I-AM - IMMIGRATION ART MUSEUM_PROGETTO DI UN MUSEO PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA E DELL'ARTE CONTEMPORANEA LATINO-AMERICANA A SOUTH BEACH - MIAMI, FLORIDA
I AM
IMMIGRATION ART MUSEUM
PRESENTAZIONE DEL TEMA DI PROGETTO
La scelta del tema di progetto deriva da un concorso di idee promosso da ARQUITECTUM in collaborazione con la University of Miami e la Florida International University, nel dicembre 2008. Oggetto del concorso era la progettazione di un Pier Museum, in un’area situata alla fine della 5th street a South Beach. L’edificio doveva porsi come il proseguimento sul mare di questa strada e fungere da “monumento orizzontale” alla memoria degli immigrati sudamericani, in particolare cubani, che proprio dal mare arrivarono nei decenni passati. Il bando di concorso richiedeva la progettazione di un museo che comprendesse vari spazi espositivi, tra cui dieci sale di dimensioni ridotte da dedicare ad altrettanti paesi dell’America Latina coinvolti nei fenomeni migratori che hanno investito Miami negli anni, una biblioteca tematica, una sala multiuso, un piccolo auditorium e una caffetteria. Il museo stesso, posto alla fine di un molo che ne garantisse l’accesso, doveva essere non solo un segno architettonico nel paesaggio ma anche uno spazio commemorativo delle nuove dinamiche urbane della città e del multiculturalismo che caratterizza il XXI secolo. Avendo avuto modo di recarci a Miami per un sopralluogo ci siamo presto resi conto di una serie di problematiche che non erano state prese in considerazione dal bando e, di conseguenza, da nessuno dei progetti partecipanti in seguito pubblicati. La partenza del percorso museale doveva coincidere con l’inizio della spiaggia e con la fine della 5th street, ma nella realtà quest’ultima termina all’incrocio con la Ocean Drive, lasciando un vuoto urbano lungo un centinaio di metri chiuso tra la parte iniziale del Lummus Park e l’ingresso carrabile ad un edificio residenziale alto una trentina di metri. Di conseguenza, la linearità richiesta era solo teorica, poiché nella realtà la visibilità dell’edificio di progetto sarebbe risultata seriamente compromessa dalla stradina di accesso che veniva inevitabilmente percepita come secondaria. Nel tentativo di dare la necessaria rilevanza all’intervento si è pensato in un primo momento di localizzare una parte delle funzioni richieste su una fascia sabbiosa compresa tra la parte a verde del Lummus Park e le dune dalla vegetazione incolta che delimitano la spiaggia, e di mantenere sul molo le funzioni strettamente espositive. Nel fare questo ci siamo inevitabilmente confrontati con il parco nella sua interezza: il Lummus Park si estende lungo i dieci isolati del distretto storico della Ocean Drive e funge da filtro tra la città e il mare. Al suo centro, in corrispondenza della 10th street, si trovano il Beach Patrol Headquarters e l’Oceanfront Auditorium, realizzati rispettivamente nel 1934 e 1954. Questo nucleo ha una notevole valenza storica, soprattutto per l’importanza che ha rivestito nel processo di recupero e salvaguardia del Art Deco District avviato negli anni ‘80. Non a caso, infatti, nell’ultima ristrutturazione condotta nel 2009 vi è stata trasferita la sede della Miami Design Preservation League. In seguito a queste considerazioni, per non squilibrare le proporzioni, abbiamo deciso di estendere l’area di progetto all’intero parco, concentrandoci principalmente sulle fasce a diretto contatto con la spiaggia. Inizialmente si è pensato di diluire le funzioni espositive commemorative in una serie di padiglioni distribuiti sulle dune collegandoli mediante un percorso localizzato sulla fascia sabbiosa del Lummus Park. Queste serie di analisi sono alla base del nostro progetto finale.
IL RIDISEGNO DEL LUMMUS PARK Il nuovo disegno del Lummus Park è fortemente legato alla struttura urbana, tipicamente americana, di Miami, composta da un reticolo di strade ortogonali. L’asse nord-sud definisce le Avenues, mentre l’asse est-ovest le Streets. La maglia urbana di Miami Beach, pur seguendo lo stesso orientamento, presenta una anomalia proprio in corrispondenza di South Beach, dove il restringimento della penisola comporta una rotazione parziale della maglia stradale, che segue così l’andamento della costa Atlantica. Queste due maglie e i loro incroci sono alla base dei percorsi che attraversano e articolano il Lummus Park. La maglia urbana secondaria, sulla quale si struttura la parte di città in cui si inserisce il progetto, definisce i percorsi principali che permettono l’accesso diretto dalla Ocean Drive alla spiaggia, come se fossero il naturale proseguimento delle streets che dividono la via in isolati. La maglia urbana primaria, che nella realtà non è percepibile fisicamente in quella parte di città, intaglia le nuove dune in prossimità degli edifici di progetto e crea percorsi alternativi alla ortogonalità di base. Il percorso centrale che si sviluppa sulla lunghezza del parco è una rielaborazione dell’attuale percorso organico (a sua volta ridisegnato negli anni ‘80): l’andamento curvilineo è stato geometrizzato adattandolo alla maglia principale e secondaria in un gioco di sovrapposizioni. Per quanto riguarda il confine tra città e spiaggia, in origine segnato da una striscia di dune dalla vegetazione incolta il cui fine principale è il contenimento della sabbia in caso di vento, si è deciso di ridisegnarlo integrandolo nel disegno complessivo del parco. Le nuove dune, che mantengono un’altezza di circa 3m, si sviluppano dal filo del percorso centrale avanzando sulla spiaggia. I percorsi principali proiettano sulla spiaggia le dimensioni degli isolati della Ocean Drive, idealmente rappresentati dalle dune, le quali sono ulteriormente frazionate da una serie di lastre metalliche, secondo un sottomodulo dettato dalla lottizzazione urbana. Su questa nuova base, lungo il percorso centrale, a ridosso delle dune, si vanno a posizionare quattro situazioni progettuali, accomunate dal linguaggio architettonico e dalle scelte materiche. L’inizio e la fine del parco sono segnati rispettivamente dal Museo e dal Centro Culturale. Al centro del parco, in corrispondenza della 10th street, si ritrovano l’Oceanfront Auditorium e il Beach Patrol, da poco riaperti con funzione espositiva, e, in posizione intermedia tra queste tre situazioni, sono posizionati due padiglioni espositivi. Le estremità del parco, e quindi del percorso espositivo, sono segnate dal molo e dalla torre panoramica sulla spiaggia, posti visivamente in relazione.
IL MOLO Per quanto il progetto si sia nel tempo discostato dalle richieste del bando, il molo rimane come proseguimento ideale del percorso che collega il Downtown di Miami a South Beach, tramite il Mac Arthur Causeway che si immette a sua volta nella 5th street. Ormai depurato dalle funzioni museali, il molo, con la sua classica struttura in legno, rimane con valenza ricreazionale in linea con la tradizione americana.
In corrispondenza dell finizio della spiaggia una rampa in legno conduce sul pontile che si inoltra sopra il mare per 200 metri. Questa passeggiata, lungo la quale è possibile sedersi o scendere sulla spiaggia tramite scale, porta ad una serie di piattaforme ad altezze diverse e digradanti verso il mare, sulla quale è possibile sostare all fombra, pescare nella tradizione dei fishing piers su tutta la costa della Florida, oppure tuffarsi in mare. In diversi punti la presenza di scale a pioli permette la risalita diretta dal mare.
IL MUSEO L’edificio museale, il quale si sviluppa seguendo l’orientamento della maglia principale della città risultando quindi inclinato rispetto all’asse della Ocean Drive ma in linea con la 5th street, ospita gli spazi espositivi permanenti e le sale commemorative dei paesi coinvolti nell fimmigrazione a Miami. L’edificio si situa nel primo blocco di dune e presenta un fronte sul parco caratterizzato dell’accostamento di volumi semplici intervallati da piccoli giardini per la sosta dei visitatori. L’accesso al museo avviene tramite una piattaforma che porta ad una quota di +0,60 m. Dalla hall di ingresso, dove si possono trovare biglietteria, bookshop e cafè, si accede al percorso espositivo diviso in due blocchi da un passaggio che taglia l’edificio longitudinalmente in due, diventando idealmente e visivamente parte del percorso del parco. Verso il lato mare si sviluppano le 10 salette dedicate ai dieci paesi: Repubblica Dominicana, Haiti, Honduras, Nicaragua, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Cile, Argentina. La funzione commemorativa richiesta dal bando è stata reinterpretata e reindirizzata verso la promozione dell’arte contemporanea, ambito sul quale Miami ha investito molto negli ultimi anni, in modo da garantire uno spazio anche a quegli artisti latinoamericani che potrebbero non avere una gran visibilità nei circuiti tradizionali dell’arte. Questi spazi, incastrati nelle dune, danno accesso ad un passaggio esterno in trincea, ombreggiato da una struttura in legno, dal quale è possibile osservare la spiaggia e il molo. Verso il lato parco si trovano tre sale, i volumi inframmezzati dai giardini. Due di queste sono dedicate a Cuba e alle sue vicende migratorie, mentre la terza è dedicata alla video art o performance che non necessitino di luce naturale. Al piano superiore si trovano il deposito, i servizi al pubblico e uno spazio esterno multiuso, quasi una stanza all’aperto, dove una gradonata in legno per il pubblico permette di assistere a diverse manifestazione artistiche.
I PADIGLIONI I due padiglioni sorgono in corrispondenza, rispettivamente, della 8th e 12th street. Il primo segue l’orientamento della maglia secondaria, mentre il secondo segue la maglia primaria della città. In entrambi i casi i padiglioni si presentano come volumi parzialmente vetrati e schermati da appositi serramenti, racchiusi e protetti da una struttura lignea di ombreggiamento esterna che si estende sul giardino retrostante. Il primo padiglione è composto da due volumi separati; l’ingresso agli spazi espositivi, uno dei quali ha la possibilità di ospitare video arte, avviene dal passaggio centrale che li divide e che prosegue fino alla spiaggia. Il secondo padiglione è, invece, un volume unico con accesso centrale, con uno spazio espositivo open space. Tutti gli spazi dei padiglioni sono dedicati all’esposizione temporanea di artisti cubani contemporanei. Entrambi i padiglioni sorgono su un sistema di piattaforme che ne consente l’accesso ad una quota di +0,60m. I giardini retrostanti, utilizzabili anche per l’esposizione di sculture, si articolano su più livelli in un sistema di piattaforme che si integrano tra di loro in modo di recuperare il dislivello delle dune, in cui i padiglioni si incastrano. Il livello più alto, a +2,70m, permette di avere unampia visuale della spiaggia e del sistema parco. I servizi sono ospitati in due piccoli volumi leggeri posti alle estremità finali dei giardini.
IL CENTRO CULTURALE Il centro culturale è posto a chiusura del percorso e segue la maglia secondaria andando a sostituirsi ad una porzione di duna. In modo analogo agli altri edifici, sorge su una serie di piattaforme che vanno ad articolare gli spazi interni ed esterni. Sulla prima piattaforma, ad una quota di +1,1m, si trovano gli uffici direzionali del complesso e il punto informazioni. Alla seconda quota, +2,20m, si trova una piazza coperta, dalla quale si ha una visuale continua sulla lunghezza delle dune; da un lato si accede al piccolo cafè mentre dall’altro alla biblioteca dedicata alle tematiche legate alle migrazioni e alle culture sudamericane. La sala principale della biblioteca è costituita da uno spazio a doppia altezza, articolato e distribuito dall’arredo. Il livello inferiore della biblioteca ospita i servizi necessari e un sala conferenze allo stesso livello della spiaggia e rivolta proprio verso il mare. Una grande struttura in legno ombreggia e unisce idealmente le due parti del complesso, fornendo protezione ai vari passaggi. Ai lati della biblioteca, a sud, si sviluppa un sistema di gradonate e giardini che scende verso la spiaggia, mentre sul lato nord scale e rampe portano alla quota +4,40m dalla quale è possibile accedere sia al piano superiore della biblioteca che alla torre panoramica. La torre, alta 20m, sorge su un punto di incontro della maglia primaria sulla medesima Avenue invisibile che pone fine al molo, ponendosi quindi in relazione visiva con questo.
INQUADRAMENTO
MUSEO PADIGLIONE
(Censo de
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ción
1990 y el 2000,
CENTRO CULTURALE
STATO DELLA FLORIDA - MIAMI DADE COUNTY
MIAMI DADE COUNTY - CITY OF MIAMI
POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es términos de posición económica y de educación, y tiene influencia políticaderables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político a transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoa474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones ricanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e e la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los aber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumaonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 nes de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente desta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la comunidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red transnacional de negocios que podría tener un impacto favorable sobre la economía de la isla. La comunidad empresarial cubanoamericana podría infundir energías al sector de la pequeña empresa en Cuba. Hay firmas cubanoamericanas en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas lleguen a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.UU. debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes de empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta propia o ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían desempeñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano al principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar el flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transi- ción, las remesas familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá como resultado de la reestructura remesas familiares, se ofrecerá toridades financieras que estén manejando la transición. Para poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos amede la industria ricana se define como perazucarera en 1998 sonas nacidas fue de 599 millones de Según el Censo pesos; en 1999, 463 del 2000, la magnitud millones de pesos, y en de e el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionales para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericana que está en el extranjero, un gobierno posttransición en Cuba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regresen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progrese la transición, la comuni- dad cubanoamericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internacional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario de nación más favorecida en la rela-
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(Censo de EE.UU. 2003).
1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en períodoDI SOUTH de BEACH CITY OF MIAMI - SOUTH BEACH PLANIMETRIA DI UNA PORZIONE tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegue a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.U debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes d empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta p ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían d peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano a principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transición familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá co reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad cu y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades financi poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaro directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor d cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriam turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pu viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad pa deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atrac les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de via sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de auto como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modificar deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar tempo eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especia sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cub comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva e familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del li EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un rég se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser decis medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre me gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ell de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad pa garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investme para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bilate y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este últim utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comunida mericana también podría apoyar que, como país democrático y orie mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones p Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el AL realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte d de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Com (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cubano na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba en transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admisión según sea el caso, en instituciones financieras globales y regionale que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes DELLE STREETS DELLA MAGLIA SECONDARIA VERSO LA SPIAGGIA DELLE STREETS DELLA MAGLIA PRIMARIA VERSO LA SPIAGGIA de PROLUNGAMENTO la isla. La comunidad empresarial nacidosPROLUNGAMENTO en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegue a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.U debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes d empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta p ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían d GEOMETRIZZAZIONE DEL PERCORSO INTERNO AL PARCO PERCORSO INTERNO AL PARCO CHE RIPRENDE LA MAGLIA PRIMARIA peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano a principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transición familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá co reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad cu y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades financi poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaro directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor d cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriam turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pu viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad pa deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atrac les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de via sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de auto como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modificar deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar tempo eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especia sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cub comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva e familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del li EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un rég SPINTE VERSO LA SPIAGGIA E VERSO LA CITTA’ SUDDIVISIONE DEI SEGUENDO LA LOTIZZAZIONE DELLA CITTA’ se BLOCCHI la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser decis medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre me gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ell de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad pa garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investme para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bilate y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este últim utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comunida mericana también podría apoyar que, como país democrático y orie mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones p Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el AL realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte d de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Com (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cubano na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba en transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admisión según sea el caso, en instituciones financieras globales y regionale que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de NUOVO Cuba DISEGNO DEL LUMMUS PARK RISULTATO DELL’AVANZAMENTO E ARRETRAMENTO DEI BLOCCHI y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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(Censo de EE.UU. 2003).
IMMIGRATION ART MUSEUM
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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(Censo de EE.UU. 2003).
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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(Censo de EE.UU. 2003).
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s +0,60 turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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(Censo de EE.UU. 2003).
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e 2.10 debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re 2.70 empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia 2.40 viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid 1.50 garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv 1.80 para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p 2.70 de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegue a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.U debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes d empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta p ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían d peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano a principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transición familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá co reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad cu y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades financi poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaro directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor d cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriam turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pu viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad pa deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atrac les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de via sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de auto como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modificar deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar tempo eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especia sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cub comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva e familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del li EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un rég se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser decis medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre me gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ell de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad pa garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investme para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bilate y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este últim utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comunida mericana también podría apoyar que, como país democrático y orie mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones p Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el AL realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte d de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Com (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cubano na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba en transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admisión según sea el caso, en instituciones financieras globales y regionale que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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(Censo de EE.UU. 2003).
1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegue a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.U debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes d empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta p ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían d peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano a principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transición familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá co reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad cu y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades financi poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaro directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor d cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriam turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pu viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad pa deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atrac les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de via sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de auto como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modificar deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar tempo eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especia sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cub comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva e familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del li EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un rég se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser decis medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre me gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ell de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad pa garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investme para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bilate y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este últim utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comunida mericana también podría apoyar que, como país democrático y orie mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones p Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el AL realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte d de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Com (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cubano na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba en transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admisión según sea el caso, en instituciones financieras globales y regionale que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de 1.80 pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimien2.70 to del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar 0.60 oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub 1.20 principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid 2.40 y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar 2.10 eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En 2.70 de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv 1.50 para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es 0.90 utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegue a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.U debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes d empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta p ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían d peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano a principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transición familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá co reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad cu y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades financi poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaro directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor d cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriam turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pu viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad pa deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atrac les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de via sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de auto como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modificar deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar tempo eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especia sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cub comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva e familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del li EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un rég se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser decis medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre me gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ell de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad pa garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investme para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bilate y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este últim utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comunida mericana también podría apoyar que, como país democrático y orie mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones p Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el AL realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte d de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Com (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cubano na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba en transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admisión según sea el caso, en instituciones financieras globales y regionale que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimien+0,15 to del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionán doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegu a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelant flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transic familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá c reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades finan poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de product nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remes azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventaj directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el moto cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seria turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana pod períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendr turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad p deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atra les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunid turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de v sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de au como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modific deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar temp eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, espec sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes c comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento de EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser dec medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre m gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre e de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad p garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investm para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bila y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este ú utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comun mericana también podría apoyar que, como país democrático y o mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el A realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Co (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cuba na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admis según sea el caso, en instituciones financieras globales y regiona que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionán doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegu a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelant flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transic familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá c reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades finan poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de product nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remes azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventaj directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el moto cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seria turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana pod períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendr turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad p deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atra les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunid turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de v sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de au como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modific deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar temp eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, espec sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes c comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento de EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser dec medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre m gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre e de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad p garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investm para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bila y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este ú utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comun mericana también podría apoyar que, como país democrático y o mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el A realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Co (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cuba na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admis según sea el caso, en instituciones financieras globales y regiona que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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r ez n suficientes en Cuba proporcionánlas nuevas firmas lleguen canos radicadas en EE.UU. a isla para crear redes de ue trabajan por cuenta propia o canas también podrían desemen el mercado cubano al del mercado y adelantar el ales. Durante la transición, las remesas lemente se producirá como resultado de la en que la comunidad cubanoamericana mantenga, a las autoridades financieras que estén manejando la transición. Para s cubanas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 millo. En el 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de e 1995 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones , el turismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura sol y arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de cubanoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los nactivas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del culturales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que en mucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente ciones, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaembros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones as. La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal servicio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida os viajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericauba tendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, a viajar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también so permanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regrer que los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La una influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable UU. y conocimiento del libre mercado para influenciar la política de ollo económico en un régimen después de Castro. A medida que progreericana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte democrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al n rapidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internanca del Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario omercial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, verseas Private Investment Corporation, elegibilidad nidos, un convenio bilateral de libre comercio, emostrase que este último sería de U. en la isla. La comunidad cubanoao país democrático y orientado hacia el mesa de negociaciones para un Área de posibilidad de que el ALCA se vuelva romulgación, por parte del Congreso ara el Fomento del Comercio 2. La comunidad cubanoamericaue ayude a una Cuba en e readmisión, o admisión, globales y regionales ar- rollo futuro, entre na- cional, y el a asistencia es ica activisición
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(Censo de EE.UU. 2003).
1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
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La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcionándoles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas llegue a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas en EE.U debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear redes d empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cuenta p ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también podrían d peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cubano a principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y adelantar flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la transición familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se producirá co reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunidad cu y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades financi poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de productos nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las remesas azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 aventajaro directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el motor d cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está seriam turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana podría períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mantendría turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familiares pu viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilidad pa deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio atrac les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comunidad turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad de via sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry de auto como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para facilitar el na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que modificar deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar tempo eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, especia sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrantes cub comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia positiva e familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento del li EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en un rég se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser decis medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de libre me gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para otorgar a cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. Entre ell de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilidad pa garantías para inversiones por parte del Overseas Private Investme para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio bilate y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que este últim utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La comunida mericana también podría apoyar que, como país democrático y orie mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociaciones p Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que el AL realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por parte d de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento del Com (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad cubano na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cuba en transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o admisión según sea el caso, en instituciones financieras globales y regionale que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, entre ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
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POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
1:50 SEZIONI LONGITUDINALI BAR BIBLIOTECA AUDITORIUM
MUSEO PADIGLIONE
PADIGLIONE
CENTRO CULTURALE
POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA’ DI ARCHITETTURA E SOCIETA’ - MILANO LEONARDO - A.A. 2009 / 2010 - TESI DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEGLI INTERNI - RELATORE PROF. LUCA BASSO PERESSUT - CORRELATORE PROF. MATTEO SACCHETTI - LAUREANDI STEPHANIE CARMINATI 708547 - DANIELE DRERA 708432 - GABRIELA FIGUEROA 709523
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icientes Cuba proporcionánuevas firmas lleguen s radicadas en EE.UU. a para crear redes de abajan por cuenta propia o as también podrían deseml mercado cubano al mercado y adelantar el Durante la transición, las remesas nte se producirá como resultado de la que la comunidad cubanoamericana mantenga, autoridades financieras que estén manejando la transición. Para banas de productos de la industria azucarera en 1998 fue de 599 milloel 2000 las remesas familiares superaron a los ingresos por exportaciones de 95 y 2000 aventajaron con creces los 1.300 millones de pesos en inversiones urismo fue el motor de Cuba para el crecimiento económico. La amplia infraestructura arena”, está seriamente subutilizada por lo menos la mitad del año. Las llegadas de anoamericana podría ser una fuente de turistas que viajaran a la isla durante los vas y se mantendría el empleo todo el año para los trabajadores del sector del urales o familiares pueden ser más flexibles en cuanto a la época del año en que ucha flexibilidad para arreglar sus programas, son objetivos especialmente es, con precio atractivo, que incluya la opción de alquilar habitaciones adicionaros de la comunidad cubanoamericana viajen a la isla y usen las instalaciones La posibilidad de viajar desde Florida a Cuba en un automóvil personal icio de ferry de automóviles desde dos o tres puntos tanto en Florida ajes. Para facilitar el regreso a la isla de la comunidad cubanoamericaendría que modificar algunas leyes y regulaciones. En primer lugar, jar y regresar temporalmente a la isla. El gobierno debe también ermanente, especialmente el status legal en la isla, de quienes regree los emigrantes cubanos pudieran tener doble nacionalidad. La influencia positiva en la transición de la isla usando su considerable conocimiento del libre mercado para influenciar la política de económico en un régimen después de Castro. A medida que progreana puede ser decisiva para persuadir a EE.UU. de que adopte ocrática de libre mercado a largo plazo. Podría persuadir al pidez para otorgar a Cuba los beneficios de comercio internadel Caribe. Entre ellos podría estar el tratamiento arancelario cial, elegibilidad para préstamos del Export-Import Bank, eas Private Investment Corporation, elegibilidad , un convenio bilateral de libre comercio, strase que este último sería de la isla. La comunidad cubanoas democrático y orientado hacia el de negociaciones para un Área de bilidad de que el ALCA se vuelva ulgación, por parte del Congreso el Fomento del Comercio comunidad cubanoamericayude a una Cuba en dmisión, o admisión, globales y regionales rollo futuro, entre cional, y el asistencia
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TAV.
(Censo de EE.UU. 2003).
IMMIGRATION ART MUSEUM
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1990 y el 2000, desde 1.053.197 en 1990
La comunidad cubanoamericana está bien posicionada para ser un factor positivo tanto en la transición de Cuba como en su desarrollo económico a largo plazo. La comunidad es numerosa, relativamente acomodada en términos de posición económica y de educación, y tiene influencia política—características que le confieren la capacidad de aportar a Cuba considerables contribuciones económicas y apoyo a transformaciones políticas. Con un régimen político diferente en Cuba, la comunidad cubanoamericana podría contribuir en la transición no solamente mediante la continuación, e incluso la expansión, de actividades económicas, entre ellas las transferencias privadas, o remesas familiares, sino también a través de su capacidad para influir en la política exterior de EE.UU. hacia Cuba, así como el desarrollo de la política interna de Cuba. En el transcurso de más de cuatro décadas, aproximadamente 1,5 millones de personas han emigrado de Cuba y se han instalado en países vecinos, principalmente en Estados Unidos. Para el año 2000, la población cubanoamericana había llegado a la cifra de 1.241.685 personas que vivían en 474.258 núcleos familiares con ingresos promedio de $30.084. Esto representa un total de ingresos familiares de 14.200 millones de dólares. En 1997, los 125.182 negocios propiedad de cubanoamericanos, 30.203 de ellos con empleados pagados, tuvieron ventas e ingresos superiores a los 26.000 millones de dólares. Los conglomerados transnacionales y empresas cotizadas en bolsa, pero bajo el control cubanoamericano, generaron muchos miles de millones de dólares más en ventas e ingresos. Si bien es difícil calcular con precisión la riqueza neta de la población cubanoamericana, esta parece ser considerable. En el año 2000, el patrimonio neto de los hogares cubanoamericanos podría haber llegado a los 20.000 millones de dólares, gran parte de ellos vinculados a la propiedad de viviendas. Si sumamos el patrimonio neto de la propiedad en negocios y de los núcleos familiares, podemos llegar a activos por un valor de hasta 40.000 o 50.000 millones de dólares. Por consiguiente, aun en el caso de que se invirtiese en la Cuba posterior a la transición una cantidad relativamente modesta de los activos combinados de los cubanoamericanos, esta sería gigantesca en comparación con los menos de 2.000 millones de dólares en inversiones extranjeras recibidas por el país desde que comenzó el Período Especial, a principios de los 90. La comunidad cubanoamericana podría ayudar de muchas otras maneras en la reconstrucción de Cuba una vez alcanzada la transición. Podría acelerar el establecimiento de lazos comerciales y económicos entre las economías de EE.UU. y Cuba y facilitar la inserción de la isla a los mercados internacionales. Especialmente durante la transición, las redes de negocios entre la co- munidad cubanoamericana y sus homólogos en Cuba podrían ayudar a superar las barreras informales que inhiben el comercio internacional, tales como las deficiencias en el cumplimiento de contratos internacionales y la inadecuada información acerca de oportunidades comerciales. Pensamos que la comunidad cubana que se ha establecido en Estados Unidos y en otras naciones de la Cuenca del Caribe podría constituir la base de una red ameritransnacional de negocios que cana se define como personas nacidas en Cuba y sus podría tener un impacto defavorable sobre la economía scendientes de la isla. La comunidad empresarial nacidos en EE.UU cubanoamericana podría infundir enerSegú n el Censo del 2000, la gías al sector de la pequeña empresa en magnitud de esta comunidad aumentó en 188.488 personas o Cuba. Hay firmas cubanoamericanas sea, un 15,3%, entre el en prácticamente todas las categorías industriales en los EE.UU., desde servicios hasta en los industrios. Tienen conocimientos prácticos de administración, de producción y técnicos que, si se dirigen adecuadamente, podrían dar vitalidad a un sector emergente de pequeñas empresas cubanas en período de tiempo relativamente corto. En virtud de su presencia en el mercado de Estados Unidos y su conocimiento del mismo, en Florida y en los demás sitios, las firmas propiedad de cubanos radicadas en EE.UU. podrían servir de conducto para nuevas líneas de exportación producidas en la isla y ayudar a encauzar oportunidades de negocios tales como el turismo hacia Cuba, una vez que EE.UU. levante el embargo. Las firmas cubanoamericanas tienen suficientes recursos financieros para apoyar el surgimiento de pequeñas firmas en Cuba proporcio doles capital de arranque así como capital de explotación hasta que las nuevas firmas a ser autosuficientes. Más aún, las firmas propiedad de cubanoamericanos radicadas e debieran ser capaces de encontrar posibles socios empresariales en la isla para crear re empresas que pudieran fomentar el comercio en Cuba entre personas que trabajan por cue ciudadanos con experiencia en el mercado negro. Las firmas cubanoamericanas también po peñar el papel de “primeros promotores”, inversionistas que podrían integrase en el mercado cub principio de la transición y, con su presencia y ejemplo, cambiar las expectativas del mercado y ade flujo de inversiones directas extranjeras procedentes de fuentes más convencionales. Durante la tran familiares podrían ayudar a cubrir la brecha en la balanza de pagos, que probablemente se produc reestructuración y modernización de la base económica de Cuba. En la medida en que la comunid y aun aumente, los niveles de envíos de remesas familiares, se ofrecerá respiro a las autoridades f poner en perspectiva la magnitud de estos flujos, el valor total de las exportaciones cubanas de prod nes de pesos; en 1999, 463 millones de pesos, y en el 2000, 453 millones de pesos. En el 2000 las rem azúcar en casi un 60 por ciento. Los casi 4.000 millones de pesos en remesas entre 1995 y 2000 ave directas extranjeras que afluyeron al país en el mismo período. En los años 90, el turismo fue el m cubana para turismo internacional, dedicada principalmente al turismo de “sol y arena”, está s turistas internacionales a Cuba son altamente estacionales. La comunidad cubanoamericana períodos en que el turismo afloja, con lo que se ocuparían instalaciones inactivas y se mante turismo. Los cubanoamericanos que desearen visitar la isla por razones culturales o familia viajen a la isla. Las personas mayores de edad y las retiradas que tienen mucha flexibilid deseables a efectos de turismo y de reubicación. Un paquete de vacaciones, con precio les para familiares en la isla incrementaría la probabilidad de que miembros de la comu turísticas, en lugar de apiñarse en sobrecargadas viviendas privadas. La posibilidad sería muy atractiva para muchos viajeros. El restablecimiento de servicio de ferry d como en Cuba, podría ser también un incentivo para estimular los viajes. Para faci na que está en el extranjero, un gobierno post-transición en Cuba tendría que mo deberían eliminarse los impedimentos a los emigrados para viajar y regresar eliminar impedimentos similares que afectan al regreso permanente, es sen. Un incentivo poderoso consistiría en permitir que los emigrant comunidad cubanoamericana puede ejercer una influencia pos familiaridad con el sistema político de EE.UU. y conocimiento EE.UU. hacia Cuba y la política de desarrollo económico en se la transición, la comunidad cubanoamericana puede ser medidas políticas que apoyen una Cuba democrática de lib gobierno de EE.UU. para que actuase con rapidez para oto cional otorgados a otros países de la Cuenca del Caribe. En de nación más favorecida en la relación comercial, elegibilid garantías para inversiones por parte del Overseas Private Inv para exportaciones agrícolas a Estados Unidos, un convenio y un tratado bilateral de inversiones, si se demostrase que es utilidad para fomentar la inversión de EE.UU. en la isla. La com mericana también podría apoyar que, como país democrático mercado, se diese a Cuba un lugar en la mesa de negociacio Libre Comercio de la Américas (ALCA.) La posibilidad de que realidad aumentó considerablemente con la promulgación, por p de EE.UU., de la legislación de la Autoridad para el Fomento de (Trade Promotion Authority) en Agosto de 2002. La comunidad c na también debiera instar a Estados Unidos a que ayude a una Cu transición mediante el respaldo a su petición de readmisión, o ad según sea el caso, en instituciones financieras globales y reg que pudieran ayudar a Cuba a financiar su desar- rollo futuro, en ellas el Banco Mundial, el Fondo Monetario Interna- cional, y el Banco Interamericano de Desarrollo. El acceso a la asistencia técnica y al respaldo financiero de estas instituciones será de importancia crucial para una Cuba democrática orientada hacia el mercado. Para complementar sus actividades dentro de Estados Unidos para apoyar una transición en Cuba, la comunidad Cubanoamericana también puede ejercer una influencia positiva en la transición, manteniéndose informada sobre la política económica de Cuba y tratando de involucrarse en su establecimiento cuando sea necesario. Aunque el gobierno de Cuba sobrevivió a la disolución del bloque socialista y ha podido resistir el movimiento hacia el pluralismo democrático y economías de mercado que barrieron el antiguo mundo socialista, el que estos cambios se produzcan en la isla es solamente cuestión de tiempo. En la última década, el gobierno cubano ha perseguido un único objetivo: resistir. Siendo así, no ha tenido un
MUSEO: FRONTE SUL PARCO ARRIVANDO DALLA 5th STREET
MUSEO: FRONTE SUL PARCO ARRIVANDO DAL PERCORSO
MUSEO: INGRESSO
MUSEO: HALL DI INGRESSO
MUSEO: PASSAGGIO CENTRALE
MUSEO: SALA PROIEZIONI / VIDEOART
MUSEO: SALA ESPOSITIVA VERSO IL MARE
MUSEO: SALA ESPOSITIVA VERSO IL MARE
MUSEO: VISTA DELLA SPIAGGIA DAL PASSAGGIO ESTERNO ALLE SALE ESPOSITIVE
MUSEO: GIARDINO TRA LE SALE ESPOSITIVE
MUSEO: TERRAZZO
MUSEO: FRONTE SULLA SPIAGGIA VISTO DAL MOLO
MOLO
PADIGLIONE A: FRONTE SUL PARCO
PADIGLIONE A: FRONTE SULLA SPIAGGIA
PADIGLIONE A: INGRESSO
PADIGLIONE A: GIARDINO
PADIGLIONE A: GIARDINO
PADIGLIONE A: PASSAGGIO DALLA SPIAGGIA
PADIGLIONE A: SALA ESPOSITIVA
PADIGLIONE A: SALA ESPOSITIVA
PADIGLIONE B: FRONTE VERSO IL PARCO
PADIGLIONE B: FRONTE VERSO LA SPIAGGIA
PADIGLIONE B: INGRESSO
PADIGLIONE B: GIARDINO
PADIGLIONE B: GIARDINO
PADIGLIONE B: VISTA DELLA SPIAGGIA DAL GIARDINO
PADIGLIONE B: SALA ESPOSITIVA
PADIGLIONE B: SALA ESPOSITIVA
CENTRO CULTURALE: FRONTE SUL PARCO ARRIVANDO DALLA CITTÀ
CENTRO CULTURALE: VISTA DAL PERCORSO DEL PARCO
CENTRO CULTURALE: INGRESSO UFFICI
CENTRO CULTURALE: PIAZZA COPERTA E INGRESSO BIBLIOTECA
CENTRO CULTURALE: PIAZZA COPERTA E CAFÈ
CENTRO CULTURALE: PIAZZA VERSO LA SPIAGGIA DALL’INGRESSO DELLA TORRE PANORAMICA
CENTRO CULTURALE: FRONTE SULLA SPIAGGIA
CENTRO CULTURALE: GRADONATA CHE DALLA SPIAGGIA PORTA ALLA PIAZZA COPERTA
CENTRO CULTURALE: INTERNO DEL CAFÈ
CENTRO CULTURALE: INTERNO DELLA BIBLIOTECA
CENTRO CULTURALE: INTERNO DELLA BIBLIOTECA
CENTRO CULTURALE: INTERNO DELLA BIBLIOTECA
CENTRO CULTURALE: SALA CONFERENZE CON VISTA SULLA SPIAGGIA
CENTRO CULTURALE: INTERNO DELLA TORRE PANORAMICA