Tsport 309

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impianti sportivi e ricreativi, piscine, fitness e arredo urbano

anno XLI - MAGGIO GIUGNO 2016 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1- DCB Bergamo - Euro 13,00

ISSN 1121-6913

international magazine of sport and recreational facilities, swimming pools, fitness and urban furnishing

with english abstract





sommario contents

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ANNO/YEAR XLI - MAGGIO-GIUGNO / MAY-JUNE 2016

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BRUNO GRILLINI OPINIONE / CORTINA 2021 Opinion / Cortina 2021

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JOSEPH WOLFE PALAZZETTI E PALESTRE / CENTRO SPORTIVO DELL’ UNIVERSITY OF COLORADO, BOULDER (USA)

(Populous, et al.)

Halls and gyms / University of Colorado’s Champions Center, Boulder (USA)

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CESARE LINO IMPIANTI PER IL NUOTO / CENTRO NATATORIO A LAINATE (MILANO)

(arch. Maurilio Citterio)

Swimming centres / Swimming centre in Lainate

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ROSSELLA CAMPIGLI IMPIANTI PER IL NUOTO / PISCINA INTERCOMUNALE A FUCECCHIO (FIRENZE)

(Idea Progetto di Paolo Giannoni e Simone Camiciottoli)

Swimming centres / Intermunicipal swimming centre in Fucecchio

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BEA RISPOLI PALAZZETTI E PALESTRE / RIPRISTINO DELLA PALESTRA “A.VESPUCCI” E DEL CAMPO ESTERNO, ROMA

(Coni Servizi / Polizia di Stato)

Halls and gyms / Recovery of a gym and outdoor field in Rome

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PIETRO CHIANCHIANO PALAZZETTI E PALESTRE / PALESTRA SCOLASTICA A SERMONETA (LATINA)

(arch. Francesco Castaldo)

Halls and gyms / School gym in Sermoneta

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MARIA CARBONE ATLETICA LEGGERA / PISTA DI ATLETICA LEGGERA A VICENZA Athletics / Athletics track in Vicenza

(ing. Giovanni Fichera)



numero speciale a cura di / special issue by Bruno Grillini

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BRUNO GRILLINI ARREDO URBANO / GIARDINI ATTREZZATI A SPADAFORA (MESSINA)

(arch. Antonio Santoro)

Urban furniture / Equipped gardens in Spadafora

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SCIENZA DELL’ERBA / COME GESTIRE LE INFESTANTI SUI TERRENI SPORTIVI - a cura della Redazione

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TOMMASO EMPLER PROGETTARE L’ACCESSIBILITÀ / RESIDENZE PER IL DOPO DI NOI

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STEFANO LONGHI IMPIANTI ETICI / IMPIANTI SOSTENIBILI Palestre immaginate, palestre realizzate

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NOTIZIE / News - a cura di/by C.F. REGIONI PROVINCE COMUNI / From the municipalities - a cura di/by Pietro Chianchiano, Sabina Orrico SCHEDE TECNICHE / Technical cards Legislazione regionale e provinciale: 10.1 - Provincia Autonoma di Trento Federazioni e leghe: 12.2 - Fidal – atletica leggera

Tsportmagazine Editoriale Tsport srl via Antonio da Saluzzo 16 – 20162 Milano Tel. (+39) 026 438 282 - 026 66 111 685 fax (+39) 02 23 369 039 www.tsport.it E-mail: info@tsport.it

Ristrutturazione del Centro Sportivo Iseo a Milano Restructuring of the Iseo Sports Center in Milan Progetto: ing. Dante Lisier - Coni Servizi Il progetto è pubblicato su Tsport 308 a pag. 15



opinione Cortina 2021

Cortina 2021

Ogni volta che viene assegnato all’Italia uno dei grandi eventi internazionali siamo soliti fare i diffidenti dopo essere stati scottati dai classici scandali all’italiana. Ma in occasione della vittoria di Cortina d’Ampezzo quale assegnataria dei Mondiali di sci del 2021 vogliamo mostrarci positivi. Evitata l’ironia sul fatto che Cortina era l’unica candidata (quale altra scelta avrebbe potuto fare la Fis?), ricordiamo che la conca ampezzana è storicamente un luogo sciistico internazionale: la sua notorietà, e ospitalità, data fin dai Mondiali del 1932; ospitò anche i Mondiali del ’41 (poi declassati per le difficoltà di partecipazione delle Nazioni causa guerra) e le Olimpiadi del ’56, che all’epoca valevano anche come Mondiali. Il dossier presentato per la candidatura prevede adeguamento delle piste, miglioramenti delle infrastrutture, e una doverosa attenzione – conditio sine qua non – per l’ambiente e la cosiddetta “sostenibilità”; 50 milioni il budget di spesa. Non sono previste opere faraoniche e scarsamente riutilizzabili come per le Olimpiadi; per l’Italia si presenta come una buona vetrina. Del resto abbiamo avuto i Mondiali di sci a Bormio nel 1985 e nel 2005; e abbiamo già voluto dimenticare che la Pista Stelvio, realizzata per Bormio ’85, un tracciato tra i più spettacolari, tecnici, difficili e faticosi al mondo, fu all’epoca oggetto di denunce e processi per il taglio dei boschi che si era reso necessario. Un plauso quindi a Cortina; mentre ci riserviamo il giudizio su Roma 2024, stante anche l’attuale incertezza dell’opinione pubblica e della politica: ne riparleremo.

Each time it is assigned to Italy a big international event we usually do the wary after being burned by the classic Italian-style scandals. But on the occasion of the victory of Cortina d'Ampezzo as assignee of the 2021 World Ski Championships we want to show positive. Avoided the irony that Cortina was the only candidate (what choice could have done the Federation?), we remember that the Ampezzo valley is historically an international ski area: its reputation, and hospitality, date as far back from the World Cup of 1932; also hosted the World Cup in '41 (later downgraded due the difficulties of participation by Nations in war) and the '56 Olympics, which at the time also were worth as the World Cup. The dossier for the nomination involves adjustment of the slopes, infrastructure improvements, and due care - a sine qua non - for the environment and the so-called "sustainability"; 50 million the budget. There are no Pharaonic and poorly reusable works such as for the Olympic Games; for Italy is a good showcase. Moreover we had the World Ski Championships in Bormio in 1985 and 2005; and we already wanted to forget that the Pista Stelvio, designed to Bormio '85, a path among the most spectacular, technical, difficult and challenging in the world, was the subject of complaints and processes for cutting of woods that was necessary. A praise then to Cortina; while we reserve judgment on Rome in 2024, given also the current uncertainty of public opinion and politics: we'll talk.

Bruno Grillini

Le Dolomiti viste dalla laguna di Venezia / Dolomites seen from the Venice lagoon. (immagine tratta dal / extract from Dossier Cortina 2021).

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PALAZZETTI E PALESTRE

Centro sportivo dell’ University of Colorado, Boulder (USA)

di Joseph Wolfe

Il centro di atletica dell'Università del Colorado ha riaperto nel 2015 dopo la più imponente ristrutturazione nella storia che ha coinvolto il Folsom Field e il Dal Ward Athletic Center. I nuovi interventi sull’impianto sportivo sono stati progettati come un ampliamento, senza soluzione di continuità, del patrimonio storico-architettonico unitario e integrato in tutto il campus di Boulder, Colorado.

Le nuove strutture sono interpretate con un rigoroso design classico e dettagli tradizionali, rendendoli degli immediati landmark architettonici all'interno del campus storico. I tifosi possono ora godere il gioco dal nuovo spazio club al coperto, o scegliere tra uno dei 40 box privati o delle 500 sedute club. Il Champions Center mette in mostra anche nuovi spazi di ospitalità per gli appassiona-

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Sotto: l’atrio di ingresso; planimetria generale. In basso, l’esterno del Champions Center. Below: Entry hall; Project Site Plan. Bottom, exterior of Champions Center.


In questa pagina: sala delle memorie; sala pesi; in basso, prospetto sud. Nella pagina di fronte: in alto, evoluzione del disegno della torre; nelle foto piccole, gli spogliatori e la Thunder Chute. Nella foto grande, dettaglio della facciata. In this page: Legacy hall; Dal Weight room;bottom, South building elevation. Next page: above, CU tower evolution; small photos: Locker room and Thunder Chute. Larger photo, detail of the façade.

ti, tra cui una terrazza soggiorno all’angolo nord-est, completa di una sede VIP al coperto, e una terrazza sul tetto di 1.700 metri quadrati. La terrazza in copertura offre una vista spettacolare delle Flatirons offrendo anche spazi all’interno e all’esterno per ospitare giornate di gara ed eventi privati. Il Centro prevede oltre 35.000 metri quadrati di servizi per studenti-atleti, destinati la formazione, allo sviluppo e allo studio. Il progetto riunisce più di 10 squadre sportive universitarie e società di atletica in un complesso unitario, e dispone del campo pratica al coperto a risparmio energetico, primo in assoluto nel Paese. L’impianto di pratica comprende un campo da football da 100 yarde in erba artificiale di misura regolamentare circondato da una pista di atletica da 300 metri, con due livelli di parcheggio sotterraneo. Inoltre, il campus dispone di uno dei primi centri sportivi della NCAA ad alte prestazioni realmente integrato. Questa struttura da

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2.500 metri quadrati è il risultato di una collaborazione tra la Scuola di Medicina e CU Boulder Community Health. È aperta al pubblico e offre studi medici, idroterapia, spazio riabilitazione, stanze di visita, una clinica di terapia fisica, biomeccanica e test di chinesiologia, laboratori per l’esame del sangue e risonanza magnetica e altri servizi di imaging. L’ultimo aspetto del restauro del complesso per l’atletica è la ristrutturazione da 3.500 mq del Dal Ward Athletic Center. È dotato di attrezzature aggiornate, nuovi spogliatoi, medicina dello sport e altri servizi per essere utilizzato dalle squadre sportive olimpiche, come atletica, corsa campestre, cheerleading, tennis e sci. È stato infine ampliato il Centro Accademico Herbst per studenti-atleti; lo spazio è stato più che triplicato per accogliere tutti i programmi accademici e ora offre uno spazio dedicato per il Programma di sviluppo della leadership. Il rinnovamento del Champions Center


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Sopra e sotto, il campo di football, in luce notturna e diurna; al centro, la facciata nord. Nella pagina di fronte: il campo visto da una sala pesi; sala dei trofei al quarto livello; in basso, piscine riabilitative. Top and bottom: the football playing field, in night and daylight; middle, north building elevation. Next page: the playing field seen from a weight room; fourth floor trophies hall; bottom, Recovery pools.

Champions Center dell’University of Colorado, Boulder (USA) Commitente: University of Colorado Gruppo di progettazione: Populous, M-E Engineers, Mortenson, Martin + Martin, J3 Engineering, FPC Consultants, Henderson Engineers, Ed Roether Consulting, Lloyd Engineering, Studio 08 Consultants, Wenk Associates, WJHW Team Populous: Michael Ray , Jeremy Krug, Scott Radecic Doug Beichley, Brady Spencer, Chad Francis, Andrew Krivanek, Jemma Radick, Tina Townsend, Brian Smith, Todd Parker, Rick Thompson, Justin Cox, Brianna Dallas, Robert Wade Inizio lavori: maggio 2014 Fine lavori: agosto 2015. Costo di costruzione: 181 milioni di dollari USA Foto: ŠColorado Video

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dell'Università del Colorado unisce accademici, prestazioni sportive e atletica in un complesso coeso, ma anche a servizio del pubblico.

Sports centre and gyms University of Colorado’s Champions Center, Boulder (USA) The University of Colorado athletics complex re-opened in 2015 after the largest renovation in the history of both Folsom Field and the Dal Ward Athletic Center. The facility improvements were designed as a seamless extension of the unique and historic architectural heritage integrated throughout the Boulder, Colorado campus. The new facilities are interpreted with rigorous classical design and traditional detailing, making them immediate architectural landmarks within the historic campus. The Champions Center also showcases new hospitality spaces for fans to enjoy, includ-

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ing a northeast corner terrace seating area, complete with an indoor VIP Champions Club, and an 18,000 square foot rooftop terrace. The rooftop terrace offers dramatic views of the Flatirons while also offering both indoor and outdoor hospitality spaces to host game days and private events. The indoor practice facility prominently includes a full-size 100-yard artificial turf football field and 300-meter competition track, along with two levels of underground parking. In addition, the Champions Center features one of the NCAA’s first truly integrated highperformance sports centers. This 27,000 square foot sports performance facility is the result of a partnership between the CU School of Medicine and Boulder Community Health. It is open to the public and offers doctor’s offices, hydrotherapy, rehabilitation space, exam rooms, a physical therapy clinic, biomechanics and kinesiology testing, blood laboratories and MRI and other imaging services.



IMPIANTI PER IL NUOTO

Centro natatorio a Lainate (Milano) Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori

Dida

Importo dei lavori: euro 400.000 circa Dida

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L’intervento scaturisce dagli impegni presi con i Comuni di Lainate ed Arese da parete della società che ha realizzato il vasto centro commerciale nell’area dell’ex stabilimento Alfa Romeo. La convenzione sottoscritta impegna la società alla progettazione e realizzazione di una serie di opere pubbliche, anche esterne all’area, di tipo viabilistico-infrastrutturale, sociali e culturali, quali servizi pubblici e/o di uso pubblico, standard qualitativi, opere di mitigazione ambientale e viabilistiche. Fra queste opere rientra la realizzazione di un

centro sportivo natatorio nel comune di Lainate. Il progetto preliminare e definitivo dell’impianto sportivo, predisposto nel 2013, in corso d’opera è stato oggetto di una perizia di variante e suppletiva, richiesta dall’Amministrazione Comunale nell’ottica di migliorare ulteriormente alcune aspetti di natura funzionale, impiantistica e gestionale. I lavori comprendono, oltre al fabbricato principale, un secondo fabbricato ospitante le centrali tecnologiche, il parcheggio per 93

di Cesare Lino

L’esterno e l’interno del centro natatorio. Exterior and interior of the swimming centre.


autovetture e la strada di accesso lunga circa 400 metri. Come da progetto, l’edificio è stato completamente ultimato ad esclusione dell’area destinata al benessere e realizzata al rustico, in modo che possa essere completata dal gestore nel frattempo risultato aggiudicatario della gara per il servizio di gestione.

La distribuzione L’edificio principale, che si sviluppa su un’area di circa 2.700 mq, si sviluppa prevalentemente al piano terra con una piccola porzione di interrato, ed è suddiviso in cinque aree funzionali. L’area per il nuoto (1150 mq), comprende: una vasca semiolimpionica di dimensioni 25 x 12.5 m a 6 corsie, profondità 1,20-2,50 m; una vasca polifunzionale di dimensioni 8 x 10 m, profondità 80-110 cm; spogliatoi per il pubblico e per il personale addetto, per maschi e femmine, dimensionati secondo normativa CONI; area di preriscaldamento a bordo vasca;2 depositi attrezzi. L’area per il fitness (640 mq) comprende una sala cardio-fitness

di circa 300 mq, una sala corsi e corpo libero suddivisibile in due sale da 80 mq cadauna, e spogliatoi per il pubblico, maschili e femminili. L’area servizi generali (mq 410) comprende la zona reception, gli uffici (direzione e commerciale), il locale quadri elettrici, server e regia audio/video, una sala riunioni, uno spazio bar di circa 60 mq con deposito e servizi per gli addetti, l’area accompagnatori, bagni e spogliatoi per il personale, bagni per il pubblico, un locale di primo soccorso con bagno, e depositi. L’area benessere (300 mq, di futuro completamento) prevede un’area reception e attesa, due cabine estetica e trattamenti, spogliatoi per il pubblico maschile e femminile, un’area relax connessa anche con il giardino esterno, vasca idromassaggio e relax di dimensioni 7 x 3.5 m dotata di massaggio cervicale, geyser e massaggio plantare; inoltre ci saranno attrezzature ed ambientazioni specializzate (sauna, bio-sauna, talasso, bagno turco, percorso kneipp, docce emozionali, idromassaggio, cromoterapia), un’area solarium esterna e un

locale tecnologico dedicato. Infine, al piano interrato è collocata l’area dei locali tecnologici relativi alle vasche. La parte impiantistica relativa a locale caldaia, centrale tecnologica, cabina di trasformazione MT/BT e locale quadri è ospitata da un fabbricato indipendente di circa 90 mq posto in prossimità del parcheggio e facilmente accessibile da parte del personale di servizio. Questa soluzione minimizza i rischi connessi alla propagazione di eventuali incendi.

I materiali L’edificio presenta una struttura portante in travi e pilastri prefabbricati in c.a., poggianti su fondazioni realizzate in opera e solidali alla struttura interrata delle vasche. La copertura è realizzata in tegoli prefabbricati nelle zone caratterizzate da copertura praticabile, mentre l’area delle vasche è caratterizzata da una copertura in legno lamellare con andamento a shed, sia retti che sagomati ad onda. I tamponamenti perimetrali sono in pannelli di

Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata

Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori

Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori

Importo dei lavori: euro 400.000 circa

Importo dei lavori: euro 400.000 circa

A destra, ripreso da Google maps, il centro natatorio con l’adiacente centro sportivo comunale di via Circonvallazione, che Tsport ha pubblicato nel n. 302. Sotto, vista panoramica della piscina semiolimpionica. Nelle altre foto della pagina di fronte, il lato ingresso e l’ambiente fitness. Right, taken from Google maps, the swimming centre with adjacent municipal sports centre published on Tsport no. 302. Below, panoramic view of the half Olympic sized pool. In the other photos of the next page, entrance side and a fitness hall.

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Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori Importo dei lavori: euro 400.000 circa

Adeguamento dello stand di tiro fino a 50 m per armi di prima categoria in contrada Pieve di Macerata Committente: Comune di Macerata Servizio lavori pubblici Responsabile del procedimento e Progettista: ing. Giorgio Gregori

Dida

Importo dei lavori: euro 400.000 circa Dida

cemento con rivestimento termoisolante del tipo a cappotto ad elevato spessore. L’interno delle pareti perimetrali è interamente rivestito con contro-pareti coibentate in cartongesso, sostituito da lastre in fibrocemento negli ambienti umidi. Le pavimentazioni interne sono interamente realizzate in grès porcellanato con differenti gradi di fattore R in base alle destinazioni d’uso dei locali. La palestra cardio è invece dotata di pavimento tecnico in pvc calandrato, mentre le sale corsi presentano una pavimentazione tecnica auto posante in legno di rovere. I serramenti interni ed esterni sono interamente realizzati in alluminio, verniciato in colore bianco per gli esterni e il piano vasca. Le vetrate perimetrali presentano vetri con doppia vetrocamera basso emissiva con gas argon. Il manto di copertura presenta lastre continue sulle aree con struttura in legno, mentre le coperture piane ospitano un pacchetto impermeabilizzante con guaine prestazionali in TPO. Al di sopra delle coperture piane sono ospita-

L’impiantistica

Impianto di riscaldamento L’impianto di riscaldamento della maggioranza degli ambienti è previsto del tipo a tutt’aria, ad eccezione dell’area benessere che presenta un impianto radiante a pavimento, capace di garantire il giusto comfort in questo tipo di ambienti. E’ stato escluso l’utilizzo di un sistema ad alta inerzia termica (lunghi tempi di messa a regime e spegnimento dell’impianto) che non consente di avere una flessibilità di gestione delle temperature nei locali in base all’affollamento ed ai carichi termici interni. L’utilizzo di un sistema “a pavimento caldo” in ambienti umidi con frequenti spargimenti di acqua sul pavimento, inoltre, favorisce il processo di evaporazione dalle superfici bagnate con conseguente carico latente interno molto elevato e richiesta di continua deumidificazione degli ambienti. Di contro, i vantaggi di un impianto ad aria sono sintetizzabili nella facilità di gestione nel controllo dell’umidità e delle temperature e la possibilità di gestire contemporaneamente sia il riscaldamento che il raffrescamento di ambienti a differente destinazione. Impianto di climatizzazione sala vasche Per il trattamento dell’aria della sala vasche si è optato per un’unica unità di trattamento aria (UTA) per la climatizzazione di tutto l’ambiente, con portata maggiorata per poter sfruttare la deumidificazione degli ambienti anche nella mezza stagione sfruttando l’immissione di aria esterna anziché utilizzare le batterie di deumidificazione con annesso funzionamento del gruppo frigorifero. L’unità di trattamento aria della zona vasche è realizzata con accorgimenti e materiali specifici per poter trattare aria ambiente carica di agenti aggressivi in essa disciolti (cloro), in modo da evitare fenomeni di corrosione dei componenti costituenti il macchinario. La rete di distribuzione dell’aria all’interno dell’ambiente prevede un sistema di distribuzione di canali d’aria di tipo microforato con funzionamento a pulsione per poter garantire un corretto dislocamento dei flussi d’aria deumidificata e riscaldata in ambiente, privilegiando la ventilazione della pareti perimetrali dell’ambiente (più soggette a fenomeni di condensa), pur eliminando eventuali fastidiose correnti d’aria e stratificazioni termiche. L’utilizzo poi di lamiere speciali per la costruzione dei canali, a base di lega di magnesio, permette di ridurre al minimo eventuali fenomeni di corrosione degli elementi di distribuzione. Impianto di climatizzazione palestra e sale corsi E’ stata installata una unità trattamento aria a servizio della sola sala palestra ed un’altra unità per la climatizzazione delle sale corsi, poiché i due ambienti avranno un utilizzo completamente differente: il primo sarà utilizzato in maniera pressoché continuativa, con carichi termici interni costanti per la maggior parte del tempo. Gli altri saranno invece utilizzati saltuariamente con possibilità di attività sportive brevi ed intense (spinning, aerobica, pilates, ecc) o attività meditative e rilassanti (yoga, stretching, ecc). Anche in questo caso la rete di distribuzione dell’aria all’interno di questi ambienti è prevista con un sistema di canali di tipo microforato a pulsione. Impianto di climatizzazione spogliatoi Negli spogliatoi sono stati ottimizzati i flussi di immissione ed estrazione dell’aria per garantire le condizioni termiche migliori nelle singole zone. L’utilizzo di batterie di post-riscaldamento abbinate ad un sistema di rilevazione della temperatura e di regolazione puntuale consentono, pur in presenza di un impianto a tutt’aria, di tarare le temperature in maniera mirata secondo il carico di utenti presente. L’utilizzo diffuso di recuperatori di calore assicura inoltre un notevole abbattimento del consumo di energia. L’impianto di riscaldamento è completamente asservito ad un sistema di regolazione bus con controlli remotati presso gli uffici reception, in modo da agevolare la gestione e l’eventuale manutenzione da parte degli addetti. Centrale termica Nella centrale termica è installato un generatore di calore del tipo modulare con tecnologia a condensazione per la climatizzazione invernale degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria. segue a pagina 21

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Nella pagina di sinistra, planimetria generale del centro e pianta dell’edificio. In questa doppia pagina, dall’alto: sezione longitudinale sulla piscina semiolimpionica; il prospetto ovest; il prospetto sud. On the left page, general plan of the centre, and plan of the building. In this double page, from above: longitudinal section on the main pool; west elevation; south elevation.

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Nella pagina di sinistra, planimetria generale del centro e pianta dell’edificio. In questa doppia pagina, dall’alto: sezione longitudinale sulla piscina semiolimpionica; il prospetto ovest; il prospetto sud. On the left page, general plan of the centre, and plan of the building. In this double page, from above: longitudinal section on the main pool; west elevation; south elevation.

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Nella pagina di sinistra, planimetria generale del centro e pianta dell’edificio. In questa doppia pagina, dall’alto: sezione longitudinale sulla piscina semiolimpionica; il prospetto ovest; il prospetto sud. On the left page, general plan of the centre, and plan of the building. In this double page, from above: longitudinal section on the main pool; west elevation; south elevation.

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segue da pagina 17 Esso è associato ad una pompa di calore del tipo polivalente aria/acqua, che supporta il funzionamento del generatore secondo logiche climatiche dipendenti dalle temperature esterne dell’aria. La pompa di calore sarà particolarmente utilizzata nella mezza stagione, alimentando la batteria di deumidificazione per eliminare il calore latente dovuto all’occupazione degli ambienti. La centrale termica è collegata ad un campo solare termico che garantisce il necessario contributo di energia rinnovabile per la produzione di acqua calda sanitaria, affidata a 2 accumulatori semi istantanei, dotati di scambiatore esterno del tipo saldo brasato in grado di produrre celermente acqua calda sanitaria in caso di portate di punta. Ciò permette di ridurre l’acqua calda stoccata evitando inutili sprechi energetici e riducendo il rischio di proliferazione dei batteri. A tal proposito, l’impianto è dotato di doppia tecnologia per la disinfezione dell’acqua: shock termico dell’accumulatore di acqua calda sanitaria posto in centrale termica abbinato al dosaggio di un prodotto disinfettante per evitare la proliferazione del batterio nella rete di distribuzione, anche dove lo shock termico non può arrivare (docce), utilizzando come agente battericida il perossido d’idrogeno.

Impianto forza motrice L’impianto elettrico è stato riprogettato in funzione delle varianti architettoniche subentrate, che hanno comportato la necessità di offrire una potenza massima impegnata di almeno 170 kw. La realizzazione, all’interno del comparto, di nuove urbanizzazioni ha permesso la realizzazione di nuovi cavidotti, realizzati su specifiche ENEL, che collegano l’impianto natatorio alla cabina presso il Centro Sportivo Comunale, distante circa 500 metri. In considerazione di quanto sopra, la scelta progettuale è ricaduta su una soluzione di fornitura da porte di ENEL di una linea in media tensione da 15Kv, predisponendo, all’interno della centrale tecnologica, una cabina di trasformazione dedicata all’impianto natatorio con trasformatore da 250 kVA.

te tutte le unità per il trattamento dell’aria (UTA), che sono così facilmente accessibili e mantenibili dal personale addetto. Tutto l’involucro si caratterizza per l’elevato standard di isolamento termico grazie ai grandi spessori di isolante impiegati nelle stratigrafie. Ciò, unito alle notevoli prestazioni degli impianti tecnologici, ha consentito di classificare l’edificio in classe C per la climatizzazione invernale e in classe B per quella estiva, valori di alto livello per un edificio particolarmente energivoro come un impianto natatorio. I divisori interni, realizzati secondo diverse tipologie sia in laterizio che a secco, hanno visto privilegiare l’uso di pareti divisorie in laminato ad alta pressione (HPL) preferite per i vantaggi che offrono sia dal punto di vista degli ingombri che da quello igienicosanitario e gestionale. Per la realizzazione del fabbricato principale e delle urbanizzazioni si è reso necessario l’Interramento, mediante tubazioni prefabbricate in calcestruzzo, dei canali irrigui apparte-

nenti al reticolo minore del Consorzio Villoresi e posti ad ovest e ad est dell’edificio. Si è inoltre proceduto alla stabilizzazione delle sponde del fosso Villoresi poste ad est del parcheggio, con posa in opera all’interno del piano di scorrimento di elementi prefabbricati in calcestruzzo con sezione a U.

Gli spazi esterni L’intervento urbanistico riammaglia la viabilità ciclopedonale esistente presso il polo sportivo, permettendo così il raggiungimento della piscina sia a piedi che in bicicletta in totale sicurezza. Il tracciato ciclopedonale, parallelo alla strada di accesso, è realizzato in calcestre e si ricollega alla viabilità del vicino parco pubblico. La strada di accesso al parcheggio dell’impianto natatorio, collegata alla viabilità principale attraverso il parcheggio del centro sportivo “Nelson Mandela”, corre parallela alla via Circonvallazione Ovest e presenta una carreggiata larga 6 metri. Il parcheggio pubblico, dedicato all’edifico

A valle di questo intervento è stata ripensata l’architettura dell’impianto elettrico dell’edificio, con le dorsali collocate a soffitto in appositi canali metallici sospesi e ispezionabili. Sono state inoltre rispettate le predisposizioni previste per gli impianti speciali, da completarsi a cura del gestore. L’architettura dell’impianto elettrico prevede un Quadro Generale che alimenterà direttamente il gruppo frigorifero polivalente, le UTA installate in copertura ed i seguenti quadri elettrici di zona: quadro reception, quadro piscina, quadro palestra, quadro SPA, quadro pompe/filtri, quadro locale antincendio, quadro cabina di ricezione. Ognuna delle zone funzionali in cui è suddiviso l’impianto è così indipendente e gestibile separatamente. Impianto di illuminazione In quasi tutto l’intervento sono state utilizzate sorgenti luminose a led, sia per gli ambienti interni che per i camminamenti esterni, la viabilità carrale di accesso ed il parcheggio. L’impianto di illuminazione della zona vasche è concepito nel rispetto del nuovo disegno della struttura portante della copertura in legno, rispettando i valori di illuminamento previsti dal CONI per questa tipologia di impianto sportivo, pari a 300 lux., con la possibilità di dimmerazione della luce interna in base alla luce solare presente in ambiente. I punti luce di locali con utilizzo saltuario, come wc, depositi e disimpegni sono comandati direttamente da sensori di presenza con crepuscolare e temporizzatore integrato. Tutta l’illuminazione degli ambienti principali è gestibile da un sistema domotico tipo Bus Knx, con comandi sia remoti da touch panel, raggruppati in scenari diversi, che mediante comandi locali. E’ previsto inoltre un impianto di evacuazione d’emergenza, realizzato secondo quanto previsto dal D.M.I. 18-03-96 "Regola tecnica prevenzione incendi impianti sportivi", interfaccaiato con l’impianto di illuminazione di emergenza. Sono previste infine diverse predisposizioni dedicate agli impianti speciali, sia per antifurto e videosorveglianza che per diffusione audio/video.

natatorio, può ospitare 93 auto e un autobus. E’ realizzato con pavimentazione in asfalto, con gli stalli in masselli autobloccanti. L’edifico principale presenta aree esterne di pertinenza con pavimentazione in cemento colorato con ossidi e finitura scopata delimitate, insieme alle aree a prato, da recinzioni a pannelli in grigliato di rete elettrosaldata e plastificata. Al di sotto del piano stradale del parcheggio è stata realizzata una stazione di sollevamento per le acque nere. Le sistemazioni a verde circostanti il parcheggio e l’edificio presentano una modellazione del terreno a “colline” che se da un lato ha consentito di minimizzare gli spostamenti del terreno di scavo presso le discariche autorizzate, dall’altro costituisce un’efficace protezione contro eventuali esondazioni del fosso Villoresi. Le colline verdi, inoltre, mitigano il rumore proveniente dal traffico lungo la viabilità principale. Il drenaggio delle acque meteoriche avviene mediante 8 pozzi perdenti di grande capacità

distribuiti all’interno delle aree verdi, alcuni dei quali dedicati al parcheggio e connessi all’impianto di disoleazione. Una parte delle acque meteoriche viene convogliata e raccolta in una cisterna interrata dedicata all’irrigazione delle aree verdi.

Swimming centres Swimming centre in Lainate The project stems from the commitments taken with the municipalities of Lainate and Arese by the company that produced the largest shopping center in the former Alfa Romeo factory. The main building is spread mainly at the ground floor with a small portion of the basement, and is divided into five functional areas. The swimming area includes: a 6 lanes semiOlympic sized bath 25 x 12.5 m; a multipurpose tank of dimensions 8 x 10 m; locker rooms for the public and staff; training area by the pool; storage for equipment.

The fitness area includes a cardio-fitness room, a training and bodyweight room divided in two, and changing rooms for the public. The general service area includes the reception area, offices, local control panels, a meeting room, bar space, the accompanying area, bathrooms and changing rooms for staff, bathrooms for the public, a local first aid with bathroom , and deposits. The wellness area (for future completion) provides a reception area and waiting, two cabins and aesthetic treatments, changing rooms for the public, a relaxation area also connected with the outside garden, hot tub and relaxation with neck massage, geysers and foot massage; also there will be equipment and specialized environments, an outdoor terrace and a dedicated technological room. It makes the plants related to the boiler room, technological station, transformer substation and local paintings is housed in a separate building located near the car park and easily accessible by the service personnel.

Nella prima pagina a sinistra, l’inaugurazione del centro; una vista interna; gli impianti di trattamento delle piscine; prospetti e vista della costruzione accessoria che ospita i locali riscaldamento e quadri. Nella pagina centrale, particolari delle attrezzature e degli impianti a vista, e scorci degli spogliatoi. In questa pagina, scorcio della seconda vasca e pianta della copertura. In the far left page, the inauguration of the center; an internal view; treatment plants; elevations and view of the separate building hosting heating plants and electric panels. In the middle page, details of the equipments and installations in view, and view of the changing rooms. In this page, the second pool and plan of the roof level.

Nuovo complesso sportivo natatorio di via Circonvallazione Ovest, Lainate (Milano) Committente: TEA spa (Gruppo Finiper), Milano Appaltatore: Ercole Consorzio Stabile scarl Impresa realizzatrice consorziata: TPS srl, Villa d’Adda (Bg) Progetto preliminare e definitivo: arch. Maurilio Citterio, Think Green srl Varianti al progetto definitivo e progetto esecutivo Progetto architettonico: ing. Giampiero Benzoni e ing. Ugo Redy Truccolo; arch. Giovanni Biffi per Ercole Consorzio Stabile scarl Strutture in c.a. in opera: ing. Fausto Pella per Sering srl Strutture prefabbricate in c.a.p.: Magnetti Building spa Strutture in legno lamellare e acciaio: ing. Luca Paolo Belotti per Domus Ing & Arch Impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Impianti elettrici e speciali: ing. Virgilio Zambelli Inizio lavori: gennaio 2014 Fine lavori: settembre 2015 Importo dei lavori euro 3.811.206

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segue da pagina 17 Esso è associato ad una pompa di calore del tipo polivalente aria/acqua, che supporta il funzionamento del generatore secondo logiche climatiche dipendenti dalle temperature esterne dell’aria. La pompa di calore sarà particolarmente utilizzata nella mezza stagione, alimentando la batteria di deumidificazione per eliminare il calore latente dovuto all’occupazione degli ambienti. La centrale termica è collegata ad un campo solare termico che garantisce il necessario contributo di energia rinnovabile per la produzione di acqua calda sanitaria, affidata a 2 accumulatori semi istantanei, dotati di scambiatore esterno del tipo saldo brasato in grado di produrre celermente acqua calda sanitaria in caso di portate di punta. Ciò permette di ridurre l’acqua calda stoccata evitando inutili sprechi energetici e riducendo il rischio di proliferazione dei batteri. A tal proposito, l’impianto è dotato di doppia tecnologia per la disinfezione dell’acqua: shock termico dell’accumulatore di acqua calda sanitaria posto in centrale termica abbinato al dosaggio di un prodotto disinfettante per evitare la proliferazione del batterio nella rete di distribuzione, anche dove lo shock termico non può arrivare (docce), utilizzando come agente battericida il perossido d’idrogeno.

Impianto forza motrice L’impianto elettrico è stato riprogettato in funzione delle varianti architettoniche subentrate, che hanno comportato la necessità di offrire una potenza massima impegnata di almeno 170 kw. La realizzazione, all’interno del comparto, di nuove urbanizzazioni ha permesso la realizzazione di nuovi cavidotti, realizzati su specifiche ENEL, che collegano l’impianto natatorio alla cabina presso il Centro Sportivo Comunale, distante circa 500 metri. In considerazione di quanto sopra, la scelta progettuale è ricaduta su una soluzione di fornitura da porte di ENEL di una linea in media tensione da 15Kv, predisponendo, all’interno della centrale tecnologica, una cabina di trasformazione dedicata all’impianto natatorio con trasformatore da 250 kVA.

te tutte le unità per il trattamento dell’aria (UTA), che sono così facilmente accessibili e mantenibili dal personale addetto. Tutto l’involucro si caratterizza per l’elevato standard di isolamento termico grazie ai grandi spessori di isolante impiegati nelle stratigrafie. Ciò, unito alle notevoli prestazioni degli impianti tecnologici, ha consentito di classificare l’edificio in classe C per la climatizzazione invernale e in classe B per quella estiva, valori di alto livello per un edificio particolarmente energivoro come un impianto natatorio. I divisori interni, realizzati secondo diverse tipologie sia in laterizio che a secco, hanno visto privilegiare l’uso di pareti divisorie in laminato ad alta pressione (HPL) preferite per i vantaggi che offrono sia dal punto di vista degli ingombri che da quello igienicosanitario e gestionale. Per la realizzazione del fabbricato principale e delle urbanizzazioni si è reso necessario l’Interramento, mediante tubazioni prefabbricate in calcestruzzo, dei canali irrigui apparte-

nenti al reticolo minore del Consorzio Villoresi e posti ad ovest e ad est dell’edificio. Si è inoltre proceduto alla stabilizzazione delle sponde del fosso Villoresi poste ad est del parcheggio, con posa in opera all’interno del piano di scorrimento di elementi prefabbricati in calcestruzzo con sezione a U.

Gli spazi esterni L’intervento urbanistico riammaglia la viabilità ciclopedonale esistente presso il polo sportivo, permettendo così il raggiungimento della piscina sia a piedi che in bicicletta in totale sicurezza. Il tracciato ciclopedonale, parallelo alla strada di accesso, è realizzato in calcestre e si ricollega alla viabilità del vicino parco pubblico. La strada di accesso al parcheggio dell’impianto natatorio, collegata alla viabilità principale attraverso il parcheggio del centro sportivo “Nelson Mandela”, corre parallela alla via Circonvallazione Ovest e presenta una carreggiata larga 6 metri. Il parcheggio pubblico, dedicato all’edifico

A valle di questo intervento è stata ripensata l’architettura dell’impianto elettrico dell’edificio, con le dorsali collocate a soffitto in appositi canali metallici sospesi e ispezionabili. Sono state inoltre rispettate le predisposizioni previste per gli impianti speciali, da completarsi a cura del gestore. L’architettura dell’impianto elettrico prevede un Quadro Generale che alimenterà direttamente il gruppo frigorifero polivalente, le UTA installate in copertura ed i seguenti quadri elettrici di zona: quadro reception, quadro piscina, quadro palestra, quadro SPA, quadro pompe/filtri, quadro locale antincendio, quadro cabina di ricezione. Ognuna delle zone funzionali in cui è suddiviso l’impianto è così indipendente e gestibile separatamente. Impianto di illuminazione In quasi tutto l’intervento sono state utilizzate sorgenti luminose a led, sia per gli ambienti interni che per i camminamenti esterni, la viabilità carrale di accesso ed il parcheggio. L’impianto di illuminazione della zona vasche è concepito nel rispetto del nuovo disegno della struttura portante della copertura in legno, rispettando i valori di illuminamento previsti dal CONI per questa tipologia di impianto sportivo, pari a 300 lux., con la possibilità di dimmerazione della luce interna in base alla luce solare presente in ambiente. I punti luce di locali con utilizzo saltuario, come wc, depositi e disimpegni sono comandati direttamente da sensori di presenza con crepuscolare e temporizzatore integrato. Tutta l’illuminazione degli ambienti principali è gestibile da un sistema domotico tipo Bus Knx, con comandi sia remoti da touch panel, raggruppati in scenari diversi, che mediante comandi locali. E’ previsto inoltre un impianto di evacuazione d’emergenza, realizzato secondo quanto previsto dal D.M.I. 18-03-96 "Regola tecnica prevenzione incendi impianti sportivi", interfaccaiato con l’impianto di illuminazione di emergenza. Sono previste infine diverse predisposizioni dedicate agli impianti speciali, sia per antifurto e videosorveglianza che per diffusione audio/video.

natatorio, può ospitare 93 auto e un autobus. E’ realizzato con pavimentazione in asfalto, con gli stalli in masselli autobloccanti. L’edifico principale presenta aree esterne di pertinenza con pavimentazione in cemento colorato con ossidi e finitura scopata delimitate, insieme alle aree a prato, da recinzioni a pannelli in grigliato di rete elettrosaldata e plastificata. Al di sotto del piano stradale del parcheggio è stata realizzata una stazione di sollevamento per le acque nere. Le sistemazioni a verde circostanti il parcheggio e l’edificio presentano una modellazione del terreno a “colline” che se da un lato ha consentito di minimizzare gli spostamenti del terreno di scavo presso le discariche autorizzate, dall’altro costituisce un’efficace protezione contro eventuali esondazioni del fosso Villoresi. Le colline verdi, inoltre, mitigano il rumore proveniente dal traffico lungo la viabilità principale. Il drenaggio delle acque meteoriche avviene mediante 8 pozzi perdenti di grande capacità

distribuiti all’interno delle aree verdi, alcuni dei quali dedicati al parcheggio e connessi all’impianto di disoleazione. Una parte delle acque meteoriche viene convogliata e raccolta in una cisterna interrata dedicata all’irrigazione delle aree verdi.

Swimming centres Swimming centre in Lainate The project stems from the commitments taken with the municipalities of Lainate and Arese by the company that produced the largest shopping center in the former Alfa Romeo factory. The main building is spread mainly at the ground floor with a small portion of the basement, and is divided into five functional areas. The swimming area includes: a 6 lanes semiOlympic sized bath 25 x 12.5 m; a multipurpose tank of dimensions 8 x 10 m; locker rooms for the public and staff; training area by the pool; storage for equipment.

The fitness area includes a cardio-fitness room, a training and bodyweight room divided in two, and changing rooms for the public. The general service area includes the reception area, offices, local control panels, a meeting room, bar space, the accompanying area, bathrooms and changing rooms for staff, bathrooms for the public, a local first aid with bathroom , and deposits. The wellness area (for future completion) provides a reception area and waiting, two cabins and aesthetic treatments, changing rooms for the public, a relaxation area also connected with the outside garden, hot tub and relaxation with neck massage, geysers and foot massage; also there will be equipment and specialized environments, an outdoor terrace and a dedicated technological room. It makes the plants related to the boiler room, technological station, transformer substation and local paintings is housed in a separate building located near the car park and easily accessible by the service personnel.

Nella prima pagina a sinistra, l’inaugurazione del centro; una vista interna; gli impianti di trattamento delle piscine; prospetti e vista della costruzione accessoria che ospita i locali riscaldamento e quadri. Nella pagina centrale, particolari delle attrezzature e degli impianti a vista, e scorci degli spogliatoi. In questa pagina, scorcio della seconda vasca e pianta della copertura. In the far left page, the inauguration of the center; an internal view; treatment plants; elevations and view of the separate building hosting heating plants and electric panels. In the middle page, details of the equipments and installations in view, and view of the changing rooms. In this page, the second pool and plan of the roof level.

Nuovo complesso sportivo natatorio di via Circonvallazione Ovest, Lainate (Milano) Committente: TEA spa (Gruppo Finiper), Milano Appaltatore: Ercole Consorzio Stabile scarl Impresa realizzatrice consorziata: TPS srl, Villa d’Adda (Bg) Progetto preliminare e definitivo: arch. Maurilio Citterio, Think Green srl Varianti al progetto definitivo e progetto esecutivo Progetto architettonico: ing. Giampiero Benzoni e ing. Ugo Redy Truccolo; arch. Giovanni Biffi per Ercole Consorzio Stabile scarl Strutture in c.a. in opera: ing. Fausto Pella per Sering srl Strutture prefabbricate in c.a.p.: Magnetti Building spa Strutture in legno lamellare e acciaio: ing. Luca Paolo Belotti per Domus Ing & Arch Impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Impianti elettrici e speciali: ing. Virgilio Zambelli Inizio lavori: gennaio 2014 Fine lavori: settembre 2015 Importo dei lavori euro 3.811.206

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segue da pagina 17 Esso è associato ad una pompa di calore del tipo polivalente aria/acqua, che supporta il funzionamento del generatore secondo logiche climatiche dipendenti dalle temperature esterne dell’aria. La pompa di calore sarà particolarmente utilizzata nella mezza stagione, alimentando la batteria di deumidificazione per eliminare il calore latente dovuto all’occupazione degli ambienti. La centrale termica è collegata ad un campo solare termico che garantisce il necessario contributo di energia rinnovabile per la produzione di acqua calda sanitaria, affidata a 2 accumulatori semi istantanei, dotati di scambiatore esterno del tipo saldo brasato in grado di produrre celermente acqua calda sanitaria in caso di portate di punta. Ciò permette di ridurre l’acqua calda stoccata evitando inutili sprechi energetici e riducendo il rischio di proliferazione dei batteri. A tal proposito, l’impianto è dotato di doppia tecnologia per la disinfezione dell’acqua: shock termico dell’accumulatore di acqua calda sanitaria posto in centrale termica abbinato al dosaggio di un prodotto disinfettante per evitare la proliferazione del batterio nella rete di distribuzione, anche dove lo shock termico non può arrivare (docce), utilizzando come agente battericida il perossido d’idrogeno.

Impianto forza motrice L’impianto elettrico è stato riprogettato in funzione delle varianti architettoniche subentrate, che hanno comportato la necessità di offrire una potenza massima impegnata di almeno 170 kw. La realizzazione, all’interno del comparto, di nuove urbanizzazioni ha permesso la realizzazione di nuovi cavidotti, realizzati su specifiche ENEL, che collegano l’impianto natatorio alla cabina presso il Centro Sportivo Comunale, distante circa 500 metri. In considerazione di quanto sopra, la scelta progettuale è ricaduta su una soluzione di fornitura da porte di ENEL di una linea in media tensione da 15Kv, predisponendo, all’interno della centrale tecnologica, una cabina di trasformazione dedicata all’impianto natatorio con trasformatore da 250 kVA.

te tutte le unità per il trattamento dell’aria (UTA), che sono così facilmente accessibili e mantenibili dal personale addetto. Tutto l’involucro si caratterizza per l’elevato standard di isolamento termico grazie ai grandi spessori di isolante impiegati nelle stratigrafie. Ciò, unito alle notevoli prestazioni degli impianti tecnologici, ha consentito di classificare l’edificio in classe C per la climatizzazione invernale e in classe B per quella estiva, valori di alto livello per un edificio particolarmente energivoro come un impianto natatorio. I divisori interni, realizzati secondo diverse tipologie sia in laterizio che a secco, hanno visto privilegiare l’uso di pareti divisorie in laminato ad alta pressione (HPL) preferite per i vantaggi che offrono sia dal punto di vista degli ingombri che da quello igienicosanitario e gestionale. Per la realizzazione del fabbricato principale e delle urbanizzazioni si è reso necessario l’Interramento, mediante tubazioni prefabbricate in calcestruzzo, dei canali irrigui apparte-

nenti al reticolo minore del Consorzio Villoresi e posti ad ovest e ad est dell’edificio. Si è inoltre proceduto alla stabilizzazione delle sponde del fosso Villoresi poste ad est del parcheggio, con posa in opera all’interno del piano di scorrimento di elementi prefabbricati in calcestruzzo con sezione a U.

Gli spazi esterni L’intervento urbanistico riammaglia la viabilità ciclopedonale esistente presso il polo sportivo, permettendo così il raggiungimento della piscina sia a piedi che in bicicletta in totale sicurezza. Il tracciato ciclopedonale, parallelo alla strada di accesso, è realizzato in calcestre e si ricollega alla viabilità del vicino parco pubblico. La strada di accesso al parcheggio dell’impianto natatorio, collegata alla viabilità principale attraverso il parcheggio del centro sportivo “Nelson Mandela”, corre parallela alla via Circonvallazione Ovest e presenta una carreggiata larga 6 metri. Il parcheggio pubblico, dedicato all’edifico

A valle di questo intervento è stata ripensata l’architettura dell’impianto elettrico dell’edificio, con le dorsali collocate a soffitto in appositi canali metallici sospesi e ispezionabili. Sono state inoltre rispettate le predisposizioni previste per gli impianti speciali, da completarsi a cura del gestore. L’architettura dell’impianto elettrico prevede un Quadro Generale che alimenterà direttamente il gruppo frigorifero polivalente, le UTA installate in copertura ed i seguenti quadri elettrici di zona: quadro reception, quadro piscina, quadro palestra, quadro SPA, quadro pompe/filtri, quadro locale antincendio, quadro cabina di ricezione. Ognuna delle zone funzionali in cui è suddiviso l’impianto è così indipendente e gestibile separatamente. Impianto di illuminazione In quasi tutto l’intervento sono state utilizzate sorgenti luminose a led, sia per gli ambienti interni che per i camminamenti esterni, la viabilità carrale di accesso ed il parcheggio. L’impianto di illuminazione della zona vasche è concepito nel rispetto del nuovo disegno della struttura portante della copertura in legno, rispettando i valori di illuminamento previsti dal CONI per questa tipologia di impianto sportivo, pari a 300 lux., con la possibilità di dimmerazione della luce interna in base alla luce solare presente in ambiente. I punti luce di locali con utilizzo saltuario, come wc, depositi e disimpegni sono comandati direttamente da sensori di presenza con crepuscolare e temporizzatore integrato. Tutta l’illuminazione degli ambienti principali è gestibile da un sistema domotico tipo Bus Knx, con comandi sia remoti da touch panel, raggruppati in scenari diversi, che mediante comandi locali. E’ previsto inoltre un impianto di evacuazione d’emergenza, realizzato secondo quanto previsto dal D.M.I. 18-03-96 "Regola tecnica prevenzione incendi impianti sportivi", interfaccaiato con l’impianto di illuminazione di emergenza. Sono previste infine diverse predisposizioni dedicate agli impianti speciali, sia per antifurto e videosorveglianza che per diffusione audio/video.

natatorio, può ospitare 93 auto e un autobus. E’ realizzato con pavimentazione in asfalto, con gli stalli in masselli autobloccanti. L’edifico principale presenta aree esterne di pertinenza con pavimentazione in cemento colorato con ossidi e finitura scopata delimitate, insieme alle aree a prato, da recinzioni a pannelli in grigliato di rete elettrosaldata e plastificata. Al di sotto del piano stradale del parcheggio è stata realizzata una stazione di sollevamento per le acque nere. Le sistemazioni a verde circostanti il parcheggio e l’edificio presentano una modellazione del terreno a “colline” che se da un lato ha consentito di minimizzare gli spostamenti del terreno di scavo presso le discariche autorizzate, dall’altro costituisce un’efficace protezione contro eventuali esondazioni del fosso Villoresi. Le colline verdi, inoltre, mitigano il rumore proveniente dal traffico lungo la viabilità principale. Il drenaggio delle acque meteoriche avviene mediante 8 pozzi perdenti di grande capacità

distribuiti all’interno delle aree verdi, alcuni dei quali dedicati al parcheggio e connessi all’impianto di disoleazione. Una parte delle acque meteoriche viene convogliata e raccolta in una cisterna interrata dedicata all’irrigazione delle aree verdi.

Swimming centres Swimming centre in Lainate The project stems from the commitments taken with the municipalities of Lainate and Arese by the company that produced the largest shopping center in the former Alfa Romeo factory. The main building is spread mainly at the ground floor with a small portion of the basement, and is divided into five functional areas. The swimming area includes: a 6 lanes semiOlympic sized bath 25 x 12.5 m; a multipurpose tank of dimensions 8 x 10 m; locker rooms for the public and staff; training area by the pool; storage for equipment.

The fitness area includes a cardio-fitness room, a training and bodyweight room divided in two, and changing rooms for the public. The general service area includes the reception area, offices, local control panels, a meeting room, bar space, the accompanying area, bathrooms and changing rooms for staff, bathrooms for the public, a local first aid with bathroom , and deposits. The wellness area (for future completion) provides a reception area and waiting, two cabins and aesthetic treatments, changing rooms for the public, a relaxation area also connected with the outside garden, hot tub and relaxation with neck massage, geysers and foot massage; also there will be equipment and specialized environments, an outdoor terrace and a dedicated technological room. It makes the plants related to the boiler room, technological station, transformer substation and local paintings is housed in a separate building located near the car park and easily accessible by the service personnel.

Nella prima pagina a sinistra, l’inaugurazione del centro; una vista interna; gli impianti di trattamento delle piscine; prospetti e vista della costruzione accessoria che ospita i locali riscaldamento e quadri. Nella pagina centrale, particolari delle attrezzature e degli impianti a vista, e scorci degli spogliatoi. In questa pagina, scorcio della seconda vasca e pianta della copertura. In the far left page, the inauguration of the center; an internal view; treatment plants; elevations and view of the separate building hosting heating plants and electric panels. In the middle page, details of the equipments and installations in view, and view of the changing rooms. In this page, the second pool and plan of the roof level.

Nuovo complesso sportivo natatorio di via Circonvallazione Ovest, Lainate (Milano) Committente: TEA spa (Gruppo Finiper), Milano Appaltatore: Ercole Consorzio Stabile scarl Impresa realizzatrice consorziata: Tipiesse srl, Villa d’Adda (Bg) Progetto preliminare e definitivo: arch. Maurilio Citterio, Think Green srl Varianti al progetto definitivo e progetto esecutivo Progetto architettonico: ing. Giampiero Benzoni e ing. Ugo Redy Truccolo; arch. Giovanni Biffi per Ercole Consorzio Stabile scarl Strutture in c.a. in opera: ing. Fausto Pella per Sering srl Strutture prefabbricate in c.a.p.: Magnetti Building spa Strutture in legno lamellare e acciaio: ing. Luca Paolo Belotti per Domus Ing & Arch Impianti meccanici: ing. Simone Ghidelli Impianti elettrici e speciali: ing. Virgilio Zambelli Inizio lavori: gennaio 2014 Fine lavori: settembre 2015 Importo dei lavori euro 3.811.206

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IMPIANTI PER IL NUOTO

Piscina intercomunale a Fucecchio (Firenze) L’area dove sorge la piscina intercomunale dei Comuni di Fucecchio e Santa Croce sull’Arno è, per ragioni geografiche, ubicata in posizione ideale, non solo perché ai confini dei due Comuni ed in prossimità dell’argine del fiume Arno, ma anche per essere a poca distanza da un complesso fattoriale di rara bellezza paesistico ambientale quale è la “Fattoria del Rosselli”, ricca di esemplari arborei secolari e tipici delle nostre terre (querce, lecci e cipressi). Inoltre è ubicata in prossimità di una delle arte-

rie più antiche, che collegavano le città di Firenze e Pisa, ovvero la via Francesca, nonché prossima a due uscite della superstrada Firenze-Pisa-Livorno, e pure facilmente raggiungibile dall’autostrada Firenze Mare, con i caselli di Chiesina Uzzanese e Altopascio. Tale sito crea l’occasione di diventare fortemente attrattivo per coloro che percorrono questi importanti tracciati di scorrimento veicolare, che collegano l’entroterra toscano al litorale.

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di Rossella Campigli

Planimetria generale del centro natatorio. General plan of the swimming centre.


In questa pagina, pianta con la differenziazione delle aree funzionali. Nella pagina di fronte, prospetto d’ingresso e rendering dell’edificio. In this page, plan with evidence of the different functional areas. Next page, elevation of the entrance side, and rendering of the building.

L’idea progetto Il progetto dell’ampliamento per gli spazi d’acqua scoperti e coperti della Piscina Intercomunale di Fucecchio e Santa Croce sull’Arno, nasce da un’idea tesa alla creazione di un polo acquatico a forte caratterizzazione sportiva e sociale, tale da potersi rivolgere non solo alla popolazione dei due Comuni, ma anche ad un’utenza allargata all’intero comprensorio. L’idea progetto è nata sia da riflessioni critiche sul funzionamento della struttura esistente, sia dalla possibilità dell’utilizzo delle importanti aree scoperte circostanti alla struttura natatoria, fino ad oggi “quasi abbandonate” alla sorte di aree a prato. La lungimiranza delle due Amministrazioni Comunali, che vollero acquisire un’area ben maggiore di quella allora necessaria per la realizzazione della piscina coperta, permette oggi questo nuovo ed ambizioso progetto di ampliamento e riorganizzazione, che interessa non solo i nuovi specchi d’acqua, ma anche nuove strutture, che ben si integrano con l’esistente e che insieme costituiranno nel tempo il nuovo

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parco acquatico. Si deve premettere che la struttura esistente ha già un impianto di buona qualità e di gradevole impatto, assai utilizzato ed anche apprezzato da coloro che lo frequentano, appartenenti a tutte le fasce di età. Nonostante ciò, l’occasione dei nuovi spazi d’acqua all’aperto, di cui si tratta più avanti, permetterà anche alcuni interventi assolutamente necessari, che renderanno la struttura molto più gestibile, funzionale e che la potranno rendere maggiormente sostenibile sotto un profilo economico. Questo permetterà di gravare in misura minore sui bilanci comunali e rendere sempre più contenuto l’intervento pubblico sul pareggio di bilancio, che resta l’obbiettivo della struttura. La riorganizzazione funzionale degli spazi interni L’ obbiettivo prioritario della ristrutturazione interna è stato quello di una diversa e più razionale organizzazione degli spazi di relazione e sosta dei frequentatori. Tale obiettivo potrà essere raggiunto riorganizzando l’intera area


bar e ingresso con l’ampliamento e creazione di una specifica zona ristoro, ben distinta da quella di ingresso attesa. Tutto questo avverrà riorganizzando la zona dell’attuale bar con un ampliamento verso le vasche natatorie. Invece le aree soggiorno ristoro saranno estese eliminando gli attuali spogliatoi istruttori, che troveranno posto in prossimità degli ingressi spogliatoi uomini e donne. A proposito degli spogliatoi esistenti, il progetto non prevede significativi interventi specialmente nelle zone docce e servizi igienici. Unica opera sarà la costituzione di una semplice apertura di collegamento, che li metterà in comunione per essere assegnati agli utenti di sesso maschile. Invece i nuovi spogliatoi delle donne saranno previsti ai margini dell’edificio nella zona sudest, tramite un ampliamento dell’attuale struttura, che ben si integrerà con i volumi esistenti, riprendendone alcune linee generatrici (si veda la parte su cui sorge la scala esterna che conduce alle tribune). Per lo spogliatoio donne le docce faranno parte del nuovo ampliamento, mentre per i servizi

igienici si utilizzeranno quelli esistenti. La riorganizzazione e l’ampliamento della zona spogliatoi nasce per soddisfare i bisogni di una utenza accresciuta significativamente a seguito della realizzazione della piscina esterna. I nuovi locali, così come pensati in progetto, saranno per dimensioni assai confortevoli e molto meglio fruibili anche nel periodo invernale. I nuovi volumi della vasca benessere e la palestra Considerazioni specifiche vanno brevemente riportate per spiegare i nuovi volumi posti a nord-ovest, ove viene prevista una nuova vasca di dimensioni m. 10 x 16, una piccola palestra e ulteriori locali tecnici di servizio alle due strutture. Questa ulteriore piscina interna, i cui volumi e le cui architetture fanno parte del nuovo racconto formale, viene aggiunta all’edificio esistente che con questi dialoga, tramite l’impiego del colore e del legno lamellare. Le attività previste nella nuova vasca interna saranno quelle tipiche del wellness nonché fisioterapiche, ed andranno a completare le atti-

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vità più prettamente natatorie sportive, destinate alle vasche esistenti, fornendo alla struttura un’offerta completa di servizio. La piccola palestra adiacente alla nuova vasca viene creata per permettere attività fisica all’asciutto, integrando il fitness per le società sportive, nonché per quegli utenti che qui già seguono specifiche discipline riabilitative. In merito ai nuovi locali tecnici questi sono necessari per accogliere gli impianti e tecnologie a servizio di questo nuovo specchio d’acqua e della palestra. Gli spazi d’acqua della piscina all’aperto La piscina scoperta è un’area d’acqua composta da una serie di vasche con funzioni specifiche e peculiari. Sulla parte più vicina alla piscina coperta verranno realizzate tre corsie per il nuoto libero ed agonistico lunghe m. 50 (distanza olimpionica), per una superficie d’acqua di mq. 300. Ad essa si affiancherà un ampio specchio d’acqua di mq. 550 a funzione ludica e di forma irregolare, completato da due ulteriori vasche. Una sarà esclusivamente dedicata al


In questa pagina, altri prospetti e uno scorcio di progetto dall’esterno. Nella pagina di fronte, sezioni dell’edificio e rendering delle vasche esterne. In this page, other elevations and a project view from outside. Next page, sections of the building and rendering of the outdoor pools.

gioco dei bambini, di circa mq. 250, avrà una profondità degradante da cm. 30 a 60, di forma circolare e sarà delimitata dalla zona “a spiaggia”, da realizzarsi tramite l’impiego di resine che meglio rispondono alle normative d’igiene. L’altra vasca accoglierà invece l’idromassaggio di mq.90, ubicato in posizione limitrofa all’accesso vasche, avente andamento degradante e quindi accessibile pure per un portatore di handicap. A corredo dell’ampia piscina scoperta, che si svilupperà per complessivi mq. 1220 di specchio d’acqua, troverà posto un ponte in legno, che permetterà la sorveglianza e la visione dei genitori verso i bambini presenti nelle sottostanti piscine ludiche, oltre che servire di collegamento tra le due sponde. Vi sarà inoltre un ampio solarium a bordo vasca, di superficie superiore alla metà dell’intero specchio d’acqua, come da normativa specifica. Bar ristorante, gazebi e servizi a corredo delle vasche esterne Sempre nell’area esterna circostante alla pisci-

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na scoperta, il progetto prevede anche piccoli manufatti di servizio all’intera area esterna, quali: a) il blocco servizi in legno, che accoglierà la medicheria e spogliatoi esterni, costituiti per non interferire con i flussi degli utenti nelle aree interne della struttura; b) l’area a gazebi in legno a copertura ombreggiante, intercalati da piante di alto fusto, pensati per il soggiorno all’aperto di famiglie o gruppi di utenti, che intendessero fruire del parco acquatico per l’intera giornata; c) il chiostro bar ristorante sempre in struttura di legno, in parte chiuso per accogliere la cucina, i servizi ed il banco bar pizzeria, ed in parte semichiuso con una veranda, coperta da pergotenda e delimitata da infissi scorrevoli in metallo e vetro. La struttura di ristoro sarà usufruibile nei vari periodi dell’anno e non solo nei mesi estivi. Questo creerà la possibilità di una indipendenza nella gestione di detto chiostro bar-ristorante, che porterà senz’altro beneficio nel bilancio gestionale dell’intera struttura. Il manufatto sorgerà sopra il volume tecnico interrato della piscina scoperta, che accoglierà le vasche di compenso e l’impianto di filtrazio-


ne, ovvero quanto necessario al funzionamento degli spazi d’acqua. Infine si evidenzia che il chiostro si integra ed omogeneizza con l’area più moderna, delimitata dal pergolato in legno lamellare ad elementi a “V”, connotazione architettonica del progetto, che delimita e ricuce tutto l’intervento di ampliamento, spingendosi fino all’attuale ingresso della struttura natatoria. A tale proposito si fa presente che l’ area del pergolato avrà funzione di nuovo ed ulteriore ingresso alla struttura, per chi proviene dal nuovo parcheggio pubblico, di circa 50 posti auto previsto lungo l’attuale via G.Lucchesi. Tale parcheggio risulta necessario ai fruitori dell’intero complesso, che allo stato attuale è carente di stalli auto (come verificato in occasione di importanti eventi sportivi svolti nella struttura natatoria). Nell’area esterna del parco troverà posto pure un campo da beach volley in posizione un po’ defilata dalla piscina scoperta sin’ora descritta, creato a completamento delle funzioni ludiche che un parco acquatico di questo genere deve possedere.

Il parco a verde Altro elemento non meno importante riteniamo essere la creazione del verde e della modellazione del terreno circostante, conseguente agli scavi e riporti di terreno dell’intervento edilizio. Per questo si è prevista una collinetta di modesta altezza, che addolcisce la linea prativa, che insieme alle siepi ed alle alberature cerca di isolare visivamente ed acusticamente il parco dal resto dell’edificato circostante. Il contesto a verde, infatti, qui viene inteso non solo come corredo della struttura, ma quale elemento fondamentale e connotativo del parco acquatico, come ci indicano le realizzazioni di similari strutture del nord e centro Italia, affermatesi con successo. Nel progetto sono state privilegiate essenze arboree a lenta crescita vegetazionale e soprattutto povere di frutti, al fine di evitare spese gestionali di manutenzione, nonché la presenza numerosa di volatili ed insetti. Importante per la schermatura dell’intera area, con funzione di evitare l’ introspezione dall’esterno del parco, è stata la scelta di introdur-

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re siepi vive miste lungo la linea di confine, associandovi essenze arboree di varie altezze e colore, per dare segnale dello spazio-tempo stagionale. Inoltre è stata prescelta l’associazione di bosso con roseti, lungo il vialetto di accesso, quale invito sempreverde e profumato durante gran parte dei mesi dell’anno. L’impianto fotovoltaico L’idea progetto non ha escluso nemmeno la necessità di prevedere fonti di approvvigionamento energetico alternativo, considerata la natura energivora di un siffatto parco acquatico. Infatti è stata prevista un’area a terra esclusiva dedicata all’installazione di pannelli fotovoltaici per una potenza nominale di 48,45 kWp installati su strutture metalliche infisse nel terreno, che non necessitano di fondazioni in c.a. e quindi a basso impatto ambientale, per complessivi 190 pannelli da 255 Wp, esposti verso sud, con una inclinazione di circa 30° e disposti in file, tale da minimizzare l’effetto ombra l’una sull’altra. Si prevede una produzione iniziale di circa 58.000 kWh/anno.


Sotto, rendering dell’area ristorazione all’esterno. Below, rendering of the outdoor dining area.

Ristrutturazione ed ampliamento della piscina intercomunale di Fucecchio e Santa Croce sull’Arno (progetto di massima) Committente: Aquatempra s.cons.s.d. a.r.l., Empoli (Fi) (Gestore piscina) Proprietà: Comune di Fucecchio (Fi) e Comune di Santa Croce sull’Arno(Pi) Team di progetto: Idea Progetto di Paolo Giannoni e Simone Camiciottoli Progettista: arch. Rossella Campigli Progetto: 2014

L’energia prodotta, pur non essendo sufficiente a coprire le necessità dell’intera struttura natatoria, fornirà alla stessa uno zoccolo di energia a costo fissato (circa 10 cent/kWh) indipendente dalle variazioni tariffarie del mercato. L’area dedicata è stata reperita nell’angolo estremo a sud, il meno utilizzabile, per cui è stato previsto un accesso esclusivo dal nuovo parcheggio, che sarà debitamente recintata ed illuminata con prevista sorveglianza di primo livello (fibra ottica sui pannelli) e di secondo livello (telecamere sui pali di illuminazione).

Swimming centres Intermunicipal swimming centre in Fucecchio The project of enlargement for outdoor and indoor swimming pools between Fucecchio and Santa Croce, is an idea aimed at creating a water centre with strong sporting and social characterization, such as to be able to turn not only to the population of the two munici-

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palities, but also to users extended to the whole district. The priority goal of internal restructuring was to a different and more rational organization of the relationship and rest areas. This objective will be achieved by reorganizing the entire bar and entrance area with the expansion towards the swimming pools and the creation of a specific dining area, clearly separated from the entrance and waiting room. The reorganization and expansion of the locker area was created to meet the needs of a user significantly increased as a result of the completion of the outdoor swimming pool. Another indoor swimming pool is added to the existing building with which it harmonizes with the use of color and laminated wood. The activities foreseen in the new internal pool will be wellness and physiotherapy. The outdoor pool water is an area composed of a series of pools with specific and peculiar functions, for the free and competitive swimming for children to play, and for the tub. There will also be a large solarium poolside.




PALAZZETTI E PALESTRE

Ripristino della Palestra “A.Vespucci” e del campo esterno, Roma di Bea Rispoli

L’intervento di ripristino e messa a norma della Palestra sita nel compendio scolastico "A. Vespucci” nel quartiere di Pietralata, a Roma, è frutto di un accordo tra l’Ufficio Ingegneria e Gestione Patrimonio della CONI Servizi e la Polizia di Stato, nel quadro degli accordi tra la Preparazione Olimpica del Coni e le Forze Armate. La struttura è stata realizzata negli anni ’80 ad uso scolastico, con la previsione di un uso anche esterno, e per questo erano state pre-

viste due tribune per gli spettatori. In seguito l’impianto ha subito un progressivo abbandono, fino a non poter più essere utilizzata non rispondendo alle più recenti norme di sicurezza. L’accordo stipulato tra la Federazione Pugilistica Italiana e la Polizia di Stato, attraverso il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro è finalizzato al coinvolgimento ed al recupero dei giovani appartenenti ad ambienti urbani degradati, a forte rischio sociale, come quello

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Planimetria generale e viste del tendone esterno e, sotto, della palestra. General plan and views of the outdoor tent and, below, the gym.


in cui si colloca l’impianto: attraverso gli sport di contatto come il pugilato, la lotta o il judo sono stati avviati dei veri e propri programmi di formazione sportivo/culturale per i giovani con problematiche sociali.

Sotto, sezione dell’edificio. Nelle due pagine, in basso al centro, la palestra con le segnature per diversi sport e il ring; nelle altre foto, gli atleti della Polizia di Stato nella palestra attrezzata con il ring per la boxe e il tatami per il judo. Below, section of the building. In the two pages, bottom middle, the gym with the lines for different sports and the ring. in the other photos, State Police athletes in the gym settled with the ring for the boxe and with the tatami for the judo.

La palestra L’edificio della palestra, a due piani, con altezza totale 9 metri, dispone di una sala per l’attività sportiva di 20,00 x 29,50 m illuminata da luce naturale attraverso finestrature alte su tre lati. Da un vasto atrio di ingresso, tramite una scala oppure con l’ausilio di un ascensore, è possibile accedere al piano superiore normalmente dedicato agli spettatori, compresi i diversamente abili. La struttura poteva ospitare circa 200 spettatori sulle due tribune situate al primo piano; ciascuna delle tribune è dotata di rispettiva uscita di emergenza con una scala dedicata. Sotto le tribune, ai lati dell’atrio, lungo due corridoi sistemati a 90° tra loro sono posizionati gli spazi nei quali erano posti, oltre ai due

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spogliatoi per le squadre, completi di docce e servizi igienici, due spogliatoi per gli arbitri, un pronto soccorso ed ufficio direzionale. Al centro dell’atrio, alla stessa quota di ingresso, si apre la sala di attività sportiva. Al primo piano, al termine della scala di accesso, si giunge su di uno spazio comune in cui sono posti servizi igienici per il pubblico compreso quello riservato ai diversamente abili. Oltre al fabbricato la struttura sportiva comprendeva anche una superficie esterna scoperta dedicata al gioco del calcetto in stato di abbandono. L’intervento ha previsto la riqualificazione della palestra e dell’area circostante per consentire lo svolgimento di attività sportive agonistiche ed amatoriali multidisciplinari, contribuendo così a diversificare l’offerta presente sul territorio. La palestra attraverso la sistemazione nella zona centrale di un ring “olimpico” è resa idonea ad ospitare le attività collegiali per il pugilato localizzate nel territorio, ma anche per


altre discipline: con la sistemazione di un tappeto o tatami per la pratica di sport olimpici da combattimento quali la lotta ed il judo, nonché di apposito spazio per la muscolazione e pedane per il sollevamento pesi. Alla luce delle normative di settore vigenti e nel rispetto della normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche si è reso necessario procedere ad una ottimizzazione degli spazi attraverso la modifica della distribuzione interna, prevedendo l’ampliamento delle superfici degli spogliatoi con relativi servizi igienici e l’integrazione delle dotazioni impiantistiche, in particolare quelle idrico sanitarie ed antincendio. Tale ottimizzazione ha consentito di incrementare le superfici dedicate agli spogliatoi fino al 40% garantendo la possibilità di inserire docce di dimensioni regolamentari fruibili anche da utenti disabili, ed in numero superiore rispetto alla dotazione originaria che risultava oramai insufficiente. A servizio del ring, all’interno della sala, è stato realizzato un nuovo sistema di illumina-

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zione LED con proiettori ad altissima efficienza in grado di garantire la quantità di lux richiesta anche nel caso di riprese televisive, unita alla capacità di assicurare il contenimento dei consumi sul fronte dell’efficienza energetica. Il campo esterno Con i ribassi d’asta ottenuti dall’affidamento della gara d’appalto per la realizzazione della palestra è stato possibile provvedere alla realizzazione della seconda struttura sportiva coperta, affiancata alla palestra, posta sullo spazio in cui era presente il campo da gioco all’aperto. Il recupero del campo esterno ha riguardato il rifacimento della superficie da gioco con relativo sottofondo, la realizzazione di una nuova cordolatura in c.a. per l’ancoraggio della nuova copertura removibile del tipo pressostatico, la realizzazione del sistema di raccolta delle acque meteoriche e la finitura del campo in resina sintetica con le segnature delle discipline sportive di squadra (pallaca-

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nestro, pallavolo e calcetto). La dotazione dell’impianto di riscaldamento consente di praticare sport anche durante la stagione invernale e rende l’area atta a sostituire in toto le funzioni scolastiche della esistente palestra rispondendo alle esigenze della pratica dell’educazione fisica nella scuola. La copertura pressostatica è stata concepita con un inserto superiore trasparente in posizione centrale, aumentando considerevolmente l’illuminamento naturale e nell’ottica di contenere i costi per l’illuminazione all’interno del campo da gioco.

Halls and gyms Recovery of a gym and outdoor field in Rome

The structure was built in the 80's for school use; later the plant has suffered a progressive abandonment, until it can no longer be used by not responding to the latest safety standards. The gym through accommodation in the center of an "Olympic" ring is made suitable to host the collegiate activities for boxing localized in the territory, but also for other disciplines with the arrangement of a carpet or tatami for the practice of Olympic sports battles such as fighting and judo, as well as the space for the muscle and platforms for weightlifting. Outside a multipurpose court was made with pressostatic cover designed with a transparent upper insert centrally located, considerably increasing the natural lighting.

The proper repair and retrofitting of the Gym is the result of an agreement between CONI Services and the State Police, in the framework of agreements between the Olympic Training CONI and the Armed Forces.

Nella pagina di fronte, pianta del livello terra e del livello tribune; nelle foto, una manifestazione pugilistica nella palestra principale, alla presenza di Giovanni Malagò, presidente Coni; sul ring (nella foto in basso), il campione olimprionico Roberto Cammarelle. In questa pagina, esterno e interno della tensostruttura. In the previous page, plan of the ground and grandstand levels; in the photos, a boxing event in the main gym, the presence of Giovanni Malagò, president Coni; on the ring (bottom picture), the olympic champion Roberto Cammarelle. In this page, outside and inside of the tensostructure.

Ripristino Palestra “A.Vespucci” e copertura campo esterno, Roma Pietralata Proprietà: Città Metropolitana di Roma Progetto: Coni Servizi / Polizia di Stato (arch. Alberto Lucantoni) Fotografie: Polizia di Stato - Afa

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PALAZZETTI E PALESTRE

Palestra scolastica a Sermoneta (Latina) L’intervento è stato realizzato in località Doganella di Ninfa, nel Comune di Sermoneta, su un’area adiacente alla nuova scuola realizzata da oltre un anno in un primo stralcio funzionale, con 10 aule, completa di locali destinati a mensa, biblioteca, laboratori, aula polivalente, sistemazione dell’ area antistante a parcheggio e verde pubblico. Per economizzare la spesa la struttura è

di Pietro Chianchiano

stata realizzata in elementi prefabbricati in c.a.v. (pilastri e pannelli) e c.a.p. (orizzontamenti) con copertura a tegoli di sezione costante. La copertura è completata con lastre ondulate curve poste tra le travi. Il corpo palestra è composto oltre che dal campo di gioco, dai locali destinati a spogliatoi e servizi igienici per gli studenti divisi per sesso; ai depositi di materiale ginnico si accede con apposita scala.

A sinistra, la facciata della palestra. Sotto, planimetria generale e pianta dell’edificio scolastico con la palestra. Left, the façade of the gymnasium. Below, general plan and plan of the school building with the gym.

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In questa pagina, esterno e interno della palestra scolastica. Nella pagina di fronte, prospetti e pianta della palestra. In this page, exterior and interior of the school gym. Next page, elevations and plan of the gym.

La pavimentazione dei campi da gioco è in gomma per interni, e per le altre zone del tipo industriale. La palestra, che copre una superficie di circa 600 metri quadrati, è riscaldata con un sistema di pavimentazione radiante, ed è dotata di pannelli fotovoltaici. È prevista, in tempi successivi, l’installazione di una parete per l’arrampicata sportiva. L’inaugurazione è avvenuta nel marzo scorso, dopo una serie di ritardi dovuti in primo luogo a difficoltà nell’erogazione dei fondi da parte dell’Ente finanziatore, la regione Lazio; e inoltre, essendo sopravvenuta la riclassificazione sismica del Comune di Sermoneta, è stato necessario rivedere i calcoli statici relativi al progetto. L’accesso alla palestra può avvenire in maniera indipendente dall’esterno, o direttamente dall’interno della scuola, consentendo una completa utilizzazione dei vari edifici da parte degli studenti o dei cittadini, che permetterà l’utilizzo degli impianti, in ore diverse, da parte di tutti: la mattina sarà

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a disposizione degli studenti per le lezioni di educazione fisica mentre il pomeriggio sarà assegnata alle associazioni sportive che ne faranno richiesta, rispondendo al bando pubblico che sarà predisposto dal Comune di Sermoneta.

Sports centre and gyms School gym in Sermoneta The intervention was carried out on an area adjacent to the new school built for over a year, with 10 classrooms, complete with rooms used as canteen, library, laboratories, multipurpose hall, arrangement of the outdoor area as a car park and public green. To economize spending, the structure was made of precast concrete. The gym body is made up of the playing field, from rooms used as changing rooms and toilets for students; sports equipment deposits are accessed with a special scale.


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Realizzazione di opere complementari presso la nuova scuola elementare e centro sociale in localitĂ Doganella di Ninfa a Sermoneta. Secondo stralcio funzionale - palestra Committente: Comune di Sermoneta (Lt) Responsabile del Procedimento: arch. jr. Riccardo Ianiri Progettista: arch. Francesco Castaldo Progettazione delle strutture e degli impianti: ing. Rinaldo Cacciotti Coordinamento sicurezza: arch. Raffaele Sisca Importo dei lavori: 364.166 euro Inizio lavori: dicembre 2012 Fine lavori: dicembre 2015

The floor of the playing fields is for internal rubber, and for the other areas of industrial type. The gym, which covers an area of about 600 square meters, is heated with a radiant floor system, and is equipped with photovoltaic panels. It is expected, at successive times, the installation of a wall for sports climbing. Access to the gym can take place independently from the outside, or directly from within the school, allowing full utilization of the various buildings by students or citizens, which will allow the use of facilities, at different times, from part of all. The morning will be available to students for gymnastic classes while the afternoon will be allocated to sports associations that request it, in response to the public notice that will be prepared by the City.

In questa pagina, le attrezzature della palestra e gli spogliatoi. In this page, the gym equipment and the changing rooms.

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ATLETICA LEGGERA

Pista di atletica leggera a Vicenza di Maria Carbone

L’impianto di atletica leggera “Guido Peraro, inaugurato nel 1956, è situato nella parte nord di Vicenza, in un’area che rappresenta il polo sportivo della città data la presenza del palasport, la palestra di ginnastica artistica, il pattino dromo, le piscine comunali, la palestra per l’atletica pesante e alcuni campi di calcio. L’impianto, unico presente nella città di

Vicenza, viene sistematicamente utilizzato dagli atleti appartenenti alle società di atletica leggera locali, dagli studenti di tutte le scuole di Vicenza e provincia, oltre che d molti cittadini che svolgono attività amatoriale. L’Amministrazione comunale negli ultimi anni si è attivata per stanziare risorse economiche da destinare a interventi di recupero

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Due viste della pista rinnovata. Two views of the renewed track.


Sotto, planimetria di progetto: in blu il tracciato della pista a 6 corsie oggetto del ripristino. Nella pagina di fronte, dall’alto: il rettilineo delle tribune prima e dopo l’intervento; dettaglio costruttivo della pista. Below, project plan: in blue, the surface of the 6-lanes track object of the restoring. Next page, from above: the grandstands straight before and after the works; building detail of the track.

della struttura sportiva. Infatti l’impianto è stato oggetto, negli anni, di vari interventi, fra cui: il recupero della tribuna per il pubblico, l’adeguamento alla rete fognaria, l’adeguamento della pavimentazione e dell’area sportiva; la sistemazione delle recinzioni e delle separazioni pubblico/atleti; la realizzazione della copertura in legno lamellare della tribuna spettatori; la ristrutturazione degli spogliatoi atleti che ha permesso il ricavo di locali separati maschi-femmine con annessi servizi igienici. Su segnalazione della società sportiva concessionaria dell’impianto e di concerto con l’assessorato allo sport è stata quindi richiesta la riqualificazione funzionale del manto della pista esistente la cui superficie, essendo usurata in più punti, non ha più le caratteristiche prestazionali richieste dal vigente normativa Fidal e la cui omologazione è scaduta da alcuni anni. Lo stato di fatto preesistente L’impianto, omologato nel 2007 in classe 6C

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del catasto nazionale degli impianti sportivi, era costituito da una pista di atletica a sei corsie con gli spazi attrezzati per salto in alto, salto in lungo, salto triplo, salto con l’asta, lancio del peso, lancio del disco e del martello, lancio del giavellotto. Le opere omologate, realizzate nel 2005, avevano comportato la sistemazione dell’anello mediante incollaggio sul manto originale di un nuovo manto prefabbricato in gomma sintetica, così che la pista si presentava con un doppio strato di pavimentazione. Il manto si presentava comunque notevolmente usurato, con fessurazioni, sollevamenti diffusi, difficoltà di smaltimento delle acque meteoriche; inoltre l’esposizione agli agenti atmosferici aveva ridotto il grado di elasticità del manto, il quale si presentava rigido, non garantendo le necessarie prestazioni per il corretto svolgimento dell’attività sportiva. Si poteva quindi affermare che la pavimentazione aveva ormai esaurito il suo ciclo utile di vita, tanto da richiedere un inter-


vento radicale. Gli esiti delle prove eseguite in sito con specifica attrezzatura – test di assorbimento energia e di deformazione verticale - hanno peraltro dato risultati non rientranti nei parametri di tolleranza previsti dalla normativa Fidal. Appariva pertanto una scelta obbligata quella di riqualificare la pista mediante rimozione completa dei due manti esistenti e posa di nuova pavimentazione in manto sintetico, scelta motivata dall’esigenza di migliorare definitivamente le caratteristiche prestazionali dell’impianto e dalla necessità di farantire al sicurezza sportiva. L’intervento Il nuovo manto elastico, colato in opera in doppio strato, di spessore complessivo 13 mm, è realizzato tramite: un amano di primer poliuretanico per l’ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio; uno strato di base dello spessore di 9 mm realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma

SBR di colore nero e polimero poliuretanico monocomponente come legante; uno strato impermeabilizzante (turapori) in mescola di resina poliuretanica bicomponente colorata e polvere di termo polimero EPDM; uno strato superficiale di usura dello spessore totale di 4 mm, costituito da colata autolivellante in resina poliuretanica bi componente colorata e successiva semina di granuli di termo polimero eseguita sullo stato di resina bicomponente non ancora catalizzata per ottenere il parziale inglobamento nella stessa. La pista, di lunghezza regolamentare di 400 metri e larghezza di 7,32, suddivisa in 6 corsie da 1,22 metri, mantiene le precedenti caratteristiche geometriche.

Rifacimento pista di atletica leggera del campo sportivo “G.Perraro” a Vicenza Committente: Comune di Vicenza Responsabile del procedimento, progettista e Direttore Lavori: ing. Giovanni Fichera (Comune) Direttore operativo di cantiere: geom. Barbara Bernardi (Comune) Importo dei lavori: euro 238.427 Inizio lavori: ottobre 2015 Fine lavori: dicembre 2015

Athletics Athletics track in Vicenza The plant, approved in 2007 consisted of a six-lane running track 400 meters, with

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Impresa esecutrice: Sartori Srl impianti Sportivi, Casalserugo (Pd)


In questa pagina, dall’alto: le condizioni prima dell’intervento; durante i lavori; all’inaugurazione, con il sindaco e le altre autorità. In this page, from above: conditions before the intervention; working in progress; inauguration, with major and other authorities.

spaces equipped for high jump, long jump, triple jump, pole vault, shot put, discus throw and hammer, javelin throwing. The works had resulted in the ring arrangement obtained by gluing to the original surface of a new layer in prefabricated synthetic rubber, so that the track was presented with a double layer of flooring. The mantle appeared noticeably worn anyway, with cracks, wide uprisings, difficulty of stormwater disposal; in addition the exposure to the elements had reduced the degree of elasticity of the coat, requiring a radical intervention. The new elastic mantle, cast in work in a double layer, a total thickness of 13 mm, is made with a base layer thickness of 9 mm, poured cold with casting of black SBR rubber granules and component polyurethane polymer as binder; and a surface layer of wear of the total thickness of 4 mm, consisting of self-leveling casting bi-colored component polyurethane resin and subsequent seeding of thermo-polymer granules.

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ARREDO URBANO

Giardini attrezzati a Spadafora (Messina) Questo intervento rappresenta uno dei passaggi strategici per definire la riqualificazione e valorizzazione complessiva del nucleo storico cittadino connessa al sistema ambientale della costa e alla rete commerciale. Il progetto si inserisce all’interno di un sistema progettuale organico, dove la struttura sportivo-ricreativa diviene il volano di crescita economica non solo per la città di Spadafora, bensì per l’intero comprensorio del golfo di Milazzo. L’area, situata tra l’antico quartiere e il borgo marinaio, si estende dalla Piazza Vittorio

Emanuele alla Via Lungomare. Essa si pone come cerniera tra lo spazio urbano abitato e il sistema dell’asse del mare, la cui riqualificazione rende gli spazi limitrofi - prima schermati dalle strutture perimetrali che circoscrivevano l’ex campo sportivo - maggiormente fruibili e attrezzati, conferendo all’intera area cittadina una maggiore qualità estetica e ambientale, sfruttando così le potenzialità naturali di questo luogo ovvero l’affascinante affaccio a mare con la vista delle isole Eolie e del promontorio di Milazzo.

di Bruno Grillini

Vista notturna e diurna dei giardini. Night and daytime views of the gardens.


In questa pagina, due sezioni trasversali; sotto, vista quasi zenitale. Nella pagina di fronte: a sinistra, particolare della zona delle sedute, e scorcio del percorso centrale; a destra, sezioni di dettaglio del rilevato area sportiva, e planimetria generale dei giardini. In this page, two cross sections; below, zenithal view. Next page: left, detail of the seats area, and view of the main path; right, detail sections of the sports area hillock, and general paln of the gadens.

Il progetto Il principio seguito per l’impostazione del tema progettuale è stato quello d’individuare un sistema attrattivo tra paesaggio e architettura. L’area di intervento risultava ben definita, chiusa dal contorno dei muri perimetrali dell’ex campo di calcio, avente larghezza di 90 metri sulla piazza Vittorio Emanuele e 112 in lunghezza nel punto massimo, sulla via Lungomare, costituita da un fondo in terra battuta. Il parco si configura come cerniera, come fulcro, tra la via del lungomare e la piazza storica del paese, in una posizione privilegiata. Da quest’area si può godere, infatti, di una vista unica sul paesaggio costiero di Spadafora. Il progetto cerca di recuperare questo valore aggiunto (fino a ieri negato dalla presenza dei muri del campo sportivo), articolando gli spazi tra quelli di gioco, quelli sportivi e quelli riservati agli spettatori di eventi e manifestazioni. Innanzitutto, per mantenere libero il panorama, e godere maggiormente della vista delle Isole Eolie il parco è stato costruito attraverso una modellazione del terreno ottenendo dei grandi

rilevati, tutti di diversa quota: in questo modo, i fruitori hanno una visuale libera su luogo e sul contesto storico e sul paesaggio. Ciò ha consentito di ricavare un parco urbano aperto e dinamico capace di accogliere i diversi eventi e cambiamenti. L’articolazione topografica, la flessibilità e l’apertura degli spazi sono sintomo di una simultanea varietà di “scene” e funzioni: mentre l’architettura generalmente definisce, ordina, canalizza, segmenta o chiude, la “costruzione” di questo nuovo “paesaggio” invece offre e suggerisce nuovi scenari, aiuta a concepire un nuovo spazio coerente con il processo di vita contemporaneo, complesso, multiplo ma anche transitorio. I vari livelli del parco sono raggiungibili attraverso scale e rampe strategicamente disposte tra le “zolle di terra“ dove si dislocano, oltre alle aree ludico-sportive, percorsi pedonali e ciclabili e una ricca varietà di vegetazione. Gli spogliatoi e la tribuna preesistenti e i muri di recinzione sono stati demoliti, e sostituiti con nuovi locali servizi e spogliatoi dedicati agli atle-


ti ed ai fruitori del parco. ll dimensionamento degli spazi è stato elaborato sulla base delle aree ludico-ricreative per i bambini e la pista da bocce (localizzate nel rilevato sud), e delle attrezzature sportive outdoor (poste nel rilevato nord, fronte mare), uno spazio quindi dedicato agli atleti, dove ci si può allenare e al contempo godere del panorama, tutto rivitalizzato da una cornice verde e da piccole aree per la sosta dei fruitori. Oltre alle aree per lo sport e il gioco, è stata pensata una adeguata porzione di spazio destinato ad assolvere la funzione di piazza, nel senso canonico del termine, destinata ad accogliere eventi e manifestazioni. Dei due rilevati, uno (quello a nord fronte mare) accoglie un’area scenica, una sorta di palchetto (dove poter organizzare concerti, eventi teatrali all’aperto, manifestazioni di vario tipo); un altro rilevato di terreno, (lato sud prospiciente l’edificio del comune) si configura, invece, come una grande arena capace di accogliere gli spettatori, diventando occasione per la sosta anche in mancanza di eventi.

Nella parte centrale della piazza è stata pensata una depressione del piano di calpestio e lì sono stati collocati degli ugelli che regalano divertenti giochi d’acqua. Nella scelta della pavimentazione del parco si è pensato l’utilizzo di una superficie in cemento drenante, al fine di ovviare al problema dei ristagni idrici, presenti nell’area in caso eventi meteorici eccezionali, e quindi al recupero di una parte delle acque stesse e al loro riutilizzo. A supporto della struttura del parco è stato previsto un ampio parcheggio auto con prato strutturale e degli stalli per le biciclette. Al fine di assicurare normali ambiti di pertinenza sono previsti dei dissuasori stradali che ben separano la carreggiata dall’area ad uso esclusivo dei pedoni. Le scelte tipologiche e costruttive La modellazione del terreno (ottenuta in parte tramite un sistema di terre armate), la creazione quindi dei “volumi verdi” a fasce parallele, il loro alzarsi e abbassarsi, permette di organizzare le differenti funzioni del parco e degli spazi

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ad esso legati. Si evita così l’eccessivo sviluppo della costruzione in altezza e si garantisce una maggiore efficienza degli impianti. Si ha una più dinamica organizzazione spaziale delle varie attività, tutto questo non interferendo con i percorsi pedonali e ciclabili che l’attraversano le zolle, creando un suggestivo rapporto con la vegetazione e consentendo un’agevole connessione con le aree di parcheggio, i giardini e le piazze limitrofe. Questo luogo di ritrovo è stato pensato per poter riproporre l’intimità dello spazio privato e la socialità del luogo pubblico; la modellazione del terreno consente di integrare delle sedute in cemento vibrocompresso prefabbricate dalla forma ad X, nella zolla erbosa, che invitano alla sosta e alla socializzazione. Tutti i rilevati presentano una zoccolatura in corten, che funge da sistema antiscivolamento per le terre armate inerbite. I rilevati creati sono quattro. Come sopra detto due sono quelli che accolgono le attività ludico sportive rispettivamente ad un quota di +1,00 e +1,20 m rispetto a quella del parco; gli altri


Gli aspetti botanici

In questa pagina, particolari delle sistemazioni a verde. Nella pagina di fronte, particolari costruttivi e viste della gradonata waterfront. In this page, details of the gardening works. Next page, building details and views of the waterfront terraced steps.

la scelta dei materiali vegetali ha tenuto conto dalle caratteristiche chimiche del terreno, della morfologia ed esposizione, esaminando la direzione dei venti dominanti (S/SW e NW) e le principali condizioni climatiche (temperature minime e massime, precipitazioni, umidità relativa), orientandosi soprattutto su alberi e arbusti mediterranei. Si è fatto riferimento a specie come la Jacaranda, il Ligustrum lucidum, Il Cercis siliquastrum, Il Prunus pissardi , il Liriodendron, come più specificatamente ad arbusti mediterranei, come il Myrtus communis. Ed ancora tipologie di arbusti esotici come la Thevetia neriifolia, la Tecoma stans e la Lagerstroemia Indica. Si tratta di essenze vegetali che possono essere utilizzate in zone anche molto vicino al mare, che permettono di creare un microclima più favorevole nelle zone interessate al progetto. Le esigenze di una bassa manutenzione e di un ridotto fabbisogno di acqua sono state alla base di alcune scelte, come quella di inserire specie erbacee come la Tulbaghia violacea, e ancora piante di tappezzanti come il Carpobrotus, e infine tutta la superficie inerbita viene ottenuta con l’impianto della Lippia nodiflora; per realizzare delle schermature verticali si utilizza la Passiflora caerulea (rampicante). La preferenza vegetale che riguarda la scelta delle specie arboree si è indirizzata su essenze che oltre a resistere a fattori come la salsedine, la ventosità e la bassa presenza di acqua, hanno tenuto conto delle esigenze spaziali e sensoriali che si andranno a configurare.

Ligustrum lucidum

Cercis siliquastrum

Prunus pissardi

Liriodendron

Myrtus communis

Thevetia neriifolia

Tecoma stans

Lagerstroemia Indica

Tulbaghia violacea

Carpobrotus

Lippia nodiflora

Passiflora caerulea

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due invece assolvono la funzione più canonica di piazza, con quote rispettivamente di +0,84 e +1,50 m rispetto alla quota parco, capaci di accogliere manifestazioni ed eventi. Questi ultimi in particolare, a differenza dei primi due, sono realizzati con sistemi di costruzione misti: parte con terre armate e parte con sistemi di contenimenti in c.a. In queste ultime le superfici di calpestio sono trattate rispettivamente in pavimentazione in cemento drenante quelle dell’arena, mentre sono realizzati in pietra (sia liscia che bocciardata) quelle del rilevato con funzione di palco. Sono realizzati in pietra anche i sistemi di risalita di rampe e scale, come anche le sedute dell’arena, le quali presentano, inoltre, un particolare sistema di illuminazione a led integrato, posto al piede della seduta stessa. Negli altri rilevati, invece, le superfici di calpestio sono miste: le parti che ospitano le attrezzature per le attività ludico-sportive sono realizzate in tartan e sabbia, mentre le restanti sono ricoperte da una vegetazione tappezzante calpestabile (Carpobrotus, o “fico degli ottentotti”),

che assume una particolare colorazione fucsia nei periodi di fioritura che vanno da maggio ad agosto. Inoltre in questi rilevati i rivestimenti dei sistemi di risalita (rampe e scale) sono trattati diversamente: le scale sono in pietra, mentre la rampa che consente di raggiungere la quota del rilevato è realizzata con pavimentazione drenante tipo Idrodrain. La scelta dell’utilizzo di sistemi verdi come copertura delle superfici, sia quelle orizzontali sia quelle dei pendii dei rilevati, deriva dalla strategia che ha generato l’intero progetto; il sistema degli inerbimenti di tipo estensivo diventa uno strumento di compensazione e mitigazione ambientale. L’elemento naturale è declinato anche attraverso l’utilizzo della vegetazione come mezzo per mascherare elementi presenti all’interno dell’area che, non potendo essere eliminati (come la scala si sicurezza dell’edificio comunale), necessitano di essere mimetizzati al fine di rendere più armonico il rapporto tra verde e costruito. La scala difatti verrà mascherata attraverso un sistema costituito da una struttu-

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Progetto di una struttura attrezzata per lo svolgimento di attività sportivo-ricreative di rango sovra-locale ad integrazione di giardini urbani, da ubicarsi nell’area dell’ex campo sportivo del comune di Spadafora (Messina) Committente: Comune di Spadafora Team di progetto Direttore dei lavori e coordinatore in fase di progettazione ed esecuzione: arch. Antonio Santoro (capogruppo) Direttore Operativo e consulente alla progettazione: arch. Erminia Anastasi Consulente alla progettazione: arch Giovanna Allia Consulente al Piano di sicurezza in fase di progettazione: ing. Antonino Barbera Consulenti: arch. Rosalia Briguglio, arch. Pietro Fabio Scibilia, arch. Giuseppina Paternò, ing. Pietro Inferrera Studio geologico: dott. Tullio Campanella Costi di realizzazione: 1.500.000 euro (Fondi Europei) Esecuzione lavori: 11 mesi


ra in ferro e cavi in acciaio, che serve da supporto allo sviluppo di una vegetazione di tipo rampicante; la specie vegetale utilizzata sarà la Passiflora cerulea. Lo stesso gesto viene applicato, con declinazioni diverse, in questo caso molto più ai fini decorativi, nella parte antistante il nuovo blocco servizi e spogliatoi, creati a supporto del parco e dedicato ad atleti e fruitori, tutto ciò per sottolineare l’idea di continuità tra edificio e natura. _______________________________________ Urban furniture Equipped gardens in Spadafora

Viste di singole aree dei giardini: sopra, la fontana di notte e il palco; sotto, la zona con le sedute che funge da platea teatrale. View of single areas of the gardens: above, the fountain by night and the stage; below, the seats area that acts as a theatrical audience.

The area acts as a hinge between the inhabited urban space and the axis system of the sea, which makes upgrading neighboring spaces - earlier shielded by the perimeter structures bordering a former sports ground more accessible and equipped, giving all whole city area greater aesthetic quality and environment, thereby taking advantage of the natural potential of this place, namely the

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charming overlooking the sea with views of the Aeolian islands and the promontory of Milazzo. First, the park was built through a terrain modeling obtaining large hillocks, all of different height. The changing rooms and the existing grandstand and the surrounding walls were demolished, and replaced with new services and changing rooms dedicated to athletes and users of the park. The dimensioning of the spaces has been prepared on the basis of the play and recreational areas for children and boules track, and outdoor sports equipment: then one space dedicated to the athletes, where you can train and at the same time enjoy the view, everything revitalized by a green frame and small areas for the parking of users. In addition to the areas for sport and play, it is meant a suitable portion of the space intended to fulfill the function of the square, in the classic sense of the term, intended to accommodate events.



Scienza dell’erba

Come gestire le infestanti sui terreni sportivi a cura della Redazione

A colloquio con Erminio Sinigaglia, dello studio di consulenza Agec Service

Nei tappeti erbosi ad uso sportivo la presenza di erbe infestanti, oltre ad essere di sgradevole aspetto, diviene anche elemento di disturbo per l’attività agonistica. Ad esempio, il portamento generalmente cespitoso ovvero a crescita verticale, è la causa principale di evidenti difformità del tappeto con pericolo di traumi e distorsioni, nonché dell’effetto prodotto sul rotolamento della palla. Tutto ciò associato al vigore vegetativo tipico di erbe che per “mestiere” fanno le infestanti. Cominciamo con individuarle. Le infestanti si possono dividere in due grandi categorie, dicotiledoni e monocotiledoni, facilmente identificabili anche dai meno esperti. Le dicotiledoni, generalmente dette a foglia larga, sono caratterizzate primariamente da una certa grandezza della lamina fogliare, hanno un seme che possiede due cotiledoni, quali organi di accumulo di sostanze di riserva per il sostegno della piantina in fase di germinazione e nelle successive prime fasi di insediamento. Tra esse annoveriamo come infestanti dei tappeti sportivi principalmente il trifoglio, il tarassaco, la piantaggine, la margherita, la veronica, l’euforbia, la stellaria. Si tratta di essenze in grado di colonizzare le superfici erbose perché ampiamente adattate al taglio medio basso e dotate di grande potenziale di disseminazione e propagazione. Per questo primo gruppo, come è opportuno intervenire? Il loro controllo non desta particolare preoccupazione. Si interviene normalmente in post emergenza dell’infestante, ovvero quando

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ledone, graminacee in quanto appartenenti per lo più a questa grande famiglia di erbe che annovera anche quelle selezionate ed elette presenti nel tappeto erboso. Tra queste vanno separati due grandi gruppi. Da un lato i cosiddetto “pabio” o “pabbio” o “giavone”, termini generici e generali per raggruppare alcuni generi quali la setaria, la digitaria, l’echinocloa, il sorgo, l’eleusina. Dall’altro le poacee, cioè tutto quell’immenso mondo di subspecie, razze, sottorazze che rientrano nella specie Poa annua. Se per il pabio e giavone il diserbo è ad oggi tutto sommato gestibile, per la Poa annua le cose sono ancora davvero molto complicate. Il controllo del pabio può essere effettuato a più livelli. Il primo, di carattere agronomico, si basa sulla necessità di impedire che la semente dell’infestante raggiunga il tappeto erboso. Le forme più naturali di diserbo sono basate in tal senso sull’accurata selezione dei materiali impiegati per il top dressing di sabbia silicea o terricci specifici, che potrebbero contenere milioni di semi, nonché sul filtraggio dell’acqua di irrigazione. È noto che la persistenza vitale nel terreno dei semi di “pabio” va dai 7 ai 9 anni, con una certa variabilità in ambito specifico.

risulta ben sviluppata e visibile. Esistono molecole efficaci singolarmente od in combinazione contenute in altrettanti diversi prodotti autorizzati dal Ministero della Salute, revisionati in base alle ultime normative previste dal Piano d’Azione Nazionale (PAN). A livello di molecole dette anche “principi attivi” citiamo il mecoprop (MCPP), MCPA, il 2,4D, il dicamba, il fluroxipir, il triclopir, il clopiralid. Si tratta in generale di sostanze in grado di penetrare nella pianta attraverso la lamina e gli stomi e di devitalizzarla raggiungendo gli organi più lontani. L’effetto del diserbante si avverte visivamente dopo alcuni giorni, in relazione all’andamento climatico e al regime di irrigazione garantito, compaiono decolorazioni più o meno vistose riconducibili ad ingiallimenti ed arrossamenti. La maggiore efficacia del trattamento si ottiene irrigando per alcuni giorni precedenti all’intervento, evitando qualsiasi pioggia od irrigazione entro le otto ore successive e procedendo quindi con ulteriori cicli irrigui in modo che la pianta metabolizzi il principio attivo. Le condizioni ideali per eseguire il diserbo sono a partire da temperature nell’aria intorno ai 15 °C stabili e minime intorno a 10 °C. Gli effetti collaterali sull’erba sono irrilevanti se si rispettano i modi, le dosi ed i tempi prescritti in etichetta. Non per niente si parla di “diserbanti selettivi”. Invece, l’altra categoria? L’altra grande categoria è quella delle infestanti monocotiledoni graminacee. Monocotiledoni significa aventi il seme con un solo coti-

E in questo caso, come si interviene? Non potendo controllare l’ingresso delle infestanti attraverso i semi, si può intervenire con il diserbo di pre emergenza. A tutt’oggi è l’unico modo efficace di intervenire con i principi attivi a disposizione ed autorizzati. Per eliminare queste infestanti si tratta di impiegare delle molecole diserbanti che basino la loro efficacia e la loro selettività sulla incapacità delle infestanti e sulla capacità delle erbe del tappeto erboso di tollerarle senza effetti particolarmente gravi. Le molecole impiegabili sono il Pendimethalin ed l’Oxadiazon, sotto forma di microgranuli a basso dosaggio. È necessario calibrare il dosaggio dei prodotti “antigerminello” in funzione del tipo e della maturità del tappeto erboso e dell’epoca di presunta germinazione delle infestanti. È da considerare in ogni caso che i principi attivi abbiano un’efficacia relativa che non garantisce la copertura totale, ottenendo al massimo una riduzione dell’infestante del 70%. Le molecole di pre emergenza devono creare un film nei primi millimetri di terreno in modo da intercettare le plantule neo germinate delle infestanti. In immediata successione al diserbo si deve intervenire con uno o più cicli irrigui allo scopo di far penetrare il prodotto nello strato superficiale di terreno. Quando si utilizza un diserbo di pre emergenza si deve tener conto della persistenza efficace dei principi attivi, nonché della loro residualità nel terreno. Poiché il Ministero della Sanità ha revocato l’autorizzazione alle molecole di diserbi di post emergenza e vista la necessità di intervenire solamente con diserbi antigerminello, diviene imprescindibi-

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le programmare con molta accuratezza gli interventi per non compromettere eventuali rigenerazioni con trasemine, che potrebbero risentire dell’effetto residuo del diserbo. Infine, ma non ultima, la Poa annua. Si tratta della “bestia nera” di tutti gli scienziati, dei tecnici e dei manutentori di impianti calcistici. Elevatissimo numero di semi prodotti in due picchi temporali, primavera ed autunno, grande capacità di disseminazione con seme piccolo e leggero e di attecchimento su tappeti erbosi radi o zone nude. Massima adattabilità al substrato, grande competitività alimentare, divoratrice di azoto, sviluppo rapidissimo. Si tratta di una fantastica “macchina da guerra “ capace di mutare aspetto ed abitudini secondo le più diverse condizioni, invadendo in poco tempo le superfici erbose sportive, anche quelle con un grado elevato di manutenzione. Non avendo a disposizione molecole selettive autorizzate per l’utilizzo in post emergenza, è d’obbligo intervenire con prodotti antigerminello nei momenti antecedenti la massima germinazione e pratiche agronomiche mirate al contenimento della diffusione dei semi e trasemine di Lolium perenne, essenza eletta atta a competere con l’infestante. Appare evidente, come in ogni caso, si tratti di intervenire su una realtà estremamente variabile come i campi sportivi in genere, inserendosi nelle loro dinamiche senza particolari interferenze con il regolare svolgimento del gioco.

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progettare l’accessibilità

Residenze per il Dopo di Noi

Nelle pagine della rivista nel passato si è affrontato il tema della residenzialità per persone disabili. In questo periodo è di grande attualità una proposta di legge, giunta alle fasi conclusive, e riguardante “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”, in cui il tema centrale è il “Dopo di noi”, per il quale viene stabilita la creazione di un Fondo per l’assistenza e il sostegno ai dis-

di Tommaso Empler

abili privi dell’aiuto della famiglia ed agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse a loro tutela. L'interesse per i tecnici nasce dal fatto che i soldi del Fondo potranno anche essere usati per realizzare programmi ed interventi innovativi di residenzialità, come il co-housing e favorire l’indipendenza dei disabili in abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della casa d’origine. Con questo fondo si

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potranno anche sostenere progetti per lo sviluppo dell’autonomia dei disabili privi di assistenza che non rientrano in queste strutture. La progettazione delle residenze per il “Dopo di noi” deve tener conto dei requisiti che tali strutture (intese come un complesso costituito da uno o più corpi di fabbrica e dagli spazi di pertinenza, quali cortili, giardini, ecc.) devono possedere per essere con-


siderate accessibili. Il soddisfacimento di tali requisiti, in termini di progettazione, avviene attraverso l’individuazione di alcuni “criteri progettuali”, ovvero quelle linee guida che consentono di progettare per un’utenza ampliata. Il D.M. 236/89 riassume le principali caratteristiche nell’art. 4 “Criteri di progettazione per l'accessibilità” e nell’art.8 “Specifiche funzionali e dimensionali”. Le problematiche inerenti l’accessibilità degli edifici deve essere analizzata per parti: tutte le porzioni di un organismo architettonico devono essere prese in considerazione secondo una sequenza progressiva che segue un ideale percorso di visita dall’esterno all’interno del medesimo. In questa sede vengono analizzate le parti comuni degli edifici: • ingresso edificio; • sistemi di collegamento verticale.

Ingresso edificio

In apertura e qui sotto, aree esterne ad edifici residenziali con percorsi ed ingressi complanari, Oslo. A seguire, sistemi di collegamento verticale esterni agli edifici: scala e piattaforma elevatrice, Parigi; gradini e rampa, Milano. Nella foto grande, sistemi di raccordo tra dislivelli interni agli edifici: gradini e rampa, Oslo.

L’ingresso dell’edificio costituisce il punto di frontiera e di mediazione tra l’ambiente esterno e quello interno. È, pertanto, importante che tale ambito sia adeguatamente protetto dagli agenti atmosferici, e presenti dei raccordi percorribili tra il piano di calpestio interno e quello di percorrenza esterno. Per alcuni individui (persone anziane, disabili su sedia a ruote, persone con passeg-

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gino) il raccordo ottimale è costituito dalla rampa, di adeguata pendenza, utile a superare una differenza di livello. Le scale possono essere preferite, invece, da coloro che hanno difficoltà nella deambulazione, oppure dai disabili visivi, che possono valutare meglio lo spostamento nello spazio, misurando il rapporto costante tra alzata e pedata. Se la rampa è ben integrata architettonicamente alle scale ed allo spazio di ingresso, può essere vista come un’opzione alternativa per tutti, e non come una corsia riservata. In questo spirito si dovrebbero progettare gli ingressi degli edifici di nuova costruzione in modo da fornire questa duplice possibilità.

Sistemi di collegamento verticale I sistemi di collegamento verticale utili per superare dislivelli, sono riconducibili essenzialmente a due tipi: - manufatti architettonici, come scale e rampe; - dispositivi meccanici, come ascensori, piattaforme elevatrici e servoscala. Per le persone con impedita o ridotta capacità motoria le scale costituiscono una barriera fisica da superare, pertanto si devono predisporre soluzioni alternative, da valutare di volta in volta. Le rampe possono essere realizzate, secondo il D.M. 236/89, purché il dislivello da superare non sia supera-


re ai 3,20 m. Bisogna considerare, tuttavia, che il superamento di tale dislivello con una pendenza del 5% comporta una lunghezza notevole della rampa stessa, e che la successione di più rampe per superare dislivelli contigui può comportare affaticamento. In alternativa ai manufatti architettonici si possono utilizzare dispositivi meccanici. A parte gli ascensori, che sono più strutturati e complessi e consentono di superare qualunque dislivello, per situazioni più limitate e fino a 4 metri di altezza esistono alternative di più facile istallazione e più economiche, come le piattaforme elevatrici a breve corsa ed i servoscala. Questi ultimi, che possono spesso risultare discriminanti rispetto alla condizione fisica dell’utilizzatore, sono da prendere in considerazione solo come ultima alternativa, nell’impossibilità dimostrata di realizzare una piattaforma elevatrice. Per superare dislivelli maggiori di 4 metri è necessaria l’installazione di piattaforme elevatrici a lunga corsa o di ascensori, a seconda del numero di piani da servire, dello spazio a disposizione e delle possibilità economiche. Rispetto ai dispositivi meccanici, tuttavia, i manufatti architettonici presentano il vantaggio di non essere soggetti a spiacevoli “fuori servizio” e non necessitano dell’addetto depositario della chiave di attivazione.

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Impianti etici / impianti sostenibili a cura di Stefano Longhi

Palestre immaginate, palestre realizzate Gentili lettori, in questo numero desidero esporvi due interessanti palestre polifunzionali realizzate una in Francia ed una in Brasile. La prima di queste si trova a Champagné, nella regione della Loira nei pressi di Le Mans, e riguarda un interessante intervento di trasformazione ed ampliamento di un impianto sportivo costruito negli anni ’80 insufficiente a garantire l’attività sportiva scolastica ed extrascolastica. L’Amministrazione comunale decise pertanto nel 2013 di dare avvio ai lavori di ampliamento sotto le indicazioni progettuali dello studio di architettura parigino SCHEMAA degli architetti Maria Enescu & Simon El Hage. La nuova palestra denominata Salle Multisport Nathalie Mauclair presenta una serie di originali caratteristiche sia costruttive che funzionali che pur accrescendone la personalità ed il pregio compositivo la rendono particolarmente coerente con la palestra esistente. L’intervento è realizzato come uno spazio in grado di

garantire la continuità con le attività già intraprese nella vecchia struttura (badminton, pallacanestro, pallavolo, taekwondo, etc). La hall d’ingresso è preceduta da un portico che lo pone in relazione diretta con la "Esplanade de la Liberté", che segna il passaggio tra la palestra e il nuovo padiglione. _ Esternamente il complesso colpisce per la dinamicità della struttura portante in legno lamellare in grado di tracciare delle marcate fasce oblique a delimitazione dell’involucro translucido dalla struttura perimetrale in policarbonato. L’effetto diurno della luce filtrata attraverso le lastre, o serale per effetto delle luci architetturali, garantisce una sensazione interna luminosa e calda: dalle ampie pareti in policarbonato proviene una graduata illuminazione utile a conferire una sensazione di ampiezza volumica davvero sorprendente. La facciata sud possiede un basamento opaco per evitare i problemi di abbagliamento per i giocatori. La copertura, diversamente da quella della palestra originale che si contraddistingue con un volume a capanna con falde di pendenza

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piuttosto marcata, è costituita da un unico asse delimitante in modo netto il volume sportivo: la grande fascia marcapiano in metallo elettrocolorato, della stessa tonalità utilizzata per quella della struttura originaria, è l’unica citazione materica in grado di relazionarsi con l’edificio annesso. Internamente la struttura si contraddistingue per l’utilizzo di materiali non banali, l’uso di apparecchi d’illuminazione assolutamente originali ed il diffuso utilizzo di toni cromatici caldi e stimolanti. A riprova del gradimento della realizzazione è opportuno menzionare che l’intervento è stato insignito nel mese di maggio 2016 del prestigioso premio Architizer A+ Awards 2016. La seconda palestra che vi desidero presentare, ma forse più che palestra si tratta di un vero complesso sportivo, si trova a San Paolo in Brasile ed è un’opera dagli architetti Alberto Barbour e Alexandre Libadello soci fondatori del giovane studio di architettura URDI situato nella stessa città ed è stata completata alla fine dello scorso anno.


Sitografia http://www.schemaa.fr/index.php/projets/champ-salle-multisports-champagne/ http://www.schemaa.fr/index.php/projets/megalithe-urbain/ http://awards.architizer.com/winners/list/ http://www.urdi.com.br/ http://thearchitectureinsight.com/Architecture/so-luis-sports-arts-gymnasium-urdi-arquitetura Si tratta di un grandioso esempio di ricostruzione, secondo nuovi criteri compositivi, di un precedente edificio utilizzato dal Collegio Sao Luis di San Paolo del Brasile ma non più funzionale alle correnti esigenze. Il progetto si poneva l’obiettivo di riorganizzare gli spazi ludici e sportivi incrementandone il più possibile la disponibilità in un contesto urbano già fortemente sviluppato. L’intervento si sviluppa su quattro livelli cercando di mantenere un forte richiamo visivo nei confronti del contesto urbano: le ampie vetrate permettono di mantenere costantemente una relazione sociale e comunicativa con la restante parte del quartiere consentendo così di esprimere il desiderio di relazione dell’Istituto Sao Luis con la sua Città. L’intervento ha cercato di massimizzare l’aspetto funzionale ed estetico ricorrendo “disinvoltamente” all’utilizzo di materiali particolarmente ricercati: le tribune della grande palestra completamente retrattili, le ampissime vetrate opportunamente attrezzate di parasole esterni, quanto di meglio in termini di trattamento acustico e sistemi di illumina-

zione, ampio utilizzo di tamponature e controsoffitti metallici. Sotto il profilo ambientale è stato condotto un interessante studio volto a massimizzare il positivo effetto dei venti dominanti al fine di

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In apertura, l’intervento di trasformazione ed ampliamento di un impianto sportivo costruito negli anni ’80 a Champagné, Francia. © David Foessel - Libre De Droits. Sotto, il complesso sportivo dello studio di architettura URDI a San Paolo, Brasile.

garantire un corretto ricambio dell’aria con l’uso di moti convettivi filtranti dalle apposite aperture in sommità delle vetrate; inoltre l’angolo di posa dei brise-soleil nella facciata sud coincide con quello dei raggi solari del periodo più caldo così da consentire agli utilizzatori la vista permanente dall’interno all’esterno e godere di una funzionale copertura sulle scalinate esterne contro le frequenti piogge. L’impianto di smaltimento delle acque meteoriche è opportunamente collegato ad un sistema di raccolta in grado di accumularne 60 metri cubi per le necessità funzionali secondarie dell’edificio (lavaggio facciate, ritirata dei WC, etc). I due esempi esposti, pur appartenendo a livelli diversi di intervento, si contraddistinguono entrambi per la particolare ricercatezza espressiva volta a delineare un risultato estetico assolutamente di qualità. Mi piace pensare che entrambe le soluzioni abbiano avuto luogo sul forte stimolo fornito dai committenti ai quali, più di ogni altro, dovrebbe stare a cuore la bellezza dell’opera realizzata.



news

Ferrari, parco a tema negli USA Dopo il Ferrari World Abu Dhabi, aperto nel 2010, la casa automobilistica italiana potrebbe aprire un altro parco a tema, questa volta nell’America del Nord. Sarebbe, nel complesso, il quarto par-

Abu Dhabi, vista del primo parco a tema Ferrari.

co a essere progettato: dopo Abu Dhabi infatti è in previsione il Ferrari Land a Tarragona nel 2017, un parco a Beijing e uno in Cina. Emilia Romagna, 1 milione e 270 mila euro per associazioni, manifestazioni e attività sportive La Giunta regionale ha stanziato 1 milione e 270 mila euro per tre nuovi bandi che portano così a oltre 6 milioni di euro le risorse già destinate quest’anno allo sport emiliano-romagnolo. Il primo bando (800 mila) sostiene manifestazioni che, oltre al valore sportivo, rappresentino un’occasione per lo sviluppo del turismo e la valorizzazione del territorio regionale. Possono beneficiare dei contributi soggetti pubblici e privati, federazioni sportive e associazioni iscrit-

te al “Registro regionale delle associazioni di promozione sociale”. Il secondo (300 mila) è rivolto a progetti finalizzati al miglioramento del benessere fisico, psichico e sociale della persona. I destinatari sono gli stessi del primo atto. Il terzo (168 mila) per progetti coerenti con gli obiettivi regionali per lo sviluppo, la promozione e l’organizzazione dell’associazionismo sportivo e ricreativo. Si punta così a sostenere lo spor t dilettantistico di base, esperienze di volontariato che rappresentano un importante pre-

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Notizie sidio sociale. Anche in questo caso possono beneficiare dei contributi le associazioni iscritte al “Registro regionale delle associazioni di promozione sociale”. Adottato, infine, il logo "E-R vince lo sport" che accompagnerà le iniziative della Regione in ambito sportivo. Grosseto e l’arredo dei portici in piazza Dante Alighieri È stato presentato in piazza Dante il bando di concorso dal titolo “Sistemazione estetico funzionale e di arredo dei por tici di piazza Dante Alighieri”. L’iniziativa, promossa dall’Ordine degli architetti di Grosseto in collaborazione con l’amministrazione comunale, è inserita nell’ambito del concorso di idee “Grosseto, progettare il presente – seconda edizione”.


Notizie

news

Grosseto, vista di piazza Dante Alighieri e sviluppo dei portici.

L’obiettivo è quello di individuare le migliori proposte possibili per la riqualificazione e il recupero funzionale di aree “sensibili” della città di Grosseto. Questo secondo inter vento, in particolare, è rivolto allo spazio urbano costituito dalla piazza principale della città e alla riqualificazione dei suoi por tici. Il

bando e tutta la documentazione sono pubblicati sul sito del Comune di Grosseto (www.comune.grosseto.it), nella home page, sezione novità. Il grande rugby torna in Valle di Ledro La Valle di Ledro si sta conquistando un posto d’eccel-

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lenza nel rugby azzurro grazie al rappor to sempre più intenso con la società Viadana Rugby 1970, uno tra i principali team italiani, che anche quest’anno svolgerà a settembre la preparazione pre-campionato proprio nella Valle di Ledro. L’accordo è stato raggiunto nei giorni scorsi durante la visita di una delegazione del consorzio turistico, guidata dalla presidente Maria Demadonna e con Stefania Oradini, allo stadio della società mantovana dallo stile tipicamente inglese. In un clima di grande cordialità si è parlato dello sviluppo ulteriore della collaborazione che quest’anno dovrebbe por tare in riva al lago di Ledro non solo la prima squadra ma anche quelle giovanili. E si è anche ipotizzato di dare vita a dei veri propri camp riser vati ai giovanissimi, in linea con quanto già avviene in Trentino con i

maggiori club calcistici. Con il ritiro del Viadana Rugby 1970 la valle del lago dal colore dello zaffiro entra di diritto nel novero delle poche località turistiche coinvolte da questa disciplina, che in Italia sta conoscendo un successo senza precedenti: l’ingresso nel Sei Nazioni nel 2000 e nel Pro 12 nel 2010 (il campionato celtico per squadre di club, a cui l’Italia par tecipa con due franchigie) ha alzato la qualità del gioco. E l’interesse per la palla ovale è cresciuto enormemente tanto che il numero dei tesserati è lievitato dai 30mila del 2000 agli oltre 100mila di oggi. Una nuova casa per i Forest Green Rovers Sono stati selezionati nove progetti, tra i quasi 50 pervenuti da tutto il mondo per par tecipare al bando indetto dai Forest Green Rovers per la creazione della nuo-


news Uno dei progetti partecipanti al bando per lo stadio dei Forest Green Rovers.

no lavorare ai loro progetti in maniera più approfondita: saranno infine selezionati due finalisti che produrranno, dietro pagamento di un onorario, un modello in scala del proprio progetto. A settembre sarà svelato il nome del vincitore. Il brief comprendeva il progetto di una struttura innovativa, progettata secondo i più elevati standard architettonici e di completa so-

va “casa” del club: studi di progettazione provenienti da Francia, Svezia, Germania, Stati Uniti e diverse aziende della Gran Bretagna hanno preso infatti parte alla competition per progettare uno stadio da 5 mila posti a sedere per i Forest Green, che sarà il centro dello sviluppo del progetto di sviluppo da 100 milioni di sterline “Eco Park” – un business park dedicato allo spor t e alla tecnologia verde, alla congiunzione 12 della M5 a Gloucestershire. Metà dell’Eco Park consisterà in strutture spor tive all’avanguardia come il nuovo stadio, campi in erba utilizzabili in qualunque stagione, strutture multidisciplinari accessibili a tutti e un centro scientifico. L’altra metà comprenderà un business park a tecnologia “verde” con uffici commerciali costruiti in maniera sostenibile, che daranno all’Eco Park il potenziale per creare fino a 4 mila posti di lavoro. Nel sito troverà posto una riser va naturale e un centro di traspor to pubblico. Lo stadio sarà completamente eco-sostenibile: già ora il prato viene da diversi anni irrigato da un sistema di ricircolo dell’acqua piovana, a zero sprechi. Gli studi selezionati sono: AFL Architects, DP Architects, George King Architects, Gianni Botsford Architects, Glenn Howells Architects, Richard Kroeker, Studio M12, Zaha Hadid Architects, ZedFactor y. A questo punto, gli studi dovran69

Notizie stenibilità ambientale. Ohio Stadium, rinnovamento in corso Nell’ottica del proseguimento di un piano a lungo termine sviluppato più di tre anni fa, il dipar timento di atletica dell’Ohio State University ha annunciato un progetto di rinnovamento dell’Ohio Stadium, che si occuperà di preser vare e rinnovare par te della struttu-


Notizie

news alla stagione precedente al 2014.

Ohio Stadium.

ra. Il progetto da 42 milioni di dollari sistemerà la coper tura sul ponte C, migliorerà il sistema elettrico includendo schermi più grandi, una migliore illuminazione, un miglior sistema del suono e nuovi tabelloni. Tutto ciò migliorerà l’esperienza dei fan. L’università ha progettato questo rinnovamento lungo

un periodo di tempo di più anni: nel 2014 è stata incrementata la capienza da 102 mila a quasi 105 mila posti a sedere; per completare la prossima fase saranno rimossi circa 2600 posti, a par tire dalla stagione 2018, facendo rientrare la capacità dello stadio a 102 mila, con un guadagno di circa 525 posti rispetto

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Nuovo polo scolastico e palestra a Grezzana Il comune di Grezzana in provincia di Verona ha indetto un concorso di idee per la progettazione del nuovo polo scolastico del capoluogo con aule, biblioteca, laboratori, palestra, mensa e uno spazio teatro. Si dovrà progettare uno spazio mensa comune con relativa area ser vizi/spogliatoi/cucinotto; uno spazio teatro, possibilmente autonomo dalla scuola, di facile accesso al pubblico esterno; una struttura spor tiva (palestra piccola + una grande con tribuna per pubblico) per l’educazione motoria e le attività pomeridiane dei gruppi spor tivi omologata per il gioco basket e pallavolo, possibilmente autonoma dalla scuola, e nello stesso tempo di facile accesso al pub-

blico esterno. Gli spazi esterni dovranno offrire oppor tunità di socializzazione anche in funzione di un uso extrascolastico. Il progetto deve prevedere l’uso di materiali naturali, finalizzati al contenimento di consumi energetici e quindi all’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili per ottenere immobili a consumi ridotti; par ticolare importanza è data anche al piano delle manutenzioni. Il concorso è aper to agli architetti e agli ingegneri dell’Unione Europea. Al primo classificato sarà attribuito un premio di 5 euro, al secondo 2 mila euro; il terzo premio sarà di mille euro. Info sul sito http://www.comune.grezzana.vr.it/460/ bandi-di-gara-e-appalti. GMP, riconversione del Ludwigspark Stadium a Saarbrücken Gli architetti dello studio in-


news ternazionale di progettazione GMP sono stati incaricati della conversione e ristrutturazione del Ludwigspark Stadium a Saarbrücken: distintive coper ture a membrana e un sistema di connessione circolare contraddistinguono il progetto che si integra con il paesaggio formando un’identità unica. In consorzio con gli ingegneri di Schlaich Bergermann and Par tners, GMP si occupa di questo progetto i cui lavori par tiranno nei prossimi mesi per essere completati nell’estate 2017. In contrasto con le nuove costruzioni di grandi impianti spor tivi internazionali, in questo caso il progetto ha come obiettivo quello di rinforzare il legame con l’identità locale. Lo stadio risale già al 1953 come campo di calcio e pista di atletica; si localizza a nord ovest di Saarbrücken ed è utilizzato dal FC Saar-

Saarbrücken, rendering del nuovo Ludwigspark Stadium, ©GMP.

brücken, club che gioca nella lega regionale del sudovest. L’aspetto dello stadio è dominato dalle tribune, le “Victor’s Grandstand”, costruite nel 1976. Il progetto punta ad aggiornare lo stadio, che ormai mostra i segni del tempo, in preparazione agli eventi presenti e futuri. Per accordarsi con gli standard attuali della German Football League (DFL) che caratterizzano uno stadio di football di

seconda categoria, in GMP si sono focalizzati sugli elementi già esistenti, dividendoli in 4 settori; il livello principale sarà creato a 7,7 metri di altezza, dato che risulta dall’esistente topografia del terreno dello stadio. Tre delle quattro tribune saranno ridisegnate, ottimizzando le visuali e alzandole fino a 10 metri, sul lato del campo. Questo aiuterà a creare l’atmosfera tipica dei match di football, che ri-

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Notizie sulta da una for te interazione tra giocatori e fan. La nuova costruzione delle tribune a sud è impor tante nell’ambito del concept di modernizzazione: integra le funzioni dello stadio, a livello centrale, con strutture per la squadra, vip, business e stampa. Per rinforzare l’identità locale della struttura, l’illuminazione, ben visibile dall’esterno, e le Victor’s Grandstand verso nord sono considerati due punti focali in questo progetto. L’impressione dominante regalata da queste due caratteristiche è bilanciata dalla coper tura bianca che unificherà il nuovo edificio tribune. Sarà un aspetto uniforme anche se le tribune lasciano aper ti gli angoli dello stadio, per permettere la visuale degli spettatori nell’ambiente di legno dell’interno dello stadio, creando una sensazione di leggerezza e aper tura.


regioni, province, comuni a cura di Pietro Chianchiano e Sabina Orrico

Capannori (Lu): la giunta comunale ha approvato gli interventi all'impianto sportivo per un totale di 150 mila euro. Il primo lotto comporterà la sostituzione della struttura lignea a copertura della piscina, per una spesa di 90 mila euro. Il secondo lotto di lavori prevede interventi di ripristino sulla copertura del locale vasche per un investimento pari a 60 mila euro. Pelago (Fi): la polisportiva Curiel si occuperà della gestione del campo sportivo polivalente di Carbonile, una frazione del comune di Pelago. Nella struttura è presente un campo di calcetto utilizzabile anche per il tennis, un bar, una cucina e gli spogliatoi. L’obiettivo dell’amministrazione, come ha spiegato il vicesindaco Nicola Povoleri, è quello di sfruttare al meglio la struttura dal punto di vista sportivo, ma anche dal punto di vista dell’aggregazione sociale per tutti i cittadini della frazione. Azzano Decimo (Pn): il comune ha concluso i lavori di realizzazione dell’impianto di illuminazione del campo di basket del centro sportivo. Lo ha reso noto l’assessore allo sport, Lucio Caldo: «Credo siano pochi i comuni della zona – ha detto Caldo – dotati di un campo di basket pubblico illuminato e, quindi, utilizzabile anche di notte. Con questo lavoro abbiamo migliorato il centro sportivo, una struttura che riunisce diversi impianti e che viene utilizzata ogni giorno da centinaia di persone». L’assessore evidenzia gli altri interventi conclusi. «Abbiamo illuminato la pista di running, lungo la quale sono stati piantumati gli alberi, sono state

Azzano Decimo (Pn), le nuove torri faro installate al campo di basket del centro sportivo di via Divisione Julia, e le attrezzature sportive installate lungo la pista di running presso lo stesso centro.

posizionate tre postazioni con attrezzi da palestra, senza dimenticare i lavori di recinzione fatti e da fare a breve». Rimini: sono stati completati i lavori di adeguamento e ampliamento al campo sportivo di san Vito, in via Fiume Uso. I lavori, su cui l’amministrazione comunale ha investito circa 95mila euro, hanno interessato sia la copertura esterna dell’edificio esistente, completamente rifatta attraverso la posa di un manto con doppia guaina impermeabilizzante, sia gli interni, con la completa ristrutturazione dei due spogliatoi istruttori per consentire la realizzazione di un nuovo bagno usufruibile anche dagli utenti

Rimini, il campo sportivo di san Vito, di recente riqualificato.

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diversamente abili. L’intervento ha comportato la demolizione di vari tramezzi interni, il completo rifacimento dei pavimenti, dei rivestimenti e degli impianti elettrico e idro-sanitario. Oltre alle opere realizzate con questo appalto, l’amministrazione ha deciso di programmare un ulteriore intervento di manutenzione straordinaria che verrà eseguito durante l’estate. I lavori rientrano nell’ambito del programma di riqualificazione e rinnovamento per l’impiantistica sportiva del territorio e che per il 2016 prevede investimenti per circa tre milioni di euro. Pesaro: al campo di calcio di Villa san Martino è stata realizzata una nuova tribuna, con capienza di 200 posti a sedere, in materiale che si armonizza perfettamente con il contesto ambientale, su progetto e con fondi del Comune. Firenze: nuovo manto in erba sintetica per il campo di calcetto nel giardino di piazza delle Medaglie d’oro. L’impianto è stato inaugurato alla presenza, tra gli altri, dell’assessore allo sport Andrea Vannucci, dell’assessore all’ambiente Alessia Bettini,

del presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli e del consigliere comunale Fabio Giorgetti. L’intervento è costato 24mila euro e ha previsto il rifacimento del manto del campo, sostituito con pavimentazione in sintetico. Sono state anche rinnovate le porte per maggior sicurezza. «Continua l’impegno dell’amministrazione per promuovere lo sport libero e diffuso» – ha detto Vannucci. «Il nuovo campo del Quartiere 5 è un altro intervento per valorizzare gli impianti sportivi gratuiti a disposizione di tutti i cittadini. In questo caso, lo abbiamo realizzato con un partner privato come Findomestic che ha condiviso tutto il progetto dell’amministrazione». L’intervento sul campo di calcetto ri-

Firenze, l’inaugurazione del campo di calcetto del Quartiere 5.


entra nel progetto di riqualificazione di impianti sportivi a libera fruizione all’interno di parchi e giardini in ogni quartiere della città. Con finanziamento di Findomestic saranno realizzate aree di street basket nei giardini degli altri quattro quartieri. Spilamberto (Mo): è stata inaugurata nel centro sportivo di san Vito la stazione fitness, i cui costi sono stati sostenuti dall’associazione Vivisanvito; l’area include attrezzature come, per esempio, il vogatore, le barre di trazione e la spalliera. Ciascuna attrezzatura ha una funzione precisa, ed è indicata per la maggior parte delle persone e senza limiti di

Spilamberto (Mo), l’inaugurazione della stazione fitness al centro sportivo di san Vito. Foto, Sassuolo2000

età; i vari moduli fitness offrono attività studiate per mantenere o sviluppare la forma fisica. Recentemente sono stati installati anche nuovi giochi all’interno del Parco del Guerro, donati da due cittadini. «San Vito – ha dichiarato il sindaco Umberto Costantini - si

dimostra una volta di più una comunità coesa, capace di lavorare in maniera esemplare per il miglioramento del proprio territorio».

accessi alla struttura. Il centro sportivo ospita la piscina, il campo da basket e il campo da beach volley in sabbia, da 14x8 metri.

Firenzuola (Pc): è entrato in funzione il nuovo ingresso della piscina comunale, dopo alcuni mesi di lavoro che hanno consentito la realizzazione della nuova reception in prefabbricato, che ha portato all’ampliamento della struttura. Resa più luminosa da ampie vetrate, in questa struttura si trova oggi un servizio di accoglienza: tramite il tornello si accede, utilizzando una card apposita fornita agli iscritti ai corsi, agli spogliatoi. In questo modo si possono verificare gli

Scarlino (Gr): è stato inaugurato il nuovo centro per il tiro con l’arco nel centro sportivo federale Le Costie. Il centro comprende una stanza per attività sociali, spogliatoi, magazzino, una pista con cinque linee di tiro e delle piazzole con sagome per i principianti. L’impianto punta a diventare un punto di riferimento per l’intera provincia e per la regione: saranno ospitate attività federali a valenza nazionale, con corsi di aggiornamento per istruttori e giudici.


regioni, province, comuni Todi (Pg): dove c’era un campo da tennis oggi è stata inaugurata una nuova struttura sportiva, il campo polivalente, per tennis e calcetto, in erba sintetica, nel centro sportivo sant’Amanzio di Pantalla. Presenti al taglio del nastro, tra gli altri, il sindaco di Todi, Carlo Rossini, gli assessori comunali, i presidenti della società di calcio Olimpia. Gli interventi eseguiti hanno riguardato la realizzazione di opere di sottofondo e il muro di contenimento parallelo agli spogliatoi, la posa in opera di un manto in erba artificiale, una nuova recinzione con rete metallica e rete parapalloni. Molfetta (Ba): è stato inaugurato il complesso sportivo all'aperto realizzato nella scuola secondaria di primo grado "G.S. Poli", di pertinenza del-

Molfetta (Ba), l’inaugurazione del complesso sportivo alla scuola G.S. Poli, ©MolfettaLive.

l'istituto comprensivo "Manzoni-Poli" di Molfetta. La nuova struttura prevede campi da pallacanestro e da volley, pedane per il salto in alto, il salto in lungo e il salto triplo mentre una zona è completamente attrezzata per le altre attività ginniche. Al taglio del nastro era presente, tra gli altri, il sindaco Paola Natalicchio affiancata dall'assessore allo sport Tommaso Spadavecchia, dal dirigente Michele Laudadio, dal presidente del Consiglio

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Comunale Nicola Piergiovanni. Carbonia (Ci): l’amministrazione comunale di Carbonia ha approvato il progetto, del valore complessivo di 110 mila euro, che prevede, tra l’altro, il posizionamento del manto in erba sintetica nel campo polivalente di Cortoghiana che si trova dietro l’ex sede circoscrizionale. «Questo nuovo intervento – ha spiegato il sindaco Giuseppe Casti – è in linea con due degli

aspetti che caratterizzano il lavoro di questa amministrazione: l’attenzione per le esigenze dei cittadini di città e frazioni e per le attività di aggregazione e sportive». La riqualificazione del campo polivalente risponde infatti a una richiesta degli abitanti della frazione di Cortoghiana e rappresenta la continuazione di una serie di lavori già in corso. Gioiosa Ionica (Rc): nell’ambito dei finanziamenti


Gioiosa Ionica (Rc), campi di zona Limina, ©Ciavula.it.

comunale merita, dopo tanta trascuratezza, che rende onore e la giusta dignità allo sport Brolese». Così ha commentato il consigliere di maggioranza Amedeo Arasi, che si è fortemente battuto per la realizzazione di questi interventi. Gli adeguamenti apportati agli impianti elettrici del campo sportivo comunale

consentiranno non solo una valorizzazione della struttura ma anche una maggiore e migliore fruizione dell’impianto nelle ore serali». Ferrara: il sindaco Tiziano Tagliani ha presentato il piano di adeguamento dello stadio comunale, il “Paolo Mazza”, per le prossime due stagioni. Gli

destinati al “potenziamento e riqualificazione delle strutture di aggregazione giovanili esistenti” sono in via di riqualificazione i campi polivalenti zona Limina, grazie a un finanziamento agevolato nell’ambito dell’iniziativa “1000 cantieri per lo spor t 2 – 500 impianti spor tivi di base”. Sarà posizionata una nuova super ficie di gioco in erba sintetica nel campetto di calcio a 5 e saranno ammodernati gli impianti idrico-sanitari degli spogliatoi. L’ASD sensation profumerie si farà carico del rimborso del prestito secondo il piano di ammor tamento concesso dal Credito Spor tivo, avendo a propria garanzia le risorse previste nel bilancio comunale. Brolo (Me): è stata completata la messa a norma dell’impianto di illuminazione del campo da gioco e dei relativi locali a servizio della struttura. I lavori hanno interessato il fondamentale adeguamento alle normative vigenti dei quadri elettrici a supporto dell’impianto elettrico della struttura sportiva (torrette, spogliatoi e illuminazione di emergenza), con la sostituzione di ben 16 lampade e 15 condensatori dei fari presenti sulle torrette ai lati del terreno di gioco. «Finalmente, dopo anni di semi-oscurità, il campo di Brolo ha un’illuminazione dignitosa per tutti i bambini, i ragazzi e gli sportivi in generale che lo frequentano. Un primo e non ultimo intervento che lo stadio

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interventi, con l’obiettivo di avere uno stadio più moderno e funzionale, attivo 7 giorni su 7, comprendono un potenziamento dell’impianto di illuminazione, l’installazione dei tornelli, la posa delle sedute in gradinata. La capienza salirà dai 7000 attuali a 9000 posti, con una spesa di circa tre milioni di euro.


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Le schede tecniche di TSPORT in questo numero

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Legislazione regionale e provinciale 10.1 - Sport

Provincia Autonoma di Trento

Legge provinciale 21 aprile 2016, n. 4 Promozione dello sport e dell'associazionismo sportivo trentino È entrata in vigore l’11 maggio scorso la nuova legge della provincia autonoma di Trento relativa allo sport e all’associazionismo sportivo.

Federazioni e leghe 12.2 - fidal – atletica leggera

(Sostituisce le schede 776-783)

Federazione Italiana di Atletica Leggera CIRCOLARE IMPIANTI FIDAL 2015 - NORME PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI ATLETICA LEGGERA approvata il 18 dicembre 2014 Stralcio dei capitoli: I, III, IV, VI, VII La nuova “Circolare Impianti FIDAL 2015”, approvata e deliberata dal Consiglio Federale il 18 dicembre 2014 sostituisce quella del 2012, pubblicata in stralcio su Tsport n. 292 con le schede 776/783. Ne riportiamo qui (e nel prossimo numero) la riproduzione dei capitoli che interessano più direttamente gli aspetti tecnici per la progettazione e la realizzazione della pista di atletica leggera, tralasciando quanto riguarda le procedure e i collaudi: la circolare integrale è comunque reperibile sul sito federale www.fidal.it. Una comunicazione della Fidal mette in evidenza gli aspetti innovativi di questa circolare rispetto al passato. Dando seguito al percorso tracciato dalla Circolare del 2012, relativamente agli aspetti costruttivi e in particolare riferendosi a quegli spazi e a quei locali sino ad oggi assenti nella nostra impiantistica, la Circolare 2015, considerandoli componenti obbligatorie, ne stabilisce in maniera ancor più esplicita destinazioni d’uso e dimensioni minime. Altra novità “tecnica” per il documento di riferimento impiantistico della FIDAL, è rappresentata dall’inserimento nello stesso, delle “Voci di Capitolato” relative alle metodologie di costruzione, ricostruzione e conservazione delle superfici sintetiche specialistiche, prefabbricate e colate in opera che, definite in accordo con le più importanti Aziende italiane, sono oggi ritenute le più affidabili. La stesura della Circolare 2015 è il frutto di un congiunto ed impegnativo lavoro svolto in grande sintonia dall’Ufficio Impianti Sportivi della Federazione, assieme ad alcuni Partner Tecnici della FIDAL e al Coordinatore della Commissione Nazionale degli Impianti Sportivi.


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