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I Più gioco di squadra

PUNTO IOG

PIÙ GIOCO DI SQUADRA

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È quello che serve al nostro settore, per essere più efficaci nella promozione della cultura outdoor e più competitivi sul mercato. A patto di entrare in campo con le giuste motivazioni

di Benedetto Sironi

“Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati”. Lo ha detto uno dei più grandi sportivi, nonché personaggi, di tutti i tempi. Un certo Michael Jordan. Nonostante non difettasse di un forte (nel suo caso pure comprensibile) protagonismo. Mi perdonerete la divagazione, utile però a richiamare l’attenzione proprio sull’importanza del gruppo. Anche nell’ambito dell’outdoor industry.

Alcuni paesi sembrano averlo capito già da parecchi anni. Prendiamo ad esempio lo Scandinavian Outdoor Group, un’associazione di oltre 70 marchi outdoor dei Paesi Scandinavi: negli anni ha fatto conoscere e crescere in modo rilevante i propri marchi non solo nel proprio Paese ma anche all’estero grazie a iniziative importanti. “Insieme siamo più forti, crediamo che 1 + 1 possa diventare 3”: questo quanto si legge sul loro sito. Il gruppo fornisce una piattaforma di cooperazione e offre progetti che rafforzano sia l'immagine che il profitto dei marchi. Tra le iniziative promosse anche viaggi stampa per giornalisti internazionali e la forte presenza, con un’area congiunta, a tutte le edizioni di ISPO e alle più importanti fiere di settore. Anche in Francia l’Outdoor Sports Valley è una solida realtà, con centinaia di aziende alle quali l’associazione offre un supporto su più livelli: networking, risorse umane, sviluppo sostenibile e export. Non fanno eccezione gli States, dove l’Outdoor Industry Association raggruppa qualcosa come 1.200 membri: non solo aziende ma

La piazza IOG, posta al centro del padiglione degli ORBDays anche negozi, agenti, associazioni no profit e altre realtà di vario genere. Con importanti benefici per tutti.

Potenzialmente l’Italia non è da meno dei paesi principali e più evoluti, considerando la qualità e quantità delle nostre aziende operanti nell’outdoor. Ma talvolta in passato a prevalere sono state logiche individualistiche o “di fazione”. È quindi da accogliere con grande favore e soddisfazione l’unione tra Italian Outdoor Group e Assosport, avvenuta nel 2018. L’accordo ha segnato un cambio di rotta e un importante passo avanti. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare sia per allargare la platea dei membri dell’Italian Outdoor Group di Assosport (a oggi circa una cinquantina) sia per motivare a dovere le aziende già associate. Non sempre pronte e disponibili e recepire la validità e la bontà delle iniziative proposte. E che spesso vanno stimolate, mentre sarebbe auspicabile una partecipazione più spontanea nonché una sana dose di maggior proattività.

Nell’ultimo periodo poi, il bisogno di unirsi si è manifestato ancor di più, complice anche la pandemia e le sue eredità più o meno positive. Lo ha dimostrato il nostro evento di Riva del Garda, gli Outdoor e Running Business Days. Durante la settima edizione, in scena il 12-13 settembre scorsi, come vi raccontiamo nello speciale allegato di questo numero, si è respirato davvero un sano spirito di gruppo. In particolare proprio tra le aziende associate IOG. Lasciate da parte per due giorni le barriere della concorrenza, hanno trovato spazio il confronto, il reciproco scambio di informazioni, la creazione di nuove connessioni e il consolidamento di quelle già esistenti, tra aziende, negozi e operatori in generale. Punto di incontro per tutte le realtà presenti è stata la Piazza IOG che, nel concreto, ha esplicitato quella che è la sua missione: creare una squadra vera, coesa e motivata. Concetto ribadito anche durante la tavola rotonda dei marchi associati e di alcuni negozi specializzati, oltre che nel conclusivo tavolo di lavoro tra le aziende.

La presenza strategica agli ORBDAYS è una delle tante iniziative che l’associazione ha inserito per supportare i soci nel suo piano di azione per il 2021-2022. Tra i progetti già avviati e futuri, che sono stati o saranno oggetto di questa rubrica, uno studio approfondito sul tema della distribuzione selettiva, la presenza a fiere di settore nazionali e internazionali, il rilancio dell’accademia IOG volta a formare i retailer, un piano di comunicazione sulle attività del gruppo e più in generale per promuovere nel modo più giusto la cultura dell’outdoor, considerando anche la sensibile crescita negli ultimi mesi della platea dei praticanti. Perché se il mercato cresce, cresce per tutti. È bene ricordare sempre in modo costruttivo anche ai più scettici e ai più pigri (che non mancano) l’importanza non solo di entrare in campo, ma di farlo con le giuste motivazioni. Per poi giocare di squadra.

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