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al mondo

Concepita secondo il principio dell’Industry 4.0 da MGI in collaborazione con Konica Minolta, AlphaJET è il risultato di 40 milioni di euro di investimenti e di 14 anni di ricerca e sviluppo: è una rivoluzionaria linea di produzione 100% digitale in grado di stampare, verniciare e nobilitare in un unico passaggio.

Edmond Abergel, presidente e

AlphaJET, fondatore di MGI come nessun’altra al mondo

diXxxxx Xxxxxxxzdi Alexia Rizzi

“La quadricromia per quanto di alta qualità non basta più, il mercato chiede effetti speciali”, è con questa convinzione che Edmond Abergel, presidente e fondatore di MGI, insieme al suo team di ricerca e sviluppo guidato da Louise Gauthier, ha dato vita ad AlphaJET, un progetto nato tra il 2007 il 2008 e coronato nel 2022. Più precisamente lo scorso 13 ottobre, quando abbiamo assistito al lancio in anteprima mondiale da parte di MGI Digital Technology di questo rivoluzionario ecosistema end-to-end. Si tratta della prima linea al mondo di stampa digitale inkjet nel formato B1+ in grado di eseguire in un unico passaggio dalla stampa alla nobilitazione, combinando quadricromia inkjet con inchiostri base acqua, vernice con riserva con tecnologia Eco-Spot UV Coating, e stampa a caldo Green-Foil. L’abbiamo vista in funzione nel primo Democenter dedicato ad AlphaJET creato da MGI in collaborazione con Konica Minolta, all’interno del Centro di Competenza della sede di Parigi del produttore giapponese. Un secondo showroom sarà inaugurato a New York il prossimo anno. “L’intera linea AlphaJET può essere gestita da un singolo operatore ed è in grado di produrre fino a 3.000 fogli completi di stampa, vernice e foil in un’ora e 40 minuti, lavorazione che se realizzata con un flusso produttivo tradizionale richiederebbe in media 7 ore, 4 o 5 operatori e il doppio dello spazio” spiega Abergel, “AlphaJET è una soluzione che invita a stampare lavori ad alto valore aggiunto in quanto ne semplifica la produzione. Provate a immaginare ad esempio uno stampato con quadricromia, vernice UV spot, vernice protettiva, lamina a caldo con microincisioni. Il tutto prodotto a ritmi industriali ovvero una media di 1.800 fogli ora”.

La genesi di AlphaJET

40 milioni di euro di investimenti e di 14 anni di ricerca e sviluppo che inizialmente come primo step hanno dato vita nel 2008 a JETVarnish, sistema inkjet UV destinato all’applicazione di vernici 3D con effetto tattile. Ma l’obiettivo di Abergel e Gauthier era di andare oltre e risolvere il problema dell’eccessiva frammentazione del flusso di produzione tipica delle aziende grafiche, che comporta troppi passaggi con continue interruzioni del lavoro, l’impiego di troppo personale e l’occupazione di troppo spazio. Per non parlare del tempo richiesto dalle lavorazioni date in outsourcing. Un modello non più sostenibile secondo i due manager a cui si poteva ovviare solo sviluppando una linea nel formato B1 completamente automatizzata che integrasse la stampa e la nobilitazione digitale in un unico passaggio. Una soluzione così flessibile da soddisfare le esigenze di stampatori commerciali ed editoriali, produttori di packaging e anche per il web-to-print. 27

Durante l'evento di lancio è stata annunciata anche la prima installazione di MGI AlphaJET digitale presso ISRA, cooperativa industriale che opera nel settore del packaging e della stampa di card con o senza chip destinate al mercato retail, trasporti e autenticazione e controllo accessi. L'azienda francese ha scelto MGI AlphaJET per ottimizzare l'intero flusso produttivo e beneficiare dei vantaggi di Industry 4.0.

I fogli sono trasportati da una lastra mobile che li conduce in un percorso verso i diversi step di stampa e nobilitazione

Un mettifoglio tradizionale alimenta AlphaJET con supporti rigidi e flessibili fino al formato B1+

In linea con il concetto di factory 4.0 revolution, AlphaJET può essere pilotata in remoto da device mobili Il sistema utilizza tre tecnologie di essiccazione: UV, UV Led e a infrarossi

Percorso carta rivoluzionario

Nello sviluppo di AlphaJET, Abergel e Gauthier si sono concentrati sulla precisione del registro: dopo avere analizzato diverse soluzioni hanno ritenuto che la stampa in piano fosse l’opzione più adatta al trasporto di un’ampia varietà di supporti che spaziano dalla carta al cartone con una precisione di circa tre micron. Per questo la scelta si è orientata verso tecnologie collaudate nell’industria automobilistica e aeronautica ovvero i motori elettromagnetici lineari, risultati più precisi di quelli elettrici sincroni comunemente impiegati per le macchine da stampa. “Questa innovazione meccanica, per la prima volta applicata a un sistema di stampa, offre elevata precisione e potenza di movimento a fronte di un consumo energetico ridotto. Inoltre, riduce del 90% il numero di parti mobili come ingranaggi, viti, cinghie di trasmissione e alberi contenendo al contempo le operazioni di manutenzione” continua Abergel. Il nastro di trasporto impiega 11 vassoi mobili nel formato B1 con piano aspirante che portano i fogli attraverso le diverse fasi di stampa e nobilitazione: un processo utilizzato nell’industria dei semiconduttori che garantisce la totale integrità della stampa grazie all’assenza di deformazioni, compressioni e movimenti del supporto durante il ciclo di produzione. Un’innovazione che permette ad AlphaJET di stampare sia su materiali rigidi sia flessibili con spessori che spaziano da 135 g/m² a quasi 2 mm e formati dal B2 al B1+. Il registro di ogni vassoio è assicurato dal sistema scanner già collaudato su JETvarnish che corregge automaticamente la posizione del foglio.

L’architettura del motore di stampa

“Anche la scelta delle teste di stampa è stata cruciale: dopo un’attenta analisi delle opzioni presenti sul mercato Memjet Dura-Link ha dimostrato di essere all’altezza della sfida” aggiunge Abergel. Lanciata nel 2018, offre la ridondanza di ugelli sufficiente per raggiungere il grado di qualità (1600x1600 dpi), affidabilità ed efficienza richiesto da AlphaJET; essendo inoltre perfettamente compatibile con gli inchiostri base acqua impiegati dal sistema di stampa, offre un gamut molto ampio e una definizione fotografica applicata a un sistema industriale. Oltre a una longevità di oltre un milione di fogli B1, Dura-Link è estremamente facile e veloce da sostituire. Intorno a queste testine MGI ha concepito un motore di stampa che pone la sequenza dei canali colore della quadricromia su un blocco di granito di 4,5 tonnellate, in grado di eliminare qualsiasi vibrazione garantendo un registro con tolleranza fino a 3 micron. Dopo la stampa la carta è trasportata al modulo di verniciatura 3D dotato di due JETvarnish di ultima generazione anch’esso posizionato su un analogo blocco di granito che offre una precisione del dettaglio

La postazione di controllo di AlphaJET, da cui un unico operatore può gestire l’intera linea

L’uscita dei fogli stampati e nobilitati con raccolta su pallet

da 7 a 240 micron. Infine, il foglio prosegue verso la collaudata stazione di stampa a caldo per l’applicazione della lamina MGI Green Foil che si caratterizza per la resa di alta qualità sia su supporti lucidi sia patinati.

Il software

AlphaJET è pilotata da un RIP dedicato che permette di automatizzare il flusso di lavoro e di gestire in modo efficiente le code di stampa. Il software MGI Approve ha una soluzione BAT basata sul cloud che permette di visualizzare, modificare e convalidare progetti di packaging virtuali a distanza posizionandoli nel loro contesto grazie alla realtà aumentata. Attraverso un sito web lo stampatore può inviare una sorta di mock-up virtuale in 3D al proprio cliente, che potrà visualizzarlo completo di stampa e nobilitazione, potendo così scegliere di modificare i foil, gli spessori delle vernici personalizzando le finiture.

“AlphaJET è stata accolta con grande interesse anche dai clienti italiani, in particolare i produttori di packaging. Alcuni imprenditori hanno apprezzato il concept e le prestazioni di questa linea di produzione”. Antonio Maiorano, Professional Printing Sales Director di Konica Minolta Italia

AlphaJET è eco-friendly

Rivoluzionando il tradizionale flusso di lavorazione grazie all’integrazione in un unico passaggio stampa, verniciatura e applicazione del foil, AlphaJET ha insita nel proprio DNA l’ottimizzazione delle risorse e il risparmio energetico. MGI, infatti, ha lavorato allo sviluppo di AlphaJET rispettando il proprio impegno nei confronti dell’eco-sostenibilità: l’impronta di carbonio di questa linea digitale è inferiore del 60% rispetto alle attrezzature convenzionali e il consumo di energia elettrica è ridotto del 30%. Inoltre gli inchiostri base acqua, le vernici Eco-UV-Coating e il green-foil sono certificati INGEDE per la deinchiostrazione, oltre ad avere ottenuto la certificazione FOGRA. Era da molto che non assistevamo alla dimostrazione di una linea di stampa così sorprendente. diXxxxx Xxxxxxxz

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