Brochure Concerto FilarmonicaTRT 15/07/2021

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ENIGMA 15 Luglio 2021 CORTILE DELLE CARROZZE

Reggia di Venaria, ore 21.30 FELIX MILDENBERGER Direttore d’Orchestra


PROGRAMMA

B. Smetana (1824 – 1884)

La Moldava, poema sinfonico

F. Poulenc (1899 – 1963)

Les Biches, suite dal balletto

E. Elgar (1857 – 1934)

Enigma Variations op.36

Sponsor:


NOTE AL CONCERTO

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Memorie, maschere ed enigmi

n compositore ceco, nato e vissuto (18241884) quando la sua terra era parte dell’impero asburgico; un parigino del Ventesimo secolo (1899-1963); un baronetto inglese a cavallo fra Otto e Novecento (18571934). Un poema sinfonico, una suite da un balletto, una serie di variazioni per orchestra. Ci si potrebbe chiedere quale sia il filo conduttore di questo programma che sembra una sorta di viaggio dall’Europa orientale alle isole britanniche; la domanda non sarebbe peregrina e lungo il viaggio potrebbe riservare sorprese inattese. La Moldava (in ceco Vltava) è il fiume che attraversa la Boemia e Praga; Bedřich Smetana le dedica il secondo quadro del ciclo Má vlast, La mia patria, composto fra il 1874 e il 1879, eseguito nella sua interezza per la prima volta nel 1882. Di pannello in pannello, la rievocazione di luoghi, paesaggi, leggende e tradizioni è permeata di un senso romantico di nostalgia e appartenenza, il legame a doppio filo con la grande tradizione occidentale (Liszt, ma anche Schumann) convive con l’emergere di elementi melodici tratti dal folklore, tali da far salutare poi Smetana come padre di una scuola nazionale ceca. Eppure quel tema celeberrimo che si leva nell’evocare i flutti della Moldava ha origini e trasformazioni lontane. Si ritrova in Boemia, ma anche nell’Italia rinascimentale, nell’aria di danza detta Mantovana, si ritrova in tradizioni ebraiche sia yiddish sia sefardite, o in Romania, nazione da cui proveniva Simon Cohen, che nel 1888 musicò Hatikvah, l’attuale inno israeliano, in cui è riconoscibile l’eco della Moldava. Mezzo secolo dopo, quando Francis Poulenc lavora con Jean Cocteau a un balletto ispirato a un dipinto di Antoine Watteau (16841721) è difficile immaginare qualcosa di più francese, se non fosse che il committente viene da lontano, ancora dall’Europa orientale: Sergej Djagilev, il geniale impresario dei Ballets russes. Danzatori e organizzatori slavi, sede e attività fra la Francia e il principato di Monaco, dove nel 1924 ha luogo le prima assoluta di Les biches, Le cerbiatte. Non stupisce: il ponte fra Parigi e San Pietroburgo è antico, nell’alta società russa parlar francese è condizione imprescindibile di una buona educazione e le rive della Senna

sono l’approdo favorito di esuli e fuoriusciti d’ogni schieramento. Ma in questo caso Poulenc e Cocteau si muovono nel tempo più che nello spazio: dall’epoca del Re Sole s’inventa un intreccio in un salotto contemporaneo, il libertinismo lieve del primo Settecento diventa un inno di libertà e piaceri contemporanei. E l’impostazione già barocca della Suite tratta dal balletto accoglie il Rondeau ma anche il Rag-Mazurka, la maschera neoclassica gioca con elementi jazz. Infine, Edward Elgar ereditò dal padre la formazione musicale e dalla madre quella cattolica. Inglese non anglicano, attratto da Liszt, Brahms e Strauss, divenne il compositore di riferimento dell’età edoardiana, baronetto dell’Impero britannico: l’autore inglese per eccellenza dopo Purcell e prima di Britten, un po’ come Smetana era stato il padre della musica ceca. Una carriera in ascesa, anche sociale, eppure un compositore discusso, dal successo intermittente fra pubblico e critica. Un Enigma forse, come sono state ribattezzate le fortunatissime Variations on an Original Theme, Variazioni su un tema originale, costruite secondo una delle più antiche e praticate tecniche compositive. Un richiamo, dunque, ancora al passato, alle origini, com’erano la Francia settecentesca e la suite barocca per Poulenc, come lo erano le terre natie per Smetana. Ogni variazione, per di più, è un riferimento a un familiare, a un amico, a un conoscente: alla cerchia più intima dell’artista, al suo mondo ritratto dal vero con sapido humor inglese. Eppure, anche in questo ripiegarsi in sé, nel procedimento tradizionale e dotto, nel riferimento prossimo e quotidiano lascia spazi aperti. Il tema si muove, muta, assume sembianze di diversi personaggi, ma non perde identità: così la musica di Poulenc fra classicismo e modernismo, così il tema della Moldava con varie maschere dall’Europa al Mediterraneo, dal Rinascimento al secondo dopoguerra. E, come un fantasma, si aggira un secondo Enigma indicato da Elgar nel programma della prima assoluta nel 1899: «lungo e sopra la costruzione procede un altro tema più ampio che non si suona». Sta ora al pubblico provare a indovinare anche se, fra brani tanto diversi, stasera ci siano altri enigmatici fili conduttori. Roberta Pedrotti


FELIX MILDENBERGER

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elix Mildenberger è Direttore Principale e Direttore Artistico della Symphonieorchester Crescendo Freiburg, da lui co-fondata nel 2014, ed è stato insegnante di Direzione Orchestrale alla Hochschule für Musik Freiburg dal 2015 al 2017. Dal 2017 è Conducting Fellow con il Dirigentenforum del Music Council tedesco e della “Akademie Musiktheater heute” della Deutsche Bank Stiftung. Col sostegno di direttori e mentori come Paavo Järvi, Sir Simon Rattle, François-Xavier Roth, Gianandrea Noseda, Emmanuel Krivine e Gerhard Markson, Felix Mildenberger ha già lavorato con molte orchestre a livello nazionale e internazionale. Tra queste citiamo l’Orchestre National de France, la London Symphony Orchestra, la Frankfurt Radio Symphony Orchestra, l’Orquestra de Cadaqués, l’Orquesta Sinfónica de Tenerife, la Kansai Philharmonic Orchestra, la Staatskapelle Halle, i Nürnberger Symphoniker, i Thüringer Symphoniker, la Heidelberger Philharmoniker, la Belgrade Philharmonic Orchestra, l’Anhaltische Philharmonie Dessau e altre. Durante la stagione 2018/2019, Felix Mildenberger debutta con la Nagoya Philharmonic Orchestra in Giappone, con la St. Petersburg State Capella Symphony Orchestra, con i Magdeburger Philharmoniker, con la Filarmonica Teatro Regio Torino, con l’Orchestre National des Pays de la Loire, con la Bremen Philharmonic Orchestra, con la Folkwang Kammerorchester Essen e altre. Inoltre ritorna alla Belgrade Philharmonic Orchestra e continua la sua collaborazione con l’Orchestre National de France, poiché il suo contratto di Assistant Conductor è stato prolungato. Nel settembre 2018, Felix Mildenberger rimpiazza all’ultimo momento Augustin Dumay nella direzione di un concerto con la Kansai Philharmonic Orchestra di Osaka, Giappone. Inoltre, la Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam lo invita come Assistant e Cover Conductor per Bernard Haitink nel gennaio 2019. Tra i momenti salienti della Stagione 2019/2020 ci saranno i debutti con l’Orchestre National de Lille, con la Tonhalle Orchestra Zurich, con la Hamburger Camerata, con l’Ensemble Modern, con l’Aarhus Symfoniorkester, e un concerto durante la Salzburger Mozar-

© Jasper Ehrich 2019

twoche 2020, come pure ritorni alla Belgrade Philharmonic e alla St. Petersburg State Capella Symphony Orchestra e altre. Proseguirà anche la sua collaborazione con la London Symphony Orchestra.


PROGETTO “CHAIR”

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SIEDITI CON NOI

n modo unico per sostenere la musica attraverso un contributo prezioso che instaura un rapporto speciale tra musicista e sostenitore. É questo in sintesi il progetto “Chair”. La Filarmonica TRT è infatti la prima orchestra italiana, sull’esempio delle più importanti orchestre e istituzioni internazionali, a offrire ai propri sostenitori la possibilità di instaurare una relazione diretta con i componenti dell’orchestra. L’aspetto originale di questa donazione risiede nell’opportunità di creare un legame con i

musicisti che ricoprono il ruolo supportato grazie a incontri concordati e occasioni conviviali in cui i finanziatori, insieme ai loro ospiti, possono interagire con i musicisti. Il programma di sostegno del ruolo “Chair” permette di abbinare al ruolo scelto all’interno dell’organico orchestrale ( es. primo violino, primo violoncello, primo oboe, ecc.) il nome del finanziatore, sia esso una persona singola, una famiglia, un’organizzazione o una società. Un modo semplice e diretto per “ vivere” la musica.

ESPERIENZA ORCHESTRA

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DIVENTA UNO DI NOI

razie a Intesa Sanpaolo e allo specifico sostegno della Compagnia di San Paolo, la Filarmonica TRT nell’ambito della stagione sinfonica promuove, per i propri concerti , un progetto unico nel suo genere: “ Esperienza Orchestra” - I Concerti. L’obiettivo di “ Esperienza Orchestra - I Concerti “è quello di fornire ai musicisti diplomandi o diplomati le occasioni di suonare in un’orchestra professionale: i giovani musicisti, selezionati attraverso audizione, perfezioneranno la

loro formazione all’interno dell’orchestra partecipando ai concerti della stagione sinfonica realizzati dalla Filarmonica TRT. Il prendere parte a un ampio numero di concerti, e prove annesse, comporta una rara opportunità per i partecipanti: quella di confrontarsi con continuità con un repertorio molto variegato e di suonare sotto la direzione di differenti direttori d’orchestra, tutti di alto profilo artistico. Durante l’esperienza formativa i ragazzi sono affiancati dai professori d’orchestra della Filarmonica TRT nel ruolo di tutor. Un progetto concreto a sostegno dei giovani talenti.

Per maggiori informazioni si può visitare il sito web www.filarmonicatrt.it/esperienza-orchestra


FILARMONICA TRT

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ondata nel 2003 su iniziativa dei professori d’orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica TRT è riconosciuta da diversi anni come un’eccellenza nel panorama musicale internazionale. Nata con il nome di Filarmonica ‘900, data la grande importanza rivestita dal repertorio sinfonico del XX secolo, nel corso degli anni la Filarmonica TRT ha fatto della propria versatilità e attenzione nel rivolgersi a diverse culture, generi e linguaggi musicali una caratteristica che le ha permesso di incontrare un pubblico curioso ed eterogeneo. I grandi capolavori del Novecento – G.Mahler, R.Strauss, M.Ravel, S.Prokof’ev, I.Stravinsky, D.Šostakovič – si mescolano e dialogano nelle sue stagioni concertistiche con progetti originali, e talora inediti, scaturiti dall’incontro con la musica jazz, la musica da film e altro ancora. Di grande rilevanza, a tal proposito, il progetto “Gershwin’s World” di Herbie Hancock o la partecipazione al restauro della colonna sonora di “Cabiria” di Pastrone eseguita dal vivo durante la proiezione del film. Nell’ambito della musica da film, in particolare, la Filarmonica TRT si è fatta conoscere e apprezzare presso il grande pubblico attraverso spettacoli di successo: “Tempi Moderni”, “Luci della Città”, “La corsa all’oro” di Charlie Chaplin sono solo alcuni esempi di storiche e amatissime pellicole del cinema muto eseguite dal vivo con colonne sonore originali in sincrono. Particolarmente importante, a riguardo, la collaborazione pluriennale con il M° Timothy Brock. Anche il dialogo con la musica jazz ha portato a risultati sorprendenti: memorabili i concerti con Herbie Hancock (2004), Stefano Bollani (2005) e gli Swingle Singers (2019). Molto proficua e apprezzata anche la collaborazione con la Torino Jazz Festival Orchestra che ha portato alla realizzazione di serate di grande successo come quelle con Dee Dee Bridgewater (due

ORCHESTRA

VIOLINI PRIMI Cecilia Laca* “Chair” sostenuta da Ambrosio & Commodo Studio Legale Associato Francesco Gilardi Giuseppe Tripodi Silvia Brusini Marta Tortia Sara Sottolano Tommaso Belli Marina Miola Eleonora Minerva Elisa Cuttaia Giorgia Burdizzo Myriam Guglielmo VIOLINI SECONDI Laura Bortolotto* Bartolomeo Angelillo Fation Hoxholli Davide Giarbella Marcello Iaconetti Clementina Valente Tommaso Santini Enrico Catale Davide Scognamiglio Michele Mangiacasale

VIOLE Giuseppe Russo Rossi* Cecilia Bonato Martina Anselmo Zoe Canestrelli Nicola Russo Federica Fersini Magdalena Vasilescu Lucilla Brasola VIOLONCELLI Amedeo Cicchese* “Chair” sostenuta da Giovanni Anfora Giuseppe Massaria Matteo Bassan Martino Maina Caterina Salizzato Arianna Di Martino CONTRABBASSI Samuele Sciancalepore* Atos Canestrelli “Chair” sostenuta da Studio Legale Jacobacci & Associati Michele Lipani Maurizio Villeato Stefano Schiavolin

FLAUTI Federico Giarbella* Irene Silano OTTAVINO Robert Baiocco* “Chair” sostenuta da Novella ed Enrico Salza OBOI Joao Barroso* “Chair” sostenuta da Alberto Manzella e Manuela Zanchetta Charles Raoult Graïc CORNO INGLESE Nicola Tapella CLARINETTI Luigi Picatto* Daniele Piazzoli


concerti sold out nel 2007), New York Voices (2008), Uri Caine (2009) e Paolo Fresu (2019). La Filarmonica TRT ha inoltre partecipato al progetto “Detroit Torino Urban Jazz Project II”, realizzato in collaborazione con la Wayne State University e la Detroit Symphony Orchestra. In questa occasione si è tenuto nel 2011 un importante concerto presso il Teatro Regio di Torino con la partecipazione di Chris Collins e Emanuele Cisi al sax e Fulvio Di Castri al contrabbasso. Un impegno fondamentale per la Filarmonica TRT è da sempre valorizzare i propri soci e in particolare le prime parti dell’orchestra, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere meglio questi apprezzati solisti attraverso concerti tenutisi nel corso delle differenti stagioni sinfoniche. Tra questi ricordiamo gli appuntamenti con Stefano Vagnarelli e Relja Lukic (2006), Ugo Favaro (2008), Davide Botto (2011), Sergej Galaktionov (2007 e 2013), Stefano Vagnarelli e Enrico Carraro (2014) e Amedeo Cicchese (2019).

Seguici su www.filarmonicatrt.it

CLARINETTO BASSO Edmondo Tedesco FAGOTTI Andrea Azzi* “Chair” sostenuta da Irene Romeo Lorenzo Mastropaolo CONTROFAGOTTO Orazio Lodin CORNI Gabriele Amarù* Filippo Tramontana Fabrizio Dindo Lara Eccher

TROMBE Sandro Angotti* Enrico de Milito Mattia Gallo TROMBONI Vincent Lepape* Alberto Taddei Marco Tempesta TUBA Alessandro Faccin TIMPANI Raul Camarasa* PERCUSSIONI Lavinio Carminati Massimiliano Francese Isabella Rosini

CELESTA Giannandrea Agnoletto ARPA Elena Corni* *Prime Parti



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