1 minute read

di un sistema virtuoso

Fatturazione elettronica

l’Italia capofila di un sistema virtuoso

di Francesca Sassoli

L’avvio della pratica della fatturazione elettronica ha visto l’Italia capofila europea, non senza intoppi, proprio in ambito comunitario: nel corso di questo articolo andremo a vedere i dettagli, analizzando la nuova disciplina in vigore dal 1° luglio 2022. “A oggi i singoli ordinamenti nazionali non hanno libertà assoluta di introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica, a causa di un paradosso di livello sovranazionale. Se l’Unione Europea, infatti, preme per un’efficace adozione di sistemi di fatturazione elettronica, è proprio una fonte comunitaria a limitarne indirettamente l’applicazione” specifica Luca Simoncini, Tax Advisor di Ayming Italia Srl SB. La Direttiva 112/2006 (la nota “Direttiva IVA”) sancisce i princìpi di piena parità di trattamento tra fatture cartacee ed elettroniche (art. 218: “Gli Stati membri accettano come fattura ogni documento o messaggio cartaceo o elettronico”) e del necessario accordo del destinatario perché una fattura possa essergli trasmessa per via elettronica (art. 232: “Il ricorso a una fattura elettronica è subordinato all’accordo del destinatario”). “Si comprende bene quindi l’impossibilità di obbligare un fornitore a emettere e-fattura se il suo cliente deve manifestare il suo consenso a riceverla in tale formato, peraltro essendogli riconosciuto pure il diritto di riceverla Stampare consapevolmente, per dare e ricevere contenuti di pregio, per impreziosire prodotti curati nel dettaglio, come scelta e come valore aggiunto. Per anni si è assistito a un uso smodato di documentazione cartacea, ma oggi non è più così. In questa direzione anche per altri motivi, relativi a controlli più puntuali, va la fatturazione elettronica.

ordinariamente in formato cartaceo. Per aggirare l’ostacolo è necessario poter disapplicare questi articoli – specifica Simoncini – richiesta fatta dall’Italia con lettera protocollata dalla Commissione il 27 settembre 2017 e approvata con Decisione di esecuzione del Consiglio Europeo del 16 aprile 2018. Superando quindi l’empasse del paradosso, l’Italia, autorizzata a derogare agli articoli in questione per il periodo dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021, ha potuto introdurre un primo obbligo generalizzato di emettere fattura elettronica a partire dal 1° gennaio 2019 (per alcuni soggetti già sei mesi prima) – obbligo da cui erano esentate alcune categorie di soggetti, come per esempio i soggetti passivi che beneficiano della franchigia per le piccole imprese di cui all’articolo 282 della Direttiva”.

This article is from: