La gazzetta dello sport con edizioni locali 19 agosto 2017

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Barcellona piange Il piano dei killer Le storie di Bruno e Luca le due vittime italiane. Un attacco anche in Finlandia: 2 morti e 9 feriti

DELL’ARTI, LUALDI, RICCI, ROMANI ALLE PAGINE 40-41 www.gazzetta.it

sabato 19 agosto 2017 anno 121 - numero 195 euro 2,00

A Tutti insieme in una curva Per i tifosi delle 20 squadre del campionato l’attesa è finita: comincia la Serie A

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano

Bentorn IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI

SERIE A: PRIMA GIORNATA

OGGI 18 JUVENTUS-CAGLIARI. OGGI 20.45 VERONA-NAPOLI DOMANI 18 ATALANTA-ROMA. DOMANI 20.45 BOLOGNA-TORINO, CROTONE-MILAN, INTER-FIORENTINA, LAZIO-SPAL, SAMPDORIA-BENEVENTO, SASSUOLO-GENOA, UDINESE-CHIEVO

Andrea Agnelli ospite a Casa Milan. Fassone l’ha accolto: «Posso offrirle qualcosa: tè, caffè, una Champions?».

Pronti, via: le favorite subito in campo Juve­Cagliari (18) Allegri: «Basta presunzione» Andrea Agnelli in visita da Milan e Inter Verona­Napoli (20.45) Insigne cerca il 5o° gol 8 RIZZOLI E IL DEBUTTO

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IL COMMENTO

16 MERCATO

Var, svolta epocale Milan, ecco Kalinic di UMBERTO ZAPELLONI «Ma l’ultima parola affare da 25 milioni UNA MISSIONE sarà degli arbitri» RIEMPIRE GLI STADI Lotito «Per Keita dico no ai ricatti» on sarà il campionato più 10 TIFOSI VIP

Da Proietti a Cracco 20 tweet d’amore «Squadra mia...»

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bello del mondo, ma la nostra Serie A ha ancora un suo fascino, una sua identità, una sua capacità di conquistare il cuore della gente.

L’ARTICOLO >PAGINA 31

Intervista al presidente della Lazio: «Vuole la Juve ma è un’estorsione, Napoli e Milan ci offrono il doppio» I SERVIZI SU CAMPIONATO E MERCATO DA PAGINA 2 A PAGINA 27


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Serie A R Si parte!

Sacchi dice Juve «Ma questo Napoli pare il mio Milan» Andrea Schianchi

I

l singolo, o i singoli, contro il collettivo. Due modi op­ posti di intendere, e di in­ terpretare, il calcio, due strade differenti per arrivare, se pos­ sibile, allo stesso traguardo: lo scudetto. Juventus e Napoli ri­ cominciano a duellare a di­

stanza, e in questa infuocata estate (non soltanto per que­ stioni climatiche) il pubblico si prepara all’assordante incro­ ciarsi di spade, parate e affondi inclusi. Arrigo Sacchi osserva i lottatori che si piazzano al cen­ tro del ring, li pesa e li giudica, non dimenticando che agosto non è mai un mese propizio per trarre delle conclusioni: le

squadre, a seconda del lavoro svolto in fase di preparazione, possono essere scattanti o im­ ballate, non proprio una reali­ stica fotografia di ciò che sarà, insomma. La sua favorita per il titolo? «Nessun dubbio: la Juventus. E’ superiore per esperienza, per storia e per capacità di ge­

Max e Maurizio: fIL CAMPIONE

MASSIMILIANO ALLEGRI

«Orecchiebasse, bastapresunzione Serveunmediano»

1Il tecnico della Juventus riparte dal Cagliari:

«Non sono un cane da guardia. Ora vincono tutti...» IERI IN EDICOLA

Pronostico Gazza: azzurri campioni IL «NOSTRO» REFERENDUM

● «Corsa scudetto, noi diciamo Napoli», titolava ieri la Gazza a pagina 6 e 7. Eccolo il risultato del tradizionale referendum tra i redattori della Rosea su come finirà il prossimo campionato. Dietro a Sarri abbiamo scelto proprio la Juve di Allegri, poi (staccatissime) Inter e Milan.

#WEARECONNECTIONERS colmar.it

Matteo Dalla Vite

INVIATO A VINOVO (TO)

L

a Pozione dell’Invincibili­ tà è roba da Asterix. E allo­ ra Allegrix – Massimiliano Allegri detto Max – mette in fila gli ingredienti base per poter aggredire l’ultraleggenda, ov­ vero il settimo scudetto di fila. Ed è serio. Molto serio. «Marot­ ta ha detto che la Juve è favori­ tissima? Sarà favorita se tutti, dico tutti­tutti, rimettiamo le orecchie basse e lavoriamo. Non lo è se affrontiamo la sta­ gione con presunzione e par­ tendo dal fatto che la Juve vin­ ce sicuro. Di sicuro non c’è niente. Perché quando credi di vincere, perdi». EQUILIBRIO E PROCESSI Alle­ gri ha un pensiero per le vitti­ me di Barcellona («I nostri figli troveranno un mondo molto difficile e peggiore»), il calcio passa in subordine ma è tema oggi ineludibile. «Vincere per 7 anni è difficile, ma questo deve essere l’obiettivo – riprende Max –. L’asticella si è alzata, le concorrenti si sono rinforzate: noi dovremo sbagliare meno tecnicamente nella semplicità e nell’importanza della gioca­ ta. Già si fanno i processi, ma son quelli che poi a settembre ci ripensi o parli già di mercato di gennaio... Quindi ci vuole equilibrio e molta calma». CANE DA GUARDIA L’invincibi­

lità è roba da fumetti. Però «se uno strumento che può dare una squadra è forte, se ha qua­ dei vantaggi. La cosa più diffi­ lità in mezzo alla stagione nel cile è gestirlo, perché altrimen­ momento di difficoltà, beh, ti ci sono delle partite che pos­ avrà qualità in fondo alla sta­ sono durare tanto. Il lato positi­ gione. Analogie fra questo ini­ vo è che con la Var è come se si zio e quello di due anni fa? Ci fosse un minuto di time out per sono. È un messaggio che man­ dare delle indicazioni». do a tutti, a me stesso e all’am­ biente: per rimanere a certi li­ UNO IN PIÙ, PAULO, AGNELLI velli, la normalità deve essere Max smentisce Sokratis («As­ quella di fare delle grandi sta­ solutamente non ci siamo sen­ gioni. Se la spina è stata riat­ titi»); Matuidi è arrivato, ma prima dell’uffi­ taccata? Sì: spe­ cialità Allegri di­ ravo di fare peg­ ce così: «Nume­ gio le amichevo­ IL MONITO ricamente, come li, invece sono L’allenatore carica la società ha andate troppo spiegato, a metà bene...». Para­ l’ambiente: «Siamo campo abbiamo dosso voluto. «Io favoriti solo se non bisogno di un sarò un padre­ siamo presuntuosi» giocatore in padrone? Non lo più». Oltre a sono e non lo vo­ «Forse non abbiamo Blaise? Pare di sì. glio fare. Una Di certo c’è Dy­ grande squadra rispettato la forza bala con la 10 ad­ ha grandi gioca­ del Real. Agnelli dosso («Ho detto tori e loro devo­ sa come motivarci» a Paulo che deve no essere re­ sponsabili, ognuno di se stesso. fare una stagione straordina­ L’allenatore deve fare l’allena­ ria») e che il presidente Agnelli ha chiesto la solita, inevitabile, tore, non il cane da guardia». cosa: vincere. «Lui trova le pa­ IN DISCUSSIONE E VAR È ine­ role giuste per dare motivazio­ vitabile il dover partire bene al­ ni, per spiegare come deve es­ l’Allianz Arena. «Se non battia­ sere l’annata. I ragazzi credo mo il Cagliari ritorna tutto in abbiano recepito e da bisogna discussione, dall’esterno, dai cominciare coi tre punti». C’è media. Quello che è stato fatto ancora uno strascico­Cardiff. rimane nella storia ma ora non «Tanti dicevano che dovevamo conta più niente, perché biso­ vincere, forse il mondo Juve gna giocare e fare i tre punti. non aveva avuto rispetto della Quindi bisogna tutti riallinear­ forza del Real Madrid. Il Real si». Anche alla Var. «Vediamo lo ha vinto perché più forte». © RIPRODUZIONE RISERVATA sviluppo perché al momento è


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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1«I bianconeri davanti a tutti per storia ed esperienza. Allegri grande tattico e bravo gestore.

La squadra di Sarri è condannata alla perfezione: non può abbassare il ritmo, non può chiudersi»

stione del club. Ha vinto sei scudetti consecutivi, qualcosa vorrà dire. E non dimentichiamo che, un anno fa, proprio i bianconeri hanno acquistato il giocatore più forte del Napoli: Higuain. Cioè ha tolto ai rivali il migliore e lo ha inserito nel proprio gruppo: non è poco». Il Napoli, però, continua a stupire e molti lo pronosticano vincitore. «La squadra di Sarri è cresciuta tantissimo. Pensate che due anni fa Jorginho era una mezza riserva, come pure Insigne e Mertens non partiva sempre titolare. Guardate che cosa fanno adesso! Il progetto è chiaro: Sarri, attraverso il gioco, cerca

di migliorare i giocatori». La via seguita dalla Juve è diversa. «Allegri lo ha detto chiaramente quando ha dichiarato che, se uno vuole lo spettacolo, deve andare al circo. Lui punta al risultato, alla vittoria. E i dirigenti lo appoggiano. Non sempre, ad esempio, la Juve si impossessa del gioco, ma quando lo fa mi diverte. Dovrebbe tentare più spesso di battere questa strada, però evidentemente non rientra nei piani». Allegri può esibire tre scudetti consecutivi. «Max è bravissimo, un maestro di tattica che punta tantissimo

sviluppati dalla mente. Non vorrei esagerare, ma... No, no, mi fermo...».

sul singolo, o sui singoli. E’ eccezionale nel gestire situazioni delicate. Sarri, invece, è diverso». E com’è? «Ricerca la perfezione attraverso i movimenti, l’aggressione degli spazi, le sovrapposizioni. Il Napoli è condannato a giocare sempre ad alto livello e ad alto ritmo: non può gestire, non può chiudersi, non può rifiatare. Sempre al massimo, insomma». Un calcio ossessivo, dunque. «Per me è un’emozione pura, quella che regala il Napoli perché vedo riproposti sul campo principi che sono stati prima

Prego, Arrigo: continui. «Allora mi sbilancio. Il Napoli, nella seconda parte della scorsa stagione, per il dominio esercitato durante le partite, mi ha ricordato il Milan che allenavo io».

A DIFFERENZA DI SARRI IO AVEVO GIOCATORI PIÙ FORTI ARRIGO SACCHI 71 ANNI

Addirittura? «Proprio così, con la differenza che io avevo a disposizione giocatori più forti di quelli che ha Sarri, quindi Maurizio è davvero un valore aggiunto». La Juve ha perso malamente la Supercoppa contro la Lazio:

pessimo inizio. Segnale di decadenza? «I bianconeri devono ritrovare la fame, la rabbia e la cattiveria agonistica che li ha contraddistinti negli ultimi anni». Se ne sono andati Bonucci e Dani Alves, qualche problema in fase d’impostazione c’è. «E allora? La Juve, nel tempo, ha perso Tevez, Pirlo, Vidal, Pogba, ma ha sempre rimediato, non ha mai sofferto. E ha sempre vinto. Ripeto: è una questione di mentalità, di autostima. A livello di valori morali la Juve è un gradino al di sopra degli altri».

mai così vicini fLO SFIDANTE

IL CONFRONTO TRA I CLUB NEGLI ULTIMI SEI ANNI 542 punti

SERIE A DAL 2011-12

JUVENTUS Vittorie

PARTITE GIOCATE

167

NAPOLI

punti

131

228 Pareggi

20

448

Vittorie

228 Sconfitte

Sconfitte

41

Pareggi

42

55

GOL FATTI

SUBITI

443

400

138

JUVENTUS

NAPOLI

FATTI

FATTURATO AL NETTO DELLE PLUSVALENZE

328 275

300

199

200 150 100

246

151 2011-12

Gonzalo Higuain, 29 anni, secondo alla Juve AFP

Le cento panchine del manager in tuta Così una città sogna

351

280

Ormai ha convinto tutti, ma adesso serve lo scudetto

168

Mimmo Malfitano

120 2012-13

MAURIZIO SARRI

1Il tecnico del Napoli festeggia la cifra tonda a Verona

(Valori in milioni di euro - 2016-17 non ancora disponibile)

350

250

SUBITI

460

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2013-14

132

144

2014-15

2015-16

INVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)

Marek Hamsik, 30 anni, a Napoli dal 2007 REUTERS

GDS

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esta curiosità e interesse questo Napoli che, stasera, esordirà in campionato, al Bentegodi, contro il Verona. Pronti via ed è già una notte speciale, soprattutto per Maurizio Sarri, che festeggerà la partita numero 100 sulla panchina napoletana. Un piccolo traguardo personale, che ne gratifica il gran lavoro svolto finora. Due anni di Napoli gli hanno cambiato la vita, probabilmente, ma non le abitudini. Sul piano professionale, s’è saputo imporre al grande calcio, tra lo scetticismo generale: le perplessità erano state tante, quando Aurelio De Laurentiis, tre estati fa, decise di affidargli il gravoso compito di succedere a Rafa Benitez, uno tra gli allenatori più vincenti in attività. Perplessità che non gli hanno creato pressioni, anzi gli sono servite per accelerare i tempi e per far conoscere alla squadra le proprie idee. BILANCIO Col preliminare di Champions League, contro il Nizza, Maurizio Sarri ha iniziato la terza stagione da allenatore del Napoli. Un percorso soddisfacente quello fatto fin qui, ha conquistato un secondo e un terzo posto ed ha ipotecato la partecipazione per il secondo anno consecutivo alla massima competizione europea per club. Insomma, sul piano pratico ha già ottenuto dei buoni risultati,

non ha ancora vinto, ma con lui lo Higuain esaltandone al masAurelio De Laurentiis ha voluto simo le caratteristiche. È stato iniziare questo ciclo che dovrà sotto la sua gestione che il Pipiconcludersi con la vittoria dello ta ha stabilito il record dei gol scudetto. Dando uno sguardo segnati, 36, nei campionati di ai numeri, ci si può avere serie A; che Lorenzo Insigne ha un’idea più chiara di quanto ha avuto una crescita importante, saputo fare questo allenatore fino ad arrivare alla nazionale in pianta stabile; che veste con la che Dries Mertuta e che non disdegna critiche IL PERSONAGGIO tens s’è scoperto centravanti, sepesanti al siste- Titolo e bel gioco: gnando 28 reti ma «per il bene nello scorso camdi tutto il calcio», la sfida del toscano pionato, grazie dice lui. In 99 per il suo terzo ad un’intuizione partite ha otte- anno in Campania dello stesso allenuto 65 vittorie, natore che lo ha 18 pareggi e 16 Nelle prime 99 gare spostato al censconfitte, un rentro, dopo l’infordimento niente con gli azzurri ha dimostrato tunio di Milik. male. Ma, soprattutto, di essere al top che il Napoli è diTOP MANAGER Dalla provincia alla grande cit- ventato un collettivo imbattibità: Maurizio Sarri s’è portato le o quasi, che lascia tracce di se dietro l’umiltà e la dedizione, ovunque vada a esibirsi, per la tra Empoli e Napoli nulla è qualità del gioco e per la quancambiato nei suoi metodi di al- tità di palle gol che riesce a prolenamento, ha saputo gestire durre nei 90 minuti. Oggi, il campioni del calibro di Gonza- suo 4-3-3 è motivo di studio tra gli allenatori.

SCORE DI SARRI Vittorie

Sconfitte

65

16

99

PARTITE Pareggi

18

GDS

SCUDETTO In due anni di Napoli, Sarri s’è conquistato gli apprezzamenti del pianeta calcio, a fine stagione è stato premiato con la Panchina d’oro e il premio Bearzot, mentre il prossimo 30 sarà a Nyon, invitato dalla Uefa al 19° forum tra gli allenatori più importanti d’Europa. Intanto, oggi parte il campionato e Napoli è pronta a scommettere che sarà proprio lui l’allenatore del terzo scudetto. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


Serie A R Si parte!

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Leadere10 LaSignora èsullespalle diDybala

1Via alla nuova vita dell’argentino E Allegri: «Si confermi in Europa»

Paulo Dybala, 23 anni: inizia la terza stagione alla Juventus LAPRESSE

Filippo Conticello @filippocont

P

aulo Dybala veste con eleganza una 10 bianca e nera, ma in certe serate preferisce il total black. Tenuta nera da arbitro e fischietto in bocca, mentre gli amici se le danno da su un campo di calcio a 5 a Torino. Quando qualcuno esagera, l’arbitro Paulo sventola un rosso e via sotto la doccia prima degli altri. In fondo, il ragazzo è fatto così: se prende un impegno, fosse anche una partitella scapoli-ammagliati, vuole onorarlo al meglio. Oltre al talento, non manca il senso di responsabilità, come hanno capito presto alla Juve. E l’impegno per la stagione in arrivo l’ha imposto proprio la sua Si-

gnora: dargli il numero 10 è stato come posargli una spada sulla spalla. Adesso il bravo ragazzo argentino deve prendere le sembianze del condottiero: è il cavaliere scelto per guidare la truppa. E per vincere, come da obbligo del casato. Per questo, dopo le sberle contro la Lazio in Supercoppa, ha parlato come farebbe Buffon: «Non ci meritiamo il giorno libero», ha tuonato. E pazienza se era stato lui con una punizione e un rigore a tenere in piedi la baracca. MAX LO BENEDICE Nella terza stagione in bianconero, Dybala è chiamato a salire l’ultimo livello del videogame. Deve entrare nella stessa stanza in cui gioca Neymar, l’unica che conduce alla reggia di Messi e Ronaldo. Intanto, con la doppietta

CASO BORRIELLO: SI TRATTA LA RISOLUZIONE

RastelliaccendeilCagliari «Umili,cosìfacciamopunti» ● «Siamo pronti per mordere pallone e avversari». Massimo Rastelli carica il suo Cagliari. Il debutto con la Vecchia Signora richiede cuore, testa e gambe: «A Torino non siamo vittima sacrificale: possiamo perdere ma la Juve dovrà essere molto più brava. Saremo umili ma vogliamo portare punti a casa», accelera il tecnico sardo. Ma intanto, con l’appoggio del club, Rastelli gestisce il caso Borriello. Uscita sbraitando contro l’allenatore dopo la sostituzione di sabato in Coppa Italia, la punta, lunedì, ha chiamato il presidente Giulini e il proprio agente, Andrea D’Amico. La richiesta? Cambiare aria. In breve, rottura e feeling k.o. dopo un anno e 16 reti. Borriello avrebbe anche fatto trapelare poca fiducia nella squadra. Ieri, la mancata convocazione per

motivi disciplinari proprio nella settimana in cui il club ha esposto le regole di comportamento. Con un solo gol in ritiro (ai dilettanti trentini), il bomber è dal 23 aprile, a Udine – cinque gare di A, più la Tim Cup – all’asciutto. Di fatto, crisi irreversibile. Il d.s. Rossi e D’Amico lavorano per la risoluzione del contratto in scadenza 2019 con opzione 2020 in caso di decimo posto. Per il Cagliari, a 48 ore dai campioni d’Italia, una bella botta. Il club fa quadrato e sonda: nel mirino Pavoletti (Napoli), Zapata (Napoli), Djordjevic (Lazio) e Zaza (Valencia). Intanto, oggi Cop e Sau potrebbero partire dal via. In pole Farias. In mezzo e dietro, Dessena, Ionita, Faragò e Padoin ballano per due maglie. Mario Frongia © RIPRODUZIONE RISERVATA

in faccia a Messi nei quarti di Champions, la Joya ha portato più su lo status internazionale in estate e per questo si sono già sentite le sirene delle big d’Europa. Adesso all’argentino serve altro, un ultimo scatto, come ripetuto ieri da Massimiliano Allegri a Vinovo: «Paulo non ha ricevuto pressioni dalla nuova maglia perché ha un carattere straordinario, è uno che ha degli obiettivi ben chiari e va dritto verso l’obiettivo. Deve confermarsi in Italia e soprattutto in Europa: farebbe un errore a pensare di essere arrivato al massimo perché ha ancora tantissima strada da fare, per migliorare e vincere». Ok, ma sempre a una condizione: «Questo lo può fare se si mette in discussione come tutti», ha aggiunto Max. E poi servirà a spolmonarsi con la solità generosità: «Dybala ha un ruolo ben definito, gioca a tutto campo ed è aerobico, fa 12-13 chilometri a partita e lui in quella media lì può dare tanta qualità. Però non deve abbassare l’intensità agonistica, allora farà cose straordinarie come le ha fatte finora», l’aggiunta di Allegri. ICONA GLOBALE La Dybala Mask, la posa con cui la Joya esulta (spesso), ha fatto decisamente presa: sui Social si moltiplicano i post dei tifosi con il gesto da gladiatore. Ma è tutto parte di un brand più grande con cui il campione punta a diventare industria, alla pari di tutte le superstar dello sport. I prodotti della Dybala Collection sono in vendita perché in questa epoca si diventa grandi anche così, dando un marchio riconoscibile (e acquistabile) al proprio talento. La crescita globale del fenomeno Dybala si intreccia a quella del club che lo ha fatto ricco col nuovo contratto da 7 milioni: la Juve ha ormai deciso di proiettare la propria immagine su quella dell’argentino. Soprattutto da questa stagione col «10» in spalla, Dybala sarà sempre più l’ambasciatore globale della juventinità. E in campo l’arma per cannibalizzare ancora il campionato. Da oggi col Cagliari la Joya sarà determinata e rigorosa come sempre, come avesse un fischietto in bocca.

LE MOSSE DI MERCATO

RuggitoMatuidi: «IoelaJuve, stesseambizioni» Garayavanza

1Ufficialel’arrivo

delfrancese Ilpreferitodietro èl’argentino PiacepureVanDijk

Blaise Matuidi, 30 anni, con la sua nuova «14» GETTY

S

i fa sul serio per il difensore centrale. Le parole dell’a.d. Beppe Marotta («Può succedere di tutto») hanno di fatto riaperto la caccia al rinforzo.

CENTRALI Ezequiel Garay è in cima alla lista: il centrale argentino (passaporto spagnolo) per ora ha respinto lo Spartak Mosca. Il Valencia vuole 20 milioni, considerati troppi perché il giocatore ha 30 anni. Però a breve potrebbe nascere una trattativa. Un altro nome emerso è quello di Virgil Van Dijk, centralone della nazionale olandese e del Southampton. Il 7 agosto l’Oranje (sul quale pressa il Liverpool) aveva postato uno sfogo: «Confermo che oggi ho inviato al Southampton una richiesta formale per il trasferimento pregandolo di considerare l’interesse dei top club nei miei confronti». La risposta del presidente Krueger è un muro («In questa sessione non è vendita»), ma il giocatore alla Juve piace. Juve che per il 2018 monitora fortemente il laziale De Vrij, a scadenza o con clausola se dovesse rinnovare.

MATUIDI Nel frattempo, Matuidi è preso: avrà la maglia 14, un contratto fino al 2020 e al Psg 20 milioni pagabili in 3 anni con un bonus massimale di 10,5 milioni in base alle presenze. «Arrivo in uno dei più grandi club del mondo – dice Matuidi, già convocato per la gara con il Cagliari –: la Juve è squadra che vince quasi sempre ,condividiamo le stesse ambizioni. Non vedo l’ora di dare il mio contributo, affinché possa continuare a vincere e i tifosi possano andare fieri di me. Questa maglia è stata vestita da grandi come Zidane, Platini, ma anche Deschamps, il mio allenatore in nazionale». E il 14 era proprio il numero di Didier. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Max,sìaMarchisioeCuadrado 1Rugani favorito su Barzagli. E il tecnico striglia De Sciglio: «Si ritrovi». INVIATO A VINOVO (TO)

La scoppola Supercoppa Italiana ha lasciato strascichi ai campioni? Contro la Juve dell’ex Allegri, inizia l’era del Cagliari post-Borriello Allianz Stadium, alle 18

INVIATO A VINOVO (TO)

SPINAZZOLA E KEITA Per quanto riguarda Spinazzola (che non sarà convocato dall’Atalanta) e Keita (che ha spedito alla Lazio un certificato medico), la Juventus attende sempre che i giocatori trovino una via d’uscita dai rispettivi club, poi agirà in un senso o nell’altro. L’Atalanta chiede un indennizzo forte oltre al dover trovare il sostituto (uno fra Laxalt, Antonelli, Laazar e Ansaldi) e lunedì ci sarà un ulteriore incontro fra l’agente Lippi e il club bergamasco. L’ingresso di Keita potrebbe portare lontano Cuadrado, il cui nome è nelle liste di Roma, Arsenal e nuovamente Valencia. E il centrocampista in più al quale faceva riferimento Allegri? Dalla Germania, altra voce: Renato Sanches del Bayern in prestito. Il portoghese era stato accostato per molto tempo al Milan. André Gomes e N’Zonzi restano nomi buoni (ma da prestito), Strootman quasi un sogno. Voce di rinnovo per Alex Sandro: al momento l’impressione è che – salvo accelerazioni – semmai si farà a mercato chiuso.

FORMAZIONEBIANCONERA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PERCHÉ VEDERE JUVENTUS CAGLIARI

Matteo Dalla Vite

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M

atuidi c’è ed è convocato. In Francia, il nuovo acquisto aveva già vissuto due gare di campionato ma subentrando per pochi minuti: potrebbe essere più in forma di altri ma dovrebbe andare in panchina. Ieri la squadra si è allenata all’Allianz Arena: Allegri dovreb-

be mantenere il 4-2-3-1. Con non poche novità. MARCHISIO E RUGANI Nelle prove tattiche di ieri pomeriggio, Allegri ha messo in piedi una serie di novità sostanziali. Non in attacco (Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain partono dall’inizio) ma dietro. Lichtsteiner è favorito su De Sciglio, Marchisio (piuttosto in forma) su Khedira e Barzagli (ballottaggio strettissimo) do-

vebbe lasciare a Rugani. «Cuadrado, Douglas Costa, anche se è un po’ più indietro essendo arrivato dopo, Dybala e Pjanic sono i più in forma – dice Allegri –. De Sciglio? Ha delle qualità importanti: non le ha perse, deve ritornare la convinzione nel poterle fare». Statisticamente parlando la Juve non perde in casa da 37 partite di campionato (34 vinte, 3 pari). m.d.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R Si parte!

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Primo traguardo o 50 gol per Insigne E poi lo scudetto

TURNOVER MODERATO

Tocca a Maggio e Zielinski

1Dopo il rinnovo la svolta. Lontane le tentazioni del Barcellona, c’è da vincere nella sua Napoli PERCHÉ VEDERE VERONA-NAPOLI

Il Verona festeggia la A appena ritrovata in una delle sfide più sentite dai suoi tifosi. Napoli favorito, ma dovrà giocare al massimo contro avversari euforici e senza nulla da perdere Bentegodi, ore 20.45

Mimmo Malfitano

INVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)

L

a top ten è ancora lontana: al decimo posto nella classifica dei marcatori del Napoli di tutti i tempi, c’è Jarbas Faustinho Cané, che s’è fermato a 70 reti. Stasera, però, Lorenzo Insigne potrebbe scalare un altro gradino verso la posizione occupata dall’ex attaccante brasiliano: un gol al Verona è raggiungerà quota 50 reti con la maglietta azzurra. Buoni propositi, dunque, per questo esordio in campionato. Lui è il Napoli ripartono dalla convinzione che questa potrebbe essere la stagione giusta

migliorarsi: è il credo di questo ragazzo destinato a raccogliere l’eredità di due bandiere del passato, di Antonio Juliano e di Beppe Bruscolotti, ancora oggi i simboli della storia del club. Soltanto il difensore, tuttavia, ha provato la gioia di vincere uno scudetto, per giunta il primo in assoluto, quel 10 maggio 1987, quando ormai era giunto a fine carriera. IL NUMERO Smetterà, infatti, l’anno successivo.

per portare a compimento il progetto avviato tre stagioni fa con l’avvento di Maurizio Sarri sulla panchina. Dopo un secondo e un terzo posto, da stasera partirà l’assalto allo scudetto, a quel titolo che manca a Napoli da 27 anni. C’è fiducia nell’ambiente, la stessa che accompagnerà la squadra nel corso della stagione.

18

NUOVA BANDIERA Lorenzo ritorna al Bentegodi, in quello EREDE DESIGNAstadio che l’ha TO La svolta c’è visto protagoni- le reti di Lorenzo stata a fine magsta nell’ultima Insigne nell’ultimo gio, quando Insigara giocata prigne ha firmato il ma che il Verona campionato: così rinnovo dell’acretrocedesse in tanti in A non ne cordo fino al serie B, nel cam- aveva mai segnati 2022, con uno pionato 201516. Quel pomeriggio finì 0-2, stipendio di 4,5 milioni di euro con le reti di Insigne, appunto, a stagione. Un contratto da vee di Higuain. Si riparte, allora, ro leader, che rappresenta una con le idee abbastanza chiare, sorta d’impegno a vita. D’altra il Napoli vuole vincere, così co- parte, in più di un’occasione, me Lorenzo vuole completare Lorenzo ha ribadito l’intenzioil suo processo di crescita rag- ne di voler chiudere la carriera giungendo un obbiettivo im- a Napoli, lì dove l’ha iniziata. A portante. Migliorarsi e ancora meno che non dovessero giun-

Lorenzo Insigne, 26 anni,subito un assist contro il Nizza ANSA

gere, in futuro, offerte talmente indecenti da fargli rivedere le posizioni attuali. Il cambio di manager ha destato timori nell’ambiente, il passaggio nella scuderia di Mino Raiola tiene in ansia i tifosi, preoccupati anche dalle indiscrezioni che sono circolate in questo periodo a proposito di un interessamento del Barcellona che avrebbe puntato il talento napoletano per sostituire Neymar. Chiacchiere di mercato, ovviamente, che avranno fatto vacillare il giovane Lorenzo,

IL PERSONAGGIO

La rivincita di Cerci Lanciare il Verona e riconquistare l’Italia

1Il Napoli

è una delle poche squadre cui non ha segnato Matteo Fontana VERONA

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l Napoli è una delle poche squadre italiane contro la quale, pur avendoci giocato spesso, non ha mai segnato. Le altre due sono la Juventus e l’Inter. Alessio Cerci conta i minuti che mancano al debutto di stasera. Con il Verona, di nuovo in Serie A. Ritrova un campionato in cui è apparso l’ultima volta il 16 aprile del 2016. Vestiva la maglia del Genoa. L’allenatore era Gian Piero Gasperini, che lo tolse dopo un tempo della partita poi persa per 4-1 a Modena, contro il Carpi. SPAGNA Fu una giornataccia. Il suo passaggio in rossoblù si esaurì lì, complice un infortunio al ginocchio che lo escluse nel finale. Il rientro all’Atletico Madrid è stato un transito su ambizioni personali che, in Spagna, non sono mai sbocciate. Riparte dall’Hellas, ora. Dal Bentegodi che lo aspetta e che si è scordato alla svelta l’illusione estiva di Cassano. Le gambe cominciano a girare, dopo mol-

rante nel serbatoio e togliendo ruggine al motore. E con il Napoli, allora, sarà attacco contro attacco, gioco contro gioco, punte contro punte. Fabio Pecchia non rinuncerà alla trazione anteriore per l’Hellas: «Non penseremo soltanto a coprirci. Schiererò una linea a quattro in difesa. Ci vorrà grande attenzione per 100’. E alla mia squadra chiedo personalità». Cerci è uno dei grimaldelli impiegati per tentare di far saltare le granitiche certezze di una squadra che prenota la qualificazione in Champions League, da cogliere martedì a Nizza, e si mette alla finestra in una camera con vista scudetto. Poi, però, ci sono i sogni del Verona, insieme a quelli di Cerci. Una salvezza da cogliere e un 10 – il numero che l’attaccante ha scelto – su cui puntare sulla ruota di Mosca. Già, nel 2018 c’è il Mondiale in Russia.

SOGNI AZZURRI Gian Piero Ventura, nella sua visita all’Hellas, a Peschiera del Garda ha lanciato un messaggio: «Per rivedere Cerci al meglio servirà pazienza, ma IL NUMERO uno come lui, quando sta bene, fa sempre la differenza». Il c.t. dell’Italia Alessio Cerci, 30 anni, attaccante GRIGOLINI l’ha diretto con La sola presenza in ti mesi d’inattività forzata. Do- te acuminato di campionato di paterna cura menica, in Coppa Italia, ha ap- Maurizio Sarri. nelle sue stagiopoggiato sul piede sinistro di Mertens, Insi- Alessio Cerci nello ni migliori, ne ha scorso torneo con Daniele Verde il pallone del gne, Callejon esaltato gli aptemporaneo 2-0 per il Verona. petiti agonistici l’Atletico Madrid L’ha fatto in capo a una galop- GRAN DEBUTTO a Pisa e al Toro. pata identica alle tante che Una serata di gala per il ritorno Potesse ritrovare il Cerci più hanno acceso la sua carriera. Al in A di Cerci. Che si è rimesso in forte, gli costerebbe fatica Torino, certe folate, erano or- discussione, che ha tagliato ignorarlo. Il Napoli è la prima mai un copyright. Lui a «strap- drasticamente il proprio ingag- tappa per dimostrare che pare», vuoi per il gol, vuoi per gio per dire di sì al Verona, che l’Henry di Valmontone è tornal’assist per Ciro Immobile. Il ta- ha cominciato a correre nel riti- to nel gruppo e non ha più inbù del Napoli è una sfida che ro di Primiero San Martino di tenzione di lasciarlo. passa per il duello con il triden- Castrozza, aggiungendo carbu© RIPRODUZIONE RISERVATA

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ma che non hanno trovato riscontro nella realtà. Per nulla al mondo il ragazzo vorrà perdersi lo spettacolo della festa per il terzo scudetto. Intanto, lui è tra i protagonisti principali della nuova sfida alla Juventus, che partirà proprio stasera, da Verona. Il Napoli è stato votato dalla Gazzetta come il favorito per la vittoria finale. Che sia questa la stagione giusta? Da queste parti si fanno scongiuri in quantità industriale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

● NAPOLI (g.m.) Solito modulo, nessuna rivoluzione ma qualche possibile cambio in formazione: Sarri ha messo in valigia per Verona almeno tre dubbi. Cristian Maggio potrebbe far rifiatare Hysaj, non al top dopo la sfida di andata del preliminare Champions mentre Zielinski che contro il Nizza è subentrato ad Allan stavolta potrebbe partire titolare proprio al posto del brasiliano. Più difficile che ci siano cambi al centro della difesa e dell’attacco, anche se non sono da escludere sorprese dell’ultima ora. Nella lista dei convocati non ci sono Strinic, Zapata, Tonelli e Pavoletti. Quest’ultimo è assente per ragioni familiari anche se i quattro sembrano destinati a d essere ceduti prima che il mercato chiuda. Si aspetta l’esito del preliminare per procedere alle cessioni. Dopo la trasferta del Bentegodi, il Napoli rientrerà a Castel Volturno e partire lunedì alla volta di Nizza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Christian Maggio, 35 anni

5 DOMANDE A... FILIPPO FUSCO

DS DEL VERONA

«Pecchia in A mi emoziona, ci salveremo col gioco» ● Napoletano di nascita, calciofilo per passione, ora al Verona. La ricorda la sua ultima partita da d.s. di A? «Certo, è stata PerugiaNapoli nell’ottobre del 2000. Finì 1-1, pareggiammo in dieci su un campo difficile come il Curi ma dopo quella gara Corbelli decise di esonerare Zeman ed io diedi le dimissioni. E pensare che ci venne ingiustamente annullato il gol della vittoria, lo aveva segnato Fabio Pecchia». ● Corsi e ricorsi. Oggi Pecchia fa il suo esordio in A: se lo aspettava che sarebbe arrivato così in alto? «Sono emozionato per lui, lo confesso. Ci lega un rapporto ventennale, eppure quando ha finito di giocare gli sconsigliavo di fare l’allenatore. Galeotta è stata quella sera con Benitez quando Fabio venne con me da Rafa a Liverpool: un semplice scambio di saluti diventò una chiacchierata di due ore su tattica e schemi». ● Dopo Benitez sulla panchina del Napoli è arrivato Sarri. Dura incrociare subito il suo Napoli? «Per noi la squadra azzurra ha rappresentato un

riferimento lo scorso anno perché gioca sempre in modo propositivo, quello che abbiamo provato a fare anche noi in B. Sono intrigato dall’idea di vedere Pecchia al cospetto di tanti grandi allenatori, a partire proprio da uno di alto livello come Sarri» ● Se il Verona dovesse salvarsi il suo allenatore è pronto ad un tuffo nel lago, lei cosa promette? «Non saprei cosa dire e comunque non sono scaramantico. Io spero che il Verona rimanga fedele anche in A alla sua filosofia di calcio, mantenendo la barra dritta nei momenti difficili e provando a colmare con l’organizzazione ed i valori morali la differenza tecnica che c’è con alcune squadre». ● Ripartite da una base solida, come ha deciso di fare anche il Napoli. Gli azzurri sono i favoriti per lo scudetto? «Sarà un campionato decisamente equilibrato, con cinque squadre che possono centrare l’obiettivo tricolore. Certo, per la Juve diventa ogni anno più difficile perché la concorrenza mi sembra essersi attrezzata bene». Gianluca Monti © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R Si parte!

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● 1 Da sinistra Marcello Nicchi, Carlo Tavecchio e Nicola Rizzoli ● 2 Davide Massa riceve il premio Mauro come migliore arbitro della scorsa stagione

Var, anno primo «Ma l’ultima parola sarà dell’arbitro» Francesco Ceniti

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n realtà gioco meglio di Neymar, semmai sono i guadagni a essere diversi...». Il campionato è alle porte, la Var scalda i motori e gli arbitri scoprono di avere un designatore superstar. Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, la tocca piano nel giorno della conferenza congiunta dei fischietti di A e B a Coverciano: «Nicola Rizzoli è il nostro Neymar». Metafora per dire che a capo dei fischietti italiani più importanti è arrivato il meglio del meglio. A fine giornata qualcuno ricorda come gli arbitri italiani siano in realtà il punto di riferimento delle altre federazioni. Non solo, in carriera Rizzoli la finale Mondiale l’ha già raggiunta (2014), mentre al momento è un sogno per il brasiliano volato al Psg con stipendio stratosferico. A chiudere l’argomento ecco la battuta (riservata a un gruppo ristretto) del bolognese sulle sue doti da calciatore. Il siparietto non è fine a se stesso e mette in evidenza il clima tranquillo che regna nel mondo arbitrale alla vigilia di un debutto particolare: la tecnologia anti-errori. Rizzoli e la sua squadra hanno lavorato come non mai nelle ultime settimane per non sbagliare nulla in un progetto vitale nel futuro del calcio. La Fifa guarda con attenzione all’Italia perché la Serie A potrebbe essere la chiave di volta per far decollare in via definitiva la Var, ancora in fase di sperimentazione e sotto esame Ifab. Insomma, per avere Russia 2018 con la moviola sarà molto importante quello che accadrà da oggi pomeriggio a Torino. Lo sanno tutti e per

NUOVE MAGLIE Nel corso dell’incontro con gli arbitri, Diadora ha presentato le nuove maglie: debutteranno già oggi alla prima di campionato

questa ragione ieri sono state ribadite le linee guide della tecnologia e gli obiettivi da raggiungere. LUTTO E VADEMECUM A Coverciano l’incontro coi media è stato aperto dal minuto di raccoglimento per l’attentato di Barcellona. Poi Rizzoli ha affrontato l’argomento Var: «Dobbiamo essere tutti preparati, giornalisti compresi. Chiariamo un concetto: l’ultima parola non ce l’ha chi sta al monitor, ma l’arbitro in campo. Le decisioni principali saranno sempre prese da lui: il Var potrà suggerire su fatti og-

1Così Rizzoli:

«Spero sia applicata meno possibile. Giallo a chi la chiede»

gettivi e non soggettivi, poi l’arbitro andrà a verificare il replay. Rispetto al passato chi dirige avrà una sorta di portiere che eviterà gli errori più grossi. Questo è l’obiettivo della tecnologia: spero sia usata il meno possibile. Servirà un po’ di pazienza: abbiamo bisogno di fare esperienza, ma è vitale non sbagliare quando si ricorre alla Var. La velocità della decisione ci sarà col tempo». Il designatore ha ricordato che la tecnologia segue «il protocollo molto chiaro e stretto dell’Ifab: la moviola può intervenire solo su gol, rigori, rossi diretti e scambi di identità. Se un giocatore chiede il ricorso al replay sarà ammonito. Che contributo penso di dare ai miei colleghi? L’esperienza. Bisogna farli crescere. Se la Var stempererà le proteste in campo? Oltre che lecito è auspicabile». TAVECCHIO E ROSETTI A Coverciano c’erano anche Carlo Tavecchio e Roberto Rosetti. Il presidente della Figc ha ricordato: «Siamo stati i primi con Blatter a proporre la svolta moviola: all’inizio il fronte non era molto compatto. Sono contento di averci visto giusto. La Lega di A senza presidente? E’ impensabile che non ci sia l’autogoverno». L’ex arbitro (che ha finito il suo tour nei ritiri delle squadre di A per illustrare la novità) e ora responsabile del progetto Var italiano ha spiegato: «Il vero obiettivo è migliorare il calcio e dare maggiori garanzie. In Europa, oltre alla A, la tecnologia debutterà nel campionato tedesco e portoghese. Il lavoro fatto da luglio 2016 (la sperimentazione off-line, ndr) ci inorgoglisce e ha permesso di anticipare l’introduzione della Var in Italia». © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUANDO APPLICARLA

L'ANALISI PIERFRANCESCO ARCHETTI 1

LA SFIDA NELLA SFIDA: GESTIRE LE SCENATE

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● 1 Gomitata: si valuta se dare o no il rosso ● 2 Scambio di identità: Mabouka ha colpito Can, l’arbitro ha espulso Siani ● 3 Convalida gol: Ronaldo non era in fuorigioco

a videoassistenza arbitrale è stata sperimentata anche nella Confederations Cup in Russia, tra giugno e luglio. Era la prima prova ad alto livello, la Fifa ha illustrato con orgoglio le otto decisioni cambiate che hanno evitato errori determinanti. Da quei giorni in Italia sono iniziati gli allenamenti anti Var. Sulle spiagge o nei ritiri fra verdi cucuzzoli, tutti, dai giocatori agli allenatori ai tifosi, si sono esercitati per un gesto che diventerà comune e internazionale come quello dell’ombrello. Si uniscono gli indici all’altezza del petto; o del naso, se si tende ancor più all’attenzione; le dita poi si separano, formano un rettangolo e si incontrano almeno dieci centimetri sopra o sotto. E’ la Var-richiesta: potrà essere usata anche in discussioni domestiche, se cadono delle briciole o si hanno la scarpe sporche entrando in casa. Ci sarà sempre una telecamera che avrà ripreso il vostro gesto e l’eventuale colpa. Il segno, sui campi, sarebbe vietato: punito con i cartellini, dicono da Coverciano. Lo era pure in Russia, ma è difficile ammonire squadre intere. Otto decisioni sono state cambiate nella prova Fifa. Di fronte a due topiche, ammesse, stravince la sentenza ritardata, rivista, ma corretta. Il problema è abituare i protagonisti e i tifosi della A. La Confed Cup era un torneo neutro, con ambienti da ola al 5’ e non da «figli di…». Ma quando Sanchez è caduto in area nella finale con la Germania, e anche quando Moreno ha chiesto un rigore in Portogallo-Messico, si è visto quello che potrebbe succedere anche da noi. Allenatori che si gettano sul quarto uomo (il pacato «professor» Osorio del Messico, laureato, espulso e squalificato per 6 turni), ripetizione da tic nervoso del gesto dello schermo, sceneggiate di capi tribù alla Vidal e finta disperazione per aizzare. Il sistema andrà usato con fermezza dall’inizio. Altrimenti un metodo che dovrebbe tranquillizzare, cancellando l’errore, sarà fonte inesauribile di teatralità, nervosismo, imbruttimento dello spettacolo. Gestire l’arena, non ritardare troppo le decisioni (4 minuti e 5 secondi per un’espulsione sbagliata in Camerun-Germania), mostrare sempre almeno ai telespettatori la decisione: la sfida è più grande di un semplice replay. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Serie A R

Parte il campionato si LO SPUNTO di LUIGI GARLANDO

BENTORNATA CARA SERIE A SCUOLA DI FAVOLE E DI VITA

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l campionato di calcio che riparte non è come il circo che ogni anno torna ad occupare lo stesso spazio di erba ingiallita, piuttosto vale la riapertura delle scuole. E’ più che divertimento. Anche se il divertimento certo non ci mancherà. Come sempre. Torniamo ad ammirare la corsa di quelle goccioline di mercurio che sono gli esterni del Napoli e il pressing affamato dei cacciatori dell’Atalanta; entusiasmeranno gli arrembaggi di bucanieri d'area come Icardi e Higuain; si festeggerà con Bonucci che si sciacqua la bocca o con Belotti che fa la cresta. Ci appassioneremo anche più del solito per la corsa scudetto, se è vero quello che ci ha lasciato intuire l’estate: la forbice ristretta tra la leggendaria Juve dei 6 scudetti e la concorrenza che insegue da anni. Ci divertiremo, ma non solo. Il campionato di calcio vale il Giro d’Italia che ogni anno attraversa il Paese per dare una mano di rosa sulle strade e intonacare le crepe. Nella tempesta magnetica di forze che divaricano e lacerano, esasperate dalle tensioni della crisi economica, il campionato di calcio è una delle poche calamite che ricompone. Le rivalità esasperate e gli odi di curva valgono molto meno della passione condivisa dalla maggioranza dei tifosi che non fa rumore, degli album di figurine riempiti dai bambini, dalle migliaia di leghe di fantacalcisti che attraversano gli uffici di tutta la penisola. Il campionato è un filo rosso che collega i campanili d’Italia, da Udine a Crotone. Juve-Cagliari, il primo atto di questo campionato 2017-18, è quasi programmatico: un abbraccio della terra ferma a una delle sue isole. Quest’anno manca la Sicilia, si sentirà il vuoto: tornerà. Guardate i tweet di tifosi eccellenti che abbiamo raccolto in questa pagina. Ci trovate scrittori, cantanti, atleti, politici, uomini, donne, ragazzi... Difficile individuare una produzione umana che abbia una capacità di unire trasversalmente più potente del calcio e di squagliare nella stessa emozione le barriere di ceto, età, reddito. Neppure la musica ha tanta magia. Quando Pier Paolo Pasolini spiegava che «il capocannoniere del campionato è sempre il miglior poeta dell’anno» voleva dire esattamente questo: che il calcio, in quanto esperienza condivisa da un popolo, è

cultura e nella sua forma più alta diventa arte. Il gol è un momento di rivelazione, l’apice dell’emozione, come la poesia. Per questo chi segna più gol merita l’alloro, che un tempo era l’epica statuetta del Premio Chevron. Da oggi non tornano in campo solamente degli atleti, tornano i poeti. Non riapre il circo, riapre la scuola. Johan Cruijff si arrabbiava quando sentiva parlare dello sporto come educazione fisica: «Una parole è di troppo. Lo sport è educazione e basta». Lo sport, ad esempio, educa all’integrazione attraverso lo spirito di squadra e il sentimento di appartenenza. Il campionato di calcio insegna ai ragazzi il valore del sacrificio. La Champions illude: ti bastano una decina di notti di gloria, in stadi da favola, per arrivare alla gloria. La vita è molto più complicata e il campionato ti educa ad affrontarla meglio. Per la gloria ti servono 38 partite giocate al massimo, anche su campi spelacchiati, anche a mezzogiorno quando l’istinto ti suggerirebbe di metterti a tavola e non di correre. Durante la lunga marcia di un campionato impari che il talento è nulla senza la volontà di metterlo in campo sempre, con continuità e sofferenza. Il campionato ti allena alla speranza, ti insegna che il destino non è un’ombra legata al piede, ma un chewingum sotto la suola. Se non ti piace, puoi staccarlo e inventarti un altro destino. Puoi diventare il Verona di Bagnoli o il Leicester di Ranieri. Il campionato dura nove mesi, c’è tempo per una vita nuova. A un certo punto della stagione scorsa, chi avrebbe dato un briciolo di speranza il Crotone? Invece il bravo Nicola si è fatto il suo Giro d’Italia per festeggiare una salvezza miracolosa. Il giorno che il grande calcio deciderà di ritirarsi a ballare nel privèe di una SuperLega, saranno morte le favole. Invece, grazie a Dio, domani il Benevento danzerà per la prima volta in Serie A e la Spal, dopo 49 anni, riporterà alla massima ribalta le striscioline bianche e azzurre che vestiva il giovane Capello. E tutti i Carpi d’Italia possono sognare di arrivare un giorno in Serie A e di segnare un gol a San Siro, al ‘92’, come quello di Kevin Lasagna. Non solo Neymar e CR7. Anche per questo: bentornato, caro, vecchio campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Da Proietti a Cracco 20 tweet d’amore «Squadra mia...» PAGINA A CURA DI FRANCESCO VELLUZZI Auguri e sogni. Venti personaggi e un messaggio alla squadra del cuore che sta per cominciare il campionato di Serie A. Tutto rigorosamente entro i 140 caratteri. Cinguettii da innamorati. Ottimismo e desideri: come quelli confessati da Amadeus e Cracco per Inter e Milan. E poi sgambetti da salvezza: come quelli immaginati da Mastella e Franceschini per Benevento e Spal...

Atalanta

Cagliari

Fiorentina Juventus

SOFIA GOGGIA Sciatrice «Col binomio sci-calcio è stato l’anno di Bergamo. Bisogna provare a migliorarsi e ripetersi. E se si festeggia, si balla come il Papu».

MARCELLO FOIS Scrittore «Un pezzo di cuore è sardo. Spero che nella nuova casa, la Sardegna Arena ci sia la rappresentanza di un tifo sano per la propria squadra».

MARCO MASINI Cantautore «Difficile capire cosa si potrà fare, tutto è da definire, Corvino cerca le giuste occasioni. Pioli ha dato prova di professionalità e umiltà».

Benevento Chievo

Genoa

CLEMENTE MASTELLA Sindaco di Benevento «Agli stregoni che sono eredi delle streghe di Benevento auguro di mettere paura anche alle squadre che faranno finta di non averne».

JERRY CALÀ Attore «Va bene tutto, tutto funziona bene ma sarebbe ora di fare qualche investimento per non giocare solo per la salvezza. Ma per l’Europa».

LUCA BIZZARRI Conduttore «In bocca al lupo vecchio balordo. Maltrattaci anche in questo campionato. Ancora sempre».

Bologna

Crotone

Inter

LUCA CARBONI Cantautore «Auguro a Donadoni, alla squadra, a tutti noi tifosi un anno di grandi sorprese perché le gioie più grandi sono quelle che non sono attese».

MIMMO CALOPRESTI Regista «La favola deve continuare. Dopo un anno di battaglie, il miracolo è avvenuto. Il Crotone ci deve riprovare, con il condottiero Nicola».

AMADEUS Conduttore «Spalletti e Sabatini i due più grandi acquisti. Capacità, esperienza, forza che si è già vista. Dopo qualche anno sono ottimista».

MASSIMO GILETTI Conduttore «Vendere l’anima al diavolo per soldi è molto semplice. Chi è restato continuerà a vincere perché è uno juventino dentro».


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riaccendono le stelle Lazio

Napoli

Spal

ANDREW HOWE Lunghista e velocista «Un consiglio a Immobile: vai avanti con la sintonia che si è creata con Felipe Anderson. Champions? Ci spero, ma sarà dura con questo Milan».

NINO D’ANGELO Cantante e attore «Se Mertens e Insigne si confermano, se Milik porterà il suo contributo e i giovani sapranno imporsi, allora si potrà sognare. Senza limiti».

DARIO FRANCESCHINI Ministro della cultura «Una pausa sfortunata. Che sia durata 49 anni non importa, sempre pausa è stata, ora la Spal è tornata dove le spetta. Grande tra le grandi».

Milan

Roma

Torino

CARLO CRACCO Chef «Sono partiti bene. E chi ben comincia. Bonucci lo adoro, è il leader che mancava, Montella ne ha bisogno. Obiettivo: vincere l’Europa League».

GIGI PROIETTI Attore «Si dice in bocca al lupo, noi abbiamo la lupa che ci protegge. Qualche segnale c’è. Di Francesco mi piace, ispira serietà e ha idee chiare».

PIERO CHIAMBRETTI Conduttore «Ad agosto tutti possono vincere. Tre in bocca al lupo, ora a Natale e a giugno. Obiettivo Europa. E N’Koulou alla balena».

fIL LEADER DEI THEGIORNALISTI

TOMMASO PARADISO

«Cantoilmiocalcio sonomalatodiLazio malastarèBerna» 1L’autore di «Riccione», il grande successo dell’estate: «Il campionato è gioia, non vedo l’ora che ricominci»

Da sinistra, Leonardo Bonucci, 30 anni; Dries Mertens, 30 e Luciano Spalletti, 58 GETTY IMAGES

Samp

Udinese

CORRADO TEDESCHI Attore «Cambiano maglie e giocatori, non l’entusiasmo dei tifosi che hanno polverizzato le tessere. Squadra incompleta, Giampaolo è la forza».

GIUSEPPE BATTISTON Attore «Il grande obiettivo da centrare in stagione è quello di far divertire i nostri tifosi. Quindi ragazzi divertitevi e divertiteci. E simpri fuarce Udin».

Sassuolo

Verona

NEK Cantautore «Bucchi è l’arrangiatore che gestisce le energie per farle esplodere. Mi auguro sia diretto come noi. Manganelli e Cannavaro: continuità».

DONATELLA RETTORE Cantante «Dispiaciuta per la partenza di Pisano, felice per esserci liberati di Cassano. Ora equilibrio, razionalità e calma per salvarci sereni».

«P

arte il campiona­ to, si riaccendono le stelle, si riac­ cendono le stelle, si riaccen­ dono le stelle». Tommaso Paradiso lo ha scritto tre vol­ te nel testo di «Riccione», la hit dell’estate, disco di plati­ no, singolo al primo posto della classifica ufficiale del­ le vendite Fimi, più di 17 mi­ lioni di visualizzazioni. E’ lui, 34 anni, romano, laurea in filosofia, e «orgoglioso della mia lazialità», il leader del gruppo TheGiornalisti. «Il nome l’ho scelto perché amo scrivere e da piccolo un po’ l’idea l’avevo pure io e perché raccontiamo la quo­ tidianità». Sold out a Milano e Roma, il gruppo ha sbancato. E Tom­ maso (che bissa il successo insieme con Fabri Fibra con «Pamplona» e ha scritto per Arisa e Lorenzo Fragola «L’esercito del Selfie» e col­ laborato con Luca Carboni a «Luca lo stesso») gode dop­ piamente dalla Sicilia per l’impresa della sua Lazio. «È’ più importante per l’entu­ siasmo che si è creato che per la Supercoppa in sè. Questa sfida con la Juve era diventata una frustrazione». Tommaso, prima di tornare alla sua Lazio, parliamo di quelle parole inserite in «Riccione» perché ora il campionato parte. Cos’è il campionato? E quali sono le stelle? «Il campionato è gioia, una delle più grandi gioie. Sono malato di calcio e non vedo l’ora che ricominci. Vedo tutto e di più. Le stelle? Ber­ nardeschi mi fa impazzire».

Lei gioca con gli amici al Fantacalcio, com’è la sua squadra? «Ho anche vinto, gioco con i vo­ stri voti, ma non mi sveno per un acquisto, ragiono. Buffon in porta, un po’ di difesa Lazio In­ signe, Borriello, Keita, che, purtroppo, temo, non rimarrà con noi nel calcio vero. E’ fortis­ simo, se gioca uno contro uno ti punta e ti salta». Un romanista lo prenderebbe? «Certo, ho preso Totti è più vol­ te De Rossi». Come nasce la lazialità? «Con mio zio Foffo che mi por­ tava allo stadio. Sono cresciuto con la squadra di Boksic, Si­ gnori e Casiraghi. Ho amato quella di Veron, Almeyda, Mancini, Nesta, Stam, Salas, Marchegiani». Ora alla Lazio sanno che lei è così tifoso? «Inzaghi sì, l’ho pure invitato al concerto. Lotito credo di no, Murgia spero lo sappia. Nel mondo Lazio tutti sanno».

ESALTATI PER LA SUPERCOPPA, MA ORA LA LAZIO È PIÙ DEBOLE SONO FRAGILE: SE SBAGLIO IL PRIMO PALLONE, BUTTO VIA LA STAGIONE TOMMASO PARADISO CANTANTE

Come vede la sua Lazio? «Indebolita. Biglia e Keita sono partenze importanti. Ma spero nella definitiva esplosione di Felipe Anderson, che deve le­ varsi le paure e in Milinkovic. E credo che con Inzaghi la squa­ dra si compatti». Amici nel calcio? «De Silvestri lo conoscevo e ora posso dire che è un amico. Grande persona». Lei gioca a calcio usando il sinistro e a tennis con la mano destra. È stato tre anni alla Nick Bollettieri academy. «Sì, grande esperienza. Adora­ vo Muster e Bruguera, oggi Fe­ derer. Ma spero di giocare, ap­ pena potrò, con la Nazionale cantanti». Nel testo di «Proteggi questo tuo ragazzo» canta la fragilità rapportandola ancora al calcio. Chi è fragile? «Quel ragazzo sono io. Che se sbaglio il primo pallone butto via tutta la stagione e non mi riprendo più. Ora sto cambian­ do. Se dovessi pensare a un cal­ ciatore, direi quelli dell’Est, ma lo stesso Felipe Anderson». «Riccione» è il suo orgoglio? «Sì, anche se a stare sul palco con Fabri Fibra l’adrenalina sa­ le alle stelle». Che strada ha preso il calcio? «Quello degli anni Novanta era più emozionante, ma io ora non riesco a voltargli le spalle». Che idea ha dei giornalisti? «Alcuni amo leggerli, è una ca­ tegoria che influenza molto e che dovrebbe calarsi nell’og­ gettività».


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FOCUS TECNICO

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LE IDEE MILAN, INTER E ROMA ALL’ASSALTO

TRIDENTI E PRESSING LA NUOVA SERIE A SI MUOVE IN AVANTI E RISCOPRE IL «10» @alexfrosio

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Tattiche

L’ANALISI di ALEX FROSIO

he campionato sarà dal punto di vista tattico? Pro­ viamo a risponde­ re al quesito in dieci punti.

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Quale sarà la novità tattica della stagione? Più che nella tattica, la novità sarà sulla proposta di gioco. Sulla carta, quasi tut­ te le squadre partono con assetti offensivi: tre attac­ canti, mezzali di inserimen­ to, terzini che spingono. E atteggiamento di recupero palla molto alto.

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Qual è la squadra più «finita», cioè già completa dal punto di vista tattico? Impossibile non dire Napoli. L’once de gala è rimasto lo stesso, quello che ha ormai due anni di calcio sarriano nella testa. Non sarebbe ma­ le ipotizzare un Napoli che riesca a far coesistere Mer­ tens e Milik al centro dell’at­ tacco, tuttavia i meccanismi sono ormai consolidati in­ torno al 4­3­3 che sviluppa gioco a sinistra e sbocca a destra, secondo una mossa forse prevedibile – Insigne o Hamsik per Callejon – ma difficilmente leggibile dalle difese avversarie per i tempi pressoché perfetti con cui viene applicato. Gioco a due tocchi e pressing alto com­ pletano il quadro, che però presenta un piccolo difetto: l’aggressività dei centro­ campisti a volte crea trop­ po spazio con i difenso­ ri, lo spazio tra le due linee può diventare terreno di conquista per gli avversari, spe­ Da sinistra, José Callejon, 30 anni, attaccante del Napoli; Douglas Costa, 26, nuova ala della Juventus; Leonardo Bonucci, 30, acquisto dell’estate del Milan GETTY/LAPRESSE/GETTY

cie se il palleggio veloce – spet­ tacolare ma ad alto rischio – in­ cappa in qualche errore.

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Meglio allora la solita solidità della Juve. Come uomini, Allegri ha ancora la qualità più alta, au­ mentata dall’arrivo di Douglas Costa, ma con le partenze di Bonucci e Dani Alves la Signo­ ra perde parecchio in costru­ zione. E la fluidità di sistema sarà più complicata. La difesa a tre, senza un «avviatore» lì die­ tro, è meno praticabile, e an­ che a quattro Allegri potrebbe essere costretto a ricorrere a un centrocampista in più, dopo un mercato che in realtà ha rinfor­ zato le batterie per il 4­2­3­1. Certo, le scelte lì davanti sono da top europeo: Costa ha un passo sconosciuto alla Serie A e sarà un interlocutore tecnico privilegiato per Dybala. Però sarà difficile rinunciare a Man­ dzukic, invenzione vincente della stagione scorsa in quel ruolo da «cavallo» degli scac­ chi, tornante di sinistra e poi punta aggiunta.

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Bonucci intanto aiuterà Montella nel nuovo Milan. Sì, perché nel calcio di possesso del tecnico rossonero l’ex bianconero garantisce qua­ lità nei passaggi e cambi gioco con il lancio. A Montella ora non resta che individuare il si­ stema migliore. Per qualità di difensori ed esterni avrebbe senso il 3­5­2, ma vorrebbe di­ re rinunciare a Suso. E sarebbe un peccato. Anche perché con due terzini di grande spinta co­ me Conti e Rodriguez, le punte esterne nel 4­3­3 si muoveran­ no all’interno del campo in ac­ coppiata con una mezzala (e Kessie è un incursore inar­ restabile). L’arrivo di Kali­ nic, centravanti di manovra oltre che di gol, completereb­ be uno scenario mica male pro­ prio perché avrebbe dietro tan­

ti servitori di assist e ricevitori per le sponde. Serve un po’ di rapidità in più nella distribu­ zione: il Milan tende ancora a portare troppo palla.

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E l’Inter ha già un’identità? In verità ce l’aveva anche l’anno scorso con Pioli, e tra l’altro la sua Fiorentina di giovani potrebbe non essere male. Con Spalletti può ag­ giungere la tenuta mentale e nervosa. Aiutata senz’altro dal­ le aggiunte di Borja Valero – centrocampista all around più di Joao Mario o Banega – e di Vecino, che ha tempi di proie­ zione offensiva migliori rispet­ to a Kondogbia. Con loro, l’In­ ter non dovrà abusare del cross come ha fatto l’anno scorso. Spalletti preferisce ali che si ac­ centrano per il tiro e centro­ campisti che concludono: gli uomini ci sono. Qualche dub­ bio di posizione per Cancelo, difensivamente un po’ acerbo per la Serie A.

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Cosa manca alla Roma per diventare la Roma di Di Francesco? Tempo. Il calcio di Eusebio è fatto di automatismi, movi­ menti che hanno spazi e tempi ben precisi: la punta esterna ta­ glia dentro, la mezzala si allar­ ga, il terzino si sovrappone. Per imparare, serve esercitarsi, an­ che per non scoprire la difesa. Ricordate il primo anno del Sassuolo in A? 15 gol presi nel­ le prime 4 giornate. E a guarda­ re bene, manca un Berardi a destra, cioè un mancino che si accentra. Ma lì Di Francesco può riadattare Defrel, che al Sassuolo aveva fatto il percorso inverso (dalla fascia al centro).

7

Tra 4-2-3-1 e 4-3-1-2, ben 8 squadre partono con il trequartista. E anche chi gioca 4­3­3, altre 5 squadre, spesso fa partire dal­ l’esterno uno dai piedi buoni

3

● 1 Vincenzo Montella, 43 anni, alla seconda stagione con il Milan: può scegliere tra 4-3-3 e 3-5-2 ANSA ● 2 Luciano Spalletti, 58 anni, arrivato all’Inter dopo il secondo posto con la Roma, partirà con il 4-2-3-1 AP ● 3 Eusebio Di Francesco, 47 anni, ha lasciato il Sassuolo per approdare alla Roma con il suo 4-3-3 GETTY

LE MOSSE NAPOLI

INSIGNE

CALLEJON

MERTENS

HAMSIK

GHOULAM

PASSAGGIO

MOVIMENTO

IL TAGLIO Il classico sviluppo del Napoli: sovraccarico a sinistra e palla per il taglio di Callejon JUVENTUS HIGUAIN

DYBALA

MANDZUKIC

D. COSTA

PASSAGGIO

MOVIMENTO

TECNICA Tra le tante scelte di Allegri, il dialogo Dybala-D. Costa e Mandzukic in doppia veste MILAN

SUSO BORINI (BONAVENTURA) KESSIE

CALHANOGLU

PASSAGGIO

MOVIMENTO

TRA LE LINEE Il Milan porta sulla trequarti Suso e Calhanoglu e propone gli inserimenti di Kessie INTER

ICARDI PERISIC

CANDREVA

BORJA VALERO VECINO

PASSAGGIO

MOVIMENTO

INSERIMENTI Borja Valero sarà il «play» avanzato, con Vecino e Perisic ad attaccare l’area ROMA DZEKO PEROTTI

STROOTMAN

DEFREL NAINGGOLAN DE ROSSI

PASSAGGIO

MOVIMENTO

NEL CAMPO Ali che stringono, terzini alti, Nainggolan incursore: così si muoverà la Roma

che si sposta internamente per suggerire e concludere. C’è voglia di qualità. E di at­ tacco. Incuriosiscono la Sampdoria di Giampaolo e il Sassuolo di Bucchi: hanno principi di gioco simili a quelli di Sarri. Ma anche squadre non di primissimo livello partono con l’intento di giocarsela. Di rischiare. Il Verona con Cerci e Verde a spingere, il Benevento prati­ camente con 4 attaccanti e terzini d’attacco. Forse pure troppo rischioso. A volte giocare bene non basta: vedi il Pescara di Oddo nella sta­ gione scorsa.

8

Il problema è sempre trovare l’equilibrio. Il Torino per esempio è potenzialmente esaltante quando attacca, ma l’anno scorso Mihajlovic ha avuto difficoltà a gestire le transi­ zioni: Rincon lo aiuterà, e Ljajic sollevato da compiti di estrema copertura esterna nel 4­2­3­1 è un valore ag­ giunto.

9

Quasi scomparsa la difesa a tre. Solo quattro squadre partono nominalmente così. Eppure può regalare un uo­ mo in più, a patto che i di­ fensori sappiano costruire. C’è chi lo utilizza a centro­ campo per poi avanzarlo – si pensi a Milinkovic Savic nel­ la Lazio ­ chi davanti come guastatore, per disturbare il regista avversario, come Ri­ goni nel Genoa, o per muo­ versi in più posizioni come Kurtic nell’Atalanta.

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La Dea può ripetersi? Gasperini resta un unicum del campionato. Nessuno, a parte l’allievo Juric, gioca il suo stesso cal­ cio aggressivo, in pressione sull’uomo a tutto campo in uno contro uno come si fa­ ceva una volta. E attenzio­ ne: senza il «libero» come quasi tutte le altre che gio­ cano a tre, perché il suo centrale va in marcatura sul centravanti avversario. Il Gasp poi sviluppa pochissi­ mo il gioco al centro, quasi tutto sulle fasce e soprattut­ to a sinistra con il Papu Go­ mez, con sbocco a destra come fa il Napoli con Cal­ lejon. Ma ha perso i tempi di inserimento di Conti da quella parte. Non è perdita da poco. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DIFESA A TRE IN ESTINZIONE, QUASI TUTTI PARTONO CON AMBIZIONI D’ATTACCO: LE CHIAVI NELLE ALI CHE SI ACCENTRANO E NEI CENTROCAMPISTI D’INSERIMENTO. MA OCCHIO ALL’EQUILIBRIO


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A TU PER TU CON...

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CONTENUTO PREMIUM

Di Biagio

«CAMPIONATO PER GIOVANI, FINALMENTE. VE LI RACCONTO UNO PER UNO»

ANDREA CONTI 23 ANNI Difensore MILAN «Il terzino europeo moderno, l’esuberanza che è valore aggiunto e non difetto. E non capisco chi dice che a 4 fa più fatica: se perfeziona la fase difensiva, così lo vedo addirittura meglio».

FEDERICO BERNARDESCHI 23 ANNI Centrocampista JUVENTUS «Per me è un 9 e mezzo: deve stare vicino alla porta e avere più fame nelle chance che si crea, che sia per un gol o un assist. Giocherà poco? Imparerà a sfruttare i 20’ come se fosse la sua ultima gara».

IL C.T. DELL’UNDER 21 E LA NUOVA TENDENZA DEL CALCIO ITALIANO: «ORA GIOCANO. NON PER EMERGENZA, MA PERCHÉ SONO PRONTI»

Gigi Di Biagio, 46 anni, c.t. dell’Under 21 dal luglio 2013

S

arà un campionato per giovani? La domanda che per anni è stata più che altro auspicio forse ha finalmente una risposta chiara. E Gigi Di Biagio, c.t. della nostra nazionale giovane per definizione, non ha più paura di pronunciare quel sì. Lui in realtà paura non l’ha avuta mai: «Una volta si era convocati nell’Under 21 dopo aver fatto vedere qualcosa nei club, io li ho sempre chiamati anche quando non giocavano». Adesso giocano: dei 23 (più gli

infortunati) che ha portato all’Europeo solo Cerri non fa parte di una rosa di Serie A, e 17 club su 20 ne hanno almeno uno. Almeno una quindicina di loro pare avere un posto da titolare assicurato, e almeno altri 5-6 se lo giocheranno: «La tendenza si è addirittura capovolta: finalmente si è capito che su questi ragazzi si può puntare non solo per dovere, o per emergenza». E ORA, VINCERE Ci vorrà un po’ per paragonarsi alla Spagna che ci ha eliminato dall’Europeo («Aveva diversi giocatori con esperienza di partite di Champions alle spalle») ma Di Biagio, all’alba del suo quinto anno da

c.t. dell’Under 21, ha già buoni motivi per sorridere: «L’ho fatto quando leggevo i nomi dei miei presunti successori: già prima dell’Europeo, e poi durante e dopo, mi era stato detto che avrei continuato. Nel calcio cambia tutto in fretta, per carità, ma a marzo parlai a Tavecchio di contatti con squadre di club, gli chiesi “Che devo fare, presidente?”, e lui mi rispose: “Non prendere nessun impegno”. Ma sorrido soprattutto perché l’obiettivo della programmazione iniziata otto anni fa con Sacchi e Viscidi rilanciare il calcio italiano preparando giocatori per la Nazionale - non solo è stato raggiunto, ma superato. Ed è un buon se-

gnale di programmazione anche il rinnovo di Ventura fino al 2020. Il fatto che lui per primo parli di nuova generazione ci inorgoglisce: oggi ha un serbatoio importante ed è il frutto di un lavoro che parte da lontano». Quello di Di Biagio, con l’Europeo Under 21 fra due anni a casa nostra, è atteso all’ultimo step: «Provare a vincerlo sarà un dovere come sempre, ma lo sarà anzitutto continuare a lavorare per la Nazionale A». Stavolta avrà un «giocatore» in più: un campionato finalmente (anche) per giovani. E qui, fra prospettive e consigli, ci parla dei «suoi». E di tre stranieri che vede già «top». © RIPRODUZIONE RISERVATA

DAVIDE BIRASCHI 23 ANNI Difensore GENOA «Una forza della natura, ha enormi margini di crescita. Deve sforzarsi di essere un po’ più elegante, bello da vedere: credo che il Genoa gli darà più spazio di quello che ho potuto dargli io».

DAVIDE CALABRIA 20 ANNI Difensore MILAN «Egoisticamente spero vada a giocare, ma dubito che Montella se ne priverà. Può stare su entrambe, ma un terzino lo vedo meglio sulla fascia del proprio piede, il destro».

MATTIA CALDARA 23 ANNI Difensore ATALANTA «Bene un altro anno all’Atalanta: se fai il centrale non ti bastano pochi minuti per farti vedere. Ha superato la timidezza nel giocare la palla, deve aumentare ancora rapidità nei primi passi».

ALEX FERRARI 23 ANNI Difensore VERONA «La cosa che gli ho detto più spesso: “Più cattivo, più concentrato”. E ora che è in A deve imparare a non sbagliare neanche 10’ nell’arco di una partita: lui sa di cosa parlo».

ADAM MASINA 23 ANNI Difensore BOLOGNA «E’ una mia sconfitta, forse non gli ho fatto sentire la giusta fiducia. Top nella fase offensiva, deve lavorare sulla lettura individuale delle giocate difensive, ma è in tempo per il grande salto».

NICOLA MURRU 22 ANNI Difensore SAMPDORIA «Aspettiamo da 5 anni una crescita ancora teorica. Cambiare ambiente può fargli bene e Giampaolo può dargli ordine: in generale e soprattutto nei tempi difensivi e di gioco».

GIUSEPPE PEZZELLA 19 ANNI Difensore UDINESE «Ha saputo aspettare la sua chance, ora ce l’ha. Mi piace la sua forza fisica e la convinzione che mette in quello che fa, a volte gli manca il timing giusto nel capire quando rientrare».

ALESSIO ROMAGNOLI 22 ANNI Difensore MILAN «Non abbastanza cattivo? Piaccia o no lui è così, diverso da tutti gli altri, ma gli consiglierei di esserlo un po’ di più. E di migliorare nel migliorarsi: ogni giorno è buono per farlo».

ROBERTO GAGLIARDINI 23 ANNI Centrocampista INTER «Interno e pure play basso: a due meglio che a tre, nel caso. Il “rosso” con la Spagna? Una lezione per capire che non deve innervosirsi in alcuni momenti particolari della gara».

ALBERTO GRASSI 22 ANNI Centrocampista SPAL «L’entusiasmo di un bambino: affidabile, ma non può più bastargli. Ha girato troppe squadre, gliene serve una che ne assecondi corsa, moto perpetuo, capacità di “buttarsi” sempre».

MANUEL LOCATELLI 19 ANNI Centrocampista MILAN «In Europa League l’ho rivisto bene: voleva la palla, alzava il ritmo. Ora deve alzare il livello delle sue giocate: servono scelte più coraggiose, meno basiche e lui le ha».

LORENZO PELLEGRINI 21 ANNI Centrocampista ROMA «Prototipo del centrocampista moderno: in mezzo può fare tutto, e anche il trequartista. Io che ci sono passato l’ho avvertito: a Roma per un romano è dura, ma ne uscirà bene».

DOMENICO BERARDI 23 ANNI Attaccante SASSUOLO «Brutto Europeo? Può dare di più, ma lui fa cose che da fuori non si vedono. Non so cosa dirà il mercato e neppure perché nessuna big abbia già puntato su di lui: sarebbe ora di andare».

FEDERICO DI FRANCESCO 23 ANNI Attaccante BOLOGNA «Ci è mancato... Cambia le partite da solo, nessuno ha i suoi strappi offensivi. Non è una diminutio stare a Bologna: gli servono 30 gare importanti. E basta infortuni che ne frenino la crescita».

LUCA GARRITANO 23 ANNI Attaccante CHIEVO «Due anni fa chi lo avrebbe visto in Serie A? Ha determinazione e modo di interpretare il calcio tali da farne uno “specialista”: sa lasciare segni su una partita anche in 15-20’».

ANDREA PETAGNA 22 ANNI Attaccante ATALANTA «Prima la prestazione e poi il risultato? Sì, ma a lui dico il contrario: deve pensare di più ad attaccare la porta, migliorare i movimenti negli ultimi 20 metri. In due parole: più gol, per forza».

GIANLUIGI DONNARUMMA 18 ANNI Portiere MILAN «Compiti a casa: ritrovare quel po’ di serenità e equilibrio che gli sono mancati all’Europeo, non solo per colpa sua. E farsi trovare pronto per il Mondiale, come se dovesse giocarlo».

ALESSIO CRAGNO 23 ANNI Portiere CAGLIARI «Con me non ha mai sbagliato una partita, che dolore lasciarlo in panchina. La A con il Cagliari sarà una rivincita: fu etichettato come «acerbo», io credo che sia prontissimo».

SIMONE SCUFFET 21 ANNI Portiere UDINESE «Non lo vedevo così reattivo dal suo primo anno di A. Deve essere meno timido, più sfacciato. E convinto di essere un grande portiere, come lasciò intravedere già tre anni fa».

ANTONIO BARRECA 22 ANNI Difensore TORINO «Ha un cambio di passo con e senza palla al piede difficile da trovare in uno della sua età. Ora deve cambiare passo a livello di rendimento e continuità: è l’anno decisivo».

DANIELE RUGANI 23 ANNI Difensore JUVENTUS «Un soldato che non molla mai. Quella di Bonucci non è un’eredità facile, per non farsi schiacciare ricordi la forza mentale che ha. Sono curioso di rivederlo giocare 15 gare di fila, ma nella Juve».

MARCO BENASSI 22 ANNI Centrocampista FIORENTINA «E’ stato il motore della mia squadra, può esserlo della Fiorentina. E’ un’interno «spaccato», ma se gli chiedi di fare il terzino lo fa: dunque starà bene pure largo in un 4-2-3-1».

DANILO CATALDI 23 ANNI Centrocampista BENEVENTO «Per 4 anni è stato un mio cardine, ora gli ho detto: “Devi rimetterti in gioco”. Penso che Benevento, un posto “caldo”, sia quello che gli serve per ritrovare anzitutto certezze».

FEDERICO CHIESA 19 ANNI Centrocampista FIORENTINA «Se decide di pressare o attaccare in pochi hanno la sua convinzione. Io lo vedo meglio a sinistra per rientrare a tirare con il suo piede, ma da destra ti riempie di cross: dipende cosa gli chiedi».

JAKUB JANKTO 21 ANNI Centrocampista UDINESE «L’Europeo ha detto che il campionato non aveva mentito. Ha tutto: corsa, piede, facilità di tiro, continuità, ed è anche bello da vedere. A Udine può essere l’anno della svolta».

PATRIK SCHICK 21 ANNI Attaccante SAMPDORIA «In due parole, un fenomeno. Raramente ho visto un giocatore così' giovane (e pure meno giovani...) abbinare tecnica e rapidità a quella struttura fisica. Beato chi lo prende».

ESTERO

L’INTERVISTA di ANDREA ELEFANTE

FRANCK KESSIE 20 ANNI Centrocampista MILAN «Giocatore universale, da Premier: è bello poterselo godere. Magari a volte tocca la palla una volta di troppo, ma ha una forza incredibile che lo fa uscire da situazioni complicatissime».


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I CONTI DEL PALLONE

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CONTENUTO PREMIUM

GLI APPORTI DEI SOCI NELL’ULTIMO ANNO ATALANTA

BENEVENTO

BOLOGNA

CAGLIARI

CHIEVO

CROTONE

FIORENTINA

GENOA

INTER

JUVENTUS

Autofinanziamento

Maluni (Oreste Vigorito)

Bfc 1909 Usa (Joey Saputo)

Autofinanziamento

Autofinanziamento

V&V Group (fratelli Vrenna)

Autofinanziamento

Fingiochi (Enrico Preziosi)

Suning (Zhang Jindong)

Autofinanziamento

5 milioni (versamenti), per la copertura delle perdite 2015-16

20 milioni (versamenti)

13 milioni (3 versamenti +10 rinuncia crediti)

372 milioni (142 aumento di capitale +230 prestiti/versamenti)

LAZIO

MILAN

NAPOLI

ROMA

SAMPDORIA

SASSUOLO

SPAL

TORINO

UDINESE

VERONA

Autofinanziamento

Rossoneri Lux (Li Yonghong)

Autofinanziamento

As Roma Spv Llc (James Pallotta)

Autofinanziamento

Mapei (Giorgio Squinzi)

Vetroresina (Francesco Colombarini)

Autofinanziamento

Autofinanziamento

Autofinanziamento

2 milioni (versamenti)

1,1 milioni (versamenti)

26 sponsorizzazioni /pubblicità

0,6 sponsorizzazioni

60 milioni (aumento di capitale). Luglio 2016-aprile 2017: Fininvest 90 milioni (versamenti rimborsati)

400 mila (rinuncia crediti)

86 milioni (70 versamenti +16 prestiti)

LEGENDA: SONO STATI CONTEGGIATI SOLO GLI APPORTI DEGLI AZIONISTI DI MAGGIORANZA/RIFERIMENTO SOTTO FORMA DI VERSAMENTI IN CAPITALE O PRESTITI. CON IL TERMINE «AUTOFINANZIAMENTO» CI SI RIFERISCE AI CASI DI SOCIETÀ CHE NON FANNO RICORSO ALL’AIUTO DELLA PROPRIETÀ - GDS

Maisoldichilimette?

FAIDATEOMECENATI LAASIFINANZIACOSÌ NESSUNO INVESTE QUANTO SUNING: OLTRE 370 MILIONI

JUVE, NAPOLI, LAZIO, TORINO: È AUTARCHIA. E LE BANCHE...

L’INCHIESTA di MARCO IARIA twitter@marcoiaria1

C

apitali cinesi e americani, persino un hedge fund, qualche industriale di casa nostra, ovviamente banche e istituti di factoring. Sono questi, in estrema sintesi, i finanziatori delle squadre di Serie A, escluse quelle – davvero poche – che ce la fanno con le proprie gambe. Sta per cominciare un campionato per certi versi storico: con l’addio di Silvio Berlusconi, dopo quello di Massimo Moratti, è definitivamente sparito il mecenatismo milanese che aveva contraddistinto il calcio italiano per un trentennio. E la Serie A, ancora incapace di agganciare la globalizzazione come le leghe di riferimento, si

regge in piedi contemplando un mix di modelli. Come trovano i soldi i nostri club? In tante maniere, persino attraverso operazioni di sofisticata ingegneria finanziaria. I ricchi capitali piovuti sul calcio in questa nuova era – basti pensare al colpo Neymar foraggiato da uno Stato – hanno solo sfiorato il nostro movimento: l’unico colosso estero che ha deciso di sbarcare in Italia è Suning. E allora ci si arrangia. Ma, al di là dei contraccolpi della recessione e dei vincoli del fair play Uefa, per molti l’austerity è una scelta. Prendiamo le grandi. Sin dal loro ingresso in questo mondo Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito hanno imposto l’autofinanziamento: il primo ha versato 16 milioni nelle casse del Napoli ai tempi della C, poi basta; il secondo non ha mai dovuto supportare la Lazio. Al più alto livello, l’esempio lo ha dato la

Juventus che si è portata a casa sei scudetti in regime di autarchia: l’ultimo aumento di capitale, da 120 milioni, è datato 2011; nelle ultime tre stagioni sono fioccati gli utili, compreso quello particolarmente ricco che sarà festeggiato con l’approvazione del bilancio al 30 giugno 2017, grazie alla mega-plusvalenza di Pogba. DALLA CINA Se i bianconeri, grazie ai risultati e all’impennata delle entrate, hanno raggiunto l’equilibrio gestionale, la crisi sportiva delle milanesi si è riverberata sui bilanci. Qui l’autofinanziamento è ancora un miraggio ma le differenze non mancano. Il gruppo di Zhang Jindong, con un fatturato da 60 miliardi, ha immesso dosi massicce di capitale nei caveau dell’Inter per ripianare le perdite, coprire gli acquisti dei giocatori e dare ossi-

geno alla spesa corrente: 142 milioni da aumento di capitale deliberato a fine giugno 2016 e una serie di prestiti e versamenti nei mesi successivi che, al momento, sono arrivati a circa 230 milioni per un apporto complessivo di oltre 370 milioni. Nessun altro proprietario di Serie A si è spinto a tal punto. L’approccio di Li Yonghong, l’altra new entry cinese, è stato differente. Nell’assemblea di insediamento alla guida del Milan, a maggio, è stato chiamato un aumento di capitale di 60 milioni (di cui 22 versati). Un sostegno superiore è giunto da Elliott, fondo speculativo statunitense: dei 303 milioni stanziati per il takeover rossonero, 123 sono stati destinati al club, una parte (73) per liquidare le banche creditrici e un’altra (50) per il mercato. CAVARSELA

L’autofinanzia-

mento, dicevamo, è un mantra. ne si autofinanziano ma quasi Ma non sempre si riescono a far nessuna può prescindere dalle quadrare i conti. È il caso della banche (e dagli anticipi di casRoma: negli anni scorsi se l’era sa), con il top dei finanziamenti cavata con le plusvalenze (77 di Goldman Sachs a favore di Inmilioni netti nel 2015-16) ma ter e Roma che hanno messo in nell’ultima stagione, complice pegno gli asset più rilevanti. In A l’assenza dalla Champions, Pal- i debiti bancari ammontano a lotta ha dovuto sborsare 86 mi- 1,2 miliardi, solo Napoli e Torilioni (70 in versamenti e 16 in no vantano lo zero a quella voce. prestiti). Non a caso, quest’esta- Cairo ha iniettato 59 milioni nelte, sono fioccate le cessioni. Lo le casse granata dal 2005 al 2012, poi sono stesso ha fatto la arrivati quattro Fiorentina che, in utili di fila. nome dell’autofiIL NUMERO nanziamento, ha proceduto a una PATRON Il mecevera e propria dinatismo resiste in smissione, dopo provincia. Ed è che i Della Valle un mecenatismo avevano deciso di I miliardi di debiti da big quello che chiudere i rubi- bancari per i club di offrono Squinzi e netti (221 milioni Saputo. Il Sasversati dal 2002, Serie A. Solo Napoli suolo beneficia gli ultimi 10 nel e Torino non fanno soprattutto delle 2015). ricche sponsorizricorso al credito zazioni di Mapei TRADING La valorizzazione dei (26 milioni al 31 dicembre calciatori è l’unica via per non 2016), il Bologna poggia sui codipendere dall’azionista. Il Ca- stanti versamenti di Saputo (20 gliari, per esempio, sta provan- milioni nell’ultima stagione). E do a diversificare i ricavi con lo realtà industriali solide come sfruttamento commerciale ma Maluni e Vetroresina supportain generale sono decisive le plu- no le neopromosse Benevento e svalenze. L’Udinese è maestra Spal. Preziosi ha finanziato il da anni. Ultimamente spiccano i Genoa fino agli ultimi assegni di trading intelligenti di Atalanta e dicembre: le difficoltà non manSampdoria, che esentano da cano, il patron di Fingiochi lotta spese Percassi e Ferrero. Anche ma il club è in vendita. Chievo, Verona e in parte Croto© RIPRODUZIONE RISERVATA

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EccoKalinicMilanda9 Stress da mercato Addio a Firenze, Montella lo aspetta

1Nikolaharottocoiviola:«Emotivamenteinquieto»

Lecifre:10milionidiprestito,15diriscattoobbligato

Alessandra Gozzini MILANO

D

ieci milioni di prestito oneroso più altri quindici di riscatto obbligatorio: a queste condizioni Fiorentina e Milan hanno trovato l’accordo per il trasloco rossonero di Kalinic. Nikola giocherà a San Siro, desiderio che aveva da piccolo, con il poster di Sheva appeso in cameretta, e che ha mantenuto anche da grande: da professionista dell’attacco viola aveva dichiarato chiusa la propria storia fiorentina ed LA CIFRA espresso il desiderio di trasferirsi al Milan. Succederà a breve, in parte è come Nikola Kalinic, 29 anni, due stagioni viola LAPRESSE fosse già succes- I milioni di euro so: Fiorentina e di valutazione certificato medi- la rossonera sbrigavano le reMilan sono d’acco che attestava stanti formalità per poter consicordo sulla valu- complessiva di l’impossibilità di derare chiusa la questione e tazione e sulla Kalinic: Fiorentina allenarsi per i prepararsi al nuovo annuncio. spartizione delle e Milan concordano prossimi cinque due rate. Il club giorni. La sensa- INQUIETO Kalinic (che ancora viola aspetta solo di ricevere le zione è che dalla serata di ieri, da più tempo ha l’intesa col Miultimissime garanzie per poi saputo dei passi in avanti nella lan) aspetta solo che vengano annunciarne la cessione. Il Mi- trattativa tra Fiorentina e Mi- scambiati i documenti tra i club lan ha lavorato alla pratica an- lan, Kalinic stesse già un po’ per poi decollare alla volta di che in tutta la giornata di ieri e meglio, e che presto, nelle pros- Milano. Ieri ha fatto sapere di ha di fatto pianificato l’arrivo sime ore o al massimo lunedì, essere «emotivamente inquiedel nuovo attaccante, con il so- possa definitivamente rimet- to» e di dover curare lo stress da lito iter di visite mediche fissate tersi in sesto: succederà appena mercato. Per ritrovare serenità per lunedì, tour in sede e firma i club avranno trovato l’intesa si era nel frattempo allontanato social sul contratto. definitiva anche sugli ultimissi- da Firenze per far rotta sulla mi dettagli. I club concordano Croazia. La Fiorentina lo aveva NUOVI INDIZI Dal tardo pome- su numeri e desideri: il Milan salutato senza grande rancore: riggio di ieri Kalinic era uffi- vuole Kalinic e la Fiorentina è aveva diramato la lista dei nuocialmente l’ultimo giocatore intenzionata a concederlo. E vi numeri di maglia e aveva ufdella lista della Fiorentina, il anche sulle cifre della trattativa ficialmente strappato la 9 dalle primo, al contrario, a fare le va- c’è ormai l’accordo. Ieri le so- spalle di Kalinic per affidarla al ligie: per la verità Nikola non cietà hanno dialogato sull’ulti- nuovo acquisto Simeone. Kalisolo aveva fatto i bagagli e chiu- mo aspetto da chiarire: le mo- nic, con la 99, chiudeva il lungo so l’appartamento di Firenze, dalità di pagamento e le relati- elenco viola. La questione aperma anche effettivamente già la- ve garanzie. Nella sede viola ta ora è un’altra: che numero sciato la città. Ieri ha infatti re- aspettavano comunicazioni, e sceglierà Nikola al Milan? Il 7? capitato ai dirigenti viola un in parte le hanno avute, in quel© RIPRODUZIONE RISERVATA

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TUTTI I MODULI DI VINCENZO 4-3-3

DONNARUMMA

CONTI

BONUCCI

KESSIE

MUSACCHIO RODRIGUEZ

BIGLIA

SUSO

IL TRIDENTE D’ATTACCO Il Milan schierato con il 4-3-3, modulo fin qui quasi sempre utilizzato dall’allenatore DONNARUMMA

MUSACCHIO

BONUCCI

KESSIE CONTI

@lucabianchin7

ROMAGNOLI

BIGLIA

RODRIGUEZ ANDRÉ SILVA

LA DIFESA A TRE Così il tecnico potrebbe rivoluzionare la squadra e dare spazio ad entrambe le sue punte 3-4-1-2

DONNARUMMA

MUSACCHIO CONTI

BONUCCI

KESSIE

ROMAGNOLI

BIGLIA

RODRIGUEZ

CALHANOGLU KALINIC

concorrenza è favorito Nikola per un posto da titolare

Luca Bianchin

BONAVENTURA

KALINIC

Il croato e Silva in campo assieme Sì, con due punte 1Se sarà

CALHANOGLU

BONAVENTURA KALINIC (ANDRÉ SILVA)

3-5-2

LA TATTICA

ANDRÉ SILVA

CON IL TREQUARTISTA L’allenatore potrebbe studiare anche una variante per liberare l’estro del nuovo 10, Calhanoglu

GDS

V

incenzo Montella a volte ha dato l’impressione di trovarsi bene solo con una prima punta: se stesso. Al netto delle battute, qualche problema recente di convivenza c’è stato: Bacca è andato al Villarreal con la faccia storta, ma in fondo è stato l’unico attaccante nella storia recente ad andare in doppia cifra con l’allenatore-Aeroplanino. Un esempio su tutti: Gomez con lui ha deluso e l’ideale nei suoi anni alla Fiorentina è stato Giuseppe Rossi. Un attaccante rapido, non un numero 9. Kalinic però a metà agosto introduce un elemento nuovo: questa volta Montella dovrà gestire per un anno intero due attaccanti centrali. LA DOMANDA André Silva, al netto della pochezza dello Shkendija, ha già dimostrato che con Montella non è un problema mandare in porta un numero 9. E ci mancherebbe... I tifosi milanisti però in queste ore si fanno una domanda: Nikola e André possono giocare insieme? La prima risposta è istintiva: dipende... Nessuno li ha mai visti con la stessa maglia, nessuno può sapere se si troveranno bene insieme o finiranno per rubarsi spazio. Una cosa però si può dire: nel 4-3-3 la convivenza è molto improbabile. Sono due attaccanti centrali, non calciatori che fanno la diffe-

renza partendo dall’esterno. Il Milan però è costruito per cambiare e l’impressione, ora dopo ora, è che Montella finirà per provare sempre più spesso il 35-2 o il 3-4-1-2. C’è una logica: la difesa a tre farebbe rendere al massimo Bonucci, Conti e Rodriguez sarebbero perfetti da esterni a tutta fascia, il trequartista permetterebbe di far giocare insieme due tra Suso, Bonaventura e Calhanoglu. Perché Hakan è un 10 nell’animo e Suso tende istintivamente alla zona centrale: l’addio alla fascia destra non gli dispiacerebbe più di tanto. Kalinic e André Silva allora sì, in un sistema del genere potrebbero provare a giocare insieme. Il Milan in fondo ha pensato a loro, già a metà estate, come giocatori complementari: sono stati da subito una coppia di fatto. SUBITO NIKOLA? Montella ha voluto Kalinic perché aiuta la costruzione, dà una mano alla squadra, sa segnare in tanti modi. I suoi tagli piacciono agli allenatori di possesso e la sensazione è che il croato, in questi primi mesi, sarà il vero titolare. André Silva deve conoscere l’Italia e il Milan da lui non si può aspettare due gol a partita. Più logico inserire rapidamente Kalinic e lanciare stabilmente il portoghese nella seconda parte della stagione. Quindi, se sarà rivalità, è facile prevedere alternanza tra Europa e campionato, con Kalinic favorito del 19 agosto. Se sarà convivenza, meglio riguardare le partite degli ultimi mesi: André Silva in Portogallo ha giocato con un altro attaccante, non è una punta rapida nel breve ma sa muoversi, cercare la palla. Al Porto, come in questi giorni di Milan, ha segnato soprattutto in area però la chiave è la differenza rispetto a Bacca. Carlos in quei 16 metri vive, abita, respira. Kalinic e André Silva no: l’area per loro è un punto di arrivo, non un punto di partenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALTRETRATTATIVE

E ora i rossoneri sfidano l’Inter per Pellegri e Salcedo 1Mirabelli punta i giovani per cui

la, che si trascina la fascite plantare. Juric quindi dovrà sperimentare: Salcedo, nato il primo ottobre 2001, può giocare con Galabinov e Pandev. È nato a Genova da genitori colombiani e ha vissuto a Sestri Ponente, a un paio di chilometri da casa Pellegri. Troppo tecnico, troppo forte a livello giovanile per capire se nella vita farà l’attaccante centrale, la seconda punta o l’esterno.

i nerazzurri frenano. E il quindicenne domani può essere titolare

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l 2001, nei ricordi, è ieri mattina. Pazzesco pensare che Inter e Milan si contendano due giocatori nati in quell’anno per prima squadra e Primavera. Pazzesco pensare che nel primo weekend di A un quindicenne potrebbe essere titolare, marcato da Paolo Cannavaro che nel 2001 guidava, votava, giocava già in Serie A. Invece è tutto vero: due storie che si incrociano nel nome di Pietro Pellegri e soprattutto di

Eddy Anthony Salcedo Mora, attaccanti di un Genoa in ristrutturazione. Entrambi sembravano destinati all’Inter, per entrambi sono attese novità: l’Inter ha (parecchio) rallentato, il Milan è interessato e negli ultimi giorni sta pensando al colpo a sorpresa. Derby. TITOLARE? Il mercato del Genoa non è stato propriamente giovane: Rossettini, Spolli, Migliore. Il colpo è stato Lapadu-

Pietro Pellegri, 16 anni, 3 presenze e 1 gol in A LAPRESSE

Eddy Anthony Salcedo Mora, 15 anni, giovanili del Genoa GETTY

ADDIO INTER? Pietro Pellegri invece ha un ruolo definito – numero 9 - e in A ha già segnato. Con Salcedo forma la classica coppia sia in campo sia sul mercato. L’Inter li ha presi con un’operazione dalle cifre surre-

ali: 60 milioni tra cartellino e bonus. Il fair play finanziario e le restrizioni delle ultime ore sugli investimenti cinesi nel calcio estero hanno obbligato Suning a frenare, probabilmente a rinunciare. Il Milan lo sa e pensa di intervenire. In Primavera giocherebbero con Jorgen Strand Larsen, attaccante centrale norvegese del 2000 (quasi) preso dal Sarpsborg. Del resto c’è movimento: Kalinic in arrivo, Niang che valuta lo Spartak e (maxi richiesta permettendo) il Torino. Mirabelli proverà, anche se la partita è aperta. Del resto, il futuro a 16 anni è sempre un mistero. l.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Agnelli, blitz politico da Milan e Inter

1Il presidente della Juventus ieri ha visto a Milano Fassone e Zhang junior. Al centro dei due incontri non solo la Lega ma la possibile candidatura alla presidenza Eca, che sarà lasciata da Rummenigge

Luca Bianchin Fabio Licari

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ue appuntamenti in un giorno, ma questa non è una storia romantica: qui si parla di politica, di strate­ gia, forse di voti. Andrea Agnelli ieri è stato a Milano, prima dal Milan, poi dall’Inter. La città, vuota, favorisce: nien­ te traffico e spostamenti rapi­ di. All’ora di pranzo ha incon­ trato Marco Fassone, a.d. ros­ sonero, a Casa Milan. Nel po­ meriggio ha visto Steven Zhang, figlio del proprietario nerazzurro, nella sede dell’In­ ter. Par condicio.

CORTESIA Il primo istinto è stato pensare al mercato, per­ ché Milan e Juve in questa esta­ te hanno condiviso gli affari De Sciglio e Bonucci: non c’è due... Invece no, niente terza trattativa, anche se Keita resta un nome di attualità per en­ trambe le squadre. L’etichetta (più o meno) ufficiale è «visita di cortesia»: così si è detto in ambiente­Milan, così si è detto in ambiente­Inter. In effetti l’inizio di stagione porta svi­ luppi anche per la politica cal­ cistica, in Italia e in Europa. Prima si parla di Europa, per­ ché il centro degli incontri sembra essere oltre confine. UEFA E ECA L’Europa significa l’Eca, l’associazione dei club europei sempre più dentro il governo del calcio europeo e

● 1 Andrea Agnelli, 41 anni, presidente della Juventus ● 2 Lo stadio Meazza ● 3 Marco Fassone, 53, a.d. del Milan ● 4 Steven Zhang, consigliere nerazzurro LAPRESSE/GETTY IMAGES

mondiale. Dopo otto anni, Kal­ le Rummenigge ha annunciato che si dimetterà dalla presi­ denza: «Il momento di lasciare è arrivato», ha detto il 10 ago­ sto. Con il suo addio — e quello recente di Umberto Gandini (dopo aver lasciato il Milan), per anni il vero membro opera­ tivo dell’Eca — si chiude un’era. E si apre quindi la suc­ cessione: le elezioni saranno il 5 settembre, all’assemblea ge­ nerale di Ginevra. Il candidato forte potrebbe proprio essere Andrea Agnelli che è nel board dell’Eca dal 2012 e, negli ultimi anni, ha lavorato al fianco di

Rummenigge creando un asse che ha anche lavorato alla ri­ forma della Champions. CANDIDATURA? Agnelli è sicu­ ramente affascinato dall’idea di diventare presidente del­ l’Eca: nessuno dei potenziali interessati — si parla anche di Ivan Gazidis (Arsenal), Peter Lawwell (Celtic), Ed Wood­ ward (Manchester United) — si è ancora fatto avanti ufficial­ mente. Ma è probabile che tutti stiano sondando il terreno per capire se c’è una base solida di voti. Ieri Agnelli ha parlato an­ che con la dirigenza interista.

RLe elezioni Eca sono in programma il 5 settembre a Ginevra

RPotrebbe essere

stato affrontato anche il discorso della modifica dello statuto Lega

Nata nel 2008 per sostituire il G­14, l’Eca raccoglie 220 club ed è sempre più influente: due membri sono entrati (con dirit­ to di voto) nell’Esecutivo Uefa. LEGA Settembre sarà un mese importante anche in Italia, Il 15 settembre si celebrerà il pro­ cesso sportivo per il caso­bi­ glietti portato alla luce dall’in­ chiesta «Alto Piemonte». An­ drea Agnelli rischia una multa e soprattutto una pesante inibi­ zione, con possibili conseguen­ ze internazionali. Prima, il 29 agosto, ci sarà l’assemblea di Lega, importante dopo lo scon­

tro di luglio tra Tavecchio, at­ tualmente commissario, e il fronte di Lotito. Nove società, Milan compreso, hanno diser­ tato la riunione del 14 luglio e un mese dopo il tema centrale è lo stesso: la modifica dello statuto. La Juventus, sul punto, è molto decisa: chiede di ridur­ re i poteri dell’assemblea e di ammodernare la Lega. Partita complessa, che dura da anni e certo non è conclusa. Per que­ sto non è escluso che Agnelli abbia parlato anche di questo: il Giro di Milano è solo una tap­ pa di una corsa più lunga. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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fIL PERSONAGGIO

ILMERCATO

BORJA VALERO

Schick con calma Gli inglesi: presto Candreva-Conte

L’Inter nella testa Ma Firenze rimane tatuata sulla pelle

1Il fair play finanziario frena

l’affondo sul ceco. Murillo già a Valencia, Cancelo ufficiale a ore Mirko Graziano MILANO

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n Inghilterra sono sicuri che nelle prossime ore il Chelsea formulerà un’offerta concreta per Candreva. Il centrocampista è sempre considerato incedibile dall’Inter, ma un eventuale assegno da 25 milioni potrebbe far cambiare idea agli uomini mercato nerazzurri che non navigano nell’oro, condizionati dai severi paletti di un fairplay finanziario che il prossimo 30 giugno tornerà a mettere sotto esame il bilancio del club. Suning per ora non sembra fra l’altro intenzionata a «esporsi» troppo, e allora prima di acquistare bisogna fare cassa, ma con il rischio di lasciare nel frattempo per strada buone occasioni. Occhio a Schick per esempio. Non è probabilmente un caso che nelle ultime settimane siano arrivate frenate decise in molte operazioni di fatto concluse: fra queste, spiccano i due baby genoani Pellegri e Salcedo, e soprattutto Emre Mor.

Luca Calamai FIRENZE

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ul corpo ha disegnato l’amore per Firenze. Sotto il gomito destro ci sono le coordinate geografiche del Ponte Vecchio. Un angolo della città che gli ha toccato il cuore. Sul polpaccio invece c’è stilizzata l’immagine del figlio Alvaro. Che indossa una maglia color viola. Naturalmente. Borja Valero domani ritrova la Fiorentina da avversario. Per chi conosce lo spagnolo è quasi un atto di violenza. Sportiva, naturalmente.

TRADITORE ONESTO «Per Borja saranno novanta minuti di stress. Una sensazione che non ha mai vissuto. Per lui il calcio è solo allegria. Dal punto di vista professionale non poteva rifiutare il trasferimento all’Inter. Diciamo che è stato un “traditore onesto”. Perché lui la Fiorentina l’ama veramente». Furio Valcareggi è il d.t. della scuola calcio Settignanese, intitolata a papà Ferruccio. Con Borja e la signora Rocio ha trascorso molte ore a bordo campo a vedere il piccolo Alvaro calciatore. «Un bambino vispo, che conosce a memoria tutto l’Inno viola, quello storico cantato da Narciso Parigi. Il suo ruolo? E’ sempre dove c’è la palla. Borja non è mai stato vissuto dagli altri genitori come il “campione della Fiorentina”. E’ sempre stato solo uno dei babbi della squadra. Non a caso la famiglia Borja ha trascorso quest’estate un periodo di vacanza a Minorca insieme ad alcune famiglie della Settignanese. La sua semplicità ha conquistato tutti». COME L’UNICO «10» Non voleva andarsene. La sua idea era di allungare per altri due anni il contratto e poi, diventare dirigente. Lo aveva colpito, nei mesi scorsi, il «ritorno a casa» di Antognoni, l’Unico 10. Si era riconosciuto nel sentimento forte che lega da una vita Giancarlo ai colori viola. Voleva diventare anche lui una bandiera. Uno dei simboli di Firenze. A Borja è piaciuta subito l’etichetta di «Sindaco» vio-

1Valcareggi junior: «È un

“traditore onesto”». Il sindaco Nardella: «La maglia viola resterà indelebile nel suo cuore»

la. Lui la città l’ha vissuta dal primo giorno. Scoprendo, con la curiosità del turista impegnato, le straordinarie bellezze artistiche che arricchiscono ogni strada del centro storico; godendosi un gelato nella vetrina magica del piazzale Michelangelo; frequentando bar e ristoranti. «Il primo Borja – racconta Enrico, proprietario dei Tredici Gobbi e amico dello spagnolo - si abbuffava di bistecche alla fiorentina insieme a Gonzalo. Che coppia. Poi, due anni fa ha cambiato dieta. Solo verdure e pesce. Sushi, in particolare. Mi garantiva che grazie a questa dieta correva il doppio lasciando a bocca aperta i suoi compagni di squadra che gli chiedevano spesso: “Ma come fai ad andare così alla tua età?”. Ho scelto di non contattarlo prima di Inter-Fiorentina. Immagino il suo tormento interiore. L’ultima volta che mi ha scritto mi ha detto di trovarsi benissimo all’Inter. Spalletti lo

ha inseguito per tre anni, farà di tutto per ripagare tanta fiducia. Borja vuole vincere con l’Inter ma scommetto che se dovesse far gol alla Fiorentina non esulterebbe». La dieta. Una fissazione. Negli ultimi tempi lo spagnolo ha fatto sparire anche il glutine dal suo menù. Del resto, in famiglia tutti fanno vita da atleti. La signora Rocio, che ha abbandonato la professione di giornalista per accompagnare il marito in Italia, macina chilometri e chilometri di corsa. Partecipando a gare di resistenza che Borja ha commentato spesso con sorrisini perplessi. DA SINDACO A «SINDACO» Tra i pochi vizi c’è qualche incursione nel bar amato dalla coppia spagnola, in via Tornabuoni. Un caffè, magari un aperitivo prima di tornare a casa, in via Bolognese. La collina di Firenze con uno sguardo mozzafiato. Il divorzio dalla Fiorentina ha animato il

dibattito tra i tifosi. Ma Borja sarà trattato da amico domani a San Siro. Temuto ma amico. La rivoluzione viola, invece, renderà indolore l’impatto con gli avversari. Dei vecchi ne sono rimasti pochi. E Astori, l’attuale capitano, non ha mai fatto parte del cerchio magico di Borja. «Lo spagnolo è sempre stato disponibile per iniziative a scopo benefico, ha giocato tante partite di calcetto per la Fondazione Tommasino Bacciotti», spiega Paolo Bacciotti. «I fiorentini gli hanno voluto bene perché lui ha sempre cercato di dare una mano alla città». E allora non resta che aspettare questo strano incrocio. L’ultima riflessione è quasi obbligata, da Sindaco a Sindaco. «Ci sono alcune città – spiega in sindaco Nardella - e alcune maglie che per la loro storia, il loro significato e la passione che evocano restano come un segno indelebile nel cuore di ciascuno. Sono sicuro che questo vale anche per il mio amico Borja Valero, che domenica indosserà un’altra casacca ma che dentro di sé non smarrirà il segno degli anni che lo hanno legato alla città più bella del mondo, Firenze». Si rivedranno prima o poi perché Borja un giorno tornerà. Lo ha scritto sulla pelle.

In quattro scatti, tutto l’amore di Borja Valero per Firenze (il tatuaggio si riferisce alle coordinate geografiche del Ponte Vecchio) e il recente passaggio all’Inter

I CONTI PER SCHICK L’eventuale tesoretto Candreva sbloccherebbe appunto immediatamente l’affare Schick. Sia chiaro, Sabatini e Ausilio stanno cercando una soluzione anche con l’attuale budget per onorare l’accordo già perfezionato con la Samp (30,5 milioni di euro), e da lunedì torneranno a parlare coi vertici blucerchiati proponendo inizialmente un prestito «molto oneroso» con diritto di riscatto. Il ceco vuole l’Inter, non ci sono dubbi, ma ora in corso Vittorio Emanuele devono fare presto perché sullo sfondo tornano a farsi vive le tasche piene di Monaco, Borussia Dortmund, Bayern, Roma e Napoli, tentazioni di un certo peso per la Samp. Sarebbe un clamoroso autogol anche di Suning lasciarsi sfuggire un simile talento dopo tanto proficuo lavoro «diplomatico». Insomma, alcune buone cessioni e la scelta di adeguate formule di pagamento a livello di entrate appaiono oggi fondamentali per completare degnamente il mercato interista. Altre potenziali uscite riguardano Jovetic (ci sarebbe una ricca offerta del Brighton), Ranocchia e Brozovic, nel frattempo Murillo ha raggiunto Valencia (operazione da 13 milioni, tutto fatto). Oggi o al massimo domani verrà poi ufficializzato lo scambio Kondogbia-Cancelo. Come colmare tecnicamente l’eventuale partenza di Candreva? Beh, in rosa c’è di fatto appunto già Cancelo che ha giocato esterno alto nel 4-2-3-1 del Valencia, e poi di sicuro arriverebbe un’altra ala, Karamoh del Caen è pista caldissima. DIFESA E GABIGOL In difesa Sabatini e Ausilio stanno monitorando con attenzione l’ipotesi Mustafi, mentre Mangala resta la soluzione più semplice: si ragiona sempre sul prestito con diritto di riscatto. Vive pure le piste Kimpembe e Foyth. Capitolo Gabigol: l’Inter è pronta a pagare allo Sporting Lisbona parte dell’ingaggio del 20enne brasiliano, ma se i portoghesi continueranno a chiedere di risparmiare l’intero stipendio allora non se ne farà più nulla.

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CONFERMATO

Fiorentina e Corvino, avanti insieme fino al 2020 1Piena fiducia al d.g. viola. Presentati

sportivo nella piena soddisfazione delle parti. A lui i migliori auguri per un proficuo lavoro».

gli ultimi arrivi Benassi e Biraghi. L’ex granata: «Per me è un miglioramento» Giovanni Sardelli FIRENZE

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oppia cifra, anche oltre. Mica male per un dirigente sportivo. Nel calcio, oltretutto, un matrimonio del genere è merce rara. E’ successo che al termine di una settimana che ha portato acquisti a raffica e consegnato a Pioli una rosa fatta al 95%, la Fiorentina ha comunicato di aver esercitato l’opzione per il rin-

novo di Pantaleo Corvino. Sul canale tematico ufficiale, la notizia del prolungamento è condita da parole d’affetto. «Corvino ancora viola. Almeno fino alla stagione 2019-20. La Fiorentina ha esercitato l’opzione a suo favore con il direttore generale dell’area tecnica che continuerà la sua collaborazione con il club per un nuovo periodo. Un’avventura ricominciata lo scorso anno con un sodalizio che ora si rinnova legando la società al dirigente

Pantaleo Corvino, 69 anni

RICORDI Dopo la prima esperienza durata quasi 7 anni (2005-marzo 2012), il Corvo era tornato a «casa» la scorsa estate. Il nuovo contratto allunga ulteriormente il connubio. Nel comunicato oltretutto, si legge «almeno fino alla stagione sportiva 2019-20». Non escludendo quindi un futuro nuovo prolungamento. Se il periodo peggiore è stato indubbiamente l’allontanamento anticipato del marzo 2012, sono tantissimi i momenti da ricordare. L’acquisto che gli ha

dato maggiori soddisfazioni è stato quello di Toni dal Palermo (10 milioni) diventato a Firenze Scarpa d’Oro. Il momento più bello? La rovesciata di Osvaldo nel finale contro il Torino che consegnò alla Fiorentina i preliminari di Champions. Il suo orgoglio porta poi dritto ai titoli, ben 4, conquistati nel settore giovanile. NUOVI VIOLA A proposito di acquisti. Ieri si sono presentati Benassi e Biraghi. «Ho sempre reputato la Fiorentina una società top, questo è un passo avanti nella mia carriera e sono orgoglioso», dice Benassi. L’ex granata spiega poi l’addio al Toro. «Ero capitano e giocavo

sempre, con il cambio di modulo negli ultimi due mesi non sono mai stato utilizzato. Nessuno mi ha dato spiegazioni fino a dopo le vacanze. Quando mi è stato detto che ero una seconda o terza scelta. Per fortuna è arrivata la Fiorentina». Incredulo Biraghi: «Quella viola è stata una chiamata inaspettata. Darò tutto, sempre. Zeman? Non sono riuscito a salutarlo di persona, è un maestro. In preparazione mi ha insegnato tanto, soprattutto sul piano fisico (ride, ndr) e per questo lo ringrazio». Ufficiale la numerazione stagionale: Simeone prende il 9 di Kalinic; Pezzella, l’ultimo arrivato, sceglie il 20. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IL DUELLO

A Petagna il primo round Con la Roma tocca a lui 1Quest’anno nella rosa dell’Atalanta

c’è più concorrenza: ma Andrea, a secco da gennaio, è in pole su Cornelius

scelta: non tanto a livello nu­ merico, quanto semmai attitu­ dinale, se è vero che le caratte­ ristiche dei nuovi arrivati sem­ brano meglio rispondere alle esigenze di Gasperini. Risulta­ to: l’Atalanta non ha più un so­ lo attaccante titolare, ma alme­ no due, perché Andreas Corne­ lius, nel precampionato, si è di­ mostrato all’altezza della situazione e scalpita per trova­ re spazio, minuti e gol. Un dua­ lismo che sembra una risorsa più che un freno: in una stagio­ ne lunga e logorante, con il fronte europeo da non trascu­ rare, la squadra bergamasca non poteva permettersi di con­ tare su un solo, effettivo, attac­ cante di ruolo. Era riuscita a farlo lo scorso anno, è vero, ma senza l’Europa League e con un Petagna arrivato al rush finale in pieno debito d’ossigeno, spremuto da un impegno non stop. A beneficiare di un impie­ go più misurato potrebbe esse­ re lo stesso ex milanista, che, con una maggiore freschezza atletica, mira a migliorare i suoi standard realizzativi, do­ po un girone di ritorno costel­ lato da una lunga astinenza (non segna in A da gennaio, quasi sette mesi).

PETAGNA IN VANTAGGIO An­ drea contro Andreas, dunque: due giocatori con caratteristi­ che simili, giovani (l’ex Cope­ naghen, classe ’93, ha due anni in più del com­ IL BOTTINO pagno), forti fisi­ camente e utili alla squadra. Il lavoro di Peta­ gna difficilmen­ Andrea Petagna, 22 anni, punta dell’Atalanta MAGNI te potrà essere I gol segnati nella pareggiato dal scorsa stagione da Matteo Spini danese, che però Petagna nelle 36 sembra mostrare BERGAMO gare giocate con una maggiore confidenza con etagna o l’Atalanta. Tutti in A la porta avversa­ Cornelius: là davanti si rivede un ria: oltretutto, il nuovo acqui­ ballottaggio. Una situazione sto, a differenza del collega ● BERGAMO (ma.sp.) Atalanta, che, in casa Atalanta, mancava (arrivato in ritardo a causa del­ la campagna abbonamenti è in da un bel po’ di tempo: nello la vacanza post Europeo Under dirittura d’arrivo. Oggi è l’ultimo scorso campionato, in fondo, 21), ha svolto l’intera prepara­ giorno utile per abbonarsi: chi non c’è mai stata storia e An­ zione. Il ballottaggio è già ini­ non l’ha ancora fatto, ha la drea Petagna è stato l’unico pa­ ziato e l’impressione è che la possibilità di rimediare entro drone della maglia da centra­ prima tappa finirà nella bache­ oggi, visto che il club vanti. Proprio lui che era arri­ ca dell’italiano, destinato a nerazzurro, ieri, ha sottolineato vato come ultima ruota del car­ partire titolare contro la Roma. che la campagna non sarà ro ma che, nel giro di poche Poi, sarà il campo a parlare e ad riaperta dopo la disputa della settimane, si era innalzato al orientare le decisioni dell’alle­ prima giornata di campionato. ruolo di titolare inamovibile, natore, che comunque, que­ Al momento, il dato riguardante prima punta perfetta per il gio­ st’anno, impiegherà un po’ più le tessere già sottoscritte parla co gasperiniano. In poco tem­ di tempo per scegliere, di volta di 13.895 abbonamenti, ma ci po, il colpo di mercato Paloschi in volta: la corsa è aperta. Sen­ sono le ultime ore per e il redivivo Pinilla si erano ac­ za dimenticare la variabile im­ aumentare ulteriormente il numero. Intanto sale l’attesa per comodati in panchina, insieme pazzita che risponde al nome all’oggetto misterioso Pesic, di Luca Vido, vent’anni, sulla Atalanta-Roma, primo turno di uscendo da una rotazione che, carta terza punta, ma reduce campionato, in programma semplicemente, non era mai da un buon precampionato: domani alle 18 al Comunale: l’ex Cittadella, oggi, si ritrova realmente esistita. antenne dritte per una partita nella posizione che di questi che, negli scorsi anni, ha NUOVO BALLOTTAGGIO Oggi, tempi, dodici mesi fa, era di Pe­ suscitato problemi di ordine però, qualcosa è cambiato, an­ tagna. E se l’ultimo della lista, pubblico. E si prevede una zi molto. Non perché Petagna anche stavolta, fosse destinato grande cornice di pubblico: ieri abbia abbassato i propri stan­ a risalire la china e ridisegnare erano stati venduti già 3.700 dard, ma semmai perché l’Ata­ le gerarchie? biglietti. © RIPRODUZIONE RISERVATA lanta dispone di una maggiore © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Abbonamenti, si chiude: vicina quota 14 mila

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L’INVESTITURA

De Rossi, da Bergamo inizia tutta un’altra vita 1IlregistadellaRomaalviadacapitano

«Lafascia?Unaiutoagestirmi».Proprio lìdoveLuisEnriquelospedìintribuna...

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CON LUCHO A Bergamo, però, sono successe tante cose anche prima, appunto. Come la famo­ sa tribuna con Luis Enrique. Successe nel febbraio del 2012, con il centrocampista gialloros­ so che arrivò in ritardo di qual­ che minuto alla riunione tecni­ ca prepartita. Luis Enrique fu inflessibile: «Qui ci sono poche regole ma vanno rispettate», disse subito dopo la partita. De Rossi finì in tribuna (insieme al danese Kjaer, che nella stessa riunione tecnica contestò la scelta di metterlo in panchina proprio per la mancanza in campo di De Rossi), al suo po­ sto giocò Gago. Con i risultati che poi tutti videro in campo: la Roma affondò per 4­1 (tripletta di Denis) e quella fu una delle pagine più basse dell’avventura giallorossa del tecnico spagno­ lo (che, tra l’altro, con De Rossi aveva instaurato un rapporto eccezionale).

LA RESPONSABILITÀ Domani, magari, quando De Rossi scen­ derà in campo con la fascia ri­ penserà anche a questo, a quel­ la partita vista tristemente dal­ la tribuna. Molto più probabil­ mente, però, penserà a come portar fuori subito la Roma dai primi focolai polemici che si stanno accendendo intorno al­ la squadra ed a Di Francesco. Del resto, senza Totti ora il sim­ bolo è proprio lui. «Ho lavorato tanto per diven­ tare una persona importante per IL SENATORE la Roma e per i ti­ fosi, la pressione non l’ho mai sof­ ferta molto – ha detto recente­ Daniele De Rossi, 34 anni, regista della Roma LAPRESSE mente –. A fine Le stagioni di sento la Daniele De Rossi con partita Andrea Pugliese responsabilità di la Roma. Esordì con essere un simbo­ ROMA Capello nel 2001-02 lo, ma a 34 anni iciamo che in Champions League devo dare un equilibrio alla Bergamo sarà uno di quei campi mia focosità in campo. E, da ● (pug) Prestito gratuito con che gli resterà per sempre nella questo punto di vista, la fascia diritto di riscatto già fissato a mente. Non fosse altro perché lì mi aiuterà». di cose nella carriera di Daniele 5 milioni di euro. Un diritto De Rossi ne sono successe ecco­ IN CAMPO Adesso, però, per De che, però, si trasforma in me. E l’ultima di questa accadrà Rossi il difficile non sarà regge­ obbligo dopo appena poche domani, ore 18, quando il cen­ re la pressione o il peso della re­ presenze. Insomma, trocampista giallorosso gioche­ sponsabilità, quanto calarsi il l’avventura di Manuel Iturbe rà la sua prima partita da capi­ prima possibile nel calcio di Di alla Roma si davvero è definitivamente conclusa ieri, tano vero, ufficiale. La prima Francesco. Daniele, infatti, gio­ partita del post­Totti, dove De ca nella casella che Eusebio con la cessione Rossi si è finalmente scrollato considera fondamentale, quel­ dell’attaccante paraguaiano di dosso l’etichetta di Capitan la di regista. Lì bisogna dettare ai Xolos, club messicano di Futuro. No, ora il capitano è i tempi ma, soprattutto, giocare Tijuana. Iturbe ieri ha proprio lui. E da domani se ne in verticale. È quello che il tec­ salutato i compagni di assumerà tutte le responsabili­ nico chiede sia a lui sia al fran­ squadra e nella giornata di tà (come, del resto, ha sempre cese Gonalons (con cui si gio­ oggi già dovrebbe essere in fatto in questi anni, anche da cherà il posto lungo tutta la sta­ Messico, per firmare un vice). «Credo che si possa esse­ gione). De Rossi per ora ci sta contratto di 4 anni con la re capitani anche senza indos­ provando, ma deve ancora cre­ società rossonera. Arrivato in giallorosso nell’estate 2014 sare la fascia. E, soprattutto, scere in materia. Nel senso che dal Verona per 22 milioni (più puoi essere un grande capitano lui è più abituato a giocare in anche da vice», ha detto Danie­ orizzontale che in verticale e 2,5 di bonus), Iturbe non è le in un’intervista del giugno questo di certo non lo aiuta. A mai riuscito a fare bene, né alla Roma né al Bournemouth scorso rilasciata a «Rivista Un­ Bergamo, però, potrebbero già dici». Ecco, Daniele quel gran­ esserci segnali diversi. Del re­ ed al Torino, i due club che de capitano lo è stato. Ma ora lo sto, quello per Daniele è davve­ l’hanno accolto in prestito può essere anche un po’ di più ro un campo particolare. prima dei messicani. © RIPRODUZIONE RISERVATA di prima. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Addio Iturbe Va in Messico per 5 milioni

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CONTENUTO PREMIUM IL PATRON BIANCOCELESTE: «LUI VUOLE SOLO LA JUVE, MA IL CLUB OFFRE LA METÀ DI MILAN E NAPOLI. SEMBRA UN’ESTORSIONE»

Lotito «RIFIUTO’ IL RINNOVO

SU KEITA NON MOLLO LAZIO, NO AI RICATTI» orgoglio per il trionfo in Supercoppa, quarto trofeo della sua gestione tanto chiacchierata quanto – a questo punto – vincente. Ma anche la furia per il caso Keita, una vicenda sulla quale (non è una novità) promette battaglia, ma sulla quale (e questa sì è una novità) avrà dalla sua il tifo di molti colleghi. «Perché qui — attacca il presidente della Lazio, Claudio Lotito — c’è un problema di fondo che va oltre Keita e riguarda l’intero movimento, in Italia come in Europa».

Allude al cosiddetto strapotere dei procuratori? «Non strapotere, abuso di potere. Questi signori tra l’altro, non essendo tesserati, non sono neppure assoggettabili alla giustizia sportiva. C’è uno studio che valuta in 800 milioni le spese sostenute ogni anno in tutta Europa per le commissioni dei procuratori. Sono soldi che escono dal sistema e non vengono reinvestiti. In Italia ci sono società che mettono a bilancio 50-60 milioni l’anno per le commissioni. Sono soldi che perdiamo. Nell’ultimo accordo collettivo abbiamo inserito una norma, non coercitiva, che indica al 3% delle compravendite l’importo delle commissioni. Ma viene disattesa. Urge una profonda riforma».

PAZIENZA SE PERDERÒ KEITA A ZERO. CONTANO DI PIÙ LE REGOLE

Veniamo a Keita. «Per prima cosa non è vero che al giocatore non è stato proposto il rinnovo. Con il suo agente Calenda ci siamo incontrati due volte nei miei uffici di Villa San Sebastiano. C’era anche il fratello di Keita, non so a quale titolo peraltro. Al giocatore abbiamo proposto lo stesso ingaggio di Klose (oltre 2 milioni, ndr), il calciatore più pagato sotto la mia gestione. La risposta è stata che il ragazzo voleva andar via dalla Lazio».

L’INTERVISTA di STEFANO CIERI ROMA

L’

Così avete provato a cederlo. Ma il suo agente sostiene che

CLAUDIO LOTITO PRESIDENTE LAZIO

non ci siano state offerte. «Ce ne sono state tre ufficiali, tutte documentabili. Il Milan ci avrebbe dato 35 milioni, il West Ham 32, il Napoli 30. Keita e il suo procuratore hanno risposto che non interessava nessuna delle tre, che la destinazione gradita era la Juve. Il giocatore me lo ha ribadito ad Auronzo di Cadore».

A sinistra Claudio Lotito, 60 anni, con la Supercoppa vinta domenica. Qui sopra con Simone Inzaghi, 41, seconda stagione alla Lazio. Sotto Keita Balde, 22, in biancoceleste dal 2011 LAPRESSE/GETTY/ACTIVA

Ma pensa davvero di adire le vie legali con il procuratore del giocatore? «Lo valuteremo. Così come stiamo valutando, nell’ambito del codice di giustizia sportiva, il comportamento del ragazzo (da tre giorni assente agli allenamenti dopo aver presentato certificato medico, ndr). Il contratto va rispettato sempre, non solo se uno gioca. Perché l’accordo che i calciatori sottoscrivono non prevede quello».

Con l’ultimo sono 4, sui 14 vinti complessivamente dalla Lazio. Per numero di trofei è il secondo presidente più vincente della storia laziale. Davanti c’è solo Cragnotti con 7. Punta a raggiungerlo? «Non sarebbe male. Lui più di LA SUA VERITÀ me ha vinto due «Tenerlo fuori in coppe europee e Supercoppa è stata uno scudetto, una scelta tecnica. imprese non facili da compiere. Non se la sentiva Però mai mettedi giocare. Guarda caso con la Juve...» re limiti alla provvidenza».

Ma è vero che l’esclusione di Keita dalla Supercoppa sia figlia di un diktat societario? «Niente di più falso. E’ stata una decisione di Inzaghi. Mi dicono che nello spogliatoio il calciatore abbia confessato di non sentirsela di giocare, poi nella rifinitura è parso sotto tono. Guarda caso si giocava contro la Juve...».

Solo che la Juve ha offerto una cifra inferiore. «La società bianconera ritiene congrua la somma di 15 milioni, io però non posso cedere un giocatore alla metà dell’offerta più bassa tra quelle ricevute».

Ma se dopo il 31 agosto dovesse restare alla Lazio cosa succederà? Giocherà lo stesso anche se a quel punto sarà certo che andrà via a parametro zero? «Deciderà Inzaghi se utilizzarlo o meno. In quanto al parametro zero pazienza. E’ più importante il rispetto delle regole».

Calenda sostiene che non si può pretendere una cifra da top player per un giocatore che non ha uno stipendio tale ed è in scadenza tra un anno. «Ma lo stipendio da top player, quello di Klose, l’avevamo proposto. E’ lui che l’ha rifiutato. In quanto al prezzo. Ma se ho ricevuto delle offerte da 30 milioni in su perché devo cederlo alla metà? Mi si dice che è in scadenza di contratto e che rischio di perderlo a zero se non accetto? E io dico che questa manovra configura il reato di estorsione».

Il trofeo cui è più legato è però la Coppa Italia vinta sulla Roma. «Sicuramente è il successo maggiormente apprezzato dai tifosi. Io però da presidente dico che tutti i trionfi sono stati belli e importanti».

La Lazio, peraltro, ha mostrato di essere molto competitiva anche senza Keita. «La vittoria in Supercoppa ci ha riempito di orgoglio, anche perché ottenuta contro la formazione che sta dominando in Italia da molti anni. Pure l’ultima Supercoppa l’avevamo vinta contro uno squadrone, l’Inter di Mourinho».

Quindi conferma che per la sua Lazio non è impossibile parlare di scudetto? «Abbiamo un terzo dei ricavi dei club più importanti, non è facile competere con loro. Ma col lavoro e le idee ci si può provare. In ogni caso già arrivare tra le prime 4 sarebbe un risultato straordinario». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA SUPERCOPPA È UN ORGOGLIO. LO SCUDETTO? MAI PORRE LIMITI... CLAUDIO LOTITO PRESIDENTE LAZIO

DAL 2004-2005 QUATTRO TROFEI IN BIANCOCELESTE 3°

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12° qualificata Champions League 2006/07

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vince Coppa Italia 2007/08

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12° vince Supercoppa di Lega 2009/10

qualificata Europa League

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qualificata Europa League

qualificata Champions League

vince Coppa Italia 2012/13

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vince Supercoppa di Lega 2017/18 INFO GDS


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Serie A R La storia

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Diabolik, bel colpo! Ti sei preso gioco del calcioscommesse

loro fila e truffandoli con un metodo incredibile: se esistesse sarebbe la fine del calcio. Il resto è... giallo a fumetti, tutto da leggere, come da tradizione ultra-cinquantennale. DISEGNATORE TIFOSO Continua Gomboli: «Da tempo i lettori ci chiedevano un’altra storia sul calcio dopo l’apprezzatissima “Una partita per la vita” (del 2000, ndr). Ho letto diversi articoli sulle scommesse clandestine, ma serviva altro: un’organizzazione che facesse da ricettatore, raccogliendo soldi e gioielli per reinvestirli nelle scommesse. Diabolik non può rubare una carta di credito: che tristezza sarebbe. E poi non capisco niente di calcio come molti nello staff. Abbiamo affidato i disegni a Giuseppe Di Bernardo, tifoso della Fiorentina, e la sceneggiatura a due debuttanti, Lotti e Mainardi, anche loro appassionati».

LA TRAMA

1IlRedelterroretrasquadrevendute,giocate

clandestine,garetruccateesoldi«sporchi».Darubare Fabio Licari

L’

affare Neymar sarebbe una sceneggiatura perfetta per Diabolik: i gioielli e le opere d’arte rubate nelle quasi mille storie non sempre valgono 220 milioni, che diamine. Con i suoi trucchi il Re del terrore troverebbe il modo di beffarsi di Bartomeu e degli emiri. O forse no? «Il problema del calcio è che, pur girando nel sistema somme enormi, diventa sempre più complicato organizzare i grandi colpi: perché si tratta di cifre virtuali, di quei bonifici bancari che sono uno dei grandi nemici di

Diabolik», spiega Mario Gomboli, sceneggiatore ed editore del personaggio amatissimo dai lettori italiani dal 1962. CON IL CAMPIONATO Ma era troppo intrigante ambientare una storia di Diabolik nel mondo del calcio. La strada narrativa? I soldi sporchi del calcioscommesse, uno dei flagelli dello sport moderno. Con Diabolik di mezzo, neanche le più grandi organizzazioni — quelle che nella realtà di oggi hanno sede in estremo oriente — possono stare tranquille. E siamo sinceri: il nostro è anche più simpatico, e virtuale, di questi bookmaker clandestini e

terribilmente reali. Così tra pochi giorni sarà in edicola il nuovo albo inedito, «Diabolik entra in gioco», in contemporanea forse non casuale con l’inizio del campionato: il personaggio delle sorelle Giussani ha sempre avuto un collegamento con la realtà, sebbene attraverso il diaframma dell’ambientazione immaginaria di Clerville. L’ORGANIZZAZIONE Qui, naturalmente, si svolge un campionato nel quale un’organizzazione segreta combina i risultati di alcune partite. Con giocatori venduti e clienti speciali che hanno somme ingenti per scommettere su gare sicure. Un

DARSI ALL’IPPICA Non è facile scrivere storie a sfondo sportivo, ma presto ce ne sarà un’altra, come anticipa lo m e c c a n i s m o L’autore Gomboli: stesso Gomboli: perfetto per l’ennesimo calcio- «Soldi sì ma virtuali. «Sarà ambientascommesse. Nel Non è facile scrivere ta nel mondo dei cavalli. C’è un quale però, im- storie sullo sport» emiro che vuole provvisamente qualcosa va storto: un autogol comprare uno stallone da ricasuale nel finale di Brektal- produzione pagandolo in diaCalburg fa saltare una giocata manti. E qui Diabolik...». Il Re sicura, scatenando la reazione del terrore pratica tennis e nuofuriosa e violenta dell’organiz- to, si tiene in forma per i suoi zazione. Il capitano del Cal- colpi impossibili, ma non è mai stato un appassionato di calcio. burg pagherà con la vita. E immaginiamo che Eva non si ARRIVA DIABOLIK L’odore dei rassegnerebbe a vederlo sul disoldi non può non attirare Dia- vano la sera, birra e pizza in bolik: il Re del terrore sente mano, per il posticipo domenil’occasione di impadronirsi del cale in tv. A meno che non ci sia patrimonio «sporco» degli or- da rubare qualcosa anche qui... © RIPRODUZIONE RISERVATA ganizzatori, infiltrandosi nelle

Un autogol casuale fa saltare la giocata: l’organizzazione si scatena. E Diabolik...

clic UNSUCCESSODAL1962: L’ALBO«SPORTIVO»IN EDICOLAIL1°SETTEMBRE ● DIABOLIK (ed.Astorina) è uno dei fumetti italiani più amati di sempre, creato nel 1962 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. «Diabolik entra in gioco» (n.9, e 2,50) sarà in edicola il 1° settembre: soggetto di Gomboli e Pasini, sceneggiatura di Lotti e Mainardi, disegni di Di Bernardo, cover di Buffagni.



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SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


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46.622 MEDIA

SPETTATORI

2016/2017 SAN SIRO Premiato nel 2016 come Stadio d’Elite dalla UEFA, San Siro è considerato uno degli impianti più affascinanti del mondo ed ha ospitato partite diventate leggenda. Ha una capienza di 78.328 posti.

TELEFONO


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Magic +3 campionato R L’intervista

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Quagliarella, l’arte del gol «Totti icona, Dida muro» «Francesco mi mancherà. Con Giampaolo ho fatto 1° e ultimo gol in A»

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F

abio Quagliarella lei è il nuovo re dei bomber in attività in Serie A con i suoi 108 gol, uno in più rispetto a Pellissier e Pazzini. Una sensazione speciale?

IL PROGRAMMA

«Una bellissima soddisfazione, perché parliamo di un campionato importante. Ha smesso Totti, Cassano e Gilardino al momento non hanno squadra, ed eccomi qui».

COSÌ NEL 2016/17 91 87 86 72 70 63 62 60 53 48 47 46 45 43 41 36 34 32 26 18

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CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI a

2 GIORNATA

Sabato 26 agosto BENEVENTO-BOLOGNA GENOA-JUVENTUS ROMA-INTER Domenica 27 agosto TORINO-SASSUOLO CHIEVO-LAZIO CROTONE-VERONA FIORENTINA-SAMPDORIA MILAN-CAGLIARI NAPOLI-ATALANTA SPAL-UDINESE

ore 18 ore 20.45 ore 20.45 ore 18

Domenica 10 settembre ATALANTA-SASSUOLO BENEVENTO-TORINO BOLOGNA-NAPOLI CAGLIARI-CROTONE VERONA-FIORENTINA INTER-SPAL JUVENTUS-CHIEVO LAZIO-MILAN SAMPDORIA-ROMA

ore 15

TACCUINO OGGI IL DEBUTTO

La Rai raddoppia: voci tecniche in radio ● Gli opinionisti sui campi. Per la prima volta Radio Rai invierà sui campi principali i suoi commentatori tecnici. Si comincia con JuventusCagliari, radiocronaca di Francesco Repice in postazione con Fulvio Collovati. Per Verona-Napoli Giuseppe Bisantis e Sergio Brio.

STADIO LAZIO

Accordo con il Coni: due anni all’Olimpico ● Accordo tra Coni e Lazio. Il club biancoceleste per le prossime due stagioni potrà contare sullo stadio Olimpico.

3

Totti era a quota 250 gol. «Quando smette di giocare un’icona come lui ti dispiace di più, speri sempre di potertelo vedere accanto sul campo o di godertelo da spettatore».

● 1 Fabio Quagliarella, 34 anni ● 2 Francesco Totti, 40 ● 3 Nelson Dida, 43 GETTY/ANSA/OMEGA

La inseguono anche Higuain, Borriello, Hamsik. Chi teme? «Tutti, certo che Higuain ne fa 25 a stagione quindi…, ma la vera sorpresa è trovare Hamsik, un centrocampista vicino ai 100 gol. Tanto di cappello». Torniamo a lei, al suo primo gol tra i professionisti: Gualdo Tadino, 22/9/2002, lo ricorda? «Certo. Giocavo nella Florentia Viola, la mia prima esperienza vera dopo le giovanili, una piazza esigente. Feci gol sotto la curva dei tifosi in mischia». Il primo dei suoi 108 in A, invece, arriva il 21/12/2005. «Ascoli-Treviso 1 a 0, destro dal limite che decide uno scontro salvezza e fa esultare Giampaolo. Con il mister ho fatto il primo e il centesimo, ma quello fu una liberazione in un anno in cui la palla sembrava non volesse mai entrare». Il numero 100 arriva il 20/11/2016, Samp-Sassuolo. «Perdevamo 2 a 0 e feci centro a dieci minuti dalla fine, avviando la riscossa che ci portò alla vittoria. Indimenticabile».

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3 GIORNATA

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INVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)

OGGI Juventus-Cagliari ore 18 Verona-Napoli ore 20.45 DOMANI Atalanta-Roma ore 18 Bologna-Torino, Crotone-Milan, Inter-Fiorentina, Lazio-Spal, Sampdoria-Benevento, Sassuolo-Genoa, Udinese-Chievo ore 20.45

JUVENTUS ROMA NAPOLI ATALANTA LAZIO MILAN INTER FIORENTINA TORINO SAMPDORIA CAGLIARI SASSUOLO UDINESE CHIEVO BOLOGNA GENOA CROTONE EMPOLI PALERMO PESCARA

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Alessio Da Ronch

GIORNATA

PT

DAMMI IL 5 LE SICUREZZE

1L’attaccante della Samp è il re dei bomber in attività in campionato:

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SQUADRE

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Qual è il marchio di fabbrica? «Io che mi sposto il pallone con il destro e tiro con lo stesso piede, rubando il tempo al portiere, sia che il pallone rimbalzi o

no e da qualunque distanza. E’ la mia caratteristica».

HAMSIK STUPISCE. SONO DAVANTI A HIGUAIN? NE FA 25 ALL’ANNO, QUINDI... FABIO QUAGLIARELLA ATTACCANTE SAMPDORIA

LA CLASSIFICA POS. GIOCATORE (SQUADRA) GOL 1. QUAGLIARELLA (SAMPDORIA) 108 2. PAZZINI (VERONA) 107 2. PELLISSIER (CHIEVO) 107 4. BORRIELLO (CAGLIARI) 95 4. HIGUAIN (JUVENTUS) 95 6. HAMSIK (NAPOLI) 94 7. MATRI (SASSUOLO) 87 8. ICARDI (INTER) 81 9. PANDEV (GENOA) 76 10. FLOCCARI (SPAL) 67

108 gol, qual è stato il più bello? «Quello al Chievo con la Samp, quasi da centrocampo: non guardo il portiere, il rimbalzo della palla mi invoglia, sono messo bene con il corpo e tiro una palombella veloce». Il più difficile? «Con l’Udinese, contro il Napoli: cross da destra e tiro al volo, mi premiarono con una statuetta per il gol più bello del campionato. Pure a Napoli, l’anno dopo, ne ho fatti di belli: penso a quello con l’Atalanta e alla traversa colpita all’esordio da centrocampo. Quella mi è rimasta qui». Il difensore più forte? «Tanti. Ho giocato contro Maldini, Costacurta, Thuram, Cannavaro, Materazzi, Nesta, Samuel, Cordoba. Battevi a centrocampo e pensavi: speriamo di toccarla di nuovo». E il portiere insuperabile? «Dida. Ricordo il mio esordio in A, contro il Milan: cross perfetto, colpisco di testa, facendo rimbalzare la palla sull’erba bagnata. E lui respinge. Sarebbe stato il mio primo gol in A».

L’allenatore che le ha insegnato di più? «Tanti, in modo diverso: Novellino e Lippi mi hanno fatto giocare esterno, Mazzarri mi ha spronato ad allenarmi di più, Donadoni e Giampaolo mi hanno lasciato libertà, Conte ha scoperto la mia cattiveria e la rabbia, Ventura mi ha insegnato la pazienza per attendere l’occasione giusta». Il suo bomber perfetto. «Uno con il colpo di testa di Vieri, il sinistro di Montella, la cannonata di Batistuta, la forza di Adriano e una velocità tremenda come Muriel». Come vede la nuova classifica dei cannonieri? «Mertens in pole, a giocarsela con Higuain, poi Dzeko, anche se senza Salah sarà più dura, e Belotti». E la nuova Sampdoria come può aiutarla a restare re? «Abbiamo cambiato molto e perso tanti gol. Caprari ha qualità, ne farà parecchi, ma dobbiamo fare un salto di qualità: prendere più coraggio, cercare verticalizzazioni, giocate, insomma dimostrare più personalità». © RIPRODUZIONE RISERVATA

HANDANOVIC Sarà calcio d’estate, ma con Spalletti l’Inter ha ritrovato solidità

ACERBI In difesa è una sicurezza anno dopo anno

JANKTO Tenetelo d’occhio già dalla prima

MERTENS Il trequartista più caro e si sa il perché...

IMMOBILE La Supercoppa ci ha detto che è on fire

5 DA PAURA IL RISCHIATUTTO

BELEC Un disastro in Coppa Italia e la Samp sa attaccare in casa

JUAN JESUS Di Francesco parte da lui in difesa: mah...

PULGAR Sembrava fuori dal progetto, parte titolare...

BORINI Gol in coppa, ma ancora ci deve convincere

SAU In estate non ci è sembrato al top della forma

LE DATE

Ecco soste e infrasettimanali A Natale si gioca Il campionato domani e finisce il 20 maggio, nove mesi e un giorno dopo l’inizio. Per la prima volta la Serie A non si fermerà per le vacanze di Natale e Capodanno, con nel mezzo anche i quarti di finale di Coppa Italia (andata il 27 dicembre e ritorno il 3 gennaio). In compenso sono previste 5 soste tra pause per le nazionali e riposo invernale, mentre si gioca regolarmente sabato 31 marzo, giorno precedente alla Pasqua. Tre saranno invece i turni infrasettimanali. SOSTE 3 settembre 8 ottobre 12 novembre 14 gennaio 25 marzo TURNI INFRASETTIMANALI 20 settembre 25 ottobre 18 aprile


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Magic +3 campionato R Il listone

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Palombi-Cutrone,vivaillowcost

1Con 9 crediti si comprano entrambi: siamo sicuri che giocheranno col contagocce? ISCRIVITI ONLINE O COMPRA IL LIBRO IN EDICOLA

Oltre 600 i premi in palio Cambiano i bonus dei gol PORTIERI Nome ALISSON BELEC BERISHA BERNI BIZZARRI BRIGNOLI BUFFON CEROFOLINI CONFENTE CONSIGLI COPPOLA CORDAZ COTTICELLI CRAGNO CROSTA DA COSTA DONNARUMMA G. DONNARUMMA A. DRAGOWSKI FESTA GOLLINI GOMIS GUERRIERI HANDANOVIC ICHAZO KARNEZIS KRAPIKAS LAMANNA LOBONT MARCHEGIANI MARSON MERET MILINKOVIC MIRANTE NICOLAS PADELLI PEGOLO PERIN PISCITELLI PINSOGLIO PUGGIONI RAFAEL RAFAEL RAVAGLIA REINA ROSSI SCUFFET SECULIN SEPE SILVESTRI SIRIGU SKORUPSKI SORRENTINO SPORTIELLO STORARI STRAKOSHA SZCZESNY VARGIC VISCOVO VIVIANO ZIMA

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DIFENSORI Nome ABATE ACERBI ADJAPONG ADNAN ALBIOL ALEX SANDRO AJETI ANDREOLLI ANGELLA ANSALDI ANTEI ANTONELLI ASAMOAH ASTORI AVELAR BALZANO BANI BARRECA BARZAGLI BASTA BASTONI BASTOS BENATIA BERESZYNSKI BIANCHETTI BIRAGHI BIRASCHI BOCCAFOGLIA BOCHNIEWICZ BONIFAZI BONUCCI BRIGNANI BROSCO BUBNJIC CABRERA CACCIATORE CACERES CALABRIA CALDARA CAMPORESE CANNAVARO CAPONE CAPUANO CARACCIOLO CASTAGNE CASTAN CECCHERINI CEPPITELLI CESAR CHERUBIN CHIELLINI

Simone Palombi, 21 anni GETTY CHIRICHES CONTI COSTA A. COSTA F. CREMONESI CUOMO DAINELLI DALBERT D'AMBROSIO DANILO DE MAIO DE SCIGLIO DE SILVESTRI DE VRIJ DELL'ORCO DEPAOLI DI CHIARA DJIMSITI DODÒ DUSSENNE EMERSON ERLIC FARAONI FAZIO FELICIOLI FELIPE FERRARI G. FERRARI A. FLORENZI GABBIA GAMBERINI GASPAR GASPARETTO GASTALDELLO GAZZOLA GENTILETTI GHOULAM GOBBI GOLDANIGA GOMEZ GONZALEZ GOSENS GRAVILLON GYAMFI HATEBOER HELANDER HEURTAUX HOEDT HRISTOV HYSAJ ILLANES IZZO JAROSZYNSKI JESUS KARSDORP KONATE KOLAROV KOULIBALY KRAFTH LETIZIA LETSCHERT LEVERBE LICHTSTEINER LIROLA LUCIONI LUIZ FELIPE LUKAKU LYANCO MAGGIO MAIETTA MAKSIMOVIC MANCINI MANOLAS MARCHIZZA MARTELLA MARUSIC MASIELLO MASINA MATTIELLO MBAYE MIANGUE MIGLIORE MILENKOVIC MIRANDA MOLINARO MORENO MORETTI MURRU MUSACCHIO NAGATOMO

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4 23 5 6 4 1 5 10 10 7 4 7 4 15 2 4 6 3 4 3 9 1 4 10 2 6 5 3 17 1 6 6 2 6 4 5 11 5 5 3 5 4 2 2 4 3 6 8 1 8 1 7 4 4 7 5 11 16 4 5 3 1 11 5 5 2 5 5 3 4 5 3 15 1 6 6 11 6 4 3 4 5 4 13 5 12 8 6 11 3

● Mai come quest’estate, la Magic, concorso di fantacalcio della Gazzetta dello Sport, metterà a dura prova le capacità di tutti i fantallenatori sparsi per l’Italia. Cambiano infatti i bonus del gol in base ai ruoli: una rete del portiere vale +5, una di un difensore +4,5, una di un centrocampista +4. uno di un trequartista +3,5, infine una di un attaccante +3. È questa la novità più importante della lega fantacalcistica a premi più grande d’Italia. Confermati invece budget e ripartizione della rosa: 250 Magic milioni da investire in 23 giocatori, ripartiti in 3 portieri, 7 difensori, 8 tra centrocampisti e trequartisti (i centrocampisti dovranno essere almeno 3, il trequartista almeno uno) e 5 attaccanti. Dopo ogni giornata la Gazzetta assegnerà un voto a ogni giocatore, cui andranno aggiunti bonus (gol,

assist, rigori parati ed eventuali punti del modificatore di difesa) e sottratti malus (cartellini, rigori sbagliati, autoreti e gol subiti). L’iscrizione online all’Area Premium di gazzetta.it è gratuita, poi basta acquistare un abbonamento al costo di 19,99 euro oppure comprare il libro Magic +3 Campionato in edicola allo stesso prezzo. Oltre 600 i premi in palio per un valore complessivo di più di 253mila euro. I primi due turni di Serie A saranno dedicati al Torneo d’Apertura, poi dal terzo si fa sul serio con premi di giornata, classifica Generale e classifica Elite. Quindi durante la stagione sono confermati Mini Campionati e Coppa Gazzetta. Al vincitore della classifica generale andrà una Jaguar XF Prestige. Perché i fantallenatori vanno di corsa.

NICOLETTI N’KOULOU NURA NUYTINCK OIKONOMOU OLIVERA PALETTA PALOMINO PATRIC PAVLOVIC PELUSO PERES PEZZELLA GE. PEZZELLA GI. PISACANE POLVANI RADU RANIERI RANOCCHIA REGINI RIGIONE RODRIGUEZ R. ROMAGNA ROMAGNOLI ROMULO ROSI ROSSETTINI RUGANI RUI SALA SALAMON SAMIR SAMPIRISI SANTON SILVESTRE SKRINIAR SOUPRAYEN SPOLLI STRINIC TOLOI TOMIC TOMOVIC TONELLI TOROSIDIS UNTERSEE VAISANEN VANHEUSDEN VENUTI VICARI VITOR HUGO WAGUE WALLACE WIDMER ZAPATA ZAPPACOSTA ZUKANOVIC

CIGARINI COFIE CRECCO CRISETIG CRISTANTE CRISTOFORO CROCIATA DE FALCO DE ROON DE ROSSI DEIOLA DEL PINTO DESSENA DI GENNARO DIAKHATE DIAWARA DONSAH DUNCAN ERAMO FARAGÒ FERNANDEZ FOFANA FOSSATI FRATTESI FREULER GAGLIARDINI GAUDINO GNOUKOURI GONALONS GRASSI GUSTAFSON HAAS HALLFREDSSON HAMSIK HETEMAJ HILJEMARK INGELSSON IONITA IZCO JAKIMOVSKI JANKTO JORGINHO KESSIE KHEDIRA KIYINE KONDOGBIA KONE KRAGL LANER LAXALT LAZOVIC LAZZARI LEIVA LINETTY LOCATELLI LULIC MAGNANELLI MANDRAGORA MARCHISIO MARRONE MATUIDI MAURI MAZZITELLI MELARA MELEGONI MILINKOVIC MISSIROLI MONTOLIVO MORA MURGIA NAGY NAINGGOLAN OBI OMEONGA PADOIN PAROLO PELLEGRINI PESSINA PJANIC POLI PONTISSO PRAET PULGAR RADOVANOVIC RIGONI N. RINCON RIZZO ROG RODRIGUEZ T. ROHDEN

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CENTROCAMPISTI Nome ABUKAR ACQUAH AGYEI ALLAN ANTONINI LUI ARTIOLI BADELJ BALIC BARAK BARBERIS BARELLA BARRETO BASELLI BASTIEN BAUMGARTNER BEARZOTTI BEHRAMI BELLEMO BENASSI BENTANCUR BERTOLACCI BIGLIA BIONDINI BROZOVIC BUCHEL CAPEZZI CASSATA CASTRO CATALDI CHIBSAH

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Patrick Cutrone, 19 anni GETTY SANCHEZ SCHETINO SCHIATTARELLA SCHIAVON SCHMIDT SENSI SOSA SPINAZZOLA STROOTMAN STURARO SULJIC TAIDER TETTEH TORREIRA VALERO VALDIFIORI VECINO VELOSO VERETOUT VERRE VIOLA VIVIANI ZACCAGNI ZANELLATO ZIELINSKI ZUCULINI B. ZUCULINI F.

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6 1 8 3 3 6 4 11 18 5 1 8 1 7 15 4 13 7 10 4 6 7 3 1 14 6 4

Squadra LAZ SAM LAZ TOR TOR JUV VER CHI MIL MIL INT FIO BEN ROM CAG JUV JUV BEN UDI SAM FIO UDI BOL BOL VER CHI ROM NAP FIO FIO TOR ATA INT CAG BOL ATA TOR UDI BOL CRO GEN LAZ INT ROM SAM GEN FIO CRO ROM BOL VER CHI CHI FIO CRO FIO SAS CRO MIL

Costo 7 8 18 4 8 22 11 17 16 21 19 15 12 1 3 21 15 8 12 6 12 3 5 8 3 5 3 7 9 3 24 18 14 16 10 11 23 3 4 6 6 3 23 21 14 11 15 8 7 2 5 1 1 4 5 3 25 1 6

TREQUARTISTI Nome ALBERTO ALVAREZ ANDERSON ARAMU BERENGUER BERNARDESCHI BESSA BIRSA BONAVENTURA CALHANOGLU CANDREVA CHIESA CICIRETTI CORLU COSSU COSTA D. CUADRADO D'ALESSANDRO DE PAUL DJURICIC EYSSERIC EWANDRO FALCO FALLETTI FARES GARRITANO GERSON GIACCHERINI GIL DIAS HAGI IAGO ILICIC JOAO MARIO JOAO PEDRO KREJCI KURTIC LJAJIC MALLÉ MOUNIER NALINI NINKOVIC OIKONOMIDIS PERISIC PEROTTI RAMIREZ RIGONI L. SAPONARA STOIAN UNDER VALENCIA VALOTI VIGNATO YAMGA ZEKHNINI ACOSTY BAEZ BERARDI BORELLO BORINI

SR C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C A A A A A

BOYÉ BRIGNOLA CALLEJON CENTURION CERCI DI FRANCESCO DYBALA EDER EDERA EL SHAARAWY FARIAS GABIGOL GAKPÉ GOMEZ INSIGNE ITURBE JOVETIC KEITA KISHNA KOTNIK LEANDRINHO LERIS LOMBARDI MATOS MERTENS OKWONKWO ORSOLINI OUNAS PALACIO PALLADINO PANDEV PARIGINI PIERINI PJACA POLITANO RAGUSA REBIC RICCI SUSO TAARABT TONEV VERDE VERDI

A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A

TOR

7

NAP GEN VER BOL JUV INT TOR ROM CAG INT GEN ATA NAP ROM INT LAZ LAZ CRO NAP CHI LAZ UDI NAP BOL ATA NAP BOL GEN GEN TOR SAS JUV SAS SAS FIO SAS MIL GEN CRO VER BOL

26 9 14 10 32 16 1 18 14 11 4 28 30 7 13 27 6 4 2 1 4 4 35 3 10 9 13 7 9 4 1 12 16 8 4 6 20 8 5 8 18

Squadra SPA FIO UDI SAM TOR SAM CAG CRO LAZ SAM BEN BEN BEN CAG ATA MIL ROM BOL LAZ ROM SAS SPA GEN CAG JUV INT SAS LAZ CHI FIO JUV SAM GEN UDI JUV SAS CHI CAG NAP CHI MIL LAZ SPA NAP VER GEN CHI LAZ UDI ATA BOL INT CHI BEN SAM CHI LAZ TOR GEN CAG SAS SAM MIL FIO CRO UDI JUV CRO ROM VER SPA ATA NAP

Costo 14 15 14 1 34 5 24 15 13 13 14 6 14 11 12 1 17 18 10 34 18 14 13 7 37 35 11 32 17 24 6 7 15 13 17 16 12 8 20 1 13 8 14 15 19 3 13 4 13 16 8 5 11 10 18 8 1 6 1 13 1 20 23 21 7 18 6 11 1 1 1 6 14

ATTACCANTI ANTENUCCI BABACAR BAJIC BALDE BELOTTI BONAZZOLI BORRIELLO BUDIMIR CAICEDO CAPRARI CERAVOLO CISSÉ CODA COP CORNELIUS CUTRONE DEFREL DESTRO DJORDJEVIC DZEKO FALCINELLI FLOCCARI GALABINOV GIANNETTI HIGUAIN ICARDI IEMMELLO IMMOBILE INGLESE KALINIC KEAN KOWNACKI LAPADULA LASAGNA MANDZUKIC MATRI MEGGIORINI MELCHIORRI MILIK NGISSAH NIANG PALOMBI PALOSCHI PAVOLETTI PAZZINI PELLEGRI PELLISSIER PEREA PERICA PETAGNA PETKOVIC PINAMONTI PUCCIARELLI PUSCAS QUAGLIARELLA RODRIGUEZ A. ROSSI SADIQ SALCEDO SAU SCAMACCA SCHICK SILVA SIMEONE SIMY THEREAU THIAM TROTTA TUMMINELLO TUPTA UBALDI VIDO ZAPATA

8

● Le reti di Palombi con la maglia della Ternana nello scorso campionato di Serie B


Serie A R La guida

a 1

GIORNATA

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PRECEDENTI A TORINO Vittorie Juventus

20

Juventus

L

SI RIPARTE I primi giorni di ritiro a Bormio sono serviti per togliere un po’ di ruggi­ ne e per dimostrare che Sasà ha personalità e qualità da vendere, carismatico e uo­ mo spogliatoio, scattante e agile nelle uscite, meglio di Joe Hart con i piedi. «A Pari­ gi mi ero perso: finii in pan­ china senza motivo», le pa­ role all’arrivo in granata. «Il Toro e io abbiamo la stessa voglia di rivalsa e ricostru­ zione, e il progetto granata è partito da anni. Mihajlovic non ha paura di dire la veri­ tà. Un po’ di emozione al de­ butto ci sarà ma durerà un attimo». Domani sera Sirigu a Bologna si riaffaccia alla Serie A con l’obiettivo di aiu­ tare il Toro a centrare un po­ sto in Europa, e perché no, strappare una convocazione in azzurro per Russia 2018. A Bologna debutterà in pan­ china, vice di Sirigu, un’altra new entry granata, Milinko­ vic, portierone serbo di belle speranze acquistato dal Danzica in primavera, sotto le grinfie del preparatore Di Sarno già da alcuni mesi. Si­ rigu e Milinkovic, due de­ buttanti a difesa della porta granata, non accadeva, tito­ lare e riserva insieme, da 9 anni, dalla stagione 2008­ 09 con Sereni e Calderoni nuovi di pacca (Toro poi re­ trocesso in serie B). © RIPRODUZIONE RISERVATA

Salvatore Sirigu, 30 LAPRESSE

26. LICHTSTEINER

Pareggi

Cagliari

28

Ultimo pareggio 09-05-2015 1-1

ALLEGRI DA EX Vittorie Cagliari 0

VERONA

(4-3-3)

ATALANTA

NAPOLI

(4-3-3)

ROMA

(3-4-1-2) (4-3-3)

OGGI ore 20.45 ARBITRO Fabbri ASS. Longo-Valeriani IV Rocchi VAR Doveri A. VAR Aureliano PREZZI 15-85 euro TV Sky Sport 1 HD; MP Sport HD

DOMANI ore 18 ARBITRO Giacomelli ASS. Peretti-Alassio IV Pinzani VAR Banti Ass. VAR Abbattista PREZZI 12-380 euro TV Sky Sport 1 HD; Premium Sport HD

1 NICOLAS

1 BERISHA 3 6 5 TOLOI PALOMINO MASIELLO 33 4 11 8 HATEBOER CRISTANTE FREULER GOSENS 27 KURTIC 10 29 GOMEZ PETAGNA

75 69 HEURTAUX SOUPRAYEN

2 ROMULO

5 B. ZUCULINI

24 BESSA

10 CERCI

11 PAZZINI

7 VERDE

24 INSIGNE

14 MERTENS

7 CALLEJON

8 PEROTTI

9 DZEKO

23 DEFREL

17 HAMSIK

8 JORGINHO

20 ZIELINSKI

6 STROOTMAN

16 DE ROSSI

4 NAINGGOLAN

31 26 GHOULAM KOULIBALY

33 ALBIOL

11 MAGGIO

11 5 44 25 KOLAROV JUAN JESUS MANOLAS BRUNO PERES

20. PADOIN

BOLOGNA

(4-3-3) (4-2-3-1)

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Massa ASS. La Rocca-Del Giovane IV Baroni VAR Orsato Ass. VAR Ghersini PREZZI 15-100 euro TV Sky Calcio 4 HD 83 MIRANTE 35 TOROSIDIS

6 DE MAIO

3 GONZALEZ

25 MASINA

2 NAGY

5 PULGAR

16 POLI

9 VERDI

10 DESTRO

14 DI FRANCESCO

21 BERENGUER

9 BELOTTI 10 LJAJIC

22 OBI 3 24 MOLINARO MORETTI

14 IAGO FALQUE 88 RINCON 33 7 N’KOULOU ZAPPACOSTA

PANCHINA 1 Da Costa, 34 Ravaglia, 15 Mbaye, 18 Helander, 20 Maietta, 28 Gastaldello, 8 Taider, 12 Crisetig, 7 Petkovic, 11 Krejci, 30 Okwonkwo, 24 Palacio ALLENATORE Donadoni BALLOTTAGGI Gonzalez-Maietta 55-45%, Verdi-Krejci 60-40% SQUAL. nessuno INDISP. Falletti ALTRI Donsah, Krafth, Santurro, Valencia, Mounier, Falco DRITTE SÌ Di Francesco NO Pulgar

PANCHINA 22 Sepe, 1 Rafael, 23 Hysaj, 21 Chiriches, 19 Maksimovic, 6 Mario Rui, 30 Rog, 42 Diawara, 5 Allan, 37 Ounas, 99 Milik, 15 Giaccherini ALL. Sarri BALLOTTAGGI Maggio-Hysaj 60-40%, Zielinski-Allan 60-40%, Albiol-Chiriches 60-40% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI nessuno ALTRI Tonelli, Strinic, Leandrinho, Zapata, Pavoletti DRITTE SÌ Mertens NO Maggio

PANCHINA 28 Skorupski, 18 Lobont, 15 Moreno, 20 Fazio, 22 Nura, 7 Pellegrini, 21 Gonalons, 30 Gerson, 17 Under, 32 Tumminello, 92 El Shaarawy ALLENATORE Di Francesco BALLOTTAGGI Juan Jesus-Moreno 60-40%, De Rossi-Gonalons 70-30% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Florenzi, Karsdorp, Emerson ALTRI nessuno DRITTE SÌ Perotti NO Juan Jesus

PANCHINA 32 Milinkovic, 1 Ichazo, 29 De Silvestri, 4 Bonifazi, 23 Barreca, 26 Avelar, 6 Acquah, 16 Gustafson, 99 Sadiq, 20 Edera, 27 Parigini, 30 Aramu ALLENATORE Mihajlovic BALLOTTAGGI Rincon-Acquah 70-30%, Molinaro-Barreca 60-40% SQUALIFICATI Boyé (1) INDISPONIBILI Baselli, Boyé, Lyanco, Valdifiori ALTRI M. Lopez DRITTE SÌ Iago Falque NO Obi

SPAL

SAMPDORIA

(4-3-1-2)

(3-4-2-1)

BENEVENTO

(4-4-2)

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Abisso ASS. Costanzo-Di Iorio IV Saia VAR Calvarese A. VAR Di Martino PREZZI 20200 TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 1

13 WALLACE 8 BASTA

1 STRAKOSHA 3 DE VRIJ

26 RADU

16 18 19 21 PAROLO L. ALBERTO MILINKOVIC LULIC

33 COSTA

17 IMMOBILE

29 PALOMBI

10 FLOCCARI

43 PALOSCHI

MORA 20

6 CREMONESI

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Pasqua ASS. Di Fiore-Prenna IV Minelli VAR Mazzoleni A. VAR Serra PREZZI 20-80 euro TV Sky Calcio 6 HD

7 SALA

1 PUGGIONI 26 19 SILVESTRE REGINI

8 BARRETO

29 MURRU

34 TORREIRA 11 ALVAREZ

18 PRAET

27 QUAGLIARELLA 32 PUSCAS

11 CODA

SCHIATTARELLA 28 77 29 VIVIANI LAZZARI

7 14 D’ALESSANDRO VIOLA

8 CATALDI

10 CICIRETTI

23 VICARI 1 GOMIS

17 15 DI CHIARA CAMPORESE

5 LUCIONI

3 LETIZIA

2 OIKONOMOU

PANCHINA 55 Vargic, 23 Guerrieri, 4 Patric, 15 Bastos, 5 Lukaku, 27 Luiz Felipe, 11 Crecco, 77 Marusic, 88 Di Gennaro, 96 Murgia, 25 Lombardi, 20 Caicedo ALLENATORE S. Inzaghi BALLOTTAGGI Radu-Bastos 70-30%, Basta-Marusic 70-30% SQUAL. nessuno INDISPONIBILI F.Anderson, Lucas Leiva ALTRI Keita DRITTE SÌ Immobile NO Radu PANCHINA 92 Marchegiani, 17 Poluzzi, 5 Gasparetto, 27 Felipe, 7 Antenucci, 8 Bellemo, 12 Konate, 14 Mattiello, 15 Vaisanen, 18 Schiavon, 22 Rizzo, 26 Polvani ALLENATORE Semplici BALLOTTAGGI Floccari-Antenucci 60-40%, Cremonesi-Felipe-Vaisanen 60-20-20%, Mora-Rizzo 70-30% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Meret, Grassi ALTRI Ubaldi, Boccafoglia DRITTE SÌ Mora NO Gomis

CROTONE

(4-4-2)

INTER

(4-2-3-1)

MILAN

(4-3-3)

FIORENTINA

(4-2-3-1)

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Mariani ASS. Paganessi-Schenone IV Martinelli VAR Di Bello A. VAR Nasca PREZZI 35-240 euro TV Sky Calcio 2 HD; MP Sport HD

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Tagliavento ASS. Posado-Vivenzi IV Pairetto VAR Guida A. VAR Di Paolo PREZZI 30-150 euro TV Sky Calcio 1 HD; MP Sport 2

1 CORDAZ

1 HANDANOVIC 33 37 25 29 D’AMBROSIO SKRINIAR MIRANDA DALBERT 5 6 VECINO GAGLIARDINI 87 44 20 CANDREVA BORJA VALERO PERISIC 9 ICARDI

35 7 44 87 FARAONI CECCHERINI CABRERA MARTELLA 6 ROHDEN

13 IZCO 24 TONEV

9 CAPRARI

1 BELEC

PANCHINA 12 Krapikas, 92 Tozzo, 13 Ferrari, 24 Bereszynski, 20 Pavlovic, 10 Djuricic, 28 Capezzi, 21 Verre, 16 Linetty, 90 Ramirez, 97 Bonazzoli, 99 Kownacki ALLENATORE Giampaolo BALLOTTAGGI Praet-Linetty 60-40%, Alvarez-Ramirez 60-40% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Viviano, Schick, Dodò ALTRI Leverbe, Baldé DRITTE SÌ Caprari NO Regini PANCHINA 22 Brignoli, 12 Piscitelli, 6 Djimsiti, 18 Gyamfi, 21 Costa, 23 Venuti, 95 Gravillon, 4 Del Pinto, 98 Donnarumma, 19 Cissé, 99 Brignola ALLENATORE Baroni BALLOTTAGGI Camporese–Costa 70-30%, Puscas–Cissé 60-40% SQUALIFICATI Eramo (1) INDISPONIBILI Chibsah, Ceravolo ALTRI Jakimovski, Melara, De Falco DRITTE SÌ Ciciretti NO Cataldi

5 STOIAN

17 BUDIMIR

11 BORINI

9 A. SILVA

8 SUSO

10 18 CALHANOGLU MONTOLIVO

79 KESSIE

68 22 19 R. RODRIGUEZ MUSACCHIO BONUCCI

12 CONTI

PANCHINA 5 Festa, 33 Viscovo, 23 Dussenne, 93 Ajeti, 31 Sampirisi, 11 Kragl, 14 Suljic, 38 Mandragora, 89 Crociata, 28 Borello, 99 Simy, 29 Trotta ALLENATORE Nicola BALLOTTAGGI Rohdén-Crociata 65-35%, Martella-Mandragora 65-35% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Nalini, Kotnik, Acosty, Cuomo ALTRI Nicoletti DRITTE SÌ Barberis NO Martella PANCHINA 90 A. Donnarumma, 30 Storari, 20 Abate, 17 C. Zapata, 13 Romagnoli, 46 Gabbia, 31 Antonelli, 2 Calabria, 4 J. Mauri, 45 Zanellato, 73 Locatelli, 63 Cutrone ALL. Montella BALL. Montolivo-Locatelli 60-40%, A. Silva-Cutrone 55-45% SQUAL. Paletta (1) INDISPONIBILI Biglia, Bonaventura ALTRI G. Gomez, Sosa, Niang DRITTE SÌ Suso NO Borini

SASSUOLO

(4-3-3)

UDINESE

GENOA

(3-4-3)

CHIEVO

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Damato ASS. Manganelli-Mondin IV Piccinini VAR Irrati A. VAR Sacchi PREZZI 10-65 euro TV Sky Calcio 5 HD; MP Calcio 2

(4-3-3) (4-3-1-2)

DOMANI ore 20.45 ARBITRO Gavillucci ASSISTENTI Vuoto-Bindoni IV Rapuano VAR Manganiello A. VAR Ros PREZZI 15-40 euro TV Sky Calcio 7 HD

47 CONSIGLI 21 LIROLA

10 BARBERIS

99 G. DONNARUMMA

PANCHINA 91 Gollini, 95 Bastoni, 13 Caldara, 28 Mancini, 21 Castagne, 88 Schmidt, 15 De Roon, 32 Haas, 72 Ilicic, 7 Orsolini, 9 Cornelius, 20 Vido ALL. Gasperini BALL. Palomino-Caldara 60-40%, Hateboer-Castagne 70-30%, Kurtic-Ilicic 65-35% SQUAL. nessuno INDISPONIBILI nessuno ALTRI Rossi, Spinazzola, Melegoni, Pessina DRITTE SÌ A. Gomez NO Palomino

(3-5-2)

CAGLIARI (4-3-1-2)

PANCHINA 26 Crosta, 16 Faragò, 23 Ceppitelli, 12 Miangue, 21 Ionita, 7 Cossu, 17 Farias, 32 Giannetti ALLENATORE Rastelli BALLOTTAGGI Padoin-Faragò 60-40%, Dessena-Ionita 60-40%, Sau-Farias 70-30% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Melchiorri, Deiola, Rafael ALTRI Daga, Romagna, Balzano, Borriello, Salamon DRITTE SÌ Barella NO Sau

39 SIRIGU

PANCHINA 17 Silvestri, 22 Coppola, 12 Caracciolo, 97 Felicioli, 77 Buchel, 8 Fossati, 20 Zaccagni, 27 Valoti, 93 Fares ALLENATORE Pecchia BALLOTTAGGI B. Zuculini-Buchel 70-30% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Brosco, F. Zuculini, Bianchetti ALTRI Cherubin, Laner, Bearzotti, Stefanec DRITTE SÌ Verde NO Souprayen

LAZIO

22 SCUFFET

15 28 13 ACERBI CANNAVARO PELUSO

2 WAGUE

4 ANGELLA

17 NUYTINCK

97 PEZZELLA

7 MISSIROLI

4 MAGNANELLI

32 DUNCAN

6 FOFANA

23 HALLFREDSSON

14 JANKTO

25 BERARDI

11 FALCINELLI

16 POLITANO

10 DE PAUL

15 LASAGNA

77 THEREAU

74 SALCEDO

16 GALABINOV

19 PANDEV

93 8 44 LAXALT BERTOLACCI VELOSO 3 GENTILETTI

ROSSETTINI

28. CRAGNO

24. CAPUANO

PANCHINA 23 Szczesny, 16 Pinsoglio, 4 Benatia, 2 De Sciglio, 15 Barzagli, 22 Asamoah, 14 Matuidi, 30 Bentancur, 6 Khedira, 11 D. Costa, 33 Bernardeschi, 34 Kean ALLENATORE Allegri BALL. Rugani-Barzagli 60-40%, Marchisio-Khedira 60-40%, Lichtsteiner-De Sciglio 60-40% Cuadrado-D. Costa 60-40% SQUAL. nessuno INDISPONIBILI Pjaca (60 giorni) ALTRI nessuno DRITTE SÌ Dybala NO Rugani

TORINO

3. L. ANDREOLLI

19. PISACANE

18. BARELLA

1 ALISSON

25 REINA

4. DESSENA

10. JOAO PEDRO

90. COP

JUVENTUS (4-2-3-1)

Ultima vittoria Cagliari 31-01-2009 2-3

Pareggi 2

25. SAU

8. CIGARINI

LE ULTIME VOLTE

28 26 A. FERRARI CACERES

10. DYBALA 9. HIGUAIN

61

14

Ultima vittoria Juventus 21-09-2016 4-0

5. PJANIC

7. CUADRADO

2

36

8. MARCHISIO 17. MANDZUKIC

24. RUGANI

RETI FATTE

Vittorie Cagliari

ARBITRO Maresca di Napoli ASS. Marrazzo-Di Vuolo IV La Penna VAR Valeri A. VAR Aureliano PREZZI tutto esaurito TV Sky Calcio 1 e Supercalcio HD; Premium Sport HD

3. CHIELLINI

nel 2009 con Allegri in panchina. Il tecnico, dopo aver lasciato i rossoblù, ha sfidato da ex i sardi 11 volte, senza mai perdere

Vittorie Allegri 9

a Serie A, sei anni dopo. Di strada ne ha fatta Salvatore Sirigu da quando ha lasciato il massi­ mo campionato con la ma­ glia del Palermo per la Ligue 1, una carriera oltralpe ricca per il portafoglio, e di soddi­ sfazioni sportive: ha vinto tutto quello che c’era da vin­ cere in Francia, campionati, coppe e Supercoppa. A 30 anni però il portiere di Nuo­ ro era a una svolta della car­ riera, finire nel dimentica­ toio o trovare quella scossa per tornare sulla scena da protagonista. Così Sirigu, ri­ nunciando a parte dell’in­ gaggio principesco, ha ac­ cettato la corte del Torino di Mihajlovic, e si è rimesso in gioco dopo la rescissione dal Psg, società che aveva perso la fiducia nel portiere, desti­ nato alla panchina con un anno ancora di contratto, dopo aver disputato l’ultima stagione in prestito tra Sivi­ glia e Osasuna.

12. ALEX SANDRO

1Il Cagliari ha vinto solo due volte in casa della Juve: l’ultima

Francesco Bramardo TORINO

1. BUFFON

AllegrieximbattutocolCagliari AcasaJuveduegioieperisardi

IL PORTIERE DEL TORO

Ehi Sirigu, ricordi la A? Il ritorno dopo 6 anni

OGGI a Torino Ore 18 Allianz Stadium

FARI PUNTATI SU...

25

22 LAZOVIC 14 BIRASCHI

1 PERIN

20 45 PUCCIARELLI INGLESE 23 BIRSA 56 8 19 HETEMAJ RADOVANOVIC CASTRO 18 12 3 29 GOBBI CESAR DAINELLI CACCIATORE 70 SORRENTINO

PANCHINA 77 Pegolo, 78 Ajello, 23 Gazzola, 24 Goldaniga, 55 Letschert, 6 Mazzitelli, 8 Biondini, 12 Sensi, 9 Iemmello, 10 Matri, 20 Ricci, 90 Ragusa ALLENATORE Bucchi BALLOTTAGGI Duncan-Sensi 55-45% SQUAL. nessuno INDISP. Marson, Dell’Orco ALTRI Erlic, Cassata, Frattesi, Marchizza, Adjapong, Pierini DRITTE SÌ Berardi NO Lirola

PANCHINA 1 Bizzarri, 25 Borsellini, 3 Samir, 55 Bochniewicz, 53 Adnan, 99 Balic, 8 Behrami, 13 Ingelsson, 72 Barak, 96 Ewandro, 7 Matos, 9 Bajic ALLENATORE Delneri BALLOTTAGGI Hallfredsson-Balic 80-20% SQUALIFICATI Danilo (1) INDISPONIBILI Widmer, Perica ALTRI Karnezis, Pontisso, Mallè DRITTE SÌ Jankto NO Hallfredsson

PANCHINA 23 Lamanna, 38 Zima, 20 Rosi, 87 Zukanovic, 4 Cofie, 18 Migliore, 30 Rigoni, 40 Omeonga, 99 Ninkovic, 11 Taarabt, 17 Palladino ALL. Juric BALLOTTAGGI Salcedo-Taarabt 60-40%, Veloso-Omeonga 60-40% SQUALIFICATI Izzo (fino al 12 ottobre) INDISP. Spolli, Centurion, Rodriguez, Pellegri, Lapadula ALTRI Hiljemark, Gakpé, Brivio, Rollandi DRITTE SÌ Veloso NO Salcedo

PANCHINA 90 Seculin, 1 Pavoni, 2 Jaroszynski, 5 Gamberini, 14 Bani, 27 Depaoli, 4 Rigoni, 7 Garritano, 11 Leris, 77 Bastien, 31 Pellissier, 55 Vignato ALLENATORE Maran BALLOTTAGGI Cesar-Gamberini 55-45% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Meggiorini, Confente, Gaudino ALTRI Frey, Kiyine, Yamga, Rodriguez, Cinelli, Rigione DRITTE SÌ Castro NO Pucciarelli

24 BENASSI

15 MAXI OLIVERA

30 BABACAR 10 EYSSERIC

28 GIL DIAS 6 17 SANCHEZ VERETOUT 76 13 31 ASTORI VITOR HUGO BRUNO GASPAR 57 SPORTIELLO

PANCHINA 27 Padelli, 46 Berni, 13 Ranocchia, 55 Nagatomo, 15 Ansaldi, 77 Brozovic, 10 Joao Mario, 23 Eder, 96 Gabigol, 99 Pinamonti, 8 Jovetic ALLENATORE Spalletti BALLOTTAGGI Vecino-Joao Mario 55-45% SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Santon ALTRI nessuno DRITTE SÌ Perisic NO Dalbert PANCHINA 97 Dragowski, 40 Tomovic, 51 Hristov, 4 Milenkovic, 3 Biraghi, 5 Badelj, 19 Cristoforo, 14 Fernandez, 7 Zekhnini, 11 Hagi, 93 Rebic, 9 Simeone ALLENATORE Pioli BALLOTTAGGI Babacar-Simeone 60-40%, Bruno Gaspar-Tomovic 60-40% SQUALIFICATI Chiesa (1) INDISPONIBILI Saponara ALTRI Kalinic, Cerofolini, Schetino, Ranieri DRITTE SÌ Eysseric NO Bruno Gaspar

ASPETTANDO IL MILAN

Euforia Crotone Verso il record di spettatori ● CROTONE Arrivato l’ok per l’agibilità da parte della Commissione di vigilanza per i pubblici spettacoli, allo Scida adesso si lavora per rendere fruibile l’antistadio e l’accesso a tutti i settori in vista dell’esordio contro il Milan. Intanto ieri pomeriggio è stato dato il via libera alla vendita degli ultimi biglietti per i quali in tantissimi hanno fatto la fila al ticket point fin dalle prime ore del mattino. Settore ospite già esaurito da tempo così come la tribuna scoperta (da quest’anno senza recinzione) e la curva Manzulli, cuore del tifo rossoblù. Sono disponibili solo tagliandi di tribuna che probabilmente andranno a esaurimento nelle prossime ore. Abbonati in aumento: sono circa il 30% in più rispetto alla passata stagione. Domenica si punta al nuovo record di spettatori (lo scorso anno con la Juventus furono 15.354) vista la continua richiesta di tagliandi che arriva da tutta la regione e anche da fuori. Luigi Saporito © RIPRODUZIONE RISERVATA


26

Serie A R Mercato

ATALANTA

BENEVENTO

BOLOGNA

CAGLIARI

3-4-3

4-4-2

4-2-3-1

4-3-1-2

ALLENATORE BARONI

ALLENATORE GASPERINI

MASIELLO

BERISHA CALDARA

A. COSTA

SPINAZZOLA GOMEZ

DE ROON CASTAGNE

D’ALESSANDRO

LUCIONI VIOLA

LETIZIA

PETAGNA

CATALDI

● ARRIVI Del Grosso (d, Spal, fp); Asmah (d, Avellino, fp);

Marilungo (a, Empoli, fp); Mancini (d, Perugia); Haas (c, Lucerna); Gosens (d, Heracles); Vido (a, Cittadella); Schmidt (c, San Paolo); Palomino (d, Ludogorets); Cornelius (a, Copenaghen); Ilicic (c, Fiorentina); Castagne (d, Genk); Pessina (c, Como); Orsolini (a, Ascoli); Migliorelli (d, Feralpi); De Roon (c, Middlesbrough) ● CESSIONI Migliaccio (c), Raimondi (c) e Konko (d, f.c.); Grassi (c) e Paloschi (a, Spal); Pesic (a, Stella Rossa); Mounier (a, Bologna, fp); Zukanovic (d, Genoa); Conti (d) e Kessie (c, Milan); Cabezas (a, Panathinaikos), D’Alessandro (c, Benevento) ● OBIETTIVI Laxalt (c, Genoa); Sandoval (a, Colon); Ansaldi (d, Inter)

INTER

DE MAIO TOROSIDIS

POLI TAIDER PALACIO

CODA

CICIRETTI

ILICIC

ALLENATORE RASTELLI

MASINA GONZALEZ

MIRANTE

DI CHIARA

BELEC

FREULER

TOLOI

ALLENATORE DONADONI

MIANGUE

CRAGNO

ANDREOLLI

PISACANE DI FRANCESCO

PADOIN

DESTRO

● ARRIVI Agyei (c, Ancona, fp); Kanoute (a, Juve Stabia,

fp); Coda (a, Salernitana); Belec (p) e Letizia (d, Carpi); Gravillon (c, Inter); Djimsiti (d, Avellino); A. Costa (d, Empoli); Brignoli (p) e Di Chiara (d, Perugia); Cataldi (c, Genoa); D’Alessandro (c, Atalanta) ● CESSIONI Cragno (p, Cagliari, fp); Pajac (c, Perugia); Alastra (p, Prato); Matera (c, Foggia); Falco (a, Bologna, fp); Pezzi (d, Cittadella); Padella (d) e Buzzegoli (c, Ascoli); Bagadur (d, Brescia); Lopez (d, Spezia) ● OBIETTIVI Pavoletti (a, Napoli); Memushaj (c, Pescara), Parigini (a, Torino), Matri (a, Sassuolo), Kone (c, Udinese); Hiljemark (c, Genoa)

SAU

● ARRIVI

Falco (a, Benevento, fp); Crisetig (c, Crotone, fp); Mounier (a, Atalanta, fp); De Maio (d, Fiorentina); G. Gonzalez (d, Palermo); Poli (c, Milan); Falletti (c, Ternana); Santurro (p, Siracusa); Palacio (a, Inter) ● CESSIONI Oikonomou (d), Rizzo (c) e Viviani (c, Spal); Sadiq (a, Torino) ● OBIETTIVI Pavoletti (a, Napoli); Josè Mauri (c, Milan), Benali (c, Pescara)

● ARRIVI

Cragno (p, Benevento, fp); Balzano (d, Cesena, fp); Cossu (c, Olbia); Cop (a, Sporting Gijon, fp); Giannetti (a, Spezia, fp); Cigarini (c, Sampdoria); Andreolli (d, Inter); Romagna (d, Brescia) ● CESSIONI Gabriel (p, Milan, fp); Bruno Alves (d, Rangers); Di Gennaro (c, Lazio); Tachtsidis (c, Olympiacos); Murru (d, Sampdoria); Isla (d, Fenerbahce); Han (a, Perugia) ● OBIETTIVI Vitale (c, Cesena); Peluso (d, Sassuolo); Rispoli (d, Palermo)

L’ULTIMO ARRIVATO

ALLENATORE SPALLETTI (nuovo)

4-2-3-1

HANDANOVIC DALBERT MIRANDA SKRINIAR VECINO CANCELO* GAGLIARDINI

PERISIC

VALERO CANDREVA

ICARDI *Ancora daufficializzare

● ARRIVI Ranocchia (d, Hull City, fp); Jovetic (a, Siviglia, fp); Padelli (p, Torino); Skriniar (d, Sampdoria); Odgaard (a, Lyngby); Colidio (a, Boca Juniors); Valero (c) e Vecino (c, Fiorentina); Dalbert (d, Nizza) ● CESSIONI Sainsbury (d, Jiangsu Suning, fp); Carrizo (p, Monterrey); Gravillon (d, Benevento); Banega (c, Siviglia); Andreolli (d, Cagliari); Bakayoko (a, Sochaux); Biabiany (a, Sparta Praga); Medel (c, Besiktas); Palacio (a, Bologna); Murillo (d, Valencia) ● OBIETTIVI Diop (d, Tolosa); Vidal (c, Bayern); Martial (a, Man. Utd); Keita (a, Lazio); Jarmolenko (a, Dinamo Kiev); Schick (a, Samp); Lima (c, Santos); Aurier (d) e Kimpembe (d, Psg); Karamoh (a, Caen); Cancelo (d, Valencia)

LAZIO

ALLENATORE S. INZAGHI

3-5-2

STRAKOSHA

Palacio, assist a Destro: «Tanti gol per il Bologna» Luca Aquino BOLOGNA

D

ici Palacio e inevitabilmente, a Bologna, ripensi a Baggio, Signori e Di Vaio. Giocatori che si sono rigenerati sotto le Due Torri, rilanciando carriere apparentemente avviate verso il tramonto. Donadoni e i tifosi si augurano che anche per l’argentino questa magia possa tornare di attualità. Uscito con le ossa rotte dalla Coppa Italia, il Bologna ha bisogno di una scossa. Proverà a darla «El Trenza», con classe e talento non annacquati dalla carta d’identità: «Ho 35 anni, ma sto bene fisicamente e spero di fare un grande campionato». Al Bologna avrà sicuramente più spazio che nell’ultima stagione interista - lo scorso anno 15 presenze in A per un totale di 466 minuti – con la possibilità di ritrovare la via del gol imboccata oltre 200 volte da professionista (73 volte in A).

Rodrigo Palacio, 35 anni, nuovo colpo del Bologna. Per lui 20 presenze e 2 gol con la maglia dell’Inter nell’ultimo anno SCHICCHI

specifico – spiega Palacio -. Posso giocare con Destro, infatti preferisco fare la seconda punta al fianco di un centravanti vero. So quanto è forte, lo aiuterò a fare tanti gol». In estate si è allenato da solo, in attesa di sistemazione, avrà bisogno di un minimo di tempo per ritrovare il ritmo partita ma sarà forse chiamato a bruciare le tappe. Il Bologna ha un calendario iniziale abbastanza delicato, deve capitalizzare ogni occasione a iniziare dalla gara del Dall’Ara con il Torino di domani: «Tutti sono delusi per la partita con il Cittadella, ma dobbiamo iniziare bene il campionato. Sarà importante vincere domenica».

uscita, ma non vanno esclusi altri colpi in entrata. Il k.o. in Coppa Italia, continua a sottolineare Bigon, non ha cambiato le strategie: «Se fossimo realmente quelli dello 0-3 col Cittadella, dovremmo andare tutti a casa tranne il presidente. Questo gruppo ha le risorse per fare una bella stagione all’interno della propria fascia di classifica».

cile, ma mi piacerebbe fare qualcosa di simile». MERCATO L’argentino, arrivato per tamponare lo stop di Avenatti che non ha ricevuto l’idoneità («Starà fuori dalla lista di settembre, ma non abbandoniamo il progetto che avevamo su di lui», ha detto Bigon), dovrebbe essere l’ultimo colpo del Bologna stando alle parole del d.s. I rossoblù si muoveranno in

© RIPRODUZIONE RISERVATA

HAI BISOGNO DI U

SECONDA PUNTA Nel nuovo 4-2-3-1 di Donadoni sarà l’uomo che giostra alle spalle di Mattia Destro, col quale ha già giocato nel 2010-11 al Genoa. «Con Donadoni non ho parlato del mio ruolo

MANU Donadoni dovrebbe tornare momentaneamente al 43-3, ma uno spezzone di gara è tutt’altro che improbabile per Palacio, nativo di Bahia Blanca, una città che agli sportivi bolognesi rievoca grandi successi nella pallacanestro. Da lì, infatti, veniva anche Manu Ginobili, capace di vincere tutto con la Virtus fra il 2000 e il 2002 prima di attraversare l’oceano e vincere quattro titoli Nba con i San Antonio Spurs: «Conosco bene Manu e so che ha vinto tutto qui con la Virtus. Sarà diffi-

NAPOLI

ROMA

SAMPDORIA

SASSUOLO

4-3-3

4-3-3

4-3-1-2

4-3-3

RADU DE VRIJ WALLACE

BASTA

LULIC MILINKOVIC L. LEIVA ANDERSON

PAROLO IMMOBILE

● ARRIVI

Guerrieri (p, Trapani, fp); Palombi (a, Ternana, fp); Mauricio (d, Spartak Mosca, fp); Filippini (d, Entella, fp); Luiz Felipe (d, Salernitana, fp); Kishna (a, Lilla, fp); Perea (a, Lugodorets, fp); Oikonomidis (a, Aarhus, fp); J. Morrison (c, Qpr, fp); Marusic (d, Ostenda); Lucas Leiva (c, Liverpool); Di Gennaro (c, Cagliari); Felipe Caicedo (a, Espanyol); Lo (d, Reggina) ● CESSIONI Biglia (c, Milan) ● OBIETTIVI Ramselaar (a, PSV Eindhoven); Brahimi (a, Porto); Rodrigo Caio (d, San Paolo), Lodygin (p, Zenit); Paletta (d, Milan)

ALLENATORE SARRI

GHOULAM

HYSAJ

STROOTMAN

MANOLAS INSIGNE

JORGINHO MERTENS

ALLAN

G. FERRARI SILVESTRE

MORENO

KOULIBALY HAMSIK

CALLEJON

Zuniga (d, Watford, fp); Calzola (d, Perugia, fp); Dumitru (a, Nottingham Forest, fp); Zapata (a, Udinese, fp); Ounas (a, Bordeaux); Mario Rui (d, Roma) ● CESSIONI nessuno ● OBIETTIVI Karnezis (p, Udinese); Rulli (p, Real Sociedad); Zinchenko (c, Manchester City); Rashica (c, Vitesse); Ochs (c, Hoffenheim)

nelle farmacie Seguici su sustenium.it e Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano.

ALLENATORE BUCCHI (nuovo)

MURRU

KOLAROV

PERES

SALA

PEROTTI

DE ROSSI DZEKO

NAINGGOLAN DEFREL

● ARRIVI Skorupski (p, Empoli, fp); Castan (d) e Iturbe (a, Torino, fp); Vainqueur (c, Marsiglia, fp); Gyomber (d, Terek Grozny, fp); Moreno (d, Psv Eindhoven); Karsdorp (d, Feyenoord); Gonalons (c, Lione); Ünder (c, Başakşehir); Pellegrini (c) e Defrel (a, Sassuolo); Kolarov (d, Manchester City); Corlu (c, Brondby) ● CESSIONI Grenier (c, Lione, fp); Totti (c, fc); Vermaelen (d, Barça, fp); Szczesny (p, Juve); Salah (a, Liverpool); Paredes (c, Zenit); Rüdiger (d, Chelsea); Mario Rui (d, Napoli); Marchizza (d) e Frattesi (c, Sassuolo) ● OBIETTIVI Mahrez (a, Leicester); Sakho (d, Liverpool); Cuadrado (a, Juventus); Rodrigo Caio (d, San Paolo); Engels (d, Bruges); Ziyech (c, Ajax)

CONSIGLI PELUSO CANNAVARO

LINETTY

LIROLA

RAMIREZ

MISSIROLI

ACERBI

TORREIRA BARRETO

Quand sentirti e

Scegli quello giusto per te, chiedi

PUGGIONI

ALISSON

ALBIOL

Quando vuoi ritrovare benessere fisico e mentale.

ALLENATORE GIAMPAOLO

ALLENATORE DI FRANCESCO (nuovo)

REINA

● ARRIVI

FARIAS

JOAO PEDRO

BARELLA

VERDI

CERAVOLO

IONITA CIGARINI

QUAGLIARELLA

DUNCAN

CAPRARI ● ARRIVI Verre (c, Pescara, fp); Palumbo (c, Ternana, fp); Capezzi (c, fp) e G. Ferrari (d, Crotone); Martinelli (c) e Bonazzoli (a, Brescia, fp); Ivan (c, Bari, fp); Murru (d, Cagliari); Caprari (a, Pescara); Vujcic (c, Hajduk Spalato); Kownacki (a, Lech Poznan); Ramirez (a, Middlesbrough) ● CESSIONI Palombo (c, fc); Bruno Fernandes (c, Sporting Lisbona); Skriniar (d, Inter); Cigarini (c, Cagliari); Budimir (a, Crotone); Muriel (a, Siviglia); Cuomo (a, Monopoli); Simic (d, Empoli) ● OBIETTIVI Laurini (d, Empoli); Zapata (a, Napoli), Vietto (a, Atletico Madrid)

MAGNANELLI

POLITANO

FALCINELLI BERARDI

● ARRIVI

Ahmetaj (a, Cesena); Falcinelli (a, Crotone, fp); Marchizza (d) e Frattesi (c, Roma); Cassata (c, Ascoli); Marson (p) e Goldaniga (d, Palermo); Satalino (p, Fiorentina) ● CESSIONI Aquilani (c, fc); Pellegrini (c) e Defrel (a, Roma); Gambardella (d, Lecce); Pomini (p, Palermo) ● OBIETTIVI Pavoletti (a, Napoli); Rogerio (d, Juventus); Lo Faso (a, Palermo)


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHIEVO

CROTONE

FIORENTINA

GENOA

4-3-1-2

4-4-2

4-2-3-1

3-4-3

ALLENATORE MARAN

ALLENATORE PIOLI (nuovo)

ALLENATORE NICOLA CORDAZ

SORRENTINO CESAR DAINELLI CACCIATORE

CABRERA CECCHERINI

HETEMAJ

FARAONI

RADOVANOVIC

INGLESE

CASTRO

PERIN

ROHDEN

ASTORI

MANDRAGORA

VITOR HUGO GASPAR

Bani (d, Pro Vercelli, fp); Cinelli (c, Novara, fp); Léris (a, Juventus, fp); Yamga (a, Arezzo, fp); Gaudino (c, Bayern Monaco); Rigione (d), Garritano (c) e Rodriguez (a, Cesena); Pucciarelli (a, Empoli); Jaroszynski (d, Cracovia) ● CESSIONI Bressan (p) e Sardo (d, fc); Gakpé (a, fp) e Spolli (d, Genoa); De Guzman (c, Francoforte); Izco (c, Crotone); Bismark (a, Viterbese) ● OBIETTIVI Tonelli (d, Napoli), Pavoletti (a, Napoli)

ROSSETTINI VERETOUT

BENASSI

BADELJ

BUDIMIR TROTTA

Faraoni (d, Udinese); Cabrera (d, Real Saragozza); Izco (c, Chievo); Ajeti (d, Torino); Crociata (c, Milan); Mandragora (c, Juventus) ● CESSIONI Rosi (d, Genoa, fp); Mesbah (d, Losanna); Capezzi (c, fp) e G. Ferrari (d, Sampdoria); Crisetig (c, Bologna, fp); Falcinelli (a, Sassuolo, fp); Dos Santos (d, Cremonese) ● OBIETTIVI Crisetig (c, Bologna); Mladenovic (d, Standard Liegi); Cutrone (a, Milan); Iemmello (a, Sassuolo); Lykogiannis (d, Sturm Graz)

● ARRIVI Petriccione (c, Ternana, fp); Mati (c, Milan, fp);

Rebic (a, Francoforte, fp); Baez (a, Spezia, fp); Milenkovic (d, Partizan); Vitor Hugo (d, Palmeiras); Gaspar (d, Vitoria Guimaraes); Hristov (d, Slavia S.); Zekhnini (a, Odds); Graiciar (a, Slovan), Veretout (c, St. Etienne); Eysseric (c, Nizza); Benassi (c, Torino); Dias (a, Monaco); Biraghi (d, Pescara); Simeone (a, Genoa); Pezzella (d, Betis) ● CESSIONI Rodriguez (d, San Lorenzo); Salcedo (d, Francoforte); Tello (c, Betis); De Maio (d, Bologna); Ilicic (c, Atalanta); Bernardeschi (a, Juve); Milic (d, Olympiacos); Castrovilli (c, Cremonese); Mlakar (a, Venezia); Tatarusanu (p, Nantes); Valero (c) e Vecino (c, Inter); Satalino (p, Sassuolo) ● OBIETTIVI Bamba (a, Saint Etienne)

Luca Pessina Alessandro Russo

nizia il primo week end di campionato, ma proseguono le trattative di mercato per completare le rose. Si avvicina sempre più l’addio di Borriello al Cagliari. L’attaccante ha chiesto al club di Giulini la cessione nei giorni prima dell’esclusione dai convocati per motivi disciplinari. Il club sardo ha preso atto della scelta del giocatore e tratta l’addio con la Spal (che ha l’accordo sulle cifre con la punta, potrebbe avere un annuale con opzione), vicina al doppio colpo con in arrivo anche Salamon. Per l’attacco il d.s. Rossi cerca un sostituto a Borriello. Il favorito è Djordjevic della Lazio, ma è stato sondato il terreno anche per il sogno Zaza del Valencia. Vengono monitorate pure le piste che portano a Matri (Sassuolo, c’è anche il Benevento) e Pavoletti (Napoli).

UN SUSTENIUM?

do vuoi energico.

SAMP-CHIEVO Sampdoria a caccia di una punta. Il favorito resta Inglese del Chievo, che valuta l’attaccante 15 milioni e fa muro alla cessione anche per la difficoltà nel rintracciare un sostituto (sondato Pavoletti). I blucerchiati trattano anche Zapata con De Laurentiis e sono in contatto con l’Atletico Madrid per Vietto. Difficile arrivare a Luan (Gremio). Per la fascia il preferito è Laurini (Empoli), in difesa contatti continui per Tonelli (Napoli), su cui c’è anche il Chievo.

Quando vuoi reintegrare i sali minerali.

un consiglio al tuo farmacista

● ARRIVI Landre (d, Pisa, fp); Gorga (d, Gimnasia, fp); Spolli (d) e Gakpé (a, Chievo, fp); Rosi (d, Crotone, fp); Galabinov (a, Novara); Zukanovic (d, Atalanta); Bertolacci (c) e Lapadula (a, Milan); Rodriguez (c, Banfield); Centurion (a, Boca); Omeonga (c, Avellino); Migliore (d, Spezia); Rossettini (d, Torino) ● CESSIONI Orban (d, Racing Club); Burdisso (d, fc); Ntcham (c, Celtic); Cataldi (c, Benevento); Beghetto (c, Frosinone); Asencio (a, Avellino); Pinilla (a, Universidad de Chile); Munoz (d, Leganes); Simeone (a, Fiorentina) ● OBIETTIVI Ranocchia (d, Inter); Benavidez (c, Defensor); Maxi Lopez (a, Torino); Lazaar (d, Newcastle); Ansaldi (d, Inter)

JUVENTUS

Borriello-Spal sì Toro-Kishna vicini I Hoedt ai Saints per 17 milioni

su Paletta. Agli emiliani anche Salamon. Il Cagliari tratta Djordjevic e Zaza

LAPADULA PANDEV

LE TRATTATIVE

1Maxi plusvalenza per la Lazio che va

Ricardo Kishna, 22 anni, esterno della Lazio: è a un passo dal Torino di Mihajlovic GETTY

Roberto Inglese, 25, attaccante del Chievo. Per lui 10 gol fatti nell’ultimo campionato LAPRESSE

Gabriel Paletta, 31, difensore del Milan. La Lazio pensa a lui per sostituire Hoedt ANSA

MOSSE LAZIO La Lazio ha praticamente concluso il passaggio di Hoedt al Southampton per 15 milioni più 2 di bonus. Contratto da due milioni all’anno per il difensore che ieri ha salu-

tato i compagni dopo l’allenamento. Per sostituirlo è in arrivo Paletta dal Milan, ma si continua a seguire anche il brasiliano Rodrigo Caio (San Paolo). Si tratta per il rinnovo di contratto di de Vrij fino al 2021: possibile nuovo ingaggio da 2,2 milioni, nodo clausola. Anche Lukaku tratta il prolungamento fino al 2022. TORO-KISHNA Il Torino ha preso l’attaccante classe ’00 Bianchi dal Genoa in prestito con diritto di riscatto a 4 milioni e controriscatto a 5. Incontro in giornata tra il Toro e Raiola per Kishna (Lazio), manca ancora la fumata bianca, ma la trattativa procede. Per la fascia piace anche Lazovic (Genoa). In mezzo previsti nuovi contatti per Acquah al Birmingham per 8 milioni, in entrata si tratta per Donsah (Bologna) ALTRI AFFARI L’Udinese è a un passo dall’esterno Pedro Pereira (Benfica). No di Hiljemark al Benevento. Vicino al club di Vigorito Kone (Udinese) per la mediana, piace Memushaj (Pescara). In attacco idee Iemmello (ci sono Chievo e Crotone, ma il Sassuolo non cede) e Parigini (Torino). L’Atalanta si muove per Laxalt (Genoa) se parte Spinazzola in direzione Juve. Il Crotone continua il pressing sul Milan per il prestito di Cutrone (possibile il veto di Montella). Il Genoa pensa ad Ansaldi (Inter) e Lazaar (Newcastle) per la fascia. Stop nella trattativa con il Torino per Maxi Lopez. Ufficiale, intanto, il colpo Rossettini per la difesa. Il Sassuolo respinge un nuovo assalto dello Zenit di Mancini per Politano (dichiarato incedibile). © RIPRODUZIONE RISERVATA

ALLENATORE ALLEGRI

4-3-2-1 BUFFON

ALEX SANDRO CHIELLINI MATUIDI

BENATIA DE SCIGLIO

PJANIC

● ARRIVI Bentancur (c, Boca Juniors, fp); Thiam (a,

Empoli, fp); Marrone (c, Zulte, fp); Untersee (d, Brescia, fp); Douglas Costa (a, Bayern Monaco); De Sciglio (d, Milan); Szczesny (p, Roma); Bernardeschi (a, Fiorentina); Matuidi (c, Psg) ● CESSIONI De Ceglie (d, fc); Dani Alves (d, Psg); Léris (a, Chievo, fp); Mattiello (d, Spal); Audero (p, Venezia); Neto (p, Valencia); Bonucci (d, Milan); Mandragora (c, Crotone), Lemina (c, Southampton); Rincon (c, Torino); Clemenza (a, Ascoli) ● OBIETTIVI Garay (d, Valencia); De Vrij (d), Milinkovic (c) e Keita (a, Lazio); N’Zonzi (c, Siviglia); Emre Can (c, Liverpool); Spinazzola (d, Atalanta); Kovacic (c, Real Madrid); Manolas (d) e Strootman (c, Roma)

MILAN

ALLENATORE MONTELLA

3-5-2

G. DONNARUMMA

ROMAGNOLI BONUCCI MUSACCHIO

BIGLIA KESSIE KALINIC* *Ancora daufficializzare ● ARRIVI Gabriel (p, Cagliari, fp); José Mauri (c, Empoli,

fp); Niang (a, Watford, fp); Musacchio (d, Villarreal); Rodriguez (d, Wolfsburg); Conti (d) e Kessie (c, Atalanta); André Silva (a, Porto); Borini (a, Sunderland); Calhanoglu (c, Leverkusen); A. Donnarumma (p, Asteras); Bonucci (d, Juve); Biglia (c, Lazio) ● CESSIONI Honda (c, Pachuca); Pasalic (c, Spartak M.); Deulofeu (a, Barça); Mati (c, Fiorentina, fp); Ocampos (a, Marsiglia); Poli (c, Bologna); Plizzari (p, Ternana); Kucka (c, Trabzonspor); Bertolacci (c) e Lapadula (a, Genoa); De Sciglio (d, Juventus); Vangioni (d, Monterrey); Crociata (c, Crotone); Bacca (a, Villarreal) ● OBIETTIVI Kalinic (a, Fiorentina); Belotti (a, Torino); Aubameyang (a, Borussia Dortmund); Renato Sanches (c, Bayern); Diego Costa (a, Chelsea)

3-5-2

4-2-3-1

4-4-2

4-3-3

MERET

FELIPE

VICARI

KONATE MORA

OIKONOMOU

BERENGUER RINCON

FLOCCARI

LAZZARI PALOSCHI ● ARRIVI Mattiello (d, Juventus); Oikonomou (d), Rizzo (c)

e Viviani (c, Bologna); Felipe (d, Udinese); A. Gomis (p, Salernitana); Grassi (c) e Paloschi (a, Atalanta); Polvani (d, Pontedera); Vaisanen (c, Aik Solna); Konate (d, Malmoe); Petrovic (a, Rijeka) ● CESSIONI Pontisso (c, Udinese, fp); Del Grosso (d, Venezia); Ghiglione (c, Pro Vercelli); Bonifazi (d, Torino, fp); Zigoni (a, Venezia); Castagnetti (c, Empoli); Giani (d, Spezia); Silvestri (d, Trapani); Finotto (a, Ternana); Arini (c, Cremonese) ● OBIETTIVI Ajeti (a, San Gallo); Ohi (a, Stabaek); Bonazzoli (a, Samp)

IAGO FALQUE

ALLENATORE PECCHIA NICOLAS

BARRECA N’KOULOU BASELLI

ZAPPACOSTA

VIVIANI GRASSI

LYANCO

A. SILVA

CONTI

VERONA

SIRIGU

R. RODRIGUEZ CALHANOGLU

UDINESE ALLENATORE DELNERI

HIGUAIN

D. COSTA

TORINO

ALLENATORE MIHAJLOVIC

DYBALA

KHEDIRA

SPAL

ALLENATORE SEMPLICI

CENTURION

BERTOLACCI LAZOVIC

SIMEONE

CHIESA

● ARRIVI Kragl (c, Frosinone); Budimir (a, Sampdoria);

LAXALT VELOSO

BIRASCHI

EYSSERIC

PUCCIARELLI ● ARRIVI

ZUKANOVIC

OLIVERA

NALINI

IZCO

BIRSA

ALLENATORE JURIC

SPORTIELLO

MARTELLA

GOBBI

27

SCUFFET SAMIR WIDMER

CACERES JANKTO

DANILO BEHRAMI DE PAUL

HEURTAUX ROMULO

FOFANA

LJAJIC BELOTTI

SOUPRAYEN

PEZZELLA

LASAGNA

BESSA

FOSSATI B. ZUCULINI

VERDE PAZZINI

BAJIC CERCI

● ARRIVI V. Milinkovic (p, Danzica); Bonifazi (d, Spal, fp); Aramu (c, Pro Vercelli, fp); Parigini (a, Bari, fp); Lyanco (d, San Paolo); Sirigu (p) e Berenguer (a, Osasuna); N’Koulou (d, Lione); Rincon (c, Juventus); Sadiq (a, Bologna) ● CESSIONI Hart (p, West Ham); Castan (d) e Iturbe (a, Roma, fp); Tachtsidis (c, Olympiacos); Padelli (p, Inter); Gaston Silva (d, Pumas); Ajeti (d, Crotone); Benassi (c, Fiorentina); Lukic (c, Levante); Rossettini (d, Genoa) ● OBIETTIVI Tonelli (d, Napoli); Paletta (d, Milan); Donsah (c, Bologna); Duncan (c, Sassuolo); Lopes (a, Monaco); Lazovic (c, Genoa); Kishna (a, Lazio)

● ARRIVI Pontisso (c, Spal, fp); Wague (d, Leicester, fp); Insua (d, Racing Club, fp); Iniguez (c, Tigre, fp); Velasquez (d, Caracas); Lasagna (a, Carpi, fp); A. Zapata (a, Perugia); Kone (c, fp) e Mallè (a, Granada); Barak (c, Slavia Praga); Bizzarri (p, Pescara); Pezzella (d, Palermo); Ingelsson (d, Kalmar); Nuytinck (d, Anderlecht); Bajic (a, Konyaspor); Caiazza (d, Benevento); Behrami (c, Watford) ● CESSIONI Kums (c, Anderlecht); D. Zapata (a, Napoli, fp); Felipe (d, Spal); Faraoni (d, Crotone); Heurtaux (d, Verona); Badu (c, Bursaspor); Gabriel Silva (d, Saint Etienne) ● OBIETTIVI Bisoli (c, Brescia); Raphinha (a, Vitoria Guimaraes); Pavoletti (a, Napoli); Pereira (d, Benfica)

● ARRIVI Verde (a, Avellino); Brosco (d, Latina, fp); Laner (c, Modena, fp); Cerci (a, Atletico M.); Heurtaux (d, Udinese); Felicioli (d, Ascoli); Silvestri (p, Leeds); Buchel (c, Empoli); Caceres (d, Southampton); Saveljevs (c, S. Marijampole) ● CESSIONI Pisano (d, Bristol); Luppi (a, Entella); Troianiello (a, Sambenedettese); Cappelluzzo (a) e Ganz (a, Pescara); Siligardi (a, Parma); Boldor (c, Montreal); Gomez (a, fc) ● OBIETTIVI Aquilani (c, Pescara); Cutrone (a, Milan)

LEGENDA Per ACQUISTI e CESSIONI si considerano i cambi di maglia e non le società proprietarie del cartellino (es. Romagna va a Cagliari dalla Juventus, ma la sua ultima maglia è stata quella del Brescia).


28

Mondo R Germania

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Bayern partenza sprint Un tris con rigore da Var

1Ancelotti fa festa con i nuovi Süle e Tolisso. Lewandowski infila il penalty deciso al video, però la difesa è ancora da registrare Pierfrancesco Archetti

I

nuovi non potevano desiderare esordio migliore, però la fase difensiva è da sistemare, come si era visto nel precampionato e anche nella Supercoppa vinta ai rigori sul Borussia Dortmund, ma tecnicamente pareggiata 2-2. Più del 3-1, il sunto di questa partita fornisce lavoro e indicazioni a Carlo Ancelotti. Secondo tradizione, la squadra campione in carica non perde all’inaugurazione del torneo: mai successo dal 2002 quando è stata deciso l’anticipo-vetrina della Bundesliga, con l’inno e la sfilata delle personalità. Ma questa prima volta segna anche il debutto, con intervento decisivo sul rigore del 3-0, della videoassistenza arbitrale. Anche la Germania, come la Serie A, sperimenta il futuro. NUOVI Niklas Süle, preso dall’Hoffenheim per 20 milioni, infila la prima rete del torneo; Corentin Tolisso, acquistato dal Lione, raddoppia e poi tocca anche il palo. Il mercato dà subito soddisfazioni al Bayern, alla caccia del sesto titolo consecutivo. I gol sono semplici, anche per la pessima lettura difensiva del Leverkusen sulle palle inattive. L’1-0 è una nor-

BAYERN

3

LEVERKUSEN

1

PRIMO TEMPO 2-0 MARCATORI Süle (B) al 9’, Tolisso (B) al 18’ p.t.; Lewandowski (B) su rigore all’8’, Mehmedi (L) al 20’ s.t. BAYERN (4-3-3) Ulreich; Kimmich, Süle, Hummels (dal 18’ s.t. Rafinha), Alaba; Tolisso, Rudy, Vidal; Müller (dal 16’ s.t. Robben), Lewandowski, Ribery (dal 32’ s.t. Coman) PANCHINA Fruchtl, Sanches, Friedl, Pantovic ALLENATORE Ancelotti ESPULSI nessuno AMMONITI Vidal gioco scorretto BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1) Leno; Henrichs, Tah, S. Bender (dal 1’ s.t. Dragovic), Wendell; Kohr, Aranguiz (dal 16’ s.t. Kampl); Bellarabi, Bailey (dal 1’ s.t. Brandt), Mehmedi; Volland. PANCHINA Ozcan, Baumgartlinger, Yurchenko, Pohjanpalo ALLENATORE Herrlich ESPULSI nessuno AMMONITI Kohr, Aranguiz gioco scorretto ARBITRO Stieler NOTE spettatori 75 mila. Tiri in porta 12-16. Angoli 4-5. Fuorigioco 5-1. Recuperi 1’ p.t., 2’ s.t.

La festa del Bayern dopo l’1-0 di Niklas Süle, 21 anni, il terzo da sinistra abbracciato da Müller EPA

PROGRAMMA Il programma della prima giornata di Bundesliga. Ieri Bayern-Leverkusen 3-1 Oggi Hoffenheim-Werder Brema, Hertha-Stoccarda, Amburgo-Augsburg, MainzHannover, Wolfsburg-Borussia Dortmund (ore 15.30, diretta gol Fox); Schalke 04-RB Lipsia (ore 18, Fox Sports Plus) Domani Friburgo-Eintracht Francoforte (ore 15.30, diretta su Fox Sports Plus), Borussia Moenchengladbach-Colonia (ore 18, diretta su Fox Sports Plus)

male punizione di Rudy, nemmeno troppo velenosa, per la deviazione del difensore, libero dopo aver superato la linea del Bayer. L’azione è molto simile a quella che ha portato al 2-2 in Supercoppa: a Dortmund, Süle colpì la traversa e poi nacque il caos che portò al pareggio su autogol di Bürki. Da fermo anche il raddoppio, stavolta da angolo, con uscita molle di Leno e assist di Vidal per Tolisso, pure lui indisturbato accanto alla porta. TEMPESTA Nel nubifragio che ritarda di un quarto d’ora l’av-

vio della ripresa, Carlo Ancelotti deve sgridare i suoi per troppe leggerezze difensive sventate poi dalle parate di Ulreich su Mehmedi, Volland, Brandt. «E’ vero, abbiamo difeso male lasciando troppi spazi» ha detto il tecnico. Con avversari diversi, queste distrazioni (soprattutto di Hummels, uscito poi per infortunio) si pagherebbero, però alla prima giornata non tutto funziona. Ancelotti lascia fuori Robben, per non rinunciare subito a un centrocampista: a Rudy ormai è affezionato, Vidal porta energia e carattere, Tolisso gol e inserimenti. Così l’alle-

natore disegna un 4-3-3 con Müller, Lewandowski e Ribery davanti. Poi, come in Supercoppa, Müller si accentra spesso per difendere a 4-4-2 oppure per far spazio alle corse di Kimmich e Tolisso. Dopo un’ora esce per Robben. LEVERKUSEN CRESCE Il Bayern senza Neuer, Thiago, Martinez, Boateng si fa impaurire dal Leverkusen nella ripresa, soprattutto dopo l’entrata di Brandt. La squadra di Heiko Herrlich, allenatore debuttante in Bundesliga, cresce però quando ha le opportunità per rientrare in gara, le butta. Anche uno stupendo tacco di Brandt finisce addosso al portiere. E quando gli ospiti sembrano avere più personalità, vengono zittiti dal primo video-rigore della Bundesliga: i Var indicano all’arbitro Stieler una trattenuta di Aranguiz su Lewandowski e il polacco infila il tris (111 gol in rosso come Uli Hoeness e Ribery). La sassata del 3-1 di Mehmedi fa solo avvicinare i rivali. TORNA BOATENG Oggi le altre gare, ieri è stato perfezionato il rientro di Kevin Prince Boateng in Bundesliga: l’ex milanista ha anche firmato fino al 2020 per l’Eintracht allenato da un suo ex compagno all’Hertha, Niko Kovac. «Ho lasciato il Las Palmas per stare più vicino alla famiglia» ha ribadito il centrocampista. «Milano da qui è vicinissima». Non aveva gli orari aerei sotto gli occhi, ma quasi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

41,5

● milioni di euro pagati dal Bayern per prendere Corentin Tolisso dal Lione. Il francese è l’acquisto più costoso della storia della Bundesliga

SPAGNA

LIGA AL VIA 1

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Zaza-gol lancia subito il Valencia Oggi in campo Atletico e Siviglia CORRISPONDENTE DA MADRID

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NientenomiperMessi&c. Sullemagliesolo«Barcelona» 1La Liga comincia con il lutto: tutto lo sport spagnolo si stringe attorno al club catalano Filippo Maria Ricci

CORRISPONDENTE DA MADRID @filippomricci

L

a Liga è iniziata in lutto. Su tutti i campi di allenamento delle squadre spagnole, grandi, piccole, giovanili di ogni età è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attacchi terroristici a Barcellona e Cambrils. E lo stesso è avvenuto ieri e continuerà per tutto il weekend

sui campi di gioco. Domani nella sfida col Betis del Camp Nou i giocatori del Barcellona oltre ad indossare il lutto al braccio avranno maglie speciali: sopra il numero non ci saranno i loro nomi ma la scritta «Barcelona» e davanti tra scudo e sponsor tecnico apparirà l’hashtag #TotSomsBarcelona, «Siamo tutti Barcellona». UNIONE E COESIONE Nel corso della giornata di ieri si sono susseguiti i messaggi di cordoglio, forza, solidarietà del mondo del calcio e dello sport. Uno dei più significativi è stato quello di Pau Gasol, cestista simbolo dello sport spagnolo con i suoi due anelli Nba, catalano e nazionale. Pau ha parlato a nome dei compagni dal ritiro della nazionale guidata da Sergio Scariolo a Melilla, enclave spa-

gnola in Africa e luogo cruciale e simbolico nel crocevia del Mediterraneo per la questione migranti: «Messaggio di appoggio, commozione e dolore per gli attentati in Catalogna. Non è stato solo un attacco alla città di Barcellona ma alla pace e all’umanità di tutto il mondo. Magari fosse l’ultimo, ma probabilmente non sarà così. Vogliamo mandare un messaggio di affetto e condoglianze alle vittime e ai loro famigliari, augurando ai feriti un pronto recupero. Ci teniamo a ringraziare tutte le forze armate per il lavoro svolto e per la protezione offerta ai cittadini. È un momento difficile, da parte nostra invitiamo tutti all’unione e alla coesione. L’unione fa la forza ed è l’unico veicolo per superare queste esperienze tanto tragiche e catastrofiche».

Il Barcellona (● 1) e il Real Madrid (● 2) in raccoglimento in allenamento per i tragici fatti di Barcellona di venerdì ● 3 La bella prima pagina di «Marca»

TESTIMONE DIRETTO Tragedia che Edu Oriol, giocatore di Cambrils attualmente al Tenerife, ha vissuto in prima persona: «Ero a mangiare con famigliari e amici — ha postato in un video su Instagram girato a Cambrils — e lì a 30 metri è avvenuta la sparatoria. Siamo scappati cercando di schivare i proiettili». Al porto turistico di Cambrils la polizia ha ucciso 4 terroristi. PRIME PAGINE La giornata si era aperta con le prime pagine di Marca e As, riempite la prima dalle prime pagine di giornali stranieri dedicate all’attacco di Barcellona e il titolo «Oggi non possiamo parlare di sport» e la seconda con i tweet di squadre e giocatori e la parola «Dolore». Lo stesso che trasmetteva l’espressione di Pep Guardiola a Manchester: «È successo in Francia, a Londra, sfortunatamente succede in tutto il mondo. Barcellona si sveglierà e mostrerà di nuovo quanto è bella, e lo stesso faranno la Catalogna e la Spagna», ha detto il tecnico visibilmente colpito. © RIPRODUZIONE RISERVATA

ubito Zaza. Dopo il successo del Leganes (1-0 all’Alaves) nella gara di debutto, in serata il Valencia ha cominciato bene: Las Palmas sconfitto 1-0, gol di Simone Zaza con tiro da fuori al 22’. Meglio di così la Liga non poteva cominciare per l’italiano. In attesa di Barça e Madrid, in campo domani in casa col Betis e in trasferta a La Coruna, oggi il campionato battezza sia la terza e la quarta forza dello scorso anno, Atletico Madrid e Siviglia, sia il Girona, squadra catalana che contro Simeone realizzerà lo storico debutto in «Primera». ASSENTI E RINGRAZIAMENTI L’Atletico non ha Filipe Luis e Gameiro infortunati e Godin e Partey squalificati. Simeone aspetta con ansia Vitolo, parcheggiato a Las Palmas fino alla fine della squalifica, 31 dicembre 2017, e spera che Diego Costa non finisca per accasarsi altrove. Intanto ha ringraziato la società per lo sforzo fatto per convincere i big a non andarsene. In primis, Antoine Griezmann. Il Girona è stato «adottato» dal City, è controllato dal procuratore e fratello di Pep, Pere Guardiola, ha in panchina un 42enne di scarsa esperienza al debutto in Liga, Pablo Machin, e una squadra altrettanto inesperta rinforzata dai veterani Gorka Iraizoz e l’ex Reggina Stuani e arricchita da giovinastri prestati dal City, battuto 1-0 in amichevole martedì scorso. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1° GIORNATA Leganes-Alaves 1-0, Valencia-Las Palmas 1-0. OGGI Celta-Real Sociedad (18.15 Fox Sports), Girona-Atletico Madrid (20.15 Fox Sports ), Siviglia-Espanyol (22.15 Fox Sports) . DOMANI Athletic Bilbao-Getafe (18.15 Fox Sports) , Barcellona-Betis (20.15 Fox Sports) , Deportivo-Real Madrid (22.15 Fox). LUNEDÌ Levante-Villarreal (20.15 Fox) , Malaga-Eibar (22.15 Fox).


Mondo R Inghliterra DIEGO COSTA DICE CHE LO ABBIAMO TRATTATO DA CRIMINALE?

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ALTRA PREMIER

Antonio Conte, 48 anni, e Diego Costa, 28

Mourinhochiede ilmercatocorto Benitezinvece lovuolericco

GRANDE! CHIEDETE A TUTTI, IO PREFERISCO RIDERE...

1Rafaattacca

ilproprietariodel Newcastle:«Luisa cos’hapromesso»

ANTONIO CONTE ALLENATORE DEL CHELSEA

Conte ride di Costa e sferza il Chelsea di Abramovich

1Alla vigilia del Tottenham: «Loro hanno posto

delle basi, noi non abbiamo certe fondamenta» Stefano Boldrini

INVIATO A COBHAM (ING)

U

na risata per seppellire le dichiarazioni di Diego Costa, un messaggio al club per il futuro: la stagione ad alta tensione di Antonio Conte ha vissuto ieri una nuova punta­ ta. L’allenatore del Chelsea ha parlato per la prima volta in pubblico dopo lo sfogo di Costa, intervistato dal Daily Mail in Brasile. Ma domani è già Tot­ tenham, che nel frattempo ha preso dall’Ajax il centrale colom­ biano Sanchez per 45 milioni, e la sfida di Wembley ha offerto il pretesto al manager dei Blues per dare precisi segnali al club. RISATE La domanda sull’affai­

LE TAPPE DELLA VICENDA

re­Costa è stata la quarta rivolta a Conte a Cobham. Al tecnico italiano è stato chiesto che cosa pensasse delle parole del centra­ vanti spagnolo («al Chelsea mi hanno trattato da criminale») e la risposta è stata una risata lar­ ghissima, accompagnata più volte dalla parola «great»: «Pre­ ferisco ridere… Grande, è dav­ vero grande. Potete chiedere a tutte le persone che lavorano qui che cosa sia accaduto la scorsa stagione. È davvero divertente quest’intervista. Io non sono in­ teressato a continuare a parlare di questa storia, per me è il pas­ sato». Immediato l’intervento di Steve Atkins, responsabile della comunicazione del Chelsea: «Antonio non ha altro da ag­ giungere e il club non commen­ ta».

TRIBUNALI L’affare Costa è trat­ tato dal club con estrema delica­ tezza. Le due parti, Chelsea e giocatore, sono ad un passo dal tribunale. Ricardo Cardoso, av­ vocato di Costa, ha minacciato di denunciare il club londinese per il trattamento riservato al calciatore, impugnando il famo­ so sms inviato da Conte per riba­ dire a Diego di non rientrare più nei suoi piani. Il Chelsea, che ha già multato il centravanti in mo­ do pesante per l’assenza agli al­ lenamenti – si parla di 330 mila euro – potrebbe a sua volta de­ nunciare il giocatore per aver ri­ fiutato di presentarsi a Cobham, nonostante la lettera inviata lu­ nedì scorso. La replica di Costa è stata perentoria: «Non vado a Londra, ma a Madrid». Un mo­ do, questo, per mettere pressio­

ADDIO VIA SMS «NON SEI NEI MIEI PIANI» A fine campionato, Conte manda un sms a Diego Costa augurandogli una buona stagione. Ma non nel Chelsea: «Non sei nei miei piani». Naturalmente l’attaccante non la prende bene.

IL MERCATO MILAN, ATLETICO MA... NIENTE Da giugno ad agosto Diego Costa è una spina nel fianco per il Chelsea. Si parla dell’interesse di Milan e Atletico Madrid ma in realtà non si concretizza nessun trasferimento.

ne al Chelsea e affrettare il tra­ sferimento all’Atletico Madrid, anche se la squalifica sul merca­ to dei Colchoneros impedirà di tesserare il centravanti prima di gennaio. SFIDA La sfida di domani a Wembley, in cui Conte dovrà fare a meno degli squalificati Fabregas e Cahill, con il proba­ bile esordio a centrocampo di Bakayoko («non è al top, ma può giocare»), ha offerto lo spunto al manager pugliese per inviare un messaggio preciso al club: «Il Tottenham ha lavorato bene in questi anni. Ha posto basi importanti. Pochettino guida gli Spurs dal 2014 e ha avuto la possibilità di curare un progetto. Noi non abbiamo queste fondamenta, con l’ag­ gravante che nelle ultime sta­ gioni sono stati persi calciatori di grande livello. Serve tempo, almeno tre anni. Il mio contrat­ to scade nel 2019, ma se condi­ vidiamo la visione delle cose, possiamo andare avanti insie­ me. Anche con i giovani serve attenzione: non dobbiamo bru­ ciarli. Le partenze di Chalobah e Loftus­Cheek? Preferisco non rispondere». Tradotto: elabo­ riamo un progetto, datemi tem­ po e, soprattutto, camminiamo insieme verso il futuro. Una bella sferzata al club: Abramo­ vich avrà gradito? I book­ maker, intanto, quotano 7/2 l’esonero di Conte: è il primo candidato al licenziamento as­ sieme a Benitez.

1A Metz il 15esimo successo di fila: mai successo. Il fenomeno non convocato Alessandro Grandesso

PARIGI @agrandesso

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l Monaco può vivere anche senza Mbappé. Contro il Metz infatti i campioni di Francia registrano la terza vit­ toria stagionale, la quindicesi­ ma di fila, che è pure un record assoluto in Ligue 1. Il tutto sen­ za l’attaccante 18enne che si

vedrebbe bene al fianco di Ney­ mar al Psg, ma che il club mo­ negasco non intende cedere a una rivale diretta per lo scudet­ to. Neppure per i 180 milioni di euro che l’emiro del Qatar sa­ rebbe pronto a sborsare, dopo i 222 spesi per strappare il brasi­ liano al Barcellona. Così, in Lo­ rena, il Monaco si è presentato senza il giovane prodigio, nep­ pure convocato. Non per punir­ lo, ha fatto sapere il tecnico Jar­ dim, ma per proteggerlo dalle influenze negative del merca­ to. Un modo però per dimostra­ re che il club del Principato non dipende dai capricci del france­ sino che per restare avrebbe chiesto lo stesso ingaggio, da 12 milioni, di Falcao. Il colom­ biano non ha ceduto a offerte mirabolanti dalla Cina e conti­

nua a segnare. Suo il gol vitto­ ria. Il quinto personale, dopo quello al debutto stagionale e la tripletta di domenica scorsa al Digione, con Mbappé già pan­ chinaro. FRATRICIDIO Domani, in ogni caso, c’è il debutto di Neymar al Parco dei Principi, contro il To­

Kylian Mbappé, 18 anni AFP

CORRISPONDENTE DA LONDRA

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l Liverpool non molla di un centimetro: i Reds hanno detto di no ai 125 milioni di euro offerti dal Barcellona per prelevare Coutinho. Il calciatore bra­ siliano è da tempo in contra­ sto con il club inglese: ha saltato l’esordio in Premier e l’andata dei playoff di Champions a Hoffenheim ufficialmente per infortunio e ha mandato messaggi ben precisi ai vertici del Fenway Sports Group, la società sta­ tunitense proprietaria della squadra. Coutinho vuole andare via, ma il Liverpool

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L’INTERVISTA «NON RISPETTO CONTE» Prima di Ferragosto, Costa parla al Daily Mail: «Conte ha fatto un buon lavoro e lo rispetto, ma come persona no. Non ha un rapporto coi calciatori e non ha carisma». E tanto altro...

FRANCIA

Monaco ok senza Mbappé Segna Falcao ed è record

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losa. Ma da Lione arriva la bor­ data del presidente Jean Mi­ chel Aulas, membro dell’Eca, che a Le Monde dichiara: «Il calcio non può riassumersi in un’opposizione fratricida tra Abu Dhabi, proprietario del Manchester City, e Doha che detiene il Psg». Un’accusa a sce­ icchi ed emiri che spendono senza limiti, e che rispecchia la posizione irritata dei big club europei che, secondo Aulas, «preparano una reazione» per tornare sulla retta via. 3° GIORNATA Metz-Monaco 0-1 OGGI Ore 17: Lione-Bordeaux (Premium Sport 2); Montpellier-Strasburgo; Nizza-Guingamp (Premium Sport 2); Rennes-Digione; Saint Etienne-Amiens. Ore 20: Troyes-Nantes (Premium Sport 1). DOMANI Lilla-Caen (ore 15, Premium Sport); Marsiglia-Angers (ore 17, Premium Sport 2); Psg-Tolosa (ore 21, Premium Sport 2 diff. alle 23). CLASSIFICA Monaco 9; Lione, Psg, Marsiglia, Saint Etienne 6; Bordeaux, Angers, Troyes 4; Tolosa, Lilla, Montpellier, Guingamp, Strasburgo 3; Rennes 1; Nizza, Caen, Metz, Amiens, Nantes, Digione 0. © RIPRODUZIONE RISERVATA

José Mourinho, 54 anni, tecnico del Manchester United, e Rafa Benitez, 57 anni, Newcastle GETTY, EPA

ha ribadito più volte che l’ex in­ terista non è in vendita. Una strategia per incassare ancora di più dopo il diluvio di denaro nelle casse del Barcellona gra­ zie alla partenza di Neymar? MOU E RAFA La giornata di ieri è stata segnata da altre due vecchie conoscenze italiane: Mourinho e Benitez. Il mana­ ger portoghese ha auspicato la chiusura del mercato prima della partenza del campionato: «Ragionando da tecnico, prefe­ risco avere la rosa completa prima dell’inizio della Premier. Ho incontrato i vertici della Premier e ho espresso la mia opinione». Lo United ha acqui­ stato Lindelof, Lukaku e Matic, ma Mourinho aveva indicato quattro giocatori nella lista della spesa: manca all’appello un esterno alto. L’eventuale ri­ torno di Ibrahimovic, da gioca­ tore o da assistente di Mou, è un capitolo a parte. Benitez ha invece attaccato in modo preci­ so il proprietario del Newcast­ le, lo statunitense Mike Ashley, argomento il mercato deluden­ te. Ashley la scorsa settimana ha dichiarato di non poter so­ stenere le spese richieste da Benitez: «Lui sa che cosa mi ha promesso — la replica dell’ex manager del Napoli —. Quanto alle espulsioni di Shelvey, deve imparare a comportarsi. Ha perso il controllo dei nervi con­ tro il Tottenham». bold 2° GIORNATA Ore 13.30 SwanseaManchester United (Sky Sport 1 e 3). Ore 16 Bournemouth-Burnley, Burnley-WBA, Leicester-Brighton, Liverpool-Crystal Palace (Sky Sport 3), Southampton-West Ham. Ore 18.30 Stoke-Arsenal (Sky Sport 3). DOMANI Ore 14.30 HuddersfieldNewcastle (Sky Sport 1 e 3). Ore 17 Tottenham-Chelsea (Sky Sport 3 e Mix). LUNEDÌ Ore 21 Manchester City-Everton (Sky Sport 1 e 3) CLASSIFICA Manchester Utd, Huddersfield, Manchester City, Tottenham, Arsenal, Burnley, Everton, WBA 3, Liverpool, Watford, Southampton, Swansea 1, Leicester, Chelsea, Bournemouth, Stoke, Brighton, Newcastle, Crystal Palace, West Ham 0. © RIPRODUZIONE RISERVATA

TACCUINO RUSSIA

Grozny-Arsenal Tula CLASSIFICA (prime pos) Zenit 16; Rostov, Lokomotiv 13; Cska 12.

● SAN PIETROBURGO Roberto Mancini ha ammesso ieri che il suo Zenit deve «sviluppare un po’ di spina dorsale» se vuole tentare il doppio assalto al campionato russo e all’Europa League. Lo Zenit visita domani l’Amkar Perm solo pochi giorni dopo aver perso 1-0 a Utrecht nell’andata del playoff europeo. «Ci sono molti nuovi e lo scheletro della squadra non si è ancora formato», ha aggiunto. Oggi lo Spartak dell’altro tecnico italiano Massimo Carrera affronta il derby con la Lokomotiv. 7° GIORNATA Tosno-Ska 0-0. OGGI Spartak MoscaLokomotiv Mosca, Rubin Kazan-Anzhi Makhachkala. DOMANI Amkar Perm-Zenit, Dinamo Mosca-Ufa, RostovKrasnodar. LUNEDÌ Akhmat

BULGARIA

Mancini preoccupato «Zenit, serve di più»

Il Levski di Delio Rossi vince ed è terzo

● SOFIA Il Levski Sofia di Delio Rossi vince 3-0 sul campo del Pirin Blagoevgrad, nella 5° giornata in Bulgaria. Tutti nella ripresa e di Mpia (73’, 81’ e 92’) i gol. Levski adesso al 3° posto con 10 punti, a -4 dalla capolista Cherno More.

REPUBBLICA CECA

Stramaccioni ok Sparta ora è secondo ● PRAGA Con un gol di Lafata al 15’ s.t., lo Sparta Praga batte 1-0 in casa lo Slovacko nella 4° del campionato della Repubblica Ceca. Per la squadra allenata da Andrea Stramaccioni il successo vale il momentaneo secondo posto a a -1 dalla capolista Plzen.


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Serie B R Il ritorno

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SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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fLA PRESENTAZIONE

MERCATO DI B E C

L’Empoliscatenato: AntenuccieAramu dopoilcolpoCaputo

NUOVA AVVENTURA

1Carpi: accordo con Ligi, Marrone verso Bari 3

Del Grosso va al Venezia, Angiulli alla Ternana

● 1 Massimo Cellino, 61 anni, ieri durante la presentazione ● 2 Cellino ai tempi del Cagliari ● 3 Quando era patron del Leeds FOTOLIVE-CANNAS-GETTY

Francesco Caputo, 30 anni, in posa per il sito internet dell’Empoli

Vincenzo Corbetta

Leone-Setti-Schira

BRESCIA

L

a prima persona citata da Massimo Cellino è Gino Corioni: «Un presidente e una persona che ho sempre stimato». L’ultima è Tommaso Ghirardi, l’ex numero uno del Parma, con cui il nuovo proprietario del Brescia ha assistito all’amichevole contro i dilettanti dell’Orsa Iseo: «Mi onoro di essere suo amico, a Parma ha fatto tanto, ci ha rimesso faccia e nome per fare le cose al meglio: assurdo contestarlo». La prima uscita bresciana di Cellino è in un’ora e dieci minuti di conferenza stampa dai toni forti: «Voglio portare il Brescia fuori dalla Serie B, che altro non è che la dependance dell’immondezzaio che è diventata la Serie A». E il perché lo spiega così: «Io sono nel calcio dal 1992 e ho conosciuto quattro generazioni di presidenti. E la quarta fa veramente schifo. Il calcio è vergognosamente distrutto e questo perché Roma si è conquistata pure la Lega». STADIO La sede, in realtà, è sempre a Milano, «ma è la mentalità milanese a essere scomparsa. E ve lo dice un sardo, mica uno del Nord. In Inghilterra io sono partito da zero, ma dall’università, qui mi tocca tornare alla terza elementare. Potevo prendere il Genoa, ho parlato con Preziosi, ma non me la sono sentita perché richiede un impegno economico importante. Sono disposto a contribuire a risollevare il calcio italiano, ma se non verrò ascoltato mi concentrerò sul Brescia per riportarlo in A. In quanto tempo? Non mettetemi fretta. Qui si

L’uraganoCellino: «SerieAspazzatura mailBresciasalirà»

1Showdelnuovopatron:«Boscagliainfotopareva

unpersonaggiodiGomorra.Balotelliqui?Sisbrighi»

guadagna solo se si vince e io voglio guadagnare. E sullo stadio vi dico che il Rigamonti è un problema che va risolto... ieri. Io posso darvi una mano, ma tocca a voi bresciani: è un’opera che serve alla città, non a me». GOMORRA Per il momento nessuna rivoluzione. Sono rimasti l’a.d. Rinaldo Sagramola, il d.s. Renzo Castagnini e l’allenatore Roberto Boscaglia: «Oddio, all’inizio su Boscaglia ero prevenuto. Dalle foto mi sembrava un personaggio di Gomorra. Poi l’ho conosciuto, è una persona competente, un professionista serio: parlare con lui di calcio è stimolante». Il suo Brescia sarà composto «solo da professionisti ad hoc, compresi i calciatori che meritano rispetto e guadagnano il giusto, altro che bambini viziati e strapagati. E ripartiremo dal settore giovanile, che è importantissimo, si deve permettere ai ragazzi di non essere strappati prematu-

ramente alle famiglie». MOSSE La priorità è costruire la squadra, che tra una settimana inizierà il suo 60° campionato di B da Avellino. Le prime mosse: il rinnovo fino al 2020 del terzino sinistro Coly e l’ingaggio a titolo definitivo del difensore Meccariello dalla Ternana. Ai tifosi non fa promesse: «In questo momento non è giusto proporre la campagna abbonamenti, non c’è la squadra. Vedremo dopo il 31 agosto». L’ambizione non manca, anche sul mercato: «So che Balotelli ama il Brescia. Bene, se vuole venire da noi se ne può parlare. Ma non a fine carriera: non abbiamo ancora aperto il pensionato per calciatori». E sugli obiettivi: «Voglio andare in A, ma serve pazienza. Ma se tra 2 anni non avrà centrato i miei obiettivi, significherà che sono bollito e lascerò Brescia. Ma i tifosi stiano tranquilli: non lo lascerò in stato di fallimento».

Cellino con l’ex presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, suo grande amico, con cui ha visto l’amichevole del Brescia FOTOLIVE

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AMICHEVOLECONL’EMPOLI

PARMA

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n attesa di match da tre punti, ieri Parma e Empoli prima si sono affrontate sul mercato con Caputo che ha scelto la sponda toscana e poi in amichevole. Fari puntati su due squadre che ambiscono a essere protagoniste del campionato di B, che inizierà venerdì al Tardini con l’anticipo Parma-Cremonese. Fa caldo e non poco e anche questo condiziona: poco ritmo, azioni in velocità nessuna. L’Empoli ini-

ALTRE DI B Se l’Empoli chiama, un’altra pretendente alla A come il Parma è pronta a rispondere: gli emiliani sono vicinissimi a Ceravolo (Benevento), per il quale è pronto un triennale da 400 mila euro a stagione bonus inclusi. Capitolo difensori: il Brescia soffia alla Cremonese Meccariello (Ternana) per 250 mila euro, il Carpi ha l’accordo per Ligi col Cesena, che prima però deve prendere un sostituto (prima scelta è il ritorno di Rigione dal Chievo), mentre Del Grosso (Atalanta, era alla Spal) firma con il Venezia. Il Perugia sfida il Foggia per il fantasista Falco (Bologna, era a Benevento) e

SERIE C Nel girone A l’Alessandria tenta il colpo Caetano (Livorno) per l’attacco. Rizzo (Perugia) vicino al Pisa che ottiene Giannone dalla Ternana nell’ambito della cessione di Angiulli. Pirrello (Palermo) verso la Pistoiese. Lescano (Parma) a un passo dal Siena. La Viterbese vuole Di Nolfo (Perugia). Nel girone B Trevisan (Reggiana) firma con il Padova. Il Vicenza ingaggia Di Molfetta (Milan, era al Prato) e ci prova per Comi (Pro Vercelli). Jawo (Carpi) va alla Feralpi Salò. Louzada (Matera) e Polverini (Pisa) si accasano al Modena che punta Solini (Carpi). La Reggiana prende Napoli (Renate). Nel girone C doppietta del Monopoli con Donnarumma (Mantova) e Sarao (Catanzaro). Elezaj (Perugia) nel mirino del Racing Fondi. Il Matera tessera Tonti (Mantova). Porcaro (Sicula Leonzio) e Novello (Mons Calpe) firmano con il Rende. De Felice (Real Forio) alla Sicula Leonzio. Infine l’Akragas si assicura Pisani (Pineto). © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA FIGC MEDIA

AntipastodellaB:alParma nonbastailrigorediEvacuo Sandro Piovani

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mpoli show. I toscani del presidente Corsi, dopo aver ufficializzato ieri l’acquisto di Ciccio Caputo (contratto quadriennale) dall’Entella per 2,5 milioni di euro più bonus, nelle prossime 48 ore potrebbero piazzare altri due colpi da novanta. Nel weekend, infatti, è atteso il via libera della Spal alla cessione di Antenucci (è pronto un contratto triennale) per un milione di euro. Caputo-Antenucci-Donnarumma: un tridente atomico per puntare all’immediato ritorno in Serie A. E l’Empoli non si ferma qui: per il centrocampo gli azzurri sono in pressing per Aramu (Torino, era a Vercelli).

sprinta con il Sassuolo per il terzino sinistro brasiliano Rogerio (Juventus). Angiulli (Pisa) firma un biennale con la Ternana. Ritorno di fiamma del Frosinone per Citro (Trapani). La Salernitana ingaggia Rossi (Lazio) e torna alla carica per Scognamiglio (Novara). Il Bari ha l’accordo con la Juve per il prestito di Marrone: attesa la risposta del centrocampista entro 48 ore. Maniero (Crotone) va al Palermo dove ricoprirà il ruolo di terzo portiere.

zia bene, ha un paio di occasioni, ma poi si spegne. Il Parma fatica a trovare le giuste geometrie, Munari è regista atipico e i suoi vicini di casa, Dezi e Barillà, non incidono. Dunque, partita lenta e prevedibile, come le due squadre in campo. Unica nota degna di cronaca un bel triangolo Dezi-CalaiòDezi che porta al tiro il centrocampista emiliano: gran parata di Provedel. Per il primo tempo è tutto. Nella ripresa in campo ci sono un altro Parma e un altro Empoli. Solito copione, però. Ma nel finale arrivano i gol; Nocciolini è steso in

Felice Evacuo, 34 anni LAPRESSE

area, rigore trasformato da Evacuo; un minuto e bella torsione in area di Donnarumma che di testa fa 1-1. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PARMA-EMPOLI 1-1 MARCATORI Evacuo (P) su rigore al 35’, Donnarumma (E) al 36’ s.t. PARMA (4-3-3) Frattali (dal 34’ s.t. Dini); Mazzocchi (dal 1’ s.t. Iacoponi), Di Cesare (dal 1’ s.t. Sierralta), Lucarelli (dal 1’ s.t. Gagliolo), Germoni (dal 1’ s.t. Scaglia); Dezi (dal 34’ s.t. Coly), Munari (dal 18’ s.t. Corapi), Barillà (dal 18’ s.t. Scavone, dal 26’ s.t. Giorgino); Baraye (dal 18’ s.t. Frediani), Calaiò (dal 34’ s.t. Evacuo), Insigne (dal 18’ s.t. Nocciolini). All. D’Aversa. EMPOLI (3-5-2) Provedel (dal 12’ s.t. Terraciano); Simic (dal 1’ s.t. Zappella), Romagnoli, Luperto: Veseli (dal 30’ s.t. Dermaku), Zajc (dal 18’ s.t. Picchi), Castagnetti (dal 40’ s.t. Buglio), Krunic (dal 18’ s.t. Seck), Pasqual (dal 18’ s.t. Ulivieri); Jakupovic (dal 1’ s.t.Traore), Donnarumma (dal 37’ s.t. Zini). All. Vivarini.

Gravina-Tommasi,intesa vicina:scioperolontano ● (a.cat.) Lo conferma Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori che dal 10 agosto è in stato di agitazione contro le decisioni assunte dal Consiglio federale su ripescaggi, over e stipendi. «Ci sono i margini per risolvere le questioni in ballo». Come era prevedibile, la mediazione di Carlo Tavecchio – che ieri ha risposto senza voler dare aperture alla lettera del Palermo sul possibile rinvio di 4 gare causa impegno delle Nazionali: «Valuteremo insieme il problema» – ha colto nel segno, il faccia a faccia tenuto ieri a Coverciano ha aperto la

strada ad un’intesa da perfezionare entro lunedì, che dovrebbe scongiurare lo sciopero in C e in B, dove già si deve preparare la delicata assemblea elettiva del 29, ultima chance per evitare il commissariamento. La Figc offre un sostanzioso contributo al Fondo di solidarietà, che copra il buco provocato dalle mancate fideiussioni di Latina e Modena. Ma Tommasi chiede anche le risorse che i default di Mantova e Maceratese hanno fatto mancare. In totale, la cifra supera gli 800mila euro. Troppi per la Figc. Ma una parte potrebbe metterli la Lega Pro, Gravina e Tommasi stanno lavorando per trovare un’intesa.


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

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Le cessioni di Bonucci e Dani Alves

JUVE E IL MERCATO FUORI CONTROLLO CONDÒ CONFIDENTIAL di PAOLO CONDÒ twitter: @PaoloCond

I

l lungo dominio della Juve nel campionato italiano di questi anni poggia le sue fondamenta sul mercato. Da quando Andrea Agnelli ha messo l’operatività del club nelle mani di Beppe Marotta e Fabio Paratici, la programmazione di acquisti e cessioni - o meglio di cessioni e acquisti - è stata sempre due passi avanti per un motivo molto semplice: quanto avveniva era già stato pianificato nella control room bianconera, comprese separazioni pesanti come quelle dal trio PirloTevez-Vidal del 2015 (arrivò in cambio il nuovo perno Dybala) o da Pogba la scorsa estate (portò i fondi per Higuain e Pjanic). Partendo da questo presupposto, la sensazione di incompiutezza che galleggia in questi giorni ha una spiegazione conseguente: per la prima volta dopo anni, la Juventus ha patito dei movimenti fuori dal suo controllo. Le cessioni di Dani Alves e Bonucci non erano state programmate ma si sono rese necessarie. Così, mentre il piano A si stava sviluppando lungo le direttrici previste in primavera irrobustimento del settore esterni offensivi con Douglas Costa e Bernardeschi, in ossequio al 4-2-3-1 che davanti era un po’ corto - le due perdite, unite ad alcune prestazioni (e risultati) non all’altezza, hanno scoperchiato l’esigenza di un piano B. E sia l’acquisto di Matuidi, che la Juve aveva in mano da tempo senza decidersi, sia la constatazione che «sul mercato può ancora succedere di tutto» (Marotta giovedì a Villar Perosa) suonano a conferma di quanto l’orizzonte sia mutato. Nell’intervista che mi ha concesso a giugno su Sky, Massimiliano Allegri disse che Bonucci, all’epoca ancora in organico, sarebbe stato il futuro capitano della Juve. Il fatto che

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Campionato al via tra passione e tecnologia

SERIE A, MISSIONE RIEMPIRE GLI STADI

Twitter

qualche giorno dopo il regista difensivo venne venduto al Milan portò a credere che quella di Allegri fosse una bugia tattica, ma in un’altra intervista - la scorsa settimana a Premium - il concetto è stato ribadito, sia pure al passato: se non se ne fosse andato, Bonucci sarebbe diventato il capitano (ovviamente dopo l’ultima stagione di Buffon). Un’altra bugia? E perché, a questo punto? Nell’intervista di martedì alla Gazzetta, Leo ha fatto capire che la decisione di cambiare sia stata la conseguenza di un rapporto deteriorato, e questa è certamente la verità. Ma la Juve sperava di non doverci arrivare.

di silenzio prima di ricominciare.

IL COMMENTO di UMBERTO ZAPELLONI email: uzapelloni@rcs.it twitter: @uzapelloni

PAU GASOL Giocatore dei Memphis (Nba) ● Oggi e sempre #Together #Unidos contra la violencia! #Notengomiedo #TodosSomosCataluña @paugasol

La fuga di Dani Alves, poi, è stata totalmente spiazzante. Nelle modalità scelte del brasiliano c’è stata una certa prosopopea, è probabile che gli occhi dolci di Guardiola prima e una telefonata di Neymar poi abbiano influito più del gioco bianconero, giudicato «troppo difensivo». Sia come sia, la Juve ha perso due elementi fondamentali del suo motore senza sostituirli - e questo può essere sensato, perché si tratta di «pezzi» unici - ma anche senza cambiare la prospettiva tattica della squadra, almeno fino all’ingaggio di Matuidi.

DEMETRIO ALBERTINI Ex Milan e Barcellona ● #Barcelona ti amo e sto soffrendo al tuo fianco. #BarcellonaAttack #Rambla @DemetrioAlbe LEONARDO BONUCCI Capitano del Milan ● Non ci sono parole, solo il coraggio per affrontare una sfida che ci unisce tutti. @bonucci_leo19 NEYMAR JR Attaccante del Psg ● Che Dio conforti le famiglie. #PrayForBarcelona ti amo BARCELONA @neymarjr

Se fosse stata mantenuta la politica «alla Bayern» di privilegiare il mercato interno - quella che ha portato Higuain e Pjanic - l’uomo che andava inseguito era MilinkovicSavic, perfetto per recuperare il 4-3-3 tecnico e fisico dei tempi di Pogba. Ma in un mercato internazionale dove tutti vanno a caccia di tutti, due finali di Champions in tre anni dovrebbero garantire ormai alla Juve il peso per tentare non solo i giocatori che i grandi club sono disposti a vendere, come Douglas Costa e Matuidi, ma anche gli incedibili. Magari un’offerta a Eric Dier che forse dal Tottenham si aspettava un altro mercato, o al Sergio Busquets seccato per le divisioni intestine del dopo-Neymar al Barça. Pure ipotesi di lavoro, ma ambiziose. Da club nuovamente in controllo.

FELIPE MASSA Pilota della Williams F.1 ● Non ci sono parole!! @MassaFelipe19

KARIM BENZEMA Attaccante del Real Madrid ● #Barcelona @Benzema

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N

on sarà il campionato più bello del mondo, ma la nostra Serie A ha ancora un suo fascino, una sua identità, una sua capacità di conquistare il cuore della gente. Si riparte presto, anche se non così presto come avrebbe voluto Ventura (ma la Liga viaggia con lo stesso calendario), sfidando spiagge, montagne e mogli in vacanza. Si riparte con tante curiosità e ancora parecchie incognite visto che il mercato andrà follemente avanti fino al 31 agosto e in molti cantieri i lavori sono ancora in corso. Nuovi giocatori, nuovi padroni, nuovi allenatori, nuove ambizioni, nuove tecnologie in aiuto degli arbitri (perdonate la confusione inevitabile delle prime giornate...). Gli ingredienti per attirare l’attenzione degli appassionati ci sono tutti. E’ come il Moskow Mule, un cocktail tornato di moda quest’estate, fresco e pungente, dissetante e stimolante. «Parte il campionato e si riaccendono le stelle», come canta il tormentone dell’estate. Non saranno le stelle di una volta, quelle degli anni d’oro, della Serie A centro del mondo, ma se si continua a dire «come si stava meglio...», si finisce con il piangersi addosso senza pensare a come migliorare il futuro. Lo schieramento di partenza della Gazzetta l’avete letto ieri (Napoli, Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio, Torino, Fiorentina, Atalanta, Samp, Cagliari, Sassuolo, Udinese, Chievo, Genoa, Bologna, Verona, Spal, Crotone, Benevento). E, come tutti i pronostici, è fatto per essere smentito e criticato. C’è tempo fino al 20 maggio, poi speriamo di poterci occupare di Mondiale con l’Italia protagonista, ma questo dipende anche (ma non solo) da una Spagna-Italia che oggi assume un significato particolare con il pensiero alle vittime di Barcellona. Un minuto

La missione della Serie A 2017-2018 deve essere soprattutto una: riempire gli stadi, restituire colore e calore alla scenografia di uno spettacolo che non ha ancora fatto il prezzo giusto per la vendita dei prossimi diritti Tv. La media presenze negli ultimi anni è stata attorno ai 22 mila spettatori (8.427.075 nelle 380 partite della stagione scorsa), quarta lega dopo Bundesliga, Premier e Liga con un indice di riempimento degli stadi che ha superato il 60% soltanto in 8 città. L’orgoglio ritrovato di Milano darà una mano. L’abolizione della tessera del tifoso, taglierà le scuse. Il calcio senza tifosi varrebbe nulla. E i nostri stadi, già vecchi di loro, senza pubblico abbassano il valore di tutto il baraccone. Il tifoso sano, quello che urla fin che vuole, ma non beve, non fuma e non picchia, è un valore aggiunto per ogni sport. Un teatro senza spettatori è più triste di un cimitero. Quest’anno i motivi per tornare a riempire gli stadi e non fermarsi davanti alla Tv non dovrebbero mancare. Gli assaggi estivi lo hanno confermato. C’è voglia di calcio. Di bel calcio. Tocca alla Serie A soddisfarla. Certo, sarebbe tutto più semplice con stadi come quello della Juve (l’anno scorso riempito oltre il 96% della capienza). Ricominciamo dagli attori. Una volta Neymar sarebbe arrivato in Italia. Ma è inutile continuare a ripeterlo. Oggi dobbiamo puntare sui Neymar del futuro. Per lo spettacolo possono bastare. Al resto penseranno i nostri allenatori che così male non devono essere visto che tutto il mondo li cerca e ne esportiamo in abbondanza. Il menù è ricco fin dagli antipasti di oggi che mettono subito in tavola le favorite della stagione Juventus e Napoli. Non ci sono scuse per non partecipare fin dall’inizio. In fin dei conti oggi sono ancora autorizzati tutti a sognare. Buon campionato a tutti. A chi deve volare basso. E a chi vuole volare alto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’accoppiata col Tour è riuscita solo ad Anquetil e Hinault

VUELTA, FROOME HA L’OCCASIONE DI ENTRARE NELLA STORIA

L’ANALISI di PAOLO MARABINI email: pmarabini@rcs.it

F

roome, gli agguerriti Nibali e Aru, l’ultimo Contador. E poi Bardet, Zakarin, Jungels, Adam e Simon Yates, Chaves, Kruijswijk, Majka. Se la Vuelta a España, che

scatta oggi da Nimes, non ha il cast più qualificato di sempre, poco ci manca. Cresciuta tanto nell’ultimo decennio, la corsa a tappe iberica è sempre più appetita. Non è più soprattutto l’avvicinamento ideale al Mondiale di fine settembre, ma un obiettivo da centrare: come trampolino della carriera — è avvenuto, per esempio, proprio a Nibali e Aru, vincitori rispettivamente nel 2010 e 2015 — e anche per impreziosire il bottino personale. Pensiamo allo stesso Contador, che l’ha già conquistata in

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2017

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tre occasioni e che nel 2008, col primo trionfo, a 25 anni chiuse il triplete delle meraviglie dopo Tour e Giro nel brevissimo spazio di 14 mesi. Ora ci prova Froome ad andare all’assalto della maglia rossa e di quell’accoppiata col Tour che, nello stesso anno, è riuscita solo a due giganti come Anquetil e Hinault, peraltro in un’epoca in cui la Vuelta si correva ad aprile, cioè ben più distante dal Tour rispetto all’era moderna. Il britannico, che oggi si presenta al via a soli 27 giorni dal quarto sigillo in giallo,

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ha un conto in sospeso con la Vuelta. Ed è amaro il ricordo dei tre secondi posti, a cominciare dal primo, quello del 2011, quando stava sbocciando e si arrese al carneade Cobo per 13”. Tra l’altro, in prospettiva futura, il suo trionfo potrebbe aprire le porte a un ritorno al Giro, allettato dalla possibilità di eguagliare i sei eletti (Anquetil, Gimondi, Merckx, Hinault, Contador e Nibali) a segno nelle tre grandi corse a tappe del calendario. Ma con questo plotone di rivali, molti dei quali (Nibali su tutti) non hanno nelle gambe le recenti fatiche del Tour, sarà tutto fuorché semplice prendersi la prima Vuelta.

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Ciclismo R Scatta la 72a edizione

Claudio Ghisalberti

INVIATO A NIMES (FRANCIA) twitter@ghisagazzetta

«V

orrei essere ricordato come un corridore coraggioso, come uno che per la ricerca della vittoria non ha mai avuto paura di perdere un buon piazzamento. So che gli sponsor a fine corsa guardano la posizione in classifica, però a me sinceramente… Io ho sempre corso per vincere, questo mi rende orgoglioso». Alberto Contador sarà la stella polare della Vuelta che prende il via oggi dall’Arena di Nimes con una cronosquadre e che si concluderà domenica 10 settembre a Madrid. È l’ultima recita di questo straordinario campione che, passando anche attraverso momenti drammatici, ha saputo costruirsi una carriera leggendaria. Soprattutto, in un sport sempre più asettico, con il suo coraggioso modo di correre, ha regalato emozioni. È riuscito ad aprire quella porta che conduce nel cuore della gente, cosa rarissima nel ciclismo attuale. E ieri, prima di parlare di Vuelta e dell’addio alle corse, Alberto ha rivolto un messaggio alle famiglie delle vittime dell’attentato terroristico in Spagna. «Siamo tutti commossi per quanto è successo a Barcellona. Voglio esprimere solidarietà e appoggio alle famiglie e agli amici delle vittime e dei feriti. Credo che il modo migliore per rendere loro omaggio sia quello di continuare a fare la nostra vita normalmente». Contador, quando ha preso la decisione di ritirarsi? «Lo meditavo già da tempo. Avevo parlato con Guercilena (il team manager della Trek-Segafredo, ndr) di estendere il contratto fino al prossimo Giro d’Italia, ma io stesso non ero molto sicuro della mia volontà. Sapevo che dal Tour, dove sono arrivato in perfetta forma e nel peso ottimale, avrei avuto la risposta. Infatti c’è stato un momento in cui ho visto la cosa molto chiaramente, e ho preso la decisione definitiva. È stato dopo la nona tappa (quella di Chambery, ndr). Sono successe cose impreviste e fuori dal mio controllo, come una serie di cadute, che mi hanno impedito di brillare e mi hanno portato a dire basta». Nella decisione c’entra anche la nascita della sua nuova squadra Continental? «No. Però la Polartec-Kometa, che nasce come continuità della Fondazione e con l’appoggio della Trek-Segafredo, è un progetto molto buono, che sarà un punto di riferimento e che mi motiva tantissimo. Darà oppor-

È l’ultima

Vuelta

Contador all’addio «Voglio godermela E lotterò per vincere»

1Il fuoriclasse spagnolo e l’atto finale sulle

strade di casa: «Mi piacerebbe essere ricordato per il coraggio, non mi sono mai accontentato»

IL NUMERO

tunità a molti giovani di affermarsi nel ciclismo».

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i successi da pro’ di Contador: il primo al Giro di Polonia 2003, l’ultimo alla Vuelta Burgos 2016

L’avevamo conosciuta a Pinto in un’assolata giornata d’inverno quando era poco più di un ragazzino: che cosa è rimasto oggi di quell’Alberto Contador? «Sono cambiato molto poco come persona, di questo mi sento orgoglioso. Forse la cosa principale è che la gente mi vede più come Contador e meno come Alberto. Però io ho sempre gli stessi valori, gli stessi amici, le stesse motivazioni, lo stesso modo di vivere. È qualcosa di cui davvero sono contento, e

credo che questo sia importante, soprattutto ora che scendo dalla bici. Nelle cose che contano davvero, non sono cambiato».

Quale è stato il giorno più bello in corsa? «Nel 2005 ho vinto una tappa al Tour Down Under (la quinta a Willunga, ndr) dopo una fuga con Luis Leon Sanchez. È stata la prima corsa dopo il problema al cervello (nel 2004 alla Vuelta Asturias fu colpito da aneurisma e rischiò di morire, ndr). Non mi ha dato più popolarità o il migliore contratto, ma è speciale per me».

E il giorno più duro? «Ne ho avuti moltissimi, ma forse sono dotato di un meccanismo automatico di autodifesa che cancella tutte le cose negative rapidamente. Aiuti? No, faccio tutto da solo, ci pensa la mia mente. Poi non sono una persona rancorosa, lascio da una parte il negativo e basta». Il rivale più ostico? «Ne ho avuti tanti forti. Però, per quello che ho vissuto, per gli appassionanti duelli, direi Andy Schleck». L’amico in gruppo? «Jesus Hernandez per me è come un fratello. Corriamo assieme da quando eravamo junio-

res. Benjamin Noval è un altro grande amico. Comunque ho avuto tanti amici in gruppo». Ha sempre messo il Tour al centro dei suoi interessi: non crede che a un certo punto sia diventato una ossessione? «No, per niente. Se fosse stata un’ossessione, nel 2015 non avrei corso prima il Giro. Certo che per gli interessi degli sponsor, per il suo ritorno economico, il Tour è la corsa più importante. Però io ho sempre apprezzato molto il Giro e la Vuelta. Il Giro non è la corsa del mio Paese, però la sento come mia. In Italia mi hanno trattato con un affetto che non poteva essere maggiore».

Veniamo alla Vuelta: con quale obiettivo sarà al via? «Due obiettivi: il primo è di godermela, di gustarmela ogni giorno. Il secondo è quello di lottare per la vittoria finale». Chi è il favorito? «Vincenzo (Nibali, ndr) è quello che ha preparato meglio la Vuelta. Ha corso il Giro, ha saltato il Tour e arriva qui molto in forma. Il suo è l’avvicinamento ideale. Però il grande favorito dal mio punto di vista è Froome. La crono (di 40,2 km, ndr) è nettamente a suo favore. Ha una squadra fortissima». E gli altri?


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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fLUNEDÌ AD ANDORRA C’È GIÀ IL PRIMO TEST IN SALITA PARTENZA DA NÎMES, CONCLUSIONE A MADRID DOMENICA 10 SETTEMBRE La 72ª Vuelta scatterà per la prima volta dalla Francia: si parte da Nimes. Conclusione classica a Madrid. Ci sono 13,7 km di cronosquadre, 40,2 km di crono individuale e 50 Gran Premi della montagna. Nel 2016 trionfo di Quintana

Gijón

LE 21 TAPPE data 1

ALBERTO CONTADOR NATO A PINTO (SPAGNA) IL 6 DICEMBRE 1982 PRO’ DAL 2003 TEAM TREK-SEGAFREDO

AL TOUR Alberto trionfa nel 2007, alla seconda presenza, e domina nel 2009 nonostante un compagno scomodo come Armstrong. Poi solo delusioni: nel 2017 ha chiuso 9°. ALLA VUELTA Debutta nel 2008 e vince. Poi si ripete nel 2012 (con l’impresa di Fuente Dè) e nel 2014. L’edizione 2016 l’ha chiusa al 4° posto. AFP/AP

«Aru, Bardet e Barguil hanno corso il Tour, dipende come si evolve il loro stato di forma. Potrebbero andare più forte o più piano. Vedremo». Se vincesse la Vuelta potrebbe ripensarci e restare in gruppo? «Assolutamente no. Sono completamente sicuro di questa decisione. Super-sicuro. Per dire stop sono nel posto migliore e ho vicino la gente migliore». Ma le piace ancora questo ciclismo in cui si corre più per i piazzamenti che portano punti che per la vittoria? «Per niente. Così come odio il ciclismo dei watt».

«COME PERSONA NON SONO CAMBIATO, NE VADO FIERO» «ODIO IL CICLISMO DEI WATT E DI QUELLI CHE FANNO CALCOLI» ALBERTO CONTADOR 34 ANNI, TREK-SEGAFREDO

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SU EUROSPORT ALLE 17.30

Cronosquadre complicata: 11 curve a 90°

● Sarà il team colombiano Manzana Postobòn - ore 17.30, diretta in esclusiva su Eurosport - ad aprire la cronosquadre inaugurale della Vuelta (13,7 km a Nimes). Intervalli di quattro minuti tra le squadre: l’Astana di Fabio Aru partirà alle 18.18, la Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali alle 18.26. Penultima a lanciarsi la Sky di Chris Froome (18.50), ultima alle 18.54 la Trek-Segafredo di Alberto Contador. E’ dal 2010 che la corsa spagnola comincia con una cronosquadre: nel 2016 vinse Sky e la prima maglia rossa fu Peter Kennaugh.

Oggi Nîmes-Nîmes (Francia) cronosquadre 13,7

2 Domani Nîmes-Gruissan (Fra)

203,4

3

158,5

21/8 Prades (Fra)-Andorra

4

22/8 Escaldes Engordany (And)-Tarragona 198,2

5

23/8 Benicassim-Alcossebre 24/8 Vila-real-Sagunto

7

25/8 Lliria-Cuenca

8

26/8 Hellín-Xorret de Catí

9

27/8 Orihuela-Cumbre del Sol

11

30/8 Lorca-Osservatorio Astr. Calar Alto

187,5

31/8 Motril-Antequera

160,1

1/9 Coín-Tomares 2/9 Écija-Sierra de La Pandera

175

15

3/9 Alcalá la Real-Sierra Nevada

129

19

8/9

20

9/9

21

10/9

Logroño

Escaldes-Engordany

Cronometro Circuito di Navarra

Le montagne

50

Tarragona

Arroyomolinos

21

Cuenca

SPAGNA

Le cronometro

5 7

6

Alcossebre

2

Benicàssim Vila-real Sagunto

Lliria Xorret 9 8 de Catì Hellín

Gli arrivi in salita

9

Cumbre del Sol

Écija

I giorni di riposo

2

3.324,1 Chilometri totali

GDS

L’anti-Froome si chiama Nibali Allerta sicurezza

1Chris insegue una storica doppietta col Tour,

ma lo Squalo è motivatissimo. Anche Aru scalpita INVIATO A NIMES

A

ndare avanti in modo normale, come dice Contador. O con fatalismo misto a rabbia, perché d’altronde non c’è alternativa. Sperando che il minuto di silenzio di ieri sera prima della presentazione delle squadre non si debba ripetere. Anche la Vuelta è scossa dagli attentati terroristici in Spagna. Chris Froome si è detto «scioccato per le terribili immagini di Barcellona». Le fonti di polizia non hanno comunicato nel dettaglio misure speciali di prevenzione, ma una stretta

sulla sicurezza ci sarà perché in Spagna il livello di allerta è ormai il numero cinque, il massimo. Non è facile proteggere una manifestazione che si svolge per 150-200 km lungo le strade e dove tutti possono accedere senza un biglietto. «Siamo molto vulnerabili», afferma Romain Bardet. LA CORSA L’edizione numero 72 della gara spagnola è molto dura, non solo per i nove arrivi in salita. Si comincia oggi con una cronosquadre cittadina di 13,7 chilometri complicata, pericolosa in alcuni tratti. Ci sono 11 curve a 90 gradi, due «esse» e due curve strettissime, alcune rotonde, un’inversione a U. Do-

mani si va a Gruissan: tappa per velocisti, ma occhio al vento. Lunedì dalla Francia ad Andorra: ci sarà movimento tra i big. In partenza il Col de Perche, poi la Rabassa (entrambi di 1a categoria), il durissimo Alto de Comella a soli 7 km dal traguardo. Il tris andaluso — Calar Alto, Sierra Pandera e Monachil (11a, 14a e 15a tappa — potrebbe dare un’impronta molto forte. La suggestione è l’arrivo in cima a Los Machucos, in Cantabria (17a tappa), una rampa di garage però di 7.200 metri all’8,7% ma con rampe nella prima parte al 2526. Il giorno prima della passerella di Madrid, il totem Angliru.

I MIGLIORI PARTENTI

Al via 198 corridori di 22 team Gli italiani sono 20: c’è Caruso TREK-SEGAFREDO 1 Contador (Spa), 2 Theuns (Bel), 3 Irizar (Spa), 4 Bernard (Fra), 5 Hernandez (Spa), 6 Pantano (Col), 7 Degenkolb (Ger), 8 De Kort (Ola), 9 Stetina (Usa) QUICK STEP-FLOORS 11 De la Cruz (Spa), 12 Alaphilippe (Fra), 13 Capecchi, 14 De Clercq (Bel), 15 Jungels (Lus), 16 Mas (Spa), 17 Lampaert (Bel), 18 Terpstra (Ola), 19 Trentin SKY 21 Froome (Gb), 22 Knees (Ger), 23 Puccio, 24 Lopez (Spa), 25 Moscon, 26 Nieve (Spa), 27 Poels (Ola), 28 Rosa, 29 Stannard (Gb) BMC 31 Caruso, 32 De Marchi, 33 Dennis (Aus), 35 Oss 36 Roche (Irl), 38 Van Garderen (Usa), 39 Ventoso (Spa) ORICA-SCOTT 41 Chaves (Col), 44 Cort Nielsen (Dan), 47 Verona (Spa), 48 A. Yates (Gb), 49 S. Yates (Gb) MOVISTAR 52 Betancur (Col), 54 R. Fernandez (Spa), 56 Oliveira (Por), 58 Rojas (Spa), 59 Soler (Spa)

Prades 4

MADRID

Gruissan

3

Andorra

ARRIVO

1

2

Sierra de Caravaca la Pandera Orihuela 10 Tomares 14 Calar Circuito di Navarra-Logroño (crono) 40,2 Alto Lorca 180,5 Villadiego-Los Machucos Alcalá la Real 15 El Pozo 169 Suances-Santo Toribio de Liebana Motril Alhama 13 11 149,7 Caso-Gijón de Murcia 12 Coín Corvera de Asturias-Alto de l’Angliru 117,5 Antequera Sierra Nevada 117 Arroyomolinos-Madrid

4/9 RIPOSO a LOGROÑO

7/9

16

198,4

13 14

18

17

Villadiego

174

12

6/9

Los Machucos

Santo Toribio de Liébana

199,5

29/8 Caravaca de la Cruz-El Pozo (Alhama) 164,8

17

19

207

10

5/9

18 Caso

Cronosquadre

FRANCIA

204,4

6

16

20

Suances

PARTENZA NÎMES

157,7

28/8 RIPOSO

Alberto Contador è uno dei più grandi interpreti delle corse a tappe della storia del ciclismo, con 7 grandi giri vinti (più il Tour 2010 e il Giro 2011 revocati per il caso salbutamolo). Ha firmato solo una volta una gara in linea: la Milano-Torino 2012. AL GIRO Esordio nel 2008, con una decisione dell’ultima ora: ed è subito vittoria, senza successi parziali di tappa. Lo stesso succede nel 2015, quando precede sul podio Aru e Landa.

Km

Partenza Arrivo Cronometro Arrivo in salita

L’Angliru Corvera de Asturias

SUNWEB 61 Kelderman (Ola), 62 Barguil (Fra), 64 Haga (Usa), 67 Kamna (Ger), 69 Oomen (Ola) BORA-HANSGROHE 71 Majka (Pol), 72 Buchmann (Ger), 73 Kolar (Slk), 74 Benedetti, 79 Schwarzmann (Ger) AG2R 81 Bardet (Fra), 82 Chevrier (Fra), 83 Denz (Ger), 86 Geniez (Fra), 87 Gougeard (Fra), 89 Pozzovivo CANNONDALE 91 Woods (Can), 94 Dombrowski (Usa), 96 Skujins (Let), 98 Villella, 99 Van Asbroeck (Bel) KATUSHA-ALPECIN 101 Zakarin (Rus), 102 Belkov (Rus), 104 Gonçalves (Por), 106 Losada (Spa), 109 Taaramae (Est) LOTTO NL-JUMBO 111 Kruijswijk (Ola), 112 Bennett (N.Zel), 115 Clement (Ola), 117 Lindeman (Ola), 118 Lobato (Spa) UAE EMIRATES 121 Rui Costa (Por), 122 Atapuma (Col), 123 Ait El Abdtia (Mar), 124 Meintjes (Saf), 125 Modolo, 126 Mohoric (Slo), 127 Niemiec (Pol), 128 Polanc (Slo), 129 Zurlo

I FAVORITI Chris Froome e Vincenzo Nibali su tutti. Il re del Tour, che avrà a fianco Moscon (al debutto in un grande giro), Rosa e Puccio, punta alla doppietta dopo il quarto trionfo in Francia. Che avrebbe potuto essere il quinto se non si fosse dovuto piegare a Bradley Wiggins per ordine di squadra nel 2012. Questo significa che Chris è alla sesta stagione a tutta. E correre alla Sky logora. In Francia è stato ancora il migliore, ma la sua supremazia non è stata palese come gli altri anni. I casi sono due: o ha puntato a una preparazione differente nell’ottica doppietta, o comincia a dare segnali di logorio. Presto avremo la risposta. Bisogna tra l’altro considerare che qui, nel 2016, non s’è trovato tra le ruote un campione come Nibali. Lo Squalo arriva a Nimes in condizione ottimale e con la voglia di rimpinguare il bottino stagionale: due vittorie, classifica finale del Croazia e tappa di Bormio al Giro concluso al terzo posto. GLI ALTRI Aru, Bardet e Barguil arrivano dal Tour come Froome e, per vari motivi, affrontano un programma nuovo: bisogna vedere come reagiranno. Jungels dovrà dimostrare se ha le qualità per vincere una corsa a tappe di tre settimane. Idem per Zakarin, quinto al Giro. c. ghis. © RIPRODUZIONE RISERVATA

MERCATO ASTANA 131 Aru, 132 Bilbao (Spa), 133 Chernetckii (Rus), 134 De Vreese (Bel), 135 J. Hansen (Dan), 136 Lopez (Col), 137 Lutsenko (Kaz), 138 L. L. Sanchez (Spa), 139 Stalnov (Kaz) LOTTO SOUDAL 141 Armee (Bel), 142 De Clercq (Bel), 143 De Gendt (Bel), 144 Debusschere (Bel), 147 Monfort (Bel), 149 Hansen (Aus) BAHRAIN-MERIDA 151 V. Nibali, 152 Agnoli, 153 Boaro, 154 Cortina (Spa), 155 Moreno (Spa), 156 A. Nibali, 157 Novak (Slo), 158 Pellizotti, 159 Visconti FDJ 164 Le Bon (Fra), 165 Ludvigsson (Sve), 166 Maison (Fra), 168 Roux (Fra) DIMENSION DATA 171 Anton (Spa), 174 Fraile (Spa), 176 King (Usa), 177 Kudus (Eti), 179 Pauwels (Bel) COFIDIS 181 Bonnafond (Fra), 182 Mate (Spa), 183 Navarro (Spa), 185 Rossetto (Fra) CAJA RURAL 191 Pardilla (Spa), 192 Arroyo (Spa), 193 Ferrari (Arg), 196 Roson (Spa) AQUA BLUE SPORT 201 Blythe (Gb), 203 Denifl (Aut), 205 L. Hansen (Dan) MANZANA 211 Reyes (Col), 217 Suaza (Col), 218 Vilela (Por)

Uae Emirates: ufficiale l’arrivo di Dan Martin ● Mancava solo l’ufficialità e adesso è arrivata: il 30enne irlandese Dan Martin, 6° all’ultimo Tour de France e in passato vincitore di Liegi e Lombardia, lascia la Quick Step-Floors e per le prossime due stagioni correrà con la Uae Emirates di Beppe Saronni, che ha definito anche l’ingaggio di Rory Sutherland (dalla Movistar).

Chris Froome, 32 anni, dopo il quarto Tour mira alla prima accoppiata con la Vuelta BETTINI

CIMA TERZO - (d.vig.) E’ Scattato ieri a Loudec (Francia) il Tour de l’Avenir, la più importante corsa a tappe per gli Under 23. Prima tappa al danese Kasper Asgreen, terzo l’azzurro Imerio Cima.


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Motori R L’emergente

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A sinistra Luca Ghiotto sulla Williams FW40 in Ungheria e sotto una immagine del pilota, 22 anni. Nato a Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza, ha esordito in F.Abarth. Nel 2015 è stato 2° in GP3 con Trident e ora corre in F.2 COLOMBO

Mario Salvini

D

i italiani che hanno gui­ dato i mostri dell’attuale Formula 1 ce ne sono so­ lo due. Uno è Antonio Giovi­ nazzi, terzo pilota Ferrari di cui, dal debutto a Melbourne in poi, si è raccontato tanto. Del­ l’altro, invece, si parla meno, eppure ha girato, e spera di tor­ nare a farlo al più presto, su una Williams. Il che, in 40 anni di storia della gloriosa scuderia di Grove, è successo solo a Riccar­ do Patrese e Alex Zanardi (oltre che a Giorgio Pantano in un test 2002). È Luca Ghiotto, 22 anni, vicentino di Montecchio Mag­ giore. «Sono veneto, come Pa­ trese, sarebbe bello farla diven­ tare una tradizione in Wil­ liams». Nel secondo giorno dei test di Budapest, Luca è salito sulla FW40 e sembrava non vo­ ler più scendere: si è sparato 160 giri, quasi 2 GP e mezzo. E, che beffa, dopo quasi 700 km tutti con le soft, al momento di cambiarle e attaccare il tempo, la Mercedes di George Russell si è fermata in pista: bandiera rossa e arrivederci. «Uno sfizio che non sono riuscito a toglier­ mi». Ma alla Williams interes­

SONO VENETO COME LUI E VORREI PROSEGUIRE LA TRADIZIONE SU RICCARDO PATRESE VICEIRIDATO WILLIAMS 1992

Ghiotto di F.1 «Se la Williams ci crede sarò un buon terzo pilota»

1Il vicentino spera dopo il test in Ungheria: «Ho la testa da tedesco, ma sul casco metterò il tricolore. Chissà che non porti bene...»

sava molto più testare le novità da buttar dentro dopo le vacan­ ze, e da questo punto di vista Ghiotto ha fatto un lavoro ec­ cellente. Per cui ora può dire: «Sì, alzo un po’ l’asticella, il test era il primo obiettivo, credo di aver dimostrato di poterci sta­ re. La Williams non ha un gio­ vane di riferimento, spero di poter essere il loro terzo pilota per il 2018. Se una squadra del genere mi dà fiducia, vuol dire che qualcosa di buono c’è». Cominciamo dall’inizio… «L’inizio è che sono nato nel box. Mio padre, Franco, e mio zio, Sergio, correvano nella F.3 italiana. Mio nonno restaurava moto antiche: era impossibile che potessi fare altro». Gli esordi? «Nel 2007, all’ultima gara di pa­ pà, mi sono venuti ad annun­ ciare che potevo provare coi kart, a Lonato. Due anni dopo, la prima vittoria in quella che è stata l’ultima gara corsa nel kartodromo di San Pancrazio, vicino a Parma. Poi sono venute la F. Abarth, le World Series, la GP3 e ora la F.2». Un legame col passato portato sul casco alla prima in F.1... «Sì, ho fatto il casco con livrea

TACCUINO RALLY DI GERMANIA

Tanak in testa Neuville terzo supera Ogier

Thierry Neuville, 29 anni, belga della Hyundai AFP

● (An. Gat.) Ott Tanak (Ford Fiesta) è al comando dopo la prima tappa del rally di Germania, decima prova del Mondiale. L’estone ha un vantaggio di 5’’7 su Andreas Mikkelsen (Citroen C3). Al 3° posto Thierry Neuville (Hyundai i20), che nell’ultima speciale ha completato la rimonta sul rivale per il titolo iridato Sebastien Ogier (Ford Fiesta), autore di un testacoda. Oggi in programma 9 speciali (146,67 km). EURO F3 — (An. Gat.) Lando Norris scatta dalla pole in gara-1 dell’Euro F3 oggi a Zandvoort. Quinta fila (9°) per Mick Schumacher, con Harrison Newey (12°) accanto a Pedro Piquet (11°). Nel pomeriggio le qualifiche (ore 16.15) per le due manche di domani.

Martini ma col mio logo. Quan­ do ho iniziato coi kart, io e pa­ pà, che correva ancora, lo ave­ vamo uguale, ma con colori di­ versi: è la G di Ghiotto stilizza­ ta».

tore a Grove, che dev’essere an­ dato bene. Ma quando il mio agente (Gianpaolo Matteucci, n.d.r.) mi ha detto che avrei fat­ to il test a Budapest, pensavo mi prendesse in giro».

Com’è stato l’approccio in Wil- Che emozione è stata? «In momenti così ripensi a tutta liams? «È un team che non ti mette la strada che hai fatto. Poi parti pressione. Si vede l’impronta e vai. Ero abbastanza tranquil­ lo, senza appren­ che ha lasciato sioni. Sì, è una sir Frank, lo stile F.1, ma è pur familiare. Alla fi­ IL NUMERO sempre una mac­ ne del test ho vi­ china. La poten­ sto tutti soddi­ za del motore mi sfatti, e anche ha stupito meno stupiti di quanti di quello che im­ giri ho fatto. Pen­ maginavo. Cari­ so abbiano ap­ I giri percorsi da co e frenata inve­ prezzato il mio Luca in un solo ce mi hanno la­ lavoro». giorno di prove a sciato senza pa­ role, non trovi Come è nato il Budapest, pari a mai il limite. Mi contatto? oltre 2 gran premi sono divertito, «Credo per i ri­ sultati degli ultimi anni. La ed è l’importante: quando ci si buona stagione 2015 in GP3, diverte in macchina si dà il quella dell’anno scorso con la 120%». Trident in GP2, e anche l’inizio di questa con la Russian Time Nel 2015, in GP3, lottò fino all’ul(5° con 3 podi; n.d.r.). Se guar­ timo GP ad Abu Dhabi, ma alla diamo alla classifica della F.2, fine il titolo andò a Esteban tutti i primi sono già piloti di ri­ Ocon. Ha ancora rimpianti? ferimento di un team di F.1. Io «Sì. Perché avevo praticamente non lo sono, la Williams non ne dominato, ho fatto più della ha uno. Dopo Baku mi hanno metà delle pole, ho vinto 5 ga­ chiamato per un test al simula­ re, il mio rivale solo una. È stata

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una stagione persa per errorini e mancanza di costanza. Dove­ vo arrivare più tranquillo all’ul­ tima gara. Gestendola meglio, si poteva vincere». Fa arrabbiare vedere dove Ocon è ora? «Tanto. Ma dev’essere anche uno stimolo». Come valuta il 2017 finora? «Era iniziato bene, i primi tre weekend sempre nei 5. Poi a Baku e Zeltweg ci sono stati de­ gli errori, quindi sul fronte pun­ ti non sono soddisfatto, ma so­ no contento del passo gara e di come sono migliorato nei sor­ passi». Fuori dalla pista che fa Ghiotto? «Le corse occupano tutto il tem­ po. Col fatto che la mia squadra ha sede in Inghilterra, un po’ vado là, più spesso al simulato­ re di Dallara, a Varano. Quando non sono impegnato mi piace stare a casa, recuperare il tem­ po perduto con la famiglia e Alessia, la mia ragazza». Se dovesse descriversi... «Sono pacato, tranquillo. Se­ rio. Troppo, tanti mi dicono che dovrei sorridere di più. Inoltre sono molto meticoloso, preci­ so. Ecco, un’altra cosa che mi

SUPERBIKE

CROSS IN SVEZIA

● LAUSITZRING (Germania) — La Superbike riapre i battenti per quella che sarà l’ultima gara nella storia del Lausitzring (9° round su 13). La solita doppietta Kawasaki, con Tom Sykes davanti a Jonathan Rea, è arrivata dopo un venerdì complicato. La 2a sessione è durata 150’ invece dei 60 previsti per la rovinosa caduta sull’olio di Stefan Bradl (gomito sinistro contuso, oggi altra visita). Poi, mentre gli addetti stavano ripulendo i detriti della Honda, un diluvio ha allagato il tracciato. Inutili i 35’ residui su asfalto umido. Sull’asciutto, le verdone erano andate in fuga, ma senza il solito incolmabile vantaggio: la Ducati

● UDDEVALLA (SVEZIA) — Dopo una anno di pausa, il Mondiale cross ritorna sullo scenografico circuito svedese situato a un centinaio di chilometri da Göteborg, per disputare la quartultima prova iridata. A una settimana dal successo di Jeffrey Herlings (KTM), il siciliano Tony Cairoli (KTM) nella classe MXGP conta ancora 97 punti di vantaggio in classifica sull’inseguitore olandese, che deve sperare in un errore dell’azzurro per togliergli la possibilità di raggiungere il suo 9° titolo iridato, solo uno in meno del primatista assoluto Stefan Everts. Più incerta la situazione nella classe MX2, che

Sykes più veloce Savadori si infila tra le Ducati

Cairoli vicino al nono titolo Facchetti spera

Marco Melandri, 35 anni, pilota Ducati ALEX PHOTO è vicinissima con Chaz Davies 3° e Melandri risalito 5° dopo una mattinata difficile (14°). La novità più intrigante è la resurrezione Aprilia con Lorenzo Savadori tra le due Rosse e l’irlandese Eugene Laverty 6° a 7 decimi da Sykes. In casa Honda, da registrare anche il debutto di Davide Giugliano 18° a 2”4. Oggi Superpole (ore 10.30) e gara 1 alle 13, diretta su Italia 1. Paolo Gozzi © RIPRODUZIONE RISERVATA

dicono in molti è che sembro tedesco. Forse è la definizione che mi descrive meglio». Perché non ci sono italiani in F.1? «Non lo so. Dopo Fisichella e Trulli, c’è stato un periodo di vuoto. Ora ci siamo io, Giovi­ nazzi, Fuoco...». Si sente responsabilizzato? «È motivo d’orgoglio. Alla fine i soli papabili siamo io e Giovi­ nazzi. Metterò un tricolore sul casco, ce n’è bisogno». Gli eroi di Ghiotto, i piloti a cui si ispira, sono… «Uno è Ayrton Senna. L’altro è Alex Zanardi, perché era un pi­ lota bravissimo e per come ha saputo trasformare in forza il suo incidente. Ha saputo diven­ tare ancora più campione di quanto non fosse in F.1. È un esempio straordinario». Zanardi è stato anche l’ultimo italiano in Williams, nel 1999. Immaginiamo i prossimi due-tre anni di Ghiotto... «Mi piacerebbe entrare in un team di F.1 con un ruolo defini­ to, da terzo pilota. Poi, ovvio, vorrei un posto da titolare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

DOPO L’INCIDENTE È DIVENTATO UN CAMPIONE ANCORA PIÙ GRANDE SU ALEX ZANARDI PILOTA WILLIAMS NEL 1999 vede Pauls Jonass (KTM) al comando con 49 lunghezze su Jeremy Seewer (Suzuki). In programma anche l’ultima prova del campionato Europeo 125, con Gianluca Facchetti (Husqvarna) secondo a 19 punti dal francese Brian Strubhart Moreau (Kawasaki) e aritmeticamente ancora in lizza per il titolo. Massimo Zanzani © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Cairoli, 31 anni, siciliano della Ktm ZANZANI


Basket R Torneo di Tolosa

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I muscoli di Burns e il talento di Beli L’Italia si rialza e batte Tanjevic 1

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LA GUIDA

Alle 18 c’è il Belgio Diretta Sky Sport 1 Domani la Francia Il torneo di Tolosa prosegue oggi con la sfida al Belgio (ore 18, diretta Sky Sport 1), che ieri ha perso contro i padroni di casa della Francia per 60-85 (Van Rossom 9; Fournier 15, Lauvergne 13) per chiudersi domani alle 20.30 contro la Francia. L’avversario odierno degli azzurri è nel gruppo D dell’Europeo con Turchia, Serbia, Russia, Lettonia e Gran Bretagna. La squadra di Casteels presenta diversi ex del nostro campionato come Van Rossom (Milano, Pesaro), Tabu (Cantù, Cremona, Milano) e De Zeeuw (Roma). Assente per infortunio Obasohan, nell’ultima stagione ad Avellino.

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ACROPOLIS Ultimo torneo prima dell’Europeo sarà quello di Atene, dove l’Italia sfiderà Serbia (mercoledì 23, ore 17.45), Grecia (giovedì 24, ore 20) e Georgia (venerdì 25, ore 17.45), ultima gara prima dell’Europeo.

● 1. Christian Burns, 31 anni, italiano per matrimonio, passato da Brescia a Cantù ● 2. Pietro Aradori, 28 anni, autore di 5 punti in fila nel break che ha deciso il match ● 3. Marco Belinelli, 31 anni, top scorer per l’Italia (24), ora a quota 1886 in maglia azzurra CIAMILLO

Massimo Oriani

L

a sottile linea rossa. E’ quella che però nello sport diventa larga come gli Champs Elysées, perché separa la vittoria dalla sconfitta. Nelle gare di preparazione interessa più a tifosi e media (ma ovviamente anche ai giocatori) che allo staff tecnico, intento a cogliere i segnali che quando si farà sul serio decideranno il destino della squadra. Proprio per questo la soddisfazione di Ettore Messina al termine del vittorioso debutto nel Torneo di Tolosa contro il Montenegro di un altro pupillo del presidente federale Gianni Petrucci, il c.t. dell’oro di Parigi Boscia Tanjevic (che allora prese il posto proprio dell’attuale assistente di San Antonio), deve essere doppia. Perché il successo è arrivato – e fa sempre morale – e in più gli azzurri hanno mostrato di saper reagire ai mo-

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● I punti realizzati dal Montenegro (contro i 41 dell’Italia) nella ripresa, dopo i 39 (a 26) del primo tempo

menti difficili (-14 sul 31-45), in una partita che – parole dello stesso Messina durante un timeout – «sembra di pallamano tanto siamo fermi e non muoviamo la palla». TRIPLISTA Quando poi in squadra hai un talento offensivo come quello di Marco Belinelli, risolvere certi rebus diventa ancora più semplice. La tripla a 19” dalla fine del giocatore passato nei mesi scorsi agli Atlanta Hawks è di quelle da antologia, in allontanamento, sbilanciato dalla parte sbagliata (la destra, ovvero la stessa della mano con cui tira). La quarta della partita dell’ex fortitudino, tre nel 4° periodo, quando l’Italia ha messo la museruola al Montenegro, tenendolo a secco per i 7’ iniziali e piazzando un 16-0 che è valso rimonta e sorpasso. Che non sarebbe stato possibile senza il contributo fondamentale di Christian Burns, neo canturino dopo un’ottima stagione con Brescia. E’ stato lui, già dato per taglio sicuro alla vigilia e che forse ora qualche dubbio al c.t. lo avrà messo, a girare l’inerzia del match facendo tutte le piccole cose che servivano nel momento clou, come testimonia il +15 di plus/ minus in meno di 10’. Tante in assoluto le indicazioni per Messina, arrivate anche per via di scelte forzate. I problemi di falli di Hackett, Datome e Melli, lo hanno infatti costretto a schie-

ITALIA

67

MONTENEGRO 66 (14-20, 26-39; 46-53) ITALIA: Hackett 3 (0/1, 1/2), Belinelli 24 (3/7, 4/7), Datome 10 (2/3, 2/3), Melli 5 (1/2, 1/2), Cervi; Abass 2 (1/3), Aradori 6 (1/4, 1/5), Baldi Rossi 3 (0/2, 1/2), Biligha 2 (1/2), Burns 5 (1/1 da 3), Cinciarini (0/1), Filloy 3 (1/5 da 3), Pascolo 4 (2/2). N.e.: Della Valle. All.: Messina. MONTENEGRO: Rice 7 (2/6, 0/3), Sehovic 5 (0/1, 1/3), Radoncic 11 (1/1, 2/2), Barovic 6 (3/5), Vucevic 7 (3/11); Djukanovic (0/1, 0/3), Djurisic 7 (1/1, 1/2), Dubljevic 13 (2/5, 0/1), Ivanovic 4 (0/1, 1/5), Mihailovic 1 (0/2 da 3), Todorovic 5 (1/2). All.: Tanjevic. ARBITRI: Hamzaoui, Thepenier, Oliot (Fra). NOTE - T.l.: Ita 9/9, Mon 25/37. Rimb.: Ita 37 (Melli 7), Mon 38 (Vucevic 12). Ass.: Ita 13 (Filloy 4), Mon 13 (Rice 6). Usc. 5f.: F. antisp.: Todorovic 11’26” (16-25), Belinelli 38’ (62-57). F. tecn.: panchina Mon 11’26” (16-25). Progr.: 5 8-8’, 15 22-28’, 25’ 36-48, 35’ 53-53. Max vant.: Ita 7 (62-55), Mon 14 (31-45).

Gigi Datome, 29 anni CIAM

1Contro il Montenegro dell’ex c.t.

gli azzurri rimontano da -14 Messina: «Vittoria che ci fa credere ancora di più nel nostro lavoro»

rare un quintetto inedito (Filloy, Aradori, Abass, Burns, Biligha) che ha risposto alla grande. ERRORI Non tutto rose e fiori comunque. Il primo tempo è stato da dimenticare. Male in difesa, sovrastati da una squadra superiore fisicamente (come storicamente lo sono quasi tutte le nazionali rispetto alla nostra), senza la necessaria energia per compensare quel gap. Battuti sistematicamente nell’uno contro uno (come dimostra l’abisso ai liberi, 16 tentati dal Montenegro contro i nostri 3 alla pausa, alla fine il margine è addirittura di 37-9), sovrastati a rimbalzo (24-17), imprecisi al tiro (10/29): sembrava una di quelle serate storte che capitano nell’arco di una preparazione. Invece è arrivata la reazione che fa ben sperare. LE PAROLE «Il Montenegro è senza dubbio la squadra migliore che abbiamo affrontato finora per stazza e talento – ha spiegato Messina –. Noi abbiamo avuto un impatto difficile

faticando a prendere le misure a una squadra ben organizzata da coach Tanjevic. Poi abbiamo avuto una bella reazione ritrovando la nostra identità; muovendo la palla in attacco cambiando lato e buttandoci su ogni pallone in difesa ma con intelligenza. Una vittoria come questa non può che farci credere ancora di più in noi stessi e nel nostro lavoro». Quella sottile linea rossa di cui sopra. Sarà sempre più larga col passare dei giorni, sino a diventare lo striscione del traguardo. Quale? Pazienza, lo scopriremo strada facendo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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● I tiri liberi tentati dalla squadra di Tanjevic, contro i soli 9 dell’Italia, frutto dei 32 falli (a 18) commessi dai nostri

TEL AVIV Il debutto all’Europeo avverrà il 31 agosto contro Israele (ore 20.30 italiane), poi Ucraina (2/9; 17.30), Lituania (3; 17.30), Germania (5; 17.30), Georgia (6; 16.30). Agli ottavi (in programma ad Istanbul) le prime 4 di ogni gruppo. Gli altri 3 gironi si disputano a Helsinki, Cluji (Romania) e Istanbul. L’Italia incrocerà con quello di Grecia, Francia, Slovenia, Polonia, Finlandia e Islanda.

TACCUINO AMICHEVOLI

Israele vittoriosa ● Israele, che ospiterà il girone degli azzurri all’Europeo, ha sconfitto ieri a Tel Aviv la Slovenia 89-84. Per gli israeliani, al 6° successo consecutivo nella fase di preparazione, il top scorer è stato Omri Casspi con 24 punti, gli stessi della stellina slovena del Real, Luka Doncic (con anche 6 rimbalzi). La Germania ha invece piegato la Russia 79-76 (Schroder 28).

ASIATICO

Oggi le semifinali ● Oggi a Beirut le semifinali del Campionato Asiatico. L’Iran, che nei quarti ha eliminato i padroni di casa del Libano, sfiderà la Sud Corea. Australia e Nuova Zelanda, che prendono parte per la prima volta alla competizione nell’ottica dell’inserimento nel gruppo asiatico (non avendo più senso lasciarle in quello dell’Oceania dove di fatto competevano sempre e solo una contro l’altra) si giocheranno l’altro posto in finale.


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Atletica R Inchiesta dopo i Mondiali di Londra

LE ACCUSE DI MAY, COVA E GIBILISCO

«TOCCATO IL FONDO. BISOGNA RIPARTIRE DA ZERO»

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«BASTA ANARCHIA. LA FIDAL RITORNI AI SUOI CENTRI»

«TROPPI COMFORT. OGGI I MILITARI SE NE APPROFITTANO»

«Flop previsto, Giomi si dimetta»

1IlrivalebattutoalleelezioniFidal:«Ilpresidentesiassumalesueresponsabilitàefaccia

comeAbetedopoiMondialidicalcio.Gliatletihannomenofame,servepiùmeritocrazia»

Mei

Valerio Piccioni

«P

reventivabile». E’ la prima parola che Stefano Mei associa alla disfatta dell’atletica italiana sulla pista e sulle pedane di Londra. L’ex mezzofondista, campione d’Europa nei 10.000 nel 1986 a Stoccarda, oggi presidente degli Olimpici e Azzurri d’Italia, è stato sconfitto da Alfio Giomi nel novembre scorso a Ostia nelle elezioni per la presidenza della Fidal, sfiorando il 40 per cento dei consensi.

Mei, perché preventivabile? «Perché i problemi sono profondi. E sono di naLA CHIAVE tura prima geo- «Il c.t. Locatelli ha politica e poi tecn i c a . E n o n le sue colpe ma vorrei che si cer- tutto era già casse un capro preconfezionato» Ma abbiamo tecespiatorio per far finta di risol- «La frammentazione nici italiani all’altezza? vere tutto così. Il «Io dico di sì. Dic.t. Locatelli di ruoli ha fallito. co anche che è avrà le sue col- Servono meno pe, ma e’ stato tecnici ma più bravi» giusto che si vada all’estero per chiamato a gennaio con una struttura tecnica aggiornarsi. Sono contrario inpreconfezionata, in una situa- vece ai tecnici stranieri. E sozione di potenziale antagoni- prattutto a questi stage alsmo, con Stefano Baldini, con l’estero che non servono a questa divisione di responsabi- niente. Quando c’erano soldi lità sugli Under 25 che non si è da buttare li si faceva, magari mai capita bene. Qui il proble- si andava a Città del Messico ma non è un cambio di figuri- per sperimentare l’alta quota. Ora no, che ci vai a fare otto ne». mesi negli Stati Uniti, se vuoi Con lei presidente che cosa sa- stare in raduno permanente te ne vai a Formia». rebbe cambiato? «Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte. Decidere sulla L’altro problema: Formia. O Tirbase dei curriculum, non del renia. Da una parte sarebbe il contentino alla tale regione o a modo migliore di una riorganizquell’altra. Se uno è bravo è zazione tecnica, il nuoto con bravo. E punto su di lui. Magari Ostia e Verona insegna. Dall’almeno tecnici, che però possa- tra si fa una fatica bestiale a no fare il loro lavoro e guada- convincere gli atleti a tornare gnare come meritano. Fram- in quei posti, che pure sono la mentare tutto in mille figure storia delle nostre vittorie. «Intanto l’atleta deve avere non serve».

fIL CASO

Fausto Narducci

S

ull’atletica italiana è calata la mannaia? Sembrerebbe proprio di sì a giudicare dalle risposte raccolte da parte dei personaggi che avrebbero dovuto rappresentare la «difesa» nel dibattito aperto dalla Gazzetta da tre giorni dopo la disfatta dei Mondiali di Londra. Proprio così: in questo spazio ci sarebbe dovuta essere l’intervista al presidente della Fidal Alfio Giomi o a uno dei 36 atleti che hanno rappresentato l’Italia ai Mondiali. Il numero 1 della Fidal, con la massima gentilezza, ha declinato l’invito chiedendo qualche altro giorno di riflessione per un’analisi più a freddo. Ma quello che ha col-

delle certezze. Deve sapere che in quei luoghi avrà i suoi punti di riferimento migliori, andrà certamente a stare meglio. Poi non si può obbligare nessuno...però la federazione ha tutto il diritto di dirti che un certo tipo di assistenza l’avrai solo a determinate condizioni». Bisognerebbe parlarne anche con i gruppi sportivi militari. «Allora, il problema c’è. Vogliamo affrontarlo senza pregiudizi? Si può cercare di disegnare un ruolo diverso per queste società? Prendetela come una provocazione: ma se le Fiamme Gialle, dico a caso, reclutassero nei salti, le Fiamme Oro negli Ostacoli, l’Esercito nel mezzofondo o l’Aeronautica nei lanci... si rafforzerebbe il legame atleta-gruppo. Lasciando tutta alle società civili la ribalta dei societari. Ripeto: è un’idea, ma qualcosa deve cambiare». Deve cambiare forse anche il

modo dell’atleta di porsi di fronte a una delusione o a una sconfitta... «Va bene, gli atleti hanno meno “fame” di quanta ne avevamo noi. Ma che parole vuoi che usi un atleta un minuto dopo la gara, nel pieno della delusione? Non tutti possono dire: ho fatto schifo. Ci sono anche differenti modi di reagire. Ma il problema, anche qui, è quello di avere tecnici che sappiano educare alla migliore risposta di fronte a una prova negativa». Mei, comunque in questi mesi c’era in consiglio federale anche un’opposizione, figlia della sua candidatura. Che cos’ha fatto? «Premettiamo che hanno avuto un ruolo difficile. La scelta non è stata quella di un’opposizione pura e dura. Così però un giorno rischi di passare per disfattista e l’altro per traditore. Delle cose, però, per esempio sull’aspetto della trasparenza,

EUROPEI STOCCARDA ‘86: TRIPLETTA AZZURRA nella foto a sinistra, Stefano Mei vince l’oro agli Europei di Stoccarda ‘86 nei 10.000 precedendo Alberto Cova (2°) e Salvatore Antibo (3°). In quella stessa rassegna, Mei conquistò anche l’argento nei 5.000. A destra, Mei dopo la premiazione dei 10.000 EX CONSIGLIERE FEDERALE Stefano Mei, 54 anni, è nato a La Spezia. Fa il poliziotto ed è stato consigliere Fidal prima di sfidare Giomi per la presidenza Fidal

Stefano Mei, 54 anni

sono state fatte». E ora che succede? «Credo si possa e si debba chiedere al presidente un’assunzione di responsabilità per quanto è successo, fino al punto di trarre delle conclusioni». Dimettendosi? «Se si ama l’atletica e si capisce di non essere più in grado di guidarla, perché no? Giancarlo Abete, all’indomani del Mondiale di calcio 2014, lo fece». L’atletica, però, è un posto diviso, spesso lacerato. Non c’è il rischio di una sorta di campagna elettorale permanente che avveleni ancora di più l’ambiente? «Io penso sia arrivato il momento di fare delle scelte su basi meritocratiche. Credo che anche il CONI possa e debba esercitare un suo ruolo, l’atletica è fondamentale per ogni sistema sportivo, dobbiamo fermare la caduta». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un «silenzio stampa» in stile calcistico I club militari non danno voce agli atleti Tweet LINGUA DOPO LONDRA «RIMBORSI SCANDALO» Marco Lingua, 10° nel martello a Londra con 75,13, durissimo: «Dopo il mio sensazionale risultato percepirò dalla Fidal un riconoscimento di 3000 euro all’anno mentre la mia allenatrice avrà 0 euro. La mia indignazione è arrivata a un livello estremo dopo aver saputo da fonti certe che «atleti» che non hanno partecipato ai Mondiali percepiranno 12.500 euro annui più altrettanti ai loro tecnici. Vi terrò informati sugli aggiornamenti di questo scandalo».

pito di più è stato l’atteggiamento delle Società militari, che pure non disdegnano le citazioni sui giornali. DIVIETO Certo, non abbiamo interpellato uno a uno tutti gli azzurri ma i prescelti (protagonisti di prestazioni negative a Londra) si sono divisi in due categorie: quelli che non se la sono sentita di parlare e quelli che hanno detto di sì, ma poi sono stati fermati dalle società militari. La trattativa in certi casi sembrava andata a buon fine,

con tanto di autorizzazione superiore, ma poi è arrivato il divieto. Non vogliamo chiamarla censura ma sta di fatto che nell’atletica italiana una chiusura così blindata non si era mai vista. Ovviamente non si era mai vista neanche una squadra così scarsa ai Mondiali ma eravamo convinti che l’atletica avesse al suo interno gli anticorpi culturali per non copiare i difetti del calcio: «Parlate male di noi? Allora non vi rispondiamo». Sì, l’Italia oggi somiglia a quei club ben più popolari che gravitano

1Il numero 1 federale non partecipa al

dibattito sulla crisi e i «grandi delusi» di Londra non sono autorizzati a parlare

attorno al pallone: un silenzio stampa non si nega a nessuno. MILITARI Capiamo che i club militari si sentano toccati nel vivo dalle critiche arrivate dai campioni del passato ma ci è sembrato che il dibattito abbia mantenuto un clima civile. L’atletica deve capire che si può andare in prima pagina per una manifestazione ben riuscita come gli Europei juniores di Grosseto ma anche per un’inchiesta che, per il bene comune, cerca di scavare nelle problematiche che impediscono di crescere. Sullo sfondo resta il Coni che non ha ancora preannunciato nessun intervento: c’è qualcuno che vuole ancora il bene della Regina dei Giochi? © RIPRODUZIONE RISERVATA

STAGIONE FINITA

Van Niekerk no a Zurigo ● Due grandi rinunce per il resto della stagione annunciate via twitter dopo i Mondiali di Londra. Il sudafricano Van Niekerk, oro nei 400, ha detto no alla finale di Diamond League di Zurigo per rimettersi in sesto. L’ostacolista australiana Sally Pearson, oro nei 100 hs a Londra. invece potrebbe rinunciare a correre a Birmingham e a Zurigo per restare vicino al suo cane Toby che ha bisogno di cure.


Pallavolo R Oggi si replica

Tennis R Negli Usa

L’Italia festeggia il successo per 3-0 sull’Olanda: oggi alle 16 ultimo test prima dell’Europeo in Polonia

Un’Italia d’assalto in Europa «Che fame»

1Gli azzurri vincono il primo test contro l’Olanda per 3-0

G

ianlorenzo Chicco Blengini farà pretattica (come suo costume) fino all’ultimo momento possibile, ma c’è da credere che la sua idea di Italia per l’Europeo il c.t. azzurro ce l’abbia ben radicata in testa e su quella strada andrà avanti fino al torneo in Polonia cercando un risultato ad effetto nel solco di quello che conquistò un anno fa all’Olimpiade. Certo mancano pezzi da 90, ma la sua Italia ha comunque molte carte in regola per fare bene. WORLD LEAGUE Di certo non sarà un’Italia parente di quella che ha chiuso melanconicamente la World League all’ultimo posto. «Dopo la negativa esperienza della World League il gruppo ha rialzato la testa, si è compattato. A Cavalese abbiamo lavorato con impegno e duramente durante il lungo collegiale. Credo che il periodo sia stato fruttuoso, tutti noi ab-

OLANDA

0

ITALIA

3

(21-25, 16-25, 23-25) OLANDA: van Haarlem 2, ter Horst 8, Diefenbach 4, van Dijk 5, Andringa 4, Koelewijn 2; Sparidans (L). Plak 2, Jorna, Keemink, ter Maat 4, Abdelaziz 6, Parkinson, Rauwerdink. Ne: van de Kamp. All. Vermeulen. ITALIA: Vettori 13, Antonov 6, Piano 5, Giannelli 5, Lanza 8, Mazzone 14; Colaci (L), Balaso (L), Pesaresi, Spirito. Ne Ricci, Buti, Sabbi, Botto, Randazzo. All. Blengini. ARBITRI: Geldof, van Gompel (entrambi olandesi) NOTE Spettatori 1100 Durata set: 31’, 26’, 32’; totale 89’. Olanda: battute sbagliate 12, vincenti 2, muri 6, errori 24; Italia: battute sbagliate 13, vincenti 5, muri 7, errori 23. Alla fine della partita si è giocato un quarto set supplementare che è stato vinto dall’Olanda con il punteggio di 2520.

zione e Balaso in difesa) anche Pesaresi che sarebbe un fintomartello proprio per rafforzare la ricezione nella parte finale di ogni set. Un’arma tattica che Blengini aveva già usato durante la stagione di club a Civitanova, culminata con Coppa Italia e scudetto. MAZZONE Grande fiducia anche a Daniele Mazzone che con gli orange (oggi si replica alle 16 a Apeldoorn) è stato addirittura il migliore marcatore degli azzurri, con 14 punti. Proprio un centrale del genere abbinato alle mani di Giannelli potrebbe essere la novità che spiazza gli avversari. Certo questi olandesi non sono - almeno sulla carta - una delle squadre che vanno in Polonia per vincere una medaglia -, ma la affermazione azzurra è stata comunque netta.

Ilderby diceNadal Semprepiù numero1

I RECORD

superato la Repubblica Ceca 3-1 (25-19, 25-21, 19-25, 30-28). Miglior marcatore Diego Cantagalli (16 punti), in evidenza a muro Lorenzo Cortesia con 6 punti. Oggi alle 18 la sfida con l’Iran che ha riposato. UNDER 18 (a.a) E’ iniziato a Rosario e Santa Fé (Arg) il Mondiale Under 18. Le Azzurrine di Marco Mencarelli inserite nel girone di Rosario iniziano con la Serbia (22.30), per poi affrontare Polonia (domani), Colombia (lunedì) e Thailandia (martedì). Le 12 azzurre: Battista, Enweonwu, Fahr, Lubian, Kone, Morello, Panetoni, Peruzzo, Pietrini, Populini, Scola e Tanase. ASIATICO FEMMINILE (a.a) Il Giappone ha vinto a Manila (Filippine) l’Asiatico femminile. Le nipponiche hanno superato in finale la Thailandia 3-2 (26-28, 20-25, 25-16, 25-16, 15-7) dopo essersi trovate sotto di due set. Terzo posto per la Sud Corea, 3-0 (2511, 25-18, 25-20) alla Cina.

DOPPIO BREAK Lo scatto decisivo di Nadal è arrivato però al quinto gioco del secondo set, quando sul 2-2, costruito sul servizio di entrambi, è riuscito ad operare il primo e vero break dell’incontro dal 30 pari. Qui Nadal ha dilagato mentre Ramos-Vinolas si è avvitato in una caduta libera senza segnali di reazione. Rafa ha strappato ancora il servizio e poi ha concluso in gloria all’ottavo gioco vincendo a zero e sfruttando il primo match-ball.

ATTENTATO Poco prima di entrare in campo per i rispettivi match, Rafa Nadal e Garbine Muguruza (che ieri si è qualificata alle semifinali del tabellone femminile battendo in 3 set la russa Kuznetsova) hanno voluto rivolgere un pensiero alle mai una partita banale anche vittime dell’attentato di Barcelperché la rivalità in questi casi lona che ha lasciato sulla Ramalimenta le motivazioni dello bla 13 morti e un centinaio di sfavorito che possono annulla- feriti. Entrambi hanno affidato re il gap in classifica. Nemmeno ai social i loro sentimenti. «SoRamos Vinolas è un giocatore no distrutto per quanto è sucbanale. Il 29enne catalano di cesso a Barcellona. Tutto il mio supporto va alle Barcellona occufamiglie colpite e pa attualmente alla città» ha la posizione nuGLI SPAGNOLI scritto su un twem e r o 2 4 d e l Al maiorchino basta et Rafa. Più inranking mondiale ed è riuscito a strappare il servizio tensa la testimonianza della Mureggere bene al 5° gioco del 2° set guruza, quasi in l’urto del più for- per avere via libera lacrime: «Non te rivale per tutto riesco a crederci. il primo set, do- Rafa e la Muguruza Sono stata in minato dal serviquel posto tantiszio. Infatti, nes- dedicano pensieri e sime volte, è cosuno ha ceduto il tweet alle vittime me se fosse casa proprio fino al- di Barcellona mia. Sono molto l’ineluttabile tiebreak che Nadal, dopo avere scioccata. E sono triste per tutte sprecato un set-ball sul 30-40 quelle persone che erano in nel decimo gioco, ha preso in quel posto. Perché erano nel mano e vinto senza faticare in- posto sbagliato al momento filando sei punti consecutivi e sbagliato, una situazione che lasciando a Ramos-Vinoles solo può accadere dovunque». © RIPRODUZIONE RISERVATA il punto dell’effimero 1-1. Do-

battutoilconnazionaleRamos

LA GUIDA

(c.f.) Restano riposte in Nicolai-Lupo le speranze azzurre di podio all’Europeo di Jurmala (Let). I campioni in carica, approdati ai quarti grazie al 2-0 su Seidl-Winter (Aut), alle 13 italiane se la devono vedere con Mol-Sørum (Nor) e in caso di vittoria torneranno in campo 4 ore più tardi contro Regza-Plavins (Let) o Brouwer-Meeuwsen (Ola), bronzo olimpico. I quarti, il cui programma è stato diviso in due giornate, sono stati ieri fatali a Ranghieri-Carambula, autori sino a quel momento di un ottimo torneo, sconfitti 2-1 (18-21, 21-15, 17-15) ed eliminati da Koekelkoren-van Walle (Bel) dopo che in precedenza avevano avuto la meglio 2-0 su SchümannThole (Ger). Già in semifinale anche Samoilovs-Smedins (Let). AZZURRINI OK (a.a) Esordio faticoso ma vincente per gli azzurrini al Mondiale Under 19. A Riffa (Bahrain) i ragazzi di Mario Barbiero hanno

podichè è stato un monologo del campione di 15 Slam.

1RafaaiquartiaCincinnati:

RIVALITA’ IBERICA Un derby in qualunque sport non è

Europeo beach: i campioni Lupo e Nicolai cercano un posto nelle semifinali alle 13

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Rafa Nadal, 31 anni, spagnolo, nuovo leader del ranking Atp. Ha vinto 10 titoli del Roland Garros EPA

biamo fatto tesoro della prima FIDUCIA «Personalmente sono parte di stagione; siamo consa- molto carico, le mie sensazioni pevoli del nostro valore e vo- sono estremamente positive, gliamo assolutamente fare be- anche il gruppo ha voglia di ne in questa rassegna conti- mettersi in mostra. Qui ci sono nentale», ha detto più volte in tanti ragazzi che vogliono e dequesti giorni Filippo Lanza, vono dimostrare il proprio valore scendendo uno dei veterani in campo sempre della squadra. con l’atteggiaL’ESORDIO Uno di quelli che mento giusto. sarà chiamato a Certo, dall’altra tirare il carro e la parte della rete cui assenza nella ci saranno gli avseconda parte versari e starà a della Lega Monnoi adattarci alle diale ha pesato agosto è il giorno in maniera disa- del debutto Europeo varie situazioni per trovare le strosa per gli azmigliori situazurri, soprattut- dell’Italia, contro la zioni di gioco». to in ricezione. Germania di Giani, E’ stato il comE’ quello forse il diretta Rai 1, 20.30 mento di Pippo tassello debole della squadra e non è da esclu- Lanza che probabilmente fotodere che Blengini decida di grafa anche il pensiero di tutta portare in Polonia oltre ai due la squadra azzurra che ha lavoliberi “titolari” (che ha usato rato duramente e in silenzio e anche ieri nella prima amiche- che adesso vuole andarsi a vole vinta con l’Olanda in ma- prendere il premio... g.l.p. niera perentoria, Colaci in rice-

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SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Andrea Tosi

I

l momento magico di Rafa Nadal continua sulla costa Est degli Usa dove il maiorchino è tornato numero 1 del ranking Atp. Una leadership che il campione dei 10 titoli del Roland Garros ha testato nel migliore dei modi qualificandosi ai quarti del torneo Masters 1000 di Cincinnati dove ha battuto il connazionale Albert Ramos-Vinolas in due set. Rafa ha ottenuto il massimo (cioè un successo senza rischiare la terza partita) col minimo sforzo perché gli è bastato strappare il servizio due volte all’avversario per conquistare la qualificazione ai top 8 e guadagnarsi la sfida giocata nella notte con Nick Kyrgios.

15

● Sono gli Slam conquistati in carriera da Nadal, primatista assoluto nei successi al Roland Garros di Parigi con 10

4

● E’ il numero di volte che Rafa è salito al 1° posto del ranking Atp. L’ultima risaliva all’ottobre 2013, rimanendovi fino al luglio 2014

LA GUIDA

Kyrgios doma il «bombardiere» Karlovic Donne: Giorgi cede in 3 set alla Pliskova Al torneo dell’Ohio, l’australiano Nick Kyrgios, avversario di ieri notte di Nadal, ha domato in rimonta la forza e gli ace (ben 28) del croato Ivo Karlovic vincendo 6-3 al terzo set. In campo femminile esce di scena agli ottavi l’azzurra Camila Giorgi che nel prolungamento del match sospeso per pioggia giovedì sul 36 a favore della Pliskova, ha perso al terzo set cedendo di schianto (zero game vinti) al forcing della ceca, numero 1 del ranking WTA. Un primato, quello della Pliskova, che in questo torneo viene attaccato dalla romena Simona Halep, già qualificata ai quarti dopo il successo di giovedì in due set sulla lettone Sevastova, che in caso di successo in finale diventerà la nuova leader della classifica mondiale. CINCINNATI Uomini (cemento,

4.240.540 e). Ottavi: Kyrgios (Aus) b. Karlovic (Cro) 4-6 7-6(6) 6-3; Nadal (Spa) b. Ramos-Vinolas (Spa) 7-6(1), 6-2. Donne (2.374.700 e): Ottavi: Pliskova (R.Ceca) b. GIORGI 6-3 4-6 6-0; Goerges (Ger) b. Svitolina (Ucr) 7-5 6-4; Stephens (Usa) b. Makarova (Rus) 2-6 6-3 6-4. Quarti: Muguruza (Spa) b. Kuznetsova (Rus) 6-2 5-7 7-5. STOSUR K.O. L’australiana Samantha Stosur ha rinunciato a partecipare ai prossimi U.S. Open a causa di un infortunio alla mano destra (frattura da stress). La notizia è stata diffusa dagli organizzatori dello Slam americano. La numero 43 del ranking Wta, che vinse il torneo di New York nel 2011 superando Serena Williams, non gioca partite ufficiali del circuito dal quarto turno dell’ultimo Roland Garros che l’ha vista perdere in tre set contro Jelena Ostapenko la quale si è poi aggiudicata il torneo parigino.


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Vela R La regata: lunedì il via

SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dal Principato all’America’s Cup

1LaPalermo-MontecarloorganizzatadalclubchesfidaNewZealandconLunaRossa Gian Luca Pasini

U

DUE ROTTE POSSIBILI

na reminiscenza storica fa risalire questa rotta addirittura all’epoca dei Fenici, in tempi moderni la Pa­ lermo­Montecarlo vuole rita­ gliarsi uno spazio nel panora­ ma della vela d’altura del Me­ diterraneo. «Vicino a regate che hanno una storia lunga an­ che 70 anni, la nostra è quasi un “cucciolo” ­ racconta Ago­ stino Randazzo, il presidente del Circolo della Vela Sicilia, il club che organizza l’evento ­, ma in questi anni siamo riusciti a ritagliarci un nostro spazio». Dalle 6 barche che erano sulla linea di partenza nella prima edizione alle 45 di questa che parte lunedì alle 12 dal golfo di Mondello, la «spiaggia» di Pa­ lermo. «Con una metà di im­ barcazioni che sono straniere di ben 9 paesi diversi ­ conti­ nua Randazzo ­ a testimonian­ za che una regata come questa può anche servire ad attrarre il turismo nautico nella nostra bellissima Sicilia. Perché la ve­ la è fatta di campioni, ma an­ che di marinai­velisti che si vo­ gliono divertire». CAMION «Per questo abbiamo studiato un’opzione che preve­ de per i regatanti stranieri di alleggerire le barche al massi­ mo per essere più competitivi durante la competizione e di fare loro recapitare quanto la­ sciano a Palermo direttamente nel Principato. Un camion tra­ sporta il materiale in eccesso che troveranno al loro arrivo». Una regata nata in pochi mesi. «Era l’aprile 2005 e un assesso­ re di Palermo chiese a mio pa­ dre, Angelo, all’epoca presi­ dente del circolo, se era in gra­ do di organizzare una regata del genere. Detto fatto, con un viaggio a Montecarlo si getta­

FRANCIA MONTECARLO

ITALIA Porto Cervo

Mar Mediterraneo

PALERMO

La Palermo Montecarlo giunta alla 13° edizione prevede un «cancello» fissato a Porto Cervo (in collaborazione con lo Yacht Club Costa Smeralda) passato il quale i concorrenti possono decidere di tenere la Corsica a destra (passando quindi attraverso le Bocche di Bonifacio) o tenerla a sinistra per arrivare a Montecarlo

rono le basi e alla fine d’agosto venne data la prima partenza. Da quel momento in poi, ogni anno, è cresciuta un po’. E alla memoria di mio padre è intito­ lato il premio per la barca che vince in tempo compensato (mentre per il vincitore in tem­ po reale, quello che arriva per primo, c’è il trofeo Giuseppe Tasca d’Almerita, ndr)».

«UNA REGATA CHE CRESCE OGNI ANNO E CHE AIUTA IL TURISMO» AGOSTINO RANDAZZO CIRCOLO DELLA VELA SICILIA

OPZIONE DI ROTTA Fin dall’ini­ zio venne lasciata libera la scel­ ta sulla rotta da seguire. «Ne parlammo per quella prima edizione, avevo visto che le mi­ glia erano più o meno le stesse. Ma lasciamo l’opzione di sce­ gliere la rotta da seguire. Di­ venta più che altro una scelta

tattica se passare attraverso le Bocche di Bonifacio oppure se costeggiare la Corsica tenen­ dola a sinistra. Da qualche an­ no, poi, è stato introdotto il cancello a Porto Cervo», spiega Randazzo, che ha vinto en­ trambi i trofei. «Ma adesso, da quando sono diventato presi­ dente, è diventato troppo com­ plesso e complicato andare in barca e svolgere il ruolo orga­ nizzativo, quindi lascio il di­ vertimento agli altri...».

direttamente dalla Manica, ma il poco vento ne ha rallentato molto la corsa. Il suo arrivo è previsto a Palermo per le prime ore di lunedì mattina. Giusto il tempo di «caricare» lo skipper tedesco Boris Herrmann e di ri­ prendere il mare verso la costa francese, cercando di migliora­ re il primato stabilito da Esimit Europa 2 nel 2015 in 47 ore, 46 minuti e 48 secondi. Impresa non facilissima. Ma nella vela le sfide difficili attraggono.

PIERRE Fra gli altri non do­ vrebbe esserci Pierre Casira­ ghi, che ha appena partecipato al Fastnet. Il suo Malizia, il 60 piedi acquistato da poco dallo Yacht Club di Monaco, arriva

LUNA ROSSA Non sarà un caso che il Circolo della Vela Sicilia sarà ancora al fianco di Luna Rossa in Coppa America. «Questa volta addirittura come Challenger of Record, il rap­

presentante degli sfidanti», continua Randazzo che alla fi­ ne di giugno era a Bermuda per consegnare nelle mani del suo collega del Royal Yacht Squa­ dron la sfida per l’America’s Cup del 2021, che si disputerà appunto in Nuova Zelanda. «Essere ancora qui vicino a un team prestigioso come Luna Rossa di Patrizio Bertelli è un motivo di vanto e di onore. Fa­ remo di tutto per ben figurare, anche se sappiamo che la Cop­ pa America è un trofeo diffici­ lissimo. Ma nella vita si vive anche di sogni e noi abbiamo il nostro nel cassetto». Dopo ap­ punto quello della Palermo­ Montecarlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Universiadi R Oggi nella capitale di Taiwan la cerimonia

Con Paltrinieri portabandiera l’Italia gioca un asso a Taipei 1Rispetto al 2015 delle 43 medaglie

azzurre, mancherà il bottino dei tiri, ma nuoto, scherma e atletica ci provano Gianni Merlo

TAIPEI (TAIWAN)

G

regorio Paltrinieri oggi porterà la bandiera nella cerimonia di apertura dell’Universiade numero 29 a Taipei, poi da lunedì a giovedì sarà impegnato nei 1500 e ne­ gli 800, e chiuderà il 27 con la fatica più lunga, i 10 km in ma­ re aperto. Così farà una prova generale per abituarsi a carichi pesanti anche in occasioni più impegnative. E’ l’uomo del mo­ mento e l’Universiade è l’am­ biente adatto per gli esperi­ menti. L’UNIVERSIADE Questa mani­ festazione, che è stata battez­ zata così da Primo Nebiolo, ha un significato politico impor­ tante, perché coinvolge le uni­ versità e ha sempre aperto la porta a soluzioni che hanno portato verso la distensione nel mondo. Fu proprio alla sua

inaugurazione, nel 1959 a Tori­ no, che il dirigente piemontese riuscì a fare arrivare in Italia la delegazione della Cina Popola­ re, che in quei giorni era al ban­ do. Si inventò una soluzione, che prese in contropiede anche il ministro dell’interno. I visti erano stati negati, ma Nebiolo fece passare i cinesi da Praga, dove ricevettero la tessera In­ ternazionale degli Studenti, che si rivelò un lasciapassare perfetto… LE DUE COREE Stasera saranno presenti le due Coree, che non marceranno insieme, ma alme­ no eviteranno di creare ulterio­ re tensione soprattutto con gli Stati Uniti. C’è, invece, qui un po’ di agitazione perché il parti­ to al governo attualmente, che non è filocinese come quello che si era impegnato a portare avanti la candidatura, vorrebbe rispolverare la dizione Taiwan per identificare l’isola, mentre la Fisu riconosce ufficialmente

Gregorio Paltrinieri, 22 anni, nuoterà gli 800, i 1500 sl e la 10 km AFP

solo Chinese Taipei. La telefo­ nata di qualche tempo fa di Trump al leader locale ha infa­ stidito molto il governo cinese, che considera quest’isola suo territorio nazionale e non am­ mette deroghe. Ci sarà da se­ guire con attenzione il compor­ tamento del pubblico. NAPOLI Ieri il presidente del Cusi Lorenzo Lentini era parti­ colarmente soddisfatto. Merco­ ledì aveva presentato al Con­

gresso della Fisu il progetto del­ l’Universiade 2019, che è stata assegnata a Napoli. «Abbiamo – ha detto – proiettato il video, che illustra quello che propor­ remo e ha avuto molto succes­ so. Napoli è una città di cultura e questo piace molto. Devo rin­ graziare il presidente della Re­ gione De Luca, che ha forte­ mente voluto questo avveni­ mento. E devo anche dire che il Cusi ha ricevuto un premio spe­ ciale, nel corso del Gala della

Fisu, come ente universitario che ha organizzato il maggior numero di Universiadi, 4 estive e 6 invernali. E’ un riconosci­ mento importante con cui è sta­ to ricordato anche Primo Ne­ biolo, il vero padre di tutto que­ sto». L’edizione ‘19 è una scom­ messa importante e non facile. C’è molto lavoro da fare, il tem­ po a disposizione è striminzito e già sono stati sprecati troppi mesi. E’ necessario un impegno adeguato e tempestivo. LA DELEGAZIONE Sono circa 300 gli atleti, guidati appunto dall’olimpionico Gregorio Pal­ trinieri, che sarà il più attivo e presente in acqua. Nella scorsa edizione il bottino azzurro era stato di 43 medaglie, 11 d’oro, 15 d’argento e 17 di bronzo. Questa volta sarà impossibile raggiungere queste cifre, per­ ché nel programma c’è l’arte marziale del wushu ma non ti­ ro a segno e tiro a volo, sport facoltativi che ogni organizza­ tore può decidere di inserire o lasciare fuori, ma che due anni fa avevano portato molte me­ daglie. Il meglio dovrebbe ve­ nire da atletica, nuoto e scher­ ma. Ieri sera la selezione az­ zurra del calcio ha battuto 2­0 gli Usa. Due anni fa aveva vinto il titolo, ma in luglio era stato possibile avere in formazione di giocatori di A e B, mentre stavolta l’inizio del campionato ha costretto il Cusi a fare altre scelte. © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA CALCIO AZZURRI: 2-0 AGLI USA LA RUSSIA BATTE IL BRASILE Il torneo di calcio maschile è scattato con il 2-0 dell’Italia sugli Usa. Ieri: Messico-Taiwan 3-0, Russia-Brasile 3-2, Irlanda-Francia 0-0. Lunedì: Italia-Francia. PALLANUOTO L’OLANDA BATTE L’ITALIA NEL TORNEO MASCHILE L’Italia della pallanuoto maschile è stata sconfitta dall’Olanda 8-6 (3-1, 3-0, 1-3,1-2) all’esordio di Taipei nel girone B. Per gli azzurri un gol a testa di Maccioni, Dolce, Di Somma, Bruni, Manzi e Ravina. La selezione di Nando Pesci tornerà domenica contro l’Australia alle 7 italiane (+ 6 ore locali). Nella notte italiane l’Italia donne ha debuttato contro l’Argentina. TUFFI C’E’ SUBITO LA BILOTTA TOCCI TORNA DA 1 METRO Alle 4 di ieri notte oltre al nuoto (prime medaglie 400 sl uomini, 400 mx donne, staffette veloci) ha debuttato il programma dei tuffi con le qualificazioni da 1 metro donne ((Laura Bilotta): l’Italia presenta tra i sei, Giovanni Tocci bronzo iridato dal metro ai Mondiali di Budapest. Col cosentino, Gabriele Auber, la compagna calabrese Bilotta, Paola Flaminio, Lorenzo Marsaglia (sempre da 1 m) e Flavia Pallotta. ● BIGLIETTI I biglietti delle finali di nuoto e atletica sono andati a ruba, e c’è l’esaurito per il badminton, molto popolare (con baseball e taekwondo) per la presenza del n.1 mondiale locale Tai Tzu-ying.


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE

1GIOCHI SUD EST ASIATICO Con 11 Paesi, si aprono oggi a Kuala Lumpur, Malesia i

Giochi del Sud est Asiatico (fino al 31 agosto). Nel nuoto l’olimpionico Schooling (Sin) è iscritto a 3 gare, la vietnamita Nguyen Thi Anh Vien punta a 12 ori: nel 2015 si fermò a 8.

ALPINISMO: DIBATTITO

Kilian nudo sul Bianco protesta anti-sindaco

1I francesi: sul ghiacciaio solo con materiali obbligatori. Il campione su twitter: «Dall’Italia è legale così... Servono conoscenza ed esperienza»

Manlio Gasparotto twitter @manliogas

N

udo alla meta. O quasi. Kilian Jornet Burgada ci ha abituati a imprese di ogni tipo, dalla vittoria all’Utmb ai record di salita e discesa su Cervino e Bianco e altre montagne e gare del pianeta, fino al doppio tentativo di corsa sulle cime dell’Everest pochi mesi fa. Giovedì si è lanciato in politica, a modo suo. In vetta, ma senza abiti. POLEMICA Tutto nasce nei giorni scorsi, quando il sindaco di Saint Gervais, una delle cittadine francesi appoggiate al Monte Bianco, firma un’ordinanza che vieta la salita sul ghiacciaio — dalla voie royale, una delle più agevoli — senza una serie di materiali che considera obbligatori. Nell’ordine: cappello, occhiali da sole, maschera da sci, crema solare, giacca calda e goretex, pantaloni da montagna e copripantaloni, scarponi da

IPPICA: STELLE 2017

Spettacolo e solidarietà a Montegiorgio ● (e.lan.) Spettacolo e solidarietà domani sera al San Paolo di Montegiorgio, a sostegno della fondazione Exodus, cui sarà infatti devoluta una parte delle scommesse raccolte. In pista, tutti rigorosamente senza frusta, i finalisti del Campionato delle Stelle 2017, tra cui il sindaco di Montecatini, Giuseppe Bellandi, la cantante Petra Magoni e la vincitrice dell’edizione del 2016, Giada Settimi. Confermatissimo, anche quest’anno, lo spettacolare race off, ovvero «uno contro uno», senza frusta, fra il trionfatore delle Stelle e il neocampione italiano dei professionisti, di cui si conoscerà il nome poco dopo le ore 23. ● CLAMOROSO TIMOKO: SALUTA LA FRANCIA (e.lan.) Fa discutere, perché Timoko è il cavallo più veloce e ricco di Francia (quasi 5 milioni in carriera) e perché, all’età di 10 anni, dopo aver vinto alla grande l’Elitploppet, si prepara a lasciare la Francia e a chiudere la sua carriera agonistica all’estero. Così ha deciso il suo proprietario, Richard Westerink, che punterà dritto ancora alla corsa-faro del trotto svedese. Il congedo dal pubblico francese è così previsto per sabato prossimo nell’ippodromo di Cagnes Sur Mer, in occasione del Prix du Conseil des Alpes Marittime, Gr. 2 rigorosamente sulla distanza breve del miglio. Ça va sans dire.

Kilian Jornet Burgada, 30 anni, nudo in vetta al Monte Bianco

alpinismo predisposti per essere abbinati a ramponi, ramponi regolati sulle calzature indossate, imbrago e kit per l’uscita da crepacci, corda, piccozza, GPS (o bussola) e altimetro. Perché «A fronte dell’incoscienza di alcuni – ha spiegato il sindaco – è mio dovere fischiare la fine della ricreazione. Il Bianco non è Disneyland». Non è chiaro se la foto che Kilian ha lanciato ieri tramite twitter (dove ha 250.000 seguaci) sia stata

EQUITAZIONE

Italia d'argento all'Europeo di endurance! ● Ma che 2017, per l'Italia dell'equitazione! All'Europeo di Bruxelles (Bel) è arrivata la medaglia d'argento nella prova a squadre. Il team guidato da Angela Origgi e composto da Perrine Campanini-Vega du Clos, Costanza Laliscia-Rok, Luca Compagnoni-Kida, Pietro Moneta-Psyche du Verdot e Carolina Asli Tavassoli-Tara du Berthas, ha chiuso la prova sui 160 km dietro solo la Spagna, assoluta dominatrice. Bronzo alla Svezia. Fermati al vet check per zoppia Moneta al primo cancello e Asli Tavassoli al secondo, i tre binomi rimasti hanno portato a casa l'impresa in una prova terribilmente impegnativa. Nell'individuale migliore azzurra la Campanini, nona. COMPLETO E ora a caccia nel completo: a Strzegom (Polonia) dopo la prova di dressage l'Italia è quinta all'Europeo. Oggi nel cross è prevedibile una rimonta. Inarrivabile la corazzata Germania, a seguire Francia, Gran Bretagna e Svezia. Migliore degli azzurri al momento Pietro Roman, quinto.

La festa azzurra a fine gara

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preparata e scattata ad hoc oppure recuperata e utilizzata in risposta all’ordinanza di monsieur Jean-Marc Peillex. Ma in breve ha raccolto like e acceso la discussione. TRAIL E GHIACCIO Il tema è caldo: in montagna sale sempre più gente, qualcuno preparato, altri comunque previdenti e qualche volta persone che improvvisano una gita e poi debbono essere soccorse per i

RUGBY: 4 NAZIONI

L’Australia apre a Sydney contro gli All Blacks (ro.pa.) Si apre con AustraliaNuova Zelanda questa mattina alle 12 a Sydney l’edizione 2017 del Rugby Championship, il Quattro Nazioni dell’emisfero sud. Alle 17.05 a Port Elizabeth la sfida tra Sudafrica e Argentina, che ieri hanno annunciato le formazioni. Per gli Springboks, a rimpiazzare l’infortunato Warren Whiteley a numero 8 ci sarà Uzair Cassiem (al secondo cap, il primo da titolare). In panchina esordio in vista per il 20enne Curwin Bosch, il promettentissimo mediano di apertura di Sharks e Junior Springboks. Per i Pumas, 3 novità rispetto a giugno: Emiliano Boffelli all’ala al posto di Matias Moroni, Tomas Lavanini in seconda linea al posto di Matias Alemanno e Pablo Matera al posto di Rodrigo Baez in terza. ● CONCUSSION: 10’ DI STOP (ro.pa.) La federazione mondiale (World Rugby) ha aggiunto un emendamento al protocollo varato dal 2012 e che determina i trattamenti di concussion in seguito a colpi in testa ricevuti in partita: a partire dalle sfide di oggi del Rugby Championship, il giocatore che lascia il campo per sottoporsi al protocollo (Hia) dovrà restare fuori dal campo 10’i. In precedenza non era indicato un tempo e la media fuori dal campo era di 7’. «In questo modo daremo ai medici la possibilità di agire con più calma e avere maggiori certezze».

motivi più svariati. La montagna merita rispetto e attenzione, ma anche l’aumento del traffico. Kilian nel suo post ha prima sottolineato che dall’Italia si potrebbe salire nudi («Quindi dall’Italia è legale?» il testo del tweet) poi ha spiegato che «Non c’entrano i materiali, ma la conoscenza del loro utilizzo e l’esperienza di ognuno». Ovvio, lui è salito in pantaloncini sulle vette più alte del pianeta, ai comuni mortali servono attrezzature diverse. Ma l’obbligo rende tutti uguali: per assurdo proprio lui che sul Bianco è salito e sceso di corsa due volte nello stesso giorno (un anno fa) dovrebbe salire con l’attrezzatura di legge per non venir punito... LA DISCUSSIONE Che succede ora? La norma in Francia è operativa e gli escursionisti vengono fermati e rispediti alla base (se non multati) quando non sono in regola. In Italia non è così, ma ogni tanto se ne discute e se ne discuterà ancora. Fabio Palma, presidente dei Ragni di Lecco (la più nota società di alpinisti italiana) sull’argomento entra volentieri: «Un sindaco ha problemi e obblighi comprensibili, chiedere alle persone di salire con materiale obbligatorio come dei ramponcini ha senso perché la montagna può essere pericolosa. Ma crema solare e altri elementi rendono tutto un po’ ridicolo, quasi un caso di eccesso di legittima difesa... Kilian? Ha la popolarità e l’ascolto per fare gesti simili, così che il tema sicurezza delle persone e rispetto della montagna sia affrontato in modo giusto».

BOXE: IL 26 AGOSTO

Cavalleri giudice di MayweatherMcGregor (r.g.) In occasione della sfida del 26 agosto a Las Vegas, tra Mayweather (Usa) e Mc Gregor (Irl), l’italiano Guido Cavalleri farà parte dei giudici, assieme a Dave Moretti (Usa) e Burt Clements (Usa), arbitro il locale Robert Byrd. ● CRAWFORD-INDONGO MONDIALE TRA IMBATTUTI (r.g.) A Lincoln (Usa), evento storico tra i superleggeri. Gli imbattuti Terence Crawford (Usa 31, Wbc-Wbo) che combatte davanti al pubblico di casa, affronta il namibiano Julius Indongo (22, Wba-IbfIbo). Il vincitore diventa il campione di tutte le sigle, mai avvenuto in passato nei superleggeri. Il pugile africano devolverà parte della borsa alla costruzione di palestre per i ragazzi più poveri della sua nazione. In programma il piuma Shakur Stevenson (2) argento a Rio che affronta Michel Paz (Arg. 4-3-1). ● GALLO (r.g.) A Kyoto (Gia),il messicano Luis Nery (24) spodesta il locale Shinsuke Yamanaka (27-1-2) kot 4, dalla cintura Wbc gallo, che deteneva al 2011 ed era alla 13° difesa.

ATLETICA ● BRONZO BALLERINO (si.g.) Il Tas

(Tribunale arbitrale dello sport) ha inflitto 4 anni di stop per doping (e cancellazione di tutti i suoi risultati del 2007 e dal 2013 in poi) a Anna Pyatykh, triplista russa, che era diventata bronzo iridato 2007 dopo la squalifica, pure lei per doping, della greca Devetzi: il bronzo passa ora alla slovena Sestak, 5a a Osaka. ● LADRUNCOLA (si.g.) Yumiko Hara, 35enne ex maratoneta giapponese, è stata arrestata per furto in un supermercato dove lavorava a tempo determinato, a Hashikaga. Personale di 2h23’48” (2007), ha vinto in carriera a Nagoya, Osaka e Sapporo ed è stata sesta ai Mondiali 2005.

BASEBALL ● COPPA ITALIA E SEMIFINALI

(m.c.) Scatta oggi la Coppa Italia di Ibl. Il primo turno (al meglio di cinque mette di fronte le formazioni escluse dai playoff: Parma in campo senza Testa e Gonzales. Oggi 1620.30 Parma Clima-Recotech Sesto F, Tommasin Padova-Novara. Stasera alle 20.30 si gioca intanto gara-2 delle semifinali UnipolSai Bologna-Rimini e San Marino-Angel Service Nettuno.

BOXE ● PACQUIAO-HORN La rivincita tra

Jeff Horn e Manny Pacquiao per il Mondiale welter Wbo si farà a novembre ed ancora a Brisbane, dove il 2 luglio il filippino è stato battuto ai punti, a sorpresa, dall’australiano ex insegnante. «Le parti si sono incontrate e sono ottimista» dice Bob Arum, manager di Pacquiao. ● SEDI MONDIALI (r.g.) Il Comitato Esecutivo Aiba, ha definito le sedi dei mondiali maschili 2019 e 2021 a Sochi (Rus) e Nuova Delhi (Ind), quelli femminili 2018 e 2020 a Trabzon (Tur) e Nuova Dehli (Ind). ● VERSO AMBURGO (r.g.) Ai Mondiali dilettanti dal 25 agosto al 2 settembre ad Amburgo (Ger), prenderanno parte 280 pugili: 80 Europa, 60 Asia e America, 40 Africa, 20 Oceania e 20 scelti Aiba. Verranno assegnati punteggi per risultare teste di serie nei tornei di qualificazione a Tokyo‘20.

CANOA ● SLALOM: PICCOLI ARGENTO

Arriva dal K1 jrs Tommaso Fasoli (Cc Milano), Davide Ghisetti (Ivrea) e Valentin Luther (SC Merano) la prima medaglia per l’Italia agli Eurojrs e u.23 di slalom a Hohelimburg (Ger). Nella prova a squadre Italia 2a dietro R.Ceca e davanti alla Germania.

GOLF ● MOLINARI E BERTASIO OUT

Edoardo Molinari e Nino Bertasio escono nel 2° turno al Paul Lawrie Match Play, European Tour a Bad Griesbach (Ger) ad eliminazione diretta. Il torinese superato dall’inglese Chesters 2-1 e Bertasio dallo spagnolo Otaegui 3-2.

IPPICA DEMURO JR. A SEGNO (e.lan.) Ancora un successo importante in Francia per Cristian Demuro che, in sella a Bay Of Poets, portacolori di Godolphin, a Clairefontaine si è imposto nel Prix Bélleas, listed sui 1800 m per cavalli di 3 anni. Decisiva la lunga progressione per linee interne dettata da Demuro jr. all’inizio della dirittura, dove invece gli avversari sceglievano le corsie larghe. ● OGGI QUINTE’ A NAPOLI (e.lan.) Intricato handicap sulla media distanza per anziani di categoria C-F, impegnati sulla pista grande di Agnano (inizio 20.10). Tra i diciassette al via scegliamo Paris Dany (17), Turbo Di Azzurra (15), Rom Guasimo (6), Tiffany Pride (5), Nicolas Bieffe (10), Renoir Dany (14). Si corre anche: Tr. Siracusa (20.00), Montecatini (20.50), Cesena (21.10). Gl. Varese (20.25).

LOTTA F.Mayweather e C. McGregor

MONDIALE U23: CASO DOPING ABBRESCIA E’ DI BRONZO (c.s.) La United World Wrestling

(UWW) ha assegnato a Riccardo Abbrescia il bronzo dell’Europeo u.23 tenutosi di Szombathely (Ung, 28-3/2-4). La decisione deriva dalla positività a un test sull’oro Islambek Dadov (Aze). La Federazione stila la nuova classifica dei 71 kg, e chiede la restituzione dell’oro. L’azzurrino si era classificato 5°, eguaglia ora il bronzo dell’Europeo cadetti di Varsavia 2011.

MOTONAUTICA ● TRAVERSATA RECORD (r.r.) I

piloti Jay Johnson e Nigel Hook hanno realizzato il record di velocità da Key West (Usa) a L’Avana (Cuba) in 1h18’03 a bordo del Lucas Oil 77, che ha raggiunto le 140 miglia orarie di velocità e cancellato il limite del 2015 del tedesco Roger Kluh di 1h30’.

NUOTO ● GRAND PRIX (al.f.) Oggi al Lago

Ohrid (Mac), 4a tappa del GP Fina di fondo. Il 3 settembre chiusura in occasione della Capri-Napoli. ● COPPA LEN (al.f.) Nella 3a tappa di coppa Len di 7.5 km a Navia (Spa), vincono Rasovszky (Ung) e Beck (Ger); 4a Taddeucci, 5° Occhipinti. Prossima: Copenhagen (26/8), finale a Bracciano (16-17/9).

RUGBY DONNE: C’E’ ITALIA-GIAPPONE (ro.pa.) Dopo le 3 sconfitte e l’ultimo posto a zero punti nella Pool B, l’Italia tornerà in campo martedì (ore 12) a Belfast per sfidare il Giappone nella semifinale per i piazzamenti 9°/12° posto alla Coppa del Mondo femminile. Nell’altra semifinale tra le 4 peggiori squadre del torneo si affronteranno Spagna e Hong Kong. Le semifinali per il titolo saranno invece Nuova Zelanda-Stati Uniti (ore 18) e Inghilterra-Francia (ore 20.45). Sfide tutte trasmesse in diretta streaming dal sito della federazione mondiale World Rugby. ● AMICHEVOLE (e.sp.) Benetton sconfitto a Leicester 47-12 (7 mete a 2 per i Tigers) nella prima uscita stagionale. Per Treviso, nel primo tempo, a segno due nuovi arrivati: Brex (27’) e Ruzza (32’), meta trasformata da Allan.

SCI NAUTICO ● EUROPEI WAKEBOARD (m.l.) A

Riga (Let) nei campionati d’Europa e Africa di wakeboard boat (barca), la Ea Super Final, gara cash prize Pro, riservata ai primi delle categorie Jrs e Open è stata vinta dal comasco iridato Massimiliano Piffaretti. Tra le donne Alice Virag si è classificata 2a, la gemella Chiara Virag 3a, Claudia Pagnini 4a e Julia Molinari 5a.

SPORT INVERNALI ● HIRSCHER L’austriaco Marcel

Hirscher dovrà stare fermo 15 settimane dopo la frattura del malleolo esterno della gamba sinistra: il 6 volte re di Coppa del Mondo di sci alpino, dovrà saltare il via della stagione il 29 ottobre e ora lo slalom di Levi del 12 novembre. Probabile il ritorno a dicembre Lake Louise e Beaver Creek ● INFORTUNIO WALLACE Il saltatore di freestyle Lloyd Wallace, 22 anni inglese, speranza per i Giochi 2018 e bronzo mondiale jrs, ha subito in allenamento in Svizzera un grave infortunio alla testa. I medici non hanno ancora rilasciato alcuna prognosi. ● FONDISTI Fondisti della squadra A e Under 23 a Predazzo lavorano con Pietro Piller Cottrer, Luciano Cardini e Claudio Saba: Debertolis, Ganz, Serra, Zelger, Daprà, Romano, Hellweger, Ventura, Gabrielli, Tomasini, Defrancesco, Comarella e Franchi.

TRIATHLON ● MONDIALI (al.f.) Oggi a

Penticton (Can) scattano i Mondiali multisport: si comincia con il duathlon, in gara Sara Dossena e Marcello Ugazio (U23), mentre mercoledì si assegnano i titoli di cross triathlon con gli azzurri Rinaldi, De Paoli e Peroncini. ● JORGENSEN MAMMA (al.f.) La campionessa olimpica Gwen Jorgensen è diventata mamma: la 31enne americana ha dato alla luce il primogenito Stanley Allen.


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AltriMondi R 1

IL FATTO DEL GIORNO L’ATTENTATO SULLA RAMBLA

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● 1 Il tributo alle vittime dell’attentato di Barcellona con fiori e candele riposti sul luogo dove il furgone ha concluso la sua folle corsa; ● 2 L’abbraccio commosso tra due persone davanti al luogo della tragedia che giovedì ha colpito la città spagnola ● 3-4-5-6 I volti dei terroristi ricercati e, secondo la polizia, rimasti uccisi: Moussa Oukabir, Said Aallala, Mohamed Hychami, Younes Abouaaqoud EPA/AP

Ma chi c’è dietro i killer di Barcellona e che piani avevano? 1

Che cosa si sa, da Barcellona? Quattordici vittime, di 34 nazionalità diverse, tra cui due

italiani. Dopo le morti confermate di Bruno Gulotta e Luca Russo, ora si teme per la sorte di un altro italiano. Non ci sono ancora conferme ufficiali ma potrebbe trattarsi di un uomo che ha una doppia nazionalità. Intanto il bilancio dei feriti è salito a 126, fra cui tre italiani non gravi. Sono state arrestate fino ad ora sette persone, ma il ruolo di ciascuna è da chiarire. I quattro killer ricercati, invece, sarebbero tutti morti. I terroristi delle Ramblas dovrebbero essere in tutto una mezza dozzina. L’idea della cellula che ha organizzato l’attentato era mol-

ESPLOSIONE AD ALCANAR Mercoledì ad Alcanar (circa 200 km da Barcellona) un uomo è morto maneggiando bombole di gas. Un altro ferito e fermato EPA

TERRORE SULLA RAMBLA Il van usato per l’attentato di Barcellona ha percorso il tratto da Plaza de Catalunya fino al mosaico del Pla de l’Os de Mirò ANSA

di GIORGIO DELL’ARTI gda@vespina.com

La strage di Barcellona non è l’idea di un lupo solitario. Le indagini mostrano un’organizzazione, una filosofia e una memoria storica. Può darsi che il nuovo episodio, capitato in Finlandia, di cui riferiamo a parte, debba iscriversi in questa cornice più ampia.

I TRE LUOGHI DELL’ATTACCO IN SPAGNA La cittadina di Alcanar entra nello scenario dell’attentato di giovedì. Mercoledì notte una persona era morta e una era rimasta ferita per l’esplosione di bombole di gas. Ieri l’uomo ferito è stato arrestato: l’esplosione sarebbe collegata all’attentato.

BARCELLONA Zaragoza 17 agosto 2017 Plaza de Catalunya - h. 17 Un furgone bianco entra sulla Rambla, invade il passaggio pedonale e comincia a travolgere pedoni. Il mezzo percorre circa 530 metri Avenida Diagonal - h. 19,24 Un’auto forza un posto di blocco e investe due agenti

Girona Lleida

SPAGNA

Tarragona

CAMBRILS 18 agosto 2017 - h. 2 Attacco terroristico sventato

Mare delle Baleari

ALCANAR 16 agosto 2017: notte Esplodono bombole di gas: un morto ed un arrestato

IL GIORNO DOPO

Nientebandiere,ilPaeseinpiazza:«Nonabbiamopaura» 1Solidarietàeunione:cosìreagiscelacittà

spente alle 22 e poi entrambi i simboli della capitale sono stati illuminati con i colori della bandiera di Barcellona.

gente, e nemmeno una bandiera. Niente senyeras, simbolo dell’indipendenza catalana, niente simboli della Spagna. In piazza c’era l’intero Paese, il premier Mariano Rajoy, il re Felipe VI, il presidente della Generalitat catalana Oriol Puidgemont, politici dell’intero arco costituzionale e tanti cittadini. Barcellona si è mostrata unita e ha unito la Spagna, cosa non scontata in un momento di grande spinta indipendentista. A Madrid le luci del Municipio e della fontana di Cibeles che ha di fronte sono state

INDIPENDENZA Anche per questo gli editoriali pubblicati sul Pais e sul Mundo, i due principali quotidiani politici spagnoli, hanno generato indignazione e grandi polemiche, creando un ponte tra gli attentati e il processo d’indipendenza avviato dalla Catalogna. «Barcellona è una delle città nelle quali il salafismo radicale ha raccolto il maggior numero di adepti – si legge sul Mundo –. Questi dati dovrebbero far riflettere le autorità catalane su una politica di accoglienza nella quale a volte hanno preval-

Polemichesullaquestioneindipendentista

Filippo Maria Ricci

CORRISPONDENTE DA MADRID @filippomricci

«N

o tenim por», non abbiamo paura. O al singolare, «No tinc por». Tre parole che sono il simbolo di questa Barcellona ferita. Sono state scandite con grande forza al termine del minuto di silenzio seguito da un lunghissimo applauso dedicato alle vittime della Rambla ieri mattina a Plaza Catalunya. Tantissima

so interessi elettoralisti vincolati all’indipendentismo rispetto alla sicurezza nazionale». E sul Pais: «Un attacco di questa magnitudine deve rappresentare un richiamo all’attenzione che faccia tornare alla realtà le forze politiche catalane che dal ‘Govern’, dal ‘Parlament’ e dai movimenti per l’indipendenza hanno fatto della chimera secessionista l’unica attività dell’agenda politica catalana degli ultimi anni. È ora di farla finita con la violazione flagrante delle leggi, i tatticismi e gli opportunismi politici».

Il re Felipe VI, e il premier ieri Rajoy a Plaza Catalunya LAPRESSE

LA REAZIONE Scritti notturni mentre quasi in contemporanea a Cambrils una sola poliziotta uccideva 4 terroristi che aveva-

no avviato un secondo attacco mortale. La gente ha risposto in maniera completamente diversa: dopo il minuto di silenzio, e per l’intera giornata, è tornata in massa sulle Ramblas a voler dimostrare di non aver timore del terrore. Sempre scandendo lo slogan di tre parole contro la paura. La città e la regione nelle ultime settimane avevano mostrato segni di stress per il numero eccessivo di turisti e da tempo si confrontano con i grandi numeri dell’immigrazione che ha portato con sé anche ragazzi disposti a uccidere degli innocenti. Di fronte all’attacco terroristico la prima risposta di Barcellona è stata di solidarietà ed unione. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1Due italiani hanno perso la vita, si teme per un terzo In azione una cellula organizzata: uccisi i quattro terroristi ricercati to ambiziosa. Mercoledì 16 agosto è saltata per aria un’abitazione ad Alcanar, a sud di Tarragona. Sulle prime s’è pensato a un incidente, ma le forze dell’ordine, giunte sul posto, hanno trovato venti bombole del gas...

go non vorresti mai vivere? «In Vaticano». Driss e Moussa, marocchini di Aghbala, entrambi con cittadinanza spagnola. Moussa sarebbe arrivato in Spagna una settimana fa. Driss, 28 anni, è andato a consegnarsi giovedì alla polizia di Ripoll (Girona), dove abita. Ha sostenuto che il fratello gli aveva rubato i documenti per affittare due furgoni, uno dei quali è quello delle Ramblas (l’altro è stato ritrovato a Vic, a nord di Barcellona). Non gli hanno creduto e l’hanno chiuso in cella di isolamento. L’autista del furgone è scappato a piedi, poi avrebbe ucciso a coltellate il proprietario di una Ford Focus e con quella avrebbe forzato un posto di blocco alla periferia di Barcellona. Potrebbe trattarsi di Moussa.

notte, cioè poche ore dopo l’eccidio delle Ramblas, un’Audi A3 - una semplice berlina - ha imboccato a tutta velocità il lungomare di Cambrils, travolgendo tutti quelli che incontrava. A bordo erano in cinque. Non sono riusciti ad ammazzare nessuno e a un certo punto i mossos d’esquadra li hanno intercettati. È seguita una sparatoria e quattro dei cinque terroristi sono stati uccisi sul posto, mentre un quinto, ferito, è spirato in ospedale. I cinque indossavano cinture imbottite, simili a quelle adoperate dagli shahid, ma false.

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Giovedì le Ramblas. Sì. La questione adesso riguarda il conducente del furgone. Non dovrebbe trattarsi di Driss Oubakir, di cui abbiamo parlato ieri, ma di suo fratello Moussa Oubakir, che a questo punto sarebbe rimasto ucciso assieme agli altri terroristi. Non ancora diciottenne, jihadista tostissimo. Aveva 15 anni e gli chiesero: «Che cosa faresti nel tuo primo giorno come re del mondo?». Lui rispose: «Ucciderei gli infedeli e lascerei vivi solo i musulmani che seguono la religione». In che luo-

MARIANO RAJOY PREMIER SPAGNOLO

Come spiegare le sue parole iniziali - «organizzazione, filosofia, memoria storica» - di questi terroristi? La magistratura spagnola e quella marocchina collaborano fortemente per individuare e reprimere cellule jihadiste il cui terreno di coltura si trova a Ceuta e Melilla, le due enclaves spagnole in Marocco. Dalla penisola iberica sono partiti alla volta del Califfato di Siria e Iraq 200 volontari. Dal 2004, giorno dell’attentato di Atocha, sono state arrestate 636 persone e smantellate 40 cellule. Negli ultimi quattro anni su 150 jihadisti arrestati in Spagna, 124 erano collegati allo Stato islamico (dati dell’Instituto Elcano). La Spagna, il Portogallo e la Francia hanno un forte potere di suggestione sulle menti dei radicali musulmani, che chiamano questo territorio Al Andalus e lo pensano come proprio, per via delle antiche, secolari occupazioni. «Riconquisteremo Al Andalus, col volere di Allah. O carissimo al-Andalus! Pensavi che ti avessimo dimenticato ma quale musulmano potrebbe dimenticare Cordoba e Toledo?» Così in un video dell’Isis. E in un opuscolo di propaganda: «La Spagna è uno stato criminale che usurpa la nostra terra».

LA BOQUERIA Il mercato di Barcellona vicino alla Rambla, dove in un primo momento sembrava si fossero nascosti gli attentatori AFP

POSTO DI BLOCCO A San Just Desvern, a 10 km da Barcellona, un uomo ha rubato un’auto, uccidendo il conducente e forzato un posto di blocco EPA

ATTACCO SVENTATO Giovedì notte a Cambrils, attacco terroristico sventato: nella sparatoria con la polizia i 5 attentatori sono stati uccisi AP

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C’era un piano diverso? Adesso si pensa che la tragica passeggiata sulla Rambla dovesse concludersi con una gigantesca esplosione provocata da queste bombole, da inzeppare nell’abitacolo della macchina e far scoppiare tutte insieme in mezzo alla folla. L’incidente di Alcanar avrebbe dunque costretto la cellula a rielaborare il piano, riducendone le ambizioni. Ad Alcanar, tra le macerie, è stato trovato un cadavere e può darsi che ce ne sia anche un altro (si sta ancora scavando). Tra i sette feriti portati all’ospedale, tutti abitanti delle ville vicine, c’è un italiano.

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Che cosa è successo a Cambrils? Giovedì, intorno a mezza-

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LA LOTTA CONTRO IL TERRORISMO È IL PRIMO PROBLEMA EUROPEO

COLTELLATE IN STRADA

Finlandia, l’ombra della Jihad A Turku due morti e nove feriti

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olpiva alla cieca, è stato terribile», ha raccontato una testimone, in lacrime, a migliaia di chilometri di distanza dalla strage di Barcellona. Perché ieri il terrore ha toccato anche l’insospettabile Finlandia, la pacifica città di Turku, centro di 170 mila abitanti (molti gli svedesi) a sud-ovest del paese scandinavo, dove a metà del pomeriggio un uomo armato di coltello ha aggredito i passanti in strada, nella centrale zona di Puutori. Il bilancio è grave: due morti e nove feriti. La polizia finlandese ha sparato alla coscia dell’aggressore, interrom-

pendo così l’attacco, che avrebbe potuto avere un bilancio ancora più grave. L’uomo è stato arrestato dalle forze dell’ordine, le sue generalità non sono state rese note. VERIFICHE «All’apparenza sembra si tratti di uno straniero – ha spiegato la ministra dell’Interno Paula Risikko – ma sono in corso verifiche su tutti i fronti». I primi resoconti parlavano di tre assalitori, uno di loro avrebbe urlato «Allah Akhbar!», «Allah è grande!». Alcuni passanti sono intervenuti e hanno cercato di bloccare l’aggressore, prima dell’intervento

armato della polizia. Le forze dell’ordine hanno quindi invitato i residenti «a lasciare o evitare il centro di Turku» poiché era in corso la ricerca di possibili complici o altri assalitori, temendo che potesse ripetersi lo schema di Barcellona: un primo attacco seguito da altre azioni. L’Isis sul web ha rivendicato l’azione e festeggiato per il risultato. Il governo finlandese non esclude alcuna pista, e si indaga anche nell’ipotesi si sia trattato di un attacco terroristico. E ieri un morto e un ferito a coltellate a Wuppertal, in Germania, ma l’ipotesi più probabile è che si trattasse di una lite.

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fTRAVOLTI DALLA FOLLE CORSA DEL FURGONE

Bruno, il sacrificio perisuoiduebimbi E Luca l’ingegnere che citava Jobs

A sinistra Bruno Gulotta, 35 anni, viveva e lavorava a Legnano come responsabile marketing in un’azienda locale; a destra, Luca Russo, 25, ingegnere di Bassano, lavorava vicino Padova ANSA

Mattia Brazzelli Lualdi Davide Romani

B

runo Gulotta e Luca Russo, le due vittime italiane erano a Barcellona, in vacanza. Il primo, 35enne sposato con Martina e padre di famiglia – Alessandro di 6 anni e Aria di appena 7 mesi –, il secondo fidanzato con Marta Scomazzon, rimasta ferita nell’attentato. «È una fine assurda» il commento da Legnano a Bassano. Assurdo destino riservato a Bruno Gulotta, responsabile marketing e vendite della Tom’s Hardware (l’azienda tecnologica che ieri mattina ha di fatto ufficializzato la tragica notizia, prima ancora della conferma della Farnesina), e a Luca Russo (dipendente alla Ral srl, l’azienda di Carmignano di Brenta, Padova, specializzata in deumidificatori) che guarda alla vita come un sognatore e prima di iniziare la sua avventura lavorativa aveva citato una frase di Steve Jobs: «Adesso prontissimo per incominciare una nuova esperienza lavorativa. Siate affamati, folli». COLLEGHI I primi a dar notizia della morte di uno dei due italiani a Barcellona (e dalla Farnesina ancora non escludo che ci siano altre vittime italiane) sono stati i colleghi di Bruno Gulotta: «È una tragedia – ha dichiarato Roberto Buonanno,

«LUCA SI ERA LAUREATO, LAVORAVA. UNA FINE DISUMANA» «ORA, IN ATENEO PENSEREMO COME POTERLO RICORDARE» ROSARIO RIZZUTO RETTORE UNIVERSITÀ DI PD

investito dal furgone-killer abbattutosi a folle velocità sulla folla – avrebbe fatto da scudo umano ai suoi piccoli figli: Alessandro, che teneva per mano, e Aria, in braccio alla mamma. Sulla morte di Luca Russo sono le parole della fidanzata a ricostruzione quello che è successo: «Stavamo camminando assieme poi ci è venuto addosso il pulmino: io sono caduta e mi sono accorta che Luca non c’era più, non l’ho più visto da quel momento, il suo corpo è stato spazzato via». Sono le parole che Marta Scomazzon, la fidanLUTTO CITTADINO Legnano, zata di Luca Russo, ha riferito dove Gulotta risiedeva in viale alla zia Lucia. I due fidanzati Gorizia, si è svegliata sotto erano arrivati nella città spashock, con il sindaco Gianbatti- gnola domenica sera e vi si dosta Fratus che, dopo aver indet- vevano trattenere sino a oggi. to una conferenza stampa, ha Poi si sarebbero spostati a Vasubito preannunciato il lutto lencia per fare ritorno in Italia mercoledì. cittadino: «E’ Mar ta Scoun fatto drammazzon e Lumatico per LA CHIAVE ca Russo eral’intera città Il cordoglio del mondo no fidanzati che ci arreca da un anno e un grande do- dello sport: un minuto mezzo. lore: una gio- di silenzio per tutti vane vita spez- gli eventi del weekend RETTORE Se a zata in manieLegnano lo ra orribile, in Il presidente della sconforto parun momento te dai colleghi, che avrebbe Repubblica Mattarella: a Padova è il dovuto essere «Furia cieca di un rettore deldi vacanza». terrorismo infame» l’Università a Duro il messaggio di cordoglio che il presi- ricordare Luca Russo: «Luca dente della Repubblica Matta- ricorda Rosario Rizzuto, rettorella ha inviato al Re di Spagna re dell’Università di Padova - si Filippo VI per la «furia cieca di era laureato brillantemente, un terrorismo infame». Mentre aveva già trovato un lavoro e Giovanni Malagò, numero 1 del questa doveva essere la fase Coni ha invitato le Federazioni propulsiva della sua vita. Una nazionali, le discipline sportive fine disumana». Rettore che è associate e gli enti di promozio- intenzionato a non dimenticare ne sportiva a far osservare un l’ex allievo: «Sentirò i colleghi minuto di silenzio per le mani- per pensare un modo per ricorfestazioni sportive che si dispu- dare questo giovane nel nostro ateneo». Sulla stessa lunghezza teranno in Italia nel weekend. d’onda il datore di lavoro di GLI EVENTI Stando alla rico- Russo: «Stavamo investendo su struzione dei tragici fatti, rac- di lui. È come se fosse morto un colta dai colleghi più stretti fratello, siamo sconvolti» racmessisi in contattato con la mo- conta Stefano Facchinello. © RIPRODUZIONE RISERVATA glie, Gulotta – prima di essere country manager dell’azienda tecnologica dove Bruno lavorava da sei anni –. Ci immedesimiamo nella compagna Martina che con la forza di una giovane mamma si troverà davanti prove che nessuno dovrebbe mai sostenere; ci mettiamo nei panni del piccolo Alessandro che si prepara a iniziare le scuole elementari con la consapevolezza che la vita sua e della famiglia non sarà più la stessa; e poi pensiamo alla piccola Aria che non conoscerà mai il suo papà».

1DiLegnanolaprimavittima:

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SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

AllarmeBankitalia Nuovorecord deldebitopubblico

È UN TRENTENNE

Jesolo,fermato l’aggressore delladiscoteca ● È un operaio 35enne di Cavallino-Treporti, piccolo centro dell’area metropolitana di Venezia, l’aggressore di Daniele Bariletti, il 24enne di Pianiga picchiato tra lunedì e martedì in una discoteca di Jesolo. La polizia di Venezia lo ha identificato e denunciato per aver ridotto in coma il ragazzo con due pugni sferrati senza apparente motivo. L’aggressore, che non ha precedenti, sino a ieri aveva negato qualunque addebito, ma le immagini delle telecamere all’interno della discoteca Vanilla Club, dove c’è stato il pestaggio, e le testimonianze dei presenti, lo inchioderebbero. La vittima dell’aggressione già due giorni fa aveva ripreso conoscenza, uscendo dal coma, e le sue condizioni sono in netto miglioramento. Gli investigatori sono arrivati all’identificazione del responsabile attraverso le immagini video riprese nel locale e grazie al racconto dettagliato di alcuni clienti. Il questore di Venezia, dopo l’aggressione, sta per notificare un provvedimento di sospensione dell’attività del locale per 15 giorni. E oggi, alle 15, nella chiesa di Gesù Buon Pastore, a Casellina, quartiere di Scandicci (Firenze) si svolgeranno i funerali di Niccolò Ciatti, il 22enne ucciso a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna, nello scorso weekend. Nell’orario dell’ultimo saluto, l’invito del sindaco di Scandicci è a sospendere le attività, e ad abbassare le saracinesche dei negozi per circa un’ora.

Opposizioni all’attacco. Imprese, meglio «straniere»

Debito da record, nell’ultimo rapporto di Bankitalia IMAGOECONOMICA

RIn particolare è

Pierluigi Spagnolo

N

eppure il tempo di rallegrarsi per le notizie sulla crescita del prodotto interno lordo (+0,4% rispetto al trimestre precedente, +1,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa), e dalla Banca d’Italia arriva la doccia fredda, con i segnali preoccupanti sull’indebitamento dello Stato. DATI NEGATIVI Il debito pubblico italiano segna un nuovo record. A giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.281,4 miliardi, in aumento di 2,2 miliardi rispetto al mese precedente, spiega la Banca d’Italia nel fascicolo «Finanza pubblica, fabbisogno e debito», presentato proprio ieri. L’incremento riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (8,4 miliardi), in parte compensato dalla diminuzione delle disponibilità li-

cresciuto il deficit delle diverse amministrazioni centrali italiane

quide del Tesoro (per 6,3 miliardi, a 52,6; erano pari a 92,5 miliardi alla fine di giugno 2016). L’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio – spiegano ancora da Bankitalia – ha incrementato il debito, di 0,1 miliardi. Con riferimento ai sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 4 miliardi, quello delle amministrazioni locali è diminuito di 1,9 miliardi; il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

21/3 - 20/4 ARIETE

21/4 - 20/5 TORO

21/5 - 21/6 GEMELLI

22/6 - 22/7 CANCRO

23/7 - 23/8 LEONE

24/8 - 22/9 VERGINE

Più avete da fare e più certe persone o necessità vi fanno perdere tempo. Organizzatevi. In campo suino più voglie che fatti. Migliorerà, tranqui.

Luna di grande aiuto a colloqui, contatti, vacanza, viaggi e a tutto ciò che richiede furbizia e rapidità di esecuzione. Fornicazione compresa.

C’è qualcosa di nuovo sotto il sole del comparto finanziario. Ed è positivo. La vacanza appaga, la forma fisica stupisce, l’ormone pure.

Sereni, intuitivi al limite della preveggenza e fighi alla fighesima potenza, potete avviare, concludere, candidarvi, fornicare con successo. Uau!

La voglia di fare è scarsa, gli impegni abbondano. Urge un compromesso per salvare il salvabile. La vacanza rilassa, il sudombelico agisce.

Aiuti e risposte positive arrivano, specie da amici e clienti. La giornata di vacanza è ‘nu babbà, la fornicazione poca ma buona (e muy fantasiosa).

23/9 - 22/10 BILANCIA

23/10 - 22/11 SCORPIONE

23/11 - 21/12 SAGITTARIO

22/12 - 20/1 CAPRICORNO

21/1 - 19/2 ACQUARIO

20/2 - 20/3 PESCI

La stanchezza e il profluvio di fallocefali intorno a voi potrebbero rendervi inclini all’ira. Don’t mord. Meno male che il sudombelico non delude.

Il lavoro vi appaga, gli altri vi stimano, le circostanze si muovono a vostro favore. E la Luna promette pure un po’ di ginnastica fornicatoria. Grandi!

Se volete o dovete spendere quattrini, fatelo con attenzione. Il morale cala, il lavoro spompa, la giornata di vacanza è sfigogrigia. Suinally too.

I rapporti con gli altri sono sul banco degli imputati: trovate soluzioni condivise, potendo, senza prevaricare. Letargie sudombelicali incombono.

Il lavoro premia. L’amore non molto: non siate petulanti, non spaccate il capello in quattro. E apritevi alle idee altrui. Pure suine, volendo.

Notizie e risultati entusiasmano. Nel lavoro c’è forse stress, superabile, la giornata di vacanza, invece, rilassa. Sudombelico insipientino, però.

GAZZA METEO

a cura di 3BMETEO.COM

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LE POLEMICHE Durissime e polemiche le reazioni delle associazioni dei consumatori, davanti allo scenario prospettato da Bankitalia. «A lungo andare, un debito di queste dimensioni è chiaramente insostenibile», ha subito commentato in una nota il Codacons, il cui presidente Carlo Rienzi ha sottolineato che «a questo punto aspettiamo con ansia qualche soluzione credibile per invertire la tendenza». Ha scelto invece l’ironia Massimo Dona, il presidente dell’Unione nazionale dei Consumatori, che ha voluto presentare i propri «complimenti al governo Gentiloni e al ministro Padoan che, consapevoli dell’imminente fine del “quantitative easing”, hanno pensato bene di dare una stretta al debito pubblico, così da ridurne l’onere, in previsione di un imminente innalzamento dei tassi di interesse». Polemiche le opposizioni. «Nuovo record del debito pubblico italiano. E la maggioranza esulta per lo zero virgola del Pil. Governo di irresponsabili», ha scritto su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera. IL RAPPORTO Meglio gli stranieri degli italiani. Le aziende avviate da imprenditori immigrati evidenziano performance di crescita superiori rispetto a quelle create dagli italiani in termini di fatturato, addetti e valore aggiunto. Presentano però anche margini inferiori rispetto a queste ultime, se si guarda alla redditività. A dirlo è l’Ufficio studi di Intesa Sanpaolo, in un report basato sull’analisi di un campione di oltre 135 mila realtà aziendali. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLI

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

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NOTIZIE TASCABILI SILURATO DA TRUMP DOPO UN’INTERVISTA

1È salito a 2.281 miliardi: più 2,2 rispetto a giugno

Daniele Bariletti ANSA

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«SOGNO O SONO DESTO»

CONRANIERI POESIAEBRANI TRADIZIONALI Dopo il grande successo della prima e seconda edizione, torna lo show di Massimo Ranieri con il titolo «Sogno e son desto 3» in cui l’artista, oltre ai suoi brani più famosi e alle più celebri canzoni napoletane, porta in scena la poesia dei grandi cantautori e il Ranieri attore impegnato a raccontare. Lo spettacolo è dedicato al coraggio, ma non quello dei vincitori, quello della gente comune. DA VEDERE STASERA SU RAIUNO ALLE 21.15

Per Donald Trump e Steve Bannon è il momento dei saluti AFP

Casa Bianca, altro strappo Lascia “lo stratega” Bannon ● Lo stratega di Donald Trump, Steve Bannon, considerato da tutti «l’anima nera» del presidente degli Stati Uniti, lascia l’incarico. «Il chief of staff della Casa Bianca, John Kelly, e Steve Bannon, hanno convenuto di comune accordo che sarebbe stato l’ultimo giorno per Steve. Siamo grati per il suo servizio e gli auguriamo il meglio», si leggeva ieri in una nota della portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders. Secondo indiscrezioni, il rapporto con Trump si era deteriorato dopo alcune dichiarazioni pubbliche di Bannon.

L’ASTEROIDE

IL DELITTO A RHO

● In attesa dell’asteroide 2012 TC4, che “sfiorerà” la Terra a ottobre, c’è un altro sasso cosmico che passerà “vicino” al nostro pianeta: è 3122 Florence, che con i suoi 4,4 chilometri di diametro il primo settembre passerà a circa 7 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Vista la distanza, «non ci sarà alcun rischio per la Terra», precisa la Nasa.

● I carabinieri indagano per l’omicidio di Antonietta Migliorati, vedova e pensionata di 73 anni trovata morta giovedì sera con più ferite da arma da taglio al collo e alla gola nel bagno nella casa in cui viveva da sola in una palazzina a Rho, alle porte di Milano. A scoprire il cadavere, in una pozza di sangue, è stata la figlia 50enne che non riusciva a contattarla da diverse ore.

Arriva Florence Tagli alla gola Il 1° settembre Anziana donna “sfiora” la Terra uccisa in casa

ERA MALATO SIN DA BAMBINO

Junior Masterchef, addio ad Andrea Nel 2014 era arrivato al terzo posto ● Aveva 17 anni, compiuti da poco, sognava di fare il cuoco e nel 2014 aveva partecipato alla prima edizione di Junior Masterchef, arrivando terzo. È morto Andrea Pace (foto), il ragazzino che molti ricorderanno per la partecipazione al reality dei giovani tra i fornelli. Era malato di leucemia sin da bambino. «Ha lottato come un leone fino all’ultimo», ha detto la mamma Grazia. Anche il reality ha ricordato Andrea sui social.

LO SPORT IN TV CALCIO

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VERONA-NAPOLI Serie A 20.35 - SKY SPORT 1, SKY SUPERCALCIO, SKY CALCIO 1, MP SPORT SIVIGLIA-ESPANYOL Liga 22.15 - FOX SPORTS FLAMENGO-ATLETICO GOIANIENSE Brasileirao 24.00 - MP SPORT 2

BASKET

ITALIA-BELGIO Torneo di Tolosa 17.55 - SKY SPORT 1, SKY CALCIO 2

BASEBALL

BOSTON RED SOX-NEW YORK YANKEES MLB 8.30 - FOX SPORTS PITTSBURGH PIRATES-ST. LOUIS CARDINALS MLB 22.00 - SKY SPORT PLUS

CICLISMO

TOUR DE L’AVENIR 2ª tappa. Inzinzac Lochrist - Bignan, 132 km 14.00 - EUROSPORT VUELTA DI SPAGNA 1ª tappa. Nimes - Nimes, cronometro individuale 13,8 km 17.30 - EUROSPORT

MOTOCICLISMO

GP GERMANIA Superbike. Superpole 10.30 - ITALIA 2, EUROSPORT 2 GP GERMANIA Superbike. Gara 1 13.00 - EUROSPORT, ITALIA 2

RALLY

WORLD RALLY CHAMPIONSHIP 2ª tappa 12.00 - FOX SPORTS

RUGBY

AUSTRALIA-ALL BLACKS The Rugby Championship 11.50 - SKY SPORT 2 SUDAFRICA-ARGENTINA The Rugby Championship 16.50 - SKY SPORT 2

TENNIS

WTA CINCINNATI 1ª semifinale 18.00 - SUPER TENNIS ATP CINCINNATI 1ª semifinale 20.00 - SKY SPORT 2 WTA CINCINNATI 2ª semifinale 22.00 - SUPER TENNIS ATP CINCINNATI 2ª semifinale 1.00 - SKY SPORT 2


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SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT


SABATO 19 AGOSTO 2017

Lazio&Romanelleloromani

Ora Strakosha è una certezza Ma il suo volo è nel futuro

1Un anno fa era il 3

portiere. Subito ok in Supercoppa: punta a entrare fra i top o

Thomas Strakosha, 22 anni, è arrivato alla Lazio nel 2012 GETTY

Nicola Berardino ROMA

U

ndici mesi per mettere le mani sul futuro. Un cerchio di emozioni e sogni. Il 20 settembre dello scorso anno Thomas Strakosha debuttava in Sere A in Milan-Lazio: chiamato d’urgenza a sostituire l’infortunato Marchetti nella gara di San Siro. Domani, scatterà il suo primo vero campionato da titolare. E il 20 agosto segnerà così la sua rampa verso una stagione da protagonista. Non è più il vice, ora la porta della Lazio è tutta sua. Il 22enne albanese (ateniese di nascita) è più che mai in ascesa. Le sue mani anche sulla Supercoppa conquistata

domenica. Una prodezza per sventare un tiro di Cuadrado in avvio ha evitato un percorso più difficile per i biancocelesti a caccia del primo trofeo nell’era Inzaghi. Al vantaggio di Immobile la sua esultanza catturata dalle immagini televisive si è allargata con le braccia su tutto lo schermo. DAL 26 MAGGIO La Supercoppa è stata un obiettivo raggiunto dopo tante altre serate all’Olimpico all’inseguimento di gioie da custodire. Era in panchina il 26 maggio 2013 quando la Lazio conquistò la coppa Italia in finale contro la Roma. Ed è stato tra i pali nei due derby di Coppa della scorsa stagione: decisive le parate su Dzeko e Salah nel ritorno del

30 aprile. Con 25 presenze (21 in campionato) si è conquistato sul campo il domani con la Lazio. Che crede fermamente nelle qualità del figlio di Foto, portiere della nazionale albanese negli anni Novanta. Con un contratto proiettato verso il 2022. «Rinnovo? Tutto sistemato», ha garantito durante il ritiro di Auronzo lo stesso Thomas, che a giugno ha inanellato la quarta presenza tra i pali dell’Albania nella scia del padre che giocò anche col d.s. Tare. Il suo arrivo a Roma nel 2012 è stato un altro colpo di Tare che lo prese dal Panionios per 75mila euro. PREDESTINATO Sta crescendo tanto e bene alla scuola di Adalberto Grigioni, il preparatore dei portieri della Lazio. A 22 anni anche la sua personalità mostra passi avanti convincenti. «Ma so di dover migliorare ancora tanto», la frase immancabile in ogni sua intervista. Umile ma pure deciso. Come quando, un mese fa, ha detto la sua sulla possibilità di esser affiancato da un portiere esperto. Senza giri di parole: «Per me stiamo bene così...». Domani scatta un campionato che può segnare la sua consacrazione in una stagione divisa anche tra i palcoscenici dell’Europa League e quelli con la Nazionale. Undici mesi fa era il terzo portiere. Inzaghi, che lo conosceva dai tempi della Primavera, non esitò a preferirlo al più esperto Vargic. Una fiducia che Thomas sta ripagando partita dopo partita. Con la sicurezza di un predestinato. Così la Lazio, con Strakosha tra i pali, non può non sentirsi in buone mani. C’è un bel futuro da percorrere insieme. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Strakosha è nazionale albanese

QUI FORMELLO

I

eri mattina Lucas Leiva è tornato a lavorare sul campo dopo il riposo osservato giovedì pomeriggio. Il centrocampista si era fermato per affaticamento. Ha ripreso a correre, ma non ha partecipato al lavoro tattico e alla partitella. Le sue condizioni saranno valutate nella rifinitura di oggi, oltre che nella seduta in programma domani mattina. Si proverà a recuperarlo sino all’ultimo evitando comunque rischi. Così ieri Inza-

Alisson, 24 anni, brasiliano: finora utilizzato solo nelle coppe ANSA

Alisson pronto da un anno «Ho studiato e vi stupirò»

1Il brasiliano titolare dopo Szczesny

«Scudetto? Juve davanti, noi siamo lì» Chiara Zucchelli ROMA

L’

emozione c’è e non è neppure poca. Nonostante Alisson sia in Italia da un anno e si sia ormai perfettamente integrato a Roma (dove qualche mese fa è nata la figlia Helena), non ha mai giocato una partita di Serie A. Lo scorso anno il titolare era Szczesny, a lui toccavano le coppe (Europa League e Coppa Italia, terminate con poca gloria), in questa stagione invece tutto cambierà e sarà determinante per la sua carriera: numero uno con la Roma, numero uno col Brasile, tutta una tirata da domani fino

TERREMO TESTA ALL’ATALANTA. IO SARÒ UTILE A DI FRANCESCO HECTOR MORENO DIFENSORE ROMA

VERGOGNA Numero uno in campo, ma anche a parole, brasiliano tutto casa e famiglia, professionista impeccabile che nello spogliatoio tutti hanno apprezzato per il comportamento con Szczesny. Sa che andrà a sostituire il polacco, tra i migliori portieri d’Europa, e sa pure che le prestazioni non impeccabili in Spagna (sue a Siviglia, della Roma tutta a Vigo) hanno alimentato lo scetticismo dei tifosi, ma non si nasconde: «Abbiamo fatto un primo tempo non da Roma col Celta – ammette a Sky –: in campo non ho visto quello vedo negli allenamenti. C’era un po’ di stanchezza da parte di tutti, ma non può essere una scusa. Ci siamo vergognati di questo risultato, ma nel secondo tempo abbiamo messo in campo mentalità e cattiveria. Stiamo lavorando bene e domani si vedrà». PERICOLO PAPU La Roma vuole partire forte perché, spiega Alisson, «l’obiettivo è lo scudetto. La Juve è davanti alle altre, poi siamo tutte lì», ma l’Atalanta è avversario ostico: «Lo scorso anno hanno fatto bene e sono arrivati in alto e ci hanno messo in difficoltà con un pareggio e una sconfitta. Dobbiamo avere più voglia di vincere, questo farà la differenza. Domenica e sempre». Attenzione massima, quindi, come ribadisce anche Moreno: se Alisson è sicuro del posto, il messicano potrebbe essere la spalla di Manolas, ma certezze non ce ne sono. «Abbiamo i mezzi per batterli – chiarisce al Match Program del club –. Il loro punto di riferimento è il Papu Gomez, giocatore straordinario, ma noi abbiamo la personalità giusta per fare bene. Con la nostra qualità potremo tenergli testa». Lui spera di tenerla anche ai compagni di reparto e partire dall’inizio: «Penso di poter essere utile a un allenatore come Di Francesco che ama far partire l’azione da dietro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI TRIGORIA

Leiva a ritmo ridotto Luis Alberto da play Idea Palombi in avanti ROMA

al Mondiale in Russia: «Non è stato semplice stare in panchina, ma in fondo ho potuto scoprire il calcio europeo e mi sono potuto preparare bene a questo momento».

ghi ha testato l’alternativa per la Spal. Senza il brasiliano, in regia andrà Luis Alberto, sperimentato in quel ruolo con buoni riscontri nelle varie amichevoli. Verrà ripristinato il 3-5-2. Milinkovic arretrerà a centrocampo. COME LOMBARDI Vista la defezione di Felipe Anderson (ancora gravato da noie muscolari), in avanti si prospetta una grande novità: il debutto in A di Simone Palombi. Ieri il 21enne di Tivoli, rientrato dal prestito alla Ternana (8 gol in B e uno in Cop-

pa), è stato provato al fianco di Immobile. Un altro ex Primavera pronto a sbarcare in prima squadra. Un anno fa, al debutto in campionato, nella trasferta con l’Atalanta toccò a Lombardi che andrò anche segno. Se invece recupererà Leiva, probabile la conferma dello schieramento che ha battuto la Juventus. Col 3-4-2-1 imperniato su Milinkovic e Luis Alberto da trequartisti. Ieri non era in gruppo Lukaku, che però potrebbe superare le noie muscolari e andare in panchina domani sera. Nessun problema per Lulic, ieri pomeriggio in clinica per una visita di controllo allo zigomo. STADIO Infine, la Lazio ha anche rinnovato con il Coni la convenzione annuale per l’uso dell’Olimpico. nic. ber. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Emerson e Karsdorp la corsa è incoraggiante Gerson: «Io ci sono» ROMA

H

anno corso tutti e due, anche se a ritmi blandi, e vedendo le foto che la Roma ha pubblicato non vedevano l’ora di tornare a farlo. Mentre Florenzi procede spedito e potrebbe giocare qualche minuto nell’amichevole contro la Chapecoense del primo settembre, Karsdorp ed Emerson Palmieri hanno forzato il ritmo: corsa lineare e senza cambi di direzione per entrambi, il rientro

non è ancora vicino ma il recupero procede bene. Oggi ovviamente non partiranno per Bergamo, mentre in quella che sarà la prima trasferta del dirigente Totti – anche ieri giornata piena a Trigoria per lui –, davanti a mille tifosi che occuperanno il settore ospiti, ci saranno Perotti e Under, che avevano saltato l’allenamento di giovedì per dei piccoli fastidi muscolari. FIDUCIA GERSON Oggi alle 14 parlerà Di Francesco e magari farà capire chi potrà giocare accanto a Manolas (per il resto la

formazione sembra fatta, con Peres e Kolarov sulle fasce, De Rossi, Strootman e Nainggolan in mezzo e Dzeko, Defrel e Perotti in attacco), mentre partirà dalla panchina Gerson. Il brasiliano non è titolare, ma rispetto ora sembra più sicuro e pronto: «Mi sento cresciuto è maturato – ha detto a Roma Tv –. Sto meglio, sto imparando di più, ho voglia di fare del mio meglio e ascolto i consigli dei giocatori più esperti, che sono sempre disponibili ad aiutare. Per quanto mi riguarda faccio tutto affinché le cose vadano nel migliore dei modi». Alla fine del mercato mancano una decina di giorni, ma la sensazione è che almeno fino a gennaio Gerson possa restare a Roma: adesso che inizia a carburare, Monchi ha poca voglia di fargli cambiare aria. zuc © RIPRODUZIONE RISERVATA


L’evento R A un anno dal sisma domani torna l’Amatrice-Configno

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Amatrice di corsa verso la rinascita

PARTENZA ALLE 16

Il vescovo darà lo start tra le macerie

1Edizione numero 40 tra sport

e solidarietà. Quanti big in gara Confermati gli 8,5 km di percorso Giorgio Lo Giudice ROMA

T

anti romani hanno ono­ rato l’Amatrice­Configno in queste 39 edizioni del­ la corsa e ne sono stati prota­ gonisti. Lo saranno anche do­ mani con tutte le società roma­ ne che hanno voluto esserci al­ l’edizione della rinascita, la numero 40, che si disputerà a dispetto delle mille difficoltà. Da Umberto Risi a Nello Amen­ dola, passando per Sebastiani, Sepe, Tulli e Ieva. Ma due pro­ tagonisti, anche per la loro sto­ ria atletica, meritano sicura­ mente il piedistallo d’onore, Lucilla Andreucci e Franco Fa­ va. Lucilla attualmente respon­ sabile sportiva dell’Associazio­ ne Libera di Don Ciotti, ne è stata protagonista assoluta vincendola due volte, altret­ tante è stata seconda e una vol­

ta è arrivata in terza posizione. RICORDI «Mi chiedo anche io come sia possibile un rendi­ mento del genere, dal momen­ to che odio le salite – dice – pe­ rò ad Amatrice mi sembrava di correre in discesa. Tra l’altro una volta ho vinto a suon di re­ cord, sfiorando il primato che era della Curatolo». In effetti l’albo d’oro vede l’ex azzurra al terzo posto assoluto, guida la Viceconte. «Se debbo essere sincera l’edizione che ricordo più volentieri è l’ultima del 2007, ancora seconda dietro

RPartenza

arretrata per evitare la zona rossa. Tanti i romani iscritti

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La partenza dell’edizione 2016, ad Amatrice, pochi giorni prima della tragica scossa del 24 agosto

un’algerina. È stata quella che mi ha portato alla maratona degli Europei e vincere il titolo con la squadra. Chiudere in questo modo dopo anni di sa­ crifici è il massimo. La gara mi è servita per capire che ero in buone condizioni e dovevo ri­ schiare. Che altro? Amatrice è sempre stata nel mio cuore per l’amicizia che avevo con gli or­ ganizzatori e per l’atmosfera di festa che si respirava. Ho sem­ pre avuto la sensazione di esse­ re in famiglia, di andare a pas­ sare un pomeriggio diverso, dove la gara era la parte meno importante. Mi auguro proprio che questa edizione possa aiu­ tare tutti a reagire e prendere l’avvio per quella rinascita che meritano quelle terre ed i suoi abitanti». APPUNTAMENTI Meno ecla­ tanti le presenze di Franco Fa­ va, corridore e finanziere poi

AMATRICE È NEL MIO CUORE, QUI ARIA DI FESTA E DI FAMIGLIA LUCILLA ANDREUCCI EX MARATONETA

CORSA CHE RACCHIUDE LA STORIA ITALIANA DEL FONDO FRANCO FAVA GIORNALISTA E SPORTIVO

valente giornalista sportivo: «Provo rabbia e dispiacere a non esserci nell’albo d’oro – ammette – perché è una corsa che un po’ racchiude la storia dell’atletica italiana del fondo. Tutto è lì, con un passaggio di consegne dagli italiani bravi, agli africani, diventati nel frat­ tempo dominatori della corsa in genere. Confesso un po’ mi sono trovato ad affrontarla senza avere un obiettivo preci­ so ed in quegli anni in cui cor­ revo avevo davanti gli anglo­ sassoni fortissimi, dall’austra­ liano Chettle con il quale avevo chiuso in volata la maratona di Auckland in Nuova Zelanda, fi­ no a Bicourt e poi Thompson, campione d’Europa di Marato­ na a Roma nel ’74. Sarò con tutti gli altri a correre piano domani, solo per dare atto del­ la mia solidarietà verso tutti gli amici della gara». © RIPRODUZIONE RISERVATA

● La gara di Amatrice partirà domani alle 16, con un percorso leggermente modificato vista l’impossibilità dell’attraversamento di Amatrice. Restano gli 8,5 km di distanza: il via leggermente arretrato rispetto al passato per riguadagnare circa 800m che si perdono per evitare via Roma, piena di detriti. Ad abbassare la bandierina dello start sarà il vescovo di Rieti, Domenico Pompili, caro agli amatriciani. Confermata la cerimonia in cui saranno impegnati gli ex campioni olimpici Gabriella Dorio, Gelindo Bordin, Stefano Baldini e l’azzurro Franco Fava, che deporranno una corona sotto la torre, parzialmente crollata, del comune in ricordo delle vittime. Da notare che la società atletica di Settimo Torinese ha raccolto una cifra importante con la «Strasettimo»: il sindaco Fabrizio Puppo la consegnerà agli organizzatori. g.l.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA


SABATO 19 AGOSTO 2017

IN CITTÀ

IN MONTAGNA

Milano, giochi per bambini e tanta musica al Castello

Francesca Cuomo

S

arà un weekend ricco di feste e divertimento per i milanesi che sono rima­ sti in città e per quelli già di ri­ torno dopo il Ferragosto. Pro­ tagonista assoluto il Castello Sforzesco con grandi appunta­ menti che accontenteranno tutte le fasce d’età. Oggi e do­ mani, infatti, per i bambini dai 6 ai 13 anni, le iniziative di Sforzinda propongono i «Gio­ chi Antichi»; un’attività a ca­ rattere manuale e ludico in cui i giovani partecipanti realizze­ ranno giochi d’altri tempi, per poi sfidarsi all’aperto in un tor­ neo, divisi in squadre omoge­ nee per età e competenze e im­ medesimandosi con dame e si­ gnori del passato. MUSICA E DANZE Stasera, in­ vece, nel Cortile delle Armi, verrà ospitato il concerto Puc­ cini & Friends, della Milano Chamber Orchestra. Sempre il Castello, in piazza del Canno­

AL CASTELLO Una delle passate edizioni di Sforzinda, sotto l’ingresso alla Pietà Rondanini

ne, ospiterà la balera estiva fi­ no alle 23 di ogni giorno. Per i più giovani amanti delle feste, questa sera molti appunta­ menti ad ingresso gratuito: al Papaya dell’Idroscalo si festeg­ gia Hawaiian Party tra collane floreali e costumi si ballerà dance, rock e reggaeton su tre diverse piste; al Toilet Park del parco Forlanini, Donna Sum­ mer, serata pop con parrucche, trucchi e gusti trash; al Magno­ lia all’Idroscalo la festa Trashi­ ck goes to Brazil ispirata alle terre brasiliane; al parco Titto­ ni di Desio il Fluo Party, una se­ rata elettrica e fluo, tra musica e colori al neon. Domani matti­ na, davanti al centro commer­ ciale di viale MilanoFiori ad Assago, si terrà Le Pulci di Por­ tobello, l’iniziativa erede del Mercatino di Bonola: un libero mercato di vendita e acquisto dell’usato tra privati di 6mila metri quadrati. Domani sera il Parco Tittoni ospiterà Anguria Night, a partire dalle 21.30 con «Watermelon Mojito» e fette di anguria per tutti. PISCINE E MUSEI Sempre aperti anche piscine e stabili­ menti balneari ma anche i vari cinema all’aperto allestiti nei quartieri e, naturalmente, an­ che i musei della città partico­ larmente apprezzati anche a Ferragosto. I dati infatti hanno evidenziato un netto incre­ mento degli ingressi in quasi tutti i siti culturali e artistici. Dai visitatori praticamente tri­ plicati del Museo del Novecen­ to (875 nella sola giornata di Ferragosto, furono 294 lo scor­ so anno), al raddoppio di quelli che hanno scelto le collezioni del Castello Sforzesco, passati dai 1332 del 2016 a 3004. Nel­ la stessa giornata gli ingressi al Museo di Storia Naturale sono passati dai 492 del 2016 a 748, mentre all’Acquario Civico da 438 a 691. La Pinacoteca di Brera nella sola mattinata del giorno dell’Assunzione ha toc­ cato i 1317 ingressi a pagamen­ to, 2521 sono stati i visitatori delle Gallerie d’Italia, e 1153 visitatori (con un +30% rispet­ to al 2016) quelli che hanno scelto la Triennale. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1Concerti, danze e feste nel weekend.

Piscine e musei aperti dopo le presenze record nel giorno di Ferragosto

Ora c’è neve Da domani si può sciare allo Stelvio

Silvano Silvani

S

arà stato il miracolo della «Madonna del­ la neve, regina della pace e custode del Creato», celebrata nello scorso fine settimana, a sbloccare do­ po due settimane l’astinen­ za da neve sul ghiacciaio del Passo dello Stelvio. L’innalzamento inaspetta­ to delle temperature (an­ che 19 gradi all’ombra a 2700 metri di altitudine) che aveva costretto la Sifas (la società impianti che ge­ stisce le piste del compren­ sorio a cavallo di Lombar­ dia e Alto Adige) a chiude­ re gli impianti di risalita al­ l’inizio del mese di agosto, lascerà da domani nuova­ mente spazio agli amanti dello sci estivo. LE PISTE A partire dalle 7 e fino alle 12,30 verranno riavviati i motori delle sciovie Geister I, Geister II,

Agenda e risultati R ARRAMPICATA ● COPPA BOULDER (s.s.) Il

bergamasco Matteo Manzoni (Gruppo Koren CAI Valgandino) è l’unico lombardo fra gli undici convocati per la settima tappa di Coppa del Mondo Boulder oggi e domani a Monaco di Baviera (Ger). La gara varrà anche per l’assegnazione del titolo europeo.

HOCKEY GHIACCIO ● ITALIAN LEAGUE (gi.pr.) L’Italian

Hockey League (ex serie B) avrà inizio il 21 settembre: due derby lombardi già alla prima giornata con MilanoChiavenna e Varese-Como. Dodici le squadre al via.

HOCKEY PISTA CALCIO ● LUME NON GIOCA (se.sc.) Il

presidente del Lumezzane Renzo Cavagna non ci sta a giocare in Serie D e, come preannunciato, prima di scendere in campo vuole attendere le sentenze del Coni (1/9) e del Tar del Lazio (13/09) sulla mancata riammissione in Serie C. Domani pertanto non si giocherà la prevista gara di Coppa Italia con il Rezzato: il Lumezzane ha presentato formale rinuncia, squadre e terna arbitrale non si presenteranno e sarà 3-0 a tavolino.

● LODI AZZURRA (pa.vi.) Saranno 6 i

giocatori lombardi presenti ai World Roller Games di Nanchino, che partirà il 26 agosto. Il c.t. Mariotti si è affidato a cinque atleti dell’Amatori Wasken Lodi neo campione d’Italia: i senatori Domenico Illuzzi e Alessandro Verona, oltre a Giulio Cocco, Andrea Malagoli (tornato in giallorosso dopo la parentesi al Correggio) e Checco Compagno, appena giunto dal Monza. Nell’Under 20 di Tommaso Colamaria debutta il portiere Stefano Zampoli, promettente neo acquisto dell’Hcr Monza.

IL PASSO Uno degli impianti innevati, sotto una foto delle località ieri ANSA STELVIO.NET

Payer e Cristallo, mentre la funivie lavoreranno incessan­ temente dalle 7 alle 17, grazie all’enorme lavoro degli im­ piantisti, abili a gestire nel migliore dei modi la nevicata di circa 20 centimetri caduta nello scorso fine settimana e a consolidare il manto nevoso con l’abbassamento delle temperature di questi giorni. SQUADRE AZZURRE Delle rin­ novate condizioni invernali del ghiacciaio, in realtà, si so­ no già giovate dal giorno di Ferragosto le squadre sciisti­ che azzurre della velocità maschile e femminile di Cop­ pa del Mondo, le quali hanno potuto sfruttare i tratti prepa­ rati con grande accuratezza dai «gatti» nella zona del Cri­ stallo. Da domani invece sarà possibile per tutti sfruttare i nove impianti di risalita per venti chilometri di piste che portano da quota 2760 a 3450 metri di Punta degli Spiriti: «Le piste tornate in condizioni di assoluta sicu­ rezza permetteranno agli sciatori di sfruttare al meglio le nostre strutture», ha fatto sapere il direttore degli im­ pianti Umberto Capitani, che difende con orgoglio l’opera­ to dell’unico ghiacciaio lom­ bardo rimasto a praticare esclusivamente lo sci durante l’estate. A LIVIGNO Confermata an­ che la ripresa da lunedì pros­ simo dell’attività dell’Univer­ sità dello Sci Pirovano. La ne­ ve farà la sua apparizione nei prossimi giorni anche in pie­ no centro a Livigno, con la di­ sputa venerdì 25 agosto del «Trofeo Delle Contrade», ga­ ra di sci di fondo in costumi d’epoca dove gli organizzato­ ri allestiranno un circuito di un chilometro con la neve na­ turale raccolta durante l’in­ verno e conservata sotto spe­ ciali tendoni. Al via della ga­ ra, fra gli altri, il campione del mondo di sci di fondo nel­ la sprint Federico Pellegrino e la capitana azzurra del te­ am di biathlon Dorothea Wie­ rer. © RIPRODUZIONE RISERVATA

1Dopo due settimane di stop per le

temperature troppo alte, riapre l’unico ghiacciaio lombardo per l’attività estiva TENNIS: QUALIFICAZIONI AL VIA

IPPICA ● A VARESE (e.lan.) Cavalli in pista

oggi alle Bettole dalle 20.35. In primo piano il Palio dei Comuni, handicap per 3 anni oltre sulla distanza del miglio, con Campane di Fano, Lucomagno e Mastersote a giocarsi le migliori chance. Poi il Premio Alex Piombo, altra periziata intergenerazionale riservata però ai velocisti, sui 1000 metri. Tra i sei al via, possibile duello fra Lady Cleo e Cracking Choice.

MOTORI ● RINVIATO IL RECORD La Gus/Gus

è stata costretta ad alzare bandiera bianca: Fabio Montani, 57 anni, ha rinunciato ad attaccare il primato assoluto di velocità per auto a propulsione tradizionale dopo che mercoledì scorso sul lago salato di Bonneville, nel Nevada (Usa), il suo mezzo, realizzato nell’officina di Giussano, ha subìto lo scoppio dello

pneumatico posteriore sinistro a oltre 320 chilometri orari. I danni, che hanno riguardato carrozzeria, ammortizzatori e sospensioni, e costretto alla sostituzione del motore (un 3.5 litri Chevy di derivazione Indy) sono stati riparati ma il test, compiuto giovedì, ha suggerito al team di rinunciare per ragioni di sicurezza. L’idea è di provarci in futuro.

TENNIS ● BALDI IN FINALE (cr.so.) Filippo Baldi va a caccia oggi del primo titolo Futures in carriera. A Helsinki il 21enne di Vigevano vince una maratona di 3 ore e 14 minuti contro Roberto Marcora: 4-6 7-5 7-5 e affronterà in finale l’estone Zopp, ex numero 71 al mondo. A Istanbul, semifinale per il milanese Alessandro Bega (6-1 6-3 al turco Alkaya), mentre esce nei quarti Fabrizio Ornago (6-7 6-3 7-5 dal bulgaro Donev). Nel 15 mila dollari di Cuneo, Martina Colmegna è in semifinale dopo il successo in rimonta per 1-6 6-2 6-4 sulla russa Marfutina.

Challenger di Manerbio C’è l’ex numero 5 Robredo ● Sarà Tommy Robredo, ex numero 5 al mondo, la star annunciata del Challenger di Manerbio – Trofeo Dimmidisì, al via oggi con le qualificazioni e lunedì col tabellone principale. Il 35enne spagnolo ha preferito l’evento in terra bresciana alle qualificazioni degli Us Open, che però hanno tolto all’evento lombardo alcuni degli italiani più interessanti di seconda fascia. Presenti invece il canturino Andrea Arnaboldi e il veneto Matteo Viola, mentre guardando alle possibili stelle del futuro ci sarà da tenere d’occhio il 17enne Nicola Kuhn, biondo

spagnolo di origini austriache, che negli ultimi mesi ha fatto enormi progressi, tanto da riuscire a vincere un torneo importante come il Challenger di Braunschweig. Manerbio, che ha ripreso nel 2015 una corsa interrotta tre anni prima, vanta una tradizione importante: negli anni sono transitati al «Savoldi&Cò» futuri campioni come Novak Djokovic (nel 2004) e i gemelli Bryan: tra singolare e doppio, parliamo di una trentina di vittorie Slam. Senza dimenticare David Ferrer e Nicolas Almagro, poi entrati tra i top 10. Una sola vittoria italiana, nel 2000 grazie a Stefano Tarallo. Cristian Sonzogni


Le vostre foto R

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SIETE GLI SCATTI DEI LETTORI SULLA GAZZETTA Una pagina di immagini di voi lettori mentre fate sport, per cercare di smaltire il materiale che arriva all’indirizzo milombardia@gazzetta.it e rendere meno lunga l’attesa. Ogni giorno mettiamo sul giornale almeno uno dei vostri scatti, un’intera pagina almeno una volta alla settimana. Pubblichiamo anche ciò che arriva da oltre i confini regionali. Avvisandovi un giorno prima via email. LA PRIMA MEDAGLIA DI LETIZIA Il papà Francesco Fabiano ha inviato la foto di Letizia, 4 anni, di Milano, con la prima medaglia vinta nella ginnastica artistica.

voi L’ORATORIO SAN FRANCESCO COLOMBARE DI SIRMIONE L’Oratorio San Francesco Colombare di Sirmione (Bs) al campionato juniores Csi per «divertirsi, senza sentire il peso dell’obbligo di vincere».

I «GRANDI PICCOLI» DI SAN MICHELE RHO Ecco la Polisportiva San Michele Rho (Mi), categoria Big Small, grandi e piccoli. PREMANA, L’UNDER 14 CAMPIONE CSI DI LECCO L’A.S. Premana ha vinto il campionato under 14 Csi della provincia di Lecco, ha chiuso al 2o posto i regionali e al 7o i nazionali di Cesenatico.

I PICCOLI AMICI DI SAN VITTORE OLONA La squadra dei «Piccoli Amici 2010» del Centro giovanile San Vittore Olona (Mi) con i mister Gabriele, Federico e Don Alain.

COMPLIMENTI AI 70 ANNI DELL’ATLETICA DAINI DI CARATE Il Gruppo sportivo Daini di atletica leggera di Carate Brianza festeggia i 70 anni dalla fondazione.

MANDALETUEFOTO amilombardia@gazzetta.it

AMATORI PODENZANO CAMPIONI UISP La squadra Amatori Podenzano campione Uisp 2017 categoria Eccellenza di Piacenza.

ALFIERI ASTI 2008 E LA SPARTAK CUP I Primi Calci 2008 dell’Alfieri Asti hanno vinto il torneo Spartak Cup a San Damiano (At).

PRIMI CALCI ALLA FORZA E CORAGGIO La squadra Primi Calci della Forza e Coraggio (Milano) al torneo del Romano Banco a Buccinasco.


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tuttoSicilia

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Palermo

Tedinohaduerinforziincasa «ConRispolieLoFasoinpiù...»

IL CASO / I NAZIONALI

1Iltecnico:«CredorestinoalPalermo.Andreahalavoratobene,l’altroègiovane ma lo stimo. Chochev alla Spal? Non me ne privo. Murawski il vice Coronado»

Quello che secondo me potreb­ be sostituire all’occorrenza Co­ ronado, pur non essendo un giocatore dalla tecnica sopraf­ fina, è Murawski: quando il po­ lacco si sarà integrato divente­ rà devastante, perché sa attac­ care bene gli spazi e non è da tutti. Cosa serve al Palermo? Beh, non c’è un profilo che ri­ tengo assolutamente necessa­ rio. Anche in attacco siamo ab­ bastanza coperti, consideran­ do Balogh ed Embalo. Poi è chiaro che se mi chiedete se mi piacerebbe avere Caputo o An­ tenucci, certo, chi non li vor­ rebbe? Ma è sbagliato pensare che basta un buon giocatore perché la squadra sia a posto».

Giovanni Di Marco PALERMO

R

inforzarsi senza cambia­ re nulla: potrebbe sem­ brare un paradosso, ma non lo è. Semmai è una speran­ za, di Tedino e dei tifosi. Il rife­ rimento è a Rispoli e Lo Faso, i due giocatori che fino a qual­ che settimana fa sembravano in uscita e che oggi, invece, so­ no meno lontani da Palermo. È bene specificare che in questi ultimi giorni di mercato può accadere di tutto, ma se prima la loro cessione appariva scon­ tata, adesso non lo è più, come ha lasciato intendere lo stesso Tedino: «Rispoli non è mai sta­ to un problema per me – ha detto l’allenatore rosanero –, è un ragazzo sensibile che ha at­ traversato un periodo che defi­ nirei di sana confusione. Ma ci può stare, se si è allettati dalla possibilità di andare via. Nono­ stante tutto ha sempre lavorato bene. Ho un gran rapporto con lui. Se Andrea resterà, come credo arrivati a questo punto, sarà un grandissimo acquisto per noi. Stesso discorso in linea di massima vale per Lo Faso che conosco da quando aveva 16 anni e per il quale ho grande stima. Ci sono stati dei contatti con altre società, ma ad oggi è ancora qui con noi. Tecnica­ mente non si discute: ha poten­ zialità enormi, anche se deve migliorare e integrarsi bene nel gioco. Rispetto a La Gumi­ na, che ha fatto un anno fuori alla Ternana, ha meno espe­ rienza e si vede. Tatticamente lo reputo un attaccante ester­ no, non il vice Coronado». INSOSTITUIBILE E a proposito del brasiliano, anche Tedino è dell’idea che per questo Paler­ mo, Coronado è fondamenta­ le, per talento e peculiarità tec­ niche. Sarà difficile farne a me­ no, come si è visto anche con­ tro il Cagliari: «Non è facile trovare giocatori con le sue ca­ ratteristiche, non ci sarà mai un vice Coronado. Igor è un ac­ centratore di gioco che non dà riferimenti agli avversari e questo sarà un bel vantaggio per noi. Trajkovksi è un po’ più punta di lui, ma può adattarsi.

Andrea Rispoli, 28 anni, esterno di difesa. Lo scorso anno 32 presenze e 6 gol LAPRESSE

NON È FACILE TROVARE PEDINE CON LE SUE CARATTERISTICHE SU CORONADO FANTASISTA PALERMO

SIAMO COPERTI CHI NON VOREBBE BIG COME CAPUTO E ANTENUCCI SULL’ATTACCO POSSIBILI ARRIVI

Bruno Tedino, 53 anni, tecnico rosanero GETTY

SENZA REGISTA Su una cosa non ci sono dubbi: la necessità di fare gioco del Palermo passa dalle fiammate di Coronado, soprattutto in virtù del fatto che Tedino non dispone di un regista vero e che Zamparini non sembra intenzionato a fare colpi in questo senso: «È ovvio che Jajalo non è un regista, così come non lo sono Chochev, Gnahoré o lo stesso Murawski – ha sottolineato Tedino – ma nel calcio moderno non si può pensare di giocare con un solo punto di riferimento. È il com­ plesso che deve fare la diffe­ renza. E inoltre non credo si possa arrivare in un club come il Palermo e pretendere di co­ struire la squadra da zero. Bi­ sogna anche confrontarsi con il materiale tecnico che si ha a di­ sposizione. Noi abbiamo tanti giocatori bravi che sono sotto contratto. Adesso sta a me, co­ me un direttore d’orchestra, armonizzare i singoli musici­ sti. Sono soddisfatto di quello che ho e del lavoro svolto fino­ ra: è chiaro che se dovesse ca­ pitare l’occasione giusta per migliore l’organico, con la so­ cietà faremo le dovute valuta­ zioni, ma prendere qualcuno tanto per prenderlo, non sareb­ be una mossa intelligente». E a proposito di Chochev, recente­ mente accostato alla Spal, Te­ dino ha specificato: «Non mi ri­ sulta siano arrivate offerte per lui. In ogni caso non è un gioca­ tore del quale intendo liberar­ mi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL TECNICO FA LE PROVE

TestaMazara.JuveeIntersuAngilerieD’Amico PALERMO

O

Felice D’Amico, 17 anni talento della cantera GI

ggi pomeriggio (alle 18) a Boccadifalco il Palermo sosterrà l’ultima amiche­ vole. Avversario il Mazara di To­ tò Brucculeri (Eccellenza). Te­ dino proverà soluzioni tattiche e valuterà le condizioni dei vari Balogh ed Embalo. Sotto osser­ vazione anche Coronado (saltò il match col Cagliari per un affa­ ticamento muscolare). Ieri dif­ ferenziato per Rispoli, Cionek e Murawski. Fisioterapia per Sil­ va e Petermann. Ingaggiato il

terzo portiere, Maniero. BIGLIETTI Da lunedì sarà possi­ bile acquistare online e presso le rivendite Vivaticket i taglian­ di per il match d’esordio contro lo Spezia (26 agosto): le curve a 9 euro (5 il biglietto ridotto), dai 12 ai 20 euro la gradinata, per la tribuna bisognerà spen­ derne almeno 30. GIOVANI Diramato il calenda­ rio dei Primavera 2. Il Palermo è inserito nel girone B. I rosanero, quest’anno sono allenati da Beppe Scurto, giocheranno la

prima in casa (al Pisani) il 9 set­ tembre contro il Bari. Chiusura il 5 maggio a Cagliari. Intanto due dei ragazzi più promettenti vicini a salutare Palermo: An­ tony Angileri, difensore di Ca­ stelvetrano (2001), è vicinissi­ mo alla Juventus e Felice D’Amico, attaccante (2000), palermitano doc, l’anno scorso protagonista con l’Under 17, che è in procinto di seguire Bac­ cin all’Inter. Su di lui, però, ci sono anche Sassuolo, Milan e Atalanta. g.d.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Eddy Gnahoré, 24 anni, centrocampista GETTY

Allarme rosso A Brescia solo 4 i titolari fissi Giuseppe Leone PALERMO

U

n altro Palermo, sicuramente decimato se il campionato coincide con le gare delle nazionali. La questione è stata sol­ levata da Zamparini che ha anche inviato una lettera a Tavecchio, chiedendo ufficialmente il rinvio di quattro partite, a partire dalla se­ conda giornata, col Palermo a Brescia il 3 set­ tembre. Ma difficilmente l’istanza verrà accol­ ta e, ad oggi, mancherebbero sicuramente sette giocatori a Brescia: Posavec, Struna, Cio­ nek, Aleesami, Trajkovski, Nestorovski e Balo­ gh. A questi potrebbero aggiungersi, in caso di convocazione nei prossimi giorni, anche Jaja­ lo e Chochev. E non finisce qui, perché la lista potrebbe allungarsi se, per esempio, venisse­ ro chiamati dalle nazionali giovanili La Gumi­ na e Lo Faso o Murawski e Szyminski dalla Polonia. «Il problema non riguarda solo il Pa­ lermo – spiega il d.s. Lupo – ma la regolarità del torneo. Del resto, c’è anche l’articolo 48 del regolamento che prevede che le squadre schierino sempre la migliore formazione pos­ sibile. Mi auguro prevalga il buonsenso».

L’11 IPOTETICO Nel frattempo, è già ora di pensare all’undici ipotetico che potrebbe met­ tere in campo Tedino durante gli impegni del­ le nazionali. Pomini prenderebbe il posto di Posavec in porta, mentre in difesa Dawidowicz e Accardi affiancherebbero Bel­ lusci in difesa. Rispoli o Morganella a destra con Rolando a sinistra per quanto riguarda le fasce, mentre a centrocampo Tedino ricorre­ rebbe a Gnahoré e, ad esempio, a Fiordilino. Ci sarebbe poi Coronado sulla trequarti, in avanti con La Gumina uno tra Lo Faso ed Em­ balo. Insomma, tutto un altro Palermo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL POSSIBILE UNDICI 3-4-1-2

POMINI BELLUSCI MORGANELLA (Rispoli)

DAWIDOWICZ

GNAHORÉ

ACCARDI

FIORDILINO

ROLAND0

CORONADO LA GUMINA

LO FASO (Embalo) GDS


SABATO 19 AGOSTO 2017 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TUTTENOTIZIE SICILIA & CALABRIA

47 5

1Ieri sera presentato il Crotone ai tifosi a piazzale

Palermo

Ultras. Il tecnico Nicola, intanto, carica la squadra in vista della sfida col Milan domani alle 20.45

SERIE A / IL DEBUTTO

ENicolahatrovato laricettaanti-Milan «IlCrotonestupirà» 1«Umiltà, lavoro ed entusiasmo, ricominciamo da qui. Ora

conosciamo la categoria. I rossoneri non ci sottovaluteranno» Luigi Saporito CROTONE

S

uperato l’ultimo ostacolo burocratico con l’ok della Commissione di Vigilanza sui pubblici spettacoli per lo Scida, il Crotone si avvia all’esordio col Milan. Ieri pomeriggio la conferenza stampa di Davide Nicola, in serata la presentazione della squadra e delle maglie ai tifosi sul lungomare. Il tecnico si basa su tre concetti fondamentali la scorsa stagione. «Umiltà, lavoro ed entusiasmo. Queste le tre componenti necessarie per ricominciare. La nostra rosa, a differenza della passata stagione, ha un mix un po’ diverso per cui abbiamo calciatori che hanno già esperienza in Serie A, altri che se la dovranno fare, e

un paio più esperti di tutti. Sarà una bella sfida anche quest’anno anche se a leggere le griglie di partenza ci danno sempre tra gli ultimi. In un certo senso mi trovano d’accordo anche se quest’anno conosciamo la categoria e sappiamo chi incontreremo. Noi dobbiamo metterci sotto e correre per fare più punti possibile nella consapevolezza che non possiamo competere con le prime, ma abbiamo l’entusiasmo di capire dove possiamo arrivare. Vorremmo stupire gli altri e noi stessi. So che allenare il Crotone è difficilissimo, ma questo mi stimola e mi entusiasma». AVANTI COL MILAN La partenza non è delle migliori ma Nicola, a specifica domanda, non avrebbe cambiato la prima di campionato contro il Milan. «Assolutamente no perché intanto prima o poi dovremo af-

MARTELLA DA VALUTARE. AJETI? NORMALE SOFFRA DI AFFATICAMENTO DAVIDE NICOLA ALLENATORE CROTONE

frontarli tutti e poi perché non sappiamo cosa ci aspetta. E questo vale anche se avessimo preso una neopromossa. Il Milan è uno squadrone e la goleada in Europa League non credo

Il patron Gianni Vrenna e il figlio Raffaele ieri sera durante la presentazione delle maglie ai tifosi PIPITA

che possa farli distrarre ed arrivare a Crotone sottovalutandoci. Nessuna squadra di quel livello lo farebbe». Nel dopopartita di Coppa, Nicola si lamentò per tenuta e concentrazione della difesa. «Quello che abbiamo da dirci, con squadra e club, ce lo diciamo in faccia senza messaggi cifrati. Adesso però siamo alla vigilia della prima e tutti sanno cosa devono fare, anche la società». ULTIMI DUBBI Vari però i punti interrogativi: le condizioni di Martella (uscito anzitempo nel test a Roccella) e di Ajeti, nemmeno sceso in campo. «Martella ha chiesto di uscire per un dolore al ginocchio ma abbiamo ancora qualche ora a disposizione per capirne l’entità. Ajeti è reduce da un infortunio e con una preparazione non al top è chiaro che possa soffrire di affaticamento». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA MAGLIA

Barberis sceglie la numero 10 «Me l’hanno consigliata...» ● CROTONE Ha scelto la maglia numero 10 per il suo secondo anno in A. Un numero importante, che ha sempre charme. Ad un anno di distanza Andrea Barberis partirà da titolare e anche come punto di riferimento della manovra del Crotone. «Ho scelto questo numero non perché ci tenessi particolarmente anche se so che la dieci è intrigante, ma anche sotto la spinta dei miei compagni. In un certo senso me l’hanno consigliata e ho accettato. Allo stesso tempo sento la fiducia che il mister, i compagni e la società sta riponendo in me e questo non può che farmi piacere –

spiega il 23enne centrocampista di Genova –. E adesso tuffiamoci in questo nuovo campionato con un inizio difficile ed affascinante contro una squadra che non nasconde le proprie ambizioni e dopo aver fatto un mercato sontuoso». Il Milan è già scoppiettante, vista la Coppa. «Verissimo ma noi sappiamo bene cosa fare e come cercare di mettere in crisi questa squadra. Chiaro che non sarò facilissimo ma ci giocheremo le nostre carte subito, evitando partenze ad handicap come lo scorso anno». l.s. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE C

Catania, Lucarelli svolta «È un 3-5-2 non blindato» 1Il tecnico «Sì,

modulo scelto valutando rosa, esigenze e pure la regia di Lodi»

Giovanni Finocchiaro

S

AMPIEZZA E SPINTA Lucarelli ha spiegato: «Non sono decisioni rigide, ma questa squadra ha caratteristiche tali che mi permetteranno di schierare, con il giusto equilibrio, quasi tutti coloro che possono contribuire all’aggressione degli spazi. Con un regista come Lodi possiamo variare il gioco ma anche proteggere il pallone». Andato via Bergamelli, era a scadenza (oggi è alla Pro Vercelli in B) l’ad Lo Monaco ha quasi del tutto rinnovato il reparto. Aya, miglior Under della Serie C, da interno destro sembra avere caratteristiche da lottatore.

IN PORTA VICINO FURLAN CITRO ORA PIACE A VERCELLI (f.c.) Porte girevoli nel Trapani dove sono sempre più insistenti le voci di un arrivo in maglia granata del portiere Furlan (’93), del Bari e reduce da un’esperienza positiva col Monopoli. L’arrivo di Furlan comporterebbe la cessione di uno tra Marcone e Ferrara. Sempre sul fronte mercato sembrano accreditare le voci riguardanti Canotto (’94). Al centrocampista sarebbero interessate Livorno e Alessandria. Oltre al Frosinone, su Citro ci sarebbe anche la Pro Vercelli che avrebbe proposto uno scambio con Comi. I granata stanno per cedere alla Spal il terzino Martina (2000).

CATANZARO

CATANIA

embra un cambiamento epocale. Il biglietto da visita del Catania in Serie A e nelle stagioni successive, fatta qualche eccezione, è stato il 4-3-3. L’avvento del tecnico Cristiano Lucarelli sulla panchina rossazzurra ha cambiato il corso della storia recente: largo al 3-5-2.

TRAPANI

Ciccio Lodi, 33 anni, è il perno del centrocampo rossazzurro GI

Tedeschi, arrivato dal Cosenza, ricorda per movenze e altezza il primo Nicolas Spolli, oggi al Genoa. Mentre sul centro sinistra per il momento tra Marchese e Djordjevic, il tecnico livornese sta concedendo ampia fiducia (ripagata) a Marchese. Djordjevic potrebbe agire qualche metro più in avanti nel quintetto di mediani che dovrà fare su e giù per il campo. PROVE GENERALI Tra pregi e difetti, il Catania ha cominciato questa nuova avventura con la rivoluzione del modulo. Contro la Leonzio, unico match indicativo dell’estate, sulle fasce i rossazzurri hanno accusato inizialmente la velocità degli avversari, ma quando hanno deciso di reagire, nel momento più difficile del match, ecco la reazione che è arrivata grazie alla spinta del settore mediano e agli inserimenti dei laterali negli spazi lasciati liberi dai

bianconeri. Tedeschi, che aveva ciccato il rinvio in occasione del primo gol avversario, si è rialzato combattendo come un guerriero. E le indicazioni fornite al Lucarelli porteranno il tecnico a insistere su questa strada nuova. I TEST E LA COPPA ITALIA Da qui all’inizio del campionato, il Catania sosterrà due test. Uno in famiglia nel pomeriggio di oggi per consentire a tutti i rossazzurri di provare schemi e movimenti, l’altro mercoledì a Torre del Grifo con una formazione dilettantistica etnea. Dopo l’esordio interno con il Fondi, il 26 (anche se incombe lo sciopero per la riduzione degli under in lista), è in programma il secondo turno di Coppa Italia, il 29, in casa dell’Akragas. La difesa a tre rossazzurra sarà chiamata a nuovi e più impegnativi esami. © RIPRODUZIONE RISERVATA

FALCONE FIRMA SARAO A MONOPOLI (a.c.m.) Cessione a titolo definitivo dell’attaccante Sarao, che ha lasciato il gruppo per andare al Monopoli (biennale). Stamattina la firma (un anno con opzione per la seconda stagione) dell’esterno offensivo Falcone. Nel pomeriggio la rifinitura per il match del Granillo: domani sera, contro la Reggina, l’esordio nel girone I di Coppa Italia Serie C. Il tecnico Erra ha dubbi in difesa: si contendono due posti da titolare Riggio, Gambaretti e Marchetti. Fatti i giochi nel mezzo (Icardi, Maita e Benedetti) e davanti (Infantino dall’inizio).

SICULA LEONZIO DUE UNDER PER RIGOLI DOMANI L’AKRAGAS (f.g.) La Sicula Leonzio rafforza pure il pacchetto under. Ieri il d.s. Mignemi ha annunciato l’arrivo dell’attaccante De Felice, ’96, cresciuto nelle giovanili del Napoli. La scorsa stagione ha giocato nel Real Forio. In bianconero anche il portiere La Cagnina, ’00, che arriva dalla Sancataldese. La squadra guidata da Rigoli è al lavoro per preparare la gara di Coppa Italia di domani pomeriggio ad Agrigento contro l’Akragas.

AKRAGAS PRESI PISANI E SCRUGLI OGGI RIFINITURA (s.m.) Si prepara il debutto in Coppa Italia contro la Sicula Leonzio: su richiesta dei lentinesi si giocherà all’Esseneto domani alle 16,30. Ieri seduta mista con richiamo atletico e prova di schemi. Stamattina è fissata la rifinitura. Novità dal mercato: per la difesa due giocatori già nell’orbita akragantina. Chiusa la trattativa con Pisani, da tempo aggregato, e con Scrugli che ha rinnovato il suo rapporto per la terza stagione.

REGGINA MERCATO IN ENTRATA CHIUSO GRANILLO OK PER LA COPPA (l.v.) La Commissione di Vigilanza dei Pubblici Spettacoli ieri sera, dopo alcuni interventi da parte dell’Amministrazione Comunale per la video sorveglianza e altre opere di saldature alle recinzioni di alcuni settori, ha concesso l’agibilità del Granillo e la gara casalinga di domani sera, per il primo turno di Coppa Italia contro il Catanzaro, si disputerà come da programma alle 20:30. Impianto idoneo per una capienza di 20.470 spettatori. Con l’arrivo del centrocampista Mezavilla e dell’attaccante Sparacello, il mercato della Reggina in entrata potrebbe considerarsi chiuso. Non sono da scartare, però, altre operazioni nel caso dovesse essere ceduto Bianchimano, richiesto dal Cittadella o qualche altro elemento richiesto da squadre di serie superiore. Oggi alle ore 10, al Granillo, la rifinitura.

SIRACUSA RECUPERATI GLI INFORTUNATI OGGI ALLENAMENTO A GELA (f.g.) Emergenza rientrata in casa Siracusa. I difensori Mucciante e Magnani e l’attaccante Scardina hanno lavorato ieri con il gruppo. Nel pomeriggio parte atletica affidata al preparatore Guidetti e poi spazio a partitelle su un campo a dimensioni ridotte. Oggi allenamento congiunto al Presti di Gela, nel quale il tecnico Bianco potrà valutare i passi avanti della sua squadra in vista dell’esordio in campionato sabato 26 agosto in casa del Trapani.

MESSINA COCUZZA IN RITIRO ORA UN ALTRO ATTACCANTE (p.r.) Ieri Cocuzza ha conosciuto nel ritiro in Sila i nuovi compagni, accompagnato dal d.g. Carabellò. Oggi il primo allenamento. Il ritorno dell’attaccante ex Akragas ha scaldato i tifosi, che però rimangono in attesa del pezzo pregiato al centro dell’attacco. Nella lista del Messina tanti nomi, e non è escluso che il centravanti alla fine arrivi solo negli ultimi giorni di mercato. Venuto, inoltre, ha chiesto almeno un difensore centrale di esperienza e due esterni capaci di interpretare bene le due fasi di gioco. Domani il Messina affronterà la prima amichevole contro il Sersale (Eccellenza).

ATLETICA RANDAZZO ALLE UNIVERSIADI DI TAIPEI: IN GARA NEL LUNGO (l.m.) Il saltatore etneo Filippo Randazzo parte domani per Taipei dove prenderà parte con l’Italia alla 29ª edizione delle Universiadi. L’allievo di Carmelo Giarrizzo, sarà in gara nel salto in lungo dove quest’anno in due occasioni ha superato gli 8 metri (8,05 indoor e 8,04 all’aperto) fallendo però l’8,15 che serviva per i Mondiali di Londra. Randazzo, ‘96, si è però rifatto vincendo l’argento agli Europei Under 23 in Polonia con 7,98 e adesso ha preparato al meglio l’appuntamento cinese per provare ad andare oltre gli 8 metri.

BOXE IL CATANESE CAVALLARO AI MONDIALI DI AMBURGO (l.m.) Il pugile catanese Salvatore Cavallaro, ‘95, convocato dal c.t. azzurro Renzini insieme ad altri 6 boxeur italiani per i Mondiali in programma dal 25 agosto al 2 settembre ad Amburgo. Sul ring ben 280 pugili e nella categoria 75 kg, Cavallaro (Fiamme Oro), dopo il bronzo ai recenti Europei in Ucraina, oltre ad inseguire un posto sul podio continuerà la corsa ai Giochi di Tokyo 2020 dopo aver sfortunatamente fallito la qualificazione a Rio.


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tuttoPuglia

Bari

fL’INTERVISTA

MERCATO

C’è accordo per Marrone Difesa, idea Blanchard

ANIELLO SALZANO

● BARI (f.c.) Luca Marrone e il Bari sono molto vicini. Il direttore sportivo biancorosso Sean Sogliano avrebbe raggiunto l’accordo con la Juventus (prestito, con obbligo di riscatto in caso di promozione) e con l’agente del centrocampista, Michele Puglisi. C’è da attendere (3 o 4 giorni), tuttavia, la decisione del diretto interessato, che spera in un’opportunità nel massimo campionato. Capitolo difensore. Sembra sfumato il cagliaritano Salamon, che potrebbe restare in Serie A con la Spal. Sogliano avrebbe così spostato il mirino su Leonardo Blanchard (29), centrale del Carpi (a gennaio scorso è stato girato in prestito al Brescia).

2

● le reti realizzate da Salzano nel Bari durante lo scorso campionato, entrambe su rigore e in trasferta: nelle partite a Benevento e ad Avellino

«CaroBari, conquistarti èilprimo obiettivo»

L’INCONTRO CON I TIFOSI

Basha & Co. in piazzetta Selfie-ricordo e autografi

«È una squadra che ha carattere e se correrà sui binari tracciati Grosso...»

«Cerco il rilancio e poi la Serie A» BARI

È

un altro Salzano. L’estate, l’inizio della seconda av­ ventura con il Bari, lo ha trasformato in meglio. Il cen­ trocampista napoletano, a pre­ scindere dal pesantissimo gol realizzato alla Cremonese in Tim Cup, è partito di slancio. Conquistando una posto fisso nello scacchiere di Grosso. «Spero che sia l’anno del mio riscatto – confida Aniello Sal­ zano –. Voglio dimostrare il mio valore nel Bari. Quando sono arrivato, nello scorso gennaio, non giocavo da un pa­ io di mesi. Il rendimento ne ha risentito. È cominciata una nuova storia». È nato a Napoli, ma si è forgiato da calciatore nella Union Quinto Treviso. Viaggiatore o emigrante? «I miei genitori hanno deciso di trasferirsi al nord, quando ero molto piccolo. Perché mio papà, Giovanni, ha trovato il

lavoro a Treviso. Ed era convin­ to che negli anni ci sarebbero state maggiori opportunità an­ che per mio fratello e per me». I napoletani li ha ritrovati nel Bari: D’Elia, Floro Flores, Improta, De Lucia e Brienza (vissuto a Ischia). Si parla il vostro dialetto nello spogliatoio? «Soltanto quando scherziamo. È come ritrovarsi in famiglia. Ma, sia chiaro, non ci sono gruppetti». Ha segnato in ogni stagione, ma nel Tuttocuoio (2013-14) si esaltò. Ne fece addirittura 9 in un solo anno. Solo un episodio? «Giocavamo con un 4­3­1­2, un modulo che mi concedeva maggiori possibilità di inseri­ mento senza palla. Sfruttai a dovere quella situazione». Il suo allenatore dell’epoca era Massimo Alvini, sconosciuto alle grandi masse. Cosa gli deve? «È stato importantissimo. Mi ha aiutato a crescere come uo­ mo e calciatore. Non so perché abbia allenato solo in categorie

Le firme di Basha, Iocolano e Busellato FCBARI1908

HA DETTO

1Il centrocampista si confessa Franco Cirici

45 3

Aniello Salzano, 26 anni, napoletano, al Bari dal gennaio 2017. Nella foto, il gol che ha segnato in Coppa contro la Cremonese ARCIERI

inferiori. Merite­ rebbe di più».

«L’anno scorso ho pagato il cambio di club. Ora è tutta un’altra storia»

Nell’ultimo anno solare è passato da Nicola a Colantuono fino a Grosso. Differenze fra i tre? «Nicola è una grandissima per­ sona e lavora molto bene sul campo. Anche Colantuono è un buon allenatore. Forse a Ba­ ri ha sbagliato qualcosa nella gestione del gruppo. In quanto a Grosso, mi ha colpito la cura meticolosa dell’organizzazio­ ne e la preparazione del suo staff. Il resto si vede: questo Bari ha già la sua impronta». Ha già vinto la B, due anni fa a Crotone. Quali insegnamenti ha ricavato da quella esperienza? «Fra i cadetti non contano i no­ mi ma le motivazioni, l’impe­ gno che metti in allenamento e in partita. In quel Crotone, poi, Juric fu bravissimo a gestire anche i momenti più delicati». Qualche mese dopo la promozione, ha fatto il passo del gam-

bero, è tornato in Serie B. Vuol dire che Salzano non è stato ritenuto all’altezza del massimo

campionato? «Nel contesto giusto, credo di poter dire la mia anche in A. Ebbene, spero di avere un’altra opportunità per dimostrarlo. E’ una sfida con me stesso». Che Bari sta nascendo? «Fin dal ritiro in Trentino si è creato un bel gruppo. Ci sono i presupposti per vivere una sta­ gione ricca di soddisfazioni. A patto di continuare a seguire i binari tracciati dal mister». Più preoccupante prendere subito gol o più incoraggiante avere la forza di ribaltare il risultato (al Bari è successo due volte su due in coppa)? «Le rimonte evidenziano lo spiccato carattere della squa­ dra. I gol presi in avvio possono starci, in questa fase della sta­ gione». © RIPRODUZIONE RISERVATA

● BARI (f.c.) Un incontro tanto curioso quanto simpatico. Ieri mattina tre calciatori del Bari, Basha, Busellato e Iocolano, si sono ritrovati nella piazzetta di Santo Spirito (alle porte della città) per un contatto diretto con i tifosi biancorossi. Sulla scia di quanto fatto la scorsa settimana dai loro compagni Micai e Nenè, nei pressi dello stadio. Dalla piazzetta all’approdo alla vicina scogliera, il passo è stato davvero breve. Basha, Busellato e Iocolano sono stati subito circondati da un centinaio di tifosi e bagnanti, a pochi metri dal mare. Un appuntamento in tema con la stagione, assai gradito dai presenti. Selfie-ricordo e autografi a volontà.

OGGI ALLE 20

La Primavera «rinforzata» in amichevole a Gravina ● BARI (f.c.-n.l.) Galano è rientrato in gruppo dopo gli acciacchi accusati nei giorni scorsi. Seduta differenziata (palestra e terapie) per Micai, Masi e Sabelli. Si è rivisto sul campo Improta (lavoro a parte), mentre i compagni hanno dato vita a partitelle in famiglia. Stasera (alle 20) test dei biancorossi a Gravina di Puglia. In campo i ragazzi della Primavera, rafforzati da qualcuno della prima squadra. La partita sarà trasmessa da Antenna Sud (canale 13 DTT, in diretta dalle 19.45) e sul canale Youtube della FC Bari 1908. Previsto il pubblico della grandi occasioni. Nel Gravina giocano due ex biancorossi, il difensore Anaclerio e la punta Picci che proprio oggi compie 32 anni.


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TUTTENOTIZIE PUGLIA & BASILICATA

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1In attesa di sistemare Sarno, il Foggia conta

sulla crescita di Chiricò, protagonista in questo precampionato. Nuovo tentativo per Galano

SERIE B

Chiricò vuol prendersi il Foggia

1L’esterno offensivo è tra i più brillanti nella squadra rossonera: «Sin qui ho fatto bene in Lega Pro. Ora devo giocarmi bene questa grande chance» Emanuele Losapio FOGGIA

O

ra Chiricò vuole prendersi il Foggia. L’esterno è tra i più in forma del gruppo di Stroppa e ha una grande voglia di stupire anche in Serie B. Nella parte finale della scorsa stagione è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare, soffiandolo a Sarno e conquistando appieno la fiducia di staff tecnico e tifosi. Nella fase decisiva per la vittoria del campionato, Chiricò è stato determinante, tanto da convincere la società a prolungargli il contratto fino al 2020. Ora la sfida più importante: confermarsi in Serie B, dopo averla conquistata sul campo da protagonista. «Questa volta voglio giocarmi bene questa chance – esordisce –. Nella mia carriera ho fatto bene in Lega Pro, è arrivato il tempo di fare il salto di qualità!». IN FORMA L’esterno brindisino è tra i più brillanti del gruppo rossonero. Finora ha disputato un grande precampionato, risultando tra i migliori in campo nelle due sfide di Tim Cup di Vicenza e Genova. Nei pochi minuti

giocati contro la Samp, è stato tra i più pericolosi, sfiorando anche un gran gol a Marassi. «Mi sarebbe piaciuto giocarla dall’inizio, mi sono emozionato in uno stadio così importante – rivela –. È stata una partita importante contro un avversario molto forte, un passo avanti per noi. Sicuramente ci sono stati degli errori, possiamo ancora migliorare». Nel Foggia che cresce, Chiricò è sicuramente uno degli uomini più importanti, sul quale Stroppa è pronto a scommettere anche in B. «Sono molto contento per la fiducia che mi ha dato il tecnico. Qui sto benissimo, sono cresciuto molto come calciatore e ora voglio ricambiare l’affetto dei tifosi e della società, che ha creduto in me. A quale percentuale della preparazione siamo? Non lo so, certamente possiamo ancora migliorare molto. La squadra sta crescendo e anche i nuovi che sono arrivati l’hanno rinforzata molto». ESORDIO Mancano pochi giorni all’esordio in campionato di Pescara, nel mezzo il Foggia giocherà stasera un’amichevole a Bisceglie, per testare ancora lo stato della preparazione. «Vogliamo arrivare pronti a quella che sarà una partita bellissima – conclude Chiricò –. Abbiamo lavorato tutta l’estate per giungere al top all’avvio del

MONOPOLI

Cosimo Chiricò, 25 anni, in azione con Mercadante nella partita Monopoli-Foggia del 13 marzo LAPRESSE

campionato. A Pescara sarà dura ma sapremo dire la nostra. Con la Sampdoria abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. C’è rispetto per gli avversari ma anche consapevolezza dei nostri mezzi. Questa squadra può arrivare lontano e fare bene anche in Serie B».

Cristian Galano, 26 anni ARCIERI

RNuovo tentativo

per l’obiettivo dell’estate: Galano Offerto al Bari quasi un milione

IL CASO L’esplosione di Chiricò ha spinto il Foggia a mettere sul mercato Vincenzo Sarno, uno dei principali protagonisti degli ultimi anni. Il fantasista napoletano si allena a parte sin dal ritiro di Castel di Sangro ed è praticamente con la valigia in mano. Nelle ultime settimane si sono mosse Parma, Livorno e Pisa, prima della chiusura del mercato sicuramente ci saranno novità a riguardo. La partenza di Sarno costringerà i

SERIE C Marco Errico LECCE

C’

è già il Francavilla nel mirino di Pedro Costa Ferreira. Il centrocampista portoghese è impegnato in una personale corsa contro il tempo, per presentarsi al derby che segnerà il debutto in campionato del Lecce. Ha saltato la trasferta di Pordenone per un affaticamento muscolare e non è stato convocato per l’amichevole con il Gallipoli, in programma oggi alle ore 17,30 al Via del Mare. Ma in ottica campionato, le sensazioni sono positive. «Sono convinto di farcela – assicura Costa Ferreira –. A Vercelli ho preso una botta che mi ha provocato un po’ di versamento. Ma già da qualche giorno sono tornato ad allenarmi con i compagni, anche se a scopo precauzionale evito di calciare in porta. Mi sono sottoposto a ecografia e il dottore mi ha garantito che non ci sono problemi. Sono molto fiducioso: a Brindisi, contro il Francavilla ci sarò». RIVINCITA Anche un pizzico di rivalsa, nei pensieri di Costa Ferreira. Il centrocampista non ha dimenticato lo sgambetto dello scorso anno, che aveva frenato la corsa del Lecce verso la promozione diretta. «Abbiamo pagato a carissimo prezzo quello scivolone a Franca-

Sms Costa Ferreira «Lecce, sono pronto Penso al Francavilla»

Pedro Miguel Costa Ferreira, 26 anni, a Lecce da gennaio 2017 LEZZI

1Il portoghese

convinto di recuperare per l’esordio: «Non vedo l’ora, ci teniamo a prenderci la rivincita»

villa – sottolinea il centrocampista, 16 presenze e 2 gol nella scorsa stagione, quando era arrivato a gennaio dall’Entella –. Avevamo la possibilità di allungare sul Foggia, invece abbiamo perso e, dopo quella sconfitta, ci abbiamo messo un po’ a

MATERA OGGI UN TRIANGOLARE (n.v.) Prove tecniche di campionato per il Matera, che questo pomeriggio scenderà in campo a Montescaglioso, in un triangolare con la squadra locale (Eccellenza lucana) e con il Ginosa (Promozione pugliese). La società ha ufficializzato l’acquisto del portiere Tonti. Oltre al centrocampista del Pescara Bruno, piacciono Federico Gentile, centrale, che si è svincolato dalla Robur Siena, Scognamillo del Novara e Belinghieri della Cremonese.

riprenderci. Quest’anno deve essere diverso, anche perché giochiamo a Brindisi, su un terreno in erba naturale e non sul sintetico, come a Francavilla nella scorsa stagione. Questo è un aspetto che sicuramente ci può avvantaggiare. Insomma, non vedo l’ora di scendere in campo». RINFORZI C’è un Lecce ancora più forte, per cancellare quella macchia dello scorso campionato. Costa Ferreira vede una squadra più competitiva. «Sono arrivati dei giocatori importan-

rossoneri a tornare sul mercato per prendere un altro attaccante esterno d’esperienza. OBIETTIVO Il primo nome della lista rossonera è quello di Cristian Galano (’91) del Bari. Il Foggia ci ha provato nelle scorse settimane però senza grosse fortune. Qualche giorno fa sarebbe stato fatto l’ultimo tentativo per il «Robben di Capitanata» (offerta poco sotto il milione di euro per il cartellino). Ma il Bari non molla, per questo il Foggia ha spostato l’obiettivo su Filippo Falco (’92) del Bologna, per il quale sono in corsa anche Perugia e Carpi. C’è la volontà di acquisirlo e metterlo a disposizione di Stroppa prima dell’esordio in campionato a Pescara. © RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE D

ti – assicura –. In questi giorni sto osservando in allenamento Armellino: ha un tasso tecnico davvero molto alto. Gioca in un ruolo dove c’è anche Arrigoni, che è un altro ottimo calciatore, ma è meglio essere in tanti. Poi c’è Di Piazza, che non ha bisogno di presentazioni. Per lui in questo momento parlano i numeri, sta facendo qualcosa di straordinario. Anche i giovani sono in gamba. Ad esempio, mi ha impressionato Megelaitis per la sua grande personalità. Nel suo ruolo ha davanti due ottimi giocatori, come Armellino e Arrigoni. Ma lui è giovane e ha grandi potenzialità, può ancora crescere tanto».

DomaniCoppa Èsubitosfida Nardò-Taranto

SCIOPERO Leggero infortunio a parte, Costa Ferreira è già in forma campionato. Il centrocampista non si scompone più di tanto, davanti alla prospettiva di dover affrontare subito due delle dirette concorrenti come Trapani e Catania, dopo il derby con il Francavilla. «Meglio che queste sfide arrivino subito – dice –. Noi abbiamo conservato l’ossatura dello scorso anno, sicuramente siamo più rodati rispetto a squadre come Trapani o Catania, che invece hanno cambiato tanto. Senza dimenticare che c’è uno sciopero che incombe e io sarei favorevole. Non è giusto che ci siano tanti giocatori a spasso per questa regola degli over. Un giovane deve giocare se è bravo, non perché lo stabilisce a priori la Lega. In questo modo non c’è meritocrazia».

● TARANTO Domani le prime gare ufficiali. In programma il primo turno di Coppa Italia di Serie D, rituale antipasto del campionato, che avrà inizio il 3 settembre. In ambito pugliese-lucano il derby Nardò-Taranto si presenta come la sfida più interessante. I rossoblù di Cozza giocheranno in trasferta senza Scoppetta, Miale e D’Aiello, fermati da un turno di squalifica. Curiosità in casa granata per l’attaccante nuovo acquisto Pietro Balistreri, attaccante arrivato proprio dal Taranto, dopo una stagione vissuta quasi interamente fuori rosa. L’ambizioso Cerignola, reduce da un ottimo precampionato, parte da San Severo, sul campo dell’Alto Tavoliere: si gioca ad Apricena. Dopo la festa per il ritorno in Serie D, il Team Altamura di Gigi Panarelli è impegnato a Francavilla sul Sinni, che avrà in panchina il serbo Lazic per l’undicesima stagione di fila. Esame esterno per l’altra novità Sporting Fulgor Molfetta, che si reca a Potenza. Gravina e Manfredonia accedono direttamente al secondo turno. In caso di parità al 90’, subito calci di rigore. Luigi Carrieri

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ECCO SARAO, PIACE AGYEI (l.s.) Oggi è il giorno di Manuel Sarao, l’ex punta del Catanzaro, al quale Tangorra ha intenzione di affidare il ruolo di boa dell’attacco del Monopoli. Così, a meno di clamorose sorprese, si colma la casella del reparto avanzato, mentre resta ancora il punto interrogativo per la mezzala. L’obiettivo principale ritorna ad essere il ghanese Agyei, lo scorso anno in forza all’Ancona, ma di proprietà del Benevento. Stamattina rifinitura in vista della sfida di domani con l’Andria al Veneziani. Serve una goleada per passare il turno.

BISCEGLIE STASERA TEST COL FOGGIA (p.d.b.) Stasera il Bisceglie (ore 20) ospita il Foggia in amichevole al Ventura. Per il tecnico Zavettieri sarà l’ultimo test in vista dell’esordio in campionato tra sette giorni a Pagani. Curiosità per vedere all’opera l’attaccante brasiliano Paulo Azzi, ultimo rinforzo nell’ambito di un mercato che ha rivoluzionato l’organico nerazzurro (solo cinque i confermati). Indisponibile Markic (fascite al piede destro), dovrebbe essere confermato Jurkic nel cuore della difesa in coppia con Petta.

ANDRIA BRESCIA SU CURCIO (g.e.) Domani si gioca a Monopoli la gara decisiva per superare il primo turno di Coppa Italia, però a tenere banco sono sempre le richieste che riguardano alcuni dei giocatori più in vista della Fidelis. Il Brescia continua a corteggiare Curcio, ma nelle ultime Catanzaro e Viterbese hanno mostrato un forte interesse per il centrocampista Onescu. Se dovessero partire, l’Andria tornerà sul mercato per prendere un esterno destro e un terzino sinistro. Potrebbe partire anche Volpicelli, che non rientra nei piani di Loseto e interessa a Gravina, Altamura e Potenza.

FRANCAVILLA SICURELLA PIÙ VICINO (g.a.) Giuseppe Sicurella è sempre più vicino alla Virtus Francavilla: per inizio settimana prossima potrebbe arrivare l’ufficialità. Più difficile un ritorno di Galdean, svincolato dopo tre stagioni con la maglia della Virtus: il centrocampista si sarebbe proposto nuovamente, ma per ora senza successo. Oggi alle ore 18.00 amichevole al Fanuzzi contro l’Avetrana (Eccellenza).

MOTORI SLALOM A MONOPOLI (an.gat.) Aperte le iscrizioni per lo slalom dei Trulli - Coppa Città di Monopoli, competizione automobilistica organizzata dall’Automobile Club Bari BAT, che debutta nella massima serie tricolore. La gara, sesto appuntamento del campionato italiano della specialità, è in programma il 10 settembre sui 3.500 metri della strada provinciale 113, nota come la «Panoramica», che da Monopoli conduce ad Alberobello.


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