Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Tesi di Diploma Accademico di II Livello Indirizzo di Progettazione Artistica per l’Impresa Anno Accademico 2016/2017 Sessione Straordinaria di Marzo 2018 Candidato Stefano Nota Docente relatore Matteo Pollone Docente d’indirizzo Fabio Amerio Progetto grafico Stefano Nota Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari e dell’editore. Tutte le immagini utilizzate sono tutelate dal diritto d’autore dei legittimi proprietari e non utilizzate in malafede. Pubblicazione composta GillSans® font family Designed by Eric Gill in 1931 ©Stefano Nota
di STEFANO NOTA
“ Q Q
Domenica pomeriggio andiamo al Cinema?
”
uesta è stata la domanda che per anni ha riempito interi pomeriggi, favorito numerose discussioni e coltivato grandi passioni. L’appuntamento fisso era alle ore 16.00 precise davanti a casa di Lorenzo, saliti in auto di suo papà, venivamo scortati in quattro fino al cinema più vicino, il “Warner Bros Cinema” di Beinasco. Il “Warner” per noi era una grande novità, abituati da sempre al piccolo ma adorato “Cine Corso” di Avigliana eravamo stati costretti dalla sua chiusura a spostarci, inconsapevoli della diversa esperienza cinematografica che ci aspettava. I ricordi legati alla piccola sala gestita dalle sorelle Ponti, avrebbero lasciato spazio a tutta una serie di nuove dinamiche ed esperienze. I primi veri scalpori cinematografici di cui ho memoria (Titanic, James Cameron, 1997, USA), la prima volta al cinema (Pokémon il film – Mewtwo contro Mew, Kunihiko Yuyama, 1999, GPN) o il primo appuntamento in solitaria con i compagni di classe (Shark Tale, 2004, USA) venivano ora sostituiti dalle lunghe conversazioni in auto sulle aspettative del film tanto discusso (Harry Potter e la pietra filosofale, Chris Columbus, 2001, UK-USA), dalla scelta del titolo difronte al botteghino solo in base alla locandina più attraente (300, Zack Snyder, 2007, USA) o dalla scelta di “quel film in 3D” solo perché è la novità ed è da vedere con appositi occhialini (Avatar, James Cameron, 2009, USA-UK). Un’esperienza filmica della durata di una pellicola, era ormai divenuta un’esperienza pomeridiana che comprendeva diversi amici ed una serie di rituali. Dalla prima discussione sul titolo da scegliere (il venerdì MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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INTRODUZIONE all’intervallo), alla telefonata domenicale (subito dopo pranzo) per fissare l’appuntamento, senza dimenticare l’eventuale pizza serale nel caso in cui il film fosse durato oltre le due ore. Ma addentrandoci sempre più nello specifico nella nostra domenica pomeriggio, di rituali ne avevamo davvero moltissimi. Tra i tanti riti non citati, era anche presente il vero e proprio culto dei 20 minuti di trailer (raddoppiati rispetto a quelli proiettati al Cine Corso), che il più delle volte veicolava le successive discussioni per i restanti giorni della settimana. 20 minuti che riassumevano una decina di film anticipando di mesi l’atmosfera legata alle varie narrazioni. 20 minuti che ti permettevano di vivere nel futuro. 20 minuti che calarono sistematicamente a 10 nel momento in cui andare da soli in auto garantivano un ritardo costante. 20 minuti che “gli altri” preferivano e preferiscono risparmiare guardando i trailer su YouTube o Facebook durante il viaggio in treno per la scuola o l’università. 20 minuti che io tutt’oggi ritengo sacri perché visti e vissuti al cinema sono tutta un’altra cosa! Ma quei 20 minuti in cui evito di mangiare popcorn per lasciarli al film “vero e proprio”, perché mi coinvolgono al punto da sentirmi già immerso nella sensazione filmica cinematografica? Vivere e crescere in un’epoca di costante sviluppo comunicativo “smart”, può aver influenzato la mia soglia di attenzione verso messaggi brevi ed efficaci?
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SOMMARIO
8 FROM PROSUMER TO WEBSUMER Introduzione Il Websumer di tendenza e la figura dello spettatore del III millenio
12 TRAILER HISTORY Approfondimento La storia della pubblicità cinematografica
21 SYSTEMA TRAILER Approfondimento Classificazione della specie secondo i generi pubblicitari cinematografici
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TRAILER AWARDS Approfondimento Esposizione dei maggiori premi pubblicitari cinematografici 6
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Trailer History
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Focus Analisi del film Santa Maradona e della sua pubblicità cinematografica
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BIOGRAFIA PONTI Il percorso del regista
A TRAILER STRATEGY
53 ANALISI FILM
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ANALISI TRAILER
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INTERVISTE: Spettatori VS Regista
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LORENZO
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ALESSIO
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Conclusione Caratteristiche per una rinnovata strategia pubblicitaria cinematografica
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Ringraziamenti
125 Bibliografia, Filmografia e Sitografia
MARCO PONTI MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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From Prosumer to Websumer
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n quest’era digitale dove ognuno di noi è sia “Producer” che “Consumer” di materiale multimediale, la neo figura del “Prosumer” (produttore e consumatore) cede il passo alla figura del “Websumer”, user del web 3.0 che grazie al suo parere autorevole riesce a distinguersi dal resto degli utenti.
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Come già ampiamente sviluppato e approfondito nella ricerca intitolata “Il Buzz Marketing & la figura del Websumer di tendenza” (Tesi di Diploma Accademico di I Livello di Stefano Nota), troviamo rappresentato nella figura del “Websumer di tendenza” il pubblicitario non convenzionale che sa distinguersi all’interno del mercato conversazionale digitale e che grazie alle sue capacità mette in diretta relazione i produttori con i consumatori. L’indagine approfondita ha preso in esame come caso studio il preciso ramo dell’editoria fumettistica, che grazie allo youtuber Dario Moccia ha saputo svilupparsi in una precisa direzione volta alla qualità del prodotto e basatasi sulla raccolta del responso di critica dei suoi follower. Grazie al processo evolutivo intrapreso dallo youtuber come parte integrante del meccanismo del mercato editoriale, oggi Dario Moccia, in MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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From Prosumer to Websumer qualità di sceneggiatore, ha all’attivo ben una pubblicazione con l’editore Shockdom, una con Rizzoli-Lizad ed una terza, sempre con quest’ultimo, ancora in fase di produzione. Questi traguardi non hanno assolutamente vincolato o limitato il suo seguito, anzi, hanno ufficializzato la sua posizione autorevole rendendolo di fatto uno dei maggiori veicoli pubblicitari alternativi nel campo dell’editoria fumettistica in generale. Senza addentraci troppo nel discorso del mercato conversazionale 3.0 e dell’editoria fumettistica, ma cercando di rimanere in superficie e cioè sullo strumento che ha garantito a svariati youtuber di occupare la posizione di websumer di tendenza, troviamo il video. Uno strumento caratterizzato da precisi linguaggi e dinamiche tecniche complesse ma banalmente alla portata di tutti, che grazie a siti di broadcast web come YouTube ha privilegiato, in un oceano di materiale, contenuti efficaci e di qualità. Nell’era del web smart, dove vige la regola “Less is More and More is Less”, racchiudere in una forma comunicativa breve ma efficace il contenuto del nostro messaggio, ne garantisce una quasi totale fruizione accurata. Potrebbe quindi capitare che uno youtuber (con un canale di diffusio10
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ne di cultura generale) per motivi di tempo eccessivi rispetto alla media dei video di altri utenti, scelga di incuriosire e garantire una futura alta soglia dell’attenzione sul suo prossimo video, estraendone un trailer che ne presenti già il ritmo e le tematiche. Come previsto dalla policy di YouTube, durante la fase di buffering del trailer potrebbe inoltre essere presentato a noi un ulteriore trailer cinematografico sponsorizzato dalla casa di distribuzione del film pubblicizzato. Vedremmo quindi un trailer cinematografico precedere la visione di un ulteriore trailer documentaristico che riassume e presenta un video “integrale” reso prestigioso proprio per essere conciso e ricercato. Recuperando il filo generale del di-
ritengono invece sacro il rapporto cinematografico con il trailer filmico. Un rapporto quasi feticistico rivolto alla sala buia, al suono avvolgente e allo spettacolo collettivo, che per me rappresenta l’essenza stessa del cinema e dello spettacolo cinematografico in se, e che ne caratterizza l’intero rapporto con il film stesso. scorso, potremmo quindi affermare che, in qualità di utenti social, siamo giornalmente di fronte alla scelta di dilazionare o meno la nostra dose quotidiana di trailer. Coloro che non sanno apprezzare i 20 minuti di trailer al cinema, perché stufi della ridondanza comunicativa o perché non abituati, si contrappongo a personalità più simili alla mia, che
Uscendo dalla sala cinematografica, tralasciando quindi il metodo di fruizione del trailer, e ponendoci su di un piano di comunicazione tradizionale quale la televisione, la radio o internet, cosa differenzia il trailer cinematografico dal promo televisivo, o da qualsiasi altra forma di comunicazione pubblicitaria breve?
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Approfondimento / Trailer History
Trailer History
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rima di spiegare le differenze tra i diversi metodi di pubblicizzazione di un film a seconda del mezzo, considerando comunque che mutano forma e contenuto in base al luogo di riproduzione, bisogna tenere sempre presente che discendendo tutti dall’istituzione dei fratelli Lumière chiamata “Cinema” hanno in comune con esso la loro origine. Il trailer cinematografico per comprenderlo come lo conosciamo noi oggi deve innanzitutto dare una spiegazione del suo nome. La parola “Trailer” difatti significa nella lingua inglese “rimorchio” e deve la sua origine proprio agli esordi del cinema quando il trailer era presentato alla fine del film, come anticipazione di una futura programmazione. Anche in Italia erano popolarmente conosciuti come “Prossimamente” e si collocavano alla fine della proiezione filmica come invito a ritornare nelle sale, appunto prossimamente. Il primo trailer cinematografico, molto diverso da come lo conosciamo noi oggi, fu del serial muto “The Adventure of Kathlyn” del 1913 (sebbene il primo serial della storia del cinema sia stato in realtà “What Happened to Mary?” del 1912) ed esso si presentava, successivamente ad un primitivo ed innovativo cliffhanger, come un semplice invito scritto nei frame conclusivi a ritornare nelle sale per scoprire il seguito della pellicola e dei suoi sviluppi narrativi.
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Il primo vero trailer distaccato dalla “coda” del film e con la struttura che potremmo definire “odierna” fu invece sullo spettacolo teatrale “The Pleasure Seeker” in opera a Broadway nel 1913 e riprendeva scene dello spettacolo a fini promozionali ed attrattivi. Realizzato dal pubblicitario Nil Granlund, garantì a quest’ultimo, dal 1914 in poi, una proficua collaborazione a scopo pubblicitario con il grande artista Charlie Chaplin.
Nella decade successiva mutarono però considerevolmente le cose. Nel 1919 nacque la NSS (National Screen Service) che si occupò per un intero ventennio della promozione cinematografica dei film. Essa diede alla luce il primo trailer con anche la componente acustica (Il Cantante di Jazz, 1927, USA), ricavato dal primo film sonoro della storia del cinema utilizzando parte della dialettica grafica dell’epoca composta da testi esclamativi, voce narrante, musica emozionale e montaggio lineare (tutte caratteristiche che si poterono riscontrare in qualsiasi trailer proiettato nel ventennio ’20 -’40). MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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Approfondimento / Trailer History La vera rivoluzione dei trailer cinematografici avvenne però solo nel 1941 con l’uscita del film “Quarto Potere” di Orson Welles, considerato il primo vero trailer moderno e curato dallo stesso regista. Esso illustrava il cast e la trama attraverso un punto di vista differente rispetto a quello tradizionale, trasportando lo spettatore dietro le quinte filmiche. Con la diffusione della televisione e la chiusura della NSS, nel decennio successivo (’50-’60) registi come Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick, iniziarono ad occuparsi personalmente dei trailer che avrebbero presentato le loro produzioni. Con “Psyco” (1960) Alfred Hitchcock propose un trailer in cui il regista in prima persona illustrava i luoghi in cui era stata girata la pellicola, spiegandone trama e dinamiche. Stanley Kubrick con “Il Dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba” (1964) realizzò un trailer dal montaggio convulso che svelava già al suo interno l’ironia e la frenesia con la quale l’intera narrazione aveva luogo, mantenendo comunque una linea di presentazione generale sia sul tema che sugli interpreti. Informazioni che vennero invece completamente eclissate, per far posto unicamente ai riferimenti emotivi o discordanti (con un chiaro montaggio emotivo), in un trailer di un film successivo dello stesso regista, cioè “Arancia Meccanica” (1971). Saranno solo gli anni ’70, sulla base delle profonde mutazioni del ventennio precedente, a cambiare completamente la narrazione nei trailer. Dal 1965 con l’assunzione alla MGM di Andrew J. Kuehn i trailer iniziarono infatti a prendere una vera e 14
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propria svolta. Kuehn negli anni passati alla MGM curò, tra gli altri, i trailer dei film “Doctor Zhivago” e “Blow Up” (innovativo sia per la serie di fermo immagine in sequenza sia soprattutto per l’utilizzo della musica extradiegetica emozionale caratteristica dei trailer futuri dagli anni ’80 in poi), e soltanto nel 1968 aprì gli uffici nella West Coast della Kaleidoscope Films, imponendosi per i tre decenni successivi come la maggiore industria di trailer cinematografici d’America. Realizzò nel corso di tre decadi per numerosi registi di rilievo, trailer per blockbuster e film di successo quali: Lo Squalo, La trilogia di Indiana Jones, E.T. l’Extraterrestre, Schindler’s List, Il mondo perduto: Jurassic Park, La Stangata, Alien, L’Esorcista, Taxi Driver, Star Wars, Grease, Top Gun e Ritorno al Futuro. Si può parlare però di vera e propria rivoluzione soltanto a partire dal film “Lo Squalo” (1975) di Steven Spielberg, capostipite da cui i “prossimamente” divennero mini-narrazioni della trama del film, presentando agli spettatori la struttura generale della storia tralasciandone i momenti salienti e mostrando solo gli effetti sorvolando le cause. Gli anni ’70 diedero inoltre alla luce uno dei più popolari doppiatori di trailer cinematografici, spot televisivi e pubblicità di tutti i tempi, cioè Donald LaFontaine, che iniziò proprio dal trailer del film “Il Padrino: Parte II” (1974) di Francis Ford Coppola. Non solo Steven Spielberg, ma molti altri registi si affermarono in questi anni (come Martin Scorsese o Ridley Scott) per le loro prestigiose produzioni. Solamente George Lucas ha però cavalcato il sistema narrativo dei trailer, percorrendo con il
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Approfondimento / Trailer History
che prese piede il fefranchise Star Wars più di 40 anni di storia. nomeno della pirateria illegale su internet. Nel Se i trailer della prima trilogia rappresenta- 1999, colti dalla frenesia per l’uscita del nuovano perfettamente i canoni narrativi loro vo capitolo della saga contemporanei, con i firmata da Lucas, molti fan accorsero al cinetrailer della seconda ma esclusivamente per trilogia avvenne un profondo cambiamen- osservare il trailer del to. Il trailer non venne film. I dati del botteghino riportarono inpiù considerato come una semplice appendi- fatti un considerevole ce del film che rappre- aumento della vendita senta, ma divenne un dei biglietti esclusivavero e proprio ogget- mente per gli spettacoli i quali prima della to di culto da parte del proizezione del film pubblico. Fu proprio in concomitanza dell’u- mostravano il trailer di scita di “Star Wars I: “La minaccia fantasma”. La minaccia fantasma” L’incremento improv16
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viso di questo fenomeno portò al verificarsi dei primi casi di riprese amatoriali illecite del trailer proiettato, allo scopo di un successivo caricamento illecito sul web, garantendo così una esclusiva visione del trailer risparmiando il costo del biglietto. Fu proprio da questo fenomeno che le varie case di distribuzione iniziarono a diffondere anche in rete i trailer ufficiali a scopo promozionale, modificando considerevolmente la fruizione futura dei trailer stessi.
La diffusione di internet come mezzo di comunicazione ha generato dal trailer di “Blair Witch Project” (1999, diretto da Daniel Myric ed Eduardo Sànchez) in poi, anche il vero e proprio fenomeno della viralizzazione web. Ad esempio, trailer come quello del film “Inception” (2010) diretto da Christopher Nolan, ha segnato la storia recente dei trailer cinematografici, sia per l’utilizzo di suoni particolareggiati (nel caso specifico
di “Inception” realizzati dal compositore Hans Zimmer) spesso addirittura riproposti in altri trailer, sia per la sua popolarità resa possibile proprio dalla viralità sul web. La recente diffusione di smartphone e tablet e di conseguenza dei social network supportati, ha portato anche ad una modifica dei linguaggi tipici dei trailer viralizzati, rendendo violenza, nudità e volgarità elementi “condivisibili” e per tanto popolarmente riconosciuti e tollerati.
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Approfondimento / Trailer History Solamente con l’uscita del trailer del VII capitolo della saga di Lucas (Star Wars: Il risveglio della forza, 2015, USA) si potrà individuare il capostipite di un nuovo modello di trailer caratteristico della decade 2010. La narrazione della trama filmica ha quasi completamente abbandonato la sua posizione per lasciar spazio agli elementi evocativi posti per stimolare la curiosità del pubblico facendo pressione esclusivamente su immagini o simbologie già culturalmente note. Così come per “Star Wars VII”, anche altri trailer più recenti come “Mad Max: Fury Road” (2015) diretto da George Miller o alcuni meno recenti come “Millenium – Uomini che odiano le donne” (2011) di David Fincher, puntano completamente sulla popolarità della tra18
ma o la spettacolarità delle scene per non lasciar trapelare troppo della narrazione, preferendo così far leva esclusiva sull’emotività e la spettacolarità delle azioni mostrate. Grazie al sito di broadcasting online YouTube i trailer cinematografici hanno avuto modo di
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prolificare dando origine a svariate tipologie di trailer, anche per un’unica pellicola cinematografica. Esempi sono quelli contenenti le famose “special shoot” (clip presenti solo nel trailer) o i popolari “fan trailer” (o “unofficial trailer”). Internet si è rivelato così ad oggi, il maggior mezzo di distribuzione di trailer cinematografici degli ultimi decenni, rivelandoci inoltre (secondo le statistiche fatte da “AWFJ Opinion Poll” ) che essi si collocano al terzo posto sui motori di ricerca subito dopo le notizie quotidiane e i video amatoriali.
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Approfondimento / Systema Trailer
Systema SpotTV Trailer Radiofonici
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onsapevoli ora dello sviluppo del trailer cinematografico nel tempo, possiamo individuare le differenze che caratterizzano un trailer cinematografico dal promo televisivo e dal teaser online, oltre che da tutte le altre forme di comunicazione pubblicitaria cinematografica breve. Ogni mezzo di comunicazione ha una sua diversa tipologia di linguaggio e seppur il trailer ci-
nematografico classico risulti conforme all’interno di quasi tutti di essi, non è detto che sia propriamente il piÚ efficace per ognuno. A differenza del trailer proiettato in sala che contiene spesso in se parte della trama, o una semplice evocazione tematica, i promo televisivi sono ideati e realizzati con una concezione completamente differente. MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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Approfondimento / Systema Trailer Strutturati per essere trasmessi in precise fasce orarie, con un target molto più ristretto e mirato, si concentrano in momenti ben precisi del palinsesto televisivo. Collocati all’apertura e alla chiusura dello spazio pubblicitario, modulato da diversi spot pubblicitari della durata di 30 secondi (o sottomultipli), vengono fortemente delineati dalla struttura ritmica tipica della programmazione in sequenza di questi ultimi. La prima differenza notevole individuabile tra i trailer cinematografici ed i promo televisivi, sta proprio nella ridotta durata e nel differente montaggio con cui viene riassemblata la pellicola. La seconda differenza è invece chiaramente deducibile individuando la modalità di attrazione in riferimento al target su cui si basa il montaggio. Definendo quindi queste differenze, bisogna innanzitutto chiarire che il trailer cinematografico non sempre racchiude in se la trama del film ma spesso ne mostra solo la modalità di narrazione, grazie alle diverse tipologie di assemblaggio, evocative del tema generale. Il montaggio è quindi il fulcro su cui si basa l’intero nostro discorso. Per cui, come viene gestito il lavoro di riassemblaggio della pellicola dal 22
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punto di vista di narrazione intrigante breve? Un metodo tanto efficace quanto rischioso consiste nello stimolare la curiosità, scegliendo di non mostrare il tema centrale in modo chiaro e ben definito ma lasciando che siano esclusivamente determinati stimoli, racchiusi in singole scene, a destare interesse nella visione. Questa scelta come qualunque altra scelta si allontani dalla struttura narrativa classica
del trailer è una sfida che ne decreta la perfetta riuscita pubblicitaria o ne sancisce la “sconfitta” per caoticità cognitiva o incomprensione di fabula. La struttura classica del trailer cinematografico prevede quindi che vengano innanzitutto presentati i personaggi principali ed i loro eventuali legami ben definiti. Ne viene poi mostrato l’intreccio sino al punto di svolta, il quale non sempre viene palesato ma del quale spesso
ce ne viene già mostrato il risultato o l’effetto causato. Posti in essere tali dettagli, sta alla scelta della distribuzione, del regista o di chi se ne occupa di integrare, omettere o manipolare alcuni elementi al fine di veicolarne l’attenzione. Grazie a montaggi ben studiati e strutturati, il trailer può presentare anche scene con voiceover non presenti in maniera equivalente all’interno della pellicola, ma semplice frutto di sovrapposizione di scene al puro scopo suggestivo. Caratteristica dei trailer classici è anche la presenza di una voce narrante che guida lo spettatore attraverso una presentazione generale, e spesso temporale, come premessa alla visione. Determinata quindi la tipologia di montaggio con cui si vuole attrarre lo spettatore, si procede a diversi metodi operativi in base agli obiettivi comunicativi preposti. Scelte sbagliate effettuate proprio in fase di progettazione e programmazione pubblicitaria, spesso danno alla luce anche quelli che vengono comunemente definiti “trailer ingannevoli” o che sono quasi sempre motivo generico di svalutazione della pellicola da parte del pubblico medio a cui è rivolta. Venire ingannati sul tema o sulla tipo-
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Approfondimento / Systema Trailer logia ritmica di narrazione del film è ritenuto popolarmente un “crimine” peggiore che non rivelare troppo, o troppo poco, degli elementi narrativi. La sorpresa, o la curiosità immersiva nella trama, sono gli stimoli migliori che si possono instillare allo spettatore, e vanno gestiti in maniera molto ben definita senza che essi facciano presa su scene d’impatto o scene clou, che in realtà, mostrate già nel trailer non ritrovano nella pellicola una migliore o equivalente forza emotiva deludendo le aspettative del pubblico. Il teaser online del trailer cinematografico si differenzia sostanzialmente da quest’ultimo per la durata, la collocazione e la tipologia di montaggio. Nell’arco di tempo che va da un minimo di una decina di secondi ad un massimo di mezzo minuto, viene mostrata esclusivamente una sequenza significativa senza rivelare nulla a riguardo di trama, narrazione o protagonisti. La scena selezionata da cui ne viene estratto il teaser è il più delle volte evocativa del tema cardine del film, ma non lascia trapelare alcun elemento a riguardo, essa rimanda unicamente alla visione del trailer cinematografico facilmente reperibile sulla stessa piattaforma in cui il teaser è condiviso. Ecco per24
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ché quest’ultimo trova la sua perfetta collocazione online, indicizzato come spot di apertura nella fase di caricamento di altri videoclip. Il teaser, che involontariamente si avvia, è quasi sempre adatto ai nostri interessi, e questo avviene perché durante la fase di sottoscrizione ad una casella mail (collegata ad un browser) noi concediamo che determinati siti web registrino il nostro passaggio (previa conferma), lasciando che essi raccolgano dati personali relativi agli interessi (a volte ceduti anche a terze parti) e che attraverso i “tag” indirizzano a noi spot e teaser molto vicini ai nostri gusti. Da questo stimolo ne scaturisce un’eventuale curiosità che il rimando volontario al trailer soddisferà o meno le nostre aspettative. Il teaser online, a differenza del trailer cinematografico, mostra quasi sempre una singola scena o una sola sequenza eclatante, spesso senza voce narrante, senza incorrere nei rischi tipici di un trailer poco accattivante o inefficace. In base quindi all’utente che effettua una ricerca video vengono mostrati differenti teaser pubblicitari distribuiti secondo gli interessi degli users al solo scopo di stimolare un rimando di approfondimento web, che può andare dalla
visione del trailer cinematografico al Diviene per cui evidente che tra film stesso. tutti gli elementi di pari importanza Di completamente diversa progetta- che si concentrano in un promo tv zione sia a livello comunicativo, che il montaggio non potrà più rispeca livello strutturale è invece il promo chiare le diverse tipologie di scelta televisivo. Come già indicato in pre- “artistica” su cui si interveniva, ma si cedenza, la durata media di un pro- dovrà passare una serie di informamo televisivo è di 30 secondi circa, zioni precise a discapito della trama cioè l’equivalente di 1/5 della durata o del tema. Sul piano di contenuti dei media dei trailer cinematografici filmici, il promo tv contiene quindi (che durano in media dai 2 minuti ai solamente un riassunto con le sce2 minuti e mezzo). A differenza del ne di climax massimo presenti neltrailer che risponde nella sua strut- la pellicola, intervallate nel caso di tura complessiva esclusivamente ad film popolari dalle scene più famouna logica attrattiva a discrezione se e quindi facilmente riconoscibili della distribuzione cinematografica dall’immaginario collettivo. Queste o del regista, il promo tv ha dei ca- scelte derivano inoltre dal fatto che noni molto ben definiti entro i quali i film in programmazione televisiè obbligato a uniformarsi. Il promo va, ad eccezione delle esclusive Tv, tv ha sempre una voce narrante che spesso sono già da tempo a disposponsorizza la programmazione an- sizione degli spettatori in vari tipi ticipando la narrazione del film, evi- di formato (streaming, DVD, ecc..), denziando elementi principali come oltre che ad essere fuori dalle sale la data e l’emittente. Quindi il fulcro già da svariato tempo. Lo spettatore del promo tv non è più esclusiva- potrebbe quindi già essere entrato mente il tema o la narrazione del a contatto con lo spettacolo, o può film, come in precedenza lo era per comunque facilmente ricercare su il trailer, ma diviene di pari impor- altri media informazioni relative ad tanza l’emittente che si occupa della esso, senza che il promo tv debba trasmissione e la data in cui si potrà necessariamente introdurlo all’invisionare. La voce narrante, univoca terno del sistema narrativo ed atper ogni emittente, diventa inoltre trattivo del film. Elemento ulteriore elemento costante significativo e da prendere in considerazione per rappresentativo del canale stesso. un’analisi oggettiva di un promo
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Approfondimento / Systema Trailer tv è il target preciso su cui esso è quentatori di sale cinematografiche. strutturato. Basandosi infatti sulle Sempre in questi spazi, anche se con ricerche statistiche della proiezione minore frequenza, si possono inolin sala e sui dati di audience delle tre visionare i famosi “featurette” precedenti programmazioni, il pro- cioè brevi documentari sulla realizmo tv sponsorizzerà la programma- zazione del film di durata variabile zione con un preciso target d’età di dai 20 ai 40 minuti che contengono riferimento, trasmettendolo nelle “making of”, interviste al cast o sceprecise fasce orarie del palinsesto televisivo in cui c’è l’affluenza visiva massima dei possibili futuri spettatori. Ecco perché un promo che spesso può esser definito “poco accattivante” da taluni è completamente efficace per altri. Ci troviamo quindi di fronte ad un particolare esempio di montaggio promozionale filmico che avendo il solo scopo informativo temporaneo sulla futura programmazione, non avrebbe alcun collocamento al di fuori del medium televisivo. Nel palinsesto televisivo sono comunque presenti degli spazi che garantiscono la proiezione dei trailer cinematografici in serie, relativi ai film di prossima uscita o in programmazione nelle sale. Questi spazi comunemente definiti “Coming Soon”, trasmettono in serie da cinque a dieci trailer cinematografici nella loro veste originale, rendendo possibile la visione dei prossimamente anche a coloro che non navigano sul web o non sono assidui fre26
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ne inedite, tutti elementi che insieme ai “blooper” vanno generalmente a comporre i “bonus disc” delle edizioni speciali di DVD o BlueRay. Lo spazio “Coming Soon” non è comunque solamente quello televisivo, bensì ne esiste anche la sua versione radiofonica oltre ai tradizionali i programmi radiofonici cinematografici come “Hollywood Party” di Radio3. Limitato all’esclusivo ambito acusti-
co, il trailer radiofonico vanta un abile ed impegnativo riassunto evocativo lasciato a frasi particolarmente significative dei protagonisti. Immancabile è comunque la voce narrante che oltre a chiarirci sul titolo del film, il nome del regista ed il periodo di programmazione, ci illustra le varie considerazioni di critica delle testate giornalistiche che lo hanno recensito e le eventuali partecipazioni e vittorie a festival e concorsi. Testate giornalistiche sulle quali spesso convivono anche le pubblicità a banner e le rubriche di cinema, che insieme alle locandine furono predecessori dei trailer prima del loro avvento negli anni ’20. Le locandine che restano tutt’oggi elemento fondamentale della campagna pubblicitaria legata al film, hanno avuto una storia profondamente legata sia agli sviluppi del cinema che alla storia dei trailer stessi. Negli anni ’40 e ’50 le locandine a colori presentavano esclusivamente il titolo del film e gli attori protagonisti, mentre nei successivi anni ’60 si predilesse un’impronta più grafica mettendo in evidenza alcuni o singoli fotogrammi del film scelti per la loro importanza enfatica ed artistico fotografica (ad esempio “Easy Ryder”, 1969, Dennis Hopper). Negli anni ’70 – ‘80 invece dominò MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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Approfondimento / Systema Trailer una grafica illustrata creata appositamente per stimolare nel futuro spettatore una fantasia caricaturale spesso rappresentativa di intere trilogie come nel caso degli “Indiana Jones” o di “Ritorno al futuro” ed in alcuni casi, come per il primo capitolo di “Star Wars”, subivano addirittura un adattamento per l’esclusivo commercio estero venendo interamente ridisegnate (nel caso di “Guerre Stellari”, per l’appunto, per il mercato italiano). Gli anni ’90 hanno invece colto spunti da tutti i decenni precedenti, creando vere e proprie icone grafiche come nel caso de “Il silenzio degli innocenti”. Solo negli anni 2000 con l’avvento del web e dei teaser online (presentato molti mesi prima dell’uscita del film), si sono diffusi i primi poster promozionali dove è raffigurato il cast dei protagonisti e dove ne viene fotograficamente rappresentata l’intera atmosfera, un esempio lo possiamo trovare nei poster di tutta la trilogia de “Il Signore degli anelli” diretti da Peter Jackson.
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Approfondimento / Trailer Awards
ome abbiamo visto, le locandine ed i trailer hanno avuto una storia simile e sotto l’aspetto grafico anche di influenza reciproca nel corso del tempo. L’importanza promozionale del film diviene quindi un aspetto fondamentale a livello di coerenza pubblicitaria per l’intera movie identity. Con il tempo però i trailer sono divenuti elementi di culto che, seppur profondamente legati alla pellicola, hanno una vita a sé stante e spesso vengono riconosciuti o citati in modo totalmente distaccato dal film senza che lo spettatore sia mai entrato in contatto con esso. Locandine o trailer di colossal hollywoodiani o di film particolarmente popolari vengono così costantemente riproposti, seppur abbiano già ampiamente assolto il loro ruolo promozionale. Contemplati come opere d’arte una volta assolto il loro compito predestinato, essi, proprio come per i film, partecipano individualmente a rassegne e concorsi internazionali e locali. Per quanto riguarda le locandine i concorsi internazionali sono molteplici, ed alcuni di essi ne premiano anche i trailer come ad esempio il “Key Art Awards” sponsorizzato dalla rivista “The Hollywood Reporter” che dal 1989 premia le seguenti categorie: Miglior Spot, miglior tecnica audio/visiva, miglior trailer, miglior poster e miglior campagna pubblicitaria. Evento tutto italiano è invece il “Ciack d’oro” instituito nel 1986 dalla rivista cinematografica italiana “Ciack”, che seppur vanta una serie di circa venticinque categorie di partecipazione non prevede la categoria “miglior trailer”. Esistono quindi concorsi dedicati esclusivamente ai trailer cinematografici?
Dal 1999 negli Stati Uniti d’America esiste il “Golden Trailers Awards”, il primo premio cinematografico statunitense assegnato a trailer, locandine e spot tv. La giuria, annualmente selezionata, è composta da una serie di membri dell’universo cinematografico (critici, registi, produttori…), che nel mese di maggio, secondo votazione, decretano il “Trailer dell’anno” ed una serie di vincitori in varie categorie. I premi più prestigiosi, da me selezionati, tra tutte le categorie proposte (presentate nelle pagine seguenti) sono comunque esclusivamente dodici sui centodiciassette assegnati. Evidenziati dal vasto elenco, sono riportati nelle didascalie i vincitori della stagione 2017. MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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Trailer dell’anno 2017
Wonder Woman “What She Is” Warner Bros., Open Road Entertainment/AV Squad 30
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Fig.1 The Nice Guys “70s Trailer” Warner Bros., Big Picture
Fig. 2 Blade Runner: 2049 “Teaser 1” Warner Bros. Wild Card
SHOW CATEGORIES (Categorie Trailer di film proiettati al cinema) Best Action (Miglior Azione) Best Animation/Family (Miglior Animazione/Famiglia) Best Comedy (Miglior Commedia) Best Documentary (Miglior Documentario) Best Drama (Miglior Drammatico) Best Fantasy/Adventure (Miglior Fantasy/Avventura) Best Horror (Miglior Horror) Best Independent Trailer (Miglior Trailer Indipendente) Best Music (Miglior Musica) Best Thriller (Miglior Thriller) Golden Fleece (Vello d’Oro) Most Original Trailer (Miglior Trailer Originale) - Fig. 1 Summer Blockbuster Trailer (Miglior Trailer di un Blockbuster Estivo) Trashiest Trailer (Peggior Trailer) Best Teaser (Miglior Teaser) - Fig. 2
NON-SHOW CATEGORIES (Categorie Trailer non proiettati nei cinema) Best Motion/Title Graphics (Miglior Titolo Grafico in movimento) Best Video Game Trailer (Miglior Trailer di Video Game) Best Independent (under $1Million) (Miglior Indipendente sotto a 1milione$) Best Sound Editing (Miglior montaggio del suono) Best Trailer for a TV Show or Miniseries* (Miglior Trailer per uno Show Tv o Mini-Serie) Best Romance (Miglior Romantico) Best Original Score (Miglior Punteggio originale) Best Trailer - No Movie (Miglior Trailer per nessun film) The Don LaFontaine Award for Best Voice Over (Il premio Don LaFontaine per la migliore voce narrante)
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Fig. 3 Lady Macbeth “Teaser” Attitude Film Entertainment, Intermission Film
Fig. 4 Evolution “Trailer” IFC Midnight, Mark Woollen & Associates
FOREIGN TRAILER CATEGORIES - (Categorie Trailer stranieri) Golden Fleece Foreign (Vello d’Oro Straniero) Best Foreign Independent Trailer (Miglior Trailer Straniero Indipendente) Best Foreign Music Trailer (Miglior Musica di un Trailer Straniero) Best Foreign Trashiest Trailer (Peggior Trailer Straniero) Best Foreign Teaser (Miglior Teaser Straniero) - Fig. 3 Best Foreign Action Trailer (Miglior Trailer d’Azione Straniero) Best Foreign Animation/Family Trailer (Miglior Trailer d’Animazione/per Famiglie Straniero) Best Foreign Comedy Trailer (Miglior Trailer di Commedia Straniero) Best Foreign Documentary Trailer (Miglior Trailer di Documentario Straniero) Best Foreign Drama Trailer (Miglior Trailer Drammatico Straniero) Best Foreign Graphics in a Trailer (Migliore Grafica in un Trailer Straniero) Best Foreign Horror Trailer (Miglior Trailer Horror Straniero) Best Foreign Romance Trailer (Miglior Trailer Romantico Straniero) Best Foreign Thriller Trailer (Miglior Trailer Thriller Straniero) Most Original Foreign Trailer (Miglior Trailer Originale Straniero) - Fig. 4 32
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Fig. 5 Sausage Party “high” Deas Sony Pictures, Viacom Velocity
Fig. 6 Sully: Miracle on the Hudson “208” Warner Bros., The Editpool
TV SPOTS FOR A FEATURE FILM (Categorie Spot Tv di Film caratteristici) Best Sound Editing in a TV Spot (Miglior montaggio del suono in uno Spot TV) Best Teaser TV Spot (Miglior Teaser di uno Spot TV) - Fig. 5 Best Action TV Spot (Miglior Spot TV d’Azione) Best Animation/Family TV Spot (Miglior Spot TV d’Animazione/per Famiglie) Best Comedy TV Spot (Miglior Spot TV di Commedia) Best Drama TV Spot (Miglior Spot TV Drammatico) Best Documentary TV Spot (Miglior Spot TV di Documentario) Best Fantasy/Adventure TV Spot (Miglior Spot TV Fantasy/d’Avventura) Best Foreign TV Spot (Miglior Spot TV Straniero) Best Graphics in a TV Spot (Miglior Grafica in uno Spot TV) Best Horror TV Spot (Miglior Spot TV Horror) Best Independent TV Spot (Miglior Spot TV Indipendente) Best Music TV Spot (Miglior Musica in uno Spot TV) Best Original Score TV Spot (Miglior Punteggio Originale in uno Spot TV) Best Romance TV Spot (Miglior Spot TV Romantico) Best Summer Blockbuster TV Spot (Miglior Spot TV di un Blockbuster Estivo) Best Thriller TV Spot (Miglior Spot TV Thriller) Best Voice Over TV Spot (Miglior Voce Narrante in uno Spot TV) Most Original TV Spot (Miglior Spot TV Originale) - Fig. 6 Golden Fleece TV Spot (Vello d’Oro Spot TV) Best Video Game TV Spot (Miglior Spot TV di un Video Game) MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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SPOTS (TRAILERS AND/OR TV SPOTS) FOR TV SERIES, STREAMING SERIES, LIMITED SERIES, WEB SERIES & MINI-SERIES** (Categorie Spot (Trailer e/o Spot TV) per Serie TV, Serie Streaming, Serie limitate, Web Serie & Mini Serie) Best Action TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV d’Azione) Best Animation/Family TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV d’Animazione/per Famiglie) Best Comedy TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV di Commedia) Best Drama TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV Drammatica) Best Documentary TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV Documentaristica) Best Fantasy Adventure TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV Fantasy/d’Avventura) Best Foreign TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV Straniera) Best Graphics in a TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior Grafica in un TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV) 34
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Fig. 7 American Horror Story “Anthology” FX Networks, FX Networks/MOcean
Best Horror/Thriller TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV Horror/Thriller) Best Independent TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser Indipendente di una Serie TV) Best Music TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior Musica in un TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV) Best Original Score TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior Punteggio Originale in un TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV) Best Sound editing in a TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior Montaggio del Suono in un TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV) Best Voice Over in a TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior Voce Narrante in un TV Spot/Trailer/Teaser di una Serie TV) Most Original TV Spot/Trailer/Teaser for a series** (Miglior TV Spot/Trailer/Teaser Originale di una Serie TV) - Fig. 7 Best Promo for a TV Network: ie: HBO, CW, ABC, FX, NBC, Hulu, Showtime et al. (Miglior Promo per un Network TV: cioè: HBO, CW, ABC, FX, NBC, Hulu, Showtime, ecc..) Best TV TrailerByte (Insta / Vine / GIF / bytes / blinks) (Migliore TrailerByte TV (Insta / Vine / GIF / bytes / blinks) MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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POSTER CATEGORIES - (Categorie Poster) Best Action Poster (Miglior Poster d’Azione) Best Animation/Family Poster (Miglior Poster d’Animazione/per Famiglie) Best Billboard (Miglior Cartellone) Best Comedy Poster (Miglior Poster di una Commedia) Best Documentary Poster (Miglior Poster di un Documentario) Best Drama Poster (Miglior Poster Drammatico) Best Fantasy/Adventure Poster (Miglior Poster Fantasy/d’Avventura) Best Foreign Poster (a poster for a foreign film) (Migliore Poster Straniero (un poster per un film straniero) Best Horror Poster (Miglior Poster Horror) Best Independent Poster (Miglior Poster Indipendente) Best International Poster (an international poster for a US Film) (Migliore Poster Internazionale (un Poster Internazionale per un film USA) Best Motion Poster (Miglior Poster in Movimento) Best Romance Poster (Miglior Poster Romantico) Best Summer Blockbuster Poster (Miglior Poster di un Blockbuster Estivo) Best Teaser Poster (Miglior Teaser Poster) Best Thriller Poster (Miglior Poster Thriller) Best Video Game Poster (Miglior Poster di un Video Game) Best Wildposts (a series of at least 3 posters) (Miglior Wildposts (una serie di almeno 3 manifesti) Most Original Poster (Miglior Poster Originale) - Fig. 8 Trashiest Poster (Peggior Poster) Best Poster for a TV Show or TV Series (Miglior Poster per uno Show TV o Serie TV)
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Fig. 8 Simpsons 600 “Homer Fritz Art” FX, LA
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Fig. 9 Lego Batman “Black and Yellow” Warner Bros., Trailer Park, Inc.
Fig. 10 Fantastic beast and where to find them “Ilvermorny” Warner Bros.,Jax
STANDEE (Poster cartonati verticali) Best Standee for a Feature Film (Miglior Standee per un Film Caratteristico) Best Standee for a Video Game (Miglior Standee per un Video Game) Best Standee for a Product/Brand/ Advertiser (Miglior Standee per un Prodotto / Marca /Pubblicità)
PRE-SHOW ADVERTISING (Pubblicità Pre-Show) Best Pre-show Theatrical Advertising for a brand (Miglior Pubblicità di un Marchio in un Pre-Show Teatrale)
RADIO CATEGORY (Categorie Radio) Best Radio Spot (Miglior Spor Radio) - Fig. 9 BOOK CATEGORY (Categoria libro) Best Trailer for a book or novel (Miglior Trailer per un Libro o un Romanzo) - Fig. 10 38
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BROADWAY (LEGIT THEATER) CATEGORIES (Categoria Broadway (Legit Theater) Best Trailer for Legit Theater or Broadway Trailer (Miglior Trailer per il Legit Theatre o il Broadway Trailer) FILM FESTIVAL CATEGORIES (Categorie Film Festival) Best Film Festival Trailer (Miglior Trailer di un Film Festival) Best Film Festival Poster (Miglior Poster di un Film Festival)
Fig. 11 Rings “TV Store Pranks” Paramount Pictures, Thinkmodo
OPENING TITLE (OR CREDIT) SEQUENCE (Titoli di apertura o crediti in sequenza) Opening Title Sequence (or closing credit sequence) for a feature length film or video game (Sequenza Titolo di Apertura (o sequenza di crediti di chiusura) per un filmato di lunghezza funzionale o un videogioco) Opening Title Sequence (or closing credit sequence) for a tv series/ Streaming Series (Sequenza Titolo di Apertura (o sequenza di crediti di chiusura) per una Serie TV/Serie Streaming)
INNOVATIVE ADVERTISING (Pubblicità innovative) Most Innovative Advertising for a Feature Film (Miglior Pubblicità Innovativa per un Film Caratteristico) Most Innovative Advertising for a Video Game (Miglior Pubblicità Innovativa per un Video Game) Most Innovative Cinema Advertising for a Brand/Product (Miglior Pubblicità Cinematografica Innovativa per un Marchio/Prodotto) Best Viral Campaign (Miglior Campagna Virale) - Fig.11 Most Innovative for a TV/Series/ Streaming Series (Miglior Pubblicità Innovativa per una Serie Tv/ Serie Streaming) Best TV TrailerByte (Insta / Vine / GIF / bytes/ blinks / SnapChat) (Migliore TrailerByte TV (Insta / Vine / GIF / bytes/ blinks / SnapChat) Best TrailerByte for a feature length film (Insta / Vine / GIF / bytes / blinks /SnapChat) (Miglior TrailerByte per un filmato di lunghezza funzionale (Insta / Vine / GIF / Byte / Blink / SnapChat)
** (Tutte le categorie contrassegnate dai ** indicano nuovi premi assegnati dal GTA 18 – Stagione 2017)
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vento del tutto Italiano è invece il “Trailers FilmFest” che vanta dal 2003 di essere l’unico festival europeo sul trailer cinematografico. Manifestazione nata e cresciuta nella “città dell’elefante”, cioè Catania, deve ad essa il simbolo da cui prende forma la statuetta premio del concorso. Ormai giunto alla sua XV edizione, se pur non cambiato in nulla, si svolge oggi nella ben più nordica città di Milano. Il festival nasce come punto di incontro e aggregazione di svariate personalità legate al mondo del cinema e del marketing pubblicitario, comprendendo svariati ruoli che vanno dagli aspiranti registi ai produttori cinematografici passando per esperti di comunicazione e direttori creativi. L’evento si propone come luogo di associazione e networking di svariate figure professionali che gravitano attorno al mondo cinematografico, per garantire un’ambiente prolifico di creatività connesso ad un modello di concorso tipico delle rassegne cinematografiche.
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Esattamente per adempire al compito per cui il trailer nasce, questo evento permette a giovani concorrenti selezionati di proporre il loro Pitch Trailer (trailer di idee da realizzare) per la categoria di concorso predestinata, e di testare per la prima volta la risposta di pubblico durante una proiezione. L’evento si pone quindi su di un piano anche formativo per le successive generazioni di creativi che hanno la possibilità di un confronto diretto sia con il pubblico che con i rappresentati delle maggiori case di distribuzione, quali: 20Th Century Fox, Warner Bros, Universal Pictures e Medusa Film. Il Trailers FilmFest si compone di quatto sezioni con annesse sottocategorie di concorso, ed esse vengono giudicate da una giuria composta da personalità note che occupano all’interno dell’universo cinematografico svariate mansioni, quali: sceneggiatori, scrittori, critici, attori, storici del cinema, produttori, giornalisti e registi. Tali figure professionali presenziano inoltre alle anteprime cinematografiche e alle premiazioni di omaggi alla carriera (attribuiti ad esempio a Sandra Milo, Tito Brass, i fratelli Vanzina, ecc.) assegnati in concomitanza dei concorsi. Le multiculturalità professionali e creative che convivono ed entrano in contatto in queste giornate di festival, anche grazie ai numerosi workshop, incontri e lezioni in collaborazione con università e scuole di cinema, danno vita ad un week end prolifico sotto svariati aspetti professionali e culturali. I Trailer presi in esame vengono selezionati dal 1 settembre dell’anno precedente, sino al 15 agosto dell’anno in cui si effettua la manifestazione, coprendo così l’intera annata di film pubblicizzati attraverso Teaser, Trailer, Poster e campagne pubblicitarie. L’evento prevede la premiazione nel mese di ottobre, lasciando così spazio anche al pubblico online di effettuare il proprio giudizio.
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Approfondimento / Trailer Awards Le quattro sezioni del “Trailers FilmFest” sono: I Concorsi: Concorsi dei Migliori Trailer Cinematografici: (30 Film in gara, giudicati da una giuria di qualità e dal pubblico a casa ed in sala) Miglior Trailer Italiano - Fig. 1 Miglior Trailer Europeo - Fig 2 Miglior Trailer World - Fig.3 Miglior Trailer del Pubblico - Fig. 4 Concorso Miglior Poster - Fig 5 (Tra i 15 poster selezionati si eleggerà il vincitore riconoscendolo all’Art Director e alla agenzia creativa che lo ha realizzato).
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Fig. 5 Moonlight – Studio grafite, Lucky Red
Fig. 1 Indivisibili Patrizio Marone, Medusa Film
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Fig. 2 Io, Daniel Blake Mattia Bessero per P&B Communication, Cinema
Fig. 4 Il viaggio di Fanny Daniele Cametti per DVDOMAIN, Lucky Red
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La La Land 01 Distribution
Concorso Pitch Trailer per idee di film da realizzare (Selezione di Pitch Trailer che verranno sottoposti a giudizio da una giuria di produttori e distributori. A differenza dei Trailer classici che presentano un prodotto filmico finito, i Pitch Trailer presentano un’idea di film ancora da realizzare, riassumendo a trailer un concept filmico).
Concorso Booktrailer (Utilizzato dal 1994 anche per la pubblicizzazione di libri, il trailer attraverso l’utilizzo di suoni, parole e immagini grafiche cerca di rendere idea dell’atmosfera che si respirerà all’interno del libro durante la lettura. In questa categoria vengono premiati i Booktrailer che più riescono ad esprimere queste sensazioni). MARZO 2018 TESI DI STEFANO NOTA
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Approfondimento / Trailer Awards Premio campagna pubblicitaria per il lancio di un film (Non solo il trailer pubblicizza l’uscita di una pellicola, un’intera immagine coordinata tramite diversi mezzi e media, utilizzati secondo metodi originali e funzionali, possono rendere semplici film in grandi successi. Con tale premio vengono riconosiute le migliori campagne pubblicitarie innovative dell’anno). Non Assegnato nell’edizione 2017
Premio Film Rivelazione - Fig.6 (Premio assegnato come riconoscimento ad un’opera che ci fa scoprire un nuovo autore o una realtà generalmente celata agli occhi della quotidianità).
Concorso Miglior Videogame Trailer (Instituito dall’edizione del 2014, premia il miglior trailer videoludico della stagione, essendo promozionalmente equiparabile alla pubblicità cinematografica). Non Assegnato nell’edizione 2017
Fig. 6 I Babysitter – Giovanni Bognetti, Medusa Film
Il TrailersLab (Incontri creativi attraverso workshop e lectio magistralis organizzati in collaborazione con scuole di cinema e università). Il TrailersPremière (Selezione in cui sono presentati trailer e film in anteprima nazionale con la presenza in sala di registi, attori e produttori. In questa sede vengono inoltre assegnati il premio Professional e i premi per i migliori trailer). Il TrailersProfessional (Evento di incontro tra le varie figure pubblicitarie e cinematografiche neofite e professioniste. Passerella ideale per mostrare i Pitch Trailer in concorso, effettuando i test screaning e i testing trailer per confrontarsi con le diverse figure professionali. Luogo ideale per discussioni e presentazioni sui premi della categoria “professionisti della promozione”). 44
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