Squame fanzine #3

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3 . .écai lles.



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S

.écai lles .

fogliando le pagine di questo terzo numero di SQUAME vi sarà mostrato ciò che nell'animo umano c'è di più deviato, corrotto, perverso e contrapposto ad una vita retta e virtuosa. È risaputo che fin dall'antichità vennero identificate sette inclinazioni morali e comportamentali denominate vizi capitali: superbia, avaritia, invidia, ira, luxuria, gula e acedia (secondo il loro antico nome latino). Percorrete dunque questa pubblicazione come se fosse una selva oscura nella quale ogni autore ha seminato per voi il germe del suo vizio più profondo. Troverete cibo per il vostro animo puro, perché si corrompa anche lui al richiamo dell'arte schietta della parola e dell'illustrazione. Buon viaggio… e attenzione a non perdervi.

E

n feuilletant la troisième édition de SQUAME, vous prendrez part à ce qu'il y a deplus dévié, corrompu, pervers et opposé à une vie droite et vertueuse dans l'esprit humain. La période antique avait déjà identifiée sept inclinaisons morales et comportementales dénommées Vices Capitaux : superbia, avaritia, envie, ira, luxuria, gula et acedia (selon leur ancien nom latin). Parcourez cette publication comme la forêt la plus obscure où chaque auteur a semé le germe de son vice le plus profond. Vous trouverez ainsi une nourriture pour votre esprit pur afin que ce dernier soit séduit par l'appel de l'art franc de la parole et de l'illustration. Bon voyage … et attention de ne pas vous égarer !

aliena vitia in oculis habemus, a tergo nostra sunt. Abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro. // Nous avons les défauts d’autrui dans l’oeil et les nôtres dans le dos.


luxuria u

Lilian Coquillaud / oco


ira u

Lilian Coquillaud // oco


Non esiste vento Il n’y a pas de vent favorevole per chi favorable pour celui non sa dove andare qui ne sait oÚ il va Lucius Annaeus Seneca


acedia u

il pistrice


MU SA

Ne ho contati tre solo oggi a pranzo: taccuino posato sul tavolo accanto al caffé e lo sguardo rapace in cerca di un dettaglio insignificante. Anche a distanza riesco a sentire il campo magnetico della mancanza d’ispirazione, le vibrazioni delle frasi mal scritte dai cui mi tengo alla larga per paura di esserne contaminata. Non ho paura di loro, degli scrittori da bar. Non giochiamo la stessa partita. L'unico che temessi eri tu. Tu e le tue camicie a quadri, tu e i tuoi occhiali troppo tondi, tu e i tuoi sei romanzi pubblicati, tu e il tuo talento. Quando mi sono decisa a darti la caccia ero ancora impantanata alla

trentesima pagina del mio manoscritto e tu abitavi al quarto piano di un hotel particulier con il frontone di pietra e le finestre slanciate. Conoscevo il tuo appartamento a memoria pur non essendoci mai stata, nei tuoi romanzi c'era tutto quello che avrei dovuto sapere: le venature del parquet, i titoli dei libri impilati dentro il caminetto che non usi, la statuetta di Ganesh comprata in uno dei tanti alimentari indiani che ti guarda mentre rileggi ad alta voce le frasi che non scorrono fluide come vorresti. Eri una preda fin troppo facile e sapevo che mi sarebbe bastato poco per ridurti al silenzio. Nulla è stato casuale. Non la scatola di fiammiferi con il logo di un qualche Grand Hotel stampato a caldo e il mio numero annotato sul dorso, né il tavolo di formica sul quale te l'ho passata facendola scivolare sulle tracce stratificate di centinaia di tazzine di caffé, né il lungo bacio nella prima notte veramente calda di quella primavera, oscenamente carica


del profumo degli ippocastani in fiore. Quando ti sei girato per dirmi che mi amavi sapevo giĂ che ti avrei risposto nascondendo un sorriso dietro i capelli, e che la sera stessa avresti immortalato questo gesto nelle pagine del tuo taccuino. Sapevo giĂ che sarei scomparsa dalla tua vita nel modo che ti avrebbe causato il maggior dolore possibile, condannandoti a un silenzio senza spiegazioni. Per settimane ho letto i tuoi messaggi imploranti sperando che il pianto ti avrebbe reso impossibile arrivare in fondo alla maratona delle duecento cartelle del manoscritto che avevi voluto dedicare alla nostra storia. Quando ho letto che il tuo ultimo romanzo era appena uscito ho avuto paura di aver sottovalutato il tuo talento. Paura di averti dato materia per scrivere il tuo capolavoro. Paura che avessi dato alle stampe quello che avevamo vissuto prima che

potessi farlo io. La mia scrittura aveva bisogno della nostra storia almeno quanto te. Hai invaso la città come un cancro, conquistando persino la vetrina della libreria gay, la pila dei tuoi libri appoggiata fra il calendario dei rugbisty e il manuale del perfetto barebacker. Un cartellino scritto a mano con una grafia curata ti indica come il colpo di fulmine del libraio, il travestito in parrucca bionda e tacchi a spillo alla cassa, l’aria spenta di chi vorrebbe essere altrove. Ho vinto il disgusto e la paura e sono entrata per prendere il tuo romanzo fra le mani: tre etti e duecentodieci pagine tenuti insieme da una fascetta rossa che ti definisce la nuova Bridget Jones. Ho ripreso a respirare. Mi sono bastati due mesi per annientarti e fare di te uno scrittore da sette euro e novantanove centesimi. Sapevo di avere talento.

invidia u

benedetta blancato



luxuria u

AKAB


superbia u

Éndrjü


luxuria u

Éndrjü



acedia u

Flavio Zampaloni


Francesco Cattani


Questa cittĂ arde come il nostro amore u Francesco Cattani


Io amo dIO Io sono. Sopra ogni cosa, io. Io sono la Superbia. So cos’è l’amore, io.

Sono così innamorata di me stessa medesima, credo così tanto nella mia superiorità da aspettarmi persino un riconoscimento dagli altri. Sempre protesa alla ricerca e all'affermazione della mia identità, mi ritrovo talmente autoinfatuata da finire col conoscermi poco o addirittura per nulla. Ogni tentativo di rendermi minimamente consapevole si rivela inutile. Non tollero che mi si contraddica, non riesco a vedere un punto di vista che non sia il mio. Mi piace la compagnia degli adulatori, anche se questo è motivo di sofferenza per qualcuno. Desidero fortemente ricevere più di quello che dò e ho bisogno che gli altri siano coinvolti più di quanto non lo sia io, perché ho una sfrenata necessità d’affetto. Non vedo mai il buono che risiede nell'altro. Non perdono. Non esprimo sentimenti ed emozioni. Ho bisogno d’essere ammirata in misura superiore a ciò che per chiunque sarebbe “normale” o comunque in termini totalmente inappropriati al contesto.

Io amo dIO So cos'è l'amore io. IO amo dIO, io SONO Dio, IO amo solo IO.


superbia u

amalia // studio arturo



rafaël houée


martes foina gula u

Rocco Lombardi


invidia u

il pistrice



gula u

alberto corradi


CECILIA // STUDIO ARTURO


Lui è il domatore di Vizi Forse non tutti lo sanno, ma quelle che ora sono note come le 4 Virtù Cardinali, prima erano dei Vizi, come gli altri. Nessuno più si ricorda quali fossero, perché una volta che il domatore li ha ammaestrati, quei quattro Vizi lì, son stati cancellati dalla memoria umana. Lui gli ha tagliato le code, in segno di sottomissione. Forse ci vorranno ancora secoli, prima che Il Domatore di Vizi riesca ad ammaestrare e tagliare la coda agli altri sette. Ma ci sta lavorando su, ogni giorno, con impegno e dedizione. Lui è nato per far questo, e ci sarà fin quando al mondo esisteranno abitudini devianti per l'animo umano.

Il est le dompteur des Vices Tout le monde ne le sait peut-être pas, mais celles qui sont connues comme les 4 Vertus Cardinaux, étaient avant des Vices comme les autres. Personne ne se rappelle ce qui était parce que, une fois dressé par le dompteur, ces quatre Vices ont été rayé de la mémoire humaine. Le dompteur leur a coupé la queue pour marquer leur soumission. Il faudra peut-être encore des siècles avant qu'il réussisse à dresser et à couper la queue aux sept autres. Mais il y travaille chaque jour, avec engagement et dévouement. Il est né pour faire cela, et il y n'aura de fin que lorsque au monde n'existeront plus des habitudes déviantes pour l'esprit humain.


torpet iners u

alessandra de cristofaro


dies irae u

alessandra de cristofaro


Fatti non foste

a viver come bruti. Nel mezzo del cammin tra casa e il lavoro, sentì la notizia alla radio. Avrebbero attaccato la sera stessa. Il governo smentiva. Un'orgia era organizzata nel palazzo presidenziale.

Niente poteva accadere.

La descende dans la cave fut fructueuse. Il ramena

le muscadet, pouilly, le madiran et le sauternes. Les huitres déjà ouvertes étaient dans le frigo.

Fuori, la città era chiusa nel silenzio come se aspettasse un terremoto. Come il cielo nero e fermo prima della tempesta. La table était dressé. Il était seul avec son plaisir. La première huitre, une gorgé de mer. Le parfum métallique du muscadet le traversa comme un triangle dans une orchestre, invisible et pourtant au dessus de tout. Di colpo, le prime bombe cominciarono a cadere sulle città. La piova etterna maledetta fredda e greve. Nuvole di fumo nero. Chiuse la finestra. Il film muto dei grattacieli in fiamme continuava dietro i doppi vetri


Le sucre du sauterne envellopa le gras du foie. Il fondirent dans la bouche, sur la langue, le gras

et le sucre.

Un missile colpì il palazzo di fronte. Dall'ultimo piano squarciato scivolavano oggetti, vestiti, fiamme, fumo, un letto, una donna. Puzza [Pute] la terra che questo riceve.

Le fromage était parfait, fondant, cremeux.

Les papilles n'attendait que les tannins du vin. Il porta le verre aux nez. Une symphonie de parfums s'appropria des son cerveau. Il porta le verre aux lèvres, température idéale, soyeux comme d'habitude. Il porta le verre à la bouche, une sensation d'astringence le rinça. La persistance fut quelque peut moins forte qu'il attendait. Il en fut contrarié. Une mélancolie subtile

et une vague tristesse le prit.

I nemici erano nelle scale. Sentì la voce del vicino gridare. Raffiche di mitra. Poi Silenzio. Il aurait du vieillir encore quelques années. Ou bien il était juste d'un degré trop froid. Nella calma surreale il fumo si dissipava.

Piano piano si cominciaron a riveder le stelle. Riconiscimi se sai, tu fosti prima ch'io disfatto, fatto.

gula u

virgilio Mauro


gula u

supersaumon


ira u

sheepo


gula et luxuria u

Flavio Zampaloni


ira u

Most Lonely Boy


M

. aveva quarant'anni e i capelli lunghi due. La sedia accanto alla finestra aveva sempre traballato e lei non l'aveva mai sistemata, sedendo lì per la maggior parte del tempo tutti i giorni. Quello scarto le riservava un dondolio uguale a se stesso da anni. La sua testa aveva sempre superato di poco il davanzale così che il prato si scorgeva appena: sulla gamba più lunga, M. poteva vedere un ciuffo della liquirizia, sulla gamba più corta lo stesso sguardo finiva sulla corteccia dell'acacia. Quel giovedì la finestra era socchiusa, lei si sporse e senza mani ne allargò le ante, poi mentre il corpo le si allungava come un canto continuo, spalancò la bocca, la spalancò più di quanto

avesse mai immaginato di poter fare e si sorprese poiché era tutta una voragine, nuova e rossa, che si rivolgeva al cielo soltanto ora. Chiuse gli occhi


e investita e giocata da ferventi geometrie lo divorò: divorò il sole. M. ebbe una vertigine, sorrise e si rimise a sedere, dondolandosi millimetricamente.

Lo splendore le colava da un labbro e tutto intorno era buio. M. u

sara trofa + Daniela Tieni


avaritia u

XDEB


luxuria u julie Nivert



tristezza // tristesse u

Eleonora Antonioni



capitalsins u KARLOSH


avaritia u

Ăˆgo_tek


gula u

Ăˆgo_tek


luxuria u

kichi


Symbolical Head u

Fiammetta Ghedini


gula u

gae cab


invidia u

gae cab


gula u

XDEB


ira u

XDEB


gula u

Sebolo


gula u

JĂŠrĂ´me Barbosa


ira u

akab

ARTISTES / ARTISTI Alessandra de Cristofaro u nonnapetrelli.carbonmade.com, Alberto Corradi u ossario.blogspot.fr, AkaB u mattatoio23.blogspot.com, Daniela Tieni u fridainnamorata.blogspot.com, Ègo_tek u edizioniii.blogspot.com, Eleonora Antonioni u illustratori.it/EleonoraAntonioni, Éndrjü u endrju.lv, Fiammetta Ghedini u fiammetta.virb.com, Flavio Zampaloni u f laviozampaloni.blogspot.com, Francesco Cattani u barcazza.blogspot.fr, Gae Cab u www.cozmikartband.com, Jérôme Barbosa u www.jeromebarbosa.com, Julie Nivert u www.julie-nivert.com, il Pistrice u www.ilpistrice.com, Maya Mihindou u cargocollective.com/vertebrale, Most lonely boy u mostlonelyboy.com, Oco u oco-oco.blogspot.com, Rafaël Houée u frigobanjo.blogspot.com, Rocco Lombardi u lalberosfregiato.blogspot.com, Supersaumon u supersaumon.blogspot.com, Sebolo u www.sebolo.org, Sheepo u poshee.blogspot.com, Studio Arturo u www.studioarturo.com, XDEB u xavierdebrettes.blogspot.com, KARLOSH u www.mr-karlosh.blogspot.com, Kichi u www.kichi.fr

TEXTES / TESTI Benedetta Blancato, Cecilia Campironi, Amalia Caratozzolo Sara Trofa u saratrofa.blogspot.com, Virgilio Mauro Illutration de couverture / illustrazione di copertina u Maya Mihindou Direction artistique, maquette / Direzione artistica, impaginazione u il Pistrice

s Q u a m e . n e t isbn : 979-10-91331-21-0



RA ALESSAND TO, , B A K A I, D ORRA ANCA ALBERTO CFARO, BENEDET TA BLNORA O O T E L IS TEK, E DE CR A GHEDINI, IENI, ÈGODANIELA T I, ÉNDRJÜ, FIAMMET TO CAT TANI, ANTONIONMPALONI, FRANCESC ARBOSA, FLAVIO ZA PISTRICE, JÉRÔME B GAE CAB, ILRT, KARLOSH, KICHI, BOY, OCO, JULIE NIVE DOU, MOST LONELY RDI, MAYA MIHINUÉE, ROCCO LOMBA RAFAËL HOA, SEBOLO, SHEEPO, , SARA TROFTURO, SUPERSAUMON STUDIO AR AURO, XDEB. VIRGILIO M .NET SQUAME


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