il poligrafico 119/2010
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N. 119/2010 Novembre - Zeta’s srl 20137 Milano via Kolbe 8 - Poste Italiane spa - Spediz. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art.1 comma 1 LO/MI - Euro 9,90
il poligrafico Stampa e nuovi media nell’era digitale
il poligrafico
50 ANNI
Gli specialisti del PVC
incontro con sergio cecchin di tipolitografica cs - a pag. 24
Premio Vedovella 2010
L’oscar degli stampatori ha compiuto vent’anni - a pag. 20
La nobilitazione del packaging Processi sostenibili nelle tecnologie attuali - a pag. 38
In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi
CALEIDOS-NEXXUS.IT
Medprint 2011. Al centro del mercato.
L’unica mostra per l’industria della stampa e della cartotecnica del Centro-Sud.
Mostra delle tecnologie per l’industria grafica, editoriale e cartotecnica mediterranea
Fiera di Roma 16 - 19 marzo 2011 www.medprint.it Organizzata da: CENTREXPO SpA - corso Sempione 4 - 20154 Milano - Italy - tel. +39 02.3191091 - fax +39 02.341677 - e-mail centrexpo@centrexpo.it - www.centrexpo.it Promossa da: ACIMGA Associazione Costruttori Italiani Macchine per l’Industria Grafica, Cartotecnica, Cartaria, di Trasformazione e Affini ASSOGRAFICI Associazione Nazionale Industrie Grafiche, Cartotecniche e Trasformatrici e Gruppi collegati
Sommario piombi In primo piano La prima Roland 900 XXL con voltura in Italia a Litorama . . . . 10 Carta e cartone, il peggio è passato . 10 CTG rileva Grafica Pioltello e Trassini Arti Grafiche . . . . . . . . . . . 11 La crisi non ferma gli investimenti . . . 12 Fornitori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15 Aziende grafiche italiane . . . . . . 16 Istituzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Premio Vedovella 2010 . . . . . . . . . 20 Spazio Cultura Casa Editrice Tallone . . . . . . . . . . . 22 INTERVISTE L’industria grafica: un futuro da reinventare Sergio Cecchin (Tipolitografica CS) . 24 TECNOLOGIE Komori Enthrone 29 . . . . . . . . . . . Le nuove Müller Martini . . . . . . . . . . News dai fornitori . . . . . . . . . . . . . . News Carta&Supporti . . . . . . . . . . . EVENTI Convegno Enipg: una formazione al passo coi tempi . . . . . . . . . . . . . Open house Bobst a Losanna . . . . . Creare-Stampare-Pubblicare . . . . . . Open house Duplo Italia . . . . . . . . .
30 34 48 62
44 47 52 61
20
Vedovella 2010, la festa degli stampatori che battono la crisi
38
La nobilitazione del packaging si fa “verde”
formazionE Gestione aziendale: Le aziende di stampa e la “rivoluzione digitale” . . . 54 SPAZIO ECOLOGIA La nobilitazione del packaging si fa verde . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 News dalle aziende . . . . . . . . . . . . 40
30
RUBRICHE I nomi di questo numero . . . . . . . . . . 6 L’opinione di... Alberto Sironi L’importanza della calibrazione per ridurre i costi . . . . . . . . . . . . . . 36
Organo Ufficiale ITALIA
associazione tecnici arti grafiche italia
EURO GRAPHIC PRESS
Il Poligrafico è la rivista italiana del Gruppo Eurographic Press www.eurographicpress.com
Presentazione della Komori Enthrone 29, una entry-level di super lusso
il poligrafico
tutto il numero
in un minuto
Stampa e nuovi media nell’era digitale
aziende fiori all’occhiello
premio vedovella 2010 Appuntamento con il tradizionale “Oscar degli stampatori” che quest’anno ha un sapore particolare perché la Vedovella 2010 compie vent’anni. Premiate tre aziende che investono e crescono. A pag. 20
24
“L’industria grafica, un futuro da reinventare”: Sergio Cecchin di Tipolitografica CS
44
Gli specialisti del pvc L’intervista del mese è dedicata a Sergio Cecchin, fondatore e titolare della Tipolitografica CS di Padova, azienda che ha costruito il suo successo specializzandosi nella stampa su plastica. A pag. 24
Al San Zeno di Verona il VII Convegno nazionale delle scuole grafiche
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Spazio Cultura: i Tallone, un’eccellenza dell’editoria italiana
spazio ecologia La nobilitazione del packaging è oggi uno strumento di marketing molto importante per i grandi brand e i produttori di beni di largo consumo. Andiamo alla scoperta di alcune tecniche che si possono utilizzare per valorizzare il prodotto e che oggi prevedono anche processi sostenibili. A pag. 38 formazione Imperdibile in questo numero l’articolo di Claudio Della Rossa che offre un interessante spunto di discussione sull’approccio che le aziende grafiche hanno nei confronti dei processi di stampa digitale. A pag. 54 gestione aziendale Che cosa si intende esattamente con il termine calibrazione? E perché per le aziende di stampa è importante questo processo? Ce ne parla questo mese nella sua rubrica Alberto Sironi. A pag. 36 spazio cultura Inauguriamo in questo numero un angolo dedicato alla cultura, uno spazio dove troveranno posto di volta in volte notizie su mostre d’arte e fotografiche, eventi, manifestazioni, presentazioni di libri… A pag. 22
I nostri collaboratori Davide Biancorosso, Luca Brentegani, Claudio Della Rossa, Achille Perego, Michele Pingitore, Alberto Sironi
I nomi di questo numero Persone e aziende citate con riferimento alla pagina. I numeri in neretto si riferiscono all’inserzione pubblicitaria A
Acimga 18 53 Adobe 58 AGCM 40,51 Agfa Graphics 53 Agosti Leonardo 18 AIMSC Alberto Tallone Editore 22 12 Algraphy 51 Altaeco 62 Arctic Paper 21 Argi 62 Arjowiggins 18 Assocarta 52 Assocomunicazione 21,45,52 Assografici 16 Auciello Francesco
B
B+B International Banfi Gian Carlo Barenschee Baronchelli Luisa Bavuso Giorgio Bertieri Ist. Grafico Bertuzzi Guido Bini Massimiliano Bobst Bodini Mauro BoxMarche Bramati Daniela Brambilla Giorgio Burgo Group
23,49 12 15 53 45 11 45 18 47 18 16 16 21 62
Cambiaghi Paola Camporese Capodieci Piero Cartiere del Garda
21 58 21,45 2
C
6
Cecchin Alessandro 26 26 Cecchin Federico 25 Cecchin Sergio 3,44 Centrexpo 18 Cepifine 53 Chiozzi Andrea 11 Coen Tanugi Massimo 10,45 Comieco 45 Comite don Gennaro Computer VAR Nord Est 49 40 Cooley Group 18 Coppi Linda 44 Corbella Guido 45 Covini Claudio 18 Crisostomi Paolo 11 CTG 45 Cucchi Alessandro
D
De Pasquale Andrea Deaprinting Denex Digraph Diotto Mariano Ditre Group Dominici Tonino DonegĂ Giuseppe Duplo DuPont
E
EcoWay Edigit EGIN Elmi Fabio Enfocus Enipg EskoArtwork
18 12 15 19 45 58 21 45 61 15 51 7,45 45 15 48 44 49
F
F.lli Ariello Poligrafica 58 58 Faggian Renato 39 FAI 41 Faist 15 Faoro Daniele 12 Fast Edit 63 Favini 63 Fedrigoni 58 Ferrari Silvio 52 Ferrario Marco 18,39 Finat 61 Finazzi Enzo 52 Franco Maria Ricci 12,20 Franzi Sergio 16,51 Fujifilm
G
Galli Lino 21 12 Gemma Grafiche 21 Gifasp 53 Gilioli Vainer 18 Gipea 58 Goldprint Cartotecnica 11,16,17,48 Goss 59 GPN 11 Grafica Pioltello 58 Graficart Grafiche Giorgio Lucini 22 58 Grafiche Veneziane 52 Granieri Giuseppe 52 Grosser Peter 15 Guandong Italia
H
Heidelberg 12,20,40,58 Hoskins Steve 63 16,35,49 HP
I
Iannone Vincenzo ICE Igap Il Messaggero InfoTrends INGEDE InSide Ipsos Ist. Artigianelli Milano
K
KBA Kim W. Chan Kodak Kolbus Komori Kuhn Rainer Kurz
L
10,11,12,26 57 33,35,41,48 15 30,68 41 38,41
La Grafica Faggian Legatoria del Verbano Litorama Group Litover Lorenzini Alfredo Luxe Pack Luxoro
M
18 18 10 16 43 39 52 10 45
58 12 10 60 33 63 38
M-real 41 M.M. Forniture Grafiche 50 12,20,45 Macchingraf 15 MacDermid 22 Maerna Umberto 10,11,15,41 Manroland 18 Marchesini Costanza 58 Marcolin Grafiche 44 Marcon don Dino 45 Martinico Tommaso
Masserdotti gruppo Mattei Paolo Media Book Mediagraf Mengucci Rossella Menoni Renzo Meta Energia Metis Lab MIUR MKW Mondadori Printing Montalbetti Carlo Monti Daniele Monti Tipografia Montplast Monzese Carta Moretti Marco Müller Martini Munari Bruno
N-O
16 18 53 45 45 12 45 53 45 41 21 10 12 12 51 32 52 34,41 44
New Age 48 O’Neill Data Systems 49 35,45,51 Océ
P
Pasifik Trading 15 Pasquino Franco 12 53 Pellegrini Nicola Pepponi Michele 11 Photorec 16 Piazza Luisa 52 Picasso Marco 18 18 Piersantini Egiziano Piersantini Michele 18 Pinelli gruppo 11 Pinelli Printing 11 Pixart.it 21,28,29 12 Pollanca Giovanni Pollanca Renato 12 Polyedra 62 Pozzoni Cristina 21 21 Pozzoni gruppo Press Grafica 12 Presservice 80 58 PressUp 8,9 Print Power Italy 13,18,52 Printcity Alliance 41 Printgraph 14 Pro Carton 16
R
R.G. 15 31 Razza Pasquale Rec Solar 40 Ricoh 40,43,45 Rigamonti Matteo 21 Rikorda gruppo 16 Rotolito Lombarda 35 53 Rubin Mauro
Russo Rita
S
11
Sappi 41,49,63 Sate Industria Grafica 58 Schober 65 Scuola Grafica e Cartaria S. Zeno 44 Seat PG 53 SEV 16 15 Sigloch Helmut Sigloch Maschinenbau 15 Simioni Massimo 45 Sitma 64 SMB 15 Soluzioni Subito 53 Soporcel 37 Spada Marco 45 Sprim Italia 40 58 Stella Studio Xilox 6 Sun Chemical 41,67
T
Taga Italia 45,46 Tallone Alberto 22 22 Tallone Eleonora Tallone Elisa 22 Tallone Enrico 22 Tallone Lorenzo 22 TechnoSolutions 48,53 21 Tecnografica Tecnologie Grafiche 21 Teograf 11 Tico 42 Tipografia Vobarnese 58 24 Tipolitografica CS Trassini Arti Grafiche 11 Trelleborg 41
U
Union Printing 11 Università sales. Mestre 45 UPM 41
V
Van der Heide Rense 45 Vedano Industria Grafica 12 Vermi Dario 22 Viaggi del Ventaglio 12 Viscom 49,51
X-Z
Xunlight Zanotti Tiziano Zünd
40 44 57
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PIOMBI
LE NOTIZIE DI ATTUALITÀ DEL POLIGRAFICO IN PRIMO PIANO I più rilevanti fatti del mese
AZIENDE GRAFICHE Accordi societari, installazioni, persone... FORNITORI Cosa accade nelle società fornitrici EVENTI Congressi, seminari, mostre, inaugurazioni
La prima Roland 900 XXL con voltura in Italia a Litorama La macchina con otto gruppi stampa sarà installata nello stabilimento della Igap
n In tempo di crisi c’è anche chi, con coraggio, cresce e continua a investire con forza. Come Litorama Group che per dipendenti, fatturato e ciclo produttivo (dalla stampa digitale a quella piana alla rotooffset) è uno dei più importanti gruppi grafici italiani. Oltre a essere impegnato nell’ampliamento dello stabilimento Inprint (due rotative da 16 pagine, una 48 e una 64) di Baranzate (MI)che sarà ultimato l’anno prossimo, sta infatti installando proprio in questi giorni la nuova Roland XXL con 8 gruppi stampa e voltura (la prima di questo tipo in Italia e la seconda nel mondo) nello stabilimento Igap di Mazzo di
Rho (MI). La nuova Roland è un vero e proprio gioiello tecnologico, in quanto, come spiegano in Litorama, unisce i vantaggi della stampa di grande formato a quelli della stampa in bianca/volta, quindi il foglio non passa in macchina una seconda volta. In pratica si tratta di una rivoluzione per la stampa offset di questo formato che stabilisce nuovi standard di efficienza permettendo di stampare il formato A4 per 64 pagine in un unico foglio e in un unico passaggio. Ma le novità non finiscono qui. Con una dimensione massima di 1.310x1.870 mm, la macchina può stampare un foglio di 10 millimetri più lungo e 20 più
largo di una macchina dello stesso formato senza bianca e volta. Dimensione, gruppi colore, dotazioni tecnologiche e funzioni automatiche permettono un grande risparmio dei tempi di avviamento e assicurano una qualità di stampa costante durante la tiratura. Ma anche i processi di lavaggio sono più brevi, così come l’avviamento e la messa in macchina e minori anche i tempi di attesa per il post-stampa. La XXL permetterà a Igap di
essere ancora più competitiva per costi, quantità e qualità, nella stampa dei prodotti commerciali (cataloghi e brochure) e per tutte le pubblicazioni che si stampano su carta e cartone leggero, oltreché per inserti e copertine ora realizzabili senza problemi nelle modalità di bianca e volta. La nuova macchina si aggiunge a un parco stampa piano che in Igap già allinea una Roland 70x100 a otto colori e due KBA 150x205 a 4 e 5 colori più vernice.
Carta e cartone, per molti il peggio della crisi è alle spalle
10
Il settore cartotecnico ha complessivamente retto alla crisi e tra i produttori e trasformatori di carta e cartone prevale la sensazione di una ripresa ormai avviata dopo il crollo del 15% dei volumi nel 2009. Tanto che, in base al quadro emerso dall’indagine qualitativa presentata al Miac (Mostra internazionale dell’industria cartaria) realizzata da Comieco e Ipsos su un campione rappresentativo di grandi aziende, per tre imprese su quattro il peggio della crisi sarebbe alle spalle, anche se per la metà delle aziende ci vorranno da uno a due anni per il recupero dei livelli produttivi e di fatturato pre-crisi, mentre per un imprenditore su cinque ci vorranno 3-4 anni per il riassorbimento occupazionale. Nei primi sei mesi del 2010, spiega Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, si sono registrati importanti segnali di risveglio per la produzione cartaria con una crescita dell’8,5%, trainata dal settore degli imballaggi cellulosici (+11,4%). Andamento confermato dal fatto che tra gli utilizzatori di imballaggi la maggioranza denota una ripresa degli ordini e un miglioramento rispetto al 2009. La maggior parte delle aziende prevede una chiusura d’anno in crescita di qualche punto percentuale, mentre per quanto riguarda le previsioni sul medio periodo si rileva un sostanziale ottimismo legato soprattutto al valore aggiunto di carta e cartone in materia di sostenibilità e riciclabilità. IPI 119/10
Secondo una recente indagine promossa da Comieco e Ipsos, per tre imprese su quattro la ripresa sembra avviata, dopo il crollo del 2009
PIOMBI
PrimoPiano
CTG rileva Grafica Pioltello e Trassini Arti Grafiche L’azienda di Gorgonzola aggiunge due tasselli al polo grafico di stampa piana che sta creando n Pezzo dopo pezzo, come fosse un puzzle, Massimo Coen Tanugi, insieme con la mamma Rita Russo, sta realizzando un nuovo grande polo per la stampa offset a foglio attorno all’azienda di famiglia, la CTG di Gorgonzola, fondata dal padre (scomparso nel 1986) 34 anni fa. Le ultime operazioni (ma solo in ordine di tempo perché entro fine anno ci sarà un’altra importante acquisizione già pianificata che attende solo la classica firma dal notaio) riguardano i contratti d’affitto di due aziende in difficoltà per cui il Tribunale aveva deciso il concordato preventivo: Trassini Arti Grafiche di Vimercate e Grafica Pioltello, entrambe messe in liquidazione. La prima (sette dipenden-
ti) è stata affittata proprio all’inizio di ottobre, mentre l’operazione Grafica Pioltello risale allo scorso maggio. Grafica Pioltello è l’azienda di stampa piana che faceva capo al Gruppo Pinelli e che era rimasto, dopo la crisi che ha travolto la società, l’unico asset attivo e produttivamente interessante. Da qui la richiesta d’affitto da parte di Massimo Coen Tanugi che ha rilevato le macchine (in particolare una Roland 900 XXL 120x160 a quattro colori del 2008 e una Speedmaster 70x100 a cinque colori del 2005), il marchio e l’avviamento commerciale di Grafica Pioltello con una newco, la Pinelli Printing, che dovrebbe subentrare nella proprietà aziendale una volta
concluso l’iter del concordato che prevede la convocazione dei creditori il prossimo 18 gennaio. Intanto però l’attività è stata già rilanciata e a fine agosto Pinelli Printing vantava un fatturato di 1,2 milioni di euro. Arti Grafiche Trassini di Vimercate e Pinelli Printing, spiega lo stesso Coen Tanugi, si aggiungono a una realtà produttiva che ha visto il Gruppo CTG acquisire e rilanciare tra il 2005 e il 2006 altre due aziende in crisi: l’Istituto Grafico Bertieri di Monza e la Teograf di Corsico. Tenendo conto di queste operazioni, che vedranno come detto entro fine anno un’altra importante acquisizione, il Gruppo CTG è diventato una realtà con una cinquantina di dipendenti, circa 14 milioni
di euro di fatturato e un parco macchine piane che allinea una 35x50, una 50x70 a sei colori, tre 70x100 a quattro e cinque colori e il grande formato. E presto alla stampa offset verrà aggiunta quella digitale. Contemporaneamente, conclude Massimo Coen Tanugi, si lavora per ampliare l’area produttiva di Gorgonzola destinata a diventare il cuore del Gruppo (ogni singola realtà aziendale manterrà il marchio commerciale mentre sono stati centralizzati amministrazione e ufficio acquisti) ed entro un anno e mezzo a quasi raddoppiare i metri quadri coperti, portandoli da 3 a 5mila. Con l’obiettivo di essere sempre più una realtà di riferimento per la stampa offset commerciale ed editoriale e iniziare anche l’internazionalizzazione di commesse e clienti. Achille Perego
Union Printing si espande al Sud L’azienda di Viterbo crea un nuovo centro stampa roto a Bari L’obiettivo è essere operativi nella seconda metà del 2011 con un nuovo impianto in provincia di Bari, una quindicina di dipendenti e probabilmente (il condizionale è d’obbligo perché l’ordine non è stato ancora firmato e si è solo nella fase iniziale della trattativa) una rotativa Goss Universal XL a 64 pagine con due torri e senza forno, gemella di quella che la Union Printing ha messo in produzione (con grande soddisfazione) dallo scorso marzo nello stabilimento di Viterbo. Settanta dipendenti e un fatturato che quest’anno dovrebbe toccare i 28,5 milioni di euro, la Union Printing, che fa capo alla famiglia Pepponi, è attiva dal
1974 nella stampa commerciale (soprattutto) ed editoriale. In particolare opera nel settore della Gdo, dai volantoni alle riviste di settore come quella stampata per Conad. Dotata già di tre rotative (una 16 e una 32 pagine Manroland e una 24 KBA), per prima in Italia ha installato all’inizio dell’anno la nuova Goss Universal XL. Una scommessa, commenta Michele Pepponi, direttore commerciale, giocata insieme con la stessa Goss per allestire una rotativa “ecologica”, una macchina da giornale senza forno capace di essere qualitativamente e produttivamente competitiva per gli stampati commerciali abbattendo i costi e riducendo l’impatto ambientale, dagli inchiostri al consumo energetico. Alla luce di questo successo, e per espandere le attività nel Mezzogiorno, la famiglia Pepponi ha deciso così, in joint-venture con un partner, di aprire una nuova realtà produttiva a Bari. A.P.
importante per gli stampatori
LE CLASSIFICHE delle industrie grafiche Se nel 2009 avete superato un fatturato di 5 milioni di euro, contattateci per apparire nella prossima edizione di “Le classifiche delle industrie grafiche”. poligrafico@ilpoligrafico.it 11 Tel. 02.7529101
PIOMBI Il fallimento dei Viaggi del Ventaglio mette in ginocchio Deaprinting Le cose non andavano bene già da un po’, tanto che si era parlato di una cessione della società, con molte voci corse sui possibili acquirenti senza però alcuna trattativa concreta portata a termine, ma il fallimento dei Viaggi del Ventaglio alla Deaprinting - Officine Grafiche Novara 1901 ha fatto precipitare la situazione imponendo una cura di lacrime e sangue per cercare di evitare la stessa sorte di quello che era uno dei principali tour operator italiani. Con il fallimento dei Viaggi del Ventaglio, infatti, secondo l’ad di Deaprinting Franco Pasquino, non solo a Novara hanno perso uno dei maggiori clienti ma preso una botta finanziaria non indifferente con l’insoluto di consistenti forniture. Di fronte a perdite che nel triennio 20082010 si aggirano attorno ai 10 milioni di euro, e per evitare la messa in liquidazione della società entro fine anno, Deaprinting ha presentato un piano di ristrutturazione che prevede, con il ricorso a tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge sull’editoria, di mettere in esubero 125 su 300 dipendenti: 21 su 65 nella Legatoria del Verbano di Gravellona Toce (la cui attività dovrebbe essere trasferita a Novara) e 104 su 235 nella sede novarese.
Il direttore generale di KBA-Italia Gian Carlo Banfi (a sinistra) si congratula con Renato Pollanca per la KBA Rapida 142 installata presso IGV.
E per i 30 anni... una nuova Rapida 142 È l’Industria Grafica Vedano che si regala la macchina di KBA n La cartotecnica italiana con sede a Burago di Molgora (MI) ha un motivo ulteriore per festeggiare. In coincidenza del trentesimo anniversario festeggiato a settembre è stata fornita, infatti, una nuova macchina a sei colori KBA Rapida 142 con torre di verniciatura. Con il nuovo investimento, IGV intende rafforzare, oltre alla tradizionale produzione di astucci, anche la stampa di espositori e aprirsi nuovi mercati. L’azienda fu fondata nel 1980 da Renato Pollanca e da suo fratello Giovanni a Vedano al Lambro. Circa 30 dipendenti si occupano dell’intero ciclo produttivo, dalla progettazione di soluzioni di imballaggio su misura per strutture e creatività, preparazione di campionature, alla realizzazione produttiva con i reparti stampa e cartotecnica. L’80 per cento dei clienti appartiene ai settori dell’industria alimentare e dei generi di conforto, il resto proviene da altri settori. In passato rientravano nella clientela anche le industrie tessili, che hanno però spostato la produzione in Oriente. In fase di crescita, IGV e la consociata
si sono trasferite nel 1984 in un nuovo stabilimento a Burago di Molgora su una superficie di 6.500 m2. Il parco macchine per la stampa e la successiva lavorazione è stato modernizzato e ampliato, anche grazie all’aggiunta di un deposito automatizzato per le materie prime e di un magazzino di prodotti finiti. Tutti gli step produttivi sono integrati in un unico flusso di lavoro. In considerazione dell’aspra concorrenza nel settore cartotecnico, la direzione di IGV ha deciso, proprio in piena crisi finanziaria, di investire in una nuova macchina moderna di grande formato. La nuova KBA Rapida 142 altamente automatizzata è una macchina a sei colori con torre di verniciatura ed è dotata, oltre al cambio lastra completamente automatico, di impianto automatico di lavaggio caucciù, torre di verniciatura, forni IR/aria, anche del sistema di controllo qualità DensiTronic professional e del sistema di logistica automatizzata in entrata e uscita. È presente anche un’uscita prolungata doppia e una dotazione CX per la stampa di cartone.
La crisi non ferma gli investimenti Nuove macchine offset e impianti per il finishing targati Heidelberg
Nonostante la crisi e una ripresa ancora incerta, ma senza dubbio avviata, la vitalità del settore grafico italiano è confermata dagli investimenti in nuove tecnologie effettuati da molte piccole e medie aziende di stampa, sia sul fronte del reparto offset a foglio (per migliorare qualità, velocità, costi produttivi e ampliare le lavorazioni con l’aggiunta di nobilitazioni in linea) sia su quello del confezionamento. La conferma che gli investimenti non si sono fermati arriva dalle nuove installazioni effettuate in questi ultimi mesi da Macchingraf, distributore in esclusiva di Heidelberg in Italia che, come ha ricordato il suo ad Sergio Franzi all’ultima edizione della Vedovella, è sempre più al fianco delle aziende grafiche che con coraggio vogliono investire e innovare “raddoppiando” gli incentivi previsti dalla legge Tremonti. Tra le ultime installazioni spicca la nuova Speedmaster XL 105-6L a sei colori con vernice e laminazione a freddo (predisposta per l’UV) già in produzione alla Tipografia Monti di Cisterna (LT), azienda con una dozzina di dipendenti attiva da quarant’anni. importante per gli stampatori La nuova Speedmaster, come spiega Daniele Monti, figlio dei fondatori dell’impresa (ancora al lavoro in azienda) sostituisce una CD a quattro colori e si affianca a una Speedmaster 52 35x50 a cinque colori. Grafiche Gemma di Borgoricco (PD), azienda grafica che da oltre 25 anni assicura stampa e servizi di qualità per il settore editoriale A gennaio 2011 uscirà la nuova e commerciale, ha invece fatto un importante passo avanti con una Speedmaster CD edizione dell’annuario “Visto si 102-5L a cinque colori con vernice più tagliacarte Polar 137 XT. Sempre sul fronte stampi”. Se volete essere presenti macchine, la Fast Edit di Acquaviva Picena (AP) può contare su una nuova Speedmaster XL 75-5L a cinque colori con unità di verniciatura. sia sulla nuova edizione sia nel Passando al comparto del finishing, da segnalare la piega-incolla Heidelberg Easygluer portale stampamedia.net e nel 100 acquistata da Algraphy di Genova, azienda di stampa piana fondata nel ‘69 da motore di ricerca italianprinters.eu Renzo Menoni, e la piegatrice Heidelberg Stahlfolder KH 78 installata da Press Grafica di Gravellona Toce (VB), azienda con 50 anni di presenza sul mercato, specializzacontattateci subito: ta nella stampa pubblicitaria e commerciale e nelle lavorazioni speciali; la piegatrice mipoligrafico@ilpoligrafico.it gliora ulteriormente un già super attrezzato reparto di legatoria e confezionamento.
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PIOMBI
news fornitori
Vendita e assistenza Manroland nei mercati emergenti < I mercati in via di sviluppo sembrano interessare molto a Manroland, che ha deciso di assumere il controllo delle vendite e dell’assistenza in Paesi come India, America Latina, Sudafrica e Sud-Est Asiatico. E i risultati positivi si stanno già vedendo. Un esempio: in Brasile e in altri Paesi dell’America Latina, dove il produttore tedesco ha aperto una filiale circa un anno fa, gli ordini sono già aumentati del 65%. Manroland Australasia, che è responsabile
delle vendite e assistenza in Australia, Nuova Zelanda e nella regione del Pacifico da giugno 2009, ha registrato un incremento di circa il 50% nella vendita dei servizi e dei prodotti di consumo Printvalue rispetto al 2008. Dall’ottobre 2009 Manroland collabora in Turchia con un partner molto forte, Pasifik Trading, con sede a Istanbul. Oltre alle macchine da stampa, il portfolio include una vasta gamma di servizi. Tra i primi successi la vendita una offset a foglio e un sistema di stampa commerciale.
IN BREVE Annunciata la produzione di Cyrel® round in Nord America DuPont Packaging Graphics ha annunciato l’avviamento del primo impianto di produzione interamente dedicato ai prodotti Cyrel® round di DuPont. Lo stabilimento, che si trova a Towanda in Pennsylvania (USA), inizierà a produrre maniche Cyrel® round nel quarto trimestre di quest’anno, mentre le attività commerciali lavoreranno a pieno regime a partire dall’inizio del 2011. Lo stabilimento di Towanda produrrà maniche Cyrel® round sia per il processo a solvente sia per quello termico, in concomitanza con l’introduzione del sistema di produzione Cyrel® FAST round nel mercato nordamericano.
Faoro entra in Guandong Italia
I sistemi Barenschee venduti in Italia da R.G. Barenschee, noto produttore tedesco di attrezzature per la piegatura e la punzonatura di lastre, nonché di sistemi per la movimentazione e l’automazione dei reparti di preparazione delle lastre offset e lastre flessografiche per quotidiani, a partire dallo scorso 30 ottobre è rappresentato in Italia e nel Canton Ticino dalla R.G. Rappresentanze Grafiche di Milano. Wilhelm Barenschee GmbH & Co. KG, questa l’esatta ragione sociale della società che ha sede a Luenenburg (D), opera in questo settore dalla fine degli anni ‘40 e può vantare nella sua lista di referenze molti importanti editori e stampatori europei, tra i quali in Italia il Gruppo l’Espresso, che fornisce da più di vent’anni. Per R.G., che curerà anche assistenza e manutenzione degli impianti già presenti e da installare, attraverso il proprio personale tecnico all’uopo istruito e formato, questa importante rappresentanza si aggiunge ad altri nomi di primo piano come MacDermid, SMB e Denex.
Il nuovo direttore vendite EME ha affiancato Fabio Elmi, direttore vendite & marketing, dallo scorso 1° novembre. Daniele Faoro (a sinistra nella foto con Fabio Elmi) ha alle spalle un’esperienza ventennale nel settore Sign & Display. Scelto per le sue attitudini personali, ma anche per la collaborazione pregressa in ambito lavorativo con Fabio Elmi, la nuova leva di Guandong entrerà come partner a tutti gli effetti, con l’obiettivo di dare continuità al lavoro intrapreso dai soci fondatori e di spingere l’azienda a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo all’interno del mercato europeo. La mission di Guandong, infatti, è di essere il punto di riferimento per i distributori e le OEM di tutta Europa, sia attraverso forniture da stock sia come broker per le importazioni dirette.
A Kolbus il 100% delle quote di Sigloch
IPI 119/10
Dopo 13 anni di collaborazione tra Kolbus e Sigloch, Kolbus GmbH ha acquisito da Helmut Sigloch il 100% delle quote di Sigloch Maschinenbau GmbH, la divisione di produzione di macchinari per legatoria del Gruppo Sigloch. L’accordo è stato siglato lo scorso 23 settembre e il subentro di Kolbus è retroattivo a partire dall’1 luglio 2010. La vendita delle quote è un passo nel programma di avvicendamento programmato all’interno del Gruppo Sigloch. Kolbus continuerà a gestire Sigloch Maschinenbau come un’azienda indipendente e continuerà a fabbricare i macchinari nella zona dell’attuale stabilimento, cosa che consentirà ai collaboratori di Sigloch Maschinenbau di mantenere il proprio posto di lavoro.
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Di BoxMarche il packaging più innovativo 2010
La cartotecnica di Corinaldo ha ricevuto il premio Pro Carton/ECMA nella sezione Most Innovative Packaging. Gli annuali riconoscimenti Pro Carton/ECMA Awards vengono assegnati ormai da 14 anni e sono considerati i premi più ambiti nel settore. BoxMarche è al terzo award dopo quelli del 2007 e del 2008. Il Most Innovative Packaging Award è stato vinto presentando l’articolo Vernissage Purse, creato per il cliente greco Oenoforos. La progettazione BoxMarche ha voluto mantenere la classica praticità dei bag in box per il vino unendola a una forma innovativa, accattivante e capace di catturare immediatamente lo sguardo dei consumatori. Anche nella scelta dei materiali, della grafica, delle finiture (oro a caldo e vernici lucide e opache) la raffinatezza e l’eleganza del pack hanno conferito valore aggiunto al prodotto.
Gli Autogrill firmati Masserdotti Il Gruppo Masserdotti ha prodotto e installato le grafiche nei due nuovi ristoranti Autogrill all’interno della Fiera di Milano: il Bistrot Milano e il Light e Design Restaurant. Per i due locali, l’azienda bresciana ha provveduto all’applicazione dei vari rivestimenti filmici su vetrate, pareti, banconi, mobili e porte. Il Bistrot Milano è stato allestito con pannellature e pellicole per vetrate che rievocano atmosfere e luoghi simbolo della città, il Light e Design Restaurant è stato invece ridisegnato ispirandosi agli interni di una carrozza ristorante.
Photorec installa la seconda HP Indigo 5500 Photorec di Boves, in provincia di Cuneo,
appartenente al Gruppo Rikorda, ha installato la seconda HP Indigo 5500, a pochi mesi di distanza dalla prima, per far fronte alla crescente domanda di prodotti fotografici speciali, inclusi biglietti di auguri, calendari e album fotografici. Il mercato globale dei prodotti fotografici speciali è raddoppiato dal 2009 al 2010, registrando nella stagione di picco del 2009 un aumento del 47% nella stampa di prodotti fotografici speciali, in termini di pagine stampate. Per quell’anno Photorec ha stimato una produzione pari a circa 15.000 album fotografici,
da album nuziali di alto valore ad album fotografici più modesti di vacanze familiari e per studenti. Le imminenti vacanze natalizie rappresentano la stagione di picco nel settore della stampa fotografica e Photorec prevede un’elevata mole di lavoro dovuta alla combinazione di una crescente richiesta e di un mercato geograficamente più esteso. Photorec serve i clienti di tutto il nordovest dell’Italia (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia) arrivando fino al sud della Francia, a Marsiglia. Tramite il proprio servizio online www.fototaxi.it l’azienda è riuscita a penetrare effettivamente anche nel mercato francese.
Il Messaggero sceglie le lastre Brillia LH-NN2 Il Messaggero, uno degli storici quotidiani italiani, con una tiratura che supera le 200.000 copie, indirizzate a una fascia di lettori concentrata prevalentemente nel Centro Italia, nelle regioni Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria e Marche, ha optato per le lastre Fujifilm Brillia LH-NN2 su tutte le quattro linee produttive. «Lo sviluppo LP-DZ di Fujifilm, specifico per l’industria dei quotidiani», ha commentato Francesco Auciello, responsabile dello stabilimento del Messaggero, «ci permette di effettuare la pulizia della vasca e dei rulli della sviluppatrice ogni 20.000 lastre tramite un semplice e rapido lavaggio con acqua. Questo ci consente di ridurre i tempi di fermo macchina e i costi di manutenzione. Inoltre, la tecnologia MultiGrain di Fujifilm è estremamente vantaggiosa perché ci permette uno start-up più rapido, con un ottimo bilanciamento del rapporto acqua/ inchiostro e una riduzione delle copie di scarto».
In SEV, quotidiani e semicommerciale con la nuova Goss SEV (Società Editoriale Varesina) installerà entro fine anno una Goss Uniliner a doppio sviluppo circonferenziale con una speciale configurazione di cilindro da 3x2. La nuova rotativa permetterà così di aumentare del 50% il numero di pagine ottenute su una singola bobina e sarà usata principalmente per stampare La Prealpina, il quotidiano tabloid che conta varie edizioni diffuse in tutta Lombardia. La decisione nasce dall’esigenza di soddisfare una crescente richiesta del colore, oltre alla necessità di stampare fino a 72 pagine, con 24 pagine full color per le edizioni speciali. «Nonostante la recessione, i nostri inserzionisti ci chiedono sempre più colore, e noi dobbiamo soddisfare queste esigenze orientandoci però verso una soluzione che sia allo stesso tempo economica e pratica», ha spiegato Daniela Bramati della SEV. Oltre al quotidiano la rotativa stamperà lavori semicommerciali e sarà dotata di una speciale configurazione di piega che permette di produrre formati quadrati di 310x310 mm con una foliazione da 32 a 96 pagine. A questo si aggiunge anche la possibilità di stampare un tabloid fino a 48 pagine con un’altezza variabile da 300 a 450 mm. Per la nuova Goss Uniliner, che sostituisce una Super Gazette utilizzata attualmente per produrre un massimo di 48 pagine, delle quali solo 6 a colori, SEV ha previsto l’apertura di un nuovo stabilimento a Borsano, nei pressi di Milano. IPI 119/10
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Innovazione il cuore di un business sano
Le nuove idee fioriscono pi첫 velocemente se sostenute da tecnologie versatili, vantaggiose, efficaci e, a loro volta, ben supportate.
New Ways for Print www.gossinternational.com
Acimga preoccupata per la situazione dell’ICE È quanto emerso nel corso della recente riunione del Consiglio Direttivo dell’Associazione confindustriale che osserva un continuo impoverimento delle risorse destinate alle azioni a supporto dell’internazionalizzazione. L’industria italiana delle macchine per printing e converting, che conta circa 150 aziende e 7.000 addetti, risulta essere uno dei maggiori produttori mondiali di tecnologie, primato condiviso con la Germania. Il fatturato nel 2009 è stato di 1.500 milioni, oltre il 75% dei realizzato sui mercati esteri. Esaminando questi dati, la possibile chiusura o il depotenziamento dell’ICE (l’Istituto per il commercio estero) sarebbe un grave danno per un’industria composta da piccole e medie imprese il cui andamento è trainato dall’export. La geografia dei mercati di destinazione sta mutando rapidamente facendo emergere nuovi flussi esportativi: nei primi 6 mesi dell’anno le vendite di macchine italiane del settore sono cresciute del 79% in Asia, 14% in Centro-Sud America, 6,8% in Nord America, 4,3 % nell’Europa dei 27 e 2,4% nell’Europa Extra UE (fonte: Ufficio Studi Acimga).
Etichette autoadesive: concorso per il logo
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In occasione del Congresso internazionale dei produttori di etichette autoadesive che si terrà nel giugno 2011 a Taormina, Finat e Gipea bandiscono un concorso per la creazione del logo da abbinare allo slogan del Convegno “Embrace change, enjoy success” (innovare con successo). Il concorso è aperto agli studenti del 5° anno degli Istituti grafici e d’arte e a coloro che frequentano le scuole post-diploma o i corsi universitari di espressione grafica o pubblicitaria. Per maggiori informazioni scaricare il bando del concorso dal sito: www.finat.com.
Al via la campagna Print Power Per sostenere la carta stampata come mezzo di comunicazione
Prende avvio la campagna di comunicazione istituzionale “Io sono la Forza della Comunicazione su Carta” diretta a promuovere la carta stampata come mezzo di comunicazione efficace e sostenibile presso i decisori degli investimenti pubblicitari. «L’iniziativa è promossa dalla neo costituita Print Power Italy», spiega Paolo Mattei, presidente di CEPIFINE e chairmain di Print Power Italy, «un’organizzazione coordinata da Assocarta che raccoglie per la prima volta tutti i rappresentanti della filiera della comunicazione su carta in Italia e si inserisce nel più ampio progetto europeo Print Power Europe al quale hanno aderito ben dodici paesi europei». La campagna – veicolata dalle pagine dei giornali quotidiani, dei periodici e della stampa specializzata – è sul valore aggiunto della carta stampata che, grazie alle distintive caratteristiche di fisicità e permanenza, si integra perfettamente con i nuovi media aumentando
l’efficacia complessiva delle campagne pubblicitarie. Quando una campagna unisce la stampa alla televisione e Internet, la notorietà del marchio aumenta del 150% e la propensione all’acquisto del 50% (fonte: Marketing Evolution USA). «Proprio i punti di forza della carta stampata», afferma Mattei, «sono oggetto delle sei pagine pubblicitarie: la fisicità della carta che consente contatti reiterati e tempi più lunghi di esposizione al messaggio; la sua permanenza, sinonimo di credibilità in quanto il soggetto che comunica risulta maggiormente coinvolto in termini di responsabilità; e infine l’esperienza tattile che coinvolge il lettore stimolando l’immaginazione e catturandone l’attenzione». Il piano di comunicazione della campagna si declina, oltre che nella pubblicazione di pagine pubblicitarie, anche in azioni di direct mailing, social networking e web marketing caratterizzandosi per la forte integrazione tra mezzi di comunicazione tradizionali e nuove tecnologie digitali.
Musei della Carta e della Stampa La catalogazione del patrimonio tema del VII congresso dell’Associazione Alla presenza di una trentina di musei e raccolte relativi alla tipografia e alla carta, di studiosi e la partecipazione di un gruppo di studenti del Liceo Artistico Toschi di Parma, si è svolto il 15 ottobre scorso, presso l’Unione Parmense degli Industriali, il VII Congresso Nazionale dei Musei della Stampa e della Carta (AIMSC) incentrato sul tema: “Importanza della catalogazione tecnico-scientifica del patrimonio dei beni dell’industria della stampa e della carta”. In Italia sono presenti almeno 35 musei, o piuttosto raccolte di macchine e accessori storici dedicati alla tipografia e alcuni musei nati su antiche cartiere (Amalfi, Pescia, Toscolano). Ora, come ha sottolineato Massimiliano Bini, direttore del Museo della Carta di Pescia, è importante che si proceda a una catalogazione
del patrimonio per capirne la natura, vista l’importanza della memoria storica della tipografia e della fabbricazione della carta, mestieri che vantano in Italia non solo una lunga tradizione, ma anche nobili origini. AIMSC fu fondata nel 2003 su iniziativa di Marco Picasso, Michele ed Egiziano Piersantini. Alla base di questa associazione, come ha ricordato in apertura il presidente Mauro Bodini, ci sono la passione e la ragione per farci sentire tutti partecipi di un unico progetto a tutela del patrimonio tradizionale dell’arte della stampa. Il VII Congresso si è incentrato esclusivamente sulle problematiche della catalogazione, tema fondamentale
poiché solo con una corretta e univoca metodologia, e vocabolario, è possibile la conservazione e tutela di un patrimonio vasto e importante, altrimenti destinato alla scomparsa. Il tema è stato trattato da: Andrea De Pasquale (Biblioteca Palatina e Museo Bodoniano - Parma), Linda Coppi (Museo della Carta - Pescia), Costanza Marchesini (Museo Bodoniano) e Vincenzo Iannone (Museo della Scienza e della Tecnica - Milano). Ha concluso gli interventi Paolo Crisostomi (La Sapienza - Roma). Prima dell’inizio i congressisti hanno potuto visitare il Museo Bodoniano che conserva documenti, matrici, punzoni e opere stampate dal grande tipografo del ‘700. M.P. IPI 119/10
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Vedovella, la festa degli stampatori che battono la crisi L’Oscar degli stampatori compie vent’anni. Premiate quest’anno tre aziende che investono e crescono.
i momenti esaltanti dell’industria grafica italiana (capace di crescere, di evolversi, di andare oltre i propri limiti per vincere le sfide) e anche quelli difficili, contraddistinti dalla più grande crisi economica del dopoguerra cominciata due anni fa. Proprio nel 2008, la Vedovella, ricorda l’ad di Macchingraf, era stata l’occasione per evidenziare l’inizio di una recessione di cui, allora, era difficile valutarne la durata, la profondità e l’impatto sul settore. Ma oggi, a distanza di due anni, «possiamo dire di essere, se non ancora tranquilli, più fiduciosi». Ogni giorno abbiamo toccato con mano gli effetti della frenata dell’economia e ben vengano, per superarla, gli incentivi di Tremonti per le aziende coraggiose che investono per lottare, per crescere, per battere la crisi. E in questo contesto, ha sottolineato Franzi con una punta d’orgoglio, non si possono non fare i complimenti proprio a Macchingraf che ha voluto dare un sostegno aggiuntivo agli incentivi di Tremonti per favorire gli investimenti. E i risultati di queste scelte coraggiose (di Macchin-
Matteo Rigamonti, di Pixart.it, accanto alla presentatrice della serata Paola Cambiaghi, giornalista televisiva.
Lino Galli, uno dei soci di Tecnografica, con la Vedovella ricevuta da Giorgio Brambilla, presidente Argi.
Cristina Pozzoni, vicepresidente del Gruppo Pozzoni, con Piero Capodieci, presidente di Assografici.
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Il Premio Vedovella e l’industria grafica italiana. Due ingredienti particolari per una serata particolare. Quella che è andata in scena, nell’avvolgente cornice dello spazio Magna Pars di Milano (via Tortona, nuova location trendy della Milano che non s’arrende alla crisi), la sera del 21 ottobre. Un appuntamento al quale non vuole mancare chi fa girare le macchine da stampa. E che quest’anno aveva un sapore particolare, perché la Vedovella 2010, l’Oscar degli stampatori, celebrava la ventesima edizione dalla sua prima edizione nel 1987. I protagonisti dell’industria grafica italiana riempiono la sala (accompagnati come sempre dalla splendida presenza femminile) accolti dal discorso di benvenuto di chi fa gli onori di casa: Sergio Franzi, amministratore delegato di Macchingraf, la società che in Italia è sinonimo di Heidelberg. Ed è proprio Franzi, con un filo di commozione, a sottolineare che ci si ritrova tutti insieme per festeggiare il ventesimo compleanno della Vedovella. Un premio che ha attraversato
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Metti il turbo
alla macchina da stampa
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Uno scorcio della sala del Magna Pars di Milano. Nella foto sotto al titolo, Sergio Franzi, amministratore delegato di Macchingraf.
graf e degli imprenditori che hanno deciso di innovare) si stanno vedendo, tanto che il 2010 si annuncia migliore rispetto a quanto preventivato con i parametri della crisi. Nel secondo trimestre dell’anno la produzione industriale italiana ha dato confortanti segnali di ripresa, una ripresa che sembra venire con il vento del Nord, e soprattutto quello della Germania, e anche Heidelberg ha registrato un aumento del 20% di ordini e ricavi rispetto allo stesso periodo del 2009, una crescita che fa ritenere di poter centrare quest’anno per la Casa tedesca l’ambizioso traguardo di un risultato operativo di nuovo in pareggio. La crisi del resto sta anche modificando, ha spiegato sempre Franzi, le strategie aziendali, spingendo gli stampatori verso acquisizioni e aggregazioni, incentivando, come avviene già in altri Paesi, lo sfruttamento maggiore dei potenziali delle macchine e ricercando le vie migliori per battere la crisi. Da cui, nonostante non sia facile investire e ottenere credito dalle banche, finalmente stiamo uscendo. Dopo ravioloni e filetto, gustati ai tavoli che vedevano i più bei nomi dell’industria grafica italiana per una volta tanto amici più che concorrenti (da Bandecchi a Beltrame, da Fiori a Olivotto), la mousse di cioccolato ha introdotto il
momento dei premiati. E la presentatrice della serata, la bella e brava giornalista Paola Cambiaghi, li ha chiamati sul palco. Il premio Vedovella 2010 per i Meriti Speciali, consegnato dal presidente del Gifasp Tonino Dominici, è andato a Matteo Rigamonti, ad e geniale fondatore di Pixart. it, l’azienda di Quarto d’Altino che ha rivoluzionato il settore creando dal nulla un’impresa italiana di successo che riceve solo ordini online e li evade in 24-48 ore, affiancando alla stampa digitale quella offset. Il premio per Qualità, Innovazione e Tecnologia (consegnato dal presidente Argi Giorgio Brambilla a uno dei soci Lino Galli) è andato alla Tecnografica di Lomazzo che da piccola ha saputo diventare grande azienda con una rotativa sedici pagine e una dieci colori e dove, soprattutto, si respira un’atmosfera familiare. Infine, la Vedovella 2010 alla Carriera non poteva non premiare, dalle mani del presidente Assografici Piero Capodieci, la famiglia bergamasca Pozzoni, diventata oggi il primo stampatore italiano (grazie anche alla recente acquisizione di Mondadori Printing) con 14 stabilimenti, oltre 500 milioni di fatturato e 2mila dipendenti. A ritirare questo giusto riconoscimento è stata Cristina Pozzoni, vicepresidente del Gruppo, e il suo commosso augurio di vedere una sala piena di carta è suonato come un viatico per tutti. Perché è sulla carta che gli stampatori italiani hanno costruito i loro successi. E, Internet permettendo, continueranno a farlo... Achille Perego
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Spaziocultura I Tallone: un’eccellenza dell’editoria italiana Passione, raffinatezza e gusto. Gli ingredienti per libri che diventano dei piccoli capolavori
Ricerca costante della chiarezza grafica Enrico Tallone con i visitatori nella sezione della mostra dedicata all’interessante evoluzione del carattere nel Novecento italiano.
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L’originalità stilistica della Casa Editrice Tallone attraverso formati, impaginazioni, caratteri da stampa, carte e legature è in mostra a Milano al palazzo Isimbardi, sede della Provincia, fino al prossimo 30 novembre. Un evento per celebrare i cinquant’anni dal rientro in Italia della Casa Editrice Tallone – fondata da Alberto Tallone a Parigi negli anni Trenta – e dall’inaugurazione della sede di Alpignano (Torino), il 15 ottobre 1960, alla presenza del Presidente della Repubblica, grande bibliofilo, Luigi Einaudi. Paragonare Tallone a Bodoni è il riconoscimento più adatto per questo editore-stampatore. Ma forse è ancora meglio paragonarlo ad Aldo Manuzio. Ed è una fortuna, perché anche per Tallone si può ormai parlare di generazioni. Enrico, figlio di Alberto Tallone, ha infatti tre figli, Elisa, Eleonora e Lorenzo. Il fondatore, Alberto Tallone, bibliofilo appassionato del libro antico – aveva una libreria antiquaria nel centro di Milano – volle innanzitutto essere tipografo. La sua fu un’iniziazione tardiva proprio come Manuzio il vecchio, andando a imparare il mestiere a Parigi nel 1931, a 38 anni, dai Darantière, tipografia che vantava 150 anni di storia. La famiglia Tallone, che ha dato all’Italia e all’Europa grandi artisti nei campi della letteratura, della pittura, dell’arte e della musica (celebre il “mezzacoda” inventato da Augusto Cesare Tallone che suonava come un “gran coda”), ha l’imprinting milanese, come ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione l’assessore alla Cultura e vicepresidente della Provincia, Umberto Maerna. Ed è per questo che Milano ospita l’interessante mostra “Tallone Editore – La forma del pensiero” che documenta i contributi stilistici dell’editore e stampatore Tallone al design del libro, attraverso i suoi tipici formati, i frontespizi (già di per sé opere d’arte tipografica), le impaginazioni, i caratteri da stampa appositamente disegnati e punzonati per Tallone, fino alle carte e alle legature rigorosamente a mano: un insieme progettuale diventato presto un segno distintivo,
Continuità di una grande tradizione tipografica Enrico Tallone con la figlia Elisa. Sotto, qualche esemplare della sua collezione, legata a ottant’anni di ricerca nell’ambito dei caratteri tipografici.
inconfondibile delle Edizioni Tallone, continuata oggi da Enrico. Promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura in collaborazione con Alberto Tallone Editore e Fondazione Radici nel Futuro, e curata da Dario Vermi, la mostra si articola in due sezioni: la prima, “Il design del libro. Ottant’anni di ricerca tipografica”, è ospitata nelle sale di Palazzo Isimbardi; la seconda, “Tipografia: design del design - Storia ed estetica dei caratteri dagli esordi al modernismo attraverso gli strumenti e i tipi originali”, nell’attigua Biblioteca di Palazzo Isimbardi. Una visita alla mostra è particolarmente indicata per le scuole. Elegante e prezioso, il catalogo è stampato da Grafiche Giorgio Lucini. Per informazioni: Provincia di Milano/Cultura tel. 02.77406381/02
IPI 119/10
di Marco F. Picasso
Interviste Sergio Cecchin
Incontriamo questo mese unâ&#x20AC;&#x2122;azienda padovana che si distingue nel panorama nazionale per la specializzazione nella stampa su plastica e che ha recentemente portato a termine un importante investimento in sala stampa.
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“L’essere nel mercato della stampa su plastica ci ha salvato dalla concorrenza spietata che si è creata nella stampa su carta”. Sergio Cecchin
9 - L’industria grafica, un futuro da reinventare. Intervista a Sergio Cecchin, fondatore e titolare della Tipolitografica CS di Padova.
gli
specialisti
del PVC
Il settore delle arti grafiche sta attraversando, oltre alla crisi congiunturale, anche una crisi strutturale che sta mettendo in discussione un pianeta – quello della comunicazione stampata – che, a differenza di altre realtà, negli ultimi decenni è rimasto immobile, non si è evoluto come avrebbe potuto. È d’accordo con questa affermazione e quali sono le sue riflessioni al riguardo? L’ingresso sul mercato della grande distribuzione organizzata, con i volantoni distribuiti porta a porta, l’espansione della televisione e poi l’avvento della comunicazione online hanno cambiato il settore grafico spingendolo sempre di più verso una produzione industriale rispetto all’artigianalità di una volta. Abbiamo assistito alla lenta sparizione del piccolo formato, all’arrivo del digitale, allo sviluppo del grande formato e quindi alle grandi tirature dei rotativisti. Oggi il mondo dell’arte grafica si ritrova davanti a un bivio: mettersi al passo coi tempi e andare avanti oppure chiudere. Le piccole tipografie o cambiano o non avranno futuro.
di ACHILLE PEREGO
L’instabilità causata dalla recessione può essere utile al settore perché stimola l’innovazione, sia sul piano delle strategie aziendali sia dal punto di vista tecnologico. Più la situazione è incerta, maggiore è la propensione a rischiare, a cercare nuovi scenari. Quale evoluzione prevede per l’industria grafica nei prossimi cinque anni? In questa difficile situazione economica è difficile sia investire sia essere positivi sulla ricerca e l’innovazione tecnologica perché non c’è la certezza che il mercato possa remunerare in futuro queste scelte. I rappresentanti del nostro settore dovrebbero farsi un esame di coscienza e creare le condizioni perché le aziende possano rinnovarsi, esporsi finanziariamente, con le necessarie garanzie di rientro. Invece oggi succede che emetti una fattura e non sai quando e se te la pagheranno! E non c’è legge che ti garantisca il pagamento: si va bene recuperi il credito in Tribunale dopo 4 o 5 anni. Per questo tante aziende sono in crisi. Una volta c’era maggiore correttezza commerciale, bastava una parola, una stretta di mano per onorare gli impegni. La scommessa per lo stampatore sta nel realizzare mezzi di comunicazione non “dedicati” a un supporto, ma flessibili e adattabili a più canali. In che modo si dovrà evolvere per trasformarsi da fornitore di prodotto a partner nelle strategie di comunicazione?
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aziende
fiori all’occhiello IL PERSONAGGIo
LE INTERVISTE GIà PUBBLICATE n. 111: Matteo Rigamonti (pixart.it) n. 112: Claudio Cervellati (PaperlinX Italia) n. 113: Paolo Bandecchi (Rotolito Lombarda) n. 114: Martino Montanarini (Giunti Editore) n. 115: Oliver Kranert (Arvato Print Italy) n. 116: Alessandro Rosso (Ilte e Satiz) n. 117: Giuseppe Meana (Pusterla 1880) n. 118: Diodato Mercurio (Grafiche Mercurio)
La comunicazione, le strategie di mercato cambiano da un mese all’altro. Non esiste più un prodotto che si ripete all’infinito e la ricerca deve sempre inseguire la richiesta del mercato. Ma oggi le aziende grafiche ormai vendono solo ore macchina. Il prodotto da stampare arriva già pronto in file; il cliente chiede solo tempi sempre più stretti e prezzi sempre più bassi. Quali tipi di servizi dovrà fornire lo stampatore al proprio cliente, oltre alla semplice produzione di stampati? La gestione dei magazzini carta? La gestione del database? Una grande azienda grafica, ma sono poche, può attrezzarsi per fornire, oltre al servizio stampa, anche la logistica, la spedizione e magari l’ideazione grafico-pubblicitaria. Ad un’azienda come la nostra chiedono prima il costo, poi la qualità e quindi i tempi, sempre più stretti. Se non sai dare una risposta competitiva a queste tre richieste sei fuori mercato. Quali tipologie di stampati stanno risentendo maggiormente della crisi? Le cartotecniche stanno soffrendo meno. Editoriale e commerciale (cataloghi, depliant) molto di più perché risentono maggiormente del calo, per esempio, degli investimenti in comunicazione e pubblicità. I rotativisti sopravvivono soprattutto con gli stampati per la Gdo mentre l’editoria (penso alla stampa piana di grande formato) soffre il trasferimento di commesse dall’Europa, e quindi anche dall’Italia, verso nuovi mercati come Cina e India. Quali sono le tecnologie vincenti per il prossimo futuro? Sicuramente il digitale per l’immediatezza del prodotto, ma resta comunque una stampa per basse tirature. Non penso, invece, che possiamo attenderci chissà quali rivoluzioni tecnologiche per offset e roto-offset dopo la qualità, la velocità e la sicurezza nei controlli produttivi già raggiunti. E poi, se il mercato tira la ricerca corre, ma se, come oggi, è in difficoltà, anche chi produce macchine è meno incentivato a investire in nuove tecnologie. Che consigli darebbe ai suoi colleghi stampatori per recuperare, in questa fase, produttività e competitività? Di rendersi maggiormente conto degli investimenti e dei sacrifici finanziari che facciamo per rendere competitive le nostre aziende e della nostra professionalità. Il consiglio è di non rubarsi i clienti abbassando sempre di più i prezzi, ma solo in base alla qualità e al servizio che offriamo. Posso capire un 5-10% di differenza tra un’azienda e l’altra, ma quando sento sconti del 50-60% mi chiedo come fanno... Dovremo essere più tipografi e meno commercianti, sapere esattamente cosa costa il nostro lavoro e dare sicurezza al cliente. Forse così ci sarebbero meno aziende ma più serietà sul mercato. La concorrenza è uno stimolo per aumentare la produttività ma non puoi vendere a cinque quello che ti costa sette dopo aver investito magari un milione e mezzo di euro per una nuova macchina. Se lo fai rischi prima o poi di chiudere... L’internazionalizzazione è secondo lei un elemento da coltivare da parte di aziende grafiche italiane forse ancora eccessivamente dipendenti dal mercato locale? Oggi bisogna considerare il mercato a livello europeo e mondiale e non più solo domestico.
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Sergio Cecchin ha fondato a Padova la Tipolitografica CS nel 1981 con un socio, poi liquidato, e oggi l’impresa appartiene solo alla famiglia Cecchin. In azienda sono già entrati i figli Alessandro (34 anni) e Federico (30) che si occupano della parte commerciale e amministrativa, mentre il padre Sergio (59 anni) segue il settore tecnico-produttivo. Dopo aver frequentato la scuola grafica a Padova, Sergio Cecchin ha lavorato alla Grafiche Trevisan e Lema, insegnato tecniche grafiche per qualche anno e poi, dopo un incarico come dirigente alla Bolzonella, ventinove anni fa ha deciso di mettersi in proprio cominciando a stampare con una monocolore. Poi macchine e colori si sono moltiplicati. Ma la svolta è stata quella di specializzarsi nella stampa su plastica con alcuni depliant per Gallimard. Un successo talmente grande che da allora la CS è diventata una delle principali aziende italiane (36 dipendenti, circa 11 milioni di ricavi, ciclo completo di lavorazione e un parco macchine KBA a 5 e 6 colori più torri di verniciatura) nella stampa su Pvc, plastiche speciali e lenticolare, dalle card alle scatole, dalle tessere telefoniche alle figurine per bambini ai prodotti commerciali.
interviste aziende grafiche
“Oggi chi opera nel mondo dell’arte grafica si trova davanti a un bivio: mettersi al passo coi tempi e andare avanti oppure chiudere”.
Sergio Cecchin
L’internazionalizzazione fa parte della globalizzazione. Dobbiamo esportare lavoro ma per farlo dobbiamo essere competitivi. E non lo siamo per i costi che abbiamo come aziende. Così dobbiamo farci concorrenza in Italia risentendo, come dicevo, della contrazione del mercato per il trasferimento di produzioni industriali all’estero e del calo dei consumi e della pubblicità e di aziende grafiche che, grazie alle nuove macchine, fanno in un giorno il lavoro per il quale una volta occorreva una settimana! Per consolarci, posso dire che il momento è difficile anche negli altri Paesi. Tutti hanno lo stesso problema: per completare le ore macchina si abbassano i prezzi. Tornando al discorso dell’internazionalizzazione, per andare all’estero bisogna prima farsi una cultura adatta e trovare le persone giuste. Ma i costi commerciali sono molto alti e una piccola azienda non può permetterselo. Per andare all’estero dovremmo pensare a formule, a sistemi organizzativi che favoriscano la riduzione dei costi per le piccole imprese, aggregandole. Ma per realizzare questo obiettivo dovrebbe cambiare la cultura dei tipografi, e credo ci voglia ancora qualche generazione. Perché ancora oggi quando è il momento di agire, il tipografo mostra la sua doppia faccia, il suo egoismo, la paura dell’altro. Così succede che piuttosto che distribuirsi il lavoro in base alle proprie specialità si tenta di fare in casa quel lavoro. Così ci facciamo solo del male e rischiamo di perdere tutti.
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Che cosa pensa delle aggregrazioni? L’unione fa la forza? Certamente rappresentano un punto di forza. Ma, come dicevo, per farle bisogna cambiare mentalità. Avere la convinzione, come è accaduto in Germania, che bisogna unirsi per essere più competitivi. Questa consapevolezza però non c’è; dovrebbero essere le associazioni che ci rappresentano a promuovere, con incontri, campagne, convegni, questo cambiamento culturale. Del resto, è andando a scuola che si impara... Che tipo di sfide e di rischi sta affrontando la sua azienda, anche sul fronte degli investimenti tecnologici e del riposizionamento sul mercato, per continuare a essere competitiva su un piano nazionale ma anche internazionale? Crediamo nel nostro lavoro. Per questo abbiamo recentemente investito in una nuova offset KBA a sei colori 72x102 con due torri di verniciatura per la stampa UV e su materiali plastici speciali. Investiamo nell’azienda per crescere e spero che continuino su questa strada anche i miei figli. Ma, mi creda, è difficile. Oggi per una nuova macchina servono da 1,5 a 2 milioni e la devi cambiare dopo 4-5 anni. Ma proprio perché la tecnologia corre, ormai succede come con le auto usate, quando la vendi prendi un quarto di quello che l’hai pagata. E se devi investire continuamente, devi anche poter contare sulla crescita delle commesse e su una buona redditività. E questo mercato non ti assicura né l’una né l’altra. Ma in Tipolitografica CS abbiamo fiducia. All’inizio degli anni Novanta abbiamo scelto di specializzarci nella stampa su plastica ed essere entrati in questo nuovo mercato ci ha salvato dalla concorrenza spietata che si è creata sulla carta. Poi qualcuno, pensando che fosse il mercato dalle uova d’oro, ha scoperto questa nicchia e il rischio è che in futuro si scateni la solita, perdente concorrenza sul prezzo. Ma restiamo fiduciosi, convinti che questo è un lavoro che non sanno fare tutti, dove gli investimenti restano molto alti e occorre una grande tecnologia, dalle macchine agli inchiostri. Un mercato nel quale crediamo. Per questo continuiamo a investire convinti di poter andare avanti.
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tecnologie offset a foglio
1 Mettifoglio
È uguale a quello della LS 29, costruito per produrre sino a 16.000 fogli/ora.
Komori Enthrone 29
Una entry-level di super lusso
2 Bagnatura
Il sistema Komorimatic, lo stesso della LS 29, garantisce stabilità in tiratura e possibilità di stampa senza alcool.
3 Rullo cavaliere
Il rullo cavaliere oscillante sotto il rullo bagnatore è standard. Anche in questo caso si tratta dello stesso rullo presente sulla LS 29.
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All’ultima edizione di Ipex, a Birmingham, si è conquistata le attenzioni e l’ammirazione dei visitatori di tutto il mondo. Era lei, infatti, la protagonista indiscussa dello stand di Komori, sotto la luce dei riflettori da mattina a sera in occasione del suo debutto mondiale. Stiamo parlando naturalmente della nuova Enthrone 29, la offset a foglio che completa la gamma del produttore giapponese, facendo da trait d’union tra la famiglia LS 29, dalla quale eredita le più recenti tecnologie, e la entry-level Spica, alla quale si ispira per il sistema di controllo integrato in uscita. Il nuovo gioiello firmato Komori, grazie alla sua struttura compatta, necessita di poco spazio, viaggia a una velocità massima di 13.000 fogli/ora, utilizza la configurazione a doppi cilindri come la LS 29 che consente di stampare bene anche i supporti pesanti - e non richiede alcuna regolazione delle pinze per la stampa di supporti con spessore variabile da 0,04 a 0,6 mm. È una macchina progettata per offrire grandi prestazioni nelle brevi tirature e per un ampio mix di tipologie di lavori. È indirizzata ai piccoli/medi stampatori commerciali che hanno la necessità di stampare su vari tipi di supporti con spessori e grammature diversi, ma può essere adatta anche ai
grandi stampatori commerciali che sono alla ricerca di una macchina particolarmente versatile. La Enthrone, rispetto a una Lithrone, consente un risparmio energetico del 24%. Le principali caratteristiche tecniche
La Enthrone sfrutta le alte prestazioni del mettifoglio della LS 29, concepito per una velocità di stampa sino a 16.000 fogli/ora, e ha in comune con
essa il sistema di bagnatura Komorimatic e la macinazione che garantiscono una notevole stabilità durante la tiratura, oltre a consentire la stampa senza alcool. Come nella LS, la barra portapinze senza lubrificazione favorisce l’assenza di macchie d’olio sul foglio, mentre il tendilastra senza piega in coda consente un risparmio di tempo nel cambio lastre. Come la LS, la Enthrone dispone di lavacaucciù automatici con panni preimpregnati, con
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di Cristina Rossi
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Il termine inglese “enthrone” significa far salire al trono. E forse è proprio questo il concetto che Komori aveva in mente quando ha ideato la nuova offset, che eleva il 50x70 ai livelli tecnologici della gamma di punta, rappresentata dalla serie Lithrone, ma a costi inferiori e con un ingombro ridotto, come la Spica.
minimo uso di solvente e tempi di lavaggio abbreviati. In soli 9 minuti e 50 secondi viene realizzato un cambio lavoro completo con modifica di spessore da 0,1 mm a 0,6 mm nel caso di un modello a 5 colori. Il cambio lavoro include il lavaggio caucciù, il cambio lastre, l’impostazione del formato carta e dei profili per l’inchiostrazione, oltre alla preinchiostrazione dei primi 30 fogli e la messa a registro. In uscita è previsto un touch panel, come sulla Spica, e sono
disponibili in opzione uno spettrofotometro in linea, il PDC-SE (Spectral Print Density Control) e un densitometro, il PDC-LE (Print Density Control). «La Spica, macchina di grande successo commerciale con oltre 30 installazioni in Italia, ha ora due sorelle maggiori, la LS e la Enthrone», dichiara Pasquale Razza, responsabile commerciale di Komori Italia. «La Enthrone è una LS equipaggiata per rispondere alle esigenze delle piccole e medie aziende che hanno bisogno di una 50x70 agile e flessibile, di grandi prestazioni e alta qualità. La scelta di produrla nei modelli a 4 e 5 colori, con configurazione standard, offre la possibilità di contenere al massimo i costi di produzione e di offrire alla clientela un prodotto di grande qualità a un prezzo molto competitivo. Dopo i successi di Spica e LS 29 ci aspettiamo anche da questo modello grandi soddisfazioni», conclude Razza. n
La nuova Enthrone 29 vanta un basso assorbimento energetico, è quindi “amica dell’ambiente”.
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Barra portapinze
Essendo senza lubrificazione, previene il formarsi di possibili macchie d’olio sul foglio. È uguale a quella presente sulla LS 29.
5 Pinze di serraggio
Sono piatte e garantiscono, oltre a precisione di registro, minore distorsione delle lastre, che non hanno la piega in coda e che possono dunque essere riutilizzate senza problemi.
6 Gruppo inchiostratore Ha gli stessi calamai e configurazione rulli della serie LS 29.
PRESTAZIONI A CONFRONTO Velocità stampa max Formato foglio max Area stampa max Spessore foglio Formato lastra Altezza pila in entrata Altezza pila in uscita
LS29
16.000 f/h 530x750 mm 520x740 mm 0,04-0,8 mm 605x745 mm 800 mm 900 mm
ENTHRONE 29 13.000 f/h 530x750 mm 520x740 mm 0,04-0,6 mm 605x745 mm 800 mm 600 mm
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Abbiamo la carta che vuoi.
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offset Kodak vuole comunicazione d’ImpREsA
Campagne
ridare slancio alla stampa offset
Con lo slogan “Chi dorme non piglia pesci” Kodak lancia una campagna di vendita abbinata ad un concorso a premi, e contemporaneamente una campagna di comunicazione per far meglio conoscere il portfolio prodotti/servizi dedicati alla prestampa ed il nuovo microsito italiano di Kodak dedicato al mercato grafico. Un direct mail su tutto il territorio nazionale è partito ad ottobre per promuovere l’acquisto di un sistema CTP a scelta tra quelli della serie KODAK MAGNUS o TRENDSETTER e workflow KODAK PRINERGY di ultima generazione, in grado di rendere più efficienti e redditizie le operazioni di prestampa. Del pacchetto di comunicazione fa parte anche la nuova lastra KODAK TRILLIAN, una lastra termica adatta per stampa commerciale e packaging di alti volumi, che contribuisce ad abbattere il costo totale di investimento e di gestione, grazie all’eliminazione dell’uso di forni di preriscaldamento e di cottura e a un consumo ridotto di prodotti chimici.
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Per conoscere i dettagli della campagna, che mette in palio un viaggio
all’isola di Mauritius, è sufficiente andare sul nuovo microsito italiano di Kodak www.kodakworldb2b.it e compilare l’apposito modulo online. Attraverso la registrazione l’utente ha anche la possibilità di tenersi aggiornato sulle novità Kodak ricevendo periodicamente una newsletter dedicata. Alfredo Lorenzini, Marketing Manager di Kodak, commenta: «Con questa operazione Kodak vuole ridare slancio alla stampa offset e instaurare un dialogo con gli stampatori. Non basta avere un CTP, un workflow e una buona lastra; per superare brillantemente
il periodo di crisi serve un sistema ad alte prestazioni e di alta qualità, che ottimizzi la produttività e i costi aziendali e supporti il percorso verso la sostenibilità ambientale. Kodak è in grado di offrire tutto questo perché investe in continuazione in ricerca e sviluppo sia nelle soluzioni della stampa digitale, che in quelle della stampa offset». Per ulteriori informazioni visitare www.kodakworldb2b.it
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Performance da dieci e lode di VANNA PIZZETTI
L’accavallatrice-cucitrice Primera garantisce ora un maggiore livello di automazione e facilità di utilizzo. Grazie all’innovativo sistema di messa a punto, la Primera 110 è pronta per entrare in produzione in soli 7 passaggi.
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“Grow with efficiency” (aumentare la produttività), questo il motto che ha caratterizzato l’open-house internazionale organizzata da Müller Martini a Oftringen in settembre. Nel corso dell’evento si sono succedute dimostrazioni sulla Primera 110, Tempo 220 (in anteprima mondiale) e Primera 160. L’accavallatrice-cucitrice Primera 110, lanciata a Ipex, è stata ulteriormente migliorata per offrire un maggior livello di automazione. Non solo. Per andare incontro alle esigenze dei clienti con necessità produttive diverse, e si trovano quindi a lavorare formati differenti, Müller Martini propone due versioni: Primera C110 ed E110. Entrambe hanno mettifoglio, catena di raccolta, cucitrice e il trilaterale sincronizzati automaticamente. Prima dell’inizio della produzione, in base ai formati inseriti, il sistema calcola la posizione ottimale di innesto dei mettifogli; questi ultimi, grazie ai giunti pneumatici, sono agganciati automaticamente nella posizione e con il rapporto di cicli prestabiliti. Sempre a favore di una maggiore velocità di produzione, la Primera E110 è dotata di un sistema automatico di regolazione del formato Amrys (Automatic Make Ready System). In più la cucitrice, il trilaterale e l’impilatore girapila possono essere impostati e sincronizzati
sulla base del formato richiesto velocemente e automaticamente. Grazie a queste peculiarità, l’accavallatrice-cucitrice è pronta in pochissimo tempo per accettare un nuovo lavoro. Velocità, dunque, ma anche facilità d’uso grazie alla possibilità per l’operatore di mettere a punto e gestire la Primera 110 mediante touchscreen e unità di comando decentralizzate. Gli strumenti di controllo HMI, che nella nuova versione sono installati su ogni mettifoglio, assicurano velocità del percorso produttivo; tutte le funzioni fondamentali, come ad esempio la regolazione della velocità di produzione, possono essere infatti impostate direttamente dal mettifoglio. In grado di realizzare prodotti nei formati che vanno dall’A7 all’A3, la Primera 110 permette di effettuare produzioni doppie e triple oltre a consentire la realizzazione di tutti i tipi di segnatura per confezionare opuscoli cuciti e rifilati. Con l’incolla-campioni mobile 382 è inoltre possibile applicare cartoline, dvd, cd e post-it ma anche bloccare i prodotti elettrostaticamente. Come per tutti i modelli Primera, anche la 110 è dotata del nuovo sistema di controllo dei punti metallici Smart Stitch Control, che verifica non solo la presenza dei punti, ma anche la forma. Tra i lanci di prodotto avvenuti ad Ipex c’è anche la Primera 160 che si colloca tra le
soluzioni mid-range della casa svizzera. La velocità di questa accavallatrice-cucitrice è di 16.000 cicli/ora; i formati gestiti vanno dall’A7 all’A3 ed è disponibile con due livelli di automazione: la versione Primera C160 si contraddistingue per la sincronizzazione del mettifoglio, catena di raccolta, cucitrice e trilaterale, mentre la versione E160, oltre a essere dotata del sistema di regolazione del formato Amrys completamente automatico. significativo risparmio energetico con la nuova Tempo 220
Un’altra ammiraglia tra le accavallatrici-cucitrici Müller Martini è senz’altro la nuova Tempo 220 (22.000 cicli/ ora) che, grazie alla tecnologia impiegata, riduce i costi energetici. La novità consiste nel fatto che il caricamento e l’aria compressa sono disinseriti automaticamente all’arresto della macchina e reinseriti senza ritardi al suo riavvio. Inoltre, l’aria compressa viene introdotta centralmente e impiegata solo sui mettifogli utilizzati. Grazie ai due circuiti di aria compressa separati per la catena di raccolta e il mettifoglio è possibile utilizzare l’aria soffiata solo quando effettivamente necessario. Anche la Tempo 220 è equipaggiata con la regolazione automatica del formato Amrys e consente di regolare e sincro-
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tecnologie Finishing
Gli stampati digitali cuciti a punto metallico possono essere preparati inline grazie al collegamento della SigmaLine con l’accavallatrice-cucitrice Primera configurabile in vari modi.
Potenziate le prestazioni delle accavallatrici-cucitrici Primera e debutto della nuova Tempo 220. Evoluzioni nel finishing per gli ambienti di stampa digitale. La casa svizzera continua a rinnovarsi e a migliorare le sue soluzioni. nizzare mettifoglio, cucitrice, trilaterale e impilatore girapila. La Tempo 220 è dotata di una catena di raccolta stretta; l’alimentazione a distanza ravvicinata tra le segnature consente di migliorare la stabilità della segnatura stessa durante il trasporto. Inoltre, i rulli di accelerazione nel mettifoglio fanno in modo che l’accavallatrice-cucitrice raggiunga rapidamente un’elevata velocità di produzione. Il sistema a struttura modulare garantisce poi una grande flessibilità e varianti di ampliamento; ad esempio sono possibili soluzioni per l’inserimento, l’indirizzatura, la palettizzazione e il Selective binding. Nel caso l’utente debba applicare delle cartoline, il sistema incolla-campioni 382 può essere inserito in qualsiasi posizione del mettifoglio.
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per il digitale Soluzioni modulari e flessibili in linea e fuori linea
Forte di un maturo know-how acquisito nel settore della stampa offset, Müller Martini ha tutte le carte in regola per spaziare anche negli ambienti di stampa digitale. Da qualche anno l’azienda segue infatti con attenzione gli sviluppi di questo mercato, lavorando fianco a fianco dei brand più noti nel campo della stampa digitale quali HP, Kodak e Océ. Frutto di questo impegno sono il sistema per la produzione di libri in digitale SigmaLine, disponibile
nelle configurazioni in-line e fuori linea. Nel primo caso lo stampatore digitale può avere un ciclo di produzione completamente automatizzato, in un unico ciclo di lavoro senza interruzioni: da PDF al prodotto finito in pochissimi minuti. L’elemento chiave di questa configurazione è SigmaFolder, l’unica piegatrice per segnature al mondo a banda e a formato variabile, che funge da raccordo tra la macchina da stampa e il confezionamento. Nelle configurazioni inline è inoltre possibile migliorare l’efficienza e la produttività dell’impianto SigmaLine integrando ad esempio un sistema che funge da “polmone”(SigmaBuffer). Grazie a questo modulo è possibile disaccoppiare il processo di stampa, piega e raccolta in modo intelligente dal confezionamento, pur mantenendo collegati inline l’uno con l’altro tutti i processi produttivi. Con queste nuove soluzioni, Müller Martini risponde alle esigenze sempre più elevate in termini di velocità degli attuali sistemi di stampa digitale. Va vista in questo senso la possibilità di integrare nel sistema le brossuratrici quali Pantera e Acoro. Ma il vantaggio di usufruire di un sistema completo non si esaurisce con i sistemi inline integrati. Grazie alla modularità delle soluzioni Müller Martini è possibile prevedere anche sistemi offline
disaccoppiati. Nel caso in cui si modifichino i volumi delle commersse del cliente, è possibile eseguire gli up-grade in assoluta tranquillità. L’approccio modulare consente infatti al cliente di crescere in base alle esigenze che mutano. SigmaCollator dispone di una funzione che consente, ad esempio, l’incollatura delle segnature. I blocchi libro incollati possono essere trasportati all’impilatura intermedia e offline verso una brossuratrice o un altro processo di confezionamento. Le soluzioni digitali di Müller Martini aprono nuove possibilità per creare stampati innovativi non solamente nel settore della brossura, ma anche nei segmenti del cartonato, della cucitura a filo refe e dell’accavallatura-cucitura. Poiché sul sistema digitale di Müller Martini vengono lavorate le segnature, questo risulta adatto anche per la produzione di libri brossurati e cartonati e per l’accavallatura-cucitura. È possibile pertanto prevedere un collegamento sia con una linea di produzione libri Diamant MC sia con un’accavallatricecucitrice Primera. Con queste funzioni risulta pertanto interessante per gli stampatori produrre in maniera economica anche le basse tirature. Un esempio sono i libri fotografici personalizzati che, grazie ai continui progressi nella stampa digitale a colori, diventano sempre più popolari.
Tempo 220 può produrre riviste, opuscoli, cataloghi a una velocità max di 22.000 cicli/h.
Con l’integrazione della brossuratrice Pantera per la produzione di libri, il sistema SigmaLine risponde alle elevate esigenze produttive delle nuove macchine per stampa inkjet.
rotolito Lombarda Dalla bobina al libro finito. SigmaLine per la produzione in-line di libri. Rotolito Lombarda, cliente storico di Müller Martini, ha fatto il suo debutto nella stampa digitale all’inizio di quest’anno installando una HP T300 Color Inkjet Web Press. Nella configurazione prevista da Rotolito è stata integrata una SigmaLine che, con la brossuratrice Pantera, consente di realizzare un libro finito. Questa è per ora la prima installazione al mondo di una SigmaLine abbinata a una HP T300 Color Inkjet.
Nel corso dell’open-house si è assistito alla produzione sulla SigmaLine di un’agenda stampata in digitale da Rotolito Lombarda.
opinioni gestione aziendale
Alberto Sironi
L’importanza della calibrazione per ridurre i costi Calibrare è un vocabolo generico e ambiguo che si presta a diverse interpretazioni. Sarebbe pertanto meglio non utilizzarlo nel linguaggio tecnico poiché si rischia di essere fraintesi, scambiando ad esempio un’operazione di messa a punto con un’attività di altro tipo.
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Con il termine calibrazione si intende quell’insieme di regolazioni che permettono a un’attrezzatura di essere verificata e mappata tecnicamente in modo tale da assicurare l’output riproduttivo stabilito. Tale risultato, al di là che sia quello desiderato, in ogni caso deve sempre essere definito in maniera chiara e oggettiva. In pratica si parla del risultato atteso dal processo. Ora, se il risultato è noto e previsto, i benefici che ne derivano durante le lavorazioni sono notevoli, perché nel caso di anomalie si può risalire subito e più facilmente alle cause. Inoltre, conoscendo l’output da ottenere si riducono anche tempi e scarti. Questo approccio corrisponde a una logica industriale della gestione dei processi, abbandonando concetti artistici ed empirici, che poco hanno a che fare ormai col nostro lavoro, se non per nicchie del lusso, dove si giustifica (o forse si giustificava?) un prodotto estremante ricercato. Nel nostro settore le attrezzature forniscono un prodotto, o un semilavorato, sempre corrispondente a una riproduzione; ciò è vero almeno per prestampa e stampa: che siano monitor o prove colore, lastre o altre forme di stampa, oppure stampati finali. Potremmo semplificare dividendo per ognuno di questi casi le attività di “calibrazione” in due gruppi principali, separati da step rigorosamente in sequenza: il check-up di linearizzazione mediante il quale si predispongono le macchine o i sistemi in modo da ottenere la loro risposta naturale, controllata oltre che esente da anomalie; la caratterizzazione (brutto termine) con cui invece si regola il tutto per orientare la riproduzione verso il risultato voluto, sia questo uno standard comune o basato su specifiche personalizzate. Nella fase di check-up si cerca di definire tutte le proprietà del mezzo tecnicoproduttivo per stabilire se corrispondente ai requisiti richiesti e per misurarne la capacità qualitativa, allineandola a una risposta regolare del processo. Esempi significativi di tale esercizio: le verifiche di uniformità e ripetibilità di una prova colore o di un CtP; la sua linearizzazione; i test diagnostici di stampa. Tutto ciò risulta propedeutico al secondo passaggio, in cui si regola la risposta in base a un risultato target di cui ormai è nota la fattibilità, avendola sondata durante i precedenti approfondimenti. In questa fase vengono quindi regolate le curve dei CtP, caratterizzate le macchine da stampa (valori Lab e densità dei pieni, dot gain, gamma tonale ecc.), definiti i profili da utilizzare in prestampa e nel proofing. Chiaramente lo step di check-up è univoco, mentre le caratterizzazioni possono essere diverse (per le varie carte, ad esempio), o meglio quelle che servono (non troppe però). La chiusura del cerchio però va impostata con il personale che, svolgendo i controlli quotidiani, deve essere a conoscenza e addestrato per raggiungere gli obiettivi. Solo così si possono avere vantaggi economici che giustificano l’impegno tecnico profuso nella razionalizzazione dei processi.
SpazioEcologia Stampa sostenibile
La nobilitazione del packaging si fa verde
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Il processo di nobilitazione può avvenire attraverso differenti tecnologie di stampa, come il trasferimento a caldo di sottili foglie pigmentate con effetto metallico, che oltre ad aumentare il pregio e l’accattivante visibilità del packaging del prodotto, risultano essere anche soluzioni sostenibili. Luxoro, distributore esclusivo per l’Italia dei prodotti Kurz per la stampa a caldo e a freddo, da anni si impegna a proporre al mercato soluzioni di nobilitazione di elevata qualità, in grado di preservare l’ambiente. Luxoro propone una gamma completa di foglie metallizzate per la nobilitazione di vari tipi di packaging: cosmetici, scatole, shopper, etichette in fogli o rotoli. La foglia è costituita da un supporto in poliestere sul quale sono spalmati vari strati molto sottili di lacche (lo spessore varia da circa 1,5μ a 3μ); ognuno di questi strati ha una funzione differente: distaccante/protettivo, pigmentazione, metallizzazione, termoadesivo.
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La nobilitazione del packaging è oggi uno strumento di marketing molto importante per i grandi marchi e per i produttori di beni di largo consumo, in quanto consente di aumentare in modo consistente la visibilità del proprio prodotto. Questo aspetto è ormai indispensabile per differenziarsi dalla concorrenza e, soprattutto, per fare sì che il consumatore noti il prodotto, lo prelevi dallo scaffale e lo acquisti.
“La carta decorata a caldo e a freddo non causa alcun problema nel processo di riciclo e rimpasto dell’imballo” (studio Ingede e Finat)
Il processo diffuso da più tempo per l’applicazione delle foglie sui vari tipi di substrati è quello della stampa a caldo. Il trasferimento del pigmento contenuto nella foglia avviene attraverso una testa termica che può essere circolare (nel caso di stampa a bobina in continuo) oppure a fustella (nel caso di stampa verticale su banda continua). Nell’applicazione con macchine a bobina il trasferimento avviene grazie al riscaldamento e alla pressione attivati dalla testa sullo strato adesivo della foglia. Questo fa sì che lo strato di lacca staccabile aderisca solo nei punti di pressione a contatto con il substrato di stampa. Analogamente, nel processo di stampa verticale, calore e pressione attivano lo strato adesivo, solo che in questo caso è la forma della fustella, che può essere in silicone oppure in metallo, a determinare l’area dove la lacca aderirà al substrato ricevente. Entrambi i processi sono sostenibili poiché si tratta di una tecnologia totalmente a secco, inodore e atossica. Ciò significa che durante la fase di applicazione non soltanto si evita l’uso di solventi, ma in nessuna circostanza sono prodotte o esalate sostanze dannose per la salute e per l’ambiente di lavoro. Anche le materie prime utilizzate per ricavare le foglie si inseriscono in questa visione “green” del processo. Lo strato di alluminio utilizzato per la produzione della foglia misura infatti solo 0,003μ (ossia 0,0003 mm) di spessore. Volendo fare un semplice paragone, lo strato di metallizzazione è 300 volte più sottile della comune pellicola di alluminio per uso domestico e, con la stessa quantità di alluminio che si utilizza per incartare un toast, Kurz è in grado di produrre 100.000 metri quadrati di foglia per stampa. Uno studio condotto nel 2008 ed eseguito secondo i metodi pubblicati da INGEDE (International Association of the Deinking Industry) e FINAT (International Federation of Self Adhesive Labels), ha dimostrato come la carta decorata, a caldo e a freddo, non causi alcun problema nel processo di riciclo e rimpasto dell’imballaggio. Anche il poliestere che fa da supporto alla foglia non è un rifiuto pericoloso in quanto può essere riutilizzato per la produzione di energia oppure smaltito insieme ai rifiuti urbani.
Le tecnologie che contribuiscono a rendere un imballaggio più pregiato e accattivante agli occhi del consumatore sono davvero molte, ma non tutte rispettano l’ambiente. Luxoro, distributore esclusivo di Kurz, ci spiega come è possibile impreziosire packaging con varie destinazioni d’uso grazie a lamine metallizzate applicate a diversi tipi di supporti con processi sostenibili.
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L’impegno ambientale secondo Luxoro Luxoro da anni è consapevole che un approccio concretamente sostenibile e responsabile verso la società non si può limitare alla sola offerta di prodotti e servizi, ma deve estendersi a tutta l’azienda, coinvolgendola interamente. Le rigorose politiche aziendali adottate, in linea con questa vision, fanno oggi di Luxoro un’impresa totalmente a impatto zero. Dal 2007 l’azienda aderisce al progetto Lifegate Impatto Zero, che prevede il calcolo da parte dell’azienda della quantità di emissioni di CO2 emesse nell’atmosfera dalla propria attività (rifiuti, carburanti, riscaldamento ecc.), che vengono poi “restituiti” attraverso la piantumazione (nel Costarica o nel Parco del Ticino) di una quantità di alberi equivalenti a coprire appunto le emissioni generate. Il rapporto di Luxoro con Lifegate si estende anche al progetto Lifegate Energy, un’iniziativa che prevede l’acquisto di energia prodotta solamente con fonti rinnovabili. Anche Kurz, il più grande fornitore al mondo di tecnologia di stampa a caldo di cui Luxoro è distributore esclusivo per il mercato italiano, è impegnata da anni sul fronte ambientale. Kurz utilizza per le proprie produzioni materie prime a basso pericolo potenziale, trattandole con la massima cautela e accuratezza, e protegge il suolo e le falde acquifere. Grazie a tecnologie all’avanguardia, l’azienda risparmia circa il 23% di energia per m2 di impianto di produzione. In ogni sito produttivo, Kurz ha infatti installato degli impianti che permettono di riciclare le emissioni gassose prodotte per produrre energia per il proprio fabbisogno. L’impegno di Luxoro continua anche in campo sociale. L’azienda è infatti “Golden Donors” del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). n
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NEWS 2° ECO Printing Award
un’insegna “green” a Times Square
Annunciato da Ricoh il completamento di un’insegna luminosa che, situata a Times Square, è alimentata totalmente da energia fotovoltaica. Si tratta del primo tabellone totalmente green installato nella famosa piazza di Manhattan. L’insegna (14 metri di altezza e 38 di lunghezza) è alimentata da 62 pannelli solari, 24 moduli fotovoltaici a film sottile ed è illuminata da 16 proiettori a LED. L’energia elettrica non viene mai utilizzata e in caso di assenza di luce solare il tabellone rimane spento. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Rec Solar, che ha fornito i moduli solari in grado di funzionare anche in condizioni di scarsa luce, e con Cooley Group, che ha messo a disposizione la tecnologia dei polimeri e rivestimenti su substrati flessibili rinforzati. La Xunlight ha invece fornito i moduli fotovoltaici a film sottile.
quotidiani più verdi con il violet
In occasione di Ifra, Agfa Graphics ha lanciato :VXCF, un’unità di pulizia da utilizzare con la lastra violet chem-free :N92-VCF, che porta la produzione di lastre a 300 all’ora, oltre a creare il 40% meno di scarti. Dalla sua introduzione sul mercato a Ipex 2009, la lastra violet di Agfa ha avuto un’ottima accettazione da parte del mercato dei quotidiani.
Imballaggi flessibili, una risorsa da valorizzare Da alcuni studi sul ciclo di vita degli imballaggi e delle sue componenti risulta che l’impatto dell’imballaggio flessibile sull’ecosistema è decisamente molto modesto qualunque sia il parametro considerato. Oggi l’impegno richiesto alle imprese è quello di tener conto dell’impatto ambientale dei propri prodotti rispetto a tutto il loro ciclo di vita, fino allo smaltimento finale come “rifiuto”. L’imballaggio ha la funzione di proteggere il prodotto alimentare, di prolungarne la conservabilità, di preservarlo da contaminazioni e di ridurre gli sprechi: ha quindi un ruolo attivo e importante nel risparmio di risorse nell’ottica di un consumo sostenibile. Se pensiamo agli imballaggi per bevande, quattro sono le tipologie che ci vengono in mente: la bottiglia in vetro con tappo metallico, la lattina in alluminio, la bottiglia in PET e la confezione stand-up flessibile. Ma quale tra questi quattro imballaggi è quello più ecosostenibile? Proprio questo è stato il tema del “Pranzo in giallo”, un originale evento organizzato da Sprim Italia/Centro Studi sull’Imballaggio di Milano, che ha coinvolto giornalisti di testate di vario genere, con un comune denominatore: l’attenzione per l’ambiente. Tra i quattro imballaggi prima citati esiste, infatti, una “vittima”, ovvero una tipologia di imballaggio che, pur essendo in realtà il più ecosostenibile (in termini di consumi di energia ed emissioni di CO2 durante tutto il ciclo di vita), è spesso oggetto di discriminazioni relative al suo impatto ambientale. Ai giornalisti coinvolti in questa simpatica iniziativa, che ha avuto luogo in un ristorante rigorosamente “green”, il Joia di Milano, noto per la sua cucina naturale, sono stati forniti vari indizi per arrivare a individuare la vittima, che è risultato essere l’imballaggio flessibile. Quest’ultimo, infatti, nell’ambito del suo ciclo di vita totale consuma meno di ¼ di energia rispetto alla lattina di alluminio, che rappresenta l’alternativa con valore basso più vicino.
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Dopo il successo della prima edizione del 2008, Heidelberger Druckmaschinen invita nuovamente gli stampatori offset a foglio di tutto il globo a partecipare al concorso internazionale per l’ambiente, suddiviso in due categorie: “Sustainable companies” e “Forward-looking solutions”. Il premio si concentra in particolare sull’utilizzo sostenibile di risorse e di energia, protezione climatica e pratiche gestionali ecosostenibili. Questi aspetti possono riferirsi all’azienda oppure a singole soluzioni di prestampa, stampa, post-stampa e logistica. I vincitori dovrebbero rappresentare un esempio per l’intero settore e incoraggiare altri ad adottare comportamenti e soluzioni ecosostenibili. In palio 50.000 euro. I moduli di partecipazione possono essere scaricati da www.heidelberg.com/en/eco_award e la deadline è il 31 gennaio 2011.
(Centro Studi sull’imballaggio)
NEWS
“L’imballaggio flessibile genera l’80% in meno di emissioni di CO2 rispetto alla bottiglia in PET”.
verso una stampa più ecosostenibile
Una più efficiente gestione dell’energia contribuisce ad abbassare i costi operativi, a migliorare le condizioni di lavoro e a proteggere l’ambiente. Ecco perché Manroland ha deciso di offrire agli utilizzatori delle roto-offset una serie di strumenti utili a questo scopo. Un esempio è rappresentato dall’Ecometer, che consente il calcolo del potenziale risparmio energetico. Calcola, infatti, l’energia necessaria in base alle caratteristiche del cliente, quali il tipo di macchina da stampa, il volume produttivo e il consumo di carta e offre utili indicazioni per rendere il processo di stampa più ecosostenibile. Inoltre può calcolare il risparmio totale per un anno o per il ciclo di vita di una macchina. Grazie, invece, a CutCon Plus per il controllo del taglio, gli stampatori roto-offset riducono gli sprechi di carta durante il cambio di bobina e abbassano il consumo di energia.
3° report sull’ambiente di printcity alliance
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Inoltre, genera l’80% in meno di emissioni di anidride carbonica rispetto alla bottiglia in PET, che si colloca al secondo posto. Perché? Perché non “pesa”… all’ambiente! Il peso specifico medio di un imballaggio flessibile è infatti di 72 g/m2, contro i 230 di un imballo in cartone. Tale “leggerezza” consente di operare un efficiente utilizzo delle risorse in termini di riduzione dei costi, risparmio di energia e taglio delle emissioni ambientali, ad esempio durante il trasporto di imballaggi ancora vuoti dagli impianti di produzione alle aziende in cui saranno riempiti. A fine vita gli imballaggi flessibili producono quantità di rifiuti estremamente ridotte. Confrontiamo la bottiglia in vetro con l’imballaggio flessibile: quest’ultimo ha un peso di 2,8 g ogni 100 g di prodotto, la bottiglia di 83,9 g. Consideriamo che la bottiglia in vetro, dopo l’uso, venga destinata al riciclo: affinché lo scarto finale di materiale equivalga al peso dell’imballaggio flessibile, non riciclato e pari a 2,8 g sarebbe necessario operare un riciclo dei materiali pari ad almeno il 97%! Attraverso le operazioni di recupero energetico nel corso del 2008 sono state valorizzate 663.898 tonnellate di imballaggi in plastica, valore pari al 30,1% dell’immesso al consumo domestico. In questo modo è stato possibile ottenere nuova energia elettrica e termica senza dover ricorrere all’utilizzo di combustibili convenzionali. n
PrintCity Alliance è in procinto di pubblicare il terzo report ambientale dal titolo Carbon & Energy Reduction for the Graphics Industry Value Chain, che è il risultato di due anni di ricerca da parte dei membri dell’alleanza (Faist, Kurz, M-real, Manroland, MKW, Sappi, Sun Chemical, Trelleborg e UPM), partner (Kodak, Müller Martini e altri) e organizzazioni esterne. Lo scopo di questa nuova guida da 36 pagine è difendere le credenziali “verdi” della carta stampata rispetto agli altri mezzi di comunicazione. Un’anteprima è stata data ai giornalisti in occasione di una conferenza stampa alla recente Ifra di Amburgo, in cui Rainer Kuhn, direttore generale di Printcity, ha spiegato che il volume contiene una serie di statistiche che mostrano ad esempio che i quotidiani non sono assolutamente più inquinanti di altri media, come la televisione e Internet: «La produzione completa di cellulosa, carta e stampa in Europa contribuisce circa per lo 0,6% delle emissioni totali di gas serra e nonostante ciò tutti pensano che i quotidiani siano nemici dell’ambiente. I mezzi elettronici producono oltre il 4% del totale. Inoltre, l’utilizzo di energia rinnovabile nel settore della stampa e della carta è molto avanzato. In Europa e USA il 60% dell’energia utilizzata nel settore deriva già da fonti di energia rinnovabile». È possibile richiedere una copia del report inviando nome, cognome e indirizzo postale all’indirizzo info@printcity.de.
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Con il lancio della nuova serie Pro™ C901/C901s Graphic Arts Edition, Ricoh introduce sul mercato la più avanzata generazione di sistemi per la stampa full color in ambienti grafici. Queste apparecchiature garantiscono qualità e performance elevate e hanno tutte le carte in regola per competere sul mercato professionale delle arti grafiche e della stampa corporate. Affidabilità, flessibilità nell’utilizzo dei supporti e avanzate opzioni di finitura fanno della Pro™ C901/C901s Graphic Arts Edition il sistema ideale per la gestione di lavori complessi. Velocità e qualità senza compromessi Una serie di tecnologie integrate garantiscono output di qualità su un’ampia gamma di supporti e una velocità di 90 ppm in full color anche in fronteretro. La qualità di stampa è di elevatissimo livello, grazie all’introduzione del nuovo toner chimico a polimeri, con risoluzione 1.200x1.200 dpi. Il toner a polimeri PXP™ garantisce una qualità costante e paragonabile a quella della stampa offset. Grazie alla nuova tecnologia, questo sistema fornisce una copertura uniforme del toner nelle aree ad alta densità di colore e una gamma cromatica elevatissima.
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Gestione dei supporti a 360° La produttività della Pro™ C901/ C901s Graphic Arts Edition è garantita, oltre che dall’output di 90 ppm, dalla capacità carta in ingresso, che arriva fino a 11.000 fogli. La soluzione gestisce formati di carta con dimensioni fino a 330,2 - 487,7 mm e grammature fino a 300 g/mq garantendo il fronte-retro in automatico.
La Pro™ C901/C901s Graphic Arts Edition è dotata della tecnologia AirAssist, disponibile su tutti i cassetti di alimentazione. Questo meccanismo ad aria rende l’alimentazione della carta un’operazione semplice e sicura, oltre a consentire l’utilizzo di supporti speciali. Le funzioni di archiviazione documenti, copia e scansione full color sono integrate nel modello Pro™ C901s Graphic Arts Edition. La gamma di supporti certificati comprende oltre 250 profili testati. Il controller Fiery esterno, disponibile nelle versioni EFI™ Fiery E41 e E81, rende agevole l’inserimento di profili personalizzati. Grazie a questi strumenti, la riproduzione cromatica risulta eccezionale. Opzioni di finitura Queste soluzioni, come tutti i modelli della gamma Production Printing di Ricoh, sono modulari e configurabili con un’ampia gamma opzioni di finitura professionali quali rilegatore a spirale, termolegatore, booklet maker e impilatore ad alta capacità. Migliorare la gestione dei workflow Pro™ C901/C901s Graphic Arts Edition è compatibile con una gamma completa di soluzioni per la gestione del workflow, selezionate appositamente per aumentare gli ambiti applicativi e ampliare la gamma di servizi in offerta, dalla ricezione del lavoro alla sua realizzazione. Sono disponibili software che aiutano i clienti ad acquisire le richieste di stampa e
di finitura dei clienti, a preparare file per la produzione, a gestire lavori su diversi sistemi ottenendo uniformità cromatica sui vari dispositivi utilizzati. I clienti Ricoh possono così aggiungere valore ai servizi, massimizzare l’efficienza e ottimizzare la produzione. Ricoh Italia S.r.l. - Vimodrone (MI) Tel: +39 02 91987100 www.ricoh.it Per saperne di più sul Production Printing di Ricoh… Ulteriori informazioni sulle soluzioni Ricoh per il Production Printing sono disponibili al sito www.ricoh.it oppure registrandosi sul Business Driver Programme, il portale (http://businessdriver.ricoh.it) creato da Ricoh che mette a disposizione dei fornitori di servizi di stampa tool e strumenti pratici per aggiornarsi e sviluppare il business. Molti contenuti, specialmente quelli di carattere formativo, sono realizzati in collaborazione con InfoTrends, società di ricerche e di consulenza strategica nel mercato della stampa digitale e della gestione documentale. Registrandosi è possibile accedere a: • dati di mercato, ricerche e informazioni sulle tendenze che caratterizzano il settore; • strumenti utili per realizzare strategie commerciali e di marketing; • whitepaper; • casi applicativi; • aggiornamenti sulle più recenti novità tecnologiche; • corsi e formazione a distanza per massimizzare l’utilizzo dei sistemi; • notizie su eventi e fiere; • aggiornamenti legislativi.
eventi formazione
Enipg
Una formazione al passo coi tempi Dalla grafica alla comunicazione: nuove tecnologie, rischi e opportunità: il tema del VII Convegno Nazionale delle scuole grafiche. L’Istituto Salesiano San Zeno di Verona ha ospitato, il 6 e 7 ottobre, il VII Convegno Nazionale delle scuole grafiche, organizzato da ENIPG – Ente Nazionale per l’Istruzione Professionale Grafica – alla presenza di ben 34 istituti su un totale di 37 associati.
di CRISTINA ROSSI
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La massiccia adesione da parte delle scuole grafiche di tutta Italia dimostra senza dubbio l’interesse per un argomento importante come la formazione in un momento di grande trasformazione tecnologica, caratterizzato da una crescente migrazione dalla carta al digitale, e di crisi economica e futuro incerto per gli studenti in procinto di entrare nel mercato del lavoro. A dare il benvenuto ai partecipanti del convegno don Dino Marcon, il nuovo direttore del San Zeno, proveniente da un istituto del Friuli, che ha ricordato quanto sia importante associare la formazione professionale alla formazione della persona e ha raccontato il simpatico aneddoto del filosofo e dell’uccellino: «L’uccellino nella mano che lo chiude può essere vivo o morto, a seconda che la mano lo tenga in vita o lo stringa, proprio come la vita o la morte del settore, e relativa scuola professionale, è nelle mani di chi tiene le fila». Tiziano Zanotti (nella foto), direttore della Scuola Grafica e Cartaria San Zeno, ha ricordato che anche se la comunicazione è sempre più “on air” e meno stampata, la formazione professionale resta un valore importante. Se è vero che si sta assistendo a uno spostamento verso le tecnologie digitali, è altrettanto vero che queste sono basate, per quanto riguarda la comunicazione, sulla tradizione grafica. «Chi vede nella grafica un’attività arida e senza futuro si sbaglia di grosso. Siamo stufi di vedere brutti depliant “fai da te”», ha detto Zanotti, ricordando poi una celebre frase di Bruno Munari, noto artista e designer italiano: “In grafica complicare è facile, semplificare è difficile”. Considerando che la comunicazione è cambiata per l’80% negli ultimi 20 anni e che «la nostra fiera di riferimento non è più Grafitalia, bensì Visual Communication» – dichiarazione, questa, che ha non poco irritato Guido Corbella, ad di Centrexpo, presente all’evento – Zanotti si chiede giustamente se tre anni di for-
“I limiti sono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni”.
eventi formazione
Philippe Petit
Il tavolo dei relatori: don Dino Marcon, don Gennaro Comite (Cnos-Fap), Marco Spada, Tiziano Zanotti, Massimo Simioni (Enipg Verona). Sotto: Giorgio Bavuso (Ricoh), Guido Bertuzzi (Istituto Artigianelli Milano), Alessandro Cucchi, Marco Spada, Rossella Mengucci (MIUR), Guido Corbella (Centrexpo), Giuseppe Donegà (Mediagraf).
mazione professionale siano sufficienti per formare i tecnici del futuro e ricorda che negli ultimi 6 anni al San Zeno sono state create due nuove qualifiche: tecnico progettista grafico e tecnico multimediale, che si aggiungono al tecnico di prestampa e stampa. Il presidente di ENIPG, Marco Spada (nella foto), al suo secondo Convegno nazionale da presidente, ha tracciato i progressi di ENIPG in questi ultimi anni, sottolineando l’importanza delle collaborazioni con associazioni, come TAGA Italia e, per la parte ambientale, con Comieco. Rense van der Heide, segretario generale di EGIN – European Graphicmedia Industry Network – l’associazione europea degli istituti tecnici grafici con sede in Olanda, ha spiegato l’importanza del network e dei rapporti che questo intrattiene con i partner sociali, come i sindacati, con le scuole e con l’ambiente tecnico. L’Associazione comprende 19 membri di 10 Paesi e organizza una conferenza annuale (www.egin.nl). Come sempre concreto e diretto l’intervento di Piero Capodieci, presidente di Assografici, a proposito dei cambiamenti e nuovi scenari nel settore grafico: «Dobbiamo cercare di capire i vantaggi reali della carta stampata e dei new media, interrogandoci sulle esigenze delle imprese». Valori chiari, visione coerente, disponibilità al cambiamento e personale adatto. Questi sono gli elementi di cui, secondo Capodieci, hanno bisogno le imprese. E per avere un “personale adatto” è indispensabile una scuola adeguata, meritocratica e in grado di formare sui valori. «La scuola deve essere una palestra di meritocrazia. Peccato che il merito derivi dall’esistenza di un sistema premiante, dove funzioni costantemente il feedback delle proprie azioni e comportamenti, e in Italia non esistono queste premesse, perché non è un Paese che sa premiare chi lavora nel rispetto delle regole». Un altro intervento molto interessante è stato quello di Mariano Diotto, direttore del Corso di laurea triennale SISF in “Scienze e Tecniche della Comunicazione Grafica e Multimediale” dell’Università Salesiana di Mestre, che ha difeso a spada tratta la grafica: «Se la comunicazione è in continuo mutamento, lo è di conseguenza anche la grafica, ma ciò non significa che la grafica abbia un ruolo secondario. Anzi. L’importante è che la grafica si basi sul concetto di cultura e che le aziende grafiche si riqualifichino per stare al passo coi tempi. Il grafico deve conoscere il linguaggio della multimedialità, ma deve anche essere consapevole che il libro concorrenziale sarà quello di alto livello, come ad esempio il libro d’arte». A conclusione della prima giornata un’animata tavola rotonda dal titolo “Dalla grafica alla comunicazione: nuove tecnologie, rischi e opportunità”, coordinata da Claudio Covini, direttore generale di Assografici, mentre nella seconda giornata la parola è stata data alle aziende fornitrici sponsor (Edigit, Macchingraf, MetaEnergia, Océ e Ricoh). Tommaso Savio Martinico, direttore di ENIPG, ha infine illustrato le proposte di strategie di marketing da parte dell’Ente Nazionale e dei suoi 11 Comitati Provinciali. n
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Nata nel 1983, TAGA Italia si propone gli stessi scopi dell’omonima Associazione internazionale (TECHNICAL ASSOCIATION of the GRAPHIC ARTS) ed in particolare: •
1. promuovere e incoraggiare la ricerca nel settore, prestampa e stampa
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4. organizzare meeting e curare pubblicazioni di settore, sia scientifiche che divulgative
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5. tenere i contatti internazionali con TAGA USA e le associazioni tecniche di altri Paesi
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6. far conoscere all’estero le esperienze e le tecnologie sviluppate in Italia
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open house cartotecnica
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In direzione dell’imballaggio “zero difetti”
Una settimana di dimostrazioni dal 22 al 28 settembre nella sede di Losanna, in Svizzera, per mostrare in anteprima le novità per l’industria degli astucci pieghevoli e del cartone ondulato.
Oltre 2.000 visitatori in rappresentanza di 626 aziende dell’industria degli astucci pieghevoli e del cartone ondulato provenienti da 57 Paesi - dalla Cina al Nordamerica, dal Giappone, dall’Europa, dal Vicino Oriente, dall’Africa Meridionale e dal Sudamerica - hanno partecipato all’open house dove il produttore svizzero ha alzato il sipario sulle attrezzature di ultima generazione per una produzione di imballaggi “zero difetti”. anteprima mondiale per l’astuccio pieGhevole
Masterfoil 106 PR, la nuova fustellatrice di stampa a caldo, offre una serie di novità. Apprezzata per la sua velocità, precisione e il suo ridotto impatto ambientale, l’innovativa fustellatrice consente di ridurre la forza di pressione e la temperatura e di conseguenza il consumo di energia. La stampa e il rilievo vengono effettuati in un solo passaggio, alla velocità di 8.000 fogli/ora, con una precisione ineguagliabile grazie all’impiego del Power Register per una introduzione a registro di ogni foglio. Degno di nota anche il nuovo sviluppo per il rilievo Braille con il doppio Accubraille e il nuovo sistema di controllo dei punti Braille Braille-Scan presentati su una Expertfold 110 A2, così come l’Acuwin per l’inserimento di finestre in linea, anch’esso installato su una Expertfold 110 A2. È stato inoltre presentato www.bobstexchange.com, il primo sito al mondo che permette agli interessati di vendere o di acquistare macchinari Bobst d’occasione. Questo sito permette di condurre le trattative direttamente e in modo riservato, senza spese da riconoscere agli intermediari.
Un momento della demo delle fustellatrici Expercut 1.6 e Masterfoil 106 PR.
le novità nel cartone ondulato
Masterflex-HD, la linea di stampa flessografica che diventa il nuovo standard di qualità e produttività, era presentata con un Loader ML adattato alla micro-onda fine e alle copertine fragili. Il suo sistema Start & Go permette di regolare il registro in 6 minuti anziché 18, riducendo al tempo stesso gli sprechi. Il controllo di qualità è realizzato da un sistema iQ300 che permette la stampa al 100% nelle specifiche richieste: effettua il controllo di qualità sull’intera superficie di ogni foglio. IPI 119/10
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NEWS
NOTIZIE DALLE AZIENDE
Elettrofotografia a colori
Migliorano qualità e produttività della Nexpress SX
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Graph Expo di Chicago, offre un’area stampabile più ampia del 27%. I vantaggi del foglio più lungo comportano uno spreco minore e una produttività maggiore e consentono di realizzare nuove applicazioni come brochure a sei pagine, poster, sovracopertine più grandi per i libri e diverse etichette. Le nuove microparticelle di inchiostro, sviluppate per ridurre la granulosità, garantiscono toni continui più omogenei particolarmente adatti alle stampe di qualità fotografica e fanno consumare meno inchiostro. Inoltre, l’inchiostro a secco Light Black, ora disponibile per il quinto gruppo stampa, utilizza algoritmi proprietari per sostituire colori specifici,
conferendo maggiore omogeneità ai toni della pelle e mantenendo al tempo stesso dettagli finissimi. L’effetto opaco è una nuova opzione integrata che produce una finitura opaca su pagine stampate o su foto. Con una produzione mensile di oltre 4 milioni di pagine e con velocità di 91, 109 o 131 ppm con il foglio più lungo, la macchina da stampa
Nexpress SX stampa su più di 600 supporti offset standard tra cui supporti patinati, non patinati, certificati FSC, plastica, magneti, tessuti, trasparenti antistatici, microperforati, con carte di identità o bande magnetiche incorporate e altro.
Il quinto gruppo stampa consente di applicare filigrane, rivestimenti protettivi, lucidatura, stampa MICR, gamut esteso, stampa in rilievo o inchiostro rosso fluorescente per proteggere materiali o documenti sensibili.
Kodak GCG Tel. 02.660281 Servizio lettori n. 1
software
roto-offset
Enfocus annuncia il lancio di PitStop Pro 10
Funzionalità avanzate per la nuova Goss Universal
La nuova versione del diffuso plug-in di modifica e preflight di PDF comprende gestione del colore ampliata e nuove funzionalità di collaborazione. È ora possibile salvare diverse impostazioni colore in modo da applicarle con rapidità e precisione all’occorrenza. Gli utenti possono utilizzare il pannello di selezione dei colori (Color Picker) per importare le proprie librerie di colori. Color Picker comprende anche le più recenti librerie Pantone Plus. PitStop Pro consente la verifica automatica della copertura d’inchiostro complessiva, tenendo conto delle trasparenze, delle impostazioni per la sovrastampa, degli oggetti che si sovrappongono e dei livelli.
Con il lancio di un nuovo modello a singola larghezza nella sua serie di rotative Universal, Goss International offre un livello superiore di produttività e avanzate funzionalità per la stampa semicommerciale e dei giornali. La rotativa Universal ad alta velocità, con un formato cilindri 2x1, produce fino a 75mila copie l’ora. L’unità di stampa Goss Universal 2x1 ad alta velocità incorpora caratteristiche di aggancio dei caucciù utilizzate sulle rotative Goss commerciali di fascia alta. Un sistema di diagnostica a distanza assicura l’assistenza tecnica di Goss International 24 ore su 24.
New Age, Tel. 051.6569352 Servizio lettori n. 3
TechnoSolutions, Tel. 0522.271621 Servizio lettori n. 2
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Dotata di nuove funzionalità per la qualità e la produttività, la nuova macchina da stampa digitale a colori Kodak Nexpress SX con Print Genius si propone di rispondere alle esigenze di stampatori commerciali, centri stampa aziendali, centri dati e laboratori di stampa fotografica. Le funzioni più recenti comprendono capacità produttiva fino a 131 ppm, un formato foglio più lungo (661 mm), inchiostri a microparticelle, inchiostro nero a densità più alta, un nuovo quinto gruppo stampa Light Black e una nuova opzione per l’applicazione dell’effetto opaco. La possibilità di utilizzo di fogli lunghi 661 mm, presentata alla recente
NEWS inkjet
3.600 pagine A4 al minuto per la nuova HP T350
La T350 viaggia a una velocità di 182 m/min, il 66% in più rispetto alla T300, e raggiunge una risoluzione di 1.200x600 dpi. Ha una larghezza di banda di 762 mm, la stessa della T300, con alti volumi di lavoro nella stampa di libri e di applicazioni transazionali, transpromo e direct mail. Per chi è in possesso della T300 sarà possibile fare un upgrade alla T350. L’americana O’Neil Data Systems sarà il cliente pilota per il nuovo modello. Alla scorsa Graph Expo di Chicago in ottobre HP ha fornito inoltre gli ultimi aggiornamenti sui progressi nella creazione di una nuova soluzione per il riconoscimento dei caratteri tramite inchiostro magnetico (MICR) per le
macchine HP Inkjet. Attualmente in stato di sviluppo e collaudo interno, la soluzione MICR HP si baserà su una nuova barra di stampa inseribile negli slot di espansione esistenti su tutte le macchine HP Inkjet. HP ha poi portato a termine una serie di miglioramenti relativi ai supporti stampabili: sarà possibile utilizzare carte non patinate standard e carte per quotidiani, nonché una crescente gamma di carte patinate. Tra i produttori di carta con i quali HP sta collaborando figura la Sappi Fine Paper Europe. La T350 sarà disponibile nella seconda metà del 2011.
HP, Tel. 02.92121 Servizio lettori n. 4
software
i-Cut Suite per un controllo totale del flusso di stampa digitale La novità mostrata alla scorsa Viscom di Milano in ottobre da B+B International ed EskoArtwork si chiama i-Cut Suite ed è un nuovo software di controllo totale del flusso di stampa digitale e di quello di produzione digitale di piccole serie di espositori e display. i-Cut Suite include tre principali componenti: - la gestione del file grafico che arriva dal cliente: nome in codice i-Cut Preflight; - l’ottimizzazione, il nesting e il disegno strutturale e d’immagine: nome in codice i-Cut Layout; - il lancio integrato di produzione della macchina da stampa, con segnalazione dei fogli occorrenti e la gestione parallela del set up del plotter Kongsberg e del registro di taglio: nome in codice i-Cut Vision Pro.
B+B International, Tel. 0423.1951110
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notizie dalle aziende stampa digitale di grande formato
Anteprima italiana per Arizona 550 XT alla Viscom di Milano Raddoppiando le dimensioni del piano extra-large (pari ora a 2,5x3,05 m), il nuovo sistema migliora ulteriormente gli standard di prestazioni, qualità e versatilità nella realizzazione di pannelli, cartelloni e POP di grande formato su materiali rigidi. Oltre a stampare su superfici irregolari e arrotondate, pesanti come il vetro o non levigate come il legno, Océ Arizona 550 XT permette di creare insegne retroilluminate e applicazioni backlit su materiali scuri grazie all’inchiostro bianco (opzionale). Il nuovo modello era in mostra alla recente Viscom 2010 di Milano presso lo spazio Océ dello stand Montplast. Ispirata ai paesaggi dell’Arizona e del Far West, l’area espositiva era allestita con vari materiali e oggetti realizzati con Arizona 550 XT, tra cui applicazioni speciali su muro, asfalto, plexiglass e molto altro ancora. Océ Arizona 550 XT è ideale per gli operatori che devono gestire grandi (o tante piccole) commesse per la produzione di cartellonistica e display graphics, con una velocità di stampa di oltre 40 m2 all’ora e oltre 100 manifesti full-size (125x250 cm). Océ Arizona 550 XT si distingue per i costi di gestione estremamente contenuti, assicurati dal minor consumo dell’inchiostro della sua categoria, con risparmi fino al 50%.
Océ-Italia, Tel. 02.92726543 Servizio lettori n. 6
ctp flexo
È a incisione laser diretta l’ultimo nato in casa Fujifilm
agfa informa
Servizi “Green” per le arti grafiche da Agfa Se state pensando di certificarvi FSC o PEFC oppure avete intenzione di avviare un programma di risparmio energetico all’interno della vostra azienda grafica oppure se volete che il vostro business sia sostenibile economicamente ed anche dal punto di vista ambientale, allora Agfa Graphics vi può aiutare. Grazie al progetto “Le Vie Della Sostenibilità”, Agfa Graphics è ora in grado di fornirvi supporto professionale e dedicato con consulenti esperti e partner di fiducia. Abbiamo anche creato un bosco nel Parco del Ticino riservato a tutti i nostri clienti che vorranno, con noi, misurare il proprio impatto ambientale ed iniziare un programma di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, compensando le proprie emissioni tramite un programma certificato da enti internazionali. L’adesione al programma di compensazione dà il diritto di utilizzare il marchio “No Effetto Serra Graphics” appositamente creato in collaborazione con Altaeco ed EcoWay per il nostro settore. Il vostro business potrà essere da subito più ecologico. Grazie ai nostri partner nel progetto LVDS, siamo ora in grado di fornirvi la consulenza necessaria ad affrontare la certificazione FSC o PEFC per le vostre aziende, particolarmente importante per realizzare stampati a basso impatto ambientale. Gli stessi consulenti sono anche in grado di effettuare un checkup di sostenibilità della vostra azienda, fornendovi un progetto ed uno studio di fattibilità per attivare fin da subito azioni di risparmio energetico, risparmio sui costi di smaltimento dei rifiuti, ottimizzazione dei processi produttivi con prodotti ecologici. Tutto questo lo puoi avere semplicemente essendo un cliente Agfa. Noi ci teniamo ai nostri clienti! Contattaci agli indirizzi: agfagraphics.it@agfa.com oppure marketing@lvds.it
Il nuovo CtP Flexo B2 a “incisione laser diretta” (DLE) di Fujifilm, presentato in anteprima negli Stati Uniti al Labelexpo Americas 2010, permette di eliminare la procedura a passaggi multipli (esposizione UV, sviluppo con l’impiego di solventi, asciugatura), necessaria nelle attuali tecnologie Laser Ablation Mask (LAM). L’efficiente reazione di decomposizione termica nelle aree esposte della lastra, unitamente alla tecnologia dell’immagine multicanale, forniscono come risultato una maggiore produttività. Il CtP Flexo DLE è a basso impatto ambientale e completamente privo di VOC e di solventi. Inoltre, non essendo necessaria una lunga procedura di asciugatura della lastra a elevata temperatura, è possibile ridurre sensibilmente il consumo energetico e l’emissione di gas serra.
Fujifilm Italia, Tel. 02.929741
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Servizio lettori n. 7
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M.M. FORNITURE ARTI GRAFICHE SOLUZIONI Ricerca e Sviluppo Tecnologia e Servizi Materiali di Consumo
Utilizziamo l'esperienza ed il talento creativo abbinato alla conoscenza tecnologica e finanziaria per realizzare soluzioni che vengono sviluppate sulla base delle reali esigenze di ogni suo cliente. Mette a disposizione della clientela la propria professionalità per realizzare, dalla prestampa alla sala stampa, una concreta partnership mirata alla fornitura di materiali di consumo, tecnologia, servizi e soluzioni finanziarie adeguate. Partners principali: Hautron, Ipagsa, Esko-Artwork, Punch Graphix, Basys Print, Epson. Materiali: Film, Lastre convenzionali, Lastre Termiche e Violet, Lastre Processless, Inchiostri,Tessuti gommati, prodotti di consumo per digitale, chimici di sala stampa. Tecnologia: Stazioni di lavoro Macintosh e PC, Sistemi di archiviazione, Server centralizzati, Rack, Reti, Sistemi editoriali, Ctp nuovi ed usati. Software: Sviluppo Xtencion per Quark XPress, sviluppo portali e Web dinamici. Soluzioni di Data Base interfacciate con Quark XPress ed il Web. Sistemi Grafici Centralizzati. Interfacce Web dinamiche per sistemi grafici (UpLoading e Downloading documenti, accettazione digitale della singola pagina o della segnatura pronta per la stampa). Servizi: Analisi aziendale dei processi lavorativi nelle varie isole produttive (redazione, prestampa, sala stampa). Consulenza finanziaria con pacchetti leasing o factoring per le singole necessità finanziarie.! Linearizzazione dispositivi di uscita digitali a colori, CtF, CtP, macchine da stampa. Assistenza: Sistemistica Macintosh, Pc, File Server, Ctp nuovi e usati, Quark XPress, Creative Suite, Esko, Hautron, Harlequine. Esclusivisti per l'Italia: Ctp Basys Print del gruppo Punch Graphix con tecnologia laser che incide le lastre convenzionali detta anche tecnologia UV. Rivendita, assistenza, ricambi. M.M. FORNITURE ARTI GRAFICHE srl Via del Lavoro (zona ind.le) 06033 Cannara (PG) - Tel.: +390742720112 - Fax: +39074272985 - www.mmfornitureartigrafiche.it
eventi editoria
Creare›Stampare›Pubblicare
Digitale e carta, la giusta via sta nel mezzo Un evento dedicato alla comunicazione stampata e ai new media digitali.
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Un futuro entusiasmante ma non per tutti. C’è spazio e speranza solo per chi sa far crescere nuove idee al passo con le competenze tecnologiche. Proprio per questo InSide, azienda che si occupa di formazione di alto livello sulle ultime tecnologie, lo scorso 28 settembre ha organizzato, allo Star Hotel Business Palace di Milano, il convegno-evento “Creare>Stampare>Pubblicare”. Più di 100 partecipanti ai seminari gratuiti di approfondimento del mattino e molte iscrizioni ai workshop tecnici del pomeriggio. Di particolare interesse il keynote del mattino sul tema “I nuovi media tra editoria e marketing”. Nella prima tavola rotonda Giuseppe Granieri, giornalista esperto di nuove tecnologie, e Marco Ferrario hanno illustrato l’evoluzione del libro verso orizzonti sempre più digitali, sottolineando come la distribuzione di piccoli libri categorizzati per materia e autore possa rendere molte soddisfazioni a scrittori al di fuori dal giro e dagli uffici marketing delle grandi case editrici. E la cara vecchia stampa? InSide ha dedicato al tema della rivalutazione del ruolo della stampa la seconda tavola rotonda del mattino, intitolata “Gutenberg reloaded”. Dal dibattito con Peter Grosser (Assocomunicazione), Marco Moretti (Gruppo Giovani Imprenditori Assografici) e Luisa Piazza (Print Power) è emerso come, in un mercato scosso da incertezze e forze concorrenziali, mai la stampa è stata così direttamente legata alla qualità dei contenuti e all’innovazione. A questo proposito sono stati citati due esempi significativi che fanno ancora onore alla carta stampata: la campagna pubblicitaria della nuova Citroën DS3 su Panorama e il magazine Sette del Corriere della Sera. Il primo caso è un ottimo esempio della tecnologia Video In Print, ossia integrazione tra carta stampata e video; il secondo caso rappresenta un esempio di stampa 3D, con tanto di occhialini allegati. Una case history incoraggiante è arrivata da Peter Grosser e riguarda l’editore Franco Maria Ricci, noto per i suoi libri di alta qualità, che l’anno scorso ha deciso di affidare la promozione dei propri prodotti anche alla tv oltre che alla carta stampata. Ebbene, la telepromozione ha creato molti meno contatti rispetto alla cara e
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L’editoria è già oltre la stampa. Nuovi supporti, formati, forme, contenuti interattivi sempre più belli e sofisticati stanno conquistando il mondo. Fluidità e scalabilità dei contenuti, information on demand, user experience, tablet pc a fianco dell’insostituibile carta.
“Il valore aggiunto della carta stampata viene ancora riconosciuto dal mercato” Marco Moretti (Assografici)
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Alcuni momenti della giornata, dalla registrazione al convegno. In alto, alcuni esemplari delle nostre riviste, in virtù della media partnership con InSide in occasione dell’evento.
vecchia carta stampata. Un segnale davvero incoraggiante! «Lavorando in Seat Pagine Gialle sto vivendo in prima persona un importante momento di transizione», ha dichiarato Luisa Piazza, responsabile Public Affairs di Seat PG e rappresentante, nell’occasione, del progetto Print Power. «Da un lato la costante crescita di Internet e dei media digitali che offrono grandi potenzialità per rendere efficace la comunicazione per le imprese; dall’altro, la necessità di rinnovare e adattare alla nuova realtà le offerte connesse ai supporti cartacei più tradizionali. Print Power è un progetto europeo a cui tengo molto e che si propone di evidenziare le valenze della carta stampata come mezzo di comunicazione efficace e sostenibile che ben si integra con altri mezzi di comunicazione. Studi recenti dimostrano infatti come, nonostante il forte sviluppo di Internet, la pubblicità su carta stampata continui a mantenere un elevato gradimento presso i consumatori ed è ritenuta tra i mezzi più efficaci. Già oggi, e sempre di più in futuro, le campagne pubblicitarie maggiormente efficaci saranno quelle in grado di unire entrambe le piattaforme, carta e digitale», ha concluso Luisa Piazza. L’ultima tavola rotonda, dal titolo “CreativiTree”, dedicata alla creatività e ai suoi strumenti, ha visto la presenza di Vainer Gilioli (Technosolution), Luisa Baronchelli (Soluzioni Subito), Andrea Chiozzi (Metis Lab) e Leonardo Agosti (Media Book), che hanno indagato su cosa sia la creatività oggi e come questa non possa prescindere più dalla formazione. Tra i workshop del pomeriggio, che hanno raccolto un target privilegiato di professionisti del settore: “Adobe Indesign CS5 e la multimedialità”, per capire le potenzialità del nuovo standard per l’impaginazione digitale; “Logica e progettazione di un’applicazione per iPad”, per conoscere gli strumenti e gli step da seguire per buttarsi su un ghiotto mercato; “La stampa oltre la stampa: dal QR code all’augmented reality”. In quest’ultimo workshop, Mauro Rubin e Nicola Pellegrini hanno mostrato le straordinarie applicazioni nate dall’incontro tra carta e dispositivi mobile, oltre ai risultati della prima ricerca in Italia dedicata alla conoscenza di QR code e tecnologie digitali. «Sarà difficile che QR code e realtà aumentata abbiano un’accettazione in tempi brevi da parte degli editori», ha commentato Pellegrini. «Tra gli elementi che frenano e freneranno lo sviluppo ci sono i costi di connessione a Internet, che in Italia rispetto ad altri Paesi sono ancora elevati. Inoltre, nonostante l’Italia sia il Paese in Europa con la maggiore penetrazione di dispositivi smartphone coprendo il 28% del totale dei possessori dei cellulari, i restii a collegarsi a Internet col cellulare rappresentano ben il 60,7%. Inoltre, più del 60% della popolazione non conosce ancora i QR. Tra la popolazione fino ai 24 anni la conoscenza sale a oltre il 12%, diminuendo al crescere dell’età. Infatti sono soprattutto i giovani a vedere un grande potenziale in questa tecnologia». n
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Formazione La rivoluzione digitale
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È innegabile che la crisi economica plastampabilità, e qui non si tratta solo di CLAUDIO DELLA ROSSA netaria abbia obbligato la maggior parte delle aziende di accrescere o responsabilizzare la rete di vendita, di stampa a ridimensionare le proprie strutture, ridur- ma di acquisire competenze informatiche e software re i costi fissi, dotarsi di una valida rete di vendita e in- dedicati e affidabili per rispondere in tempi brevi alle tervenire pesantemente sull’efficienza e produttività richieste del mercato: quindi un sistema gestionale e della propria organizzazione: ma solo poche imprese un insieme di strumenti per garantire efficacia e temall’avanguardia e pochi pionieri sono stati in grado pestività di risposta. di comprendere e sviluppare iniziative collegate alle Le principali difficoltà nell’inserimento di impianti di opportunità offerte dalla stampa digitale. In effetti stampa digitali a mio avviso sono generate dall’archimolti imprenditori hanno manifestato un approccio tettura del sistema: nello specifico, per gli imprenditoal mercato piuttosto conservatore e tradizionalista, ri, di dover ripensare tutto il meccanismo gestionale ritagliando per la stampa digitale, quando la stessa è con un criterio differente rispetto a quello tradizionastata inserita in azienda, un ruolo quasi di “fotoco- le della stampa offset, piana o roto che sia. piatrice di lusso”, di supporto alle emergenze, di ac- Nella stampa tradizionale i meccanismi di gestione cessorio opzionale per le mille piccole richieste com- sono strutturati con questa sequenza: plementari alle commesse di stampa tradizionale. Le - il commerciale di sede o sul territorio promuoveva conseguenze di questo approccio si sono tradotte in le vendite e acquisiva una richiesta di offerta; una limitata e antieconomica gestione degli impianti - il preventivista realizzava il documento tecnico, supstampa digitale, in un costoso impegno dell’organiz- portato dai fornitori per le lavorazioni più complesse; zazione nella gestione di innumerevoli piccole com- - il commerciale inoltrava la sua proposta di fornitura messe, in contabilizzazioni ridicole e in tempi biblici e negoziava le condizioni; di ammortamento di impianti, che dovrebbero esse- - l’offerta si trasformava in ordine e l’ordine in comre sostituiti nell’arco di 3-4 anni, dato l’esponenziale messa: si inviava al cliente la conferma dell’ordine; progresso tecnologico di questo settore. - si sviluppavano tutte le fasi di realizzazione del proIn sintesi una visione da parte degli imprenditori dotto; piuttosto attendista, oltremodo prudente nella scelta - lo stampato veniva consegnato alla clientela; di impianti più o meno performanti, più o meno spe- - si procedeva alla chiusura della commessa e alla fatcifici o variamente automatizzati e implementati di turazione alla clientela. accessori. E dopo l’inserimento in azienda di queste tecnologie, i responsabili commerciali e le reti di ven- Per tutte queste fasi il protagonista (e chi dedica la sua dita non solo hanno profuso pochi sforzi per com- risorsa tempo) è l’azienda fornitrice, lo stampatore e prendere appieno le potenzialità disponibili, ma non la sua struttura, chiamata a realizzare un’ampia serie hanno promosso sul mercato e sulla vecchia e nuova di attività, nei tempi sempre più ristretti, con frequenclientela le opportunità che si stavano presentando, ti rischi di non conformità e variazioni in corso d’opecon campioni, esempi, dimostrazioni, meeting e spe- ra, e con la necessità di controllare ogni fase, pena la rimentazioni concrete. perdita di redditività del lavoro realizzato, se non di Certamente un peso notevole nello sviluppo dei pro- contestazioni, magari pretestuose. Ovviamente quecessi di stampa digitale è assunto dalla fase di gestione sti costi sono caricati sul prezzo di vendita dello stamdei “file”, per verificarne la completezza e filtrarne la pato, ma in questi anni di tensione sul mercato non
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Il tradizionale appuntamento con il consulente commerciale ed esperto di formazione che analizza di volta in volta varie tematiche aziendali relative a marketing, oganizzazione e management.
Le aziende di stampa e la rivoluzione digitale: bolla speculativa o opportunità di sviluppo?
formazione gestione aziendale
“La fantasia è più importante della conoscenza” Albert Einstein
sempre (e non tutti) i prezzi spuntati sono stati congrui con i costi di realizzazione: i bilanci del 2008, 2009 e attuali, nonché le numerose situazioni di crisi e le chiusure di attività ne sono una tangibile testimonianza.
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gestione del sistema di stampa digitale
Il carattere dei sistemi di stampa digitale sono la velocità di realizzazione, la tiratura e le tipologie dello stampato realizzato: quindi l’economicità della realizzazione di uno stampato passa in secondo piano rispetto a questi tre parametri, ma nello stesso tempo non è possibile far ricadere su commesse di piccolo valore elevati costi commerciali e spese di gestione commercialmente rilevanti. Quindi la struttura tecnologica e organizzativa dello stampato digitale non può sostenere, per i suoi costi e per la sua redditività, i classici rituali della commercializzazione tradizionale, ma deve dotarsi di nuovi metodi: il primo scoglio è trasferire, sul versante cliente e sulla automazione dei processi, tutta una serie di operazioni e lavorazioni che nella realizzazione dello stampato tradizionale, come descritto in precedenza, sono svolte dalla struttura dell’azienda di stampa. Dunque, per la clientela attuale e potenziale un impostazione “fai da te”, supportata da un programma informatico dell’azienda di stampa digitale che accompagni il nuovo prodotto in tutte le fasi, dal momento creativo e d’illustrazione delle potenzialità delle applicazioni alle tipologie di supporti e del confezionamento, al momento progettuale e realizzativo, dalla trasmissione del “file” dello stampato da realizzare all’ordine (con le dovute garanzie sui pagamenti), dalla conferma dello stesso al “follow-up” nella fornitura. Sicuramente un sistema che in primis va progettato bene, appoggiandosi a fornitori di impianti stampa e di sistemi gestionali competenti e in grado di assistere lo stampatore nelle fasi di start-up; poi va presentato da parte dell’organizzazione di vendita a tutti i potenziali clienti: agenzie e studi grafici, aziende con le quali si collabora, piccoli editori, copisterie meno attrezzate, istituzioni, università ed enti pubblici. Infine va pubblicizzato con 1.000 strumenti, dai cartelloni
stradali ai furgoni delle consegne, dagli stadi alle manifestazioni culturali, per diffondere le peculiarità e le nuove opportunità organizzative in ogni canale, facendo tesoro dei successi della ditta olandese che invade con i suoi biglietti da visita in digitale tutta l’Europa alla cifra di 8 euro il blocco! Una seconda area di opportunità è generata dalla necessità di sostenere in tempi rapidi le capacità produttive degli impianti di stampa digitale e quindi realizzare economie di scopo sfruttando la versatilità degli impianti: qui si tratta di progettare un sistema con la logica “service”, per erogare servizi su un territorio definito ad altre strutture di stampa, quali tipografie, centri stampa, istituzioni, enti pubblici e grandi aziende. In concreto, realizzare una struttura specializzata nel servizio, che riesca ad ammortizzare gli investimenti tecnologici su un’ampia e diversificata richiesta, da parte di aziende e organismi che non intendono, per scelta o per dimensione, strutturarsi sul digitale. La struttura di “service” dev’essere localizzata in posizione baricentrica rispetto alla clientela, per essere competitiva anche sul versante logistico e di accessibilità; tuttavia i criteri di gestione debbono seguire ciò che si sta realizzando, ad esempio nelle grandi città con i laboratori centralizzati di pasticceria o panificazione, oppure di assistenza post-vendita, oppure di carattere consortile (agricoltura, artigianato, calzaturiero...): un servizio centralizzato autorevole e competente, oltre che competitivo nei costi per chi lo utilizza. Le due dimensioni del digitale sono, in estrema sintesi, il “Web-to-print” e il “Service”: due termini anglosassoni per delineare la struttura e l’impostazione organizzativa. Ma per realizzare quali stampati? I mercati dello stampato commerciale
Le principali opportunità nelle realizzazioni dello stampato digitale sono innanzitutto l’implementazione degli attuali processi offset per le situazioni di piccole tirature (stampati pre-fiera, copie “pilota”, emergenze) dove i tempi tecnici, l’indecisione su contenuti e foto di prodotti, produzioni limitate e
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DOMANDE DOMANDEEESPUNTI SPUNTIDIDIRIFLESSIONE RIFLESSIONE
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Quali sono le ragioni che hanno limitato nelle aziende di stampa offset di strutturarsi con impianti digitali, preferendo investire in capacità produttiva o nella confezione?
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Il web to print ha trovato un buon mercato nella realizzazione di etichette autoadesive: quali sono i vantaggi della stampa di questi prodotti a foglio con impianti digitali rispetto alla stampa su bobina?
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Il segmento editoriale, con la realizzazione del libro “on demand” non trova molta diffusione fuori dall’ambito scolastico e dal mondo intellettuale: quali sono a vostro avviso gli ostacoli principali al suo sviluppo?
Avete mai commissionato una ricerca di mercato sul vostro territorio per valutare le opportunità di sviluppo di prodotti specifici realizzati in digitale?
I funzionari di vendita delle aziende fornitrici gli impianti di stampa digitale si fanno carico di ricercare e informarvi su nuove e interessanti applicazioni dei loro sistemi di gestione?
lavori standard la fanno dadipadrone: questi casi all’Assemblea e Convegno fine 2009,inriferisce alcu-le retidati di vendita funzioni di calo preventivazione geni sintetici:ealefronte di un dei consumie nei stione,9 affiancando la fornitura standard primi mesi del 2009 dell’8,3%,dilastampati previsione per il con i prodotti in digitale, danno un positivo settore etichettestampati autoadesive è per una stabilizzazione servizio alla clientela, spalmando l’antieconomicità nel 2010 e una modesta ripresa nel 2011. Il tasso medella di quinquennio questi lavori 2008/2013 nelle commesse più dio di gestione crescita del è stimato corpose è “già tra lo 0,5eenelle l’1%.economie Veramentelogistiche modesto(ilsemotto paragonato cheandamenti ci siamo, facciamo questo” per far contento agli cui si eraanche abituati. il cliente). Questo significa per le aziende adeguare la propria Inoltre per un’azienda stampa e per una copisteria, produzione e la propriadiorganizzazione alle nuove esiil mercato del privato,dall’analisi del professionista, dellosui studio genze che emergono degli scenari vari notarile, del piccolo Ad negozio, dello studente comparti produttivi. esempio la crescita deluniversettositario, dell’associazione culturale, segmenti carattere manifatturiero per il prossimo biennio è stimata in rizzati da dove persone che si più rivolgono direttamente “al un +1,6%, i comparti attivi saranno quelli del banco” con le della richieste più impensate, rappresenta, largo consumo, farmaceutica e industria alimenper chi è ben strutturato, un’area buone adeguare opportutare. Ridim Questo significa per lediaziende potendo praticare standard ben calibrati lanità, propria produzione e laprezzi propria organizzazione alle sui costi effettiviche e marginando, sui piccolidegli e frequenti nuove esigenze emergono dall’analisi scenarilavori, sui vari comparti produttivi. Ad esempio la crescita importi interessanti. del settore manifatturiero è La seconda area di businessper peril ilprossimo digitale èbiennio il mondo stimata in un +1,6%, dove i comparti più attivi sadel web-to-print e dell’on-demand su piccole tiraturanno delmolto largo consumo, farmaceutica e re, conquelli stampe curate, undella rapporto interattivo industria alimentare. Ridim Questo significa peruso le cliente-fornitore, tempi di reazione immediati, aziende adeguare la propria produzione e la propria del colore e realizzazione di prodotti brossurati e con organizzazione alle nuove esigenze che emergono copertine personalizzate. dall’analisi degli scenari sui comparti produttivi. Il mondo del Business 24 vari ore su 24 permette a chi Ad esempio la crescita del settore manifatturiero per il utilizza il suo pc, con un breve addestramento guidato prossimo è stimata un +1,6%, dove i comdal web, dibiennio generare da casain o dall’ufficio progetti graparti più attivi di saranno quelli del largo consumo, della fici, soluzioni prodotto e impaginati di alto profilo, farmaceutica e industria alimentare. Ridim Questo che gli permettono non solo di arricchire quotidianasignifica per le aziende adeguare la propria produziomente le sue prestazioni, ma di dar corpo in maniera ne e la propria alle alle nuove che immediata e inorganizzazione tempi brevissimi sueesigenze idee, dispoemergono dall’analisi degli vari comparti nendo tangibilmente dellescenari propriesuirealizzazioni da produttivi. esempio la crescita del settore manifatpresentare eAd diffondere. turiero per il prossimo biennio stimatasono in unle+1,6%, Nel “web-to-print” i limiti del èsistema necesdove i comparti più attivi saranno quelli del largo sarie standardizzazioni dei flussi e dei contenuti di consumo, della farmaceutica e industria prodotto (carte, copertine, formati, colorialimentare. Pantone) e Ridim Questo significa perlalestampa aziende la l’esigenza di integrare il web, e laadeguare confezione, propria produzione e la propria organizzazione alle con il software per il dato variabile se necessario: il vanuove esigenzediche dall’analisi degli scenalore aggiunto chiemergono propone questi servizi si traduce riinsui vari comparti produttivi. Ad esempio la crescita un premium-price che va a finanziare lo sviluppo del settoredel manifatturiero per il prossimo è ulteriore commercio elettronico dello biennio stampato, stimata in un +1,6%, dove i comparti più attivi sacome stanno a dimostrare alcuni imprenditori e imranno quelli del largo consumo, della farmaceutica e prese che operano a livello planetario. industria alimentare. Ridim Questo significa per gli le Le grandi aziende, le istituzioni all’avanguardia, aziende adeguare la propria produzione e la propria editori più dinamici sono trainanti in questo momenorganizzazione alle nuove esigenze debbono che emergono to nel “web-to-print” e gli stampatori rincordall’analisi degli scenari sui vari comparti produttivi. rere queste tendenze, pena la perdita di opportunità. Ad esempio la crescita settore digitale manifatturiero per il Il terzo mercato dellodel stampato è rappresenprossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove i comtato dal versante espositivo e promozionale, dove parti più attivi saranno quelli del largo consumo, della il supporto non è più solo il cartone teso e ondulato, farmaceutica e industria alimentare. Ridim Questo ma spazia dai pannelli alle lastre, dai vetri ai tessuti, significa per le aziende adeguare la propria produzioalle superfici più disparate, compresi i mobili di casa e ne e la propria organizzazione alle nuove esigenze che l’autovettura di servizio. Il trend delle affissioni e delle emergono dall’analisi degli scenari sui vari comparti insegne in tutte le loro forme della cartellonistica straproduttivi. Ad esempio la crescita del settore manifatdale e della comunicazione sui mezzi in movimento turiero per il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, crescei senza intoppi in spregio dei tutori dove comparti piùeattivi saranno quellidel delpaesaglargo gio e della bellezza delle nostre città, trovando negli consumo, della farmaceutica e industria alimentare. amministratori locali un terreno fertile per far cassa.
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formazione gestione aziendale
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Le nuove Ridim Questo strutture significa di vendita per lesono aziende in crescita adeguare contila propria produzione la propriaeorganizzazione alle nua in superficie e ine opulenza l’apertura di centri nuove esigenze che emergono scecommerciali nella penisola, pur dall’analisi con la stasi degli econominari sui dà varisegnali comparti produttivi. Ad esempio la creca, non di diminuzione. scita del settore manifatturiero per il prossimo bienIl mondo della comunicazione digitale è a traino di nio è stimata in un +1,6%, dove i comparti più attivi queste trasformazioni del commercio al dettaglio, con sarannodi quelli largostrutture consumo, della farmaceutica insegne ognidel genere, espositive sempre più egrandi industria alimentare. Questo significadisplay per le e articolate che,Ridim partendo dal piccolo aziende adeguare la propria produzione la propria sullo scaffale del supermercato, invadonoe gli ingressi organizzazione allelenuove che emergono dei punti vendita, vetrine,esigenze i marciapiedi, le auto e scenari sui variper comparti produttiidall’analisi camion, ledegli facciate in restauro, finire a dar lustro vi. Ad esempio la crescita del da settore a interi palazzi, impacchettati teli omanifatturiero film stampati per prossimo sempre bienniopiù è stimata in unoppure, +1,6%, come dove con iltecnologie innovative; più attivi saranno quelli deldello largostadio consuai comparti Trieste, per rappresentare sugli spalti un mo, della virtuale. farmaceutica e industria alimentare. Ridim pubblico Questo significa per le aziende adeguare la propria Sul versante cartotecnico non è questa la sede per riproduzione e la propria organizzazione alle cordare il valore che assume il packaging nella nuove vendiesigenze che emergono deglilascenari sui bilità di un prodotto, oltredall’analisi che a garantire conservavari comparti produttivi. Adsettore esempio la crescita del zione e il trasporto. In questo hanno fatto passi settore manifatturiero per il prossimo stida gigante sia la valorizzazione dei millebiennio prodottièdella mata in un +1,6%, dove i comparti più attivi sarangastronomia italiana, realizzati perlopiù da piccole no quelliagricole del largo consumo,madella farmaceutica e aziende o artigianali, anche le richieste di industria alimentare. significa perper le personalizzazione conRidim i brandQuesto più disparati, anche aziende adeguare la propria la propria quelle piccole quantità che,produzione dovendosi econfrontare organizzazione alle nuove esigenze che emergono con i prodotti delle grandi aziende, debbono trovare dall’analisi degli scenari sui vari comparti metodi di comunicazione altrettanto efficaci.produttivi. Ad esempio la crescita del settore manifatturiero Quindi dalle scatole agli shopper, dalle istruzioni di per il prossimo è stimata in unvetrina +1,6%,aidove prodotto ai boxbiennio espositivi, dai cartelli totemi comparti più attivi saranno quelli del largo consumo, promozionali, dagli imballi pallettizzati alle confeziotica e industria Ridim esempio un’alta la creni regalo: ognialimentare. realizzazione deveAdveicolare scita del settore manifatturiero per il prossimo bienimmagine di brand e garantire al cliente un’eccellente nio è stimata in un +1,6%, dove i comparti più attivi valore dell’articolo acquistato, nella sua presentaziosaranno quelli del largo consumo, della farmaceutica ne, nella conservazione e, perché no, nell’ostentazioeneindustria alimentare. Ridim Questo significa pervie le dell’acquisto nelle cittadelle degli outlet e nelle aziende adeguare la propria produzione e la propria alla moda delle grandi città. organizzazione alle nuove esigenze che emergono La quinta area di sviluppo della stampa digitale è dall’analisi degli scenari sui vari comparti produttirappresentata dai territori sconosciuti, da quei mervi. Ad esempio la crescita del settore manifatturiero cati incontrastati ben rappresentati dallo studioso W. per il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove i Chan Kim nel suo libro Strategia Oceano Blu: l’autore comparti più attivi saranno quelli del largo consumo, suggerisce agli imprenditori e manager di non focaliztica e industria alimentare. Ridim Ad esempio la crezare gli sforzi aziendali negli attuali spazi di mercato, scita del settore manifatturiero per il prossimo biencombattendo la un concorrenza contenendo ottinio è stimata in +1,6%, dove i compartii costi, più attivi mizzando le risorse e cercando di soddisfare meglio saranno quelli del largo consumo, della farmaceuticala domanda ma Ridim di creare primasignifica e conquistare e industriaesistente, alimentare. Questo per le poi una nuova domanda. aziende adeguare la propria produzione e la propria E i due esempi dialle grande successo, hanno saputo organizzazione nuove esigenzecheche emergono cogliere lo spirito di questa sono localizzati dall’analisi degli scenari suistrategia, vari comparti produttinel Nord-Est, cinquantina di chilometri di divi. Ad esempioa una la crescita del settore manifatturiero stanza l’uno dall’altro. per il prossimo biennio è stimata in un +1,6%, dove i Il primo imprenditore costruendo unlargo sistema di precomparti più attivi saranno quelli del consumo, ventivazione istantaneo e Ridim consegnando il prodotto tica e industria alimentare. Ad esempio la crestampato cartotecnico nelle 24per ore; un servizio di scita del settore manifatturiero il prossimo bienstampa digitale, sui classici stampati commerciali, nio è stimata in un +1,6%, dove i comparti più attivi economicamente vantaggioso, che temsaranno quelli del molto largo consumo, dellaoltre farmaceutica pestivo e affidabile, nonché e industria alimentare. Ridimqualitativamente allineato agli utilizzi tradizionali. Questo significa per le aziende adeguare la propria >segue pag. 65 produzione e la propria organizzazione alle anuove
GrxxxxxxxxxSE, i punti di sintesi: •Differenziarsi dalla concorrenza scegliendo una nicchia di mercato •In caso di picchi di lavoro appoggiarsi a fornitori esterni •Abbinare il concetto di lavoro su commessa con quello “a scorta” •Gestire le scorte con una logica quasi da supermercato •Disporre di un sito di e-commerce
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offset Una risposta innovativa comunicazione d’ImpREsA
l’eccellenza camporese
per far fronte alla crisi del mobile non è facile far cambiare idea, ma quando i numeri e i risultati ti danno ragione è altrettanto difficile controbattere: in Germania, patria e madre della stampa, i cataloghi delle prestigiose Audi, Bmw, Mercedes vengono stampati da alcuni anni con le macchine a 10 colori. Oggi è la prima azienda friulana a poter offrire servizi fino a poco tempo fa impensabili: 5/5, 4+vernice/4+vernice “in un unico passaggio”, 4-5-6-7-8-9-10 colori in linea dove ci si può sbizzarrire con vernici, Pantone e quant’altro nelle fantasie dei grafici, tutto in un unico passaggio! GRAFICHE MARCOLIN Tipografia di Schio (www.grafiche marcolin.it) in provincia di Vicenza, con una Heidelberg CD 102-5 full-optional. CARTOTECNICA GOLDPRINT di Vailate (www.cartotecnicagoldprint.it), con una Heidelberg CD102-6+LX convertita totalmente UV con un nuovo e modernissimo impianto. POLIGRAFICA F.LLI ARIELLO, storica azienda di Napoli (www.poligrafica ariello.it), con una Heidelberg SM1024P insieme con Cip3 Camporese InkInterface. SATE INDUSTRIA GRAFICA di Ferrara (www.sateitalia.com), con 34 gruppi Heidelberg, recentemente con una CD102-5+LX Plus, Plus, una SM 525LX, praticamente la stessa ma con formato 37x52. Ad oggi sono 10 le macchine vendute dalla Camporese alla Sate in 15 anni di collaborazione, di cui 6 macchine attualmente in pro-
duzione gestite da 2 Image Control, uno showroom permanente straordinario marchiato Camporese. TIPOGRAFIA VOBARNESE SNC di Vobarno (www.vobarnese.it), con un’Heidelberg SM102-8P che va ad affiancare una Heidelberg CD102-5+LX e una SM52-4, tutte Heidelberg Camporese. LA GRAFICA FAGGIAN di Campodarsego - Pd (www.lagraficafaggian. it), importante azienda veneta, con una Heidelberg SM 102-10P Plus Plus, già da tempo utilizza l’Image Control. Oggi è la prima azienda padovana a stampare con una Heidelberg a 10 colori. Il commento a caldo di Renato Faggian dopo un rodaggio di qualche mese: «Praticamente una macchina al posto di 2 che produce per 3 a livelli qualitativi molto elevati al fine di rispondere in tempi ancora più celeri alle tirature sempre più brevi». GRAFICART di Resana, che con la CD 102-6LX Plus, Plus raggiunge quota 4 macchine Camporese. DITRE GROUP di Piombino Dese, con CD102-5+LX Plus Plus, la quarta macchina Camporese. STELLA di Legnago, con una CD1025+LX Plus, Plus, storico cliente con tutto il parco macchine Camporese. GRAFICHE VENEZIANE di Venezia, con una CD102-5+LX Plus, Plus. (La lista dell’installato è disponibile sul sito Camporese). Per saperne di più visita www.camporese.it IPI 119/10
In un periodo in cui gli investimenti sul nuovo sono praticamente congelati a causa dell’intensificarsi della crisi che sta attraversando anche il nostro settore, sono molte le aziende che decidono di affidarsi a Camporese per l’acquisto di macchine Heidelberg revisionate a copie zero. Alcuni sono clienti storici dell’azienda, altri invece, dopo essere entrati in contatto personalmente con la proprietà e dopo aver toccato con mano la soddisfazione dei vari clienti interpellati e visitati, hanno posto fiducia piena sull’organizzazione di Limena - Padova in grado di fornire soluzioni eccellenti in risposta alle esigenze di un mercato sempre più competitivo. PRESSERVICE 80 di Seriate Bergamo (www.presservice80.it) con una Heidelberg CD102-6LX Plus, Plus e una Heidelberg SM102-10P Plus, Plus ultimo modello, full optional, incluso il rivoluzionario controllo spettrofotometrico della qualità “Heidelberg Image Control” e il performante collegamento Cip3 Camporese InkInterface. Grande l’entusiasmo di tutti soprattutto delle maestranze che, pur non avendo mai lavorato su macchine Heidelberg, hanno preso subito la dimestichezza necessaria per stampare degli ottimi lavori sin dalle prime battute. «...macchine tecnologicamente molto avanzate, semplici e affidabilissime...», il commento di Silvio Ferrari, co-titolare ed ex stampatore. AGCM di Prata di Pordenone (www. agcm.biz) con una Heidelberg SM 102-10P-S incluso l’Heidelberg Image Control. Nella zona dei maestri
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Prototipo presentato in collaborazione con Gam
tecnologie finishing
Duplo
Soluzioni per finiture multiple in un solo passaggio
Come sempre un evento riuscitissimo. Stiamo parlando dell’open-house organizzata da Duplo Italia lo scorso ottobre. Complice la nuova sede (si è da poco trasferita a Mezzago - MI), e la presentazione per la prima volta sul mercato italiano di soluzioni lanciate alla scorsa Ipex o, ancora, la riconosciuta affidabilità delle soluzioni di finishing marchiate Duplo, fatto sta che l’affluenza è stata ottima. Non solo. Numerose le trattative avviate durante i tre giorni dell’open house che hanno portato subito risultati concreti con la vendita di una brossuratrice DPB500PUR e di un verniciatore UV a tavola piena Ultra 200. Al di là di questi sistemi, a catalizzare l’attenzione sono stati anche il System 445 digitale, una soluzione per realizzare libretti cuciti a punto metallico, combinato con un alimentatore multifunzione DC-445. Grazie a quest’unica soluzione i libretti sono cordonati, cuciti, rifilati e squadrati sul dorso in un solo passaggio. Un altro protagonista nello show room era la multifunzione DC-645 configurata con il modulo di piega IFS. Già esposta durante la scorsa Grafitalia, questa soluzione è un’esclusiva Duplo, senza concorrenti sul mercato. A rendere unica la DC-645 è la possibilità di realizzare finiture multiple in un solo passaggio del foglio: basta inserire uno stock di stampe nell’alimentatore e DC-645 provvede a cordonarle, tagliarle, rifilarle e perforarle e, grazie al modulo IFS –Integrated Folding System, anche a piegarle presentando le applicazioni finite sul nastro di uscita. Inoltre DC-645 è ora disponibile nella versione con kit e-tandem. Infine, tra le soluzioni Duplo, anche la presentazione delle plastificatrici Fujipla, della quale Duplo Italia è diventata recentemente distributore. Grazie a questa partnership i clienti Duplo, in particolare gli uffici e i piccoli stampatori, potranno ora contare sull’Al Meister 3220, attrezzatura compatta dotata di mettifoglio automatico e pannello di controllo user friendly. Al Meister 3220 è ideale per plastificare i fogli su una o entrambe le facciate e rifilarli sui 4 lati. Duplo distribuisce inoltre le Pluster 3311 e Pluster 3310, plastificatrici per la laminazione di un lato del foglio, equipaggiate con mettifoglio automatico a frizione per la 3311 e ad aria per la 3310. n
di VANNA PIZZETTI
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Enzo Finazzi, amministratore delegato di Duplo Italia.
Numerosi i visitatori presenti all’open-house autunnale di Duplo che ha presentato per la prima volta in Italia alcune soluzioni per il finishing di stampati digitali lanciate alla scorsa Ipex.
Con il sistema DC-645, Duplo prevede un servizio di assistenza in remoto. Si chiama e-tandem ed è un servizio che, grazie alla connessione Internet della DC-645 con il reparto service di Duplo, consente di monitorare costantemente l’apparecchiatura. In questo modo è possibile intervenire preventivamente ai primi segnali di funzionamento anomalo. Il costo del servizio non è fisso bensì a click e commisurato all’uso dell’attrezzatura.
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NEWS
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Il biglietto da visita di ogni pubblicazione è senz’altro la copertina: R4 Cover Burgo è una patinata senza legno studiata appositamente per la realizzazione di copertine, che unisce alle caratteristiche di R4 migliore rigidità e spessore, alta precisione nella riproduzione delle immagini, ottima opacità e buona resistenza alla piega. Ideale per copertine di riviste e cataloghi, è disponibile nelle finiture gloss e satin e nelle grammature 90-130. R4 Cover è disponibile anche con certificazione PEFC. http://burgo.burgogroup.com
Carta
&Supporti
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Patinate
R4 Cover, studiata su misura per le copertine
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“Carta riciclata e CO2: quali i legami? Quali le opportunità? Scegliendo Revive si possono ridurre le emissioni di CO2”. Questo il titolo dell’evento organizzato da Polyedra e Arjowiggins Graphic Division a Milano in ottobre. Il brand Revive prodotto presso le cartiere Arjowiggins con la più bassa impronta di carbonio rivela nel nome stesso (“revive” – rigenerare) la sua mission. Una carta realizzata partendo da un’accurata selezione all’origine del macero. Inoltre, grazie ai miglioramenti fatti negli ultimi 5 anni per un efficiente utilizzo dell’energia, le emissioni di CO2 dello stabilimento sono state ridotte del 53,1%. Revive vanta le più importanti certificazioni ambientali (EU Ecolabel, Bleu Angel, Paper by Nature, FSC 100% recycled). Le diverse finiture sono: Pure White Gloss & Silk, Pure White Offset, Pure Natural Matt e Offset, 50:50. www.polyedra.com
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Patinate
White, HighWhite, Ivory. Un tris di carte ad alto spessore
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Riciclate
“Ridare vita alla carta”, ecco la mission di Revive
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La gamma di carte patinate opache ad alto spessore Arctic Volume (prodotte dal gruppo svedese Arctic Paper) sono disponibili con tre differenti tonalità e un’ampia scelta di grammature, oltre a essere tutte certificate FSC. La nuova gamma comprende: Arctic Volume HighWhite, con un elevato punto di bianco per enfatizzare i contrasti e garantire una resa del colore molto vivida, oltre a un look più brillante; Arctic Volume White, caratterizzata da una superficie opaca e dall’estrema versatilità; Arctic Volume Ivory, contraddistinta da una delicata tinta crema che combina la genuinità di un supporto più caldo all’eccellente resa di stampa per i progetti più esclusivi. www.arcticpaper.com
Woody Allen
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Campionari
Un booklet green per Shiro e... non solo
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naturali
Oikos: ecologica e certificata FSC Mixed Sources
etichette
Parade Prima Advance, migliora le sue performance
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NEWS
“Leggo per legittima difesa”.
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Al Luxe Pack di Montecarlo, Favini ha dedicato un angolo speciale dello stand e un nuovo booklet alle carte nere. Pensati per i designer, i booklet mostrano la resa di stampa dei diversi supporti. Presentati anche i booklet dedicati a Shiro e Majestic: il primo rivolto all’ecologia, il secondo impreziosito da diamanti e giochi di luce. Dolce Vita è invece illustrata su un booklet dedicato agli animali del Madagascar, fotografati da Steve Hoskins. Un omaggio a un Paese in cui Favini è impegnata da tempo, tramite il progetto Voiala, per aiutare le comunità locali a sviluppare la propria economia in modo sostenibile. Esposti anche Softy, che al tatto sembra un morbido tessuto, The Tube e Twist, una novità che offre abbinamenti diversi tra carte, tessuti e lamine metallizzate in 12 combinazioni. www.favini.com
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Oikos di Fedrigoni è una carta ecologica certificata FSC Mixed Sources composta per il 50% da fibre riciclate pre-consumer e per il 50% da fibre di pura cellulosa. Una carta naturale, dalla superficie compatta, con elevato punto di bianco e un buon grado di liscio ottenuto grazie alla collatura. Inoltre è utilizzabile senza problemi e con ottimi risultati in tutte le lavorazioni di confezione: taglio, piega, fustellatura. La gamma Oikos permette di scegliere tra due formati e cinque grammature, da 80 a 300. L’elevato punto di bianco e la fine concettatura su entrambi i lati di questa carta non patinata sono ideali per fare da sfondo alle immagini. www.fedrigoni.com
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Sappi ha migliorato la linea di carte per etichette Parade Prima Advanced per offrire agli stampatori un supporto ancora più facile e veloce da stampare. Tali etichette, ideali per lattine, vasetti di vetro ecc., possono essere anche plastificate per mantenere una qualità perfetta. In questa linea Sappi ha sviluppato anche le Parade Prima High Performance che hanno un 25% in più di spessore e una consistenza maggiore del 50% rispetto alle carte per etichette standard; questo significa che Parade Prima High Performance da 70 g consente di raggiungere lo stesso risultato offerto da una carta per etichette da 80 g. www.sappi.com 63
Molte aziende italiane ed estere hanno scelto le nostre macchine e i nostri impianti perché consentono di risolvere in modo specifico e totale ogni problema di confezionamento e imballaggio con films plastici. Da oltre 45 anni operiamo nel settore applicando sempre le tecnologie più avanzate.
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g Se ue segue dalle pagine precedenti
bobst
(segue da pag. 47)
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Expertcut 1.6 è la fustellatrice che apporta precisione e consistenza nella gamma media con l’introduzione del Power Register per il posizionamento preciso di ogni foglio prima della sua introduzione e, di conseguenza, per la qualità del registro stampa-fustellatura. Alla velocità di 6.000 fogli/h, produce mazzette perfettamente allineate. Expertfold 300 è la piegaincollatrice dal concetto modulare che offre regolazioni di una rapidità senza uguali per le scatole di cartone teso così come per i prodotti di alta qualità stampati in flessografia su cartone microonda e accoppiato. Rispettosa dell’ambiente con i suoi consumi ridotti di energia, viene prodotta in 4 formati e 3
configurazioni. Era presentata in linea con l’inscatolatrice automatica Logipack per la lavorazione delle scatole accoppiate o avana. Masterflute rappresenta l’ultima generazione di accoppiatrici Asitrade che permette di accoppiare fogli prestampati di grammatura ridotta con una produzione elevata, un preciso posizionamento del foglio grazie all’impiego di sensori Bobst Registron, una riduzione degli arresti meccanici e una diminuzione degli scarti.
formazione
(segue da pag. 57)
Il secondo imprenditore, pur consapevole di operare in un mercato in declino, quello delle stampe fotografiche tradizionali soppianta-
te sempre di più dal “fai da te” di ogni pc e riportate su carta da ogni stampante domestica, ha sviluppato una struttura all’avanguardia per la realizzazione di album fotografici di altissimo profilo di matrimoni ed eventi, collegandosi e fidelizzando studi di fotografi professionali specializzati da tutte le parti del globo. Entrambe sono diventate strutture competitive, in grado di creare e poi rispondere realmente a un bisogno della clientela di riferimento: aziende diventate leader di mercato nel settore della stampa digitale, costruendo un modello che ha loro permesso di togliersi dal “sanguinante oceano rosso”, invaso da concorrenti che lottano a suon di sconti per accaparrarsi una domanda asfittica sulla stessa cliente-
la, gratificata dalle offerte al ribasso da parte di una moltitudine di pretendenti. Nell’Oceano Blu si guardano i “non clienti”, le aziende che compiono le loro scelte al di fuori del tradizionale, che diventano opportunità per gli stampatori arrivando prima degli altri, abbandonando i mercati maturi, infestati da “squali” e quindi di colore rosso. La stampa digitale dev’essere considerata come una chiave di accesso a questi Oceani Blu, perché i confini delle nuove tecnologie sono ancora tutti da esplorare e l’adozione di strategie creative, non conflittuali o competitive, è fondamentale per conquistare nuovi business.
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Colophon Il Poligrafico Italiano n.119
Direttore responsabile
Ruggero Zuliani zuliani.r@ilpoligrafico.it
uscita 9 novembre 2010
Pubblicità
Caporedattore
Cristina Rossi tel. 0275291022 rossi.c@ilpoligrafico.it
Redazione
Abbonamenti: quota annua euro 99,00 per l’Italia, euro 144,00 per l’Europa, euro 159,00 extra-Europa. Numeri arretrati: 15 euro cad. copia. I versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario a Zeta’s srl IBAN: IT31 X030 3201 6010 1000 0060 641 oppure Conto Corrente Postale n. 41419201
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Hanno collaborato a questo numero Claudio Della Rossa, Achille Perego, Marco Picasso, Alberto Sironi Progetto grafico e impaginazione Cristina Mascherpa, Chiara Arrigoni Redazione Zeta’s srl - via Kolbe 8, 20137 Milano, tel. 027529101, fax 0275291039 poligrafico@ilpoligrafico.it www.stampamedia.net Ufficio libri e abbonamenti tel. 0275291020 fax 0275291032 abbonamenti@ilpoligrafico.it Stampa Carta Copertina
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