BERG HEIM: UNA PICCOLA MONTAGNA MAGICA 27 _ 04 _ 2020 TEATRO REGIO Torino, ore 20.30
GIANLUIGI TROVESI Clarinetto FEDERICO MARCHESANO Contrabbasso FULVIO MARAS Batteria e percussioni Special guest FABRIZIO BOSSO Tromba STEFANO MONTANARI Direttore
FILARMONICA TRT
SCHEDA BERG HEIM: UNA PICCOLA MONTAGNA MAGICA La montagna incantata di Thomas Mann nella musica di Gianluigi Trovesi Arrangiamenti di Corrado Guarino Gianluigi Trovesi Federico Marchesano Fulvio Maras
Clarinetto Contrabbasso Batteria, percussioni
Special Guest Fabrizio Bosso Filarmonica TRT Stefano Montanari
Tromba Direttore
Coproduzione Filarmonica Teatro Regio Torino Torino Jazz Festival
NOTE AL CONCERTO
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Una piccola montagna magica
on Berg Heim, una piccola montagna magica, Gianluigi Trovesi ha messo in azione il suo inconfondibile estro compositivo entrando nel corpo vivo di uno dei più grandi romanzi del Novecento, La montagna incantata o, secondo la più recente traduzione, La montagna magica di Thomas Mann. Con una presa di distanza ironica dalle dimensioni possenti delle Alpi svizzere di Davos, dove Mann ambienta la sua altrettanto imponente Zauberberg, Trovesi scala musicalmente la sua piccola montagna magica e gioca col titolo alludendo a un ambiente a lui più familiare, la sua Bergamo circondata dai colli delle Prealpi orobiche. Il gusto dello svisare si trasferisce dalle note alle parole: al di là della fedeltà alla lingua tedesca dell’originale, tra fantasia etimologica e topografica, subentra l’invenzione linguistica che evoca Bergamo su un colle, Berg, che è un po’ casa ma anche un po’ segreto, come suggerisce il doppio significato di Heim. Con il suo inconfondibile stile compositivo, seriamente giocoso e giocosamente serio, Trovesi ha lavorato alla scrittura musicale intrecciandola strettamente alla narrazione del romanzo. Dalle danze popolari, alla musica rinascimentale e barocca, dal melodramma alla tradizione liederistica, dalla serie dodecafonica ai ritmi sfrenati della Berlino degli Anni Venti di Kurt Weill, la partitura aderisce talvolta strettamente al testo narrativo, mentre altrove ne prende ironicamente le distanze. Tra citazioni, variazioni, libere interpretazioni e reinvenzioni dei più diversi universi musicali, la partitura musicale,
stratificata e immaginifica, non perde mai il gusto del divertimento, del sorriso che nasce dagli accostamenti inaspettati tra alto e basso e dalla successione di emozioni contrastanti. Così, alla sontuosa ouverture Intrata di Giovanni Battista Buonamente (Mantova, 1595 ca. – Assisi, 1642) segue Fugacemente, un brano che gioca con la serie dodecafonica e accompagna il protagonista del romanzo, Hans Castorp, nel suo lungo e inquieto viaggio da Amburgo al sanatorio Berghof di Davos. Una piccola montagna magica interpreta nel suo significato più intimo e raccolto, uno dei momenti culminanti del romanzo, quando Hans riprende lentamente coscienza di sé dopo aver lottato per la vita durante una drammatica tormenta di neve. All’inizio del brano successivo che dà il titolo all’opera, Berg Heim, i sette suoni ripetuti del corno alludono alla simbologia ricorrente del numero sette nel romanzo, mentre una dolce danza bergamasca si trasforma in una marcia militaresca dal tono scanzonato, in aperta contraddizione con la tonalità cupa che la Grande Guerra intona nel sottofondo nel romanzo. Le profonde dicotomie etiche ed esistenziali sulle quali Mann orchestra i temi della sua narrazione sono introdotte con C’era una strega, c’era una fata, una variazione su un altro passo di danza, la “follia”. Prendendo spunto da alcuni frammenti del violinista e compositore Pietro Antonio Locatelli (Bergamo,1695 – Amsterdam, 1764), Frammenti locati richiama invece le interminabili e indimenticabili discussioni di Settembrini e Naphta, le due principali figure antagoniste del romanzo. Da una citazione dell’aria della Traviata, “Ah, fors’è lui che l’anima”, prende avvio lo struggente Profumo di Violetta
che rimodula il tema eterno di Amore e Morte sull’innamoramento di Hans Castorp per la bella, affascinante e ambiguamente malata Madame Chauchat. Nelle due parti che compongono Bestiario gli ospiti del sanatorio sfilano grottescamente, in tutta la loro varia umanità e animalità, come personaggi brechtiani o figure in libera uscita da un bestiario medievale. E i suoi rami frusciavano come per dirmi… si ispira al Lied di Franz Schubert Der Lindenbaum, uno dei brani più amati da Thomas Mann che il suo Hans Castorp canticchia, con il respiro strozzato,
in preda a una forma di “eccitazione attonita e priva di pensieri” mentre marcia disperato nel fango con i suoi compagni d’armi. L’ultimo brano delle meravigliose stanze che compongono la personalissima Wunderkammer di Trovesi riserva un insospettabile cambio di scena: Non è l’ottava scompone e ricompone un altro frammento di Pietro Antonio Locatelli e lo conduce verso la festa trascinante e il gran ballo finale che concludono Berg Heim. Maria Tosca Finazzi
GIANLUIGI TROVESI
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larinettista, sassofonista e compositore. Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia contrappunto e fuga con il maestro Vittorio Fellegara, inizia la sua attività in complessi di musica accademica, da ballo e jazz. Con il suo Trio ed il suo Ottetto si afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di varie musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso completamente originale. La Sua musica è stata trattata in due tesi di laurea: © Cifarelli * Gianluigi Trovesi : l’identità, la creatività il jazz di uno dei protagonisti della “musica attuale”italiana’( Dott. Luigi Sforza, Relatore Prof. Giampiero Cane, DAMS di Bologna, a.a. 1998/99) * Gianluigi Trovesi: Ein Musiker im Spannungsfeld Zwischen Jazz, imaginärer Folklore und Alter Musik’ ( Dott.ssa Annette Maye, Relatore Prof. Claudio Puntin, Hochschule für Musik Köln, S.S. 2004) Per meriti artistici viene insignito dell’onorificenza di “Ufficiale della Repubblica italiana” dal Presidente C.A. Ciampi (2001). Alcune delle più importanti orchestre jazz europee lo invitano, come direttore, per eseguire concerti basati su sue composizioni: WDR Big Band di Colonia, con cui ha realizzato “Dedalo” (2001-2002); Orchestra Internazionale di Guimarães (Portogallo, 2003); Bergen Big Band (Norvegia, 2004). Il Festival di Barga Jazz, specializzato nell’arrangiamento per orchestra jazz, dedica una intera edizione a lui ed alle sue musiche (2001).Il debutto discografico (“Baghèt”, Premio Speciale della Critica Discografica Italiana) avviene nello stesso anno in cui vince il Concorso Nazionale per 1° Clarinetto e Sax Alto per l’orchestra della Rai di Milano (1978). Ulteriori premi e riconoscimenti: * Migliormusicista del jazz italiano nel ReferendumTop jazz della rivista MusicaJazz (1988, 1992, 1998, 2000) * 5 stelle (massimo riconoscimento) sulla rivista americana Down Beat per “From G To G” (1993) * Miglior disco dell’anno per la Associazione della Critica Discografica tedesca con “Dedalo” (2003) * Miglior disco di jazz italiano nel Referendum Top jazz della rivista Musica Jazz con “Dances” (1985), “From G To G” (1992), “Les Hommes Armès” (1996), “Fugace” (2003) * Miglior gruppo di jazz italiano nel ReferendumTop jazz della rivista Musica Jazz: Ottetto (1993, 1996) * Premio “Django d’or” come miglior musicista italiano (1999, 2001) * Miglior musicista di jazz italiano Premio Radio Uno Jazz (RAI) nel 1983 * Miglior disco nel referendum della rivista Musica e Dischi con “Dances” (1985), “From G To G” (1992) Ha composto per lo scrittore e poeta Stefano Benni (“Baldanders”, 2004) e firmato (con Gianni Coscia) la colonna sonora del film di Francesca Comencini, interpretato da Nicoletta Braschi, “Mi piace lavorare (mobbing)” (2003). Ha tenuto concerti in Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, Canada, Cina, India e Australia, incidendo numerosi dischi e collaborando con importanti musicisti italiani e stranieri.
FABRIZIO BOSSO
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’incontro con la musica era già scritto nel suo patrimonio genetico, data la presenza di alcuni musicisti in famiglia. Fabrizio Bosso ha soli 5 anni quando comincia a suonare la tromba e a 15 si diploma al Conservatorio di Torino. Dotato di una tecnica strumentale ineccepibile e di un lirismo capace di far risuonare le corde più profonde nell’anima di qualsiasi ascoltatore, ha sviluppato la sua crescita artistica e la sua carriera confrontandosi con tutti i generi musicali, pur rimanendo sempre fedele alla propria radice jazzistica. Negli anni sono stati molti i dischi incisi, sia in qualità di leader che in veste di special guest. © Cifarelli Numerose sono state le formazioni con le quali ha percorso un tratto di strada – più o meno lungo – arricchendo ad ogni passo il proprio linguaggio e la propria ispirazione. Fabrizio ha collaborato negli anni con alcune icone della musica, godendo di ogni istante condiviso con loro per nutrire la propria esperienza, così come con alcuni giovani talenti, sostenendoli e dando loro opportunità e visibilità. Rigoroso e instancabile si esibisce nei palchi di tutto il mondo, portando con sé una grande ricchezza melodica e la cantabilità tutta italiana, che unita alla profonda conoscenza della tradizione afroamericana e alla costante attenzione a tutto ciò che di nuovo si muove sulla scena musicale internazionale, rende il suono della sua tromba unico e immediatamente riconoscibile.
STEFANO MONTANARI
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iplomato in violino e pianoforte affianca all’attività di direttore d’orchestra, quella di solista – già primo violino concertatore dell’Accademia Bizantina di Ravenna- al violino e al fortepiano. È direttore musicale dell’ensemble barocco “I Bollenti Spiriti” di Lione ed ospite regolare di teatri e istituzioni musicali quali: La Fenice di Venezia; Opera di Roma (e Terme di Caracalla), il Donizetti di Bergamo, Opéra de Lyon, Arena e Filarmonico di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, Royal Opera House di Londra, Dutsch National Opera di Amsterdam, Bolshoj e Tchaikovsky Concert Hall a Mosca, Opera di Stoccarda, Ravenna Festival, La Verdi e I Pomeriggi Musicali di Milano, Filarmonica di Torino, Festival di Edimburgo, Warsaw Philharmonic a Varsavia; Opera di Ginevra. Impegni recenti Agrippina e La clemenza di Tito ad Anversa; Le Nozze di Figaro (regia Graham Vick) a Roma; Die Lustige Witwe (regia Damiano Michieletto) e Il Barbiere di Siviglia a Venezia; Don Giovanni a Lyon e a Mosca; Mosè in Egitto a Napoli; La Cenerentola ad Edinburgo e Roma; Iphigenie en Tauride a Stoccarda; Così fan tutte a Londra; Rinaldo di Händel con Il Pomo d’Oro in una tournée europea; i Brandeburgische Konzerte a Lyon. Direttore del progetto «Jugendspodium Incontri musicali Dresda-Venezia», insegna alla Civica Scuola di Musica Claudio Abbado e pubblica il “Metodo di violino barocco”. Collabora con il jazzista Gianluigi Trovesi. Nominato ai Grammy Awards per O Solitude con Andreas Scholl (Decca), tra i prossimi impegni: Die Fledermaus a Stoccarda; Anna Bolena a Ginevra; Le Nozze di Figaro a Lyon; Il Barbiere di Siviglia e La Vedova Allegra a Caracalla; Requiem di Mozart a Valencia; Le Nozze in Villa di Donizetti a Bergamo; Orphée et Euridyce di Berlioz a Zurigo; La Cenerentola e Il Barbiere di Siviglia a Vienna.
FEDERICO MARCHESANO
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iplomato in contrabbasso al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e perfezionatosi con il virtuoso Franco Petracchi, ha successivamente studiato improvvisazione e composizione con Stefano Battaglia e Louis Sclavis. Capace di muoversi con facilità in contesti molto diversi (musica jazz, classica, sperimentale, pop e rock), è molto attivo sia in campo discografico che live. Membro storico di band di culto come 3quietmen, Actisband e Mau Mau, nel 2015 ha fondato insieme al contrabbassista Stefano Risso la Solitunes Record, per la quale ha inciso il suo primo disco per solo contrabbasso: “The inner bass”. E’ primo contrabbasso dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Il suo quartetto Atalante (Sclavis, Degani, Barbieri, Marchesano), ideato insieme a Giorgio Li Calzi per il Torino Jazz Festival 2018, ha appena pubblicato il suo primo Album per la Felmay. Ha inciso 60 dischi e si esibito in Cina, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Europa, Stati Uniti, Sud America. Ha suonato tra gli altri con Bob Moses, Jon Balke, Fabrizio Bosso, Butch Morris, Gianluigi Trovesi, Roy Paci, Stefano Battaglia, Stefano Bollani, Mauro Ottolini, Domenico Caliri, Zeno de Rossi, Emanuele Maniscalco, Giorgio Li Calzi, Fabio Barovero, Francesco Bearzatti, Roberto Cecchetto, Francois Corneloup, Emanuele Cisi, Saba Anglana, Mary Halvorson, Andrea Valle, Carlo Actis Dato, Christina Pluar, Francesco Turrisi, Elio, Eric Groleau, Gian Maria Testa, Achille Succi, Brunori Sas, Quartetto d’Archi di Torino, Quintetto Bislacco, Maria Laura Baccarini.
GIANLUIGI FULVIO TROVESI MARAS
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ercussionista, batterista e produttore, nato a Roma, si è diplomato al Conservatorio di musica a L’Aquila. Ha preso parte a concerti e collaborato negli anni con innumerevoli importanti musicisti ed orchestre, vantando una lunga esperienza nei più svariati generi musicali. Fondamentali le sue presenze ai più grandi festival di jazz, nazionali ed internazionali e le partecipazioni a registrazioni con artisti quali Gian Luigi Trovesi, Paolo Damiani, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, Jean-Louis Matinier Importanti le collaborazioni con orchestre sinfoniche come l’Orchestra di Santa Cecilia e della Rai, a Roma, e con artisti del pop italiano, come Patty Pravo, Ivano Fossati e Ornella Vanoni. L’attività di Fulvio Maras si è spinta fino a progetti moderni di musica etnica in Senegal, Indonesia, Brasile, Turchia, a composizioni ed esecuzioni di musiche per spettacoli di teatro, compagnie di danza e a collaborazioni in programmi televisivi e colonne sonore per il cinema.
FILARMONICA TRT
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ondata nel 2003 dai professori d’orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica TRT ha consolidato la propria posizione tra le migliori orchestre del panorama europeo ed è riconosciuta come istituzione di riferimento per la versatilità con cui sperimenta l’incontro tra la musica «colta» e gli altri generi quali il jazz, le colonne sonore e la musica popolare. Ne deriva un ricco repertorio formato da opere di grandi autori, alternate a iniziative originali come Gershwin’s World di Herbie Hancock o la partecipazione al restauro della colonna sonora di Cabiria di Pastrone. Dal 2004 la Filarmonica TRT, insieme al Teatro Regio Torino, realizza la stagione sinfonica de “I Concerti”. Nell’ambito della musica da film, la Filarmonica TRT, oltre a Cabiria, ha portato in scena i lungometraggi di Charlie Chaplin con esecuzione dal vivo delle colonne sonore sotto la direzione di Timothy Brock. Apprezzate le incursioni nel mondo del jazz con concerti memorabili insieme a Stefano Bollani, alla Torino Jazz Orchestra e Dee Dee Bridgewater, ai New York Voices, a Chris Collins, Emanuele Cisi e Fulvio Di Castri, a Uri Caine e ai The Swingles. Fondamentale il sodalizio con Gianandrea Noseda con importanti pubblicazioni discografiche, tournée al Festival di Ravello, allo Stresa Festival, al Festival di Pasqua di Aix en Provence, a Les Grands Interprètes di Toulouse e la creazione dell’innovativo “concerto a sorpresa”. Prestigiosi gli incontri con i compositori contemporanei, con esecuzioni di prime assolute di Francesco Antonioni, Pascal Dusapin, Toshio Hosokawa, Ezio Bosso, Fabio Nieder, Michael Daugherty, Carlo Boccadoro, James Hartway e Sofija Gubajdulina, e con artisti di fama internazionale quali Salvatore Accardo, Hubert Soudant, Yutaka Sado, Natalia Gutman, Uto Ughi, Ute Lemper, Nicola Piovani, Enrico Dindo, Krzysztof Penderecki, Richard Stoltzman e Karl-Heinz Steffens.
ORCHESTRA VIOLINI PRIMI Sergio Lamberto* “Chair” sostenuta da Ambrosio & Commodo Studio Legale Associato Marina Bertolo Giuseppe Tripodi Elio Lercara Daniele Soncin Ivana Nicoletta Paolo Manzionna Alessio Murgia Francesco Gilardi Enrico Luxardo VIOLINI SECONDI Giuseppe Lercara* Bartolomeo Angelillo Luigi Presta Anna Rita Ercolini Roberta Lioy Paola Bettella Paola Pradotto Giorgia Ghio
VIOLE Enrico Carraro* Federico Carraro Andrea Arcelli Maria Elena Eusebietti Virginia Luca Alma Mandolesi VIOLONCELLI Pietro Bosna* “Chair” sostenuta da Giovanni Anfora Eleonora Dominijanni Luisa Miroglio Camilla Patria CONTRABBASSI Davide Ghio* Michele Lipani “Chair” sostenuta da Studio Legale Jacobacci & Associati
FLAUTO Sara Tenaglia* OTTAVINO e FLAUTO Robert Baiocco “Chair” sostenuta da Novella ed Enrico Salza OBOE Luigi Finetto* “Chair” sostenuta da Alberto Manzella e Manuela Zanchetta CORNO INGLESE e OBOE Alessandro Cammilli CLARINETTI Alessandro Dorella* Luciano Meola
Molti i lavori discografici: per Brilliant su Casella, per Avie Records su Poulenc, per Chandos il progetto “Rota” e il cd su Mascagni. In campo didattico la Filarmonica TRT è presente con Obiettivo Orchestra - il corso per la preparazione tecnica del musicista – e Esperienza Orchestra, con l’inserimento del giovane musicista nell’organico della Filarmonica quale forma di avviamento alla professione. I vertici della Filarmonica TRT sono affidati a Giuseppe Lavazza alla Presidenza e Michele Denegri alla Vicepresidenza.
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CLARINETTO BASSO e CLARINETTO Edmondo Tedesco FAGOTTO Andrea Azzi “Chair” sostenuta da Irene Romeo SASSOFONI CONTRALTI Silvio Rossomando* Jacopo Taddei SASSOFONO TENORE Vincent Dupuy
CORNI Ugo Favaro* Fabrizio Dindo TROMBE Sandro Angotti* Marco Rigoletti Mattia Gallo TROMBONI Vincent Lepape* Marco Tempesta TUBA Rudy Colusso ARPA Elena Comi*
PIANOFORTE e CELESTA Luca Brancaleon BANJO Luigi Tessarollo TIMPANI Ranieri Paluselli* PERCUSSIONI Lavinio Carminati Enrico Femia Francesco Fiorante Massimiliano Francese *Prime Parti
AMICI DELLA FILARMONICA
PRESIDENTE Fiorenzo Alfieri
SOCI FONDATORI Enrica Acuto Jacobacci Renato Ambrosio Giovanni Anfora Giorgio Cavalitto Elias El Haddad Fisio Centro Medico Lingotto Luciano Marocco Piero Villata
Agenzia Torino Castello Reale Mutua Assicurazioni di Ruscica sas Amalia Viola Ambrosini Aquatica Torino Flavio Armellino Raffaella Badoni Maria Angela Banfo Gabriella Benzio Paola Bosco Enrico Brignardello Aldo Cantoni Giuseppe Cariti Gian Carlo Caselli Cristina Casoli Marcella Depaoli
SOCI ORDINARI Fondazione Spinola Banna Maria Teresa Fontana Laura Formigoni Giuseppe Gallenca Mario Garavelli Gianfranco Gilardi Alessandra Gliozzi Gloria Magnetti Alberto Manzella Carlo Maria Manzella Alessandro Mazza Maristella Mazzocchio Bice Mortara Lauretta Ottolenghi Novella Pagnacco Laura Perugini
Per diventare Amici della Filarmonica TRT: www.filarmonicatrt.it
Alberto Piazza Franco Ricca Irene Romeo Laura Romeo Ada Ruata Sheila Sadeghi Enrico Salza Marco Sartori Daniela Scialuga Catterina Seia Vanni Taglietti Giorgio Timò Guido e Miriam Vogliotti Manuela Zanchetta Giovanni Zanetti
PROGETTO “CHAIR”
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U
n modo unico per sostenere la musica attraverso un contributo prezioso che instaura un rapporto speciale tra musicista e sostenitore. È questo in sintesi il progetto “Chair”. La Filarmonica TRT è infatti la prima orchestra italiana, sull’esempio delle più importanti orchestre e istituzioni internazionali, a offrire ai propri sostenitori la possibilità di instaurare una relazione diretta con i componenti dell’orchestra. L’aspetto originale di questa donazione risiede nell’opportunità di creare un legame con i musicisti che ricoprono i ruoli supportati grazie a incontri concordati e occasioni conviviali in cui i finanziatori, insieme ai loro ospiti, possono interagire con i musicisti. Il programma di sostegno del ruolo “Chair” permette di abbinare al ruolo scelto all’interno dell’organico orchestrale (es. primo violino, primo violoncello, primo oboe, ecc.) il nome del finanziatore, sia esso una persona singola, una famiglia, un’organizzazione o una società. Un modo semplice e diretto per “vivere” la musica.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito web oppure scrivere a info@filarmonicatrt.it
ESPERIENZA ORCHESTRA
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razie a Intesa Sanpaolo e allo specifico sostegno della Compagnia di San Paolo, la Filarmonica TRT nell’ambito della stagione sinfonica pro© plastikwombat muove, per i propri concerti, un progetto unico nel suo genere: “Esperienza Orchestra - I Concerti 2019-20”. L’obiettivo di “Esperienza Orchestra - I Concerti 2019-20” è quello di fornire ai musicisti diplomandi o diplomati le occasioni per suonare in un’orchestra professionale. L’atto qualificante del percorso formativo è la pratica in un ambiente professionale: i giovani musicisti, selezionati attraverso audizione, perfezioneranno la loro formazione all’interno dell’orchestra partecipando ai concerti della stagione sinfonica realizzati dalla Filarmonica TRT. Il prendere parte a un ampio numero di concerti, e prove annesse, comporta una rara opportunità per i partecipanti: quella di confrontarsi con continuità con un repertorio molto variegato e di suonare sotto la direzione di differenti direttori d’orchestra, tutti di alto profilo artistico. Durante l’esperienza formativa i ragazzi sono affiancati dai professori d’orchestra della Filarmonica TRT nel ruolo di tutor. Un progetto concreto a sostegno dei giovani talenti.
Sabato 26 Ottobre 2019 ore 20.30
Venerdì 28 Febbraio 2020 ore 20.30
Julia Hagen violoncello
Christoph Pohl baritono
DMITRI JUROWSKI direttore
Orchestra Teatro Regio Torino Musiche di Bruch, Dvořák, Čajkovskij
Lunedì 11 Novembre 2019 ore 20.30
FELIX MILDENBERGER direttore Amedeo Cicchese violoncello
Filarmonica Teatro Regio Torino Musiche di Beethoven, Schumann, Mendelssohn-Bartholdy
Sabato 23 Novembre 2019 ore 16
SERGEY GALAKTIONOV direttore Matthias Martelli voce recitante
Orchestra Teatro Regio Torino Musiche di Prokof’ev
Venerdì 29 Novembre 2019 ore 20.30
LIONEL BRINGUIER direttore Francesca Dego violino
Orchestra Teatro Regio Torino Musiche di Roussel, Sibelius, Čajkovskij
NICOLA LUISOTTI direttore
Orchestra Teatro Regio Torino
Musiche di Mendelssohn-Bartholdy, Mahler, Sibelius
Mercoledì 25 Marzo 2020 ore 20.30
SERGEY GALAKTIONOV direttore e violino Orchestra Teatro Regio Torino Musiche di Mozart, Beethoven
Giovedì 9 Aprile 2020 ore 20.30
GIANANDREA NOSEDA direttore Filarmonica Teatro Regio Torino Programma a sorpresa Con il contributo della Fondazione CRT
Lunedì 27 Aprile 2020 ore 20.30
STEFANO MONTANARI direttore
Gianluigi Trovesi Ensemble feat. Fabrizio Bosso
Filarmonica Teatro Regio Torino
Lunedì 16 Dicembre 2019 ore 20.30
Musiche di Trovesi Con il contributo di EY In collaborazione con il Torino Jazz Festival
Claudio Fenoglio maestro del coro
Lunedì 11 Maggio 2020 ore 20.30
Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” di Torino Musiche di Prokof’ev, Ravel, Dukas, Britten, Rutter, Lavandier
Musiche di Gershwin, Dvořák
MAXIME PASCAL direttore
Filarmonica Teatro Regio Torino
Lunedì 20 Gennaio 2020 ore 20.30
TIMOTHY BROCK direttore Filarmonica Teatro Regio Torino
Proiezione del film Come vinsi la guerra di Buster Keaton con esecuzione dal vivo della colonna sonora
WAYNE MARSHALL direttore e pianoforte Filarmonica Teatro Regio Torino Sabato 30 Maggio 2020 ore 20.30
BEN GERNON direttore
Andrea Secchi maestro del coro Heidi Stober soprano
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino Musiche di Haydn