5 minute read

Cybersecurity: come tutelare manifattura e stampa 3D

Cybersecurity: come tutelare manifattura e stampa 3Ddi Fabrizio Salmi e Federico Saporiti

Se l’interconnessione sta diventando una necessità operativa importante e un’opportunità, non bisogna dimenticare che aprire nuovi punti di accesso a una rete può esporre un sistema informatico ad attacchi informatici che possono avere impatti sia sugli asset aziendali sia sugli stakeholder.

La forte spinta alla digitalizzazione, che sta coinvolgendo il settore produttivo italiano, è improntata sulla necessità di interconnettere i vari asset produttivi al fine di poterli porre in comunicazione sulla medesima rete. Con il termine “industria 4.0”, volendo utilizzare la definizione fornita dal Mise, gli elementi che caratterizzano il “4.0” sono “connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time”. Le tecnologie che possono rientrarvi variano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione. Anche in quest’ambito si insinua il rischio di attacchi cyber che possono avere scopi economici, essendo in genere finalizzato al furto di dati. Possono esserne bersaglio i dispositivi elettronici personali, le reti aziendali e in generale tutte le tecnologie IT, Information Technology, da tempo oggetto di attenzione. Tuttavia, vi è un ulteriore aspetto da considerare per avere un quadro completo. Anche un sistema, un comparto produttivo, un’infrastruttura industriale, e in generale tutte le tecnologie OT, Operational Technology, sono oggi sempre più spesso bersaglio degli hacker.

Attacchi cyber nel mondo della manifattura

L’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, nel suo report annuale, ha rilevato che lo scorso anno in Italia ci sono stati 143 attacchi informatici gravi, e di questi il 12% del totale (una ventina) hanno colpito il mondo della Manifattura, rispetto a una media mondiale che è limitata al 3%. Quindi, le aziende italiane risultano attaccate e colpite quattro volte tanto rispetto alla media complessiva negli altri Paesi. La predominanza dell’importanza di tutelare i sistemi informativi ha trovato anche rilievo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cybersicurezza ricopre un ruolo rilevante. L’attenzione al tema si concretizza negli investimenti previsti nella Missione 1, con 623

CONTENUTO DISPONIBILE SU RIVISTA CARTACEA

CLICCA QUI PER ABBONARTI

Laura Salmini, CEO di Lazzati Industria Grafica Srl, Società Benefit

#GRLPWR | LE DONNE NELL’INDUSTRIA DEL PRINTING

Storie di stampa by HP Indigo

220 sono gli anni di storia di una realtà, Lazzati Industria Grafica, di cui oggi Laura Salmini è Ceo. Un numero importante e denso di progetti, investimenti, persone, fatica e soddisfazioni, ma anche di quel senso di responsabilità e rispetto che Laura ha ereditato dal padre e che definisce “tatuato nel suo Dna”. La passione per la stampa che ha pervaso la terza generazione della famiglia Salmini, di cui lei e il fratello Roberto fanno parte, è nata ancor prima, dal nonno che, da dipendente, rilevò l’azienda, all’epoca situata nel cuore di Gallarate (VA). “Da bambina non ho vissuto la tipografia, perché nostro padre ha iniziato a coinvolgerci in azienda solo quando Roberto e io siamo stati più grandi per educarci ai lavoretti estivi – racconta Laura – , anche se lui ha sempre creduto che avremmo, in seguito, portato avanti l’impresa familiare: e così è stato”. Tuttavia Laura ha maturato sin da bambina in modo indipendente una forte attrazione per il mondo della carta e per le meravigliose realizzazioni che è possibile ottenere con questo materiale. Una passione diventata il suo lavoro che svolge con amore e con estrema dedizione, ammettendo che “praticare la professione che mi piace è un grande privilegio: influisce positivamente sulla qualità della vita, sulla realizzazione personale e sulla felicità”. Ma non è sempre stato così. Quando dopo il diploma, prima Roberto e dopo Laura entrarono in azienda, iniziò una formazione sul campo che ha contribuito a determinare la loro grande competenza di oggi. “Non è stato semplice: dovevo ancora mettere a fuoco i miei obiettivi e per una giovane donna con poca esperienza confrontarsi con un’industria come quella della stampa mi ha messo di fronte ad alcuni ostacoli da superare” continua Laura. Con il tempo ha potuto esprimere le sue doti comunicative, la capacità e il piacere di confrontarsi con i colleghi e con i clienti, trovare insieme una soluzione alle loro esigenze, per poi trasferire in produzione ogni singolo dettaglio, e realizzare i progetti. In questo modo sono cresciute non solo le capacità professionali, ma si sono affermati anche quei soft skill di Laura come l’empatia, la capacità di ascolto, il gusto per il bello e l’attenzione per il dettaglio, sfumature della personalità che danno valore al tocco femminile. “Passaggi importanti perché ritengo fondamentale continuare a investire sulla crescita personale e professionale” aggiunge. Per contro, in modo complementare, Roberto ha avuto ampio spazio per sviluppare la propria attitudine nei confronti dei numeri e della gestione economico-finanziaria. Un successo per entrambi supportato anche dall’abilità del padre, che ha agevolato il cambio generazionale trasferendo ai figli le responsabilità pur mantenendo una saggia e discreta supervisione fino a che è stato in vita. “Un altro valore importante che ci è stato trasmesso è l’umiltà, attitudine indispensabile per il lavoro di squadra. Amo molto la montagna, per me operare in team è come arrampicarsi in cordata” , spiega Laura. “Praticare questo sport mi ha insegnato molto sull’impegno, l’allenamento, il raggiungere gli obiettivi alzando poco per volta l’asticella”. Con questa tenacia Laura e Roberto hanno affrontato le grandi svolte come il passaggio alla sede più grande di Casorate Sempione nel 2003 e la transizione digitale dell’azienda, con l’ingresso in azienda della prima HP Indigo, la 7800, nel 2015. “L’incontro con HP ha rappresentato uno step importante non solo in termini di possibilità applicative e opportunità di business, ma ci ha anche offerto l’ispirazione ad aprirci a iniziative di marketing come il primo evento di presentazione dell’azienda e il coinvolgimento della agenzie. La realizzazione del nostro calendario promozionale è nata per promuovere l’eccellenza della stampa digitale di HP Indigo”. Da quel momento l’aggiornamento tecnologico del reparto digitale di Lazzati ha visto il susseguirsi di una HP Indigo 12000 fino all’attuale 15K, la cui produttività ha permesso di affrontare con una marcia in più le attuali sfide e i grandi cambiamenti del mercato. Parlando del futuro, ai suoi figli Laura desidera tramandare il valore della responsabilità, mantenendo però un buon equilibrio e una decisa separazione tra vita e lavoro. Ma anche il senso della bellezza e la salvaguardia dell’ambiente, un grande impegno che Lazzati, oggi Società Benefit, porta avanti da lungo tempo. Valori importanti indipendentemente se saranno loro a continuare l’impresa bicentenaria di famiglia.

This article is from: