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I Che ne sarà dei saldi?
PUNTO IOG
COSA NE SARÀ DEI SALDI?
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Quando la domanda cresce e l’offerta fatica. Quando le tempistiche degli sconti sono sbagliate. Arriva il momento di fare una riflessione
_ di Giorgio Rabajoli, direttore vendite Italia di Ferrino
IL MERCATO Il mercato in generale sta vivendo un periodo difficile e impegnativo. In Italia e più in generale nel mondo ci siamo confrontati con delle limitazioni delle nostre libertà che non avevamo mai subito. Non c’è dubbio che il mercato dell’outdoor si sia mosso in controtendenza. L’anno scorso abbiamo assistito a un forte ampliamento del pubblico di riferimento e quindi delle persone che hanno iniziato a fare sport all’aria aperta, alla ricerca di più spazio e distanziamento sociale. Questo inverno ha consolidato la tendenza e noi tutti, marchi e rivenditori, ne abbiamo beneficiato. La domanda è cresciuta parecchio.
L’OFFERTA Parallelamente, però, ci sono state diverse difficoltà di rendere i prodotti disponibili nei negozi, sia per l’aumento dei consumi, sia per le tensioni sulla supply chain, che hanno prodotto e produrranno ritardi, consegne parziali e aumenti dei prezzi.
LA RIFLESSIONE Vogliamo dare vita a un gruppo di marchi e di rivenditori, su base volontaria, che si impegnerà allo scopo di promuovere una politica volta a tutelare il valore dei propri prodotti e delle proprie insegne, ripensando il calendario dei saldi di fine stagione. L’iniziativa ha lo scopo di rendere più sostenibile per negozianti e aziende la dinamica commerciale, senza pregiudicare il valore dei prodotti e i vantaggi del consumatore, che avrà sempre possibilità di effettuare i propri acquisti a un prezzo conveniente, al reale termine della stagione di vendita. Questa iniziativa, che non vuol essere velleitaria, si concretizzerà per la prossima estate e verrà logicamente spiegata al consumatore, che è il destinatario di tutte le nostre attenzioni, con una campagna stampa e con materiale sul punto vendita. Siamo certi che ci sarà sensibilità sull’argomento e che insieme potremo ottenere qualche effetto che la frammentazione di norme e leggi locali rende di fatto impossibile.
IL DUBBIO È per questo che per l’Italian Outdoor Group diventa sempre più logico porsi un dubbio: i saldi hanno senso? Questa riflessione, nata già qualche mese fa dai solleciti di vari rivenditori specializzati, proseguirà con maggior enfasi. Il meccanismo dei saldi dev'essere ripensato. Questa leva commerciale, incrementata in altri mercati presieduti da altre tipologie di prodotti, ha gradualmente invaso il nostro mondo, fino a costituire un elemento importante della politica dei prezzi. Nel nostro caso, però, ci sono diverse criticità dovute alle tempistiche delle stagioni dei saldi che partono ai primi di gennaio per i saldi invernali e ai primi di luglio per quelli estivi. È evidente che queste date non cadano più in quello che chiamiamo “fine stagione”, ovvero quel momento in cui il consumatore approfitta di promozioni per acquistare prodotti che utilizzerà nella stagione successiva. Soprattutto in estate, il periodo di inizio luglio corrisponde al periodo di vendita estiva più importante. Quindi il rischio è quello di svendere il prodotto proprio nel clou della domanda da parte del consumatore. Sei interessato ad aggiornamenti su questa iniziativa? Scrivici all'indirizzo assosport@assosport.it
