T S P O R T
MAPPA DEI FORNITORI L’UNICA
tutterba AUTENTICA
EDITORIA SPECIALIZZATA
SU TUTTA L’IMPIANTISTICA SPORTIVA
O T T O B R E
-i
nf ot sp
or
t.it -
ph .( +3 9)
02
64 38
28 2
SINCE 45 YEARS THE UNIQUE SPECIALIZED PUBLISHING ABOUT ALL THE WORLD OF SPORTS FACILITIES
S E T T E M B R E
po
rt .it
www.sporteimpianti.it
2 0 2 0
anno XLV - SETTEMBRE OTTOBRE 2020 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
DA 45 ANNI
3 3 5
Speciale GHIACCIO
leonardo OMSI srl - Via Parini, 3 - 40069 Zola Predosa (BO) - Tel. +39 051 6164311 - www.omsi.it
Year XLV | CONTENTS | September October 2020
www.SPORTeIMPIANTI.it
RUBRICHE topical columns 7
PRODUZIONE / Production
BRUNO GRILLINI OPINIONE PEDALARE DI
74
Opinion / Pedalling
76 16
43
A CURA DI
ALBANO MARCARINI
TSTORIA L’ARENA CIVICA DI MILANO
PLASTECO RINNOVA LA COPERTURA PER I CAMPI DA PADEL Plasteco renews the roofing for padel courts
GIANCARLO FISCHETTI - MARCO BIAGINI LA BUONA PROGETTAZIONE UN NUOVO PROGETTO DI GRANDE STRUTTURA POLIFUNZIONALE INDOOR NELLA CITTÀ DI PISTOIA
78
A CURA DELLA
REDAZIONE NOTIZIE DALLE AZIENDE
82
A CURA DI
88
A CURA DI
A CURA DI
Design: Studio SdiA arch. Paolo Pettene
70
OMSI GREEN: SEDUTE PER UNO STADIO SOSTENIBILE Omsi Green: seats for a sustainable Stadium
SABINA ORRICO NOTIZIE DAL MONDO SABINA ORRICO REGIONI PROVINCE COMUNI
A CURA DI EZIO RENDINA TECNICA L’ACUSTICA NEGLI IMPIANTI SPORTIVI CHIUSI
IL NUOVO VELODROMO DI SPRESIANO - PARTE 3
SeiMedia - Sport&Impianti.it
SeiMedia srl via Per Robecco 91 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel. (+39) 02 23052147 - Fax (+39) 02 02 23055769 www.sporteimpianti.it E-mail: info@seimedia.it
anno XLV - SETTEMBRE OTTOBRE 2020 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
Tsportmagazine Sporteimpianti.it
Speciale GHIACCIO
In copertina: La linea di porta di un campo di hockey su ghiaccio (Shutterstock). Servizio da pag. 47
5
Tsport 335
| Anno XLV SOMMARIO | Settembre Ottobre 2020
SPECIALE special 47
BRUNO GRILLINI REPORTAGE SPECIALE GHIACCIO A CURA DI
Reportage / Ice Special Report Andare sul ghiaccio (in Italia) Le piste natalizie Il ghiaccio sintetico: Santo Stefano d’Aveto Non solo ghiaccio: gli impianti di risalita nelle Dolomiti Trentine Da Torino 2006 a Milano-Cortina 2026: vent’anni di Winter Olympics L’esperienza olimpica di Engo per gli stadi del ghiaccio
PROGETTI projects 9
BRUNO GRILLINI ATLETICA LEGGERA MILANO LA NUOVA PISTA DI ATLETICA ALL’ARENA CIVICA DI
Athletics Milan: New athletics track in the Arena Civica Design: arch. Stefano Longhi
19
DI B. G. ALTRI IMPIANTI BUSTO GAROLFO IL CENTRO SPORTIVO PLAY SPORT VILLAGE
Other facilities Busto Garolfo: The Play Sport Village Design: Paolo Citterio Architetti
25
CESARE LINO IMPIANTI PER IL NUOTO ANDALO RICONFIGURAZIONE DEL CENTRO NATATORIO DI
Swimming centres Andalo: Riconfiguration of the swimming centre Design: ing. Edoardo Iob
33
MARIA CARBONE ALTRI IMPIANTI RIMINI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO SPORTIVO RIVABELLA PER IL RUGBY E IL BASEBALL DI
Other facilities Rimini: Refurbishment of the Rivabella Sports Centre for rugby and baseball Design: geom. Alessandro Mazza, ing. Monia Colonna
4
37
BEA RISPOLI TUTTERBA PRAIA A MARE CENTRO SPORTIVO COMUNALE DI
Tutterba Praia a Mare: municipal sports centre Design: arch. Ernesto Lupinacci
ALLEGATI appendixes I-XVI SCHEDE TECNICHE Standard dimensionali 1.19 - Hockey su ghiaccio 1.31 - Pattinaggio su ghiaccio 1.43 - Curling 1.3 - Badminton 1.3 bis - Beach Badminton
COSTRUIAMO PAVIMENTI SPORTIVI PER L‘ATLETICA
PER I FUTURI CAMPIONI
Pista atletica allo Stadio Quercia, Rovereto Il nuovo manto REGUPOL AG riscuote continuamente commenti positivi per le caratteristiche di prestazionalità e comfort sia dagli atleti partecipanti alle competizioni, ma anche da quanti la frequentano quotidianamente per gli allenamenti.
www.regupol.com
Pedalare L’OPINIONE di Bruno Grillini
Rileggere il motto di Giorgio Squinzi sulla parete dell’aula a lui dedicata, a un anno dalla sua scomparsa, presso la sede milanese di Assolombarda, ci ha fatto pensare a quanto sia adatto anche in questo momento di inedita incertezza. La frase fu pronunciata dal patron di Mapei nel 2014 all'assemblea dell'Unione Parmense degli Industriali e da lui attribuita a sua volta all’amico, grande ciclista, Vittorio Adorni: “non bisogna mai smettere di pedalare”. Detto in un momento di crescita il significato era: non sedersi sugli allori quando va bene, ma continuare a lavorare e a crescere. Oggi, dopo la battuta di arresto dovuta ai provvedimenti anti-covid, e in una fase in cui la volenterosa ripresa delle attività è ancora gravata dall’incertezza sull’evoluzione della pandemia, il senso diventa: continuare a lavorare guardando avanti e preparando il terreno per i tempi migliori. Che non tarderanno ad arrivare e che premieranno chi non si è arreso. Il settore dello sport è stato penalizzato dalle limitazioni alla possibilità di fruire degli impianti, ma si legge, nella pressione che subiscono le strutture aperte da parte degli sportivi e nella fibrillazione intorno alla sospirata apertura al pubblico di stadi e palazzetti, un desiderio generalizzato di tornare ad invadere senza limiti le superfici in erba, in resina e in parquet, gli spalti e le tribune. Lavoriamo quindi tutti per preparare quel domani, che non può tardare, e lo facciamo senza mai smettere di pedalare. Lo dimostra, nel nostro piccolo, la nuova edizione della Mappa dei Fornitori (in omaggio agli abbonati in allegato a questo numero di Tsport) che mai come quest’anno raccoglie una larghissima selezione di aziende attive nel campo dell’impiantistica sportiva, determinate ad essere presenti sul mercato e a lavorare per la qualità delle strutture di oggi e di domani.
Opinion
Pedalling
Re-reading Giorgio Squinzi's motto on the wall of the auditorium dedicated to him, one year after his death, at the Milan headquarters in Assolombarda, made us think how suitable it is even in this moment of unprecedented uncertainty. The sentence was pronounced by Mapei's patron in 2014 at the assembly of the Unione Parmense degli Industriali and attributed by him in turn to his friend, a great cyclist, Vittorio Adorni: "you must never stop pedalling". Said at a time of growth, the meaning was: not to rest on your laurels when you are doing well, but to continue to work and grow. Today, after the setback due to the anti-covid measures, and in a phase in which the willing resumption of activities is still burdened by uncertainty about the evolution of the pandemic, the meaning becomes: to continue to work looking ahead and preparing the ground for better times. Which will not
TSPORT 335
be long in coming and which will reward those who have not given up. The sports sector has been penalised by the limitations on the possibility of using the facilities, but one can read, in the pressure that the open structures are undergoing from the sportsmen and women and in the fibrillation around the longed-for opening to the public of stadiums and arenas, a generalised desire to return to invade without limits the grass, resin and parquet surfaces, the stands and the tribunes. So we all work to prepare for tomorrow, which cannot be late, and we do so without ever ceasing to pedal. This is demonstrated, in our small way, by the new edition of the Suppliers' Map (in free gift to the subscribers attached to this issue of Tsport) which, as never before, gathers a very wide selection of companies active in the field of sports facilities, determined to be present on the market and to work for the quality of today's and tomorrow's venues.
7
STADIO SAN PAOLO NAPOLI (NA) Adeguamento dello Stadio San Paolo di Napoli per la XXX Universiade estiva 2019 che prevede il restyling dello stadio per una nuova capienza di circa 55 mila posti, la sostituzione dei seggiolini con nuove sedute, adeguate agli standard imposti dalla Uefa, il ripristino e risanamento delle gradinate, la riqualificazione degli spogliatoi e non da ultimo il rifacimento della pista di atletica.
40 ANNI DI IMPIANTI SPORTIVI
Via Catello, 40 | 24030 Villa d’Adda (BG) | Tel. +39 035 4376440 | Fax +39 035 460662 | e-mail: tipiesse@tipiesse.it | www.tipiesse.it
ATLETICA LEGGERA ATHLETICS
Milano
La nuova pista di atletica all’Arena Civica di Bruno Grillini
Dopo tredici anni dall’ultimo retopping, l’impianto per l’atletica leggera interno all’Arena è stato completamente rinnovato, adottando un manto sandwich con un’inedita accoppiata di colori.
TSPORT 335
9
Lo storico anello dell’arena civica di Milano, intitolata dal 2002 al giornalista Gianni Brera, nasceva, dal punto di vista sportivo, nel 1926 con un campo di calcio circondato da una pista di atletica leggera in terra battuta nera. Nel costante aggiornamento dei materiali tecnici che costituiscono le superfici sportive, la pista ha subìto un’importante ristrutturazione negli anni ’90 con la posa di una pavimentazione in teli di gomma dal classico colore rosso. Dopo una decina d’anni la gomma superficiale risultava deteriorata, e nel 2007 veniva effettuato un intervento generale di retopping, conservando il sottofondo ancora in buone condizioni. Su questo fondo si svolse la Coppa Europa di Atletica Leggera il 23 e 24 giugno di quell’anno.
Le condizioni della pista dopo 13 anni Passato un altro decennio e oltre, si ripresentavano alcune criticità che non garantivano più il livello prestazionale richiesto, con un manto sportivo profondamente usurato dove in alcuni punti la superficie, oltre a non avere più alcuna risposta elastica, non garantiva neppure una sicura aderenza costituendo un pericolo potenziale per gli utilizzatori. Si riscontrava una irregolarità nel valore di “riduzione della forza”, che il regolamento definisce quale “interazione dinamica tra l’atleta e la superficie che condiziona la prestazione e la sicurezza dell’atleta stesso”, corrispondente alla capacità della superficie di “assorbire energia”: tale valore dev’essere compreso tra il 35% ed il 50%, mentre l’esecuzione delle prove in sito riscontrava un valore KA intorno al 19%, che inevitabilmente richiedeva una radicale ricostruzione dell’intero anello. Anche le pedane presentavano irregolarità, come sul piano quotato della lunetta del salto in alto, la zona della partenza in contropendenza in relazione alla quota del cordolo di fondazione della recinzione, la canaletta interna per lo smaltimento delle acque della pista non planare all’anello stesso; l’inadeguatezza normativa della vasca siepi; l’incompletezza della lunetta nord, che era in erba naturale, con le due pedane per il getto del peso ed una per il lancio del disco e martello.
Gli interventi effettuati Gli interventi progettati avevano l’obiettivo comune di colmare le carenze, al fine sia di rendere la pista a norma secondo quanto prescritto nel Regolamento Nazionale FIDAL, e sia fruibile in modo logico, funzionale e sicuro da parte degli utenti, anche rivedendo completamente il disegno delle pedane e dei tracciati complementari all’anello. Il manto preesistente usurato è stato quindi asportato, scarificando il primo strato del tappetino di usura sia dell’anello che delle lunette; è In apertura, l’interno dell’Arena, con la Palazzina Appiani e, sullo sfondo, i grattacieli di Citylife. In questa pagina, planimetria generale di progetto.
10
At the opening, the interior of the Arena, with the Palazzina Appiani and, in the background, the Citylife skyscrapers. On this page, general project plan.
TSPORT 335
stato quindi revisionato completamente l’impianto di smaltimento delle acque meteoriche. Al fine di raggiungere le quote previste e conformi alle vigenti normative FIDAL - IAAF si è proceduto alla risagomatura dei piani di posa della pista stendendo un nuovo tappetino in conglomerato bituminoso. Nella lunetta sud è stata realizzata una nuova pedana per il lancio del disco e del martello, oltre a un’area per il salto in alto; nella lunetta nord una nuova appendice/pedana per il lancio del giavellotto, due nuove pedane per getto del peso, in adiacenza al lato corto del campo da calcio, due nuove pedane per il salto con l’asta. Lungo il rettilineo ovest è stata realizzata la pedana regolamentare per il salto in lungo e triplo bidirezionale con due fosse di caduta; analogo impianto è stato ricostruito sul lato est, in luogo del vecchio rettilineo monodirezionale. Lungo le fosse di caduta sono state posate delle griglie dissabbiatrici, costituite da separatori tra i lati lunghi delle fosse ed i coincidenti tratti rettilinei dell’anello, utili in quanto impediscono che gli atleti disperdano la sabbia, che danneggia il rivestimento superficiale, sulla pista di atletica vicina quando lasciano la zona destinata al salto; consentono inoltre di recuperare la sabbia stessa dal canale e integrarla nella fossa di caduta. È stato quindi realizzato un nuovo rettilineo per i 100 metri sul lato est dell’anello della pista, e un nuovo semicerchio con 6 corsie, ognuna di larghezza m 1,22, per l’allenamento degli atleti, nell’area a sud oltre l’anello della pista, in posizione simmetrica rispetto a quello già esistente in zona nord. La vasca del percorso siepi, infine, è stata adeguata alla recente normativa IAAF.
In alto, pianta della pedana per il salto in lungo/triplo. Al centro, sezione della fossa siepi riconfigurata; in basso a sinistra, la fossa durante i lavori nella fase di stesura del binder. A destra, il rettilineo est con la pedana del salto.
sporteimpianti.it
Above, plan of the platform for the long jump/triple jump. In the middle, section of the steeplechase pit reconfigured; below left, the pit during the work in the binder laying phase. On the right, the east straight with the jump platform.
ATHLETICS | ATLETICA LEGGERA
11
Il pavimento sportivo Sulla pista da 400 metri, a 8 corsie, e sulle nuove pedane, è stato quindi realizzato in opera il pavimento sportivo impermeabile, classificato come Impianto A di Fascia 1 (tabella III della Circolare Impianti F.I.D.A.L. 2019), omologato I.A.A.F., conforme alla normativa EN14877 ed alle normative I.A.A.F. e F.I.D.A.L., di spessore minimo mm. 13 per le corsie e mm. 15 per le aree di stress, costante in ogni punto della pavimentazione. Il sistema prescelto è del tipo multistrato sandwich, con lo strato di base e quello superiore in granuli di EPDM rivestiti. Il materiale è stato scelto per un livello di performance che sia adatto anche alle attività di allenamento piuttosto che alle prestazioni agonistiche estreme, con un maggior grado di elasticità. Dal punto di vista estetico, ma anche per una ottimale resa visiva e televisiva, si è studiato un abbinamento di colori – tra piste e lunette – che si discostasse dal tradizionale rosso e anche dal blu delle piste più recenti: a fronte di diverse opzioni, la scelta è caduta sulla coppia verde/arancione.
Il manto nella descrizione FIDAL Seguendo la descrizione per questa tipologia formulata dalla Circolare F.I.D.A.L., la successione degli strati di lavorazione comprende: 1. mano d’attacco in primer poliuretanico per l'ancoraggio al sottofondo bituminoso o cementizio, data a rullo o a spruzzo in ragione di kg./mq 0,15 per asfalto e kg./mq 0,20 per cemento; 2. strato di basdello spessore totale di mm.9, realizzato a freddo per colata di impasto di granuli di gomma EPDM di colore nero ed a curva granulometrica predeterminata in ragione di kg./mq 6,00, e polimero poliuretanico monocomponente come legante in ragione di kg./mq 1,10, confezionato in apposita miscelatrice a dosatura automatica e posto in opera con speciale macchina vibrofinitrice-lisciatrice, con giunti longitudinali rea-
12
In alto, in cantiere alcuni dei materiali impiegati per la posa del manto: i fusti neri del binder, quelli bianchi del turapori, i sacchi con i granuli EPDM da seminare. Al centro, la pista rossa dell’Arena prima dei lavori. In basso, i lavori in corso sulla pista e sul campo centrale.
At the top, on site some of the materials used for the laying of the pavement: the black drums of the binder, the white ones of the pore sealer, the bags with the EPDM granules to sow. Middle, the red track in the Arena before the works. Bottom, work in progress on the track and on the central field.
TSPORT 335
lizzati con la tecnica del "fresco su fresco"; 3. strato impermeabilizzante (turapori) in mescola di resina poliuretanica bicomponente colorata e polvere di terpolimero EPDM pure colorata, posta in opera con speciali frattazzi, per una quantitĂ di mescola di kg./mq 1,25; 4. strato superficiale di usura dello spessore totale di mm. 4, costituito da colata autolivellante in resina poliuretanica bicomponente colorata, in ragione di kg./mq 2,10, posta in opera con rabbielli dentati e successiva semina manuale o meccanica di granuli di terpolimero (EPDM) pure colorati, di granulometria mm. 1,00/3,50, in ragione di kg./mq 4,00 eseguita sullo strato di resina bicomponente non ancora catalizzata per ottenere il parziale inglobamento nella stessa; 5. aspirazione meccanica dei granuli in eccesso non perfettamente legati, in maniera da formare un tappeto continuo ad alta resistenza ai raggi u.v., agli agenti atmosferici ed all'azione
In alto, la canalina per la raccolta delle acque meteoriche a bordo pista: a sinistra durante la posa del binder, a destra al finito. In basso, vista d’insieme dell’Arena con il campo di calcio centrale; mancano ancora gli arredi sportivi.
sporteimpianti.it
Above, the rainwater collection channel at the edge of the track: left when laying the binder, right when finished. Below, an overall view of the Arena with the central football pitch; sports furniture is still missing.
ATHLETICS | ATLETICA LEGGERA
13
meccanica delle scarpette chiodate, antisdrucciolo, antiriflesso. Il tutto realizzato per uno spessore totale del manto finito di mm. 13 (9+4), ed avente caratteristiche fisico-meccaniche secondo Regolamento Tecnico FIDAL/IAAF.
momento del servizio fotografico non erano state ancora installate.
Athletics
Milan: New athletics track in the Arena Civica
Il campo da calcio Il campo da calcio a undici in erba naturale, presente all’interno dell’anello, è stato sbancato realizzando un nuovo sistema di drenaggio e un impianto di irrigazione automatica completo. Il nuovo sottofondo è costituito da uno strato di pietrisco dello spessore di 10 cm, seguito da un miscuglio di sabbia silicea al 90% con torba e compost per uno spessore di 30 cm. Il tappeto erboso in zolla, per inerbimento a pronto effetto, occupa uno spessore di ulteriori 5 cm. Tutti gli impianti – di calcio e di atletica – sono dotati delle attrezzature sportive regolamentari, che al
Thirteen years after the last retopping, the athletics facility inside the Arena has been completely renovated, adopting a "sandwich" type surface with a new combination of green and orange colors. The chosen system is of the multilayer sandwich type, with the base layer and the upper layer in coated EPDM granules. The material has been chosen for a level of performance that is also suitable for training activities rather than extreme competitive performance, with a higher degree of elasticity.
The lower layer, of 9 mm, is made by cold casting of black EPDM rubber granules with predetermined grain size curve and single-component polyurethane polymer as binder. This is followed by a waterproofing layer made of a mixture of coloured two-component polyurethane resin and coloured EPDM terpolymer powder; finally, the surface wear layer with a total thickness of 4 mm, consisting of a self-levelling coloured two-component polyurethane resin casting with toothed rakes, and the subsequent manual or mechanical sowing of coloured two-component terpolymer granules (EPDM) performed on the two-component resin layer not yet catalyzed to obtain the partial incorporation in the same. On the occasion of the reconstruction of the sports surface, the entire system of platforms for jumps and throws has been redesigned, making it more rational and efficient. In addition, the natural grass surface of the central soccer field has been redone with ready effect turf.
Rifacimento della pista di atletica all’Arena Civica – Milano Committente: Comune di Milano – Assessorato ai lavori pubblici e casa – Area tecnica cultura e sport RUP: ing. Fabio Balducci Progetto esecutivo: arch. Stefano Longhi Direttore lavori: arch. Guido Dalla Casa Direttore operativo: arch. Fabrizio Bottasini, p.i. Bernardo Chiruzzi Direttore tecnico di cantiere: ing. Domenico Gangai Importo dei lavori a base di appalto: euro 1.762.563 Inizio lavori: luglio 2019 Fine lavori: settembre 2020 Impresa esecutrice: Sabino Dicataldo Impresa subappaltatrice e posa del manto: Tipiesse Srl (vedi pag. 8) Superficie sportiva: Conica AG (vedi pag. 15) Foto: BG/Tsport
La fossa del salto lungo il rettilineo ovest, e un particolare della griglia dissabbiatrice.
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line
14
The jump pit along the west straight, and a detail of the desanding grid.
www.sporteimpianti.it/atletica-leggera/
TSPORT 335
TSTORIA
la storia vista da Sport&Impianti
L’ARENA CIVICA DI MILANO a cura di Albano Marcarini
Secondo Gianni Brera «l’Arena civica di Milano è il più moderno degli stadi antichi; o il più antico degli stadi moderni»: dal 2005 questo impianto monumentale, realizzato sulle demolite fortificazioni del Castello Sforzesco, è intitolato al celebre giornalista. Fu progettato nel 1805 su disegni di Luigi Canonica che sostituirono una più costosa e iniziale idea di Giovanni Antonio Antolini. Pieno periodo neoclassico. Inaugurato nel 1807, non era inizialmente destinato a ospitare gare sportive. Quelle vennero dopo. All’inizio era un sontuoso spazio pubblico «consacrato alla celebrazione della religiosità laica, affidata a feste patriottiche avvolte da un’atmosfera di revival dei fasti imperiali dell’antica Roma», come annota Felice Fabrizio nel suo ‘Storia e leggenda dello sport milanese’. Tanto che a corredo dell’inaugurazione si tennero gare di bighe, una fantastica naumachia e una curiosa quanto avvincente competizione fra una barcaiola del Lago di Como, travestita da uomo, e una muscolosa compagnia di remieri veneziani. Vinse la prima. Nel 1827 l’Arena si completò con il pulvinare e le tre porte monumentali attraverso le quali dovranno passare, per quasi due secoli, podisti e campioni del pedale. L’ovale della pista misurava allora 238 metri mentre la capienza da
In alto, particolare della Pianta di Milano disegnata da Giovanni Brenna, edita nel 1860 da Antonio Vallardi, con l’Arena sul lato nord-est della Piazza d’Armi che poi diventerà Parco Sempione. In basso, copertina della Domenica del Corriere del 6/13 giugno 1909 con l’arrivo nell’Arena dell’ottava tappa del primo Giro d’Italia, disegnata da Beltrame.
16
TSPORT 335
3000 passò a 30 mila spettatori. I quali accorsero a frotte festanti agli inviti degli impresari Gerolamo Cappa e Alessandro Guerra, specialisti in spettacoli di arte varia fra i quali spiccavano le sfide fra nani, spettacoli pirotecnici, gare di fantini a piedi e a cavallo, tornei in costume medievale. Nel 1870 la proprietà dell’Arena passa al Comune di Milano. Con la crescita della pratica sportiva, la sua funzione si trasforma: da luogo di improbabili convivi festaioli diviene spazio agonistico. Ma, anche in questo caso, con una multifunzionalità che farebbe invidia agli impianti più tecnologici dei nostri giorni: pattinatori a rotelle e sul ghiaccio, canottieri, concorsi ippici, podisti e velocipedisti, ginnasti e rugbisti, pugili, tiratori a segno (ai piccioni), infine calciatori. Il 15 maggio 1910 all’Arena scende per la prima volta in campo la nazionale italiana di calcio, opposta alla Francia. I sette undicesimi della compagine proviene da squadre milanesi: l’Unione Sportiva, l’Ausonia, l’Internazionale, il Milan. Arbitra l’inglese Goodley. Risultato finale: 6 a 2 per l’Italia! A esaltare i milanesi verranno poi le gesta di Peppino Meazza e quelle di Adolfo Consolini che qui realizzò il suo primato nel lancio del disco. Senza dimenticare i record di Luigi Beccali, primo grande mezzofondista ita-
liano, e il primato del mondo sugli 800 metri dell’italo-sudafricano Marcello Fiasconaro. Nel 1909 è il momento del Giro d’Italia, la cui competizione rischiò di saltare giusto quando i corridori fecero ingresso nell’Arena per il traguardo finale, travolti dall’entusiasmo degli spettatori e per sicurezza scortati dai Lancieri di Novara a cavallo. Dario Beni la spuntò su Galetti e sul varesino Luigi Ganna, primo a iscrivere il suo nome nell’albo d’oro della gara a tappe nazionale. Suo l’aneddoto più famoso della storia del ciclismo nazionale quando, sceso dalla bicicletta, il primo commento ‘a caldo’ fu: «Me brusa tanto el cü !». Arrivo consacrato da una celebre copertina di Achille Beltrame sulla Domenica del Corriere. Il successo dell’impianto fece pensare a ulteriori ampliamenti. Interessante, ma non realizzato, l’intento di Giuseppe De Finetti quando propose un ‘Foro Civico dello Sport’ attorno all’anfiteatro del Canonica, debitamente portato a una capienza di 100 mila spettatori. Non solo sport ma anche musica. Nel 1979 resterà nel cuore di una generazione il tributo a Demetrio Stratos, leader degli Area, di fronte a 60 mila commossi spettatori che avevano appena appreso della morte del celebre musicista. Ci fu chi la chiamò la Woodstock italiana.
A destra, il retro della copertina del 33 giri “1979 il concerto – Omaggio a Demetrio Stratos” (Cramps Records). Nelle foto piccole in alto, un dettaglio della balconata interna della palazzina Appiani - nata come tribuna d'onore per ospitare la famiglia di Napoleone - e l’esterno oggi (foto BG).
17 WWW.SPORTEIMPIANTI.IT
QUANDO QUALITÀ E INNOVAZIONE SI
GIOCANO
ERBA SU UN FILO DI
LIMONTA SPORT, leader nella ricerca, sviluppo e produzione di erba artificiale e ibrida per lo sport e il residenziale. Qualità MADE IN ITALY dal 1979, certificata dalle maggiori e illustri Federazioni Internazionali. Scopri di più | 035 4812 111 www.LimontaSport.com |
ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES
Busto Garolfo (Varese)
Il centro sportivo Play Sport Village di B.G.
Una realizzazione di pochi anni fa, in cui i campi sportivi, mantenuti in perfette condizioni, sono affiancati da un corpo servizi e spogliatoi disegnato con una particolare sensibilitĂ architettonica.
TSPORT 335
19
Il Play Sport Village è un centro sportivo dotato di due campi da calcio a 7 scoperti e due da calcio a 5 coperti, e di tre campi da beach volley coperti. L’area, di 11.000 mq, comprende 7.000 mq di attrezzature sportive e verde e 4.000 mq di strutture coperte; la parte del lotto confinante con le strade pubbliche è stata rinverdita con la piantumazione di alberature che costituiranno una fascia cuscinetto con valore sia paesaggistico che ecologico. L’intervento che qualifica il centro sportivo è però il corpo edilizio nel quale sono disposti gli spogliatoi e la club house. L’edifico si estende in lunghezza per 80 metri lungo le testate delle tensostrutture, con la sequenza degli spogliatori disposti su un livello; sulla facciata anteriore, l’architettura – che qui si innalza di un piano - si caratterizza per la balconata in aggetto, riservata agli utenti di una sala ristoro (che attualmente non è ancora allestita). La finitura esterna della costruzione è data da una pigmentazione dei pannelli cementizi prefabbricati, senza alcun rivestimento aggiuntivo, in tinta grigio scuro interrotta da isolate campiture giallo brillante. La particolare sensibilità con cui l’edificio è stato disegnato e realizzato richiede che sia il progettista ad esprimere, con le sue parole, il significato dell’opera.
“L’ostinazione del Bassotto” di Paolo Citterio, 2017 Siamo nella pianura indistinta che lambisce l’area metropolitana milanese, ma ci si potrebbe trovare anche in altre zone d’Italia. Si mescolano capannoni e villette, strade anonime e rotonde, tracce di natura rurale, grandi infrastrutture tecnologiche e angoli di abbandono. In questa condizione di limbo narrata ormai da decenni e che sta sotto il nome di periferia (la “Capannonia”, di Michele Serra o la “Varrano” di Niccolò Ammanniti, tra le tante), gradualmente la città sembra convergere: la città delle persone comuni che non possono permettersi il centro oppure che qui sono nate e lavorano e mantengono qualche radice nel luogo. Più che un paesaggio è una tensione messa in atto, come un brano rap in cui dissonanze e consonanze vengono martellate da un ritmo costante, una litania. Ed è appunto in questa condizione di tensione che si possono sviluppare occasioni di trasformazione. Sono, per esempio, tentativi di costruire interruzioni, eccezioni ai criteri di puro pragmatismo e di rispetto degli standard produttivi comuni. Ma sono operazioni da fare con una certa cautela, resistendo alla tentazione del gran gesto che erroneamente ha rappresentato l’unico antidoto utilizzato senza successo per mitiga-
20
Nella pagina di apertura un dettaglio della facciata laterale. In questa pagina, il fronte anteriore con la testata in aggetto; sul fondo si distingue la prima delle tensostutture sportive. Nella pagina a lato, in alto a sinistra la scala interna realizzata artigianalmente su disegno; a destra, scorcio posteriore
re il grigiore e la tristezza delle periferie. Così accade che tra i suoli rurali e quelli urbani di Busto Garolfo, cittadina nell’area ovest del milanese, si configura la possibilità di creare un polo aggregativo di una certa importanza basato su quello che è un pilastro sociale della contemporaneità, lo sport. Bisogna progettare un centro sportivo a compimento di un anonimo comparto di capannoni che spesso sono uguali a mille altri eppure ognuno con la sua breve storia. Infatti, poco distante, a Casorezzo, alcuni edifici industriali di Luigi Caccia Dominioni e di un giovane Cino Zucchi, rappresentano particolari oggetti di affezione, fortuiti incontri con biografie e sensibilità a cui guardare con molto rispetto. Tuttavia non sono relazioni fisiche e dirette, ma suggerimenti, impliciti stimoli a operare al meglio. La fondazione di questo luogo deve far fronte quasi eroicamente tanto allo svuotamento della varietà di funzioni un tempo attribuite ai centri storici e alle loro piazze quanto al dileguarsi del senso di appartenenza di un’area industriale priva di ogni altro attributo fisico che non nasca da un puro criterio economico. Anche il programma del centro sportivo non si sottrae alle necessità di compressione degli spazi ed ai del corpo contenente gli spogliatoi. In basso, vista frontale della testata che ospita il bar e il punto ristoro al primo piano.
criteri di massima economicità. Nonostante ciò la prova collettiva, tra amministratori, gestori e progettisti è stata quella di andare oltre, di fornire un barlume di qualità al nuovo lavoro, un rinnovato senso pubblico. Nello schema rettangolare e compatto del lotto un lungo edificio (80 metri) di ingresso, soprannominato “il bassotto”, condensa alcune doti essenziali: fornire una conclusione ad una grande area a parcheggio pubblico, segnalare la nuova funzione, mitigare le “bolle” o tendo-strutture che definiscono comunemente i campi coperti per il calcetto e il beachvolley, caratterizzare i pochi, residui spazi aperti. Il programma dell’edificio principale contiene un Ristorante, la Reception, un Bar/club-house e gli spogliatoi, serviti in lunga sequenza da un corridoio controllato visivamente dalla reception. A completamento del centro, oltre ad una cintura esterna alberata, ci sono tre campi coperti e due scoperti dedicati al calcio, la disciplina che appartiene al background professionale dei gestori, e anche al beachvolley che nella zona gode di un grande seguito. Ma il centro rappresenta anche molto altro. Luogo di riferimento per le famiglie e i loro figli, stagionalmen-
On the opening page a detail of the side facade. On this page, the front of the building with the overhanging headboard; in the background one of the sports tensile structures stands out. On the side page, top left, the handcrafted internal staircase; on the right, rear view of
the body containing the changing rooms. Below, front view of the headboard housing the bar and the refreshment area on the first floor.
TSPORT 335
te può ospitare eventi temporanei anche di grande afflusso. Ecco quindi l’esigenza nata durante il progetto di un ampio cortile in fregio ad una pista ciclabile. Affacciato su questo cortile emerge quello che potremmo definire la testa del bassotto. Di fatto un semplice schermo o cornice rettangolare larga circa 12 metri per un’altezza di 4, in lieve aggetto, che contiene la sala del ristorante con una balconata e balaustra a disegno che estende la sala del piano rialzato verso l’esterno. La struttura è interamente prefabbricata per ridurre i tempi di costruzione e quindi contenere i costi. Il caso ha voluto che il costruttore sia lo stesso che collaborò a lungo con Luigi Caccia Dominioni, prima ricordato. Ne è nata una soluzione peculiare del classico pannello in cemento faccia a vista, il più standard degli elementi industriali. Con un unico oggetto si risolvono problemi di isolamento termico, di trattamento estetico e di relazione col contesto. Una speciale pigmentazione agli ossidi di ferro ed un trattamento finale con resine naturali consente di realizzare quella che in prima istanza sembra un’impresa ardua: evitare ogni tipo di rivestimento “estetico” successivo e tenersi in cantiere un
sporteimpianti.it
materiale praticamente quasi “finito”. Ad ampie campiture scure, quasi basaltiche, si alternano radi moduli colorati nell’unico colore giallo-verde presente nel complesso in varie declinazioni. I tagli dei pannelli rimandano ad una rigorosa sequenza di “steli”, come in un’infrastruttura di ingegneria civile, un cavalcavia, ma tuttavia producono un tamponamento disegnato con cura e con qualche licenza. Anche le pavimentazioni, interne ed esterne, sono tutte variazioni sul tema del cemento. Questa idea di compressione e riduzione del lessico risuona anche in alcuni dettagli interni, come
la scala metallica a ventaglio, unica forma in grado di risolvere l’equazione tra poco spazio in pianta e un ampio interpiano. O nella semplice ed efficace illuminazione degli esterni con lampade a luce radente. Nessun gioco di prestigio, quindi, ma un’umile riflessione critica sulle risorse messe a disposizione. Il bassotto ha la capacità di infilarsi in ogni tana, fatto che gli comporta di essere un segugio deforme. Così accade che handicap e benefici sono quasi sempre bilanciati. Anche qui i limiti coincidono con la condizione di possibilità stessa dei nuovi artefatti.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
21
I campi sportivi I campi esterni sono in erba sintetica da 50 mm, e uno di essi riporta le segnature anche per il calcio a cinque, potendo così offrire una varietà di opzioni agli utenti. I campi coperti sono raccolti sotto un unico sistema di tre tensostrutture, collegate fra loro, costituite ciascuna da 7 arcate in legno lamellare con altezza di circa 10 metri al colmo, controventate da profili in acciaio zincato e coperte da teli in doppia membrana, completati da un sistema di trattamento dell’aria interna. I fianchi sono apribili a scorrimento, così da consentire la massima ventilazione nella stagione estiva. Il colore scelto per le coperture è bianco e grigio, a differenza del classico verde, meglio integrandosi con l’architettura del corpo edilizio. Due delle tensostrutture coprono i campi da calcio a cinque, con superficie in erba sintetica da 40 mm. I campi da beach volley, con fondo in finissima sabbia silicea, sono ricavati nel terzo segmento coperto. Non è escluso che, in funzione della richiesta del pubblico, uno dei campi in erba possa essere in futuro trasformato in un set di campi da padel. Questo articolo è dedicato alla memoria di Anna Chiara Morandi, scomparsa il 12 ottobre 2014.
22
In questa pagina, in alto planimetria generale del centro sportivo. Al centro, sezione laterale e trasversale delle tensostrutture. In basso, uno scorcio dei campi da calcetto e da beach volley coperti, affiancati sotto gli archi lamellari, e un dettaglio del binario di scorrimento del telo laterale.
Nella pagina a destra, dall’alto: i campi esterni di calcio a sette, con le tensostrutture sullo sfondo; le strutture coperte affacciate sul corridoio che le separa dal corpo edilizio degli spogliatoi; il beach volley visto dall’interno del corpo edilizio.
On this page, top general plan of the sports centre. In the centre, lateral and transversal section of the tensile structures. Below, a glimpse of the indoor soccer and beach volleyball courts, flanked under the lamellar arches, and a detail of the lateral cover rails. On the page on the right, from above: the
outdoor seven-a-side football pitches, with the tensile structures in the background; the covered structures facing the corridor that separates them from the changing rooms; the beach volleyball seen from inside the building.
TSPORT 335
Other facilities
Busto Garolfo (Varese): the Play Sport Village The Play Sport Village is a sports centre with two outdoor 7-a-side and two indoor 5-a-side football pitches and three indoor beach volleyball courts. The indoor courts are gathered under a single system of three tensile structures, connected to each other, each consisting of 7 laminated wood arches, braced with galvanized steel profiles and covered with double membrane sheets. The five-aside and seven-a-side football pitches have synthetic grass surfaces. However, the construction that qualifies the sports centre is the building in which the changing rooms and the club house are located. The building is 80 metres long along the heads of the tensile structures, with the sequence of strippers arranged on one level; on the front facade, the architecture which rises one floor here - is characterised by an overhanging balcony, reserved for users of a dining room. The external finish of the building is given by a pigmentation of the prefabricated cement panels, without any additional cladding, in a dark grey colour interrupted by isolated bright yellow backgrounds. This article is dedicated to the memory of architect Anna Chiara Morandi, who died on 12 October 2014.
Centro sportivo a Busto Garolfo (Varese) Committente: Bordocampo Srl Progetto: PCA - Paolo Citterio Architetti (arch. Paolo Citterio, Anna Chiara Morandi) Team: Giacomo Panìco, Martino Felice Cucurnia, Elisa Sportaro, Michela Palmisano, Marco Volpi, Michele Uboldi, Alessandro Banfi, Luigi Giarratana Importo dei lavori: euro 2.500.000 circa Realizzazione: 2016-17 Costruttore impianti sportivi: Mondialtennis Snc Tensostrutture: Plasteco Milano (FT Srl) (vedi pag. 76) Manto in erba sintetica: Limonta Sport (vedi pag. 18) Foto dell’architettura: © Paolo Mazzo (F38F) Foto degli impianti sportivi: BG/Tsport
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/altri-impianti/ sporteimpianti.it
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
23
IMPIANTI PER IL NUOTO SWIMMING CENTRES
Andalo (Trento)
Riconfigurazione del centro natatorio di Cesare Lino
Nel parco sportivo del centro dolomitico, a mille metri di altezza, l’impianto comunale dedicato al nuoto è stato radicalmente rinnovato trasformandolo in un parco acquatico per tutta la famiglia.
TSPORT 335
25
Il parco Andalo Life è una zona della località turistica trentina, ai piedi del comprensorio sciistico della Paganella, che raccoglie in 100.000 metri quadrati tutte le attività sportive che il villeggiante possa desiderare: dal palaghiaccio (di cui si parla nello Speciale di questo numero) ai campi da tennis, calcio, bocce, basket, equitazione, alla palestra di arrampicata, fino ad attrezzature per il campeggio e al palacongressi. Adiacente al palaghiaccio e al centro benessere, è presente – fin dagli anni ’70 – un centro natatorio, impostato fino a ieri con un criterio di attività prettamente sportiva, con vasca coperta da 25 metri per il nuoto a 8 corsie.
La copertura della piscina Negli ultimi anni l’ampliamento edilizio creatosi intorno al primitivo nucleo della piscina aveva innescato alcune problematiche, dovute alla progressiva edificazione attorno ed in aderenza ad esso di diversi fabbricati tutti di altezza maggiore; se questi interventi hanno via via aumentato i servizi offerti (centro benessere, area fitness, piscina attrezzata per bambini) e quindi la sua attrattività turistica, hanno d’altro canto creato problemi nello smaltimento delle acque piovane o da scioglimento della neve sulla copertura della piscina. La copertura della piscina era infatti divisa in 3 falde, tutte orientate in direzione nord-sud, sgrondando le acque verso nord con le falde laterali e verso sud con quella centrale. Tale configurazione geometrica provocava il convogliamento delle acque piovane (o di scioglimento della neve) verso un compluvio, non previsto e non presente all’atto dell’edificazione della piscina, generato dalla costruzione del centro benessere in aderenza al fronte nord della piscina stessa. L’intervento qui descritto ha previsto quindi la sostituzione integrale della copertura preesistente in legno lamellare con una nuova copertura, realizzata con travi binate ancora in legno lamellare (di sezione 160×24cm) ed elementi strutturali in legno lamellare posati in posizione “sdraiata” di sezione pari a 60×12cm. La nuova copertura è geometricamente impostata come una copertura a falda unica, piana, inclinata a spiovere verso sud con pendenza costante dell’11.43% (corrispondente a 6.52°). La nuova copertura è raccordata “in tangenza” alla copertura del centro benessere, eliminando i compluvi preesistenti e consentendo quindi il naturale displuvio delle acque che sono ora raccolte sul bordo sud della copertura da un canale incassato di adeguata capacità idraulica, protetto altresì da un sistema esterno di cavi scaldanti.
L’ampliamento del bordo vasca (winter garden) Con l’occasione dell’intervento sulla copertura, questa viene estesa, per l’intera sua larghezza, per una profondità di 3 metri oltre i pilastri in cal-
26
Nella pagina precedente una vista generale dello spazio piscina e spraypark, con la vetrata continua verso l’esterno. In questa pagina, in alto, il complesso edilizio prima della ristrutturazione del corpo centrale, che qui compare con il tetto diviso in tre porzioni con pendenze diverse; alle sue spalle emerge la coper-
tura del palaghiaccio. Al centro, pianta del livello terra con la piscina suddivisa in spazio nuoto e spazio gioco; in basso, sezione trasversale sulle vasche.
On the previous page a general view of the pool and spraypark space, with the continuous glazing towards the outside. On this page, at the top, the building complex before the renovation of the central body, which appears here with the roof divided into three portions with different slopes; behind it emerges the roof of the ice rink.
In the centre, ground level plan with the swimming pool divided into swimming and play area; below, cross section on the pools.
TSPORT 335
cestruzzo armato che la sostengono sul lato sud della piscina, realizzando così un ampliamento del precedente bordo vasca. Il nuovo involucro edilizio che si è così generato è chiuso a sud da una facciata continua a montanti e traversi realizzata con profili in lega di alluminio (i montanti hanno una sezione tipica di 200×50mm) e vetrate isolanti di sicurezza ad alte prestazioni di isolamento termico ed acustico. La struttura del vetro isolante di sicurezza impiegato, coerente con le prescrizioni della norma UNI 7697:2015, è la seguente: • vetro temprato, sp.8mm (lato esterno) con trattamento selettivo; • intercapedine riempita con gas Argon, sp.16mm; • vetro temperato, sp.6mm; • intercapedine riempita con gas Argon, sp.16mm; • vetro stratificato, realizzato con 2 lastre sp.8mm collegate da 2 strati di pvb (88.2) (lato interno). La facciata continua si chiude sui prospetti est ed ovest con due brevi tratti realizzati con pannelli metallici ciechi (colore RAL 9010) in luogo dei pannelli vetrati a chiusura del nuovo involucro sui setti murari già presenti a est e ad ovest della piscina. Il bordo vasca della piscina nuotatori presentava a sua volta significative problematiche di infiltrazioni d’acqua al piano interrato. Per risolvere il problema, esteso sostanzialmente all’intera superficie del bordo della preesistente vasca sportiva (circa 400m²), si è operato rimuovendo la pavimentazione ceramica, impermeabilizzando il massetto esistente con malta a base cementizia e posando un nuovo rivestimento ceramico antiscivolo nel formato 30x60cm (colore Dragon Grey) con resistenza antiscivolo a piedi scalzi classe C ai sensi della norma DIN 51097 e resistenza antiscivolo a piedi calzati classe R12 ai sensi della norma DIN 51130. Con l’intervento si è provveduto anche alla sostituzione della canaletta di raccolta delle acque di lavaggio del bordo vasca con una canaletta a feritoia in acciaio inox AISI 316 L. La medesima tipologia di canaletta è stata posata nella nuova area del “winter garden” per consentire la più rapida raccolta e smaltimento delle acque di lavaggio del pavimento nella nuova area.
La riconfigurazione della vasca nuotatori ed il nuovo spray park La vasca sportiva (vasca nuotatori) da 25 m ed 8 corsie è stata riconfigurata per realizzare un’area riservata al gioco in acqua di bambini allestita con 13 giochi/attrazioni. La nuova area denominata “spray park” ha uno specchio d’acqua di superficie 160m² circa (25.025×6.390 m) e profondità limitata a soli 15 cm. La vasca nuotatori di lunghezza immutata (25.025 m) è stata quindi ridotta in larghezza a 10.230 m e vi possono essere individuate 5 corsie regolamentari. Le due aree, che sono in continuità idraulica, sono separate da 18 separatori realizzati con un tubo In alto, l’interno della copertura in travi lamellari foderata con pannelli Celenit, che rivestono anche parte delle pareti. In basso, uno dei giochi dello spray park in primo piano; sullo sfondo si vede il nuovo ballatoio con la balaustra in vetro.
sporteimpianti.it
Above, the interior of the roof is made of lamellar beams lined with Celenit panels, which also cover part of the walls. Below, one of the spray park games in the foreground; in the background you can see the new gallery with the glass balustrade.
SWIMMING CENTRES | IMPIANTI PER IL NUOTO
27
Intervista all’ingegnere Edoardo Iob A cura di Sabina Orrico
Abbiamo intervistato Edoardo Iob, socio fondatore e amministratore delegato della società Ingegneri Consulenti (IC) di Trento e responsabile del progetto della ristrutturazione della piscina comunale di Andalo, trasformata in un centro sportivo e ricreativo a misura di famiglia, grazie alla realizzazione di uno spray park interno e di una vasca relax esterna. I lavori sono durati poco più di 6 mesi, e il nuovo impianto per il nuoto ha aperto i battenti a dicembre 2019, raccogliendo da subito grandi consensi. Com’è andata la progettazione di quest’opera? Vi era all’inizio la priorità di rifare la copertura, migliorando la tenuta all’acqua del centro sportivo, che è stato costruito e ampliato in diverse fasi nel corso dei decenni. Serviva un involucro efficace anche dal punto di vista del risparmio energetico. Come materiale si è scelto di mantenere il legno lamellare, prodotto in questo caso dalla Moretti Interholz di Erbusco (Bs), che ha anche il pregio di essere molto affidabile in fatto di resistenza al fuoco e leggero. Andava migliorata la prestazione acustica: il trattamento fonoassorbente delle pareti e del soffitto, realizzato grazie a pannelli in lana di legno prodotti da Celenit, ha regalato risultati apprezzabili e anche con la piscina affollata la sensazione attuale è di un buon comfort acustico. La grande facciata continua verso sud, in vetro e alluminio, che garantisce prestazioni energetiche e di sicurezza di livello assoluto (si sono adottati tripli vetri, selettivi e basso emissivi temprati e stratificati su struttura con profili in alluminio Poliedra Sky 50 Metra con taglio termico customizzato per massimizzare le prestazioni) consente di godere del panorama esterno con vista diretta sulle Dolomiti di Brenta. Con queste soluzioni abbiamo ottenuto risultati soddisfacenti, sotto ogni profilo: buona tenuta all’umidità e all’acqua, prestazioni energetiche e acustiche di qualità. Cosa è cambiato con la nuova realizzazione? Si partiva da un impianto natatorio puro: oggi abbiamo invece una piscina complessa, che viene utilizzata per il nuoto, il relax e il divertimento. Abbiamo creato lo spray park interno, studiato per bambini e ragazzi e quindi impostato sul target “famiglie” e una vasca relax riscaldata esterna, sfruttabile in estate e in inverno. Nella nuova piscina abbiamo realizzato anche un ballatoio “sospeso” che non sottrae spazi vitali alla piscina, perché si trova al primo piano del fabbricato esistente, dove si posiziona il centro benessere. Gli utenti del centro benessere hanno un accesso separato da quello degli utenti della piscina, che hanno un ingresso laterale. La struttura sospesa ha permesso di creare un’aggiuntiva zona relax con vista sulle vasche e sullo spray park, per la quale non si è reso necessario aumentare la superficie complessiva del fabbricato. Com’è la sua professione oggi? Quali sono le prospettive e le criticità? Le aspettative in termini di prestazioni e sicurezza, le obbligazioni normative ed amministrative richiedono da parte dei progettisti attività e prestazioni sempre maggiori. Pensiamo solo al tema della sicurezza sismica dei fabbricati e delle infrastrutture o alla progettazione in modalità BIM. Ritengo che la modellazione BIM sia un’attività integrativa della progettazione, che richiede un investimento importante in termini di strumentazione, ma soprattutto di competenza e conoscenza. Disegnare un’opera in 3D non è realizzare il modello BIM dell’opera! C’è ancora molta confusione su questo fronte. Ciò che rimane sempre vero ed invariante è che l’elemento dirimente in una progettazione di qualità sono la competenza e l’applicazione di chi redige il progetto. Quindi ritengo prioritari e decisivi, prima del BIM, che è e rimane uno strumento, la competenza e la diligenza di tutti gli operatori coinvolti nel processo della progettazione. Detto questo, sono un sostenitore della modellazione BIM che a mio avviso è strategica, in particolare per rendere più efficiente il processo di gestione e manutenzione delle costruzioni. Perciò, certamente sì al BIM ma solo se supportato da una buona progettazione, frutto di esperienza, competenza ed applicazione.
28
TSPORT 335
del diametro di 45mm in acciaio inox AISI 316 L, conformato in modo tale da posizionare il suo tratto orizzontale a 60 cm dal “fondo” dello spray park, altezza adeguata all’età dei bambini che frequenteranno l’area ludica. All’elemento di separazione non sono affidate funzioni di sicurezza (parapetto anticaduta) che sono ordinariamente gestite con le procedure dell’impianto e la presenza di 2 bagnini.
LEGENDA 1 lamiera aggraffata in alluminio verniciato 2 agugliato antirombo in polietilene 3 guaina impermeabile traspirante 4 tavolato in abete sp. 25mm 5 intercapedine di ventilazione 7 guaina impermeabile traspirante 8 strato termoisolante in lana minerale 9 schermo al vapore 10 pannello strutturale in compensato 11 travi accoppiate in legno lamellare 12 controsoffitto fonoassorbente in lana di legno Celenit
Dettagli costruttivi. A sinistra i tiranti di sospensione del ballatoio; a destra, in alto, sezione-tipo della copertura nella zona di raccordo con la copertura dell’adiacente centro benessere; in basso, sezione del cordolo su cui appoggia la facciata continua, in adiacenza alla vasca esterna.
sporteimpianti.it
Il nuovo soppalco interno All’interno dell’ambiente piscina è stato realizzato un terrazzo (soppalco) lungo l’intero lato nord della vasca, che possa accogliere utenti della piscina in un’area di maggiore tranquillità, non direttamente interessata dalle attività che si svolgono nella vasca nuotatori (vasca sportiva) e nello spray park. Si tratta di una zona relax che potrà essere messa in collegamento, senza passaggio di utenti, con l’adiacente centro benessere attraverso l’area bar di cui si dirà più avanti. La struttura portante del soppalco è realizzata con travi in legno lamellare classe GL24h (sez.48×20 cm e 32×20 cm) ed elementi strutturali in legno lamellare posati in posizione “sdraiata” di sezione pari a 60×10 cm. Il soppalco è sospeso alla copertura attraverso 8 tiranti in legno lamellare (sez.20×20 cm), idonei ad assicurare la sospensione della struttura anche in caso di incendio. Il sistema di tirantatura è reso ridondante, secondo il criterio di robustezza indicato dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, dalla previsione di 8 coppie aggiuntive di tiranti in acciaio del diametro di 20mm, attivi in tutte le condizioni di esercizio (ordinario ed eccezionale) con esclusione delle condizioni di incendio. La pavimentazione del soppalco è realizzata a secco con pannellature in gesso rinforzato con rete in fibra di vetro sp. 12.5 mm (classe di reazione al fuoco A1) e pavimentazione calda resiliente, antiscivolo, idonea all’impiego in ambienti umidi e con presenza di acqua a terra. Il soppalco è raggiungibile da una scala, anch’essa realizzata in legno lamellare, pavimentata con gli stessi materiali del soppalco. Il soppalco è dotato di una via di esodo aggiuntiva, verso il giro scale dell’adiacente centro fitness. Il soppalco è protetto contro i rischi di caduta dall’alto da un parapetto in vetro stratificato di sicurezza (classe 1B1 della norma UNI 7697:2015) realizzato da una coppia di cristalli temprati da 10mm di spessore, accoppiati con 2 strati di pvb (1010.2), idoneo a sopportare la spinta orizzontale di progetto pari a 3.00 kN/m, prevista dalle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al D.M.17.1.2018 per gli ambienti di categoria C.4/C.5. Il parapetto realizzato con pannelli di vetro stratificato di sicurezza è progettato in conformità alle istruzioni CNR-DT 210/2013 e testato secondo le specifiche della norma UNI 11678:2017. Construction details. On the left, the suspension tie-rods of the gallery; on the right, at the top, section of the roof in the connection area with the roof of the adjacent wellness centre; at the bottom, section of the curb on which the curtain wall rests, adjacent to the outdoor pool.
SWIMMING CENTRES | IMPIANTI PER IL NUOTO
29
Il nuovo bar Al primo piano, in comunicazione attraverso serramenti tagliafuoco, con il centro benessere, l’area fitness ed il nuovo soppalco, sarà realizzato un nuovo bar per il servizio di bevande e cibi non preparati in posto che potrà fornire ristoro sia agli utenti delle funzioni del primo piano, che attraverso il soppalco agli utenti della piscina. Non sarà consentito il passaggio di utenti del centro benessere e dell’area fitness verso la piscina e viceversa.
La nuova vasca relax esterna Nell’area esterna alla piscina sportiva, ma direttamente accessibile dall’interno attraverso un canale di collegamento, è stata realizzata una vasca relax. La nuova vasca è collocata ad ovest della vasca nuotatori ed ha una dimensione dello specchio d’acqua di 7×9 m con una profondità d’acqua di 0.90 m. La vasca relax è dotata di sedute attrezzate con lanci d’acqua per idromassaggi orizzontali e verticali e fontane cervicali. L’accesso alla nuova vasca può avvenire sia attraverso un canale interno collocato nel nuovo winter garden che attraverso il solarium esterno. L’accesso dal solarium avviene attraverso il passaggio obbligato in una vasca attrezzata sia per il lavaggio dei piedi con preparato antimicotico che con una doccia.
Swimming centres
Andalo (Trento): Reconfiguration of the swimming centre In the sports park of the Dolomite centre, a thousand metres above sea level, the municipal swimming facility has been radically renovated and transformed into a water park for the whole family. In order to solve the problems of rainwater disposal and snow melting on the roof, where infiltrations were created, the swimming pool roof has been rebuilt with a continuous slope, unlike the three pre-existing ones. On this occasion, the roof, made of glulam beams, was extended 3 metres beyond the previous limit, gaining space for a winter garden at the edge of the pool. The external façade has been recreated with a wall glass. The pool, which was previously built for swimming with eight lanes and a length of 25 metres, has been reduced in width, creating a water zone only 15 cm deep and equipped with 13 water games (spray park) for children's play. The swimming pool now has 5 lanes. Along the long side of the pool, a mezzanine has been created, made of laminated wood, hung with tie rods from the ceiling, and protected by a lamiIn alto la vasca esterna; in basso a sinistra un dettaglio della facciata continua; in basso sulle due pagine, panoramica della vasca interna, con uno scorcio del ballatoio con i parapetti in vetro. In alto a destra, abaco dei giochi collocati nello spraypark.
30
Above the external pool; below left a detail of the continuous façade; below on the two pages, a panoramic view of the internal pool, with a glimpse of the gallery with glass balustrades. Above right, abacus of the games placed in the spraypark.
TSPORT 335
nated safety glass railing. In the area outside the sports pool, but directly accessible from the inside through a connecting channel, a relaxation pool has been created with seats equipped with water jets for horizontal and vertical whirlpools and cervical fountains. Access to the new pool can take place either through an internal channel located in the new winter garden or through the outdoor solarium. The work took just over 6 months, and the new swimming pool opened its doors in December 2019, immediately gaining great approval.
ABACO DEI GIOCHI INSERITI NELLO SPRAY PARK 1 2 3 4 5 6 7 8
-
ACQUAFLO S CIVOLO A ONDA D ONDOLO F UNGHETTO ACQUATWIRL B ICICLETTA ACQUAZZOKA ACQUADUNKER
Ristrutturazione della piscina comunale di Andalo con realizzazione di una vasca relax esterna e di uno spray park interno Committente: Comune di Andalo, Andalo Gestioni Srl Responsabile del Procedimento: ing. Daniele Rigotti (Andalo Gestioni Srl) Progetto e D. L.: ing. Edoardo Iob (IC Srl) Coordinamento per la sicurezza: geom. Osvaldo Antonelli (Studio Tecnodue) Collaudatore statico: ing. Erino Giordani Certificazione energetica: p.i. Enrico Paoli Inizio lavori: maggio 2019 Fine lavori: dicembre 2019 Vasche interne ed esterne comprensive di arredi e giochi: Myrtha Pools Collanti e sottofondi: Mapei Spa (vedi pag. 1) Parapetti in vetro zona soppalco e scala interna: Sentryglas (vetro), Aluvetro (sistema di fissaggio) (v. pag. 24) Pannelli fonoassorbenti e controsoffitto: Celenit Spa
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/impianti-per-il-nuoto/ sporteimpianti.it
SWIMMING CENTRES | IMPIANTI PER IL NUOTO
31
ALTRI IMPIANTI OTHER FACILITIES
Rimini
Riqualificazione del centro sportivo Rivabella per il rugby e il baseball di Maria Carbone
Rinnovato e ampliato il centro polisportivo riminese offre ora un nuovo campo omologato in erba per il rugby, con tribune modulari, mentre sono state aggiornate le dotazioni e gli accessori per il secondo campo e per i due campi da baseball.
TSPORT 335
33
Il centro Rivabella nella sua nuova veste è stato inaugurato il 18 settembre dal presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, con il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, la presidente della assemblea legislativa regionale Emma Petitti e l’assessore comunale allo sport Gian Luca Brasini. L’investimento 1.122.245 euro è stato cofinanziato al 50% dalla Regione Emilia Romagna con i fondi messi a disposizione per il miglioramento dell’impiantistica sportiva regionale, mentre il Comune ha ottenuto un contributo statale attraverso il bando “Sport e periferie”. Il progetto si inserisce all'interno di un vasto programma di riqualificazione degli impianti sportivi attuato dal Comune di Rimini, che negli ultimi anni ha portato all’adeguamento normativo e funzionale nonché alla ristrutturazione e riqualificazione di diversi centri sportivi di quartiere, oltre alla creazione del campo da calcio in erba sintetica ed al rifacimento della pista di atletica presso lo stadio comunale “Romeo Neri”, alla realizzazione della “Casa del volley”, al nuovo impianto natatorio “Acqua Arena”.
Il rugby e le tribune Il Centro Sportivo denominato “Rivabella” nasce alla fine degli anni settanta su un terreno di proprietà privata e ospita le discipline sportive del rugby, del baseball e del tennis. La dotazione comprendeva un campo da rugby con superficie in terra battuta, due campi da tennis in terra rossa e due campi da baseball, di cui uno dimensionato per le categorie giovanili ed il softball femminile, oltre ai fabbricati di servizio indispensabili allo svolgimento di tali attività. Il potenziamento del centro ha visto in primo luogo la realizzazione di un nuovo campo per il rugby in erba naturale, omologato a livello agonistico fino alla serie A, dotato di illuminazione artificiale. La realizzazione del nuovo campo da gioco, adiacente a quello esistente, ha richiesto la regolarizzazione della superficie esistente tramite scarifica superficiale e correzione chimico/fisica del terreno, la costruzione del sistema di drenaggio perimetrale e trasversale al campo, la semina dell'erba e la realizzazione delle recinzioni perimetrali. L'intervento sulle superfici sportive del rugby ha
richiesto la riduzione in larghezza dell’esistente campo da gioco in terra battuta, con il suo declassamento a campo da allenamento. Nello spazio interstiziale tra i due campi sono state collocate due tribune modulari metalliche, necessarie per l'adeguamento alle disposizioni della Circolare informativa gioco del Rugby (valevole per l'omologazione dei campi da gioco) ed approvata dal Consiglio Federale F.I.R. in data 06/06/2019. Le due tribune, a 4 gradoni di 12 metri di lunghezza ciascuna, ospitano fino a 200 spettatori. Le tribune sono composte da elementi realizzati con profili in acciaio, il sistema di protezione alla corrosione avviene tramite la zincatura a caldo. L’alzata del gradone è di cm 40, i pianali di calpestio sono realizzati in lamiera zincata pressopiegata e punzonata antiscivolo, mentre le sedute sono su panche, con inserto in legno di betulla ignifugo Classe 1. I percorsi pedonali per gli spettatori dal parcheggio al sedime delle nuove tribune sono stati studiati per consentire l’accesso separato dagli atleti. A completamento dell’opera di riqualificazione, i campi da rugby sono stati dotati di nuovi impianti
Nella prima pagina, panoramica del centro sportivo. Qui sopra, planimetria generale, con i diversi campi identificabili dal colore; nelle foto a destra, le porte dei due campi da rugby.
34
On the first page, an overview of the sports centre. Here above, general plan, with the different fields identifiable by colour; in the photos on the right, the goals of the two rugby fields.
TSPORT 335
di irrigazione, rispettivamente con 20 e 35 irrigatori a scomparsa, alimentati da una stazione di sollevamento con vasca di accumulo da 28.000 litri. I fabbricati esistenti, destinati ai servizi e agli spogliatoi, sono stati demoliti e sostituiti con due nuovi fabbricati per spogliatoi istruttori ed atleti adeguati alle norme CONI e FIR, comprensivi di servizi igienici per il pubblico e depositi per le attrezzature. Tutti i manufatti sono realizzati con tecnologia prefabbricata “leggera” per permettere la loro eventuale rimozione e possibile riposizionamento.
Il baseball Per quanto riguarda l’impianto per il gioco del baseball, comprendente due campi, è stato integrato il terreno vegetale per il campo Under 12, al fine di regolarizzarne la pendenza per l'adeguamento alle norme tecniche di gioco, e integrata la recinzione con le altezze variabili da m. 2,20 a mt.6, in maglia sciolta, al fine di proteggere i passanti e gli spettatori. Sono state inoltre realizzate le panchine (dugout) di tale campo da gioco, dimensionate opportunamente secondo le norme FIBS. Anche i due campi da gioco per il baseball sono dotati di tribune per gli spettatori, realizzate in prefabbricato metallico, e dimensionate per una capienza inferiore ai 100 spettatori. Sono stati quindi realizzati due nuovi fabbricati In alto a destra, gli spogliatoi del rugby in prefabbricato leggero. Nelle altre immagini di questa pagina, le tribune metalliche poste tra i due campi da rugby.
sporteimpianti.it
destinati a spogliatoi per gli atleti e gli istruttori adeguati alle norme CONI e FIBS, posizionati in modo tale che entrambi i campi da gioco siano facilmente raggiungibili.
Other facilities
Rimini: Refurbuishment of the Rivabella sports center for rubgy and baseball
Gli edifici accessori In corrispondenza della zona compresa tra l'attività del baseball e quella del rugby sono stati realizzati due fabbricati destinati a servizi comuni per le due discipline. Tali fabbricati ospitano gli spazi per il cosiddetto “terzo tempo” del rugby, ma servono come “club house” anche per il baseball, tenuto conto che le due discipline si svolgono, durante l'anno, in archi temporali diversi. All'interno sono previsti i servizi igienici per gli spettatori del campo da baseball principale. I fabbricati hanno struttura portante realizzata mediante il sistema “Timber Frame”, con profili in legno massello di abete, pannello di irrigidimento tipo Plywood, con isolamento in lana di roccia inserita all’interno della parete portante esterna. Il rivestimento esterno è realizzato con doghe tipo WPC (composizione della doga 60% di legno riciclato, 35% plastica riciclata e 5% di additivi). La struttura di copertura è in legno lamellare di abete e formata da travi, arcarecci e tavolato in perlinato in abete di prima scelta, completata da un manto di copertura in lamiera preverniciata, a profilo grecato.
The Sports Centre called "Rivabella" was founded at the end of the seventies and hosts the sports of rugby, baseball and tennis. The equipment included a rugby court with a clay surface, two clay tennis courts and two baseball courts, one of which was sized for youth categories and women's softball, in addition to the service buildings essential to the performance of these activities. The expansion of the centre saw the construction of a new natural grass rugby field, approved at competitive level up to the A series, equipped with artificial lighting. The intervention on the rugby sports surfaces required the reduction in width of the existing clay pitch, with its downgrading to a training pitch. In the interstitial space between the two courts, two modular metal stands were placed, necessary for adaptation to the Federation's regulations. The existing buildings, intended for services and changing rooms, have been demolished and
Top right, the rugby changing rooms in light prefab. In the other images in this page, the metal stands placed between the two rugby fields.
OTHER FACILITIES | ALTRI IMPIANTI
35
replaced with two new buildings for changing rooms for instructors and athletes adapted to CONI and FIR standards. All the buildings are made with "light" prefabricated technology to allow their possible removal and repositioning. As regards the baseball system, including two pitches, the vegetal ground for the Under 12 pitch has been integrated in order to regularise the slope to comply with the technical standards of the game; dugouts have also been created. In correspondence with the area between baseball and rugby, two buildings have been built for common services for the two disciplines. These buildings house the spaces for the so-called "third half" of rugby, but also serve as a club house for baseball, considering that the two disciplines take place in different time periods during the year.
Riqualificazione impianto sportivo per rugby e baseball, Centro sportivo Rivabella, Rimini Committente: Comune di Rimini RUP: arch. Carmine Cefalo Progetto: geom. Alessandro Mazza, ing. Monia Colonna (UTC) Incarichi esterni: ing. Giorgio Ricchi, p. ind. Micro Gori Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione: geom. Fabio Canducci Direzione lavori generale: geom. Alessandro Mazza Direzione operativa lavori strutturali: ing. Paolo Patrignani Direzione operativa impianti: ing. Monia Colonna Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione: geom. Cristiano Vitali Collaudo statico: ing. Anna Paola Oliva Importo complessivo a base d’asta: euro 1.140.214 Inizio lavori: novembre 2018 Fine lavori: novembre 2019 Inaugurazione: settembre 2020 Tribune metalliche prefabbricate: Mario Orlando & Figli (vedi pag. 32) Foto con il drone: Samuele Fantini (@riminidrone.it) Foto a terra: Danilo Candiotti (Comune di Rimini)
Dall’alto: gli spogliatoi del baseball; il campo da rugby in terra; il campo da rugby in erba; interno del dogout; uno scorcio del diamante.
From above: the baseball changing rooms; the ground rugby field; the grass rugby field; inside the dogout; a view of the diamond.
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line
36
www.sporteimpianti.it/altri-impianti/
TSPORT 335
tutterba
TUTTERBA
Praia a Mare (Cosenza)
Centro sportivo comunale
di Bea Rispoli
Con le agevolazioni finanziarie del bando “Sport Missione Comune”, insieme all’adeguamento dello Stadio Mario Tedesco sono stati realizzati altri due campi in erba sintetica e un polivalente, che costituiscono il primo lotto per la creazione di un complesso sportivo unico per dotazioni lungo la costa tirrenica calabrese.
TSPORT 335
37
Il lungo arco di spiaggia delimitato dall’isola Dino a sud e dal castello di Castrocucco a nord, è fiancheggiato, nel Comune di Praia a Mare, dal lungomare Francesco Sirimarco, con una passeggiata e una pista ciclabile punteggiate da oleandri, tamerici e piccole palme. Al confine con l’abitato di Tortora Marina, sul lato del lungomare opposto alla spiaggia si allunga la serie dei nuovi campi sportivi che si succedono fino a raggiungere il vecchio Stadio Mario Tedesco. Il progetto, messo in atto attraverso i mutui dell’Istituto per il Credito Sportivo con il bando Sport Missione Comune, è articolato in due lotti, di cui quello completato lo scorso anno è il primo. L’area interessata, tra lo Stadio e il lungomare, era di proprietà comunale e costituiva uno spazio verde con giostrine per bambini, un campo di calcetto in cemento e una costruzione per il gioco delle bocce.
Lo stadio Mario Tedesco Il vecchio campo a undici è stato adeguato alle norme LND in materia di impianti per competizioni di categoria dilettantistica. È stato quindi previsto il totale rifacimento della superficie di gioco, con erba sintetica a norma e certificata, l’impianto d’irrigazione, la separazione dell’area di gioco dalle restanti aree con un’apposita recinzione di sicurezza, omologata e certificata. Per una migliore fruizione dello stadio sono stati previsti ulteriori adeguamenti edili ed impiantistici, tra i più importanti dei quali l’impianto fotovoltaico - installato sulla copertura dei nuovi spogliatoi l’ammodernamento delle torri faro con utilizzo di fari a led, l’impermeabilizzazione della tribuna.
Il manto in erba sintetica Per la realizzazione del manto superficiale è stato adottato il sistema LigaTurf RS+ CoolPlus WorldCup Edition, di produzione Polytan. Il sistema, certificato secondo gli standard FIFA 2 Star, è caratterizzato dalla combinazione di un ciuffo di 6 filamenti verde chiaro e 6 verde scuro, che conferisce all’erba un aspetto naturale. Il sistema è accompagnato da Certificazione CAM, di conformità alla norma europea DIN EN ISO 14025. Il cuore del sistema è lo strato elastico realizzato in sito. Esso è composto da granulati elastici di gomma e un legante in PU. Grazie all'utilizzo di granulati in gomma SBR riciclati, si ottiene un'elasticità prolungata per un periodo oltre 30 anni, vantando al tempo stesso un bilancio ecologico particolarmente favorevole. La costruzione 'in situ' consente di livellare le irregolarità del terreno sul quale viene posato il prato. Da sottolineare le caratteristiche di drenaggio affidabile e costante di questo rivestimento anche dopo lunghi anni di esercizio del prodotto. Al fine di migliorare le performance del drenaggio sono state inoltre adottate tubazioni avvolte mediante calza drenante in geotessile tessuto non
38
TSPORT 335
tessuto. La guaina di rivestimento svolge un efficace effetto filtro contro le impurità e le particelle di terreno che potrebbero otturare le fessure o penetrare nel tubo insieme ai fluidi drenati. L’azione del rivestimento assicura quindi il mantenimento nel tempo dell’efficacia drenante del tubo. Il sistema di drenaggio infatti rappresenta una componente fondamentale al fine della durata nel tempo di una superficie da gioco sia esso naturale che sintetico. Il granulato dell'intaso elastico (infill) è in gomma di SBR, riciclata e rivestita con speciali vernici poliuretaniche che formano l’incapsulamento del granulo donando il colore prescelto verde o marrone e al tempo stesso azzerano totalmente l’odore tipico della gomma. Il sistema adottato, grazie al tappeto elastico colato in opera, consente di ridurre la quantità di intaso in gomma a soli 8 kg. Avere poca gomma equivale a minor intaso che si sposta e quindi meno manutenzione, con un risparmio energetico importante.
I campi di calcio a otto e di calcetto In relazione a una significativa richiesta dell’utenza di strutture per il gioco del calcio, il centro sportivo è stato dotato di un campo per il calcio ad otto giocatori e un campo di calcetto a cinque. Il primo risponde anche alle esigenze delle locali squadre under e alle necessità delle associazioni
per l’insegnamento del gioco del calcio presenti sul territorio. Le dimensioni sono di 65x43 metri il primo e di 38x18 il secondo. Il giuoco del calcio in campi da 8 o 5 si caratterizza, a differenza del calcio a 11, per una modalità di svolgimento basata su ritmi elevati con trasmissioni della palla piuttosto veloci; di conseguenza, al fine di garantire la massima efficacia del terreno di giuoco, è stato scelto un manto in erba sintetica tipo Ligagrass Pro 238 13/8 Coolplus, caratterizzato da un monofilo texturizzato riccio, colore lime-fieldgreen. Oltre all’intaso stabilizzante in sabbia a granulometria controllata, è qui previsto un intaso prestazionale in granuli di gomma RPU colore verde o marrone in ragione di 5 Kg/mq. Il sistema omologato è FIFA 1 STAR. L’adozione di un filamento riccio permette di avere un monofilo richiedente meno manutenzione ordinaria (il materiale da intaso non migra facilmente come nel caso di filamento liscio) e permette un gioco più veloce a causa del minor attrito della palla. Il sistema proposto si caratterizza per la presenza di uno strato sottostante il manto erboso, colato in opera, che mantiene l’elasticità anche con manto superficiale usurato e pertanto non necessita di sostituzione.
Il Campo Polivalente Il campo destinato al basket e alla pallavolo va a colmare un’ulteriore esigenza del territorio di ampliare e diversificare l’offerta. L’area di gioco è di dimensioni 28 x 15 e la superficie è realizzata in apposita resina a freddo preparata e lavorata in opera. Le marcature del campo sono di due colori diversi per identificare le differenti tipologie di gioco.
L’illuminazione delle superfici di gioco L’illuminazione di un campo da calcio dev’essere adeguata a rispondere alle esigenze di addetti ai lavori e spettatori, così per come previsto dalla normativa di settore approvata dalla G.E. del CONI con deliberazione n. 851 del 15 luglio 1999. I parametri da rispettare sono diversi: illuminazione verticale, orizzontale, direzionalità e uniformità della luce, limitazione dell’abbagliamento e resa dei colori. L’illuminazione orizzontale e verticale sono fondamentali sia per il campo che per le zone limitrofe: ci deve essere un adeguato “contrasto” per permettere al pubblico di distinguere i giocatori e far sì che i giocatori, che necessitano di luce in tutte le direzioni, riescano a seguire bene la traiettoria del pallone. La direzionalità, altro parametro imprescindibile, dev’essere misurata a 1,5 metri dal terreno di gioco. L’uniformità dell’illuminazione, invece, va calcolata in base al rapporto fra i valori massimi e i valori minimi della luminosità. La resa dei colori, infine, dipende dal valore di indice di resa cromatica RA: più questo valore si avvicina a 100, migliore è la In apertura, panoramica del centro sportivo in direzione della spiaggia, con i campi di calcio, calcetto e polivalente. In queste due pagine, in alto, vista zenitale dello stadio; nelle foto in basso, da sinistra, i lavori di posa del manto nello stadio, dettaglio del campo, e dell’impianto di irrigazione.
sporteimpianti.it
On the opening page, an overview of the sports centre in the direction of the beach, with football, five-a-side football and multipurpose field. In these two pages, top, zenith view of the stadium; in the photos below, from the left, the laying of the surface in the stadium, detail of the field, and the irrigation system.
TUTTERBA
39
resa. I proiettori possono essere a fascia circolare o rettangolare: se le torri portalampada sono disposte lungo i lati maggiori, meglio scegliere un proiettore a fascia rettangolare, se invece sono disposte lungo le diagonali del campo è preferibile optare per le fasce circolari. I proiettori devono avere una classe di isolamento I e IP65, le unità di alimentazioni delle luci classe di isolamento IP20. Gli organi illuminanti a led che sono stati adottati, a seguito delle verifiche illuminotecniche su ciascuno dei campi, consentono un risparmio di oltre il 40% rispetto all’illuminazione tradizionale. I sistemi di illuminazione utilizzati sono a basso consumo energetico ed alta efficienza. A tal fine, sono stati progettati considerando che hanno una efficienza luminosa pari a 139 lm/W ed una resa cromatica > di 80. Entrambi i valori sono maggiori rispetto a quanto previsto nell’allegato 2 “criteri minimi ambientali” per ambienti esterni di pertinenza degli edifici. I prodotti installati sono stati progettati dal costruttore in modo da consentire di separare le diverse parti che compongono l’apparecchio d’illuminazione al fine di consentirne lo smaltimento completo a fine vita.
Gli altri elementi del centro sportivo. Nella nuova parte dell’impianto sportivo è stata realizzata una struttura per gli spogliatoi, locali di servizio, ufficio e pronto soccorso. L’edificio é ad un solo piano, con una “base” di circa 80 cm adatta
40
ad ospitare 2 gradoni coperti che fungono da piccola tribuna per poter guardare le attività sportive. La copertura piana ospita l’impianto dei pannelli fotovoltaici. La sistemazione esterna dell’impianto sportivo è in erba, in betonella di cemento ed arricchita da un’ulteriore dotazione di alberature che si vanno ad aggiungere a quelle preesistenti. Il nuovo centro sportivo presenta sia un ingresso carrabile, utile a mezzi meccanici e/o di soccorso e sia un ingresso pedonale attraverso il quale sarà possibile recarsi agli spogliatoi e ai vari campi da gioco. Intorno al perimetro del centro sportivo è prevista una pista da running/footing.
Tutterba
Praia a Mare (Cosenza): municipal sports centre With the financial facilities of the Istituto per il Credito Sportivo, together with the adaptation of the Mario Tedesco Stadium, two more synthetic grass pitches and a multipurpose one have been realized, which constitute the first lot for the creation of a unique sports complex for equipment along the Tyrrhenian coast of Calabria. The old eleven-a-side pitch has been adapted to LND standards for facilities for amateur competitions. The LigaTurf RS+ CoolPlus WorldCup Edition
In questa pagina, in alto, planimetria generale del centro sportivo. In basso a sinistra, studio illuminotecnico sui diversi campi, illustrato in termini di falsi colori (valori in lux): campo di calcio a undici, di calcio a cinque, di calcio a otto. Nella pagina seguente, in alto, interno
dello stadio e particolare del campo polivalente. Sotto, vista notturna dell’intero centro sportivo. In this page, at the top, general plan of the sports centre. Bottom left, lighting study on the different fields, illustrated in terms of false colours
(lux values): eleven-a-side football pitch, five-a-side football pitch, eight-a-side football pitch. On the next page, top, inside of the stadium and glimpse. Below, night view of the whole sports centre.
TSPORT 335
system, produced by Polytan, has been adopted for the realization of the surface turf. The heart of the system is the elastic layer made on site. It consists of elastic rubber granules and a PU binder. The 'in situ' construction allows the unevenness of the ground on which the lawn is laid to be evened out. When an elastic layer is installed in situ, the polyurethane binder has the task of ensuring its permanent elasticity and durability. The granulate of the elastic infill is made of SBR rubber, recycled and coated with special polyurethane
paints that form the encapsulation of the granule giving the chosen color green or brown and at the same time totally eliminates the smell typical of rubber. In relation to a significant demand from users of soccer facilities, the sports center was equipped with an eight-player soccer field and a five-a-side soccer field. Soccer on 8 or 5-a-side pitches is characterized, unlike 11-a-side soccer, by a mode of play based on high rhythms with rather fast ball transfers; therefore, in order to ensure the maximum effectiveness of the playing field, a synthetic turf type
Ligagrass Pro 238 13/8 Coolplus was chosen, characterized by a curly textured monofilament. In addition to the stabilizing infill in sand with controlled grain size, a performance infill in green or brown RPU rubber granules is provided here. Finally, the basketball and volleyball court is intended to fill a further need of the territory to expand and diversify the offer. The surface is made of a special cold resin prepared and processed on site. The markings of the court are of two different colors to identify the different types of game.
Miglioramento dello Stadio M.Tedesco Potenziamento ed ampliamento delle strutture sportive esistenti Realizzazione di un unico complesso sportivo polifunzionale, nel Comune di Praia a Mare (Cs). Committente: Comune di Praia a Mare RUP: geom. Giovanni Antonio Argirò Progetto architettonico, strutturale e DL: arch. Ernesto Lupinacci Impresa: Conpat Scarl Consulenza tecnica: ing. Domenico Muzzupappa Importo dei lavori a base d’asta: 1.093.924 euro Inizio lavori. Ottobre 2017 Fine lavori: 2019 Sistema in erba sintetica: Polytan Gmbh Pavimentazione sportiva in resina: Casali Srl Adesivi e sigillanti: Mapei Srl
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/tutterba/ sporteimpianti.it
TUTTERBA
41
LA BUONA PROGETTAZIONE THE GOOD DESIGN
Un nuovo progetto di grande struttura polifunzionale indoor nella città di Pistoia come occasione di riqualificazione di periferia urbana PROGETTO: STUDIO SDIA ARCHITETTO PAOLO PETTENE LOCALITÀ: COMUNE DI PISTOIA
di arch. Giancarlo Fischetti arch. Marco Biagini
Nel n. 324 di TSport, già si era segnalato un convegno sul tema svolto a Pistoia in cui si era anche presentato il nuovo progetto finanziato dal Bando Sport e Periferie. Attualmente il progetto ha ottenuto i pareri di rito previsti e vedrà una cantierizzazione a breve.
La nuova struttura, pur essendo stata dimensionata con morfologia ad arco, presenta caratteristiche innovative funzionali e tecnologiche, grazie alle innumerevoli altre opere similari realizzate negli anni dallo Studio Architetto Paolo Pettene & Partners. L’inserimento è stato studiato all’interno del parco scolastico nel rispetto delle difese idrogeologiche, e funzionalmente connesso per le attività sportive scolastiche ed extrascolastiche della città, sopperendo alle carenze di spazi indoor destinati ad attività di prestazione con presenza di pubblico in sicurezza e con tipologia inclusiva. L'area di intervento, stimata in circa 5.600 mq, si trova all'interno della frazione di Bottegone, inserita nella cosiddetta "pianura produttiva pistoiese", un'area in cui risiedono circa 7.100 abitanti (5.700 nel solo abitato di Bottegone). Più precisamente l'area si posiziona in una porzione di terreno situata ad Est rispetto alla palestra scolastica esistente.
Qualità architettonica delle opere in progetto In generale, la progettazione dell'intervento è stata indirizzata affinché potesse essere funzionale a consentire alla nuova palestra indoor di possedere caratteristiche di qualità energetica e sicurezza strutturale utili a garantire il corretto, sicuro e confortevole svolgimento delle numerose attività sportive che dovrà ospitare sia in relazione a quelle propriamente scolastiche che a quelle svolte dalle associazioni sportive esterne. La normativa di riferimento seguita per questa Disegno dell’architetto Paolo Pettene
TSPORT 335
43
tipologia di struttura è Il D.M. 18 dicembre 1975 "Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica", in particolare il punto 3.5. "Caratteristiche degli spazi per l'educazione fisica e sportiva e per il servizio sanitario" che evidenziano come, lì dove le amministrazioni competenti rilevino gravi carenze nel settore delle attrezzature per l'educazione fisica e sportiva nelle scuole degli ambiti interessati dai nuovi interventi di edilizia scolastica, si prevede la realizzazione di palestre di tipo B anche per scuole elementari da 10 a 25 classi e per scuole medie da 9 a 24 classi e per scuole secondarie da 10 a 23 classi. Il riferimento di progetto erano le palestre di tipo B2 che prevedono un incremento di 150 mq per spazio per il pubblico e relativi servizi igienici, in aggiunta a quanto previsto per le palestre di tipo B1: palestre regolamentari da 600 mq più i relativi servizi, aperte anche alla comunità extrascolastica, per scuole secondarie di secondo grado (da 24 a 60 classi) (divisibili in tre settori); ma utilizzabile da non più di due squadre contemporaneamente. Inoltre, poiché la palestra potrebbe essere disponibile all'uso della comunità extra- scolastica è stato previsto che la sua relazione con l'organismo scolastico fosse tale da consentire un accesso praticamente indipendente, anche in previsione di uso in orario non scolastico, e con la possibilità di escludere l'accesso agli spazi più propriamente didattici; sempre a tale scopo i vari impianti relativi a questa parte dell'edificio potranno funzionare indipendentemente dal resto della scuola. Gli spazi suddetti presentano la disponibilità alla installazione sulle pareti di attrezzi quali il palco di salita, il quadro svedese, ecc.; le sorgenti d'illuminazione e aerazione naturale sono state distribuite in modo da consentire tale installazione senza alterare gli indici di illuminazione previsti. La nuova palestra è stata progettata anche tenendo conto dei requisiti prescritti dalle Norme CONI per l'Impiantistica Sportiva, approvate con deliberazione del Consiglio Nazionale del CONI n. 1379 del 25 giugno 2008 e sarà realizzata ed attrezzata in modo da consentirne l'utilizzazione da parte dei diversi utenti, tenendo conto delle relative esigenze, in condizioni di adeguato benessere, igiene e sicurezza.
Qualità e chiarezza degli elaborati progettuali Tutti gli elaborati sono stati impostati preliminarmente con studio propedeutico ideato dal capo commessa in diverse soluzioni formali evidenziate con delle MATRICI, finalizzando la ricerca dei componenti per essere il progetto successivamente ingegnerizzato con autocad e Revit-Bim (con un lavoro integrato del team di progettazio-
44
TSPORT 335
ne specializzato architettura-ingegneria strutturale – impiantistica ed efficientamento energetico finiture e rivestimenti - attrezzature atleti e confort pubblico – accessibilità e sicurezza) con valutazione dei rischi “risk assement sportivi”. Il progetto è stato validato e risulta conforme con numero e qualità degli elaborati per il successivo appalto previsto in due fasi con “offerta economicamente vantaggiosa”.
Uso di materiali da costruzione innovativi, con riduzione dei tempi di costruzione dell’edificio Il progetto è stato elaborato finalizzando la ricerca della massima ottimizzazione dei costi e della conseguente manutenzione programmata, e sarà dotato di sistema di monitoraggio impiantistico di autocontrollo con allegate schede di manutenzione periodica e programmata. La scelta progettuale prevalente è ricaduta sulla gestione cantieristica attraverso l’impiego di componenti prefabbricati e prestazionali con relative certificazioni e fascicoli manutentivi nel rispetto dei parametri ambientali CAM e dei protocolli di efficientamento energetico ambientale come richiesto dal bando e dalla prassi progettuale. Tutti i materiali prestazionali sportivi sono stati scelti conformemente nel rispetto dei regolamenti federali per disciplina sportiva e con l’obiettivo della polivalenza e flessibilità oltre che della durabilità garantita dai prodotti aziendali impiegati in particolare del “made in Italy”. La soluzione progettuale conseguente la pluriennale esperienza in numerose opere similari per impianti sportivi-scolastici di dimensioni analoghe, è stata confermata con l’utilizzo di sub sistemi, forniti ed “assemblati prevalentemente a
secco” che determinerà una sensibile riduzione dei tempi realizzativi e della sicurezza cantieri.
Performance energetica dell’involucro edilizio Innovazione ed efficienza energetica degli impianti progettati Il progetto è stato predimensionato secondo i vigenti dispositivi normativi sportivi-scolastici, in particolare: Norme Edilizia Scolastica - DMI 18/03/96 e smi; Norme CONI Allegati A B C; Regolamenti di omologazione FS in conformità ai requisiti microambientali richiesti per le varie discipline sportive indoor (in termini di termoventilazione, requisiti ambientali con recuperatori e climatizzazione, illuminazione sportiva e di servizio con led, riscaldamento radiante del parterre). Questi gli interventi di efficientamento: utilizzo di materiali caldi naturali come il legno lamellare ed i tamponamenti e controsoffitti lignei; riduzione di specchiature vetrate utilizzando le baraccature di testata ad alta efficienza; accumuli e premiscelazione acqua sanitaria con alimentazione sostenuta da fonti rinnovabili con pannelli solari per il subsistema idrosanitario della quota prescritta del 50%; sistema primario di produzione del calore con regimi termici a condensa; UTA con recuperatori, ecc. Pertanto l’ideazione derivante dalla pratica dell’esperienza innovativa (di non riscaldare i grandi volumi ma le sole superfici senza dispersioni termiche) ha confermato un “modus operandi” di progettare l‘architettura sportiva in cui si recuperano tutti i cosiddetti “cascami energetici ariaacqua” pari quasi al 90/100% a favore di un pratico efficientamento gestionale che si avvicina nella sua evoluzione agli edifici NZEB.
Progetto di una nuova palestra polivalente nel Plesso Scolastico Martin Luther King (Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia in attuazione della legge 28.12.2015 n.208, art. 1 commi 974, 975, 976, 977 e 978) Committente: Città di Pistoia Professionista incaricato: architetto Paolo Pettene Studio SdiA Importo dell’opera primo lotto: euro 1.516.260 importo complessivo: euro 2.780.501
A sinistra, dall’alto: pianta, prospetto nord e prospetto ovest. In questa pagina: sezioni e dettagli
tieniti aggiornato, leggi gli approfondimenti on-line www.sporteimpianti.it/stadi-e-campi-di-calcio/ sporteimpianti.it
THE GOOD DESIGN | LA BUONA PROGETTAZIONE
45
Arena Kombëtare, Stadio Nazionale dell’Albania Progetto: Archea Associati - Photo by: Pietro Savorelli
Scarica il nuovo Manuale “Vetro & Impianti Sportivi” All’interno troverai: Lo studio di Faraone, il punto di vista dei principali attori (spettatori, progettisti, giornali) e le soluzioni e le normative vigenti sulle tribune. Speciale “La parola ai progettisti”: Arch. Marco Casamonti (Archea Associati), Arch. Gino Zavanella (GAU Arena), Arch. Paolo Pettene (SdiA) e Ing. Carlo Rotellini (Teco+).
Scopri NINFA STADIO, uno della famiglia NINFA Il parapetto in vetro Ninfa Stadio dedicato agli impianti sportivi è stato installato all’interno di: Roland Garros, Parigi - Arena Kombetare,Tirana - Gewiss Stadium, Bergamo - Centro sportivo Juventus, Continassa Autodromo del Mugello - Stadio Friuli, Udine - Stadio Nereo Rocco, Trieste - Piscina Felice Scandone, Napoli - ecc...
NON GIOCARE CON LA SICUREZZA! Usa le soluzioni a norma Faraone, sia per gli impianti sportivi che per luoghi pubblici e privati. UN SISTEMA NINFA PER OGNI DESTINAZIONE D’USO
Nr. 0841-243-Q
#17
Speciale Ghiaccio PALAGHIACCIO, PISTE, SKILIFT, OLIMPIADI IERI E DOMANI
a cura di Bruno Grillini
Gli sport sul ghiaccio non sono in cima alle preferenze degli italiani, anche se sotto Natale tanti si divertono a pattinare sulle piste temporanee allestite in città; ma chi non è rimasto affascinato almeno una volta dai volteggi della nostra Carolina Kostner? In questo numero ci occupiamo soprattutto dei grandi impianti, i palaghiaccio, ma non solo: il tema degli sport invernali è vasto e tocca l’impiantistica a più livelli, dal ghiaccio sintetico all’impianto di risalita. Nella seconda parte di questo “Speciale” guarderemo in particolare all’eredità che lasciano i Giochi Olimpici invernali nei Paesi ospitanti, attraverso gli impianti del ghiaccio che restano o che si trasformano in contenitori per mille altre attività.
TSPORT 335
ICE SPECIAL REPORT
| SPECIALE GHIACCIO 47
INTRODUZIONE
Andar sul ghiaccio (in Italia) Gli italiani praticano volentieri gli sport su ghiaccio? Per capire qual è lo stato di salute degli impianti sportivi dedicati a questo tipo di attività, guardiamo le statistiche raccolte dal CONI (i dati più completi si riferiscono all’anno 2017). Stimando la diffusione degli sport attraverso il numero di atleti tesserati delle Federazioni Sportive e delle Discipline Sportive Associate, gli sport del ghiaccio compaiono fra le prime cinque discipline solo nella Provincia di Bolzano.
In particolare, alla FISG (Federazione Italiana Sport Ghiaccio) fanno capo l’hockey, il curling, il pattinaggio artistico, danza e sincronizzato, lo short track, la pista lunga (velocità), il meno noto stock sport, oltre agli sport paralimpici del para ice hockey e del wheelchair curling. Sempre con riferimento al 2017, la FISG contava 268 società sportive (su un totale di 58.949, quindi lo 0,5%), con un totale di 13.566 atleti tesserati (su 4.443.458, pari allo 0,3%). Se è vero che non necessariamente la proporzione tra gli sportivi per diletto debba corrispondere a quella degli atleti tesserati, non deve comunque meravigliare che gli impianti sportivi permanenti dedicati al ghiaccio abbiano una diffusione limitata ad alcune aree geografiche, e quelli che tentano di decollare al di fuori delle regioni “fredde” – spinti magari dall’interesse natalizio per le piste di ghiaccio provvisorie – si arrendono spesso agli elevati costi di gestione.
48
Nella foto di copertina, Carolina Kostner sul ghiaccio di Gangneung durante le Olimpiadi invernali 2018 (foto Leonard Zhukovsky / Shutterstock). In questa pagina, la pista temporanea sotto la Unicredit Tower di Milano nell’inverno 2019-20.
Nella pagina a destra, in alto rendering del Palafolgaria (Trento) e scorco dell’IceLab di Bergamo (da Google Street). In basso, pianta dell’ex palaghiaccio di Belluno, trasformato in palazzetto multisport.
In the cover picture, Carolina Kostner of Italy performs in Gangneung at the 2018 Winter Olympics (ph. Leonard Zhukovsky / Shutterstock). On this page, the temporary ice rink under the Unicredit Tower in Milan in winter 2019-20. On the page on the right, at the top, a
rendering of Palafolgaria (Trento) and a glimpse of Bergamo's IceLab (from Google Street). Below, plan of the former ice palace in Belluno, transformed into a multisport arena.
TSPORT 335
Le tre Venezie La lista, non esaustiva, dei palazzi del ghiaccio aperti ed efficienti in Italia vede senz’altro in testa il Trentino Alto Adige, dove non c’è località turistica che ne sia priva. A Brunico è in corso la realizzazione di un nuovo impianto che, su una superficie di 9.968 metri quadrati, sarà pronto nel 2021, con un costo di circa 17 milioni di Euro; il progetto architettonico è di CEZ Calderano e Zanovello Architetti, la progettazione strutturale di Herbert Mair e la progettazione impiantistica di M&N Plancosnulting. Alcuni impianti, come quello di Folgaria (Trento), hanno un’offerta multisportiva, affiancando alla pista del ghiaccio la piscina, la palestra per il basket, l’area fitness. Il vicino Veneto offre importanti palaghiaccio nelle Dolomiti, dallo stadio olimpico di Cortina d’Ampezzo, a quello di Alleghe, legati alla storia delle rispettive società di hockey, al palaghiaccio di Feltre che – attraverso il Fondo per i Comuni di Confine - sarà prossimamente adeguato ai più recenti standarrd di sicurezza e di efficienza energetica con una spesa di 1,5 milioni di euro. Sempre in Veneto non va dimenticato, sull’altipiano di Asiago, l’Hodegart, casa dell’Asiago Hockey, così come il vicino PalaRobaan, a Roana: insieme i due impianti hanno ospitato i mondiali di hockey in-line del 2016. Dopo aver osservato che anche a Padova esiste un palaghiaccio all’interno del Centro Sportivo Plebiscito, non possiamo omettere di ricordare (ne parlammo anche lo scorso anno) che il frequentato palazzetto del ghiaccio di Belluno, realizzato per le Universiadi del 1985, sia stato chiuso nel 2002 e sostituito da un parquet multisport. Non mancano tuttora le pressioni perché l’impianto possa essere nuovamente rimesso in funzione come pista del ghiaccio, operazione che sarebbe fattibile – riferisce Luciana Ceiner, istruttrice federale di pattinaggio - con una spesa di appena mezzo milione. Ricordiamo poi anche il Friuli, con i palaghiaccio di Pontebba e Claut.
(Palaghiaccio Casate), a Varese, a Bergamo. Il palaghiaccio di Varese, su cui contano diverse associazioni sportive, è attualmente oggetto di un piano di ristrutturazione: l’inizio dei lavori dovrebbe essere imminente, ed è in discussione la possibilità di realizzare una pista esterna provvisoria che non si limiti al periodo di inagibilità del palazzetto, ma possa rimanere come impianto alternativo anche in seguito. L’IceLab di Bergamo è stato realizzato e ceduto alla città dalla famiglia Pesenti, i noti industriali bergamaschi, ed è sede della omonima società sportiva IceLab. Occupa una superficie di 5.000 metri quadrati e comprende una pista regolamentare (60×30 metri) e una per gli allenamenti (35×20), entrambe destinate al pattinaggio artistico, sincronizzato e allo short-track. La struttura comprende anche un’area multiuso per ragazzi e 3 diverse palestre dedicate al fitness, agli esercizi a corpo libero e alla danza. IceLab è stato selezionato come uno dei nove Centri di Eccellenza ISU scelti in tutto il mondo ed è inserito in un progetto pilota della durata bienna-
le, cui dovrebbe far seguito, a partire dalla fine del 2021, una seconda fase di quattro anni destinata a implementare in maniera solida e qualificata la crescita dell’intero sistema sportivo del pattinaggio su ghiaccio. Non abbiamo parlato del Piemonte, dotato di diversi impianti sia a Torino che nelle Alpi: rientra nel capitolo delle eredità lasciate dalle Olimpiadi Invernali, ne parliamo più avanti in queste pagine. In definitiva, usciti dalle regioni alpine, non ci sono in Italia altre strutture fisse: già il PalaSilver di Ferrara è attualmente chiuso, il palaghiaccio di Marino (Roma) è abbandonato e potrebbe essere trasformato in supermercato… A Roma, un palaghiaccio (Axel) aperto nel 2010 in piazza Mancini era stato chiuso dopo cinque anni per alcuni abusi edilizi; abbandonato fino a questa estate, in agosto è stato infine demolito. Si parla di interlocuzioni tra l’Inps, proprietario dell’area, e l’Istituto per il Credito Sportivo, per un progetto con l’obiettivo di restituire alla capitale una struttura sportiva: ma dati i tempi che corrono l’idea è ancora in alto mare, e non c’è da giurare che in ogni caso tornerà effettivamente il ghiaccio.
Lombardia, Piemonte, e il resto d’Italia Qualche palazzo del ghiaccio lo troviamo anche in Lombardia, non solo a Bormio in quanto località sciistica, ma anche a Milano (Stadio del Ghiaccio Agorà), a Sesto San Giovanni, a Como
sporteimpianti.it
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
49
Le piste natalizie
Se da noi la pista di pattinaggio sul ghiaccio nelle piazze cittadine è diventata un allestimento imprescindibile sotto Natale solo negli ultimi anni, all’estero – soprattutto nei Paesi più freddi – è quasi una tradizione, a cominciare dall’ice rink di Central park a New York.
La pista di ghiaccio temporanea comporta un allestimento molto semplice, purché si disponga di una superficie piana e livellata: su questa si dispone una rete di tubi attraverso i quali sarà pompato il liquido di raffreddamento – che congelerà l’acqua irrorata su di esso a più riprese, fino a formare uno strato di almeno 6-8 cm. Dello schema di funzionamento abbiamo parlato su queste pagine nel numero 319 di Tsport.
L’Ice Rink by the Sea Una pista temporanea realizzata con una particolare attenzione all’intorno urbano in cui si colloca è quella che è stata installata nella scorsa stagione invernale a San Pietroburgo. San Pietroburgo è una città portuale della Russia,
50
In questa pagina, in alto, la celebre pista di pattinaggio invernale in Central Park a New York (foto Kris Yeager / Shutterstock); sotto, pista temporanea ad Amsterdam di fronte al Rijksmuseum (foto nui7711 / Shutterstock). Nella pagina destra, tre viste dell’”Ice Rink by the Sea” a San Pietroburgo, di
fronte al mare gelato (foto Grigoriy Sokolinsky).
affacciata sul Mar Baltico (nota fino al 1991 come Leningrado), centro di notevole rilevanza storica e culturale. La pista di pattinaggio affacciata sul mare è un piccolo progetto temporaneo stagionale nell’ambito della trasformazione su larga scala del territorio della storica manifattura Sevkabel (Siemens & Halske), situata sull'isola Vasilyevsky. La struttura della pista di pattinaggio scaturisce sia dalla posizione sul mare che dal contesto industriale. La superficie di ghiaccio quasi rettangolare si inserisce perfettamente tra la recinzione e l'edificio industriale esistente, occupando circa 2.000 mq. Al centro della pista di pattinaggio, gli alberi conservati formano una piccola isola rotonda, che divide naturalmente il ghiaccio in diverse zone. A livello terra, il campo di ghiaccio è collegato con l'edifi-
On the right page, three views of "Ice Rink by the Sea" in St. Petersburg, facing the frozen sea (ph. Grigoriy Sokolinsky).
On this page, top, the famous winter skating rink in Central Park in New York (ph. Kris Yeager / Shutterstock); below, temporary ice rink in Amsterdam in front of the Rijksmuseum (ph. nui7711 / Shutterstock).
TSPORT 335
cio esistente, dove si trovano l'affitto dei pattini e gli spogliatoi. Per mantenere l'accesso alla banchina dall'interno del complesso, è stato realizzato un ponte sul percorso di accesso alla pista, che non solo collega diverse zone dell’ex area Sevkabel, ma serve anche come piattaforma panoramica per l'osservazione della pista di pattinaggio e del panorama sul mare (anch’esso, solitamente, ghiacciato…). I materiali e le costruzioni sono semplici ma efficaci: per il rivestimento delle strutture esterne sono state utilizzate assi in legno di pino, mentre l'interno del padiglione per l'affitto (una parte dell'ex capannone della fabbrica) è per lo più in ferro zincato ondulato e conserva la struttura originale dell'officina. L'insegna al neon luminoso contrasta con la sobrietà dell'architettura della pista di pattinaggio.
Ice Rink by the Sea San Pietroburgo, Kozhevennaya liniya 40, Russia Progetto: Ab Chvoya Realizzazione: inverno 2019-2020 Photo credits: Grigoriy Sokolinsky
sporteimpianti.it
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
51
Il ghiaccio sintetico: Santo Stefano d’Aveto Ma per praticare il pattinaggio sul ghiaccio (o anche gli sport come il curling e l’hockey) si può anche fare a meno del ghiaccio… Il ghiaccio sintetico è un’alternativa per realizzare piste senza la necessità di produrre del vero ghiaccio con il conseguente dispendio energetico e consumo d’acqua.
Si tratta di una soluzione che può essere adottata in località dove la temperatura rende oneroso il mantenimento del gelo, ma anche dove si vuole semplificare la gestione dell’impianto. È il caso di Santo Stefano d’Aveto (Genova), dove nell’ambito del potenziamento del centro sportivo, comprensivo di campo da calcio, campi da tennis indoor e outdoor, campo da basket/volley e bocciodromo, per i quali è stata prevista una manutenzione straordinaria, per l’ampliamento dell’offerta sportiva oltre all’installazione di una parete per l’arrampicata è stata realizzata una pista per il pattinaggio sul ghiaccio con superficie sintetica ecologica. Pattinare e allenarsi in maniera realistica è possibile solo se il ghiaccio sintetico risponde come quello vero ai vari movimenti del corpo. La pista di pattinaggio su ghiaccio sintetico viene adoperata con normali pattini a lama. La pista è composta da un insieme di pannelli in PTFE miscelato a sostanze minerali che gli conferiscono particolari doti di resistenza all’abrasione. Le lastre, dello spessore di 25 mm, sono scanalate sui bordi per essere perfettamente incastrate fra loro, senza che si percepisca la discontinuità fra di esse. Per consentire l’ottimale scivolamento sulla superficie, questa deve essere trattata periodicamente con un apposito prodotto lubrificante. L’insieme dei lavori realizzati presso l’area sportiva di Santo Stefano d’Aveto sono stati finanziati attraverso il bando “Sport Missione Comune” del 2017, per un importo complessivo di 450.000 euro. Il progetto è stato redatto dall’arch. Rosangela Mammola e dal geom. Giovanni Mammola.
52
In questa pagina, il centro sportivo a Santo Stefano d’Aveto: in alto l’esterno; al centro la posa dei pannelli di ghiaccio sintetico; in basso la pista aperta al pubblico. Nella pagina a destra, in alto la stazione di valle della seggiovia Bassetta-Monte Spolverino; in basso il prospetto anterio-
re e la sezione longitudinale della stazione di valle. On this page, the sports centre in Santo Stefano d'Aveto: at the top the exterior; in the centre the synthetic ice panels; at the bottom the rink open to the public. On the page on the right, at the top the val-
ley station of the Bassetta-Monte Spolverino chairlift; at the bottom the front elevation and the longitudinal section of the valley station.
TSPORT 335
Non solo ghiaccio: gli impianti di risalita nelle Dolomiti Trentine
Prima di passare in rassegna gli impianti delle Olimpiadi, parlar del ghiaccio ci dà l’occasione per un veloce excursus sulla neve, andando a vedere le novità per gli sciatori nel settore degli impianti di risalita, sempre più confortevoli e tecnicamente avanzati.
La nuova seggiovia Bassetta-Monte Spolverino
Skiarea Campiglio Dolomiti Di Brenta Val Di Sole - Val Rendena
sporteimpianti.it
Nel quadro del costante miglioramento dell’offerta turistica invernale, Funive Folgarida-Marilleva ha sostituito, lo scorso anno, la obsoleta seggiovia biposto da Bassetta a Monte Spolverino (19622092 m. slm) con una nuova seggiovia esaposto ad ammorsamento automatico, dotata di seggiole aperte e di poggiasci per ogni singolo sciatore. La nuova seggiovia ha una portata massima di 2.800 persone/ora con 34 seggiole alla velocità
di 5 m/sec. Durante il normale esercizio le seggiole potranno essere mantenute in linea e tolte solo in caso di maltempo; durante i periodi di fuori esercizio stagionale si prevede di immagazzinare i veicoli a valle lasciando così la linea con le sole funi (funi nude). Le stazioni, ricostruite nella stessa posizione di quelle preesistenti, hanno ingombri ridotti, limitati agli spazi necessari per la copertura dei meccanismi e dell'argano motore. Per entrambe le stazioni i meccanismi di stazione sono sostenuti da una stele posteriore, in calcestruzzo armato, che sopporta anche il tiro delle funi e da un pilastro anteriore in carpenteria metallica. La parte superiore delle stazioni è realizzata con struttura metallica, ad altezza d’uomo, ricoperta con pannelli in alluminio preverniciato e costituisce un’adeguata protezione dagli agenti atmosferici per il macchinario e per i meccanismi di stazione. La distribuzione dei sostegni lungo la linea è stata studiata al fine di ridurre il loro numero, prevedendo i necessari sostegni di appoggio, senza la necessità di sostegni con rulliere a doppio effetto e limitando i sostegni di ritenuta solo anteriormente alla stazione di valle.
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
53
Seggiovia esaposto “Bassetta – Monte Spolverino” Comuni di: Dimaro e Commezzadura (Trento) Committente: Funivie Folgarida Marilleva Spa Progetto: Studio tecnico Montecno (ing. Mauro Naletto) Varchi di controllo accessi e casse automatiche: Skidata Srl
La seggiola esaposto aperta I veicoli sono seggiole aperte a sei posti, fronte marcia, dunque prive di carenatura. Il sedile e lo schienale sono unici, realizzati con due pannelli in materiale sintetico ricoperti con uno strato di materiale termoisolante. La sospensione superiore è costituita da un tubo quadro sagomato, quella inferiore ha la forma di una “U” rovescia ed è costituita da un tubo tondo sagomato; il loro collegamento è realizzato con elementi elastici in gomma che smorzano le vibrazioni dello scorrimento della fune sui rulli di linea e le oscillazioni verticali dovute al passaggio sulle rulliere. Le seggiole hanno la barra con poggiasci dotato di singola asta che viene abbassata mediante un guida meccanica alla stazione di valle. La barra, una volta abbassata, rimane bloccata e l’asta del poggiasci si trova fra le gambe del passeggero impedendo quindi che un bambino possa scivolare sotto la barra di chiusura e cadere nel vuoto. All’ingresso delle seggiole in stazione, indipen-
54
In questa pagina, ancora la seggiovia Bassetta-Monte Spolverino: in alto la stazione a monte; sotto a sinistra i varchi di accesso alla funivia; a destra la stazione di valle. Nella pagina a destra, Madonna di Campiglio: in alto la stazione di arrivo della seggiovia Nube d’Oro e un rende-
ring della stazione di monte della cabinovia Fortini-Pradalago. Al centro, la partenza della Nube d’Oro; in basso, la cabina a dieci posti della Fortini e un altro scorcio della seggiovia a sei posti Nube d’oro.
dentemente che esse siano vuote o occupate da viaggiatori, un dispositivo automatico azionerà l’apertura della barra di sicurezza.
I varchi di controllo accessi Con l’occasione della realizzazione di questo impianto, sono stati installati varchi di controllo accessi che permettono un agevole controllo dei titoli Skipass RFID degli sciatori. Grazie all’antenna con semaforo incorporato, gli operatori possono immediatamente avere un controllo visivo anche se a distanza, e se non fosse sufficiente possono poi interagire col sistema dalla postazione di controllo, sia su PC fisso che su terminale mobile tablet. Il progetto Bassetta dal punto di vista del sistema di gestione controllo accessi e biglietteria si inserisce in un progetto di più ampio respiro che ha visto nello stesso momento l’inserimento anche di nuove casse automatiche per la vendita degli Skipass e per il ritiro di quelli venduti online, altra novità introdotta nella stagione 2019/20.
On this page, again the Bassetta-Monte Spolverino chairlift: above the mountain station; below on the left the access gates to the chairlift; on the right the valley station. On the page on the right, Madonna di Campiglio: at the top the arrival station of the Nube d'Oro chairlift and a rendering of the top station of the Fortini-Pradalago
cableway. In the centre, the departure of the Nube d'Oro; below, the ten-seater cabin of the Fortini and another view of the sixseater chairlift Nube d'Oro.
TSPORT 335
Le nuove funivie di Madonna di Campiglio la stagione invernale 2020-2021 della SkiArea Campiglio - Dolomiti di Brenta - Val di Sole - Val Rendena (il comprensorio sciistico più esteso del Trentino) vedrà l’inaugurazione di un nuovo e modernissimo impianto di risalita: la cabinovia a 10 posti Fortini – Pradalago a Madonna di Campiglio. Punto di collegamento tra le località di Folgarida Marilleva e Pinzolo, il nuovo impianto di risalita sostituisce l’attuale seggiovia quadriposto, realizzata nel 2000 e che, seppur veloce, non riesce però più a soddisfare le esigenze legate al numero di passaggi che nelle passate stagioni hanno superato il milione. La nuova cabinovia è frutto di una concezione progettuale a basso impatto energetico, capace di garantire limitate emissioni sonore, minori vibrazioni e un maggior rendimento. Con una portata di 3.600 persone/ora e una velocità di 6 m/sec si sviluppa su una lunghezza di 2.432 metri e supera un dislivello di 456 metri, con la stazione di partenza a quota 1.644 e quella di arrivo a 2.100 m. Il nuovo impianto offre l’occasione per sistemare tutta la zona limitrofa alla stazione di partenza che, riposizionata, consentirà una migliore distribuzione dei flussi di sciatori. Sempre a Madonna di Campiglio, dopo 45 anni di servizio è stata sostituita la seggiovia biposto Nube d’Oro. Il nuovo impianto fa parte della nuova generazione Classe D-Line: si tratta di una seggiovia a 6 posti con seggiolini riscaldati in grado di trasportare 2.800 persone/ora. Contestualmente alla realizzazione della Seggiovia sono state allargate le piste a servizio della stessa. I due impianti sono forniti dalla austriaca Doppelmayr.
sporteimpianti.it
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
55
L’EREDITÀ
DEGLI EVENTI OLIMPICI PASSATI E LE PROMESSE DI QUELLI FUTURI
Da Torino 2006 a Milano-Cortina 2026: vent’anni di Winter Olympics Torino 2006 - Vancouve r 2010
- Sochi 2014 - PyeongCh ang 2018 - Pechino 2022 -
Vent’anni divideranno le due Olimpiadi invernali italiane. È naturale che l’occasione dell’evento sportivo mondiale abbia l’effetto di puntare i riflettori su quelle discipline, sollecitando l’interesse (per un periodo più o meno lungo) di sportivi e tifosi. Interesse che può scemare anche rapidamente: mentre gli impianti, realizzati all’occasione, rimangono in eredità ai Paesi ospitanti. L’Olimpiade va quindi pianificata con una visione che superi i venti giorni dell’evento, e prenda in considerazione lo sviluppo che le discipline potranno avere negli anni successivi, e soprattutto la funzione che gli impianti realizzati potranno svolgere in futuro. Passeremo quindi in rassegna le Olimpiadi invernali degli ultimi 14 anni e quelle già programmate, per vedere che cosa hanno lasciato le une e che cosa promettono di lasciare le altre, con una particolare attenzione agli impianti per gli sport su ghiaccio, oggetto di questo Speciale.
Un breve excursus storico Il primo sport su ghiaccio in sede olimpica risale alle olimpiadi estive di Londra 1908. Va ricordato che fino al 1925 non si sono svolte vere e proprie Olimpiadi invernali, ma solo delle settimane di sport invernali abbinate alle edizioni estive. Fu appunto nel 1925 che il CIO istituì i Giochi Olimpici Invernali da svolgersi ogni quattro anni alternativamente a quelli estivi. Compresa l’edizione del 1924 (svoltasi a Chamonix come “Settimana internazionale degli sport invernali” e dichiarata Olimpiade a posteriori), si sono svolte fino ad oggi 23 Olimpiadi invernali, essendo saltate quelle del 1940 e del 1944, delle quali due appannaggio dell’italia (Cortina nel 1956 e Torino nel 2006).
56
Milano-Cortina 2026
Gli sport nel programma olimpico Ad oggi gli sport invernali inseriti nel programma olimpico sono 15, distinti poi in singole specialità. Partendo dagli sport su neve, innanzitutto lo sci alpino, comprendente discesa libera, super-g, slalom gigante, slalom speciale e combinata. Lo sci di fondo invece comprende l’inseguimento, lo sprint, la staffetta. Quindi il biathlon, che abbina allo sci da fondo il tiro a segno con carabina. Classico anche il salto con gli sci ma anche la combinata nordica, che unisce il salto con lo sci di fondo. Il freestyle è di più recente introduzione, e diventa olimpico solo nel 1992; oggi comprende gobbe, ski cross e salti. Un altro sport recente è lo snowboard, introdotto nel 1998, con le specialità dello slalom gigante, l’half pipe e il cross. Su piste ghiacciate, ma ancora in montagna, si svolgono il bob (a quattro e a due), lo slittino (singolo e doppio) e lo skeleton. Passando agli sport che si svolgono nei palazzi del ghiaccio, ricapitoliamo quali sono compresi nel programma olimpico. Il pattinaggio di figura è il primo a comparire nelle Olimpiadi (inizialmente si svolgeva all’aperto); comprende il pattinaggio artistico e la danza. È indoor solo dal 1994 anche il pattinaggio di velocità, che comprende specialità su diverse distanze. Di recente introduzione (1992) lo short track. Infine, da sempre presente l’hockey su ghiaccio, mentre il curling è in programma solo dal 1998.
TSPORT 335
TORINO 2006
OLIMPIADI INVERNALI
TORINO 2006 Si è parlato molto di quello che abbiano lasciato in eredità le Olimpiadi invernali del 2006, nel bene e nel male.
Se i giochi sono stati l’occasione per un rinnovamento anche culturale della città di Torino, molti degli interventi effettuati, soprattutto nelle valli alpine, hanno peccato di scarsa lungimiranza, o più facilmente di scarsa capacità di gestione del “dopo”. Ecco quindi il villaggio olimpico di Torino e quello del Sestriere, oggetto di degrado, e soprattutto i costosissimi impianti di montagna – emblematici i cinque trampolini per il salto, costati 34 milioni, e soprattutto la pista da bob e slittino a Cesana Pariol, 77 milioni, mai più utilizzata e oggi abbandonata. D’altra parte, Torino oggi offre diverse strutture indoor per praticare gli sport sul ghiaccio, e costituiscono quella parte dell’eredità dei Giochi che meglio ha funzionato.
In alto a sinistra, Enrico Fabris sul ghiaccio dell’Oval di Torino durante le Olimpiadi invernali 2006 (foto Paolo Bona / Shutterstock). In alto a destra, la pista di bob di Cesana come si presentava nel 2006 (foto BG/Tsport). In basso, sezione di progetto del Palavela trasformato per il ghiaccio.
sporteimpianti.it
Il Palavela Progetto architettonico arch. Gae Aulenti L’edificio, realizzato per i festeggiamenti di Italia ’61, è stato riorganizzato da Gae Aulenti per ospitare le gare di pattinaggio artistico e di short track nel 2006. Qui – come altrove – non si deve pensare ad un uso esclusivo con il parterre di ghiaccio; se l’affluenza media è oggi di 70.000 presenze l’anno, queste sono dovute ad eventi sportivi diversi, dal pattinaggio su ghiaccio al tennis al volley, ma anche a convegni ed eventi vari. L’edificio, con base esagonale inscritta in un cerchio di 130 m di diametro, è costituito da una
struttura in cemento armato “a vela” realizzata su tre archi accostati, tra loro ruotati di 120 gradi ed ancorati a terra su tre dei sei vertici dell’esagono. Il progetto di adeguamento alla funzione sportiva ha inteso conservare l’unità spaziale, con la realizzazione di un “edificio dentro l’edificio”, autoconcluso, con proprie caratteristiche formali, indipendente strutturalmente dalle volte esistenti, ma che di esse accoglie la geometria. L’edificio è composto da due corpi accostati, con copertura a quote differenti, tra loro collegati da una copertura spaziale reticolare. La scelta di costruire un edificio con due corpi principali accostati con coperture a livelli differenti è strettamente connessa alla geometria della vela esistente,
Top left, Enrico Fabris on the ice of the Oval of Turin during the 2006 Winter Olympics (photo Paolo Bona / Shutterstock). Top right, the Cesana bobsleigh track as it looked like in 2006 (photo BG/Tsport). Below, design section of the Palavela transformed for ice.
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
57
che permette di avere le altezze maggiori soltanto in corrispondenza delle parti centrali degli archi sui quali è impostata la vela stessa. Avvicinandosi invece ai suoi appoggi, sono possibili altezze sempre più limitate, e la pianta deve necessariamente distanziarsi da essi. Le tribune, che sono di ampiezza e altezza differenti, suddivise in settori, sono realizzate con elementi in prefabbricato cementizio, a partire dai bordi della pista di pattinaggio che è di 30 x 60 m, delimitata da una fascia di rispetto di 3 metri, fino alla sommità dell’edificio. Un secondo ordine di gradinate per il pubblico è stato previsto a suo tempo come provvisorio, per poter successiva-
mente all’Olimpiade completare il solaio a quota +8 per un utilizzo multifunzionale post-olimpico dell’edificio. La copertura che conclude la pista di pattinaggio ed i tre ordini di gradinate è una struttura spaziale reticolare in acciaio; il pacchetto di copertura, fonoassorbente e fonoisolante, a coronamento della struttura reticolare, è composto da una sequenza di due strati di isolamento acustico, camera d’aria e da un pannello coibentato esterno in lamiera verniciata a fuoco di colore verde per l’isolamento termico. I pannelli acustici verso l’interno della sala sono finiti con pannelli di lamiera di alluminio forata.
Il Tazzoli Progetto architettonico ing. Enrico Lee (capogruppo) Seconda pista: ing. Gennaro Savarese, arch. Maurizio Palmisano Il palazzo del ghiaccio di corso Tazzoli, in zona Mirafiori, è in realtà costituito da due diverse piste, realizzate in occasione di Torino 2006 sul luogo dove sorgeva un impianto a cielo aperto. Qui si tratta di un impianto molto utilizzato per competizioni ufficiali, dove giocano le squadre maschile e femminile del Real Torino HC e la squadra dell'HC Torino Bulls, nonché i Tori Seduti torino di ice sledge hockey, ma anche le società sportive di pattinaggio di figura, di velocità, short track e curling. L’importanza di questo impianto, pur essendo realizzato per gli allenamenti olimpici, sta infatti nella sua funzione di struttura sportiva al servizio della città. All’interno, a quota – 4,50, è collocata la pista del ghiaccio, da 30x60 m, che gode di un’altezza netta di 14,30 metri sotto trave. La distribuzione delle gradinate non è ovale come ci si aspetterebbe, ma assolutamente rettilinea: ciò consente l'immediata comprensione dello spazio e dei percorsi da effettuare all'interno dell'edificio. I lati corti delle tribune sono sottolineati da due grandi archi aventi lo scopo di enfatizzare il senso spettacolare del luogo, ponendo quasi lo spettatore come protagonista. Il complesso può ospitare 3000 posti a sedere; gli spogliatoi, con relativi servizi e locali di supporto, sono 6 per l’hockey e 3 per il pattinaggio artistico o short-track, oltre a 4 spogliatoi per arbitri ed allenatori. La seconda pista, collegata alla prima attraverso un tunnel, ne condivide gli impianti per la produzione del freddo ed è completamente interrata. Due cortili laterali portano la luce naturale all’interno attraveso grandi superfici in vetrocemento. La pista, anch’essa di dimensioni 60x30 m, è impostata a 7,5 m dal piano strada, ed ha un’altezza libera di 5 metri. Le tribune di questa seconda pista offrono 330 posti a sedere.
58
TSPORT 335
TORINO 2006
Il PalaIsozaki (o PalaAlpitour) Progetto: Arata Isozaki Con quello che era stato chiamato il Palasport Olimpico, e poi - dal nome dell’archistar PalaIsozaki, entriamo nella lista degli impianti che le Olimpiadi hanno lasciato in eredità ma che non hanno avuto fortuna con lo scopo per il quale erano stati realizzati. Costruito per l’hockey su ghiaccio, disponeva in origine di oltre 12.000 posti a sedere. Costato 87 milioni id euro, l’edificio è un parallelepipedo di 183 per 100 metri, sviluppato su quattro livelli, due interrati e due esterni. Organizzato con tribune mobili per ospitare attività diverse, l’impianto perse subito la sua funzione sportiva avendo difficoltà ad ospitare eventi di basket o volley in un ambiente così vasto.
2006. Nato con una pista di 400 metri larga 12,60, è diventato un padiglione espositivo nell’ambito del sistema di Lingotto Fiere. Fin dal 2006, dopo i Giochi, vi si sono svolti le Olimpiadi di scacchi e i mondiali di scherma; in seguito, l’Oval ha visto i campionati europei di atletica leggera indoor del 2009, ma anche concerti, un Salone del libro, esposizioni fieristiche diverse. La costruzione, di 213 x136 metri, è un unico volume a un piano, affiancato sui due lati lunghi da piccoli corpi di fabbrica a due piani per locali di servizio. Notevole la struttura in travi reticolari che consentono una luce libera di circa 115 metri. Le tribune che durante i giochi ospitavano fino a 8.200 spettatori erano state dimensionate per un uso post-olimpico con una capacità di 2.000 posti.
Le gestioni che si sono succedute negli anni hanno orientato la struttura ad una funzione di spettacolo, forte di una capienza che, per i concerti, può arrivare a 15.657 persone, rendendola l’arena coperta più capiente d’Italia. Sponsorizzata dal 2014 da Alpitour – con il cui nome il palazzetto è oggi conosciuto – ha visto diminuire negli ultimi anni le occasioni di utilizzo finché l’anno scorso ha ottenuto l’investitura per ospitare le ATP Finals di tennis nel quinquennio 2021-2025.
L’Oval Progetto Hok Sport Ltd Questo è un altro palazzo del ghiaccio che ha sostanzialmente perso la sua funzione dopo aver ospitato le gare di pattinaggio di velocità nel Nella pagina sinistra, il palazzo del ghiaccio di Corso Tazzoli: vista e pianta della seconda pista. In questa pagina, in alto, il PalaIsozaki allestito per il ghiaccio; le balaustre, che rispettano precisi standard normativi, sono prodotte da Engo. Al centro, pianta della struttura.
sporteimpianti.it
In basso, panoramica dell’Oval, immagine diffusa dall’Agenzia Torino 2006 (altre foto: BG/Tsport). On the left page, the Palazzo del Ghiaccio in Corso Tazzoli: view and plan of the second ice rink. On this page, at the top, the PalaIsozaki set
up for ice; the balustrades, which comply with precise regulatory standards, are produced by Engo. In the centre, plan of the facility. Below, overview of the Oval, image released by Agenzia Torino 2006 (other photos: BG/Tsport).
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
59
OLIMPIADI INVERNALI
VANCOUVER 2010 Le olimpiadi invernali di Vancouver si sono svolte nella città canadese per quanto riguarda gli sport su ghiaccio, e nelle montagne retrostanti per le discipline su neve.
Se una parte delle gare sono state disputate su impianti già esistenti, le strutture realizzate appositamente per l’Olimpiade, e rimaste in eredità alla città, sono il Vancouver Olympic Centre, dedicato al Curling, il Doug Mitchell Thunderbird Sports Centre, per l’hockey su ghiaccio, e il Richmond Olympic Oval per il pattinaggio di velocità. Vediamo in particolare questi ultimi due impianti.
Il Doug Mitchell Thunderbird Sports Centre
ti secondari sono stati studiati per ottimizzare il supporto ai vari campi, separatamente o tutti insieme, oppure per funzionare in modo indipendente. La struttura dell’impianto prevede alcuni elementi chiave: ingresso / portale ed elemento di ancoraggio per un insieme di spazi sportivi; dimensioni e volumetria adatte a rispondere al contesto locale; espressione e utilizzo di materiali radicati nell’esperienza della west coast. Il complesso è formato da tre arene distinte, tutte realizzate con pannelli in calcestruzzo. L’arena A, la più grande delle tre, è sottodimensionata rispetto al contesto circostante; la sua volumetria si estende
Progetto: Kasian Architecture Nato per le Olimpiadi come UBC Winter Sports, fa parte del campus della British Columbia University ed è sede delle partite casalinghe degli UBC Thunderbirds, la squadra dell'università; il nome attuale è dedicato a un dirigente sportivo che ne ha cofinanziato la costruzione. Costato 47 milioni di dollari, l’edificio è stato impostato per essere una struttura polifunzionale efficiente, adattabile ed ecosostenibile, convertendosi dopo le Olimpiadi a molteplici utilizzi sportivi, ricreativi e sociali in contemporanea. La struttura compatta del progetto organizzato attorno a dorsali centrali di circolazione e servizio serve a ottimizzare l’utilizzo degli impianti centrali e di supporto e favorisce l’idea di flessibilità di interscambio. Ciascun campo da gioco è stato pensato per essere utilizzato in modo indipendente, anche in contemporanea con altri eventi. Allo stesso modo, gli impian-
60
In questa pagina, il Dough Mitchell Thuderbird Sports Centre di Vancouver. In alto, pianta con le due piste di ghiaccio. Al centro, l’esterno; in basso, vista della pista principale (foto Kasian Architecture). Nella pagina destra, il Richmond Olympic Oval. In alto, l’interno con il pavimento
amovibile per la pratica di altri sport mentre intorno scorre la pista per skate. Al centro, spaccato delle componenti strutturali; in basso, rendering dell’esterno (immagini Cannon Design).
On this page, the Dough Mitchell Thuderbird Sports Centre in Vancouver. Above, plan with the two ice rinks. Centre, exterior; bottom, view of the main ice rink (photo Kasian Architecture). On the right page, the Richmond Olympic Oval. Above, the interior with the removable floor for other sports while the skate rink
runs around it. In the centre, a cross-section of the structural components; below, rendering of the exterior (Cannon Design images).
TSPORT 335
VANCOUVER 2010
lungo il pendio, in posizione ribassata rispetto al viale. Da Thunderbird Boulevard il volume della struttura appare semplicemente come una parete lineare radicata sul leggero pendio. Da notare, anche l’esclusiva disposizione dei posti a sedere nelle varie arene. In tutti i campi sono previste soluzioni attive e passive per gli spettatori: posti a sedere riservati e possibilità di guardare anche da atri e aree di passaggio. La struttura a ferro di cavallo dell’arena A concentra i posti a sedere sui lati e offre la possibilità di vedere a spettatori che si trovino nell’atrio terminale. L’arena B viene lasciata con i suoi circa 1.200 posti a sedere preesistenti, a quali viene garantito un accesso universale, e con la possibilità di vedere il campo da gioco dalle aree di passaggio circostanti. L’arena C può ospitare spettatori sia a livello della pista che a livello delle zone di passaggio. Dall’area lounge è possibile vedere all’interno dell’arena A e ammirare il parco. Per quest’area esiste un comodo accesso dall’arena B e c’è la possibilità di fornire servizi in modo indipendente.
Il Richmond Olymmpic Oval Progetto: Cannon Design
La struttura si articola in tre settori di attività: un settore dedicato al ghiaccio, una zona con campi da gioco, una zona con la pista. È quindi possibile ospitare eventi sportivi sul ghiaccio contemporaneamente all’uso da parte di altri sport o per manifestazioni di altro genere. La struttura è anche dotata di numerose aree fitness, e di servizi per le scienze sportive, tra cui strutture e attrezzature per i test degli atleti e per la medicina sportiva. La struttura principale dell’Oval è costituita da 15 archi compositi in legno lamellare, che si estendono per l’inedita lunghezza di 100 m. È stato utilizzato dell’abete douglas di provenienza locale, disposto in strutture composite a forma di V in modo da coprire l’ampiezza desiderata, sostenute da 30 supporti in cemento. Le caratteristiche acustiche desiderate sono state ottenute con l’utilizzo di un legname morbido, con perforazioni all’interno delle travi di pino inscatolate, con strati interni di materiale fonoassorbente e con pannelli dal profondo profilo a “V”. Lo spazio principale permette la coesistenza di sport sul ghiaccio con sport di altro genere e in qualunque momento la struttura è in grado di riconvertire la pista ovale di 400 metri per il pattinaggio di velocità mediante la posa di un pavimento rimovibile.
La città di Richmond fa parte dell’area metropolitana di Vancouver. Il Richmond Oval è oggi uno stadio multifunzione che comprende due anelli di ghiaccio, una palestra, e una pista da 200 metri. Le strutture per le gare di pattinaggio su pista lunga sono immense e gli edifici realizzati soltanto per ospitare le competizioni olimpiche nella fase successiva ai giochi si sono trovati in passato ad affrontare considerevoli problemi economici e di gestione (si veda anche il caso di Torino). Per convenire economicamente, una struttura per il pattinaggio di velocità su pista lunga deve poter essere riconvertibile ad altri usi. Costato, nel 2008, l’equivalente di circa 113 milioni di euro, oltre a servire da catalizzatore per la trasformazione del lungofiume in un quartiere urbano ad alta densità, l’Oval è stato pensato quindi per ospitare futuri eventi di aggregazione, creando un retaggio duraturo che va al di là dell’utilizzo immediato in occasione dei Giochi Olimpici.
sporteimpianti.it
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
61
SOCHI 2014
OLIMPIADI INVERNALI
SOCHI 2014 Il costo totale delle infrastrutture e degli impianti realizzati in previsione dell'evento ammontava a 12 miliardi di dollari, ma diversi fattori hanno determinato l'espansione del budget a oltre 51 miliardi di dollari, rendendo quella di Sochi la manifestazione olimpica più costosa di sempre.
I giochi sono organizzati interamente nella municipalità di Soči, con gli impianti per il ghiaccio a Adler sul mar Nero, e quelli alpini a Krasnaja Poljana. Il parco olimpico sul mare comprende, al centro, un auditorium; a corona, sono disposte il Cubo di ghiaccio per il curling, l’Adler Arena per il pattinaggio di velocità, con una capacità di 8.000 posti, il palazzo del ghiaccio Bolshoj on 12.000 posti, per l’hockey, la Sajba Arena, ancora per l’hockey su ghiaccio con 7.000 posti, e lo stadio olimpico che venne usato per le cerimonie di apertura e chiusura. I più grandi fra questi impianti sono stati convertiti, o lo saranno prossimamente, in centri espositivi o per concerti e spettacoli, essendo sovradimensionati – come si è visto nelle precedenti occasioni – per un duraturo utilizzo sportivo post-olimpico.
1
2
3 4
ADLER ARENA - 1 ICE CUBE - 2 PALAGHIACCIO BOLSOJ - 3 SAJBA ARENA - 4 STADIO OLIMPICO - 5
62
5
TSPORT 335
PYEONGCHANG 2018
OLIMPIADI INVERNALI
PYEONGCHANG 2018 Ed eccoci all’ultima Olimpiade invernale, quella coreana, svoltasi in due clusters, quello costiero (Gangneung) e quello montano, disperso in diverse località. Ne abbiamo parlato in occasione del precedente Speciale Ghiaccio su Tsport 319, quindi non ci soffermeremo ulteriormente. Gli impianti costruiti appositamente per le Olimpiadi a Gangneung sono ben quattro, uno per il pattinaggio di figura e lo short track (Ice Arena), uno per la velocità su pista da 400 metri (l’Oval), e due per l’hockey su ghiaccio. L’Ice Arena può ospitare fino a 12 000 persone ed è dotato di due piste di ghiaccio da 60x30 metri, una per le gare e una per gli allenamenti. Ha una superficie totale di 32 184 mq distribuiti tra quattro piani in superficie e due sotterranei. Il più piccolo dei due impianti per l’hockey, il centro hockey di Kwandong, è una struttura a cinque piani
Nella pagina sinistra, in alto il profilo del cluster olimpico di Sochi visto dal mar Nero, con le cupole del Palaghiaccio e dello Stadio Olimpico (foto Lilkin / Shutterstock). Al centro, ortofoto del cluster olimpico (Google Earth). In basso, l’Adler Arena (foto Toka74 / Shutterstock).
sporteimpianti.it
situata nel campus dell’Università Cattolica di Kwandong. Terminati i giochi, è rimasta nella disponibilità della città universitaria, e viene utilizzata come palestra polivalente. Le altre due costruzioni, il Gangneung Hockey Centre e l’Oval (dotato di una doppia pista da 400 metri per il pattinaggio di velocità), erano state progettate come strutture provvisorie, per essere rimosse dopo l’evento olimpico. Gli hockey club locali hanno invece trovato un accordo con il Comitato organizzatore dei giochi per un utilizzo come sede dell’Hockey Centre,
In questa pagina, in alto l’Ice Arena di Gangneung durante i Giochi; in basso a destra l’interno, con i cuscini protettivi per lo short track forniti da Engo (vedi pag. 68); (foto KoreaKHW / Shutterstock). In basso a sinistra, l’interno dell’Oval (foto Leonard Zhukovsky / Shutterstock).
On the left page, at the top, the profile of the Sochi Olympic cluster seen from the Black Sea, with the domes of the Ice Palace and the Olympic Stadium (photo Lilkin / Shutterstock). In the centre, orthophoto of the Olympic cluster (Google Earth). Below, the Adler Arena (photo Toka74 / Shutterstock).
mentre la Nazionale dovrebbe utilizzare entrambe le sedi per la preparazione ai giochi di Pechino 2022.
_________________________ Conclusa la rassegna di quanto le precedenti Olimpiadi hanno lasciato in eredità, si apre la pagina dei prossimi eventi – da Pechino 2022 all’atteso ritorno dell’Italia con Milano-Cortina 2026 – che ci si augura prendano in considerazione le lezioni che vengono dal passato.
On this page, top, the Gangneung Ice Arena during the Games; bottom right, the interior, with the protective short track cushions provided by Engo (see page 68); (photo KoreaKHW / Shutterstock). Bottom left, the interior of the Oval (photo Leonard Zhukovsky / Shutterstock).
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
63
OLIMPIADI INVERNALI
PECHINO 2022 La Cina si appresta a replicare il successo delle Olimpiadi estive del 2008 con il prossimo appuntamento invernale al quale mancano meno di due anni.
Con un occhio all’impatto ambientale, Pechino 2022 vuole essere l’occasione per realizzare Giochi “ecologici, inclusivi, aperti e trasparenti”, come ha dichiarato Zhang Jiandong, vicepresidente esecutivo del Comitato organizzatore di Pechino 2022. Le superfici di ghiaccio degli impianti saranno mantenute attraverso lo sfruttamento dell’anidride carbonica dei gas di scarico; per la costruzione delle strutture di montagna, è stata prevista la registrazione dei singoli alberi interessati ai fini della conservazione della biodiversità. Una parte delle sedi utilizzate nel 2008 sarà recuperata in veste invernale: il “Cubo d’acqua” in cui si svolsero le gare di nuoto, viene trasformato nel “Cubo di ghiaccio” dove si praticherà il curling. Inoltre alcune strutture ad alta tecnologia – destinate all’hockey su ghiaccio, al pattinaggio, e al salto – sono state ricavate all’interno di un’acciaieria in disuso.
64
TSPORT 335
PECHINO 2022
Il National Speed Skating Oval Ma la sede più iconica per Pechino 2022 – e che rimarrà come punto di riferimento permanente per la città – sarà il “Nastro di ghiaccio”, l’impianto per il pattinaggio di velocità il cui concept architettonico si deve a Populous, vincitore di un concorso di progettazione internazionale cui hanno partecipato 66 candidati. Ricordiamo che Populous è stato coinvolto in 12 giochi olimpici tra estivi e invernali, e sta attualmente assistendo alla candidatura di Parigi per il 2024. L’Oval è l’unico impianto costruito ex novo per le Olimpiadi invernali, ed occupa lo spazio che nel 2008 ospitava il campo da Hockey su prato. Nel 2021 vi si dovrebbero svolgere i Campionati Mondiali di velocità – Distanza Singola, compatibilmente con la rivoluzione dei calendari mondiali dovuta al Covid ed allo spostamento di Tokyo 2020. Se l’Oval sarà la sede delle gare olimpiche e degli allenamenti per le gare di pattinaggio di velocità, è importante sottolineare che l'eredità lasciata dopo i Giochi sosterrà il costante impegno della Cina verso l'eccellenza negli sport invernali, trasformandosi per soddisfare le esigenze del pattinaggio pubblico e degli sport sul ghiaccio. L’architettura dell’Oval si inserisce nell’iconografia complessiva del Parco Olimpico, tra l’intreccio di fili d’acciaio del “Nido d’uccello” e la superficie a membrana del “Cubo d’acqua”. Il “Nastro di ghiaccio” presenta una facciata distintiva che celebra l'eleganza, la precisione, il ritmo e la dinamica del pattinaggio di velocità. Il design è pensato per creare un'intensa atmosfera all’interno dell’arena, dove ogni movimento e ogni suono dei pattini sul ghiaccio sarà visto e sentito da tutti gli spettatori. Nelle foto piccole della pagina a lato, il “Bird’s Nest” (foto Alex Cimbal/Shutterstock) e il “Water Cube” (foto Fotohunter Shutterstock). In alto, pagina sinistra, l’Oval sotto la neve nel dicembre scorso; in questa pagina, vista notturna (foto concesse da Beijng National Speed Skating Oval
sporteimpianti.it
Ventidue “nastri” scorrono verso l'alto e attorno all'Ovale, avvolgendolo fino a un'altezza di oltre 30 metri. Questo “guscio” assicura un alto livello di comfort per i visitatori, gli atleti e gli spettatori. Di notte, la facciata crea uno spettacolo emozionante, con gli elementi che diventano nastri di luce dinamici, in grado di trasformarsi in una serie infinita di programmi di illuminazione. Il sito ha una superficie di circa 17 ettari e comprenderà una pista da corsa di 400 metri con una superficie di ghiaccio secondo i migliori standard mondiali. Ospiterà circa 12.000 spettatori (8000 posti permanenti e 4000 posti temporanei) posizionati vicino all'azione. Due ulteriori livelli sotterranei sono destinati alla manutenzione e al parcheggio. I lavori, cominciati nel 2017, si sono conclusi entro il 2019.
Operation Co., Ltd). Nella pagina sinistra, al centro, schizzo del rivestimento di facciata; in basso, rendering della facciata; qui sopra, dettaglio della facciata e schema di progetto (immagini © Populous; render e bozzetti solo per riferimento, il progetto finale è da ricondurre ai disegni del realizzato).
In the small photos on the left page, the “Bird’s Nest” (ph. Alex Cimbal/Shutterstock) and the “Water Cube” (ph. Fotohunter/ Shutterstock). Top of the left page, the Oval in the snow on last December; top of this page, nigh view (contributed by Beijng National Speed Skating Oval Operation Co., Ltd).
Middle of the left page, facade cladding glass sketch; bottom, rendering of the facade; here above, façade detail and early stage design diagram (all © Populous; rendering and sketches for reference only, final design subject to as-built drawings).
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
65
OLIMPIADI INVERNALI
MILANO-CORTINA 2026 E così, abbiamo ottenuto la candidatura per la 25ma edizione dei giochi olimpici invernali, con l’auspicio di rivivere i fasti di Torino 2006 evitandone però gli errori. Come è noto, il masterplan dell’evento comprende 14 sedi di gara distribuite in quattro aree: Milano, Valtellina, Cortina d’Ampezzo e val di Femme. Il nostro focus è oggi su Milano, dove sono previsti tre impianti di gara, uno dei quali – il PalaItalia – è l’unico che nascerà ex novo.
Il PalaItalia a Santa Giulia La struttura per l’hockey su ghiaccio, destinata al torneo maschile e a tutte le finali, sarà un impianto di livello mondiale, con una capienza di 15.000 spettatori; dopo i giochi è previsto il uso riutilizzo come spazio polifunzionale. Il PalaItalia è un progetto privato, che rientra nell’ambito del Piano Integrato di Intervento dell’area
66
In alto, il teatro olimpico di MilanoCortina tratto dal dossier di candidatura. Sotto a sinistra, planivolumetrico del Piano Integrato di Intervento MontecityRogoredo; a destra, rendering dell’area con al centro il PalaItalia (allegati al progetto di PII pubblicato dal Comune di Milano).
Nella pagina a lato, in alto l’esterno del Palasharp (foto pubblicata da Delu.95 su fandom.com con licenza Creative Commons Attribution CC-BY-SA). Al centro e in basso, pianta e sezione della futura Milano Hockey Arena dagli allegati al bando di project financing pubblicato dal Comune di Milano.
urbana di Santa Giulia, denominato ufficialmente come PII Montecity-Rogoredo. Il proponente (la società Risanamento Spa) potrà intervenire dopo che sarà effettuata la bonifica dell’area, occupata fino agli anni settanta dallo stabilimento Montedison e dalle acciaierie Redaelli e già oggetto nel tempo di diversi progetti di riqualificazione. Nello scorso mese di maggio il complesso iter burocratico ha fatto un passo avanti con la pubbli-
Above, the Olympic Theatre of Milano-Cortina taken from the bid file. Below left, planivolumetric plan of the Montecity-Rogoredo Integrated Intervention Plan; right, rendering of the area with PalaItalia in the centre (attached to the PII project published by the Municipality of Milan).
On the side page, at the top, the exterior of the Palasharp (photo published by Delu.95 on fandom.com with Creative Commons Attribution CC-BY-SA license). In the centre and below, plan and section of the future Milan Hockey Arena from the attachments to the project financing notice published by the Municipality of Milan.
TSPORT 335
MILANO -CORTINA 2026
cazione (sul sito di Regione Lombardia) del Rapporto Ambientale e della proposta di variante urbanistica, cui dovrà seguire – dopo i tempi regolamentari di pubblicazione – l’approvazione. Il progetto urbanistico complessivo è firmato da Foster+Partners, con una nutrita schiera di collaboratori. Progettazione e realizzazione del palazzetto sono affidate a Risanamento, che ha reso noto di aver siglato un patto con la società australiana Lendlease e la Ogv Europe Limited per la costruzione dell’impianto sportivo.
A margine: lo sci di fondo in città Per concludere, usciamo nuovamente dal tema del ghiaccio riportando la notizia che nel prossimo mese di gennaio Milano ospiterà i Campionati italiani di sci di fondo, specialità sprint, promossi dall’associazione Cancro Primo Aiuto e dalla sua sezione sportiva Oltre CPA.
La pista sarà ricavata nel parco di Citylife, e sarà un anello innevato di 350 metri di lunghezza; la neve sarà prodotta artificialmente in loco e dopo le gare rimarrà a disposizione dei cittadini finché le temperature ne consentiranno il mantenimento. Ricordiamo che già nel 2012 si svolse una tappa della Coppa del mondo al Parco Sempione Gli organizzatori auspicano che le gare di gennaio possano essere seguite da altre di livello internazionale nella lunga corsa di Milano verso i Giochi Olimpici del 2026.
La Milano Hockey Arena (ex Palasharp) In principio era il Palatrussardi, dal nome del primo sponsor: una struttura provvisoria realizzata dopo la nevicata del 1985 per sostituire il palasport crollato sotto il peso della neve; noto poi come PalaVobis, Mazdapalace, ed in ultimo Palasharp. La struttura ha funzionato come tempio del basket e soprattutto per molti concerti, finchè – anche a causa di contenziosi con le proprietà vicine – venne chiuso nel 2011 e destinato alla demolizione; il Comune ne ha nel frattempo concesso l’uso alla comunità islamica come luogo di preghiera, diritto che scade – dopo un’ultima proroga – nell’ottobre di quest’anno. Con la candidatura alle Olimpiadi del 2026, si è infine concretizzato il progetto di trasformarlo in una arena dell’hockey che dovrebbe ospitare, con 7.000 posti, le gare femminili. Dopo i Giochi, oltre allo sport (si parla di volley, scherma, equitazione), la nuova struttura potrà ospitare concerti ed eventi diversi. Il percorso scelto dal Comune di Milano per la rinascita dell’ex Palasharp è quello del project financing. È stato infatti emanato nello scorso gennaio il relativo bando sulla base di una proposta da parte di TicketOne e Mca Events, comprendente la costruzione e la successiva gestione per 31 anni. Il bando, per la presentazione di eventuali proposte alternative, scade il prossimo 26 ottobre e deve anche affrontare un ricorso presentato dal gestore del Forum di Assago, la terza struttura milanese destinata ai Giochi del 2026 per il pattinaggio di figura e lo short track.
sporteimpianti.it
ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
67
PRODUZIONE PRODUCTION
www.engo-ice.com | info@engo-ice.com |
c engo.gmbh
L’esperienza olimpica di Engo per gli stadi del ghiaccio Forte della sua quarantennale esperienza, Engo è un partner e fornitore affidabile di attrezzature di alta qualità per gli stadi del ghiaccio e opera a livello mondiale. La società sviluppa e produce vari tipi di macchine rasaghiaccio di diverse dimensioni, tutte alimentate con motore elettrico, silenzioso ed ecocompatibile. Fra la gamma di balaustre spicca il modello flessibile “FlexBoard PPS” conforme alle regole dell’ IIHF che si caratterizza per la sua struttura in grado di assorbire il carico causato dall'impatto di un giocatore, riducendo così il rischio di infortuni. Fra gli accessori per gli stadi del ghiaccio, anche tabelloni elettronici, porte da hockey e sedie specifiche.
Tecnologia all'avanguardia Engo fissa gli standard per i prodotti in termini di sicurezza degli utilizzatori, tecnologia innovativa e semplicità di utilizzo dei sistemi operativi. In questa logica nel 1998 e nel 2002 ha ideato e brevettato due sistemi per la manutenzione del ghiaccio rivoluzionari: la loro applicazione aiuta infatti a ridurre lo sforzo dell'operatore ed il rischio di lesioni. Inoltre, per trasformare la macchina in un strumento unico e personalizzato, è disponibile una serie di componenti utili e innovativi, compatibili con tutti i modelli. Engo non si ferma all’essere un fornitore, ma vuole essere anche un partner affidabile: ecco perché offre un servizio completo, dalla pianificazione all’assistenza tecnica, fino alla post vendita.
Engo's Olympic experience for ice stadiums With forty years of experience, Engo is a reliable partner and supplier of high quality equipment for ice arenas around the world. Engo develops and manufactures various types of ice resurfacing machines of different sizes, all powered by an electric, quiet and environmentally friendly motor. Among the range of dasher boards is the flexible model "FlexBoard PPS" which complies with the rules of IIHF and is characterised by its structure able to absorb the load caused by the impact of a player, thus reducing the risk of injury.
Esperienza olimpica In passato Engo ha fornito già due volte attrezzature per i giochi olimpici invernali. Nel 2018 i cuscini protettivi per i Giochi Olimpici di PyeongChang: forniti alla città di Gangneung i cuscini hanno protetto con successo gli atleti delle discipline di short track, pattinaggio di velocità e pattinaggio artistico. Nel 2006, a Torino, 6 balaustre per i XX giochi invernali; le balaustre del tipo “engospondolympic” sono state installate in diversi palazzi del ghiaccio: il Tazzoli (Hockey), lo Stadio Olimpico di Pinerolo (Curling), il Palaghiaccio Olimpico di Torre Pellice (Hockey) e il Pala Olimpico (Hockey). Engo fa parte del gruppo TechnoAlpin con la sede principale in Italia, che tra l’altro ha fornito impianti di innevamento per i Giochi Olimpici in Corea e a Sochi. La fusione delle due ditte nel 2018 ha aperto innumerevoli possibilità e sinergie per il futuro, come ad esempio il coinvolgimento nei giochi olimpici invernali 2022 a Pechino.
68
TSPORT 335
Accessories for ice arenas include electronic scoreboards, hockey goals and specific chairs. State-of-the-art technology Engo sets the standard for products in terms of user safety, innovative technology and ease of use of operating systems. In 1998 and 2002 it invented and patented two revolutionary ice maintenance systems that help reduce operator effort and the risk of injury. It also offers a series of useful and innovative components, compatible with all models, to transform the machine into a unique and customised tool. Engo doesn't stop at being a supplier, but also wants to be a reliable partner: that's why it offers a complete service, from planning to technical assistance and after-sales service. Olympic experience In the past Engo has already twice supplied equipment for the Winter Olympics. In 2018 it supplied the protective cushions for the PyeongChang Olympic Games. The cushions supplied to the city of Gangneung have successfully protected athletes in the short track, speed skating and figure skating disciplines. In 2006 Engo supplied 6 dasher boards for the XX Winter Games in Turin; the "engospond olympic" type dasher boards were installed in several ice arenas: the Tazzoli Ice Stadium (Hockey), the Pinerolo Olympic Stadium (Curling), the Torre Pellice Olympic Ice Stadium (Hockey) and the Palaolimpico (Hockey). Engo is part of the TechnoAlpin group with headquarters in Italy, which, among other things, supplied snowmaking systems for the Olympic Games in Korea and Sochi. The merger of the two companies in 2018 has opened up countless possibilities and synergies for the future, such as involvement in the 2022 Winter Olympics in Beijing.
Ice Special Report ice rink, slopes, ski lifts, Olympics yesterday and tomorrow
We analyse a temporary ice rink in St. Petersburg, a venue on artificial ice in Liguria, a new sixseater chairlift in the FolgaridaMarilleva ski area, complete with modern access control gates. In the second part we look at the legacy left by the Winter Olympics in the host countries, through the ice facilities that remain or are transformed into containers for a thousand other activities. We look in particular at the facilities in Turin 2006 and Vancouver 2010 and remember the most recent Olympic Games in Sochi and PeyongChang. For the next winter Olympics, we describe the main ice facilities planned for Beijing 2022 and Milano-Cortina 2026. BEIJING 2022 With an eye to environmental impact, Beijing 2022 wants to be an opportunity to create "green, inclusive, open and clean " Games. But the most iconic venue, which will remain as a permanent landmark for the city, will be the "Ice Ribbon", the speed skating facility whose architectural concept is due to Populous, winner of an
Nella pagina a lato, in alto, Engo nella Postfinance Arena di Berna (Svizzera); in basso, le macchine Ice Wolf e Ice Tiger di Engo. Nella foto piccola qui sopra, i cuscini protettivi di Engo nella Ice Arena di Gangneung (Corea). In alto a destra, il russo Aleksandr Krushelnitskii nel doppio misto di curling a Gangneung 2018 (foto Leonard Zhukovsky / Shutterstock).
sporteimpianti.it
Opposite page, top, Engo in the Postfinance Arena in Bern (Switzerland); below, the Ice Wolf and Ice Tiger machines from Engo. In the small picture above, Engo's protective cushions in the Ice Arena in Gangneung (Korea). Above right, Russian Aleksandr Krushelnitskii in the mixed double curling match at Gangneung 2018 (photo Leonard Zhukovsky / Shutterstock).
In this issue we deal mainly with the big facilities, the ice-skating rinks, but not only: the theme of winter sports is extensive and touches on multi-level facilities, from synthetic ice to ski lifts.
international design competition in which 66 candidates took part. ‘The Ice Ribbon’ shows a distinctive and poetic façade, that evokes and celebrates the elegance, precision, pace and drama that is speed skating. Twenty-two separate light strands (or ribbons) flow up and around the Oval, cocooning it to a height of over 30 metres. At night, the facade creates an exciting spectacle, with each of the strands becoming dynamic ribbons of light, able to change to an endless array of lighting programs. The site will include a 400m racing track with an ice surface to world’s best standard. It will accommodate around 12,000 spectators (8000 permanent and 4000 temporary seats) positioned close to the action. MILAN-CORTINA 2026 The event masterplan includes
14 competition venues distributed in four areas: Milan, Valtellina, Cortina d'Ampezzo and Val di Femme. Our focus today is on Milan, where three race venues are planned, one of which - the PalaItalia - is the only one to be built. The ice hockey facility, destined for the men's tournament and all the finals, will be a world-class facility, with a capacity of 15,000 spectators; after the games it will be used as a multipurpose space. The PalaItalia is a private project, which is part of the Integrated Plan of Intervention for the urban area of Santa Giulia, which is currently being approved. Women's hockey will be played in the Milan Hockey Arena, an ice palace that will be built in place of the existing tensile structure known as Palasharp, which will be renovated with a project financing procedure.
non fermarti qui! on-line trovi altri approfondimenti dello Speciale Ghiaccio www.sporteimpianti.it/reportage/ ICE SPECIAL REPORT | SPECIALE GHIACCIO
69
TECNICA
L’acustica negli impianti sportivi chiusi Proseguiamo l’esame delle valutazioni che è necessario effettuare per garantire le prestazioni acustiche di un edificio a carattere sportivo, attraverso il lavoro effettuato sul velodromo di Spresiano dall’ingegner Ezio Rendina. Nel numero 331 di Tsport abbiamo pubblicato il lavoro sulla correzione acustica interna dell’impianto; nel mumero 333 abbiamo cominciato ad affrontare la valutazione previsionale di impatto acustico, ossia il rumore che l’attività svolta nella costruzione, o indotta dalla presenza dell’attività che vi si svolge, genera nei confronti di recettori esterni: l’argomento si completa con questa puntata. L’ultima parte, che concluderà l’analisi, riguarderà la progettazione dei requisiti acustici passivi dell’edificio. Ricordiamo che il progetto del velodromo è stato pubblicato su Tsport 328.
Il nuovo velodromo di Spresiano (Treviso) - Parte 3
Valutazione previsionale di impatto acustico: l’analisi
a cura dell’ing. Ezio Rendina (VIVA Consulting & Management)
Approccio metodologico del lavoro di analisi Le verifiche riguarderanno due tipologie diverse di impatto: le sorgenti interne all'area di intervento, rappresentate dagli impianti tecnologici e dal rumore antropico in esso generato, e le sorgenti esterne all'area costituite dai mezzi afferenti sulla viabilità locale. Si considerano le condizioni più gravose, ovvero uno spettacolo musicale/evento sportivo di grande portata avente conclusione dopo le ore 22, ovvero in periodo notturno in cui vigono limiti più restrittivi. Tale situazione può accadere un massimo di 16 giorni l’anno e in giornate prefestive o festive. Le verifiche sono state condotte ai ricettori più esposti specificati ai paragrafi successivi. L'obiettivo di uno studio previsionale è quello di stimare e individuare le variazioni significative, in termini di rumorosità, che saranno apportate da tutte quelle sorgenti afferenti al progetto che si sottopone a valutazione. Per fare ciò è necessario provvedere in prima analisi a descrivere la situazione acustica dello stato di fatto, al fine di ottenere una descrizione quanto più verosimile possibile, in corrispondenza dell'area che si ritiene sarà condizionata dall'opera in progetto. In questo contesto vengono individuate l'insieme di sorgenti che caratterizzano lo stato acustico proprio, abituale e prevedibilmente ripetitivo dell'area oggetto di studio, nonché i ricettori sensibili e non sui cui pianificare la campagna di misurazioni fonometriche. La valutazione di clima acustico si basa quindi su una analisi territoriale, misurazioni fonometriche e calcoli di propagazione realizzati anche tramite l'ausilio di un software analitico. Ciò premesso, i dati acustici utilizzati per elaborare la presente valutazione provengono:
70
TSPORT 335
- da misurazioni eseguite direttamente sul campo, dalle quali sono stati ricavati i valori di rumorosità residuale notturna, e attraverso le quali è stato possibile discretizzare l'influenza acustica che le principali sorgenti esercitano in corrispondenza dell'area di progetto e nei pressi dei ricettori maggiormente esposti; - da informazioni progettuali fornite dalla Committenza.
Previsione di impatto acustico del traffico indotto dal velodromo Accessibilità, viabilità e traffico indotto Ecco qui di seguito una sintesi utile ai fini acustici del documento preso a riferimento per lo studio dei flussi di traffico indotto dal velodromo, ovvero la "Relazione di verifica infrastrutturale di parcheggio e di collegamento alla viabilità principale - Seconda variante al P.U.A. per inserimento velodromo", redatta a giugno 2017 dallo Studio Tecnico Conte & Pegoger. Il velodromo sarà in grado di ospitare un numero massimo di 6000 spettatori in occasione degli eventi principali. Circa il 5% degli spettatori solitamente arriva attraverso mezzi pubblici. L’area in particolare è servita da una linea di autobus dell’azienda M.O.M. Mobilità di Marca che collega Treviso a Spresiano e successivamente a Nervesa. La fermata più vicina è situata in prossimità dell’ingresso del centro Piscine Bandie. Il progetto prevede la realizzazione di 1038 nuovi posti auto e di 57 posteggi per autobus. Tale disposizione consente di ospitare un numero potenziale di spettatori di circa 4.926 unità considerando un numero di passeggeri medio per auto di 2 e 50 per autobus. La restante parte di potenziali spettatori possono trovare parcheggio nelle strutture esistenti del complesso Le Bandie. Il numero di posti auto complessivo di quest’area è di 395, per un potenziale numero di spettatori di 790.
avviene in modo regolare e in tempi piuttosto lunghi. Le caratteristiche del deflusso degli autoveicoli al termine degli eventi sportivi programmati sono in genere totalmente diversi dagli afflussi, in quanto gli spettatori solitamente tendono ad abbandonare l’impianto al termine delle competizioni in tempi molto brevi. Per il completo svuotamento dei parcheggi si può ipotizzare in via cautelativa l’immissione in via Vittorio Veneto di 10 auto al minuto (…) il che consente le operazioni di completo deflusso dei 1095 veicoli in circa 1h 50min. Alla luce di quanto esposto le valutazioni saranno cautelativamente condotte: - sull'infrastruttura sulla quale si prevedono flussi indotti maggiori, ovvero via V. Veneto in cui si riversa il traffico di 1038 posti auto e 57 posti bus. Una variante di progetto ha previsto il contenimento del parcheggio a 889 posti auto, 311 posti moto e 44 posti bus. Tutto ciò però non comporta alcuna modifica ai flussi di traffico poiché non varia la capacità della rotatoria di immissione sulla viabilità locale; - nella condizione più gravosa rappresentata dal deflusso (che avviene in meno tempo) e in periodo di riferimento notturno (in cui vigono limiti acustici più restrittivi) con 567 veic/h e 33 bus/h in uscita dalla rotonda e nell'ipotesi che l'85% del traffico si diriga dalla rotonda in direzione Nord e i restanti in direzione Sud, così come comunicato dalla Committente. In figura (a destra) si riporta il grafo di rete rappresentativo del traffico specifico generato dal velodromo. Rilievo delle emissioni acustiche delle infrastrutture stradali interessate dai flussi di traffico indotto Per descrivere il clima acustico ante operam lungo via V. Veneto, sono stati effettuati due rilievi fonometrici notturni con contemporaneo conteggio classificato del traffico. Tali misure sono state inoltre utilizzate per tarare il modello di
L’accesso e l’uscita dall’impianto sportivo sarà effettuato attraverso una nuova intersezione a rotatoria sulla viabilità pubblica locale di via Vittorio Veneto, mentre i veicoli in ingresso e uscita dalle strutture esistenti del complesso Le Bandie, utilizzeranno le infrastrutture esistenti sulla viabilità pubblica di via G.Vecellio. Durante gli eventi sportivi programmati non si prevedono particolari problemi durante le fasi di afflusso degli spettatori, in quanto come osservato in molteplici eventi simili l’afflusso
sporteimpianti.it
PROJECTS PILLS | PROGETTI IN BREVE
71
estrapolazione sonora necessario a definire i livelli di rumore futuri attesi. Le due postazioni scelte, denominate R1 e R2, sono state collocate in prossimità di residenze/ricettori sensibili più prossimi all’area di intervento (vedi schede alla pagina precedente). In contemporanea alla misura fonometrica è stato condotto il conteggio classificato del traffico bidirezionale: - 0 pesanti/h; - 64 leggeri/h. Stima dei livelli sonori indotti dal traffico afferente presso i ricettori più esposti e confronto con il limite di legge Sulla base delle indagini fonometriche e di traffico condotte, delle stime dei flussi di traffico indotti dal velodromo riportati ai paragrafi precedenti, si procede alla stima, mediante modello matematico di estrapolazione sonora, dei livelli sonori attesi post operam (a velodromo in esercizio) presso i due ricettori ritenuti rappresentativi, ovvero Ricettore R1 e Ricettore R2, in periodo notturno. Il modello di estrapolazione utilizzato è quello di Canelli, Gluck e Santoboni (1983). Il modello prende in considerazione una serie di parametri relativi al flusso di traffico ed alle caratteristiche geometrico-ambientali del sito di misura: Leq(A)=35.1+10*Log(Nl+B*Nw)10*Log(d/d0)+ΔLv+ΔLf+ΔLb+ΔLs+ΔLg+ΔLvb dB(A) dove: - Nl è il numero di veicoli leggeri per ora (autoveicoli, veicoli commerciali di peso inferiore a 4,8t e ciclomotori); - B = 8 è il fattore di corrispondenza fra veicoli leggeri e pesanti determinato sperimentalmente 1Vw = 8Vl per strade pianeggianti; - Nw è il numero di veicoli pesanti per ora (veicoli commerciali con peso superiore a 4,8t, autobus e motociclette); - d0 = 25m è la distanza di riferimento; - d è la distanza del punto di osservazione dalla mezzeria della strada in m; - ΔLv è il parametro considera la velocità media del flusso; - ΔLf è il parametro di correzione determinato dalla riflessione del rumore sulla facciata vicina al punto di osservazione, pari a 2.5 dB(A); - ΔLb è il parametro di correzione determinato dalla riflessione del rumore sulla facciata opposta al punto di osservazione, pari a 1.5 dB(A); - ΔLs è il parametro che considera il tipo di manto stradale; - ΔLg è il parametro di correzione relativo alla pendenza della strada; - ΔLvb è il parametro che si applica nei casi limite di traffico, come presenza di semafori e velocità del flusso abbastanza bassa. Le misure fonometriche hanno permesso di verificare come il modello applicato sia sufficientemente accurato per il caso specifico; infatti essendo l'errore della misura
72
fonometrica di ± 0.7 dB e quello di calcolo di ± 2.0 dB, entrambi i valori di pressione sonora osservati e confrontati con quelli calcolati, sono contenuti all'interno della normale incertezza di estrapolazione. Si sono poi calcolati i rispettivi valori stimati a 1 m dalla facciata degli edifici prossimi ai punti di rilevazione fonometrica R1 e R2, tenuto conto che le facciate sono poste rispettivamente a 15 m (R1) e 22 m (R2) dall'asse delle prospicienti vie. Per valutare le immissioni sonore future presso i ricettori è stato utilizzato il medesimo modello matematico già descritto e tarato inserendo i valori di traffico previsti a velodromo in esercizio, ovvero incrementando di 482 (in direzione Nord) e 85 (in direzione Sud) unità il traffico leggero e 28 in direzione Nord) e 5 (in direzione Sud) unità il traffico pesante attualmente in transito su via V. Veneto.
Previsione di impatto acustico delle sorgenti interne all'area di intervento Individuazione del ricettore più esposto Il ricettore più esposto alle emissioni delle sorgenti all'interno dell'area di intervento è la facciata Nord del Ricettore R1 (Residenza di via V. Veneto,1). Valutazione del clima acustico ante operam Al fine di avere una caratterizzazione acustica del livello di rumore residuo notturno preesistente all’entrata in esercizio dell’attività presso il ricettore considerato, è stata condotta n.1 misura fonometrica. Per la localizzazione del punto di misura si faccia riferimento alla Figura.
Previsione del clima acustico post operam: confronto con i limiti vigenti Le principali sorgenti sonore previste nell'area di intervento e impattanti sulla facciata Nord del Ricettore R1 sono gli impianti tecnologici e la componente antropica costituita dal pubblico e dalla amplificazione sonora di brani musicali/annunci sportivi. Ai fini dei calcoli si precisa che: - Nella stima del contributo antropico si è cautelativamente ipotizzato un livello di pressione sonora interno al velodromo durante un evento di 95 dB(A). Tale valore deriva dal livello di pressione sonora massima ammissibile nei luoghi di intrattenimento danzante (discoteche) previsto dal D.P.C.M. 215/99. Questa pressione sonora si propaga in ambiente esterno attraverso la facciata (copertura compresa) per la quale si calcola un abbatti-
TSPORT 335
derato mento(TR60), acustico inteso (D) minimo come tempo di 39 dB di riverbero che dovràottimale essere medio garantito fra 500 in fase Hz e di 1000 progettazione Hz in funzione dei requisiti del volume acustici e della passivi. tipologia Tale valore di ambiente appareconsiderato: realistico considerando per il progetto cheinil esame DPCMsi5/12/97 è preso aprescrive riferimento un laisolamento curva relativa acustico alle attività minisportive. mo di facciata (D2m, nT, w) di 42 dB. - Nella stima del contributo ascrivibile agli impianti si è Inconsiderata base alla volumetria la condizione dell’ambiente più sfavorevole in progetto di funzionasi ricavanomento i valoricontemporaneo riportati in tabella. di tutte le macchine presenti in copertura e nei locali tecnici. Le sorgenti sono state considerate in modalità di funzionamento standard; i calcoli sono stati condotti raggruppandole in gruppi omogenei. La metodologia -Lo Si studio è considerata l'attenuazione dovuta alla diffrazione del Tempo di Riverbero (TR60) in bandeper di la presenza di una costituita dal proottava consente di barriera definire antirumore le condizioni di comfort di lungamento verso l'alto della facciata ascolto ottimale nell’ambiente oggettolignea. di indagine e di
prolungamento della facciata lignea e sezione del pannello
-Si è applicato il diagramma di Redfrean per calcolare l'atistituire gli eventuali interventi di bonifica. della barriera in funzione dell'angolo di diffraIl tenuazione modello è costituito da un certo numero di superfici a zione e dell'altezza barrierauno chespettro è sempre ciascuna delle qualieffettiva è statodella attribuito di superiore a quella reale poichéalle il ricettore è posto tecnipiù in assorbimento, corrispondente caratteristiche basso rispettoe/o alladocumentate. sorgente. che presunte Tale spettro è rappre-
arrotondato a 0.5 dB(A) così come da DMA 16/03/98]. acustica). Ne conseguetrache rispetto del limite differenziale porteIl confronto le ilcurve "scenario ante operam (senza rebbe anche al le rispetto limite dimostra assoluto; la pernecessità tale motivo bonifica)" con curve del ottimali di la vienedieffettuata sul solo differenziale. unverifica intervento bonifica sonora. Tale intervento consi-
Come si evince dai calcoli eseguitifonoassorbente (vedi tabella sopra) la ste nell'installazione di materiale a rivesomma duecopertura contributi in è tale da soddisfare il limite difstimentodei della lamiera. ferenziale presso ilnei ricettore racIl materialenotturno implementato calcoli più è il esposto. pannello Si Noise comanda installare18 i silenziatori già previsti incomposto progetto Layer™ di dispessore mm, un materassino dalla Committente su tutti i canali di mandata e ripresa da fibre tessili naturali dal basso spessore, ma dalle predell'aria RooftopIl(posizionandoli il piùessere possibile vicini stazioni dei eccellenti. materassino può agevolalla macchina). Tutti i canali d'aria (Rooftop e UTA mente fissato all'intradosso della presenti copertura e fornirebbe in copertura) dovranno di tipo silenziato saranno l'ulteriore vantaggio di essere incrementare anche il efonoisolaconnessi allastessa, macchina raccordo elastico. In mento della per mediante esempio abbattendo il rumore caso di utilizzo del velodromo come sala da concerti gli prodotto dall'impatto della pioggia. altoparlanti dovranno essere di tipo direttivo e posizionati Segue la curva di fonoassorbimento del materiale utilizin modo tale da avere il cono emissione orientato dal nel zato per la bonifica e inseriti neidicalcoli (dati dichiarati verso opposto rispetto al Ricettore R1. produttore).
Progetto: GRAFT Gesellschaft von Architekten Structural Planning: Schlaich Bergermann und Partner Technical Planning: IMF –
-sentato Si sonoincautelativamente considerate le orizbanda di ottava nell’intervallo fraproiezioni 250 e 4.000 zontali delle distanze sorgenti-ricettore per il calcolo Hz. I valori di TR60 calcolati sono da intendersi come delladell'ambiente. attenuazione per divergenza geometrica. medi INell'implementazione limiti che l'insieme del delle sorgenti sopracitate dovrà layout di calcolo si sono consirispettare periodo notturno sono: derati 6.000in spettatori presenti. - limite assoluto di immissioni notturno di Classe V (da verificare in facciata al ricettore R1): 60 dB(A); -Caratterizzazione limite differenziale di immissione notturno (da verificare dell'intervento degli acustica ambienti più esposti del ricettore R1): diall'interno bonifica 49.9un'estrapolazione (LAeq residuo notturSi53.0 è in dB(A) prima [calcolato fase si è come condotta atta misuratoloin scenario S1) +3 (limite notturno)= 52.9 dB(A) a no verificare ante diff. operam (senza bonifica Dida
sporteimpianti.it
Dida ENG
PROJECTS PILLS | PROGETTI IN BREVE
73
PRODUZIONE PRODUCTION
Omsi Green: sedute per uno stadio sostenibile La promozione di un’edilizia sostenibile, basata sulla necessità di risparmiare energia, ridurre le emissioni e rispettare il pianeta, ha influenzato moltissimo la maniera in cui Omsi concepisce l’architettura e la progettazione delle sedute per arredare gli impianti sportivi. Se le caratteristiche di uno stadio di calcio non sono più quelle di una volta, prevedendo ormai i posti a sedere per tutti gli spettatori, l’obiettivo di uno stadio sostenibile dal punto di vista ambientale, incoraggiato anche da FIFA e UEFA, richiede l’adozione di strategie e iniziative “green” come sistemi ecosostenibili di gestione dell’acqua, dei rifiuti e dei materiali di costruzione come degli arredi.
L’economia circolare adottata da Omsi La scelta dei materiali, la loro fabbricazione, costruzione, manutenzione, demolizione e smaltimento ha ripercussioni sia sull’ambiente che sulla salute degli utenti, quindi il riciclo dei prodotti dovrebbe essere incoraggiato attivamente. Sono importanti non solo i materiali, ma anche i mezzi mediante i quali sono stati prodotti ed acquistati. La scelta responsabile dei materiali da costruzione può avere vantaggi ambientali importanti, materiali riciclati o dotati di una certificazione di eco-compatibilità dovrebbero sempre essere preferiti. Omsi – l’azienda nota per la produzione di sedute per l’impiantistica sportiva può farsi carico dello smontaggio e rimozione delle sedute, riutilizzandole per produrne di nuove. Queste saranno additivate e predisposte per il futuro riciclo; nel caso in cui non ci siano i tempi tecnici per tutta la filiera produttiva si potranno utilizzare sedute provenienti da altri impianti, facendo sì che la plastica da rifiuto diventi risorsa. Tutto ciò è una applicazione concreta di economia circolare, con una riduzione del 40% di prelievo di materie prime dall’ambiente.
www.omsi.it info@omsi.it G OMSI Srl
74
TSPORT 335
Come sono fatte le sedute Omsi
The circular economy by Omsi
Le sedute Omsi (rispondenti alle raccomandazioni FIFA-UEFA e omologate FIBA) sono realizzate con diverse tecnologie produttive, in polipropilene copolimero derivato da rifiuti da raccolta differenziata da post consumo e/o industriale e certificato da IPPR (Istituto per la promozione per le plastiche da riciclo). I prodotti riciclati Omsi garantiscono durante il loro ciclo di vita la massima affidabilità e durata. Omsi è la prima azienda al mondo ad aver prodotto ed installato presso lo Stadio Ettore Mannucci di Pontedera (Pisa) seggiolini realizzati con le plastiche miste delle raccolte differenziate.
The choice of materials, their manufacture, construction, maintenance, demolition and disposal has repercussions on both the environment and the health of users, therefore the recycling of materials should be actively encouraged. Not only the materials are important, but also the means by which they were produced and purchased. The responsible choice of building materials can have important environmental advantages, recycled or eco-friendly materials should always be preferred. Omsi – the company known for the production of seats for sports facilities can take over the dismantling and removal of the seats, in order to reuse them to produce new ones, these will be addictivated and prepared for future recycling; in the event that there are no technical times for the entire production chain, seats from other facilities can be used, making the waste plastic become a resource, all of this is a concrete application of circular economy, with a 40% reduction of raw materials from the environment.
Production
Omsi Green: seats for a sustainable Stadium
How Omsi seats are made The promotion of sustainable building, based on the need to save energy, reduce emissions and respect the planet, has greatly influenced the way Omsi conceives architecture and seating design to furnish sports facilities. If the characteristics of a soccer stadium are no longer those of the past, now providing seating for all spectators, the goal of an environmentally sustainable stadium, also encouraged by FIFA and UEFA, requires the adoption of "green" strategies and initiatives such as eco-sustainable systems of water management, waste and construction materials as well as furniture. A sinistra, sedute Omsi al Palalido di Milano e, nelle foto piccole, a Pontedera e in Austria. In questa pagina, in alto, lo stadio di Piacenza e alcune tipologie di sedute Omsi: da sinistra, le poltroncine Leonardo Gold e Silver, la M 2020 con schienale, la M90 semplice, e la ribaltabile Caravaggio.
sporteimpianti.it
Omsi seats (that complies with the latest FIFA / UEFA regulations and are FIBA homologated) are manufactured with different production technologies, in copolymer polypropylene derived from differentiated waste from domestic and / or industrial collection; certified by IPPR (institute for the promotion for recycling plastics) our recycled products guarantee maximum reliability and durability during their life cycle. Omsi is the first manufactures worldwide to produce and install at the Ettore Mannucci Stadium in Pontedera (Pisa) seats made with mixed plastics from differentiated waste collection.
On the left, Omsi seats at the Palalido in Milan and, in the small photos, in Pontedera and Austria. On this page, at the top, the Piacenza stadium and some types of Omsi seats: from the left, the Leonardo Gold and Silver armchairs, the M 2020 with backrest, the simple M90, and the folding Caravaggio.
PRODUCTION | PRODUZIONE
75
PRODUZIONE PRODUCTION
Plasteco rinnova la copertura per i campi da padel A fronte della sempre più ampia diffusione dello sport del padel, e delle crescenti esigenze degli sportivi e dei gestori degli impianti, guardando alle caratteristiche estetiche e ai costi di gestione delle coperture fino ad oggi adottate, la FT s.r.l. Plasteco Milano ha cercato una soluzione che sia a norma, armoniosa con il contesto e che abbia un costo contenuto. È nata così una forma nuova che fino ad oggi non si era mai vista nelle coperture per padel. Innanzitutto il colore degli archi è stato scelto per dare una maggiore luminosità alla struttura, rendendola più rilassante allo sguardo per giocatori e pubblico. A questo si aggiungono le chiusure laterali, che possono essere anche finestrate per aumentare ulteriormente leggerezza e luminosità, e possono essere realizzate in doppia membrana per accrescere l’efficienza energetica dell’ambiente. La cura dei dettagli fa sì che si sia pensato anche al binario disegnato per essere anti inciampo. Sugli archi è stata prevista la possibilità di installare il sistema di riscaldamento, per poter sfruttare la struttura anche in inverno. Il motore della macchina per il riscaldamento viene fissato fuori non intaccando l’estetica della stessa
76
mentre la parte della ventola viene inserita tra i campi in modo da non dare fastidio ai giocatori. La macchina scelta presenta un rendimento fino al 109%, classe di Efficienza Energetica A e Classe Nox 6. L’efficienza energetica viene ulteriormente migliorata con la scelta di un lucernario, che consente di limitare l’utilizzo della luce artificiale sfruttando al meglio quella naturale. Infatti la fascia traslucida permette una posticipazione dell’accensione dei proiettori a Led al calar del sole – una soluzione che Plasteco applica fin dal lontano 1966! Le membrane di copertura, comprensive della fascia cielo, sono realizzabili a seconda della tipologia scelta, in singolo telo, in doppio telo, in triplo telo e addirittura in quadruplo telo (ormai obbligatorio in Svizzera da qualche anno). Il materiale utilizzato per la realizzazione della finestra luce è di caratteristiche e performance uguale a quello impiegato solitamente nella realizzazione dei campi coperti, e grazie al trattamento anti-muffe e protettivo ai raggi UV, il telo non degrada né ingiallisce prima del naturale deterioramento dovuto agli anni di utilizzo.
TSPORT 335
Production
Plasteco renews the roofing for padel courts In the face of the increasing diffusion of the sport of padel, and the growing needs of athletes and facility managers, looking at the aesthetic characteristics and management costs of the roofs adopted to date, FT s.r.l. Plasteco Milano has looked for a solution that is standard, harmonious with the context and has a low cost. In this way a new shape was born that until today had never been seen before in padel coverings. First of all, the color of the arches was chosen to give a greater brightness to the structure, making it brighter to the eye and relaxing for players and public. Added to this are the side closures, which can also be glazed to further increase lightness and brightness, and can be made in double membrane to increase the energy efficiency of the room. The attention to detail means that the track has also been designed to be
stumbling-proof. On the arches there is the possibility to install the heating system, in order to exploit the structure also in winter. The motor of the heating machine is fixed outside not affecting the aesthetics of the same while the fan part is inserted between the fields so as not to bother the players. It was chosen to use an Apen Group product with an efficiency up to 109%, Energy Efficiency Class A and Class Nox 6. The choice of the skylight will help in energy efficiency by limiting the use of artificial light and making the most of natural light. In fact, the translucent band allows a postponement of the lighting of LED projectors at sunset - a solution that Plasteco has been applying since 1966! The roofing membranes, including the sky band, can be made according to the type chosen, in single sheet, double sheet, triple sheet and even quadruple sheet (now mandatory in Switzerland since some years). The material used for the realization of the light window is of the same characteristics and performance as that usually used in the realization of covered fields, and thanks to the anti-mould and UV protection treatment, the material used does not degrade or yellow before the natural deterioration due to years of use.
www.plastecomilano.com info@plastecomilano.com G Plasteco Milano - FT srl
sporteimpianti.it
PRODUCTION | PRODUZIONE
77
NOTIZIE DALLE AZIENDE NEWS FROM COMPANIES
La recinzione dell’IceLab di Bergamo
a cura di Plastifil Recinzioni Srl www.palstifil.eu
Gli impianti sportivi del Convitto Regina Elena a Sansepolcro
a cura di Sofor Costruzioni Impianti Sportivi www.soforimpiantisportivi.it
Il palaghiaccio di Bergamo (ne abbiamo parlato nello Speciale in questo numero di Tsport) è una struttura che è stata donata al Comune dalla famiglia Pesenti, l’imprenditore bergamasco, che ha realizzato l’impianto su un’ex area industriale. Aperto nel 2016, IceLab (questo il nome dell’impianto e della società che lo gestisce) si estende su una superficie di 5.000 metri quadrati e comprende una pista regolamentare (60×30 metri) e una per gli allenamenti (35×20), entrambe destinate al pattinaggio artistico, sincronizzato e allo short-track. La struttura comprende anche un’area multiuso per ragazzi e tre diverse palestre dedicate al fitness, agli esercizi a corpo libero e alla danza. Il Palaghiaccio ospita una tribuna da 240 posti, 4 spogliatoi, uno shop, uno spazio riservato al noleggio pattini e un bar, con un’ampia vetrata che si affaccia sulla pista principale. Nell’ambito del completamento della struttura e delle parti esterne, la Plastifil Recinzioni è intervenuta con l’installazione di 400 metri di recinzione lungo il perimetro. Il prodotto utilizzato in questa realizzazione è un grigliato elettrosaldato a maglie rettangolari da 124x44 mm, con piatto da 25x2. Le piantane sono in piatto 60x7 con testa arrotondata; la zincatura a caldo risponde alle norme UNI EN ISO 1461.
Nel corso dei mesi estivi sono state rinnovate, a cura di Sofor, le strutture sportive polifunzionali del compendio immobiliare di Sansepolcro (Arezzo) ospitante il Convitto Regina Elena ed il Liceo San Bartolomeo. Il campo esterno esistente, in manto bituminoso, è stato ripavimentato con due diverse tipologie di erba sintetica: è stato infatti tracciato un campo di calcio a cinque con segnature anche per la pallavolo, utilizzando un’erba monofilo da 40 mm della Safitex Turf con intaso di sabbia e gomma, ed un secondo campo che, per essere adatto anche alla pallacanestro, è stato ricoperto con un’erba fibrillata da 22 mm con intaso in sola sabbia. Preventivamente, per creare un drenaggio verticale è stato fresato il manto di bitume esistente, risagomando le pendenze dell’asfalto e del successivo strato di sabbia steso per circa 5 cm su tutta la superficie: tutti i livellamenti sono stati effettuati con macchine a controllo laser. Anche le recinzioni perimetrali sono state scelte e realizzate in base alle necessità; tutte le reti, sia quelle metalliche che le reti parapalloni fino a 6 metri di altezza, sono state rinforzate con dei cordini in filo di acciaio posti ogni 50 cm e con diagonali negli angoli, in modo da sopportarne il peso e attutire gli urti delle pallonate. Tutta la struttura metallica è stata fissata sul cordolo preesistente mediante carotaggio, evitando così la sua demolizione e ricostruzione con relativi oneri. Il Convitto dispone anche di una palestra interna, per la quale è stata scelta una pavimentazione autoposante della Tarkett da 9 mm, classe P1 per l'assorbimento degli urti secondo lo standard EN 14904, installata sopra la superficie esistente. Approvata dalle maggiori federazioni sportive, offre un'elevata protezione, sicurezza ottimale e prestazioni elevate per superfici multiuso all'interno di palestre scolastiche e pubbliche.
78 NEWS | NEWS
TSPORT 335
Nel playground sorge un entusiasmante castello-cantiere a cura di Evolplay Srl www. Evolplay.it
È nel parco giochi appena rinnovato a Capriate san Gervasio (Bergamo), inaugurato lo scorso 7 agosto in via San Siro alla presenza del Sindaco e di altre autorità, che i piccoli utenti hanno potuto correre ad arrampicarsi su questa “macchina” fatta apposta per stimolare la fantasia, per un gioco in tutta sicurezza. Il gioco multifunzione della linea Crane Truck, insieme con l’adiacente altalena a doppio seggiolino, è realizzato da Evolplay, l’azienda con una solida esperienza nel settore dei giochi per parchi, che propone pacchetti di aree gioco chiavi in mano, visionabili direttamente sul proprio sito alla pagina www.evolplay.it/pacchetti-aree-gioco. Il castello/cantiere, con struttura in acciaio e polietilene, dai vivaci colori giallo e blu, spicca per la sua estetica industriale, con gru, ingranaggi, saldature, lastre metalliche e macchinari, ed è destinato ai piccoli dai 4 anni fino a 14. Con una altezza massima di 460 cm, è dotato di una rampa di scale che permette di raggiungere i due scivoli, uno basso e dritto, l’altro più alto e che scende a spirale. L’installazione occupa uno spazio di 580x760 cm, e per la massima sicurezza di tutti i bambini, in conformità alle norme in vigore, è corredata da una pavimentazione antitrauma, colata in opera, di 75 mq, che oltre alla sicurezza contro le cadute accidentali garantisce il massimo comfort, resistenza nel tempo, e performance di drenaggio.
Il manto in terra rossa del Crema Tennis Club
a cura di Viganò Pavitex Spa www.pavitextennis.com
sporteimpianti.it
Il Tennis Club Crema vanta una storia prestigiosa raramente eguagliata da altri circoli tennistici italiani: compie infatti nel 2008 cento anni caratterizzati da un'infinita passione per il tennis, ricchi di emozioni forti, successi sportivi e grandi campioni come Panatta e Cané che hanno frequentato il club. La struttura dispone di 7 campi, tutti realizzati dalla società Play-it, due campi in superficie sintetica e ben cinque campi in terra battura ibrida TOP CLAY® di Viganò Pavitex. Scuola di Tennis riconosciuta dalla FIT, il club ha tra gli obiettivi principali la promozione e la diffusione del tennis presso i giovani e ha scelto TOP CLAY® - classificazione ITF classe 1 “lento” - per le sue caratteristiche di gioco analoghe a quelle di una buona terra battuta tradizionale. TOP CLAY® garantisce rimbalzi regolari e di altezza intermedia ed è particolarmente adatto alla formazione di giocatori completi: su terra battuta si apprendono infatti tutti i colpi del tennis, si lavora la mobilità ma anche la resistenza fisica e mentale, poiché gli scambi sono più lunghi La scelta di questa superficie è accattivante anche dal punto di vista gestionale, come dichiara l’ing. Stefano Agostino, presidente del Club; con una manutenzione estremamente semplice si ottengono prestazioni che un campo nuovo in terra tradizionale può offrire solo dopo molti giorni di cura. Inoltre la capacità drenante della membrana TOP CLAY® permette di riprendere rapidamente il gioco anche dopo abbondanti piogge, aumentano considerabilmente le ore di utilizzo del campo. TOP CLAY® permette di giocare tutto l’anno, riduce sensibilmente i costi di irrigazione e di mantenimento, non presenta alcun costo di manutenzione stagionale e permette la pratica del tennis dai livelli amatoriali fino ai più alti livelli di competizione. Una scelta vincente sotto tutti i punti di vista compreso quello finanziario.
NEWS |
NEWS 79
Copertura per un doppio campo da padel a Padova a cura di Ecover Srl www.ecoversrl.com
Presso il Centro Sportivo 2000 di via Pioveghetto alla periferia di Padova, il doppio campo da padel è stato coperto con una struttura in acciaio zincato di nuova concezione, progettata e realizzata dall’ufficio tecnico di Ecover. Lunga 29 metri e larga 24,20, la copertura è in grado di offrire la migliore giocabilità interna grazie all’altezza minima garantita di 7 m, e circa 11 m sopra la rete. I campi in essa inseriti sono omologabili per zona di sicurezza e per il gioco esterno, avendo garantito lo spazio di 8 m liberi da ingombri all’esterno della rete. La struttura è dotata di un sistema di apertura/chiusura tende "Scopri-facile" formato da tende laterali scorrevoli, con apertura dal centro verso le estremità, per un’altezza di 4,20 m dal piano suolo. Le tende sono rinforzate da due cancelletti di comando, per la chiusura centrale, e da tubolari in acciaio antivento verticali; grazie alla doppia riloga, aerea e a terra, allo scorrimento di carrelli e ogive, le tende possono aprirsi e chiudersi in un minuto. Per questa struttura è stato utilizzato un doppio telo interno, costituito da una doppia membrana (700 gr/mq quella esterna e 500 gr/mq quella interna) gonfiata mediante l’ausilio di un motore interno in grado di mantenere le due membrane in telo ad una distanza di circa 10/25 cm tra loro, soluzione che consente di migliorare la prestazione termica della struttura e diminuire i costi di gestione. Ecover Srl rappresenta “il” porto sicuro nelle coperture per campi padel, in un mondo ove affidarsi a professionisti preparati risulta di fondamentale importanza.
Rocca Santo Stefano: rimesso a nuovo il campo da calcetto
a cura di Spaziosport Srl www.spaziosportsrl.com
Il campo da calcetto si scopre improvvisamente risalendo da nord la strada provinciale che unisce i piccoli centri dei monti Simbruini, appartenenti alla Città Metropolitana di Roma ma così distanti dall’affollamento dell’Urbe. Rocca Santo Stefano è uno di questi Comuni, arroccato a oltre 600 metri di quota; pur avendo appena 900 abitanti, vanta una squadra di calcio che gioca in terza categoria, sul campo comunale nascosto tra i boschi. Ma qui siamo invece ai piedi del colle su cui si arrampica il paese, in località Immagine, e il campetto, destinato ad attività sportive meno impegnate, è ritagliato fra le prime case. Proprio a lato della strada che sale ecco dunque il campo polivalente, con le segnature per il calcetto (in bianco) e per la pallavolo (in giallo). Durante l’estate, la Spaziosport, su incarico del Comune e sotto la direzione del geometra Daniele Pepe, è intervenuta per rimettere completamente a nuovo il campo.È stato infatti rimosso il vecchio manto, e posato un nuovo manto sintetico del tipo Tango Turf di Limonta Sport, adatto ad un uso polivalente e quindi con altezza del filo di 20 mm. I lavori non si sono limitati alla posa del manto, ma hanno previsto il rifacimento della recinzione con una nuova rete metallica di base e una rete in polietilene per la parte alta. Dato lo spazio ristretto in cui si estende il campo, è stato poi necessario provvedere a mettere in sicurezza i muretti adiacenti con delle protezioni in PVC, che spiccano per il colore blu. Prima di riaprire il campetto al pubblico, sono stati infine eseguiti lavori di manutenzione alle pareti degli spogliatoi, ritinteggiati, e alle rubinetterie. Il tutto, completato con la sanificazione e relativa certificazione per il Covid-19.
80 NEWS | NEWS
TSPORT 335
Una nuova area giochi per Foligno città inclusiva
a cura di legnolandia Srl www.legnolandia.com
È stato inaugurato la scorsa estate al Parco dei Canapè il Parco giochi inclusivo promosso e voluto dalla Fondazione Carifol, che ha donato i giochi al Comune di Foligno. Al taglio del nastro erano presenti il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno Umberto Nazzareno Tonti, il Sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, il vicesindaco con delega ai lavori pubblici Riccardo Meloni e Valter Padovan, direttore area centro Italia di Legnolandia, che ha fornito i giochi inclusivi. L’obiettivo – come ha ricordato il presidente della Fondazione – è stato di poter mettere a disposizione della comunità, soprattutto delle famiglie e dei più piccoli, un’area dedicata ai giochi inclusivi, un punto di incontro dove le disabilità fisiche o sensoriali di ogni bambino incontreranno senza barriere quelle di tutti gli altri bimbi, facilitando una interazione naturale. La nuova area giochi è stata infatti progettata per consentire ai bambini di divertirsi assieme: accanto all’abbattimento delle barriere architettoniche mediante rampe e piste di accesso, sono stati realizzati percorsi tattili per bambini ipovedenti, così che i piccoli con diverse abilità abbiano la possibilità di giocare ed imparare assieme ai propri amici, fratelli e genitori. Per la sicurezza di tutti, i giochi sono naturalmente corredati di pavimentazione antitrauma. Con l’occasione sono stati anche ripristinati e restaurati alcuni giochi esistenti nel parco. I parchi inclusivi di Legnolandia, leader nazionale nella progettazione, fornitura ed installazione di parchi gioco inclusivi, beneficiano del Marchio di Qualità Design for All Quality Label e nono approvati da Village For All. Legnolandia inoltre offre la progettazione gratuita del parco inclusivo.
www.SPORTeIMPIANTI.it
SPORT&IMPIANTI MPIANTI notizie, prodotti, aziende dello sport facility
tutterba magazine
IL NETWORK DEL SETTORE SPORTIVO PER AZIENDE E PROFESSIONISTI STAMPA, WEB, NEWSLETTER, SOCIAL E TV. PER PIANIFICARE LA TUA COMUNICAZIONE COMPLETA. NEWS QUOTIDIANE ARTICOLI E APPROFONDIMENTI DI SETTORE I PRODOTTI, I MATERIALI E I TEST REPORTAGE SCHEDE AZIENDALI COLLEGAMENTI DINAMICI STRUMENTI PER I PROGETTISTI DEM E NEWSLETTER I MIGLIORI IMPIANTI ED EVENTI PUBBLICATI SU TSPORT
IA EDIA SE MED
Mappa dei Fornitori, Tsport e Tutterba collegati tra loro e alle notizie online, ai social e agli strumenti per il progettista. Nuovi contenuti e temi. Per informarsi, comunicare e trovare fornitori e partner.
i SeiMedia - Sport&Impianti.it c Sporteimpianti.it f Sporteimpianti.it Via Per Robecco 91 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) - Italy
sporteimpianti.it
SeiMedia srl
tel. +39 02 23052147 - fax +39 02 23055769 www.sporteimpianti.it - info@seimedia.it
NEWS |
NEWS 81
NOTIZIE DAL MONDO NEWS FROM THE WORLD
Quali barriere di sicurezza sui circuiti di Formula 1
Abu Dhabi, il circuito Yas Marina con barriere Tecpro. Sotto a sinistra, le barriere Tecpro, le barriere a pneumatici e la parabolica di Monza. A destra, incidente con la Williams di Lance Stroll durante i test di F1 del 2017 a Barcellona.
Gli incidenti visti a Monza il 6 settembre e la settimana successiva al Mugello riportano in evidenza il tema della sicurezza nella progettazione delle piste destinate all’automobilismo. La sicurezza sui circuiti di Formula 1 è un parametro fondamentale che ha subìto nel tempo una costante evoluzione e che necessita di nuovi ulteriori approfondimenti. Le due Ferrari nell’ultimo Gran Premio a Monza hanno dato spettacolo infrangendosi contro gli ostacoli della pista: quella guidata da Sebastian Vettel, priva di impianto frenante, ha frantumato – senza conseguenze - i pannelli in polistirolo posti a difesa della chicane alla Prima Variante; quella di Charles Leclerc ha perso aderenza alla Parabolica schiantandosi contro la barriera laterale costituita da tre file di pneumatici.
La barriera di pneumatici Laddove l’angolo di impatto stimato è ridotto, è preferibile avere una barriera verticale, liscia e continua; ma se l’angolo è grande occorre usare dispositivi di dissipazione dell’energia e/o barriere di arresto, oltre a un’area di fuga e di decelerazione. È il caso della Parabolica di Monza, dove l’esterno dalla curva è costituito da un’ampia superficie in ghiaia, che dovrebbe favorire la rapida decelerazione, mentre la barriera è costituita da 3 file di pneumatici, avvolti da un telo (conveyor belt) e anteposti al triplice guard-rail metallico che circonda tutto il tracciato. Il muro di pneumatici è il sistema oggi più adottato sui circuiti internazionali. Le gomme, tutte dello stesso diametro, sono impilate e imbullonate tra loro per evitare che all’impatto si disperdano riducendo l’efficacia di assorbimento del colpo. In genere le pile sono costituite da 6 pneumatici, e devono avere un’altezza totale di almeno un metro. Il muro, in più file (la FIA ne prevede da una a 6), deve essere a sua volta ancorato al triplo guard-rail, alto anch’esso almeno un metro.
Dal passato al futuro Ricordiamo che agli albori dell’automobilismo, e fino agli anni ’60, l’impatto veniva assorbito tramite balle di paglia: altamente infiammabili, sono state causa di gravi incidenti proprio perché suscettibili di prender fuoco in seguito all’impatto, e sono state abbandonate nel 1970, anche se in circuiti locali se ne vedono ancora. L’assorbimento dell’energia venne quindi affidato a una serie di reti, le
82 NEWS | NEWS
TSPORT 335
Charles Leclerc sul circuito Le Castellet nel GP di Francia 2019. (Foto: Shuttertstock, 3).
quali però subivano deformazioni tali da rischiare a loro volta di intrappolare il pilota. Gradualmente le reti sono state sostituite o integrate con i guard-rail metallici, soggetti a poca deformazione, fino all’idea (invero ancora un po’ grossolana) delle pile di pneumatici. Ma dal 2018 ha ottenuto l’omologazione FIA una nuova barriera tecnologica, la Tecpro (realizzata ad Hong Kong), costituita da un blocco con funzione di assorbimento dell’impatto e uno di rinforzo. Riempiti con schiuma a densità modulabile, rinforzati da un doppio foglio di lamiera e collegati tra loro da tre imbragature, i blocchi hanno un potere di assorbimento molto elevato ma con il vantaggio di una estrema semplicità nella realizzazione e nella ricostruzione a seguito di un incidente. Durante i test effettuati in collaborazione con la FIA e l'ufficio tecnico indipendente Dekra, le barriere Tecpro F1 sono state in grado di assorbire un impatto frontale ad oltre 200 km/h.
Le vie di fuga Prima dell’impatto, è necessario prevedere la possibilità di ridurre al massimo la velocità dell’auto che esce di pista. Miglioramenti in questo senso sono allo studio della FIA, che ha analizzato i 28 incidenti più gravi del 2019, definendo i punti da sviluppare relativamente alle prestazioni delle strutture di assorbimento degli urti, e anche delle vie di fuga per le quali devono prevedersi superfici ad alto coefficiente di attrito. Un esempio sono le strisce blu e rosse in materiale abrasivo che circondano il tracciato del Paul Ricard di Le Castellet, in Francia, circuito altamente tecnologico per la formula 1.
THE NEW GENERATION OF CLAY TENNIS COURTS REDPLUS.EU
REDPLUS TECHNOLOGY. THE FIRST NATURAL HYBRID GREEN CLAY
sporteimpianti.it
NEWS |
NEWS 83
FURNISH, un bando europeo per ridisegnare gli spazi della città
Si parla di arredo urbano ma più in generale di idee per ridisegnare gli spazi della città adattandoli alle nuove sfide ed opportunità poste in essere dalla crisi sanitaria globale. FURNISH è il progetto, finanziato dall’European Institute of Innovation & Technology (un’agenzia dell’Unione Europea) con la sua sezione EIT Urban mobility , e gestito da un consorzio avente capofila CARNET (Future Mobility Research Hub), insieme con UPC-Barcelonatech (Università Tecnica della Catalogna), Elisava (Barcelona School of design and engineering), IAAC (Institute for advanced architecture of Catalonia), il Comune di Milano e AMAT (l’agenzia milanese per la mobilità e l’ambiente). Una brochure (Design brief) dettaglia gli scopi del progetto e suggerisce dei percorsi di lavoro, richiamandosi al tema dell’”Urbanismo Tattico” (che abbiamo trattato più volte nelle pagine del portale Sport&Impianti), e più in generale alla opportunità di dare un nuovo ruolo agli spazi pubblici ed alla mobilità urbana.
Il bando Il bando prevedeva la selezione di sette gruppi di lavoro che prenderanno parte a una serie di workshop virtuali guidati che porteranno alla creazione di prototipi di arredo urbano innovativi, prevedendo elementi urbani mobili temporanei per riconfigurare piazze e aree delle città. Quattro gruppi sono stati selezionati attraverso il bando che scaduto lo scorso 25 settembre, gli altri tre saranno indicati dalle scuole di design catalane, partner del consorzio (UPC/Elisava/IAAC). Una volta selezionati, i team avranno due mesi per produrre i propri prototipi. Il processo si concluderà a dicembre 2020, quando tutti i risultati e i materiali creati saranno pubblicati sulla Open Innovation Platform e resi disponibili gratuitamente per l'uso in qualsiasi parte del mondo.
84 NEWS | NEWS
TSPORT 335
Allegiant Stadium, nuova arena per i Las Vegas Raiders
Dopo due anni e mezzo di costruzione è pronto lo Allegiant Stadium dei Raiders di Las Vegas, circa 2 miliardi di dollari investiti e 65.000 posti a sedere a servizio non solo del pubblico dei Raiders ma anche di altre squadre impegnate in differenti discipline sportive. Lo stadio, moderno ed elegante, mostra le sedute approntate con una forma a ferro di cavallo, aperte su un lato verso un’ampia vetrata che offre una visione spettacolare sulla famosa Strip di Las Vegas, la zona più nota e frequentata della città. All’interno è ospitato una sorta di calderone ardente alto circa 36 metri, in memoria di Al Davis, figura storica dei Raiders, scomparso nel 2011. Lo Studio Manica sta conducendo il progetto in partnership con HNTB as the AoR. Immagini di Jason O'Rear. L’arena sportiva coperta è stata progettata per catturare lo spirito e l’atmosfera festosa e movimentata della città di Las Vegas. Si tratta di una struttura da 65.000 posti a sedere, espandibili a 72.000 per eventi Super Bowl. Localizzato in adiacenza all’area Strip di Las Vegas, su una superficie di circa 251.000 metri quadrati, lo stadio accoglie parcheggi, strutture complementari e aree di riscaldamento pre-partita. Il design ha previsto un campo in erba naturale retraibile e pareti mobili che si aprono verso la Strip. A ogni livello dello stadio lounges, suite private e posti riservati ai club assicureranno un’esperienza di alto livello per gli spettatori. (Immagini di Jason O'Rear)
sporteimpianti.it
NEWS |
NEWS 85
Arte e manutenzione attraversando Citylife
Artline Milano è un progetto di arte pubblica del Comune di Milano, ideato da Roberto Pinto e Sara Dolfi Agostini e curato oggi da Roberto Pinto, Katia Anguelova, Mariacristina Ferraioli e Cecilia Guida. Si tratta di un percorso articolato in oltre venti opere permanenti: 8 selezionate attraverso un concorso per artisti under 40 e le altre di artisti internazionali già affermati. Le opere vengono installate a partire dal 2016 e costituiscono un’esposizione permanente che intende integrarsi con le architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind e con l’evoluzione del parco di Citylife.
Le sculture Planimetrtia di Citylife. Sotto, Pascale Martine Tayou, Coloris, 2018. A destra, la Climbing Forest.
Lo scorso 9 settembre, nell’ambito della settimana “Milano Art week 2020” sono state installate nel parco due nuove opere, “New times for other ideas / New ideas for other times” di Maurizio Nannucci e “Beso” di Wilfredo Prieto. Il parco ospita già altre sei opere, di Riccardo Benassi, Judith Hopf, Ornaghi & Prestinari, Matteo Rubbi, Pascale Marthine Tayou e Serena Vestrucci. In progetto sono sculture di Rossella Biscotti, Shilpa Gupta, Adelita Husni-Bey, Jeremy Deller, Mario Airò, Alfredo Jaar, Kiki Smith. È possibile seguire gli sviluppi del progetto Artline Milano attraverso i canali social (Facebook, Instagram) e il sito www.artlinemilano.it, un portale d’informazione sull’arte pubblica.
Il parco Per il disegno del parco che occupa gli spazi liberi del quadrato una volta occupato dalla Fiera di Milano e oggi caratterizzato dai tre grattacieli delle archistar, venne bandito un concorso internazionale ad inviti nel 2010. Si aggiudicò il concorso il progetto dello studio inglese Gustafson Porter in gruppo con !Melk e One Works, dal titolo “Un parco fra le montagne e la pianura”. Ricordiamo che un terzo dell’area (tra lo shopping district e il centro congressi della Fiera) deve essere ancora realizzato.
Giochi e manutenzione La manutenzione del verde nel parco appare al momento impeccabile, e così sarà finché durerà l’impegno affidato al costruttore: come in altre situazioni analoghe si paventa l’ingresso del Comune che potrebbe un domani subire gli effetti delle tipiche difficoltà finanziarie degli Enti Pubblici. Milano sta comunque correndo ai ripari attraverso un bando per la ricerca di “sponsor tecnici”. Una nota stonata – ad oggi – è il rettangolo del parco giochi recintato, vicino all’ingresso sud del parco. Si tratta di un’area con due altalene e una installazione in pali di larice e corde “Ercules”, che costituisce un percorso di agilità per bambini dai 4 ai 14 anni. Il gioco è completato da una casetta in legno posta a 5 metri di altezza, dalla quale si scende attraverso uno scivolo in acciaio. Si tratta della “Climbing Forest” prodotta dalla tedesca Richter
86 NEWS | NEWS
TSPORT 335
Particolari delle residenze Hadid.
Spielgerate e installata nel 2014 dalla Demetra Onlus di Besana Brianza. Il piccolo parco giochi non è stato riaperto dopo il lockdown, ma al di là delle motivazioni sembra a noi che la manutenzione delle strutture non sia stata adeguata nel tempo, un tema che cerchiamo di ribadire spesso su queste pagine (si veda lo “Speciale Playground” su Tsport 334): la vista ravvicinata delle palificazioni in legno, ampiamente fessurate, richiede qualche approfondimento. Del resto l’esposizione del legno alle intemperie necessita di una cura costante. Se ne ha la prova solo alzando gli occhi, dallo stesso punto di osservazione nel parco, verso i condomini di lusso delle Residenze Hadid, progettate dall’architetto israeliana, che fanno da contorno al sistema Citylife. Disegnate come fiancate di un’immaginifica nave da crociera (c’è chi non ritiene coerente la scelta stilistica con l’ambiente circostante della vecchia Milano), le facciate sono tassellate con listelli in legno che ne impreziosiscono l’immagine – se viste a distanza -; da vicino, i segni del tempo (pochi anni!) sono fin troppo evidenti. Il che, considerato che gli ultimi appartamenti sono in vendita a oltre 9.000 euro al metro quadrato (si veda il sito di Citylife) e le spese condominiali si aggirano sui 65 euro all’anno per metro quadrato, non è un segnale confortante per gli inquilini. Foto: BG/ Tsport - Sport&Impianti
sporteimpianti.it
NEWS |
NEWS 87
REGIONI PROVINCE COMUNI FROM THE MUNICIPALITIES
Lanciano, nato per coniugare l’offerta di servizi utili per la gestione dei rifiuti urbani e l’esigenza sempre presente di spazi dove socializzare, fare sport, giocare e rilassarsi. Si tratta di un’area verde che comprende un percorso fitness, un parco giochi inclusivo con giochi adatti anche per bambini disabili, area cani e panchine dotate di ricarica per smartphone e tablet. È attivo anche il servizio wi-fi ad accesso gratuito.
Capannori (Lu) Iniziati i lavori alla cittadella sportiva Alla fine del mese di luglio sono iniziati i lavori alla cittadella dello sport di Capannori, che sta sorgendo nella zona della piscina e del campo sportivo. Il primo lotto di interventi, che comprende lo stadio e la pista di atletica, dovrebbe concludersi entro l’estate del 2021. La cittadella dello sport diventerà un polo per le discipline agonistiche e non e per il benessere dei cittadini, come ha affermato il sindaco Luca Menesini. “Stiamo lavorando con grande impegno per dare ai cittadini di Capannori impianti sportivi di massimo livello. Insieme alla cittadella realizzeremo infatti anche il palazzetto dello sport, mentre abbiamo rinnovato la piscina comunale”.
rale. - Il rettangolo di gioco sarà ampliato a dimensioni di 100x60 metri e idoneo per la categoria Eccellenza, con spazi minimi di 3,50 metri sui lati corti e 2,50 metri sui lati lunghi. - Verrà realizzata una pista di atletica leggera a 6 corsie, in cui praticare
meria e il deposito. - Le recinzioni saranno sostituite in tubolari metallici e rete metallica plastificata e correranno lungo tutto il perimetro della struttura sportiva. Le torri faro esistenti saranno demolite e con un secondo lotto ne saranno erette 4 nuove, per una completa illuminazione del campo, che sarà fruibile anche in orario serale. Il secondo lotto di interventi prevede inoltre la copertura della tribuna, un percorso pedonale attrezzato per la ginnastica outdoor e una palestra. Questo secondo lotto, che permetterà di portare a conclusione il progetto complessivo, è attualmente in attesa di finanziamenti.
Inoltre, nel parco si trova l’eco-isola multifunzione che ospita al suo interno un distributore di acqua microfiltrata, naturale o frizzante, uno di detersivo ecologico, un compattatore per il conferimento di bottiglie e flaconi in plastica, un distributore di sacchetti biodegradabili, un distributore di borracce in alluminio, un servizio di raccolta di olio vegetale esausto e una colonnina di ricarica per veicoli elettrici che permette inoltre il gonfiaggio delle ruote, con l’attrezzatura per la manutenzione delle bici. L’isola multifunzione potrà essere usata da tutti i cittadini residenti a Lanciano, utilizzando l’app dedicata “Ecoparco Lanciano”.
Lanciano (Ch) Nasce l’ecoparco pubblico che riunisce socialità, svago e consapevolezza ecologica Su uno spazio verde di 1500 metri quadrati, grazie alla collaborazione tra Ecolan – società per azioni a capitale pubblico - e l’Amministrazione comunale è stato realizzato l’ecoparco di
Con il primo lotto dell’opera si creerà uno spazio efficiente e moderno per il calcio e altri sport, con una spesa complessiva di 1 milione e mezzo di euro, di cui 1 milione e 350 mila euro ottenuti grazie al bando del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) e 150 mila euro a carico diretto del Comune. Il campo sportivo sarà riqualificato con diverse lavorazioni: - Sarà posato un manto in erba natu-
Foto: Ecolan
corsa, corsa a ostacoli e a staffetta. - Sarà previsto uno spazio per il lancio del peso, del disco, del martello e del giavellotto. - Un’area sarà destinata al salto in alto, con l’asta e in lungo. - All’esterno della pista verrà introdotta una pista per skiroll. - Sarà realizzata una nuova tribuna in struttura in cemento, con una capienza di 600 posti a sedere. - Sotto la tribuna saranno realizzati gli spogliatoi, la palestra, il locale infer-
88 REGIONI PROVINCE COMUNI | FROM THE MUNICIPALITIES
TSPORT 335
Lodi Aggiudicati i lavori di restyling della piscina Ferrabini Sarà l’azienda Cospin srl di Catania a condurre i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’impianto natatorio del comune di Lodi, il cui progetto definitivo-esecutivo prevede il rifacimento delle vasche, così come degli impianti, degli spogliatoi, dei bagni e delle tribune.
2018 - prevede una spesa di 1.357.000 euro. Il ritardo nell’avvio dei lavori è dovuto anche alla necessità, emersa a suo tempo, di svolgere indagini ambientali preliminari sul materiale di riporto dell’intersoletta che è risultato essere misto-terroso, quindi da catalogarsi come rifiuto non pericoloso e smaltibile in discariche autorizzate. È stato quindi necessario accertare l’impermeabilità della soletta inferiore, prima di poter scegliere la soluzione progettuale esecutiva.
Il quadro economico - approvato nel
messa a norma dello stadio F. Scoglio di Messina. Il concessionario si accollerà gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria dello stadio, per tutta la durata della concessione trentennale. Il valore stimato dei lavori è di 300.000 euro.
Messina è un messaggio chiaro contro il razzismo attraverso lo sport, da sempre veicolo ideale di valori di rispetto e non discriminazione. Si trova nella zona Falcata di Messina, in via Ranieri, davanti alla base militare; è recintato, illuminato e video-sorvegliato per consentirne la fruizione in sicurezza. Il campo da basket è stato affidato alla società Amatori Basket, che ha partecipato attivamente con i suoi tesserati alla realizzazione dell’opera.
Messina Bando di gara per lo stadio Scoglio FC Messina ha presentato domanda di partecipazione al bando di gara per l’affidamento dell’appalto di concessione di gestione, conduzione e
sporteimpianti.it
Messina Inaugurato il campo da basket intitolato a George Floyd Fortemente voluto dall’ex sindaco Accorinti, il nuovo playground di
FROM THE MUNICIPALITIES |
REGIONI PROVINCE COMUNI 89
Maranello (Mo) Il Parco dello Sport verso la realizzazione Il nuovo Parco dello Sport di Maranello sarà realizzato in via 8 Marzo e pren-
derà il posto del centro sportivo di via Fornace, che rimarrà in funzione fino al completamento dell’opera. Il progetto è stato finanziato grazie all’alienazione dell’area dove sorge oggi il vecchio impianto sportivo, cui si è aggiunto un contributo regionale e un mutuo a tasso zero erogato
dall’Istituto del Credito Sportivo. Grazie all’utilizzo di capitali pubblici, il comune avrà pieno controllo sulla gestione della struttura, sulla sua programmazione e sulle tariffe di accesso. La realizzazione garantisce una particolare attenzione al tema dell’acces-
sibilità, della sicurezza e della sostenibilità; sarà un edificio innovativo in termini di utilizzo di risorse rinnovabili e materiali. Strategica anche la scelta dell’area, aperta a un eventuale ampliamento degli impianti sportivi e in posizione centrale, vicina alle frazioni e al principale plesso scolastico, agli assi stradali collegati con piste ciclopedonali. Gli impianti sportivi copriranno solo una parte della superficie complessiva dell’area che sarà resa accessibile e attrezzata, creando un grande parco verde.
Come sarà il parco dello sport di Maranello Il centro sportivo sarà costruito in più fasi. Si inizierà con i percorsi di accesso e i parcheggi e a seguire i quattro campi da tennis coperti con spogliatoi – due con fondo in erba sintetica e due in resina acrilica. Successivamente si sistemerà l’area verde e si realizzeranno l’area fit-
90 REGIONI PROVINCE COMUNI | FROM THE MUNICIPALITIES
TSPORT 335
ness, campi di calcetto e percorsi pedonali attrezzati nell’area collinare del parco. La piscina avrà quattro vasche – una a otto corsie e una a tre, utilizzabile anche per corsi di riabilitazione e una vasca per bambini. Ci sarà anche la vasca idromassaggio. Sono previste inoltre una zona spettatori con tribune, gli spogliatoi per 150 utenti tra maschi e femmine, un’area bar ristoro con zona riservata al pubblico e una parete vetrata con affaccio sulla vasca bambini.
l’inaugurazione, si tratta di un’opera molto attesa in città, che “rappresenta un punto importante di aggregazione per i residenti di tutte le età, un’alternativa per tanti ragazzi e bambini e un’occasione di socializzazione che si somma ai parchi e alle aree che abbiamo realizzato in diversi quartieri
della città. In questo caso poi si tratta di un punto di unione e congiunzione fra la San Michele storica e quella nuova”. Presenti al taglio del nastro anche l’assessora ai lavori pubblici Ingrid Luciani e gli assessori Savino Febi e Francesco Nunzi.
L’obiettivo di questo progetto è realizzare un’area sportiva per tutti, totalmente inclusiva, accessibile e sicura. Ci saranno rampe e percorsi di accesso dedicati agli atleti disabili e spogliatoi attrezzati nei pressi della vasca di riabilitazione. L’edificio avrà caratteristiche innovative e improntate al risparmio energetico: alta qualità dei materiali, soluzioni all’avanguardia sul piano tecnologico, componentistica a basso consumo, utilizzo energia pulita con una copertura del 55% dei consumi di acqua calda da impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Fermo Aperta l’area verde a San Michele A Fermo in via Ancona, nella frazione di San Michele, è stato inaugurato il giardino pubblico, che comprende uno spazio giochi per i più piccoli, un’area fitness, un’area cani con strutture di dog agility e un campo da basket. Su quello che era un terreno abbandonato è nata un’area ricreativa, fruibile e disponibile per il quartiere e la città. I lavori sono stati condotti dall’azienda Steca, sulla base del progetto dello studio tecnico Gdn, con il coordinamento dell’ufficio tecnico comunale. Come ha affermato il sindaco durante
sporteimpianti.it
FROM THE MUNICIPALITIES |
REGIONI PROVINCE COMUNI 91
Fermo Inaugurata la palestra della pista di atletica In via Leti è stata ampliata la palestra presente presso l’impianto sportivo di atletica, con la costruzione di un piano adibito alla preparazione fisica di atleti e utenti.
Con le nuove aree, di circa 150 metri quadrati, realizzate grazie alla partecipazione del Comune a un bando regionale sugli impianti sportivi, è stata offerta la possibilità agli atleti di disporre di un’ampia sala per attività al coperto. Un intervento importante, che ha seguito i lavori al manto della pista di atletica, mettendo sempre più in evidenza l’importanza per la città e per il territorio di questa struttura, che necessitava di un completo restyling. I diversi impianti sportivi della zona di via Leti sono stati oggetto di interventi di efficienza energetica per favorire la riduzione dei consumi, contribuendo a uno sviluppo energetico equilibrato e sostenibile. Attorno alla pista di atletica è presente un anello pedonale e ciclabile.
coordinato i lavori della palestra e della pista e Vincenzo Garino, delegato provinciale Coni.
Palestrina (Roma) Un’idea per il fitness all’aperto sotto le mura L’Associazione Bushido ha studiato una soluzione per realizzare una palestra open air senza intaccare il suolo nel Parco Barberini della cittadina laziale, ricca di testimonianze archeo-
All’inaugurazione erano presenti il sindaco Paolo Calcinaro, Giorgio Pompei dell’ufficio tecnico comunale che ha
92 REGIONI PROVINCE COMUNI | FROM THE MUNICIPALITIES
logiche. Il progetto per una palestra di fitness all’aperto è stato proposto dall’associazione Bushido, nata nel 2019 in memoria di Manuele Simonetti, scomparso nel febbraio di quell’anno, con lo scopo di organizzare eventi benefici e culturali. La proposta è stata elaborata con la collaborazione di Skyfitness Italia, un’azienda che ha installato le sue attrezzature in molti parchi sportivi, e dell’architetto Andrea Fornari. Le macchine, per ogni tipo di allenamento e grado di difficoltà, verrebbero collocate su un’area di 140 mq, accessibile anche a persone disabili, ancorandole con blocchi di calcestruzzo posati a secco sul terreno esistente, livellato poi con terra di riporto senza intaccare il sottosuolo di potenziale interesse archeologico. La proposta attende la valutazione della competente Soprintendenza archeologica.
TSPORT 335
Milano Due campi multisport al Trotter Dopo anni di abbandono, gli spazi dell’ex-piscina del parco Trotter sono stati riqualificati e trasformati in campi sportivi polivalenti. La proposta di riqualificazione dell’area, inserita nel piano triennale delle opere 2017/2020, aveva vinto il Bilancio Partecipativo 2015/2016 del Comune di Milano; i lavori sono stati finanziati per un totale di circa 420 mila euro. Estesi su un’area di 1800 metri quadrati, i nuovi spazi sportivi del Trotter di Milano comprendono due campi multifunzionali da 25x16 metri adatti alla pratica di pallavolo, pallacanestro, calcetto e per spettacoli all’aperto.
mancanti. Sull’ex bordo vasca è stata posata la nuova pavimentazione in porfido, mantenendo una piccola porzione di quella originaria, come ricordo delle attività che vi venivano svolte. Sono stati inseriti due accessi con rampe, per persone con difficoltà
Molto alta la valenza, non solo sportiva, ma anche sociale e di aggregazione dell’intervento nel parco Trotter, che si trova nel quartiere più multietnico di Milano. Il progetto ha avuto tra i suoi obiettivi proprio quello di confermare l’importanza di questi spazi, aprendoli alla cittadinanza.
I lavori al Trotter di Milano Il parco Trotter è un’area verde di 126.000 metri quadrati situata tra via Padova e viale Monza. Il 28 settembre l’area dove sorgeva la piscina del Parco Trotter è stata riaperta al pubblico dopo i lavori che hanno permesso la realizzazione di campi polivalenti per sport e spettacoli all’aria aperto. La superficie è stata colorata con due sfumature d’azzurro, in ricordo dell’antica funzione del luogo, la piscina scolastica della Casa del Sole. I lavori di riqualificazione sono iniziati a fine 2018. L’area dell’ex piscina del parco Trotter è stata ripulita ed è stata rimossa dal bordo vasca la vecchia pavimentazione, con la messa in quota di tutti gli elementi, la pulizia delle colonnine e dei pilastri in cemento decorativo, che sono stati anche ricostruiti nelle parti
sporteimpianti.it
FROM THE MUNICIPALITIES |
REGIONI PROVINCE COMUNI 93
Il fitness outdoor
ness outdoor. Cinque nuove postazioni di allenamento outdoor arricchiscono l’area degli impianti sportivi di via San Francesco a Turriaco, in provincia di Gorizia, dove già si situano i campi di calcio e calcetto e un campo multifunzionale di basket e pattinaggio. Qui si era aggiunta, a fine estate 2020, la pista di pump track, ideale per gli sportivi amanti di monopattino, skateboard, pattini e bicicletta. L’installazione è stata resa possibile sfruttando l’ultima tranche del contributo regionale per l’acquisto di attrezzatura sportiva per attività outdoor, la prima parte del quale è stata utilizzata per la pista di pump track. I macchinari sono stati posizionati in prossimità dell’area sportiva, divenendone una naturale continuazione.
In uno dei quattro quadranti dei nuovi giardini comunali, in prossimità dell’area sportiva, sono state installate cinque postazioni per la pratica del fit-
Gli attrezzi, in acciaio zincato, resistenti alle intemperie, eco-friendly, sicuri e certificati da normativa europea, sono specificamente sviluppati
motorie. La storia di questo impianto risale ai tempi dell’abbandono progressivo dell’ippodromo Trotter in favore degli spazi di San Siro. Negli anni Venti, il comune di Milano acquistò l’area per la realizzazione della scuola all’aperto più grande d’Europa, una struttura pedagogica concepita per donare agli studenti un rapporto diretto con il verde. La Casa del Sole era una scuola dedicata ai bambini “di costituzione fragile”, ed era dotata di un convitto, impianti sportivi, biblioteca, una chiesa e una fattoria.
Turriaco (Go)
sulla base delle bio-meccaniche di movimento del corpo umano. Sono infatti presenti una macchina isotonica per le gambe, una per i dorsali, una per gli addominali, una per petto e tricipiti e una macchina cardiovascolare. Ognuna delle cinque macchine è dotata di un sistema integrato di QRCODE, che permetterà all’utenza di scaricare il tutorial dell’attrezzo per ottenere utili suggerimenti per l’allenamento, distinti per target di utilizzo. “Il binomio sport e salute è sempre alto nell'attenzione di questa amministrazione, perché il benessere psicofisico di una persona passa attraverso una costante attività motoria”, ha riferito l'assessore ai lavori pubblici Nicola Pieri, che ha concluso affermando che il futuro dei diversi settori dei giardini Margherita Hack andrà sempre più in questa direzione, nella valorizzazione del connubio tra sport, movimento e attività all’aria aperta.
94 REGIONI PROVINCE COMUNI | FROM THE MUNICIPALITIES
TSPORT 335
fondata da Pietro Chianchiano periodico di informazioni tecnico-sociali su attrezzature e impianti sportivi e ricreativi, piscine e impianti acquatici, disegno urbano e ambientale Technical-social magazine on recreational, acquatic and sports facilities, pools, equipments, environmental & urban furnishing Direttore editoriale / managing editor Bruno Grillini Direttore responsabile / editor Maria Carbone Direttore artistico / art director Fabio Passoni Amministrazione / administration Eva Carballo Segreteria di redazione / editorial secretary Daniela Bonetti Impaginazione / layout SeiMedia / Tomaso Grillini Hanno collaborato / contributors Marco Biagini, Maria Carbone, Giancarlo Fischetti, Bruno Grillini, Cesare Lino, Albano Marcarini, Sabina Orrico, Ezio Rendina, Bea Rispoli, Joseph Wolfe Fotografie / photos Archivio Tsport / Tsport archive Archivio Shutterstock.com
CEDOLA DI COMMISSIONE Desidero abbonarmi a: Euro 68,00 q q Tsport annuale (6 numeri) Euro 132,00 q q Tsport annuale (6 numeri) + copia digitale Schede tecniche (iva 22% inclusa) q Rinnovo Tsport annuale (6 numeri) + copia digitale aggiornamento Schede (iva 22% inclusa) Euro 82,00 q Altre pubblicazioni
titolo
listino
abbonati
Mappa dei Fornitori Schede tecniche Tsport, copia digitale (iva 22% inclusa) Fascicolo “Sistemi di copertura” (pagine 84) Prezziario impianti sportivi copia digitale (iva 22% inclusa) Fascicolo “Palestre scolastiche”(pagine 200) Fascicolo “Le piscine per l’idroterapia”(pagine 128) Spese di spedizione (escluso abbonamento)
Euro 20,00 q Euro 125,00 q Euro 35,00 q Euro 36,00 q Euro 48,00 q Euro 40,00 q Euro 15,00 q _____________
Totale
Euro ______________________
inclusa abbonamento
Euro 106,50 q Euro 30,00 q Euro 31,00 q Euro 41,00 q Euro 34,00 q Euro 15,00 q ____________
Cognome ____________________________ nome ______________________________ professione ___________________________________________________________________ indirizzo ________________________________________________________ n. __________ località ________________________________________________________________________ cap ____________________________________________________________ prov. ________ telefono _______________________________ fax __________________________________ E-mail _________________________________ www. ________________________________
Scelgo la seguente modalità di pagamento: q q q q
allego assegno non trasferibile intestato a SeiMedia srl bollettino postale intestato a SeiMedia srl su c/c n. 1039665102 bonifico bancario intestato a SeiMedia srl - IBAN IT88J0344033460000001285900 addebitate l’importo dovuto sulla mia carta di credito: q Visa q Carta Sì q Mastercard
carta n. ________________________________________ scadenza _____________________ data ______________________________ firma _____________________________________
Redazione, pubblicità, amministrazione / editorial department, advertising & management office SeiMedia srl - via Per Robecco 91 – 20092 Cinisello Balsamo, Milano Tel. (+39) 02 23052147
La informiamo ai sensi del GDPR (Regolamento UE 2016/679), che i suoi dati sono oggetto di trattamento prevalentemente informatico, ai soli fini della corretta gestione del suo abbonamento e di tutti gli obblighi che ne conseguono. I suoi dati anagrafici potranno essere utilizzati inoltre per finalità di promozione commerciale dalla nostra azienda e da quelle ad essa collegate. A lei competono tutti i diritti previsti dalla legge sopra citata.
http: www.sporteimpianti.it
Tsport Euro 13,00 Numeri arretrati/back numbers: Euro 14,85
Speciale GHIACCIO
XLI Edizione - SeiMedia srl - supplemento alla rivista TSPORT n° 335 settembre/ottobre 2020 - Euro 20,00 ISSN 1121-7456
e-mail: info@seimedia.it info@sporteimpianti.it
anno XLV - SETTEMBRE OTTOBRE 2020 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
Editore/publisher SeiMedia srl via Per Robecco 91 – 20092 Cinisello Balsamo, Milano
+
tribune protezioni sedute HIILFLHQ]D
arredamento amentto
manutenzione
DWWUH]]DWXUH FRSHUWXUH pavimentazioni costruzioni
LPSLDQWL VSRUWLYL
elettronica
2020-2021
MAPPA DEI FORNITORI TORI
di attrezzature, impianti sportivi e...
1 EDIZIONI
riscaldamento tto o playground aree ver verdi rdi
arredo arr edo urban urbano no
p ne piscine
LOOXPLQD]LRQH
FRQGL]LRQDPHQWR
parchi gioco
suono
sspogliatoi p pogliato oii fitness
HQHUJLH DOWHUQDWLYH www.SPORTeIMPIANTI.it
SPORT&IMPIANTI MPIANTI notizie, prodotti, aziende dello sport facility
Abbonamenti / subscriptions amministrazione@seimedia.it 6 numeri di Tsport+Mappa dei Fornitori 6 numbers of Tsport+Mappa dei Fornitori Italy: Euro 68,00 Europe: Euro 95,00 Australia, Asia, Africa, North and South America: Euro 115 - US $ 115
I would like to subscribe to Tsport qannual (6 issues) with Mappa dei Fornitori Europe q Euro 95,00 Australia, Asia, Africa, North and South America q Euro 115,00
Registrazione n. 190/12.05.76 presso il Tribunale di Milano
Mappa dei Fornitori q Euro 20,00 + postal charges (postal charges Europe CEE Euro 50,00 other countries Euro 75,00)
Stampa / printers Graphicscalve spa - Vilminore di Scalve (Bg)
Please send the subscription to the following address (please write in capital letters):
Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti; le opinioni espresse negli articoli rispecchiano unicamente il pensiero dei rispettivi autori. Articles and photos, though not published, are not returned; the editorial opinions expressed in this publication are of individual authors. © Tsport copyright 1976-2020 Tutti i diritti riservati/all rights reserved Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta o trasmessa in alcun modo o forma, elettronica o meccanica, incluso fotocopie registrazione o archiviazione con qualsiasi altro sistema, senza l’autorizzazione scritta dell’editore. No part of this book may be reproduced or transmitted in any form or by any means, electronic or mechanical, including photocopying, recording or any information storage and retrieval system, without permission in writing from the publisher. In conformità a quanto previsto dal GDPR (Regolamento UE 2016/679), le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare l’aggiornamento dell’informazione tecnica a soggetti identificati per la loro attività professionale mediante l’invio della presente rivista o di altre dello stesso editore. L’editore garantisce il rispetto dei diritti dei soggetti interessati come previsto dal suddetto Regolamento.
SUBSCRIPTION FORM
Surname ________________________________ Name ______________________________ occupation ____________________________________________________________________ address ________________________________________________________ n. ___________ Town _________________________________________________ zip code _______________ State/Region _____________________________ Country _____________________________ telephone ________________________________fax _________________________________ E-mail _________________________________ www. ________________________________
I choose the following term of payment: q by bank transfer to SeiMedia srl - IBAN IT88J0344033460000001285900 q Please charge my credit card the amount of: q Visa
q Carta Sì
q Mastercard
card n. date
Tsport sceglie carta FSC Responsabilità sociale
expiry date signature
According to the GDPR (UE 2016/679), we would like to inform you that your private data will be computerprocessed by SeiMedia srl only to the purpose of properly managing your subscripion and meeting all obligations arising therefrom. In addition, your private data may be used by SeiMedia srl and related companies to the purpose of informing you of new publications, offers and purchase opportunities. You are entitled to all and every right in conformity with the above mentioned Law.
Le schede tecniche di TSPORT in questo numero
C
Strumenti per il progettista
pubblicità adv in Acquapark Aluvetro ATB Sport CIAS Conica Delfino Eurosquosh Faraone Gammasport Limonta Sport Mapei Mario Orlando New Tennis system Nuova radar Coop Olimpia Omsi Redplus Regupol Sartori Seimedia Sibelco Sint roc Sporteimpianti Tagliapietra Tipiesse Zambon Mario
Nel periodico aggiornamento degli strumenti che Tsport e Sport&Impianti offrono ai progettisti, proseguiamo in questo fascicolo la pubblicazione delle schede riportanti gli standard dimensionali degli impianti sportivi, modificate in conformità con le ultime edizioni dei rispettivi Regolamenti federali. Con l’occasione dello Speciale dedicato agli sport sul ghiaccio, aggiorniamo quindi le schede relative all’hockey, al pattinaggio di velocità, allo short track e al curling.Nei Regolamenti attualmente in vigore non ci sono novità che riguardano dimensioni e tracciamenti per questi sport, ad eccezione dell’hockey su ghiaccio, dove è stata ridisegnata l’area di porta, che in precedenza era costituita da un semicerchio e oggi è delimitata da una polilinea di diversa dimensione. A completamento dello spazio disponibile aggiorniamo poi le schede realtive al gioco del badminton e del beach badminton, anche queste senza modifiche dei tracciati.
#tsport335
85 24 94 III cop. 15 87 84 46 90 18 1 32 91 42 24 3 83 6 2 IV cop. 93 II cop. 81 92 8 89
Le schede degli standard dimensionali, oltre ad essere pubblicate in formato cartaceo in allegato alla rivista Tsport, sono accessibili sul portale Sport&Impianti (www.sporteimpianti.it), nella sezione “Strumenti per il progettista”, dove per ogni attività sportiva sono messi a disposizione tutti gli strumenti utili per uno studio di fattibilità del relativo impianto: le dimensioni, i regolamenti federali, i prezzi di massima in base ai principali prezziari italiani, una selezione delle aziende operanti nel settore, e gli articoli pubblicati sul portale relativi a impianti sportivi inerenti.
Tools for the designer In the regular updating of the tools that Tsport and Sport&Impianti offer to designers, we continue in this issue the updating of the sheets showing the dimensional standards of sports facilities, verifying their consistency with the latest editions of the respective Federal Regulations. On the occasion of the special edition dedicated to ice sports, we are therefore publishing the cards relating to hockey, speed skating, short track and curling. In the Regulations currently in force, there is nothing new about the dimensions and tracks for these sports, with the exception of ice hockey, where the goal area has been redesigned, which previously consisted of a semicircle and is now delimited by a polyline of different sizes. To complete the available space we then update the cards relating to the game of badminton and beach badminton, also without changes to the tracks. The dimensional standards sheets, in addition to being published in paper format attached to the magazine Tsport, are accessible on the portal Sport&Impianti (www.sporteimpianti.it), in the section "tools for the designer", where for each sporting activity are made available all the tools needed for a feasibility study of the facility: the size, federal regulations, prices based on the main Italian prices, a selection of companies operating in the field, and the articles published on the portal related to sports facilities.
Standard dimensionali
1.19 hockey su ghiaccio 1.31 pattinaggio su ghiaccio 1.43 curling 1.3 badminton 1.3bis beach badminton
T S P O R T
MAPPA DEI FORNITORI L’UNICA
tutterba AUTENTICA
EDITORIA SPECIALIZZATA
SU TUTTA L’IMPIANTISTICA SPORTIVA
O T T O B R E
-i
nf ot sp
or
t.it -
ph .( +3 9)
02
64 38
28 2
SINCE 45 YEARS THE UNIQUE SPECIALIZED PUBLISHING ABOUT ALL THE WORLD OF SPORTS FACILITIES
S E T T E M B R E
po
rt .it
www.sporteimpianti.it
2 0 2 0
anno XLV - SETTEMBRE OTTOBRE 2020 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1 LOM/MI/4814 - Milano Roserio CMP - Euro 13,00 ISSN 1121-6913
DA 45 ANNI
3 3 5
Speciale GHIACCIO