base", presentando un progetto di recupero dell'area verde, attualmente inutilizzata, tra le due citate vie del popoloso quar tiere Jungo. Lo spazio verrà conver tito in campo spor tivo attraverso l'impiego di fondi per circa 96 mila euro, ottenuti attraverso un mutuo a tasso zero della durata di quindici anni concesso dal Credito spor tivo. «Grazie alla fiducia che l'Ics ha accordato al nostro Comune recupereremo uno spazio pubblico che verrà trasformato in struttura spor tiva e restituito alla comunità di un quar tiere così popoloso ed impor tante - ha evidenziato il primo cittadino Rober to Bonaccorsi - La notizia conferma che siamo sulla buona strada per quanto riguarda il recupero dell'assenza decennale di progettualità ed inter venti nel campo del risanamento urbano e degli investimenti in infrastrutture, una carenza che pur troppo la nostra città si trova a scontare e che è nostro obiettivo azzerare». «Senza progetti e lavoro di programmazione non è possibile cogliere le diverse e così preziose oppor tunità di finanziamento che vengono proposte, una città come Giarre non può più permetterselo», ha concluso il sindaco. «La realizzazione di un nuovo impianto spor tivo avrà il significato di un risanamento che per il quar tiere Jungo non sarà solo urbano, ma anche so-
ciale - ha aggiunto il vice sindaco Salvo Patanè - l'intera collettività troverà una risposta alla sempre for te domanda di ser vizi e spazi di aggregazione». Torino: nel corso del 2016 la città si farà carico di sistemare la palestra dell’Istituto Prinotti in corso Francia 73. Lo ha annunciato l’assessore al patrimonio Gianguido Passoni. «Quegli spazi - ha spiegato Passoni – conser vano un’unicità nel panorama torinese. Oltre ad assolvere alla funzione spor tiva, la presenza di un proscenio ha reso e rende quel luogo capace di ospitare anche piccole rappresentazioni. Si tratta, insomma, di una grande sala polivalente di cui la città non può privarsi, ma che oggi non è più idonea – per ragioni di sicurezza e di spese di gestione – a ospitare alcuna attività. I lavori richiedono una somma considerevole di denaro che nessuna associazione oggi potrebbe sostenere». I ragazzi del gruppo spor tivo Sordi Torino, che fino allo scorso anno utilizzavano regolarmente la palestra, avranno comunque a loro disposizione spazi attrezzati dove allenarsi e praticare spor t. L’associazione spor tiva Isef “E. Meda” che si occupa di scherma, che in un primo momento si era aggiudicata l’utilizzo della palestra Prinotti, potrà contare sulla disponibilità degli impianti limitrofi per continuare a svolgere le sue attività. Passoni ha spiegato che è stata avviata la ricerca di locali e campi idonei ad ospitare le attività spor tive del gruppo.
no del complesso spor tivo del palazzetto dello spor t Albano Aramini. In questo modo lo si potrà continuare a utilizzare per le par tite di campionato di calcio a 5 e per i tornei di tennis, essendo un impianto polivalente. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di garanti-
re la sua durata nel tempo, con contenuti costi di manutenzione. L’azienda Bettini Impianti Spor tivi di Pontassieve si occuperà dei lavori per una spesa complessiva di quasi 28 mila euro. «Il rifacimento del campo in erba sintetica al Palaramini era ormai una necessità imprescindibile – ha spiegato
Empoli (Fi): il comune si fa carico della completa sostituzione del manto del campo di calcetto che si trova all’inter-
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l’assessore allo spor t Fabrizio Biuzzi – per poter continuare a far praticare attività spor tiva agli utenti che frequentano il palazzetto di via delle Olimpiadi, in gestione da tempo alla UISP. Investire denaro per un manto nuovo significa rendere un ser vizio alla città e allo spor t».
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Le schede tecniche di TSPORT in questo numero
Federazioni e leghe 12.10
Sostituisce le schede 611/626 FIGC – Lega Nazionale Dilettanti Regolamento “LND Professional” per la realizzazione di un campo da calcio in “erba artificiale”* di ultima generazione destinato a ospitare i campionati F.I.G.C. professionistici, e facoltativo per i campionati della serie “D” della F.I.G.C. – LND Concludiamo, con questa serie di schede, la pubblicazione per estratto del nuovo Regolamento le cui prime due parti sono uscite nelle Schede Tecniche di Tsport n. 303 e n. 304. In questa tornata pubblichiamo, in particolare, le tavole grafiche con i particolari tecnici per la realizzazione dei manti e dei relativi sottofondi. Il nuovo Regolamento per la omologazione dei manti in erba artificiale è stato deliberato dalla Commissione Impianti Sportivi in Erba Artificiale (C.I.S.E.A.) nella seduta del 28 novembre 2013 e sostituisce la normativa in materia, per medesima tipologia di campi, emanata il 12 Gennaio 2011 e successive integrazioni e modificazioni. Sono quindi superate anche le Schede Tecniche di Tsport pubblicate sul n. 277. La Lega ha presentato due diversi regolamenti, uno per i terreni destinati a campionati professionistici e uno per i dilettanti; su Tsport abbiamo scelto di pubblicare parte del regolamento “Professional”, più completo, che prevede anche i terreni con manto “ibrido” (naturale/sintetico). È stata omessa la parte relativa alle procedure amministrative intese all’ottenimento dell’omologazione, dato che ci interessa innanzitutto l’aspetto tecnico del Regolamento, con particolare riferimento alla realizzazione dei drenaggi. Sono state omesse anche le specifiche e i test relativi ad alcune tipologie di manto ibrido, che si presentano alquanto ripetitive: per una lettura completa si rimanda al sito ufficiale della FIGC-LND. L’operatore potrà facilmente trovare le ulteriori informazioni contattando direttamente la FIGC-LND.
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