Appunti del corso di Metodologia della Progettazione
con Approfondimento e ricerca sulla
Archeologia industriale scritti da stefano nota nell’A.A. 2015/2016
L’alunno studente all’ Iscritto al corso di studio di presenta l’elaborato come esame del Corso di tenuto dal docente nell’Anno Accademico
Stefano Nota Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
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Progettazione Artistica per l Impresa II
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Appunti del Corso & approfondimento sull Archeologia industriale Metodologia della Progettazione Sibona Fabrizio 2015 / 2016
Appunti del corso di METODOLOGIA DELLA PROGETTAZIONE
20/11/2015 Docente ---> Discente (Studente o Allievo, disponibile ad imparare) josef albers
- INTERAZIONE DEL COLORE
Interazione = Agire tra uno o più soggetti (senzienti o meno) [“Mapping Making - Barriera di Milano” (Workshop tenuto nel 2014 dall’Accademia Albertina) www.MapMakingBarrito.eu] attilio marcolli - TEORIA DEL CAMPO GORDON CULLEN - TOWNSCAPE (1968) ANNA MAROTTA - RETORICA DELLA VISIONE: DAL PAESAGGIO URBANO AI SEMEMI
Sememi = forma minima della semiotica e della linguistica. Tutto ciò che esiste, dagli oggetti ai suoni, prima è stato immaginato. L’esercizio e la pratica dell’immaginazione stimola la creatività. La società è il risultato di un progetto continuo, e di continue mediazioni tra uomini e cultura. Un progetto deve essere prima di tutto un desiderio. ENZO MARI - LEZIONI DI DISEGNO ITALO CALVINO - SOTTO IL SOLE GIAGUARO
Differenza tra “Modo” e “Stile”. Italo Calvino e il gruppo” OLIPÒ” (acronimo francese di Officina di Letteratura Potenziale). Il Gruppo OLIPÒ si concordava sulle finalità di imporre dei limiti e delle regole nella stesura dei loro libri. Gli artisti impongono quindi dei limiti alla loro creatività? GEORGE PEREC
- SPECIE DI SPAZI (Catalogo di spazi possibili)
Il Bauhaus è stato un nuovo progetto di scuola d’arte, dove si esplorava anche il concetto di spazio, un insieme tra scuola di arte, architettura, mestieri e arti professionali. L’ideatore del Bauhaus fu l’architetto Walter Gropius (1919) secondo il criterio che le diverse culture artistiche dovessero comunicare e condividere. L’architettura deve essere la cornice degli accadimenti artistici. Kandinsky e Klee furono professori, artisti e scrittori di libri durante il loro periodo d’insegnamento al Bauhaus. PAUL KLEE PAUL KLEE
- PUNTO, LINEA E SUPERFICIE (La costruzione dell’immagine bidimensionale) - TEORIA DELLA FORMA E DELLA FIGURAZIONE (Con prefazione della prima edizione italiana
PAUL KLEE
- QUADERNO DI SCHIZZI PEDAGOGICI
a cura di Giulio Carlo Argan)
Il corso propedeutico per l’ammissione al Bauhaus fu tenuto nel primo periodo da Itten, a cui susseguì Moholy-Nagy (Mostra su quest’ultimo nella Triennale di Milano al padiglione Expo2015). - Video / IL RAMMENDO DELLE PERIFERIE (Documentario di RAI1 sul progetto di Renzo Piano) Renzo Piano a 29 anni progettò il Beaubourg (al Centre Saint Pompidou) a Parigi e lo definì una “Raffineria Culturale)
27/11/2015 mark miodownik - LA SOSTANZA DELLE COSE. STORIE INCREDIBILI DEI MATERIALI MERAVIGLIOSI DI CUI È FATTO IL MONDO. (2015)
Tony Crag è un artista che lavora sulle teorie degli oggetti. Tony Crag lavora suddividendo gli oggetti trovati sulla spiaggia in base al colore ed al materiale. - Articolo de “ La Stampa” del 24/11/2015 sulla denuncia ricevuta all’Accademia Albertina dall’ASL di Torino. carlo rovelli
(fisico) - SETTE BREVI LEZIONI DI FISICA
[Valeria Solesin -> Attentato terroristico al Bataclan di Parigi -> ISIS (Daesh) -> Periferie delle città pericolose -> Bando Nazionale Italiano “Rammendo delle Periferie” -> Renzo Piano] Stanza G124, sede del senato dove lavora con il suo gruppo, Renzo Piano. Gli architetti del gruppo G124 lavorano stipendiati dalla rinuncia dello stipendio come senatore di Piano, inoltre il nome del gruppo deriva dal codice della stanza in cui è collocata essa all’interno del Senato della Repubblica. - Articolo su Renzo Piano su “La Stampa” relativo alla costruzione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Parigi vicino al “Covo Jihadista” dei terroristi della strage al Bataclan. Il Giornalista intervista Renzo Piano nel suo studio a Punta Nave (Genova) dove è presente anche un’aula dove l’architetto tiene le lezioni appositamente per i suoi studenti. Il Palazzo di Giustizia di Parigi sorgerà in un quartiere degradato di Parigi. Renzo Piano trae ispirazione dal concetto di Trasformazione di Paul Klee. ERNST HEMINGWAY
- FIESTA MOBILE (Picco di vendite a Parigi nel Novembre 2015)
Nella Magna Grecia le parole “Bello” e “Buono” avevano un unico termine, come tutt’oggi è ancora rimasto in alcuni dialetti italiani del Mezzogiorno. - “Siamo Pazzi, diciamo addio a Mondazzoli. Umberto Eco, la Sgarbi e i Ribelli raccontano la nuova casa editrice”. Francesco Merlo, La Repubblica di Martedì 24/11/2015. Articolo che parla di come Elisabetta Sgarbi, ex editrice di Rizzoli, e Marina Berlusconi, nuova editrice già editrice Mondadori, non si siano accordate sulle pubblicazioni e abbiano scisso la “Mondazzoli” con una piccola casa editrice. Hanif Kureischi: stiamo attenti allo scontro tra due fascismi. Kureischi, scrittore teatrale pachistano che vive a Londra pubblica nella nuova casa editrice nata dalla scissione della “Mondazzoli” e viene definito come “colui che ha scoperto le periferie ben prima di Renzo Piano”. La parola “Troppo” ha a che fare non con il “cosa facciamo” ma con il Metodo con cui lo facciamo! La proporzione è la misura in cui si fanno le cose (a cui fa riferimento il “Troppo”) è importante per la produzione di qualsiasi cosa. - Borsalino City (Film presentato al Torino Film Festival, recensione reperibile dal Podcast della trasmissione “Hollywood Party” di Radio3). Film che parte dal pretesto di quando Robert Retford ricercava il famoso cappello Borsalino prodotto esclusivamente nella città di Alessandria. - Eric Chevillard - Sul Soffitto - Bella e Perduta (Film). Recensione a cura di Attilio Scarpellini rintracciabile dal Podcast della trasmissione “Hollywood Party” di Radio3. Film che sta a metà tra un documentario ed una fiaba. Narrato in una villa abbandonata nel casertano. - PugSocial Design Communication. Associazione di Architetti e Designer che lavorano con gli Antropologi.
- Progetto “Fa Bene”, prevede che in cambio di 20 ore di servizio sociale la persona con problemi economici riceve parte dell’invenduto della frutta o verdura del Mercato di Piazza Foroni. Esposizione dei compagni: - BRUNO MUNARI nella sua vita e nelle sue opere (forchette, lampade collant, libro illeggibile) fu un designer e progettista da oggetti a libri. Il “Metodo Munari” è ancora oggi un modello educativo. BRUNO MUNARI BRUNO MUNARI
- DESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA - DA COSA NASCE COSA
- RENZO PIANO , Opere e Polemiche - OLAFUR ELIASSON - The Weather Project. Instaurare un Rapporto tra il progetto ed i fruitori utilizzando materiali semplici come aria e acqua. Gli elementi naturali diventano il mezzo tecnologico che fa da Media tra la poetica dell’artista e lo sguardo del fruitore. - SHIT ART FAIR - Parco del Valentino. - LABORATORIO ZANZARA - Lavori Murali con persone mentalmente instabili. - OuLIPO e CALVINO - Regole delineate dalla matematica. Imporsi dei limiti per ricercare degli stimoli. Progetto fumettistico chiamato “Comics & Science”. Esiste anche un’App per smartphone e tablet chiamata “Interazione del Colore” (di Albers). ITALO CALVINO
- NON A CASO IDEM (Interazione tra Calvino e Paolini)
(Giulio Paolini, pittore, le cui opere divenivano opere, per l’appunto, dall’ispirazione che lui subiva dagli altri artisti che gli piacevano). - Gesti e Suoni - ALDO CICCOLINI colto musicista e pianista.
Tony Crag e v a N a t n u P
Stanza G124
Bruno Munari
Renzo Piano
Olafur Eliasson
The Weather
Project
Laboratorio Zanzara OULIPO’ & Calvino
Aldo Ciccolini
04/12/2015 Torino City of Design (4-8 Dicembre 2015) eventi, incontri, mostre, workshop e visite guidate. Torino è Città Creativa UNESCO insieme ad Helsinky, Saint-Etiènne e Fabriano. Circolo del Design, via Giolitti, Torino, (Sede del Progetto “Torino Design Week”, organizzatori anche dell’evento “Opere”), da un’idea di Paolo Maccarone. - Food. Dal Cucchiaio al Mondo. MAXXI Roma. 29 Maggio - 8 Novembre 2015. - Dal Cucchiaio alla Città. Studio dell’Architetto ed organizzatore di eventi nel Torinese. “Dal Cucchiaio alla Città” (-> Dal Micro al Macro) è una citazione ripresa in un libro da Enzo Mari, anche se non sua. ENZO MARI - PROGETTO E PASSIONE
(Enzo Mari vincitore di 3 Compassi d’Oro)
- Edgar Morin. Studi nel corso del storia che individuano come i paesi arabi siano, nel corso dei secoli, diventati intolleranti. Edgar Morin sostiene che per superare lo stato di crisi del mondo e delle relazioni internazionali tra paesi dei giorni nostri, si debbano insegnare tutte le religioni a scuola. “Le Religioni sono il respiro e le sofferenze dei popoli”. Per eliminare le paure si dovrebbero conoscere e studiare tutte le religioni. - “Bangladesh, le bambine liberate” articolo da “La Repubblica” di Giovedì 03/12/2015. “La forma è la conseguenza della vita interiore che deve avere l’oggetto”. Richard Sapper. - Lucio Fontana. “Concetto Spaziale” - Giulio Paolini. “Delfo” (Foto di Paolo Mussafaldor, fotografato davanti ad un telaio di pittura, Foto stampata su tela della stessa dimensione).
Giulio Paolini Delfo
Esposizione dei compagni: - AI WW Artista, Designer e attivista cinese. Nasce a Pechino nel 1957, figlio di un noto poeta. Realizza lo Stadio Nazionale di Pechino (Nido d’Uccello). Nel 2009 realizza “So Sorry”, un’opera ideata per sensibilizzare sul numero di morti innocenti (di cui ne è proibita la divulgazione su ordine governativo), deceduti causa di un forte terremoto e delle strutture fuori norma. Nel 2010 realizza “Semi di Girasole”, con 15.000.000 semi di girasole fabbricati a mano, ad uno ad uno, in porcellana.
http://www.moonmoonmoonmoon.com
Nel 2013 realizza “Sacred” alla Biennale di Venezia. Sacred, Accused, Cleasing, Ritual, Entropy, Doubt. Opera realizzata per sensibilizzare e denunciare la sua prigionia durante la mostra in cui l’opera era esposta. - CHEN TIANZHUO Giovane artista cinese che opera nel campo delle simbologie religiose. Chen Tianzhuo rielabora i simboli religiosi con iconografie tantriche trasformandoli in simboli di beni di consumo. Sankuanz (2013, collezione) in collaborazione con Shang Guan Zhe. Idea del decostruzionismo del filosofo Deny Da. - KANDINSKIJ I colori sono i suoni delle emozioni. - Opere della TURBINE HALL della Tate Modern Gallery di Londra. Opere Site Specific. - MCLUHAN Tecnologia, Arte e Musica. - I Paraboloidi di PIER LUIGI NERVI . - LA FESTA DEI VICINI Cibo come momento di condivisione. Molteplici etnie si ritrovano in un quartiere di Torino per condividere i loro gusti e le loro esperienze culinarie. Artista consigliato: Luca Vitone. - DESIGN ACTIVISM Progetto “Suburban Revolution”. - I LIMITI COME DOGMA Dogma95 cinematografico e OLIPÒ letterario. Brandalism. “Vandalismo artistico” a Parigi nel 2015 contro la Convention del G20 sul clima. - TOMAS SARACENO Architetto che realizzò l’opera Site Specific “On Space Time Form” all’Hangar bicocca di Milano. - SOCIETa ’ frutto di un progetto che cambia continuamente. fondamentalismo islamico e la violenza nella fede.
Lucio Fontana Concetto Spaziale
Ai WW So Sorry
Semi di Girasole S.A.C.R.E.D.
Chen Tianzhuo
j i k s n i d n a K
Marshall McLuhan Turbine Hall
Pier Luigi Nervi
m s i v i t c A n Desig
Brandalism Fondamenta l i s m o Islamico Tomรกs Sarac e
no
11/12/2015
Torino City of Design Achille Castiglioni, professore di Progettazione Artistica per l’Industria. Al Circolo del Design, in Via Giolitti, Torino, è presente un’esposizione di libri inerenti al Design. Libri consultabili e successivamente acquistabili presso la libreria “Nota Bene” in Via Velletri, Torino. - Automotiv Innovator.
L’importanza di fare sistema tra istruzione e industria è fondamentale, ad esempio, per contrastare il problema dell’inquinamento e delle polveri sottili. Soluzione a cui sono venute in contro le “Scuole Corse PoliTO”, realizzando i prototipi dai disegni del corso di CarDesign del Politecnico di Torino. Il Circolo del Design ad esempio suddiviso su 2 diversi “tavoli”: Il “Tavolo degli esperti” ed il “Tavolo dei giovani professionisti”, entrambi i lavorano con sinestesia, coinvolgendosi a vicenda ma non svolgendo funzione di supervisione gli uni con gli altri. riCHARD SENNETT - L’UOMO ARTIGIANO riCHARD SENNETT - TOGETHER LUIGI BISTAGNINO - DESIGN SISTEMICO. PROGETTARE LA SOSTENIBILITA’ PRODUTTIVA E AMBIENTALE
- www.Turn.To.it (Presidente: Gianluca Macchi. Design Community Torinese nata nel 2005). “Il Design non è un costo, ma un’opportunità”. - Acquacaldadesign.it / H2OT
(La Bilancia di Archimede / Grilletto) (Uno per Tutti, Tutti per Uno / Divisore bevande) (Diversamenteuguale / Tagliere) (Vaso Comunicante / Vaso) (PicNic Pants / Pantaloni)
- OfficineSistemiche.it ----> Modo/Come | Cosa/Prodotti - RKBO / www.architettoamici.wix.com ----> Interior | Made (Tavolo richiudibile trasportabile) - www.SocialFare.org (Sistema per accelerare i progetti). Innovazione
Accelerazione
Impatto
SocialFare è un sistema catalizzatore di soluzioni per il bene comune. Espressione sociale di matrice Cristiano Cattolica. - www.MadInDesign.com ----> Workshop (MinD. Giulia Mezzalama, architetto e professoressa di Beni Culturali allo IAAD di Torino.) MinD -----> Workshop | Progetti (Matteo Ragni Designer, Tutor): - M.io - Con-DIVIDERE - SCRIGNO - TRABZON - NEBRA (Progetti li lavoro in coproduzione tra Designer e persone malate di mente) - www.MatteoRagni.com ----> Project ----> Moscardino | Patch
- www.fondazioneGolinelli.it (Simone Gheduzzi, Capo del “Diverserighestudio”) Marino Golinelli, 95 anni, imprenditore e presidente della fondazione. “Officine Meccaniche di Reggio Emilia” in disuso. La città di Reggio Emilia ne ha realizzato un Tecnopolo dell’Università di Modena. Il Parco innovazione, il Tecnopolo di Reggio Emilia (YouTube). Gianfranco Gentile, storico dell’arte assunto dalla FIAT. Rossella Maspoli, direttrice idee di recupero zone industriali di Torino. Filippo Stefanoni, inventore dell’App “Metropolitana Culturale”. - www.AdriesVanOnck.com ----> Lezioni: - Sketches - Moduli - Disegno Tecnico - Morfologia (Lezione di
- Ergonomia - Semiotica - Modularità (scale) Paul Klee sulla Foglia)
La sezione aurea ricavata dalla serie di Fibonacci era storicamente chiamata “Divina Proporzione”. “Mental Design Model”. La Scuola di Ulm era l’ultima rimanescenza del Bauhaus. Thomas Maldonado. - Video / gilleS DELEUZE - L’ABECEDARIO
Turn.To a d l a c a u Acq Design
Officin e Sistem iche
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Mad in Design
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Fondazione Golinelli Adrie
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18/12/2015
- Marco Belpoliti. Io sono un centauro, Vita e opere di Primo Levi. ( www.Radio3.Rai.it )
- Lidia Decandia. L’Apprendimento come esperienza estetica. Una comunità di pratiche in azione.
http://architettura.uniss.it/matrica_matrica
John Dewey, filosofo e pedagogista statunitense. “Il tempo come maggiore ambiente e strumento di Potenza Creatrice”. - L’Abecedario di Gilles Deleuze. Intervista video volutamente pubblicata dopo la morte dell’autore. Egli risponde a delle domande su singole parole in ordine alfabetico. Alla parola “Desire” (desiderio) egli spiega il concetto di concatenamento, come strumento di costituzione dei nostri personali desideri. Molto interessanti sono anche le riflessioni sulle parole “Territorio” e “Piega”. - Liliana Fracasso (Ex docente di Metodologia della Progettazione all’Accademia Albertina di Torino), docente all’Accademia di Belle Arti di Bogotà (Colombia) riflette nel suo lavoro sul concetto di “Patrimonialità” riconosciuta non dalle leggi o dalle istituzioni, ma dalle stesse comunità locali. “Habitat Ancestrale Contemporaneo”. Usanze e riti ricollocati e ricontestualizzati in nuovi ambienti. Cosa di ciò è patrimonio? Esso è patrimonio vecchio o nuovo? La risposta sono i continui sviluppi della ricerca di Liliana Fracasso. liliana fracasso - I LUOGHI INQUIETI. ARTE E CITTA’ IN RETE ERIC CHEVILLARD - SUL SOFFITTO (La copertina del
contenuto in esso).
libro esprime graficamente il concetto
GASTON BACHELARD - LA POETICA DELLO SPAZIO GEORGE PEREC - SPECIE DI SPAZI (Catalogo sensibile su vari luoghi/spazi). ITALO CALVINO - LE CITTA’ INVISIBILI (La forma delle città è determinata dal
persone).
FRANCESCO CARRERI
comportamento delle
- WALKSCAPES, CAMMINARE COME PRATICA ESTETICA (Camminare è stata una
pratica estetica per surrealisti e situazionisti). GUY DEBORD - LA SOCIETA’ DELLO SPETTACOLO (i concetti del situazionismo).
Ugo La Pietra. (www.ugolapietra.com ) (Comportamento per nuovi usi della città, abitare la città). Designer e scrittore di libri sui suoi oggetti, realizzava le sue opere nelle varie specialità artigianali locali italiane. Concetto amplificato di città e località. WALTER BENJAMIN - INFANZIA BERLINESE INTORNO AL 1900 PETER SZONDI - SPERANZA NEL PASSATO, SU WALTER BENJAMIN
( www.rodoni.ch/zemlinski/PDF/Peter_Szondi.pdf )
WALTER BENJAMIN - L’OPERA D’ARTE NELL’EPOCA DELLA SUA RIPRODUCIBILITA’ TECNICA
“Perdersi in una città, come perdersi in una foresta” da Infanzia Berlinese.
“Fare un progetto è come fare una passeggiata in un bosco”. Richard Sapper. - Matteo Ragni ( www.MatteoRagni.com ). Project: -Le Dieci Porte (Camparisoda, 2010) Triennale di Milano -Talent Capsule (Camparisoda, 2011) Triennale di Milano / Talent Capsule simili alle capsule di allunaggio spaziali. Dialettica tra spazio interno/esterno. - Camparisoda Bottiglia 80esimo (Camparisoda, 2012) Redesign minimo sul design originale di Fortunato Depero - Clic (Pandora Design, 2009) Bicchiere per Campari. - Caffè del Mago (Camparisoda, 2010) - E quindi riuscimmo a riveder le stelle (Danese, 2009) “Perdersi come valore”. - Hub (Fantoni, 2014). Ispirato all’abitacolo di Munari. Rendere responsabile la condivisione o la separazione dello spazio - Blue Design Factory. - Paolo Ulian ( www.paoloulian.it ). - Itinerario N.3 - Funzioni - Accortezze - Etica - Riciclo - Comportamenti - Paolo Ulian e Caterina di Michele x ZAVA. Lampada Arianna. (Riciclo)
Ugo La Pietra
Matteo Ragni
Paolo Ulian
08/01/2016
luigi bistagnino
- DESIGN SISTEMICO
Il libro “Design Sistemico” si occupa di descrivere la produzione industriale degli oggetti. Per agire servono degli Input: l’energia per la produzione e le materie prime. Gli Output saranno così: gli oggetti finiti e gli scarti, e questi ultimi possono nuovamente divenire materie prime o oggetti secondi. Nelle produzioni lineari e non sistemiche lo scarto è un costo (ad esempio, il tradizionale smaltimento) per l’azienda tenendo conto inoltre che gli Output di produzione fino a poco tempo fa erano considerati unicamente rifiuti con obbligo di legge allo smaltimento. Nel libro vengono presi in esame alcun esempi di attuale riutilizzo degli Output produttivi: - Il Caffè Lavazza --> Lipidi, Funghi, Vermi - NNEurope Spa (Fabbrica di cuscinetti a sfera) --> Modificarne la produzione per avere un ricavo dall’output. Sostituzione delle mole di bachelite con resine di Ipe (organiche e non inquinanti) + sostituzione degli olii minerali di petrolio (usati per il raffreddamento) con il “tutolo” di Mais. Ora la produzione è 100% organica e con assenza di scarti, essendo questi utilizzati per allevamenti di alghe e pesci (dopo i dovuti risciacqui in vasche con filtri di depurazione). La pulizia dell’Output è sinonimo di nuova produzione. - L’operazione “Design Sistemico” in collaborazione con “Eat-ly” si è occupata dei consumi che avvengono durante gli eventi culinari “Slow Food” e “Terra Madre” nel 2006. Dalle ricerche hanno rivalutato i dati di consumo, apportando all’edizione del 2008 un risparmio ecosostenibile del 45%. L’interazione tra diverse aziende ha garantito inoltre un vastissimo risparmio economico ed ambientale (Tende stand in affitto, assenza del palchetto, posate e materiali in Mater B ecosostenibili, assenza di materiali plastici). - In collaborazione con i Subsonica l’organizzazione “Design Sistemico del Politecnico di Torino” ha progettato un concerto a basso impatto di costi ambientali. - Ricerche sulle fasi di produzione delle varie birre artigianali hanno garantito il riciclo dei prodotti di scarto portando ad offrire al cliente, insieme alla birra, il prodotto ricavato dallo scarto di produzione di quest’ultima (Pesci e Funghi). a cura di CLAUDIO GERMAK , saggi di LUIGI BISTAGNINO - UOMO AL CENTRO DEL PROGETTO. DESIGN PER UN
NUOVO UMANESIMO “Biomimic Venture” di Gunter Paoli sono delle tecnologie che imparano dalla natura e non la sopravvalgono. Video / JANINE BENYUS - 12 IDEE SOSTENIBILI DALLA NATURA TED Conference. Tecnologie prese in prestito dalla natura.
CECILIA CECCHINI
- LE PAROLE DEL DESIGN. 150 LEMMI LIBERAMENTE SCELTI
Dal libro “Le Parole del Design. 150 lemmi liberamente scelti” di Cecilia Cecchini: - “Effetto Loto”. Capacità di rimanere impermeabile lasciando che l’acqua non penetri e scivoli via. Grazie alle nanotecnologie è possibile la creazione di tessuti che riproducono la cera naturale che ricopre le foglie di Lodo che loro stesse producono. - “Effetto Tunnel”. Fenomeno della fisica quantistica, il quale prevede che una particella nanometrica riesca a superare una barriera, pur non superando la quantità tradizionale di energia impiegata nella fisica tradizionale per superarla. - “Bottomap” - “Processo” - “TopDown”. Movimento dall’alto verso il basso. - “Stereotomia” - “Plasmazione” - “Sottosquadro”. Porzione di spazio che risulta invisibile rispetto ad una determinata proiezione. - “Incastro a Coda di Rondine”. Incastro che vincola ad una sola possibilità d’incastro. - “Imbuttitura”. Processo a freddo per piegare i metalli. Processo a pressione. - “Plasticità”. Capacità di un materiale di modificarsi superando il limite elastico. - “Termoformatura”. Stampaggio a caldo e sottovuoto. - “OLED”. Led Organici. Possibilità di creazione di schermi flessibili. - “Affordance”. Un oggetto che suggerisce ad un essere umano le azioni più appropriate per manipolarlo La Conoscenza Pertinente, secondo Edgar Morin, è la capacità di collocare ogni informazione nel proprio contesto. Le Tecnologie trasformano la nostra visione simbolica del mondo (le tecnologie in qualità di pratiche tecniche tradizionali).
jens muller julius widemonn - LOGO MODERNISM PAUL JACKSON - COMPLETE PLEATS (TECNICHE DI PIEGATURA) BRUNO MUNARI - CODICE OVVIO ROB THOMPSON - IL MANUALE PER IL DESIGN DEI PRODOTTI INDUSTRIALI
15/01/2016
- “Qui Comincia” programma di Radio3 ( www.Radio3.Rai.it ) “Come il Velo è diventato musulmano” 12/01/2016 Attilio Scalpellini, conduttore radiofonico, parla traendo ispirazione dal libro “Come il velo è diventato musulmano” di Bruno Nassim Abudiar. “Il velo, vela lo sguardo della donna, e disciplina lo sguardo dell’uomo”. Perché allora il velo diventa così importante per i musulmani, mentre per i cristiani no? Questo perché gli “Hulema”, i guardiani della legge, hanno rafforzato una semplice frase scritta nel Corano, dato che ciò implicitamente rafforzava anche il concetto di inferiorità della donna nei confronti dell’uomo. BELTING HANS
- I CANONI DELLO SGUARDO. STORIA DELLA CULTURA VISIVA TRA ORIENTE E OCCIDENTE
I musulmani inoltre, come anche in altre religioni, non possono raffigurare Dio. Ad esempio, a differenza dei musulmani, i cristiani ortodossi possono rappresentare Dio ma solo in forma iconica. Cioè, secondo i canoni delle icone, che per essere tali devono avere due caratteristiche principali: essere archeotipa e contenitrice di una reliquia santa. Nell’architettura araba anche le finestre sono sinonimi della cultura visiva, infatti essere non sono fatte per poter osservavi al di fuori. Poste molto in alto sulle pareti sono articolate da una fitta griglia che permette il passaggio della luce, ma non dello sguardo. - “Hollywood Party” programma di Radio3 ( www.Radio3.Rai.it ) “Cinema tunisino con Mourad Ben” 12/01/2016 Il film “La battaglia di Algeri” di Gillo Pontecorvo (Italia, 1970) è uno spunto per aprire il discorso delle usanze arabe e dei costumi. A Torino si tiene invece il festival “Fish and Chips”, festival cinematografico Erotico, Porno e PostPornografico. Chiara Pellegrini, direttrice del festival, definisce il termine “PostPornografico” come una diversa e nuova visione femminile e più emotiva del classico Porno, utilizzando inoltre attori e attrici meno prestanti in situazioni meno scenografiche o filmiche. Le modificazioni corporee, alla base della nostra società, o la scelta del “PostPornografico” sono fattori e scelte legati della nostra cultura visiva come il velo lo è per quella musulmana. Modificazioni corporee, da esempio come cultura sociale e visiva sono: - Piedi piccoli per la cultura cinese. Rotti e fasciati in tenera età e modellati per garantire una forma adeguata (Piede a “Loto d’Oro”). - Corsetto europeo, per mantenere la “vita” stretta delle donne. (Chiamato anche Busto di Balena). - Anelli al collo, nelle popolazioni del centro Africa (Kayan).
Finestre Arabe
o r O ’ d o t Lo
Anelli Kayan
Busto di Balena 22/01/2016
Incontro con GIULIA MEZZALAMA MinD - Mad in Design . Progettazione per la disabilità psicologica. Gli spazi “belli” aiutano a stare meglio e curano le persone, perché se rispettiamo e curiamo gli spazi che ci circondano aiutiamo noi stessi e gli altri. Le Residenze Psichiatriche sono unità abitative di co-housing tra operatori psichiatrici e malati. Fino agli anni ‘90 il design per gli oggetti dei disabili era “Design dedicato”, perciò molto discriminante. Oggi si cerca di arrivare verso un “Design for All” (Design per tutti, perciò fruibile da chiunque senza distinzioni). Il Team interdisciplinare di MinD lavora “a tema” su ambiti prestabiliti annualmente, ad esempio lo scorso anno si lavorò sugli spazi delle camere da letto. Il Workshop organizzato da MinD avviene grazie al contributo della compagnia San Paolo, e grazie all’interazione tra i malati, i professionisti e i nuovi professionalizzandi. Il tema del workshop di quest’anno è “la seduta”. La scelta di questo tema è avvenuta perché durante il workshop tenutosi durante l’evento torinese “Opere” guidato dal designer Matteo Ragni si è entrati in contatto con una fabbrica a tecnologia a taglio laser che da la sua disponibilità per la realizzazione di prototipi in breve tempo e a titolo gratuito. Per il malato infatti, vedere in poco tempo dall’idea progettuale all’oggetto fisico prototipato è molto importante ed efficace. Il tema “seduta” essendo molto ampio coinvolge molto l’interazione delle persone con l’ambiente che le circonda. Per implementare l’argomento si può tenere in considerazione l’intervento di Jean-Luc Nancy sul concetto di “Avec” (Con) e la Con-divisione.
Pio ManzĂš Roberto Giolito
Lampada Parentesi
126
500 Topolino
600 Multipla
o b m o l o C e o J
Panda
Dante Giacosa
Multipla
Enzo Mari
Umberto Eco
22/01/2016
Roberto Giolito, referente della FCA (FIAT-Crysler), Car Designer e capo del reparto design automobilistico FIAT interviene citando una mostra sul valore del Design italiano (Gaetano Pesce, Joe Colombo, ecc...), avvenuta nel 1970 a New York, ma non citando il Car Design italiano, elemento importantissimo e di valore. Pio Manzù (figlio dello scultore e artista Giacomo Manzù), prima studente della scuola di Ulm, e poi direttore del design automobilistico della FIAT. (Scuola di Ulm, rimanescenza di matrice razionalista della scuola del Bauhaus). La “126” è un’auto progettata dal designer Pio Manzù. La “Lampada Parentesi” è un’opera di Pio Manzù e Achille Castiglioni (Designer e primo direttore del corso di Progettazione Artistica per l’Industria a Torino). Dante Giacosa fu il designer della “500” e della “Topolino” nata come prototipo A della prima “500”. reNATO DE FUSCO - STORIA DEL DESIGN
FIAT 600 Multipla (1956), auto dal design “inverso”. La Multipla del 2000 è un’auto ideata e progettata da un Team con Giolitto, studiata esclusivamente per la comodità interna e non per un fattore estetico esterno. Studiata per una struttura a telaio modulare, per avere delle sorelle più lunghe o più alte a metano con il vano per il gas sotto all’asse. Fiat Panda, una delle pochissime auto che oltre ad aver ricevuto il premio auto dell’anno ha anche vinto il Compasso d’Oro. Joe Colombo - Lezioni di Design (Rai) Vita e Opere. Parte Prima. Triennale di Milano - Arts & Food, Rituali dal 1851. Umberto Eco - Sulla Memoria, Una conversazione in 3 parti (2015) (Riprese effettuate nel padiglione Italia della Biennale di Venezia 2015). . www.lalinguabatte.rai.it - Traduzioni d’Autore (24/01/2016) De Gregori canta Bob Dylan Per essere fedeli nelle traduzioni o nell’arte bisogna essere poeticamente infedeli per mantenerne la veridicità e la somiglianza sintattica. “Amore e Furto”, i veri artisti non creano nulla di nuovo (o perlomeno raramente lo fanno), bensì essendo grandi conoscitori dell’ambiente e del passato, rubano e rielaborano. Lezioni di Enzo Mari sulla creatività.
www.Melisandra.org/wordpress/
Libreria OOLP (Libreria d’Arte di Torino). Evento CoBRa, vicino al movimento situazionista italiano anni ‘50. FRANCESCO CARERI - WALKSCAPES GUY DEBORS - LA SOCIETA’ DELLO SPETTACOLO (1967)
04/02/2016 giorgio scianca & steve della casa
- LA RECITA DELL’ARCHITETTO. 1523 FILM E 1 VIDEOGIOCO
Steve Della Casa è il conduttore radiofonico di Hollywood Party di Radio3. Il libro è incentrato sulla figura dell’architetto nei film, dal cinema muto ad oggi. Il mondo del cinema ha attinto dal mondo del design e dalle idee dei progettisti senza mai pagarne i diritti, ma richiedendo i diritti anche solo per alcuni fotogrammi o spezzoni di proiezioni in cui essi compaiono. I libri presenti in aula verranno suddivisi nelle seguenti categorie: - Libri Tecnici sul Design. - Libri Didattici sulla storia del Design. - Libri Illustrativi e integrativi sul Design. [ CHRISTOPHER ALEXANDER - NOTE SULLA SINTESI DELLA FORMA (Libro “pilastro” della Metodologia del Progetto.)]
Esplorazione del libro: DANIELE BARONI
- LA FORMA DEL DESIGN. RAPPRESENTAZIONE DELLA FORMA NEL LINGUAGGIO DEL BASIC DESIGN
(Libro che racchiude concettualmente tutti i libri presenti in aula). Capitolo 1: Dall’Esposizione Universale di Londra 1815 alla scuola ed agli studi del Bauhaus. Capitolo 2: La Genesi della forma. Capitolo 3: La rappresentazione delle figure tridimensionali. Capitolo 4: Teoria della configurazione. Capitolo 5: Moduli e Strutture. Riflessione sulle opere di Cèzanne e sul suo concetto di rappresentazione. Paragrafo sulla “Standardizzazione ed Economia” [ ELLEN LAPTON - DESIGN FOR PEOPLE ] Il concetto di “Fordismo”, nato con il sig.Ford, che ideò ed adottò il criterio di standardizzazione seriale per abbattere le ore di produzione raddoppiandone la produzione. Capitolo 6: Il controllo della forma. (Il Colore come segno significante) Capitolo 7: La forma organica come fonte di ispirazione. (La Dima è un oggetto utilizzato per la piegatura del legno) Capitolo 8: La forma del Packaging. (La Bottiglia “Torino” è una bottiglia asimmetrica per vini. Una nozione internazionale degna di esser citata riguarda il figlio dell’inventore del Tetrapack (materiale difficilmente riciclabile) oggi è divenuto uno dei maggiori produttori di bottiglie in gesso riciclabile.) Capitolo 9: Il linguaggio della forma negli oggetti.
12/02/2016 NORMAN POTTER - COS’È UN DESIGNER. THINGS/PLACES/MESSAGES CHRISTOPHER ALEXANDER - NOTE SULLA SINTESI DELLA FORMA CHRISTOPHER ALEXANDER - A PATTERN LANGUAGE
Video / CHRISTOPHER ALEXANDER - LECTURE AT BERKLEY (CALIFORNIA)
LA NATURA DELL’ORDINE (PDF) riassunto italiano in 40 pagine di “A Pattern Language” di Alexan
der.
Il disegno oltre ad una dimensione tecnica ha una dimensione concettuale. Film / IMMAGINARI IN ESILIO. CINQUE REGISTI D’AFRICA SI RACCONTANO. “Non bisogna perdersi negli occhi degli altri, ma ritrovarsi.”
io il s E in i r a in g a m Im Cinque registi d’Africa si raccontano
Approfondimento e ricerca sulla Archeologia industriale
Esplorando sommariamente i concetti presenti nel libro di Paul Klee:
“Quaderno di Schizzi Pedagogici” e dalla citazione del musicista Aldo Ciccolini avvenuta in classe:
“ TUTTO CIò CHE ESISTE, DAGLI OGGETTI, AI SUONI, PRIMA DI ESSERE CREATO è STATO IMMAGINATO” ho intrapreso una breve ricerca per individuare e condividere eventuali spunti di partenza per un approfondimento dell’argomento. Ricercando nel web, 3 Libri mi sono subito giunti come spunto. I primi due descrivono un concetto o un’idea, mentre il terzo ne individua degli sputi tecnici e pratici per applicarne la teoria. MAURIZIO GOINA
PRINCIPI ELEMENTARI PER UNA SONIFICAZIONE DEL GESTO
http://www.visualsonic.eu/pdf/XVII_CIM_Goina_Polotti.pdf Pubblicazioni recenti di GOINA
http://www.researchgate.net/profile/Maurizio_Goina/publications boulez Pierre
IL PAESE FERTILE.. PAUL KLEE E LA MUSICA
http://monoskop.org/images/1/14/Boulez_Pierre_Il_paese_fertile_Paul_Klee_e_la_musica.pdf MARIO PIATTI & ENRICO STROBINO
GRAMMATICA DELLA FANTASIA MUSICALE. INTRODUZIONE ALL’ARTE DI INVENTARE MUSICHE
https://books.google.it/books?id=Slikr0Ybfd4C&pg=PA13&lpg=PA13&dq=Grammatica+della+fantasia+musicale.+Introduzione+all%27arte+di+inventare+...&source=bl&ots=pFxP6G-IrA&sig=lFY0s5N1Erie4-fxrTAGKte2RFs&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwi40MXr5K3JAhUJ2BoKHW5TA0oQ6AEILzAD#v=onepage&q=Grammatica%20della%20fantasia%20musicale.%20Introduzione%20all’arte%20 di%20inventare%20...&f=false
Riflettendo sull’argomento “Gesti e Suoni”, e cercando di cogliere il più possibile stimoli esterni sull’argomento, ho iniziato ad osservare con attenzione l’intero spazio che mi circonda. Inoltre, a seguito degli argomenti affrontati in aula, in merito alle periferie ed alla visione di esse nel noto architetto Renzo Piano, ho individuato in un servizio del TG1 delle ore 20.00 di Lunedì 30 Novembre 2015, che permette molti spunti di riflessione su tale argomento, implicitamente collegato con la “visione del suono”. http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-51cf911b-b3ab-4c18-a3b2-aa7cb46fd4e9tg1.html#p=0
Nella durata di questo servizio parlava Jacopo Ibello, a nome dell’associazione “Save Industrial Heritage”, di come le architetture industriali progettate e realizzate a cavallo tra il 1950 e il 1960 dal noto architetto PierLuigi Nervi siano oggi in disuso e in stato di completo abbandono. Questi edifici nati per una funzionalità industriale, ma al contempo strutture di pregio architettonico, sono oggi elemento di degrado sociale e culturale. I famosi “Paraboloidi”, come quello di Bologna (l’ex Manifattura Tabacchi di via Stalingrado) preso in esame nel servizio, hanno però ottime qualità, oltre la loro funzione predestinata, come ad esempio l’eccelsa qualità acustica. La struttura era sviluppata in altezza proprio perché adibita al contenimento di sali o tabacchi in voluminose quantità. Ad Assisi, per esempio, nell’ex “paraboloide della ricostruzione della Montecatini” oggi si è ricavato un teatro dell’opera e uno spazio espositivo, simbolo della ricostituzione culturale e della ricercata sensibilità artistica. Il suono, in questo caso, è al centro di una possibile riqualificazione di centri urbani e suburbani, oggi in disuso e simboli di degrado civile. Di 91 paraboloidi presenti sul territorio nazionale solo 4 sono stati completamente riadattati a spazi espositivi, teatro, centro congressi o biblioteca.
Marcello Modica & Santarello Francesca
PARABOLOIDI. UN PATRIMONIO DIMENTICATO DELL’ARCHITETTURA MODERNA http://archeologiaindustriale.net/3006_paraboloidi-un-patrimonio-dimenticato-dellarchitettura-moderna/?print=print http://www.ibs.it/code/9788879707053/modica-marcello/paraboloidi-italia-patrimonio.html
Altri spunti di approfondimento: TG Regionale Puglia Il Magazzino Nervi ( IL Magazzino del sale nella salina di Margherita di Savoia ) https://www.youtube.com/watch?v=smaodOywWXA
Un semplice ricerca su www.YouTube.it di PierLuigi Nervi, vi darà sufficienti delucidazioni sull’argomento affrontato.
Esplorando le diverse strutture progettate dall’Ingegnere Nervi, mi sono incuriosito particolarmente sugli edifici Torinesi da lui ideati. http://www.tourarch.it/tours/pier-luigi-nervi-tour/ https://it.wikipedia.org/wiki/Pier_Luigi_Nervi#Selezione_di_opere
Tra le strutture progettate risultano di particolare rilievo: - Il Complesso fieristico di Torino Esposizioni nato come Palazzo della Moda e progettato da Ettore Sottsass (Architetto, Designer) con la collaborazione di Nervi nel 1950. - Il Deposito Tramviario San Paolo in corso Trapani angolo via Monginevro - Il Palazzo del Lavoro, realizzato con la con la collaborazione dell’architetto Giò Ponti e di Gino Covre, e inaugurato in occasione dell’Esposizione Universale di Italia ‘61. Gran parte di esso ad oggi risulta in disuso ed in alto stato di degrado. - il Palazzetto dello Sport “PalaRuffini” che sorge nell’omonimo parco. Realizzato su progetto dell’architetto Annibale Vitellozzi, sempre in occasione di “Italia ‘61”
La caratteristica che accomuna comunque tutti gli edifici progettati da Nervi (oltre al disuso ed al degrado in molti casi) è l’ottima sonorità dell’ambiente. Grazie alla sua eccelsa acustica tutt’oggi nel complesso di “Torino Esposizioni” (in particolare nel salone C) si tengono incontri e conferenze, mentre il PalaRuffini è sin dagli anni ‘70 anche utilizzato per concerti di tutti i generi ed in particolare Jazz e Rock.
Esplorando il rapporto tra Arte, Scienza e Architettura sono inoltre giunto alla scoperta di un interessante progetto ideato dall’artista Antonio La Grotta, fotografo e professore allo IED di Torino. Nel suo progetto intitolato “Paradise Discotheque ”, si impegnava di fotografare i “templi del divertimento” del Nord Italia degli anni ‘90, oggi in stato di completo abbandono. Questi luoghi definiti “magici” per le loro fantastiche strutture, sono oggi luogo di abbandono, simbolo di una gioventù passata e di necessità diverse. Il progetto viene così descritto dall’artista: “Le discoteche, simbolo dell’edonismo anni ‘80 e ‘90, erano templi di finto marmo adornati con statue greche fatte di gesso, spazi futuristici di dimensioni gigantesche, grandi abbastanza da contenere i sogni di successo, denaro, divertimento di migliaia di persone. E poi i sogni sono finiti, le persone se ne sono andate e le discoteche sono diventate relitti abbandonati, cetacei di cemento adagiati su grandi piazzali vuoti, luoghi abitati dall’eco e dalla malinconia. Tra le crepe cresce l’erba, il Discobolo si nasconde sotto un porticato, Venere si cela pudica dietro le sbarre. Le Paradise Discotheque, monumenti contemporanei della nostra civiltà, sono in attesa di essere rase al suolo e, in quest’attesa fatta di vuoto, resta solo il ricordo di un antico splendore.” In questo caso, nuovamente, edifici dalle ottime capacità acustiche, ancora in grado di offrire molto al pubblico vengono denigrati e lasciati all’incuria del tempo. Forse, non tanto per il loro aspetto architettonico, ma per quello che oggi ne rappresentano, grazie agli scatti dell’artista Antonio La Grotta , essi diventano soggetti artistici. http://www.ilpost.it/2014/12/01/discoteche-abbandonate/ http://www.antoniolagrotta.eu/paradise-discotheque.html
La Nave, Tornolo, Parma Ultimo Impero, Airasca, Torino Venere, Ultimo Impero, Airasca, Torino Topkapi, Lido di Spina, Ferrara Expo, Altavilla Vicentina, Vicenza
Venuto a conoscenza del favoloso recupero delle due Ex Fabbriche, oggi dismesse:
- Officine Meccaniche Reggiane di Reggio Emilia (recuperato come Tecnopolo)
http://turismo.comune.re.it/it/reggio-emilia/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/archeologia-in dustriale/le-officine-reggiane-tecnopolo
- Opificio Golinelli, oggi sede della Fondazione Golinelli http://www.fondazionegolinelli.it/
Ho deciso di approfondirne l’argomento ricercando altri esempi di Architetture Industriali sul territorio italiano oggi pienamente recuperate. Innanzi tutto bisogna fare presente che dal 1997 è presente sul territorio nazionale un’associazione che si occupa della salvaguardia del Patrimonio Archeologico Industriale. Tale associazione di chiama AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) e grazie al sostegno del sistema dei beni culturali ed ambientali e della cultura del lavoro, stipula convenzioni con i Comuni per la salvaguardia, la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio industriale. http://www.patrimonioindustriale.it/aipai/aipai.shtml http://www.assorestauro.org/it/socio/aipai-associazione-italiana-peril-patrimonio-archeologico-industriale.html
Esplorando il mondo dove ha operato, e dove opera attualmente l’AIPAI vi mostro, mettendovi a conoscenza, i recuperi dei “Patrimoni Industriali” di maggiore rilievo
http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=413512 http://www.skyscrapercity.com/index.php http://www.skyscrapercity.com/forumdisplay.php?f=169 http://www.skyscrapercity.com/forumdisplay.php?f=506 http://www.skyscrapercity.com/forumdisplay.php?s=54bfb1470dc507b60ba8b79b0fab 7ce6&f=1634
Centro fieristico “Le Ciminiere”. Catania.
Ex-centrale Montemartini in via Ostiense, Roma.
Officine Ducrot (XIX secolo) oggi Cantieri Culturali della ZIsa. Palermo.
Cotonificio Muggiani. Rho.
SNOS/Officine Savigliano. Torino.
Officine Grandi Riparazioni. Torino.
Lingotto. Torino.
Non si può non citare inoltre l’Ex Mattatoio della Città di Rivoli progettato e realizzato dall’ingegner Eugenio Mollino, oggi centro sperimentale musicale chiamato “La Maison de la Musique”. La splendida acustica, ritorna dunque, come strumento di recupero per queste architetture industriali. Sicuramente meno fortunata, è la sede del videoclip musicale “Storia d’Amore” del gruppo palermitano “We Man”, l’ormai completamente abbandonata “Ex Chimica Arenella” a Palermo. Edificio di alto interesse architettonico e culturale per cui sono stati stanziate numerose cifre di denaro, mai utilizzate per un suo effettivo recupero. La Band definisce così la scelta di tale location: “Attraverso la realizzazione di questo video si è voluto rendere omaggio al grande Adriano Celentano con la cover di una delle sue canzoni più famose. Allo stesso tempo si è voluto far conoscere un luogo storico di Palermo ormai in degrado da anni, l’ex Chimica Arenella, scorcio di un degrado urbano che, paradossalmente, diventa fonte di ispirazione artistica, invitando alla riflessione ed alla sensibilizzazione al recupero di quello che è solo uno dei tanti “paesaggi degradati” della città.” https://www.youtube.com/watch?v=_bC9BxTCTuA
Centro Polifunzionale per la Collettività “Ex Incet”. Torino. Di notevole interesse è il progetto per la riqualificazione della Ex Fabbrica Incet (Industria Nazionale Cavi Elettrici Torino), posta nel quartiere periferico torinese Barriera di Milano. Il progetto di riqualificazione avviato nel 2009, e facente parte del più ampio progetto Urban Barriera (programma di rigenerazione urbana che prevede la riqualificazione di aree degradate), ha visto la sua prima fase di completamento nel 2014. Lo stabile dell’Ex Fabbrica Incet nasce al calare del XIX secolo come sede di una delle più importanti Fabbriche di Cavi Elettrici, fondata dai fratelli Vittorio e Giuseppe Tedeschi ad Ovest della zona Barriera di Milano. Da fine ‘800 sino al secondo dopoguerra, fa fabbrica divenne un’eccellenza mondiale. Le sue produzioni erano esportate in tutta Europa, Egitto e America del Sud, divenendo fornitrice ufficiale dei materiali per produzioni belliche. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la fabbrica venne venduta alla “Pirelli” di Milano che con l’abbandono degli edifici nel 1968, lasciò l’intero fabbricato in stato di abbandono e degrado. La proprietà per cui divenne prima della Provincia e poi del Comune di Torino, che ne mantenne lo stato di abbandono per i successivi 40 anni.
La recente riqualifica del fabbricato (circa 8 milioni di euro di valore complessivo su 5mila metri quadrati di area fabbricata e 11mila metri quadrati di area comprensiva della zona esterna) ha visto la sua prima “rinascita” nel Giugno 2014 con l’inaugurazione della nuova sede zonale del Comando dei Carabinieri. Sviluppata su 3 piani, essa ha potuto vedere la luce, prima della rimanete zona recuperata, grazie ai minori interventi strutturali di recupero e risanamento. La rimanente area, è stata suddivisa in lotti di recupero, le cui zone prevedono di ospitare una serie di spazi destinati a servizi per lo sviluppo di impresa e servizi per la collettività, individuati tramite un bando pubblico chiusosi a Marzo 2016, che comprende anche alcuni spazi destinati al culto di confessioni religiose minoritarie recentemente consolidatesi sul territorio. Di recente inaugurazione è inoltre anche il “Centro di Open Innovation” aperto con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo d’impresa e l’imprenditorialità giovanile.
Grazie infatti ad “Open Incet”, è avvenuta la progettazione della “Piazza Coperta del Complesso”, dove si è applicato, in fase progettuale, il modello di lavoro di Progettazione Partecipativa, alla quale hanno preso parte attivamente Professionisti quali Architetti, Designer, Grafici e gli Utenti Finali quali Associazioni di Cittadini, per una perfetta “Sinestesia Progettuale”. Ciò garantirà già in fase progettuale, di rendere il più possibile fruibile ed accessibile lo spazio dedicato, così da soddisfare tutti i tipi di necessità che si svilupperanno sul territorio da parte di Cittadini, o Associazioni. http://www.comune.torino.it/urbanbarriera/trasforma/riqualificazione-ex-incet---lotti-1-e-2.shtml#. VwIxEBOLSHo http://www.comune.torino.it/urbanbarriera/ http://www.torinoclick.it/?page_id=14815 http://openincet.it/ http://openincet.it/wp-content/uploads/2016/03/Report_OpenSquare-Finale.pdf
Una visione “alternativa” del rudere, e dell’edificio incompiuto è quella del collettivo artistico Alterazioni Video . Il gruppo formatosi a Milano nel 2004 e composto da 5 artisti, si propone di presentare edifici in stato di abbandono come opere d’arte, ridando così valore ed interesse a strutture ora completamente denigrate. n occasione della 52 Biennale di Venezia, il collettivo ha presentato un lavoro video che documentava l’accumulo e lo stratificarsi continuo di scritte e vernici sul perimetro esterno delle mura del carcere di San Vittore a Milano. Inoltre essi sono gli autori del concetto di “Incompiuto Siciliano ”. Con questo termine si intendono tutti quegli edifici che, per svariati motivi, non hanno mai visto la luce in maniera definitiva rimanendo ecomostri o più semplicemente un ruderi. Dal 2006 il collettivo ha intrapreso un censimento di tutti gli “Incompiuti Siciliani” presenti sul suolo italiano (definendola “un’indagine sulle rovine della contemporaneità che ha come obbiettivo la rilettura del paesaggio italiano e dell’architettura incompiuta”) le cui indagini hanno portato alla nascita del Primo Parche Archeologico Incompiuto a Giarre (Sicilia). Il concetto dell’Incompiuto Siciliano, oltre che a proporsi di ribaltare l’accezione negativa delle Opere Pubbliche Incompiute, le pone sotto indagine in qualità di Opere d’Arte, ritrasformandole in risorsa economica e turistica. Questa visione nuova e “alternativa” è stata negli anni oggetto di studio da parte di molte Università e soggetto di altrettanti inchieste giornalistiche e televisive. Alcuni degli scatti delle Architetture esposte al Museo di Giarre, sono inoltre opere del noto fotografo Gabriele Basilico . Artista di spicco della Fotografia Architettonica Mondiale che ha operato dagli anni ‘60 fino alla sua morte avvenuta nel 2013.
https://it.wikipedia.org/wiki/Alterazioni_Video https://www.facebook.com/alterazionivideo/ http://www.incompiutosiciliano.org/ http://www.alterazionivideo.com/new_sito_av/projects/incompiuto.php
GABRIELE BASILICO CON ALCUNI DEI SUOI SCATTI PIÙ POPOLARI
OPERE D’ARTE ARCHITETTONICA DI “INCOMPIUTO SICILIANO” IN ORDINE PARTENDO DA DESTRA: - PARCO CHICO MENDES - BAMBINOPOLI - BLUFFI - PONTE
L’interesse per le varie Architetture Industriali in fase di ristrutturazione o ancora in stato di abbandono, mi ha portato a ricercare nel paese in cui vivo eventuali storie simili a quelle già citate. La città che prendo in esame è Avigliana in provincia di Torino. Avigliana, città di 12.000 abitanti posta nella Basse Valle di Susa, confinante con la cintura di Torino, è caratterizzata geograficamente da 2 laghi naturali e storicamente da un Borgo Medioevale ottimamente conservato, sovrastato dalle rovina di un Castello Reale Sabaudo. La città dalle origini romane, posta sulla strada per le Gallie, e istituita come Dazio “Ad Fines” per uno dei confini delle 5 terre dell’Impero Romano, con recenti scavi archeologici ha portato alla luce edifici risalenti al I secolo A.C. oltre che a nuove porzioni di Mura Medievali fino ad oggi rimaste nascoste sotto terra. Sede del passaggio di Annibale prima, e di Costantino poi, è anche luogo di innumerevoli battaglie, resta da prima alle dipendenze dell’Abbazia di Novalesa e successivamente dei Conti Savoia. La definitiva distruzione del Castello avvenuta nella seconda metà del XVII secolo, porta la cittadina a divenire luogo di passaggio per truppe ed eserciti francesi fino alla fine del XIX secolo.
Dal 1870 ad Avigliana si instaurano numerose fabbriche che porteranno ad un rinvigorimento economico sostanziale. Prima di tutte lo Stabilimento di Alfred Nobel (futuro ideatore del celebre premio) che inaugurò il 23 dicembre 1873 il primo dinamitificio Nobel, allora chiamato “Società Anonima per la fabbricazione della dinamite, brevetto Nobel” che resterà fino al
1965, periodo nel quale si trasferirà per motivi produttivi in Sud Africa. Dal 1908 la società Nobel realizzò nuovi edifici adibiti alla produzione di polvere da sparo, che presero il nome della località su cui si estendevano: l’ “Allemandi”. Durante la prima e la seconda guerra mondiale divenne così la prima produttrice di polvere da sparo e C2, detenendo il primato come la più grande produttrice di esplosivi del mondo, nonchè della produzione di quasi tutta la polvere da sparo utilizzata nel periodo 1915 - 1918 e 1942 - 1945. La grande portata industriale ed economica che stravolgerà (anche paesaggisticamente) Avigliana porterà gli industriali all’acquisto di tutti i terreni limitrofi al dinamitificio, per la costruzione e l’ampliamento di ulteriori stabili adibiti a fabbrica. Così dal 1925, la fabbrica “Duco Montecatini” (produttrice oltre che di polvere da sparo anche di vernici e solventi) acquistò parte del dinamitificio, permettendone una notevole espansione che la portò, per motivi pratici, sul confine del Lago Grande. I solventi infatti venivano rilasciati nelle acque del lago, insieme agli scarichi di tutte le produzioni industriali (rendendolo tristemente uno dei leghi più inquinati d’Europa, tornato soltanto da pochissimi anni balneabile). Qui dal 1927 si avviò anche la produzione della trimetiletilentrinitroammina (T4).
Questo enorme sviluppo industriale, portò negli anni del Ventennio Fascista, ad una rapidissima espansione della città. Nacque il nuovo polo urbano di “Piazza del Popolo” (Ex Pra d’la Fera, Prato della Fiera) sovrastata dalla Casa Littoria, in espansione fino alla Stazione Ferroviaria già presente sin dalla fine del 1800. L’industrializzazione, con produzione di polveri da sparo e prodotti chimici portò Avigliana ad essere sede di numerosissimi bombardamenti aerei e militarizzazioni dei luoghi adiacenti le fabbriche, portando addirittura alla quasi completa distruzione della fabbrica “Allemandi” nel 1945. Questi sviluppi portarono alla nascita di numerose bande partigiane operanti su tutto il territorio, e facendo diventare la città sede di numerosi scontri fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale e della caduta del Fascismo.
Le fabbriche Duco ospitarono negli anni successivi alla Guerra il chimico e scrittore Primo Levi, autore popolare in tutto il mondo per le sue scritture sull’olocausto, in quanto ex deportato del campo di concentramento di Auschwitz. Egli trascorse ad Avigliana il primo anno dopo la prigionia ed ebbe modo proprio nella fabbrica di conoscere la sua futura moglie e di scrivere nelle pause di lavoro il suo celebre libro “Se Questo è un uomo”.
Con la fine della guerra gli edifici del dinamitificio, ormai disastrati dai bombardamenti, e gli stabili della Duco Montecatini, videro la loro richiesta di produzione calare sino alla definitiva chiusura con abbandono degli edifici dal 1965.
Gli edifici di pregiatissimo valore Architettonico Industriale di fine ‘800, posti in zone lontane dal centro abitato, furono lasciate in completo stato di degrado ed abbandono. Dal 1980 la zona limitrofa al Lago, divenne Parco e Riserva Naturale dei Laghi di Avigliana, impedendone qualsiasi intervento di recupero o demolizione. L’edificio che accoglieva gli Uffici della Duco Montecatini, posto a ridosso delle sponde del lago, fu l’unico stabile a subire un intervento di restauro, per divenire la nuova sede dei Guardia Parco. L’intero complesso che copriva ben oltre i 300.000 metri quadrati cadde così in mano a vandali e degrado sino al 2002 quando la porzione di dinamitificio esterna alla zona Parco, venne restaurata e restituita al pubblico come ecomuseo della Dinamite. Gli ultimi recuperi avvenuti nel 2007 hanno permesso ad una piccolissima parte del vecchio stabile di essere utilizzata come museo e sede di piccole associazioni, oltre che alla messa in mostra di alcuni macchinari recuperati e una piccola porzione di libri e manuali che costituivano la biblioteca operativa. Oggi sono anche in parte visitabili alcuni degli immensi cunicoli che fungevano da deposito di esplosivi e vie di fuga (interamente scavati sotto la collina “Trucco di San Martino” che separa l’ex stabilimento dalla ferrovia e dal nuovo centro abitato) ed il rifugio antiaereo che ospitava parte degli operai durante i bombardamenti. L’enorme e rimanente parte degli edifici della “Montecatini”, dal notevole valore storico architettonico, posti all’interno dell’attuale zona naturale, versano ancora in stato di completo abbandono, deteriorandosi ogni inverno sempre più, anche per mano di vandali e turisti maleducatamente curiosi. La zona, oggi meglio conosciuta come “T4” (dalle ultime produzioni industriali), dopo numerosi passaggi di proprietà è stata venduta a privati negli anni ‘90 che dal 2010, per motivi di sicurezza, ne hanno recintato l’intero perimetro impedendone l’accesso al pubblico.
https://it.wikipedia.org/wiki/Avigliana http://www.comune.avigliana.to.it/index.php/arte-e-storia http://www.comune.avigliana.to.it/index.php/dinamitificio-nobel http://www.associazioneamicidiavigliana.com/lib15/index.php?option=com_content&view=article&id=17:storia&Itemid=29 http://www.associazioneamicidiavigliana.com/lib15/index.php?option=com_content&task=view&id=22&Itemid=34 http://www.antichipassi.com/territorioDinamitificio.htm https://www.youtube.com/watch?v=GpTpPeO4nyk
A seguito dell’interesse dimostrato per le condizioni della fabbrica in funzione del suo eventuale recupero, in data 4 Maggio 2016 ho avuto un incontro con i proprietari dello stabile e dell’intera zona rinominata T4. Durante il colloquio, si è discusso a lungo riguardo alle volontà di recupero e risanamento dell’intera zona. L’area, acquistata dagli attuali proprietari nei primi anni ‘90, è stata fin da subito sottoposta a vincolo naturale e paesaggistico. L’idea iniziale era quella di un recupero dello stabile, conforme alle normative per la salvaguardia dell’architettura industriale di interesse storico. La bonifica della palude adiacente, avvenuta per la l’iniziale costruzione della fabbrica, a seguito di un’eventuale recupero avrebbe concesso all’intera area di ospitare un resort residenziale dove il vecchio stabile recuperato avrebbe accolto servizi quali Club, punti ristoro e svariati servizi di terziario avanzato. I vincoli paesaggistici e naturali posti dall’Ente Parco hanno però limitato le possibilità di recupero della zona. Nel decennio successivo, le proposte sono mutate per essere più conformi ai limiti imposti dall’ambiente. Un nuovo progetto prevedeva per cui un Parco Botanico, di vaste dimensioni, in grado di ospitare svariati tipi di Flora, ovviamente sotto l’accurato controllo di esperti. Tale bioparco avrebbe ospitato nella zona bonificata una serie di serre e percorsi guidati nei quali poter osservare piante e fiori da tutto il mondo, mentre gli edifici recuperati avrebbero ospitato laboratori e centri d’incontro con il pubblico. Eventuali spazi per il ristoro ed il pernottamento sarebbero stati ricavati degli edifici adiacenti al lago data la loro posizione caratteristica e scenografica. Un museo interattivo sulla storia della fabbrica e sul suo recupero, passando storicamente dall’inquinamento alla sua restituzione alla natura, avrebbero concesso anche ai turisti di poter riconoscere il valore e l’importanza della struttura restituita alla comunità. Entità pubbliche hanno anche rivolto il loro interesse verso tale zona, indicandola come luogo adatto ad un distaccamento delle facoltà universitarie di veterinaria o scienze forestali. Gli alti costi di recupero ne hanno però sfavorito l’avviamento.
Per lo stesso motivo, legato principalmente ai costi da sostenere, il progetto è andato accantonandosi negli anni. Inizialmente le pratiche burocratiche e legali hanno fatto tardare quelli che potevano essere gli inizi dei lavori di recupero, inoltre i vincoli legati al Parco Naturale, hanno sfavorito gli sviluppi iniziali. Il nuovo progetto del bioparco, presentato circa 10 anni fa è attualmente in fase di stallo, visti gli eccessivi costi ed il periodo sfavorevole di crisi economica. Nell’attesa del recupero dello stabile, sono comunque stati effettuati da parte dei proprietari dei controlli e dei giri di ispezione degli stabili, nei quali sono stati ritrovati anche materiali e fascicoli, donati all’ecomuseo ed ora esposti al pubblico. Nell’attesa del recupero di questo magnifico stabile sul panoramico sfondo del Lago Grande di Avigliana, non ci resta che lasciarci affascinare da come la natura stia avvolgendo a se, “bonificando” a suo modo, quello che per anni l’ha inquinata e resa “malata”.