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Trasformazione digitale e Intelligenza Artificiale
Evoluzioni Trasformazione
Digitale e Intelligenza Artificiale di Giovanni Landi
L’intelligenza artificiale non è altro che il destino della tecnologia digitale, una sorta di “continuazione della filosofia con altri mezzi”, una collezione di tecniche e ambiti di ricerca variegata e con scopi diversi a seconda del campo applicativo… una risposta a differenti domande.
Giovanni Landi, Portfolio Director in FINIX TECHNOLGIES SOLUTIONS, il primo Innovative Managed Service Provider italiano che offre soluzioni innovative basate sull’Intelligenza Artificiale e sull’Internet of Things. Manager di esperienza internazionale, lavora da 25 anni nei settori delle energie rinnovabili e dell’hi-tech. Laureato in Filosofia, da sempre coniuga le attività professionali in azienda con riflessioni di più ampio respiro sul significato profondo di questa disciplina, di cui è considerato un esperto a livello nazionale. Maggiori informazioni su www.intelligenzaartificialecomefilosofia.com, sito gestito da un innovativo agente digitale che guida il visitatore nella navigazione. L’industria della stampa è stata tra le prime a conoscere e a incamminarsi sula via della Trasformazione Digitale. Le stampanti digitali sono nate praticamente insieme ai personal computer e il desktop publishing ha enormemente facilitato i processi di stampa. I successi di Apple, molto prima dell’iPhone, si chiamano PageMaker e LaserWriter. Ma la stampa ha avuto un ruolo storico molto più sottile e duraturo nel successo del digitale, che si può addirittura far risalire a Gutenberg. È facile capire, infatti, che l’esplosione dei media digitali non sarebbe stata possibile senza un pubblico di lettori plasmato ed educato da secoli alla lettura e alla diffusione del messaggio. I blog personali o il dito che fa scorrere le pagine di LinkedIn sono elementi e azioni che ci identificano come homo lectores, e se lo siamo è grazie alla storia della stampa e del libro, per quanto oggi si tenda a dimenticare tutto questo.
Due concetti correlati ma differenti
Fatto un breve incipit sul passato, oggi la sfida della Trasformazione Digitale coinvolge tutti i comparti industriali, la logistica, i sistemi di distribuzione, fino ai processi di vendita e alla ricerca medica. L’Information Technology è onnipresente e niente sembra poter arrestare questi cambiamenti. Insomma più computer, più stampanti, più server e sistemi di storage per tutti, con inoltre la possibilità di usufruire di queste risorse in modalità “a consumo” grazie al Cloud e alle Virtual Machine. Tutto questo è noto: oggi siamo destinatari di annunci e campagne di marketing che in un modo o nell’altro inneggiano alla “quarta rivoluzione industriale” che ci aspetta. Da una decina d’anni poi questo enorme sommovimento è accompagnato da un termine nuovo, l’Intelligenza Artificiale, con la promessa (o la minaccia) di macchine in grado di soppiantare gli esseri umani in quasi tutte le attività produttive conosciute. Se crediamo agli annunci scopriremo che l’IA si usa o si userà per scegliere il vino che berremo, per disegnare i vestiti che indosseremo, per guidare la nostra auto e via discorrendo. Non sembra esserci limite a quello che l’Intelligenza Artificiale potrà fare. Né sembra azzardato affermare che oggi Trasformazione Digitale e IA vadano di pari passo negli annunci e nel pubblico discorso, al punto che appaia difficile distinguere le due cose.
Alan Turing
L’Intelligenza Artificiale non è una tecnologia
Eppure c’è una differenza profonda. La Trasformazione Digitale è un accadere sociologico, politico, economico, che sicuramente avrà un impatto sul nostro modo di vivere ancora difficile da valutare o governare. Ma l’Intelligenza Artificiale cos’è veramente? Il Libro bianco “Intelligenza Artificiale al servizio del cittadino” dell’Agenzia Italia Digitale, data 2018, la definisce come “una scienza e un insieme di tecniche computazionali che vengono ispirate – pur operando tipicamente in maniera diversa – dal modo in cui gli esseri umani utilizzano il proprio sistema nervoso e il proprio corpo per sentire, imparare, ragionare e agire”. In seguito viene data una lista di tecnologie che tutte si ricollegano all’IA: Deep & Machine Learning, Robotica, Computer Vision, Natural Language Processor, Internet of Things, Neuromorphic Computing, insomma c’è un po' di tutto e per tutti i gusti. Questa vaghezza di termini fa riflettere: l’Intelligenza Artificiale non è una tecnologia, è una collezione di tecniche e ambiti di ricerca (su cui tra l’altro non c’è consenso) abbastanza variegata e con scopi diversi a seconda del campo applicativo. Non sorprende allora scoprire che il 40% delle AI start-up semplicemente non fa nulla con l’IA, mentre un altro 30% circa non fa che utilizzare un plug-in fatto da altri per uno scopo specifico (fonte “the state of Ai 2019” by MMC Ventures). Per fare un paragone, è come se chiunque prenda il treno si sentisse autorizzato a dire che si occupa di trasporto pubblico. Tutto ciò è probabilmente inevitabile e magari anche normale, vista la complessità tecnologica dell’argomento e il legittimo interesse della singola azienda di avere soluzioni che funzionano indipendentemente dall’etichetta utilizzata. Ma l’hype (l’eccessivo entusiasmo “pompato” dal marketing) può essere deleterio se si creano aspettative poi disattese, ed è dunque importante essere consapevoli di che cosa si stia trattando. Una parte di responsabilità di questa situazione ce l’hanno in primis le società di informatica, che mescolano Intelligenza Artificiale e Trasformazione Digitale usando la prima come slogan pubblicitario per vendere poi meramente più dei loro prodotti e servizi. Nulla di illegale ma un ripasso di storia è importante farlo. Il termine Intelligenza Artificiale nasce nel 1956 da un convegno al Dartmouth College, cui parteciparono i padri fondatori: Marvin Minsky, John MacCarty, Claude Shannon e Nathaniel Rochester. L’idea iniziale è attribuita ad Alan Turing e alla sua domanda “può una macchina pensare?”, intendendo per “macchina” un computer digitale.
Non sempre i grandi avvenimenti iniziano con un successo
Chi ricorda Symbolics, nata nel 1980 come spin-off del Laboratorio AI del MIT e fallita 16 anni dopo? O chi ricorda che nel 1992, solo cinque anni prima di uscire completamente dal business del software, la Texas Instruments era considerata uno dei "leader nel settore dell'IA"? E non per caso, ma perché nel '90 la sua linea di computer Explorer si definiva (come altri prodotti "expert systems") basata sull'Intelligenza Artificiale. Questo per dire che la storia dell’IA ha già vissuto dei fallimenti completi, almeno due, preceduti da hype commerciali entusiasti come quello odierno. Non si tratta di essere pessimisti, l’intelligenza Artificiale – una volta che la si comprende – è probabilmente uno dei maggiori avvenimenti nella storia dell’umanità, a condizione di implementarla seriamente e senza seguire mode o annunci mirabolanti.
LAYOUT INTELLIGENTI
I layout di stampa assistiti dall’intelligenza artificiale aiutano a ridurre al minimo gli sprechi sfruttando automaticamente al meglio il materiale di stampa, l‘automazione di questo processo consente di risparmiare tempo e materiali. I sistemi abilitati per l’intelligenza artificiale sono in grado di calcolare rapidamente il miglior utilizzo dello spazio, offrendo soluzioni intelligenti anche per i modelli più complessi e irregolari.
AUTOMAZIONE DEL FLUSSO DI LAVORO
In qualsiasi settore, l’automazione del flusso di lavoro è uno degli usi più comuni dell’Intelligenza Artificiale e il settore della stampa MANUTENZIONE PREVENTIVA non è diverso. L’obiettivo L’assistenza in remoto dell’automazione mette a disposizione del flusso di lavoro è la consultazione del accelerare i processi, quadro completo delle eliminare i lavori ripetitivi a carico dell’operatore e attività di manutenzione ridurre i carichi di lavoro manuali programmando e la programmazione la macchina per eseguire determinate attività. degli interventi, con il Nel settore della stampa, ciò significa elaborare vantaggio di avere un rapidamente gli ordini, assistere con la spedizione e feedback immediato altra logistica, tenere traccia dell’inventario e inserire in caso di guasto e, automaticamente gli ordini di approvvigionamento molto importante, di effettuare una manutenzione delle materie prime. preventiva per evitare interruzione della produzione.
Se ne parla sempre
di più, l’argomento è emerso anche durante la scorsa edizione di La stampa
drupa: le applicazioni
dell’Intelligenza Artificiale nell’industria grafica sono funzionali alla riduzione degli sprechi, accelerare “intelligente”
i tempi di produzione e fornire strumenti che stanno modificando le modalità di interazione tra i fornitori di servizi di
stampa e i loro clienti. L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nei processi di stampa può contribuire a migliorare i servizi con tempi di consegna più rapidi, costi ridotti e una maggiore flessibilità per la personalizzazione. CONTROLLO QUALITÀ L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale è cruciale nella fase di controllo qualità della stampa attraverso sistemi intelligenti in grado di rilevare densità e spettrofotometria senza la necessità di fermare la produzione intervenendo automaticamente per correggere i parametri entro le tolleranze previste dal lavoro. Regolazione automatica del registro delle lastre, correzione del movimento della carta in macchina e dell’eventuale allungamento della carta. Queste funzioni possono ridurre drasticamente la quantità di tempo, ridurre sprechi di tempo e di materiali.
CONNETTIVITÀ
Il collegamento a un server in cui confluiscono tutti i dati del flusso delle attività delle aziende di stampa accessibili da pc e da remoto consentono la connettività tra i reparti, la collaborazione efficiente, la programmazione del lavoro e il reporting.

Efficienza e produttività con la Suite AccurioPro Flux
I clienti richiedono sempre più spesso stampati di elevata qualità, personalizzati e realizzati in tempi brevi. È fondamentale quindi per i professionisti della stampa lavorare in modo efficiente. Lo sa bene Konica Minolta che da alcuni anni propone agli stampatori i software AccurioPro, in grado di automatizzare diverse fasi del lavoro, ridurre il rischio di errore umano e rendere il processo di stampa più efficiente. Quest’autunno è previsto il lancio dell’ultimo aggiornamento di AccurioPro Flux, giunto alla versione 9. AccurioPro Flux 9 offre nuove funzionalità e diverse interessanti opzioni: migliora il flusso di lavoro, incrementa le possibilità di personalizzazione e offre nuove opportunità per la stampa commerciale e di etichette.
Personalizzazione con dato variabile da file CSV
La creazione automatica di prodotti di stampa personalizzati come volantini, biglietti, cartoline, mailing ecc. diventa veloce, semplice ed intuitiva con questa nuova funzione di AccurioPro Flux; i prodotti di stampa possono essere facilmente personalizzati con contenuti di testo univoci (nomi, indirizzi), numerazioni consecutive (ad es. numero di biglietto), nonché codici a barre o codici QR.
Aggiunta di immagini come contenuto variabile
Ora è molto facile includere immagini, come il logo di un’azienda, in un file di stampa. Ad esempio, se un’immagine o un logo deve essere sostituito all’ultimo momento, l’operatore può farlo comodamente direttamente in Flux: non è necessario richiedere al cliente un nuovo file di stampa; è possibile aggiungere facilmente un’immagine a tutte le pagine del file contemporaneamente o solo alle pagine selezionate. È possibile anche l’inserimento in posizioni alternate come ad esempio nella stampa degli opuscoli.
Interazione migliorata con i macchinari di finitura
AccurioPro Flux ha esteso la compatibilità con i macchinari di finitura offline fornendo le informazioni necessarie per la corretta elaborazione dei file stampati; sia che i dispositivi di finitura offline necessitino di segni di registro particolari, un codice QR o più segni in determinate posizioni per riconoscere il primo e l’ultimo foglio di un lavoro, AccurioPro Flux ha tutti gli strumenti necessari per soddisfare tali requisiti.
Opzione Flux Label Impose
Federico Raviele, Production Printing Manager di Konica Minolta.

Questa opzione fornisce un flusso di lavoro automatizzato per la stampa di etichette; offre agli utenti un’interfaccia semplice e intuitiva per l’imposizione grafica e la preparazione dei lavori garantendo un prezioso risparmio di scarti.
“AccurioPro Flux è una suite potente ma facile da usare, ideale per applicazioni nei Centri Stampa dipartimentali e per gli Stampatori Commerciali di piccole e medie dimensioni. Ognuna delle tre varianti del software è perfettamente adattabile al business dei nostri clienti”, spiega Federico Raviele. “AccurioPro Flux, insieme a tutte le nostre soluzioni software, rappresenta uno strumento potentissimo grazie al quale gli stampatori possono ottimizzare il loro workflow, gestire il colore in modo sicuro, risparmiare tempo e proteggere i margini di profitto”.
info@konicaminolta.it
COMUNICAZIONE D’IMPRESA 25