LA STORIA VOL. 3 IL NOVECENTO IL LIBRO DELLA CLASSE 2.0
La Storia in schede esplicative, interattive, multimediali a cura della Prof.ssa Stefania Popoli
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LA STORIA Openbook il libro digitale, interattivo, multimediale e inclusivo Questo libro di Storia nasce dall’esigenza di rendere attiva la lezione in classe, perché consente di apprendere attraverso video, audio, schede, mappe concettuali, linee del tempo, esercizi interattivi, che rendono più stimolante l’approccio con i saperi. Le consegne sul portale Classroom, e i file postati su stream -occasione di ulteriori approfondimenti- entrano in perfetta sinergia con i contenuti dando l’opportunità all’allievo di mettere in campo le sue competenze e di apprenderne di nuove. L’alunno dispone di un testo che gli permette di studiare ovunque (multidevice e fruizione online) utilizzabile su tablet, PC, smart phone. La fruizione dei contenuti è possibile anche offline grazie al formato PDF. Lo informa da più punti di vista, ma soprattutto lo stimola a preparare a sua volta un percorso individuale che gli darà la possibilità di creare un nuovo testo, più ricco e articolato, grazie a pagine del testo in formato Word scaricabili. Questo OpenBook quindi è solo la piattaforma da dove ognuno parte per un proprio percorso, condiviso con i compagni di classe, e anche con gli altri docenti delle diverse aree cognitive. Condivisione quindi è la parola chiave che include la finalità di questo testo. Perché allora anche il formato cartaceo? A prescindere dalle direttive ministeriali, a cui dobbiamo comunque attenerci, che ci impongono testi misti (carta e web), l’allievo ha a disposizione uno strumento in più per raggiungere l’obiettivo: il testo cartaceo, il testo digitale interattivo, il formato word su cui elaborare ed arricchire i contenuti. Poi il libro, per essere aperto e chiuso, non ha bisogno di nessun supporto mediatico e nemmeno di un clik. Stefania Popoli docente di Lettere
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INDICE Tema 1
LA BELLA EPOQUE
La Bella Epoque - Le Invenzioni Arte e Cultura La donna nella Bella Epoque Le Suffragette -la donna vuole votare I progressi della scienza Società: la Seconda Rivoluzione Industriale La lotta di classe Karl Marx -il Manifesto Comunista Società: La questione sociale 1873-1896 Crisi di sovrapproduzione IMPERIALISMO La corsa alla Colonizzazione Pochi Paesi europei guidano immensi Imperi Si diffonde l’idea razzista della razza bianca superiore L’ITALIA DELLA SINISTRA STORICA Le riforme di Agostino Depretis Politica coloniale- Triplice Alleanza Francesco Crispi e la guerra in Etiopia ETA’ GIOLITTIANA
Tema 2
19 20 21 22 23 24 25 26 26 26 27 28
LA GRANDE GUERRA
Le cause della Prima Guerra Mondiale L’effetto domino delle alleanze L’Italia si divide in Interventisti e Neutralisti Caporetto Conferenza di pace 1919
Tema 3
8 11 15 16 18
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LE DITTATURE
La Rivoluzione Russa La guerra civile La politica repressiva contro gli oppositori I NEP
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L’Italia del Dopoguerra i Partiti di massa Il Fascismo I simboli del Fascismo Sostenitori e oppositori del Fascismo Le idee fasciste – le barricate di Parma La Marcia su Roma il delitto Matteotti - La dittatura del ventennio La Nascita del Nazismo Il programma nazifascista di Adolf Hitler 1929 crollo della borsa americana La Grande depressione -Il New Deal Con la Grande crisi si consolidano le dittature europee Hitler al potere Stalin: la Russia negli anni del terrore Democrazie e dittature in Europa La guerra civile spagnola
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Tema 4 LA SECONDA GUERRA MONDIALE Premesse L’Italia diventa Impero - La guerra in Abissinia I Patti Italia Germania Giappone Le leggi razziali in Italia Le tappe della Seconda Guerra Mondiale La guerra si allarga La Carta Atlantica – Gli USA entrano nel Conflitto La svolta del 1942- le vittorie in Africa –la guerra nel Pacifico Lo Sbarco in Sicilia – Mussolini arrestato Armistizio dell’8 settembre 1943 La guerra in Italia dopo l’8 settembre La Resistenza – la guerra partigiana contro i nazifascisti La fine della guerra in Italia. La morte di Mussolini Le forze anglo-americane sbarcano in Normandia La Germania crolla e Hitler si suicida Gli USA sganciano le bombe atomiche sul Giappone Fine della guerra OLOCAUSTO Lo sterminio degli Ebrei
Tema 5
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IL DOPOGUERRA
Il processo di Norimberga La divisione della Germania
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La divisione di Indocina, Corea e Vietnam Creazione dello Stato Ebraico l’indipendenza delle colonie africane L’Europa dopo il conflitto Il Dopoguerra in Italia Il referendum del 2 giugno 1946 La Costituzione italiana Le elezioni del 18 aprile 1948 IL MONDO DIVISO - LA GUERRA FREDDA Patto Atlantico – Patto di Varsavia Le guerre parallele La guerra del Vietnam La Distensione La crisi missilistica di Cuba La Primavera di Praga L’ITALIA DEL BOOM ECONOMICO Effetti positivi e negativi dello sviluppo economico. La cassa del Mezzogiorno I Governi di Centrosinistra 1968 Contestazione giovanile Il ’68 risveglia il movimento femminista Gli Anni di Piombo – la strategia della Tensione Le Brigate Rosse – Rapimento e uccisione di Aldo Moro Gli anni Settanta – Ottanta La Crisi Anni ’80 i Governi del Pentapartito La crisi del sistema dei Partiti Le inchieste giudiziarie del Pool di Milano Elezioni del 1994: Primo Governo di Centrodestra La Mafia approfitta della debolezza dei Partiti Attentati a Falcone e Borsellino
Tema 6
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SCENARI DEL XX-XXI SECOLO
Crollo del Muro di Berlino, Crollo dell’URSS, Le guerre jugoslave 11 Settembre 2001-guerra in Afghanistan e in Iraq-La Primabera araba Nord e Sud del Mondo – La Globalizzazione La lotta per i diritti da parte di chi ha donato la vita per i princìpi di uguaglianza: Gandhi, Martin L. King, Nelson Mandela, Aung San Suu Kyi, Malala Yousafzai
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TEMA 1
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La Bella Epoque 1875-1914 La Belle Epoque è un periodo storico, culturale e artistico europeo che va dalla fine dell'Ottocento fino all'inizio della Prima guerra mondiale. L'espressione "belle époque" (l'epoca bella, i bei tempi) nacque in Francia prima dello scoppio della Grande Guerra. Essa nasce in parte da una realtà storica e in parte da un sentimento di nostalgia. Dalla fine dell'Ottocento le invenzioni e progressi della tecnica e della scienza furono senza paragoni con le epoche passate. L'illuminazione elettrica, la radio, l'automobile, il cinema, la pastorizzazione, il vaccino per la tubercolosi e altre comodità, tutte contribuirono ad un miglioramento delle condizioni di vita e al diffondersi di un senso di ottimismo. Questa espressione ebbe fortuna perché esprimeva la contrapposizione fra l’epoca precedente e l’epoca successiva alla prima guerra mondiale, cioè tra il periodo della libertà e il periodo della perdita della libertà. La Belle Epoque indicava la vita brillante nelle grandi capitali europee, le numerose esperienze artistiche, ma soprattutto esprimeva l’idea che il nuovo secolo, il Novecento, sarebbe stata un’epoca di pace e di benessere. Non si rendevano conto, invece che si stavano solo preparando a una devastante guerra mondiale.
Esposizione universale di Parigi
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INVENZIONI DELLA BELLA EPOQUE
Seconda rivoluzione industriale La scienza e la tecnica portano al sistema produttivo a catena, applicato al settore delle auto e all’utilizzo del petrolio e dell’elettricità come fonte energetica.
Il mondo delle macchine Prima rivoluzione industriale Nel XVIII secolo viene introdotta la macchina a vapore nel sistema produttivo tessile. Inizia un processo irreversibile che utilizza nuove fonti energetiche: il carbone.
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Terza rivoluzione industriale Si intende il nuovo processo produttivo automatizzato, sorto nella seconda metà del XX secolo basato sui sistemi informatici e sull’alta tecnologia. Metropolis di Friz Lang https://www.youtube.com/watch?v=OHrGHpoCHUI https://www.youtube.com/watch?v=Zkv7lt6Yq80 completo
La catena di montaggio e la produzione in serie Tempi moderni film di Charlie Chaplin Catena di montaggio della Ford nel 1913.
Arte e cultura 10
Impressionismo 1874 Monet, Renoir, Cezanne, Degas
Monet
Renoir
Degas
Postimpressionismo Van Gogh
Gauguin
Hanri Toulouse Loutrec
Primi manifesti pubblicitari CUBISMO 11
Pablo Picasso Le Demoiselles d’Avignon, 1907 La prima opera cubista
FUTURISMO Umberto Boccioni, La città che sale Il quadro, realizzato nel 1910, può essere considerata la prima opera pienamente futurista di Boccioni
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MANIFESTO DEL FUTURISMO pubblicato nel 1909 su Le Figaro a Parigi, da Filippo Tommaso Marinetti
Marinetti You tube-Carmelo Bene e il Manifesto futurista
ASTRATTISMO 1910-12 Vasilij Kandinskij
Piet Mondrian
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IL CINEMA DEI FRATELLI LUMIERE 1894 Il primo film dei fratelli Lumière “Treno che entra in stazione”
Viaggio nella Luna è un film fantastico del 1902 realizzato da Georges Méliès. Il film è una parodia basata liberamente sul romanzo di Jules Verne “Dalla Terra alla Luna” e su quello di H. G. Wells “I primi uomini sulla Luna”.
La rete ferroviaria Lo sviluppo della rete ferrovia dal 1840 al 1880 Lo sviluppo economico raggiunto nel XX secolo sarebbe inimmaginabile se non ci fosse stata una diffusione così ampia della rete ferroviaria durante il XIX secolo. Si pensi che le strade ferrate nel mondo passarono dai 35 000 chilometri nel 1850 a 1,1 milioni nel 1914. Questo sforzo richiese ingenti capitali che venivano forniti dagli Stati e avrebbero fruttato solo dopo molti anni.
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La donna nella bella epoque
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Le suffragette La donna vuole votare
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La donna italiana vota per la prima volta il 2 giugno 1946 al Referendum “ Monarchia o Repubblica�.
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I progressi della scienza La prima anestesia
I raggi X
la mano “fotografata” ai raggi X
La scoperta del bacillo della tubercolosi
La farmacologia Nell’Ottocento, si sviluppò l’industria farmaceutica. Si scoprì che si potevano ottenere i farmaci attraverso procedimenti chimici. L’Aspirina, prodotta dalla Bayer, fu definita miracolosa perché efficace contro la febbre, e i dolori reumatici.
Il bacillo della tubercolosi al microscopio 18
Societa’ La II Rivoluzione Industriale Porta Alla ricerca di materie prime nei Paesi Extraeuropei Colonie in Afria - Americhe- Asia Inghilterra, Francia, Germania, Belgio, sono i Paesi colonizzatori e maggiormente industrializzati Si sviluppa un pensiero contrapposto LA LOTTA DI CLASSE CAPITALISTI (Borghesia) OPERAI (proletariato) Cercano il maggior guadagno con la minima Protestano facendo lo sciopero perché spesa. lavorano molte ore (fino a 16 al giorno) per un salario basso. Danno un salario bassissimo agli operai. Non hanno nessuna assicurazione in caso di Quando gli operai si ammalano li licenziano e infortunio sul lavoro (molto frequenti a causa assumono nuovo personale. della catena di montaggio che portava alla Chiedono e ottengono l’intervento della polizia distrazione) e dell’esercito contro gli scioperanti. Sono licenziati se ammalati La famiglia allora si riduce sul lastrico (in mezzo alla strada) Fanno le serrate delle loro fabbriche per evitare Perciò occupazioni o che vengano danneggiate le Gli operai si organizzano in associazioni (Trade macchine. Unions) Abbiamo le prime leggi in favore degli operai.
SOCIALISTI Tentano di organizzare una società ideale (Saint Simon, Fourier, Owen) Princìpi di uguaglianza e di giustizia “Socialisti Utopisti” SOCIETA’ IDEALE
DEMOCRATICI Volevano un VOTO DEMOCRATICO PER TUTTI Anche per gli operai più poveri. Uguaglianza sociale Distribuzione dei beni-ricchezza.
In Gran Bretagna si diffusero le società di mutuo soccorso e le cooperative di consumo Aiutavano gli operai ammalati e disoccupati
Compravano le merci e le rivendevano agli operai a un prezzo molto più basso.
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Giuseppe Pellizza, Il quarto stato 1895-1898 olio su tela; 293 x 545. Milano, Galleria d'arte moderna
Quest’opera rappresenta la Lotta di Classe che si andava delineando in quegli anni prendendo spunto dalle idee di Karl Marx che con Engel aveva pubblicato nel 1848 IL MANIFESTO COMUNISTA Karl Marx diceva che la proprietà privata è un furto del capitalista verso l’operaio che lavora per arricchire il suo padrone. Nella società c’è sempre stata la LOTTA DI CLASSE (patrizi e plebei) SOLO CON UNA RIVOLUZIONE si sarebbe abbattuta la Borghesia e lo sfruttamento del capitalista. Teorizzava la proprietà collettiva dei mezzi di produzione e dei guadagni, il COMUNISMO.
ricerca materiale sul web con cui arricchire le tue conoscenze sulla lotta del proletariato 20
Societa’
La questione sociale 1891 LA CHIESA PRENDE POSIZIONE Leone XIII pubblica l’Enciclica “RERUM NOVARUM” in cui ribadisce la legittimità della proprietà privata, ma ammonisce la borghesia ricca e capitalista, a non essere egoista e ingiusta con gli operai, che avevano il diritto di ottenere un salario equo che gli permettesse di condurre una vita dignitosa. Condanna comunque le idee socialiste rivoluzionarie anche se riconosce agli operai il diritto di organizzarsi per migliorare la propria vita. http://w2.vatican.va/content/leo-xiii/it/encyclicals/documents/hf_lxiii_enc_15051891_rerum-novarum.html ENCICLICA RERUM NOVARUM DATE IMPORTANTI 1875 Partito dei lavoratori in Germania-Partito Socialdemocratico
1906 Partito del Lavoro in Inghilterra
1892 Partito Socialista in Italia fondato da Filippo Turati
1906 Confederazione Generale del Lavoro in Italia 21
1873-1896 CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE Il mercato non è in grado di assorbire tutti i prodotti emessi dalle fabbriche. I magazzini sono pieni di merci. Gli operai sono licenziati in massa. Crisi del settore agricolo dei Paesi industrializzati a causa dell’uso delle prime macchine agricole e dei concimi chimici. Troppi cereali. Il prezzo dei cereali crolla per la concorrenza con quello americano e russo. Nell’Italia del Sud le fattorie andarono in rovina
contadini disoccupati
EMIGRAZIONE 1870-1900 emigrazione di massa 21 milioni di Europei partirono per le Americhe-Australia-Nuova Zelanda Sovrappopolamento è una delle cause principali dell’emigrazione nei continenti poco sviluppati. Questo cambiò aspetto al Pianeta- contribuì allo sfruttamento del terreno (oro- argento- carbonepetrolio- diamanti). NAZIONALISMO Fu la politica di difesa dei Paesi industrializzati per rafforzare i mercati interni in crisi economica. PROTEZIONISMO Grazie a forti tasse sulle merci straniere importate e a monopoli sulle merci, gli Stati proteggevano i loro mercati ed evitavano le importazioni. TRUST Mancanza quindi di concorrenza e controllo sui prezzi da parte dello Stato. Flussi migratori degli Italiani dopo l’Unità d’Italia.
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imperialismo La corsa alla colonizzazione Dal 1870 al 1914
COLONIE NEL MONDO 1914 23
POCHI PAESI EUROPEI GUIDANO IMMENSI IMPERI L’imperialismo ha motivazioni economiche Alla base di questa espansione c’era la volontà di assicurarsi le materie prime come il petrolio (motore a scoppio), i minerali, il carbone, il ferro, il cotone (per le fabbriche di filati in Inghilterra) ecc., ma anche le rotte commerciali. È infatti del 1869 l’inaugueazione del Canale di Suez, da un progetto italiano, con l’opera di Giuseppe Verdi “Aida”. Da quel momento non si dovette più circumnavigare l’Africa per raggiungere le Indie. Le colonie poi dovevano diventare nuovi mercati per i paesi colonizzatori, e un “posto al sole” per quelli che, perduti i terreni da coltivare a causa della forte mecanizzazione delle campagne, si riversavano nelle città, creando forti disagi nella classe borghese che si sentiva poco sicura nelle strade e in casa propria. In quegli anni si era generato un forte aumento della popolazione (crescita demografica) perciò le popolazioni erano entusiaste dell’espansione dei territori in Africa e Asia delle loro Nazioni. Si sviluppò quindi un forte senso di appartenenza della nazione chiamato Nazionalismo. La coseguenza fu che si voleva proteggere la propria Patria dai mecati stranieri (merci) che portavano al fallimento delle fabbriche nazionali (perdita del lavoro degli operai). Gli imprenditori chiedevano ai Governi che fossero applicate forti tasse sulle merci straniere per proteggere i commerci interni. Questo fenomeno è chiamato Protezionismo La corsa alle colonie generò una forte crescita del mercato delle armi che diventavano sempre più sofisticate e moderne. Le fabbriche europee prosperavano ed erano quotate molto bene nella Borsa valori come quelle di Parigi, Francoforte, Londra, New York. Ci furono molti investimenti da parte di azionisti provenienti dalla media e anche bassa borghesia. Però se le fabbriche chiudevano per fallimento, molti erano quelli coinvolti economicamente e le perdite in denaro erano meno pesanti per tutti. Anche oggi ci sono continui investimenti da parte di piccoli risparmiatori in azioni che hanno un valore di mercato che cambia ogni giorno in base all’offerta (cala il valore) e alla richiesta (aumenta il valore). Borsa di New York
Grafico dell’andamento dell’Euro sui mercati mondiali 24
SI DIFFONDE L’IDEA RAZZISTA DELLA RAZZA BIANCA SUPERIORE L’imperialismo si nutriva di ideologie razziste per giustificare le stragi che i militari compivano nei villaggi per avanzare nelle conquiste dei territori. Si diceva quindi che l’uomo bianco era superiore visto che era progredito molto confronto alla altre razze che non avevano raggiunto un pari grado di civiltà. Durante il Congesso di Berlino del 1878, a cui parteciparono le potenze mondiali di allora, si discusse anche di questo aspetto, cioè se fosse legittimo avere un diverso modo di considerare le altre razze da parte delle potenze colonizzatrici, e si stabilì che l’uomo bianco doveva portare i propri valori morali e civili nelle terre indigene ed educare le popolazioni anche con il ricorso della forza. Cancellare quindi le loro tradizioni considerate immorali. Nelle colonie venne applicata da subito una rigida separazione fra bianchi e popolazioni indigene, africane e asiatiche.
Vignetta razzista italiana
FACCIAMO IL PUNTO
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L’itaLia deLLa Sinistra storica Verso la democrazia partecipata 1876-1887 Con Agostino Depretis per la prima volta la Sinistra va al potere. RIFORME 1877 SCUOLA ELEMENTARE OBBLIGATORIA dai 6 ai 9 anni 1882 RIFORMA ELETTORALE
21 anni, 20 Lire di tasse annue, 2^ elementare. Si passa dal 2% al 7% della popolazione che ha diritto al voto (artigiani e operai) Da 600mila a 2 milioni di votanti.
Depretis adottò il protezionismo delle merci nazionali (aumenta le tasse sulle merci importate) Favorì l’industria nazionale (forti investimenti) ACCIAIERIE DI TERNI-OFFICINE MECCANICHE DI BREDA CENTRALI ELETTRICHE- INDUSTRIE TESSILI Non si fece scrupolo di chiedere e ottenere il voto in parlamento dei deputati e senatori della Destra, quando non aveva sufficienti voti, per far approvare le leggi che il suo Governo proponeva. Quindi deputati della Destra passavano alla Sinistra. Questo sistema venne chiamato TRASFORMISMO. POLITICA COLONIALE 1882 protettorato dell’Italia in Abissinia (attuale Etiopia) 1882 TRIPLICE ALLEANZA Germania - Austria - Italia. Ci furono molte proteste da parte della popolazione soprattutto dagli Irredentisti che vedevano svanire il sogno di unire le terre al confine fra Italia e Austria, rimaste a quest’ultima dopo l’Unità.
Dalla vignetta sulla destra si vede il re Umberto I che tiene in mano l’accordo già strappato, come infatti più avanti vedremo.
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INCHIESTA JACINI (inchiesta agraria) che documenta la miseria delle campagne. ABOLIZIONE DELLA TASSA SUL MACINATO che era stata messa dopo l’Unità d’Italia per il contributo alle spese delle guerre di Indipendenza. la MISERIA DELLE CAMPAGNE però non diminuisce EMIGRAZIONE verso le Americhe ricerca sul
materiale con cui arricchire le tue conoscenze sull’emigrazione
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IL GOVERNO CRISPI 1887-1896 Garibaldino e amico personale di Garibaldi, era a Palermo nel 1860 quando si preparava lo sbarco dei Mille. Si ispira alla politica autoritaria di Otto Bismarck, il Cancelliere tedesco di Guglielmo I FECE DELLE RIFORME DI SINISTRA ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE (codice Zanardelli)
DIRITTO DI SCIOPERO
LIBERTA’ DI AGGREGAZIONE Organizzazioni socialiste Camere del Lavoro
ricerca materiale con cui arricchire le tue conoscenze 1893-94 FASCI SICILIANI lavoratori in sommossa. Manda l’esercito e dichiara lo Stato di Assedio soffocando nel sangue la rivolta. SCIOGLIE IL PARTITO SOCIALISTA APPENA FONDATO da Filippo Turati nel 1892 1895 Manda l’esercito in Etiopia per farne una colonia, ma trova una forte resistenza e il Negus di Etiopia, Menelik, ad Adua sconfiggerà gli Italiani grazie all’aiuto del Regno Unito che aveva interessi coloniali in Somalia e in Egitto. Muoiono 7000 italiani. Crispi è costretto a dimettersi. DI RUDINI’ lo sostituisce e firma la pace con l’Abissinia. NUOVE TASSE PER RIPARARE AI COSTI DELLA GUERRA COLONIALE 1898 sommossa degli operai a Milano per il prezzo del pane che era aumentato a dismisura. Viene mandato l’esercito a sedare la sommossa e il generale Bava Beccaris dà l’ordine di sparare con i cannoni sulla folla. 80 morti e 500 feriti il bilancio di quella giornata. IL RE UMBERTO I decora Beccaris per le giornate di Milano. Questo determinerà il suo destino. Il 29 giugno del 1900 il re sarà assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci. Con questo attentato mortale inizia il ‘900, il secolo delle due grandi guerre e dei due blocchi continentali.
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Età giolittiana Giovanni Giolitti 1903-1914 Cambiò la politica dei governi precedenti della Sinistra Storica Aveva idee liberali però riteneva che anche i lavoratori e la classe operaia avessero il diritto di esprimere le loro opinioni. CERCAVA UN PUNTO DI INCONTRO E DI INTESA FRA LE CLASSI SOCIALI RIFORME:
Libertà di associazione a tutte le classi sociali 1910 Confederazione Nazionale degli Industriali (Confindustria)
1906 Confederazione Generale del Lavoro (CGIL)
Previdenza sociale Norme che tutelano il lavoro delle donne e dei ragazzi- tutela della maternità Riposo festivo Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro-sussidi e aiuti per invalidi e anziani
Riforma elettorale (1912) VOTO PER TUTTI GLI UOMINI (suffragio maschile - i votanti passano a 8 milioni) INDENNITA’ PARLAMENTARE tutti i cittadini possono candidarsi al Parlamento senza preoccupazioni finanziarie. Percepiscono denaro per il loro servizio.
1913 Accordo tra Cattolici e Liberali Patto Gentiloni Libertà di coscienza e di associazione Libertà della scuola, dell’Istruzione religiosa Opposizione al divorzio Riconoscimento delle organizzazioni economiche e sociali cattoliche
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POLITICA ESTERA: fu fedele alla Triplice Alleanza (Germania Austria Italia) ma mantenne buoni rapporti anche con Inghilterra Francia e Russia che si erano alleate nella Triplice Intesa (1907) 1911
Imposizione della sovranità dell’Italia in Libia con la forza dell’esercito (LibiaSomalia-Eritrea, sono le colonie italiane). La conquista della Libia non fermò la forte emigrazione, né aprì nuovi mercati e ricchezze. Solo ingenti spese da parte dello Stato portarono alcune migliaia di agricoltori a fondare aziende agricole in Libia.
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Nazionalismo Nei governi di Giolitti si rafforzò il Nazionalismo un movimento politico a favore delle imprese coloniali. Aspira che l’Italia diventi una grande potenza coloniale, è favorevole alla riconquista dei territori italiani che ancora facevano parte dell’Austria (Trento e Trieste). Alle elezioni del 1913 Giolitti fu rieletto, ma, nonostante ciò, fu sempre più difficile per lui prendere decisioni, date le pressioni dei Cattolici, dei Liberali, e dei Nazionalisti. 1914 Cade il Governo Giolitti e viene eletto il Liberale, conservatore di destra, Antonio Salandra. SOLLEVAZIONI POPOLARI
Novecento di Bertolucci
17 giugno 1914 ad Ancona vengono uccisi tre operai in uno scontro con la Polizia. In tutt’Italia viene proclamato lo sciopero generale (tumulti e tentativi di sommosse) BENITO MUSSOLINI direttore del giornale socialista “AVANTI” capeggia i movimenti e le manifestazioni dei dimostranti della Sinistra Socialista della Romagna e le Marche. Sul Campo resteranno 16 morti tra dimostranti e forze dell’ordine.
Riformisti –Collaborano alle riforme in Parlamento I SOCIALISTI si dividono in Massimalisti- si oppongono al Governo perché mirano alla Rivoluzione del Proletariato 29
TRIPLICE ALLEANZA
TRIPLICE INTESA
1882
1907
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TEMA 2 LA GRANDE GUERRA
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1914 PRIMA GUERRA MONDIALE
CAUSE ECONOMIA COLONIALE
PROTEZIONISMO
FORTE NAZIONALISMO
CONTRASTI ECONOMICI
DIFESA- CORSA AGLI ARMAMENTI
ORGOGLIO NAZIONALE
DIFESA DEI PRODOTTI NAZIONALI
TRIPLICE ALLEANZA 1882 (Germania-Austria-Italia)
TRIPICE INTESA 1907 (Francia-Inghilterra-Russia)
SVILUPPO DELLE INDUSTRIE BELLICHE
TENSIONI NELLE REGIONI BALCANICHE TENTATIVI DI ESTENSIONE IN QUELLE REGIONI DA PARTE DELLA RUSSIA E DELL’AUSTRIA E IN ALSAZIA E LORENA TENSIONI FRA FRANCIA (vuole riprendersi i territori ceduti alla E GERMANIA Germania da Napoleone III)
La Germania aveva fatto una corsa agli armamenti tale da mettere in allarme le altre nazioni che a loro volta incentivavano le industrie belliche che si arricchivano sempre più. Nel 1907 gli Stati che si sentivano minacciati dalla potenza militare della Germania, alleata inoltre con Austria-Ungheria e Italia, stipularono un accordo, la Triplice Intesa, che si contrapponeva alla Triplice Alleanza. Entrambi gli accordi comportavano l’immediato aiuto degli altri Stati se uno fosse stato attaccato da un nemico. Se invece uno Stato avesse arbitrariamente attaccato uno Stato sovrano, gli alleati non erano obbligati ad intervenire. Quindi solo se attaccati sarebbero intervenuti in aiuto gli Alleati. L’EUROPA E’ DIVISA IN DUE BLOCCHI CONTRAPPOSTI CON INTERESSI ECONOMICI E POLITICI CONTRASTANTI. La Seconda Rivoluzione Industriale aveva portato enormi progressi nella scienza in generale e in quella bellica in particolare, per cui si stava preparando per l’Europa la più devastane guerra che mai avesse vissuto fino a quel momento.
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L’EFFETTO DOMINO DELLE ALLEANZE CAUSA IL CONFLITTO MONDIALE i Balcani erano un punto caldo dove i tentativi espansionistici austriaci erano fortemente contrastati dai Nazionalisti serbi. A Sarajevo, capitale della Bosnia, il 28 giugno 1914, uno studente serbo appartenente a un movimento indipendentista slavo uccise l’Arciduca d’Austria, erede al trono, Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia. Cronaca dell’epoca
L’Austria accusò il Governo serbo dell’attentato e inviò un Utimatum* alla Serbia Ma quest’ultima non accettò tutti i suoi punti. L’Austria, dopo essersi assicurata l’appoggio della Germania, il 28 luglio dichiarò guerra alla Serbia. Da qui hanno inzio le dichiarazioni di guerra che porteranno la conflitto mondale.
30 luglio, lo Zar di Russia ordina la mobilitazione generale a difesa della Serbia 1 agosto, la Germania risponde dichiarando guerra alla Russia e 3 agosto
alla Francia, sua alleata.
4 agosto il Regno Unito dichiara guerra alla Germania
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*Ultimatum:
atto con il quale uno Stato pone a un altro alcune condizioni da soddisfare entro una data precisa, minacciando sanzioni economiche o un intervento militare nel caso le sue richieste non vengano accolte.
3 agosto La Germania dichiara guerra al Belgio e lo invade, nonostante si fosse dichiarato neutrale, per attaccare la Francia. 23 agosto Il Giappone dichiara guerra alla Germania nel tentativo di sottrarre i possedimenti coloniali in Cina.
L’ITALIA PER IL MOMENTO RIMANEVA FUORI DAL CONFLITTO L’Austria non è stata attaccata nel suo territorio perciò non scattano gli obblighi di intervento in aiuto della Triplice alleanza.
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Il conflitto La Germania confida in una guerra rapida contro la Francia, ma questa prepara una linea difensiva molto forte spostando l’esercito a Nord, grazie anche alla resistenza dei Belgi. Numericamente Austria e Germania erano inferiori con 3.800.000 soldati Inghilterra Francia e Russia 5.800.000 soldati La Germania però contava sulla sua supremazia bellica (armi) e sulla maggiore rapidità del suo esercito. I fatti però smentirono questa tattica, infatti sulla Marna, a soli 40 km da Parigi, i Francesi riuscirono a fermare l’esercito tedesco, nonostante i 500 mila soldati morti. Le speranze della Germania e dell’Austria di ottenere un rapida vittoria erano finite INIZIAVA DA QUEL MOMENTO UNA ESTENUANTE “GUERRA DI POSIZIONE”.
You tube le nuove armi 1
You tube le nuove armi 2
La trincea
nelle trincee scavate nel terreno, protette dal filo spinato e dalle mitragliatrici. I costi della guerra diventarono enormi, sia per la continua perdita di soldati, sia per i costosi rifornimenti bellici ed alimentari. 35
Germania e Austria si trovarono accerchiate, dovendo combattere su due fronti- EST (Russia) OVEST (Francia). L’Inghilterra poi garantiva un controllo sui mari e una fonte di risorse economiche e umane grazie alle sue floride colonie. L’Inghilterra controllava via mare che le Potenze Centrali non si approvvigionassero dalle loro colonie. La Germania utilizzò per la prima volta i sommergibili, gli U-BOT, per affondare le navi nemiche. Tra la fine del 1914 e nel corso del 1915 entrarono in guerra anche Turchia e Bulgaria a favore della Triplice Alleanza. neL frattempo L’itaLia Si divide in
neutralisti
interventisti
Giolitti e il suo schieramento politico, convinti che avrebbero ottenuto molto di più se avessero concordato con l’Austria di rimanere fuori dal conflitto in cambio di Trento e Trieste, l’Istria e altri territori reclamati dagli Irredentisti.
Repubblicani, Liberali conservatori, Nazionalisti, Sindacalisti rivoluzionari, Irredentisti. Alcuni Cattolici, come Don Luigi Sturzo, ritenevano che non fosse giusto rifiutarsi dal compiere il proprio dovere in caso di dichiarazione di guerra. I Cattolici contrari alla guerra di qualunque Benito Mussolini (espulso dal partito Socialista schieramento. fonda il quotidiano “Il Popolo d’Italia”) fu un fervente Interventista. I Socialisti, gli operai e i contadini convinti che Il re Vittorio Emanuele III la guerra avrebbe portato loro ancora più Antonio Salandra capo del Governo. povertà e miseria. Gli appartenenti al “Movimento Futurista” come F. T. Marinetti Il poeta Gabriele D’Annunzio che nel maggio 1915 a Genova tenne un discorso interventista infuocato che portò buona parte dell’opinione pubblica a schierarsi per la guerra. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema L’Italia firma il 26 aprile 1915 il “Patto di Londra” con il quale si stacca dalla Triplice Alleanza passando nella Triplice Intesa. Si impegna ad entrare nel conflitto contro l’Austria entro un mese. In cambio, in caso di vittoria, l’Italia avrebbe ottenuto il Trentino, l’Alto Adige, fino al Brennero, Trieste, l’Istria, Valona in Albania, e parte delle colonie tedesche. L’entrata in guerra dell’Italia il 24 maggio 1915 costrinse l’Austria ad aprire un nuovo fronte a sud per opporsi all’attacco dell’Italia, indebolendo gli eserciti sul fronte russo. Il comando delle operazioni viene affidato al Generale Cadorna. L’esercito italiano era meno forte e meno equipaggiato di quello austriaco. Mancavano divise adeguate per il caldo e soprattutto il freddo. 23 giugno 1915 sull’Isonzo (Gorizia) ci furono 4 battaglie durissime con modesti risultati di avanzamento (Battaglie sul Carso alle quali partecipa il poeta Giuseppe Ungaretti*) 60/70.000 morti. ANCHE PER L’ITALIA INIZIA UNA GUERRA DI TRINCEA 36
Giuseppe Ungaretti SOLDATI
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema I916 RIPRESA DELLE OFFENSIVE SU TUTTI I FRONTI
FRONTE TEDESCO I Tedeschi sferrano un attacco sul fronte francese a Verdun (antica roccaforte) ma sono bloccati. La battaglia dura circa 10 mesi. I Tedeschi usano il gas per snidare e uccidere i soldati francesi nelle trincee e sui campi di
FRONTE FRANCESE I Francesi, aiutati dagli Inglesi, usano i carri armati per la prima svolta durante una grande offensiva sul fiume Somme. Più di 1milione di caduti sui due fronti.
battaglia. I Francesi riuscirono a non retrocedere. In soli 5 mesi morirono 600mila uomini nei due schieramenti.
La Germania sfonda il blocco navale inglese nel mare del nord (battaglia dello Jutland 31 maggio 1916) ma fallisce pur procurando gravi perdite all’Inghilterra.
Fronte Occidentale Consiglio di leggere “NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE” di E. M. Remarque
Questo romanzo fu censurato da A. Hitler perché contro la guerra.
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PRIME PROPOSTE DI PACE, ma gli interessi di entrambi i fronti erano troppo discordanti e non si arrivò ad un punto comune per porre fine alla guerra. Il 6 aprile 1917 gli USA entrano nel conflitto.
A causa della Rivoluzione Russa* (vedi la scheda a pag. 44) la Triplice Intesa fu privata di un prezioso alleato, ciò fu compensato dall’ingresso in guerra degli Stati Uniti. Il presidente Wilson fu indotto a dichiarare la guerra per vari motivi: la pressione dell’opinione pubblica sdegnata dagli attacchi tedeschi alla flotta mercantile americana: il transatlantico Lusitania fu affondato da un sommergibile tedesco provocando 1200 vittime.
Ebbe peso sulla decisione di intervenire la simpatia fra gli Stati Uniti e l’Inghilterra. Il fatto che gli Stati Uniti si erano esposti economicamente con l’Inghilterra erogando notevoli prestiti: se la Triplice Intesa avesse perduto la guerra i prestiti americani difficilmente sarebbero stati restituiti. Una vittoria tedesca, infine, avrebbe rappresentato un serio pericolo per gli interessi americani nel Mediterraneo e nel Medio Oriente.
Cartina delle potenze mondiali in guerra
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IL DRAMMA DEL FRONTE ITALIANO: CAPORETTO Il 24 ottobre 1917 gli austro-tedeschi riuscirono a sfondare le linee italiane fino a conquistare Udine e raggiungere il fiume Tagliamento. Era la vendetta degli Austriaci nei confronti dell’Italia che aveva tradito la Triplice Alleanza. Libera dalla guerra contro la Russia, che si era ritirata a causa delle sommosse capeggiate dai Bolscevichi, l’Austria poté spostare verso l’Italia le truppe e sfondare le linee italiane. La prima breccia nello schieramento italiano fu aperta a Caporetto. Vi fu una perdita di circa 400mila uomini tra morti e feriti. Fu la più grande disfatta dall’inizio della guerra. Il morale dei soldati, già duramente provato da due lunghi anni di dure battaglie e di privazioni, si disgregò sotto le cannonate del nemico. Il Paese tuttavia reagì contro i capi supremi dell’esercito, accusati di incapacità organizzativa, come il generale Cadorna, che venne rimosso e sostituito dal generale Armando Diaz che ebbe un rapporto più umano con i soldati. Questo sollevò il morale dei combattenti anche grazie alle promesse di terre e agevolazioni alla fine del conflitto. Furono chiamati alle armi dei ragazzi della classe 1899, che allora avevano 18 anni, per dare vigore e ricambio alle truppe.
SCIOPERI, MANIFESTAZIONI AMMUTINAMENTI 1917 anno di tumulti, scioperi nelle fabbriche dove i ritmi di lavoro erano insopportabili. C’era richiesta ovunque di cessare il conflitto: la fame e la stanchezza stavano stremando la popolazione civile. Le donne avevano preso il posto degli uomini nelle fabbriche e nelle campagne.
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DIMOSTRAZIONI PACIFISTE VI FURONO A TORINO E A BERLINO. Nell’ottobre 1917 vi fu la rivoluzione in Russia da parte della classe operaia e contadina, che si ribellò al potere dello zar a seguito degli enormi sacrifici subiti durante il conflitto mondiale che comunque fu solo l’effetto scatenante, le cui cause vanno ricercate nella grande disparità sociale che da sempre c’era in quel paese. Al fronte vi furono molti casi di ammutinamento e di diserzione* che furono risolti con la fucilazione sul campo e la decimazione (Punire un reparto con la decimazione, uccidendo un soldato estratto a sorte ogni dieci) per dare l’esempio a tutti coloro avessero avuto *Disertore è il soldato intenzione di fare altrettanto. che abbandona Tutto questo provocò ribellioni e defezioni ancora più forti. l’esercito. Casi di ammutinamento si ebbero su tutti i fronti. Molti si mutilavano per tornare a casa. 1918: ANNO DECISIVO DELLE SORTI DELLA GUERRA E DELLA FINE DEL CONFLITTO L’aiuto americano fu fondamentale sul fronte franco-tedesco sulla Marna. Il generale Foch contrattaccò i Tedeschi e li costrinse a ritirarsi. Anche in Belgio i Tedeschi furono costretti al ritiro e segnarono le sorti della guerra. Nell’ottobre 1918 gli Italiani a Vittorio Veneto sfondarono le linee austriache e conquistarono Trento e Trieste il 3 novembre, il 4 novembre Diaz annuncia la vittoria italiana. Il Germania l’Imperatore Guglielmo II fugge in seguito ad una rivolta popolare e viene proclamata la Repubblica.
1919 Conferenza di pace a parigi (Versailles)
GERMANIA Restituzione alla Francia di Alsazia e Lorena Porto di Danzica alla Polonia (corridoio di Danzica) e cessione di buona parte della Prussia alla Polonia. Cessione di tutti i possedimenti coloniali Consegna della flotta navale all’Inghilterra Riduzione drastica delle proprie forze armate Risarcimento di tutti i danni provocati dal conflitto (132 miliardi di marchi oro) AUSTRIA Cessione all’Italia del Trentino, Alto Adige, Trieste e l’Istria Creazione della Repubblica Cecoslovacca e della Jugoslavia, alle quali vengono annessi territori appartenenti all’Austria e all’Ungheria. Risarcimento dei danni provocati dal conflitto (in misura molto minore della Germania) L’Austria perde l’Ungheria (che diventa autonoma) e diventa Repubblica. I Serbi, i Croati e gli Sloveni creano lo Stato Jugoslavo L’IMPERO OTTOMANO dopo la sconfitta, si disgrega e nasce la Repubblica Turca
L’Italia si sentì non soddisfatta delle suddivisioni perché si aspettava di ottenere la Dalmazia, la città di Fiume e l’Albania, secondo gli accordi del Patto di Londra, ma su quest’ultimo punto si opposero soprattutto gli Stati Uniti perché non si volevano creare colonie all’interno dell’Europa. 40
Il poeta aviatore Gabriele D’Annunzio con un gruppo di volontari (2000 legionari) occupò Fiume che, con un successivo trattato (Rapallo 1920) diventò Italiana. ricerca materiale con cui arricchire le tue conoscenze Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
LA PRIMA GUERRA MONDIALE SI ERA CONCLUSA CON L’ IMMANE BILANCIO DI 9 MILIONI DI MORTI E UN CUMULO DI MACERIE AL POSTO DELLE CITTA’ 41
1919 nasce la società delle nazioni L’esigenza era che non si dovessero mai più creare i presupposti di un nuovo conflitto. La sede fu istituita a Ginevra perché la Svizzera non era stata coinvolta nella guerra da cui si era dichiarata da subito neutrale. Non riuscì ad essere veramente operante a causa dei forti nazionalismi. Gli USA, da cui era partita l’idea di creare la Società delle Nazioni attraverso il Presidente Wilson, decisero di non farne parte perché il Congresso americano diede parere sfavorevole. Nasceva quindi sotto i peggiori auspici, e più avanti vedremo come non riuscì ad impedire che si generassero in Europa delle feroci dittature come quella nazista di Hitler.
I trattati di pace non tennero conto degli uomini, delle sofferenze, delle aspirazioni dei popoli, per cui da parigi naSceranno quei Semi deLL’odio che sfoceranno nella seconda guerra mondiale
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IL DOPOGUERRA PROBLEMI ECONOMICI: la Germania è in gravi difficoltà per le pesanti sanzioni dettate a Versailles Le tensioni sociali dovute alle difficoltà economiche diventarono esplosive in tutti i Paesi europei. La disoccupazione e il carovita furono problemi che tutti i Governi dovettero affrontare.
Un reduce della guerra chiede l’elemosina a Berlino
PROBLEMI POLITICI: la Rivoluzione Russa portò all’isolamento degli Stati Sovietici. I Governi
Europei, date le sommosse operaie sempre più frequenti e violente, temevano che il seme comunista potesse attecchire anche nelle popolazioni europee. Le sommosse furono spente nel sangue. Vi erano tensioni molto forti anche nei Paesi creati sulla carta geografica dai politici che non tennero conto delle affinità e delle divisioni etniche dei popoli forzatamente uniti o divisi. (Jugoslavia-Alto Adige). Gli Stati Uniti non conoscono crisi economica e sociale e diventano la maggiore potenza economica mondiale mettendo in difficoltà l’Inghilterra. 1919 NASCITA DEL MOVIMENTO FASCISTA IN ITALIA fondato da Benito Mussolini 1921 NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO fondato da Antonio Gramsci 1923 NASCITA DEL PARTITO NAZIONALSOCIALISTA fondato da Adolf Hitler Per timore di perdere il potere di fronte alle sommosse popolari, i proprietari terrieri, gli industriali, appoggiarono e finanziarono partiti di ispirazione reazionaria-anticomunista come il fascismo in Italia e il il Nazionalsocialismo in Germania IL DOPOGUERRA FU COMUNQUE UN PERIODO DI GRANDE RIPRESA ECONOMICA MA ANCHE DI GRAVI SQUILIBRI SOCIALI
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TEMA 3 LE DITTATURE
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La rivoluzione russa CAUSE
Economia al collasso già prima del conflitto mondiale
Struttura politica e sociale arretrata di tipo feudale: tutto il potere e la ricchezza erano nelle mani dello zar e della nobiltà terriera (non vi era un parlamento e non c’erano elezioni) ogni sommossa era soffocata nel sangue dall’esercito. La Russia era formata da circa 160 milioni di abitanti di cui l’81% era composta da contadini che vivevano quasi in schiavitù. Le industrie erano statali e gli operai percepivano salari bassissimi che non permettevano la sopravvivenza. Con lo scoppio della guerra tutte queste difficoltà si aggravarono.
EFFETTI 13 febbraio 1917 A San Pietroburgo vi fu una grande manifestazione alla quale parteciparono 20.000 operai. Operai e soldati iniziarono a manifestare insieme. I secondi protestavano contro la guerra. 15 marzo 1917 lo zar Nicola II abdicò (sarà poi arrestato insieme a tutta la famiglia) e la Russia divenne una Repubblica. Si costituì un governo provvisorio che doveva elaborare un sistema parlamentare simile a quello dei Paesi occidentali. Il Partito Socialdemocratico Russo, fondato nel 1898 dette vita allo schieramento dei Bolscevichi: integralisti nel credere che solo con la rivoluzione si sarebbe raggiunta una vera parità fra gli uomini. Menscevichi: credevano in un comunismo moderato e in un parlamento in cui democraticamente riformare le leggi. Pensavano che non fosse giunto il tempo per una rivoluzione. Le assemblee formate da operai, contadini, e soldati, erano chiamate SOVIET* Propaganda dei Soviet contadini e operai SOVIET
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LENIN capo dei Bolscevichi, ritenne che fosse giunto il momento per attuare la rivoluzione socialista, e il 3aprile 1917 tornò in Russia, a Pietroburgo, dall’esilio in Svizzera.
Manifesto di propaganda con Lenin
Al governo provvisorio era stato posto il Menscevico Karenskij che credeva nella moderazione e nel proseguimento della guerra. Lenin aveva dalla sua parte i Soviet che fomentava con sommosse nelle fabbriche e nelle campagne. Nel luglio del 1917 il Soviet di Pietroburgo organizzò una grande sommossa popolare. Il governo gli pose contro l’esercito, ma la Guardia Rossa, un corpo armato di operai guidati da Trotskij braccio destro di Lenin, vinse sulle truppe governative. Dopo questo avvenimento Lenin decise che i tempi per la rivoluzione erano maturi e la notte fra il 24-25 ottobre 1917 (secondo il calendario giuliano in vigore in Russia, 7 novembre per il calendario gregoriano) la Guardia Rossa occupò il Palazzo d’inverno sede del Governo. La “rivoluzione d’ottobre” si svolse quasi senza spargimento di sangue e fu la prima rivoluzione nella storia che si proclamava socialista Trotskij
IL PUNTO
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Il Partito Comunista va al potere con a capo del governo Lenin. I Bolscevichi istituirono un Consiglio dei commissari del popolo con a capo Lenin, le cui prime decisioni furono: Immediato ritiro dalla guerra (3 marzo 1918 trattato di pace di Brest-Litovsk) Abolizione della proprietà privata Terre ai contadini gestite dai Soviet dei contadini Industrie appartenenti alla nazione: operai (Soviet) al potere Riduzione dell’orario di lavoro a 8 ore Parità di diritti fra uomo e donna Abolito l’insegnamento religioso, confiscati i beni della Chiesa Ortodossa. Laicizzazione dello Stato. LUGLIO 1918 COSTITUZIONE DELLA NUOVA REPUBBLICA che nel 1922 assunse il nome di UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE URSS Bandiera URSS
Vi furono da subito vivaci opposizioni a questo regime comunista e i Controrivoluzionari erano attivi anche all’interno del partito. Si formarono due Armate: l’Armata rossa rivoluzionaria e l’Armata bianca antirivoluzionaria. Quest’ultima era finanziata anche dalle monarchie europee che temevano una rivoluzione in casa propria. Fra queste vi furono scontri sanguinosi che aggravavano ancor più l’economia disastrosa del Paese.
La Russia era ormai in piena Guerra Civile. ricerca sul Web materiale con cui arricchire le tue conoscenze
I movimenti della Guerra Civile
Lo sterminio della famiglia Romanov Nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 l'ex-zar e la famiglia sono svegliati con l'ordine di preparare i bagagli per una partenza. Sgomberate le stanze che occupano, i Romanov e gli altri prigionieri sono condotti nello scantinato della casa e passati per le armi. Nessuna pietà, nemmeno per le ragazze e il bambino erede al trono. Nel 1990 i corpi vengono ritrovati, e identificati con l'esame del DNA.
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LENIN ADOTTO’ UNA POLITICA REPRESSIVA DURISSIMA NEI CONFRONTI DEGLI OPPOSITORI I Bolscevichi, che a partire dal 1918 si ribattezzarono Partito comunista russo, nel 1921 vinsero la guerra civile. I motivi di questa vittoria furono molti: innanzitutto i Bolscevichi furono gli unici a essere dotati di un’organizzazione politica centralizzata e di un esercito disciplinato (Armata rossa). Inoltre, introdussero il “comunismo di guerra”: sostanzialmente il controllo di tutta l’economia da parte del governo, per cui la produzione agricola veniva quasi interamente confiscata ai contadini. Questi morivano letteralmente di fame e non si ebbe per loro nessuna pietà quando trattenevano per sé una parte del raccolto. Erano uccisi con pubbliche esecuzioni e senza processo. Terminata la guerra civile nel 1922 venne proclamata l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). Il nuovo Stato era governato dal Partito comunista, che esercitava un potere dittatoriale e controllava ogni aspetto della vita del Paese. La politica del “comunismo di guerra” venne sostituita con la “Nuova politica economica” (NEP), che prevedeva che lo Stato avesse la proprietà delle grandi industrie e delle banche, mentre i contadini avrebbero avuto la proprietà della terra (dovevano però vendere solo allo Stato). Il partito dava maggiore libertà di scambio (i prodotti in eccedenza potevano essere venduti autonomamente al mercato) e le piccole industrie, con meno di 20 dipendenti, ritornarono sotto il controllo dei privati. In pochi anni l’economia si risollevò (Grazie alla NEP, fin dal 1926 la produzione agricola e industriale tornò ai livelli del 1914) e migliorarono le condizioni di vita. Si
placarono anche i contrasi interni. Certamente gli oppositori erano mandati nei gulag in Siberia, esattamente come al tempo dello zar. Lenin malato Dopo un ictus, una malattia molto invalidante, dal 1923 Lenin non fu più in grado di comunicare, fino alla completa paralisi ed alla morte avvenuta il 21 gennaio 1924. Con la sua scomparsa si apre un vuoto di potere che porterà ad una lotta fortissima fra Trotskij e Stalin (vai a pag. 67)
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L’itaLia deL dopoguerra La “vittoria mutilata” accresce l’insoddisfazione fra gli Italiani Una parte della società italiana riteneva che i trattati di pace del 1919 non fossero giusti verso l’Italia. Il Regno d’Italia aveva ottenuto Trieste, il Trentino, la Venezia Giulia e l’Istria, oltre l’Alto Adige, una regione la cui popolazione era a maggioranza tedesca. Era stata richiesta anche la città di Fiume, abitata in prevalenza da Italiani e reclamata dal nuovo Stato iugoslavo, e la Dalmazia, a maggioranza slava. L’insoddisfazione per quella che fu definita una “vittoria mutilata” fu alimentata da una fortissima propaganda da parte dei Nazionalisti, spesso ex membri dei corpi speciali dell’esercito (arditi, mitraglieri, aviatori), ex ufficiali in congedo. Molti di loro erano delusi anche dal peggioramento delle loro condizioni economiche e sostenevano che l’Italia si dovesse affermare come grande potenza e con una politica estera più aggressiva. Ci furono atti di allarmante violenza, una conseguenza della guerra che aveva portato a una bassa considerazione della vita umana. Forte del sostegno di gran parte dei nazionalisti e dell’opinine pubblica italiana, il poeta Gabriele D’Annunzio, nel settembre del 1919, partì con circa 2000 ex combattenti (legionari) e occupò Fiume. Dopo un anno, nel 1920 a Rapallo in provincia di Genova, un trattato riconobbe all’Italia la città di Fiume.
D’ANNUNZIO era un poeta molto famoso per le sue opere letterarie (vedi il testo di Letteratura Italiana) e per il modo di vita. Faceva parte del Decadentismo che si basava su un forte individualismo e una concezione dell’IO molto alta (mito del Superuomo). Era aviatore e divenne famosa la sua impresa su Vienna quando dal suo aereo buttò sulla città dei volantini con scritto “VIENNESI ARRENDETEVI”. Fu vicino al Fascismo e Mussolini lo manteneva nel lusso del Vittoriale, dimora sul Lago di Garda. Lì riceveva i Legionari di Fiume, nostalgici dell’impresa storica. ricerca materiale con cui arricchire le tue conoscenze su D’Annunzio. 50
Anche in Italia nascono i partiti di massa 1892 Partito Socialista fondato da Filippo Turati era diviso in massimalisti e riformisti. Si sviluppò rapidamente soprattutto nel nord e nel centro d’Italia all’epoca dei governi Giolitti.
1919 Partito Popolare fondato da Don Luigi Sturzo di ispirazione cattolica.
ELEZIONI DEL 1919
FACCIAMO IL PUNTO
I Socialisti e i Popolari ebbero la maggioranza dei voti , ma non si misero d’accordo per formare una maggioranza di Governo per cui i Socialisti, che avevano preso il 32,3% dei voti, si misero all’opposizione lasciando che i Popolari, i Liberali, i Repubblicani, formassero il nuovo Governo. Il caos in Parlamento era tale che venne chiamato il vecchio Giolitti come presidente del Consiglio. La situazione si era ancor più aggravata e non c’era giorno che non ci fosse uno sciopero, un’occupazione, la chiusura di una fabbrica (serrata) da parte degli imprenditori che temevano danneggiamenti, sabotaggi alle loro costosissime macchine. Anche nelle campagne ci furono scioperi dei contadini con l’occupazione delle terre. Si formarono delle leghe contadine socialiste –leghe rosse- e leghe bianche di ispirazione cattolica, mentre nelle fabbriche gli operai si riunivano in Comitati ispirati ai Soviet russi. ERA INIZIATO IL BIENNIO ROSSO: 1919-1920
PERO’ Le lotte operaie e contadine non portarono ai miglioramenti sperati: i salari rimanevano troppo bassi e le condizioni dei contadini erano ancora pessime. Il Partito Socialista, durante un congresso a Livorno nel 1921, si divise e Antonio Gramsci fondò il Partito Comunista Italiano, legato all’ appena nata Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) e ciò fino al 1990, quando questa si sciolse. 51
Il fascismo Benito Mussolini
Repetita
Dopo gli studi magistrali esercita per breve tempo la professione di maestro elementare. Nella giovinezza aderisce al partito socialista e diventa direttore dell’ “Avanti” organo del partito socialista. Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, si schiera con gli interventisti e si stacca dal Partito socialista che resta neutrale alla guerra. Parte volontario per la guerra dove resta ferito.
Nel 1919 fonda i “Fasci di combattimento” Alla fondazione del Movimento fascista parteciparono reduci delusi dall’esito della guerra, studenti, ex socialisti, e il movimento artistico-letterario dei Futuristi. Adottarono la divisa degli arditi (ex combattenti, truppe d’assalto) Camicia nera, copricapo (fez) con il teschio. I Fascisti si presentarono alle elezioni del 1919 ma ottennero pochissimi voti (4000) e nessun deputato.
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I SIMBOLI DEL FASCISMO Il Movimento fascista faceva leva sull’orgoglio di una Nazione umiliata dalle potenze alleate a Versailles, per cui cosa poteva unire un popolo meglio del suo glorioso passato imperiale? Ecco che i simboli della Roma dei Cesari furono il collante per molti Italiani delusi e amareggiati che si unirono sotto un’unica ideologia reazionaria e nostalgica di un passato ormai inesorabilmente trascorso. IL FASCIO LITTORIO da cui deriva la parola “fascismo”, era rappresentato da un insieme di fascine legate, nel cui interno vi è una scure. Era il simbolo del potere dei Magistrati romani e rappresentava anche l’insieme delle classi sociali (contadini, operai, e ex combattenti) che formavano il Movimento.
L’AQUILA ROMANA IMPERIALE è uno dei simboli più ricorrenti del movimento fascista. Deriva dal periodo romano-epoca imperiale- da imitare in quanto, secondo l’ideologia fascista, l’Italia era esempio di civiltà e potenza. I due simboli, fascio e aquila, venivano issati in ogni piazza, monumento ed edificio pubblico.
IL SALUTO ROMANO i fascisti si salutavano con il braccio e la mano destra alzati come in epoca imperiale romana. Gli studenti salutavano con il saluto romano i loro insegnanti e gli adulti in generale. LA DIVISA NERA-LE CAMICIE NERE è la divisa dei miliziani (uomini armati al servizio d’ordine del Movimento fascista) derivata dalla divisa degli “Arditi” (vedi sopra). I Miliziani formavano un vero e proprio esercito armato agli ordini di Mussolini e dei suoi uomini più fidati (gerarchi). Le Camicie Nere formano delle squadre d’assalto che intervenivano contro gli oppositori (socialisti, operai in sciopero, contadini in sommossa) e venivano chiamati comunemente SQUADRISTI.
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SIMPATIZZANTI E SOSTENITORI DEL FASCISMO
I ricchi borghesi industriali che temevano le sommosse operaie comuniste e non volevano le loro fabbriche occupate dagli scioperanti (1919-20 Biennio rosso). Borghesia contadina e latifondista che non voleva condividere con i braccianti in sciopero le terre e i guadagni. I piccoli borghesi strozzati dalle tasse e dal carovita (inflazione). I reduci della guerra che si trovano senza lavoro e senza prospettive per il futuro data la grande disoccupazione. I nazionalisti delusi per la “vittoria mutilata” e per le mancate promesse di colonie in Africa. Giolitti che preferì non intervenire quando i fascisti reprimevano con la forza i movimenti operai e contadini. I massimi gradi dell’esercito che vedevano nel fascismo la risposta forte alla debolezza dei governi del Dopoguerra. Vittorio Emanuele III che non seppe (o non volle) opporsi a Mussolini quando il 28 ottobre 1922 fece la Marcia su Roma, ma anzi gli diede l’incarico di formare il nuovo Governo.
OPPOSITORI
I Socialisti
Guidavano le lotte operaie e contadine
I Comunisti Gramsci che nel 1921 dette vita al Partito Comunista che si ispirava direttamente a quello sovietico di Lenin. I Liberali che ebbero una pesante sconfitta alle elezioni del 1919 Don Luigi Sturzo che fondò nel 1919 il Partito Popolare. Gli oppositori furono pesantemente ostacolati dalle squadre fasciste con “spedizioni punitive” dove il manganello e l’olio di ricino venivano usati provocando anche la morte. Molti andarono in Francia dove furono aiutati da militanti comunisti e socialisti francesi. Fra i principali obiettivi delle spedizioni squadriste ci furono le sedi dei giornali democratici o di idee socialiste. Fu incendiata la sede dell’ “Avanti” e di altri giornali come “Il Mondo”.
Squadre fasciste in azione
La sede dell’Avanti presa d’assalto incendiata
Gli oppositori erano messi alla berlina sulla pubblica piazza dopo essere stati picchiati con il manganello e costretti a ingerire l’olio di ricino. 54
LE IDEE FASCISTE NAZIONALISMO ESASPERATO ODIO VERSO I COMUNISTI, I SOCIALISTI E I LIBERALI ESALTAZIONE DELLA VIOLENZA Nel suo programma iniziale il fascismo sosteneva l’introduzione del Suffragio universale e la riduzione a 8 ore dell’orario di lavoro, ma ben presto tutto ciò fu abbandonato per lasciare il posto a idee reazionarie, antidemocratiche. Nel 1921 Giolitti indisse nuove elezioni e vide di buon occhio la crescente popolarità del movimento fascista. Temeva più i comunisti che la violenza dei fascisti. Mussolini decise che era giunto il momento di fondare un vero partito per cui trasformò il movimento fascista in Partito Nazionale Fascista (PNF). Questa volta il consenso fu abbastanza ampio e il nuovo partito ebbe 35 deputati in Parlamento che si coalizzarono con Conservatori, Liberali e Democratici.
PARMA E LE BARRICATE CONTRO LE SQUADRE FASCISTE Il 1922 fu un anno carico di tensioni tanto che in agosto furono proclamati scioperi operai e contadini in tutta Italia. Anche a Parma ci fu una settimana di scioperi in opposizione alle minacce delle fazioni fasciste in difesa delle libertà politico sindacali. Il 2 agosto ci furono le barricate nell’Oltretorrente che si opponevano all’ingresso in città di Italo Balbo, braccio destro di Benito Mussolini. I Parmigiani riuscirono a scacciare i fascisti che a Parma erano venuti con l’intento di dare un esempio a tutte le altre città italiane. Si conteranno 40 morti di cui 5 fra gli Arditi del Popolo comandati da Guido Picelli, esponente del Partito Comunista.
Vai su classroom e apri il materiale di approfondimento sulle barricate a Parma del 1922 Prendi la consegna del compito da svolgere. Agosto 1922 Barricate in via Bixio a Parma
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1922 LA PRESA DI POTERE Nel corso del 1922 il Partito Fascista aumentò la sua compattezza e continuavano le violenze contro coloro che reclamavano diritti e libertà. In Parlamento però Mussolini voleva darsi una parvenza di legalità per cui non appoggiò mai personalmente e apertamente le violenze che venivano perpetrate come sempre. Lo sciopero dell’estate del 1922 fu l’occasione per mettere in evidenza la debolezza del nuovo governo Facta (barricate a Parma). Le città si sentivano insicure, i capitalisti, i latifondisti, la borghesia in generale reclamava ordine per cui gli squadristi in azione (violenze sulla folla in sciopero e l’assalto delle sedi di partito) furono visti positivamente da buona parte della popolazione. Mussolini quindi decise che era giunto il momento di dare una prova di forza del suo movimento, ormai partito, per cui organizzò la Marcia su Roma. Nell’ottobre 1922 partirono dalle città del centro nord squadre fasciste e si dettero appuntamento il 25 a Napoli. Da lì il 27 ottobre 16.000 camicie nere si misero in marcia verso Roma. Mussolini se ne stette a Milano per evitare di rimanerne coinvolto come capo del Partito fascista. Giacomo Balla “Marcia su Roma” rappresenta Mussolini a Napoli alle “prove generali” della Marcia su Roma. Partirà poi per Milano dove prudentemente stette ad attendere gli eventi. Mussolini giungerà Roma in treno, comodamente in vagone letto.
Facta il 28 ottobre chiese al re di firmare lo Stato di assedio per fare intervenire l’esercito, ma Vittorio Emanuele III decise che ormai era arrivato il momento di mettere al Governo Mussolini stesso. La mattina del giorno seguente fece mandare un telegramma con scritto…
30 ottobre il re Vittorio Emanuele III riceve Mussolini per dargli l’incarico di Governo
29 ottobre 1922 “Sua Maestà il Re la prega di recarsi a Roma desiderando di offrirle l’incarico di formare il Ministero . Ossequi Generale Cittadini” Dalla Gazzetta di Parma del 30 ottobre 1922
FACCIAMO IL PUNTO
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SI APRE UN PERIODO CHIAMATO VENTENNIO FASCISTA (1922-1943) LA TRASFORMAZIONE DELLO STATO Consapevole i non avere sufficiente forza in parlamento con soli 35 deputati, Mussolini forma un governo di “Coalizione” con Liberali, Socialisti e Popolari. Tuttavia rafforza la lotta contro gli oppositori attraverso la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, un corpo armato con compiti ufficialmente di polizia, ma formata dai soliti squadristi che perpetravano le violenze con manganello e olio di ricino. Mussolini (ormai chiamato da tutti Duce) però voleva avere le mani libere anche in Parlamento e non dover tener di nessun conto delle flebili proteste al suo operato dagli altri membri della coalizione, perciò decise di indire nuove elezioni nazionali per il 1924. Occorreva una nuova legge elettorale che gli desse una larga maggioranza in Parlamento perciò fece modificare la legge elettorale adottando un sistema per cui chi otteneva il 25% dei voti avrebbe avuto i due terzi dei seggi in Parlamento (legge Acerbo 1923), quindi la maggioranza assoluta al Governo. Forma una Lista unica Nazionale con Liberali e Popolari e in un clima di violenza estrema vince le elezioni ( le opposizioni si presentarono divise e persero). Manifesti di propaganda elettorale fascista
GIACOMO MATTEOTTI, segretario del Partito Socialista, chiede, dopo aver denunciato coraggiosamente i delitti e i soprusi dei fascisti, nuove elezioni. Viene rapito e ucciso da uomini fidati della Milizia Fascista. Il suo corpo ritrovato a pochi chilometri da Roma. Ciò provocherà la reazione dei parlamentari socialisti e oppositori del Fascismo, che si allontaneranno volontariamente dal Parlamento, rifiutandosi di far parte di quel Parlamento (secessione dell’Aventino). Il re potrebbe sciogliere le camere, ma temendo ulteriori disordini di matrice comunista, decide di lasciare Mussolini al Governo. Ci sono momenti in cui l’appoggio a Mussolini da parte della borghesia sembra venga a mancare, perché si chiede in quali mani si stia mettendo la Nazione, ma nessuno ha il coraggio di destituire un uomo ritenuto ancora l’unico che possa proteggerli dal temutissimo comunismo rivoluzionario.
Anche sui giornali liberali apparvero articoli in cui si contestava il governo, ma poi con il tempo l’eco delle proteste si spense, come si legge in questa vignetta satirica dell’epoca pubblicata su “Il Becco Giallo”. 57
Mussolini allora il 3 gennaio 1925 in Parlamento tiene un discorso in cui si assume tutte le responsabilità del delitto Matteotti e instaura la dittatura fascista approvando le cosiddette “LEGGI FASCISTISSIME” Soppressione della libertà di stampa Abolizione dei partiti Istituzione del Tribunale Speciale formato da generali e consoli della Milizia Fascista che processano e condannano gli oppositori al regime. Ripristino della condanna a morte. Molti sono i condannati a morte e quelli mandati a forza al Confino, isolati quindi dai connazionali. Antonio Gramsci Fondatore del Partito Comunista Italiano viene arrestato nel 1926 e condannato al carcere. Morirà, a causa del durissimo regime carcerario, nel 1937. Vignetta fascista efficace come un proclama scritto
I FUORIUSCITI sono quegli oppositori che si rifugiano all’estero per evitare il carcere o peggio la condanna a morte. Vanno soprattutto in Francia dove il clima liberale gli permette di esprimere, anche per mezzo della stampa, il loro pensiero. Carlo e Nello Rosselli esponenti di “Giustizia e Libertà” sono mandati dal regime al confino, a Lipari. Riescono a fuggire in Francia ma lì saranno uccisi da dei sicari fascisti. A destra della foto Carlo Rosselli mentre sbarca a Lipari in manette.
La politica autarchica Battaglia del grano La concorrenza dei prezzi del grano americano porta il regime a mosse controffensive per cui c’è l’obbligo di coltivare tanto grano quanto è il fabbisogno della nazione. Si mettono tasse molto alte sui prodotti stranieri di ogni genere perché non vi sia un bilancio passivo fra i denari che escono e quelli che entrano. Gli altri Stati però, a loro volta, non fanno scambi commerciali con l’Italia. Francia, Regno Unito boicottano le merci italiane e scambiano commercialmente fra loro. Il regime fa opere di bonifica nell’Agro Pontino e fonda nuove città come Sabaudia e Littoria dando lavoro a migliaia di disoccupati. Il consenso perciò aumenta sempre più. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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LA PROPAGANDA FASCISTA
Repetita Avendo proibito la libertà di pensiero politico scritto e verbale, e la libertà di stampa, l’unica “voce” che gli Italiani udivano era quella fascista. Il Duce teneva molti comizi in ogni regione, che venivano diffusi dalla radio e dai giornali asserviti al Regime. Le folle erano oceaniche come si vede nella foto a lato. I comizi erano trasmessi nei cinegiornali proiettati nei cinematografi prima della visione dei film.
Nel 1929 il regime fascista firmò con il Vaticano i Patti Lateranensi, per cui la religione cattolica diventò religione di Stato e fu obbligatoriamente insegnata nelle scuole italiane. Il consenso aumentò ancora di più, visto che anche il Papa appoggiava il Regime. La Chiesa ebbe i risarcimenti per i danni subiti dall’annessione di Roma all’Italia. In quell’occasione fu distrutto Borgo per fare spazio a Via della Conciliazione la grande strada che porta a San Pietro.
La scuola fascista Già nel 1923 era stata approvata la “Riforma Gentile” e successivamente venne adottato un libro di testo unico approvato dal regime. Gli insegnanti erano iscritti al Partito fascista (non potevano altrimeni esercitare la professione). Agli alunni veniva inculcato da piccolissimi il credo fascista “IL DUCE HA SEMPRE RAGIONE”
Furono formate le organizzazioni giovanili Figli della lupa bambini dai 6 agli 8 anni Balilla e Piccole italiane bambini dagli 8 ai 14 anni Avanguardisti e giovani italiane ragazzi dai 15 ai 18 anni Giovani fascisti dai 18 anni in su Balilla, piccoli soldati
I giovanissimi, già in tenera età, dovevano indossare la divisa, sia a scuola, che nelle manifestazioni ufficiali del regime a cui obbligatoriamente dovevano partecipare. Il duce curò molto la formazione fascista dei giovani perché così il consenso popolare sarebbe stato assicurato anche nel futuro. Non c’era un momento della giornata in cui il regime non curasse ogni dettaglio.
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Giornata dei giovani fascisti La mattina doveva, marciando e salutando col braccio teso, entrare a scuola e studiare sul testo unico fascista spiegato da un insegnante fascista. Indossava la divisa di ordinanza ai raduni settimanali della sua categoria. Durante l’ora di musica imparava canzoni fasciste (Giovinezza giovinezza, Fischia il sasso, etc.) Il pomeriggio il bravo studente lo passava a studiare (anche per vincere i premi che il regime dava ai più meritevoli) e ai raduni della sua categoria. Il sabato vi erano manifestazioni negli stadi in cui i ragazzi si esibivano in coreografie di grande effetto. Le vacanze le trascorreva in colonia dove severissimi istruttori continuavano a impartire i dettami del regime: “mente sana in corpo sano” “libro e moschetto studente perfetto”. Colonia fascista
La famiglia doveva essere numerosa e le donne era meglio se non si applicavano troppo agli studi, che potevano portarle ad avere ambizioni oltre la famiglia. Si fecero matrimoni collettivi a Roma in presenza del Duce. Ad ogni coppia erano donate 1000 lire, per quei tempi una cifra considerevole. Matrimonio collettivo a Roma alla presenza del duce https://www.youtube.com/watch?v=P2MVG14lzUo Discorso del duce La Radio ebbe un ruolo primario nella propaganda fascista. Ogni famiglia possedeva una radio per sentire la voce del duce ad ogni comizio settimanale. Ci furono sconti per le famiglie meno abbienti. Il duce fondò Cinecittà, gli studi cinematografici per costruire i film che dovevano fare concorrenza alle pellicole americane che venivano spesso censurate in quanto non diffondevano i valori a cui il fascismo si ispirava. I film graditi al fascismo erano quelli che raccontavano un’Italia serena, operosa e orgogliosa. Non si trattavano temi politici. https://www.youtube.com/watch?v=FMPp09EAZao&index=20&li st=PLo6qp6y2VybKTLUIzdwrVVVCwbV6WBt_T lo Stato fascista “Repetita”
FACCIAMO IL PUNTO
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La nascita del nazismo in germania La Germania del dopoguerra viveva un periodo economico molto difficile simile a quello italiano, in più era gravata dagli enormi debiti di guerra imposti dal Trattato di Versailles del 1919. Il dopoguerra portò una forte disoccupazione soprattutto a causa della crisi subita dalle fabbriche di tipo bellico che non riuscivano a trasformare la loro produzione per mancanza di denaro. L’inflazione in Germania toccò punti drammatici tanto che la paga di un giorno non era sufficiente per acquistare il pane. inflazione Aumento Gli ex combattenti erano ridotti a chiedere l’elemosina e l’umiliaprogressivo del livello medio zione degli ufficiali, al comando durante la guerra, era in sopporta generale dei prezzi, o anche bile. diminuzione progressiva del La “giovane” Repubblica di Weimar non riusciva ad affrontare potere di acquisto (cioè del questi enormi problemi e quando nel 1919 si verificò una insurrevalore) della moneta. zione comunista (Lega di Spartaco capeggiata da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht) di ispirazione sovietica, per stroncare il tumulto, il governo fece aprire il fuoco sui dimostranti.
Bambini con i marchi fanno un aquilone La strage Allora forze di destra seppero sfruttare il malcontento popolare e il timore della piccola e media borghesia (Industriali e commercianti) nei confronti del comunismo, per iniziare a sovvertire la nuova repubblica. Nel 1923 la Germania, stremata dai debiti di guerra, chiese un rinvio dei pagamenti e in risposta la Francia mandò l’esercito ad occupare il bacino minerario della Ruhr, la zona più industrializzata della Nazione. Ciò significava mettere in ginocchio la Germania. Da questa umiliazione crebbero sentimenti di esasperato nazionalismo e voglia di rivincita, che trovarono risposta nei movimenti di destra. Fra questi emerse il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi, meglio noto nella sua abbreviazione, Nazista, guidato da un giovane reduce di guerra austriaco: Adolf Hitler. Questi tentò un colpo di stato, Putsch di Monaco, in occasione dell’occupazione francese, ma fallì e venne condannato a cinque anni di carcere, ma ne scontò solo uno. Qui elaborò il suo programma politico nel testo “Mein Kampf” (La mia battaglia) pubblicato nel 1925. Hitler in carcere nel 1923
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Il programma del “Mein Kampf” 1. 2. 3. 4. 5.
Lotta contro il socialismo Rifiuto del sistema democratico Esaltazione del sentimento nazionalistico Teoria della superiorità della razza ariana Creazione del Terzo Reich https://www.youtube.com/watch?v=Rv6tJtRtVss il nazismo Repetita
Questi proclami prendevano ispirazione dal Fascismo di Mussolini appena andato al potere in Italia. Nel suo programma fu appoggiato dalla piccola e media borghesia che sperava in uno stato forte e autoritario. Hitler intuisce che la disperazione dei Tedeschi si sarebbe placata offrendo loro un “Capro espiatorio” per cui iniziò ad adossare la colpa della loro miseria agli Ebrei che diceva manovrassero le banche e avessero il potere economico nelle loro mani. Molti Tedeschi credettero che solo un uomo forte al comando, con idee chiare e un programma solido sarebbe riuscito a portarli fuori dalla grave crisi che li attangliava, perciò chiusero gli occhi di fronte alle violenze e agli assalti contro le sedi del partito socialista da parte delle SA (STURM ABTEILUNGEN-squadre d’assalto), dette Camicie Brune, squadre paramilitari della prima ora, organizzate e guidate dal comandante Ernst Rohm, amico personale e sodale di Adolf Hitler. L’economia tedesca però nel 1925 iniziò a crescere e la disoccupazione calò. Questo grazie agli investimenti stranieri, soprattutto americani. Gli USA stavano vivendo gli anni di maggior benessere dopo la guerra, i cosiddetti “anni ruggenti”, per cui Hitler non ebbe quel consenso che pareva dovesse raggiungere solo un paio di anni prima. Ma nel 1929 ci sarà una svolta negativa dell’economia mondiale: il crollo della Borsa di New York come vedremo più avanti. Camicie brune sfilano indisturbate per le strade di Berlino nel 1927
Primo Reich: Sacro Romano Impero di Carlo Magno. Secondo Reich: Impero tedesco di Guglielmo I e Guglielmo II (1871-1919) Terzo Reich: Impero nazista della razza ariana
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1929 la grande crisi mondiale ALIMENTA E CONSOLIDA LE DITTATURE EUROPEE Gli anni del Dopoguerra, così difficili per gli Stati europei, furono gli “Anni ruggenti” degli Stati Uniti. Vi fu una grande corsa ai consumi e ciò portò a una grande crescita industriale. Gli Stati Uniti non avevano pesanti debiti di guerra da pagare, perciò orientarono la loro economia allo sviluppo e la consumo. Anche l’automobile era diventato un bene alla portata di molti. La sovrapproduzione dei prodotti di consumo e gli scarsi commerci con i Paesi europei, portarono anche gli Stati Uniti a una crisi economica che culminò il 29 ottobre 1929 con il Crac della Borsa di Wall Street a New York. Moltissimi azionisti videro “bruciati” i loro guadagni nell’arco di pochi giorni e si trovarono ridotti in misera. Patrimoni enormi si volatizzarono in poche ore e molti furono i capitalisti che non seppero affrontare il disastro e si lanciarono dai grattacieli di Manhattan.
I FATTORI DELLA GRANDE CRISI
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La notizia del Crac sui quotidiani americani La crisi portò gli USA all’isolazionismo commerciale, per evitare l’importazione di prodotti stranieri e salvaguardare l’Economia Nazionale (Protezionismo). Iniziano gli anni della cosiddetta “Grande Depressione”. Questa poi darà origine alla recessione, cioè a una fase di rallentamento della crescita produttiva mondiale. In fila alla mensa istituita dallo Stato È forte il contrasto tra il cartellone alle spalle dei poveri.
Bambini ad un corteo di protesta di disoccupati che chiedono lavoro per i loro padri Il crac di Wall street https://www.youtube.com/watch?v=6dpLSciTOoU 1 https://www.youtube.com/watch?v=0GeRhcMnuFw 2 Repetita Come negli USA la crisi del ’29 si fece sentire in tutti i Paesi del Mondo, Paesi legati all’economia americana, fra questi anche la Germania. Infatti gli USA cessarono di aiutarla economicamente, ma anzi pretesero immediatamente gli interessi dei prestiti concessi negli anni precedenti.
Il New Deal Negli anni ’30-31 la crisi economica negli Usa peggiora ulteriormente. I programmi anticrisi del presidente repubblicano Hoover si rivelano un fallimento e fanno crollare i consensi nei confronti del Partito Repubblicano. Nel 1932 è eletto alla presidenza il democratico Franklyn Delano Roosevelt, che lancia il cosiddetto “New Deal”, una serie di misure volte a risanare l’economia e la società degli Usa, travolte dalla crisi. Roosevelt era un convinto sostenitore del “welfare state”, uno stato che interviene per garantire a tutti i cittadini l’accesso ai beni indispensabili (casa, salute, istruzione, livello minimo di reddito).
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Roosvelt promuove una grande massa di lavori pubblici per ridurre la disoccupazione (strade, ponti, centrali elettriche per fornire energia elettrica a costi più bassi rispetto alle compagnie private). Lo stato inoltre indennizzava gli agricoltori, pagandoli per non produrre, per sostenere i prezzi dei beni di consumo. Roosevelt, attuando una scelta rivoluzionaria e coraggiosa, abbandona la politica della deflazione per favorire un’inflazione controllata: mette denaro in circolazione per cercare di aumentare i consumi interni (dei cittadini americani)e contemporaneamente svaluta il dollaro per favorire le esportazioni. Manifesto di propaganda del New Deal
CON LA GRANDE CRISI SI CONSOLIDAno LE DITTATURE EUROPEE La Repubblica di Weimar, già fortemente in crisi, barcolla sotto la spinta degli oppositori, fra cui i Nazionalsocialisti di Adolf Hitler che nel 1930 ottennero un successo elettorale travolgente. Dopo soli tre anni andarono al potere e Hitler divenne Cancelliere (capo del governo). Inizia così la dittatura nazista ispirata al modello fascista di Benito Mussolini. Le banche americane ritirano i prestiti Le esportazioni verso l’America crollano La produzione industriale diminuisce LE CONSEGUENZE DELLA CRISI DEL ’29 IN GERMANIA Aumenta la disoccupazione Calano i consumi Crollano i prezzi delle merci agricole Il Nazismo acquista consensi L’Italia fascista, pur risentendo della crisi mondiale, è fortemente orientata verso in’economia chiusa (autarchia) per cui i prodotti stranieri sono malvisti dal potere e scarsamente consumati dagli Italiani fascisti. Il duce, come Roosevelt, dà avvio a una serie di provvedimenti antidisoccupazione che risulteranno inoltre la “punta di diamante” della propaganda per il consenso di massa: Battaglia del grano (autosufficienza nella produzione dei cereali) Bonifiche dei terreni paludosi (Agro Pontino-fondazione di Littoria, Sabaudia, Carbonia) Costruzione di infrastrutture (ferrovie, strade, ponti, edifici pubblici) 65
La manodopera operaia veniva largamente impegnata in tali imprese per cui la disoccupazione era quasi annullata. Il consenso aumentava. Le industrie furono favorite da fondi statali e loro disposizione (IRI, Istituto per la Ricostruzione Industriale) che portò allo sviluppo industriale. Anche la Campagna espansionistica (colonie in Africa) fece sÏ che le industrie producessero un maggior numero di armamenti impiegati poi nella guerra in Etiopia (1935-36) LA PROPAGANDA AUTARCHICA PROTEZIONISTA DEL REGIME FASCISTA
Il duce come un contadino https://www.youtube.com/watch?v=_ZnACBeCqjM La battaglia del grano
Littoria ora Latina
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HITLER AL POTERE
https://www.youtube.com/watch?v=JDhun54MHBUbiograf. IL PROGETTO DEL MEIN KANPF DIVENTA IL PROGRAMMA DEL GOVERNO NAZISTA Le elezioni del 1933 porteranno il Nazionalsocialismo di Adolf Hitler al potere. Hitler pogettò di formare una razza superiore (padrona) destinata a dominare sulle altre razze considerate inferiori. Sterminare Ebrei, omosessuali, meticci, andicappati fisici e mentali. Creare una razza pura attraverso l’accoppiamento tra giovani puri Il Lebensborn era una organizzazione che aveva il compito di favorire l’avvento di future generazioni ariane attraverso l’ ”accoppiamento” tra giovani donne ariane e membri delle SS. Alla fine della guerra vi erano 90.000 bambini ariani senza famiglia che vivevano in Istituti nazisti. https://www.youtube.com/watch?v=fcvr9ihhz_8 Lebensborn
Sterilizzazione forzata di uomini e donne con problemi psichici anche lievi e curabili. Il Terzo Reich iniziò questa pianificazione razziale già nel 1935 (leggi di Norimberga), e tra il 9 e 10 novembre 1938 ci fu la Notte dei cristalli in cui vennero distrutte le Sinagoghe e le vetrine dei negozi ebrei. Sempre nel 1938 dette impulso ancora più forte al progetto, con la segregazione degli Ebrei e di tutte le razze considerate impure nei campi di concentramento (Lager) che si trovavano sparsi nei confini della nazione (vai a pag 99). 67
Nel 1941 abbiamo gli stermini di massa come progettato dagli uomini più fedeli a Hitler: Himmler il capo delle polizie segrete, Gestapo, e le SS. Il 30 giugno 1934 organizzò la “Notte dei lunghi coltelli” su ordine di Hitler che voleva liberarsi di Ernst Rohm e delle camicie brune SA che erano troppo autonome e refrattarie agli ordini di Hitler. vai sul web e ricerca materiale su questo argomento. Goebbels Capo della propaganda nazista, persecutore degli intellettuali e degli artisti non allineati al Nazismo. Organizzò le grandi parate del Reich. Nella foto Goebbels con la moglie e i figli Alla fine della guerra, nel bunker con Hitler, si suicidò insieme alla moglie, dopo aver ucciso col cianuro tutti i figli, tranne il maggiore già nell’esercito. Lui, che si proclamava fautore della razza pura, del tedesco perfetto, era affetto da una malformazione a un piede e zoppicava vistosamente. Mentiva dicendo che era stato ferito in guerra.
Si stava preparando lo sterminio degli Ebrei e non solo loro. la Notte dei cristalli https://www.youtube.com/watch?v=zjCfyz Rdttc
IL NAZISMO CONTRO LA LIBERTA’ DELL’ESPRESSIONE ARTISTICA Nel 1933 venne chiusa la scuola del Bauhaus di Walter Gropius, in cui i princìpi democratici, della parità delle idee, era il punto su cui si fondava il programma della scuola stessa. Vi insegnavano grandi artisti come Vasilij Kandinskij, Paul Klee, e molti altri che andrai a scoprire in questo link https://it.wikipedia.org/wiki/Bauhaus Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema 68
L’avvento al potere di stalin la Russia negli anni del Terrore
STALIN
LENIN
TROTSKIJ
Lenin morì nel 1924 e ciò provocò una spaccatura ai vertici del Partito Comunista e dei suoi più stretti collaboratori: Trotskij e Stalin. TROTSKIJ STALIN Esponente di grande prestigio, era stato Era stato eletto Segretario Generale del l’organizzatore dell’Armata Rossa durante la Partito nel 1922 e raccoglieva ampi consensi Guerra Civile. Aveva guidato l’assalto al Palazzo fra i funzionari del Partito Comunista. d’Inverno la notte del 25 ottobre 1917. Era contrario all’organizzazione Economica Sosteneva che la Rivoluzione Comunista Borghese della NEP (vedi a pag. 49) dovesse essere realizzata solo in Unione Sosteneva che si dovesse fare scoppiare la Sovietica, e che i Partiti Comunisti europei Rivoluzione Comunista in tutti gli Stati dovevano difendere e sostenere il Comunismo Capitalisti. Sovietico per diffondere il Comunismo negli Era vicino alle ideologie di Lenin. Stati Capitalisti. Credeva in una crescita economica del Paese solo se l’economia era patrimonio esclusivo dello Stato Lenin non si fidava di Stalin perché riteneva fosse un uomo troppo violento e assetato di potere.
Trotskij ritratto in un murales di Diego Rivera, artista messicano Nonostante che Lenin avesse espresso giudizi negativi su di lui, Stalin nel 1927 riuscì a prendere il potere ed esiliò Trotskij. Quest’ultimo passò da un Paese all’altro dell’Europa dove costruì un forte consenso attorno alla sua persona e alla sue idee, poi si trasferì in America latina, in Messico dove fu assassinato da un sicario di Stalin nel 1940. 69
Stalin iniziò gli interventi sulla economia russa: sostituì il NEP con i Piani Quinquennali per cui ogni 5 anni si rivedevano gli obiettivi economici. Stalin voleva dare maggiore spazio alle industrie statali per eguagliare l’economia europea, che pur essendo in crisi era molto più avanzata. Fondò l’Ente Economico Centrale, il Gosplan, controllato dal partito. Tutti coloro che erano contrari al progetto di Stalin furono estromessi dalla vita politica. Stalin dette vita a una dittatura comunista durissima fatta di persecuzioni ed esili in Siberia. PROGRAMMA ECONOMICO: https://www.youtube.com/watch?v=razLVC3ToNk&feature=iv&src_vid=dahWAFDnzPA&annotation_id= annotation_2777311283#t=1m48s I NEP 1 https://www.youtube.com/watch?v=dahWAFDnzPA I NEP 2
Collettivizzazione della terra per cui tutti i terreni appartenevano allo Stato (vi furono ribellioni violente da parte dei contadini sedate nel sangue). Solo una piccola parte del raccolto poteva essere venduta liberamente, il resto era acquistato dallo Stato a prezzi bassissimi. La Collettivizzazione delle campagne favorì la meccanizzazione dell’agricoltura e l’approvvigionamento alimentare delle città per cui si attenuò la mancanza cronica di cibo. Molti contadini però rimasero senza lavoro a causa della meccanizzazione dell’agricoltura, perciò parecchi furono utilizzati come manodopera nelle industrie statali. Industrie meccaniche e industrie belliche statali producevano macchinari agricoli, armi per il fabbisogno dello Stato che diventava autosufficiente e non più dipendente dagli Stati capitalisti, nemici dichiarati del Comunismo, anzi iniziò ad esportare prodotti all’estero. Sfruttamento delle risorse minerarie per avere le materie prime per le industrie statali. Nel giro di un decennio l’Unione Sovietica diventò uno dei Paesi più industrializzati (siderurgia e meccanica). La popolazione, tuttavia, rimase in condizioni economiche molto precarie soprattutto per la mancanza di prodotti alimentari e beni di consumo, dato che l’industria leggera non era sufficientemente sviluppata. Ogni iniziativa non statale era fortemente repressa. Si instaurò un clima di diffidenza molto pesante. Un ruolo importante lo svolse la polizia segreta (KGB) che sorvegliava attentamente i movimenti di ogni gruppo sospetto e reprimeva la libertà di parola e di stampa. Molti intellettuali furono deportati in Siberia perché sospettati di sovversione contro il regime comunista. Le repressioni staliniane raggiunsero il massimo della crudeltà quando, in occasione dell’omicidio di Kirov (stretto collaboratore di Stalin), nel 1934, circa 10milioni di persone furono deportate nei campi di lavoro in Folle oceaniche anche per il dittatore comunista come per Mussolini e Hitler Siberia, e molti vecchi dirigenti del Partito, in contrasto con Stalin, furono condannati a morte dopo confessioni estorte con torture fisiche e psichiche. 70
Anche gli operai che scioperavano (lo sciopero era da sempre uno strumento usato dai comunisti) venivano deportati nei “Lag” o “Gulag” (campi di lavoro) in Siberia. L’Unione Sovietica Stalinista appoggiò e finanziò i tentativi rivoluzionari nei Paesi fascisti come l’Italia e la Germania, per tutti gli anni ‘20, poi negli anni ’30 abbandonò il progetto della “Rivoluzione Mondiale” perciò i Comunisti europei furono spinti ad unirsi ai Socialisti e ai Democratici per creare “Fronti Popolari” che si opponevano alle destre al potere.
Giovani russi sfilano sotto le bandiere con il ritratto di Stalin esattamente come i giovani italiani e tedeschi.
anche Stalin “ama” i bambini come Mussolini e Hitler
Il culto del Superuomo è lo stesso in tutte le dittature, di Destra e Sinistra. Il dittatore ha bisogno del consenso popolare creato attraverso l’educazione dei giovani che sono più manipolabili. Anche in Russia ogni giorno festivo è occasione per adunate oceaniche dove i giovani sono apparentemente al centro del le manifestazioni. In realtà è sempre il dittatore, che attraverso la sua immagine in gigantografie, campeggia e domina su tutti. Il culto della personalità del lider è fortissimo quindi in tutti i Totalitarismi. Stalin solo al “timone della Nazione”
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Democrazie e dittature in europa nel 1939 Negli anni Trenta l’Europa era divisa in due blocchi: quello dei Paesi Democratici, quello dei Paesi totalitari di Destra e quello rappresentato dal regime totalitario comunista dell’URSS. Vi furono momenti di grande tensione fra le Democrazie e i Totalitrismi; il culmine si ebbe nel 1936 in Spagna quando il generale Francisco Franco fece un colpo di Stato per impedire ai vincitori delle elezioni, il Fronte Popolare, di andare al potere. Paolo Mieli, noto giornalista e storico scrive: «le sinistre spagnole misero in atto contro la Chiesa una vera e propria persecuzione religiosa», quindi furono responsabili dell’ascesa della Destra reazionaria, infatti per reazione i cattolici appoggiarono l’intervento di Franco. La popolazione si divise e anche il Fronte Popolare
moderato, che voleva solo difendere le istituzioni democratiche, si staccò dagli estremisti anarchici che invece volevano fare la rivoluzione popolare . Iniziò la Guerra Civile Spagnola. Presero le difese (anche con le armi) del Fronte Popolare comunista i Paesi democratici e gli intellettuali di Sinistra fuoriusciti dai loro Paesi ormai in mano alle dittature di Destra. Si alleoarono con Francisco Franco tutti gli Stati di destra e, in primo luogo, questa guerra civile spagnola fu l’occasione per cementare le alleanze che dal 1936 si stavano creando fra Italia e la Germania.
Per la prima volta furono utilizzati i bombardamenti aerei sulle città per terrorizzare le popolazioni e affermare la potenza bellica al fine di una rapida resa. Furono le prove generali per una nuova guerra: la Seconda guerra mondiale che inizierà pochi mesi dopo la fine della Guerra Civile Spagnola (marzo 1939) con la vittoria dei Franchisti. In Spagna giunsero molti volontari di fede comunista come Guido Picelli, organizzatore delle barricate dell’Oltretorrente del ’22 e qui vi trovò la morte nel 1937. Ernst Hamingway, il grande 72
scrittore americano, fu inviato dal suo giornale a documentare quanto stava accadendo e scrisse su questo tema il suo romanzo più famoso, “Per chi suona la campana”.
Robert Capa, la foto Il miliziano colpito a morte. Fotoreporter collaboratore di Ernst Hamingway (nella foto sotto) documentò la guerra civile di Spagna con molti scatti, ma questo resterà nella storia.
Pablo Picasso dipinse “Guernica” nel 1937 un’opera di forte impatto in cui il dramma della Spagna è raccontato per immagini. Picasso non volle che Guernica fosse esposta in Spagana se non dopo la morte di Franco, detto anche il Generalissimo o Caudillo, che avvenne nel 1975. Guernica diventerà il simbolo della sofferenza dhe è generata dalla guerra: un inno alla Pace.
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PREMESSE E CONSEGUENZE
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TEMA 4 LA SECONDA GUERRA MONDIALE
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La seconda guerra mondiale PREMESSE Mire espansionistiche dell’Italia ETIOPIA 1935-36
e della Germania
OCCUPAZIONE DELLA RENANIA 1936
ALBANIA 1939
ANNESSIONE DELL’AUSTRIA 1938 ANNESSIONE DEI SUDETI 1938 ANNESSIONE DELLA BOEMIA E DELLA MORAVIA 1939 MIRE SULLA POLONIA: nella primavera del 1939 Hitler avanzò nei confronti della Polonia il diritto di passaggio nel “Corridoio di Danzica”, il passaggio sul mare che la Polonia ebbe grazie al Trattato di Versailles (1919)
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LA GUERRA IN ABISSINIA
L’itaLia diventa impero
Il Fascismo voleva che l’Italia diventasse un impero e nel 1935 attaccò l’Etiopia. Il Negus, re dell’Etiopia, mandò una richiesta di aiuto alla Società delle Nazioni che sanzionò l’Italia, ma Mussolini non retrocesse e il 5 maggio 1936 il Maresciallo Pietro Badoglio entrò vittorioso ad Addis Abeba, la capitale dell’Etiopia. Le sanzioni commerciali della Società delle Nazioni furono molto pesanti, tanto che l’Italia non aveva più patner con cui scambiare merci. Il problema era gravissimo soprattutto per la mancanza di energia per le centrali elettriche che dovevano alimentare le fabbriche. L’economia italiana rischiava di sprofondare. L’Italia si dovette rivolgere alla Germania per rifornirsi di carbone. Questo fu un abbraccio mortale per l’Italia che dal 1936 fece patti con la Germania sempre più stringenti, tanto da portarla alla seconda guerra mondiale. Le spese per la guerra in Etiopia furono ingenti e il duce decise che quella poteva essere l’occasione per mettere alla prova gli Italiani, della loro fede nel regime. Dette ordine a tutti gli italiani sposati di fare dono della loro fede nuziale d’oro, in cambio di una in ferro. Molti aderirono spontaneamente, altri, temendo di essere poi invisi alle autorità e di avere ripercussioni, decisero comunque di donare. I fedelissimi al regime non si limitarono alle fedi nuziali e dettero molto di più. Luigi Pirandello donò la medaglia del Premio Nobel. La data fu celebrata il 18 novembre 1935 all’altare della Patria a Roma.
Attestato del dono della fede Manifesto pubblicitario della giornata del dono dell’oro alla Patria http://www.raistoria.rai.it/articoli/fascismo-laconquista-delletiopia/7726/default.aspx La guerra in Etiopia 77
I patti: ASSE ROMA-BERLINO
1936
ALLEANZA ITALIA – GERMANIA Il 24 Ottobre 1936 nacque l'Asse Roma-Berlino in cui le due potenze, Italia e Germania, si impegnavano nella lotta contro il bolscevismo e a sostenere i militari spagnoli ribellatisi al governo comunista. Da quel momento, i rapporti tra le due potenze si fecero sempre più stretti. Nel Settembre 1937 Mussolini fu accolto trionfalmente in Germania e restò profondamente impressionato dalle cerimonie naziste, curate nella regia da Joseph Goebbels. Nel 1938, dopo questo patto, anche in Italia abbiamo le leggi razziali contro gli Ebrei (vedi scheda pag. 79 )
PATTO ANTI-COMMINTEREN
1937
ALLEANZA GERMANIA – ITALIA – GIAPPONE Esso prevedeva una cooperazione tramite scambio di informazioni tra Germania, Italia e Giappone e la lotta contro il comunismo. Il patto prevedeva anche un protocollo che impegnava gli stati partecipanti a non rafforzare la posizione dell'URSS.
PATTO D’ACCIAIO
1939
GERMANIA-ITALIA Questo patto significava "l'eterna solidarietà"del fascismo verso il nazismo, il Patto d'Acciaio venne firmato a Berlino il 22 maggio 1939 per la durata di 10 anni. Il trattato di alleanza era composto di sette articoli e stabiliva, che qualora una delle due potenze si trovasse impegnata in "complicazioni belliche", l'altra doveva "porsi immediatamente come alleato al suo fianco e sostenerla con tutte le sue forze militari, per terra, per mare e per aria".
Ciano
Hitler
Galeazzo Ciano, genero di Mussolini e ministro degli esteri, firma il Patto d’Acciaio con Hitler PATTO TRIPARTITO
1940
GERMANIA-ITALIA- GIAPPONE
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I tre ministri degli esteri delle potenze dell'Asse, Joachim von Ribbentrop per la Germania, Galeazzo Ciano per l'Italia, e Saburo Kurusu per il Giappone, siglarono un patto con l'obiettivo principale di «sostenersi e di cooperare l'una con l'altra nell'azione che Esse rispettivamente svolgono nella Grande Asia Orientale e nelle regioni dell'Europa, ove è loro principale scopo quello di stabilire e di mantenere un nuovo ordine di cose inteso a promuovere la reciproca prosperità e il benessere dei popoli interessati».
Il Giappone già nel 1931 aveva messo in atto una politica espansionistica occupando la Manciuria e nel 1937 la Cina settentrionale. Il Giappone aveva una classe militare molto forte che si stava alleando agli industriali che a loro volta volevano aprire mercati in occidente, utilizzando materie prime cinesi dato che il Giappone non aveva sufficienti risorse. PATTO MOLOTOV – RIBBENTROP 1939 GERMANIA- UNIONE SOVIETICA Hitler aveva mire sulla Polonia perciò decise di fare un patto di non aggressione con la Russia per coprirsi le spalle in caso di guerra contro i Paesi alleati (Francia e Regno Unito). A loro volta gli Alleati speravano che i Russi venissero attaccati dai Nazisti e che questi spazzassero via il Comunismo, considerato più pericoloso del Nazismo. Il Patto Molotov-Ribbentrop,firmato a Mosca, il 23 agosto 1939 dal Ministro degli Esteri sovietico Vyacheslav Molotov e dal Ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop, fu un trattato di non aggressione, stipulato tra la Germania Nazista e l'Unione Sovietica. Con questo patto la Germania nazista e l'Unione Sovietica comunista si impegnavano reciprocamente a non compiere azioni ostili l'una nei confronti dell'altra, né a prendere parte a coalizioni di potenze dirette contro una di loro. Al trattato era accluso un protocollo segreto, che ne rappresentava il vero e proprio cuore e che sanciva la divisione dell'Europa centro-orientale in «sfere di influenza». In sostanza, i due stati si spartivano la Polonia (la parte occidentale ai tedeschi, quella orientale ai sovietici) e si lasciava alle truppe di Stalin "mano libera" in Finlandia, Lettonia, Lituania, Estonia.
Le leggi razziali in italia Con i Patti Italia - Germania di reciproco aiuto militare ed economico, nel 1938 arrivarono anche le leggi razziali. Gli Ebrei furono discriminati nei luoghi pubblici, nelle scuole, nelle attività commerciali. Come in Germania furono vietati i matrimoni misti. I docenti e gli studenti ebrei furono cacciati dalle scuole italiane. La cultura ebbe un arretramento grandissimo visto che molti ebrei erano ottimi scienziati e docenti nelle migliori università italiane. Chi poteva scappava in Svizzera e negli Stati Uniti, altri, fiduciosi che in Italia non si sarebbero accaniti contro di loro come in Germania restarono, ma poi furono internati in campi di concentramento e deportati in Germania. La comunità ebraica italiana dopo la guerra non esisteva più. Gli Italiani non si ribellarono alle leggi razziali. Rivista pseudoscientifica che propaganda la razza bianca come dominante sulle altre
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/le-leggi-razziali-del-1938storie-e-testimonianze-gli-ebrei-e-litalia/8119/default.aspx Vedi l’approfondimento sull’Olocausto a pag. 99 79
Le tappe della ii guerra mondiale LA GUERRA LAMPO TEDESCA
1 SETTEMBRE 1939 Inizia la Seconda Guerra Mondiale con l’invasione della Polonia da parte della Germania. La Germania mette a punto una strategia di guerra che si rivela vincente fino al 1942 e che farà scuola alle più moderne guerre del XXI secolo: viene utilizzata l’aviazione per bombardare Varsavia per poi impiegare le truppe di terra contro un nemico già piegato.
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3 SETTEMBRE 1939 Immediatamente Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. La Russia, come previsto dagli accordi segreti con la Germnia, occupa la Polonia orientale e aggredisce Finlandia, Lituania, Estonia, Lettonia. In meno di un mese la Polonia è occupata. L’Inghilterra si mobilita e si prepara alla guerra, agli eventuali attacchi navali e aerei, ma in realtà resta in attesa, un’estenuante attesa. La Francia, che aveva fortificato con la linea Maginot i confini con la Germania, si sentiva abbastanza sicura, e non riteneva che fosse giunto il momento di intervenire contrattaccando e di fatto le maggiori potenze europee lasciarono campo libero alla Germania. APRILE 1940 I Nazisti occupano Danimarca e Norvegia e hanno il controllo sul mare dove viaggiano le materie prime per l’industria bellica. 10 MAGGIO 1940 Invasione dell’Olanda, Belgio e Lussemburgo, che si erano dichiarati neutrali, per aggirare la fortificazione della Linea Maginot, che questi Stati non avevano voluto alzare nei loro confini affidandosi alla loro neutralità. Ancora una volta la Germania invade Paesi neutrali per penetrare in Francia, come nella Grande Guerra. L’invasione fu relativamente facile grazie ai mezzi corazzati tedeschi (panzer) contro cui nulla poterono opporre i soldati francesi. 14 GIUGNO 1940 Le truppe tedesche sfilano lungo le strade di Parigi e il 22 giugno a Compiegne è firmato un armistizio per cui la Francia è divisa in due. NORD occupato dai Tedeschi SUD Governo collaborazionista di Viscy sotto il comando del Maresciallo Pétain. È formato da ministri francesi, ma in realtà sono i Tedeschi che comandano.
Con l’occupazione della Francia Hitler aveva portato a termine la prima fase del suo progetto IL GRANDE NEMICO DEL REICH, DA CUI ERA STATO UMILIATO NEL 1919 A VERSAILLES, ERA SCONFITTO.
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Il secondo obiettivo di Hitler era aggredire l’Unione Sovietica rompendo il patto di non aggressione del 1939. Tenta di trattare la pace con la Gran Bretagna per avere le “spalle libere” da nemici mentre si doveva spingere contro i Russi. Gli Inglesi respingono ogni intesa e Winston Churchill, primo ministro, mobilita la Nazione alla Guerra. In un famoso discorso disse: “vi prometto che resisteremo con ogni mezzo, ma ci saranno per noi lacrime e sangue”. Londra si prepara ai bombardamenti OPERAZIONE LEONE MARINO Era l’operazione tedesca mirante l’invasione dell’Inghilterra. L’aviazione tedesca (Lutwaffe) doveva preparare lo sbarco delle truppe e dei mezzi pesanti in una devastante operazione di bombardamenti sulle città inglesi per annientare il morale della popolazione. L’aviazione britannica (RAF) oppose una fortissima resistenza. Dal settembre all’ottobre 1940 si ingaggiò una battaglia dei cieli d’Inghilterra che fu vinta dall’aviazione inglese grazie anche ai Radar che individuavano gli aerei tedeschi. I Tedeschi furono costretti a rinunciare all’invasione. L’aviazione inglese iniziò un massiccio bombardamento sulle città tedesche.
L’itaLia rimase fuori dal conflitto fino a quando le truppe tedesche non invasero la Francia e pareva che nulla potesse fermare Hitler. Il 10 giugno 1940 il duce fece consegnare la dichiarazione di guerra agli ambasciatori di Francia e Gran Bretagna. Sperava così di poter spartire con la Germania le conquiste. L’esercito era male equipaggiato, mancavano anche le munizioni (scorte per due mesi) solo la Marina disponeva di buoni incrociatori e corazzate. LE SCONFITTE IN FRANCIA E IN GRECIA L’Italia tentò un attacco alla Francia sulle Alpi Occidentali, ma fallì e solo l’armistizio di Vichy pose fine alla vergogna. 82
Nell’ottobre del 1940 l’Italia intervenne a sorpresa (Hitler non ne sapeva nulla) contro la Grecia per rafforzare l’area mediterranea, ma i Greci, aiutati dagli Inglesi, opposero una forte resistenza fino all’aprile del 1941. I Tedeschi occuparono la Grecia evitando al nostro esercito un’altra umiliante sconfitta. La guerra di Grecia costò all’Italia 13.755 morti, 50.874 feriti e 25.067 dispersi. 12.368 soldati soffrirono di congelamento agli arti a causa degli scarponi di cattiva qualità e i vestiti non adatti ad un rigido inverno sulle montagne greche. PER LA PRIMA VOLTA AL DUCE VIENE A MANCARE L’APPOGGIO DELLA POPOLAZIONE FASCISTA.
LA GUERRA SI ALLARGA Nord Africa 1940 La X Armata italiana dalla Libia penetrò in Egitto Gli Inglesi, che avevano già truppe in Egitto per mantenere il controllo del Canale di Suez perché le loro navi potessero raggiungere il Corno d’Africa e l’India (colonie inglesi), reagirono duramente contro l’esercito italiano e nel gennaio 1941 inflissero una grave sconfitta all’Italia minacciando poi Bengasi e la Tripolitania, colonie italiane. Hitler mandò il generale Rommel, chiamato per la sua abilità “Volpe del deserto”. L’esercito italiano riuscì ad entrare nella Somalia britannica e ad avanzare nel Sudan. Gli Inglesi però lo sconfissero e l’Italia perse le colonie orientali: Eritrea e Etiopia. Rommel
Mediterraneo marzo 1941 Le cose non andarono meglio nei Balcani e nel Mediterraneo. Gli Italiani furono sconfitti dagli Inglesi in Grecia e nel novembre 1940 la flotta navale fu attaccata subendo gravissime perdite al porto di Taranto. Ancora nel marzo 1941 gli Inglesi causarono gravissimi danni alla flotta navale italiana a Capo Mapatan nel Sud del Peloponneso (Grecia).
Aprile 1941 Penisola balcanica Aprile 1941- Hitler attaccò la Jugoslavia per contrastare gli Inglesi sul Mediterraneo ma anche per preparare la retrovia in vista dell’invasione alla Russia. Jugoslavia e Grecia furono sottomesse facilmente. OPERAZIONE BARBAROSSA
22 giugno 1941 L’attacco alla Russia fu progettato su tre punti: a Nord LENINGRADO (San Pietroburgo) al Centro MOSCA al Sud STALINGRADO, UCRAINA-CRIMEACAUCASO Miravano ai pozzi di petrolio del Caucaso e al frumento dell’Ucraina.
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LA SITUAZIONE IN EUROPA NEL 1941
grano
petrolio
Operazione Barbarossa, che prese avvio il 22 giugno 1941, era il nome in codice tedesco per l'invasione dell'Unione Sovietica da parte della Germania nazista, durante la seconda guerra mondiale. Si trattò della più grande operazione militare terrestre di tutti i tempi e prese il nome dall'imperatore Federico Barbarossa. Era un fronte di 2000 chilometri Vennero impegnati 5 milioni di soldati, 3000 aerei e 500 carri armati (Panzer). Stalin non si aspettava un attacco tedesco dato il patto di non aggressione firmato nel 1939, inoltre l’esercito russo non era pronto ad una invasione così imponente. I Tedeschi vennero affiancati da Italiani (ARMIR), Rumeni, Ungheresi e Finlandesi, penetrarono velocemente il territorio e dopo 3 mesi avevano raggiunto gli obiettivi. Non avevano però fatto i conti (come Napoleone) con l’inverno russo perciò dove non poté l’Armata Rossa riuscirono il fango, la neve e il ghiaccio. Intanto l’esercito russo ebbe il tempo di organizzarsi e frenare l’avanzata nemica con una resistenza senza pari. Leningrado resistette 900 giorni all’assedio. Il comandante russo Zukov difese Mosca per mesi in attesa dell’inverno, il Generale Inverno ,come lo chiamano i Russi. Stalingrado fu assediata per 180 giorni poi i Tedeschi dovettero ritirarsi a causa dell’Inverno.
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Il Giappone Dopo lo scoppio della guerra aveva continuato ad armarsi. Attaccò le colonie francesi in Indocina sempre mirando a diventare la potenza dell’Est Asiatico più forte e dominante. CARTA ATLANTICA 12 agosto 1941 Il 12 agosto 1941 il presidente Roosevelt ed il primo ministro britannico Churchill tennero una riunione a bordo della nave da guerra inglese Prince of Wales al largo delle coste di Terranova. I due concordarono i termini di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo assetto mondiale, basato sulla fine delle dittature e dei guadagni territoriali, sulla rinuncia all'uso della forza nelle controversie internazionali, sul disarmo degli aggressori e la massima cooperazione di tutte le nazioni per un generale benessere sociale ed economico. I Cinque punti della Carta Atlantica: Diritto dei popoli a scegliere liberamente i propri governi Libero accesso alle materie prime necessarie per lo sviluppo di ogni Paese Libertà di navigazione sui mari Riduzione generale degli armamenti Rinuncia della forza per regolare i rapporti tra gli Stati
8 dicembre 1941 Gli Stati Uniti in guerra Tenevano sotto controllo l’Oceano Pacifico ma soprattutto il Giappone. Trasferirono la flotta navale alle Hawaii (vedi la mappa sopra). Il 7 dicembre 1941 il Giappone, senza preavviso, sferrò un imponente attacco aereo alla flotta attraccata a Pear Harbor. Fortunatamente si salvarono le preziose portaerei e le industrie americane rimpiazzarono velocemente le navi e gli aerei perduti. Gli USA, che pur aiutando finanziariamente gli Alleati fino a quel momento erano rimasti fuori dal conflitto, dichiararono guerra al Giappone (8 dicembre 1941). DA QUI HA INIZIO LA SECONDA GUERRA MONDIALE https://www.youtube.com/watch?v=jU3kvXOI5B8 scene tratte dal film “Pear Harbor 85
LA CONTROFFENSIVA DEGLI ALLEATI
LA SVOLTA DEL 1942
Con l’entrata in guerra degli Stati Uniti le potenze dell’Asse subirono una serie di sconfitte che segnarono le sorti del conflitto.
In Africa Onore delle armi: il nemico onora con le armi quando chi è sconfitto si è battuto lealmente e con coraggio.
gli Italiani e i Tedeschi furono sopraffatti dal Generale inglese Montgomery (vedi foto) prima ad El Alamain in Egitto, dove gli Italiani si batterono eroicamente, tanto che furono onorati dal nemico con le armi, e successivamente in Libia dove Rommel fu costretto a ritirarsi. Lo sbarco nel maggio del ’43 degli Anglo-Americani comandati dal generale Eisenhower in Marocco e Algeria, obbligò i Tedeschi e gli Italiani alla resa.
In Russia Intanto sul fronte russo gli Italiani e i Tedeschi erano impegnati in un assedio sfibrante a Leningrado, Mosca e Stalingrado Donne di Leningrado prendono il ghiaccio per cucinare https://www.youtube.com/watch?v=9_vam9kcjgs . L’Armata Rossa, dopo un attacco frontale tedesco, terminato alle porte di Stalingrado, si mobilita di nuovo e contrattacca violentemente gli eserciti Italo-Tedeschi che sono costretti alla ritirata sul fiume Don. L’Armir (Italia) subisce una disfatta terribile e una drammatica ritirata. Circa 100mila sono i morti e i feriti. Molti tornano in Patria con gli arti congelati e debbono subire mutilazioni alle gambe. Tantissimi i dispersi che non faranno più ritorno a cui i famigliari non possono dare una degna sepoltura. Sotto questi colpi terribili gli Italiani prendono finalmente coscienza in quale disastro Mussolini li ha condotti. Crolla il consenso.
La guerra nel Pacifico fra Stati Uniti e Giappone, si prospettava durissima. Gli USA dovettero, dopo Pear Harbor, mettere in campo tutto il loro potente apparato industriale. In pochi mesi i cantieri navali statunitensi forgiarono un’enorme flotta navale con portaeree velocissime cariche di uomini e mezzi. Ci fu ua forte spiegazione di manodopera delle donne che andarono ad occupare il posto degli uomini impegnati al Fronte. ricerca materiale con cui arricchire le tue conoscenze sulle donne impegnate nella guerra. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema 86
Le occupazioni territoriali giapponesi del 1941 (Hong Kong, Manila, Singapore, Le Filippine, le Indie Olandesi, la Nuova Guinea, le Isole Salomone, e le Marshall) furono attaccate dagli Americani che dopo la presa della base di Guadalcanal, nelle Isole Salomone (1943) con una forza d’urto impressionante, riuscirono a riconquistare le Isole ormai in mano ai Giapponesi. Vi furono molte perdite di mezzi e soprattutto di uomini. I Giapponesi utilizzarono anche il
I kamikaze, prima di partire assistevano ad una cerimonia simile a quella dei Samurai, gli antichi guerrieri giapponesi dell’imperatore. Gli si consegnava la spada simile a quella che usavano i samurai per il harakiri il suicidio rituale. Veniva poi offerto il sakè che bevevano rivolti in direzione del Palazzo Imperiale.
sistema suicida dei Kamikaze pur di affondare le navi statunitensi: miravano la stiva delle navi piena di munizioni, e vi si lanciavano contro sapendo di morire. LA GUERRA NEL PACIFICO SI PROTRARRA’ FINO ALL’AGOSTO DEL 1945 quando saranno sganciate le due bombe atomiche sul Giappone.
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Gli Alleati sbarcano in Sicilia Nella primavera del 1943 il fascismo era in piena crisi. Venne a mancare il consenso popolare a causa delle forti sconfitte e delle perdite umane. La fame si faceva sentire nella popolazione che era costretta ad usare la Tessera Annonaria per comperare il cibo razionato e di passima qualità. Si farà grande uso della “Borsa nera” (mercato clandestino dei viveri). Tessera annonaria Intanto gli Alleati stanno decidendo di sbarcare in Europa per attaccare direttamente l’Asse (Italia-Germania). Discutono se sbarcare in Francia (Normandia) oppure in Italia, Sicilia. Per costringere i tedeschi ad allentare le difese nel Nord della Francia, decidono di sbarcare in Sicilia al fine di farli scendere in Italia per fermare l’avanzata. Gli Anglo-Americani sbarcano in Sicilia la notte fra il 9-10 luglio 1943. Lo sbarco durò 5 giorni e le operazioni furono guidate dal Generale americano George Patton e dal Generale inglese Montgomery, che già aveva combattuto contro Rommel in Africa. La difesa italiana fu quasi nulla; gerarchi fascisti e podestà abbandonarono vigliaccamente l’isola lasciando la popolazione nel panico. Un siciliano indica la strada a un soldato americano https://www.youtube.com/watch?v=REu74tg7HIk lo sbarco in Sicilia Intanto a Roma il duce pareva non rendersi conto della realtà. La notte tra il 24 e 25 luglio 1943 si riunì il Gran Consiglio Fascista e decisero di sfiduciare Mussolini. Fra i membri del Gran Consiglio c’era Galeazzo Ciano, il genero del duce (pagherà poi al processo di Verona il “tradimento” al duce: sarà fucilato). https://www.youtube.com/watch?v=5YpxuQGlXwY
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Il giorno successivo Mussolini fu chiamato dal re e fu arrestato (caricato su un’ambulanza per evitare che i suoi fedelissimi lo potessero liberare). Fu poi mandato a Campo Imperatore sul Gran Sasso. Al suo posto fu nominato Pietro Badoglio.
Il Partito Fascista fu sciolto e con lui la dittatura durata 20 anni (194243), la popolazione esultava ormai esasperata dalle enormi perdite umane causate dal conflitto. Badoglio, tuttavia, era un fascista della prima ora che si era macchiato di stragi di civili durante la guerra in Etiopia. L’ARMISTIZIO CON GLI ALLEATI Mentre Badoglio trattava in segreto con gli Alleati per stipulare una pace separata, i Tedeschi scendevano in Italia occupandone i punti strategici e preparandosi alla controffensiva. Il 3 settembre fu firmato l’armistizio; fu tenuto segreto fino a quando gli Alleati non occuparono buona parte delle coste del Sud Italia. Si temevano ritorsioni sulla popolazione da parte dei Tedeschi già in Italia. L’8 settembre 1943 gli Italiani seppero via radio da Badoglio che l’Italia aveva firmato l’Armistizio, ma gli ordini di cosa dovesse fare il nostro esercito tardarono ad arrivare. L’Italia cadde nel caos totale. L’alleato tedesco ora era il nemico, mentre gli Angloamericani, i nemici fino a quel momento, erano i nuovi alleati. Intanto il re e tutto il governo si trasferirono a Brindisi, lasciando gli Italiani in mano ai Tedeschi fortemente determinati a vendicarsi sulla popolazione praticamente inerme. https://www.youtube.com/wa tch?v=QIb7OONY8Dc annuncio di Badoglio dell’armistizio
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I Tedeschi, ormai in forze in Italia, si vendicarono sui nostri soldati allo sbando: li catturarono per deportarli nei campi di lavoro in Germania. Chi non si sottometteva veniva rinchiuso nei lager.
Il 13 ottobre 1943 l’Italia dichiara guerra alla Germania
L’ITALIA DOPO L’8 SETTEMBRE DEL 1943
Il Sud era occupato dagli Alleati (Linea Gustav) Il Centro – Nord era occupato dai Nazisti. Intanto Benito Mussolini era stato liberato a Campo Imperatore da un commando di paracadutisti tedeschi (12 settembre 1943) e subito portato a Berlino a prendere ordini da Hitler. Questi lo obbligherà a fondare la Repubblica di Salò sul Lago di Garda con poteri nel Nord Italia fino alla Linea Gotica (Repubblica Sociale Italiana RSI).
Ormai Mussolini era ostaggio di Hitler.
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La Resistenza Anche in Italia, come nel resto d’Europa, iniziò la lotta armata di resistenza contro i nazifascisti. La Repubblica di Salò comunque riuscì a radunare molti giovani che credevano che l’Italia non dovesse tradire la Germania sua alleata. Erano nati sotto il fascismo pertanto erano fortemente indottrinati all’obbedienza cieca al duce. Foto e manifesto della repubblica di Salò Altri invece, di estrazione familiare antifascista che avevano subito durante il ventennio ogni sorta di persecuzione, si arruolarono nelle file dei Partigiani (i fascisti li chiamavano ribelli). Con loro c’erano molti giovani appartenenti al disciolto esercito italiano che dovettero decidere da che parte combattere dopo l’8 settembre. La guerra partigiana si svolse prevalentemente nel Nord d’Italia (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Veneto, Friuli, e Nord della Toscana). A Roma fu costituito il Comitato di Liberazione Nazionale CLN, i cui affiliati erano rappresentanti dei partiti antifascisti: Comunisti, Socialisti, Democratico-Cristiani, del Partito d’Azione. Si era formata anche la Brigata Garibaldi di ispirazione repubblicana e comunista. I membri della Resistenza collaboravano con l’esercito angloamericano per svolgere attività di sabotaggio e guerriglia, soprattutto lungo l’Appennino, dove i mezzi pesanti militari non potevano accedere. Facevano operazione di disturbo contro i tedeschi e i cosiddetti Repubblichini, per sfiancare le loro difese. 91
I Partigiani cambiavano i loro insediamenti quasi ogni giorno per non essere catturati, ed anche per non mettere in pericolo le popolazioni locali che erano perseguite dai nazifascisti durante i rastrellamenti che compivano alla ricerca dei “ribelli”. Radio Londra era la fonte delle comunicazioni in codice via radio con il comando Anglo-Americano che forniva armi e viveri ai Partigiani. Durante la notte venivano paracadutati mezzi di sostentamento e munizioni per la guerriglia. Anche le donne erano impiegate nella resistenza, soprattutto come staffette, cioè coloro che portavano i messaggi da un comando all’altro sulle loro biciclette. Davano meno sospetti che gli uomini visto che questi o erano Repubblichini o Partigiani e difficilmente circolavano per le strade. Staffetta partigiana a un posto di blocco tedesco LE STRAGI Hitler ordinò che fossero uccisi 10 Italiani (anche civili, donne e bambini) per ogni tedesco morto, e questo portò all’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma (25 marzo 1944) con 335 ostaggi uccisi dopo un attentato contro un convoglio tedesco, in cui morirono 33 soldati. Al processo che si fece negli anni’60 contro il colonnello Kapler, comandante delle SS che si macchiarono dell’eccidio, questi dovette rispondere penalmente solo dei 5 martiri in più uccisi: la cifra dei morti doveva essere 330, secondo gli ordini militari tedeschi. 92
Il mausoleo delle Fosse Ardeatine
Renato Guttuso “Fose Ardeatine”
ROMA CITTA’ APERTA, FILM https://www.youtube.com/watch?v=DNIfxNmxdBs https://www.youtube.com/watch?v=rEQBPlxma3M A Marzabotto (Bologna), per rappresaglia, furono uccisi 1850 abitanti (tra il 29 settembre-5 ottobre 1944). Non si contavano i torturati, gli impiccati e i fucilati. Anche i famigliari dei partigiani erano torturati atrocemente perché svelassero dove si nascondevano. Intere famiglie furono assassinate. Salvatore Quasimodo nella poesia “Alle fronde dei salici” racconta questi momenti drammatici di disumanità diffusa, tanto che i poeti non avevano più parole per “cantare” i sentimenti umani, perché nulla più era umano.
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Napoli e Roma già nel 1944 erano libere dai nazifascisti al Nord Il 25 aprile 1945 un’insurrezione popolare nelle principali città, guidata dal CLN obbligò i Tedeschi alla ritirata. I Partigiani sfilavano lungo le principali vie di Bologna, Parma, Milano, Genova, Torino.
Liberazione di Parma, medaglia d’oro al valor militare della Resistenza Mussolini, vestito da soldato tedesco, fuggì verso la Svizzera, ma a Dongo, sul Lago di Como, venne fermato da una squadra partigiana. Il 28 aprile fu fucilato insieme alla sua giovane amante, Claretta Setacci. I loro corpi furono portati a Milano in Piazzale Loreto ed esposti alla folla che ne fece scempio (c’erano anche altri gerarchi fascisti). Era lo stesso luogo nel quale, l’anno prima, erano stati impiccati 15 partigiani e i cui corpi rimasero esposti per intimorire la popolazione.
Il cadavere di Mussolini esposto a Piazzale Loreto a Milano 94
Dal 1943 al 1945 l’Italia fu sotto la morsa di una guerra civile che non si spense con la fine del conflitto, ma si prolungò con vendette, covate per ben 20 anni, per altri 2 anni. Soprattutto in Romagna e in alcune città emiliane: Ferrara, Bologna, Reggio Emilia (sarà denominato TRIANGOLO ROSSO) Donne rasate messe alla collaborazioniste dei Tedeschi
berlina
perché
suggerisco di leggere il romanzo di Beppe Fenoglio “Il partigiano Johnny”
Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
Mentre i partigiani combattono i nazifascisti, le forze anglo-americane e l’Armata Rossa stringono la Germania in una morsa di fuoco. Nella primavera del 1944 gli Alleati sfondarono la linea Gustav a Montecassino (purtroppo l’abbazia fu distrutta dai bombardamenti) https://www.youtube.com/watch?v=5_XgKkhcVyk Filmato bombardamento Cassino
Il 4 giugno 1944 liberarono Roma dai Tedeschi (Roma città aperta). Succesivamente si bloccarono sulla linea Gotica. Le città italiane subirono devastanti bombardamenti, da parte degli Alleati, per bloccare i rifornimenti ai nazi-fascisti. Furono distrutti ponti, ferrovie, fabbriche. I cittadini “sfollarono” nelle campagne per non rimanere sotto le loro case e per trovare un po’ di cibo. La fame era tanta, così la paura di cadere nelle mani dei tedeschi. Anche Parma dovette subire giorni e notti sotto le bombe e nel maggio del 1944 furono distrutti Parma dopo le bombe interi quartieri del centro storico, oltre la 95
stazione ferroviaria. Ingentissimi i danni al patrimonio artistico: il Teatro Farnese, poi ricostruito, e il Palazzo Ducale, che addossato al Palazzo della Pilotta, abbattuto.
Il Teatro Farnese dopo le bombe
dopo il restauro
Il 6 giugno 1944 gli anglo- americani sbarcarono in Normandia, denominata operazione Overlord (Francia del Nord. D-Day). Fu la più grande invasione anfibia della storia, messa in atto dalle forze alleate per aprire un secondo fronte in Europa e invadere così la Germania nazista. Lo sbarco avvenne sulle spiagge della Normandia, nel nord della Francia, all’alba di martedì 6 giugno 1944, data nota come D-Day. Morirono migliaia di soldati già il primo giorno di sbarco, ma riuscirono ad entrare in Francia 1.000.000 di uomini. Nelle settimane seguenti le operazioni continuarono con la campagna terrestre (Battaglia di Normandia), che ebbe lo scopo di rafforzare ed espandere la testa di ponte nella Francia occupata, fino alla liberazione di Parigi (25 agosto) e la ritirata dei Tedeschi oltre il fiume Senna (completata il 30 agosto). Dopo questa prima fase la strategia alleata prevedeva di sconfiggere completamente le forze tedesche schierate ad ovest ed avanzare in profondità per liberare l’Europa occupata.
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L’Armata Rossa penetrava in Polonia, Romania, Bulgaria e nei Balcani dove già la resistenza jugoslava, capeggiata da Tito, stava affrontando i Tedeschi. La Germania non intendeva rassegnarsi alla sconfitta e tentava di reagire bombardando le città inglesi. Allora gli Alleati intensificarono i bombardamenti sulle città tedesche che furono quasi rase al suolo. Il compito di occupare Berlino fu affidato ai Russi che la misero a ferro e fuoco per giorni e giorni. Il Hitler il 30 aprile 1945, dopo aver saputo della fine di Mussolini, e dello scempio della folla sul suo cadavere, si tolse la vita nel suo bunker di Berlino e dette ordine di distruggere il suo corpo. Con lui c’era Eva Braun, che sposò quel giorno stesso, e Goebbels con la moglie e i 6 figlioletti. Si suicidarono tutti per non cadere nelle mani dei nemici. I bambini furono soppressi direttamente dalla madre. L’8 maggio 1945 la Germania firmò la resa.
lettura consigliata “Il rogo di Berlino”di Helga Schneider https://www.youtube.com/watch?v=W1lMJ7Ro2KI Morte di Edmund film Germania anno zero Nonostante la sconfitta fosse inevitabile, Hitler diede ordine ai soldati tedeschi di combattere fino all’ultimo uomo. Inoltre decise che non doveva sopravvivere nemmeno un Ebreo nei campi di sterminio (vai alla scheda a pag. 99)
YALTA Sicuri della vittoria, Roosevelt, Churchill, e Stalin, nel febbraio del 1945 si incontrarono a Yalta sul Mar Nero, per decidere le sorti del Mondo dopo la guerra.
Furono prese le seguenti decisioni: La Germania doveva essere divisa in 4 zone di occupazione (americana, inglese, francese e sovietica) L’Unione Sovietica avrebbe tenuto sotto di sé tutti i Paesi dell’Europa orientale che erano stati liberati dall’Armata Rossa 97
Gli Alleati avrebbero influenzato l’Italia, la Grecia e tutti i Paesi occidentali;
I popoli vinti avrebbero avuto il diritto di andare a libere elezioni
La creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), in sostituzione della Società delle Nazioni, con poteri più forti al fine di prevenire i conflitti tra Stati. Ora l’ONU è composto da 193 Stati di cui 5 permanenti: USA, Francia, Gran Bretagna, Russia, Cina. Gli Stati che hanno vinto la guerra. Hanno diritto di veto.
Nel Pacifico gli Americani erano impegnati con i Giapponesi che, nonostante si fossero indeboliti dopo la sconfitta di Okinawa, non volevano umiliarsi con una resa senza condizioni. Gli Americani, che avevano subito il lutto della morte improvvisa del loro presidente Roosevelt, sostituito da Truman (foto), nel timore di perdere ancora molte vite, decisero di sganciare una nuova bomba messa a punto da un Italiano, Enrico Fermi. Era il 6 agosto 1945 quando il bombardiere americano Enola Gay sganciò su Hiroshima la prima bomba atomica (Little boy). Il 9 agosto toccò a Nagasaki. Il Giappone firmò la resa
il 2 settembre 1945.
La bomba atomica sul Giappone Il 6 agosto 1945, poco prima dell'alba, il quadrimotore B-29 americano "Enola Gay" decolla dall'isola di Tinian (arcipelago delle Marianne) e si dirige verso il Giappone. Alle 8.15 ora locale raggiunge la città di Hiroshima, sulla quale sgancia una bomba atomica all'uranio chiamata "Little Boy", che esplode a 580 metri da terra sviluppando una potenza stimata di circa 15 kiloton, pari a 15 mila tonnellate di tritolo. Il 9 agosto, alle 11.02 ora locale, un altro bombardiere americano, il "Bockscar", colpisce la città di Nagasaki con una bomba al plutonio soprannominata "Fat Man", la cui esplosione libera una potenza di circa 21 kiloton. Il giorno successivo, l'Imperatore Hirohito ordina ai propri vertici militari di accettare una resa praticamente senza condizioni.
La 2^ guerra mondiale era finita. I morti, fra militari e civili, furono circa 50 milioni. Uno Stato come l’Italia spazzato via! https://www.youtube.com/watch?v=6aXIjO4FP3s discorso all’umanità del “Grande Dittatore” Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema 98
La Soluzione finale
Olocausto era iniziata già alla fine del 1943,
quando le sorti della guerra erano chiare. Furono uccisi 6 milioni di Ebrei nei campi di sterminio disseminati in tutta la Germania e Polonia (vedi pag.67) In Italia c’erano vari campi di concentramento, ma a Trieste c’era un vero campo di sterminio: la risiera di San Sabba. Anche l’Italia quindi si è macchiata di questo orrore. “Il lavoro rende liberi”scritto sui cancelli di Auschwitz Un modo per umiliare i detenuti nel campo.
Interno di una baracca
forni crematori
FOSSOLI (Modena) vi fu detenuto anche Primo Levi Leggi “Il diario di Anna Frank” e“Se questo è un uomo” di Levi
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TEMA 5 IL DOPOGUERRA
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dopo La cataStrofe… IL PROCESSO DI NORIMBERGA Il Mondo, dopo un evento così catastrofico, si interrogava su come poteva da quel momento evitare nuove guerre. La Conferenza di Yalta aveva fissato dei punti fondamentali per il futuro delle nazioni che avevano provocato la guerra (vedi pag. 97). Si decise che tutto quello che era accaduto dovesse essere pubblicato e che il mondo, l’opinione pubblica dovesse conoscere gli orrori compiuti dai nazisti nei campi di sterminio. Venne quindi istituito un processo a Norimberga (scelta perché da lì iniziarono le leggi razziali del 1935 e come Berlino e Monaco una delle città simbolo del Nazismo) con una corte internazionale che aveva il compito di processare i capi nazisti. Nella foto si riconoscono :Göring, Hess, von Ribbentrop
LA DIVISIONE DELLA GERMANIA Nel 1949 la Germania era divisa in quattro parti: USA, Francia, Regno Unito e URSS. Le prime tre erano unite nella Repubblica Federale Tedesca (capitalista) a ovest, ed invece la parte est era sottoposta all’URSS (Repubblica Federale Democratica). Le ideologie erano assolutamente opposte su come gestire il futuro della nuova Germania: Regno Unito, USA, e Francia la volevano con regole aderenti al Capitalismo, economicamente forte (piano Marshall che prende il nome del Senatore statunitense che lo mise a punto), ed invece la parte est (URSS) la voleva debole per sottometterla al regime comunista. Queste contrapposizioni si manifestarono concretamente nell’agosto del 1961 quando nell’arco di una settimana venne eretto il muro di Berlino, che divideva la città e tutta la Germania in due blocchi : Ovest capitalista, Est comunista e sottoposta direttamente all’ Unione Sovietica di Stalin. Furono addirittura murate le finestre dei palazzi che erano esposti a Ovest, al fine che nessuno potesse vedere il benessere che si godeva nel settore capitalista.
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Soltanto il 9 novembre 1989 il muro venne abbattuto e la Germania fu di nuovo unita. In quei 28 anni intere famiglie furono divise, morirono tanti giovani che cercavano con ogni mezzo di passare dall’altra parte.
Una ragazza si è nascosta nel cofano di un’auto per passare all’Ovest L’abbattimento del muro il 9 novembre 1989
LA DIVISIONE DELL’INDOCINA COREA E VIETNAM In quel tempo gli errori sulle suddivisione degli Stati che si sarebbero creati di nuovo alla fine del conflitto furono molti, fra questi quello di dividere sulla carta territori senza, ancora una volta, tener conto delle etnie che li abitavano. Il Nord dell’Indocina sotto il comunismo cinese (sodale con quello sovietico) e il Sud sottoposto ai paesi capitalisti come Francia e USA. Questo, come vedremo più avanti porterà a nuove guerre. La più devastante sarà quella del Vietnam. La Corea del Nord tuttora è sotto una dittatura comunista che minaccia di invadere la Corea del Sud più ricca e occidentalizzata. I NUOVI CONFINI DELL’ ITALIA I PROBLEMI DELLE POPOLAZIONI DEI CONFINI ORIENTALI Il trattato di pace firmato nel 1947 sanciva che i territori dell’Istria e della Dalmazia fossero ceduti alla nuova Jugoslavia di Tito e del suo governo comunista. Anche Trieste dovette essere divisa e fino al 1954 fu sottoposta ad una amministrazione inglese e americana. La zona B era sottoposta alla Jugoslavia, mentre la zona A era libera. Trieste solo nel 1954 fu assegnata alla zona A, quindi all’Italia. Molti Italiani che si trovavano nella zona B dovettero trasferirsi nella zona A per non cadere nelle mani dei Titini (comunisti seguaci di Tito che avevano fatto la resistenza contro i nazifascisti e che erano assolutamente nemici degli italiani) che si erano macchiati degli eccidi delle foribe . Quasi 300mila Dalmati e Istriani fuggirono dalle loro case e si riversarono in Italia. LE FOIBE sono degli anfratti profondi nelle zone carsiche che furono teatro di terribili stragi di uomini, donne, vecchi e bambini, colpevoli solo della loro etnia di origine italiana, fin dai tempi della Repubblica di Venezia. Furono infoibati decine di migliaia di italiani fra cui partigiani comunisti che si erano battuti contro i nazifascisti. Il 10 febbraio è il giorno del 103 ricordo dei martiri delle foibe.
VIENE CREATO LO STATO EBRAICO Già nel 1917 gli Inglesi, che avevano la giurisdizione sulla Palestina, lasciarono affluire gli Ebrei su quella terra che secondo il loro credo è la Terra Promessa, la loro Patria. Durante le persecuzioni razziali dal 1935, vi fu un flusso continuo di profughi da tutti gli Stati sottoposti all’Asse dove erano in vigore le leggi di Norimberga. Nel 1947 la appena nata Organizzazione delle Nazioni Unite sancì che si dovessero creare due Stati: Israele e Palestina. I Paesi Arabi non accettarono mai questa risoluzione e ostacolarono il flusso degli Ebrei verso i territori che loro consideravano musulmani palestinesi. I Palestinesi erano in quei territori già al tempo delle conquiste di Maometto (VII secolo) gli Ebrei da più di mille anni prima della distruzione di Gerusalemme e del Tempio di Salomone sotto Tito nel 70 d. C.. Ancora oggi, dopo ben tre guerre, le due popolazioni non riconoscono la legittimità reciproca di vivere nei territori, anche se periodicamente firmano trattati di pace. Palestina e Israele nel 1947
L’INDIPENDENZA DELLE COLONIE AFRICANE L’Italia, dopo gli accordi di pace, perse le colonie in Africa. La Libia nel 1951 divenne indipendente, l’Etiopia, ormai libera, occupò l’Eritrea, la Somalia dovette attendere fino al 1960 prima di essere libera anche dal Regno Unito. La Francia e il Belgio dovettero ingaggiare delle guerre per mantenere le proprie colonie, perché gli interessi erano moltissimi in quei paesi (petrolio, oro, diamanti). L’Africa si liberò completamente solo tra la fine degli anni ’60 inizi ’70. Però non si può dire che gli Stati africani siano assolutamente indipendenti dagli ex colonizzatori, viso che rimangono i loro principali e forti partner commerciali che sfruttano con le loro multinazionali i territori e le risorse migliori. Il Nord’Africa in questo momento sta vivendo un periodo drammatico, dopo la cosiddetta “Primavera araba” del 2011, a causa della minaccia dell’ISIS, il sedicente Califfato arabo che si è formato fra Iraq e Siria nel 2014. 104
L’europa dopo iL confLitto La carta riporta i cambiamenti degli Stati europei dopo il secondo conflitto mondiale . L’Unione Sovietica acquisisce buona parte dei Territori baltici, le attuali Lituania, Lettonia, Estonia, oltre la Bielorussia. La Germania, come abbiamo visto, è divisa in due, l’Italia perde la Dalmazia e Fiume
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IL DOPOGUERRA IN Italia Il 25 aprile 1945 i partigiani e le forze alleate entrarono nelle città liberate dai nazifascisti, ma per gli Italiani iniziava un periodo durissimo. La Nazione era tutta da ricostruire e non solo materialmente, visto che molto andò distrutto sotto i bombardamenti, ma anche, o meglio soprattutto, dal punto di vista morale. Abbiamo già detto delle vendette da parte dei partigiani nei confronti dei fascisti e collaborazionisti, e ciò non aiutò ad una collaborazione positiva per la ricostruzione. Dopo l’euforia dei primi giorni di pace gli Italiani si resero conto che era difficile rimettere in moto la Nazione. Mancavano leggi democratiche visto che per 20 anni c’era stata un dittatura. Il re Vittorio Emanuele III aveva tradito gli Italiani con la sua fuga a Brindisi lasciandoli alla mercé dei nazifascisti. Abdicò in favore del suo erede Umberto II, ma era necessario che gli Italiani si pronunciassero direttamente se volevano una Monarchia o una Repubblica. Per un anno si formò un Comitato di Liberazione Nazionale, composto da esponenti dei vari partiti: Comunista (Plamiro Togliatti nella foto a sinistra) , Socialista (Pietro Nenni), Democristiano (Alcide De Gasperi nella foto a destra) , Repubblicano, Liberale, e altri minori che erano stati banditi durante la dittatura fascista. Aveva il compito di governare temporaneamente l’Italia. Gli Alleati non occuparono militarmente la nostra Nazione, e seppur sconfitti decisero che dovevano essere gli Italiani a scegliere il loro futuro.
2 giugno 1946 Ci fu il Referendum istituzionale Per la prima volta le donne hanno diritto al voto. Lo stesso giorno furono eletti i deputati che dovevano scrivere la nuova carta costituzionale. Le elezioni politiche del 2 giugno 1946, furono le prime elezioni della storia italiana dopo il ventennio fascista. Le ultime elezioni erano state quelle del 1924. Ebbero diritto di voto tutti gli italiani, anche le donne. Gli aventi diritto al voto rappresentavano il 61,4% della popolazione. VINSE LA REPUBBLICA Per poche migliaia di voti Tuttavia, ancora una volta l’Italia dimostrava di essere divisa: Nord e Sud. 106
Dalla cartina sotto si può constatare come votarono gli Italiani: il Nord Repubblicano, il Sud Monarchico. Il 28 giugno 1946 l’Assemblea Costituente elesse il primo Presidente della Repubblica, Enrico De Nicola. Il re Umberto II e la sua famiglia, dopo un brevissimo insediamento di un mese (era denominato re di maggio), se ne andò in esilio in Portogallo. Da quel momento fu proibito a tutti i componenti maschi eredi al trono di entrare in Italia. Solo nel 2002 sarà modificata la legge costituzionale e Vittorio Emanuele con il figlio Emanuele Filiberto di Savoia potrà varcare i confini italiani.
1 gennaio 1948 entra in vigore la Costituzione Italiana (139 articoli) di cui è garante il Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento composto dal Senato (315 senatori) e dalla Camera (630 deputati). Il 18 aprile 1948 ci saranno le prime elezioni politiche. Intanto INFLAZIONE, DISOCCUPAZIONE, BORSANERA, RICOSTRUZIONE, sono i gravi problemi che affliggono l’Italia del dopoguerra.
I Partiti alle elezioni del 2 giugno 1946 gli uomini di partito erano per lo più i Partigiani che avevano affiancato gli Alleati nella lotta contro l’occupazione nazista. Questi si dividevano in tre grandi partiti: DEMOCRAZIA CRISTIANA PARTITO COMUNISTA PARTITO SOCIALISTA Alcide De Gasperi Palmiro Togliatti Pietro Nenni
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Il Partito Socialista e il Partito Comunista erano legati all’URSS e finanziati direttamente da Stalin. Togliatti, perseguitato dal Fascismo, era andato in esilio a Mosca e lì era diventato uno dei collaboratori di partito di Stalin. Era rientrato in Italia dopo l’8 settembre del 1943 arruolandosi nei Partigiani delle Brigate Garibaldi. Conosceva quindi molto bene il sistema sovietico russo e cosa poteva essere una dittatura comunista. Propose una Pacificazione Nazionale per porre fine alle vendette contro coloro che avevano aderito alla Repubblica di Salò. Capiva che l’Italia doveva unirsi e non dividersi ancora una volta. Come vedremo più avanti mantenne un certo distacco dalle ideologie estreme del partito sovietico, anche se a livello internazionale era legato al PC sovietico. Nenni era un fuoriuscito in Francia, aveva fatto parte della resistenza del Fronte Popolare spagnolo, poi rientrato in Italia dopo l’8 settembre venne catturato dai Repubblichini e mandato sull’isola di Ponza. Nel 1945 è a capo del suo partito. La Democrazia Cristiana invece nasce dal Partito Popolare di don Luigi Sturzo ed è di estrazione cattolica contrapposta al Comunismo e Socialismo. È filoamericano, finanziato dagli USA, di idee moderate, appoggiato dai grandi industriali e proprietari terrieri (temevano le lotte operaie e contadine), dal Vaticano che temeva che anche in Italia i comunisti e i socialisti potessero scacciare la Chiesa come in Unione Sovietica. I PRIMI GOVERNI REPUBBLICANI come il Governo Parri, erano Governi formati dai tre grandi partiti popolari affiancati da altri gruppi antifascisti (Liberali, Repubblicani, Partito d’Azione) che appoggiavano in Parlamento i partiti maggiori. Vi furono pertanto Governi di Coalizione. Durante quel periodo si cercò di fare delle riforme sociali ed economiche, ma le divergenze erano tali che non venne fatto quasi nulla di realmente positivo. Ne approfittò la Mafia siciliana che per sedare le lotte contadine in Sicilia mandò un suo temuto sicario, Salvatore Giuliano, che in un agguato uccise 11 contadini (eccidio di Portella della Ginestra), seminando il terrore fra gli scioperanti. In Sicilia vi furono sommosse per separarsi dall’Italia repubblicana nella quale non si riconosceva, in quanto aveva votato per la Monarchia, ma soprattutto per l’abbandono da parte delle Istituzioni. nella foto Salvatore Giuliano IL PIANO MARSHALL: prende il nome dal Senatore americano che propose al Congresso degli Stati Uniti di stanziare finanziamenti e aiuti immediati ai Paesi europei martoriati da gravi problemi economici (Germania, Francia, Italia). Non si voleva commettere lo stesso errore del 1919, per cui la grave crisi europea aveva messo in ginocchio l’economia mondiale con il culmine del 1929. Il Congresso approvò il piano con lo scopo di bloccare pericolose svolte popolari filocomuniste. Già con i primi aiuti del 1947, l’Italia iniziò la ricostruzione delle fabbriche, delle infrastrutture e da dopo le elezioni del 1948, in appena 10 anni l’economia italiana si sollevò fino al punto di raddoppiare la produzione di prima del conflitto. 108
Alla fine degli anni’50 siamo in pieno boom economico (vedi pag.119 ) e iniziano per gli italiani gli anni del benessere. L’automobile diventa un bene alla portata di molti, e la televisione un elettrodomestico presente in molte case. LE ELEZIONI DEL 18 APRILE 1948 Già nei primi mesi del ’47 De Gasperi aveva cercato di formare un grande partito di centro, moderato, con i Liberali, escludendo i Socialisti e i Comunisti, ciò dopo un viaggio negli Stati Uniti dove il Presidente Truman lo minacciò di non aiutare economicamente l’Italia, se si fossero formati governi di sinistra o centro-sinistra. Le tensioni nelle piazze italiane erano molto forti, e non mancavano scontri fra le due fazioni. Gli operai, guidati dai Socialisti e Comunisti, facevano scioperi ed occupazioni di fabbriche (come nel Biennio Rosso)
Comunisti e Socialisti si unirono nel Fronte Popolare, ma una parte dei Socialisti, guidati da Saragat, si staccò dal partito perché in disaccordo con i Comunisti (c’era stato un colpo di Stato dei comunisti sovietici a Praga nel gennaio del 1948), e indebolì le Sinistre. I Democratici cristiani fecero una campagna elettorale basata sul “demonio comunista” e sulla minaccia sovietica. Anche i preti facevano comizi dai pulpiti delle chiese, minacciando la scomunica a coloro che avessero dato il voto alle Sinistre. https://www.youtube.com/watch?v=mxLSSEXwJ-Q film Don Camillo In questo clima da guerra fredda italiana, vinsero le elezioni i Partiti di Centro di cui solo la DC prese il 48% dei voti. De Gasperi fu nominato Capo del nuovo Governo 109
Ci sarà un ulteriore momento di tensione, e saremo ancora sull’orlo di una guerra civile, quando il 14 luglio 1948 Togliatti subisce un attentato da parte di uno studente, Antonio Pallante. Togliatti dall’ospedale raccomanda alla calma i suoi compagni di partito già pronti a dissotterrare le armi che non avevano consegnato agli Alleati dopo il 25 aprile del 1945, alla fine della guerra. Il pericolo è scongiurato.
Avendo vinto i partiti moderati arrivarono gli aiuti del Piano Marshall
https://www.youtube.com/watch?v=ulIwMjvYSRg la ricostruzione Repetita http://www.raistoria.rai.it/articoli/il-piano-marshall-aiuti-allitalia/3434/default.aspx Il dopoguerra e il Piano Marshall
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IL MONDO DIVISO
La guerra fredda
USA
URSS
Nonostante le due potenze fossero fianco a fianco contro il nazismo, le ideologie differenti e la reciproca diffidenza lavoravano per una spaccatura insanabile. IL Comunismo era temuto da una grande potenza USA che basava la sua economia sul Capitalismo privato sulla Libera Iniziativa. 111
L’URSS mirava ad espandere i suoi territori creando “Stati Satelliti” dipendenti ideologicamente ed economicamente dalla “Madre Russia”. Già la questione Germania aveva diviso i due Stati. Gli USA volevano una Germania forte economicamente (Piano Marshall) per tenerla lontana dalle lotte operaie filocomuniste e già nel 1960 le truppe americane di occupazione si erano ritirate. L’URSS invece voleva una Germania debole ed economicamente dipendente dallo Stato Russo, governata dal Partito Comunista, legata quindi all’Est. Nell’agosto del 1961 venne eretto il Muro di Berlino che divideva in due la capitale e la Germania (vedi pag. 102).
GLI ARMAMENTI E LE ALLEANZE
USA
URSS
PATTO ATLANTICO 1949 PATTO DI VARSAVIA 1955 Fra USA e i Paesi dell’Europa occidentale fra cui Fra URSS e Stati dell’Europa orientale l’Italia. Più tardi sarà chiamato NATO. ARMAMENTI
ARMAMENTI
Bomba atomica Bomba all’idrogeno Missili a gittata intercontinentale I Paesi dell’Europa occidentale ospitano basi missilistiche e armi puntate ad Est. In Italia e Germania vi è il maggior numero di basi Nato. Gli Usa iniziano il programma spaziale come l’URSS. Il 20 luglio 1969 sbarcheranno sulla Luna gli astronauti Armstrong e Aldrin. Armstrong metterà piede sulla Luna il 21 luglio
Bomba atomica Missili a media gittata a testata nucleare I Paesi dell’Europa orientale ospitano basi missilistiche e armi puntate ad Ovest, sull’Italia E Germania che ospitano basi Nato. Sputnik (satellite artificiale in orbita attorno alla Terra che controlla le basi militari del Pianeta) Inizia il program ma spaziale russo che il 12 aprile 1961 porterà Jurij Gagarin nello spazio.
http://www.raistoria.rai.it/articoli/i-piedi-sulla-luna/10564/default.aspx Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema 112
I due blocchi misero in atto una STRATEGIA DELLA DETERRENZA attraverso le armi sempre più potenti. SERVIZI SEGRETI E SPIONAGGIO: si formavano da ambo le parti reti spionistiche molto ben organizzate che avevano il compito di osservare le operazioni militari del nemico. CIA (USA) Servizi segreti con il compito di intervenire in caso di crisi di Paesi democratici per bloccare il Comunismo. KGB (URSS) come la CIA aveva il compito di tenere sotto stretta sorveglianza i movimenti del nemico soprattutto nei Paesi satelliti.
LE GUERRE PARALLELE Le due Superpotenze, pur non scontrandosi frontalmente, scaricavano le tensioni finanziando e partecipando a guerre locali come in
Corea. I Nordcoreani (filocinesi) avevano invaso la Corea del Sud (filoamericana) divisa dal 38° parallelo, e nel 1950 truppe americane guidate dal Mac Artur, eroe del Pacifico, furono inviate a difendere il territorio. Il conflitto rischiò di diventare mondiale quando Mac Artur chiese al Governo americano di sganciare sulla Cina una bomba atomica. Solo nel 1953 finì il conflitto, che procurò circa 2milioni di morti, con il ripristino dei confini dei territori occupati. Ancora oggi ci sono gravi tensioni e minacce da parte del dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un, che tiene in pugno la popolazione, costretta a vivere un’economia fra le più basse del mondo, dove i diritti umani sono calpestati ogni giorno.
Pablo Picasso “Massacro in Corea”, opera contro la guerra vista come una strage degli innocenti.
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Nel 1963 furono inviati militari e mezzi americani nel Vietcong del Nord.
Vietnam
del Sud minacciato dai
Nella foto dei bambini fuggono dal loro villaggio incendiato dal napalm Già nel 1953 iniziarono le prime sanguinose lotte tra Vietnam del Nord (Comunista legato alla Cina e all’URSS) e il Vietnam del Sud (filoamericano). Queste sfociarono in guerriglie sempre più pericolose per il Vietnam del Sud dove si trovavano importantissime armi e basi americane. Il Presidente degli USA, J. F. Kennedy, iniziò la guerra con contingenti di uomini sempre più numerosi, e dopo la sua morte (Dallas 22 novembre 1963) i suoi successori continuarono a mandare giovani a morire nelle paludi della foresta vietnamita, impenetrabile per gli occidentali, ma rifugio sicuro per i Vietcong. Neppure un’arma micidiale come il napalm riuscì a sconfiggerli (il napalm bruciava la foresta e i villaggi; faceva strada nella giungla agli americani). Soldato americano in un momento di sconforto
https://www.youtube.com/watch ?v=36A9m-B-ZgQ la guerra del Vietnam, Repetita ricerca materiale con cui arricchire le tue conoscenze su questo argomento
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NO ALLA GUERRA Nel 1968 vi furono manifestazioni pacifiste in tutto il mondo per la fine di questa guerra chiamata “sporca” per le atrocità, i massacri, e le aberrazioni compiute da ambo le parti. I giovani americani non volevano andare in guerra: dimagrivano, non curavano il proprio fisico e si facevano crescere i capelli per contestare lo stile militare. Il Presidente americano Nixon nel 1975 firmò i trattati di pace con il Vietnam del Nord. Molti registi di Hollywood, impegnati politicamente, girarono dei film sulla negatività della guerra, fra questi Stanley Kubrick con il film “Full metal Jacket”.
https://www.youtube.com/watch?v=CFy6P0E5IvU scena finale del film “Full metal Jacket”
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Il concerto di Woodstok del 1969. Fu il padre di tutti i grandi concerti di musica moderna e dal 15 al 17 agosto 1969 richiamò i big del rock vicino a New York, a Woodstock
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IL DISCORSO DI MARTIN LUTER KING SULLA GUERRA IN VIETNAM da: “Martin Luther King - Coscienza e guerra del Vietnam” Dobbiamo muoverci dall’indecisione del passato all’azione. Dobbiamo trovare nuovi modi per parlare di pace in Vietnam e di giustizia per tutto il mondo in via di sviluppo, quel mondo che è alle nostre porte. Se non agiremo, saremo trascinati giù per i lunghi, oscuri e vergognosi corridoi del tempo riservato a coloro che hanno il potere senza la pietà, il potere senza moralità e la forza senza la capacità di vedere.
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Vedremo più avanti come Martin Luther King in quegli anni si stava battendo per i diritti dei neri americani che ancora vivevano fortissime discriminazioni in tutti i campi , dal diritto allo studio al lavoro.
LA DISTENSIONE Tuttavia gli anni della “distensione” erano iniziati grazie a tre uomini:
KENNEDY (USA) giovane Presidente del partito Democratico CHRUSCEV (URSS) successore di Stalin di cui denuncia pubblicamente i crimini. PAPA GIOVANNI XXIII cerca la distensione incontrando le altre Chiese per operare in favore della Pace. Nel 1962 aprirà il Concilio Vaticano II che porterà grandi cambiamenti all’interno della Chiesa: apertura alle altre confessioni religiose, la messa in lingua nazionale anziché in Latino per una maggiore partecipazione dei fedeli. Nel 1962 un nuovo focolaio di tensione si stava alimentando proprio alle porte degli Stati Uniti e loro saranno i protagonisti di quei drammatici momenti. 116
CRISI MISSILISTICA DI CUBA (1962) La crisi dei missili di Cuba fu un confronto tra USA e URSS conseguente allo spiegamento sovietico di missili nucleari a Cuba. La crisi iniziò il 15 ottobre 1962 e durò tredici giorni, in seguito alla loro scoperta da parte di aerei spia americani (vedi foto) È considerato uno dei momenti più critici della Guerra Fredda, assieme al Blocco di Berlino. I missili a Cuba
Nel 1959 un gruppo di rivoluzionari comunisti, guidati da Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, presero il potere a Cuba cacciando il dittatore Batista legato agli USA. Gli Stati Uniti, fortemente preoccupati, cercarono di reprimere il nuovo governo. Per questo Castro chiese aiuto all'URSS che, nell'ottobre del 1962 installò sull'isola delle basi missilistiche, in grado di lanciare missili a media gittata fino in Florida (vedi la foto sopra). Gli Statunitensi, grazie a una ricognizione aerea, videro le installazioni e denunciarono alle Nazioni Unite quello che stava accadendo. Il Mondo precipitò nel rischio di una guerra atomica. Ormai pareva che non ci fosse altra soluzione che la guerra. I Russi e gli Americani si stavano fronteggiando davanti alle coste cubane con le loro potenti navi dotate anche di missili nucleari, quando il Papa Giovanni XXIII decise di fare un discorso via radio al mondo in cui pregava i due contendenti di fare contemporaneamente un passo in dietro. Nessuno quindi risultava che avesse ceduto davanti a un nemico più potente, ma al buonsenso evocato dal Papa. il presidente Kennedy e Cruschev riuscirono a trovare un accordo e il pericolo fu scongiurato. L’11 aprile 2015 il Presidente USA Obama e Raul Castro si sono dati la mano durante l’accordo fra i loro Paesi mettendo fine all’Embargo che durava dal 1959, dopo la Rivoluzione Castrista. Era definitivamente finita la guerra fredda . Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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L’URSS REPRIME LE PROTESTE NEI PAESI SATELLITE I Paesi satelliti dell’URSS vivevano sotto il pugno di ferro di Mosca e il processo di destalinizzazione iniziato da Chruscev aveva dato speranze di una maggiore libertà in Polonia, Germania dell’Est, Ungheria, Cecoslovacchia. Ma era un’illusione perché ogni volta che le popolazioni chiedevano maggiori libertà, queste venivano represse con la forza dell’esercito.
1968 LA PRIMAVERA DI PRAGA Quando nella primavera del 1968 Aleksander Dubcek e gli altri dirigenti del Partito comunista cecoslovacco introdussero una serie di riforme per garantire ai cittadini una maggiore possibilità di iniziativa economica e politica, i Sovietici, timorosi che l’esempio cecoslovacco si potesse estendere agli altri Paesi dell’Europa orientale, decisero di intervenire mandando nell’agosto del ’68 l’Armata rossa ad invadere il Paese. Le proteste da parte dei cecoslovacchi furono molte e radicali al punto che alcuni giovani, come Jan Palach, si uccisero (Jan Palach si dette fuoco davanti ai carri armati russi) per dimostrare al mondo la barbarie che si stava compiendo. il suicidio di Jan Palach L’intervento militare sovietico mise in difficoltà i Partiti comunisti europei fra cui il PCI che però non prese una posizione chiara di condanna nei confronti dell’URSS. Alcuni anni fa il Presidente Giorgio Napolitano alto esponente del PCI di allora, ha chiesto scusa al popolo Ceco per il comportamento del PCI in quell’anno. Giovani polacchi cercano di convincere i soldati sovietici di andarsene da Praga 118
L’itaLia deL boom economico
https://www.youtube.com/watch?v=mjlxzoYe8Ks miracolo economico Con gli aiuti economici del “Piano Marshall” l’Italia vive dieci anni (1952-62) di crescente sviluppo in tutti e tre settori, soprattutto nelle industrie (secondario) e nei servizi (terziario). Prima del cosiddetto Boom economico il 42% della popolazione lavorava nel settore primario (al Sud il 57%) e solo il 7% delle case ha i servizi primari (acqua-elettricità).
EFFETTI DELLO SVILUPPO ECONOMICO POSITIVI NEGATIVI CALA LA molto)
DISOCCUPAZIONE (anche se non L’ITALIA NELLO SVILUPPO INDUSTRIALE E’ DIVISA IN DUE: al Sud vi sono poche industrie, causa l’arretramento in cui versano ancora molte zone “abbandonate” dallo Stato alla MIGLIORAMENTO DEL TENORE DI VITA, perché mercé della Mafia, che opera soprattutto nelle i salari degli operai aumentano. aree più depresse.
VI SONO SPOSTAMENTI MIGRATORI DAL SUD ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO: televisione, AL NORD da parte dei membri maschi della frigorifero, elettrodomestici, automobile, vespa, popolazione del Sud. Non essendoci alloggi vacanze estive. vicino alle fabbriche del Nord (Torino-Fiat, Milano-Pirelli) 119
Gli operai alloggiano in baracche o case fatiscenti con compagni di lavoro. VENGONO COSTRUITI QUARTIERI PERIFERICI GLI ELETTRODOMESTICI SOSTITUISCONO LA le grandi città che sono soprattutto dei DONNA che può lavorare fuori casa ed essere dormitori e nei quali mancano i servizi essenziali (Asili, scuole, farmacie, punti di più indipendente dall’uomo. ritrovo per i giovani e gli anziani) per la vita quotidiana. IL PAESAGGIO URBANO CAMBIA RADICALMENTE Trasformando le periferie in colate di cemento armato.
E’ INCENTIVATA LA RICERCA TECNOLOGICA Si scopre la plastica MOPLEN. Il design industriale italiano è all’avanguardia. 120
LO STATO COSTRUISCE RETI STRADALI VI SONO MANIFESTAZIONI DI INTOLLERANZA (Autostrada del Sole) per velocizzare i trasporti DA PARTE DELLA POPOLAZIONE DEL NORD delle merci e per il traffico delle automobili. nei confronti delle famiglie del Sud. Alcuni proprietari di case non danno in affitto a I SINDACATI SI COSTITUISCONO PER TUTELARE I famiglie del Sud. LAVORATORI CGIL (comunista) MOLTI MERIDIONALI EMIGRANO ALL’ESTERO CISL (democristiano) Svizzera, Germania, Belgio (300.000 partenze UIL (laico-socialista) all’anno). L’industria edile ha grande sviluppo, molti disoccupati del Sud trovano lavoro in questo settore.
SPECULAZIONE SELVAGGIA DELLE COSTE MARINE Che vengono cementificate da orribili alberghi L’INDUSTRIA DEL TURISMO HA UN GRANDE e attraversate da strade e superstrade che SVILUPPO soprattutto lungo le coste tagliano montagne e paesi. dell’Adriatico (Rimini, Milano Marittima) dove i prezzi sono bassi e alla portata della classe INTERESSI DELLA MAFIA sui denari stanziati operaia e impiegatizia (bassa e medio bassa). dallo Stato grazie allo sviluppo edilizio. Speculazioni edilizie e cementificazioni massicce. MAGGIORI ENTRATE NELLE CASSE DELLO STATO I PICCOLI PAESI DI MONTAGNA SONO ABBANDONATI DAI GIOVANI con gravi conseguenze come la mancanza di RIFORME SANITARIE, SCOLASTICHE manutenzione del territorio PENSIONISTICHE Disboscamento frane a favore delle classi lavoratrici e della famiglia.
In quegli anni la società italiana cambia radicalmente La famiglia stessa si modifica: da patriarcale, formata dai genitori del figlio maschio sposato, la nuora e i numerosi nipoti, si passa alla mononucleare urbanizzata. La donna inizia a lavorare fuori casa sia per la volontà di emanciparsi dal maschio (padre, marito), sia per necessità, visto che la vita in città è più cara e viene a mancare l’aiuto delle donne della famiglia come nonne, sorelle, ecc.. 121
Il culto del consumismo porta alla corsa all’acquisto degli elettrodomestici come la televisione,
il frigorifero, la lavatrice che troneggiano in cucina come trofei. Sono status symbol del benessere tanto agognato e icone del modello americano giunto in Italia insieme agli aiuti del Piano Marshall. Nei film degli anni ’60 con Alberto Sordi possiamo vedere come la società dei consumi si stia facendo strada, in modo particolare nella pellicola “Un Americano a Roma” in cui vediamo un giovane che scimmiotta i divi di Hollywood come Marlon Brando. Un Americano a Roma
La televisione arriva in Italia nel 1954 e ha un tale successo che i cinema debbono installare le tv per far vedere i programmi prima dei film, altrimenti si svuoterebbero le sale. Anche i bar, le parrocchie, le Case del Popolo, hanno la televisione perché altrimenti perderebbero i clienti e gli iscritti che si riverserebbero nelle case del vicino fortunato che ha comperato la TV con pacchi di cambiali. Nel 1955 Mike Buongiorno blocca gli Italiani davanti al suo quiz “LASCIA O RADDOPPIA” che ha un successo strepitoso. La televisione al cinema
Il tempo libero e il gusto degli Italiani cambia radicalmente. Dei programmi televisivi piace perfino la pubblicità che è inclusa in Carosello. Ogni sera alle 8,30 vanno in onda delle scenette in cui il contenuto pubblicitario si può dire quasi secondario. I bambini andavano a dormire dopo il Carosello. You tube La cambiale è un titolo di credito che obbliga al pagamento di un bene, un oggetto che è stato acquistato senza essere pagato. E’ quindi un pagherò.
https://www.youtube.com/watch?v=BlM--m-AELY Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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LA CASSA DEL MEZZOGIORNO Istituita nel 1950 era stata fondata con il compito di costruire nel Sud le infrastrutture necessarie a promuovere lo sviluppo agricolo e industriale del Meridione (ferrovie, strade, centrali idroelettriche, ecc.) e per dare finanziamenti economici agli imprenditori per costruire fabbriche che avrebbero assorbito la manodopera disoccupata locale. Questo progetto fu attuato solo in parte e alcune città (Bari, Taranto, Salerno, Cagliari, Siracusa) la connivenza tra alcuni politici corrotti e le associazioni mafiosi locali, che introitarono gran parte dei denari stanziati, costrinsero le popolazioni del Mezzogiorno a migrare al Nord o all’estero per ottenere lavoro. Molti sacrificarono anche la vita in lavori che ormai pochi erano disposti a fare. Un esempio drammatico lo abbiamo in Belgio a Marcinelle quando l’8 agosto del 1956 ci fu un grave incidente nella miniera di carbone che provocò la morte di 262 minatori di cui 136 erano Italiani. Anche l’IRI (Istituto della Ricostruzione Industriale) fondato dal Fascismo, aveva il compito di finanziare le industrie emergenti e di fondare nuove infrastrutture statali, ma operava prevalentemente al Nord, lontano dalle cosche mafiose, perciò mandò a buon fine gli obiettivi fissati. ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) fu fondata nel 1953 in occasione della scoperta di giacimenti di gas metano in Pianura Padana. L’Italia si affaccia sul mercato petrolifero. Importa petrolio a basso prezzo e con Enrico Mattei (imprenditore e politico) si approvvigiona direttamente dai Paesi produttori di petrolio come la Persia (odierno Iran) per ottenere prezzi più bassi. Morì il 27 ottobre 1962, in un misterioso incidente aereo le cui cause rimasero oscure per moltissimi anni. Solo nel 2005 fu stabilita la natura dolosa dell'incidente. Mattei era un uomo scomodo per la sua indipendenza dai mercati del petrolio internazionali dominati dai grandi capitalisti del tempo. Enrico Mattei
1957 SI FONDA LA COMUNITA’ EUROPEA IL MEC = Mercato Comune Europeo Trattato di Roma marzo 1957 Europa dei 6, i Paesi fondatori. ITALIA FRANCIA GERMANIA PAESI BASSI BELGIO LUSSEMBURGO Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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I GOVERNI DI CENTRO SINISTRA Con la morte di Stalin (1953) e la denuncia di Chruscev ( andato al comando nel 1956) dei crimini dell’era staliniana, c’è un’apertura nei confronti dei partiti di sinistra da parte della Democrazia Cristiana. Il Partito Socialista di Pietro Nenni abbandona l’idea rivoluzionaria comunista ed è disponibile al dialogo con i partiti moderato di centro. Sono gli anni della distensione tra USA (Kennedy) e URSS, grazie anche alla mediazione del nuovo pontefice Giovanni XXIII che apre al dialogo con tutte le confessioni religiose e ai non credenti. È finita l’epoca dei pulpiti in cui si facevano comizi anticomunisti. I primi anni ’60 sono segnati da governi di centro-sinistra, anche se la maggioranza DC è schiacciante confronto la sinistra socialista: i Comunisti restano all’opposizione”.
LA CRISI DELLA FINE DEGLI ANNI ‘60 La forte produzione industriale non poté fare molto sui problemi strutturali dell’Italia che di fatto era un Paese diviso in due: Nord industrializzato ed efficiente e Sud arretrato anche nel settore agricolo, non meccanizzato e al passo con il Nord. Vi fu un tale disavanzo fra entrate (esportazioni) e uscite (importazioni) di denaro che portò a una forte crescita dell’Inflazione (aumento del costo della vita). Ciò era causato anche dagli aumenti salariali degli operai voluti dai sindacati nei contratti di lavoro. Alla fine del 1969 e nel 1970 vi furono lotte operaie per ulteriori aumenti salariali, quello che sarà chiamato AUTUNNO CALDO. La crescente inflazione (carovita) stava abbassando il tenore di vita delle famiglie, operaie in primo luogo. Nel maggio del 1970 le parti, con il benestare del Governo firmarono lo STATUTO DEI LAVORATORI (sotto una parte del testo)
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1968 CONTESTAZIONE GIOVANILE https://www.youtube.com/watch?v=MJq56OIbLHo Repetita Nel maggio del 1968 iniziarono le contestazioni e le occupazioni delle maggiori università europee (Parigi, La Sorbona) e italiane (Milano, Torino,Roma). Gli studenti contestavano la scuola considerata arretrata e invocavano innovazioni radicali quali l’accesso all’università dei diplomati agli Istituti tecnici frequentati per lo più dai figli degli operai, e l’abolizione del numero chiuso nelle facoltà. Vi furono infiltrazioni di ordine politico tra gli studenti e si formarono dei gruppi estremisti di Sinistra filocinesi che aderivano alla politica comunista di Mao Tze-tung che in quegli anni aveva iniziato la Rivoluzione culturale pubblicando il suo “Libretto rosso” che in Cina divenne materia scolastica obbligatoria. La contestazione giovanile si spostò dalle università e dalle scuole superiori, alle fabbriche, dove affiancavano gli operai nelle lotte per raggiungere più potere decisionale all’interno delle fabbriche. Mao Tze-tung
Il ’68 risveglia il movimento femminista Una volta conquistato il tempo libero e l’indipendenza economica, le donne chiedevano maggiori diritti anche a livello legislativo. Iniziarono a sfilare e a protestare, a riunirsi in associazioni, a scrivere sui giornali femministi. Le donne italiane volevano rompere il predominio maschile che dava diritto all’uomo di esercitare la Patria Potestà sulle figlie e le mogli. In quegli anni se la donna lasciava il “tetto coniugale”, o tradiva il marito, subiva addirittura il carcere. Furono scritte nuove leggi che si adattarono ai mutamenti sociali: 1970 Legge che consente il Divorzio 1975 il nuovo diritto di famiglia con la piena parità dei diritti dei coniugi. L’uomo non è più il capofamiglia. 1978 fu concesso il diritto di aborto (interruzione della gravidanza) La Chiesa si oppose a tutte queste leggi e la DC (partito legato alla Chiesa) promosse due Referendum popolari: nel 1974 contro il divorzio e nel 1981 contro l’aborto. Li perse entrambi. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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GLI ANNI DI PIOMBO Sono denominati così gli anni che vanno dal 1969 al 1984 caratterizzati da attentati e stragi di Destra, di matrice reazionaria e fascista, e attentati di matrice di Sinistra che miravano alla rivoluzione comunista. Il 12 dicembre 1969 vi fu l’esplosione della prima bomba che avrebbe segnato il percorso di sangue degli anni ’70. A Milano, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, una bomba uccise 16 persone e ne ferì molte altre. 28 maggio 1974 ci fu la strage di Piazza della Loggia a Brescia.
4 agosto 1974 attentato al treno Italicus vicino a Bologna. 2 agosto 1980 attentato alla stazione di Bologna. 85 morti, 200 feriti gravissimi. Morirono anche dei bambini. In quegli anni vi fu una strategia della tensione messa in atto da organizzazioni terroristiche neofasciste reazionarie, che temevano che le organizzazioni di estrema sinistra potessero prendere il potere. Manifestazione di estrema sinistra
La bomba di Bologna del 2 agosto 1980
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LE BRIGATE ROSSE Quelli erano gli anni del Compromesso Storico con E. Berlinguer (PCI) e Aldo Moro (DC) che collaboravano in Parlamento al fine di dare al Paese leggi condivise. Si formarono organizzazioni terroristiche di estrema Sinistra come le Brigate Rosse (BR) che avevano intenti rivoluzionari di guerriglia armata e che miravano a destabilizzare le istituzioni democratiche del Paese. Nel loro mirino c’erano i rappresentanti delle massime cariche del potere: magistrati, rappresentanti dei partiti Moderati e di Centro, giornalisti (Indro Montanelli), sindacalisti, anche operai non allineati alle loro idee estreme (Guido Rossa) . Renato Curcio fondatore delle BR Guido Rossa
Si finanziavano attraverso rapine e sequestri di persona. Il culmine lo raggiunsero nel 1978 con il sequestro (16 marzo) e l’uccisione del Presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. Con lui furono uccisi anche i 5 componenti della sua scorta. Lo Stato impiegò più di dieci anni per sconfiggere il terrorismo delle Brigate Rosse, grazie anche all’insurrezione morale della popolazione, di qualunque colore politico. Anche il movimento operaio isolò queste forme di rivoluzione estrema.
A capo della lotta al terrorismo fu messo il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che riuscì a smantellare le organizzazioni armate principali.
Nel 1982 fu ucciso a Palermo, insieme alla moglie, in un agguato mafioso.
Vai su classroom e prendi visione del materiale su stream che tratta il tema degli Anni di Piombo. 127
GLI ANNI SETTANTA-OTTANTA LA CRISI Alla fine degli anni Settanta nelle grandi fabbriche vennero introdotti sempre più spesso i robot, lasciando ai lavoratori solo il compito di assistere le macchine. Questo portò alla diminuzione degli operai e al minor costo delle merci, che erano così più competitive sui mercati internazionali. Già ai primi anni ’70 si era vissuta una forte stretta economica dovuta alla crisi petrolifera. Nel 1973 i Paesi produttori di petrolio si erano uniti nell’OPEC per non vendere il greggio a basso costo all’Occidente e fare loro i prezzi anziché le grandi compagnie petrolifere. Immisero sul mercato mondiale sempre meno petrolio per alzare il prezzo, che in poco tempo quadruplicò. Lo Stato mise l’obbligo di non circolare con mezzi a motore nei giorni festivi. Più avanti pose il limite in base alle targhe pari o dispari. Gli Italiani viaggiavano la domenica a targhe alterne, i negozi spegnevano le luci ele insegne alle 10 di sera, le illuminazioni Domenica in bicicletta a Bologna delle strade si abbassavano. Si facevano le cosiddette “domeniche a piedi” per risparmiare. Certo è che si era entrati in un periodo di crisi economica molto forte. Dal dopoguerra era la prima volta che la produzione italiana non cresceva con i ritmi del boom. In realtà i segnali erano presenti da tempo, ma la popolazione non li aveva ancora percepiti in modo così netto. La disoccupazione di molti operai portò a conflitti sociali e a lotte sindacali molto aspre. 128
Nel settembre 1980, la FIAT annunciò il licenziamento di 14.000 operai. Il sindacato reagì dichiarando sciopero e il segretario del Partito Comunista Italiano (PCI) Enrico Berlinguer appoggiò con il suo partito la lotta degli operai, minacciando la FIAT di occupare la fabbrica. L'azienda di Torino allora decise di sospendere i licenziamenti e chiese la cassa integrazione (gli operai sarebbero rimasti a casa pur essendo pagati, ma dallo Stato con i denari dell'INPS ). Il sindacato respinse la proposta ma i lavoratori fecero una contromanifestazione: chiedevano al sindacato di accettare e di sospendere lo sciopero che ormai durava da mesi e li stava rovinando finanziariamente. Da questa lotta i sindacati e il PCI uscirono indeboliti e si chiuse definitivamente l'epoca dell'autunno caldo. Nella foto Enrico Berlinguer segretario del Partito Comunista Italiano INPS =Istituto Nazionale Prevvidenza Sociale E’ l’ente statale che eroga le pensioni quando si sono raggiunti gli anni di lavoro necessari per averne diritto.
ANNI ’80: I GOVERNI DEL PENTAPARTITO I governi degli anni Ottanta furono caratterizzati da una nuova formula di governo: il Pentapartito Cinque partiti: la Democrazia Cristiana, il Partito Liberale, il Partito Repubblicano, il Partito Socialdemocratico e il Partito Socialista. Questi governi, che guidarono il Paese fino al 1991, ottennero buoni risultati, soprattutto la lotta contro l'inflazione che, risalita dal 1980 al 21%, scese al 10% nel 1983 e al 4,7% nel 1987. L'Italia saliva al quinto posto nel mondo per il PIL (prodotto interno lordo, o ricchezza complessiva) disastroso invece era il bilancio dello Stato. Il deficit fra entrate e uscite era sempre più alto, e l'indebitamento dello Stato aumentava sempre più. Lo Stato italiano emetteva Titoli del tesoro che i cittadini compravano guadagnando interessi annui fino al 13%. Gli italiani godevano di un certo benessere derivato anche dai guadagni sui buoni del Tesoro, ma in realtà erano "seduti su un mucchio di debiti". Un risultato importante fu la revisione del Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (1984) firmato dall'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi ) e Papa Giovanni Paolo II.
Nella foto Bettino Craxi firma per l’Italia il Concordato con il Vaticano
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LA CRISI DEL SISTEMA DEI PARTITI All'inizio degli anni Novanta il sistema politico italiano fu scosso da una crisi senza precedenti. Il Partito comunista italiano, guidato da Achille Occhetto, si sciolse all'indomani della caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989). L'Unione Sovietica era ormai allo sbando e il PCI non aveva più appoggi internazionali. Cadeva la cortina di ferro che per cinquant'anni aveva saldato il Partito comunista italiano alla casa madre Russia. Occhetto pertanto dette luogo alla nascita di un nuovo partito (1991): Partito Democratico della Sinistra (PDS). Occhetto il giorno della fondazione del nuovo partito
In questo modo i comunisti italiani rinunciarono esplicitamente alla prospettiva di una rivoluzione comunista e diedero vita ad un partito caratterizzato da un programma riformista e democratico. Alcuni membri del PCI non vollero seguire il progetto democratico di Occhetto e si staccarono dal partito fondando il Partito della Rifondazione comunista guidato da Fausto Bertinotti. La mancanza del nemico storico mise in crisi anche la DC (Democrazia Cristiana) da cui tra il 1994 e il 1995 nacquero varie formazioni politiche. Le più importanti sono: il Partito Popolare Italiano (prende il nome dal PPI di Don Sturzo fondato nel 1919), i Cristiano Democratici Uniti (CDU) e il Centro Cristiano Democratico (CCD). Anche la ex DC si era indebolita frammentandosi in più partiti. Nel 1993 vi furono inchieste giudiziarie guidate dal Pool detto di "Mani Pulite", un gruppo di magistrati fra cui Antonio Di Pietro, che scoprirono corruzioni da parte di tutti i partiti in particolar modo della DC e del PSI di Bettino Craxi. Si formarono nuove coalizioni politiche di centrodestra come la Lega Nord, guidata da Umberto Bossi, e Forza Italia, fondata dall'imprenditore Silvio Berlusconi (negli anni settanta aveva creato il gruppo televisivo Mediaset). Berlusconi e Occhetto durante un dibattito elettorale Le elezioni politiche del 1994 dettero vita al primo governo di Centrodestra guidato da Silvio Berlusconi con l'appoggio di partiti di centro e della Lega. Da quel momento in poi l'Italia si divise nettamente in due Poli opposti: Centrodestra e Centrosinistra. Il Partito Democratico della Sinistra (PDS) si fonderà poi con alcuni esponenti della sinistra della ex Democrazia Cristiana (Romano Prodi) e darà vita all’odierno Partito Democratico che negli 130
ultimi 20 anni si è alternato al Governo con Forza Italia, poi Il Popolo della Libertà, di Silvio Berlusconi. LA MAFIA APPROFITTA DELLA DEBOLEZZA DEI GOVERNI Negli anni ottanta uno dei problemi più gravi era la recrudescenza della mafia nei confronti degli imprenditori del Sud che volevano alzare la testa e ribellarsi alle leggi mafiose. Il fenomeno criminale non era nuovo, ma nuovo era il sistema capillare e imprenditoriale della nuova organizzazione mafiosa. Nel 1982 il Generale Carlo Albero Dalla Chiesa era stato assassinato in un agguato a causa delle sue indagini contro i capi delle più pericolose famiglie mafiose. Si formò quindi un Pool antimafia diretto da Antonio Caponnetto e composto tra gli altri dai giudici Giovanni Falcone (filmato) e Paolo Borsellino (insieme nella foto). Grazie a nuove leggi per coloro che si “pentivano” e raccontavano sotto protezione quello che era l’organizzazione mafiosa, vista quindi da dentro, si seppe che gli affari venivano fatti direttamente con l’aiuto di uomini che facevano parte dei partiti. Erano stati eletti con voti di scambio, favori fra l’eletto e gli elettori. Molti capi mafiosi furono arrestati e nel 1986 si aprì a Palermo il maxiprocesso che portò in carcere centinaia di mafiosi. Vedi foto sotto Nonostante il grave colpo subito, la mafia adottò una tecnica ancora più aggressiva. Anzitutto si vendicò contro Falcone e Borsellino che furono uccisi in due attentati dinamitardi: il 23 maggio 1992 saltarono in aria a Capaci, durante il tragitto dall’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e la sua scorta.
Il 19 luglio dello stesso anno, 57 giorni dopo, Paolo Borsellino fu ucciso a sua volta in un’esplosione davanti alla casa della madre a Palermo.
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Erano giorni difficili per la politica italiana, il Pool di mani pulite stava dando colpi sempre più profondi ai partiti che non riuscivano in Parlamento ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. La mafia dava così un segno enorme della sua vitalità. Da quel momento però ci sarà una svolta: l’opinione pubblica si ribella, i Siciliani sentono che è anche loro responsabilità, si deve parlare non far finta di nulla per paura di essere sotto il tiro dei mafiosi. Beppe Impastato è stato un esempio altissimo di ribellione a Cosa Nostra. Certamente le mafie non sono state debellate, ma il clima è cambiato. La scuola ha avuto un ruolo fondamentale per portare i giovani ad una consapevolezza piena dei diritti civili.
I funerali di Beppe Impastato ucciso dalla mafia perché denunciava la mafia, e chi ne era affiliato, dalla sua radio aut
Il regista Marco Tullio Giordana nel 2000 ha girato un bellissimo film che racconta la drammatica storia di questo coraggioso giovane siciliano che non ha avuto nessun cedimento nella certezza di fare il bene della società, anche quando dovette andare incontro alla sua stessa famiglia, legata ai clan mafiosi. Vedi il film Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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TEMA 6 SCENARI DEL XX- XXI SECOLO
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CRONOLOGIA 1989 9 novembre Crollo del Muro di Berlino eretto nel 1961. La Germania si unisce. L’Europa aiuta i Tedeschi a sollevare la loro economia orientale disastrata da anni di isolazionismo.
1991 crollo dell’URSS e del Comunismo Sovietico. Il segretario del PCUS, Gorbatschow, dà il via alla Perestroika, la politica della trasparenza, e smantella i gulag, le prigioni siberiane dove venivano rinchiusi i dissidenti del partito comunista. Ci sarà una presa di posizione da parte di alcuni membri del PCUS, Gorbatschow e la moglie sono addirittura tenuti in ostaggio in una dacia in cui stavano trascorrendo un periodo di vacanza. Nel 1991 prenderà il potere Boris Eltsin che porterà la Russia per la prima volta alle elezioni popolari. La Russia è in questo momento in conflitto con l’Ucraina che desidera entrare nell’Unione Europa, mentre il presidente della Russia, Vladimir Putin è contrario perché la vuole tenere sotto la sua egemonia. Gli interessi economici sono enormi, visto che in Ucraina passano i gasdotti russi e in Crimea vi sono i porti da cui partono le petroliere russe.
Le Guerre Jugoslave
Il crollo del regime sovietico nel 1991 porterà i Paesi satelliti ad una svolta democratica che per alcuni però sarà drammatica. 134
La Jugoslavia, che il regime comunista di Tito aveva tenuto unita nonostante le differenze etniche molto conflittuali (musulmani e cristiani), si trovò da un momento all’altro senza un governo che desse risoluzioni alle popolazioni che non si erano mai realmente integrate. La Serbia voleva essere egemone sugli altri stati jugoslavi e soprattutto non permetteva alla Bosnia musulmana di essere indipendente. Nel 1993 inizia una guerra etnica feroce in cui il genocidio diventa un’arma per annientare il nemico. Le fasi delle guerre sono tre: 1991 Slovenia, Croazia, Macedonia si staccano dalla Federazione jugoslava e si dichiarano indipendenti. 1992 anche la Bosnia dichiara l’indipendenza. La Bosnia era composta da molti cristiani-ortodossi di origine serba che iniziarono una persecuzione e pulizia etnica contro i bosniaci musulmani. 1997 Milosevic , presidente della Serbia e della confederazione jugoslava, attuò una repressione durissima contro la popolazione albanese del Kosovo (regione appartenente alla Serbia). Furono trovate della fosse comuni con i cadaveri di abitanti di interi villaggi, trucidati dalle truppe serbe. Quelli che poterono scapparono in Italia soprattutto per mare. Nel 1998 intervenne la Nato e anche l’Italia partecipò ai bombardamenti di Belgrado. Nel 1999 Milosevic ritirò le truppe e si pose fine al conflitto. Furono molte le proteste da parte di italiani che erano contrari alla guerra, ed anche perché l’articolo 11 della nostra Costituzione ripudia la guerra.
La nave Vlora, carica di 10mila Albanesi in fuga, sbarca a Bari l’8 agosto 1991 Profughi albanesi scappano dalle persecuzioni serbe
Bombardamento della Nato su Belgrado
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11 settemre 2001 attacco aereo alle Twin Towers E’ l’evento che ha cambiato il Mondo. C’è stato un prima e un dopo l’11 settembre. Le certezze della società capitalista crollano insieme alle due Torri Gemelle. Gli obiettivi erano 3: Le Twin Towers, cuore del Capitalismo con New York il Pentagono, cuore della difesa americana Washington, cuore del Governo americano (Parlamento e Casa Bianca) fortunatamente quest’ultimo aereo precipita al suolo forse per la reazione dei passeggeri contro i dirottatori. Il mondo intero assiste in diretta televisiva all’incendio e al crollo dei due enormi grattacieli, che causano la morte di 3000 persone. L’attentato è rivendicato da Al Qaeda un movimento terroristico di matrice estremista islamica che aveva invaso l’Afghanistan, preso il potere e schiavizzato la popolazione imponendo il regime dei Talebani. A capo di Al Qaeda c’era Osama Bin Laden, un ricco saudita. È stato ucciso nel 2011 dopo anni di caccia da parte dei servizi segreti americani. L’eredità dei Talebani, quella di spargere il terrore nell’occidente e nei Paesi Arabi di fede musulmana ma con leggi liberali, pare che sia stata presa dall’ISIS che in questi ultimi anni sta terrorizzando il mondo.
Dal 2001 al 2003
gli Stati Uniti, con il sostegno dell’ONU e di un’ampia coalizione internazionale, ingaggiarono le guerre in Afghanistan e in Iraq, per abbattere il regime dei Talebani e di Saddam Hussain (per l’Iraq le Nazioni Unite non danno l’approvazione alla guerra). Da quel momento l’area del Medio oriente è diventata sempre più instabile e ha lasciato il posto al caos. Suggerisco la lettura di questo romanzo
2011 LA PRIMAVERA ARABA
link
Anche il Nord Africa, da quando c’è stata la cosiddetta “Primavera araba”, sta vivendo un periodo di grande instabilità politica in quanto il vuoto lasciato dalla cacciata del dittatore libico Gheddafi è stato colmato dall’ISIS che spinge sempre più profughi in fuga dagli orrori del Califfato Islamico, sulle coste libiche per poi imbarcarsi su carrette del mare, verso l’Italia, l’approdo più vicino. Sono migliaia e migliaia i morti nel Mediterraneo vittime di questo commercio disumano. Questa parte non è ancora Storia, perché gli eventi si stanno sviluppando in questi ultimi decenni e fanno quindi parte del QUOTIDIANO. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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NORD E SUD DEL MONDO NEL SECONDO DOPOGUERRA IL PIANETA E’ DIVISO IN TRE La Guerra Fredda e la contrapposizione tra le due Superpotenze divise il mondo in tre parti: PRIMO MONDO: Stati Uniti e i Paesi che facevano parte del Patto Nato SECONDO MONDO: URSS e i Paesi del Patto di Varsavia, comunque da tutti quelli che erano dominati da regimi comunisti. TERZO MONDO: i Paesi non schierati che erano concentrati perlopiù nei Paesi asiatici, africani e sudamericani che si erano da poco liberati dal dominio coloniale europeo o comunque avevano economie non industrializzate e poco competitive sui mercati internazionali. Per la loro arretratezza erano definiti anche Paesi in via di sviluppo e per la loro posizione geografica Sud del Mondo. La carta illustra la percentuale di mortalità causata dalla fame nel mondo
LA GLOBALIZZAZIONE che doveva essere la panacea, la cura, non ha fatto che aggravare la disparità economica fra i Paesi del Sud e del Nord del mondo. Le risorse primarie dei Paesi del terzo mondo sono ancora sfruttate di paesi ex colonizzatori, che entrano con le loro multinazionali, fanno i prezzi e spesso corrompono i dittatori di turno per ottenere sempre più territori da sfruttare. Una volta esaurite le risorse, abbandonano il territorio per andare a localizzare da un’altra parte lasciando terreni devastati e milioni di braccianti disoccupati che si riversano nelle città sempre più collassate da una sovrappopolazione fuori controllo. Vediamo dalla cartina che la maggior concentrazione di mortalità è proprio nell’ Africa centrale, quella più ricca di risorse del sottosuolo (petrolio, oro, diamanti, platino, uranio, ecc.) La migrazione di intere popolazioni dal Sud al Nord del mondo è dovuta a questi gravi problemi ereditati da una decolonizzazione non controllata dal punto di vista sociale e culturale. Per approfondire vai al link qui sotto e su Classroom. http://geostoria.weebly.com/ Link
Vai su stream di classroom (Geografia) e prendi visione del materiale sullo Sviluppo e Sottosviluppo
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LA LOTTA PER I DIRITTI Da parte di chi ha DONATO LA VITA PER I PRINCIPI DI UGUAGLIANZA MAHATMA GANDHI si è battuto in modo non violento
You tube
per l’indipendenza dell’India dal Regno Unito e dopo manifestazioni pacifiste, come la Marcia del sale, l’opinione pubblica mondiale non tollerava più il pugno di ferro che il Regno Britannico esercitava sulla popolazione indiana. Sognava un’India indipendente e unita anche se le due religioni dominanti, Musulmana e Indu, erano radicalmente avverse. Nel 1947, dopo l’indipendenza, venne ucciso da un induista con lo scopo di separare in due distinti territori l’India: Pakistan musulmano, India induista.
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MARTIN LUTHER KING Era un pastore protestante di colore che si è battuto per i diritti degli Afroamericani che vivevano negli anni ’60 una discriminazione assoluta dai bianchi. Questo accadeva in negli Stati del Sud degli USA dove per secoli i neri erano stati usati come schiavi dai coloni proprietari delle piantagioni di tabacco e di cotone. You Tube La sua è stata una battaglia nonviolenta. Nel 1964 I Have a dream ricevette il Premio Nobel per la pace. Martin Luther King era però molto scomodo e il 4 aprile 1968 cadde vittima nell’ultimo di una serie di attentati a cui era scampato fino a quel momento. Famoso è il discorso che tenne dopo la marcia su Washington “I have a dream”, davanti alla statua di Abram Lincoln, il presidente che aveva voluto l’abolizione della schiavitù. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
NELSON MANDELA si è battuto per la fine dell’apartheid in Sud Africa, la sua terra. Ha vissuto in carcere, ai lavori forzati, per 27 anni, poi, finalmente libero, è stato eletto nel 1994 presidente del Sudafrica. Una volta a capo della Nazione ha imposto ai suoi seguaci la collaborazione anziché la prevaricazione contro i bianchi che per decenni li avevano discriminati. Oggi, nonostante l’abolizione dell’apartheid e l’introduzione Invictus poesia di leggi che parificano i diritti dei neri africani in tutti i posti pubblici e di potere, esistono di fatto molte disparità: i bianchi detengono ancora molto potere, ma la via intrapresa da Mandela è segnata. Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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AUNG SAN SUU KYI È una donna Birmana che si è battuta, per la libertà del suo Paese oppresso da una feroce dittatura. Ha sacrificato tutta la sua vita, compresi gli affetti famigliari, per il suo popolo. Dal 1989 al 2010 ha vissuto agli arresti domiciliari e solo grazie ai movimenti pacifisti internazionali contro i dittatori del Myanmar (nuovo nome della Birmania), è stata liberata. Ormai tutta l’opinione mondiale condannava la sua reclusione e per il Myanmar, era controproducente tenerla ancora segregata. Ora sta dedicando la sua esistenza al suo Paese visitando i vari Stati del mondo, per parlare dei problemi che i suoi concittadini stanno affrontando. Nel 2012 ha ricevuto il premio Nobel per la Pace. Discorso a Parma
https://www.youtube.com/watch?v=zQHRhY25z8U Discorso a Bologna Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
MALALA YOUSAFZAI è l’esempio di come l’istruzione, per i terroristi islamici, sia più pericolosa delle bombe nemiche. Ha sfidato i talebani, i terroristi che si sono insediati in Afghanistan e in Pakistan dopo la guerra di invasione da parte dell’Urss nel 1979. Appoggiata dal padre, un insegnante pakistano, sta lottando per il diritto delle bambine di andare a scuola in una terra dove ciò è calpestato ogni giorno. Nel 2012 resta ferita gravemente in un attentato ad opera dei talebani, e da quel Discorso all’ONU momento la sua storia sarà conosciuta in tutto il mondo. Nel 2014 le è stato conferito il premio Nobel per la Pace ed è diventata il simbolo delle donne e degli studenti di tutto il mondo. Nel 2013 ha pubblicato una sua autobiografia che racconta della sua emblematica esperienza. Copertina del libro Vai su classroom e prendi la consegna del lavoro da svolgere su questo tema
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