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Istituzioni

Il contributo ambientale CONAI per la carta scende a 5 euro/t

Buone notizie per gli utilizzatori di packaging in carta e cartone. Su proposta di Comieco, il Consiglio di amministrazione CONAI ha approvato la riduzione del Contributo Ambientale CONAI per la carta – da 10 a 5 €/tonnellata – a partire dal 1° luglio 2022. È la terza riduzione in un anno: già a luglio 2021, infatti, il CAC carta era sceso da 55€ a 25€ a tonnellata; a gennaio 2022 un’ulteriore delibera aveva più che dimezzato il contributo da 25€ a 10€, e ora il CAC si riduce ulteriormente. Sono numerosi i fattori che hanno reso possibile questa riduzione: in primo luogo, l’aumento dei valori di mercato della materia prima seconda che hanno determinato maggiori ricavi per la cessione del macero; in secondo luogo, la gestione economica positiva di Comieco che mette il Consorzio nelle condizioni di garantire l’avvio a riciclo della carta il cartone differenziati anche con un contributo ulteriormente dimezzato; ultimi, ma non meno importanti, gli ottimi risultati in termini di tasso di riciclo. Per il secondo anno consecutivo, infatti, l’Italia ha superato l’obiettivo UE 2030 per il tasso di riciclo, fissato all’85%.

Variazioni contributo ambientale CONAI per la carta dal 1998 al 2022

La sostenibilità è stato il tema del 41° Convegno GIFASP

Il 17 e 18 giugno scorsi si è tenuto a Napoli il 41° Convegno Nazionale GIFASP alla presenza di circa 80 partecipanti provenienti dalle aziende associate. L’evento è stata un’occasione stimolante per il Gruppo, fatta di relazioni personali e di discussioni sulle tematiche di maggior interesse e attualità per il comparto. Quest’anno il tema del convegno era legato alla sostenibilità della filiera del packaging in cartoncino. I lavori pubblici del convegno sono stati aperti dal presidente GIFASP Alessandro Tomassini il quale, dopo i saluti e la presentazione dei relatori, ha lasciato la parola ad Antonio D’Amato, presidente di Seda International Packaging Group, portatore di un messaggio forte e chiaro rivolto alla politica ambientale europea che, con la Direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio, rischia di mettere in crisi la virtuosità di quell’economia circolare in cui la filiera italiana della carta è all’avanguardia per circolarità: oltre l’87% del packaging in carta e cartone viene riciclato, in anticipo di 15 anni rispetto ai target europei. A seguire, Giorgio Mosseri, sales director Region South West Europe di Mayr-Melnhof Board & Paper, ha presentato il Gruppo MM e la sua strategia in tema di sostenibilità che prevede un programma basato sulle SDGs - Sustainable Development Goals (gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile sanciti dalle Nazioni Unite) nelle seguenti aree: pianeta, persone, prosperità. L’intervento di Elisabetta Bottazzoli, project manager di Federazione Carta e Grafica, ha poi fornito gli ultimi aggiornamenti in merito a FpS-TOOL, lo strumento per rendicontare la sostenibilità sviluppato dalla Federazione. In chiusura Mike Turner, direttore generale di ECMA, ha riportato la visione del sistema cartotecnico europeo, con un accenno ai problemi nella catena di fornitura, come questa stia cambiando e come riuscirà a sfruttare le opportunità del momento e del prossimo futuro. I lavori pubblici del convegno sono proseguiti nella mattinata di sabato, con una tavola rotonda composta da rappresentanti di cartotecniche, utilizzatori e GDO, e moderata dal giornalista Sebastiano Barisoni nella quale si è discusso di sostenibilità declinata per ogni attore lungo la supply chain della filiera cartaria italiana.

L’aumento del valore del macero ha determinato tuttavia anche l’incremento del 60% nei primi 5 mesi del 2022 rispetto al 2021 dei corrispettivi unitari della componente carta, agganciata al mercato, riconosciuti da Comieco ai Comuni. La quota di corrispettivo legata invece all’imballaggio ha mantenuto i valori previsti dall’accordo quadro Anci-Conai. “Le importanti novità dal punto di vista del Contributo Ambientale Conai per la carta rappresentano un sostegno concreto per le aziende utilizzatrici di imballaggi e un driver importante per orientarle a utilizzare sempre più il pack in cartone per i loro prodotti”, commenta Alberto Marchi, presidente di Comieco. “La riduzione progressiva del 90% del Contributo in 12 mesi – passato da 55 a 5 €/t – si traduce in un concreto risparmio stimato in circa 218 milioni di euro, un indubbio vantaggio per le aziende utilizzatrici di imballaggi cellulosici ma anche per i consumatori”.

Acimga patrocinerà il prossimo Congresso API

Il 4° Congresso Internazionale sull’innovazione tecnologica nell’industria dell’imballaggio “Advances in the Packaging Industry” si terrà il 24 e 25 novembre 2022 al Museo Donnaregina di Napoli. L’evento è promosso dal Centro Regionale di Competenza Tecnologie imballaggio imballaggioe da GIFLEX, Associazione Nazionale delle Aziende Trasformatrici di Imballaggi Flessibili, e organizzato in stretta collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università di Napoli Federico II, l’Università di Salerno. Il congresso unisce il mondo accademico e della ricerca con quello industriale dell’intera filiera dell’imballaggio, dai produttori di materie prime agli utilizzatori finali. Il Comitato Scientifico sta già lavorando alla stesura del programma che includerà presentazioni dal mondo scientifico e industriale su tematiche sia tradizionali sia dedicate a temi legati alla contemporaneità. Si considereranno tutti i materiali flessibili destinati all’imballaggio con particolare focus su quelli di origine bio e/o compostabili o riciclabili a fine vita. Significativa attenzione verrà data alle nuove tecnologie e/o nuove applicazioni con uno “spazio” destinato alle nuove leve e alle start-up innovative. È prevista la partecipazione di circa 250 tra docenti, ricercatori ed esponenti del mondo industriale provenienti da tutto il mondo, finalmente in presenza.

Il mondo delle etichette si è dato appuntamento in presenza a un evento sul Lago Maggiore

FINAT European Label Forum 2022

Lo scorso 9 giugno più di 250 delegati del mondo delle etichette si sono dati appuntamento al Grand Dino Hotel di Baveno, in occasione del FINAT European Label Forum 2022. In apertura, FINAT ha presentato i vincitori del concorso #LABELicious 2022, che ha visto i giovani talenti (tra i 18 e i 25 anni) cimentarsi nella progettazione di un'etichetta per l'azienda fittizia HUMANDATEs. Il ricco programma del Forum ha visto la partecipazione di 34 relatori e 8 moderatori e ha previsto 14 presentazioni e 6 tavole rotonde. Gli interventi sono stati programmati per fornire le ultime informazioni di mercato, condividere best practice e approfondire argomenti comuni, progetti e iniziative riguardanti l'industria delle etichette. Come di consueto uno spazio è stato dedicato ai tabletop dei fornitori che hanno contribuito a rimettere in comunicazione in presenza gli attori della filiera. Una nuova app ha contribuito a facilitare la condivisione di messaggi e contatti tra i partecipanti. I contenuti del convegno sono disponibili per i membri FINAT che non erano presenti.

etichette

Un progetto per migliorare la raccolta della plastica

Ecopolietilene, consorzio per la gestione dei rifiuti dei beni in polietilene, Ecolight Servizi e Nappi Sud, azienda specializzata nel trattamento dei rifiuti, hanno dato vita a un progetto pilota per monitorare la presenza di beni in polietilene nella raccolta della plastica dura in provincia di Salerno. Su 10 kg raccolti, più di 5 sono riconducibili a questa specifica tipologia di rifiuto che è interamente riciclabile. “Dopo la sperimentazione fatta nella provincia di Cuneo e quella in corso in provincia di Treviso, continuiamo a monitorare i conferimenti di rifiuti plastici fatti nelle isole ecologiche”, premette Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecopolietilene. “L’obiettivo è favorire il recupero e riciclo, potenziando la filiera circolare dei beni in polietilene per una tipologia di rifiuto che è riciclabile al 100% e può dare vita a materie prime seconde da impiegare in nuovi processi industriali”. Il progetto di “identificazione di rifiuti di beni in polietilene in ambito urbano” che si è svolto a maggio, ha coinvolto due isole ecologiche dei comuni di Ceraso e Campagna (SA). Sono state analizzate oltre 3 tonnellate di rifiuti plastici composti da imballi rigidi leggeri, cassette per l’ortofrutta, PVC (infissi e tapparelle) e beni in polietilene, ma anche rifiuti non plastici. Oltre il 22% di quanto conferito è risultato un bene in polietilene, individuato in bins, tubi, reti ombreggianti, cassette edilizia, casalinghi con marchio PE, arredamento da esterno e giocattoli non elettronici. Considerando i rifiuti plastici conferiti, la percentuale dei beni in polietilene sale a oltre il 50%; il prossimo passaggio del progetto potrebbe essere il posizionamento di un cassonetto per la raccolta dei soli rifiuti di beni in polietilene.

Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecopolietilene

Federazione Carta e Grafica all’Assemblea Assobioplastiche

Lo scorso 15 giugno, Massimo Medugno (nella foto), direttore generale di Federazione Carta e Grafica, è intervenuto all’Assemblea Generale di Assobioplastiche, a Roma, sul tema della revisione UE della direttiva sugli imballaggi prevista nell’autunno 2022. “La carta proviene da materia prima rinnovabile o da carta da riciclare ed è un prodotto effettivamente riciclato: negli imballaggi il tasso di riciclo è di oltre l’85%, obiettivo UE al 2030 raggiunto con anticipo. Secondo quanto calcolato, sulla base dei dati Eurostat, il riciclo degli imballaggi in carta è in media di 5.5 volte, mentre, secondo alcuni recenti studi, per particolari tipologie d’imballaggio si può arrivare fino a 25 cicli. Al termine del suo utilizzo la carta ha anche il vantaggio di essere compostabile e biodegradabile” ha affermato Medugno nell’introdurre il tema dell’imballaggio in carta. “Riutilizzo e riciclo sono già soluzioni complementari per migliorare la circolarità degli imballaggi e gli obiettivi UE di economia circolare. Proporre di introdurre obiettivi di riutilizzo obbligatori significa utilizzare lo stesso strumento su territori e filiere necessariamente diverse” ha proseguito. Medugno ha anche sottolineato che la definizione di imballaggio riciclabile, contenuta nella revisione della direttiva, deve essere integrata da definizioni specifiche del materiale. Un eventuale contenuto di riciclato obbligatorio non è lo strumento appropriato per regolamentare il funzionamento del mercato delle materie prime seconde, come quello della carta da riciclare, che è già esistente. La raccolta differenziata, sempre più di qualità, rimane fondamentale per aumentare ulteriormente i tassi di riciclo e l'assorbimento da parte della filiera, oltre all’adeguamento degli standard di prodotto. In linea con gli obiettivi di economia circolare dell’Unione Europea, gli standard di riciclo, in caso di esportazione extra UE, devono essere coerenti con quelli europei. “In Italia, la produzione di carta per imballaggi, nel 2021, è aumentata del 14,7%: 5,5 milioni di tonnellate di cui il 60% circa destinato al packaging agro-alimentare. Ma la collaborazione tra filiera cartaria e agro-alimentare può rafforzarsi ulteriormente con l’utilizzo di biometano per la produzione di carta, una soluzione immediata per decarbonizzare i nostri cicli produttivi”, ha concluso Medugno.

ILPOLIGRAFICO 209 • 22• NATURALMENTE, STAMPA • SOSTENIBILITÀ • ILPOLIGRAFICO 209 • 22 • NATURALMENTE, STAMPA • ILPOLIGRAFICO 209 • 22 • NATURALMENTE, STAMPA • ILPOLIGRAFICO 209 • 22 • NATURALMENTE, STAMPA • ILPOLIGRAFICO 209 • 22 • NATURALMENTE, STAMPA • ILPOLIGRAFICO 209 • 22• NATURALMENTE, STAMPA • ILPOLIGRAFICO 209 • NATURALMENTE, STAMPA • ILPOLIGRAFICO 2Naturalmente, Stampa!

Bellezza sostenibile, ecco come è fatta la cover di questo numero...

Naturalmente, Stampa! è il concept del numero 209 de Il Poligrafico, u filo vede che si snoda nel cuore della rivista, dipanando una serie di contenuti votati alla sostenibilità. Come di consueto, il tema portante di ogni edizione propone una doppia chiave di lettura. “Naturalmente, Stampa!” significa ch sempre più le attività di filiera del printin sono improntate a seguire processi che salvaguardano la natura e l’ambiente. Per contro, invertendo l’ordine delle parole, leggiamo “Stampa, naturalmente!” Perché questa attività pluricentenaria e il macrocosmo di cui fa parte sono da sempre naturalmente legati alle nostre vite e indispensabili per dare forma e fruibilità alla comunicazione, al packaging e alle applicazioni che ne derivano. La cover di questo numero sintetizza perfettamente questi due significati in quant realizzata con ACE DRY, un film assolutament eco-friendly associato a myMonnalisa, una delle premium white paper più versatili e conosciute nel mondo della stampa di alta gamma.

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• 209 i lPoliGrafic ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■

STAMPA E NUOVI MEDIA NELL’ERA DIGITALE

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Il fil

ACE DRY

Se pensate che i film per la plastificazione non possano essere “green” non avete ancora provato i nuovi prodotti a base di acetato di cellulosa di Mag Data. Per questo abbiamo sperimentato sulla nostra cover del numero dedicato all’eco-sostenibilità, ACE DRY, rivestimento di ultima generazione. Si tratta di un film a base di acetato di cellulosa di origine vegetale, prodotto prevalentemente con polpa di legno. Quest’ultima proviene in massima parte da foreste certificate PEFC, con alberi di origine non OGM e nel rispetto dei più elevati standard ecologici, sociali ed etici, incontrando così i valori espressi dal nostro concept Naturalmente, Stampa! Oltre a essere amico dell’ambiente, ACE DRY offre al tatto un piacevole effetto “setoso” in linea con il soggetto di copertina e protegge lo stampato grazie alle sue proprietà antigraffio, consentendo il mantenimento nel tempo delle caratteristiche estetiche e preservando gli stampati durante i processi di finitura.

La carta

myMonnalisa

Siamo felici di accogliere come cover paper di questo numero myMonnalisa, una delle più classiche del portfolio myCordenons, partner consolidato delle nostre copertine. Oggi parte della sezione di campionario MyCordenonsAgile, quella che raccoglie un’ampia selezione di carte di tradizione, myMonnalisa ha come caratteristica distintiva l’elevato punto di bianco e la finitura estremamente liscia, ideali per il nostro progetto che vuole trasmettere purezza e raffinatezza. Pur trattandosi di una carta patinata myNonnalisa conserva l’elevata rigidità e la tenacità tipica delle carte naturali. La sua superficie è trattata con una speciale patinatura matt che garantisce un elevato ink holdout, un’ottima resa in stampa, una straordinaria brillantezza dei colori, immagini di forte dettaglio e contrasto. Disponibile esclusivamente nella nuance Premium White, è offerta in un range di grammature che spaziano dai 110 ai 350 g/ m². Per la copertina abbiamo scelto la versione con maggiore spessore per conferire una particolare consistenza in contrasto con l’evanescenza del soggetto rappresentato.

L’ampiezza della gamma, l’elevato livello qualitativo, l’altissima efficienza della distribuzione sono i plus che, coniugati a un reparto R&D altamente qualificato, rendono il Gruppo leader in Europa nell’offerta di film per la plastificazione.

Davide Froldi, Group CEO di Mag Data

Mag Data, una nuova generazione

di film per la plastificazione eco-sostenibi

1985 Anno di fondazione Fatturato 60 milioni

Dipendenti 80

Mag Data ha una storia e una reputazione importanti nel printing ma non solo. Come è organizzata l’azienda oggi?

Nata oltre 40 anni fa in provincia di Parma, Mag Data si è subito specializzata nella fornitura di film per plastificazione. Il nostro cliente principale è stato a lungo il “terzista” di plastificazione, ma a partire dagli anni 2000 le Arti Grafiche, che internalizzano sempre più spesso i processi produttivi, rappresentano una percentuale di clientela in continuo aumento. Negli anni l’azienda è costantemente cresciuta: abbiamo continuamente ampliato la superficie dei magazzini, aggiunto nuovi reparti produttivi, aperto filiali all’estero e acquisito aziende strategiche del settore come Ultralen. Oggi abbiamo 5 filiali in Europa, collocate in modo strategico per offrire un servizio d’eccellenza a tutto il territorio. Solo in Italia disponiamo di una capacità di stock superiore ai 10.000 posti pallet, che ci consente di mantenere elevati standard di fornitura anche in momenti sfidanti come quello attuale. Ciò è reso possibile anche dalle 12 linee di taglio e ribobinatura, attrezzate con soluzioni all’avanguardia e in costante aggiornamento tecnologico, che ci consentono di fornire prodotti di qualità eccellente in tempi estremamente rapidi. L’ampiezza della gamma, l’elevato livello qualitativo, l’altissima efficienza della distribuzione sono i tre valori che, coniugati a un reparto R&D in costante ricerca di proposte di valore, rendono Mag Data leader indiscusso in Europa nel nostro settore.

Una delle vostre eccellenze è il reparto R&D altamente qualificato. Come è strutturato e quali competenze annovera?

Da qualche anno Mag Data opera anche nel settore del flexible packaging, che prevede la fornitura di film destinati in modo peculiare al mercato farmaceutico e alimentare. Settori che richiedono la rispondenza delle aziende e dei prodotti da loro forniti a standard normativi particolarmente severi. Si è reso pertanto necessario inserire in azienda figure con competenze specifiche, tra cui due Business Operator Food Contact Expert (BO-FCE), la cui preparazione è a disposizione non solo del mercato dell’imballaggio flessibile ma anche della plastificazione.

Questo ci permette di supportare il cliente dal punto di vista tecnico in base al tipo di applicazione o prodotto finito. A ciò si aggiunge anche l'aspetto regolatorio, sempre più stringente soprattutto nei settori alimentare e farmaceutico. Un’attività di grande valore, che protegge l’utilizzatore del film nelle sue produzioni, sempre più frequentemente richieste di documentazione tecnica a corredo. Classico esempio nell’ambito della plastificazione è la certificazione di idoneità al contatto con gli alimenti, richiesta per alcuni film e da noi severamente verificata.

Tra i vostri focus in ambito di ricerca c’è lo sviluppo di prodotti eco-sostenibili come i film a base di acetato di cellulosa. Come sono formulati?

Il film a base di acetato di cellulosa è un film di origine vegetale, prodotto con polpa di legno (componente principale) e cotone. La polpa di legno utilizzata proviene in massima parte da foreste certificate PEFC, con alberi di origine non OGM e nel rispetto dei più alti standard ecologici, sociali ed etici. Si tratta di un prodotto disponibile da tempo in versione “base”, che oggi è finalmente arrivato sul mercato in versione “dry”, ovvero con uno strato di collante termico che ne consente l’utilizzo con le plastificatrici a caldo tipiche del mondo delle Arti Grafiche.

In termini di performance funzionali possono competere con i film “tradizionali”?

Le performance dell’acetato di cellulosa sono estremamente interessanti. Ha un’elevata permeabilità al vapore acqueo, resiste alle basse

temperature, offre un’elevata barriera per il contenimento di cibi grassi e oleosi, ha naturali proprietà antifog, resiste all'acqua ed è facile da incollare, stampare e verniciare, resiste allo sfregamento e al graffio ed è idoneo al contatto diretto con gli alimenti.

E per quanto riguarda l’estetica come si presentano?

Anche da questo punto di vista il prodotto è eccezionale. Ha una trasparenza altissima,

ben superiore a quella dei film plastici convenzionali. La sua birifrangenza (scomposizione in due di un raggio di luce) è prossima allo 0, e non crea l’“effetto lente” tipico dei film plastici tradizionali, con grandi vantaggi dal punto di vista ottico. Nella versione lucida ha un’estrema brillantezza mentre in quella opaca l’effetto mattato è profondo e raffinato. Al tatto il materiale è particolarmente gradevole e ha un effetto “setoso” con assenza di oleosità. Le proprietà antigraffio consentono il mantenimento nel tempo delle caratteristiche estetiche e preservano gli stampati durante i processi di finitura, quali la piega, la cordonatura e tutte le lavorazioni che prevedono il contatto del foglio con un alimentatore.

Come è composta la gamma e a quali applicazioni è destinata?

L’acetato di cellulosa è utilizzato in diversi ambiti industriali: realizzazione di pellicole anti-fog per caschi e visiere, di nastri adesivi invisibili, di pannelli retroilluminati e anche per la coibentazione ecologica. Nel nostro settore di riferimento, è un prodotto perfetto per la plastificazione, la finestratura, la realizzazione di etichette e la termoformatura. È proposto sia nella versione “base” (wet=senza colla) sia nella versione accoppiata con adesivo termoattivabile (dry).

L’headquarter di Mag Data di Colorno (PR)

Parlando di Ace Dry, il film impiegato per nobilitare e proteggere la copertina di questo numero della rivista, quali sono le sue caratteristiche peculiari e gli ambiti di applicazione?

Il film Ace Dry è idoneo a soddisfare sia richieste di natura etica, poiché si origina da materie prime vegetali e non da idrocarburi, sia requisiti di natura estetica grazie alle sue qualità che non hanno paragoni con nessun altro film disponibile sul mercato. Per questo può essere utilizzato in qualsiasi ambito applicativo sia richiesto un prodotto sostenibile, offrendo al contempo un livello di soddisfazione altissima quando il cliente finale appartiene al mondo della moda, del luxury e della cosmetica. Che si tratti di un cartello vetrina, di un packaging di prodotto o di un espositore per il punto vendita, la bellezza della realizzazione sarà tale da attirare maggiormente l’attenzione e invitare all’acquisto del prodotto.

L’impegno a favore dell’eco-sostenibilità di Mag Data è molto più ampio. Quali altre linee di prodotto include e in che modo è insito nella vostra vision?

La ricerca di prodotti ecologici e sostenibili fa quotidianamente parte della nostra attività e il nostro reparto R&D è costantemente attivo nella valutazione e nei test dei materiali che il mercato mette a disposizione. In aggiunta all’acetato di cellulosa, offriamo ai nostri clienti anche una linea completa di film in PET a base di resina riciclata, sia trasparenti sia metallizzati. Il nostro prodotto è formulato con una percentuale altissima di resina riciclata nella composizione del film, superiore al 90%, e si distingue dalla maggior parte dei prodotti in commercio, nei quali la parte di plastica riciclata non supera il 30% del totale. Inoltre, il materiale riciclato è di tipologia PCR, acronimo per Post Consumer Recycled. Questo tipo di sigla identifica i materiali di miglior qualità, poiché prevalentemente derivanti da depolimerizzazione chimica di bottiglie in PET utilizzate in ambito domestico e non da scarti di lavorazione in ambito industriale. Ogni lotto di prodotto ha una completa tracciabilità e in ogni momento è possibile risalire al materiale di origine del film. Per il prossimo futuro stiamo valutando altri materiali sia di natura biologica sia basati su materiale riciclato, che verranno rilasciati solo dopo accurati test funzionali e qualitativi. Creare un’economia circolare, in cui il rifiuto di plastica possa essere riciclato e diventare così nuova materia prima, è per noi di Mag Data un’altra soluzione virtuosa per tutelare la salute del Pianeta. 21

myPowerkit sarà disponibile da settembre 2022

COMUNICAZIONE D’IMPRESA

myCordenons

il rebranding che traduce in chiave contemporanea il potere creativo della carta

Quale modo migliore per dare continuità a uno dei più blasonati produttori di carte creative, se non costruire una nuova identità visiva basata sulla sua forte reputazione e sul legame che gli utenti e fruitori dei suoi prodotti hanno sviluppato nel tempo?

Questi sono i valori espressi e suggellati dal rebranding di Gruppo Cordenons, storica azienda italiana parte della galassia Fedrigoni, contraddistinta da sempre dall’iconico leone, simbolo di forza ed eleganza, ora riproposto con un tratto più contemporaneo nel nuovo marchio. L’agenzia Robilant Associati ha lavorato proprio sul senso di appartenenza di agenzie creative, graphic designer e reparti grafici dei grandi brand del lusso nei confronti di una community esclusiva, quella del mondo Cordenons, fatta di ispirazione e di esperienze inedite proposte sotto forma di carte di alta gamma per la comunicazione e per il packaging. Questo legame unico è stato sintetizzato in un nuovo naming, “myCordenons”, caratterizzato dall’aggettivo “my”, mio, prefisso attribuito a ogni prodotto che è stato rinominato per rappresentare un nuovo inizio. myPlike, myWild, myReef… assumono così un suono e un significato ancora più familiare e complice, un rafforzativo della capacità delle carte creative di Cordenons di entrare in sintonia con il cliente e con i suoi progetti. Diventano così simbolo del potere espressivo della carta come recita il payoff “myPower myPaper”.

myPowerkit

Realizzato prediligendo materie prime da fonti rinnovabili come carta (una versione creata ad hoc di myAstroking Blu) e tessuto, rispettando i valori di eco-sostenibilità del Gruppo, myPowerkit è il nuovo campionario associato alla brand identity. Si presenta come una raccolta composta da 40 minibook, ognuno dedicato a singole gamme di prodotto e identificato con un QRcode che rimanda alle pagine del sito per approfondire le caratteristiche di ogni carta. Non c’è un ordine fisso in cui sono inseriti nel loro contenitore consentendo a chi utilizza questo strumento di ispirazione di organizzare la sequenza dei minibook secondo le proprie esigenze. Tre le anime del campionario, identificate dalla declinazione del logo secondo tre colori, arancione, giallo e verde: myInstinct, che raccoglie l’offerta più iconica e distintiva delle carte Cordenons, e myAgile, con i prodotti più classici, a cui ciascuno può aggiungere myBespoke, la sezione personalizzata. Sulla multisensorialità delle sue carte, Cordenons ha da sempre costruito un potente storytelling: per evidenziare l’estrema capacità di offrire ispirazione anche attraverso l’associazione tra le creative paper e i suoni, la loro musica si può ascoltare grazie alla cassa acustica realizzata totalmente in carta (e utilizzabile con lo smartphone) di cui è dotato myPowerkit. A descrivere con le note questi tre caratteri così diversi ci ha pensato l’artista italiano Frankie hi-nrg mc, che ha compilato altrettante playlist disponibili sul nuovo profilo Spotify di myCordenons.

mycordenons.com

Anche il remake del sito offre una nuova brand experience basata su un linguaggio nuovo e coinvolgente: la home page trasporta l’utente in un viaggio immaginifico alla scoperta delle diverse personalità delle carte attraverso grafiche e animazioni. La navigazione prosegue offrendo i dettagli tecnici di ogni prodotto. E se tutto questo non bastasse è possibile richiedere lo sviluppo di una carta su misura attraverso la sezione myBespoke: grazie al knowhow delle persone e alla flessibilità delle macchine produttive, Cordenons è in grado di offrire in breve tempo risposte altamente personalizzate, dallo studio di fattibilità alle prove mock up, fino alla produzione.

#GRLPWR | LE DONNE NELL’INDUSTRIA DEL PRINTING

Storie di stampa by HP Indigo

Ida è una nonna speciale, un po’ diversa dalle altre che di solito lasciano in dote alle generazioni successive bauli con tessuti preziosi e ricami: possiamo dire che lei abbia lasciato in eredità ai suoi figli, nipoti e pronipoti una cassa tipografica. Nasce proprio dal suo esempio di coraggio e tenacia, la passione per la stampa di Catia e Federica, mamma e figlia, rispettivamente Ceo e responsabile commerciale di Rotocel. “Tutto è iniziato dalla storica TipografiaCantelli fondata negli anni Venti in provincia di Bologna da mio nonno, anche se il destino non gli permise di occuparsene molto a lungo” spiega Catia Cantelli. “Nonna Ida, infatti, rimase vedova prima di dare alla luce il tredicesimo figlioe fu lei a prendere le redini dell’azienda”. Il senso pratico della massaia, la capacità di far quadrare i conti di una famiglia numerosa e quel senso materno, che sa dosare dolcezza e severità, sono gli skill messi in campo da Ida. Una gestione che portò all’azienda il meritato successo accogliento il passaggio alla litografia e alle successive evoluzioni richieste dal mercato. “Nei periodi di picco di lavoro, ad esempio durante le elezioni, nonna chiedeva aiuto a tutti noi, ai suoi figlie ai 40 nipoti: non era difficileradunarci, abitavamo tutti lì intorno alla tipografia”, ricorda Catia con affetto e nostalgia questi momenti di convivialità.Oggi la Tipografia Cantelli non è più di proprietà di nessuno dei figli di Ida, ma alcuni di loro sono rimasti nel settore aprendo aziende di stampa con diverse specializzazioni. Una di queste è Rotocel, fondata negli anni ‘80 e inizialmente dedicata alla stampa a modulo continuo; con la seconda generazione ha iniziato la produzione di etichette a bobina con tecnologia flessografica e “poi via via che il mercato richiedeva una maggiore flessibilità sono entrate in azienda le prime macchine digitali, tecnologia che si è consolidata con l’ingresso della terza generazione rappresentata da me e da mio fratello Nicola” aggiunge Federica, entrata nello staff aziendale nel 2016 dopo essere diventata mamma di una bimba. L’installazione della prima HP Indigo merita un capitolo a parte in questa storia di imprenditoria e resilienza: “Nel 2010, reduci da un pesantissimo insoluto – racconta Catia – abbiamo deciso di affrontare il duro colpo scommettendo su una nuova tecnologia di stampa e passando da un modello di business basato sull’export a una rete di clienti italiani selezionati. Tutto questo è stato possibile grazie alla nostra prima HP Indigo 4500 e all’aiuto di una serie di persone che non smetterò mai di ringraziare”. L’imprenditrice cita Roberto Sofia di HP, che ha seguito con professionalità e pazienza questa trasformazione, e Alfredo Pollici di Notarianni che con grande disponibilità ha aperto le porte della sua azienda per mostrarle le macchine da stampa in funzione. Catia parla anche dell’energia positiva e dello spirito di condivisione che riscontra partecipando agli eventi che HP organizza per i propri clienti. La nuova strategia si è rivelata vincente, proprio come nonna Ida ha saputo reagire alla sua grave perdita, anche Catia ha traghettato la sua azienda dalla crisi alla crescita, passando dai 7 dipendenti a 23, dove anche i ruoli di responsabile dell’amministrazione e della gestione delle commesse sono ricoperti da donne. “Oggi possiamo contare su due HP Indigo 6900 che lavorano su due turni a cui sono affiancatelinee di nobilitazione digitale” continua Federica, tecnologie che hanno consentito a Rotocel di posizionarsi nel mercato delle etichette adesive di alta gamma, impreziosite da importanti nobilitazioni e personalizzazioni destinate principalmente al mercato dell’Horeca. Un target molto esigente: “Molti dei nostri clienti chiedono di essere affiancatisin dalla fase progettuale affidandosialla nostra esperienza per trovare soluzioni che permettano ai loro prodotti di distinguersi sullo scaffale” spiega Federica, che cita due esempi eccellenti di etichette personalizzate ottenute grazie alle potenzialità della tecnologia digitale, sia in fase di stampa sia di nobilitazione. Ma la transizione digitale non si ferma qui: la vera sfida degli anni Venti del 2000 è adottare un modello basato su un flusso di lavoro digitalizzato e una sala stampa interconnessa. “L’unica strada che permette al nostro Big Boss di pianificare il lavoro, gestire la produttività e monitorare i costi” aggiunge Federica rivelandoci così il soprannome che scherzosamente attribuisce alla mamma. Ma non solo: alla domanda “quali sono i vantaggi dell’Industry 4.0?” rispondono: “La raccolta e la condivisione dei dati ci consentono di coinvolgere maggiormente i nostri ragazzi, offrendo loro una visione di insieme sugli obiettivi aziendali finalizzat a studiare insieme le strategie commerciali ed esecutive”. Se management al femminile significa questo, forza ragazze della stampa, faccio il tifo per voi!

Catia Cantelli e Federica Mazza, rispettivamente Ceo e responsabile commerciale di Rotocel

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