FRANCIA 05 _ 11 _ 2018 TEATRO REGIO Torino, ore 20.30
KARL–HEINZ STEFFENS Direttore
FILARMONICA TEATRO REGIO TORINO
PROGRAMMA Claude Debussy (1862 - 1918)
Maurice Ravel (1875-1937)
La Mer Tre schizzi sinfonici per orchestra op. L 109 De l’aube à midi sur la mer Jeux de vagues Dialogue du vent et de la mer Rapsodie espagnole Pavane pour une infante défunte Alborada del gracioso Boléro
Con il contributo di
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er sottolineare la tematica geografico-culturale legata alla Francia durante l’esecuzione di La Mer verranno proiettate le immagini di tre dipinti – uno per ogni movimento – di Claude Monet: “Marine, Pourville”, “Impression, soleil levant” e “La promenade sur la falaise”. Si ringrazia l’Alliance Française per la collaborazione.
© Lorenza Daverio
NOTE AL CONCERTO
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Il colore del mare
opo America, il concerto della scorsa Stagione dedicato a Bernstein, Copland e Gerswhin, la Filarmonica TRT prosegue nella sua esplorazione “geomusicale” concentrandosi questa volta sulla Francia e in particolare su Debussy e Ravel. «Ho del mare infiniti ricordi; e questo, a mio avviso, vale più della realtà, il cui fascino in genere soffoca troppo il nostro pensiero» così si esprimeva Debussy che compose La Mer tra il 1903 e il 1905; la partitura, intitolata “Tre schizzi sinfonici”, occupa un posto emblematico all’interno della Storia della Musica del Novecento, nonché all’interno della produzione del compositore. Debussy che – a credere ai suoi scritti – era destinato alla bella vita del marinaio, tenne sempre di buon conto il mare come fonte di ispirazione. Numerose, infatti, sono le pagine da lui scritte e legate alla misteriosa simbologia dell’acqua: Reflets dans l’eau, Poissons d’or, Voiles… non stupisce quindi che Debussy abbia pensato al mare per affrontare il lavoro sinfonico più impegnativo della sua carriera. Reduce dai successi dell’opera Pelléas et Mélisande, che gli valsero la Légion d’honneur, Debussy si impegnava in una partitura ancora più ambiziosa che, all’inizio, non venne ben accolta. Pierre Lalo, critico del «Temps» (nonché figlio di Edouard Lalo, autore della Symphonie espagnole) così si espresse: «Scritti da chiunque altro, i tre brani de La Mer mi avrebbero affascinato; ma trattandosi di Debussy, mi sento deluso. Mi sembra che abbia voluto sentire e non abbia veramente, profondamente e naturalmente, sentito. Per la prima volta, ascoltando Debussy, ho l’impressione di essere non davanti alla natura, ma davanti a una riproduzione della natura: riproduzione meravigliosamente raffinata, ingegnosa e industriosa, ma sempre riproduzione». Forse il pubblico e la critica si aspettavano un Debussy ascetico, minimale, profondamente contemplativo e quasi mistico come quello apprezzato nel Pelléas. Così non avvenne. «Cerco di fare “altro” – scrisse Debussy – diciamo delle realtà che gli imbecilli chiamano “impressionismo”, un termine che viene usato del tutto a sproposito, soprattutto dai critici d’arte, i quali non esitano ad affibbiarlo a Turner, il più grande pittore di “mistero” che l’arte abbia mai avuto!». Dietro la maschera di una descrizione bozzettistica, di pennellate musicali che dovrebbero evocare il mare, Debussy va oltre e restituisce una coscienza collettiva di ciò che è il mare, filtrata ovviamente dal suo sentire. I tre schizzi della partitura hanno titoli indipendenti ma, assieme, danno l’impressione di una sinfonia in tre movimenti, intrecciata di riferimenti strutturali e concepita su un grande arco formale. Roland-Manuel scrisse: «I tre movimenti potrebbero pure intitolarsi Allegro, Scherzo e Fi-
nale, ove si volesse riconoscere una tendenza, seppur oggi disdegnata, verso un atteggiamento ‘ciclico’». Qualcosa di ciclico c’è: nel primo movimento appaiono cellule tematiche che torneranno nel terzo. L’unità strutturale è sottolineata anche dal percorso armonico: una lunga campata che, dal re bemolle in De l’aube à midi sur la mer si collega al poderoso accordo finale di re bemolle degli ottoni nel Dialogue du vent et de la mer. All’interno di quest’ampia arcata si svolge un’animata sequenza d’impasti sonori e ritmici di stupefacente bellezza e inventiva. Il mare è evocato non solo con armonie e frammenti melodici, ma soprattutto dal tempo musicale che, in tutta la partitura, muta in continuazione alterando così il fraseggio e conducendo l’orchestra in un fremito e in un’inquietudine continua: un’onda perpetua. A proposito di onde, la copertina della prima edizione a stampa de La Mer riproduceva L’onda al largo di Kanagawa, del maestro giapponese Hokusai, facente parte della raccolta: Trentasei vedute del Monte Fuji. Quell’onda influenzò parecchio gli artisti francesi della fine dell’Ottocento. Monet ne possedeva una copia, Bracquemond per primo emulò quello stile così esotico e affascinante mentre Rivière pubblicò, nel 1902, una serie di litografie intitolate Les 36 vues de la Tour Eiffel, in omaggio alla serie di Hokusai.
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Una sinfonia immaginaria
he Ravel sia stato, dai tempi di Berlioz, il più grande orchestratore francese è palese, tuttavia, per varie ragioni, non scrisse mai una sinfonia. Mettendo assieme alcune partiture sciolte possiamo però ricostruire una sinfonia immaginaria e che ci restituisca un Ravel in stato di grazia, scovando le migliori trovate timbriche e melodiche tra la sua produzione. Il primo movimento di questa immaginaria partitura, lo occupa la Rapsodie espagnole, un congiunto di quattro pezzi nei quali il colore e il carattere di una musica “folk” spagnola emergono con forza. Il primo brano, Prélude à la nuit, si apre su un tema profumato d’oriente, ossessivo e ipnotico, che da melodia principale si trasforma in accompagnamento. Le dinamiche sono notturne, appunto, e tutta l’orchestra non va oltre il mezzoforte. Il secondo movimento, Malagueña, segna un netto distacco rispet-
to al primo. Note ribattute e complessi ritmi sovrapposti mettono in primo piano la danza. Malagueña è, di fatto, un particolare palo di flamenco con pattern melodici e ritmici originari della zona di Malaga. Il più breve dei quattro movimenti lascia subito spazio a un’altra danza, questa volta di origine cubana ma molto diffusa in Spagna: Habanera. Il brano era già stato scritto da Ravel dodici anni prima, l’autoimprestito è funzionale nel rendere quell’inebriante caleidoscopio di ritmi e melodie che, all’inizio del Novecento, facevano della Spagna la terra più esotica nel continente. La Rapsodie si conclude con Feria durante la quale l’orchestra divampa, s’accende e luccica sotto le lanterne di una festa estiva in Andalusia. Il discorso raggiunge il parossismo quando uno splendido gioco di finali dissimulati inebria e investe l’ascoltatore. Il secondo movimento, di questa ipotetica sinfonia che si sta tentando di immaginare, è un Lento in sol maggiore. Si tratta del brano composto nel 1899 e titolato Pavane pour une infante defunte. Scritta all’età di 24 anni, ancora studente al conservatorio, la composizione risente degli influssi di Chabrier e soprattutto del maestro di Ravel, Fauré che, pochi anni prima, aveva scritto un’altra Pavane di grande successo. Ravel disse del suo brano che era una composizione “molto povera, inconcludente e convenzionale”, tuttavia il fascino di quella melodia arcaica ma profondamente contemporanea ancora seduce. Quasi a mo’ di Scherzo, segue l’Alborada del gracioso. Il titolo rimanda a una serenata mattutina, di solito con chitarra, suonata da Gracioso, maschera del teatro barocco spagnolo, servitore scaltro dell’abituale padrone di turno. Musicalmente il brano è di un virtuosismo senza pari, sia dal punto di vista timbrico – Ravel impiega xilofono, arpe, timpani, crotali, triangolo, tamburello, castagnette, tamburo militare, piatti e grancassa oltre al consueto dispiego di legni, ottoni e archi – che dinamico. Chiude questa “Sinfonia spagnola” ante litteram il Boléro: il crescendo più lungo della Storia della Musica nella tonalità più ordinaria a disposizione di un musicista: do maggiore. La più bella e geniale burla musicale che solo un genio come Ravel poteva concepire, creando il capolavoro che tutti conosciamo. Chapeau! Paolo Cascio
KARL-HEINZ STEFFENS
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l direttore d’orchestra Karl-Heinz Steffens, nato in Germania nel 1961, nell’ultimo decennio si è imposto a livello internazionale sia in ambito sinfonico sia in ambito operistico. Sotto la sua guida nelle vesti di Direttore musicale, la Deutsche Staatsphilharmonie RheinlandPfalz di Ludwigshafen, nella Renania-Palatinato, ha ricevuto diversi riconoscimenti: l’Echo Musikpreis 2015 come miglior orchestra, per la registrazione di composizioni di Bernd Alois Zimmermann; il premio per la miglior stagione sinfonica nel 2016-2017 assegnato dalla Deutsche Musikverlegerverband, l’associazione degli editori musicali tedeschi. Interessato a un ampio numero di repertori, è attualmente impegnato in un ciclo monografico dedicato ad Anton Bruckner, dopo l’ampio successo di critica riscosso con il precedente Ring wagneriano. Nella stagione 2016-17 ha assunto l’incarico di Direttore musicale del Norwegian National Opera & Ballet di Oslo (Den Norske Opera & Ballett). Molto richiesto come direttore ospite, le ultime due stagioni l’hanno visto debuttare con Berliner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Philharmonia Orchestra, Orchestre Philharmonique di Radio France, Orchestra della Radio Danese, Filarmonica di Helsinki e Zurich Tonhalle Orchestra. Ha diretto inoltre diverse orchestre del Regno Unito e della Germania, tra le quali le Filarmoniche di Dresda e Stoccolma, le Orchestre
Sinfoniche della Radio di Berlino, Francoforte, Lipsia e Stoccarda. Alla guida della Norwegian National Opera Orchestra si è esibito a Copenaghen, Helsinki e Oslo, mentre in Francia ha diretto l’Orchestre National de Lyon. È in corso il ciclo di tutte le Sinfonie di Brahms con la Philharmonia Orchestra di Londra, che Steffens dirigerà anche in Ein deutsches Requiem e, anche in veste di compositore e solista, nel suo Clarinet Quintet; dirigerà l’Orchestra anche in un tour spagnolo e debutterà con la Royal Scottish National Orchestra. A proprio agio con l’opera, Steffens è tornato per tre stagioni consecutive al Teatro alla Scala (Così fan tutte, Don Giovanni e Crepuscolo degli dèi). Il suo debutto alla Staatsoper di Berlino nel 2008 con Fidelio ha costituito la premessa per nuove produzioni negli anni successivi: Tosca, La traviata, La sposa venduta e Ariadne auf Naxos. Recentemente ha debuttato alla Opernhaus di Zurigo con Così fan tutte e diretto la prima norvegese di Pelléas et Mélisande alla Den Norske Opera di Oslo, dove ha diretto ancora Così fan tutte, Fidelio e la Tosca di Calixto Bieito. Prima di dedicarsi alla sua vera e propria vocazione per la direzione d’orchestra, Steffens è stato uno dei clarinettisti di maggior successo a livello internazionale, ricoprendo posizioni di rilievo in diverse orchestre, culminate con gli incarichi di primo clarinetto della Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e dei Berliner Philharmoniker.
FILARMONICA TEATRO REGIO TORINO
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ondata nel 2003, su iniziativa dei professori d’orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica TRT si caratterizza per la grande attenzione riservata, nel proprio repertorio, alla musica del XX secolo e per la versatilità con cui sperimenta l’incontro tra la musica «colta» e gli altri generi che con essa si sono confrontati e mescolati, quali il jazz, le colonne sonore e la musica popolare. La Filarmonica TRT oggi è riconosciuta a livello nazionale e internazionale come una delle più importanti orchestre europee. Nel giugno 2015 la nomina di Gianandrea Noseda quale Direttore Musicale della Filarmonica TRT giunge a coronamento di un percorso di collaborazione, intensificatosi sempre più negli anni con esiti di altissimo valore artistico, e che sancisce la posizione della Filarmonica TRT al livello delle più grandi orchestre europee. Numerose sono le attività che vedono protagonista la Filarmonica TRT: dalla realizzazione di una primaria
ORCHESTRA VIOLINI PRIMI Stefano Vagnarelli* “Chair” sostenuta da Ambrosio & Commodo Studio Legale Associato Marina Bertolo Ivana Nicoletta Marco Lamberti Paolo Manzionna Francesco Gilardi Alessio Murgia Enrico Luxardo Giuseppe Tripodi Luigi Presta Daniele Soncin Sawa Kuninobu Nicolò Grassi Alessandra Deut
Edoardo De Angelis Massimiliano Gilli Giorgia Ghio VIOLE
VIOLINI SECONDI
Enrico Carraro* Federico Carraro Rita Bracci Martina Anselmo Andrea Arcelli Maria Elena Eusebietti Marcello Salvioni Clara Barrientos Stefania Pisanu Alessandro Sacco
Cecilia Bacci* Tomoka Osakabe Paola Pradotto Paola Bettella Silvana Balocco Annarita Ercolini Enrico Catale Ekaterina Gouliaghina Marcello Iaconetti
Amedeo Cicchese* Giuseppe Massaria Alfredo Giarbella Ilario Fantone Luisa Miroglio Alessandro Fornero Armando Matacena Luigi Colasanto
VIOLONCELLI
CONTRABBASSI Davide Ghio* Atos Canestrelli “Chair” sostenuta da Studio Legale Jacobacci & Associati Alessandro Belli Matteo Ravizza Tommaso Fiorini Daniele De Angelis FLAUTI Federico Giarbella* Danilo Putrino Elisa Parodi OTTAVINO Robert Baiocco “Chair” sostenuta da Novella ed Enrico Salza *Prime Parti
Si ringrazia la Fondazione Pro Canale di Milano per aver messo i propri strumenti a disposizione dei professori Stefano Vagnarelli (violino Francesco Ruggeri, Cremona 1686), Sergey Galaktionov (violino G.B.Guadagnini,Torino 1772), Marina Bertolo (violino Carlo Ferdinando Landolfi, Milano 1751), Cecilia Bacci (violino Santo Serafino,
stagione sinfonica denominata “I Concerti”, promossa insieme al Teatro Regio di Torino e giunta alla sua XVI edizione, con il coinvolgimento di artisti di grandissima caratura quali Salvatore Accardo, Natalia Gutman, Stefano Bollani, Herbie Hancock, Uto Ughi, Nicola Piovani, Enrico Dindo, Krzysztof Penderecki, Richard Stoltzman, Donato Renzetti, a progetti discografici di grande importanza per le etichette Chandos e Avie Records fino alla presenza con concerti studiati ad hoc in numerosi festival internazionali quali MITO SettembreMusica, il Festival Berlioz di Côte-Saint-André, Stresa Festival, il Ravello Festival, il Festival di Pasqua di Aix en Provence, Les Grands Interprètes di Toulouse e il Programma BASF di Ludwigshafen. I vertici della Filarmonica TRT sono affidati a due imprenditori torinesi impegnati e riconosciuti anche a livello internazionale, Giuseppe Lavazza alla Presidenza e Michele Denegri alla Vicepresidenza, mentre i consiglieri sono i musicisti: Roberto Baiocco, Silvana Balocco, Enrico Carraro, Silvio Gasparella, Ivana Nicoletta, Luigi Picatto e Marco Tempesta. Seguici su www.filarmonicatrt.it
OBOI E OBOE D’AMORE Luigi Finetto* “Chair” sostenuta da Alberto Manzella e Manuela Zanchetta Elisa Metus CORNO INGLESE Alessandro Cammilli CLARINETTI Luigi Picatto* Alessandro Lamperti CLARINETTO PICCOLO Luciano Meola CLARINETTO BASSO Andrea Albano
FAGOTTI
TROMBONI
Andrea Azzi* “Chair” sostenuta da Irene Romeo Nicolò Pallanch Miguel Peres
Vincent Lepape* Enrico Avico Marco Tempesta
CONTROFAGOTTO Orazio Lodin CORNI
BASSO TUBA Rudy Colusso ARPE Elena Corni* Maria Elena Bovio
Ugo Favaro* Evandro Merisio Fabrizio Dindo Pierluigi Filagna
PIANOFORTE E CELESTA
TROMBE
Ranieri Paluselli
Sandro Angotti* Marco Rigoletti Luca Buat
PERCUSSIONI
SASSOFONI
CORNETTE E TROMBA PICCOLA
Isabella Fabbri Roberto Genova
Enrico De Milito Lorenzo Bonaudo
Giannandrea Agnoletto TIMPANI
Lavinio Carminati Massimiliano Francese Andrea Vigliocco Paolo Bertoldo Mattia Pia Matias Mucchi
Venezia 1725), Marco Polidori (violino Alessandro Gagliano, Napoli 1725), Bartolomeo Angelillo (violino Bernardo Calcagno, Genova 1756), Enrico Carraro (viola Giovanni Paolo Maggini, Brescia 1600 ca.), Relja Lukic (violoncello Giovanni Francesco Celoniato, Torino 1732), Amedeo Cicchese (violoncello Giovanni Grancino, Milano 1712).
AMICI DELLA FILARMONICA
PRESIDENTE Alfieri Fiorenzo
SOCI FONDATORI Acuto Jacobacci Enrica Ambrosio Renato Anfora Giovanni Cavalitto Giorgio Ciluffo Francesca El Haddad Elias Fisio Centro Medico Lingotto Lodi Nicola Marocco Luciano Villata Piero
Ambrosini Amalia Viola Aquatica Torino Aragona Teto Armellino Flavio Benzio Gabriella Caminiti Stella Cantoni Aldo Cariti Giuseppe Caselli Gian Carlo Casoli Cristina Dellacasa Gabriella Depaoli Marcella Fondazione Spinola Banna Formigoni Laura Gagliardi Maride
SOCI ORDINARI Garavelli Mario Gliozzi Alessandra Gribaudo Ezio Haldi Marianne Manzella Alberto Manzella Carlo Maria Maranzana Luigi Margaria Elsa Mazzocchio Maristella Mortara Bice Nesi Nerio Nuzzo Giuseppe Olivero Laura Ottaviani Anna Maria Ottolenghi Lauretta
Per diventare Amici della Filarmonica TRT: www.filarmonicatrt.it
Pagnacco Novella Perugini Laura Piazza Alberto Ricca Franco Romeo Laura Rotary Club - Susa Valsusa Rotary Club - Torino San Carlo Ruata Ada Salza Enrico Seia Catterina Taglietti Vanni Timò Giorgio Vogliotti Guido e Miriam Zanchetta Manuela Zanetti Giovanni
PROGETTO “CHAIR”
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n modo unico per sostenere la musica attraverso un contributo prezioso che instaura un rapporto speciale tra musicista e sostenitore. È questo in sintesi il progetto “Chair”. La Filarmonica TRT è infatti la prima orchestra italiana, sull’esempio delle più importanti orchestre e istituzioni internazionali, a offrire ai propri sostenitori la possibilità di instaurare una relazione diretta con i componenti dell’orchestra. L’aspetto originale di questa donazione risiede nell’opportunità di creare un legame con i musicisti che ricoprono il ruolo supportato grazie a incontri concordati e occasioni conviviali in cui i finanziatori, insieme ai loro ospiti, possono interagire con i musicisti. Il programma di sostegno del ruolo “Chair” permette di abbinare al ruolo scelto all’interno dell’organico orchestrale (es. primo violino, primo violoncello, primo oboe, ecc.) il nome del finanziatore, sia esso una persona singola, una famiglia, un’organizzazione o una società. Un modo semplice e diretto per “vivere” la musica.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito web oppure scrivere a info@filarmonicatrt.it
ESPERIENZA ORCHESTRA
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razie al contributo del nuovo sponsor Intesa Sanpaolo e allo specifico sostegno della Compagnia di San Paolo, la Filarmonica TRT nell’ambito della stagione sinfonica promuove, per i propri concerti, un progetto unico nel suo genere: “Esperienza Orchestra - I Concerti 2018-19”. L’obiettivo di “Esperienza Orchestra - I Concerti 2018-19” è quello di fornire ai musicisti diplomandi o diplomati le occasioni per suonare in un’orchestra professionale. L’atto qualificante del percorso formativo è la pratica in un ambiente professionale: i giovani musicisti, selezionati attraverso audizione, perfezioneranno la loro formazione all’interno dell’orchestra partecipando ai concerti della stagione sinfonica realizzati dalla Filarmonica TRT. Il prendere parte a un ampio numero di concerti, e prove annesse, comporta una rara opportunità per i partecipanti: quella di confrontarsi con continuità con un repertorio molto variegato e di suonare sotto la direzione di differenti direttori d’orchestra, tutti di alto profilo artistico. Durante l’esperienza formativa i ragazzi sono affiancati dai professori d’orchestra della Filarmonica TRT nel ruolo di tutor. Un progetto concreto a sostegno dei giovani talenti.
Sabato 27 Ottobre 2018 ore 20.30
Mercoledì 20 Febbraio 2019 ore 20.30
Andrea Secchi maestro del coro Karina Flores soprano - Tommi Hakala baritono
Andrea Secchi maestro del coro
PINCHAS STEINBERG
Orchestra e Coro del Teatro Regio Musiche di Antonín Dvořák, Johannes Brahms
Lunedì 5 Novembre 2018 ore 20.30
KARL-HEINZ STEFFENS Filarmonica Teatro Regio Torino
Musiche di Gabriel Fauré, Pëtr Il’ič Čajkovskij
Lunedì 4 Marzo 2019 ore 20.30
TIMOTHY BROCK Filarmonica Teatro Regio Torino Proiezione del film Il circo di Charlie Chaplin, con esecuzione dal vivo della colonna sonora Musiche di Charlie Chaplin
Sabato 17 Novembre 2018 ore 20.30
Giovedì 18 Aprile 2019 ore 20.30
Relja Lukic violoncello
Andrea Secchi maestro del coro
Orchestra del Teatro Regio
ROLAND BÖER
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Musiche di Ezio Bosso, Antonín Dvořák
Musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy
Lunedì 17 Dicembre 2018 ore 20.30
Lunedì 6 Maggio 2019 ore 20.30
FELIX MILDENBERGER
Claudio Fenoglio maestro del coro
Filarmonica Teatro Regio Torino Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Nikolaj Rimskij-Korsakov, Engelbert Humperdinck, John Rutter, Leroy Anderson, Ralph Vaughan Williams
Lunedì 14 Gennaio 2019 ore 20.30
VALENTINO CORVINO The Swingle Singers Filarmonica Teatro Regio Torino Classical music e standard jazz per ensemble vocale e orchestra
Mercoledì 30 Gennaio 2019 ore 20.30
VALERY GERGIEV Orchestra del Teatro Regio
In collaborazione con
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel Con il contributo di Fondazione CRT
EZIO BOSSO
18 2019
MICHELE MARIOTTI
Programma da definire
GIANANDREA NOSEDA Filarmonica Teatro Regio Torino Programma a sorpresa
Domenica 12 Maggio 2019 ore 20.30
SERGEY GALAKTIONOV Sergey Galaktionov violino
Orchestra del Teatro Regio Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Dmitrij Šostakovič
Sabato 1 Giugno 2019 ore 20.30
VLADIMIR ASHKENAZY Andrea Secchi maestro del coro
Orchestra e Coro del Teatro Regio Musiche di Claude Debussy, Maurice Ravel, Dmitrij Šostakovič