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Il mondo del printing tra evoluzione tecnologica e cambio di paradigma
Chi avrebbe detto che la nostra cara filiera della stampa incappasse così velocemente in tutte quelle previsioni che fino a ieri avevano il sapore di profezie avveniristiche? È trascorso più di un decennio da quando Zygmunt Bauman ci ha messi in guardia rispetto al fatto che la nostra vita sarebbe diventata inevitabilmente liquida. Ma la stampa, accidenti! con il suo bagaglio di tradizioni così radicato, con il suo chiaro orientamento B2B, con quell’appassionato attaccamento alle macchine da parte degli imprenditori e anche degli operatori. Eppure eccoci a parlare di digitalizzazione, innovazione, servitizzazione, di sinergie a tutto tondo e di strategie di sviluppo in un contesto allargato, interdisciplinare, internazionale, crossmediale... Proprio come se fossimo parte dell’industria tutta nella sua globalità, esattamente come se le nostre vision e mission di aziende che conservano una radice familiare – e in parte anche artigianale – debbano confluire in un unico flusso “liquido”, appunto, proprio perché i suoi confini sono in continuo divenire. Nuovi paradigmi che non sono esattamente una sorpresa: questo trend solleticava da tempo le nostre fondamenta ma poi è arrivata la pandemia che ha forzato una brusca accelerazione al cambiamento. E allora innovazione non significa più dotarsi della tecnologia di ultima generazione, per quanto inserita nell’ecosistema di un workflow iperconnesso, ma richiede di mettere i piedi fuori dal nostro co-
re business e applicare il nostro ingegno tutto italiano per inventare nuovi modelli di business. Servitizzazione? E già! i nostri prodotti, impeccabilmente stampati hanno bisogno di un mondo di servizi a supporto, in cui possono trovare un habitat fertile per poter fare la differenza ed emergere in un mercato sempre più competitivo e catturare l’attenzione di una clientela sempre più esigente. Digitalizzazione: forse questa parola suona più familiare nel nostro lessico quotidiano, ma anche il suo significato non si lega più unicamente a tecnologie e processi ma impone di ripensare il modo di fare business. Un camdi Alexia Rizzi biamento di mentalità che coinvolge la raccolta e l’analisi dei dati che riguardano tutte le fasi dell’operatività dell’azienda compresa la formazione del personale, il marketing e la gestione delle relazioni. Per orientarsi in questo incalzare di cambiamenti, per fare finalmente sistema come filiera relazionandoci anche con realtà attigue e complementari alla nostra industria, è indispensabile tornare a confrontarsi. Questo autunno ci riserva una serie di appuntamenti – finalmente in presenza – dal grande ritorno del Digital Printing Forum, che è targato Inkjet, a Brand Revolution Lab, fino alle fiere di settore italiane e internazionali che animano la seconda parte dell’anno. Tutto questo rientra nel concetto di #StampareEfficiente, il tema portante delle pagine a seguire.