Tsport 331

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Tsport 331

| Anno XLV SOMMARIO | Gennaio Febbraio 2020

PROGETTI projects 10

JOSEPH WOLFE STADI E CAMPI DI CALCIO LONDRA (UK) IL TOTTENHAM HOTSPUR STADIUM

SPECIALE special

DI

Stadiums and soccer fields / London: the Tottenham Hotspur Stadium

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BRUNO GRILLINI REPORTAGE SPECIALE ERBA NATURALE A CURA DI

Reportage / Special natural grass

Design: Populous

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MANUTENZIONE / Maintenance

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DI

MARIA CARBONE DONNAS (AOSTA) RETOPPING DELLA PISTA DI ATLETICA ALLO STADIO CRESTELLA Donnas: Retopping of the athletics track at the Crestella Stadium

ALLEGATI appendixes

Design: ing. Alessandro Abbà

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BEA RISPOLI CAVALLINO TREPORTI (VENEZIA) AMPLIAMENTO DEL PALAZZETTO DELLO SPORT DI

Cavallino Treporti: Enlargement of the Sports hall Design: Vittorio & Associati

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RICCARDO CONSOLI LECCE MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLO STADIO ETTORE GIARDINIERO DI

Lecce: Non-routine maintenance of the Stadium “Ettore Giardiniero” Design: ing. Luciano Ostuni

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BRUNO GRILLINI ALTRI IMPIANTI NOVO MESTO (SLOVENIA) IL VELODROMO COPERTO CON UNA CUPOLA PRESSOSTATICA DI

Other facilities / Novo Mesto: The Velodrome covered with an air dome Design: arch. Marjan Zupanc

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CESARE LINO ALTRI IMPIANTI GENOVA-NERVI UNA PRESSOSTRUTTURA STAGIONALE PER IL BASKET DI

Other facilities Genova-Nervi:Seasonal air-supportedbasketball coverage Design: Continuum Architetti

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I-XVI SCHEDE TECNICHE Standard dimensionali 1.18 Golf Federazioni e leghe 12.18 FIG Indice sistematico 15.9 Schede tecniche


Year XLV | CONTENTS | January February 2020

www.SPORTeIMPIANTI.it

RUBRICHE topical columns 7

PRODUZIONE / Production

BRUNO GRILLINI OPINIONE SPORT E TERRITORIO DI

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Opinion / Sport and territory

HERBATECH: SCIENZA, SOLUZIONI, RISULTATI PER PRATI PERFETTI Herbatech: Science, Solutions, Results for perfect lawns

78

A CURA DELL’ING.

EZIO RENDINA

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TECNICA L’ACUSTICA NEGLI IMPIANTI SPORTIVI CHIUSI IL NUOVO VELODROMO DI SPRESIANO (TREVISO)

Clean Garden Sport®: cleaning for sport fields and safety for the players

PARTE 1 - CORREZIONE ACUSTICA INTERNA

83 84

A CURA DI

91

A CURA DI

NOTIZIE

CLEAN GARDEN SPORT®: DETERGENZA PER I CAMPI, SICUREZZA PER I GIOCATORI

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SABINA ORRICO REGIONI PROVINCE COMUNI

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In copertina: Milano, Stadio San Siro. Il manto è in erba naturale rinforzata (foto BG). Servizio da pag. 57

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L’evento previsto per il 6 Marzo 2020 viene rinviato nel rispetto dell’ordinanza disposta dal Ministero della Salute d’intesa con la Regione Lombardia, nel merito dell’emergenza “Coronavirus”.

PO O D AE

6 2 0 2 PO O A D N I E 6 T 2 A R 0 M I 2 O R P C A N O I À T N T I R A L O A E C R MIL V T I O À T SPORT E N T R EN I A L O L I P A LA C E S R M V T I E T N R R E TERRITORIO U OMIA O T P T LA C S U E IA 2026 R L’ECON T R O S PRIMA E DOPO MILANO-CORTINA U E P L T L O TDELLEOSTRUTTURE IOA E D LA CENTRALITÀ DE U 6 OM SPORTIVE NEL RRITORIM R 2 N T 0 S C 2 E R E L P ELA LL’E ITODEL D N E RIOTERRITORIO NELL’ECONOMIA DEL T I N T R R R O C Sondrio • Auditorium Policampus L TE E O D À N T I A L ISTITUZIONI, PROGETTISTI E STAKEHOLDER A CONFRONTO L I A E R M V T I T N PO R E O C O D A P L S AE 0 E M I 2 R R P U A T A N I I T ONODMOPO T U R R O T E -C ES 26 ’ECA À DELL T I NELPLRIMRRITORIIONA 20 ILANO L A R T M E T N R DEL T -COR E O AC P L O À S N IT E A L R L I A U E R T M V IA T I T PO M T N O U O R E D R C26 O ELLE ST LL’ECON IO P LA 0 AE S M I 2 E R D P R R A NE O U N T I I T A I R T T R R U CONOM O R EL TE T C D S E LLITÀ PO NO LL’E ITORIO DEL O E A D N L E 6 I A E 2 A R R M V 0 R T M I I E 2 T R N T P R DEL E A O N I P LA C T S R E O R C U O À T T ONOMIA N T U I A L R L I T A E R M ES V T ’EC I L O T N I L DELL O E R R E N O OP ITO AC P LE D R S R 6 E 2 E A T R20 IA DEL U PRIM T A T N M I U O T R N R T O O ELL’ECÀ RIO C LLE-S EO D N O RNALITERRITO E O A P L I O D PNT DEL T M IV E 6 O T 2 D A R 0 E E 6 M I 2 C 2 O A R 0E SP P A IM LA 2 R N I P A T R N R IT TU T O IA R C M O U O O C À R - T IT O AN À CON IO L E N LE S T ’ A L I L E E A L R D ILIV T NAE OIRVE T R N T M I R T E R T R C N O E R E P LA S DELSTPO LA C E R E IA U OMIA R T T U T U T STR ELL’ECON RIO LLE STRU ’ECONOM N DE ITO ELL RIO PRIM

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SECONDA SESSIONE – LE BUONE PRATICHE (tavolo tecnico) (ore 14,30-18,30)

LA LEGACY DEI GRANDI EVENTI: IL SIGNIFICATO DI MILANO-CORTINA 2026 PER IL NOSTRO TERRITORIO

arch. Carolina Zavanella - Sudio GAUArena

Regione Lombardia

STADI 3.0: DALLO "STAND ALONE" A NUOVO MODELLO MULTIDISCIPLINARE

ALTRI ESEMPI DI BUONE PRATICHE: DALLE TERME AL FITNESS

OCCASIONI E OPPORTUNITÀ PER LA REALIZZAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI: CREDITO SPORTIVO, PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO, ECC. dott. Eduardo Gugliotta - ICS Istituto per il Credito Sportivo

arch. Giancarlo Marzorati

ARCHITETTURE TRASPARENTI E NORME NEGLI IMPIANTI SPORTIVI Sabatino Faraone - Presidente Faraone Spa Roberto Volpe - Marketing Manager - Faraone Spa

LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI SPORTIVI PUBBLICI IN REGIME DI PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO

DIGITAL SPORT INNOVATION: LE TECNOLOGIE A SUPPORTO DELLE INFRASTRUTTURE SPORTIVE

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LO SPORT “SOSTENIBILE”: DAL PAESAGGIO ALLA MOBILITÀ DOLCE dott. Albano Marcarini - urbanista, paesaggista

AMPLIARE LA STAGIONE DAGLI SPORT INVERNALI ALLO SPORT TUTTO L’ANNO. IL CASO DI LIVIGNO E L’ATLETICA IN QUOTA

LO SPORT “PER TUTTI”: ACCESSIBILITÀ, INCLUSIONE, GIOCHI PARALIMPICI

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arch. Tommaso Empler - Sapienza Università di Roma

LA PROFESSIONALITÀ CERTIFICATA E LE VERIFICHE NELLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI - LE FIGURE PROFESSIONALI DI IMPATTO

LE MICROSTRUTTURE: PROGETTI LOCALI IN UNA STRATEGIA GENERALE. LE INIZIATIVE LUNGO IL SENTIERO VALTELLINA arch. Simone Cola

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Sport e territorio L’OPINIONE

di Bruno Grillini

Quando, il 24 giugno scorso, è stata resa ufficiale la notizia dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026 a Milano e Cortina d’Ampezzo, si è codificato il binomio Milano-Cortina, dimenticando un po’ che i siti olimpici prescelti vanno oltre le due città: così come alcune discipline si svolgeranno addirittura in Trentino (fuori dalle due Regioni che si sono spese per ottenere l’assegnazione), la Lombardia ospiterà lo sci alpino a Bormio e il freestyle a Livigno, due località della provincia di Sondrio note per gli sport invernali. È questo lo spunto per qualche considerazione sul ruolo che l’impiantistica sportiva può svolgere sull’economia del territorio se si spinge lo sguardo al di là dei cosiddetti grandi eventi. Si può lavorare, come ha fatto Livigno, per offrire sport di livello in tutte le stagioni; si possono creare occasioni diffuse di sport con piccoli impianti aperti a tutti come quelli realizzati dalla Comunità Montana di Sondrio lungo il tracciato del Sentiero Valtellina; da queste iniziative, che abbiamo

ampiamente descritto su queste pagine negli ultimi mesi, è nata l’occasione per discuterne proprio a Sondrio nel convegno “Sport e territorio”, organizzato dalle nostre testate TSPORT e sport&impianti in collaborazione con AIS (Associazione Impianti Sportivi). È l’occasione per risvegliare l’interesse della provincia verso l’impiantistica sportiva diffusa, fruibile in tutte le stagioni dell’anno, e destinata a tutti, scoprendone le potenzialità come motore anche economico sul territorio. L’incontro, programmato per il 6 marzo, ha lo scopo di far conoscere le iniziative già intraprese, ma anche le possibilità che ci sono, per gli enti locali e per gli operatori, di investire nel settore dell’impiantistica sportiva, e insieme di guidare, attraverso esempi e indicazioni di buone pratiche, verso la progettazione delle strutture in modo efficace, sostenibile, e paesaggisticamente corretto. Un tema che vale naturalmente al di fuori di uno specifico territorio e che merita di essere approfondito ed applicato in qualunque realtà del paese.

Nella foto/in the photo: Livigno.

Opinion

Sport and territory When, on June 24th, the news of the assignment of the 2026 Winter Olympics to Milan and Cortina d'Ampezzo was made official, the binomial Milano-Cortina was codified, forgetting a bit that the chosen Olympic sites go beyond the two cities: as well as some disciplines will even take place in Trentino (outside the two regions that have spent to obtain the assignment), Lombardy will host alpine skiing in Bormio and freestyle in Livigno, two sites in the province of Sondrio known for winter sports. This is the starting point for some considerations on the role that sports facilities can play on the economy of the area if you look beyond the socalled big events. You can work, as Livigno has done, to offer top-level sports in all seasons; you can create widespread opportunities for sports with small facilities open to all such as those made by the Mountain Community of Sondrio along the path of the Sentiero Valtellina; from these initiatives, which we have described extensively on these pages in recent months,

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was born the opportunity to discuss in Sondrio in the conference "Sport and territory", organized by our media TSPORT and sport&impianti in collaboration with AIS (Associazione Impianti Sportivi). It is an opportunity to awaken the interest of the province towards the widespread sports facilities, accessible in all seasons of the year, and intended for everyone, discovering its potential as a driver also economic in the area. The meeting, scheduled for March 6, aims to raise awareness of the initiatives already undertaken, but also the possibilities that there are, for local authorities and operators, to invest in the field of sports facilities, and at the same time to lead, through examples and indications of good practice, towards the design of the structures in an effective, sustainable, and landscaped. A theme that naturally applies outside a specific territory and that deserves to be deepened and applied in any reality of the Country.

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STADI E CAMPI DI CALCIO STADIUMS AND SOCCER FIELDS

Londra (UK)

Il Tottenham Hotspur Stadium di Joseph Wolfe

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Ecco messo in pratica il concetto di un moderno stadio multifunzione. Punta di diamante, la doppia superficie di gioco: l’erba naturale destinata al calcio, scorrendo su piattaforme retrattili, scopre un campo in erba sintetica per il football americano.

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STADIUMS AND SOCCER FIELDS | STADI E CAMPI DI CALCIO

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Sono almeno dodici le squadre di calcio della sola città di Londra: ognuna – quasi sempre - prende il nome dal quartiere di provenienza. Sei di queste militano nella Premier League, ognuna con il suo stadio: Arsenal (Emirates Stadium), Chelsea (Stamford Bridge), West Ham United (Hupton Park), Fulham (Craven Cottage), Chrystal Palace (Selhurst Park), e naturalmente il Tottenham Hotspur (club fondato nel 1882) che fino a ieri giocava nel White Hart Lane. Ed è qui, nei sobborghi settentrionali di Londra, a sette miglia dal Tower Bridge, che sorge ora il Tottenham Hotspur Stadium, sulle ceneri del vecchio White Hart Lane. Con una capacità di 62.062 spettatori, è il secondo stadio più capiente della Premier League (dopo l’Old Trafford di Manchester). Il White Hart Lane, costruito nel 1899, è stato demolito nel 2017, nel quadro del Northumberland Development Project, un piano di durata ventennale per la riqualificazione del quartiere di Tottenham. Il progetto del nuovo stadio è stato concepito a partire dal 2007, e la sua realizzazione è cominciata nel 2015. La prima partita sul nuovo campo è stata giocata il 24 marzo 2019 tra gli under 18 del Tottenham e del Southampton; l’inaugurazione ufficiale è avvenuta il successivo 3 aprile con la partita di Premier League contro il Crystal Palace.

Il carattere I caratteri generali dello stadio, concepito per essere un polo di sport e tempo libero da vivere 365 giorni all’anno nell’ambito del quartiere riqualificato, sono messi in evidenza dai progettisti dello Studio Populous come strumenti per generare la migliore atmosfera possibile all’interno del catino: linee visive ininterrotte e spettatori più vicini al campo di gioco che in qualsiasi altro terreno simile nel Regno Unito. Le tribune sono inclinate di 35 gradi, l'angolo più ripido consigliato dalle linee guida del Regno Unito, per creare un'arena più stretta e suggestiva che si concentra verso la "home end" meridionale, una tribuna continua occupata da 17.500 spettatori in cui ogni seduta offre lo stesso livello di comfort e sicurezza di tutte le altre aree dello stadio. L’impianto acustico, inoltre, ispirato alle sale da concerto, è studiato per amplificare il rumore interno allo stadio rendendo l’atmosfera ancora più coinvolgente: pannelli riflettenti appositamente progettati sul lato inferiore del tetto riducono al minimo la perdita di rumore della folla dal catino dello stadio.

L’architettura L’immagine scultorea della costruzione avvolge e si ripiega intorno allo stadio prima di raggiungere la “home end”, dove una facciata in vetro si incurva verso l'alto per rivelare la grande tribuna ad unico livello, e un tetto curvo, che si fonde con la strut-

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Nella doppia pagina di apertura, la parete vetrata della facciata d’ingresso, caratterizzata dai due “alberi” strutturali che sorreggono la lunghissima tribuna sud. In questa pagina, in alto, vista del campo dall’alto della tribuna sud, nella versione in erba naturale per il calcio. Sotto, una galleria dedicata alla ristorazione veloce.

Nella pagina a lato, in alto il prospetto ovest sulla High Road; sotto, uno scorcio della stessa facciata. In the double-page opening, the glass wall of the entrance facade, characterized by the two structural "trees" that support the very long south grandstand.

On this page, at the top, a view of the field from the top of the south stand, in the natural grass version for football. Below, a gallery dedicated to fast food. On the page to the side, at the top, the west elevation on the High Road; below, a view of the same facade.

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tura dello stadio per creare una copertura elegante e pulita sopra l’invaso. La facciata è dinamica, sensibile ai cambiamenti di luce: di giorno, gli schermi perforati della facciata avvolgono parzialmente ciò che accade dietro di essi, ma di notte si comportano come una lanterna, evidenziando l'attività che si svolge al suo interno. Uno spettacolare atrio in vetro alto cinque piani all'estremità sud costituisce un nuovo luogo di incontro per i tifosi prima e dopo la partita, con un’area per la ristorazione aperta e illuminata dalla luce naturale, ed offre a chi arriva un primo scorcio della vita che si svolge all’interno. Il design risponde alla richiesta del Tottenham Hotspur di creare esperienze memorabili per i suoi sostenitori e per tutti coloro che visitano lo stadio multifunzione. Per raggiungere questo obiettivo, lo spettacolo live delle partite è stato integrato con una vasta gamma di esperienze nel bere e nel mangiare, e nella vendita di gadget e memorabilia. Nell’atrio multipiano trovano posto fra l’altro un microbirrificio e un bar lungo 65 metri, corrispondenti alla lunghezza della linea di meta sul campo da football, e tre bar in stile pub ispirati all'antica sede del club, White Hart Lane. La tribuna est racchiude una sala a doppia altezza, che sarà utilizzata per eventi congressuali e sarà supportata dall'introduzione di un nuovo hotel con 180 camere da letto che sorgerà nell'angolo sudovest del sito; questo, oltre che per visitatori e tifosi, sarà anche un luogo di allenamento ed apprendimento per i giovani del posto. Il masterplan completo dello stadio comprende anche il Tottenham Experience (una struttura integrata di vendita al dettaglio e museale, che incorpora la Warmington House, edificio storico protetto), così come una proposta per un edificio per gli sport estremi, un centro medico rivolto alla comunità, uno spazio commerciale e 222 nuove case a prezzi accessibili, che saranno completate nella seconda fase del progetto.

Gli spazi Premium Le idee progettuali per le strutture Premium del Tottenham Hotspur Stadium si concentrano sullo sblocco del potenziale latente in spazi tipicamente sottoutilizzati all'interno di uno stadio, creando esperienze uniche per i tifosi e nel contempo

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nuove opportunità di guadagno per il club. La gamma di suite private, lounge, bar e sale da pranzo, progettate per soddisfare un'ampia varietà di gusti e di fasce di prezzo, può ospitare fino a 8.000 utenti. Situate nella parte posteriore della platea in cima alle tribune est e ovest, le Sky Lounge, con un design pulito e contemporaneo e una vasta gamma di opzioni di ristorazione tra cui scegliere, offrono spettacolari viste panoramiche sul campo da gioco e su Londra dal punto di osservazione più alto dello stadio. I posti a sedere verso lo stadio si trovano nella parte anteriore del livello più alto, con una splendida vista sull'azione. L'appartenenza all’esclusivo Tunnel Club offre una delle esperienze calcistiche più coinvolgenti: un ristorante con pareti in vetro e un'area bar offrono agli ospiti una vista dietro le quinte dei giocatori che si spostano dagli spogliatoi al campo e viceversa, mentre un corridoio privato dà accesso ai posti premium situati direttamente dietro la panchina della squadra di casa. Con una capienza massima di 21 persone, le 55 Premium Suites al livello 4 possono essere completamente personalizzate per riflettere il marchio dell'azienda o il gusto personale di una persona attraverso un servizio di interior design completamente gestito. L'uso di queste suite non è limitato ai giorni di partita, e sono utilizzabili come base di lavoro a Londra o per funzioni private. L'H Club offre una serie di esperienze culinarie del calibro di una stella Michelin, compresa la possibilità di cenare al tavolo di chef di fama mondiale, o con le leggende del Tottenham Hotspur su un tavolo riservato. Prima di cena, gli ospiti sono invitati a ordinare un drink nel Luminaire Bar, che trae ispirazione dalle luci stradali del XIX secolo che illuminavano la zona quando il club è stato fondato 137 anni fa. Nei giorni non di gara molte di queste strutture possono essere utilizzate per conferenze ed eventi aziendali, supportate da una Banqueting Hall di 520 posti a doppia altezza situata al livello 3 della tribuna Est.

L’inserimento storico-paesaggistico Situato nell'angolo sud-ovest del sito dello stadio, il Tottenham Experience costituisce un'estensione naturale della storica Terrazza Nord, delimitando lo stadio e riprendendo l’allineamento della High Road. L'obiettivo della progettazione del Tottenham Experience è stato quello di presentare il passato, il presente e il futuro del Tottenham Hotspur FC e di promuovere un più ampio apprezzamento del ruolo della comunità locale nel plasmare l'identità del club nel corso dei suoi 137 anni di storia. A tal fine, i materiali da costruzione sono stati scelti accuratamente per completare la Warmington House, edificio storico protetto, che è stata ristrutturata e incorporata nel progetto.

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Nella colonna di sinistra, dall’alto: un angolo del market Place; un tratto del bar lungo quanto la “Goal line”, dove compare il motto del Tottenham “To dare is to do”; il prospetto della “Tottenham Experience”, edificio dedicato allo shopping e ai memorabilia del Tottenham Hotspur e della NFL, che ingloba una

costruzione storica. Nella colonna di destra, una sequenza di frames tratti dal video “NFL PITCH TRANSFORMATION AT TOTTENHAM HOTSPUR STADIUM” pubblicato il 4 ottobre 2019 dal Tottenham Hotspur sul canale Youtube, per illustrare il funzionamento della trasformazione dal campo in erba

naturale per il calcio al campo in erba sintetica per il football americano. Il movimento delle tre piastre su cui è disposta l’erba naturale è schematizzato dai grafici nella pagina a lato.

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Il campo retrattile Grazie a uno storico accordo tra la NFL (la lega professionistica nordamericana di football) e la squadra di calcio britannica, lo stadio ospiterà almeno due partite della NFL all'anno nell’ambito di una partnership decennale. Al centro della funzionalità multiuso dello stadio è la superficie di gioco in erba naturale retrattile (la prima del suo genere nel Regno Unito), stesa in tre telai d'acciaio del peso di oltre 3.000 tonnellate ciascuno. Alimentati da 68 potenti motori elettrici, questi telai si separano e scivolano sotto la tribuna sud scoprendo, a circa due metri di profondità sotto di essi, un campo in erba artificiale con un processo che dura circa 25 minuti. I sistemi di raffreddamento e di irrigazione, insieme a una speciale illuminazione a led da 500 W che imita la luce solare, mantengono viva l'erba e la aiutano a crescere mentre si trova nascosta sotto la tribuna sud anche per cinque giorni consecutivi. Questo sistema a due livelli ha tre vantaggi chiave. In primo luogo, conserva il manto erboso naturale per il calcio, offrendo al contempo la superficie di gioco preferita per il calcio americano e una superficie durevole su cui ospitare eventi di massa come i concerti. In secondo luogo, significa che le marcature e i loghi sull'erba artificiale possono essere facilmente cambiati con largo anticipo rispetto alle partite della NFL, riducendo i tempi di sosta tra un evento e l'altro. In terzo luogo, migliora la visuale per il calcio americano rialzando di fatto la prima fila di posti a sedere degli spettatori rispetto al livello del campo di gioco. Per migliorare ulteriormente la sua idoneità ad ospitare le partite della NFL, il Tottenham Hotspur Stadium dispone di spogliatoi separati per le squadre della NFL. Lo spogliatoio della squadra di casa della NFL include anche una sala stampa separata per le conferenze stampa pre e postpartita, mentre la squadra ospite della NFL ha accesso al principale centro media calcistico all'interno dello stadio.

Come funziona Una prima sfida per i progettisti del sistema di scorrimento del campo retrattile è stata quella dei bordi del campo, che devono spostarsi su e giù per rimanere in linea con il campo utilizzato. Per ogni lato del campo, i bordi – che contengono i pannelli pubblicitari, le apparecchiature di trasmissione e i sistemi elettronici necessari per gestire una partita di calcio - devono alzarsi o abbassarsi di 1,40 metri, muovendosi su un unico traliccio lungo 120 metri. Una volta che i lati sono stati abbassati, il campo

On the opposite page, In the left-hand column, from above: a side of the Market Place; a frame of the bar counter as long as the goal line; the prospectus of the “Tottenham Experience”, an accessory building dedicated to shopping and memorabilia of Tottenham Hotspur and the NFL, that incorporates a historic building.

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creano differenze di temperatura che possono far inarcare le piastre metalliche, creando dei salti o dei vuoti nella continuità del campo al momento in cui si riaccostano. Le giunzioni stesse sono formate da due labbra di gomma che si sovrappongono: l'erba viene rimossa localmente quando le piastre si dividono per lasciare un bordo grezzo, in modo che quando le piastre sono nuovamente riunite, l'erba ricollocata è in grado di ricrescere senza discontinuità.

in erba può essere spostato. Tuttavia, la tribuna sud dello stadio, sotto la quale il campo deve spostarsi, è realizzata in un unico livello, con la gradinata sostenuta da due enormi "alberi" in acciaio con importanti fondamenta: questi ostacoli impediscono che il campo possa essere spostato in un unico pezzo. Per questo, si divide in tre piastre da 30m per 100, che scorrono ognuna su 300 ruote. Un altro problema è il sistema di irrigazione e di riscaldamento del campo: in corrispondenza dei giunti di ciascuna piastra, lunghi 100 metri, si

In the right column, a sequence of frames taken from the video "NFL PITCH TRANSFORMATION AT TOTTENHAM HOTSPUR STADIUM" published on 4 October 2019 by Tottenham Hotspur on the Youtube channel, to illustrate how the transformation from a natural grass field for football to a synthetic grass field for American football works.

The movement of the three plates on which the natural grass is placed is schematically shown in the graphs on this page.

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Dopo numerosi test e simulazioni, è stata scelta la ghisa come materiale primario per la facciata. Il modello per i pannelli è stato ritagliato in grandi pezzi di polistirolo per creare uno stampo positivo. Questo stampo positivo è stato poi utilizzato per generare uno stampo negativo in sabbia, nel quale è stata versata la ghisa liquida. La lavorazione del metallo ha una finitura superficiale che gli conferisce una bella finitura marrone scuro che completa la muratura in mattoni giallo chiaro di Warmington House. Per migliorare ulteriormente l'offerta del Tottenham Experience durante tutto l'anno, la terrazza sul tetto a gradini sopra l'edificio settentrionale è pubblicamente accessibile dal livello del podio e sarà utilizzata per organizzare eventi, mentre l'area sopra il museo dispone di un caffè all'aperto che si affaccia sulla nuova area paesaggistica di Park Lane Square.

L’immagine coordinata Il progetto del Tottenham Hotspur Stadium include aspetti chiave del marchio Tottenham Hotspur per rafforzare il senso di appartenenza e creare un ambiente in cui tifosi, giocatori e personale si sentano immediatamente a casa. Sul prospetto occidentale dello stadio, il logo del club - un gallo in piedi su un pallone da calcio - è reso dalle perforazioni del rivestimento della facciata. Con i suoi 15 metri di altezza, sorveglia l'accesso principale allo stadio dalla High Road. Il sistema della segnaletica mette il testo bianco su uno sfondo blu navy - i colori del Tottenham e utilizza il carattere preferito dal club, Apex. Nelle aree di pregio, al posto del bianco viene utilizzato un colore bronzo per sottolineare il lusso di questi spazi. All'interno dello stadio compare nuovamente il logo del Tottenham, impresso sui muri di cemento delle scale principali accanto al motto latino del club "Audere est Facere", tradotto anche in inglese: “To Dare is to Do” ("Osare è fare"). La chiave della strategia di ricerca del Tottenham Hotspur Stadium è stata la collaborazione tra designer e architetti nella fase iniziale del progetto, che ha permesso di sviluppare un sistema che incorporasse la segnaletica all'interno dell'edificio senza creare ostacoli, completando l’immagine complessiva dello stadio. Oltre alle partite casalinghe del Tottenham Hotspur, lo stadio ospiterà anche partite della NFL ed eventi di massa come concerti e convention. Per soddisfare le diverse esigenze degli organizzatori di eventi, sono stati utilizzati schermi LED all'avanguardia per creare segnaletica digitale variabile in tutto lo stadio. Questi schermi, che compaiono sui cartelli indicatori e sugli archi sopra gli ingressi dei cancelli, consentono agli operatori dello stadio un notevole grado di flessibilità, consentendo la visualizzazione di informazioni specifiche per eventi su misura e la rapida programmazione di modifiche o messaggi dell'ultimo minuto

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In queste pagine, l’immagine coordinata del Tottenham Hotspur si ritrova nei colori e nella comunicazione visiva in tutto lo stadio.

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In these pages, the brand identity of Tottenham Hotspur can be identified in the colours and visual communication throughout the stadium.

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Stadiums and soccer fields

London (UK): the Tottenham Hotspur Stadium This is how the concept of a modern multifunction stadium is put into practice. The diamond point, the double playing surface: the natural grass for soccer, running on retractable platforms, discovers a synthetic grass field for American football. Tottenham Hotspur Stadium represents a major new landmark in club stadium design, offering one of the finest spectator experiences in the world, as well bringing the NFL to north London for the very first time. Designed to perfectly accommodate both elite football codes, the natural turf pitch is fully retractable, splitting into three pieces before sliding underneath the South Stand to reveal a state-oftheart artificial pitch beneath. This unique design provides full flexibility for the venue to host a range of sports, concerts and events without compromising the integrity of the grass playing surface.

General features The stadium has a total capacity of 62,062, with a 17,500-seat single-tier ‘home end’ stand – the largest of its type in the UK – that will enhance the atmosphere during matches by creating a ‘wall of sound and a feeling of unity among home supporters. Specially designed reflective panels on the underside of the roof minimise the loss of crowd noise from the stadium bowl. The five-storey atrium space in the South Stand provides a vibrant area for the home support to gather before and after matches, with a range of food stalls, a microbrewery, and a 65m bar – the longest in Europe – which mirrors the full length of the goal line on the pitch behind. The East Stand includes a double-height banquet hall, which will be used for conference events and will be supported by the introduction of a new 180-bedroom hotel in the south-west corner of the site. As well as being a unique destination for fans and visitors, the hotel will also be a training and educational facility for local young people. The full stadium masterplan also includes the Tottenham Experience (an integrated retail and museum facility, incorporating the Grade II listed Warmington House), as well as a proposal for an extreme sports building, a community health centre, a commercial space and 222 new affordable homes, which will be completed in the second phase of the project.

The retractable turf pitch In a landmark agreement between the NFL and a UK football club, the stadium will play host to a minimum of two NFL games a year during a 10-year partnership. Central to the multi-use functionality of the stadium is In questa pagina, in alto il rapporto tra il nuovo e le vecchie costruzioni del quartiere. Sotto, la struttura di copertura delle tribune. Nella pagina seguente, ancora l’esterno dello stadio dal lato ovest.

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On this page, at the top, the relationship between the new and the old buildings in the neighbourhood. Below, the roof structure of the stands. On the next page, again the exterior of the stadium from the west side.

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the retractable natural turf playing surface (the first of its kind in the UK), which sits in three pitch-long steel trays weighing more than 3,000 tonnes each. Powered by 68 powerful electric motors, these trays separate and roll underneath the South Stand to reveal a stateof-the-art artificial grass pitch beneath in a process that takes around 25 minutes. Cooling and irrigation systems along with special lighting that mimics sunlight keep the grass alive and help it to grow while underneath the South Stand. This two-pitch system has three key benefits. First, it preserves the natural turf playing surface for soccer while providing the preferred playing surface for American football and a durable surface on which to host mass-footfall events such as concerts. Second, it means that markings and logos on the artificial turf can be easily changed well in advance of NFL matches, reducing the turnaround time between events. And third, it improves sightlines for American football by raising the front row of spectator seating relative to pitch level. To further enhance its suitability for hosting NFL matches, Tottenham Hotspur Stadium features separate locker rooms for NFL teams. The NFL ‘home’ team locker facility also includes a separate media room for pre- and post-game press conferences, while the NFL away team has access to the main soccer media centre within the stadium.

Stadio a Tottenham, Londra, UK Committente: Tottenham Hotspur FC Progetto architettonico e paesaggistico: Populous Interior Designer: Jump Studios – A Populous Company Planning consultant: DP9 Strutture: BuroHappold Engineering & Schlaich Bergermann Partner (progetto coperture) M&E consultant: BuroHappold Engineering Quantity surveyor: Arcadis Consulente illuminazione: BuroHappold Engineering Allestimento aree Premium: BASE Contracts & F3 Architects Inizio lavori: gennaio 2015 Fine lavori: aprile 2019 Importo dei lavori (dato non ufficiale): circa 400 milioni di sterline Foto: © Hufton + Crow (9) © Jack Hobhouse (3) © Cosmitiftode (4)

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STADIUMS AND SOCCER FIELDS | STADI E CAMPI DI CALCIO

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STRAORDINARIE

Manutenzioni Gli impianti sportivi devono essere sempre nelle condizioni ottimali per poter consentire che l’attività si svolga nel rispetto delle regole federali e nella massima sicurezza per gli atleti.

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Donnas (Aosta)

Retopping della pista di atletica allo stadio Crestella

Se il patrimonio di impiantistica di cui è dotato il nostro Paese è spesso datato, e la manutenzione ordinaria non è più sufficiente a garantire il normale svolgimento dell’attività sportiva, è necessario metter mano ad interventi straordinari, la cui importanza non è inferiore a quella della realizzazione di strutture ex-novo. Inoltre le norme dettate dalle Federazioni vengono periodicamente aggiornate: è necessario talvolta intervenire anche per adeguarsi ai criteri più recenti, come avviene per gli stadi di calcio che devono rispettare i “Criteri Infrastrutturali” stabiliti dalla FIGC per ciascuno dei campionati professionistici. Abbiamo quindi raccolto sotto questa etichetta tre interventi, diversi tra loro, e significativi di questa necessità: la pista di atletica leggera di Donnas (Aosta), la cui superficie era vecchia di 15 anni ed è stata sostituita con un manto tecnologicamente avanzato; il palazzetto di Cavallino Treporti (Venezia), che ha dovuto ampliare la dimensione dell’area di gioco per rientrare nei parametri dettati dalla FIP; lo Stadio di Lecce, che ha richiesto numerosi adeguamenti per rispondere ai Criteri FIGC per gli impianti di Serie A.

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Cavallino Treporti (Venezia)

Ampliamento del palazzetto dello sport

Lecce

Manutenzione straordinaria dello Stadio Ettore Giardiniero


IMPIANTO SPORTIVO POLIFUNZIONALE COMUNE DI VARESE CALCINATE DEGLI ORRIGONI Riqualificazione dell’impianto di atletica leggera con creazione di un rettilineo indoor costituito da 4 corsie di lunghezza utile pari a 60 metri oltre allo spazio per la decelerazione, una pedana per il salto in lungo, una per il salto con l’asta ed uno spazio per il salto in alto ridotto. L’impianto è stato interamente realizzato da TIPIESSE. Il progetto ha vinto il premio “I luoghi dello sport” sezione Architettura del Premio Etica e Sport al Festival della Tecnologia 2019 di Torino.

40 ANNI DI IMPIANTI SPORTIVI

Via Catello, 40 | 24030 Villa d’Adda (BG) | Tel. +39 035 4376440 | Fax +39 035 460662 | e-mail: tipiesse@tipiesse.it | www.tipiesse.it


MANUTENZIONE MAINTENANCE

Donnas (Aosta)

Retopping della pista di atletica allo Stadio Crestella di Maria Carbone

Un manto vecchio di oltre 15 anni non era più compatibile con l’attività agonistica: l’impianto è stato quindi rinnovato con un’operazione di retopping generale, adottando il più recente sistema semi-prefabbricato con finitura in granuli di EPDM di colore azzurro.

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I sindaci di Donnas e di Pont-Saint-Martin (rispettivamente Amedeo Follioley e Marco Sucquet) lo scorso 12 ottobre hanno tagliato il nastro dell’impianto di Crestella, di proprietà dei due Comuni, rimesso a nuovo dopo un significativo intervento di riqualificazione, e che, vista la soddisfazione di tecnici e atleti, potrà ora accogliere nuovamente manifestazioni di alto livello.

Lo stato dei luoghi La pista di atletica a 6 corsie corre all’intorno del campo di calcio in erba dello “Stadio Crestella”. La pista, omologata nel lontano 2003, come le relative pedane per salti e lanci, si fonda su uno strato di ghiaia di circa 30 cm, sul quale era steso uno stabilizzato di binder da 4 cm e un tappetino livellante di 2,5-3,0 cm. La superficie sportiva era costituita da un tappetino sintetico prefabbricato di spessore circa 12 mm, aumentata a 14 nelle pedane dei salti. Il rilievo plano-altimetrico eseguito preliminarmente ha permesso di stabilire che la pista di atletica e le relative appendici presentavano dimensioni e pendenze conformi ai requisiti imposti dalla normativa di settore vigente (circolare tecnica FIDAL 2015); tuttavia, a 15 anni dalla posa in opera, la superficie presentava ormai evidenti fenomeni di deterioramento in diversi punti. Sebbene fossero in atto fenomeni di fessurazione longitudinale tra i bordi di contatto delle diverse strisce di tappetino, la pista risultava comunque in generale ben ancorata al sottofondo esistente e il deterioramento riguardava la sola porzione superficiale, mentre le caratteristiche tecniche e prestazionali del sottostante strato elastico non risultavano in alcun modo compromesse. Per tali motivi si è deciso di realizzare l’intervento di ripristino come “retopping” del manto esistente e non come sostituzione completa con il rifacimento del sottofondo. Con l’occasione sono state effettuate inoltre delle opere di sistemazione dell’impianto sportivo atte a migliorarne la futura manutenzione e a soddisfare alcune richieste poste dagli atleti.

L’intervento Assunte le analisi e i risultati emersi dalle indagini eseguite nelle fasi di rilievo dello stato di fatto, l’intervento si è configurato come sistemazione di quanto esistente (resa solidale della pavimentazione sintetica esistente mediante intervento di riparazione, trattamento superficiale e livellatura), mediante la successiva posa, al di sopra di quanto già esistente, di una nuova pavimentazione in manto sintetico semiprefabbricato. In particolare, questa soluzione prevede l’utilizzo di un tappetino di gomma prodotto direttamente in fabbrica, costituente lo strato inferiore del pacchetto manto finito (garantendo spessore, densità, forza elastica, allungamento, assorbimento di energia, deformazione verticale, resistenza ai chiodi ed abrasione perfettamente costanti in ogni punto dell’im-

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pianto), seguito da una finitura superficiale realizzata in forma liquida con semina manuale di granuli EPDM permettendo, quindi, di dare una superficie finale senza giunture verticali e perciò omogenea ed uniforme. In sede di realizzazione delle opere lo spessore del materassino è stato aumentato dai 7 mm previsti a 10 mm, mentre lo strato di finitura ha uno spessore nominale di 3 mm. L’intervento si è esteso a tutte le pedane, ed oltre alle segnature è stato completato con le cordolature in alluminio e le targhette segnaletiche regolamentari.

Le circolari FIDAL Ricordiamo che questo specifico intervento non era inserito, fino allo scorso anno, tra le soluzioni di ricostruzione delle superfici sintetiche previste dalla Circolare Impianti FIDAL 2015, in quanto si tratta di una tipologia di intervento introdotta solo recentemente in Italia. Il sistema era comunque già dotato di dichiarazione FIDAL 2016 e di certificazione IAAF, che ne garantiscono la totale conformità alle attuali normative vigenti; con la Circolare Tecnica FIDAL 2019, pubblicata nello scorso mese di settembre, la tipologia “mista su manto prefabbricato e topping seminato” è stata introdotta tra le voci di capitolato sia nel capitolo relativo alle superfici di nuova realizzazione sia in quello relativo al retopping.

La fascia di rispetto esterna L’impianto sportivo presenta sulla sua totalità del perimetro esterno una fascia di rispetto idonea secondo quanto indicato dalla Circolare Impianti FIDAL 2015, che era formata per gran parte del suo sviluppo da una pavimentazione in ghiaia e da due porzioni in asfalto ed erba: con l’intervento di sistemazione sono stati eliminati la ghiaia e il manto erboso presenti a ridosso della pista per garantire una migliore manutenzione e durabilità della stessa. È stata quindi posata una nuova pavimentazione in masselli autobloccanti lungo tutta la fascia di rispetto esterna della pista, ad esclusione dell’area nella quale è presente la finitura in asfalto che, oltre a creare un’omogeneità con la pavimentazione presente nella zona lancio del disco e zona tribune, evita l’invasione di ghiaia e terra sulla pista di atletica a seguito di intemperie.

Maintenance

Donnas (Aosta): Retopping of the athletics track at the Crestella Stadium The mayors of Donnas and Pont-Saint-Martin last October 12 cut the ribbon of the Crestella facility, owned by the two municipalities, which has been refurbished after a significant redevelopment, and which, given the satisfaction of technicians and In queste due pagine, sequenza di lavorazioni sulla pista di atletica. Nella pagina a lato, dall’alto in basso e da sinistra a destra: le condizioni del vecchio manto; il pareggiamento dei dislivelli; stesa dell’adesivo sulla vecchia superficie; posa del tappetino prefabbricato; semina della finitura superficiale. In questa pagina, in

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alto, finitura del seminato a bordo pista e nella fossa della “siepe”; al centro, il manto finito con le tracciature. In basso, pianta del centro sportivo; gli edifici sulla sinistra contengono gli spogliatoi e l’impianto energetico di cui si parla nella finestra alla pagina seguente. In apertura, la curva della pista finita.

In these two pages, sequence of work on the athletic track. On the page to the side, from top to bottom and from left to right: the condition of the old surface; the levelling of the differences in height; spreading of the adhesive on the old surface; laying of the prefabricated mat; sowing of the surface finish. On this page, at the top, finishing of

the sowing at the edge of the track and in the steeplechase pit; in the middle, the finished surface with the markings. Below, plan of the sports centre; the buildings on the left contain the changing rooms and the energy system mentioned in the window on the following page. In the opening, the curve of the finished track.

MAINTENANCE | MANUTENZIONE

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L’impianto energetico del Crestella Inaugurato nel 1975 e ristrutturato nel 1999, lo stadio Crestella comprende, oltre alla pista di atletica, il campo di calcio all’interno di questa e un campetto esterno di allenamento, utilizzato dalle squadre dell’Unione Sportiva Dilettantistica Calcio Pont-Donnaz. I Comuni di Donnas e Pont-Saint-Martin hanno sempre condiviso la volontà di valorizzare l’impianto e a tal fine hanno effettuato negli ultimi anni importanti investimenti, tra cui spicca la realizzazione di un generatore di calore a fonte rinnovabile collegato all’impianto di riscaldamento e idrosanitario di distribuzione esistente, finalizzato alla produzione di acqua calda e riscaldamento degli spogliatoi e dell’alloggio del custode. L’impianto, pur essendo costituito da un insieme di componenti standard di mercato (pannelli fotovoltaici, solari termici ed una pompa di calore), si presenta come innovativo in quanto fa un utilizzo originale dell'acqua calda prodotta dai pannelli solari termici durante le giornate invernali o poco soleggiate. Il poco calore recuperato dal sole infatti non sarebbe sufficiente ad alimentare un impianto di riscaldamento o di acqua calda sanitaria, ma viene comunque recuperato dalla pompa di calore per contribuire ad innalzare la temperatura della sorgente fredda e viene quindi riciclato all'interno del processo di riscaldamento dell'acqua. La pompa è infatti di tipo ibrido a doppio ingresso, per cui, oltre a prendere calore dall'aria, può riutilizzare anche una sorgente secondaria, in questo caso i pannelli solari. L'impianto è predisposto per implementare anche lo sfruttamento della geotermia, data la presenza di falde acquifere, ma questa funzione non è ad oggi attiva e può costituire un ulteriore filone di svi-

luppo per il futuro. L’impianto è costato tra progettazione e realizzazione 59.608 euro. La realizzazione dell’impianto è stata accompagnata da un ciclo di lezioni a tema energie rinnovabili con gli studenti dell'ITIS di Verrès, classi terze, che hanno avuto l'occasione di vedere lo sviluppo del progetto nei suoi vari stadi. Due di loro hanno poi

partecipato ad uno stage in Azienda realizzando un sistema di monitoraggio basato su un rilevatore wifi e un portale web "open source" che mette a disposizione in modo facile e gratuito i dati per ua monitoraggio ed una sorveglianza remoti. (Si ringrazia l’ing. Aristide Clementi)

Nelle immagini di queste due pagine, diversi dettagli dell’impianto sportivo, imbandierato in occasione della giornata inaugurale.

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In the pictures on these two pages, several details of the sports facility, which was flagged on the occasion of the opening day.

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athletes, will now be able to host high level events again. The track, built over 15 years ago, although well anchored to the ground, had surface irregularities that made it necessary to renew it. The new surface was then laid on top of the existing layers of material after levelling them. In particular, this solution involves the use of a rubber mat produced directly in factory, being the lower layer of the finished covering package (ensuring thickness, density, elastic force, elongation, energy absorption, vertical deformation, nail resistance and abrasion perfectly constant at every point of the floor), followed by a surface finish made in liquid form with manual sowing of EPDM granules allowing, therefore, to give a final surface without vertical joints and therefore homogeneous and uniform. During the realization of the works the thickness of the mattress has been increased from 7 mm to 10 mm, while the finishing layer has a nominal thickness of 3 mm. The intervention has been extended to all the platforms, and in addition to the markings, it has been completed with the aluminium edging and the regulatory signage. On this occasion, works were also carried out on the sports facility in order to improve its future maintenance and to satisfy some requests made by the athletes.

Rifacimento del manto sintetico della pista di atletica presso lo stadio Crestella di Donnas (Aosta) Committente: Comune di Donnas, Comune di Pont Saint Martin R.U.P.: arch. Alessandro Benetazzo Progetto e DL: ing. Alessandro Abbà (Studio 74 progettazione integrata) Inizio lavori: agosto 2019 Fine lavori: ottobre 2019 Importo dei lavori: euro 336.452 Importo totale dell’appalto: euro 420.251 Azienda appaltatrice: Tipiesse Srl (vedi pag. 22) Fornitura manto sintetico: Regupol Gmbh (vedi pag. 3)

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MANUTENZIONE MAINTENANCE

Cavallino Treporti (Venezia)

Ampliamento del palazzetto dello sport di Bea Rispoli

Una struttura prefabbricata preesistente viene implementata per diventare un palazzetto adatto alle vigenti norme federali.

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Il Comune di Cavallino-Treporti è in realtà un aggregato di località della laguna veneta, che appartenevano al Comune di Venezia fino al 1999. Il capoluogo è Ca' Savio, dove è collocato l’impianto sportivo oggetto di questo intervento, denominato Palasport “Azzurri d’Italia”. Il palazzetto, costruito negli anni ’80, è un edificio di tipologia industriale modulare prefabbricata, con struttura a pilastri e travi in c.a.p., copertura in tegoli in c.a.p. e tamponamento esterno in pannelli prefabbricati con nervature verticali. Oltre al campo di gioco, l’edificio era già dotato di tutti gli spazi necessari per poter svolgere l’attività sportiva, ovvero spogliatoi per arbitri/istruttori, zona pubblico con servizi igienici, spogliatoi atleti e locali di servizio, quali pronto soccorso, ripostigli e depositi per il materiale sportivo. All’interno dello spazio per attività sportiva vi è anche una tribuna per il pubblico, capace di ospitare poco meno di 200 persone.

La situazione preesistente Il palazzetto, gestito dalla Società sportiva A.S.D. Litorale Nord, ospita l’attività sportiva di pallacanestro e pallavolo. La pallavolo viene svolta su un campo da gioco regolamentare 18x9 m, mentre la pallacanestro su un campo in dimensioni ridotte 26x14m. Nel 2017 la Federazione Italiana Pallacanestro ha emanato una Circolare in base alla quale le partite di Serie C non saranno più giocabili su campi di gioco le cui misure siano inferiori a 28x15m. Per tale motivo l’Amministrazione Comunale ha inserito nel Piano Triennale OO.PP. 2017-2019 i lavori di ampliamento del Palasport “Azzurri d’Italia”, per poter permettere alla locale squadra di pallacanestro di rimanere a giocare le partite casalinghe a Ca’ Savio.

Il progetto L’idea progettuale nasce essenzialmente dalla necessità di ampliare il Palasport per l’adeguamento alle norme FIP, e tale scelta è forzatamente ricaduta sull’ampliamento verso sud non essendoci altre possibilità di allargamento. L’impossibilità di avere alternative ha però permesso di concentrarsi su una soluzione che consenta al tempo stesso di: ampliare il campo di gioco; migliorare l’accesso del pubblico; ridistribuire gli spazi per il pubblico migliorando la fruibilità del Palasport; migliorare la sicurezza all’interno dell’impianto; migliorare infine l’estetica dell’edificio. Stante la struttura prefabbricata dell’edificio e l’impossibilità di realizzare ampliamenti in senso trasversale (lato est strada interna, lato ovest ampliamento vani tecnici), si è deciso che l’unica soluzione possibile era quella di demolire la facciata sud, costituita da pannelli prefabbricati vincolati a terra ed in copertura, aumentando il volume esistente di una porzione tale da permettere l’allargamento del campo di gioco. A sinistra, la parte aggiunta al volume esistente, che riesce a caratterizzare la costruzione con la vetrata continua dell’ingresso e il colore acceso della facciata cieca; nella foto piccola l’edificio prima dei lavori. Qui sopra, pianta di progetto: la porzione aggiunta è quella in alto, dove è

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posizionata la nuova tribuna. On the left, the part added to the existing volume, which can characterize the building with the continuous glazing of the entrance and the vivid color of the blind facade; in the small picture, the building before the works.

Above, project plan: the added portion is the one at the top, where the new tribune is located.

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Un elemento “ostile” a tale ampliamento era costituito dalla tribuna fissa in c.a. realizzata con il Palasport e successivamente adeguata nel 1997 per consentire al pubblico di avere completa visibilità dell’area di gioco; l’ampliamento del campo passava anche attraverso lo slittamento dello stesso verso est. Si è optato pertanto per la demolizione del solo gradino iniziale della tribuna, realizzando un corridoio distributivo della stessa a quota dell’attuale primo gradone, provvedendo così ad inglobarlo nel corridoio stesso. Il parquet di gioco è stato ingrandito da 26x14 m a 28x15 m; dovendo garantire anche la fascia perimetrale di rispetto di larghezza pari a 2 metri la dimensione del nuovo parquet è risultata 30,10x19,10: si è reso necessario un allargamento del pavimento in legno esistente (listelli in acero canadese), fino a raggiungere le dimensioni richieste. Nell’ottica di migliorare i percorsi interni del Palasport, si è ritenuto di spostare il preesistente ingresso del pubblico, già collocato al centro della tribuna, portandolo sul lato est del nuovo ampliamento, rendendolo così gradevole dal punto di vista estetico e facilmente identificabile dall’esterno. In tal modo l’ingresso, con la dimensione di un vero e proprio atrio, consente la distribuzione del pubblico sulla tribuna esistente rimodellata e su una nuova tribuna di tipo telescopico retrattile, posizionata lungo la nuova parete sud dell’ampliamento. Tale soluzione consente di avere un aumento di posti a sedere (da 200 a 315) e di garantire visibilità per tutte le partite. Dal punto di vista architettonico, tenuto conto della massiccia volumetria esistente e della facciata anonima, si è cercato di realizzare una nuova quinta su via Vettor Pisani, che consenta la riconoscibilità dell’edificio e permetta all’utente di identificare immediatamente gli ingressi (sia pubblico o atleta). L’ampia facciata che ne deriva è la carta di presentazione del Palasport, arricchita da una scritta posta in verticale visibile anche a distanza.

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In basso a sinistra, l’ingresso alla palestra. In alto, schema delle demolizioni, in giallo (ivi compresi quattro alberi) e delle nuove costruzioni in rosso. Nella foto grande sulle due pagine, l’interno della palestra con la tribuna preesistente modificata. Nella pagina di destra, in alto, la struttura

di copertura in legno lamellare in fase di costruzione sulla porzione di ampliamento; sotto, un dettaglio delle sedute. In basso, la tribuna telescopica retrattile posizionata contro la nuova parete cieca dell’ampliamento. Le sedute di questa tribuna sono monoblocco in polipropilene senza schienale; sulla tribuna principale

sono invece monoblocco con schienale alto, dimensionate per gradoni con ridotta profondità. Entrambi i tipi di seduta sono omologati FIBA e rispondenti alle norme Europee UNI EN 13200-1-4.

Down on the left, the entrance to the gym. Above, demolition scheme, in yellow (including four trees) and new constructions in red. In the large photo on the two pages, the interior of the gym with the pre-existing stand modified.

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Maintenance

Cavallino Treporti (Venezia): Enlargement of the Sports hall The sports hall, made of modular prefabricated panels, no longer complied with the Federation's rules for the game of basketball since 2017. The municipality therefore decided to enlarge the building. The project made it possible to: extend the playing field; improve public access; redistribute space for the public by improving the usability of the sports hall; improve safety within the facility; and finally improve the aesthetics of the building. A wall has been demolished, the playing field has been enlarged and the existing prefabricated grandstand has been reduced in size; a retractable telescopic grandstand has also been introduced for the public, allowing seats to be increased from 200 to 315. Since it was not possible to improve the massive silhouette of the prefabricated building, a new curtain wall has been created that allows the building to be recognised and allows the user to immediately identify the entrances (whether public or athlete). The resulting large facade is the presentation card of the Palasport, enriched by an inscription placed vertically visible even from a distance.

Ampliamento del Palasport “Azzurri d’Italia” a Ca’ Savio, Cavallino Treporti (VE) Committente: Comune di Cavallino Treporti Responsabile Ufficio LL.PP.: Arch. Elvio Tuis Progetto: Vittorio & Associati Direzione lavori: Arch. Pietro Vittorio Importo dei lavori: euro 312.140 Importo totale appalto: euro 400.000 Inizio lavori: maggio 2019 Fine lavori: ottobre 2019 Tribuna telescopica: Gammasport Srl (vedi pag. 29) Sedute monoscocca: Omsi Srl (vedi pag. 5 e 83)

On this page, top, the glulam roof structure under construction on the extension portion; below, a detail of the seats. Bottom, the retractable telescopic grandstand positioned against the new blind wall of the extension. The seats of this tribune are monobloc polypropylene without backrest; on the main tribune they are

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monobloc with high backrest, sized for steps with reduced depth. Both types of seats are FIBA approved and comply with European standards UNI EN 13200-1-4.

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MANUTENZIONE MAINTENANCE

Lecce

Manutenzione straordinaria dello Stadio Ettore Giardiniero di Riccardo Consoli

L’impianto di casa dell’U.S. Lecce è stato sottoposto nei mesi scorsi a una serie di lavori per adeguarlo ai “Criteri infrastrutturali” richiesti dalla FIGC per gli Stadi di Serie A; il tutto, garantendo il regolare svolgimento delle partite sia di Coppa Italia che di Campionato

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Gli interventi effettuati sul “Giardiniero” si sono resi necessari per l’adeguamento ai “Criteri Infrastrutturali” della Lega Nazionale Professionisti Serie A ma anche alle misure di sicurezza dettate dagli organi competenti e per la manutenzione straordinaria dovuta allo stato in cui versava la struttura sportiva.

Sedute e gradoni Su alcuni settori delle gradonate è stato effettuato un trattamento di ripristino del calcestruzzo ammalorato oltre alla tinteggiatura delle scale e delle vie di esodo per una superficie complessiva di circa 8.800 mq. In particolare, nei settori Curva Nord, Curva Sud, Distinti Sud-Est, le sedute individuali non conformi ai “Criteri” sono state sostituite con nuove sedute di altezza minima 30 cm; per lo stato di ammaloramento sono state sostituite anche le sedute in Tribuna est e nel settore VIP. La tribuna est è stata anche assoggettata a nuove prove di carico ai fini del rinnovo del collaudo statico in scadenza il 31 dicembre scorso; analoghe prove e certificazioni di collaudo statico sono state effettuate sulle torri faro.

L’area diversamente abili I lavori di adeguamento del settore riservato alle persone con disabilità sono mirati a rendere più sicura, agevole e gradevole la visione degli eventi sportivi. È stato innanzitutto rimosso il parapetto metallico ubicato alla base delle gradinate, al di sopra del cordolo che delimita il camminamento, che aveva un’altezza di cm. 79. Al suo posto è stato installato un parapetto in policarbonato elevabile telescopicamente dall’altezza di cm. 120 (minima) all’altezza di cm.220 (massima). Tale soluzione consente l’ottimale visione a coloro che siedono sugli spalti. A seguito della installazione del parapetto sul cordolo perimetrale, alto già 24 cm, l’altezza tra il piano di calpestio del camminamento della tribuna ed il bordo superiore del parapetto risulta al minimo di cm. 144, mentre la differenza di quota tra la piattaforma dedicata alle persone diversamente abili ed il bordo superiore del parapetto diviene al minimo di cm.220.

- Sostituzione sedute / Ripristino e consolidamento cls gradoni 2 - Prove di carico, manutenzione straordinaria e collaudo statico 3 - Sostituzione recinzione 4 - Manutenzione straordinaria anti incendio 5 - Manutenzione straordinaria impermeabilizzazione 6 - Manutenzione straordinaria rifacimento solai 7 - Manutenzione straordinaria manto erboso 8 - Impianto di irrigazione manto erboso 9 - Rifacimento pista d’atletica e area circostante 10 - Cartellonistica per orientamento e sicurezza 1

11 - Sostituzione cabina elettrica 12 - Adeguamento, implementazione puntamento e collaudo dell'impianto di illuminazione 13 - Installazione di n. 2 gruppi elettrogeni 14 - Adeguamento impianto di diffusione sonora 15 - Adeguamento lettori dei tornelli 16 - Rifacimento pavimentazione area di massima sicurezza 17 - Nuovi cancelli vomitori tribuna centrale, rifacimento di 46 balaustre dei tornelli pat-down 18 - Arretramento panchine 19 - Adeguamento settore diversamente abili 20 - Risanamento servizi igienici spettatori, tribuna stampa e settore diversamente abili

La cancellata metallica posta tra il piano in calcestruzzo e il campo di gioco è stata sostituita con una recinzione metallica fissa in Nylofor® di altezza cm. 90, tale cioè da consentire la visione del campo di gioco anche alle persone dotate di sedia a rotelle. Il materiale è stato scelto in quanto una recinzione in policarbonato potrebbe creare fenomeni di riflessione della luce solare in alcune ore della giornata che potrebbe arrecare fastidio agli spettatori. La tettoia preesistente è stata sostituita con una nuova pensilina in pannelli di policarbonato trasparente; al di sotto di questa sono stati installati sedili ribaltabili fissati a pavimento e che saranno utilizza-

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ti dagli accompagnatori delle persone diversamente abili. In tal modo verrà la visione dell’evento sportivo in posizione comoda. Sempre in quest’area, si è provveduto alla segnatura a pavimento degli stalli per le persone diversamente abili, in numero di 53. Ciascuno stallo ha le dimensioni di cm. 100x140 ed è realizzato a ridosso del parapetto metallico che separa il piano in calcestruzzo dal terreno di gioco. In occasione di eventi piovosi o di forte soleggiamento, le persone disabili potranno portarsi al di sotto della pensilina. Il posizionamento degli stalli è stato ottimizzato sì da consentire la visione in orizzontale dell’intero terreno di gioco. Grazie allo studio accurato dei campi di visibilità si è verificato inoltre che le persone diversamente abili potranno traguardare l’atleta in ogni posizione del campo (angolo di visione libera in verticale). Una recinzione dell’altezza di cm. 220 in corrispondenza del lato a sud della piattaforma in calcestruzzo è stata posizionata con un cancello metallico a due ante per consentire il comodo accesso delle persone diversamente abili. Le rampe poste in corrispondenza dei cancelli d’accesso al terreno di gioco sono state adeguate portandone la pendenza a quella prescritta normativamente, consentendo il comodo collegamento tra il ripiano in calcestruzzo ed il fuoricampo limitrofo all’area di gioco.

Il sistema recinzioni Il sistema di recinzioni presentava una serie di problematiche per cui è stato necessario effettuare una complessiva sostituzione degli elementi, oltre a quelli già descritti per l’area disabili. Per quanto riguarda, in particolare, la recinzione perimetrale di bordocampo, è stato adottato un sistema a norma UNI EN 13200-3 dell’altezza di 223 cm con pannellature in policarbonato e cancelli in policarbonato di ampiezza 240 cm su piastra, di cui 2 a doppia anta e 16 a singola anta. Nei pressi del settore Distinti Nord-Ovest, il tratto di recinzione non è più sagomato al perimetro della pista di atletica, ma segue la conformazione del cordolo in calcestruzzo sito alla base degli spalti mettendo così in sicurezza l’area, che presentava un elevato rischio di caduta, avendo un dislivello di circa 150 cm ed essendo in precedenza totalmente priva di parapetto. Le caratteristiche delle nuove soluzioni consentono di risolvere le criticità della recinzione preesistente e apportano migliorie significative, sia dal punto di vista della sicurezza che dal punto di vista del comfort visivo. La superficie liscia dei pannelli in policarbonato impedirà lo scavalcamento della recinzione, riducendo notevolmente il rischio di invasioni di campo. Il materiale trasparente dei moduli offre la massiIn prima pagina, il campo in erba naturale di fronte alla tribuna centrale. Nella pagina a lato, in alto, pianta dello stadio con l’indicazione dei principali interventi effettuati; in basso, panoramica dello stadio. In questa pagina, in alto, uno scorcio della tribuna est, con le nuove sedute in

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colore giallo e rosso che compongono la scritta U.S.LECCE; in primo piano le pensiline dell’area disabili. In basso, l’area compresa tra la recinzione e il campo di gioco rivestita con erba sintetica di colore azzurro; di spalle i tabelloni pubblicitari, e sullo sfondo la tribuna centrale.

On the first page, the natural grass field in front of the central grandstand. On the page to the side, at top, plan of the stadium with the indication of the main interventions carried out; below, overview of the stadium. On this page, at top, a view of the east stand, with the new yellow and red seats

that make up the writing U.S.LECCE; in the foreground the shelters of the disabled area. Below, the area between the fence and the playing field covered with blue synthetic grass; from behind the advertising boards, and in the background the central grandstand. .

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ma visibilità, annullando ogni barriera visiva tra gli spettatori dei settori inferiori dello stadio e il campo da gioco, Il contatto fisico tra gli spalti e il campo da gioco sarà fortemente limitato, grazie all’uniformità della struttura dei pannelli. La lastra di policarbonato è caratterizzata da resistenza all’abrasione e da un’elevata resistenza ai raggi UV, che garantisce pressoché la stessa durezza del vetro abbinata alla resistenza agli urti del policarbonato standard. Inoltre le lastre offrono su entrambi i lati per un lunghissimo ciclo di vita, un’elevata resistenza all’ingiallimento e all’opacizzazione che le rendono particolarmente adatte per le vetrate in strutture architettoniche di elevato profilo. Tali lastre hanno una garanzia di 10 anni contro le rotture ed una di 5 anni contro la delaminazione e gli agenti atmosferici.

Adeguamento degli impianti Gli interventi di manutenzione e adeguamento degli impianti hanno riguardato tutti i sistemi: antincendio, elettrico, di illuminazione, di videosorveglianza, di diffusione sonora, di condizionamento. L’impianto di illuminazione del terreno di gioco è stato adeguato ai nuovi Criteri dettati dal Sistema Licenze Nazionali 2019-2020 ed a quanto disposto dagli organi di competenza, con l’adeguamento e l’implementazione dell’illuminazione di emergenza e di sicurezza. Un nuovo impianto di diffusione sonora va a sostituire quello preesistente ormai obsoleto e non rispondente agli standard qualitativi e di sicurezza richiesti nelle competizioni sportive che si svolgono in questo Stadio. Tale impianto sarà utilizzato sia per la comunicazione di messaggi commerciali, inni sportivi, musica, ma anche come dotazione di sicurezza, per diffondere in maniera efficace le comunicazioni durante eventuali situazioni di emergenza. Le implementazioni tecnologiche attuate nel corso degli anni (come l’introduzione dei tornelli, l’implementazione dell’impianto di illuminazione, i tabelloni pubblicitari a led, ecc.) hanno comportato un aumento del carico elettrico. È stato previsto quindi l’adeguamento della cabina di trasformazione e l’implementazione dei gruppi elettrogeni e del gruppo di continuità.

Il controllo degli accessi Nel rispetto delle normative vigenti, da molti anni lo stadio era già dotato dei tornelli a tutta altezza e di lettori ottici. Le nuove tecnologie sviluppate nel frattempo hanno spinto sempre più l’utenza e le biglietterie a perseguire forme di ticketing alternative, in primis il print@home ticket: quest’ultimo ha portato gli utenti a dotarsi di biglietti con formati diversi da quelli standard (tipicamente i fogli A4 stampati a casa) o ancora meglio di presentarsi allo stadio direttamente

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In alto, il settore diversamente abili, protetto da pensiline in policarbonato, e delimitato sul bordo campo da una recinzione metallica fissa in Nylofor. Sotto a sinistra, i nuovi lettori ottici per l’accesso ai tornelli d’ingresso. A destra, un tratto della recinzione a pannelli di policarbonato trasparente, con la

porzione apribile colorata in giallo. Nella pagina a destra, le panchine che sono state arretrate sul campo per destinazione in erba sintetica azzurra; sullo sfondo, la tribuna centrale coperta. Above, the disabled sector, protected by polycarbonate canopies, and bordered on

the edge of the field by a fixed Nylofor metal fence. Below left, the new optical readers for access to the entrance turnstiles. To the right, a section of the transparent polycarbonate panel fence, with the opening portion coloured yellow. On the page on the right, the benches that

have been set back on the blue synthetic grass contour field; in the background, the covered central grandstand.

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con il proprio smartphone e il biglietto salvato in formato elettronico. Nel processo di adeguamento alle nuove tecnologie, l’US Lecce ha dotato quindi tutti i varchi di nuovi lettori ottici, analoghi a quelli già installati presso numerosi stadi in Italia e in Europa, che permettono una migliore interazione con l’utenza grazie all’ampio display a colori e soprattutto allo scanner barcode e l’ampio spazio di lettura ottica in cui possono essere letti i barcode sia classici (1d) che bidimensionali (2d).

Il terreno di gioco La superficie, in erba naturale, deve essere mantenuta in perfetto stato di uniforme inerbimento, per rispettare le prescrizioni della competente Commissione Manti Erbosi della Lega Serie A. L’impianto di irrigazione è stato rifatto con le caratteristiche richieste dai “Criteri infrastrutturali” prima citati; nel contempo è stata effettuata la rizollatura del terreno. A margine del campo in erba naturale, è stato posato un manto in erba sintetica, di colore verde per il campo di destinazione e di colore azzurro per tutta l’area compresa tra la recinzione e il campo da gioco. Sono inoltre state arretrate le panchine a bordocampo.

Gli altri lavori Ulteriori lavori di manutenzione straordinaria sono risultati necessari visto lo stato in cui lo stadio comunale versava. In linea generale, tali lavori sono consistiti nel ripristino di ammaloramenti dovuti a infiltrazioni di intonaci, pitture e parti strutturali e non, degradate nel corso del tempo. Oltre alle opere edili all’interno dei locali, è stato effettuato il retopping della pista di atletica e dell’area bordocampo. È stata inoltre realizzata all’interno dei locali della zona ovest una sala riservata ai delegati della Lega Calcio e una sala necessaria per l’adeguamento alla tecnologia V.A.R.

Maintenance

Lecce: Non-routine maintenance of the Stadium “Ettore Giardiniero” The home stadium of the U.S. Lecce has undergone a series of works in recent months to adapt it to the "Infrastructure criteria" required by the FIGC for the Serie A Stadiums; the works

have been carried out ensuring the smooth running of both Italian Cup and Championship matches. On the stands, work was carried out to restore degraded concrete and load tests to renew static testing. The seats in some sectors were also replaced. Extensive work was carried out on the fences and balustrades, which were made of polycarbonate, to improve the visibility of the pitch for all spectators. The maintenance and adaptation of the systems concerned all the systems: fire-fighting, electrical, lighting, video surveillance, sound diffusion, air conditioning. In addition to the building parts, extraordinary maintenance was carried out on the playing field, made of natural grass, which has been resown; the irrigation system has also been redone, and the parts outside the field have been covered with synthetic grass.

Manutenzione straordinaria allo Stadio Ettore Giardiniero di Lecce Committente: US Lecce Spa Presidente: avv. Saverio Sticchi Damiani Delegato alla sicurezza: avv. Donato Provenzano Progettista e Direttore dei Lavori: ing. Luciano Ostuni Responsabile della sicurezza in fase di esecuzione: geom. Antonio Cillo Collaudo tribuna Est: ing. Francesco Micelli Collaboratori: ing. Pierantonio Ostuni; ing Matteo Marsano; ing. Gaspare Quarta Colosso; ing. Massimo Orgiato; arch. Cesare Montinaro; geom. Matteo Zinnari; geom. Luca Camassa Inizio lavori: giugno 2019 Fine lavori: ottobre 2019 Importo dei lavori: euro 3.660.000 circa Fornitura e posa in opera dei nuovi seggiolini: Mondo Spa Fornitura selettori ottici: Skidata Srl

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First and largest airdome-covered velodrome in Europe Slovenia, Novo mesto

Strutture innovative

Coperture pressostatiche / Tendostrutture acciaio / Tendostrutture legno

Alexandra Pirici, 2019 Art Basel

The only airdome covered velodrome in France

DUOL ULTRA insulation. Dubai, UAE

The largest wooden frame structure in Asia. Nur-Sultan, Kazakhstan

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ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES

Novo Mesto (Slovenia)

Il Velodromo coperto con una cupola pressostatica di Bruno Grillini

Il velodromo della antica città slovena è stato riqualificato e protetto con una spettacolare copertura pressostatica.

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Novo Mesto, una settantina di chilometri a sudest di Ljubljana, è una città antica della Slovenia, con un centro storico medievale collocato in un’ansa del fiume Krka. La città è conosciuta dai ciclisti di tutto il mondo per il suo velodromo, nei boschi poco fuori del centro, nella località di Češta vas. Costruito per le esigenze del Campionato mondiale di ciclismo giovanile 1996, con la pista in legno (autori Marjan Zupanc, Špela Kuhar, Aleš Bizjak), era caduto in disuso dal 2012. Il Comune di Novo Mesto, con un primo stanziamento nel 2013 ha provveduto al restauro della struttura portante e della superficie ciclabile, riaprendo così l’impianto agli allenamenti e alle competizioni da parte di ciclisti di tutta Europa, Italia compresa (gli azzurri juniores si sono allenati qui lo scorso luglio). Su sollecitazione del Comitato Olimpico sloveno, il Velodromo di Novo Mesto è stato insignito dello status di centro ciclistico nazionale; il comune di Novo mesto e l'Adria Mobil Cycling Club, che gestisce la struttura, aspirano ad acquisire lo status di Centro olimpico di ciclismo e atletica, e dallo scopo hanno previsto la copertura del velodromo, implementandone l’uso come sala sportiva polivalente dando spazio anche all’atletica e ad altri sport. La pista per ciclismo, della lunghezza nominale di 250 metri, è infatti compatibile con l’anello di atletica leggera da 200 metri.

La copertura Lo scopo degli ultimi lavori effettuati è stato quello di coprire la struttura sportiva esistente con una membrana gonfiabile che permette la protezione contro gli inconvenienti atmosferici e prolunga la vita delle aree sportive e ricreative. Gruppo di progettazione e fornitore sono stati selezionati attraverso un pubblico concorso bandito dalla municipalità. Dal punto di vista costruttivo-architettonico, una prima fase ha richiesto la realizzazione di una struttura muraria in cemento armato che comprende gli ingressi all’impianto; successivamente, è stata installata la membrana mobile gonfiabile che viene ancorata a tale struttura. La copertura consiste in una membrana isolante a doppio strato, costituita da camere d'aria radiali che articolano l'enorme superficie di copertura, pari a 7.574 mq. La particolare forma della membrana ha richiesto un attento studio per la ricerca della forma simulando il gonfiaggio attraverso l’utilizzo di un sofisticato programma di calcolo. La cupola (“air-dome”) è una grande campata traslucida, costituita da due strati di tessuto speciale spalmato di PVC e ancorata alle pareti di cemento, sotto pressione interna e senza alcun

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In prima pagina, un dettaglio della copertura. In questa pagina, in alto, planimetria generale e sezione trasversale. In basso, sulle due pagine, prospetto del lato lungo e sezione longitudinale. Nella pagina di destra, in alto, ortofoto del territorio di Novo Mesto: all’estremi-

tà destra il centro storico, al margine sinistro dell’immagine il velodromo coperto. Sotto, prospetto del lato corto. On the first page, a detail of the cover. On this page, top, general plan and crosssection.

At the bottom, on the two pages, long side elevation and longitudinal section. On the right page, at the top, orthophoto of the territory of Novo Mesto: at the right end the historical centre, at the left margin of the image the covered velodrome. Below this, elevation of the short side.

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tipo di armatura; l'aria pressurizzata è l'elemento costruttivo principale. Il sistema di ventilazione fornisce una leggera sovrapressione all'interno della cupola per garantirne la forma, quindi la stabilità dell’airdome in tutte le condizioni climatiche. È necessario comunque gonfiare costantemente una certa quantità d'aria all'interno della cupola. Le stesse unità di gonfiaggio funzionano come unità di riscaldamento, per mantenere in temperatura l'intero spazio. La pressione ottimale all'interno dell’air-dome è di 200-300 Pascal in condizioni normali: il valore dipende dalle dimensioni e dalle specifiche della cupola. Il sistema di ventilazione assicura la circolazione dell'aria pura sotto la cupola per mantenere un ambiente sano e fresco per i visitatori all'interno dell’ambiente. In caso di mancanza di alimentazione elettrica locale o di perdita di pressione, l'unità di emergenza interviene immediatamente.

Other facilities

Novo Mesto (Slovenia): The Velodrome covered with an air dome Novo Mesto, about seventy kilometers southeast of Ljubljana, is an old town in Slovenia with a medieval town centre located in a bend in the Krka River. The town is known to cyclists from all over the world for its velodrome, in the woods just outside the centre, in Češta vas. The Velodrome or open type cycling track, stand and multifunctional asphalt plate were constructed in 1996 for the organisation of Youth world cycling championship (authors Marjan Zupanc, Špela Kuhar, Aleš Bizjak). The purpose of the latest construction work was to cover the existing sports structure with inflatable membrane which enables the protection against weather inconveniences and prolongs the life expectanct of sports and recreational areas. The operation consisted of adding new programs into the cycling structure with the backbone being the existing 250-meter cycling track, compatible with circular 200m athletic track. From the construction-architectural perspective, the project consists of the reinforced concrete phase which includes entrances into the structure and secondly of the mobile inflatable membrane anchored into the structure. Double-layered insulating membrane covering the velodrome area is made of radial air chambers which articulate enormous roof area. The air dome is a large clear span, covered with two layers of special PVC coated fabric and anchored to the concrete walls, under internal pressure and without any kind of construction;

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the pressurized air is the main construction element. The ventilation system provides a slight overpressure inside the air dome to ensure the distinguished form of the airdome, hence the stability of the airdome under all climatic condition. It is necessary to inflate certain amount of air in the airdome constantly. The same inflating units can work as a heating unit, to heat up the entire space. The optimal pressure inside the air dome is 200-300 Pascal under normal conditions, depends on the air dome size and specifications. The ventilation system ensures the fresh air circulation inside the air dome to keep a healthy, fresh and cool environment for the visitors inside the air dome. In the case of local electricity supply failure or pressure loss, the emergency backup unit intervenes immediately.

Copertura del velodromo di Novo Mesto, Slovenia Committente: municipalità di Novo Mesto Architetto: Marjan Zupanc Assistente per la pista di atletica: Marko Coloni Anno di costruzione: 2018 Struttura pressostatica: Duol (vedi pag. 40) Realizzazione del progetto: Duol (Lubiana) con C&G Engineering Service (Padova) Foto: Marjan Zupanc

Nella pagina di sinistra, in alto, pianta del velodromo con gli spazi per l’atletica all’interno dell’anello. Nelle foto piccole: in alto, il velodromo prima dell’intervento; nelle altre, fasi di lavorazione. In questa pagina, due viste dell’interno dopo la copertura e la riqualificazione delle superfici per il ciclismo e l’atletica.

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On the left page, at the top, plan of the velodrome with spaces for athletics inside the ring. In the small photos: at the top, the velodrome before the intervention; in the others, working phases. On this page, two views of the interior after the covering and the redevelopment of the surfaces for cycling and athletics.

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Genova-Nervi

Una pressostruttura stagionale per il basket di Cesare Lino

Su una superficie decisamente più ridotta rispetto all’intervento visto alle pagine precedenti, una copertura pressostatica rimovibile è stata inserita in un contesto urbano che richiede una particolare attenzione e delle scelte estetiche non banali.

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Le scelte di progetto La Ardita Juventus (una società sportiva dilettantistica fondata nel 1906 tra appassionati di nuoto) dispone oggi in concessione, incastonati nel verde dei Parchi di Nervi, di alcuni impianti sportivi dedicati prevalentemente al basket e al minibasket, con spazi anche per le arti marziali e per le bocce. L’intervento è stato finalizzato a una drastica rifunzionalizzazione degli spazi esterni in concessione alla società, in modo da soddisfare diversi obiettivi: innanzitutto ridurre il degrado delle aree esterne, provvedendo ad una uniformazione dei materiali e dei trattamenti, ed operando sugli spazi aperti destinati all’attività sportiva, mediante un insieme di opere volte al loro recupero e potenziamento; in particolare, agire sul campo principale, garantendone l’uso per il gioco del basket a norma con i regolamenti esistenti, utile anche per le gare dei campionati fino alla serie C regionale, in modo da evitare le onerose migrazioni in campi da gioco lontani. Infine, si è previsto di intervenire sulle aree a verde, formando una cornice d’insieme agli spazi di percorrenza e d’uso, che allo stesso tempo non interferisca negativamente con le attività sportive.

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In alto nelle due pagine, sezione trasversale e longitudinale della struttura pressostatica e degli edifici adiacenti. Sotto a sinistra planimetria generale del centro sportivo e pianta del basket coperto; a destra, la pressostruttura vista dalla sede della società sportiva. In basso in doppia pagina, l’interno della

struttura coperta, con l’illuminazione artificiale che rende uniforme il colore delle superfici. Top on the two pages, cross-section and longitudinal section of the pressure structure and adjacent buildings. Below left, general plan of the sports centre

and plan of the covered basketball court; on the right, the pressure structure seen from the headquarters of the sports club. Bottom double page, the interior of the covered structure, with artificial lighting that makes the colour of the surfaces uniform.

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Gli interventi sul campo principale L’intervento principale previsto dal progetto è la copertura provvisoria del campo centrale con una struttura pressostatica a doppia membrana. La copertura in PES/PVC, è posata senza l’ausilio di strutture di sostegno e stabilizzata da una sovrappressione interna generata da un elettroventilatore posto all’esterno. Poggia su un cordolo in muratura alla base della struttura, utile a regolarizzare la base di appoggio ed evitare perdite d’aria. Concepita per essere montata in opera nella stagione fredda e per essere smontata all’arrivo dell’estate, la copertura è a doppia membrana per ottimizzare il risparmio sul riscaldamento ed evitare, sempre all’interno, i fenomeni di condensa superficiale tipici delle strutture a membrana unica. Esternamente la membrana ha color sabbia, con un disegno a due tonalità concepito per mitigarne le dimensioni e limitare l’impatto ambientale. All’interno la membrana è invece di colore bianco, per ottimizzare e uniformare l’illuminazione interna. La struttura è totalmente autoportante senza l’ausilio di strutture esterne. La sua stagionale rimozione non lascerà quindi in opera alcuna sovrastruttura, restituendo completamente le visuali intorno all’area al loro stato precedente. A fianco del campo sono posizionati la stazione di pompaggio e di riscaldamento dell’aria interna alla pressostruttura. Non potendoli sistemare all’interno, sono alloggiati in un gabbiotto in legno a liste, delle dimensioni di m 6 x 2,50, provvisto di apertura frontale ad anta. In merito al terreno da gioco, è stata eliminata la precedente recinzione, ed asportata interamente la pavimentazione in erba sintetica, ripristinando il sottostante fondo in asfalto; su questo, regolarizzato e reso complanare, è stata posata una pavimentazione galleggiante studiata specificamente come suolo sportivo per gli incontri di basket, formata da pannelli di parquet giuntati a secco con incastri maschio/femmina e smontabili a fine stagione.

Gli interventi sui campi minori e sugli altri spazi Nel complesso, l’insieme degli interventi sugli spazi aperti è mirato a consolidare le aree dedicate all’attività sportiva, ma nel contempo a ridurre le superfici permeabili e potenziare la dotazione di verde sia basso che arboreo. Il campo regolamentare per il gioco delle bocce è stato ripristinato mediante livellatura e stesa di nuovo fondo in ghiaietto fine, oltre al ripristino dei paracolpi e della recinzione. I campi non regolamentari per il gioco delle bocce sono stati preservati nel loro ottimo stato di conservazione, procedendo semplicemente alla necessaria manutenzione ordinaria. Il campetto per minibasket è stato riqualificato,

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La pressostruttura Le pressostrutture o strutture pneumatiche, sono sistemi tensostrutturali in PES/PVC nei quali sia la forma, che la portanza, sono determinate dalla differenza di pressione tra l’involucro interno e quella atmosferica, realizzando così un sistema strutturale estremamente efficiente in termini di rapporto peso portato/peso portante. La sovrappressione nella struttura è mantenuta da un’unità principale di gonfiaggio, integrata con l’impianto di riscaldamento. La struttura pneumatica viene ancorata perimetralmente mediante un tubo metallico dentro ad una guaina in PVC rinforzato; tale tubo viene poi ancorato a terra mediante dei “picchetti a catena” con passo di un metro. La struttura progettata e realizzata da Canobbio Textile Engineering Srl per l’Ardita Juventus occupa una superficie di 39x22,50 m, pari a 887,50 mq, e raggiunge un’altezza massima di 11,40 m. La superficie di sviluppo risulta così di 1650 mq, abbracciando un volume di circa 6000 metri cubi.

La copertura a doppia membrana Per migliorare l’efficienza energetica della struttura vengono realizzate coperture a doppia membrana dove si forma una camera d’aria con funzione coibente. Tale tipologia di copertura è formata da una membrana esterna che viene saldata ad alta frequenza con una membrana interna. Solo quella esterna ha una funzione statica e quindi assorbe tutte le forze generate dai carichi esterni, come vento, pioggia, ecc. La membrana interna ha la sola funzione di comporre una camera d’aria ai fini della trasmittanza termica. Nel progetto di Ardita Juventus, per fini architettonici, la membrana esterna viene confezionata con due colori di grigio differenti. La composizione chimica e la tipologia di pigmenti grigi usati nella fabbricazione dei tessuti permettono una traslucenza differente oltre che una estetica particolare. La soluzione della membrana così adottata permette il raggiungimento di un duplice effetto estetico. Aspetto esterno: le due tonalità di grigio consentono di dare dinamicità alla struttura con un effetto a strisce alternate, una scura e una più chiara. Aspetto interno: internamente si ottengono ulteriori due effetti, uno con la luce artificiale interna dove la membrana illuminata dai fari a led consente di avere una ottima illuminazione omogenea e di notevole intensità. Questo

grazie al fatto che la membrana interna usata è di un solo colore, il bianco. Nelle giornate di sole si ottiene un secondo effetto, che grazie alla differenza di colore e quindi di pigmentazione intrinseca del colore stesso, appare a strisce chiare e scure dovute alle ombre proiettate sulla membrana interna.

Le caratteristiche delle membrane Il tessuto impiegato per la membrana esterna della copertura e per il tamponamento è in poliestere ad alta tenacità e una spalmatura di PVC, eseguita su entrambe le facce, ed un particolare trattamento rendono questo tessuto impermeabile e resistente agli agenti atmosferici. Nella fase di spalmatura il PVC viene additivato con particolari prodotti che lo rendono autoestinguente ed omologato per la Reazione al fuoco. Il tessuto impiegato per la membrana interna è in poliestere PVC ad alta traslucenza. L’inserimento della seconda membrana permette una maggiore coibentazione all’interno della pressostruttura; la trasmittanza termica passa da un valore U di 5,5 W/(m²K) per la singola membrana ad un valore U di 2,5 W/(m²K) per la doppia membrana.

L’impianto di gonfiaggio e riscaldamento L’impianto tecnologico è composto da una unità di gonfiaggio e riscaldamento a condensazione ad alto rendimento. Il Kit supplemento “Inverter” permette un sensibile risparmio energetico in quanto interfacciandosi con il kit regolatore pressione agisce automaticamente aumentando o diminuendo la pressione all’interno del pallone a seconda delle condizioni atmosferiche esterne. Per esempio, agendo manualmente sulla pressione durante le ore notturne è possibile impostare una pressione minima all’interno del pallone in modo tale da risparmiare sul consumo della macchina; in caso di necessità (neve improvvisa) l’Inverter interviene aumentando la pressione interna automaticamente. La stabilità della struttura pressostatica sotto carichi esterni (vento, pioggia, ecc..), anche in caso di mancanza di energia elettrica, viene garantita da una unità secondaria di emergenza con motore diesel, collegata al sensore di pressione e a un anemometro che rileva la velocità del vento intervenendo automaticamente. a cura di ing. Alessadnro Rizzo (Canobbio Textile Engineering Srl)

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livellando la pavimentazione esistente con suolo sportivo in gomma sintetica per esterni. È stato aggiunto un nuovo canestro per ottimizzarne la fruizione secondo la disciplina 3c3. Lo spiazzo tra palestra e campi sportivi, in ragione del suo uso come campo da gioco aggiuntivo, è stato regolarizzato con la stesa, come nel caso del minibasket, di un livellante sintetico. I restanti spazi di circolazione sono stati interamente trattati rendendone il suolo permeabile attraverso l’asportazione totale delle pavimentazioni in asfalto e la loro sostituzione con terra stabilizzata o altro materiale carrabile che assicuri pari permeabilità all’acqua. La larghezza dei percorsi è calcolata in funzione dell’esodo degli studenti dall’edificio scolastico adiacente, essendo gli spazi di progetto interessati tuttora dall’uso come via di uscita dagli spazi didattici e dalla palestra. Le porzioni di spazio restanti, non interessate dai percorsi, sono rinaturalizzate a verde, con la formazione di piccole aiuole provviste di un bordo in muratura utile anche come seduta a servizio dei campi da gioco adiacenti. Vi sono messe a dimora essenze arbustive tipiche della macchia mediterranea e alberi di piccola taglia, quali agrumi e fruttiferi. L’implementazione del verde è condotta anche con la riqualificazione dell’aiuola sul lato a ponente, ripulita, rinnovata e sulla quale sono stati piantati due alberi di ulivo.

Other facilities

Genoa-Nervi: Seasonal air-supported basketball coverage Ardita Juventus has a concession, set in the greenery of the Parks of Nervi, some sports facilities dedicated mainly to basketball and minibasketball, with spaces also for martial arts and bowls. The main intervention foreseen by the project is the temporary covering of the central court with a double membrane pressure system. The PES/PVC roof is laid without the aid of support structures and stabilized by an internal overpressure generated by an electric fan placed outside. It rests on a masonry kerb at the base of the structure, useful to regulate the support base and avoid air leaks. Designed to be installed on site in the cold season and to be disassembled when summer arrives, the roof is double membrane to optimize heating savings and avoid, always inside, the surface condensation typical of single membrane structures. Externally, the membrane is sand-coloured, with a two-tone pattern designed to mitigate its size and limit its environmental Nelle foto in alto, fasi di montaggio del “pallone” e della posa del pavimento in legno rimuovibile. Nella foto a sinistra, gli attacchi degli impianti e l’uscita di sicurezza visti dall’interno dell’ambiente di gioco. Nei disegni quotati delle due pagine, pianta e sezioni: 01 - asse degli anco-

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raggi; 02 - telo; 03 - ingresso con porta rotante; 04 - uscita di sicurezza; 05 generatore d’aria con bruciatore; 06 unità di gonfiaggio di emergenza a gasolio. In the photos above, steps of assembly of the "balloon" and installation of the remova-

ble wooden floor. In the photo on the left, the plant connections and the emergency exit seen from inside the playing hall. In the technical drawings on the two pages, plan and sections: 01 - axis of the anchors; 02 - canvas; 03 - entrance with rotating door; 04 - emergency exit; 05 - air genera-

tor with burner; 06 - emergency inflating unit with diesel fuel.

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impact. On the inside, the membrane is white to optimize and standardize the internal lighting. Next to the field is the pumping and heating station for the air inside the press structure. With regard to the pitch, the synthetic grass flooring has been completely removed, restoring the underlying asphalt surface; on this, which has been regularised and made even and coplanar, a floating floor specifically designed as a sports ground for basketball matches has been laid, made up of dry jointed parquet panels that can be dismantled at the end of the season. Other interventions of arrangement and cleaning have been carried out on the spaces for the game of bowls, the mini-basket and on the treelined parterre.

Sistemazioni esterne con copertura pressostatica di un campo da gioco esistente a Genova Nervi Committente: ASD Ardita Juventus 1906, Genova Progetto architettonico: Continuum Architetti (Francesco Rosadini, Daniela Turci) Geologia e verifica strutture: dott. geol. ing. Alessandra Fantini Progetto impianti elettrici: Archlux srl / Giacomo Polverino Esecuzione lavori: luglio-settembre 2019 Importo dei lavori: pressostruttura e campo coperto euro 200.000 sistemazioni esterne euro 50.000 Progetto e realizzazione pressostruttura e ancoraggi: Canobbio Textile Engineering Srl Foto degli interni: Giorgio Scarfi

In alto, inserimento nel contesto ambientale; al centro effetti della luce naturale esterna sulle pareti interne; in basso, azione di gioco con luci artificiali.

At the top, integration in the environmental context; in the centre, effects of natural light from outside on the internal walls; at the bottom, playing action under artificial lighting.

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QUANDO QUALITÀ E INNOVAZIONE SI

GIOCANO

ERBA SU UN FILO DI

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tutterba #55 Con l’inserto speciale dedicato alle superfici sportive in erba naturale, si completa l’excursus, cominciato nello scorso numero di Tsport, sui temi propri della sezione tutterba, in cui sono raccolti i progetti e gli interventi realizzati “in verde”.

Ricordiamo che nelle pagine precedenti abbiamo pubblicato lo stadio londinese del Tottenham, che dispone addirittura di due campi uno sovrapposto all’altro: erba naturale ed erba sintetica si scambiano con poche mosse il ruolo, quasi una summa di tutto quello che racchiude il marchio tutterba!


THE FUTURE STARTS NOW

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Speciale Erba Naturale NATURALE, RINFORZATA, APPLICAZIONI E GOLF

a cura di Bruno Grillini

Se gli oltre cento campi di calcio che vengono realizzati in un anno in Italia sono in massima parte in erba sintetica, i campi delle società professionistiche continuano ad essere preferibilmente in erba naturale, o – spesso – naturale “rinforzata” con fibre sintetiche. Ma realizzare, e mantenere, un campo in erba naturale, richiede professionalità ed esperienza. Riassumiamo in queste pagine quello che abbiamo imparato attraverso le rubriche di Tsport e Tutterba dedicate all’erba naturale, affacciandoci anche al mondo del golf (al quale dedichiamo, inoltre, le “Schede tecniche” di questo numero).

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DAI CAMPI “STORICI” A OGGI

Con il contributo di Erminio Sinigaglia

L’erba naturale sui campi di calcio La storia del calcio contemporaneo e delle strutture relative è stata caratterizzata, negli ultimi decenni del secolo scorso, da una forte spinta all’innovazione nelle sue concezioni costruttive. Decisivo a questo titolo il mondiale di calcio 1990 disputato in Italia, vero spartiacque tra periodi nei quali il gioco veniva attuato su campi “storici” (il più delle volte nati da semplici “ritagli” di spazi metropolitani) e il “boom” del football nella sua piena accezione di business: pur in presenza di notevoli risorse finanziare, i nuovi stadi soffrirono, nella maggior parte, in seguito a carenze originarie più o meno evidenti.

Esiste, comprensibilmente, una forte correlazione tra aspetti prettamente fisio-fitopatologici e una corretta interpretazione delle tecniche costruttive (fin dalla fase progettuale) del suolo/substrato su cui insiste il nostro manto erboso. Nello specifico, possiamo affermare che un terreno adeguatamente drenato e con caratteristiche pedologiche favorevoli all’erba, unitamente a un’attenta distribuzione delle strutture circostanti (anelli, tribune, coperture), ne permette il massimo rigoglio e, di conseguenza, il pieno utilizzo delle naturali difese immunitarie. Ciò è condizione fondamentale per cautelarsi da un futuro altrimenti condizionato da un crescendo di interventi curativi e/o correttivi. Niente di nuovo: la vecchia regola del “è meglio prevenire che curare” trova anche nel nostro set-

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In questa pagina, dall’alto e da sinistra: Genova, campo sportivo Libertà in piazza Rossetti (1947); il Bologna gioca con il Genoa nel campionato 1924/25; Roma, lo Stadio dei Cipressi nel 1941; lo Stadio dei Centomila che poi diventerà Stadio Olimpico, in una cartolina degli anni ’50. Nella pagina a lato, al centro, lo Stadio

di San Siro a Milano e il Luigi Ferraris di Genova prima delle trasformazioni operate in occasione dei mondiali di Italia ’90. In basso, il San Nicola di Bari, progettato da Renzo Piano per Italia ’90, con la copertura in teflon parzialmente degradata negli ultimi anni.

On this page, from top and left: Genoa, the Libertà sports ground in Piazza Rossetti (1947); Bologna played with Genoa in the 1924/25 league; Roma, the Stadio dei Cipressi in 1941; the Stadio dei Centomila, which later became the Stadio Olimpico, in a postcard from the 1950s. On the opposite page, in the middle, the San

Siro Stadium in Milan and the Luigi Ferraris in Genoa before the transformations made during the 1990 World Cup in Italy. Below, the San Nicola di Bari, designed by Renzo Piano for Italia '90, with the Teflon roof partially degraded in recent years.

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In copertina: il Mapei Stadium Lo stadio di Reggio Emilia, Mapei Stadium – Città del Tricolore, sul quale giocano il Sassuolo Calcio e la Reggiana, è un campo dotato di erba naturale rinforzata con il sistema a cucitura verticale. Il manto è soggetto a uno stress molto elevato, e la manutenzione richiede attrezzature moderne e interventi qualificati. Dopo lo svolgimento degli Europei Under 21 che hanno visto quattro incontri su questo campo nel giugno scorso, i manutentori sono dovuti intervenire con interventi specifici e concentrati per rendere pienamente efficiente il manto all’inizio del campionato di serie A. Nella foto che apre questo Speciale, gli impianti di illuminazione artificiale impiegati a beneficio dell’erba naturale (foto di Filippo La Franca).

tore l’ennesima conferma. La progettazione e l’esecuzione ottimale di un campo di gioco permette, nei termini consentiti, il controllo dei fattori limitanti (umidità, insolazione, temperatura, caratteristiche fisico-chimiche del terreno) e con esso un notevole vantaggio economico e pratico nel saldo delle attività manutentive.

Il drenaggio Chi si occupa della gestione di campi sportivi, sa quanto sia difficile mantenere le caratteristiche estetico funzionali di una superficie erbosa insediata su un top soil non idoneo o peggio, in un campo con un sistema drenante compromesso. Mai come ora in un’epoca caratterizzata dall’alternanza di periodi siccitosi con altri in cui sono

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notevole, ma viene bilanciato negativamente dall’elevato costo del sistema stesso. 2 - Il drenaggio a falda sospesa è tra i quattro quello con il più alto rapporto drenante, per la presenza nel top-soil di uno strato di sabbia silicea di 25 cm., supportato da una base di ghiaia e tubi microforati per lo smaltimento dell’acqua in eccesso. Di contro, si dovrà porre maggiore attenzione alle pratiche fertilizzanti e alla elevata sensibilità da stress idrico. Costo rilevante.

concentrate abbondanti piogge, si manifesta l’importanza di partire con “il piede giusto”, fin dalle fasi di progettazione del campo. Pur in presenza di varie filosofie di pensiero e di progettisti che spesso danno libero sfogo alla fantasia, possiamo riassumere quattro categorie di drenaggio: sistema chiuso, a falda sospesa o drenaggio verticale, drenaggio misto (dreni incrociati uniti ad un tappeto di sabbia), a drenaggio incrociato e/o rinforzato. 1 - Il sistema chiuso deriva il proprio nome dalla presenza di una membrana impermeabile che racchiude l’intero sistema, con dreni basali costituiti da tubi microforati affogati in ghiaia fine. I dreni, collegati tra loro e regolati da valvole, fungono da scaricatori e allo stesso tempo riserve d’acqua, al fine di ottenere un “effetto irrigazione” per risalita capillare del consistente strato di sabbia silicea superiore (top-soil del manto erboso). Il risparmio idrico, dovuto alla sensibile riduzione del consumo di acqua ad uso irriguo, è

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In questa pagina, in alto attrezzatura per la realizzazione dei drenaggi superficiali, con lo scavo e il riempimento di ghiaia fine; a sinistra, realizzazione dei dreni profondi; in basso, campo solcato dai dreni superficiali. Nella pagina a lato, in alto, le quattro tipologie di drenaggio descritte nel testo.

A destra, un campo di calcio realizzato con il sistema a falda sospesa. In basso, zolla prevegetata per l’inerbimento del campo. On this page, top, equipment for the realization of surface drainage, with excavation and filling of fine gravel; left, realization of

3 - La struttura a drenaggio misto è caratterizzata da un reticolo di dreni inseriti nel suolo, formati da tubi e ghiaia per i profondi e intersecati dai superficiali contenenti ghiaia fine. Il tutto coperto da uno strato di 10 cm. di sabbia silicea. L’apparato radicale del manto erboso può superare lo strato di sabbia silicea giungendo al suolo sottostante (in presenza di una tessitura ottimale), riducendo i rischi di stress idrico e perdite di fertilizzanti. Il costo è decisamente inferiore ai precedenti sistemi, mancando membrane impermeabili ed elevate quantità di sabbia silicea. 4 - Il sistema a drenaggio incrociato e/o rinforzato ricalca il precedente, differenziandosi solamente per la quantità inferiore di sabbia superficiale e, conseguentemente, nel costo. I due ultimi sistemi vengono utilizzati nella maggioranza dei casi (soprattutto da realtà pubbliche), per l’ottimale rapporto costo/funzionalità. Nessun “sistema drenante” potrà però sopperire compiutamente a eventuali tare fisiche di un top-soil non idoneo, poiché solo in esso la componente erbacea andrà a svolgere la propria attività radicale. Nel caso più favorevole (drenaggio misto) l’apparato ipogeo si fermerebbe ai primi 10 cm di sabbia silicea superficiale apportata, una profondità comunque non ottimale per garantire il pieno sfruttamento delle potenzialità del tappeto erboso.

deep drains; bottom, field crossed by surface drains. On the opposite page, at the top, the four types of drainage described in the text. On the right, a football field made with the suspended drainage system. At the bottom, a pre-vegetated turf for grassing the field.

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Manto erboso Sabbia silicea fine Sabbia silicea medio grossa Ghiaia fine Ghiaia grossa Terreno originario Membrana impermeabile

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La quantità percentuale della componente argillosa, limosa e sabbiosa è il dato iniziale su cui valutare l’idoneità o meno del terreno a nostra disposizione per la costruzione dell’impianto calcistico: ad esso ci si dovrà rapportare per la classificazione e il calcolo degli eventuali apporti correttivi, tenendo presente che al progressivo scostamento da “range” consigliati corrisponde una graduale difficoltà nel raggiungimento dell’obiettivo. L’aspetto chimico, infine, si evidenzia nella necessità di utilizzo di sabbia silicea: quella calcarea, con il tempo, avrebbe un effetto “collante” deleterio e un’influenza negativa sul pH del terreno.

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La composizione floristica Una volta assicurata la capacità del terreno di smaltire l’acqua meteorica in tempi brevi, carattere imprescindibile del tappeto erboso calcistico, il secondo fattore essenziale è dato dalla resistenza al calpestio. Quest’ultimo aspetto riguarda essenzialmente la “composizione floristica” del tappeto ovvero l’insieme di specie e varietà di erbe che lo compongono. È risaputo come un tappeto erboso calcistico sia fulcrato sulle graminacee laddove la selezione specifica e varietale attuata negli anni consente di ottenere all’origine superfici uniformi, dense, mediamente soffici e resistenti al calpestio sia in senso di strappo che di compattamento acuto e cumulato. Considerato che non tutte le graminacee posseggono le medesime performance in tal senso, il cer-

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chio si stringe su quattro specie con le numerose, relative varietà. Ci riferiamo al Lolium perenne (loietto), alla Poa pratensis (poa pratense), alla Festuca arundinacea (festuca a foglia _______________ larga), al Cynodon dactylon (gramigna). Si tratta di erbe seleÈ un’autentica arte zionate nel tempo comprendere per il loro adattaun paziente mento in generale al delicato gioco del calcio come il tappeto ovvero alla pratica erboso calcistico, sportiva (in tal senso sono impiegabili intuirne anche per altre discile dinamiche, pline quali il rugby, o garantirne l’ippica). Qualità intel’eccellenza ressanti allo scopo _______________ di tutte queste essenze sono la resistenza allo strappo, l’adattamento al taglio medio-basso, il potenziale di recupero (inteso come capacità relativa di recuperare un danno da calpestio acuto o progressivo), l’adattamento alle maggiori patologie, la tolleranza al compattamento del terreno.

In questa pagina, da sinistra: Festuca arundinacea; Cynodon dactylon; Lolium perenne; Poa pratensis. Nella pagina a lato, in alto realizzazione di microslits e operazioni di trasemina; al centro attrezzatura per slicing; in basso arieggiatura del prato.

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La resistenza allo strappo è garantita dalla “durezza” dei tessuti spesso contenenti elevati quantitativi di silice; inoltre si può parlare di un apparato radicale tipicamente esteso e mediamente profondo in grado di opporsi fortemente allo strappo e alle lacerazioni. L’elevato potenziale di recupero delle specie citate è riconducibile al loro vigore vegetativo ovvero alla loro capacità di crescere velocemente e di emettere nuove gemme e tessuti. Sono in particolare le cosiddette erbe “rizomatose” (Poa pratensis e Cynodon dactylon) a dare i migliori risultati in senso teorico, avendo l’attitudine ad emettere fusticini sotterranei (rizomi) in grado di “chiudere” lateralmente eventuali buchi risultanti dalle lacerazioni praticate con i tacchetti. In pratica, anche il loiettto, essenza a crescita verticale quindi priva di rizomi, può garantire ottimi potenziali di recupero. Ciò è dovuto al grande vigore vegetativo della specie nonché al miglioramento varietale attuato nel tempo sulla specie. Inoltre, i loietti possono contribuire al recupero del tappeto erboso tramite la loro efficienza germinativa: mediamente un loietto selezionato germina infatti entro i cinque giorni.

On this page, from left: Festuca arundinacea; Cynodon dactylon; Lolium perenne; Poa pratensis. On the opposite page, at the top of the page, microslits and seeding operations; at the centre slicing equipment; at the bottom lawn aeration.

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L’adattamento alle patologie è il risultato di disposizione naturale ed incroci: è chiaro come sia desiderabile ottenere superfici resistenti ai patogeni per poter alleggerire la pressione manutentiva, ridurre l’inquinamento e contenere i costi. Analogamente, per il controllo dei parassiti, sono state selezionate varietà inoculate con funghi in grado di risultare tossici in particolare per gli insetti (funghi endofiti). La tolleranza al compattamento del terreno costituisce un ulteriore elemento di riflessione. Tra le succitate essenze, solo la Festuca arundinacea teme in generale il compattamento, laddove le altre erbe si adattano variabilmente a vari livelli di degenerazione del terreno in tal senso. Siamo dunque di fronte ad erbe altamente dedicate al tappeto erboso calcistico che, opportunamente scelte in relazione al clima ed al tipo di utilizzo dell’impianto calcistico, possono costituire una reale differenza. Nei climi del nord e centro Italia ma anche al sud in presenza di irrigazione frequente e di buona qualità, si può optare per i loietti in purezza (in questo caso si parla tecnicamente di “blend” ovvero di miscuglio di varietà della stessa specie, il Lolium perenne appunto) oppure per il mix Lolium perenne-Poa pratensis. Per il sud Italia con scarse risorse idriche, risultano invece consigliabili la Festuca arundinacea e/o il Cynodon dactylon in purezza dove, per quest’ultima si ricorda il periodo di “dormienza” durante i mesi tardo autunnali e invernali. In pratica, con il sopraggiungere dei primi freddi, la gramigna tende a perdere colore ed a divenire paglierina: problema a cui si può ovviare con una “sovrasemina” di loietto perenne con la sola funzione di mascherare il giallo della gramigna fino alla sua ripresa.

è la Poa annua, una piccola quanto fortissima e competitiva infestante in grado di inquinare prima o poi anche il tappeto erboso più vigoroso. Pur partendo all’origine con un bellissimo tappeto di loietti in purezza o misti a Poa pratensis, ci si trova in breve (mediamente dopo cinque anni) con un impianto tutto chiazzato di Poa annua, che spicca per una tonalità di verde più chiara sul prato scuro, ed è molto sensibile al calpestio, agli stress termico-idrici e alle malattie. Per non dover ricorrere a estese rizollature, bisogna riuscire a prevenire l’infestazione attraverso la gestione calibrata di tutti i fattori, fisici, climatici, biologici, fisiologici e chimici, che investono il campo.

Manutenzione e rigenerazione Se l’erba è un organismo vivente, con la sua crescita e le sue esigenze di coltivazione, i tappeti erbosi sportivi sono soggetti a ulteriori processi di degrado dovuti al calpestamento da parte dei giocatori, quando non anche all’insufficiente illumina-

Una insidia nei confronti del prato così strutturato

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zione naturale dovuta alla presenza delle tribune o di parziali coperture. È necessaria pertanto una costante manutenzione, fino – quando necessario - alla rigenerazione del tappeto erboso. Per mantenere l’erba all’altezza ottimale per il gioco (in genere 25-30 mm), la frequenza di taglio è in funzione dello sviluppo vegetativo: normalmente, 2 o 3 tagli settimanali in estate, uno in inverno. Altrettanto indispensabile è l’irrigazione, che in estate è necessaria un paio di volte a settimana. Rigenerare un tappeto erboso calcistico significa essenzialmente recuperarne i migliori caratteri inevitabilmente alterati dal gioco spesso sproporzionato per la tipologia dei vari impianti. Tra le lavorazioni superficiali spicca il cosiddetto verticutting, ovvero il passaggio con apposite mac-

chine dotate di coltelli verticali che incidono il tappeto erboso allo scopo di asportare i tessuti senescenti o degradati e di vivacizzare le gemme latenti. Si tratta di un lavoro tipicamente “a sfioro” cioè da eseguirsi senza toccare la superficie del terreno. Diversamente se il coltello dovesse penetrare anche leggermente nel terreno si passerebbe alla “scarifica”. In ogni caso si tende a non approfondire la lavorazione. Sia il verticutting che la scarifica rientrano tecnicamente nell’ arieggiamento di superficie. Un buon tappeto erboso dovrebbe comprendere nella propria gestione almeno due verticutting/anno in condizioni normali. Tra le lavorazioni in media profondità spicca la carotatura caratterizzabile come asporto di cilindretti di terreno compatto ad una profondità di circa 10 centimetri. Ciò si ottiene con fustelle cave,

ma una bucatura fine a sé stessa ovvero senza asporto di materiale può essere ottenuta con fustelle “piene”. Si parla in questo caso di “chiodatura”. Se, a parità di lavoro, si raggiungono profondità superiori, si passa al “vertidraining”, per il quale si impiegano macchine identiche alle carotatici e, più in generale, alle bucatici. Considerato che tali macchine raggiungono profondità significative (anche i trenta centimetri), si tratta di macchine dimensionate allo scopo sia sul numero di fori/metro quadrato che sulla profondità effettiva. In ogni caso, dopo una bucatura di media profondità si usa effettuare il top dressing con sabbia silicea o sabbia silicea mista a torba e/o terra, e/o materiali vari. Esistono anche macchine in grado di decompattare mediante il passaggio di lame o “sciabole” disassate montate a distanza di circa 25 cm su albero rotante. Lo slicing va considerato in generale un’operazione straordinaria da effettuarsi laddove il top soil abbia perduto temporaneamente la sua porosità e la capacità drenante. In ultima, una rigenerazione di tappeti calcistici variabilmente degradati dovrebbe comprendere una semina di rinforzo, il cosiddetto overseeding, in genere da effettuare con Lolium perenne in blend di diverse varietà. Un buon overseeding va effettuato intervenendo sia con una seminatrice ad interramento del seme (a dischi o a chiodi), sia “a spaglio” ovvero con una tramoggia spargiseme. In ogni caso va effettuato un buon top dressing di copertura con sabbia silicea o sabbia silicea mista a torba e/o terra, in successione immediata all’overseeding, seguita da un’adeguata fertilizzazione di supporto. È un’autentica arte comprendere un paziente delicato come il tappeto erboso calcistico, intuirne le dinamiche, garantirne l’eccellenza. La rigenerazione passa da tutto ciò, da una mano sapiente che sa toccare forte o piano, con la stessa efficacia e sensibilità.

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DISEGNO, FATTIBILITÀ, PROGETTO

con il contributo di Fulvio Bani

Il campo da golf Il campo da golf è uno di quegli impianti sportivi che deve essere progettato e omologato di volta in volta. L’omologazione può essere fatta a livello standard o a livello superiore; i campi possono poi essere “promozionali” oppure “certificati”. Per ottenere l'omologazione gli impianti dovranno rispondere non solo ai requisiti relativi al percorso, ma anche a quelli relativi agli spazi al chiuso: spogliatoi, servizi, depositi. Riferendoci al percorso per il golf certificato, il progettista dovrà rispettare alcuni requisiti minimi. Il percorso dovrà avere almeno 9 buche per la classificazione standard e 18 per la classificazione superiore.

Ogni “buca” parte da un “tee”, la piazzola di tiro, che è collocata in posizioni più o meno avanzate a seconda che sia destinata a uomini, donne, o dilettanti; la lunghezza minima della buca è di 90 metri, misurati dal tee più vicino. Il punto di arrivo è il green, un’area con erba molto rasata, che deve avere una superficie media di 300 mq, e minima di 200. Lungo il percorso della buca si sviluppa il fairway, mentre ai lati l’erba viene mantenuta più alta (rough). Ai margini del percorso vengono posti ostacoli naturali: corpi d’acqua o buche in sabbia (bunker). Le superfici di gioco sono tutte in erba naturale, e per tutti gli elementi del percorso è previsto un accurato drenaggio.

Oltre ad altri parametri dimensionali specifici, l’omologazione del percorso richiede una lunghezza totale delle buche di 2.750 metri per la qualifica standard e 5.200 metri (ridotti a 4.600 per i percorsi femminili) per la qualifica superiore.

Disegnare un campo da golf L’architettura dei percorsi di golf si è evoluta nel corso degli ultimi decenni soprattutto sotto la spinta delle moderne tecniche ed i nuovi materiali per il gioco, nonché delle nuove tecnologie costruttive e agronomiche sempre più mirate al rispetto dell’ecosistema e del paesaggio, ma anche in funzione delle nuove esigenze dei giocatori e di coloro che promuovono la realizzazione di nuovi impianti nonché di coloro che li gestiscono. I percorsi moderni e in modo particolare quelli sviluppatisi in aree turistiche ad alta densità di gioco e abitativa, hanno dovuto adeguarsi alle nuove esigenze di usura, dovuta all’intenso traffico di giocatori, nonché alle sempre più pressanti richieste di risoluzione dei problemi relativi alla compatibilità ambientale. Pertanto la progettazione moderna si è concentrata su due aspetti fondamentali e collegati fra loro come l’aspetto tecnico, ovvero tecnologico, e quello ecologico - ambientale.

Lo studio di fattibilità L’analisi preliminare dell’area risulta fondamentale in quanto è, di fatto, la verifica della sua suscettività alla trasformazione in percorso golfistico. Nel Nella pagina a lato, in alto, illuminazione artificiale sul prato dell’Emirates Stadium a Londra. In basso, mix di poa e lolium. In questa pagina, due immagini dal campo di golf di Caiolo (Sondrio).

London. Below, mix of poa and lolium. On this page, two images from the golf course of Caiolo (Sondrio).

On the opposite page, at the top, artificial lighting on the lawn of Emirates Stadium in

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caso di un percorso di 18 buche, al netto delle superfici da destinare all’eventuale sviluppo immobiliare, alberghiero, ecc., l’area interessata non è solitamente inferiore ai 60 ettari. Obbligatoriamente occorre pertanto valutare in sito e con l’ausilio di mappe, in scala adeguata, alcuni presupposti fondamentali come l’orografia del terreno, la natura agronomica del suolo, la presenza o meno di drenaggio naturale, di una rete idrica, di alberature o fasce boscate, la giacitura e l’orientamento prevalente del terreno. Al fine dell’analisi del sito risulta indispensabile inoltre raccogliere informazioni sul microclima, in tutti i suoi aspetti di interesse agronomico. Sarà così possibile effettuare una valutazione di fattibilità, con un primo lay-out provvisorio del percorso.

Il progetto Nel progetto, che individuerà sia le aree di pratica (battitore, landing area, tettoia di pratica; putting green, pitching green, bunker di pratica, chiping green) sia il percorso di gioco (posizione e dimensioni di tee, fairway, green, bunker, laghi, altri ostacoli, rappresentati da fossi, gruppi di alberi, ecc., strade per i car, ponti, nuove piantumazioni, altri elementi presenti lungo il percorso come ricoveri per i giocatori o servizi igienici). Il progettista, delineando le caratteristiche delle varie buche, e quindi del percorso definitivo, crea le strategie di gioco e le variabili dello stesso: sia in termini costruttivi che estetici il progetto assume così in via definitiva la propria matrice che verrà poi codificata all’interno delle tavole facenti parte del progetto definitivo ed esecutivo. Indica quindi in dettaglio i punti di picchettatura degli elementi principali del percorso golf come le partenze (tee), gli arrivi (green), i punti di arrivo dei colpi (landing area), i bordi dei laghi, le colline e le depressioni lungo il percorso, gli ostacoli di sabbia (bunker) ecc., con le quote del terreno esistente e di progetto (avendo cura che gli sterri e i riporti di terra si equivalgano); definisce poi il sistema del verde e i tracciati del sistema drenante.

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La questione pesticidi e il golf ecologico

Il 12 febbraio 2014 è entrato in vigore in Italia il PAN (Piano di Azione Nazionale) in attuazione di una direttiva CEE del 2009 che dispone norme per un uso sostenibile dei pesticidi (D.M. 22/01/2014). Il piano si prefigge di guidare, garantire e monitorare un processo di cambiamento delle pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari attraverso nuove pratiche agronomiche per la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi in aree agricole o extra agricole. I campi sportivi, come i parchi e le aree frequentate dalla popolazione in genere, sono considerate aree extra agricole. L’uso dei prodotti, e le modalità dei trattamenti, vengono fortemente limitati su queste aree: parte delle misure da adottare sono demandate poi alle regioni. Secondo un’inchiesta Dataroom/Corriere della Sera del giugno 2018 si calcola che nel 2013 (prima dell’entrata in vigore del PAN) si arrivasse a distribuire sui campi sportivi oltre 500 tonnellate di fitofarmaci ogni anno (considerando 400 kg sui 404 campi da golf e 20 kg sui 17.932 campi da calcio e 444 da rugby). È evidente che il passaggio da un’abitudine all’uso massiccio di pesticidi ad una conduzione esclusi-

Nella pagina a lato, in alto, progetto dei drenaggi in una porzione del campo. In basso, schizzo di progetto per un campo a 18 buche. In questa pagina, a destra, progetto della sistemazione a verde per il campo a 9 buche di Campo D’Oglio a Chiari (Brescia). Tutti i disegni sono del dott. agr.

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Fulvio Bani. Nella foto sulle due pagine, i tre livelli di taglio dell’erba nel green, nel fairway e nel rough (golf di Caiolo). On the page to the side, at the top, design of the drains in a portion of the field. Bottom, design sketch for an 18-hole course.

On this page, on the right, project of the green layout for the 9-hole course of Campo D'Oglio in Chiari (Brescia). All the drawings are by Dr. agr. Fulvio Bani. In the photo on the two pages, the three levels of grass cutting in the green, in the fairway and in the rough (golf course of Caiolo).

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vamente biologica dei manti erbosi sia impegnativo ed oneroso: per alcune tipologie di farmaci il Ministero della Salute ha concesso delle deroghe, e altre sono state richieste dalle Federazioni attraverso il Coni. La presa di coscienza sul problema di una gestione sostenibile dei manti erbosi sportivi si va comunque diffondendo, come dimostrano le iniziative di alcuni centri golfistici di rilievo.

Nelle due pagine, il golf di Montecchia (Padova): due immagini e la pianta del complesso. Il “yellow course” citato in legenda è stato recentemente rinominato “green course” perché dedicato alla sperimentazione bio. In the two pages, the golf of Montecchia (Padua): two pictures and the map of the complex. The "yellow course" mentioned in the legend has recently been renamed "green course" because it is dedicated to organic experimentation.

Il golf di Montecchia La Federazione Italiana Golf è attivamente impegnata con il progetto “Impegnati nel Verde” a favorire una gestione sostenibile dei campi da golf rilasciando attestati e riconoscimenti ai circoli che hanno dimostrato concreto e reale impegno dal punto di vista

Cinque domande all’esperto A chiusura della panoramica sulla realizzazione e gestione dei campi sportivi in erba naturale, abbiamo voluto rivolgere alcune domande a un esperto del settore, il dott. Giuseppe Serenelli, CEO di Herbatech Srl. D. I prati dei campi di calcio sono generalmente costituiti da mix di lolium e di poa. Ma sono ottimali per ogni tipo di clima, o si possono suggerire altre specie per climi o impieghi particolari? R. È vero, i prati costituiti da Poa e Lolium sono quelle che rispondono al meglio alle necessità tecniche del tappeto erboso calcistico. Recentemente però si tende a seminare o zollare, ove possibile, blend di sola poa pratense in purezza per poi integrare il

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ambientale. Una gestione attenta a limitare l’impatto sugli ecosistemi presenti nei circoli di golf o addirittura a migliorarne le funzioni ecosistemiche ha delle ricadute positive sulla biodiversità ospite di queste aree. Fra i circoli premiati si distingue il Golf Club della Montecchia, in provincia di Padova, che ha ricevuto sin dal 2013 il riconoscimento GEO ("Geo Certified™ Ecolabel") e nel 2018 il prestigioso ”IAGTO Sustainability Awards”, assegnato annualmente dalla associazione mondiale dell'industria turistica del golf. Il Golf della Montecchia aderisce sin dal 2000 al progetto europeo di certificazione ambientale “Committed to green”, tradotto in italiano “Impegnati Nel Verde”, il programma nato nel 1999 con la “Dichiarazione di Valderrama”, un documento formale approvato e firmato dalle più importanti associazioni internazionali che si occu-

prato, durante il campionato, con ripetute risemine di loietto. È una tecnica decisamente più impegnativa e costosa ma notevolmente più efficace per aumentare la durata della superficie erbosa del campo di calcio. D. Cosa pensa dell’introduzione del Bermudagrass, adottata in qualche campo del nord benché sia una specie per climi caldi? R. Mi sembra una giusta scelta, soprattutto come alternativa ai sistemi ibridi. Negli ultimi anni la ricerca ha sviluppato cultivar di Cynodon dactylon ibrido con elevata resistenza al freddo e al secco e con straordinaria resistenza al calpestio. I campi sportivi seminati con queste sementi di macroterme sono più resistenti agli stress e alle malattie in estate e, in inverno, traseminati con le microterme, grazie al loro reticolo di stoloni permettono una migliore consistenza e giocabilità del fondo. Da monitorare il possibile ingiallimento invernale del prato di macroterme, facilmente risolvibile con le risemine e l’utilizzo di concimi fogliari con coloranti (pigmenti) e vernici verdi specifiche. D. Per un nuovo campo sportivo, spesso si sceglie la posa di zolle anziché la semina: ci sono controindicazioni? R. Tra i vantaggi della semina, la possibilità di selezionare miscele di

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pano di golf (U.S.G.A, E.G.A., R&A) ed ambiente (Commissione Ambiente del C.I.O, W.W.F. International, Direzione del Programma Ambientale dell’O.N.U. e Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea). Il percorso, ad elevato contenuto tecnico, è stato disegnato dall'architetto inglese Tom Macauley, già Presidente della British Association of Golf Course Architects. Il progetto, nel pieno rispetto della scuola anglosassone, oltre alle caratteristiche tecniche ha privilegiato anche gli aspetti legati all'ambiente ed al paesaggio. La leggera movimentazione delle buche difatti inserisce perfettamente il percorso nel contesto circostante, caratterizzato dalla tipica pianura spezzata dalle ondulazioni dei vicini Colli Euganei. Sviluppato su 27 buche - percorso Bianco, percorso Rosso e percorso Verde - è stato impreziosito con specchi d'acqua e varie macchie di incolto, che anche grazie alla vicinanza con il Parco dei Colli Euganei hanno favorito la presenza di una ricca fauna. A partire dal 2015 il Golf della Montecchia ha messo a disposizione le 9 buche del percorso Giallo (recentemente ridenominato, per questa sua peculiarità, come “Verde”) per il primo “caso studio” dell’innovativo progetto “Biogolf”. Si tratta di un progetto condotto in collaborazione con l’Istituto per il Credito Sportivo, la Federazione Italiana Golf, Golf Environment Organisation, Legambiente, Federparchi e Fondazione Univerde ed il supporto scientifico delle Università di Bologna, Pisa, Padova e Torino, che prevede la manutenzione di un percorso di golf senza utilizzo di prodotti chimici. Nell'ambito dello stesso progetto "Biogolf", sono in corso alcuni studi e sperimentazioni in campo

naturalistico, svolti sempre in collaborazione con varie università, con l'obiettivo di incrementare la biodiversità. Particolare attenzione viene riservata all'attività degli insetti impollinatori, componenti fondamentali dell'equilibrio ecosistemico.

Il Gardagolf di Soiano del Lago Il Gardagolf Country Club, di Soiano del Lago (Bs) che nel 2018 ha ospitato il 75° Open d'Italia, è stato nominato vincitore del Premio di sostenibilità IAGO 2019 per l'efficienza delle risorse. Questa la citazione del premio: "Un nuovo sistema di irrigazione ultramoderno è stato recentemente installato per applicazioni precise e minimali solo sulle

semi specificamente adatte all’impiego calcistico e un costo iniziale ridotto. Spesso però manca il tempo per poter attendere i risultati della semina e si deve procedere con una soluzione rapida come il prato in rotoli. Le criticità dell’uso delle zolle sono le difficoltà di attecchimento, dovute ad un terreno diverso da quello di coltivazione in vivaio. Per agevolare la radicazione si può intervenire con radicanti fogliari e ammendanti-miglioratori del substrato a base zeolitica, capace di attivare la vita biologica del letto di posa. D. Alcuni grandi stadi hanno scelto il manto cosiddetto “ibrido”, ossia un prato naturale “rinforzato” da una trama sintetica. Che valutazione dà - da agronomo - di questo connubio? R. Le soluzioni ibride danno ottimi risultati dal punto di vista della giocabilità, offrendo una qualità dell’erba superiore dei campi di erba naturale. Sopportano più ore di impiego e hanno una maggiore resilienza e resistenza allo stress da gioco (calpestio e strappo), limitando i danni causati da allenamenti e partite. Di converso il “rinforzo” di plastica genera uno strato-filtro superficiale che limita la penetrazione dell’acqua. Nei campi ibridi è fondamentale avere una omogenea idratazione della superficie di gioco attraverso l’impiego di appositi penetranti-idratanti che prevengono e curano problemi quali: a) una crescita non uniforme del prato, b) la presenza di chiazze secche, c) l’insorgenza di pozzanghere per l’as-

superfici di gioco richieste. Nel corso dell'ultimo anno la gestione dei percorsi è stata priva di pesticidi, in preparazione di un approccio sempre più organico alla salute dei tappeti erbosi. Il consumo di energia è monitorato da vicino, il che aiuta enormemente le decisioni di gestione delle risorse e gli investimenti futuri in tecnologia. La gestione del corso tiene anche un occhio attento sull'aumento delle aree fuori dal gioco dove la manutenzione no/low fa aumentare lo spazio disponibile per gli habitat e la biodiversità." Per il 2020, i premi relativi alla sostenibilità sui campi da golf sono stati assegnati al PGA Catalunya (Spagna) per la protezione della natura; al Minthis di Cipro per l’efficienza nell’uso delle risorse; al Jumeirah negli Emirati per il community value; ancora a Cipro con l’Aphrodite Hills per il contributo alla sostenibilità.

senza di un corretto drenaggio. Il “rinforzo” di plastica poi, provocando un forte aumento della temperatura superficiale del campo in estate, limita l’attività biologica del terreno impedendo la degradazione del feltro. Il prato ibrido è perciò più sensibile agli stress fisiologici da caldo e alle malattie. L’uso di biostimolanti fogliari e degli ammendanti ad azione anti-stress e bioattivattrice, limitano grandemente il fenomeno. D. Il calcio professionistico gioca sull’erba naturale mentre i piccoli impianti preferiscono l’erba sintetica soprattutto per il minore costo di manutenzione. È vero che la manutenzione del prato naturale è molto onerosa o è anche una questione di professionalità in chi deve gestirla? R. È una questione di professionalità. Bisogna scegliere la soluzione giusta nel posto giusto, analizzando le esigenze del cliente. Gestire un prato in erba naturale può oggi, forse, costare un po’ di più ma il divario con il sintetico si sta accorciando grazie all’intelligenza artificiale e alla robotica. Attraverso rilevatori con GPS che monitorano e mappano umidità relativa, conducibilità elettrica e temperatura del terreno è possibile effettuare interventi localizzati e solo quando necessari. Molti campi sportivi in Italia vengono poi gestiti con i robot rasaerba; infine stanno entrando sul mercato nuovi traccialinee robotizzati che andranno a limitare l’intervento dell’uomo nella segnatura dei campi. ENGLISH TEXT CONTINUES ON THE NEXT PAGE >>

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Il tappeto erboso rinforzato Se le partite di calcio internazionali si giocano ancora sull’erba naturale, il problema di avere campi sempre in ordine al massimo livello ha fatto nascere l’idea del prato “rinforzato”, sposando alcune qualità del sintetico con la naturalità dell’erba.

Il principio base – valido per tutti i sistemi attualmente proposti – è quello di offrire al calciatore un prato naturale che però sia “protetto”, a livello del colletto, da un tappeto, più o meno fitto, di fibre sintetiche.

Il sistema a filo cucito Una prima distinzione fra le tipologie è tra i sistemi a filo cucito e quelli a supporto continuo. Fa parte del primo tipo il GrassMaster (prod. Tarkett Sports), sistema già brevettato da Desso Sports e successivamente sviluppato da Tarkett dopo l’acquisizione del marchio. Con questo tipo di ibrido è stato realizzato nel 2012 il nuovo manto dello stadio di San Siro, a Milano, risolvendo l’annoso problema del prato naturale che richiedeva, fino ad allora, continue operazioni di rizollatura. GrassMaster rinforza il campo in erba naturale

Five questions to the expert To close the overview on the construction and management of natural grass sports fields, we wanted to ask a few questions to an expert in the matter, Dr. Giuseppe Serenelli – CEO Herbatech Srl.

Q. Lawns of the football fields are generally made up of Lolium and Poa mixes. But are they optimal for any type of climate, or could other species be suggested for different climates or special uses? A. It is true, sport turf made with Poa and Lolium are the best solution for the technical needs of football fields. Recently, there is a tendency to seed blends of Kentuky Bluegrass in purity and then integrate the stand with repeated perennial ryegrass over-seedings. It is a demanding and expensive technique but more effective in order to increase the durability of the football field playing surface.

systems. Recently, the research has developed hybrid Cynodon dactylon cultivars with very high cold and drought resistance and extraordinary trampling reaction. Turf areas made with these seeds are more resistant in summer to stress and diseases while in winter, overseeded with cool season grasses, thanks to their grid of stolons, allow a better firmness and playability of the surface. It is important to monitor the possible winter yellowing of warm season turf, easily solvable with ryegrass over-seeding and the use of foliar fertilizers blended with colorants (pigments) and specific green paints.

Q. What do you think of the introduction of Bermudagrass, adopted in some North Italian sports fields, being a specie for warm climates? A. It seems a right choice, especially as an alternative to hybrid

Q. For new sports fields, it is often chosen sod instead of sowing: are there any contraindications? A. With seeding, the benefits are the possibility to select seed mixtures specific for football pitches with a low construction cost. Often,

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Nella pagina a lato, una macchina per cucire il filo sintetico nel prato naturale, in azione allo stadio Raul Barrière di Béziers (Francia). Foto SIS Grass. In questa pagina, il sistema a filo cucito, adottato dal 2012 nello Stadio Meazza a Milano. On the opposite page, a machine for sewing synthetic thread in natural grass, in action at the Raul Barrière stadium in Béziers (France). Photo SIS Grass. On this page, the sewing thread system, adopted since 2012 at the Meazza Stadium in Milan.

inserendo verticalmente 20 milioni di fibre di polipropilene (PP) nel terreno. Le fibre di PP lunghe 20 centimetri vengono iniettate da macchine a controllo computerizzato, per una profondità di 18, con una distanza tra loro di circa 2 centimetri in ogni direzione. Le radici dell'erba si intrecciano con le fibre sintetiche estendendosi in profondità. Le fibre di PP emergono dalla superficie per soli 2 centimetri, mentre l’erba naturale viene regolata all’altezza voluta, costituendo così la superficie effettivamente calpestata dai giocatori. Con questo sistema, la percentuale di naturale è dell’80/90%. Va effettuata una rinnovazione annuale per la rimozione del feltro che si forma per il naturale deposito di biomassa vegetale. L’inserimento delle fibre artificiali può essere effettuato prima della semina, dopo la semina o su zolle d'erba precoltivata. Va precisato che Tarkett ha svilupapto anche una soluzione di erba ibrida lay-n-play, su supporto anziché a filo cucito, denominata PlayMaster.

however, there is no time to wait for the results of seeding and it is necessary to proceed with a quick solution like pre-vegetated sod. The critical limit of this solution is the difficulty of adapting the rootzone media of the new sodded area with the one of the nursery. To facilitate rooting we can intervene with root growth enhancing supplements (biostimulants) and special soil amendments, zeoliticbased, capable to activate the biological life of the sodded soil. Q. Some large stadiums have chosen the so-called "hybrid" system; a natural turf "reinforced" by a synthetic texture. What assessment do you give - as an agronomist - of this combination? A. Hybrid solutions show excellent results on playability providing a higher grass quality than natural fields. They allow more hours of use and have greater resilience and resistance to game stress (trampling and tearing), limiting the damages caused by training sessions and matches. By contrast, the plastic reinforcement generates a layer that limits the penetration of water. In hybrid pitches it is essential to have a homogeneous hydration of the surface through the use of specific penetrant-hydrating agents that prevent and solve problems such as: a) uneven growth of the lawn, b) presence of dry patches, c) puddles caused by blocked drainage.

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Also artificial plastic reinforcements limit the biological activity of the soil and the degradation of the thatch, due to the increase of summer temperatures. Hybrid lawns are therefore more sensitive to stress caused by heat and diseases. You can limit these problems using foliar supplements (biostimulants) and zeolite amendments with anti-stress and bio-activation action. Q. Professional football teams play on natural grass while on amateur sports fields it is often chosen synthetic grass especially for the lower maintenance cost. Is it true that the maintenance of natural grass sports areas is very expensive or is it also a question of professional skills in managing them? A. It's a matter of professional skill indeed. You have to choose the best solution for the right place, analyzing customer’s needs. Today, it might be a little more expensive managing a natural lawn than an artificial surface, but this gap is narrowing thanks to artificial intelligence and robotics. Our technicians are equipped with GPS detectors that monitor humidity, electrical conductivity and ground temperature to carry out localized works only if necessary. In Italy, many sport pitches are now managed with lawn-mowing robots and recently robot line marking sprayers are entering the market. All this will limit greatly the human labor costs.

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Il sistema con supporto Questa diversa tipologia prevede che le fibre dell’erba sintetica siano inserite in un supporto (backing), analogamente a quanto avviene nei manti sintetici, ma tale da essere facilmente attraversato dalle radici dell’erba naturale e comunque in grado di essere traspirante quanto necessita per non rendere asfittico il terreno sottostante. Il sistema Mixto®, realizzato da Limonta Sport con Rappo, garantisce una superficie al 90% naturale. Qui infatti, la matrice sintetica appositamente sviluppata, in fibre di polietilene sagomate a doppia S ed installate su uno speciale primario, sempre in PE, specificamente brevettato (rete nera), svolge

una funzione protettiva delle radici d’erba naturale, promuovendone lo sviluppo radicale profondo. La matrice sintetica viene intasata con pura sabbia silicea, nella quale viene seminata e coltivata l’erba naturale. Il sistema così composto genera le condizioni di perfetta ossigenazione e permeabilità dello strato superficiale e l’ideale equilibrio aria-acqua-suolo, impedendo anche la formazione di aree fangose o di ristagni d’acqua. Anche in questo caso, la semina può essere fatta in loco oppure su zolle precoltivate e raccolte in “big roll” da stendere sul campo. Con FootballGreen Live (Sofisport) si ha un doppio manto: il primo è un manto artificiale conforme ai regolamenti nazionali e internazionali; su di esso, è posato un manto naturale, seminato in loco con un blend di micro o macroterme selezionate. Il sistema FootballGreen Live TOP consente invece un’installazione rapida con l’utilizzo di zolle. Le radici della pianta si radicano al filo artificiale, mantenendo la parte superiore calpestabile al 100% in erba naturale. L’intaso è anch’esso interamente di origine vegetale, realizzato con materiali provenienti da seconda lavorazione di prodotti alimentari, con utilizzo di prodotto di stabilizzazione di origine naturale. Il sistema non richiede la rizollatura stagionale. Il sistema PowerGrass®, proposto da Gli Specialisti del Verde in collaborazione con

L’erba del Groupama Stadium di Lione a cura della Società Agricola Master Green

Il Parc Olympique Lyonnais o Parc OL è un impianto multisportivo francese della metropoli di Lione, amministrativamente situato nel comune di DécinesCharpieu. Fu costruito tra il 2012 e il 2015 su commissione di OL Groupe, la società che possiede il club calcistico Olympique Lione, e fu inaugurato il 9 gennaio 2016. Dal 13 luglio 2017, dopo accordo con il gruppo assicurativo Groupama, adotta il nome di Groupama Stadium tranne che per gli incontri, di club o internazionali, sotto egida UEFA in cui è chiamato con il suo nome originale. Omologato ufficialmente per 59.186 posti, l’impianto è stato progettato dallo studio Populous.

Il manto è stato sostituito ai primi di Giugno 2019 con un prato rinforzato proveniente dall’azienda italiana; la peculiarità di questo tappeto erboso è un sistema ibrido-naturale rinforzato che, dopo diversi controlli in vivaio da parte di agronomi della FIFA, è giunto a destinazione con ottimi risultati. Questi risultati sono stati riscontrati dalle prove di infiltraggio acqua, rimbalzo della palla, torsione e resistenza allo strappo, elasticità del fondo, oltre all’ottimo impatto visivo. La Master Green ha impiegato 90 giorni circa per portare in produzione il campo e circa 30 giorni di preparazione per il fondo.

Il FIFA Women's World Cup Il Groupama Stadium di Lione è stato la sede del FIFA Women's World Cup 2019. Il tappeto erboso sul quale sono state disputate le semifinali e la finale 1° e 2° posto del Campionato del Mondo del calcio femminile 2019 è quello della Società Agricola Master Green s.s.

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Italgreen, prevede, a differenza dei precedenti, un’alta densità di sintetico, con lo scopo di dare la massima protezione possibile al filo d’erba naturale. Vengono impiegate fibre sintetiche robuste e resilienti per mantenere la posizione eretta sopra il piano di calpestio e proteggere veramente la corona dell'erba naturale; le fibre sono ben saldate ad un supporto traspirante senza otturare la sua porosità. Il manto sintetico viene intasato con il substrato sabbioso di crescita, spazzolando ed erpicando le sue fibre affinché esse sporgano sopra la superficie 20-30 mm e proteggano così la corona dell'erba naturale. Il backing, non biodegradabile, è aperto, con struttura tridimensionale, quindi traspirante in modo uniforme su tutta la superficie; la dimensione e la forma dei fori è tale da consentire la penetrazione delle radici fin dall'inizio della crescita dell'erba naturale, quindi rinforzare l'ancoraggio della zolla d'erba e impedire il passaggio della sabbia, mantenendo aperta e soffice la struttura interna del supporto.

Nella pagina a lato, schema del sistema Mixto e del sistema FootballGreen Live (anche in foto), In questa pagina, in alto il Playmaster e in basso il PowerGrass. On the opposite page, diagram of the Mixto system and the FootballGreen Live system (also in photo). On this page, top the Playmaster and bottom the PowerGrass.

La perfetta tenuta dello Stadio Purificato di Fondi (Latina) a cura di Spaziosport

Lo scorso mese di novembre è stato uno dei più piovosi degli ultimi anni, anche nel basso Lazio. Il giorno 25, dopo due giorni di pioggia continua, si giocava l’incontro domenicale che chiudeva l’ottava giornata del campionato regionale Under 14, tra il Fondi e il De Rossi. Partita conclusa regolarmente sotto l’acqua fino all’ultimo minuto, con la vittoria dei giovani di casa, tanto da far commentare al cronista: “Nota di merito per il giardiniere del Purificato viste le eccellenti condizioni del manto erboso che non risente in nessun modo delle copiose precipitazioni avvenute in nottata e per tutta la durata del match” (Alessandro Giannangeli su calciolaziale.com).

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Lo stadio comunale, intitolato al pittore di Fondi Domenico Purificato, è affidato in convenzione fino al 2021 alla ASD Fondi Calcio, presieduta da Brunella Lamante, che per il momento è rivolta essenzialmente alle squadre giovanili. La capienza dell’impianto è di 3000 posti, con una tribuna centrale coperta. Ma chi è dunque il “giardiniere” dello stadio Domenico Purificato? La qualità del drenaggio è dovuta al manto in erba naturale rinforzata con il sistema FootballGreen Live. La superficie di gioco è in erba naturale, ma protetta dalle fibre sintetiche ed è intasata con un composto di fibre organiche di origine vegetale: l’esperienza dimostra che le prestazioni di gioco rimangono inalterate in qualunque condizione climatica. La manutenzione annuale del campo, dal 2016, è in capo alla Spaziosport Srl; il programma manutentivo specialistico, comprensivo di interventi agronomici, di fertilizzazione e di controllo dei fattori patogeni, si vale di specifiche competenze per garantire la conservazione delle eccellenti caratteristiche del manto.

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a cura di Sama

Interventi sui campi in erba di alcuni stadi italiani Per la realizzazione dei sistemi di drenaggio e per la manutenzione straordinaria dei manti erbosi naturali negli stadi delle società professionistiche è necessario che gli interventi vengano effettuati con attrezzature adeguate unitamente ad un’elevata professionalità degli operatori, per poter conseguire lavorazioni eseguite a perfetta regola d’arte. Passiamo qui in rassegna i lavori effettuati su alcuni grandi stadi da Sama Srl, specializzata nella realizzazione di sistemi di drenaggio e manti erbosi per superfici sportive, punto di riferimento per molte società calcistiche professionistiche. Stadio San Paolo, Napoli I lavori per il manto erboso hanno visto la rimozione e il trasporto a rifiuto di circa 20 cm del substrato esistente e il rifacimento del drenaggio con un sistema reticolare; ultimati i drenaggi è stato riportato uno strato di 10 cm di sabbia certificata per l’uso sportivo. Il campo è stato infine ricreato con la messa a dimora di un nuovo manto di erba macroterma in big roll, varietà Tifway 419 Bermudagrass, opportunamente scelta per il tipo di clima e l’uso intensivo previsto. Da 8 anni non è stato più rizollato.

Microslits su campo inerbito.

Stadio San Paolo, Napoli.

Stadio Ciro Vigorito, Benevento I lavori hanno visto la realizzazione di microdrenaggi superficiali tramite Vibrasandmaster, vero e proprio cantiere meccanizzato complesso composto da due corpi macchine ben distinte per formare una macchina operatrice in grado di costruire i cosiddetti microslits. Il primo corpo macchina è in grado di creare dei tagli continui fino a 250 mm di profondità con larghezza di 25 mm ogni 26 cm per numero di 6 ad ogni passaggio. Il secondo corpo macchina è strutturato per riempire simultaneamente i solchi creati dal primo corpo, grazie a degli imbuti vibranti alimentati da una tramoggia superiore in grado, sotto costante controllo video da parte dell’operatore sulla trattrice, di riempire i solchi con materiale drenante variabile tra sabbia silicea o ghiaietto fine a seconda delle esigenze tecnico agronomiche. Il cantiere è trainato da trattrice appositamente munita di ruote anticostipamento come richieste in ambito sportivo. Anche qui sono successivamente state posate zolle precoltivate del tipo macroterma Bermudagrass. Stadio San Siro, Milano I lavori hanno visto la rimozione del cotico erboso esistente e dei fili sintetici ad esso collegati. Nel piazzale dello stadio si è eseguita la separazione delle fibre artificiali dalla sabbia, con speciali vagli industriali, per consentirne il recupero. Successivamente è stato ricreato il nuovo sottofondo mediante livellamenti laser ed integrando la necessaria sabbia silicea certificata, stesa in opera con attrezzatura specialistica e livellatrice laser a controllo continuo ed automatico. L’intervento si è completato con la posa del nuovo tappeto a rotoli big roll, rinforzati poi da altra azienda con cucitura di filo sintetico. Mapei Stadium, Reggio Emilia / Stadio Luigi Ferraris, Genova In entrambi i casi è stato realizzato il sottofondo in Mapesoil, agente stabilizzante in polvere, fibrorinforzato, ad azione idraulica per il trattamento ed il consolidamento di terreni, in particolare nelle tipologie a drenaggio orizzontale, seguito dal sottofondo in Mapesoil VD, legante idraulico ad elevate prestazioni. Lo strato successivo per l’arrivo alla quota prestabilita è realizzato con sabbia silicea.

Works on the grass fields of some Italian Stadiums

Stadio San Siro, Milano.

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For the realization of the drainage systems and for the extraordinary maintenance of natural turf in the stadiums of professional clubs it is necessary that the interventions are carried out with appropriate equipment together with a high professionalism of the operators, in order to achieve work carried out to perfection. Here we review the works carried out on some large stadiums by Sama Srl, specialized in the realization of drainage systems and turf for sports surfaces, a reference point for many football clubs. At the Ciro Vigorito Stadium in Benevento, surface micro-drainage has been realized with special operating machines, then laying the pre-cultivated clods of macrothermes. At Mapei Stadium in Reggio Emilia and Luigi Ferraris in Genoa, the substrate was created with Mapei stabilising agents. The other operations described relate to the drainage of the San Paolo in Naples and the reconstruction of the sub-layer at the San Siro Stadium in Milan.

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a cura del dott. Niko Sarris (*)

Un’erba ibrida innovativa con supporto aperto Tra i sistemi in erba naturale rinforzata, il sistema ibrido POWERgrass dispone un supporto aperto per far respirare ed ancorare le radici. Il sistema offre l’habitat ideale per la crescita ed una superficie morbida per il giocatore. Per garantire le prestazioni, le funzionalità, la durata e per ridurre la manutenzione di un campo ibrido, il sistema presenta il seguente insieme di caratteristiche: a) il supporto delle fibre comprende una rete a maglia tridimensionale, porosa, uniforme, non biodegradabile che agevola la circolazione dell’aria e dell’acqua; la rete ha una resistenza superiore ai 500 Newton, il che consente il transito dei mezzi d’opera durante l’installazione; la rete è indemagliabile anche dopo multiple bucature per areare il substrato sotto il supporto; i fori della rete hanno forma irregolare per consentire la penetrazione delle radici che, ancorandosi al supporto, aumentano la resistenza allo strappo delle zolle; inoltre, la rete impedisce il passaggio della sabbia mantenendo i fori aperti e la struttura originale morbida; il supporto comprende anche un geotessile sottile che offre alle radici sottostanti un effetto isolante, mitigando lo stress termico d'estate e d’inverno oltre che ridurre i consumi idrici. b) le fibre sintetiche sono in monofilamenti resilienti per proteggere le corone dell'erba e resistenti agli interventi di manutenzione; hanno altezza tra 55 e 65 mm per poter intasare il tappeto con 35-40 mm di substrato vegetale ottimizzando l'interazione del tacchetto con la superficie; i monofilamenti sono disposti in quantità tra 75-96 mila filamenti per metro quadrato per consentire la regolare attività di gioco anche laddove l’erba naturale ceda, mantenendo l'aspetto estetico gradevole anche per la TV; c) le fibre sintetiche sono saldate al supporto con forza pari o superiore a 35 Newton; la saldatura non ostruisce i fori del supporto il quale mantiene le sue proprietà intrinseche come la morbidezza e la porosità per far respirare e penetrare le radici dell'erba naturale fin dal primo giorno di crescita; il manto ibrido nel suo insieme è elastico e pieghevole a 180° ad ogni incrocio tra i fori, il che consente una deformazione verticale che assorbe la pressione del tacchetto del giocatore evitando l'indurimento della superficie. d) il sistema deve essere installato con la cucitura dei rotoli tra loro e la distribuzione uniforme dell’elemento elastico e della miscela di sabbia con gli additivi del sistema, sollevando le fibre sintetiche in superficie; il substrato di crescita dell'erba naturale sotto ed all’interno del manto ibrido è realizzato con sabbia silicea, conforme alle norme USGA, miscelata con un correttivo organico-minerale tipo ZOEsand; in fase d’installazione e successiva manutenzione, è imperativo che l'integrità del manto ibrido rimanga costante nel tempo per consentire l'esecuzione di erpicature leggere, verticut frequenti e spazzolature intensive senza perdita di fibre sintetiche e senza sollevare il tappeto ibrido.

An innovative hybrid grass with open backing POWERgrass has a unique backing to make the roots brief and anchor. The key elements of the system are a) the backing comprises a three-dimensional, porous, uniform, non-biodegradable knitted net; the net has tear resistance ≥500 Newton; the holes in the net are irregularly shaped to allow root penetration and prevent the passage of sand; the backing also includes a thin geotextile that offers an insulating effect to the roots b) resilient synthetic fibres resistant to maintenance; the monofilaments are 55-65 mm in height arranged in quantities between 75-96 thousand per square meter c) the synthetic fibres are bonded to the backing with a force ≥35 Newton; binding does not obstruct the holes in the backing; the hybrid carpet as a whole is soft, elastic and foldable at 180°, d) the system must be installed with the rolls stitched together and the elastic element and the sand mixture with the system additives evenly distributed, raising the synthetic fibres on the surface. (*) ideatore del brevetto POWERgrass

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a cura di Galardini Sport

Il sistema di drenaggio sul campo di Coverciano Come abbiamo visto nelle pagine precedenti, fra i sistemi di drenaggio per i campi di calcio in erba naturale la struttura a rete di dreni incrociati risulta quella ottimale nel rapporto tra costi e funzionalità. Un ulteriore miglioramento dell’efficacia complessiva del sistema è ottenuto adottando un pacchetto di lavori, che va dal substrato al tappeto erboso, come quello scelto per la realizzazione di un campo presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, dove nel 2017 Galardini Sport ha messo in opera un proprio brevetto, lo Shuttle®. Si tratta di un sistema che viene proposto esclusivamente alle società di calcio, e che comprende una rete drenante, un substrato anch’esso drenante e un tappeto erboso di alta qualità, mettendo in grado il campo di tollerare molte sessioni di allenamento durante la settimana ed avere una copertura vegetale sempre impeccabile. Nello specifico, il sistema comprende: una rete di dreni trasversali e longitudinali intasati con materiali drenanti con granulometrie specifiche; un substrato in sabbia silicea arricchito di bioattivatori e zeoliti; un manto erboso consociato con macroterme (certificate da ITGAP – Univeristy of Georgia) e microterme, per una maggior possibilità di fruizione della superficie. La capacità di drenaggio risulta di 300 mm/ora, e la superficie, con la giusta manutenzione, rimane fruibile per almeno 10/15 anni. Oltre alla gestione del centro federale di Coverciano, Galardini Sport ha realizzato i tappeti erbosi – naturali o ibridi – per stadi come: lo Stade Des Alpes a Grenoble, il Groupama Stadium a Lione, l’Allian Riviera a Nizza, il Vélodrome Stadium a Marsiglia, e in Italia il Franchi di Firenze, il Suning Training Center di Appiano Gentile, lo Stadio Castellani di Empoli.

The field drainage system of Coverciano As we have seen on the previous pages, among the drainage systems for natural grass football pitches, the cross-drainage mesh structure is the optimal one in the ratio between cost and functionality. A further improvement in the overall effectiveness of the system is achieved by adopting a package of works, ranging from the substrate to the turf, such as the one chosen for the construction of a field at the Federal Technical Centre of Coverciano, where in 2017 Galardini Sport has implemented its own patent, the Shuttle®. It is a system that is proposed exclusively to football clubs, and which includes a draining net, a draining substrate and a high quality turf, enabling the field to tolerate many training sessions during the week and to have an always excellent plant cover. Specifically, the system includes: a network of transverse and longitudinal drains clogged with draining materials with specific grain sizes; a silica sand substrate enriched with bioactivators and zeolites; a turf associated with macrothermes (certified by ITGAP - Univeristy of Georgia) and microthermes, for a greater possibility of use of the surface. The drainage capacity is 300 mm/hour, and the surface, with the right maintenance, remains usable for at least 10/15 years. In addition to the management of the federal centre of Coverciano, Galardini Sport has created the grass turf - natural or hybrid - for stadiums such as: the Stade Des Alpes in Grenoble, the Groupama Stadium in Lyon, the Allian Riviera in Nice, the Vélodrome Stadium in Marseille, and in Italy the Franchi in Florence, the Suning Training Center in Appiano Gentile, the Castellani Stadium in Empoli.

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Special: Natural Grass While the more than one hundred football fields built in a year in Italy are for the most part made of synthetic grass, professional clubs'pitches remain preferably made of natural grass, or - often - natural "reinforced" with synthetic fibres.But building and maintaining a natural grass pitch requires professionalism and experience. We present in these pages what we have learned through the sections of Tsport dedicated to natural grass, also looking at the world of golf.

Nella pagina a destra, l’erba naturale dal campo parrocchiale allo stadio di Serie A. Nell’immagine grande, lo stadio di Reggio Emilia, nel riquadro il campo sportivo parrocchiale della Monsignor Orsenigo a Melzo (Milano). La società dilettantistica di calcio è stata fondata nel 1955 e dispone, oltre a questo, di un campo a 7 e uno a 5, tutti in erba naturale. On the right page, natural grass from a parish sport field to a Serie A Stadium. In the main picture, the Reggio Emilia Stadium, in the frame the pitch of Monsignor Orsenigo soccer amateur club in Melzo (Milan).

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MANAGEMENT AND MAINTENANCE

It is difficult to maintain the aesthetic and functional characteristics of a grass surface on an unsuitable top soil or in a field with a compromised drainage system. In fact, there is a close correlation between purely physiological-phytopathological aspects and a correct interpretation of the construction techniques of the soil/substrate on which the turf insists. Four drainage categories can be distinguished: closed system, suspended pitch or vertical drainage, mixed drainage (cross drainage combined with a sand mat), cross drainage and/or reinforced drainage. The latter two systems are used in the majority of cases for the optimum cost/functionality ratio. Once the capacity of the soil to dispose of rainwater in a short time is assured, the second essential factor is the footfall resistance. This last aspect essentially

concerns the "floristic composition" of the carpet, i.e. the set of species and varieties of grasses that compose it. Considering that not all gramineae have the same performance in this respect, the circle closes on four species with their numerous varieties: Lolium perenne, Poa pratensis, Festuca arundinacea, Cynodon dactylon. These herbs are selected over time for their general adaptation to the game of football or in any case to the practice of sport. If grass is a living organism, with its growth and its cultivation needs, sports turf is subject to further degradation processes due to trampling by players, when not also due to insufficient natural light due to the presence of stands or partial coverings. Constant maintenance is therefore necessary, until when necessary - the turf is regenerated. Among the superficial work-

ings, verticutting is carried out, among the workings in medium depth the core drilling is carried out; if greater depths are reached, vertidraining is carried out. Ultimately, regeneration of variably degraded football turf should include reinforcement sowing, the overseeding,

THE GOLF COURSE The golf course is one of those sports facilities that must be designed and approved from time to time. In order to obtain the homologation, the facilities will have to meet not only the course requirements, but also those relating to indoor spaces: changing rooms, services, storage areas. With reference to the certified golf course, the designer must comply with certain minimum requirements. Each "hole" starts from a "tee", the shooting pitch, which is placed in more or less advanced positions depending on whether it is

intended for men, women, or beginners; the end point is the green, an area with very shaved grass. Along the course of the hole is the fairway, while on the sides the grass is kept higher (rough). Natural obstacles are placed at the edge of the course: water bodies or sand holes (bunkers). The playing surfaces are all made of natural grass, and all elements of the course are carefully drained. The service recalls the need to reduce as much as possible the use of pesticides in the management of grass courses in general, and golf courses in particular.

THE REINFORCED LAWN If international football matches are still played on natural grass, the problem of having pitches always in top order has given rise to the idea of the "reinforced" lawn, marrying certain qualities of the synthetic with the naturalness of the

grass. The basic principle is to offer the player a natural lawn that is, however, "protected" at collar level by a carpet, more or less dense, of synthetic fibres. A distinction between the types is between sewn thread systems and continuous support systems. The first system reinforces the natural grass field by inserting vertically, with special machines, polypropylene fibres into the ground. The roots of the natural grass intertwine with the synthetic fibres and extend deep into the ground. The second type requires that the synthetic grass fibers are inserted in a backing, similarly to what happens in synthetic turf, but such as to be easily crossed by the roots of natural grass and still able to be as breathable as necessary to avoid asphyxiating the ground below. The service illustrates the main solutions adopted with this system.

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SPECIAL NATURAL GRASS | SPECIALE ERBA NATURALE

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TECNICA

L’acustica negli impianti sportivi chiusi Il collaudo acustico degli immobili è un’operazione indispensabile per la certificazione acustica di un edificio, che a seguito di specifiche prove potrà essere classificato in una delle quattro classi previste dal DPCM 5/12/97, attuativo della “Legge quadro” 447/95 sull’inquinamento acustico. Nel citato DPCM vengono precisate le prestazioni che gli edifici devono possedere per ciò che riguarda l’isolamento dai rumori di calpestio, l’isolamento dai rumori esterni, l’isolamento dai rumori tra diverse unità immobiliari e l’isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo. Per sintetizzare, sono tre i diversi ambiti di valutazione delle prestazioni acustiche dell’edificio: 1) La qualità acustica degli ambienti interni, con riferimento al tempo di riverbero dei suoni emessi e percepiti dai fruitori dell’ambiente stesso; 2) L’impatto acustico, ossia il rumore che l’attività svolta nella costruzione genera nei confronti di recettori esterni (legge 447/95 articolo 8 comma 2 lettera e); 3) I requisiti acustici passivi, ossia l’isolamento dell’ambiente costruito nei confronti dei rumori provenienti dall’esterno, o anche tra ambiente e ambiente. In questa prima parte riportiamo il lavoro effettuato sul costruendo velodromo di Spresiano ai fini della ottimizzazione della qualità acustica interna.

Il nuovo velodromo di Spresiano (Treviso) Parte 1 - CORREZIONE ACUSTICA INTERNA

a cura dell’ing. Ezio Rendina (VIVA Consulting & Management)

Premessa

IL PROGETTO DEL VELODROMO DI SPRESIANO È STATO PUBBLICATO SU TSPORT 328

la qualità acustica di un ambiente è determinata da quello che si definisce “tempo di riverberazione”. In un ambiente chiuso le onde sonore raggiungono l’orecchio dell’ascoltatore sia direttamente dalla fonte che di riflesso dalle superfici che delimitano l’ambiente stesso. Ciascun’onda riflessa raggiunge l’orecchio con un certo ritardo rispetto all’onda diretta: il risultato è un prolungamento del suono dopo che il segnale in origine è cessato. In termini strettamente tecnici, la grandezza che descrive questa caratteristica acustica degli ambienti chiusi è il “tempo di riverberazione”, convenzionalmente il tempo necessario affinché in un ambiente il livello sonoro diminuisca di 60 dB dopo che la sorgente ha smesso di produrre suono. Le attività di seguito descritte sono state svolte all’interno del più ampio gruppo di progettazione in seno alla società di ingegneria B.M.S. Progetti Srl di Milano. Scopo del lavoro è stato quello di valutare gli interventi di correzione acustica finalizzati a rendere il volume interno al velodromo adatto a ospitare eventi sportivi, ovvero rendere intellegibili i messaggi audio diffusi (messaggi di servizio, di interesse per gli spettatori o di allarme/emergenza) e dare il giusto comfort alla permanenza degli spettatori all’interno dell’impianto. Si forniranno prescrizioni sui materiali e finiture dei rivestimenti previsti all’intradosso della copertura, finalizzati a portare i valori di RT60 attesi entro i limiti normativi.

I parametri di riferimento In figura sono riportati i valori target di riferimento (previsti dalla norma UNI 11367/2010) del parametro consi-

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TSPORT 331


derato (TR60), inteso come tempo di riverbero ottimale medio fra 500 Hz e 1000 Hz in funzione del volume e della tipologia di ambiente considerato: per il progetto in esame si è preso a riferimento la curva relativa alle attività sportive.

Esiti delle simulazioni In base alla volumetria dell’ambiente in progetto si ricavano i valori riportati in tabella.

Nel grafico sono riportati i valori attesi del parametro considerato, il Tempo di Riverbero (TR60), nel range di frequenze 250-4.000 Hz, nello scenario ante operam (scenario non bonificato) e post operam (scenario bonificato) ed il confronto con i valori massimi e minimi ottimali di riferimento.

La metodologia Lo studio del Tempo di Riverbero (TR60) in bande di ottava consente di definire le condizioni di comfort di ascolto ottimale nell’ambiente oggetto di indagine e di istituire gli eventuali interventi di bonifica. Il modello è costituito da un certo numero di superfici a ciascuna delle quali è stato attribuito uno spettro di assorbimento, corrispondente alle caratteristiche tecniche presunte e/o documentate. Tale spettro è rappresentato in banda di ottava nell’intervallo fra 250 e 4.000 Hz. I valori di TR60 calcolati sono da intendersi come medi dell'ambiente. Nell'implementazione del layout di calcolo si sono considerati 6.000 spettatori presenti.

Caratterizzazione dell'intervento di bonifica acustica Si è in prima fase si è condotta un'estrapolazione atta a verificare lo scenario ante operam (senza bonifica acustica). Il confronto tra le curve "scenario ante operam (senza bonifica)" con le curve ottimali dimostra la necessità di un intervento di bonifica sonora. Tale intervento consiste nell'installazione di materiale fonoassorbente a rivestimento della copertura in lamiera. Il materiale implementato nei calcoli è il pannello Noise Layer™ di spessore 18 mm, un materassino composto da fibre tessili naturali dal basso spessore, ma dalle prestazioni eccellenti. Il materassino può essere agevolmente fissato all'intradosso della copertura e fornirebbe l'ulteriore vantaggio di incrementare anche il fonoisolamento della stessa, per esempio abbattendo il rumore prodotto dall'impatto della pioggia. Segue la curva di fonoassorbimento del materiale utilizzato per la bonifica e inseriti nei calcoli (dati dichiarati dal produttore).

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Lo Scenario post operam è lo scenario bonificato con 3.200 mq di pannelli tipo “Noise Layer” da applicare all'intradosso della copertura in corrispondenza della zona pista e spalti. Qualora si optasse per un materiale diverso da quello usato per la simulazione, occorre che il prodotto prescelto presenti una curva dei coefficienti di fonoassorbimento quanto più prossima a quella di tale materiale.

PROJECTS PILLS | PROGETTI IN BREVE

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PRODUZIONE PRODUCTION

Herbatech: Scienza, Soluzioni, Risultati per prati perfetti Potrebbe sembrare una favola o un film di fantasia. Si tratta invece della mission di un’azienda italiana, la Herbatech, che in tutto il mondo rinnova ogni anno il suo obbiettivo: proporre ai professionisti del tappeto erboso calcistico (e non solo), concimi, sementi, biostimolanti, ammendanti e vernici traccialinee, vere soluzioni manutentive per i groundsmen, scientificamente all’avanguardia, che garantiscono risultati sempre sicuri ed entusiasmanti. Scienza, Soluzioni e Risultati sono infatti le tre parole chiave che, come un vero e proprio mantra, da oltre 25 anni guidano l’attività della Herbatech nel settore dei campi sportivi in erba naturale. Rivela questa profonda identità lo stesso nome aziendale che deriva dal latino “Herba”, erba, e dal greco “Technè”, saper fare. Come tutti gli anni, anche il 2020 inizia per Herbatech all’insegna dell’innovazione con l’inserimento nel catalogo di tre nuovi prodotti frutto della più recente ricerca scientifica sull’uso nel miglioramento del suolo del biochar: si tratta dei fertilizzanti Bioturbo e Biomulti con collagene e biochar e dell’ammendante

zeolitico Zeobiome, a base di zeolite e biochar, arricchito con micorrize e batteri. Della linea Herbafer, nella sezione dei fertilizzanti fogliari con biostimolanti, nasce poi Resurrection, l’ottimizzatore della fotosintesi con melatonina e pigmento riflettente UV che aumenta la qualità dell’erba nelle zone con scarsa disponibilità di luce (stadi di calcio), migliorando l’efficienza fotosintetica. Resurrection, aumentando la produzione di cellulosa e lignina all’interno della pianta, aiuta nella prevenzione delle malattie (Dollar Spot in particolare) e permette un uso più intenso dei prati ad elevato calpestio come i campi da calcio. Per risolvere i problemi di drenaggio dei campi di calcio Herbatech propone Holywater, il nuovo penetrante del terreno che accelera l’infiltrazione dell’acqua lungo tutta la zona delle radici. Holywater è indicato soprattutto per quei terreni di gioco compattati e infeltriti dove l’acqua tende a ristagnare. Anche quest’anno, infine, Herbatech rinnova, per il settore dei campi sportivi in erba naturale, per quelli ibridi e per i campi in erba sintetica, la joint-venture

Qui sopra, la sede di Herbatech. Nella pagina a lato: lo stadio Nereo Rocco di Trieste e la macchina traccialinee Linemark. Here above, the Herbatech Headquarter. Front page: the Nereo Rocco Stadium, in Trieste and the Linemark machine.

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TSPORT 331


con Linemark Int, azienda danese leader nel mercato delle vernici e delle macchine traccialinee. Le vernici Linemark sono ideali per tracciare il campo in ogni condizione climatica e meteorologica; pronte all’uso, garantiscono elevata durata e una straordinaria visibilità . Fanno parte della linea Linemark le vernici speciali per i campi in erba sintetica, che permettono di tracciare nuove rigature evitando di intarsiare le righe di colore diverso.

HERBATECH: Science, Solutions, Results for perfect lawns It might look like the title of a fairy tale, or even a fantasy movie. On the contrary, this is the mission of an Italian company, Herbatech, that renews its goal every year worldwide: it proposes to professional groundsmen of football pitches, and not only, fertilizers, seeds, biosimulants, amendments, line marking paints that are real advanced maintenance solutions, that guarantee secure and exciting results. Science, Solutions and Results are the three keywords that, like a real mantra, for more than 25 years have led Herbatech's activity in the world of natural sport fields. The corporate name, deriving from the Latin "Herba", grass, and from Greek "Technè", know how to do, reveals its identity. As every year, 2020 for Herbatech begins in the name of innovation with the inclusion in the catalogue of three new products, the result of the latest scientific research on the use of biochar in soil improvement: the fertilizers Bioturbo and Biomulti with collagen and biochar and the zeolite amendment Zeobiome, made of zeolite and biochar enriched with mychorrizas and bacteria. In the Herbafer line of turf supplements, in the area of foliar fertilizers with biostimulants you find Resurrection, the photosynthesis optimizer with melatonin and UV reflective pigment that increases the quality of the grass in areas with low availability of light (football stadiums), improving photosynthetic efficiency. By increasing the plant production of cellulose and lignin, Resurrection helps in the prevention of diseases (particularly Dollar Spot) and allows an intense use of high-wear lawns such as football fields. In order to solve the drainage problems of football fields, Herbatech proposes Holywater, a new soil penetrant with calcium that speeds up the infiltration of water throughout the roots zone profile. Holywater is the best solution for compacted playgrounds with thatch, where the water tends to stagnate on surface. Finally, this year Herbatech is renewing the joint venture with Linemark Int, a leading Danish company in the market of the paint and line marking machines, for the natural grass fields, hybrid pitches and artificial turf. Linemark extraordinary paints are ideal to mark lines in all weather conditions; ready-to-use, they guarantee high durability and extraordinary visibility. Linemark catalogue includes special paints for artificial turf pitches, which allow you to draw new field without inlay the lines of different colors. www.herbatech.com info@herbatech.com Herbatech - Prodotti professionali per prati

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PRODUCTION | PRODUZIONE

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PRODUZIONE PRODUCTION

®

Clean Garden Sport : detergenza per i campi, sicurezza per i giocatori L'erba artificiale, sia che venga utilizzata in ambito sportivo che residenziale, ha diversi vantaggi dal punto di vista della manutenzione rispetto a quella naturale. Estremamente facile e veloce è la sua pulizia: infatti è abitudine sciacquarla con acqua, ma quest'ultima non basta per detergere in profondità soprattutto se si tratta di manti ad uso sportivo. I campi da giuoco sono esposti ad agenti atmosferici ed elevato calpestio 365 giorni all'anno, quindi soggetti all'attacco da parte di batteri ed altri fattori inquinanti. Sudore, saliva e sangue sono solo alcune delle cause che impattano sullo stato dell'intaso e della salute dei giocatori, ed è quindi opportuno trattarli con un prodotto specifico. A questo proposito la Federcalcio dice stop alla disinformazione e con il nuovo Regolamento Standard - approvato dalla L.N.D. in data 07 dicembre 2018 - obbliga i gestori di campi in erba artificiale a detergere i campi una volta ogni due mesi con prodotti attestati dalla L.N.D. I laboratori di Chimiver hanno precorso i tempi creando nel 2015 Clean Garden Sport® detergente per la pulizia dei manti sportivi in erba sintetica biodegradabile al 98%, composto da tensioattivi di origine naturale derivanti dallo zucchero, prodotto con materie prime a km zero. Additivato con speciali nanoparticelle che generano un’azione detergente prolungata nel tempo, non lascia aloni e profuma il campo di prato fiorito. Clean Garden Sport® è in linea con il regolamento FIGC ed è disponibile nelle versioni "Extra" (per erba sintetica in condizioni di stress estreme) e "Antistatico". L'impegno di Chimiver in campo “green” non si limita ai prodotti per la manutenzione, infatti sotto un manto in erba sintetica impeccabile, troveremo sempre un collante Chimiver. Come Adesiver Green Turf bicomponente poliuretanico formulato con il 75% di materie prime naturali di cui 28% rinnovabili, confezionato in imballi 100% riciclati e riciclabili.

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Clean Garden Sport®: cleaning for sport fields and safety for the players Born in France in the 90s as a metropolitan sport, parkour arrives to Italy in Synthetic turf, whetever it is used for in sports or residential areas, has several advantages from the maintenance point of view compared to the natural turf. Its cleaning is extremely easy and fast, indeed rinsing with water is a common habit although this one is not the enough to cleanse it deeply, especially if we consider sports fields. Fields are exposed to the weathering and trampling 365 days a year and consenquently subject by bacteria and other polluting factors. Sweat, saliva and blood are just some of the causes that impact the infill state and players health condition, therefore it is good to treat them with specific product. To the above mentioned Federcalcio says stop disinformation and with the new Standard Regulation - approved by L.N.D. on December 7th 2018 – obliges all managers of synthetic turf to clean the fields once every 2 months with certified products by L.N.D. Chimiver labs have created in 2015 Clean Garden Sport® a cleaner for sports turf, it is 98% biodegradable product composed by surfactants of natural origin coming from sugar and by local raw materials. It is additivated by special nanoparticles which generate a long-lasting cleaning action, it does not leave halos and it perfumes the field of floral fragrance. Clean Garden Sport® is in accordance with FIGC regulation and it is available in two versions "Extra" (for synthetic turf in extreme stress conditions) and "Antistatico". Chimiver commitment in “green” field is not limited only for maintenance products, you have to consider below a flawless synthetic turf you always find a Chimiver adhesive. Our Adesiver Green Turf, a two-component polyurethane adhesive, is formulated with 75% natural raw materials (28% of those are renewable), while packaging is 100% completely recycled.

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PRODUZIONE PRODUCTION

Omsi e le nuove poltrone extra lusso firmate Pininfarina OMSI, eccellenza italiana ed internazionale nella progettazione, produzione ed installazione di sedute in plastica per impianti sportivi e grandi stadi, in collaborazione con Pininfarina, design House di fama mondiale, hanno dato vita alle poltrone LEONARDO contraddistinte da linee moderne ed eleganti, il connubio perfetto tra comfort e lusso. Un design italiano unico che nasce dall’estesa esperienza di Pininfarina nel settore automobilistico, da sempre attenta al comfort del passeggero, qui tradotto in una poltrona caratterizzata dalla fiancata completamente chiusa che integra gli elementi strutturali, fondendo stile e funzionalità grazie alla ricerca di materiali altamente performanti. Le poltrone LEONARDO interamente prodotte in Italia, sono ideali per essere collocate nelle zone più prestigiose di un impianto sportivo e nelle sale conferenza, sono altamente customizzabili: il rivestimento può essere realizzato in tessuto, velluto, pelle o ecopelle; vasta gamma di colori, combinazioni e finiture attraverso loghi o scritte ricamate, la peculiarità più significativa è l’ampia scelta di optional, quali presa USB, sedile e schienale riscaldato, poggiatesta con monitor da 10 pollici, Qr-code, tavolettascrittoio, porta-bicchiere, sotto-sedile

In alto, la poltrona Leonardo nella versione Gold (con poggiatesta) e Silver (senza). Qui sopra, le poltrone VIP personalizzate per lo stadio Brianteo a Monza e per gli spogliatoi del Parma Calcio.

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tappezzato in tinta, queste sono solo alcune delle possibili configurazioni. Appena adottate dal Parma Calcio 1913 in una versione personalizzata che arreda lo spogliatoio con i colori della squadra o ancora installate nella zona Sky box del Calcio Monza Spa, nella versione total rouge con il logo della squadra ricamato sul poggiatesta.

Omsi and the new extra luxury armchairs by Pininfarina OMSI, Italian and international excellence in the design, production and installation of plastic seats for sports facilities and large stadiums, in collaboration with Pininfarina, world-famous design house, have created the LEONARDO armchairs distinguished by modern and elegant lines, the perfect combination of comfort and luxury. A unique Italian design that is the result of Pininfarina's extensive experience in the automotive sector, which has always been attentive to passenger comfort, here translated into an armchair characterized by a completely closed side that integrates structural elements, blending style and functionality thanks to the research of high-performance materials. The LEONARDO armchairs, entirely produced in Italy, are ideal to be placed in the most prestigious areas of a sports facility and conference rooms, and are highly customizable: the upholstery can be made of fabric, velvet, leather or eco-leather; a wide range of colours, combinations and finishes through logos or embroidered lettering, the most significant feature is the wide choice of options, such as USB socket, heated seat and backrest, headrest with 10-inch monitor, Qr-code, writing tablet, cup holder, underseat upholstered in the same colour, these are just some of the possible configurations. Just adopted by Parma Calcio 1913 in a customized version that furnishes the locker room with the team colours or installed in the Sky box area of Calcio Monza Spa, in the total rouge version with the team logo embroidered on the headrest.

Above, the Leonardo armchair in Gold (with headrest) and Silver (without). Below, the VIP armchairs customized for the Brianteo stadium in Monza and for the changing rooms of Parma Calcio.

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NOTIZIE NEWS

I giochi inclusivi di viale Varese a Como a cura di Legnolandia www.legnolandia.com

Quello di Como è fra gli ultimi parchi gioco inaugurati prima della stagione invernale, e si distingue per le dieci installazioni collocate in una sequenza di 160 metri lungo la passeggiata verde che si snoda sotto le mura del centro storico. La scelta dei giochi, forniti da Legnolandia, è stata finalizzata innanzitutto al principio dell’inclusione: alcuni di questi – come l’altalena con cestone, la piccola torre con scivoli, la giostra rotante – sono progettati rispettando le linee guida del progetto europeo “Play For All”, gli altri sono comunque di livello elementare, adatti anche a bambini con età inferiore ai 3 anni, e quindi naturalmente accessibili a tutti. I singoli giochi sono prodotti secondo i principi dell’economia circolare, basata sull’uso di materie prime sostenibili, l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti, il riuso e riciclo dei materiali a fine vita. Tutte le parti in legno delle altalene, ad esempio, sono realizzate in pino o abete bianco proveniente da foreste certificate trattato in autoclave con additivo idrorepellente; i pannelli colorati come quelli della torre sono rifiniti con vernici ecologiche a base d’acqua. I piccoli giochi a molla, sono realizzati in polietilene riciclato e riciclabile, così da soddisfare i criteri ambientali minimi previsti dal Green Public Procurement vigente anche in Italia per le pubbliche amministrazioni. Il parco di viale Varese è stato realizzato grazie alla raccolta fondi messa in atto da quattro associazioni di servizio comasche: Kiwanis Como, Leo Club Como Chronos, Lions Club Como Host e la classe Tusann e Fioeu 1943 dell’associazione La Stecca.

Nella foto grande, il parco di Viale Varese. Qui sopra, l’altalena inclusiva con cestone PFA. Nelle foto in basso, percorso tattile e tender.

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Sul lago di Como, campo di calcio recintato a norma a cura di Plastifil Recinzioni www.plastifil.eu

A Menaggio, a pochi metri dalla riva del lago di Como, troviamo il centro sportivo comunale polivalente “La Madonnina”. Il campo di calcio, che fino al 2016 era in terra battuta, è stato recentemente rinnovato adattandone le misure alle dimensioni minime previste per il campionato di prima categoria, e dotandolo di un manto in erba sintetica con sottotappeto drenante. Per la realizzazione dell’opera il Comune ha ottenuto il contributo di Regione Lombardia in esito al bando 2015 per la realizzazione e la riqualificazione di impianti sportivi di proprietà pubblica. Nel quadro di tali lavori, il progetto di riqualificazione ha previsto la messa in opera di nuove recinzioni su tre lati del campo, che sono state fornite da Plastifil Recinzioni; queste sono riconducibili sostanzialmente a due tipologie. La recinzione posta sul lato est è costituita da una rete metallica plasticata verde a maglia sciolta romboidale, con filo di 4 mm a passo 50x50 mm; l’altezza è di 2250 mm, sormontata da una rete parapalloni in polietilene a maglia annodata termofissata alta 6 metri, per un’altezza totale della recinzione pari a 8 metri. II sostegno è costituito da pali in tubo da 60 mm alti 3 metri, intervallati da pali rastremati da 6,80 m. Sul lato nord invece la recinzione risponde alle norme UNI EN 13200, ed è costituita da pannelli in rete elettrosaldata con maglia 55x200 con doppio filo orizzontale da 8 mm e filo verticale da 6 mm: la dimensione dei pannelli è 2510 mm di larghezza per 2230 di altezza. Le piantane sono in tubolare rettangolare da 120x60x3 mm con piastra di base a tassellare da 180x240 mm; tutto il materiale è zincato e rivestito in poliestere per esterni di colore verde. Sul lato ovest lo stesso tipo di recinzione a pannelli è completata con il sopralzo parapalloni. A completamento dell’opera sono stati posati 2 cancelli a doppia anta e 2 ad anta singola con maniglione antipanico, zincati e rivestiti in poliestere per esterni di colore giallo, per permettere l’individuazione a distanza degli accessi/vie di fuga.

Lego e l’Old Trafford

Nel centodecimo anniversario dello storico stadio inglese, esce sul mercato una scatola di costruzioni per realizzarne un modellino in scala. Chi è stato bambino negli anni ’60 ricorda che i Lego erano soprattutto mattoncini, e soprattutto bianchi e rossi; i più pignoli avranno anche vissuto il cambio di qualità nel passaggio dall’acetato di cellulosa all’ABS, avvenuto nel 1963, quando gli elementi sono diventati più lucidi, indeformabili e più resistenti all’incastro. Vennero poi i colori nuovi, pezzi speciali, figure umane, i Lego Technic, Guerre Stellari ed Harry Potter… Ed ora, l’Old Trafford L’Old Trafford è lo storico stadio del Manchester United, inaugurato nel febbraio 1910: ristrutturato nel 2006, oggi, col manto ibrido e 76.000 posti a sedere, è l’unico stadio inglese che ha meritato le 5 stelle UEFA. Ebbene, per celebrarne i 110 anni di storia, la Lego ha messo in commercio un modello in scala 1:600 dell’Old Trafford, in una scatola da 3.898 pezzi, in vendita dal 1 febbraio al prezzo di 269,99 euro. Si stima che i tifosi della squadra inglese siano nel mondo 1 miliardo e 100 milioni, e Lego spera che molti di questi vogliano portarsi a casa il kit. Numerosi i particolari speciali, come la statua “United Trinity” e l’orologio commemorativo “The Munich Clock”, illustrati in dettaglio nel sito della Lego. Lo stadio, una volta costruito, misura 18,5 cm di altezza, 47 cm di lunghezza e 39 cm di larghezza.

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NEWS |

NEWS 85


L’ impatto acustico dell’Allianz Cloud fa discutere

Il tema dell’inquinamento acustico è sempre all’ordine del giorno: la cronaca rilancia la protesta di alcuni residenti per il rumore generato dagli impianti del palazzetto milanese inaugurato da poco. L’ impatto acustico di una struttura come il palazzetto che ha sostituito a Milano il vecchio Palalido fa tornare d’attualità l’argomento. Il collaudo acustico degli immobili è un’operazione indispensabile per la certificazione acustica di un edificio, che a seguito di specifiche prove potrà essere classificato in una delle quattro classi previste dal DPCM 5/12/97, attuativo della Legge Quadro 447/95 sull’inquinamento acustico. Per sintetizzare, sono tre i diversi ambiti di valutazione delle prestazioni acustiche dell’edificio: - L’impatto acustico, ossia il rumore che l’attività svolta nella costruzione genera nei confronti di recettori esterni (legge 447/95 articolo 8 comma 2 lettera e); - La qualità acustica degli ambienti interni, con riferimento al tempo di riverbero dei suoni emessi e percepiti dai fruitori dell’ambiente stesso; - I requisiti acustici passivi, ossia l’isolamento dell’ambiente costruito nei confronti dei rumori provenienti dall’esterno, o anche tra ambiente e ambiente.

L’ impatto acustico dell’Allianz Cloud La cronaca ci fa oggi accendere i riflettori sul problema dell’impatto acustico, riportando le proteste di alcuni cittadini nei confronti del rumore generato dalla nuovissima Allianz Cloud, il palazzetto dello sport inaugurato a Milano la scorsa estate. Se solitamente gli impianti sportivi (vedi San Siro) sono fonte di rumore a causa delle attività che vi si svolgono (cori dei tifosi, concerti rock), in questo caso pare che il rumore eccessivo sia dovuto agli impianti di termoventilazione, tanto che se ne è provvisoriamente disposto lo spegnimento nelle ore serali in attesa di verifiche. Come sia potuto accadere che una struttura appena realizzata sia sfuggita alle regole della progettazione acustica è prematuro cercare di spiegarlo.

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Dagli archivi FIDAL il punto sugli impianti L’ufficio impianti Sportivi della FIDAL ha presentato, lo scorso dicembre, la sintesi di quanto risulta censito nei propri archivi; un quadro di partenza per le future politiche di miglioramento del patrimonio impiantistico dedicato all’atletica leggera. L’ultimo Comitato Nazionale del 2019 è stato l’occasione per presentare il documento che raccoglie tutte le informazioni presenti negli archivi FIDAL riguardanti gli impianti per l’atletica. Premesso che chi realizza gli impianti sportivi non è obbligato a chiederne l’omologazione, e che perciò possono esserci molti altri impianti non risultanti negli archivi ufficiali, i dati propongono 1380 “files” riguardanti altrettante strutture delle quali FIDAL è venuta a conoscenza. Di questi, il 9,6% riguarda impianti mai realizzati, e il 25,4% impianti realizzati ma che non hanno mai ottenuto l’omologazione. D’altra parte, anche gli impianti omologati almeno una volta spesso non hanno rinnovato l’omologazione alla scadenza; sicché gli impianti con omologazione tuttora vigente sono solo 290, pari al 21% di quelli presenti in archivio. Fra gli impianti in vigenza di omologazione, quelli in classe A (piste ad 8 corsie) sono 38, pari al 13,1%; in classe B (a 6 corsie) sono 148 (51%). Gli altri impianti omologati appartengono alle categorie di esercizio, promozionali o ridotti. Fra tutti, gli impianti indoor realizzati sono 28, mentre 14 sono stati progettati e mai realizzati, mentre altri 5 sono in fase di completamento o di parere preventivo. La statistica offre anche un quadro della distribuzione regionale, dove la Lombardia fa apparentemente la parte del leone (con 170 impianti di cui 47 in vigenza di omologazione): ma, in relazione al numero di abitanti, la miglior dotazione appartiene alla Sardegna e la peggiore (uno ogni 200.000 abitanti) alla Campania.

delle società. I primi strumenti di consultazione a disposizione di tutti, oltre a quanto fatto dallo stesso Ufficio Impianti Sportivi nel quotidiano e diretto contatto con aziende, amministrazioni e progettisti, sono

rappresentati dalla “Circolare SmarTrack FIDAL 2019” e dal “Manuale per la Progettazione degli Impianti di Atletica Leggera”. “Sono stati già avviati i rapporti con l’Ingegneria di Sport e Salute – riporta

Renzulli nel sito istituzionale di FIDAL – affinché quanto prima la Norma CONI per l’Impiantistica Sportiva recepisca e renda obbligatori i nuovi contenuti infrastrutturali previsti dalla Circolare FIDAL 2019”.

Fidal e il futuro dell’impiantistica Come riferisce il Responsabile Ufficio Impianti Sportivi Gianfranco Renzulli, la FIDAL ha da tempo avviato un vasto programma di interventi e progetti, in ambito interno e con vari altri soggetti istituzionali, mirato al miglioramento di quella qualità impiantistica ritenuta vitale per la crescita del movimento e

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Una super illuminazione a led e nuovi sky box per lo Stadio Brianteo

Non solo una potente illuminazione a led per lo stadio che sorge alla periferia di Monza. Il Monza Calcio nel momento in cui scriviamo è saldamente in testa al girone A della serie C, con tutte le prospettive quindi di un futuro in serie B. La gestione di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani non ha badato a spese per preparare il club brianzolo a nuovi traguardi: nel 2019 sono stati investiti cinque milioni di euro per migliorare lo stadio di via Stucchi adeguandolo alle esigenze di una futura serie B.

La nuova illuminazione a led I lavori più importanti intorno al “Brianteo” sono quelli realizzati nello scorso mese di ottobre per installare le quattro torri faro che hanno rinnovato completamente il sistema di illuminazione dello stadio. Con un costo di oltre un milione di euro, le quattro torri imponenti, alte 50 metri, con i loro 240 proiettori a led offrono una potenza di 1200 lux, a fronte dei precedenti 500, già superiore a quella richiesta dalle norme di Lega Pro per la

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prossima stagione (che ne richiede un minimo di 800). Il nuovo sistema di illuminazione è stato inaugurato il 26 ottobre scorso in occasione della partita Monza-Renate, sperimentando per la prima volta, oltre a una inedita uniformità di illuminamento sul campo, la possibilità di creare spettacolari giochi di luci attraverso il sistema di controllo DMX integrato, analogo a quello in dotazione allo Juventus Stadium.

Sport bonus: confermato per il 2020

Come per il 2019, con Lo sport bonus anche quest’anno sarà possibile usufruire del credito d’imposta per le erogazioni liberali destinate a interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e alla realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.

Il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 20% del reddito imponibile alle persone fisiche e dell’1% dei ricavi annui per i redditi d’impresa. L’agevolazione è pari al 65% delle erogazioni effettuate, e viene ripartita in tre quote annuali di pari importo.

Il sistema adotta i proiettori a led Ledmaster One della Fael, una serie certificata ENEC completamente compatibile con le leggi e regolamentazioni di tutto il mondo. L’adozione della illuminazione a led consente inoltre un notevole risparmio energetico. Scheda tecnica del proiettore (catalogo Fael Illuminazione).

Gli sky box È del mese di dicembre, poi, l’ultima novità: l’inaugurazione dei nuovi sky box, quattro salottini da 10 posti dotati di divani e terrazzino affacciato sul terreno di gioco. La tribuna centrale coperta, dotata di 4.500 posti a sedere (con i seggiolini sostituiti nel corso dell’anno, che ora compongono la scritta AC MONZA in bianco su rosso) comprende ora, oltre agli sky box, la tribuna d’onore con area ospitality, la tribuna stampa e quattro gabbiotti per lo speaker e i telecronisti. Subito sotto gli sky box, inoltre, sono stati installate due file di sedute VIP: si tratta delle poltrone “Leonardo” di Omsi, disegnate in collaborazione con Pininfarina, in versione total rouge con il logo del Monza ricamato sul poggiatesta. Le due curve ospitano rispettivamente 2.310 posti per i tifosi di casa e 500 per gli ospiti; risulta invece ancora inagibile il settore distinti, di fronte alla tribuna centrale. In precedenza, nel corso del 2019, sono stati effettuati lavori di adeguamento alle norme di sicurezza e riallestite diverse aree interne, spogliatoi compresi, dotando l’impianto di due nuovi ascensori. Si segnala infine l’apertura, all’interno dello stadio, dello store “Tifo Monza” con il merchandising ufficiale del marchio Lotto che sponsorizza il club biancorosso

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Appalti e BIM: si estende l’obbligo

Il rapporto tra appalti e BIM, attraverso il Decreto Ministeriale n. 560 del 2017, si svolge seguendo un calendario prestabilito che allarga anno dopo anno il bacino di quelle gare pubbliche che dovrebbero introdurre l’obbligo di adozione di quelli che burocraticamente vengono chiamati “metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture”, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative specifiche. Il calendario ministeriale prevede dunque l’obbligo di introdurre il BIM, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, “per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o superiore a 50 milioni di euro, dal 1° gennaio 2020” (il limite vigente fino a ieri era di 100 milioni).

immagine da software Travilog di Logical Soft

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Negli anni a seguire il limite scenderà progressivamente a 15 milioni dal 2021, alle gare sopra soglia comunitaria dal 2022, alle opere di importo pari o superiore a un milione dal 2023, e infine per tutte le opere dal 1 gennaio 2025. Pur di fronte a un incremento percentualmente significativo da un anno all’altro, in Italia solo alcune stazioni appaltanti si stanno muovendo seriamente per introdurre l’utilizzo del BIM nelle proprie gare; a fronte dell’obbligatorietà, va ricordato che non esiste un sistema sanzionatorio che penalizzi l’inadempienza a quanto prescrive il Decreto. Se due anni fa dicevamo che “il tempo del BIM non è ancora maturo”, da quanto vediamo quotidianamente dobbiamo confermare anche oggi lo stesso pensiero.

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Cosenza Il punto sul nuovo stadio È di fine gennaio un intervento del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che ha voluto fare il punto sulle prospettive di realizzazione del nuovo stadio del Cosenza Calcio, disegnato nel quadro di una “Città dello sport”. Il progetto, che ha vinto un concorso internazionale, è affidato al raggruppamento degli architetti Alfonso Femia e Rudy Ricciotti. Il Sindaco chiarisce che i lavori non sono ancora partiti a causa di ritardi nell’approvazione del relativo finanziamento da parte del fondo immobiliare Invimit, ferma restando l’immutata disponibilità dell’Istituto del Credito Sportivo. Afferma Occhiuto in un post su facebook: “È strategica e rilevante per una città l’ideazione e poi la progettazione di nuove opere pubbliche, ma è

molto più importante la concreta realizzazione. Molti “pensano”, ma pochi realizzano. Noi in questi anni ci siamo contraddistinti per la politica “del fare”, cioè per la concreta realizzazione di progetti tra cui alcuni concepiti anche da altri. Abbiamo realizzato ben 400 milioni di opere pubbliche. Spero che chi verrà dopo di noi abbia la volontà e la capacità di continuare su questa strada”. Il progetto Femia-Ricciotti Il raggruppamento temporaneo, guidato da Atelier(s) Alfonso Femia/AF517 e

dal francese Rudy Ricciotti, insieme con un gruppo di specialisti si è aggiudicato nel luglio 2019 il concorso internazionale indetto dal Comune di Cosenza per il progetto della “Città dello Sport” che comprende la riqualificazione dello Stadio comunale San Vito – Gigi Marulla e la valorizzazione e riqualificazione delle aree limitrofe. L’estensione è di circa 60.000 mq solo per lo stadio, con una capienza di 40.000 posti, con aree VIP, sky boxes e business lounges e un museo con negozi. La riqualificazione comprende inoltre un cinema, un hotel, attività commerciali, una biblioteca, un centro medico-sportivo. Il disegno architettonico proposto, come riporta la descrizione dei progettisti, rappresenta un guscio, “una conchiglia fossile dalla morfologia morbida, organica, asimmetrica, una forma sinuosa che faccia riferimento alla femminilità di un corpo atletico scolpito, ma allo stesso tempo affondi le proprie origini nella terra, in una

dimensione arcaica lontana che si ripropone oggi a connotare i nuovi spazi del vivere guardando al futuro“.

Potenza Anche qui si parla di un nuovo stadio per il Potenza Calcio Il presidente del Potenza Calcio, Salvatore Caiata, il 3 gennaio scorso ha presentato il rendering di progetto per un nuovo stadio che vorrebbe realizzare a Potenza nell’area dismessa di un’industria agro-alimentare, la ex CipZoo. Si tratta di un’idea progettuale predisposta – a quanto pare di propria iniziativa senza aver ricevuto formalmente un incarico – dall’ingegnere Antonio Sarricchio, e fatta propria dal patron del Potenza. Denominata “Lions Arena”, la struttura

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avrebbe una capienza di 12.000 posti. Per il momento, è stato diffuso solo un rendering video. L’investimento ipotizzato da Caiata è di 40/50 milioni di euro, e l’attuazione potrebbe avvenire con il sistema del project financing, con l’impegno dunque di soli capitali privati. Come in tutti i grandi progetti degli ultimi anni, il tema dello stadio di proprietà si affianca alla parte remunerativa dell’operazione: una non meglio quantificata area commerciale con shopping center, ristoranti, uffici, cliniche mediche. L’urbanistica L’area già occupata dall’insediamento industriale da tempo dismesso è oggi proprietà della Regione. Le previsioni urbanistiche vigenti demandano l’uso dell’area a specifici “Progetti Speciali”, per cui ogni decisione in merito deve passare da una precisa scelta urbanistica di cui la pubblica amministrazione

dovrebbe farsi carico. La dislocazione del vecchio Stadio Viviani, oltretutto, era prevista dagli strumenti urbanistici vigenti in tutt’altra area (in contrada Lavangone, a nord della città, in adiacenza al già esistente complesso sportivo del Palabasento). Non si può ignorare però che sin dal 2012 una petizione firmata da oltre 11.000 cittadini (Potenza conta 66.000 abitanti) chiedeva che l’area fosse utilizzata per la creazione di un’area verde attrezzata, da legare con il contiguo Parco Fluviale del Basento, come delineato peraltro nella tavola “Parchi e Greenways” del regolamento urbanistico vigente. Un progetto in tal senso, redatto dai professionisti di W.O.P. Architettura (architetti Gerardo Sassano e Christian Rosolino, ingegneri Michele Scioscia, Donato Lo Sasso e Giovanni Albano) venne proposto nel 2014 a Comune e Regione, ma senza un effettivo seguito operativo. Il tema è tuttora vivo nell’interesse della

cittadinanza, che continua a dividersi sulle scelte possibili: un sondaggio condotto da ufficiostampabasilicata.it su 56.428 voti espressi conta il 74,9% a favore del parco. Ecco quindi che, come in altri casi più famosi, la semplice notizia di “un nuovo stadio per il Potenza” (sulla cui utilità non c’è da nutrire dubbi) si presta ad una lettura molto più complessa.

Paestum Nasce il parco archeologico dei piccoli Un parco giochi decisamente alternativo quello che ha visto la luce nell’area archeologica di Paestum, in provincia di Napoli. Si tratta di un parco giochi a tema archeologico, nato con l’intento di intrattenere e catturare l’interesse dei piccoli visitatori di Paestum, che rappresentano

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quasi la metà del pubblico che ogni anno giunge in visita al sito. Legambiente di Capaccio Paestum e il Parco Archeologico hanno messo in campo congiuntamente un parco archeologico “in miniatura”, con macchinari e giochi antichi, con uno sguardo all’ambiente e alla sostenibilità. Il “parco dei piccoli” nel sito UNESCO Collocato sul lato est dei due grandi templi, la “Basilica” e “Nettuno”, il parco giochi consiste in 10 strutture che riproducono alcuni dei più famosi giochi di logica e strategia dell’antichità e alcune macchine da cantiere, utilizzate per costruire i templi dorici di Paestum. Il parco dei piccoli è inserito nel percorso di visita del sito archeologico, accompagnato da pannelli esplicativi: i bambini possono così scoprire alcuni aspetti di storia e archeologia. “Il museo come istituzione pubblica nasce nell’Ottocento per un pubblico di adulti colti”, ha spiegato il direttore, Gabriel Zuchtriegel. “Oggi invece voglia-

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ché grande attenzione si è posta anche all’ecologia. “Una parte delle opere dei vari parchi giochi è stata realizzata con il legno abbattuto dall’uragano Vaia che altrimenti sarebbe andato perduto“, ha precisato Zannier, aggiungendo che “siamo di fronte alla dimostrazione di come questo materia-

le può avere una seconda vita“. Al taglio del nastro (per il quale si è scelta la data del 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità), erano presenti anche l’assessore all’Ambiente del comune di Gorizia, Francesco Del Sordi, il vice presidente della Uildm Gorizia (Unione italiana lotta

alla distrofia muscolare), Massimiliano Mauri, e una rappresentanza di bambini e insegnanti della scuola dell’infanzia di Piuma. L’intervento è parte di un progetto della Regione che include l’installazione di nuovi giochi per bambini anche nei

mo offrire un’esperienza culturalmente arricchente per tutti, per cui ci impegniamo a rendere il sito più accessibile per i bambini, ma anche per le persone con disabilità. Il passato ci può insegnare molte cose anche per il futuro, per esempio in merito alla sostenibilità ambientale”. “Rilanciamo con forza il lavoro di alleanza per la promozione del patrimonio locale attraverso la cura del territorio” ha commentato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani. “Legambiente e il Parco Archeologico, dopo il sentiero degli Argonauti e delle Sirene e l’Osservatorio del Paesaggio, lavorano di nuovo insieme per una sperimentazione rivolta ai più piccoli. Uno spazio di apprendimento e gioco per conoscere e diffondere il rispetto del patrimonio di bellezza culturale, artistico e paesaggistico”.

Gorizia Area giochi inclusiva al Bosco Piuma “È importante creare spazi pubblici che siano nella disponibilità di tutti e lo è ancor di più se questi spazi sono destinati ai bambini“, ha affermato l’assessore alle risorse forestali del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, in occasione dell’inaugurazione della nuova area giochi inclusiva al Bosco Piuma di Gorizia. L’area verde lungo il fiume Isonzo è stata dotata di un parco giochi inclusivo, realizzato con attrezzature e criteri progettuali che ne consentono l’utilizzo e l’accesso a tutti i bambini, anche a chi è dotato di disabilità. Non solo un parco inclusivo, però, per-

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Albizzate (Varese) Ultimata la pista di atletica e il campo da basket al centro sportivo La Fornace

parchi regionali di Bosco Romagno (Cividale del Friuli), di Bosco di Plessiva (Cormons) e del Parco delle Risorgive (Codroipo). Complessivamente, la Regione ha investito risorse per 200.000 euro. L’area giochi del Bosco Piuma Il parco ricreativo è accessibile tramite una rampa e tutti i giochi sono fruibili anche dai bambini in sedia a ruote o con altre disabilità, grazie a dispositivi che facilitano l’utilizzo di dondoli, giran-

dole, scivoli e castelli multifunzione. Ancora una volta, si tratta di giochi inclusivi e non di giochi appositamente studiati per bambini disabili: è l’inclusione il tema centrale determinante, che favorisce il gioco comune, la condivisione, l’integrazione. Solo così, si abbattono non solo le barriere architettoniche ma anche quelle sociali. Nel parco è stata collocata una panchina dotata di cassetto porta-libri per l’attività di crossbooking, ovvero lo scambio e la donazione di libri.

È stato inaugurato il nuovo impianto sportivo polifunzionale della scuola media Domenico Chelini, in via delle Cornacchie: un luogo di socializzazione e sport, dove le famiglie e i ragazzi potranno ritrovarsi per trascorrere tempo libero all’aperto, cimentandosi in attività sportive un po’ alternative, diverse da quelle più classiche. Si tratta infatti di un campo per la pratica del basket inclusivo e di uno skate park. L'opera rientra negli interventi previsti dal pacchetto Quartieri Social che l’Amministrazione porta avanti per dotare i quartieri che si trovano al di là della circonvallazione di nuovi servizi e di luoghi comunitari, sportivi e ricreativi. L’intervento è stato realizza-

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to dall’amministrazione comunale insieme ad Erp Lucca, per un totale di 135.267 euro. Per San Vito, oltre all'impianto polifunzionale alla scuola Chelini, sono in corso gli interventi per diverse piste ciclabili i e la ristrutturazione dell'ex distretto socio-sanitario, che sarà adibito a centro polivalente di quartiere; inizieranno a breve i lavori che interesseranno piazza Ludovico Ariosto.

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fondata da Pietro Chianchiano periodico di informazioni tecnico-sociali su attrezzature e impianti sportivi e ricreativi, piscine e impianti acquatici, disegno urbano e ambientale Technical-social magazine on recreational, acquatic and sports facilities, pools, equipments, environmental & urban furnishing Direttore editoriale / managing editor Bruno Grillini Direttore responsabile / editor Maria Carbone Direttore artistico / art director Fabio Passoni Amministrazione / administration Eva Carballo Segreteria di redazione / editorial secretary Daniela Bonetti Hanno collaborato / contributors Maria Carbone, Riccardo Consoli, Bruno Grillini, Tomaso Grillini, Cesare Lino, Sabina Orrico, Ezio Rendina, Bea Rispoli, Joseph Wolfe Fotografie / photos Archivio Tsport / Tsport archive Archivio Shutterstock.com Redazione, pubblicità, amministrazione / editorial department, advertising & management office SeiMedia srl - via Per Robecco 91 – 20092 Cinisello Balsamo, Milano Tel. (+39) 02 23052147 Editore/publisher SeiMedia srl via Per Robecco 91 – 20092 Cinisello Balsamo, Milano

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Le schede tecniche di TSPORT in questo numero Strumenti per il progettista

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93 28 III cop. 2 90 40 92 34 46 29 4 54 1 20 87 IV cop. 53 88 5 56 91 3 89 II cop. 29 86 8 56 94 22 28

C

Il campo da golf è uno di quegli impianti che deve essere progettato e omologato di volta in volta, non essendoci standard dimensionali applicabili in tutta la sua estensione. L’omologazione può essere fatta a livello standard o a livello superiore; vanno distinti inoltre i campi “promozionali” da quelli “certificati”, oltre ai campi pratica. Pertanto non è definibile un disegno univoco da riutilizzare come standard di riferimento. Le schede dimensionali che pubblichiamo in questa occasione vogliono rappresentare graficamente i principali parametri che devono obbligatoriamente essere rispettati nel disegno delle buche; di seguito, riportiamo il testo delle “Norme” pubblicate dalla Federazione Italiana Golf e attualmente in vigore, approvate dal CONI nel 2015. La sezione “Golf” è in fase di allestimento nel portale sport&impianti (www.sporteimpianti.it), dove la sezione “strumenti per il progettista” mette a disposizione ad oggi tutti gli strumenti per uno studio di fattibilità relativo alla progettazione di impianti per oltre 30 diversi sport: le dimensioni, i regolamenti federali, i prezzi di massima in base ai principali prezziari italiani, una selezione delle aziende operanti nel settore, e gli articoli pubblicati sul portale inerenti impianti dello stesso tipo. In coda alle schede pubblichiamo l’indice delle schede tecniche pubblicate e attualmente valide. La serie completa in formato digitale è acquistabile mediante la cedola di commissione pubblicata alla pagina precedente, o attraverso la pagina web del portale: http://www.sporteimpianti.it/abbonamenticartacei/ .

Tools for the designer The golf course is one of those facilities that must be designed and approved in each case, as there are no dimensional standards applicable throughout its entire extension. The homologation can be done at standard level or at a higher level; "promotional" and "certified" courses must also be distinguished, in addition to the practice courses. Therefore it is not possible to define a unique design to be reused as a reference standard. The dimensional sheets that we publish on this occasion are intended to graphically represent the main parameters that must be respected in the design of the pitches; below is the text of the "Standards" published by the Italian Golf Federation and currently in force, approved by CONI in 2015.

Golf 1.18 – 1047/1048 Golf 1.18 – 1047/1048

Federazioni e leghe 12.18 – 1049/1052 FIG

Indice sistematico 15.9 – 1053/1054 Schede tecniche


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