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Bella, Stampa

*vorrei che diventasse il modo di salutarsi all’interno della community del printing, perché riassume il senso del lavoro di tutti noi

Mentre stiamo terminando la stesura di questo numero de Il Poligrafico, l’edizione 2022 della Biennale d’Arte di Venezia chiude con un record assoluto di pubblico: ben 800 mila persone hanno visitato l’esposizione. Mentre a Fondazione Prada va in scena la mostra Recycling Beauty con 64 opere del periodo greco/romano, il cui concept si basa su una sorta di upcycling della bellezza, riportando in vita con una lettura contemporanea il patrimonio artistico della classicità. Che cosa è dunque la bellezza? Per quanto ci riguarda ci siamo inventati l’espressione Bella, Stampa! ispirandoci al linguaggio dei giovani. Mi piacerebbe che diventasse un modo di salutarsi all’interno della community del printing indipendentemente dalla generazione di appartenenza delle persone. Perché in due parole riassume il senso del lavoro di tutti noi e ci proietta verso il futuro. Negli anni in cui sono stata a contatto con voi professionisti della stampa e la vostra grande passione ed esperienza, con i vendor e la loro eccellente preparazione tecnica, con le tecnologie più innovative, con i materiali, i progetti e le applicazioni stampate, i miei occhi hanno fatto il pieno di bellezza. Orgogliosamente italiana, Bella, Stampa! mi fa pensare alla grazia e all’eleganza del Bodoni, ai caratteri del Novarese. Ma anche al genio creativo dei grandi maestri del graphic design da Boggeri a Munari, da Max Huber a Steiner passando per Grignani, Iliprandi e il grande Michele Provinciali, fino a Bob Noorda e Massimo Vignelli che ha esportato oltreoceano l’incon-

fondibile Italian style. La proporzione aurea, il rigore tipografico dettato dalla struttura della composizione a mano, sono quei canoni tracciati da questi “giganti” sulle cui spalle siamo saliti tutti noi più o meno consapevolmente. Riferimenti che hanno codificato l’estetica della stampa e che ci fanno immediatamente comprendere se in un impaginato, in un manifesto o in un volantino, qualcosa non funziona. Quando alle fiere vedo qualcuno di voi impugnare il lentino per esaminare la nitidezza della rosetta? Questo è Bella, Stampa! O quando dalla linea di brossura esce il primo libro perfetto?... Il profumo della stampa, i di Alexia Rizzi fogli che scorrono sotto le dita, nessun difetto... che bellezza! Bella, Stampa! è l’esclamazione che mi sorge spontanea quando assisto alla presentazione di una nuova tecnologia, ne immagino le potenzialità e poi le vedo concretizzate in veri e propri artefatti durante le mie visite nelle aziende di stampa. Perché quando uno di voi, uno stampatore investe in un nuovo macchinario, certamente lo fa pensando ad accrescere il suo business, per ottimizzare il flusso di lavoro, ma c’è sempre la grande soddisfazione di alzare l’asticella della qualità di stampa, con nuove finiture e nobilitazioni... vernici, foil, microincisioni, embossing, taglio laser, colori speciali… Quante emozioni! La bellezza salverà il mondo? Sicuramente quello della stampa sì. Il nostro impegno quotidiano consiste nel tradurla in comunicazione, in packaging, in prodotti editoriali… E una cosa è certa: chi insegue la qualità e l’eccellenza non sbaglia mai!

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